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Band Shinedown

Shinedown

La band guidata da Brent Smith torna in Italia per una tappa milanese del Planet Zero World Tour.

di Andrea Facchin

Il rock degli Shinedown, band di Jacksonville formatasi nel 2001, ha sempre avuto influenze riconoscibili: dai Lynyrd Skynyrd (di cui hanno reinterpretato Simple Man), ai Pantera, passando per Alice in Chains, i Creed e i Soundgarden del compianto Chris Cornell. Un mix di classico e moderno che non ha abbandonato l’ultimo album, Planet Zero, da cui prende il nome anche il tour mondiale che il prossimo 18 novembre li porterà in Italia, al Fabrique di Milano. Planet Zero è un lavoro che cammina su territori a cui i fan sono abituati, ma pone un’attenzione speciale al concept. L’album è infatti nato in tempo di pandemia e sono tante le tematiche ispirate dalla lunga e profonda incertezza del lockdown. La title-track Planet Zero, per esempio, racconta di un futuro distopico – ma non poi così imprevedibile – in cui lo spessore culturale della nostra società si sta impoverendo inesorabilmente. Le riflessioni spaziano dagli effetti più corrosivi dei social media a una crescente insofferenza verso ideologie diverse dalla propria. Una visione piuttosto pessimistica che vuole però essere un messaggio, un avvertimento allo scenario che ci aspetta se si continuasse a percorrere la direzione sbagliata.

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Photo credit - Jimmy Fontaine

Il singolo Daylight, invece, è una ballad che esalta la calda timbrica del frontman Brent Smith per esorcizzare con forza l’isolamento da lockdown, ricordando l’importanza dei legami e l’empatia delle relazioni. Un inno struggente e di speranza di cui gli Shinedown hanno firmato anche una nuova versione su Amazon Music: si tratta di una rivisitazione completa del brano, che cambia la progressione di accordi e ritmo e, con la carica della batteria e delle note aggressive di chitarra synth, bilancia la morbidezza di versi e ritornello. In un’intervista rilasciata a Billboard, Smith e il bassista e produttore Eric Bass commentano: “Se ci chiudiamo nei confronti del prossimo, ci lasciamo dividere dalle informazioni che consumiamo e dal modo in cui ci parliamo, perdiamo la nostra umanità. Quando guardi al di fuori del tuo telefono, vedrai che ci sono così tante persone che fanno cose buone e cercano di prendersi cura l’una dell’altra. Ma stiamo iniziando a vedere parti della società scivolare nell’ignoto. Planet Zero è stato scritto per tutti noi. Siamo tutti qui su questo pianeta, qualunque cosa accada quindi è tempo di andare avanti insieme con empatia, perseveranza e forza”. La centralità che la band dedica alle connessioni umane ha sempre caratterizzato la linea narrativa dei loro album ma oggi è Planet Zero World Tour quanto mai importante e assume i contorni di una spinta in più ad avvicinarsi e a recuperare tutto ciò che negli ultimi due anni è andato perso. L’invito è dunque quello di non 18 novembre Milano, Fabrique perdersi il concerto milanese e ascoltare il monito di un gruppo che si annovera tra i grandi protagonisti della scena alternative contemporanea. info & date biglietti: 46 euro b a n d m u s i c a •

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