ASSOCIAZIONE CULTURALE SEDE LEGALE VIA FORO SEVERIANO, 2 04019 TERRACINA LT
Terracina, 23 ottobre 2012 –
Alla Soprintendenza Archeologica per il Lazio
–
Al Museo Civico “Pio Capponi” di Terracina loro sedi
OGGETTO: Seconda comunicazione “Progetto recupero area archeologica Capitolium” In seguito a conversazione telefonica, avvenuta in data 15 ottobre 2012, con la responsabile del settore, dott.ssa Nicoletta Cassieri, comunichiamo le decisioni prese durante l'ultima riunione della nostra Associazione culturale, avente per oggetto la sponsorizzazione delle aree verdi di Terracina (D.G. n. 222, del 25 marzo 2012): questo programma comunale di “assegnazioni pubbliche” ha prodotto una collaborazione con l'azienda Mobili Carnevale sas, la società promotrice di un progetto di somma urgenza per il recupero e la valorizzazione dell'area archeologica “Capitolium”, redatto in sinergia con il Consorzio di Restauratori professionisti di Roma, CROMA. Muovendoci nel pieno rispetto della legge (i siti in oggetto sono di proprietà dello Stato), è nostra intenzione tenere aggiornata codesta Soprintendenza su ogni tipo di attività necessaria per la salvaguardia dell'area archeologica: ogni intervento sarà effettuato sotto la supervisione e l'autorizzazione scritta del responsabile del settore. Alleghiamo il progetto di intervento definitivo presentato in questi giorni alla Mobili Carnevale dal Consorzio CROMA, dopo ultimo sopralluogo avvenuto il 26 luglio 2012. Abbiamo preso in considerazione anche altre richieste avanzate dalla Soprintendenza: –Riteniamo fattibile la manutenzione ordinaria (pulizia di piante spontanee e arbustive e, dove possibile, rimozione di patine di origine biologica), anche del sito archeologico, conosciuto come “Arco di Galba” (Arco Quadrifronte posto all'ingresso del Foro Emiliano). I dettagli sulla natura e la modalità delle operazioni saranno resi noti dopo opportuni sopralluoghi e verifiche. – Più complesso lo spostamento della “vasca” situata nelle favisse del “Capitolium”, operazione resa difficoltosa dalla natura stessa del reperto e dalle criticità del percorso fuori l'area archeologica. Solo con una “Direzione lavori” coordinata e garantita in loco dalle figure responsabili dell'ente (Direttore del Museo Civico e Assessore alla cultura e centro storico alto) e dopo aver individuato una nuova collocazione museale, pensiamo si possa eseguire il trasporto. In conclusione, per meglio chiarire aspetti burocratici e logistici, sarebbe auspicabile un incontro de visu tra i rappresentanti delle istituzioni da un lato e i privati e i volontari dall'altro. In attesa vostro centro di riscontro, Distinti saluti Il Presidente di Terracina Rialzati (Salvatore Carnevale)