Thai-Italian Chamber of Commerce Packaging Machinery Industry – Thailand Luglio 2014 Oggi la Thailandia è leader mondiale nella produzione dei macchinari e le opportunità d’investimento all’interno di questo settore non mancano. Nel suo processo di modernizzazione il Paese sta cercando di mantenere il passo con l’espansione economica. Tuttavia la domanda di macchinari dipende ancora fortemente dalle importazioni, almeno nel futuro immediato. Una sempre maggiore importanza viene assunta dal settore della trasformazione e confezionamento dei prodotti alimentari. Vi sono infatti più di 10.000 imprese che si occupano della trasformazione di prodotti agro-alimentari che stanno sviluppando un crescente bisogno di macchine per il packaging, in particolare per il riempimento, la chiusura, la sigillazione, il confezionamento e l’etichettatura dei loro prodotti. La Food Industry ricopre un ruolo fondamentale all’interno dell’economia Thai, basti pensare che i guadagni commerciali provevienienti da tale settore piazzano il paese al primo posto tra gli esportatori di cibo della regione Asia – Pacifica e tra i primi 10 al mondo. Alcune tra le maggiori compagnie che operano all’interno della nazione sono: Nestlè, Saha Pathana Inter Holding, Patum Rice Mill & Granary, Royal Friesland Foods NV, Unilever, Thai Union, Dole Thailand, Charoen PkPhand Group, Betagro, Saha Farms, Thai Beverage, Kellogg’s, Kraft, PepsiCo, Del Monte, Procter & Gamble, Ajinomoto and Effem Foods. Con l’inaugarazione dell’ASEAN Economic Community il 31 Dicembre 2015 è molto probabile che l’industria della trasformazione e del packaging agroalimentare andrà incontro ad un’immissione di nuovi capitali e ad un boom nell’espansione e nella costruzione di impianti al fine di integrare maggiormente i vari mercati presenti nel Sud Est asiatico. Tutte queste componenti costituiscono un grosso potenziale per l’esportazione di macchinari che si occupino della trasformazione e del confezionamento del cibo, soprattutto per chi dispone di quelle tecnologie che soddisfano i requisiti locali ad un prezzo competitivo. Si stima infatti che circa il 35% delle aziende basate in Thailandia lavorino nel packaging. Da qui le grosse opportunità che si aprono per gli investitori stranieri, in particolare italiani, da sempre all’avanguardia nella produzione di macchinari ad alto contenuto tecnologico riconosciuti in tutto il mondo per la loro longevità, per l’alto tasso di personalizzazione e la poca manutenzione necessaria. 1126/2 Vanit II Building, 16th Floor, Room 1601 New Petchburi Rd., Makkasan, Rajdhevee Bangkok 10400 Tel: (+66) 2 255 8695 Fax: (+66) 2 253 9896 Email: info@thaitch.org
Thai-Italian Chamber of Commerce Basti sapere che solo nel 2012 sono stati spesi 486.63 milioni di Dollari per l’importazione di macchinari per il confezionamento di prodotti agricoli. L’industria del packaging in Thailandia ha quindi registrato una forte crescita negli ultimi anni con un CAGR (tasso annuo di crescita composto) medio del 8.21% sostenuto sia dalla crescita delle esportazioni di cibo che dall’ingresso di competitor rilevanti all’interno del mercato nazionale. Il settore del Food & Beverage rimane sempre quello fondamentale per la crescita di tale industria dato anche l’aumento delle esportazioni e il facile accesso alle materie prime. Le stime più recenti prevedono una crescita media del CAGR per i prossimi anni del 6.41% ed un giro d’affari che nel 2016 raggiungerà complessivamente gli 11.1 miliardi di Dollari. Poichè tali stime non considerano la recente crisi in atto al livello politico, probabilmente le previsione vanno riviste leggermente al ribasso. Tutto sommato si tratta di un giro d’affari abbastanza consistente pur considerando gli effetti della crisi politica in atto. Il trend generale infatti appare positivo dato che: L’industria del Food & Beverage in questo momento sta registrando una forte richiesta per il confezionamento di alimenti; In termini di mercati finali, il Food & Beverage rappresenta il 76% del mercato del packaging mentre l’industria farmaceutica ne rappresentà il 10%; Il governo thailandese negli ultimi anni ha adottato una serie di standard internazionali per l’imballaggio e l’etichettatura del cibo. Ciò impone il rimodernamento del parco macchinari da parte delle aziende; Lo scenario competitivo nell’industria del pacakging in Thailandia varia molto spostandosi dall’una all’altra categoria di materiale utilizzato per l’imballaggio permettendo a diversi interlocutori di intraprendere strategie di mercato differenti; L’industria del packaging in Thailandia deve far fronte alla competizione che proviene dalle esportazioni dei paesi vicini, ciò impone lo sviluppo di tecnologie sempre più all’avanguardia che spesso vengono reperite all’estero; Le categorie di beni di consumo che hanno maggiormente beneficiato della crescita della domanda nel 2013 sono state: prodotti congelati, instant noodles, cereali da colazione e latte da bere. Cio è probilmente riconducibile ad un cambio nelle abitudini alimentari dei consumatori più giovani. I produttori inoltre hanno 1126/2 Vanit II Building, 16th Floor, Room 1601 New Petchburi Rd., Makkasan, Rajdhevee Bangkok 10400 Tel: (+66) 2 255 8695 Fax: (+66) 2 253 9896 Email: info@thaitch.org
Thai-Italian Chamber of Commerce cominciato a fornire ulteriori varietà di prodotti al mercato cercando di mantenere i prezzi invariati nonostante l’innalzamento dei costi causato dall’inflazione. A Giugno 2014 si registra un tasso di inflazione del 2.35% che, causando un incremento dei costi di produzione, porta ad un innalzamento dei prezzi al dettaglio. Le aziende però non possono facilmente cambiare i prezzi a causa della competizione alla quale sono sottoposte. Per di più in questo periodo i consumatori stanno affrontando costi della vita sempre più alti mentre i loro stipendi crescono ad un tasso molto più basso e ciò porta ad una contrazione nei consumi. In questo contesto le aziende più grandi stanno cercando di implementare una politica di prezzo calmierata così da stimolare i consumi. Esse sono infatti le uniche che riescono a mantenere dei buoni margini grazie al fatto che le grandi dimensioni permettono di beneficiare di economie di scala e di scopo. In questo modo le grandi aziende risultano essere maggiormente immuni ai crescenti costi di produzione rispetto alle piccole aziende. Gli sforzi profusi per aumentare i volumi di vendita sono andati in tutte le direzioni. Nel 2013 le grosse compagnie leader hanno lanciato diverse promozioni e speso parecchio in campagne pubblicitarie nel tentativo di incrementare ulteriormente i consumi. Nella categoria dei pasti pronti i prezzi si sono addirittura abbassati per rendere tali prodotti più attrattivi rispetto al cibo da strada. Si è inoltre fatto leva sui brand più riconoscibili aggiungendo ulteriori prodotti premium all’interno delle linee di prodotti già disponibili. I retailer principali hanno espanso vigorosamente il proprio business attraverso l’apertura di outlet in tutta la nazione. Ipermercati e supermercati sono presenti in quasi tutte le maggiori città. I convenience store hanno anch’essi aumentato la loro presenza attraverso l’apertura di numerosi 7-Eleven su tutto il territorio. Questi negozi stanno diventando molto popolari all’interno di una società sempre più urbana e con stili di vita simili tra di loro. Tutto ciò sta contribuendo a rafforzare le performance dei moderni super market a discapito di quelli tradizionali. Ci si aspetta quindi che le vendite di cibo confezionato beneficino da una parte, dei nuovi stili di vita urbani che lasciano sempre meno tempo libero e dall’altra della richiesta di alimenti che possano durare più a lungo nel tempo. L’innalzamento del costo della vita sta inoltre spingendo sempre più persone a mangiare a casa rendendo il cibo pre confezionato più attrattivo grazie alla sua convenienza e alla
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Thai-Italian Chamber of Commerce possibilità di essere conservato più a lungo. Inoltre il fattore salute svolge un ruolo sempre più importante all’interno dei comportamenti d’acquisto data la sempre maggiore percezione delle problematiche legate all’igiene e ai valori nutrizionali. Le aziende probabilmente affronteranno quindi una sempre maggiore competizione che verrà combattuta tramite l’acquisizione di competenze e l’acquisto di tecnologie sempre più moderne e all’avanguardia. Nella pagina seguente sono presenti i dati relativi alle importazioni di macchinari per il packaging forniti dall’Agenzia delle Dogane della Thailandia. I dati più recenti fanno riferimento all’arco di tempo che va da Gennaio a Dicembre 2013 (http://internet1.customs.go.th/ext/Statistic/StatisticIndex2550.jsp). L’HS Code "8422" indica le categorie merciologiche comprendenti: macchinari per la pulitura e l’asciugatura di bottiglie; macchinari per riempimento, chiusura, sigillazione o etichettatura di bottiglie, lattine, scatole, sacchetti e altri contenitori; macchinari per l’incapsulamento di barattoli, tubetti, bottiglia e contenitori simili; altri macchinari per il packaging e il confezionamento (inclusi macchinari di confezionamento a caldo) etc. Il CIF è una delle clausole contrattuali in uso nelle compravendite internazionali, quelle codificate nell'Incoterms e che servono a statuire i diritti e i doveri di ognuna delle parti in causa, definendo anche la suddivisione dei costi di trasporto, assicurativi e doganali tra venditore ed acquirente. Questa specifica notazione, in uso soprattutto nei trasporti via nave, stabilisce che a carico del venditore siano tutte le spese di trasporto fino al porto convenuto (esclusi i costi per lo scarico della nave), nonché le spese per l'ottenimento di licenze e documentazioni per l'esportazione dalla nazione di origine e quelle per le operazioni doganali sempre di esportazione. Sempre a carico del venditore sono anche le spese di assicurazione.
Report a cura di: Mauro Bartolomeo Fellowship Researcher at Thai – Italian Chamber of Commerce
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Thai-Italian Chamber of Commerce Importazioni Complessive
HS - Code 8422.1100 8422.1900 8422.2000 8422.3000 8422.4000 8422.9010 8422.9090
Dic 2013 Valore CIF (€) € 130,968.00 € 600,094.00 € 471,430.00 € 13,506,936.00 € 6,517,442.00 € 752,787.00 € 1,954,087.00
Gen - Dic 2013 Valore CIF (€) € 1,641,600.00 € 7,054,207.00 € 8,203,106.00 € 150,154,889.00 € 89,379,895.00 € 2,885,380.00 € 33,146,126.00
Importazioni dall’Italia
HS - Code 8422.1100 8422.1900 8422.2000 8422.3000 8422.4000 8422.9010 8422.9090
Dic 2013 Valore CIF (€) € 24,741.00 € 23,316.00 € 408,561.00 € 2,888,507.00 € 293,051.00 € 635.00 € 122,119.00
Gen - Dic 2013 Valore CIF (€) € 443,237.00 € 746,472.00 € 2,162,440.00 € 31,387,821.00 € 15,933,238.00 € 285,973.00 € 6,140,396.00
Fonti: www.boi.go.th www.marketresearch.com www.euromonitor.com www.internet1.customs.go.th/ext/Statistic/StatisticIndex2550.jsp www.wikipedia.org www.tradingeconomics.com
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