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Victoria&Albert Museum, Dundee
Kengo Kuma firma la sede “fuori-Londra” del V&A Museum. Il progetto è parte di un vasto piano di riqualificazione urbana a Dundee, in Scozia.
Nell’Ottocento e poi nel Novecento, Dundee fu dapprima famosa per la sua intensa attività commerciale in campo tessile, in città era infatti importantissima la lavorazione della juta, e poi per la rilevanza assunta dalla sua cantieristica navale. Nei suoi cantieri fu costruito, ed ancora oggi si trova qui ormeggiato, il vascello RRS Discovery utilizzato da Robert Falcon Scott durante l’esplorazione dell’Antartico.
Oggi Dundee, situata sull’estuario del fiume Tay ed affacciata sul Mare del Nord, è la quarta città della Scozia per popolazione e sta puntando tutto sull’innovazione e il design. La città è molto attiva nell’industria dell’intrattenimento digitale ed è sede di due università, l’University of Dundee e la University of Abertay Dundee. Recentemente inserita dall’Unesco tra le città creative da visitare, sta attuando un progetto di riqualificazione urbana da 1 miliardo di sterline.
Nell’ambito del rilevantissimo programma di riqualificazione culturale ed urbana il Victoria & Albert Museum* di Londra - il più importante museo al mondo dedicato alle arti applicate e alle arti minori - vi ha aperto la sua prima filiale. Ad ospitarla uno spettacolare edificio, situato sulla riva del Firth of Tay ed ispirato alla “ruvidezza” delle scogliere scozzesi, progettato da Kengo Kuma, universalmente riconosciuto come il maestro della connessione tra natura e architettura.
Kengo Kuma ha definito la sua creazione “un salotto per la città”.
L’idea principale si basa nella riconnessione, sia fisica che visiva, tra il centro cittadino e lo scenario naturale del fiume Tay. L’edificio, di tre piani fuori terra, si sviluppa su un totale di 8.500 metri quadrati: 1.650 destinati a spazio espositivo ed i restanti a servizi, caffetteria, bookshop, laboratori, uffici, magazzini e spazi comuni. Privo di una facciata principale, l’edificio è caratterizzato da un’architettura in cemento scuro, a ripetere le tonalità “grigio su grigio” caratteristiche della scogliera del Mare del Nord, e, a conferire il tipico profilo frastagliato degli scogli, è rivestito da 2.500 lamelle prefabbricate in pietra ricostituita - un agglomerato di calcestruzzo e aggregati lapidei -. Il V&A Dundee sembra emergere dall’acqua come un imponente scafo. Le due parti dell’edificio, a forma di piramidi capovolte, consentono l’accesso al fiume Tay al piano terra e si uniscono al primo piano. L’analogia continua nell’enorme atrio rivestito di pannelli di quercia: la sala inondata di luce, secondo Kuma, accoglie i visitatori “come un tempio giapponese”. Un’ampia scala, un ascensore in vetro e pavimenti scuri in pietra calcarea con impronte fossili permettono di raggiungere il piano espositivo. Dalle passeggiate, dalle aree salotto e dai caffè, lo sguardo cade sempre sull’acqua e sul ponte sul fiume Tay.
Nei bagni dell’intera struttura è stato scelto di istallare i lavabi della serie Vero di Duravit** che, con il loro classico design rettangolare, hanno evidenziato la loro duttilità di ambientazione e ribadito l’intramontabile modernità dell’interno del Museo.
**VERO DI DURAVIT
La forma del rettangolo si dimostra vantaggiosa in tutti gli ambienti e, grazie alla molteplicità di dimensioni in cui è disponibile, la serie Vero risulta essere la soluzione ideale anche per i bagni più piccoli, come quelli per gli ospiti o di servizio. Il lavamani è disponibile con larghezze da 25 a 50 cm e in diverse varianti, come quella installata lungo il muro con la rubinetteria su un lato o quella con bacino più grande e superficie d’appoggio più ampia. La serie Vero è abbinata ad una ricca gamma di consolle e piani d’appoggio.
[ *Victoria&Albert museum ]
Nelle sue collezioni ed esposizioni, anche se in scala più piccola, il Vittoria & Albert Museum scozzese resta strettamente collegato al V&A Museum di Londra. Le origini del VAM londinese risalgono al 1899, alla regina Vittoria e al principe consorte Alberto che lo fondarono sulle basi di un precedente Museo delle Manifatture. Da allora il Museo è andato ampliandosi occupando un complesso di edifici vittoriani e moderni, divenendo il primo riferimento mondiale per l’arte e il design. Le sue collezioni si addentrano praticamente in ogni settore della creatività umana: architettura, mobili, tessili, gioielleria, vetro, ceramiche, arte dei libri, scultura, pittura, fotografia, scenografie teatrali. Ospita una collezione permanente di oltre 4,5 milioni di oggetti.
www.duravit.it