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UPDATE

BUSINESS Swiss Life myWorld. Con il sistema on line i vostri collaboratori sono sempre informati sul loro secondo pilastro // Pagina 2

Gestione della salute. La salute nell’impresa: un compito di gestione a cui è importante dare peso // Pagina 4

Vivere più a lungo. I giovani desiderano vivere a lungo. E i meno giovani? Un’intervista svela l’arcano // Pagina 8

Edizione primavera 2015

Una buona informazione per un beneficio comune Come imprenditore e titolare avete una grande responsabilità nei confronti dei vostri collaboratori. Tra queste responsabilità rientrano anche la previdenza professionale – e le informazioni periodiche al riguardo. Per fortuna potete contare su un partner competente in questo complesso settore specialistico. continua a pagina 2

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Swiss Life myWorld: il nuovo portale per i vostri collaboratori – o il certificato di previdenza on line e molto altro.

Previdenza professionale Testo: Dajan.Roman@swisslife.ch

I

n veste di capo, imprenditore e tito­ lare sapete che la conduzione dei collaboratori è stimolante e interes­ sante, ma richiede anche molto tempo e notevoli conoscenze. I collaboratori si ri­ volgono, per esempio, a voi con domande sul rapporto di lavoro e sulla previdenza professionale. Mentre siete certamente in grado di rispondere facilmente alle do­ mande riguardanti il salario e il lavoro quotidiano, quando si tratta di quesiti riguardanti la previdenza professionale magari avete qualche esitazione. Niente paura: non dovete rispondere personal­ mente a ogni domanda su questa tema­ tica – Swiss Life è al vostro fianco.

Evento informativo presso la vostra impresa Non solo voi, ma anche i collaboratori spesso hanno domande particolari sul­ la propria situazione previdenziale. Do­ mande che possono essere molto com­ plesse. Basti pensare alla correlazione fra i tre pilastri nel caso di collaboratori anziani o alla situazione in caso di di­ vorzio. Anche le possibilità di pensiona­ mento flessibile variano a seconda del collaboratore. Swiss Life vi affianca quando si tratta di rispondere a queste domande. Come vostro partner previ­ denziale, veniamo da voi in ditta per fornire un’ampia informazione al per­ sonale. I nostri esperti in materia di previdenza avvicinano voi e il personale alla previdenza professionale e sono a

vostra disposizione per qualsiasi que­ stione inerente alla previdenza.

Serata Impuls 50+ Durante le serate 50+, che si svolgono in un’atmosfera piacevole e distesa, fornia­ mo impulsi. Discutiamo assieme a voi e ai vostri collaboratori su tematiche come i cambiamenti e il modo di gestirli, il futuro e il modo di strutturarlo, la sa­ lute e il benessere nonché gli aspetti fi­ nanziari riguardanti il pensionamento. Tutti i partecipanti hanno, inoltre, la possibilità di discutere sulla previdenza – in modo semplice e senza impegno – con i nostri esperti. L’anno passato ab­ biamo dato il benvenuto a oltre 400 ospi­ ti, in occasione di sei eventi in tutto. Il riscontro ricevuto è stato molto positivo.


UPDATE BUSINESS // 3 Punto di vista Swiss Life myWorld: il certificato di previdenza on line… e molto di più La principale fonte d’informazioni sulla previdenza professionale è, e rimane, il certificato di previdenza. Esso permette ai collaboratori di vedere in un colpo d’occhio, fra l’altro, l’ammontare dell’a­ vere di vecchiaia risparmiato nonché la prestazione prevista al raggiungimento dell’età di pensionamento ordinaria. Da queste informazioni per i vostri col­ laboratori risulta chiaro come sono as­ sicurati e se vi è la possibilità di effet­ tuare altri investimenti nella previdenza (cfr. riquadro). Quest’anno la situazione è, però, un po’ diversa per quanto riguarda il certi­ ficato di previdenza. Per la prima volta, infatti, i vostri collaboratori, oltre a di­ sporre di un certificato di previdenza su carta, hanno il codice d’accesso al no­ stro nuovo sistema Swiss Life myWorld. E questo portale è davvero speciale: i collaboratori possono visualizzare tutte le informazioni e i documenti sulla loro previdenza professionale. Possono, inol­ tre, eseguire esempi di calcolo e simula­

re la situazione della previdenza profes­ sionale in caso di prelievo anticipato per finanziare la proprietà di un’abita­ zione o in caso di acquisto nella cassa pensioni. Naturalmente possono anche farsi illustrare la situazione della previ­ denza professionale in caso di pensio­ namento anticipato. È interessante an­ che la rubrica: «Come si presenta la vostra copertura assicurativa?», che per­ mette ai collaboratori di vedere le pre­ stazioni a loro disposizione in percen­ tuale del salario assicurato, in varie situazioni della vita, per esempio in caso d’incapacità di guadagno. E natu­ ralmente gli utenti di Swiss Life myWorld hanno la possibilità di regi­ strare e modificare nel portale i dati del proprio profilo, come l’indirizzo oppu­ re i dati rilevanti per il calcolo fiscale. In caso di domande, vostre o dei col­ laboratori, riguardo a Swiss Life myWorld, potete rivolgervi al team di servizio. swisslife.ch/impuls myworld.swisslife.ch

Previdenza e risparmio sulle imposte: acquisto nella cassa pensioni – I l vostro certificato di previdenza vi informa se potete ancora effettuare acquisti nella cassa pensioni oppure se avete già raggiunto l’importo massimo. –P otete detrarre dal reddito imponibile gli acquisti nella cassa pensioni così come i versamenti al pilastro 3a. Dal punto di vista tecnico-fiscale è opportuno effettuare un versamento, se avete già esaurito l’importo massimo per il pilastro 3a. – Distribuite gli acquisti sull’arco di vari anni, in modo da smorzare la progressione fiscale su vari anni. – Dopo un prelievo anticipato (p.es. per una proprietà d’abitazioni), i versamenti sono deducibili solo una volta compensato il prelievo anticipato. swisslife.ch/acquisto

Hans-Jakob Stahel, responsabile Clientela aziendale, membro del comitato di direzione, parla del ruolo della previdenza professionale. Una buona informazione di cui beneficiare insieme. Per numerosi dei vostri collaboratori, e magari anche per voi, la previdenza professionale, di regola chiamata semplicemente cassa pensioni, costituisce la parte di gran lunga più importante della previdenza. Questo non stupisce, se si pensa che noi tutti, assieme al datore di lavoro, ogni mese paghiamo per il secondo pilastro. Proprio perché la previdenza professionale gioca un ruolo tanto importante, è fondamentale – per voi e i vostri collaboratori – esserne informati fin nei dettagli. I nostri consulenti sono lieti di venire a trovarvi per presentarvi questa tematica. Noi di Swiss Life vantiamo una lunga esperienza nel campo della previdenza professionale. Iniziata due secoli fa come rudimentale sistema di previdenza in caso di decesso, da allora essa ha conosciuto una continua e sempre più rapida evoluzione. Con Swiss Life myWorld compiamo ora un ulteriore passo verso il futuro digitale. Il nuovo portale offre, sia a voi che ai vostri collaboratori, l’accesso diretto e completo alla previdenza professionale. Buon divertimento nell’interazione con il portale!

Hans-Jakob.Stahel@swisslife.ch


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Gestione della salute a livello aziendale

Per i collaboratori sani è necessario qualcosa di più dell’annuale campagna «Mele a merenda» Sicuramente sapete che il troppo lavoro può danneggiare la salute dei vostri collaboratori. Ma sapevate che il sottoutilizzo e la monotonia possono avere le stesse conseguenze? Potete evitare questo scenario con la gestione della salute a livello aziendale. Testo: Maurus.Huber@swisslife.ch

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n un mondo del lavoro con cre­ scente flessibilizzazione, accelera­ zione e confini tra lavoro e tempo libero che si dissolvono, non solo il so­ vraccarico di lavoro, la pressione della scadenza e le interruzioni non pro­ grammate fanno sì che sempre più col­ laboratori si sentano inadeguati ai com­ piti professionali. Anche il sottoutilizzo, la monotonia e il mancato sostegno so­ ciale e apprezzamento da parte dei su­

Maurus Huber è responsabile di reparto nel settore di affari Clientela aziendale di Swiss Life

periori possono causare stress, pregiu­ dicare la prestazione lavorativa e, alla fine, addirittura mettere in pericolo la salute. Potete però contrastare questo stato in maniera proattiva. Con la gestione della salute a livello aziendale (GSA) conservate e promuovete la salute, il be­ nessere e le prestazioni dei vostri colla­ boratori. L’obiettivo è minimizzare i di­ sturbi della salute dovuti al lavoro – per esempio causati dall’ambiente di lavo­ ro, dall’organizzazione di lavoro o da

stress fisici e psicosociali. Questa politi­ ca dà i suoi frutti, poiché in base a un’a­ nalisi della SECO (2014) circa 1,1 milioni di persone esercitanti un’attività lucra­ tiva dipendente da salario sono affette da problemi di salute dovuti al lavoro.

I problemi psichici sono in aumento Per quanto riguarda i problemi di salu­ te dovuti al lavoro, i disturbi psichici assumono un ruolo sempre più impor­ tante, poiché oramai costituiscono il


UPDATE BUSINESS // 5

L’essenziale in breve: La GSA e quindi collaboratori sani sono una risorsa – Riduzione di assenze e presenteismo1. – Aumento della motivazione e delle prestazioni. – Aumento della produttività. – Contributo alla competitività e alla capacità di innovamento. – Guadagno di immagine e attrattività come datore di lavoro. 1

Presenteismo è la presenza sul posto di lavoro nonostante precarie condizioni di salute o altri fattori di disturbo che avrebbero legittimato un’assenza (Ulich, 2013).

swisslife.ch/gsa

Conservare la salute, attivare le risorse

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Evitare l’invalidità

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GSA Promuovere la salute, prevenire

n

gsa@swisslife.ch

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La conciliabilità tra lavoro e famiglia, la gestione del personale che sta invec­ chiando, l’organizzazione dei compiti lavorativi, l’ergonomia e la qualità della gestione sono oggi sempre più impor­ tanti. Per questo la GSA è chiaramente un compito di gestione e quindi parte della responsabilità imprenditoriale. Questo però non solleva i vostri colla­ boratori dalla responsabilità di contri­ buire con il proprio stile di vita e il pro­

In cosa consiste la prevenzione?

en

La GSA è un compito di gestione a cui è importante dare peso

prio comportamento alla conservazione e al miglioramento della propria salute. Come datore di lavoro avete un inte­ resse economico molto concreto per la salute dei vostri collaboratori. In fin dei conti il successo e la competitività dell’impresa dipendono in maniera so­ stanziale dalle prestazioni continue dei collaboratori. Collaboratori sani e mo­ tivati sono un guadagno per tutti i par­ tecipanti. Le sole misure orientate al comportamento non sono sufficienti. Create anche delle condizioni quadro, affinché il lavoro sia fonte di salute e non di malattia. Noi di Swiss Life intendiamo la ge­ stione della salute a livello aziendale come parte integrante della previdenza professionale. Insieme a partner forti vi offriamo diversi servizi – per esempio nel settore del Case Management e della prevenzione. Avete domande o deside­ rate saperne di più sul tema della GSA? Mandateci un’e-mail.

Prev

40 % di tutte le nuove rendite d’invalidi­ tà. Come si evince dal rapporto dell’Or­ ganizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) su «Salute psichica e occupazione: Svizzera, 2014», le malattie psichiche gravano sull’eco­ nomia svizzera per circa 19 miliardi di franchi l’anno. Tra queste, la depressio­ ne nelle persone tra 18 e 65 anni grava per complessivamente 10 miliardi di franchi l’anno. In riferimento al mondo del lavoro, lo stress continuo sul posto di lavoro rappresenta un fattore essen­ ziale per la comparsa di disturbi depres­ sivi.

Agire in maniera preventiva significa adottare misure preventive e profilattiche e sostenere attivamente la salute. Durante la presenza al posto di lavoro si tratta in particolare di rafforzare le risorse disponibili, di conservare la salute e di riconoscere presto se, a causa di un disturbo della salute, diminuiscono o minacciano di diminuire le prestazioni. In caso di assenza dovuta a malattia o infortunio le misure sono tese a integrare il prima possibile e in maniera duratura la persona interessata nel processo lavorativo e a evitare un’invalidità.


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Vivere più a lungo

Pensare in anticipo alla prevenzione Non c’è mai stato tanto futuro: dopo il pensionamento si prevedono ancora almeno 20 anni di vita in media. Organizziamo questo periodo insieme.

Testo: Dajan.Roman@swisslife.ch

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o avreste immaginato? Se oggi 45 anni sono dedicati alla vita professionale, in media 20 anni si trascorrono da pensionati – molto tempo a disposizione per strutturare at­ tivamente la terza età. E la maggior par­ te dei pensionati, effettivamente, oggi è più attiva che mai. Le persone praticano sport, viaggiano, frequentano l’univer­ sità della terza età, offrono consulenza a collaboratori meno esperti, aiutano i figli e s’impegnano per il vicinato, in base ai propri desideri. Anche il passag­ gio al pensionamento diventa sempre più flessibile e individuale. Non tutti desiderano ritirarsi dal mondo del lavo­ ro solo perché hanno raggiunto l’età di pensionamento ordinaria. Numerosi sono coloro che desiderano continuare a lavorare, magari a tempo parziale.

Oggi la vita si struttura in maniera del tutto individuale; l’idea di una terza età fissa e praticamente uguale per tutti si sta sempre più sgretolando. In futuro, l’istruzione, la vita professionale, gli ob­ blighi familiari e le attività del tempo libero si alterneranno senza un ordine preciso – per ognuno di noi in base al proprio piano individuale.

Quali argomenti vi toccano? Noi di Swiss Life analizziamo dettaglia­ tamente questi cambiamenti sociali e ci poniamo continuamente la seguente domanda: quali argomenti toccano le persone oggi e domani? Lo facciamo perché desideriamo sviluppare prodotti e servizi moderni, che tengano il passo con le esigenze che cambiano. Un meto­ do per rimanere al passo con i tempi e capire le esigenze dei nostri clienti è, per esempio, il cosiddetto panel clienti per

clienti aziendali, quindi per imprendi­ tori come voi. Siete interessati a comu­ nicare regolarmente la vostra opinione a Swiss Life? Allora registratevi al sito www.swisslife.ch/panelimprese. Per ogni singolo sondaggio potete decidere voi stessi se partecipare o meno. Effettuiamo i sondaggi su temi rilevanti degli affari legati alla clientela aziendale sia on line sia a livello personale. Un altro mezzo per capire cosa vi preoccupa sono le serate Impuls 50+ (cfr. pagine 2 e 3). Passate a trovarci e organizziamo insieme e attivamente il vostro futuro.

swisslife.ch/panelimprese


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Riforma della previdenza per la vecchiaia

Swiss Life supporta la riforma della previdenza per la vecchiaia La riforma della previdenza per la vecchiaia è uno dei più importanti progetti di politica interna dei prossimi anni. Swiss Life s’impegna affinché abbiate anche in futuro la libertà di scelta tra diversi modelli nella previdenza professionale. Testo: Hans-Jakob.Stahel@swisslife.ch

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er noi di Swiss Life è assoluta­ mente centrale che le PMI – ossia voi i nostri clienti – conti­ nuino ad avere nella previdenza profes­ sionale la libertà di scelta tra diversi mo­ delli e che anche in futuro possano contare su soluzioni del secondo pila­ stro assolutamente sicure. In questo modo gli assicuratori vita garantiscono con l’assicurazione completa una previ­ denza professionale affidabile per ben 150 000 imprese svizzere (di cui oltre 40 000 presso Swiss Life) con oltre 1 mi­ lione di assicurati (di cui oltre 400 000 presso Swiss Life). L’assicurazione completa offre una protezione unica: interessi e capitale ga­ rantiti al 100 % per tutti i capitali di previdenza nonché garanzie complete in caso di vecchiaia, invalidità e decesso. Coperture insufficienti o misure di ri­ sanamento che gli assicurati stessi – os­ sia voi e i vostri collaboratori – dovreb­ bero cofinanziare sono esclusi fin dal principio.

Con l’aumento perdono tutti Il Consiglio federale ha pubblicato a no­ vembre 2014 il messaggio sulla riforma. Nella riforma propone, tra l’altro, un aumento della quota minima (cfr. ri­ quadro) dal 90 al 92 percento. In questo

modo il Consiglio federale vuole assicu­ rarsi che gli assicurati beneficino delle distribuzioni. Quello che a prima vista sembra un aspetto positivo, si rivela a un’analisi più attenta come una conclu­ sione errata. Dato che così gli offerenti vengono costretti a una strategia d’inve­ stimento più difensiva che a sua volta comporta minori proventi da investi­ menti, gli investitori ricevono alla fine addirittura meno rispetto all’attuale regolamentazione. Per questo motivo l’aumento della quota minima di distri­ buzione è una proposta antieconomica, motivata solo da interessi politici, con cui alla fine dei conti perdono tutti – so­ prattutto coloro che le forze trainanti dietro l’aumento della quota minima di distribuzione in realtà intendono proteggere: i vostri dipendenti, le col­ laboratrici e i collaboratori nelle PMI svizzere. In altre parole: la proposta del Con­ siglio federale peggiora senza bisogno la previdenza professionale delle PMI svizzere e dei loro collaboratori – e quindi la previdenza professionale vo­ stra e dei vostri collaboratori. Ci impegneremo nel vostro interesse affinché venga mantenuta l’attuale re­ golamentazione della quota minima di distribuzione.

90 %

La quota minima di distribuzione in breve: Le attuali disposizioni in vigore in materia di quota minima di distribuzione – detta anche legal quote – prevedono che almeno il 90 % dei ricavi di un assicuratore vita venga utiliz­ zato a favore dei contraenti (mentre le eventuali perdite sono sempre, illimitatamente e per intero, a carico dell’assicuratore, quindi le perdite non possono essere trasferite ai contraenti). In questo modo si assicura che i contraenti partecipino adeguatamente a un eventuale utile di una società d’assicurazione.


8 Vivere più a lungo

Testo: Dajan.Roman@swisslife.ch

«Chi rimane agile, sia di corpo che di spirito, non risente mai della noia.» Yvonne Egli, Toni Pfiffner e il vivere più a lungo, vivendo le proprie scelte. In altri termini: due generazioni si trovano d’accordo.

Stando alla ricerca, viviamo sempre più a lungo. Vi piace come idea? Yvonne Egli: Se a quel momento sarò in buona salute, certamente. Se, invece, sarò malata, non vorrei vivere più a lungo. Toni Pfiffner: Assolutamente sì. Mia ma­ dre è arrivata fino a 93 anni e mio non­ no fino a 90. Naturalmente è mio desi­ derio rimanere in buona salute. Anche se posso fare la mia parte, la salute non dipende esclusivamente dal mio com­ portamento.

Avete qualche dubbio? Yvonne Egli: Come dicevo, la salute è

molto importante. Non vorrei dover vivere a lungo se fossi malata. Anche la previdenza, naturalmente, gioca il suo ruolo: invecchiare senza mezzi non è molto allettante. Toni Pfiffner: Naturalmente il lato mate­ riale ha la sua importanza. Chi rimane agile, sia di corpo che di spirito, non ri­ sente mai della noia.

Cosa significa per voi vivere secondo le proprie scelte?

Toni Pfiffner (69 anni) è responsabile della cura e della protezione della selvaggina nell’ambito della caccia nel Canton Grigioni. Ex responsabile del personale e oggi «giornalista» a tempo perso per la rivista sulla caccia, è molto legato alla riserva naturale presso Rodels con il suo paesaggio fluviale.

Yvonne Egli (27 anni) ha una formazione commerciale con specializzazione turismo. Oggi lavora come responsabile delle assi­curazioni per fabbricati in costruzione / nel segretariato presso l’assicurazione can­tonale degli stabili del Canton Grigioni a Coira.

Yvonne Egli: La cosa principale, per me, è essere padrona di me stessa. Per questo motivo trovo importante il testamento biologico che mi permette di disporre fin da oggi come sarà la situazione quan­ do non sarò più in grado di decidere. Voglio essere io stessa a decidere quan­ do non desidero più andare avanti. An­ che l’indipendenza finanziaria e la liber­ tà di scelta sono aspetti molto importanti. Non voglio dipendere da nessuno – nemmeno dal mio compagno. Per me rientrano poi nel vivere secondo le pro­ prie scelte anche la previdenza in caso d’incapacità di guadagno e la copertura dei familiari. Toni Pfiffner: Poter fare ciò che desidero. Contrariamente al passato, oggi espri­ mo sempre e ovunque in modo chiaro la mia opinione. Sul lavoro questo non sempre è stato possibile. Naturalmente


UPDATE BUSINESS // 9 il lato materiale ha la sua importanza, anche se ho meno esigenze di un tempo. La caccia e poter guidare sono aspetti importanti per me. Quel giorno che mi renderò conto di non farcela più, resti­ tuirò la patente. Anche per me il testa­ mento biologico è importante: voglio decidere io stesso «fin qui e non oltre». Se i medici non lasciano alcuna speran­ za, non voglio essere sottoposto a cure che prolungano la vita.

«Anche il lato materiale ha la sua importanza, anche se ho meno esigenze di un tempo.» Toni Pfiffner

Secondo voi la nostra società è già pronta ad affrontare il fatto che viviamo sempre più a lungo? Yvonne Egli: Difficile da dire. Le persone

La nuova generazione di persone anziane è molto attiva. Lo percepite nella vostra cerchia? Yvonne Egli: Sì, sono in molti a iniziare

nuovi progetti. Mio padre, ad esempio, si è appena dato alla barca. Molti oggi non si sentono ancora troppo vecchi per imparare una lingua, intraprendere viaggi, frequentare l’università per la terza età oppure dedicarsi ad attività culturali. Toni Pfiffner: Sì, molto. Andando a cac­ cia mi sono reso conto del numero im­ pressionante di coloro che praticano la camminata nordica. In linea di prin­ cipio ci sono tre categorie: coloro che rimangono attivi, coloro che lo diven­ tano e coloro che non lo sono mai stati.

rimangono mentalmente giovani molto più a lungo e non vogliono occuparsi di tematiche come la casa per anziani o la casa di cura. Toni Pfiffner: Certamente no. In generale l’intera popolazione non è preparata. In particolare i comuni devono essere pronti ad avere il numero necessario di posti letto nelle case per anziani. So che le liste d’attesa sono già molto lunghe. Il problema è stato in parte riconosciu­ to e si investe, anche se in maniera in­ sufficiente, in questo ambito.

Ma vi rallegrate in vista del pensionamento o, appunto, della terza età?

Cosa pensate del modello che prevede che le persone anziane lascino abitare con sé dei giovani che si occupano dei lavori domestici e delle commissioni? Così gli anziani rimangono nella propria abitazione e i giovani trovano spazio abita­tivo a prezzo conveniente.

Yvonne Egli: Devo dire che non ci ho mai

Yvonne Egli: Non farebbe per me. Non

pensato.

andrei ad abitare da una persona che non conosco. Toni Pfiffner: Non è male come idea. Bisogna avere, però, un po’ di sensibilità psicologica e di fortuna per trovare le persone «giuste». Da entrambe le parti.

Toni Pfiffner: Ai tempi ero responsabile

del personale ed ero, quindi, sensibiliz­ zato alla questione. Mi sono fatto per tempo qualche riflessione sul pensiona­ mento, rallegrandomi in vista della ter­ za età. Me ne rallegro anche ora e sono contento anche in vista di arrivare a una «bella età», naturalmente a condizione di stare bene.

Cosa vi fa più paura del vivere più a lungo? Yvonne Egli: La malattia. Non vorrei che

«Non vorrei dover vivere a lungo se fossi malata.» Yvonne Egli

altri dovessero decidere per me. È terri­ bile dover pensare di non poter più vivere in tutta autonomia. Toni Pfiffner: Non ho paura, ma non vorrei sopportare la sofferenza. E non vorrei essere un peso per gli altri.

Qual è il vostro atteggiamento nei confronti di collaboratori anziani nel mondo del lavoro? Yvonne Egli: Ho numerosi colleghi an­

ziani e lo apprezzo molto. La maggior parte di loro è al passo con i tempi e si adegua alla nuova situazione, ciò che trovo molto importante. Ci sono, però, anche altri che non desiderano cambia­ re e non evolvono. Non la trovo una buona cosa. Toni Pfiffner: È vero che molti collabora­ tori anziani non vogliono adeguarsi. Me ne sono reso conto anch’io nella mia funzione di responsabile del perso­ nale. Chi vuole rimanere nel processo lavorativo deve adeguarsi ai tempi.

Quali competenze possono fornire i collaboratori anziani all’impresa? Yvonne Egli: Chi sta al passo con i tempi è prezioso e i giovani colleghi possono approfittare delle esperienze di queste persone. Naturalmente bisogna sapere e volere condividere queste esperienze. Toni Pfiffner: I collaboratori anziani han­ no un grande bagaglio di esperienze e conoscenze. Inoltre, conoscono i pro­ cessi dell’impresa. Chi ha la predispo­ sizione, può rimanere come coach nell’impresa oltre l’età di pensionamen­ to. A beneficiarne sono tutte le parti coinvolte.


10 La Nazionale svizzera di calcio femminile

La prima contro le campionesse del mondo È la prima volta che una squadra nazionale svizzera di calcio femminile si qualifica per i Mondiali. Il primo sfidante sarà il Giappone, attuale campione in carica.

Concorso

Testo: Gülin.Sengül@swisslife.ch

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:0 contro la Serbia, 2:0 in Islanda, 1:0 in Danimarca, 5:0 in Israele, 11:0 contro Malta, 1:1 contro la Danimarca, 3:0 contro l’Islanda, 9:0 con­ tro Israele, 7:0 in Serbia e 5:0 a Malta. 10 partite, 28 punti, 53:1 gol, 10 punti di vantaggio sulla Danimarca, favorita del gruppo. È questa la cronaca della strabi­ liante qualificazione ai Mondiali delle calciatrici elvetiche. Per la prima volta negli annali dell’As­ sociazione svizzera di football (ASF), la Nazionale svizzera di calcio femminile centra, quindi, la qualificazione ai Mon­ diali. La Svizzera è stata la prima squadra a staccare il biglietto per l’evento che si terrà in Canada (6 giugno – 5 luglio 2015), dove nel gruppo C affronterà subito le campionesse mondiali in carica del Giappone (8 giugno a Vancouver). Segui­ ranno il 12 giugno il Camerun e il 16 giu­ gno l’Ecuador – Paesi che pure parteci­ pano per la prima volta ai Mondiali. «Sono molto soddisfatta della nostra qualificazione e dei sorteggi», afferma

l’allenatrice della Nazionale Martina Voss-Tecklenburg, ex giocatrice tedesca con 125 partite al suo attivo nella nazio­ nale del suo Paese, campionessa d’Euro­ pa e vice campionessa del mondo. «Non abbiamo nulla da perdere contro le cam­ pionesse del Giappone. Non conosco an­ cora bene il Camerun e l’Ecuador, ma fino ai Mondiali seguiremo da vicino queste squadre.» L’ASF spera che, grazie ai Mondiali, il numero delle calciatrici con licenza au­ menterà notevolmente. «L’evoluzione è molto positiva e ci avviciniamo alla soglia dei 28 000», afferma Peter Gilliéron, pre­ sidente dell’ASF.

L’impegno a favore dell’ASF

Dal 2004 Swiss Life è partner dell’Associazione svizzera di football e sostiene le brillanti calciatrici della Nazionale A verso i Mondiali in Canada. football.ch

Swiss Life mette in palio due magliette originali della Nazionale, firmate dalle calciatrici della Nazionale A femminile. Quando la brillante squadra svizzera di calcio femminile con i suoi assi Lara Dickenmann (centrocampista), Ramona Bachmann e Ana Maria Crnogorcevic (attaccanti) partirà per i Mondiali, potreste avere già in mano qualcosa di tangibile con cui fare tifo: una maglietta originale della Nazionale con gli autografi delle giocatrici. Spediteci dunque la cartolinarisposta compilata (al centro di UPDATE) entro e non oltre il 30 aprile 2015 oppure partecipate on line al sito swisslife.ch/rivista. In bocca al lupo! Ha vinto il pacchetto messo in palio nell’ultimo UPDATE per l’apertura della 50a edizione delle Giornate di Soletta: Anton Lanz, Huttwil.

swisslife.ch/rivista


UPDATE BUSINESS // 11

Il futuro comincia qui.

L’impresa a conduzione familiare Guinnard Immobilier & Tourisme SA è stata fondata nel 1965 a Verbier. Da allora i suoi fondatori affidano la previdenza a Swiss Life. La fiducia è una delle caratteristiche di questa ditta. Testo: Dajan.Roman@swisslife.ch

A

Verbier i Guinnard sono un punto di riferimento. Incor­ porano tutte le caratteristiche di un’impresa a conduzione familiare: André Guinnard ha fondato l’impresa 50 anni fa, sua moglie Rose-Marie si oc­ cupa della pulizia e della manutenzio­ ne, la figlia Françoise ha messo a punto un noto sistema per la locazione e il figlio Daniel è fiduciario immobiliare con attestato federale. «I nostri affari ruotano attorno a tre poli: la vendita, la locazione e l’amministrazione di appar­

tamenti in condominio», spiega Daniel Guinnard, 49 anni. Nel campo della locazione, i Guinnard hanno posto standard a livello nazionale e svilup­ pato numerose innovazioni. Daniel Guinnard afferma: «Il sistema di classi­ ficazione, i forfait ’all inclusive’ per gli appartamenti di vacanza e l’introduzio­ ne di un indice immobiliare sono esem­ pi di innovazione nel settore della loca­ zione di appartamenti di vacanza.» Oltre che nella locazione, Guinnard Immobilier & Tourisme SA opera nella vendita di appartamenti, dallo studio fino al grande chalet, passando per i

terreni e i negozi. È anche possibile affi­ dare alla ditta di Verbier l’amministra­ zione di appartamenti in condominio. «Offriamo il nostro sostegno su que­ stioni giuridiche, di contabilità e alle­ stimento del budget, così come nella pianificazione e il coordinamento di la­ vori di manutenzione», racconta Daniel Guinnard. Guinnard Immobilier & Tourisme SA ha fatto suo il principio del servizio al cliente. Rientrano nel servizio «domi­ ciliazione» per esempio il pagamento di fatture e il ritirare la posta per i clienti. Daniel Guinnard aggiunge: «Spaliamo anche la neve prima dell’arrivo degli ospiti, in modo che trovino libero il pro­ prio parcheggio, riscaldiamo l’apparta­ mento e, addirittura, riempiamo il fri­ gorifero. Vogliamo essere un punto di riferimento nell’assistenza agli ospiti.» Questa focalizzazione sull’ospite por­ ta effettivamente i suoi frutti. «Abbia­ mo numerosi clienti di lunga data che tornano sempre da noi», racconta con orgoglio Daniel Guinnard. La ditta di­ mostra di essere fedele: da oltre 50 anni, Guinnard Immobilier & Tourisme SA affida la previdenza professionale a Swiss Life. Anche Daniel Guinnard pri­ vatamente festeggia un anniversario… assicurativo: da 20 anni è assicurato presso Swiss Life. Daniel Guinnard con­ clude: «Presso Swiss Life mi sento come i nostri clienti si sentono da noi: seguiti nel migliore dei modi in ogni ambito.»

guinnard.com La ricetta del successo di Daniel Guinnard? Innovazione e focalizzazione sull’ospite.


ÂŤNegli affari ci sono anche affari di cuore.Âť Pensaci, ora tocca a te.

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