PERIODICO
DI
POLITICA, CULTURA, ATTUALITÁ
ANNO VIII - N. 4 - Maggio 2008
www.associazionehinterland.it
Distribuzione gratuita
Al fondo
2
A’ rieccolo! Le condizioni per la rivincita
Il tema del mese
3
Noi di sinistra che votiamo Berlusconi (e vi spieghiamo il perchè)
Cultura e Paesi
4
“Svegliamoci e sogniamo”: l’ARCI rilancia il suo impegno per diritti e cultura L’ARCI alla Biennale Puglia 2008 con “B_side”
Governo ombra o Governo all’ombra?
Filo diretto
8
Caro Presidente...
Voci di città
9
Aereoporti, in Puglia trend in crescita Piano regionale trasporti: tempi stretti Caserma Rossani, un sogno diventa realtà
ADELFIA
13
“Adelfia è una fogna.a.a....!
BITRITTO
14
Il ciclo dei rifiuti, dove finiscono quelli bitrittesi
CAPURSO
17
Circonvallazione: dalla Regione in arrivo 3 Milioni di Euro
CASAMASSIMA 18 “Monacelle” torna a risplendere
CASSANO
19
Hinterland apre una sede anche a Cassano
CELLAMARE
20
Semino: la Legalità Sempre
NOICATTARO
21
Semino: la Legalità Sempre
PALO DEL COLLE 22 La CGIL di Palo a Ballarò
VALENZANO Bilancio di previsione 2008 approvato
Via Giandomenico Petroni, 33 - 70121 Bari - info@associazionehinterland.it
23
2
AL FONDO
Anno VIII n. 4 - Maggio 2008
Questo Paese non è nuovo a simili “cotte” per i personaggi con gli stivali. di Paolo Covella
All’
indomani del voto, tutta la politica italiana si trasforma come al solito, in un immenso laboratorio di analisi. Analisi del voto, naturalmente, ma le provette sono milioni. I più pigri, o se volete, gli opportunisti, si preparano in tempo: scrivono due tipi di diagnosi a seconda dell’esito finale. Poi, a urne chiuse, tirano fuori quello che dà loro ragione in modo da potere affermare con sollievo: “Io l’avevo detto”. Dopo il terremoto elettorale del 13 aprile, fior di scienziati della politica, commentatori, editorialisti e filosofi, si sono scatenati. Le analisi del centrodestra sono risultate meno approfondite, perché alla carenza degli analisti, sopperiva la boria dei vincitori. Ma nel campo degli sconfitti, il cazzodromo è stato aperto giorno e notte e tuttora, in qualche angolo, è possibile ancora che qualche gara sia in via di svolgimento. Ma il popolo degli sconfitti-di-base, quello che non fa le liste, che vota con cuore, che soffre prima, durante e soprattutto dopo gli exit-poll, come la pensa? Esattamente come la donna tradita quando si chiede: “Cosa ha lei più di me?”. Il popolo del centrosinistra, gira e rigira
A’ rieccolo! Il popolo del centrosinistra, gira e rigira tra le mani la pagella del governo Prodi e la confronta con quella del suo predecessore (e successore). tra le mani la pagella del governo Prodi e la confronta con quella del suo predecessore (e successore). Le materie più importanti sono sempre le stesse: responsabilità, serietà, solidarietà. Che poi sono le priorità che l’altra metà del Paese (non dimentichiamolo) chiede alla sua classe politica, al di là delle concrete azioni di governo. Il popolo del centrosinistra ha abbandonato le ideologie, ma non ha smarrito i valori. E qui casca l’asino: sembra che il successo della destra si fondi sulla indisponibilità della maggioranza dei cittadini a dotarsi di qualsiasi riferimento valoriale per affermare, insieme alle sue insicurezze e al suo fastidio per tutto quello che gli sembra diverso, il suo diritto a fare a meno delle regole. Se questa, a larga spanna, è la radice di quel risultato elettorale, sarà dura risalire la china: perché al di là di una credibile opposizione, se i misfatti del Centrodestra, le sue mille ingiustizie, le sue quotidiane
Il nuovo Governo ripropone la solita immagine della destra fatta di intolleranza e di pragmatismo asociale di Mario Loizzo
Il
voto del 13 aprile ha confermato la forte capacità della destra in Puglia, di consolidare il suo radicamento elettorale praticamente in tutta la regione. Il successo del centrodestra a livello nazionale, facilita la lettura di questo voto, perchè ripropone il dato di un centrodestra vincente dappertutto senza grandi differenze territoriali. Questo dato tuttavia, non può oscurare il fatto che il centrosinistra è altrettanto ben radicato nella regione, ed è tuttora alla guida di importanti enti locali. Pur mantenendo una buona dose di realismo, sono due gli errori che occorre evitare guardando alla prospettiva: da parte della sinistra, quello di pensare come impossibile la sfida dei prossimi appuntamenti elettorali (i comuni, quello di Bari in particolare, le province e la stessa regione). Da parte della destra, quello di pensare di avere la vittoria in tasca a prescindere. La sinistra, deve saper riflettere su come sta governando, su cosa ha realmente prodotto e su come lo sta comunicando alle comunità interessate.
Anno VIII - n. 4 Maggio 2008 Reg. Trib. di Bari n. 1509 del 2/3/2001 Direttore Editoriale Giuseppe Luca Basso Coordinamento redazione Betty Oreste
cafonerie, il suo penoso stile di governo, la sua caricaturale funzione internazionale, i suoi formidabili conflitti di interesse non sono stati sufficienti a convincere la maggioranza degli elettori che il ritorno della destra non migliorerà la condizione
Le condizioni per la rivincita
Qui torna in campo il nervo scoperto della comunicazione che, nella nostra area politica, spesso rappresenta sempre un punto debole. Chi può negare il tanto lavoro svolto nella città di Bari in questi anni, dalla giunta Emiliano? E’ dunque immaginabile
La sinistra, deve riflettere su come sta governando, su cosa ha realmente prodotto e su come lo sta comunicando alle comunità interessate. una sconfitta della sinistra nel capoluogo pugliese, dopo anni di grandi interventi sulle infrastrutture, sui giovani, sui quartieri, sulla legalità, sui servizi? Il governo della Puglia, dopo anni di paralisi burocratica e di califfati politici, ha visto una ripresa vera della sua economia, della occupazione, delle sue infrastrutture, del suo modo di porsi con la comunità pugliese. Perché mai dovrebbe perdere il centro sinistra in Puglia? Ma queste domande, puramente retoriche, da sole sono insufficienti a
Redattori Gigi Buonvino, Gianvito Rutigliano, Lillino Patano, Nicola Catalano, Maria Panza, Annalisa Carone, Vincenzo Macchia, Carmen Lananna, Antonella Gatti, Betty Oreste, Natale Castrovilli, Rosalia Marchionna, Rocco Rossini.
tranquillizzare la coalizione. Per questo occorre darsi da fare e subito. Non partendo da verifiche basate su aggiustamenti di poltrone, ma dai bilanci reali delle cose fatte, su quelle ancora da fare a partire dal nodo della sanità, e su come comunicarle ai pugliesi. Il tutto, naturalmente, con un occhio al completamento dei processi di radicamento del Partito Democratico, che deve assolutamente riproporsi come un partito coeso, solidale ed animato dalla volontà di insediarsi sul territorio con lo stesso spirito che lo fece nascere nelle primarie del 14 ottobre scorso. Per quanto riguarda l’ipotesi di una destra assolutamente convinta di riconquistare Bari e la Puglia, appare anch'essa, e non lo dico per scaramanzia, altamente discutibile. Nonostante le recite a soggetto che stanno caratterizzando queste settimane post elettorali, di-
Redazioni Valenzano, Via Capurso n. 34 Bari, Via Giandomenico Petroni, 33 paeseepaesi@libero.it Editore Associazione Culturale Hinterland Via Giandomenico Petroni, 33 - Bari
del Paese, vuol dire che i fatti non contano. Contano le emozioni, le pulsioni più istintive e superficiali, il rifiuto di costruire un Paese unito e solidale, l’indifferenza per la coesione sociale: che sono, se ci badate, gli elementi fondanti di una società egoista e poco incline all’etica della solidarietà e della responsabilità. Vuol dire che chi ha votato a destra ha sbagliato? No, se consideriamo l’elettorato storicamente affine alle ideologie liberiste, xenofobe e conservatrici. Si, diciamolo pure, senza fare i farisei, se pensiamo ai pensionati, agli operai, ai precari e a tutti coloro che possono trarre benefici da una società libera ma democratica e partecipativa. Certo, non faremo come fece il “nostro principale avversario” la volta scorsa, quando definì gli elettori del centro sinistra “coglioni”. Ma riconosciamo, senza nascondere i nostri difetti e i nostri errori, che questo Paese, il più bello del mondo, non è nuovo a simili “cotte” per i personaggi con gli stivali. In fondo, come diceva Piero Gobetti a proposito degli italiani e del fascismo, il berlusconismo non rappresenta altro che “l’autobiografia della nazione”.
segnando un nuova fase politica più morbida e meno conflittuale, i problemi del Paese sono assai seri. Prodi li aveva ben inquadrati e ben avviati nella loro giusta soluzione a partire dallo zoccolo del risanamento economico. Ma i primi vagiti del nuovo Governo, ripropogono la solita immagine della destra, fatta di intolleranza e di pragmatismo asociale. Sul piano economico, già si stendono i primi effimeri pannicelli caldi buoni solo a colpire la fantasia dei superficiali e degli ingenui (l’abolizione dell’Ici, la detassazione degli straordinari ecc.). La destra si accorgerà in pochi mesi che non ha la cultura per affrontare la portata della crisi del Paese e non sa leggere le ansie del Paese se non assecondando gli istinti più primordiali e corporativi. Tra un anno per Bari e per la provincia, e tra due anni per la Regione, le elezioni consentiranno di giudicare l’operato del nuovo governo. Allora sarà più chiaro per tutti che quella della destra, è solo esibizione di muscoli. Se sapremo denunciare tutto questo, continuando a migliorare le azioni di governo ed accompagnando il tutto da un buona iniziativa politica, la vittoria della destra non solo non sarà scontata ma non sarà neppure plausibile.
Direttore Responsabile Silvestro Paolo Covella Foto Archivio Paese e Paesi Imagic Flickr SXC
Progetto grafico, copertina e illustrazioni Imagic Bari Tel. 080.557.51.22 Stampa Studio Marangio Bari Tel. 080.557.48.70 info@studiomarangio.it
Anno VIII n. 4 - Maggio 2008
In occasione delle ultime elezioni anche molti elettori storicamente di sinistra hanno deciso di votare PdL? Rino, Paolo, Nicola e Titti raccontano a P&P i motivi del loro “tradimento”… di Leonardo Maggio e Rosalia Marchionna
A
più di un mese dal voto di aprile, le analisi si sprecano ed evidenziano senza mezzi termini la fuga degli elettori dai partiti di centro-sinistra. In particolare tra i lavoratori dipendenti, dove il PD di Veltroni è parso una novità poco convincente mentre La Sinistra-L’Arcobaleno sembrava una minestra riscaldata. Nelle fabbriche, nelle campagne, nelle officine del nostro territorio, la forza lavoro si è nettamente spostata a destra, un voto di protesta che costringe i partiti dell’Unione ad aprire un grande momento di riflessione sulle cause di questa dura sconfitta. Tra la gente si parla di soldi che mancano e di difficoltà quotidiane, di una politica distante dalla vita reale e di annosi problemi irrisolti. “Sappiamo bene cosa vuol dire fare la spesa ogni giorno, quanto costano pane, pasta, frutta. È vero, per mio figlio cerco di comprare la migliore carne possibile ma non posso fare pagare a lui il conto”. Con queste parole inizia la nostra conversazione con Rino e Paolo, due lavoratori della provincia, elettori del centrosinistra fino alle scorse elezioni... Non nasconde la verità Paolo, 32 anni,
una laurea in ingegneria oggi manutentore elettrico in una multinazionale, grande deluso della sinistra. “Chi potevo votare? In questi ultimi due anni la sinistra non ha fatto nulla di ciò che aveva promesso, dalla legge elettorale, alla precarietà fino al conflitto di interessi di Berlusconi. E come se la stessa sinistra mi avesse spinto a non votarli”. Alza i toni Rino, 35 anni, operaio metalmeccanico, da una vita a sinistra, una grande passione per la musica e tanta voglia di normalità: “La confusione degli ultimi mesi mi aveva spinto a non votare. Tra me e mia moglie portiamo a casa uno stipendio e mezzo ma la fine del mese è comunque un problema. E mentre noi viviamo con difficoltà il bilancio familiare, la sinistra litigava e protestava, comodamente seduta sui suoi privilegi. È questo che mi fa rabbia. Da qui nasce il mio voto di protesta. Ora la sinistra è un cane bastonato che cerca il conforto delle stesse persone che le hanno voltato le spalle. Ora cercano la base e si chiedono il perché hanno perso…” E Paolo aggiunge: “La sinistra non do-
veva fare opposizione a sé stessa, doveva governare, risolvere i problemi. Penso all’esperienza spagnola, dove una sinistra matura sta governando con successo un grande paese. Per il futuro mi auguro che la sinistra italiana smetta di parlare e inizi ad agire. Il lavoro, l’economia, la lotta agli sprechi, la libertà di informazione, una giustizia certa e severa. A partire da queste questioni la sinistra deve dare delle risposte”. Rino scuote la testa e ci racconta che avere un figlio ti fa sperare con più forza che il futuro sia migliore. Per questo “la sinistra deve guardare ai bisogni reali della gente. La famiglia, l’ambiente, la sanità, la scuola. Ogni giorno siamo afflitti da problemi piccoli e grandi. Una sinistra che torna a chiedere la nostra fiducia deve farsi carico di queste priorità, fare proposte credibili e dare delle risposte concrete”.
IL TEMA DEL MESE
Noi di sinistra che votiamo Berlusconi (e vi spieghiamo perché…) P&P ha parlare con gli elettori che hanno cambiato idea ascoltando parole di delusione, di rabbia, di speranza… le elezioni, i due lavoratori sono concordi sul fatto che fra voto nazionale e voto comunale non c’è grande differenza. Contano solo la qualità degli uomini e la forza dei loro progetti. Ma su un fatto Paolo è lapidario: “Per i prossimi anni spero di poter scegliere io il candidato, non sopporto l’idea di dover continuare a votare una lista di persone scelte autonomamente dalle segreterie”. Nicola, 40 anni commerciante è, se è possibile, ancora più severo “Alle ultime elezioni –confessa - ho votato per La Destra di Storace. Ho fatto una scelta radicale, perché credo che peggio di come siamo stati fosse impossibile ridursi. Le forze di sinistra o di centro sinistra mi hanno deluso troppo in questi due anni. Avrei votato per Fini, se non fosse andato con Berlusconi, per il quale non provo alcuna simpatia e così, per protesta, mi sono buttato agli estremi, rispetto al mio modo di essere.” Rabbia e delusione all’origine di questa scelta: “Le è sembrato un spettacolo bello quello a cui abbiamo assistito? Litigi quotidiani per ogni sciocchezza e noi qui a stare sempre peggio. Per lavoro sono a contatto con la gente e vedo che i soldi nelle famiglie sono sempre meno, avrebbero dovuto occuparsi di questo e non dei primi piani nei tg. Prima le mie clienti compravano le cose utili, ma avevano anche la possibilità di scegliere qualcosa di “superfluo”; da qualche anno, invece, vedi le signore contare i soldi prima di fare un acquisto.” Ma un conto è il governo nazionale un conto il voto amministrativo: “A livello comunale – precisa Nocola - è un’altra cosa. In quel caso scelgo la persona che conosco e che mi ispira fiducia, l’ideologia conta poco.” E alla fine uno spiraglio, una piccola apertura: “Forse tornerò in futuro a votare per la sinistra, ma solo
a patto che dimostri più rispetto per le fasce deboli della popolazione e una politica che non sia vista come un lavoro, ma una missione possibilmente a termine.” Delusione sfociata nell’astensionismo invece quella di Titti, 39 anni insegnante precaria, coniugata “Sono sempre stata di sinistra – racconta - ma questa volta non sono andata a votare ed è stata la prima da quando ho compiuto 18 anni. Ho deciso così perchè sono delusa da come si è comportato il governo di sinistra che avevo votato e sostenuto. Certo la legge elettorale ha favorito apparentamenti forzati, ma quando sei lì, al palazzo, devi preoccuparti del benessere del paese, del programma che hai sottoscritto e non solo del protagonismo delle tue idee politiche, altrimenti rischi di dare il paese alla destra.” A freddo non manca un po’ di pentimento per una scelta, quella di non votare, che di fatto ha favorito il PDL: “Nei giorni in cui si è votato mi sono sentita libera, solo dopo ho avuto dei sensi di colpa. Mi dica lei, possono un ministro dell’istruzione e il suo vice scomparire “scientificamente” dalla campagna elettorale solo perché è scomodo ammettere che le immissione in ruolo non le avrebbero firmate? Le sembra serio? Hanno demandato il problema al nuovo governo, senza un minimo di giustificazioni, senza un minimo di lotta, senza chiedere scusa a chi stava aspettando quell’atto politico. Personalmente sono rimasta male anche alla notizia che entrambi fossero stati di nuovo eletti. Per difendere la propria poltrona si gioca sulla pelle dei lavoratori e questo non mi sembra giusto.” Anche in questo caso la distinzione tra voto nazionale e voto locale è precisa. “Di solito – prosegue Titti - mi oriento sempre verso gli schieramenti di centrosinistra, anche a livello locale. Scelgo le persone che mi sembrano più propositive, tenaci, ma detesto i “parolieri”, quelli che ti fanno credere di essere migliori di tutti gli altri e magari sino al giorno prima erano al fianco di chi criticano. Quelli li temo veramente!” Parole che anche in questo caso contengono anche un suggerimento per il centro – sinistra italiano e che lasciano aperto uno piraglio per il futuro… “Al centro – sinistra e ai suoi dirigenti chiedo di non farci assistere più agli indegni spettacoli che ci hanno offerto in questi due anni e di preoccuparsi di lottare per dare un lavoro stabile alla persone. Niente di più…”
3
4
CULTURA E PAESI È partita in queste settimane la nuova campagna di comunicazione istituzionale dell’Arci nazionale
L’
Arci nazionale ha lanciato la nuova campagna di comunicazione istituzionale e associativa "Svegliamoci e Sogniamo". Una campagna che ha al centro uno "scritto/manifesto" che affronta emergenze e temi dell'Italia odierna e propone possibili soluzioni. Il manifesto "Pensare libero, agire solidale: Diritti, conoscenza, relazioni sociali" ha l'ambizione di parlare agli associati, al Paese, alle istituzioni, ribadendo i punti cardine della autonoma politica culturale ed associativa dell’Arci: innanzi tutto più cultura per reagire allo stato di cose presente, che vede la restrizione e la compressione dei diritti collettivi e individuali. Dal punto di vista dell’Arci, infatti, una società ignorante è più facilmente violenta ed ingiusta. Solo gli strumenti della conoscenza, del confronto e del dialogo possono aiutarci a capire le trasformazioni in cui siamo immersi. La cultura, allora, è la chiave dell'autonomia e della libertà delle persone, la condizione della cittadinanza responsabile. Il manifesto sottolinea, inoltre, il bisogno di politiche sociali più efficaci per un benessere che rafforzi la coesione sociale. Il sistema di welfare non è solo risarcimento per gli ultimi, è investimento nel capitale umano e nel futuro, motore di uno sviluppo fondato sulla qualità della vita, la dignità e l'uguaglianza dei cittadini.
Anno VIII n. 4 - Maggio 2008
“Svegliamoci e Sogniamo”: l’ARCI rilancia il suo impegno per diritti e cultura attraverso una serie di materiali di comunicazione come manifesti, locandine, cartoline. A fare da testimonial d'eccezione, Antonio Gramsci (conoscenza e cultura), Patti Smith (Partecipazione) e Martin Luther King (Diritti civili e sociali). Una campagna di comunicazione dell’Arci che mette al centro i valori, i principi e la stessa identità dell’associazione: “Svegliamoci e Sogniamo” parla non solo dell’immagine dell’Arci, ma di ciò che l’Arci ha rappresentato e vuole a continuare a rappresentare Mobilitati i circoli anche in Puglia . come slogan frasi celebri di nella società e nella storia del nostro Antonio Gramsci, Patti Smith e Martin Luther King Paese. Parla dei sogni di un’organizzazione e della volontà di tradurre quei sogni Ed ancora, una politica migliore, che Per resistere alla crisi di civiltà, e ricostruire in realtà. Parla dell’Arci come casa comune, torni ad essere pratica collettiva dell'impegno il senso di una comunità di cittadini liberi, come luogo in cui può riconoscersi una civile, strumento di comune consapevolezza. più giusta e solidale. collettività. Che sappia animare la discussione pubblica, Da questo punto di vista, il manifesto Per questi motivi il Comitato Territooffrire ai cittadini la possibilità di esprimersi “Pensare libero, agire solidale” indica riale di Bari dell’Arci si è sentito pienae dare voce ai propri diritti. Una politica l’unica strada possibile, nel momento in mente coinvolto in questa campagna, riprendi pace, schierata dalla parte dei più cui afferma che occorre ripartire dalle dendola e rilanciandola sul territorio, deboli, del diritto internazionale e del persone, dalle relazioni umane e dai legami insieme ai circoli Arci: quei “presidi di disarmo. sociali per riempire il vuoto di cultura democrazia”, quelle strutture che costituiSoprattutto, l’associazionismo come civile. scono il cuore vivo e pulsante, la ricchezza pratica per contrastare l'ignoranza, l'insiQuesti i contenuti che saranno declinati dell’associazione. curezza e la solitudine del nostro tempo. dalla campagna “Svegliamoci e Sogniamo”, P&P
Importanti incontri a Bitritto su Costituzione e donne islamiche: particolarmente prestigiosi i relatori
Con i Presìdi del libro a Bitritto Bettini, Magrone e Giuliana Sgrena B di Luca Lembo
itritto si dimostra sempre più realtà in crescita sotto il profilo culturale. Aumenta l'impegno nell'organizzare eventi di alto profilo, al passo coi tempi e in grado di coinvolgere e far parlare di sé. In particolare largo spazio è stato riservato all'associazione “I Presidi del libro” di Bitritto, Sannicandro e Bitetto in collaborazione con l'assessorato alla cultura di Bitritto. Nella rassegna di aprile/maggio abbiamo avuto l’onore di ospitare lunedì 21 Aprile presso la sala Castello il professor Emanuele Bettini, scrittore e docente universitario, in un incontro a cui è intervenuto altresì il procuratore della Repubblica Nicola Magrone, per parlare di un libro molto speciale: la Costituzione italiana. A moderare il dibattito Anna Cantatore, dirigente scolastico dell’istituto “G. Modugno” che ha voluto aprire l’incontro con la lettura dei primi 12 articoli della carta costituzionale (i principi fondamentali) da parte dei suoi alunni. Ha giustamente fatto notare che l’insegnamento dell’educazione civica, voluto a suo tempo da Aldo Moro, è sparito dai programmi scolastici, e i bambini di oggi non hanno più modo di confrontarsi con un testo dal contenuto formativo ora così sottovalutato. Il confronto che ne è seguito, davanti
ad una platea gremita, ha mantenuto un tono appassionato e a tratti persino sconfortato, al pensiero che a sessant’anni
razziali e la seconda guerra mondiale che ha visto il nostro paese come Stato aggressore, si sente forte l’esigenza di allontanare la reputazione di Stato Canaglia e non commettere più gli stessi errori; ma la partecipazione alle missioni militari Nato avrebbe tradito questo spirito. Magrone a tal proposito ha aggiunto che larga parte delle norme costituzionali sono rimaste inattuate o ancor peggio travisate. Ad esempio il sistema elettorale vigente sarebbe, a suo dire, incostituzionale ed affine per certi aspetti alla legge Acerbo, voluta da Mussolini. “Efficienza”, “stabilità”, “semplificazione” sono termini nel gergo dei politici di oggi così come lo sono stati nella propaganda fascista. Il sentimento di allarme non è affatto nascosto, anche verso l’idea di federalismo della Lega Nord, così lontana da quella
I due appuntamenti in collaborazione con il Comune dall’entrata in vigore, la Costituzione rischi di essere celebrata in vuota commemorazione di un istituzione non più vitale. Bettini ha ricordato il dettato dell’articolo 11: “l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli…”; ne ha rilevato il suo significato storico dato che dopo l’ignominia delle leggi
dell’assemblea costituente e tutta rivolta a favorire le regioni economicamente più forti schiacciando quelle più deboli. Difficile chiudere l’incontro con parole di speranza, ormai riposta solo nell’attivismo popolare, nella partecipazione e nella difesa della libertà di stampa, contro la nuova dittatura della comunicazione di massa. E certamente si è battuta a difesa di questi valori l’ospite del secondo incontro, la giornalista Giuliana Sgrena, corrispondente del Manifesto, nota soprattutto per i drammatici avvenimenti che l’hanno riguardata nel suo trascorso in Iraq. Ma a parte il sentito, quanto doveroso ricordo di Nicola Calipari, l’aperitivo organizzato al bar Living domenica 4 maggio e inserito anche nella programmazione del “Maggio metropolitano” è stata soprattutto l’occasione di presentare “Il Prezzo del Velo”. Un saggio giornalistico che rappresenta per la Sgrena il tentativo di ritornare alla normalità attraverso il suo lavoro di scrittura che conserva, mai come in questo caso, anche un significato terapeutico. Il volume è un condensato di testimonianze diverse di una storia taciuta: quella delle donne musulmane. Paradossalmente il trascorrere degli anni ha comportato per loro, sia nei paesi islamici che nelle comunità di immigrati in Europa, una involuzione. Le responsabilità sono anche dell’Occidente; alla contrapposizione e all’isolamento deve seguire la stagione del dialogo con le forze progressiste ed il rispetto dei diritti umani universali.
CULTURA E PAESI
Anno VIII n. 4 - Maggio 2008
Cd, dvd e libro sulla storia del lavoro: arriva “Muretti a secco” di Francesco Sossio Sacchetti
Sacchetti: “Le soluzioni dei problemi del lavoro sono oltre il muro di indifferenza” di Gianvito Rutigliano
In
occasione del centenario della CGIL e del cinquantenario della morte di Giuseppe Di Vittorio è nato il progetto “Muretti a secco”, composto da filmati e musiche sul tema del lavoro e della sua evoluzione nel tempo. Ai contributi degli anziani, raccolti dai ragazzi delle scuole pugliesi, fanno da sfondo i canti di lavoro e di lotta recuperati ed eseguiti dall'ideatore e curatore del percorso, Francesco Sossio Sacchetti. Lo abbiamo incontrato per approfondire il significato della sua opera. A cosa ha portato il confronto tra generazioni per parlare del lavoro? Il passato ci aiuta a comprendere il presente e a capire quali sono i problemi ancora irrisolti, indicandoci la strada giusta per costruire al meglio il futuro. È stata una scelta che ha insegnato tanto sia ai giovani, che agli anziani. Con un approccio diverso al problema immigrazione, basato sul dialogo, l’ascolto e la comprensione “Muretti a secco” ha avuto sicuramente una funzione educativa per i ragazzi che hanno potuto fare un raffronto con le condizioni di vita e lavoro e le motivazioni che hanno spinto 50 anni fa i loro nonni a partire. Hanno conosciuto e approfondito la loro storia e scoperto le loro radici attraverso il ruolo fondamentale che la CGIL ha avuto nella storia del nostro paese. Al contempo gli anziani hanno compreso meglio il contesto storico-sociale in cui
vivono i loro nipoti, hanno avuto il gran merito di raccontare, non solo per narrare, ma soprattutto per insegnare ai più giovani, attraverso le loro storie personali, la “bona via” da seguire. Quali sono state le fasi di realizzazione? Il progetto si è sviluppato in tre fasi: incontro nelle scuole per illustrare il lavoro e il metodo da seguire; ricerca e interviste dei ragazzi agli anziani; raccolta materiale e creazione del cofanetto contenente cd, dvd, libro. Progetto nato grazie alla Una quarta fase è in atto ed collaborazione di studenti e anziani è quella della promozione e sostenuto dalla CGIL attraverso uno spettacolo musicale con proiezioni video e mostra fotografica annesse che sta suscitando le condizioni di sfruttamento e sopraffazione, molto interesse ed entusiasmo. in un periodo storico dove lo sciopero Grande importanza è ricoperta dalla era vietato e cantare era l’unico modo per musica. Quali sono i temi dei canti po- manifestare il proprio dissenso. polari e cosa rappresentavano per i Per i lavoratori questi canti ebbero lavoratori? un’importanza enorme poiché contribuirono La musica ha da sempre avuto un ruolo a creare le varie categorie e a dare una fondamentale nella vita dell’uomo: un singolo dignità e una coscienza collettiva di cittadini brano può essere la voce di una intera e soprattutto di uomini. nazione. In questi canti i lavoratori si identificavano Nel nostro caso il campo della ricerca e intonandoli, durante gli scioperi e le è stato concentrato sui canti di lavoro e tante battaglie, rivendicavano i loro diritti lotta .Sul lavoro poteva servire o per alleviare Esiste un parallelismo tra le condila fatica, per scandire i tempi del lavoro zioni di lavoro di allora e quelle attuali? o nei canti sociali e di lotta, per denunciare Molti sono ancora oggi i casi irrisolti
della storia, anche nel lavoro. Sfruttamento, precarietà, lavoro nero, morti bianche sono argomenti purtroppo ancora attuali per gli italiani e per i tanti immigrati che oggi vivono nel nostro paese. Abbiamo provato a fare le stesse domande fatte ai nonni, agli africani, agli asiatici, ai fratelli dell’Europa dell’Est e a distanza di 50 anni abbiamo, ahimé, ricevuto le stesse risposte. Come mai il simbolo dei “muretti a secco”? È una “metafora sociale”? Il muretto a secco è emblema della Puglia, presente in centinaia di chilometri nella nostra regione; è il simbolo della fatica, della divisione, di barriere talvolta insuperabili e anche il muro dell’indifferenza, dell’intolleranza, dell’incomprensione oltre il quale è difficile guardare. Ma solo oltre questo muro ci sono le tante risposte e le soluzioni ai drammi della società odierna. Uno dei padri fondatori della nostra Costituzione e del sindacato, il grande Vittorio Foa, ci insegna che “i diritti non sono mai delle conquiste definitive” e lo dimostrano i fatti del ‘900, “fascismo e nazismo si sono affermati dopo i diritti di libertà nazionali, di voto, di riconoscimento delle maggioranze e minoranze. Non bisogna mai abbassare la guardia. Il diritto non è solo un credito, “che io chiedo e mi deve essere dato”, ma è anche e soprattutto un rapporto.”
Ritorna puntuale anche quest’anno la musica di qualità a Bitritto
Al via la quarta rassegna concertistica “Primavera Musicale” di Antonio Valerio
F
orte del positivo riscontro di pubblico ottenuto nelle tre precedenti edizioni, torna anche quest’anno puntuale a Bitritto la rassegna concertistica “Primavera Musicale”.Patrocinata dalla Regione Puglia e dalla Provincia di Bari, organizzata con passione e dedizione dall’Assessorato alla Cultura del Comune e dall’Associazione Culturale “Orizzonti Musicali”, la rassegna bitrittese ha assunto con gli anni un prestigio sempre crescente tra il grande pubblico, nonostante la tipologia di musica colta ed elitaria. Il programma di quest’anno è particolarmente prestigioso e la formula vincente della rassegna rimane sempre la stessa: concerti di ottimo livello artistico completamente gratuiti e ospitati in alcuni dei siti storici come nella elegante Sala Castello e novità assoluta di quest’anno la suggestiva Collegiata di Sant’Angelo. Sono quattro gli appuntamenti di alto valore musicale, ma il problema che si è riscontrato anche nelle passate edizioni è l’insufficienza di posti a sedere della Sala Castello che andrebbe sostituito con contenitori culturali
più grandi e con più posti a sedere. Si è cercato di trovare delle soluzioni come la suddetta Collegiata di Sant’Angelo. Questi i concerti: Domenica 20 aprile, ore 20.30 presso la Sala Castello concerto per due Clarinetti e Pianoforte con Domenico Bruno, Leonardo Cattedra e Antonio Tinelli; in programma musiche di Baermann, F. MendelssohnBartholdy, Brahms e Ponchielli. Domenica 4 maggio, ore 20.30 presso la Sala Castello concerto Lirico per Soprano, Baritono e Pianoforte con Angelica Girardi,
Domenico Colaianni, Domenico Bruno; in programma arie da Mozart, Donizzetti e Gounod, oltre a canzoni dal repertorio napoletano. Domenica 11 maggio, ore 20.30 presso la Sala Castello con Massimiliano Pitocco al bandoneòn, Alessandro Valvassori al violino, Rosario Mastroserio al pianoforte e Giovanni Rinaldi al contrabbasso; omaggio a Astor Piazzola. Domenica 7 giugno, ore 20.30 presso il sagrato della Collegiata di Sant’Angelo il “Quintetto di Fiati” con Alessandro Muolo al flauto, Giuseppe Longo all’oboe, Leonardo Cattedra al clarinetto, Antonio Fracchiolla al corno e Marcello De Giuseppe al fagotto; in programma arie da Mozart, Rossigni e Gershwin. Particolarmente entusiasta il presidente dell’associazione Orizzonti Musicali Leonardo Cattedra che commenta positivamente la rassegna: “Anche se la rassegna non è ancora finita posso affermare che stiamo crescendo di anno in anno grazie al connubio tra la buona qualità artistica completamente gratuita e l’eleganza dei contenitori culturali molto suggestivi come la Sala Castello che purtroppo si sta rivelando uno spazio insufficiente. Abbiamo deciso quest’anno
di utilizzare come contenitore anche la Collegiata di Sant’Angelo con un concerto all’aria aperta per valorizzare una delle Chiese più vecchie di Bitritto. Inoltre ci fa davvero piacere il largo pubblico accorso da fuori che è segno di un'apertura al territorio frutto di una buona campagna informativa. Quest’anno abbiamo puntato oltre che sull’ottima qualità degli artisti, anche sulla ricercatezza del repertorio che non ha eguali nel territorio pugliese. L’auspicio è che questa rassegna possa proseguire indipendentemente dalla prossima amministrazione pubblica perché queste sono manifestazioni che fanno riconoscere il nostro paese”. Infine aggiunge scherzosamente “ l’anno prossimo la rassegna la chiameremo Inverno Musicale” per via della concomitanza con le elezioni del nuova amministrazione comunale che rischia di oscurare la manifestazione. Bilancio del tutto positivo, dunque, che dà ragione sulle finalità culturali che questa amministrazione vuole, con la speranza che in futuro queste manifestazioni non vadano scomparendo.
5
6
CULTURA E PAESI Durante la grande kermesse internazionale prevista a Bari dal 22 al 31 maggio l’ARCI avrà un ruolo importante di Michele Ciaverella e Cristiano Marti
Si
svolgerà a Bari, dal 22 al 31 maggio, presso la Fiera del Levante, la XIII edizione della Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo. L’Arci Puglia, con i comitati territoriali di Bari e di Lecce, soci dell’Associazione internazionale Bjcm, organizzatrice della Biennale, ha sostenuto il percorso che ha portato a individuare la nostra regione come sede di questa importante vetrina internazionale della creatività giovanile. I valori fondanti di questa manifestazione, infatti, rientrano nel DNA dell’Associazione: la promozione e l’incontro di culture come veicolo per costruire la pace, l’arte come linguaggio universale, la curiosità e l’apertura verso il prossimo. L’Arci sarà presente all’interno della Biennale, con uno spazio fisico (il padiglione 150) e con una serie di iniziative e di eventi: “Vogliamo qualificare la nostra presenza nella Biennale – ha detto il presidente Regionale dell’ARCI Puglia Alessandro Cobianchi - dando continuità alle scelte politiche e culturali che caratterizzano la nostra associazione: in primo luogo, la promozione dell’immagine e del ruolo della Puglia come crocevia di genti e di culture, come porta aperta verso l’oriente e il Mediterraneo, come terra operatrice di pace. Soprattutto, la valorizzazione di quei giovani talenti di
Anno VIII n. 4 - Maggio 2008
L'Arci alla Biennale Puglia 2008 con "B_side" In fiera un padiglione a disposizione della creatività pugliese cui è ricca la nostra terra e che non hanno a disposizione spazi in cui mettere a frutto la propria creatività. Sentiremo di aver dato concretezza alla nostra missione nel momento in cui tanti altri soggetti vorranno condividere con noi un percorso comune. Ecco perché – conclude Cobianchi - vogliamo fare in modo che lo spazio da noi gestito possa essere un luogo aperto, accessibile, collettivo.” Per facilitare e agevolare allo scambio di informazioni e di contatti tra artisti e operatori culturali l’Arci allestirà all’interno del suo padiglione una vera e propria Borsa dell’Arte: un punto di ritrovo a disposizione di tutti coloro che lavorano avario titolo nel mondo della creatività, dove scambiarsi materiali, conoscenze, opinioni, proposte. Nei giorni immediatamente precedenti la Biennale nascerà il primo nucleo di
un grande archivio a disposizione di artisti, operatori, semplici curiosi che passeranno all’interno di
B_Side, attraverso la raccolta delle informazioni e dei materiali che riceveremo. Tale archivio sarà ampliato e completato durante i giorni di Biennale, con tutti i contributi portati in loco dagli artisti. All’interno di B_Side sarà infatti possibile portare materiale audio, video, cartaceo, etc. da diffondere in un’apposita sezione di libera fruizione allestita all’interno del padiglione. È già possibile inviare file testuali,
brochure, brani audio, video, fotografie. L’indirizzo cui spedire tutto il materiale è: , secondo le modalità seguenti: - Testo scritto: formato pdf o rtf - Brani audio: formato mp3 del peso massimo di 10 MB. In caso di invio di più file “pesanti” si prega di inviare più mail. - Immagini: formato jpg 640 x 480 - Video: Deposito su sistema gratuito www.depositefiles.com che permette di salvare online file video del peso massimo di 300 MB. Una volta salvato il file inviare al suddetto indirizzo email il link dal quale scaricare il file uplodato. Il 31 maggio si terrà B_Creative Camp, il secondo BarCamp della creatività promosso dal programma Bollenti Spiriti della Regione Puglia in collaborazione con Arci Bari. Tutte le informazioni su come partecipare sono sul sito . Per informazioni e per prendere accordi è possibile contattare Angela Barcadoro o Tommaso Bonvino presso il comitato regionale Puglia al numero 080-5423199 (). Biennale Puglia 2008: B_Creative, b e there!
Fast food e cultura slow a confronto a Bitritto negli appuntamenti de Lurlo
Una interessante mostra fotografica presso il Santuario della Madonna del Pozzo
“Parla come Mangi”: al Caffè si parla di cibo;
“Puglia, i luoghi dello Spirito”: arte e spiritualità negli scatti d’autore di Rosalia Marchionna
di Luca Lembo
C
ontinuano gli appuntamenti con i Caffè de Lurlo, realizzati nella cornice della sala Castello, nel cuore di Bitritto, dall'associazione culturale Lurlo in collaborazione con l'assessorato alla cultura; dopo le riflessioni dedicate ai temi smaltimento rifiuti e disagi della disabilità, l'incontro di aprile, svoltosi nel pomeriggio di sabato 26, ha toccato l'argomento dell'alimentazione, da intendersi non nel senso restrittivo del “cosa mangiamo”, ma inquadrato in un'analisi più ampia. Una valutazione dei nostri stili di vita, relativa al perché e come mangiamo. Per l'occasione il menù è stato arricchito dalla proiezione del documentario “Super Size Me”, sul folle esperimento di Morgan Spurlock, giovane regista statunitense. Con serie ripercussioni sul suo organismo, l'autore decide di consumare per 30 giorni tutti i pasti da Mc Donald's, la catena più importante di fast food, scegliendo l'opzione “super size” (che comprende una dose di quasi 2 litri di coca cola!). Si fa luce sulle strategie per attirare i bambini: per vie subliminali si avvicina un tipo di clientela che rimarrà affezionata per tutta la vita, e questo forse è l'aspetto più preoccupante. Così il fast food rappresenta il modello di alimentazione base per milioni di ame-
N
ricani e i consumi crescono sostenuti anche in Italia. Se n'è discusso subito dopo assieme alla dottoressa Ilaria Delle Foglie, nutrizionista, e Leonardo Manganelli, rappresentante di Slow Food Puglia. Entrambi hanno rassicurato sulla situazione nel nostro paese, non così preoccupante come negli States, ed hanno proposto ricette efficaci. In particolare la dottoressa Delle Foglie ha esortato a considerare il sovrappeso un problema della salute, non solo estetico. Manganelli ha invece raccontato come la sua associazione, fondata nel 1986 da Carlo Petrini, si batta per recuperare la cultura enogastronomica italiana, riscoprendo il piacere del gustare gli antichi sapori, frutto di tradizioni diverse da regione a regione, quindi uniche, non oggetto di omologazione e soprattutto sane.
ella splendida cornice del Santuario di Santa Maria del Pozzo di Capurso, mercoledì 30 aprile, l’associazione culturale “BarionLa città s’accende”, il fotoclub “Rocco Verrocca” di Casamassima e la redazione di Nicholaus.it, il portale web della omonima società editrice di Bari, con il patrocinio del Comune di Capurso, hanno organizzato un concorso fotografico per stampe a colori e bianco e nero a tema obbligatorio “Puglia, i luoghi dello Spirito”. Un concorso riservato a 12 fotografi professionisti per l’omonima sezione, selezionati dalla redazione della Nicholaus.it, esposti in una bella sala del Santuario, ma un’occasione aperta anche a tutti gli appassionati dell’obiettivo, iscritti al portale, per la sezione “blogger”. La mostra è aperta al pubblico sino al 25 maggio e i vincitori saranno proclamati il giorno 29. Un’iniziativa di qualità, per i prodotti esposti, che portano la firma di importanti fotografi pugliesi, ma anche un inteso viaggio, dal sapore antropologico, sulla nostra
storia e il suo legame con la fede cristiana, che passa dallo spirito e si estrinseca nelle sue suggestive manifestazioni folcloristiche, che ben raffigurano il bisogno di esternazione dei “segni” che, altro non sono, se non un’ulteriore sfaccettatura della fede dell’uomo. La bella mostra è stata, però, anche qualcosa di più. Infatti, nella stessa serata è stato presentato ufficialmente il portale diretto da Roberto Violante. Uno spazio virtuale che nasce come una casa per le idee, con una grafica accattivante che da risalto alle sei sezioni: report, eventi, cartoline, benessere, belle arti e community, oltre che: eventi in primo piano, elenco degli articoli più letti, sondaggi, messaggi istantanei. Un modo per essere dentro l’attualità e la notizia, contribuendo alla sua costruzione, semplicemente attraverso la propria registrazione al sito. Le firme che vi partecipano e le numerose opportunità di conoscenza che Nicholaus.it offre ai suoi visitatori pongono il sito tra i più interessanti del suo genere e fanno prevedere un altro importante successo editoriale della omonima casa editrice.
CULTURA E PAESI
Anno VIII n. 4 - Maggio 2008
Considerazioni a voce alta
Da Cicerone a… Vito Antonacci C di E.Cavallone
icerone. Sì, mi è tornato in mente proprio Cicerone nell’ultimo Direttivo della nostra associazione. Si è tenuto qui a Cassano e tutti gli interventi sono stati interessanti, ma mi è sembrato particolarmente stimolante soprattutto l’intervento di Vito Antonacci, che ha analizzato il voto del 13 e 14 aprile scorsi. E’ stato questo intervento che mi ha fatto pensare a Cicerone. Perché? La tesi di Vito, condivisibile e condivisa da tutti, è che occorre scendere in mezzo alla gente, arrivare ad essere vasi capillari in una osmosi socio-politica con il territorio. E’ stato a questo punto che ho pensato a Cicerone. Il grande oratore diceva che i mali della democrazia sono so-
stanzialmente due: l’oclocrazia, ossia il governo del volgo, della folla; e la demagogia, ossia – al contrario – la supremazia arrogante di chi governa (e tuttavia continua a farsi eleggere, ogni riferimento è puramente casuale). In pratica la democrazia – secondo Cicerone – degenera sempre, matematicamente, o verso
l’oclocrazia, o verso la demagogia. Noi di Hinterland e del PD stiamo impostando la “riconquista” del territorio attraverso la capillare osmosi politica con la popolazione; qui il rischio maggiore è la deriva verso l’oclocrazia, come evitarlo? Un bel libro di Luciano Canfora (“Critica della retorica de-mocratica”, Laterza) suggerisce di dare un salto di qualità alla democrazia attraverso la formazione
Biennale D'arte Contemporanea Premio Rocco Dicillo
T
politica continua di tutti i cittadini, perché solo così possono essere in grado di avere gli elementi conoscitivi a disposizione al momento del voto, evitando la formazione di una democrazia … che sbaglia nelle proprie decisioni (e come esempio di decisione sbagliata, Canfora cita la condanna a morte di Socrate, decisa appunto democraticamente, secondo il principio di maggioranza). Mettendo insieme le tesi di Antonacci, quelle di Canfora ed il “worming” di Cicerone, abbiamo: 1) la tesi di Antonacci, dopo il risultato del voto del 13 e 14 aprile scorsi, sembra essere l’unica strada percorribile, capace di mettere il PD in grado di governare; 2) ben venga dunque il rapporto stretto, capillare con tutti i cittadini di qualsiasi livello sociale, ma per evitare
E qui interviene la nostra associazione, che con la sua attività di formazione continua su temi sociali emergenti e di largo interesse (come il tema dei rifiuti, il tema dell’energia, giustamente portati ad esempio dal Presidente Vito Susca nel suo intervento di apertura) assolve al compito di innalzare lo standard qualitativo delle conoscenze dei cittadini. Il nostro lavoro (del PD e di Hinterland) deve essere quindi come le due facce di una stessa medaglia: da una parte il lavoro orizzontale del PD, nel tentativo di entrare in contatto con il territorio e di intercettare le esigenze di tutti i cittadini (è il lavoro “sporco” della ricerca delle cause del mal di pancia dei cittadini); dall’altro il lavoro formativo dell’asso-ciazione “Hinterland” , nel tentativo di dare a tutti i cittadini gli elementi conoscitivi necessari per ogni decisione politica responsabile (è il lavoro “aulico” di apertura mentale per chi poi dovrà andare a votare), evitando contestualmente che il lavoro del PD gli si rivolga contro sotto forma di oclocrazia.
Programma della Manifestazione Presso Atrio Palazzo Municipale e Sala Mostre VENERDI' 16 MAGGIO ORE 19 inaugurazione presso Atrio Palazzo Comunale ORE 21 jam sessione con il "Trio Li Persi" di Livio Minafra
SABATO 17 TUTTA LA GIORNATA:
riggiano dal 16 al 22 maggio 2008 (ed in una seconda fase dal 16 al 19 settembre 2008). Soggetto attuatore: Cooperativa Sociale IL CAMMINO Guardare, toccare, sentire, creare: dall’altro lato della strada accade qualcosa di nuovo, di diverso, di improvviso e di improvvisato. La gente si riunisce per dare vita a forme nuove che parlano di cambiamento: la città si trasforma e chi vi abita pure. Due settimane di arte e legalità che investono i luoghi pubblici e li trasformano attraverso “performance collettive improvvisate”: valore e senso della legalità rappresentati con diverse modalità di espressione artistica, dalla musica alla pittura, dal reportage videofotografico al teatro sociale.
che la folla ci sopravanzi (oclocrazia), per evitare di governare facendosi guidare dalla pancia, più che dal cervello, bisogna non smettere mai di formare in modo continuo i cittadini (Canfora).
"L'arte legale: il sociale presenta la sua visione", presso Centro Commerciale Bariblù (Triggiano)
LUNEDI' 19 ORE 10.00 "Reporter di Strada: improvvisazioni foto- video", a cura di Carmela Lovero, Francesco Lopez ed Enzo Rubino ore 21:00 presentazione dei lavori
MERCOLEDI' 21 ORE 18 "Arte 0/ Legalità / Territorio", incontro tematico
GIOVEDI' 22 ORE 20 La manifestazione si muove su tutto il territorio triggianese e vede la partecipazione attiva di giovani (e non solo), chiamati ad esprimersi e ad esprimere attraverso la propria coscienza critica e creativa la loro idea di legalità e senso civico... è bene esserci e partecipare!
"Musicamateria: improvvisazioni musicopittoriche", a cura di Livio Minafra e Costantino Pascazio
SABATO 24 e DOMENICA 18 a partire dalle ORE 17 visita guidata agli ipogei medievali di Triggiano, a cura della sezione locale dell'Archeoclub
7
8
FILO DIRETTO
Anno VIII n. 4 - Maggio 2008
Lettera di Betty al Presidente dell’Associazione Culturale Hinterland
Caro Presidente...
C
aro Presidente, ora che le elezioni sono concluse e siamo tornati alla vita di tutti i giorni, posso dedicarmi a questa lettera a cui ci penso da un po’ di tempo e che proprio quest’ultima campagna elettorale mi ha convinto a scriverti; voglio parlarti di una questione che mi sta molto a cuore e credo tu lo sappia: le donne! Non so se sia meglio parlare di assenza o esclusione delle donne, ti dico in queste poche righe ciò che penso e come la penso. Se penso alla politica, la prima cosa che mi viene in mente è una frase di Luciana Littizzetto “…l’Italia non è un paese per donne…” e poi ripenso ad una considerazione del filosofo e sociologo tedesco Jurgen Habermas, secondo cui “l’esclusione delle donne è stata costitutiva per la sfera politica pubblica… Diversamente dall’esclusione degli uomini emarginati, l’esclusione delle donne ha esercitato una funzione strutturale”. Aggiungo io, escludere la metà della popolazione dall’organizzazione politica
….ma perché non cominciare a cambiare qualcosa proprio da noi?
della società è assurdo e insopportabile! La mancanza delle donne non è casuale: è proprio ciò su cui si poggia il potere degli uomini!.....E non basta garantire liste
femminili al 50%............! E che dire poi dell’Associazione Culturale Hinterland e del suo periodico Paese&paesi?! Faccio una piccola premessa: io ci sono in questa Associazione da quando si è costituita e da quando è stato pubblicato il primo numero del periodico e nel corso del tempo non è cambiato molto, anzi niente! Incominciamo dal Presidente: è un uomo, tu, Vito Susca. Il direttore editoriale è Luca Basso, un uomo. Il direttore responsabile del giornale è Paolo Covella, ancora un uomo; la maggior parte dei redattori sono uomini; la maggior parte delle persone che “vivono” da vicino questa associazione sono uomini! E che dire delle iniziative di questa associazione cui ho sempre partecipato, non ultime quelle organizzate durante la campagna elettorale: l’unica costante la
scarsissima presenza, anzi, oserei dire l’assenza delle donne tra gli ospiti illustri delle iniziative. Non solo, le donne che partecipano alla vita associativa sono poche numericamente visto che orari, riunioni, iniziative, tempi, ospiti, temi, argomenti e via dicendo girano solo intorno ad un mondo maschile. A questo punto Presidente, sarò audace: ma perché non si comincia a cambiare qualcosa proprio da noi? Un cambiamento vero può venire solo dall’alto, da donne che abbiano già una certa posizione e che provino a cambiare le regole del gioco, costituendo, quindi, un modello per le altre. Da sole non ce la si fa. Senza modelli non si va avanti. Allora Presidente, perché non ripensare a questa associazione equilibrando le cose dalla parte delle donne? Mettiamoci un po’ più di rosa tra i colori dell’Associazione! Caro Presidente, io il sassolino l’ho buttato, ma spero di non averlo buttato in uno stagno di sabbie “immobili”!!!... Si può fare, Presidente! Betty
Una studentessa pendolare di Valenzano scrive all’Assessore regionale dei trasporti
Spero che qualcosa migliori il prossimo anno scolastico!
C
aro Mario Loizzo, chi le scrive è una studentessa di Valenzano che ovviamente non disponendo di un mezzo proprio e (…ahimé!) dovendo andare tutti i giorni a scuola è costretta a servirsi dei mezzi pubblici, principalmente quelli della Sud-Est. Allora da dove comincio?? Beh, adesso, diamo a Cesare quel che è di Cesare: la situazione rispetto a due anni fa è decisamente migliorata ma, non per spegnere subito gli entusiasmi, non posso ancora dire che noi poveri ragazzi del Polivalente di Iapigia a Bari, viaggiamo come persone… All’inizio del 2005, quando ho cominciato a frequentare le scuole superiori, la situazione era davvero impressionante: il nostro pullman, quello che noi definiamo “il prolungato”, ricordava quasi un carro per il trasporto di bestiame, non solo c’eravamo noi ragazzi del Polivalente (che proprio in quell’anno aveva avuto un pienone di iscrizioni) ma c’erano anche i ragazzi del liceo di Triggiano e il pullman era a dir poco strapieno! ragazzi di Triggiano, arrivavamo a scuola circa alle 9 e mezza entrando così alla seconda ora e beccandoci il “cazziatone” (e mi scusi il termine) del prof della prima ora. Ovviamente le lascio immaginare come arrivavamo contenti e rilassati dopo un viaggio di quasi due ore in autobus
e in condizioni pietose... Finalmente la situazione cambiò, anche grazie alle lettere dei presidi e dei consigli di istituto delle scuole del Polivalente, ma non è ancora tutto come dovrebbe essere! Il pullman ora è puntuale, ci porta a scuola anche prima dello squillo della campana dandoci la possibilità di fermarci a scambiare due paroline all’entrata di
scuola o di fare i compiti che il giorno prima non ci andava proprio di fare, ma noi poveri ragazzi continuiamo a stare stipati come “bestie”! Se non mi sbaglio, e non mi sbaglio, proprio vicino al sedile dell’autista c’è una targhetta di metallo luccicante sulla quale c’è scritto il numero dei posti in piedi e dei posti a sedere, adesso non ricordo il numero preciso, i posti a sedere sono ovviamente in regola, ma quelli in piedi mi sa tanto di no!!! E ovviamente mai nessuno ha provato
a sporgere denuncia per questo, ma se l’avessimo fatto avremmo avuto sicuramente ragione. Il problema è che non ci sono abbastanza mezzi: solo una ventina di pullman per le scuole di Bari
e solo due per il Polivalente e, contando che proprio al Polivalente ci sono 5 scuole con la maggior parte degli alunni provenienti dalla provincia, mi sembrano un po’ pochini due pullman. Anche un solo pullman in più, a mio parere, già migliorerebbe questa situazione! La situazione si ripete all’uscita da scuola, in particolar modo all’una e mezza, quando la maggior parte dei ragazzi esce…E’ una vera e propria avventura prendere il pullman all’una e mezza, quando sono decisamente stracolmi! Chiusa la parentesi Sud-Est apriamo quella Amtab. I pullman dell’Amtab sì che sono….puntualissimi!, ovviamente si fa per dire!! Non molto tempo fa per motivi scolastici, ho dovuto prendere un mezzo dell’Amtab: ho aspettato ben 50 minuti ad una fermata prima che arrivasse il mezzo e ho constato che anche su questi mezzi non è che le condizioni per i viaggiatori siano migliori rispetto alla Sud-Est, proprio come mi avevano raccontato i miei compagni che risiedono a Bari e prendono mezzi dell’Amtab. E poi Assessore un ultima cosa: quanto costano questi abbonamenti per i pullman Sud-Est, soprattutto se considero il pessimo servizio che ci viene offerto e ancor peggio se penso ai ragazzi di Valenzano che vanno all’istituto tecnico che si trova in una zona periferica dello stesso paese: pagano 18 euro come me per soli due chilometri di corsa!!!! Caro Assessore, l’anno scolastico sta per finire, per cui spero, dopo averle illustrato questa bella situazione, di trovare qualcosa di nuovo e migliorato con l’apertura del nuovo anno; nel frattempo spero in una sua risposta attraverso il giornale o magari anche contattandomi personalmente e questo mi farebbe molto più piacere…. A presto Sara B.
VOCI DI CITTÁ
Anno VIII n. 4 - Maggio 2008
I passeggeri sono 722.319, 11,2% in più rispetto ai 649.505 dello stesso periodo 2007
Aeroporti, in Puglia trend in crescita
Da gennaio a marzo 2008 su Bari, è stato di 532.752 passeggeri, con una crescita dell’11,4%
A
nche nel primo trimestre 2008 si conferma il trend di crescita del traffico sugli aeroporti pugliesi. Complessivamente, in questi primi tre mesi dell’anno, sui due principali, per volumi di traffico, aeroporti pugliesi i passeggeri, arrivi e partenze, sono stati 722.319, l’11,2% in più rispetto ai 649.505 dello stesso periodo del 2007. Da gennaio a marzo 2008 il totale su Bari, sempre tra arrivi e partenze, è stato di 532.752 passeggeri (264.204 in arrivo e 268.548 in partenza), con una crescita dell’11,4% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente che aveva registrato un totale di 478.398 passeggeri. Nei primi tre mesi dell’anno in corso i passeggeri di linea nazionali sono stati 424.836, il 6,8% in più rispetto ai 397.687 del 2007. Ancor più accentuata la crescita dei
passeggeri di linea internazionale, passati dai 58.364 dello scorso anno ai 90.083 del 2008, con un +54,3%. Ottimo anche il dato riferito al movimento aeromobili: nel primo trimestre 2008 i movimenti sono passati da 6.619 (gennaio – marzo 2007) a 7.860, con un incremento del 18,7%. Di questi 5.733 sono riferiti a linea nazionale (+15,6%) e 1.081 (+69,9%) a quella internazionale. Anche per l’aeroporto di Brindisi gli indicatori riportano per il primo trimestre 2008 un sensibile miglioramento
Centinaia le prenotazioni per il nuovo collegamento, un volo a settimana fino a metà settembre
L’assessore Loizzo: “I 12
entinaia le preil mercoledì), Lamezia notazioni che autobus che già collegano (via Bologna di dofioccano per il Lecce al terminal barese menica). diventeranno 16” nuovo volo che Per lanciare il volo da meta’ maggio scorso da Bari, Meridiana e collega Bari con l´aeroporto di New York Eurofly hanno pensato ad una tariffa con un decollo ogni venerdi’ fino a metà d’eccezione: a partire da 199 euro (one settembre, con Airbus A330 – 200 con- way tutto incluso). figurati con 26 posti di business class Le prenotazioni e l’acquisto dei voli e 256 di economy class, con partenza potranno essere effettuate sui siti alle 14.20 e arrivo alle 20.45 (ora locale). www.meridiana.com e www.eurofly.it, Dalla Grande Mela, invece, il collegamento contattando il Call Center Meridiana è attivo ogni giovedì con partenza alle 89.29.28 o Eurofly 89.21.13. 20.50 da JFK Terminal 4 per arrivare “Ci sono ottime possibilità che il a Bari alle 13.15 (del giorno successivo). volo verso New York possa diventare un Ma non solo: del nuovo collegamento collegamento fisso e non solo una tratta stagionale beneficeranno anche i trasporti stagionale - afferma Giuseppe Russo, verso l´aeroporto di Bari-Palese. direttore commerciale di Eurofly - del “I 12 autobus che già collegano Lecce resto i primi dati, con più di 1.800 al terminal barese - spiega l´assessore prenotazioni, sono molto confortanti”. regionale ai Trasporti, Mario Loizzo - “Sono fiducioso che nonostante il difficile diventeranno 16”. Il volo Bari-New York momento attraversato dall´economia stasembra essere cosi’ il primo passo verso tunitense - spiega l´amministratore unico un vero e proprio rilancio del Mezzogiorno degli aeroporti di Puglia, Domenico Di e si aggiunge ai molti collegamenti con Paola - il collegamento aereo rappresenti gli Stati Uniti da Roma (martedì, venerdì, una grande opportunità per far conoscere sabato e domenica), Napoli (martedì, al mercato nordamericano le eccellenze mercoledì, giovedì e sabato), Bologna che la Puglia vanta in ambito economico, (mercoledì, venerdì e domenica), Palermo culturale e turistico”. (lunedi e giovedì), Pescara (via Bologna c.mor.
Piano regionale trasporti: tempi stretti
T
empi stretti per il Piano Regionale generali e della strategia complessiva dei Trasporti. della politica trasportistica in Puglia, Li auspica l'assessore competente e quelle della Giunta, cui spettera' Mario Loizzo al termine della l'approvazione del Piano di attuazione giornata dedicata alle audizioni in quinta "le cui maglie saranno pero' definite commissione consiliare. "E' necessario e discusse proprio dai consiglieri regio- ha detto Loizzo - arrivare rapidamente nali, prima in commissione e poi in alla seconda fase, quella attuativa del Aula". Tra le novita' illustrate dall’assessore Piano perche' c'e' una grande aspettativa, Loizzo l'importanza, all'interno della da parte di tutti i soggetti interessati, piu' complessa strategia, dell'ultimo rispetto alla concretezza del dopo". miglio, la capacita' cioe' di collegare L'assessore ha ripercorso i passaggi tra di loro tutte le grandi infrastrutture, fondamentali che hanno caratterizzato rendendo accessibili i molteplici accessi. la lunga gestazione del Piano; ha Un esempio per tutti, lo scollegamento ricordato anche la complessa tra il Porto di Taranto e le Ferrovie. fase riservata alla concertazione Altro punto importante la centralita' con le parti sociali, econodella questione relativa alla miche e politiche, le cui logistica del trasporto merci. osservazioni, per la Altro tema discusso, il Piano maggior parte, sono dei servizi minimi, il cui diventate parte inteapproccio, quello cioe' grante del testo finale delle Province e dei approvato in Comuni, secondo l'asGiunta e all'atten- Necessario arrivare rapidamente sessore deve cambiare. zione del Consiglio alla seconda fase attuativa attesa Compito della Regione regionale. Loizzo infatti e' quello di dai soggetti interessati ha voluto ancora garantire i servizi ricordare "l'equilibrio assai giusto rag- minimi "ma le Province e i Comuni giunto tra le prerogative del Consiglio, devono poi essere in grado di mettere cui spetta l'approvazione delle linee a disposizione risorse finanziarie".
Anche un Sultano nel Porto di Bari
“P
rispetto al risultato dell’anno precedente: 189.567 passeggeri – tra arrivi e partenze – contro i 171.107 del 2007, con un incremento del 10,8%. Analogamente a quanto evidenziato per Bari, al buon risultato dell’aeroporto di Brindisi ha contribuito, in maniera consistente, il dato riferito ai passeggeri di linea nazionali passati dai 157.879 del 2007 ai 175.170 di quest’anno, con un incremento del 10,9%. Sugli stessi valori percentuali, + 10,4%, la crescita dei passeggeri di linea internazionali: erano stati 11.624 nel 2007, sono stati 12.841 tra gennaio e marzo 2008. In sensibile aumento i movimenti aeromobili: 2.698 nel primo trimestre 2008 contro i 2.049 dello stesso periodo dello scorso anno, con un incremento del 31,7%. In particolare i movimenti nazionali sono cresciuti del 29,8%, quelli internazionali del 7,7%.
L'assessore ai Trasporti, Mario Loizzo, interviene durante le audizioni in V Commissione consiliare
Ecco il Bari-New York
C
BARI
er noi e’ un motivo di orgoglio uno staff di circa mille persone, di cui avere un sultano, ma credo che circa 400 dormiranno in alberghi della sia un motivo di orgoglio per la provincia di Bari. Puglia e per la terra di Bari”. Per le due navi del Sultano non e’ stato, Il presidente dell’Autorita’ Portuale pero’, necessario sottrarre una banchina di Bari, Franco Mariani, ha commentato del porto barese dedicata al traffico pascosi’ la presenza nel Porto di Bari delle due imponenti navi del Sultano dell’Oman, Qaboos Bin Said, che Il Sultano dell’Oman, Qaboos Bin Said, giunto e’ giunto nei giorni scorsi nel nei giorni scorsi con uno staff di mille persone capoluogo pugliese con a seguito
Non e’ stato, pero’, necessario sottrarre una banchina del porto dedicata al traffico passeggeri seggeri, “perche’, per fortuna – ha precisato Mariani, abbiamo una banchina appena completata e la presenza del Sultano la pre-inaugura. Dopo la sua partenza quella banchina verra’ dedicata ad attivita’ croceristiche e al traffico per la Grecia”. Le navi del Sultano dell’Oman dovrebbero restare ormeggiate nel porto di Bari fino ai primi di giugno quando ripartiranno per un’altra destinazione ancora non conosciuta”. c.mor
9
10
Anno VIII n. 4 - Maggio 2008
VOCI DI CITTÁ BARI
Caserma Rossani, un Sogno che diventa Realtà
Siglato l’accordo dal Comune di Bari per la permuta con la Chiesa Russa e la Prefettura
Grande soddisfazione del sindaco Emiliano e dei componenti della giunta comunale di Bari Caserma Rosssani ora, è dei baresi. Il sindaco di Bari Michele Emiliano ha finalmente firmato l’atto di permuta con il quale si realizza il trasferimento allo Stato Italiano della Chiesa Russa e del palazzo della Prefettura, in cambio delle Caserma Rossani e di 13 milioni di euro per la sua riqualificazione. “Abbiamo realizzato il sogno di generazioni di bambini dei quartieri San Pasquale e Carrassi - ha detto il Sindaco a margine della firma - io per primo ricordo quante volte da piccolo, insieme ai miei compagni, ho tentato di convincere i militari di leva a farci entrare nella Caserma per giocare a pallone o per fare una corsa sulla pista di atletica, e qualche volta ci siamo anche riusciti, nonostante la struttura fosse militare. Grazie alla firma questo sogno si realizzerà per tutti i bambini della città di Bari, perché quel luogo finalmente appartiene a loro”. Anche da parte dei componenti della
La
Giunta c’è grande soddisfazione: “La firma – ha spiegato l’assessore al Patrimonio Gianni Giannini consente al Comune di Bari di continuare la sua politica di rigenerazione urbana contro l’abbandono e il degrado, e restituire alla fruibilità dei baresi intere aree di quartieri periferici e centrali. La Caserma Rossani, con destinazione urbanistica a verde, parcheggi e servizi per la residenza, rappresenta un’area strategica per l’assetto urbanistico della città. Il suo straordinario valore sta nelle potenzialità connesse alla sua riqualificazione”. E a chi ha parlato di svendita del palazzo della Prefettura, Giannini ribadisce che il valore attribuito alla Prefettura è di gran lunga superiore a quello esposto nel bilancio del Comune di Bari, determinato ai sensi dell’articolo 230 del Testo unico degli enti locali. Pertanto non è vero che è stata operata una svendita. “La Prefettura - aggiunge l’assessore al
Patrimonio - ha sempre rappresentato un impegno finanziario oneroso per il Comune di Bari, su cui gravavano gli interventi di manutenzione straordinaria. E infine non dimentichiamo di considerare la destinazione del bene e il fatto che il nostro interlocutore è lo Stato Italiano”. Anche per l’assessore alla Mobilità Antonio Decaro, l’area ottenuta dal Comune ha un’importanza strategica: “La Caserma Rossani – ha detto Antonio Decaro - si trova in prossimità della Stazione, della linea C dei bus navetta a metano, del bike sharing, della pista ciclabile di Viale Unità d’Italia e del tracciato della filovia Bari centraleCarbonara di prossima attivazione. Con la realizzazione di un parcheggio di pertinenza per i residenti della zona, l'area della Rossani può essere liberata dal traffico motorizzato e dalla sosta, proponendosi come primo esempio di sperimentazione di aree pedonali e percorsi di mobilità sostenibile nella nostra città. Sarà entusiasmante condividere con i cittadini le tante possibilità che offre uno spazio unico come quello”.
Il Politeama si trasforma cosi in una grande sala espositiva aperta alla città, scuole e turisti
Petruzzelli, in mostra i lavori in corso dell'apparato decorativo. Per tutto In occasione del "Maggio occasione del "Maggio il mese di maggio il foyer del Metropolitano", dall'1 al 31 Metropolitano", dall'1 al 31 maggio Teatro Petruzzelli si trasforma cosi' maggio nel foyer del teatro in una grande sala espositiva aperta nel foyer dello storico teatro Petruzzelli e’ disponbile un alla citta', alle scuole, ai turisti, vero e proprio percorso che consentira' di assistere dal didattico multimediale che illustra' tutte le fasi della vivo, e grazie all'ausilio di apparecchiature multimediali, ricostruzione del politeama barese aprendo una finestra al procedere dei lavori di restauro. Sono esposti numerosi sui lavori in corso. "Petruzzelli: lo spettacolo della rinascita" elementi decorativi nelle diverse fasi di realizzazione: dalla e' una esposizione multimediale, allestita dall'Amministrazione modellazione alla finitura, passando per la produzione comunale di Bari in collaborazione con la Societa' consortile dei calchi in gomma e per il successivo stampaggio. Ogni fase e’ corredata da un video, girato nel laboratorio Ricostruzione Teatro Petruzzelli e la supervisione del Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali e della Fondazione di Bari Japigia, che ne illustra i diversi passaggi operativi. Petruzzelli, che intende offrire un'ampia panoramica sui Sono esposti inoltre, a titolo esemplificativo, alcuni elementi lavori in corso nel teatro, riservando una particolare decorativi finiti, e i reperti rinvenuti dopo l'incendio che attenzione alle tecniche utilizzate per la ricostruzione ne hanno costituito il modello di riferimento. Grandi
In
Chiesa Russa, a Putin cittadinanza onoraria di Bari ercepiamo Putin come uno di noi. E' mia intenzione proporre al Consiglio comunale di conferire al presidente Putin la cittadinanza onoraria di Bari". Lo ha dichiarato il sindaco, Michele Emiliano, durante la conferenza stampa in cui ha ufficializzato l'approvazione della delibera del Consiglio comunale di Bari, che prevede la permuta degli immobili di proprieta' comunale della Chiesa Russa e della Prefettura con la Caserma Rossani. “E' importante per la Russia questo evento, che non e' importante solo per la citta'. Bari – ha detto rappresentante del Patriarcato di Mosca, padre Vladimir Kuchumov - perde un immobile ma diventa piu' mobile, piu' aperta al mondo russo". Il rappresentante del Patriarcato
ha infatti annunciato l'intenzione "di creare un centro Nicolaiano internazionale della cultura religiosa russa" all'interno dell'antica chiesa barese. L'ambasciatore russo in Italia e' stato in contatto costante con padre Kuchumov durante il Consiglio comunale, in attesa dell'approvazione della delibera e subito dopo ha telefonato al sindaco - come ha riferito lo stesso Emiliano - per esprimere la propria soddisfazione. "La donazione della chiesa Russa risolve il problema della proprieta', e da' la possibilita' di ospitare i pellegrini devoti a San Nicola non possidenti". Emiliano ha ricordato che ancora una volta San Nicola si rivela importante nel dialogo tra le due chiese. c.mor.
schermi al plasma trasmettono un montaggio delle riprese di tutte le lavorazioni eseguite tanto all'interno del teatro quanto nei laboratori decentrati sin dall'apertura del cantiere per la ricostruzione del politeama. I visitatori possono assistere in diretta ai lavori in corso all'interno del teatro grazie ad un ampio pannello vetrato posizionato in corrispondenza. c.mor.
Una delegazione in Russia nell’ambito del progetto Bamondo per l’internazionalizzazione
Bari incontra Mosca Il sindaco Michele Emiliano: “Questa missione e’ utile a rafforzare i vincoli di amicizia”
Bari sempre piu’ vicina a Mosca. Una delegazione guidata dal sindaco di Bari Michele Emiliano, composta dal Rappresentante del Patriarcato di Mosca Padre Vladimir Kuchumov, da Francesco Ficarella, Pit Manager del Comune di Bari, e da Rocky Malatesta, coordinatore della Missione Mosca Pit 3, e’ difatti stata ospite in Russia, nei giorni scorsi nell’ambito del Progetto Bamondo per l’internazionalizzazione del comparto Ict e della Società della conoscenza. “Questa missione – ha dichiarato il sindaco Michele Emiliano – e’ utile a rafforzare i vincoli di amicizia tra Bari e Mosca e stringere nuovi legami con i principali esponenti dello scenario istituzionale ed economico della capitale russa. Le nostre terre sono profondamente unite dal culto nicolaiano, un sentimento comune che intendiamo valorizzare e promuovere. Il nostro sforzo è di incentivare le relazioni istituzionali già stabilite in passato con Mosca, rilanciando le innumerevoli possibilità di
crescita per l’area metropolitana di Bari che scaturiscono proprio da questo scambio”. Obiettivo è stato quello di illustrare agli operatori russi e alle Istituzioni il territorio del Pit 3 (associazione che vede coinvolti i Comuni di Adelfia, Bari, Bitritto, Bitetto, Capurso, Casamassima, Cellamare, Modugno, Mola di Bari, Noicattaro, Palo del Colle, Rutigliano, Sannicandro, Triggiano, Valenzano con la partecipazione della Provincia di Bari) in particolare le potenzialità dei settori dell’Innovazione e della Società della Conoscenza dell’Area Metropolitana di Bari. Il progetto Bamondo si vuole quindi presentare alla platea internazionale come modello di una positiva ed efficace collaborazione tra Enti, Associazioni, Università ed Imprese, che hanno scelto di “fare rete” per favorire il processo di crescita territoriale e sostenere le collaborazioni internazionali che si stanno attivando grazie alle azioni svolte in questi mesi (lo start-up del progetto è avvenuto a luglio 2007).
Anno VIII n. 4 - Maggio 2008
P
VOCI DI CITTÁ
“Spuntanto gli Alberi” a Madonnella
arte l’alberatura di Corso Sonnino, nel quartiere Madonnella. L’idea è nata dalla sinergia tra le forze politiche di governo della Circoscrizione (Partito Democratico e Sinistra Arcobaleno) e l’Amministrazione guidata dal Sindaco Emiliano, con il coinvolgimento degli Assessorati all’Ambiente e ai Lavori Pubblici. Alberare il corso principale del quartiere (una sorta di “Via Putignani” a Madonnella) rappresenta il tentativo di guardare con una prospettiva diversa quella fetta di città imprigionata tra i binari ed il mare e avvelenata dalle polveri d’amianto emesse, fino a ieri, dalla vicina di casa, “la ex Fibronit”. L’alberatura di Corso Sonnino, infatti, non è fine a se stessa: con il nascente parco della ex Fibronit ed il quello di Punta Perotti, con l’abbellimento del Lungomare e la realizzazione di un giardino a misura di bambino in Piazza Diaz (a ridosso dell’Albergo delle Nazioni), si avrà un percorso naturale che offrirà al visitatore e, soprattutto, al residente, un tragitto suggestivo. Dal “Parco della Speranza” (quello sui suoli Fibronit)
BARI
Questo intervento sarà il punto d’arrivo della riqualificazione del quartiere Madonella
al “Parco della Legalità” (Punta Perotti) si entrerà nel cuore del quartiere lungo due assi: o passeggiando sul Lungomare o attraversando una strada alberata e animata da attività commerciali. In tal modo l’Amministrazione Comunale ha ritenuto di riqualificare un quartiere meritevole di attenzione e di cure. Per questo ringrazio di cuore il Sindaco Emiliano dopo gli anni di disattenzione mostrata per Madonnella dall’Amministrazione Di Cagno Abbrescia. A ciò che ormai è in realizzazione, tra l’altro, va aggiunto quello che è in cantiere per il prossimo futuro: il restyling, vale a dire la ristrutturazione totale, della piazza che dà nome al quartiere e che ne costituisce il cuore.
Questa operazione rappresenterà il punto di arrivo di un percorso omogeneo e coerente di interventi, volto al miglioramento della qualità della vita dei cittadini. Impegno primario, questo, per chi si dedica alla politica secondo il principio del bene comune prima di tutto; per chi intende la politica come “arte nobile” nella quale passione e impegno hanno un solo obiettivo: rendere migliori i territori dove siamo chiamati a lavorare e a vivere la nostra vita quotidiana. Con questi fatti concreti, la maggioranza di centro sinistra può dire - senza timore di smentita - di aver operato con “Madonnella nel cuore”… perché un quartiere più bello e più vivibile serve a rendere più piacevole la vita di tanti bambini, ragazzi e anziani che possono contare solo sulle sue piazze e sui suoi giardini. ANTONIO BOZZO Segretario circolo PD Madonnella e cons. VII Circoscrizione
Convegno Slow Food svolto all'Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari del Ciheam
Vitello da latte pugliese, una risorsa
D
ifendere e valorizzare i prodotti tipici e promuoverli a livello regionale, nazionale e, perche' no, internazionale, per combattere la globalizzazione e ricavare nicchie di mercato di prodotti autentici ed esclusivi. E' questa l'idea emersa dal convegno sul recupero e la valorizzazione del vitello da latte pugliese: una risorsa per creare sviluppo, che si e’ svolto all'Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari del Ciheam. Organizzato da Slow Food, dall'Azienda Agricola l'Aggiunta del Gruppo Siciliani, dall'Iam Bari del Ciheam, in collaborazione con l'Unione Europea, la Regione Puglia, la Provincia, il Comune e l'Universita' di Bari. Dall’incontro, moderato da Damiano Ventrelli, fiduciario Slow Food di Bari , e’ emersa la necessita’ di “evidenziare la qualita' dei prodotti ottenuti dal vitello a carne bianca, selezionato
Necessario evidenziare la qualita' dei prodotti del vitello a carne bianca, allevato in Puglia ed allevato in Puglia, di indirizzare la scelta dei consumatori su un prodotto in antitesi alle produzioni estere standardizzate”. “Il problema della valorizzazione del vitello da latte, che riguarda i sei mesi di vita con un’alimentazione adeguata perche’ molti fanno superare questa particolare eta’ - ha sostenuto l’assessore provinciale all’Agricoltura, Anna Palladino - e’ quello di valorizzarlo con un marchio territororiale questa carne bianca, anche per le sue caratteristiche ali-
mentari”. “Per cui – ha aggiunto – e’ un marchio territoriale che puo’ portarla ad un valore aggiunto maggiore e l’altra cosa importante per il marchio e’ che l’alimen-tazione data a questi vitelli da latte sia adeguata, perche’ deve avere una composizione particolare. Gli allevatori hanno anche sottolineato la necessita’ di valorizzare anche il discorso relativo al latte e al siero perche’ e’ poi da questi animali – ha concluso – che si riesce ad avere un certo latte che poi produce il lattiero caseario”. Quindi, per l’assessore, le parole d’ordine sono: aggregazione delle aziende, seguire le norme e le regole che di sicurezza e di alimentazione e un marchio territoriale”. Al convegno, che si e’ concluso con la degustazione di arrosti vari di vitello da latte pugliese e di prodotti tipici della nostra tradizione, a cura degli chef Domenico Maggi e Domenico Losacco, erano presenti, tra gli altri, Cosimo Lacirignola, direttore dell'Iam di Bari, e Giuseppina Tantillo della facolta' di Medicina Veterinaria dell'Universita' di Bari.
Piepoli: “spirito delle primarie va urgentemente ripreso, per evitare che sia stata un’avventura”
Pd, l’ora del dialogo con il territorio
A
tracciare un’analisi post-voto per rilanciare l’azione del Pd di Bari , nel corso dell’attivo convocato dal segretario provinciale, Dario Ginefra, e’ il professor Gaetano Piepoli, componente dell’assemblea provinciale del Partito Democratico barese. “La nostra sconfitta e’ fondamentalmente in questo momento un punto di partenza per riflettere su alcuni dati – ha spiegato Piepoli pensando gia’ all’immediato futuro – il primo e’ il profilo politico del partito nel senso che sicuramente e’ stata battuta, a mio parere, una proposta politica e quindi, in questo momento dobbiamo ribadire la nostra natura di partito riformista, dobbiamo farci carico di tutte le ragioni di tutto uno schieramento coalizionale, in questo momento non piu’ rappresentato”.
Un’analisi post-voto per rilanciare l’azione del Pd di Bari, nel corso dell’attivo provinciale “Perche’ nel bene e nel male – ha aggiunto - dobbiamo rappresentare le domande di masse di elettori, che tradizionalmente espresse all’interno della coalizione, oggi sono senza punti di riferimento parlamentare”. Il secondo dato importante, per Piepoli, e’ “come ci collochiamo sul territorio e certamente lo spirito delle primarie va urgentemente ripreso per
evitare che sia stata semplicemente un’avventura di circostanza, il che significa anche riflettere su come rendere questo momento un momento stabile, serio, controllato e non semplicemente legato ad alcune occasioni spot come sono state un po’ le Primarie del 14 ottobre”. Il terzo problema e’ che il Pd deve misurarsi “con una questione politica decisiva, e’ cioe’ che e’ finito un ciclo, che il Paese rischia di frantumarsi definitivamente e, soprattutto, che scaricheremo questi drammi sulle nuove generazioni”. c.mor.
11
12
VOCI DI CITTÁ
Anno VIII n. 4 - Maggio 2008
BARI Attività sportive gratuite per i baresi di tutte le età, per star bene e mantenersi in forma
D
al 6 maggio al 26 settembre prossimi la VI Circoscrizione Carassi San Pasquale, in collaborazione con il CONI – Comitato Provinciale di Bari ha organizzato una serie di attività sportive gratuite destinate ai baresi di tutte le età. Per star bene e mantenersi in forma divertendosi. I moduli per l’iscrizione alle diverse discipline sono in distribuzione presso gli uffici della VI Circoscrizione (c/o Chiesa Russa) e presso le scuole cittadine. Di seguito l’elenco dei corsi in programma:
Il parco e lo sport Risveglio muscolare dal 7 maggio al 26 settembre. L’attività si svolgerà all’interno di Parco 2 Giugno e avrà la durata di 16 settimane. Un istruttore tecnico del CONI terrà lezioni per tre giorni la settimana - il lunedì mercoledì e venerdì - per due ore al giorno (dalle 7.00 alle 8.00
Il Parco e lo Sport... per tutti Dal 6 maggio al 26 settembre 2008 presso la VI Circoscrizione Carassi San Pasquale e dalle 8.00 alle 9.00) Ginnastica per anziani dal 6 maggio al 25 settembre. L’attività si svolgerà all’interno di Parco 2 Giugno e avrà la durata di 16 settimane. Un istruttore tecnico del CONI terrà lezioni per due giorni la settimana - il martedì e giovedì - per due ore al giorno (dalle 8.00 alle 9.00 e dalle 9.00 alle 10.00). Attività danzante dal 2 giugno al 25 luglio. L’attività si svolgerà all’interno di Parco 2 Giugno e avrà la durata di 8 settimane. Un istruttore tecnico del CONI terrà lezioni per due giorni la settimana - il lunedì mercoledì e venerdì - per due ore al giorno (dalle 19.00 alle 20.00 e dalle 20.00 alle 21.00). Arti marziali per bambini dal 3 giugno al 31 luglio. L’attività si svolgerà all’interno di Parco 2 Giugno con istruttori scelti dal CONI per due giorni alla settimana - lunedì e mercoledì o martedì e giovedì - dalle 19.00
alle 20.00. Ju - Jitsu per adulti dal 3 giugno al 31 luglio. L’attività si svolgerà all’interno di Parco 2 Giugno con istruttori scelti dal CONI per due giorni alla settimana - martedì e giovedì - dalle 20.00 alle 21.00. Pilates Dal 13 giugno al 15 luglio. L’attività si svolgerà all’interno di Parco 2 Giugno. Un istruttore tecnico del CONI terrà lezioni per quattro giorni la settimana il martedì e giovedì - per due ore al giorno (dalle 19.00 alle 20.00 e dalle 20.00 alle 21.00). Per i corsi di pilates è necessario portare con sé asciugamano e tappetino. Spinning Dal 13 giugno al 15 luglio. L’attività si svolgerà all’interno di Parco 2 Giugno. Un istruttore tecnico del CONI terrà lezioni per due giorni la settimana - il lunedì, martedì, mercoledì e giovedì - per due ore al giorno (dalle 19.00 alle 20.00 e dalle 20.00 alle 21.00). Attività sportive per bambini (max 50) L’attività, per bambini dai 6 agli 11 anni, si svolgerà all’interno di Parco 2 Giugno. Quattro istruttori tecnici laureati in Scienza motorie terranno lezione per cinque ore al giorno dal lunedì al venerdì (dalle 8.00 alle 13.00).
Il progetto presentato dal sindaco di Bari Emiliano, con il presidente dell’Amiu, Savino
Il
metodo “porta a porta” della raccolta differenziata sbarca anche nei quartieri Poggiofranco e San Pasquale, dopo l’avvio nel quartiere Japigia, grazie all’impegno del Comune di Bari e dell’Amiu, con la collaborazione del Conai, Consorzio nazionale Imballaggi. Obiettivo e’ l’incremento entro il 2009 delle raccolte differenziate fino al 52% a San Pasquale (nella zona del quartiere compresa tra via Amendola, viale Einaudi e via Fanelli), Poggiofranco e Japigia e fino al 25% nel resto della città, il miglioramento della qualità dei servizi (in termini di puntualità degli asporti, rispetto degli orari, rimozione sistematica dei rifiuti intorno alle postazioni dei contenitori, attività regolari di lavaggio, manutenzione e sostituzione dei contenitori). Il progetto e’ stato presentato, poco prima dell’avvio, dal sindaco di Bari, Michele Emiliano, con il presidente dell’Amiu, Giuseppe Savino, il vicedirettore Conai, Walter Facciotto, l’assessore comunale allo Sviluppo economico, Cinzia Capano, l’assessore comunale alle Aziende partecipate, Michele Monno, e l’assessore comunale all’Ambiente e sviluppo sostenibile, Maria Maugeri. “Stiamo portando avanti una scommessa importante per la qualità della nostra vita – ha detto Emiliano - forti dell’esperienza avviata a Japigia nel 2006, che è valsa alla città di Bari, nel rapporto Rifiuti APAT 2007, il primo posto tra le città metropolitane per l’incremento registrato nella percentuale di raccolta differenziata (+6,1% dal 2005 al 2006). Sono certo che l’estensione del servizio a due quartieri
Rifiuti, porta a porta a Poggiofranco-San Pasquale Dopo il rione Japigia, da maggio al via la raccolta - ha spiegato il presidente dell’Amiu, Savino - è di differenziata in altri due quartieri della città realizzare una crescita del livello di raccolta differenziata popolosi come San Pasquale e Poggiofranco – ha proseguito il sindaco - registrerà la massima collaborazione da parte di tutti i residenti. Separare, riciclare, riutilizzare sono gesti importanti, che possono cambiare in meglio l’ecosistema urbano. Gestire correttamente l’intero ciclo dei rifiuti è l’obiettivo che ci siamo dati nel rispetto dell’ambiente, della salute e di uno sviluppo ecosostenibile”. Dopo Japigia (dove il servizio di raccolta differenziata è attivo dal 2006) il comune di Bari e l’Amiu, applicano il “£porta a porta” anche ai quartieri Poggiofranco e San Pasquale puntando sulla crescita della raccolta differenziata dall’attuale 17% al 52% entro il 2009. Su tutta la città di Bari grazie anche al potenziamento del numero di cassonetti stradali di differenziata, che passeranno da circa 600 a circa 900 per ogni filiera di raccolta, si punta a raggiungere entro il 2009 una crescita della raccolta differenziata dal 17% al 25%. “Il nostro obiettivo
nella città di Bari, migliorare in termini di efficienza e puntualità il servizio e andare incontro alle legittime aspettative dei cittadini, replicando i risultati lusinghieri registrati nel quartiere Japigia. La raccolta differenziata porta a porta – prosegue il presidente Savino – migliorerà l’aspetto della città. Abbiamo scelto la strada del porta a porta per trasformare il rifiuto in risorsa e per scongiurare il rischio “allarme rifiuti” nella città di Bari. Si tratta di un progetto partito da qualche anno che oggi, oltre all’ampliamento del servizio nei quartieri San Pasquale e Poggiofranco, prevede l’apertura di un impianto di biostabilizzazione (circa 14 milioni di euro di fondi regionali), il cui iter di gara si concluderà entro il prossimo dicembre, e di un impianto per la produzione di combustibile da rifiuto (circa 6 milioni di euro di fondi regionali)”. Il progetto di raccolta differenziata nei quartieri Poggiofranco e San Pasquale e’ supportato da un piano di comunicazione che tocca i temi dell’ambiente, della responsabilità condivisa, dei costi e della convivenza civile”.
Il Primo cittadino ha proposto di riaprire, con cittadini e associazioni, la Convenzione del centrosinistra
Emiliano ricandidato nel 2009
I
partiti che compongono la maggioranza di Governo della città di Bari, dopo aver espresso un giudizio ampiamente positivo sull’azione della giunta Emiliano, hanno unanimemente chiesto al Sindaco di Bari, Michele Emiliano, di ricandidarsi alla guida della città per le prossime elezioni
I partiti della maggioranza del Governo della citta’ di Bari lo hanno chiesto al sindaco del 2009. Il Sindaco Emiliano, accettando la richiesta,
ha proposto di riaprire, assieme ai cittadini e alle associazioni che vorranno aderire e sostenere la sua candidatura, la Convenzione del centrosinistra, attraverso la quale fu candidato alle scorse amministrative del 2004 e fu messo a punto l’attuale programma di Governo.
PAESE CHE VAI
Anno VIII n. 4 - Maggio 2008
Le nuove tecnologie per esprimere un disagio di Maria Teresa Panarese
È
stato il desiderio di capire il motivo che facesse ridere così di gusto dei ragazzi, amici dei miei figli, ad indurmi a porre quella che per noi adulti è spesso un’inquietante domanda: “Posso sapere perché state ridendo?”. Subito pentita per aver osato tanto e già rassegnata a non aver risposta, sono stata invece invitata ad ascoltare e guardare sul portatile la sigla di uno dei telefilm più seguiti dagli adolescenti: il famoso “O.C.”. Non la semplice canzone bella e orecchiabile, non la descrizione di Orange County, con i suoi paesaggi, i soldi, gli intrighi di famiglia, le speculazioni edilizie e il morto di turno, niente di tutto questo: sul monitor scorrevano le immagini di una passeggiata in macchina lungo le strade adelfiesi, accompagnate dalla versione riveduta e corretta del brano, rinominata “O.C. Adelfia”. Due giovani – non mi è dato sapere se adelfiesi – sfruttando le nuove tecnologie, hanno evi-
di Antonella Gatti e Vito Coppi
Lo
Staff dell’Associazione Hinterland di Adelfia, in occasione degli Europei di Calcio 2008 in Austria e Svizzera e delle Olimpiadi di Pechino 2008, organizza nel mese di giugno il “1° TORNEO CHAMPIONS TERZO TEMPO” di calcio a 5, presso il Palazzetto dello Sport. Lo scopo della manifestazione, così come si evince dal nome, è quello di richiamare il principio fondamentale dello Sport: il Fair Play. Regola non scritta, dettata da un codice d'onore presente nel gioco del calcio e in molti altri sport (anche in quelli in cui è assente il contatto fisico), la parola fair play si può tradurre come gioco corretto o lealtà sportiva. Gli Organi superiori dello Sport, hanno in più occasioni premiato coloro che hanno sposato appieno i fondamenti del Fair Play, affinché non prevalga la solo voglia di vincere, ma anche quella di giocare per divertirsi, di attenersi alle regole del gioco, del rispetto ai compagni di
“Adelfia è una fogna.a.a.a…” Lo “cantano” i nostri ragazzi denziato, sbeffeggiato e, se vogliamo, denunciato, alcuni aspetti di questo paese. Tralasciando le considerazioni dei due giovani sulle ragazze e sui bambini adelfiesi, la mia attenzione si è maggiormente soffermata sul ritornello della canzone “Adelfia è una fogna.a.a.a…”. Non posso negare di aver inizialmente sorriso, pensando alla solita “ragazzata”, ma quel che mi ha colpito è stato scoprire che al video seguiva un forum, aperto dai due “cantanti”, nel quale c’erano considerazioni di altri giovani che ne condividevano il messaggio. Con originalità, questi due ragazzi hanno, non solo dato spazio alla loro creatività, ma soprattutto realizzato qualcosa di diverso: hanno aperto un dibattito su Adelfia. Non un semplice e simpatico tormentone, ma la denuncia di un malessere condiviso da tutti i giovani che hanno espresso la propria insoddisfazione e il proprio senso d’impotenza. Il paese, la gente, la piazza, sono forse diventati troppo stretti per questi ragazzi che, ormai, grazie all’uso di internet, si trovano a comunicare con tutto il mondo in tempo reale? Certo, se pensiamo che navigando possono confrontarsi con realtà conosciute e non, accedere ad informazioni prima im-
pensabili, comunicare tra loro istantaneamente, senza la barriera della distanza – riducendo così la timidezza che in molti rapporti interpersonali fra adolescenti conduce alla solitudine – diventa difficile per noi che avevamo solo il paese, la piazza,
ADELFIA
il corso, la villa comunale per passeggiare e scambiare quattro chiacchiere, comprendere una tale insoddisfazione. contrario nostro, si potrebbe infatti affermare che i giovani d’oggi hanno tutto, ma questo video dice evidentemente che non è così. Allora che cosa dobbiamo leggere fra le righe di “O.C. Adelfia”: un disagio? Uno scherzo? Una denuncia? Voglia di protagonismo? Nel tentare di trovare possibili risposte a queste domande, in realtà mi sono resa conto di ritrovarmi a parlare, anch’io, dei giovani adelfiesi e, in particolare, del loro modo di comunicare: un argomento che, come donna, come mamma, come insegnante, come cittadina che vuole profondere il proprio impegno nel provare a migliorare questo paese, non voglio assolutamente sottovalutare. È forse proprio da qui, dalla comunicazione, che si potrebbe iniziare per colmare la distanza che esiste tra le nostre generazioni! verso l’altra: noi cominciando ad utilizzare il vostro modo di comunicare – internet, per intenderci! –, voi iniziando a proporre fattibili alternative ai problemi che ci sono. Apriamo un dibattito telematico nel quale interagire per migliorare e crescere: voi, figli delle tecnologie avanzate, noi, figli degli slogan gridati. Insieme potremo scrivere magari una canzone che dica “Adelfia…una figata.a.a.a…”. Parliamon e su www.pdadelfia.it
A partire dal mese di Giugno presso il Palazzetto dello Sport di Adelfia
1° Torneo di calcio a 5 “Champions Terzo Tempo” Un inno alla società, attraverso lo Sport.
squadra, agli avversari, agli arbitri e agli spettatori.È dovuta a ciò, l’iniziativa tutta italiana di introdurre, da quest’anno, il cosiddetto Terzo Tempo alla fine dello svolgimento delle partite di serie A. Questa pratica, che ha origini antiche già nel mondo del rugby, è un cerimoniale di saluto a fine gara, durante il quale i giocatori di entrambe le squadre e gli arbitri si salutano stringendosi la mano. È il momento in cui si accetta la sconfitta con dignità, con il sorriso e senza alcuna congettura, congratulandosi con l’avversario che vince.
È così che, anche dopo una “battaglia” come un match di rugby, si possono creare le condizioni per amicizie stabili e forti tra giocatori, che fino a pochi minuti prima stavano combattendo, sempre sportivamente, sul campo. Il “1° TORNEO CHAMPIONS TERZO TEMPO” nasce per dare priorità e importanza a tale principio, perché sia la base fondamentale per stare e crescere insieme, soprattutto in una società che ci mette sempre in competizione. Rifiutare ogni forma di corruzione, di
doping, di razzismo e di violenza, è sinonimo di Vittoria non solo nello sport, ma anche nella collettività. Noi crediamo che anche ad Adelfia tutto ciò sia possibile: è sufficiente l’impegno di ciascuno. Dimostriamo di averne! Le iscrizioni sono aperte a tutti. Vi aspettiamo numerosi! Comunicazioni per i partecipanti: Per ritiro moduli d’iscrizione e maggiori informazioni, rivolgersi a Antonella Gatti. Piazza Roma, 12 - Cell.: 392 7134122 – mail: hinterlandadelfia@libero.it
13
14
PAESE CHE VAI BITRITTO
Anno VIII n. 4 - Maggio 2008
Il ciclo dei rifiuti, dove finiscono quelli bitrittesi
Migliorano i dati dell’ecologia bitrittese, ma si può fare di più di Gianvito Rutigliano
Senza l’umido non si sfonda il 20%
M
ille tonnellate di spazzatura. I dati sui rifiuti a Bitritto nei primi tre mesi visti così possono far paura, ma rientrano nella normalità di una società sprecona come quella attuale. Si produce tantissima immondizia e non si ricicla a sufficienza. Anche nel nostro paese in cui si fa qualcosa, ma ancora troppo poco per raggiungere standard da società civile. LE CIFRE Bitritto registra il 15,77% di raccolta differenziata (aggiornamento a marzo), con un picco del 19% a gennaio, di gran lunga migliore del 12,76% del 2007. I dati ci attestano a primo Comune tra quelli dell’ATO BA/2 e quelli dell’hinterland, con una percentuale superiore anche alla media provinciale e regionale. Si parla ancora di cifre irrisorie se si pensa all’obiettivo provinciale 2008 fissato al 55%, ma il miglioramento di questo inizio d’anno è visibile. L’inserimento di nuovi cassonetti in tutto il paese, a seguito della rinegoziazione del contratto con la Lombardi Ecologia, ha dato i primi risultati. DOVE VANNO I RIFIUTI Il gestore dello smaltimento è la Lombardi Ecologia s.r.l. a cui oggi è affidato il solo trasporto, sia dei
differenziati che di quelli urbani misti tal quale. Il contenuto dei bidoni generali va a finire nella discarica di Giovinazzo gestita dalla Daneco s.p.a., società del gigante del settore Waste Italia e gestore unico dei paesi compresi nell’autorità di bacino BA/2. Una scelta curiosa, se si pensa che la stessa Daneco nel 2006 ha presentato ricorso conto un decreto del Commissario per l’emergenza rifiuti in Puglia e della Regione che ha escluso di far ricorso a nuovi “impianti di termovalorizzazione” (gli inquinanti inceneritori) rispetto a quelli già previsti. Un’opposizione alla scelta degli Enti rigettata dal Tar del Lazio sez. I il 13 febbraio 2007 con sentenza n. 1335. Tra i motivi si legge “D’altra parte, di fronte ad una scelta di politica ambientale, l’interesse dell’imprenditore operante nel settore alle modalità di smaltimento dei rifiuti,
pur differenziato, non è qualificato e si configura come interesse di mero fatto, sicché non sussiste, sotto tale profilo, neppure la legittimazione ad agire della Società ricorrente”. La parte secca differenziata viene smistata a seconda dell'elemento: carta, plastica, farmaci, ingombranti e metallo negli impianti del gruppo Schino (Recuperi Pugliesi s.r.l e Centro riciclo Sud); legno presso l’Ecoripa e la Patruno Ecoservice; vetro presso la Demorecuperi Tisti s.r.l.. I moderni smistatori automatici presenti alla Recuperi Pugliesi permettono solo una separazione delle lattine dalla plastica e di materiali estranei al materiale trattato. Va da sé che se i camion della nettezza urbana mischiassero i materiali differenziati, come a volte denunciato, il recupero diverrebbe impossibile. Le piattaforme specializzate recuperano totalmente i singoli materiali conferiti: una pratica valida anche economicamente, per l’aggravio dei costi in caso di uso di discariche. OLTRE IL 20% Con una raccolta limitata
si può fare ben poco di più. Tutti i Comuni che superano sistematicamente il 20% (Molfetta o Gioia del Colle) non si limitano al recupero della frazione secca del rifiuto. La scommessa dell’umido rimane la via più qualificata e più immediata per migliorare i dati e sfruttare una trend di per sé già positivo e migliorabile. ECO CULTURA Alcuni dati non registrati dall’ATO mostrano come coinvolgere la cittadinanza porti ad ottimi risultati. Il Comune di Binetto ne è un esempio. Guardando le cifre di carta e cartone di 2007 e 2008, con le dovute proporzioni (i binettini sono circa duemila), parliamo del doppio di Bitritto. La loro marcia in più, oltre al grande senso civico, è la raccolta porta a porta. Per sensibilizzare e informare anche nel nostro paese si stanno facendo passi in avanti, grazie al servizio civile. Una gara di raccolta tra le classi elementari e depliant con istruzioni sulla differenziata, di prossima diffusione, i punti di forza del settore ambiente. Margini che lasciano presagire miglioramenti, a cui non si potrà mai giungere senza il contributo concreto del singolo cittadino, nel gestire consapevolmente i rifiuti e convincere i conoscenti.
Classifica foto
aggiornata al 13 maggio 08
Le presenze dei politici negli eventi degli ultimi cinque anni
Nome
Carica
Occasioni foto
I politici locali “vivono” Bitritto?
A. Natuzzi V. Lucarelli G. Diana G. De Letteriis D. Trotti S. Siciliani R. T. Carone G. Giulitto V. Bozzi V. Bruno C. Sacino A. Sacino N. Montenegro V. N. Pantaleo S. Gazaneo C. Priore L. Giuliani A. Grandolfo G. Pedota
Vicesindaco, PD Sindaco, PD Ex segretario DS, ora PD Assessore, Rifondazione Assessore, SDI Assessore, PD Assessore provinciale, PD Assessore, PD Consigliere comunale, PD Consigliere comunale PD Assessore, PD Consigliere comunale, UDC Segretario PD, consigliere comunale Consigliere comunale, PD Consigliere comunale, PD Vicepresidente consiglio comunale, PD Consigliere comunale, PD Consigliere comunale, PD Presidente consiglio comunale, PD
N
ei suoi cinque anni di attività a Bitritto, P&P ha raccolto un archivio fotografico di tutto rispetto. Eventi culturali, politici, interviste, conferenze e assemblee pubbliche ci hanno visto quasi sempre in prima linea a commentare e fotografare. Quanto però i politici locali hanno partecipato nel periodo documentato? Abbiamo analizzato ogni singola foto per cercarli e abbiamo stilato una classifica che, senza pretese, offre un quadro della situazione. Chi frequenta la scena bitrittese non
I dati del nostro archivio fotografico si meraviglierà più di tanto dei dati, come l'ovvio trionfo dell'assessore alla cultura Natuzzi. Fa un certo effetto notare le cifre che separano i primi dagli ultimi in graduatoria. In un clima in cui le forze politiche chiedono maggior impegno e coinvolgimento sul territorio, ognuno può trarre dalla nostra tabella le debite conclusioni. Prendendo i dati con la dovuta leggerezza. Buona visione.
In posa
53 34 31 25 19 12 10 8 7 7 6 4 3 3 2 2 1 1 0
Regole per una corretta lettura: abbiamo segnalato in una colonna apposita le foto, comprese nel totale, scattate per un'intervista singola al soggetto. Non sono state calcolate come eventi processioni sacre e affini, unici esempi di presenza compatta dei nostri rappresentanti.
Respiriamo l’aria. È la primavera.
BELVEDEREBITRITTESE
di Gianvito Rutigliano
Le
elezioni nazionali seguono logiche diverse da quelle locali. Entrano fattori estranei al lavoro cittadino, con un dominio incontrastato della televisione anche su una buona amministrazione di centrosinistra e su 14 consiglieri comunali PD. Nel paese c'è ben poco da esultare per il PDL che snocciola fantomatiche cifre sui manifesti. Il confronto con il dato provinciale eviden-
zia il loro calo di 4 punti e come il PD abbia retto all'ondata con 4 punti in più (i dati sul nostro blog). Aprile è però finito e il tempo passa. Rifondazione ha già sostituito la bandiera SA con la vecchia falce e martello. Il referente dell'IDV, partito che punta tutto sul web, non ricorda il suo indirizzo e-mail e a domanda risponde dando l'indirizzo di casa. Il PDL riabbraccia l'UDC. Il Partito socialista punta tutto sul burraco. E
il PD fa i conti con gli effetti collaterali della democrazia. Ognuno con la sua rosa di candidati sindaci per il 2009. Pare esserci compattezza tra i partiti della vecchia CDL con la casella di aspirante primo cittadino ancora vuota. E a sinistra i dubbi. Le crisi di identità dei nuovi PD in consiglio, se votare per coscienza o per una linea unica di partito. E che cambiando schieramento hanno fatto 13 per entrare
nel merito delle scelte della maggioranza. I democratici che fanno capo all'Ulivo 2004, a parte alcune coerenti eccezioni, si danno latitanti. Non un passo nella nuova sede, non un incontro. Diserzione e abbandono, lasciando i vecchi compagni a confrontarsi con forza con la maggioranza del partito. Nessun seguito alle buone intenzioni del post primarie, ma solo lezioni politiche da quattro soldi a danno di chi
sta invece onorando nel PD un mandato ricevuto dal popolo del 14 ottobre. Un voto democratico e pagato. E se è vero che gli organi centrali imporranno le primarie per la scelta dei rappresentanti provinciali e del sindaco, ci sarà da ridere. Specie per la postilla che impone a chi perde di non fare una lista a parte. Prendiamo una boccata d'ossigeno nell'estate bitrittese. Ci attende un autunno caldissimo.
PAESE CHE VAI
Anno VIII n. 4 - Maggio 2008
Si attendono da mesi alcuni lavori per i campetti dell'ex 167 - di Gianvito Rutigliano
P
unto di riferimento di una comunità. Simbolo della rinascita del quartiere. Ma oggi, principalmente, incompleti. Gli impianti sportivi del quartiere Madonna della Speranza sono tutto questo. Aperto nel maggio scorso, con grande approvazione di amministratori e cittadini, il parchetto dell'ex 167 ha subito diversi interventi in corso d'opera. Dalla piantumazione per le aiuole, alla riconversione della pista di bocce. Ancora oggi però servono lavori importanti per migliorarlo. Proprio lo spazio adibito in origine a pista di bocce è stato adattato per accogliere
di Rosalba Amoruso
delle giostrine. A distanza di mesi però i lucchetti che serrano le altalene non sono stati ancora rimossi. La causa è la mancanza della superficie gommata sottostante, necessaria per attutire le cadute. Oggi vi è solo della ghiaia. Discorso simile, ma ancora più importante, vale per il campo polifunzionale
di calcetto, basket e pallavolo, per il quale il progetto iniziale prevedeva un manto adatto. La situazione invece è ferma a quella degli inizi, con una pavimentazione mattonata poco consona al gioco. Senza parlare delle piante, installate sì, ma senza impianto di irrigazione. Mancanze legate alle ristrettezze di bilancio, le stesse che impediscono l'apertura del giardino antistante, in via Diaz, recintato e chiuso da un alto cancello ma mai completato.
29 aprile è partita, presso l’istituto scolastico “D. Alighieri”, la rassegna cinematografica intitolata “ Il cinema preventivo, fra bullismo, non bullismo, dipendenza,devianza” organizzata dalla cooperativa sociale “I bambini di Truffaut”, rivolta a tutti genitori, in particolar modo a coloro che si preparano ad affrontare insieme ai loro figli le difficoltà che il periodo adolescenziale comporta. La visione dei film con relativo dibattito crea una finestra verso i rischi attuali a cui i ragazzi adolescenti sono maggiormente esposti; problematiche, quali alcool, droga e depressione, che possono non riguardare esclusivamente giovani in cerca di identità, ma anche adulti, genitori, gente “normale”
La storia di questi impianti rimanda a progetti ambiziosi. Su tutti quello della rinascita di un quartiere per anni abbandonato da amministrazioni di ogni colore. È fondamentale allora uno sforzo economico rilevante per completare quelle strutture. Con una maggiore attenzione a questi problemi e a quelli delle varie stradine non asfaltate, delle vecchie vie che hanno ormai perso la loro linearità, come viale 8 marzo e, perchè no, con un ritorno ai costanti incontri cittadinanzaamministrazione caratterizzanti gli anni scorsi, il lavoro si potrà completare. Lasciarlo a metà, dopo ciò che è stato già fatto, sarebbe una botta troppo forte per tutti.
Torna a Bitritto il Carnevale in piazza. Coinvolto l’associazionismo del paese
Cineforum: genitori assenti
Il
BITRITTO
Impianti sportivi: oggi ancora incompleti
Il cinema a scuola lascia vuoti molti posti a sedere in difficoltà che decide di gettarsi in un mondo da cui è quasi impossibile uscirne. Al centro ovviamente le proiezioni: il 6 marzo con il film “La guerra di Mario” di Antonio Capuano. Una via per rendere protagonisti gli stessi giovani con il loro punto di vista su bullismo, devianza e qualsiasi forma di perdita di orientamento che rechi danni all’integrità della persona. “My name is Joe” di Ken Loach, trattato dai risvolti drammatici che evidenzia i pericoli dell’uso e abuso di alcool e droga, ha visto invece un numero esiguo di spettatori,
nonostante gli spunti per un confronto fossero davvero tanti. Lo scopo del cineforum era ed è quello di creare luoghi di incontro e dialogo, cultura e impegno. Partendo dalla componente
sociale, da sempre riconosciuta, del mezzo cinematografico. Una grande possibilità, insomma, per trascorrere più tempo con i propri figli e trovare un canale di comunicazione per penetrare nel profondo delle loro emozioni, paure ed incertezze. Si confida, quindi, in un aumento del numero dei partecipanti anche in futuro, per altre iniziative. Forse succederebbe si pensasse a quanto possa essere costruttiva la discussione con l’altro e la conoscenza di mondi, in parte, ancora ignoti. L’invito a non dissertare è rivolto, in primis, ai genitori. Con il loro esempio anche gli adolescenti si accosterebbero più volentieri ad eventi di questo tipo.
CURIOSITÀ IN BREVE Approfondimenti e aggiornamenti sul blog aserma dei carabinieri: partono i nuovi lavori. Riparte la nuova caserma dei carabinieri. I lavori erano stati affidati nel 2002 all'impresa Locuratolo, realizzante solo il 40% dell'opera. Al sorgere di un contenzioso con la ditta, il contratto è'8f stato risolto. Il 28 aprile scorso si è'8f chiuso il bando di gara per la parte restante del manufatto. Con l'affidamento dei lavori all'ATI Battezzato costruzioni e T.S.E. Impianti di Gravina si presume che gli stessi possano iniziare entro due mesi e terminare entro la fine del 2008. Una questione storica al punto di svolta. Due date per l'orchestra dei ragazzi. Quest'anno per la prima volta l'orchestra dei ragazzi della scuola media ha tenuto due concerti all'esterno del plesso: presso i campi sportivi dell’ex 167 il 6 maggio e in piazza Moro il 13. L'ensemble degli studenti conta sulla preparazione dei maestri Carone, Sebastiani, Creatore e De Novellis. Entusiasta il consigliere delegato alla p.i. Bozzi “L'orchestra dei ragazzi esiste da tantissimi anni, ma molti non ne erano a conoscenza.
C
Il disabile integrato di Giovanni Bellino
I
Pit-Stop, si sa, sono una cosa importante per vincere una gara. Senza di essi si otterrebbero enormi cali prestazionali che porterebbero alla sconfitta, specie se non riguardano le macchine ma le persone. Parlo ovviamente dei Check-Up sanitari. Colgo l’occasione per parlarvi brevemente del mio Pit-Stop avvenuto presso l’Ospedale Privato Accreditato “Nigrisoli” di Bologna qualche settimana fa.
A parte il viaggio di tutti quei km e la sveglia alle 4 di mattina, il resto non è stato male pur essendo stata una settimana di ospedale, almeno per il 25 aprile e la domenica di quella settimana di libertà. Per non parlare di tutte quelle amicizie che si fanno e di quelle scorribande o meglio, di quelle corse fatte con le carrozzelle elettroniche di cui anch’io sono dotato,
Abbiamo voluto valorizzarla. Un sogno sarebbe quello di trasformarla in un'autentica orchestra permanente, anche con gli studenti passati alle medie sup eriori”. Bilancio 2008: l’ok dei sindacati. Il 7 maggio si è tenuto l’incontro tra l’Amministrazione e i rappresentanti provinciali di CGIL, CISL, UIL, SPI CGIL e UIL Pensionati. L’assessore De Letteriis ha illustrato come il Comune non abbia aumentato la pressione fiscale, nonostante minori trasferimenti dallo Stato e maggiori spese. Vengono coperti più oneri per il rinnovo contrattuale dei dipendenti, per la rinegoziazione in materia di rifiuti, per le iniziative culturali e per l’erogazione di servizi sociali a proprio carico, in assenza del Piano di Zona. Senza dimenticare le opere pubbliche, con il rifacimento della viabilità per oltre un milione di euro. I sindacati hanno espresso apprezzamento per la manovra finanziaria e per le politiche di questi anni, in particolare per tariffe, esenzione Irpef per i redditi sotto i 10mila euro già dal 2007 e agevolazioni Tarsu per le fasce deboli.
FUORISERIE
660 km per un Pit-Stop ed altri tanti piccoli momenti importanti nel loro piccolo. E cosa più importante di tutto non posso e non potrò dimenticare la competenza, il voler prendersi responsabilità, il continuo aggiornasi, la volontà e chi più ne ha ne metta di un Dottore con la D maiuscola come pochi. Ed è qui, che arriviamo al punto dell’articolo: è mai possibile che una cosa importante come la
sanità sia talmente sottovalutata che possiamo godere solo di pochi centri specializzati, ormai denominati cattedrali nel deserto? Sarà colpa delle leggi? Sarà colpa di chi ci governa? Sarà colpa dei medici? Sarà colpa di noi gente comune, di noi popolo che non ci facciamo rispettare o che non ci rispettiamo? Una risposta ben precisa su chi sia il colpevole di tale fatto indignante non esiste o forse è un po’ colpa di tutti, perché alla fin fine è facile puntare il dito
contro qualcuno, ma lo è molto meno prendersi le proprie responsabilità; ma non sto qui a farvi la predica, perché anch’io sbaglio, come tutti del resto. La vera domanda su tale problema non e chi è stato, ma perché accade! Anch’essa domanda difficile, ma non voglio proporvi un soluzione come ci si aspetterebbe. Voglio solo indurre voi lettori a riflettere su questo. Perché la differenza non la faccio solo io, ma la facciamo tutti assieme!
15
16
PAESE CHE VAI BITRITTO L'ultimo consigliere comunale di Bitritto Futura, Andrea Sacino
Anno VIII n. 4 - Maggio 2008
A. Sacino: “Il centrodestra bitrittese non riesce ad esprimere un leader”
- di Gianvito Rutigliano
B
itritto Futura, opposizione di governo comunale, contava su quattro consiglieri. Col passaggio di Pantaleo, Giuliani e Grandolfo nel PD, è rimasto il solo Andrea Sacino, referente locale dell'UDC. Lo abbiamo intervistato per capire gli attuali equilibri in sala consiliare. Una domanda “semplice”. Quanti consiglieri di opposizione ci sono ? Eh... Attualmente sol o uno, ovvero io che sono rimasto in Bitritto Futura dopo che gli altri tre consiglieri sono trasmigrati nel PD. Allora secondo logica i suoi tre ex compagni sono in maggioranza! Nei consigli comunali voteranno o hanno votato con gli amministratori? No, la situazione non è così semplice. Rimane comunque la contrapposizione tra il gruppo di maggioranza e i “nuovi” capeggiati dall'attuale segreteria PD. Quindi i concetti di maggioranza e opposizione... ... non esistono più. Non sono più netti come al momento dell'insediamento. Si apre sempre un dibattito in seno al consiglio su alcuni provvedimenti, ma nulla è più come prima. Tra i vecchi BF non c'è più l'unità d'intenti iniziale? Come giudica il loro passaggio nel PD? Con loro conserviamo un bel rapporto di amicizia e di stima reciproca. Naturalmente
- di Rosalba Amoruso
Intervista al vicesindaco e assessore alla cultura Angelo Natuzzi (PD)
I
risultati in ambito culturale sono sotto gli occhi di tutti. Con la giunta Lucarelli il paese è stato pervaso da tanti eventi importanti, in tutte le stagioni. Ne abbiamo parlato con l'assessore alla cultura e politiche giovanili, Angelo Natuzzi. Capiamo punti forti e deboli della Bitritto culturale. Considerando la partecipazione ad eventi che hanno visto protagonisti, tra gli altri, Maraini, Carofiglio, Sgrena o alle tante manifestazioni dell'estate, è possibile valutare bisogni e progressi, a livello culturale, della comunità? Sicuramente, negli ultimi quattro anni c'è stato un nettissimo aumento di tutte le iniziative in campo culturale. Oltre alle personalità del mondo della cultura, vorrei citare i concerti della Primavera musicale, e tutte quelle iniziative che hanno visto un grande impegno delle tante realtà ultimamente emerse. Ricordiamo Lurlo, nuova associazione culturale, con la sua ultimissima iniziativa, da noi patrocinata, “Il caffè de Lurlo”, o La torre del drago nell’ambito dell’associazionismo teatrale. Il bilancio è positivo e l’effetto di un recupero della cultura, precedentemente relegata, ha portato anche all’affacciarsi di un pubblico non bitrittese. Sulla partecipazione, spesso eventi di qualità non coinvolgono la sensibilità di un pubblico numeroso; la rassegna estiva “Visioni sotto le stelle”, però, ha visto maggiore interesse anche per film di un certo livello e non
“Non capisco la scelta di passare al PD. Pantaleo rimane il migliore” non c'è più quello spirito di consultazione di quando eravamo gruppo unico. Sinceramente non riesco a comprendere le loro motivazioni. Credo che indossare una casacca solo per contrastare il gruppo di maggioranza e per conseguire un risultato locale sia abbastanza riduttivo. Di solito un soggetto cambia se di un partito condivide ideali o programmi. Tentativo di rottura dall'interno? Forse non rottura, ma si è pensato che dall'interno si potesse contrastare meglio. È una ragione plausibile, non ne trovo altre oltre che contrastare la leadership del sindaco ed eventualmente ribaltarla. È l'unico dei quattro BF a non essere passato al PD. Perchè allora? Io sono sempre stato e mi considero un uomo tendenzialmente di centrodestra, nonostante a livello nazionale l'UDC sia opposizione. Mi sento un uomo politico che non potrà mai passare al centrosinistra, qualsiasi sia la ragione. Non tollero passaggi da destra a sinistra o viceversa, specie nell'attuale quadro nazionale di bipolarismo. Niente passaggio al PD. Ma guarda con simpatia ad attuali personaggi del centrosinistra locale? Ci sono stati incontri? Premetto che devo molto al mio ex capogrup-
po Pantaleo perchè ho appreso da lui tantissimo in questi anni di minoranza e a mio giudizio, dal punto di vista amministrativo è la persona più qualificata. Ciò non toglie che altri anche nell'amministrazione siano degni di stima. Non escludo un eventuale accordo con altri protagonisti della prossima campagna elettorale, anche se l'orientamento del centrodestra locale è di giocarsi la partita da soli. In queste settimane UDC, PDL e Partito Repubblicano hanno rivendicato in un documento la loro volontà di lavorare insieme. Qual è lo stato del centrodestra? Bitritto è un paese particolare, sostanzialmente di centrodestra e la dimostrazione viene da queste elezioni. Se si tiene conto che il PD, nonostante i 14 consiglieri, abbia perso e che il PDL in consiglio comunale non ha rappresentanti...
Però nel 2006 a Bitritto ha vinto il centrosinistra... Il voto amministrativo spesso è diverso da quello nazionale. Effettivamente è così. Forse in quel periodo prevalse il momento storico Ma le conseguenze si sono viste e le stiamo pagando. Bitritto mi pare comunque un paese più spostato a destra, ma non riesce ad esprimere un suo portavoce soddisfacente. Oggi non c'è più un elemento di spicco, un ipotetico candidato sindaco per il 2009? Non c'è più un “Pantaleo”. No, non c'è più un “Pantaleo”. Ci sono tante brave persone che fanno politica senza tornaconto ed ègià molto bello. A Bitritto prevale il tornaconto sugli ideali? Be', ce ne accorgiamo con le amministrative, in cui si notano le nette differenze con le politiche. Molti elettori di centrodestra votano a sinistra perchè si guarda più alla persona che al partito. Niente Andrea Sacino candidato sindaco della destra? No, non credo proprio... Nell'UDC e comunque di centrodestra. E se poi l'UDC facesse a livello nazionale un accordo col PD? L'ho già detto all'on. Greco a cui faccio riferimento. Se dovesse succedere non sarò più un tesserato dell'UDC. Senza ombra di dubbio passerei al PDL.
Natuzzi: “Bitritto non è un paese dormitorio. Merito di Comune, associazioni e parrocchie” bitrittese e come si può evitare una deriva anche alle amministrative? La sconfitta alle ultime elezioni è un dato oggettivo. Si deve ritornare in maniera seria a fare politica. I partiti devono ritrovare la loro forza con incontri, dibattiti, iniziative e proposte, indipendentemente dall’area politica delle amministrazioni che guidano le realtà. Abbiamo un anno di tempo per riprenderci, per radicarci come PD nel territorio e soprattutto, per proporre una nuova classe dirigente. Non solo all’interno dei contesti politico-partitici, ma anche di quelli della gestione della cosa pubblica, lasciando spazi e margini di crescita a giovani e nuovi soggetti e individualità che possano dare un contributo. Come si può avvicinare la gioventù alla cultura, oggi trascinata da cicloni mediatici trash? Il coinvolgimento vede partecipi anche gli adolescenti? Alcuni esempi sono il cinema all’aperto, che ha visto una presenza abbastanza elevata di adolescenti, e Lurlo e La Torre del drago che hanno tra gli iscritti ragazzi di questa
Associazioni e parrocchie si muovono. Resoconti e proposte per il futuro.
solo commerciali. Bitritto, quindi, non può più essere definito “paese dormitorio”, soprattutto se si pensa all’azione svolta da associazioni e parrocchie. Il nostro dovere è quello di promuovere sempre attività socioculturali tentando di coinvolgere tutta la cittadinanza. Oggi il panorama nazionale è mutato con nuovo governo. Quanto tutto ciò può influire sulla scelta dei propri rappresentanti da parte della comunità
fascia di età. Sicuramente se avessimo organizzato delle serate con gli attuali “idoli” dei ragazzi, usciti da trasmissioni di dubbio livello culturale, il numero di giovani spettatori sarebbe stato elevato. Invece abbiamo salvaguardato la qualità degli eventi piuttosto che la quantità dei partecipanti. Un’idea sana che potrebbe avvicinare molti adolescenti è quella della creazione di una web radio, progetto ripescato dalla Regione Puglia che prevede di riportare in funzione la Casa torre e di creare nuovi spazi per dar voce ai giovani. A Bitritto è possibile far riferimento al concetto di lavoro di rete per spiegare il rapporto tra ente comune, associazioni culturali e cooperative sociali presenti sul territorio? I rapporti tra enti e associazioni sono abbastanza positivi: tutti i progetti presentati sono stati approvati con successo. Nella collaborazione con le scuole presenti sul territorio il consigliere Bozzi delegato alla pubblica istruzione ha svolto il ruolo fondamentale di mediatore. Oggi grazie a questo tipo di cooperazione si è potuto dare spazio a realtà da sempre esistite, non ancora conosciute, come l’orchestra dei ragazzi della scuola media che ha potuto esibirsi in pubblico. Ritengo che sia nostra responsabilità effettuare una consulta tra diverse istituzioni, magari pure gestita da un componente esterno per mirare a rapporti sempre più di qualità.
PAESE CHE VAI
Anno VIII n. 4 - Maggio 2008
Anche a Capurso il vento ha tirato a destra Risultato del 13 e 14 aprile
di Mario Rocco Rossini
A
nche a Capurso il 13 e 14 aprile il vento ha tirato a destra. Il Partito Democratico ha dato una buona prova di esordio, senza tuttavia capovolgere condizioni climatiche di carattere nazionale. Al Senato, il 19,9% di Ds e Margherita del 2006 è cresciuto fino al 27,2%, nonostante la non trascurabile scissione in casa Ds. Alla Camera invece il 26,0% dell’Ulivo del 2006, cresce appena al 26,7%, segno inequivocabile che i giovani elettori sono più difficili da attrarre. Altro dato positivo è il 5,8% degli alleati della lista Di Pietro. I quattro partiti della Sinistra Arcobaleno crollati al 2,5%, l’Udc al 5%, e la mazzata dei Socialisti di Boselli ci suggeriscono che
di Rosalia Marchionna
Il
provvedimento della Giunta Regionale n. 532 dell’8 aprile scorso ha sollevato gli animi di molti capursesi, attanagliati dal problema traffico pesante su via Epifania. Con quell’atto, il parlamentino regionale ha stanziato oltre 3milioni di euro che serviranno per la realizzazione della cosiddetta circonvallazione, una nuova direttrice che dirotterà il traffico di buona parte del Sud-Est barese direttamente sulla SS 100, senza attraversare l’abitato cittadino, con buona pace dei residenti di via Epifania spesso costretti a sostare incolonnati nel traffico. È un successo dell’amministrazione De Natale, tenacemente raggiunto grazie alla volontà politica di risolvere l’atavico problema della viabilità cittadina. Un atto, però, che non poteva essere solo di competenza comunale, ma richiedeva il forte impegno degli enti Regione e Provincia, sia per l’ammontare del costo dell’opera, che per un fatto territoriale, poiché la nuova strada attraverserà anche l’agro della vicina Triggiano. A cose fatte va ricordato il ruolo strategico, giocato in questa
probabilmente il Pd si è allargato più verso comunicare ai cittadini la portata del proprio sinistra che verso il centro. Andando oltre lavoro, sia a livello nazionale che a livello i numeri, possiamo senz’altro leggere le locale, e dei propri programmi. L’elettorato difficoltà del Pd a comunicare con sembra si sia espresso in tal senso. efficacia la portata storica Resta il compito di ragionare del proprio progetto: partito e di interrogarci, senza dei cittadini e non degli reticenze. apparati, del fare piuttosto A Peppe De Natale che delle dispute ideochiediamo di valutare la logiche. vittoria della destra alle Anche a Capurso il elezioni politiche a fronte Pd è in mezzo al guado: del risultato positivo della premiato per aver lista di centrosinistra alle saputo portare inamministrative del 2005. novazione nel sistema “Nel 2005 (come già nel politico ma non 1996 e nel 2000) c’è stato Riflessioni sul ancora sufficienteun evidente apprezzamento voto politico mente efficace nel per le persone”, ci dice il
CAPURSO Sindaco, a cui chiediamo anche di indicarci, dopo le lunghe fatiche per risistemare la Giunta, quali siano gli obiettivi strategici per i prossimi due anni di lavoro. “Tanto è già stato fatto (sblocco dell’edilizia, interramento della ferrovia, la nuova circonvallazione, …). I principali prossimi obiettivi sono: costruzione della nuova palestra e di una nuova scuola, completamento del recupero dell’ex-cinema Enal.” Secondo Nicola Buono, giovanissimo segretario del Circolo di Capurso, “il compito che ci attende è quello consolidare la costruzione del Partito, aperto ai cittadini e, a differenza del centrodestra, presente e radicato sul territorio. Abbiamo inoltre il dovere di avvicinare ulteriormente i cittadini alla vita amministrativa, di ascoltare le associazioni culturali e giovanili”. Il dibattito non è che agli inizi. Al momento, una sola certezza: abbiamo tutti da rimboccarci le maniche!
Lo scorso aprile la giunta Regionale ha approvato il provvedimento da tanto atteso a Capurso
Circonvallazione: dalla Regione in arrivo 3 milioni di euro
Consentirà di raggiungere la Statale 100 senza attraversare il paese partita, dall’assessore regionale Mario Loizzo che, ospite del consiglio comunale dello scorso giugno a Capurso, aveva dato la sua piena disponibilità a risolvere il problema sottoposto dall’amministrazione. Ed in effetti, il suo interessamento non si è fatto attendere. Infatti, nel bel mezzo della scorsa campagna elettorale, in sede PD, aveva dato il lieto annuncio del finanziamento regionale stanziato precisando,
correttamente, che si trattava solo di “una pura coincidenza” temporale. E c’è da credergli, poiché un’opera di tali dimensioni, sia economiche che progettuali, non può ritenersi di immediata esecuzione, dunque poco spendibile sul fronte elettorale. Infatti, è incauto fare delle previsioni sui tempi di realizzazione. Però, almeno adesso, grazie alla serietà degli attori coinvolti, il problema è stato affrontato e con la stessa determinazione sarà portato a degna conclusione. Per tentare solo delle ipotesi progettuali
si potrebbe ipotizzare che la nuova circonvallazione sfrutterà buona parte del sistema stradale esistente, una rotatoria all’altezza del bivio per Noicattaro devierà il traffico proveniente da Castellana lungo un ponte che scavalcherà la linea ferroviaria scendendo sulla SP 84 che congiunge Triggiano a Noicattaro e, poco prima dell’ex Superga, si innesterà al ponte già esistente che porta a pochi metri dall’imbocco della SS 100. Un risultato tanto importante rappresenta un bel modo di lavorare dell’amministrazione con gli enti sovracomunali.
Le maggiori uscite per servizi sociali e opere pubbliche
Bilancio: Capurso ha i conti in ordine
Gioncada è il nuovo assessore allo sport
di Rosalia Marchionna
È
stato approvato il bilancio di previsione 2008 del comune di Capurso che pareggia, a poco meno di 9milioni di euro, le voci in entrata ed in uscita, certificando una gestione virtuosa del flusso finanziario. Sarebbe eccessivamente tecnica la disquisizione sulle singole voci, una mera elencazione di cifre che poco direbbe ai non addetti ai lavori. Per questa ragione, si sottolineeranno solo alcuni tra i dati più significativi. Per quanto concerne le uscite le poste più importanti di spesa corrente riguardano il personale e il servizio di igiene urbana, mentre è da sottolineare il sorprendente peso che rappresenta, per l’intero bilancio, il settore dei servizi sociali. Forte è la spesa che riguarda il ricovero di minori in strutture di accoglienza. Provvedimenti giudiziari, cui non ci si può
sottrarre, ma che sono sintomatici di un forte disagio socio-culturale che coinvolge numerose famiglie locali e di fronte al quale l’amministrazione non esita a contribuire con fondi comunali per arginare eventuali fenomeni di devianza minorile. Interessanti risultano anche le poste sugli investimenti nelle opere pubbliche che riguardano la futura palestra comunale, il rifacimento di via Regina Sforza e l’ampliamento di un lotto cimiteriale. Per le entrate, invece, va rilevata la scelta compiuta dall’amministrazione locale di abolire l’Ici sulla prima casa, se l’importo è inferiore o uguale a 30euro e di aumentarla dal 5 al 5,8 per mille sulla seconda abitazione. Dimostrazione tangibile di quanto si vogliano tutelare le fasce meno abbienti dei residenti del territorio proprietari di un’abitazione.
Rocco Gioncada è il nuovo assessore allo Sport, Turismo e Spettacolo. Ha 42 anni, è sposato con Rossella, è padre di due figli e lavora come consulente commerciale nel settore informatico. È alla sua prima esperienza politica, ma ha già rivestito il ruolo di capogruppo della maggioranza. Dopo anni di impegno nel mondo dell’associazionismo, rivestirà un incarico che richiede sensibilità, equilibrio, impegno e dedizione a favore delle tante iniziative culturali che animano il territorio. RM
17
18
PAESE CHE VAI CASAMASSIMA
Anno VIII n. 4 - Maggio 2008
Il centro-sinistra in testa con Domenico Vito De Tommaso
Gregorio Bizzoco
N
ella desertificazione delle giunte di sinistra, conseguenza diretta dell’election day, che ha registrato un vero e proprio tsunami politico, a Casamassima celebriamo una vittoria, sofferta, ma pur sempre vittoria. I dati del primo turno, alla luce dei quali si registrava una percentuale di votanti pari al 76,63% (tutti i dati sono desunti dalla sintesi diramata dal Ministero per gli Affari Interni), assegnavano alla coalizione di centrodestra, che schierava tre partiti storici (tra i quali l’UDC, che importava nelle proprie liste due ex assessori della giunta De Tommaso) e due liste civiche, un totale di 5.639 voti con una percentuale del 49,20%, contro i 5.515 voti dello schieramento di centro sinistra, inglobante, oltre al Partito Democratico, la Sinistra Arcobaleno e Di Pietro Italia dei Valori. La terza lista, Partito del Sud-Alleanza Meridionale, totalizzava 148 voti, in percentuale pari ad 1,35%. La differenza, a nostro sfavore, pari ad appena 124 voti, provocò un palpabile sconcerto anche tra coloro che avevano votato centrodestra, i quali si affrettarono, già all’indomani del voto, a mandare segnali di disagio e di disponibilità a sostenere, nel ballottaggio, il Sindaco De Tommaso, al quale si dava apertamente credito di aver ben operato. Già dal 15 maggio, la squadra messa in campo a sostegno di De
Domenica Acito
M
artedì 8 Aprile 2008 si è avverato un sogno per l’intera comunità di Casamassima. Si è inaugurato il meraviglioso complesso dell’ex convento di “Monacelle”. Lo scetticismo di alcuni circa il completamento dell’opera è stato sfatato dall’attesissimo evento dell’inaugurazione dello stabile. Grazie all’impegno ed alla volontà politica del sindaco Vito De Tommaso e della sua amministrazione di centro-sinistra, il restauro è stato portato a termine. Un afflusso incredibile di persone ha premiato il lavoro svolto dai politici e dagli amministratori e notevole è stato l’apprezzamento di tutti per la bellezza della struttura e la finezza dei lavori eseguiti. E’ un vero gioiello nel cuore di Casamassima, in cui è allocata la Biblioteca Comunale ed ospiterà anche le varie iniziative culturali nelle sale appositamente allestite. Presenti all’inaugurazione, l’assessore regionale alla cultura Silvia Godelli, il presidente del consiglio provinciale Marco Sportelli, il sindaco di Casamassima Domenico Vito De Tommaso. Ha, inoltre, collaborato e presenziato Emanuela Angiuli, direttrice della Biblioteca Provinciale di Bari. La serata, presentata dal baritono Gerardo Spinelli, è stata allietata dalla recitazione di poesie di J.Prèvert a cura dell’attrice Nunzia Antonino e dall’esecuzione di brani musicali per fisarmonica ad opera di Paolo D’Ascanio. Una ventata di piacevole e fine cultura non la si assaporava da qualche tempo e tutti eravamo pervasi da brividi di emozione. Ora un cenno
Con 5576 voti torna in campo l’uscente sindaco, tizzava, sin dalle prime battute, in un eclatante a fronte dei 3657 voti del centro-destra Tommaso si mobilitava nelle piazze, nei quartieri, nei mercati a diffondere materiale informativo, a parlare con la gente, per sensibilizzare gli elettori a schierarsi in favore di chi, nel corso di cinque anni, aveva garantito governabilità e buoni risultati. Lo schieramento avverso, forte del risultato acquisito al primo turno, che gli assegnava 10 consiglieri contro i nostri 9, si barricava dietro l’argomento dell’inutilità del voto a favore di De Tommaso, qualificandolo, con espressione mutuata dalla politica USA, “anatra zoppa”, perchè, anche se eletto, sarebbe stato privo di maggioranza. Al secondo turno l’attesa vittoria si concre-
successo. Al termine dello spoglio dei voti (l’affluenza era intanto calata al 60,63%, forse anche grazie alla campagna del voto inutile agitata dal centrodestra) assegnati al nostro candidato furono ben 5.576 (pari al 60,39%), contro i magri 3.657 voti (pari al 39,66%) della coalizione avversa, una differenza di ben 1.919 voti. Il candidato sindaco sconfitto, l’Avv. Montanaro diventava così l’undicesimo consigliere del centro destra. Dal voto sono emerse alcune chiare indicazioni: - il Partito Democratico, con i suoi 3.481 ed il 31,86% dei voti, è chiaramente il primo partito in città, sopravanzando il
Popolo della Libertà di oltre 7 punti percentuali; - Il corpo elettorale ha conferito un forte mandato al sindaco De Tommaso a completare la sua positiva esperienza amministrativa; - lo stesso corpo elettorale, con voto chiaro ed inequivocabile, bocciava la boria di chi si autoproclamava vincitore. Ad urne chiuse, nel comizio di ringraziamento per la grande vittoria, l’Assessore Regionale ai Trasporti faceva, tra l’altro, appello alle forze civiche responsabili affinchè sulle cose da fare a favore di questa città si trovasse un’intesa che potesse scongiurare di affidare al commissario prefettizio la gestione dell’Amministrazione Comunale. Il resto è storia che avviene sotto gli occhi di tutti, ogni giorno. La coalizione vincente al secondo turno dovrà analizzare tutte le prospettive praticabili, chiedere ed ottenere garanzie di serio impegno a favore della corretta amministrazione. Perchè di questo c’e’ bisogno: impegno, serietà e professionalità amministrativa e non delle roboanti e talvolta spregiudicate dichiarazioni di alcuni che si sono distinti più per faziosità che per la serietà delle proposte, le quali in verità sono mancate. I margini per un serio confronto ci sono: c’è un programma molto ben articolato, presentato al corpo elettorale e da esso approvato con oltre il 60% del voto. Si cominci da quel punto fermo. Buon lavoro agli amministratori di buona volontà.
“Monacelle” torna a risplendere Dopo un restauro durato anni, restituito alla popolazione casamassimese l’ex complesso monastico
alla storia del restauro. Nel 1997 la Regione Puglia stanziò L.500.000.000 per il restauro dell’ex convento di Casamassima ed anche la Giunta Comunale approvò, nello stesso anno, il progetto, redatto dall’architetto Giovanni Brizzi, a sua volta accolto dalla Soprintendenza nel 1998 e nel 2000. Nel 2001 la Giunta Comunale approvò il progetto “secondo stralcio” ed i progetti definitivi di completamento del restauro e dell’allestimento museale. Nel 2002, con delibera di giunta regionale, il restauro e riutilizzo di Monacelle fu ammesso
a finanziamento nell’ambito del Patto Territoriale di Bari specializzato per il turismo, per l’importo di euro1.910.890. Nel 2004 fu presentato il progetto esecutivo dell’opera dal progettista architetto Cosimo Damiano Mastronardi, che fu approvato dalla giunta comunale. Nel 2005, da ultimo, si aggiudicava l’appalto dei lavori l’ATI “Costruzioni e Restauri s.r.l.” e l’”Edilres s.r.l.”. L’opera è stata portata avanti con grande maestria e, durante il corso dei lavori, per via della staticità di alcune strutture, si è presentata la necessità di ap-
portare variazioni al progetto con la relativa perizia di variante. Il percorso è stato lungo e faticoso, ma l’impegno di tutti, Sindaco, Regione, Ufficio Tecnico, è stato notevole sì da raggiungere la meta finale. Il complesso è così costituito: un
piano terra, prospiciente via Roma, con tre salette dove spesso si organizzano mostre ed incontri; un primo piano con diverse sale adibite a Biblioteca Comunale ed un secondo piano con sale più ampie e suggestive, idonee ad ospitare eventi culturali. Il restauro evidenzia la cura dei particolari e la raffinatezza dell’opera dell’architetto Mastronardi. Ora spetta alla Comunità Casamassimese saperne fare un buon uso per favorire la crescita culturale della nostra cittadina.
PAESE CHE VAI
Anno VIII n. 4 - Maggio 2008
Emanuele Cavallone
Da
venerdì 4 aprile 2008 è aperta anche a Cassano la sede dell’Associazione “Hinterland” (vedi la cronaca dell’assemblea di costituzione), così anche il nostro piccolo paese potrà avere la sua visibilità “culturale” su questo giornale. E questo ci fa piacere, doppiamente piacere direi, perché da un lato ci per-
Hinterland apre una sede anche a Cassano non foste a viver come bruti/ma per seguir vertute e conoscenza”). Ed oggi viene “riscoperta” come il baluardo più resistente allo sfacelo intellettuale della nostra società: in un suo recente libro (“Critica della retorica democratica”, Ed. Laterza) Luciano Canfora parla esclusivamente di formazione politica come fondamento della democra-
CASSANO
Cronaca dell’assemblea di Costituzione Emanuele Cavallone
mette a noi, nuovi soci, di avere finalmente una “palestra” (come si è detto nell’inaugurazione del 4 aprile scorso) su cui provare, esercitare ed accrescere le nostre conoscenze ed il nostro impegno sul territorio di Cassano; dall’altro ci permette di essere stimolo ed incoraggiamento per tante giovani energie che sentono prioritario l’impegno sociale e culturale: giovani che coltivano la cura dell’essere, più che dell’avere, la cura dei valori fondanti della persona, soprattutto in termini di eticità, onestà intellettuale e formazione culturale e che vorremmo ambiziosamente coinvolgere in questa che riteniamo essere una straordinaria esperienza. Questa della cura dell’essere è un’idea che ha attraversato da sempre ogni civiltà, a partire dalle antiche filosofie orientali, come il taoismo, per poi enfatizzarsi con il Cristianesimo. Ne era venato perfino l’impero romano (che è tutto dire!), penso soprattutto a Seneca, ma è con Dante che arriva alla sua massima espressione letteraria (“fatti
Vito Lionetti
1
milione di cittadini, 31 comuni, 2,270 Km quadrati di territorio, questi i numeri del “Piano Strategico” BA2015. Numeri, azioni e strategie che sono stati illustrati nel forum cittadino dall’assessore alla pianificazione strategica del comune di Bari Elio Sannicandro e dai componenti dello staff di ricerca, sviluppo e comunicazione del piano tenuto nella sala consiliare del comune di Cassano delle Murge. Il Piano Strategico è un nuovo processo di governo del territorio che individua una vasta area, in questo caso 31 città e la Provincia di Bari, che lavorano insieme per costruire il futuro del territorio, da oggi al 2015, diventando “sistema” e creando nuove sinergie. La finalità della pianificazione strategica, infatti, è quella di elaborare politiche di sviluppo del territorio attraverso scelte strategiche in grado di convogliare le “risorse” esistenti sul territorio ed attrarne altre dall'esterno. Ma per rendere efficace la pianificazione strategica è necessaria la partecipazione e la condivisione dei cittadini e di qui la scelta di organizzare i “forum metropolitani” per raccogliere idee e proposte da tradurre in progetti concreti per
Da questo numero anche una pagina su “Paese&Paesi” zia, ma è facile intuire, mutatis mutandis, che la formazione culturale “tout-court” rimane il fondamento di ogni società civile. E’ con questo spirito che si è aperta l’assemblea di insediamento anche a Cassano dell’associazione “Hinterland”, cui ha partecipato il Presidente Vito Susca e i soci onorari Giuseppe Gentile (Sindaco di Cassano) e Maria Quatraro (Presidente del Consiglio Comunale). In linea con gli intendimenti del Partito Democratico, all’interno della cui area politica si colloca l’associazione, l’assemblea ha visto la partecipazione di molte giovani donne; ed anche questo ci fa ben sperare nello sviluppo successivo delle attività. Presidente della sede di Cassano è stata acclamata, più che nominata, Paola Campanale, a cui rivolgiamo i nostri auguri di buon lavoro.
In data 4 aprile 2008 28 soci promotori hanno dato vita alla Sede comunale dell’Associazione “Hinterland”. Il discorso di apertura è stato tenuto da socio fondatore Franco Natuzzi, il quale ha ceduto la parola “quasi” subito al Presidente dell’Associazione Vito Susca, che ha tracciato le basi programmatiche dell’attività del sodalizio, senza tralasciare di segnalare l’area politica di appartenenza: l’area del Partito Democratico . L’Associazione ha l’onore di annoverare tra i suoi soci anche il Sindaco di Cassano,
l’Avv. Giuseppe Gentile, la Presidente del Consiglio Comunale, sig.ra Maria Quatraro e gli Assessori Vito Lionetti e Michele Lopane, che hanno preso parte al dibattito successivo all’intervento di Vito Susca, insieme con Paola Campanale e Donato Lionetti. Componenti del primo Consiglio Direttivo: Paola Campanale, segretaria, eletta all’unanimità; Elisabetta Tunzi, Simonetta Stefania, Rosanna Patruno, Tenaglia Maria, Cristina Barberio, Marisa Lionetti, Laura Laterza, Natuzzi Francesco, Lionetti Francesco, Giovanni Carella, Franco Greco, Vito Lionetti, Emanuele Cavallone e Lucio Lanzolla. • Soci Onorari: Avv. Giuseppe Gentile – Sindaco; Prof.ssa Mari
a Quatraro. • Collegio dei Revisori: Donato Lionetti; D’Ambrosio Giovanni
Massaro. • Incaricato dei rapporti con la stampa e di curare la pagina di • Cassano del periodico “Paese e Paesi”: Emnauele Cavallone. • Incaricato della contabilità dell’Associazione: Giovanni Carella.
Sequestrati beni per un valore complessivo di 799.000 Euro
IL futuro non è più quello di una volta Ba2015 Metropoli Terra di Bari L’operazione è stata resa possibile grazie alla collaborazione tra l’Amministrazione Comunale e le Forze dell’Odine il territorio e la società. Infatti, un obiettivo importante dei forum è quello di coinvolgere tutte le associazioni presenti sul territorio, che sono state invitate a partecipare alla pianificazione strategica attraverso l’invio di proposte e idee. Inoltre, in questo processo sono state coinvolti qualche migliaio di giovanissimi e ragazzi di una sessantina di scuole di tutti gli ordini e gradi, da quella primaria alla secondaria superiore di secondo grado, che hanno inviato elaborati, temi, disegni, cartelloni, cortometraggi e fotografie su come i nostri giovani immaginano e sognano il futuro della nostra terra e come immaginano e sognano lo sviluppo di un territorio che abbia al centro la qualità della vita e delle relazioni umane innanzi-
tutto. D’altra parte, molte città europee negli ultimi anni hanno dato vita a piani strategici capaci di mettere insieme una serie di interventi e di procedure finalizzate alla progettazione e al governo di processi di forte trasformazione sociale e territoriale. Ciò è avvenuto sia in aree con evidenti necessità di riconversione strutturale quali Amburgo, Birmingham, Liverpool e Manchester, sia in città dinamiche con problemi di prestigio e competizione internazionale quali Lione, Barcellona, Amsterdam e Torino. C’è da specificare, infine che il Piano Strategico ha individuato cinque settori strategici per lo sviluppo del territorio, trasporti e mobilità, ambiente, economia, società e cultura, con le seguenti principali azioni:
- la cura ed il rispetto per l’ambiente che passa attraverso la riqualificazione delle coste e la protezione delle lame; - un’organizzazione più equa e solidale della società che rafforzi i diritti fondamentali, crei opportunità occupazionali, favorisca l’inclusione sociale rafforzi e innovi i servizi alle persone; - uno sviluppo economico sostenibile; - la valorizzazione del patrimonio culturale attraverso la promozione delle tradizioni; - un sistema efficace di trasporti ed infrastrutture. E’ un progetto ambizioso, innovativo davvero proiettato verso un’idea “alta” della politica amministrativa, ma per la sua realizzazione è necessario fare il grande salto di qualità: superare la visione municipalistica nel governo delle nostre comunità per realizzare davvero il modello di sussidiarietà pensando all’Europa e agendo nel locale.
19
20
PAESE CHE VAI CELLAMARE Ottima riuscita per una manifestazione fortemente voluta dall’amministrazione comunale di Cecilia Alfano -
G
rande successo per la IV edizione del corteo storico e della sagra di Sant’Amatore, Patrono di Cellamare e della città spagnola di Martos, località Andalusa con cui è ormai giunto alla fase conclusiva di ufficializzazione il processo di gemellaggio con la cittadina di Cellamare. Il giuramento solenne è infatti previsto per la fine di giugno pv. L’edizione 2008 del corteo storico e della Sagra di Sant’Amatore, si e’svolto quest’anno sotto il patrocinio del Comune di Cellamare, del Presidente della Provincia di Bari e del Presidente del Consiglio della Regione Puglia. Il corteo ha rievoca la consegna della reliquia del Santo Martire spagnolo alla Chiesa Matrice S. Maria Annunziata ad opera di Domenico Del Giudice, duca di Giovinazzo e principe di Cellamare, avvenuta intorno al 1670. Secondo quanto riportato nell’epigrafe latina conservata nella teca, la reliquia fu donata dal Papa Clemente X a Don Pietro D’Aragona, luogotenente del re di Napoli, quando questi si recò a Roma con una delegazione di cui faceva parte
- di Marcello Cavalli -
P
Anno VIII n. 4 - Maggio 2008
Corteo storico Sant’Amatore: cronaca di un successo annunciato
anche il principe di Cellamare. Dopo il successo delle tre precedenti edizioni, quest’anno l’evento è stato organizzato e preparato con maggiore cura ed attenzione ai particolari dal Centro Musical Divenire di Andrea D’Ambruoso
Sempre più stretto il legame con del comitato feste patronali la cittadina Andalusa di Martos ambientata nella suggestiva e Isabella De Lucia. Oltre cento i figuranti: dame, cavalieri, armigeri, musici e popolani preceduti dagli sbandieratori di Carovigno sostenuti dal rullare dei tamburi e dal suono delle trombe.
Dopo la consegna della reliquia alla Chiesa Matrice, il duca e principe Domenico Del Giudice per festeggiare l’avvenimento ha dato inizio alla tradizionale sagra di Sant’Amatore, organizzata dalle associazioni locali con il coordinamento
cornice del borgo antico recentemente risanato e riqualificato. Nelle piazze e nei vicoli del centro storico i visitatori hanno potuto degustare prodotti tipici locali, come orecchiette con brasciole, fave bianche e cicorie, pignate di legumi, parmigiana, calzone di cipolla, frittelle, pettole sgagliozze e focaccia cotta nel forno a legna comunale, dolci caserecci, il tutto innaffiato da vino locale prodotto dall’azienda agroalimentare Digioia. Anche alcune specialità spagnole aspettando Martos. La serata è stata animata da ballate, tarantelle, tamburiate e pizziche eseguite dal gruppo folkloristico “Motl la Fnod” di Mottola. Non sono mancati artisti di strada come giocolieri, trampolieri, fachiri e stupatafuoco. “Siamo fieri ed orgogliosi della nostra storia e delle nostre tradizioni, afferma il Sindaco Laporta, e saremmo lieti che queste possano essere conosciute ed appezzate dai cittadini della terra di Bari”. Appuntamento dunque a Cellamare nell’aprile 2009 per la V edizione del corteo storico e della sagra di Sant’Amatore.
Un “Progetto di Educazione alla Legalità” che fa onore al Comune di Cellamare
Semino: la Legalità Sempre
rovando a pensare al concetto di illegalità si può oggi molto facilmente evocare uno scenario carico di sgomento e di violenza: mafia, crimine, ingiustizia, delinquenza, insicurezza, corruzione, bullismo, discriminazione,ecc. Alla luce di questa innegabile attualità il Comune di Cellamare Attivati laboratori ludico-educativi ispirati al concetto di “legalità” ha dato via lo scorso settembre al “Progetto di Educazione alla Legalità – SEMINO”. Il Progetto, voluto dall'Assessore Patrizia Marzo e dal settore servizi sociali, sanità, politiche giovanili e del lavoro, e realizzato con POR-Puglia 2000/2006 Asse prioritario VI _ “Reti e nodi di servizio” FESR Misura 6.5 (Iniziative per la legalità e sicurezza) Azione A, rappresenta la volontà politica e amministrativa, prima ancora che sociale e pedagogica, di coltivare una importante azione preventiva - molto più forte e profonda SEMINO ha proposto quindi ai bambini Alunni e Famiglie) che hanno interagito di qualunque forma di controllo sociale e ai giovani del territorio comunale in maniera dinamica ed hanno cooperato - tesa al rafforzamento del senso della (attraverso la fondamentale ed attiva per un unico comune obiettivo: la legalità legalità e della convivenza civile in un partecipazione della scuola) un insieme sempre, per il bene Comune. “borgo rurale” che in questi ultimi anni di laboratori ludico-educativi che corriAl progetto hanno partecipato tutti è diventato molto velocemente elemento spondono alle diverse accezioni del con- gli alunni della scuola elementare e della dell’area metropolitana barese, con con- cetto di “legalità” ed hanno spaziato dalla scuola media di Cellamare sono stati seguenze sociali e culturali facilmente educazione alla convivenza civile alla coinvolti in diverse attività ludiche ed immaginabili. sPartendo dal presupposto cittadinanza attiva; dalla tutela dell'ambiente educative: questionari, giochi, role playng, che la legalità interessa tutti, l’esperienza naturale al rispetto del bene comune, discussioni, cineforum, laboratori di scritcomplessiva del Progetto SEMINO ha dalla educazione all’informazione alla tura, visite guidate con itinerari naturalistici voluto trasmettere e rafforzare soprattutto mediazione dei conflitti, ecc.. Una spe- (Oasi WWF “Il Rifugio”, Grumo Appula; nei giovanissimi un modello culturale di rimentazione sicuramente innovativa ed Pietre Tagliate, Bitonto; Jazzo Pagliata, legalità teso allo sviluppo di pratiche originale per il contesto cellamarese, Ruvo di Puglia; Foresta Mercadante, Casdella legalità da riscontrare poi anche realizzata con un approccio metodologico sano; Jazzo Ficocchia, Bitonto; Gravina nei semplici gesti quotidiani che aiutano ed educativo che è stato in grado di Petruscio, Mottola). gli esseri umani a sentirsi più uniti e “movimentare la rete” fra i diversi Attori Per il 9 maggio prevista la presentazione in armonia con il mondo. coinvolti (Scuola, Comune, Associazioni, dei risultati finali durante la presentazione.
L’obiettivo unitario delle attività di SEMINO è stato quello di sviluppare il concetto di educazione alla legalità attraverso l’educazione all’ascolto, al rispetto ed alla comprensione reciproca, al riconoscimento ed al superamento degli stereotipi di genere, alla presa di coscienza dei problemi legati allo scarso rispetto dei beni comuni, ai diritti e doveri della convivenza, ecc. Dalle attività realizzate dai ragazzi sono nati due brevi video (uno sulla questione ambientale, in cui si confrontano con il Sindaco del paese ed un altro che è la trasposizione simpatica e leggera di un problema posto invece seriamente dai ragazzi e cioè la difficoltà a giocare in un campetto sicuro ed attrezzato), uno spazio di ascolto (realizzato in strettissima sinergia con l’Ufficio di Servizio Sociale del Comune persostenere i singoli, le famiglie, i cittadini e le cittadine della comunità sociale di Cellamare nell’accrescimento delle competenze educative, genitoriali, sociali, sui temi delle pari opportunità e delle politiche di conciliazione vita-lavoro), cartelloni di sintesi dei temi affrontati, materiale fotografico, diari di bordo e un sito web, (realizzato attivamente anch’esso dai ragazzi e che contiene, tra l’altro, un racconto ipertestuale che porta il lettore in varie situazioni della legalità e della illegalità) a disposizione di tutti coloro che liberamente vogliano convogliare contenuti ed esperienze nell’ambito della legalità. Venerdi 9 maggio prevista la presentazione dei risultati del progetto (proiezione anche di un dvd) nel convegno organizzato dall’Amministrazione Comunale nel castello Del Giudice-Caracciolo con la partecipazione straordinaria di Fabio e Mingo.
PAESE CHE VAI
Anno VIII n. 4 - Maggio 2008 Parla il sindaco Ingegner Vanni Dipierro a un anno dalla scadenza del suo primo mandato - di Cristiano Marti -
“S
ono un uomo del centro-sinistra, non un politico che nei momenti di difficoltà si rivela un voltagabbana!” Inizia con queste parole la sua chiacchierata con P&P l’ingegner Vanni Dipierro, da quattro anni Sindaco di Noicàttaro, all’inizio dell’ultimo anno del suo primo mandato. Sindaco, le ci rilascia questa intervista qualche settimana dopo le elezioni politiche che hanno visto una vittoria netta del centrodestra: non è un buon momento per chi rappresenta il centrosinistra… Di certo sono stati commessi molti errori di valutazione. Bisogna riflettere in profondita, ma tornare a lavorare al più presto imparando dagli sbagli e con uno sguardo alle nuove esigenze dei nostri cittadini, in particolare a quelle dei centri urbani. Anche in occasione della recente campagna elettorale lei ha avuto occasione di incontrare i cittadini di Noicàttaro e parlare con loro: quali richieste e insoddisfazioni ha registrato? Il tema principale resta quello del lavoro, sia tra i giovani che tra gli adulti disoccupati. Un Sindaco non può fare molto su questo versante, eppure noi ci stiamo impegnando a fondo cercando di costruire le condizioni per creare occupazione: l’avviamento della zona industriale, a nostro avviso, potrà stimo-
- di Cristiano Marti -
Produttori e commercianti insieme per la competitività
Il
di Rosalia Marchionna consorzio “Ortofrutta di QualitàTerra di Bari” è un ente nato a Noicattaro nel 2007 per iniziativa di imprenditori del settore. “L’idea- spiega Marino Santamaria, tra i fondatori del consorzio- è nata per rispondere alle richieste della Grande Distribuzione Organizzata a favore delle Buone Pratiche Agricole e contro l’abuso di anticrittogamici, abuso che portò alla crisi economica del 2005-2006, quando la Grande distribuzione bloccò i quantitativi di uva che non rispettavano i parametri di trattamento consentiti dalla legge.” Cosa è cambiato da allora? Ci si è resi conto della necessità di un’aggregazione, un consorzio di servizi da offrire al produttore per formarlo ed informarlo sulle normative e le richieste tecniche del mercato, rendendolo pronto ad offrire un prodotto di qualità e soprattutto garantito. Attraverso quali canali il vostro consorzio punta a raggiungere tali garanzie? Principalmente attraverso la sua struttura e il suo funzionamento: il consorzio ha un suo comitato scientifico, è supportato da esperti della Regione Puglia e dal centro di ricerche di Locorotondo (oltre che dall’Assessorato all’agricoltura di Noicàttaro). Abbiamo inoltre due super-
Dipierro: vi racconto come cresce il paese spese, a patire sono i servizi.
“Priorità per lavoro e salute, l’obiettivo è Per fortuna ci aiutano molto le costruire un nuovo senso di cittadinanza” associazioni del territorio.
lare molto il territorio in questo senso. Anche per le questioni della salute, altro problema molto sentito in paese, stiamo lavorando: penso al progetto della “casa della salute” (un edificio provvisto di poliambulatorio), che sarà presto a disposizione dei cittadini. Certo, in una situazione di taglio alle
sono stati i punti cardine della sua azione amministrativa, e quali saranno in quest’ultimo anno di amministrazione? filo conduttore è stato quello di riqualificare il paese, e le aree che appartengono a Noicattaro, ma che sono in periferia, con un’attenzione specifica al tessuto socio-culturale. obiettivo è quello di migliorare la vivibilità della nostra città. Parlo di infrastrutture come di centri culturali: il contratto di quartiere “Le due lame”, la valorizzazione del centro storico (illuminazioni e ricostruzione del basolato di Via Madre Chiesa), il progetto di ampliamento del Parco comunale e di inserimento di piste ciclabili nella zona Torre a mare, sono operazioni volte a dare spazi di incontro ai cittadini. Certo, a tal fine sono le iniziative culturali a essere fondamentali: la costruzione del contenitore di arti grazie al bando Bollenti spiriti, il progetto che prevede l’abbattimento del mercato coperto per farne un centro di animazione giovanile, danno l’idea di quale sarà la nostra linea in quest’ultimo anno.
NOICATTARO
Insomma la vostra amministrazione punta direttamente a valorizzare il sentimento di cittadinanza. Assolutamente sì! Bisogna dare ai cittadini la possibilità di incontrarsi, valorizzando realtà come la LUTE, il Presidio del Libro, e i progetti associativi in generale. L’attività culturale, a tal fine, diventa più importante delle infrastrutture, anche se per molti è difficile non reputare tali investimenti degli sprechi, in una situazione di difficoltà economica come quella che stiamo vivendo. Un pensiero ai giovani. Qual è la politica che seguirete in quest’ultimo anno? L’obiettivo è certamente quello di far vivere loro il territorio. In questo, come dicevo, ci aiuta molto l’associazionismo, che fra l’altro è un forte punto d’incontro e confronto per gli stessi giovani. Grazie a realtà come il Presidio del libro, Noicattaro ha regalato alla cittadinanza iniziative come La settimana scientifica (che sarà ripresa quest’anno) e incontri con artisti di rilievo. L’idea è quella di continuare a sostenere in prima persona le proposte delle nostre associazioni per creare eventi distribuiti in tutto l’anno. Ciò renderebbe assidua e attiva la presenza dei giovani nel nostro territorio.
Un consorzio per voltare pagina Dal 2007 il consorzio è cresciuto in adesioni. Chi ne fa parte e chi può aderirvi oggi? Attualmente contiamo 150 aziende (con un impiego di circa 900 dipendenti), compresi anche gli enti commerciali, la cui adesione rappresenta una novità per il nostro territorio. Al sud scontiamo ancora una mentalità individualista; considerando poi la diffidenza che aveva caratterizzato fino ad ora il rapporto tra produttori e commercianti, il nostro consorzio acquista un valore aggiunto, che è quello di collaborare insieme per approvare scelte tecnico-produttive comuni in linea con le richieste della GDO, creando così, in Italia e all’estero un marchio di garanzia. In merito alle adesioni, il consorzio è aperto a qualsiasi azienda agricola ed ente commerciale interessati.
visori, coordinatori dei tecnici di ogni singola azienda aderente al consorzio, i quali ogni settimana si riuniscono per decidere una linea comune sulle scelte di trattamento del prodotto. Infine abbiamo in progetto di istituire anche corsi di formazione, per essere al passo con gli aggiornamenti normativi del nostro settore. Quali obiettivi hanno caratterizzato fin ora il vostro lavoro? Innanzitutto vogliamo garantire il consumatore sulla qualità e sicurezza dei prodotti ortofrutticoli; essi sono seguiti
da tecnici e agronomi qualificati in ogni fase della filiera. Il produttore va invece sostenuto attraverso una costante formazione professionale e attività di ricerca.
Come ha risposto Noicàttaro a questa nuova realtà? Noicattaro ha risposto in maniera molto positiva. Il Comune stesso e l’assessorato sostengono convintamene e costantemente il nostro lavoro, anche alla luce di un ritorno economico e di immagine di cui Noicàttaro sta già godendo. Per saperne di più è possibile collegarsi al sito (tel. 080.478.34.58fax 080.478.34.59).
21
22
PAESE CHE VAI PALO DEL COLLE Bella conferma in occasione della quarta gara provinciale di primo soccorso di Giovanna Cutrone
S
anteramo in Colle ha ospitato la quarta gara provinciale di primo soccorso, la seconda a cui il gruppo di Palo del Colle partecipa e vince. È la undicesima volta che la classifica vede in testa i Volontari del Soccorso palesi; alle due vittorie provinciali, infatti, si sommano le nove vittorie ottenute in gare regionali. Durante la competizione, la squadra locale ha dato prova del suo valo re in simulazioni di incidenti stradali, sportivi e domestici. La gara si compone di 8 postazioni totali “a tempo”, cinque riguardanti le tecniche di primo soccorso e manovre di stabilizzazione in attesa dell’arrivo dell’ambulanza, tre organizzate in quiz in materia di protezione civile, diritto internazionale umanitario e storia della Croce Rossa. La preparazione avviene in sede e l’impegno profuso dei volontari fa si che
Anno VIII n. 4 - Maggio 2008
Nuovo successo per il team primo soccorso cittadino la squadra sia altamente preparata sia a livello teorico su protocolli specifici, sia a livello pratico con le dovute simulazioni. Il gruppo dei volontari di Palo nasce nel 1992; attualmente conta circa un
centinaio di iscritti, suddivisi tra la componente dei VdS e la componente dei pionieri, cioè ragazzi dai 14 anni in su. È bene infatti che anche i più piccoli abbiano la possibilità di avvicinarsi al volontariato, in modo da sensibilizzare e formare fin dalla adolescenza i futuri volontari del soccorso; così come conferma l’Ispettore di gruppo dei VdS, l’ing. Francesco Avitto: “Sin dalla fondazione l’Unità Locale di Palo è impegnata in un progetto di educazione alla salute che sviluppi quei valori sociali che servano da stimolo soprattutto ai giovani per coinvolgerli in modo attivo nella costruzione di un
Breve resoconto di un’esperienza: dietro le quinte di una trasmissione televisiva
La Cgil di Palo a Ballarò
U
na delegazione congiunta delle Camere del Lavoro Cgil di Palo del Colle e Turi, composta dai coordinatori cittadini Saverio Gramegna e Vito Notarnicola e dal giornalista Leonardo Maggio, ha partecipato alla trasmissione Ballarò, edizione speciale domenicale, interamente dedicata ai temi caldi della campagna elettorale. Negli studi romani di via Teulada, dopo un buffet offerto agli ospiti nel bar del centro di produzione Rai, l’ingresso nello studio televisivo e l’incontro con la redazione, il saluto del conduttore Giovanni Floris e l’arrivo dei partecipanti al dibattito. Presenti per il Partito Democratico il ministro Pierluigi Bersani e Dario Franceschini, per il Popolo delle Libertà, Giulio Tremonti, per la Lega Nord, Roberto Maroni. Le parti sociali, rappresentate da Renata Polverini, segretaria Ugl e Ivan Lobello, presidente
Confindustria Sicilia. La pungente ironia di Maurizio Crozza ha introdotto gli argomenti della serata, il confronto fra PD e PDL su economia, fisco e salari, un dibattito molto acceso, sostenuto da entrambe le parti sino all’ultimo colpo. In chiusura, saluti e strette di mano, con il conduttore impegnato a districarsi fra i numerosi gruppi di conversazione che si erano improvvisati fra gli ospiti e la platea. In conclusione, fra proclami, promesse e colpi di scena da campagna elettorale, restano le attese per una politica sociale che guardi ai bisogni delle persone e dia risposte concrete alle aspettative della gente. Una urgenza fortemente intercettata dall’azione sindacale, vero e proprio fronte caldo della base sociale, di cui ne è espressione diretta e rappresentativa. P&P
Centro-sinistra da Rifare
mondo migliore”. Tuttavia si assiste a una presenza sempre più carente di giovani interessati al volontariato, a conferma di una congiuntura sociale che vede i ragazzi sempre meno predisposti all’associazionismo. I successi della compagine palese sono frutto anche dell’intenso e costante impegno che il gruppo manifesta attraverso il servizio sanitario che si occupa principalmente di trasporto infermi e servizio dialisi. L’Unità Locale presta il suo servizio anche a supporto della comunità palese in occasione del Palio del Viccio e nelle manifestazioni sportive (gare podistiche, servizio stadio, autodromo di Binetto); i cittadini sono ulteriormente coinvolti anche attraverso una serie di eventi che il gruppo organizza annualmente come la festa danzante di Carnevale, la fiera di Santa Lucia e la festa dell’Aquilone, quest’ultima rivolta prevalentemente ai bambini.
Riceviamo e pubblichiamo una nota della Camera del Lavoro CGIL di Palo del Colle
Sull’attività sindacale a Palo
La
Camera del Lavoro CGIL di Palo del Colle esprime soddisfazione per l’atteggiamento tenuto dall’Oleificio Cooperativa Ente Riforma fondiaria, rispetto alla richiesta avanzata dai lavoratori impiegati al fine di una più giusta retribuzione. Come riconoscimento del livello di affidabilità e qualità del lavoro raggiunto dalle maestranze impegnate in uno degli oleifici più grandi della Puglia, a fine stagione olearia 2007-2008, è stato riconosciuto in busta paga un Premio di risultato (un premio in denaro). Confidiamo che in futuro questo premio, frutto di un accordo verbale
preso dalla direzione dell’oleificio e il Capolega della FLAI (Federazione Lavoratori Agricoli Italiani) di Palo del Colle, sig. Leonardo Lanzisera, divenga un accordo e che si possano affrontare anche altri aspetti dell’attività lavorativa quali ad esempio la sicurezza sul lavoro.
BELVEDERE PALESE
di Saverio Gramigna
Il
voto del 13 e 14 aprile ha dato una sberla ai partiti del fu centro sinistra, offrendo una vittoria “senza se e senza ma” a Silvio Berlusconi. In quel di Palo il voto non solo è stato in linea con la tendenza nazionale, ma ha aumentato significativamente i margini di vittoria del centro destra, consegnando al PdL un 50,21% alla Camera e un 50,61% al Senato. Già nel 2006 Forza Italia
aveva conseguito il miglior risultato fra tutti i partiti sia alla Camera che al Senato, e già allora la sommatoria di Forza Italia e Alleanza Nazionale era di molto superiore a DS più Margherita, tuttavia nulla a che fare con gli attuali risultati. Da registrare anche a Palo il crollo della sinistra radicale, con la Sinistra Arcobaleno attestata a poco più del 4%, laddove solo Rifondazione da sola totalizzava più del 7%. L’antidemocratico sistema elettorale fatto per
escludere la partecipazione dal basso dall’evento elettorale, consegna un voto di opinione laddove l’unica e ultima parola è consegnata alla pubblicità e, nonostante il tempo, Berlusconi si dimostra ancora un campione, complice certamente un governo Prodi poco popolare. Tuttavia alla tendenza esterna è innegabile una tendenza endogena che rimarca, migliorando di molto, il risultato del PdL. Questo è da accreditare al governo locale che evidente-
mente non convince la popolazione palese, nonostante alcuni segni tangibili che l’amministrazione ha prodotto, a cui però fanno difetto pesantemente l’aumento della TARSU e dell’addizionale comunale. Quest’ultima introdotta ultimamente; eravamo l’ultima isola felice. A questo si aggiunga la esternalizzazione dell’ufficio tributi, ulteriore e ingiustificata spesa per il bilancio comunale, tra l’altro è uno degli uffici funzionanti. Il quadro è completato
dalla cronica mancanza di sicurezza nel paese, dalla mancanza di pulizia urbana, dalla scarsa o nulla manutenzione degli spazi verdi e del loro utilizzo, ne esce infine un quadro poco edificante per un paese da tempo governato dal centro sinistra. La strada per i partiti del centro sinistra anche a Palo è in salita, occorre una nuova prospettiva politica capace di interpretare diversamente i bisogni della società e di nuove soggettività che la esprimano.
PAESE CHE VAI
Anno VIII n. 4 - Maggio 2008
Prima tappa fondamentale nel percorso politico e amministrativo dell’anno in corso
Il
consiglio comunale approva il bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2008 e segna la prima tappa fondamentale del percorso politico e amministrativo dell’anno in corso. Sullo sfondo di questo passaggio, non possiamo non mettere in evidenza il quadro piuttosto allarmante in cui versano i conti pubblici del comune di Valenzano. In effetti, non si è ben capito quali sono state le specifiche misure messe in atto dalla giunta guidata dal sindaco Tangorra per ripianare il buco milionario che ha illustrato la Corte dei conti nella sua recente pronuncia con cui ha sancito la mancata osservanza del patto di stabilità interno per l’anno 2006. C’è solo da osservare come, a fronte di stanziamenti ridotti all’osso, specialmente per cultura e servizi sociali, si sono iscritte voci di entrata che ci paiono poco rasserenanti in merito alla loro effettiva consistenza. Ed alla effettiva possibilità che esse si traducano poi in flussi di cassa sul versante delle entrate. Sconcerta l’atteggiamento piuttosto distaccato (non ci sbilanciamo nel dire disinteressato) di buona parte dei consiglieri di maggioranza che hanno votato senza patemi articolari una situazione economica che ben altri stati d’animo indurrebbe a chi voglia anche solo per un istante a leggere le cifre e darne la conseguente interpretazione in termini di impatto con il territorio ed efficacia di una qualunque politica di spesa. A parte le singolari astensioni di Francesco De Vivo e Massimo Sollecito su alcuni provvedimenti specifici, che speriamo quanto
VALENZANO
Bilancio di previsione 2008 approvato Quadro ancora allarmante dei conti pubblici del comune di Valenzano
prima siano corredate di una qualche giustificazione e spiegazione, considerato che non votare il bilancio preventivo suona praticamente come un atto di sfiducia consumato (nel loro caso) verso la maggioranza di cui si dichiara di fare parte, magari senza sentirselo nella sostanza per chissà quale motivo. E’ il segno che qualche parte politica della maggioranza comincia a palesare il proprio malessere, che tuttavia non sappiamo da quale variabile di specie dipenda, e se per parte nostra riesca in qualcosa di condivisibile e dignitoso sul piano politico e dei futuri assetti strategici che la geografia politica cittadina vorrà assumere nel seguito.
Nella sua tradizionale serenità e pacatezza, il gruppo consiliare del Partito Democratico, negli interventi dei suoi diversi esponenti, ha messo in luce il preoccupante livello di indebitamento dell’ente e, tanto per cambiare, una serie di irregolarità amministrative e contabili che dimostrano, ove ce ne fosse ancora bisogno, il grado di superficialità con cui l’amministrazione in carica gestisce i piccoli e grandi problemi del nostro paese; e non
aggiungiamo altro. Il capogruppo Vincenzo Macchia, solo per fare un esempio, ha evidenziato i ritardi accumulati sul fronte della attuazione della riforma varata alcuni mesi fa in materia di erogazione dei sussidi ai bisognosi e quelli inerenti la delicata materia del piano di installazione dei pannelli pubblicitari. Ma è nella sua elaborazione più complessiva, che lo sforzo compiuto dalla attuale maggioranza per imprimere una nuova prospettiva al paese si è manifestato alquanto debole e opinabile. A cominciare dal piano dei lavori pubblici, eccessivamente sbilanciato su palestre e strutture sportive, quasi a riproporre un’altra grande stagione di opere in fotocopia, com’è stato per ville e giardini comunali spuntati qua e là (ed ora tutti in stato di abbandono). Si faranno sentire il brusco innalzamento della Tarsu, in un periodo in cui la qualità del servizio è ai minimi storici a Valenzano, e l’incremento degli oneri di urbanizzazione, che si tradurranno inevitabilmente in un ulteriore rincaro degli immobili al metro quadrato. Per finire, le solite promesse circa la realizzazione della zona industriale e del piano urbanistico generale. Del piano per l’edilizia economica e popolare, invece, non c’è più traccia nemmeno nelle promesse. O.B.
Valenzano non ha rispettato il patto di stabilità interno per l’esercizio finanziario 2006. Di seguito pubblichiamo un ampio stralcio della pronuncia ex art. 1, comma 168 della legge n. 266/2005 emanata dalla Sezione regionale della Corte dei conti, con la quale è stato sancito che il Comune di Valenzano non ha rispettato il patto di stabilità interno per l'esercizio finanziario 2006.
Repubblica Italiana la Corte dei Conti Sezione Regionale di Controllo per la Puglia nell’adunanza del 14 febbraio 2008 (omissis)
Considerato che i commi 166 e 168, dell'art. l della legge n. 266 del 23 dicembre 2005 (finanziaria 2006), stabiliscono, rispettivamente, che:
sul bilancio di previsione dell'esercizio di competenza e sul rendiconto dell'esercizio medesimo - le Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti, qualora accertino, anche sulla base delle relazioni di cui al comma 166, comportamenti difformi dalla sana gestione finanziaria o il mancato rispetto degli obbiettivi posti con il patto di stabilità, adottano specifica pronuncia e vigilano sull'adozione da parte dell'ente locale delle misure correttive e sul rispetto dei vincoli e limitazioni posti in caso di mancato rispetto delle regole del patto di stabilità interno (comma 168). (omissis)
Sentito il sindaco, dott. Nicola Tangorra, il quale ha evidenziato le difficoltà relative al rispetto del patto e gli sforzi del Comune al fine di rispettare i vincoli di bilancio; delibera
- ai fini della tutela dell'unità economica della Repubblica e del coordinamento della finanza pubblica, gli organi degli enti locali di revisione economicafinanziaria trasmettono alle competenti Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti una relazione
che il Comune di Valenzano nell'esercizio dell'anno 2006, non ha osservato il patto di stabilità interno, secondo le prescrizioni
stabilite dall'art. l, commi 141 e seguenti, della legge n. 266 del 23 dicembre 2005, in quanto: 1) ha assunto impegni di spesa in conto corrente al netto degli impegni legittimamente detraibili, pari ad euro 3.839.763,00, a fronte dell'obiettivo programmatico, non superabile, di spesa, per l'importo complessivo di euro 3.245.512,00; 2) ha effettuato pagamenti in parte corrente per un valore pari ad euro 4.245.783,00, a fronte dell'obiettivo programmatico, non superabile, di pagamenti, per l'importo complessivo di euro 3.181.931,00; 3) ha effettuato pagamenti in conto capitale per un valore pari ad euro 4185.051,00, a fronte dell'obiettivo programmatico, non superabile, di pagamenti, per l'importo complessivo di euro 2.756.716,00
dispone che la presente pronuncia sarà rimessa (omissis) al Presidente del Consiglio Comunale ed al Sindaco del Comune di Valenzano, affinché ne diano comunicazione al predetto Consiglio Comunale per le valutazioni di competenza (omissis).
23
24
Anno VIII n. 4 - Maggio 2008