UNA MATTINATA INEDITA enerdì 17 ottobre, noi della redazione del giornalino abbiamo fatto una gita a Milano dove abbiamo partecipato ad un convegno “ Teenager 2008”, organizzato da Repubblica. Il congresso si è svolto nel Teatro Dal Verme di Milano. Siamo partiti dalla Stazione di Meda e da qui con il treno abbiamo raggiunto Milano, arrivati, a piedi abbiamo poi raggiunto il teatro. Durante il convegno sono intervenute diverse personalità importanti del giornalismo e non solo; il primo ad intervenire è stato Paolo Garimberti,
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direttore di Repubblica e Tv, e giornalista de La Repubblica. Garimberti ha cercato di spiegare l’evoluzione del giornalismo dagli anni Sessanta ai giorni nostri, raccontandoci alcuni interessanti aneddoti, come quando si trovava a Mosca nel 1970, dove c’erano molte limitazioni dovute al regime comunista presente e le notizie giungevano con molta difficoltà ed erano filtrate dal governo centrale. Poi rispondendo ad una domanda, posta da uno dei partecipanti, su quale fosse la migliore facoltà per diventare
EDITORIALE Siamo al 20 dicembre e il Natale è ormai alle porte. Il trimestre è già giunto al termine eppure sembrava ieri che si tornava dopo tre lunghi mesi a scuola. Avete tutte le ragioni a lamentarvi se il giornalino quest’anno ha tardato un poco ad arrivare, ma si sa, per le cose migliori bisogna avere della sana pazienza. Dai numeri scorsi abbiamo cambiato e forse migliorato la grafica, aggiunto nuove pagine per le novità tecnologiche e stilistiche da tutto il mondo, ma soprattutto abbiamo dato più voce a voi studenti. In questi mesi sono successe molte cose sia a scuola che nel mondo e noi abbiamo cercato di fare luce sui fatti. Ora vi lascio alla lettura e da tutta la redazione vi auguro buone feste!
SOMMARIO Pagina 2-3-14-15 Scuola Pagina 4-5 Musica Pagina 6-7-8 Tv e cinema Pagina 9-10 Sport Pagina 11 Moda Pagina 12-13 Novità dal mondo Pagina 16-17 Racconto Pagina 18-19 Giochi
Tommie Diena
giornalista ha detto che una migliore facoltà non c’è, ma diverse possono essere molto utili come Scienze Politiche, e altre facoltà giornalistiche specifiche. Poi è intervenuto Federico Pace, giornalista del Gruppo Espresso, che ha spiegato il progetto Repubblica@Scuola, grazie al quale gli studenti delle scuole medie e superiori scrivono articoli da mettere online, poi i migliori sono messi sul sito de La Repubblica. In seguito vi è stato un dibattito mediato da Luca Valtorta, a cui hanno partecipato Chiara Gamberale, scrittrice e conduttrice radiofonica, Raffaele Pirola, direttore di Intercultura, riguardo la priorità della formazione internazionale interculturale. Alla fine come ultimo intervento, quando eravamo molto affamati, sono giunti i Sonohra, duo emergente italiano. I musicisti hanno risposto a delle domande, poi per la gioia di numerose fan hanno intonato il ritornello della loro canzone più celebre. Finita questa lunga mattinata abbiamo pranzato e verso le due siamo ritornati a Meda. E’ stata una giornata molto utile per conoscerci meglio tra noi della redazione. Siamo di classi diverse e stare un giorno
I nostri giornalisti alla scoperta del giornalismo
Songia e i suoi fans insieme è stato molto importante. Inoltre il convegno ci ha fatto capire numerose cose del giornalismo, come funziona e come si lavora in una redazione.
Giorgio Barison
ARIA DI NATALE l 20 dicembre sarà l’ultimo giorno di scuola prima delle vacanze di Natale, che tutti stiamo aspettando con trepidazione. La giornata qui al Curie sarà organizzata come negli ultimi anni, cioè alle prime due ore ci sarà regolare lezione e poi nell’istituto ci saranno diverse attività, saranno allestiti i banchetti del gruppo solidarietà , e di altre associazioni umanitarie, e in Aula Magna si esibiranno diverse band della nostra scuola.
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Giorgio Barison
Sottobanco | Numero 1 | Dicembre 2008
IO SCIOPERO, E TU? l giorno 30 ottobre c'è stato lo sciopero che ha mobilitato tutta Italia; molti studenti, e a quanto pare anche molti genitori, infatti non sono d'accordo con il decreto dal ministro Gelmini approvato definitivamente dal Senato il 29 ottobre 2008. Alle scuole elementari la bocciatura avverrà solo in casi molto particolari e con decisione unanime; verrà introdotto il maestro unico, il cui pagamento avverrà dal fondo dell'istituto se le ore supereranno l'orario di servizio di 24ore; e sarò introdotto anche il voto numerico.
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Nel primo e nel secondo ciclo di istruzione verranno introdotte sensibilizzazione riguardanti la cittadinanza e la costituzione; alla terza media rimarra l'esame conclusivo; alle medie e alle superiori le edizioni dei libri di testo rimarranno le stesse per sei anni; a causa del rischio sismico verranno dati nuovi fondi per le edilizie scolastiche; nelle scuole superiori ci sarà la valutazione del comportamento di ogni studente espessa in voto numerico in decimi. Infine gli specializzandi Siss (scuola di specializzazione per l'insegnamento secondario) potranno essere inseriti
Un riassunto delle vicende scio peristiche nella nostra scuola Quel giorno alla mobilitazione erano presenti 260 studenti da tutte le classi. I ragazzi sono venuti a scuola, ma al posto di entrare il classe e seguire regolarmente le lezioni, hanno deciso di rimanere in aula magna per discutere della riforma Gelmini. Durante l'intervallo c'è stata anche un'occupazione del corridoio delle aule di disegno al primo piano dove gli studenti pro e contro lo sciopero si sono insultati a vicenda. Alla fine ognuno ha il diritto di manifestare come di non farlo, onguno ha il diritto di scelta. E proprio per il diritto di scelta, il Sottobanco vi offre a pagina 15 un’intervista doppia ai due rappresentanti d’istituto che ci esporranno i loro pensieri sugli scioperi attuati.
nelle graduatorie a esaurimento a seconda dei titoli ottenuti. Anche la nostra scuola, che non scioperava da molti anni, ha deciso di fare protesta: stiamo parlando però di una cifra irrisoria. Solo 40 studenti sono partiti dal “Marie Curie” per andare a Milano e seguire i vari cortei. Là però erano già preenti altri gruppi di studenti provenienti dal nostro istituto che hanno deciso di raggiungere il corteo indipendentemente. Lo sciopero però non è finito qui: infatti il gruppo di formazione libera (gfl) ha approvato la manifestazione del 7 novembre nel nostro liceo.
Camilla Rinaldi
TEMPO DI FIRME nche quest’anno è arrivato l’11 Ottobre, giorno di San Firmino; come è nella tradizione del Curie i ragazzi di seconda, terza, quarta e quinta, hanno “festeggiato” i primini, firmandoli da capo a piedi, chi con semplici penne e chi con pennelli o peggio. Alcuni strumenti decorativi non erano proprio permessi, ma a parte le limitazioni per l’ordine pubblico, è stata una mattinata divertente, in cui, sia noi “artisti” che le nostre piccole “opere d’arte”, i primini, ci siamo
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divertiti. E’ uno dei pochi giorni di divertimento qui al “Curie” forse non molto per i primi, che avranno comunque la possibilità di rivalersi negli anni a venire. A chi vorrebbe sopprimere la festa diciamo che, in fondo, è solo un gioco goliardico. Siamo ragazzi alla fine!! La redazione di Sottobanco ha deciso di effettuare un sondaggio su San Firmino, per sentire anche le vostre opinioni.
3 Ecco le stime del sondaggio fatto tra le classi sull’usanza di San Firmino: Sei d’accordo con l’usanza di San firmino? Sì 85,7%
No 14,3%
Ritieni opportuno sospenderla? Sì 21.4%
No 78,6%
Giorgio Barison Sei d’accordo con l’utilizzo di bombolette, colle, vernici etc..? Sì 26,5%
No 73,5%
Ritieni esagerati i provvedimenti presi dal preside? Sì 52%
No 48%
SIMPLE PLAN @ ALCATRAZ I SP tornano in Italia riempiendo l’Alcatraz; noi c’eravamo ncora una volta i Simple Plan ci hanno regalato un magnifico concerto all’Alcatraz a Milano il 13 novembre. Hanno aperto lo spettacolo il due gruppi spalla, ossia gli “Zebrahead” che hanno cantato alcuni brani del loro nuovo album “Phoenix” , e i “Kids in glass houses”, che hanno generato le grida entusiaste della folla. Solo dopo aver fatto attendere il pubblico, quali vere star, sono entrati gli headliner della serata, i fantastici “Simple Plan”. Già dal fatto che il club più spazioso della capitale lombarda fosse pieno, è relativo riguardo al successo
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che ha acquisito questo gruppo negli ultimi anni. Hanno iniziato il loro live con una delle canzoni più ascoltate del loro ultimo disco “ My generation” proseguendo con “Take My Hand”, “Shut Up ”Jump”, When I'm Gone”, “Addicted”, “The End”, “ Me Against”,” Love is a Lie”, “ Say Goodbye”, “ Save You”, “Promise”, e poi con altre canzoni dell’album precedente“ Welcome To My Life”, “ Crazy”,” I'd Do Anything”, “Untitled”, “ Just A Kid” e per finire, la loro canzone per eccellenza “Perfect” che ha suscitato come sempre la commozione generale del pubblico. Grandissimo merito viene attribuito al cantante Pier Bouvier, che ha dimostrato la sua bravura musicale suonando la batteria
con il gruppo di supporto gli “Zebrahead”. Pier con la sua instancabile vitalità è stato il vero protagonista della serata, affiancato da David Desrosiers, bassista e corista, che ha attirato l’attenzione di migliaia di fun sia per la bellezza che per la voce incredibilmente capace di emozionare il suo pubblico. Di notevole bravura inoltre sono stati Sébastien Lefebvre, e Jeff Stinco,addetti alla chitarra elettrica e ai cori, e il grandioso batterista Chuck Comeau. Un vero spettacolo per tutti grandi e piccoli che hanno partecipato al concerto di un gruppo in continuo successo. I Simple Plan hanno ancora una volta dato prova del loro talento e della loro simpatia, citando
durante il concerto “gnocchettini” “pizza” “pappardelle” “pasta” e altre specialità italiane da loro apprezzate, che hanno utilizzato come propaganda per avvicinare il pubblico. Ci auguriamo che i prossimi concerti riescano a coinvolgerci quanto l’ultimo, grazie soprattutto all’energia sfrenata, le chitarre lancinanti, la sensibilità melodica straripante di ritornelli memorabili che hanno caratterizzato tutte le loro canzoni.
meno i The Killers con la loro “Human”, singolo estratto dal loro ultimo album. Inoltre si sono esibiti Duffy con “Mercy”, Ting Tings con “Great DJ”, Kid Rock con “All summer long”, e per finire in bellezza, Pink con la sua “So what”, già un grande successo. Ma la vincitrice assoluta degli EMA 2008 è stata sicuramente Britney Spears. Nonostante la sua assenza, ha vinto ben due premi come Best Album of the Year e Act of 2008. Gli altri vincitori sono stati innanzitutto i 30 Seconds To Mars, i quail hanno vinto come “Artist who rocks out the hardest” e Best video Star, seguiti da Pink con “So what”— Most addictive track — , Tokio Hotel — Headliner -, Kanye West —Ultimate Urban -, Lil Wayne — Artist
Choice -, Finley — Best Italian Act -, Emre Aydin (Turchia) — Europe’s Favourite Act -, Katy Perry — New Act — e Rick Astley — Best Act Ever. Ed infine premio d’eccezione a Paul McCarthney come Ultimate Urban, presentato e consegnato non di meno che da Bono degli U2. E per chiudere la serata, ancora una volta Katy Perry sul palcoscenico per cantare “Hot N cold”. Direi voto 7 a questi EMA. Più che sufficiente, ma niente di eccezionale.
Alessandra Piagnani
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EMA
European Music Awards iverpool. 06/11/2008. European Music Awards.
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Una città, una data, un evento di dimensioni continentali. Una fantastica e inaspettata padrona di casa: Katy Perry. È stata lei infatti a dare il via ai festeggiamenti con la sua performance, di “I kissed a girl”, il successo che l’ha resa famosa in tutto il mondo. Inizialmente vestita da giocatrice di football ha sicuramente fatto gli onori di casa. Probabilmente nessuno se lo aspettava da una star così giovane. Ma nonostante la sua bravura è stato uno spettacolo piuttosto tranquillo, niente a che vedere con le passate edizioni. Però le varie esibizione hanno rialzato il livello della serata. La prima
ad esibirsi è stata Beyoncè con “If I were a boy”. La canzone è sicuramente da pelle d’oca, peccato per l’abito: spalline un po’ troppo esagerate, abito alla catwomen e piuttosto fuori luogo rispetto alla canzone. La seconda star ad allettare il pubblico è stato Kanye West con la sua inedita “Love lockdown” seguito da Estelle, con la quale ha cantato il tormentone dell’estate “American Boy”. Successivamente ci sono stati i Take That con “Greatest Day” , performance particolare soprattutto per lo psichedelico gioco di luci. Ma non sono stati da
Federica Aurora
Sottobanco | Numero 1 | Dicembre 2008
COLDPLAY i dice che lo spessore di un artista musicale lo si veda dal terzo album che incide. Il terzo album dei Coldplay fu X&Y e, se seguiamo quel che si dice, i Coldplay sono di certo una delle migliori band della storia della musica. Dopo un album del genere, che raccolse assensi da critica e pubblico, portando la band ad un successo clamoroso con canzoni come Speed of Sound e Fix You (decretati veri e propi capolavori della musica) e con alle spalle canzoni come In my place, The Scientist e Trouble, le aspettative per il loro quarto album erano altissime. E lo scorso 13 giugno la band ha stupito tutti quanti quando ha fatto uscire "Viva la Vida or Death and All of His Friends". Dopo essere entrati al primo posto nelle classifiche di 28 Paesi del Mondo e con alle spalle 40 miloni di copie vendute, sarebbe stato facile comporre un albumfotocopia e assicurarsi il successo. Eppure Chris Martin & Co. hanno deciso di reinventarsi verso uno stile che la band stessa non credeva di poter raggiungere, complice il produttore Brian Eno, famoso per aver partecipato al successo degli U2. Dieci tracce (tredici se si contano quelle nascoste) che segnano una svolta a dir poco incredibile: scordiamoci le solite strutture musicali strofa-ritornello-strofa-ritornello e i falsetti di Chris Martin per dirigerci verso le tonalità più cupe del cantante e a caznoni che sembrano cambiare sempre, che ad ogni minuto si reinventano, si modificano e diventano sempre più spettacolari. A partire da Life in Technicolor: un vero inizio col botto. Poco più di due minuti di sola stupenda musica. Poi si passa a Cemeteries of London, dove Chris Martin si lascia alle sue note più basse e ad una musica più ritmata; Violet Hill, già grande successo uscito prima della pubblicazione del disco che lasciava qualche perplessità sul
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nuovo Coldplay-Style; Lost!, bellissima e particolare, della quale troviamo anche una versone acustica forse ancora più bella, e Strawberry Swing, pezzo molto pop e orecchiabile, come lo è Strawberry Swing, che sorprende per la sua semplicità ma efficacia; le tracce nascoste sono ben tre: Reign of Love, molto lenta e rilassante, unita a Lovers of Japan; Chinese Sleep Chant, che troviamo dopo Yes, altro singolo non-Coldplay dell'album; e infine The Escapist, che chiude l'album riprendendo le note di Life in Technicolor. Ma i veri capolavori di questo cd sono principalmente due e, guarda caso, sembra che nemmeno la band si sia decisa su quale si la migliore e ha deciso di dare all'album il titolo di entrambe Viva la Vida e (l'album dice "or" on a caso...) Death and All of His Friends. La prima staspopolando ancora e sembra non arrestare mai il suo successo, in un misto di violini, percussioni, campane, basso, chittarra e tastiera perfetto e un ritmo difficile da togliersi dalla testa. La seconda, che sarebbe la "vera" ultima traccia dell'album, è spiazzante, da brividi: un inizio dolce e rilassante, che lentamente cresce, sia in strumenti che in potenza, e che poi cambia toatlmente ritmo per diventare ancora pi? forte e spettacolare. Anche se è stato difficile per alcuni fan digerire il cambiamento, tutti si sono accorti della complessità e della bellezza di questo album (a iniziare dalla coeprtina rappresentata dal quadro "La Libertà che guida il popolo" di Eugène Delacroix). Nonostante il cambio di direzione, i Coldplay hanno capito di aver fatto centro non solo con le vendite degli album (fino ad ora è stata l'unica band che da anni sembra essere riuscita a risollevare le vendite disocgrafiche in piena crisi) ma anche grazie all'enorme partecipazione dei fan ai concerti. Nelle due date
italiane di Bologna, il 29 settembre, e Milano, il 30, migliaia di fan hanno assistito ad un qualcosa di magico (ve lo giuro! Io ero presente!!). Un evento a dir poco unico: qui la band ha riproposto tutte le tracce dell'album e i loro più grandi successi. Oltre 10.000 persone erano presenti nel palazzetto del DatchForum di Milano (io ero nell'area VIP vicino a Jovanotti e Alba Parietti!) e ognuna può dirvi quanto sia stato emozionante ogni singolo secondo. Uno schermo gigante dietro il palco proiettava il quadro della copertina mentre i quattro si esibivano circondati da luci colarete e stupende, unite a laser rossi, verdi e viola; otto gigantesce sfere luminose sulle quali erano proiettate varie immagini e colori si muovevano per il palazzetto durante tutto il concerto; e una pioggia di coriandoli colorati (e alcuni fosforescenti) a forma di farfalla durante Lovers of Japan hanno regalato i brividi a chiunque. Per non dire di quando a sorpresa sono comparsi in mezzo la pubblico sugli spalti in un piccolo palchetto allestito per una versione acustica di due canzoni. Ed infine da ricordare le emozioni fortissime a Fix You, il vero capolavoro di qeusta band, con tutto il pubblico che cantava in un momento di perfetta ed emozionate simbiosi con la band e il ritmo trascinante di Viva la Vida, che ha portato tutti quanti ad un coro da stadio impressionante!! Da spettacolo!! Ah, vi salutano anche Figo, il giocatore dell'Inter e sua moglie, due file dietro di me!! In un tour mondiale che continuerà fino a fine 2009, con già tre concerti confermati in tre stadi inglesi, la band non si ferma e non sembra volerlo fare! Di recente sono usciti anche due EP con l'intento di "tenere tutto quanto fresco", stando alla testuali parole di una lettera di Chris Martin ai suoi fan (che trovate sul sito ufficiale www.col-
dplay.com), uno uscito solo in formato digitale contenente Lost! e le sue tre versoni alternative, fra le quali una versione solo voce-piano, una versione live e una versione con la sorprendente partecipazione di Jay-Z, che a mio parere ha leggermente rovinato la canzone. Il secondo EP è composto da otto tracce e porterà il titolo di Prospekt's March: due "remix" di tracce conosciute (Lovers in Japan e, ancora, Lost!) più 6 tracce più o meno inedite che non erano ancora state completate prima della data di scadenza per il cd a maggio, e sono: Life in Technicolor II, che questa volta Ë una vera canzone con un testo e sembra ancora più spettacolare di quanto non lo fosse in Viva la Vida; Glass of Water e Rainy Day, spettacolari; Prospeckt's March/Poppyfields e My feet won't touch the ground, che sicneramente non mi fanno impazzire; e infine anche Postcard from far away (suonata anche al concerto), ovvero un minuto circa di pianoforte in perfetta musica classica da brividi. Inoltre la copertina Ë ancora "affidata" a Eugene Delacroix, questa volta "La Battaglia di Poitiers". Insomma, se X&Y ha portato i Coldplay alla vetta, questo sudato capolavoro li porterà di certo nell'Olimpo della Musica. Bravi!!
Marco Mariani
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PUSHING DAISIES Love is in the... Pie!
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Ed ecco che anche Pushing Daisies si va ad aggiungere alla lista dei telefilm cancellati prematuramente. Okay, ora vi starete chiedendo: che diavolo è Pushing Daisies? Per chi possiede il Digitale Terrestre forse non sarà una grande novità: Pushing Daisies è un nuovo telefilm made in Usa ed è stato una vera chicca della scorsa stagione americana. Da noi è ora in onda la prima stagione, su Mediaset Premium, appunto, mentre in America si sta strasmettendo la seconda e purtroppo ultima stagione. Nonostante la storia, che letta così può sembrare veramente triste (e in realtà lo è), è necessario premettere che questo è un telefilm spassosissimo e tenerissimo e quindi non aspettatevi di trovare monologhi depressivi e atmosfere cupe. La storia è costantemente raccontato come fosse una fiaba da una voce narrante, sempre pronta a commentare gli avvenimenti in modo buffo (la versione in lingua originale è decisamente meglio di quella italiana, però). Tutto inzia con il nostro protagonista Ned ancora bambino, che, mentre correva insieme al suo cane Digby in un prato di girasoli, questo finisce in mezzo alla strada e viene ucciso da un tir che passava ad alta velocità. Ned scopre così di avere un potere molto speciale: con un solo tocco ha la possibi-
lità di riportare in vita ciò che è morto. Il potere ha però due controindicazioni, e non di poco conto, che Ned avrebbe amaramente scoperto più tardi, a casa sua. Mentre la vediamo sfornare una buonissima torta di fragole, la madre di Ned muore all'istante per un ictus. Conscio del suo potere, la riporta in vita. Peccato che se una cosa viene riportata in vita per più di un minuto, qualcos'altro dovrà morire al suo posto: è così che Ned vede il padre di Charlotte "Chuck" Charles, la ragazza che abita di fronte a casa sua, della quale è follemente innamorato, cadere a terra morto. Quello non sarà nemmeno l'ultimo lutto della giornata. Il potere ha anche un'altra regola: primo tocco, vita; secondo tocco, morte, di nuovo, per sempre. Infatti, quando sua madre si china sul letto per dare a Ned il bacio della buonanotte, muore di nuovo, questa volta per sempre. Questo dono cambierà radicalmente la vita di Ned: verrà abbandonato dal padre in un collegio, dove troverà il modo per ricongiungersi con sua madre, ovvero creando torte, facendosi anche aiutare dalla sua capacità riportando matura la frutta marcia, tanto da essere sempre soprannominato il Creatore di Torte. Gli anni passano e Ned, diciannove anni dopo, apre un suo
negozio di torte, in inglese chiamato "The Pie-Hole". Alle sue dipendenze vi è Olive Snooke, il personaggio forse più divertente che si sia mai visto da tanto tempo in un telefilm dopo Karend i Will&Grace: leggermente svampita, simpaticissima e follemente (ma sopratutto segretamente) innamorata di lui. Fra gli altri personaggi troviamo Emerson Cod, invesitgatore privato che sfrutta il potere di Ned per risolvere velocemente casi di omicidio e spartire con lui la ricompensa: Ned infatti riporta in vita le vittime per un minuto chiedendo loro come siano morte e chi le avesse uccise. Tutto cambia, però, quando il Creatore di Torte scopre al telegiornale che Chuck, la ragazza che non vedeva dal giorno in cui aveva "ucciso" suo padre, è stata assassinata. Al funerale la riporta in vita per cercare di incastrare il suo assassino, ma è ancora così follemente innamorato di lei da non riusicre a riucciderla (facendo morire un dipendente delle pompe funebri). Peccato per la clausola del potere: non potevano toccarsi, altrimenti lei sarebbe morta di nuovo, per sempre. E così inzia la loro epica sotria d'amore: nonostante anche se non possono toccarsi, riescono lo stesso ad amarsi follemente. Certo, qualche ostacolo riescono ad aggirarlo,
baciandosi per esempio con la carta-pellicola che li separa. L'improvvisa ricomparsa di Chuck nella vita di Ned portarà scompiglio: Olive diventerà gelosa ed Emerson inziarà a capire quali conseguenze possono arrivare se si scoprisse che Chuck è ancora viva. Specialmente per le due campionesse di nuoto sincronizzato nonchè Zie di Charlotte, cadute in depressione dopo la morte della ragazza, cancellando il loro tour delle Magiche Sirene. Divertimento a non finire, situazioni surreali e ambientazioni che ricordano molto La Fabbrica di Cioccolato di Tim Burton fanno di questo telefilm una bellissima novità. Breve, purtroppo, vista la cancellazione. Nonostante la storia appaia triste, il telfilm sembra avere il potere magico di portare il buon umore, di rilassare e di farti venire voglia di mangiare quanti più dolci possibili!! A parte gli scherzi... provare per credere! Vi assicuro che ne rimarrete innamorati. Peccato che ci dovremo accontentare dei ventitre episodi in totale (10 la prima stagione, 13 la seconda), visto che il canale ABC (lo stesso di Grey's, Desperate e Lost) ha deciso di sospendere la serie per i pochi ascolti. Questo però non deve demoralizzarvi: guardatelo! Prometto che non ve ne pentirete!
Marco Mariani
Sottobanco | Numero 1 | Dicembre 2008
DESPERATE HOUSEWIVES redete che le vostri madri siano stressanti, perfettine o troppo sbadate? Bè niente a confronto delle casalinghe disperate dell’omonima serie “Desperate Housewives”. Sicuramente il regista Marc Cherry si sarà ispirato a donne realmente esistenti per ideare le sue casalinghe; esse infatti rappresentano i vari stereotipi di donne ed è per questo che la serie è adatta a chiunque: c’è chi si può ritrovare nella perfetta madre di famiglia Bree Mason - Van De Kamp - Hodge: lava, stira, pulisce in continuazione la casa, cucina, va in chiesa la domenica, organizza tutti gli eventi di Wisteria Lane ed è ammirata da tutto il vicinato. Ma c’è posto anche per le amanti dello shopping nel personaggio di Gabrielle Marquèz — Solis — Lang — Solis (non è un errore..); essa infatti è sempre occupata a sperperare il patrimonio dei vari mariti in vestiti, scarpe e borse. Ma non è finita qui. Mancano all’appello Lynette Lindquist — Scavo e Susan Bremmer — Mayer — Delfino.
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Lynette è madre di cinque bambini pestiferi, e una di essi metterà addirittura a repentaglio il suo matrimonio; Susan è l’eterna bambina, sbadata e insicura, reduce da un divorzio e madre di una perfetta figlia adolescente. Ciò che accomuna queste quattro donne apparentemente molto diverse è sicuramente in primo luogo l’amicizia che le unisce ormai da anni, ma anche le vite piene di avvenimenti e scheletri nell’armadio. Non a caso l’ingrediente che di sicuro non manca a questa serie è il mistero: fino alla fine permangono dubbi sul passato e sul presente di alcuni personaggi, come Mike Delphino, compagno di Susan, e Horson Hodge, marito di Bree. Soltanto alla fine della quarta serie
eath note è un manga giapponese, scritto da Tsugumi Ohba , che sta facendo impazzire gli appassionati e i lettori di manga. Light è un liceale diciassettenne, uno studente modello che sogna di entrare nell'f.b.I. come suo padre, per ripulire il mondo dalla malvagità, la sua vita prende una svolta nel 2003, quando nel giardino della scuola trova un quaderno , intitolato ''DEATH NOTE''. Inizialmente non crede alla possibilità che quello sia realmente un quaderno della morte, ossia un quaderno sul quale scrivendo il nome di umani e avendo in mente il loro volto si può procurarne la morte, per semplice infarto oppure entro 40 secondi precisandone la causa e i vari dettagli, ma poi si ricrede quando assite alla morte di due cri-
prima tenta di sedurre Mike Delfino, successivamente Karl (rispettivamente compagno e ex-marito di Susan). Infine avrà anche una relazione con Carlos Solis, dopo che quest’ultimo ha divorziato da Gabrielle. Ma anche questa storia è destinata al fallimento: nonostante l’apparente tentato suicidio di Edie, mero esperimento per riconquistare Carlos, egli deciderà di tornare dall’amata Gabi (ovvero Gabrielle). Le nostre casalinghe credo che abbiano così l’appoggio di ogni donna quando negli ultimi episodi della quarta stagione decidono di porre fine alla loro amicizia con Edie. Come si può facilmente intuire non ci si annoia mai a Wisteria Lane! Quindi vi consiglio di provare a guardare qualche episodio. E per gli appassionati, sappiate che in America sta andando in onda la quinta serie. Si svolge cinque anni dopo, come si è già visto nell’ultima puntata della quarta serie, e molte cose sembrano essere cambiate…
Federica Aurora
DEATH NOTE D
infatti si scopre chi dei due è il vero colpevole. Ma anche i nuovi vicini non sono da meno: per quanto riguarda l’ultima arrivata Katherine Mayfair tutte sanno che essa nasconde un segreto riguardo la figlia Dylan, ma non è così facile scoprire di che cosa si tratta. E un’altra donna presente nella serie e soprattutto nei letti di molti uomini è la spumeggiante 0Edie Britt - Williams; pluridivorziata, fa l’agente immobiliare a Wisteria Lane, la cittadina in cui vivono tutte le “desperate”. Edie però porta non pochi problemi nelle vite coniugali delle casalinghe. Essa infatti è l’unica single, nonostante abbia un figlio che però è stato affidato alla custodia del padre, e non perde tempo a consolare i mariti delle altre:
minali sul quale qualche minuto prima aveva scritto i nomi sul quaderno. Dopo qualche giorno il ''vecchio'' proprietario del quadero , uno shinigami ossia un dio della morte, di nome Ryuk gli fa visita, per vedere come si comporta un umano con il potere che possiede quel quaderno , e si meraviglia notando le decine di nomi dei criminali che light ha scritto in soli 5 giorni;il gran numero di delinquenti morti tutti per arresto cardiaco scatena l'attenzione dell'Interpool e di un misterioso detective,conosciuto dall'interpool solo con il nome di ELLE.In poco tempo ELLE capisce che questo serial killer, chiamato kira dai mass media e dalla popolazione,si trova in giappone, e che è in contatto con qualche membro dell'F.B.I. facendo così seguire ogni
familiare dei poliziotti che seguono quel caso da vari investigatori privati.Light fa cadere i sospetti che gli investigatori avevano su di lui , facendo così terminare le ricerche sulla sua famiglia;nel frattempo ELLE coglie altri dettagli su kira, come per esempio che è in grado di uccidere persone solo di cui conosce il nome e il volto. Light naturalmente capisce subito che ELLE sarà il suo più grande nemico, e che non gli lascerà sterminare tutti i criminali molto facilmente, dando così inizio a una sfida ricca di divertimenti e colpi di scena, per stabilire la propria superiorità. Kira ormai,senza rendersene conto, è diventato un serial-killer ,con la mania di uccidere tutti i crimanili per rendere, proprio come desiderava lui, un mondo pulito dalla violenza, con lui a capo di tutto, farà ancora parte del bene? E chi avrà la meglio.. ELLE o Kira?
Tommie Diena
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HIGH SCHOOL MUSICAL 3 l momento di prendere descisoni determinanti per il futuro è arrivato anche per i ragazzi di high school musical, infatti in “Senior year” i nostri amici tra una partita di basket, le prove per il musical di fine anno e la scelta del vestito per il ballo della scuola dovranno scegliere in quale college andare. Purtroppo così fra Troy e Gabriella iniziano a sorgere le prime difficoltà: ciascuno dei due desidera andare in un college diverso e ciò potrebbe
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sicuramente causare disagi nel loro rapporto. Come se non bastasse, l’odiosa Sharpay ,grazie all’aiuto di un’amica, scopre che Gabriella ha la possibilità di partecipare al college prima del previsto, perciò con una furba strategia riesce a fare partire la ragazza e a ottenere così il suo ruolo da protagonista nel musical di fine anno. Nel frattempo il padre di Troy parla con il figlio riguardo al suo futuro. Ma questo sempre più combattuto sullo scegliere
BATMAN WILL DIE
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Nell’ormai onnipresente invasione di fumetti tradotti in celluloide compare come ultimo e grande successo iL CAVALiERE OSCURO, il sequel del film Batman the begins, leggen d a r i o supereroe di Gotham city. Grande è stata l' attesa per questo ultimo film , preannunciato campione d'incassi. La trama verte su una guerra fra gang che si scatena dopo il vuoto di potere lasciato da Falcone nel primo film . In particovampiri sono finalmente arrivati tra noi! Dopo il fenomeno di Buffy l’ammazza vampiri,arriva sul grande schermo un’avvincente storia d’amore tra una comune mortale e un vampiro. Molti avranno già capito che stiamo parlando di Twilight! Film basato sui quattro libri scritti dalla scrittrice di recente fama internazionale, l’americana Stephenie Meyer, appena arrivato in Italia riesce a sbancare tutti i botteghini, incantando ragazzi e ragazze di ogni età. Bella Swan (Kristen Stewart), ragazza introversa e sempre sulle nuvole, a cui non è mai importato di fare amicizia con le ragazze del suo liceo di Phoenix. Quando la mamma di Bella si risposa, Bella si ritrova a vivere insieme e suo padre nella piovosa cittadina di Forks,dove aveva vissuto alcuni anni della sua infanzia. Bella crede che arrivando in una nuova città la sua vita non cambierà di molto,ma invece un incredibile incontro a scuola romperà la monotonia della
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lare, su uno scontro fra due criminali nuovi: uno, un mafioso con legami con gli Wayne e l' altro, il rampollo di una ricca famiglia, come Bruce,ossia Maschera Nera. Entrambi stanno conducendo tratattive per l' acquisto di una enorme partita di armi da un ricco commerciante d' origine inglese (probabilmente il Pinguino!), attirando l' attenzione di Batman: finchè ad intervenire nella guerra arriverà un astuto e
tra il basket e la recitazione sfoga la sua rabbia nei corridoi della East High finché da voce al suo grido di liberazione sul palcoscenico della scuola. La vicenda naturalmente presenta un simpatico lieto fine. Il musical infatti avrà enorme successo e i ragazzi sono finalmente pronti a lasciare definitivamente quell’ambiente che per tanti anni ha fatto da sfondo alle loro più belle vicende adolescenziali: il liceo.
Ilaria Venturini pericoloso terzo incomodo, il Joker. il famoso criminale truccato da pagliaccio che cerca di mettere a soqquadro la criminalità organizzata per uccidere Batman ed eliminare innocenti se l' eroe non si rivelerà al pubblico ;questo metterà in crisi l’eroe, che cercherà l’appoggio della polizia e del nuovo procuratore Harvey Dent. Ma ben presto tutto crolla. Già da pochi mesi dalla sua uscita nelle sale cinematografiche i pochi accenni sull' ultimo capitolo della saga, il cui
TWILIGHT Quando l’amore ha il viso pallido di un vampiro
sua vita. È Edward Cullen (Robert Pattinson),il ragazzo dagli occhi castani d’orati, schivo e silenzioso,affascinante e che riesce a leggere nella mente. Edward non è un ragazzo come tutti gli altri. Lui e la sua famiglia sono piuttosto strani:si assentano nei giorni di bel tempo,non mangiano alla mensa,sono perennemente pallidi,hanno un incredibile forza e velocità.. Grazie a questi indizi e ad un pizzico di fortuna Bella scopre il segreto di Edward e la sua famiglia:sono dei vampiri, unici nel loro genere, per le proprie scelte di vita: infatti sono vampiri “vegetariani” poichè riescono a cibarsi solo di sangue animale e non umano. Ma più il rapporto tra Bella e Edward
Pronti a scatenarvi con il nuovo film Disney?!
diventa forte e intimo,più il ragazzo-vampiro deve combattere l’istinto primordiale che il profumo di Bella risveglia in lui,rischiando di perdere il controllo e di far del male alla sua nuova amata. Ma le cose verranno complicate dall’arrivo di tre vampiri malvagi che,attratti dall’odore di Bella,cominceranno una vera e propria caccia alla preda. Che cosa faranno Bella e Edward per difendersi da loro? Meglio non svelare il finale per non rovinare a tutti coloro che desiderano vedere un film che a mio modo di vedere è incredibile sia per la storia che per il cast degli attori. L’unica pecca, forse sono gli effetti speciali che non sono il massimo.
Martina Viganò
fumetto sarà recentemente pubblicato, suscitano scalpore tra gli appassionati : Batman MORIRA’ scomparendo dai nostri schermi e dai fumetti in modo tragico e doloroso dopo essere stato tradito dal suo fedele compagno ed ex migliore amico Robin.
Elisabetta Pedrazzani
Sottobanco | Numero 1 | Dicembre 2008
TUTTI PRONTI PER COMPETERE? ome da tradizione, anche quest’anno, il nostro liceo ha organizzato i tornei pomeridiani di pallavolo e pallacanestro coordinati e gestiti dal prof. Giuseppe Pagani. La vittoria della 4C dello scorso anno è ormai negli annali e ci si appresta a vivere un nuovo ed emozionante scontro tra i campioni uscenti e gli altri team del triennio. L’adesione è stata, come sempre, numerosa da parte delle classi, soprattutto per quanto concerne la pallavolo; ben 17 squadre prenderanno infatti parte alla competizione che, come da due anni a questa parte, vedrà il suo atto conclusivo durante la festa dell’ultimo giorno di scuola a Giugno. Questa sovrabbondanza di squadre ha costretto il prof. a cambiare formula del torneo: saranno infatti le tre squadre classificate al primo posto di ogni girone a passare direttamente alle semifinali, mentre,
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per decidere la quarta e ultima squadra che completerà il quadro del tabellone, si dovrà ricorrere ad un mini girone con modalità “round robin” in cui saranno impegnate le tre squadre classificatesi al secondo posto dei rispettivi gironi; la vincente avrà il diritto di continuare la propria strada verso la vittoria finale. Prima della sosta per le festività natalizie, possiamo notare come la 5B, la 5F e la 5C siano le squadre che finora hanno collezionato più punti nei propri raggruppamenti; le lotte per il secondo posto, invece, sono agguerritissime con risultati imprevedibili e colpi di scena ripetuti; ma solo al termine delle gare della prima fase avremo un quadro più chiaro della situazione. Per quanto riguarda il basket, invece, sono ben 9 le squadre pronte a cimentarsi nella competizione; i campioni in carica di 4B (ricordiamo un monu-
mentale Cimino l’anno scorso) si ripropongono come terzetto da battere, tenuto conto anche della vittoria conseguita due anni fa. Qui invece la formula è più semplice: passano il turno solo le prime due dei rispettivi gironi in cui sono inserite le squadre; poi semifinali e finalissima. Ne vedremo delle belle! Insomma, il fascino dei tornei pomeridiani è immutato e, anzi, si propone come ottimo “richiamo” per avvicinare i giovani allo sport, direttamente in ambito scolastico. La redazione del giornalino augura buona fortuna a tutte le squadre per il proseguo dei tornei.
Mattia Fossati
CONQUISTIAMO L’ EUROPA! uest’anno, tre squadre, formate da pallavolisti selezionati con cura fra tutti gli alunni della scuola, si recheranno all’estero per disputare tornei internazionali. Si andrà a Feldkirch, in Austria, per affrontare l’ormai tradizionale competizione atletica che vede impegnate formazioni professionistiche di alta qualità, a Redhill, in Inghilterra, dove gli alunni delle classi seconde proveranno, per la prima volta il brivido della gara a livello europeo, e a Pinczow, in Polonia, dove la squadra Senior formata dagli alunni di quarta e di quinta proverà a guadagnare un posto d’onore in un torneo che viene affrontato per la prima volta da una formazione del Liceo Curie. In proposito, nella pagina seguente ecco l’intervista all’uomo che rende possibili, ogni anno, questi meravigliosi progetti: il coach Pagani!
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Matteo Songia
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TRIONFO CAMPESTRE Il liceo domina l’annuale competizione piazzando tre atleti davanti a tutti aria Asnaghi, Andrea Mauri, Matteo Mariani. Sono loro gli atleti che hanno permesso al nostro Liceo di mettere la testa davanti a tutti rispettivamente nelle categorie allievi femminili, allievi maschili e juniores maschili della corsa campestre disputata a Limbiate, all’Istituto Agrario. Molti atleti hanno brillato riportando, per il nostro Liceo, nel complesso, tre secondi posti grazie alle alunne Vigo e Citterio e all’alunno Febo e due terzi posti grazie all’alunna Somaschini e all’alunno Pezzetti. Alcuni, invece, si sono dovuti accontentare di una prestazione da media classifica, a causa di acciacchi fisici che hanno determinato prestazioni atletiche non ottimali. In generale, comunque, i nostri studenti si sono ben comportati mettendo in mostra notevoli
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impegno e serietà nell'affrontare la prova. Alla corsa, che si è tenuta martedì 11 novembre dopo due rinvii causa maltempo, hanno preso parte differenti istituti: oltre al nostro e all’istituto ospitante, hanno inviato le proprie squadre anche il Versari di Cesano Maderno e il PACLE di Limbiate. Lungo i percorsi, che a seconda delle differenti categorie avevano lunghezza che variava dai 1000 ai 1800 metri, alcuni atleti di diverse scuole non si sono comportati correttamente e hanno accorciato le proprie fatiche tagliando il percorso dove possibile e non facendo caso ai ripetuti richiami degli steward. Fortunatamente questi sportivi scorretti non hanno ottenuto buoni piazzamenti ma solo posizioni a metà classifica. Un particolare ringraziamento va ai nostri insegnanti, i profes-
sori Asnaghi, Pagani e Terenghi, che hanno organizzato la nostra partecipazione e al prof. Zuccon, docente di educazione fisica dell'istituto agrario, che con il suo staff ha lavorato per la perfetta organizzazione di questa manifestazione sportiva giunta ormai all’ottava edizione e diventata tradizionale appuntamento per le scuole superiori della zona.
Matteo Songia
Feldkirch 2008
Meersburg 2007
INTERVISTA AL COACH rof. Pagani, cosa la spinge a riproporre, ogni anno, i progetti di “Pallavolando all’estero”? In queste trasferte vedo la possibilità di approfondire l’attività svolta al pomeriggio con le partite del gruppo sportivo. Inoltre questi viaggi sono un’ottima occasione di incontro e confronto con squadre europee che hanno alle spalle percorsi sportivi diversi dal nostro. A suo parere, questi viaggi aiutano i suoi “atleti”a crescere? Penso proprio di sì. Dopo i viaggi all’estero ho sempre avuto l’impressione che si tornasse più ricchi dentro. Qual è il più bel ricordo che conserva delle trasferte effettuate negli ultimi anni?
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Anno 2005, era la prima esperienza al torneo di Feldkirch, vinciamo un set 25 a 22 contro il VBS… Lascio immaginare cosa è successo in palestra! Sul campo adiacente hanno addirittura dovuto interrompere la partita in corso! …E il peggiore? Anno 2008: ci stiamo giocando il passaggio ad una storica finale 5/6 posto al torneo di Feldkirch contro la squadra di casa, alcune decisioni dubbie ci relegano alla finale 7/8 posto. Della serie, tutto il mondo è paese. Ha già idee e novità in serbo per il futuro? Idee e novità sono top secret! Quale il confronto più impegnativo tra quelli previsti? Sicuramente le partite del tor-
UNA SCUOLA DI CAMPIONI:
neo di Feldkirch, in quanto si incontrano spesso club più blasonati di noi, come i tedeschi del Baden o la nazionale inglese. Che risultato si aspetta? Risultati vedremo… Spero che i ragazzi mettano in mostra impegno e correttezza come nelle passate edizioni. Pensa che sarebbe possibile organizzare trasferte anche per altri sport? Never say never!
Matteo Songia
ANDREA GIUSSANI
10 nche in questo numero vi offriamo un’intervista ad uno studente di grande rilievo sportivo, Andrea Giussani, che, a Rieti dal 3 al 5 ottobre, ha partecipato ai Campionati Giovanili Italiani di Atletica leggera per la categoria di salto triplo. Per quale motivo ti sei avvicinato a questo sport? Ho fatto ginnastica artistica fino all’età di 8 anni, ma ho smesso poiché le pressioni e le richieste erano, secondo me, eccessive per un bambino di terza elementare e così,da quel momento, grazie alla mia predilezione per gli sport individuali che ritengo più ricchi di soddisfazioni e alla passione per la corsa, mi sono avvicinato all’atletica. Attualmente quanto tempo dedichi agli allenamenti? E l’impegno è sempre costante o prima delle gare si differenzia?
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Mi alleno quattro giorni alla settimana per due ore e, prima delle gare, non cambia il numero di ore, ma la tipologia degli allenamenti, infatti faccio sedute più leggere per scaricare. Il salto triplo è l’unica disciplina che fai o ne pratichi altre? La mia disciplina preferita è il salto triplo però sono anche un quattrocentista e ho intenzione di riprendere il salto in lungo nonostante la cosa non mi entusiasmi molto. Quali erano le tue aspettative per questa competizione? Sei soddisfatto dei risultati che hai raggiunto? L’unica mia aspettativa era migliorare le mie prestazione precedenti senza badare alla classifica e ci sono riuscito raggiungendo anche ottimi piazzamenti. Trovi che l’ambiente dell’atletica questo livello sia già molto competitivo?
Si, anche perché, raggiunta una certa categoria, tutti gli sport diventano competitivi, dagli sport individuali a quelli di squadra, l’atletica non fa eccezione. Nella tua categoria esiste il doping? Non ne ho la certezza poiché a livello nazionale non ci sono controlli ad eccezione dei Campionati Italiani, però il mio sospetto è forte. L’atletica,per te, è solo un modo per fare attività fisica o potrebbe diventare la tua occupazione principale? Non è solo un modo per fare attività fisica perché se lo fosse vorrebbe dire che ho l’intenzione di smettere quando gli impegni diventeranno troppo importanti, ma non posso neanche pensare di fare dell’atletica la mia unica occupazione poiché, in questo modo, non riuscirei a mantenermi economicamente. L’unica pos-
sibilità per poter fare questo sarebbe entrare in una società militare, ma non è una mia aspirazione. Continuerò finché potrò.
Silvia Vago, Chiara Sirtori e Carola Inzoli
Giussani impegnato anche nella pallavolo
Sottobanco | Numero 1 | Dicembre 2008
JEANS: UN AMORE INFINITO no dei capi che nell’armadio non manca è di sicuro il jeans; tuttavia, noi ragazze dobbiamo saper scegliere il modello che maggiormente valorizza il nostro fisico e che allo stesso tempo minimizzi, dove possibile, i piccoli difetti che tutte noi possiamo avere. Casual, eleganti, di lusso, “maschili”: esistono infiniti modelli. Ma quali si portano preferibilmente in questo periodo? Come è facile osservare a scuola, per strada e in qualsiasi altro luogo, da qualche tempo si usano principalmente i jeans aderenti a vita bassa, più spesso stretti, ma a volte anche increspati, alla caviglia; una tipologia molto bella indossata da tutte, soprattutto da chi possiede un fisico piuttosto asciutto, sia per le più alte che per le più bassine: si tratta, infatti, di un modello che tende ad allungare la linea. Bellissimi se portati con gli stivali alti e molto slancianti se indossati con
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scarpe alte, secondo le statistiche, questo tipo di jeans sono quasi quotidianamente indossati dall’85% circa delle studentesse del Marie Curie. Un livello altissimo, se si considera la varietà della moda attuale. La maggior parte delle volte sono portati con uno o due risvolti alla caviglia, con una cintura grossa e vistosa, spesso con strass o decorazioni di vario genere. ‹‹ Porto i Jeans aderenti, stretti sulla parte bassa della gamba, un po’ come usa maggiormente tra le ragazze di oggi; mi piace molto indossarli con cinture anche colorate, ma non adoro il risvolto alla caviglia. Sono molto pratici: li posso infilare negli stivali, non si bagnano quando piove, in parte snelliscono e…sono comodi in tutto! Porto in modo prioritario i jeans sui colori scuri, che si abbinano a tutto e non si nota quando si sporcano. Trovo che questa linea stia piuttosto bene indossata da chiunque, anche
se ovviamente bisogna adattarli al proprio fisico!››, ci spiega Francesca Maspero, 4B. Effettivamente, la vita troppo bassa risulta molte volte volgare, soprattutto se abbinata ad un contesto scolastico, dove passiamo le ore sedute e rischiamo di cadere nell’ “indecenza”. Tuttavia, lo slim a gamba stretta non è l’unico modello oggi alla moda: in quantità minore, sono in uso anche i modelli a gamba larga, forse meno pratici, ma comunque comodi e belli da indossare. Un consiglio? Questi tipi di jeans stanno molto bene portati coi tacchi, quando sono lunghi e ricoprono la scarpa: nascondendola, infatti, fanno apparire più alte e non si vede il trucco!!!
Elisa Marchesi
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CONVERSE al sondaggio :”Che marca di abbigliamento preferisci?” , la Converse ha sbaragliato la Liujo e la Sweetyears con un bel 50% di preferenze. La Converse è un'azienda statunitense che produce calzature dagli inizi del Novecento, fu fondata da Marquis M. Converse nel Massachusetts (USA). Le All Star, prodotto più famoso della Converse, erano state ideate nel 1923 da Chuck Taylor, un giocatore di basket, che lavorando con la Converse le ideò per migliorare le sue scarpe da gioco. Da qui in poi Chuck visse come ambasciatore del basket per la Converse,ispirando i giovani e insegnando il suo amore per il gioco. Negli anni '70 e '80 le All Stars
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trovarono un ampio mercato nel mondo della musica, infatti molti cantanti o musicisti di gruppi heavy metal, hard rock e punk rock indossavano queste scarpe. Con gli anni le Converse sono diventate un fenomeno di moda, diffondendosi “all over the world”. Chi non ha nell’armadio un paio di All Stars?! Queste famosissime scarpe si possono trovare in moltissimi colori e vivaci fantasie. Nell’ultimo decennio si sono diffusi anche altri articoli di abbigliamento ed accessori come borse e cinture, il tutto coordinato alle varie scarpe.
Arianna Privitera
OUR PURPLE WORLD! Il viola è di moda, anzi è la moda. Già molto in voga lo scorso anno, è diventato il colore del 2008 e si prevede che conoscerà un gran successo nella stagione invernale. Le vetrine sono stracolme di capi d’abbigliamento di qualunque tipo, di accessori e addirittura di complementi d’arredo viola. E pensare che, fino a poco tempo fa trasmetteva un sentimento di tristezza, di malinconia…di lutto!! La moda è imprevedibile e capricciosa. Solo in un mondo così vario come in quello del look, un colore può cambiare così tanto il
suo significato. Vestirsi da capo a piedi di viola è esagerato, forse. Sicuramente vedremo ragazze e anche qualche ragazzo che in questi “congelati” mesi invernali indosseranno il loro maglioncino,cappello o la sciarpa… Solo ed esclusivamente viola, perché molti di noi non possono più fare a meno dell’accessorio di questo colore nel loro armadio. Stilisti famosi e celebrati ritengono addirittura che le adolescenti non amino più il rosa…Che abbiano ragione? Che il successo del rosa (colore terribilmente odiati dai nostri boys) sia terminato? Forse per il momento è scomparso, per lasciar posto al VIOLA, in tutte le sue tonalità.
Lisa Spreafico
I-phone, Nokia tube 5000 o Samsung omnia i900? E’ la rivoluzione dei touch! Tutte le novità dal mondo della comunicazione e della telefonia mobile a battaglia fra cellulare super tecnologici, dalle molteplici funzionalità, si fa sempre più agguerrita ed è stata la famosa casa della Apple, conosciuta principalmente per i suoi computer e i suoi i-pod, a mettere sul mercato uno dei cellulari che segna la rivoluzione dei touch. Infatti è proprio questa la caratteristica:si possono mandare messaggi, fare fotografie e svolgere tutte le funzioni con il semplice tocco di un dito. Ovviamente come tutti i prodotti innovativi,le altre case famose per la produzione di cellulari e non solo,hanno risposto con un controprodotto proponendo rispettivamente il tube 5000 della Nokia e l’omnia i900 della
di più, tante funzionalità:mappe tridimensionali per usare il cellulare come navigatore satellitare, lettore musicale, possibilità di leggere documenti in formato Word o Exel come se fossero dei piccoli computer in miniatura fino alla possibilità di connettersi in modo veloce e senza fili ad internet con una qualità d’immagine degna del marchio.Insomma potremmo stare qui ore e ore ad elencare le loro funzionalità che si possono aggiungere a piacere scaricandole da internet, perciò adesso, a voi la scelta!
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Samsung . Simili nel design ultrapiatto non si possono definire del tutto “comodi” in quanto nonostante raggiungano i 12.5 millimetri di spessore misurano invece 112x60 cm. Niente da dire sulla memoria,
anche se l’i-phone batte la concorrenza su questo piano con il modello da 16 giga. Purtroppo la Nokia non ha ancora rivelato il suo prodotto ma lo si immagina molto simile al telefono della Apple, sicuramente touch e sicuramente dal design elegante come i suoi predecessori. Ma questi cellulari rivelano
Camilla Piazza
VUOI UN ABBRACCIO? HEY, WHAT’S UR POD? Te lo mando via Bluethooth! nsomma si sa, la lontananza è difficile da sopportare per tutti, sia per gli innamorati, sia per le persone che si trovano lontane per lavoro o per altri impegni. Fortunatamente la Cutecircuit, un’azienda in parte americana e in parte italiana, ha brevettato un vera e propria maglia d e g l i
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abbracci. Questa maglietta possiede una serie di sensori che registrano le pressione effettuate da un abbraccio riproducendo gli stessi stimoli su una maglia uguale. Inoltre inviarli è semplice e veloce, infatti gli stimoli vengono registrati sul proprio cellulare e vengono inviati tramite bluetooth e di conseguenza senza spendere un centesimo! Abbattere le barriere dell’amore a distanza, migliorare la produttività nel posto di lavoro e tenere lontano il partner da relazioni extraconiugali: ecco alcuni dei motivi che hanno spinto la Cutecircuit ad inventare questa maglietta. Ma non sempre le tecnologie riescono a rendere l’idea, in questo caso, di un abbraccio, infatti alcune persone preferiscono non ricorrere a questi mezzi ma precipitarsi dal proprio partner e abbracciarlo davvero.
Camilla Piazza
li MP3 di casa Apple hanno sicuramente rivoluzionato il mondo della musica. Grazie alla loro praticità e design, oggi l’iPod è ormai considerato un “must”, alla pari dei cellulari o dei computer. Recentemente sono principalmente due le notizie che spopolano sul web: l’uscita dei nuovi iPod Nano e i seri rischi che le cuffie possono causare alle nostre orecchie. I nuovi iPod Nano, disponibili in ben 9 colori diversi, presentano un design totalmente diverso dai modelli precedenti con una forma più allungata e dei lati arrotondati. Il display è un lcd di 2” in diagonale che permette anche la visualizzazione di video e film. Sotto il display troviamo la tipica “click weel” che ci permette di navigare rapidamente attraverso la nostra libreria. I nuovi modelli supportano la modalità “coverflow”, cioè grazie a degli accelerometri, se si ruota l’apparecchio di 90° le foto e gli album delle canzoni vengono visualizzati in orizzontale. In base alle proprie
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esigenze si possono scegliere due differenti soluzioni: un modello da 8 e uno da 16GB. La seconda notizia riguarda invece le cuffie, infatti è stato recentemente provato da più studi che un uso prolungato, più di due ore al giorno, può danneggiare permanentemente il nostro udito. Per esempio, secondo i dati di una ricerca francese condotta su duemila studenti liceali, piu' di duecento soffrono di una perdita dell' udito di oltre 20 decibel. Questo significa che piu' del 10% dei ragazzi non riesce a percepire con chiarezza suoni che provengono da una distanza di dieci metri. Ciò non vuol dire che bisogna assolutamente smettere di ascoltare musica attraverso gli MP3, bensì è consigliabile ascoltare i brani ad un volume il più basso possibile per limitare i danni ed evitare l’uso prolungato.
Angelo Min Tagliabue
Sottobanco | Numero 1 | Dicembre 2008
CRISI NATALIZIA?
CI PENSIAMO NOI AI VOSTRI REGALI! ome suggeriscono i centri cittadini illuminati e decorati a festa, e le prime spruzzate di neve, si sta avvicinando il Natale e come ogni anno, si porta dietro l’ inevitabile problema dei regali da comprare per parenti ed amici. Scegliere il regalo più adatto ad una persona è davvero difficile e dipende da infinite variabili: il rapporto che ci lega ad essa, il prezzo che vogliamo pagare, il gusto del destinatario del regalo, i bisogni, i desideri ecc.. Solo quando si sa cosa comprare le folli corse per centri commerciali e negozi riescono a diventare un piacevole passatempo e non un antipatico “tormentone”. Se fate parte di quel gruppo di persone che sono a corto di idee per i regali da acquistare (in genere la stragrande maggioranza) sappiate che tra quelli più gettonati e desiderati troviamo in primis l’high tech
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S T A N D
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TAKE ACTION Alzarsi in piedi per aiutare il mondo a rialzarsi
seguita da profumi e dall’abbigliamento. Per quanto riguarda il classico pacchettino rettangolare (un libro !U.U): c’è chi, al solo vederlo, già pregusta le serate di lettura sul divano, e c’è chi, invece, trattiene a stento uno sbuffo di delusione. In entrambi i casi è importante scegliere bene, scegliere un libro che rispecchi i gusti di chi lo riceverà o almeno in grado di limitare i danni. Se per i papà viaggiatori sono stati inventati i carica batterie per cellulare che si ricaricano a loro volta con energia solare, per le mamme lavoratici che non hanno tempo di sfoderare la loro bravura in cucina, tradizionali e mai fuori moda sono le confezioni di con-
serve e marmellate. Infine risaputo è che non si sbaglia mai regalando cose utili e non superflue, ma se i regali oltre ad essere utili sono anche indovinati è magari un po’ particolari e personalizzati, le scelte saranno perfette. Il Giappone propone tramite il web un gadget assai divertente: carta igienica con sudoku disegnato.. quando si dice ”unire l’utile al dilettevole..” In conclusione questo sarà, e non dite di no, oltre che un periodo di ricerca per gli altri anche un tentativo di autodifesa: si susseguiranno indagini più o meno discrete per capire cosa ci vogliono regalare e se non gradiamo, di cercare, in modo altrettanto discreto, di indirizzare il nostro fami-
liare/amante/ amico al regalo a noi più gradito. Sarà una vera e propria faticaccia ma al momento della consegna e apertura dei regali saremo ripagati dalle facce felici delle persone a noi vicine e saremo felici anche noi, perché ciò che riceveremo sarà il frutto di un impegno mentale e fisico, dimostrazione di affetto e di interesse.
iamo ormai giunti alla terza edizione della mobilitazione mondiale contro la povertà e per gli 8 Obiettivi di Sviluppo del Millennio, fra i quali ricordiamo ad esempio: eliminare la fame e povertà nel mondo, garantire un’istruzione di base a tutti. Questi 8 punti sono stati decisi nel 2000 dai capi di Stato e di Governo. L’anno scorso questo progetto ha coinvolto ben 43 milioni di persone in tutto il mondo di cui 756mila solo in Italia, grazie all’impegno congiunto di associazioni in favore dei diritti umani, enti locali ma anche di singoli privati. L’idea alla base di questo progetto è semplice ma ambiziosa: i partecipanti si alzano in piedi nello stesso momento, in una delle tre giornate designate, il 17,18 e 19 Ottobre, per sostenere gli 8 Obiettivi di Sviluppo del Millenio. Anche la nostra scuola, grazie al Gruppo Solidarietà ed in particolare al Professor Pozzoli, ha aderito a questo progetto di scala mondiale; infatti, dopo una precedente distribuzione di volantini, si è tenuto l’incontro
sulle gradinate del cortile dell’Aula Magna. Dopo una breve relazione del Professor Pozzoli sugli Obiettivi del Millennio, circa una ventina di studenti si sono alzati in piedi, con un sonoro applauso, partecipando così ad un progetto che ha coinvolto tutto il mondo. Si spera che l’anno prossimo partecipino più studenti a questo evento perchè è proprio in questi momenti che ognuno di noi ha la possibilità di far parte di un movimento mondiale che, ci si augura, aiuti ed affretti il compimento degli 8 Obiettivi di Sviluppo del Millennio. Inoltre proprio adesso che la crisi
finanziaria è al centro dell’attenzione, sono questi progetti che non fanno dimenticare l’esistenza di un mondo che è colpito non solo dalla crisi finanziaria, ma anche da tanti altri problemi.
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Giulia Colombo
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Angelo Min Tagliabue
SI APRA IL SIPARIO! ome accade da un po’ di anni, oltre ad altre attivita’ pomeridiane, e’ stata offerta agli alunni la possibilita’ di prendere parte ad un laboratorio teatrale. Il numero degli iscritti e’ aumentato rispetto agli anni scorsi in modo notevole. La responsabile del progetto e’ la professoressa Laura Consonni, docente di religione, coadiuvata dall’esperto Luca Locati. Lo scopo di questo progetto e’ di accrescere le conoscenze dei partecipanti per quanto riguarda i generi teatrali, la corretta dizione e permettere agli stessi di provare a rielaborare il copione o scrivere dei “pezzi” da integrare al testo iniziale. Al conseguimento di questi obiettivi sono dedicate due ore settimanali di corso, che si svolge il lunedi’; chiaramente, pero’, questo tempo non e’ sufficiente e si richiede ai partecipanti di lavorare anche a casa. Il progetto attuale e’ di cam-
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biare il genere di rappresentazione e, quindi, di scostarsi quasi completamente dalla parodia in cui ci si era cimentati l’anno precedente. Per questo nei primi incontri si e’ richiesto agli studenti di interpretare piccoli monologhi tratti da alcune tragedie di Shakespeare, rivisitandoli e utilizzando di volta in volta stili di recitazione differenti. Inoltre vengono anche svolti piccoli dialoghi improvvisati o articolati su un tema suggerito dall’esperto, dando dai dieci ai venti minuti per la preparazione. Cosa ci possiamo dunque aspettare quest’anno? Sicuramente, come sempre, uno spettacolo spumeggiante in cui ognuno dei partecipanti si impegnera’ a dare il meglio di se’. Il motto dell’esperto e’: ”Non esistono grandi e piccole parti, ma solo grandi e piccoli attori” e tutto il lavoro dei partecipanti e’ incentrato su questo principio. Infatti la riuscita del progetto dipen-
I nostri piccoli attori crescono e ci preparano grandi novità per la nuova rappresentazione
de da qualsiasi piccolo dettaglio e ogni contributo, seppur piccolo, e’ determinante.
Ilaria Vergine
PROGETTI SCOLASTICI el nostro istituto ci sono tantissime attività per gli studenti, sportive, scientifiche e anche teatrali, ma purtroppo per mancanza di spazio non potrò elencarle tutte. Una di queste è il corso madrelingua, che può essere di inglese, francese o tedesco. Tutti e tre i corsi sono presenti nella nostra scuola da più di cinque anni, e ad essi hanno aderito quest'anno e gli anni passati circa 170/200 studenti del triennio. I corsi madrelingua possono essere utili come preparazione per il first o il delf. Per quanto riguarda l'ambito scientifico ricordiamo le famosissime olimpiadi che ogni anno vengono indette al "Marie Curie". Quelle che hanno maggior successo tra gli studenti, circa 150/170 su 1000, sono le olimpiadi di matematica, presenti nella nostra scuola da circa 14 anni. Le olimpiadi di fisica, presenti da più di 10 anni e con
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adesione di circa 40 studenti tra quarte e quinte, hanno una procedura simile a quelle sopra elencate, mentre per quelle di chimica l'organizzazione è un po’ diversa. Ad esso partecipano circa 3/4 studenti per classe, che dovranno seguire delle lezioni pomeridiane per un totale di dieci ore e solo alla fine i professori sceglieranno i cinque fortunati che andranno a Milano a fare le olimpiadi regionali di chimica. Uno dei tanti progetti di italiano proposti è "la mandragola", che verrà rappresentata nella nostra scuola nei prossimi mesi. Il regista, se non che attore di questo spettacolo, reciterà insieme ad altri artisti tutta l’opera di Machiavelli e a fine spettacolo ci sarà un commento con gli studenti. Questo progetto è la prima volta che viene presentato nel nostro liceo e si spera che le classi partecipanti siano numerose. Per quanto riguarda le attività
interdisciplinari invece c'è un progetto sul poeta "Edgar Allan Poe". Il docente Venturini e la professoressa Conti con il supporto di alcuni studenti di quarta e terza E, stanno organizzando una lettura guidata ad alcuni brani di Poe, che si terrà in aula magna durante il mese di gennaio. I brani, tratti da “Il corvo”, “Il gatto nero” e Il “Cuore rivelatore”,saranno letti in lingua originale (cioe’ inglese) e poi in Italiano da alcuni studenti. Il “filo conduttore” tra il passaggio fra un racconto e l’altro sara’ una presentazione proiettata. Filmati tratti da film, spiegazioni del docente, brani musicali accostati ad immagini ci aiuteranno a calarci in quello stato di follia e terrore provati dai personaggi scaturiti dalla mente di Poe. L'unica attività che non è inerente con la scuola è lo sportello psicologico, presente nel nostro istituto da due anni e al quale c'è
un'affluenza costante. Durante quest'incontro gli studenti potranno parlare delle problematiche personali e scolastiche. Questi sono solo alcuni dei progetti presentati nel nostro liceo, in più ogni classe parteciperà individualmente durante l'anno scolastico ad alcune attività. Per le classi prime si tratta della rappresentazione di uno spettacolo teatrale, quasi perfetta: uno spettacolo sull'anoressia; per le classi seconde lo psicologo interverrà per parlare dei comportamenti a rischio o dei conflitti interdisciplinari; nelle classi terze si tratterà invece di innamoramento e sessualità o dell'ansia da prestazione scolastica; nelle classi quarte e quinte invece si potrà avere un incontro con i volontari della croce bianca di Giussano oppure fare un confronto sulle strategie di orientamento per la scelta universitaria e professionale.
Camilla Rinaldi
Sottobanco | Numero 1 | Dicembre 2008
LE DIVISIONI CHE UNISCONO LA SCUOLA Songia Matteo
Assolutamente No, e colgo l’occasione per dire a chi in assemblea ha osato dire che è stata scandalosa e vergognosa la mia mancata adesione che io ho semplicemente voluto adempiere al mio dovere di studente frequentando le mie lezioni e che non mi sembrava nemmeno il caso di scendere a parlare in una manifestazione dove vi erano solo esponenti con opinioni totalmente diverse dalle mie, sarei sicuramente sceso se fosse stato organizzato un dibattito con tutti gli studenti in modo da confrontarsi in modo equo e civile.
Cappellini Elisa
Hai aderito allo sciopero?
Si.
No.
Sei d’accordo?
Si, altrimenti non avrei aderito.
Perché credo che la riforma possa davvero migliorare la qualità della scuola italiana, che non so se tutti sanno, ma è fra le peggiori d’Europa e inoltre perché trovo stupido protestare e basta, se non siete d’accordo offrite alternative non scendete in piazza ad insultare il governo e i ministri.
Perché si/no?
Perché sono stati fatti tagli alla scuola superiore, che già non gode di un buono stato economico. Possiamo notare tutti lo stato delle nostre scuole e inoltre consistenti tagli sono stati applicati all’università e alla ricerca; dal momento che sono una studentessa liceale e il mio futuro prossimo è quello dell’università mi sono sentita logicamente toccato in prima persona. Stiamo ben attenti..non parlo dei tagli di facoltà,secondo me giusti!
Indubbiamente credo che gran parte dello sciopero sia stato politico per il semplice fatto che contro la riforma Fioroni (ministro di sinistra) di qualche anno fa che prevedeva anch’essa molti tagli all’università e che si basava sullo stesso obiettivo di quella della Gelmini (ovvero migliorare la qualità della scuola), non c’è stato un cosi’ ampio movimento di protesta.
Credi sia stato politico?
Assolutamente no! Non per niente agli scioperi non c’erano manifesti politici e vi hanno partecipato sia persone di destra che di sinistra. (e questo è un dato provato!)
No affatto, la stragrande maggioranza aderisce inconsapevolmente e lo fa o perché segue le opinioni di una personalità forte senza farsene delle proprie o perché vuole semplicemente saltare ore di lezione.
Credi che tutti sappiano cosa realmente riguardi lo sciopero?
Credo che inizialmente ci fosse molta ignoranza, ma che piano piano sia stata risanata.
Ritengo sia stata una pagliacciata, in primo luogo non avevano alcun diritto di occupare quello spazio pubblico, hanno solamente creato disagio, e se il loro scopo era quello di creare disagio per far passare il loro messaggio credo che sia stato un vero e proprio fallimento, anche perché è bastato che arrivasse il vicepreside per farli subito alzare tutti, se credevano cosi tanto in ciò che pensavano forse avrebbero dovuto andare fino in fondo e non fermarsi a metà..
Ritieni sia stata utile l’occupazione del corridoio del primo piano?
Si, un modo civile come un altro per attirare l’attenzione su ciò che è stato fatto e far valere le nostre ragioni. Infatti il nostro obbiettivo non era assolutamente quello di creare ostacoli agli studenti, e difatti così non è stato perché essi potevano tranquillamente passare da un lato all’altro della scuola dal piano inferiore.
Invito gli studenti a cercare di farsi una propria opinione, di non seguire la massa come delle pecore, ma di leggere e informarsi confrontando le due diverse posizioni sul tema scottante della scuola possibilmente evitando idee preconcette basate sulla propria inclinazione politica.
Come rappresentante d’istituto intimi gli studenti ad aderire o meno ad altri eventuali scioperi?
Io intimo solo gli studenti a informarsi su tutti gli scioperi previsti, per poi decidere autonomamente il da farsi. Ritengo che l’importante non sia essere per forza favorevoli allo sciopero, ma esporsi in prima persona sostenendo le proprio idee. Inoltre ricordiamoci che quest’utimo è un nostro diritto per cui i nostri avi hanno combattuto per anni e anni,cosa vogliamo fare..tornare indietro??
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LA SCUOLA IN GIALLO Una scuola, un omicidio e una ragazza che vuole scoprire la verità: ecco gli elementi che formano la storia a puntante presentata da Sottobanco. Dopo questa prima puntata ne seguiranno altre due nei prossimi numeri del giornalino, ma ora a voi la lettura! I segreti spesso aiutano. Ren dono tutto così assurdamente semplice. Oppure decisamente troppo difficile. Ce ne sono di innocenti, ingenui, collettivi, isolati. E poi ci sono i segreti pericolosi; quei segreti che ti complicano tutto, e ti obbligano a crearne ancora e ancora, per uscire dal profondo pozzo delle bugie. Perchè i segreti, tutti, prima o poi vengono a galla. E quando succede, quando il castello di menzogne costruito nel tempo crolla, puoi solo spe rare che il dolore sia sopporta bile.
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Quella mattina il corpo di Michelle era stato trovato nella palestra, senza vita. Il custode, un anziano signore sulla sessantina, con una passione sviscerata per le rose, che coltivava nel cortile della scuola, aveva chiamato subito la polizia. Il fatto che si fosse verificato un omicidio proprio all’interno della Mason sconvolgeva l’intero corpo studentesco quasi quanto l’aver scoperto che la polizia aveva arrestato il giorno stesso Ryan Melbourne, il figlio del custode. Era stato trovato sul luogo del delitto, aveva detto il commissario, per questo era da considerare come principale indagato. A quanto pare il mistero era stato risolto con estrema facilità dalla polizia. L’omicidio di Michelle Farwell sarebbe stato dimenticato, col tempo, e tutto sarebbe potuto tornare alla normalità. Questi i pensieri che occupavano le menti di quella massa di persone che era il corpo studentesco, cercando di sostituire al senso di angoscia e inquietudine che provavano, uno stato di pace e tranquillità. Ma in quella folla di persone che si lasciavano trasportare dai pensieri comuni e dagli stati d’animo collettivi ce n’era una che ave-
va deciso di nuotare contro corrente, che non si era accontentata di una spiegazione data da altri: quella mattina Lisa aveva deciso di capire cosa fosse successo alla sua migliore amica, che cosa l’aveva uccisa. Veramente.
Mi chiamo Lisa e la mia miglio re amica è morta. O forse dovrei essere più precisa: la mia migliore amica è stata assassinata. Non so perché e, per quanto intensamente ci provi, non riesco neppure ad immaginarmelo. Quando la tua migliore amica muore, muore anche una parte di te. Senti un pezzo del tuo cuore che si sgretola, e non puoi farci nien te. Michelle è stata uccisa mar tedì. E per quanto la sua morte mi abbia sconvolto, non ho intenzione di abbandonarla così. Scoprirò il vero colpevole e vendicherò la mia migliore amica. Solo dopo averlo fatto, riuscirò finalmente a dirle addio. Per sempre. “Aspetti un momento, signorina: le diremo noi quando potrà parlare”. Tuonò il poliziotto che l’aveva scortata all’interno della spoglia stanza del carcere. Lisa si sedette sulla sedia di plastica davanti allo spesso vetro che la separava da Ryan e lo fissò nei penetranti occhi scuri. A un cenno dell’omone, afferrò con mani tremanti la cornetta posta alla sua destra e se la poggiò lentamente all’orecchio, senza parlare. Continuò a fissare Ryan, che, dopo aver seguito con occhi vigili l’azione della ragazza, la imitò. “ciao Ryan” bisbigliò piano Lisa, cercando di mantenere un tono di voce pacato e sperando che il groppo in gola le si sciogliesse presto. “cosa vuoi?” le rispose il ragazzo serio, senza distogliere lo sguardo dal suo. “so che non sei stato tu...a uccidere Michelle. Non voglio che mi racconti quello che hai visto, assolutamente no: la mia unica intenzione è capire se la strada che sto seguendo è quella giusta oppure no” spiegò calma Lisa, sentendo con sua grande contentezza che la voce si era fatta più morbida.
Ryan annuì impercettibilmente con la testa, esortandola a continuare, come promettendole che l’avrebbe ascoltata fino alla fine. “Ti ho visto, Ryan. La mattina che hanno trovato il corpo di Michelle, ti ho visto che uscivi dalla palestra correndo. Eri sul luogo del delitto subito prima che tuo padre scoprisse il corpo. Ma non voglio sapere il perchè, non ora, almeno. Dammi la certezza, Ryan, che non sto impazzendo inutilmente per trovare il vero assassino della mia migliore amica.” Disse tutto d’un fiato, soppesando le ultime parole con attenzione. Ryan sembrò valutare quello che Lisa gli aveva appena detto e, dopo essersi passato una mano tra i folti capelli scuri, le rispose. “Non stai impazzendo inutilmente. Non ho ucciso io Michelle: perchè avrei dovuto farlo? La conoscevo appena!”. Lisa attese qualche istante prima di parlare, per paura della reazione che la sua frase avrebbe innescato nel ragazzo. “tutti dicono che sei...ehm...un po’, ecco...” cercò di trovare parole più gentili per dire “completamente fuso nel cer-
vello”, ma non le venne in mente nulla. “Pazzo, intendi?” disse e, con grande sorpresa di Lisa, scoppiò in una fragorosa risata. “Lisa -ti chiami così, vero?- io soffro di crisi epilettiche: il motivo per cui me ne sto tutti i giorni chiuso in casa, affacciato a quella stramaledetta finestra che da sul cortile è questo! Stanno pensando di trasferirmi dal carcere proprio per le crisi! Sai, ne ho già avute due da quando sono qui!” le spiegò pensieroso. All’improvviso tacque, e il sorriso che fino a un secondo prima gli aveva abbellito il viso sparì. “Cosa c’è?” chiese Lisa preoccupata. “Co, nulla. Pensavo! Il tempo per le visite è quasi finito. Voglio darti solo un consiglio, Lisa: la verità non devi cercarla qui, in carcere, ma a scuola. Non arriverai a nulla interrogando me, il figlio del custode! Non hai pensato che, forse, la soluzione gira proprio intorno a Michelle?” le sorrise e, appendendo la cornetta, si alzò e oltrepassò la porta alle sue spalle, lasciando una Lisa sconcertata, con una miriade di idee che le frullavano in testa.
Sottobanco | Numero 1 | Dicembre 2008
Non era stato Ryan ad uccidere Michelle. Di questo era sempre stata sicura, nonostante la polizia pensasse l’esatto opposto. Ma l’incontro con il ragazzo le aveva dato a pensare più di quanto si aspettasse. Non hai pensato che, forse, la soluzione gira proprio intorno a Michelle? Ryan sapeva più di quanto volesse lasciar credere, questo era certo, ma al momento non aveva la minima intenzione di parlare. Lisa si alzò dalla scomoda sedia del carcere con sguardo vacuo e si diresse verso l’uscita, salutando con un cenno del capo la guardia. I pensieri le si affollavano nella testa. Se non era stato Ryan ad uccidere Michelle, l’assassino doveva essere ancora a piede libero, e questa cosa non le piacque per niente. La verità devi cercarla a scuola. Ryan aveva dannatamente ragione. In quel momento Lisa si immobilizzò e capì quello che doveva fare. Affrettò il passo e, mentre entrava in macchina e usciva in retromarcia dal parcheggio del carcere, avviandosi alla veglia a casa di Michelle, decise che sarebbe partita proprio da lì, per cercare di ricostruire la Verità.
L’unica cosa di cui sono sicura è che Ryan è innocente. Sebbe ne non ci sia nulla di concreto che lo provi, questa è davvero l’unica cosa che do per sconta to. Qualcosa mi diceva che l’as sassino non era lui: l’avevo pensato dal primo istante, da quando il commissario l’aveva ammanettato e fatto sedere sul sedile posteriore della volante. Eppure, sebbene sentissi che ciò che stavo facendo era giu sto, l’impotenza minacciava di schiacciarmi, se non avessi avuto la certezza che Michelle era vicino a me, mentre mi imbattevo in quella folle mis sione.
Lisa sedeva su un divanetto di pelle bianca nel centro della stanza. Sebbene il vestito nero la rendesse ben visibile, dal contrasto col tessuto chiaro, si sentiva assolutamente invisibile. E questo era un punto a suo favore, visto il piano che le rigirava da un po’ di tempo nella testa. Il salotto di casa Farwell sembrava estremamente vuoto, quel pomeriggio, anche se da ogni parte si potevano scorgere figure vestite di nero che piangevano e di disperavano. Per quello che la riguardava, piangere non le avrebbe riportato indietro la sua migliore amica, perciò si alzò dal candido divano e, ricacciando in gola le lacrime che volevano uscire, si diresse verso la camera di Michelle. Nessuno la fermò: erano tutti troppo concentrati sul loro dolore per fare caso a lei. Quando fu sicura che nessuno si fosse accorto dei suoi movimenti, si chiuse la porta alle spalle e si sedette sul letto ben fatto che stava addossato a una parete della camera. Sapeva esattamente dove cercarlo: Michelle glielo aveva fatto leggere, qualche volta, in rari momenti di bontà e generosità, ma non le aveva mai permesso di sfogliare il suo diario liberamente. Mai. E sebbene all’inizio Lisa ci fosse rimasta un po’ male e si fosse arrabbiata per quella mancanza di fiducia nei suoi confronti, poi aveva capito che non c’era nulla di male nel tenere uno spazio della propria vita nascosto da tutto e da tutti, perfino dalla propria migliore amica, e si era accontentata di quelle saltuarie occasioni che le permettevano di entrare nella mente di Michelle. Alzò leggermente il materasso ed estrasse dalle doghe il piccolo quadernetto rivestito di pelle rossa, con dei minuscoli ed eleganti disegni floreali al cen-
tro. Prima di aprirlo, chiese mentalmente scusa a Michelle per quell’invasione della privacy, e poi si tuffò a capofitto nelle pagine fitte della sua scrittura precisa. E i ricordi di una sedicenne solare e piena di voglia di vivere iniziarono a riversarsi dentro di lei, senza sosta. Si sentì Michelle, e più leggeva, più sgranava gli occhi, scioccata di quanto in realtà non sapesse riguardo la sua migliore amica. E, all’improvviso, i pezzi del puzzle iniziarono a incastrarsi uno nell’altro. Il disegno iniziò a diventare chiaro, e tutto le sembrò così semplice da darle le vertigini. Non era stato Ryan ad uccidere Michelle: assolutamente no! Sfogliando le pagine del quadernetto rosso un brivido le percorse la schiena, mentre un’ondata di panico la pervadeva, mischiato a qualcos’altro che era sicura fosse angoscia. Il quadernetto le scivolò di mano e cadde con un tonfo sul tappeto ai piedi del letto. Davanti ai suoi occhi cominciò a delinearsi una figura. Folti capelli scuri incorniciavano un viso ovale. Occhi scuri e una sottile cicatrice sulla tempia sinistra. Thomas Darrell prese posto nella sua mente, vicino al ricordo di Ryan dietro il vetro del carcere e alla rievocazione di una barella coperta da un lenzuolo bianco che usciva dalla palestra della scuola.
Federica Drogo
Ora, come tutte le serie di gialli che si rispettino, vi lasciamo col fiato sospeso fino al prossimo numero. Alla prossima!
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SUDOKUMANIA Classico:
Speciale: come nel classico in ogni riga, colonna e area evidenziata bisogna mettere i numeri da 1 a 9.
BUNNYBOND 18 L’affascinante Bunny Bond, cugina del ben più noto James, lavora per un’agenzia senza nome come esperta di codici segreti. Ecco tre tra i suoi primi “casi”, di difficoltà crescente.
L’ABC DELLA SPIA Bunny Bond deve scoprire la parola usata da una spia nemica per cifrare i propri messaggi. Ha intercettato un messaggio che la spia ha comunicato al proprio contatto scoprendo che si tratta di una parola italiana di undici lettere che ha questa forma:
+Un piatto svizzero con formaggio fuso e una casseruola al centro; +Un blocco d’oro; +Chi ti indica un tavolo in un ristorante rispettabile; +Persone che abitano sotto lo stesso tetto.” Qual è il numero della cassetta di sicurezza?
LA NONA CASELLA L’agente segreto Bunny Bond questa volta deve penetrare nel computer di una spia nemica. Ha a disposizione pochi minuti, ma all’accensione del computer viene bloccata da una schermata:
A_B_C_D_ _ _ _ Per bunn è semplice scoprire quali sono le lettere da inserire al posto dei trattini per ricomporre la parola cercata.
ENIGMISTICA A CHIAVE Bunny Bond odia ricevere istruzioni dall’agente Otto Horizontal, detto l’Enigmista. Otto è famoso per rendere fin troppo complicati i suoi messaggi. Questa volta, Otto ha consegnato una busta con un foglio e una chiave. La chiave apre la cassetta di sicurezza di una banca, ma Bunny non sa il numero della cassetta. Il folgio le può fornire qualche indizio. C’è scritto:
“Somma tutto, ma solo metà: =Un incontro di persone con lo stesso Hobby; +Dei venti dai Tropici vanno verso l’equatore;
Nell’ultima casella lampeggia un punto interrogativo. Bunny capisce che al suo posto deve tracciare un simbolo sul Touch Screen del computer per poter accedere. Essendo piuttosto scaltra, però, le bastano pochi secondi per trovare il simbolo giusto da tracciare. Quale?
Se credete di aver indovinato tutte e tre le risposte, inviatele alla casella di posta: sottobanco_08@libero.it. Le prim3 10 risposte esatte verranno pubblicate sul prossimo numero!
Sottobanco | Numero 1 | Dicembre 2008
CRUCIVERBA ORIZZONTALI: 1. Superiori alla misura o quantità ordinaria - 9. Essere privo di comportamento corretto - 17. Liquore di canna - 18. Ha come abbreviazione N/O - 20. Circolo nel quale fanno parte persone aventi interessi o scopi comuni - 21. Abbreviazione di Picture in picture - 23. Caldissimo - 25. Alba senza fine 26. La fine di giù - 27. Diminutivo di Isabela - 28. Gli interessi fruttati - 29. Altare - 30. La fine di già ? - 31. Consiglio nazionale delle ricerche - 33. Sigla di Bari - 34. Cola al centro - 36. Codice di procedura civile - 37. Divisione giusta - 39. Quarta Oronzo - 40. Arithmetic Logic Unit - 41. Sigla di Udine - 43. Saluto amichevole - 44. Unità Sanitaria Locale - 45. Popolazione stanziata negli Stati dell'Utah e del Colorado - 47. La moneta unita - 48. Inno senza fine - 49. Il seller migliore - 50. Recipienti di pelle - 52. Comune in provincia di Catanzaro - 53. Cartello di fermata - 55. Una sigla della pallacanestro 57. Giorno - 61. Ne fanno parte i pioli - 65. Sigla di brindisi - 66. Raffina petrolio - 68. Il posto in cui si abita prevalentemente - 71. Prive di sporgenze - 73. Serve per condire 74. Predire - 75. Prima del jockey in discoteca 77. Istituto per la Ricostruzione Industriale 79. Sigla di Savona - 81. Nome di donna - 83. Un cereale - 85. Miseria al centro - 87. Odon von Horvath 88. Generalmente lavora in stamperia - 89. Lo stesso che spiegati. VERTICALI: 1. Strumento agricolo che tritura le zolle - 2. Qualunque persona - 3. Coppa in inglese - 4. In testa all'emotivo - 5. Sigla di Enna - 6. Negazione logica - 7. Pesce d'acqua dolce corrente - 8. Isola della Grecia - 9. Una associazione volontaria del sangue - 10. Un tipo di Evo - 11. Sinonimo di Monosaccaride - 12.
Radiotelegrafia - 13. Levi Carlo - 14. Figlio di Teodamante - 15. Fiore da sei tepali - 16. Strumento antico usato per il calcolo - 19. Nome di donna - 22. Sinonimo di sei - 24. Si susseguono nel giorno - 32. Una donna dell'Est - 33. Scoppi di fine anno - 35. Guadagno - 36. Circondato - 38. Intimazione di fermata - 39. Nipote di paperino - 42. Coppia canterina - 43. Significa "al di qua" - 46. Il simbolo dell'erbio 47. Esercito Italiano 49. Capitale dell'Ungheria - 51. Uno degli otto denti anteriori - 52. Nebbia provocata da pulviscolo - 54. Notevole quantità ma non arrivano a molti - 56. Guastare internamente - 58. Esigere in mezzo - 59. L'amica del miele - 60. Sistema informatico - 61. Sistema Monetario Europeo - 62. Le hanno gli aerei - 63. Miope senza pari - 64. Sigla di Bundesrepublik Deutschland - 65. Le consonanti di Bosisio - 67. Significa "al di sotto" - 69. Metallo prezioso - 70. E' cattiva consigliera - 72. Cortile rurale - 76. Ordine Del Giorno 78. Divinità nelle religioni politeistiche - 80. Sigla di Vicenza - 81. Pronome personale - 82. Sigla di Arezzo - 83. Afa senza fine 84. Simbolo dell'arsenico - 85. Il centro di Oslo - 86. Sigla di Reggio Calabria - 87. Il principio dell'ottone.
La Redazione Direttore Tommie Diena Redattori Federica Aurora, Giorgio Barison, Daniele Colombo, Giulia Colombo, Federica Drogo, Mattia Fossati, Carola Inzoli, Elisa Marchesi, Marco Mariani, Silvia Nicotra, Camilla Piazza, Elisabetta Pedrazzani, Alessandra Piagnani, Arianna Privitera,
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