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Tutti noi siamo portatori

di PREOCCUPAZIONI che sovente rischiano di generare conflitti se non sono prese in carico a livello interpersonale e comunitario.

Non è semplice stare in dialogo in una situazione di conflittualità, ma se ben gestito da FACILITATORI DIALOGICI è proprio in queste situazioni che la forza trasformativa e rigenerativa del dialogo si manifesta e agisce positivamente

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Le pratiche dialogiche si basano sull’autenticità del dialogo e sull’accoglienza e sul rispetto dell’alterità dell’altro.

Come sostiene Emmanuel Lévinas, l’altro è un iceberg

I passi fondamentali per fondare una comunità di pratiche positiva ed efficace: costruire la fiducia (riconoscere i talenti nell’altro da me) intercettare e gestire i conflitti promuovere, riconoscere e sostenere l’impegno in comunità accettare la responsabilità ammettere la propria vulnerabilità costruire intenzionalmente e dedicare cura alle relazioni creare condizioni per la crescita umana delle persone affrontare situazioni sfidanti (uscire dalla zona di comfort) evitare l’omologazione, favorire la creatività sospendere il giudizio (epoché husserliana) rispettare e promuovere la coerenza tra dire e fare

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