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Auguri Lugano per i tuoi 80 anni, una storia di cuore

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Comune di Lugano

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Geo Mantegazza per sempre nel cuore del vero tifoso bianconero

Auguri Lugano per i tuoi 80 anni, una storia di cuore…

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A cura di Doriano Baserga - foto CD Media Sagl / David Camponovo

Auguri . Risale infatti all’11 febbraio 1941 la nascita dell’HC Lugano, società fondata da un gruppo di amici, in piena guerra mondiale, in via Stauffacher nel centro di Lugano. Alfonso Weber ne fu il primo presidente.

Sette anni a Muzzano e poi le partite vennero spostate nel quartiere di Loreto. Da lì la crescita con la gente che si interessava sempre di più all’hockey con presenze alle partite di oltre duemila persone. L’entusiasmo portò i soci fondatori ad insistere per avere una vera e propria pista che arrivò nel dicembre del 1957 e venne chiamata Resega, nel Comune limitrofo di Porza. Perché Resega? Semplicemente perché da quelle parti dove sorse il primo impianto artificiale a Lugano precedentemente vi era una “segheria”. Le cronache di un tempo ricordano che all’inaugurazione vi furono ben 6’500 spettatori. Un evento storico per Lugano, città considerata fino a quel momento esclusivamente terra calcistica…

Un giovane ingegnere di nome Geo e di cognome Mantegazza (vedi foto a lato - nella finale vinta nel 2006) partecipò alla costruzione facendo i calcoli statici della Resega. In seguito Geo Mantegazza legò profondamente il suo nome alla storia del club portando la società a vincere ben sette titoli nazionali. La prima promozione in serie B avvenne nel 1964 a Rapperswil con in porta un giovane di soli 15 anni di nome Alfio Molina.

Erano gli anni di Roland Bernasconi ed Elwin Friedrich provenienti dal Villars, allora faro del massimo campionato e campione svizzero. Primo derby di Coppa Svizzera e vittoria bianconera storica contro i più forti rivali vinta ai supplementari.

Un’altra stagione storica fu quella del 1970/71, con l’arrivo del canadese Bernard Cotè e del cecoslovacco Karel Blasek. Quest’ultimo rimase a Lugano dopo un torneo e non fece più ritorno in Cecoslovacchia, chiedendo asilo politico. In quell’anno con un’ossatura di giovani giocatori ticinesi quali Molina, Corti, Rezzonico, Giudici, Brambilla, Bernardoni, Bernasconi e Cereghetti si creò l’amalgama per una storica promozione nella massima lega, raggiungendo l’Ambrì. Lo stesso anno, ai mondiali di Praga, Alfio Molina con la maglia della Nazionale venne eletto secondo miglior portiere del torneo.

Altro anno importante il 1975 quando il club optò per trasferire la propria casa nel coperto Palasport di Mezzovico, lasciando l’allora scoperta Resega.

Ma il destino richiamò i bianconeri alla Resega nel 1978, che nel frattempo era stata coperta, così da permettere la disputa delle partite anche in caso di neve. In quell’anno la svolta del club con un trio di belle speranze e di grandi progetti: Geo Mantegazza, Fausto Senni e Severo Antonini.

Il 23 ottobre 1979 venne anche la prima vittoria nel derby contro l’Ambrì alla Valascia (2-5). Il primo acquisito nome sul taccuino di Fausto Senni come straniero fu l’indimenticato Jim Koleff che trascinò il Lugano e portò grande entusiasmo. Koleff, vent’anni dopo, dalla transenna guidò il Lugano a vincere un titolo di campione svizzero proprio nella finale tutta ticinese alla quinta partita alla Valascia.

Radicata nel territorio, orientata al futuro

2005-06 2002-03 1998-99 1989-90 1987-88 1986-87 1985-86

tinotte.chCompetizioni internazionali Coppa dei campioni 1 quarto posto 1986-87 European Hockey League 1 quarto posto 1999-00 IIHF European Champions Cup 1 terzo posto 2007 IIHF Continental Cup 2 terzi posti 2002-03, 2003-04 Coppa Spengler 3 secondi posti 1991, 2015, 2016

Mantegazza e Senni ci avevano preso gusto e nel 1980 conclusero un colpo di mercato incredibile portando alla Resega Mark Pavelich e John Harrington freschi vincitori della medaglia d’oro alle olimpiadi di Lake Placid con la nazionale statunitense. I due però non si ambientarono e rimasero solo un anno.

Nella stagione successiva Mantegazza e Senni non si fermarono e portarono a Lugano ben otto nuovi giocatori tra cui il funambolico canadese Bernard Gagnon e il nazionale svizzero Aldo Zenhäusern proveniente dal Bienne campione svizzero. La squadra fu affidata all’allenatore giocatore Real Vincent che però ad inizio stagione non ottenne i risultati sperati. Vincent smise di giocare per diventare solo coach e al suo posto arretrò il primo svizzero d’America Bruno Rogger, ingaggiato da Senni dopo averlo visto l’anno precedente rifilare una doppietta proprio al Lugano con la maglia del Dübendorf.

A quel punto Mantegazza portò anche Bob Sirois come attaccante al posto dello svizzero d’America. Da quel momento la squadra assunse una combinazione perfetta e venne promossa in serie A dopo una straordinaria e storica cavalcata nella poule di promozione contro Berna, Sierre, Zurigo e Ambrì. Furono i cugini ad accompagnare i bianconeri nella massima serie, dove l’anno seguente ingaggiarono Bob Hess (300 partite in NHL) la giovane promessa Jörg Eberle e l’esperto bomber Giovanni Conte, pure lui proveniente dal Bienne, in quegli anni formazione faro del campionato. Il Lugano finì al sesto posto e allora Mantegazza volò in Svezia per portare a Lugano un giovane allenatore sconosciuto dal nome di John Slettvoll (foto sotto). Dalla Svezia arrivò anche Kent Johansson che deluse nei primi mesi tanto da mettere in discussione la propria permanenza sulle Rive del Ceresio. Ma poi come d’incanto il no. 25 divenne la star della Resega, il beniamino dei tifosi e firmò reti memorabili e tre titoli di fila con la regia di uno Slettvoll sempre più padrone della panchina bianconera: il primo, storico, il 1 marzo del 1986 a Davos, seguito da altri due di fila.

Da allora il Lugano non ha più lasciato il massimo campionato svizzero (unica squadra insieme ai cugini leventinesi, Berna, Friburgo e Zugo a non conoscere la retrocessione dall’introduzione dei playoff). Diventando una squadra di riferimento per il movimento hockeyistico svizzero. Il merito maggiore sicuramente spetta a Geo Mantegazza che seppe portare la società ad un livello professionistico tale da essere d’esempio per tutta la Svizzera.

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Son passati da allora tanti dirigenti, giocatori, allenatori ma colui che rimarrà sempre nel mio cuore e nella mia mente per la passione ed entusiasmo profusi sarà per sempre lui: Geo Mantegazza. La città di Lugano e la società dovranno essergli grate per sempre poiché quell’ingegnere che fece i calcoli statici della Resega meriterebbe un monumento in suo onore proprio all’entrata della pista. Spero che un giorno la città o la società facciano questo gesto dovuto ad un uomo che ha tanto investito per fare quanto è riuscito a fare.

Ma non è evidente esserlo per oltre quarant’anni in prima persona o come in questi anni con la figlia Vicky (foto in basso). La famiglia Mantegazza merita tutto il nostro applauso e affetto. Ha fatto e sta ancora facendo il bene del club. È pertanto giusto ascoltare il grido d’aiuto lanciato da Vicky per stringersi tutti intorno a questa gloriosa società e aiutarla in questo momento di difficoltà finanziaria dovuta alla pandemia che sta letteralmente cambiando le nostre abitudini. Ma come dice il DNA bianconero: “Non mollare mai…”

I tifosi del Lugano sono impazienti di tornare alla Resega perché questo nome così romantico è diventato l’emblema di una storia importante, sebbene ora è chiamata per motivi di sponsor Cornèr Arena. Ma quanta nostalgia non più chiamarla “Resega”… I migliori giocatori di 80 anni di storia secondo Doriano Baserga

Portieri 1. Alfio Molina 2. Cristobal Huet 3. Ronnie Rueger 4. Lars Weibel 5. Sebastien Caron 6. Thierry Andrey

Difensori 1. Steve Hirschi 2. Bruno Rogger 3. Sandro Bertaggia 4. Philippe Furrer 5. Mark Asley 6. Patrck Sutter

Attaccanti 1. Andy Ton 2. Frey Luethi 3. Noldi Lörscher 4. Jorg Eberle 5. Thomas Vrabec 6. Marcel Jenni

Stranieri 1. Kent Johansson 2. Mats Waltin 3. Petteri Nummelin 4. Ville Peltonen 5. Glen Metropolit 6. Peter Andersson Stranieri che non hanno inciso malgrado il blasone 1. Igor Larionov 2. Michel Nylander 3. Mark Pavelich 4. Tom Vanelli 5. Bob Hess 6. Patrice Bergeron

Allenatori 1. John Slettvol 2. Jim Koleff 3. Bernard Cotê 4. Ivano Zanatta 5. Greg Ireland 6. Larry Huras

I Ticinesi migliori 1. Alfio Molina 2. Raffaele Sannitz 3. Marzio Agustoni 4. Roland Bernasconi 5. Elia Riva 6. Fabio Gaggini

La formazione di tutti i tempi Molina; Bertaggia-Hirschi; Rogger-Astley; Furrer-Sutter; Waltin-Nummelin; Ton-Luethi-Eberle; Johansson-Peltonen-Metropolit; Vrabec-Lörtscher-Agustoni; Jeannin-Aeschlimann-Jenny Allenatori J. Slettvol – Jim Koleff

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