l’eroe del rione: «Fu allora che cominciai a capire che quando, ciecamente, correvo dietro un pallone, la miseria, la guerra, la paura, non esistevano per me. A partire da allora cominciai a correre…».
Il ragazzino ha parecchia birra in corpo. Organizza partite, gioca furiosamente a calcio, fino a farsi notare e a entrare in una squadretta, il Roca Negra, da cui passa presto al Racing di Casablanca. A quindici anni è già in prima squadra, gioca (attaccante, poi interno, infine difensore) e alterna lavori vari: operaio, magazziniere, tornitore. Fa parte della rappresentativa marocchina che incontra Algeria e Tunisia e conquista un posto in quella dell’Africa del Nord opposta alla Francia in una partita di allenamento. La voglia di arrivare gli brucia dentro.