Magazine_Paesi_04_2010

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PERIODICO DI POLITICA, CULTURA, ATTUALITÁ

ANNO X - N. 4 - Aprile 2010

www.associazionehinterland.it

2 Al fondo Un’altra destra è possibile

10 Cellamare Emergency Day Cellmare e il Patrono

Distribuzione gratuita

3 Tema del mese

4 Cultura e Paesi

Ginefra: “Imparare dagli errori per rafforzare il partito”

11 Gioia del colle 12 Palo del colle I bollenti spiriti Trasparenza tra luci ed ombre

5 Voci di città

Francesco Calé nuovo presidente Arci Bati

Palo si apre alla cultura Alla riscoperta dell’intimità

8 Bitritto

Aeri: con Airone a Malpensa da Bari e Brindisi Frana, Loizzo sollecita il Ministro Matteoli Regione Puglia: la nuova giunta

14 Cassano Scopriamo la nostra Murgia

14 Sannicandro Si raffreddano i bollenti spiriti

Cultura e sport, maggio di passione Reset democratico

9 Casamassima Casa della Salute: la Regione punte su Casamassima

15 Triggiano Ecco la Triggiano “che conta”

15 Valenzano Lampignano sindaco


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AL FONDO

Anno X n. 4 - Aprile 2010

Un’altra destra è possibile di Paolo Covella

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ini si è sempre detto: “Parla bene ma non dice niente”. E in effetti il delfino di Almirante, nonostante da anni risulti primo nelle classifiche di gradimento degli uomini politici italiani, non è mai apparso un vero protagonista dell’agone politico, dando piuttosto l’idea di un eterno secondo. Da quando poi il Berlusca lo ha sdoganato cooptandolo nella sua corte, quel poco di autonomia che aveva sulla scena politica si è trasformato in una totale comparsata, come è capitato a tutti quelli che hanno avuto a che fare col Cavaliere. Ma, si sa, anche i più vecchi luoghi comuni prima o poi sono destinati a scomparire. E così, dopo quel feroce assalto al Totem, avvenuto a reti unificate, ora possiamo guardarlo sotto una luce diversa. Il Vecchio Ganimede non riusciva a contenersi dall’ira per le semplici e chiare parole che il Presidente della Camera gli rivolgeva senza tentennamenti. Accecato dall’Io ipertrofico, il Noto Barzellettiere manco si è accorto che le cose che gli sbatteva sul muso il suo cofondatore, sono le cose che bisbigliano da anni gli elettori di destra (a parte i tanti infatuati laudatores) che lo usano come un taxi solo per vincere le elezioni. Fini si è accorto troppo tardi del pericolo mortale

Anno X - n. 4 Aprile 2010 Reg. Trib. di Bari n. 1509 del 2/3/2001 Iscrizione R.O.C. n. 19059 Direttore Editoriale Giuseppe Luca Basso

che il binomio Bossi-Berlusconi costituisce per il futuro del Paese e per quei valori sui quali la destra italiana si è caratterizzata sin da suo nascere. Sotto i trucchi e gli stucchi del Cavaliere, non c’è una riforma degna di tale nome che può fare ritenere l’Italia un Paese moderno e la destra italiana, una destra europea. L’asse preferenziale con la Lega non ha nulla di riformatore: gli Unni in camicia verde spingono per ottenere il (loro) federalismo in cambio del quale l’Ipertruccato Cabarettista spinge per varare leggi che lo mettano al riparo dai suoi tanti guai giudiziari. Il prezzo di questo comparizio è sotto gli occhi di tutti: siamo alla devastazione dei valori di coesione sociale e della stessa dignità del Paese. I leghisti umiliano il sentimento di appartenenza nazionale, disprezzano il Sud del Paese, indugiano a forme apertamente razziste, inquinano le coscienze democratiche dei cittadini del nord con la filosofia dell’egoismo sociale e della paura dei migranti che sono l’anticamera di un “regime autoritario di massa” E Mister Sorriso, pensa ad ammutolire i giudici e la stampa, a destrutturate i diritti dei lavoratori, a dividere i sindacati, a gigionarsi e pavoneggiarsi da mattina a

Redattori Emanuele Cutrone, Antonella Gatti, Luca Lembo, Vincenzo Macchia, Germano Pedota, Rocco Rossini, Gianvito Rutigliano.

sera sul suo millantato quanto inesistente buongoverno. Il coraggio con il quale Fini ha rotto il quadro di Dorian Gray, può essere il primo squillo di una sveglia che può aiutare i tanti elettori di destra a stropicciarsi gli occhi e a guardare in faccia la realtà. Può sembrare interessato tutto questo tifo per il Presidente Fini? No, non è così. Solo i politicanti trasformano un evento in leggenda metropolitana, dise-

Redazioni Valenzano, Via Capurso n. 34 Bari, Via Giandomenico Petroni, 33 paeseepaesi@libero.it Editore Associazione Culturale Hinterland Via Giandomenico Petroni, 33 - Bari

gnando scenari che finiscono sempre con una poltrona sotto il culo. Fini è uomo di destra e resta a destra. Lo strappo avvenuto riguarda alcuni contenuti dell’azione di governo, ma sopratutto la natura costituzionale di una forza politica e la libera dialettica democratica al suo interno che deve contrastare la deriva populista e plebiscitaria di questo Pericoloso Califfo. Se il colpo di freno avrà funzionato, sarà possibile iniziare un sano confronto sulle riforme di cui ha davvero bisogno il Paese, convergendo sul fatto che leggi come quelle sulla separazione delle carriere dei giudici e sulle intercettazioni non sono la priorità per i tanti italiani che non ce la fanno più ad arrivare alla fine del mese. Per questo il “tifo” per Fini in realtà è il tifo per una svolta che consenta alla destra di diventare una destra normale in un Paese normale e non un accampamento di “nani e ballerine” nel Paese dei balocchi. Chiediamo troppo?.

Direttore Responsabile Silvestro Paolo Covella

Foto Archivio Paese e Paesi Imagic, Flickr, SXC, Microsoft clip art

Progetto grafico, copertina e illustrazioni Imagic Bari Tel. 080.557.51.22 Stampa Studio Marangio Bari Tel. 080.557.48.70 info@studiomarangio.it


IL TEMA DEL MESE

Anno X n. 4 - Aprile 2010

Il PD alla prova del voto: l’Onorevole Dario Ginefra commenta le elezioni regionali di Luca Basso

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Ginefra: “Imparare dagli errori per rafforzare il partito”

norevole Ginefra, partiamo da un dato: nel 2005 il centrosinistra conquistò ben 12 regioni su 14, oggi di quel risultato resta ben poco. Tra le regioni per così dire “in bilico” (escludendo cioè le regioni storicamente rosse da un lato e Veneto e Lombardia, roccaforti del centrodestra, dall’altro) di fatto solo la Puglia resta a sinistra. Il centrosinistra ha perso in regioni come Campania e Calabria, dove oggettivamente non è riuscito a mettere in campo un’azione riformatrice. In Puglia invece, il buon lavoro di Vendola è stato riconosciuto e premiato dai pugliesi. Detto questo trovo anche che qui da noi abbia pesato anche la scelta del PDL di non cercare l’unità con l’UDC. Non abbiamo controprove, ma di certo la partita sarebbe stata più dura. Il PD ha raccolto circa il 20%. Un dato poco sotto la media nazionale e in linea con altre regioni del sud; se penso agli errori che abbiamo commesso in questi mesi (a partire dalla forzatura delle primarie con Boccia) e al buon risultato della lista “Puglia per Vendola” che ospitava molti candidati della nostra area (solo in provincia di Bari ben tre ex assessori provinciali del PD…) direi che il risultato è accettabile. C’è se mai un problema nazionale del PD, nel riconfermare il risultato delle politiche di due anni fa, quando però correvamo da soli. I maligni dicono che qui il centrosinistra ha vinto … nonostante il PD… Fuori dalle battute, anche ingenerose, lei stesso parla di errori: il teorema D’Alema, gli attacchi a Vendola di Emiliano, le dure critiche di Boccia al Governo regionale uscente durante le primarie, e poi Tedesco, e poi Frisullo… Vendola ha vinto richiamando in ogni comizio la rivoluzione dei trasporti, le politiche sociali della regione, Bollenti Spiriti e tante azioni di buon governo realizzate grazie all’impegno di assessori del PD. Il nostro limite è stato proprio questo: non aver saputo valorizzare il grande lavoro fatto, in questi cinque anni, dai nostri esponenti in giunta, lasciando che Vendola fosse l’unico a rivendicare i tanti successi di questa legislatura regionale. I continui cambi di rotta di esponenti nazionali del partito, tra primarie e campagna elettorale sono stati un danno non piccolo per la credibilità del partito… I fattori che in questi mesi hanno disorientato l’elettorato democratico sono stati due: uno esterno e uno interno. Quello esterno possiamo riassumerlo nel D’Alema pensiero, che mirava creare in Puglia un laboratorio politico che impe-

Dario Ginefra

gnasse l’UDC a pieno titolo nel centrosinistra anche per le elezioni politiche del 2013. Un discorso giusto se si pensa all’obiettivo finale, ma che tuttavia si è scontrato con i desiderata dell’elettorato pugliese. Il fattore interno, invece, tutto pugliese, era costituito dalle ambizioni di Emiliano, poi riconosciute pubblicamente come un errore dallo stesso Sindaco di Bari, che per un periodo ha creduto di potere rappresentare quella candidatura di sintesi tra centrosinistra e UDC che in Puglia già governa molti enti locali. In seguito ha chiesto scusa a Vendola e ha compreso che l’impegno assunto con i baresi appena l’anno scorso non poteva essere tradito. Ora mi auguro che questo errore non lo commetta Vendola: sbaglierò, ma in questi giorni sento parlare tanto dell’Italia migliore e poco della Puglia migliore… Alcuni sostengono che in queste regionali parte dell’elettorato più di sinistra del partito (diciamo ex DS) sia migrato verso SEL o altre liste, in cerca di una identità più riconoscibile, mentre all’interno del partito crescono figure nuove, politicamente più “leggere”, ma dotate di un grande appeal elettorale. Mah, non condivido questa analisi. Se per candidati “politicamente leggeri” ci riferiamo a chi proviene dal mondo dell’impresa, beh, posso dirle che questi non avrebbero trovato fortuna senza precisi riferimenti politici all’interno della dirigenza del partito. Il limite vero, forse, è stata l’assenza di un gioco di squadra sul territorio: si sono create grandi aggregazioni su pochi candidati (6 o 7 in provincia di Bari), mentre

poco si è lavorato sugli altri 14 che realmente rappresentavano il radicamento territoriale del partito. Avevamo molte personalità di valore, ma non siamo riusciti a portarle in lista. Per noi dirigenti è stato difficile persino trovare delle disponibilità a candidarsi… Con candidati locali nei principali paesi della regione sarebbe andata meglio. Non sembra un fatto da poco: esponenti locali che “declinano” gli inviti della dirigenza… Personalità anche importanti si sono “accontentate” a fare da tifosi ai pochi candidati più forti… Di questa polemica montata in questi giorni nel PD sugli imprenditori in politica cosa dice? Circa i due consiglieri eletti a Bari faccio notare che si tratta in un caso di un consigliere regionale uscente, che ha comunque conquistato al PD nuovi elettori, e in un altro caso di una personalità esplicitamente sostenuta dal Sindaco di Bari. Il tema vero è piuttosto, qui in Puglia come al livello nazionale, quello di una seria legge sul conflitto di interessi. Detto questo però, non dimentichiamo che un candidato è eletto perché qualcuno lo vota; sul ruolo dell’elettorato non si ragiona mai… A urne chiuse, poi, ecco una nuova grana: non un semplice militante, ma il segretario organizzativo del partito non farà parte del gruppo consiliare del PD alla Regione… Tra me e Mazzarano, politicamente non c’è mai stata grosse affinità, anzi abbiamo sempre avuto approcci alla politica diversi, e tuttavia ricordo che egli ha avuto rilevanti incarichi nel partito sia con Emiliano che con Blasi. È stato considerato cioè affidabile da molta parte del partito. Io non ho condiviso la sua dichiarazione di ritirarsi dalla campagna elettorale: se veramente non era una scelta suggerita dai suoi avvocati, ma un atto di responsabilità verso il partito, come lui stesso lo aveva descritto, allora sarebbe stato giusto assumerne le conseguenze fino in fondo. Altrimenti si alimenta l’idea che chi fa politica non sia in grado di operare con coerenza. Mazzarano non si dimetterà, la sua iscrizione al gruppo misto toglie al partito la possibilità di intervenire, però egli sa bene che la sua posizione non è condivisa dal partito. Ciò detto ricordo che anche qui ci sono seimila cittadini che lo hanno eletto, la loro responsabilità non è di poco conto; la poli-

tica ha certo dei problemi, ma c’è anche un problema più generale nel ruolo dell’elettorato. Però non può negare che il PD pugliese sia in difficoltà: il tentativo di sostituire Vendola fallito, le primarie perse in malo modo, dirigenti che si contraddicono nel giro di pochi giorni, esterni che “scalano” il partito, guai con la magistratura… Le chiedo: in questo quadro il Segretario Blasi è la causa del problema o la sua soluzione? Blasi si è candidato a segretario, i democratici di Puglia lo hanno eletto, spero che voglia mantenere fede a questo impegno. Troppo spesso infatti, appena conquistata una posizione di rilievo attraverso un impegno con gli elettori, si pensa già a traguardi successivi. In Puglia abbiamo diversi esempi … Quanto ai problemi di cui diceva, dall’ultimo congresso sono venute fuori risposte chiare: la priorità è rafforzare il partito, per avere una azione politica più chiara e più forte, ma anche per creare gli anticorpi perché eventuali degenerazioni vengano isolate ed espulse prima che la magistratura se ne occupi. Ultima questione, la convivenza tra sinistra e centro, all’interno del PD sembra ancora difficile: non è che questa fusione a freddo non è riuscita? Serviva più tempo per coltivare i punti in comune? Il PD di oggi è quello che i suoi fondatori immaginavano? Credo che nessuno immaginasse che, a pochi mesi dalla nascita del PD, si andasse alle elezioni anticipate. Dopo quella sconfitta non fui tra quanti chiesero le dimissioni di Veltroni, come oggi considero sbagliato chiedere a Bersani di farsi da parte. Se Dio vuole, abbiamo davanti tre anni per far crescere robusto questo bambino. Io penso che tra ex DS, ex DL ed ex socialisti, su questioni politiche importanti esista un terreno di affinità ben più profondo di quanto non sembri. Sulla questione dei valori comuni, all’ultimo congresso nazionale, abbiamo detto cose chiare: l’ancoraggio al mondo del lavoro, la capacità di strutturarsi meglio, un rapporto continuo con l’elettorato attraverso un protagonismo quotidiano sul territorio. Chi vota per la Lega ci manda a dire è che una forza politica in grado di saper collegare società e istituzioni, raccoglie fiducia e consenso. Ma i risultati vengono col lavoro quotidiano, il tempo per fare questo lavoro il PD oggettivamente non lo ha avuto; in due anni abbiamo sostenuto, primarie comprese, ben sei consultazioni elettorali, tante per un partito giovane. Ora, come spero, abbiamo il tempo per cominciare un altro percorso.

www.lombardiecologia.com

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CULTURA E PAESI Intervista a Francesco Calè, neoeletto Presidente del Comitato territoriale dell’ARCI di Bari

Anno X n. 4 - Aprile 2010

FRANCESCO CALÈ nuovo presidente Arci Bari

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residente Calè, come le sembra l’ARCI di Bari vista dalla sua nuova postazione? Sicuramente, dalla mia nuova postazione sono cambiati l’angolo visuale e la prospettiva da cui guardo l’associazione, e però non è cambiata la valutazione: si tratta di un’organizzazione complessa, che è anche e soprattutto un luogo collettivo. Un luogo che mette al centro dei suoi progetti le persone, e che permette ai cittadini di essere liberi protagonisti della costruzione di una società più giusta. In particolare, il Comitato Territoriale Arci di Bari ha dimostrato la capacità di un costante e quotidiano impegno civile e culturale. Tanti i fronti di intervento: dalla p r o m o z i o n e d e l l ’a c c o g l i e n z a e dell’integrazione, all’affermazione del diritto alla cultura come diritto di cittadinanza, all’elaborazione di un modello di sviluppo alternativo, socialmente ed ecologicamente sostenibile, fino alla difesa e all’estensione del sistema del welfare. Una molteplicità di terreni d’azione, che non rimangono compartimenti stagni ma che si intersecano e che descrivono un’unica grande storia. La storia di un percorso collettivo, compiuto da dirigenti, circoli, soci, militanti, nella consapevolezza che l’Arci è innanzi tutto il luogo della condivisione e dell’incontro. Che comitato trova? Mi trovo a essere presidente di un Comitato solido e stabile, retto da un gruppo dirigente serio e maturo, che negli anni ha acquisito competenze e ha dimostrato la capacità di intervenire su più fronti e di sviluppare una progettualità ad ampio raggio. A questo proposito, desidero tributare un caloroso ringraziamento ad Alessandro Cobianchi: un ringraziamento non formale o rituale, ma che rappresenta il doveroso riconoscimento a chi mi ha preceduto nella guida del Comitato Territoriale e che con il suo lavoro ha consentito all’associazione di crescere e di radicarsi. In particolar modo, parlando di crescita, è significativo rilevare che per il 2009 il Comitato Territoriale Arci di Bari ha confermato il numero di affiliazioni del 2008 (47 circoli), come pure è incoraggiante il trend di crescita sui numeri del tesseramento: dai 6500 iscritti del 2008 ai più di 9600 iscritti del 2009. Numeri ai quali guardiamo non con l’ottica del contabile, ma che si traducono nell’immagine di un’organizzazione vitale e operante sul territorio. Cifre che danno la conferma del radicamento sociale dell’associazione e del consolidamento della rete dei circoli. Parliamo anche di contesto: che momento è questo per la Puglia e in partico-

Francesco Calè

Calè: “L’ARCI al lavoro per una politica autentica e una società plurale” lare (visto che presiede il Comitato provinciale di Bari) per il capoluogo e il suo interland? La Puglia è una regione straordinariamente bella e complessa, che sicuramente vive tutte le contraddizioni di questo incerto presente, e che però sta attraversando una feconda stagione di rinnovamento e di dinamismo civile e culturale. Un processo di rilancio che parte dal fatto che questa terra ha dimostrato la capacità di investire sulle sue caratteristiche e sulle sue qualità, reinterpretandole come risorse. Innanzi tutto, il rappresentare un luogo di frontiera, una vera e propria porta sul Mediterraneo e verso l’oriente. Una terra con la vocazione dell’accoglienza, dell’apertura e del dialogo. Una zona operatrice di pace. E poi, l’essere un serbatoio e una fucina di giovani talenti. Quei giovani talenti portatori di una carica di entusiasmo, di energia e di creatività che per troppo tempo era stata sacrificata e che oggi trova gli opportuni spazi. Bari e la provincia non sfuggono, ovviamente, a questi processi, anzi ne possono essere il luogo di sintesi. Il direttivo ha votato compatto per la sua elezione, mi sembra un bel segnale di stima e di affetto nei suoi confronti…

Sicuramente. E di questo sono sinceramente grato alle compagne e ai compagni del direttivo. Ma leggo anche un incoraggiante segnale politico: il segnale della coesione e della compattezza di un gruppo che ha dimostrato la capacità di elaborare un codice e una lingua comuni. In che modo pensa di caratterizzare la sua presidenza? Quali pensa saranno le sue priorità? Innanzi tutto il continuo e costante impulso al tesseramento, considerato sia come chiave di volta dell’associazione dal punto di vista organizzativo e finanziario sia come dato politico. Poi, il potenziamento dell’attività progettuale del Comitato Territoriale. Infine, l’investimento sulla capacità dell’organizzazione di intervenire a 360 gradi nel dibattito civile e culturale, dispiegando una visione complessiva e organica della società. Queste le direttrici principali che, sintetizzate e amalgamate, consentiranno all’associazione di continuare a incidere nel tessuto sociale e di animare il territorio attraverso le “buone pratiche” quotidiane: quelle buone pratiche che sono già nel DNA dei circoli e che ne rappresentano la stessa ragione di vita. Una delle caratteristiche dell’ARCI,

rispetto alle altre associazioni è infatti proprio la sua capillare presenza sul territorio attraverso i circoli. In questo momento della vita associativa quale è il loro ruolo? Il dibattito sul ruolo dei circoli è stato uno dei principali temi che hanno animato la discussione nel corso del XV Congresso Nazionale dell’Arci. Innanzi tutto, e non è uno slogan vuoto o un’osservazione banale o scontata, mi piace ricordare che l’Arci non esiste senza i suoi circoli. L’Arci è la rete di circoli. Quei circoli che sono non solo la ricchezza dell’associazione, ma soprattutto il suo cuore vivo e pulsante. I circoli, allora, sono quelle strutture e quelle articolazioni che hanno la capacità e la possibilità di leggere il territorio in cui si trovano e, a partire da questa lettura, di costruire risposte. È in virtù questa capacità di intervento che l’Arci, nel suo insieme, finora ha saputo e potuto – come è stato sottolineato nel Congresso – dare “risposte semplici a problemi complessi”. Ma dico di più: i circoli sono veri e propri “presidi di democrazia” sul territorio. Da questo punto di vista, i circoli sono quella base solida che ha consentito finora all’Arci non solo di resistere, in una fase storica in cui le grandi organizzazioni di massa nate nel secolo scorso sembrano in crisi, ma di crescere e di dare una continuità alla propria azione e alla propria narrazione. Infine le chiedo: qual è il compito che spetta a un’associazione come l’ARCI a Bari nel 2010? Innanzi tutto, porre con forza l’accento sul tema della cultura come terreno strategico su cui investire per consentire al Paese e alle comunità di superare il profondo stato di crisi, non solo economica, ma innanzi tutto etica e sociale. Rimettere al centro l’idea di cultura non come “attività di settore”, ma come cardine della formazione e della crescita della persona: la cultura intesa come elemento fondamentale di integrazione e di coesione sociale. E poi, concorrere al tentativo di ridare alla politica un respiro progettuale ampio, partendo dal basso, dai luoghi di vita e di aggregazione delle persone. Luoghi in cui riscoprire pratiche di cittadinanza attiva e riattivare relazioni e rapporti sociali. Luoghi in cui la politica può recuperare la sua dimensione più autenticamente collettiva, di “arte della polis”. Da questo punto di vista, i nostri circoli possono rappresentare uno spazio aperto e libero di confronto e di impegno delle cittadine e dei cittadini. P&p


VOCI DI CITTÁ

Anno X n. 4 - Aprile 2010

Presentati dall’assessore ai Trasporti Loizzo, dall'amministratore unico di Aeroporti di Puglia

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uovi voli di Air One per collegare gli aeroporti di Brindisi e di Bari con Milano Malpensa. La novità è stata presentata dall’assessore ai Trasporti della Regione Puglia, Mario Loizzo, dall'amministratore unico di Aeroporti di Puglia, Domenico Di Paola e dal responsabile del progetto Air One del gruppo Alitalia, Lorenzo Caporaletti. Dal 28 marzo Air One collega già Bari a Milano Malpensa due volte al giorno. La partenza dei voli dal capoluogo pugliese è prevista alle 9.35, con arrivo a Milano Malpensa alle 11.10, e alle ore 19.15 con arrivo alle 20.50. Da Milano Malpensa il primo volo per Bari decolla alle 7.30 e atterra alle 9.00; il secondo volo giornaliero da Milano Malpensa è programmato alle 17.05 con arrivo previsto a Bari alle 18.35. Dal 16 aprile decolleranno anche i nuovi collegamenti giornalieri di Air One da Brindisi a Malpensa: l'aereo partirà da Brindisi alle 17.15 e atterrerà a Milano Malpensa alle 18.55. Da Milano Malpensa il volo Air One decollerà alle 15.05 e arriverà a Brindisi alle 16.45. “Ad oggi - secondo Caporaletti - sono

Dopo la frana di Montaguto, che ha interrotto la tratta da Benevento a Foggia (Bari-Roma)

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ltre a ciò, riteniamo necessario ed urgente convocare un tavolo di lavoro con la Regione Campania e le Società interessate, sul quale affrontare le problematiche relative alla situazione dei collegamenti ferroviari, automobilistici ed aerei da coordinare per far fronte a quella che appare come una vera e propria emergenza sociale per le nostre popolazioni”. Lo scrive a poche ore dal disastro ambientale e ferroviario provocato dalla frana di Montaguto, che interrompe la tratta da Benevento a Foggia (Bari-Roma), l’assessore regionale ai Trasporti, Mario Loizzo, in una lettera al ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Altero Matteoli, in cui viene sollecitato l’intervento governativo. “E’ a lei nota la particolare gravità della situazione venutasi a creare nella relazione ferroviaria tra la Puglia

Aerei: con Airone a Malpensa da Bari e Brindisi BARI

già 48 mila i passeggeri che hanno scelto di volare sui nuovi voli di Air One da e per la Puglia: 19 mila sulla tratta BrindisiMilano-Brindisi e 29 mila su quella BariMilano-Bari”. “Siamo molto soddisfatti di come stanno procedendo le vendite di questi nuovi collegamenti e siamo convinti che, grazie a questi voli che offriamo a prezzi estremamente competitivi e assolutamente trasparenti per il passeggero, il territorio servito dagli aeroporti di Brindisi e Bari trarrà grandi benefici. Il nostro prodotto si rivolge a coloro che viaggiano per vacanza e a coloro che viaggiano per affari senza dover rinunciare alla qualità del servizio". Ampia soddisfazione è stata espressa dall’assessore Loizzo e da Di Paola, per l'avvio dei nuovi voli Air One da Bari e

Dal 28 marzo Air One collega già Bari all’aeroporto di Milano due volte al giorno

Brindisi, che peraltro si inseriscono in un contesto di estrema dinamicità del sistema aeroportuale: “verrà un forte contributo al miglioramento della condizioni di mobilità aerea dei pugliesi”. Poter disporre di un prodotto di qualità, e che al tempo stesso risulta di particolare appeal sul piano delle tariffe, giocherà un ruolo fondamentale per favorire già a partire dall'inizio di questa stagione, una maggiore accessibilità al territorio pugliese, e nello specifico a quello salentino, che vede nel settore turistico uno degli asset economici più importanti. c.mor.

Frana, Loizzo sollecita il Ministro Matteoli

Frana di Montaguto

e la Campania, a causa dell’evento franoso nel territorio di Montaguto – aggiunge l’assessore Loizzo - colgo l’occasione perciò, per ribadire quanto già dichiarato dal presidente Vendola, circa l’urgenza di un intervento governativo di carattere straordinario, che metta a disposizione della Protezione Civile e del Commissario Straordinario, tutte le risorse necessarie per affrontare una emergenza destinata a durare a lungo e di fronte alla quale temiamo si stiano accumulando incomprensibili ritardi”. Richieste quelle dell’assessore Loizzo evidentemente, poi, accolte dal Governo, che ha decretato lo stato di emergenza, con una svolta che si attendeva da giorni, e previsto il ripristino ferroviario entro un mese. c.mor.

Regione: Vendola, migliore interlocuzione con governo

“Ci

guiderà il senso di responsabilità, la voglia di costruire una migliore interlocuzione con il Governo nazionale”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, rispondendo ad una domanda dei giornalisti sui problemi relativi al Patto di Stabilità. “Quando il presidente del Consiglio Berlusconi mi ha telefonato – ha riferito Vendola - per congratularsi per la mia elezione, una telefonata molto apprezzata, molto gentile e affettuosa, io gli ho indicato la necessità di portare su un piano differente i rapporti tra Governo regionale e governo centrale”. “Rivendico la richiesta di normalità nei rapporti tra i diversi livelli istituzionali. Una

Nichi Vendola

Regione – ha aggiunto il presidente - non governa contro i Comuni, non governa contro il Governo nazionale, bisogna avere indispensabili equilibri e sinergie e io ho chiesto al presidente del Consiglio che la Regione Puglia abbia la possibilità di un’interlocuzione autentica”. “Parlare e non essere ascoltati, chiedere ed essere puniti non è una giusta interlocuzione. Chiedo un’interlocuzione nella quale ci si renda conto insieme dei problemi, del resto – ha concluso – i problemi in cui sono le Regioni che hanno violato il patto di stabilità non sono problemi oggettivi, ma sono nati da una modalità maliziosa e un po’ malvagia di non modificare regole che erano assolutamente arbitrarie”. c.mor.

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VOCI DI CITTÁ BARI

Anno X n. 4 - Aprile 2010

Il nuovo esecutivo regionale varato con celerita' dal presidente Vendola

Regione Puglia: 7 donne su 14 in giunta

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enso che l'impegno che ho assunto con i pugliesi e per i quali i pugliesi mi hanno eletto presidente della Regione, quello di garantire con ancora piu' nitidezza e radicalita' il percorso del cambiamento, abbia in questa prima scelta, cioe' la costruzione della squadra di governo, una risposta concreta. Con squadra la Puglia potra' fare un cammino importante". Il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, lo ha detto presentando la nuova Giunta, composta per il 50% da donne, 7 su 14, che iniziera' ad operare dal 4 maggio prossimo. "Sono evidenti - ha precisato Vendola - alcune innovazioni che riguardano una migliore organizzazione funzionale degli assessorati". "E' un Governo che al suo atto di nascita rispetta il primo impegno assunto con gli elettori e con le elettici e cioe' non considerare la parita' di genere una di quelle esercitazioni retoriche in cui ci si impegna la domenica - ha spiegato Vendola - dimenticando dal lunedi' al sabato il contributo che la voce delle donne puo' portare nelle istituzioni e nella politica". "Per me - ha aggiunto imporre al mondo politico l'assoluta parita' di genere nella composizione Giunta e' stata la scelta piu' qualificante. Abbiamo costruito una Giunta che e' un mix di sensibilita' legate alla storia dei partiti del centrosinistra e di storie professionali e culturali legate alle battaglie per la difesa del bene comune".

La

nuova giunta regionale pugliese presieduta da Nichi Vendola risulta composta da:

Elena Gentile, assessorato al welfare (Lavoro, Politiche di Benessere sociale e Pari Opportunita', Programmazione sociale ed integrazione socio-sanitaria, Pugliesi nel mondo); Fabiano Amati, opere pubbliche e protezione civile (Lavori Pubblici, Difesa del Suolo, Protezione Civile, Risorse Naturali, Tutela delle acque); Angela Barbanente, qualita' del territorio (Assetto del Territorio, Paesaggio, Aree Protette e Beni Culturali, Urbanistica, Politiche abitative); Maria Campese, risorse umane, semplificazione, sport (Semplificazione amministrativa, Personale e Organizzazione, Sport per tutti); Loredana Capone, sviluppo economico (Ricerca e competitivita', Attivita' economiche e consumatori, Industria, Energia,

"C'e' la politica delle promesse elettorali - ha affermato ancora Vendola presentando la nuova giunta - e la politica dei fatti che rapidamente scioglie al sole come fiocchi di neve quelle promesse. Per me quella che e' stata una vera narrazione che ha attraversato tutta la campagna elettorale; la necessita' di rompere la barriera che separa il maschile dal femminile e che rende il maschile una specie di genere vocato all'esercizio di pubblici poteri e il femminile una specie di rumore di fondo, rompere questa barriera - ha concluso - e' un impegno: oggi e' un concreto e robusto passo in avanti". Sull'attribuzione-redistribuzione di alcune deleghe nei vari assessorati, come l'accorpamento di turismo e

cultura e della formazione e l'istruzione, del lavoro e welfare, il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, ha spiegato "credo che siano un'importante razionalizzazione, perche' le politiche intrecciate che guardano al Mediterraneo, immaginando di puntare alla costruzione di una industria della cultura, della cooperazione, della difesa della bellezza - ha sottolineato - ha un rapporto strettamente intrecciato con le attivita' della promozione turistica. Noi sostanzialmente abbiamo dovuto costringere due assessorati a inseguirsi permanentemente. Oggi quelle competenze stanno nello stesso luogo e questo a me pare un fatto importante". c.mor.

Regione Puglia: la nuova giunta Reti e Infrastrutture materiali per lo sviluppo, Attivita' estrattive, Cooperazione); Ida Maria Dentamaro, Sud e federalismo (Politiche per il Mezzogiorno, Rapporti con la Commissione Europea, Sistema delle Conferenze interistituzionali, Enti locali e decentramento, Contratti e appalti, Contenzioso amministrativo, Affari generali); Tommaso Fiore, sanita' (Programmazione Assistenza Territoriale e Prevenzione, Programmazione e Gestione Sanitaria, Programmazione Assistenza Ospedaliera e specialistica); Nicola Fratoianni, politiche giovanili, cittadinanza sociale, attuazione del programma (Coordiname nto d ell e p oliti che p e r l'attuazione del programma, Politiche giovanili e innovazione, Cittadinanza

La Regione Puglia

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“Un Governo che al suo atto di nascita rispetta il primo impegno assunto con gli elettori”

consiglieri regionali hanno un ruolo importante, perchè la Regione ha questa funzione: il consigliere regionale deve agire, legiferare e programmare anche per migliorare il bilancio regionale”. Il presidente dell’Associazione Consiglieri regionali, Nicola Ferlicchia, lo ha detto partecipando ai lavori del convegno in corso all’Ateneo di Bari, sui 40 anni della Regione Puglia. “Ai miei tempi lavoravamo 12 ore al giorno. Oggi e’ un po’ cambiata la situazione – ha spiegato, perchè le funzioni sono state un po’ assorbite dalla Giunta e il Consiglio e’ stato un po’ svuotato, però, da questo punto di vista i consiglieri regionali possono e devono svolgere un’azione importantissima”. Secondo il presidente uscente del Consiglio regionale,

attiva e politiche di inclusione dei migranti, Beni confiscati alle mafie, Trasparenza, Comunicazione istituzionale); Silvia Godelli, Mediterraneo, cultura, turismo (Attivita' culturali, Mediterraneo, Relazioni internazionali e Pace, Promozione turistica, Biblioteche, Musei e Archivi); Guglielmo Minervini, infrastrutture strategiche e mobilita' (Infrastrutture strategiche, Sistema Integrato dei Trasporti, Programmazione Vie di comunicazione); Lorenzo Nicastro, qualita' dell'ambiente (Ecologia, Ciclo Rifiuti e Bonifica, Politiche energetiche, Politiche di differenziazione, recupero e riuso dei rifiuti, Bonifiche, Demanio Marittimo, Foreste); Michele Pelillo, bilancio e programmazione (Federalismo Fiscale,

compie 40 anni Pietro Pepe, “i cittadini, non so perchè, in Italia ma anche in Puglia non hanno indiv i du ato nell’ente Regione, in base a riferimenti d’indagini fatti, il riferimento puntuale per l’ascolto e la risposta ai propri problemi, e questo convegno punta proprio a ril an c i are l a

Bilancio, Programmazione, Fondi Strutturali agenda 2007-2013 e fondi FAS, Finanze, Economato, Demanio e Patrimonio); Alba Sasso, diritto allo studio e alla formazione (Scuola, Universita' e Ricerca, Formazione Professionale); Dario Stefano, risorse agroalimentari (Agricoltura, Alimentazione, Riforma Fondiaria, Caccia e pesca). Sono infine da riservare alla competenza del Presidente le funzioni inerenti l'Avvocatura Regionale, le Politiche legislative, il Controllo strategico ed Aziende partecipate, il Controllo interno di Gestione, l'Internal Auditing, i Rapporti Istituzionali, le Politiche Internazionali.

Due giornate di dibattito per fare il punto sulle tematiche al centro del confronto politico

missione del Consiglio regionale, a farlo conoscere e a riscoprire il luogo dove tutte le istanze devono trovare una loro risposta. Poi c’è da esaltare – ha concluso Pepe – la funzione legislativa; non fare tante leggi ma quelle che sono utili e necessarie. Insomma, nei poteri nuovi che si devono applicare ed esercitare il Consiglio regionale accanto all’indirizzo e alla programmazione economica deve esercitare anche un controllo, specie in previsione del federalismo”. Il convegno è stato presentato da Pepe e dal vice segretario generale dell'Aiccre Puglia, Giuseppe Abbati. Il convegno non è stata solo celebrazione ma l'occasione per fare il punto della situazione e per affrontare concretamente le questioni salienti che riguardano il presente e il futuro della Regione. c.mor.


VOCI DI CITTÁ

Anno X n. 4 - Aprile 2010

Ad agosto la nazionale maschile al Palaflorio 4 gare di qualificazione ai Campionati europei

Ad

agosto Bari sarà la capitale italiana del basket. La nazionale maschile disputerà infatti al Palaflorio le quattro gare di qualificazione ai Campionati europei in programma nel 2011 in Lituania: il 2 agosto gli azzurri affronteranno gli atleti di Israele; l'8 agosto la squadra della Finlandia; il 20 agosto la Lettonia e il 26 agosto il Montenegro. “Siamo lusingati della scelta di Bari come sede unica per le partite della nazionale. La presenza della nazionale - ha commentato il sindaco di Bari, Michele Emiliano - è il segno di una città e di una regione che vogliono sfruttare appieno i loro talenti. Il basket è un potente aggregatore per menti pensanti e vogliamo fare di questo straordinario appuntamento un pretesto per tutti gli appassionati di sport e della pallacanestro”. “A disposizione degli azzurri - ha continuato Emiliano - mettiamo l'ultimo "castello incantato" della nostra città: il Palaflorio, ricostruito dopo anni di chiusura e di abbandono grazie all'impegno dell'assessore Elio Sannicandro”. Si preannuncia dunque una scorpacciata d'azzurro in una città, come Bari,

Test combinato screening cromosomopatie e cardiopatie, nel primo trimestre di gravidanza

Il

Centro di Riferimento per la Medicina Fetale della ASL Ba supera quota 4000. Il primato è stato conquistato in due anni di attività, impiegando la più avanzata tecnica del momento: il test combinato per lo screening delle cromosomopatie e delle cardiopatie, nel primo trimestre di gravidanza approvato dalla FMF (Fetal Medicine Foundation) di Londra. La Puglia è l'unica regione italiana, insieme alla Toscana, ad offrire alle donne in gravidanza il più moderno set di analisi contro le alterazioni genetiche. Il “test combinato”, secondo il protocollo dell'FMF, include la valutazione dell'età materna, la translucenza nucale e l'esame biochimico su siero materno. Grazie a queste valutazioni integrate, l'equipe della ASL Ba, diretta dal dott. Paolo Volpe (Direttore Scientifico Progetto Prevenzione Malattie Fetali), ha potuto fornire a migliaia di donne pugliesi nel primo trimestre di gravidanza delle risposte che in caso di negatività, danno una rassicurante

BARI

Bari capitale del basket Il sindaco: " lusingati della scelta di Bari come sede unica per le partite della nazionale”

che ha voglia di grande basket. “Ospitare al Palaflorio la qualificazioni per il Campionato Europeo di Basket 2011 - ha concluso Emiliano - significa aprire le porte della città al grande sport internazionale, richiamare l'attenzione di migliaia di appassionati dall'Italia e dall'estero, avere una spinta di entusiasmo e vitalità che può fare solo bene alla nostra terra”. Secondo il presidente della FIP Dino

Meneghin, “avevamo bisogno di un luogo che offrisse il meglio e che potesse garantirci di avere a disposizione un ottimo palazzetto, un aeroporto ed una organizzazione che potesse offrire allo staff e ai giocatori la possibilità di lavorare al meglio e soprattutto sentirsi a casa. Giocare tutte le gare nello stesso impianto, sullo stesso parquet e alloggiare nello stesso posto per tutta la durata delle qualificazioni, è fondamentale. Per questo – ha spiegato - abbiamo scelto di non peregrinare ma di optare per il calore di un pubblico ap-

Medicina fetale: ASL BA, superati 4mila screening garanzia di salute, e quando invece risultano positive (il rischio calcolato supera 1 su 300), vengono poi confermate dagli esami invasivi tradizionali (villocentesi e amniocentesi). L'esame di screening è indispensabile per individuare le mamme con alto rischio di avere un feto affetto da anomalie cromosomiche, come la sindrome Down (o Trisomia 21), permettendo inoltre l'individuazione di feti che possono sviluppare cardiopatie congenite. Le gestanti ad alto rischio possono, in base al risultato del test, successivamente optare per un esame invasivo di secondo livello come l'analisi dei villi coriali nel primo trimestre o l'amniocentesi dopo la 16° settimana gestazionale. Questi esami sono in grado di individuare con certezza una anomalia cromosomica fetale, ma proprio perche' invasivi potrebbero essere causa di

Il primato barese conquistato in due anni di attività, impiegando la più avanzata tecnica

“Da sopra, giù nel fossato”

La

passionato e competente come quello barese e pugliese”. Secondo Magda Terrevoli, assessore al Turismo della Regione Puglia: “eventi sportivi di questo livello devono fungere da volano per lo sviluppo del territorio”, mentre per Guglielmo Minervini, assessore regionale allo Sport, c’è “orgoglio per la città di Bari” nell'essere stata scelta dalla FIP come sede unica delle gare di qualificazione. Un riconoscimento al lavoro di qualità fatto dalla città, dalla Provincia e dalla Regione fino ad oggi. Ho la certezza che il Palaflorio sarà gremito”. Per il capoallenatore Simone Pianigiani, “a Bari verremo con un gruppo di ragazzi giovani che devono aver fame di trovare uno spazio importante a livello europeo. Avremo dalla nostra l'entusiasmo di una Regione che ci spingerà dalla prima all'ultima partita. Non so se riusciremo a vincere subito ma questo è il nostro obiettivo primario. Poi, si sa, le vittorie sono importanti così come importante è centrare l'obiettivo di qualificarci per il prossimo Campionato Europeo”. c.mor.

mostra “Da sopra, giù nel fossato”, a cura di Achille Bonito Oliva, realizzata nell'ambito del progetto Puglia - Circuito del Contemporaneo è ospitata, fino al 16 maggio prossimo, nel fossato del Castello Svevo, uno dei simboli di Bari dove lo spettatore può osservare le opere di 15 artisti di fama internazionale, “da sopra”, in un gioco di collegamenti tra architettura del passato e segni d'arte contemporanea. Secondo Achille Bonito Oliva “normalmente l'arte richiede una contemplazione distanziata e frontale. In questo caso invece lo spettatore vive il privilegio di uno sguardo con una diversa prospettiva - giù nel fossato - dove sono disposte sculture, installazioni, opere luminose e sonore”. Le opere sono di figure “storiche” dell'arte contemporanea e artisti giovani: Vito Acconci (USA), Maria Theresa Alves (Brasile),

aborto (complicanza che si verifica ogni 100 - 150 esami). Di qui l'importanza di un esame di screening, in grado di selezionare solo la popolazione di mamme ad alto rischio per questo tipo di patologia. Le gestanti si rivolgono al Centro di MF presso l'Ospedale Sarcone di Terlizzi e presso il Di Venere di Bari, trovando una equipe integrata di ginecologi (unità di MF) specializzati nell'esame della translucenza nucale (termine ecografico riferito al liquido tra cute e sottocute della nuca) e di genetisti (laboratorio di genetica). La ASL Ba ha così varato il Progetto Medicina Fetale, con l'obiettivo di ridurre le tecniche di indagine invasive, ridurre gli aborti involontari e mettere a disposizione delle donne una tecnica efficace e sicura. c.mor.

La mostra è ospitata, fino al 16 maggio prossimo nel fossato del Castello Svevo di Bari Marco Bagnoli (Italia), Jimmie Durham (USA), Lara Favaretto (Italia), Subodh Gupta (India), Jenny Holzer (USA), Allan Kaprow (USA), Maurizio Mochetti (Italia), Maurizio Nannucci (Italia), Luca Maria Patella (Italia), Alfredo Pirri (Italia), Francesco Schiavulli (Italia), Kazuo Shiraga (Giappone), Ben Vautier (Francia). Il coordinamento della mostra è di Paola Marino, la curatrice esecutiva è Giusy Caroppo che l’11 aprile scorso, ha vestito i panni della guida per una visita speciale organizzata dalla delegazione del Fai (Fondo per l'Ambiente Italiano) di Bari. La mostra è stata resa possibile grazie all'Accordo di Programma Quadro “Sensi Contemporanei” per la promozione e la diffusione dell'arte contemporanea e la valorizzazione di contesti architettonici e urbanistici nelle regioni del Sud Italia. Per ulteriori informazioni www.pugliacircuitodelcontemporaneo.it - www.dasopra.it c.mor.

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PAESE CHE VAI BITRITTO

É

Anno X n. 4 - Aprile 2010

Eventi di punta monopolizzano il panorama bitrittese

Cultura e sport, maggio di passione

una primavera dall'inedita pienezza di emozioni quella che si appresta ad esplodere compiutamente a maggio. Giunge alla sesta edizione la rassegna Primavera Musicale, realizzata dall'associazione “Orizzonti musicali” e Assessorato alla cultura (la prima targata Marina Pietragallo), giunta a un altissimo livello di qualità e pubblico. Per la versione 2010 della kermesse,

L’

Assessorato alla Polizia Municipale, Sicurezza e Vivibilità Urbana del Comune di Bitritto comunica che da GIOVEDI' 1 APRILE 2010 è stato attivato a BITRITTO il servizio “PIU' SICURI IN POSTA”. Il servizio consiste nel garantire presso l'Ufficio Postale di Bitritto un'attività di “vigilanza fissa” e “ispettiva di zona” al fine di arginare episodi di criminalità diffusa, quali “scippi” e “rapine”, che più destano allarme sociale, sia per la frequenza con cui si verificano sia per le conseguenze che talvolta comportano per le vittime, donne ed anziani in particolare, e comunque alle persone più deboli e indifese, che quotidianamente “frequentano”

ancora patrocinato da Provincia e Regione, gli organizzatori hanno pensato a cinque appuntamenti: domenica 2 maggio la chiesa del purgatorio ha ospitato il nonetto di fiati “R. Gervasio”, direttore Bepi Speranza; domenica 16 sarà la volta del gran galà lirico “Le armonie del bel canto”, con Luisella de Pietro e Leonardo Gramegna accompagnati da Michele D'Elia; il 23, ancora in sala Castello, il recital pianistico Giuliano Mazzoccante; il 30 nella sala purgatorio le poesie di

Alda Merini saranno musicate dalla Mastropirro Ermitage Ensemble; il 12 giugno, infine, si esibirà il duo violoncello-pianoforte di Gaetano Simone-Domenico Bruno. Tutti da seguire. Anche il calcio riserva sorprese quest'anno, raggiungendo il top proprio a maggio. La Virtus Bitritto, a cui è sfuggita la vetta della classifica per un soffio all'ultima giornata, si gioca ai playoff la promozione in prima categoria dei dilettanti. Il 9 maggio

è fissata l'andata della semifinale, sul comunale di Triggiano contro i locali, staccati dai nostri di 16 punti nella graduatoria e già battuti nel corso della stagione conclusa. Una sfida da seguire con attenzione, specie nel ritorno allo “Scirea” e che potrebbe valere il salto di qualità per i biancoverdi. La città deve farsi sentire vicina, il paradiso è a pochi passi. P&p foto di Ivano Lo sito

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Più sicuri in Posta Da giovedì 1 aprile 2010 attivato a Bitritto il servizio di sorveglianza l'Ufficio Postale soprattutto durante il periodo di riscossione della “pensione”. Il “servizio” di vigilanza si estende anche alla vicina “area mercato” e alla Scuola Media “D. Alighieri”, a seconda delle esigenze. Il servizio “PIU' SICURI IN POSTA” è attivo i primi venti giorni di ogni mese, dalle ore 8.00 alle ore 13.00, dal lunedì al sabato. L'attività fissa di vigilanza è garantita dallo staff della “ALDO TARRICONE SECURITY” con la collaborazione della

Reset Democratico

Polizia Municipale e dei Carabinieri di Bitritto. Notevole soddisfazione viene espressa da parte del Sindaco, dell'Assessore alla Polizia Municipale, Sicurezza e Vivibilità Urbana e del Comandante della Polizia Municipale di Bitritto per l'attivazione di questo importante “servizio di vigilanza” che rappresenta una novità assoluta nel settore della sicurezza cittadina attraverso il coinvolgimento di Istituti di Vigilanza Privata.

L'Amministrazione Comunale intende creare una sinergia tra tutte le forze impegnate nella sicurezza urbana, ognuna nel rispetto delle proprie competenze, per migliorare ulteriormente l'efficacia degli interventi e rendere più efficienti le politiche di sicurezza urbana. P&p

BELVEDEREBITRITTESE

di Gianvito Rutigliano

La

fine delle tornate elettorali, comunali o regionali in una cavalcata estenuante, permette di tornare a riflettere sulla politica. Non quella delle poltrone, ma quella della gente e dei partiti che sempre meno riescono a carpire le esigenze della società. In questo quadro affatto esaltante non fa eccezione il Partito Democratico bitrittese. La situazione del PD locale è stata oggetto di riflessioni su queste colonne praticamente in ogni numero, non per sadomasochismo, ma perché questo giornale crede che la sconfitta del berlusconismo passi necessariamente da un PD forte, strutturato e funzionante. Ciò che onestamente non è stato finora e che non pare voler essere. In due anni e mezzo ne sono successe di tutti i colori. In tutti i sensi. In principio ci sono state le primarie a sangue per la composizione del coordinamento cittadino, con la confluenza di gruppi di diversa estrazione politica; forse qualcosa in più della contaminazione tra storie ipotizzata da Walter Veltroni. Poi l'evidente formazione di blocchi che ha avuto il suo naturale e previsto sbocco prima nelle primarie da tragedia shakespeariana (per citare Guglielmo Minervini) tra Romano Carone e Stella Siciliani per un posto alle provinciali nel collegio (vinte dal primo che non è riuscito a passare poi

l'esame delle urne) e dopo nello schieramento dei vari attori sul palco delle elezioni comunali, con una lista PD da un lato e diversi iscritti democratici nella lista Insieme per Bitritto dall'altro. A quel punto in sei (Lucarelli, Natuzzi, Palmieri, Sacino C., Gazaneo e Bozzi) si sono visti rifiutare la tessera del partito per essersi candidati in una lista ad esso avversa. Per il partito provinciale, in uno dei suoi pochissimi interventi sul territorio, ai sei viene “congelata” la tessera per l'allora imminente congresso regionale e nazionale, neutralizzando, di fatto, la ventilata espulsione che la sezione locale avrebbe preferito. Poi le elezioni regionali, in cui il PD in provincia di Bari non ha affatto brillato e in cui tutti avrebbero dovuto dare una mano. Invece pare esserci stato una sorta di “liberi tutti”, dopo le comunali, che ha fatto sì che un pezzo

di iscritti PD, fino a qualche mese prima col dito puntato sui “traditori”, sostenesse Romano Carone, intanto divenuto membro dell'assemblea regionale del partito (eletto con le primarie nel collegio di Bari città) e stavolta candidato con la lista “La Puglia per Vendola” (per lui si profila il rifiuto della tessera 2010 da parte della segreteria); altri iscritti hanno addirittura supportato esplicitamente la candidatura di Giacomo Olivieri, grande portavoti che a questa tornata ha scelto il treno dell'IDV. Per gli altri, nel PD, sostegno coi rispettivi gruppi a Nicola Canonico (il segretario Montenegro), Michele Monno (la presidente Siciliani) o Mario Loizzo (l'assessore Natuzzi). Una babele incontrollata, a seguito della quale, dopo mesi, tutti i “gruppi” si sono ritrovati nella sezione di piazza Moro a discutere su chi avesse la colpa di cosa, con Pino Giulitto, candidato sindaco PD e sostenitore fedele di Romano Carone anche fuori dal partito, a rimettere per senso di coerenza il mandato di capogruppo in consiglio comunale nelle mani del direttivo. Con il segretario allo stremo della pazienza per un partito mai decollato, o forse mai nato. Con la presidente a non risparmiare nessuno. Con gli ex DS (ancora etichettati così) a beccarsi le solite accuse rivenienti dalle comunali. Con i supporter di Olivieri

a lasciare da parte il loro impegno regionale. E tutti contro tutti, a dimostrazione che il collante delle elezioni amministrative locali è evidente consumato. Roba da meravigliarsi non che molti non abbiano votato PD, ma che alcuni continuino a votarlo, per mutuare una frase di un dirigente regionale della giovanile. Una condizione così perversa e autoreferenziale che meriterebbe un'analisi dedicata da parte di un'equipe di esperti. O forse basterebbero i dirigenti provinciali e regionali, distanti da sempre dai territori. C'è qualcosa da salvare? In maniera un po' ruffiana e apparentemente populista potremmo dire “i giovani”. A inizio 2010 si è costituito il circolo cittadino dei Giovani Democratici, la giovanile del partito, nella quasi indifferenza dei “grandi”. Diversi, ancora, sono gli under 35 iscritti al partito che potrebbero sdoganarsi dai rispettivi “padrini” e far sbocciare un partito ai limiti degli interessi degli italiani e, non di meno, dei bitrittesi. Allora la proposta può essere solo una, in vista del congresso cittadino e provinciale che vedrà rinnovare le cariche e le segreterie: una cordata di ragazzi, di giovani donne e giovani uomini sotto i 40 anni che abbiano a cuore le sorti di questo scalcagnato partito, persino a scapito di pezzi storici della politica locale. “Dinosauri” per qualcuno. Probabilmente l'urgenza di “ammazzare il padre”, pur senza rinunciare al contributo degli iscritti esperti, è oggi stringente più che mai. I giovani del PD sono pronti al parricidio?


Anno X n. 4 - Aprile 2010

Un milione di euro circa destinato al completamento dei lavori della struttura di Fabio Rella

PAESE CHE VAI CASAMASSIMA

Casa della Salute: la Regione punta su Casamassima

Un’

importante novità per i servizi sanitari a Casamassima. Il 25 Marzo, la giunta regionale Vendola ha approvato un finanziamento di 969.996 Euro per rendere pienamente operativa la Casa della Salute. Un provvedimento atteso da quasi un anno, che si fa carico dei mancati trasferimenti da parte del governo Berlusconi dei cofinanziamenti dei progetti attuativi del Piano Sanitario Nazionale. La scelta del governo regionale è indicativa: la struttura, infatti, sarà a tutti gli effetti apripista e punto di riferimento per tutte le Case della Salute pugliesi, pronte a seguire a ruota il modello casamassimese. “Il progetto Casa della Salute” sottolinea il sindaco Vito De Tommaso “nasce come un potenziamento del sistema delle cure primarie tale da diventare il secondo pilastro, dopo gli ospedali, della sanità pubblica. Un nuovo punto in cui la serie di servizi assistenziali dia vita ad una medicina accessibile, facilmente fruibile e visibile. Una medicina con la stessa autorevolezza dell'ospedale, ma ancora più vicina al cittadino. Il percorso è stato lungo, faticoso, ma grazie a questo finanziamento riusciremo a portare a termine un importante progetto”. Si tratta, infatt i , d i u n a s c o mm e s s a t ut t a v i nt a dall'amministrazione De Tommaso, che in un oramai storico consiglio comunale in piazza Aldo Moro, decideva di dare in comodato d'uso gratui-

Il sindaco De Tommaso: “Una medicina con la stessa autorevolezza dell’ospedale, ma ancora più vicina al cittadino”

to la struttura dell'ex Ospedale Miulli alla ASL Bari, dopo la decisione, da parte dell'Ente Ecclesiastico, di trasferire tutti i reparti nella nuova sede di Collone. “Adesso, abbiamo una struttura che non solo è stata messa a nuovo, ma che diventerà davvero un piccolo gioiello” ha chiosato De Tommaso. “I lavori di ristrutturazione di ambulatori, riabilitazione, guardia medica, punto di primo intervento, consultori e radiologia sono stati completati, assieme al recupero della facciata storica dell’ex Orfanotrofio dell’Addolorata. Ora, avranno inizio i lavori al primo piano, che presto sarà pronto ad ospitare medici di base e pediatri e si tornerà a potenziare ulteriormente la Medicina Specialistica con quattro nuovi specialisti, pronti a fornire un servizio ancora più completo al cittadino, nuovi strumenti di diagnostica, sempre più all’avanguardia e nuove attrezzature per la palestra riabilitativa”.“Un intervento mirato esclusivamente merito del governo della Regione Puglia” conclude il sindaco “che viene in soccorso di una realtà locale trascurata e abbandonata da quello nazionale, pronto a bloccare un finanziamento di 1.700.000 euro da tempo accordatoci”.

Il 16 Aprile presso la Masseria Cariello Nuovo a Casamassima, nell’ambito del decennale dell’Associazione Culturale Hinterland, si è svolta l'estrazione dei biglietti della Sottoscrizione a premi. Questi i numeri vincenti:

biglietto n° 0623

biglietto n° 2681

biglietto n° 1882

biglietto n° 0888

biglietto n° 0802

I premi potranno essere ritirati entro il 30 giugno 2010, presso la sede dell'associazione in via Giandomenico Petroni 33, Bari. Per informazioni: tel. 347/6547399 (Gigi) - email: info@associazionehinterland.it I premi non ritirati saranno donati il 1° luglio 2010 all’Associazione Onlus S.OL.CO. – solidarietà oltre confine, operante in Africa.

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PAESE CHE VAI

Anno X n. 4 - Aprile 2010

CELLAMARE

Simulazione di un’emergenza di Protezione Civile

"Emergency Day" a Cellamare di Marcello Cavalli casa crollata a causa di una bombola di gas con sette feriti sotto le macerie. Un allagamento nel centro storico del paese a causa di intensissime precipitazioni mette a serio rischio l'incolumità dei cittadini con abitazioni allagate e cittadini bloccati nelle stesse. Ed ancora nelle campagne di Cellamare, sempre a causa delle copiose precipitazioni, alcuni agricoltori sono travolti da un'ondata d'acqua anomala che si riversa nel territorio comunale, facendoli disperdere. Situazione difficile per il piccolo territorio. Scatta l'emergenza. Si attiva il Piano comunale di Protezione Civile. L'Associazione Volontari del Soccorso viene subito attivata ed arrivano ambulanze a sufficienza per soccorrere la popolazione. Ci sono anche idrovore per "svuotare" le case dei cittadini intrappolati dall'acqua piovana. La Protezione Civile entra in azione. Nelle zone cosiddette rosse, ovvero aree di ricovero individuate dal Piano locale, di recente aggiornato dall'assessorato alla Protezione Civile, viene subito allestito un P.M.A. (Posto Medico Avanzato) di un'organizzazione

Una

di volontariato giunta in supporto per fronteggiare l'emergenza. Ci sono due medici ed un infermiere con tutta l'attrezzatura necessaria per assistere i malcapitati. Il Sindaco, Michele Laporta e l'assessore delegato Gianluca Vurchio, giungono sul luogo dell'evento con un giubbotto di protezione civile per seguire l'evolversi della situazione e coordinare le operazioni di soccorso assieme ai referenti del volontariato, del 118, dei Carabinieri e della polizia municipale. Presso la sede dei Volontari del Soccorso di Cellamare, intanto, viene allestita una sala radio operativa che ha il compito di coordinare tutti i mezzi di soccorso ed i volontari intervenuti, c’è confusione ma i soccorsi sono già partiti ed i primi pazienti sono già al P.M.A. per ricevere le prime cure. L'emergenza pian piano rientra. Si ricercano ultimi dispersi nell'agro cellamarese. Anche loro, poi, soccorsi e curati. Emergenza affrontata; in una giornata tutto rientra nella norma... Per fortuna è solo una simulazione di protezione c iv ile org anizz ata dall'associazione dei Volontari del Soccorso denominata "Emergency Day" patrocinata dalla Regione Puglia, dalla

Provincia di Bari e dal Comune di Cellamare e che ha come scopo la diffusione della cultura di protezione civile e dell'emergenza. L'iniziativa ha riscosso notevole interesse ed attenzione anche da parte dei mass media. L’assessore Gianluca Vurchio spiega: “queste simulazioni sono utili a far capire alla popolazione l’importanza di un tema così delicato che spesso viene trascurato o addirittura dimenticato dalle locali amministrazioni comunali. Di recente, continua l’assessore, abbiamo acquistato, grazie a finanziamenti regionali, attrezzature di protezione civile

ed a breve faremo partire corsi formativi per tutti quei volontari inseriti in forza al locale piano comunale perché la formazione è un punto importante della catena dell’emergenza. Vogliamo continuare a sensibilizzare i cittadini su questa materia, non solo coinvolgendo il mondo del Volontariato, ma anche dell’Arma… infatti a Cellamare per il prossimo 6 maggio, è prevista un’altra simulazione dell’Arma dei Carabinieri con partecipazione di unità cinofile, reparti speciali ed anche un elicottero.

VI edizione corteo storico di Sant’Amatore Organizzata dal Centro Musical Divenire

Cellamare s’inchina al Patrono di Marcello Cavalli

S

abato 24 aprile a Cellamare dalle ore 18.00 fino a sera, VI edizione del corteo storico e sagra di Sant’Amatore. Dopo il successo delle precedenti edizioni anche quest’anno organizzazione affidata al Centro Musical Divenire di Andrea D’Ambruoso e Isabella De Lucia. La manifestazione, patrocinata dal Comune di Cellamare, dalla Provincia di Bari e dalla Regione Puglia è inserita nel programma dei festeggiamenti in onore di Sant’Amatore, Patrono di Cellamare e della città spagnola di Martos, località Andalusa con cui la piccola cittadina in provincia di Bari è gemellata dal giugno 2008, con un solenne giuramento di fraternità, nell’ambito del programma della Commissione Europea “L’Europa per i cittadini”. Il corteo rievoca la consegna della reliquia del Santo Martire spagnolo alla Chiesa Matrice S. Maria Annunziata ad opera di Domenico Del Giudice, duca di Giovinazzo e principe di Cellamare, avvenuta intorno al 1670. Secondo quanto riportato nell’epigrafe latina conservata nella teca, la reliquia fu donata dal Papa Clemente X a Don Pietro D’Aragona, luogotenente del re di Napoli, quando questi si recò a Roma con una delegazione di cui faceva parte anche il principe di Cellamare. Il corteo con in testa il principe e la sua consorte ed al seguito dame, ca-

Sagra di prodotti tipici e specialità spagnole a cura del comitato feste patronali e delle associazioni locali

valieri, armigeri, musici e popolani, preceduto dagli sbandieratori di Carovigno ed accompagnato dal rullare dei tamburi

e dal suono delle trombe muoverà dal castello Caracciolo nel centro storico e sfilerà per le vie cittadine.

Dopo la consegna della reliquia alla Chiesa Matrice, il duca e principe Domenico Del Giudice per festeggiare l’avvenimento darà inizio alla sagra di Sant’Amatore, organizzata dalle associazioni locali con il coordinamento del comitato feste patronali ed ambientata nella suggestiva cornice del borgo antico recentemente risanato e riqualificato. Nelle piazze e nei vicoli del centro storico i visitatori potranno degustare prodotti tipici locali, come orecchiette con brasciole, fave bianche e cicorie, maialino arrosto, pignate di legumi, parmigiana, calzone di cipolla, frittelle, pettole sgagliozze e focaccia cotta nel forno a legna comunale, dolci caserecci, il tutto innaffiato da vino locale prodotto dall’azienda agroalimentare Digioia. Anche specialità spagnole provenienti da Martos, come paellas, tapas, sangria. La serata sarà animata da ballate, tarantelle, tamburiate e pizzichi eseguite dal gruppo folk “La Stella” di Ostuni. Non mancheranno artisti di strada come giocolieri, trampolieri, fachiri e sputafuoco. “Siamo fieri ed orgogliosi della nostra storia e delle nostre tradizioni, afferma il Sindaco Laporta, e saremmo lieti che queste possano essere conosciute ed appezzate dai cittadini della terra di Bari”. Appuntamento dunque a Cellamare sabato 24 aprile per la VI edizione del corteo storico e della sagra di Sant’Amatore.


PAESE CHE VAI

Anno X n. 4 - Aprile 2010

GIOIA DEL COLLE

I bollenti spiriti gioiesi

di Giorgio Donvito

È

passato ormai più di un anno dalla costituzione dei Giovani Democratici a Gioia del Colle e di strada ne abbiamo fatta. In questo periodo è stato fondamentale radicarci sul territorio e farci conoscere dai ragazzi. Non è stato compito facile perché al giorno d’oggi i ragazzi sono attratti da altro, dalle mode, dallo star bene in senso materiale, dal pensare sempre e solo al loro piccolo giardino senza mai avere il coraggio di uscire. Ecco, noi abbiamo cercato di far capire loro se restiamo confinati nel nostro “io e basta” viviamo una vita povera, banale, senza stimoli, senza il “fare”, non quello del nostro governo nazionale. Questo è il concetto fondamentale per

coinvolgere i ragazzi, perché noi non vogliamo qualcuno che faccia qualcosa per noi senza di noi; vogliamo noi fare qualcosa per noi stessi, per gli altri e per la nostra terra. Per questo vogliamo prendere spunto dal lavoro svolto dalla Regione Puglia, in

questi ultimi 5 anni, in merito alle politiche giovanili. Un modo di pensare assolutamente rivoluzionario in questo campo, partendo da un concetto semplicissimo: non dare risorse a istituzioni che le avrebbero a loro volta girate a qualcun altro; dare le risorse direttamente ai ragazzi, un modo semplice per dare loro fiducia e tanta voglia di sviluppare idee. Questo è la logica che sta alla base del programma regionale “Bollenti Spiriti”. La nostra idea è quella creare, nel nostro paese, un Laboratorio dei Bollenti Spiriti. Un punto fisico d’incontro con tutti i ragazzi che hanno voglia di discutere, che hanno idee ma non le risorse, in poche parole vogliamo farci promotori di questo splendido progetto. Vogliamo essere il punto di riferimento di tanti giovani che hanno voglia di fare, di rimboccarsi le

maniche e di non essere semplici spettatori passivi di tutto ciò che li circonda. Non possiamo più aspettare la nostra amministrazione comunale troppo impegnata ad organizzare fiere e spacciarle per rilancio economico. Ai nostri ragazzi chi ci pensa? Il gruppo giovanile del PDL potrebbe avere le possibilità per scuotere il nostro caro sindaco, evidentemente non ne hanno voglia o non sono molto tenuti in considerazione. Noi dobbiamo prendere in mano le redini del gioco, noi abbiamo la voglia e la passione necessaria per sprigionare tutto il bene che c’è nei nostri ragazzi. Se partiamo con questi presupposti il risultato non potrà che essere positivo, per la semplice ragione che noi per primi siamo convinti che le idee ci siano e la voglia di fare anche, servono solo strumenti, un pizzico di passione e tanta voglia di mettersi in gioco ed essere protagonisti.

Libera vince la prima battaglia per la trasparenza

di Gianfranco Falcone

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Trasparenza tra luci ed ombre

inita la prima battaglia da parte del Presidio locale di Libera - Associazione contro le mafie. Il Sindaco, con lettera protocollata il 20 aprile, ha deciso di tener fede, in parte, all'impegno personale preso in occasione del passaggio della Carovana, nel pomeriggio del 12 dicembre scorso di istituire un Assessorato alla Trasparenza. Il Sindaco, infatti, ha preferito conferire la delega al consigliere Vito Falcone che, a quanto si apprende, si occuperà di potenziare i servizi online, con un generico richiamo al miglioramento dei servizi web, all'azione collettiva nel settore pubblico e alla carta dei doveri e semplificazione dei rapporti con la P.A. I membri dell'Associazione hanno apprezzato lo sforzo del Sindaco e lo considerano un primo passo significativo da parte dell'Amministrazione Comunale nella direzione da loro auspicata, a cui dovranno seguire fatti concreti. Atteso che lo stesso strumento della delega al singolo consigliere appare controverso e non disciplinato dal TUEL, D.

Il Sindaco Longo delega il consigliere Vito Falcone

protocollata ed inviata all'Associazione Libera. • Non abbia istituito contestualmente un apposito ufficio per la trasparenza. • Non abbia istituito un Assessore “esterno” o l'ufficio del Difensore civico, figura appositamente individuata dal nostro Statuto Comunale come garante dell'imparzialità, del buon, su un argomento cosi delicato e strettamente collegato alla trasparenza, a cui l'opinione pubblica di Gioia è tanto sensibile? Andamento, della tempestività e della correttezza dell'azione amministrativa.

Lgs. 267/2000, non si capisce per quale ragione Piero Longo:

grità cosi come previsto dall'art.11 c.2 del D.Lgs. 150/2009.

• non abbia ancora approvato il Piano Triennale per la trasparenza e l'inte-

• Non ci sia, alla base della delega, alcun atto pubblico se non una lettera

Negli ultimi tempi si sono susseguite, inoltre, una serie di iniziative, a cura di varie associazioni e partiti (tra cui Libera) che insistono sul tema della legalità e della legittimità degli atti nella pubblica amministrazione. Non sarebbe il caso che Piero Longo vigilasse, in maniera più accurata e meno sciatta.

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PAESE CHE VAI

Anno X n. 4 - Aprile 2010

PALO DEL COLLE Al via la “Primavera culturale palese”, un prestigioso ciclo di incontri con l’autore.

Palo si apre alla cultura

di Marcello Cavalli

L’Assessore Minerva: “Pensare alla cultura come elemento quotidiano”

È

iniziata la “Primavera culturale palese”, una rassegna di iniziative promosse dall’assessorato alla cultura che ha trasformato il paese in un palcoscenico di pregio dove nelle prossime settimane si alterneranno manifestazioni culturali di grande interesse. Così l’Assessore alla cultura e alle politiche giovanili Rosa Minerva: “Spesso decliniamo la cultura nel suo aspetto umanistico, estetico, intellettuale. Ritengo, invece, che la cultura debba essere colta nel suo significato antropologico: carne viva della comunità. La cultura appartiene alla quotidianità, ogni nostra azione è un agire culturale, ogni nostro pensiero ha un retroterra culturale. Il limite maggiore quindi è un limite “culturale” nel senso che o accettiamo che la cultura ci formi e ci performi e quindi poniamo al centro dell’interesse di una comunità e dei suoi cittadini il tema del pensare e dell’agire comunitario, di come una collettività transita ed evolve, ancorata alle sue tradizioni ed alle sue radici, nel corso delle generazioni, verso nuove forme di comunicazione e di linguaggi, di atteggiamenti individuali e collettivi e quindi di convivenza o relegheremo la cultura ad una condizione “elitaria” e settoriale perdendone il senso trasversale pregnante. La fruizione degli eventi culturali è altro, è poter disporre di una serie di opzioni e di opportunità per cogliere e condividere le più svariate forme espressive”.

Pertanto in collaborazione con i Responsabili del Servizio Cultura, Politiche Giovanili e Biblioteca, sarà avviata, su Palo, una rassegna di eventi culturali a tema, da realizzarsi nell’arco dell’anno solare che vedrà la partecipazione di autori quali: Mariolina Venezia, Willy Pasini, Nicola La Gioia, Giuliana Sgrena, Teresa De Sio, Giacomo Balzano, Roberto Piumini, Tiziano Scarpa, Gianrico Carofiglio. Sempre secondo l’assessore: “È fonda-

mentale richiamare l’attenzione sul libro come strumento di cultura e di rif lessione e di conseguenza sulla funzione determinante del silenzio per predisporre ad un ascolto disponibile e ricettivo. Il silenzio che quotidianamente è interrotto da innumerevoli rumori diventa un privilegio affinché il lettore possa calarsi nella trama e nell’atmosfera di una storia, per vagare con l’immaginazione a caccia di sé e degli altri. La lettura è un piacere fisico e psichico. Saper godere di una bella frase, dell’eloquenza di uno scrittore, dell’architettura ben progettata di un romanzo è un piacere intellettuale e sensuale. La lettura stimola i sensi, la memoria, il ricordo. Si è fatto poco per diffondere il gusto per la lettura e per le iniziative culturali. L’abitudine alla lettura sembra consolidarsi quanto più è precoce. Strategico è allora il ruolo della famiglia, della scuola e delle Istituzioni”. Per questo, in stretta collaborazione con la Biblioteca Comunale, l’assessorato alla cultura intende realizzare: • mostra-laboratorio per i ragazzi dai 6 agli 11 anni “Viaggiare nel mondo

Voto: P come Palo, P come Puglia

dei libri” da realizzarsi dal 25 al 30 Settembre presso il 1° C.D. di V.le della Resistenza; • mostra di documenti antichi dal titolo “Le radici della nostra storia attraverso le antiche carte”, da realizzarsi la terza domenica di Settembre presso la chiesa del Purgatorio; • manifestazione dal titolo ad “Ottobre piovono libri” che prevede incontri con l’autore. “Nella tarda primavera del 2010” prosegue la Minerva, “intendo promuovere, sostenere e favorire iniziative legate alla creatività femminile, “CREATIVARTE”. Una settimana di studio e approfondimento. Oltre ad alcuni concerti saranno allestite mostre di fotografia, performance di poesia e cineproiezioni realizzate anche da giovani artisti locali. Tra i giovani e l’arte intercorre effettivamente una intensa relazione e l’idea di creatività gioca in questo connubio un ruolo dominante. Generalmente chi non è creativo e spiritualmente attrezzato sublima la sua carenza con una densa vita esterna e l’arte può essere ritenuta una delle più rilevanti forme educative dello spirito umano”.

BELVEDEREPALESE

di Mimmo Tullo

A

nalizzando il risultato delle ultime consultazioni elettorali, emerge come a Palo il risultato del voto rispecchi pienamente la situazione politica regionale, il PDL ha preso quattro voti in più del PD, mentre sono notevolmente aumentati i voti alla Lista Di Pietro. Nella nostra Palo si è assistito a una campagna elettorale piatta, nel senso che non è stata fatta come tutti si attendevano nelle piazze di fronte alla gente, spiegando quelli che potevano essere i punti programmatici o gli obiettivi da raggiungere per migliorare i nostro paese e la nostra regione. Si è tristemente assistito a un continuo susseguirsi di eventi creati ad hoc dai vari candidati, eventi che si sono svolti la maggior parte delle volte al chiuso, all’interno di ristoranti e con una ristretta cerchia di persone.

Elezioni Regionali 2010 Pochi i candidati che hanno seriamente affrontato i problemi seri che preoccupano la gente, pochi sono stati i candidati che hanno parlato chiaro nei confronti dell’elettorato.

DO NOT DISTURB!

Quasi tutti hanno buttato solamente fumo negli occhi dei disoccupati, dei precari, dei padri di famiglia che non arrivano a fine mese. Nessuno ha avuto il coraggio di dire che, grazie al governo nazionale che continua a operare tagli nei confronti del sud, le risorse finanziarie sono esigue se non azzerate. Tutti i candidati hanno pensato a promettere qualcosa, hanno acceso una piccola speranza negli animi dei disperati, degli ultimi: ora la speranza è quella di vedere almeno una piccola percentuale di quella speranza diventare realtà, altrimenti sarà stato ancora e, solamente, fumo negli occhi.


PAESE CHE VAI

Anno X n. 4 - Aprile 2010

PALO DEL COLLE

Willy Pasini a Palo per presentare il suo ultimo lavoro

Alla riscoperta dell’intimità

Il

secondo evento della rassegna culturale organizzata dall’assessore alle politiche giovanili Rosa Minerva si è svolto venerdì 16 Aprile nella Sala delle Rose; non più nella sala convegni di Palazzo S. Domenico, crediamo per il fatto che l’ultimo incontro, quello con Mariolina Venezia, aveva richiamato un pubblico troppo vasto per la capienza della sala. E difatti il pubblico affluito a questo secondo evento, l’incontro con Willy Pasini, è stato ancora una volta numeroso. Tuttavia, nonostante la cornice più sontuosa della sala ricevimenti e il pubblico più numeroso, riteniamo che la manifestazione abbia riscosso un successo minore di quella precedente. Willy Pasini, psichiatra, sessuologo e scrittore, ha presentato il suo ultimo lavoro, La riscoperta dell’intimità, coadiuvato dagli interventi di Milena Passigato, giornalista, e Giuseppe Luigi Palma, psicologo. Hanno introdotto la presentazione l’assessore Minerva e il sindaco Viola. L’evento prettamente letterario è stato preceduto da una gradevole prova di bel canto lirico, guastata, purtroppo, dall’indefesso e irrispettoso vociare che, per tutto il tempo dell’esibizione, ha serpeggiato lungo tutta la sala. Si è passati poi alla presentazione del libro: La riscoperta dell’intimità. Il titolo stesso rimanda senza dubbio

Willy Pasini, psichiatra e scrittore

a una perdita, ossia quella dell’intimità a favore dell’extimità (neologismo coniato dal Pasini); e infatti il libro si pone una domanda fondamentale: ha senso parlare ancora di intimità nell’epoca della extimità, della globalizzazione, in cui tutto è pubblico e nessuno è mai solo con nessuno, in cui la vita privata si vive sul palcoscenico del cybermondo?

La risposta certa sta proprio nel fatto che la modernità non aiuta la sfera dell’intimità, la quale, secondo lo psichiatra, è colpita e depauperata in ogni sua tipologia: l’intimità spirituale è del tutto fuori moda e quindi ci si vergogna di ammettere di averne una; quella intellettuale, ossia fra gente che si ritiene mentalmente affine, è svuotata del suo carattere virtuoso e arricchita in quello dell’utilità e dello sfruttamento; l’intimità psicologica, dal canto suo, deve fare i conti con un maggior riconoscimento dell’IO rispetto al NOI; l’intimità corporea, poi, è inversamente proporzionale alla visibilità del corpo, visibilità aumentata esponenzialmente grazie soprattutto alle tecnologie informatiche le quali, rendendo corpo e sesso pubblici, costruiscono un “falso io”; infine, l’intimità sessuale se da un lato si è liberata da schemi e tabù imposti dall’esterno, dall’altro si è inaridita con l’aumento di un’ideale “maschile” del sesso, ossia corpo senza cuore. Una serata particolare per Palo, forse caricata di un’atmosfera troppo solenne, spezzata solo da un simpatico siparietto del Sindaco Viola, non nuovo a questo

tipo di gag, che, ha interrotto l’intervento di Pasini chiedendo di spostare una macchina modello […] targata […]. Un’uscita che ha provocato l’ilarità generale e il divertimento dello stesso autore. La gag – che gag non era, visto che l’automobile andava davvero spostata – ha rappresentato un piacevole a parte in un convegno un po’ troppo serioso: niente a che vedere con il cattivo gusto e il narcisismo di chi fa le corna nelle riunioni internazionali o fa i cucù ai capi di Stato stranieri, piuttosto il sintomo di un atteggiamento di confidenza tra la politica e la cittadinanza che di questi tempi non guasta. I temi trattati, particolarmente delicati, hanno provocato non poche smorfie di fastidio e imbarazzo nell’uditorio, soprattutto in quello più adulto e attaccato alla decenza, almeno quella sintomatica: un pubblico non abituato ad affrontare liberamente e “in pubblico” argomenti “intimi”. Tuttavia ci tocca anche ammettere che le cose dette non sempre valicavano i confini del banale. In conclusione, c’è da apprezzare lo sforzo di educare i palesi alla cultura attraverso l’incontro con chi la cultura, male o bene che sia, la produce. Il prossimo incontro in programma è quello con la scrittrice e giornalista Giuliana Sgrena, vittima di un rapimento e di un drammatico salvataggio in Iraq nel febbraio del 2005. P&P

Meritevole iniziativa promossa dall’Assessorato alle politiche giovanili del Comune

di Emanuele Cutrone

N

ella serata in cui l'amministrazione comunale decide di incontrare gli universitari palesi, futura classe dirigente del paese, protagonista è stata quella che dovrebbe essere una delle cartine tornasole del grado di civiltà di una comunità, ossia la cultura: si è dunque scoperto che il servizio bibliotecario, e quello universitario ad esso connesso, simboli e risorse della cultura palese, non solo funzionano bene, ma anche sono stati e ancora sono, per gli studenti di Palo, così preziosi da richiedere un sempre più vigile e sostanzioso sostegno da parte di chi ci amministra, a prescindere dal colore politico. Questa amministrazione, nelle persone del Sindaco Viola, del Segretario Schinaia, dell'Assessore alle Politiche giovanili Rosa Minerva, sebbene alle sue battute finali, ha promesso tutto il supporto possibile. L'incontro dello scorso giovedì 8 aprile è senza dubbio un buon segno. I giovani universitari di Palo hanno potuto incontrarsi per discutere di un servizio che li riguarda da vicino e che li ha aiutati

Gli universitari palesi incontrano l’Amministrazione: l’inizio di un dialogo? Polemiche poche, proposte qualcuna, elogi tanti. e ancora li aiuta ad affrontare il difficile mondo dell'Università. Il servizio in questione è quello di segreteria remota di Ateneo e Politecnico svolto alla biblioteca comunale Giuliani dalla signora Clara Scarola. L'impegno della signora Scarola è

stato elogiato da molti degli studenti presenti, i quali hanno evidenziato, oltre ai vantaggi di una segreteria universitaria presente nel proprio paese - il che significa un lauto guadagno di tempo e un preziosissimo snellimento della macchina burocratica - anche e soprat-

tutto la disponibilità di Clara a caricarsi di incombenze che, lasciate solo agli studenti, rischiano di rallentare e di molto la fluidità delle loro carriere universitarie. Oltre agli elogi i giovani universitari hanno voluto esprimere anche proposte e consigli. Prima di tutto il servizio di segreteria remota andrebbe maggiormente pubblicizzato: sebbene, oltre ai molti palesi, anche diversi forestieri ne abbiano già usufruito, rimangono comunque tanti coloro che di questa opportunità non sanno niente. Ma soprattutto il servizio universitario andrebbe reso più autonomo da quello bibliotecario, e quindi regolamentato per quanto riguarda gli orari e il personale. Altro cruccio è quello della collocazione precaria. La nuova sistemazione della biblioteca, che secondo le più rosee speranze dovrebbe essere trasferita nel nascituro Centro In/Form/Azione non più tardi del prossimo dicembre, dovrebbe risolvere non pochi problemi e quindi migliorare a tutto tondo sia il servizio bibliotecario che quello universitario.

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PAESE CHE VAI

Anno X n. 4 - Aprile 2010

CASSANO

Scopriamo la nostra Murgia di Lionetti Marisa

C

ontinua il viaggio intrapreso dall’Associazione Hinterland di Cassano delle Murge verso la scoperta del nostro incantevole e misterioso territorio, attraverso la conoscenza della flora della murgia barese grazie alla professoressa Jennifer Ann Walter che è intervenuta al dibattito che aveva come tema “flora, fauna, habitat fra arte e scienza della Murgia”. Tramite la visione di alcune foto da lei stessa scattate sul territorio murgiano, ha mostrato ai presenti la bellezza di tutte le specie di piante presenti catalogate e suddivise in diverse famiglie. L’escursus della flora è cominciato da un endemismo pugliese, le Fagaceae o comunemente chiamate querce che si possono suddividere in due famiglie, quella Zerofila che comprende le Querce Spinose o Coccifere e il Leccio del quale si narra sia stata costruita la croce di Gesù; e quella Mesofila con la famosissima Roverella e il Fragno; passando poi da alcuni tipi di graminacee come la Steppa composta da filamenti erbacei come il Lino delle fate piumoso e la Graminia stellata; la Galiga formata da alcuni esemplari molto conosciuti come il Bianco spino, il Pero mandolino e il Cisto; la Labiatae che comprende tutte quelle erbe che comune-

mente si usano in cucina come l’origano, la salvia, la menta, la maggiorana e il timo; e le Amaryllidaceae con l’Iris, il Narciso autunnale e lo Zafferano di Thomas. Per finire in bellezza ha mostrato le immagini dei meravigliosi fiori tipici della nostra zona, le Orchidee. Le più comuni sono quelle Geofite (terricole) e alcuni esemplari sono l’orchdea di Robert e l’orchidea Piramidale; alcune di loro hanno dei nomi curiosi, l’orchidea Ballerino e l’orchidea Uomo nudo, chiamate così perché prendono alcune delle sembianze antropologiche,e alcune somigliano a degli insetti

come l’orchidea Vesparia barbata e l’orchidea Fior di fuco. Finora la professoressa ha fotografato e catalogato 700 specie di orchidee ma solo sulla nostra Murgia se ne registrano 1500. Naturalmente dove ci sono fiori non possono mancare gli insetti e i più affascinanti sono sicuramente le farfalle anch’esse catalogate per famiglie, ma parlarne non basta ed è per questo che a conclusione di tutto è stata organizzata una rilassante,ma soprattutto interessante passeggiata sulle murge durante la quale è stato possibile fotografare tutte le specie di piante in fiore

PAESE CHE VAI SANNICANDRO A che punto sono i lavori dell’ex asilo Calandra? Scambio di accuse tra maggioranza e opposizione

A Sannicandro si raffreddano i Bollenti spiriti

di Giovanni Zullo

D

opo l’azzeramento della consulta delle associazioni, importante strumento di coinvolgimento dei giovani nella vita sociale e culturale del paese non se la passa bene nemmeno il laboratorio urbano del bando regionale Bollenti Spiriti, un centro polifunzionale per le arti e la libera espressione dei giovani, finanziato dalla Regione Puglia, che si sta realizzando nei locali dell’ex asilo Calandra. La consegna dello stabile era prevista per lo scorso dicembre ma, secondo indiscrezioni, i lavori sono stati bloccati in più occasioni e ripartiti a suon di proroghe sino a giungere ai nostri giorni e all’ennesima mancata consegna. L’opposizione attacca l’Amministrazione Baccellieri, che, a suo dire, a causa degli annosi problemi di bilancio

e allo sforamento del patto di stabilità non è riuscita a coprire la parte di spesa spettante al comune lasciando a bocca asciutta la ditta appaltatrice che ha sospeso i lavori in attesa di essere pagata. Ma da Palazzo di Città smentiscono ogni addebito, assicurando che i soldi ci sono e che i lavori proseguono regolarmente, giustificando i ritardi e la mancata consegna del laboratorio urbano a causa della quantità di lavoro necessaria al ripristino totale di uno stabile ridotto a un rudere dopo diversi decenni di incuria e di abbandono. Intanto stanno già arrivando gli arredi del laboratorio urbano mentre i giovani sannicandresi ancora aspettano che i bollenti spiriti della cultura e della creatività giovanile cittadina non si raffreddino fra ritardi, burocrazie e inadempienze varie.

presenti in questo periodo dell’anno. Dopo aver osservato, analizzato e studiato la parte naturale della murgia, la nostra associazione ha voluto far conoscere anche la parte antropologica e storica del nostro territorio organizzando degli incontri sul tema del carsismo e della preistoria della murgia cassanese grazie all’aiuto di Francesco Del Vecchio, speleologo del CARS di Altamura, scopritore di tantissime grotte presenti sul territorio ma soprattutto scopritore dell’uomo di Altamura. All’evento hanno partecipato molti insegnanti ai quali Del Vecchio ha illustrato la presenza di numerose grotte censite e conosciute come la grotta di Cristo, la grotta di Nisco, la grotta del Lupo e la grava di Pasciudd, per nominare le più famose, ma ha anche raccontato di tutte quelle grotte che nessuno conosce ma che sono di una bellezza e ricchezza inaudita. Una piccola curiosità raccontata dallo speleologo è stata quella riguardante la scoperta di una grotta piena di cristalli situata nella zona “foresta mercadante” che però è stata sotterrata per salvaguardare la sua integrità, unicità e bellezza. Lo speleologo ha inoltre spiegato il fenomeno del carsismo, quando e come si forma e grazie al quale prendono forma meravigliose grotte.


PAESE CHE VAI

Anno X n. 4 - Aprile 2010

TRIGGIANO

Ecco la Triggiano "che conta" E

cco quella che, per noi, è la Triggiano che conta: i ragazzi di 18 anni che con i loro sogni e il loro entusiasmo possono davvero cambiare la nostra città. L’Amministrazione comunale crede in loro, e lo ha dimostrato con la bellissima cerimonia attraverso la quale sono stati premiati con una borsa di studio i giovani più meritevoli. Cerimonia fra l'altro tenutasi nel nuovissimo auditorium... anch'esso un segno tangibile di come le cose a Triggiano stiano davvero cambiando. E non si tratta di una misura una tantum: difatti ormai per il terzo anno consecutivo il bilancio prevede fondi per queste borse di studio e finanziamenti

per i progetti giovanili; ad oggi sono stati investiti su tali misure ben 60 mila euro. Si tratta di una svolta importante per Triggiano, divenuta una piacevole consuetudine annuale. Intanto è stato indetto

il 4° bando relativo all’anno scolastico 2009-2010. Ogni famiglia interessata puù presentare domanda presso la scuola di appartenenza entro il 30 Aprile 2010. Per qualsiasi informazione basta cliccare sul sito istituzionale del Comune di Triggiano: www.comune.triggiano.ba.it Una politica nuova e diversa infatti non più che ripartire puntando sulla nostra risorsa più grande: il capitale umano, trasmettendo ai nostri ragazzi la sensazione che le istituzioni puntano su di loro e sulle potenzialità che le nuove generazioni hanno di rendere migliore la società in cui viviamo. P&P

PAESE CHE VAI Schiacciante vittoria del centrosinistra a Valenzano

D

opo molti anni Valenzano torna ad essere governata dal centrosinistra. Luigi Lampignano, candidato sindaco proprio del centrosinistra, è stato eletto al primo turno,ottenendo con 7175voti, un consenso superiore al 60%. La sua è stata una vittoria schiacciante, una vittoria che ha sicuramente premiato il progetto politico interpretato da Luigi Lampignano e la sua coalizione, una vittoria che è certamente il risultato della volontà di rinnovamento della comunità valenzanese. Lampignano e la sua coalizione si sono resi interpreti di questa volontà attraverso un progetto forte di cambiamento che è stato tangibile già in campagna elettorale attraverso l’uso di mezzi e sistemi davvero innovativi; mezzi e sistemi che hanno saputo anche avvicinare, coinvolgere e mobilitare energie giovani: i giovani e i loro bisogni, sono sempre stati al centro dell’attenzione di Luigi Lampignano All’indomani della sua vittoria, Luigi Lampignano ha ribadito che proprio il forte coinvolgimento dei giovani sia stata la prova più

VALENZANO

Luigi Lampignano eletto sindaco

Dal 1° aprile il sindaco è nel pieno delle sue funzioni

evidente del desiderio di rinnovamento della comunità valenzanese. Proprio a proposito dei giovani il sindaco, in più di un’occasione ha ribadito che continueranno ad essere i grandi interpreti di questo cambiamento e che quindi non si potrà prescindere da un loro coinvolgimento. Dal 1° aprile, a seguito del documento di proclamazione, Luigi Lampignano svolge le sue funzioni di sindaco: molte sono le cose da fare e i problemi da affrontare in un paese come Valenzano che ormai quasi quotidianamente è agli onori della cronaca sui quotidiani. Intanto in questi primi giorni di attività il Sindaco si sta sforzando di capire quali sono i problemi più urgenti e come intervenire tempestivamente: questo lo fa girando per il Paese e avvalendosi del contributo di tecnici che possano indicare gli interventi da attuare immediatamente. Allo stesso tempo il nuovo sindaco è molto impegnato nella definizione di una squadra di governo che rispetti accordi e risultati elettorali. P&P

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