progettisti
ING. RUGGERO TODESCO ING. FEDERICO DALLA VALLE ARCH. MARCO ALESSI
Obiettivo dell’intervento L’obiettivo generale dell’intervento consiste nel riuso, parziale o totale, della costruzione incompiuta esistente in via Portile del comune di Cassola, nel segno della prevalente finalità sportiva. Il pregresso: la costruzione incompiuta L’intervento originario prevedeva la realizzazione di un centro natatorio di rilevanza regionale denominato “Acquapark” su iniziativa della società concessionaria “Acquapark Cassola s.r.l” con il sistema del “project financing” regolato da apposita convenzione stipulata con il Comune nel giugno 2008. Veniva successivamente approvato il progetto esecutivo per un importo complessivo dei lavori di 18’545’222 €. I lavori iniziarono nel 2009 e furono interrotti al completamento grezzo delle strutture già nei primi mesi del 2010 a causa delle difficoltà economiche della concessionaria che portarono in seguito al suo fallimento. Seguirono articolate e complesse trattative che portarono il Comune a rientrare in possesso dell’immobile nella seconda metà dell’anno 2015.
L’AREA ACQUAPRK
Descrizione dello stato di fatto
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L’imponente intervento incompiuto, che insiste su di un’area di circa 30’000 m2 di proprietà comunale, si sviluppa su tre piani, di cui uno interrato e due fuori terra. La superficie a livello interrato è di circa 4800 m2 e quella sui due piani fuori terra assomma ad ulteriori 6400 m2 circa. La superficie totale è dunque pari a circa 11200 m2, a cui corrisponde il volume complessivo di circa 44’000 m3. L’edificio è realizzato in calcestruzzo armato, con elementi gettati in opera (fondazioni, setti, vani scala,..) e prefabbricati precompressi (solai interpiano e copertura). La copertura del corpo ovest è in legno lamellare. Requisiti espressi dalla Amministrazione Nella fase di incarico e nei primi colloqui, l’Amministrazione ha manifestato i requisiti qui di seguito sinteticamente riportati: Mantenere la prevalente destinazione d’uso sportiva Mantenere l’idoneità del finanziamento in atto Recuperare per quanto possibile le strutture esistenti Prevedere l’esecuzione per stralci funzionali secondo le risorse economiche disponibili
PARCO & SPORT A1 SOLUZIONE PROGETTUALE _________________
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L’INTERVENTO IN SINTESI Palestra a prevalente uso scolastico e di quartiere, sede allenamenti e campionati squadre locali, max 50 spettatori, utilizzabile anche come punto di aggregazione per manifestazioni non sportive. Campi gioco all’aperto (max 3 o 4), spazi urbani coperti. Uso della superficie scoperta esterna come parco urbano, orti urbani, parco giochi ragazzi, percorso jogging, percorso vita. Parcheggio per circa 60 auto. Alta propensione alla funzione di aggregazione degli abitanti anche al di fuori dell’ambito sportivo. Bacino di utenza prevalentemente comunale con potenziale uso dei comuni limitrofi. Questa soluzione è appena compatibile con la viabilità esistente ed è auspicabile la realizzazione del collegamento da via Monte Pertica a via Portile con il prolungamento di via Monte Oro. Uso del seminterrato: zona est per sedi associazioni, zona ovest per depositi comunali. Risorse economiche comunque rilevanti per l’attuale momento di crisi. Soluzione adatta alla esecuzione per stralci: - primo stralcio: solo palestra e messa in sicurezza del resto (2,5 milioni di euro); - secondo stralcio: campi da gioco (2,0 milioni euro); - terzo stralcio parco e completamento interrato (2,1 milioni di euro); Totale 6,6 milioni di euro. (importi comprensivi di IVA, spese tecniche a oneri accessori).
Planimetria generale e schemi delle funzioni
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IL PARCO URBANO L’area su cui sorge la costruzione è molto estesa e raggiunge i 30’000 m2 (pari a circa dieci volte la piazza del municipio del capoluogo e venti volte quella della frazione di San Giuseppe, tanto per avere un confronto). Al netto della superficie già interessata dall’edificio esistente restano ben 25’000 m2 circa, di cui una parte andrà destinata a parcheggio. La dotazione di campi da gioco che il progetto di fattibilità ha inserito all’interno del perimetro della superficie coperta, è pari a 5 ed è tale da soddisfare ampiamente le prevedibili richieste in relazione al bacino di utenza considerato. Incrementarne il numero, come già osservato in altro paragrafo, oltre ad incrementare i costi ben oltre alle prevedibili future risorse, trasformerebbe l’intervento in un centro sportivo di importanza comprensoriale, sovradimensionato rispetto elle effettive esigenze degli abitanti di Cassola. Abbandonata definitivamente tale ipotesi, rimane da trovare un corretto uso per l’area scoperta. La presenza di una recente urbanizzazione a nord e la mancanza di spazi a verde attrezzato di dimensione significativa sull’intero territorio comunale, inducono a proporre la destinazione a Parco pubblico, specificatamente progettato per favorire le attività fisiche libere (esempio: jogging, passeggiate, esercizi di ginnastica coadiuvata da semplici attrezzature, come quelle che tipicamente accompagnano i cosiddetti “percorsi vita”). A guardar bene, un bel parco pubblico manca a Cassola e questa può essere l’occasione giusta per realizzarlo. Le dimensioni dell’area a disposizione sono paragonabili a quelle del “Parco Sebellin” di Rossano Veneto (circa 22’000 m2) o a quelle del “Parco Ragazzi del ‘99” di Bassano del Grappa (circa 25’000 m2). In questa ipotesi la superficie esterna non va vista come mera area di pertinenza, ma sarà necessario assegnare ad essa un proprio valore unitario e riconoscibile, che sia in grado di garantirne la permanenza nel tempo e di scongiurare il pericolo di venir “rosicchiata” in futuro per dare risposta ad esigenze particolari contingenti. Il Parco sarà caratterizzato da un percorso ad anello perfettamente circolare che sviluppa una lunghezza di circa 400 m, largo almeno tre o quattro metri, sul quale si potrà passeggiare o fare jogging in compagnia immersi nel verde del prato e all’ombra delle nuove alberature. L’area all’interno della circonferenza digraderà, a partire dalla quota del percorso, con una leggera scarpata inerbita fino a raggiungere la quota inferiore, ribassata di un paio di metri. _________________
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Planimetria generale
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Vista dall’ingresso
Viste generali
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1- Spazio per associazioni (sportive, culturali, banda...) 2-Spazio per fitness 3-Spazio per fitness (boxe, judo, karate...) 4-Magazzino 5-Magazzino 6-Palestra attività 7-Spogliatoi, servizi igienici, depositi, infermeria, ingresso 8- Bar 9-Piazza coperta 10-Specchio d’acqua 11-Accesso percorso scuola media-palestra 12-Campetto polivalente 13-Distribuzione/ingresso piano primo 14-Ingresso 15-Parco urbano 16-Terrazza 17-Campetto polivalente 18-Servizi igienici 19-Episodi verdi - aree attrezzate 20-Parcheggio 21-Palestra di roccia 22-Orti urbani
Piano terra
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LA PALESTRA La palestra è ricavata all’interno del volume esistente, previa rimozione del solaio interpiano della zona in cui erano originariamente previste due piccole piscine. A meno che le successive fasi di progettazione non certifichino la idoneità/recuperabilità della copertura in c.a.p. esistente, se ne prevede già la sostituzione con una nuova copertura in legno, soluzione che facilita anche la rimozione del citato solaio interpiano. La palestra avrà misure interne nette non inferiori a m 32,00 x 22,00 e si svilupperà per una altezza interna libera di almeno m 8,00. La forma sarà quella semplice e consueta, cioè a parallelepipedo retto. Per realizzare la continuità del piano di pavimento, attualmente interessato da due vasche natatorie minori, queste dovranno essere coperte da un nuovo solaio. La palestra accoglierà un campo polivalente regolamentare per il gioco della pallacanestro e della pallavolo e sarà dotata di una tribuna a due gradoni in grado di accogliere circa 50 spettatori, oltre agli stalli per spettatori su sedia a ruote. L’immagine qui riportata illustra una ipotetica distribuzione degli spogliatoi e dei servizi igienici, nonchè un vano per il deposito delle attrezzatura, layout che dovrà essere precisato nelle successive fasi di progettazione. Riguardo alla distribuzione generale, al controllo controllo degli accessi e ai percorsi, con le successive fasi di progettazione si dovrà garantire l’uso della palestra da parte di due diverse tipologie di utenza a carattere sportivo: mente anche al pomeriggio, nei giorni non festivi /feriali; tutti i giorni. Oltre a queste, dovrà essere considerata pure la possibilità d’uso per tenere all’interno della palestra piccole manifestazioni a livello di quartiere o, tuttalpiù, a livello comunale, per un massimo orientativo di 99 spettatori e in ogni caso con l’attenzione al rispetto della normativa antincendio e di quella per i locali di pubblico spettacolo.
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LA PIAZZA COPERTA Per questa ultima funzione ben si presta lo spazio connettivo al piano terra, che la struttura esistente ci offre già coperto. Una superficie al riparo dalla pioggia e dal sole, dentro la quale potranno essere pensate varie attività aggregative per gli abitanti del quartiere e più in generale del comune. A titolo di puro esempio potranno trovare posto, mostre mercato temporanee o piccole attività commerciali. Siccome nella sua configurazione finale questa struttura conterrà 5 campi da gioco inseriti in un grande parco pubblico esterno, il massimo affollamento potrà superare spesso le 100 persone (specie in orario serale), giungendo, nelle occasioni più importanti e nei giorni di massima affluenza, a sfiorare le 250 persone. Per questo non irrilevante numero di frequentatori sarà necessario pensare ad un locale di ristoro che, data la mancanza di esercizi pubblici (bar) nelle vicinanze, potrà attirare anche clienti non specificatamente interessati ai servizi sportivi del centro. Questo locale di ristoro potrebbe funzionare come bar di quartiere ed accrescere quindi la valenza urbana dell’intervento. Da tener presente inoltre che il gestore del locale potrebbe essere chiamato a svolgere il compito di gestore (prenotazioni campi) e di custode del centro sportivo, come spesso accade in altre simili strutture. In questo scenario, il progetto dovrà assegnare al locale pubblico una posizione molto visibile dalla strada e valorizzarlo con soluzioni architettoniche e di arredo particolarmente attraenti. La posizione indicata nel presente studio di fattibilità risponde appieno a queste esigenze: il locale è infatti delimitato da grandi superfici vetrate ed è posizionato nell’angolo maggiormente evidente dalla viabilità attuale e futura, cioè quello a sud-est. Lo spazio coperto consentirà di accogliere numerosi tavolini all’aperto. La sua posizione esterna al perimetro della palestra e degli spogliatoi, ne consentirà l’uso anche al di fuori degli orari di apertura della palestra stessa. Il carattere urbano e pubblico della superficie coperta al piano terra potrà essere accentuato dalla creazione di alcuni pozzi di luce (rettangoli rossi nella figura) cioè grandi fori sul tetto (ottenuti semplicemente smontando qualche elemento prefabbricato) atti a far penetrare la luce a livello del piano di calpestio. Al di sotto di questi pozzi di luce sarà possibile mettere a dimora alcune essenze vegetali ornamentali. convertito in un’area per lo skateboard oppure, in uno specchio d’acqua dello spessore di qualche decina di centimetri dall’effetto molto scenografico. Questi particolari architettonici (pozzi di luce, specchio d’acqua, sedute attrezzate) possono sembrare superflui e inutilmente costosi ma non lo sono perché essi svolgono la importante funzione di rendere gradevole e attrattiva l’immagine del nuovo centro sportivo, senza scadere in eccessi, distinguendolo dalla offerta piuttosto piatta presente nel comprensorio e decretandone in ultima analisi il possibile successo. _________________
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GIOCO ALL’APERTO Oltra alla palestra coperta, il centro ospiterà altri quattro campi da gioco. Dopo che sarà smontata l’attuale copertura in elementi prefabbricati, il solaio di pavimento del piano primo esistente diverrà esso stesso la nuova copertura. Questo solaio, già dotato della cappa in calcestruzzo e ben conservato, fu progettato per sopportare carichi ben maggiori di quelli normalmente gravanti sulle coperture. Usarlo come semplice copertura sarebbe un po’ uno spreco e demolirlo inutilmente costoso. Da qui l’idea di attrezzarlo con campi da gioco all’aperto sul tetto, facilmente raggiungibili con le scale già realizzate e anche con l’ascensore per l’accessibilità ai disabili (dato pure che il relativo vano è già presente). Si recupereranno così più di 2300 metri quadrati ad uso sportivo, senza impegnare un solo metro quadrato in più di terreno vergine, unendo alla convenienza economica un segno di rispetto per l’ambiente e di risparmio del territorio. I campi da gioco sul tetto saranno verosimilmente molto ricercati dagli utenti: specie nella stagione estiva, sarà molto apprezzata la maggior brezza che spira in quota e la vista dell’orizzonte e dei monti. Come tutti i campi da gioco a livello del piano di campagna, saranno anch’essi dotati di retine semi-invisibili parapallone che l’architetto progettista saprà inserire su interessanti esili strutture metalliche, utili anche a sostenere l’impianto di illuminazione a led.
Sfruttando la superficie esterna al volume fuori terra che copre il grande piano interrato si potranno realizzare altri due campi da gioco. I quattro campi da gioco all’esterno avranno preferibilmente le misure minime regolamentari del campo da calcio a 5 (calcetto) che risultano compatibili con il gioco della pallavolo e del minibasket. In particolare, il campo 4 potrà raggiungere dimensioni maggiori, fino a m 37 x 19, tali da consentire il gioco del tennis o della pallacanestro.Altri campetti minori per il gioco delle bocce o del beach-volley potranno essere inseriti nelle successive fasi di progettazione.
1- Spazio per associazioni (sportive, culturali, banda...) 2-Spazio per fitness 3-Spazio per fitness (boxe, judo, karate...) 4-Magazzino 5-Magazzino 6-Palestra attività 7-Spogliatoi, servizi igienici, depositi, infermeria, ingresso 8- Bar 9-Piazza coperta 10-Specchio d’acqua 11-Accesso percorso scuola media-palestra 12-Campetto polivalente 13-Distribuzione/ingresso piano primo 14-Ingresso 15-Parco urbano 16-Terrazza 17-Campetto polivalente 18-Servizi igienici 19-Episodi verdi - aree attrezzate 20-Parcheggio 21-Palestra di roccia 22-Orti urbani
Piano primo
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L’ESECUZIONE NEL TEMPO La realizzazione avverrà per fasi o stralci successivi. Nella prima fase si provvederà allo smontaggio parziale del terzo impalcato e alla messa in sicurezza e collaudo delle strutture, provvedendo subito dopo alla impermeabilizzazione del tetto e dell’estradosso del solaio esterno di pavimento del piano terra a protezione definitiva dell’interrato. La seconda fase vedrà la realizzazione della palestra, degli spogliatoi e dell’accesso dalla via Portile dove sarà necessario prevedere anche un parcheggio, inizialmente di contenute dimensioni. Solo dopo aver reperito le ulteriori risorse verranno realizzate le rimanenti strutture sportive programmate. L’attuazione del programma di intervento completo richiederà un lungo periodo di tempo, misurabile in anni, necessario al reperimento delle adeguate risorse economiche. Nel periodo transitorio, lo spazio coperto al piano terra rimarrà “al grezzo” e potrà accogliere manifestazioni temporanee diurne (mostre, mercatini) mentre l’area esterna, in attesa della sua configurazione definitiva a Parco sarà mantenuta a prato. Il piano interrato, pulito e bonificato, potrà servire come deposito. IL RIUSO DEI MATERIALI Dallo smontaggio dei 2500 m2 di copertura si ricaveranno circa 75 tegoli in c.a.p. che sviluppano la notevole lunghezza complessiva di 1 chilometro circa. Dato che il costo del loro smaltimento sarebbe molto elevato, viene spontaneo suggerirne il riutilizzo per realizzare la recinzione dell’area, come indicato nello schema grafico allegato (come già realizzato i due tegoli accostati si potrà mettere a dimora un’essenza vegetale sempreverde tappezzante o un’essenza arbustiva profumata come ad esempio la lavanda. Questa soluzione funzionerebbe anche come efficace barriera anti-rumore, utile nel caso venga realizzata la programmata bretella a scorrimento veloce che lambirà il lato sud dell’area. I tegoli rimanenti potranno trovare nuova vita come contenitori di coltivazioni di un orto urbano, come illustrato nello schema allegato, al quale si pensa di destinare una parte dell’aera scoperta.
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Schemi di concept e stralci funzionali _________________
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Palestra ad uso misto scolastico ed extrascolastico, max 150 spettatori, adatta a manifestazioni agonistiche locali. Campi gioco (circa 10 o 12) all’aperto copribili in futuro con strutture fisse o pressostatiche o simili, uso della superficie scoperta esterna per ricavare campi sportivi e configurare la nuova struttura come un “villaggio dello sport” in grado di offrire servizi migliorativi rispetto a quelli presenti nel territorio. Parcheggio per circa 150 auto e 2 autobus, realizzazione bar, servizi visitatori. Limitata propensione alla funzione di aggregazione al di fuori dell’ambito sportivo. Bacino di utenza necessariamente esteso ai comuni limitrofi. Poco compatibile con la viabilità esistente, (necessaria realizzazione strada di collegamento da via Monte Pertica). Necessità di abile gestore/imprenditore privato. Uso del seminterrato zona est per sedi associazioni, palestre fitness e arti marziali; zona ovest per depositi comunali. Poco adatto alla esecuzione per stralci in quanto un “villaggio dello sport” è veramente attrattivo solo se unitariamente realizzato. Risorse economiche maggiori: 8,2 milioni di euro.
SOLUZIONE PROGETTUALE
A2
TUTTO SPORT
L’INTERVENTO IN SINTESI
Vista interno palestra
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Piano terra
1- Spazio per associazioni (sportive, culturali, banda...)
13-Distribuzione/ingresso piano primo
2-Spazio per fitness
14-Campetto polivalente
3-Spazio per fitness (boxe, judo, karate...)
15-Campi da tennis
4-Magazzino
16-Campo da calcetto
5-Magazzino
17-Campetto polivalente
6-Palestra attivitĂ
18-Terrazza
7-Spogliatoi, servizi igienici, depositi, infermeria, ingresso
19-Campetto polivalente
8- Bar
20-Servizi igienici
9-Piazza coperta
21-Parcheggio
10-Specchio d’acqua 11-Accesso percorso scuola media-palestra
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12-Campetto beach volley
Vista d’insieme
Prospetti
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18
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19
PALESTRA + PISCINE A3 SOLUZIONE PROGETTUALE _________________
20
L’INTERVENTO IN SINTESI Palestra + Piscina Nuoto (limitatamente a prevalenti finalità sportiva), altri 3 o 4 campi da gioco. Limitata propensione alla funzione di aggregazione al di fuori dell’ambito sportivo. Palestra con max 150 spettatori adatta a manifestazioni agonistiche oltre che all’uso scolastico. Parcheggio per circa 220 auto e 2 autobus, realizzazione bar, servizi visitatori. Bacino di utenza necessariamente esteso ai comuni limitrofi. Poco compatibile con la viabilità esistente, diverrà compatibile solo a seguito del completamento della prevista bretella. Necessità di abile gestore/imprenditore privato. Risorse economiche ingenti: 10 milioni di euro. Poco adatto alla esecuzione per stralci (attrattivo solo se unitariamente realizzato).
Piano terra
1- Spazio per associazioni (sportive, culturali, banda...)
13-Ingresso Piscina
2-Spazio per fitness
14-Campetto polivalente
3-Spazio per fitness (boxe, judo, karate...)
15-Campi da tennis
4-Magazzino
16-Campo da calcetto
5-Magazzino
17-Accesso percorso scuola media-palestra-piscina
6-Spogliatoi piscina
18-Parcheggio
7-Piscina attivitĂ
19-Campetto polivalente
8-Piscina nuoto libero
20-Campetto polivalente
9-Atrio d’ingresso
21-Terrazza
10-Spogliatoi palestra
22-Lucernario
11-Bar
23-Servizi igienici
12-Palestra
15-Parco urbano 16-Terrazza
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Vista d’insieme
Vista della zona esterna/bar _________________
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Vista della zona d’ingresso _________________
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TIXA INGEGNERI E ARCHITETTI ASSOCIATI P.l e c a d or n a , 4 2 3 606 1 B a s s a no d e l Gr a p p a ( VI) P. IVA
0 358 298 024 3
T
04 245 241 17
W
w w w.t ix a . i t
RUGGERO TODESCO in ge gn ere
FEDERICO DALLA VALLE i ng eg n e re
M A RCO A LE SS I a rc h ite t to
Nato a Bassano del Grappa (VI) nel
Nato a Marostica (VI) nel 1975 si
Nato a Bassano del Grappa (VI)
1956 si laurea nel 1984 in Ingeg-
diploma presso l’istituto tecnico per
nel 1982 si diploma presso l’istitu-
neria civile-edile presso la facoltà
geometri Einaudi di Bassano del
to tecnico per geometri Einaudi di
di Ingegneria di Padova. Nel 1985
Grappa (VI) e si laurea nel 2005 in
Bassano del Grappa (VI) e si laurea
ottiene l’abilitazione professionale e
Ingegneria edile-architettura pres-
nel 2008 in Architettura presso lo
nello stesso anno fonda lo Studio
so la facoltà di Ingegneria di Tren-
IUAV di Venezia. Nel 2008 ottiene
Todesco. Fin dai primi anni si oc-
to. Nel 2006 ottiene l’abilitazione
l’abilitazione professionale. Dal 2009
cupa di progettazione architetton-
professionale. Dal 2001 collabora
collabora attivamente con lo studio
ica e strutturale, direzione lavori e
attivamente con lo studio nell’am-
nell’ambito dello sviluppo dell’idea
contabilità sia in campo privato che
bito dell’ingegneria strutturale an-
progettuale e nella ricerca delle ap-
pubblico. Attualmente svolge attività
tismica e del Project Management.
plicazioni funzionali alla produzione
di progettazione integrata e di Project & Construction Management.
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architettonica.