Degrado del Calcestruzzo

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Il degrado del calcestruzzo


o

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Modulo 1 di 3 Il Degrado del Calcestruzzo Modulo 2 di 3 La Carbonatazione Modulo 3 di 3 Misurare la ProfonditĂ di Carbonatazione


Modulo 1 di 3

IL DEGRADO DEL CALCESTRUZZO

La fama di eternità legata alla durabilità del

Altri fattori che influenzano il comportamento

calcestruzzo è stata seriamente intaccata

del calcestruzzo e modificano la durabilità delle

dalla modifica delle condizioni ambientali,

strutture in cemento armato sono:

il progressivo aumento dell’inquinamento

- la composizione dei materiali costituenti il

e

calcestruzzo (cemento, sabbia, inerti, ecc.);

dell’aggressività

atmosferica.

Vista

l’elevata incidenza di questo fenomeno, il

- le tecniche di posa in opera.

degrado del cemento armato costituisce un rilevante aspetto dell’ampio problema della

Il degrado del calcestruzzo è difficilmente

conservazione delle strutture.

attribuibile ad una sola causa poiché spesso più processi possono avvenire contemporaneamente,

Cause

interagendo tra loro. Essi portano ad una

Gli elementi corrosivi dell’atmosfera che possono

calcestruzzo dal punto di vista fisico (aumento

generare il decadimento delle proprietà tecnologiche

della

dei materiali sono:

distacchi di materiale) favorendo così la

- l’ossigeno, quale ossidante e sostenitore delle

penetrazione di sostanze aggressive nel materiale

reazioni chimiche;

e promuovendo la corrosione dell’eventuale

- il vapore d’acqua, che per condensazione sulle

ferro di armatura.

diminuzione

superfici risulta il solvente ideale; - gas, quali l’anidride carbonica o l’anidride solforosa.

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del

permeabilità,

carattere

protettivo

formazione

di

del

fessure,


Modulo 1 di 3: Il Degrado del Calcestruzzo

Prevenzione La prevenzione del degrado parte innanzitutto dall’analisi dei fenomeni superficiali che alterano le caratteristiche originarie del calcestruzzo. Le patologie maggiormente diffuse riguardano strutture e manufatti realizzati con finitura a cemento armato a vista, che maggiormente sono esposte agli agenti atmosferici. La distinzione dei diversi fenomeni di degrado consente di valutarne l’origine e di stimarne l’evoluzione oltre che indirizzare eventuali metodi di risanamento e conservazione. Colatura / Efflorescenze Per gli elementi di facciata particolarmente esposti è possibile osservare fenomeni di colatura, con la presenza di aree di colore diversificato, con zone alternate di dimensione variabile, ad andamento prevalentemente verticale e parallelo di colore più scuro e più chiaro, e talvolta fenomeni di

deposito

superficiale

con

corrispondente

accumulo di materiali estranei di varia natura, di spessore variabile aventi scarsa aderenza al materiale sottostante. La contemporanea presenza di efflorescenze con formazioni superficiali di colore biancastro ed aspetto cristallino associata a macchie ed alterazioni cromatiche localizzate sulla superficie, indica la possibile presenza di un degrado piuttosto avanzato. L’alterazione costituisce

dello

la

strato

di

pre-condizione

finitura per

la

propagazione di fenomeni di degrado anche all’interno della struttura.

Corrosione Il degrado delle caratteristiche del calcestruzzo influenza la durabilità del manufatto e può condizionare la funzionalità

2

della struttura


soprattutto quando determina l’innesco della

carbonica

corrosione nelle armature.

del cemento. L’anidride carbonica presente

In condizioni normali il calcestruzzo sano

nell’atmosfera quando viene a contatto con il

presenta valori di pH compresi tra 12,6 e 13,8

calcestruzzo neutralizza, a partire dagli strati

e in tale ambiente alcalino il ferro di armatura

più esterni, i suoi componenti alcalini.

può assumere condizioni di passività dovute

dell’atmosfera

attraverso

i

pori

Ca(OH)2 + CO2 > CaCO3 + H20

alla formazione di uno strato protettivo di

La verifica dell’evoluzione della propagazione

ossidi che riducono la velocità di corrosione.

della carbonatazione, diviene perciò determinante

Quando il pH del calcestruzzo si modifica

ed indispensabile per conoscere lo stato di

a causa delle reazioni chimiche dovute

conservazione del calcestruzzo e stimare il tempo

all’interazione con l’ambiente, nelle armature

di innesco della corrosione nella struttura.

si distrugge progressivamente il film protettivo

La profondità di carbonatazione si può

e in determinate situazioni avviene l’innesco

determinare mediante la prova alla fenolftaleina.

della corrosione. L’attivazione del ferro, nella

(Metodologia

maggior parte dei casi, è dovuta al processo di

definita

dalla

norma

UNI

9944:1992). Fino ad oggi la consuetudine

carbonatazione oppure alla penetrazione dei

dell’utilizzo

cloruri che, in genere, destabilizzano lo strato di

di

attrezzature

di

prelievo

ingombranti e costose unita alla necessità di

ossidi protettivi.

personale specializzato, ha reso l’esecuzione di queste prove limitata alle infrastrutture di

Carbonatazione

maggiore rilievo.

Il fenomeno della carbonatazione è legato in maniera evidente al trasporto dell’anidride

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Modulo 1 di 3: Il Degrado del Calcestruzzo

CARBONTEST®

metodo tradizionale

Per ovviare a questi limiti logistici ed economici è stato sviluppato il metodo d’indagine innovativo CARBONTEST®, in grado di effettuare l’analisi della profondità di carbonatazione con la stessa precisione ed accuratezza con tempi nettamente inferiori. Il metodo di campionatura, basato sul prelievo della polvere di calcestruzzo durante una perforazione eseguita con un comune trapano a percussione, consente di raccogliere la polvere in un apposito dispositivo predisposto per la successiva analisi di carbonatazione. L’analisi del campione raccolto attraverso l’uso della

CARBONTEST®

fenolftaleina permette l’immediata misurazione della profondità di carbonatazione. La possibilità di eseguire molteplici prelievi in un periodo di tempo piuttosto basso rende questo nuovo strumento appetibile e consigliato per qualsiasi utilizzo e tipologia strutturale. La possibilità di misurare la profondità di carbonatazione in diversi punti all’interno della stessa struttura, inoltre, permette di rielaborare i dati avendo maggiori informazioni per programmare il tipo di intervento da eseguire.

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Modulo 2 di 3

LA CARBONATAZIONE La carbonatazione del calcestruzzo costituisce

L’alcalinità

la principale causa dell’innesco della corrosione

progressivamente al contatto con l’anidride

nelle armature. Questo fenomeno non è dannoso

carbonica

per il calcestruzzo non armato tanto più che la

(Carbonatazione) per cui il pH si riduce a valori

resistenza del conglomerato presenta perfino un

inferiori a 9. In queste nuove condizioni il film di

leggero incremento. La carbonatazione toglie al

ossido viene distrutto e si annullano le condizioni

calcestruzzo la capacità di mantenere condizioni

di passività delle armature.

di passività alla superficie delle armature.

La distruzione del film è la precondizione

del

calcestruzzo presente

si

riduce

nell’atmosfera

per il prodursi della corrosione che avverrà in L’evoluzione del degrado nella vita utile di una

condizioni adeguate ed in presenza combinata di

struttura in calcestruzzo armato può essere

acqua ed ossigeno. La corrosione delle armature

distinta in due diversi periodi che a seconda delle

porta ad una progressiva riduzione dei margini

condizioni ambientali possono essere più o meno

di sicurezza previsti nella progettazione

lunghi.

strutturale.

Nel periodo di Innesco si producono i fenomeni che portano alla perdita delle condizioni di passività. Nel periodo di Propagazione la diffusione della corrosione, a partire dalla distruzione del film protettivo, determina la corrosione delle armature. La reazione di carbonatazione interessa l’idrossido di calcio presente nel conglomerato cementizio che

interagendo

con

l’anidride

carbonica

dell’ambiente genera il carbonato di calcio, e tale reazione può essere descritta globalmente come: Ca(OH)2 + CO2 > CaCO3 + H20 Il calcestruzzo è solitamente caratterizzato da un pH compreso tra 12,6÷13,8, e conferisce caratteristiche protettive nei confronti del ferro che si ricopre di un film di ossido di pochi nanometri di spessore.

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Modulo 2 di 3: La Carbonatazione

La corrosione da carbonatazione interessa

fenolftaleina.

(Metodologia

definita

dalla

praticamente tutte le costruzioni in calcestruzzo

norma UNI 9944:1992). Il procedimento sfrutta

armato dopo alcune decine d’anni di servizio.

le proprietà del reagente che cambia colore,

Costituisce quindi un grave problema non

virando al rosso al contatto con il calcestruzzo

solo per l’edilizia abitativa ma anche per

avente pH>9,2 e rimanendo incolore per valori

infrastrutture ed edifici pubblici soprattutto nei

di pH inferiori.

casi di calcestruzzo faccia a vista.

CARBONTEST®

Manutenzione

Per ovviare alle note problematiche presenti nel

Per una corretta gestione della manutenzione

metodo tradizionale; soprattutto legate al prelievo

delle opere in calcestruzzo armato è necessario

del provino mediante carotatrice, l’innovativo

effettuare

di

metodo CARBONTEST® consente di prelevare

diagnosticare le eventuali forme di degrado in

la polvere di calcestruzzo utilizzando un

atto, l’estensione e la sua evoluzione futura.

trapano a percussione tradizionale.

Questi controlli sono indispensabili per progettare

La polvere raccolta e convogliata nell’apposita

qualsiasi efficace intervento di risanamento.

provetta trasparente è analizzata immediatamente

Per valutare il degrado su una struttura

dopo il prelievo.

è possibile effettuare analisi in loco che

La misurazione della profondità di carbonatazione

consentono di misurare la profondità del fronte

avviene

di carbonatazione, determinare l’evoluzione

semplicità dei prelievi e la velocità dell’analisi

futura della penetrazione e prevedere l’innesco

permettono di eseguire molti prelievi in poco

dei fenomeni corrosivi alle armature.

tempo migliorando il campione di provini a

La profondità di carbonatazione si può

disposizione e raffinando la precisione della

determinare

diagnosi del degrado.

controlli

che

mediante

consentano

la

prova

alla

con

precisione

millimetrica.

La


Modulo 3 di 3

MISURARE LA PROFONDITÀ DI CARBONATAZIONE

La scuola Media “Pier Lombardo” di Novara,

degrado generalizzato in cui si presentano le

edificata nella seconda metà del secolo scorso,

facciate dell’edificio ha deciso di effettuare delle

presenta una struttura portante a telaio costituita

verifiche approfondite sull’evoluzione dello

da travi e pilastri che per motivi architettonici

stato conservativo delle strutture per pianificare

sono con finitura in cemento armato faccia a

in modo opportuno gli interventi di ripristino

vista.

ed intervenire in modo differente a seconda del

La

posizione

dei

tamponamenti

esterni,

tipo di evoluzione del degrado.

leggermente rientrata rispetto al filo della facciata, determina la formazione di zone in

Considerando che la principale causa dell’innesco

cui si creano depositi di materiale organico ed

della corrosione delle armature è causata dalla

impurità derivanti dal dilavamento della facciata.

carbonatazione del calcestruzzo, che determina

Mentre le travi ed i pilastri della struttura sono

la riduzione della passivazione delle armature,

realizzati con cemento armato gettato in opera, i

è apparsa subito chiara la necessità di procedere

voltini superiori delle finestre ed i davanzali sono

all’esecuzione, su vasta scala, di prelievi per

realizzati con elementi prefabbricati in cemento

l’individuazione del fronte di carbonatazione

armato.

nei vari punti dell’edificio.

Il Comune di Novara, vista la situazione di

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del viraggio al rosso magenta del calcestruzzo non carbonatato ha determinato in tutti i casi con precisione millimetrica la carbonatazione in atto. Il sondaggio ha compreso la chiusura del foro di perforazione con stucco per cemento. Complessivamente sono stati eseguiti n°80 prelievi e la possibilità di effettuare il singolo prelievo con la successiva analisi in un tempo di circa 5 minuti ha permesso di effettuare le prove su tutti i prospetti e in tutte quattro le tipologie Le complicazioni legate alle modalità di prelievo

di componenti presenti nelle facciate (travi,

mediante

pilastri, gronde e voltini).

carotaggio

avevano

scoraggiato

l’amministrazione comunale ad avviare una simile indagine che poteva risultare troppo

Al termine dei prelievi e delle misurazioni,

invasiva e costosa. La scoperta dell’innovativo

per effettuare in modo rapido e preciso la

metodo CARBONTEST® ha eliminato i limiti

rielaborazione dei dati, e per la successiva

presenti nel metodo tradizionale ed ha consentito

stesura della relazione tecnica con l’indicazione

la realizzazione della campagna d’indagine.

dei punti di prova è stato utilizzato il software CARBONTEST

Indagine mediante CARBONTEST® metodo CARBONTEST® per la valutazione profondità

di

carbonatazione

che

è

stato

appositamente creato per riorganizzare i prelievi

L’esecuzione dei sondaggi diagnostici con il della

Report®

sulle

strutture in cemento armato è stata effettuata raccogliendo con continuità le polveri prodotte durante la perforazione di parti del manufatto mediante l’impiego di un trapano a percussione con punte per muratura del diametro di 10 mm. L’attrezzatura utilizzata per la raccolta e l’analisi del campione è conforme con quanto previsto dalla norma UNI 9944:1992 di riferimento. L’analisi della profondità di carbonatazione è stata eseguita disponendo la soluzione alcolica di fenolftaleina lungo la fessura presente sulla provetta di raccolta e la misurazione contestuale

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Modulo 3 di 3: Misurare la Profondità di Carbonatazione

e per raggrupparli per tipologie omogenee di esposizione, tipologia o finitura. La possibilità di rielaborare le misurazioni compiute durante i prelievi ha consentito di ricostruire, caso per caso, il grafico di propagazione della carbonatazione e di stimare l’evoluzione futura del degrado nei vari elementi analizzati.

VALUTAZIONE DELLA PROFONDITA' DI CARBONATAZIONE Edificio di 30 anni - Coefficiente velocità di propagazione K = 12,68 Med=22,30 mm

Max =28,0 mm

S.Q.M.=3,73

mm

mm

50

50

40

40

30

30

2031

Copriferro = 28 mm

25

25

2011

20

20

15

15

10

10

5

Copriferro (c)

Carbonatazione (s)

Min =15,0 mm

5 1980

1990

2000

2010

2020

2030

2040

2050

anni

Tempo (t)

Risultati Dalle analisi eseguite è emerso che la profondità

ha pertanto consentito di avere un quadro

del fronte di carbonatazione nelle travi e nei

preciso dello stato di conservazione delle

pilastri gettati in opera, a parità di esposizione

strutture e ha permesso all’amministrazione di

e di condizioni ambientali, è maggiormente

valutare l’utilizzo di tale tecnica anche per altri

avanzata rispetto a quella dei voltini prefabbricati,

edifici analoghi, al fine di valutare il degrado

che presentando un getto più compatto e

del calcestruzzo nella fase di innesto della

meno poroso hanno resistito meglio agli agenti

corrosione senza attendere la formazione di

aggressivi atmosferici.

fessurazioni, distacchi e danni superficiali

L’esecuzione delle prove di carbonatazione

provocati dalla propagazione della stessa.

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Approfondimento Tecnico Degrado del calcestruzzo - Gennaio 2016

DIAGNOSTICA PER L’EDILIZIA

TECNOINDAGINI Srl Via Monte Sabotino, 14 20095 Cusano Milanino (MI) Tel. 02 36527601 - Fax 02 66304937


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