PERIODICO DI POLITICA, CULTURA, ATTUALITÁ
ANNO X - N. 6 - Ottobre 2010
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Distribuzione gratuita
BERLUSCONI
SI CHIUDE IL 2° VENTENNIO 2 Al fondo Quando il Fini giustifica i mezzi
3 Il tema del mese Intervista a Susanna Camusso
10 Cellamare Cellamare, Capurso e Valenzano insieme per il territorio Arriva la “Carta Giovani”
4 Cultura e paesi
6 Voci di città
L’arte contemporanea in una valigia Le canzoni della collina
A Japigia si fa la differenza La distribuzione dei fondi tra i Comuni pugliesi
11 Gioia del colle 12 Rutigliano Una sagra molto speciale
7 Voci di città
Nuovi aumenti per mensa e trasporto
12 Cassano Riprendono le attività del circolo Hinterland
8 Voci di città
Vendola: restituiamo al Sud ingredienti di realtà
13 Palo del Colle Il dolore e il perdono di Carlo Castagna
Giustizia malata, una sede nell’ospedale Il Bari nelle mani di Gillet
13 Triggiano Una faraonica circonvallazione
9 Adelfia
9 Capurso
Una festa per non dimenticare Riparte l’avventura del Fidelis
Sanità lowcost
14 Valenzano 15 Sapore&Sapori Cambiamenti di percorso non annunciati
Gustose ricette autunnali
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AL FONDO
Anno X n. 6 - Ottobre 2010
Fini giustifica i mezzi “Che
di Paolo Covella
ti credevi, cachèra?” rispondeva beffardo l’immortale Totò a Nino Taranto in un celebre film del ‘63. E cosa credeva Fini, di passarsela liscia dopo quello che ha combinato al Cavaliere, indebolendone la maggioranza e soprattutto ferendolo nella sua megalomania? Se dopo 16 anni ha deciso di smascherare il Caimano, qualche precauzione in più doveva prenderla. Invece a malapena è riuscito a far capire perché, solo ora ha deciso di abbandonare il bordello di Arcore: per aprire una baracca tutta sua e, buon ultimo, mettersi a vendere la Legalità e il rispetto della Costituzione. Un prodotto indiscutibilmente buono: ma da sempre smerciato da altre autorevoli e più coerenti bancarelle. Perché quello che Fini forse non ha compreso, è che più che Berlusconi, è il berlusconismo iniettato a piene mani nella società dalla sua propaganda che ha prodotto guasti profondi. Se la sua funzione, al netto della boiata dalla casa del cognato, è quella di depurare volta per volta l’attività di governo del cavaliere, la sua battaglia non potrà reggere a lungo. Perché tutte le cozze del cavaliere sono inquinate dal vibrione degli interessi
Anno X - n. 6 Ottobre 2010 Reg. Trib. di Bari n. 1509 del 2/3/2001 Iscrizione R.O.C. n. 19059 Direttore Editoriale Giuseppe Luca Basso
personali e dal problema di non finire in galera, come ormai sanno pure i bambini. E siccome ha preso in ostaggio una gran parte del Parlamento costruito tra un lettone e un mercato delle vacche, tutto quello che farà nei prossimi mesi, finirà per intasare il suo filtro: dalle insoppor-
Redattori Emanuele Cutrone, Antonella Gatti, Luca Lembo, Vincenzo Macchia, Germano Pedota, Rocco Rossini, Gianvito Rutigliano.
tabili volgarità della Lega, al consolidarsi delle cricche; dalle cordate filocamorristiche in parlamento, alla caccia ai giudici, all’indebolimento della attività delle forze dell’ordine ecc. Quanta acqua sporca riuscirà a depurare il buon Fini?
Redazioni Valenzano, Via Capurso n. 34 Bari, Via Giandomenico Petroni, 33 paeseepaesi@libero.it Editore Associazione Culturale Hinterland Via Giandomenico Petroni, 33 - Bari
Quasi niente. E farà la figura di S. Agostino, al quale un bambinello spiegò che era più facile svuotare il mare con un cucchiaio che non, per lui, comprendere il mistero della Trinità.
Direttore Responsabile Silvestro Paolo Covella Foto Archivio Paese e Paesi Imagic, Flickr, SXC, Microsoft clip art
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IL TEMA DEL MESE
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Intervista a Susanna Camusso, prossima Segretaria Generale della Cgil di Paolo Covella
M
ilanese doc, 55 anni. Susanna Camusso sarà eletta segretaria generale della Cgil il prossimo 3 novembre. Una data storica per la Cgil, che ricorda la scomparsa del suo fondatore Peppino Di Vittorio, come ha scaramanticamente ricordato Gianni Forte, segretario della Cgil Puglia nella sua relazione al Comitato direttivo del 28 settembre, al quale la Camusso ha partecipato concludendo i lavori. Analogie a parte, quella del 3 novembre sarà per la Cgil davvero una data storica: una donna per la prima volta a capo del più grande sindacato italiano. In un lungo servizio sull’Espresso, la futura segretaria viene dipinta in tanti modi: equilibrata, tosta, rigorosa, sobria, tenace e sensibile allo stesso tempo. Insomma un coro di riconoscimenti. Lo stesso Del Turco, ricordandola a tanti anni di distanza, la definisce “una bellissima ragazza di origini borghesi”. E coglie l’occasione per una bottarella alla sua ex organizzazione. “Ora spero riesca a modificare il modello, senza uguali nel mondo, adottato dalla Cgil per difendersi dal nuovo: non firmare mai nulla. Bottarella? Una cannonata! Ed è proprio da questa domanda che parte l’intervista. La Cgil viene accusata di autoescludersi da ogni tavolo contrattuale…. Non è vero. Le campagne mediatiche spesso trasformano i fatti in luoghi comuni. La Cgil ha firmato oltre dodicimila accordi e ben 55 Contratti collettivi che, francamente, ignorano il senso degli accordi fatti … senza la Cgil”. Ma Cisl e Uil ostentano e accentuano le differenze E’ una fase molto difficile nella quale noi non smarriremo mai la nostra cultura unitaria. Una fase nella quale, per mascherare il sostanziale fallimento della politica economica del governo, il ministro del lavoro smette di fare l’arbitro e indossa la maglietta del giocatore aggressivo. Industriali autorevoli gli hanno spiegato che si può contrastare il sindacato, ma non dividerlo. E hanno ragione. Berlusconi propone il rilancio della economia e del Mezzogiorno… Il governo non sta governando un bel nulla per le questioni che sappiamo. Le sue promesse valgono poco e
Una Cgil in buona compagnia
Susanna Camusso
vengono rilanciate a fini di lotta politica all’interno della coalizione. Nelle sue esternazioni quotidiane, non si parla mai di lavoro, di sviluppo, di occupazione: di quale programma stiamo parlando?
Infatti. Il nostro impegno è quello di rilanciare la contrattazione ripensandone le forme e gli ambiti, per tentare di includere larghe fasce del mondo del lavoro oggi senza nessuna tutela.
Oggi il Mezzogiorno paga più di altri il peso della crisi Della crisi e del non-governo della crisi. Si sottraggono i Fondi al Mezzogiorno e diminuiscono gli investimenti. Il tutto mentre aumenta la spesa corrente.
Dunque la Cgil non si sente sola… Assolutamente no. Basta guardare ai pronunciamenti di questi giorni: la Marcegaglia, sostenendo che “la pazienza degli industriali è finita”, ha finalmente smentito la favola del “noi meglio degli altri con la crisi”, squarciando il velo del falso ottimismo governativo. Montezemolo ha rimproverato la Lega di fare solo chiacchiere da 15 anni. E persino la Conferenza episcopale ha parlato di un Paese dove “le discordie personali, che diventano presto pubbliche, … sono andate assumendo il contorno di conflitti apparentemente insanabili… come se non ci fossero altre preoccupazioni e altri affanni!”
Nell’incontro di Genova, la Confindustria ha lanciato segnali distensivi alla Cgil: siamo alla svolta? Le svolte si giudicano dai fatti concreti. La Cgil è per l’innovazione, ma non per l’improvvisazione. Occorrono nuove regole contrattate e condivise. Le deroghe sanno tanto di caporalato moderno…
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CULTURA E PAESI
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L’arte contemporanea
in una valigia
di Cinzia Parco
Tra
il 21 e il 23 settembre scorsi, è passato anche dalla Puglia “A RT I N A S U I T C A S E ” , l’intervento itinerante di curatela d’arte contemporanea di Vasja Nagy, che per tre giorni ha esposto al Castello angioino di Mola di Bari le opere contenute nella sua proverbiale valigia d’arte. L’evento è stato organizzato dalle operatrici culturali Caterina Loporcaro e Jole Fitto, che hanno permesso al giovane curatore e critico d’arte sloveno di presentare i progetti d’arte in un ambiente emozionante come il Castello molese. Art in a suitcase è basato sull’idea romantica di un’esibizione itinerante che può essere messa in una valigia per essere presentata o esposta virtualmente in ogni spazio. Il curatore ha permesso all’arte di viaggiare di città in città, di gente in gente, per conoscere nuovi posti e lì aprire agli sguardi il percorso artistico degli oggetti e dei pensieri che insieme s’inseriscono in nuove relazioni. Il mestiere di Vasja è proprio
quello di recepire le connessioni tra opere, artisti e visitatore e la sala del Castello hanno investito di nuova vita, di nuova storia tutti i progetti che si sono vestiti di meraviglia. La presentazione di Mola di Bari, realizzata con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune, è stata una delle tappe più riuscite di questo nomadico progetto di Nagy, che ha toccato diverse città europee. A Mola, Nagy ha registrato un
Le opere scelte per la mostra itinerante sono state selezionate secondo “regole” precise, che hanno riguardato in particolare, le dimensioni, il peso e la fragilità delle opere d’arte, che tutte dovevano inderogabilmente entrare in una valigia verde di medie dimensioni. I contributi aggiuntivi alle selezioni sono stati incoraggiati dal curatore agli artisti locali presenti nei territori, ma sempre tenendo in considerazione le opere d’arte già incluse. Il viaggio di Vasja è cominciato il primo settembre dalla sua città Koper in Slovenia e ha toccato Vienna, Budapest, Praga, Dresda, Berlino, Ravenna, Mola di Bari e si concluderà alla fine di settembre ad Istanbul. Ma il progetto non finisce qui perché
notevole consenso e g rande interesse per il suo lavoro, tanto che ha definito la tappa molese come la più interessante e viva tra quelle del suo viaggio. Il viaggio è cominciato da Koper ed è stato supportato dal Ministero della Cultura Sloveno. La mostra itinerante è cresciuta nel viaggio: alla partenza gli artisti, Ursla Berlot, Marko Brecelj, Vesna Bukovec, Gani Llalloshi, Ziga Okorn, Bojan Radovic, Tilen Zbona che hanno creato le
opere iniziali su personale invito del curatore, per poi ingrandirsi con gli interventi degli artisti selezionati e incontrati per strada, la francese Emilie Delugeau, i tedeschi Aline Helmke, Til Köhler, Annabel Lange, Anna Watzinger e l’italiano Luca Barberini. Gli artisti hanno cercato di aderire al tema trasversale che è il concetto di viaggio come percorso di vita e la vita come viaggio che coincidono con l’incontro dell’ignoto.
Vasja ad ottobre curerà una mostra a Lubiana e le sue riflessioni sul viaggio diventeranno un catalogo. Vasja inoltre ha terminato il suo intervento a Mola con parole di ammirazione per una terra, la Puglia, che ha letto il suo viaggio come incontro, parola che in sloveno si dice srecane che ha la stessa radice di sreca e che significa fortuna ma anche felicità.
www.lombardiecologia.com
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Grande successo di pubblico per la prima nazionale del 16 settembre al Teatro Kismet Opera
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di Alina de Gennaro
iovedì 16 settembre il Teatro Kismet OperA di Bari ha ospitato la prima nazionale di “Le canzoni della collina”, una produzione originale dell’ARCI Bari realizzata nell’ambito della “Festa della musica 2010”: un tributo all’immenso genio poetico di Fabrizio De Andrè e un riconoscimento al lavoro fatto negli anni da alcuni tra i più rinomati e apprezzati cantautori pugliesi. Un grande successo di pubblico va a premiare uno sforzo di produzione importante, con ben 13 musicisti in scena e un lavoro di organizzazione, direzione artistica e scenica che ha coinvolto anche diversi circoli ARCI della provincia di Bari. Più di trecento spettatori hanno gre-
CULTURA E PAESI
Le canzoni della collina
Otto personaggi in cerca di un cantautore di cantautori molto apprezzati in campo nazionale, vincitori di concorsi prestigiosi (dal Premio Tenco al Musicultura). La scena cantautorale pugliese gode oggi di ottima salute e di grande successo: i cantautori pugliesi raccolgono da anni l’apprezzamento della critica nazionale più attenta, l’attenzione dei colleghi e il favore e il calore di un pubblico sempre più numeroso. Nel cast cantautori di lungo corso e
nomi nuovi: il matto Daniele Di Maglie (da oltre 10 anni gira l’Italia per concerti. Ha pubblicato un album “Non so più che cosa scrivo” diventato oggetto di culto); il giudice Lorenzo Mannarini (volto, voce e penna dei Folkabbestia, una delle più note e longeve band italiane); il blasfemo Matteo Marolla (considerato uno dei possibili eredi del cantastorie foggiano Matteo Salvatore); il malato di cuore Andrea Epifani (salentino di Galatone,
il più giovane degli otto cantautori, rivelazione dell’edizione 2010 del Premio Musicultura); il medico Alessio Lega (già Targa Tenco per la migliore opera prima e Premio Lunezia); il chimico Angelo Ruggero (decano dei cantautori pugliesi); l’ottico Giorgio Consoli (front-man e autore dei Lietmotiv, gruppo con cui ha tenuto decine di concerti in Italia, Francia, Spagna, Macedonia e Albania); il suonatore Jones Luca Basso (voce e autore dei Fabularasa, con cui ha vinto premi, tenuto decine di concerti in tutta Italia e pubblicato un album, “En plein air”, accolto con entusiasmo dalla critica ). La parte musicale sarà affidata a: Toni Dedda, pianoforte; Giuseppe Dedda,
“Festa della musica 2010”: tributo al genio poetico di Fabrizio De Andrè e un riconoscimento al lavoro fatto negli anni da alcuni tra i più rinomati e apprezzati cantautori pugliesi
mito il Kismet in ogni ordine di posto per assistere al concerto-spettacolo: otto personaggi (un matto, un giudice, un blasfemo, un malato di cuore, un medico, un chimico, un ottico, il suonatore Jones), otto figure paradigmatiche, raccontano ognuno con una canzone la loro vita. Sulla scena ognuno di questi personaggi è stato affidato all’inter-pretazione di un cantautore pugliese. Come è infatti noto ormai, la Puglia può vantare da tempo una nutrita schiera
chitarre; Tommaso Devitofrancesco, basso e oboe; Michele Perruggini, batteria; Francesco Lomangino, sax e flauto traverso. La serata barese è termina tra gli applausi del pubblico in standing ovation; un successo che “impone” la ricerca di occasioni per replicare, si spera presto, si spara sempre più lontano da casa, per esportare nel resto del territorio nazionale il talento che cresce nella nostra terra di Puglia.
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VOCI DI CITTÁ
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BARI
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Rifiuti: i baresi “fanno la differenza”
A Japigia ormai la raccolta è strutturale: superato il 50% ed il risultato è già ottimo
Con
impegno, costanza e qualche piccolo sacrificio, ora i baresi “fanno la differenza” da quando la raccolta differenziata dell’Amiu, realizzata in varie forme a seconda dei luoghi e dei quartieri, e’ riuscita a scuotere i cittadini e ad educarli alla tutela dell’ambiente attraverso la separazione dei rifiuti (vetro, plastica, carta, umido, etc.). Sembra, ormai scontato per molti, ma scontato non lo e’, affatto, come ci spiega chiaramente, ma con estrema soddisfazione, il presidente dell’Amiu, Peppino Savino che, con la differenziata “porta a porta”, nel quartiere Japigia, estesa gia’ a san Pasquale Alta e Poggiofranco, ha raggiunto l’obiettivo: “a Japigia ormai la raccolta e’ strutturale e consolidata, abbiamo superato il 50% ed il risultato e’ gia’ ottimo. In generale – spiega - c’è una consapevolezza maggiore nei cittadini di Bari”. Il successo della raccolta differenziata in citta’ e’ ormai conclamato, i cassonetti sono diffusi ovunque e gli utenti sono avvezzi a separare ogni genere di rifiuto; un cambiamento di abitudini che e’ diventata routine quasi per tutti. Il passo successivo, dopo quello del
Accordi di Programma per Piani di investimento, dell’assessore al Welfare Elena Gentile
“Noi
oggi facciamo partire la prima tranche di finanziamenti per 36 milioni di euro per i primi 10 ambiti: abbiamo una distribuzione assolutamente equa tra Comuni amministrati dal centrodestra e dal centrosinistra, perche’ noi abbiamo questo stile di comportamento”. Il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, lo ha affermato nel corso di un incontro con la stampa in cui sono stati presentati e sottoscritti i primi 11 Accordi di Programma per altrettanti Piani di investimento, alla presenza dell’assessore regionale al Welfare Elena Gentile, del Sindaco di Bari Michele Emiliano, del Sindaco di Barletta Nicola Maffei, di Foggia,
Il presidente del’Amiu, Savino: “una consapevolezza maggiore nei cittadini di Bari”
“porta a porta” con i cassonetti a Iapigia, Poggiorfranco e San Pasuquale Alta, e’ quella del “porta a porta” con i sacchi colorati per raccogliere i rifiuti in maniera differenziata tra i cittadini di Bari vecchia. In quella zona della citta’, “come in tutte le altre dove non e’ possibile posizionare cassonetti o contenitori, la raccolta dei rifiuti – dice Savino - sara’ effettuata cosi’. Ognuno lascera’ la propria spazzatura, opportunamente divisa nei sacchi, davanti all’uscio di casa e un addetto dell’Amiu provvedera’ a rimuoverla”.
In attesa che vengano apposti nuovi contenitori “porta a porta”, laddove ci sono aree esterne che lo consentono (come giardini condominiali, recinti o viali molto ampi) nel quartiere S. Rita e San Paolo, il presidente dell’Amiu snocciola alcune cifre e tra queste il risultato soddisfacente di Poggiofranco con il 41%, mentre nelle zone di Catino e dei Villaggio dei Lavoratori i risultati, gia’ positivi, tendono ad eguagliare il primato di Japigia del 50%. Infine, una piccola nota sul rispetto degli orari in cui gettare i sacchetti "dell’umido”, in qualsiasi quartiere della citta’: “le multe per chi non rispetta gli orari gia’ c’erano, le facevano i Vigili, adesso ci sono anche i nostri addetti – precisa Savino – l’impressione e’ che l’appello, l’ammonimento dell’Amministrazione cittadina non e’ rimasto inascoltato. Anche per quanto riguarda i cani si riscontra un maggiore uso della paletta per pulire le strade. Insomma – conclude il presidente - bisogna insistere in questa direzione”. Non ci resta che condividere. c. mor.
Welfare: 36 milioni ai comuni, “senza colore” Distribuzione equa tra Comuni pugliesi amministrati dal centrodestra e dal centrosinistra
Carlo Mongelli, e gli altri sindaci o amministratori dei Comuni di Fasano, Ostuni, Maglie, Lecce, Foggia, San Marco in Lamis, Margherita di Savoia, Lucera e Troia. “Abbiamo un equilibrio assoluto tra grandi Comuni e piccoli Comuni – ha sottolineato il presidente – e questa e’ una novita’ assoluta. Per la prima volta, investimenti cospicui determineranno l’apertura di cantieri e la costruzione di strutture socio-sanitarie in piccoli Comuni, in quelle aree che talvolta patiscono anche – ha aggiunto - dal punto di vista dell’assistenza a causa dell’emarginalita’ e dalla lontananza rispetto ai centri di riferimento”. c.mor.
Sud: Confindustria, è il momento di fare cose concrete
“S
periamo che ci sia qualcosa di concreto, siamo fiduciosi. Abbiamo ascoltato il discorso del ministro Fitto e adesso e’ il momento di fare cose concrete”. Il vicepresidente per il Mezzogiorno di Confindustria, Cristiana Coppola, lo ha affermato partecipando questa mattina al convegno sul tema organizzato dall’Ipres e dalla Regione
Puglia. Altrimenti, “si spendera’, perche’ i fondi della programmazione europea ce ne sono, ma si spendera’ male ovviamente con le dovute eccezioni, perche’ - ha concluso Coppola – ci sono Regioni che sono molto piu’ virtuose nella spesa ma soprattutto quello che e’ importante nella qualita’ della spesa. Adesso, dopo due anni credo che sia arrivato il momento”.
VOCI DI CITTÁ
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BARI
“Di
questo Sud vogliamo tornare a parlare restituendogli gli ingredienti di realtà: proviamo a leggerlo mettendo insieme gli indicatori che non possono essere tabelline e pagelle che servono solamente alla polemica politica, e che non hanno nessun contenuto scientifico ma diventano lo stesso senso comune''. Il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, lo ha affermato intervenendo ad un convegno sul Mezzogiorno organizzato dall'Ipres. ''Penso che bisogna essere critici impietosi della patologie antiche e recenti del Mezzogiorno di Italia e che tuttavia - ha aggiunto - non c'e speranza per questo Paese e per il Sud, se non si ricostruisce una narrazione equanime, se non si è in grado di accendere un riflettore sul Sud, per vedere i vizi e le virtu'''. ''La mia Puglia - ha detto ancora il presidente - è una Regione che penso non possa essere ostaggio del cono d'ombra di un Sud tutto parassitario, tutto sprecone e paramafioso''. ''Il Sud ha bisogno di riprendersi il racconto'', secondo il presidente della Regione Puglia, perche' ''e' come se il racconto del Sud è stato creato in qualche maniera fuori da
“Cantieri creativi, tradizione, arte, turismo sostenibile"
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rande successo per l’esposizione dei manufatti originali dei giovani cartapestai pugliesi, organizzata dalla CNA Puglia. Nelle vetrine, in bella mostra, sono stati esposti i manufatti, prodotto di un percorso formativo per 19 giovani talenti della cartapesta che si è concluso a febbraio nel corso del quale hanno appreso le principali tecniche di lavorazione e le svariate applicazioni nel quotidiano.
Sud, restituiamogli ingredienti di realtà Vendola: “La difesa delle forme etnico-folcloriche è pericolosa, diventa difesa delle mafie”
queste terre, e non dai protagonisti meridionali'' e questa "e' una necessita' nazionale prima che nel Sud possa trovare spazio nuovamente 'masaniello' in tutte le sue forme''. Secondo Vendola, "la difesa del Sud in forme etnico-folcloriche e' pericolosa perche' diventa la difesa delle mafie, delle clientele''. ''E' una difesa - ha concluso - tra virgolette leghista, che ci danneggia e ci fa male perche' non ci
aiuta a essere classe dirigente''. “ Noi abbiamo gia’ lavorato in questi anni con l’idea che l’Adriatico e’ una gamba fondamentale per il futuro dell’Euromediterraneo – ha detto il presidente a proposito della Macro regione Adriatico-Ionica - organizzato nel corso della Fiera del Levante, alla presenza del sottosegretario agli Affari Esteri, Alfredo Mantica. “Oggi si tratta di mettere insieme
Balcani occidentali, regioni adriatiche italiane e di poter costruire insieme una rete di progetti che – ha spiegato Vendola - possono essere fortemente finanziati dall’Unione Europea. L’Unione Europea incoraggia questo genere di scelte. Noi siamo tra i protagonisti piu’ attivi, perche’ la Puglia in questi anni e’ stato un protagonista di primo livello delle politiche di cooperazione”. c.mor.
“Cartapesta in mostra”, giovani artisti crescono “Siamo soddisfatti del riscontro di pubblico che abbiamo avuto in questi giorni – commenta il segretario CNA Puglia – Pasquale Ribezzo – la curiosita’ suscitata dalle creazioni dei giovani cartapestai, accanto ad alcune preziose ceramiche locali esposte – ci riempie di orgoglio. Il futuro delle giovani generazioni
Il segretario CNA Puglia: “trasmettere sapere producendo opportunità di lavoro”
non è solo nella tecnologia ma anche nel coltivare le arti e i mestieri antichi che hanno fatto grande la tradizione locale. Una maniera per trasmettere sapere producendo opportunita’ di lavoro”. Tra i prodotti in futura lavorazione nel laboratorio di cartapesta anche scenografie ed attrezzature sceniche, tamburi di cartapesta, manichini e complemento d’arredo e opere su richiesta. Il progetto formativo è realizzato da CNA Puglia con la Fondazione del Carnevale di Putignano, l‘associazione Versus, la cooperativa La Poderosa, l’associazione Work in Progress, il Consorzio Moda & Sposa ed il consorzio Meridia. Tra i visitatori eccellenti anche il presidente della regione Puglia, Nichi Vendola, che ha potuto ammirare, durante la visita istituzionale, le pregevoli e originali creazioni dei giovani cartapestai. c.mor.
Piano rientro: Vendola, in cantiere atti indispensabili
“Per
me conta la sostanza e la sostanza e’ che abbiamo messo in cantiere gli atti indispensabili, necessari, non superflui o controproducenti affinche’ il Governo possa apporre la firma su quel Piano di rientro che ci puo’ consentire, sia pure superando difficolta’ notevoli e
affrontando situazioni dolorose, di poter andare incontro a un 2011 di rilancio del sistema sanitario pugliese e non di suo declino inarrestabile”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, rispondendo, a margine di una conferenza stampa, a chi gli chiedeva un commento sullo slittamento di 2 mesi deciso dal Governo per la firma del Piano di rientro sanitario della Regione Puglia. c.mor.
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VOCI DI CITTÁ
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BARI
Il
sopralluogo effettuato presso l’ex ospedale militare ‘Bonomo’ di Bari “ha confermato sicuramente l’interesse dell’Amministrazione comunale a coltivare l’ipotesi di utilizzare l’ex ospedale militare come sede degli Uffici penali giudiziari del distretto di Corte d’Appello di Bari”, ha comunicato il sindaco di Bari, Michele Emiliano, che ha subito precisato che il progetto ha “ovviamente alcuni punti di forza, cioe’ il fatto che questo immobile, comunque vada – ha detto - deve essere ristrutturato per tutelarlo e che si trova in una situazione e in una localizzazione che faciliterebbe l’utilizzazione dell’immobile anche da parte di avvocati e di pubblici ufficiali che vengono dal resto del distretto di Corte d’Appello”. Secondo il sindaco, che ha effettuato il sopralluogo con gli assessori comunali Giannini e Lacarra, la struttura, pero’, ha come punto di debolezza maggiore “il fatto che occorrono un paio d’anni, come minimo, per renderla utilizzabile come sede giudiziaria degli uffici penali. In questi 2 anni, pero’, si potrebbero stringere i denti e continuare ad utilizzare la struttura di via Nazarianth, sottoponendola ad una variante di destinazione d’uso che elida almeno la destinazione abusiva a cui oggi e’ adibita”. Nell’area, dell’ex ospedale militare, uno spazio coperto di circa 15mila metri quadrati, si potrebbero spostare, secondo il sindaco Emiliano, gli Uffici della Procura barese, le sezioni di polizia Giudiziaria, e in immobili
L’
On. Dario Ginefra ha visitato, nuovamente, il Cie di Bari per la verifica delle condizioni del centro barese e il ripristino del sistema di video-sorveglianza fondamentale per la sicurezza degli ospiti del centro e delle forze militari e civili che lavorano nella struttura. Il deputato aveva chiesto, infatti, al Ministro dell'Interno Maroni quali iniziative il Ministero intendesse assumere affinché venisse fatta chiarezza sul precedente increscioso episodio che ripropose “in tutta la sua evidenza - si legge nell’interrogazione del deputato del 4 agosto - l'inadeguatezza della normativa in materia e l'esasperazione che un'attesa di 180 giorni determina nei cittadini trattenuti nei suddetti Centri; quali risorse mettere a disposizione per ristrutturare il Centro di accoglienza barese; e infine se, nelle more dei lavori di manutenzione straordinaria e della realizza-
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L’annuncio: “anche un nuovo carcere per un importo di 40 milioni e mezzo di euro”
Giustizia malata, una sede nell’ospedale piu’ recenti, sempre all’interno del ‘Bonomo’, anche il tribunale per i minorenni, il Giudice di pace e il TAR. Intanto, Emiliano ha annunciato che “nel Piano delle
L’idea dell’ex ospedale militare come sede degli Uffici penali giudiziari del distretto di Bari
Michele Emiliano
Immigrati: il CIE al centro dell’attenzione L’impegno del deputato Pd, Dario Ginefra: I risultati dopo le richieste al Ministro Maroni
Dario Ginefra
Bari nelle mani di Gillet
“All’
apparenza sembra un gioco di parole ma la citta’ di Bari e’ ufficialmente nelle mani del suo portiere piu’ longevo, calcisticamente parlando da quando il sindaco Michele Emiliano ha consegnato le chiavi della città al capitano dell’A.s. Bari Jean Francois Gillet, il belga piu’ barese di molti baresi, che dopo la partita di campionato contro il Napoli ha raggiunto lo storico traguardo di 319 incontri con la maglia biancorossa. La consegna e’ avvenuta in una sala consigliare gremita e alla presenza del presidente dell'AS Bari Vincenzo Matarrrese, e dell’ex calciatore
Giovanni Loseto, "simbolo del Bari dei baresi, indimenticabile protagonista della storia della squadra", come riportato sulla targa che Emiliano gli ha consegnato nel corso della cerimonia."Due grandi sportivi e due esempi positivi per la nostra città - ha detto il sindaco - uno, venuto da Bari vecchia, ha saputo diventare l'eroe di un'intera città, incarnando quelle qualità che fanno grandi i baresi: leale, coraggioso, a tratti forse un po'ruvido ma tenace e affidabile come pochi; l'altro, belga, giovanissimo ha scelto Bari per lavorare e per vivere, e con questa città ha stretto un legame indissolubile, fino a sentirsi a casa qui da noi". "Grazie
carceri che e’ stato predisposto dal Ministero e’ inserito anche un nuovo carcere a Bari per un importo di 40 milioni e mezzo di euro”., una possbilita’ giunta “grazie alla collaborazione con il ministro Alfano, che ha avuto un ruolo nel consentirmi oggi di fare questo sopralluogo, e grazie alla collaborazione del dottor Ionta, direttore degli istituti di prevenzione e pena”. Il nuovo palazzo che potrebbe essere anche il frutto, anche per aumentare la dotazione del progetto, secondo il sindaco di Bari, “di un accordo di programma con il Comune di Bari che riqualifichi il quartiere Carrassi e sposti il carcere da quell’area, consentendo al Ministero della Giustizia di mettere insieme il danaro attraverso questa operazione, sia per rinforzare il nuovo carcere, sia per la ristrutturazione del Tribunale”. Per quanto riguarda i tempi di costruzione, secondo il sindaco Emiliano, non da tecnico ma da “magistrato in aspettativa, dal punto di vista strutturale e’ abbastanza meno complesso di un tribunale, quindi – ha concluso - puo’ essere realizzato in un tempo assai minore di una nuova sede giudiziaria”, quindi, anche meno di 2 anni. c.mor.
zione del sistema di video sorveglianza, non ritenga opportuno sospendere l'invio di ulteriori immigrati presso il Cie di Bari". La risposta, sia pur non formalizzata, è avvenuta nei fatti. La capienza massima è stata ridotta da 196 a 112 unità, sono stati chiusi i tre moduli più danneggiati e sono stati stanziati fondi straordinari, 700.000 euro che verranno impegnati per il ripristino del sistema di video sorveglianza e per lavori di manutenzione straordinaria del centro, con priorità d'intervento rivolta ai bagni e agli spazi comuni così come richiesto da Ginefra Nel frattempo sono stati finalmente acquistati letti, materassi e tavoli delle sale pranzo. Il deputato barese ha espresso, al termine della visita, soddisfazione per l'efficacia dell'iniziativa pur rimarcando la necessità che il Ministero risponda formalmente al primo quesito: gli effetti dell'allungamento del periodo massimo d'attesa a 180 giorni e le ricadute sugli ospiti dei centri italiani.
Il sindaco Emiliano dona al portiere e capitano dell’A.s. Bari le chiavi della Città
al sindaco per questo bellissimo regalo - ha commentato Gillet - per me è un grande onore. Io a Bari mi sono sempre trovato molto bene, fin dal primo giorno mi sono sentito a casa. Grazie al presidente, a mia moglie e alla sua famiglia che mi sono stati sempre vicino, anche nei momenti difficili, grazie alla città e ai tifosi, con i quali ho sempre avuto un rapporto splendido. Anche nei momenti peggiori la stima non è mai venuta meno. Vivo a Bari e intendo viverci per sempre: sono orgoglioso di essere entrato con questo record nella storia del club biancorosso”. "Nel donare a Gillet le chiavi della città, a lui che fa il portiere – ha concluso
Jean Francois Gillet
Emiliano - vorrei ricordargli che è fondamentale chiudere il portone, come quando la squadra avversaria e all'attacco, ma è altrettanto importante saperlo aprire per organizzare il gioco in campo, e, cambiando metafora, per accogliere nella nostra città chiunque arrivi con buone intenzioni, perché a Bari nessuno è straniero". c.mor.
PAESE CHE VAI
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E
ADELFIA
Festa dell’Emigrante:
Tradizionale evento svoltosi il 28 e 29 Agosto scorso nel Borgo Antico di Adelfia
per non dimenticare il nostro passato
di Vito Coppi
ra il XIX° secolo quando un cittadino scriveva ad un ministro italiano:« Cosa intende per nazione, signor Ministro? È una massa di infelici? Piantiamo grano ma non mangiamo pane bianco. Coltiviamo la vite, ma non beviamo il vino. Alleviamo animali, ma non mangiamo carne. Ciò nonostante voi ci consigliate di non abbandonare la nostra Patria? Ma è una Patria la terra dove non si riesce a vivere del proprio lavoro? » Emigrare per cominciare finalmente a vivere: questa la semplice speranza che, non tanti anni fa, ha guidato milioni di italiani lontano dalle proprie radici. È questa la ragion d’essere della Festa dell’Emigrante: un modo per non dimenticare il coraggio di simili scelte.Organizzata dall’Associazione Emigranti Adelfiesi, guidata dal Presidente Simone Devincenzo, la Festa dell’Emigrante è ormai giunta alla sua tredicesima edizione ed è l’evento più atteso del caldissimo Agosto adelfiese: folclore, calore e tradizione sono gli ingredienti che rendono speciale l’occasione per tutti gli emigranti di rincontrarsi, riabbracciarsi e ricordare quando il destino ha deciso di concedere loro una seconda possibilità, lontani migliaia di chilometri dai propri cari, dalle proprie origini, dalla propria terra. Anche
Grande curiosità attorno alla mostra fotografica sull’emigrazione adelfiese a cura dell’Associazione Hinterland Adelfia concittadini ci furono soprattutto l'America del Sud ed il Nord America, in particolare Stati Uniti, Canada, Brasile, Venezuela e Argentina, Il gruppo dei giovani di Hinterland Adelfia durante la manifestazione. dove la nostra mano d’opera fu fondamentale Adelfia, infatti, come tantissimi paesi del Mez- per grandi estensioni di terreni non sfruttati. zogiorno, è stata interessata dal fenomeno della Molti adelfiesi giunti in quei luoghi con la grande emigrazione, che ebbe inizio già dalla fatidica “valigia di cartone”, senza soldi in tasca fine del 1800 e successivamente negli anni trenta e senza conoscere la lingua, alla fine decisero del XX secolo, dove fu preponderante quella di stabilirsi definitivamente, facendo del loro americana. Verso gli anni Cinquanta si sviluppò paese, e dell’Italia, uno sbiadito ricordo anche la cosiddetta emigrazione europea, so- d’infanzia. Altri invece, non riuscirono mai a prattutto verso la Francia, la Svizzera e la Ger- dire addio alla propria famiglia, alla propria mania. Causa di questo grande flusso migratorio casa e agli amici, e così dopo aver realizzato i fu la diffusa povertà del nostro territorio e di loro progetti, timbrarono un bel biglietto di vaste zone dell'Italia, ma soprattutto la voglia ritorno verso l’amata penisola. A testimonianza di riscatto d'intere fasce della popolazione, che delle storie dei nostri emigranti è stata allestita per lo Stato e la società italiana significò forte durante la Festa una mostra fotografica a cura alleggerimento della "pressione demografica". dell’Associazione culturale Hinterland Adelfia, Tra le destinazioni più ricorrenti dei nostri dal titolo “Adelfia, paese di emigranti ed
immigrati”. Alla base di questo progetto l’orgoglio di poter raccontare i viaggi della speranza dei nostri concittadini, riflettere sulle loro avventure e disavventure, ricordando le storie, le fatiche, le difficoltà e la tenacia di coloro che hanno detto no alla povertà e alla mancanza di lavoro, ma anche la volontà di portare all’attenzione la nuova emigrazione che stavolta ci vede come paese ospitante, di omaggiare, cioè, tutti quegli immigrati adelfiesi, africani, albanesi, rumeni e cinesi, che oggigiorno giungono nelle nostre piazze, nelle nostre campagne e nelle fabbriche in cerca di un’opportunità, proprio come i nostri nonni fecero anni fa. “Storie vere, delle nostre famiglie, dei nostri amici e conoscenti, talvolta finite bene e altre volte male, raccontate con immagini che possano conservarsi nella memoria delle generazioni future, per non dimenticare ciò che è stato e che siamo stati, ma anche ciò che è ora questo paese”, come affermato durante la presentazione della mostra, dalla referente locale di Hinterland Adelfia Antonella Gatti.
Protagonisti di una stagione memorabile i giocatori di Mr Caringella.
N
di Antonella Gatti
ata nel 2007 dall’idea di un gruppo di amici, l’A.s.d. Fidelis Adelfia ha impiegato davvero poco a lasciare un segno indelebile nel calcio adelfiese. Iscrittasi nel Campionato di Terza Categoria e sfiorati i Play off nel 2009, la squadra ha centrato la promozione in Seconda Categoria nelle finali dello scorso torneo. Grande merito di quella vittoria va attribuita a Mr Domenico Caringella, meglio conosciuto come Minguccio, vero e proprio mago delle promozioni dopo quelle ottenute con il Real Adelfia e l’A.s. Adelfia. Grazie alle sue capacità è riuscito a forgiare una squadra ricca di esperienza ed esuberanza giovanile, che ha
Seconda vita per la Fidelis Adelfia Dopo lo strepitoso campionato e le vittorie nelle finali play off del Campionato di Terza Categoria, parte l’avventura in Seconda categoria della squadra adelfiese.
superato le criticità iniziali dando vita ad una memorabile cavalcata, culminata con un secondo posto che è valso l’accesso ai play off. Nelle finali Play off sono state determinanti le vittorie con il Real Conversano (3-0 e 4-0 in trasferta) e le sonore lezioni di calcio inflitte alla Lupatia Santeramo, sconfitta per 6-1 prima dell’inutile 1-1 del ritorno che ha sancito la
promozione nel Campionato di Seconda Categoria della squadra adelfiese. Vista l’assenza della storica Real Adelfia da questo torneo, dopo la sconfitta nei convulsi Play out dello scorso campionato, toccherà proprio alla Fidelis mantenere alto l’orgoglio adelfiese in una competizione difficile e dalle innumerevoli insidie. Per far fronte a tutto
La squadra di calcio Fidelis Adelfia
ciò, la società e i dirigenti sono ripartiti dalla conferma del tecnico e del gruppo, ormai solido e coeso, con l’innesto di nuovi elementi che contribuiranno certamente al raggiungimento degli obiettivi stagionali. Alla squadra e alla società, un grande in bocca al lupo da parte della redazione di P&p e di tutta la cittadinanza adelfiese.
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di Maria Montrone
Sanità lowcost a Capurso un esempio virtuoso
abato 25 settembre è stata inaugurata la coop. soc. Nuova Città in Via Ortolabruni a Capurso. Nuova Città è una cooperativa sociale ONLUS aderente alla centrale cooperativa CONFCOOPERATIVE e associata a MERIDIA – Consorzio di Cooperative Sociali con sede a Bari. Essa nasce da una decennale esperienza assistenziale ed infermieristica presso il circolo ACLI “Luisa Bissola” di Capurso. Il centro è stato realizzato per venire incontro ai numerosi e diversificati bisogni del territorio. Al suo interno sono stati approntati ambulatori polispecialistici la cui efficienza è garantita dalla disponibilità e dalla collaborazione di personale paramedico e di 15 medici specializzati in: allergologia, endocrinologia, on-
cologia, geriatria, ginecologia, medicina interna, otorinolaringoiatria, pneumologia, psicologia, urologia, chirurgia plastica, cardiologia, nefrologia, psicologia. I cittadini possono prenotare una visita specialistica telefonicamente o attraverso un portale on-line, infatti Nuova Città ha attivato il sito www.visitespecialistiche.com che rappresenta una costante piattaforma interattiva tra il centro e l’utenza. L’associazione ha realizzato un profilo su Facebook e su Twitter per mantenere sempre aggiornata l’utenza su possibili novità ed
iniziative. Oltre ai due ambulatori destinati alle visite mediche, il centro è dotato di una sala di attesa provvista di una connessione gratuita ad una rete wi-fi. Nuova Città rappresenta per Capurso e probabilmente per l’intero territorio regionale una realtà altamente innovativa, poiché offre ai cittadini, soprattutto, ai più deboli, la possibilità di accedere a servizi che, a volte, prevedono presso gli enti sanitari pubblici tempi di attesa lunghi oppure, in studi medici privati, costi proibitivi. L’intento della cooperativa è offrire servizi di qualità a costi vantaggiosi per tutti coloro che desiderano rivolgersi ad essa; le visite specialistiche hanno costi non superiori ai 45 euro. Modello di questa scommessa, animata da una profonda solidarietà sociale,
CAPURSO
è il centro medico Sant’Agostino, attivo dal marzo 2009 a Milano. Il Centro milanese è uno dei principali esempi di sanità lowcost in cui si è particolarmente attenti ai bisogni e alle esigenza della collettività. L’iniziativa di Nuova Città ha anche interessanti ricadute sotto il profilo occupazionale, infatti, prevede l’impiego di 5 unità tra personale amministrativo e parasanitario, e si avvale della collaborazione di medici specializzati. Accesso facile e veloce alle cure, tempo di visita adeguato, centralità del rapporto tra medico e paziente fondato sull’ascolto, sulla chiarezza delle informazioni cliniche e sulla fiducia è la principale finalità di Nuova Città. Sembrerebbe che l’iniziativa di assistenza socio-sanitaria abbia tutte le carte in regola per crescere e progredire sul territorio capursese.
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CELLAMARE
Presentati i progetti. Cellamare Comune capofila
Con
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Cellamare, Capurso e Valenzano insieme per rigenerare il territorio
di Marcello Cavalli
determina del dirigente del Servizio Assetto del Territorio della Regione Puglia è stato dichiarato ammissibile a finanziamento con i fondi FESR, il progetto di rigenerazione territoriale presentato dai Comuni di Cellamare (capofila), Capurso e Valenzano. L’ammissione alla seconda fase della procedura negoziata potrà consentire di ottenere dall’aggregazione dei tre Comuni un finanziamento fino a 2 milioni di euro. Amministratori e tecnici si sono adoperati con impegno per presentare, entro il 15 agosto, le schede corredate dai progetti definitivi o esecutivi coerenti con i programmi integrati di rigenerazione territoriale approvati dai rispettivi Consigli Comunali. Il programma complessivo necessita di oltre 10 milioni di euro e prevede la realizzazione di un percorso ciclopedonale lungo 15 chilometri che attraversando
Come primo finanziamento si potranno ottenere fino a 2 milioni di euro centri urbani e territorio delle tre località dell’hinterland barese consenta uno sviluppo territoriale integrato con particolare riguardo alla valorizzazione dei caratteri naturalistici-ambientali e storico-culturali. Punto di partenza è il Castello Caracciolo, nel centro storico di Cellamare. Passando per la chiesetta di San Michele Arcangelo si imbocca la strada comunale che porta a Capurso. Qui le tappe sono la Basilica e la Cappella della Madonna del
Pozzo. Quindi attraversando il centro cittadino si giunge su via Ognissanti per arrivare all’affascinante chiesa omonima del 1100 in territorio di Valenzano. Di qui attraversando la parte storica della città ci si dirige verso il polo universitario-tecnologico per giungere a uno dei siti più suggestivi: il terrazzato. Un parco naturale originato dai primi salti geologici della bassa Murgia con le vegetazioni tipiche e in cui si snodano lunghe file di muretti
a secco. Nel territorio di Cellamare “il costone” raggiunge la sua massima altitudine consentendo di poter godere di un panorama mozzafiato fino a scrutare il mare all’orizzonte. Tra i progetti presentati dal Comune di Cellamare, a) il completamento del recupero funzionale del piano terra del castello Caracciolo quale contenitore socioculturale, b) il completamento della pavimentazione delle vie del centro storico, c) la rigenerazione dell’area antistante il mercato coperto comunale per farne una nuova “piazza” ovvero un nuovo luogo d’incontro e socializzazione attraverso la realizzazione di nuova pavimentazione, pubblica illuminazione, arredo urbano ed una zona giochi per bimbi, d) la promozione e la valorizzazione dei beni storico-culturali e naturalistici attraverso una rete cartellonistica diffusa e puntuale. Un programma ambizioso? “Certo – dice Michele Laporta, Sindaco di Cellamare - ma ci crediamo fermamente e siamo convinti che, impegnandoci in maniera unitaria e corale, anche questo sogno potrà diventare realtà”.
La cittadina Barese partner di un importante progetto europeo per la gestione dei rifiuti
Agrochepack: Cellamare in Europa per la difesa dell’ambiente
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opo essere approdato in Spagna grazie al gemellaggio con Martos, il Comune di Cellamare sbarca anche in Grecia nella cittadina di Nigrita. Infatti, attraverso il programma comunitario “Europa per i cittadini”, il piccolo Comune barese partecipa, in qualità di partner pugliese, al progetto Agrochepack recentemente finanziato, con 1milione 158mila euro, nell’ambito del programma di cooperazione transnazionale mediterraneo interno MED 2007-2013, finalizzato a rafforzare
Carta gratis, sconti e agevolazioni per i giovani dai 16 ai 30 anni. L’Assessore Vurchio: primi in Provincia di Bari.
In
di Marcello Cavalli
molte città d’Italia e anche in tanti paesi dell’Unione Europea c’è già. In Provincia di Bari arriva in questi giorni grazie all’Assessorato alle politiche giovanili del comune di Cellamare che ha studiato un metodo per cercare di fornire ai giovani uno strumento che possa aumentare il loro potere di acquisto. Si chiama Carta Giovani la carta che ha come obiettivo incoraggiare la mobilità giovanile in Europa favorendo i giovani fino ai 30 anni nella fruizione dei servizi nei settori della cultura, dello sport e del tempo libero. In Italia cinquemila convenzioni siglate
la competitività e lo sviluppo sostenibile delle regioni europee coinvolte, ponendo particolare attenzione alla protezione dell’ambiente e della coesione sociale, e facendo leva sulla forte identità culturale dello spazio mediterraneo. “Il progetto Agrochepack - spiega il Prof. Piero Picuno, docente presso l’Università della Basilicata - ha la finalità di contribuire alla pianificazione strategica della gestione e del riciclo di rifiuti plastici agricoli, attraverso l’implementazione di uno schema per la gestio-
ne razionale di contenitori di pesticidi e fitofarmaci usati, nonché la proposizione di politiche locali di coesione in materia di tutela dell’ambiente rurale”. Del progetto, oltre al Comune di Cellamare e all’atro partner italiano, l’Università della Basilicata, fanno parte l’Università di Lleida (Spagna), l’Associazione di Agricoltori FFL di Montpellier (Francia), il Centro di Ricerche ARI di Nicosia (Cipro), l’Università di Agraria di Atene (Grecia) ed il Comune di Nigrita (Grecia),
capofila del consorzio. Il progetto è partito il 1° giugno 2010 e ha visto i partner impegnati il 15 luglio scorso in Grecia nel primo Meeting di Progetto, durante il quale sono stati presi gli accordi per l’avvio delle attività di ricognizione della situazione tecnica, legale ed economica della problematica dei rifiuti plastici derivanti dalle attività agricole dei vari Paesi partecipanti, con speciale riferimento ai contenitori per fitofarmaci e pesticidi. Marcello Cavalli
A Cellamare arriva la “Carta Giovani” con gli esercizi commerciali e centri di formazione, con più di duecentomila carte distribuite. “L’idea – dice Gianluca Vurchio Assessore comunale alle Politiche Giovanili – è semplice: abbiamo pensato di dare qualcosa di tangibile ai nostri giovani residenti, una carta che possa far aumentare non solo il loro potere d’acquisto, ma anche la fruizione di vari corsi e servizi che sono offerti dagli esercizi convenzionati e quindi anche cultura. La carta è utilizzabile in tutta Italia e in sedici paesi Europei.” Il progetto ha già raccolto diverse adesioni, grazie anche ad una massiccia promozione avviata dall’assessorato. Tutti i giovani cella-
maresi tra i sedici ed i trent’anni compiuti, riceveranno gratuitamente la Carta e potranno utilizzarla fino al dicembre 2011 per i loro acquisti e per la partecipazione a mostre, convegni e per tutte le altre attività previste. L’Assessore Vurchio è particolarmente orgoglioso: “Siamo i primi in provincia di Bari e i secondi in Puglia (dopo Avetrana) ad avere utilizzato questo nuovo strumento – dice - e devo dire con entusiasmo che l’iniziativa è piaciuta anche da tanti commercianti della provincia, che in questi giorni si stanno convenzionando per offrire sconti ai ragazzi”. “Abbiamo – conclude Vurchio – già incon-
trato le direzioni commerciali dei centri commerciali Bariblu e Auchan per sottoporgli l’iniziativa e siamo in attesa di risposte.” L’ufficio dei servizi sociali di Cellamare è a disposizione di chi, in mancanza di tempo, non ha ancora consegnato i documenti per ottenere tale carta. Dunque l’Amministrazione Comunale, dopo Ciberlab, ha messo in campo un’altra valida opportunità a favore dei giovani.
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GIOIA DEL COLLE
Una sagra molto speciale V
di Paolo Covella
iviamo nella società delle immagini. E fa niente se quelle usate nella festa del PD di Gioia, somigliavano tanto ai pannelli di quei cantastorie che, nel secondo dopoguerra, giravano i nostri paesi per raccontare storie d’amore e di coltello. L’elemento grafico dominante della mostra, proponeva le succose mozzarelle di bufala. Ma non si trattava di un omaggio alla tradizione casearia locale: la metafora era rivolta alle tante inadempienze e bugie propinate dalla Giunta Longo in carica da oltre due anni. In dieci pannelli, si è dipanata una buona parte della vicenda amministrativa della città, con una denuncia dal tono lieve ed ironico che però non ha nascosto la gravità di alcune situazioni. Il primo e il secondo pannello, hanno denunciato l’abitudine della Giunta a fare più propaganda che sostanza: la Banca del Tempo, i consiglieri di quartiere, i vigili di quartiere, gli autobus gratuiti (vuoti) per il trasporto urbano. Tutte cose di cui non c’è più traccia. E poi quelle campagne un po’ goffe e un po’ di regime, come “Ora si cambia”, “Chi sbaglia paga”, ”Caccia ai bulli”. Per carità: come il placebo, non fanno male, ma ingannano e non guariscono la malattia. Infatti, si chiede uno dei
pannelli “Quale significato civile hanno assunto e quali concreti risultati sono stati ottenuti” con queste mascherate? La mostra poi entra nel vivo: e lamenta che, “Con i sei milioni di euro messi a disposizione dal Governo Regionale per la riqualificazione degli attraversamenti ferroviari (passaggi a livello), si è preferito investire la somma in opere di non primaria utilità. Col rischio di dover sborsare ingenti cifre se il Comune perderà la causa con le Ferrovie dello Stato”. Urbanistica e territorio: croce e… dilizia. La mostra prosegue denunciando la drastica riduzione degli interventi previsti nella 167 e la fretta con la quale si è dovuto approvare il Piano di rigenerazione Urbana. Quindi passa a criticare un’altra operetta di regime: “Con una manifestazione un po’ medievale, un po’ borbonica, la Giunta ha inaugurato la statua di S. Filippo (costo € 28.000, solo la statua con basamento). Vada per l’atto devozionale (anche se improprio per il rispetto della laicità dello Stato): ma aver divelto la vecchia fontana ed averla sostituita con un bidèt a cielo aperto che già non funziona, è costato alla comunità oltre 24.400 euro, a cui sono da aggiungere i costi per la sua prematura riparazione ”. Poi si passa
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alla zona…notte. Nel senso che non si scorge la luce ad una serie di domande rivolte al sindaco sul tema dell’abusivismo del commercio. Le famose 4domande4 cui il sindaco non dà risposta, sono state riproposte in modo impietoso: Nella organizzazione delle Fiere e dei mercatini di questi due anni: 1) Sono state compilate e rispettate le graduatorie di occupazione degli spazi? 2) E’ stata incassata la Tosap? 3) Che fine hanno fatto e chi ha riscosso i soldi richiesti agli ambulanti? 4) Chi ha autorizzato, chi non ha controllato, chi ha coperto queste gravissime violazioni? Un altro argomento che ha suscitato vivissime critiche tra i visitatori della festa, ha riguardato l’abitudine della Giunta a fare spese non necessarie e spesso inutili. • 58 mila euro per le 15 panchine di via Garibaldi, (3.875,22 euro per panchina tra marmi, spalliere e corpi luce: ma di panchine ne vediamo solo 12 e di luci solo 7, e le altre 3 panchine e 8 luci dove sono finite?); • 37 mila euro per i due gazebo in piazza Plebiscito;
• 28 mila euro per la statua di San Filippo; • 21 mila euro per tinteggiare la facciata della scuola San Filippo Neri, • 25 mila euro per sostituire la fontana che già non funziona, ecc. ecc. ecc. Infine, la mostra si chiude con una serie di interrogativi sullo stato di salute della Società di Igiene Urbana e con una forte denuncia sulla gestione del Teatro Comunale. Passato bruscamente dai fasti della Gestione del Kismet alla bottega a conduzione famigliare della gestione diretta, il pannello ci ricorda che …” Qui siamo alla gestione sempre più privatistica di maneggio di denaro pubblico, incassi e spese, pulizie, tecnici, pubblicità, personale… Per non parlare dei danni del Cafè Letterario e del suo fallimento…” Insomma, tutta la spiritosa ma seguitissima sagra, è stata rivolta contro una amministrazione che considera i cittadini come semplice “folla” e che gestisce le risorse pubbliche, in modo clientelare, demagogico e poco trasparente. Tanto poco trasparente che il Consigliere alla trasparenza si è dimesso lanciando accuse sin troppo esplicite al sistema degli appalti, dei lavori pubblici e degli approvvigionamenti.
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RUTIGLIANO Disagio per le scuole dell’infanzia
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di Francesco Paolo Valenzano
Amministrazione Romagno si era presa tutto il tempo necessario per approvare il bilancio di previsione 2010, poiché si diceva “sarà un bilancio rivoluzionario”. Tale bilancio rivoluzionario è stato approvato dalla maggioranza nel Consiglio Comunale il 30 giugno 2010 e una delle tante conseguenze è che la rivoluzione la vogliono fare i genitori dei bambini che frequentano le scuole dell’infanzia dei Circoli Didattici minacciando di non iscrivere i propri figli sia alla mensa che al trasporto. I genitori sono sul piede di guerra per gli aumenti sconsiderati fatti da questa amministrazione e sono disposti ad andare a riprendersi i propri figli durante il pranzo e riportarli successivamente. Tutto ciò provocherebbe un disagio per le scuole dell’infanzia, per la didattica e per l’inserimento nel mondo della scuola dei bambini. La situazione: 20 buoni pasto costavano ai contribuenti € 38,00; ora possono costare fino ad € 92,00. Il trasporto che costava ai contribuenti € 15,00; ora può costare fino a € 55,00. Certo si dirà che il calcolo ora è legato alla presentazione del modello ISEE (Indicatore Situazione Economica Equivalente) e alle sette fasce legato ad esso che l’amministrazione ha stabilito. Pertanto le fasce prese in considerazione vanno da € 5.000,00 ad oltre 50.000,00 riferite all’attestazione ISEE relativo al 2008. E sono proprio la suddivisione di queste sette fasce il nocciolo della questione. Il sindaco dice che, non avendo una banca dati, non era possibile prevedere cosa sarebbe successo introducendo tali fasce. Personalmente non sono d’accordo, perché a questo punto mi chiedo: come è stata calcolata l’entrata, per giunta messa
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Aumentano mensa e trasporto La rivoluzione incompiuta e improvvisata dell’Amministrazione Romagno in entrata nel bilancio di previsione 2010, di questi servizi? “Ad muzzum”? Del tipo mi servono euro xxxxx?!?! Secondo me sarebbe stato sufficiente fare delle simulazioni prendendo in considerazione vari redditi da quello dipendente a quello autonomo, da quello monoreddito a quello dei professionisti etc. per poter ottenere dai dati e quindi successivamente creare delle fasce più consone alla realtà dei contribuenti. Ma dirò di più. Leggevo su RutiglianoWeb un articolo scritto da Gianni Nicastro che “la platea di contribuenti riferita al primo scaglione e all’ultimo è abbastanza modesta. I redditi fino a 5.000,00 –infatti- sono l’8,9% dei dichiaranti, quelli oltre 50.000,00 euro il 2,6%. La parte più numerosa dei dichiaranti è quella degli scaglioni mediani, 9-15.000,00 (28,2%) e 15-30.000,00 (39,2%). Queste due tipologie di reddito formano il 67,4% dell’intera platea dei dichiaranti a Rutigliano (fonte dati: ISTAT 2008). Mi chiedo come mai una testata web ha in suo possesso questi dati e l’amministrazione no? Non so se questi dati sono relativi esclusivamente alle dichiarazioni dei redditi o alle attestazioni ISEE, ma poteva essere una buona base di partenza vista la coincidenza di questi dati con quelli fatti dai genitori. Infatti, la maggior parte delle famiglie di Rutigliano rientrerebbe nelle fasce intermedie e quindi l’aumento di questi servizi sarebbe per queste famiglie pari al 100%. Un bel botto visto il periodo di crisi e visti i tagli che il governo centrale sta facendo alla scuola. Sì perché dovete sapere che le famiglie contribuiscono, sem-
pre più, economicamente al funzionamento della scuola pubblica con l’acquisto di materiale di consumo, educativo e anche per la realizzazione di progetti e proporzionalmente le istituzioni danno sempre meno risorse. Inoltre i genitori facevano osservare che il calcolo ISEE si basa sul reddito del 2008 e in questo periodo di crisi il reddito è abbastanza variabile perciò la situazione del 2010 potrebbe essere completamente diversa da quella dichiarata nel 2008. Ma nella delibera nessuna nota, nessuna traccia per cassintegrati, per licenziati etc. Chi nel 2008 aveva un reddito di lavoro dipendente e nel 2009 per la precaria situazione economica ha percepito la cassa integrazione o addirittura nel 2010 è stato licenziato cosa deve fare? Queste situazioni non sono né considerate né contemplate nella delibera quindi il genitore come si deve comportare? E il funzionario cosa deve fare? Attenersi al modello ISEE del 2008?!? Un’ultima considerazione. La minoranza l’aveva detto che quelle fasce erano da rivedere, ma purtroppo la considerazione che ha questa maggioranza della minoranza è legata a luoghi comuni e cioè la minoranza è faziosa è polemica, non è costruttiva, deve fare la sua parte, le osservazioni che fanno servono esclusivamente
ad ostacolare il cammino dei provvedimenti. Ora l’amministrazione, dopo la protesta dei genitori si è detta disponibile a rivede il provvedimento. Era ora. Se così sarà, me lo auguro, la delibera di Giunta in questione sarà rettificata e si tornerà nuovamente in Consiglio Comunale per la variazione apportata. Se ciò accadrà non credo che questa amministrazione abbia fatto una bella figura. Qualche volta ascoltare senza prese di posizione può servire. Ad maiora.
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CASSANO
Riprende l’attività del circolo Hinterland di Cassano delle Murge
Il Candidato Maestro Michele Attorre sfida simultaneamente venti giocatori di scacchi
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omenica 5 settembre 2010, nella Villa comunale di Cassano delle Murge, vi è stata una esibizione simultanea di scacchi organizzata dal Gruppo Scacchi della Associazione Hinterland di Cassano, tenuta dal Candidato Maestro Michele Attorre di Bari, il quale ha affrontato contemporaneamente venti avversari. Il risultato tecnico è stato, dopo circa tre ore, il seguente: sedici partite vinte, una pareggiata e tre perse. Gli sfidanti che hanno prevalso sono stati Vito Fatiguso e Livio Vietri (del Gruppo Scacchi di Hinterland) e Alessandro Pog-
Buona partecipazione della cittadinanza
giolini (del circolo scacchistico di BariPalese); a pareggiare è stato Paolo De Mola (presidente A. S. Bari –Palese). La manifestazione ha registrato buona partecipazione della cittadinanza.
L’iniziativa ha segnato la ripresa delle attività dopo il periodo estivo, con i consueti incontri settimanali, aperti a tutti e completamente gratuiti che si svolgono ogni giovedì, a partire dal 16 settembre, presso
la biblioteca comunale dalle ore 18:00 alle ore 20:00. Il gruppo Hinterland-Scacchi è presente in Internet al seguente indirizzo: www.cassanoscacchi.it, dove coloro che sono interessati possono prendere visione di partite commentate, di esercizi tattici e tutte le notizie del gruppo stesso. Sante Nuzzaco Presidente Circolo Hinterland Cassano delle Murge
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PALO DEL COLLE
A Palo del Colle un incontro promosso da padre Mangialardi
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di Giulia D’Erasmo
strage di Erba e il perdono per Rosa e Olindo. A quattro anni dal terribile fatto di cronaca che l’11 dicembre 2006 sconvolse l’Italia, Carlo Castagna, marito, padre e nonno di tre delle quattro vittime, Paola, Raffaella e il nipotino Youssef, racconta la sua esperienza dopo la tragedia e la sua scelta di perdonare gli assassini. Lo ha fatto davanti ad un pubblico delle migliori occasioni, intervenuto numeroso all’incontro “Il crocifisso, modello e sorgente del perdono”, organizzato presso la chiesa Santa Maria La Porta dal parroco, don Giosy Mangialardi e dal comitato feste patronali, SS Crocifisso. Castagna racconta la sua storia, intrisa di fede, piccoli aneddoti quotidiani di semplicità evangelica, del suo amore per la moglie Paola, preziosa compagna di vita, della sua famiglia e della sua educazione cattolica. “Alle ore 22 di una certa sera ho capito che cambiava la mia vita” dice papà Carlo “ ho appreso in maniera brutale dei quattro
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di Roberto Fiore
roseguono di gran lena e termineranno entro l’anno i lavori per la costruzione della nuova circonvallazione di Triggiano. I triggianesi potranno in pochi minuti raggiungere la strada statale 100 per Bari, bypassando completamente il traffico delle arterie principali del paese (corso Vittorio Emanuele e di via Casalino), ormai troppo intasate. Ma non si tratta solo di praticità e di minori tempi di percorrenza. Con la nuova circonvallazione aumenterà la qualità della vita nelle zone abitate, grazie alla fortissima diminuzione delle auto e del relativo inquinamento atmosferico ed acustico.
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di Roberto Fiore
Il dolore e il perdono: l’esperienza di Carlo Castagna corpi sgozzati, sono riuscito a non reagire in maniera scomposta. Così è iniziato tutto, con la reazione di chi si fida e si affida ad una misericordia.” La gente lo segue con trepidazione. Il racconto di Carlo ha un retrogusto di dolcezza, di abbandono fiducioso. “Con mamma Lidya, mia suocera, ho compreso che le vere vittime di quella sera sono gli assassini, esecutori materiali di un disegno di tenebre. Lidya mi ha chiesto subito di distenderci sulla nostra croce. Non potevamo tornare a recitare il padre nostro senza perdono.” Il perdono di Carlo, sotto i riflettori delle telecamere, fece gridare subito allo scandalo. Destò sgomento ed incredulità. Ma a distanza di quattro anni, la scelta si mostra libera e gratuita, figlia di un percorso di fede che Carlo aveva intrapreso ancor prima della strage. “ Con la scelta del perdono sono tornato a vivere” - racconta - “se non avessi perdonato sarei
vissuto nel segno della vendetta e dell’odio.” E’ sereno Castagna, parla con la calma e la pazienza di chi ha trasformato una esperienza di dolore in un atto di amore.
Carlo Castagna
Dopo il dibattito la gente lo circonda, continua a fargli domande. Lui risponde con un sorriso e firma dediche sul suo libro, “Il perdono di Erba”. Come una star. Conclude Don Giosy Mangialardi: “Avere
Un’opera faraonica che Triggiano aspettava da decenni In fase di approvazione anche la bretella che collegherà con la S.P. San Giorgio Un’opera così complessa e impegnativa ha incontrato nel corso del suo svolgimento alcuni contrattempi come l’esistenza non prevista, nei terreni interessati, di condotte idriche, cavi elettrici, tubature varie presenti irregolarmente da decenni. Tali impedimenti hanno costretto l’amministrazione alle necessarie varianti
tecniche per garantire gli standard di sicurezza e la posa in opera dell’infrastruttura a regola d’arte. Ma ora siamo giunti nella fase finale, gli operai sono in questi giorni alacremente al lavoro per completare gli ultimi aspetti di quest’opera faraonica che Triggiano aspettava da decenni.
il crocifisso come santo patrono impegna la nostra comunità. Il perdono non è un atto eroico o un fenomeno televisivo ma un percorso che nasce dalla risposta alle piccole esperienze di conflitto quotidiane”.
PAESE CHE VAI TRIGGIANO
Ma per un’opera che si conclude, un’altra sta per essere cantierizzata. E’ infatti in fase di approvazione anche l’ultima bretella che collegherà l’ospedale Fallacara con la strada provinciale per San Giorgio dove, fra l’altro, ha sede l’ipermercato Bariblu. Dunque, al termine dei lavori, Triggiano avrà una sorta di raccordo anulare che rivoluzionerà e migliorerà la qualità della vita dei cittadini, renderà strategica la posizione del locale nosocomio nel territorio del sud-est barese e infine garantirà le adeguate infrastrutture e collegamenti a tutte le attività produttive e commerciali della zona.
Investimenti per 1 milione di euro
stato inaugurato lo scorso giugno dal Sindaco di Triggiano Michele Cassano il cantiere per la ristrutturazione dell’asilo nido Superga, struttura che era ormai abbandonata da qualche decennio. Presenti alla cerimonia diversi esponenti dell'amministrazione e del consiglio comunale. L’investimento totale per la struttura sarà di oltre un milione di euro. Un bene immobile ormai lasciato nel degrado da anni, ignorato dalle precedenti amministrazioni, risorgerà e ritornerà al servizio dei cittadini. Le mamme riacquisteranno il proprio diritto a poter lavorare sapendo che ci sono delle strutture che badano ai loro piccoli, e tutti conosciamo quanto questi servizi essenziali siano carenti in Italia e specie al Sud. L’importanza di questa opera pubblica
L’indotto avrà anche un positivo riscontro sul piano occupazionale per le donne e ultimo, ma non ultimo, un asilo nido fra maestre, personale amministrativo, addetti alle pulizie ed indotto avrà anche un positivo riscontro sul piano occupaIl Sindaco di Triggiano Michele Cassano taglia il nastro del cantiere per zionale e dello l’inizio dei lavori di ristrutturazione dell’asilo nido “Superga” sviluppo economico del territorio. L’amministra-zione Cassano mette a è chiara a tutti: in primis si recupera dal degrado una zona di Triggiano facendo segno uno dei suoi risultati più prestigiosi. Un lavoro su cui il Sindaco si è sempre rinascere quello che prima era un rudere; si offre poi un servizio sociale importantissimo, concertato è quello di riuscire a intercettare specie nel contesto delle pari opportunità gli innumerevoli fondi regionali, nazionali
ed europei per riuscire a realizzare progetti infrastrutturali e sociali che altrimenti sarebbero stati impossibili con le nostre limitate risorse economiche. In passato – purtroppo - gli amministratori non si accorgevano neppure dell’esistenza di questi fondi, oppure non riuscivano a presentare progetti credibile per potervi accedere. Con questi risultati concreti la politica ritorna a guardare negli occhi la gente e a rendere migliore la qualità della vita a Triggiano. Ecco quello di cui ha bisogno la nostra comunità: fatti. Istituzioni efficienti, sulle quali poter fare affidamento per risolvere i problemi concreti dei cittadini.
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PAESE CHE VAI
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Anno X n. 6 - Ottobre 2010
VALENZANO
Cambiato percorso, fermate e non solo… senza alcun preavviso
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Linea Adelfia-Valenzano-Bari
essuno sapeva niente fino a lunedì 20 settembre: i viaggiatori non lo sapevano, i valenzanesi non lo sapevano, i commercianti non lo sapevano, gli autisti dei pullman non lo sapevano… NESSUNO sapeva. Un fatto è certo: il ripristino dopo i lavori delle corse dei pullman che da Adelfia passano da Valenzano e giungono a Bari ha subito dei cambiamenti. In pratica adesso a Valenzano, dopo la fermata in corso Aldo Moro, i bus svoltano in via Capurso, dove all’altezza di largo Plebiscito è stata messa una nuova fermata (in violazione con le norme del Codice della strada????); dopodiché i pullman proseguono su via Piave dove è stata messa
un’altra nuova fermata nei pressi di via Gabriele D’Annunzio, vicino l’ingresso della scuola elementare. Quindi i pullman proseguono per Bari senza alcuna variazione nel percorso; nessun cambiamento invece per l’itinerario Bari-Valenzano-Adelfia. Ma non è cambiato solo il percorso dei bus: sono cambiati i sensi di marcia di alcune strade, sono stati messi divieti di sosta e di fermata e tutto questo è avvenuto nel giro di così poco che NESSUNO se n’è accorto. Su questi cambiamenti ovviamente tanti i pareri negativi, ma di questo vi aggiorneremo nei prossimi numeri del giornale. oretty
Prima edizione di ‘Saperi e Sapori’. Iniziativa prevista nell’ambito del programma estivo ‘Vivi…Valenzano’
Il centro storico di Valenzano... vive L’
ultimo venerdì di agosto si è svolta la prima edizione di ‘Saperi e Sapori’, manifestazione organizzata dall’associazione “l’ARCIpelago” (circolo Arci di Valenzano) e rientrante nel programma estivo “Vivi… Valenzano”. La manifestazione ha avuto luogo nel centro storico di Valenzano: colori, suoni, emozioni, odori e sapori hanno intriso il borgo antico e i cittadini di Valenzano si sono riappropriati delle stradine e delle
piazzette, dove artisti locali hanno esposto le loro opere, dove è stato possibile degustare vini e pietanze locali celebrate da letture dialettali. La serata è stata inoltre allietata dalle note di una band barese, composta da giovani musicisti. La manifestazione ha riscosso molto successo, visto che, oltre ai numerosi valenzanesi, hanno partecipato tanti cittadini venuti da Bari e dalla provincia. Elisabetta Oreste
Valenzano... in breve Prossima realizzazione di impianti fotovoltaici Sono stati individuati una serie di edifici comunali su cui saranno realizzati impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica. Gli edifici interessati sono la sede municipale, tutte le scuole materne, elementari e medie, i locali commerciali di largo Plebiscito, la sede ASL, lo spogliatoio del campo sportivo di via
le Lamie, il centro sociale del quartiere Lamie, il palazzetto dello sport, il mercato coperto e la stazione dei carabinieri. Prorogata fino al 31 dicembre 2010 l’attività del Servizio Civico La giunta comunale del 28-07-2010 ha deliberato la proroga
fino al 31-12-2010 della gestione dell’attività del Servizio Civico da parte dell’Associazione Volontari di Valenzano, nell’ambito del progetto denominato “Mi rendo utile”. La giunta ha provveduto ad impegnare ai competenti capitoli di spesa le somme necessaria per il prolungamento della durata del servizio. Nasce il centro di cultura permanente A Valenzano nascerà il Centro di Cultura per-
manente: la struttura sorgerà in Largo Plebiscito, in quello che prima era il mercato coperto del pesce. Presto inizierà la ristrutturazione per la quale sono state già avviate le procedure necessarie per l’affidamento di lavori. Elisabetta Oreste
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Sapore&Sapori
La rubrica del gusto e del buon cibo a cura di Vito Susca
Da questo numero apriamo una nuova rubrica e speriamo che abbia, come altre sul nostro giornale, vita lunga e piena di cose buone e saporite. L’abbiamo chiamata ‘SAPORE & SAPORI’. Proporremo ricette e modi di cucinare, scavando tra i ricordi e mettendo il naso tra i fornelli delle nostre case, tra gli alimenti che cuciniamo ogni giorno. Faremo molta attenzione ai dettagli. Chiederemo in giro, ai custodi della nostra tradizione gastronomica (alle donne in particolare), agli amici di ogni colore nati in altri paesi e che oggi vivono ed abitano il nostro territorio, girano come noi per mercati alla ricerca della materia prima e del buon prezzo.
Ci documenteremo prima di proporre un menù o un semplice accostamento tra primi e secondi piatti e vino. Cominciamo. Andiamo verso l’autunno e i prezzi di alcune nostre tradizionali verdure (melanzane e peperoni in particolare) cominciano a lievitare perché non stanno più sulla pianta ma arrivano dalle serre. Sono, però, prezzi ancora accessibili. Nei mercati è già facile trovare bancarelle di lampascioni ancora sporchi di terra. Comprateli, puliteli bene e bolliteli. Poi teneteli in acqua e sale almeno un paio di giorni, cambiandola ogni 12 ore. Attorno a questi alimenti si può lavorare per proporre un buon menù.
Antipasto 1. Lampascioni olio sale e pepe Dal romanzo di Antonio Loprieno “Lorodipuglia”: “….Questi sono lampascioni, sono dei bulbi che da altre parti del Sud chiamano cipollacci, si trovano 15-20 cm sotto terra, si puliscono, si lessano e si tengono in acqua per due o al massimo per tre giorni, avendo cura di cambiarla almeno due volte al giorno. Poi si condiscono con olio, sale e pepe e, se ti piace, aggiungi una goccia di aceto.”
2. Frittelline di lampascioni Premete con una forchetta i bulbi già bolliti e, a gruppi di 2-3 lampascioni, a seconda della grandezza, immergeteli nella pastella aromatizzata (l) e poi in olio bollente per la frittura. (l) La pastella: mettete in una ciotola 2 uova, farina e mezzo bicchiere di acqua, sale q.b., formaggio; poi aromatizzate con un po’ di aglio e prezzemolo tritati, oppure menta, e sbattete fino ad ottenere un composto abbastanza denso.
3. Peperoni gratinati Tagliate i peperoni a listarelle e disponeteli nel tegame da forno preventivamente unto con un po’ di olio e l’aggiunta di mezzo bicchiere d’acqua e sale fino. Ancora un po’ di sale direttamente sulla polpa dei peperoni, che vanno poi cosparsi con un battuto di aglio e prezzemolo; aggiungete pepe, capperi, abbondante pecorino pugliese misto a pan grattato, infine olio. Mettete in forno a 200ϒ per 40 minuti. In questi casi, quando il forno è già caldo, io ci metto qualche fetta di pane buono per abbrustolirlo. Fatelo anche voi.
Primo
Secondo
Maccheroncini alla contadina
Parmigiana ecologica
Ingredienti: pomodori rossi e maturi (i san marzano sono il massimo),peperoni di qualsiasi colore, aglio, prezzemolo, basilico,peperoncino, formaggio grattugiato e olio. Usate un tegame largo da forno, meglio se di terracotta. Preparazione: ungete con olio il fondo del tegame e cospargete con un po’ di sale. Tagliate i pomodori a fette di cm 1,5 e coprite tutto il fondo. Condite i pomodori con un battuto di prezzemolo, basilico e aglio; poi aggiungete il peperoncino, il sale fino e una bella manciata di formaggio (vi consiglio il pecorino romano misto al nostro canestrato) e per chiudere olio. Si continua con lo strato di peperoni tagliati a listarelle, della grandezza della pasta che poi userete. Aggiungete sui peperoni ancora sale fino, un’altra bella manciata di formaggio e in ultimo olio. Mettete in forno e dopo mezz’ora controllate la cottura. Le varianti di pasta consigliate sono le penne, i rigatoni, le trofie, i fusilli: io vi raccomando i rigatoni. Scolate la pasta al dente e versateci il preparato al forno, girate e rigirate prima di servire a tavola. Se volete potete nuovamente passare il tutto in forno per un paio di minuti al massimo. Le varianti possono prevedere l’aggiunta di capperi e/o mozzarella e/o origano e/o acciughe nel preparato al forno. Fate voi, come meglio gradite.
Questo menù si accompagna bene con un buon rosso strutturato: penso al primitivo ‘Cantele’ del Salento, che si trova in molte enoteche a un buon prezzo, massimo 7-8euro.
Ingredienti: melanzane, pomodori rossi, peperoncino, basilico, aglio, Rodez grattugiato, scamorza bianca, sale, olio. Preparazione: tagliate le melanzane a fette spesse un centimetro e più, arrostitele anche su una piastra. Nel frattempo disponete sul fondo di un tegame da forno uno strato di pomodori tagliati a fette conditi con un battuto di peperoncino fresco, se è possibile, basilico e aglio; aggiungete sale, olio, Rodez grattugiato e la scamorza bianca a tocchetti. Procedete con lo strato di melanzane condite con gli stessi ingredienti usati per i pomodori; procedete alternando gli strati, chiudete con uno strato di pomodori conditi semplicemente con sale, formaggio e olio. Passate in forno a 200ϒ per 30 minuti. In questa rubrica, quando parliamo di olio, ci riferiamo sempre a olio extravergine di oliva di Puglia.