PERIODICO DI POLITICA, CULTURA, ATTUALITÁ
ANNO IX - N. 5 - Giugno 2009
www.associazionehinterland.it
2 Al fondo Famiglia cristiana? Un segnale di fiducia
9 Bitritto I nomi della giunta Lucarelli Riapre l’oratorio
Distribuzione gratuita
3 Il tema del mese
4 Cultura e paesi
Rivoluzione “gentile” nella giunta regionale Ballottaggi in Puglia
10 Casamassima
Multiculturita Summer La XIV Festa della musica dell’Arci
11 Cellamare
Andrea Palmieri: il mio impegno non termina qui
Elezioni: vince il progetto Laporta
6 Voci di città VandalismNO Bari guida la sfida per il Mezzogiorno
12 Palo del Colle Tutti i dubbi sulla discarica Calcio, Palo in Prima Categoria
7 Voci di città Prefettura vara piano servizi vigilanza Progetto nodo ferroviario
14 Sannicandro Mezzogiorno e tradimenti Baccellieri al Consiglio Provinciale
8 Bitritto Forum sulle opere pubbliche, prove di dialogo
15 Valenzano Il diritto di accedere alla propria abitazione Quarto omicidio in paese
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AL FONDO
Anno IX n. 5 - Giugno 2009
di Paolo Covella
Il
direttore di “Famiglia Cristiana”, ha attaccato Berlusconi definendo indifendibile la sua situazione, perchè «a tutto c'è un limite e quel limite di decenza è stato superato; qualcuno ne tragga le conseguenze». Don Sciortino esprime un disagio presente in gran parte del cattolicesimo di base, che la gerarchia si ostina ancora a non considerare con la dovuta serietà. Addirittura una parte di essa, tratta con fastidio la questione moraleche investe il nostro Paese anche a causa dei comportamenti del Presidente del Consiglio: tanto che l’Avvenire, l’organo della Cei, ha dimostrato freddezza nei riguardi della rivista paolina. Eppure il magistero dei vescovi, abituato a mettere bocca su tutto lo scibile umano, dovrebbe guardare con più attenzione al suo gregge, per garantire che la Moralità, centrata sulla coerenza dei comportamenti e sui valori della famiglia, non venga sbandierata da alcune sue pecorelle soltanto in occasione dei Family Day. Aspettiamo dunque che qualcuno a quei livelli inizi a parlare con chiarezza su questi temi: anche senza personalizzare,
Famiglia cristiana?
perchè la gente è abbastanza matura per capire quando si parla a nuora perchè suocera intenda. Il devoto capo del governo, “che ha portato il nostro popolo al livello più basso del degrado morale, valorizzando gli istinti di seduzione, di forza/furbizia
e di egoismo individuale” se si comporta come l’Uomo della Provvidenza, è anche perchè gli viene regalata questa immeritata zona franca. Forse la richiesta di maggiori finanziamenti per le scuole private frena Ia
lingua dei Santi Padri: così facendo però, si trasforma “la profezia in diplomazia e la verità in servilismo” perpetrando la non infrequente abitudine del cattolicesimo a sterilizzare e mummificare il cristianesimo. Qui non si tratta di dare la caccia all’uomo, ma di stabilire il valore della coerenza e, se possibile, la difesa dell’ottavo comandamento ”che proibisce di falsare la verità nelle relazioni con gli altri”. (Catechismo della Chiesa Cattolica n. 2464). Perciò fuori la lingua, Eccellenze Reverendissime: la manzoniana prudenza del “ troncare, sopire … sopire, troncare” lasciamola pure alle nostre reminiscenze scolastiche…
Un segnale di fiducia di Mario Loizzo
A
distanza di pochi giorni dalle elezioni e al di là delle valutazioni più strettamente politiche che si possono fare, il dato che emerge nella nostra Regione dimostra che i pugliesi hanno voluto lanciare al centro sinistra un messaggio molto chiaro: “continuiamo a fidarci di voi”. E’ stato così nella quasi totalità delle amministrazioni comunali e provinciali che sono andate al rinnovo: e dunque non è sbagliato valutare tali risultati anche con una chiave di interpretazione che, al di là delle cifre, riguarda i risultati attesi da parte delle due grandi coalizioni. Non è un mistero infatti, che il centro sinistra temesse un risultato peggiore e che, al contrario, la destra pregustasse un generale sfondamento su tutta la linea. Complice la assillante campagna mediatica condotta a tutto spiano da chi possiede materialmente le leve fondamentali della comunicazione di massa, questo era il clima che si respirava alla vigilia del voto. Ecco perché la destra, pur confermando la sua innegabile forza elettorale, mastica amaro. Ed ecco perchè il centrosinistra, pur vivendo una fase di grandi perturbazioni,
Anno IX - n. 5 Giugno 2009 Reg. Trib. di Bari n. 1509 del 2/3/2001 Direttore Editoriale Giuseppe Luca Basso Coordinamento redazione Betty Oreste
può ritenersi ampiamente soddisfatto. Perché c’è di tutto in questa soddisfazione: i numeri, le realtà territoriali, i protagonisti, i simboli. La vittoria di Bari, di Foggia e di Taranto, dicono molto di più di una semplice affermazione elettorale. Premiano il coraggio dei protagonisti, la politica dei fatti e mantengono aperta per il futuro una prospettiva molto incoraggiante. La destra non ha lesinato mezzi pur di vincere a mani basse. Dai ricatti contro la città di Bari (il Petruzzelli, il commis-
Redattori Gigi Buonvino, Gianvito Rutigliano, Lillino Patano, Nicola Catalano, Maria Panza, Annalisa Carone, Vincenzo Macchia, Carmen Lananna, Antonella Gatti, Betty Oreste, Natale Castrovilli, Rosalia Marchionna, Rocco Rossini.
sariamento dell’Autorità portuale) alle squalificate alleanze di Taranto con lo sdoganamento della lista Cito. Ma esce male da questa competizione (e dove ha vinto, ha vinto davvero per una manciata di voti) perché continua ad affidarsi ad una leadership di tipo notabilare, sacrificando energie, dignità e autonomia dei territori. Tutti conosciamo chi è il regista di queste sconfitte in Puglia: uomini che approfittando della loro funzione di governo, fanno prevalere una politica di ritorsioni
Redazioni Valenzano, Via Capurso n. 34 Bari, Via Giandomenico Petroni, 33 paeseepaesi@libero.it Editore Associazione Culturale Hinterland Via Giandomenico Petroni, 33 - Bari
e di vendette, in luogo di un sereno e responsabile contributo al progresso di questa regione. Per questo il risultato impone al centro sinistra pugliese una coerente azione di rilancio dei programmi e delle alleanze: e il confronto elettorale per le regionali del prossimo anno, sulla base di queste premesse, potrà diventare davvero un banco di prova per confermare la nostra Regione non come un astratto laboratorio politico, ma come una realtà viva e concreta proiettata verso il futuro.
Direttore Responsabile Silvestro Paolo Covella
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IL TEMA DEL MESE
Anno IX n. 5 - Giugno 2009
Gli assessori regionali hanno rimesso la propria delega nelle mani del presidente della Regione
“Rivoluzione gentile” nella giunta regionale
Una
“rivoluzione gentile” e inaspettata per la Giunta Vendola: Gli assessori regionali hanno rimesso la propria delega nelle mani del presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, che ha accettato “le dimissioni” annunciando che, al piu’ presto fornira' i nomi il nuovo esecutivo regionale. La decisione e' maturata, durante la riunione del 30 giugno scorso in seguito alla recenti vicende giudiziario-politiche apparse sui mezzi di comunicazione nei giorni precedenti. Vendola ha dichiarato ai giornalisti di aver apprezzato il gesto e la lealta' dimostrata dai propri assessori nella comprensione del delicato momento politico. Le “dimissioni” degli assessori della giunta Vendola, in realta’, sono maturate per poter consentire al presidente della Regione Puglia di continuare con serenita' nella sua azione di governo, e per questo sono state molto apprezzate dal presidente della giunta regionale "per verificare la latitudine di questa maggioranza che sia la maggioranza del cambiamento - ha detto Vendola ai giornalisti - ma naturalmente qualunque cambiamento prevede assoluta sincerita'". Il presidente ha, quindi, sottolineato l'importanza delle inchieste giudiziarie che riguardano la sanita' pugliese, attualmente in corso presso la procura di Bari, soprattutto per sgomberare il campo da "ombre e opacita'" che al momento stanno oscurando l'importante
Nelle città di Bari e Foggia i casi più eclatanti, con la vittoria di Emiliano e Mongelli
In
Vendola: "per verificare l’attitudine della maggioranza, che sia maggioranza del cambiamento”
"azione di moralita'" che la sua giunta ha compiuto in questi quattro anni. "Io ho avviato", ha aggiunto, "indagini amministrative il cui esito e' stato consegnato alla magistratura come segno tangibile della nostra cooperazione. Noi non attingiamo al repertorio della delegittimazione della magistratura. Pensiamo che il lavoro che si sta compiendo sia molto importante perche' consente a tutti noi di sgomberare angoli di opacita'". Vendola ha annunciato che nelle prossime ore comunichera' i nomi dei nuovi assessori: "Sara' un ricambio molto rapido - ha detto parlando
“I
egli in questo modo sta affrontando con la consueta nitidezza e determinazione, è una precondizione della politica e può in questo momento essere persino suggeritrice di una diversa e maggiore coesione della società pugliese intorno ad un progetto di cambiamento al quale si sta lavorando da anni nella nostra regione. Inizia così un cammino nuovo che deve rilanciare anche il ruolo delle forze politiche che, a partire dall’amministrazione comunale di Bari, hanno contribuito a consolidare questo progetto”. c.mor.
Ballottaggi, in Puglia vince il centrosinistra
Puglia il centrosinistra vince la sfida dei ballottaggi grazie anche all’apparentamento politico con l’Udc di Casini, guadagnando il Comune di Bari, con il 59,8% di Michele Emiliano (con Udc), il Comune di Foggia con il 53% di Gianni Mongelli (con Udc), la provincia di Taranto con il 51,9% di Giovanni Florido (con Udc) e la Provincia di Brindisi con il 55,74% di Massimo Ferrarese (con Udc). Il centrodestra pugliese conferma, invece, il Comune di Brindisi con Domenico Mennitti (52,5%) e guadagna la Provincia di Lecce dove, Antonio Gabellone (51,1%) vince la sfida superando di poco Loredana Capone (centrosinistra con il movimento Io Sud di Adriana Poli Bortone). Risultati favorevoli al centrosinistra pugliese determinati anche dall’alleanza con l’Udc, in particolare a Bari, e a Foggia, le citta’ capoluogo di provincia dove si registrano i risultati decisamente piu’ eclatanti. In particolare, il sindaco uscente di Bari, Michele Emiliano, riconfermato con 100.021 preferenze, ha guadagnato un vantaggio sull’avversario
risultati dei ballottaggi a Bari e in tutta la Puglia sono un vero e proprio schiaffo al centrodestra. Se la tendenza verrà confermata possiamo parlare di un vero e proprio cappotto, che ferma l’avanzata della destra”. E’ il commento del presidente della Regione Puglia Nichi Vendola all’esito dei ballottaggi per le elezioni amministrative in Puglia. “In particolare e’ da sottolineare il risultato di Bari, dove i cittadini hanno voluto bloccare il ritorno di vecchi fantasmi, quelli di
ai giornalisti - cerchero' di non farvi cominciare il gioco del toto-nome". Il presidente ha, poi, annunciato che il nuovo governo regionale potrebbe anche considerare l'apertura ad altre formazioni politiche. Cioe', ha concluso, "bisogna interloquire con tutti gli interessati a difesa del Sud e della Puglia". Pieno sostegno alla decisione e’, in seguiro, giunto da parte del segretario regionale del Partito Democratico Michele Emiliano: “il presidente della Regione Nichi Vendola ha il sostegno pieno del Partito Democratico. La questione morale – ha dichiarato - che
Michele Emiliano durante i festeggiamenti per la sua rielezione
Grazie anche all’apparentamento politico con l’Udc. Il Comune di Bari, successo con il 59,8%
di centrodestra, Simeone Di Cagno Abbrescia (40,2% 67.217), di circa trentatremila voti. Risultato considerato da Emiliano “una vittoria della citta’” e “della democrazia”. Gianni Mongelli, ex presidente della Fiera di Foggia ha sorpreso tutti, forse anche lo stesso centrosinistra che lo ha sostenuto, vincendo e confermando la propria coalizione alla guida del Comune di Foggia, governato per cinque anni da Orazio Ciliberti. Vittorie che potrebbero pesare sulla prossima competizione elettorale, quella piu’ importante delle elezioni regionali in Puglia, il prossimo anno, guidata dal centrosinistra con il presidente Nichi Vendola, che ha ricevuto la rinnovata stima di Emiliano, segretario regionale del Pd in Puglia, subito dopo la lettura dei risultati vincenti delle comunali. Il centrosinistra pugliese vince anche nei Comuni, piu’ piccoli, di Putignano (Ba) e Casarano (Le) mentre il centrodestra vince la sfida elettorale dei ballottaggi a Copertino (Le) e Francavilla Fontana (Br). c.mor.
Ballottaggi: Vendola, bloccato il ritorno dei vecchi fantasmi Punta Perotti e dell’amianto alla Fibronit e sulle spiagge – continua Vendola – nel capoluogo regionale si è posta la parola fine ai tentativi di resuscitare esponenti di un certo potere telecomandati a distanza da chi voleva mettere le proprie mani sulla città ed è stata punita l’arroganza e la sfrontatezza
di chi pensava di fare un’operazione di intimidazione sul Porto di Bari”. “Molto significativa – ha concluso il presidente - anche la straordinaria vittoria di Gianni Mongelli a Foggia, che con la sua passione civile e il suo alto valore morale è riuscito a ribaltare tutti i pronostici piu’ negativi”. c.mor.
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CULTURA E PAESI
Anno IX n. 5 - Giugno 2009
Multicuturita Summer, tutti i colori del jazz
Lo storico festival capursese torna con un format rinnovato e un programma di grande qualità di Rosalia Marchionna
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ulticuturita Summer Jazz Festival, alla sua settima edizione, rinnova l’appuntamento con la musica di qualità. La manifestazione organizzata dall’omonima associazione, sotto la direzione artistica di Michele Laricchia, quest’anno ha in cartellone ben sette concerti e un format completamente rinnovato. La manifestazione non si svolge più in quattro serate consecutive, ma in appuntamenti che si articolano lungo l’intero mese di luglio e che coinvolgono tre paesi dell’hinterland metropolitano: Capurso, Valenzano e Casamassima. Il cartellone è stato inaugurato lo scorso 11 giugno con due concerti gratuiti che si sono svolti nel chiostro della bellissima Basilica di Maria Santissima del Pozzo. Il pugliese Lino Minafra, uno tra i più virtuosi pianisti della scena musicale contemporanea, ha presentato il suo ultimo lavoro La Fiamma e il Cristallo, che racchiude l’ampio universo compositivo del giovane musicista, dal linguaggio forbito, vibrante e ricco di coinvolgenti sperimentazioni. A seguire vi è stata l’esibizione di un duo molto particolare e di grande peso artistico, la vocalist Maria Pia De Vito ed il pianista e compositore Huw Warren, che hanno presentato il loro lavoro discografico Diàlektos. Due forti personalità che hanno condiviso
Per la prima volta concerti anche a Casamassima e Valenzano l’esperienza compositiva e improvvisativa, raggiungendo punte di sorprendente innovazione. Il 2 luglio (ore 21.00) la rassegna si sposterà presso la splendida masseria seicentesca Tenuta Virgilio (Strada Provinciale Valenzano - Casamassima Valenzano- Ba)
Il piansta pugliese Lino Minafra
che accoglierà uno tra i gruppi più particolari dello scenario musicale nazionale: i Quintorigo. A 30 anni esatti dalla scomparsa di Charles Mingus (1922-1979), i Quintorigo riportano sul palco il grande tributo al genio del compositore statunitense, una sorta di poetico dialogo, una fusione tra jazz e contaminazioni, tra musica vecchia e nuova, dove sarà possibile leggere uno spaccato della società americana ante e dopoguerra, con riferimento a tematiche razziali, politiche e di costume. L’8 luglio si torna a Capurso con un doppio concerto gratuito. Il palco sarà calcato alle ore 21.00 dal combo Multiculturita Jazz Band, capitanato dal trombettista Mino Lacirignola con Attilio Troiano al clarinetto e sassofono, Umberto Viaggiano alla chitarra, Giuseppe Venezia al contrabbasso, Fabio Delle Foglie alla batteria. Ospite della band il trombettista italo-americano
Michael Supnick. A seguire ci sarà Vito Di Modugno Organ Quartet. Ad affiancare il noto polistrumentista barese, impegnato all’organo hammond, ci saranno Pietro Condorelli alla chitarra, Massimo Manzi alla batteria e Michele Carrabba al sax tenore. Il quarto appuntamento del festival sarà un’esclusiva per tutto il Sud Italia che si svolgerà nuovamente presso Tenuta Virgilio. Martedì 14 luglio (ore 21.00) si esibirà con la sua vocalità ritmica, travolgente ed energica Mina Agossi. La cantante francese sarà accompagnata da Eric Jacot al contrabbasso e Ichiro Onoe alla batteria. La musica del trio di Mina Agossi è pura pulsazione emotiva, una sorta di rete elastica sulla quale rimbalza la voce della cantante franco-africana. Il suo passato da attrice trapela dal carisma col quale tiene la scena, dal modo con cui si impossessa delle canzoni, dal piglio seducente con cui intrattiene il pubblico. Il Multiculturita Summer Jazz Festival si concluderà martedì 21 luglio sul verde prato dei giardini di Cortenova (Strada Statale 100, Km. 23.700 Casamassima - Ba) e ospiterà Arturo Sandoval, il leggendario trombettista d’origini cubane che terrà, in esclusiva assoluta per il Multiculturita Summer Jazz Festival, l’unico concerto per tutto il Centro - Sud Italia. Ad accompagnarlo sul palco ci saranno Alexis Arce alla batteria, Philbert Armenteros alle percussioni, Dennis Marks al basso, Manuel Valera al pianoforte, Ed Calle al sax. (Info per prenotazioni ed abbonamenti: +39 338.67.91.149 - Prevendite: Centro Musica - Bari C.so Vittorio Emanuele, 165 080.521.17.77 Box Office c/o La Feltrinelli Libri e Musica - Bari Via Melo Da Bari, 117 080.524.04.64 Tabaccheria Nitti – Capurso Via Lattanzio, 10 - 080.455.97.20).
APOCALITTICI INTEGRATI di Stefano di Lauro
En passant D
opotutto non è una curiosità stringente, ma prima o poi mi piacerebbe capirci qualcosa in più sulla benedetta questione del conflitto di interessi. Temo tuttavia che questo sia il tipo di verità che viene a galla, se viene, dopo molti decenni dai fatti (non) accaduti. Alle maliziose congetture, allora, preferisco il silenzio. Ma è un silenzio astioso, sia chiaro. Realisticamente, la lex in questione non avrebbe avuto la capacità di eradicare la folle brama di denaro e di potere del fantasista. Realisticamente, la collusione (come l’amore) prima o poi sarebbe arrivata. Realisticamente, col denaro si compra quel che si ame-
rebbe possedere, con tanto denaro si compra TUTTO. i pochi a cui questa legge manca solo perché avrebbe un po’ arginato gli spropositi logicolinguistici del fantasista. Abbiate pazienza, non è questione di snobismo, ma gli è che un linguaggio così sconclusionato, in perenne contraddizione con le regole basilari della logica (e molto spesso anche della grammatica e della sintassi); un linguaggio da stadio, da corteo o da pubblicità, che procede per slogan e taglines; un linguaggio così piacione e fasullo, ecco, mi dà il voltastomaco. Ora, che questo genere di comunicazione non risulti molesta e urticante alle orecchie e al buon senso degli italiani, è un dato che mi atterrisce davvero. Ovvio che col senso critico in caduta libera, Tremonti
riesca a spacciare per welfare le tessere di povertà, che sono l’antitesi dello stato sociale; ancora una quindicina di anni fa questa trovata avrebbe fatto incazzare il più sprovveduto dei pensionati. Questa incalzante anestesia dei cervelli non mi dice nulla di buono. Sa di involuzione, di rigurgito acre, di deriva inesorabile, di perdita dei lumi. Non sono credente e non ho il polso della comunità cattolica. Ma qualche segnale di malessere sembra attraversare, come un bucaneve, la sua epidermide ideologica apparentemente aggregata intorno ai valori essenziali del cristianesimo, ma forse, almeno lo spero, non del tutto indifferente al mefitico negazionismo di Ratzinger sui contenuti del Concilio Vaticano II. Di
recente ho letto per intero e d’un fiato la Gaudium et Spes, uno dei documenti emblematici di quel concilio. È un testo molto bello, anche per un laico, e straordinariamente acuto per quanto riguarda l’analisi del mondo contemporaneo. Tenuto conto che sono trascorsi oltre quarant’anni dalla sua pubblicazione avvenuta nel 1965, resta un compendio assai lucido, quando non profetico, della svolta modernista (e a tratti già post-moderna) iniziata a metà del secolo scorso. Fra gli altri, mi ha colpito un passo che riporto integralmente: “Dove i cittadini sono oppressi da un’autorità pubblica che va al di là delle sue competenze, essi non ricusino quelle cose che sono oggettivamente richieste dal bene comune; sia però lecito difendere i diritti propri e dei concittadini contro gli abusi di questa autorità, nel rispetto dei limiti dettati dalla legge naturale ed evangelica.” Sarebbe già un inizio. Apocalitticamente vostro.
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CULTURA E PAESI
La XIV Festa della Musica dell’Arci 2009
nche quest’anno il Comitato Territoriale Arci di Bari, con la rete dei suoi circoli, partecipa alla costruzione del tradizionale appuntamento della Festa della Musica, attraverso una serie di iniziative dedicate alla musica come occasione di incontro, di riflessione, di svago, di socializzazione. Il primo evento si è svolto la sera di giovedì 25 giugno, a Bari: tre marchin' bands (Bandita, Conturband, Motacuntu & friends), si sono mosse da tre diversi luoghi della città (Piazza Garibaldi, Corso Vittorio Emanuele e Piazza Diaz), percorrendo rispettivamente Via Sparano, Via Melo e Corso Cavour, per confluire al termine in Piazza Umberto, dove si è tenuta la jam session finale. La Festa della Musica dell’Arci è arrivata alla XIV edizione, e quest’anno ha come filo conduttore la richiesta di nuovi spazi per la musica e di provvedimenti che sostengano e che valorizzino gli spazi già esistenti. Lo slogan che caratterizza la Festa della Musica 2009 è, infatti, “Più Spazio alla Musica – Più Spazi per la Musica”. Uno slogan che rimanda ai punti qualificanti che caratterizzano l’azione dell’Arci sul fronte della musica e della creatività: innanzi tutto, la concezione della cultura come bene comune, come parte integrante del welfare di una nazione. Di conseguenza, la promozione del diritto di accesso alla cultura: favorire e ampliare i percorsi formativi, promuovere
la cultura musicale diffusa, sostenere gli spazi per la musica dal vivo, sviluppare appieno le potenzialità del web. Inoltre, la valorizzazione della creatività dei giovani: sostenere i giovani artisti, stimolare l'innovazione e la sperimentazione. Infine, il sostegno a progetti musicali
“Più Spazio alla Musica Più Spazi per la Musica” interculturali: l’incontro fra le diverse culture musicali del mondo come possibile punto di partenza per incoraggiare il dialogo tra popoli e culture. Da quest’anno, la Festa della Musica dell’Arci è anche ToMusic, un omaggio a Tom Benetollo, presidente nazionale dell’Arci, scomparso il 20 giugno 2004, che delle potenzialità espressive e creative legate alla musica è sempre stato un cultore e un instancabile promotore. La Festa della Musica è promossa dalla Regione Puglia – Assessorato al Mediterraneo e, relativamente alle due serate che si svolgono a Bari, dal Comune di Bari – Assessorato alle Culture. In allegato, il programma degli appuntamenti a cura dell’Arci e legati alla Festa della Musica.
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VOCI DI CITTÁ BARI Progetto delle Ferrovie Sud Est, Istituto Informa e l’Ufficio scolastico regionale per la Puglia
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ono 5 gli spot training contro il vandalismo realizzati dai ragazzi di 2 scuole medie e 4 superiori, frutto del lavoro di formazione - informazione compiuto grazie al progetto “VandalismNO” di sensibilizzazione sul tema del vandalismo ai danni di autobus, treni e stazioni, organizzato da FSE, Istituto Informa in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia, spot presentati a conclusione di un percorso durato circa due mesi. Cortometraggi di grande impatto e comunicazione con cui gli studenti hanno trasmesso un unico messaggio: NO al vandalismo. No, soprattutto, perche’, il vandalismo colpisce in prima persona
VandalismNO chi rompe il sedile di un autobus, una obliteratrice, o sporca un muro: gli stessi studenti che quotidianamente utilizzano treni, autobus e stazioni FSE. Un obiettivo importante per le Ferrovie Sud Est, uniche a realizzare in Puglia un progetto educativo per ridurre il fenomeno che provoca danni costanti e ingenti. “Abbiamo 260 bus che viaggiano ogni giorno – ha spiegato Ornella Scotti, Dirigente Responsabile della Qualità Ferrovie del Sud Est - se 1 solo di questi è soggetto ad atti di vandalismo, il costo medio di riparazione è di 3.820 euro, di cui 2.865 a carico nostro, della collettività. Abbiamo 80 mezzi ferroviari che viaggiano ogni giorno, se
Ottimi risultati nelle scuole, sensibilizzate sul tema vandalismo ai danni di bus, treni
Con la vittoria del sindaco Emiliano la città capoluogo di regione si rivela laboratorio politico
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on la vittoria del sindaco uscente Michele Emiliano, Bari si colloca al centro dell’attenzione della politica nazionale assumendo il ruolo di laboratorio politico del centrosinistra. Il 59,8% di voti che lo riconfermano nella carica di Primo cittadino premiano il buon governo del sindaco e della sua coalizione e, come in altre citta’ pugliesi, l’apparentamento politico con l’Udc di Casini che ha ottenuto il consenso degli elettori del centrosinistra. “Si comincia una sfida che parte da Bari e che si allarga a tutto il Mezzogiorno ed a tutta l'Italia: la sfida per vincere la questione meridionale. Noi – ha affermato Emiliano dopo la schiacciante vittoria - trasformeremo Bari finalmente in una amministrazione politicamente consapevole di essere il luogo principale per la lotta per l'emancipazione delle genti del Sud”. Ma i sentimenti del sindaco sono anche quelli “di una consapevolezza ma anche di un’umilta’ assoluta. Il primo che si monta la testa in questa vicenda fa la figura dello stupido, perche’ con situazioni come quelle che si stanno maturando e’ assolutamente chiaro – ha affermato - che nei prossimi 5 anni ci sara’ un lavoro massacrante da realizzare: la sfida per vincere la questione meridionale. Noi trasformeremo Bari, finalmente, in un’amministrazione politicamente consapevole di essere il luogo principale della lotta per la emancipazione delle genti del Sud”. Emiliano, con grande orgoglio, ha sottolineato di aver governato bene, con onesta’, senza sprechi, con poco danaro, gestendo al scarsita’ ed ha riferito di aver ricevuto telefonate da tutta Italia in particolare da Franceschini, D'Alema e lo stesso Casini ma, il primo pensiero dopo la vitoria e’ stato “a tutta quella persone che sono andate a votare al ballottaggio, ho camminato per la citta' e c'era un'atmosfera meravigliosa,
1 solo di questi è soggetto ad atti di vandalismo, il costo medio di riparazione è di 6.880 euro, di cui 4.480 a carico della collettività. Quindi, tirando le somme, dateci una mano per ridurre i danni”, ha concluso, Ornella Scotti, presentando tutti i dati relativi ai danni potenziali subiti dai mezzi FSE e rivolgendosi ai ragazzi presenti. “Se tutti i ragazzi facessero come voi i risultati sarebbero importanti. Mi auguro, per questo – ha detto Luciano Rizzo, Direttore di Esercizio delle Ferrovie Sud Est, rivolgendosi ai ragazzi delle scuole interessate – che si ripeta questa iniziativa. Ci sono molte strade per combattere il vandalismo e questa e’ una di quelle”. Il Direttore di Esercizio ha, quindi, ricordato i vari danni subiti ogni anno a causa dei numerosi lanci di sassi contro i mezzi FSE, che a volte feriscono anche i viaggiatori, dei massi sulle rotaie ed i freni d’emergenza tirati troppe volte dagli studenti, solo per ritardare la corsa del treno. A introdurre i lavori, Silvia Vescuso. Direttore Istituto Informa, che ha orientato gli interventi di Ornella Scotti, Dirigente Responsabile della Qualità Ferrovie del Sud Est, Rocco Di Vietro,Ufficio Scolastico regionale, Mauro Pillan, Coach ricercatore, Paola Pirri, Psicologa del lavoro, Francesco Marino, Regista, esperto di comunicazione, e di Luciano Rizzo, Direttore d’Esercizio Ferrovie del Sud Est. Gli spot sono stati realizzati dalle scuole: “Agostinelli” di Ceglie Messapica (Br),“Righi” di Taranto, “Bottazzi” di Casarano (Le), “Agherbino” di Putignano (Ba), “Pende”di Noicattaro (Ba). c.mor.
Bari guida la sfida per il Mezzogiorno l'atmosfera della democrazia, piena, quella che oggi si e' concretizzata”. “Io avevo detto che se avessimo vinto le elezioni il centrosinistra non poteva dire di aver vinto da solo. E’ evidente – ha sottolineato il sindaco – che questa e’ una vittoria di tutta la citta’, le sezioni di alcuni quartieri che l’altra volta schierati gli uni contro gli altri davano risultati anche negativi per il centrosinistra, adesso hanno dato risultati diversi, quindi la citta’ si e’ riunificata nel ballottaggio. Credo che il ballottaggio fosse necessario in questo momento perche’ dovevamo riunificare tutta la citta’ e tutte
quelle forze politiche storiche di Bari che l’hanno profondamente amata e che sono oggi orfane di un progetto, mi riferisco – ha spiegato - a tutti i militanti di An, a tutti i militanti socialisti, che si riconoscono nella sinistra radicale, in tutti i militanti del cattolicesimo democratico, l’ex Dc”. Ma Emiliano si e’ detto anche “orgoglioso di essere il segretario del Partito democratico in Puglia” e che Bari “come visione politica generale si predispone non solo ad essere il luogo di soluzione della questione meridionale ma anche il luogo dove le tre grandi religioni monoteistiche, e coloro che non
credono, possano immaginare di riunirsi frequentemente, sistematicamente per costruire il futuro dell’umanita’. Noi siamo al centro del Mediterraneo, una terra che ha superato le sue divisioni e siamo anche una citta’ – ha detti – che grazie a san Nicola e’ culturalmente pronta ad una visione internazionale delle cose”. I prossimi cinque anni sono, quindi, anni in cui il centrosinistra deve avere una meta: “unita’, l’unita’ delle persone, in vista del perseguimento di obiettivi. Bari sara’ la citta’ che unifica quello che la storia ci consentira’ di avere a portata di mano”.
L’apparentamento politico con l’Udc ha ottenuto il consenso degli elettori del centrosinistra
Anno IX n. 5 - Giugno 2009
L’iniziativa turistica di successo, ripetuta anche quest’anno dall’Assessorato regionale
BARI
Città e… spiagge “aperte”
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uest’anno parte una sperimentazione nuova, che credo fara’ parlare ancora di piu’ della Puglia in tutta Europa: ‘spiagge aperte’. Le nostre spiagge sono location incantevoli per fare anche attivita’ culturali: di notte nelle spiagge di Puglia chiameremo scrittori famosi, intellettuali, poeti a serate di cultura ma anche di degustazione dei nostri prodotti tipici. Cioe’ useremo la spiaggia come trampolino per riconnettere turismo e cultura. Credo che cercheremo di fare un ulteriore salto di qualita’”. Il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, lo ha affermato presentando “Citta’ Aperte”, l’iniziativa turistica di successo, ripetuta anche quest’anno dall’Assessorato regionale al Turismo, con numerose novita’ in piu’, tra cui “spiagge aperte” con incontri letterari e culturali serali nei lidi. “Quest’anno, noi, invece che gloriarci dei risultati turistici che abbiamo avuto – ha spiegato Vendola - perche’ nel 2008, anno di crisi generale in cui il turismo e’crollato in tutta Italia, la Puglia ha avuto un aumento dell’8% delle presenze turistiche, ed un aumento del 5,2% degli occupati nel turismo, rilanciamo il progetto di Citta’ Aperte”, che consentira’ ai turisti, in tutta la stagione estiva, per esempio “di trovare
nche quest’estate, a Bari, nessun anziano resterà solo. E le persone sole, che non possono contare su parenti o amici e quindi sono considerate” irraggiungibili” dai servizi sociali e sanitari, saranno raggiunte invece dagli operatori di Serenitanziani a casa, dovunque e a tutte le ore. Questo lo spirito di Serenitanziani 2009, il servizio gratuito promosso dall’assessorato al Welfare del Comune di Bari e realizzato dalla Cooperativa Sociale GEA. Serenitanziani, ormai da diversi anni, dall’1 giugno al 31 agosto viene incontro alle esigenze dei cittadini ultra75enni (circa 30 mila censiti in città) che versano in condizioni precarie di salute (debitamente certificate dai sanitari) o che soffrono di solitudine, in altre parole, “a rischio” abbandono. Una fascia d’età delicata e spesso tra-
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Incontri letterari e culturali serali nei lidi, 400 siti archeologici aperti; musei, cattedrali, etc. 400 siti archeologici aperti; musei, cattedrali, castelli, parchi, cioe’ la straordinaria ricchezza del nostro patrimonio a disposizione di quei turisti che spesso nel passato rimanevamo a bocca asciutta, perche’ non c’era nessuna ida, cultura della valorizzazione del nostro patrimonio”. “Aumentano i luoghi e i beni visitabili dal turista e non solo da parte del turista, direi - ha spiegato l’assessore al Turismo della Regione Puglia, Massimo Ostillio, presentando il programma - che sono beni fruibili anche dai residenti, quindi un modo nuovo di conoscere e far conoscere le nostre bellezze a chi viene da fuori. Quindi, un’occasione d’incontro che genera effetti culturali, sociali, economici oltre che turistici”. “Abbiamo arricchito il plafon di iniziative, di eventi collegati al programma ‘citta’ aperte’ che quest’ anno di fregia anche della possibilita’ di avere spiagge aperte e, quindi dei luoghi che solitamente vengono utilizzati di giorno e che, invece, saranno resi fruibili anche di sera per eventi un po’ strani da vedersi sulle nostre spiagge: presentazioni di libri, eventi culturali,
incontri con gli autori. Insomma – ha continuato – arricchiamo la nostra offerta turistica complessiva, perche’ non possiamo dormire sugli allori, continuare ad immaginare che i turisti vengano solo per i posti eccezionali; bisogna anche renderli fruibili”. “Città aperte” passa da una durata di circa due mesi della sua prima edizione, agli oltre sei mesi di quest’anno, in linea con gli importanti risultati raggiunti, anche sotto il profilo della destagionalizzazione. Saranno inoltre sviluppati un insieme di eventi collaterali, tra cui: escursioni alla scoperta di beni e siti di particolare valore, ma meno conosciuti, a carattere storico, culturale ed architettonico, prevedendo anche tour presso aziende agroalimentari e dell’artigianato; visite guidate nei centri storici delle città e dei borghi minori, anche in occasione di eventi religiosi. Attività di ‘messa a sistema’ e di animazione del territorio è stata resa possibile da un intenso lavoro di concertazione e coordinamento, promosso dalla Regione e dalle APT, al quale hanno contribuito: Comuni, Province, Camere di Commercio, Diocesi ed Enti religiosi, Proloco, Associazioni di categoria e operatori del comparto, imprese agroalimentari e artigiane, guide turistiche e professionisti impegnati nel settore, Parchi ed Aree protette, Associazioni culturali e ambientaliste, terzo settore, onlus, Ministero BB.CC e musei, privati. c.mor.
Torna “serenitanziani”
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Controlli di sicurezza stradale negli orari piu' a rischio, compresi tra le 24 e le 6 del week end
VOCI DI CITTÁ
scurata, che trova difficoltà anche ad occuparsi delle questioni primarie, come fare la spesa o acquistare medicinali indispensabili. Un’organizzazione, quella di Serenitanziani che coinvolge e mette in rete le associazioni del Terzo Settore, il Pronto Intervento sociale (altro servizio municipale), il mondo sanitario (i distretti dell’Azienda sanitaria barese, il servizio d’emergenza 118 e i medici di Medicina generale) e le Forze dell’Ordine (Polizia di Stato). Serenitanziani pone, quindi, Bari all’avanguardia della solidarietà tra le città del Sud. Serenitanziani, prevede un
numero verde amico attivo 24 ore su 24, l’800 063 538 per assistenza psicologica che riceve in media 50 chiamate al giorno; e tre Pony della solidarietà, ovvero giovani volontari, muniti di tesserino di riconoscimento, pronti a consegnare a domicilio viveri e medicinali di prima necessità, ogni giorno dalle 9,00 alle 19,00. Altro servizio previsto dal pacchetto è Sorveglianza attiva, dedicato agli anziani in particolari condizioni di disagio socioeconomico e ambientale che sono monitorati attraverso le assistenti sociali della cooperativa GEA, che eseguono visite domiciliari e verificano costantemente le loro condizioni.
Un numero verde amico attivo 24 ore su 24 - l’800 063 538 - per assistenza psicologica
Estate: prefettura vara piano servizi vigilanza
Prefetto di Bari, Carlo Schilardi ha varato il piano di potenziamento dei servizi di vigilanza estiva per il periodo giugno - settembre 2009. Il piano prevede l'intensificazione dei servizi di prevenzione generale e controllo da parte degli organi di polizia, concentrata soprattutto nelle localita' balneari e di maggiore richiamo turistico, che si affacciano lungo la fascia costiera compresa tra Barletta e Monopoli. Per quanto
riguarda Bari, particolare attenzione è rivolta alle aree di San Giorgio - Torre a Mare e Palese - Santo Spirito, con l'attivazione di uffici Mobili di Polizia. Sono stati disposti anche maggiori controlli di sicurezza stradale negli orari piu' a rischio, compresi tra le 24 e le 6 dei fine settimana, e negli itinerari di colle-
Intensificazione delle misure di prevenzione e controllo da parte degli organi di polizia
gamento urbani ed extraurbani con i locali di intrattenimento e nelle immediate adiacenze degli stessi e l'effettuazione di verifiche mirate ad accertare, contestualmente all'attivita' di repressione degli illeciti, la capacita' di guida degli automobilisti, in relazione all'abuso di sostanze alcoliche e stupefacenti soprattutto da parte dei piu' giovani. Le Amministrazioni comunali sono state invitate, inoltre, a svolgere un'opera di sensibilizzazione nei confronti degli esercenti commerciali, soprattutto del settore della ristorazione, volta a mantenere puliti gli spazi utilizzati dagli avventori, anche con provvedimenti a carattere sanzionatorio, nonche' a potenziare i servizi di rimozione dei rifiuti.
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Anno IX n. 5 - Giugno 2009
VOCI DI CITTÁ
Percorso ciclabile lungo le “vie” di AQP
BARI Giunta regionale approva studio di fattibilita’ a seguito di accordo tra Loizzo e Monteforte
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arà trasformato in percorso ciclabile la strada di servizio del Canale principale dell’Acquedotto Pugliese dopo l’ok della Giunta regionale che ha approvato uno studio di fattibilità, a seguito di un protocollo d’intesa sottoscritto tra l’assessore ai Trasporti della Regione Puglia, Mario Loizzo, e l’Amministratore Unico di AQP SpA, Ivo Monteforte. “La realizzazione della Ciclovia dell’Acquedotto, che sotto il profilo ambientale, paesaggistico, culturale, turistico, sociale ed economico è confrontabile in Italia solo alla Ciclovia dell’Adige in Trentino – ha detto l’assessore Loizzo – rappresenta un ulteriore passo in avanti nel processo, lento ma deciso, intrapreso da questa Amministrazione regionale, di costruzione della Rete Ciclabile pugliese quale parte essenziale della rete ciclabile europea EuroVelo e di quella nazionale BicItalia. Ci sono tutti i presupposti, infatti affinché la ciclovia diventi itinerario ciclabile nazionale della Rete “BicItalia” in quanto prolungamento, lungo tutta la Murgia e la Valle d’Itria, della Ciclovia n. 11 che nasce nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, a cavallo tra Toscana ed Emilia Romagna, corre lungo l’Appennino ed arriva in Puglia attraversando tutto il Parco Nazionale del Gargano”. Il percorso, compreso lungo l’asse Venosa-Grottaglie con bretella di collegamento Bari-Gioia del Colle, diventa parte integrante delle direttrici della rete ciclabile regionale, i cui itinerari principali sono stati individuati con il progetto di cooperazione Cyronmed (Cycle Route Network of the Mediterranean), promosso e coordinato dall’Assessorato ai Trasporti della Regione Puglia. Il progetto preliminare stralcio riguarderà quindi un primo tracciato di 35 – 40 Km, da Grottaglie-Villa Castelli per risalire a monte fino a Locorotondo ed
In Valle d’Itria il primo tratto dimostrativo di “ciclovia”, con collegamento Bari-Gioia del Colle
Alberobello, anche in considerazione della presenza, lungo il tracciato in esame, delle stazioni delle Ferrovie Sud Est (Alberobello, Locorotondo e Martina Franca) e di Trenitalia (Grottaglie). Come noto la possibilità di trasportare la bici al seguito sui treni regionali rappresenta la principale forma di intermodalità, come esperienze nazionali ed europee dimostrano, utilizzata dai cicloturisti per raggiungere un percorso ciclabile o per allontanarvisi, contribuendo anche al successo dell’investimento.
Nodo ferroviario, verso realizzazione progetto
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soppressione del passaggio a livello di via Capruzzi, impatto ambientale e il progetto di cantierizzazione con l'approvazione rappresenta una ulteriore tappa verso la realizzazione finale di RFI. Il tutto, entro settembre sara' inviato al CIPE per del grande progetto del Nodo Ferroviario di Bari. La le approvazioni delle previste procedure, in modo da poter finalmente sua definitiva eliminazione, oltre a facilitare la ricucitura partire con le gare e con la cantierizzazione delle opere". Secondo della viabilita' in una delle zone a piu' alta densita' di traffico l’assessore regionale "il sogno di realizzare il Nodo ferroviario di Bari, segnala l'avvio di un'altra fondamentale innovazione di Bari e' gia' diventato una realta', di cui debbono prendere riguardante il tracciato ferroviario, in quanto viene attivato atto sia gli scettici in buona fede, sia quelli interessati ad ostacolare all'interno del quale il traffico passeggeri e merci della linea in ogni modo lo sviluppo della citta' e della Regione". Bari-Taranto, sara' utilmente smaltito e velocizzato in modo da "E' utile sottolineare come questo risultato e' stato possibile non appesantire la gestione dei treni passeggeri nella stazione raggiungerlo grazie alle positive sinergie messe in campo dal di Bari centrale". Lo spiega l'assessore regionale ai Trasporti, Governo regionale con l'Amministrazione comunale di Bari, le Mario Loizzo, facendo il punto della situazione relativa al Progetto Societa' ferroviarie, le forze sociali ed imprenditoriali e la comunita' del Nodo Ferroviario di Bari "Questa positiva innovazione - prosegue scientifica- conclude Loizzo - va infine ricordato che, allo scopo Loizzo - prelude all'avvio del piu' articolato e complesso iter di di non penalizzare i pendolari che utilizzavano la fermata Policlinico progettazione e di realizzazione del Nodo ferroviario che, dopo soppressa a seguito del nuovo tracciato, gli stessi potranno utilizzare l'iniziale finanziamento di 398 milioni di euro a carico del PON, gratuitamente la linea 40 dell'Amtab di Bari, linea che potenziera' e i successivi finanziamenti gia' assentiti, potra' rapidamente anche i collegamenti del centro cittadino col Policlinico. vedere il suo concreto avvio. Infatti, chiusa la Conferenza di Tale servizio, viene interamente sovvenzionato dalla Regione servizi istruttoria, Italferr procedera' all'aggiornamento e alla Puglia che in tal modo incrementa di ulteriori 350.000 integrazione del progetto prekilometri/autobus, le percorliminare sulla base delle osrenze gia' assegnate alla citta' Mario Loizzo: “soppressione del passaggio a livello servazioni avanzate in sede di di Bari, dopo decenni di di via Capruzzi, una ulteriore tappa” Conferenza; seguiranno la trascuratezze anche in questo elaborazione dello studio di settore".
PAESE CHE VAI BITRITTO Successo di pubblico per l’iniziativa di Hinterland e R.E.D. di Luca Lembo
Forum sulle opere pubbliche, prove di dialogo
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ppena dieci giorni dopo il voto, la nuova amministrazione, guidata dal riconfermato sindaco Lucarelli, apre al dialogo con l’intera cittadinanza chiedendo a tutti di partecipare attivamente e discutere sulle linee programmatiche da seguire nei prossimi anni. La popolazione ha evidentemente accolto con interesse l’invito, giacché il 16 giugno scorso, nell’auditorium della scuola media, sede dell’incontro, era praticamente impossibile trovare un posto a sedere per chi arrivava in ritardo. Il forum, organizzato da Hinterland assieme con l’associazione R.E.D. Bitritto, ha avuto come oggetto specifico il tema della programmazione delle opere pubbliche, ma a fronte del successo dell’evento si è colta l’occasione per proporre di organizzarne altri, in modo tale da condividere coi cittadini le istanze programmatiche anche in materia,
Molti argomenti in ballo. Necessaria una replica con maggior tempo per gli interventi dal pubblico
ad esempio, di affari sociali o ambiente. Protagonisti sono stati oltre al sindaco, l’assessore alle opere pubbliche, anch’esso riconfermato, Donato Trotti, e l’assessore regionale ai trasporti Mario Loizzo. Nella sua relazione, Trotti ha sviscerato moltissimi temi, ricordando le cose fatte, come la caserma dei carabinieri, ormai pronta, o la nuova illuminazione a risparmio energetico, da
estendere ancora; ma soprattutto elencando gli obiettivi futuri,dal rifacimento di molte strade urbane il cui manto è ormai usurato, ai progetti per le piste ciclabili (presenti nel piano regolatore); dal progetto sui pannelli solari sugli edifici pubblici a quello sulla protezione civile, ed ancora la riqualificazione di alcune aree come la zona di via Sannicandro (con un progetto per un anfiteatro ed un
parco pubblico) ed il completamento dell’urbanizzazione nella zona del campo sportivo. Molti gli interventi dei cittadini, interessati anche a sicurezza, agricoltura e scuola; il tempo è stato troppo poco per rispondere a tutti in maniera esaustiva, ma chiunque abbia quesiti da porre, anche in vista dei prossimi forum, può farlo attraverso Paese & Paesi, commentando il nostro blog alla pagina www.pepbitritto.splinder.com o inviando una mail a pepbitritto@libero.it sull’argomento, a cui l’assessore Trotti si è impegnato a rispondere pubblicamente dalle nostre colonne.
PAESE CHE VAI
Anno IX n. 5 - Giugno 2009
Composta l’amministrazione, tra novità e conferme
BITRITTO
Giunta Lucarelli: ecco i nomi
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el primo consiglio comunale tenutosi, come di consueto, nella sala Castello il 25 giugno scorso, la nuova amministrazione targata Lucarelli e “Insieme per Bitritto” ha presentato alla popolazione bitrittese deleghe e assessorati. Questi i nomi. Eletto presidente del consiglio Franco Campagna; suo vice Costantino Sacino. Confermato vicesindaco e assessore Angelo Natuzzi, ma con deleghe a Polizia Municipale, Protezione Civile, Sicurezza e vivibilità urbana, Politiche Ambientali, Turismo. Altra conferma quella di Donato Trotti a Lavori Pubblici, Politiche di pianificazione del verde pubblico, Edilizia Residenziale Publica, Politiche attive del lavoro, Servizi Cimiteriali, così come Gerardo De Letteriis a Bilancio, Patrimonio, Politiche Fiscali, Partecipazione - Comunicazione Istituzionale - URP, Attuazione del programma,
Natuzzi confermato vicesindaco, Pietragallo unica donna della squadra
Di nuovo oratorio! primo oratorio moderno risale a San Filippo Neri, verso il 1550. Secoli dopo, nel 1841, don Bosco, al secolo Giovanni Melchiorre Bosco, sviluppò, a partire da quell'idea di centro spirituale, l'oratorio come centro di aggregazione giovanile e di preghiera. Gli oratori si sono poi diffusi in tutta Italia, come luogo positivo di formazione spirituale ed umana, ed anche qui a Bitritto. Ascoltando adulti e anziani del paese, l'oratorio nel nostro paese avrebbe chiuso 25 anni fa circa. Già immediatamente dopo il loro arrivo qui a Bitritto, nell'autunno scorso, don Vito Marotta e don Domenico Pietanza sondarono il terreno per verificare l'esistenza di nuove possibilità aggregative. La loro precedente esperienza a Loseto era stata in tal senso molto positiva, e ancora oggi nel vicino paese l'oratorio continua con grande successo. Nel concreto, comunque, la parrocchia Maria Santissima
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Politiche Comunitarie - Finanziamenti. Tre le novità in giunta. Andrea Sacino si occuperà a Politiche per lo Sviluppo economico, Artigianato, Industria e Terziario avanzato, Sportello Unico Attività Produttive. A Marina Pietragallo (unica donna eletta nel nuovo consiglio comunale) saranno affidate Pubblica Istruzione, Politiche educative e di orientamento scolastico, Cultura, Pari opportunità, Politiche giovanili. A Vito Bozzi, infine, la delega assessorile ad Affari Istituzionali, Gemellaggio, Periferie, Risorse Umane e Organizzazione degli Uffici e Agricoltura. Grande attenzione sarà riservata alla creazione di commissioni consiliari e soprattutto di consulte tematiche, con cui poter coinvolgere le professionalità del paese, dai servizi sociali, allo sport, alla cultura ai lavori pubblici. P&p
Il ritorno di un rimpianto classico della tradizione sociale coinvolge i giovani animatori e catechisti della parrocchia. Essa potrebbe sembrare semplice, ma richiede molta preparazione e considerazione dei giochi e delle attività che questi andranno concretamente a svolgere. Canti, balli, giochi sani, assolutamente sicuri, semplici, con acqua, palloni, palloncini. Ecco in cosa consiste l'oratorio
Uno spazio per i ragazzi, dopo anni di assenza
di Costantinopoli decide di ripartire con l'oratorio in giugno, e precisamente il 15. L'organizzazione durerà per un mese, fino all'undici di luglio, nei pomeriggi del lunedì, mercoledì e venerdì. Il luogo prescelto è piazza Leone. L'organizzazione
Noi, loro, gli altri
della parrocchia per l'estate 2009. Bitritto accoglie la novità con grande interesse e curiosità. I giochi non sono solo divertenti per i bambini che li fanno, ma sono anche spettacolari per coloro che assistono ad essi. I bambini e i ragazzi, già dal primo giorno, animano Piazza Leone e danno un tocco di gioia e di colore al paese. Il numero dei partecipanti cresce di giorno in giorno: dagli iniziali ottanta si è rapidamente cresciuti oltre i cento. Nella speranza di tutti, però, questo dovrebbe essere solo un inizio, e visto il notevole successo si dovrebbe espandere ulteriormente la cosa. Bentornato Oratorio. P&P
BELVEDEREBITRITTESE
di Gianvito Rutigliano
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campagna elettorale è terminata e ha consegnato ancora il paese nelle mani di Vito Lucarelli e della compagine “Insieme per Bitritto”, vincitori per 126 voti su Pino Giulitto e il suo PD “fai-da-te”. Nelle settimane precedenti il voto, noi di P&p pensiamo di aver giocato un ruolo importante, soprattutto sulla rete, tra blog e Facebook. Su entrambe le piattaforme, sulle varie chat e commentando video, audio dei comizi e foto la gente ha voluto dibattere, confrontarsi e conoscere i fatti. C’è stato un largo seguito, un ampio confronto, a volte aspro, e anche – secondo noi – lo spostamento di consenso. Non migliaia di voti, certo, ma
viste le cifre che hanno distanziato le due liste, ogni preferenza è stata preziosa. Qualcuno aveva snobbato questi sistemi, perché ritenuti inutili. Il desiderio di discussione della gente, anche a livello virtuale, ha invece dimostrato il contrario, dando ragione a noi. Paese e Paesi, da mesi orientato per la continuità e la conferma dell’amministrazione uscente, si è rivelato coerente, sostenendo la lista “Insieme per Bitritto”, gestendone la comunicazione visiva e su internet e supportando in particolare i due candidati in quota Hinterland (la nostra associazione editrice), ovvero Angelo Natuzzi e Michele
Palmieri. I loro quasi 500 voti complessivi, con Natuzzi primo degli eletti della maggioranza, confermano la posizione di anima politica e di supporto della nostra associazione, presa di mira anche nei comizi dell’opposizione, così come i nostri metodi di comunicazione, definiti come “sguazzare nel torbido”. Crediamo invece fermamente nella nostra azione e non ce ne pentiamo. Ora però, passata la bagarre elettorale, ricominciamo a raccontarvi il paese dal nostro punto di vista. Di parte, come non abbiamo mai nascosto di essere, ma non per questo omettendo fatti o critiche, quando serviranno. La serietà non è un valore confliggente con la partigianeria. Due citazioni, di grandi uomini, possono rispondere ai dubbi sul ruolo del nostro giornale e sulla convenienza o meno di schierarsi in prima persona, mettendoci la faccia ad ogni occasione senza
timore. «L’Unità è il giornale più oggettivo d'Italia. perché c'è scritto sotto la testata 'Organo del Partito Comunista Italiano'. L'unica oggettività che dobbiamo ai lettori è dire da quale angolazione noi guardiamo i fatti» Eugenio Scalfari, anni ’80. «Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta già costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'é in essa nessuno che stia dalla alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti» Antonio Gramsci, La città futura, 1917.
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PAESE CHE VAI CASAMASSIMA A colloquio con il candidato del PD sui risultate delle elezioni provinciali di Cristina Calisi
Anno IX n. 5 - Giugno 2009
«Il mio impegno per il territorio non termina qui»
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ino all’ultima ora prima dei risultati definitivi delle votazioni del 6 e 7 giugno, il collegio Casamassima Cellamare - Rutigliano, uno dei più vasti in termini di persone aventi diritto al voto, ha atteso l'elezione di un candidato al consiglio provinciale. In particolare, del rappresentante del Partito Democratico Andrea Palmieri, risultato il primo suffragato nel collegio 31, esito inutile alla luce della vittoria del candidato del Popolo della Libertà, Francesco Schittulli. Approfondiamo l'esito del voto proprio con Palmieri: «E’ risaputo che il Partito Democratico sta attraversando una fase difficile e complicata, e in virtù di questo, serpeggiava un diffuso timore di sconfitta non solo su Casamassima, ma anche a livello nazionale. Nonostante la bassa affluenza alle urne, dato da non trascurare perché suggerisce la lontananza della gente da un futuro prossimo riguardante le sorti del territorio, Casamassima per le elezioni europee ha confermato la stessa percentuale dei consensi, 28,5%, registratasi lo scorso anno alle politiche. Per quanto concerne il discorso relativo invece alle provinciali, sicuramente ha aiutato la presenza di un candidato locale, tanto da aumentare la
Il ricordo del giovane nella manifestazione: gara di calcio e concerto
di Maria De Tommaso e Carmen Ronghi
Andrea Palmieri
percentuale salita al 36,15% e conferendomi il titolo di candidato più suffragato sul territorio casamassimese. Da sottolineare, infine, che grazie ai 2580 voti il PD di Casamassima si è riconfermato primo partito, distanziando di molto tutti gli altri, compreso il PdL che ha riportato il 24,79% dei consensi». si è andato a sommare con quello di Cellamare e Rutigliano dove «i voti, rispettivamente 627 (21,44%) e 1254 (12,2%), sono stati frutto di un’ottima campagna elettorale fatta di continue presenze e interventi su questi comuni, rendendomi il più suffragato del collegio ed il terzo nella provincia per il Partito Democratico con un totale di 4461 voti». Ma questo non è bastato. Di certo, essere l’undicesimo su 38 pretendenti consiglieri del Partito Democratico, con il 22% dei voti validi riportati nel collegio, sarebbe stato
Secondo “Memorial Marco Renzi”
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abato 20 Giugno si è celebrato a Casamassima il secondo “Memorial Marco Renzi”, ventiduenne la cui giovane vita è stata bruscamente interrotta da un incidente nel 2006. Dopo il torneo di calcetto della passata edizione, quest'anno l'organizzazione, a cura della mamma di Marco, Laura Campagna, e dell'Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada con la collaborazione della neonata associazione Hinterland di Casamassima, ha optato per una nuova formula. La manifestazione, infatti, si è svolta presso il campo comunale, a partire dalla ore 18:00, con una partita di calcio da 90 minuti durante i quali si sono scontrate due squadre composte da parenti e amici di Marco e da appartenenti ad un equipe medica del Pronto Soccorso. Dopo il triplice fischio dell'arbitro, la sfida, bloccata sul punteggio di 2 a 2, ha visto la vittoria della squadra blu alla lotteria dei rigori. A seguire, spazio agli interventi dell'amministrazione comunale, che ha patrocinato l'evento. Il Sindaco Vito De Tommaso, l’assessore allo Sport Michele Loiudice, l’assessore al Bilancio Fabio Nanna e l’assessore alla Cultura Giuseppe Pellegrino
sufficiente con l'elezione del candidato presidente del centrosinistra Vincenzo Divella e la nomina di almeno 15 consiglieri di maggioranza. Gli eventi, invece, ha preso un’altra piega. Forse una campagna elettorale poco proficua nel capoluogo (non dimentichiamo che la sola città di Bari rappresenta circa un quarto dell’elettorato della provincia), forse un’errata valutazione del suo avversario, riuscito a farsi strada tra gli elettori del centro destra anche grazie al coinvolgimento di associazioni e liberi professionisti in gran parte provenienti dalla classe medica. «La vittoria di Schittulli ha così ridotto a solo 6 posti utili per i consiglieri del PD», continua a spiegare Andrea Palmieri, «rendendomi di fatto il quinto dei non eletti. Da notare che gli ultimi due di quei sei hanno riportato una percentuale di voti pari al 24%. In sostanza sarebbero bastati appena 400 voti per poter rientrare nel consiglio provinciale». Al di là delle percentuali, restano da tirare le somme su quello che è «un risultato che non significa il termine della mia avventura politica. Il mio impegno per questo territorio andrà avanti, continuando il percorso iniziato».
Memorial Marco Renzi - Foto di gruppo per le due squadre di calcio
con le loro parole hanno ricordato l'importanza per il rispetto di quel bene unico e prezioso che è la vita. Infine, le toccanti parole del responsabile della sede locale dell'Associazione Familiari e Vittime della Strada, Rino Bizzoco, di mamma Laura e di un caro amico di Marco, Fabrizio, tutti uniti non solo nel ricordo del ragazzo, ma nel constatare quante ancora troppe siano le vittime della strada. Al termine della partita si è svolta la premiazione, con la consegna del trofeo
“Secondo Memorial Marco Renzi” ai vincitori, una coppa alla squadra seconda classificata e medaglie per tutti. A seguito della premiazione era in previsione il concerto con protagonisti vari gruppi musicali: dai Meteora con cover di Ligabue e Litfiba, a Vito Tanzella per Agesci Casamassima 1 con il suo repertorio di Edoardo Bennato. Dai Fans N’ Roses, cover band dei Guns N' Roses, ai Come una Mina con un tributo a Mina e a I Folletti di Vetro
con cover di Fabrizio De Andrè, ma il maltempo ci ha messo lo zampino, rimandando l'evento musicale. e che nessun improvviso acquazzone estivo potrà cancellare, è il messaggio lanciato dall'evento: ogni anno 8.000 sono le vittime delle strade italiane, 300.000 i feriti e circa 20.000 i disabili gravi. Una vera e propria guerra non dichiarata, cui il Parlamento Europeo vuole porre fine chiedendo all’Italia di ridurre del 40% in dieci anni questi numeri. La risposta dello stato italiano, purtroppo, non è stata all'altezza: un sempre maggiore calo del presidio del territorio e un grave ritardo nell’adeguamento degli organici delle forze dell’ordine e delle norme del Codice della strada. E dopo ogni incidente grave, un iter legislativo lento ed approssimativo, che sembra ignorare calpestare la dignità dell'uomo e i valori tutelati dalla Costituzione. E' per questo che ricordare il dolore della perdita di un nostro caro ha un senso. Affinché, come recitava la brochure dell'evento, «l’eco della sua voce, delle sue passioni, del suo ottimismo chiassoso e coinvolgente non si dissolva nel trascorrere del tempo».
PAESE CHE VAI
Anno IX n. 5 - Giugno 2009
CELLAMARE
A Cellamare trionfa il centrosinistra, oltre il 66% dei voti per il Sindaco uscente di Marcello Cavalli
“C
ellamare non può tornare indietro. Andiamo avanti”. È stato questo lo slogan che ha accompagnato la campagna elettorale della lista civica, vicina al Partito Democratico, “Uniti per Cellamare- Laporta Sindaco”. Ma a parte lo slogan, la qualità della lista, l’ottimo lavoro già svolto e la programmazione attenta e lungimirante per i prossimi cinque anni hanno largamente convinto i cittadini di Cellamare. Con il 66,48% dei consensi Michele Laporta è stato confermato Sindaco di Cellamare. Un risultato praticamente doppiato del candidato del Pdl, Pino Cristiano, la cui lista non ha saputo andare oltre il 33,51%. Una netta riconferma dunque del Sindaco uscente e del suo gruppo di lavoro, che hanno surclassato la lista avversaria e che sul piano strettamente politico sanciscono chiaramente che l’azione di governo di questi ultimi cinque anni ha pienamente convinto l’elettorato. È questo, infatti, il dato più interessante e chiaro che emerge da queste amministrative cellamaresi: l’intero paese si è riconosciuto in una gestione e in uno stile che in un lustro ha lasciato segni profondi nella vita del paese. La sera di lunedì 8 giugno, tantissimi cittadini si sono riuniti nel cortile della scuola media, l’unico plesso che raggruppa le quattro sezioni elettorali, per accogliere con cori da stadio il sindaco. “La gente è andata oltre i simboli politici, è stato il commento a caldo del sindaco, premiando il lavoro di questi primi cinque anni”. Per il Pdl resta la constatazione di una sconfitta netta. Alla lista che sosteneva Laporta sono andati undici
Vince il progetto Laporta: “E ora andiamo avanti”
Già pronta la squadra del Laporta bis. Verdetto senza appello per il PDL. consiglieri (Giovanni Digioia, Vito Fumai, Simone Ettorre, Gianluca Vurchio, Orlando Evangelista, Maria Ronchi, Davide Di Gioia, Francesco Di Gioia, Francesco Piccirillo, Marco Visceglia, Michele De Santis. All’opposizione
cinque (Pino Cristiano, Paolo Mazzacane, Nicola Di Gioia, Antonio Pizzi, Vito Losurdo). Già pronta anche la Giunta composta da quattro assessori: Michele De Santis, confermato vicesindaco, con deleghe alla polizia municipale, ecologia ed ambiente, attività produttive; Giovanni Digioia, con deleghe all’assetto del territorio, urbanistica, contenzioso; Gianluca Vurchio, assessore ai servizi sociali e sanitari, protezione civile, politiche giovanili e politiche del lavoro; Simone Ettorre, assessore al bilancio e tributi, patrimonio, appalti e contratti.
Anche nella composizione della giunta il Sindaco Laporta ha scelto la linea della continuità:“ Il nostro programma amministrativo – ha detto - è ormai tracciato, ha passato “a pieni voti” l’esame delle urne e dunque non intendiamo cambiarlo. Raccoglieremo ulteriori frutti del lavoro del primo mandato, a partire dalla riqualificazione urbana con il PIRP, per poi passare al Piano per gli Insediamenti Produttivi ed alla realizzazione di importanti interventi previsti nel Piano Strategico Metropoli Terra di Bari”.
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Il futuro si prepara.
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PAESE CHE VAI PALO DEL COLLE di Leonardo Maggio
Anno IX n. 5 - Giugno 2009
Una discarica nel futuro di Palo? Il paese si interroga Cronaca di un vivace e partecipato convegno cittadino
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arterre da grande occasione per il convegno “Una discarica nel futuro di Palo”, organizzato dai Comitati No alla Discarica di Palo del Colle e di Bitetto presso la Sala delle Rose di Palo. Tra i relatori, Maria Teresa Capozza e Vito Antonacci, in rappresentanza dei comitati organizzatori, la prof.ssa Etta Ragusa del Comitato “Vigiliamo per la Discarica” di Grottaglie, il dr. Maurizio Portaluri, oncologo, Gianni Nicastro, giornalista e il Sindaco di Palo del Colle Luigi Viola. L’incontro si è aperto con inatteso fuori programma, quando un portavoce della Inerti sud, per conto della società proprietaria della cava Di Maso, location nella quale è prevista la realizzazione di un impianto di trattamento e smaltimento di rifiuti speciali e non pericolosi, ha chiesto di intervenire in via preliminare per una breve dichiarazione di apertura. Prima i fischi e le proteste poi la disponibilità all’ascolto infine la contestazione dell’ampia platea quando il portavoce ha parlato di “protesta ad orologeria, di rifiuti non inquinanti, di progetto non letto e nuove opportunità di lavoro, sottolineando che il progetto di discarica sarà realizzato solo nel pieno consenso e, comunque, a garanzia e a tutela dell’ambiente, dell’igiene e della salute”. Pronta la replica di Maria Teresa Capozza, che ha aperto la sua relazione chiedendo più rispetto per il lavoro del comitato. Ha poi proseguito con una dettagliata e ragionata esposizione sulle ragioni che vedono i comitati di Palo e Bitetto opporsi al progetto di discarica. Ha invitato i proponenti ad assumersi ogni responsabilità quando parlano di rifiuti perché, ribadisce la Capozza, “ho studiato il progetto, la Lombardi deve avere il coraggio di dire a voce alta ciò che scrive, che i rifiuti che andranno in discarica sono
“S
iamo pronti a scatenare la protesta di tre paesi, la nostra raccolta di firme procede spedita, abbiamo superato quota tremila”, con questo avvertimento il Comitato No alla Discarica di Palo del Colle torna a dire la sua sull’argomento che da qualche mese tiene banco tra gli abitanti di Palo, forti anche della solidarietà delle vicine comunità di Modugno e di Bitetto, preoccupate perché la discarica esporrebbe a rischio di inquinamento le falde acquifere e le aree agricole circostanti. Il progetto di realizzazione di un Impianto di trattamento e smaltimento di rifiuti speciali “non pericolosi” nella Cava di Maso di Palo, lungo la strada statale 96, ha intanto subito un rallentamento a causa di una richiesta ulteriore di documentazione che la Lombardi deve presentare alla Conferenza di Servizio riguardante i trattamenti previsti per ogni singolo rifiuto e uno studio riguardante le problematiche urbanistiche e stradali. Maria Teresa Capozza, portavoce del Comitato ambientalista palese, ha illustrato all’organismo comunale le motivazioni del fronte del “no” alla discarica attraverso la presentazione di una minuziosa analisi del territorio, a partire dai primissimi anni ’80, quando le varie autorizzazioni concesse alla Inerti Sud stabilirono il vincolo del ripristino ambientale a fase estrattiva conclusa. Dice la Capozza: “Chiusa la discarica, la Inerti Sud dovrebbe operare il ripristino, invece si sta parlando di realizzare una discarica. Avremmo dovuto sapere di questo progetto già da 2 anni,
i rifiuti urbani, i rifiuti pericolosi resi stabili, ceneri, scorie, particolato, prodotti da centrali termiche, termoelettriche, a carbone, a incenerimento, da inceneritori di rifiuti, e tanto altro ancora. Anche un privato come la Lombardi deve tendere all’interesse pubblico generale, il progetto va sicuramente pensato meglio perché è molto impreciso, non parla di viabilità, non prevede il monitoraggio delle falde, la discarica è troppo vicina ai centri abitati e avrà ricadute negative sull’intera economia rurale e su una zona industriale che occupa almeno 500 addetti. Ci troviamo già in una zona a forte stress ambientale.” Vito Antonacci, per il Comitato di Bitetto, ha sottolineato “l’irregolarità delle procedure seguite per la Valutazione di Impatto Ambientale, il Comune di Bitetto non è stato coinvolto nelle forme dovute, non ha ricevuto nessun progetto, l’invito è avvenuto direttamente in sede di conferenza dei servizi senza che nemmeno il Consiglio Comunale si fosse potuto esprimere per tempo”. Antonacci, inoltre, ha ribadito come “il progetto di discarica penalizzerebbe l’intera economia agricola locale che non è solo olivicola. L’impianto ricadrebbe
3000 firme raccolte contro il progetto di discarica e tante obiezioni al progetto della Lombardi
su una zona verde molto fertile, ricca di orti, piena di pozzi artesiani con una importante falda acquifera superficiale per niente menzionata nello studio di impatto ambientale”. A questo punto, dalla Platea si è alzato il Sindaco di Bitetto, Giovanni Iacovelli, che ha chiesto di parlare per meglio precisare alcune considerazioni di Vito Antonacci. L’uscita di Iacovelli, però, non dev’essere piaciuta ad un nutrito gruppo di ascoltatori che hanno subito iniziato a contestarlo fornendogli un ottimo pretesto per lasciare il microfono e abbandonare l’assemblea. La prof.ssa Ragusa, nel suo intervento, ha condiviso la sua esperienza di lotta e di protesta con il Comitato di Grottaglie dove è da tempo allocata una discarica con le stesse caratteristiche previste per la Di Maso. Secondo la Ragusa “in questa fase è necessario muoversi bene e con cautela, passare dalla fase emotiva a un confronto critico con le istituzioni, l’esperienza di Grottaglie insegna perché l’inganno sta nel fatto che autorizzano ampliamenti continui e che le varie autorizzazioni possono essere illegittime. La Puglia sta diventando la pattumiera dell’Italia, venite a vedere Grottaglie, la gran parte dei rifiuti che arrivano sono del nord e i controlli non ci sono perché come ha dichiarato lo stesso dott. Assennato dell’Arpa Puglia, mancano strumenti e personale”. Il dott. Maurizio Portaluri, oncologo, ha confermato l’esistenza di un rapporto salute-discariche, con un
aumento evidente di tumori, malattie degenerative e malformazioni neonatali proprio nelle zone più esposte anche per la capacità delle discariche di immettere nell’aria una parte delle sostanze che vi si scaricano. Gianni Nicastro, giornalista de Il Resto, esperto in materie ambientali, ha fatto chiarezza sulle ragioni che portano la Lombardi a decidere di proporre una discarica nella Cava di Maso. Secondo Nicastro “c’è un forte sodalizio fra il Gruppo Mercegaglia che lavora alla costruzione degli inceneritori e la Lombardi che probabilmente vede nella Di Maso la possibilità di dotarsi di un impianto privato esclusivo nel quale poter scaricare le scorie dell’inceneritori di Massafra mentre altri due si costruiranno a Modugno e a Manfredonia”. Secondo Nicastro, “questi impianti stanno sorgendo in un momento storico in cui abbiamo la più bassa percentuale di raccolta differenziata. È evidente che i milioni di euro investiti in questi impianti devono portare profitto ma possono farlo solo ad alta efficienza, se gli impianti bruciano rifiuti con alto potere calorico. Ed è evidente che, così facendo, si moltiplica la necessità di avere discariche”. Il Sindaco di Palo Luigi Viola ha ribadito il valore politico del diniego espresso all’unanimità dal Consiglio Comunale al progetto di discarica della Lombardi affermando ufficialmente che “quando nel 2007 il progetto giunse al Comune non eravamo tenuti a pubblicarlo. È vero, dobbiamo dare delle risposte ai cittadini ma i tempi brevi non servono, ora bisogna raccogliere tutte le proposte e le analisi spendibili per confermare il nostro no e drammatizzare di meno.” A questo punto la parola è passata alle domande dei cittadini mentre la gran parte dei politici presenti decideva di uscire.
Comitato antidiscarica: “Pronti alla protesta”
dall’aprile 2007. Nel giugno 2007 è stato pubblicato anche sul Bollettino Regionale, nessun cittadino ha quindi potuto presentare osservazioni nei 30 giorni previsti. Anche un privato come la Lombardi deve tendere all’interesse pubblico generale, la discarica sorgerebbe all’ingresso del paese, con danni alla nostra immagine e alla nostra economia. Ci troviamo già in una zona a forte stress ambientale. Non dimentichiamo la Centrale Turbogas nella zona industriale di Modugno, il progetto di inceneritore che sorgerà a due passi dalla Motorizzazione, l’amianto a cielo aperto della Vianini di Grumo, del Cementificio sulla Modugno-Bitetto, della PalOlio. La discarica comunale esaurita in località Tappeto del Principe è un’altra bomba ecologica a cielo aperto che da anni aspetta di essere messa in sicurezza. E pensiamo alla Tersan Puglia, all’Autogas Meridionale, al deposito di fitofarmaci”. In un quadro come questo, cresce dunque anche l’attesa per la nomina dei professionisti che dovrebbero sostenere le ragioni del diniego espresso dal Consiglio Comunale e non pochi cittadini hanno il sospetto che la fase politica si sia chiusa troppo velocemente e che un parere tecnico poco motivato possa vanificare la decisione del Consiglio Comunale. “Ritengo – ha detto la Camozza - che ci siano numerose questioni che i tecnici debbano spiegare ed appro-
fondire, come la viabilità; infatti la strada statale 96, già gravata da un sostenuto traffico di autoveicoli, sarà ulteriormente intasata di altri mezzi pesanti. Inoltre, il trattamento dei rifiuti avverrà sul posto, le analisi chimiche dei rifiuti saranno realizzate a campione dalla stessa Lombardi. I materiali da smaltire hanno nomi pesanti come
mezzo web, il Comitato Pro Ambiente di Modugno scende in campo a sostegno del comitato palese e ribadisce: “La discarica è l'ennesimo scempio ambientale che si vuol perpetrare ai danni della salute pubblica. Non ci sono aggettivi contro i politici che si professano ambientalisti e sono protesi verso i ristori ambientali di centinaia di migliaia di euro. Spero che li utilizzino
ceneri, scorie, particolato, prodotti da centrali termiche, termoelettriche, a carbone, ad incenerimento, da inceneritori di rifiuti, dall’industria del ferro, acciaio, alluminio, piombo, zinco, rame, rifiuti dalle industrie del vetro, ceramiche, mattoni, plastiche; fanghi e terreni provenienti da siti contaminati e dal trattamento di acque reflue urbane ed industriali”. Intanto, in una nota diffusa a
per le persone che contrarranno un tumore. Anche a Palo l’aria è malsana, nessuno ha informato la cittadinanza che la centralina dell’Arpa ha rilevato 5 superamenti di Pm 10 in un mese? Viene ignorato tutto alle popolazioni mentre vi sono norme specifiche che prevedono l'obbligo per le amministrazioni comunali. Bisogna denunciare alla magistratura queste presunte violazioni, affidiamoci alla legalità”.
PAESE CHE VAI
Anno IX n. 5 - Giugno 2009
Discarica, la parola ai politici
PALO DEL COLLE
di Francesco Minerva e Francesco Sasso
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margine del convegno di venerdì 19 giugno 2009, organizzato dal comitato No alla Discarica, abbiamo posto ad alcuni rappresentanti delle istituzioni comunali una domanda secca: Secondo voi, alla fin fine, la discarica si farà? Ecco come ci hanno risposto. Giacomo Alberga, assessore all’ambiente, Verdi: “Nel pieno rispetto della legalità, io farò di tutto perchè la discarica non si faccia. E se ci mobilitiamo tutti non si farà, nonostante le dichiarazioni di facciata di alcuni dei componenti del Consiglio”. Rocco Martino, assessore al bilancio e alla cultura, PD: “Se noi tutti, cittadinanza e politici, saremo bravi, se le nostre motivazioni saranno serie e, soprattutto, scientificamente corrette, la discarica non si farà. Inoltre, c’è già un vizio di fondo nella faccenda che è costituito dalla deroga a un piano regionale sui rifiuti”. Alessandro Cutrone, consigliere comunale, Verdi: “Non si farà, in particolare grazie alla mobilitazione della cittadinanza e del Consiglio Comunale. C’è qualcuno che vuole la discarica ma credo (e spero) che alla fine non prevarrà. Per questo,
di Gemma Mercurio
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rosegue il nostro viaggio nell’underground musicale palese prendendo in considerazione una delle band dal curriculum di sicuro interesse: gli Z.E.D. Il gruppo nasce ne 1994, fondato da Fabio DTS Fornelli (vocalist); la loro attuale lineup è composta da Matteo Palermo alla chitarra, Tommaso Altobello al basso e Fabio Zampetta alla batteria. Tra le loro collaborazioni ricordiamo: - Nel 2004/2005 la composizione di alcune tra le sigle di Mudù, un programma in onda su Telenorba; - Nel 2006 la partecipazione al “Lecce Art Festival” andato in onda su Rai Uno - Nel 2007 la partecipazione al Mei di Faenza per la promozione del nuovo singolo “So great”; - Nel 2009 vincono il premio nazionale per la musica Mimmo Bucci. A parlarci della loro formazione e del loro percorso musicale è Matteo, il chitarrista. Come hai scoperto l’ambiente del “Tre stelle”? E cosa pensi dell’ambiente che si è creato ai “Box”? - L’ho scoperto per caso, Fabio Zampetta mi propose di strimpellare un po’ con lui e così sono andato nel suo locale. Quando ho incominciato a suonare non c’erano molte band, però con il passare del tempo si è quasi creato un fenomeno culturale che ha coinvolto anche il proprietario della struttura. Penso che nel “Tre stelle” si può creare uno spazio personale, un quasi rifugio dove passare il tempo libero e dove coltivare la passione della musica. Deduco quindi che la tua iniziazione negli Z.E.D. sia coincisa anche con l’entrata nel “Tre Stelle”, quali sono state le tue prime impressioni? - la prima volta che mi sono affacciato a quest’ambiente ebbi un impatto un po’ forte, nel senso che questo posto è prettamente alternativo e giravano voci strane, ma appena ho incominciato a vivere la situazione dall’interno mi sono ricreduto e il mio locale è diventato la mia seconda casa. Il tuo percorso negli Z.E.D.? - all’inizio era solo una questione di voglia di mettersi alla prova e di mostrarsi agli altri, volevo che fossimo conosciuti per la nostra bravura. Col tempo abbiamo
però, è necessario nominare al più presto tecnici esperti che possano aiutarci a motivare in tempi brevi il no espresso dal Consiglio Comunale”. Antonio De Giosa, consigliere comunale, Socialisti: “Non si farà in quanto le ragioni sono tali e tante che sarebbe sorprendente il contrario. Bisogna che si crei, al contrario di quanto è successo fino ad ora (il progetto della discarica risale all’aprile del 2007, ndr), una rete di comunicazione tra istituzioni, cittadini ed organi di informazione”. Massimo Cutrone, assessore ai servizi sociali, PRC: “La discarica non si deve fare, anzi. Non dovrebbe essere nemmeno convocata la Conferenza dei Servizi perché dovrebbero bastare le volontà politiche e dei cittadini a prevalere su tutto il resto”. Vito Minerva, consigliere comunale, Udc. “Mi auguro che la discarica non si faccia, soprattutto perché vedo una netta e decisa volontà politica e popolare che spinge in tale direzione: tuttavia, ho il timore che i notevoli ritardi nella gestione della questione, come nel caso della “Sorgenia”, possano costituire le premesse per la realizzazione della
discarica”. Liborio Melliota, consigliere comunale, indipendente: “insieme ai consiglieri Cea e Daniello, siamo stati i primi a denunciare il fatto che il Sindaco nascondesse il progetto di ripristino in discarica della Inerti sud, quindi, più di altri, non vogliamo che la discarica si faccia. Nonostante tutto sono convinto che si farà, perché è il sindaco che la vuole fare. Fin dall’inizio ha avuto la possibilità di bloccarne la realizzazione con il Piano Urbanistico Generale ma non lo ha fatto”. Antonio Daniello, consigliere comunale, indipendente: “La vicenda del progetto di ripristino della cava della Inerti sud la seguo dal 2003. Mi resi conto già da allora che un buco di 12 milioni di mq rappresentava un affare dalle proporzioni enormi, specialmente se adibito prima a discarica di inerti e poi a discarica a cielo aperto di rifiuti non pericolosi. Lascio immaginare a voi quanto grandi siano gli interessi attorno a questa vicenda. Personalmente credo che la discarica non si farà, perché il Consiglio Comunale ha posto il suo fermo No al progetto.”
Zed, il rock di casa nostra
La rock band Z.E.D.
capito che le cose andavano fatte un po’ più professionalmente e il nostro obiettivo ora è sostanzialmente il successo e fare buona musica. Nel primo periodo, c’è stato un boom, nel senso che suonavate spesso nei locali e la gente incominciava a conoscervi e ad apprezzarvi, qual è stato il momento in cui hai davvero creduto che avreste
potuto fare qualcosa d’importante? - il momento in cui abbiamo pubblicato il disco “So Great”. Che filone seguiva “So Great”? - i testi erano in inglese e sostanzialmente frivoli, seguivano il filone dei classici “Rock n Roll” americani alla Guns n’Roses, ma il sound era rock e la nostra tecnica nel suonare sembrava perfetta. Suonavamo per
divertirci e divertire! Avete mai avuto dei momenti di “buio”? - Ci sono stati dei contrasti a livello personale (passando molto tempo insieme era inevitabile), che hanno messo in risalto le nostre debolezze; ma è stata la musica stessa e farci capire che era inutile litigare. Ho visto che avete incominciato un percorso dove scrivete i brani in italiano e meno rockeggianti, il motivo di questa metamorfosi? - la metamorfosi è incominciata perché il nostro obiettivo è farci conoscere e far comprendere i nostri brani. Ora i testi diventano più intensi, con più contenuti e le melodie sono delle ballate, ma sempre in chiave rock! Questo ci ha portato alla vittoria del Premio Nazionale per la musica Mimmo Bucci e al concerto al Circolo degli Artisti a Roma il 9 giugno! di Francesco Minerva
Calcio, Palo approda in Prima Categoria
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alo batte il Bari Sport Molfetta per due reti a zero nel ritorno della finale dei play-off di Seconda Categoria e viene promosso con pieno merito in Prima Categoria, raggiungendo il Cellamare arrivato primo nella stagione regolare. Mister Cipolla (espulso domenica scorsa e perciò costretto alla tribuna) deve fare a meno di Giaquinto e Sollecito squalificati e schiera la seguente formazione: confermato Patruno fra i pali dopo la prestazione monstre di Molfetta, la difesa è composta da Carbonara Sciolis Ancona e Schettini, con Sblano Carlucci Fanelli e Caselli a centrocampo e Ameruoso ed Ingrosso in attacco. I nostri partono subito decisi e all'8' sono già in vantaggio: calcio d'angolo dalla sinistra di Caselli, Carlucci (foto a lato) anticipa tutti sul primo palo e realizza un bel gol di testa. La partita si mette così in discesa per i palesi, dato che basterebbe anche un pareggio per essere promossi: i padroni di casa però non si rilassano e al 20' azzerano qualsiasi velleità degli ospiti. Carlucci stavolta inventa uno splendido lancio di sinistro e mette davanti al portiere avversario Sblano che realizza con un bel pallonetto di esterno destro: 2-0! Al 28' ancora Carlucci (a sprazzi il fortissimo calciatore che tutti conosciamo) imbecca splendidamente Ameruoso che però non si fida del suo destro e perde il tempo della battuta a rete: riesce tuttavia a crossare per Ingrosso che da posizione defilata mette sull'esterno della rete. Per vedere la prima azione del
Molfetta (privo oltretutto del bomber Brattoli per squalifica) bisogna attendere il 37', quando il bravo numero 11 entra in area, salta Sciolis ed effettua un bel cross che nessuno dei suoi compagni raccoglie. Sul finire del tempo, contropiede per i palesi in superiorità numerica: Carlucci potrebbe tirare o servire Ingrosso ma decide di passare ad Ameruoso che di sinistro non impegna il portiere avversario. Ad inizio ripresa è ancora il Palo a rendersi pericoloso: scambio Carlucci-Sblano con palla che va ad Ingrosso il cui bel tiro di destro viene respinto dal portiere con uno spettacolare intervento. Il Molfetta prova ad impensierire Patruno ma un pericoloso tiro del numero 4 termina di poco a lato. Ancora il solito Carlucci, al 63', di testa rischia di realizzare la sua personale doppietta, ma l'estremo difensore degli adriatici respinge con sicurezza. Il primo cambio del Palo (che ha in panchina il direttore sportivo Rocco Sisto), al 66', vede l'ingresso di Basile al posto di Ingrosso, mentre al 68' Falco subentra a capitan Ameruoso e all'80' Fanelli viene sostituito da Priore. La partita ha ormai ben poco da dire ed è quasi esclusivamente un lento trascinarsi verso il triplice fischio finale: c'è spazio ancora per Falco che cincischia troppo davanti al portiere e non sfrutta così un delizioso assist di tacco di Carlucci, per Schettini che viene messo davanti al portiere da una splendida combinazione tra Carlucci e Caselli e per un bel tiro di Carlucci che termina alto di poco.
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PAESE CHE VAI SANNICANDRO
Mezzogiorno e tradimenti alla festa del libro 2009
Presentato il volume di Gianfranco Viesti.
Loizzo: il Sud soffre anche per l’inadeguatezza della sua classe dirigente
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on la presentazione del libro “Mezzogiorno e tradimenti” di G. Viesti si è conclusa la decima festa del libro, organizzata dall'associazione culturale Scalera di Sannicandro, con il patrocinio del comune di Sannicandro e della regione Puglia. Oltre al prof. Viesti, sono intervenuti il Prof. Peragine, Lino Patruno, noto giornalista meridionale, e l'Assessore Regionale ai trasporti Mario Loizzo. Per il prof. Viesti il Mezzogiorno italiano è il grande malato dell'Europa e i sintomi di questo grave malessere sono impoverimento, incertezza del futuro, precarietà lavorativa, percezione di insicurezza sociale, smarrimento identitario. Tutto ciò , continua Viesti, succede mentre la politica ha perso la capacità di indicare
una direzione, ed è probabilmente dovuta all'incapacità delle classi dirigenti meridionali. Per Viesti spesso in Italia chiamiamo "Mezzogiorno" quello che non ci piace o non vogliamo vedere del nostro paese e le difficoltà che non riusciamo a superare. Immaginiamo che il Mezzogiorno sia altro dal resto delle regioni settentrionali. Non è cosi, conclude, risolvere i problemi del Mezzogiorno e risolvere i problemi dell'Italia richiede la stessa strategia di fondo. Gli fa eco il prof Peragine, che puntualizza soprattutto sull'ereditarietà delle professioni, la facoltà di economia di Bari forse ne è un esempio lampante, date le recenti cronache,
Pur con una performance deludente, Baccellieri supera il mach elettorale per la provincia.
Il
Anno IX n. 5 - Giugno 2009
nostro collegio sarà rappresentato al palazzo di Provincia oltre che da Vito Antonacci (PD) anche dal sindaco Antonio Baccellieri, della lista per Schittulli Presidente. Il confronto diretto nel collegio è stato vinto da Antonacci a cui Sannicandro ha dato 1882 degli 8624 voti ottenuti. Al candidato PDL, Gianni Stea, Sannicandro ha apportato appena 428 voti dei 5329 ottenuti nel collegio. E' palese quindi che i pidiellini sannicandresi hanno votato in gran parte per il sindaco Baccellieri che ottiene nel suo comune 2323 voti dei 3037 del collegio. Pur essendo il candidato consigliere più suffragato a Sannicandro, appare comunque evidente una perdita di consensi, rispetto ai 3800 voti delle amministrative 2007.. La differenza è cosi ampia da non poter trovare giustificazione nelle altre candidature che nel 2007 appoggiavano Baccellieri a palazzo di città, avendo ottenuto la Puglia Prima di Tutto, con il sannicandrese Mossa, 175 voti e 128 voti l'altro sannicandrese Salvatore Stea in lizza per l'UDC.(a cui bisogna sommare i voti del PDL, che superano di poco
e sottolinea anche lui l'inadeguatezza in senso lato della classe dirigente meridionale, probabilmente perché manca la meritocrazia nella costituzione della stessa. L'assessore Loizzo, facendo memoria della sua trentennale esperienza di dirigente sindacale, ricorda ed ammette come negli anni 80 il meridione era al centro nelle politiche sindacali, e come nelle fabbriche del nord spesso intervenivano i dirigenti sindacali meridionali. Ammette che il fenomeno Lega, a fine anni 80 è stato sottovalutato e ritenuto semplicemente folkloristico. Loizzo lamenta un impoverimento culturale del Paese, ma anche una classe dirigente probabilmente inadeguata, senz'ombra di dubbio non all'altezza di Berlinguer, Moro, De Gasperi e Togliatti. Patruno ricorda le sue battaglie per il sud, quando era direttore di un noto quotidiano meridionale, e sostanzialmente sottolinea che l'Italia non può essere unita solo per
la nazionale di calcio. Anche il sottoscritto è intervenuto, identificando la genesi del problema mezzogiorno sin dal momento dell'unità nazionale, quando Vittorio Emanuele II, non mutò il nome in Vittorio Emanuele I re d'Italia, come se il Regno d'Italia fosse un semplice prolungamento del Regno di Sardegna. Evidenzio anche io un assenza di meritocrazia nell'individuazione delle classi dirigenti nei partiti, che comporta la loro insufficiente azione sul territorio e allontana, di conseguenza, i grandi temi dalla gente facendo vincere i movimenti legati al territorio circoscritto che apparentemente sembrano avere le risposte ai problemi quotidiani e vicini. Alla fine si osserva i una sempre maggiore frammentazione politica territoriale e un costante allontanamento della gente dai grandi temi politici. Invece, come detto da tutti gli intervenuti, Il Mezzogiorno è Italia. Marcello Tinelli.
Il sindaco Baccellieri eletto al Consiglio Provinciale
Antonio Baccellieri, Sindaco di Sannicandro
i 400 e circa 60 di voti delle formazioni minori di centro destra). Alla giovane concittadina Antonella Di Napoli, candidata per Io Sud, vanno invece 64 preferenze. Tecnicamente l'elezione di Baccellieri è avvenuta perchè alla lista Schittulli Presidente spettano 5 consiglieri - anche per il premio di maggioranza – che sono quelli che in lista si sono meglio classificati nei singoli collegi, pur risultando sconfitti nel collegio. Baccellieri diventa quindi consigliere con appena il 13,63%dei consensi. La scelta della lista è stata la mossa vincente di Baccellieri, che magari in liste più forti non avrebbe avuto lo stesso successo. Degno di nota è l'inspiegabile calo dei consensi per la sinistra di Vendola, che alla Provincia raccoglie solo 181 voti, a fronte dei 468 per il Parlamento Europeo. Complessivamente Rana ottiene 199 voti, Schittulli 3081 voti e Divella 2317. Marcello Tinelli
Europee, a Sannicandro vince il centro sinistra
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sorpresa Sannicandro si risveglia di Centro Sinistra. Il voto europeo, infatti, pur vedendo il primato del PDL, che con 2353 voti ne perde 536 rispetto alla scorsa tornata elettorale, vede un netto miglioramento del centro sinistra. Il PD, infatti, con 1842 consensi ne guadagna 252 (ma alla scorsa tornata elettorale inglobava anche i radicali che hanno ottenuto oggi 61 voti) attestandosi quindi come secondo partito di Sannicandro.
Il voto europeo,prettamente politico, premia l'opposizione
A sorpresa Sinistra e Libertà ottiene 468 voti, che assieme a 61 consensi di rifondazione comunista fanno segnare un più 307 alla vecchia sinistra arcobaleno. Di tutto rispetto IDV con 291 voti, un netto più 101. L'UDC, invece con 214 voti segna un meno 176. Gli altri: La destra (42) Lega Nord (14) Forza Nuova (18) liberal democratici (25) fiamma tricolore (32). Tra i più suffragati l'europarlamentare ENZO LAVARRA, con 1108 preferenze e l'imprenditore Gerardo De Gennaro, con 672. Nelle file
del PDL invece ottengono 581 Berlusconi, 296 Mazzoni e 264 Baldassarre. In totale 2484 voti vanno al centro destra, e 3038 ai partiti che si oppongono a Berlusconi, storia per Sannicandro. Affluenza numericamente invariata. Bisogna chiedersi se la debacle elettorale del PDL è dovuta al fatto che la cittadinanza ha dato credito all'opposizione che denuncia costantemente il malgoverno dell'amministrazione di centro destra guidata da Baccellieri. Marcello Tinelli
PAESE CHE VAI
Anno IX n. 5 - Giugno 2009
Storie di diritti negati
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Il diritto di accedere liberamente alla propria abitazione
caso di cui vi racconteremo non è l’unico a Valenzano; infatti, girando per le stradine strette del paese (…che non sono poche!), è frequente imbattersi in marciapiedi così stretti da impedire il transito ai pedoni. Una di queste strade è via Bellomo. Al civico 17 vi abita il signor Stilla e l’ingresso della sua casa è inserito in una sporgenza del muro del fabbricato. Giovanni Stilla ha cercato in tutti i modi di rivendicare un suo diritto, quello di poter essere libero di entrare e uscire da casa propria. Non si è mai fermato di fronte alla “sordità” dell’Amministrazione, basta leggere tutte le lettere di segnalazione e proteste indirizzate a Sindaco, assessore alla viabilità e traffico e Comandante della Polizia Municipale. Ma nonostante questo e dopo tanti anni, il problema non è stato ancora risolto. Tutto incomincia nel ’95, quando il comune di Valenzano provvede alla costruzione di marciapiedi in alcune traverse di corso Aldo Moro e tra queste via Bellomo. Già in quella occasione il signor Stilla contesta all’ufficio tecnico comunale
Cronaca di Valenzano
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uarto omicidio nell’ultimo anno e mezzo a Valenzano; questa volta la vittima è Vito Di Benedetto, soprannominato “u’ rizz”, 34 anni, freddato a distanza ravvicinata da quattro colpi di pistola calibro 7,65. L’esecuzione del pluripregiudicato è avvenuta il 17 giugno scorso intorno alle 18.45 nella centralissima e frequentatissima corso Aldo Moro, davanti all’ingresso del bar “L’angoletto” all’angolo di via Ortorosso. Il Di Benedetto era già sfuggito ad un agguato nel luglio 2007 in largo Plebiscito. Valenzano ormai è al centro di una vera e propria faida: non dimentichiamo l’omicidio del presunto boss Michele Stramaglia avvenuta il 24 aprile scorso e quello di Michele Buscemi, nel gennaio 2008, figlio del noto boss e nipote di Stramaglia; in quell’occasione perse la vita anche un incensurato, amico della vittima. All’indomani dell’omicidio di De Benedetto, è stato convocato un consiglio comunale straordinario per discutere degli ultimi fatti di cronaca. Dal dibattito è emersa l’esigenza di una maggiore educazione alla legalità, magari
l’impossibilità di poter accedere all’ingresso di casa sua poiché si prevede la posa in opera del solo cordolo di pietra. A seguito di questo rilievo viene aumentata di qualche centimetro la larghezza del marciapiede, ma davanti all’abitazione del signor Stilla la larghezza è di appena 40 centimetri! Il disagio è più che evidente e ancora più insopportabile quando vengono parcheggiate delle auto: non si può assolutamente entrare o uscire, non si possono trasportare oggetti voluminosi, non si possono affrontare situazioni di emergenza come per esempio chiamare un’ambulanza. In seguito la situazione di disagio diventa ancora più insostenibile quando alla moglie del signor Stilla viene riconosciuta un’invalidità del 100%. Nel 2006 vengono installati dei dissuasori di cemento che servono ad alleviare l’annoso problema di casa Stilla, per essere poi rimossi un anno dopo costringendo il signor Stilla a inoltrare l’ennesima lettera di protesta. La risposta dell’assessore alla viabilità e traffico, Pasquale De Filippis, non si fa attendere: il Codice della strada non consente l’opposizione di stalli in
Il caso del signor Stilla cemento sul manto stradale (…e allora che ci fanno gli stessi in via Capurso al limite con largo Plebiscito?) e quindi il signor Stilla ha diritto solo a dei rettangoli zebrati, disegnati orizzontalmente, davanti all’ingresso. Questo dovrebbe bastare a dissuadere gli automobilisti dal parcheggiare in quel tratto di strada…Ma nessun automobilista rispetta il divieto imposto da quei rettangoli zebrati e nessun vigile provvede ad elevare contravvenzioni nei confronti dei trasgressori! La domanda perciò nasce spontanea: non si potrebbe molto semplicemente allargare il marciapiede in modo da consentire il transito pedonale e automobilistico, ma non la sosta o il parcheggio delle auto, cosi come è stato fatto in altre vie di Valenzano? Oppure quel tratto di strada “serve” come aerea di parcheggio per i frequentatori di circoli ricreativi privati, tra questi anche nostri amministratori che invece farebbero meglio a occuparsi dei problemi seri che affliggono Valenzano…!!?? Forse sarebbe anche ora che l’Amministrazione adottasse quel benedetto piano del traffico di cui il nostro Comune ha veramente bisogno, vista la situazione sempre più caotica del traffico e dei parcheggi. Più volte il gruppo consiliare del Partito Democratico ha cercato di porre l’attenzione su questo problema, ma fino ad oggi non si registra nessun tentativo da parte dell’Amministrazione di attuare un piano che regoli queste annose questioni. Betty Oreste
Quarto omicidio in un anno e mezzo
Convocato consiglio comunale straordinario organizzando corsi specifici nelle scuole soprattutto per sensibilizzare le giovani generazioni. Il consigliere Macchia (PD) ha richiamato l’attenzione sull’autoreferenzialità delle associazioni presenti a Valenzano che invece dovrebbero impegnarsi maggiormente nel coinvolgere il territorio;
ha ribadito che per garantire la sicurezza a Valenzano non è sufficiente ricorrere all’intervento delle Forze Armate, ma c’è bisogno di un’Amministrazione che faccia sentire di più la sua presenza tra la gente. Valenzano fino a poco tempo fa era considerata un’oasi tranquilla; gli ultimi fatti
Strani fenomeni… maleodoranti!
A
VALENZANO
lcuni cittadini che abitano in largo 2 Giugno segnalano uno strano fenomeno che si verifica da un po’ di tempo a questa parte: nella zona, la sera dalle 22 in poi, si avverte nell’aria la presenza di odori nauseabondi simili ad alcool bruciato, che in molte persone causano disturbi agli occhi, in particolare bruciori. Questa situazione, non solo preoccupa, ma costringe i residenti a tenere le finestre chiuse; ovviamente ciò porta
a un deciso aumento della temperatura all’interno delle abitazioni, creando seri problemi a chi è affetto da patologie respiratorie. In merito a questo problema, il gruppo consiliare del Partito Democratico ha richiesto, durante uno degli ultimi consigli
Il PD chiede l’istituzione di una commissione
di cronaca hanno spazzato via questa tranquillità seminando paura e sgomento tra i cittadini, cittadini che andrebbero formati ed educati a denunciare e non a isolarsi dietro il muro dell’omertà, affinché Valenzano riconquisti un po’ di serenità perduta. Oretty
Finestre chiuse per i cittadini di largo 2 giugno
comunali, l’istituzione di una commissione che indaghi sulle cause di questi strani fenomeni maleodoranti e verifichi anche lo stato di salubrità di Valenzano, soprattutto alla luce di quanto affermato dallo stesso sindaco, Nicola Tangorra, il quale ha riportato alcuni dati in suo possesso secondo i quali in questi ultimi anni è stato registrato un aumento preoccupante delle patologia tumorali nel comune di Valenzano. Si spera che al più presto l’Amministrazione si attivi in tal senso e possa rassicurare i cittadini di largo 2 giugno e dintorni per quel che riguarda soprattutto la loro salute. Betty Oreste
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