THE PROGRESS TIME AUGUST - OCTOBER 2021

Page 1

• AUTORIZZAZIONE TRIBUNALE DI AREZZO N. 4/13RS del 23.07.2013 • ANNO VII - TRIMESTRE AGOSTO - OTTOBRE 2021 •

the progress time • Tabloid di economia e cultura internazionale • Page 7

Page 2

EDITORIALE Di Barbara Ganetti In questa pubblicazione di fine Agosto riprendiamo dopo un semestre di incertezze avvicinandoci alla conclusione di questo 2021. Quale strategia risulta perfetta per riprendere tutte le normali attività alle quali eravamo abituati? Ormai la parola pandemia si e’ insinuata forzatamente nel nostro lessico quotidiano, il distanziamento sociale oggi sembra la normalità, ma la voglia di riprendere a viaggiare, andare ad una mostra, a teatro o al cinema, stare con gli altri insomma, e’ ancora molto forte. “Io esisto se l’altro me ne dà conferma”. Su questo punto da tempo mi pongo alcune domande:“Oggi che ruolo giocano gli intellettuali del nostro tempo? A differenza degli intellettuali del passato che, detenevano il ruolo di indirizzare l’essere umano, nel bene e nel male, verso la consapevolezza di se stessi e delle proprie fragilità”. Soprattutto sono fortemente mutate le forme in cui la cultura stessa può essere comunicata e diffusa?Più ancora: è diversa la percezione del ruolo della cultura nella società? Questa guerra invisibile alla quale siamo stati tutti chiamati, ci pone di fronte a delle scelte non solo sanitarie o economiche, ma credo che rimette in discussione la percezione che abbiamo del genere umano. La cultura risulta necessaria per uscire da questa enpasse e, deve essere rimessa al centro del genere umano come motore potente di vero progresso e condivisione. Con questo non mi arrogo il diritto di dare risposte, ma almeno di porre delle domande. Si segnalano ai nostri lettori alcuni interventi, che ci aiuteranno a trarre delle considerazioni su come proviamo a vivere questo momento epocale,e quali strategie si intendono attivare per cogliere le nuove opportunità culturali, sociali e imprenditoriali del nostro domani. Per lo sviluppo di questa edizione si rivolge un ringraziamento particolare a S.E. Margaret Twomey, Ambasciatore d’Australia in Italia che, ci ha gentilmente concesso un suo intervento. Inoltre si ringrazia la preziosa cooperazione dello staff dell’ Ambasciata d’Australia in Italia.

Gasometer of Rome -Private collection of ARO’, oil painting of canvas, 80x60 cm

THE PROGRESS TIME keeps distinguish itself, with its multicultural information devoted to the global economy, using eminent and reliable sources, it enhances the readers an increased knowledge of the treated countries, overcoming the stereotypes often imposed by miscommunication, and today, in some frequent cases, the complete lack of information from Italian companies that address their services and products to international markets.

What THE PROGRESS TIME offers is a visibility of highest international ranks, via an on-line tool directed to insiders of the economic and cultural segment, and It is supported by special quarterly contents and publishings that are realized with the cooperation of the international diplomatic world, global Chambers of Commerce, multinational enterprises, research and cultural institutes, aiming to encourage the development of new interconnections, as

well as a larger geo-environmental, cultural and economic knowledge of the treated Countries in terms of placement and impact on the market in Italy, Europe and Worldwide. The reference target of Tabloid :

Engineers, Architects.Cultural Institutes, Music Conservatories,Academies, Museums,Press Offices. University, Research Foundations and Institutes, Scientific Istitutes, Aerospace,Robotic,High-Technologies, Pharmaceutical, Engineering.

Global Chambers of Commerce, Banks, Financial Companies, Multinationals, SMEs, Joint Ventures, Airlines Companies, Tour Operators, Law and Consulting Firms, Doctors,

WWW.THEPROGRESSTIME.COM CONTATTI : redazione@theprogresstime.com

ENGLISH VERSION INSIDE


2

ECONOMY

ECONOMIA INTERNA, DIGITALE E NUOVE TECNOLOGIE : La strategia migl Intervista esclusiva a S.E. Mrs. Margaret Twomey, Ambasciatore d’Australia per l’Italia e San Marino e designato per Albania e Libia.

By Ivan De Stefano

Come sta andando l’economia australiana? Gli effetti derivanti dalla pandemia rappresentano una grande sfida per l’economia australiana, come in tutti gli altri paesi. Il Governo ha messo in atto politiche incentrate sul sostegno alla transizione verso una crescita guidata dal settore privato, sulla creazione di posti di lavoro e sull’abbassamento del tasso di disoccupazione. Il budget 2021-22 ha previsto ulteriori 41 miliardi di dollari nel sostegno economico diretto, che include assistenza finanziaria ai lavoratori direttamente colpiti dal lockdown e dalle restrizioni nei focolai COVID-19. L’economia australiana ha registrato una performance eccezionale nel 2020 e il nostro PIL è stato più basso del 2,4% rispetto al 2019, un dato di gran lunga inferiore rispetto al calo medio del 4,7% delle economie avanzate. In effetti, le esportazioni australiane di risorse, energia e agricoltura hanno continuato a crescere anche nel 2020. In Australia l’inaspettata recessione globale ha posto fine alla crescita economica annuale da record e ininterrotta di quasi tre decenni. Questa crescita sostenuta ci ha consentito di assorbire l’impatto economico della pandemia meglio di molti altri. Ora, tuttavia, auspichiamo di tornare ai livelli di crescita sostenibile di cui godevamo prima del Co-vid-19. In termini finanziari l’Australia rimane solidissima. Il rapporto debito pubblico/PIL australiano sarà del 54% entro la fine del 2022, ben al di sotto, secondo le previsioni attuali, dell’attesa media del 94% delle economie avanzate. Quali strategie esistono per rilanciare la domanda interna? La domanda interna è in forte crescita e riflette un mercato del lavoro molto dinamico, con un tasso di posti di lavoro vacanti ai massimi da 12 anni. È vero che le nostre frontiere restano chiuse per quanto riguarda il turismo sia in entrata sia in uscita, tuttavia ciò ha anche offerto agli australiani la possibilità di “riscoprire” il proprio paese, come è successo anche in Italia negli ultimi 16 mesi. Gli australiani, quindi, sebbene sempre desiderosi di esplorare il mondo, ora spendono i loro soldi a casa. Assistiamo inoltre ad un boom delle esportazioni, ad un’intensa attività nel mercato immobiliare sia in termini di vendite che di nuove costruzioni e a livelli di fiducia molto alti nei sondaggi, sia tra i consumatori che tra le imprese. Tutto ciò contribuisce a rilanciare la domanda interna e, vista la preferenza dei consumatori australiani per beni di alta qualità, crea naturalmente opportunità per gli esportatori italiani. Notiamo, ad esempio, come le vendite di moto Ducati in Australia siano aumentate dell’82% nella prima metà del 2021, l’incremento più alto rispetto a qualunque altro paese. C’è da dire che tutto ciò è stato ottenuto senza incentivare direttamente la domanda inter-

na. Quello che il Governo ha fatto è mantenere la solidità e il dinamismo dell’economia australiana, mitigando gli effetti della pandemia e dando spazio al tipico spirito imprenditoriale australiano. In che modo le nuove tecnologie aiutano il commercio in Australia? Date le vaste distanze geografiche, l’Australia è naturalmente un paese che ha molto da guadagnare dall’introduzione di nuove tecnologie che possano aiutarci ad essere più vicini come comunità. Intelligenza artificiale, blockchain, Internet delle Cose e informatica quantistica sono quattro aree innovative su cui si sta concentrando il Governo. Come in altri paesi, anche in Australia la pandemia ha innescato un aumento dell’uso dell’e-commerce, ma l’impatto delle nuove tecnologie va ben oltre e si riflette anche nell’organizzazione delle imprese,nella logistica di import/export e persino nelle modalità in cui i diplomatici portano avanti il loro lavoro. Basti pensare che sono in Italia da più di un anno e direi che circa il 90% dei miei incontri si è svolto virtualmente. È stata una ripida curva di apprendimento per tutti. Anche questa è un’area che può creare opportunità per l’Italia. Abbiamo già importanti aziende italiane, come aizoOn, che lavorano sulla sicurezza informatica in Australia, mentre altre, come Prysmian, hanno ruoli chiave nel cablaggio, necessario per realizzare appieno i vantaggi di molte nuove tecnologie. Non dovremmo tuttavia trascurare l’infrastruttura fisica delle città, che consente a persone e merci di circolare nel modo più efficiente possibile. Non va bene effettuare ordini online in pochi secondi se poi il furgone delle consegne subisce ritardi a causa di infrastrutture di trasporto inadeguate. Aziende come Ghella, Webuild e Rizzani de Eccher stanno contribuendo a mantenere le città australiane moderne, efficienti e, soprattutto, sostenibili.

Photo by Tourism Australia

L’Australia è un membro del G20. Qual è stata la Sua esperienza della Presidenza italiana del G20? Certamente finora è stato un anno molto impegnativo, altri incontri verranno, culminando nel Vertice dei Capi di Stato e di Governo del G20, previsto per la fine di ottobre a Roma. La Presidenza del G20 rappresenta una sfida in circostanze normali e lo è ancor di più se si svolge nel bel mezzo di una pandemia globale. Eppure è in momenti come questo che i fora internazionali come il G20 dimostrano davvero il loro valore, nell’incontro dei paesi per discutere e trovare soluzioni ai problemi globali. I vari uffici della pubblica amministrazione italiana, dai ministeri ai consigli comunali che ospitano le riunioni, non possono che essere elogiati per il loro duro lavoro nel realizzare questi incontri.

S.E. Mrs. Margaret Twomey, Ambasciatore d’Australia in Italia


ECONOMIA

How is the Australian economy far ing?

liore per uscire da questa enpasse?

The impact of the pandemic is a major challenge for the Australian economy, as it is everywhere. The Government has put in place policies that focus on supporting the transition to private sector‑led growth, cre‑ ating jobs and driving the unemployment rate lower. The Australian economy put in an exceptional performance in 2020, and our GDP was 2.4% lower than in 2019, far smaller than the average drop of 4.7% across advanced economies. This unex‑ pected global recession put an end to Aus‑ tralia’s record-breaking, unbroken annual economic growth covering almost 3 dec‑ ades. In financial terms, Australia remains rock-solid. The Australian public sector debt ratio will be 54% of GDP by the end of 2022. On current forecasts, this is well be‑ low the 94% average forecast for advanced economies. What strategies are there to boost domestic demand? Domestic demand has been growing strong‑ ly and reflects a very buoyant job market. It is true that our borders remain closed as re‑ gards incoming and outgoing tourism, but this has also offered Australians a chance to “rediscover” their own country. In addition, we can see booming exports, a lot of activity in the housing market, and very high confidence levels in surveys of both consumers and businesses. This all helps boost domestic demand and, given the preference of Australian consumers for high-quality goods, this naturally creates opportunities for Italian exporters. I note, for example, that sales of Ducati motor‑ bikes in Australia rose by 82% in the first half of 2021, the largest rise of any country. How are new technologies helping trade in Australia? Given the vast physical distances in Aus‑ tralia it is naturally a country which has much to benefit from the introduction of new technologies which can help bring us closer as a community. Artificial intelli‑ gence, blockchain, the Internet of Things, and quantum computing are four innova‑ tive areas that the Government is focussed on.Again this is an area which can create

3

opportunities for Italy. We already have outstanding Italian companies, such as ai‑ zoOn, working on cyber security in Austral‑ ia, while others, such as Prysmian, have key roles in the cabling that is needed to fully realise the benefits of many new technolo‑ gies. Nor should we overlook the physical infrastructure of cities that enables people and goods to circulate as efficiently as pos‑ sible. Companies such as Ghella, Webuild and Rizzani de Eccher are all helping keep Australia’s cities modern, efficient and, most importantly, sustainable. Australia is a member of the G20. What has your experience been of Italy’s G20 presidency? Indeed it has been a very busy year so far with more meetings to come, leading up to the G20 Heads of State and Gov‑ ernment Summit at the end of October in Rome. Holding the G20 presidency is a challenge under normal circumstances, doing so in the midst of a global pandemic even more so. Australia is an active member of the G20 and, for me, it has provided the opportuni‑ ty to better understand Italy’s role in some essential international initiatives. A perfect example was the hosting at the end of June of the meeting of G20 Foreign Affairs and Development Ministers in Matera. This resulted in the Matera Declaration on food security, nutrition and food systems and a call to action. The Matera meeting was followed by a visit to the United Nations Global Service Centre in Brindisi, a logisti‑ cal hub which includes the UN Humanitar‑ ian Response Depot, with its frontline role in emergency preparedness and response worldwide. Australia has greatly appreciated Italy’s ef‑ forts to keep food security high on the G20 agenda. In all of these initiatives and also thanks to its hosting of the World Food Programme HQ in Rome, Italy has a fun‑ damental role in combatting malnutrition and ensuring food security.Later in the year with the Leaders Summit, we will see what initiatives come out of Italy’s G20 presiden‑ cy on food security and on numerous other global challenges. These are tough challeng‑ es, but Australia and Italy face them as friends and with a unity of purpose.

THE PROGRESS TIME Ta b l o i d t r i m e s t r a l e di economia e cultura. A U T. T R I B UA L E A R E Z Z O N. 4/13RS DEL 23/07/2013 ANNO VIII Tr i m e s t r e Agosto-Ottobre 2021

Editore Ivan De Stefano

Direttore Responsabile Barbara Ganetti

Collaboratori: Cosetta Chiti Mattia Padella

Stamperia: Centro Stampa Q u o t i d i a n i S . P. A . Vi a d el l’ Indust r i a , 5 2 25030 - Erbusco (BS) L a p u b b l i c a z i o n e e’ s t at a finita di stampare il 16.08.2021

L’Australia è un membro attivo del G20 e l’impegno in tale ambito continua nonostante le oggettive difficoltà di quest’anno a partecipare alle riunioni nel modo in cui vorremmo. Io ho colto l’opportunità di comprendere meglio il ruolo dell’Italia in alcune fondamentali iniziative internazionali. Un perfetto esempio di ciò è stato l’incontro dei Ministri degli Esteri e dello Sviluppo del G20, che Matera ha ospitato a fine giugno, da cui è scaturita la Dichiarazione di Matera su sicurezza alimentare, la nutrizione e i sistemi alimentari, nonché un invito ad agire. Essendo ovviamente concentrati sulla lotta al COVID-19 sarebbe troppo facile dimenticare che esistono altre minacce, forse ancor più sfidanti, al benessere delle persone. Di queste, la sicurezza alimentare è in cima alla lista. L’incontro di Matera è stato seguito da una visita al Global Service Center delle Nazioni Unite a Brindisi, un hub logistico in cui si trova l’Humanitarian Response Depot delle Nazioni Unite, che ha un ruolo di prima linea nella preparazione e risposta alle emergenze in tutto il mondo. L’Australia ha molto apprezzato gli sforzi dell’Italia per mantenere la sicurezza alimentare in cima all’agenda del G20, che include anche il Pre-Vertice delle Nazioni Unite sui Sistemi Alimentari tenutosi a Roma alla fine di luglio, il quale ha gettato le basi per un vertice ambizioso e pro-

duttivo che si terrà a settembre a New York. In tutte queste iniziative, e grazie al fatto che la sede del World Food Program si trova a Roma, l’Italia ha un ruolo fondamentale nella lotta alla malnutrizione e nel garantire la sicurezza alimentare. Più avanti durante l’anno, attraverso il Vertice dei Leader G20, potremo capire quali saranno le iniziative prodotte dalla Presidenza italiana del G20 sulla sicurezza alimentare e su numerose altre sfide globali. Sarà un piacere proseguire a trattare tali temi sulla strada dell’eccellente cooperazione bilaterale tra Australia e Italia. Si tratta di sfide difficili, ma le affrontiamo da amici e con unità di intenti.

Contatti: Te l . + 3 9 0 3 8 4 2 7 6 0 9 4 redazione@theprogresstime.com

Photo by Tourism Australia

Moro Real Estate The Moro Group has been building and selling quality real estate in Milan since 1936In more than eighty years of intense activity in the residential, industrial and commercial real estate field, the Moro Group has never lost sight of its original values, working day by day with the utmost professionalism and dedication. Year after year, the group has gained

Photo by Tourism Australia

a wealth of knowledge and experience by tackling ever-new challenges. The quality services offered by Moro Real Estate have earned the recognition and appreciation of the CEOs and employees of major multinationals in the Milan area. Moro Real Estate has been registered in the Japanese Chamber of Commerce since 2000.

www.mororealestate.com

Contact Details +39 02 58328574 info@mororealestate.com Via Lamarmora 4, 20122 Milano (Italy)



4

ECONOMIA

MERCATO IMMOBILIARE A MILANO:COSA E’ CAMBIATO E QUALI SONO LE NUOVE ESIGENZE DI MERCATO POST PANDEMIA? Di Ivan De Stefano

attuale Presidente del Consiglio, il Dr. Draghi, è stata quella di interrompere il blocco dei licenziamenti, in quanto la maggior parte delle nostre Piccole e Medie Imprese sono in grande sofferenza di liquidità. Il mattone si conferma comunque un bene rifugio, e questa consapevolezza lo sostiene da sempre.

Dr. Alberto Moro, Moro Real Estate Founder La pandemia ha portato dei dislivelli economici su tantissimi settori commerciali e la contrazione degli acquisti nell’ultimo anno ha aumentato enormemente l’inflazione. Naturalmente il settore degli immobili, sia in vendita che in locazione, riemerge da un periodo di stasi soprattutto dovuto all’incertezza dei mercati mondiali; proprio su questo aspetto della pandemia rivolto al settore immobiliare, abbiamo il piacere di porre alcune domande a un esperto conoscitore del settore il Dr. Alberto Moro, già Presidente di ASPESI Milano dal 2017 (Associazione nazionale tra le Società di promozione e sviluppo immobiliare), Consigliere di FIABCI Italia dal 2014 (Federazione Internazionale delle professioni

“La città di Milano riparte” immobiliari), Fondatore della Moro Real Estate, che dal 1994 si occupa di vendita e locazione di immobili di pregio a Milano, collaborando con molte Multinazionali interessate a insediare sedi operative e di rappresentanza in Italia. Dr. Moro può aggiornarci sulla situazione attuale degli immobili su base

nazionale e, naturalmente sull’andamento nella città di Milano? Non è semplice fare un’analisi oggettiva, anche perché i fattori attuali sono molteplici. Quello che è determinante oggi è sicuramente il potere di acquisto fortemente condizionato dal divario tra ricchezza e povertà, che si è accentuato moltissimo con la pandemia, basti pensare a quanti nelle grandi città hanno perso il lavoro o sono in procinto di essere licenziati, senza la garanzia di ammortizzatori sociali. Penso che Milano abbia risentito molto della pandemia, e che abbia sicuramente interrotto il suo processo di crescita che si stava sviluppando pre covid, e sono fortemente convinto tuttavia che si riprenderà ritrovando la spinta alla crescita che la caratterizzava. L’interesse verso Milano era talmente forte prima della pandemia, che i grossi investitori lamentavano la scarsità di immobili su cui investire, confrontandola con le altre metropoli internazionali. I fenomeni più evidenti che si sono verificati in questo periodo riguardano la chiusura di molte attività commerciali, vedi location vuote nel quadrilatero della moda e nelle vie più commerciali della città, fenomeno assolutamente inedito per questa metropoli. A Milano un altro settore che ha risentito molto la crisi, come nel resto d’Italia, è naturalmente quello legato al settore turistico e ricettivo; ormai molti alberghi sono stati chiusi per un lungo tempo, e stanno di conseguenza valutando la vendita della loro attività. A questo proposito sono molto attivi investitori del settore che desiderano acquisire a buon prezzo

le strutture in difficoltà. Altra nota dolente è sicuramente il turismo, nel periodo della pandemia si sono persi non solo i visitatori business che, grazie alle fiere e agli appuntamenti di Milano, sviluppavano un indotto che si rifletteva positivamente su tutta la città, ma anche quelli legati al mondo universitario e culturale.

Pandemia covid: cambiamenti in corso riguardo alle affittanze di uffici alle Multinazionali, co-working e nuove esigenze del mercato di riferimento che richiedono immediata risposta dagli addetti del settore immobiliare e dalle associazioni di categoria collegate. Come è già avvenuto per i settori bancari e assicurativi, gli uffici del futuro saranno sicuramente ripensati per alcune attività. Alcuni lavori torneranno a essere eseguiti in presenza, ma l’ufficio come è stato vissuto pre pandemia sarà un ricordo del passato. Gli uffici del futuro dovranno prevedere il co-working e l’ottimizzazione dei costi, tuttavia molte attività continueranno a svolgersi anche in smart working. Un altro cambiamento sarà legato alla fruizione dei grandi Centri Commerciali, in considerazione che il periodo della pandemia ha incrementato moltissimo l’abitudine degli italiani all’acquisto on line o a chilometro zero. Un altro settore che è stato fortemente condizionato dal covid è quello legato

al Car Sharing e al Bike Sharing. A Milano era sensibilmente diminuito l’uso della propria macchina. Oggi naturalmente la paura di contrarre il virus ha indotto le persone a usufruire meno di tutti i mezzi di trasporto condivisi. Oggi le esigenze di chi vuole acquistare casa a Milano hanno avuto un’inversione di marcia. Si ricercano abitazioni più grandi e con maggiore vivibilità negli spazi; si cerca più frequentemente una stanza in più, da dedicare al locale studio che oggi ridiventa utile e la sua funzionalità è apprezzata soprattutto da chi deve lavorare da casa in smart working. Questa nuova visione dell’abitare, che in un certo qual modo ci riporta indietro negli anni, oggi va scontrandosi con il budget a disposizione degli acquirenti. Con la stessa spesa per l’acquisto di un bilocale a Milano, oggi l’acquirente può acquistare un appartamento più grande nei comuni limitrofi alla City, ben collegati dai trasporti, e magari con un terrazzo affacciato sul verde.

Come sta reagendo secondo Lei l’Italia? L’Italia pre pandemica era reduce da un ventennio pessimo per la crescita interna, il covid ha purtroppo accentuato tutte le fragilità in essere del paese e soprattutto ha evidenziato la mancanza di programmazione a medio e lungo termine. Noi italiani dovremmo imparare sicuramente dai nostri vicini europei nell’avere una visione programmatica del futuro; questa nostra mancanza non aiuta certamente gli investimenti e rallenta lo sviluppo interno. Ancora oggi risultiamo una nazione a due velocità. Per ciò che concerne il mercato immobiliare, Milano registra un 7,4 % di incremento dei prezzi, ma una contrazione sostanziale delle compravendite,pur avendo a livello nazionale la possibilità di tassi per i mutui ai minimi storici. Il mercato immobiliare è sicuramente condizionato dalla minaccia rappresentata dai licenziamenti che potranno essere eseguiti dal 30 giugno. In questa situazione le banche in qualche modo stanno prendendo tutte le precauzioni del caso, soprattutto per non trovarsi con mutui non pagati. Desidero sottolineare che una delle prime richieste mosse dal Presidente di Confindustria, il Dr. Bonomi, al nostro

Milano City

Via Antonini 32, Milano

Via Losanna 22, Milano residenziale, venduto dalla Moro Real Estate


5

CULTURA

Kimono Experience, un evento esclusivo di Giappone In Italia a TENOHA Milano Di Mattia Padella, con la gentile cooperazione dello staff di Giappone in Italia a Milano

Giappone In Italia ancora una volta ci stupisce e promuove la cultura giapponese in Italia con la Kimono Experience! Un’esperienza di grande successo, una risposta degli italiani non sperata! Avete avuto la fortuna di vederla? Nel caso non foste riusciti, qui di seguito cercheremo di riassumere questi giorni speciali per presentarveli. Nel caso invece foste tra i fortunati ad avere avuto l’occasione di vivdere la Kimono Experience, state pronti a rivivere con noi tutti i momenti speciali! Cos’è la Kimono Experience Nella meravigliosa e unica location TENOHA Milano in via Vigevano 18, quello che noi chiamiamo l’angolo di Giappone qui in Italia e superando ogni aspettativa, la Kimono Experience si è svolta dal 15 giugno fino all’11 luglio senza nemmeno un solo attimo di pausa! Inizialmente, la mostra avrebbe dovuto essere allestita dal 15 giugno al 30 giugno, ma visto appunto l’enorme successo, la data di fine è stata spostata fino all’11 luglio. Cosa distingue la Kimono Experience dal resto e la rende unica? Sicuramente il sentimento d’amore per la tradizione giapponese. Il tutto è nato con l’idea del “Anche gli occidentali possono indossare il kimono degnamente” Perchè non dimostrarlo oltre che al mondo anche a sè stessi? Sono stati in tantissimi a desiderare di indossare lo yukata, la versione estiva del kimono, tanti si sono anche fatti il regalo di compleanno con questa esperienza! Sì, perchè la Kimono Experience non è solo una mostra. Anche se gli ospiti possono toccare veri kimono sentendo tra le mani le preziose e antiche stoffe e osservare i meravigliosi ritratti esposti, c’è altro! Alberto Moro, Presidente dell’Associazione Giappone in Italia, nonchè onorificato dallo stesso imperatore giapponese e autore del libro Il Mio Giappone edito da Tonocontinuo mette a disposizione il suo incredibile talento fotografico e di ritrattista regalando un servizio fotografico in yukata assolutamente unico! Una delle cose più belle della Kimono Experience, è l’emozione di chi partecipa, di frasi come “Un’esperienza unica che speravo non finisse mai”, “Adesso vado a casa e mi faccio un pianto, devo scaricare tutta questa grande emozione”, il tutto condito

“Kimono Experience, un nuovo concetto di condivisione”. dai vari “Grazie per aver permesso questo” L’unione tra le persone, la costruzione di qualcosa di concreto, lo scambio di emozioni, questa è Kimono Experience. Le domande di rivivere quei momenti ancora, sia per chi ha partecipato sia per chi non è riuscito a farlo, ancora i grazie che Giappone In Italia riceve quotidianamente, la

Kimono Experience continua a vivere in modo forte anche dopo la sua conclusione. Kimono Experience è un salto oltre il rigore del kimono, è un regalo per sentire addosso il vero Giappone. Cosa ci ha spinto a volere la Kimono Experience a tutti i costi? Innanzitutto la scelta di uno spazio come TENOHA Milano è stata importante: Un ponte tra Giappone ed Italia che potesse ospitare questa Experience così fuori dal comune. Il desiderio di voler far conoscere la tradizione giapponese sempre di più proprio con uno dei simboli più importanti del Giappone: il kimono. Essere in grado di indossare un kimono o uno yukata, senza scimmiottare una tradizione, ma al contrario poterle portare tutto il rispetto che merita. Regalare alle persone un’ esperienza unica e piena di emozione, non solo con la vestizione, ma anche un servizio fotografico realizzato da un fotografo così importante come Alberto Moro. Vedere ora appese ai muri le foto della Kimono Experience nelle case delle persone che hanno partecipato è qualcosa di unico ed emozionante, come rivivere ogni singolo istante di quei momenti fuori dal mondo, in cui non esisteva nulla se non la propria emozione e il proprio sentimento di sentirsi protagonista di un mondo completamente giapponese. Qual è lo strumento invincibile della Kimono Experience? Un museo tutto particolare con kimono originali e foto esclusive. A tutto ciò aggiungiamo la possibilità della vestizione da parte di una maestra e di avere a propria disposizione per le foto un maestro come Alberto Moro. Non c’è una ricetta che possa essere simile alla Kimono Esperience, tutto è creato per la prima volta… e il risultato ha stupito tutti! Cosa succederà ora? Aperitivi in kimono? Incontri e cene tra amanti del Giappone? Rimanendo sempre associati con Giappone in Italia, significa essere i primi informati di ogni evento, di ogni incontro. Quello su cui Giappone in Italia spinge è creare una comunità di persone con lo stesso target, con gli stessi interessi. Il tutto vissuto in un luogo di cui, quasi tutte le persone, ha detto “Non sembra di essere a Milano!” No, perchè TENOHA Milano è un piccolo microcosmo giapponese, una parte di mondo completamente distaccato dal resto. Se poi ci aggiungiamo le ricette dello chef giapponese il quadro è completo!

mono o lo yukata in giro per il web o sui muri del popup - store di TENOHA Milano? Il sentimento di importanza prende tutta l’essenza della persona, ci sentiamo tutti un po’ parte di quella tradizione così importante e profonda che è quella giapponese. Sia per uomo che per donna, il kimono è un indumento che può essere indossato in qualsiasi momento e in qualsiasi occasione. Vi capiterà di vedere modelli che saltano con il kimono, il “let’s jump!” è sempre stata una caratteristica della Kimono Experience, realizzata dal maestro di fotografia Alberto Moro. Perchè? Il motivo è semplice: sentirsi sempre liberi e sempre sè stessi, rendersi conto che indossare un kimono è importante quanto piacevole. Quante volte ho sentito la frase: “Incredibile come mi sento a mio agio!” Senza avere mai la possibilità di indossare un kimono o uo yukata, non ci si rende conto di quanto invece possa essere comodo e adatto a qualsiasi occasione! Stiamo ancora consegnando le foto dei partecipanti alla Kimono Experience che, a rivederla gli occhi si inumidiscono e un sorriso nasce dal nulla. Chiedono di poterla riprovare ancora la a gran voce! Chi l’ha vissuta vuole ripeterla, chi non l’ha ancora vissuta vuole provarla, ci sono molte persone che sono venute a conoscenza dell’esperienza troppo tardi… ma non è un problema! Ci sarà sicuramente la possibilità di riviverla! Stiamo solamente aspettando il momento giusto per creare la seconda edizione e regalare un’altra esperienza piena di emozione e… di Sol Levante! Siete pronti?

Cosa è rimasto dopo la prima edizione della Kimono Experience? Aspettiamo ovviamente la seconda edizione! L’emozione si sente ancora, tutti i luoghi parlano di quei momenti in cui le persone si sedevano e posavano come veri giapponesi per poi sfogarsi in un salto liberatorio magari con il proprio compagno o con gli amici. Vediamo le foto della Kimono Experience esposte con fierezza nelle case e ricordiamo ogni cosa e ogni momento della loro realizzazione. Vi è mai capitato di vedere i ritratti delle persone che hanno indossato il ki-

Le foto in questo articolo sono opera e proprietà del Dr. Alberto Moro.


6

TURISMO Article page 5 traslation

IL TURISMO OGGI: Cosa è cambiato e cosa è destinato a cambiare By Mattia Padella

Su scala mondiale il turismo in generale rappresenta almeno il 10% del prodotto interno lordo, una persona su 11 lavora nel comparto turistico. Basti solo pensare che nel 1950 vi erano oltre 25 milioni di turisti internazionali, nel 2015 ve ne sono stati 1,1 miliardi e nel 2030 la previsione si aggira intorno a 1,8 miliardi di turisti. Naturalmente oggi il settore risulta fortemente toccato dalla pandemia, l’Organizzazione Mondiale per il Turismo stima perdite globali per oltre 730 miliardi di dollari e, solo a luglio di quest’anno la perdita si aggira intorno al 81%. A tal proposito abbiamo voluto rivolgere alcune domande a chi di turismo se ne intende e ha toccato con mano i molteplici cambiamenti del settore; in questa doppia intervista abbiamo avuto il piacere di parlare con Fabio Zinanni (Sales e Marketing Manager in Italia per Saudi Arabian Airlines e docente di turismo presso l’università la Sapienza di Roma) e Nicola Romanelli (Ex Manager Club Med, fondatore di brandsavetheworld, co-fondatore di CV Start e Chairman di Travel Hashtag). Turismo, come sta cambiando la domanda e come devono adeguarsi gli addetti del settore? NR: “Ci sono addetti ai lavori che hanno beneficiato dei ristori riuscendo a sopravvivere, altri che hanno sospeso l’attività, ed altri ancora che si sono riorganizzati ripensando il proprio modello di business. Se è vero che il turismo domestico sta sviluppando numeri incoraggianti, ricordiamoci che ad oggi tutto l’outgoing di medio/lungo raggio è praticamente fermo. Un impatto devastante, ad esempio sul segmento Viaggi di Nozze. Decine di Tour Operators in grandissima sofferenza che chiedono al Governo soltanto chiarezza e coerenza, anche a livello di comunicazione, per poter tornare operare e programmare seppur con i motori al minimo. Insomma, chi parla di ripartenza avviata temo non abbia idea di come sia articolata dav- vero l’industria del turismo”. Vogliamo parlare del cambiamento del turismo? NR: “Il Turismo è cambiato, dicono tutti, ma ritengo questa affermazione decisamente superficiale. Oggi il viaggiatore si adatta alle opzioni disponibili: chi propende abitual-

Fabio Zinanni

mente per un certo tipo di viaggio (pensiamo al sud-est asiatico, area nota per l’elevato standard di servizi), difficilmente proverà a sostituirlo con esperienze di prossimità: E chi può arrivare a spendere alcune decine di migliaia di euro tra Maldive e Dubai, non è automaticamente disposto ad investire quel budget nel Bel Paese (se non in Sardegna, a Capri o a Forte dei Marmi). Ci si adatta, quindi. Stiamo riscoprendo le vacanze semplici di una volta, non lontano da casa, magari a contatto con la natura. L’Italia è meravigliosa, ma quando sarà possibile tornare alle abitudini del 2019, sono certo che il lungo raggio si riprenderà la scena come protagonista come è sempre stato.” FZ: “Sicuramente la prima opportunità o spinta deve partire dalle istituzioni e da noi addetti del settore per far decollare il turismo come industria. Il nostro sistema non era certamente pronto a gestire un impatto del genere: in molti hanno preso i ristori ed hanno chiuso, in tantissimi non hanno preso nulla ma si sono ugualmente reinventati e rimessi in gioco. Il turismo significa anche reinventare, noi addetti del settore siamo molto camaleontici; ed oggi abbiamo un Ministero del Turismo che mancava dal 1993. Ci vorrà del tempo, ma abbiamo comunque preso la consapevolezza di ciò che è possibile far meglio e cambiare.” Il vostro programma “20:21 il TURISMO DELLA SERA” andato in onda su LinkedIn, YouTube, Facebook, Twitch, con una capillarità di informazione diffusa su tutte le principali piattaforme social, ha riscosso molto successo. È da poco volto al termine, ma cosa vi ha lasciato a livello umano e professionale? NR: “Puntata dopo puntata abbiamo

sicuramente maturato che l’idea di mettere in contatto tutto il mondo del turismo in un momento in cui il turismo era fermo, non fosse poi così sbagliata. Nel corso delle 100 puntate è emersa una grande capacità di reazione, soprattutto dai leader di quegli operatori lungimiranti che sanno che chi fa turismo deve essere pronto ad imbattersi ciclicamente in momenti di stop causati da disastri ambientali, atti terroristici e così via. Abbiamo ascoltato storie e pensieri molto interessanti: dalle start up tecnologiche al colosso del Business Travel fino al grande Tour Operator, è stato un privilegio condividere i punti di vista di un comparto intero, certamente ferito, ma pronto a risollevarsi con le proprie forze. Visti gli ascolti ed il feedback degli addetti ai lavori, già a febbraio abbiamo deciso di proseguire con il programma fino a giugno arrivando alle 100 puntate consecutive.” FZ: “In occasione di alcune puntate siamo arrivati ben oltre i 35.000 contatti, con una media che si aggirava sui 12.000. Questo programma mi ha lasciato la grande forza che ci è stata trasmessa dai nostri ospiti, soprattutto il contatto umano, vedere le persone che dalla propria casa infondevano messaggi di positività reale, beh… non ha prezzo. Entrare nelle case dei nostri spettatori portandoli a casa di chi il turismo lo fa, è stato sicuramente quel plus che ha avvicinato e tolto le barriere tra ospiti e utenti. Un programma che è stato definito il “carosello” del 2021, anche da professionisti extra-settore che ci hanno seguiti ogni sera come se fossimo un programma televisivo.” NR: “Il nostro talk è diventato senza volerlo un appuntamento fisso per gli addetti ai lavori e, visto il livello degli ospiti, più volte la stampa di settore ha ripreso i contenuti emersi nelle varie puntate. Ci siamo sentiti utili in qualche modo, in un momento così complicato e difficile. Penso che la missione di questo web talk sia stata portata a termine con successo, ben oltre le previsioni”. FZ: “Io e Nicola non siamo giornalisti e non vogliamo assolutamente sostituirci a loro. In tantissime puntate abbiamo proprio richiesto la

Giappone in Italia once again amazes us and promotes Japanese culture in Italy with the Kimono Experience! A very successful experience, an unex‑ pected response from the Italian peo‑ ple! Were you lucky enough to see it? In case you weren’t able to, here below we will try to summarize these special days for you. On the other hand, if you were among the lucky ones to have had the opportunity to live the Kimono Ex‑ perience in person, be ready to enjoy this special moment once again with us! What is the Kimono Experience

Nicola Romanelli

presenza di giornalisti professionisti proprio per aiutarci a capire di più in fase di approfondimento. Molte firme autorevoli dei vari giornali del settore del turismo e non solo (ricordo che abbiamo avuto anche giornalisti di ANSA, Sole 24 Ore, ecc…) hanno accolto con entusiasmo questa nostra attività, aiutandoci a gestire quella pluralità di punti di vista. Ricordo che il nostro è stato un format libero, senza editori e sponsor. Abbiamo intervistato soltanto chi volevamo noi e nella modalità che abbiamo ritenuto più opportuna. Credo che questo nostro approccio corale come messaggio sia stato uno degli elementi distintivi del nostro esperimento di comunicazione”.

In the wonderful and unique location of TENOHA Milano in via Vigevano 18, what we call the corner of Japan here in Italy, the Kimono Experience took place from June 15 to July 11 ex‑ ceeding all expectations! Initially, the exhibition was supposed to run from June 15 to June 30, but given the huge success, the end date was moved up to July 11. What does distinguish the Kimono Experience from the rest and makes it unique? Definitely the feeling of love for the Japanese tradition. The whole idea was born with the concept of “Even Westerners can wear the kimo‑ no with dignity”. So why not show it to the world as well as yourself? There were many who wanted to wear the yukata, the summer and more infor‑ mal version of the kimono, many have also made a birthday present with this experience!

Quanto sta influendo internet sul turismo mondiale, e quali investimenti andrebbero attuati da i grandi Player del settore?

Yes, because the Kimono Experience is not just an exhibition. Although guests can touch real kimonos, feel the precious and ancient fabrics in their hands and observe the wonderful por‑ traits on display, there is more to this!

FZ: “Abbiamo fatto del “digital” un cavallo di battaglia. Praticamente tutte le sere ne abbiamo parlato con i nostri vari ospiti: abbiamo avuto personaggi eccellenti di varie start up, operatori che fanno del digitale il punto di forza della loro azienda, operatori che -invece- ancora lavorano alla “vecchia maniera”. Molte volte ci siamo posti la domanda di come ancora oggi in molti non vendano in maniera automatizzata: in generale il digitale per il turismo è sicuramente una nuova sfida e un possibile business che può tramutarsi in nuove opportunità di investimento e soprattutto in nuovi posti di lavoro”.

Alberto Moro, President of the Gi‑ appone in Italia Association, as well as honored by the Japanese emperor himself and author of the book Il Mio Giappone (My Japan) published by Tonocontinuo, offers his incredible tal‑ ent as a photographer and portraitist for a an absolutely unique photo shoot in yukata! One of the most beautiful things about the Kimono Experience, is the emotion of those who participat‑ ed in it, of phrases such as “A unique experience that I hoped would never end”, “Now I’m going home and cry with joy for this great emotion,” all seasoned with various “Thank you for allowing this”.

Chiudo chiedendovi dei vostri progetti futuri, cosa mi dite?

The union between people, building the foundations of something concrete, the exchange of emotions, this is the Kimono Experience. However, the Ki‑ mono Experience continues to live on in a strong way even after its conclu‑ sion. Many people are asking to relive

NR e FZ: Restiamo in contatto !


MOSTRE

7

LA FONDAZIONE MAST presenta DISPLACED.

PIANETA CITTA’ . Arti cinema musica design nella Col-

lezione Rota 1900-2021, in programma dal 9 luglio al 24 ottobre 2021 a Lucca negli spazi espositivi della Fondazione Ragghianti.

La prima mostra antologica del fotografo irlandese Richard Mosse. Di Barbara Ganetti

Di Cosetta Chiti Curata da Urs Stahel, la mostra – programmata al MAST di Bologna dal 7 maggio al 19 settembre - presenta un’ampia selezione dell’opera di Mosse, una esplorazione tra la fotografia documentaria e l’arte contemporanea su Migrazione, Conflitto e Cambiamento climatico, che ha l’intento di mostrare quel confine in cui si scontrano i cambiamenti sociali, economici e politici.

Con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e la sponsorizzazione di Banco BPM, è una esposizione inerente al tema della città e della trasmissione della conoscenza, analizzato prevalentemente attraverso gli innumerevoli pezzi – della collezione, eccezionale e unica, dell’architetto Italo Rota, tra i più noti progettisti del nostro tempo.

Sono esposte 77 fotografie di grande formato inclusi i lavori più recenti della serie Tristes Tropiques (2020), realizzati nell’Amazzonia brasiliana. Oltre a queste straordinarie immagini, la mostra propone anche due monumentali videoinstallazioni immersive, The Enclave (2013) e Incoming (2017), un grande video wall a 16 canali Grid (Moria) (2017) e il video Quick (2010).

L’intento è quello di creare un racconto del Novecento e del primo ventennio del Duemila attraverso la visione della città - la sua rappresentazione nelle arti, nel cinema, nella musica, nel design - e l’evoluzione dell’oggetto libro. La collezione di Italo Rota si è rivelata una miniera cui attingere per creare percorsi di senso che partono alle radici della contemporaneità, ossia negli anni iniziali del XX secolo. Ne è nata una mostra multidisciplinare, caleidoscopica, scaturita dall’incontro e dal dialogo tra competenze differenti, che unisce svariati saperi e consente esplorazioni affascinanti e scoperte.

Von Harbou Thea Metropolis ediz. tedesca, 1926

Hoffmann giocattolo in blocchi di legno dipinto impilabile 1920

Avedon Ritratti psichedelici Beatles poster Ringo Starr 1967

Aroldo Bonzagni Verso San Siro (Milano) 1910-1911

Le Corbusier Mise au point 1966

© Richard Mosse - Pool at Uday’s Palace, Salah-a-Din Province, Iraq, 2009 Courtesy of the artist and Jack Shainman Gallery, New York

© Richard Mosse - Dionaea muscipula with Mantodea, Ecuadorean cloud forest, 2019 Courtesy of the artist and carlier | gebauer, Berlin/Madrid

© Richard Mosse - Souda Camp, Chios Island, Greece, 2017 - MOCAK Collection, Krakow

© Richard Mosse - Sawmill, Jaci Paraná, State of Rondônia, Brazil, 2020 Courtesy of the artist and carlier | gebauer, Berlin/Madrid

© Richard Mosse - Platon, eastern Democratic Republic of Congo, 2012 Collection Jack Shainman


DAL MONDO Article page 5 traslation

those moments again, both for those who participated and for those who were not able to do so, and many are still thanking Giappone in Italia daily for this amazing experience. Kimono Experience is a leap beyond the rigors of kimono, it’s a gift to feel the real Japan on your skin. What made us want the Kimono Ex‑ perience at all costs? First of all, the choice of a space like TENOHA Milano was important: a bridge between Japan and Italy that could host this unusual experience. The desire to make Japanese tradition better known through one of the most important symbols of Japan: the ki‑ mono. The idea of being able to wear a kimono or a yukata, without aping a tradition, but on the contrary being able to give it all the respect it deserves, this is what drived our ambitions. To give people a unique experience full of emotion, not only with the dressing, but also with a photo shoot by an im‑ portant photographer such as Alberto Moro. Seeing the photos of the Kimono Expe‑ rience now hanging on the walls in the homes of the people who participated is something unique and exciting, like reliving every single moment of those days out of this world, in which noth‑ ing existed except your own emotion and your own feeling of being the protagonist of a completely Japanese world. What is the invincible tool of the Ki‑ mono Experience? A very special exhibition with origi‑ nal kimonos and exclusive photos. To all this we add the possibility of being dressed by a Japanese Kimono master and having an amazing photographer like Alberto Moro at your disposal for the photos. There is nothing similar to the Kimono Experience, everything is created for the first time... and the re‑ sult has amazed everyone! What will happen next? Aperitifs in kimono? Meetings and dinners between lovers of Japan? Being one of Giappone in Italia sub‑ scribers and associates means being the first to be informed of every event, every meeting. What Giappone in Ita‑ lia is pushing for is to create a com‑ munity of people with the same target, with the same interests. All lived in a place where almost everyone said

“It doesn’t feel like Milan!”, because TENOHA Milano is a Japanese micro‑ cosm, a part of the world completely detached from the rest. If we then add the Japanese chef ’s recipes, the picture is complete!

An Italian in Australia By Cosetta Chiti

What’s left after the first edition of the Kimono Experience? We are obvious‑ ly waiting for the second one!

home restriction gave us was the forced experience of remote working and from this the good and the bad were exposed.

You can still feel the excitement, all the places speak of those moments when people sat and posed like real Japanese and then let off steam in a liberating jump, maybe with their partner or friends. We see the photos of the Ki‑ mono Experience proudly displayed in homes and remember everything and every moment of their making.

Interestingly, in Australia, these ways of working are not remarkably new. Many businesses have been exploring various flexible and agile working options for many years. At Gray Puksand the opportunity of working from home was already available to us pre covid time as we believe that the flexibility and diversity that remote working brings is conducive to a healthy, happy lifestyle among employees.

Have you ever seen the portraits of the people who wore the kimono or yukata around the web or on the walls of the popup store in TENOHA Milan? The feeling of importance takes the whole essence of the person, we all feel a bit part of that tradition so important and deep that is the Japanese one. For both men and women, the kimono or the yukata are garments that can be worn at any time and on any occasion. You will happen to see models jump‑ ing with the kimono, which has always been a feature of the Kimono Experi‑ ence, created by the master photogra‑ pher Alberto Moro. Why? The reason is simple: to feel always free and al‑ ways yourself, to realize that wearing a kimono, or a yukata in this case, is as important as it is pleasant. How many times have I heard the phrase, “Amaz‑ ing how comfortable I feel!”. Without ever having the chance to wear a ki‑ mono or a yukata, you can’t realize how comfortable and suitable it can be for any occasion instead! We’re still handing out photos from Kimono Experience participants who, upon seeing it again, their eyes mois‑ ten and a smile comes out of nowhere. They are clamoring to try it again! Those who have lived it want to re‑ peat it, those who have not yet lived it want to try it, there are many people who have learned of the experience too late... but it is not a problem! There will surely be the possibility to live it again! We are just waiting for the right time to create the second edition and give you another experience full of emotion and another amazing way to experience the Land of the Rising Sun! Are you ready?

8

Ms. Anna Radice, the Italian Architect in Australia

Anna Radice is an Architect originally from a small town between Como and Milano. Anna moved to Australia permanently in 2013 and has been living in Melbourne for the last four years. She is Associate at Gray Puksand; a leading architectural and design practice with studios in Brisbane, Melbourne, Sydney and Canberra. Gray Puksand work across multiple sectors including Education, Commercial, Workplace, Seniors Living and Retail.

and hospitality venues but unlike many other countries, this did not include most business operations such as construction, manufacturing and many retail categories.

After a 15 month worldwide standby, how is the Australian economy reacting?

To support the economy and help the construction industry to move forward through the COVID-19 pandemic, and after it, the Australian Government announced a $17.6 billion economic stimulus package. The 2020 package was focused on keeping Australians in jobs and helping small and medium sized businesses to stay open. Another economic support measure was announced on 4 June, in which the Australian Government committed $688 million towards the ‘HomeBuilder’ stimulus package which consist of a grant of $25,000 for owner occupiers who build new home or carry out substantial renovation projects. In addition, the ‘Job Keeper’ Wage scheme, adopted for almost a year, was a wage subsidy scheme provided a flat $1500 a fortnight for workers with employers that have suffered a downturn of at least 30 to 50 per cent due to the coronavirus pandemic. Surveys have shown that the majority of Australians think the Federal Government has done enough to protect them from COVID-19 health and economic risks.

It has been over a year and the pandemic is still very much with us. Currently, Greater Sydney and the regions surrounding the nation’s largest city are fighting the Delta variant and Melbourne has entered into its sixth lockdown. Last year, Australia fell into recession after stringent lockdown measures were imposed across the country and a number of industries, such as hospitality and tourism, have been severely impacted due to continuous lockdowns and border closures. We are attempting to return to some kind of normal and, despite outbreaks, snap lockdowns and border closures, we are looking forward. The country’s speedy recovery is in most part due to its developed ability to contain coronavirus outbreaks, which has boosted consumer and business confidence. Moreover, huge amounts of government spending and economic stimulus packages from the Reserve Bank of Australia have also helped to fast track the rebound. Despite the decline in economic activity, Australia is doing better than most other advanced economies that have experienced more severe downturns. What kind of strategies have been adopted in the construction industry? And, in terms of economic stimulus, how was the government reaction to the pandemic? The building and construction industry managed to remain open and operating through the state-wide Victorian shutdowns that began in March last year. The state government started to close ‘non-essential’ services including social gatherings

While there were signs of work slowing down, there has also been positive shifts. The industry has managed to pivot by transforming business processes and supporting the ‘new normal’ working environment via technology.

The focus moved to the design technology strategy with a complete uptake of laptops and an asset refresh strategy guiding our overall change to a laptop-based workforce. I believe that the pandemic has been a catalyst for change and has allowed businesses to see firsthand, the importance of investing in technology for growth. This was definitely the case at Gray Puksand. Within the business, we have seen rapid change occur from the implementation of platforms to connect and collaborate, and the improvement the stability of remote connection to data and server and create a high level of data security. Technology and the digital world are playing a crucial role in workplace design and hybrid working models and as architects we need to respond to the new normal with autonomous and flexible typologies, responsive furniture settings and technology rich environments.

Which digital strategy and approach have been adopted in the design and architecture sectors? how much has the digital world become important? What the compulsory work-from-

Citizenship ceremony of Anna Radice


DAL MONDO

Meet in Italy for Life Sciences 2021. A Genova dal 29 settembre al 1° ottobre la settima edizione del brokerage event.

Fonte ufficiale : LAZIO INTERNATIONAL - Per maggiori informazioni visita il sito: http://www.laziointernational.it/

Sono ufficialmente aperte le iscrizioni per partecipare alla settima edizione del Meet in Italy for Life Sciences 2021, Genova 29 settembre – 1° ottobre 2021, il principale appuntamento nazionale di matchmaking e di aggiornamento: una vetrina per chi è in grado di offrire soluzioni innovative e tecnologie concrete, coinvolgendo attori, nazionali ed esteri, che rappresentano le eccellenze in campo produttivo, scientifico, di ricerca e innovazione del settore, mettendoli in rete e facendoli dialogare, promuovendo così l’incontro diretto tra Industria, Ricerca, Startup e Investitori che o- perano nell’ambito delle scienze della vita a livello internazionale, con l’obbiettivo comune di raggiungere elevati standard di qualità. La partecipazione all’evento è gratuita. Rivolto in particolare a: Settore industriale: un’importante occasione di confronto, di incontro e networking per le imprese e start-up che operano nel settore life sciences. Ricerca pubblica e privata: un’opportunità di confronto con il mercato e il settore industriale in merito alle attività di ricerca. Investitori: nazionali e internazionali, indispensabili per una visione e una crescita del settore a medio e lungo termine.

Istituzioni pubbliche: un’occasione per comprendere appieno il valore e il potenziale del settore delle life sciences, e poter così costruire delle politiche in grado di far crescere la competitività delle aziende italiane in un mercato molto complesso e competitivo a livello internazionale. Media: un appuntamento di aggiornamento sul settore e di monitoraggio rispetto ai trend di sviluppo futuri. Un’occasione per incontrare personaggi di riferimento, importanti testimonial del comparto delle scienze della vita a livello nazionale e internazionale. Per partecipare ai B2B in programma durante il Meet in Italy for Life Sciences 2021, organizzati da Enterprise Europe Network, la più grande rete europea di supporto all’internazionalizzazione delle PMI, basterà registrarsi sulla piattaforma di partnering dedicata https://genova2021. mit4ls.b2match.io/page-1661 entro il 20 settembre 2021 alle 13:00; la partecipazione è gratuita.

Durante la fase di iscrizione potete scegliere LAZIO INNOVA come support office per ricevere supporto prima, durante e dopo l’evento. Per ulteriori informazioni http:// www.laziointernational.it/.

9

Intervista allo staff di Giappone in Italia Di Mattia Padella - Intervistate : Beatrice Varriale. Cristina Solano, Mayuko Okuno, Amanda De Luca, Susanna Legnani.

Come stà reagendo il Giappone sia a livello culturale che economico alla Pandemia ? La reazione del Giappone alla pandemia riteniamo possa essere riassunta in tre concetti: senso civico, fortuna, chiusura. È importante tenere presente che il Giappone non è mai andato incontro a un singolo lockdown. Si trattava più di consigli che di obblighi. Ci sono state nel corso dell’evoluzione della pandemia delle restrizioni, tuttavia nessuna legge ha mai impedito gli spostamenti dei giapponesi, ci si limitava a suggerire di evitare uscite non necessarie, di ridurre le attività in presenza e optare per l’online. Questi appelli del governo hanno da subito funzionato perfettamente. Le tre “c” sono state evitate il più possibile per non alimentare i contagi: closed spaces, crowded places, close-contact settings.Nonostante la vicinanza al centro della diffusione della pandemia e all’importante flusso turistico proveniente dalla Cina, in Giappone i contagi sono stati in numero sensibilmente inferiore (per quanto sia inferiore anche il numero di tamponi effettuati) rispetto i paesi più distanti. Tuttavia, questo non ha impedito l’altra importante reazione del Giappone alla pandemia, ossia la chiusura. Da marzo 2020 l’entrata in Giappone non è permessa con alcun tipo di visto,fatta eccezione per un breve periodo tra ottobre 2020 e dicembre dello stesso anno.Inizialmente, da marzo 2020 a ottobre 2020,c’è stata discriminazione tra cittadini giapponesi e stranieri residenti: a questi ultimi è stato impedito il rientro nel paese nel caso in cui si fossero trovati all’estero nel momento dell’implementazione dei primi travel ban. Come tutela contro il virus e la pandemia, ad oggi il governo giapponese non permette l’entrata nel paese neppure per motivi essenziali come studio e lavoro, e il ricongiungimento familiare è garantito solo in alcuni casi. Il Giappone è uno dei pochi stati al mondo (tra cui ad esempio Cina e Australia) ad

La Regione Lazio ad EXPO 2020 DUBAI Export e Internazionalizzazione delle imprese Al via l’Hub per il business

implementare misure così stringenti. Quanto la cultura risulta penalizzata dalla Pandemia, o puo’ ritrovare la legittimazione di unico viatico di salvezza morale ed economica ? A questa domanda voglio dare una risposta collettiva,che racchiuda il punto di vista di tutte noi che lavoriamo in Giappone in Italia. Come Associazione Culturale abbiamo tentato di fare del nostro meglio per mantenere le nostre attività anche online, nel fornire sempre contenuti e informazione. Tuttavia, le chiusure non hanno favorito questo settore, che è stato uno di quelli che ha sofferto maggiormente e la cultura è stata importante più a livello personale che collettivo. L’impossibilità di organizzare eventi, ritrovarsi per esposizioni o concerti, frequentare cinema e teatri di certo ha ridotto le possibilità di esorcizzare le conseguenze della pandemia attraverso esperienze culturali. A parte l’enorme danno economico di cui siamo tutti ben consapevoli, sia per le istituzioni culturali, ma soprattutto per tutti gli addetti ai lavori, è il danno morale ad essere il più gravoso. Accantonandola in tal modo, è stata data l’idea di una cultura inessenziale e voluttuaria nella vita di un individuo, corrispondente a un vizio, una frivolezza. Non c’è da stupirsi se poi vi sono sempre meno persone disposte ad andare a vedere una mostra, uno spettacolo teatrale o un film al cinema, pagandone un

biglietto d’ingresso. Per una rinascita della cultura dopo la pandemia, ciò che va cambiato è in primis l’atteggiamento delle persone in questo senso. Tuttavia il futuro non pensiamo che sia nero: la cultura non si è fermata completamente. Tante persone cercano di non fermarsi, per esempio fanno eventi online o viaggi virtuali, proprio per colmare questa mancanza. La cultura non è necessaria dal punto di vista della salute fisica, ma è indispensabile dal punto di vista della salute mentale e spirituale e prenderne consapevolezza ci aiuterà sicuramente a vivere bene ed essere in pace dopo la pandemia.

Foto di Alberto Moro

Foto di Alberto Moro

XI° edizione IFIB 2021 - Forum, Brokerage Event & Poster session. Partecipa all’appuntamento dedicato a Biotecnologia, Economia Circolare e Sostenibilità. Fonte ufficiale : LAZIO INTERNATIONAL

Fonte ufficiale : LAZIO INTERNATIONAL - Per maggiori informazioni visita il sito: expo2020.lazioinnova.it.

E’ online il servizio gratuito di assessment per le imprese del Lazio interessate a una prima valutazione di progetti e capacità di export e internazionalizzazione nei paesi arabi e negli Emirati Arabi Uniti (EAU). L’iniziativa è uno strumento di supporto per il business delle MPMI del Lazio che si inserisce tra le attività di assistenza e consulenza che la Regione Lazio ha messo in campo attraverso l’attivazione dell’HUB PER IL BUSINESS, spazio fisico e virtuale rivolto a tutte quelle realtà del mondo produttivo ed hai protagonisti dell’innovazione del Lazio che vorranno cogliere le opportunità offerte

dall’Esposizione Universale di Dubai. L’Hub per il Business - La Regione Lazio a Expo Dubai” è una iniziativa realizzata in collaborazione con la Camera di Commercio Italiana negli EAU. Nei prossimi mesi l’HUB metterà a disposizione delle imprese del Lazio ulteriori iniziative di B2B, online e in presenza, che saranno comunicate sempre sul sito expo2020. lazioinnova.it. L’azione dell’HUB si rivolge a imprese e startup interessate ad avviare e/o consolidare percorsi di internazionalizzazione negli EAU e nei Paesi Arabi, in via prioritaria le micro, piccole e medie imprese coerenti con la SMART SPECIALISATION STRAT-

EGY (S3) della Regione Lazio che operano nei settori: Life Sciences - Biomedicale - Biotecnologie - Farmaceutico - Nutraceutica - Culture - Beni Culturali Turismo Tecnologie applicate ai beni culturali Industrie Creative & Digitali - Intelligenza digitale - cyber security -Agrifood - Prodotti alimentari -Textile/ Fashion - Accessori/Tessile/Moda/ Plastic/Rubber - Materie plastiche e gomma - Green & Circular Economy Energia-Aereospace & Space Economi - Engineering - Studi di ingegneria -Blu Growth - Economia del MARE - Nautica - Design - Interior design - Furniture -Automotive -Mobilità Sostenibile

Il 30 settembre e il 1° ottobre la città di Trento ospiterà la XI° edizione di IFIB, Italian Forum on Industrial Biotechnology and Bioeconomy, iniziativa internazionale che rappresenta una delle più importanti convention sulle biotecnologie industriali e sulla bioeconomia in Europa. Le due giornate di lavoro saranno dedicate ai temi del biotech industriale, della bioeconomia e degli investimenti necessari a far crescere un settore che rappresenta un pilastro del Green New Deal e del PNRR italiano. Un appuntamento dove mondo accademico, R&S e imprese del biotech industriale si riuniranno per portare all’attenzione del mercato nuove tecnologie intese come vettori di crescita economico, che renderà

possibile il confronto su temi essenziali come gli investimenti, lo scaleup industriale e la creazione di filiere sul territorio. L’ evento si rivolge ad Aziende, Istituti di ricerca, Università, Investitori, Venture Capital e Corporate. I Settori coinvolti sono: Bioeconomia e Circular Economy Industrie biobased Agroalimentare Biotecnologie marine Biotecnologie bianche. Il forum si svolgerà sia in modalità fisica, limitando gli accessi al numero previsto dalle norme di sicurezza, sia in modalità digitale nel rispetto delle misure di sicurezza previste in seguito alla pandemia da covid-19. Per ulteriori informazioni http:// www.laziointernational.it/




Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.