InformaSocio Periodico di informazione ai propri soci della BCC Terra d’Otranto
Anno 3 Numero 1
Marzo 2010
Tempo di assemblea: partecipazione consapevole alla vita di una banca differente
Periodico di informazione ai propri soci della BCC Terra d’Otranto
Saluto del Presidente Pasquale Caione Cari soci, si avvicina il consueto appuntamento con l’assemblea dei soci. Si tratta di un momento fondamentale per la vita di una banca ed in modo particolare per una banca di credito cooperativo come la nostra. Infatti, l’assemblea è lo strumento attraverso il quale i soci prendono parte attiva a quella che è la vita della società di cui essi stessi sono parte integrante. La partecipazione che si concretizza di volta in volta nell’elezione di organi sociali, nell’approvazione di modifiche statutarie o “semplicemente” nell’approvazione del bilancio, è di fatto un diritto / dovere del socio. E’ sicuramente un diritto riconosciuto dallo statuto nelle modalità e nei termini fissati dal codice civile e dal regolamento assembleare. Tale diritto discende dal fatto che acquistando una o più azioni, il socio ha la possibilità di contribuire alla formazione della volontà della società sia direttamente, attraverso il voto sulle questioni di volta in volta proposte come da ordine del giorno, che indirettamente, ratificando, attraverso l’approvazione del bilancio, l’operato del CdA ed del management da questo scelto. Ma oltre ad essere un diritto, la partecipazione del socio all’assemblea è un dovere. La partecipazione, infatti, è sicuramente un elemento fondamentale per la vita di una società e della sua compagine sociale. Prendere parte all’assemblea è fondamentale per conoscere quello che è l’andamento della banca e per, eventualmente, esprimere il proprio parere su iniziative attuate o addirittura per proporne delle nuove. Ricordo che ai soci è permesso prendere la parola nel corso della seduta assembleare nelle modalità e forme previste dai regolamenti ed usi. L’importanza della partecipazione è anche sottolineata dal voto cosiddetto capitario, elemento peculiare delle Banche di Credito Cooperativo. Lo statuto delle BCC, infatti, prevede che a ciascun socio spetti un solo voto, indipendentemente dal numero di azioni possedute, ed inoltre pone un limite anche al numero di deleghe che possono essere raccolte da parte di ciascun socio. Ciò di fatto è sicuramente l’espressione massima di democrazia e di compartecipazione nelle scelte, ed in una banca, è anche garanzia di una condotta gestionale trasparente, sana e prudente. Il peculiare sistema di formazione della volontà assembleare di fatto impedisce che la banca diventi ostaggio di interessi particolari e garantisce che la stessa sia sempre e comunque al servizio della comunità locale di cui è espressione e al cui sviluppo deve contribuire attraverso la propria attività.
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Il consueto appuntamento con l’assemblea dei soci come momento di partecipazione consapevole alla vita della Banca Dunque l’assemblea diventa un modo per toccare con mano ciò che rende la nostra banca differente per forza. Mi preme inoltre sottolineare come in questi tempi di crisi sia emerso il ruolo positivo delle Banche di Credito Cooperativo. Il Ministro dell’Economia, studiosi e diverse associazioni di imprenditori hanno pubblicamente riconosciuto il sostegno garantito dalle nostre banche a famiglie, imprenditori ed al territorio tutto che ci ospita. Si ricomincia a parlare del progetto della Banca del Sud che vede il nostro sistema in prima linea. La stessa Banca d’Italia, per il tramite del Governatore ha speso parole positive a favore del nostro modo di fare banca, che sembra quasi divenire modello per le banche estere. Certo, come osservato anche da Anna Maria Tarantola, vice direttore di Banca d’Italia, in un suo intervento presso Federcasse, occorre prestare attenzione su alcune criticità. L’adeguatezza patrimoniale, punto di forza del movimento del Credito Cooperativo, non è il solo presidio di stabilità. “Occorre anche un’organizzazione ben delineata ed adeguata al modello di impresa prescelto”, con adeguati sistemi di controllo e di gestione dei rischi. Questa è la sfida futura del Credito Cooperativo, che dovrà giocarsi con coinvolgimento a 360 gradi della rete delle strutture centrali di categoria. Una sfida che la nostra BCC ha già fatto sua, iniziando per tempo il cammino opportuno dell’adeguamento dell’organizzazione interna e del sistema dei controlli, il tutto con un occhio di riguardo per l’attenzione ai rischi, che derivano dalla normale operatività bancaria. In questo processo di cambiamento continuo, tuttavia, la risorsa primaria rimane il nostro personale, che è l’artefice dell’esaltante percorso di crescita compiuto dalla BCC di Terra d’Otranto negli ultimi anni. Concludo, infine, il mio intervento permettendomi di ricordare l’immane tragedia che ha colpito la popolazione di Haiti. Il terremoto ha devastato un Paese lontano ed una popolazione sicuramente estranea ai nostri affetti ed alla nostra famiglia intesa come compagine sociale; ma sono sicuro che, come parte integrante di una banca differente, saprete essere “differenti” ed in grado di superare l’indifferenza che spesso accompagna la vita dei nostri giorni, compiendo gesti concreti per alleviare le altrui sofferenze.
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Saluto del Presidente Facciamo il punto sui mercati finanziari Le Bcc oltre localismo e radicamento al territorio Livelli di rischio e operatività bancaria: riflessi sulla dinamica dei costi Nuove regole, vecchie banche Etica e finanza: i nodi al pettine Finanza di impresa: il TITOLO II esteso anche al Settore Turismo BCC Vita Basic. Piano famiglia, la Bcc aderisce all’accordo ABI – Associazione dei consumatori Una serata “differente” per soci e figli dei soci Scartiamoci! giornata del risparmio della carta Terremoto di Haiti, una tragedia che chiede una mobilitazione immediata Banca Agrileasing mette a disposizione 327 milioni di euro per le PMI Lo spot del Credito Cooperativo vince il 41° Key Award Pubblicata dal censis la mappa delle 161 eccellenze territoriali Attenzione al Phishing! L'esoso “ balzello “ dell'Equitalia
Periodico di informazione Anno 3° - N. 1 - Marzo 2010 Registrato il 01-04-2008 N. 984 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce Committente Responsabile
BCC di Terra d’Otranto Direttore Editoriale
Dott. Pasquale Caione Presidente BCC di Terra d’Otranto Direttore Responsabile
Lino Tafuro Prestampa e Stampa
Martano Editrice s.r.l. - Lecce
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Facciamo il punto sui mercati finanziari Il Taranto Finanza Forum analizzo lo stato dell’economia reale e della finanza novembre si è tenuto il consueto appuntamento promosso dalla nostra consorella, la BCC di San Marzano di San Giuseppe, nel quale si sono confrontati venti esperti nazionali ed internazionali sul tema della crisi economico finanziaria, al cospetto di una platea costituita da rappresentanti delle BCC regionali ed addetti ai lavori. Da una prima analisi è emerso un primo dato confortante, e cioè che la situazione va volgendo verso un lento ma costante miglioramento. Si avvertono i primi segnali di ripresa, l’economia mostra una timida crescita e gli stessi listini hanno registrato una considerevole ripresa nel corso dell’anno. Certo non si tratta di rilanciare la speculazione ma di garantire sempre più, come auspicato dal Movimento del Credito Cooperativo, lo stretto legame tra economia reale e finanza. Come osservato dal Direttore della Banca Mondiale, intervenuto al Forum, la crisi è stata innescata proprio dallo scollamento tra economia reale e finanza speculativa. L’aver perso di vista i fondamentali che stanno alla base di ogni investimento, ha causato errate valutazioni sulle singole imprese ed alla lunga sull’economie in cui tali imprese sono incardinate e si muovono. Si sono perse di vista le regole che sono
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alla base della gestione del rischio e a farne le spese sono stati ancora una volta i risparmiatori e le stesse imprese travolte dalle scelte di un sistema bancario che risponde alle regole del capitalismo puro e della speculazione e che in ciò denota la sua differenza rispetto al mondo del Credito Cooperativo. Forse gli effetti sull’economia reale non hanno cessato di prodursi. Infatti, a fronte di una limitata crescita nella produzione e nei consumi, favorita dalla notevole liquidità sui mercati che ha permesso le operazioni di stimolo dell’economia da parte di governi e banche centrali, in molti temono che gli effetti sull’occupazione debbano ancora prodursi. In effetti, la crescita della disoccupazione, unita alla limitata concessione del credito da parte di alcune banche, potrebbe di fatto rallentare la crescita e la conseguente ripresa economica. In ogni caso, secondo gli analisti di Aureo Gestioni, la Società di Gestione del Risparmio del Credito Cooperativo, i margini per una crescita dei listini sarebbero ancora presenti, soprattutto alla luce di alcune considerazioni. I profitti delle imprese, da cui dipendono le quotazioni delle azioni, sono bassi e dunque quando l’economia ripartirà è auspicabile una crescita delle quotazioni
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di borsa. Inoltre, la liquidità dei mercati, unita al fatto che i governi per sostenere la crescita, continueranno a mantenere i tassi bassi e a favorire lo spostamento dal mercato dei titoli di Stato a quello azionario, autorizza a sperare in un rialzo degli indici di borsa. Al di là delle valutazioni sulle prospettive di crescita dei mercati, sono da registrare gli interventi dei vertici della BCC ionica che, dal prestigioso palco del Taranto Finanza Forum, hanno ribadito il ruolo delle banche locali. Infatti, se è vero che la politica e le scelte vengono fatte a livello centrale e nei salotti buoni dell’economia, siamo noi BCC a confrontarci con le famiglie e le imprese, dovendo fornire risposte ai molti interrogativi lasciati aperti dai più grandi e blasonati istituti bancari. Il nostro radicamento al territorio non deve impedirci di comprendere come si muove il mondo e quali saranno i futuri scenari per adeguarci e farci trovare preparati. Lo scopo è sempre lo stesso: fornire un riferimento solido per il substrato economico e sociale che ci ospita. Maurizio Ippolito
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Le Bcc oltre localismo e radicamento al territorio
Nella peculiarità del nostro ordinamento l’arma vincente nel confronto con le altre banche
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parlare di BCC si è sempre pensato che l’elemento fortemente caratterizzante fosse il localismo ed il radicamento al territorio. Le nostre banche, infatti, si sono da sempre dimostrate all’altezza di intercettare le esigenze specifiche delle comunità che ci ospitano, contribuendo notevolmente allo sviluppo economico e sociale delle stesse. In effetti, la “vicinanza” e spesso la diretta conoscenza permette alle BCC di meglio valutare la clientela ed offrire alla stessa un’assistenza più professionale ed efficiente, con un’offerta di prodotti su misura. Tuttavia, localismo e radicamento al territorio, da soli non possono bastare altrimenti nel tempo si sarebbe assistito ad un proliferare di iniziative imprenditoriali volte a realizzare micro banche locali.Sicuramente uno degli elementi di forza è da ricercare nello specifico ordinamento delle BCC. Il socio di una banca costituita come una società per azioni ha come principale obiettivo quello di accrescere il valore delle azioni possedute. Ne consegue che una volta conseguito tale scopo, quando cioè avrà lucrato a sufficienza, venderà le proprie azioni, ricercando sul mercato altre opportunità. Il socio di una BCC, invece, si prefigge un obiettivo di più ampio respiro. Sicuramente ciò che lo induce ad acquistare le azioni di quella che diventerà la “sua” banca, non è la prospettiva di un dividendo, il cui tetto massimo è definito per legge. Probabilmente è più corretto pensare che si tenda a divenire socio di una BCC per prendere parte ad un’iniziativa che risulta essere proficua per se stessi (dividendo, condizioni ad hoc, iniziative varie), ma soprattutto per la comunità in cui si vive, alla quale porta progresso e sviluppo economico, sociale e civile. Questa differenza nella “proprietà” delle BCC si ripercuote sulla loro mission, nella cultura aziendale e quindi negli indirizzi
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gestionali. In una banca costituita come società per azioni l’obiettivo del management è quello di massimizzare i profitti in modo da creare valore per gli azionisti in termini di maggiore dividendo. Inoltre, spesso, per conseguire prima tali obiettivi ed accaparrarsi eventuali premi di risultato, sono portati a prendere decisioni aziendali rischiose, come quelle che hanno portato alla crisi, i cui effetti stiamo ancora vivendo. Nelle BCC le scelte gestionali “azzardate” per perseguire un maggiore utile sono del tutto assenti. Ne consegue che l’obiettivo da perseguire è quello di una sana e prudente gestione che porti a preservare il patrimonio della banca, non essendo la proprietà (i soci) interessata a risultati eclatanti o alla speculazione fine a se stessa. Non a caso in questo periodo di crisi le BCC non solo non hanno visto calare i propri dati di bilancio, ma i alcuni casi si sono mosse nettamente controtendenza, crescendo in termini di raccolta, perchè viste come istituzioni solide ed affidabili, e di impieghi, in virtù della loro particolare funzione anticiclica. In definitiva, sicuramente il localismo ed il radicamento al territorio sono elementi caratterizzanti delle BCC, ma il vero punto di forza è da ricercarsi nell’ordinamento delle nostre banche, che costituite in forma di cooperative, riescono ancora a svolgere un ruolo determinante per il progresso economico e sociale, senza costituire dei meri centri di potere. Il nostro ordinamento, con la partecipazione alle assemblee, e dunque con le scelte condivise, con il principio del voto capitario (una testa un voto), con il limite alla raccolta delle deleghe, fa si che le scelte gestionali non siano al servizio di interessi circoscritti, che possono snaturare il ruolo di protagoniste che le BCC si sono ritagliate nello sviluppo economico del Paese nell’arco dei 120 anni di storia che le contraddistingue. Maurizio Ippolito
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Livelli di rischio e operatività bancaria: riflessi sulla dinamica dei costi
La necessità di sviluppare i nuovi canali di comunicazione con le banche e la moneta elettronica ell’ultimo rapporto di Banca d’Italia sull’andamento del credito è emerso che, complice la crisi, si è avuto un incremento dei prestiti alle famiglie ed una contrazione nei finanziamenti erogati alle imprese.
Tale andamento è stato particolarmente accentuato nelle regioni meridionali, e tra queste la Puglia è quella che ha visto maggiormente crescere il volume dell’indebitamento delle famiglie. Altro elemento sottolineato dalla ricerca è rappresentato dal fatto che i tassi tra nord e sud per gli impieghi sia retail (alle famiglie) che corporate (alle imprese), registrano un divario molto elevato, circa 0,70 punti percentuali. Tale divario, già pesante in situazioni “ normali”, in periodo di crisi finisce per dare luogo ad effetti ancora più disastrosi. Il primo dei motivi per i quali si registra tale divario nella dinamica dei tassi è legato al maggior rischio riconosciuto sugli impieghi effettuati nel Mezzogiorno. Le maggiori sofferenze che si registrano nelle regioni del Sud comportano un costo che ovviamente si ripartisce
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sull’intera massa dei clienti. Le BCC tuttavia, in virtù del maggior radicamento al territorio e della capacità di acquisire informazioni più vicine alla realtà, riescono a mantenere in media i tassi più bassi. Ciò è emerso anche di recente quando la Regione Puglia ha pubblicato la graduatoria dei tassi applicati dagli istituti pugliesi in merito ad un bando per finanziamenti agevolati. In tale lista le BCC pugliesi sono tutte appaiate con tassi nettamente più bassi rispetto alle altre banche, ed il primato per il tasso più basso in assoluto spetta ad una BCC. Ma a questo punto occorre fare anche un’altra valutazione sulla dinamica dei tassi. Le BCC al Sud subiscono l’andamento dei tassi del territorio circoscritto su cui operano, caratterizzato da tassi avere mediamente più bassi e tassi dare mediamente più alti rispetto alla media nazionale. Ciò potrebbe rappresentare un ostacolo, ma di fatto viene superato con molteplici iniziative volte alla ristrutturazione del credito a famiglie ed imprese, facendo leva sul particolare statuto delle nostre banche e sul ruolo assunto rispetto al contesto territoriale in cui si opera, che ci vede volano per lo sviluppo economico
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e sociale dello stesso (per l’elenco completo delle iniziative del credito cooper ativo visit are il sito www.creditocooperativo.it). Per i grossi istituti che operano a livello nazionale, in virtù della differente ampiezza del territorio servito, la forbice dei tassi si trasforma in un’ulteriore opportunità permettendo loro di raccogliere ricchezza al Sud, ad un costo più basso, e di impiegare prevalentemente al Nord con maggiori livelli di sicurezza. Tuttavia queste banche invece di utilizzare la particolare dinamica dei tassi, per abbassare la media nazionale del costo del denaro oppure di costituire riserve per garantire maggiori livelli di impieghi al Sud, si limitano ad accrescere i profitti e ad elargire benefit ai propri manager. Altro elemento che contribuisce al divario dei costi dei prestiti e servizi bancari tra le regioni settentrionali e meridionali, è rappresentato dal modo di fare banca al Sud che è più tradizionale e con maggiore impiego di personale e mezzi. Al Sud presso gli sportelli si osserva un maggior numero di dipendenti, a fronte di volumi più bassi e di
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un maggior afflusso di clientela. In pratica abbiamo filiali in cui c’è più gente allo sportello; le operazioni sono elevate come numero ma per contro hanno importi esigui; la moneta elettronica (carte di credito, di debito, prepagate e pos) è ancora poco utilizzata e l’uso del computer per operare sul conto o per seguirne l’andamento è ancora esiguo. La BCC di Terra d’Otranto per far fronte a tale situazione da un lato adotta iniziative in linea con quelle elaborate dal Credito Cooperativo per venire incontro alle difficoltà del momento del “ sistema Italia” (ristrutturazione del debito a famiglie ed imprese, rilancio del ricorso a linee di credito autoliquidanti per le imprese, adozione del piano famiglia per la sospensione della rate dei mutui) e dall’altro sta compiendo uno sforzo per rinnovare, ammodernandolo, il modo di fare banca, attraverso l’installazione di ATM abilitati al versamento di contante ed assegni, una più capillare diffusione di carte (gratuite per i soci) e l’offerta del relax banking (l’internet banking del credito cooperativo). Maurizio Ippolito
HO SCELTO UNA BANCA CHE FINANZIA L’ENERGIA RINNOVABILE. PERCHÈ PENSO AL FUTUTO
LA MIA BANCA È DIFFERENTE (PER NON PARLARE DELL’ENERGIA CHE MI DÀ)
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Nuove regole, vecchie banche Le banche di credito cooperativo si riscoprono modelli da imitare
omplice la crisi che ha sferzato i mercati finanziari ponendo difficoltà i grossi colossi bancari, ora che le banche iniziano a “rimettersi in piedi “, si comincia a sentire da più parti la necessità di rivedere le regole che sono alla base del funzionamento dei mercati internazionali. Le banche nazionali ed europee in genere, si stanno muovendo contro l’insieme di norme definite Basilea 2 che definiscono i requisiti patrimoniali che i vari istituti sono tenuti ad osservare e che avrebbero un effetto negativo sulla dinamica dei tassi, soprattutto in periodi di crisi. In pratica le nostre banche chiedono che vengano rivisti i livelli di patrimonio che devono detenere a fronte dell’attività svolta a garanzia della stessa. Alla base della richiesta viene posta la peculiarità del modello operativo delle banche europee, che risulterebbe meno spinto verso la speculazione e che si contrappone a quello dei colossi statunitensi, che di fatto con operazioni spericolate di ingegneria finanziaria, hanno innestato la crisi finanziaria finendo per esserne travolti. E proprio negli Stati Uniti, il Presidente Obama si fa portavoce di un nuovo piano che dovrebbe portare alla rivisitazione dell’intero sistema bancario. Tale disegno, innanzitutto, prevede che venga apposto un limite alle attività svolte da parte di ciascuna banca. In pratica, viene meno il modello di banca universale, con la separazione netta tra banche tradizionali o commerciali, che si concentrano sull’attività di raccolta e di impieghi a breve – medio termine, non particolarmente
speculative, e banche d’affari, le uniche in grado di svolgere attività speculative e sofisticate. In questo nuovo modello le banche tradizionali dovrebbero svolgere il ruolo proprio della finanza finalizzata allo sviluppo del tessuto economico e dovrebbero dare luogo ad uno zoccolo duro di istituti, con campo d’azione limitato e controllato e dunque più sicuro. L’altro elemento alla base della rivoluzione caldeggiata dal Presidente Obama è rappresentato dalla dimensione. In futuro non ci dovranno essere colossi bancari. I giganti del credito, infatti, spesso sono difficili da gestire con garanzia di trasparenza e rigore nelle scelte operate dal management e, soprattutto in caso di fallimento, rappresentano un rischio per l’economia del paese che li ospita e per l’intero sistema finanziario mondiale. Le piccole dimensioni dunque dovrebbero dunque accompagnarsi ad un operatività mediamente meno rischiosa. A ben vedere le riforme proposte negli Stati Uniti sono di fatto rilevabili nel modello delle Banche di Credito Cooperativo. Dimensioni medio – piccole, operazioni trasparenti, finanza non fine a se stessa ma rivolta allo sviluppo economico ma anche sociale del territorio che le ospita, sono da sempre le peculiarità del modo di fare banca del Credito Cooperativo. Elementi che ci permettono di essere con orgoglio banche differenti, che riescono ad apportare benefici a famiglie e piccole imprese, e di muoverci senza affanno tra i colossi bancari, che spesso si dimostrano avere i piedi di argilla. Dunque viva le vecchie BCC… le nuove banche americane!!! Maurizio Ippolito
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Etica e finanza: i nodi al pettine
ggi che la crisi finanziaria incombe, con pesantissimi effetti sull’economia reale a livello mondiale, appare evidente il generalizzato fallimento della teoria economica dominante, secondo cui i mercati finanziari sono intrinsecamente efficienti, razionali ed in grado di trovare autonomamente le regole adeguate. Come ha acutamente osservato Roberto Petrini nel suo avvincente atto d’accusa, Processo agli economisti (Chiarelettere 2009), sul banco degli imputati siede, con numerosi e titolati economisti che non hanno saputo prevedere la crisi, Alan Greenspan, potente presidente della Federal Reserve dal 1987 al 2006, convinto assertore del Dio mercato, a dispetto di ogni calamità, e nemico giurato delle regole. Il suo credo, avverso al Keynesismo ed incline al neoliberismo di Milton Friedman e dei suoi seguaci della ‘Scuola di Chicago’, ha consentito alla finanza di divenire sempre più grande, sempre più opaca ed incontrollata. Le cause della crisi attuale, a differenza di quanto accaduto nel 1929, trovano la propria genesi in ragioni più finanziarie che economiche. Si sono moltiplicati, come una sofisticata e moderna catena di Sant’Antonio che ha lasciato gli ultimi con il cerino in mano, gli strumenti di cartolarizzazione del rischio di credito (la cosiddetta securitization). I mercati di investimento sono diventati mercati d’azzardo, secondo la felice
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espressione di Guido Rossi, dominati dalla speculazione e dal rischio. Un grande gioco d’azzardo in cui i prodotti derivati, ancorati a variabili sottostanti, hanno agito sui fondamentali dell’eco-nomia in attesa dello tsunami. Si è finito con lo scommettere, con sfrenata fantasia, su tutto. Anche sull’insolvenza delle stesse società di cui si detenevano le obbligazioni. Le scommesse, senza regole né rete, sono state contenute nei più rischiosi dei derivati, i Credit default Swaps (Cds), che funzionano come una sorta di polizza assicurativa contro il fallimento di un debitore e possono essere comprati anche da chi non possiede il capitale da assicurare e venduti anche da chi non ha il capitale necessario a pagare in caso di default. I Cds sono cresciuti in modo esplosivo, fino a raggiungere la cifra di 45 trilioni di dollari ed alcuni di essi sono un vero nonsense economico. Tuttavia, Greenspan li aveva giudicati necessari per la stabilità economica, dimenticando che le società emittenti non erano tenute a coprire queste polizze assicurative con adeguate riserve tecniche e proprio questa circostanza è stata la causa, ad esempio, del tracollo del colosso statunitense delle assicurazioni, Aig. Le banche e le altre istituzioni finanziarie, in un ambiente gravido di conflitti di interessi per la commistione dei vari servizi offerti, hanno grossolanamente sottostimato i rischi di liquidità connessi a certi titoli o prodotti finanziari in cui hanno investito i loro attivi.
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Titoli definiti ‘tossici’ a disastro avvenuto. Anche le Autorità di vigilanza, pur dotate di ampi e penetranti poteri, non sono apparse scevre da colpe. E’ eloquente la recente pubblica, e per questo ammirevole, confessione della SEC, in merito ai propri gravissimi errori di valutazione commessi nella vicenda Madoff, l'ex finanziere condannato a 150 anni di carcere per una maxi truffa da oltre 60 miliardi di dollari. La Sec ha ammesso di aver fallito nel suo compito, avendo nel corso degli anni effettuato numerose verifiche, senza mai rilevare gravi violazioni. Eppure, la società di Madoff era stata ideata per truffare gli ignari clienti con il sistema delle piramidi finanziarie. Essa utilizzava lo schema di Ponzi, dal nome dell’italiano immigrato che, agli inizi del '900, per primo lo mise in atto su grande scala, consistente nel promettere agli investitori guadagni sicuri e costanti, pagando gli interessi con l’ammontare dei capitali dei nuovi clienti. Il sistema è saltato quando i rimborsi hanno superato gli investimenti, determinando un pesantissimo effetto domino. L’indagine interna della SEC condotta dall’ispettore generale David Kotz ha messo in luce, in un voluminoso rapporto di 477 pagine, disarmanti superficialità ed incompetenze. Un siffatto generalizzato fallimento ha prodotto un altrettanto generalizzato crollo della fiducia, di tutti rispetto a tutto. Al punto che anche le stesse banche, in più occasioni, hanno dimostrato di non aver più fiducia le une nelle altre, costringendo le Banche centrali ad intervenire a più riprese con imponenti iniezioni di liquidità per evitare il collasso del sistema. Emblematico è quanto avviene il 14 settembre 2007, quando la banca britannica Northern Rock chiede aiuto al Governo per fronteggiare una temporanea crisi di liquidità: la notizia genera una corsa agli sportelli d’antica e triste memoria, che si conclude solo quando il Governo britannico garantisce ufficialmente la liquidità e l’integrità dei depositi. Ma è con il più grande fallimento bancario della storia degli Stati Uniti, quello della banca d’affari Lehman Brothers, avvenuto il 15 settembre del 2008, che si scatena la forte reazione negativa dei mercati borsistici. Come emerge dalla domanda di ammissione al Chapter 11 del
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Bankruptcy Code, il passivo della Lehman è quantificato in 613 miliardi di dollari. L’evento ha un impatto radicale sulla dinamica al ribasso dei corsi azionari e sulla fiducia degli investitori. L’aggravarsi della crisi costringe gli Stati Uniti a studiare un piano complessivo di salvataggio degli istituti di credito in difficoltà, che verrà, infine, approvato all’inizio di ottobre. Anche in Europa si susseguono iniziative di sostegno alle banche. Ci si rende presto conto che le dimensioni della crisi sono ormai tali da richiedere una risposta coordinata a livello globale. Tra gli aspetti patologici, rilievo centrale, largamente enfatizzato dai media, assume la sconcertante abnormità dei compensi annui, nell’ordine di decine di milioni di dollari, attribuiti ai manager delle banche di investimento maggiormente distintesi per perdite accumulate. Secondo la rivista “Forbes”, Richard S.Fuld, Ceo della Lehman Brothers ha guadagnato, poco prima del fallimento, 71,9 milioni di dollari. E questa cifra impallidisce sino a diventare insignificante di fronte ai guadagni di alcuni gestori di hedge funds: il veterano degli speculatori, George Soros, nel 2007, ha incassato 2,9 miliardi di dollari. Le cifre fanno riflettere mentre nel mondo quasi un miliardo di persone lotta per sbarcare il lunario con un dollaro al giorno. La crisi attuale, con i suoi intollerabili eccessi, ha confermato, dunque, la necessità di un rapporto più stretto ed effettivo fra etica ed economia. Come di recente ha rilevato il Governatore Draghi, l'interdipendenza mondiale esige urgentemente una riforma dell'architettura finanziaria internazionale, finalizzata a un miglior funzionamento dei mercati. In questo senso vanno le proposte volte a garantire una maggiore trasparenza dei bilanci delle società, ad indurre gli operatori ad una maggiore sobrietà nell'accumulazione del debito, ad una maggiore consapevolezza dei rischi insiti nel perseguimento del profitto. Uno sviluppo di lungo periodo non è possibile senza l'etica, senza la protezione dei più deboli. E questo è il messaggio fondamentale per l'economista, il giurista e l’imprenditore, dell'amore nella verità Caritas in veritate - di cui scrive Papa Benedetto XVI nella sua enciclica. La globalità, l'interdipendenza, la questione sociale "che si fa globale" richiamano la speranza profonda di cui parlava Giovanni Paolo II, alla vigilia del terzo millennio, di "creare un modello di economia a servizio di ogni persona". Ma l’essenzialità dell’intento lucrativo deve sempre salvaguardare i più deboli, conciliando le opzioni morali con le regole di mercato. Dott. Giorgio Mantovano www.studiomantovano.it
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Finanza di impresa: il TITOLO II esteso anche al Settore Turismo
stato approvato a fine anno 2009 il regolamento relativo agli incentivi per le imprese operanti nel settore turismo nella regione Puglia.
Il Regolamento prevede due specifiche linee per le imprese. La prima che riguarda le piccole aziende attraverso uno strumento già in uso per altre tipologie di settori (commercio, industria, edilizia, artigianato, ecc.), il titolo II. Per avere accesso alle agevolazioni le piccole imprese devono essere operative alla data di presentazione della domanda di aiuto. Sono ammissibili alle agevolazioni progetti di investimento di importo minimo pari a euro 30.000,00 (max 2.000.000,00), che dovranno essere destinati a: A. L'ampliamento, l'ammodernamento, e la ristrutturazione delle strutture turistico-alberghiere, con annesse attività correlate quali: bar, palestre, piscine, centri benessere. B. La realizzazione di strutture turistico - alberghiere attraverso il recupero ed il restauro di una pluralità di trulli e case rurali esistenti, antiche masserie, torri e fortificazioni, castelli, immobili siti in borghi rurali o centri storici, ovvero immobili di particolare pregio storico-architettonico, compresa la realizzazione di strutture di bar, palestre, piscine, centri benessere. C. La realizzazione o l'ammodernamento degli stabilimenti balneari, ivi compresi gli spazi destinati alla ristorazione e alla somministrazione di cibi e bevande, ai parcheggi e ai punti di ormeggio.
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D. La realizzazione e/o la gestione di approdi turistici. L'aiuto sarà erogato in forma di contributo sugli interessi, relativo ad un finanziamento (mutuo) erogato da un Soggetto Finanziatore. Inoltre, alle imprese può essere erogato un contributo aggiuntivo in conto impianti che non può essere superiore al 10% dell'investimento e all'importo massimo di euro 100.000,00. Il completamento degli investimenti deve essere compiuto nell'arco dei 12 mesi che seguono la comunicazione dell'ottenimento delle agevolazioni La seconda linea guida riguarda le medie imprese, ed i consorzi di piccole e medie imprese. Sono ammissibili alle agevolazioni progetti di investimento di importo minimo pari a euro 2 milioni e sino a 20, che dovranno essere destinati a: 1. Nuove strutture turistico-alberghiere, anche attraverso il recupero funzionale di immobili da destinare ad attività turistico-alberghiere, 2. L'ampliamento, l'ammodernamento, e la ristrutturazione di strutture turistico-alberghiere esistenti al fine dell'innalzamento degli standard di qualità e/o della classificazione L'aiuto sarà erogato in forma di contributo in conto impianti nei seguenti limiti: - 35% per le medie imprese; - 45% per le piccole imprese La BCC è a disposizione di tutte le aziende e loro consulenti per valutare congiuntamente la fattibilità di avanzare domande di agevolazione a valere su dette misure. Dott. Fabio Bufano
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Avviso di Convocazione di Assemblea Ordinaria e Straordinaria dei Soci
Caro Socio, Ti invito a partecipare all’assemblea ordinaria dei Soci indetta, in prima convocazione, per il giorno 30 aprile 2010 presso l’Istituto Tecnico Statale Commerciale O.G. Costa sito in Lecce, Piazzetta De Santis alle ore 9,30, e in seconda convocazione, per il giorno 23 maggio 2010 alla stessa ora e luogo, per discutere e deliberare sul seguente ORDINE DEL GIORNO 1. Discussione ed approvazione del Bilancio al 31 Dicembre 2009, della Relazione sulla Gestione degli Amministratori e di quella del Collegio Sindacale. Destinazione dell’utile netto d’esercizio. 2. Politiche di remunerazione ed incentivazione ex art.30 comma 2° dello Statuto Sociale. Informativa in relazione alla normativa di Vigilanza. Potranno prendere parte alle votazioni sugli argomenti posti all’ordine del giorno tutti i Soci che, alla data di svolgimento della Assemblea, risultino iscritti nel libro dei Soci da almeno novanta giorni. (Il bilancio è disponibile in visione presso le filiali) Distinti saluti Lecce, 14 aprile 2010.
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Pasquale Caione
HO ACCETTATO LA SFIDA DI PORTARE AVANTI UN’IMPRESA IN ESPANSIONE. E POSSO CONTARE SU UNA BANCA VICINA. CHE HA, IN PIÙ, LA FORZA DI UNA GRANDE RETE.
LA MIA BANCA È DIFFERENTE (E ANCH’IO NON SCHERZO)
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BCC Vita Basic.
Perché nella vita servono le basi.
Uno
degli enigmi che negli anni gli analisti hanno cercato di risolvere è quello della ciclicità del mercato. Esistono dei cicli nel mercato che si susseguono con regolarità? Se riuscissimo a trovare una particolare funzione che metta in relazione il tempo e le variazioni di prezzo, avremmo risolto il problema dei mercati, saremmo in grado di determinare e cogliere le variazioni più importanti di qualsiasi titolo e magari di scoprire dove sta andando la finanza. Più in generale riusciremmo, come clienti e consumatori, a muoverci con raziocinio perfetto nelle nostre scelte di consumo, risparmio, investimento e, come “produttori”, ad indovinare più facilmente i bisogni dei nostri clienti per offrire loro la soluzione più adatta. Quello che sembra evidente è che il periodo attuale ci trova spesso, come clienti, a pagare forti costi emotivi nel tentativo di trovare il giusto equilibrio tra entrate ed uscite, tra risparmio e consumo, tra speranza e sfiducia nella ripresa del mercato, tra propensione ed avversione al rischio. BCC Vita nasce per creare prodotti che diano ai clienti la possibilità di valorizzare il proprio risparmio con soluzioni sicure ed orientate a dare maggiore valore al futuro, in modo da accrescere la tranquillità di oggi e di domani. Per ottemperare a questa mission e cogliere i segnali provenienti dal mercato, BCC Vita ha sviluppato la famiglia di prodotti di investimento assicurativo Basic., in grado di fornire ai clienti la sicurezza di poter contare su un gruppo solido alle spalle. Con i prodotti Basic., BCC
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Vita riserva ai propri clienti una modalità di investimento sicuro che offre rendimenti certi e la sicurezza di una gestione garantita che accompagna il cliente lungo tutto l’arco della propria vita. La tranquillità di affidarsi alle soluzioni Basic. è data dal fatto che la garanzia di consolidare nel tempo il proprio capitale è prestata direttamente dalla Compagnia, tramite la Gestione Separata “BCC Vita Garantita”, dove confluiscono i capitali versati e dove vengono ricapitalizzati annualmente con un rendimento minimo garantito. I prodotti Basic sono dedicati a tutti coloro che desiderano investire con sicurezza, poiché permettono agli investitori di difendere i propri risparmi garantendo risultati certi e di affrontare in tutta tranquillità la situazione finanziaria muovendosi su un terreno ben saldo. I prodotti Basic. sono espressione del riguardo e dell'attenzione che la Compagnia ripone nei confronti dei clienti delle Banche di Credito Cooperativo, la testimonianza della concreta volontà di proseguire un percorso al fianco dei clienti; un percorso basato sui punti saldi che caratterizzano da sempre il Credito Cooperativo, una realtà fatta di persone, relazioni, valori, responsabilità, presenza e orientamento al futuro. È proprio questa la forza di un gruppo che è orientato più alla persona che al “cliente”, anche nello sviluppo dei propri prodotti, per crescere insieme, in semplicità ma con professionalità e correttezza. Prima della sottoscrizione leggere attentamente la Scheda Sintetica e la Nota Informativa. A cura di Direzione Marketing – BCC Vita
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Piano famiglia, la Bcc di terra d’Otranto aderisce all’accordo ABI – Associazione dei consumatori
Dal 1 febbraio i clienti in difficoltà della nostra Bcc possono richiedere la sospensione delle rate mutuo
L’
iniziativa, frutto di un accordo siglato tra ABI (Associazione Bancaria Italiana) e le associazioni dei consumatori, è stata favorevolmente accolta dalla nostra banca, che vi ha aderito tempestivamente.
Il provvedimento, infatti, ben si colloca nell’ambito delle iniziative spontanee nate all’interno del movimento del Credito Cooperativo a favore di famiglie ed imprese per far fronte all’attuale momento di crisi globale. Ma soprattutto esprime quello che è il dialogo continuo che la nostra banca ha in essere con i propri soci e clienti e che permette di coglierne di giorno in giorno le effettive esigenze. Occorre ricordare che solo in Puglia la crisi ha portato circa 20.000 cassintegrati (5000 nella Provincia di Lecce) e ciò si aggiunge ad una situazione di disoccupazione cronica cha attanaglia il nostro territorio. Ne consegue che per la BCC di Terra d’Otranto l’adesione alla moratoria è un passo fondamentale nell’ambito delle molteplici iniziative poste in essere a tutela del territorio che ci ospita e delle famiglie
che sullo stesso vivono ed operano. Ma cerchiamo di capire cosa prevede in concreto il “ Piano Famiglia “. I mutui interessati sono quelli di importo fino a 200 mila euro accesi per l’acquisto, la costruzione o la ristrutturazione dell’abitazione principale da parte di soggetti con un reddito annuo imponibile fino a 40 mila euro. La richiesta di sospensione può essere fatta dagli intestatari che nel periodo 01/01/2009 – 31/12/2010 si siano trovati o si trovino in una delle seguenti situazioni : - cessazione del rapporto di lavoro subordinato; - sospensione del lavoro o riduzione dell’orario di lavoro per un periodo maggiore a 30 giorni; - morte o condizione di non autosufficienza. Sono tuttavia esclusi dall’iniziativa i mutui con un ritardo nei pagamenti superiore a 180 giorni. La banca per i mutui interessati prevede la sospensione della sola quota capitale, la quota interessi sarà
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rimborsata dal cliente alle scadenze originarie e non produrrà interessi di mora. Non sono previste spese di istruttoria o commissioni per accedere all’iniziativa. Terminato il periodo di sospensione, il processo di ammortamento continuerà per il periodo inizialmente previsto aumentato di un periodo pari a quello della sospensione usufruita. In ogni momento il cliente potrà richiedere la ripresa dell’originario piano di ammortamento, rinunciando di fatto ad ulteriori sospensioni.
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La sospensione può essere richiesta fino al 31/01/2011 utilizzando il modulo disponibile sul sito della BCC ( ) o presso le nostre filiali. Alla richiesta si dovrà allegare la documentazione attestante il reddito o le altre fattispecie che permettono l’accesso al provvedimento. Per maggiori chiarimenti il nostro personale è disponibile in filiale. Maurizio Ippolito
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Una serata “differente” per soci e figli dei soci
… va in scena la consegna dei premi studio per l’anno 2008
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unedì 28 dicembre, nella meravigliosa cornice del teatro Paisiello di Lecce, si è svolto il tradizionale appuntamento che vede premiati i soci ed i figli dei soci per i risultati conseguiti nello studio.
“Vivere insieme - tra cielo e terra - ieri oggi e domani” Opera di Eugenio Miglietta donata alla BCC Terra d’Otranto
L’iniziativa, ormai giunta al suo decimo anno, come ricordato dal Presidente Pasquale Caione, ha visto nel tempo crescere il numero dei premiati sia grazie alla continua crescita della compagine sociale, ma anche e soprattutto grazie al fatto che, almeno da noi, i nostri giovani continuano a credere che l’istruzione e la specializzazione risultano essere “valori” fondamentali e carte importanti da giocare al momento della ricerca di un posto di lavoro. La manifestazione, partita dalla sala del consiglio della BCC, scherza il Vice presidente Italo Potì, cambia ambientazione giungendo per la prima volta in un teatro, ma continua a sottolineare il ruolo della BCC di Terra d’Otranto a sostegno dei giovani e dell’istruzione in genere. É da ricordare, infatti, che la nostra banca ha erogato nel 2009 circa 36.000,00 euro a
favore di 14 istituzioni scolastiche locali delle quali gestisce il servizio di tesoreria, somme che si aggiungono ai premi di studio che quest’anno hanno raggiunto la cifra record di euro 17.250,00. Poiché uno degli obiettivi della BCC è anche quello di favorire lo sviluppo “sociale e culturale” della propria compagine sociale, come spiegato dal Presidente della Consulta dei Soci Giovanni Attanasio, si è deciso di allietare la serata con una rappresentazione teatrale. La scelta è caduta sulla commedia scritta e diretta da Simone Ripanti, dal titolo “Un calcio alla botte e uno a…” egregiamente portata in scena dalla compagnia teatrale “La bottega artistica“. Nel corso della serata è stato consegnato al Presidente della BCC l’opera d’arte denominata “Vivere insieme - tra cielo e terra - ieri oggi e domani“ dell’artista Enzo Miglietta, nome di spicco del panorama artistico salentino e nazionale. Maurizio Ippolito
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Scartiamoci! giornata del risparmio della carta
Le BCC si dimostrano sempre più banche per l’ambiente
Lo
scorso dicembre, dal 7 al 18, si è svolta a Copenaghen la quindicesima conferenza delle Nazioni Unite sul clima. Al centro di tale vertice internazionale ci sono stati i negoziati per l’ampliamento della convenzione sui cambiamenti climatici e per la firma di un nuovo accordo sul clima che dovrebbe succedere al “Protocollo di Kyoto“. Purtroppo, anche per questa volta per i grandi della Terra si è trattato di un occasione persa. Infatti, soprattutto a causa delle prese di posizione di Cina ed USA, non si è avuta una decisione netta sul taglio delle emissioni inquinanti. Ancora una volta l’ambiente è stato sacrificato alla logica del profitto. Nonostante, tutto il movimento del Credito Cooperativo, da sempre sensibile alla tutela dell’ambiente e pronto a promuovere iniziative “verdi”, ha organizzato venerdì 11 dicembre una giornata “ ecologica “. Nasce così l’iniziativa “ Scartiamoci ! Giornata del risparmio della carta “, che ha visto coinvolte le 400 BCC che con oltre 4000 sportelli sul territorio italiano, hanno voluto dare luogo
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ad un’iniziativa concreta ma al tempo stesso con un forte valore simbolico. In questa giornata tutte le BCC hanno adottato misure per il risparmio della carta (utilizzata per stampanti, fax, fotocopie, ecc…) per fornire sia un contributo concreto alla salvaguardia dell’ambiente, ma anche per sensibilizzare tutti, partendo dai propri dipendenti, verso le tematiche urgenti dei mutamenti climatici. L’iniziativa dunque è sicuramente estranea ad una banca, ma non ad una banca che si fregia del titolo di banca differente. Dobbiamo ricordare che la BCC di Terra d’Otranto, come banca locale, intende sposare iniziative per sostenere la crescita non solo economica, ma anche culturale e sociale del territorio, di cui attraverso i soci è espressione diretta. In tal modo può raggiungere il suo obiettivo e contribuire al benessere globale della propria comunità. Ma prendiamo in esame qualche dato: - La produzione mondiale di carta aumenta ogni anno del 3% e cioè di circa 8 milioni di tonnellate; - In Italia ogni abitante produce in media mezza tonnellata di rifiuti all’anno, di questi circa il 30% 40% e’ composta da carta; - In media ogni impiegato consuma 120 KG di carta all’anno; - Per produrre una tonnellata di carta da cellulosa vergine occorrono 15 alberi e 440 mila litri di acqua. Per produrre una tonnellata di carta riciclata occorrono
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meno di 2 mila litri d’acqua e nessun albero; - Ogni tre secondi viene distrutta un’area di foresta grande quanto un campo di calcio. Alla luce di quanto esposto viene spontaneo chiedersi cosa possiamo fare in concreto per risparmiare della carta. Di seguito qualche consiglio: - Acquistare carta per fotocopie, carta igienica e fazzoletti di carta riciclata o rigenerata. Il marchio di qualità ecologica Ecolabel è assegnato dalla UE ai beni che un minore impatto ambientale; - Se proprio si deve usare carta bianca, allora è bene acquistare carta bianca certificata FSC, ovvero proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile; - Privilegiare l’uso della posta elettronica per mandare messaggi e o lettere; - Riutilizzare i fogli di carta stampati solo da un lato per stampare bozze e prendere appunti;
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- Stampare in fronte/retro; - Evitare di fotocopiare e stampare inutilmente; - Installare un servizio di fax to mail, che consente di inviare e ricevere fax attraverso la posta elettronica invece che su formato cartaceo; - Promuovere la raccolta differenziata in ufficio; - Collocare nell’ambiente lavorativo piante che assorbono inquinanti e depurano l’ambiente, come il filodendro, la dracena, lo spatafillo, il clorofito, la sansevieria, il photos, l’areca palmata, l’aloe vera e la dieffenbachia. Nella BCC di Terra d’Otranto, ci sono uffici all’avanguardia nel risparmio, che attraverso l’utilizzo di carta riciclata, contribuiscono alla salvaguardia dell’ambiente. Basta pensare che un risparmio di 10 fogli di carta al giorno, in un anno, corrisponde a 13 kg di CO2 immessi in meno nell’atmosfera, ma anche un risparmio di circa 2200 litri di acqua e 10 kg di legname. Ci rivolgiamo adesso ai soci, invitandoli ad assumere comportamenti virtuosi sul posto di lavoro e nella vita in genere, per essere il cambiamento che tutti vogliamo voler vedere accadere nel mondo. Maurizio Ippolito
PER DIVENTARE SOCIO DI UNA BANCA CI VUOLE UNA CERTA BANCA
LA MIA BANCA È DIFFERENTE (TANTO PER COMINCIARE È ANCHE MIA)
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Terremoto di Haiti, una tragedia che chiede una mobilitazione immediata
Iniziative del Credito Cooperativo a sostegno della popolazione
M
ercoledì 13 gennaio l’isola caraibica di Haiti ha tremato sotto i colpi di un terremoto di magnitudo 7,3 della scala Richter. Il sisma che ha avuto epicentro a circa 16 km da Port au Prince, ha letteralmente raso al suolo un territorio su cui vivono oltre 2,5 milioni di persone, per la maggior parte in condizioni di indigenza assoluta. Occorre ricordare che Haiti è di fatto un dei Paesi più poveri al mondo ed ora dopo il sisma che ha causato 75 mila morti e 250 mila feriti, dimostrandosi una delle più gravi tragedie che abbia mai colpito l’umanità, è di fatto un Paese letteralmente in ginocchio. Sono ancora sotto i nostri occhi le immagini di distruzione riportate da telegiornali e riviste, che hanno cercato di farci comprendere almeno in parte la reale portata della tragedia alleviata di tanto in tanto e solo in parte, dalla notizia di una delle 121 persone estratte vive da sotto le macerie. L’evento, eccezionale nella sua portata ulteriormente acutizzata dal contesto sociale in cui si è svolto, ha richiesto anche un impegno straordinario delle Nazioni Unite e dei principali Paesi occidentali. L’intervento, infatti, è stato particolarmente articolato non solo per
mettere in piedi una struttura in grado far fronte alle esigenze dei sopravvissuti, convogliando cibo, medicinali e generi di prima necessità, ma anche per gestire un minimo di struttura sociale ed amministrativa, considerato che il sisma ha spazzato completamente l’apparato statale del Paese caraibico. Ma ora che si sono spenti i riflettori e che la tragedia non fa più notizia, è importante non dimenticare e fare qualcosa di concreto per rendere possibile la ricostruzione. Il Credito Cooperativo come già avvenuto per in occasione del sisma in Abruzzo (5 milioni raccolti tra soci, dipendenti e clienti ) ha deciso di promuovere una raccolta di fondi. Tuttavia, considerato il contesto particolare in cui si è consumata la tragedia, al fine di non disperdere le risorse e privilegiare in questo modo la tempestività degli interventi, come anche indicato dalla Protezione Civile Italiana, invece di dare vita ad un proprio programma di raccolta fondi all’interno del movimento del Credito Cooperativo, si è deciso di suggerire a tutti di convogliare le donazioni a favore di due soggetti professionalmente impegnati nella fase di primo soccorso ad Haiti: Agire Onlus e la Fondazione Francesca Rava – NPH Italia Onlus.
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Agire Onlus, è l’Agenzia Italiana per la Risposta alle Emergenze. Si tratta di un organismo di recente costruzione che raggruppa alcune tra le più autorevoli organizzazioni non governative presenti in Italia (tra cui Save the children, ActionAid, Coopi, Cesvi, Terre des hommes, Vis, ecc…), che hanno deciso di unire le proprie forze per rispondere tempestivamente alle gravi emergenze umanitarie che, purtroppo, ciclicamente colpiscono il nostro pianeta. Per informazioni sugli
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interventi in corso vi invitiamo a consultare il sito . Il modo più semplice per sostenere le iniziative è rappresentato dall’invio delle donazioni mediante bonifico alle seguenti coordinate IBAN: IT 47 U 05584 03208 000000005856, con causale “Terremoto Haiti “. Per le somme donate la legge consente di avvalersi del beneficio della deducibilità e della detraibilità. Fondazione Francesca Rava –NPH Italia Onlus, è stata costituita nel 2000 collegandosi all’organizzazione internazionale Nuestros Pequenos Hermanos (NPH), i nostri piccoli fratelli, attiva da anni in centro America. La sua missione è quella di realizzare ogni tipo di intervento volto ad aiutare i minori, in particolar modo, quelli dei Paesi più poveri. Le iniziative vanno da interventi di sensibilizzazione, alla raccolta di fondi fino all’adozione a distanza di bambini abbandonati in ospedali ed orfanotrofi. Di recente, la Fondazione ha attivato interventi a favore di Haiti, nell’ambito dei quali ha inaugurato un ospedale pediatrico. L’ospedale, costruito con criteri moderni e dotato di attrezzature all’avanguardia, ha resistito alla forza del sisma, divenendo nei giorni dell’emergenza la sede della Protezione Civile Italiana e di fatto unico presidio medico operativo nell’intero Paese. Per informazioni sugli interventi in corso vi invitiamo a consultare il sito. Il modo più semplice per sostenere le iniziative è rappresentato dall’invio delle donazioni mediante bonifico alle seguenti coordinate IBAN: IT 39 G 03062 34210 000000760000, con causale “Terremoto Haiti “. Per le somme donate la legge consente di avvalersi del beneficio della deducibilità e della detraibilità. La BCC di Terra d’Otranto invita tutti i propri soci a non dimenticare i nostri fratelli colpiti dalla tragedia, ricordando che ogni piccolo gesto può contribuire alla ricostruzione e di fatto riaccendere la speranza di una popolazione ridotta allo stremo. Il CdA, da parte sua ha devoluto, di concerto con il Collegio Sindacale, una somma pari al gettone di presenza di una seduta consigliare. Inoltre, è stato deliberato un contributo a carico della Banca, pari a quanto messo a disposizione a titolo personale da amministratori e sindaci. Infine, tra gli stessi dipendenti è stata promossa una raccolta di fondi. Come in una immaginaria melagrana … piccoli chicchi per un bene comune ! Maurizio Ippolito
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Banca Agrileasing mette a disposizione 327 milioni di euro per le PMI Banca Agrileasing ha realizzato un’operazione di cartolarizzazione di crediti di leasing con lo scopo di ottenere fondi per la piccola e media impresa italiana. L’operazione si è conclusa attraverso l’accordo con BEI, la Banca Europea per gli Investimenti che ha messo a disposizione 327 milioni di euro da destinare ad imprese attive sul territorio. La strutturazione dell’operazione è stata curata da Iccrea Banca in qualità di Arranger con la partecipazione di JPMorgan in qualità di Co-Arranger. In linea con le precedenti operazioni di cartolarizzazione originate da Banca Agrileasing quest’ultima agirà in qualità di Servicer provvedendo per conto della società veicolo alla gestione dei finanziamenti leasing oggetto di cessione. Banca Agrileasing metterà a disposizione, nei prossimi 18 mesi, soluzioni di leasing finanziario in favore della PMI fino ad un importo massimo di 12,5 milioni di euro ciascuno. Saranno inoltre applicate le nuove regole di finanziamento a favore delle PMI, che prevedono maggiore snellezza delle procedure in fase di richiesta e nell’erogazione dei finanziamenti.
Lo spot del Credito Cooperativo vince il 41° Key Award Primo premio per lo spot Parcheggio realizzato per la Campagna di Comunicazione 2008 del Credito Cooperativo. Lunedì 30 novembre, a Milano, durante il Galà di premiazione, la Giuria del 41° Key Award ha conferito il primo Premio al Credito Cooperativo nella categoria Finanza e Assicurazioni. Nomination nella stessa categoria anche per lo spot del CC ravennate e imolese “I tuoi colori. La tua banca”. Al 41° Key Award hanno partecipato circa 200 filmati pubblicitari, realizzati dalle più importanti agenzie pubblicitarie e case di produzione italiane. Di questi, solo 50 sono stati quelli selezionati. Il Key Award si è imposto dal 1988 come importante vetrina per le aziende, le agenzie e le case di produzione e post-produzione italiane, sottolineando l’eccellenza del “made in Italy” con oltre 12.700 film iscritti nelle 41 edizioni e 900 premi assegnati, proponendosi come custode delle tendenze e del futuro della comunicazione.
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Pubblicata dal censis la mappa delle 161 eccellenze territoriali in tutti i 161 distretti le Bcc sono presenti Chi cercava un’ennesima prova del ruolo delle BCC nello sviluppo economico locale può trovarlo nella mappa delle 161 eccellenze territoriali pubblicata dal CENSIS. La mappa indica un insieme di realtà economiche che dimostrano di possedere la forza produttiva ed imprenditoriale per meglio fronteggiare la sfavorevole congiuntura economica mondiale. Queste realtà sono suddivise in 71 territori produttivi industriali, 65 territori dell’accoglienza e del turismo e 25 territori dell’innovazione tecnologica. Tali realtà hanno come comune denominatore la “cultura collettiva orientata ad interessi generali “, elemento che richiama l’orientamento al bene comune sancito dallo statuto tipo delle Banche di Credito Cooperativo. Ma l’elemento che accomuna questi territori e comunque i primi dieci di ciascuna tipologia, è la presenza di una più BCC. Le BCC ancora una volta dimostrano di essere lievito per lo sviluppo economico locale grazie ai legami le decine di migliaia di piccole e medie imprese che costituiscono la struttura del nostro sistema produttivo.
Attenzione al Phishing! Sono verificati casi di invio di email apparentemente provenienti da indirizzi di posta elettronica delle Banche di Credito Cooperativo o dalla Federazione Italiana delle BCC. Esse utilizzano illecitamente i nostri loghi e marchi. Il Credito Cooperativo è del tutto estraneo a tali invii. Non cadete in trappola! Cancellate le email senza seguire le indicazioni in esse riportate. Il Credito Cooperativo ha interessato le competenti Autorità e intrapreso le opportune misure a propria e Vostra tutela. Che cos'è il Phishing E' denominato Phishing (dall'inglese fishing, ovvero "pescare") il sistema fraudolento di raccolta di dati personali, quali il numero di una carta di credito o i codici segreti di servizi online offerti dalle banche o da altra aziende, tramite l'invio di e -mail fasulle. Come funziona il Cliente riceve nella sua casella di posta elettronica una e -mail riportante la grafica ed il logo ufficiale di aziende, quindi anche di Istituti di Credito o dei loro servizi bancari online, nella quale viene chiesto di inserire dati personali nella stessa e-mail o di collegarsi al sito indicato da un link.
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L'esoso “balzello” dell'Equitalia Da vario tempo avevo avuto la sensazione che l'esazione dei tributi nazionali, ma soprattutto comunali, fosse un'occasione per le società esattoriali per un loro personale lucroso “ business “. Che ciò interessi ben poco agli Enti impositori – poiché a pagare sono sempre i cittadini – è un fatto noto, trascurando però gli stessi un fenomeno che si sta rivelando sempre più evidente e cioè il depauperamento dei contributi che a lungo andare si tradurrà in un inaridimento della fonte. Non deve neppure essere escluso un incattivimento della gente che, prima o poi, potrebbe tradursi in una forse pacifica rivolta nei confronti delle Istituzioni che hanno consentito, per non dire agevolato, tale iniquo abuso. Non deve neppure essere trascurato il fatto che gli Enti impositori fanno lievitare il carico dovuto e successivamente poi iscritto a ruolo, con sanzioni a volte inopportune, interessi e quant'altro,. Sicché un euro di tributo sicuramente si raddoppia o si triplica, e se poi il contribuente non ha la possibilità di difesa, o per sua incapacità o perché impedito, credo che si arrivi all'esproprio! Qui entra in gioco l'esattore, che sulla somma da incassare e da rimborsare all'Ente impositore applica i suoi esagerati diritti di esazione ( al tasso del 4,75% che, decorso un solo giorno dalla singola scadenza, passa al 9% ) e cerca di lucrare, altresì , altri suoi diritti che alla fine si ripartisce con lo stesso Ente impositore. Il contribuente stremato non ha altra possibilità che richiedere la rateizzazione della cartella, che viene quasi sempre accordata e si intuisce il perché! Tale concessione, dopo un defaticante ottenimento del beneficio, comporta un ulteriore pagamento di interessi per dilazione e
LETTERA DI UN SOCIO
compensi di riscossione pari al 14,10% di ogni singola rata.Insomma, quanto si dice che il contribuente italiano è gravato di una onerosità fiscale del 43% circa, è soltanto una burla, perché se si sommassero tutti questi balzelli, al cittadino contribuente, resta ben poco del reddito prodotto, perché per realizzarlo – e sempreché lo si possanon c'è solo l'onere tributario. Credo che a una Banca locale – soprattutto se votata a favorire l'attività finanziaria di una clientela insediata nella zona di sua operativitàil problema posto in premessa non debba rimanere estraneo. Infatti se si riuscisse a pubblicizzare la concessione di un credito celere ( entro i 60 gg. dalla notifica dell'atto impositivo ) per il pagamento delle tasse ma ad un tasso decente, non ci sarebbe certo contribuente poco avveduto che andrebbe a richiedere la rateizzazione della cartelle esattoriali, operazione che sta arricchendo impropriamente le società esattoriali con qualche beneficio nel riparto per gli stessi Enti impositori. D'altra parte, l'aspetto rischio per la Banca va contemperato dalla considerazione che, dovendo i pagamenti esser fatti all'Esattore, sicché tenuto conto che la Banca può controllare il documento del percipiente, non riterrei che possa esserci uno stolto che vada ad indebitarsi in proprio per far beneficiare un terzo, nella specie certo a lui non gradito. Pongo all'attenzione del Consiglio d'Amministrazione ed all'esame della Dirigenza perché valutino il contenuto della premessa per una serena e costruttiva riflessione. Lecce, 11 Novembre 2009. Il socio Natale Scarcella
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Esercizi e attività convenzionati con la Banca di Credito Cooperativo di Terra d’Otranto Continua con successo l’iniziativa voluta dalla nostra banca per la difesa del potere dacquisto dei propri soci. Per maggiori informazioni rivolgersi in filiale
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CASA DEL LIBRO Via Merine, 1/C 73100 Lecce Libri /Testi Scolastici Sconti su testi scolastici ed universitari 5% vocablari, atlanti, spartiti musicali ed altri testi 10%, cartoleria 10% Tel. 0832.344.609 Adriatica EDITRICE SALENTINA Srl Piazza arco di trionfo, 7/7 73100 Lecce Libri e testi Universitari Sconti su testi Universitari 5%, Dizionari 15%, libri vari 15% Tel. 0832.305.924 adriaticaeditrice@alice.it HOUSE & HOUSE Via Oberdan, 22 73100 Lecce Arredo casa e articoli da regalo Sconti del 15% houseandhouse99@libero.it SARA ASSICURAZIONI Agenzia Puscio Roberto Via Orsini del Balzo, 24 73100 Lecce Assicurazioni Sara Sconto del 20% furto rapina incendio, 10% infortuni, 20% patrimonio, 5% e 10% RCA auto - natanti, tariffe agevolate per ciclomotori e motocicli MULTISALA MASSIMO Viale Marconi, 7 73100 Lecce Cinema € 4,00 martedì, € 5,00 venerdì (socio più accompagnatore) PUNTO GOMME C.da Larghi 73026 Melendugno Vendita assistenza pneumatici Sconto del 10% e 15% Tel. 0832.835.411 puntogomme.ded@email.it
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