Magazine_Paesi_05_2009

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PERIODICO DI POLITICA, CULTURA, ATTUALITÁ

ANNO IX- N. 4 - Maggio 2009

www.associazionehinterland.it

Distribuzione gratuita

PAPI 2 Al fondo

3 Il tema del mese

Un Paese del Cav? Bari al futuro

11 Cellamare

Franceschini e i rimedi contro la crisi

12 Noicattaro

8 Milioni di opere pubbliche Il progetto di continuità del Sindaco uscente Michele Laporta

Il paese punta sui giovani Intervista a Vito Antelmi candidato nelle liste del PD

4 Cultura e paesi Primavera musicale a Bitritto I cantieri pugliesi abbandonati diventano musei

13 Palo del Colle Cava di Maso: nuova battaglia ecologica

5 Voci di città I 5 anni di lavoro di Emiliano La rivoluzione del Piano casa Torre Quetta: bonifica definitiva

14 Palo del Colle I diritti violati dei lavoratori di Palo

8 Bitritto Elezioni comunali: parlano i candidati Natuzzi e Palmieri

15 Sannicandro Vito Antonacci chiede la riconferma alla Provincia

10 Casamassima I progetti di Andrea Palmieri candidato alla Provincia

16 Valenzano Il paese non cambia: conversazione con Vincenzo Macchia


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AL FONDO

Anno IX n. 4 - Maggio 2009

Un Paese del Cav? di Paolo Covella

N

arrano le cronache che nel lontano 2009, l’Italia stesse per trasformarsi in una Repubblica delle Banane. Gli storici concordano infatti che, un popolo forte ed intelligente, avesse smesso di pensare perché stufo di fidarsi della politica, e di votarsi (e di votare), ad un personaggio che l’iconografia del tempo, senza essere smentita, raffigurava come il Cav. Banana. Coloro i quali avevano il dovere di contrastarlo, si dividevano in due categorie: quelli che lo morsicavano in continuazione e quelli che raccomandavano i toni bassi. Si erano talmente caratterizzati in questi ruoli, che la stampa, coniò appositamente per loro, due formidabili neologismi: gli uni venivano chiamati “gli indignati permanenti” e gli altri, “gli abbassatori di toni”. Quanto più il Paese si dibatteva tra la crisi economica, la criminalità e il disdoro internazionale, tanto più il Cav. Banana acquisiva consensi. Il motivo?

“Sapeva comunicare”. Tradotto nella lingua di quel Paese, voleva dire: “qualunque cosa egli dica o faccia, è sempre meglio degli altri”. E così, con questo formidabile lasciapassare, il Cav. Banana maneggiava a suo piacimento tutta l’agenda politica del Paese, imbonendo i cittadini

con l’arte di mentire, smentire e rilanciare. La crisi economica colpiva la metà delle famiglie a basso e medio reddito? La crisi non esisteva e se esisteva doveva passare. E la metà della famiglie a basso e medio reddito, lo votava. I lavoratori avevano pro-

blemi di contratto, di precarietà, di licenziamenti? Tutto era perfettamente normale: e più della metà dei lavoratori dipendenti, lo votava. E così via. Insomma, come il re Mida della leggenda, qualunque cosa toccasse, il Cav. riusciva a trasformarla in voti. Strano Paese era l’Italia in

quel lontano 2009. Ma quali erano gli ingredienti di quel successo? Sempre le cronache dell’epoca, parlano di un sistema informativo completamente nelle mani del Cav.; di una disaffezione antropologica all’etica della responsabilità e della solidarietà; di uno strisciante collateralismo della gerarchia Vaticana che, in cambio di prebende legislative (economiche e non) chiudeva un occhio sulla degenerazione etica e politica dilagante, e su tante altre cose. Alla fine, spariva il merito delle questioni e, come affermavano gongolanti “gli abbassatori di toni”, quella era la dimostrazione che, polemizzando col Cav. si finiva per aumentarne il prestigio. Certo, mancava la controprova: perché gli altri, gli indignati permanenti, non potevano dimostrare il contrario in quanto l’indignazione, assieme ad altre importanti virtù civiche, non andava più di moda. E fu così che, approfittando di questa con-

fusione, il governo cambiò il Paese: per giunta vantandosene con quegli stessi che aveva duramente penalizzato. Con la social card, con l’abolizione dell’Ici, con la truffaldina operazione dell’Alitalia, con il Federalismo a mosca cieca, con il ritorno dell’evasione, con l’aumento del debito pubblico, con la perdita di punti nella graduatoria per la libertà dell’informazione, con il bluff degli investimenti sulle grandi opere, con lo smantellamento della liberalizzazione dei servizi e con l’affermazione di uno stato xenofobo, spietato ed intollerante. Insomma, una vera e propria restaurazione che puntava a coprire e favorire gli interessi della grandi corporazioni. Qualche anno prima si scrivevano libri sulla Casta e si organizzavano Vaffa Day e Family Day. Poi non più. Per fortuna il 2009 è passato da tanti anni: perché se fosse così anche oggi, davvero potremmo definirci un Paese del Cav.

Bari al futuro di Mario Loizzo

La

campagna elettorale per il rinnovo dell’Amministrazione comunale di Bari, richiede una particolare riflessione da parte di tutti i protagonisti e soprattutto da parte degli elettori. Ciò, non per isolare l’avvenimento dal contesto più generale della politica nazionale, ma per evitare di offu-

scarlo nella valanga dei luoghi comuni che possono fuorviare il giudizio dei cittadini e degli elettori baresi. Ampio, articolato e qualificato è il bilancio dell’amministrazione Emiliano. Se non fossero i fatti a confermarlo, basterebbe dare una occhiata alla propaganda del centro destra per farsene una ragione. La destra parla di una città spenta, ferma, inoperosa. Questa falsa immagine di Bari che propongono, è la prova più evidente della difficoltà che gli avversari di Emiliano soffrono oggettivamente per nascondere die-

Anno IX n. 4 - Maggio 2009 - Reg. Trib. di Bari n. 1509 del 2/3/2001 Direttore Editoriale Giuseppe Luca Basso Coordinamento redazione Betty Oreste

tro il polverone delle polemiche elettorali, 5 anni di dinamismo, di concretezza di immaginazione, di coraggio. La destra sa molto bene, che, con tutto il rispetto che si deve a tutti i candidati, ha riproposto di fatto una minestra riscaldata. Una scelta sofferta a quanto pare, che svela la mancanza di una nuova classe di governo del centro destra, ed espone il suo candidato sindaco all’imbarazzante confronto tra la città com’era e la città com’è. Si avverte dalle parti della destra, l’imbarazzo di una scelta imposta da notabili forestieri che vogliono

trattare il nostro capoluogo come una colonia o peggio. E che, dopo aver seminato il disordine politico nei propri territori, cercano una impossibile rivincita nel nostro capoluogo. Si sentono discorsi rancorosi, invettive che risuonano di vendette o di impossibili rivincite. Ma non c’è uno straccio di idea-forza dietro le loro proposte e i loro progetti. Si punta alla conquista del Palazzo confidando in un presunto, improbabile momento magico che è tutto da dimostrare. La verità è che si è passati davvero in pochi anni da una città

Redattori Gigi Buonvino, Annalisa Carone, Natale Castrovilli, Nicola Catalano, Antonella Gatti, Carmen Lananna, Vincenzo Macchia, Rosalia Marchionna, Betty Oreste, Maria Panza, Lillino Patano, Rocco Rossini, Gianvito Rutigliano

amministrata come una semplice bancarella del mercato rionale, senza servizi ma con tanto amianto, ad una città dove si sono gettate le fondamenta per il suo futuro. Da una città pigra ed immobile, ad una città le cui opere infrastrutturali progettate e già avviate, disegnano sin da ora una città-regione, che può essere indicata a modello tra le tante metropoli meridionali. C’è voluto un grande lavoro in tutti questi anni. Anni trascorsi dialetticamente come è naturale che sia per una grande area politica che conta protagonisti veri e non semplici

Redazioni Valenzano, via Capurso n. 34 Bari, via Giandomenico Petroni, 33 paeseepaesi@libero.it Editore Associazione Culturale Hinterland Via Giandomenico Petroni, 33 - Bari

portaordini al servizio di padroni per giunta forestieri. Ora è il momento di consolidare quei risultati: sarebbe una rovina per i baresi se quei processi di sviluppo venissero interrotti, rovinati o persino gestiti con i tempi, la cultura e i conflitti di interesse che molti di quei protagonisti già mostrano di voler praticare. Michele Emiliano è stato un grande sindaco: sta all’intelligenza e al gran cuore dei baresi lavorare per la sua riconferma. Questo è davvero il momento per darsi da fare.

Direttore Responsabile Silvestro Paolo Covella

Foto Archivio Paese e Paesi Imagic, Flickr, SXC, Microsoft clip art

Progetto grafico, copertina e illustrazioni Imagic Bari Tel. 080.557.51.22 Stampa Studio Marangio Bari Tel. 080.557.48.70 info@studiomarangio.it


IL TEMA DEL MESE

Anno IX n. 4 - Maggio 2009

Franceschini, assegno ai precari contro la crisi Il Governo nazionale in un anno ha tolto al sud 17 miliardi di euro al Mezzogiorno

Il

Partito democratico ripresentera' in Parlamento la proposta dell'assegno di disoccupazione per tutti i precari che perdono il posto di lavoro. Lo ha annunciato il segretario del Pd, Dario Franceschini, durante il tour in treno attraverso la Basilicata passando per Altamura e Modugno. Secondo il leader del Pd, la crisi non allenta la presa e la situazione dei lavoratori piu' deboli si aggrava: "Continuiamo a perdere migliaia di posti di lavoro ha sottolineato Franceschini - e molti di questi, come i precari, non hanno ammortizzatori sociali. Essi perdono il posto di lavoro e passano da un reddito basso a zero euro La carenza dei trasporti lucani ha dato lo spunto al segretario

G

ianni Valletta, segretario cittadino del Circolo, è il candidato alla Provincia del PD nel Collegio di Gioia. La sua candidatura premia una lunga militanza fatta di lavoro, di passione ma soprattutto vissuta con grande umiltà. Nonostante la sua giovane età, Valletta ha militato nei DS e guida un partito che, dopo oltre dieci anni al governo cittadino, oggi si trova alla opposizione di una giunta di destra capeggiata dal sindaco Longo. Lo abbiamo ascoltato per capire come lui vive questa importante sfida alla quale è stato chiamato. “ Mi sembra una sfida difficile ma importante, che vale la pena di vivere in prima persona, soprattutto in una città dove, a distanza di un anno, il centrodestra ha mostrato tutti i limiti della sua concezione della politica e nel governo della cosa pubblica”. A cosa ti riferisci? In particolare al fatto che dopo 12 mesi, l’attuale giunta ha frastornato i cittadini con

Il segretario del Pd lo ripropone durante il tour che ha fatto tappa ad Altamura e Modugno del Pd, per rimettere al centro dell'agenda politica la questione Mezzogiorno. Franceschini ha cosi’ attaccato il governo Berlusconi che "in

un anno ha tolto al sud 17 miliardi di euro, sebbene questa parte d'Italia abbia votato in maniera massiccia il centrodestra". Nel viaggio, "il primo tratto – ha sot-

tolineato - l'ho fatto con un Eurostar, quasi un Eurostar – ha aggiunto con ironia - poi ho preso un treno regionale, dove il caldo si sente perche' non c'e' aria con-

dizionata". Nelle varie fermate Franceschini si e' imbattuto nel pensionato di Picerno (Potenza) di 97 anni, che gli ha chiesto piu' at-

GIOIA del COLLE: un anno di centro destra, un anno di demagogia una comunicazione politica assillante ma priva di contenuti. In che senso? Nel senso che ha puntato tutto sull’effetto novità ma al momento del dunque ha mostrato di aver già fallito i suoi obbiettivi. Cosa te lo fa pensare? Il fatto che nell’affrontare le questioni della città, ha utilizzato tutta la programmazione delle opere impostata dalle precedenti giunte di sinistra; ha accentuato una gestione un po’ populistica e un po’ provinciale degli eventi cittadini ed infine ha creato una macchina di potere che è un misto di affarismo e dilettantismo. gati meglio…

A Gioia del Colle un anno di governo del Centrodestra non ha prodotto quel cambiamento annunciato e sbandierato in campagna elettorale. Dopo i primi proclami e le prime feste estive, di fronte ai concreti problemi della città, (la questione ferroviaria, il mercato coperto, il traffico, il personale, i lavori pubblici, la cultura ecc.) la nuova compagine di governo si è già arenata, producendo un certo senso di disillusione nell’elettorato, anche di chi ha creduto nella sua proposta. Le stesse forze che davvero, all’interno del Centrodestra locale, hanno creduto nel cambiamento appaiono disilluse e sconfortate da un modo di amministrare sempre più oligarchico, che si fa beffe del coinvolgimento dell’opposi-

zione, ma anche di ampi settori dell’attuale maggioranza, per non parlare dei cittadini. Con quali risultati? Che nella sua stessa area politica, ben cinque sono i candidati che hanno deciso di scendere in una lista, praticamente sfiduciandolo. In che senso sfiduciandolo? Nel senso che il sindaco, per motivi ancora poco chiari, ha deciso lui stesso di candidarsi alla provincia… Cos’altro vedi sulla scena politica locale? Un grande trasformismo e la politica diventata un mercato delle vacche. Molti sono infatti i cambi di casacca. E tutti da parte di candidati giovani.

tenzione per gli anziani e poi una madre di cinque figli, tutti laureati, costretti ad emigrare. "E' il paese delle diseguaglianze – ha sottolineato il segretario del Pd e c'e' il rischio che esse aumentino con la crisi. Abbiamo il dovere di alzare la voce e tenere accesi i riflettori sul mezzogiorno d'Italia, contro la politica antimeridionale del Pdl e della Lega". “La politica torni a fare gli interessi dei cittadini e non dipenda dai sondaggi". La deriva italiana per conquistare i consensi, per il leader del Pd, deve essere bloccata. "In questa campagna elettorale parlero' anche di quei temi che un consulente – ha concluso - potrebbe chiedermi di evitare. Non mi lascero' condizionare dai sondaggi". c.mor.

E’ così che si perde la fiducia nel nuovo. Hai una idea di come tu possa affrontare una eventuale elezione? Certo: in caso di elezione, mi impegnerò a rappresentare al meglio la nostra comunità, nell’ambito delle politiche del mio partito e della coalizione di riferimento, certamente, ma nella consapevolezza di andare a rappresentare gli interessi dell’intera comunità gioiese. In questi cinque anni la giunta Divella ha garantito stabilità all’ente provinciale, portando avanti con concretezza il proprio programma. Nella nuova legislatura, con la definitiva assegnazione delle deleghe da parte della regione, si potrà fare sicuramente di più. E in questa situazione è senza dubbio opportuno che Gioia del Colle abbia una propria rappresentanza in seno all’ente, sia per la sua importanza come grande comune della provincia, sia per la sua collocazione strategica nella più ampia zona del sud est barese.

I primi, per esperienza. Selezione Casillo è il cuore pulsante della tradizione, espressione di un’avanzata tecnologia. La selezione dei migliori grani duri nazionali ed esteri garantita dall'esperienza e dalla continua innovazione del Gruppo Casillo. Un progetto nato per garantire sulle tavole degli italiani paste fresche e secche di alta qualità. Dal 1958. Il meglio del grano dal cuore dell'esperienza. Molino Casillo S.p.A. - Società Unipersonale Sede legale: Via Sant Elia Z.I. - 70033 CORATO (Ba) Tel. 080.898.46.55 - 080.872.21.36 www.molinocasillo.it - molino@molinocasillo.it

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CULTURA E PAESI

Anno IX n. 4 - Maggio 2009

“Primavera musicale”: Bitritto sulla bocca di tutti

Si conclude con grande successo di pubblico la quinta edizione della rassegna ideata dall’assessore Natuzzi di Gianvito Rutigliano

Si

chiude con un nuovo boom di pubblico e di qualità artistica la quinta edizione della Primavera musicale, rassegna di musica cameristica (e non solo) organizzata da assessorato alla cultura del Comune di Bitritto e associazione Orizzonti musicali. Un binomio che in cinque anni ha assicurato spettacoli di eccellente livello, alla portata di un pubblico di ogni preparazione, in qualsiasi occasione la musica potesse ritagliarsi uno spazio da protagonista, come per l’ormai invidiatissimo premio di letteratura per l’infanzia “Giacomo Giulitto – Città di Bitritto”. La Primavera musicale numero 5 ha offerto quattro spettacoli, da metà aprile ai primi di maggio, nelle splendide location della chiesa Maria SS. di Costantinopoli, della chiesa del Purgatorio e della sala Castello. Il primo in scaletta è stato il requiem di Mozart del 19 aprile, dedicato al compianto don Vito Marotta ed eseguito dall’orchestra “La bottega

L’ultimo di una lunghissima serie di eventi che hanno fatto crescere il paese

Bitritto, Sala Castello - Un momento del concerto dedicato a Nino Rota

dell’armonia” e dal coro “De Lillo” diretto da Bepi Speranza. Poi è stata la volta, il 24, del Tris Tango, con le fisarmoniche di Albanese, Minafra e Bagnato. Il primo maggio spazio alla lirica, con lo spettacolo “Puccini mon amour”, per finire poi il 3 maggio con l’omaggio dell’ensemble Orizzonti musicali a Nino Rota. Quattro spettacoli

di Anna Maria Giannone

L’

arte contemporanea scende in strada e afferma, prepotente, il suo ruolo sociale riappropriandosi di spazi colonizzati da pubblicità, spesso di discutibile valore estetico. Il progetto “Arte... in cantiere” promosso dall’Assessorato ai Beni culturali della Regione Puglia in collaborazione con la Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici della Puglia, muove dall’intento di consegnare cantieri di beni architettonici pugliesi in restauro nelle mani di artisti che copriranno i tubi innocenti con opere site specifiche. Sottratti al grigiore di impalcature e posticci, i centri storici vengono riconsegnati nelle mani della creatività,

semplicemente eccellenti e ovviamente gratuiti, che hanno fatto registrare il tutto esaurito, tanto da costringere il pubblico accorso a seguire, in qualche caso, fuori dalla porta. Un chiaro esempio, se ancora ce ne fosse stato bisogno, di come anche una musica cosiddetta d’èlite abbia incontrato il gusto di un pubblico eterogeneo

e vario, per età e preparazione musicale. La riprova di quanto la cultura unisca e abbia unito in questi anni un gran numero di persone provenienti dall’intera provincia. I quattro concerti hanno rappresentato anche la conclusione di un progetto: la Primavera musicale è stata infatti l’ultima ini-

Arte in cantiere:

affermando come intervenire artisticamente su un luogo significhi rivelare, recuperare o comunque interagire con aspetti significativi di esso. Il bello che attende il bello, l’arte contemporanea che prepara la strada a una futura fruizione del patrimonio storico artistico e riempie l’attesa per monumenti che verranno di qui a poco restituiti al paesaggio urbano. L’iniziativa si sviluppa come un concorso di idee, aperto ad artisti, emergenti e non di ogni nazionalità, invitati a proporre soluzioni di arredo urbano per i cantieri collocati in tutta la Puglia Una rete di opere unirà, dunque, in un diffuso museo a

cielo aperto, dodici esempi d’eccellenza del patrimonio culturale regionale. La Cattedrale di Trani e quella di Ruvo, palazzo Sylos Calò a Bitonto, la pinacoteca-palazzo Minerva di Canosa, palazzo Imperiali di Francavilla Fontana, palazzo di città di Ostuni, il duomo di Foggia, la chiesa di San Leonardo di Lucera, il castello Carlo V e la Cattedrale di Lecce, la chiesa di San Domenico a Martina Franca e quella di San Pasquale a Taranto. Un circuito in cui ancora non figura la città di Bari, ma che nel tempo potrebbe essere ampliato. A una giuria coordinata dai due enti promotori il compito di selezionare le proposte di artisti

ziativa del Comune di Bitritto firmata dall’assessore Angelo Natuzzi, prima delle elezioni. I risultati ottenuti in termini di visibilità per il paese, in questi cinque anni, sono stati davvero importantissimi. Mai prima di oggi si sarebbe potuto pensare all’insufficienza della sala Castello nel contenere il pubblico per le manifestazioni culturali, come una questione da prendere in considerazione. Tra incontri con personalità della cultura e della società, concerti di tutti i generi musicali, teatro, cinema all’aperto, il ritorno del carnevale e della sagra, la valorizzazione del centro storico, l’elevamento del premio di letteratura per l’infanzia a istituzione nazionale («Bitritto capitale meridionale della letteratura per l’infanzia» per dirla con il prof. Giancane) e altro ancora si è

data una svolta inimmaginabile. Il classico “paese dormitorio” diventato per tanti assicurazione di trovare una manifestazione gradevole, di qualità e popolare, senza rinchiudersi nell’autoreferenzialità perché espressione di un modello partecipato dalle realtà del territorio con l’impegno di Natuzzi supportato dall’amministrazione Lucarelli. Roba da lasciare stupefatto chi ha sempre visto Bitritto rimanere chiusa in casa e che oggi invece si ritrova in coda fuori dalla sala Castello a cercare un posto per la serata. Una differenza probabilmente più visibile a chi dall’esterno ormai guarda al paese come punto di riferimento. Tornare indietro non dovrebbe convenire a nessuno. Bisogna partire da qui, per continuare a pensare un paese diverso. Qualcosa (o anche di più) è cambiato.

I cantieri di Puglia sono musei a cielo aperto

e artiste (originali “quote rose” riserveranno la metà dei premi all’arte femminile) cui spetterà un premio individuale di 5.000. La realizzazione delle opere sarà sostenuta dalla Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Puglia: un budget totale di duecentomila euro a carico dei fondi resi disponibili dall’assessorato ai Beni culturali della Regione Puglia per la realizzazione dell’intero progetto. Come sottolinea il

Direttore Regionale Ruggero Martines, «il cantiere è un elemento fastidioso che sottrae l’oggetto d’interesse, ma si può ribaltare il pensiero e pubblicizzare ciò che stanno facendo le istituzioni in maniera elegante». Già sperimentato in altre città, in Italia e all’estero, il progetto assume in Puglia proporzioni non ancora mai saggiate sul territorio nazionale, coinvolgendo l’intera regione con tutte le sue province. Un’iniziativa che conferma il fermento culturale e il sostegno alla creatività della Regione e che, nelle parole dell’assessore Domenico Lomelo «contribuisce a qualificare la Puglia come territorio del futuro».

Le case della libertà

Il

rapporto presentato recentemente da Freedom House, organizzazione autonoma con sede negli Stati Uniti, nota per la quasi trentennale azione di monitoraggio sullo stato della democrazia nel mondo, nel 2009 ha degradato il nostro Paese da free a partly free, ovvero da libero a parzialmente libero. La libertà di stampa è in picchiata. Di tutta la Vecchia Europa siamo l’unica nazione in declino.

Questa pagella ha fatto “notizia” per qualche giorno. Mah. Se questa è una notizia io sono Giovanni Sebastiano Bach. Ma la libertà di espressione non era già compromessa da un bel pezzo? Chi ha svegliato Freedom House? Che sia merito di Mentana? O invece di Obama, ovvero della dipartita dei repubblicani dalla Casa Bianca? Freedom House è un’organizzazione americana finanziata con fondi governativi, che si dice equidistante da repubblicani e democratici. Eh, eh, bisogna davvero essere maliziosi (e io lo sono) per credere che le due legislature di Bush non abbiano, per così dire, appena appena “orientato” la valutazione di Freedom. Senza

ritorsioni, s’intende, magari sollecitando il fair play che ci si deve fra omonimi. Freedom House vuol dire, guarda caso, “Casa della Libertà”. Accidenti, davanti alla forza dei nomi non sai più a chi credere. Sfido che i sovietici per decenni non abbiano osato dubitare della Pravda, che vuol dire “verità”. Un po’ come Libero, il giornale di Feltri. Libero?!? Cazzo, non ci capisco più nulla, non distinguo più i comunisti dai liberali, presto, presto, a me un clavicembalo e risme di carta da musica, sento che mi sto trasformando in Giovanni Sebastiano Bach. Ok fratelli, la smetto di fare il faceto. Il conflitto di interessi

risale alla sua discesa in campo, anno di disgrazia 1994. Gli editti bulgari risalgono al 2002, se non erro. I TG di Rai 1 (l’informazione dell’italiano medio par excellence) per anni hanno peccato mortalmente in parole opere e omissioni. Le ultime notizie dal Senato (poche settimane fa) ci parlano di una struttura praticamente svilita e dedita unicamente all’approvazione d’ufficio dei decreti legge. E tra queste poche, enormi cose, tra gaffes, barzellette, veline e bugie, c’è il dato inconfutabile che le aziende Fininvest negli ultimi 15 anni hanno incrementato a dismi-

sura i profitti, mentre la libertà (di informazione, di satira) chiude sistematicamente i suoi bilanci in perdita. Ora, ci sarebbe da chiedersi se gli stessi mezzi d’informazione non abbiano delle responsabilità in tale processo involutivo. In tutta onestà penso di sì, penso che ne abbiano. Persino le più grandi testate sacrificano le prime pagine all’altare del vuoto sensazionalismo e delle notiziole, quelle per intenderci che un tempo erano esclusivo appannaggio delle riviste da parrucchiere. Nasce così una recessione culturale. Credo che la sola via d’uscita risieda in una scelta assai

coraggiosa, ma che difficilmente incontrerà il consenso degli editori: concedere meno alla stupidità e dare più spazio alla riflessione. Ovvero offrire senza che qualcuno ti chieda. Magari dissimulando, come per i cani le medicine nelle polpette. Posto che di questo passo gli approfondimenti critici saranno sempre più fruiti da una sparuta minoranza di lettori, occorre prendere atto che solo integrando la riflessione nella notizia sarà forse possibile attivare un risveglio. Apocalitticamente vostro. www.stefanodilauro.net


VOCI DI CITTÁ

Anno IX n. 4 - Maggio 2009

Il bilancio positivo dell’attivita’ di Governo della Giunta di centrosinistra a Bari

BARI

Emiliano: 5 anni di lavoro e risultati Ricucite vecchie ferite: ambientali: Fibronit, Torre Quetta, l’abbattimento di Punta Perotti

“C

inque anni di lavoro che ci hanno consentito di realizzare integralmente, con la sola eccezione dello sportello per le imprese, il programma di governo sul quale, nel 2004, avevamo chiesto la fiducia degli elettori”. Il sindaco di Bari, Michele Emiliano, sintetizza cosi’ il bilancio dell’attivita’ di Governo di cinque anni della sua Giunta di centrosinistra. Signor Sindaco, in particolare cosa è stato fatto? “Nel corso di questo mandato abbiamo ricucito vecchie ferite: ambientali – spiega il sindaco - le bonifiche della Fibronit e di Torre Quetta, l’abbattimento di Punta Perotti, l’avvio del sistema di raccolta differenziata porta a porta, maggiori investimenti sulla spesa sociale e nuovi programmi di prevenzione, la riqualificazione delle periferie e i grandi progetti di rigenerazione urbana e lavorato per una città più equa e solidale”. E in tema di trasporto pubblico…?

di Antonio Valerio

“C

redo che ci sono molti che interrogano la sfera di cristallo e non molti che si concentrano sul problema. Certamente, se non succedono disastri, ci puo’ essere un movimento a riprendere nei prossimi mesi”. Lo ha detto il responsabile economico del Partito Democratico, Pierluigi Bersani, a margine di un incontro sulla crisi nella sede della Legacoop Puglia a Bari. “Ma stiamo parlando, in tutte le previsioni di uno 0,5 in piu’ che parte da un meno 4,2. Allora invece di interrogare tutti i giorni la sfera di cristallo - ha spiegato Bersani – se cominciassimo a dirci chiaramente che in questi due anni abbiamo un milione di disoccupati in piu’ a veder come fare, se va avanti cosi’ nei prossimi sei o sette mesi non facciamo qualcosa c’è qualche migliaio di piccole imprese che saltano, se ci concentrassimo su queste e poi lasciassimo ai previsori di fare le loro previsioni

“In tema di mobilità abbiamo rivoluzionato il modo di pensare dei baresi con l’introduzione dei park and ride, del bike sharing, delle piste ciclabili, della ZTL e della ZSR. Per non parlare della metropolitana che finalmente collega il San Paolo alla stazione centrale di Bari. Per gli alloggi popolari e le periferie la Giunta Emiliano ha lavorato duramente, con quali risultati? “Siamo stati capaci di dare risposte concrete, in termini di analisi e di programmazione, all’emergenza abitativa, approvando il primo piano casa della storia di questa città. Nel frattempo abbiamo realizzato le manutenzioni straordinarie di tutti gli alloggi di ERP comunali. Abbiamo redatto il nuovo elenco per la graduatoria degli alloggi ERP e pubblicato un bando ad hoc destinato a disabili e sfrattati. Abbiamo speso efficacemente i fondi POR nelle aree bersaglio

di Carbonara - Ceglie - Loseto e San Paolo - Stanic - Villaggio del Lavoratore, cambiando il volto di quelle che un tempo chiamavamo periferie e che oggi hanno riacquistato dignità a tutti gli effetti, si pensi al centro direzionale al San Paolo, al ponte di Santa Rita, al centro storico di Loseto ma anche alle politiche occupazionali e di sostegno all’impresa”. Un grande impegno è

stato profuso anche per la lotta alla criminalità … “Grazie all’impegno congiunto di tutte le istituzioni a vario titolo impegnate sul fronte della sicurezza abbiamo dato vita all’Agenzia per la lotta non repressiva alla criminalità organizzata, un ufficio modello apprezzato dall’ONU attualmente di studio da parte di grandi città in tutto il mondo. Da tre anni la polizza Bari

Sicura è a disposizione dei residenti e dei turisti, mentre dal mese scorso i vigili di quartiere hanno fatto il loro ingresso in città”. In altre parole si considera soddisfatto del suo operato?! “La nostra idea di una città che cambia e che cresce passa necessariamente da un forte investimento sui minori, in particolar modo quelli a rischio.

Numerosi sono i progetti di reinserimento sociale e di formazione mentre non si contano quelli di educazione allo sport. Anche grazie al fatto che tutti gli impianti sportivi comunali sono stati ristrutturati e sono tornati fruibili da parte dei cittadini. Parallelamente abbiamo affrontato le grandi sfide del futuro: il ruolo internazionale della città, la pianificazione strategica, il riassetto del nodo ferroviario. Segnando dei passaggi di fondamentale importanza”. Dulcis in fundo… La ricostruzione, in meno di venti mesi, del Petruzzelli, la riconsegna della Chiesa russa al Patriarcato di Mosca, che ci è valsa l’acquisizione dell’area ex Rossani nel patrimonio comunale, le due partite della nazionale campione del mondo al San Nicola; lo sterminato parco progetti predisposto dallo staff del Piano strategico, pronto per essere candidato alla programmazione 2007-2013, alla firma dell’accordo per il riassetto del nodo ferroviario: un’opera da 800 milioni di euro che trasformerà radicalmente questa nostra città”. c.mor.

Il responsabile economico del PD intervenuto ad un incontro nella sede Legacoop Puglia

Crisi: Bersani, molti con sfera di cristallo - ha sottolineato - faremmo meglio il nostro mestiere”. Ecco perche’ Bersani trova inutile, “continuare a fare questi esercizi che io vedo tutti i giorni su giornali e televisioni: c’è o non c’è uno spiraglio, non c’è uno spiraglio. Ma si –ha concluso - qualcuno vede uno spiraglio, intanto qualcuno sta vedendo il tunnel, per la prima volta. Siamo in un processo che si chiama crisi, che non sara’ breve e che va affrontato con delle misure e non solo con delle chiacchiere”. Sulla proposta dell'assegno di disoccupazione per tutti i precari che il Partito democratico ripresentera' in Parlamento ha spiegato: “Abbiamo fatto un ragionamento molto elementare; siccome di questo milione di cui parla l’Unione europea i due terzi saranno precari, e sono gran parte di loro senza presidio, senza ammortizzatori, noi

Bersani trova inutile “continuare a fare questi esercizi tutti i giorni su giornali e tv”

facciamo una cosa per cui, a qualsiasi titolo uno abbia perso il lavoro, precario o meno, prenda un assegno pari al 60% del suo ultimo salario fino alla fine dell’anno, in attesa di rivedere i meccanismi degli ammortizzatori sociali”. “Una proposta molto semplice, lineare, finanziabile – ha spiegato - perche’ l’abbiamo inserita in una manovra, in politiche economiche, e il Governo non ci ha neanche pensato. Dopo di che e’ chiaro che questa gente non ha voce”. Se il ministro Brunetta, secondo Bersani, creasse “un sito, come Pubblica Amministrazione, titolato: ‘il licenziato sono io’, gli faccio questa proposta –ha concluso rivolgendosi al ministro - probabilmente avrebbe visibilita’ questo esercito di persone che in questo momento ha difficolta’ enormi e che non trova voce da nessuna parte”. c.mor.

Parere favorevole a maggioranza della commissione ambiente del Consiglio regionale

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arere favorevole a maggioranza della commissione ambiente del Consiglio regionale al piano attuativo 2009-2013 del Piano regionale dei trasporti. L'assessore regionale ai Trasporti, Mario Loizzo, prima dell'illustrazione tecnica, ha definito il quadro finanziario di un intervento che rappresenta, "il completamento della nuova procedura avviata con la legge sul piano trasporti approvata dal Consiglio regionale. Dopo i principi e gli indirizzi, finalmente – ha affermato Loizzo - abbiamo un piano attuativo, che si orienta

Piano regionale trasporti, un altro si sugli assi viabilità, ferrovie, porti, aeroporti ed ha caratteri di scientificità dei diversi parametri che governano la programmazione. Il nodo resta la disponibilità finanziaria per realizzare i progetti prioritari, ha sottolineato Loizzo, che ha distinto in tre macro risorse i finanziamenti. "Allo stato attuale - ha aggiunto l’assessore - sono cifre certe il miliardo e 50 milioni di euro assegnato nel Por 2007-2013, i 650 milioni dei fondi Fas regionali e i 398 milioni del Pon trasporti per il nodo fer-

roviario barese. Il resto è materia di discussione". Resta il Fas nazionale. Nella delibera Cipe del 6 marzo, la Puglia e' "menzionata" solo per la superstrada MaglieLeuca e il sistema metropolitano di Bari. Non vengono però ripartite somme. Da varie dichiarazioni sembra di poter contare 138 milioni di euro per la strada e 136 per la metropolitana. "Questo è il quadro finanziario - ha concluso l'assessore - discutiamo gli interventi complessivi, sono aggiunte altre opere che hanno ca-

rattere integrativo rispetto alle priorita' principali, nel caso di risorse eventuali. Se verranno indicati fondi aggiuntivi si affronterà col sistema locale la priorità delle priorita', dipanando man mano la matassa". Per Donato Pentassuglia (Pd), d'accordo con l'impostazione generale, il piano è integrabile con interventi da tempo prioritari, indifferibili rispetto alle esigenze del territorio come l'adeguamento della PutignanoMartina Franca.

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VOCI DI CITTÁ

Anno IX n. 4 - Maggio 2009

BARI Comune di Bari anche premiato per il miglior progetto on line contro gli evasori della Tarsu

Piano casa, una rivoluzione reale

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oco meno di tremila nuovi alloggi nei prossimi cinque anni. Il Piano casa messo a punto dall´assessore all´Edilizia residenziale pubblica, Giovanni Giannini, e discusso in consiglio comunale, scommette sulla realizzazione di 2.869 unità abitative, di cui 1.589 popolari. L´assessore Giannini spiega che delle nuove case inserite nel piano, soltanto 165, per complessivi 15 milioni di euro, si riferiscono a misure definite nel 2008. “La verità e’ che il Comune di Bari potrà fare a meno del Piano casa sbandierato dal governo Berlusconi. Dopo che il governo nazionale in carica – sostiene l’assessore - ci ha tolto 9,6 milioni che ci erano stati assegnati da Prodi, insieme con la Regione e l´Istituto autonomo case popolari abbiamo messo su un programma di interventi che si svilupperà nei prossimi anni”. Giannini precisa che non si tratta di annunci... Tutti gli alloggi che saran-

Ass. Giannini: “Il Comune potrà fare a meno del Piano sbandierato dal governo Berlusconi”

no costruiti hanno già la copertura finanziaria. La stima precisa degli investimenti non è però possibile. Almeno per il momento. Se infatti si conoscono con precisione la gran parte delle somme che saranno investite dall´Istituto case popolari e dal Comune, non è ancora possibile determinare le somme a carico delle cooperative edilizie.

L´assessore azzarda una previsione... Fra Piano casa, Pirp e programmi di riqualificazione delle periferie, nei prossimi cinque anni l´entità degli investimenti potrà superare i 500 milioni di euro. Il piano di costruzione di nuovi alloggi prende le mosse da una condizione abitativa che per l´amministrazione comunale è di grande emergenza. I fattori di preoccupazione sono sostanzial-

mente due: l´aumento del numero degli sfratti, la maggior parte per morosità, e l´inaccessibilità per le fasce più deboli del mercato delle locazioni e delle vendite immobiliari. Degli interventi previsti nel 2008, sono stati già appaltati i lavori per costruire 15 alloggi al San Paolo, nell´ex caserma dei carabinieri. E le notissime "maglie" 20, 21 e 22?

L'inversione di tendenza sul mercato si realizzerà con l´avvio delle lottizzazioni nelle maglie numero 20, 21 e 22, le cosiddette "aree mix". In queste tre zone saranno costruiti 742 alloggi in cooperativa e 834 case popolari. Fra gli altri interventi previsti e finanziati, 42 alloggi popolari per sfrattati e diversamente abili, per i quali sono già disponibili 2,4 milioni. Altri 8,7 milioni saranno investiti dall´Istituto case popolari per costruire 100 nuove unità abitative a Poggiofranco. Intanto, la Giunta Vendola ha adottato la delibera di approvazione della graduatoria definitiva dei programmi integrati di riqualificazione delle periferie (PIRP). Il Comune di Bari ha ottenuto il finanziamento del PIRP di Japigia e del PIRP di San Marcello. Dopo la sottoscrizione dell'accordo di programma tra Regione e Comune saranno aperti i cantieri. I due programmi muovono circa 128 milioni di euro che consentiranno di riqualificare due quartieri degradati, migliorare la qua-

Ma Bari è stata anche premiata per il miglior progetto on line contro gli evasori della Tarsu. È Il Comune si è aggiudicato il primo premio per il migliore progetto "on line" al Salone delle Autonomie locali "Euro P.A." conclusosi alla Fiera di Rimini. Si è distinta per l'innovativo progetto “Tarsu on line”, avviato a gennaio 2009 e finalizzato alla lotta contro l'evasione fiscale. I cittadini baresi sono stati invitati a compilare un questionario facile e intuitivo, disponibile «on line» sul sito Internet del Comune, nel quale si richiedevano i dati catastali delle abitazioni ai fini del controllo sul gettito della Tassa sui rifiuti solidi urbani. L'efficienza del progetto è comprovata dai numeri: 53 mila sono stati i moduli compilati on line.

Sociale: un mare di novità in 5 anni

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ra le tante attivita’ svolte dall’assessorato alle Politiche sociali del Comune di Bari, l’assessore Susi Mazzei ne indica alcune per dare il segno del lavoro svolto in cinque anni con la Giunta Emiliano. Assegni di cura, soldi per 252 famiglie baresi disagiate con disabili a carico, un progetto sperimentale congiunto la Regione… Abbiamo eliminato i sussidi a pioggia, ora stiamo passando da un’assistenza sociale toutcourt a un’assistenza mirata. In particolare si tratta di un’azione rivolta alle donne, che poi sono quelle che si prendono cura degli anziani non autosufficienti e dei diversamente abili. Noi vogliamo liberarle, inserirle nei bandi farle lavorare: dobbiamo sbloccare le politiche di genere e salire nella classifica europea che vede la Puglia e Bari quasi fanalino di coda nelle pari opportunità. Esattamente si tratta di … Gli assegni di cura sono il risultato di un bando pubblicato tra marzo e aprile 2007, in cui si dava la possibilità alle famiglie con a carico disabili e anziani non autonomi, di poter usufruire di un sostegno economico dal Comune.

Le somme che verranno erogate dopo la firma di un contratto (della durata di 12 mesi) firmato dagli assistenti sociali circoscrizionali, vanno dai 400 ai 500 euro mensili e sono cumulabili con le pensioni di invalidità e con quelle d’accompagnamento. Nel progetto sperimentale da 1.464mila euro, la Regione ha partecipato con una cospicua somma, pari a un milione 220mila euro, mentre il comune con 200mila.

Dunque, una novità assoluta per Bari.. Si tratta di un progetto sperimentale, a Milano e in altre città lo adottano di già. Noi con la Regione Puglia lo iniziamo quest’anno per la prima volta e speriamo bene”, ha aggiunto l’assessore. Per 94 anziani non autonomi e 158 diversamente abili, dunque, sarà possibile l’aiuto da parte del Comune. E’ chiaro che, se da un lato i soldi potranno

essere spesi in qualunque modo si ritenga opportuno, dall’altro gli assistenti sociali redigeranno un prospetto di consigli per suggerire le soluzioni migliori. A completare gli interventi sociali, Susi Mazzei ha ricordato… i 300 assegni da 300 euro per la prima dote, i 102 interventi straordinari per dare contributi economici alle famiglie in stato di povertà dalla metà del 2007 (33

solo nel 2008) a oggi, 6.924 contributi alloggiativi e 1.600 minori seguiti fino a sera da insegnanti e assistenti sociali. Ma le politiche del settore sono rivolte soprattutto alla domiciliarità. Sempre meno anziani e diversamente abili vengono mandati nelle cliniche e sempre più sono seguiti a casa. Seicentoquarantaquattro gli anziani di cui il Comune si fa carico e 1.019 i diversamente abili. Resta solo un problema da risolvere, spiegare e comunicare agli ‘irraggiungibili’ a chi rivolgersi, i bandi, il sostegno di cui potrebbero usufruire. Con il progetto “Young in progress”, che succede? Il Progetto Pilota, finanziato nell’ambito del Piano di Zona di Bari, e’ finalizzato all’inserimento di 30 minori a rischio di esclusione sociale, in partnership, con le associazioni di categoria Confesercenti, Confcommercio, Confartigiananto e Confcooperative. Abbiamo già individuato risorse regionali per triplicare questo servizio che ha dimostrato l’efficacia dell’azione d’inserimento lavorativo nei confronti dei giovani non intercettati dai servizi sociali negli anni precedenti.

Una candidatura dalla società civile

Il

lità della vita dei residenti, salvaguardare l'ambiente, introdurre la bio-architettura nelle costruzioni, rilanciare il settore dell'edilizia, e più in generale, l'economia cittadina, creare occupazione.

quadro politico che attraversiamo, non può prescindere dai cambiamenti in atto e dalle trasformazioni che negli ultimi decenni hanno mutato il quadro demografico, l’economia e la formazione di base delle città. Sono cambiati i rapporti interpersonali, i bisogni e le aspettative di vita delle persone, e quindi anche le modalità e gli strumenti con cui le Istituzioni e la società civile si propongono devono mutare.

la Banca del Tempo “Vola in Tempo-Bari”, per diffondere nella nostra città questo nuovo modello di associazionismo basato sullo scambio paritario e reciproco di tempo, già diffuso da oltre dieci anni in tutto il mondo. Molto spesso ci chiedono perché ci occupiamo di Banche del Tempo, la risposta è semplice: desideriamo una società migliore e crediamo che offrire il proprio tempo e scambiarlo con gli altri in maniera paritaria, possa essere una modalità semplice e

Mi chiamo Serafina Gelao, mi chiamano quasi tutti Nella, forse perché è più facile, o forse perchè mi somiglia di più. Provengo dai Democratici di Sinistra e ho aderito al Partito Democratico dopo aver condiviso il progetto dell’Ulivo e aver fatto parte della segreteria dell’Ulivo Puglia per oltre due anni fino al suo scioglimento nel Partito Democratico. Insieme ad un gruppo di amiche, nel 2008 ho fondato Nella Gelao

Ma a Bari i disabili vanno in taxi, come Roma e Bologna?! Quattro anni fa abbiamo fatto una gara, vinta dall’Apulia Taxi, per affidare il servizio di trasporto dei cittadini con gravi disabilità verso sedi prestabilite, quali l’Università, il posto di lavoro, i centri di riabilitazionee, oggi dopo le sperimentazioni fatte con entrambe le cooperative che operano su Bari, vogliamo dare un servizio ancora più completo. Sono 110 i cittadini che utilizzano abitualmente il servizio, che è gratuito per coloro che hanno un reddito inferiore ai 13 mila euro ed un costo di 30 euro mensili per chi supera questa fascia dell’indice Isee. Ma la vera novità è nella sostituzione del servizio Pollicino, il bus a chiamata dell’Amtab, con i taxi della Nuova Cotaba. Il centralino sarà attivo dalle 8 alle 12 al numero 0809753640 per effettuare le 80 corse previste dall’assessorato su una fascia oraria compresa tra le 8 e le 21, compresi i festivi”. I 290 disabili autorizzati dall’assessorato al welfare ad utilizzare il servizio dovranno prenotare il giorno prima. c.mor.

Dall’impegno sociale a quello politico: un passo obbligato

forte per attivare risorse e relazioni autentiche, per migliorare la vita delle persone e dei quartieri della città. L’approccio ad una rinnovata modalità d’intrecciare relazioni interpersonali e scambi di saperi può diventare volano d’un nuovo sentire che dalla riconsiderazione dei tempi della vita arriva a proporre un “Piano di coordinamento dei tempi, degli orari e degli spazi della città”, modalità che abbiamo iniziato a costruire con altre Associazioni e Centri Sociali e col partenariato del Comune di Bari.

Questo percorso mi ha portato a candidarmi nella lista dei candidati del PD per la circoscrizione Picone – Poggiofranco con l’auspicio di poter offrire il mio contributo per attivare azioni e progetti, che possano influire nei piani sociali della città attraverso la sinergia con le Istituzioni. Ringraziamo “Paese e Paesi” e l’Associazione Hinterland che hanno creduto fin dal principio nel nostro progetto, un caro saluto a tutti. Serafina Gelao (Presidente BdT “Vola in Tempo-Bari”).


VOCI DI CITTÁ

Anno IX n. 4 - Maggio 2009

BARI

I pensieri stupendi di Petruzzelli prenditorialità e alla creazione d’impresa, di incentivi alle imprese per la trasformazione dei contratti di lavoro precari in contratti stabili. Attivare un “Ufficio Europa” che possa essere lo sportello del comune di Bari per diffondere le informazioni sulle opportunità offerte dall’Europa e per attrarne i finanziamenti.

“A

giugno nasce un nuovo progetto” per Pietro Petruzzelli, candidato al Consiglio Comunale di Bari, con il Partito Democratico. Come? E’ presto detto: i suoi punti di partenza per costruirlo sono “stupendi”, pensieri stupendi che affrontano temi di grande attualita’ per la citta’ con senso pratico e tanta voglia di innovare e migliorare… “Mobilità a Bari. Facciamolo con trasporto. Pubblico. Facciamo della città di Bari un “cantiere” della mobilità sostenibile. Affrontiamo – spiega Petruzzelli - con nuovi strumenti e soprattutto con una nuova mentalità la sfida di coniugare ambiente e salute con le esigenze legate ai trasporti e agli spostamenti. L’azione della giunta Emiliano ha segnato, da questo punto di vista, una vera e propria rivoluzione, sul piano innanzi tutto dei comportamenti e della mentalità. E’ stata promossa una nuova cultura della mobilità, attraverso azioni amministrative che hanno incentivato a preferire, al mezzo privato, i mezzi pubblici (la circolare elettrica, la metropolitana, i bus navetta). È

stato incoraggiato e sostenuto l’utilizzo della bicicletta”. Proseguiamo su questa strada, per fare di Bari - ha spiegato - una città sempre più bella e sempre più vivibile. Si può pensare, per esempio, di potenziare e di ampliare esperienze come quella della ZSR: un esperimento che sta dando i suoi frutti, in termini di diminuzione dell’impatto del traffico sulla qualità della vita dei cittadini”. “Bari e i servizi sociali: oc-

corre potenziare il sistema del welfare cittadino e della rete dei servizi sociali significa innanzi tutto investire in una concezione di sviluppo fondato su valori fondamentali: la qualità della vita dei singoli e della comunità, l’eguaglianza e la dignità delle cittadine e dei cittadini. Andiamo avanti in questa direzione – sottolinea Petruzzelli - pensando ad ulteriori azioni concrete, come l’istituzione di una rete di babysitting o di asili nido privati, certifi-

cati dal comune, che possano dare risposte alle specifiche esigenze delle famiglie investendo sul principio di sussidiarietà: nel campo dei servizi e degli interventi sociali, infatti è necessario partire dalle risorse del territorio, per programmare risposte che garantiscano a tutte e a tutti nuove opportunità di vita. “Lavoro a Bari: impieghiamo l’Europa. Al meglio. Sul terreno delle politiche per il lavoro,

un’amministrazione comunale, da sola, non può fare molto. E però, con lungimiranza e con capacità di pianificazione, è possibile attivare quelle sinergie istituzionali-afferma Petruzzelli-che consentono di attrarre fondi e investimenti. E penso, innanzi tutto, al ruolo dell’Area Metropolitana e al rapporto con l’Europa. L’Europa, infatti, attraverso il Fondo Sociale Europeo, finanzia tante azioni di orientamento e formazione, di incentivi all’autoim-

Diritti civili a Bari. Insieme senza differenze. Le città inclusive non discriminano donne, migranti ed omosessuali: le città che includono lasciano libere le energie e valorizzano i talenti, lasciandoli liberi di creare. Bari può diventare leader in Italia per i diritti civili, con la creazione di un “Ufficio contro le discriminazioni”, dando corpo alla carta di Lisbona, che vieta le discriminazioni per sesso, orientamento sessuale, razza, etnia, religione. Un ufficio contro le discriminazioni che abbia il compito di studiare e di raccogliere dati sui fenomeni di discriminazione, e di attivare azioni concrete, per educare la cittadinanza al rispetto di genere, di orientamento sessuale, di etnia, di religione. Un ufficio contro le discriminazioni, soprattutto, che porti la nostra città ed il nostro paese più vicini all'Europa multietnica e multiculturale. c.mor.

Si tratta dei lavori per il recupero ambientale e funzionale del tratto di litorale a sud di Bari

Il

progetto di bonifica di Torre Quetta passa alla seconda e ultima fase. Tecnicamente si tratta dei lavori per il recupero ambientale e funzionale del tratto di litorale a sud della città di Bari tramite la bonifica dell’area, costruzione di una scogliera soffolta e ripascimento del litorale. “Noi siamo sempre stati dalla parte delle centinaia di famiglie che hanno visto morire i loro cari - ha detto il sindaco di Bari, Michele Emiliano - e questa inaugurazione dà il senso di una volontà, quasi un giuramento, di non essere più disattenti. Mi piacerebbe che lo facesse anche l’ex sindaco, che giurasse di non sbagliare più. Se questo giuramento ci sarà, non parlerò mai più né della Fibronit, né di Torre Quetta. Ma se non lo farà, andrò casa per casa a raccontare cosa è

Bonifica definitiva per Torre Quetta accaduto a Bari fino a pochi anni fa”. Il completamento della bonifica prevede opere di copertura con terreno dei fondali del mare (che percorreranno la costa per 2 chilometri e 300 metri), una scogliera di protezione sottomarina per evitare che le mareggiate distruggano il lavoro realizzato, 9 ettari di spiaggia in più, nuovi pontili e nuovi arredi. In totale, i baresi potranno contare su una spiaggia più grande di quella attuale di circa 90mila metri quadri. “Questa spiaggia - ha

Emiliano: “Questa spiaggia si sarebbe dovuta realizzare prima della bonifica per l’amianto”

aggiunto il sindaco - non si sarebbe dovuta realizzare prima della bonifica. Da oggi mi aspetterei che tutta la città, non solo chieda perché sia stato speso tutto quel denaro pubblico, ma soprattutto che si scuota dall’ineluttabilità degli errori del passato”. “Chiedo scusa ai cittadini - ha detto l’assessore all’Ambiente Maria Maugeri, “perché nonostante i grandi impegni presi da parte di tutti quanti noi, non siamo riusciti ad accelerare i tempi. Ci abbiamo messo più del previsto a causa di questioni burocratiche, ma adesso, finalmente, ci siamo. Questo progetto è il risultato di un lavoro delicato e complesso che ha richiesto, negli ultimi quattro anni, l'impegno di ingenti risorse

finanziarie da parte dell'Amministrazione oltre alla mobilitazione di professionalità interne, che hanno dovuto dedicarvi gran parte delle proprie energie. Arriviamo a inaugurare il cantiere per la chiusura della bonifica da amianto di Torre Quetta dopo essere passati attraverso tutta la lunga sequela di verifiche minuziose, monitoraggi, analisi che ci confortano e ci rassicurano sulla bontà e sull'efficacia delle soluzioni tecnologiche adottate e sui livelli di sicurezza che finalmente verranno garantiti ai nostri concittadini". Completano le attività il monitoraggio dell’aria nel sito di intervento e le analisi per la verifica dell’efficacia della bonifica.

La mattina festa in piazza per gli alunni delle scuole, nel pomeriggio divertimento per tutti

Turismo: ecco la Puglia che fa tendenza

“Il

2008 è stato l’anno nero dell’Italia, perche’ e’ crollata la tenuta dell’economia turistica, con una sola eccezione, la Puglia che ha fatto +8%. Questo e’ il dato, ciascuno puo’ fare l’elaborazione del dato che vuole, ma il dato e’ questo”. Il presidente della regione Puglia, Nichi Vendola, lo ha detto partecipando al forum interattivo “La Puglia della creativita’, cultura, turismo, territorio”, organizzato nel Castello Svevo di Bari. “Abbiamo capovolto una tendenza – ha spiegato - la Puglia era

credo all’ultimo posto in Italia per finanziamento culturale. Si spendeva, fino al 2005, 50 centesimi per pugliese, oggi spendiamo 4 euro per pugliese quindi abbiamo decuplicato gli investimenti in cultura, ma soprattutto abbiamo fatto delle scelte anche molto importanti e coraggiose che hanno fatto della Puglia un oggetto di attenzione e anche di attrazione in tanta parte d’Europa”. La Puglia, secondo il presidente della Regione, “e’ diventata un brand, un marchio che fa tendenza, anche perche’ la bellezza paesistica si incrocia con il livello degli

eventi culturali perche’ – ha aggiunto – qui puoi incontrare non soltanto la notte della Taranta a Melpignano, puoi incontrare il Festival della Valle d’Itria, puoi incontrare una quantita’ di eventi come le Notti Bianche di dicembre in tutto il territorio regionale. C’è la possibilita’ di tenere insieme piu’ livelli che rappresentano altrettanti prodotti turistici; l’attrattivita’ del territorio, delle strutture ricettive, dell’enogastronomia regionale, degli eventi culturali regionali. Insomma e’ come se in questo paniere di prodotti turistici la Puglia riuscisse

a metterci tanta ricchezza, tanta offerta, e quindi una specie di vera e propria magia attrattiva”. Secondo Vendola, il lavoro di cura significa “occuparsi delle coste, dei corsi d’acqua, della manutenzione dei centri storici, della riqualificazione delle periferie e dentro costruire un reticolo di contenitori culturali, di laboratori di multimedialita’ e comunicazione, cioe’ – ha concluso - costruire una densita’ di iniziative, di fabbriche di idee nel territorio. Penso che abbiamo provato a fare cosi’”. c.mor.

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PAESE CHE VAI BITRITTO

Anno IX n. 4 - Maggio 2009

Intervistiamo uno dei due candidati in “quota” Hinterland nella lista “Insieme per Bitritto”

Michele Palmieri: “Darò il mio impegno per continuare ciò che è stato egregiamente fatto finora” di Luca Lembo

Si

tratta di uno dei candidati più giovani nella sfida per il Comune. È sempre accompagnato da sua moglie, Tina Cattedra in una sorta di ideale “tandem” elettorale (oltre che, ovviamente, di vita). Conosciamo meglio i motivi della candidatura di Michele Palmieri. Questa è per lei la prima esperienza elettorale in assoluto, iniziamo dunque da una sua presentazione. Bene, sono nato qui a Bitritto nel ‘69, ho quindi quarant’anni; diplomato in ragioneria, sono divenuto programmatore di sistemi informativi integrati aziendali, lavoro in questo settore da circa 18 anni e la maggior parte del tempo la passo in giro per l’Italia, anche se ho un ufficio qui a Bari dove normalmente risiedo quando non sono via. Lei appoggia Vito Lucarelli, sindaco uscente. Cosa ha apprezzato dell’attività amministrativa svolta da lui e dalla sua giunta negli ultimi 5 anni?

In primo luogo ho apprezzato tutta l’attività svolta da Angelo Natuzzi come assessore a Sport Cultura e Spettacolo perché credo abbia svolto un ottimo lavoro; purtroppo Bitritto per molti anni è stato considerata alla stregua di quartiere dormitorio mentre la tenacia e l’impegno di Angelo han dato un nuovo sviluppo legato alla cultura: spettacoli, concerti, l’ampliamento del premio Letteratura per l’Infanzia… Sono convinto che questo lavoro vada continuato. Penso poi a ciò che è stato fatto per l’ambiente, il nostro paese è a livelli di prim’ordine su base regionale per lo smaltimento dei rifiuti (siamo il sesto comune per efficienza nella raccolta differenziata). Nel centro storico la raccolta porta a porta e l’assenza dei cas-

“Credo nell’integrazione delle persone, pensiamo a bellissimi modi di fare comunità” tranquillità alla cittadinanza. Di Vito ci piace il modo di operare; non accentra il potere ma fa un vero lavoro di squadra, delegando le competenze ai suoi assessori; infine ricordiamo che le tasse non sono aumentate ed ai comuni sono state tolte le entrate rappresentate dall’ICI.

Michele Palmieri

sonetti dà un’immagine diversa del paese, difficile da ritrovare altrove. Per lo sviluppo economico si sono fatti passi avanti: s’è costituito il primo consorzio ed è nata la zona artigianale. Potrei citare il tema sicurezza: le telecamere installate in tutto il centro abitato hanno dato un maggior senso di

Primo comune nella provincia di Bari per differenziata nel 2008. Videosorveglianza diffusa

Raccolta differenziata e sicurezza. Bitritto in prima linea

Lucarelli è stato sempre appoggiato solo dal centrosinistra, ora però si ripresenta a capo della lista civica “Insieme per Bitritto”, qual è secondo lei il senso di questa scelta? La lista è nata da un confronto democratico, l’abbiamo definita “

Concerti di tutti i tipi, cinema all'aperto, teatro e sperimentazione. Aggregazione. Questi sono i fatti del vicesindaco uscente

di Antonio Valerio

G

uardando gli obiettivi Ottimi risultati raggiunti nell’anno passato e che l’attuale amminiprospettive ancora migliori strazione ha raggiunto, sarebbero sufficienti i dati numerici a disposizione dell’Assessore all’Ecologia, all’Ambiente e alla polizia urbana, Costantino Sacino, per consentire all’Amministrazione Comunale di ritenersi più che soddisfatta della risposta di Bitritto in termini di ecologia. Un risultato straordinario che va oltre le migliori aspettative, soprattutto perché ottenuto in pochi mesi di esercizio, in cui la raccolta differenziata ha raggiunto il 24% solo nel 2008, portando il paese a primeggiare in tutta la provincia e ad attestarsi quinto in tutta la regione, dopo solo pochi Comuni di ridottissime dimensioni. A partire da febbraio, infatti, con la distribuzione dei kit per la raccolta differenziata porta a porta nel centro storico e zone limitrofe hanno Anche l’organico della polizia municipale è dato un’accelerata alla raccolta, coinvolgendo stato migliorato con l’aumento fino a nove unità gran parte dei cittadini bitrittesi. Anche gli abitanti grazie alle liste di mobilità che hanno dato al delle periferie stanno cominciando ad usufruire paese poliziotti già formati e pronti ad assicurare del servizio che sta portando percentuali importanti il benessere sulle nostre strade in maniera rapida, di raccolta. La programmazione di estenderlo senza le lungaggini di un concorso pubblico. praticamente a tutto il paese non può che portare Per i vigili, in costante sottonumero, era ulteriore giovamento. Inoltre un’accelerata è stata probabilmente la soluzione migliore. Nella stessa data anche grazie all’attuazione del ritiro del vetro direzione va la nuova sede della polizia, finalmente dai locali privati come bar, ristoranti, pizzerie adeguata a norma di legge e funzionale come dall’inizio dell’anno. Se si aggiungono le venti centro direzionale per seguire la videosorveglianza. bonifiche totali delle discariche abusive in tutto Tirando le somme il buon lavoro il paese, c’è davvero di che essere soddisfatti, specie dell’amministrazione comunale ha dato dei frutti in prospettiva. Nel corso degli anni abbiamo noi importanti, specie grazie alla sensibilizzazione ed stessi sottolineato come anche i servizi offerti in educazione della cittadinanza (con l’ausilio del tema di sicurezza abbiano portato risultati impor- servizio civile comunale) che ha riposto in maniera tanti. Basti pensare al sistema di videosorveglianza importante allo stimolo dato dal Comune. messo su dal progetto dell’assessore al ramo CoLe cifre impiegate, specie in materia ambienstantino Sacino che non solo ha funzionato come tale,e non si tratta di una spesa, ma di un investideterrente da bravate ai danni della villa comunale, mento perché i soldi risparmiati con la raccolta ma è servito anche per identificare autori di alcune differenziata sono stati reinvestiti in altri importanti rapine importanti a Bitritto. settori.

di Angelo Natuzzi

S

ono Angelo NATUZZI, ViceSindaco ed Assessore alla Cultura uscente e candidato al Comune di Bitritto nella Lista “Insieme per Bitritto”. Ho deciso di candidarmi nuovamente a questa competizione elettorale per continuare a dare rappresentanza e volto alla richiesta di rinnovamento espressa da tante donne e uomini di Bitritto che già cinque anni fa, nonostante la mia giovanissima età, mi hanno spronato e incoraggiato ad assumere l’incarico di Vice-Sindaco del nostro Comune. La stessa richiesta viene oggi anche da tante ragazze e ragazzi che mi spingono ancora a proseguire in questo importante cammino. Un cammino faticoso ma nello stesso tempo ricco di enormi soddisfazioni e profonde emozioni. Cinque anni di grande impegno e forte determinazione alla guida dell’Assessorato alla Cultura, Politiche Giovanili, Sport, Turismo e Tempo Libero del Comune di Bitritto mi consentono di sottoporre all’attenzione dei Cittadini un bilancio estremamente positivo dell’attività svolta. L’ Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Vito LUCARELLI si è particolarmente distinta per l’attenzione nei confronti delle attività culturali e sportive programmate in questo mandato amministrativo. Una programmazione che ha coinvolto le tante Associazioni Culturali e Sportive esistenti nel territorio che hanno potuto finalmente trovare nell’attuale Amministrazione Comunale un punto di riferimento importante per le attività da tempo programmate e mai realizzate in passato a causa della poca o scarsa attenzione delle precedenti Amministrazioni nei riguardi della cultura, dello sport e delle politiche gio-

lista multietnica”: è il frutto di persone con ideologie completamente differenti ma che interagiscono perché vogliono raggiungere obiettivi concreti. Tutto ciò che riguarda la propria coscienza politica viene messo da parte nel momento in cui si partecipa all’amministrazione di un Comune; il raggiungimento del bene del paese prescinde dal colore del proprio schieramento. In più siamo riconoscibili, ci sono persone di destra, di sinistra e di centro, non c’è ipocrisia. Ed ho avuto occasione di conoscere persone ideologicamente diverse da me ma molto intelligenti e competenti.

dell’integrazione degli stranieri. Ritengo siano una ricchezza economica e culturale. Credo nell’integrazione delle persone, quindi vorrei creare un punto di riferimento per le loro particolari esigenze o mettere su manifestazioni legate ai loro usi e costumi che penso possano essere bellissimi modi di fare comunità. Cercheremo poi di aiutare coloro che stanno cercando lavoro; faremo in modo che tutte le aziende che si stabiliranno nella nuova zona artigianale diano posti di lavoro a persone residenti a Bitritto secondo però metodologie che rispondono a criteri di trasparenza e non attraverso rapporti clientelari.

Quale sarà, una volta eletto, il suo contributo personale? Come dicevo cercherò di dare il mio apporto nell’ambito della cultura, darò il mio impegno per continuare ciò che è stato egregiamente fatto finora. In più sono uno sportivo, per me lo sviluppo dello sport come metodo di coesione delle persone è una delle cose che ho più a cuore. Vorrei anche dare una mano per lo sviluppo

Quale futuro immagina per Bitritto? Ho visto un sacco di realtà in cui con la partenza della zona produttiva la comunità ne trova immediato giovamento, speriamo di dare, con la nuova zona industriale, lavoro a molti giovani. Mi impegnerò per migliorare quello che è già stato fatto, che non è poco, e per rendere il nostro paese ancora più vivibile.

Il mio impegno per Bitritto. Le nostre prospettive

Angelo Natuzzi, Vicesindaco uscente di Bitritto

Il paese in questi cinque anni è cambiato. Coinvolgimento e incontri hanno segnato ogni stagione. vanili. La valorizzazione di talenti locali ed il sostegno concreto a tutte le attività sottoposte all’attenzione dell’Assessorato da me guidato hanno contribuito, in questi ultimi anni, ad una seria e importante crescita culturale di Bitritto. La “rinascita culturale” di Bitritto avviata cinque anni fa oggi può considerarsi compiuta grazie ad un lavoro continuo e costante di coinvolgimento e pieno protagonismo di tutti i “soggetti” (Associazioni Socio-Culturali e Spor-

tive, Istituzioni Scolastiche, Associazioni di Volontariato) e Cittadini che hanno condiviso, sin da subito, l’enorme responsabilità dell’Amministrazione Comunale nel dare un “volto nuovo” alle politiche culturali, sportive e ricreative di Bitritto. In questo ambizioso progetto siamo stati tutti quanti spinti dall’amore che nutriamo nei confronti della nostra Bitritto ed è per questo che vogliamo continuare ancora a migliorarla INSIEME.


PAESE CHE VAI

Anno IX n. 4 - Maggio 2009

BITRITTO

Raccogliamo dichiarazioni e interviste di candidati o personaggi influenti della lista PD di Bitritto di qualche tempo fa di Gianvito Rutigliano

La

lista “Insieme per Bitritto” è esplicitamente una lista civica. Al suo interno ci sono componenti di PD, PDL, Movimento per la Sinistra, la Puglia prima di tutto, Socialisti e società civile. Una lista civica, insomma. Il PD si autoproclama composto solo da elementi che sposano il progetto Partito Democratico, altrimenti avrebbero fatto anche loro una lista civica. Ecco, a giudicare da alcune vecchie dichiarazioni o comportamenti del recente passato, non ci pare che la purezza democratica sia il collante univoco della lista. E vi risparmiamo alcune dichiarazioni su Facebook, tra aspiranti consiglieri veri e profili gestiti per conto di candidati: lì le incongruenze abbondano, tra folgorati sulla via del PD e qualcuno non ancora convinto di essere dello stesso partito di Franceschini. Vi invitiamo a partecipare quindi il dibattito, tra blog e profilo Facebook di Paese e Paesi, non prima però di aver letto questo brevissimo vademecum esemplare. Chissà quanto altro ancora avremmo trovato con una bibliografia più ampia…

Carta canta. Versione bitrittese

Qualche piccolo esempio del perché “Chiarezza e coerenza” sia per la lista PD di Bitritto forse un titolo azzardato sono partito come candidato del Polo per le Libertà e tale resto.” Antonio Grandolfo – Liberamente, ottobre 1998. Oggi candidato consigliere PD “Ritengo che il risultato elettorale abbia confermato l’incapacità gestionale di un sindaco che ha disatteso le aspettative dei cittadini (…) Bitritto è stanco di respirare il clima di arroganza con cui opera la maggioranza consiliare.” Leonardo Giuliani, sull’amministrazione Carone 97-2002, la cui impronta è simile alla lista PD 2009. E Carone è il candidato alla provincia per il PD stesso – Liberamente, maggio 2000. Oggi candidato consigliere PD “Ritengo che il bilancio delle attività svolte dall’attuale amministrazione sia stato a dir poco fallimentare. (…) Irrisolti problemi dei disoccupati, eccezion fatta per qualche parente o affine del sindaco e di alcuni assessori. (…) Quali i provvedimenti più sbagliati? Ci vorrebbe un’edizione

Idee chiare sulla collocazione. “A Bitritto nasce la Casa delle Libertà per coerenza con una linea politica che ha come riferimento regionale Raffaele Fitto. Io

Sosteniamo la continuità. Ecco perché

straordinaria di Liberamente per menzionarli tutti. Oggi come oggi se una certezza politica esiste, questa è individuabile solo nella Casa delle Libertà e in Forza Italia in particolare. (…) Nel prossimo quinquennio Forza Italia, ottenuta la fiducia dell’elettorato, renderà i cittadini di Bitritto parte attiva delle scelte…” Leonardo Giuliani, sempre sull’amministrazione Carone – Liberamente, febbraio 2002 “Il risultato di queste suppletive non può essere interpretato come segnale negativo o campanello d’allarme per Berlusconi o Fitto e men che mai sconfitta per il centrodestra di Bitritto e chi lo rappresenta” Vito Nicola Pantaleo – Liberamente, gennaio 2005. Non candidato ma uno dei motori politici della lista. La folgorazione. Dopo 12 anni di berlusconismo in Italia e 7 insieme agli attuali candidati PD Giuliani, Grandolfo e Moncelli, l’abbandono di Forza

Italia a Bitritto in favore dell’Udeur/Primavera in movimento. “Non potevamo sostenere Berlusconi, per le troppe leggi ad personam” Vito Nicola Pantaleo – Liberamente, febbraio 2006. Testimonial inconsapevoli “chi ci vuole stare deve dimostrare interesse alla vita politica, al di sopra delle parti per il bene stesso del PD, come gli ex DS che ci hanno dato una grossa mano”. L’ abnegazione del gruppo Hinterland (ex DS). Nicola Montenegro – Paese e Paesi, settembre 2008. Segretario e candidato consigliere PD. “Non mi riferivo alla programmazione culturale, su cui devo dare atto all'assessore Natuzzi di aver svolto un lavoro lodevole”. Pino Giulitto – Paese e Paesi, settembre 2008. Candidato sindaco PD.

BELVEDEREBITRITTESE

di Gianvito Rutigliano

D

evo confessare un certo imbarazzo. Quando si è cominciato a parlare dell’alleanza tra componenti di centrosinistra e di centrodestra che ha dato vita a “Insieme per Bitritto” ho provato forte straniamento. Mi riconosco nel centrosinistra da sempre e l’idea di un progetto politico con i miei avversari ideali certo non mi ha affascinato. Poi, pian piano credo di aver capito. Da una parte c’è un’amministrazione che, a conti fatti, ha lavorato bene. Si poteva fare di più, non c’è dubbio, ma calcolando che Bitritto veniva da una gestione commissariale, con annesse ristrettezze economiche, tanto davvero è stato fatto. Strade, consegna di case popolari, un’infinità di manifestazioni culturali e sociali, rassegne continue (a dispetto dalla “cultura episodica” che denuncia il programma dello schieramento av-

versario), raccolta differenziata record nel 2008 in tutta la provincia, agevolazioni alle fasce deboli, tra esenzioni e aiuti, taxi per l’anziano, rimozione della vecchia pompa di benzina in piazza modello “ecomostro”. Insomma, tanta carne a cuocere, come abbiamo dimostrato con i nostri manifesti Hinterland sotto forma di promemoria. Una mole di lavoro che evidentemente deve aver convinto persino chi, stando a destra, avrebbe dovuto invece opporsi alla politica di centrosinistra di Lucarelli e dei suoi. Dall’altra parte c’è invece qualcuno che queste evidenze proprio non vuole riconoscerle e per creare un modello alternativo (4 pagine di programma contro le 14 di Lucarelli) ha unito vecchie logiche di politica bitrittese, da anni all’opposizione, con l’orgogliosa velleità di prendersi una poltrona che pare debba cambiare padrone solo per una

sorta di assegnazione divina/familiare. E con questi presupposti si presenta come il nuovo, utilizzando un logo e una sigla che invece riunisce candidati (senza generalizzare, sia chiaro) ben lungi dall’essere animato dallo spirito del PD. Guardando i nomi di alcuni, e rapportandoli anche al nostro articolo “Carta canta” in queste pagine, si capisce che sarebbe stato forse più corretto che anch’essi si presentassero come lista civica. Se non altro per la presenza di persone nell’altra lista che hanno contribuito evidentemente – senza timore di essere smentiti - alla formazione del partito sul territorio: se non si vuole riconoscere il ruolo

di costituente nazionale, eletto il 14 ottobre 2007, a Lucarelli, penso poco si possa obiettare a gente come Natuzzi, Palmieri o Sacino come candidati o Giovanni Diana come sostenitore politico. Purtroppo le elezioni,

specie in un paese piccolo come questo, non si fanno con i soli buoni risultati, ma anche con i numeri. E avere il supporto di gente che intende il bene comune nella stessa maniera dell’amministrazione uscente, nonostante la diversa ideologia di riferimento, per intraprendere un costruttivo percorso condiviso sulla base di quanto già è stato fatto dall’amministrazione di centrosinistra di Lucarelli, può essere importante. Soprattutto per contrastare chi, non certo per meriti politici ma meramente personali, può contare su cifre importanti, le stesse che hanno permesso al

gruppo che ha fatto squadra fin dalle primarie cittadine per arrivare alla candidatura di Giulitto, tagliando fuori dai giochi Lucarelli in un progetto fin troppo chiaro, di massacrare Stella Siciliani alle primarie provinciali. Tanto per ricordarne i modus operandi. Crediamo che quanto fatto sia una base per andare avanti in questa opera di graduale coinvolgimento della cittadinanza, per evitare che vecchie logiche di intendere l’Ente pubblico, di cui davvero nessuno sente la mancanza, tornino sul Castello. Sul blog e su Facebook discuteremo i programmi delle due compagini. Vi invitiamo a dibatterne, per un voto davvero ponderato. È per questo che sosteniamo la continuità e Vito Lucarelli.

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PAESE CHE VAI

Anno IX n. 4 - Maggio 2009

CASAMASSIMA Scuola, strade, sostegno all’agricoltura e turismo ecosostenibile:

Tutte le idee di Andrea per la Provincia di Adriano Bizzoco

Leggendo “turismo ecosostenibile” dobbiamo pensare a Lama San Giorgio? Esattamente. Lama San Giorgio sta per diventare parco e il nostro dovere è quello di valorizzarlo, proteggendone il prezioso patrimonio naturalistico. Ciò significa anche supportare una forma di turismo intelligente, non distruttivo ma compatibile con l’ambiente. Per farlo abbiamo fin da ora la disponibilità di 300.000 euro, già stanziati dalla Provincia, per lo sviluppo di strutture adeguate, tra cui vedrei bene un percorso ciclabile.

C

om’è noto, con l’ultimo mese si entra nel vivo delle campagne elettorali, e questo appuntamento con le elezioni provinciali ed europee non fa certo eccezione. Per la volata finale, abbiamo quindi deciso di mettere sotto la nostra lente di ingrandimento il programma di Andrea Palmieri, il giovane candidato del Partito Democratico al Consiglio Provinciale, per il collegio di Casamassima, Cellamare e Rutigliano. Dalla scuola alla formazione professionale, dal potenziamento delle strade provinciali al sostegno all’agricoltura, dal turismo all’ambiente. Ma l’ente Provincia può davvero incidere in tutti questi campi? Non cadiamo nell’errore di pensare che si tratti di un ente inutile e, in quanto tale, privo dei poteri necessari per incidere positivamente nello sviluppo del nostro territorio. Avendo già in mano le deleghe per la gestione delle strade e dell’edilizia scolastica, la Provincia di Bari ha ricevuto dalla Regione Puglia anche le deleghe in materia di formazione professionale e ambiente, senza contare il ruolo strategico nei processi di internazionalizzazione dei prodotti agricoli. Tutto ciò equivale ad affermare l’importanza di questo ente e, con essa, la necessità di intervenire da protagonisti, con una rappresentanza del nostro territorio. Cominciamo dall’agricoltura: non sta vivendo un periodo particolarmente felice. No, infatti, e non stiamo parlando certo di un pro-

blema recente, benchè aggravato dall’attuale crisi economica. E ciò che più mi indigna, è constatare come questo Governo abbia deliberatamente accantonato il settore, abbandonando a sé stessi gli agricoltori; non dimentichiamo che l’attuale ministro delle politiche agricole, il leghista Zaia, ha già ampiamente dimostrato di voler prestare molta più attenzione ai condoni per gli allevatori disonesti, come nella recente vicenda delle quote latte. La Provincia di Bari, invece, nella prima legislatura del Presidente Vincenzo Divella, si è mossa bene, realizzando finalmente un marchio per le nostre ciliegie e impegnandosi nella sua promozione sui mercati esteri. Ma questo non basta: la mia idea è che nei prossimi cinque anni si dovranno individuare nuovi prodotti tipici da valorizzare, puntando anche sulle certificazioni di salubrità dei

prodotti, sempre più richieste dai Paesi e dai mercati più ricchi; in questo modo potremo garantire redditività maggiori ai nostri produttori. Ragionando in prospettiva, inoltre, ritengo opportuno che la Provincia debba sostenere seri progetti di ricerca per la conservazione dei prodotti agricoli, il che comporterebbe per gli agricoltori la possibilità di gestire in modo più efficace la loro commercializzazione, evitando i classici crolli dei prezzi nei periodi di raccolta intensa. Infine penso alle scuole agrarie, un tassello fondamentale per costruire il futuro dell’agri-coltura: rilanciarle dovrebbe essere una priorità della prossima amministrazione provinciale. Scuole, per l’appunto. Il piano messo in atto dal Presidente Divella ha permesso il finanziamento di numerosi nuovi istituti in tutta la provincia, quindi la via sembrereb-

be già tracciata. La direzione è giusta, ma quelli compiuti sono solo i primi passi. Avendo curato in prima persona l’iter per l’assegnazione del finanziamento necessario per l’imminente costruzione del nuovo istituto scolastico superiore a Casamassima, ritengo doveroso pensare allo sviluppo di un vero e proprio polo di istruzione in questo comune, lavorando su indirizzi scolastici vicini alle esigenze del nostro territorio. Diverso il discorso se parliamo del liceo scientifico “Ilaria Alpi” di Rutigliano, invece, dove c’è una situazione di sovraffollamento, resa inaccettabile dal fatto che l’amministrazione uscente non è stata in grado di inserirsi nel suddetto piano; il mio impegno in tal senso sarà proprio quello di ottenere il finanziamento necessario per la costruzione di una nuova sede.

C'è un pò di Hinterland anche a Casamassima

Nuovi poli di istruzione secondaria possono avere delle ricadute positive sull’occupazione dei nostri giovani? Sul lungo periodo certamente sì. Il problema però è immediato se pensiamo alle migliaia di lavoratori in difficoltà a causa dell’attuale crisi economica. Una delle risposte più efficaci che si possono dare è certamente rappresentata dalla formazione e riqualificazione professionale. Il reinserimento nel mercato del lavoro è un obiettivo raggiungibile per tutti i lavoratori in difficoltà, e lo strumento principe è rappresentato proprio dalla formazione professionale, a patto di orientarla verso quelle che sono le richieste del territorio. Inoltre ritengo indispensabile potenziare i servizi di collocamento, come nel caso dello Sportello Polifunzionale presente a Cellamare.

A proposito infine delle strade provinciali, qual è la tua ricetta per un aumento sensibile delle condizioni di sicurezza dei viaggiatori? La parola d’ordine è “allargare” e, laddove è possibile, sostituire gli incroci a raso con le rotatorie. Quest’ultimo accorgimento può davvero rendere più sicura un’intersezione; penso ad esempio al pericoloso incrocio presente sulla Casamassima-Conversano, recentemente eliminato in favore, appunto, di una rotatoria, nell’ambito di un piano di manutenzione straordinaria delle strade, messo in atto dall’amministrazione Divella. Nel mio programma ho scelto di indicare con precisione quelle che a mio avviso sono le priorità, sia sotto il profilo della sicurezza, sia sotto quello dello sviluppo economico. Mi riferisco in particolare all’allargamento della Casamassima-Noicattaro, particolarmente stretta e interessata da un elevato traffico di TIR e mezzi agricoli, della Adelfia-Rutigliano, a supporto del nascente polo logistico, e della strada di collegamento tra Cellamare e la Statale 100.

Inaugurata la sede locale in Corso Umberto 34: pronte le iniziative

di Fabio Rella

L’

occasione richiederebbe un attacco originale e fresco. Giovane. Un po' come le pareti color latte e menta (un toccasana cromatico, nelle torride giornate estive). La maestra, d'altro canto, non transige: le 5 domande fondamentali. Chi, cosa, dove, quando, perché. E, allora, fuoco alle polveri, nel segno del cerchiobottismo spinto, che strizzi l'occhio al latte e menta , e alla maestrina dalla penna rossa. Su cosa, dove e quando, tutti d'accordo. Inaugurazione sede Hinterland, Casamassima, corso Umberto 34, 8 maggio, alla presenza delle “autorità” (il Sindaco di Casamassima, Prof. Domenico Vito De Tommaso; il presidente di Hinterland, Vito Susca; l’assessore regionale ai trasporti, Mario Loizzo), e soprattutto con la partecipazione

di un gruppo numeroso di giovani casamassimesi. Ma il chi ed il perché meritano senz'altro qualche riga in più. Non si nasconderà, ad esempio, che il progetto Hinterland a Casamassima era vivo già prima che gli venisse riconosciuto un “tetto” ufficiale. E nelle chiacchierate con il presidente dell'associazione Vito Susca, si rifletteva sul target da coinvolgere in maniera più decisa nella costituzione dell'associazione. Il pensiero, naturalmente, si è indirizzato ai più giovani. Una parentesi, è d'obbligo: il principio di inclusione appena propinato, non determina alcun tipo di esclusione anagrafica, si figuri. Dopo i vagoni della metro per laboriosi meneghini, in attesa di altri riservati a bionde chiome fluenti o alle sole taglie 42, non ci lanceremo in altre bizzarre proposte del genere (qualcuno le ha poi

L’inaugurazione della sede Hinterland di Casamassima

definite “provocazioni”, facile scappatoia nei passaggi a vuoto). Nessun limite anagrafico alla voglia di confronto, di relazione, di agire, dunque. Ma, allo stesso tempo, è pressante il bisogno di coinvolgere forze fresche, anime

nuove, energie diverse. L'auspicio dell'associazione Hinterland a Casamassima è che fiorisca una nuova generazione di pensieri e, soprattutto, di fatti. Eccolo là, fa capolino il perché. Qualche giorno fa, un amico diceva che, oramai, “fare”

cultura è il più importante sinonimo di opposizione alle logiche di una società sempre più apatica. Dimostrare la propria presenza sul territorio sarà una valida, quanto evidente scelta politica, testimoniando che la generazione “TV &

Facebook” non è formata da automi incapaci di scollegarsi dall'irrealtà televisiva, ma attenti agli aspetti della vita di ogni giorno. Non è forse un punto nodale della vera politica? E' per questo che la sede di Hinterland ospiterà anche i Giovani Democratici di Casamassima, pronti a esprimere le proprie idee, a confrontarle e renderle operative. Sarà una casa colorata, perché sarà lo specchio dei pensieri “colorati” delle tante iniziative in programma: presentazioni di libri, tornei sportivi, eventi. E poi musica, mostre, dibattiti, con un’apertura totale ad ogni genere di idea o progetto, in quanto interlocutore capace di essere aperto e ricettivo nei confronti di tutti coloro che vorranno portare il proprio contributo. A Casamassima, in corso Umberto 34, bolle qualcosa di buono. Ha il sapore del latte e menta. E il profumo delle idee.


PAESE CHE VAI

Anno IX n. 4 - Maggio 2009

Dalla cittadella dello sport al nuovo asilo comunale, dal parco alla nuova scuola materna

CELLAMARE

Otto milioni di opere pubbliche di Marcello Cavalli

A

pprovato dal Consiglio Comunale di Cellamare il bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2009 e il piano annuale e triennale delle opere pubbliche. Malgrado i ridotti trasferimenti dello Stato, l’Amministrazione Comunale, guidata dal Sindaco Michele Laporta, senza inasprimenti della pressione fiscale, è riuscita a non prevedere tagli di servizi ai cittadini per il 2009. Invariata l’aliquota ICI sulla seconda casa, non aumentata la tassa rifiuti, invariata la tassa occupazione suolo pubblico, invariata la tassa per pubblicità e pubbliche affissioni, invariata l’addizionale IRPEF comunale. Sindaco e amministratori hanno dato il loro contributo al contenimento della spesa mantenendo la riduzione delle loro indennità (le più basse in provincia di Bari) del 10%. Appena mille euro l’anno di spese di rappresentanza, solo 500 euro l’anno per le missioni degli am-

Il bilancio di previsione 2009 è rispettoso delle regole imposte dal patto di stabilità, così come certificato dal Revisore dei Conti.. Sul versante delle opere pub-

Approvato il bilancio, nessun aumento di tasse. Si punta a creare nuove infrastrutture

ministratori, l’auto blu rottamata, nessun consulente e, soprattutto, una pianta organica che è nettamente al di sotto delle previsioni: 14 dipendenti effettivi a fronte dei 25 previsti nella

pianta organica. Sul versante dei servizi a domanda individuale va evidenziato l’ampliamento del servizio mensa. Pesante come un macigno la spesa di 65mila euro per il

fitto dell’immobile che ospita la locale stazione dei Carabinieri che il Comune dovrà corrispondere, anche nell’anno in corso, al proprietario in sostituzione del Ministero dell’Interno.

bliche per il 2009 previsti circa 8milioni di euro di investimenti in larga parte provenienti da capitale privato. 3milioni per la realizzazione del primo stralcio funzionale della cittadella dello

sport (concessionario zona PIP). 800mila euro per la realizzazione dell’asilo nido comunale; 1milione di euro per la realizzazione del parco comunale nella zona dell’ex pollaio (project financing), 910mila euro per la realizzazione di un nuovo edificio di scuola materna (Pirp), 948mila euro per la realizzazione della nuova chiesa con annesso oratorio (Pirp), 280mila euro per la realizzazione di piste ciclabili (Pirp), 70mila euro per la sistemazione dell’area mercatale (pirp), 362mila euro per la sistemazione a verde pubblico dell’area comunale in via Pola (pirp), 38mila euro per il completamento della pavimentazione nel centro storico. Nel triennio 2009-2011 altri 14milioni di euro di investimenti in opere pubbliche, nel settore dell’edilizia scolastica, del centro storico (4,9 milioni di euro dal piano strategico MTB per il risanamento funzionale del castello Caracciolo), della sicurezza stradale.

Conferme e novità nella lista a sostegno di Laporta di Marcello Cavalli

S

oddisfatto Michele Laporta, Sindaco uscente e ricandidato alla carica di primo cittadino, per la qualità della lista alla carica di consiglieri che lo sosterrà alle prossime elezioni amministrative del 6 e 7 giugno. Spazio ai giovani (quattro candidati con meno di 30 anni) e alle donne (quattro candidati). Confermati sette consiglieri uscenti. “ Dunque rinnovamento ma anche continuità per completare quel percorso di rilancio del nostro paese i cui primi risultati sono sotto gli occhi di tutti e il cui compimento è stato ormai sancito con i diversi provvedimenti approvati dal Consiglio Comunale (cittadella scolastica, cittadella dello sport etc), dai programmi complessi approvati dalla Regione (Piano Insediamenti Produttivi, Piano di Riqualificazione delle Periferie etc) e di quelli inseriti nel Piano Strategico Metropoli Terra di Bari (completamento nuova scuola, ristrutturazione Castello Caracciolo etc)”. “Avevo chiesto - spiega Laporta - che la lista che mi sosterrà alle prossime consultazioni aves-

Rinnovamento e continuità per Cellamare se la presenza di diversi giovani e fosse di completa apertura verso tutti coloro che volessero con noi condividere il programma amministrativo che sta portando Cellamare a essere un paese all’avanguardia con strutture e servizi efficienti e funzionali”. “Tantissime le disponibilità di candidature pervenute, purtroppo non abbiamo potuto raccogliere tutte le richieste considerato che il numero massimo di candidati è 16”. La maggior parte dei candidati già svolge un ruolo attivo nella nostra comunità attraverso l’associazionismo e il volontariato, non è un caso: le politiche giovanili e l’associazionismo hanno ricevuto durante la prima Amministrazione Laporta un notevole imput. “Lo sport e le politiche giovanili –dice il sindaco - sono stati settori a cui la nostra Amministrazione ha dedicato un’attenzione particolare. L’associazionismo ha avuto in questi anni un gran fermento.

Dalle quattro associazioni del 2004 siamo arrivati a 14 nel 2009. Nel settore sportivo oltre l’ASD Cellamare 2005 nel calcio dilettanti, abbiamo la CST e la New Team nel settore calcio giovanile. L’Associazione Peter Pan si occupa invece della pallacanestro nelle varie categorie e ha raggiunto importanti traguardi. L’ASD Polisportiva Libertas si occupa della pallavolo e dell’atletica leggera. Gli Arcieri del Melograno si dedicano invece al tiro con l’arco, organizzando nel mese di giugno una gara regionale con la partecipazione di oltre cento arcieri. Ma anche nel campo dell’arte (recitazione, musica, danza, …) sono nate nuove realtà come il Centro Musical Divenire e l’Associazione Passioni in Scena. Sono partite due cooperative sociali “Coeli Amoris” e “La Tartaruga”. Con l’arrivo del nuovo parroco Don Valentino Campanella è rinato anche il Gruppo Giovani

Parrocchia S. Maria Annunziata. Potenziati i servizi offerti dall’Associazione Volontari del Soccorso e Protezione Civile. Lodevole anche il ruolo e l’impegno della Fratres Cellamare e della Pro Loco..” Anche sul piano delle strutture e degli impianti sportivi il bilancio è lusinghiero, con l’amministrazione comunale che ha reso funzionale la palestra coperta comunale, omologato il campo sportivo in viale Olimpia per la partecipazione ai campionati giovanili e dilettanti (con un impianto di illuminazione e la nuova e recinzione del campo di gioco), mentre il terreno in erba sintetica e il completamento dell’opera sarà eseguito dal Gruppo Nitti con un investimento di 3 milioni di euro rinvenienti dal project financing della zona PIP. Il campo di calcetto di

Laporta: lettera aperta ai Cellamaresi Cari concittadini, spinto dall’amore e dal profondo attaccamento per il paese in cui sono nato e vivo da 47 anni, sollecitato da tanti cittadini, sostenuto da tanti amici, giovani, donne, anziani, associazioni, ho accettato l’impegno di ricandidarmi a Sindaco di Cellamare. Ritengo sia doveroso, dopo l’esperienza maturata, continuare a

mettermi al servizio della mia comunità, a cui sono fiero ed orgoglioso di appartenere. Mi sento chiamato a questo impegno che vorrei continuare con la stessa dedizione e passione di questi 5 anni. Sono consapevole della grande responsabilità che intendo assumere ma sono altrettanto convinto che sia doveroso donare alla propria città un pezzo del proprio futuro.

Voglio continuare ad adoperarmi per dare un futuro migliore a questa città, che è la mia città che è la nostra città. Ho un grande sogno, quello di vedere i miei concittadini felici e soddisfatti di vivere a Cellamare. Aiutatemi a realizzare questo sogno. Ridatemi fiducia e non vi deluderò. Cordialmente Michele Laporta

via Gorizia, con l’approvazione del PIRP da parte della Regione, sarà trasferito nel nuovo parco comunale che sorgerà su un’area di 5mila metri quadri nella “zona dell’ex pollaio”. TerrAlta Hotel e Sporting Club offrirà nel nostro

territorio altre strutture sportive come campi di calcetto, tennis, palestre, piscina coperta e scoperta. Insomma anche per i giovani a Cellamare il futuro è già cominciato.

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PAESE CHE VAI NOICATTARO

Anno IX n. 4 - Maggio 2009

Il futuro della città

nella creatività dei giovani

I

nvestire sui giovani e le loro potenzialità per migliorare la realtà urbana. Noicattaro ci crede e, per questo, punta sull’ampio mondo degli studenti, degli artisti emergenti, dei professionisti in erba e dei cervelli che non vuole mettere in fuga, per accelerare il processo di crescita del suo territorio nel contesto regionale. Il progetto è complesso e prevede una serie di interventi per realizzare spazi dedicati all’aggregazione sociale, alla produzione e confronto delle idee, alla realizzazione di queste ultime attraverso strutture e canali che ne facilitino lo sviluppo, riutilizzando ampie fette del proprio patrimonio immobiliare. Una forma di recupero delle proprie strutture, che si concilia con l’obiettivo di riservare particolare attenzione alle realtà giovanili, come il progetto di rifacimento del vecchio capannone della nettezza urbana, nel quale sono in corso lavori di ristrutturazione per trasformarlo in un centro giovanile e laboratorio artistico. Si tratta di un intervento di 650mila euro, finanziato in

parte dall’amministrazione comunale, che ha attinto ai fondi stanziati dalla Regione Puglia per i Laboratori urbani, una delle iniziative previste nell’ambito di Bollenti spiriti, il più ampio programma regionale di politiche giovanili. I lavori sono cominciati la scorsa estate e la chiusura del cantiere e successiva consegna dei locali è prevista per la fine di maggio prossimo. Il prossimo venerdì è prevista l’apertura, da parte della commissione giudicatrice, delle offerte economiche per stabilire chi gestirà la struttura. Il progetto nojano, infatti, è in linea con lo spirito del bando regionale, che punta a riutilizzare immobili dismessi per dotarli di attrezzature, arredi e strumenti per diventare nuovi spazi pubblici, la cui gestione viene poi affidata ad organizzazioni giovanili. Il capannone si trova nelle vicinanze della chiesa della Madonna della Lama (dove hanno inizio i riti della Settimana santa), con accesso dal viale cimitero e dispone di un’area di quasi 5.500 metri quadrati, di cui circa 4.300

saranno utilizzati per il centro di aggregazione giovanile in progetto. Nel restante spazio a disposizione il Comune gestirà il par-

cheggio cittadino. All’interno, dunque, la struttura sarà suddivisa in due zone, rispettivamente dedicate ad un centro socioeducativo

per minori e ad un laboratorio urbano giovanile (del programma regionale). Nel centro diurno saranno allestiti laboratori tecnicoscenici, per produrre audiovisivi, una sala internet, uno spazio espositivo e una foresteria con uffici e segreteria, il tutto sviluppato su due piani. Nel laboratorio

Noicattaro punta molto su due progetti di centri giovanili, per lo sviluppo artistico e culturale e l’aggregazione sociale urbano (incubatore di idee) ci sarà la zona dedicata al teatro con capienza di circa 100 posti, una sala convegni da 30 posti,

una sala prove, di registrazione e cabina di regia, con camerini per gli artisti e servizi. La struttura, nel complesso, avrà a disposizione anche il bar e il guardaroba, con la possibilità di utilizzare le due aree contemporaneamente o in modo del tutto indipendente l’uno dall’altra. Nel frattempo, il Comune di Noicattaro ha predisposto il bando per un’altra opera, del valore di circa un milione e trecentomila euro, dedicata al mondo giovanile, che sarà pubblicato a breve e che riguarda l’area del mercato coperto in piazza Matteotti. Qui sorgeranno un centro di aggregazione giovanile e nuovi uffici comunali, un progetto previsto dal contratto di quartiere denominato “Tra le due lame”, che mira a potenziare il più ampio programma di trasformazione del volto urbano. Al piano terra della struttura che sarà sono previsti un grande internet point, una sala consultazioni e laboratori, mentre al primo piano ci sarà una sala proiezioni, destinata a tutte le possibili attività comunitarie e, quindi, vero cuore del centro di aggregazione. E’ previsto anche un livello interrato, da utilizzare come garage e per i locali tecnici, mentre il corpo destinato agli uffici comunali sarà composto di una serie di piccoli loft, nel complesso di un’architettura moderna e allestimenti di chiaro stampo mediterraneo nelle forme, nei colori e nei materiali.

Il bilancio dell’attività di sostegno e inclusione sociale.

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Disabilità: dal superamento delle barriere alla valorizzazione delle risorse

iversamente abili, un nistrazione comunale sostiene mondo che non può restare regolarmente le spese dei disabili ai margini. Il progresso di per le rette di alloggio in regime una comunità si misura di seminternato. Nel frattempo, in collaboanche con il grado di attenzione per i più deboli e svantaggiati, razione con la sezione barese con la quantità e la qualità dei l’Associazione Italiana Persone servizi e delle strutture in loro Down, un giovane disabile sta favore, con bilanci positivi portando a termine un periodo dell’attività di riequilibrio sociale di stage presso gli uffici comunali, che rientra nel progetto delle opportunità. Noicattaro fa un bilancio di inserimento chiamato dei suoi interventi nell’area di- “Obiettivo Lavoro”, al termine sabilità nel corso dello scorso del quale il tirocinante ha diritto anno, per i quali ha utilizzato ad essere iscritto nelle liste non soltanto i fondi del Piano protette dell’ufficio provinciale sociale di zona, ma anche risorse del lavoro. Un’esperienza analoga ha dell’amministrazione comunale. A cominciare dall’assistenza coinvolto, precedentemente, un domiciliare che, fanno sapere altro ragazzo down, che pure dagli uffici dei Servizi sociali, ha svolto lo stage negli uffici è stata garantita a 12 disabili, comunali. Sul versante scuola, ai quali se ne aggiungono altri dieci sostenuti con le risorse comunali, Vito Antelmi è nato a Bari l’11 setutilizzando in totale 11 tembre 1956, risiede a Noicàttaro dal 1987, operatori a cui si afconiugato e padre di due ragazzi. Funfiancano i volontari del zionario della Regione Puglia dal 1981, Servizio civile. in servizio presso il Settore Foreste Alle famiglie bisodell’Assessorato all’Agricoltura, si occupa gnose e ai disabili, poi, della gestione dei Fondi Strutturali del sono stati erogati sussidi POR Puglia . Sin dai tempi della scuola sotto forma degli assegni ha militato nella sinistra barese. Negli di cura, per quattordici anni ’90 è stato consigliere circoscrizionale mensilità annuali, ata Madonnella come indipendente nella tingendo ai finanzialista del P.C.I.. Ha rivestito l’incarico di menti regionali e a una vicesegretario del PDS a Noicattaro e poi decina di disabili è stato di segretario dei DS sino all’ultimo confornito il servizio di gresso.Ha dato un notevole contributo alla trasporto in pullman nascita del PD a Noicattaro in cui è presso l’Istituto Sant’Acomponente della segreteria della locale gostino (attraverso consezione; fa parte anche della Direzione Protributi a questo ente), vinciale del PD. Iscritto alla CGIL, è dirigente dove si seguono le terapie sindacale e anche componente del comitato di riabilitazione. degli iscritti della Funzione Pubblica-Regione Presso lo stesso Puglia. istituto, inoltre, l’ammi-

E per le persone scomparse, il Comune aderisce alle rete nazionale di Penelope

ai ragazzi con difficoltà motorie e, per restare nell’ambito dei minori e dell’obbligo scolastico, viene riconosciuto un contributo

invece, il Comune interviene in favore dei disabili con il servizio di scuolabus pubblico, con un mezzo speciale riservato

spese ai frequentanti le scuole al di fuori del territorio comunale. Riflettendo, poi, su un recente caso di cronaca che ha interessato la propria comunità, l’amministrazione ha recentemente deciso di aderire a Penelope, l’associazione delle famiglie e degli amici delle persone scomparse con l’obiettivo di promuovere il tema, che ha le dimensioni di fenomeno sociale nazionale e, parallelamente, entrare a far parte di una rete di 2.000 Comuni preparati a gestire situazioni di emergenza. Lo scorso anno il Governo

Presentazione di Vito Antelmi, candidato PD al Consiglio Comunale

Vito Antelmi

Perché si candida quale Consigliere comunale? Impegno sociale, ambiente sostenibile, amministrazione al servizio del cittadino, salvaguardia dei diritti dei più deboli sono alcuni dei temi per cui Vito Antelmi intende

impegnarsi, convinto che l’obiettivo di un buon amministratore è quello di contribuire allo sviluppo della propria città migliorandone la qualità della vita. Per questo mette a disposizione della collettività la sua professionalità ed esperienza maturate nell’attività lavorativa, la sua competenza, energia e passione, tutte caratteristiche che gli permetteranno di partecipare nella massima trasparenza all’attività della futura amministrazione. Perché nella lista del Partito Democratico?

presento una relazione con la quale affermava che in Italia, dal 1974 al 2008, sono scomparse 23.545 persone, di cui circa 400 nella sola provincia di Bari, con un caso a Noicattaro, recentemente, che ha interessato un anziano di cui non si sono più avute notizie. Con un’apposita delibera della giunta comunale, è stata formalizzata l’adesione alla Rete dei poteri locali per le persone scomparse promossa dall’Aiccre (associazione italiana per il consiglio dei comuni e delle regioni d’Europa), in partnership con l’associazione Penelope e con l’obiettivo di promuovere attività di informazione e sensibilizzazione sul fenomeno, a livello nazionale.

La sua disponibilità a candidarsi per il Consiglio Comunale di Noicàttaro nella lista del Partito Democratico non è stata semplicemente “naturale”, ma è una scelta dettata dal convincimento che il P.D., da essere oggi solo cardine dell’intera coalizione collegata alla candidatura a Sindaco di Vanni Dipierro, dovrà essere domani l’elemento trainante per completare quanto avviato nei cinque anni precedenti, vedi la realizzazione di tutte le opere previste dal Contratto di Quartiere “Tra le due Lame”, la gestione del Centro Giovanile dell’edificio ex VIRI e la particolare attenzione ad una politica tesa a valorizzare le risorse culturali ed i momenti di aggregazione sociale. La missione che una nuova forza riformista come il P.D. ha l’obbligo di sentire, è saper creare i presupposti per la nascita di una nuova classe dirigente che deve prepararsi ad amministrare il futuro della nostra cittadina.


PAESE CHE VAI

Anno IX n. 4 - Maggio 2009

La "Lombardi Ecologia " presenta al Comune il progetto di un "Impianto trattamento e smaltimento di rifiuti Speciali e non pericolosi" da realizzarsi a pochi chilometri dal centro cittadino.

PALO DEL COLLE

Cava di Maso: una discarica vicino all’abitato di Emanuele Cutrone

P

alo si ritrova a dover combattere l'ennesima battaglia per l'ambiente. Un trust composto dai rappresentanti della Provincia di Bari, del Comune di Palo del Colle, dell'ARPA Puglia e della "Lombardi Ecologia" ha individuato nella cava Di Maso, sulla Statale 96 Palo-Modugno, il sito adeguato per una discarica. Del progetto, nonostante l'iter burocratico pare sia già ad uno stato avanzato, si sa ancora poco. Secondo il sindaco di Palo Luigi Viola “il progetto è agli atti del Comune da più di un anno ed è consultabile sul sito della Regione Puglia ( ndr)” e, ribadisce, “la protesta di qualcuno è assolutamente strumentale. La Regione ha indetto la Conferenza dei Servizi che rappresenta la sede istituzionale di acquisizione delle diverse autorizzazioni regionali e provinciali sulla qualità e sulla quantità dei materiali da smaltire”. Il progetto, dunque, non ha ancora preso il via e noi aggiun-

giamo: "Per fortuna!" Infatti, come si suol dire, "prevenire è meglio" che curare, e i palesi sanno bene quanto sia difficile estirpare qualcosa quando questa s'è già installata. Mi riferisco, ovviamente, alla battaglia ambientalista che Palo del Colle ha combattuto per anni e ancora combatte con la "Palolio", azienda di lavorazione della sansa e di altri olii di semi. Questa volta pare che i cittadini di Palo avranno la possibilità di far sentire la loro voce e di far valere la loro opinione a priori e non a cose già fatte. Infatti, il sindaco ha dichiarato di voler sondare la volontà dei palesi anche attraverso un eventuale referendum popolare, nonché, di voler studiare l'intera questione attraverso la costituzione di una commissione mista formata da esponenti di maggioranza, opposizione e associazioni. Ma come può la cittadinanza discutere di qualcosa di cui si conosce davvero poco?

I diritti violati dei lavoratori a Palo del Colle, la denuncia della Cgil cittadina di Leonardo Maggio

La

festa dei lavoratori è l’occasione per un primo bilancio dell’anno sull’attività del centro di assistenza fiscale presso la Camera del Lavoro della Cgil cittadina. “Il 2009 si è aperto con un gran da fare” a parlare è Tommaso Clemente, consulente fiscale, sguardo allegro ed occhi chiari, “abbiamo iniziato l’anno con centinaia e centinaia di pratiche per bonus famiglia, bonus energia e social card. Non si possono contare le persone che sono venute a chiedere se ne avevano diritto ma, purtroppo, i meccanismi che determinano i requisiti necessari sono tali che, tanta gente, pur con oggettive difficoltà economiche, non ha potuto presentare nessuna domanda”. Con Clemente, il team servizi fiscali si avvale della collaborazione del sindacalista Mimmo Tullo. Insieme, presentano uno spaccato di quella realtà palese che ruota intorno alle diverse forme di prestazioni economiche assistenziali erogate da Governo, enti di previdenza come l’Inps e l’inpdap e dagli enti locali come Comune e Regione. Emerge chiara la situazione di profonda indigenza in cui versano molte famiglie. “A Palo c’è molta povertà” - ci dice Clemente – “ e sono tanti i furbi che approfittano del fatto che la gente non è informata sui loro diritti e su cosa gli spetta. Tanti lavoratori firmano buste paga che presentano salari mai recepiti sotto la continua minaccia di licenziamenti, una tendenza in netto aumento durante questa fase di crisi economica. Oltre al danno, questi lavoratori subiranno anche la beffa poiché, in fase di dichiarazione dei redditi, presenteranno guadagni di gran lunga superiori a quanto effettivamente percepito. Una situazione che, spesso, porta questi lavoratori a pagare più tasse e ad essere esclusi dal diritto a prestazioni economiche assistenziali come bonus

Veduta aerea della Cava di Maso

Quel che si sa è che la "Lombardi Ecologia Srl", azienda del settore ambientale con sede a Triggiano, ha presentato al Comune di Palo un progetto di realizzazione, nella suddetta cava Di Maso, di una discarica, o meglio di un progetto di "Impianto trattamento e smaltimento di rifiuti Speciali e non pericolosi", una definizione che lascia

molti dubbi: quali saranno, infatti, questi "rifiuti speciali"? E soprattutto, siamo sicuri che essi non siano "pericolosi"? Abbiamo avuto la possibilità di dare un'occhiata alla lista redatta, e non si può dire che sia stata rassicurante: una parola ci è subito saltata agli occhi, ossia “amianto”, parola che stride con la definizione di "ri-

fiuto non pericoloso". In più, se anche dovessero essere davvero innocui i rifiuti in questione, a destare preoccupazione sarebbe soprattutto la vicinanza del sito indicato. Infatti, la cava Di Maso sorge all'interno di un piccolo triangolo ai vertici del quale ci sono i paesi di Modugno, Bitetto e Palo del Colle, nel cui territorio la

cava risiede e dal cui centro urbano essa dista non più di due chilometri. Salva la presunta innocuità dei rifiuti, sembra difficile credere che una discarica, a così breve distanza, non debba incidere sulla vita quotidiana dei palesi, così come ancora incidono, con i loro miasmi, le aziende "Palolio" e "Siciliani". L'ultima parola sulla questione spetta alla Regione Puglia, e il momento della decisione è stato posticipato - forse strategicamente? - a dopo le elezioni di giugno. Sta di fatto, però, che la Provincia, alla richiesta di pronunciarsi, s'è detta favorevole per bocca dell'assessore all'Ambiente Romano Carone (Pd); naturalmente opposto è stato il parere di Grazia Carlucci (Verdi), consigliere provinciale che vive proprio a Palo. Fortunatamente siamo ancora in tempo per evitare che l'ennesimo assalto alla sicurezza ambientale di Palo del Colle vada a segno, ed è dovere di tutta la cittadinanza pretendere maggiore informazione sulla questione e far sentire a riguardo la propria voce.

Lavoratori: il primo maggio è davvero una festa? La riduzione dei posti per il solo anno 2009 è di 42.100 docenti e 15.167 personale Ata

famiglia, sussidi per contratti di locazione, bonus energia, etc. E sui contratti di affitto posso dire altro ancora – prosegue Clemente -, qui a Palo sono numerosi i contratti di locazione non registrati e per il malaffare di alcuni proprietari diverse famiglie in serie difficoltà economiche non possono accedere ai sussidi erogati dal comune”. Il vento della crisi economica, inoltre, soffia forte anche a Palo. Tullo ricorda i tanti lavoratori invisibili di questo paese, tutti coloro che non possono accedere a nessun servizio perché “a nero” o regolarmente assunti per pochi giorni all’anno. E, ribadisce Clemente,“quest’anno faremo sicuramente molti modelli unico perché tanti lavoratori sono stati licenziati e non hanno il sostituto d’imposta”. La conclusione è affidata all’amara considerazione di Mimmo Tullo: “Nei nostri quotidiani incontri con tanti lavoratori di Palo, la cosa che più mi colpisce è la disperazione in cui versano molte famiglie. In tanti vivono il dramma della fine del mese e pessime condizioni di lavoro mentre alcuni datori di lavoro ostentano benessere speculando proprio sui diritti dei loro dipendenti”.

Incredibile a Palo. Un vigile invita sei giovani a uscire dall’aula durante il Consiglio Comunale

“Siete pregati di uscire”

N

Italia è proprio difficile perdere l’abitudine a stupirsi. Dappertutto assistiamo a vicende che sorprendono per la loro carica di novità e di stravolgimento del comune buonsenso. Quando poi è l’istituto della politica a fare scuola, allora, a volte, si è presi dallo scoramento e dalla convinzione che non ci sia la speranza di un reale cambiamento in meglio della società civile italiana. Qualcuno forse sta già pensando alla vicenda Veronica Berlusconi. No, parliamo di cose e persone molto più piccole e per questo, a mio avviso, ancora più miserevole. Accade allora a Palo del Colle, non ridente cittadina del barese, che dei bravi ragazzi che ancora pensano utile la partecipazione come uditori a un Consiglio Comunale, vengono allontanati perché “non seduti”, perché in quella Sala non è possibile stare “in piedi”. Andiamo per ordine. Il fatto. La sera dell’8 maggio ’09, un gruppo di giovani palesi decide di partecipare al Consiglio Comunale per ascoltare il dibattito. Fra i vari punti all’ordine del giorno ce ne è uno che riguarda l’eventuale discarica da aprirsi sul territorio comunale. Ebbene, appena entrati, si avvicina solertemente a questi giovani un vigile urbano che dice “siete pregati di uscire”, invitandoli così ad accomodarsi fuori dalla Sala consiliare perché i posti a sedere sono esauriti. Sulle prime i ragazzi sono confusi, non capiscono; uno scherzo? Ma non è possibile che un rappresentante delle forze dell’ordine in servizio abbia voglia di scherzare, e infatti insiste e li fa accomodare fuori. Qualcuno dei presenti, allibito e incredulo, chiama sul telefonino del Sindaco. Pensa, ingenuamente, che così chiarirà tutto e poi il Sindaco, l’amico e compagno Luigi accomoderà tutto. E invece, ahi loro, l’amico e compagno Luigi spiega rammaricato che così si è ritenuto utile disporre e regolare la partecipazione, in modo da evitare di sporcare i muri. Sono convinto che ci troviamo di fronte a una cultura politica democraticamente degradata. Laddove la politica

Sindaco e Presidente del Consiglio: “Sporcavano i muri”. La Cgil Palo: “politica democraticamente degradata”. oggi sconta un deficit di partecipazione e sono preda dell’assalto mediatico; laddove il Centro Sinistra sconta lo scollamento dalla sua base sociale, assistiamo esterrefatti ad amministrazioni di Centro Sinistra che limitano di fatto la partecipazione democratica. Rispettiamo il candore delle mura consiliari, ma a questo punto si aumenti il numero delle sedie, oppure si muniscano altri luoghi di maxischermo, o ancora specie quando l’O.d.G. ha punti di particolare rilevanza pubblica si scelgano altre sedi (anche piazze). Insomma, sono convinto che qualsiasi soluzione è possibile eccetto quella che impedisce la partecipazione attiva dei cittadini alla vita pubblica del loro paese. Alcune sottolineature per finire. Mi duole sapere che nessun Consigliere comunale, vedendo l’accaduto, abbia protestato, magari uscendo dalla Sala consiliare per solidarietà; eppure quelli sono i cittadini che esprimono il voto e nei fatti conferiscono il potere di rappresentanza delegata. Mi duole sapere che le forze dell’ordine non abbiano solertemente visto nel corridoio attiguo alla Sala, e in quel mentre, gente fumare. Mi duole sapere che questa Amministrazione ha nella sua maggioranza politici provenienti da culture politiche che chiamavano il Municipio Casa del Popolo. In conclusione, auspico e mi auguro che, prontamente, quanti hanno potere pongano mano affinché, in futuro, non possano più ripetersi simili e spiacevoli episodi antidemocratici. Il Coordinatore CGIL Palo del Colle.

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PAESE CHE VAI

Anno IX n. 4 - Maggio 2009

PALO DEL COLLE Prosegue la nostra inchiesta sugli effetti

Qui “Antenore”: Avremo due classi a tempo pieno della Riforma Gelmini nelle scuole palesi

di Francesco Sasso

N

icola Cutrone, Dirigente Scolastico del 2° Circolo Antenore, spiega: “Con la riforma Gelmini, non soltanto perderemo denaro destinato alla formazione di tanti di studenti, ma si perderanno numerosi posti di lavoro” Dottor Cutrone, come cambia la scuola primaria a Palo con la riforma Gelmini? La riforma Gelmini prevede quattro moduli da 24, 27, 30 e 40 ore settimanali. Le famiglie di Palo del Colle hanno scelto la formula delle 30 ore e, per quanto riguarda il mio circolo didattico, saranno create due classi a tempo pieno, da 40 ore settimanali, una presso viale Italia e una nel plesso “Antenore”: le due classi avranno un orario di otto ore giornaliere, dalle 8:30 alle 16:30, gli alunni frequenteranno le lezioni dal lunedì al venerdì e avranno il sabato libero; infine verrà istituito il servizio di mensa per il pranzo. La novità più importante è l’introduzione del maestro unico: questo significa che il personale docente verrà ridotto di un terzo; coloro che dovranno abbandonare la propria classe rientreranno in mobilità. I tagli introdotti dalla riforma sono consistenti. Come influenzeranno l’offerta forma-

Parla il, Dirigente del 2° Circolo Antenore: “Con la riforma, meno soldi per la formazione e tanti posti di lavoro in fumo”

tiva della scuola? L’entità precisa dei tagli ai progetti e all’organico non ci è ancora nota. Nel mio circolo didattico, i professori soprannumerari (in esubero) dovrebbero essere quattro. Due riuscirò a recuperarli con i corsi a tempo pieno. Un altro sostituirà un docente che andrà in pensione.

Potrei perdere un solo docente, che rimarrà a disposizione della scuola, come organico interno, oppure sarà utilizzato in un'altra sede, a seconda delle esigenze del Provveditorato. La riforma ha suscitato molto clamore. I sindacati si sono opposti e il corpo docente e non docente hanno contestato la riforma con scioperi e con

una grande manifestazione a Roma. La grande mobilitazione dello scorso ottobre si è avuta per due importanti ragioni: la prima sta nel modo in cui questa riforma ci è stata imposta dal Ministero, non è possibile attuare un cambiamento tanto radicale senza discuterne con i diretti interessati, ovvero con i dirigenti e con i docenti. Il secondo motivo, è il consistente taglio di denaro pubblico voluto dal ministro Tremonti. A differenza di altre riforme, questa volta non solo viene meno del denaro destinato alla formazione, ma si perderanno molti posti di lavoro.

Ritiene che le proteste abbiano sortito gli effetti desiderati? La riforma non è mutata in nessun punto, l’unico effetto è stato il confronto con il ministero. I sindacati hanno chiesto al Ministro di venire incontro alle notevoli perdite di posti di lavoro e hanno ottenuto il rinvio di un anno della riforma della scuola superiore dando la possibilità a molti precari di ottenere posti di ruolo nell’arco di questo anno scolastico. famiglie di questa riforma? Le famiglie sono state tenute fuori da questo dibattito. Per certi versi il grembiule, il voto anziché il giudizio, la condotta e soprattutto il maestro unico hanno richiamato, nella memoria di alcuni, la scuola degli anni Cinquanta e Sessanta, con effetti di adesione nostalgica a questa riforma. Secondo lei la riforma apporta un miglioramento alla qualità della scuola italiana? Ritengo che il ritorno al maestro unico non sia un buon metodo pedagogico; rispetto agli anni passati, oggi abbiamo una tale settorializzazione delle discipline per cui una sola figura di insegnante non è più sufficiente: il maestro non può essere un tuttologo. Un tempo il maestro unico

delle scuole elementari forniva dei precetti, delle basi di più discipline, che venivano accuratamente approfondite nel livelli più alti della formazione scolastica. Oggi grazie a televisione e internet, i ragazzi apprendono tante nozioni specifiche al di fuori della scuola; il maestro della scuola primaria deve, quindi, avere una maggiore preparazione personale per indirizzare questa ulteriore mole di conoscenza esterna che i ragazzi apprendono in contesti extra-scolastici. A mio parere, occorre un maestro prevalente che sia coadiuvato da un insegnate di lingua straniera e da uno per i saperi matematicoscientifici. Quindi lei avrebbe preferito che le cose rimanessero immutate… Senza dubbio. La vera riforma che andava fatta, avrebbe dovuto leggermente correggere l’attuale modulo, eliminando sprechi come le ore di compresenza. In linea generale, questa riforma ha i suoi aspetti positivi e le sue carenze; per questo torno a ribadire che, prima di imporre una riforma al mondo della scuola, occorreva discuterne con coloro che di questo mondo ne fanno parte e con i sindacati.

Porzia Mugnolo: “Se non si investe nella scuola non c’è futuro”

di Francesco Minerva

La

riforma della scuola vista da Porzia Mugnolo, una vita nella scuola elementare cittadina, prezioso punto di riferimento per diverse generazioni di studenti e famiglie. Parliamo di questa tanto discussa riforma scolastica a partire dal ritorno del grembiule. In realtà il grembiule, al Sud in particolare, è sempre stato utilizzato. Tuttavia, la scelta di renderlo obbligatorio è positiva, non deve servire a creare una divisa uguale per tutti, come ai tempi del fascismo ma ha lo scopo di azzerare le differenze fra bambini che possono permettersi i vestiti “griffati” e quelli che non ne hanno la possibilità. Inoltre, nella scuola elementare si lavora molto e i bambini si sporcano. Cosa ne pensa del maestro unico? Quando ho iniziato ad insegnare c’era il sistema del maestro unico, poi, sul finire degli anni Ottanta, si è passati al modulo. Il maestro unico gode di un “potere” elevato verso menti in fieri come quelle dei bambini. Questo “potere” può avere effetti estremamente positivi se viene affidato a una persona valida, ma può essere distruttivo se messo nelle mani di una persona non adatta. Tuttavia, il ritorno al passato non è certo adeguato ai tempi attuali: il maestro unico spesso finisce per privilegiare l’insegnamento di alcune materie

rispetto ad altre. Il modulo, invece, permette di dare ai bambini una pluralità di voci e opinioni. Da evitare, invece, ciò che si verificato negli ultimi anni, quando, in aggiunta ai canonici tre insegnanti, c’erano lo specialista di lingue e gli eventuali insegnanti di sostegno: troppe voci rischiano di confondere l’alunno. Per te come è stato il passaggio dal maestro unico al modulo? Non è stato traumatico. Ben prima dell’ istituzionalizzazione del modulo, io e alcune colleghe facevamo una programmazione comune. Nella mia esperienza di

Porzia Mugnolo

maestra ho avuto la fortuna di trovarmi sempre con colleghi validi, umili e disposti alla collaborazione. Il modulo, inoltre, consente agli insegnanti di crescere in professionalità e conoscenza, attraverso la interazione. Per questo non posso che esprimere un giudizio negativo sul ritorno al maestro unico. E il ritorno del voto in condotta? Non lo condivido. Parlando di scuola elementare penso che solo in casi estremi si arriverà a bocciare un bambino per la condotta e, perciò, tale decisione avrà poche

conseguenze. Questa scelta attesta l’incapacità della società (e in questo scuola e famiglia si dividono equamente le responsabilità) di educare i bambini senza ricorrere alle minacce, rappresentate, per quanto concerne la scuola, dal voto in condotta e da eventuali e conseguenti bocciature. Cos’altro non va nella scuola di oggi? Molte cose. I governi che si sono succeduti negli ultimi quindici anni hanno fatto riforme e controriforme che all’atto pratico hanno solo avuto lo scopo di far sembrare sbagliato quello che i loro predecessori avevano attuato. Ciò ha creato molta confusione per tutti i soggetti coinvolti nel mondo della scuola, dai direttori

La domenica mattina in Piazza Diaz Agli ultimi mondiali di calcio disputati in Germania nel 2006, tutti i tifosi italiani speravano e credevano nella vittoria finale. Lo sperare e il credere in un obiettivo comune aiuta a socializzare e a condividere le gioie: i cittadini di Palo del Colle, caro signor Sindaco, da qualche tempo, o e meglio dire da anni, hanno perso la voglia e la speranza di vedere uno dei loro sogni avverarsi, quello di vivere in un paese vivibile e sicuro. Questa speranza si sta spegnendo giorno per giorno, ci si accorge che è diventato difficile, qui a Palo, trovare una piazza, un giardino dove passeggiare tranquil-

lamente, dove portare i bambini a giocare , o, semplicemente, il poter stare seduti tranquillamente su di una panchina. In questi ultimi anni sono tanti i cittadini palesi che, puntualmente, la domenica mattina e anche la sera, fuggono da Palo per raggiungere i paesi limitrofi per godersi un po’ di tranquillità e di sicurezza. L’emblema di questo stato di insicurezza che regna sovrano qui a Palo è ciò che avviene la domenica mattina e fino a tarda sera in Piazza Diaz, in quel luogo che dovrebbe rappresentare il biglietto da visita della nostra cittadina. La domenica, la nostra “pineta” si

agli insegnanti, agli alunni. Cosa si potrebbe fare per migliorare un po’ la situazione? Si deve tornare a puntare sulla qualità. Adesso invece predominano le apparenze. I direttori ricevono finanziamenti in base ai Piani di Offerta Formativa: bisognerebbe, però, andare a vedere quanto di questi POF viene effettivamente messo in atto. E poi, cosa forse più importante, bisogna tornare ad investire nella scuola: è assurdo che in Italia da un lato si trovano i soldi per le banche e per l’Alitalia e dall’altro si tagliano i fondi alla scuola. Una soluzione che accontenti tutti è utopistica, ma senza l’investimento nella scuola non c’è futuro.

di Mimmo Tullo

trasforma in una pista autorizzata per scooter di ogni tipo, con ragazzi che approfittano della totale assenza delle forze dell’ ordine e che si sentono autorizzati a zigzagare tra i passanti; ragazzi che, tranquillamente, fumano marjuana alla presenza di donne e bambini (magari seduti su quelle panchine che tanto costano al Comune ma che tanto offendono il decoro e il buon gusto dei cittadini); per non parlare dell’assalto di genitori e bambini alle poche giostrine installate nei pressi della chiesa di San Giuseppe, e, se si è fortunati, può anche capitare di vedere qualche vecchietto che fa tran-

quillamente il suo bisogno nelle aiuole di piazza Diaz, naturalmente senza controllo di nessuno. La invitiamo, quindi, signor Sindaco, a trascorrere qualche ora la domenica mattina in Piazza Diaz e a constatare con i suoi occhi ciò che avviene. Le rammento che molti appartenenti alla classe politica di Palo del Colle, la domenica, abitualmente trascorrono la mattinata in Piazza Diaz ma, molto probabilmente, hanno gli occhi chiusi per non accorgersi di ciò che accade. Intanto, però, la gente ha paura e il paese muore, insieme alla voglia e alla speranza di un paese migliore.


PAESE CHE VAI

Anno IX n. 4 - Maggio 2009

Aperta a Sannicandro la campagna elettorale per il centrosinistra.

di Marcello Tinelli

Si

accendono i riflettori sulla campagna elettorale che ci accompagnerà fino al 6 e 7 giugno per portarci al rinnovo del Parlamento Europeo e degli organismi della Provincia di Bari. Il primo a scendere in campo, sabato 2 maggio, è stato il Partito Democratico che candida il trentanovenne Avvocato Vito Antonacci, già capogruppo del PD al Consiglio Provinciale, la cui candidatura è stata riconfermata dai circoli del collegio che comprende, oltre alla nostra cittadina, i comuni di Adelfia, Bitetto e Binetto. Ad affiancare Antonacci , il segretario cittadino del PD Vito Novielli (che dopo la presentazione del candidato si è soffermato sui temi del palazzo di via Marconi), il Presidente Enzo Divella, e l' Assessore Regionale alle infrastrutture e ai Trasporti Mario Loizzo. Prima di iniziare il suo intervento Antonacci ha mostrato un video (curato da sannicandronline) relativo al ponte sulla Adelfia - Sannicandro, danneggiato dall' alluvione del 2005. Esordendo, Antonacci, si è dichiarato orgoglioso di sentirsi cittadino sannicandrese a tutti gli effetti, pur risiedendo ad Adel-

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SANNICANDRO

Vito Antonacci, il sostegno di Sannicandro

il candidato del PD chiede la riconferma a Palazzo di Provincia. fia, perché sente il legame con la comunità attraverso il “toccare con mano i problemi della gente”, e ritenendo che la politica “non è una pacca sulla spalla o un agitare i campanili”. Ha riferito che tutti i cittadini di Sannicandro che durante questi anni si sono rivolti alla Provincia hanno sempre trovato in lui una risposta

chiara e un amico a disposizione. Antonacci ha ribadito che l'idea portata avanti per il quinquennio è sempre stata l'affermazione dei diritti dei cittadini e mai dei favori personali. Il candidato del Partito Democratico ha fatto un breve cenno alla sua prima battaglia elettorale per il collegio: “avevo 34 anni

quando queste comunità decisero contro ogni previsione di eleggermi, in un collegio ritenuto molto difficile per il successo di un candidato dei democratici di sinistra”, e ancora, “ho servito questa terra proprio sentendo il peso di questa responsabilità e anche nel 2005 (alluvione e danneggiamento del ponte ,ndr)

ho dato una risposta positiva in soli 18 mesi provvedendo al pronto recupero di quel ponte storico. Non c'è stato infatti giorno che non ero presente nel cantiere essendo vicino anche a chi aveva subito dei danni, e che oggi ha visto riconosciuti i risarcimenti”. Antonacci ha anche ricordato l'impegno a favore della sicurezza stradale, “europeizzando” gli incroci della morte, “abbiamo messo in opera quindi le rotatorie agli ingressi da Bari, da Adelfia, da Cassano, garanzia per la vita e scorrevolezza di traffico, una Sannicandro più moderna, diversa e più' civile”. Un ulteriore diritto, non un favore, riconosciuto a Sannicandro dalla Provincia di Bari nel corso del quinquennio è stato l'istituzione dello sportello polifunzionale per l'impiego (ex ufficio di collocamento). In chiusura Antonacci ha sottolineato che, in proporzione, i territori

di Adelfia e Sannicandro hanno avuto le maggiori risorse economiche, e questo per la rappresentanza effettiva sul territorio, ha inoltre annunciato che è allo studio un altro progetto della Provincia, una nuova circonvallazione a quattro corsie, che richiede lo stanziamento di due milioni e mezzo di euro, per il quale ha già avuto un incontro con l'assessore Loizzo, assumendosi l'impegno di avviare i lavori entro il 2010. Antonacci ha concluso dichiarandosi disposto ad un confronto pubblico con gli avversari per capire l'idea che essi hanno del mandato alla Provincia e, rimarcato, che si devono rispettare i patti con gli elettori e con i voti che si ricevano, non cumulando le cariche, e che i mandati vanno completati per chiedere alla fine il giudizio sul proprio operato. A seguire gli interventi dell'assessore Loizzo e del presidente Divella che hanno dichiarato il loro pieno appoggio a Vito Antonacci, ricordando anche essi quanto la Provincia e la Regione hanno avuto modo di realizzare in questi anni, non ultima la metropolitana di bari e la imminente realizzazione della linea ferroviaria Bari Bitritto.

Parlano i consiglieri comunali di opposizione:

“Il bilancio vittima della finanza creativa” di Marcello Tinelli

Pericolo “derivati”: il Pd regionale si mobilita, il Comune rischia il tracollo.

S

ulla questione dei derivati è intervenuto recentemente il coordinamento regionale PD, attraverso una conferenza stampa tenutasi il 5 maggio scorso; hanno partecipato Fabiano Amati, vicepresidente Anci Puglia ed Antonio Maniglio, presidente del gruppo PD in consiglio regionale. L'attenzione è stata focalizzata sul singolare caso di Sannicandro; come altri enti locali di tutta Italia anche il piccolo comune della provincia di Bari ha da qualche tempo, per la precisione dal 2005, concluso un contratto derivato, chiamato swap, considerato oggi uno dei contratti a maggior rischio. Dall'altra parte c'è Unicredit Banca, da cui il

comune aveva già ottenuto l'accensione di un mutuo per un importo pari a 4.700.000 euro, e lo swap avrebbe consentito di pagare un tasso di interesse inferiore; ma questo contratto altro non è che una scommessa, in cui una parte, la banca, dispo-

Novielli annuncia esposti anche a Corte dei Conti e Procura della Repubblica Il Segretario Novielli ha diffuso la notizia che il gruppo di opposizione si è recato in Prefettura e ha inviato un esposto alla Procura della Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica.in merito al bilancio di previsione 2009. L’approvazione del bilancio, per Novielli “ci iscrive in una sorta di guiness dei primati perché la maggioranza ha approvato un bilancio col parere contrario dei revisori dei conti, e siamo l'unico comune della Puglia in cui un fatto del genere è accaduto. Abbiamo consegnato un esposto nel quale raccontiamo che non siamo d' accordo che un Consiglio Comunale possa esprimersi in questo modo”. I Revisori, secondo il capogruppo

nendo di maggiori informazioni, ha più probabilità di vincere. Ed è andata proprio così. Negli ultimi anni l'indicatore euribor (a cui le parti hanno fatto riferimento) è salito e il Comune, le cui risorse finanziarie sono state fortemente depauperate, nel solo 2008 ha

dovuto di conseguenza sborsare ben 46 mila euro, e non può che rimanere incognita la cifra che dovà pagarsi fino al 2024, data di conclusione prevista. I consiglieri d'opposizione Novielli, Giannone, Picardi, Turchiano e Zuccaro, intervenuti alla confe-

renza stampa hanno fortemente criticato la preoccupante scelta della amministrazione Baccellieri (Pdl), che ha per giunta approvato il bilancio di previsione 2009 col parere contrario dei revisori. Per questo hanno presentato un esposto alla Corte dei Conti e denun-

ziano un'ulteriore circostanza: alcune clausole contrattuali riportate nella delibera del novembre 2005, come lo spread, che rappresenta il guadagno che la banca si assegna, rispetto a quelle effettivamente sottoscritte nel dicembre dello stesso anno.

L'Opposizione fa sentire la sua in prefettura

Alla presentazione di Vito Antonacci, il PD locale lancia l’allarme

di opposizione, hanno espresso il loro dissenso perchè la situazione finanziaria del comune è in una crisi di difficile soluzione, ma maniera sprezzante, sottolinea Novielli, l'amministrazione ha deciso di approvarlo ben prima dei termini fissati dalla legge. Fretta da campagna elettorale, secondo l'opposizione, che richiede pronte ed immediate disponibilità dalle esigue tasche del Comune. Il 2007, secondo il segretario PD è stato anche peggio, con un disavanzo di 800mila euro. Quel bilancio è stato chiuso tentando di vendere tre immobili, di cui solo uno ad oggi venduto. Un bilancio, quello in questione, che l'opposizione ha chiesto

di emendare anche con la riduzione dei compensi degli amministratori, ma che ha avuto una risposta ridicola. La situazione va in pari con una zona artigianale, frutto di un grande pasticcio, tra espropri e assegnazioni, senza che gli artigiani possano insediarsi definendo come e quando partiranno le infrastrutture. Una situazione ferma per l'edilizia: tre piani di comparto e non ne è partito uno, dice Vito Novielli, una situazione con opere pubbliche che si realizzano a singhiozzo, per non parlare della Residenza Sanitaria Assistita, che non trova ancora soluzioni. Marcello Tinelli


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Anno IX n. 4 - Maggio 2009

VALENZANO

Bilancio senza progettualità S di Betty Oreste

Conversazione con Vincenzo Macchia

eduta accesa del consiglio comunale di Valenzano per l’approvazione del Bilancio di previsione 2009. La riunione si è protratta fino a notte fonda, dopo una prima convocazione saltata per mancanza del numero legale. Ne parliamo con Vincenzo Macchia, capogruppo del PD.

Il dato politico di questo atto fondamentale – esordisce – aldilà della fredda lettura delle cifre e delle poste in bilancio, non tutti in ordine e ben chiari, è l’assoluta insensibilità dell’amministrazione Tangorra alle difficoltà economiche che la recessione in atto sta scaricando sulle famiglie. Certo non può essere un atto amministrativo come l’approvazione del Bilancio di un piccolo comune come Valenzano ad alleggerire il peso della crisi delle famiglie, ma può aiutare, venire incontro ai più bisognosi, dare un indirizzo alla collettività e agli operatori economici. Da cosa ricavi questo giudizio?

Vincenzo Macchia, Capogruppo Pd di Valenzano

Valenzano non cambia. Si spende male e non si investe Basta guardare l’impegno dell’assessorato ai servizi sociali. Un disastro. Altro esempio, i rifiuti solidi urbani. Lo abbiamo detto in consiglio: le famiglie di Valenzano pagheranno all’incirca un 10% in più rispetto al 2008, senza alcun miglioramento del servizio.

A differenza di altri Comuni, che stanno da tempo lavorando per diminuire i costi per la discarica, ad esempio, con il potenziamento della raccolta differenziata, Valenzano fa l’esatto contrario. Aumentano solo i costi. “E io pago…” diceva Totò.

La processione dei Misteri a Valenzano

Torniamo al Bilancio. Non pensi che il problema delle risorse, dei soldi cioè, sia drammaticamente reale e condizionante per qualsiasi amministrazione? Come se ne esce? Certo che lo penso, e non da ora. Per questo dico che bisogna fare delle scelte selettive. Aiutare chi veramente ne ha bisogno. Proprio perché le risorse sono poche bisogna agire su più versanti.

F

orse non tutti sanno che la processione dei Santi Misteri a Valenzano è fra le più antiche della provincia di Bari: le prime notizie di questo rito risalgono ben al 1671; oggi la processione conta quarantasette misteri appartenenti tutti a famiglie valenzanesi, che ne curano l’addobbo e la custodia. Statue dalla straordinaria bellezza, realizzate dai più importanti maestri cartapestai leccesi, sfilano in un’atmosfera suggestiva il giorno del venerdì santo per le strade principali di

Quali sono le soluzioni indicate dal PD, non solo in occasione del Bilancio? Su due tre cose insisterò fino alla noia e metterò in croce qualsiasi sindaco e amministrazione. Valenzano sta scoppiando. Questo piano del traffico lo facciamo o no? Non ci vogliono molti soldi. Segnaletica, manutenzione ordinaria dei manti stradali, recupero di aree per i parcheggi possono essere fatti – come da tempo avviene – a casaccio,

oppure secondo un’idea, un progetto. E poi qualcuno mi deve spiegare come mai il nostro Comune non partecipa quasi mai e accede pochissimo ai fondi europei, nazionali, regionali? Se non ci fossero alcuni centri universitari e di ricerca di eccellenza, che stanno qui non certo per merito dei nostri vecchi e nuovi governanti locali, saremmo il Comune più anonimo di Puglia. Questa è la verità. La capacità progettuale è importante, anzi è tutto. Altrimenti come faremo a sostenere le famiglie che si trovano in difficoltà, gli anziani, gli invalidi, le persone che hanno perso il lavoro. Come faremo a dare un futuro, una speranza alle ragazze e ai ragazzi di Valenzano? Dal Governo centrale sono previsti aiuti, interventi a sostegno dei Comuni e degli Enti locali? No, solo tagli. La finanziaria non prevede alcun finanziamento. E’ forte la disparità tra piccoli comuni, anche virtuosi, costretti sempre più a tirare la cinghia e grandi città, dai bilanci disastrosi (come Catania, Palermo, Roma) ripianati puntualmente dal governo nazionale perché amministrati dal centro-destra e dagli amici del Premier.

Ninò se n’è andato

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Un patrimonio da valorizzare e recuperare L’impegno della Provincia La Madonna Addolorata, uno dei 47 misteri

Valenzano attirando molti fedeli dai paesi vicini: insomma, una tradizione che per la sua unicità merita di essere conosciuta e diffusa oltre i confini del nostro territorio. A questo scopo l’Idv , nelle scorse settimane, ha promosso un’iniziativa in cui, oltre al sindaco di Valenzano Nicola Tangorra e una folta delegazione del Comitato feste patronali, erano presenti il presidente della Provincia Vincenzo Divella e l’assessore provinciale al turismo Sebastiano De Feudis. Proprio questi

Puoi farci qualche esempio? Certo. Penso alle sacche di evasione sui tributi locali. Ci sono eccome! Dopo l’eliminazione dell’ICI sulla prima casa, che ha letteralmente svuotato le casse comunali, compromettendo notevolmente la qualità e la quantità stessa dei servizi, è dovere di ogni amministrazione che si rispetti mettere in atto politiche di accertamento e controllo sull’evasione, quella vera, senza che questo scateni la solita emissione di “cartelle pazze”, inviate alla rinfusa Emesse apposta per non accertare nulla e generare angoscia nei cittadini onesti e corretti. In tempo di crisi il rigore è d’obbligo, sennò va a finire sempre a tarallucci e vino.

ultimi, durante il dibattito, si sono impegnati ad inserire la processione dei Misteri di Valenzano non solo nel sito della Provincia www.settimanasantainpuglia.it ma anche nella Borsa Internazionale del Turismo. Un’occasione da non perdere che vedrebbe finalmente una maggiore divulgazione di questo rito, con una notevole valorizzazione del nostro territorio dal punto di vista culturale e - perché no? - anche dal punto di vista turistico. Betty Oreste

icola Bellomo, detto Ninò, è nato a Bari il 15-081928 da Adele Sbisà e Giuseppe Bellomo (benemerito medico condotto di Valenzano). È morto il 26-042009 dopo aver combattuto con la sua terribile malattia. Ninò si è diplomato al liceo classico e si è laureato in giurisprudenza all’Università di Bari. Ha dedicato gran parte della propria vita alla politica, rivestendo dal 1952 al 1995 il ruolo di assessore al

Un uomo che ha lasciato un segno importante nella vita politica di Valenzano

Nicola Bellomo

bilancio e ai lavori pubblici del comune di Valenzano. Contemporaneamente ha esercitato diverse attività imprenditoriali senza, però, mai trascurare le sue principali passioni quali le scienze giuridiche, la storia, la politica e la filosofia. Lo ricorderemo sempre come un uomo eclettico e di grande apertura mentale, capace di ascoltare le opinioni più contrastanti e, all’occorrenza, di mediare nell’interesse più generale.


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