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Evento in copertina

Cesare Cremonini

di Sara Palombo

Quest’estate lo abbiamo visto trionfare sui palchi degli stadi con un tour da tutto esaurito. Adesso siamo pronti a tornare nei palazzetti per assistere a una nuova serie di concerti che dal 29 ottobre porteranno Cesare Cremonini a Mantova, Milano, Roma e Bologna. Tra un tour e l’altro gli abbiamo fatto qualche domanda per prepararci a vivere insieme a lui una nuova indimenticabile serata, sulle note di brani che hanno segnato gli ultimi 23 anni della musica italiana e fatto da colonna sonora alla vita di molti di noi.

D: Sei uno degli autori più talentuosi e stimati nel panorama della musica italiana, tu stesso ami parlare di quanto sia importante per te il momento della scrittura delle tue canzoni. Come riesci a conciliare la tua anima di cantautore con quella di performer in grado di salire su un palco e stregare uno stadio pieno di gente? In quale di queste due anime ti riconosci di più? R: Sono due lati della stessa medaglia, credo. Senza il primo non esisterebbe il secondo e viceversa. Io penso che la vita artistica sia fatta soprattutto di linguaggi e più ne conosci e più sei completo, o meglio più è completo il tuo modo di definirti come musicista o, se qualcuno lo ritiene corretto, artista. In più penso che sia importante continuare a studiare per conoscerne di nuovi e ampliare ancora il tuo orizzonte.

D: Nelle tue canzoni ricorre spesso il tema del viaggio, viaggio reale ma anche viaggio come metafora della vita, dell’esistenza. Qual è la tua prossima destinazione? Dove ti porterà il tuo prossimo viaggio? R: Vorrei viaggiare nello spazio ma non dovessi riuscire mi accontenterò delle regioni nordiche. Amo il ghiaccio, finché purtroppo non si scioglierà. D: L’estate appena trascorsa ti ha visto assoluto protagonista con un tour di grande successo negli stadi. Noi avevamo sicuramente una gran voglia di tornare ad ascoltarti dal vivo. Tu come l’hai vissuta questa nuova avventura live? R: Era il sogno del Cesare bambino che si realizzava. Ancora non l’ho metabolizzato del tutto. È stata una esperienza completa, enorme e gioiosa. Anche faticosa per certi versi, impegnativa. Mi ha insegnato molto, mi ha realizzato come uomo perché è arrivata grazie a enormi sacrifici e dedizione. Mi ha dato più fiducia nel futuro. D: Uno dei momenti più suggestivi che hai regalato al pubblico degli stadi è stato il duetto virtuale con Lucio Dalla. Cosa rappresenta per te la sua musica? Quanto sono importanti per la tua musica le tue radici bolognesi? R: Le radici sono la prima cosa ed è per questo che parallelamente alle mie cose nuove cerco sempre di ricordarmi qual è il mio ruolo come artista. Sono al di là di tutte le mie ambizioni, prima di ogni cosa, un tassello di una tradizione musicale della mia città e per questo faccio scelte come queste. Le sento come una responsabilità. Il tema del tempo è centrale per me. Io devo riuscire a tenere insieme i fili del tempo. Credo che se non ci riuscissi scomparirei anche io insieme a tutto il resto.

D: Sei pronto a tornare nei palazzetti? Cosa hai in mente per questo nuovo tour? R: Voglio portare al pubblico qualcosa di mai visto prima e per farlo cercherò di portare avanti e sviluppare uno show senza tempo, libero, immersivo e coinvolgente per tutto il bellissimo pubblico che mi segue. Non vedo l’ora di mostrare le nuove idee.

info & date Indoor 2022

29 ottobre Mantova, Grana Padano Arena 1, 2, 4 e 5 novembre Roma, Palazzo dello Sport 7, 8, 10 e 11 novembre Casalecchio di Reno (Bo), Unipol Arena 13, 14, 16 e 17 novembre Assago (Mi), Mediolanum Forum

Tutte le info e i prezzi su www.ticketone.it

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