Mercato del vino

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Thai-Italian Chamber of Commerce IL MERCATO DEL VINO IN THAILANDIA

Il vino Italiano sta diventando sempre più popolare in Thailandia, anche grazie al crescente successo della cucina Italiana, ormai la terza più popolare del Paese dopo quella Cinese e Giapponese. Ad oggi si stima che su 67 milioni di abitanti circa il 10% bevano vino. E’ un segmento in continua crescita che per ora coglie il 3% del mercato delle bevande alcoliche, ancora dominato da birra e superalcolici. Al contrario dei suoi concorrenti, pero’, il vino e’ considerato dai consumatori Thailandesi simbolo di benessere economico e fisico; è quindi una delle bevande più apprezzate dalla crescente classe media del Paese. Sono in particolare le nuove generazioni e la middle class, più cosmopolite, la fetta di popolazione piu’ sensible al consumo di vino. Negli ulimi tempi si e’ verificata una vera e propria esplosione di wine bar, diventati nuovi luoghi di aggregazione, dove i Thailandesi possono consumare vino accompagnato da stuzzichini o semplicemente chiaccherare e nagivare su internet. Emblematico è il successo dei ristoranti-bar Wine Connection; una catena in stile enoteca curata nel servizio e negli arredi, la cui formula viene imitata sempre più spesso. Le vendite di vino non sono limitate ai soli ristoranti, hotel e wine-bar; è sempre più vasta, infatti, la lista degli operatori retail che decidono di includere il vino nel proprio assortimento di prodotti. Storicamente e’ l’Europa il principale esportatore di vini in Thailandia, soprattutto Francia e Italia, che rappresenta, per quantità, il primo esportatore nel Paese. Negli ultimi anni si è assistito alla concorrenza agguerrita di vini provenienti dal resto del mondo, in particolare USA, Australia e Cile, caratterizzati da prezzi competitivi. Attualmente il 70% del mercato e’ dominato dal vino rosso. Il prezzo resta ancora il fattore discriminante nella scelta della bottiglia. Per i vini Italiani di maggiore qualita’ il prezzo puo’ tranquillamente superare i 20 US$ a bottiglia. Essendo la conoscenza del prodotto ancora incompleta; a parita’ di prezzo la scelta del consumatore risulta fortemente condizionata da elementi quali confezione, etichettatura e presentazione della bottiglia. Per i vini importati il prezzo rappresenta un serio problema poiche’ il peso di una eccessiva tassazione alla frontiera finisce per gravare sul consumatore finale. Vi sono poi una serie di imposte all’interno del paese stesso che caricano ulteriormente il prezzo dei vini provenienti da paesi vicini con i quali esiste un trattato di libero scambio, per esempio l’Australia, e degli stessi vini thailandesi. 1126/2 Vanit II Building, 16th Floor, Room 1601 New Petchburi Rd., Makkasan, Rajdhevee Bangkok 10400 Tel: (+66) 2 255 8695 Fax: (+66) 2 253 9896 Email: info@thaitch.org


Thai-Italian Chamber of Commerce Va segnalato a tal proposito che Unione Europea e Thailandia hanno già avviato le trattative per un Free Trade Agreement, che dovrebbe entrare in vigore nel 2015. Iniziativa che porterà, come auspicato da più parti, ad una sostanziale riduzione delle restrizioni sul commercio attualmente in vigore. E’ importante considerare, inoltre, che negli ultimi anni numerosi sforzi sono stati fatti per aumentare la produzione autoctona di vino. Sempre più imprenditori Thailandesi stanno guardando con interesse a questo mercato, aprendo cantine e installando vigneti, soprattutto nel Parco Nazionale Khao Yai, una riserva naturale a circa 200 km da Bangkok. Trattandosi di un mercato giovane, in cui i Thailandesi mancano ancora di esperienza, il know how Italiano è sicuramente una risorsa preziosa e numerose opportunità si aprono alle aziende Italiane produttrici di macchinari legati al mondo enologico e vitivinicolo. Riassumiamo di seguito i principali vantaggi e svantaggi relativi all’importazione di vino dall’ Italia. Vantaggi:      

I consumatori considerano il vino un prodotto salutare e status symbol; Il numero dei consumatori di vino e’ in aumento; La concorrenza locale e’ limitata; La Thailandia e’ una destinazione turistica e d’affari molto attraente, il mercato locale viene integrato da un numero elevato di viaggiatori; I vini italiani sono molto apprezzati dai consumatori Thailandesi; Possibilità di esportare know how e macchinari Italiani.

Ostacoli:  

ImposizIone doganale e fiscale molto gravosa; I vini provenienti da Australia, Cile Argentina e Spagna sono percepiti dai consumatori Thailandesi come tipologie di vini che presentano un ottimo rapporto qualità-prezzo. IMPORTARE VINO ITALIANO IN THAILANDIA

Importazione di vino a fini commerciali Coloro che intendono importare vino in Thailandia devo richiedere il permesso preventivo all’Excise Department o al Provincial Excise Office, presentando i seguenti documenti: 1. Licenza di vendita di tipo 1 2. Fattura o fattura Proforma 1126/2 Vanit II Building, 16th Floor, Room 1601 New Petchburi Rd., Makkasan, Rajdhevee Bangkok 10400 Tel: (+66) 2 255 8695 Fax: (+66) 2 253 9896 Email: info@thaitch.org


Thai-Italian Chamber of Commerce 3. Esempio di etichetta in thailandese o in inglese con il nome e l'indirizzo dell'importatore, il nome del prodotto, il contenuto alcolico, le dimensioni, il nome e l'indirizzo del produttore (tutti I dettagli devono essere visibili chiaramente), in particolare per la prima importazione o per qualsiasi cambiamento nell’etichetta Vino importato destinato ad altri paesi Nel caso il vino importato sia destinato ad altri paesi, e’ richiesta l’autorizzazione dell’Excise Office che ha rilascaito la licenza. Si presentano quindi i seguenti documenti: 1. Licenza per l'importazione di vino 2. Copia della fattura o fattura proforma 3. Elenco di vino da consegnare dal deposito doganale Solo dopo l’approvazione da parte dell’Excise Office il vino può essere consegnato ad altri paesi. In seguito, gli importatori di vino devono presentare il certificato di esportazione insieme alla fattura di esportazione (se applicabile) all’ Excise Office entro 30 giorni. Vino importato destinato alla vendita nei duty free shops Gli importatori devono richiedere il permesso d’importazione all’Excise Department o al provincial Excise Office prima di importare il vino. Devono essere presentati i seguenti documenti: 1. Licenza di deposito doganale (duty-free shop) 2. Licenza di vendita di tipo 1 o 3 3. Fattura o fattura Proforma In seguito, l’Excise Department verificherá l'applicazione. Le importazioni di vino immagazzinate nel deposito doganale (non a fini commerciali o come campione) 1. Licenza di deposito doganale 2. Licenza di vendita di tipo 1 o 3 3. Fattura o fattura Proforma In seguito, l’Excise Department verificherá l'applicazione. Processo di tassazione Gli importatori di vino devono presentare al Custom Department o alla Customs House la licenza originale di importazione del vino insieme alla fattura e alle imposte da pagare. Il Doganiere controllerá l'elenco dei vini importati e calcolerá l'imposta. Dopo il pagamento delle tasse, gli importatori richiederanno l’etichetta di tassa 1126/2 Vanit II Building, 16th Floor, Room 1601 New Petchburi Rd., Makkasan, Rajdhevee Bangkok 10400 Tel: (+66) 2 255 8695 Fax: (+66) 2 253 9896 Email: info@thaitch.org


Thai-Italian Chamber of Commerce pagata sui prodotti alcolici all’Excise Department o al Provincial Excise Office. Devono essere presentati i seguenti documenti: 1. 2. 3. 4.

Copia della licenza di importazione del vino Copia della lista dei prodotti e dei prezzi Copia della fattura con la dichiarazione delle tasse Copia della ricevuta fiscale emessa dal Custom Department (portare la ricevuta fiscale originale) 5. Copia della licenza di consegna del vino (portare la ricevuta fiscale originale). In seguito, il responsabile delle accise verificherá e controllerá le etichette stampate. Tariffe Doganali   

HS Code 2204.1000.001: Vino di uve, compresi i vini liquorosi; tipologia di uva differente da quella indicata nella voce 20.09 -Vino Frizzante: Champagne (Tassa d’importazione = 54 % imposta advalorem); HS Code 2204.1000.090: Vino di uve, compresi i vini liquorosi; tipologia di uva differente da quella indicata nella voce 20.09 –Vino Frizzante: Altri Tipi di vino frizzante ( Tassa d’importazione = 54 % imposta advalorem); HS Code 2204.2111.000: Vino di uve, compresi i vini liquorosi; tipologia di uva differente da quella indicata nella voce 20.09 –Vini in recipiente inferiore pari a 2 litri con gradazione superiore a 15 % vol. (Tassa d’importazione = 60 % imposta ad valorem); HS Code 2204.2911.000: Vino di uve, compresi i vini liquorosi; tipologia di uva differente da quella indicata nella voce 20.09 – Vini in recipinenti di capacita’superiore a 2 litri, con gradazione alcolica non superore a 15 % vol. (Tassa d’importazione = 60 % imposta ad valorem);

Calcolo Imposte all’importazione del vino I vini importati sono soggetti a 5 tipi di imposte, che vengono applicate secondo lo schema seguente: Supponiamo che il valore CIF del vino sia pari a 100 Baht 1. Tassa doganale del 54% sul valore CIF = 100 x 54% = 54 Bath; 2. Accisa del 60% sul valore CIF + tasse doganali = 271,76 Baht; 3. Imposta del Ministero degli Interni del 10% su accisa 271,76 x 10% = 27,18 Baht; 4. Tasse per la Fondazione thailandese per la promozione della Salute del 2% su accisa = 5,44 Baht; 5. Imposta sul Valore Aggiunto (IVA) 7% sul valore CIF + tasse doganali + accisa + imposta del Ministero degli Interni + IVA per la Fondazione per la promozione della salute tailandese = 458.83 Bath; 458,38 x 7% = 32,08 Baht Totale imposte per 100 Baht valore CIF vino = 390,46 Baht 1126/2 Vanit II Building, 16th Floor, Room 1601 New Petchburi Rd., Makkasan, Rajdhevee Bangkok 10400 Tel: (+66) 2 255 8695 Fax: (+66) 2 253 9896 Email: info@thaitch.org


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