PERIODICO DI POLITICA, CULTURA, ATTUALITÁ
ANNO IX - N. 7 - Novembre 2009
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Distribuzione gratuita
Sergio
BLA S Ì SEGRETARIO 2 Al fondo Non abbassare la guardia... Un nuovo inizio
10 Bitritto Via Cardo, un passaggio ancora obbligato
3 Il tema del mese
4 Cultura e paesi
La zona industriale di Bari sotto il vento della crisi Viesti: prepararsi al futuro
11 Casamassima
Piccoli scrittori crescono Un libro per guarire dai mali del Paese
12 Cellamare
Al via i lavori di manutenzione della scuola “Dante Alighieri”
“Riciclare in Rassegna” per rispettare l’ambiente Nuove scuole per i cellamaresi
6 Elezioni Sergio Blasi nuovo segretario regionale del PD L’elenco di tutti gli eletti
13 Gioia del Colle La Mafia pulita di Veltri e Laudati La cultura secondo Longo Un circolo Legambiente a Gioia
7 Voci di città Ferrovie: nuovi biglietti e nuovi collegamenti Nuovi fondi per piste ciclabili
14 Palo del Colle Comune: nuova maggioranza e rimpasto in giunta
9 Adelfia La giostra della giunta Le reliquie di San Trifone ad Adelfia
15 Valenzano Nuova tempesta nella giunta Tangorra L’Associazione Libera apre un presidio a Valenzano
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AL FONDO
Anno IX n. 7 - Novembre 2009
di Paolo Covella
C
ome i miei 25 lettori ben sanno, per mesi questa rubrica si è occupata di affermare, se pure con un pizzico di afrore anticlericale, le ragioni di una parte non piccola della società italiana, che ama difendere i valori della laicità. Una esigenza questa, suscitata non da pulsioni settarie o irrispettose della fede, ma da una sincera avversione verso lo strapotere della Gerarchia Vaticana. Strapotere che, pur di affermare le proprie visioni e di proteggere i propri interessi, concede un largo credito ad un uomo di governo, (di cui non farò il nome come amava cinguettare Veltroni) che rappresenta una vergogna per l’Italia e per l’Europa. Nel descrivere le scorribande temporali dei santi padri, spesso ho sfiorato l’irriverenza: ma in cuor mio credo di aver testimoniato quello che pensa anche tanta parte dei credenti. E cioè che bisogna farla finita con un ceto politico che, pur di governare il Paese, liscia il pelo alla parte più politicizzata e meno religiosa della Curia, che li ricambia perdonando con anticipo i loro peccati privati e pubblici. E che occorre superare l’anomalia per cui solo in Italia la Chiesa impone le sue opinioni sul diritto di vita e di morte dei cittadini, anche di quelli che non si riconoscono nelle sue leggi. Nessuno vuole che la Chiesa debba restare muta e passiva di fronte ai mali della società: anzi. La sua missione è decisiva per arginare il degrado etico e sociale dei nostri tempi. Ma ciò
Non abbassare la guardia… non deve farlo a spese del primato laico del nostro Stato. Perché la sua azione non è fatta solo di testimonianza e di proselitismo ma si spinge sino ad influenzare, oltre che la coscienza dei fedeli, gli stessi processi legislativi. In queste settimane si sono moltiplicati i veti e gli assalti più o meno felpati della gerarchia alla laicità dello Stato (insegnamento scolastico, RU 486, bioetica, testamento biologico, fecondazione assistita ecc.). Come si vede, con la scusa di esprimere la propria visione, la Chiesa impone le sue leggi, condizionando gli stessi equilibri politici del Paese e trasformando una Repubblica laica in uno Stato confessionale. Così facendo, essa costringe ma non convince: salvo poi a lamentarsi della progressiva secolarizzazione della società. Ora però, approssimandosi scadenze vitali per la Regione e per il Paese, la rubrica dovrà dedicarsi ad altri temi e ad altre urgenze. Sotterriamo perciò l‘ascia di guerra per qualche tempo: ma lasciamone un pezzetto in bella evidenza affinché non si perda di vista l’importanza di una sana battaglia per la laicità dello Stato, che spesso si intreccia con quella per la libertà. Come insegnano le proteste sempre più evidenti di tanti sacerdoti e uomini di Chiesa, stufi di questi inguardabili balletti di potere.
Un nuovo inizio di Mario Loizzo
Le
primarie del PD svoltesi il 25 ottobre scorso, non sono state una passeggiata come quelle del 2007. Le tensioni che hanno attraversato il PD negli ultimi mesi, si sono riversate dentro una battaglia che in alcuni momenti è sembrata guardare più alle polemiche del recente passato che al futuro. Per fortuna la generosità di una parte grande del nostro elettorato, ha stemperato quelle tensioni, costringendo il PD a guardare in avanti e a misurarsi con i problemi della Regione e del Paese. Un’altra prova di fiducia, dunque, che non deve essere disattesa da ulteriori tensioni e da pregiudizi, perché i cittadini attendono di riscuotere da questo investimento, un partito più aperto, un gruppo
Anno IX - n. 7 Novembre 2009 Reg. Trib. di Bari n. 1509 del 2/3/2001 Direttore Editoriale Giuseppe Luca Basso Coordinamento redazione Betty Oreste
dirigente più coeso, una proposta politica più corrispondente alle attese della società. In attesa che ciò si realizzi, la prima riposta da dare, riguarda l’impegno da tutti formalmente assicurato, per cui dopo l’elezione del nuovo segretario, occorre tutti quanti rimboccarsi le maniche. Se il buongiorno appare dal mattino però, bisogna fornirsi di una buona razione di ottimismo e di Pier Luigi Bersani, nuovo segretario nazionale del PD pazienza. Ma indietro non si può tornare. Qui al Sud la crisi è davvero seria E le proposte non sono di quelle che si e se il nostro popolo vede vanificata anche possono aggirare: la copertura finanziaria questa ultima occasione, veramente ci per i progetti dall’alta capacità Bari-Napoli; la detassazione dei salari più bassi per manderà al diavolo. Perciò, grazie anche alla grande espe- aumentare il potere di acquisto dei lavorienza economica di Bersani, il Sud tornerà ratori dipendenti; il fondo straordinario al centro della iniziativa politica del PD. per garantire il credito alle piccole imprese;
Redattori Gigi Buonvino, Gianvito Rutigliano, Lillino Patano, Nicola Catalano, Maria Panza, Annalisa Carone, Vincenzo Macchia, Carmen Lananna, Antonella Gatti, Betty Oreste, Natale Castrovilli, Rosalia Marchionna, Rocco Rossini.
Redazioni Valenzano, Via Capurso n. 34 Bari, Via Giandomenico Petroni, 33 paeseepaesi@libero.it Editore Associazione Culturale Hinterland Via Giandomenico Petroni, 33 - Bari
le risorse per aiutare i giovani per l’acquisto della prima casa ecc. Per non parlare dei Fondi Fas che debbono consentire alla Regione di finanziare i tanti progetti già presentati nei vari comparti. Questo è il banco di prova per rilanciare il Mezzogiorno e, nel quadro più generale della sua azione politica, esso rappresenta per il PD anche una formidabile occasione per arginare i localismi. Non si valorizza il Sud facendo un partito del Sud. Anzi: così facendo, si approfondiscono le divisioni e si fa il gioco di coloro i quali vogliono sganciare il Mezzogiorno dalla politiche nazionali. Anche per questo il nuovo inizio del PD, è una svolta che tutti dobbiamo cogliere: con responsabilità e, possibilmente, con entusiasmo.
Direttore Responsabile Silvestro Paolo Covella
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IL TEMA DEL MESE
Anno IX n. 7 - Novembre 2009
Aziende in difficoltà, lavoratori a spasso, famiglie in difficoltà, aria pesante intorno al capoluogo di Leo Maggio
E sulla zona industriale di Bari soffiò il vento della crisi
La
crisi nel nostro territorio ha la voce e il nome delle persone che la vivono direttamente, che pagano un prezzo altissimo in termini di perdita posti di lavoro, di riduzione del reddito familiare e di coesione sociale. La fotografia completa della situazione nella zona industriale di Bari ce l’ha fornita la segreteria provinciale della Fiom Cgil, il sindacato dei metalmeccanici baresi che l’11 novembre prossimo ha annunciato una grande manifestazione in piazza San Ferdinando a Bari per accendere i riflettori sui devastanti effetti della crisi globale nella nostra provincia. Nel nostro territorio ci sono aziende come la Graziano Trasmissioni, 504 addetti, 1400 esuberi sul piano nazionale, circa il 50% dei lavoratori del gruppo, in cassa integrazione ordinaria. La Om carrelli, 345 addetti, cassa integrazione ordinaria e apertura di mobilità volontaria. La SKF, 450 dipendenti, mobilità volontaria e cigo. Cigo anche alla Masmek, 100 addetti, specializzata in automazione industriale, con gli ordinativi ridotti perchè legati al settore auto. C’è poi tutto il polo degli appalti telefonici che, eccezion fatta per la Sirti, vede tante aziende spegnersi lentamente. Consideriamo anche le piccole aziende che risentono della crisi e della difficoltà di accesso al credito. E’ il caso della Bfm, 100 addetti, l’unica azienda a livello nazionale che produce cuori per i binari ferroviari, cigo per circa la
L’11 novembre in piazza San Ferdinando a Bari manifestazione della FIOM CGIL
metà della forza lavoro. Isotta Fraschini, Gruppo Fincantieri, 160 unità, nessun problema strutturale se non la fuoriuscita di personale ormai in età pensionabile. In difficoltà anche le aziende multinazionali. Nella componentistica auto, una
grande azienda come la Bosch, 2400 addetti, rischia di essere ridimensionata per la totale assenza di un piano industriale. La situazione è drammatica non solo perché si rischia di perdere un pezzo importante della forza lavoro ma perché il valore stesso dell’ azienda sarà fortemente ridotto, mettendo in crisi anche fabbriche come Brovedani, 50 addetti, mono-commitenza Bosch il cui destino è strettamente legato al futuro della grande azienda tedesca. La Getrag, è passata invece nella fase di rilancio con un piano industriale e nuove tecnologie anche se continua la fase di cigo per i suoi circa 700 dipendenti. Anche il polo informatico barese si è fortemente ridimensionato. Sono rimasti nomi storici come Eds oggi Hp, Getronics-Eutelia, Ibm, Rilter, Tecnopolis oggi Innova Puglia, Exprivia e le tante altre piccole realtà che, con questa crisi, rischiano di essere spazzate via definitivamente. EDS, acquisita improvvisamente da Hp, ha impostato una politica di riduzione dei costi con veri e propri tagli occupazionali attraverso due bandi aperti di uscite incentivate per tagliare 520 unità totali tra settori diversi. Rilter, azienda insediata a Noci, da anni in cigs. Qualche segnale positivo giunge da aziende come Exprivia di Molfetta, che cresce di addetti e di commesse di lavoro, occupa a livello locale circa 500 persone e a livello nazionale circa 1200 lavoratori con sedi anche a Roma e Milano.
L’economista e Assessore regionale al Mezzogiorno spiega a P&P la crisi economica e la ricetta per venirne fuori
Viesti: “Sfidare la crisi preparando il futuro” di Giuseppe Luca Basso
“O
gni crisi porta a un cambiamento e anche da questa usciremo profondamente trasformati”. La vede così Gianfranco Viesti, il professore di economia considerato da più parti come uno dei più accorti analisti economici italiani e che a luglio Nichi Vendola ha voluto nella sua squadra di governo come Assessore al Mezzogiorno e al diritto allo studio. In un momento così drammatico per l’economia (e per quella meridionale in particolare), tra fabbriche deserte, lavoratori sui tetti e conti in tasca per arrivare alla fine del mese, guardare in prospettiva, leggere il futuro è dunque tanto difficile quanto indispensabile. Professor Viesti, la sensazione è che questa crisi sia anche il “pretesto” per gli agenti economici, per un riorganizzazione industriale globale. Certo siamo di fronte a una crisi durissima, straordinariamente intensa, incerta nella sua durata e imprevedibile nei suoi esiti; siamo forse riusciti a bloccare la caduta, ma non possiamo ancora dire quando riusciremo a risalire. Un fatto è certo, tutte le crisi portano una trasformazione; come ci trasformerà questa crisi ancora non lo sappiamo, ma il nostro lavoro è quello di provare a interpretare. Certo, difficile interpretare con tute queste aziende che chiudono per trasferirsi in Albania o in Cina… Il decentramento riguarda in particolare segmenti industriali in cerca di un miglior rapporto costo del lavoro / produttività; per fortuna l’Italia ha una base manifatturiera forte che speriamo conservi in futuro; i danni ci saranno, ma non credo che la crisi spazzerà via completamente le industrie artigiane. L’aumento di decentramento internazionale è però un fatto; il problema è che l’Italia è entrata in questa crisi con un sistema produttivo già molto debole, con poca innovazione, costi crescenti e con difficoltà competitive, speriamo che questo momento di difficoltà porti con sé uno choc robusto e dia un impulso positivo per ritornare a essere competitivi. Queste fabbriche artigiane meridionali / pugliesi che oggi sono in difficoltà che futuro hanno? Riapriranno? Purtroppo non sappiamo quale futuro avranno queste imprese, non supereranno questo periodo, molto starà alla capacità imprenditoriale di chi le guida, certamente alcune
Gianfranco Viesti
di queste, le più deboli. Oggi è impossibile immaginare tutti gli scenari: potrebbe esserci una riduzione delle attività e quindi delle imprese e quindi dell’occupazione, ma il cambiamento potrebbe anche produrre un effetto virtuoso. Ci sono nuovi mercati, anche europei che già hanno iniziato ad aumentare la domanda, tutto sta nel sapere entrare in quei mercati. Insomma, lo ripeto: nessuno pensi di arrivare alla fine di questa crisi uguale a come c’è entrato. Parliamo di quei lavoratori che salgono sui tetti: chiedere di riavere il loro vecchio lavoro è la cosa giusta? La cosa giusta da fare è garantire a tutti un reddito minimo di cittadinanza, che sia vincolato nella durata compatibile nell’ammontare, ma che protegga i lavoratori prima che le imprese. Il vero problema però è il futuro. Per quanto riguarda lo sviluppo, il Governo sta attuando una politica comprensibile ma miope: sta spendendo molto nella cassa integrazione, senza pensare a come creare le condizioni per il dopo, a come costruire la ripresa. È una politica miope, servirebbero misure straordinarie di sviluppo ma per ora non se ne vede l’ombra… Come commenta l’uscita di Tremonti e Berlusconi sul posto fisso? Fumo. Non sarebbe piuttosto il momento di cercare di progettare un nuovo sistema economico per l’Europa e per l’Occidente? A chi spetterebbe questo compito? Senza dubbio, sarebbe il momento, ma questo è esattamente il compito che spetta al governo nazionale; le Regioni e gli altri enti locali possono fare qualcosa, ma è molto poco. In una situazione del genere come valuta il comportamento del Governo? L’idea di Tremonti è sbagliata, questa crisi chiede innovazione, cambia tutto velocemente, cambiano i bisogni e le domande dei consumatori, è impensabile stare alla finestra sperando che passi per riprendere a fare quello che si faceva prima; quando finirà la tempesta troveremo un mondo completamente diverso, rischiamo di farci cogliere impreparati se non facciamo qualcosa in positivo. Se mille imprese non ce la fanno che senso ha continuare a tenerle in vita? Invece mi pare che il Governo abbia scelto ormai la strategia delle dita incrociate,
come a dire “speriamo bene”. Veniamo alla Puglia: come si sta movendo e come intende muoversi la Regione per fronteggiare questo momento particolarmente difficile per l’economia regionale? Guardi, nel 2008, dal punto di vista economico, tutti gli indicatori hanno confermato che la Puglia è stata la migliore regione in Italia. I dati del 2009 non sono ancora completi, forse non saranno buoni come quelli dell’anno scorso, ma non dovrebbero essere malvagi. La giunta Vendola sta facendo quello che è nelle sue possibilità cercando sempre soluzioni in prospettiva: segnalo due interventi a lungo termine realizzati anche con il mio Assessorato che intervengono su un elemento molto sensibile per uscire da questa crisi, l’istruzione delle nuove generazioni. Un primo intervento ha riguardato la scuola, con un progetto per il recupero dei ragazzi rimasti in dietro, che ha impiegato 1600 precari (che ci ha aiutato a cogliere il duplice obiettivo di non lasciare in dietro ragazzi in difficoltà e di recuperare al lavoro e dare alcuni mesi di stipendio a insegnanti precari rimasti a casa per i tagli del Governo). Un secondo provvedimento ha riguardato l’Università, con un piano di diritto allo studio e di sostegno agli studenti indigenti, ma bravi, che di fatto ripiana i tagli immotivati del Governo. Anche in questo caso c’è un obiettivo di lungo periodo (cerchiamo di avere studenti più preparati) e uno di più breve respiro, che consente di integrare qualche risorsa all’ambiente universitario. Per il resto, sul piano dell’intervento economico, la Regione ha messo in campo un piano di incentivi alle imprese, ma in quest’ambito il quadro è più difficile che negli anni precedenti, perché dall’anno scorso gli sforzi della Regione non sono più accompagnati da incentivi governativi; e dal punto di vista occupazionale la Regione può intervenire per tamponare le situazioni più dolorose. Attenzione però, noi proviamo ad ascoltare il territorio e a stare vicini ai pugliesi, ma anche in questo caso voglio ricordare che le politiche di welfare e di protezione per i cittadini spettano al Governo. La Regione sta facendo la sua parte, ma da questa crisi si esce se ognuno fa il suo lavoro per intero.
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CULTURA E PAESI
GiovanInkiostri: piccoli scrittori crescono. Molto in fretta…
L’ARCI Puglia pubblica in questi giorni una piccola antologia di scrittori pugliesi
La
XIV edizione della Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo, svoltasi a Skopje, in Macedonia, si è conclusa, ma il viaggio dell’Arci con i giovani artisti prosegue. Un’ulteriore tappa di questo viaggio, infatti, è rappresentata dalla pubblicazione, a cura dell’Arci Puglia, di “GiovanInkiostri”: un libricino che vuol essere traccia e testimonianza delle selezioni per la disciplina “letteratura”. Il testo raccoglie tutte le opere dei giovani poeti e narratori che hanno concorso alle selezioni pugliesi in questa sezione. In questa maniera l’Arci ha voluto lanciare il messaggio che, al di là della scelta compiuta sulle opere ritenute maggiormente capaci di rappresentare la Puglia alla Biennale di Skopje, tutti gli altri testi non erano stati brutalmente scartati, ma erano comunque stati valutati come intrisi di una loro autonoma dignità poetica e letteraria, e dunque come meritevoli di apprezzamento e di attenzione. È con iniziative come questa pubblicazione che l’Arci cerca costantemente di tener fede alla responsabilità assunta nei confronti di tutti quei giovani artisti che, in occasioni come quella delle selezioni per la Biennale, ritengono di affidarle il frutto del proprio lavoro e della propria creatività. Perché l’ambizione dell’Arci è quella di poter rappresentare una casa accogliente per i tanti giovani talenti che di volta in volta (per la Biennale, per la Festa della Musica e per le tante altre iniziative costruite sul territorio) rispondono alla “chiamata alle arti” dell’associazione. “GiovanInkiostri”, con i racconti e le poesie dei giovani scrittori che si sono presentati per le selezioni pugliesi per letteratura, è dunque un nuovo capitolo di una lunga e appassionante storia: la storia dell’Arci Puglia nella e con la Biennale dei Giovani Artisti. Un cammino intessuto di relazioni strettamente intrecciate: non solo perché l’Arci di Bari (a cui da qualche anno si aggiunta l’Arci di Lecce) è fra i soci fondatori della Bjcem, la rete internazionale di organizzazioni e di istituzioni che dal 2001 si occupa di costruire l’appuntamento della Biennale; ma anche e soprattutto perché
Anno IX n. 7 - Novembre 2009
l’associazione cerca di vivere ed interpretare le dinamiche più profonde di una regione come la Puglia. Una terra straordinariamente ricca di fermenti e di energie creative. Un autentica fucina di giovani talenti. Talenti che l’Arci si impegna a valorizzare, sostenendo e promovendo occasioni come quelle della Biennale. L’operazione editoriale dell’Arci pugliese vuole essere, inoltre, il segno concreto e palpabile dell’impegno organizzativo speso dall’associazione nella fase delle selezioni: un impegno reso possibile dalle sinergie sviluppate da una rete ormai collaudata, e costituita dai comitati Arci di Bari e di Lecce e dai vari circoli attivi sul territorio (per rimanere alle sole selezioni della disciplina “letteratura”, questa è già la seconda
edizione in cui esse si svolgono ad Alberobello e vengono curate dal circolo ArciTrullo, di Alberobello, e l’ARCIpelago, di Valenzano). Un percorso reso possibile dalla collaborazione e dal sostegno dei vari partner istituzionali (l’Assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia, l’Assessorato alla Cultura della Provincia di Bari, l’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Bari, a cui per le selezioni di letteratura si è aggiunto il comune di Alberobello, che ha fattivamente sostenuto il progetto dell’Apulia Caravan: il viaggio degli artisti pugliesi verso Skopje). Ma gli autentici protagonisti di questo percorso, vale la pena di ribadirlo una volta di più, sono i giovani artisti che ogni volta accettano la sfida e si mettono in gioco, inviando le loro produzioni, le loro composizioni, i loro scritti. “GiovanInkiostri” vuole essere non solo un omaggio e un riconoscimento al loro talento e alla loro voglia di cimentarsi, ma anche una testimonianza dell’amore e della cura con cui l’Arci cerca di accogliere le opere che le vengono affidate. FC
Ospiti di prestigio e grande successo di pubblico per la manifestazione organizzata a Noicattaro da Presidi del Libro e Comune
“Il Libroscopio”: la cultura vince ancora un’altra scommessa di Vito Prigigallo
L’
anno passato era toccato a Margherita Hack. Il PalaPertini era gremito come un volley-match di alta classifica. Stavolta è stata la sala consiliare a Palazzo di Città. E a Anna Lasorella, quanto mai profeta in patria. La ricercatrice nojana è diventata famosa in Italia non solo per gli esiti della ricerca condotta con il marito, il beneventano Massimo Iavarone, bensì anche con le polemiche sulle baronie universitarie che hanno costretto la biologa pugliese a migrare. E lei, dapprima alla Albert Einstein, poi alla Columbia, ha condotto studi avanzatissimi sull’utilizzo delle cellule staminali per la cura di virulenti tumori al cervello. Roba da premio Nobel. E da mangiarsi le mani a pensare di quanto possa diventare purulento il sistema che in Italia ruota attorno alla ricerca scientifica (e non solo a quello). La serata con Anna Lasorella è stato uno dei momenti più alti della settimana della cultura scientifica. Una serie di eventi che, dall’8 al 17 ottobre, ha fatto di Noicattaro un centro gravitazionale della diffusione della cultura scientifica. L’esordio di questa settima edizione de “Il Libroscopio” è stato col botto: dopo il presidente dell’associazione Presidi del Libro, Giuseppe Laterza (Filomena Liturri, del Presidio nojano ha coordinato l’organizzazione), la discussione s’è svolta tra Remo Bodei, Edoardo Boncinelli e Corrado Petrocelli. Il filosofo, lo scienziato e il rettore, moderati dal semiologo Pino Donghi, hanno parlato del “dialogo sui nuovi raccordi”, partendo dall’umano e dall’artificiale, dalla scienza e dalla letteratura, del primato (vano esercizio ideologico) dell’una sull’altra. Di
vasto interesse anche le altre serate, parte tenutesi a Palazzo della Cultura (sale stracolme per ascoltare Garattini e Palmieri), parte nuovamente in Municipio. Di “geografia umana, ambiente, antiparassitari e nuovi artifici” hanno discusso il geografo Flavio Massimo Lucchesi, il tossicologo Angelo Moretto e il biotecnologo Francesco Faretra. Di farmaci e biotecnologie hanno parlato il farmacologo Silvio Garattini e il preside della Facolta di Biotecnologie di Bari Luigi Palmieri. Di alimentazione e prevenzione Menotti Calvani e la nutrizionista Laura Dalla Ragione (la serata s’è conclusa con uno spettacolo del teatro Kismet). Di genetica e alimentazione Guido Barbujani, Dario Bressanini, Toberto Defez e Pietro Perrino. Peccato per l’assenza di Nichi Vendola la sera in cui Anna Lasorella ha parlato delle cellule staminali nervose nella biologia e nelle patologie del cervello, con particolare riferimento al Glioblastoma. Il Governatore della Puglia avrebbe dovuto intrattenere le centinaia di spettatori con una conversazione sul tema “Tra scienza ed etica” dal punto di vista delle istituzioni. I dialoghi su uomo scienza natura hanno rappresentato senza ombra di dubbio un momento di crescita. Un’analisi profonda delle geografie del nuovo mondo. Una mappatura del mondo che è e delle speranze per un futuro in costruzione.
APOCALITTICI INTEGRATI di Stefano di Lauro
L'anorgasmia del doge
N
el 1974, il grande artista pugliese Carmelo Bene metteva in scena un memorabile spettacolo: SADE, ovvero libertinaggio e decadenza del complesso bandistico della Gendarmeria salentina. La trama si sviluppa sul grottesco nonché problematico rapporto tra un Servo e un Padrone. Quest'ultimo è afflitto da un tic masturbatorio che non giunge a sciogliersi nel sospirato orgasmo. All'uopo, l'infaticabile Servo si adopera nel mettere in scena, travestendosi egli stesso, una serie di situazioni “aberranti” (la prostituzione, la famiglia, l'adulterio, l'omicidio,
l'incesto, la routine del quotidiano) atte a risvegliare il piacere del Padrone. “Sono il servo dell'insolito, condannato all'erezione complicata d'un padrone libertino, si vedrà, ino ino ino ino... Complicato è il mio padrone nell'orgasmo, nell'orgasmo si vedrà!” Dopo innumerevoli messinscene andate a male, solo l'irruzione di un poliziotto, cioè di un' Autorità, (ennesimo camuffamento del Servo), riuscirà a suscitare nel Padrone l'agognato orgasmo. Il SADE, in verità, m'ha fornito una spiegazione abbastanza verosimile dell'anorgasmia del più grande statista di tutti tempi (anche di quelli a venire, è sottinteso), vittima per l'appunto d'un risaputo, inconcludente priapismo. La questione, a questo punto dovrebbe esservi chiaro, ruota intorno al concetto di Autorità; per
Carmelo Bene
meglio dire intorno al riconoscimento di un'Autorità esterna al soggetto sempreretto. Lo statista fantasista, è ormai noto all'intero pianeta, è incapace di riconoscere un'Autorità altra da sé. Non c'è norma, legge, abisso, fremito, morale kantiana, stupore, aberrazione ch'egli non sussuma nella sua stessa persona. Don-
de, ritengo, l'impossibilità di provare piacere. Nel 1355, al crepuscolo d'un venerdì 17 del mese di aprile, Marino Faliero, cinquantesimo Doge della Serenissima Repubblica di Venezia, fu giustiziato per alto tradimento. La damnatio memoriae seguita alla sua morte non ci consente una precisa ricostruzione dei fatti. Pare comunque che la sua smodata ambizione lo abbia spinto a ordire una congiura ai danni della Serenissima, volta a scompaginare la Costituzione e a sostituire il sistema del Dogado (con le sue regole ferree e assai vincolanti per il capo di turno della repubblica) con la sua personale tirannia. L'obiettivo era quello di affrancarsi dal controllo esercitato dall'aristocrazia cittadina sull'operato dei dogi, ovvero di poter agire a suo piacimento e fuori da ogni regola; si
rivolse pertanto alla ricca borghesia, potente sì, ma estranea al potere politico. Il colpo di stato era previsto per il 15 aprile. L'intempestiva confidenza fatta da uno dei cospiratori a un suo amico patrizio, permise di sventare il complotto. Tutti i cospiratori furono arrestati, torturati e infine giustiziati. Secondo alcune fonti, la decapitazione di Faliero sarebbe avvenuta a porte chiuse nel Palazzo Ducale, nello stesso luogo dove il traditore aveva pronunciato la sua promissione (equivalente all'odierno giuramento di fedeltà alla Repubblica e alla Costituzione) solo una anno prima. L'episodio fece gran scalpore nell'intera Penisola. Una lettera del Petrarca è una delle testimonianze più vibranti di quel che accadde. Dopo aver riassunto i fatti, Petrarca si rivolge ai successori di Faliero: “Ai dogi che verranno dopo dico che sempre se l'abbiano dinanzi agli occhi, e imparino da lui che duci sono e non signori, non duci pure, ma servi onorevoli della Repubblica.” Apocalitticamente vostro.
CULTURA E PAESI
Anno IX n. 7 - Novembre 2009
Il libro sarà presentata Cassano il 20 novembre
La
La Malpolitica: ovvero diagnosi e terapia per guarire dai mali del Paese
Malpolitica (Di Girolamo Editore) è un agile libretto scritto a quattro mani da don Rocco D’Ambrosio e Rosa Pinto. Il primo filosofo e docente, la seconda psichiatra e psicoterapeuta. Due discipline che potrebbero tornare utili alla formazione dei gruppi dirigenti in politica… Il libro in realtà è una cartella clinica impietosa dell’Italia e degli Italiani di questi ultimi anni. Esso analizza con serenità ed efficacia l’involuzione sociopolitica che si è registrata nel nostro Paese, ne individua le cause e ne propone i rimedi. In 10 brevi capitoletti, è racchiusa la cronistoria di un Paese, ormai antropologicamente segnato dall’egoismo sociale e dalla indifferenza. Il libro sarà presentato a Cassano il 20 novembre prossimo. Perciò abbiamo rivolto al Prof. D’Ambrosio alcune domande. Allora don Rocco siamo un popolo ormai assuefatto al peggio? Purtroppo si, perché la scarsa educazione politica e la bassa voglia di partecipazione formano una miscela, abilmente manipolata dai messaggi televisivi, che rischia di minare alla base l’idea di convivenza civile nel nostro Paese. Si parla più di aspetti antropologici che politici ormai… Si, perché al centro di tutto vi sono i comportamenti delle persone, anche quelli più elementari della vita quotidiana. Tu parli di aree cattoliche insensibili a questi pericoli. L’universo cattolico è una realtà composita e perciò non è difficile intravedere settori che o tollerano o addirittura si riconoscono in quel modello politico e sociale. Spesso per ragioni contingenti. Ma per fortuna sono una minoranza. Le pulsioni antimeridionali, separatiste, razziste di alcune forze politiche possono autorizzare paragoni col fascismo?
L’Università della terza età diventa grande e inizia a camminare sulle sue gambe
Lo
scorso 29 ottobre è nata a Capurso l’Associazione Università della terza e libera età “Il re del tempo”. L'Università “Il re del tempo” è un’associazione autonoma nata in accordo con l’Università Popolare Pugliese per la terza e libera età – AUSER di BARI, già attiva a Capurso dal 2005, e si propone di proseguirne il lavoro. L'Università “Il re del tempo”, come si legge nello statuto, è un organismo associativo apolitico, aconfessionale, a carattere volonta-
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In un contesto storico fortemente mutato, ciò è possibile, Non dimentichiamo che l’Italia non ha mai sino in fondo elaborato il suo triste Ventennio. E l’inclinazione a desiderare l’Uomo della Provvidenza, è sempre dietro l’angolo.
Venerdì 20 novembre 2009 - ore 17,30 Sala Consiliare - Cassano Murge
Dibattito saluto di
Maria Pia Di Medio SINDACO DI CASSANO MURGE
Prof. Don Rocco D’Ambrosio
Quando si afferma che la malapolitica riguarda la destra e la sinistra si può incorrere nel rischio di apparire qualunquisti? La cronaca dimostra che a destra il fenomeno è più strutturale. E quando anche a sinistra emergono fatti spiacevoli, essi si verificano per due ragioni fondamentali: la prima, perché a sinistra permane il vecchio vizio della autorefenzialità. La seconda è perché talvolta anche a sinistra si notano tentativi di imitazione… Tu sostieni che per arginare il degrado occorre puntare sulla formazione, sulla partecipazione e sulla responsabilità. Si, perché esse ancora costituiscono gli anticorpi necessari per difendersi. E per fare definitivamente a meno degli Uomini della Provvidenza.
intervengono
Vito Lionetti INSEGNANTE
Don Rocco D’Ambrosio DOCENTE DI FILOSOFIA POLITICA PRESSO LA PONTIFICIA UNIVERSITÁ GREGORIANA DI ROMA
Mario Loizzo
ASSESSORE REGIONE PUGLIA
modera
Paolo Covella
DIRETTORE RESP. PAESE&PAESI
(intervista a cura di Paolo Covella)
È a Capurso il regno del “Re del tempo” ristico e senza fini di lucro, che intende svolgere attività di promozione sociale e culturale secondo principi di democrazia, partecipazione e solidarietà, promovendo occasioni di incontro, di dibattito, di informazione e di formazione rivolte ad agevolare e migliorare l'inserimento sociale di tutte le persone, in particolare, di quelle anziane. La scelta di decentrare l'organizzazione è avve-
nuta su iniziativa di un gruppo di soci fondatori (Giuseppe Capobianco, Gioacchino Carella, Antonia Gravinese, Lucia La Manna, Maria Liso, Rosa Prezioso, Filomena Salomone e Luigi Tito) senza traumi organizzativi, con la collaborazione entusiasta di tutti i volontari impegnati a Capurso in questi anni. Quest’anno l'Università “Il re del tempo” prevede l’attivazione dei seguenti corsi accademici: ambiente, informatica, ricerca, lingue (inglese, francese
e spagnolo), letteratura, storia dell'arte, psicologia, coro, pittura, maglia, ricamo e cucito, tecnica decorativa, teatro, ballo, ginnastica, danze popolari, tai-chi, cucina e pasticceria. Il costo della quota associativa rimane anche per quest’anno di 55 euro, pur aumentando il numero delle ore di insegnamento settimanali da 15 a 23 e con l'aggiunta di nuove materie. Le attività si svolgeranno come gli anni precedenti preso la S.G. Bosco dal 9 novembre 2009 al 15 maggio 2010,dal lunedì al sabato e dalle 16 - alle 20. Le iscrizioni, si stanno sottoscrivendo il pomeriggio presso la sede legale dell’Associazione, in Via Roma n.33 a Capurso c/o la CdLT della CGIL. P&P
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ELEZIONI
Anno IX n. 7 - Novembre 2009
Pd: Blasi Segretario, mi impegno a servire i pugliesi
“S
arò impegnato a servire questo partito e i democratici e le democratiche di Puglia”. Questo il commento del neo segretario del Partito Democratico della Puglia, Sergio Blasi, mozione Bersani, a poche ore dai risultati delle elezioni Primarie che gli hanno regalato 82.599 voti, pari al 49,12% dei consensi, circa 31mila voti in piu’ rispetto al candidato giunto secondo, Michele Emiliano, con il 30,71% (51.636 voti), seguito da Guglielmo Minervini, con il 20,16% (33.914 voti). "Il popolo delle Primarie ha sancito che sono il segretario del Pd della Puglia”, ha detto Blasi, rendendo noto di aver ricevuto le telefonate di Minervini (mozione Franceschini), del sindaco di Bari e segretario uscente Emiliano che si era candidato senza
Sergio Blasi
Le elezioni Primarie gli hanno regalato 82.599 voti, pari al 49,12 dei consensi
l’appoggio delle mozioni nazionali, e gli auguri di Massimo D’Alema. Il neo segretario, che ha ottenuto 63 delegati su 126, dopo voci insistenti, conferme e smentite nei giorni successivi al voto del 25 ottobre scorso, ha ricevuto l’appoggio pieno da parte di Emiliano e Minervini in vista dell’Assemblea regionale di novembre del Pd per la sua conferma alla guida del partito in Puglia. Blasi, forte del consenso ottenuto anche da Bersani in Puglia con il 57,78% dei voti delle primarie, ha incontrato Minervini ed Emiliano, come preannunciato, “perche' c'e' bisogno di mettere in campo subito un progetto di innovazione del Pd". Il neo segretario del Pd Puglia ha ringraziato quanti hanno lavorato nell’organizzazione delle Primarie ed in particolar modo i giovani del Pd: “il mio impegno – ha sottolineato – e’ sentire
GINEFRA: premiata politica che sa essere di prossimità
“La
vittoria in Puglia di Bersani e Blasi premia quella politica che sa essere di prossimità: strumento per tradurre le istanze dei cittadini in un progetto di società. Il vero ‘senso di questa storia’ è ritrovare nel lavoro del partito lo strumento per uscire dall'autoreferenzialità, dalla dimensione dell'io esasperato, dall'isolamento”. Il deputato del Pd, Dario Ginefra, ha commentato cosi’ la vittoria della mozione Bersani, da lui sostenuta, sia in Puglia che a livello nazionale. “Occorre ritrovare le ragioni dell'unità, dopo un percorso che – ha spiegato Ginefra - è stato minato da un regolamento congressuale che va rivisitato. Si riafferma la dimensione del Noi e rinasce un progetto che saprà trasformare le ambizioni individuali in una grande ambizione collettiva, un progetto di emancipazione dei singoli in un momento peraltro così duro per la vita di milioni di italiani”.
Il parlamentare barese del Pd ha commentato la vittoria della mozione Bersani anche in Puglia
tutti per la costruzione di un grande progetto condiviso. Mi mettero’ in cammino per la Puglia” e, ripetendo parole piu’ celebri, “mi alzero dai salotti, mi togliero’ le pantofole e mettero’ le scarpe”. Il Pd Puglia avra’ “una pluralita’ di personalita’. Il Pd è ricco - ha aggiunto ancora Blasi - e’ un progetto premiato dal popolo delle Primarie”, anche per questo “occorre rifare la politica verso un radicalismo etico, per assumere responsabilita’ nei confronti dei cittadini”. Quindi, in vista delle elezioni regionali di marzo Blasi ha rilanciato: “noi siamo la piu’ importante forza della Regione e abbiamo la necessita' di ricominciare un lavoro politico per costruire un’Alleanza meridionale affinche’ - ha concluso - si possa continuare con il cambiamento”. c.mor.
PD: D'Alema, massima serietà voto primarie
“Mi Dario Ginefra
“Con Blasi si afferma quel sano pragmatismo riformista che da una delle tante nostre ‘terrazze’, Melpignano, ha saputo guardare il mondo conquistandone la scena e affermando una idea ‘glocale’ della politica in grado di interpretare il senso più autentico di quella sana provincia che - ha concluso il parlamentare - è pilastro di una Regione che per tutti gli indicatori economici, culturali e sociali sa essere protagonista in Europa e nel Mondo. c.mor.
pare che abbiamo cercato di garantire al massimo la serieta' del voto”. Massimo D'Alema lo ha affermato durante un'iniziativa politica a Bari, parlando delle Primarie del 25 ottobre del Partito Democratico. “C'e' assoluta garanzia e un'assoluta trasparenza - ha proseguito D'Alema - e tutto questo chiacchierare di inquinamenti, e' stata una forma di allarmismo che non trova riscontri, come le polemiche sui 'signori' delle tessere. In realta', hanno votato le persone non le tessere nei nostri circoli”. D'Alema a proposito della forza politica del nuovo segretario nazionale del Pd, dopo il voto delle Primarie, ha sottolineato l'importanza di Bersani per fronteggiare le scelte del Governo nazionale. c.mor.
PRIMARIE 25 OTTOBRE 2009 - Eletti alla convenzione regionale 1
ACQUAVIVA NICOLA Noi democratici con Blasi CALEFATO PATRIZIA CON BLASI LA PUGLIA IN TESTA CARONE ROMANO TOBIA Semplicemente Pugliesi con EMILIANO CHIECO ROSA T. Semplicemente Pugliesi con EMILIANO DI RELLA PASQUALE Semplicemente Pugliesi con EMILIANO FERRANDINO GIUSEPPE M. Democratici Pugliesi per EMILIANO GIANNINI GIOVANNI Democratici Pugliesi per EMILIANO PASTORE FRANCA Democratici Pugliesi per EMILIANO PATRONI GRIFFI DEMOCRATICI con MINERVINI SERVODIO GIUSEPPINA RIFACCIAMO la POLITICA
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CALVI MARIA con Blasi la Puglia in testa CANONICO NICOLA Semplicemente pugliesi con Emiliano COLONNA CIPRIANO Democratici Pugliesi per Emiliano CORNACCHIA MICHELE Democratici con Minervini GRAMEGNA FRANCESCO con Blasi la Puglia in testa MORGESE ALESSANDRA Semplicemente Pugliesi con Emiliano TRIA GIOVANNI Rifacciamo la politica VALENTE ALESIO Noi democratici con Blasi
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ADESSO ELEONORA A. Democratici con Minervini BRATTA MICHELANGELO Con Blasi la Puglia in testa DELZOTTI ELISABETTA Semplicemente Pugliesi con Emiliano FUMAI MARIAGRAZIA Democratici Pugliesi per Emiliano LIMITONE MARIA Noi democratici con Blasi MANCINI ANGELA Con Blasi la Puglia in testa NATALICCHIO ANTONIO Noi democratici con Blasi NOVIELLI VITO MICHELE D. Democratici Pugliesi per Emiliano OTTOMBRINI VITO NICOLA Democratici con Minervini PERCOCO GIUSEPPE A. Rifacciamo la politica PICE NICOLA Semplicemente Pugliesi con Emiliano SIGRISI ALDO Con Blasi la Puglia in testa
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CAMPANELLA SAVERIO Noi democratici con Blasi D'ALESSANDRO VINCENZO Con Blasi la Puglia in testa FOCARELLI ANGELO DEMOCRATICI con MINERVINI INTINI VINC ENZO Democratici Pugliesi per EMILIANO MARROCCOLI ANTONELLA Con Blasi la Puglia in testa PETROSILLO ANGELO Con Blasi la Puglia in testa RAMIREZ GENNARO R. Semplicemente Pugliesi con Emiliano SUMA MICHELE Rifacciamo la Politica
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VOCI DI CITTÁ
Anno IX n. 7 - Novembre 2009
Novità per le tipologie di biglietti, dei prezzi e delle offerte commerciali
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BARI
Treni: biglietti verdi e nuovi collegamenti con Roma
La
Puglia e la Capitale saranno collegate con 10 treni tempo il proprio viaggio di risparmiare il 15 o il 30% rispetto al giorno con il raddoppio dei Frecciargento: da al prezzo base, a seconda dell'anticipo con cui si prenota due a quattro, i nuovi treni collegheranno Bari e (7 o 15 giorni). I biglietti Promo in vendita saranno circa Roma in 3 ore e 59'. In piu' in arrivo nuove promozioni, 350mila al mese, 200mila dei quali riservati a Frecciarossa un nuovo "biglietto verde", nuove carte fedelta', nuovi servizi e Frecciargento e l'offerta, da promozionale e limitata quindi ai viaggiatori. Dal 13 dicembre, sui binari pugliesi correra' nel tempo, diventa standard. Il biglietto Flessibile, leggermente una nuova coppia di Frecciargento piu' caro di quello Base, comportera' cambi gratuiti e da Bari a Roma Termini in illimitati e rimborso integrale in caso di rinuncia al viaggio. aggiunta al collegamento Le andate e ritorno in giornata costeranno 149 euro in veloce tra la capitale e il prima e 99 euro in seconda classe e saranno posti in vendita capoluogo salentino e alle carnet elettronici con 10 biglietti al prezzo di 8 euro. tre coppie di Eurostar da In occasione del lancio dei nuovi servizi e e per Roma. L'avvio del fino al 28 febbraio si potranno acquistare nuovo orario recherà 100mila biglietti al mese per la seconda con sè alcune novita' classe su tutte le tratte a 48 euro; i anche sul versante delle biglietti di prima classe non subiranno tipologie di biglietti aumenti. A rinnovarsi saranno anche acquistabili, dei prezzi i Club Eurostar che diventeranno Freccia e delle offerte commerClub Eurostar, la sezione del sito web deciali. Diventano tre le cadicata ai clienti AV, i servizi offerti, il canale tegorie di biglietto: dedicato del call center attivo 24 ore su 24. Flessibile, Base e Promo. A bordo, entro il 2010, i viaggiatori avranno Quest'ultimo permeta disposizione su alcune tratte un servizio Collegamenti con 10 treni al giorno tera' ai clienti in grado con il raddoppio dei Frecciargento FS di accesso internet WiFi e una piena copertura di programmare per telefonica. Con i nuovi treni Atr 220 aumentata puntualità e regolarità del servizio ferroviario
I
mportanti novita’ per migliorare il servizio che le Ferrovie Sud Est offrono agli utenti, alcune già operative: le emettitrici di biglietti e abbonamenti (self service) nelle stazioni FSE e la biglietteria in rete (tramite Internet). Sono, infatti, perfettamente funzionanti ed operative le 17 “Ticket & Go” emettitrici automatiche di biglietti e abbonamenti che sono state installate in altrettante stazioni ferroviarie FSE, per ora solo nel Barese, e che presto saranno estese a tutta la rete entro il 2010. Le moderne apparecchiature tecnologiche, accettano monete e soldi di carta e danno resto, sono istallate nelle stazioni delle Ferrovie Sud Est, nella zona sottostante alle pensiline in modo da velocizzare l’acquisto del biglietto, o dell’abbonamento (settimanale e mensile) per i passeggeri in partenza. Il semplice utilizzo, grazie ad indicazioni molto chiare e precise, che guidano gli utenti, anche
Loizzo: prolungato a fine anno servizio “Puglia airbus”
“P
uglia Airbus” è il servizio di trasporto terrestre che assicura i collegamenti
automobilistici tra l’aeroporto di Bari e la stazione Fs di Taranto, l’aeroporto di Foggia, l’aeroporto di Brindisi e con le città di Matera. Quest’ultimo collegamento, e quello con l’aeroporto di Brindisi, ha validità annuale, mentre quel-
Treni: con “ticket & go”, più servizi agli utenti Emettitrici automatiche di biglietti (self service) nelle stazioni FSE e la biglietteria via internet i meno esperti, nei sottomenu’ dello schermo ha consentito gia’, in soli 2 mesi, di incrementare notevolmente la vendita dei biglietti per viaggiare a bordo dei treni FSE. A giorni, invece, sara’ possibile acquistare il biglietto attraverso internet pagando con la carta di credito, stampando il titolo acquistato che sara’ presentato poi al capotreno dotato, come tutto il personale, di moderni pc-palmari che consentono a bordo del treno di verificare e stampare il biglietto al passeggero che lo ha acquistato su internet. Con i nuovi treni Atr220, per ora 17 su 23 acquistati, e’ anche aumentata la
puntualita’, al 90%, e la regolarita’ del servizio, al 99%. Intanto, sono state immesse in esercizio anche le 5 carrozze sottoposte ad una totale operazione di restyling. Gli stessi pc-palmari consentono, sempre grazie alla nuova rete wi-fi di cui si sono dotate le Ferrovie Sud Est, di avere il monitoraggio intero della rete in tempo reale, di inviare mail e comunicazioni su partenze e arrivi dei treni alla Direzione di Esercizio, incidendo cosi’, notevolmente sulla puntualita’ e regolarita’ dei mezzi ferroviari FSE. Ma le novita’ non si fermano qui per le Ferrovie del Su Est, adottate nel’ottica di un innalzamento della qualita’ del servizio agli utenti, e saranno tutte comunicate attraverso il sito . c.mor.
Opera voluta dall’Assessorato Regionale ai Trasporti e dalla Ferrotramviaria Spa
Ferrovie: Ruvo-Corato, verso il raddoppio
Si
è conclusa positivamente la Conferenza di servizi convocata per l’approvazione del progetto delle opere di raddoppio della tratta ferroviaria Ruvo-Corato gestita dalla Ferrotramviaria S.p.A. Ferrovie del Nord Barese. L’opera, finanziata dalla Regione Puglia con fondi rivenienti dall’accordo di programma Stato-Regione e dai P.O. 2007-2013, consentirà il raddoppio di 8 km di linea ferroviaria a semplice binario che andranno quindi ad aggiungersi ai 35 Km di linea già a doppio binario. L’intervento prevede anche la realizzazione di una seconda stazione nell’abitato di Corato, in una zona in forte espansione urbanistica e
lo tra Bari e Taranto e tra Foggia e Bari, ha validità stagionale dal 1 aprile al 31 ottobre. Per questo l’assessore regionale ai Trasporti, Mario Loizzo, accogliendo le istanze di operatori commerciali ed amministratori locali, ha stabilito, in sinergia con aeroporti di Puglia, di prolungare i collegamenti sino al 31 dicembre in attesa di ulteriori determinazioni sulla base dei dati di traffico che saranno registrati nei prossimi mesi.
la eliminazione di alcuni passaggi a livello e si inquadra nella strategia più complessiva voluta dall’Assessorato Regionale ai Trasporti e dalla Ferrotramviaria S.p.A. che, con i finanziamenti
a valere sui P.O. 2007-2013, hanno già attivato la progettazione delle opere di raddoppio della tratta ferroviaria Corato-Barletta, destinate a completare il potenziamento infrastrutturale
Finanziata dalla Regione Puglia con fondi dell’accordo di programma e dai P.O. 2007-2013
della linea Bari-Barletta.Questo potenziamento prevede, fra gli interventi, anche l’interramento della ferrovia nella città di Andria e la realizzazione di parcheggi di scambio in tutte le città servite dalla ferrovia per un totale di oltre 3000 posti auto. Rientra in una logica trasportistica regioanle più complessiva, finalizzata ad incentivare l’uso del trasporto ferroviario che, con la realizzazione dell’interoperabilità tra le Ferrovie del Nord Barese e Rete Ferroviaria Italiana a Bari e Barletta, consentirà il collegamento di tutti i capoluoghi di provincia della Puglia con l’Aeroporto Civile di Bari attraverso la nuova bretella ferroviaria che la Ferrotramviaria S.p.A ha attualmente in avanzato stato di realizzazione.
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VOCI DI CITTÁ
Anno IX n. 7 - Novembre 2009
BARI
Piste Ciclabili: Cyronmed, in arrivo 20 milioni
S
ono 20 i milioni di euro di fondi FESR (Fondo europeo di sviluppo regionale) che saranno destinati, nella rimodulazione del Nuovo Programma Operativo, per realizzare i percorsi ciclabili pugliesi del progetto di cooperazione internazionale CYRONMED - Cycle Route Network of the Mediterranean - che ha visto la Regione Puglia capofila. E'
TeatrOpera, la programmazione 2010 vede la nascita di una novità di assoluto rilievo
O
ltre al consueto appuntamento con la grande lirica, la 3a Stagione “Qui la voce” di TeatrOpera, la programmazione del nuovo anno vede la nascita di una novità di assoluto rilievo: la prima Rassegna di Musica sacra “In Nomine Domini” ideata dalla sinergia fra le tre Associazioni culturali (Arinpuglia, Bluorg e Bottega dell'Armonia) costituenti “Teatropera”, la Basilica Pontificia di San Nicola e la sponsorizzazione, tra gli altri, d CNA Cultura. Pensata non come una semplice rassegna di concerti del repertorio sacro, questa nuova sfida di “Teatropera” vuole abbracciare tutta la musica ispirata al divino, sia teatrale che sinfonica, con appuntamenti che, nella loro successione, seguiranno il ciclo liturgico (Avvento, Natale, Quaresima, Pasqua). Il programma che si
Corridoio VIII, approvazione all'unanimità in IX e X commissione
questo, in sintesi, il messaggio principale che l'assessore ai Trasporti della Regione Puglia, Mario Loizzo ha portato al convegno sul tema "Politiche regionali di Mobilità sostenibile: la Ciclabilità in Puglia", che si e’ svolto l'Aula Magna "Attilio Alto" del Politecnico di Bari. All'iniziativa hanno partecipato anti locali, progettisti pubblici e privati, società del trasporto pubblico e collettivo, scuole, cittadinanza attiva.
“E
sprimo grande soddisfazione per l'approvazione all'unanimità della risoluzione in Commissione Boffa, Lazzari e Vico sullo "Sviluppo del Corridoio VIII (Bari-Varna) e connessione con il Corridoio I attraverso la linea ferroviaria Bari-Napoli, nonché potenziamento delle infrastrutture di trasporto nelle regioni meridionali". Lo ha dichiarato il deputato del Pd barese, Dario
Ginefra, aggiungendo di “attendere fiducioso che il CIPE, nella prima seduta utile che dovrebbe tenersi i primi di novembre, possa confermare il finanziamento dell'Alta Capacità Bari Napoli e per questo – ha aggiunto – ribadisco tale richiesta peraltro già oggetto di un appello che in modo bipartisan ho presentato nelle scorse settimane insieme a trenta deputati pugliesi e campani".
In Nomine Domini, prima Rassegna di Musica Sacra aprirà l'1 dicembre con: “Virtuosismi sacri”, concerto di Natale ispirato alle più belle pagine sacre per canto ed orchestra. Il 22 dicembre andrà in scena, in prima esecuzione assoluta, “Emmanuel”, sacra rappresentazione moderna con testi di Padre Damiano Bova, adattamento scenico di Maria Grazia Pani e musiche di Matteo
Sartini dirette dal Maestro Bepi Speranza con la regia di Antonio Minelli. Il 26 gennaio 2010
Realizzata in collaborazione con la Basilica di San Nicola e CNA Cultura
la Rassegna presenta “Suor Angelica, l'oscura condanna” una rivisitazione dell’opera pucciniana, ideata da Maria Grazia Pani con musiche di Giacomo Puccini e Rachmaninov e la regia di Antonio Minelli. Il 30 marzo, con il concerto di Pasqua, si chiude la Rassegna con il “Requiem” di Mozart. A sostenere le due iniziative, oltre a CNA Cultura, la Banca Mediolanum, Residence Baia degli Sciti, Giannini pianoforti. Hanno presentato il programma alla stampa Giuseppe Bellini e Maria Grazia Pani, direttori artistici, il Direttore Musicale Bepi Speranza e Padre Damiano Bova, Priore della Basilica di San Nicola. Hanno patrocinato Provincia di Bari, Comune di Bari. c.mor.
Intanto anche in Puglia sono stati rinnovati gli organismi dirigenti regionali
Artigianato, 3 pugliesi nel “nazionale” CNA
S
ono 3 i pugliesi eletti nell’Assemblea nazionale della CNA, che si e’ svolta a Roma per eleggere il nuovo presidente e gli organi confederali che resteranno in carica per quattro anni. Si tratta del barese Nicola Di Cristo, presidente CNA Puglia, Pasquale Rescio, presidente CNA di Lecce e dell’imprenditrice presidente di CNA Impresa Donna Puglia, Rita Colonna. L’Assemblea è stato un appuntamento molto importante per la Confederazione che, con l’occasione, ha presentato al Governo e alle forze politiche un programma di impegno
Sono Nicola Di Cristo, presidente CNA Puglia, Pasquale Rescio, Rita Colonna dell’artigianato e della piccola impresa italiana per lo sviluppo e la competitività del Paese. Intanto, anche in Puglia sono stati rinnovati gli organismi dirigenti regionali: il nuovo presidente è l’imprenditore Nicola Di Cristo, barese, mentre Pasquale Ribezzo, e’ stato confermato, anche lui all’unanimità’, come segretario regionale CNA Puglia. La presidenza è composta dagli imprenditori Delfine, Rescio, L’Assainato, Sternativo, Cannone e dallo stesso Di Cristo. L'Italia è il paese europeo con il più alto nu-
mero di piccole e medie imprese: ben 4,454 milioni di Pmi che danno lavoro a 11,85 milioni di persone e producono il 56,4% del valore aggiunto italiano. Un numero pari alla somma delle piccole e medie imprese di Francia e Germania e doppio rispetto a quelle del Regno Unito. Con più di 9 mila collaboratori, nelle 1.250 sedi, la CNA comprende 650 mila iscritti di cui 360 mila imprenditori artigiani, 20 mila industrie, 30 mila microimprese e 240 mila iscritti a CNA Pensionati. c.mor.
Anno IX n. 7 - Novembre 2009
Parenti, amici e prestanome salgono a turno sulla Giostra della Giunta, ormai al quarto giro.
di Gianni Gargano
L’
annunciazione della festa era data, non molti anni fa, dalla presenza delle giostre e noi ragazzi, che uscivamo da scuola, eravamo attratti da queste figure che ruotavano, volteggiavano... e mentre guardavamo meravigliati ci facevamo intimamente delle domande: “Ci andrò su quella giostra bella? Quanti giri ci potrò fare? I soldi chi me li darà? Adelfia, si sa, per le feste ha una propensione, ecco perché ha scelto come Sindaco il Presidente del Comitato Feste, uomo di sicura esperienza che le giostre le sa scegliere. E infatti bisogna dargli atto che la giostra messa su ultimamente sta facendo divertire parecchi. Il nome della giostra è Giunta Comunale e proprio qualche giorno fa ci sono saliti altri due baldanzosi Assessori per fare il loro giro. Proprio come alle feste di paese, sulla giostra della Giunta ci sono i dispensatori di biglietti,
Dal 9 al 11 novembre le Reliquie di San Trifone conservate a Cattaro potranno essere venerate dai fedeli ad Adelfia.
Si
C
ome potremmo oggigiorno definire il coraggio? Che cosa pensiamo di quella virtù che Hemingway definì “la grazia sotto pressione”? Un giovane senatore nel 1956, John Fitzgerald Kennedy, pubblicò un testo che, ripercorrendo la vita e le battaglie politiche di otto differenti personalità, ha calcato i lineamenti di questo valore: “Ritratti del coraggio”(premio Pulitzer 1957). Considerato unanimemente il testamento “politico e spirituale” di Kennedy, rappresenta il principio della sua carriera: viene prima del celebre discorso d'insediamento alla Casa Bianca, prima della crisi cubana, prima della “sfida spaziale”... insomma prima di tutto ciò che è noto su JFK. Figura emblematica di tutta l'opera è, senza dubbio, John Quincy Adams (1767-
ADELFIA
È festa, ci sono le giostre! rigorosamente uno di Canneto e l'altro di Montrone e il Sindaco manovratore che, con scrupolo, si attiene alle loro direttive, altrimenti la giostra si ferma e il giro finisce. Per salire Sulla giostra dSindaco si devono rispettare delle regole. Ne ricordiamo qualcuna: • essere parente dei Consiglieri di Maggioranza;
Mentre gli amministratori sgomitano per assicurarsi il posto migliore, il paese va al macero.
• essere maschio: i padri possono salire, le madri no; i fratelli possono salire, le sorelle no; • i prestanome maschi possono salire, le femmine no; • non prendere iniziative, fa tutto il Sindaco. Mentre guardiamo questo circo equestre, ci assalgono delle domande: “E all’immondizia chi ci pensa? Al traffico chi pone rimedio? Chi penserà a rendere le scuole all’altezza dei tempi? Come rendere gli uffici comunali accessibili a tutti i cittadini? I parchi e i giardini chi li pulisce? Ma cosa andiamo a pensare! Su con la vita, abbiamo la giostra, è festa! Ma permettete ancora una domanda: Chi paga questo circo equestre? Ingenuo, Adelfia per le feste va matta!
Da Cattaro ad Adelfia le Reliquie di San Trifone
sa in provincia di Bari e oltre i confini regionali che il 10 e 11 novembre ad febbraio, giorno in cui la Confraternita MariAdelfia è festa, si festeggia il Patrono nereza di Cattaro comprò le reliquie da marinai di Montrone: San Trifone. veneziani che le stavano trasportando a Venezia. Se qualcuno se ne dimentica, i botti dei Nella Chiesa Madre della Parrocchia di S. Nicola fuochi pirotecnici fanno ricordare la festa, e la è custodita invece una piccola reliquia di San frenesia cittadina contagia tutti. Quest’anno il Trifone, che la comunità Montronese ricevette programma è già pronto, il rituale della questua nel 1839. Il Culto di S. Trifone in Montrone si è in piena attività e c’è un'attesa diversa. Don sviluppò agli inizi del 1700, ma in Puglia si Felice Iacobellis, il parroco della parrocchia S. colloca intorno all’anno 1172 ed è molto diffuso Nicola, grazie all’aiuto importante e determinante di S.E. Mons. Elia, Vescovo di Cattaro ( Montenegro) e di S.E. Mons. Francesco Cacucci, Vescovo dell’Arcivescovado Bari – Bitonto, ha annunciato che sarà possibile avere in Adelfia dal 9 all'11 novembre le Relique del Santo Patrono - teschio e parte del corpo - conservate a Cattaro, nella cattedrale dedicata a San Trifone, fin dal XI secolo. Nella città natale del Reliquia del cranio di San Trifone Santo, la festa si celebra il 3
di Salvatore Ilacqua e Michele Macchia
PAESE CHE VAI
in tutto il mezzogiorno d'Italia. San Trifone quello del santo protettore che ancora le rimane. oltre che di Montrone, è patrono principale di La presenza delle Reliquie del Santo stanno Alessano (Lecce), Marzano di Nola (Avellino), rendendo più minuziosi i dettagli del programOnano (Viterbo), Pulsano (Taranto) e compa- ma di accoglienza. La Comunità si sta facendo trono di Cerignola (Foggia) dove viene festeg- carico del servizio d’ordine e sorveglianza alle giato il 1º febbraio. In Bulgaria, noto con il reliquie e di ospitare nelle proprie abitazioni gli nome Sveti Trifon Zarezan, è considerato patrono oltre 100 fedeli che da Cattaro accompagnerandei vinicoltori e ricordato il 14 febbraio con una no le Reliquie del Santo. L'avvenimento sarà festa molto popolare, celebrata all'aperto, du- preparato al calore della festa con cinque giorrante la quale si consumano esclusivamente nate di preghiera e d’incontro: vino, grappa e carne grigliata. In Albania è La macchina organizzativa è partita ora si patrono ma non più celebrato. In Attica (Grecia) aspetta che sia festa per tutti e di tutti. si conservano altre reliquie e affreschi, a Beirut (Libano) vi è un affresco che lo raffigura e sul Monte Sinai (Egitto) una cappella è a lui dedicata. A Roma in un 1 novembre inizio della Novena a S. Trifone e incontro vicolo tra la via della Maschera d'Oro e con S.E. Mons. Francesco Cacucci; quella dei Tre Archi, vi è una chiesa, edificata nel 1115 e chiamata anticamente 3 novembre dedicata alla Famiglia e ai Bambini; S. Salvatore in Primicerio, titolo che le 4 novembre dedicata alla Famiglia e al Lavoro Agricolo; veniva da un primicerio della chiesa Ronovembrededicata alla Famiglia Ecumenica; 55novembre mana suo fondatore. Nel 1604, però, venendovi la compa6 novembre dedicata alla Famiglia e al Malato. gnia di S. Trifone, cambiò nome e prese
CALENDARIO
Ritratti del coraggio 1848) senatore del M assachussets prima e, successivamente, Presidente degli Stati Uniti d'America. Uomo dotato di uno spiccato talento politico, detestava l'attaccamento al potere senza il rispetto di valori e ideali personali. Così profondamente deluso dalla rigorosa retorica di partito che imperversava nel suo paese giunse a dichiarare: “Il paese è così talmente piegato allo spirito di partito, che non seguire ciecamente l'uno o l'altro è un’offesa inespiabile. In entrambi io vedo l'impossibilità di seguire i dettami della mia coscienza”. Fu uno dei pochi senatori a “tradire” parenti, amici,
colleghi, il suo stesso elettorato, infischiandosene di meri interessi regionalistici, per preservare il bene della res pubblica. Per tali ragioni, in un periodo di fortissima instabilità sociale, venne considerato un uomo poco prudente e troppo avventato. Incauto o impavido? E nella società contemporanea di quale opinione godrebbe un simil personaggio? Ammirazione, disprezzo, paura o indifferenza? Dante, studiato a lungo da Kennedy, scriveva: “I posti più caldi all'inferno ospitano quelli che, in periodi di gravi crisi morali, sono rimasti neutrali”. Dunque, mai rimanere
ai margini, mai sottrarsi alle responsabilità e mai soccombere al “puzzo” del compromesso morale che le vicissitudini politiche e sociali ci impongono. Nella prefazione al libro Robert Kennedy descriveva John con le parole di Andrew Jackson: “Un solo uomo di coraggio fa la differenza”.Questo è l'effetto che John aveva sugli altri, uomo politico per il mondo, intrepido e coraggioso per i suoi intimi commensali. E noi? Crediamo possibile riuscire a fare la differenza? Il coraggio è la forza che produce il cambiamento che avviene prima nell'animo per poi essere applicato. Le storie di vita riportate da Kennedy possono offrire uno spunto di riflessione, un modello di ispirazione, ma non potranno mai regalare il coraggio stesso: quello ognuno dovrà cercarlo dentro di sé.
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PAESE CHE VAI BITRITTO Per Trotti i lavori sono terminati. Manca solo la parte burocratica di Antonio Valerio
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arà capitato anche a voi di passeggiare per strada e tutto ad un tratto essere fermati da un’auto di “forestieri” che vi fanno la fatidica domanda: “Mi scusi, per andare a Loseto?” In quel momento il panico è cosa comune; infatti, spiegare la strada per raggiungere la vicina frazione di Bari è un lavoro duro che solo esperti navigatori saprebbero indicare. Sì, perché come tutti i bitrittesi sanno, la strada che precede il famoso ponte di via Loseto è chiusa per lavori. Tutto è iniziato nella famosa alluvione di qualche anno fa che ha causato forti disagi a tutta la cittadina, con il crollo del manto stradale precedente al suddetto ponte, molto utile perché crocevia per raggiungere anche Valenzano e le vicine frazioni di Carbonara e della stessa Loseto. Così il Comune ha dovuto trovare una via alternativa: la vecchia via che collega Bitritto a Loseto, ovvero l’impervia e dalla
Anno IX n. 7 - Novembre 2009
Via Cardo: in attesa del ponte, unico dissestato passaggio percorribilità ai limiti (e forse oltre) della sicurezza, via Cardo. Ci è sembrato utile, vista la difficoltà nell’uso della strada, chiedere all’assessore ai servizi pubblici Trotti, quanto tempo
manca al completamento dei lavori. «Spero che in qualche mese la via di Loseto sarà completa e quindi percorribile. I lavori sono quasi conclusi, infatti, il manto stradale è stato già terrazzato, però i rallentamenti
Ma i cittadini sono sul piede di guerra
Al centro Bitritto e Bitritto al Centro di Gianvito Rutigliano
T
orniamo a parlare di paese. Finalmente. La scena sociale si è arricchita, in pochi mesi, di nuovi protagonisti importanti. La Chiesa Madre ha trovato il suo nuovo parroco: don Mimmo Falco, in sostituzione del compianto don Vito Marotta. È (ri)nata la Pro Loco a Bitritto, per un contributo tipicamente localistico alle tradizioni e alla cultura del territorio. E soprattutto è nata una nuova associazione culturale, costituita da giovani professionisti, studenti e lavoratori bitrittesi, in gran parte attivi nel paese già da diversi anni, ma desiderosi di metterci la faccia: Bitritto al Centro. Non dei neofiti del territorio, ma unitisi successivamente al voto di giugno, dopo aver condiviso una posizione politico/elettorale comune. Un ambizioso progetto, partito con vigore grazie a un interessante e partecipato di-
battito sui rischi dell’elettrosmog nel nostro paese. Un chiaro esempio di politica, nel senso di interesse ai destini amministrativi della propria realtà, fatta fuori dai partiti, con un riconoscibile punto di vista che oggi si sta concretizzando, in modo più che lecito, in appunti mossi al governo locale. L’azione si sta svolgendo anche, con costante pressione, su Facebook, con accorate discussioni: come dire che la campagna elettorale, svolta molto anche sul più diffuso social network al mondo, ha portato qualche insegnamento. Autentico mattatore, nella doppia veste di socio e consigliere di minoranza, è Sabino Paparella, autore di note largamente condivise sui presunti peccati di Lucarelli e i suoi. Ultima crociata, in ordine di tempo, è quella legata a una delibera di giunta con cui si è indetto un bando per l’individuazione,
senza concorso, di uno specialista, laureato in giurisprudenza e con esperienza in pubblica amministrazione di almeno cinque anni, da scegliere a discrezione del sindaco, per costituirne, di fatto, la segreteria particolare. Metodi tipici e perfettamente legali negli Enti pubblici, fatti di staff e consulenze pagati con soldi pubblici (basta ricordare le scelte di Michele Emiliano, al Comune di Bari, di affidare a soggetti individuati su chiamata, senza nemmeno bandi pubblici, incarichi come quello del responsabile grandi eventi, nell’odierna legislatura, o del motivatore del consiglio comunale, nella scorsa). Una battaglia fatta dal Paparella, seguito a rimorchio dagli altri consiglieri di opposizione e di molti soci del PD e dell’associazione culturale, che hanno apposto le loro firme in calce a quindici domande poste a Lucarelli sul mensile LIBERA-
sono avvenuti a causa della presenza in quella zona delle fibre ottiche nel sottosuolo e la continuità del lavoro doveva a quel punto essere supervisionata dall’Enel, che ci ha fornito i relativi permessi. A tutto questo bisogna aggiungere dei rallentamenti per questioni burocratiche e quindi il collaudo è slittato ancora. Adesso che comunque tutto il grosso del lavoro è stato eseguito, la speranza è che senza imprevisti l’apertura è prevista per fine ottobre. Da chiarire che una volta terminati i lavori in via Loseto, il Comune baderà a risanare la strada di via Cordo perché è visibilmente dissestata, così si avrà sempre una via alternativa per raggiungere Loseto e i paesi adiacenti». Le speranze non possono che essere comuni, in modo da poter, finalmente, indicare a quei “forestieri” il modo più semplicemente per raggiungere Loseto: seguire le indicazioni, senza necessariamente girare da Adelfia.
BELVEDEREPALESE
mente. Nella scelta della Giunta, secondo la nostra interpretazione, non c’è niente di irregolare dal punto di vista legale, altrimenti sarebbe potuto partire un ricorso alla giustizia amministrativa (mosso, invece, in passato per altri posti pubblici). Quelle degli oppositori sono quesiti posti sull’opportunità politica della scelta, magari, o morale, vista la cifra imposta di 32mila euro annui allo specialista secondo i firmatari di fatto già individuato. Costi eccessivi? Bisognerà valutare le effettive mansioni del nuovo assunto. Nonostante su Facebook, forse per la sensibilità dell’argomento, si siano scatenate reazioni a volte scomposte, urla contro il classico “Governo ladro” e affini individuando un profilo illegale della storia, crediamo sia questa la lettura giusta da dare. Un dibattito, va detto, lecito e che personalmente accogliamo con gioia, per sollecitare quel confronto politico, anche aspro, che invece sembrava dover essere piatto, come nella
scorsa legislatura, causa un’opposizione comunale inconsistente. Ben venga quindi il sanguigno consigliere indipendente Paparella, bene anche l’associazione Bitritto al Centro che ha legittimamente deciso di schierarsi, scherzosamente definibile quale autentica “opposizione ombra”. Un modo per dare ai cittadini la possibilità di avere una voce del coro: ad aspettare il locale PD, si sarebbe fatta notte. Ora la risposta, istituzionale, e non su un social network, in cui chiunque è bravo a dare la propria sentenza inappellabile, va data dal sindaco e dall’amministrazione, nei tempi ritenuti giusti, visto che la delibera è di pochi giorni fa. Si aprano le danze: dal prossimo numero analizzeremo le singole parti del nuovo teatro sociale e politico bitrittese, a quanto pare piuttosto vivace, in cui anche noi di Hinterland, con la presentazione del progetto definitivo per la metropolitana Bari-Bitritto, ci stiamo ritagliando un ruolo importante.
PAESE CHE VAI
Anno IX n. 7 - Novembre 2009 Adeguamento degli standard di sicurezza e abbattimento delle barriere architettoniche per la scuola media di Mariella Forleo
In
data 14/09/09 il Comune di Casamassima ha dato l’avvio ai lavori di adeguamento a norma e messa in sicurezza della Scuola Media Dante Alighieri di Casamassima. Sono previsti interventi finalizzati al miglioramento degli standard di sicurezza mediante l’adeguamento degli impianti alla normativa vigente, la realizzazione di lavori necessari ad ottenere la certificazione di agibilità (prevenzione rischi ed incendi) nonché l’abbattimento delle barriere architettoniche. Tra le opere strutturali di riqualificazione vi è il rifacimento dei servizi igienici, la realizzazione dei bagni per i diversamente abili, l’ascensore per collegare i due piani e la ristrutturazione della palestra. Le risorse necessarie all’intervento,
Un incontro pubblico ha sancito l’impegno della giunta nei confronti dei cittadini casamassimesi, di rilanciare il paese, migliorandone la vivibilità
Un
bello spettacolo. Si può descrivere così la serie di incontri “Un patto con la cittadinanza”, due conferenze cittadine in cui l’amministrazione casamassimese ha deciso di ascoltare le esigenze della popolazione casamassimese e, allo stesso tempo, esporre l’azione di governo per un paese migliore. A far da cornice, la piazzetta antistante l’ex convento di Monacelle, rivitalizzata da una forte presenza cittadina. Una discussione serena e franca in cui sono state esposte le fondamentali esigenze della cittadinanza e le doverose scelte dell’amministrazione, pronta a stipulare con il paese un vero e proprio “patto”. “Quando la società civile si muove, quando nascono gruppi spontanei che presentano le esigenze di una collettività, vuol dire che quella comunità è viva e che ogni amministratore non può ignorare quelle richieste”, ha spiegato il primo cittadino Domenico Vito De Tommaso. “Il Sindaco e l’Amministrazione Comunale sono a disposizione della cittadinanza per ogni spiegazione e chiarimento, ma soprattutto per intraprendere un’azione concreta nell’interesse del paese”. Nei diversi interventi registrati, anzitutto, si è resa evidente la voglia di spazi vitali a forma di cittadino. Spazi verdi vivibili e curati, ad esempio, troppo spesso vittima dell’incuria o dell’inciviltà o maggiore attenzione alle tematiche ambientali, con un occhio di riguardo alla raccolta di rifiuti. E poi, la richiesta di un maggiore controllo del territorio da parte della polizia municipale in ognuno dei settori di sua competenza, lampante dimostrazione di una marcata sensibilità della cittadinanza nei confronti di incuria e degrado. “Interventi che porteremo a termine grazie al lavoro del nuovo Comandante della Polizia Municipale, Giuseppe Ivano Eramo, “con il quale l’Amministrazione ha finalmente la possibilità di iniziare un lavoro di controllo capillare del territorio” ha commentato De Tommaso. Interventi stimolanti, che hanno trovato riscontro nelle diverse risposte di sindaco e assessori e che si sono concretizzate in un vero e proprio decalogo per il rilancio del paese (vedi riquadro). Queste le linee guida del rilancio casamassimese. Un’azione di governo che prosegue “nonostante il taglio dell’Ici sulla prima casa che, solo a Casamassima, possiamo quantificare in duecentomila euro che non riusciremo ad investire. Sommiamo questo semplice dato alle conseguenze della
CASAMASSIMA EDILIZIA SCOLASTICA: Casamassima dà il via ai lavori di manutenzione straordinaria della Scuola Media D. Alighieri
Le risorse destinate ai lavori ammontano a circa 450mila euro
finanziate nell’ambito del Programma Triennale di Edilizia Scolastica 2007/2009 di cui legge quadro 23/96, sono ripartite tra Stato, Regione e Comune e ammontano a 450 mila euro circa. Il Comune si era candidato con un progetto riguardante il miglioramento degli standard di sicurezza e l’abbattimento delle barriere architettoniche della Scuola Media Dante Alighieri ed ha ottenuto i finanziamenti grazie, soprattutto, alla priorità data dalla Regione Puglia al tema della sicurezza nelle scuole ed adeguamento a norma degli edifici scolastici da parte dei com-
petenti Enti locali. A tal proposito è da evidenziare l’impegno della Regione Puglia a mantenere alta l’attenzione sui temi dell’Edilizia Scolastica e a rispettare i Piani di Attuazione con una propria maggiore compartecipazione finanziaria. Tutto questo per far fronte alla sconsiderata politica dello Stato che, disimpegnandosi progressivamente e disattendendo il ruolo istituzionale, ha scaricato sugli Enti locali e sulle Scuole tutti gli oneri e le responsabilità, senza considerare che lo Stato ha il dovere di salvaguardare l’incolumità degli studenti, degli insegnanti e del personale essendo il principale garante della sicurezza delle e nelle scuole.
L’ Amministrazione firma un patto con la cittadinanza crisi economica sulle casse comunali e comprenderemo l’entità dello sforzo che questa amministrazione riuscirà a sopportare” ha chiosato l’Assessore alle Politiche Fiscali e Finanziarie Fabio Nanna che ha aggiunto: “Nella previsione di bilancio di marzo abbiamo scelto di puntare proprio sui temi in discussione in questi giorni. Verde, traffico, pulizia, senza dimenticare la riconferma in blocco dei servizi alla persona. Scelte consapevoli, rese possibili solo grazie alla volontà di perseguire in maniera decisa l’evasione fiscale: se tutti paghiamo tutto, tutti paghiamo meno “. Senza trascurare alcuni progetti in rampa di lancio come “il centro Telesuono per lo sviluppo delle attività musicali, realizzato grazie al progetto regionale Bollenti Spiriti, che prevede la creazione di un auditorium da 150 posti ed una sala d’incisione” ha concluso l’Assessore alle Politiche Giovanili Antonio Manzari.
Verde, traffico e pulizia: queste le priorità individuate nel decalogo Fase 1 - Interventi straordinari: l'Amministrazione Comunale si è impegnata 4) Maggiori controlli sulla ditta che a completarli nel più breve tempo possibile. espleta il servizio di raccolta rifiuti, perché non si verifichino più disservizi, per arrivare Fase 2 - Interventi e provvedimenti, per poi ad un nuovo contratto; entrare nell'ordinario: 5) Campagne di sensibilizzazione fina1) Garantire una presenza sul territo- lizzate a correggere le abitudini dei cittadini e rio diversa da parte della Polizia a promuovere la raccolta differenziata per il Municipale (già evidente a molti), che rispetto dell'ambiente, avvalendosi della collafacciano prevenzione e repressione nei confronti borazione di associazioni presenti sul territorio; di chi trasgredisce le regole, il codice della strada, svolgendo tutte le attività di loro com6) Campagne di informazione sul modo petenza; di smaltire i rifiuti ingombranti e pericolosi, indicando i numeri utili da chiamare e gli orari 2) Servizio di vigilanza nelle ville co- in cui conferire rifiuti solidi nei cassonetti; munali già cominciato: sanzioni e denuncia a chi deturpa, sporca, distrugge con atti di 7) Maggiori controlli della Polizia vandalismo il patrimonio comunale e installa- Municipale, con la comminazione di sanzioni zione della videosorveglianza nelle ville comu- pecuniarie, ai commercianti che non rispettano nali; le ordinanze del Sindaco sulla raccolta degli imballaggi e a chi deposita immondizia nei 3) Piano Urbano del Traffico: già pre- bidoni fuori dagli orari previsti, lascia rifiuti parata la bozza. Attuazione dello stesso attra- ingombranti in campagna. Denuncia penale verso interventi parziali, come spiegato dal per chi smaltisce rifiuti pericolosi come Comandante della P.M., tenendo conto delle l’amianto e diffide per la rimozione ai proprierisorse economiche necessarie; tari dei terreni che accolgono tali rifiuti;
8) Verde pubblico: applicazione del Regolamento Comunale del verde che prevede l’adozione di piccoli spazi in questione da parte delle associazioni o gruppi di cittadini e assegnazione di alcune ville agli operai del Comune che devono ben curarle. Affidamento a una ditta esterna della manutenzione delle aree verdi, attraverso gara pubblica; 9) Piazza Aldo Moro: già approvato in Giunta Comunale l’atto di indirizzo di un concorso d’idee, a cui seguirà il bando, per ridisegnare la piazza e le strade adiacenti e rendere più bello e vivibile il centro cittadino. Conferenza di presentazione dei progetti e coinvolgimento dei cittadini nella scelta della proposta da realizzare; 10) Abbattimento delle barriere architettoniche e creazione di posti per disabili. Interventi immediati per quanto riguarda i casi di facile soluzione. Per quelli più complessi, che richiedono risorse finanziarie rilevanti, si studierà la stesura con il comandante della P.M. di una precisa programmazione.
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PAESE CHE VAI CELLAMARE Raccolta differenziata: a Cellamare nuova campagna di sensibilizzazione di Marcello Cavalli
Anno IX n. 7 - Novembre 2009
“Riciclare in Rassegna” per imparare a rispettare l’ambiente
N
otevole affluenza di pubblico per la tappa cellamarese del progetto “Riciclare in Rassegna”, promosso dal Consorzio ATO Bari 5 e finanziato dall’Assessorato all’ambiente della Regione Puglia. Il progetto, che prevede la realizzazione di serate pubbliche in ogni Comune aderente al consorzio, ha la finalità di sensibilizzare i cittadini alla raccolta differenziata. In piazza Don Bosco, nel borgo antico di Cellamare, Legambiente Puglia ha allestito uno stand informativo sui temi della raccolta differenziata, del riciclo e della riduzione dei rifiuti e per l’occasione gli alunni dell’Istituto Comprensivo “Ronchi” hanno conferito negli appositi contenitori plastica, carta, vetro ricevendo in cambio gadget e un biglietto per la lotteria a premi. La Fondazione Carnevale di Putignano ha improvvisato un laboratorio della cartapesta tipico esempio di un riciclo creativo della carta da cui originano i famosi carri allegorici. La Compagnia Opopò ha invece dato vita a uno spettacolo interattivo che ha coinvolto bambini e adulti. Le Associazioni locali con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale hanno infine intrattenuto il pubblico preparando panzerotti e frittelle. Cellamare è tra i Comuni della Provincia di Bari con la più alta percentuale di raccolta differenziata. “Il risultato raggiunto - ha affermato il vicesindaco con delega all’ambinte Michele De Santis - non è casuale, ma è la conseguenza di una serie di iniziative che hanno portato i cittadini di Cellamare a una maggiore consapevolezza dell’importanza di separare i rifiuti.
Scuola: una priorità per l’Amministrazione Laporta
È
ammirevole che in periodi di tagli alla pubblica istruzione si inauguri una nuova scuola moderna e sicura. È avvenuto a Cellamare: a partire da quest’anno, infatti, l’Istituto Comprensivo Statale “Ronchi” di Cellamare dispone anche di un nuovo edificio destinato a scuola materna, i cui lavori sono stati ultimati a giugno scorso e arredati durante i mesi estivi. La nuova scuola sorge in viale Olimpia su un’area di oltre 6.000 mq. Oltre dieci aule per la didattica è stato realizzato anche un ampio spazio coperto centrale di forma ovale destinato alla pratica di attività motorie, sociali e ricreative. Realizzate inoltre un’ampia zona a verde con viali e pubblica illuminazione e una zona a parcheggio. L’edificio è costruito nel rispetto delle più recenti normative di sicurezza in materia di edilizia scolastica, tenendo conto anche della nuova normativa sull’isolamento termico che consentirà un notevole risparmio energetico e permetterà agli alunni di stare più caldi nei mesi freddi e più freschi nei mesi caldi. La nuova scuola materna usufruirà anche del servizio di mensa scolastica e del servizio di scuolabus. Con il nuovo edificio si è ottenuta anche una maggior decongestione del traffico urbano su piazza Risorgimento. Notevole la soddisfazione dei genitori per la nuova sistemazione dei più piccoli (3-5anni). La prof.ssa Isabella Miccolisha voluto sottolinerare come in questi anni è accresciuta l’offerta formativa del ICS di Cellamare istituendo, il corso a indirizzo musicale, il laboratorio scientifico, i laboratori di informatica, le lavagne multimediali, il laboratorio linguistico e altre opportunità sono in arrivo con i fondi PON. Intanto l’Assessorato Regionale alla Solidarietà ha finanziato con 680mila euro il progetto per la realizzazione del primo asilo nido del Comune di Cellamare. Il progetto,dell’importo complessivo di 805mila euro, prevede la realizzazione di una struttura destinata ad accogliere
Le scolaresche incontrano il progetto “Riciclare in Rassegna” in piazza Don Bosco
Diverse anche le campagne di sensibilizzazione condotte in collaborazione con l’azienda Lombardi Ecologia che gestisce il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, che hanno visto in primis il coinvolgimento degli alunni dell’Istituto Comprensivo Statale nella convinzione che i ragazzi possano divenire efficace veicolo di comunicazione e insegnamento anche nei confronti degli adulti. Va inoltre evidenziato come in questi anni si sia provveduto ad aumentare costantemente la dotazione dei contenitori della raccolta differenziata presenti nel territorio comunale”. “I risultati fin qui ottenuti - ha aggiunto
il Sindaco Michele Laporta- sono confortanti ma devono continuare a migliorare. Bisogna continuare a sensibilizzare i cittadini sulla differenziata e sul riciclo dei rifiuti che certamente contribuiscono a conservare le risorse naturali, a vantaggio nostro e delle generazioni future. Riutilizzare i rifiuti contribuisce a conservare un ambiente più sano, senza dimenticare che un’alta percentuale di raccolta differenziata permetterebbe anche una riduzione della tassa rifiuti. Tra le iniziative future la differenziazione domiciliare e la raccolta porta a porta”.
“Scuole nuove, sicure ed efficienti per i piccoli cellamaresi” Inaugurata una nuova scuola, dalla Regione fondi per manutenzione scuola media, finanziamento progetto asilo nido comunale e dal PIRP una nuova scuola materna.
Una struttura all’avanguardia: iniziati i lavoriRicaduta positiva anche per l’occupazione
I
bambini dai 3 ai 36 mesi e dotata di zone soggiorno-pranzo, zone riposo, spazi per attività ludiche e ricreative, servizi igienici, cucina e spazi gioco all’aperto, attrezzati con strutture fisse e dedicate. L’area individuata, già di proprietà comunale, è localizzata in Corso Roma. Inoltre l’Assessorato Regionale al diritto allo studio ha stanziato un contributo di 137mila euro a favore del Comune di Cellamare per il progetto di manutenzione dell’edificio di scuola media in via Casamassima dell’importo complessivo di 235mila euro. Per concludere nel Piano di Riqualificazione delle Periferie (PIRP) presentato dal Comune di Cellamare e approvato dalla Giunta Regionale, è prevista la realizzazione di una nuova scuola in via Pola. “ Per noi la scuola ha un ruolo fondamentale per la formazione delle nuove generazioni e pertanto rappresenta una priorità - ha evidenziato il Sindaco Laporta. Stiamo lavorando per garantire ai nostri alunni scuole nuove, sicure, efficienti e funzionali”
TerrAlta Hotel & Sporing Club
niziati i lavori per la costruzione di TERRALTA Hotel e Sporting Club. Il progetto prevede la realizzazione, in una zona molto suggestiva del territorio comunale, di un hotel con ristorante e terrazza panoramica, sala convegni e centro benessere, anfiteatro, piscina coperta e scoperta, campi di tennis e calcetto, palestre. Determinante per tale realizzazione il ruolo dell’Amministrazione Comunale che attraverso una conferenza di servizi a cui ha partecipato la Regione Puglia ha accolto il progetto individuando una area da destinare ad attività turistico alberghiere funzionale all’integrazione del Comune di Cellamare con la città di Bari e con gli altri Comuni, che con il capoluogo
evidenziano numerose e costanti relazioni di cooperazione per quanto concerne la mobilità, le interconnessioni infrastrutturali e le risorse turistico – culturali. D’altra parte il territorio di Cellamare è stato inserito dalla Regione Puglia nell’itinerario turistico Normanno-Svevo-Angioino, finalizzato allo sviluppo turistico culturale locale attraverso la valorizzare dei beni storico-culturali (come il Castello Del GiudiceCaracciolo nel centro storico), ma anche attraverso il potenziamento della ricettività turistica. La realizzazione nel nostro territorio di un complesso alberghiero avrà certamente una ricaduta positiva anche a livello di posti di lavoro.
PAESE CHE VAI
Anno IX n. 7 - Novembre 2009
GIOIA DEL COLLE
di Carlo Antonio Resta
Il
7 ottobre u.s. abbiamo avuto ospite a Gioia del Colle il dott. Elio Veltri e il magistrato dott. Antonio Laudati. La serata è stata organizzata dalla scuola sociopolitica Erasmo Onlus in occasione della presentazione del libro da loro scritto “Mafia Pulita”. Laudati racconta che i magistrati hanno un privilegio in questa società: quello di avere un osservatorio straordinario nell’istruzione dei processi per capire come si sta muovendo la società. La nostra società sta vivendo una trasformazione straordinaria di cui forse non riusciamo a governare le procedure di cambiamento. Oggi quattro omicidi su dieci avvengono all'interno della famiglia. Le liti di condominio si risolvono con le stragi, il bullismo dilaga. Questa è la dimostrazione che è necessario recuperare l'etica dei comportamenti. Nella nostra società sono in crisi le strutture che hanno sempre governato i processi di cambiamento, come la famiglia, la chiesa, i partiti, che hanno avuto una funzione storica nell’educare le nuove generazioni ai valori positivi. Anche il confronto politico di una volta era basato su principi sani. Laudati ricorda che quando rivede i film di don Camillo
Mafia Pulita
e Peppone, prova una nostalgia incredibile per quella società semplice ma sana. Quindi è necessario recuperare l’etica nei comportamenti del cittadino. Spesso ci chiediamo: ma
noi cosa possiamo fare? E spesso si rassegna. Laudati racconta di una banca americana che non contrastò come doveva il riciclaggio della malavita. Se la cavò con una sanzione amministrativa: eppure quella banca in sei mesi fallì. Fu cancellata dal mercato, perché i cittadini americani ritennero che una banca che aveva favorito i narcotrafficanti, non era più meritevole della loro fiducia e quindi non poteva più amministrare i loro risparmi. E Laudati conclude: “Vi chiedo se oggi voi aveste notizia di un commercialista che è bravo nell'evasione fiscale, o di una banca che sistema i capitali all'estero e fa riciclaggio, sarebbe cancellata dal mercato o schizzerebbe al primo posto come raccolta di capitali”? Quindi il problema è che esiste un etica di comportamento e una mancata consapevolezza che rende vani gli sforzi che si fanno. Certo viviamo un momento difficile: però il recupero dell'etica nel senso del dovere della solidarietà, della società civile è importante. “ Sul ruolo dei magistrati ci
Legambiente: il Circolo a Gioia
Dal cuore e dalla mente alla pancia.
La cultura made Longo di Enzo Cuscito
Le
tristi vicende di quello che era l’insigne Teatro Rossini di Gioia hanno ormai oltrepassato i confini gioiesi. Persino il portale si è interessato alla vicenda, sottotitolando la notizia con questa pesante quanto realissima affermazione: “Come cambia il Teatro Rossini: dal Kismet ad un cocktail-bar per feste private”. La città di Gioia, infatti, sta assistendo da più di un anno all’imbarbarimento di quello che rappresentava uno dei più rinomati contenitori culturali pugliesi. Il Sindaco
l’Estate, per le vie e le piazze della città. Si mangia ogni sera, e tanto. Ma viene severamente vietato il pensare. L’uomo del “mondo Longo” appare così privo di anima, di cuore e di mente, capace solo di ascoltare musica scacciapensieri e mangiare pupi fritti e zampine. Non stupisce, così, ma scandalizza, la nascita del Caffè Letterario in quello che era il foyer del Teatro. Un bar che di letterario non ha nulla (neanche l’ombra di un libro) e che propone, all’interno dei “sacri” spazi un tempo riservati alla cultura, persino
nonchè Assessore alla Cultura Piero Longo (PdL), e da pochi mesi anche Presidente del Consiglio Provinciale, ha scelto di indirizzare le politiche culturali della città su nuovi filoni, svuotandole di fatto di un’animaper privilegiarne, metaforicamente e non, la pancia.Estromesso il Kismet, accusato di “derubare” il Teatro ai gioiesi, si è passati alla gestione diretta, affidata ad un coordinatore artistico la cui assunzione avvenne attraverso un bando che a molti parve farsesco. Nacque così la prima stagione teatrale marchiata Longo, con spettacoli che privilegiavano l’intrattenimento all’arte. Comici, cabarettisti, musicisti nazional-popolari e personaggi da gossip televisivo, hanno popolato il Rossini dell’era Longo. Il Teatro è precipitato così nell’anonimato. Stesso desolante filone il Sindaco propone ai cittadini durante
festicciole a tema (compleanni, anniversari, ecc.) riservate a privati. Attendiamo con sgomento l’apertura della nuova stagione, immaginando già le misere scene degli spettatori che, mentre fanno il loro ingresso al Rossini per assistere agli eventi teatrali, dovranno scansare i clienti del bar intenti a sorseggiare birre, cocktail e salatini. Un’indecenza alla quale si aggiunge lo scandalo delle insufficienti polizze assicurative pagate dai gestori del bar per garantire l’incolumità del teatro, lo scandalo della luce e del gas a totale carico del Comune, degli accessi ai disabili ostruiti, dei lavori interni effettuati da una ditta riconducibile ad un Assessore della Giunta Longo. Un obbrobrio che, ahimè, sta precipitando lo storico Teatro Rossini e la reputazione della città di Gioia del Colle ad un livello mai raggiunto nella sua storia.
tengo a dire che il magistrato non deve solo essere ma deve anche apparire imparziale, proprio per questo – dice Laudati - un procuratore quando agisce deve sapere che non rappresenta solo se stesso, rappresenta il popolo, rappresenta dei valori, rappresenta l'applicazione della legge che è sentita da tutti, solo in questo modo si può creare quella fiducia nel rispetto dei ruoli delle istituzioni, che in una società civile matura, sono vitali “. Laudati racconta che quando morì Giovanni Falcone ci fu una rivolta spontanea della società civile, i bambini cominciarono ad appiccicare vicino ad un albero che è stato poi chiamato “albero Falcone” i loro pensierini. Da quei pensierini è stato fatto un libro che Laudati regalava sempre ai suoi colleghi stranieri quando svolgeva operazioni internazionali e lavorava con loro, fra le frasi più belle c'è una frase di una bambina che faceva la seconda media la quale dice: " La nostra sarà una società civile solo quando non avrà più bisogno di eroi " quando tutti faranno il loro mestiere. Successivamente il dott. Veltri, ha svolto un intervento descrivendo succintamente il contenuto del libro.
P
rimo incontro del comitato di cittadinanza attiva per costituire un circolo di Legambiente a Gioia del Colle lo scorso venerdì 9 ottobre. Alla presenza del Presidente di Legambiente Puglia Francesco Tarantini il comitato cittadino ha aperto la strada alla collaborazione e all’impegno per concretizzare l’ipotesi di stabilire un presidio di qualità ambientale e culturale sul territorio, in grado di dar voce ai liberi cittadini che si battono per migliorare la vivibilità dell’ambiente. Il presidente Tarantiniha evidenziato il percorso di attività che ha portato Legambiente ad essere la principale associazione ambientalista italiana. Impegnata contro l’inquinamento, attiva nel mondo della scuola, in lotta contro le
pegnare il cittadino a bere in tutta tranquillità l’acqua di rubinetto che viene frequentemente controllata nelle sue parti microbiologiche e non ha bisogno di imballaggi per l’imbottigliamento. La collaborazione dell’associazione con la regione Puglia è resa proficua dal lavoro di chi come Tarantini può contare vent’anni di attivismo in Legambiente ed opera per sensibilizzare l’operato dell’amministrazione regionale. Le recenti collaborazioni hanno condotto verso la strada delle energie pulite come migliore soluzione all’inquinamento causato dai distretti industriali del nostro territorio. Per fermare i cambiamenti climatici e abbattere le emissioni di anidride carbonica in atmosfera si deve
Maria Castellaneta, Vincenzo Capozzi e Francesco Tarantini
ecomafie e l’abusivismo edilizio, come ha evidenziato il successo dell’operazione che ha portato all’abbattimento del complesso residenziale di Punta Perotti. Legambiente insisterà nelle campagne di sensibilizzazione anche durante il prossimo inverno e si batterà per richiamare l’importanza del settore ambientalistico per il futuro economico mondiale. Tra le campagne, la più ambiziosa è quella stabilita con la cooperazione dell’Acquedotto pugliese “Un paese in bottiglia, imbrocchiamola”. Si vuole im-
insistere sulle fonti rinnovabili di energia eolica e fotovoltaica. La svolta epocale è stata pubblicizzata ampiamente dal sogno americano di “green economy” e l’Italia non potrà non tenerne conto. In conclusione si è aperto un dibattito sulla realtà gioiese e sull’importanza del patrimonio rurale che può vantare il nostro paese. Il comitato raccoglierà nei prossimi giorni le adesioni per far nascere con l’impegno di tutti un circolo di Legambiente a Gioia del Colle che tuteli il nostro paesaggio.
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PAESE CHE VAI PALO DEL COLLE Comune: nuova maggioranza e rimpasto in giunta. In consiglio l’appoggio del PDL di Francesco Sasso
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ttobre rovente per la politica di Palo. La giunta comunale e la maggioranza di centro-sinistra, capeggiate dal sindaco Viola, hanno subito un radicale cambiamento in seguito a una crisi amministrativa aperta con l’uscita dalla coalizione dei consiglieri Bitetto(PD), Iurilli(IdV) ed Elia(PD) che si aggiungono ai dissidenti del primo tempo, D’Aniello(PD), Cea(PD) e Meliota(Ind.). Il sindaco denuncia pubblicamente l’accaduto. Si rivolge alla cittadinanza, usando toni forti in piazza Santa Croce, contro gli artefici di quella che definisce una “pugnalata alle spalle”. Il consiglio comunale del 5 ottobre, si svolge in un’atmosfera calda, con parecchi cittadini accorsi per osservare lo svolgersi degli eventi. Le motivazioni dei dissidenti appaiono poco politiche e molto generiche mentre il consigliere d’opposizione Amendolara, chiarisce le sorti di questa amministrazione. Per evitare il commissariamento del paese, il PDL aprirà alla maggioranza per una coalizione di larghe intese. Nella stessa sede Amendolara non manca di elencare quei provvedimenti che da subito vedrebbero la piena collaborazione dell’opposizione. La nuova maggioranza nasce sull’asse ViolaSaulle-Amendolara e trova la sua convergenza su alcuni punti programmatici ai quali si unisce anche l’ex dissidente Meliota. Secondo il documento diffuso dalla nuova maggioranza,
Anno IX n. 7 - Novembre 2009
Viola: “Con questi giovani assessori un ponte verso il futuro del paese”
“al fine di creare le condizioni politiche e sociali per ricostruire un rapporto di fiducia con i cittadini e tra i partiti e i cittadini” la nuova maggioranza si impegna: nell’immediata conferma della cessazione dell’appalto dei tributi a Equitalia e nella qualificazione appropriata del nostro personale da affiancare a giovani di Palo preparati e competenti da assumere con regolari procedure concorsuali; nel deliberare nel prossimo consiglio comunale di modulare e diluire nel tempo gli aumenti dei costi
Tutti i colori della Politica palese di Tommaso Tullo
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ome già ipotizzato il “distacco” di alcuni consiglieri comunali dalla maggioranza guidata dal sindaco Viola è divenuto realtà: l’uscita dalla coalizione di centrosinistra di tre consiglieri ha innescato un meccanismo perverso sia in Municipio che all’interno delle stesse forze politiche cittadine. Il sindaco, venuta meno la sua maggioranza naturale all’interno del Consiglio Comunale, ha pubblicamente chiesto alle forze di opposizione la possibilità di governare insieme per il bene del paese e per non darla vinta ai cosiddetti “disfattisti”
presenti sia dentro che fuori la sua coalizione. Una richiesta accolta da due esponenti dell’opposizione che ha portato alla nascita di una giunta “tecnico-politico” composta da un’inedita alleanza
di costruzione e gli oneri di urbanizzazione; l’immediata esecuzione delle procedure concorsuali per le assunzioni di un autista di scuolabus, un ingegnere, un laureato in economia e commercio, un laureato in economia e commercio o giurisprudenza riservato a figli di caduti per causa di servizio. Inoltre, il potenziamento del Poliambulatorio con particolare riguardo al servizio di fisioterapia e riabilitazione fisica e del linguaggio dei bambini e l’attuazione del Piano del traffico. Nei giorni scorsi il Sindaco
ha azzerato e ridisegnato l’intera giunta a cui ha aggiunto due nuovi giovani assessori che piacciono all’opposizione e una quota rosa. Dichiara Viola: “ Le deleghe sono in fase di assestamento, il bilancio lo terrò per me, Cassano sarà vice-Sindaco. Con questi assessori lanciamo un ponte verso il futuro del paese, la nuova giunta nasce con lo scopo di fare le cose senza badare al folklore della politica. I nuovi arrivati sono giovani, competenti ed estranei ai partiti. Dobbiamo lavorare sodo, pensando agli interessi del paese, dimostrare che questa maggioranza ibrida può fare molto per l’interesse della collettività. Abbiamo bisogno di riavvicinare i cittadini alla politica, ripristinare la fiducia verso i partiti e verso le istituzioni, soprattutto per allontanare i fantasmi di una crisi nata da una cospirazione mai smentita”. I nuovi assessori a salire a Palazzo san Domenico sono: Emanuele Cassano(vice Sindaco) con delega ai Lavori pubblici, al Traffico, alla Polizia urbana e all’Urbanistica; Giacomo Vessia, con delega all’Istruzione e alle politiche educative; Giacomo Albergaper l’Ecologia e la tutela dell’Ambiente; Domenico Contealle Attività produttive; Rosa Minervaalla Cultura e alle politiche giovanili; Vincenzo Trentadueper lo Sport e Paolo Franchiniai Servizi sociali.
BELVEDEREPALESE centro-sinistra e centro-destra. Singolare, a questo punto, è la colorazione politica che si è venuta a creare: si và dal Rosso Comunista, al Verde Ecologista, dal Bianco Democratico al Blu liberale. Perché il Sindaco Viola abbia scelto questa strada istituzionale, appare chiaro: evitare il commissariamento a distanza di pochi
anni. Ed ecco che, in pochi giorni, è stata raggiunta una intesa su alcuni punti programmatici che accomunano le diverse anime della nuova maggioranza. Ma la novità più rilevante è quella della nomina di quattro nuovi “giovani” assessori, estranei ai partiti politici (...a detta di molti) e che entrano
in giunta come figure tecnicoprofessionali di nuova generazione. A Palazzo San Domenico giunge, così, una ventata di entusiasmo insieme alla speranza che la strada intrapresa da questi giovani sia da esempio per altri e che alle prossime elezioni altri giovani si avvicinino alla politica (quella sana), iniziando cosi un necessario processo di ammodernamento della classe dirigente della politica nel nostro paese. Augurando un buon lavoro alla nuova giunta comunale e un in bocca al lupo ai giovani assessori, la speranza è che il sindaco porti a compimento in maniera serena e senza più disfattismi, i punti di programma sottoscritti con i partiti. Per poi lasciare ai cittadini l’ardua sentenza. Chi premiare alle prossime elezioni?
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PAESE CHE VAI
Anno IX n. 7 - Novembre 2009
Undici consiglieri si dimettono
“C
hi semina vento raccoglie tempesta”, così dice un proverbio del profeta ebraico Osea… E di vento nelle stanze, nei corridoi del Municipio di Valenzano sì che ne è ha seminato la giunta Tangorra da quando si è insediata e la tempesta non si è fatta attendere! Nello scorso numero di questo giornale, in queste stesse pagine vi avevamo informato del manifesto sottoscritto dai partiti dell’opposizione (PD, Sinistra e Libertà, Italia dei Valori e Unione di Centro) in cui si denunciava come l’Amministrazione non fosse più nelle condizioni di poter affrontare i problemi di Valenzano, sia per le vicende giudiziarie di cui la stessa era oggetto, sia perché aveva ormai esaurito ogni carica propositiva. Il manifesto era stato sottoscritto e diffuso ad agosto; dopo appena due mesi, lunedì 12 ottobre 2009, è stata messa la parola fine alla giunta di centrodestra guidata dal sindaco Nicola Tangorra: i consiglieri del Partito Democratico, del Movimento Sinistra e Libertà, dell’UdC, dell’Udeur e i consiglieri del gruppo Valenzano Domani, l’ex UdC Antonio Perilli, Vitantonio Devitofrancesco, eletto nella lista di Forza Italia, hanno formalizzato le loro
VALENZANO
Cade l’Amministrazione, parte la gestione straordinaria dimissioni determinando la caduta dell’Amministrazione. L’unica certezza in questa storia è la frattura che si era creata all’interno della maggioranza causata sicuramente da scelte non condivise, da ricatti, da una gestione poco trasparente della cosa pubblica e quindi da una totale mancanza di risposte al paese. “Finisce una stagione politica caratterizzata da perbenismo e ipocrisia che hanno celato agli occhi della
gente la pessima gestione della cosa pubblica. L’inattaccabile gruppo di potere, imperniato sull’asse Nuovo PSI – Alleanza Nazionale e sui rispettivi leaders Maria Cicirelli, Vitantonio Leuzzi, Lini De Filippis, si è potuto finalmente sconfiggere. Il peggio comunque deve ancora arrivare e passa dalle responsabilità dei segretari dei partiti del centrosinistra che devono ricercare le più utili intese ed alleanze”, questo è quanto ha dichiarato Vincenzo Macchia, il capogruppo uscente del PD, subito dopo la firma delle dimissioni. Immediatamente informato, il prefetto, Carlo Schilardi, ha sospeso il Consiglio comunale e ha nominato Carlo Maria Latorre, vice prefetto, a commissario prefettizio. Il commissario avrà il compito di gestire provvisoriamente il comune di Valenzano fino alle prossime elezioni.
...storia di una tempesta annunciata!
Educazione promozione e diffusione della legalità
Maggio 2009
Nasce ufficialmente una delegazione ANT anche a Valenzano
Nasce un presidio di “Libera” a Valenzano
In
seguito ai recenti episodi criminali che hanno funestato le cronache valenzanesi, un gruppo di cittadine e cittadini, soprattutto giovani, provenienti da differenti storie ed esperienze individuali e associative, si sono attivati per avviare a Valenzano un percorso verso la costituzione di un presidio di “Libera”. "Libera - Associazioni, nomi e numeri contro le mafie"è una rete nazionale nata nel 1995 con l'intento di sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e promuovere legalità e giustizia. Attualmente Libera è un coordinamento di oltre 1500 associazioni, gruppi, scuole, realtà di base, territorialmente impegnate per costruire sinergie politico-culturali e organizzative capaci di diffondere la cultura della legalità. La legge sull'uso sociale dei beni confiscati alle mafie, l'educazione alla legalità democratica, l'impegno contro la corruzione, i campi di formazione antimafia, i progetti sul lavoro e lo sviluppo, le attività antiusura, sono alcuni dei concreti impegni di Libera. Convincimento principale delle persone che hanno avviato questo percorso su Valenzano è che un’efficace campagna di prevenzione nei confronti di fenomeni di deterioramento del tessuto sociale possa essere svolta solo tramite l’educazione alla cultura della legalità. L’educazione alla legalità rappresenta, infatti, un momento essenziale e irrinunciabile della vita democratica: coincide con la costruzione di quei meccanismi di protagonismo, partecipazione e rappresentanza che fanno di ciascuno di noi dei cittadini liberi e responsabili. Un solido ed efficace percorso di educazione alla
Il dottor Latorre non è nuovo ai cittadini di Valenzano: infatti, torna dopo nove anni a gestire una situazione che già il nostro comune ha vissuto. Ora comincia la preparazione per le nuove elezioni: nomi, candidature, coalizioni, programmi elettorali e quant’altro la faranno da padrone nei prossimi mesi. A questo proposito, il segretario del PD, Federico Falco, ha affermato che il Partito Democratico è una forza politica radicata sul territorio che vuole far crescere Valenzano per migliorarlo e costruire condizioni di rivincita sociale per i cittadini. Per questo il PD intende confrontarsi con tutte le forze politiche che vogliono ricercare tutti quegli equilibri che permetteranno di governare questo paese. Federico Falco ha inoltre aggiunto che il PD è aperto al dialogo con tutte le forze politiche disposte ad un colloquio serrato, onesto e che non ponga condizioni preventive nei confronti di uomini e idee appartenenti al PD. Eli. Or.
La Un progetto, un percorso legalità non può, per questo, essere imposto dall’alto: esso può nascere solo dal protagonismo dei cittadini e dalla partecipazione, in particolare dei più giovani, agli spazi e ai luoghi di socializzazione che rappresentano l’ossatura delle nostre comunità. Questo il senso del progetto di costituzione su Valenzano di un presidio di “Libera”: un progetto che si sostanzia innanzi tutto in un percorso collettivo, a partire dal quale promuovere cultura della legalità, della giustizia sociale, della cittadinanza attiva. Un percorso, soprattutto, tramite il quale sollecitare la società civile a reagire alle forme di sopraffazione e di sopruso messe in atto dalle criminalità organizzate grandi e piccole. La prima uscita pubblica, per pubblicizzare questo percorso, è stata rappresentata da un banchetto informativo, svoltosi per tutta la giornata di domenica 4 ottobre in Largo Plebiscito e in occasione del quale è stato distribuito materiale informativo sulle finalità, sulle attività e sugli obiettivi di “Libera”, mentre il 1° novembre, durante la fiera di Ognissanti, è stato allestito un banchetto nel quale sono stati venduti i prodotti e i gadgets di “Libera”, ricavati dai beni confiscati alle mafie. Betty Oreste
Fondazione ANT Italia si occupa dal 1978 di assistenza domiciliare gratuita ai Sofferenti di tumore, di ricerca, di prevenzione e di formazione rivolta ai volontari (anima e sostegno vitale della Fondazione) e ai professionisti. Il “credo” dell’ANT è l’EUBIOSIA, dal greco antico ‘buona vita’, ovvero garantire una vita dignitosa dal primo all’ultimo respiro. L’ODO (Ospedale Domiciliare Oncologico) di ANT è l’ospedale che va a casa del Sofferente con prestazioni
poggio è lo studio del dottor Kasongo; ma nonostante queste difficoltà, il gruppo ANT di Valenzano partecipa alle manifestazioni di raccolta fondi organizzate a livello
Una Fondazione con importanti obiettivi ora presente anche nel nostro territorio dello stesso livello di quelle di un reparto ospedaliero tradizionale e senza alcuna spesa a carico del malato o della famiglia. Tutto questo l’ANT lo può fare grazie alle offerte della gente, grazie ai Fondi di Enti pubblici, alle Fondazioni bancarie e alle donazioni di importanti complessi industriali e commerciali. Dal 19 maggio 2009 anche Valenzano ha una delegazione ANT, composta da Gabriella Ceccarelli, insegnante alla scuola primaria, il dottor Wa-Tshiala Kasongo, medico di base, Matilde Messeri, insegnante di scuola media, Grazio Vasto, infermiere professionale, e Barbara Buttiglione, segretaria e tesoriera della delegazione. L’ANT di Valenzano è parte dell’ODO di Acquaviva; purtroppo non ha ancora una sede consona alle attività di accoglienza e segreteria; infatti, l’unico punto di riferimento e ap-
nazionale. La prima iniziativa ufficiale a cui la delegazione ha partecipato è stata “Un gelato per l’ANT”, che si è tenuta ad agosto con la collaborazione di alcuni bar del paese; il 25 ottobre scorso con I CICLAMINI DELLA SOLIDARIETA’, si è avuto un altro buon riscontro da parte dei cittadini valenzanesi che, non solo hanno potuto acquistare meravigliosi ciclamini contribuendo generosamente alla nascente delegazione di ANT, ma hanno conosciuto ancora meglio la Fondazione ed i suoi obiettivi. Nei prossimi mesi sono previste altre iniziative dell’ANT e per ricordare l’importanza di queste iniziative e del piccolo contributo di ciascuno di noi, concludo con la citazione che si può leggere in www.anitalia.it: il nostro molto sarebbe niente senza il poco di tanti. Oretty
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