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PRIMAVERA / ESTATE 2007
THE ITALIAN TOUCH PRIMAVERA/ESTATE 2007
Sicuramente alcuni lettori di questa nuova pubblicazione si domanderanno: perché “The Italian Touch”, perché un nuovo stampato, una nuova collezione nel mondo dell’acconciatura. Il motivo, lo scopo di “The Italian Touch” è presto spiegato: con questo lavoro si intende colmare un vuoto nell’ambito della moda capelli italiana, un vuoto non tanto quantitativo, di riviste o magazines, che spaziano esaustivamente su tutti gli stili nel nostro settore ce ne sono già in abbondanza - quanto qualitativo; “The Italian Touch” infatti si pone l’obiettivo di diventare una pubblicazione al servizio del salone di acconciatura, una raccolta di immagini e suggerimenti, un’anteprima di moda e/o stili di design e di vita interpretati e proposti seguendo esclusivamente il gusto ed il modo di vivere italiano.
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The Italian Touch vuol proporre in anteprima spunti e suggerimenti che il salone può riproporre alla sua cliente che nel tempo diventa sempre più esigente e colta, che apprezza ed apprezzerà sempre di più la cura del dettaglio in tutto quello che fa e nei servizi che riceve, contribuendo così a far diventare il salone un punto di riferimento e ad aggiungere valore ai servizi che vi vengono proposti. La nostra nuova pubblicazione, che avrà una periodicità semestrale, si propone di contribuire a colmare un vuoto anche a livello internazionale dove la moda capelli italiana non è presente con l’importanza e la rilevanza che dovrebbe avere e che le spettano di tutto diritto. Kemon è una azienda leader italiana e ritengo sia giusto che si faccia carico di promuovere lo stile italiano nella moda capelli anche e soprattutto al di fuori dei confini nazionali. Con la speranza di contribuire in modo concreto, anche con questo nuovo strumento, alla crescita del mercato del salone dell’acconciatura, siamo aperti a suggerimenti e supporti di quanti, condividendo questa nostra scelta, ci vorranno aiutare.
Undoubtedly some readers of this new publication will ask themselves: why “The Italian Touch”, why a new magazine, a new collection in the world of hairstyling? The reason, the purpose of “The Italian Touch” is easy to explain: with this work we hope to fill a gap within the field of Italian hair fashion, a gap that is not so much quantitative, in terms of magazines - which exhaustively cover all styles and are abundantly supplied in our sector - but qualitative. In fact, the objective of “Italian Touch” is to become a publication that serves hairstyling salons, a collection of images and advice, a preview of fashions and/or design and lifestyles that are interpreted and proposed by exclusively pursuing Italian tastes and living. The Italian Touch wants to provide a preview of ideas and suggestions that the salon can suggest to its clients, who over time will become more demanding and sophisticated and who already value and will increasingly appreciate attention to details in everything they do and in the services they receive, thereby contributing to making the salon a point of reference and adding value to proposed services. Our new publication, which will be issued every six months, seeks to contribute to filling in the gap even at the international level, where Italian hair fashion is not regarded with the importance and significance that it fully deserves. Kemon is a leading Italian company, and I believe it is proper for it to take on the responsibility of promoting the Italian style in hair fashion, even, and especially, beyond national confines. In our hope of making a concrete contribution to the growth of the hair salon market, including by way of this publication, we are open to the suggestions and support of anyone who agrees with our decision and would like to help.
> GIULIANO NOCENTINI
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EDITORIAL S/S ’07
Giuliano Nocentini presenta “The Italian Touch”
INDEX 3 5 7 10 12 44 51 57 23
THE_COVER
La copertina, da sempre un primo impatto...
TWIGGY
Roberto Rosini ci parla della nuova tendenza Primavera / Estate 2007... ma non solo BLONDES
Cenni storici sul “biondo” dall’arte a fenomeno sociale... FASHION S/S_2007
Rosanna Trinchese e le novità che hanno ispirato la ricerca Kemon COLLECTION
La nuova Collezione Kemon per la Primavera / Estate 2007 UMBRIA JAZZ_07
L’evento clou che ha cambiato il volto della regione Umbria I LOVE_SUMMER
I concetti Kemon: una filosofia naturale e un immagine di benessere I LOVE_FREEDOM
La libertà: un modo di essere ed uno stile di vita... IL TOSCANA FOTOFESTIVAL
Un momento esclusivo d’incontro e un’opportunità di vacanza alternativa
DIRETTORE EDITORIALE
Giuliano Nocentini
COORDINAMENTO MARKETING
Aldo Nocentini HAIR CONCEPTS
Roberto Rosini FOTOGRAFIA & DESIGN
Amedeo M.Turello FASHION EDITOR
Rosanna Trinchese BRAND MANAGER
Ennio Nocentini MULTIMEDIA MANAGER
Valentina Monti
CONSULENTI DI PRODUZIONE
Valeriano Albani, Donato Buonvino, Liliana Farinelli, Andrea Giuliani, Stefano Isacchi, Marzia Lonardi, Lucio Ludovici, Salvatore Mancini, Franco Stefanelli
KEMON S.P.A. via E. Mattei 35 - 06016 San Giustino (PG) Tel. +39 075 861801 info line: 8000 15 496 info@kemon.it
SPAGNA E PORTOGALLO
KEMON STYLE LAB S.GIUSTINO via E. Mattei 35 - 06016 San Giustino (PG)
FRANCIA E BENELUX
Francisco Gomez Tel. +34 615627520 franciscoarea@terra.net
Olivier Simonet Tel. +33 (0)478 392023 kemon.france@else.eu
KEMON STYLE LAB MILANO via Vitruvio 43 - 20124 Milano KEMON STYLE LAB PADOVA viale Venezia 20 - 35010 Vigonza (PD)
UK, IRLANDA E SCANDINAVIA Enrico Pernechele Tel. +44 77 91 77 81 08 enri09@hotmail.co.uk
KEMON STYLE LAB NAPOLI via Nazionale delle Puglie - 80013 Casalnuovo (NA)
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> JOHANNA WEBB
Antonia Byatt, scrittrice con particolare competenza in ambito artistico, afferma che pochi scrittori capiscono in fondo il meccanismo del marketing editoriale che porta a una determinata decisione: gli scrittori spesso portano addirittura fotografie fatte da amici... Particolarmente interessante il parere di Giulio Mozzi, che si colloca a metà strada tra quello dell’autore e dell’editore. In realtà riveste entrambi i ruoli, e può darci un’idea di come si compensino le esigenze e le scelte oggettive. “Quale importanza può avere la “giusta copertina” per il successo di un libro per un autore-editore? Non rispondo né come autore né come editore: ma come lettore. So benissimo che una copertina fatta in un certo modo può provocare l’estensione del braccio destro e la presa in mano di qualsiasi prodotto editoriale. Poi, ovviamente, nel libro ci si guarda dentro. Ma ci sono copertine che trovo respingenti quelle con i pittori fiamminghi, quelle con il modernariato pop illucidito con Photoshop... e copertine che trovo attraenti quelle di carta non patinata, quelle con piccoli segni fatti a matita, quelle con colori saturi... La copertina quindi è importante, fondamentale. C’è l’autore propositivo, e l’autore che non lo è. C’è l’autore ipercritico e quello al quale va bene tutto. In linea di massima decide spesso il gruppo di redazione; accogliendo volentieri suggerimenti dell’autore; e tenendo conto delle sue osservazioni. Ma non si può stabilire un criterio. Una collana ha una sua logica grafica, immaginifica, un magazine ricerca un impatto più popolare, un disco l’evocazione di una sensazione sonora. Si può anche dare il caso di un magazine per il quale sia impossibile trovare la copertina giusta, a meno di stravolgere la logica dei contenuti... Tutto sommato, si può e si deve anche parlare di improvvisazione, di un qualcosa che spesso viene deciso “volta per volta”. In conclusione l’aspetto della copertina è determinante nell’incentivare l’acquisto o al contrario nello sfavorirlo. Ma anche nel creare un’aspettativa di temi, tenori, sapori che potrebbero poi anche essere delusi. Quindi la scelta della copertina è un lavoro delicato e difficile: i criteri...? Leggere i testi, pretendere che anche il grafico e l’illustratore lo facciano. Scegliere quindi i creativi che abbiano una vera passione per i testi. Non esistono compartimenti stagni nel nostro lavoro, la passione per la lettura, l’attenzione per il nostro lettore, il rispetto per il nostro autore devono vederci uniti. Non è importante chi sceglie: a volte l’editor, a volte il grafico, a volte l’autore, più raramente il direttore editoriale. È importante invece come si sceglie. È un lavoro infatti che richiede molta cultura, curiosità e ricerca. Bisogna poi avere in mente molte immagini per trovare quella giusta e amare la fotografia, l’arte, l’illustrazione, e non solo la lettura... In allegato vi presentiamo le copertine realizzate durante il 2006 in collaborazione con Kemon: celebrity e concetti moda presentati con un savoir faire tutto italiano, un’evocazione di contenuti con un’attenzione verso il dettaglio, la semplicità e la raffinatezza...
Una copertina accativante, è un primo, decisivo passo per apprezzare o acquistare una rivista, un libro, un disco... L’importanza di una copertina “indovinata” aumenta il successo e contribuisce a creare un bestseller. La copertina infatti, riflette l’identità ed il carattere e con una semplice ed immediata immagine ci fa capire di cosa tratterà... la copertina è dunque lo specchio dell’anima di un testo!
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WWW.KEMON.IT <
TO BE
KEMON_DAYS
Riccione - Italia COSMOPROF
Bologna - Italia PHOTO_SESSION RENÉ OLIVIER
Kemon Style Lab - Milano
18-19 30-2 15-16
MARZO
20-22 9
MAGGIO
6-15 26-27
LUGLIO
3 22-24
SETTEMBRE
MARZO_APRILE
APRILE
KEMON-DAYS
Portorose - Slovenia BEAUTY_WORLD MIDDLE_EAST
Dubai - Emirati Arabi Uniti FINALE NAZIONALE MISS MONDO
Santa Maria di Leuca - Italia
UMBRIA JAZZ_07
Perugia - Italia CONVENTION EDUCATOR_&_STYLIST
Kemon Style Lab / San Giustino - Italia OPERAZIONE CREATIVITA’
Kemon Style Lab / San Giustino - Italia MONDIAL COIFFURE_BEAUTE’
Carousel du Louvre, Paris - France
GIUGNO
AGOSTO
SETTEMBRE
Programma indicativo suscettibile di possibili modifiche ed aggiornamenti. Please note that this program is subject to changes without prior notice.
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> ROBERTO ROSINI_HAIR CONCEPT FOR KEMON
TWIG GY Nel delineare quella che sarà la tendenza più glam per la prossima stagione Kemon ha saputo captare e tradurre i desideri femminili traducendo i concetti provenienti dal mondo della moda in una collezione ricca di classe ed eleganza con spunti di insolita ironia, in un suo stile tutto italiano... Volumi a caschetto, corti, lisci e geometrici, gonfiati come quelli di una Barbie up-to-date e moderna oppure muovendosi con naturalezza delineando forme inconsuete, suggestive ed estremamente glamour. I colori sono decisi, il biondo si declina in ogni sfumatura, i castani intensi si accendono di riflessi luminosi. La primavera è in arrivo come la stagione del colore che trova la sua nuova e ritrovata luminosità accompagnando tagli grafici e linee sinuose che disegnano queste nuove silouettes. Sono immagini costruite e riflessi cromatici resi contemporanei da un furto provocatorio nel mondo di eroine manga e di insoliti punk da salotto ...molto bon ton!
Tutto il mix nasce da un mood di ispirazione tipicamente anni ’60, che si rifà alle icone di quel periodo, ma non solo: sono gli chignons, le banane e i volumi a ricordare le dive cinematografiche degli anni ’50, oppure le star rock fine anni ’70 che hanno ispirato questa nuova collezione Kemon Primavera / Estate 2007. Questa donna è un mix di stili che passano dalla più famosa diva degli anni ’50, Marilyn Monroe, all’icona di riferimento dei ’60, Twiggy, per incontrarsi poi con la celebrity del nostro tempo, Madonna. “...La moda passa, lo stile resta”, diceva Coco Chanel. Queste parole descrivono quello che è diventato il mantra della famiglia Kemon. Un mood dominante, definito con stile ed eleganza che descrive la volontà precisa delle ultime campagne Kemon: una filosofia concreta di immagine aziendale per un marchio tutto italiano che si accinge a diventare la guida importante e protagonista dell’italian style nel mondo. Il mondo della moda, che tradizionalmente veicola quei messaggi ed immagini esplicite di sensualità, potere e status a cui siamo abituati, ha ultimamente smorzato i toni... ha recentemente enfatizzato il lifestyle anche pacando certi toni più voluttuosi. Tornano le donne di classe, belle sì, ma non aggressive né eccessivamente sexy, forse fisicamente invidiabili ma lontane dal mood siliconato o anoressico degli anni ’90. Less is more: meno provocazione, meno vamp e un buon gusto esplicito e responsabile.
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Per me il fatto di essere bionda non rappresenta solo un colore di capelli... ma un modo di essere ed un modo di pensare ! - Donatella Versace
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> AHN’NÂ HARGROVE
diventare uno dei più acclamati sex symbol. L’elenco di tutti i personaggi famosi che seguirono è illimitato. Altre rimasero dall’altra parte della barricata, Ava Gardner, Gene Tierney, Jean Simmons, Joan Collins ed Elizabeth Taylor, cercavano di porsi all’opposto. Le bambine bionde e le torride brunette si scambiavano ancora battibecchi quando arrivarono improvvisamente le biondine dai grandi occhi, Bette Davis provò al mondo che loro potevano essere intelligenti come una Carmen. Lei e Joan Crawford divennero rispettivamente gli archetipi della bionda e bruna per eccellenza e la loro rivalità durò per alcuni decenni, ma nessuna ebbe definitivamente lo scettro. Gli anni ’60 e ’70 portarono una nuova rivoluzione quando 4 ragazzi da Liverpool incantarono il mondo ed il potere dei fiori lisciò i capelli o per contrasto li esplose in frisé. La Francia provò che cosa era capace di fare con le proprie bamboline, Brigitte Bardot e Simon Signoret, un’altra Simone si fece invece portavoce di una vera e propria rivoluzione, provando al mondo che una bionda poteva anche essere intelligente. In questo periodo però il mondo della cosmesi ricevette un primo schiaffo per questo nuovo modo di pensare basato su valori semplici e naturali. Poi arrivarono le bionde fredde dal sex-appeal cinico e ossessivo, anche se sempre con una sempre più raffinata ed idealizzata capacità di seduzione, intoccabili quali furono : Kim Novak, Eva Marie Saint, Joan Fontaine, Janet Leigh... Se una divinità avrebbe voluto nascere, divina e angelica, avrebbe forse preso le sembianze di Grace Kelly. Mentre in Francia il ruolo avrebbe potuto essere di Catherine Deneuve, personificazione fredda di classe, charme e style. In America venne aggiunto il pizzico glamour delle dream girls, Farrah Fawcett, Julie Christie, Ursula Andress e il numero 10 Bo Derek. Negli ’80 ed inizio ’90 arrivarono le wonder women con il wonder bra campionesse in tutto, capaci di andare nello spazio o scivolare nella tomba di Tutankhamon, quando sul più bello arriva una, si fa per dire, vergine, chiamata Madonna... che distrusse definitivamente il mito Marilyn. Questo mito intelligente e pop fece esplodere le vendite di prodotti coloranti! Non era dipinta come la Venus, nè fotografata come la Marylin, nè tantomeno scolpita come la B.B., ma Madonna immortalò se stessa, senza aiuto di alcun uomo, come la quinta essenza della bionda versione ventesimo secolo. Negli anni ’90 la nuova rosa dalla bellezza suprema fu Claudia Schiffer: regina della moda per molto tempo, ma versione carne ed ossa di Barbie, icona by Mattel e fenomeno altrettanto sociale, che non avrebbe mai avuto lo stesso successo in versione bruna...! Oggi essere bionda non è accessorio: ma un marchio, una pseudo luce interiore e un modo di essere. Le televisioni arabe sono arrivate a farci vedere donne bionde iraniane, saudite, kuwaitiane. L’Africa ha delle bionde dalla pelle ebano così come il Messico, il Venezuela, il Brasile, etc... Il maschilismo è diventato biondo, schiarire i capelli è diventato sinonimo di allure e desiderabilità. Il metro sexual è bruno ma scolorito, e numerose squadre di calcio si sono interamente fatte bionde... Che sia bianco o nero: il mondo oggi sembra comunque sempre più biondo !
Il Rinascimento ha iniziato a mostrare seducenti eroine bionde, come la Venere di Botticelli, la prima originale icona bionda... e prima ci furono celebrity classiche come Vesta, Proserpina, Ceres e Psyche. Le bellezze veneziane, tutte bionde, scrivevano numerosi manuali sui metodi per colorare ed asciugare i capelli, molte di queste persero i capelli, altre addirittura la vita, prezzo per avere una seducente chioma dorata. Madonna, quella vera, non la cantante, venne sempre rappresentata bionda nell’iconografia italiana e francese, questo come sinonimo di purezza, verginità, innocenza, giovinezza, fertilità, bellezza e perfezione... La sola possibilità di arrivare a tale perfezione, per un più o meno comune mortale, fu l’idea di avvicinare la capigliatura bionda al sole. Luigi XIV era intelligente e capì che per lui l’unico modo, il più veloce ed efficace, era quello di arrivare ad una ammirata perfezione attraverso l’uso di parrucche. Impolverate, incipriate e spettacolarmente opulente, divennero il nuovo status sociale, raggiungendo il loro splendore attraverso icone come Mesdames Antoinette e de Pompadour. Grandi volumi, larghi e sviluppati in altezze suggestive, quanto oggi sembrerebbero ridicole. La prima tecnica di schiarimento dei capelli venne presentata all’Esposizione Internazionale di Parigi. Un farmacista profumiere ed un coiffeur francese proposero una tecnica proprio in un periodo in cui il capello corvino era al suo apogeo. Forte, scuro e bello era anche il motto vittoriano: “...le donne belle ed educate non colorano i loro capelli” (Ladies Home Journal, 1892). In ogni caso, Eau de Fontaine de Jouvence d’Or, Acqua della Fontana della Giovinezza Dorata era il nome della formula, a base di peroxide, scoperta da Thenard nel 1818. Subito dopo tale scoperta il perossido stimolò ogni sorta di fantasia fino ad arrivare alla massima espressione con le bionde di Hollywood che celebrarono la dea, irraggiungibile e fatale, nel cinema anni ’30 e ’40 finché la parola bionda divenne il sinonimo di bomba, bombshell! Il grande schermo iniziò a propinare al mondo questi miti di donne dalla bellezza e fascino fatale, prigioniere della loro immagine, assolutamente inimitabili, donne velenose e dalla seduzione ai mille tentacoli, ma irraggiungibili. Harlow, Dietrich, Garbo, Lombard e Bacall che recitavano ruoli in cui erano solo e sempre amate, indipendentemente da quanto erano cattive e pericolose... Dopo la Seconda Guerra Mondiale, avvenne il vero boom della decolorazione, sempre dal grande schermo degli anni ’50 il nuovo look venne diffuso largamente attraverso la Rivoluzione al perossido: possibilità di realizzare la propria chioma bionda attraverso una sola operazione in cui la preparazione, che assomigliava ad un comune shampoo, era in grado da sola di schiarire i propri capelli nell’intimità di casa, nel proprio lavandino. Questa operazione domestica divenne comune soprattuto in America cambiando definitivamente il look e l’immagine di tutte le donne americane, definendo così il nuovo standard di bellezza femminile. La portavoce di questa rivoluzione fu Marilyn Monroe, personaggio di prorompente sensualità ma con un’espressione innocente, quanto fatale. Seguì Jane Mansfield che si impegnò non poco per
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50S PLATINUM BLONDES
MARILYN MONROE
JAYNE MANSFIELD
CATHERINE DENEUVE 60S BABY DOLL BLONDES
BRIGITTE BARDOT
JERRY HALL
70S SUNKISSED
FARRAH FAWCETT
MELANIE GRIFFITH
80S WORKING BLONDES
TRUDIE STYLER
MEG RYAN
90S NEW AGE
CLAUDIA SCHIFFER
CAMERON DIAZ
BLONDES
KATE MOSS
Golden tresses have woven their charm and have been admired ever since the slaves who sported them werecaptured by dark haired warriors. Many of the slaves lost their heads and especially their locks to be the coveted bounty of the warriors who paraded the golden hair as trophies to their rivals - a new status symbol was born. Venetian Renaissance paintings began exhibiting heroines with light curls such as Botticelli’s Venus, the original blonde goddess. Females began to emulate such Roman stars as Vesta, Proserpine, Ceres and Psyche. Venetian beauties thus exhausted various recipes in books on hair dyeing methods. Many of them lost more than their hair; some lost their lives in an attempt to acquire the coveted flaxen locks. The Madonna (not the late 20th Century edition) was depicted as a blonde in French and Italian paintings and blonde took on new meaning: virginity, innocence, youth, fertility, beauty, perfection, status and adoration. The only way to achieve such perfection was through lethal concoctions and the sun. Louis XIV was smart; he knew that the shortest and safest route to golden locks was wigs. Powdered and pompadoured to death, the new status symbol reached new heights with Mesdames Antoinette et de Pompadour. Big hair was in, towering to unbridled heights. The first hair bleach made its debut at the Paris Exposition. A British pharmacist/parfumer and a French coiffeur marketed their discovery in an era when dark hair was at its apogy. Tall, dark and handsome was the Victorian and Edwardian motto and it was a known fact that “well bred women did not dye their hair” (Ladies Home Journal, 1892). In any case, Water from the Fountain of Golden Youth (Eau de fontaine de jouvence d’or) was the pristine name of the formula discovered by Thenard in 1818 peroxide). The dye was cast... oops, the die was cast! Soon after its discovery, peroxide gave vent to fantasies of the wildest imaginations and it was not until Hollywood splashed its goddesses on the screen in the 30s and 40s that the word became a noun - a bombshell! The silver screen depicted them as hard-as-nail femme fatales. Harlow, Dietrich, Garbo, Lombard and Bacall always got the man, no matter how evil they were. After the Second World War, a need for levity found its way on the screen in the 50s and the new blonde sex-goddesses hit the world with a bang. The peroxide revolution was launched and it soon became a reality to bleach, shampoo and dye the hair in just one simple operation. Home hair dyeing was on its way. The patron saint of the peroxide revolution - Marilyn Monroe - was a combination of childlike innocence and blatant sensuality. Following on her footsteps was Jane Mansfield who traded in her brains to become one of the world’s greatest sex symbols. The list of beauties who followed is endless. Of course, on the other side of the screen, Ava Gardner, Laura (Gene Tierney), Jean Simmons, and a couple of Brits - Joan Collins and that ever certain Elizabeth Taylor, were proving things of their own.
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ALLIE MCBEAL, CARRIE FISHER, MISS PIGGY, MARGARET THATCHER ROD STEWART, TINA TURNER, KENNETH BRANAGH, DENIS RODMAN DAVID BECKHAM, JEAN-PAUL GAUTHIER : WHAT DO THEY ALL HAVE IN COMMON? THEY ARE ALL BLONDS! WHETHER NATURAL OR BLEACHED, GOLDILOCKS IS BACK WHEN SHE SCAMPERED OFF FROM THE CAVE OF THE THREE BEARS SHE MUST HAVE VOWED HER VENGEANCE TO GET EVEN, BECAUSE HER ACOLYTES ARE CHANGING THE LOOK OF THE WORLD
H2O+H2O2 beauty queen de la mode lasted a long time, but the human clone was no match to the most successful blonde ever created by man - Barbie - created in the 70s as the answer to those Women’s Lib queens. Mattel came up with an ikon that would go down in history. They never could have had the same mythical success with a brunette Barbie, even though she has been cloned in other tints, the blonde Barbie is still supreme... In the 21st Century, hair is not only an accessory, it is a trademark; an identity. Blondness is now a spiritual enlightenment. One lightens the hair to brighten up the spirit. Blondness is also a state of mind - the state capital being Want-to-be-Noticed Ville. And one cannot but take notice watching Arabsat satellite television which shows the world its Iranian, Saudian, Koweiti blonde beauties; Africa has blondes of ebony skins in both male and female genders; Mexican blondes, Asian blondes, Italian, Andalusian, Venezuelan and Brazilian blondes haunt the screens, catwalks, beaches and shops all over the world. And far beyond the excentricities of Warhol, David Hockney and Bowey, men now swarm the shelves of hair dye products and the blondinization of the planet is in full swing. Masculinity is no longer the issue; bleachings is a matter of allure and desirability. The flaxen haired Di Caprio knocked the girls dead with his boyish good looks, and now entire soccor teams and many figures in sports have turned to the bleach kit. Male models turn blond as soon as they show up for casting. Be they black or white, the hair is light!
The blonde bimbos and the torrid brunettes fought it out until the blonde with the big round eyes - Bette Davis proved that blondes could be as treacherous as Carmen. She and Crawford were the archetype blonde and brunette in a war that lasted for years. And today, no one can dare correctly score the match! The 60s and 70s brought new revolutions; four young men from Liverpool charmed the world, and real revolution hit the campuses. Flower power gave us long straight haired beauties who stormed the picket lines with their big haired brothers. France was proving things of her own with her blonde poupée - BB. Before her, Le Casque d’Or - Simone Signoret - had already made her mark. Another Simone proved that a blonde could be extremely brainy, leading her gender up to the next fiery revolution - Women’s lib. The movement hit the cosmetic industry pretty hard and sales began to wane with the new naturalness in beauty. The blondes of the screen now invaded the living rooms of millions of women looking for that magical formula that would enhance their sex-appeal. A sexless cineaste obsessed with blondes took them to new heights. These queens were different; glacial, cold and untouchable: Kim Novak, Eva Marie Saint, Joan Fontaine, Janet Leigh, and Tippi Hedren... But if the maestro himself could have been born a woman, there is no doubt that he would have chosen to be the flawless, angelic Grace Kelly. Of course, France had their own answer to her - Catherine Deneuve, class and style personified! Thereafter came the dream girls, Farrah Fawcett, Julie Christie, Ursula Andress and Bo Derek. In the late 80s and early 90s, came the wonder women with wonder bras - championing everything from going into space to excavating and sliding into King Tutankhamen’s cave. And all of a sudden... a certain virgin by the name of Madonna exploded all over Marilyn’s grave. The brain child of the end of the 20th Century became the ikon that skyrockted sales of blonde dyes all over the world. The new girl in town was a triple S: sassy, saucy and savvy. Provocative, overtly sexual, none of the sensual fluff of the 50s. Not immortalized by any painter, Venus, photographer, Marilyn, nor sculptor, B.B.; this girl immortalizes herself, not made by any man - the quintessential blonde of the end of the 20th Century. In the late 90s, the new stars rose from the catwalks with the supreme specimen being Claudia Schiffer. Her reign as
Could Carmen, Cleopatra or Callas have been blondes...? Could a blond Rhett Butler have said “frankly Scarlet, I don’t give a damn!”? And after all has been said and done, what happens to the brain? Has it dyed...oops !
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SPRING/SU Una silhouette appare dalla luce che nasce evanescente dalla foschia londinese, una macchina del tempo, critica e rigorosa ci riporta alla Swinging London ...una celebrazione di gusti raffinati ed irriverenti, chic, eleganti ma con un pizzico di trasgressione, come in un cult-movie senza tempo di Michelangelo Antonioni... con quello sguardo ci avviciniamo alle collezioni della prossima stagione ormai alle porte. Ci balza subito agli occhi una vintage passion come ispirazione sempre più “tendenza”, a cui sono veramente pochi gli stilisti che hanno saputo resistere. Uno sguardo retrospettivo alle icone del passato, una presenza del tempo che fu come una musa che è tornata alla mente nel momento in cui tutti hanno creato nuove collezioni. Tornano così a fasi alterne o in postmoderna simultaneità il rigore bellico dei ’40, il bon ton dei ’50, la costruita semplicità dei ’60, il radicalismo chic dei ’70 e l’opulento edonismo americano degli ’80. La moda è tutta un omaggio alle creature della jet set che, in una carrellata immaginaria di tutti quegli anni venivano in vacanza in Italia con le valigie piene di abiti francesi e scarpe di Ferragamo, scorrazzando con i Riva Superaqarama e la Giulietta spyder in un sorpasso di style e malinconia. Ma simbolo degli anni ’60 fu per tutti il mood della Swinging London, la ritmica capitale del tempo. La sua vitalità diventò leggenda, nacquero i primi movimenti underground, con echi Californiani, dove i giovani fondarono le prime comunità hippies.... cuore della Swinging London fu Carnaby Street, anima della moda funky stradaiola, scelta dagli stilisti più in con negozi ispirati ai nuovi stili Mod e Psychedelic, Carnaby Street diventò punto di riferimento di un modo “estetico” di essere. Da lì partirono le più frizzanti idee della moda, da lì si attinse a piene mani per decenni, senza stancarsi mai di quello stile a metà tra il vintage e l’innovativo pop. Oggi questo vento continua a soffiare riportando le stam-
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> ROSANNA TRINCHESE_FASHION EDITOR FOR KEMON
UMMER07 pe optical e le linee marcate, i capelli in forme disegnate e in tagli corti, i beauty con ciglia esagerate e colori forti... Adesso è il momento di dare un meritato riconoscimento alla mini di Mary Quant, gli abitini portati con l’allure teasing di Twiggy, gli accessori dal design inconsueto e dalle cromie forti, i total look rivisitati di Biba, le textures dei materiali futuristici della bella ed irriverente Jane Fonda in Barbarella... sono queste efficaci e salutari contaminazioni ispirate sì a Carnaby Street, ma filtrate oggi dalla cultura estetica che cammina in Via Montenapoleone, Fifth Avenue ed Avenue Montaigne... il ritorno degli abitini ad A e delle space girl in argento e metallo (Gucci). I colori fluo, i fiori e le zeppe altissime, con retaggio esotico (Trend Les Copains, Coveri, Hermes). L’oro, la musica disco, l’eccesso e l’opulenza del lusso (Just Cavalli, Angelo Marani). C’è chi si spinge ancora più indietro per raffinate e sofisticate rivisitazioni degli anni Cinquanta con il new look di gonne a ruota o a palloncino ed accenni decisamente da bon ton, aiutati da acconciature e trucco d’epoca (Moschino, Ferragamo). Guarda avanti chi invece interpreta il PVC come tessuto must, dal trench alla borsa semitrasparente, e chi gioca con la sperimentazione che mixa l’artigianalità alla tecnologia (Dolce & Gabbana, Fendi, Balenciaga). Un motivo ha però caratterizzato queste sfilate: la femminilità, sottolineata in ogni collezione. Che sia grintosa e spavalda, oppure lieve e raffinata, ma sempre determinata e ben dichiarata. Delicata ed eterea (Alberta Ferretti) o ancora sexy e audace (Versace, Roberto Cavalli), per restare chic e glamour (Ferrè). I capi top? Un abitino a trapezio, una gonna a palloncino, un paio di shorts, qualcosa di tessuto iridiscente o metallico, un paio di sandali a platform, una borsa grande, un cappello a falda tesa, una fascia larga, con tanto di toupet...
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I BLONDE Location ideale per questa “Swinging London Celebration” nel cuore della Milano della cultura e della moda è il Cantiere Bovisa. In un set design di Roberto Guerini, circondati dagli elementi e dal design vintage dei più classici maestri del modernismo europeo ed americano e dalle creazioni di Eva Malacaj, prende forma la Kemon Collection Primavera / Estate 2007 che evoca sapientemente il richiamo di questi spazi con la pop art americana, le stampe psychedeliche inglesi e tutti i dettagli d’autore strettamente legati a questo preciso momento storico, anni ’60. Periodo che ha ispirato i maggiori stilisti per le loro collezioni moda... Una narrazione stilistica capace di evocare culturalmente il passato ed ispirare il futuro. Volumi comunque corti e geometrici presentati lisci o gonfiati, plasmati con sapiente irriverenza... sequenze statiche per icone raffinate o look dinamici mossi con naturalezza: descrivono forme suggestive, inconsuete, creative e sempre glamour. Biondi declinati in molteplici nuances emergono dai castani intensi, tutti dai riflessi luminosi evidenziati dallo styling creato con Dreamfix e Aplomb e con i finishing Adrenaline e Diamond di Hair Manya. Moda, Musica, Cultura... tutto si mescola per dar vita ad immagini che riescono a descrivere le note di un sassofono o l’urlo di una chitarra rock, mondi paralleli che si fondono per interpretare un nuovo stile italiano dove torna prepotentemente in auge la donna di classe, sempre più protagonista ed incline a nuove, insolite ed esteticamente ponderate sperimentazioni.
Hair Concept Roberto Rosini Fashion Editor Rosanna Trinchese
Photographed by Amedeo M.Turello
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Per lei, Colore: Lunex Decap Super con Uni Oxy a 30 volumi, YO.Coloring 5.36 con Mixy Milk 1. Taglio: Protecting Mist. Styling: Dreamfix Per lui, Colore: Actyva Coloro Life 4.34. Styling: Aplomb
Per lei, Colore: Actyva Coloro 8.34 con Coloro Oxy a 30 volumi. Finishing: Diamond Per lui, Colore: Actyva Coloro Life 4.34. Styling: Aplomb
Per lei: Abito in chiffon di seta ALESSANDRO DELL’ACQUA con giacca nera bordata di raso e inserti cabochon PAOLA FRANI sandali in satin e Swarovski CLAUDIO MERAZZI, per lui: Abito nero in raso di seta GIANNI VERSACE, camicia nera in cotone e cintura ROBERTO CAVALLI, scarpe nere POLLINI Pagina precedente, per lei: Abito in jersey e chiffon ALESSANDRO DELL’ACQUA e cintura in raso bianco POLLINI by Rifat Ozbek, per lui: Giacca in raso PRADA pantaloni BURBERRY LONDON, camicia bianca DIOR by HEDI SLIMANE e cravatta in seta BYBLOS
Colore: YO.Coloring 4.36 con Mixy Milk 2. Styling: Aplomb. Finishing: Diamond
Colore: YO.Coloring 4,36 con Mixy Milk 2, Actyva Coloro Mèches Sun Soft Gold con Coloro Oxy a 30 volumi Taglio: Aplomb. Styling: Glam. Finishing: Diamond
Abito lungo in chiffon di seta GUCCI, bracciale con applicazioni SHARRA PAGANO Pagina seguente: Top in pizzo elasticizzato con applicazioni e motivi argento e paillettes JOHN RICHMOND, hot pant in seta CHANEL e sandali LOUIS VUITTON
Per lei: Abito lungo in chiffon di seta GUCCI, anello con applicazioni SHARRA PAGANO e sandali bianchi in pvc CLAUDIO MERAZZI, per lui: Abito in seta bianco con bordi in corda raso BURBERRY LONDON camicia ricamata in cotone nero CARLO PIGNATELLI, cravatta in seta BYBLOS
Per lei, Colore: YO.Coloring 8.2 con Mixy Milk 3, Lunex Ultra con Uni Oxy a 20 volumi, YO. Coloring 10.17 con Mixy Milk 1 Taglio: Hi-Density. Styling: Aplomb. Finishing: Dreamfix Per lui, Colore: YO.Coloring 5.2 con Mixy Milk 1, Lunex Light con Power Bleach Finishing: Diamond
Per lei, Colore: YO.Coloring 4.36 con Mixy Milk 2. Styling: Freestyle e Dreamfix
Per lui, Colore: Actyva Coloro Life 4.34. Styling: Aplomb
Top in chiffon di seta trasparente con applicazioni in piuma ALESSANDRO DELL’ACQUA, pantaloni in cotone elasticizzato GIANFRANCO FERRÉ sandali in vernice SERGIO ROSSI, borsa in vernice bicolore con motivi VICINI ed anello SHARRA PAGANO Pagina seguente, per lei: Chemisier traforato GAETANO NAVARRA su pantalone in raso elasticizzato VERSACE, sandali CLAUDIO MERAZZI guanti corti in pelle bianca CHANEL, per lui: Abito bianco in lino e camicia in seta CARLO PIGNATELLI, cintura rossa POLLINI e scarpe nere ROBERTO CAVALLI
In primo piano, Colore: YO.Coloring 5.2 con Mixy Milk 1, Lunex Light con Power Bleach. Finishing: Diamond Sullo sfondo, Colore: Kroma-life Nero. Taglio: Macro e Protecting Mist. Finishing: Kaos e Diamond
Per lei, Colore: Color Performance 5.2 con Emulfluid, Liftkrome 300 con Uni Oxy a 40 volumi Taglio: Hi-Density e Protecting Mist. Finishing: Dreamfix
In primo piano: Abito in cotone beige con applicazioni in raso DSQUARED2, camicia nera in seta ROBERTO CAVALLI e fascia in raso ricamato CARLO PIGNATELLI, sullo sfondo: Abito nero ALESSANDRO DELLâ&#x20AC;&#x2122;ACQUA, camicia nera in popeline PRADA e mocassini FERRAGAMO Pagina seguente: Abito in raso nero PAOLA FRANI, sandali look metallo in vernice nera GUCCI ed anello SHARRA PAGANO
Per lei: Trench coat in pelle bronzo effetto pitone BORBONESE, leggings trasparenti stampati ROCCO BAROCCO, anello SHARRA PAGANO sandali in pelle bicolore ERMANNO SCERVINO, per lui: Trench coat in pelle nera GIANFRANCO FERRĂ&#x2030;. Pagina seguente: Abito bleu in jersey ICEBERG bolero verde in cotone GAETANO NAVARRA e scarpe in corda BORBONESE
Per lei, Colore: Actyva Coloro 8.34 con Coloro Oxy a 30 volumi. Finishing: Adrenaline Per lui, Colore: Kroma-life Nero. Taglio: Macro e Protecting Mist. Finishing: Kaos e Diamond
Colore: Lunex Decap Super con Uni Oxy a 30 volumi, YO.Coloring 5.36 con Mixy Milk 1 Taglio: Protecting Mist. Styling: Adrenaline
Colore: Lunex Ultra con Uni Oxy a 10 volumi, YO.Coloring 10.20 Vaniglia con Mixy Milk 1 Styling: Aplomb
Abito baby-doll in seta nera CHANEL e sandali in camoscio nero con applicazioni Swarovski CLAUDIO MERAZZI
Per lei, Colore: YO.Coloring 4,36 con Mixy Milk 2, Actyva Coloro Mèches Sun Soft Gold con Coloro Oxy a 30 volumi Taglio: Aplomb. Styling: Glam. Finishing: Diamond Per lui, Colore: YO.Coloring 5.2 con Mixy Milk 1, Lunex Light con Power Bleach. Finishing: Diamond Per lei, Colore: Lunex Ultra con Uni Oxy a 10 volumi, YO.Coloring 10.20 Vaniglia con Mixy Milk 1. Styling: Fizzy e Dreamfix Per lui, Colore: YO.Coloring 5.2 con Mixy Milk 1, Lunex Light con Power Bleach. Finishing: Diamond
Per lei: Bolero lucido in cotone nero COSTUME NATIONAL, body elasticizzato in pizzo di cotone D&G, hot pant in cotone nero CHANEL e cintura in metallo ERMANNO SCERVINO, per lui: Camicia nera in popeline PRADA, pantaloni neri in raso BYBLOS. Pagina seguente, per lei: Abito Marilyn in jersey nero con bretelline a catena DSQUARED2, guanti in raso elasticizzato argento LO ZOCCOLAIO, per lui: Abito nero in raso DSQUARED2 con camicia in popeline PRADA
Colore: Kromalife Nero. Taglio: Macro e Protecting Mist. Finishing: Kaos e Diamond
Colore: Lunex Ultra con Uni Oxy a 10 volumi, YO.Coloring 10.20 Vaniglia con Mixy Milk 1 Styling: Fizzy e Dreamfix
Abito in raso nero con collo in satin bianco VERSACE e sandali con fasce sottili LOUIS VUITTON Pagina precedente: Giacca in cotone nero BURBERRY LONDON con camicia in lurex BYBLOS
Fascino contemporaneo ed un make up very sixties, sguardo intenso e sofisticato con la palette degli ombretti di Yves Saint Laurent Eye Look Eye Shadow Palette N°1 Sky and Earth, nero profondo col mascara Maximeyes 093 Maxy Black di Dior unito a Crayon Eyeliner 090 Black sempre di Dior, zigomi ravvivati da Cozy Pink di Mac e la nuova palette Blush Variation sempre di Yves Saint Laurent e per le labbra le nuove nuances Infrarouge lipstick 10 Tornado e 49 Sweet Sixteen di Chanel.
Per lei: Bolero in lana bicolore KENZO by ANTONIO MARRAS, pantalone in cotone nero e sandali VERSACE, occhiali in acetato MARC JACOBS, per lui: Abito in cotone beige con applicazioni in raso DSQUARED2, camicia nera in seta ROBERTO CAVALLI e fascia in raso ricamato CARLO PIGNATELLI Pagina seguente: Abito in satin stampato EMILIO PUCCI, sandali SERGIO ROSSI, per i Fratelli Calafuria da destra a sinistra: Bomber nero GIANFRANCO FERRÉ e blue jeans DIESEL, giubbotto in pelle nera e jeans D&G con t-shirt REPLAY, giubbotto in pelle con tasche applicate e t-shirt PRADA, snikers ADIDAS
Per lei, Colore: YO.Coloring 8.3 con Mixy Milk 3, Lunex Light. Styling: Aplomb. Finishing: Diamond Per lui, Colore: YO.Coloring 5.2 con Mixy Milk 1, Lunex Light con Power Bleach. Finishing: Diamond
Colore: YO.Coloring 8.2 con Mixy Milk 3, Lunex Ultra con Uni Oxy a 20 volumi, YO.Coloring 10.17 con Mixy Milk 1 Taglio: Hi-Density. Finishing: Dreamfix
Gilet e frac neri con applicazioni e profili in seta ALESSANDRO DE BENEDETTI, gonna tubino in cotone nero elasticizzato ALESSANDRO DELLâ&#x20AC;&#x2122;ACQUA Pagina seguente: Abito nero in chiffon di seta CHANEL, bolero rosa in raso con applicazioni e paillettes KENZO by ANTONIO MARRAS e guanti corti in pelle bianca CHANEL
Colore: YO.Coloring 8.2 con Mixy Milk 3, Lunex Ultra con Uni Oxy a 20 volumi, YO.Coloring 10.17 con Mixy Milk 1 Taglio: Hi-Density. Finishing: Dreamfix
Colore: Lunex Ultra con Uni Oxy a 10 volumi, YO.Coloring 10.20 Vaniglia con Mixy Milk 1 Styling: Aplomb
Abito in pelle nera stampata, con corsetto e bretelle catena JOHN RICHMOND Pagina seguente: Maglia in cotone elasticizzato con cabochon applicati GAETANO NAVARRA, gonna in jersey CHANEL con scarpe in pelle oro e motivo bianco VERSACE, trousse in pelle nera con strass applicati VICINI
Colore: Color Performance 5.2 con Emulfluid, Liftkrome 300 con Uni Oxy a 40 volumi Taglio: Hi-Density e Protecting Mist. Finishing: Dreamfix
Colore: YO.Coloring 8.3 con Mixy Milk 3, Lunex Light Styling: Aplomb. Finishing: Diamond
Colore: YO.Coloring 8.3 con Mixy Milk 3, Lunex Light Styling: Aplomb. Finishing: Diamond
Per lei, Colore: Lunex Ultra con Uni Oxy a 10 volumi, YO.Coloring 10.20 Vaniglia con Mixy Milk 1. Styling: Fizzy e Dreamfix Per lui, Colore: YO.Coloring 5.2 con Mixy Milk 1, Lunex Light con Power Bleach. Finishing: Diamond
Per lei: Abito Marilyn in jersey nero con bretelline a catena DSQUARED2, guanti in raso argento LO ZOCCOLAIO per lui: Abito smoking nero in raso DSQUARED2 con camicia in popeline PRADA. Pagina precedente : Abito nero in seta con larga cintura VERSACE guanti in lattice argento BALENCIAGA con sandali in pelle specchio COSTUME NATIONAL
Colore: YO.Coloring 8.3 con Mixy Milk 3, Lunex Light Finishing: Diamond e Neon
Top-bra in cotone elasticizzato con cabochon applicati GAETANO NAVARRA. Pagina seguente: Abito baby doll nero in chiffon di seta ERMANNO SCERVINO con sandali in pelle nera borchiati D&G, maschera, cintura e bracciali in pelle borchiati LO ZOCCOLAIO
Hair concept : Roberto Rosini for Kemon @ René Olivier Hair styling : Pierre Baltieri, Gennaro D’Auria and Massimo Esposito Color concept : Kemon Technical Team Fashion Editor and Stylist : Rosanna Trinchese Stylist : Emmanouil Samartzis Stylist assistant : Melanos Make-Up : Antonella Coluccelli and Rox @ René Olivier Models : Anastasiia Rudoi, Dasha Fisanova, Elodye Davids and Joy Wielart @ Mademoiselle - Paris Olessia Nagornaya @ Names - Milano Milan Gogora and Tiaan Kotze @ Joy - Milano Laura Sandroni, Shelley Dennis and Kristel Van Valkenhoef @ Fashion Models Management - Milano Gaetano Spadoni @ Fidelios - Bologna Set Coordinator : Roberto Guerini Location : Studio Bovisa - Milano
Special guest stars della produzione Kemon Collection Primavera / Estate 2007, la band de I Fratelli Calafuria è stata anche responsabile dell’ambiance sound dello shooting. I Fratelli Calafuria si formano nel 2002 a Milano da un’idea di Andrea Volontè, Paco Vercelloni e Tato Vastola. Da anni attivi in realtà musicali nell’ambito rock, hardcore e metal italiano ed amici di lunga data, innamorati delle sonorità forti ma con il pallino della canzone, i tre iniziano un percorso di sperimentazione musicale e di attività live. I Fratelli Calafuria catturano subito l’attenzione della Sony Music Publishing, che immediatamente decide di annetterli alla sua imponente scuderia, e della label Massive Arts Records per la quale incideranno il loro album di esordio. Un lavoro nuovo, fresco, che spazia dal post-punk alla caricatura del pop da classifica, amalgamando tutto in una formula sonora dai lineamenti incisivi, senza compromessi che uscirà appunto nella primavera del 2007, fra qualche giorno...!
> WWW.FRATELLICALAFURIA.COM > WWW.MASSIVEARTS.COM > WWW.MYSPACE.COM/FRATELLICALAFURIA
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Un look di bravo ragazzo con tanta energia da vendere, ribelle e determinato nella ricerca espressiva, Virginio ha una voce splendida, una musicalità già matura e consapevole, uno stile musicale assolutamente attuale, una sensibilità nuova e tutta da scoprire: Virginio si presenta così, con uno splendido insieme di timidezza e determinazione... Partecipa al Festival di Sanremo 2006 con il brano “Davvero” e nel marzo dello stesso anno esce il suo stupendo album d’esordio prodotto da Massive Arts Records per la Universal Music. L’album ci presenta molti pezzi dalle sonorità e dagli arrangiamenti particolarmente innovativi, una vera ondata di freschezza nella musica italiana. Virginio cattura subito un grande seguito di pubblico, può godere dopo la sua partecipazione a Sanremo della rotazione continua su molte tv e molte radio di piccolo e grande calibro.
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WWW.VIRGINIOMUSIC.IT < WWW.MYSPACE.COM/VIRGINIOMUSIC < WWW.UNIVERSALMUSIC.IT < WWW.MASSIVEARTS.COM <
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BY AND LARGE, JAZZ HAS ALWAYS BEEN LIKE THE KIND OF A MAN YOU WOULDN'T WANT YOUR DAUGHTER TO ASSOCIATE WITH IN GENERE, IL JAZZ HA SEMPRE ASSOMIGLIATO AL TIPO D'UOMO CON CUI NON VORRESTE MAI FAR USCIRE VOSTRA FIGLIA > DUKE ELLINGTON
JAZZ... Umbria Jazz 2007, come ogni anno dal mitico 1973: cinque giorni di musica di altissima qualità con il valore aggiunto di una ambientazione unica quale il centro storico di una delle più belle e suggestive città dell’Umbria. Un cartellone eterogeneo e dalle molte anime, che prova a sintetizzare i variegati percorsi della musica cosiddetta popolare, oltre che del jazz nelle sue espressioni ancora ortodosse. Sulle scene di Umbria Jazz si alterneranno ogni anno artisti di culto e giovani emergenti, icone della pop song e monumenti della black music, jazzmen di provata esperienza e luminosa carriera e leoni della disco, bollenti dispensatori di salsa e raffinati crooner, nuove scoperte del nu soul e storici precursori dell’hip-hop. E ancora: blues, r&b, funky, gospel e molto altro ancora... Il programma allestito dal direttore artistico del festival Carlo Pagnotta, si sviluppa in diverse direzioni come è nella vocazione, recentemente acquisita ma già forte, del nuovo corso del Festival. Il filo rosso che lega le diverse scelte è quello della qualità.
Kemon è un’azienda che promuove l’iniziativa Umbria Jazz 2007
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UMB
Umbria Jazz is in its thirtieth year. For a music festival, which mostly offers jazz, this anniversary is not a foregone conclusion. It also extraordinary that after three decades Umbria Jazz is thriving now more than ever: famous, admired, sometimes criticized but, nevertheless, not to be ignored. It is rare to find festivals that do not feel the weight of the years: freshness at the beginning often cedes to insidious routine. Nevertheless, thirty years ago none of the creators would have ever imagined that so many other events would have followed the first festival arriving at the celebration of this birthday. The first year had been planned with another three evenings, two in Perugia and one in Gubbio, which was cancelled due to rain. In Perugia, in the majestic Piazza IV Novembre, Weather Report made its Italian debut, and the free-esoteric performance of Solar Arkestra of Sun Ra caused a stir. It was immediately clear that this was a good idea, as witnessed by its great success with the public, in spite of sketchy promotion. In reality, the gestation of the project was very quick: just a few months passed between the development of the idea and the concrete realization of the event. Umbria Jazz was born in a cafĂŠ, located in the historic town centre of Perugia. For quite some time, Carlo Pagnotta, a merchant from Perugia who was a jazz enthusiast and who had been attending major European jazz festivals for many years, dreamed of a festival in his home town. He spoke of the idea with two prominent exponents of the then newly created Umbria Region, who would both become presidents. They welcomed the idea and involved their colleague from the tourism sector. Umbria Jazz is a travelling festival that moves every evening from one city to another in a type of picturesque, disorganized journey to the many charming destinations in the region, but above all, it is free. To listen to the music it is not necessary to purchase a ticket, in a period of time in which young people consider music to be a shared heritage, or rather a type of social service. There are no gates to be jumped, as often happened back then, to take something that was seen as a right. For jazz, club music or at most theatre music, in any case for small spaces, it is a shock. Jazz arrives in the Umbrian square, the agora where the civilian and social life of its people had always been carried out. Since then, jazz and the square have coexisted and festivals of this type have been created throughout Italy. In addition to a shock it is also an incredible promotional advertisement for Umbria since music and the environment become interwoven to evoke charms that have never before been experienced. And the image of those squares with â&#x20AC;&#x153;a sea of facesâ&#x20AC;? is seen throughout Italy and even in America. If Umbria Jazz had to launch Umbria as the landing place of young, mass tourism, the objective has been reached. It is not so much the immediate repercussions that count as much as the image of a dynamic region, which in its traditional appearance as the land of painters and saints, or of prestigious but elite events, adds the image of an innovative community that reaches toward the future. Pagnotta himself admitted that he was thinking of a traditional festival like the one in Bologna or Sanremo. It was Alberto Provantini, the Regional Tourism Councillor, who had the idea for the formula. Probably the motivation was tied to tourism promotion, and, certainly no one then was able to predict what would happen. The cities of Umbria, in a fragile balance, explode. In some situations the population doubles. The organizers try to do what is possible, but what is possible is not enough. Before the concerts, actually right from the early afternoon, the squares become a never-ending sea of sleeping bags. There is one aspect that cannot be misunderstood: the artistic quality of those programmes was incredible.A few names: Dizzy Gillespie, Sarah Vaughan,Art Blakey, Freddie Hubbard, Count Basie, Stan Getz, Charles Mingus, Gil Evans, Gerry Mulligan, Sonny Stitt, Lionel Hampton, Chet Baker, McCoy Tyner, Lee Konitz. Pratically, jazz history. But there were also innovators who experienced a phase of great creativity then like Cecil Taylor, Archie Shepp, Sam Rivers, and Anthony Braxton as well as Carla Bley and Keith Jarrett. In those squares a lot of great music was heard...!
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UMBRIA JAZZ 06 IL FESTIVAL IN NOTE E IN CIFRE: 400 ARTISTI PIU’ DI 250 CONCERTI 3 PALCHI ALL’APERTO 2 TEATRI JAZZ BRUNCH AND DINNER STREET PARADES… CIRCA 400.000 PRESENZE...!
> STEFANO MAZZI & PAOLO OCCHIUTO
MBIRAJAZZ fino in America. Del resto, come sarebbe possibile non subire il fascino della Piazza del Popolo a Todi, di Piazza IV Novembre a Perugia, del Teatro romano a Gubbio, della fortezza dell’Albornoz a Orvieto, della rocca di Castiglion del lago, di Villalago. Se Umbria Jazz doveva lanciare l’Umbria come approdo di un turismo giovane e di massa, l’obbiettivo è raggiunto. Non è tanto la ricaduta immediata che conta, quanto l’immagine di una regione dinamica che al suo tradizionale look di terra di pittori e di santi, o di manifestazioni prestigiose ma elitarie, aggiunge quella di una comunità innovativa e proiettata verso il futuro. Lo stesso Pagnotta ammise di aver pensato ad un festival tradizionale, come quello di Bologna o di Sanremo. Fu Alberto Provantini, assessore regionale al turismo, che ebbe l’idea della formula. Probabilmente la motivazione era legata alla promozione turistica, e di certo nessuno allora fu capace di prevedere quello che sarebbe accaduto. Le città dell’Umbria, dal fragile equilibrio, scoppiano. In alcune situazioni la popolazione raddoppia. Si cerca da parte degli organizzatori di fare il possibile, ma il possibile non è sufficiente. Prima dei concerti, anzi già dal primo pomeriggio, le piazze diventano una interminabile distesa di sacchi a pelo...
Umbria Jazz ha compiuto trent’anni. Per un festival di musica, di jazz soprattutto, non è un traguardo scontato. Se poi pensiamo che sono stati trent’anni movimentati se non travagliati, soprattutto all’inizio, si può parlare di un evento straordinario. Come straordinario è il fatto che dopo tre decenni Umbria Jazz invece sia più vitale oggi di prima: famosa, ammirata, a volte anche criticata ma comunque imprescindibile. Sono rari i festival che non accusano il peso degli anni: la freschezza delle origini spesso cede il passo all’affanno di una insidiosa routine. Ebbene, trent’anni fa nessuno dei protagonisti della sua nascita avrebbe mai scommesso che a quella prima edizione ne sarebbero seguite tante altre fino a festeggiare questo compleanno. La prima edizione prevedeva tre serate, due a Perugia e una a Gubbio, che però saltò per la pioggia. A Perugia, nella maestosa piazza IV Novembre, fecero il loro esordio italiano i Weather Report, e molto fece discutere la performance free-esoterica della Solar Arkestra di Sun Ra. Fin da subito fu chiaro che si trattava di una buona idea, come testimoniava il grande successo di pubblico, a dispetto di una promozione approssimativa. In realtà la gestazione del progetto fu velocissima: dalla visione alla realizzazione concreta passarono pochissimi mesi. Umbria Jazz nacque in un caffé, oggi chiuso, del centro storico di Perugia. Da tempo, Carlo Pagnotta, commerciante perugino appassionato di jazz e frequentatore di lungo corso dei maggiori festival europei, sognava un festival a casa sua. Ne parlò con due esponenti di spicco della allora neonata Regione Umbria, fatto curioso, entrambi poi sarebbero diventati presidenti, che dimostrarono di gradire l’ idea e coinvolsero il loro collega al turismo. Evvaaai...! Umbria Jazz è un festival itinerante, cioé si sposta ogni sera da una città all’altra in una sorta di pittoresco viaggio disorganizzato per i tanti luoghi suggestivi della regione, ma soprattutto è gratuito. Per ascoltare musica non si paga nessun biglietto, in una fase storica in cui i giovani considerano la musica come un patrimonio condiviso, anzi come una sorta di servizio sociale. Non ci sono cancelli da scavalcare, come allora succedeva spesso, per prendersi qualcosa cui si crede di aver diritto. Per il jazz, musica da club o tutt’al più da teatro, in ogni caso per piccoli spazi, è uno shock. Il jazz entra nella piazza dell’Umbria, l’agorà dove si è sempre svolta la vita civile e sociale della sua gente. Da allora il jazz e la piazza convivono, e festival di questo tipo nascono in tutta Italia. Oltre che uno shock, per l’Umbria è un incredibile promozione, quando musica e ambienti si intrecciano con inedite suggestioni. E l’immagine di quelle piazze con un mare di facce fa il giro d’Italia e sbarca per-
C’e’ pero’ un aspetto di Umbria Jazz sul quale non ci sono possibili equivoci: la qualità artistica di quei cartelloni era ed è tutt’oggi incredibile. Alcuni nomi: Dizzy Gillespie, Sarah Vaughan, Art Blakey, Freddie Hubbard, Count Basie, Stan Getz, Charles Mingus, Gil Evans, Gerry Mulligan, Sonny Stitt, Lionel Hampton, Chet Baker, McCoy Tyner, Lee Konitz. Praticamente, la storia del jazz. Ma sono anche venuti gli innovatori che agli inizi di Umbria jazz vivevano una fase di grande creatività come Cecil Taylor, Archie Shepp, Sam Rivers, Anthony Braxton. Ci furono anche Carla Bley e Keith Jarrett. In quelle piazze si è ascoltata tanta buona musica... e non è finita. Umbria Jazz 2007, dal 6 al 15 luglio 2007 a Perugia... > WWW.UMBRIAJAZZ.COM
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Proteggere, definire e riparare. Un sistema completo per la bellezza ed il benessere dei capelli esposti al sole. Protecting, defining and repairing. A complete system to care for and enhance the beauty of the hair exposed to the sun.
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Hair Concept Roberto Rosini Fashion Editor Rosanna Trinchese
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Bikini con applicazioni ricamate PIN-UP, Pagina precedente: bikini annodato con applicazioni di tulle e Swarovski PIN-UP, occhiali BLUMARINE, Pagina di apertura: Top shirt in cotone viola MOSCHINO, bikini con Swarovski by PIN-UP minigonna denim PARASUCO JEANS e occhiali GUCCI
Pagina seguente: Bikini bianco plissĂŠ VERDISSIMA e bikini oro con ricami in filo PIN-UP
Styling and Finishing : Linfa Solare Oil non Oil e Fluid
Hair concept : Roberto Rosini for Kemon @ RenĂŠ Olivier by Lorenzo Poli, Nico Terreni and Roberta Mosca Color concept : Kemon Technical Team Fashion Editor and Stylist : Rosanna Trinchese assisted by : Dina Quiriconi Make-Up : Rox @ RenĂŠ Olivier Models : Barbara Cassone, Sally Graham and Marilyse Marchand @ Why Not Models Management - Milano Location : Follonica Beach - Toscana
Giovani donne come libere sperimentatrici dall’essenza trasgressiva, all’ombra del meriggio mediterraneo intrecciano degli sguardi fuggitivi e provocanti. Come in un film interpretato soltanto da personalità forti ed emancipate, fra tutti i colori ed i profumi di un bosco incantato spuntano come muse dai capelli ribelli che corrono su un tappeto di foglie ma sognando un tappeto rosso... il passaggio dal jeans all’abito da sera è veloce come un colpo di bacchetta magica... Cenerentola trova il suo principe ed il sogno continua... Le celebrity hanno lanciato la tendenza: Nicole Kidman, Vanessa Paradis, Christina Aguilera, Salma Hayek, personalità libere ed autentiche ma talvolta con un look selvaggio e ribelle. Hanno il viso incorniciato da un’aureola che enfatizza i movimenti di una costruzione ondulata e naturale. Un beauty forte e dal fascino contemporaneo: strumento di seduzione con lo styling Hi-Density ed il finishing Freestyle di Hair Manya. La radiosità della pelle luminosa e compatta è accentuata con Skin Foundation Creme Beige di La Prairie con Double Wear Powder e Double Wear Conclealer di Estèe Lauder per completare l’impalpabile quando sfumato con il pennello e giochi rosati di luci ed ombre con la Palette Visage Colourful Horizons di Clarins, lipgloss effetto shine nella nuova nuance pesca di Yves Saint Laurent. Hair Concept Roberto Rosini Fashion Editor Rosanna Trinchese
Photographed by Amedeo M.Turello
I FREE .. DOM 57
Per lei, Colore: Yo.Coloring 4.36 e 6.36 con Mixy Milk 2. Styling: Hi-Density Per lui, Styling: Aplomb
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Per lei : Camicia ricamata con applicazioni in cotone bianco ERMANNO SCERVINO, jeans CALVIN KLEIN, collane in oro bianco ed oro giallo MARINA POMA, per lui: Camicia in pelle blu elettrico e jeans JUST CAVALLI. Pagina seguente, per lei: Camicia bianca con ricami a foro ERMANNO SCERVINO jeans PARASUCO e collana in argento martellato RAFFAELLA MANNELLI, per lui: Jeans ROBERTO CAVALLI, scarpe PACIOTTI e boxer DIESEL
Hair concept : Roberto Rosini for Kemon @ RenĂŠ Olivier by Lorenzo Poli, Anna Maria Floridi and Antonella Teverini Color concept : Kemon Technical Team Fashion Editor and Stylist : Rosanna Trinchese assisted by : Dina Quiriconi Make-Up : Rox @ RenĂŠ Olivier Models : Barbara Cassone, Mariana Braga and Mignonne Van Eeden @ Why Not Models Management - Milano Location : Pineta di Massa Marittima - Toscana
Per lei, Colore: Actyva Coloro 7.3 con Coloro Oxy a 20 volumi. Finishing: Freestyle Per lui, Styling: Aplomb
Jeans IMITATION OF CHRIST e DIESEL con cintura REPLAY. Pagina precedente : Abito da sera in chiffon di seta beige con ricami in argento ed applicazioni e paillettes di ERMANNO SCERVINO. Pagina di apertura, a sinistra : Camicia in lino turchese ERMANNO SCERVINO, occhiali VERSACE, collana in ambra blu e oro MARINA POMA. Pagina destra, per lei: top in lino viola ERMANNO SCERVINO e occhiali GIORGIO ARMANI, per lui: Camicia VERSACE e occhiali pilot RAY-BAN
WWW.TOSCANAFOTOFESTIVAL.COM <
FOTO
Which aspiring actor, singer or artist would not want to follow, step by step, for a week, his “myth”, the model from whom he can draw inspiration, to be able to spend the time to find out his secrets, to understand what it takes to be successful, to increase his own professionalism? This is the opportunity that the Toscana Foto Festival is offering to all budding photographers, who desire to deepen their knowledge, their technique, their visual and their creative approach... With thanks to the commitment of the town of Massa Marittima, in Tuscany, this is the 14th edition to be held. The magnificent location being the main constant of the Festival and one of the great features attracting people to the course from all over the world.
TOSCANA FOTO FESTIVAL IS RENEWED TO GIVE MORE EFFICIENCY TO THE ORGANIZATION AND A BIGGER ASSISTANCE AND COOPERATION TO ALL THE PARTICIPANTS, IN ORDER TO IMPROVE TOGETHER OUR QUALITY AND EFFICIENCY... ITALY IS MADE UP BY SMALL TOWNS, SMALL VILLAGES, WELL PRESERVED, NICE FROM AN AESTHETIC POINT OF VIEW, OLD IN HISTORY, CIVILIZATION AND TRADITIONS. THIS IS THE SO CALLED MINOR ITALY, THAT IS ACTUALLY THE MOST ALIVE, THE RICHEST ONE WHERE THE BEST QUALITY OF LIFE IS POINTED UP. MASSA MARITTIMA IS ONE OF THESE. IT IS NATURE, ART, QUALITY OF LIFE THANKS TO THE HUMAN RICHNESS OF ITS INHABITANTS AND ITS GASTRONOMICAL TRADITIONS... > FRANCO FONTANA TOSCANA FOTO FESTIVAL ARTISTIC DIRECTOR WWW.TOSCANAFOTOFESTIVAL.COM
Among the novelties of this year’s festival there is a strong commitment regarding education, thanks to the eight educational grants for young students. There will also be professional models at disposal throughout the course to pose for shoots and excellent teams that support any needs in terms of styling, hair and make-up. Students will greatly benefit from the wealthy experience of several Photography Masters including: Enrico Bossan, Francesco Cito, Mario Cresci, Rudi Faccin, Franco Fontana, Maurizio Galimberti, Eikoh Hosoe, Douglas Kirkland, Roberto Rocchi, Pino Settanni, Ferdinando Scianna and Amedeo M.Turello. Each photographer will instruct classes in their preferred fields under titles including: Reportage and Photojournalism, Sensual Portraits, Fashion and Creativity and Fashion Editorial... Participants will also be invited to participate in competing for several photographic prizes, “Italgas Ambiente”, “Epson Le Logge”, “Portfolio 2007”, and Kodak “A photo for Massa Marittima”. In taking part the students will also have an opportunity to have their work judged by valued journalists, critics, photographers and teachers. During the two weeks there will also be exhibitions conferences and meetings...
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Kemon è un’azienda che promuove l’iniziatia Toscana Foto Festival 2007 ...la fotografia come modo di comunicare fra magia e realtà !
C’è sempre un po’ di magia in una foto. Che cattura l’attimo, l’anima, la storia. Una magia fatta di tecnica, creatività, ispirazione. Quella stessa magia che, ogni anno, si riscopre al Toscana Foto Festival...
> ANDREAS M. JÜRGEN
O FESTIVAL Il Toscana Foto Festival è una della manifestazioni più accreditate tra quelle dedicate alla fotografia, a livello nazionale ed internazionale. Ogni anno vengono proposti workshop di alto livello, dedicati ai diversi settori della fotografia: dal glamour al reportage, dal nudo all’ambiente, dalla tecnica classica alla più innovativa. Si impara lavorando, si studia mettendo in pratica, fianco a fianco con i più grandi Maestri della fotografia. Ma il Festival è anche un microcosmo di cultura della fotografia. Ecco allora le mostre, che accompagnano i visitatori, inserite in quella cornice ineguagliabile offerta da Massa Marittima, una perla d’Europa. Così come è anche un trampolino di lancio per i nuovi talenti: questo l’obiettivo primo di Premi fotografici e Borse di studio. Come ogni anno, sempre di più, sempre meglio. Perché la magia della fotografia è nella mani, negli occhi ma soprattutto nel cuore, del fotografo. Basta saperla catturare.
In un tempo in cui, tutti, ma proprio tutti, possono essere fotografi. In cui le macchine fotografiche non hanno più alcuna complicazione, costano niente, e sono in grado di dare l’esito subito dopo lo scatto. In cui i telefonini fanno fotografie e filmati, in cui le foto si possono trasferire in pochi secondi... In questo tempo, fortunato e sciagurato, che fine hanno fatto i fotografi? Quelli autentici. Quelli che fino ad oggi ci hanno emozionato e documentato. Quelli che distinguono ancora gli obiettivi e i diaframmi. Quelli che, per più di un secolo, hanno reso possibile il trasferimento delle immagini, nella memoria di almeno sei generazioni? Quelli senza di cui non sapremmo mai che faccia avevano Garibaldi, Marx, Gagarin o Oswald... Il Toscana Fotofestival è un’occasione unica di incontrarli in carne ed ossa: sotto la guida del leggendario Franco Fontana: “l’inventore del colore fotografico”, i più grandi maestri della fotografia contemporanea saranno lì per raccontare, attraverso i loro workshop, le mostre e i seminari, un’esperienza, lunga come la loro vita, di un’arte che, nel suo aspetto di disciplina creativa tradizionale più elevata e professionale, è quasi in via d’estinzione. Quella che oggi è diventato uno dei più importanti appuntamenti italiani per gli appassionati di fotografia, il “TFF”, giunto alla sua venerabile 15^ edizione aspetta, in questa atmosfera rilassata, ma frizzante e cosmopolita, tutti coloro che vorranno guardare, imparare e misurarsi con l’arte di Nadar. Dal 1 al 15 luglio, sarà possibile vedere in questa cornice unica una davvero importante selezione di creativi e professionisti in genere a rappresentare ciò che il mondo della fotografia contemporanea può mostrare di meglio. Da questo confronto di esperienze e culture con la possibilità di frequentare i corsi dei grandi maestri nasce un arricchimento professionale ed umano. Un incontro basato su valutazioni, consigli e discussioni sul proprio lavoro... da dove si viene e dove si vuole andare... Un appuntamento interessante che, in un contesto suggestivo e accogliente, crea l’opportunita di un’estate alternativa, un’esperienza indimenticabile di arricchimento e conoscenza, un’esperienza rara.
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> SPRING_SUMMER / SHOPPING CONTACTS
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P/E 2007 64
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