The Fridge Foundation Magazine 2 Italiano

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GIOVANNI SOLDINI Navigare e viaggiare, le mie passioni

Frigo pot in pot La conservazione degli alimenti in Darfur

ICE BAR snow hotel The freeze experience nel mondo

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A volte i piani per la cena cambiano con una telefonata. Cogli tutte le opportunità, sapendo che il nuovo frigocongelatore Electrolux Rex FreshPlus conserverà i tuoi cibi freschi fino a 7 giorni più a lungo*, utilizzando la stessa tecnologia che trovi nei frigoriferi professionali. Questa è solo una delle caratteristiche dei nuovi frigocongelatori Electrolux Rex, ispirate da più di 90 anni di esperienza come partner di riferimento dei migliori ristoranti d’Europa. Abbiamo unito la nostra competenza professionale ad un design d’eccezione per creare una gamma di elettrodomestici che ti consente di vivere al massimo ogni momento, ogni giorno.

* Confrontato con frigoriferi combinati Full No Frost. Test condotto dall’istituto indipendente SGS Institut Fresenius GmbH, Germania

La nuova collezione Electrolux Rex.

2 electrolux-rex.it


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Manifesto La nostra missione è promuovere una vera “cultura del frigorifero” attraverso una visione su scala globale di infinte realtà locali

Crediamo che nella nostra società il cibo rappresenti una cultura: il campo ideale ove diverse civiltà possano conoscersi e scambiarsi esperienze. Le persone relazionandosi con il cibo sperimentano sensazioni e comportamenti che nascono da uno stato di bisogno e necessità, dal desiderio di far proprio un bene: dall’acquisto alla sua collocazione in un luogo, fino al consumo dello stesso. La nostra missione è promuovere una vera “cultura del frigorifero” attraverso una visione su scala globale di infinte realtà locali. Attraverso la visione dell’immagine fotografica del frigorifero non solo possiamo acquisire maggiore consapevolezza sull’utilizzo e la conservazione del cibo, ma diventiamo partecipi delle abitudini alimentari, dello stile di vita, dei regimi alimentari individuali qualunque essi siano. Alessandro B. - Fondatore TheFridgeFoundation.org The Fridge, in questo numero, offre un viaggio nel mondo dei Globetrotters tra abitudini glocal ed esperienze estreme, sempre all’insegna del freddo. Per la prima tappa abbiamo condiviso l’esperienza di Giovanni Soldini durante la regata New York - San Francisco a bordo di Maserati. A volte è l’assenza che riempie di significato un oggetto, come in questo caso in cui il frigo in barca non c’è. Il cibo viene quindi sottoposto a disidratazione, ma con un particolare procedimento a freddo. Ma come deve essere costruito un frigo per la nautica? Ne parliamo con l’ingegnere Brivio, esperto del settore. E poi iniziamo il nostro viaggio alla scoperta degli Ice Bar del mondo, percorrendo i migliori itinerari artici con indosso indumenti termici ad alta tecnologia. Vi siete mai chiesti com’è fatto e come funziona il frigo degli aerei? Lo scopriamo con Lorenzo, pilota di jet. In Nigeria esiste Zeer Pot, una “tecnologia” che permette alle popolazioni di conservare a lungo il proprio cibo senza energia elettrica. Poi saliamo su un Tram Restaurant per gustare le creazioni di Chef internazionali stellati Michelin e conosciamo con Barilla Center il progetto vincitore del BCFN YES! Young Earth Solutions, giovani proposte per garantire in futuro cibo e sostenibilità… 3


“UN RAGGIO DI SOLE NEL MIO FRIGO.” Veronica Ferraro, Fashion Blogger, Milano

Prenditi cura di ciò che ami. Dalle sfilate di moda ad un evento mondano a New York, Veronica è nota per il suo look. Il suo blog illustra tutte le ultime tendenze di stile: ogni giorno è una nuova occasione, naturalmente anche un nuovo outfit. Ma come riesce ad avere sempre un aspetto così luminoso e fresco? Forse è grazie alle vitamine perfettamente conservate nello scomparto frutta e verdura del suo frigorifero Panasonic NR-B32FX2. Lo scomparto Vitamin Safe è infatti dotato di luci a LED blu e verdi, che simulano la luce naturale del sole, per una conservazione ottimale e più duratura degli alimenti. Anche questo è il segreto del sorriso e della forma smagliante di Veronica! Scopri tutto su Veronica sul sito panasonic.it/veronica-frigoriferi


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Colophon

Viaggio e navigazione, le mie passioni

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The Fridge Foundation via E. Filiberto 7/a 20149 Milano T + 39 02 396 115 26 +39 02 396 115 66 press@thefridgefoundation.org

FREDDO IN ALTO MARE

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THE FREEZE EXPERIENCE

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Direttore responsabile

IL FRIGO AD ALTA QUOTA

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ALLA SCOPERTA DEI GHIACCI

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ZEER POT: UN FRIGO PER IL DARFUR

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FREDDO ON THE ROAD

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IL GUSTO SCORRE SUI BINARI

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HOST FAMILY, HOST FRIDGE

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giovani idee per cibo e sostenibilità

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gente da frigo

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Andrea Canevese

caporedattore Alessandra Fraschini

redazione Antonella Armigero

Art Direction & Grafica Anna Tortora

collaboratori Alessandro Boccolini Sara Carraresi

Editore Contemporanea srl via E. Filiberto 7/A 20149 Milano è vietata la riproduzione, anche parziale, di testi e foto.


Giovanni Soldini A bordo della Maserati è riuscito a battere il record di navigazione a vela, della “Rotta dell’Oro”, oltre 13 mila miglia che separano New York da San Francisco, via Capo Horn

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Viaggio e navigazione, le mie passioni Durante la regata partita il 31 Dicembre scorso, abbiamo intervistato Giovanni Soldini a bordo della Maserati che è riuscito a battere uno dei record più affascinanti della storia della navigazione a vela.

Foto courtesy: TTommaso Ausili

di Alessandra Fraschini

La sfida di Giovanni Soldini con altri otto velisti, è stata vinta. In 47 giorni, 42 minuti e 29 secondi sono state percorse le 13.225 miglia che separano New York da San Francisco polverizzando il record precedente. L’impresa è stata supportata da Maserati, partner principale che dà il nome alla barca, dalla banca svizzera BSI (Gruppo Generali) e dalle stesse Generali in qualità di co-sponsor. I fornitori ufficiali della sfida sono Vodafone Italia, che si occupa della fornitura dei servizi di telecomunicazione e della realizzazione del sito web ufficiale, Murphy&Nye, il brand d’abbigliamento velico che veste l’intero Team di Maserati, Bulgari, come Official Time Keeper e Boero Bartolomeo S.p.A., che fornisce smalti e vernici per lo scafo. A bordo di Maserati anche Eataly, fornitore della cambusa a bordo, Beta Utensili, fornitore di tutti gli utensili professionali, Corderia Lancelin, fornitore di cime e cavi speciali, FPT Industrial, assistenza motori, Jeppesen che fornisce la cartografia, B&G Navico che offre assistenza per gli strumenti, il Cantiere Picchiotti di La Spezia,

base di Maserati a terra e l’Autorità portuale di La Spezia, base di Maserati in acqua. “Siamo felici”, è la dichiarazione a caldo di Soldini. “La Rotta dell’Oro è un record storico, importantissimo e particolarmente impegnativo che ora porterà i colori della bandiera italiana. Maserati si è dimostrata una barca potente, veloce, tecnologica e molto affidabile. L’equipaggio è stato straordinario, tutti molto preparati ad affrontare le situazioni più dure. Voglio ringraziare tutti i miei compagni d’avventura e i miei partner, Maserati, BSI e Generali, che hanno permesso a tutti noi di realizzare un sogno”. Le 13.225 miglia che separano via mare New York da San Francisco, passando per Capo Horn, sono una rotta storica, ampiamente percorsa dai clipper impegnati nella corsa all’oro dalla seconda metà dell’Ottocento in poi. Su tutti svettò il nome di Flying Cloud, eccezionale vascello uscito dai cantieri di Boston, che nel 1854 raggiunse San Francisco in 89 giorni e 8 ore, record che rimase imbattuto per più di 130 anni. Dopo numerosi tentativi di parecchie imbarcazioni, nel 1989 il 60

piedi Thursday’s Child di Warren Luhrs entrò a San Francisco dopo 80 giorni e 20 ore. Nel 1994, Isabelle Autissier a bordo di Ecureuil Poitou ci mise 62 giorni e 5 ore. E nel 1998 Yves Parlier a bordo di Aquitaine Innovations è sceso a 57 giorni, 3 ore, 2 minuti. È stato questo il record di riferimento per Giovanni Soldini e il suo equipaggio che sono riusciti a superarlo a bordo del VOR 70 Maserati. Due giorni dopo l’arrivo, Maserati è stata portata nel cantiere KKMI di Richmond, San Francisco, per una serie di lavori di manutenzione, necessari dopo più di 14.000 miglia percorse. Giovanni Soldini e tutto il team di Maserati saranno impegnati a luglio nella Transpac Race (www. transpacrace.com), la regata da Los Angeles a Honolulu aperta a monoscafi e multiscafi, con partenza differita a partire dall’8 luglio, a seconda delle classi in gara. Per Maserati la partenza sarà il 13 luglio. Il percorso di regata prevede la partenza dal faro di Point Fermin, San Pedro, Los Angeles, e l’arrivo di fronte al vulcano di Diamond Head, Oahu, Hawaii (non lontano da Honolulu). 7


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Cosa la spinge nella sua passione per la navigazione? Confesso che mi è sempre piaciuto sia viaggiare sia andare in barca. Le lunghe navigazioni in barca a vela uniscono quindi le mie due principali passioni. Quale è il suo rapporto con l’alimentazione durante le regate? Mangiare bene è molto importante quando si naviga, ci dà energia. Senza dimenticare che mangiare delle cose buone riscalda anche l’anima.

Qual è il suo piatto preferito in navigazione? Abitualmente mangio pasta e riso integrale, ma a bordo non mancano couscous, verdure e carne disidratata preparata dal grande cuoco Ugo Alciati. Come vengono conservati i cibi in cambusa? Non abbiamo frigorifero perché peserebbe troppo. I piatti cucinati vengono disidratati con un procedimento a freddo dallo chef Alciati e

conservati in barca. Perché avete scelto Eataly come fornitore della cambusa a bordo? Eataly è garanzia di qualità assoluta delle materie prime e Ugo Alciati ha fatto un ottimo lavoro cucinando e disidratando piatti prelibati per Maserati. Le manca qualcosa della sua vita a terra? Sì, un sacco di cose, per esempio un frigorifero con una buona birra o un buon vino.

Lo Chef Ugo Alciati – I miei piatti disidratati grazie al freddo “Sull’imbarcazione per esigenze di peso, non è presente il frigorifero e io ho cercato di sopperire a tale mancanza. Durante la regata di Soldini, abbiamo replicato un programma di alimentazione già sperimentato con successo, elaborando una dieta corretta giornaliera, suddivisa in tanti piccoli pasti con il corretto apporto di calorie, sottoposti a disidratazione e utilizzando materie prime di alta qualità. Normalmente in situazioni analoghe, si utilizzano cibi industriali con conservanti e coloranti, disidratati a caldo che diventano un prodotto granulare e nell’assunzione, reidratati, diventano simili a “cibo per galline”. Noi invece abbiamo coinvolto Criofarma, azienda torinese, che utilizza un processo di disidratazione a freddo (grazie alla pressione) che mantiene intatte le caratteristiche organolettiche del piatto cucinato, il suo colore e la sua forma. Grazie a questa tecnologia, l’alimento si può conservare a temperatura ambiente per oltre due anni. La scelta vincente è stata partire da materie prime di alta qualità, senza additivi e conservanti, grazie alla collaborazione con Eataly, fornitore della cambusa a bordo. Per la regata, sono state quindi preparate diverse pietanze, articolate in una serie di tre menù che vengono alternati.” 9


Bcool Engineering Ricerca del dettaglio e massima fruibilitĂ sono le caratteristiche fondamentali di un frigo nautico

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freddo in alto mare Marco Brivio di Bcool Engineering svela tutti i segreti dei mobili frigoriferi progettati per il mercato marino, ma non solo. Progetti su misura per clienti esigenti in cui il consumo energetico è un punto importantissimo. di Alessandra Fraschini

Quali caratteristiche devono avere i frigoriferi per nautica? Tutto ciò che riguarda una imbarcazione deve possedere caratteristiche ben specifiche e di alto livello. La ricerca del dettaglio e della massima fruibilità del frigorifero devono essere caratteristica fondamentale di un prodotto nautico. Materiali resistenti alla corrosione, dimensioni e forme su misura, elevata efficienza energetica dovuta a motorizzazioni raffreddate ad acqua sono solo una parte dei punti che caratterizzano un prodotto di alta qualità per yachts e superyachts. I progetti di Bcool Engineering considerano inoltre molte altre caratteristiche: produzione di circuiti di backup per ridurre al minimo i tempi di fermo dovuti a guasti, il doppio voltaggio per il funzionamento a 230 Volts e a 12/24 Volts con corrente di banchina o direttamente dalle batterie servizi di bordo. Quali tendenze sta vivendo questo settore? Il comparto nautico nazionale e internazionale sta vivendo un momento di crisi e i numeri di imbarcazioni prodotte sono in forte calo. Noi puntiamo sul miglioramento continuo della qualità così da differenziare il nostro prodotto e il nostro servizio. Lavoriamo a

stretto contatto con il committente (cantiere, designer o armatore finale) così da rispondere a tutte le caratteristiche estetiche e funzionali richieste. Per garantire una produzione di massimo livello la nostra società si affida alla capacità costruttiva di Veco che con il marchio FrigoBoat ha saputo conquistare la leadership nella produzione di frigoriferi, freezer e wine cellars in campo nautico. Quale è il prodotto più originale che avete prodotto? Le forme e le aperture sono le caratteristiche che rendono originali ed unici i nostri prodotti. Non è raro creare frigoriferi con aperture su lati opposti per lo stesso vano refrigerato così da rendere facilmente fruibile l’approvvigionamento del cibo dai due lati del frigorifero. Un esempio può essere l’applicazione di un frigorifero a doppia porta opposta in un’isola che divide la zona cucina dalla zona living dove l’armatore/cliente potrà facilmente utilizzare il frigorifero in qualunque ambiente si trovi: come cantina vini verso il lato salone e, contemporaneamente, come frigorifero per la cucina. Su quale tecnologia si fonda la refrigerazione in barca? Gli impianti di bordo vengono progettati e realizzati su misura per

dimensioni e prestazioni. Il miglior sistema in termini di efficienza utilizza unità centrali condensanti ad acqua di mare e remotate in sala macchine per ottimizzare rendimenti, spazi e silenziosità del sistema. Vengono progettate ad hoc unità condensanti di varie potenze con condensatori in cupro nikel resistenti all’acqua di mare. Quali prodotti ecosostenibili esistono? Il consumo energetico, e quindi l’ottimizzazione del sistema in termini di efficienza energetica, è un punto focale della progettazione di Bcool Engineering. L’energia deriva sempre da batterie o generatori elettrogeni e spesso pannelli solari o generatori eolici vengo utilizzati per ricaricare le batterie di servizio. Altro aspetto fondamentale è l’utilizzo di materiali riciclabili quali l’acciaio e il vetro e l’assenza di CFC nella schiumatura. Quali applicazioni hanno, oltre la nautica, i vostri progetti e prodotti? Bcool Engineering non progetta impianti e prodotti solo per il mercato della nautica, ma è il partner ideale per designer ed architetti che voglio diversificare il proprio progetto con un elettrodomestico personalizzato e coerente con l’ambiente creato. 11


Roma All’Ice Club di Roma puoi vivere la tua esperienza sottozero senza limiti di tempo

Stoccolma Panini con trota affumicata e uno stecco di frozen yogurt: la colazione ghiacciata servita dall’Ice Bar di Stoccolma

Québec Piumini termici e un materassino per isolare il corpo dal letto di ghiaccio all’Hotel de Glace in Canada


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The freeze experience The Fridge Foundation è andato alla scoperta degli ice Bar nel mondo, locali interamente costruiti nel ghiaccio, dove è possibile sorseggiare un drink a 5 gradi sottozero per provare la sensazione di stare davvero in un freezer.

Foto courtesy: Roma - www.iceclubroma.it, Stoccolma - Astrid Trobro, Canada - Xdachez.com or Luc Rousseau, Londra - www.belowzerolondon.com

di Antonella Armigero

L’atmosfera rarefatta, resa onirica dalle trasparenze delle sculture di ghiaccio, le luci blu e le scenografie spettacolari, tutto questo caratterizza gli ice bar sempre più diffusi nelle città del Mondo. Sull’onda del primo locale, aperto nel 1994 a Jukkasjärvi in Lapponia, ne sono nati molti altri della stessa catena a Stoccolma, Oslo, Copenhagen, Londra. Ciò che rende unici questi posti sono le ambientazioni a tema, nate dalla bravura di designer e artisti che scolpendo le lastre di ghiaccio provenienti dal fiume Torne River, danno vita a paesaggi spaziali o profondità marine. A riscaldare l’ambiente, tenuto a una temperatura costante di meno 5 gradi, i migliori Dj set e i cocktail come l’Icemopolitan servito nei bicchieri di ghiaccio. Oltre alla magia delle atmosfere glaciali in questi locali è possibile godere del “melting pot” sociale e culturale, partecipare a workshop e gustare una delle proposte dell’ice menu servite in piatti di ghiaccio, come nel ristorante di Stoccolma o al Belowzero di Londra. Dal 2006 anche Roma ha il suo Ice Club,

situato a pochi passi dai Fori Imperiali; anche qui le ambientazioni variano dal Polar all’antica Roma per offrire alla clientela un’esperienza sempre nuova. A frequentare il locale una clientela eterogenea che va dai giovanissimi ai signori che vogliono concedersi una serata speciale. “Molte aziende prenotano per fare team building e regalare al gruppo un’esperienza artica – spiega Augusto Simoncelli uno dei soci – a differenza degli altri ice Bar non poniamo limiti di permanenza, e offriamo l’open bar. Per resistere alla temperatura forniamo una mantella termica, questa isola la persona anche come conduttore di calore”. Evitare lo scioglimento del ghiaccio, infatti, è uno dei maggiori problemi, per questo il locale è dotato di sofisticati impianti di refrigerazione, come spiega Simoncelli -“Il funzionamento degli impianti di refrigerazione è simile a quello di un frigo ovviamente con dimensioni e potenza maggiori. Periodicamente il ghiaccio viene smantellato e il locale ricostruito totalmente nel giro di 4 - 5 giorni”.

Una vacanza glaciale Hôtel de Glace in Québec è un enorme complesso di 3.000 metri realizzato con 500 tonnellate di ghiaccio e 15.000 di neve dove è possibile passare una vacanza da brivido tra attività come sci, pattinaggio ed escursioni

con cani da slitta. L’albergo, nato sulla scia del Ice Hotel in Lapponia, dispone di camere da letto completamente di ghiaccio, un ristorante, una spa con bagno turco e una cappella dove celebrare le proprie nozze sotto zero. 13


Come in aereo Boardbar è il tipico trolley portavivande in dotazione alle linee aeree, rivisitato da artisti famosi diventa oggetto di design per ospitare non solo bevande e cibi, ma anche documenti e libri trasformandosi in schedario

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Il frigo ad alta quota Vi siete mai chiesti com’è fatto e come funziona il frigo degli aerei? Grazie a Lorenzo pilota di jet, The Fridge Foundation ha scoperto come fanno gli assistenti di volo a mantenere freschi i pasti e le bevande.

Foto courtesy: www.boardbar.de

di Antonella Armigero

Come hai iniziato la tua carriera di pilota d’aerei e da quanto tempo voli? Ho iniziato a volare nel 2005 quando avevo 27 anni; dopo il diploma ho frequentato la scuola di volo facendo pratica con i piccoli aerei a elica, su questi mezzi s’impara davvero a volare perché non sono automatizzati come gli aerei di linea. Ho iniziato lavorando in un’azienda di aerotaxi, per approdare in una grande compagnia aerea. Ora piloto jet privati. Quali sono le maggiori differenze tra queste due carriere? Nei voli di linea ci sono rotte prestabilite, orari e turni da rispettare, sui jet si è sempre reperibili e si vola in mete poco battute, grazie a questo posso visitare posti nuovi. Sono appena tornato da Essaouira una località del Marocco, un posto meraviglioso, dove alcuni clienti hanno delle case di villeggiatura sul mare. Che tipo di clienti utilizza questo servizio? Imprenditori, uomini d’affari, gen-

te dello spettacolo e dello sport, qualche politico. Prevalentemente si tratta di viaggi d’affari; anche questo settore ha sentito la crisi e ultimamente pochi si possono permettere un aereo privato per le proprie vacanze. Che tipo di frigoriferi sono presenti a bordo degli aerei? Per questioni tecniche i frigoriferi sugli aerei non ci sono, o meglio non sono veri e propri frigoriferi. Per refrigerare le bevande e gli alimenti si usa generalmente il ghiaccio tradizionale o secco, l’aeroplano non è sempre collegato alla corrente e per avere energia deve accendere i motori. Meno utenze energetiche si hanno meglio è. Come funziona quindi la refrigerazione ad alta quota? Il ghiaccio viene messo in cassetti a tenuta stagna; un sistema di drenaggio scarica l’acqua e la condensa a fine volo. Negli aerei di linea invece si usa un altro sistema, più tecnologico che si chiama Air Chiller. Puoi spiegarci in cosa consiste

questo metodo? I trolley portavivande degli assistenti di linea sono collegati a bocchettoni che pompano aria fredda proveniente dal sistema di raffreddamento dell’aereo, questi impianti sono posti nei galley, i locali di servizio degli assistenti. Per far sì che il chiller funzioni, l’aeroplano deve essere in movimento poiché sfrutta l’aria prodotta dai motori. Quali cibi sono serviti a bordo? Non somministriamo veri e propri pasti, ma tramezzini, tartine con salmone, gamberetti; alcuni clienti chiedono ingredienti particolari, quello più strano è stato il salame d’asino. Per il resto offriamo bevande fredde, vini o champagne che conserviamo nel ghiaccio. Qual è il costo del servizio di aerotaxi? Il prezzo dipende dal tipo di aereo e va dai 2800 euro in su l’ora. Effettuiamo voli in Europa, Mosca, Africa, Medio Oriente, qualsiasi sia la destinazione scelta dal cliente, noi la raggiungiamo.

The sound of taste Gli scienziati hanno scoperto che il rumore bianco percepito all’interno degli aerei esercita un effetto negativo sulla percezione del gusto alterando il dolce e il salato, questo

spiega perché i cibi ad alta quota ci sembrano sempre mediocri e insapore, la ricerca ha provato inoltre che la musica renderebbe tutto più gustoso e saporito. 15


Alla scoperta dei ghiacci A Lousto in Lapponia, a pochi passi dal villaggio di Babbo Natale, per non perdere l’occasione di godere dell’Aurora Boreale è stato istituito un servizio sms, per aspettare l’evento comodamente dall’Aurora Chalet

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Alla scoperta dei ghiacci Immergersi nel paesaggio incontaminato alla scoperta di scenari glaciali, The Fridge Foundation è andato alla ricerca delle mete più fredde per proporvi i migliori itinerari per affrontare una vera avventura artica. di Antonella Armigero

Scoprire la bellezza della Norvegia del nord, rincorrere le scie di luce dell’Aurora Boreale, apprezzare i fiordi e la natura incontaminata a bordo di una motoslitta o trainati da una slitta con i cani: le avventure artiche promettono tutto questo.

Foto courtesy: www.menesjarvi.fi, www.bluebarrytravel.it

Nonostante la rigidità delle temperature, che possono scendere anche a 25 gradi sotto zero, quello che regala questo tipo di viaggio è un’esperienza impareggiabile Coppie giovani o meno giovani, single e rare famiglie, tutti possono affrontare questi viaggi alla scoperta di città che pullulano di festival e cultura come spiega Stefano Serra di Blueberry Travel Company, un’agenzia di viaggi che propone pacchetti personalizzati in Norvegia, Svezia e Finlandia – “Costruiamo itinerari su misura che prevedono soft adventure; offriamo la possibilità di apprezzare il meglio di questi posti grazie a escursioni con cani da slitta, motoslitta e appostamenti ad alta quota per ammirare l’Aurora Boreale” – proprio questo fenomeno solare attira molti viaggiatori, che sperano di apprezzare i colori degli archi aurorali che vanno dal verde al rosso o l’azzurro. Spiega Serra – “Le avventure artiche possono avere una durata di 3 - 5 notti, il tempo minimo per visitare questi luoghi, proponiamo anche il pernottamento in ice

hotel come quello di Alta, il Sorrisniva Igloo Hotel, dotato di camere da letto scolpite nel ghiaccio”. Vengono proposti itinerari da Capo Nord alle Isole Lofoten a bordo del Hurtigruten il famoso Postale dei Fiordi che costeggia tutta la Norvegia I più sportivi, invece, potranno ammirare la vista mozzafiato con ai piedi gli sci sul Holmenkollen, il trampolino di salto più alto del mondo a poca strada da Oslo; se si viaggia con i bambini tappa imperdibile è quella all’acquario per ammirare foche e pinguini a Bergen città patrimonio dell’Unesco. L’esperienza che diverte tutti è quella dell’Husky Safari – “Molti, soprattutto gli uomini, sono attirati dalla gita in motoslitta, ma una volta provata quella trainata dai cani riconoscono l’unicità dell’esperienza”. Chi è guidato da interessi etnografici troverà interessante l’esperienza a contatto con i Sami, le popolazioni del villaggio di Inari in Finlandia; allevatori di renne che inviteranno a provare i piatti tradizionali nella Kota, tipica capanna locale. “Quello che a volte spaventa i turisti è il cibo” - conclude Serra “l’alimentazione locale è piuttosto povera, fatta di pesce, aringhe e carne di renna, ma puntualmente tornano a casa entusiasti da questo menù insolito e saporito”. 17


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1. Journey Jacker, il caldo parka di O’Neill con collo in pelliccia sintetica a prova di bufere di neve. 2. Maglia termica con zip in pura lana merinos, antitraspirante di Rewoolution. 3. Cappellino di lana con pon pon Morritz Beanie O’Neill. 4. Guanti tecnici con allacciatura al polso regolabile

O’Neill, antivento e impermeabili. 5. Calzamaglia termica in fibre naturali Rewoolution che sfruttano il potere antibatterico della lana. 6. Pantaloni imbottiti della linea Adventure di O’Neill. 7. Scarponcini The North Face Snow Betty Boot, ideali per le escursioni perché solidi e versatili.


the fridge The frigde outfit Per affrontare un’avventura In paesi come la Norvegia, la rita alla vostra avventura. Per la artica l’abbigliamento Svezia o la Finlandia le temparte inferiore del corpo è bene giusto è essenziale, ecco perature possono arrivare a indossare pantaloni imbottiti i consigli per resistere alle temperature 25 gradi sotto zero, il vento realizzati in tessuti impermeabiglaciali durante le escursioni o le gite li, con zip antivento come quelli con le motoslitte può accentuare della linea Outerwear di O’Neill che la sensazione di freddo. propone capi tecnici ma fashion con la funzione Hyperdry e Hyperflow. I piedi sono Per godersi appieno il panorama la parte del corpo più a contatto con il terree questa esperienza fondamentali no per questo è importante proteggerli con sono l’equipaggiamento e i capi calze di lana o in tessuto tecnico traspirante, d’abbigliamento che devono essere le calzature devono essere resistenti, antitermici e isolanti scivolo e comode per le lunghe camminate anche su terreni difficili, qui proponiamo gli Un capo da non sottovalutare è l’underware; scarponcini The North Face del modello Wocalzamaglie e magliette intime stando a con- men’s Snow Betty Boot con para in gomma tatto diretto con la pelle trattengono il calore antiscivolo. Gli accessori completano l’outfit corporeo e isolano dal freddo, il materiale più per offrire protezione a testa, mani e collo adatto a questo scopo è la lana. Rewoolution, con un tocco di originalità. I guanti devono azienda biellese, realizza capi in pura lana seguire la linea delle mani e rendere agevole merinos naturali e privi di petrolio; questi il movimento delle dita, O’Neill propone un capi uniscono la tradizione tessile Made in modello con chiusura in velcro per evitare il Italy alle migliori tecnologie. Le calzamaglie passaggio di acqua e vento. delle linea si adattano al corpo e rendono più facili i movimenti. Indispensabile, inoltre, La testa è la parte del corpo che una maglia termica e traspirante come quelle disperde maggiormente calore The North Face delle linea Hybrid, che as- per questo è necessario coprirla sicurano il massimo confort anche durante con un cappellino di lana, una cuffia attività impegnative come lo sci di fondo. Un aderente e il cappuccio pile o un maglione vi terrà caldi sotto il giaccone o la giacca a vento, quest’ultima meglio In pieno stile classico con pon pon quello di sceglierla lunga al ginocchio con il cappuccio O’Neill nei colori tipici delle montagna. Spesdi pelo; perfetto il parka dai colori sgargianti so per tenere caldo il collo non basta la classica di O’Neill che ha anche una piccola tasca per sciarpa, meglio aggiungere una fascia in pile o l’ipod per aggiungere la colonna sonora prefe- in tessuto termico con coulisse regolabile.

Lo zaino dell’escursionista Nella valigia o nel bagaglio del viaggiatore artico non devono mancare piccoli oggetti che facilitino le escursioni. Potrebbe essere utile tenere con sé una piccola torcia a manovella per illuminare i tragitti in caso di emergenza, un fischietto per segnalare la propria posizione in caso di neve o scarsa visibilità, una borraccia o un termos per bevande calde. Nello zaino

ricordatevi di mettere un cioccolatino o uno snack per dare il giusto apporto calorico, il freddo e il movimento, infatti, possono causare cali di zucchero ed energia durante il tragitto. Il freddo e l’altitudine portano all’arrossamento e l’irritazione degli occhi, un collirio schiarente da tenere in valigia in caso di bisogno vi darà subito sollievo. 19


Idee che cambiano il mondo Rolex premia personaggi straordinari che grazie alle loro idee hanno apportato un miglioramento nella vita delle popolazioni, diffondendo cultura e saperi a livello mondiale

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Zeer pot: un frigo per il Darfur Una piccola “tecnologia”, nata da saperi antichi, permette alle popolazioni della Nigeria di conservare più a lungo i propri alimenti anche senza energia elettrica, questo è l’esempio di Zeer pot. di Antonella Armigero

Foto courtesy: Tomas Bertelsen

La corretta conservazione degli alimenti deperibili è un grave problema nei paesi del Terzo Mondo, dove la malnutrizione è una delle principali cause di morte. L’Africa è ricca di risorse, ma purtroppo l’assenza di energia elettrica e di frigoriferi per il mantenimento delle derrate agroalimentari riduce la diffusione dei prodotti e di conseguenza la possibilità di sfamare la popolazione. La sperimentazione di nuovi metodi di conservazione ha portato alla realizzazione di prototipi innovativi, alcuni più tecnologici, altri frutto di un sapere antico. Uno di questi è Zeer pot, invenzione dell’insegnante nigeriano Mohammed Bah Abba, che gli è valso il Rolex Award, il riconoscimento istituito dalla famosa casa produttrice di orologi dedicato ai migliori progetti in grado di diffondere saperi e culture per migliorare il mondo. Zeer pot nasce dall’antica arte egiziana della conservazione degli alimenti nei vasi, questo sistema utilizzato in Nigeria nella zona del Darfur, permette di migliorare notevolmente la vita delle popolazioni rurali delle zone più aride del mondo Questo “frigorifero” è molto diverso sia nell’aspetto sia nel funzionamento dai normali apparecchi che siamo abituati a vedere nelle

nostre case. Il sistema, infatti, è tanto semplice quanto efficace, ognuno di noi può realizzarlo disponendo delle poche attrezzature necessarie. Il “pot in pot”- cioè vaso in vaso - è composto di contenitori in terracotta di due diverse dimensioni Le anfore sono poste una dentro l’altra, nell’intercapedine creata viene messa della sabbia bagnata; la frutta, la verdura ma anche i cereali e l’acqua sono inseriti all’interno del vaso più piccolo e vengono coperti da un telo di cotone molto spesso. Per evaporazione dell’acqua i cibi si mantengono a una temperatura inferiore di quella esterna; l’unica accortezza è di sistemare lo Zeer in un luogo ombreggiato o lontano da fonti di calore dirette. Questa innovazione ha permesso ai commercianti di salvare gran parte dei propri prodotti, allungando notevolmente i tempi di conservazione e mantenendo integre le proprietà nutritive. Women’s Association for Earthenware Manufacturing, che produce e distribuisce lo Zeer nella zona di Al Fashir, ha calcolato che il reddito dei commercianti che utilizzano questo manufatto è cresciuto del 30%. Una piccola innovazione al costo di 2 dollari che permetterà di aumentare notevolmente la qualità della vita delle popolazioni nigeriane. 21


Fridge camper Vitrifrigo snc è una delle poche aziende presenti sul mercato in grado di presentare una completa gamma di frigoriferi trivalenti (12/220/gas) con capacità variabili tra i 40 ed i 150 litri

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FREDDO ON THE ROAD Per conservare gli alimenti durante un viaggio in camper, specialmente durante la stagione estiva, è indispensabile attrezzare il proprio autoveicolo con un frigo idoneo, trivalente, a compressore o Hybrid… di Alessandra Fraschini

I frigo per camper, caravan e motorhome si suddividono in due macro categorie: frigo per camper a incasso e frigo per camper portatili. In entrambi i casi, la tecnologia di funzionamento può essere di frigoriferi trivalenti (ad assorbimento), frigoriferi bivalenti, frigoriferi a compressore e frigoriferi Hybrid, ciascuna con diverse caratteristiche che la rendono ideale a diversi ambienti climatici e di utilizzo. I frigo per camper ad incasso vengono installati a scomparsa in un automobile adatto all’allestimento nei camper e possono essere dotati analogamente a quelli domestici di una o due porte e di cella freezer. Se si installa frigo per camper a incasso, importante è scegliere la giusta collocazione per garantire una corretta ventilazione e verificare che la differenza termica tra freezer e temperatura ambiente non superi i 40° con il termostato al massimo. Riguardo ai sistemi di funzionamento, la tecnologia si distingue in: frigo per camper trivalenti ad assorbimento, frigo per camper bivalenti ad assorbimento e frigo per camper a compressore. La trivalenza consiste nella possibilità di funzionare a gas, a 12 Volt oppure a 220 Volt. Nello specifico, una soluzione concentrata di ammoniaca viene riscaldata in un boiler ermeticamente chiuso ed espulsa sotto forma di vapore. Il gas ad alta pressione viene liquefatto in un condensatore e fatto evaporare con idrogeno. In tal modo si sottrae calore alla zona di raffreddamento. Successivamente, il gas di ammoniaca

raggiunge l’assorbitore dove viene riassorbito da una soluzione di ammoniaca insatura. Infine, la soluzione satura fluisce nuovamente al boiler e il ciclo comincia nuovamente. I maggiori vantaggi sono la completa silenziosità (molto importante per gli spazi angusti del veicolo, la possibilità di funzionamento a gas in caso di assenza di collegamenti alla rete elettrica, la capacità di refrigerazione fino a 33°C in meno rispetto alla temperatura ambiente, la possibilità di alimentazione a 12 Volt DC o 230 Volt AC; frigo per camper bivalenti ad assorbimento che consentono il funzionamento sia a gas sia a 220 Volt e frigo per camper a compressore che funzionano con un refrigerante che muta dallo stato liquido a quello gassoso mentre scorre attraverso l’evaporatore. Il calore viene sottratto al comparto frigo che si raffredda. I maggiori vantaggi di questo sistema sono la possibilità di mantenere prestazioni eccellenti anche in caso di temperature esterne estreme, un perfetto funzionamento anche in posizione inclinata, bassi consumi, possibilità di alimentazione tramite pannelli solari, alimentazione a 12 / 24 Volt DC o 12 / 24 Volt DC e 100 – 240 Volt AC. Ma il più versatile è senza dubbio il frigo per camper Hybrid, grazie ad un gruppo termoelettrico in aggiunta al compressore, questa tipologia di frigorifero portatile può essere utilizzato anche in veranda ed il suo funzionamento può proseguire tranquillamente sul caravan, mediante la batteria a 12 Volt del veicolo. 23


Tram experience Un’esperienza gastronomica e turistica senza pari, grazie ai 24 menÚ creati dalle migliori stelle Michelin e il panorama che scorre sulle piÚ belle strade di Bruxelles

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Il gusto sui binari Il tram abbandona i ritmi frenetici della city sostituendoli a quelli di una cena a 5 stelle. Da mezzo di trasporto i Tram Restaurant diventano location esclusive capaci di regalare una prospettiva inedita della città in continuo movimento. di Antonella Armigero

I piatti di chef internazionali stellati Michelin, i migliori vini, gli allestimenti curati nei minimi dettagli, il design ricercato e ultramoderno e un panorama che scorre sulla città, questo è

Foto courtesy: www.visitbrussels.be e ww.atm-mi.it

The Tram Experience Bruxelles, l’idea nata per promuovere Brusselicious, l’Anno della Gastronomia La manifestazione ha trasformato un tram cittadino in un ristorante rinomato, dove il gusto scorre sui binari. Chef come Lionel Rigolet del ristorante Comme Chez Soi, Sang Hoon Degeimbre mago della cucina molecolare e Thierry Theys uno dei migliori cuochi emergenti di Bruxelles hanno prestato la loro arte per la creazione di menù innovativi, rivisitando i piatti della traduzione gastronomica belga. Marchi leader come Electrolux, che si era occupata con successo di The Cube, il ristorante temporaneo sopra i portici del Cinquantenario, hanno sponsorizzato l’evento fornendo apparecchiature e firmando il design. La vettura ultramoderna e tecnologica ospita, infatti, una vera e propria cucina, dotata di 2 cantinette AEG per i vini, un frigorifero tradizionale e 2 professionali a marchio Electrolux per conservare al meglio le materie prime da lavorare. L’installazione degli elettrodomestici su un “luogo” così inusuale ha richiesto l’utilizzo di

un adattatore per trasformare i volt della linea tranviaria in quella tradizionale, e un gruppo di continuità per ovviare ai cali di corrente durante il percorso. Lo straordinario successo riscosso ha fatto pensare a una seconda edizione estesa a tutto il 2013. Atmosfera in stile Orient Express a bordo di una vecchia Carrelli - vettura storica milanese - per ATMosfera, il tram ristorante di Milano Al design ultramoderno del tram di Bruxelles, si sostituiscono dettagli di classe, tovagliati e posate di pregio per una cena romantica o per un incontro d’affari originale, percorrendo un tour dei luoghi più suggestivi della città. Anche qui i piatti sono frutto di chef internazionali che propongono ricette tradizionali o menù tematici diversi per ogni stagione. Il servizio si svolge tutto l’anno anche per il pranzo grazie alle due vetture a disposizione. Per una cena a lume di candela ammirando il Colosseo e i monumenti della Città Eterna dal 2006 c’è RistoTram; il servizio offerto dalla città di Roma, degustazioni di prodotti tipici e di vini Dop a ritmo di musica a Torino, dove una motrice storica è diventata Gustotram. 25


Amo il cibo italiano Tomke Giedigkeit è una ragazza diciannovenne tedesca, in Italia come au pair. In frigorifero ama conservare mozzarella e tanta frutta

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host family, host fridge Tomke Giedigkeit ha 19 anni ed è di Oldenburg, località in Germania settentrionale. In Italia dal primo agosto come ragazza alla pari in una famiglia ospitante del centro di Milano, Tomke si prende cura dei tre bambini, svolge piccole faccende quotidiane, in cambio di vitto, alloggio e di una paghetta settimanale. Qual è il suo rapporto con il frigorifero? di Alessandra Fraschini

Cosa conservavi nel tuo frigorifero in Germania? A casa a Oldenburg, abbiamo un frigorifero molto piccolo, rispetto a quello della mia host family e conserviamo solo prodotti lattierocaseari, carne, uova e marmellata. Cosa ti manca del frigorifero del tuo paese d’origine? Mi mancano sicuramente molto i cetrioli, il formaggio Gouda, margarina e panna, senza dimenticare la crema. Ma qui c’è cibo meraviglioso in sostituzione, come ricotta e zucchine. Tra tutti gli elettrodomestici, occupa un ruolo importante il frigorifero? Secondo te perché? Io penso che il frigorifero sia, insieme alla caffettiera e alla lavastoviglie, l’apparecchio che rende la vita, specialmente in famiglia molto più facile. Non c’è bisogno di andare a fare la spesa per ogni cena. Spesso quando era a casa in Germania e sentivo lo stimolo della fame, cercavo di ricordare ciò che c’era in frigo, aprivo lo sportello ma

non trovavo quello stavo cercando, perchè qualcuno era stato più veloce di me....Allora un minuto dopo riaprivo lo sportello e mi gustavo lo yogurt preferito di mio fratello solo per vendetta.Per me il rapporto con il frigo è personale, molto diverso da quello che si ha con la lavatrice che comunque ci aiuta molto. è possibile personalizzare il proprio frigo con adesivi, cartoline e magneti e l’interno fornisce molte informazioni sullo stile di vita del proprietario e sul suo atteggiamento verso il cibo e l’ambiente. Si possono addirittura provare dei sentimenti nei confronti del frigo, quando sei a dieta, cercando di resistere alla tentazione di aprirlo... Qual è la cosa più curiosa che hai conservato in frigorifero

nella tua vita? Non ho vissuto episodi particolari con strani alimenti conservati in frigo, ma una notte, durante la mia prima esperienza da au pair (durata solo un mese), andai in cucina al buio per prendere una bottiglia di acqua dal frigo. Aprendo l’anta, si accese la luce e vidi due occhi scuri che mi fissavano. Erano nel bel mezzo di un polpo enorme, con tutti i suoi tentacoli e ventose viscide. Rimasi davvero sconvolta da questa visione... Cosa conservi in frigorifero oggi in Italia? Conservo ogni possibile alimento, tranne forse la pasta. Come gestite il frigorifero in famiglia? Viene condiviso o ciascuno ne usa una parte? Il nostro frigo è molto disordinato, il cibo è mescolato e stipato anche nel reparto di conservazione delle uova o del latte. E a volte è difficile trovare il tuo cibo preferito… 27


Città Orto I vertici Barilla premiano l’italiana Federica Marra e il suo progetto “FromOurRoof” di riconversione ecologica delle città

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Giovani idee per cibo e sostenibilità La prima edizione del bando internazionale BCFN YES! Young Earth Solutions, il progetto del Barilla Center creato per dare voce alle migliori proposte dei giovani sul tema “Cibo e sostenibilità: come ridurre il nostro impatto ambientale, garantendo salute e accesso al cibo per tutti”. di Alessandra Fraschini

Il Barilla Center for Food & Nutrition (BCFN) è un centro di analisi e proposte dall’approccio multidisciplinare che ha l’obiettivo di approfondire i grandi temi legati all’alimentazione e alla nutrizione su scala globale. Nato nel 2009, il BCFN si propone di dare ascolto alle esigenze attuali emergenti dalla società, raccogliendo esperienze e competenze qualificate a livello mondiale, favorendo un dialogo continuo e aperto L’accesso al cibo costituisce uno dei primi e fondamentali diritti della persona. Dove non vi è cibo a sufficienza non c’è possibilità di vita dignitosa e viene meno il diritto alla salute e alla convivenza pacifica. Partendo da questa consapevolezza si rinnova, per il quarto anno, l’interesse del BCFN per i temi dell’alimentazione, attraverso un’intensa attività di ricerca che ha l’obiettivo di restare in constante ascolto di queste emergenze e portare all’attenzione dei decisori glo-

bali proposte e raccomandazioni. Un impegno a creare un dialogo aperto con le istituzioni, la ricerca, le imprese, con i massimi esperti e la società, e che invita tutti a partecipare e a portare il proprio contributo. è convinzione del BCFN che l’analisi, la condivisione e il confronto costituiscano il miglior investimento di energie, per promuovere il cambiamento e progettare, per l’umanità e per il nostro Pianeta, un futuro migliore.

formazione, comunicazione e business e una partecipazione attiva nella coltivazione, conservazione, cottura e vendita di prodotti alimentari locali.

Il progetto vincitore Il BCFN Young Earth Solutions! (BCFN YES!) nato con l’obiettivo di dare voce a giovani e brillanti idee sui temi legati all’alimentazione ha premiato l’italiana Federica Marra, studentessa alla Leiden University (NL) e il suo progetto “FromOurRoof”. Il progetto prospetta una riconversione ecologica degli spazi urbani oggi alienati dalla produzione di cibo ed una nuova educazione “verde” dei cittadini. “FromOurRoof” coinvolgerà i giovani in tutti i paesi OCSE in una rete internazionale di attività di

Il progetto si basa su un ciclo breve tra produttori e consumatori, sostenendo la produzione locale e promuovendo la diversità culturale, il turismo agricolo e la cultura del cibo. Circa il 50% della popolazione dei Paesi OCSE oggi vive in aree urbane, cifra destinata a raggiungere il 70% entro il 2050 e che richiederà un aumento del 60% della produzione agricola. L’obiettivo è quindi ricostruire la responsabilità sociale dei giovani nei confronti del cibo e promuovere uno scambio culturale internazionale.

Attraverso giardini pensili, finestre/fattorie e pareti commestibili, la comunità urbana potrà fornire prodotti freschi e locali con il corretto approvvigionamento energetico dell’acqua e smaltimento dei rifiuti

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Dan 25 anni interior designer Vive a New York in un piccolo appartamento che divide con i suoi coinquilini, alcuni italiani. Il suo frigo ospita spesso alimenti stranieri che consuma di nascosto perché i ritmi della metropoli non gli permettono di fare la spesa

Davide 35 anni, artista a 360° Cucina di rado, fa la spesa quasi mai per questo il suo frigo è spesso desolato. Vive d’arte e preferisce i colori e le tempere alle ricette elaborate. Tra un’illustrazione e l’altra si concede solo un piatto di pasta o della frutta

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Gente da frigo è proprio vero che aprendo la porta del frigorifero sia possibile scoprire molto sulle abitudini, i vizi e le virtù del proprietario: non solo il cibo vero e proprio, ma anche la disposizione degli alimenti e la loro quantità e qualità raccontano i piccoli e grandi retroscena nella vita di ognuno di noi. Insomma, dimmi che frigo hai e ti dirò chi sei!

Francesca

42 anni, chef Per tutti è Big Mama, il suo regno è la cucina di Ostello Bello a Milano. Ogni mattina apre il frigo e in base al contenuto che varia di stagione in stagione decide i menù da proporre; piatti tradizionali rivisitati per adattarsi al gusto di italiani e stranieri 31


Giancarlo studente di lingue, 25 anni Vive a Stoccolma ma i suoi nonni sono italiani, non è un amante della dieta mediterranea, infatti a frutta e verdura fresca preferisce burro, latticini e cibo da asporto. Nel suo frigo non può mancare la birra per le serate gli amici

Joeantohony

23 anni, sviluppatore web Vive negli States ma adora il cibo italiano, è tornato da poco da una vacanza a Milano dove ha fatto incetta di salsa di pomodoro e parmigiano. Non ama cucinare ma quando s’impegna riesce a creare un pasto completo con pochi ingredienti 32


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Damiano 45 anni, imprenditore Vive a Malmo in Svezia, ma è romano nel cuore. Ama fare la spesa perchÊ i supermarket svedesi sembrano musei. Il suo frigo è pieno di cibi sani e alimenti freschi per garantire una dieta corretta ai suoi tre bimbi

sei anche tu gente da frigo?

Mandaci la tua foto e il tuo profilo a press@thefridgefoundation.org e verrai pubblicato nel prossimo numero

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