Pagina 2 e 3 Biologico: i consigli degli esperti
Pagina 6 e 7 I rischi e i rimedi per la bella stagione
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Pagina 5 Il diario e il centro di assistenza per i turisti
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Pagina 9 Un decalogo da seguire ad ogni ora della giornata
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Il magazine dei farmacisti al servizio dei cittadini Periodico di informazione a cura dei Farmacisti Associati - Anno 2 - N. 3 giugno 2009 - Distribuzione gratuita
Alimentazione biologica una scelta che dona benessere e ci armonizza con la natura
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Anno 2 - N. 3 Giugno 2009
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Il magazine dei farmacisti al servizio dei cittadini
5.700 operatori in Puglia
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Alimentazione biologica, tutti i segreti sul cibo del futuro
ellezza anche salute che dovrebbe esser condizione naturale di ogni vivente, ma che in realtà oggi è un privilegio o un risultato ottenuto faticosamente. Un organismo è davvero sano quando la salute vi trionfa nei suoi aspetti fisici e interiori. Il filosofo Ludwig Feuerbach scriveva: “noi siamo ciò che mangiamo”. Ciò che mangiamo rifletterebbe la nostra identità, chi diventeremo ma soprattutto i nostri principi etici. Esiste così un’etica dell’alimentazione, una propensione naturale a cercare nel cibo la pace e l’armonia che vogliamo per la natura, gli animali, l’umanità e per noi stessi. La sintesi di tutto ciò è la cosiddetta alimentazione biologica, termine improprio utilizzato per definire un’alimentazione sana basata su cibi biologici ottenuti secondo il metodo dell’agricoltura biologica. Una produzione agroalimentare realizzata in armonia con la natura. Su questo modello di produzione la dottoressa Antonella Sgobba, agronoma barese, illustra a Farmapiù segreti e aspetti chiave per il consumatore. “La coltura biologica serve a produrre cibi naturali, allevando animali sani, rispettando il loro benessere, recuperando le biodiversità, preservando l’integrità del territorio e i suoi aspetti paesaggistici. In sostanza gli alimenti biologici sono coltivati e trasformati escludendo l’uso di prodotti chimici di sintesi (pesticidi, erbicidi, fertilizzanti, antibiotici, etc.) nocivi per l’uomo e l’ambiente. Grazie a questo metodo i cibi mantengono inalterato l’equilibrio tra sali minerali, vitamine e proteine, elementi nutrizionali essenziali. E’ un’alimentazione sicura grazie ai periodici controlli ai quali i prodotti sono sottoposti in ogni fase da organismi ad hoc riconosciuti ed incaricati della loro certificazione”. Quali sono i reali benefici per l organismo? “Sono cibi che nutrono meglio e proteggono da pericolose carenze nutrizionali dando un valido aiuto al nostro sistema immunitario”. In cosa si differenziano
dai cibi nor mali ? “I prodotti ottenuti con l’agricoltura convenzionale risultano impoveriti dall’impiego di concimi azotati che determinano la diminuzione del valore biologico delle proteine, di concimi potassici che abbassano il magnesio e i sali minerali e di concimi fosfatici che danno una minore quantità di vitamine. Nei cibi biologici non sono ammessi conservanti e coloranti ma soltanto additivi di origine naturale. Inoltre secondo la normativa europea, i cibi biologici non possono contenere OGM”. Quali sono le caratteristiche delle colture biologiche? “Da analisi effettuate è risultato che i valori di sostanza secca, vitamine e minerali, sono superiori rispetto a quei prodotti secondo il metodo convenzionale, indicatori di idoneità a nutrire in modo equilibrato, completo e sano. Il cibo biologico inoltre rispetta la stagionalità che rende più gustosi i prodotti rispetto a quelli ottenuti nelle serre. Inoltre nessun sistema di forzatura è in grado di garantire il giusto grado di maturazione e di sviluppo naturale, presupposto fondamentali per salvaguardare il valore nutrizionale”. Quanto diffusa questo tipo di coltura? “Non è diffusissim a perché il consumatore ignora la qualità biologica e la differenza tra biologico e convenzionale. Inoltre il costo dei prodotti è più elevato, è difficile recuperare con regolarità i prodotti nei punti vendita abituali ed è scarsa la preparazione dei commercianti in merito ai prodotti bio che vendono”. Quanti operatori del biologico sono presenti in Italia e in Puglia? “In Italia sono attivi circa 50.000 operatori con una superficie coltivata di circa 1,1 milioni di ettari; in Puglia 5.700 operatori con circa 150.000 ettari”. E quali sono i prodotti disponibili? “Si va dalle confetture ai dolci, alla frutta, passando per insac-
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I consigli dell’esperta all’orientamento e all’acquisto dei prodotti biol
cati, latticini, legumi e spezie, olio, olive, pasta, vino. Sono in vendita nei negozi specializzati, ma sempre più spesso anche nelle catene della grande distribuzione. Alcuni supermercati commercializzano anche una propria linea di prodotti bio. Inoltre si può acquistare direttamente nelle aziende agricole autorizzate e nei mercatini bio (più diffusi nel centro-nord)”. Come fa il consumatore ad orientarsi e ad essere sicuro di ci che compra? “Gli alimenti bio si riconoscono controllando l’etichetta che riporta obbligatoriamente “proveniente da agricoltura biologica” e “regime di controllo della Comunità Europea secondo il regolamento CEE 834/07. I controlli, vera garanzia del consumatore, vengono effettuati da organismi autorizzati dal Ministero delle Risorse Agricole, in base al Reg. CEE, attraverso tecnici specializzati e laboratori accreditati.
Ogni organismo ha un proprio codice, che si deve trovare sull’etichetta dei prodotti controllati. Riepilogando il consumatore per essere sicuro di acquistare un prodotto bio deve controllare che in etichetta ci sia la dicitura “da agricoltura biologica”, accompagnata da uno dei marchi degli organismi di controllo autorizzati. Inoltre deve essere presente il nome e l’indirizzo del produttore e del preparatore di prodotti trasformati. Affinché il prodotto riporti in etichetta la precitata dicitura è necessario che la percentuale di ingredienti bio oscilli tra 95 e 100% e comunque l’eventuale restante 5% provenga da sostanze permesse. Se invece la percentuale è più bassa, deve essere riportata quella del componente bio. I prodotti devono essere venduti in imballaggi chiusi e nel caso di prodotti sfusi riportata la provenienza e il marchio dell’organismo di controllo”. Quanto costano in pi i prodotti bio e perch ? “Nota dolente dei prodotti bio è il prezzo, normalmente costano poco di più dei prodotti convenzionali, si può notare un incremento dal 10 al 30% per quanto riguarda i prodotti venduti nei supermercati, fino a raggiungere il 50% di aumento nei negozi specializzati. Ciò è dovuto in parte ai costi della certificazione (sono gli unici prodotti alimentari controllati in tutte le fasi di produzione), alle minori produzioni, alla maggiore manodopera richiesta nei campi, in parte ad un sistema di distribuzione ancora non a punto”. Francesco Iato
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FARMAPIU’ INFORMA - Periodico a distribuzione gratuita - Editore: FARMAURORA Società Consortile a r.l. - Via Speziale 30, TARANTO - P. IVA 02633890732 - Direttore responsabile: Francesco Iato Comitato di Redazione: Vito Novielli, Rosa Martina Giorgio, Raffaello Recchia, Ernesto Straziota - Sede: Via delle Violette n.c. Z.I. ASI - 70026 Modugno (Ba) Tiratura: 170.000 copie - Progetto grafico e impaginazione: Imagic Bari - Paolo Tempesta - Studio Marangio - Foto: Archivio Imagic, Flickr, Istockphoto, Microsoft clip art - Gli articoli sono a cura della Redazione Stampa: Editrice Martano srl - Via Belgio, 7 - Z. I. Lecce - Stab. Bari: Via delle Magnolie, 21 - Z.I. ASI - Modugno (Ba) 70026 - Anno 2 - n. 3 giugno 2009 - N. Reg. Generale 1740/2008 - N. Reg. Stampa 16/2008 Tribunale di Bari
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Il magazine dei farmacisti al servizio dei cittadini
Gli antiparassiti dolci
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Agricoltura biologica, stop ai pesticidi dannosi per la salute
umerosi ritrovamenti in scavi archeologici e testimonianze scritte dimostrano che da migliaia di anni gli insetti rappresentano uno dei principali problemi associati alla produzione e conservazione delle derrate alimentari. Ancora oggi, nonostante la strenua difesa antiparassitaria, si stima che, solo nella fase di post-raccolta, le perdite di prodotto causate dagli attacchi di insetti infestanti possano variare dal 9%, nelle regioni tecnologicamente più evolute, fino a oltre il 50% in alcune aree in via di sviluppo. L uso di sostanze chimiche per la difesa delle piante da agenti di danno, pur avendo origini antiche, ha subito una svolta decisiva dopo la seconda guerra mondiale in seguito alla produzione ed uso di fitofarmaci sintetizzati in laboratorio. Nel volgere di pochi anni, la farmacopea agricola è passata da una cinquantina di prodotti, di origine vegetale e minerale, ad oltre 500 principi attivi con più di 55.000 formulati commerciali. Per almeno un ventennio, il controllo degli insetti dannosi si è basato prevalentemente, e con successo, sull’uso di prodotti chimici di sintesi in quanto poco costosi, facile da usare, ad effetto immediato e, spesso, a lunga persistenza. La disponibilità di siffatto arsenale chimico insieme alla scarsa conoscenza dei cicli biologici delle specie dannose, all’esagerato timore degli agricoltori per i possibili danni ed alle eccessive esigenze dei consumatori per prodotti esteticamente impeccabili, ha portato all’affermarsi, nei programmi di difesa, del criterio della lotta “chimica a calendario” avente come obiettivo la “totale distruzione” degli agenti di danno. Dopo alcuni decenni, per , l uso indiscriminato dei prodotti chimici ha fatto sentire i propri risvolti negativi: effetti sul sistema immunitario, cancerogeni, di accumulo in organi vitali in diversi vertebrati uomo compreso, l’insorgenza di ceppi di fitofagi resistenti agli insetticidi, la scomparsa di insetti utili (es. impollinatori) e le frequenti pullulazioni di fitofagi secondari.
I feromoni a basso impatto ambientale
Le implicazioni di carattere tossicologico ed i gravi dissesti ecologici causati dall’eccessivo uso degli insetticidi di sintesi hanno portato, già a partire dagli anni settanta, ad un’inversione di tendenza nella difesa con la ricerca di nuove molecole attive di origine naturale a basso impatto ambientale. Negli ultimi decenni si è assistito anche ad una progressiva evoluzione del concetto di produzione biologica intendendo, in accordo col Regolamento CEE n. 2092 del 1991, tutte quelle forme di coltivazione ed allevamento che volgono a conservare e valorizzare i sistemi biologici produttivi, evitando il ricorso a sostanze chimiche di sintesi. Nell ambito del controllo degli organismi dannosi questo ha portato all’affermazione dei concetti di “lotta guidata”, “biologica” ed “integrata” miranti non più alla “to-
illustrati da una ricercatrice pugliese
tale distruzione” degli agenti di danno ma al loro “controllo” ovvero al mantenimento delle loro popolazioni al di sotto di soglie di dannosità economica. La lotta guidata teorizza l’impiego di fitofarmaci di sintesi con il minor impatto ambientale possibile proponendo di intervenire solo al superamento di determinate soglie economiche di danno (soglia d’intervento), quindi sulla base della reale consistenza delle specie dannose, e quando queste sono più vulnerabili. La lotta biologica prevede l impiego di soli mezzi biologici (nemici naturali) o loro prodotti (feromoni ed ormoni) o fitofarmaci di sintesi specificatamente ammessi e con caratteristiche di buona selettività in modo da non arrecare disturbo agli organismi utili ed essere facilmente biodegradabili (per limitare l’impatto ambientale e sulla salute del consumatore). A riguardo, studi condotti nel 2005 hanno dimostrato che le tracce di fitofarmaci contenuti nelle urine dei bambini scompaiono dopo pochi giorni di alimentazione biologica. Inoltre, da un’analisi svolta dall'Agenzia Francese per la Sicurezza Alimentare nel 2003, risulta che non è possibile evidenziare differenze rimarcabili in quanto agli apporti nutrizionali tra prodotti convenzionali e biologici. La lotta integrata rappresenta un sistema di controllo degli organismi dannosi che utilizza tutte le tecniche di lotta disponibili integrandole, appunto, e nel rispetto delle esigenze econo-
miche, ambientali e tossicologiche dando la priorità ai fattori naturali di limitazione (lotta biologica) ed alle soglie di danno (lotta guidata). Si tratta, quindi, di un metodo che tende a razionalizzare l’uso di tutti i mezzi di lotta disponibili (chimici, biologici, fisici, agronomici ecc) nel rispetto del sistema ecologico e della salute dei consumatori. In particolare, negli ultimi anni, si è affermato sempre più, in agricoltura ed in post-raccolta, l’uso di feromoni sessuali: composti altamente volatili prodotti dagli insetti, strettamente specifici, ed utilizzati in natura per la comunicazione tra i sessi. Inoltre, essendo sostanze naturali altamente specifiche consentono di eliminare i rischi per la salute umana e gli effetti indesiderati sull’ambiente. In tutto il mondo sono più di 100 i diversi feromoni sintetizzati e disponibili in commercio come mezzi di controllo biologico. Tranne rare eccezioni, il feromone sessuale è prodotto dalla femmina che lo utilizza per attrarre il maschio anche a distanza di chilometri. Tale feromone può, pertanto, essere utilizzato per catturare ed eliminare dall’ambiente il maggior numero possibile di maschi (metodo della cattura massale) prima dell’accoppiamento. Il rilascio in campo o nelle industrie alimentari di appropriate dosi di feromone sintetico può essere utilizzato per disorientare o confondere i maschi (metodo del disorientamento e della confusione sessuale) impedendogli di localizzare le femmine ed accoppiarsi. In entrambi i casi, eliminando o comunque riducendo l’attività riproduttiva della specie, si consegue una progressiva riduzione della sua consistenza e dannosità. Queste ed altre possibilità applicative dei feromoni sessuali costituiscono un importante filone di ricerca degli entomologi impegnati nelle diverse facoltà di Agraria italiane e straniere. A. Di Palma, G.S. Germinara Università degli Studi di Foggia, Facoltà di Agraria
Antonella Di Palma, docente Università di Foggia
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detta anche placca batterica ed è la causa principale della maggior parte delle malattie che si manifestano nella bocca. É una patina molliccia e molto appiccicosa di colore bianco-grigiastra tendente al giallastro. La si può notare, quando è abbondante, anche ad occhio nudo sui denti vicino alla gengiva oppure può essere rivelata con apposite sostanze colorate vegetali. costituita dai residui di cibo non rimossi dallo spazzolino e dalle cellule di sfaldamento della mucosa orale. La placca viene subito colonizzata dai batteri abitualmente presenti nella bocca che trasformano gli zuccheri presenti dando luogo alla formazione di acidi. Questi ultimi demineralizzano lo smalto causando la carie dentale. Gli stessi batteri, poi, provocano adesività della placca ai denti e produzione di tossine dalla digestione delle proteine.
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La placca
Pu causare la piorrea
la nemica dei denti Le tossine, a loro volta, sono responsabili delle lesioni infiammatorie a carico delle gengive (gengivite) e del riassorbimento dell’osso alveolare. A lungo termine ciò porta alla mobilità del dente ed alla sua caduta (piorrea). La placca non rimossa da una settimana viene subito mineralizzata dai sali minetali contenuti nella saliva. Un fenomeno che da luogo alla formazione del tartaro che contribuisce per la sua azione meccanica all’ulteriore riassorbimento osseo. La placca, dunque, causa di molti mali che possono essere prevenuti con una accurata rimozione o
Per bloccarla bastano due minuti di spazzolino dopo i pasti impedendone la formazione. Utile è una alimentazione povera di zuccheri raffinati specialmente se adesivi: caramelle, merendine zuccherate, marmellate, ecc. Poich l attacco degli acidi si manifesta appena dopo 10 minuti dopo i pasti, è necessario spazzolare i denti per almeno due minuti subito dopo ogni pasto e specialmente prima di andare a letto quando viene meno l’azione detersiva dei muscoli della bocca e della saliva che si produce parlando. Negli anziani la placca può essere il serbatoio di batteri che possono provocare broncopolmoniti anche assai gravi. Rosa Giorgio
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corpo una macchina che ogni giorno necessita delle giuste quantità di nutrienti e di energia alimentare. A maggior ragione se fa sport. L’attività fisica intensa incorpora un elevato consumo energetico, perdita di acqua e sali minerali (col sudore) e produzione di radicali liberi, causa di danno muscolare. Le conseguenze sono: stanchezza prolungata , senso di spossatezza, crampi ed eventuali contratture. Non sempre l’alimentazione normale è in grado di soddisfare queste aumentate richieste. Un aiuto può venire da Neovis Sport, un integratore che, grazie alla presenza di micronutrienti selezionati, contribuisce a migliorare il rendimento fisico e ridurre l’affaticamento muscolare. Neovis Sport è un prodotto dietetico per sportivi a base di sali minerali, aminoacidi, creatina e antiossidanti. Aiuta a contrastare la fatica conseguente all’attività fisica. Quindi favorisce il
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¥ L-Carnitina. Garantisce la continua disponibilità di energia durante l’attività fisica particolarmente intensa. Riduce l’aumento dei battiti cardiaci al massimo sforzo e il dolore muscolare dopo esercizio intenso. ¥ Carboidrati semplici. Forniscono energia immediatamente disponibile. Insieme al reintegro delle perdite idriche rappresentano il fattore nutrizionale più importante nel favorire le attività sportive. ¥ Magnesio. Una sua adeguata concentrazione è necessaria per mantenere performance muscolari e resistenza allo sforzo ottimali. Aumenta la forza muscolare. Reintegrazione finalizzata per lo sportivo. ¥ Potassio. Le elevate perdite di questo microe-
Integrazione alimentare
lemento con il sudore si riflettono sulla contrattilità del muscolo, determinando in particolare affaticamento e debolezza muscolare. ¥ Ferro. Componente essenziale dell’emoglobina, la proteina che trasporta l’ossigeno ai vari tessuti. La sua carenza comporta un diffuso senso di fatica che aumenta durante sforzi intensi. ¥ Glutatione, Vitamine C ed E, Selenio. Antiossidanti ad attività sinergica che neutralizzano gli effetti tossici dei radicali liberi. Consentono un miglioramento della performance muscolare. ¥ Vitamine del gruppo B. Prevengono crampi e contratture muscolari (Vitamine B1 e B6) e favoriscono la sintesi dei globuli rossi (Acido folico e Vitamina B12).
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I consigli anti puntura
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Viaggi ai tropici:
attenzione alla temibile malaria
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ino a pochi decenni fa le malattie tropicali venivano importate da sparuti e avventurosi viaggiatori che al ritorno in patria presentavano patologie riconosciute da un numero ristretto di medici specialisti. Ma l’intensificarsi di viaggi e scambi di merci nei e dai continenti più lontani hanno riportato d’attualità la febbre gialla, le amebiasi, il tifo da noi quasi scomparso, il colera, sconosciute forme influenzali (si veda il recente caso dell’influenza suina) e soprattutto la comparsa dell’insidiosa malaria. Le vaccinazioni e particolari attenzioni igienico-sanitarie sono il rimedio efficace per salvaguardare la nostra salute nei viaggi all’estero, soprattutto in realtà geografiche con caratteristiche socio-ambientali completamente diverse dalle nostre. Contro la malaria non esistono vaccini e nemmeno le terapie orali offrono totale copertura dai rischi di contagio. La malaria è causata da quattro specie di protozoi del genere plasmodium. Tra questi il più pericoloso è il “falciparum”, causa di infezioni letali che possono stroncare la vita del malcapitato nel giro di pochi giorni. Solo trenta anni fa il noto corridore Fausto Coppi morì proprio per questo tipo di malaria fulminante non riconosciuta tempestivamente in Italia, e contratta
Il nuovo servizio della ASL
Per
turisti e viaggiatori è attivo nella Asl di Bari il centro di medicina viaggi ed immigrazione. Uno sportello utilissimo che da marzo del 2008 fornisce preziose informazioni su come tutelarsi durante i soggiorni all’estero. Il centro è nato dalla collaborazione tra l’Istituto d’igiene dell’università di Bari e il dipartimento della prevenzione della Asl provinciale di Bari. É operativo all’interno del Porto di Bari (nei pressi della posta) e, anche per appuntamento, è possibile recarsi tutto l’anno dal lunedì al venerdì, dalle 9,30 alle 14,00 con rientro di martedì e giovedì (dalle 15 alle 17, in
durante una battuta di caccia in Nord Africa. L'infezione si trasmette all'uomo attraverso le zanzare di tantissime specie, che pungono prevalentemente di notte o all' imbrunire. Fasce della giornata in cui è necessario la massima allerta e l’esigenza di attivare tutte le precauzioni possibili contro questi insetti vettori della malattia. I rimedi più diffusi sono le zanzariere, gli insetticidi antilarve, e i repellenti naturali o chimici. Nel nostro paese sino al periodo postbellico c’erano ancora zone cosiddette malariche per la presenza di acquitrini e paludi impraticabili. L a bonifica del metapontino, delle terre intorno a Sabaudia e del Polesine ha neutralizzato la malaria, che ad oggi si contrae solo per "importazione ". Attualmente il rischio di acquisire la malattia
mesi. Quando vengono intaccati i globuli rossi inizia il decorso della malattia caratterizzata da brividi, febbre alta, anemia, cefalea, vomito e dolori addominali. Nei casi più gravi a questi sintomi si aggiungono convulsioni, perdita di coscienza ittero, insufficienza renale emorragie. Prevenzione, diagnosi La diagnosi deve e terapia di una essere tempestiva malattia che mette e l’unico metodo per accertare con a rischio il turista certezza la malattia esteso a gran parte delle è la ricerca del parassita nel sangue. La regioni intertropicali ed terapia va comunque consigliata e doalcune aree a clima temperato (Turchia, sata da un medico esperto. Ed è bene alcune Repubbliche centro-asiatiche sapere che la malaria non da immunità dell' ex URSS). Ma il rischio è estremapermanente. mente variabile: modificazioni climatiche Prudenza, dunque, quane cambiamenti geopolitici possono mudo viaggiamo in certe tare l'indice di rischio. Pertanto prima aree a rischio. di affrontare un viaggio è bene conoscePer evitare la puntura delre preventivamente le località visitate, la zanzara infetta: il periodo del viaggio, la durata, e le A) Indossare vestiti chiari con pantaloni condizioni che si troveranno quanto e maniche lunghe, facendo molta all’alloggiamento e all’organizzazione attenzione alle passeggiate al tradel soggiorno. L’eventuale incidente monto o serali. della puntura delle zanzare killer (quasi B) Evitare di sostare vicino a raccolta sempre inavvertita) scatena la presenza di acque. di parassiti che si sviluppano nel fegato C) Usare repellenti. dell' uomo in modo totalmente asintoD) Prima dei viaggi sottoporsi a chemimatico. É questo il periodo di incubaziooprofilassi, un aiuto importante sepne, ampiamente variabile da un minimo pur non definitivo. di 6-7 giorni ad un massimo di due-tre Rosa Giorgio
È nato il Centro per viaggiatori e immigrati Informazioni e vaccinazioni per oltre 2.000 assistiti nel primo anno di attivit estate dalle 9 alle 17). Per fissare l appuntamento si pu chiamare il numero 080.5230999. “Abbiamo assistito circa duemila utenti nei primi dodici mesi di attività”, spiega il dirigente della struttura, il dottor Livio Melpignano. Il servizio offre assistenza completa ai viaggiatori e informazioni sulla profilassi, oltre alla somministrazione delle vaccinazioni (valide per 10 anni) necessarie all’estero. In particolare vaccini contro la febbre gialla (indispensabile nei paesi africani e America latina), epatite A e B, tifo (Africa e Asia), colera,
meningite. “Effettuiamo inoltre”, aggiunge Melpignano, una preparazione intensiva per prevenire rischi ricorrenti come quello della malaria o per combattere la cosiddetta diarrea del viaggiatore”. Per quest’ultima, in particolare, esiste un antibiotico specifico da assumere quando si associano altri sintomi a quello principale. A ciò si legano consigli sull’igiene ambientale e per gli alimenti. Ad esempio mangiare sempre cibi cotti e serviti caldi, mai crudi, a meno che non si possano sbucciare. Nella frutta evitare le fragole, meglio
banana e ananas. Idem per i vegetali, no alla lattuga, si ai cetrioli. Mai bere acqua di rubinetto o cocktail con acqua di rubinetto. Contro la malaria (le punture delle zanzare) indossare vestiti lunghi e utilizzare sostanze repellenti a base di sostanza chimica repellente superiore al 30% DEET e l’Icaridina. Il consiglio del dottor Melpignano di viaggiare sempre, ma tutelando la salute . Occhio, dunque, anche quando nel paese di destinazione si dice che non ci sono particolari precauzioni sanitarie. Dagli Stati Uniti, al Giappone, all’Australia, Burkina Faso (meningite) e Senegal. Per ognuno dei paesi in questione ci sono accorgimenti da adottare per prevenire e non avere sgradite e rischiose sorprese una volta giunti a destinazione. Francesco Iato
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estate ormai alle porte con la sua irresistibile voglia di mare, sole e spiaggia nonché l’impellente desiderio di esibire l’invidiabile tintarella. Il sole, del resto, dona un aspetto sano, mette di buon umore, dà energia, ma non sempre la tanto sospirata e ricercata abbronzatura si rivela un’abitudine innocua. Spesso, infatti, può trasformarsi in un vero e proprio pericolo per la nostra salute. Un rischio autentico e pericoloso nei casi in cui le esposizioni ai raggi solari non siano calmierate da adeguate conoscenze sull’azione dannosa delle radiazioni solari sulla pelle o, peggio, quando pur informati si trascurano le conseguenze negative. Al di là delle persone incaute e disinformate, la tendenza generalizzata si orienta verso una sana e responsabile educazione alla tutela della pelle. Il dato emerge nelle farmacie dove si registra l’aumento delle vendite di prodotti per la protezione solare. Ma a fronte di un’accresciuta sensibilizzazione collettiva non si riscontra altrettanto sul fronte della prevenzione da parte dell’industria specializzata. ¥ Un accurata analisi effettuata sui prodotti di protezione solare presenti sul mercato, svela numerosi punti deboli soprattutto sull’etichettatura. Le industrie tendono a lesinare sulle informazioni di cui il consumatore dovrebbe poter disporre. E ciò soprattutto per poter valutare se il prodotto da acquistare sia idoneo a proteggere dal sole. Molto ridotte sono le indicazioni relative alla qualità, alle caratteristiche, alle modalità d’uso del solare, alla sua efficacia nonché alle eventuali precauzioni a tutela dell’organismo. Inoltre, si è riscontrato che non di rado informazioni riportate sulle confezioni sono contraddittorie, fuorvianti e qualche volta addirittura false, con inevitabili ripercussioni sulla correttezza e esattezza della scelta effettuata dal consumatore il quale inconsapevolmente finisce per acquistare un prodotto che invece di proteggere favorisce un’esposizione maggiore. Su tali presupposti la Commissione della Comunità Europea (Direzione Generale Salute e Protezione del Consumatore e Direzione Generale Im-
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Abbronzatura,
La novit dell estate 2009
occhio ai bluff nell’etichetta delle creme solari L Unione Europea fissa le nuove regole per le case farmaceutiche e i diritti del consumatore
presa ed Industria), valutando la necessità di un intervento in materia di etichettatura e corrette informazioni, ha provveduto all’emanazio-ne della Raccomandazione 2006/647/CE, pubblicata il 26 settembre 2006 nella quale sono contenute alcune ragguardevoli istruzioni relative alla presentazione del prodotto, all’etichet-tatura ed alle istruzioni d’uso. La Commissione chiede un’etichettatura chiara, semplice e standardizzata, in modo tale da offrire al consumatore informazioni corrette ed intelligibili sul prodotto consentendogli di ponderare congruamente e consapevolmente l’acquisto. Tale risultato sarebbe concretamente realizzabile attraverso l osservazione di alcune regole fondamentali: ¥ Ogni prodotto deve contenere l’indicazione del fattore di protezione, non più espressa solo in numeri, ma associata a descrittori verbali standardizzati: bassa (SFP 6-10), media, (SPF 15-20-25) alta (SPF 30-50) e molto alta (SPF 50+). L’etichettatura a partire da una di quattro categorie permette di fornire indicazioni più semplici e pertinenti sull’efficacia dei prodotti per la
protezione solare rispetto a una varietà di numeri diversi che può essere fonte di confusione e di erronei convincimenti. I prodotti con SPF inferiore a 6 non possono essere definiti protettivi solari in quanto non sono ritenuti in grado di garantire una protezione adeguata per qualsiasi tipo di pelle e in qualsiasi condizione. Dovranno, di conseguenza essere considerare alla stregua di semplici creme idratanti sole. ¥ indispensabile che il prodotto informi espressamente in merito alla protezione dai raggi UVA per facilitare al consumatore la scelta di un prodotto che protegga dai raggi sia UVB che UVA. E infatti i raggi ultravioletti pericolosi per l’uomo sono di due diversi tipi: i raggi UVA i quali sono responsabili dell’invecchiamento prematuro della pelle ed interferiscono con il sistema immunitario ed i raggi UVB che sono invece causa delle scottature. Entrambi accrescono fortemente il rischio di cancro della pelle. Il cosiddetto “fattore di protezione solare” (SFP) protegge unicamente dalle radiazioni che causano l’eritema solare o “scottatura” che dir si voglia, ossia dai raggi UVB. La conseguenza è che i prodotti che proteggono soltanto dai raggi UVB po-
trebbero dare un senso di sicurezza illusorio, in quanto non impediscono ai raggi UVA di penetrare nella pelle, danneggiandola. É pertanto consigliabile scegliere prodotti che forniscano una protezione nei sia nei confronti dei raggi UVA che di quelli UVB. ¥ Da ritirare dal mercato i prodotti le cui etichette rechino espressioni ingannevoli quali “schermo totale” o “protezione totale” atteso che le stesse creano nel consumatore l’erronea persuasione di potersi esporre al sole in maniera indiscriminata e senza limitazione alcuna. Sono fuorvianti e false considerato che non esistono prodotti che siano in grado di proteggere completamente dai raggi ultravioletti. La commissione richiama poi l attenzione sull opportunit che l etichetta riporti alcune indispensabili avvertenze per il consumatore quali: A) Non rimanere esposti al sole troppo a lungo anche se si utilizza un prodotto per la protezione solare; B) Tenere i neonati e i bambini piccoli lontani dalla luce diretta del sole; C) Un’esposizione eccessiva al sole costituisce un grave rischio per la salute. D) Applicare il prodotto per la protezione solare prima dell’esposizione»; E) Riapplicare con frequenza per mantenere la protezione, soprattutto dopo aver traspirato o dopo essersi bagnati o asciugati. In questo modo il consumatore è nelle condizioni di sapere che i prodotti per la protezione solare devono costituire solo uno degli elementi utilizzati per proteggersi dalle radiazioni solari. Un efficace protezione è assicurata solo da una perfetta sinergia tra un prodotto valido ed efficace ed un comportamento diligente e scrupoloso che è legittimo attendersi da chi ha a cuore la propria salute. Clara Addante
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Molti svaghi, ma tanti incidenti
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iornate al mare o in piscina, passeggiate in montagna o lavori di giardinaggio in cortile. L’estate offre innumerevoli giochi e passatempi, ma non tutte le attività di stagione sono prive di rischi. Annegamenti, scottature, fulmini, vipere e serpenti, ma anche semplici punture d’insetti, causano ogni anno ospedalizzazioni e, nei casi più drammatici, decessi. L’Istituto Superiore di Sanità mette in guardia dai rischi più comuni. Le situazioni di pericolo, tuttavia, cambiano da regione a regione. In Puglia, e nel basso Adriatico, ad esempio si assiste da qualche anno al fenomeno dell’alga tossica.
ALGA TOSSICA Sul tema Farmapiù ha contattato un esperto barese, il dottor Pierluigi Carbonara, biologo marino e ricercatore del Coispa. Dottore, cos l alga tossica? “Si definisce Ostreopsis ovata ed è una microalga unicellulare che appartiene alla famiglia delle ostreopsidaceae. Una specie tipica dei climi caldi e tropicali, ma negli ultimi anni è presente anche sulle coste italiane. La fioritura dell’alga è stata segnalata nelle acque del litorale di Genova ma anche già osservata in numerose occasioni in Toscana, Emilia-Romagna e Puglia già dall’estate 2003-2004. La sua comparsa nell’Adriatico è un campanello d’allarme. Il sintomo di un cambiamento che si esprime attraverso questo fenomeno che va certamente approfondito. Si può legare al cambiamento del clima (tropicalizzazione), all’innalzamento dei livelli del mare o ad altre modificazioni biologiche e ambientali del nostro mare”. Come si manifesta l alga tossica? “Compare alle alte temperature. Dopo due o tre giorni di calma piatta all’arrivo del maestrale si assiste alla proliferazione dell’alga. Essa produce una tossina in riva al mare o nei pressi delle scogliere. Si forma una sorta di aerosol invisibile, micro goccio-
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Estate e vacanze tutti i rischi della bella stagione ATTENZIONE! All’alga tossica, ma anche a fulmini e serpenti
line, ed è facile che i bagnanti ne vengano intossicati per inalazione. L’alga ha dimensioni ridottissime, di pochi micron, ed entra in azione a contatto con le mucose”. Che sintomi provoca? “Porta febbre alta, anche 40 gradi e irritazioni delle mucose, ma i sintomi scompaiono di regola dopo poco tempo”. Come si pu prevenirla? “É difficile perché s’insinua nell’organismo senza che ce ne accorgiamo. Bisogna stare attenti quando il mare è piatto, sottocosta e quando c’è un innalzamento delle temperatura dell’acqua. Sulla sabbia è più difficile che possa manifestarsi”. Che fare se si viene colpiti? “Un’aspirina per fare abbassare la febbre e un po’ di riposo”. SERPENTI E VIPERE Tra i pericoli vi è indubbiamente il rischio
di essere morsi da serpenti e vipere. In Italia le specie di serpenti sono numerose, ma soltanto 4 di queste sono velenose. Le vipere, invece, il cui morso è mortale solo in rari casi, sono diffuse in tutte le regioni, con l’eccezione della Sardegna, sia in pianura che in montagna. Il suo habitat naturale è rappresentato da pietraie, sterpi, arbusti ed erba alta, luoghi incolti e relativamente poco frequentati dall’uomo. Di conseguenza, i casi di morsi di vipera geograficamente si concentrano lontano dai grandi centri urbani. La probabilità di essere morsi varia in relazione all’attività praticata: quelle all’aperto, in particolare agricoltura, pastorizia, escursionismo, facilitano il contatto. Nel corso del tempo, il fenomeno, seppur raro, è aumentato: se negli anni Settanta morivano in media 5 persone l’anno, dagli anni Novanta il numero di decessi è raddoppiato.
PUNTURE D INSETTO, MEDUSE E PIPISTRELLI Le punture di api (molto pericolosa è la mellifica), vespe, calabroni e bombi possono risultare pericolose perché in grado di scatenare reazioni allergiche. Il rimedio in questi casi è estrarre il pungiglione e applicare ghiaccio sulla parte colpita. Le zanzare, presenze immancabili delle stagioni estive, sono sempre state considerate animali fastidiosi ma innocui. Negli ultimi anni la situazione è notevolmente cambiata. Ha infatti fatto la sua comparsa in Italia il virus Chikungunya, causa scatenante dell’omonima febbre. Il virus, trasmesso primariamente dalla Aedes aegypti, assente in Italia, può essere diffuso anche dall’Aedes albopictus, la ben nota zanzara tigre. Il ragno di Volterra è un’altra insidia estiva. Farmaci a base di gluconato di calcio e solfato di magnesio sono le soluzioni di primo soccorso. Imbattersi in una melassa galleggiante improvvida può provocare un lieto ricordino estivo. L’esperienza di un pipistrello che volteggia dentro le mura domestiche può essere rivoltante, ma innocua. Questi animali si nutrono soltanto di insetti, ignorando completamente la presenza dell’uomo. FULMINI Sono circa mille all’anno i morti nel mondo causati da fulmini caduti durante uno dei 16 milioni di temporali che annualmente imperversano nella Terra, principalmente nella fascia equatoriale. In Italia, dal primo gennaio al 2 agosto 2007, sono caduti oltre 578 mila fulmini. Negli ultimi 30 anni a perdere la vita per folgorazione sono state 600 persone, in maggioranza uomini (80,3%), la cui età media supera di poco i 40 anni. Eventi drammatici che sono oggi meno frequenti che in passato: all’inizio degli anni Settanta morivano mediamente 40-45 persone all’anno, contro le 7-10 degli ultimi anni. Francesco Iato
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Il miglior metodo antisettico
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Un piccolo gesto quotidiano che protegge l organismo
Il lavaggio delle mani serve a pulirle dallo sporco, e a liberarci dai germi in transito sulla nostra pelle. Va eseguito quindi prima di mangiare, prima e dopo aver usato i servizi igienici e ogni volta che se ne richiede la necessità. Il lavaggio col sapone è tutt'oggi il mezzo usato per effettuare un corretto lavaggio antisettico o chirurgico. Lavandosi le mani ci si libera dai germi dopo aver medicato ferite infette o aver avuto contatto con liquidi e materiali biologici di pazienti infettivi; ed è lavarsi le mani
il primo atto operatorio di ogni chirurgo. Questo semplice gesto serve infatti a prevenire infezioni ospedaliere eliminando la flora batterica in transito e quella residente sulle mani dei chirurghi. Tutto ciò ci deve servire a comprendere l’essenzialità dell’igiene delle mani e di quanto sia efficace ad evitare contagi di varia natura. Spesso, però, non abbiamo a disposizione acqua e sapone. Che fare allora? Ci si può munire di succedanei degli stessi altrettanto utili per raggiungere lo stesso obiettivo di sterilità e sicurezza igienica. Rosa Giorgio
Piscine e Palestre
mani, indumenti, costumi, pettini, cuffie da bagno e ciabatte. • non camminare mai scalzi, anche se per brevi tratti, negli impianti sportivi, palestre, piscine, spogliatoi e docce comuni. • evitare di stare a piedi nudi sul bordo della vasca o nelle docce. Detersione: • utilizzare detergenti delicati, evitando saponi aggressivi che possono alterare il film idrolipidico che protegge la cute dagli agenti esterni; • preferire detergenti a ph debolmente acido per rispettare il ph fisiologico della cute che contrasta lo sviluppo dei miceti, anche avvalendosi del consiglio del proprio medico o del farmacista. Abbigliamento: • scegliere un abbigliamento sportivo in fibre naturali (cotone, lino) o in materiali “tecnici”, e non troppo aderente (le fibre sintetiche e gli indumenti troppo stretti impediscono una naturale traspirazione). • indossare le scarpe scelte per lo sport praticato e usarle solo durante l’attività sportiva, lavandole spesso e sostituendole quando risultano consumate; • indossare scarpe comode, che si adattino alla forma del piede, in quanto microtraumi causati da calzature troppo strette possono provocare lesioni sufficienti a facilitare l’ingresso dei miceti verso gli strati più interni della cute.
el controllo e nella prevenzione di tutti i rischi infettivi è sufficiente un semplice e banalissimo nostro gesto: lavarsi le mani. L’igiene delle mani previene la trasmissione di microrganismi che transitano sulla superficie cutanea. Il diffondersi di malattie attraverso la contaminazione delle mani è stata scoperta dal dottor Ignaz Philip Semmelwuels. Nel 1860 aveva notato e studiato una correlazione tra l'igiene delle mani e l' insorgenza della febbre puerpuerale che rappresentava sino allora una delle cause più frequenti di morti dopo il parto.
Un infezione dal mondo vegetale
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osa sono le micosi? Le micosi sono infezioni causate da funghi, microrganismi del regno vegetale, che si sviluppano in condizioni particolari e che possono colpire tutti gli individui, senza distinzione di sesso ed età. I principali miceti responsabili delle micosi cutanee sono i Dermatofiti, la Candida e il Pityrosporum ovale. I Dermatofiti causano micosi superficiali, le cosiddette “tigne”, che restano confinate alla cute e agli annessi (peli e unghie) e si trasmettono per contagio interumano, attraverso le squame e i peli parassitati, o per trasmissione da animali oppure attraverso il terreno. La Candida è un lievito che si comporta come opportunista patogeno in quanto vive sulla cute e le mucose senza causare danni, ma può causare infezione se la cute si indebolisce perdendo le funzioni di barriera, soprattutto nelle zone soggette a macerazione come ascelle, inguine e spazi interdigitali delle dita dei piedi. Fattori predisponenti sono tutte quelle condizioni in cui è compromessa la risposta immunitaria, come alcune malattie (diabete, malattie endocrine, sieropositività, neoplasie), o condizioni quali la gravidanza e l’obesità, o terapie mediche (cortisonici, antibiotici, immunosoppressori). La Pityriasis versicolor è causata da un lievito che si sviluppa nelle sedi cutanee con più abbondante secrezione sebacea come il dorso e il torace, passando dalla forma di saprofita a quella di parassita per condizioni predisponenti legate sia a fattori individuali (ipersudorazione, ipersecrezione ormonale, predisposizione genetica, farmaci immunosoppressivi o malattie che causano diminuzione della risposta immunitaria) che alle condizioni ambientali (clima caldo-umido).
per cancellare le infezioni
Consigli per evitare le micosi Come riconoscere una micosi? Non è sempre facile riconoscere la comparsa di un’infezione micotica: è sempre utile consultare il proprio medico ai primi segni di lesioni sospette, di prurito o di bruciore , senza ricorrere all’auto-prescrizione, perché l’uso di pomate “fai da te” può alterare l’apetto clinico delle lesioni e rendere più difficile la diagnosi. Sarà poi cura del medico di famiglia valutare la necessità di una visita specialistica per porre una corretta valutazione clinica e terapia. Il rischio di contrarre un infezione micotica pi elevato in chi pratica sport? I funghi trovano un terreno ideale per lo sviluppo e la trasmissione in piscine e palestre per motivi correlati sia all’ambiente che alla pratica sportiva: ¥ i materiali di palestre, piscine e impianti sportivi sono prevalentemente costituiti da legno (pavimenti e graticci di legno delle docce), da materiale poroso e stuoie vegetali; la temperatura tra i 20 e i 25 gradi e l’alto tasso di umidità nelle docce e negli spogliatoi;
¥ la resistenza di alcuni tipi di funghi alla sterilizzazione con cloro e ozono; ¥ la promiscuit degli spogliatoi che facilita la diffusione delle infezioni, soprattutto se avviene scambio di asciugamani e ciabatte. ¥ la sudorazione più o meno abbondante, tipica di ogni sforzo fisico, favorita da abbigliamento e calzature che ostacolano una fisiologica traspirazione. E per godersi l attivit fisica senza rischio di contagio? Regole di igiene: • dopo l’attività fisica fare subito la doccia. • lavare accuratamente le zone dove c’è maggior ristagno di sudore (ascelle, pieghe inguinali e solco intergluteo, spazi interdigitali delle dita dei piedi e, nelle donne, pieghe sottommammarie). • asciugare accuratamente le pieghe dove l’umidità può favorire la macerazione. • cambiare gli indumenti subito dopo aver sudato. • non scambiarsi accappatoi, asciuga-
Igiene delle mani
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E se abbiamo contratto un infezione micotica? ¥ rivolgersi al proprio farmacista o medico di famiglia alla prima lesione sospetta. Essi sapranno consigliarti il prodotto più indicato; ¥ seguire attentamente la terapia e non interromperla prima del tempo consigliato; ¥ evitare di frequentare piscine e palestre in caso di micosi contagiose fino a guarigione avvenuta. Dott.ssa Marcella Melino Specialista in Dermatologia
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Prevenzione a tutte le ore
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ambe pesanti, disturbi di circolazione e affaticamento sono disagi che in estate possono spesso aumentare ed aggravarsi. I nostri preziosi arti inferiori gridano aiuto attraverso sintomi e segni specifici.
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la guida anti stress per le gambe D estate i piccoli gesti che ci faranno tornare belli e in forma
basso verso l’alto) nell’applicazione. I gel sono rinfrescanti, veloci da applicare e pratici perché non untuosi. Permettono di eliminare all’istante le sensazioni di pesantezza e affaticamento. Insomma tanti rimedi per la salute delle nostre gambe che vi riassumiamo in un piccolo decalogo quotidiano che ci indica cosa e come fare. Alle ore 7,30 Bevete un bicchiere di acqua minerale: mantiene l’intestino regolare e combatte uno dei principali fattori che peggiorano il disturbo. Dopo la colazione assumete un farmaco per la circolazione a base di Oxerutina, una sostanza derivata dalla rutina, estratta dalle foglie e dai fiori della Sophora japonica. Basta una bustina o eventualmente un’altra a pranzo e a cena nei casi più persistenti.
SEGNI • Capillari in evidenza Alterazioni cutanee • Vene varicose • Ulcerazioni
13,00 Pranzate con cibi ricchi di fibre: cereali integrali, verdura e legumi, terminando con un frutto. Ottime le ciliegie e le prugne, ricche di antocianine, principi attivi che migliorano la circolazione.
vasi sanguigni, costituiti da sostanze di origine vegetale, come gli anticianosidi del mirtillo, i bioflavonoidi (come l’efficacissima oxerutina, derivata dalla rutina estratta dalle foglie e dai fiori della Sophora japonica), l'ippocastano, il ginko biloba, l'hamamelis. I venotropi antivaricosi, come per esempio la diosmina, aumentano la resistenza e diminuiscono la permeabilità dei capillari. Questi prodotti sono disponibili in compresse e gocce e in pomate o gel (uso locale). Per i primi il trattamento è di due o tre mesi, specialmente in estate, ma sono consigliabili tutto l’anno. Agiscono dall’interno, riducendo lo stress ossidativo venoso e i fenomeni infiammatori. I prodotti ad uso topico (ottimi quelli a base di escina o di oxerutina) svolgono un’azione decongestionante, lenitiva e idratante a breve termine, per un sollievo rapido ed efficacie. La loro azione è potenziata dal massaggio (sempre dal
mico. Una sorta di effetto sauna che stimola il drenaggio mediante osmosi. Poi il massaggio con trattamenti a base di aromi e oli essenziali. Se c’è ristagno di liquidi è suggerito un massaggio di linfodrenaggio con olio o profumo a seconda delle esigenze per riattivare la circolazione venosa o linfatica. SALUTE DELLE VENE Per la salute delle vene sono efficacissime numerose sostanze naturali, presenti del resto nei flebotonici (i farmaci utilizzati dalla medicina "ufficiale"), derivati da alcuni vegetali. Diversi prodotti contrastano sintomi e cause dell'insufficienza venosa restituendo alla vena la sua elasticità naturale evitando l’effetto ristagno. Il gonfiore si riduce assieme al resto dei sintomi utilizzando i venotropi capillaroprotettori che svolgono un’azione protettiva sui
Gambe pesanti
18,00 Sgranchitevi le gambe prima di tornare a casa e fate una passeggiata quotidiana. E’ una sferzata alla circolazione, specialmente per i sedentari. 20,00 Applicate un gel per le gambe a base di Oxerutina con un massaggio a spirale che parte dalla caviglia a salire. Un trucco è conservare la confezione in frigorifero nel cassetto delle uova: si ottiene una sensazione di freschezza che in più allevia il caldo alle gambe. 23,00 Mettete un cuscino sotto il materasso, ai piedi del letto: in questo modo tenete le gambe sollevate e aiutate il ritorno venoso. Indossate un pigiama o una camicia comodi, che non stringano la circolazione. Antonella Naglieri
Irritazione degli occhi
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Gonfiori e vene varicose:
SINTOMI • Gonfiore • Pesantezza • Formicolii • Prurito • Bruciori • Dolore
RIMEDI PER LE GAMBE Ma cosa si pu fare per la salute delle proprie gambe? La prima regola è controllare l’alimentazione. Occhio all’apporto di sodio (il sale), anche di quello nascosto negli altri alimenti. Moderare il consumo di dolci, pasta e pane. Bandire salumi, fritti e alcolici. Si, dunque, ad un diverso stile di vita, magari abolendo il fumo e limitando l’assunzione di alcool. Il tutto accompagnato da una sana attività fisica almeno due volte alla settimana. Un toccasana per la circolazione e i tessuti è l’acqua fitness che sfrutta in modo creativo la resistenza dell’acqua e il galleggiamento. Adatto ad ogni età, migliora resistenza e forza muscolare, composizione della massa corporea, capacità aerobica, flessibilità e mobilità articolare. Ottime anche le passeggiate sul bagnasciuga dove le nostre gambe vengono accarezzate dalle onde del mare e l’epidermide torna come “seta” non solo per l’effetto peeling dell’acqua salina. La pelle sarà liberata dalle tossine, respirerà meglio e si ossigenerà. Anche camminare sulla sabbia o sui ciottoli è un piccolo trucco per tornare belli e in forma. Il contatto con questa “terra” mobile e morbida migliora la percezione del corpo nello spazio e il camminare sui ciottoli stimola la circolazione. Il massaggio è indicato, invece, per i più pigri, o per chi ha comunque voglia di “imparare ad ascoltarsi” con il coinvolgimento di tutti i sensi per un benessere fisico ed un equilibrio interiore. Prima del massaggio è bene disintossicarsi con l’uso dello scrub e l’applicazione di un particolare telo ter-
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Le dermatiti pi comuni
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puntura da insetto può essere insidiosa quando, oltre al fastidio di una piccola puntura, si avvertono disturbi più gravi che negli allergici si manifestano anche dopo un solo morso. Le complicanze si manifestano quando la parte lesa, un arto o il collo o le parti scoperte dai vestiti, si gonfia a dismisura. A volte compaiono orticaria generalizzata, caduta della pressione sanguigna, sintomi gastrointestinali, ipertermia e shock anafilattico. Gli insetti "incriminati", in climi miti e temperati come il nostro, sono gli "imenotteri". Ovvero: vespe (il giallone), zanzare comuni, pappataci, tafani, calabroni e le api. Occhio, dunque, a tutto ci che ronza intorno e dentro le case, in città, in campagna, nei boschi o in prossimità degli alveari. Esistono diverse forme di reazioni da ipersensibilità agli insetti. Tra questi c’è chi morde e si nutre del sangue che "succhia" (zanzare, zecche e tafani) e altri ancora che lasciano il pungiglione (le vespe e le api) o iniettano veleni (api, vespe e calabroni). Le condizioni che aggravano una banale puntura d'insetto possono essere almeno tre: ¥ l’insetto appartiene ad una specie particolarmente aggressiva (le zanzare e le vespe colpiscono comunque anche se non disturbate, mentre le api lo fanno solo se vengono provocate); ¥ la puntura pi di una, gli insetti aggressori sono molti e quindi le superfici cutanee interessate sono ampie;
Pelle sotto stress l’attacco estivo degli insetti
• il malcapitato particolarmente sensibile a ciò che rimane insieme con la puntura (pungiglione e veleno iniettato). Inutile, tuttavia, allarmarsi e andare in panico. Anche se fa notizia il caso isolato di shock anafilattico che può portare alla morte. Almeno una volta all’anno nella stagione estiva. Fattori predisponenti delle dermatiti sono il caldo, il sole e anche certi profumi o odori emanati dalla pelle. Ma i colpevoli invisibili della reazione
sono gli allergeni introdotti dal morso, elementi estranei all'organismo capaci di provocare una risposta immunitaria specifica e/o esagerata. Questa situazione avviene nella reazione allergica locale: gonfiore, eritema e prurito circoscritti alla zona della puntura o del morso. O anche generale: orticaria generalizzata, reazioni cardiocircolatorie e respiratorie, shock anafilattico. CONSIGLI E TERAPIE Secondo il dottor Natale
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Simone, farmacista della nostra rete esperto in veterinaria, le dermatiti da insetti vanno curate con terapie ad hoc. Se la pelle non s’è ancora ferita vanno applicate creme a basso dosaggio di cortisone. Al contrario, quando la membrana degli strati superficiali si rompe, è bene applicare impacchi di amuchina, disciolta in acqua, e una crema antibiotica. Ma in estate, avverte Simone, la dermatite può essere causata anche dalla iper-sudorazione o da docce frequenti con detergenti troppo aggressivi. Che fanno diminuire il film lipidico abbassando le naturali barriere della pelle. In questi casi è bene scegliere prodotti privi di aurisolfati, Sls, Sles (sigle che si trovano dietro l’etichetta del detergente). Meglio orientarsi su bagnoschiuma di natura vegetale. Anche per gli animali domestici, infine, l’estate è fortemente a rischio a causa di parassiti insidiosi come zecche e pulci. Al fine di prevenire le infiammazioni è utile usare prodotti che agiscono sul sistema nervoso degli sgraditi ospiti. Tra questi, suggerisce il dottor Simone, consigliati: Frontline Combo, Bayer Advocate e Advantix. Francesco Iato
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L alimentazione dell et infantile
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Fermenti lattici, i preziosi alleati della dieta
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no degli aspetti pi delicati della vita di ognuno è l’alimentazione e lo svezzamento nei primissini anni di vita. Sul tema abbiamo sollecitato un esperto pediatra, il dottor Giuseppe Lonero. “Si nasce con un intestino sterile e con l’apporto di un alimento specifico, il latte materno”, chiarisce Lonero. Che alle lettrici di Farmapiù da un primo e fondamentale consiglio. “É importante incoraggiare le mamme ad allattare i propri figli in modo esclusivo e almeno per un anno. In questo modo aiuteremo il piccolo nella formazione di una flora batterica intestinale che gli permetterà di proteggersi da malattie importanti quali l'asma bronchiale, le infezioni gastrointestinali, le allergie alimentari e no ed altre patologie quali ipertensione, obesità, diabete”. Come si passa allo svezzamento? “L’introduzione degli alimenti dev’essere graduale ed a piccole dosi, relegando per ultimi, verso l'anno, gli alimenti altamente allergizzanti quali
Il pediatra consiglia cosa fare dai primi mesi fino allo svezzamento
uovo e pomodoro. L’intestino di un bimbo è paragonabile ad una fiammante vettura nuova: guai a sciuparla e bistrattarla". Come bisogna regolarsi? “Piccole dosi e ed in momenti diversi per testare la potenziale allergenicità e digeribilità dei nuovi cibi per il piccolo”. Quando non possibile allattare come ci si regola? “Se c’è una ereditarietà per le allergie utilizziamo latte arricchito di probiotici
che aiuta a rinforzare le difese naturali dell'organismo”. corretta l attuale alimentazione nei bambini? “Purtroppo registriamo il triste primato nella comunità europea del più alto tasso di obesità infantile”. E come si fa a combatterla? “Basta adottare la sana, semplice e salutare dieta mediterranea. Alle mamme il consiglio di riprendere a cucinare. Al bando piatti grassi, untuosi, elaborati, o pasti superveloci.
Si, decisamente, a legumi, verdura e riscopriamo il pesce azzurro senza trascurare la frutta di stagione. In generale l'adulto saprà nutrirsi quanto più da piccolo qualcuno glielo avrà insegnato”. Quali altri consigli pu dare alle mamme? “Ormai da decenni studi seri e certi evidenziano come l'uso di fermenti lattici vivi di origine umana, soprattutto a seguito di diarrea o terapie antibiotiche, determini il ripristino di quella microflora intestinale necessaria a riequilibrare le alterazioni della flora batterica ed a rinforzare le difese immunitarie. Anche se bisogna riflettere sulla selvaggia commercializzazione di prodotti che spesso hanno solo un buon sapore ma una scarsa e reale efficacia terapeutica. La cattiva dieta del bambino è spesso sinonimo di dolori addominali ricorrenti, ma anche alternanza di stitichezza a diarrea, scarso accrescimento staturoponderale, vomito persistente ed obesità”. Francesco Iato
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Sannicandro di Bari (Ba)
FANTOZZI & C. S.N.C. DOTT. EUGENIO & C. Via G. Petroni, 45/Ab - Tel. 080 5421879
CANNONE DOTT. DOMENICO P. Via Alvisi, 40 - Tel. 0883 531325
GALETTA DOTT.SSA BERENICE C.so G. Di Vittorio, 102/104 - Tel. 080 3267745
NOVIELLI DOTT. VITO M.D. C.so Vitt. Emanuele, 50 - Tel. 080 632097
MACARIO DOTT.SSA MARIA LUISA Via G. Petroni, 69/B - Tel. 080 5428061
CANNONE DOTT. GIOVANNI V.le Marconi, 2/D - Tel. 0883 513090
GRASSO DOTT.SSA ADALGISA C.So G.Di Vittorio, 154 - Tel. 080 3267813
MANCINI DOTT.GIOVANNI C.so Benedetto Croce, 85 - Tel. 080 5575557
Binetto (Ba)
MUMMOLO NARDULLI DOTT. GIUSEPPE P.zza Pelliciari, 29 - Tel. 080 3251128
STANZIONE DOTT. LUCA Via G. Petroni, 85/I - Tel. 080 5041017
MANCINI DOTT. PIERDOMENICO Piazza Umberto I, 33 - Tel. 080 7835149
PONZIO DOTT. SALVATORE Via Milano, 12 - Tel. 080 3251491
Bari (Q.re Japigia) BALDUCCI DOTT.SSA ANNA Viale Japigia,166 d/e/f - Tel. 080 5583280 LOZUPONE DOTT. VITTORIO Via Quasimodo, 39 - Tel. 080 5494277 RAGONE DOTT. ANGELO V.le Japigia, 43 - Tel. 080 5537430
Bari (Q.re Libertà) BALENZANO S.N.C. Via Brigata Bari, 126 - Tel. 080 5740972 LOZUPONE DOTT. VINCENZO Via Francesco Crispi, 99 - Tel. 080 5740421 TATEO DOTT. PASQUALE Via Manzoni, 55 - Tel. 080 5213103
Bari (Q.re Murat) BOCCUZZI DOTT.SSA GRAZIA C.so Vittorio Emanuele, 149 - Tel. 080 5212109
Bisceglie (BAT) SILVESTRIS DOTT. VITANTONIO Via Imbriani,145/147 - Tel. 080 3966786
SELVAGGIUOLO DOTT.SSA ELISABETTA C.so Aldo Moro, 72 - Tel. 080 3267720
SIMONE DOTT. NATALE Via G. Di Vittorio, 2 - Tel. 080 3957602
Grumo Appula (Ba)
STOLFA DOTT. UMBERTO Piazza Castello, 1 - Tel. 080 3957596
MODUGNO DOTT. VINCENZO C.so Umberto I, 8 - Tel. 080 7839289
Bitonto (Ba)
Irsina (Mt)
DEL SOLE DOTT. GIACINTO Via Traetta, 158 - Tel. 080 3751321
TRICARICO DOTT. FRANCESCO Via C. Musacchio, 132 - Tel. 0835 628257
MATTEOTTI DOTT. VACCA ORONZO Via Matteotti, 18 - Tel. 080 3717008
Ischitella (Fg)
SARACINO DOTT.SSA ANNA Via G.A. De Ildaris, 55 - Tel. 080 3740000
LUSTRI DOTT. GERMANO Via N. Sauro, 46 - Tel. 0884 996005
Canosa (BAT)
Manfredonia (Fg)
DE PERGOLA S.N.C. DOTT. DOMENICO E CORAZZO T. Via J.F. Kennedy, 8 - Tel. 0883 661038
SCIUGA DOTT. PIETRO Via Crisanzio, 15 - Tel. 080 5211157
Capurso (Ba)
Bari (Q.re San Paolo)
MAINARDI DOTT.SSA MARIA CLAUDIA Via Torricella, 101 - Tel. 080 4551493
SCAROLA DOTT. EDMONDO Viale Puglia, 6 - Tel. 080 5371037
SCALESE DOTT.SSA CATERINA Via S. Domenico, 52 - Tel. 080 3252633
INDELLICATI DOTT. ENRICO Via Madonna del Pozzo, 178 - Tel. 080 4551137
Sannicandro Garganico (Fg) MARCHESANO DOTT.SSA ANNA MARIA Via Salvemini, 2/b - Tel. 0882 474273 D’ADDETTA DOTT. CARLO Via Marconi, 3 - Tel. 0882 472073
San Severo (Fg) FABRIZI DOTT. FABRIZIO Via Don F. Canelli, 41 - Tel. 0882 375667
Santeramo in Colle (Ba) DELL'ANNUNZIATA DOTT. FEDELE NATUZZI Via Annunziata, 98/102 - Tel. 080 3037903 STILO DOTT. COSTANTINO Via G. Donizetti, 125 - Tel. 080 3039045
Stornarella (Fg) SIMONE DOTT.SSA CHIARA Via G. D'Annunzio, 9 - Tel. 0885 437042
DI LUZIO DOTT. EMANUELE Via G. Di Vittorio, 191 - Tel. 0884 543231
Terlizzi (Ba)
Modugno (Ba)
GIANNELLI DOTT.SSA ANNA MARIA Via Duomo, 17 - Tel. 080 3516426
AVELLINO DOTT.SSA MARIA CRISTINA Via Roma, 83/85A - Tel. 080 5325232
CONTE DOTT.SSA ANGELALBA C.so Garibaldi, 127 - Tel. 080 3516271
CALIA DOTT.GIUSEPPE Via X Marzo, 84 - Tel. 080 5325643
Toritto (Ba)
CURCI DOTT.SSA IRENE C.so Vittorio Emanuele, 26 - Tel. 080 5328333
RECCHIA & C. S.N.C. Via G.A. Pugliese, 206 - Tel. 080 601403
Casamassima (Ba) MIGGIANO DOTT. EUGENIO Viale Libertà, 45 - Tel. 080 673384
Mola di Bari (Ba)
Bari (Q.re San Pasquale) CAPEZZUTO S.N.C Via Re David, 184/A - Tel. 080 5564763
Cassano Murge (Ba)
DIVINCENZO DOTT.SSA FILOMENA Via Lattanzio, 10 - Tel. 080 5541947
GIORGIO DOTT.SSA ROSA MARTINA Via Vitt. Emanuele III, 60 - Tel. 080 763651
SPIGA DOTT. VITTORIO Piazza degli Eroi, 9 - Tel. 080 4741342
FORNARI DOTT. VINCENZO Via De Nicola, 104/108 - Tel. 080 4743213
Trani (BAT) PORTALURI G. & C. snc Via G. Almirante, 17 - Tel. 0883 589556 LONIGRO EREDI DOTT. GIUSEPPE C.so A. De Gasperi, 49 - Tel. 0883 482358
Monopoli (Ba) Bari - Carbonara PESOLA DOTT.SSA MARCELLA P.zza Umberto I, 22 - Tel. 080 5650112 RUSCIGNO DOTT. DOMENICO P.zza S. Maria del Fonte, 16 - Tel. 080 5650087
Cellamare (Ba) VALORI DOTT. VINCENZO EREDI P.zza Risorgimento, 58 - Tel. 080 4656276
Conversano (Ba) CARVUTTO DOTT. CORAZZO ROSA Via Vavalle, 10 - Tel. 080 4951331
Bari - Ceglie del Campo FALAGARIO DOTT. GIUSEPPE Via di Venere, 14 - Tel. 080 5650028 FALAGARIO S. RITA DOTT. FRANCESCO Q.re S. Rita palazz. F/2 - Tel. 080 5038834
Bari - Palese BELLOCCHI DOTT. MARIO Via G. Valle, 21 - Tel. 080 5302232
FANELLI DOTT.SSA FONTE C.so Vittorio Emanuele, 4 - Tel. 080 4086355 (FRAZ. TRIGGIANELLO)
BRUNETTI DOTT.SSA ROSARIA Via A. Pesce, 9/E - Tel. 080 9371195 LICCIULLI DOTT. PAOLO Via Vittorio Veneto, 38/44 - Tel. 080 802442
Noicattaro (Ba) DALESIO DOTT. GIUSEPPE Via Principe Umberto, 63 - Tel. 080 4780598
Torremaggiore (Fg) DEL CORSO DOTT.RI ANTONACCI E SALVATORE C.so G. Matteotti, 120 - Tel. 0882 383129
Tricarico (Mt) RECCHIA DOTT.SSA MARIA P.zza Garibaldi, 190 - Tel. 0835 723216
Palo del Colle (Ba)
VILELLA DOTT.RI GIUSEPPE E SALVATORE SNC P.zza della Repubblica, 24 - Tel. 080 4951169
Triggiano (Ba)
SCAROLA DOTT.SSA ADELE ERMINIA Via Don Giuseppe Minerva, 24/26 - Tel. 080 626655
CARETTO DOTT. VINCENZO Piazza della Croce, 19 - Tel. 080 4688476
Foggia
Poggio Imperiale (Fg)
SALVATORE DOTT. PASQUALE Via P. Nenni, 50 - Tel. 0881 711298
GIULIANI DOTT. GIOVANNI Via Vittorio Veneto, 34 - Tel. 0882 994025
SANTACROCE DOTT. NAPOLITANO Via Martiri di via Fani, 32/34 - Tel. 0881 740906
Turi (Ba) MASTROLONARDO DOTT. ANTONIO Via M. Orlandi, 7 - Tel. 080 8915040
Polignano a mare (Ba)
Gioia del Colle (Ba)
DE LAURENTIS DOTT.SSA BECCIA N. SAS P.zza S. Antonio, 41/43 - Tel. 080 4240224
JACOBELLIS DOTT.SSA DE GENNARO Piazza Plebiscito, 1 - Tel. 080 3430588
Rutigliano (Ba)
Altamura (Ba)
LABRIOLA DOTT. R. & FIGLIO snc Via G. Di Vittorio, 99 - Tel. 080 3481217
DALENA DOTT.SSA ANNA MARIA Via Mazzini, 46 - Tel. 080 4761186
CASIELLO DOTT.RI A. & G. snc. Via O. Serena, 20 - Tel. 080 3111977
Giovinazzo (Ba)
DI DONNA DOTT. GIOVANNI Via Mola, 58 -Tel. 080 4761182
Vico del Gargano (Fg)
D'ALESSANDRO DOTT.SSA FLAVIA V.le Martiri, 119 - Tel. 080 3114152
FIORE DOTT.SSA GIULIETTA Via Papa Giovanni XIII, 8 - Tel. 080 3942689
TATEO DOTT. GIOVANNI Corso Cairoli, 37 - Tel. 080 4761210
D’ORSI DOTT. CLAUDIO MICHELE C.So Umberto I, 45 - Tel. 0884 991030
Adelfia (BAT) LOSURDO DOTT.SSA FILOMENA C.So Umberto I, 39 - Tel. 080 4596087
Valenzano (Ba) SAN FILIPPO DOTT. FIORETTO PASQUALE Via Bari, 221 - Tel. 080 4673609 SAN ROCCO DI STRAZIOTA DOTT. ERNESTO SNC Via S. Rocco, 25 - Tel. 080 4671047
DAMBROSIO DOTT.VINCENZO Via Parisi, 98 - Tel. 080 3103012 GIORDANO DOTT.SSA MARIA Via Selva, 73/A - Tel. 080 3112166 MAGGI DOTT. NICOLA Vico F.lli Serena, 1 - Tel. 080 3117000 ORESTE DOTT.SSA ROSA Via Bari, 16 - Tel. 080 3141419 PAPPALARDO DOTT. FERDINANDO C.so Federico II, 52 - Tel. 080 3146005 PIGNATELLI DOTT.GIAMMATTEO Via Gravina, 13 - Tel. 080 3102994 VICENTI DOTT.SSA ELISABETTA V.le Martiri, 71 - Tel. 080 3115419
Una rete di 100 farmacie al servizio dei cittadini