Tekla structures e midas all‘opera:
IL PALASPORT DI GENOVA: VALUTAZIONE DI IDONEITA’ STATICA A 50 ANNI DALLA COSTRUZIONE studio tecnico di ingegneria ing. bruno boldrin
realizzato, tures è stato c u r st a kl Te merici FEM, Il modello ri modelli nu lt a d a te en cio. contestualm atica dell’edifi st à eit n o id l’ del per lo studio
IL PALASPORT DI GENOVA: VALUTAZIONE DI IDONEITA’ STATICA A 50 ANNI DALLA COSTRUZIONE La struttura del Palasport è stata realizzata tra il 1961 ed il 1963 su progetto del “Gruppo Studio Palasport” costituito dagli Ingegneri Franco Sironi, Leo Finzi, Remo Pagani e dall’Arch. Lorenzo Martinoia ed era, all’epoca della sua realizzazione, all’avanguardia mondiale per tipologie strutturali, schemi statici e metodologie costruttive e rimane, ancora oggi, un esempio particolarmente significativo ed ardito dell’utilizzo del cemento armato per grandi strutture ed uno dei primissimi esempi di applicazione delle tensostrutture.
Committente: Fiera di Genova S.p.A. Progettazione Strutturale: Studio Tecnico di Ingegneria BOLDRIN Periodo di realizzazione: 1961 – 1963
caratteristiche del progetto L‘edificio copre un‘area circolare di 160m di diametro e raggiunge al centro un‘altezza di 30m. Le fondazioni furono realizzate con pali (D1500 e D1200) direttamente intestati sul substrato roccioso del fondale marino. La struttura si basa su 47 coppie di pilastri cilindrici, del diametro di 105 e 95cm, posti ad un interasse di circa 10m l‘uno dall‘altro, che sostengono altrettante mensole radiali in cemento armato precompresso. Queste ultime reggono, da un lato, la tensostruttura centrale e, dall‘altro, le travi radiali esterne del solaio intermedio, per mezzo di un tirante realizzato con cavi da precompressione. L’elemento caratterizzante dell‘edificio e, contestualmente, la parte di struttura più innovativa
ed ardita è la tensostruttura centrale che è, di fatto, un’enorme ruota da bicicletta, di 70m di diametro, posta in orizzontale. E‘ costituita da un doppio ordito di funi (48 D52 le inferiori e 144 D27 le superiori) sulle quali sono direttamente appoggiati i tegoloni di poliestere rinforzato della copertura traslucida. Il corpo centrale (il mozzo) è realizzato in tubi saldati, ha la forma di un canestro (iperboloide) con diametro massimo di 14.00m ed altezza di circa 11.00m ed è semplicemente ottenuto con elementi tubolari diritti che danno forma ad una superficie “rigata”. Il modello Tekla è stato realizzato, contestualmente ad altri modelli numerici FEM, per lo studio dell’idoneità statica dell’edificio.
L‘IMPORTANZA DEL METODO BIM nella progettazione - Risponde l‘Ing. BRUNO BOLDRIN Perché la scelta del software di disegnazione parametrica Tekla Structures per la modellazione geometrica ed architettonica della struttura? Tekla Structures è stato particolarmente utile per comprendere a fondo lo schema statico della struttura e per darne una rappresentazione 3D che potesse, in prospettiva, essere utile anche per eventuali attività di “facility management” . Inoltre fondamentale è stato anche il collegamento con Midas/Gen che è stato utilizzato per la verifica della struttura. Perché la scelta del software Midas/Gen per l’analisi e la verifica della struttura? Utilizziamo Midas/Gen già da diversi anni e ne abbiamo apprezzato da subito la flessibilità nella gestione dei risultati e la facilità d’uso. Come le potenzialità di modellazione del software Tekla Structures e le potenzialità di calcolo del software Midas/ Gen hanno permesso l’applicazione della tecnica del “progetto simulato” al fine di ricavare lo stato di sollecitazione esistente? E’ stato un processo iterativo che ha comportato un’attività di indagine strutturale molto impegnativa, i cui risultati sono serviti a tarare le caratteristiche dei modelli di calcolo, al fine di ottenere una simulazione quanto più vicina possibile al reale comportamento della struttura. Molto utile è stato anche il confronto con le prove di carico condotte nel 1963 dal collaudatore Prof. Riccardo Baldacci.
In che modo le potenzialità di modellazione di Tekla Structures e le potenzialità di calcolo Midas/Gen hanno permesso la costruzione di “modelli predittivi” per le zone non oggetto delle campagne sperimentali? Dopo aver tarato con precisione le caratteristiche dei modelli nelle zone per le quali erano disponibili i dati del progetto originale, delle prove di carico del collaudo 1963, delle indagini effettuate dal Politecnico di Milano nel 2004 e delle indagine da noi condotte nel 2012, i modelli sono stati utilizzati per valutare il comportamento della struttura anche nelle zone per le quali non erano disponibili i dati menzionati.
Come le potenzialità di modellazione di Tekla Structures e le potenzialità di calcolo Midas/Gen hanno permesso l’applicazione del metodo dell’ ”analisi inversa” per la caratterizzazione dei materiali a partire dai risultati delle campagne sperimentali? Confrontando i risultati delle indagini sui materiali con i risultati teorici dei modelli di carico, sono state modificate le caratteristiche dei materiali assunte nei modelli confrontando, infine, i risultati di Midas/ Gen con quelli delle prove di carico. Per il calcestruzzo è stato anche considerato l’effetto dell’invecchiamento proposto dall’Eurocodice 2. Gli algoritmi implementati in Midas/Gen hanno permesso l’effettuazione di analisi modali anche in presenza di elementi di difficile gestione quali cavi pretesi? Assolutamente si. La parte riguardante la tensostruttura è stata la più complessa, non solo per quanto riguarda gli algoritmi di calcolo che devono considerare il comportamento non lineare dei cavi, ma anche perché non erano disponibili i valori di pretensionamento di progetto. Per la loro determinazione è stato necessario eseguire il procedimento di “analisi inversa” , ottenendo dai modelli finali valori estremamente prossimi a quelli determinati con l’analisi delle frequenze di vibrazione dei cavi reali ed a quelli della prova di carico effettuata nel 1963. Inoltre tengo ad evidenziare come il procedimento seguito sia stato estremamente meno costoso, meno invasivo per la struttura, ed in definitiva molto più sicuro rispetto ad una prova di carico “classica”. Com’è avvenuto il passaggio dati tra il software BIM Tekla Structures ed il software di calcolo Midas/Gen? Utilizzando il link tra i due software, in maniera estremamente semplice, precisa e veloce. Inoltre il collegamento è stato effettuato in maniera bidirezionale, in quanto alcune parti della struttura, ad es. la tensostruttura, sono state inizialmente modellate in Midas/Gen ed in seguito importate in Tekla Structures, mentre altre, al contrario, sono state create in Tekla Structures ed in seguito importate in Midas/Gen, con evidente risparmio di tempo. Quanto il link Tekla Structures-Midas/Gen ha permesso di abbattere eventuali accidentali differenziazioni tra il modello BIM e quello di calcolo? La certezza di avere due modelli assolutamente identici è uno degli aspetti che hanno maggiormente influenzato la decisione di acquisire Tekla Structures abbinandolo a Midas/Gen.
CONTATTI Tutte le soluzioni proposte da Harpaceas sono frutto di una scelta competente improntata all’esigenza prioritaria di garantire sempre e comunque la massima affidabilità, un’assoluta semplicità di utilizzo, alto valore tecnologico e innovativo e affidabilità alle esigenze dell’utilizzatore. Solo i software in grado di rispondere a queste condizioni sono entrati a far parte dell’offerta Harpaceas.
studio tecnico di ingegneria Ing. bruno boldrin Lo Studio è specializzato nella progettazione e nella direzione lavori di strutture in campo civile e industriale, nel consolidamento di strutture esistenti, nella progettazione antisismica di strutture anche isolate alla base, nell’adeguamento sismico di strutture esistenti, con applicazione di normative nazionali e straniere, tra le quali NTC2008, Eurocodici, BAEL, BS, ACI, AISC, ASCE. Studio tecnico di Ingegneria Ing. Bruno Boldrin Via Marcello Staglieno 10/17 16129 Genova (GE) www.studioboldrin.it
Rivenditore Tekla Structures e Midas: HARPACEAS srl Viale Richard 1 - 20143 MILANO tel. 02.891741 - fax 02.89151600 www.harpaceas.it