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| Futurenergy: risparmia, cammina, pedala, rispetta
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| Il villaggio ecologico di Futurenergy
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La Provincia di Potenza ed il suo operato in termini di | sostenibilità ambientale
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Linee guida per l’adozione di un Sistema di Gestione | Ambientale nelle scuole
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| L’Istituto “E. Battaglini” di Venosa racconta la sua esperienza
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| Mobilità sostenibile
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| La bicicletta amica dell’ambiente e della salute
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Gli studi dell’UNIBAS di Basilicata sulla Geotermia ed il | Global Warming e la CO
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Aree protette e comportamenti da adottare per il rispetto | dell’ambiente
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| I laboratori. Risparmi se rispetti e ricicli
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di Potenza: struttura di coordinamento | alProvincia Patto dei Sindaci
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| La comunicazione
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| Programma delle attività svolte
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| I questionari
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| Rassegna stampa
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| Appendice
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PREFAZIONE Futurenergy: risparmia, cammina, pedala, rispetta ha avuto un grande successo e i dati pubblicati nel presente opuscolo lo dimostrano. Le scuole, i Dirigenti scolastici, gli insegnanti, gli studenti, i giovani hanno partecipato in tanti, alle numerose iniziative/attività previste dal progetto. La sperimentazione delle pratiche del pedibus (manbus) e ciclo bus hanno dimostrato che il pedibus è di facile attuazione nei luoghi in cui un Istituto d’Istruzione Superiore è prossimo ad una scuola elementare o media, mentre il ciclobus, è facilitato, quando la scuola dispone di almeno 3 biciclette a disposizione degli studenti e del personale. Fermare 1000 auto che in un giorno percorrono un tragitto casa-scuola di circa un chilometro produce una riduzione di CO2 di oltre 250 Kg. Sulle iniziative che riguardano la riduzione della CO2, in linea con gli obiettivi di 202020 della UE, sono state presentate le attività della Provincia di Potenza, quale struttura di coordinamento al Patto dei Sindaci e sono state illustrate le fonti rinnovabili dell’energia e della geotermia. Con le attività di “rispetta e risparmia” gli studenti hanno avuto l’opportunità di acquisire informazioni sulla cittadinanza attiva. La sensibilizzazione all’importanza del riciclaggio, ad esempio, può favorire la richiesta al Comune di appartenenza di attivare, ove ancora non presente, la raccolta differenziata e l’utilizzo di sistemi a risparmio energetico. Attraverso laboratori formativi, con un approccio al materico da cui le nuove generazioni, tecnologiche, si sono allontanate, è stato rilevato l’interesse e l’impegno profuso dagli studenti coinvolti, per la costruzione di lampade da tavolo. La mobilità a piedi e in bicicletta ha favorito, inoltre, il benessere psico-fisico dei giovani, che hanno partecipato con tanto entusiasmo, alle manifestazioni sportive, alle stracittadine e, pedalando, alle gare di produzione di energia. Avere cura di sé e dell’ambiente è importante e per tale ragione è stato consegnato, in adozione, a sei classi di altrettanti Istituti scolastici un albero. Un albero di cui avere cura affinché possa dare, come le nuove generazioni, buoni frutti. Sono state illustrate nel corso di vari seminari e molto apprezzate, le dispense realizzate dai vari partner e associati ed altresì riconosciuta l’importanza della segnaletica creata per il pedibus a Melfi e Venosa, del video-spot e del Futurenergy game. Futurenergy è diventato “Il Villaggio ecologico”. Seminari, conferenze, sperimentazioni, mostre, giochi ed intrattenimento, organizzato dagli studenti, hanno animato le diverse giornate programmate in diversi Comuni. Ciò induce a sperare che la buona pratica “Tutti a scuola a piedi e in bici”
possa diventare la festa da tenersi ad ogni inizio di anno scolastico. Il presente opuscolo riporta le informazioni utili della pratica sperimentata, le iniziative realizzate, il materiale redatto e la rassegna stampa. I prodotti sono scaricabili dal sito www.futurenergypz.it, e www.forumprovincegiovani.it. Dai risultati dei dati del questionario compilato da circa 1000 studenti, il 5% circa della popolazione scolastica superiore della Provincia, emerge, tra l’altro che: a) gli studenti gradiscono poco l’utilizzo del mezzo pubblico perché ne giudicano negativamente il confort, i tempi di viaggio e la vicinanza delle fermate; b) sono favorevoli all’uso della bici, per recarsi a scuola ove vi siano piste ciclabili ed una buona segnaletica stradale; c) uno studente su due ha segnalato che a casa e a scuola si parla poco o affatto di risparmio energetico e riciclaggio; d) solo uno studente su due manifesta un atteggiamento interessato o responsabile nei confronti dell’ambiente; e) circa uno studente su due non è disposto a modificare i propri comportamenti, per ridurre lo spreco. Sono dati che ci convincono della valenza del progetto Futurenergy che ha tentato di colmare, seppur in parte, un vuoto di conoscenze. È necessario quindi proseguire in questa direzione, anche dopo la conclusione del progetto, con l’ausilio dei prodotti realizzati. Un ringraziamento sentito ai mass-media locali, per l’attenzione che hanno avuto per il progetto e per i servizi che hanno pubblicato, ai partners e agli associati che hanno partecipato con competenza e dedizione e a tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita delle manifestazioni e delle attività proposte. Maria Cristina Caricati Dirigente Ufficio Istruzione e Cultura
Pasquale Salerno Project Manager
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PRESENTAZIONE I grandi cambiamenti non possono che passare attraverso un nuovo modo di pensare, nuove abitudini e nuovi comportamenti. Per fare questo abbiamo coinvolto molte scuole e tantissimi studenti in una serie di attività, dalla sperimentazione del ciclobus e del pedibus per raggiungere gli istituti scolastici (sensibilizzando i comuni a strutturare laddove possibile tale pratica), al Trofeo Futurenergy (gara ciclistica interregionale), alle staffette su cyclette riciclate con misurazione dell’energia prodotta, alla piantumazione ed adozione di alberi, alla realizzazione della segnaletica sostenibile lungo i percorsi interessati (con misurazione di passi, calorie e di riduzione di Co2), senza dimenticare i momenti di studio ed approfondimento dedicati agli obiettivi europei di efficienza energetica, incremento dell’utilizzo delle fonti rinnovabili e riduzione delle emissioni di C02. Questo ed altro è stato il progetto Futurenergy. Strettamente connesso al programma “Scuole ecologiche in scuole sicure”, riconosciuto da Legambiente nazionale come miglior buona prassi 2011, con Futurenergy abbiamo cercato di divulgare il binomio pratica sportiva e sostenibilità, il miglioramento delle abitudini e dei comportamenti responsabili volti al risparmio energico e al rispetto dell’ambiente e non ultimo l’incremento dell’efficientamento energetico, dell’utilizzo di fonti rinnovabili con la riduzione delle emissioni di CO2”. Un ragazzo che studia in strutture “energeticamente efficienti”, che sperimenta una mobilità sostenibile e comportamenti responsabili sarà un adulto più rispettoso dell’ambiente circostante e consapevole della necessità di mantenere un corretto equilibrio tra consumi, ambiente, rispetto della natura e tutela della salute. I messaggi arrivatici ci convincono sempre più che i ragazzi sono già pronti. “Se possiamo avere una vita migliore che ci costa fare dei piccoli sacrifici che possono favorire il nostro futuro... salviamoci!” È il messaggio che Katia, una studentessa di Picerno, ha voluto lanciare, attraverso twitter.
Perché con Futurenergy abbiamo sperimentato anche nuovi strumenti e nuovi linguaggi avendo prova che possono aiutare le istituzioni ad entrare in contatto con gli adulti di domani, traghettando verso di loro le grandi visioni strategiche che orientano la difficile fase di transizione in atto. Dai social network alla musica, abbiamo voluto dare forma e voce nuova alla nostra idea di sviluppo, un’idea che poggia sui pilastri
della cultura, della sostenibilità e dell’inclusione e che vogliamo trasmettere alle nuove generazioni. È stata una sperimentazione importantissima che ha voluto innestare nelle nuove generazioni una diversa e più matura consapevolezza del rapporto con l’ambiente, con lo sport e con l’alimentazione. L’auspicio è che l’abitudine possa consolidarsi e fare da apripista ad altre iniziative del genere da parte delle scuole del territorio. Il Dipartimento di Scienze dell’Università degli Studi della Basilicata, il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val D’Agri Lagonegrese, l’Istituto d’Istruzione Superiore “E. Battaglini” di Venosa (certificato Emas), Legambiente Basilicata, l’ASD Olimpia di Potenza, l’ASD Nucleo Gioventù di Potenza e le tante scuole, le amministrazioni locali, la Società Energetica Lucana, i giovani e gli studenti che hanno collaborato al progetto hanno rappresentato quel valore aggiunto che ha consentito il raggiungimento di questi importanti obiettivi. A loro e all’Ufficio cultura e politiche giovanili della Provincia va il nostro ringraziamento. Piero Lacorazza Presidente della Provincia
Francesco Pietrantuono Assessore alle Politiche Comunitarie e Giovanili
1 | Futurenergy: Risparmia, Cammina, Pedala, Rispetta Che cos’è Futurenergy è un progetto innovativo per la diffusione delle conoscenze sull’uso sostenibile dell’energia e sull’impiego delle fonti rinnovabili, rivolto alla scuola secondaria superiore. Lo scopo del progetto è diffondere la cultura del risparmio energetico e gettare le basi per la costruzione di un futuro condiviso sulla base di buone prassi che coinvolgano, già dalla progettazione di nuovi stili di vita “ecologici”, le giovani generazioni. Futurenergy nasce con l’ambizione e lo scopo di avvicinare i giovani studenti alla cultura della cittadinanza attiva, guidata dalla bussola del rispetto ambientale.
Il progetto parte dalla necessità di riconoscere alla cultura e all’educazione, quindi alla formazione delle giovani generazioni, il fondamento su cui costruire una coesione sociale fatta di regole e di rispetto, di consapevolezza e condivisione di valori. L’iniziativa mira a supportare i percorsi di cambiamento e costruzione di nuovi modelli formativi che superino la neutralità dell’approccio educativo e tengano conto delle distinzioni tra i diversi individui e della necessità di affermazione di una cultura della parità fondata sulla conoscenza e sulla valorizzazione delle differenze. In particolare, il progetto vuole creare un percorso interdisciplinare di promozione della cultura del risparmio energetico, coniugato con il tema dell’ecologia e dello sport, inteso anche come mobilità responsabilizzante, impiegando metodologie innovative e strumenti partecipativi. La scuola è il luogo dove si realizza il primo approccio con il mondo sociale, dove ci si abitua a “conoscere”, a costruire concetti e a collegarli con la propria esperienza. È il luogo dove ci si ritrova per la prima volta a camminare con le proprie gambe, a rafforzare la propria identità personale e di cittadini; è in questo contesto che si inserisce un progetto come Futurenergy. Una maggiore consapevolezza sulle diverse fonti di produzione di energia e sulle conseguenze sull’ambiente del loro utilizzo
da parte dei cittadini, costruita fin dai tempi della scuola, può contribuire al conseguimento degli impegni assunti dal Paese a livello nazionale e internazionale sulle riduzioni delle emissioni dei gas serra e sulle altre sfide ambientali. Il tema dell’ambiente, poi, si coniuga ai buoni comportamenti volti, non solo a consumare meno ed a risparmiare, ma soprattutto a rispettare l’ambiente. Il progetto, infatti, si sviluppa in una serie di attività funzionali allo svolgimento di un preciso percorso didattico. Gli argomenti oggetto del pacchetto didattico introducono sui banchi di scuola le nozioni basilari per poter facilitare una reale conoscenza dell’ecologismo, dell’efficienza e del risparmio energetico, a cominciare dalla costruzione dell’ambiente circostante e da un corretto utilizzo dei mezzi di trasporto. L’iniziativa vede protagoniste alcune scuole, Enti, associazioni che, tramite i docenti stessi ed esperti esterni, agiscono da tutor per gli studenti.
2 | Il villaggio Ecologico di Futurenergy In cosa consiste, in definitiva, il Villaggio Ecologico? È un tipo di comunità basata esplicitamente sulla sostenibilità ambientale. Una comunità costituita sulla base della adesione volontaria dei partecipanti e della condivisione dei principi fondanti. I nuclei abitativi sono progettati per ridurre al minimo l’impatto ambientale, ricorrendo all’uso di energie rinnovabili. L’idea è quella di dar vita a nuove forme di convivenza, tali da rispondere all’attuale disgregazione del tessuto familiare, culturale e sociale della condizione postmoderna e globalizzata. Il Villaggio ecologico costituisce un laboratorio di ricerca e sperimentazione verso stili di vita alternativi all’attuale modello socio-economico e “tende” al massimo dell’autosufficienza, in modo da soddisfare il più possibile al suo interno ogni esigenza dei suoi membri (lavoro, svago, educazione…). In questo senso, il villaggio ecologico si presta a costituirsi come un modello sostenibile, sul piano economico, sociale ed ecologico. Non stiamo parlando di un’utopia, ma di idee realizzabili, concrete, che si stanno facendo strada in modo lento e graduale e che pongono all’attenzione di tutti l’alternativa su cui si può pensare la società del futuro.
Richiedono sicuramente un grado di consapevolezza di se stessi molto più deciso perché il coinvolgimento personale è a 360 gradi, e quindi impegno e determinazione sono imprescindibili. Le esperienze di vita comunitaria di un ecovillaggio costituiscono laboratori di forme genuine di esistenza che rifiutano ciò che è effimero e superficiale per inaugurare modi di vivere improntati alla cooperazione e condivisione tra i propri membri. Si rifiuta il consumismo, per promuovere forme di autoproduzione di alimenti, beni ed energia sulla via della completa autosufficienza. Si rifiuta il consumo incontrollato del territorio e delle risorse naturali per assumere comportamenti consapevoli tendenti alla riduzione dell’impronta ecologica, a partire dal proprio vivere quotidiano.
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L’ecovillaggio si sviluppa come entità radicata nel territorio, promuovendo scambi di informazioni, di beni, di esperienze culturali, sociali, politiche, artistiche. Il villaggio si presenta, quindi, nella doppia veste di luogo abitato e di rete di esperienze che si propongono la trasformazione del modo di vivere e l’articolazione feconda del lavoro, non solo nella sua accezione produttiva di beni ma soprattutto di condivisione di idee e propositi che mutino i valori ed i comportamenti concreti non solo di chi vive nell’ecovillaggio ma anche di chi entra in contatto con esso. Pertanto, l’azione dell’ecovillaggio deve essere costante e riconosciuta dalla più vasta comunità del territorio in cui esso opera e dei cui problemi si fa carico sia fornendo servizi, sia sviluppando iniziative culturali e forme di partecipazione democratica, in modo che i diritti di cittadinanza non siano affermati solo in principio. In particolare, il villaggio ecologico farà proprie le battaglie ecologiste e promuoverà una cultura di pace in difesa della natura, del paesaggio e per la promozione di una qualità della vita che assuma tra i propri valori: a) la tutela dei beni comuni primari (suolo, aria, acqua, foreste) e della loro fruibilità per tutti gli esseri viventi contro inquinamento, devastazione, cementificazione, gestione privata e sfruttamento indiscriminato delle risorse che la natura ha reso disponibili e che tali devono restare nelle future generazioni; b) la tutela della biodiversità sia naturale che umana e la visione delle differenti culture, tradizioni, filosofie e credenze come stimoli all’accrescimento della ricchezza interiore e della libertà nelle relazioni tra esseri umani.
L’ecovillaggio, in sintesi, si propone di costruire una rete che vada al di là dei suoi membri, in quanto esso è una comunità intenzionale, che unisce l’uomo con la natura, considera la terra come un valore ed il ritorno ad essa una tendenza da sostenere nella funzione dell’autosufficienza. L’obiettivo è quello di promuovere forme di lavoro partecipato, creativo e non alienato ove i ritmi dell’esistenza e la possibilità di conciliarli con le esigenze di ognuno vengono al primo posto, in un rapporto armonico di responsabile costruzione con la natura. Per un futuro urbano sostenibile! Il Villaggio Ecologico: Seminari, conferenze, gara di produzione di energia pedalando, stracittadine, laboratori su risparmiariciclando, sperimentazione del ciclobus e del pedibus, mostre sulla scuola ecologica, sulla geotermia e sul Patto dei Sindaci, esibizioni e spettacoli organizzati dalle scuole. Consegna in adozione di un albero agli studenti degli Istituti coinvolti. Sottoscrizione con i Comuni firmatari del patto dei Sindaci dell’intesa per la stesura del PAES. I prodotti
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Provincia di Potenza ed il suo operato in termini di 3 | Lasostenibilità ambientale
La Provincia di Potenza è il partner capofila del progetto Futurenergy
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Riconoscimenti La Provincia di Potenza, prima nel campo delle energie rinnovabili, grazie al programma innovativo “Scuole ecologiche in scuole sicure”, ha ricevuto a Roma, nella sede del Gse (Gestore Servizi Energetici) il premio di Legambiente “comuni rinnovabili 2011” come miglior buona pratica 2011 ed a Potenza, lo scorso dicembre, per la tre giorni “Abitare il Futuro Sviluppo del Mezzogiorno e Green Economy”, il riconoscimento dall’economista statunitense Jeremy Rifkin, quale idea leader nella green economy. Un riconoscimento importante, che premia quella di Potenza come unica Provincia d’Italia, per un’idea frutto di una condivisione con i sindaci e i soggetti responsabili dei POIS (Piani di Offerta Integrata di Servizi), i quali hanno creduto in un progetto di futuro, il cui obiettivo è realizzare una rete di edifici scolastici con impianti certificati, fotovoltaici, eolici, di geotermia e di compostaggio, in linea con gli obiettivi europei di riduzione, entro il 2020, del 20% di CO2, aumento del 20% dell’efficienza energetica e aumento del 20% di energia prodotta da fonti rinnovabili. Un progetto, quello premiato, che è stato oggetto di una mostra visitata anche dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano nella sua visita in Basilicata e che illustrava il nuovo modello di scuola per cui la Provincia di Potenza vuole caratterizzarsi. Lo stesso progetto, su oltre trenta in tutta Italia e unico nel Mezzogiorno, ha ottenuto la menzione speciale per il premio “Progetti sostenibili e green public procurement”, promosso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e del Consip e ha catturato l’interesse dell’Agi (Agenzia giornalistica Italia) che ha pubblicato il servizio “La svolta green di Potenza” sulle iniziative della Provincia di Potenza nel campo delle energie rinnovabili per il portale specializzato www.sceltesostenibili.it. Sempre nel campo delle rinnovabili, inoltre, all’Ente è stato assegnato il Premio speciale nell’ambito del 4°Award per Klimaenergy 2011, la Fiera internazionale delle energie rinnovabili per usi commerciali e pubblici. Inoltre, la Provincia di Potenza è capofila del Progetto europeo di iniziativa regionale Renergy Strategie Regionali per le Comunità energeticamente consapevoli, che prevede un budget di 2.159.850 euro e
include 12 partner, rappresentativi di 10 Paesi europei. Attività avviate La Provincia ha iniziato la propria attività nel settore del risparmio energetico e della sostenibilità ambientale in occasione della realizzazione di sei impianti fotovoltaici, tutti di potenza pari a 20 kWp, installati su cinque istituti scolastici del territorio provinciale: • il Liceo scientifico di Potenza • l Liceo classico di Lauria • l’Istituto tecnico commerciale e per geometri di Moliterno • l’Istituto Magistrale di Rionero in Vulture • l’Istituto per geometri di Senise • il Museo provinciale di Potenza Gli impianti sono regolarmente funzionanti e muniti di sistemi per lo scambio dell’energia prodotta sul posto e consentono una produzione annua di energia di 165.000 kWh, con un risparmio in termini di emissioni di CO2 di oltre 500.000 Kg e un risparmio economico annuo di pari a 50.000. La spesa sostenuta è superiore a un milione di euro. Sulla base della propria esperienza, la Provincia ha programmato la realizzazione di altri impianti fotovoltaici da installare su edifici provinciali del Capoluogo, collegandoli alla rete di distribuzione locale dell’energia elettrica in bassa tensione e da realizzarsi in conformità a quanto previsto dai decreti in materia emanati dal Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, per l’ottenimento della tariffa incentivante connessa alla produzione di energia elettrica. Gli impianti, tutti di potenza minima pari a 20 kWp, sono realizzati sulle coperture dei seguenti edifici: • Istituto professionale per l’agricoltura e l’ambiente “G. Fortunato”, in Contrada “Malvaccaro” • I.P.S.C. “Racioppi” - I.T.C. “Falcone”, in Via Anzio • Conservatorio di musica “G. Da Venosa”, in Via Anzio • Liceo classico “Q.O.Flacco”, in Via Vaccaro • Istituto tecnico statale per geometri “G. De Lorenzo”, in Via Sicilia • Istituto tecnico commerciale “F. S. Nitti”, in Via Anzio
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• Istituto statale d’arte, in Via Anzio • Istituto tecnico commerciale “L. Da Vinci”, in Via Ancona • Istituto alberghiero, in Via Anzio • Istituto professionale statale per l’industria e l’artigianato, in Via Pola • Liceo delle scienze umane “E. Gianturco”, in Via Zara • Edificio della Provincia di Potenza in Piazza delle Regioni. POIS (Piani di Offerta Integrata di Servizi) La Provincia di Potenza, ha predisposto i propri Piani di Offerta Integrata di Servizi (POIS) - uno per ogni ambito territoriale - in cui si è inteso perseguire, i seguenti obiettivi principali: • la polifunzionalità delle scuole e l’allungamento dei tempi di apertura; • il miglioramento delle competenze degli studenti e della capacità di apprendimento della popolazione; • l’aumento della dotazione infrastrutturale dei plessi scolastici e del connesso grado di sostenibilità ambientale. Il finanziamento ottenuto dai partenariati ammonta a circa undici milioni di euro. Il Programma POIS della Provincia di Potenza è suddiviso per tipologie omogenee di intervento, derivanti dall’analisi degli immobili e dallo studio delle specificità locali, come di seguito illustrate.
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1. Interventi per la riduzione dei consumi energetici e realizzazione di laboratori “aperti” di bioedilizia e di mini impianti di compostaggio. 2. Realizzazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e realizzazione di laboratori per la formazione e la sperimentazione. 3. Realizzazione di impianti per la produzione di calore e di acqua calda sanitaria da fonti rinnovabili e realizzazione di laboratori per la formazione e la sperimentazione. 4. Realizzazione di centri bioclimatici comuni, per l’approfondimento formativo dedicato agli studenti normalmente e diversamente abili, a supporto delle Scuole del Territorio di ogni ordine e grado. 5. Interventi per la polifunzionalità delle Scuole mediante l’adeguamento e il potenziamento delle palestre e degli auditori scolastici. Il progetto scuole ecologiche in scuole sicure prevede un investimento di circa 25 Milioni di Euro (di cui 11 Milioni di
Euro di fondi Pois) che serviranno a realizzare una rete di edifici scolastici con impianti certificati, fotovoltaici, eolici, di geotermia e di compostaggio e ad alimentare importanti contenitori culturali con energia pulita, dal museo alla bibliomediateca, dall’auditorium del conservatorio all’archivio storico. Linee guida per l’adozione di un Sistema di Gestione 4 | Ambientale nelle scuole
Sempre più si assiste, a livello mondiale, a fatti che hanno un impatto devastante per l’ambiente: Chernobyl, deforestazioni, inquinamento delle acque, ecc. Le grandi contraddizioni del mondo moderno, la globalizzazione dei mercati, la crescita economica e lo sviluppo tecnologico hanno fatto esplodere una serie di problematiche relative al degrado ambientale, all’aumento delle disparità fra i paesi ricchi e i paesi poveri e fra le classi sociali all’interno dei vari paesi. Durante la Conferenza Mondiale delle Nazioni Unite sull’Ambiente a Rio de Janeiro del 1992, le organizzazioni internazionali hanno suonato il campanello d’allarme. Il messaggio ha avuto ripercussioni sia a livello di amministrazioni locali, sia a livello di grandi industrie (fortemente responsabili), sia a livello dell’associazionismo volontario e della società civile in generale. La scuola, deputata alla formazione del cittadino, non può rimanerne estranea. Il principio fondamentale del SGA è basato sul modello della “ruota di Deming”, che consiste nel promuovere una cultura della qualità tesa al miglioramento continuo dei processi e all’utilizzo ottimale delle risorse. In questa ottica ogni scuola che si impegna ad organizzare un Sistema di Gestione Ambientale, fissa i propri obiettivi di performance ambientale. Questi ultimi devono rispondere alle esigenze fissate dal sistema di riferimento scelto (ISO 14001 o EMAS) e in maniera più generale rispondere ai tre principi fondamentali quali: a) La prevenzione degli inquinamenti: la scuola deve ridurre e limitare l’impatto ambientale (gestione delle risorse; gestione dei rifiuti). b) Il rispetto delle leggi ambientali: la scuola assicura il rispetto delle leggi ambientali applicabili alle sue attività. c) Il miglioramento continuo: la scuola deve impegnarsi a
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migliorare progressivamente le performance ambientali del suo sistema. Sarà in grado di verificarlo grazie all’utilizzo di indicatori. I sistemi di riferimento per le scuole che desiderano implementare volontariamente un SGA sono: la norma ISO 14001 ed il sistema comunitario di Gestione Ambientale e Audit (regolamento europeo EMAS). • Norma ISO 14001. È una norma internazionale che propone di integrare il Sistema di Gestione Ambientale (SGA) in funzione delle molteplici esigenze delle scuole. La norma fornisce un quadro strategico globale delle politiche, dei piani e delle azioni ambientali. Una volta organizzato il sistema, un ente esterno accreditato, verifica che il sistema è in linea con quanto stabilito dalla norma, e concede la certificazione. Questa non va vista come un traguardo, ma come un obiettivo che deve produrre nel tempo miglioramenti continui. Per questo gli Audit di controllo devono essere regolarmente effettuati. • Il sistema EMAS, in vigore dall’aprile 1995 e revisionato nel 2001, integra la norma ISO 14001. Lo scopo del regolamento EMAS è di incoraggiare ogni organizzazione del settore pubblico o privato a mettere in essere una gestione ambientale e, per mezzo di controlli, migliorare costantemente le sue performance ambientali. La pianificazione dell’analisi ambientale iniziale Che cos’è un’analisi ambientale iniziale e cosa prevede? L’analisi ambientale è una fotografia della scuola in materia di gestione ambientale e di integrazione dei temi ambientali nelle prassi educative e formative. Quest’analisi è un punto di riferimento per le successive tappe, in particolare, per l’identificazione degli aspetti ambientali. Ai fini della registrazione EMAS l’analisi deve essere approfondita, dettagliata e deve riguardare i seguenti punti:
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1. La valutazione della conformità della scuola alla normativa ambientale in vigore. Una scuola nella sua attività produce rifiuti, accumula liquidi infiammabili, dispone di laboratori di chimica, informatica, etc.; tutte queste attività sono soggette a regolamenti, leggi e decreti che la scuola deve rispettare. Una prima tappa consiste, quindi, nell’individuare la normativa ambientale applicabile alle diverse attività che si svolgono per verificarne la relativa conformità.
2. L’individuazione degli aspetti ambientali Si tratta di: • esaminare tutte le attività che la scuola compie e che hanno un’influenza sull’ambiente: sia quelle il cui impatto è determinato dall’attività propria della scuola (consumi d’acqua, energia, materiali di pulizia, generi alimentari, materiali per l’igiene personale etc.), sia quelle nelle quali la scuola esercita un potere gestionale diretto o di controllo (trasporto dipendenti, studenti e merci, fornitori, etc.). • Raccogliere i dati ad esse riferibili. • Individuare gli aspetti ambientali significativi su cui orientare le azioni destinate a migliorare la situazione dei relativi impatti. • Costruire un punto di riferimento oggettivo per evidenziare i miglioramenti successivi.
“E. Battaglini” di Venosa racconta la 5 | L’Istituto sua esperienza La politica ambientale dell’Istituto L’IISS “E.Battaglini”, nel riconoscere l’importanza degli aspetti ambientali all’interno del proprio ruolo istituzionale, intende mettere a punto la propria Politica Ambientale, in conformità con i requisiti di legge in materia di ambiente. Scopo precipuo è quello di stabilire una serie di principi guida ai quali saranno ispirati gli interventi da porre in atto nella struttura scolastica, operando sul miglioramento continuo dell’efficienza ambientale. La salvaguardia dell’ambiente riveste un ruolo fondamentale nella società moderna, e coinvolge l’espressione della responsabilità da parte di tutti. La Scuola, consapevole della centralità del proprio ruolo nei momenti formativi e informativi sulle tematiche ambientali, s’impegna a mantenere e migliorare il proprio sistema di gestione ambientale, che garantisce metodi e strumenti necessari per promuovere e applicare i seguenti principi e obiettivi: 1. perseguire il miglioramento continuo delle prestazioni ambientali della scuola, riducendo, in modo progressivo, gli impatti ambientali connessi con lo svolgimento delle
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proprie attività, con particolare attenzione alla riduzione degli sprechi di risorse, alla gestione dei rifiuti e all’utilizzo delle materie prime e dei materiali di supporto, ricorrendo, ove possibile, a prodotti ecocompatibili; 2. adottare le precauzioni e le disposizioni necessarie per prevenire, eliminare o ridurre qualsiasi forma di inquinamento ambientale; 3. gestire tutte le attività della propria organizzazione in conformità alle leggi comunitarie, statali, regionali e locali sull’ambiente, sorvegliandone costantemente il rispetto; 4. diffondere la cultura dello sviluppo sostenibile nella sua dimensione ecologica, economica e sociale; 5. garantire che tutto il personale docente, non docente e gli alunni della scuola siano a conoscenza della politica ambientale e dei suoi obiettivi, siano responsabilizzati e cooperino alla sua implementazione e gestione, mediante un adeguato processo di informazione e formazione, al fine di elevarne il grado di coinvolgimento; 6. assicurare il costante miglioramento del sistema di gestione ambientale e delle prestazioni ambientali della scuola attraverso un continuo monitoraggio; 7. informare e sensibilizzare con tutti gli strumenti possibili, ad esempio il sito web dell’istituto www.battaglinivenosa. it, i fruitori del servizio scolastico, coinvolgendo anche, per migliorare la gestione complessiva, fornitori e appaltatori; 8. progettare nuove figure professionali esperte in materia di eco-gestione e contabilità ambientale d’impresa e territoriale. Per questi motivi, l’istituto “E. Battaglini” ritiene opportuno aderire ai principi esposti nel Regolamento comunitario Emas III. L’Istituto “E. Battaglini” si impegna a diffondere tale politica alle componenti scolastiche ed al pubblico. L’Alta Direzione deve definire la Politica Ambientale che rappresenta l’indirizzo e i principi d’azione che la scuola intende perseguire. Tale documento costituisce la dichiarazione d’impegno della Dirigenza in favore dell’ambiente. 18
Essa deve contenere: a) il rispetto delle norma applicabile b) la previsione degli inquinamenti
c) il miglioramento continuo. Essa fornisce, inoltre, un canovaccio nel quale sono stabiliti gli obiettivi e le azioni che permettano la realizzazione di un Sistema di Gestione Ambientale coerente con l’attività dell’Istituto. La politica ambientale riflette l’impegno dell’Alta Direzione a realizzare un SGA, che deve essere datata e firmata dalla stessa. Tutto il personale (docenti, alunni, personale ATA), ma soprattutto tutti coloro che hanno rapporti con la scuola (fornitori, famiglie etc.) devono poter comprendere la politica e gli obiettivi della scuola. Pertanto è auspicabile l’utilizzo di un linguaggio semplice. Per una scuola l’educazione ambientale è una priorità, di conseguenza la formazione degli alunni allo sviluppo sostenibile e alla salvaguardia dell’ambiente deve essere l’elemento chiave della politica ambientale della scuola. L’esperienza del “Battaglini” L’Alta Direzione della Scuola, dopo aver ha nominato un Responsabile coordinatore del Progetto e un gruppo di lavoro (docenti, personale ATA e allievi) ha effettuato l’analisi ambientale del sito. L’Analisi Ambientale Iniziale è stato il momento centrale per coinvolgere tutta la comunità scolastica. In particolare gli alunni hanno avuto un ruolo chiave nella ricerca di informazioni, nell’analisi quantitativa dei dati e nell’osservazione dei punti di forza e dei punti di debolezza della scuola. Ciò ha consentito di sviluppare negli allievi competenze in termini di analisi, sintesi e comunicazione. Di seguito sono riportati i punti sviluppati nell’ A.A.I. del “Battaglini”: a) caratteristiche generali della situazione scolastica • Descrizione della struttura scolastica • Storia della struttura scolastica • Ubicazione e posizione geografica • Composizione arredi ed impianti • Caratteristiche costruttive b) descrizione delle attività e organizzazione dei servizi • Descrizione dei profili professionali e attività svolte, organizzazione dei servizi scolastici • Servizi offerti dall’Istituto Scolastico ed Altri Servizi • Attività accessorie • Organigramma e mansionario c) descrizione del contesto ambientale nel quale opera la struttura scolastica
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• Condizioni metereologiche del territorio • Mobilità/trasporti/collegamenti •Caratteristiche geologiche, idrogeologiche ed idrografi-che in cui è inserita la struttura scolastica • Presenza di zone di particolare interesse naturalistico e ambientale d) identificazione e analisi degli aspetti ambientali Questa è la parte più impegnativa dell’A.A.I. Dopo aver analizzato gli aspetti ambientali specifici della Scuola, è stato necessario stabilire una gerarchia d’impatti per identificare quelli più significativi per il sito. A tale scopo, gli aspetti ambientali sono stati considerati in situazione “normale”, “anormale” e “d’emergenza”. L’insieme degli impatti ambientali individuati sono stati valutati in funzione della loro incidenza reale e potenziale sull’ambiente. L’elenco degli aspetti ambientali individuati sono stati riverificati in seguito a modifiche nel servizio/prodotto/attività della scuola. N.B.: L’analisi ambientale iniziale è il documento di riferimento per l’identificazione degli aspetti ambientali. Se essa è completa e sufficientemente dettagliata, l’elenco sarà realizzato rapidamente. e) prescrizioni legislative, regolamenti a carattere ambientale a cui è sottoposta la scuola La scuola ha identificato e assicurato che le prescrizioni di legge, regolamentari e normative sono adeguatamente raccolte, distribuite e conservate adoperandosi affinché il personale e gli alunni sono costantemente messi nella condizione di conoscere la legislazione emessa al fine di rispettarne il contenuto. A tal proposito è stato predisposto un registro con tutte le leggi e i regolamenti che si applicano alla nostra scuola, tenendo conto che le legislazioni si evolvono. L’analisi delle leggi e dei regolamenti ambientali è stata un’occasione per un progetto didattico che ha coinvolto più classi. Obiettivi - Traguardi - Programmi La norma ISO 14001 stabilisce che l’Ente deve fissare gli obiettivi e i traguardi ambientali. Questi ultimi devono prendere in considerazione le esigenze legali, gli aspetti ambientali significativi, le esigenze finanziarie, operative e commerciali così come il punto di vista delle parti interessate. Gli obiettivi e i traguardi devono essere coerenti con la politica ambientale. 20
Che cos’è un obiettivo? Secondo la norma, un obiettivo ambientale è “uno scopo generale derivante dalla politica ambientale”. Esempio: • ridurre la produzione di rifiuti, ridurre i consumi (energia, acqua, carta, etc.), l’inquinamento atmosferico legato agli spostamenti; • sensibilizzare la comunità scolastica sulla raccolta differenziata, sul risparmio energetico; • creare moduli educativi e formativi. A tal proposito è importante definire l’indicatore che misura l’obiettivo. Che cosa sono i traguardi? Secondo la norma un traguardo è “un’esigenza di performance dettagliata, derivante dagli obiettivi ambientali”. Un traguardo è preciso e deve essere misurabile. Esempio: • diminuire del 20% i consumi (idrici, termici, elettrici); • aumentare del 30% la raccolta differenziata. Il programma ambientale descrive come gli obiettivi e i traguardi fissati saranno perseguiti. Esempio di programma del Battaglini ASPETTO AMBIENTALE: Consumi materie prime (carta) Obiettivo su base triennale (2011/2013): Diminuire il consumo di carta Traguardo
Traguardi
raggiunto
previsti
Indicatore: N° risme di carta A4 acquistate nell’anno (A3 =2*A4) Traguardo: Ridurre del 1% il consumo di carta Portare il consumo di carta da 270 a 260 (-3%) Responsabile e Azioni Termine risorse
Sensibilizzazione
Anno 2010/11 - 1% Da 270 a 267 Traguardo 2009-10. Incremento del 3%.
Anno 2011/12 -1% Da 267 a 264
consumo di
262 270 risme A4.
carta da a
Settembre 2013
DSGA Docenti Rd
Inviare circolari e
non raggiunto nell’anno
della comunità scolastica sul corretto utilizzo della carta (fotocopie fronte retro, riuso della carta utilizzata solo in parte)
Anno 2012/13 -1% Da 264 a 260
convocazioni per riunioni organi collegiali ai docenti interessati via e-mail e pubblicati sul sito. Inviare comunicazioni e inviti alle famiglie degli alunni via sms
Graduale sostituzione delle vecchie stampanti con nuove che prevedono la funzione di stampa fronte retro automatico per i laboratori d’informatica
Settembre 2013
Gruppo Emas Eco comitato (alunni) DS, DSGA
Settembre 2013
Gruppo Emas Eco comitato (alunni) DS, DSGA
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Il “Battaglini” ha colto l’opportunità di diffondere la salvaguardia ambientale come parte integrante del curricolo dei suoi allievi e come veicolo di collegamento tra la scuola e il mondo del lavoro. Riportiamo di seguito alcuni esempi di progetti sviluppati dalla scuola in questi ultimi anni: • Percorso pluridisciplinare “La città sostenibile per gli adolescenti”, per le classi del biennio; • Percorso pluridisciplinare “L’acqua risorsa sprecata”, per le classi prime; • Percorso pluridisciplinare “Energie rinnovabili”; • Progetto “A scuola per la sostenibilità ambientale”; • Percorso pluridisciplinare “Un messaggio ambientale”, classi I - II - III - IV. A Nell’anno scolastico 2005/06 è stata inserita in tutte le classi, come sperimentazione, la disciplina di “EDUCAZIONE ALLA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE”. Di seguito un prospetto che evidenzia i moduli proposti alle diverse classi: I CLASSE
Ecosistema Studio del territorio
II CLASSE
Agenda 21 nelle scuole Biodiversità
III CLASSE
Inquinamento Educazione al consumo
IV CLASSE
SGA Principi di sostenibilità
V CLASSE
Procedure e tecniche per lo sviluppo sostenibile. Elementi di centralità ambientale
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Uno degli obiettivi della politica ambientale del “Battaglini” è stata la creazione di nuove figure professionali esperte in materia di ecogestione e contabilità ambientale d’impresa e territoriale. Le figure sin qui individuate sono state: • Biocostruzioni e prodotti ecologici per l’edilizia; •Tecnico per la riconversione turistica sostenibile; • Addetto alla contabilità ambientale; • Addetto al turismo sostenibile; • Audit ambientale.
Documentazione del SGA La documentazione del SGA riguarda ogni supporto cartaceo o elettronico necessario per descrivere gli elementi essenziali del sistema e la loro interazione. La struttura documentale deve essere disegnata a misura delle esigenze della scuola. La documentazione del SGA è organizzata su tre livelli: 1. IL MANUALE è un documento che descrive nelle sue grandi linee la progettazione del SGA. 2. LA PROCEDURA è un documento che descrive il modo in cui è gestito il SGA. Essa deve essere redatta in modo semplice e rispondere alle seguenti domande: chi è interessato; da cosa; verso chi; come deve procedere; quando e dove; di quali strumenti ha bisogno. Inoltre deve evidenziare le date di emissione, le date di revisione, la firma per approvazione del D.S. L’Istruzione Ambientale è la descrizione del modo di compiere un’attività specifica. Un Modulo Ambientale è uno schema di rilevamento dei dati. 3. LE REGISTRAZIONI sono i documenti che provano il funzionamento del sistema. Essi permettono di controllarne l’efficacia e il conseguimento degli obiettivi e delle finalità. Controllo operativo Per garantire il rispetto della politica ambientale e dei suoi obiettivi bisogna assicurarsi che alcune attività e servizi siano controllate come la gestione degli acquisti e lo smaltimento dei rifiuti. Prevenzione delle situazioni di emergenza Malgrado tutti gli sforzi effettuati dalla scuola in materia di sicurezza, il rischio di incidenti o di ogni altra situazione d’emergenza persiste. Una procedura d’emergenza deve quindi permettere d’identificare i potenziali incidenti che possono verificarsi all’interno della scuola ed adottare le misure preventive per evitarle o controllarle. Ad esempio si possono adottare delle istruzioni operative in caso di sversamenti accidentali, incendi, allagamenti. Il controllo e le azioni correttive La sorveglianza e le misurazioni sono le tappe che permettono di valutare le prestazioni ambientali dell’istituto e il conseguimento degli obiettivi fissati. Sono tappe indispensabili per conseguire il miglioramento continuo. Per valutare le prestazioni ambientali si possono individuare degli indicatori che permettono di valutare se la gestione della scuola è ecocompatibile. In una scuola
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si possono distinguere tre tipi di indicatori: indicatori ambientali; indicatori di sensibilizzazione, educazione e formazione; indicatori di management. Valutazione della conformità La scuola deve valutare periodicamente la sua conformità alle prescrizioni legali e alle altre esigenze indicate dalla norma. A tal proposito è conveniente redigere una lista di controlli che a scadenza periodica devono essere effettuati e, nel caso di non conformità, mettere in atto un piano d’azione per ristabilire la conformità. L’insieme delle azioni correttive e preventive devono essere registrate. Audit interni La scuola deve effettuare a scadenza periodica gli audit del SGA per assicurarsi del funzionamento di quest’ultimo. Gli auditor possono essere interni alla scuola o esterni. In ogni caso devono avere le competenze necessarie per realizzare l’audit. Gli auditor interni hanno l’obiettivo di verificare se quanto è stato programmato e quanto prescrive la norma sia stato realizzato nella scuola. Riesame della Direzione Per consentire un miglioramento continuo delle prestazioni ambientali, ad intervalli regolari, è necessario che l’Alta Direzione passi in rassegna il SGA al fine di assicurarsi che il sistema sia sempre idoneo, sufficiente ed efficace. Il riesame della direzione si sviluppa sui seguenti punti: Bilancio del SGA e Redazione del programma di azioni. La certificazione dell’SGA Ultima tappa per la certificazione ISO 14001 è la valutazione del sistema da parte di esperti esterni. L’Esperto, chiamato Verificatore, dopo aver esaminato il SGA, la sua documentazione e la sua applicazione stabilisce, se la scuola, o parte di essa, è conforme alla norma di riferimento. Pertanto, un ulteriore passo importante che la scuola deve compiere per registrarsi EMAS è la stesura della Dichiarazione Ambientale che deve essere verificata da un organismo indipendente accreditato ai fini EMAS, inviato all’Organismo Nazionale competente e se da questo validata, diffusa al pubblico.
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La Dichiarazione Ambientale Per il Regolamento EMAS la dichiarazione ambientale è un documento che deve descrivere le prestazioni, gli indirizzi
ambientali della scuola. Deve essere concepita per il pubblico e redatta in forma concisa e comprensibile. Essa deve contenere in particolare: • una descrizione delle attività della scuola; • una valutazione di tutti i problemi ambientali rilevanti connessi con le attività della scuola; • un compendio dei dati quantitativi concernenti le emissioni inquinanti, la produzione di rifiuti, il consumo di materie prime, di energia e acqua, il rumore e, se del caso, altri aspetti ambientali rilevanti; • altri fattori relativi all’efficienza ambientale; • una presentazione della politica, del programma o del sistema di gestione dell’ambiente applicati dalla scuola; • la scadenza per la presentazione della dichiarazione successiva; • il nome del verificatore ambientale accreditato. Il “Battaglini” dopo tre anni dall’ottenimento della certificazione ISO 14001, che ha significato la creazione e l’implementazione del sistema di gestione ambientale ha predisposto la sua dichiarazione ambientale, che si compone dei seguenti steps: • Inquadramento territoriale della scuola; • Caratteristiche generali della struttura scolastica; • Descrizione dei servizi e delle relative attività; • Politica ambientale; • Elenco normative applicabili; • Rapporti con l’Ente proprietario della struttura scolastica; • Struttura organizzativa della scuola; • Sicurezza e igiene del lavoro; • Aspetti ambientali; • Identificazione aspetti ambientali; • Obiettivi e programmi; • Rilevamento dati. Conclusioni Allo scadere di un triennio di registrazione Emas, l’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore (IISS) “Ernesto Battaglini” ha rilanciato il suo impegno ambientale per altri tre anni. Non si tratta di una scelta ovvia, di semplice continuità: molte sono
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state le difficoltà incontrate, talvolta abbiamo sentito la tentazione di chiudere la nostra esperienza, di continuare a lavorare per la sostenibilità, certo, ma con altri strumenti. Raggiungere e mantenere i requisiti necessari per una certificazione di qualità ambientale non è facile in generale, ma in una scuola incontra alcuni ostacoli in più, determinati dalla struttura stessa dell’organizzazione. Anzitutto, la scuola non può intervenire direttamente sull’edificio. Né sulla scelta dei fornitori di servizi, perché per alcuni settori cruciali è la Provincia a curare gli appalti. Ancora, una scuola è caratterizzata dal continuo avvicendarsi di studenti e insegnanti e a volte del Dirigente, il che implica dover annualmente ricominciare sensibilizzazione e formazione per i nuovi arrivati. E infine, tacendo l’ovvio problema dei finanziamenti economici, si arriva alla più grossa criticità, quella relativa alle risorse umane; infatti, in una scuola, il lavoro indispensabile per il funzionamento del Sistema di Gestione Ambientale si aggiunge a quello ordinario del personale ed è ad adesione volontaria, e perciò richiede a tutti i membri un livello di motivazione estremamente alto e una grande capacità individuale di organizzazione. Eppure, la nostra scelta è stata di continuare. Perché? Perché crediamo nell’educazione come mezzo fondamentale e irrinunciabile per la costruzione della sostenibilità, nelle sue dimensioni ambientale, economica e sociale. E, in base alla nostra esperienza di un triennio Emas, riteniamo che un Sistema di Gestione Ambientale costituisca un ambiente formativo ed educativo efficace, non sostituibile. L’applicazione del SGA, infatti, anzitutto fornisce ai nostri studenti, e anche a tutto il personale (operatori scolastici, docenti, staff dirigenziale) la possibilità di “imparare facendo” la sostenibilità, di accostare agli elementi teorici la pratica della separazione dei rifiuti, del riciclaggio, del risparmio delle risorse idriche ed energetiche. L’elemento forse più importante, però, è il mettere insieme l’impegno ambientale con una logica di sistema: questo costringe a passare dalle buone intenzioni e dalle buone pratiche a un contesto di attività in cui programmazione, applicazione, sorveglianza, monitoraggio, verifica si rimandano e si rinforzano, in un processo consapevole di miglioramento continuo. A coloro che vogliono cimentarsi auguriamo “un buon lavoro”!
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6 | Mobilità sostenibile Le città e le aree urbane oggi sono i luoghi in cui si concentra più della metà della popolazione europea e mondiale. Queste costituiscono il cuore pulsante della produzione, in cui i processi di contaminazione culturale e di globalizzazione si manifestano con più evidenza e concorrono per circa l’80% alle emissioni di gas serra mondiali. In Italia oltre il 40% dei consumi energetici sono di origine civile. Circa un terzo delle emissioni di CO2 è causato dal sistema dei trasporti, tra il 52% e il 59% degli spostamenti si svolge su percorsi inferiori a 5 km ed il 74% rimane al di sotto dei 10 km, cioè circa 4/5 degli spostamenti avviene in ambito urbano o periurbano. Le innovazioni tecnologiche, che hanno interessato il mercato dell’auto e che hanno permesso importanti risparmi di carburante e minori emissioni di CO2, non sono, però, riuscite a neutralizzare l’effetto prodotto dall’aumento del traffico; tanto che se l’Ue a 25 paesi, in 12 anni, ha ridotto le emissioni di gas serra del 5%, ha, però, aumentato del 26% le emissioni dei gas serra causate dal trasporto su strada. L’Italia è tra i paesi europei con il più alto tasso di motorizzazione ed ogni giorno nel nostro Paese si muovono tra 13 e 14 milioni di persone tra comuni limitrofi, di cui solo il 15% utilizza il treno. Si disegna così un quadro ben definito: il traffico urbano (che per l’82% avviene su mezzi privati) è un grande protagonista nelle emissioni di anidride carbonica e le proiezioni ci dicono che le emissioni del trasporto cresceranno ulteriormente, del 13,2% entro la prima decade di questo secolo e del 16% nella seconda decade. I numeri emergenti dal rapporto Ecosistema Urbano, l’annuale ricerca di Legambiente e dell’Istituto di ricerche Ambiente Italia su 125 parametri ambientali nei 103 capoluoghi di provincia italiani, mostrano la fotografia di un sistema di mobilità poco “sostenibile”: restano al palo le isole pedonali, le zone a traffico limitato e il verde, si conferma scarsamente utilizzato il trasporto pubblico, mentre crescono le immatricolazioni di automobili. Permane l’emergenza smog anche se le medie del PM10 si abbassano lievemente, mentre crescono quelle dell’ozono. La Città di Potenza si posiziona al 20° posto, ma analizzando gli indicatori su cui si basa il rapporto ed in particolare i parametri che in qualche modo dipendono dall’attuazione di politiche e di strategie per il miglioramento della qualità dell’ambiente, emerge un quadro certamente non
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positivo, segno evidente di una chiara difficoltà in tal senso. Allo stato gli autobus in città sono utilizzati da un numero limitato di cittadini. Si auspica che la riorganizzazione del trasporto pubblico in città possa incrementarne sensibilmente l’uso. In generale per il capoluogo di regione l’indice di mobilità sostenibile, l’indice da 0 a 100 che misura la capacità delle amministrazioni comunali di attivare un ventaglio di strumenti volti a favorire la mobilità sostenibile, risulta solo di 28.6. Dato drammatico in una città assediata dalle auto, con 71 auto ogni 100 abitanti, e tra le città peggiori per quanto riguarda la presenza di piste ciclabili non possedendone nessuna. Questo scenario ci fa capire come siano urgenti interventi nei trasporti, interventi che dovranno interessare sia il potenziamento delle infrastrutture, soprattutto ferroviarie, sia l’adozione di nuove tecnologie per ridurre le emissioni delle auto, sia misure concrete per migliorare la mobilità urbana. Si tratta di un pacchetto di interventi che, se attuato con efficienza e lungimiranza, potrebbe portare, solo in Italia, ad un taglio di 22 milioni di tonnellate nelle emissioni di CO2 da qui al 2020. Appare, dunque, evidente come anche nelle città lucane sia necessario lavorare per un nuovo sistema di mobilità. I vantaggi di una mobilità più sostenibile sarebbero enormi e diversi: aria più pulita, meno incidentalità, meno tempo buttato nel traffico, un notevole contributo alla riduzione delle emissioni di gas climalteranti. È questa una sfida che guarda anche alla qualità della vita, alla vivibilità delle città, al benessere delle persone. Molto si può fare su scala locale come dimostrano le pratiche virtuose di alcune città italiane ed europee, con interventi a costi spesso contenuti. Un esempio: ad Amsterdam il 38% degli spostamenti complessivi (e il 57% dei viaggi effettuati in centro) viene realizzato in bicicletta, anche grazie ad una rete di 400 km di piste ciclabili. Tutto questo, se realizzato nelle nostre città porterebbe vantaggi immediate mante percepiti dalle popolazioni locali.
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La pratica del Manbus / Pedibus I presupposti e i principi ispiratori della sperimentazione del manbus sono: formare ed educare il cittadino ad un uso responsabile del mezzo privato in ambito urbano, ridurre la cosiddetta mobilità superflua e agire attraverso un “gioco” sui comportamenti dei ragazzi. Una pratica che, concentrandosi sulla mobilità casa/scuola dei ragazzi, mira ad un cambiamento culturale nel cittadino, inteso come attore di mobilità, e ad influenzare attraverso una proposta concreta e praticabile, le scelte della pubblica amministrazione sul tema. Si parte, infatti, dalla considerazione che per ridurre l’inquinamento atmosferico e per aumentare la qualità della vita
nelle nostre città siano importanti misure di lungo periodo (ricerca scientifica, investimenti su infrastrutture, ecc.), ma siano in realtà indispensabili azioni che agiscano sui comportamenti dei singoli e li supportino nel cambiamento improntato alla sostenibilità. L’idea alla base è che l’azione educativa sia fortemente influenzata dai comportamenti familiari, e si ritiene pertanto, che la “cattiva abitudine” di accompagnare i figli a scuola in auto debba essere ridiscussa insieme ai ragazzi, ai genitori, alle scuole, alla città. L’azione principale su cui si basa il progetto è la sperimentazione di un manbus, ossia di un autobus immaginario con tanto di capolinea e fermate che “raccoglie” i ragazzi che vanno a scuola. Lo spirito di questo progetto è inoltre quello di andare incontro alle esigenze delle famiglie che si sentono costrette ad accompagnare i figli a scuola per le più svariate ragioni (fretta, spostamenti accessori, uso dell’auto per altre necessità) per offrirgli una valida alternativa fatta di movimento, di socialità e di sostenibilità. Con questa attività ci si è prefisso di raggiungere i seguenti obiettivi: • Intervenire sulle abitudini delle famiglie per ridurre il numero di genitori che accompagnano i figli in auto a scuola, riducendo gli inquinanti atmosferici; • coinvolgere attivamente i ragazzi, educandoli e stimolandoli alla mobilità sostenibile; • promuovere l’autonomia dei bambini nei loro spostamenti quotidiani e nei processi di socializzazione tra i coetanei; • favorire l’inclusione di ragazzi disabili, che accompagnati dai loro compagni su questo speciale autobus, possano appropriarsi di spazi di condivisione e socializzazione; • migliorare la qualità degli spazi della scuola e del quartiere, in un’ottica più attenta alle esigenze dei ragazzi e meno a quelle degli automobilisti; • intervenire sui comportamenti e sulle attitudini dei ragazzi, utilizzando il divertimento come chiave di accesso. Sperimentazione del Pedibus a Potenza La Legambiente a Potenza, ha già realizzato un progetto sperimentale di Pedibus, un’allegra carovana di bambini e ragazzi delle scuole elementari e medie che, guidati da uno o
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più adulti (volontari dell’associazione, genitori o nonni) secondo un percorso e con delle fermate ben precise, hanno effettuato il percorso casa-scuola e ritorno in tutta sicurezza. Complessivamente il Pedibus ha coinvolto 2 istituti scolastici dei quartieri di Rione Cocuzzo e Rione Poggio Tre Galli, 80 “piccoli passeggeri”, 20 genitori “accompagnatori”, 15 volontari di Legambiente, 3 nonni del Centro Auser Laboratorio Tirreno ed 1 “maestro”. Si è voluti partire da questa pratica ormai avviata per fare un ulteriore passo in avanti nella diffusione di una maggiore cultura della sostenibilità. Abbiamo formato circa 30 studentesse del Liceo delle Scienze Umane “E. Gianturco” di Potenza che, per circa due mesi (Aprile-Maggio 2012), hanno accompagnato a scuola i ragazzi più piccoli mettendosi alla guida del Pedibus. Un incontro fra due generazioni di studenti che ha consentito, al tempo stesso, di svolgere un’azione educativa rivolta tanto ai ragazzi quanto alle loro famiglie, e di far sperimentazione loro sul campo di come i nostri comportamenti quotidiani possano incidere in maniera significativa sull’ambiente e sulla qualità della vita. Questa sperimentazione si inserisce, infatti, nella famiglia più ampia delle iniziative che mirano a migliorare la qualità della vita nelle città ed ha come presupposto la considerazione che per ridurre l’inquinamento atmosferico e rendere la città più vivibile siano importanti misure di lungo periodo (ricerca scientifica, investimenti su infrastrutture) e siano indispensabili azioni che agiscano sul comportamento dei singoli e li supportino nel cambiamento improntato alla sostenibilità.
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Sperimentazione del Manbus a Venosa Il progetto “Futurenergy: Risparmia, Cammina, Pedala, Rispetta” ha tra gli obiettivi quello di incidere concretamente sulle abitudini quotidiane dei giovani, affinché orientino le proprie scelte ed i propri stili di vita ad una maggiore sostenibilità. Perché questo obiettivo potesse essere raggiunto, parallelamente alla sperimentazione del Pedibus nella città di Potenza è stata portata avanti una sperimentazione di Manbus anche nella cittadina di Venosa. Solo apparentemente diverso il contesto di riferimento: città più piccola ma con una forte propensione all’utilizzo dei mezzi privati anche tra i ragazzi e nella mobilità casa - scuola. Partendo dall’Istituto Superiore di Istruzione Secondaria “E. Battaglini”, scuola fortemente improntata alla sostenibilità ed al risparmio energetico, per circa un mese i ragazzi hanno eseguito il percorso casa - scuola e viceversa a piedi, secondo un percorso stabilito e rispettando precisi orari di partenza da ciascuna fermata intermedia. Trattandosi di un gruppo di ragazzi di un istituto superiore, il manbus non ha
necessitato di “autisti” ed accompagnatori. Importanti le implicazioni sociali di questa sperimentazione. Nel corso di incontri preliminari con gli insegnanti della scuola, è stata evidenziata la necessità da parte di alcuni alunni disabili di trovare o ritrovare spazi di socializzazione con i propri compagni. Il percorso è stato strutturato anche per tener conto di queste peculiarità dell’Istituto e per poter consentire ai ragazzi disabili di prendere parte a quella che per loro, se vogliamo, è stata anche molto più di un “gioco” per imparare a rispettare l’ambiente e ridurre le emissioni di gas climalteranti in atmosfera. La sperimentazione è stata articolata in diverse fasi: Fase 1: Individuazione del gruppo di partecipanti; Fase 2: Formazione; Fase 3: Individuazione del percorso e definizione degli orari; Fase 4: Sperimentazione.
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Sperimentazione del Ciclobus a Venosa: a scuola in bicicletta! Partendo dalla considerazione che il contesto urbano rappresenta una grande sfida per la sostenibilità, nell’ambito del progetto “Futurenergy: Risparmia, Pedala, Cammina, Rispetta” è stata realizzata la prima sperimentazione di ciclobus in Basilicata con gli studenti dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Battaglini di Venosa”. Una sperimentazione che ha inteso promuovere il binomio pratica sportiva e sostenibilità, innestando nelle nuove generazioni una diversa e più matura consapevolezza del rapporto con l’ambiente, lo sport e l’alimentazione. D’intesa con la scuola e dopo una verifica dello stato dei luoghi, si è ritenuto opportuno procedere alla sperimentazione del ciclobus fornendo all’Istituto Battaglini tre biciclette gentilmente concesse dall’ ASD Nucleo Gioventù Potenza. Le bici sono a disposizione di un gruppo composto da circa trenta studenti che possono decidere di rientrare a casa con la bicicletta, tenerla a casa e poi ritornare l’indomani a scuola sempre con la bici. Quest’ultima resta a disposizione del personale della scuola per il disbrigo di servizi d’Ufficio. Inoltre per poter dimostrare ai giovani che pedalando si produce energia si possono noleggiare bici appositamente modificate, ovvero collegate ad amperometri capaci di misurare l’energia prodotta ad ogni pedalata. Un modo simpatico per dimostrare a tutti che la bici è davvero un mezzo sostenibile!
7 | La bicicletta amica dell’ambiente e della salute
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L’uso di mezzi di trasporto con motore a combustione comporta l’emissione di CO2 in atmosfera. Ogni volta che ci muoviamo, per lavoro o per svago possiamo attivare comportamenti virtuosi per difendere il nostro ambiente. Tutto dipende dalla scelta del mezzo di trasporto, che dovrà consumare il meno possibile, essere cioè più efficiente. Se ci spostiamo a piedi o in bicicletta l’emissione è nulla. Spesso si fa uso di mezzi di trasporto privati più per abitudine che per necessità. Ciò comporta traffico, spese di benzina, di manutenzione, stress di guida e non sempre si ha un beneficio in termini di tempo (basta solo pensare alla difficoltà di trovare parcheggio!). Senza contare i costi indiretti che gravano sull’ambiente!!! Modifiche virtuose delle proprie abitudini sono possibili e alla portata di tutti. La bicicletta è un mezzo di trasporto agile, che non ingombra, non inquina, non fa rumore, non produce
emissioni di alcun tipo e risulta quindi compatibile con l’ambiente. Un mezzo dalle grandi potenzialità, che si rivela particolarmente economico, sia in termini di risparmio, sia d’efficienza energetica. Sulle brevi e medie distanze, fino ai 6-7 km (la maggioranza di quelle relative agli spostamenti quotidiani individuali), la bici è competitiva rispetto ai mezzi motorizzati. Essa è inoltre un mezzo facilmente integrabile con i mezzi di trasporto pubblici e privati, che permettono di moltiplicare le possibilità di spostamento della bici anche sulle distanze maggiori. L’uso quotidiano della bicicletta migliora significativamente la salute di chi la utilizza (in particolare riduce il rischio di malattie cardiache), consente di respirare meno inquinanti (un automobilista inala più ossido di carbonio, ossido d’azoto e benzene di un ciclista), e la sua diffusione, se adeguatamente sostenuta, aumenterà anche il livello complessivo della sicurezza stradale, riducendo i costi sociali correlati al traffico e all’incidentalità. In un’ottica complessiva, la bicicletta permette anche il ridimensionamento della dipendenza dalle fonti non rinnovabili. Quante calorie si consumano andando il bici? • Una persona che pesa 58 kg brucia 236 calorie all’ora pedalando rilassati, 472 calorie all’ora pedalando con media intensità e 708 calorie all’ora nel ciclismo agonistico. • Con un peso di 81 kg una persona che pedala rilassata brucerà 327 calorie all’ora, se pedala con media intensità 654 calorie all’ora e 981 calorie all’ora per il ciclismo agonistico. • A 92 kg di peso una persona consuma 372 calorie all’ora pedalando rilassata, 745 calorie pedalando con media intensità e 1.117 calorie all’ora nel ciclismo agonistico. Andare in bicicletta rispettando le regole: Ricordiamo che: • Quando circoliamo in bicicletta dobbiamo essere in grado di vedere liberamente sia davanti sia ai lati e poter compiere con prontezza e facilità le manovre necessarie. Per questo è importante avere libero l’uso delle braccia e delle mani e reggere il manubrio almeno con una mano. • In bici non possiamo, perché è vietato, trainare altri veicoli, o farci trainare da un altro veicolo, condurre animali e trasportare altre persone (se il conducente è maggiorenne può trasportare un bambino fino a otto anni di età purché la bici sia dotata di idoneo seggiolino). • Quando, per le condizioni della circolazione, siano di intralcio
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o di pericolo per i pedoni o nel caso di attraversamento di carreggiate a traffico particolarmente intenso dobbiamo scendere dalla bicicletta e condurla a mano. In tali casi siamo a tutti gli effetti dei pedoni e dobbiamo quindi rispettare le norme del codice della strada per i pedoni e usare la comune prudenza. • Se è presente una pista ciclabile è obbligatorio utilizzarla. Se non esiste e siamo costretti a circolare sulla carreggiata insieme agli altri veicoli dobbiamo usare molta prudenza, evitando sempre scarti improvvisi o movimenti a zig zag che possono essere d’intralcio o di pericolo per noi e per i veicoli che seguono. Le svolte vanno sempre segnalate in anticipo sporgendo lateralmente il braccio destro o sinistro a seconda della direzione verso cui vogliamo svoltare. • Dobbiamo procedere su un’unica fila quando le condizioni della circolazione lo richiedano e, comunque, mai affiancati in numero superiore a due. Fuori dei centri abitati dobbiamo sempre procedere su un’unica fila, a meno che non ci sia un ragazzo che abbia meno di dieci anni che deve procedere alla destra di un adulto. • Accendiamo il fanale già al tramonto. Se pedaliamo al buio è obbligatorio usare un fanale anteriore ed uno posteriore oltre ad avere i catarifrangenti di colore arancione: oltre ad essere obbligatori ci possono salvare la vita! • Dobbiamo avere il campanello ed utilizzarlo ogni qual volta vediamo avvicinarsi un auto davanti a noi a alla nostra destra.
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Le piste ciclabili Le piste ciclabili possono essere protette da elementi in rilievo sulla pavimentazione ma, in ogni caso, devono essere separate dalle corsie di marcia destinate a tutti gli altri veicoli mediante una striscia gialla continua affiancata a una bianca continua. Devono inoltre essere segnalate lungo tutto il loro percorso dal simbolo giallo di una bicicletta ripetuto periodicamente. Dove le piste ciclabili si interrompono, a bordo del nostro mezzo ecologico, per immetterci nelle carreggiate a traffico veloce o attraversare le carreggiate stesse, dobbiamo effettuare ogni manovre con la massima cautela evitando improvvisi cambiamenti di direzione. Gli attraversamenti ciclabili servono a garantire la continuità delle piste ciclabili dove esse intersecano la carreggiata destinata agli altri veicoli. Sono evidenziati da due strisce bianche discontinue trasversali od oblique fra le quali vi può essere il simbolo giallo
di una bicicletta. Su questi attraversamenti i ciclisti hanno la precedenza rispetto agli altri veicoli. Se l’attraversamento ciclabile è regolato da un semaforo per velocipedi, valgono la stesse regole dei semafori normali. Le caratteristiche della bicicletta adatte al conducente La bicicletta deve essere adatta a te e sempre efficiente e sicura con una periodica manutenzione. La manutenzione ordinaria può essere effettuata da chiunque, senza l’ausilio di strumenti particolari. In particolare necessita dei seguenti accorgimenti: Verifica dell’altezza Salire sulla bicicletta e stando seduto sulla sella verificare se con i piedi riesci a toccare terra. Sella La sella deve essere tenuta sempre in posizione orizzontale, mai con la punta verso l’alto o verso il basso. Ruote Controllare che le ruote siano ben gonfie, che i copertoni non deteriorati, che tutti i raggi delle ruote siano in tensione e che le stesse siano (allineate) a centro rispetto alla forcella ed al telaio. Freni Controllare che i pattini di gomma non siano usurati e frenino sui cerchi e non sui copertoni. Ingrassaggio Almeno una volta ogni sei mesi ripetere l’operazione su tutte quelle parti che necessitano di periodica lubrificazione. Pulizia Lavarla di tanto in tanto con acqua e sapone e tenerla al coperto quando non viene utilizzata. Controllo Almeno una volta l’anno far effettuare da un meccanico specializzato un controllo generale della bici. Una corretta alimentazione per andare in bici La quantità di energia introdotta con gli alimenti viene misurata in calorie. Occorre conoscere il diverso apporto calorico degli alimenti per bilanciarli in modo adeguato alla nostre necessità: 100 g di mela forniscono pressappoco le calorie di 9 g di cioccolato o di 15 g di pasta. Una merendina ha circa le
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stesse calorie di una mela con un piccolo panino (circa 30 g) con bresaola (circa 40 g), ma contiene prevalentemente zuccheri a rapido assorbimento e grassi saturi e, spesso, coloranti o conservanti: non è dunque “benzina pulita”. Meglio il piccolo panino con bresaola accompagnato da una sana mela. Il fabbisogno calorico giornaliero è determinato sulla base della quantità di energia richiesta da nostro organismo per assolvere alle funzioni vitali e all’attività fisica giornaliera. Esistono diverse tabelle ce definiscono il consumo energetico in base all’attività svolta. Per esempio pedalare con sforzo moderato ci fa consumare circa 400/500 calorie. È chiaro che se dobbiamo spostarci in biciletta dobbiamo scegliere una corretta alimentazione. Prima di uscire in bicicletta è importante mangiare carboidrati a lento assorbimento (pasta, riso, patate) in modo da mantenere stabile e costante la concentrazione degli zuccheri nel sangue. A colazione possiamo mangiare uno yogurt con pane e marmellata, oppure un toast con una spremuta d’arancia. Se dobbiamo prendere la bicicletta dopo il pranzo, possiamo mangiare un piatti di pasta condito con olio di oliva e formaggio, del prosciutto ed un frutto. Se mangiamo troppo, l’organismo non riesce a garantire un adeguato flusso di sangue e di ossigeno ai muscoli, allo stomaco e all’intestino, generando dolori addominali e limitando la nostra prestazione. Quindi evitiamo gli eccessi! Se la nostra uscita in bicicletta è prevista nel tardo pomeriggio, a merenda possiamo mangiare un piccolo panino col prosciutto ed un frutto. Ancora una cosa: è indispensabile bere acqua prima, durante e dopo ogni impegno fisico per mantenere un adeguato equilibrio tra liquidi e sali minerali.
studi dell’UNIBAS di Basilicata sulla 8 | Gli GEOTERMIA ed il GLOBAL WARMING e la CO2
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La Geotermia Per energia geotermica s’intende l’energia contenuta sotto forma di calore nell’interno della Terra; l’origine di questo calore è in relazione con la natura interna del nostro pianeta e ai processi fisici che in esso hanno luogo. La quantità di calore disponibile è praticamente inesauribile, ma risulta assai disperso, raramente localizzabile in un’area ristretta e sovente a profondità troppo elevate per essere sfruttata. Il calore interno si dissipa con
continuità verso la superficie della Terra, ma i suoi effetti sono in generale poco percettibili. Nelle aree urbane il riscaldamento invernale e il condizionamento estivo degli ambienti, rappresenta uno dei principali consumi di combustibili fossili. Il riscaldamento delle nostre abitazioni contribuisce inoltre, in modo significativo, all’inquinamento ambientale a causa degli scarichi delle caldaie. L’uso di risorse geotermiche a bassa entalpia per il riscaldamento delle abitazioni, presenti nel sottosuolo, può essere molto competitivo o addirittura vantaggioso rispetto ai sistemi tradizionali, soprattutto considerando il costo crescente del petrolio. La geotermia di bassa profondità, che utilizza fluidi a bassa temperatura, è una risorsa ampiamente disponibile in numerose zone d’Italia. Ovunque il sottosuolo è attraversato dal flusso del calore terrestre che risale in superficie. Alla profondità di 15-20 m dal piano campagna le temperature delle rocce non dipendono più dalle variazioni climatiche, ma solamente dalle condizioni geologiche e geotermiche. Le energie rinnovabili (solare, fotovoltaico, eolico, geotermico) sono forme di energia naturali in grado di contribuire a crescenti bisogni energetici. Infatti, possono coprire in parte la richiesta di energia, riducendo il consumo di combustibili fossili, senza compromettere l’ambiente e le risorse per le generazioni future. La prospettiva di un esaurimento delle fonti energetiche tradizionali, quali carbone, petrolio e gas, con l’aumento della CO2 nell’atmosfera hanno contribuito ad indirizzare l’attenzione verso le fonti energetiche rinnovabili. Tra queste l’energia geotermica, può essere utilizzata in aree favorevoli dove l’assetto geologico fornisce un gradiente geotermico idoneo. Il global Warming e laCO2 Il riscaldamento globale dell’atmosfera terrestre (global warming) è diventato uno dei problemi centrali per l’uomo negli ultimi due secoli. Climatologi, geologi, oceanografi e astrofisici cercano, da tempo di individuare le cause di questo fenomeno. Il mondo scientifico è contrapposto tra chi ritiene che il principale responsabile del riscaldamento globale dell’atmosfera terrestre sia l’uomo e chi sostiene l’ipotesi che sia legato a processi naturali. Secondo i primi, sarebbero le emissioni di anidride carbonica (CO2), indotte dalle attività antropiche, le principali responsabili degli sconvolgimenti climatici cui stiamo assistendo. A parere degli altri invece, sulla base dei loro studi, la curva di riscaldamento globale sta seguendo un percorso del tutto naturale, legato al ciclo di fasi calde e fredde cui la superficie terrestre è normalmente esposta. L’uomo quindi giocherebbe un ruolo marginale. Tuttavia se,
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sul piano delle cause, non c’è una perfetta concordanza fra gli studiosi, ben pochi dubbi restano sulle ripercussioni, misurabili ed evidenti a tutta la società: aumento delle temperature, eventi meteo estremi sempre più frequenti, siccità e desertificazione, alterazioni degli ecosistemi e grandi migrazioni. Contemporaneamente, cresce il tributo di vite umane e la carenza di risorse con un impatto sempre più grave sulle generazioni del domani. Nei prossimi anni sarà indispensabile orientare la ricerca scientifica in modo da capire come fare per mitigare il global warming e ottimizzare le risorse. Solo così si potrà assicurare la sopravvivenza del mondo animale e vegetale. protette e comportamenti da adottare 9 | Aree per il rispetto dell’ambiente
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La natura è da sempre per l’uomo una fonte inesauribile di sentimenti e di forti emozioni. Tutti nell’osservare il sorgere del sole o nel vedere un fantastico tramonto ci saremo messi a fantasticare e sognare ad occhi aperti. Così come sognare, forti emozioni sono accese quando osserviamo le nuvole in cielo che corrono veloci, le rondini che volano rincorrendosi nei loro giochi, i grandi prati fioriti ed i maestosi alberi che sembrano toccare il cielo, i tanti animali che vivono liberi nelle montagne. Queste, e tante altre, sono le immagini che purtroppo si rischia di perdere per sempre se non si cerca di rispettare un pò di più l’ambiente. I Parchi Nazionali sono i luoghi dove l’ambiente viene protetto e si educa al rispetto dello stesso per tutelarlo e tramandarlo alle generazione future. Le aree protette sono da sempre uno degli strumenti più efficaci per la tutela della biodiversità del pianeta. Biodiversità indica “la variabilità degli organismi viventi di qualsiasi fonte e i complessi ecologici dei quali fanno parte; essa comprende la diversità all’interno di ogni specie, tra le specie e gli ecosistemi, quest’ultimi visti come un complesso dinamico di comunità di piante, animali e microrganismi e il loro ambiente non vivente, che interagiscono come unità funzionale” (Convenzione internazionale sulla biodiversità, 1992). La biodiversità risulta essere, quindi, la risorsa naturale più importante del pianeta e, essendo il risultato di processi secolari in cui la natura si intreccia con la cultura di un territorio, la sua tutela non può che comportare una serie di benefici immediati sia per le specie che la costituiscono, sia per l’intero sistema di vita su cui si basa la sopravvivenza di milioni di persone. Le aree
protette sono da sempre lo strumento più efficace per la tutela della biodiversità e rappresentano i posti in cui è possibile ristabilire il giusto collegamento tra sviluppo economico e sociale, attraverso l’uso razionale delle risorse naturali, e la creazione di processi economici e sociali, basati sullo sviluppo sostenibile. Moltissime specie animali e vegetali, innumerevoli habitat, ecosistemi e paesaggi si sono salvati e continuano a vivere proprio grazie alla rete dei parchi e delle riserve naturali presenti in tutta Italia. I parchi non sono solo protezione della natura ma aiutano a custodire anche il patrimonio culturale e contribuiscono alla sviluppo socioeconomico delle comunità locali e di conseguenza, negli anni, il concetto di parco è cambiato di molto e non è più riferito al solo obiettivo classico della conservazione della natura. Questo cambiamento del ruolo delle arre protette in Italia lo si deve soprattutto alla legge 394/91 (Legge Quadro sulle Aree Protette), grazie a questa legge le aree protette in Italia, oltre ad occuparsi di conservazione della natura perseguono nuove finalità e sono orientate alla ricerca e all’educazione ambientale, al turismo e alle attività ricreative, alla valorizzazione delle tradizioni e delle tipicità locali nonché allo sviluppo economico e sociale, purché sostenibile e rispettoso delle finalità del parco. L’obiettivo del rispetto dell’ambiente e della natura presente nei Parchi non è quello di diffondere semplici nozioni scientifiche o naturalistiche, ma quello di suscitare nei cittadini una maggiore consapevolezza sui problemi dell’ambiente e una capacità e volontà di reagire al degrado. Educare al rispetto significa pertanto apportare un cambiamento negli atteggiamenti e nei comportamenti individuali e collettivi. Questo obiettivo è tanto più importante nelle aree protette, che vengono a diventare dei veri e propri laboratori in cui sperimentare sul campo, a diretto contatto con l’ambiente, strumenti e metodi che portino al rispetto della natura ed educhino verso comportamenti sostenibili. I Parchi devono essere quindi in grado di educare al cambiamento e far acquisire nelle persone comportamenti virtuosi che educhino ed impegnino al risparmio energetico, alla raccolta differenziata dei rifiuti, al risparmio dell’acqua, a non imbrattare le città, a non scrivere sui muri, a non gettare cartacce per terra, a utilizzare meno il mezzo privato. Attuare comportamenti virtuosi, rispettosi dell’ambiente, è necessario in qualsiasi luogo, ma a maggior ragione all’interno di un’area protetta, dove è imprescindibile mantenere integro un patrimonio prezioso, che è di tutti noi e di chi verrà dopo di noi. 39
Comportamenti da usare nei Parchi rispettosi dell’Ambiente Rifiuti Non bisogna mai abbandonare i rifiuti nell’ambiente. Al rientro da un’escursione tra i sentieri o da un pic-nic all’interno di un Parco bisogna portarsi via i rifiuti prodotti oppure deporli negli appositi contenitori e non, come capita, nasconderli tra i rovi o sotto un sasso. Va inoltre ricordato che le buste di plastica sono praticamente indistruttibili, che i fazzolettini lasciati a terra impiegano un anno a degradarsi, che rifiuti come bottiglie, vetro, lattine possono diventare vere e proprie trappole per piccoli animali e possono ferirne altri. Fiori, insetti e minerali, piccoli animali Non devono essere né toccati né disturbati. Piccoli insetti, fiori, pietre e rocce sono elementi della natura e del paesaggio ed hanno una funzione ben precisa d’importanza determinante per se stessi e per l’ambiente in cui vivono. È giusto evitare di raccogliere fiori, prelevare rocce o catturare insetti, essi vanno lasciati nel posto in cui risiedono perché necessari all’ambiente naturale. Infatti se portati nelle case i fiori appassirebbero e gli insetti morirebbero. Animali selvatici Non vanno disturbati. Gli animali selvatici sono molto sensibili al disturbo umano ed azioni di avvicinamento posso provocare gravi danni, come il possibile abbandono dei cuccioli. Se capita di incontrare un animale selvatico non bisogna avvicinarsi, ma lo si può osservare da lontano, mantenendo una posizione nascosta. Fuoco L’accensione è permessa solo nelle aree autorizzate ed attrezzate. Una piccola disattenzione in ambiente naturale può creare serissimi danni, per esempio un mozzicone di sigaretta lasciato acceso, oltre a rappresentare un rifiuto, può generare un incendio. Il fuoco acceso al di fuori delle aree attrezzate può essere un serio pericolo per i boschi.
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Campeggio Permesso solo nelle aree autorizzate ed attrezzate. In aree protette il campeggio è permesso sono nelle aree autorizzate, se si campeggia in aree non segnalate si crea disturbo agli animali selvatici e si rovina il suolo naturale. I campeggiatori sono benvenuti nelle aree protette ma a patto che
per campeggiare vengano utilizzate le aree apposite. Sentieri Non allontanarsi dai sentieri segnalati. Nell’abbandonare un sentiero tracciato i rischi a cui si va incontro sono molteplici: si può perdere il senso dell’orientamento non riuscendo più a trovare la strada del ritorno, ma si possono arrecare danni anche al suolo naturale, come per esempio, rovinare il cotico erboso e creare solchi sul terreno, permettendo alla pioggia di incanalarsi ed erodere il terreno. Cross, Moto, Quad e Geep Sono attività sportive non permesse. L’utilizzo di questi mezzi nelle aree protette non è concesso perchè il loro uso disturberebbe la fauna selvatica oltre che arrecare seri danni al suolo naturale. Adottando queste piccole regole rispettose dell’ambiente si provvede a tutelare le aree protette ubicate all’interno dei Parchi Nazionali.
10 | I laboratori. Risparmi se rispetti e ricicli Il laboratorio permette di dialogare con gli studenti su alcuni aspetti dell’energia, ad esempio sul consumo responsabile, attraverso la realizzazione di una lampada da tavolo con materiale recuperato. I laboratori sono divisi in tre fasi di lavoro: • La prima fase prevede un momento discorsivo con i partecipanti sull’energia elettrica ed, in particolare, sull’oggetto lampadina: introdurre tali argomenti permette la contestualizzazione dell’attività che si va a svolgere e rende concreto il percorso attraverso la riflessione su oggetti di uso comune. All’interno di questa fase è possibile anche lavorare brevemente sull’osservazione degli spazi domestici e scolastici e valutare quali sono i comportamenti adottati in merito al consumo dell’energia elettrica e al risparmio attraverso il riciclaggio. • Segue un lavoro creativo individuale (su progetto predisposto) in cui si invitano gli studenti ad esprimere il loro punto di vista in relazione al tema preso in esame attraverso la creazione di una lampada.
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Lavorare sulla realizzazione di un prodotto che abbia un’utilità reale ed un valore estetico significa misurarsi con un approccio nuovo alla creatività: ben lontani dalla logica del “lavoretto” o del semplice passatempo, il laboratorio si basa sulla creazione come passaggio ultimo di uno studio e di una progettazione dell’oggetto, finalizzato ad un rapporto più interessante con il materiale di scarto e con il suo possibile riuso e trasformazione. In questa fase gli alunni potranno lavorare individualmente sulla propria creazione, ma saranno anche chiamati alla condivisione in coppia degli attrezzi di lavoro: nella coppia, infatti, si instaurano dinamiche di collaborazione, utili per veicolare il messaggio del risparmio energetico e del consumo consapevole. • L’ultima fase prevede la pulizia della zona di lavoro (momento importantissimo e fondamentale nei percorsi da noi proposti) come gesto che aiuti a creare una buona abitudine al rispetto dei luoghi che ci ospitano. Inoltre, con la partecipazione di tutta la classe, nel momento finale dell’incontro emergerà una sintesi dei risultati e dell’esperienza per favorire la concettualizzazione. Contestualmente alla discussione emergeranno alcune considerazioni da parte dell’operatore di laboratorio sul tema trattato per integrare i risultati cui sono giunti gli alunni con ulteriori informazioni e suggerimenti.
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di Potenza: 11 | Provincia struttura di coordinamento al Patto Dei Sindaci
Quando è nato La Commissione Europea con la Direzione Generale Energia, il 29 gennaio 2008, nell’ambito della seconda edizione della Settimana europea dell’energia sostenibile (EUSEW 2008), ha lanciato il Patto dei Sindaci (Covenant of Mayors), un’iniziativa per coinvolgere attivamente le città europee nel percorso verso la sostenibilità energetica ed ambientale, un “movimento volontario” tra le città europee aderenti al fine di migliorare in maniera significativa l’efficienza energetica e l’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili negli ambienti urbani. Secondo l’Unione Europea le amministrazioni locali sono il punto chiave grazie alle quali si possono concretizzare gli obiettivi del “20-20-20”, in quanto esse hanno la possibilità di agire “dal basso” ed in modo mirato su tutti quei settori energivori di loro diretta competenza come ad esempio edilizia, trasporti e rifiuti. Cambiamenti climatci e Overshot Day Gli scienziati hanno rilevato che il notevole aumento della temperatura media globale della Terra rispetto ai tempi passati non sia dovuto a cause naturali come la variabilità della radiazione solare o le eruzioni vulcaniche, ma sia direttamente legato all’intensificarsi delle attività umane. Infatti, oggi non esiste attività dell’uomo per la quale non sia necessaria energia e gran parte di questo fabbisogno energetico viene soddisfatto attraverso la combustione di fonti fossili quali carbone, petrolio e gas naturale. Ciò comporta non solo l’emissione di anidride carbonica, che contribuisce ad
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alimentare il fenomeno dell’effetto serra, ma anche la dispersione non controllata di ossidi di carbonio, di azoto e di zolfo responsabili dell’inquinamento atmosferico e delle piogge acide. È per queste motivazioni che da più di venti anni i Capi di Stato di numerosi governi mondiali continuano a riunirsi per discutere su come prevedere e prevenire i potenziali cambiamenti climatici causati dalle attività umane, sottoscrivendo iniziative che puntano alla riduzione delle emissioni di gas climalteranti. Alla luce di quanto appena detto si può decidere di essere “spettatori”, e quindi assistere impassibili alla rovina dell’ambiente, o di essere “attori protagonisti” cercando di migliorare le sorti del nostro Pianeta. La questione energetica, intesa come snodo fondamentale nel rapporto tra uomo e ambiente, rappresenta oggi la priorità numero uno che i governi locali sono chiamati ad attuare, contribuendo a mitigare gli effetti del cambiamento climatico, tanto più se si considera che l’80% del consumo energetico ed emissioni di CO2 e associata ad attività urbane. L’Overshoot Day è il giorno in cui la Terra finisce le risorse dell’anno. Venticinque anni fa la data cadeva a dicembre, nel 2012 è arrivata il 22 agosto.
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Scenario internazionale Nel 1992, con “Il vertice della Terra” tenutosi a Rio de Janeiro, lo sviluppo sostenibile viene assunto come percorso obbligatorio per la sopravvivenza del pianeta. Attraverso la stesura della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, meglio conosciuta come United Nations Framework Convention on Climate Change (UNFCCC), gli Stati firmatari si impegnano ad adottare programmi e misure finalizzate alla prevenzione, al controllo e alla mitigazione degli effetti delle attività umane sul pianeta. Dopo cinque anni, nel dicembre del 1997, a Kyoto si è svolta la tappa più importante di questi ultimi due decenni, passata alla storia come Protocollo di Kyoto, durante la quale è stato concordato un Protocollo attuativo della Convenzione che impegna i Paesi industrializzati e quelli in economia di transizione (Paesi dell’est europeo) a ridurre le emissioni. A dicembre 2010, durante la sedicesima Conferenza delle Parti tenutasi a Cancún, i Paesi aderenti si sono impegnati a: • contenere il riscaldamento del pianeta entro 2°C rispetto alla temperatura dell’era pre-industriale ed istituire un processo per definire una data di picco massimo per le emissioni mondiali con
un obiettivo di riduzione globale entro il 2050; • approvare un accordo che consenta di rafforzare la trasparenza delle azioni volte a ridurre o a limitare le emissioni in modo da poter monitorare più efficacemente i processi generali; • varare un meccanismo per agevolare le misure volte a ridurre le emissioni causate dalla deforestazione e dal degrado delle foreste nei Paesi in via di sviluppo; • definire un accordo relativo all’opportunità di instituire un nuovo meccanismo di mercato del carbonio che va al di là dell’approccio basato sul progetto; • istituire un meccanismo tecnologico, che comprende un comitato esecutivo tecnologico e un centro e una rete di tecnologie per il clima, al fine di rafforzare lo sviluppo ed il trasferimento di tecnologia; • creare un processo trasparente per rivedere l’adeguatezza dell’obiettivo di mantenere il riscaldamento del pianeta entro i 2°C, riflettendo anche sull’opportunità di rendere tale obiettivo più rigoroso, portandolo a 1,5°C nel 2015. Scenario Europeo Il Programma Europeo per il cambiamento climatico ha prospettato una serie di politiche e di misure comunitarie, compreso un sistema per lo scambio di quote di emissioni di gas ad effetto serra nell’Unione basato sul Libro Verde (Direttiva 2003/87/CE). Proprio per favorire il raggiungimento di tali obiettivi vengono emanate tutta una serie di Direttive che puntano alla riduzione delle emissioni di gas climalteranti e allo sviluppo del settore delle fonti rinnovabili. L’Unione Europea il 9 marzo 2007 ha varato il documento “Energia per un mondo che cambia”, con il quale si impegnava unilateralmente a ridurre le proprie emissioni di CO2 del 20% entro il 2020, aumentando nel contempo del 20% il livello di efficienza energetica e del 20% la quota di utilizzo delle fonti di energia rinnovabile sul totale del mix energetico. Nel 2009, poi, tali affermazioni di principio sono state trasformate in direttive del “Pacchetto Legislativo ClimaEnergia “20-20-20” (-20% di riduzione di CO2, + 20% di aumento dell’efficienza energetica, 20% di energia da fonti rinnovabili), con le quali si prevede in forma vincolante per gli stati membri dell’Unione Europea di raggiungere, con orizzonte temporale al 2020, una riduzione dei consumi del 20% di CO2, la copertura
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di una quota pari al 20% del fabbisogno con fonti rinnovabili e la riduzione delle emissioni di gas “climalteranti” del 20%. Scenario nazionale Per tenersi in linea con le direttive europee, il Governo italiano ha messo a punto una vera e propria strategia per favorire lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili e per portare il Paese verso uno stile di vita che sia energeticamente sostenibile. Già dal 19 novembre 1998 l’Italia ha adottato, con delibera del CIPE, le “Linee Guida per le politiche e le misure nazionali di riduzione delle emissioni dei gas serra” che individuano gli obiettivi e le misure da attuare nei vari settori per la riduzione delle emissioni entro il 2008-2012 rispetto ai livelli del 1990.Nell’ottica degli obiettivi delle Direttive 2009/28/CE e 2009/29/CE e di quanto stabilito dal Protocollo di Kyoto, il Parlamento italiano ha formulato i criteri per il recepimento di tali atti ed ha elaborato il Piano d’Azione Nazionale per le Energie Rinnovabili (che contiene e descrive l’insieme delle misure economiche, non economiche, di supporto, di cooperazione internazionale, necessarie per raggiungere gli obiettivi previsti) e il documento strategico “Energia: temi e sfide per l’Europa e per l’Italia”, che esprime la posizione italiana sull’obiettivo dell’UE di coprire entro il 2020 il 20% del proprio fabbisogno energetico mediante fonti rinnovabili. Scenario locale Il Piano di Indirizzo Energetico Ambientale Regionale (PIEAR) fissa la strategia energetica che la Regione Basilicata intende perseguire nel rispetto delle indicazioni fornite dall’Unione Europea e degli impegni presi dal Governo Italiano.
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Specificatamente, il Piano prevede: • la riduzione dei consumi energetici e della bolletta energetica; • l’incremento della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili; • l’incremento della produzione di energia termica da fonti rinnovabili; • la creazione di un distretto energetico nella Val d’Agri. Complessivamente, il contributo offerto dagli interventi previsti dalla Regione Basilicata all’interno del PIEAR, sia per quanto riguarda il risparmio energetico sia per quanto riguarda l’obiettivo di incremento della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, è pari al 84%.La Provincia di Potenza, con la sottoscrizione dell’accordo in data 25/09/2010 con la DG ENER, è stata riconosciuta dalla
Commissione Europea struttura di supporto al Patto dei Sindaci. Obiettivo primario della Provincia di Potenza è promuovere l’adesione al Patto dei Sindaci da parte dei Comuni, coordinando e fornendo assistenza nell’elaborazione e attuazione dei Piani di azione per l’energia sostenibile (SEAP/PAES), e favorire la cooperazione e lo scambio di esperienze, rafforzando politicamente il ruolo delle Province italiane nel dialogo con le amministrazioni regionali, centrali ed europee. Dialogo finalizzato a reperire le risorse finanziarie necessarie per raggiungere gli obiettivi prefissati. La Provincia di Potenza ha preparato la documentazione utile ai Comuni della provincia per l’adesione al Patto e ha creato una pagina dedicata sul proprio sito dove è già possibile trovare utili informazioni per i Comuni e cittadini. I compiti delle Strutture di Supporto sono: • diffondere i concetti e i valori alla base del Patto dei Sindaci nei Comuni del proprio territorio; • fornire assistenza tecnica e finanziaria a quei Comuni che intendono aderire al Patto ma non dispongono delle risorse necessarie per predisporre il bilancio delle emissioni e il Piano di Azione Energetico Sostenibile; • eseguire il follow-up dell’implementazione dei piani di azione nei Comuni del proprio territorio; • fungere da collegamento con i servizi della Commissione Europea, inclusa l’organizzazione di eventi congiunti; • organizzare, in cooperazione con la Commissione Europea ed altri attori locali interessati, Giornate dell’Energia che permettano ai cittadini di entrare in contatto diretto con le opportunità e i vantaggi offerti da un uso più intelligente dell’energia. È stato sottoscritto, infine, un protocollo d’intesa tra Regione Basilicata e le Province di Potenza e Matera, ratificato dalla Giunta Provinciale con deliberazione n.134 del 30/12/2010, che prevede, tra l’altro: • l’impegno della Società Energetica Lucana all’elaborazione dei SEAP/PAES dei Comuni che aderiranno al patto, oltre all’assistenza tecnica nella stesura della relazione biennale di valutazione, monitoraggio e verifica; • la formazione di tecnici comunali in campo energetico. Sono 31 i Comuni sottoscrittori del Patto dei Sindaci. Entro l’inizio del 2013 saranno 45 con una popolazione interessata di circa 220.000 abitanti. info: www.pattodeisindaci.eu
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12 | La comunicazione Ăˆ stato redatto un apposito Piano di comunicazione consultabile sul sito web: www.futurenrgypz.it La pagina Facebook
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Il sito internet
Grazie al lavoro degli studenti del Liceo artistico di Potenza è stato realizzato il logo del progetto e l’immagine rappresentativa.
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• È stata creata una mailing-list. • Sono state realizzate delle newsletter inviate attraverso una mailing-list appositamente creata. • È stata stampata la brochure, un segnalibro, un poster, la segnaletica per il pedibus, il cartello per l’albero e striscioni, oltre a manifesti, locandine, volantini.
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• È stato realizzato il corto animato FUTURENERGY, presentato in molte scuole.
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13 | Il programma delle attività svolte DATA
LUOGO
COSA
A CURA DI
21 FEBBRAIO
POTENZA
Incontro operativo
Provincia di Potenza
POTENZA
“Vivi con stile,buone pratiche in città”, svoltosi nell’ambito della carrozza conferenze treno verde, presso il binario 1 della stazione di potenza. Presentazione di futurenergy
Legambiente Provincia
3 MAGGIO
VENOSA
Sperimentazione ciclobus dall’istituto battaglini al nuovo liceo classico
IIS Battaglini di Venosa, Asd Nucleo Gioventù Potenza, Legambiente Basilciata
9 GIUGNO
POTENZA Campo Scuola
Meeting nazionale di atletica leggera. Premio futurenergy
Asd Olimpia
17 GIUGNO
POTENZA
Gara ciclistica interregionale (basilicata, abruzzo, campania,calabria, puglia,molise,lazio, sicilia) - trofeo futurenergy
Asd Nucleo Gioventù Potenza
1° LUGLIO
VENOSA Campo di atletica leggera
Meeting nazionale di atletica leggera
Fidal Cr Basilicata
28-29 LUGLIO
MONTEMURRO
Il parco delle meraviglie eco-sostenibili
Provincia di Potenza Associazione Ecoland
6-9 SETTEMBRE
VARI COMUNI
Giro ciclistico della basilicata
Asd Nucleo Gioventù Potenza
18 OTTOBRE
MELFI
Il villaggio ecologico di futurenergy. Tutti a scuola a piedi e in bici
Provincia di Potenza e tutti i partners e associati
POTENZA
“Comunità dell’energia: fonti rinnovabili e smart grid per un’energia pulita, distribuita, efficiente”
Legambiente Basilciata
8 MARZO
12 NOVEMBRE
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13 NOVEMBRE
VENOSA
Il villaggio ecologico di futurenergy
Provincia di Potenza e tutti i partners e associati
15 NOVEMBRE
POTENZA
Premiazione 1° Concorso fotografico la geologia in un clic
Associazione GEOBAS Dipartimento di Scienze UNIBAS
20 NOVEMBRE
MOLITERNO
Il villaggio ecologico di futurenergy
Provincia di Potenza e tutti i partners e associati
22 NOVEMBRE
POTENZA
Giornata di studio. Lageotermia in italia e prospettive future in basilicata
Dipartimento di Scienze dell’Università degli Studi della Basilicata
23 NOVEMBRE
VENOSA
Workshop formativo rivolto agli insegnati
IIS Battaglini
24 NOVEMBRE
POTENZA
L’attività di coordinamento della provincia al patto dei sindaci nell’ambito di “green awards”
Provincia di Potenza
26 NOVEMBRE
PICERNO
Il villaggio ecologico di futurenergy
Provincia di Potenza e tutti i partners e associati
11 DICEMBRE 2012
MARSICO NUOVO
Conferenza finale
Parco Nazionale
12 GENNAIO 2013
Viaggio di studio premio
8 FEBBRAIO 2013
MELFI
Laboratori su risparmia riciclando e ulteriore attività di disseminazione del progetto. Presentazione del progetto “Futurenergy Game”, Mostra sulle “Patamacchine e il patto dei Sindaci”
Provincia di Potenza
IIS - DE CARLO LATRONICO
Laboratori su risparmia riciclando e ulteriore attività di disseminazione del progetto. Gioco con il “Futurenergy Game”
Provincia di Potenza
ITC AVIGLIANO
Laboratori su risparmia riciclando e ulteriore attività di disseminazione del progetto. Gioco con il “Futurenergy Game”
13 FEBBRAIO 2013
14 FEBBRAIO
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DALLO SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA SONO SCATURITI I SEGUENTI DATI DATI Soggetti coinvolti esterni al partenariato Istituti Superiori coinvolti
11
istituti Comprensivi
5
Società Energetica Lucana
1
Comune di Venosa, Melfi, Picerno
3
Associazione ECOLAND
1
Potenza, Melfi, Venosa, Moliterno, Picerno, Latronico, Avigliano
Potenza
Montemurro
CONTATTI COSA
A CURA DI
NUMERO
Meeting nazionale di atletica leggera - Potenza Gara ciclistica interregionale (Basilicata, Abruzzo, Campania, Calabria, Puglia, Molise, Lazio, Sicilia) - TROFEO FUTURENERGY Meeting nazionale di atletica leggera. Coppa Futurenergy
ASD Nucleo Gioventù Potenza
Giro di Basilicata
ASD Nucleo Gioventù Potenza
1.500
Questionari/logo
Provincia/Legambiente/ Battaglini
1.000
Il Villaggio Ecologico
Provincia/partners/associati
2.000
ASD – Olimpia 600
FIDAL CR Basilcata
Sito web/ FB
2.800
Sommano
7.900
Hanno parlato di noi i quotidiani locali e il TGR Basilicata.
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GIOVANI E STUDENTI COINVOLTI NELLE ATTIVITÀ COSA
PARTECIPANTI
Workshop
120
Potenza, Montemurro
Seminari/conferenze
800
Potenza, Melfi, Venosa, Moliterno, Picerno
Formazione per sperimentazione
55
Potenza, Venosa
Giornate di studio
60
Potenza, Facoltà di Scienze dell’Università della Basilicata
Stracittadine
125
Venosa, Picerno
Sperimentazioni
100
Melfi, Venosa, Picerno
Laboratori/Logo
200
Potenza, Venosa, Moliterno, Picerno, Latronico, Avigliano
TOTALE Workshop per insegnanti
LUOGO
1.460 12
Venosa
14 | I questionari 1 - Legambiente Basilicata ha somministrato il seguente questionario, di cui si allega solo prima pagina a titolo esemplificativo, a giovani e studenti coinvolti con il progetto. I questionari consegnati alle classi delle scuole di Venosa e Potenza sono stati riconsegnati, per la maggior parte, tutti compilati. In totale sono 863 i questionari riconsegnati dagli studenti di cui 701 a Potenza e 156 a Venosa. Gli studenti che frequentano l’IIS di Venosa provengono, essenzialmente, da una decina di comuni limitrofi dell’area del Vulture, mentre quelli del Liceo delle Scienze Umane di Potenza provengono prevalentemente da una ventina di comuni limitrofi al capoluogo. Il questionario si articola in 45 domante per la maggior parte a risposta multipla ed a sua volta suddiviso in 3 sezioni: “Pedala e Cammina”, “Rispetta”, “Risparmia”. Di seguito si riportano i dati delle risposte con valore percentuale per poter così captare le buone e le cattive abitudini quotidiane dei ragazzi.
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I risultati significativi sono riportati nelle seguenti tabelle Futurenergy e studenti - In famiglia
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Mezzi di trasporto posseduti
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Inoltre, circa il 50% degli studenti esprime un giudizio negativo sulla sicurezza dei percorsi ciclabili, sulla sicurezza degli attraversamenti pedonali e sulla segnaletica stradale.
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Nei loro spostamenti da casa a scuola i ragazzi utilizzano per lo più mezzi sostenibili. Il giudizio sull’utilizzo dei mezzi pubblici non è favorevole, evidenziando una scarsa affidabilità, sicurezza e puntualità. La maggior parte degli intervistati non è disposto ad usare il trasporto pubblico per andare a scuola, mentre sarebbe disposto ad usare la bicicletta.
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Conoscenza su ambiente e inquinamento
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I risultati segnalano la poca attenzione dei giovani ai temi proposti e che se ne parla raramente a scuola o in famiglia. Gli argomenti di maggiore interesse sono l’inquinamento e le risorse naturali.
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PiĂš della metĂ dei ragazzi non fa caso alla provenienza degli alimenti che consuma ed alla quantitĂ di imballaggi utilizzati.
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Circa la metà dei ragazzi si dichiara disinteressato nei confronti dell’ambiente e ritiene sia lo stesso per i suoi amici.
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Comportamenti
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Solo una minima parte dei ragazzi intervistati è disposto a cambiare le proprie abitudini per ridurre gli sprechi. Ciò è la prova che i risultati prodotti da iniziative di sensibilizzazione su temi dello sviluppo ecosostenibile non sono affatto scontati e che il lavoro da fare è ancora molto per conseguire una larga condivisione delle nuove generazioni.
2 - I referenti del Parco Nazionale della Val d’Agri Lagonegrese Pollino hanno somministrato il seguente questionario al gruppo di studenti coinvolti dell’Istituto Battaglini di Venosa:
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Rassegna stampa 15 | Fonte www.provincia.potenza.it Futurenergy. A Picerno pedibus e firma atti d’intesa per i Paes Pubblicazione: 26 novembre 2012
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“Se possiamo avere una vita migliore, che ci costa fare dei piccoli sacrifici che possono favorire il nostro futuro... salviamoci!” È il messaggio che Katia, una studentessa di Picerno, ha voluto lanciare, attraverso il profilo Twitter del presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza, questa mattina nell’ambito della manifestazione “Il villaggio eco-sostenibile”, uno degli ultimi appuntamenti del progetto “Futurenergy: risparmia, cammina, pedala, rispetta”. “I nuovi strumenti e i nuovi linguaggi - ha affermato Lacorazza - possono aiutare le istituzioni ad entrare in contatto con gli adulti di domani, traghettando verso di loro le grandi visioni strategiche che orientano la difficile fase di transizione in atto. Dai social network alla musica, abbiamo voluto dare forma e voce nuova alla nostra idea di sviluppo, un’idea che poggia sui pilastri della cultura, della sostenibilità e dell’inclusione e che vogliamo trasmettere alle nuove generazioni. Generazioni pronte al cambiamento e attente, come hanno dimostrato il referendum su acqua e nucleare e i viaggi della memoria, ai temi che riguardano il futuro. È necessario dunque un nuovo rapporto tra comunicazione e visione di futuro. Da questa consapevolezza nasce “Green Culture Awards”, premio dedicato alle energie rinnovabili svoltosi lo scorso sabato con la presenza del cantautore Niccolò Fabi che ha raccontato in musica la possibilità di una svolta green. Non è la prima volta, del resto, che la Provincia di Potenza fa leva su linguaggi moderni per “fertilizzare” nei giovani l’idea di un futuro con più sostenibilità, cultura e integrazione: dal concerto degli Almamegretta, a conclusione della Giornata del rifugiato a Potenza, all’incontro “Naufraghi, musich(e)migranti” con Vinicio
Capossela la scorsa settimana a Rionero”. Durante la manifestazione sono stati inoltre sottoscritti gli atti d’intesa e impegno tra Provincia, Società energetica lucana e i comuni di Picerno e Pignola per la redazione dei Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile (Paes) previsti dal Patto dei Sindaci. “La Provincia di Potenza - ha sottolineato l’assessore alle Politiche comunitarie Francesco Pietrantuono - è struttura di supporto al Patto dei sindaci e sta costruendo assieme ai comuni del territorio un percorso che comporta precisi impegni per la riduzione delle emissioni di CO2, obiettivo prioritario della strategia Europa 2020. Ad oggi i comuni coordinati dalla Provincia di Potenza che hanno aderito al Patto sono 25, mentre 9 sono i Paes approvati. Si tratta di un percorso virtuoso e da continuare anche perché i Paes, oltre ad essere frutto di una programmazione dal basso, costituiscono, per la prima volta, “parchi progetti green” strategici pronti per essere finanziati e realizzati”. La giornata ha visto gli studenti coinvolti in diverse iniziative tra cui il pedibus, la stracittadina-marcia non competitiva tra le vie cittadine, la staffetta su cyclette tra gli studenti della rete delle scuole ecologiche con misurazione dell’energia, oltre a workshop e laboratori. L’assessore allo Sport Nicola Figliuolo, nel complimentarsi con il corpo docente delle scuole interessate per aver messo in campo un’attività didattica centrata sui temi dell’ambiente e della sostenibilità, si è soffermato sulla mission del progetto Futurenergy “che, in coerenza con “Scuole ecologiche in scuole sicure”, riconosciuto da Legambiente nazionale come miglior buona prassi 2011, si propone - ha spiegato - di divulgare il binomio pratica sportiva e sostenibilità, il miglioramento delle abitudini e dei comportamenti responsabili volti al risparmio energico e al rispetto dell’ambiente e non ultimo l’incremento dell’efficientamento energetico, dell’utilizzo di fonti rinnovabili con la riduzione delle emissioni di CO2”. Presenti anche il presidente di Sel Ignazio Petrone, il sindaco di Picerno Valeria Russillo, il vicesindaco di Pignola Gerardo Ferretti e i dirigenti scolastici. “Futurenergy” si concluderà, il prossimo 11 dicembre 2012, a Marsico Nuovo con una tavola rotonda durante la quale verranno illustrati i risultati conseguiti.
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Patto dei sindaci. A Moliterno firmate intese per la redazione dei Paes Pubblicazione: 20 novembre 2012 Sono stati sottoscritti questa mattina a Moliterno gli atti d’intesa e impegno tra Provincia di Potenza, Società energetica lucana e i comuni di Castelsaraceno e Guardia Perticara, per la redazione dei Piani d’azione per l’energia sostenibile (Paes) previsti dal Patto dei Sindaci. “La Provincia di Potenza - ha sottolineato il Presidente Piero Lacorazza - è struttura di supporto al Patto dei sindaci e sta costruendo assieme ai comuni del territorio un percorso che comporta precisi impegni per la riduzione delle emissioni di CO2, obiettivo prioritario della strategia Europa 2020, oltre che presupposto essenziale, assieme agli investimenti in efficienza e risparmio energetico, per uscire dalla crisi e creare nuovi sbocchi occupazionali”. La firma degli atti d’intesa è avvenuta nell’ambito della manifestazione “Il villaggio eco-sostenibile”, uno degli appuntamenti del progetto “Futurenergy: risparmia, cammina, pedala, rispetta”, ammesso a finanziamento dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento della Gioventù - UPI nel programma Azione ProvincEgiovani 2011. In coerenza con “Scuole ecologiche in scuole sicure”, riconosciuto da Legambiente nazionale come miglior buona prassi 2011, il progetto si propone di divulgare il binomio pratica sportiva e sostenibilità, il miglioramento delle abitudini e dei comportamenti responsabili volti al risparmio energico e al rispetto dell’ambiente e non ultimo l’incremento dell’efficientamento energetico, dell’utilizzo di fonti rinnovabili con la riduzione delle emissioni di CO2. Le scuole coinvolte sono state: l’ITCG “Petruccelli della Gattina”, l’IPIA “Generale Giuseppe Parisi” e l’Istituto Comprensivo “Racioppi”. Alla manifestazione era presente anche la consigliera provinciale Angela Latorraca. La prossima tappa del progetto “Futurenergy” è prevista per il 26 novembre 2012 a Picerno.
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Futurenergy. A Venosa appuntamento con il pedibus Pubblicazione: 12 novembre 2012
“A scuola di sostenibilità - il villaggio eco-sostenibile” è il titolo della manifestazione che si terrà domani martedì 13 novembre a Venosa nell’ambito del progetto della Provincia di Potenza “Futurenergy: risparmia, cammina, pedala, rispetta”, ammesso a finanziamento dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento della GioventùUPI nel programma Azione ProvincE giovani 2011. Le scuole coinvolte nell’iniziativa, che prenderà il via alle ore 8.30 da piazza Castello e si articolerà in diverse manifestazioni, sono gli istituti comprensivi di Venosa, Montemilone, Maschito e Forenza, l’IISS “O.Flacco” e IISS “Battaglini”. Strettamente connesso al programma “Scuole ecologiche in scuole sicure”, riconosciuto da Legambiente nazionale come miglior buona prassi 2011, Futurenergy si propone di divulgare il binomio pratica sportiva e sostenibilità, il miglioramento delle abitudini e dei comportamenti responsabili volti al risparmio energico e al rispetto dell’ambiente e non ultimo l’incremento dell’efficientamento energetico, dell’utilizzo di fonti rinnovabili con la riduzione delle emissioni di CO2. Programma Venosa 13 novembre 2012 Manifestazione “PEDIBUS” Scuole coinvolte Istituti Comprensivi di Venosa, Montemilone, Maschito, Forenza Classi coinvolte terze medie e una classe della scuola primaria di Venosa • ore 8,30 Raduno Piazza Castello • ore 8,40 Partenza Rotonda Fontana Grande Via Melfi Via Accademia dei Rinascenti
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Arrivo Piazzale antistante IISS “Battaglini” • ore 9,15 Aula magna “Battaglini” saluti del Dirigente Scolastico, del Sindaco e del Presidente della Provincia • ore 9,30 Percorso aree tematiche “A scuola di Sostenibilità Ambientale” • ore 10,45 Colazione a “Km 0” • ore 11.00 Gara di produzione di energia a pedali Rientro delle scolaresche nelle rispettive scuole Stracittadina - Venosa - km 3,5 Scuole coinvolte IISS “O.Flacco”, IISS “Battaglini” Percorso • ore 11,00 Raduno Piazzale Antistante il “Battaglini” • ore 11,10 Partenza Via Melfi Via Appia Via Morra (Liceo Classico) Via Emila (Rotonda Fontana Grande) Via Tangorra Via Roma Viale Primo Maggio Via Accademia Dei Rinascenti Via Pasquale Di Chicco Arrivo Piazzale antistante il “Battaglini” Workshop: “A Scuola di Sostenibilità” Soggetti coinvolti Docenti delle varie scuole 86
Futurenergy. Domani a Melfi la giornata “Tutti a scuola in bici e a piedi” Pubblicazione: 17 ottobre 2012 VIDEO Quattro scuole (Liceo “Federico II”- l’IIS “Righetti” - l’IIS Gasparrini e l’Istituto Comprensivo “Marottoli” di Melfi) sono le protagoniste della giornata “Tutti a scuola in bici e a piedi”, in programma domani, giovedì 18 ottobre a Melfi, a partire dalle ore 7.45, nell’ambito del progetto Futurenergy: risparmia, cammina, pedala, rispetta, portato avanti in qualità di capofila dalla Provincia di Potenza. Le scuole sono state scelte in base alla loro ubicazione in un’area circoscritta e alla eventuale possibilità di rendere tale sperimentazione una pratica strutturale. La ricca giornata di conferenze ed attività di animazione è stata organizzata dall’amministrazione provinciale, in collaborazione con il Comune di Melfi e la Società Energetica Lucana, oltre che con i partner e gli associati del progetto, che è stato ammesso a finanziamento dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento della Gioventù -UPI nell’ambito del programma Azione ProvincE giovani 2011. Tra i partner: il Dipartimento di Scienze Geologiche dell’Università della Basilicata, l’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “E. Battaglini” di Venosa (Pz) e il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese e degli Associati (Legambiente Basilicata Onlus, Federazione Italiana di Atletica Leggera, CR Basilicata, ASD Nucleo Gioventù Potenza (affiliazione alla Federazione Ciclistica Italiana, ASD Olimpia di Potenza). “Strettamente connesso al programma “Scuole ecologiche in scuole sicure”- riconosciuto da Legambiente nazionale come miglior buona prassi 2011, Futurenergy - hanno spiegato gli assessori allo Sport e alle Politiche giovanili della Provincia di Potenza Nicola Figliuolo e Francesco Pietrantuono si propone di divulgare il binomio pratica sportiva e sostenibilità, il miglioramento delle abitudini e dei comportamenti responsabili volti al risparmio energico e al rispetto dell’ambiente e non ultimo l’incremento dell’efficientamento energetico, dell’utilizzo di fonti rinnovabili con la riduzione delle emissioni di CO2”. 87
Programma - Melfi 18 ottobre 2012 ore 7.45 Raduno presso Piazza Craxi gli autobus, anche quelli provenienti da fuori Melfi fermeranno in Piazza inizio percorso con i docenti ore 8.05 Pedibus e ciclobus - tutti a scuola in bici e a piedi a cura di Legambiente, ASD Nucleo gioventu’ Potenza, Istituto Battaglini di Venosa) arrivo al Campus seguendo apposita segnaletica “sostenibile” (quanti minuti mancano, quante calorie si consumano, quanta Co2 in meno si produce, ecc... ore 8.10 Esibizione della Banda dell’IIS Righetti; ore 9.00 Liceo “Federico II” Presentazione di FUTURENERGY (Marco De Biase, Legambiente Basilicata, Nicola Figliuolo, Assessore Provincia di Potenza) Movimento e salute a cura della dot.ssa Luciana Santangelo e Maria Teresa Locoro dell’ASP - Ospedale di Venosa (programma Obesity day) e proiezione del corto “Cammina, pedala, rispetta, risparmia” Mostra “La scuola ecologica, in scuola sicura” ore 9.15 Istituto Comprensivo “Marottoli” distribuzione e informazione su “Il pianeta Biolè” La Basilicata che immaginiamo a cura della Società Energetica Lucana Presentazione di piccoli esperimenti di sostenibilità a cura dell’IIS “Righetti” Sperimentazione del pedibus con una classe Pedala gara per la produzione di energia pedalando presso la scuola media 88
ore 9.45 IIS “Righetti” “La scuola ecologica in scuola sicura” a cura di Enrico Spera, Dirigente Provincia PZ, Francesco Pietrantuono, assessore Provincia PZ relazione a cura della Facoltà di Geologia dell’UNIBAS “La geotermia” (Prof. Mario Bentivenga) presentazione progetti premiati di sostenibilità a cura dei prof. Pasquale Nigro e Nicola Digilio Mostra “Viaggio nella Lucania da scoprire” a cura dell’Associazione Culturale universitaria-GEOBAS ore 10.30 IIS “ Gasparrini” La certificazione EMAS a cura della Prof.ssa Antonella Montanarella Donatina Di Giacomo, Angela Salvago dell’Istituto Battaglini I Piani per l’Energia Ignazio Petrone, presidente SEL Piantumazione di un albero e consegna in adozione ad una classe Domenico Totaro, Presidente Parco Appennino Lucano Val D’Agri Lagonegrese Conclusioni Livio Valvano, sindaco di Melfi Fausto Taverniti, Direttore RAI Basilicata Piero Lacorazza, Presidente della Provincia Sottoscrizione Atto d’intesa Patto dei Sindaci con il sindaco del Comune di Rionero Buffet a cura dell’Alberghiero di Melfi ore 11.45 Attività di animazione in Piazza Sacro Cuore Esibizioni di gruppi musicali composti da studenti e della Banda del Righetti. I lavori saranno aperti con i saluti dei Dirigenti Scolastici: Maria Cirocco, Michele Corbo, Giovanni Gruosso, Caludio Martino, Michele Masciale.
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Futurenergy: Al via il Ciclobus. In bici dal Battaglini al Q. Orazio Flacco Pubblicazione: 03 maggio 2012
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Scuola, pratica sportiva e sostenibilità. Sono le protagoniste della bella giornata svoltasi questa mattina a Venosa ed iniziata proprio con la sperimentazione nell’ambito del progetto Futurenergy del “Ciclobus”, a cui ha partecipato attivamente, assieme ad una trentina di studenti, il presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza. Il tragitto percorso è stato quello tra l’ICG “E. Battaglini” e il Liceo Classico “Q. Orazio Flacco”, inaugurato proprio questa mattina. Con la sperimentazione entra nel vivo il progetto “Futurenergy: risparmia, cammina, pedala, rispetta”, candidato dall’Ente al bando Azione ProvincE Giovani e ammesso a finanziamento dal Ministero della Gioventù per 90.953,75 euro. L’idea - ha spiegato l’assessore alle Politiche giovanili Francesco Pietrantuono - è quella di mettere a valore il programma “Scuole ecologiche in scuole sicure”, recuperando risorse utili per favorire l’incremento della mobilità a piedi e in bicicletta. Oltre al Battaglini di Venosa, il progetto, di cui la Provincia è capofila, vede il protagonismo di altri partner tra cui il Dipartimento di Scienze Geologiche dell’Università della Basilicata e il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese. L’istituto scolastico ha selezionato, in collaborazione con Legambiente Basilicata e l’associazione Nucleo Gioventù Potenza, circa 30 studenti, per i quali sono state messe a disposizione quattro bici, da utilizzare a turno nel percorso scuola-casa-scuola. Durante l’orario scolastico le biciclette saranno a disposizione del personale scolastico per il disbrigo di servizi per l’Istituto. “È una sperimentazione importantissima - ha continuato l’assessore - che intende promuovere il binomio pratica sportiva e sostenibilità, innestando nelle nuove generazioni una diversa e più matura consapevolezza del rapporto con l’ambiente, con lo sport e con l’alimentazione”. È prevista, infatti, nel progetto una giornata formativa sul corretto uso della bici e sulla giusta alimentazione per affrontare l’uso del mezzo. L’auspicio è che l’abitudine possa consolidarsi e fare da
apripista ad altre iniziative del genere da parte delle scuole del territorio. La bicicletta, simbolo di una mobilità sostenibile, ha collegato dunque oggi, idealmente e materialmente, due scuole ecologiche. Entrambi gli istituti sono infatti parte integrante del programma “Scuole ecologiche in scuole sicure”. Il nuovo Liceo Classico è la prima scuola con un impianto di raccolta delle acque meteoriche per il successivo riutilizzo nei bagni, e sono previsti per il 2012 interventi per la realizzazione di sistemi fotovoltaici, per un investimento di 90.000 euro, e per il risparmio dell’acqua e dell’energia elettrica finalizzati al contenimento delle spese di gestione. Quest’ultimi interventi sono previsti anche per il Battaglini, già oggetto di un progetto pilota per l’efficientamento energetico dello stabile. L’istituto è stato e sarà interessato, inoltre, dai seguenti lavori: manutenzione e fornitura attrezzature, adeguamento delle canne fumarie della centrale termica, miglioramento dell’efficienza energetica dell’immobile mediante opere di rifacimento dell’involucro, con creazione di laboratorio di bioedilizia, costruzione di impianto minieolico per la produzione di energia elettrica connessa all’autosufficienza nello stabile, costruzione di moduli integrativi della centrale termica per la produzione di energia termica tramite combustione di biomasse e realizzazione di un centro per l’approfondimento formativo dedicato agli studenti normalmente e diversamente abili per le scuole del territorio. Nei prossimi giorni, sempre presso l’ICG “E. Battaglini” e sempre nell’ambito di Futurenergy, sarà avviata anche la sperimentazione del manbus.
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Presentato il Trofeo Città di Potenza - Futurenergy Pubblicazione: 08 giugno 2012
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Dopo la sperimentazione del ciclobus a Venosa, pratica sportiva e sostenibilità di nuovo insieme per il Trofeo Città di Potenza - Futurenergy”, la manifestazione nazionale di atletica leggera che si svolgerà domani sabato 9 giugno 2012 presso il Campo Scuola di Atletica Leggera di Potenza, con ritrovo giurie e concorrenti alle ore 15.30 (quartiere Macchia Romana, nei pressi dell´ospedale S. Carlo). La manifestazione, organizzata dall’ASD Associazione Sportiva Dilettantistica Club Atletico Potenza, in collaborazione con l’ASD Olimpia Club, e che rientra tra le iniziative del progetto Futurenergy “risparmia, pedala, cammina, rispetta”, di cui la provincia di Potenza è capofila, è stata presentata questa mattina alla stampa, nella sala Commissioni di piazza Mario Pagano. Erano presenti l’assessore alle Politiche Giovanili della Provincia di Potenza Francesco Pietrantuono, il presidente dell’ASD Associazione Sportiva Dilettantistica Club Atletico Potenza Giuseppe Daraio, il preside del Liceo di Scienze umane “E. Gianturco” di Potenza Antonio Laguardia, il presidente di Legambiente Basilicata Marco De Biase e il responsabile del progetto “Futurenergy” Pasquale Salerno. Attraverso il meeting di atletica leggera, si vuole affiancare all’evento agonistico nazionale, importante perché porta il capoluogo alla ribalta dopo più di 10 anni, un momento di informazione e sensibilizzazione sul tema del risparmio energetico e sui suoi legami con l’acquisizione di stili di vita più attivi ed improntati ad una minore sedentarietà. Sul campo di gara sarà infatti organizzato un work shop sul progetto Futurenergy “risparmia, pedala, cammina rispetta”. Il progetto di cui la Provincia di Potenza è capofila, è strettamente in relazione con il programma “Scuole ecologiche in scuole sicure”, riconosciuto da Legambiente nazionale come miglior buona prassi 2011 (oltre 70 Meuro già investiti per la realizzazione di impianti fotovoltaici, mini eolici, di geotermia, di compostaggio, etc..) e si propone di divulgare il binomio pratica sportiva e sostenibilità, il miglioramento
delle abitudini e dei comportamenti responsabili volti al risparmio energetico e dell’utilizzo di fonti rinnovabili con la riduzione delle emissioni di Co2. “Vogliamo utilizzare - ha sottolineato l’assessore Pietrantuono - l’energia e la passione degli atleti per lanciare un messaggio di futuro, per creare un meccanismo virtuoso che parta da un nuovo approccio con l’ambiente, con i modelli di consumo, con il movimento. Quest’ultimo, grazie alla sensibilizzazione verso una mobilità sostenibile, può offrire un grosso contributo al raggiungimento degli obiettivi della strategia Europa 2020”. Nella competizione è infatti prevista , alle ore 16.30, la Cyclette relay, staffetta energetica con premio alla squadra che produce maggior energia pedalando. “Gli obiettivi di risparmio ed efficienza energetica, sollecitati dall’Europa ha sottolineato il dirigente scolastico Laguardia - si costruiscono partendo da piccoli gesti quotidiani, improntati a stili di vita corretti e sostenibili”. La manifestazione di domani è solo il primo di una serie di appuntamenti , che si svolgeranno fino al prossimo novembre 2012 su tutto il territorio provinciale, coinvolgendo la rete delle scuole ecologiche in scuole sicure, e che avranno come tema sostenibilità, pratica sportiva e stili di vita corretti. “Ognuno di noi - ha concluso il Presidente di Legambiente De Biase - è un consumatore di ambiente e un divoratore di energia. Per ristabilire un equilibrio occorre partire da un grande cambiamento culturale e Futurenergy va proprio in questa direzione”. Il Presidente Daraio ha illustrato infine le diverse competizioni del Meeting, sottolineando la presenza di atleti importanti come Diane Borg di Malta che parteciperà alle prossime Olimpiadi e di atleti lucani, come Daniele Caruso e Gai Marco Emilio.
Tappa Treno verde. Presentato progetto Futurenergy Pubblicazione: 09 marzo 2012 Il Presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza e l’assessore allo Sport Nicola Figliuolo hanno presentato “FUTURENERGY: risparmia, cammina, pedala, rispetta”, progetto la cui costruzione ha visto l’impegno anche
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dell’assessore alle Politiche comunitarie Francesco Pietrantuono, partecipando ieri pomeriggio al convegno “Vivi con stile, Buone pratiche in città”, svoltosi nell’ambito della Carrozza conferenze Treno Verde, presso il binario 1 della stazione di Potenza. Futurenergy è stato candidato dall’ente al bando Azione Province Giovani, ed ammesso a finanziamento per 90.953,75 euro. Il progetto, di cui la Provincia è capofila e che vede il protagonismo di altri partner tra cui il Dipartimento di Scienze Geologiche dell’Università della Basilicata, l’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “E. Battaglini “di Venosa (PZ) e il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese e degli Associati (Legambiente Basilicata Onlus, Federazione Italiana di Atletica Leggera, CR Basilicata, ASD Nucleo Gioventù Potenza, ASD Olimpia di Potenza), è strettamente connesso al programma “Scuole ecologiche in scuole sicure” - riconosciuto da Legambiente nazionale come miglior buona prassi 2011 - e si propone oltre alla diffusione e divulgazione di quella buona pratica, l’incremento della mobilità a piedi e con bicicletta (manbus e ciclobus) da sperimentare presso il Battaglini di Venosa. “Con Futurenergy - ha sottolineato l’assessore allo Sport Nicola Figliuolo - si salda sempre di più il rapporto tra territorio, energia pulita e sport. E tutto ciò in tempi di forte difficoltà economica e, dunque, di pesanti tagli ai trasferimenti statali. Essendo stato riconosciuto come buona prassi nell’ambito dell’iniziativa Azione ProvincE giovani, il progetto ci ha consentito di recuperare risorse preziose da investire per rafforzare il binomio tra le politiche di efficientamento energetico e quelle per il sostegno alla pratica sportiva, con il coinvolgimento dei diversi livelli istituzionali, del mondo della formazione, della scuola e di tutti gli attori che a vario titolo si occupano di sport”. Lo scorso 21 febbraio 2012 l’assessore Pietrantuono, assieme al dirigente dell’Ufficio Maria Cristina Caricati e al funzionario Pasquale Salerno, ha definito con partner e associati gli aspetti progettuali e le modalità di avvio e rendicontazione dell’iniziativa. Provincia di Potenza Futurenergy: domani iniziativa su “Comunità dell’energia” 11/11/2012 15:17
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Si svolgerà domani lunedì 12 novembre, nella sala consiliare della Provincia di Potenza, a partire dalle 16.30, l’iniziativa “Comunità dell’energia: fonti rinnovabili e Smart Grid per un’energia pulita, distribuita, efficiente”, promossa da Legambiente
Basilicata Onlus e DeMEPA, nell’ambito del progetto della Provincia di Potenza, “Futurenergy: risparmia, cammina, pedala, rispetta”, che si propone di divulgare il binomio pratica sportiva e sostenibilità, il miglioramento delle abitudini e dei comportamenti responsabili volti al risparmio energico e al rispetto dell’ambiente e l’incremento dell’efficientamento energetico. Alla iniziativa parteciperanno, tra gli altri, il presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza e l’assessore alle Politiche giovanili e comunitarie Francesco Pietrantuono. Nel corso del 2011 sono stati installati nuovi impianti fotovoltaici per quasi 9.000 MW che portano la potenza complessiva a livello nazionale per questa fonte rinnovabile a circa 13.000 MW cui si aggiungono i 7.000 MW di origine eolica. La produzione di energia pulita richiede un assetto ad hoc per la gestione delle reti elettriche. Si parla di Smart Grid e a livello di macrosistemi, le microreti rappresentano la prima e la più immediata risposta. L’incontro di domani vuole essere proprio un’occasione di riflessione sulle Smart Grid e sulle microreti di distribuzione di energia da fonti rinnovabili, inquadrandole nell’attuale contesto economico ed energetico, anche attraverso una panoramica di quanto avviene a livello internazionale, e fornendo alcune concrete esemplificazioni basate sulle realtà della Regione Basilicata. A Venosa domani meeting “G. Moramarco - Trofeo Futurenergy” 30/06/2012 10:22 Dopo il Trofeo Città di Potenza, pratica sportiva e sostenibilità di nuovo insieme per la manifestazione nazionale di atletica leggera denominata XXXV Meeting “G. Moramarco - Trofeo Futurenergy ” che si svolgerà domani domenica 1° luglio 2012 presso il Campo Scuola di Contrada Vignali a Venosa, con ritrovo giurie e concorrenti alle ore 16.30. La manifestazione, organizzata dal Comitato Regionale della Fidal (Federazione Italiana di Atletica Leggera) - spiega una nota degli organizzatori - rientra tra le iniziative del progetto Futurenergy “risparmia, pedala, cammina, rispetta”, di cui la Provincia di Potenza è capofila. Attraverso il meeting di atletica leggera, si vuole affiancare all’evento agonistico nazionale, un momento di informazione e sensibilizzazione sul tema del risparmio energetico e sui suoi legami con l’acquisizione di stili di vita più attivi ed improntati ad una minore sedentarietà.
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Sul campo di gara sarà infatti organizzato un workshop sul progetto Futurenergy “risparmia, pedala, cammina, rispetta” tenuto da esperti. Il progetto di cui la Provincia di Potenza è capofila, è strettamente in relazione con il programma “Scuole ecologiche in scuole sicure”, riconosciuto da Legambiente nazionale come miglior buona prassi 2011 (oltre 70 Meuro già investiti per la realizzazione di impianti fotovoltaici, mini eolici, di geotermia, di compostaggio, etc..) e si propone di divulgare il binomio pratica sportiva e sostenibilità, il miglioramento delle abitudini e dei comportamenti responsabili volti al risparmio energetico e dell’utilizzo di fonti rinnovabili con la riduzione delle emissioni di CO2. Inoltre durante il Meeting saranno presenti contenitori per la raccolta dei rifiuti in modo differenziato. Gli obiettivi di risparmio ed efficienza energetica, sollecitati dall’Europa si costruiscono partendo da piccoli gesti quotidiani, improntati a stili di vita corretti e sostenibili. La manifestazione di domani rappresenta un’altra tappa di una serie di appuntamenti, che si svolgeranno fino al prossimo novembre 2012 su tutto il territorio provinciale di Potenza, coinvolgendo la rete delle scuole ecologiche in scuole sicure, e che avranno come tema sostenibilità, pratica sportiva e stili di vita corretti. Il presidente del Comitato regionale Fidal Emanuele Vizziello ha illustrato nei dettagli il programma del meeting che prevede la disputa di ben 32 gare riservate alle varie categorie da quelle giovanili a quelle assolute, comprese due prove riservate agli atleti disabili; alla chiusura delle iscrizioni risultato iscritti oltre 400 atleti provenienti oltre che dalla Basilicata da un po’ tutte le Regioni del Centro e Sud Italia. Anche la qualità degli atleti - conclude il comunicato della Fidal - è di altissimo livello in quanto parteciperanno atleti che sono collocati ai primissimi posti delle graduatorie italiane federali. Povincia di Potenza: presentato progetto Futurenergy nella tappa di Treno verde 09/03/2012 14:59
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Il Presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza e l’assessore allo Sport Nicola Figliuolo hanno presentato “FUTURENERGY: risparmia, cammina, pedala, rispetta”, progetto la cui costruzione ha visto l’impegno anche dell’assessore alle Politiche comunitarie Francesco Pietrantuono, partecipando ieri pomeriggio al convegno “Vivi con stile, Buone pratiche in città”, svoltosi nell’ambito della
Carrozza conferenze Treno Verde, presso il binario 1 della stazione di Potenza. Futurenergy è stato candidato dall’ente al bando Azione ProvincE giovani, ed ammesso a finanziamento per 90.953,75 euro. Il progetto, di cui la Provincia è capofila e che vede il protagonismo di altri partner tra cui il Dipartimento di Scienze Geologiche dell’Università della Basilicata, l’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “E. Battaglini” di Venosa (PZ) e il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese e degli Associati (Legambiente Basilicata Onlus, Federazione Italiana di Atletica Leggera, CR Basilicata, ASD Nucleo Gioventù Potenza, ASD Olimpia di Potenza), è strettamente connesso al programma “Scuole ecologiche in scuole sicure” - riconosciuto da Legambiente nazionale come miglior buona prassi 2011 - e si propone oltre alla diffusione e divulgazione di quella buona pratica, l’incremento della mobilità a piedi e con bicicletta (manbus e ciclobus) da sperimentare presso il Battaglini di Venosa. “Con Futurenergy - ha sottolineato l’assessore allo Sport Nicola Figliuolo - si salda sempre di più il rapporto tra territorio, energia pulita e sport. E tutto ciò in tempi di forte difficoltà economica e, dunque, di pesanti tagli ai trasferimenti statali. Essendo stato riconosciuto come buona prassi nell’ambito dell’iniziativa Azione ProvincE giovani, il progetto ci ha consentito di recuperare risorse preziose da investire per rafforzare il binomio tra le politiche di efficientamento energetico e quelle per il sostegno alla pratica sportiva, con il coinvolgimento dei diversi livelli istituzionali, del mondo della formazione, della scuola e di tutti gli attori che a vario titolo si occupano di sport”. Lo scorso 21 febbraio 2012 l’assessore Pietrantuono, assieme al dirigente dell’Ufficio Maria Cristina Caricati e al funzionario Pasquale Salerno, ha definito con partner e associati gli aspetti progettuali e le modalità di avvio e rendicontazione dell’iniziativa.
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Appendice 16 | Come costruire una eco lampada
Eco-news sulle lampadine Dal 1° settembre 2012 le tradizionali lampadine ad incandescenza sono andate ufficialmente in pensione. Il periodo di uscita dal mercato è stato graduale, è durato infatti tre anni: iniziato nel 2009 con la messa al bando di quelle da 100 watt e concluso con l’uscita dai mercati europei delle lampadine da 25 a 45 watt. Le vecchie lampadine a bulbo sono state rimpiazzate da fluorescenti, led, neon e alogene (fino al 2016). Esse consentono un risparmio fino al 70% di elettricità e dell’80% di CO2, trasformando in luce quasi tutta l’energia prodotta, mentre col metodo ad incandescenza oltre il 90% dell’energia consumata si disperdeva in calore! Contrariamente alle lampadine ad incandescenza, le nuove lampadine se correttamente smaltite costituiscono una fonte di materie prime da riciclare a basso costo ed impatto ambientale ridotto. Vetro, plastica, metalli e mercurio possono essere recuperati fino al 95% dei materiali. Al contrario le vecchie lampadine non possono essere riciclate e finivano nella raccolta indifferenziata. Come smaltire le lampade di nuova generazione? Le modalità sono molteplici: quelle esauste possono essere consegnate direttamente ai centri di raccolta comunali (le cosiddette isole ecologiche), oppure possono essere riconsegnate al negoziante al momento dell’acquisto di una nuova lampadina equivalente, infatti il venditore è obbligato a ritirare la vecchia lampadina in base ad un decreto che disciplina questa prassi. I tubi fluorescenti e gli altri RAEE sono riciclati col metodo “crush and save”: esse vengono triturate e i singoli componenti separati. Le polveri fluorescenti ed il mercurio vengono isolate attraverso processi di aspirazione e filtrazione, in una lampadina a basso consumo sono presenti circa 5 millilitri di mercurio.
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PROVINCIA di POTENZA (CAPOFILA) Piero Lacorazza, Presidente Ufficio Politiche Comunitarie e Giovanili Francesco Pietrantuono, assessore Dirigente Dott.ssa Maria Cristina Caricati Project manager: Pasquale Salerno Collaboratori: Lina Imbrenda, Raffaella Mangieri info tel/fax 0971 417623 pasquale.salerno@provinciapotenza.it www.provincia.potenza.it www.futurenergypz.it Dipartimento di Scienze dell’Università degli Studi della Basilicata Prof. Faustino Bisaccia, Direttore del Dipartimento Prof. Mario Bentivenga, referente del progetto info 0971/205834 Fax. 0971/207077 mario.bentivenga@unibas.it I.S.I.S. E. Battaglini di Venosa Prof. Claudio Martino, Dirigente scolastico Prof. Giuseppe Abbatemarco, referente del progetto Collaboratori: Prof.ssa Donatina Di Giacomo e la Prof.ssa Angela Salvago info pzis00900t@istruzione.it
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Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val D’Agri Lagonegrese Ing. Domenico Totano, Presidente Dott. Remo Bartolomei, referente del progetto Collaboratori: Dott. Vincenzo Fabiano info Tel. 0975/344222 Fax. 0975/344203 Legambiente Basilicata Onlus Marco De Biasi, Presidente Valeria Tampone, referente del progetto Collaboratori: Alessandro Ferri Info Fax. 0971/46699 presidente@legambientebasilicata.it Federazione Italiana di Atletica Leggera CR Basilicata Emanuele Vizziello, Presidente Info Tel. 0835/382328 Fax. 0835/262325 cr.basilicata@fidal.it A.S.D. Nucleo Gioventù Potenza Vincenzo Sileo, Presidente Info Tel. 0971/473643 girodibasilicata@hotmail.it A.S.D. Olimpia di Potenza Giuseppe Daraio, Presidente info daraiogiuseppe@tiscali.it 109
Ringraziamenti Si ringrazia l’assessore allo sport Nicola Figliuolo l’ing. Enrico Spera, dirigente dell’Ufficio Edilizia e Patrimonio il responsabile dell’autoparco provinciale e gli autisti per la grande collaborazione e disponibilità Si ringraziano tutti i Dirigenti scolastici che hanno manifestato interesse per il progetto gli insegnati e gli studenti che hanno partecipato e condiviso le iniziative I giovani studenti dell’Università degli Studi della Basilicata e l’associazione GEOBAS Un particolare ringraziamento agli studenti e alunni che hanno permesso la sperimentazione delle pratiche gli amministratori e i vigili urbani dei Comuni di Melfi, Venosa, Moliterno, Picerno Il Presidente della Società Energetica Lucana, Ignazio Petrone la dott.ssa Michela Pinto la dott.ssa Luciana Santangelo e Maria Teresa Locoro dell’ASP per l’illustrazione del programma Obesità Day l’Associazione ECOLAND di Montemurro La Banda dell’Istituto Rigetti di Melfi Donato Sileo Lavinia De Carlo per la revisione dei testi
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Si ringraziano gli alunni delle seguenti scuole che hanno adottato un albero IIS “Battaglini” di Venosa IIS “Gasparrini” di Melfi ITIS “Sez. ass A.Einstein” di Picerno ITCG “Petruccelli della Gattina” di Moliterno Liceo delle Scienze Umane “E.Gianturco” di Potenza IIS “G.Peano” di Marsico Nuovo Liceo Artistico di Potenza per il prezioso lavoro di realizzazione del logo e dell’immagine rappresentativa del progetto Si ringrazia per l’ospitalità e la collaborazione Liceo “Federico II” di Melfi ITCG “Petruccelli della Gattina” di Moliterno I. P. I. ARTIGIANATO “Generale Giuseppe Parisi” di Moliterno ITIS “Sez. ass A.Einstein” di Picerno IIS “De Carlo” di Latronico ITC di Avigliano Gli Istituti Comprensivi di Venosa, Montemilone, Maschito, Forenza, Melfi, Moliterno e Picerno
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La pubblicazione è stata curata dalla Provincia di Potenza con il contributo del Dipartimento di Scienze dell’Università degli Studi della Basilicata dell’I.S.I.S. E. Battaglini di Venosa del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val D’Agri Lagonegrese di LEGAMBIENTE Basilicata ONLUS e con la collaborazione degli Associati.
Progetto grafico ed impaginazione Target Group Melfi Stampato nel febbraio 2013 presso Grafiche Zaccara di Lagonegro
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