Quando escono le lucciole (When fireflies come out)

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Tania Boa



Quando escono le lucciole di Tania Boa


m e ra, iorno d i è u n g ess un p r i a v g olf n o a m vecch io i o mi so n s no

l eg g e r o e o

u s c i t a a f a r e u na

No n h et , n di s or ie nt rmo u a m e a o l o i v i r e a p e d r mi s

g

l a c i a nd o ch e si a la s tr ad a d o a s la ove an d drò; ho

va a s

s e co n a t a s e za c r a e c re n d

N el l e t a s c h e h o c n nd ib i le n el s uo in o f o

ri cord n l o e M e le

p o s v s S ul i u n ta


s p a s e gg i a t a.

a e t r l call i

a decidere e che V nezia a rat o f m i p t in a t i o r

e u r c p es i

t ov . i m e m a i d i c p re o v a ra ell a, tr o v a t o un a c

d

v

es

tito ros

so:

n a Ro s s a n a . u

c e n r o t a v o a d e l a n o n na a t l l s o u n o r i s . . . pr go,

r

e

m

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h ia e t c c u


un grillo

en atu ra l men te c ’è

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s pen i e n e , onnipresent

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q are v o tr to a a n rmi dete , o s a g g i o papav

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a brace e tra l n g i sentimenti e ricordi di ann asta i pa trise d n ec i l i ssat in e g r a i,.. ca mm . i r d e

ò Ï n la luna

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gioios e c e ne

a brace e tra l n g asta

le c e r rca ova nel grembiule ce liere le u cog

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so

o t s lia g o a p m o i m d u f e o odtaogironi dal pr s o riconoscere le s ffioni e c ni o i saz en s i od i f of

di s eta

a

io az e

il carr p l ello d a a la sf o s trat s t e e s g e p a g i i leg o rn rtata sulla t st esta at na do ne calda frutta appe r f na r c o m r falò di S. M o a cc c e aria l i olt can salame re a tina s o da otto r e b l a fisarmonlilce a b e organetto mangiare t a g l i a r e i l u n o pa al sul

tav o

desid

tti pr of u

m at e

v

l’om ne a ppo bra ggi di gra and nd olo ia al lbe pe ri tto

eri

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Un sapore, un odore, un oggetto, un nome, una foto, un vecchio foglio, un luogo familiare,... una particolare sensazione rivissuta che irrompe nel presente e fa scattare una catena di ricordi stimolando il recupero di episodi passati.


è questo che succede quando la memoria ci riconsegna la complessità di emozioni e sensazioni che accompagnano gli avvenimenti della nostra vita e fa ricordare: dal latino re-cordis, ritornare dalle parti del cuore.

riaffiorare eventi immersi nell'oblio attraverso il ricordo. (Eduardo Galeano)


e esta t

,

in t e , : a v p o te e m e n

T

so gn an do ad pe oc r ch i i

si d o l c e h c do e t l o men v e l dor e t t u


a

zo b ava uono.

ed a s e t t a ggio , un i all ’ g r i g pra onta ia n n

o br na tar acc so da po la radl a , io nor ‘Alf meri io,

ab olon a tes er untando rcia g

s a c o am e m l l a u n s l u t o l as bo p r e c a o lita , . . . t i c h e le, as a s l d o c u n , p col q u a

s c a , l e ttin e , a t t u o p va a n c a e n l a , e r c a n do n t a n d e e s u n ze le d o v u s b s

l

a

co ap co m m p l e r t i , ntan i a e a p do sp nni er g p e e t t , p t u li a r d a v e r t t e lb i r i a a i l le eri a n g e l ri f i n f di e v e rs i t o e - e s t N a , d o r n o s e t t e , p tale i n c o ve d a i m e r , p s t u an e m l on c , rno e v n in i


L ve si I n a r n o f n d i e c de af t n o l ei a ; f u n r s a t a i l a pa a s c t t c o c c n d a i s h o po n i e v a i e l la i a v o rt vat s a r i e n s a av e a s ste e t o o s v n si m i u n p e e pr , l al r r e n ap i a la ti p ne s r er ll ol e a g va e ta a n e, r d r , d p a .. l ne e u a . l a u v iz l i n a n ia m a d p p c r e r e m u e of r s ne e co a a e u r ll : n ll ia s m ' . z n o o a i r ei a n d n i d ne e a el , e l la



C'è un posto dove ti senti libero di essere te stesso, protetto e difeso dalle inquietudini e dalle angosce di una società smarrita e confusa. è nella tua musica, nei tuoi film, nei libri o in qualche luogo che ti appartiene: una stanza, una casa sull'albero, una soffitta,..


Il mio ha un'anima discreta, di notte si vedono tutte le stelle e di giorno profuma d'erba; è un rifugio modesto Odoravano i fior di vitalba / per via, le ginestre nel greto; /

fatto di piccole cose: è la piccola realtà domestica della aliavano prima dell'alba / le rondini nell'uliveto. / Aliavano mute

quiete agreste. con volo / nero, agile, di pipistrello; / e tuttora gemea l'assiolo, / che già spincionava il fringuello. / Tra i pinastri era l'alba che i rivi / mirava discendere giù: / guizzò un raggio, soffiò su gli ulivi; / virb... disse una rondine; e fu / giorno: un giorno di pace e lavoro, / che l'uomo mieteva il suo grano, / e per tutto nel cielo sonoro / saliva un cantare lontano. (Giovanni Pascoli)


re v lo ta l va ol i asc avo r pa im

Sa

d

li v os ugl mozionavo i al o odori, mi e i beri d at o v ri a lascian ten do i sandali a terra, mi ineb ta il c alo re d io e l so gn le, as ma i inti sapor ip d i t avo una n icc fraternitĂ sinc ome m ola i era, enm s i inc fav anta int , i ola, vo d c i t n ...ard ina e nzi endo di smarginati, aut


per il verde si le

nzio, re spirav o

tĂ . semplici

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parte g di un piĂš

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la messa; i gioch enica

L a g ra n d e


t v t ra s m e t t e

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l e g iorn


“Hai molta fantasia,

il sangue

...dovresti giocare

ma non può essere vero:

del maiale

non si mangia.

con gli altri bambini,

sono più tanto. poi li Q uan tanto app u c c a i d do e e che il van nd tutt o o i n : n le sal .C on oa il s sicc p no o a n mang erchè h ie cas ngu ,s la a. ol fatto ei i em e n anc o le d p e o e s r lm nn ala ma ec sal he a, on aia ni mi. sicc io poi le pic e, p g es A l , ia col a oi, ono b m mic ee bia ep non mo i con , c i Il mio compagno mi ha detto: i a r na ce iem ries ten p co mi pie ta. ulir meg le e dice con lio che s o no dei son anc gra o ndi he “Sei una vampira e i tuoi nonni sono degli assassini!” quel .Q le c uan he do ho


Ti sei sbagliata!

invece di vedere

queste

crudeltà”

NonnTema: anim o, con le m a i s ie v mi ha detto la maestra. gra li: le uoi aca nd i e gallin amic nze i, h e, ci p son l e e n o m pap a ucc sa iso ere, ort non i m i g A i n o. pic li b cen cion aiali. A ruc a n m i, i Di ian onn e d in soli o t t i a s a h pad c p utti to c i h a a c i ella è ni, e u i . peli cuc n p i co la no pul L i oh nat ito o’ s nig nna e li o u ar li,.. ben e n t che a t acco .ma na irli glia e tu la ucci c l p n t t o i m car o te l erch o a sa de ne a e b men c è gli i he ali met u e u r t d l r p à bra ci f a e e i , l no ace la li va a


C'è chi si sporca d'erba, osserva la natura che lo circonda e interroga curioso un adulto, impara che la verdura è nell'orto, che per allevare gli animali c'è bisogno di un impegno costante, parla agli alberi, ai sassi, alle nuvole e alle bestie...vede tutto con i propri occhi, con meraviglia, come per la prima volta, ed impara cos'è la semplicità, il rispetto e l'onestà.


C'è chi conosce i vampiri e la plastica, crede che la carne nasca nelle scatole,... impara il mondo da una tv senza potergli chiedere nulla, tra preconcetti e Non insegnate ai bambini / non insegnate la vostra morale /

condizionamenti, imparando subito ad indossare il è così stanca e malata / potrebbe far male / forse una grave

paraocchi dei pregiudizi, della retorica, della routine e imprudenza / è lasciarli in balia di una falsa coscienza. Non

delle convenzioni. insegnate ai bambini / non divulgate illusioni sociali / non gli riempite il futuro / di vecchi ideali / l'unica cosa sicura è tenerli lontano / dalla nostra cultura. (Giorgio Gaber)


r io g o lcun avan N a n I ss " indo sieme. in

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salita i e r a os rest P ero . rebb a a!� s t ote en i ru d an gr

ris o

v fo ita, d r e m mi te ai lle vecch e a ie f s c a s r p e e “stai at e cca erri s m t i s rezz porgen a t t e i e s m se sse entre fa le

vrei ed io a o vis il do un gran solletico. cen

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i leg a i lu nghi

capel li,

ed o r at a, re d l a l a pe ll

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a ull a s a t ord i me nu to tte una larga tuta con una c rei te ven o c a il , mi s che lice o n n o n l a o n i fe to vic e, avrei lascia a tore s t o a r r ll'u t mo ca livo sul ru p si ritro ar pel vavano gioiose figu ea li di paglia e nch e io c on loro si stavano per dirigere nei c al a av or ar e

, ve all'alb a, on stiti n a , co m vog o li

ni

o cin i v i d

mpi!" Ecc



Protetto da una vecchia serratura inversa, un o scrign o conteneva i custodi del nettare di Bacco. I muri impregnati di ebrezza, il buio che ne preserva il colore, generose botti che contenevano il compagno di gioiosi canti e balli di qualsiasi Festa. Ed era sempre Festa. La semina, la vendemmia, la trebbiatura, un amico che fa visita, una partita a carte, una cena per ritrovarsi dopo il lavoro,...



L'innocenza dei bambini crede alle favole, alla bellezza e alla felicitĂ , nutrendo una cieca ed assoluta fiducia nella vita. Immagini di diventare grande e di continuare a vivere in quel mondo a cui ti senti fortunatamente predestinato e di seguire quegli esempi in cui ti riconosci e a cui spettano un posto privilegiato nel tuo cuore.


Lo sai per certo: sarai cosÏ. Ci credi davvero. Lo speri in fondo. Lo sogni spesso e mentre insegui altri progetti, L’universo ci aiuta sempre a lottare per i nostri sogni,

con pazienza e tenacia, li nutri e li proteggi fiducioso. per quanto sciocchi possano sembrare. Perchè sono i nostri, e soltanto noi sappiamo quanto ci costa sognarli. (Paulho Coelho)


u

C’era na cosa che no n ancava poesi e, p ai a casa, era ap ro erbi, storia l oc eso vicino a la porta a co or “gia o-grano”, iù el l a l e , tari fe c u r e p iosi , lavori e ri o do g i u o per l a s e mi n a e i ra e l m es e e a l t r e i n f o r m a z io n i . S i l u n a c e d e i d cc o l t o , p e r i m b o t i g l i a r e i l v i n o ,

m m

v p ra i l f t à l l ll d s t Era l a h c e vla . t

p d


m etĂ era pieno d i cons igl i e n otizie u t ili: ricette, alb e e tram onti, d i s c u t e v a s e mp r e d i n a n z i a d e s s o q u a nd o

p e r p i a n t ar e l ’ ort o, per ta g l iare gl i a lberi,...




Allontanati dalle luci della cittĂ e lascia che gli occhi sconfinino verso le luminose stelle, immense, immobili, immortali; ti suggeriscono un infinito irraggiungibile in cui pedersi e rappresentano un'infallibile bussola in cui ritrovarsi.


Ora immergiti nel buio dei campi delle tiepide serate maggioline. Con il cuore di un fanciullo goditi quell'effimera danza di lucciole e recitando una A causa dell'inquinamento sono cominciate a scomparire le

filastrocca prova a catturarle, preziose e magiche. lucciole. Il fenomeno è stato fulmineo e folgorante. Dopo pochi anni le lucciole non c'erano piÚ. Sono ora un ricordo, abbastanza straziante, del passato. (Pier Paolo Pasolini)


L

s

e m

a t a v

n o n n a m i p o r

p re

n c o

i ed

o

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s

ĂŠ

e l i c fe

.

a



la nonna in tutto ciò che faceva.

lei

o belli ma davvero

delicati,

n fino

di

che si fa se mpre

una preghiera pr ima

che il primo pensiero

di andare a dormire,

va sempre agli altri, che la natura va amata e non soltanto sfrutta ta,

giare u uoi man che un coltello piantato nell’orto sarà utile se v

cceso, a o n i m o, t d un ca a l e t n o r f i bene d co no asciugare a che i capelli si posso n ppe a o i h c c

ri sono tropp che i papave

e su um lio ch g e m e t aanto è a vol r p n u i o, d u s che allungarsi

prof

to, o le t

le.

es c u n fr

l e, uccio l e l o n imparavo che nelle sere d’estate esco

che c’è sempre posto per qualche piatto in più, panni asciugati al sole che i

con

omigliar

o resa conto

neanche io sarei mai riuscita ad ass

Stando

e che

lei

Ho imparato ad apprezzarla davvero solo quando poi mi son che non e ra poi così naturale compo rtarsi come , che le altre persone che via via cono scevo erano diver se,

Seguivo


una persona

per so n

e che

lo si deve al nostro passato,

o di u

o

il tempo s c o m b u sso la ...

. . . . ..

che si è

un bel grembiule non è meno dignitos

va, nuo a t t va na cra

a,

i

può av ere m olto d

rme tra nquilli sa pendo che qua lcuno ha bisogno di te,

che una bu ona parte di ciò

che

che n on si d o

u na g rand e

discreta e silenziosa

che il rispetto e l’onesta fanno

e che anch

i

a di

re,

sg

n


E un giorno ti accorgi che la tua favola è leggermente diversa da come l'avevi sognata. Il passato ti ha inseguito tutt'intero, pronto ad assorbire in sè ogni tuo momento, custodendolo e poi, una volta ogni tanto, può capitare che riaffiori.


Sei rimasto immobile, come se avessi cercato in ogni modo di assorbire sino all'ultima goccia di quella genuina emozione, così rara, che una volta provata ti È vecchio ciò che si è dimenticato. E quello che non si può

lascia infinitamente migliore di prima. dimenticare, è accaduto appena ieri. L'unità di misura non è il tempo, ma il valore. E la cosa che ha in assoluto più valore, divertente o triste che sia, è l'infanzia. (Erich Kästner)


La

la n el

l e ne

no

nna

mi

ma

nca.

r ta a vol e ricorda e t M a b as u g e b i d etro n rem i le d u a d c

ta ci ta

la

s

ol e zz

p

di

sentirmi

ua cons a e vo le z z a

a r t a r e u n a Ro s c sa na S

r lo a i er p er i i ap r

so ancor a


e , che c' ra

o, r un so ris

so

d

rr

id e e da o n a o r l t n

t t s r p er m e u t o. i es e e re

e`un

o s po’ c me

ca r ta

c r a co rg e m i

sentirne

il

cu o e , r

g c he o g i a

il

s p or e .




Smarrirsi per poi ritrovarsi, riviversi e riscoprirsi. Succede quando i ricordi riaffiorano all’improvviso, facendo riassaporare un’infanzia vissuta semplicemente, sinceramente e naturalmente. Sono emozioni, quelle che si provano, legate ad una figura importante: la nonna. Il passato si fa vivo nel presente nei dialoghi e riflessioni che esso scaturisce, e non ci lascia poi del tutto indifferenti.


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