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1900 Altro occhiale curioso, se così lo possiamo chiamare

è la caramella. Logicamente non stiamo parlando di dolci da succhiare, ma di quella lente che bloccata tra i muscoli perioculari sarà il simbolo dell’uomo maschio, ed ecco che le donne del primo ’900 per dimostrare la loro emancipazione con la rivoluzione femminile, la useranno come simbolo assieme al bocchino per la sigaretta. Può essere composto da una semplice lente zigrinata al bordo per evitare lo scivolamento, od essere montata all’interno di un cerchio metallico con propaggini che consentiranno alle ciglia di non schiacciarvisi contro.

1920 Le materie naturali quali l’avorio, il corno e la

tartaruga cominciarono a scarseggiare e perciò produrre occhiali ancora con questi materiali era diventato improponibile per gli alti costi da sostenere, e le industrie proposero dei bandi di concorso per sostituire le palle da biliardo in avorio con nuovi materiali simili per caratteristiche e immagine. Nacquero così le prime materie plastiche come la galalite, la zilonite (nome alternativo per identificare la futura celluloide) e la bakelite.


Un episodio curioso e quello dell’ottico Larese in Napoli che avendo scoperto la celluloide che aveva un forte odore tipo quello dell’acetone o della trementina, aveva sostituito la produzione dei propri occhiali in tartaruga con questa materia ma volendola vendere come tartaruga vera sotterrava gli occhiali per circa sei mesi, così questi perdevano quell’odore particolare.


L’Europa dopo la grande guerra sta cambiando e l’uso della moto e dell’auto rende necessario un occhiale adatto alla guida di questi mezzi per proteggere gli occhi dalla polvere delle strade dell’epoca. L’occhialeria Cicogna di Torino del Sig. Ratti produceva un occhiale per l’aviazione e questo verrà adattato per i guidatori di questi nuovi mezzi. Il nuovo occhiale sarà chiamato Predator ed usato durante la prima Mille Miglia del 1927 sarà compagno di corse anche del grande Manuel Fangio.

Le lenti erano intercambiabili per adeguarle alle condizioni di luce diurna o notturna. Il successo di questi porterà alla nascita di nuovi modelli che saranno l’origine dei primi Persol di Giuseppe Ratti, il marchio per occhiali da sole più prestigioso al mondo indossato ancora oggi con orgoglio dalle stars del cinema americano, identificabili per l’originale cerniera esterna a forma di Freccia, in acciaio.

1940 Gli alleati aprono un concorso per la produzione di

un occhiale funzionale all’uso per piloti dell’aviazione. La Baush & Lomb si aggiudica il bando con il disegno di una nuova lente a goccia, sono i Ray-ban aviator.


1950 Le dive americane appaiono nei primi filmati

cinematografici con degli occhiali chiamati a farfalla o ad occhio di gatto e il mondo della moda percepisce che l’occhiale non è più legato al mondo dei quattr’occhi ma sta assumendo la valenza di accessorio. I primi a sfruttare il nuovo filone saranno un ottico francese Pierre Marly ed uno stilista Christian Dior.


Dopo anni di apprendistato Urbano Vascellari decide di aprire una propria attività in Venezia all’insegna “ Nuova Ottica di Urbano Vascellari”, ed oltre a vendere i prodotti delle migliori industrie propone dei propri modelli che faranno discutere per l’originalità. Tra questi ricordo un occhiale da uomo con la lente a goccia ma con la montatura in celluloide di colore “tartaruga bionda”. Dopo anni di solo nero, l’uomo poteva finalmente ringiovanire la propria immagine. Ancora oggi, nelle nostre collezioni potrete trovare l’originalità dei colori abbinati a occhiali prodotti interamente a mano. 1959

Nel 1964 coglierà l’occasione di avvicinarsi al centro della città aprendo un secondo negozio nei pressi del mercato di Rialto, dove si trova l’attuale sede in S. Polo 1030 alla nuova insegna “L’ottico di Rialto”.

1992 L’occhiale ormai e percepito da tutti come uno

status e la crescita della domanda soprattutto per proteggersi dai raggi solari ha incrementato le offerte a discapito della qualità. La comunità europea sensibile al problema ha cercato di porvi rimedio inserendo su tutti gli occhiali di qualità il marchio CE. Purtroppo la Cina ha subito sfruttato l’opportunità di copiare il marchio identificandolo con la dicitura China Export, e il consumatore non conoscendo i pericoli dall’uso di prodotti non adeguati segue il basso prezzo, pagando nel tempo un prezzo molto elevato quale la cecità da degenerazione retinica. Purtroppo le


conseguenze non sono subito visibili, e desidero indicare in breve il meccanismo che determina il danno. I nostri occhi si auto-proteggono dalle media intensità luminose tramite il meccanismo della miosi, che è il restringimento della pupilla quando l’occhio subisce un abbagliamento. Questo riduce i danni alla retina anche se non preserva il resto dell’occhio. Diciamo subito che i raggi ultravioletti, causa dei danni oculari assieme alla luce blu, sono invisibili e le lenti scure non tolgono questi raggi, ma solo ciò che vediamo. Questo comporta che se le lenti non sono di qualità traggono l’occhio in inganno, e questo ridotto l’abbagliamento amplia la pupilla per ricevere maggiore luce. E’ il momento in cui i raggi ultravioletti non più limitati arrivano alla vostra retina alterando il suo equilibrio e riducendo negli anni la visione fino alla cecità assoluta. Il consiglio è uno solo: Affidate i vostri occhi a occhiali che provengano esclusivamente da canali di vendita qualificati.

Da questo momento le caratteristiche dei Vostri occhiali da vista dovranno essere certificate dal Vs. ottico di fiducia che con l’occhiale Vi rilascerà un documento attestante i prodotti utilizzati. Sono passati 700 anni dai capitolari veneziani dei cristalleri ma ancora qualcuno ci ricorda “De lavorar lialmente”. Agosto 1998


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