11 giugno 2009 touring 10 www.touring.ch GAA 1214 Vernier
Speciale trazioni alternative
Arrivano le auto ecologiche 12–29
Incidenti in motocicletta
Molti morti per poca esperienza 4 Interviste ai vertici del TCS
Il club si prepara al futuro 40 Notizie e informazioni dalla Sezione Ticino del TCS a pagina Test Honda Insight Hybrid Un’ibrida conveniente per il prezzo e il consumo 18
Musei delle automobili Storia e tecnica di tre grandi marche tedesche 38
43 Sconti per i soci TCS Una scelta di destinazioni per passare l’estate 44
11 giugno 2009 | touring 10 | editoriale e sommario
Per raggiungere nuovi lidi ci vuole pazienza
18 Test Honda Insight ibrida
32 Tra le risaie delle Filippine
Questa vettura ibrida dal prezzo attraente promette consumi bassi senza deludere gli appassionati della marca. Sottoposta a test la versione 1.3i Elegance.
Gli antichissimi terrazzamenti coltivati a riso ed interamente edificati a mano dei villaggi di Batad e Banaue sono patrimonio dell’Unesco. Viaggio nelle Filippine.
primo piano 4 Incidenti in moto: i corsi TCS e quelli con il coach rendono i motociclisti più sicuri.
società e mobilità 9 Seggiolini per auto: nuovo test del TCS per una maggior sicurezza dei bimbi a bordo. 1 1 NTFA del San Gottardo: il capo di Alptransit Sud illustra lo stato dei lavori.
test e tecnica 12 Speciale trazioni alternative: sul mercato non c’è solo la tradizionale auto a benzina. 31 Sembra Golf ma è Polo: la quinta generazione della piccola VW farà furore.
viaggi e tempo libero 37 Swissminiatur compie 50 anni: riflettori sul piccolo mondo elvetico di Melide. 38 Musei dell’auto in Germania: esposizioni di tre case automobilistiche tedesche.
club e soci 40 Vigilia dell’assemblea dei delegati: interviste ai massimi dirigenti del club. 48 Nuovo centro di guida TCS: a Emmen-Lucerna per corsi di sicurezza stradale. 9 51 53 54
il consulente contatti TCS, il punto: Doris Kortus-Schultes, consulente auto e donna forum, concorso, impressum l’incontro: Katja Hohbein, guida del Museo BMW di Monaco
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La richiesta di veicoli a motore economici e rispettosi dell’ambiente non è nuova e viene esaudita: comuni auto, moto e scooter hanno bisogno tendenzialmente di sempre meno carburante e – anche se con un po’ di ritardo – sono sempre più puliti, nonostante gli uccelli del malaugurio. E ciò, non da ultimo, anche a causa della pressione politica a livello nazionale e internazionale e della paura di rimanere senza petrolio. L’industria petrolifera ritiene però che sia sbagliato lasciarsi prendere dal panico, dato che le riserve basteranno molto più a lungo di ciò che prevedono i pessimisti. Comunque sia, i mezzi di trasporto a trazione alternativa – si legga il nostro dossier speciale dedicato all’argomento – fanno ancora fatica a imporsi in grande stile. Per ora, sono piuttosto prodotti di nicchia. Una situazione spiegabile con un certo scetticismo di fondo della clientela, con il prezzo d’acquisto generalmente più alto e con il sistema di rifornimento dell’energia alternativa ancora troppo complicato e non abbastanza diffuso. La conquista di nuovi lidi ha bisogno, appunto, di pazienza. Lo stesso vale – su un tema totalmente diverso – anche per il TCS: è indispensabile che il club trovi un nuovo orientamento. Ma ciò può avvenire solo un passo alla volta. Come questo verrà realizzato e come il TCS s’impegnerà anche in futuro, si può apprenderlo leggendo le interviste con il presidente centrale Niklaus Lundsgaard-Hansen e il direttore generale Bruno Ehrler.
Le FFS verso il futuro con 120 treni «Domino» Foto di copertina Autore: Raphael Forster (7Pictures)
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Per sostituire entro il 2013 la loro flotta di treni a breve percorrenza, vecchia di 20 anni, le FFS risaneranno alcune carrozze e completeranno l’offerta con confortevoli convogli a pianale basso di Bombardier. Uno dei primi treni Domino circola in Vallese.
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primo piano | touring 10 | 11 giugno 2009
› In materia di motociclismo, la legge elvetica cela gravi debolezze. Basta pensare che con la licenza di allievo conducente in tasca, potete acquistare una grossa cilindrata e partire con il vostro bolide direttamente dal rivenditore, anche se non avete mai guidato una moto! Altro esempio: dai 25 anni, tutti coloro che hanno la licenza per la categoria A – motoveicoli – sono autorizzati a guidare qualsiasi moto, anche la più potente, senza aver dovuto compiere un periodo di pratica di due anni su piccola cilindrata. E le bizzarrie del legislatore non si fermano qui: i detentori della licenza per la categoria B – autoveicoli – hanno la possibilità di acquisire liberamente una 125 cc con 11 kW di potenza con l’unica condizione di seguire otto ore di scuola di moto nei dodici mesi successivi all’acquisto, ma senza esame. E gli automobilisti hanno anche accesso diretto alle moto con sino a 25 kW di potenza, dopo aver superato un piccolo esame.
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Salire in sella a una moto superpotente senza la minima esperienza di guida: è l’anomalia autorizzata dal nostro codice della strada. Ne sono testimoni ogni anno decine di morti e migliaia di feriti.
foto photopool, Fabian Unternährer
Saggio consiglio | Questo florilegio di incongruenze porta con sé effetti funesti. Il tributo annuale è infatti pesante con circa 90 morti e 5000 feriti, che corrisponde a un quarto dei danni fisici gravi sulla strada! Per ogni chilometro percorso, il rischio di essere feriti gravemente o mortalmente è di circa 20 volte più elevato per i motociclisti che per gli occupanti di un’auto. Essendo la maggior parte degli incidenti di moto dovuti a errore umano, l’Ufficio prevenzione infortuni (upi) auspica «la presa di coscienza dei rischi durante la formazione di base e dei corsi di perfezionamento». Un saggio consiglio che molti motociclisti mettono già in pratica frequentando i corsi, in particolar modo nei centri di guida del TCS. L’esperienza d’istruttori esperti permette di affinare le tecniche di frenata e di elusione degli ostacoli, ossia di migliorare i riflessi in generale. Come faceva notare il campione motociclista Jacques Cornu: «Due terzi degli incidenti sarebbero stati evitati se alla guida ci fossero stati dei conducenti più allenati».
Roulette russa su due ruote
11 giugno 2009 | touring 10 | primo piano
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Quando la legge trascura la formazione dei motociclisti e permette troppo facilmente l’accesso alle grosse cilindrate, gli incidenti gravi si moltiplicano.
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I coach dell’associazione Swissmoto (con gilet arancione) trasmettono la loro esperienza a due motociclisti debuttanti (gilet giallo).
continua da pagina 4
Facendo propria questa convinzione, l’associazione Swissmoto ha lanciato un concetto innovatore di coaching per motociclisti debuttanti. Si tratta di offrire ai novizi l’esperienza di un centauro già dai primi giri sulla strada. Una prova che è poi diventata una ricetta dato che circa una sessantina di coach offrono i loro servizi gratuitamente ai nuovi venuti, per una durata che va da due a tre mesi, prolungabile, se necessario. Durante questo periodo, il coach insegna al suo allievo tutti i comportamenti di base: i differenti tipi di frenata, la valutazione delle traiettorie, le inversioni di marcia, il posizionamento sulla strada all’entrata delle curve. Un complemento essenzialmente pratico benvenuto dai diretti interessati per compensare le carenze della formazione obbligatoria e dominare meglio la propria moto. Senza dimenticare poi la parte più ludica che comprende itinerari rilassanti.
Stallone motorizzato | Anche qui, tutto è partito dal lassismo della legge sulla circolazione stradale che autorizza un debuttante a inforcare uno stallone motorizzato: «È un’aberrazione lasciare una persona inesperta procurarsi il più grande modello sul mercato, si lamenta Mario Boffa, presidente dell’associazione Swissmoto. È poi troppo
facile criticare i giovani, dopo aver messo loro in mano dei mostri di velocità». In pratica, il coach entra generalmente in gioco a partire dall’acquisto della moto. Porta il suo pupillo su un parcheggio vicino al negozio e comincia l’addestramento con i gesti più elementari: avviare, frenare, accelerare, fare inversione di marcia, tutti i rudimenti che permettono all’allievo di pilotare il mostro senza intoppi sino a casa.
canza di anticipazione, le traiettorie aleatorie e l’estrema difficoltà a controllare il motore al di sotto dei 30 km/h: «Ma il più importante è la fiducia che il coach ci trasmette, sottolinea Catherine Gilly, motociclista debuttante. Se non mi fossi esercitata con il mio coach – conclude – non avrei nemmeno potuto andare da sola alle lezioni di scuola Jacques-Olivier Pidoux di moto».
Dare fiducia | In seguito, i due si ritrovano da una a due volte la settimana per una serie di esercizi che puntano a correggere le inevitabili lacune degli inizi come la man-
Info Touring Il sito www.swissmoto.ch contiene tutte le informazioni sul concetto di coaching promosso da questa associazione. Per i corsi TCS di moto si consulti il sito www.tcs.ch > Corsi.
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Progetto ambizioso sui passi alpini La sicurezza dei motociclisti non è solo una questione di prudenza alla guida, bensì anche di ridurre al minimo le strutture pericolose: i famosi guardrail che si trasformano in ghigliottine, così come una moltitudine di elementi fissi eretti a qualche centimetro dalla carreggiata, come pali, barriere, paracarri e muretti. È in questa ottica che il TCS partecipa a un progetto pilota sui passi del Grimsel e del Susten, in collaborazione con il Canton Berna. Si tratta anche di mettere a punto differenti accorgimenti che avvertono i motociclisti di un pericolo: «Le curve strette sono ad alto rischio», nota Daniel Baumann, ingegnere del traffico del TCS. «Conviene segnalarle meglio con frecce, strisce colorate o una segnaletica laterale». Il progetto entrerà prossimamente in fase di realizzazione e darà luogo ad alcune proposte di messa in sicurezza delle strade di montagna. jop
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11 giugno 2009 | touring 10 | società e mobilità
Per i piccoli solo il meglio
il consulente Urs-Peter Inderbitzin
Al volante affaticati si rischia la patente
Vi sono seggiolini auto buoni e cattivi. Il TCS li ha testati e dà consigli sulla corretta manipolazione e su problemi pratici per una maggior sicurezza dei bambini.
› La buona volontà non manca ai genitori: il 94 percento dei bambini in automobile sono allacciati. Tuttavia, uno su tre è assicurato male. Cinture di sicurezza attorcigliate o troppo allentate che s’infilano sotto il braccio o troppo vicine al collo, seggiolini troppo grandi o troppo piccoli: insidie ne esistono molte. Ma i problemi iniziano già prima di allacciare gli amati pargoletti: ossia al momento dell’acquisto del seggiolino. Infatti, vi sono grosse differenze di qualità tra i prodotti. Qual è allora il seggiolino migliore? Come appurato dal TCS, quest’anno vi sono comunque 15 sistemi di ritenuta per bambini sui complessivi 26 testati che hanno ricevuto la nota «molto consigliato». Vincitori e perdenti della prova sono elencati nella guida «Seggiolini auto 2009».
steriore lo spazio utile per sistemare tre seggiolini uno vicino all’altro. In tal caso c’è solo una cosa da fare: una prova d’istallazione dei seggiolini per bambini prima di Pascale Marder acquistare un’auto.
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Info Touring Si può ritirare gratuitamente la brochure nelle agenzie TCS. Su www.infotechtcs.ch > Seggiolini per bambini, si trovano i risultati in dettaglio e l’opuscolo.
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Provare conviene | Dalle 48 pagine che costituiscono l’opuscolo, i genitori interessati traggono altre utili informazioni. Così, molti comprano culle mobili per neonati per le quali, al momento di essere istallate, le cinture di sicurezza sono troppo corte. In questo caso l’opuscolo arriva in aiuto fornendo l’indirizzo del rivenditore specializzato nell’allungamento delle cinture. Altri problemi non sono così semplici da risolvere. Ad esempio, il 15 percento dei neonati in Svizzera possono rallegrarsi di avere almeno due fratelli maggiori. Quel che, però, i genitori non mettono in conto è che molte vetture non hanno nella parte po-
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Non tutte le auto offrono abbastanza spazio dietro per istallare tre seggiolini uno accanto all’altro.
I migliori del TCS-test seggiolini per auto 2009 Marca/modello
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Prezzo ca. (Fr.)
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Römer Babysafe Plus con belted base HTS BeSafe iZi Sleep con base Isofix Cybex Aton Peg Perego Promo Viaggio Tri-Fix con base Isofix Römer Baby Safe Sleeper Bugaboo Carseat Bébé Confort Streety.fix con Streety.base Römer Safefix plus TT Maxi Cosi Tobi Römer King Plus Cybex Solution X-Fix Concord Transformer XT Römer Kid HTS iZi UP X2 HTS iZi Kid X1 Isofix
–13 kg –13 kg –13 kg –13 kg –10 kg –13 kg –13 kg 9–18 kg 9–18 kg 9–18 kg 15–36 kg 15–36 kg 15–36 kg 15–36 kg –18 kg
350.– 700.– 300.– 530.– 360.– 330.– 400.– 600.– 450.– 370.– 340.– 600.– 230.– 300.– 860.–
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A volte ci si mette al volante dopo una serata di festa con gli amici o una lunga notte movimentata, sebbene ci si senta stanchi morti… e si sogni il letto. Non ci si lascia influenzare da tutti i campanelli d’allarme che risuonano e, nel migliore dei casi, si beve velocemente un caffè per cercare di sconfiggere il sonno. Un comportamento del genere può avere gravi conseguenze. Chi guida un’automobile in stato di spossatezza non solo mette in pericolo sé stesso ma anche gli altri utenti della strada. Secondo una valutazione dell’Ufficio prevenzione infortuni (upi), circa il 20 percento di tutti gli incidenti, compresi quelli mortali, sono provocati da improvvisi attacchi di stanchezza o da colpi di sonno. Purtroppo, spesso gli incidenti riconducibili ai colpi di sonno hanno gravi conseguenze, poiché il conducente non è più in grado di reagire ai pericoli. I tribunali svizzeri non dimostrano alcuna clemenza quando un conducente si addormenta. Il Tribunale federale considera il colpo di sonno alla stregua di una grave violazione alla legge sulla circolazione stradale, con conseguente revoca della licenza di condurre per almeno tre mesi. Né viene scusato chi deve fermarsi ad un semaforo rosso e non reagisce quando diventa verde perché si è addormentato. I giudici federali recentemente hanno revocato la patente per sei mesi ad un tassista ginevrino poiché nel gennaio 2008, poco dopo le sei del mattino, si era addormentato ad un semaforo (sentenza 1C_555/2008). Quando emerge la stanchezza interrompete immediatamente la guida e fate una pausa; se possibile dormite. Dopo notti movimentate utilizzate i mezzi pubblici oppure pernottate presso gli amici. Trucchi come bere caffè, ascoltare musica ad alto volume mentre si guida o aprire i finestrini, sono d’aiuto solo per un breve lasso di tempo.
L’autore è giornalista giudiziario accreditato presso il Tribunale federale.
11 giugno 2009 | touring 10 | società e mobilità
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Alptransit a pieno ritmo I lavori al nuovo tunnel ferroviario del San Gottardo procedono senza intoppi. Intanto si è iniziato a scavare al Ceneri. ll capo di Alptransit sud, Denis Rossi, sullo stato dei lavori.
› Adesso è definitivo: la nuova galleria ferroviaria di base del San Gottardo sarà aperta a fine 2017! Dopo anni di rinvii – dovuti a problemi geologici di vario genere (ma pure a ritardi di natura finanziaria e politica) – non dovrebbero esserci più sorprese e, per quella data, sui 57 km di quella che sarà la galleria ferroviaria più lunga del mondo sfrecceranno finalmente i treni a 250 km/h. Lo ha ribadito di recente all’assemblea della Sezione Ticino del TCS, l’ingegner Denis Rossi, direttore del settore sud di Alptransit SA. Lo scenario è assolutamente positivo: in tutti i «punti di attacco» alla montagna – Erstfeld, Amsteg, Sedrun, Faido e Bodio – l’opera di scavo e consolidamento del tunnel procede alacremente e nel rispetto del calendario. Perfino la roccia della famigerata «Sacca di Piora» non ha posto i problemi temuti. «È già stato scavato l’85 percento della galleria di base. La caduta del diaframma tra Erstfeld ed Amsteg avverrà nei prossimi giorni. Quello tra Uri e Ticino cadrà invece nella primavera 2011», ha spiegato l’ing. Rossi. Dopodiché si poseranno i binari e le istallazioni necessarie.
messi in esercizio nel 2019, consentendo enormi risparmi di tempo per spostarsi da un capo all’altro della Svizzera e dell’intera Europa. Ad esempio, si andrà da Zurigo a Milano in sole 2 ore e 40 minuti, un’ora esatta in meno del tempo necessario con un odierno treno Cisalpino.
NTFA» e non prevede un allacciamento veloce alla rete ferroviaria italiana. Un’opera del genere costerebbe circa 6 miliardi di franchi e in tutti i casi non sarebbe pronta prima del 2040. Tra i progetti allo studio vi è pure un’opera di ingegneria molto ambiziosa: un tunnel sotto il Lago di Lugano.
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Antonio Campagnuolo
Poi si vedrà | Un peccato che la nuova linea si concluda alle porte di Lugano, ma come ha ricordato Denis Rossi: «Il mandato di Alptransit si limita alla costruzione della
Info Touring Tutti i dettagli sulla NTFA del San Gottardo al sito: www.alptransit.ch
Attacco al Ceneri | Si svolgono secondo programma anche i lavori per la realizzazione della nuova galleria di base del Monte Ceneri tra Camorino e Lugano/Vezia. Questa, come ha sottolineato ancora Denis Rossi, è «parte integrante della linea di pianura» della Nuova trasversale ferroviaria alpina (NTFA). I 15,4 km di tunnel verranno
Costi: 12–13 miliardi di franchi previsti per l’insieme dell’asse del Gottardo (da Thalwil a Lugano), comprese le nuove gallerie dello Zimmerberg, del S. Gottardo e del Ceneri. Capacità: sulla nuova NTFA transiteranno 200 treni giornalieri, di una lunghezza maggiore dei 150 odierni; per una capacità di trasporto di circa 40 milioni di tonnellate di merci all’anno, il doppio dell’attuale. Opera del secolo: il solo tunnel di base del S. Gottardo comporta l’estrazione di 24 milioni di tonnellate di materiali di scavo, pari a cinque volte il volume della grande piramide egizia di Cheope. ac
Ti-Press/Gabriele Putzu
La NTFA in cifre
Porte aperte lo scorso 16 maggio sul cantiere del nuovo tunnel di base del Monte Ceneri.
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speciale trazioni alternative | touring 10 | 11 giugno 2009
La vettura elettrica nell’uso quotidiano L’auto elettrica fa capolino. Come si presenterà il futuro immediato e, soprattutto, come sarà l’uso quotidiano di questi veicoli dalla propulsione inedita? Le risposte molto concrete di Thierry Koskas, direttore del programma veicolo elettrico di Renault.
11 giugno 2009 | touring 10 | speciale trazioni alternative
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La Renault figura tra i costruttori più progrediti del settore. La vettura elettrica è veramente il veicolo del futuro immediato?
Thierry Koskas: Sì, lanceremo una vera offensiva con una gamma completa di veicoli elettrici a partire dal 2011. Cominceremo con una berlina compatta allungata a 4,70 m per collocare le batterie dietro i sedili. Seguirà una versione commerciale del furgoncino Kangoo. A fine 2011 introdurremo una cittadina lunga meno di 4 m e concepita strettamente per la propulsione elettrica. Lanceremo, infine, un progetto ancora segreto di piccola vettura urbana. Questi veicoli sono abbordabili?
L’idea è di proporre un prezzo competitivo, cioè identico a quello di una vettura termica, batterie non comprese. Il cliente pagherà una somma mensile che copre il noleggio delle batterie e il consumo di elettricità. Ma l’importo sarà inferiore al prezzo della ben-
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zina. Quest’obiettivo è tuttavia concepibile, almeno nella fase di lancio del progetto, solo se verrà introdotto un contributo dello stato al momento dell’acquisto. La Francia verserà, ad esempio, 5000 euro per veicolo. In definitiva il maggior costo dei veicoli elettrici scomparirà con l’aumento della produzione di motori e di batterie. Lo sviluppo di questo segmento presuppone il coinvolgimento di parecchi costruttori.
sto campo, progetta di istallare 500 000 colonnine. Prevediamo pure delle stazioni di ricambio automatiche dove le batterie potranno essere staccate senza alcun intervento da parte dell’automobilista. Ma questo sistema abbastanza oneroso sarà poco diffuso. Vi saranno, infine, delle stazioni di ricarica rapida. Il pieno di elettricità richiederà mezz’ora, cioè 5 minuti per un’autonomia da 20 a 30 km.
Trattandosi di batterie come avverrà la ricarica nell’uso quotidiano?
Perché bisognerà noleggiare le batterie?
Il sistema globale sarà molto flessibile e proporrà diverse opportunità. La ricarica avverrà principalmente a domicilio durante la notte, tramite una presa elettrica convenzionale. Ma bisognerà pure garantire l’autonomia anche se si è per strada. A questo scopo saranno istallate delle colonnine sui parcheggi per ricaricare i veicoli posteggiati. Israele, che è uno dei paesi pilota in que-
La tecnologia agli ioni di litio che ha permesso di aumentare notevolmente l’autonomia sarà ancora la preferita nei prossimi cinque anni. Successivamente altre batterie ad elevata densità energetica dovrebbero imporsi. Così vogliamo che il cliente possa accedervi e disporre della tecnologia che offre le maggiori prestazioni. continua a pagina 15
Scoprite il soleggiato cuore del Vallese Settimana escursionistica o come novità settimana con escursioni giornaliere a Crans-Montana! Godete la magia della primavera o gli splendidi colori dell’autunno, la nostra aria pura e lo straordinario panorama di Crans-Montana. L’altopiano rivolto verso sud offre innumerevoli ore di sole e un clima straordinariamente salubre! Alloggiate nell’accogliente Appart**** Hotel Helvetia Intergolf e lasciatevi viziare dalla cortesia e dalla professionalità dei proprietari. L’albergo Helvetia Intergolf sorge in posizione tranquilla, soleggiata, centrale e offre un’affascinante vista sull’imponente panorama alpino. Scoprite le comode camere e suite dell’albergo, arredate con gusto. Fate colazione sulla bellissima terrazza, la sera lasciatevi sorprendere dall’ottima cucina italo-francese nell’elegante ristorante o assaporate le specialità svizzere nell’angolo vallesano, in stile rustico. Rilassatevi nella nostra piscina, nella vasca con getti d’acqua, nel bagno turco e nella sauna e concedetevi un benefico e piacevole massaggio! La cordiale ospitalità e l’accogliente atmosfera del nostro albergo vi conquisteranno! Abbiamo allestito per voi due programmi che rappresentano un balsamo per il corpo, la mente e lo spirito!
Offerta 1: settimana escursionistica accompagnata – 3 escursioni accompagnate, da 3 a 5 ore di cammino – 1 tragitto a bordo degli impianti di risalita di Crans-Montana con una splendida vista su un panorama mozzafiato, in seguito escursione – 1 giornata libera a metà settimana Le escursioni non presentano grandi difficoltà, non esistono problemi per chi soffre di vertigini. Sarete accompagnati da Urs Benz, il proprietario dell’hotel, che conosce la zona come le proprie tasche.
Quando Da lunedì a domenica (min. 10 partecipanti) 29.6–5.7.2009 17–23.8.2009 14–20.9.2009 28.9–4.10.2009
Quando Da lunedì a domenica (min. 10 partecipanti) 22–28.6.2009 6–12.7.2009 24–30.8.2009 7–13.9.2009 21–27.9.2009 5–11.10.2009 La nostra offerta 7 giorni (6 notti) con 4 escursioni accompagnate, buffet della prima colazione, cena di 4 portate (2 secondi a scelta), aperitivo di benvenuto, 1 tragitto con gli impianti di risalita di CransMontana, utilizzo della zona wellness dell’albergo, posteggio in garage, IVA e servizio. Non sono compresi nel prezzo: il viaggio di andata e ritorno, i pranzi e la tassa di soggiorno di 2.50 franchi il giorno a persona. Le nostre proposte: – camera doppia con balcone, lato sud: 868 fr. a persona – golf suite con balcone, lato sud (camera da letto, 2 bagni, salotto con armadio letto): 970 fr. a persona – camera doppia uso singolo con balcone, lato nord: 970 fr.
Offerta 2: escursioni giornaliere accompagnate – 1 tragitto a bordo degli impianti di risalita di Crans-Montana con vista su un indimenticabile panorama mozzafiato ed escursione facoltativa – 1 gita di un giorno in Val d’Anniviers e visita di Grimentz – 1 gita di un giorno a Leukerbad e visita del villaggio e/o la possibilità di far uso delle terme – 1 gita in Val d’Hérens e visita di Evolène e di Les Haudères. La passeggiata da un villaggio all’altro è facoltativa. – 1 giorno libero a metà settimana Sarete accompagnati da Urs Benz, il proprietario dell’hotel.
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11 giugno 2009 | touring 10 | speciale trazioni alternative
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continua da pagina 13
Prima del riciclaggio si può benissimo immaginare una seconda utilizzazione. Queste batterie meno avanzate tecnologicamente potrebbero servire per lo stoccaggio di elettricità. Questo consentirebbe, ad esempio, di ridurre la produzione di energia eolica il cui ciclo è molto variabile. Quanto al riciclaggio stiamo lavorando a un costo neutro. Puntiamo tuttavia a ottenere una durata di vita delle batterie da 8 a 10 anni. È questa una condizione indispensabile per lo sviluppo del veicolo elettrico e per offrire prezzi di noleggio competitivi. Per ritornare alla vettura propriamente detta, molti automobilisti temono per il piacere della guida…
Il comportamento sarà identico a quello di una vettura termica. Sarà anche possibile divertirsi su strade tortuose. Nulla da temere neppure sul piano delle accelerazioni che saranno superiori a quelle dei modelli termici grazie alla coppia dei motori elettrici. In compenso la velocità massima sfiorerà i 140 km/h. Il che tranquillizzerà pienamente e porrà l’automobilista nelle disposizioni migliori. Eppure le vetture elettriche dovrebbero essere più pesanti…
Il maggior peso sarà compensato dal motore più leggero. Cosa che non è un handicap, perché la massa svolge pure un ruolo
«Con un limite di 140 km/h, l’auto elettrica tranquillizzerà» non trascurabile nel ricupero d’energia alla frenata. In futuro il problema consisterà soprattutto nella capacità di stoccaggio delle batterie perché l’autonomia rimane un fattore determinante. Ricordiamo che il motore si trasforma in generatore in discesa. Nei paesi come la Svizzera sarà dunque importante disporre di sufficiente energia per raggiungere la sommità di un pendio. Come eliminare i rischi connessi al rumore discreto dei motori elettrici?
Stiamo studiando dei suoni esterni artificiali. Concretamente dovrebbero assomigliare a un ronzio o a un fischio. Stiamo valutando anche la possibilità di modulare questi rumori. Checché ne sia la sicurezza sarà garantita. I nostri veicoli otterranno le 5 stelle nei crash test.
foto Raphael Forster (7Pictures), ald
Cosa se ne farà delle vecchie batterie?
La presa del prototipo Renault Be Bop Z.E. è utilizzabile a 220 V o con ricarica rapida a 400 V.
In che cosa differirà la clientela cui mirate da quella delle vetture convenzionali?
Avremo chiaramente degli automobilisti di due tipi. La vettura elettrica mira a conquistare chi si reca dal domicilio al luogo di lavoro. In via eccezionale si utilizzerà per il fine settimana, ma non per raggiungere la meta delle vacanze. Del resto questo non è affatto il traguardo cercato. L’automobile elettrica mira a conquistare prioritariamente utenti che avranno una sola vettura. Altra ipotesi, potrà venir utilizzata come seconda vettura. E si prenderà il modello termico per effettuare i grandi viaggi, dunque per recarsi in vacanza. I modelli elettrici non inonderanno dunque il mercato…
Entro 7 anni prevediamo che costituiranno circa dal 10 al 15% delle vendite di auto. Per concludere quale sarà l’impatto sulla produzione di elettricità?
L’impatto sulla produzione di elettricità dovrebbe essere scarso. Un chilometraggio
annuo di 10 000 km richiederà un consumo di 2000 kW/h, cioè la metà del consumo attribuito ad una famiglia. Un parco elettrificato che si aggira attorno al 10% provo-
«Avremo automobilisti di due tipi. Queste vetture non sono previste per andare in vacanza» cherà un aumento della domanda limitato all’1%. In effetti tutto dipenderà dal momento della ricarica. L’obiettivo è di convincere tutti di ricaricare il proprio veicolo di notte, che è il momento in cui l’impatto sulla rete è minore e la corrente più vanIntervista: Marc-Olivier Herren taggiosa.
«
* Direttore del programma veicolo elettrico presso la Renault, Thierry Koskas è incaricato dello sviluppo e del lancio sul mercato. Si occupa pure delle trattative con il settore elettrico coinvolto in questo progetto portato avanti con la Nissan.
Una cittadina dal 2010 La piccola Mitsubishi i-Miev sarà una delle prime auto elettriche della nuova generazione ad essere commercializzata in Svizzera. L’introduzione di questa quattro posti di 3,40 m è in programma per il secondo semestre 2010. Promettendo un’autonomia di circa 140 km sarà inizialmente destinata anzitutto alle ditte, che sono già state sedotte da questa vettura molto riuscita in occasione di prove pratiche effettuate quest’anno. Per gli automobilisti il prezzo – oltre 30 mila franchi – costituisce un handicap. Ma sono in corso discussioni per ottenere un contributo statale per i veicoli elettrici. Da notare che Peugeot svelerà una versione derivata dalla i-Miev al Salone di Parigi del 2010. MOH
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11 giugno 2009 | touring 10 | speciale trazioni alternative
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Più muscolosa e più sobria Unica crossover ibrida, la Lexus RX 450h difende il suo ruolo di pioniere della propulsione termica ed elettrica puntando su potenza e sobrietà.
› Anzitutto la massiccia Lexus RX 450h ha tutti i presupposti per garantire una buona coscienza ecologica. Esaminando la seconda edizione di questa ibrida a trazione integrale elettrica si ricavano valori impressionanti. A cominciare dalle emissioni di CO2, abbassate a 148 g/km (-23%). Nell’uso pratico la crossover, la cui potenza combinata è salita a 299 CV, è addirittura capace di ottenere consumi medi inferiori ai 6 litri per 100 km, secondo quanto indicato dal computer di bordo durante le prove effettuate adottando una guida previdente. Piuttosto sorprendente, questa vera ibrida
può viaggiare su brevi distanze nella modalità puramente elettrica fino a una velocità di 40 km/h. Un’oasi di silenzio. Non appena si sollecita l’acceleratore, il V6 termico entra in azione e la Lexus sfodera prestazioni perfino sportive se si spinge a fondo. Non sorprendente data la potenza combinata di 299 CV. Funzionando essenzialmente a trazione anteriore, questa 4҂4 votata al comfort ricorre all’ausilio di un secondo motore elettrico (68 CV), posizionato nel retrotreno, non appena la motricità o il fondo – preferibilmente poco accidentato – lo esigono. Ciò garantisce una buona
motricità e permette la guida fuoristrada. Condizione indispensabile per la sobrietà, i motori elettrici si trasformano in generatori in fase di decelerazione, mentre l’energia cinetica viene recuperata in frenata.
Comfort e tecnologia | Con un aumento di 150 kg, questa larga crossover si rivela un po’ pesante, ma ben posizionata sul fondo stradale. Per la verità si tratta di un’auto che mira soprattutto al comfort di marcia, d’altronde notevole con l’opzione delle sospensioni pneumatiche. Inoltre la RX 450h è una miniera di tecnologia. Come dimostra il telecomando tattile del sistema d’informazioni che, come un mouse del computer, comanda lo schermo sul quale sono raggruppati climatizzatore, sistema audio, navigatore ecc. A seconda della versione, la Lexus si arricchisce di «head-up display», di telecamera laterale o di sistema di precollisione che riduce gli effetti di un impatto. Senza parlare poi dei dieci airbag che proteggono gli occupanti. Pronta per affrontare una concorrenza agguerrita (vedi intervista) questa ibrida di alta gamma lascia soltanto le briciole alla versione termica RX 350. Perlomeno in Svizzera, dove si prevede che la 450 possa raggiungere una quota di vendita del 95 MOH percento.
foto ald
‹
Più crossover che mai la Lexus RX 450h si distingue per il montante posteriore molto inclinato.
Le SUV ibride tra ecologia e prestazioni »
Malgrado la crisi il mercato europeo delle SUV e delle altre crossover ibride decollerà finalmente? Andy Pfeiffenberger: Difficile da dire, dato che le intenzioni dei costruttori non sono chiare. Sono effettivamente annunciati dei modelli tedeschi, ma non si sa se verranno venduti in Europa o soltanto negli Stati Uniti. La crescita a corto termine del segmento è pure un’incognita. Tanto più che con la crisi bisogna ammortizzare la sovraccapacità di produzione dei motori diesel. E se il mercato rimane debole, le marche saranno obbligate a continuare sulla strada del diesel. E se si guarda aldilà della crisi? A lungo termine il segmento delle SUV ibride dovrebbe
Tecnica: crossover, 5 posti; lung. 4,77 m; bag.: 496 l. Motori: 3,5 l V6 benz. (249 CV) + 2 el. ant./post. (167 /68 CV), potenza combinata 299 CV; trazione int.; cambio CVT; 0 a 100 km/h in 7,9 s. Consumo (misto): 6,3 l/100 km; emissioni CO2: 148 g/km. Prezzi: da 85 600 fr. (Executive) a 103 500 fr. (Limited).
aumentare. I costruttori si concentreranno sui modelli di alta gamma, stile BMW X5 o Mercedes ML. E a proposito di argomenti ecologici? Nel segmento delle auto di lusso si vuole essere responsabili ecologicamente, ma nel contempo disporre di auto prestazionali e piacevoli da guidare. Il che può sembrare un controsenso. Anche se non sono delle vere 4쎹4, le ibride a trazione integrale garantiscono la motricità senza causare un forte consumo. All’infuori delle buone caratteristiche stradali possono affrontare lo sterrato leggero. Intervista: MOH
«
Andy Pfeiffenberger è americano e vicepresidente della Lexus Europa. Ha la particolarità di parlare correntemente il giapponese.
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speciale trazioni alternative | touring 10 | 11 giugno 2009
Lo styling molto «ibrido» non impedisce alla Honda Insight di sfoggiare una certa eleganza. Un’automobile «verde» che si distanzia dallo stile «Birkenstock».
Un sistema ibrido che funziona in parallelo
tabella tecnia Honda Insight Hybrid
Prezzo (fr.) Cilindrata (cc) Motore benzina (kW/CV) Motore elettrico (kW/CV) Potenza sistema misto (kW/CV) Consumo (l/100 km) Rumore int. 120 km/h (dBA) Costi al chilometro (fr./km)2 Costi di manutenzione3 1
La plancia è dominata da un tachimetro digitale.
30 900.– 1339 65/88 10/14 72/98 4,4 A1 70 –.62 11133
dati importatore 2 per 15 000 km/anno, con tassa circolazione ridotta canton Zurigo 3 su 180 000 km (15 000 km/anno)
La Honda Insight è mossa da un sistema ibrido in parallelo anche chiamato «mild hybrid». Molto snello (38 cm), il motore elettrico da 14 CV è posizionato tra il gruppo a benzina da 88 CV e il cambio a variazione continua. Contrariamente agli ibridi in serie parallela o «full hybrid» (sistema Toyota e Lexus), i cui motori sono dissociati, le 2 unità non possono funzionare separatamente. Alimentato da batterie di nickel-metallo-ibrido, il motore elettrico è soprattutto usato come motore di sostegno, mentre la combustione di quello termico viene interrotta in fase di decelerazione.
11 giugno 2009 | touring 10 | speciale trazioni alternative
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Trazione ibrida a prezzo abbordabile Grazie al prezzo la berlina Honda Insight democratizza la tecnica ibrida e promette bassi consumi senza penalizzare gli affezionati della marca. Test della versione 1.3i Elegance.
› La sfida raccolta dalla Honda Insight è quella di proporre un’auto dotata di motore a benzina associato a un gruppo elettrico al prezzo di circa 30 000 franchi. E soprattutto questa compatta ibrida, il cui consumo medio è limitato a 5,4 l/100 km, non comporta inconvenienti d’altro tipo. Tranquillizza il fatto che non richieda particolari sacrifici a favore dell’ecologia. Al contrario, il suo styling d’impronta tecnologica sfoggia addirittura un tocco d’eleganza e questa vettura verde può essere guidata come un modello convenzionale.
Foto Wälti
Ecologica e piacevole | Al volante dell’Insight l’automobilista non si trova affatto spaesato. Tralasciando forse la strumentazione futurista, in particolare il tachimetro digitale il cui fondo passa dal verde al blu-verde fino al blu secondo lo stile di guida adottato. Basta premere il tasto Econ sulla sinistra del volante e vengono applicati i parametri economici del motore, del cambio e della climatizzazione.
+ –
Più o meno Ibrida a prezzo allettante e dal design elegante, basso consumo, programmi di guida economica, comportamento equilibrato e peso moderato, cambio CVT con leve sul volante, equipaggiamento completo.
Il comando decentrato del climatizzatore.
Motore rumoroso a regimi elevati, cambio CVT con esitazioni, prestazioni limitate in autostrada, spazio in altezza sui sedili posteriori, divano adeguato per soli due passeggeri, comfort di marcia mediocre, visibilità posteriore.
Questa compatta di 4,4 metri per nulla pigra, ben coadiuvata dal motore elettrico, evidenzia un bel piacere di guida in città. È certamente meno spettacolare di un’ibrida integrale come la Toyota Prius che può evolvere nella modalità unicamente elettrica. Tuttavia non vogliamo cercare il pelo nell’uovo, dato il prezzo inferiore di circa 10 mila franchi. Soprattutto dal momento che al primo semaforo rosso il motore dell’Insight si spegne nello spazio di mezzo minuto. Non prima, data la capacità relativamente modesta delle batterie. Su strada normale le prestazioni sono adeguate. Tenuto conto della potenza limitata del motore a benzina (88 CV) la Honda non pretende di essere una sportiva e lo fa notare in maniera rumorosa non appena si sale di giri e si inizia a scalare i sette rapporti del cambio a variazione continua utilizzando le leve sul volante. Il sistema è ben concepito, ma gli effetti sono limitati dalla potenza del veicolo. Precisiamo che il motore elettrico si accontenta di un ruolo di sostegno. Unica vera nota dolente, la Honda ibrida si trasforma in cassa di risonanza nelle fasi di accelerazione in autostrada. In questo caso il cambio CVT dà l’impressione di slittare. È meglio quindi adottare una guida tranquilla.
Economica | Meglio così. Se il conducente segue bene le indicazioni dei diversi sistemi di assistenza per una guida economica posizionati sulla plancia – attenzione però a non distrarsi – avrà diritto alla ricompensa suprema sotto forma di piccoli alberi che indicano il grado di sobrietà. Malgrado l’Insight si situi al di sopra della soglia simbolica dei 100 g/km di CO2 – il TCS ha misurato 103 g – è possibile scendere con piede leggero sotto il limite dei 5 l/100 km. Un buon continua a pagina 21
46 Ressort žtouring 13
9. August 2007
Klosters: emozioni in montagna Affascinanti, individuali e sempre personali: fanno parte della catena «Private Selection Hotels» 49 alberghi – gestiti da privati – di prima categoria e di lusso, situati nelle più belle regioni d’Europa. L’Hotel Alpina di Klosters è uno dei complessi che ha ottenuto un riconoscimento. L’Hotel Alpina sorge nel centro di Klosters, di fronte alla stazione e alla funivia di Gotschna. Punto di partenza per gite in bicicletta e passeggiate e luogo ideale per sentirsi a proprio agio. Scegliete tra camere rustico-moderne Grischun, comode camere Gotschna e Silence con vasca da bagno e in parte con balcone rivolto a sud o camere con letti Samina che aiutano a rigenerare il corpo e lo spirito. Oltre alla pura aria montana dei Grigioni, potrete beneficiare anche dell’offerta wellness.
Godetevi i vari massaggi, rilassatevi nella sauna o nel bagno turco oppure nuotate nella nostra piscina coperta. Lasciatevi servire le pietanze molto creative nella «Bündnerstube» (16 punti GaultMillau) o gustate la cucina alpina nel nostro Gasthaus Höhwald. Un consiglio: concedetevi la cena gourmet di 4 portate al prezzo di 62 franchi a persona. L’offerta esclusiva – 3 notti in una comoda camera doppia Alpina – 3 ricchi buffet della prima colazione – utilizzo della piscina coperta, del centro wellness e della zona fitness – uso gratuito degli impianti di risalita del comprensorio Davos/Klosters – rampichino dell’hotel per fare belle gite lungo splendidi percorsi
– bastoni da nordic walking, da provare – un biglietto per Davos a bordo delle Ferrovie Retiche – uso gratuito dei bus di Klosters e di Davos – partecipazione al programma di attività estivo di Klosters – manifestazioni culturali (cinema, concerti, teatro) Prezzo e validità Dal 12 giugno al 18 ottobre 2009, pagate solo 309 franchi a persona (invece di fino a 474 franchi). Ulteriori informazioni e prenotazioni Da lunedì a sabato, il call-center del Private Selection Hotels è a vostra completa disposizione. Telefono 041 368 10 05, e-mail: info@privateselection.ch
11 giugno 2009 | touring 10 | speciale trazioni alternative
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Scheda tecnica 쑺
쑸
쑸
143 cm
m cm 1c 88 –11 3– 88 쑸 6 쑸
쑸
쑺
90 cm
쑺
105 cm
passo 255 cm
쑸 쑸
쑺
lungh. 440 cm (larg. 170 cm)
쑺
larg. int: ant. 143 cm, post. 138 cm bagagliaio: 408– 584 litri pneumatici: 185/55R16, min. 175/65R15
VEICOLO PROVATO Honda Insight Hybrid 1.3i Elegance; 5 porte, 5 posti; 30 900 fr. (auto del test: 35 550 fr.) Gamma: Insight, 98 CV (da 28 900 fr.) e Civic Hybrid, 115 CV (35 700 fr.) Opzioni: vernice metall. (650 fr.), pac. sistema di navigazione, fari allo xeno (4000 fr.) Garanzia: 3 anni fabbrica, 8 anni sull’ibrido; antiruggine: 12 anni (cond.) Importatore: Honda Automobiles (Suisse) SA, 1242 Satigny, www.honda.ch
risultato per un’auto a benzina il cui assetto è un po’ rigido, ma può rivelarsi piacevole su strade tortuose. Qui troviamo d’altronde una delle qualità di questa Insight che non vuole essere solo ecologica. Oltre alle innegabili qualità dinamiche questa compatta offre una buona abitabilità e un buon comfort di marcia. Almeno per quattro occupanti, dato che la posizione centrale sul divano posteriore è piuttosto un posto d’emergenza. Contrariamente alle precedenti Honda ibride le bat-
terie non sono più applicate al divano, cosa che permette di ribaltare lo schienale e di modulare il bagagliaio, la cui capacità non risente della nuova sistemazione delle batterie. Per quanto concerne gli elementi di comfort l’Insight è pienamente nella norma. Climatizzatore, quattro alzavetri elettrici, volante multifunzioni ecc.: si ha l’impressione di essere a bordo di una normale compatta. Comunque la differenza al distributore si fa sentire. Il bilancio è quindi favorevole, tanto più che certi cantoni offrono riduzioni notevoli sulla tassa di circolazioMarc-Olivier Herren ne.
‹
La coda dal design tecnologico è molto sollevata. Il bagagliaio praticamente non risente della collocazione delle batterie sotto il pianale. Il divano a tre posti è adeguato a soli due passeggeri.
DATI TECNICI Motore: 4 cilindri benzina, 1,3 l, 98 CV; elettrico 14 CV; trazione anteriore, cambio CVT Peso: 1305 kg (auto del test), totale ammissibile 1650 kg, carico rimorchiabile: nessuno
Check-up TCS DINAMICA DI COMPORTAMENTO Prestazioni (0–100 km/h): 11,9 s Elasticità: 60–100 km/h (posizione D) 6,6 s 80–120 km/h (posizione D) 8,9 s Diametro di sterzata: 11,0 m Insonorizzazione: 60 km/h: 60 dBA 11113 120 km/h: 70 dBA 11113 SICUREZZA Frenata (100–0 km/h): 39,6 m Equipaggiamento
11113 11113
COSTI DEI SERVIZI manutenzione (km/mese) ore
mano d’opera (fr.)
20 000/12 0,7 101.– 40 000/24 1,0 145.Manutenzione per 180 000 km: 15000 km/anno 21,0 5720.– COSTI D’ESERCIZIO km/anno
ct./km
fr./mese fissi
variabili
15 000 30 000
62 42
509.– 509.–
268.– 536.–
Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agenzie Honda da 95 a 162 franchi
VALUTAZIONE ECOLOGICA Emissioni misurate (banco di prova Empa): Monossido di carbonio (CO) 11113 Idrocarburi (HC) 11113 Ossidi d’azoto (NOx) 11113 CONSUMO AL BANCO DI PROVA (ciclo UE 80/1268) urbano
extra urbano misto
TCS 5,1 4,1 fabbrica 4,7 4,5 Emissioni di CO2: Media svizzera di CO2: etichettaEnergia (A–G):
4,4 4,6 103 g/km 204 g/km A
CONSUMO DEL TEST 5,4 l/100 km
11113
autonomia 741 km
serbatoio: 40 litri TCS Tecnica ed economia: Herbert Meier
쑺
Honda Insight Hybrid 1.3i Elegance in dettaglio ABITACOLO 11113 Malgrado rivestimenti dove predomina la plastica, l’interno desta una buona impressione, soprattutto per quanto concerne la plancia futuristica. Buono è lo spazio davanti, un po’ meno dietro, concepito per soli 2 passeggeri. Bagagliaio di capacità corretta. COMFORT 11123 All’infuori di una certa durezza (ruote da 16”) il comfort delle sospensioni è adeguato e i sedili comodi. Sull’autostrada lo stridore del piccolo motore 1300 tende a invadere l’abitacolo nelle accelerazioni. EQUIPAGGIAMENTO 11111 Questa ibrida al prezzo shock è ben dotata di un modello classico e possiede diversi sistemi che favoriscono per una guida economica. All’infuori del navigatore (in opzione) i comandi sono funzionali.
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PRESTAZIONI 11123 Sostenuta dal motore elettrico di 14 CV questa ibrida si trova a proprio agio nella guida urbana e nella guida normale. Su autostrada, invece, il motore termico si rivela un po’ limitato. Il piacere di guida è limitato anche dal cambio CVT quando è sotto pressione. Obiettivo raggiunto: il consumo medio rilevato non supera i 5,4 l/100 km. COMPORTAMENTO 11113 Rigido e ben tarato, l’autotelaio garantisce addirittura un certo piacere di guida. Lo sterzo informativo, malgrado sia un po’ indiretto, contribuisce alla buona tenuta di questa ibrida, tutto fuorché noiosa. SICUREZZA 11113 Sistema antislittamento (VSA) e airbag a tendina di serie. La visibilità anteriore e posteriore lascia a desiderare.
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foto Raphael Forster (7Pictures), mw
Quando il piacere rima con frugalità
Per assecondare le politiche ambientali, molte marche optano per un label ecologico.
Nella giungla dei marchi ecologici Un numero crescente di costruttori propone modelli a basso consumo con un sigillo ecologico, ideato in base a criteri non uniformi.
› Inizialmente esistevano solo i Bluemotion (VW) e gli ecoFlex (Opel). Ma sotto la pressione dell’impennata del petrolio e della quota europea di CO2 ridotta a 130 g/km, i label ecologici si sono moltiplicati soprattutto sulle cittadine, le compatte e le familiari. Hanno fatto la loro comparsa anche sull’alto di gamma. Sull’esempio della Mercedes E, di cui quasi tutte le esecuzioni portano il marchio BlueEfficiency.
Molto economiche ma… | Avendo quale traguardo le emissioni di CO2, i modelli con il label ecologico sbandierano consumi misti abbastanza stupefacenti, cioè meno di 4 l/100 km per una cittadina e neppure 5 l per un’imponente familiare. Quanto alla CO2, le emissioni si mantengono sotto i 100 e i 130 g/km. Più che di prodezza si parlerà di economia sostanziale, perché il guadagno è generalmente di circa mezzo litro rispetto al modello standard. Altro punto da tener presente: tutti i marchi ecologici non derivano dalla medesima ricetta. Le auto più elaborate si basano, in linea di principio, su un modello diesel di potenza equilibrata che ha subito modifiche relative al consumo. Così il coefficiente di penetrazione nell’aria (Cx) viene migliorato tramite varie misure: basamento carenato,
calandra a tenuta stagna, telaio abbassato. Per quanto concerne il motore viene modificata la gestione elettronica del motore e allungati i rapporti del cambio. Senza dimenticare i pneumatici a debole resistenza. A ciò si aggiunge ora l’integrazione dei sistemi arresto/partenza che spengono e rilanciano automaticamente il motore. Esistono anche dispositivi più sofisticati di ricupero dell’energia cinetica in frenata. A dipendenza dei label ecologici vengono applicate soltanto alcune misure isolate. Talune marche si accontentano, ad esempio, del solo sistema stop and go. Altre integrano sistemi di sviluppo sostenibile, come la certificazione ecologica di fabbrica o la percentuale delle parti in plastica riciclate. Non vi sono molte preoccupazioni sul fronte del prezzo: l’aumento è generalmente inferiore a 1000 franchi. Cosa che rende perfettamente sopportabile questi adattamenti di natura ecologica, purché si sia disposti ad accontentarsi di prestazioni modeste, ma senz’altro sufficienti. Attenzione a taluni modelli il cui comfort di marcia viene ridotto da una mancanza di coppia nella fase di avvio. Ma oltre al loro debole consumo, il vantaggio delle vetture con il sigillo ecologico sta nella loro autonomia. Sono dei veri MOH cammelli.
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Prova della VW Passat Bluemotion Scomparsa la ruvidezza della prima versione di questa Passat a basso consumo. Barattando l’1,9 diesel a iniettoripompa con un 2 l a condotto comune, questa star delle familiari associa il comfort di marcia alla proverbiale sobrietà, ora aumentata di 0,2 l/100 km, mentre l’emissione di CO2 è ridotta di alcuni grammi. Al di là delle considerazioni ecologiche, la Passat Bluemotion si mostra adeguatamente dotata per l’uso quotidiano. Nonostante una lieve mancanza di vivacità in partenza, piace per la disponibilità, pur essendo debolmente motorizzata. Più sorprendente, il diesel gira la maggior parte del tempo a meno di 2000/min. Un ritmo placido, ma non anemico, cui la Passat, grazie anche al cambio a rapporti lunghi, si adatta molto bene. Di conseguenza ci si sorprende a incrociare gli altri veicoli in tutta tranquillità tanto più che il livello sonoro è discreto. Il sistema start/stop aiuta la sobrietà. Come testimonia la nostra media di 5,5 l/100 km. MOH Positivo: diesel molto sobrio, enorme autonomia, insonorizzazione, comfort motore e riprese corrette, familiare perfetta Negativo: lieve debolezza nelle partenze, prestazioni limitate in salita, prezzo nei confronti della concorrenza. Tecnica: break; 4 cilindri turbodiesel 2 l, 110 CV, 250 Nm a 1750/min; cambio a 5 marce; da 0 a 100 km/h in 11,9 s Consumo (prova): 5,5 l/100 km, autonomia di 1272 km; emissioni di CO2 (dati del costruttore): 129 g/km Prezzo: da 38 400 fr. (Bluemotion Variant).
La Passat Bluemotion: una familiare molto sobria dalle emissioni inquinanti modeste.
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11 giugno 2009 | touring 10 | speciale trazioni alternative
Alternative molto naturali L’offerta di veicoli a trazioni alternative propone una certa varietà. I modelli ibridi si rinnovano, le auto a gas naturale guadagnano in potenza, mentre le versioni a bioetanolo speculano sull’aumento del prezzo della benzina. Automobili ibride (benzina/elettricità) Marca/modello Honda Insight 1.3i-DSI Honda Civic Hybrid 1.3i-DSI Lexus GS 450h Lexus RX 450h Lexus LS 600h Toyota Prius II Toyota Prius III
potenza (CV) 98 115 345 299 445 117 136
prezzo in franchi da 28 900 a 30 900 fr. 35 700 fr. da 87 700 a 99 800 fr. da 85 600 a 103 500 fr. da 152 800 a 165 600 fr. 39 770 fr. luglio
Automobili a gas naturale Marca/modello Citroën C3 1.4 GNV Berlingo First 1.4 GNV Fiat Panda 1.2 Natural Power Fiat Qubo Natural Power Fiat Punto 1.4 Natural Power Fiat Doblo 1.6 Natural Power Fiat Grande Punto 1.4 Natural Power Fiat Multipla 1.6 Natural Power Ford Ka Greenpower Ford Fiesta Greenpower Ford Fusion 1.6 Greenpower Ford Focus Greenpower Ford C-Max 1.8i Greenpower Ford Kuga 2.5T Greenpower Ford Mondeo 2.0i Greenpower Ford S-Max 2.0i Greenpower Ford Galaxy 2.0i Greenpower Mercedes-Benz B 180 NGT Opel Combo 1.6 CNG Opel Zafira 1.6 CNG Peugeot 207 1.4 VTi CNG
potenza (CV) 68 68 60 77 103 77 103
99 da 99 a 223 124 198 143 143 143 116 94 da 94 a 150 94
prezzo in franchi 24 935 fr. 24 740 fr. da 19 950 a 22 700 fr. autunno da 23 550 a 24 250 fr. 25 300 fr. 23 550 fr. da 33 600 a 36 100 fr. agosto agosto 26 289 fr. da 29 971 a 43 721 fr. 36 011 fr. 47 971 fr. 42 310 fr. 46 460 fr. 50 160 fr. 45 900 fr. da 25 450 a 26 850 fr. da 34 150 a 42 000 fr. da 27 511 a 29 177 fr.
Peugeot 207 CC 1.6 VTi CNG Peugeot 308 1.4 VTi CNG Peugeot 807 2.0 CNG Volvo V50 1.8 Multifuel Volvo V70 Multifuel VW Caddy Life 2.0 Ecofuel VW Passat 1.4 TSI Ecofuel VW Touran 2.0 Ecofuel
118 94 138 123 da 143 a 196 109 150 109
34 655 fr. 31 940 fr. 45 956 fr. 42 600 fr. da 54 900 a 61 400 fr. 33 010 fr. da 41 350 a 43 150 fr. 35 500 fr.
Automobili flex-fuel (bioetanolo E85/benzina) Marca/modello Cadillac BLS 2.0T Flexpower Ford Focus 1.8i Flexifuel Ford C-Max 1.8i Flexifuel Ford Mondeo 2.0i Flexifuel Ford S-Max 2.0i Flexifuel Ford Galaxy 2.0i Flexifuel Mitsubishi Colt 1.3 FFV Renault Clio 1.2 E85 Renault Mégane 1.6 E85 Saab 9-3 2.0 Biopower Saab 9-3 2.0 Biopower cabriolet Saab 9-5 2.0t Biopower Saab 9-5 2.3t Biopower Volvo C30 1.8 Flexifuel Volvo S40/V50 Flexifuel Volvo V70 Flexifuel Volvo S80 Flexifuel Elenco su riserva di modifica
potenza (CV) 200 125 125 145 145 145 95 75 110 da 175 a 200 da 175 a 200 180 210 125 125 da 145 a 231 da 145 a 231
prezzo in franchi da 46 060 a 52 250 fr. da 26 760 a 34 660 fr. da 30 600 a 33 950 fr. da 36 310 a 39 810 fr. da 40 810 a 43 810 fr. da 44 510 a 48 710 fr. da 20 240 a 23 740 fr. 18 400 fr. 25 400 fr. da 42 600 a 54 200 fr. da 52 400 a 61 900 fr. da 46 100 a 58 700 fr. da 49 100 a 61 700 fr. da 30 500 a 32 500 fr. da 34 500 a 36 600 fr. da 40 600 a 47 300 fr. da 43 800 a 50 200 fr.
Alcuni indirizzi internet per restare aggiornati sulle ultime novità del settore dei veicoli a propulsione alternativa: www.e-mobile.ch, www.velicoliagas.ch, www.bioE.ch. Catalogo dei modelli secondo il consumo: www.tcs.ch.
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speciale trazioni alternative | touring 10 | 11 giugno 2009
Gli eredi del motore a benzina ›
Le fonti energetiche fossili sono limitate; ma quali sono le alternative al tradizionale motore a benzina? I costruttori d’auto si sono posti finalmente la domanda. Il sistema più conosciuto e diffuso alle nostre latitudini è la tecnologia ibrida. I classici motori ibridi che passano automaticamente dal motore a benzina ad uno elettrico provengono dall’Oriente: Toyota, Honda e Lexus propongono in Svizzera cinque modelli. La batteria elettrica viene poi ricaricata durante la guida, ad esempio in fase di frenata.
Auto con la presa | Il futuro dei motori ibridi dovrebbe consistere nella presa di corrente, affinché il motore possa essere allacciato alla rete elettrica relegando il serbatoio di benzina ad un ruolo di emergenza. In Svizzera si attende nel 2010 il lancio di un’automobile completamente elettrica. Anche la Mitsubishi dal nome poco ortodosso «i-MieV» proviene dal lontano Orien-
te. Il suo accumulatore a ioni di litio garantisce un’autonomia di circa 140 chilometri, a seconda delle condizioni climatiche: infatti a temperature sotto allo zero e nell’oscurità l’autonomia si riduce perché riscaldamento e illuminazione richiedono della corrente. In Svizzera viene pure apprezzata l’auto alimentata a gas naturale (metano) anche se, con circa 7200 unità, rappresenta solo un prodotto di nicchia. All’inizio del 2009 i costruttori proponevano complessivamente 30 modelli, tutti dal funzionamento bivalente. Quando la riserva di gas naturale si sta esaurendo viene utilizzata la benzina. Il supplemento di prezzo dei modelli a metano rispetto a quelli a benzina può raggiungere i 5000 franchi. Ma mediante sussidi e incentivi, come ad esempio la riduzione della tassa di circolazione in Ticino, il sovrapprezzo di 4500 franchi – per l’Opel Zafira 1.6 CNG – può essere ammortizzato in meno di 100 000 chilometri. La richiesta di queste vetture dipende soprattutto dalla disponi-
foto Thomas Koehler/photothek, mw
Il petrolio non sarà eterno. Perciò le case automobilistiche compiono ricerche nel campo delle trazioni alternative come quella ibrida, a metano, a etanolo o a idrogeno.
Tabella comparativa con pro e contro del test TCS di trazioni alternative Gas naturale, CNG/benzina Sovraprezzo auto ca. da ca. 3000 fr. fino a 6000 fr. Prezzo 1.50 fr./kg carburante ca.2 1 fr./l 3 Consumo ca. 5 kg/100 km 7,5 l/100 km3 Stazioni rifornimento ca. 110 + grossi giacimenti Caratteristiche + produzione conveniente + tecnologia sperimentata + rete di distribuzione del gas esistente + grosse riduzioni di CO2 grazie alla aggiunta di gas proviente da rifiuti bio – origine soprattutto fossile 1
1 2 3 4
Biodiesel
1 fr./l
Etanolo, E85/benzina normalmente meno di 1000 fr. 1.46 fr./l
consumo carburante +15% ca. 30 + grossi giacimenti + produzione conveniente + funzionamento a benzina o con GPL + montaggio possibile successivamente – origine fossile – anche se noto da 40 anni, in Svizzera non ha una grossa diffusione
consumo carburante +25% ca. 45 + carburante con forte riduzione di CO2 + poche modifiche al motore + funzionamento con benzina o E85 + proveniente da rifiuti bio (legno) – in conflitto con produzione di generi alimentari – disponibilità ridotta
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Gas liquido, GPL/benzina 4000 fr.
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non noto + carburante con forte riduzione di CO2 – concime che produce gas effetto serra – in conflitto con produzione di generi alimentari – incompatibile con filtro antiparticolato – nessun certificato per nuove auto – quasi nessuna stazione di servizio
Ibrido, motore elettrico per lunghi tragitti4 ca. 7000 fr. (Prius II vs. Auris) 1.50 fr./l (prezzo benzina) ca. 5 l/100 km (Toyota Prius II) ca. 3600 + consumo con sistema Stop and Go + trampolino di lancio per l’auto elettrica + rete di distribuzione esistente – necessari due motori, caro e pesante – consumo in autostrada come auto a benzina – riduzione di CO2 difficile da valutare
Idrogeno/ pila a combustibile — 12.– fr./kg 3.25 fr./l 3 1.5 kg/100 km 5,6 l/100 km 3 nessuna + nessuna emissione di CO2 – tecnica costosa e non ancora sviluppata – fonte di produzione dell’idrogeno non chiara – la produzione di idrogeno consuma più energia della stessa auto
rispetto a un veicolo con motore a benzina con prestazioni equivalenti stato metà maggio 2009 calcolato con l’equivalente di benzina ad esempio il veicolo elettrico Mitsubishi i-MieV: consumo di energia ca. 20 kWh/100 km, equivalente di benzina 2 l/100 km, autonomia oltre 100 km, tempo di ricarica ca. 7 ore a 230V
11 giugno 2009 | touring 10 | speciale trazioni alternative
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Monovolume a pieno gas Prova della Opel Zafira CNG Turbo Penalizzate da dimensioni e scarsa potenza, le vetture a metano sviluppano spesso prestazioni modeste. Questa tendenza anemica è stata eliminata grazie alla versione turbocompressa dell’Opel Zafira i cui 150 CV imprimono più vivacità della versione atmosferica di 94 CV. Se le prestazioni (da 0 a 100 km/h in 11,5 s) non hanno nulla di sportivo, la monovolume compatta non è per questo meno motorizzata. In compenso, manca di vigore quando il turbo non è attivo. Ciò implica di dare abbastanza gas alla partenza o scalare marcia in autostrada. Provvista di un piccolo serbatoio di benzina addizionale, la Zafira possiede molta autonomia. Il supplemento all’acquisto (3200 franchi in più del 2,2 l benzina) è controbilanciato dal prezzo vantaggioso del gas e da diversi sussidi. Malgrado accolga quattro bombole di gas, la Zafira CNG dispone di 7 posti e di un bagagliaio identico a quello delle versioni convenzionali. MOH Positivo: prestazioni in netto progresso, costo del gas vantaggioso, autonomia corretta, abitabilità e bagagliaio conservati Negativo: riprese a basso regime (traffico urbano), rilancio in 6.a (autostrada), riempimento del serbatoio lento, sovrapprezzo. Far il pieno con l’idrogeno in Svizzera non è possibile: mancano le stazioni di rifornimento.
bilità della rete di rifornimento. Attualmente vi sono in Svizzera circa 110 distributori di gas naturale. Mentre nel Mittelland le stazioni sono distribuite equamente, mancano soprattutto sull’asse del San Gottardo, in Ticino e nei Grigioni. Il gas liquido gioca invece un ruolo molto meno importante nel nostro paese. Sicuramente dipende dal ridotto numero di distributori. In Svizzera esistono infatti soltanto 26 stazioni di servizio, mentre invece in Italia il numero è molto più elevato con circa 30 000 unità.
Dubbi fugati | Attualmente il combustibile bioetanolo suscita invece non poche perplessità. Questo perché deriva da un processo di fermentazione di sostanze contenenti zucchero o amido, in alcuni paesi vengono anche utilizzati alimenti quali mais, cereali o canna da zucchero. Il bioetanolo utilizzato in Svizzera invece viene prodotto in Svezia esclusivamente con prodotti di scarto. I cosiddetti Flexible Fuel Vehicles
(FFV) utilizzano l’E85, una miscela composta al 15% di benzina e 85% di etanolo. Un vantaggio di queste vetture: possono viaggiare senza problemi anche con la benzina senza piombo 95. Alla pari del bioetanolo anche il biodiesel e l’idrogeno non sono di origine fossile. Malgrado ciò l’automobilista svizzero non è attratto dal motore a biodiesel. Il mercato non propone attualmente nessun modello che funzioni al 100% con biodiesel. Inoltre il bilancio ecologico complessivo del diesel biologico è mediocre. A prima vista sembra invece interessante il motore a idrogeno. Tuttavia la produzione di idrogeno richiede molta energia e produce CO2. Inoltre l’utilizzo in Svizzera viene reso impossibile dalla situazione pratica: non esiste nessun distributore d’idrogeno e i veicoli sono solpam tanto prototipi o esemplari unici.
Tecnica: monovolume; 7 posti; bagagliaio: 645–1820 l; 1,6 turbo (gas naturale/benzina); 150 CV, 210 Nm a 2300/min, 144 g/km di CO2; cambio a 6 marce Consumo in prova: 5,7 kg/100 km, costi: 8.66 fr./100 km; autonomia (secondo la fabbrica): 370 km (gas) + 150 km (benzina) Prezzo: da 39 300 fr. (1.6 Turbo CNG).
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Info Touring Informazioni dettagliate (in francese o in tedesco) al sito www.infotechtcs.ch > Environnement et énergie > Carburant > Carburants alternatifs
Opel Zafira CNG Turbo: un’opzione interessante se si ha un distributore di gas vicino.
11 giugno 2009 | touring 10 | test e tecnica
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Un agnello travestito da Golf La nuova VW assomiglia un po’ alla Golf, ma è una Polo semplice ed economica. Ed è molto probabile che la Volkswagen abbia azzeccato il momento giusto per lanciarla.
› La nuova VW Polo assomiglia a una Golf in scala ridotta con il suo design pulito, ma non spartano. In effetti la Volkswagen utilizza per questa macchina il termine italiano di «Semplicità», che sta per indicare linee chiare e semplici. Infatti la casa madre di Wolfsburg è convinta che «la gente è stufa degli oggetti sovraccarichi e di cattiva qualità». In questa ottica è stata rielaborata la VW Polo, conferendole una potenza tra i 60 e i 105 CV e un prezzo concorrenziale, unitamente a un concetto di sicurezza che dovrebbe permetterle di ottenere il voto massimo di cinque stelle nel nuovo crash-
test EuroNCAP, ora diventato più selettivo. A proposito di sicurezza: sui mercati più importanti la VW Polo pubblicizza l’ESP di serie. Tuttavia, essendo la Svizzera soltanto un piccolo mercato, il cliente locale dovrà sborsare un supplemento di 720 franchi per questo programma di stabilità.
Per molte esigenze | In quanto a motori la Polo V è piuttosto una Golf addomesticata. Nella versione da 60 CV ci vogliono ben 16 secondi per raggiungere i 100 km/h da fermi. Una volta raggiunta la velocità di crociera è piacevole da guidare. Quasi fin
troppo, dato che la silenziosità del motore è tale da far dimenticare la velocità. Oltre al comportamento di guida preciso, la nuova Polo offre anche parecchio comfort; tuttavia non sempre di serie, come nel caso dell’allacciamento multimediale nel portaoggetti raffreddato, che comporta un supplemento di prezzo. Dal 9 luglio il cliente svizzero può scegliere tra quattro modelli su un totale di otto. Tuttavia chi è interessato al modello a tre porte, quello più economico, dovrà attendere ancora un po’. Al momento del lancio la nuova VW sarà infatti soltanto disponibile con cinque porte.
Esempio di sobrietà | La quinta generazione della Polo non è soltanto sobria nel design, ma anche nei consumi. Già i modelli standard sono economici con un consumo da 4,2 a 5,8 l/100 km; ma l’apice verrà raggiunto all’inizio del 2010 con una versione diesel da 75 CV. Con il motore tre cilindri 1.2 TDI dovrebbe consumare soltanto 3,3 l/100 km emettendo appena 87 g di CO2 al chilometro. Questi valori eccellenti vengono favoriti dalla funzione «start&stop» che spegne automaticamente il motore davanti a un semaforo quando il conducente mette in folle. Con queste novità la Polo vuole diventare la nuova referenza affinché non si parli più soltanto della classe Golf, ma anche di quella Polo.
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Pascale Marder
La Polo della quinta generazione sfoggia il tipico frontale Volkswagen.
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Tecnica: utilitaria, 5 posti, lunghezza 3,97 m, volume del bagagliaio 280–952 litri Motori: 60 CV (benzina) a 105 CV (diesel) con cambio a cinque o sette marce Prezzi: da 16 900 fr. a 23 500 fr. (tre porte).
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viaggi e tempo libero | touring 10 | 11 giugno 2009
Spiagge e risaie da sogno Le antichissime risaie a terrazzo del nord delle Filippine testimoniano l’abilità dei contadini locali. Al sud attraggono le innumerevoli incantevoli isole dalle bianche spiagge. guida il gruppo di escursionisti attraverso i fitti boschi dei monti che circondano Batad. Improvvisamente la discesa. Sulle ripide scale di pietra occorre mantenere la massima concentrazione. Dal punto più elevato del possente dorsale della montagna ci dirigiamo a Batad, un villaggio di circa 120 abitanti. Qui arrivano tutti a piedi, perché non esistono strade. L’immagine del sole, che al tramonto scompare lentamente dietro al pendio semicircolare ricoperto di terrazze di riso, lanciando gli ultimi caldi raggi dorati, rimarrà a lungo impressa nella memoria. Questi terrazzamenti che circondano i villaggi di Batad e di Banaue sono stati interamente costruiti a mano, con molta fatica, oltre 2000 anni fa e dal 1995 fanno parte del patrimonio dell’umanità tutelato dall’Unesco.
Bare appese | Dopo un’ora di escursione, Quirino conduce il piccolo gruppo a Batad, dal suo amico Ramon. Della locanda di Ramon, oltre alla struttura centrale, fanno parte anche due case dal tetto di paglia, costruite su palafitte, in cui pernottano i turisti. Prima, però, gli Ifugaos, la tribù locale, celebrano le loro danze e i loro riti. Di questi fa parte anche l’uccisione di una gallina che, con un contorno di riso e di verdura fresca, darà un’ottima cena. Il riso di colore rossastro, coltivato solo a mano, è più sostanzioso di quello bianco. Più tardi, mentre sorseggiamo il vino di riso intorno al fuoco, Ramon parla anche della vita non sempre facile della gente del posto. Insolito è pure il modo di salire le scale per arrivare nell’arioso dormitorio. Alla tenue luce delle candele ci infiliamo sotto le coperte che ricoprono il tavolaccio. Da Banaue vale la pena intraprendere un viaggio in auto, di alcune ore, alla volta di Sagada. Grazie alla loro abilità artistica, le tessitrici di Sagada godono di grande fama in tutto il vasto arcipelago delle Filippine. Durante una passeggiata, Quirino indica, con un certo orgoglio, le bare che pendono dalle pareti rocciose. In passato gli Igorot
solevano appendere i loro morti su queste ripide pareti per mostrare, anche a centinaia d’anni di distanza, l’importanza dei trapassati. Un’altra attrazione da non perdere, nei pressi di Sagada, sono le imponenti grotte stalagmitiche.
Colline di cioccolata | A circa 600 chilometri a sud, i viaggiatori s’imbattono in un bizzarro capriccio della natura. I turisti che si recano sull’isola di Bohol passano di meraviglia in meraviglia: per esempio alla vista delle 1268 «colline di cioccolato» che si ergono nei pressi del piccolo villaggio di Carmen. Queste alture, in media di 120 metri, allineate tra loro come cioccolatini, non sono opera dell’uomo, ma della natura. Vengono chiamate «Chocolate Hills» perché, nella stagione secca, il sole brucia l’erba che vi cresce, dando loro un bel colorito marrone. Vicino Corella capita di vedere dei tarsi. Sono scimmiette dai grandissimi occhi appartenenti ai primati più piccoli. Questi divertenti animaletti, che stanno nel palmo di una mano, possono girare il capo fino a 180 gradi e spiccare salti che raggiungono anche i quattro metri di lunghezza. E di sera non bisogna privarsi del piacere di fare una gita sul fiume Bocol. continua a pagina 35
F ILIPPIN E RUSSIA
Batad
CINA
MANILA
GIAPPONE
Boracay Palawan
Cebu Bohol
INDONESIA
AUSTRALIA
0 km
500 km
foto Christian Bützberger, carta TCS Visuell
› Con perfetta sicurezza Quirino Ramirez
11 giugno 2009 | touring 10 | viaggi e tempo libero
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Vale la pena visitare Batad, il piccolo villaggio dalle spettacolari terrazze di riso, raggiungibile solo a piedi dopo un’escursione di un’ora.
Scherzi della natura: le «colline di cioccolato» a Bohol. Un minuscolo tarsio seminascosto tra le foglie. Riflessi del tramonto sulla sabbia di una lunga spiaggia.
Vacanze in Italia
11 giugno 2009 | touring 10 | viaggi e tempo libero
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Isole Palawan: benvenuti nel paradiso marino
Gita a bordo di un semplice e vecchio catamarano per osservare i delfini.
continua da pagina 32
Dopo un’ora l’imbarcazione costeggia sponde punteggiate di alberi ricoperti da migliaia di lucciole, che li fanno brillare come alberi di Natale. A Bohol, inoltre, si trova – su una superficie di 400 ettari – una vastissima foresta di mangrovie. Chi ha voglia di fare una lunga escursione, prenota un tour durante il quale si possono ammirare 21 specie diverse di alberi.
Pronti per le isole | Si consiglia Boracay a chi desidera trascorrere un paio di giorni di vacanza all’insegna di isole, spiaggia, dolce far niente e spettacolari tramonti. L’isolotto, di soli sette chilometri di lunghezza, è perfettamente indicato allo scopo. Altrettanto lunga è la White Beach: una spiaggia di finissima sabbia bianca, acqua calda e un susseguirsi di ristoranti. Nei villaggi di Angol e di Balabag, oggi praticamente riuniti in una cittadina, si può trovare di tutto: dai negozi di specialità alle
boutique. René Buob, proprietario del Pinjalo Resort e della scuola di sub Calypso, consiglia di gettare uno sguardo nella parte orientale dell’isola con la Bulabog Beach. Alcuni preferiscono Boracay, altri Cebu. Non importa. Basta vedere una delle 7107 isole per soccombere definitivamente al loro fascino. Tra i terrazzamenti coltivati a riso e le meravigliose isole, si trova Manila. La capitale sorge attorno a un’insenatura semicircolare, con i giganteschi agglomerati conta il doppio degli abitanti dell’insieme della Svizzera, è molto rumorosa e ha un alto tasso d’inquinamento. Ma, tra gli imponenti grattacieli, si trovano anche alcune macchie di colore, come per esempio il Rizal Park o l’«intromuros», la «città cintata». Comunque nonostante il rumore e il caos imperanti sulle strade, Manila riesce ad essere in qualche modo attraente. E questo soprattutto grazie al sorriso e alla disponibilità delle persone.
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Christian Bützberger
Filippine: da sapere Viaggio: un volo KLM da Zurigo/Basilea/Ginevra a Manila, via Amsterdam, e ritorno costa, a partire da metà giugno: da Ginevra 1324.50 franchi, da Zurigo 1344.50 fr., da Basilea 1329.45 fr. Periodo ideale: nella stagione secca da ottobre a maggio. Visto: non è necessario. Valuta: il peso filippino (100 peso = 2.43 fr.). Sono accettate tutte le carte di credito. Lingua: tutti parlano benissimo l’inglese, dal momento che è anche la lingua ufficiale. Specialisti: i due operatori turistici Wettstein (www.wettsteinreisen.ch) e Flex Travel (www.flextravel.ch) organizzano circuiti di cinque giorni nel nord del Luzon, a partire da 933 fr. e 965 e 10 giorni di vacanze da un’isola all’altra, a partire da 2055 fr. e 1890 (a persona in camera doppia/circuito privato). Prenotazioni e informazioni: Viaggi TCS, telefono 0844 888 333, www.viaggi-tcs.ch. Bü
La vista dei vecchi aerei a nove posti, all’aeroporto di Manila, risveglia il gusto dell’avventura. Il volo di 560 chilometri sopra il mare della Cina meridionale fino all’isola di Palawan lascia spaziare lo sguardo sulle isole e gli isolotti che sembrano essere stati disseminati per caso sull’acqua. Dopo l’atterraggio sulla pista erbosa e l’amichevole benvenuto da parte di una banda musicale ci dirigiamo, a bordo di un piccolo catamarano che solca le calme acque del mare, alla volta di El-Nido-Resort sull’isola di Miniloc. Adagiato ai piedi di rocciose pareti a strapiombo in una piccola insenatura di sabbia bianca, El-Nido porta un nome veramente indovinato. Nonostante il grande lusso, nel resort si dà un’enorme importanza all’ecologia. Pannelli solari sul tetto generano energia pulita, non si butta via quasi niente, si costruisce solo con materiali naturali. Con orgoglio Joy Anne Denoga, la gerente, menziona anche il premio ambientale assegnato dagli Stati dell’Asean (Associazione delle Nazioni dell’Asia Sud-Orientale). L’indomani, in una splendida giornata di sole, partiamo per il nostro viaggio di scoperta attraverso l’imponente parco marino nazionale, di 96 mila ettari. Splendidi sono i vari paesaggi che racchiudono i quattro ecosistemi: immense foreste vergini, mangrovie, spiagge sabbiose e barriere coralline. Procedendo lentamente in kajak accanto a erte rupi calcaree e a piccole spiagge sabbiose, in cui possono approdare a malapena due catamarani, ci si sente profondamente appagati. Chi, facendo nuoto subacqueo, getta uno sguardo sotto il pelo dell’acqua, incontra banchi di pesci di tutti i colori, nel parco marino se ne trovano più di 200 specie. Chi ama la natura in gran parte incontaminata, ha trovato sull’isola di Palawan il posto ideale. Bü
Nell’immenso parco marino nazionale.
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taccuino Christian Bützberger, redattore
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Il coltellino è più di un semplice Swiss Army Knife
Swissminiatur a Melide: un piccolo mondo in un grande parco per la gioia di grandi e piccini.
50 anni in piccolo Swissminiatur di Melide compie 50 anni. Un «must» per generazioni di svizzeri, inserito nello splendido paesaggio del Lago di Lugano. Con una gita in battello a Morcote.
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Chissà se quei nonni che stringono per mano i nipotini mentre si aggirano tra Palazzo federale, il porto sul Reno di Basilea o i Castelli di Bellinzona, erano già venuti qui da bambini. La domanda è legittima, visto che correva l’anno 1959 quando l’intraprendente vallesano Pierre Vuigner apriva nel paesino ticinese di Melide la Swissminiatur, ovvero i monumenti e i paesaggi della Svizzera in scala 1:25. Un’idea originale, che si è dimostrata anche pionieristica visto il «boom» dei parchi tematici negli ultimi decenni. Arricchitasi nel corso degli anni e tuttora gestita dalla famiglia Vuigner, oggi Swissminiatur offre al visitatore oltre 120 modelli in miniatura di castelli, palazzi, chiese, ferrovie, strade e funivie, inserite tra le montagne, i fiumi e i laghi più caratteristici del nostro bellissimo Paese. Il tutto all’interno di un parco lussureggiante, abbellito da fiori di mille colori e varietà. Un vero museo del modellismo a cielo aperto in una delle zone più suggestive del Ticino, sulle sponde del Lago di Lugano con le verdi montagne sullo sfondo.
Una perla sul lago | Ed è altamente raccomandato approfittare per fare una gita fino al vicino paese di Morcote, antico borgo di pescatori e artigiani. Magari concedendosi una mini-crociera in battello, che permette di godersi al meglio i romantici pano-
rami della costa. Sbarcati a Morcote, non si può non rimanere affascinati dalle caratteristiche stradine che si diramano sui fianchi della montagna, dai portici delle case patrizie e dalla rigogliosa vegetazione di palme e altre piante subtropicali. Il borgo è dominato dall’imponente campanile della chiesa di Santa Maria del Sasso, alla quale si accede tramite una lunga scalinata considerata la più bella e panoramica di tutta la regione prealpina. Altra meraviglia da non perdere è il cimitero monumentale, che ha la particolarità di essere strutturato a terrazze. Insomma, un piccolo gioiello lambito dal Ceresio.
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Antonio Campagnuolo
Vantaggi soci Per il giubileo dei 50 anni, Swissminiatur offre ai soci TCS e alle loro famiglie un biglietto combinato entrata+battello Melide-Morcote e ritorno a soli 20 franchi per adulti e 15 fr. per bambini di 6–16 anni. Il pacchetto è acquistabile alla cassa presentando la tessera TCS 2009 e non è cumulabile con altri sconti. L’entrata singola a Swissminiatur è rispettivamente di 10 fr. (invece di 15) e 5 fr. (invece di 10). Informazioni: tel. 091 640 10 60, www.swissminiatur.ch. ac
Il coltellino tascabile, una creazione dell’ingegno svizzero, è famoso in tutto il mondo così come il Cervino, il Toblerone, gli orologi o il formaggio. Il coltello ufficiale dell’esercito svizzero, fabbricato dalla Victorinox, iniziò ad avere una enorme popolarità – col nome di Swiss Army Knife – dopo la II Guerra mondiale, quando i soldati americani tornarono negli USA portandolo con sé come ricordo. Il coltellino rosso ha salvato vite ed è servito ad aprire innumerevoli bottiglie di vino. Inoltre non sembra risentire di eventuali crisi e sembra eterno. Nel corso dei 125 anni di storia, i collaboratori della Victorinox di Ibach, nel Canton Svitto, hanno prodotto 400 milioni di coltellini tascabili, vale a dire 120 mila pezzi giornalieri. Il giorno più nero della storia della ditta è stato, secondo il direttore Carl Elsener, pronipote del fondatore Karl Elsener, l’11 settembre 2001, quando fu proibita la vendita dei coltellini da tasca in tutti gli aeroporti. Che sia più di un semplice coltello militare lo dimostra, negli spazi del Forum della storia svizzera di Svitto, l’esposizione intitolata «Das Sackmesser, ein Werkzeug wird Kult» (Il coltellino svizzero – Da utensile a oggetto di culto). Qui si possono vedere coltelli da cacciatori di tutti i tipi, eleganti coltelli da frutta, un coltellino da giocoliere. Si può anche ammirare la rivoluzione del coltello da serramanico a tascabile, grazie all’invenzione della molla dorsale. Un video mostra il momento in cui l’ex consigliere federale Samuel Schmid consegna in regalo al Papa un coltellino tascabile. www.sackmesserkult.ch.
Fino a qualche anno fa quasi ogni ragazzo portava con sé un coltellino tascabile.
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Tre musei d’auto tedeschi in un colpo solo I musei delle automobili BMW, Porsche e Mercedes offrono ben di più di mera tecnica automobilistica e storia delle marche. Persino i patiti della tecnica ci vanno per vederne anche solo l’architettura. Viaggio in auto tra Monaco di Baviera e Stoccarda.
› L’opinione secondo la quale i musei delle automobili sono qualcosa esclusivamente per i super appassionati di macchine è assolutamente sbagliata. Lo dimostrano i musei delle case tedesche BMW, Porsche e Mercedes. Naturalmente al centro di tutti sta l’automobile, con la sua tecnica e la sua storia, ma vi viene proposto molto di più, come l’architettura, il design o le tecniche di presentazione. E il bello dei musei di Monaco di Baviera e di Stoccarda è che sono facilmente raggiungibili in auto dalla Svizzera durante un finesettimana prolungato (v. itinerari a fondo pagina).
Le sette case BMW | Direttamente accanto alle officine della BMW sorge il museo. Un fatto che è anche percettibile poiché, quando le macchine laminatrici sono in funzione, il pavimento del museo inizia a vibrare leggermente. La struttura, con 140 pezzi esposti, è suddivisa in due parti. La cosiddetta «scodella» è dedicata ai prototipi. Qui, ad esempio, i visitatori incontrano la famosa «Gina-Light», l’automobile di stoffa per gli studi di carrozzeria. Lì accanto c’è il nuovo settore espositivo permanente, con sette casette dedicate a temi quali la storia della BMW o gli sport dei motori. Il circuito attraverso le 25 sale è lungo quasi un chilometro e propone vari punti
d’interesse: ad esempio, nella Casa della forma si può seguire l’intero processo di design della marca, con tutte le campagne pubblicitarie BMW. Il museo è così variegato che vale la pena approfittare di una delle quattro visite guidate quotidiane. Inoltre, il museo BMW dispone di un buon ristorante, dove bisogna assaggiare assolutamente l’insalata… «M1».
Variazioni dell’idea Porsche | Cosa fare se proprio non si trova l’automobile che vi piace? Ovvio: la si costruisce da soli! Ferdy Porsche lo ha fatto nel 1948, fondando una della maggiori storie di successo della storia dell’automobile. Quali visioni e innovazioni si celano dietro le tradizionali vetture sportive lo si può vedere nel Museo Porsche, inaugurato nel dicembre 2008 presso la sede originaria di Stoccarda-Zuffenhausen. La spettacolare costruzione che si sviluppa su tre livelli ospita 80 veicoli e altri 200 oggetti, tra cui pure prototipi e pezzi unici. Inoltre vi è un’officina dimostrativa «sotto vetro», dove vetture storiche vengono riparate sotto gli occhi dei visitatori. Quel che maggiormente colpisce durante il giro di visita è l’evoluzione della forma di tutti i modelli. Dalla prima 356 passando per i bolidi da corsa fino alla Carrera GT, ogni macchina è identificabile come Por-
sche. E la carrozzeria della leggendaria Typ 64 del 1939 lascia ben intravvedere come quest’auto sia la capostipite di tutte le Porsche. È però uno dei pochi pezzi esposti che non funziona.
I 120 anni di Mercedes | L’imponente Museo Mercedes-Benz a Stoccarda, all’interno di una forma a spirale che si sviluppa lungo nove livelli presenta i 120 anni di storia della casa automobilistica, dalle invenzioni del tedesco Karl Benz (1885/6) alle ultime visioni tecniche. I 160 veicoli esposti e gli altri 1500 oggetti in mostra sono affiancati da una galleria con documenti d’epoca. Si può scegliere tra due circuiti: il primo passa attraverso sette «sale del mito», dove viene rappresentata la storia della Mercedes in ordine cronologico. Il secondo è il percorso nelle cinque «sale della collezione», dove le sfaccettature della marca vengono presentate secondo le tematiche. Dappertutto vi sono elementi suggestivi. Vi si ammirano «oldtimer» dalle brillanti cromature e carrozze di lusso di gente famosa oppure robusti veicoli da lavoro, o ancora snelle vetture di Formula 1 e studi di modelli rivoluzionari. Una gigantesca curva parabolica con una spettacolare «corsa» del veicolo che ha stabilito il record di velocità costituisce la fulminea conclusione.
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Christa Arnet/Felix Maurhofer
Tre giorni per tre musei GERMANIA Stoccarda A8 A99 A96
Zurigo
A1
Monaco di Baviera
AUSTRIA
SVIZZERA
100 km
Itinerario Zurigo–Monaco di Baviera: Zurigo–Au (A1)–Lustenau– Monaco (A96). Distanza: 320 km; tempo di viaggio: 3 ore 30 minuti. Albergo a Monaco: l’Ambiance Rivoli Hotel alla Albert-RosshaupterStrasse 22, 81369 Monaco, è situato tra il centro e il museo BMW. Camera doppia con prima colazione da 108 euro, www.rivoli.de. Il centro città è facilmente raggiungibile dalla vicina stazione di U-Bahn. Itinerario Monaco-Stoccarda: Monaco–Stoccarda (A99/A8); distanza: 225 km; tempo di viaggio: 2 ore e 30 minuti. Hotel a Stoccarda: grazie alla sua posizione adiacente alla stazione di U-Bahn e S-Bahn l’albergo di prima categoria Steigenberger Hotel Graf Zeppelin sulla Arnulf-KlettPlatz 7, 70173 Stoccarda, è l’ideale per visitare i musei e la città. Camera doppia da 175 euro senza colazione. www.stuttgart.steigenberger.de. Sia il museo Porsche sia quello Mercedes sono facilmente raggiungibili dall’hotel. fm
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Anche i bambini restano a bocca aperta ammirando la sofisticata tecnica automobilistica in mostra al museo BMW di Monaco di Baviera.
Museo BMW in sette parti
Esposizione Porsche su tre livelli
Al Museo Mercedes dominano le spirali
Prezzo d’entrata: adulti 12 euro, ragazzi fino a 18 anni 6 euro, biglietto famiglia (valido fino a 5 persone) 24 euro. Orari d’apertura: martedì–venerdì: 9.00–18.00, sabato–domenica e giorni festivi: 10.00–20.00, chiuso il lunedì e 24–26.12, 31.12 e 01.01. Visite guidate: durata 1 ora e 30 minuti, massimo venti partecipanti, prezzo per gli adulti 15 euro; prenotazioni: telefono 0049 (0)180 2 118822. Inoltre, vengono proposti programmi museali pedagogici.
Prezzo d’entrata: adulti 8 euro, bambini fino a 14 anni accompagnati da adulti gratis. Orari d’apertura: martedì–domenica: 9.00–18.00, chiuso il lunedì. Officina del museo: domenica–venerdì 9.00–16.00 e su appuntamento individuale. Ristorante gastronomico Christophorus: martedì–sabato 11.30–14.30 e 17.30–24.00, domenica 11.30–14.30. Visite guidate: gruppi e visite speciali possibili su prenotazione; telefono: 0049 (0)711 911 20911.
Prezzo d’entrata: adulti 8 euro, bambini sotto i 15 anni gratis. Apprendisti, scolari, studenti, pensionati e disoccupati, persone in servizio militare e civile 4 euro. Orari d’apertura: martedì-domenica 9.00–18.00, chiuso il lunedì. Chiusura 24–25 e 31 dicembre, come pure il 1° gennaio. A disposizione un ristorante con 150 posti. Visite guidate: il museo offre diverse visite tematiche o individuali; telefono: 0049 (0)711 17 30 000.
Museo BMW Am Olympiapark 2, 80809 Monaco www.bmw-museum.de
Museo Porsche Porscheplatz, 70435 Stoccarda www.porsche.de/museum
Museo Mercedes Mercedesstrasse 100, 70372 Stoccarda www.museum-mercedes-benz.com
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club e soci | touring 10 | 11 giugno 2009
Così il TCS vede il futuro In vista dell’assemblea dei delegati il 19 giugno a San Gallo, il vertice del TCS stila un bilancio: il presidente centrale Niklaus Lundsgaard-Hansen lo fa soprattutto per la politica, mentre il direttore generale Bruno Ehrler per la parte aziendale.
Un’importante voce politica »
Lei è stato eletto nuovo presidente un anno fa. Di cosa si è occupato in questo lasso di tempo? Niklaus Lundsgaard-Hansen: Il primo importante compito è il riorientamento dell’azienda nazionale (sede centrale) denominato progetto Stratego. Il secondo è l’ulteriore riforma delle strutture e degli strumenti della direzione associativa; questa sarà decisa all’assemblea dei delegati. In terzo luogo abbiamo esercitato il nostro influsso su importanti dossier politici a livello federale. La priorità è certamente la riforma dell’azienda, poiché con essa intendiamo assicurare l’avvenire del TCS, elaborare prestazioni ancora più attrattive per i soci e sviluppare compiti più completi per i collaboratori. Quali sono i compiti più urgenti in cui deve impegnarsi il TCS? Sullo sfondo vi è ancora la sicurezza dell’infrastruttura di trasporto. Di essa fanno parte il finanziamento e la definizione delle giuste priorità. Al secondo posto per importanza vi è la politica del clima e delle risorse – in Svizzera saranno presto tracciate delle linee, ovvero la legge sul CO2. A tale proposito il TCS ha espresso una presa di posizione differenziata, che ora è stata accolta dal Consiglio federale. Un terzo settore è la sicurezza stradale – una competenza centrale del TCS da cento anni. I nostri spe-
Sulla questione della galleria stradale del San Gottardo si vede una certa apertura… … assieme ad altre forze il Touring Club Svizzero è riuscito a far sì che il Consiglio federale debba esaminare la fattibilità e il finanziamento del secondo tunnel parallelamente al progetto di risanamento del traforo esistente. Il TCS è favorevole al raddoppio per motivi di sicurezza, ma ciò non può mettere in pericolo il finanziamento dell’alleggerimento urgente del traffico sulla rete stradale nel Mittelland. Un’iniziativa chiede che vengano trasferiti ai progetti ferroviari ancora più soldi provenienti dal traffico stradale. Perché no? Il TCS appoggia da tempo determinate opere nell’ambito dei trasporti pubblici, che hanno senso e rispondono a un bisogno. Ha approvato una lunga serie di cospicui finanziamenti tramite i fondi stradali, ad esempio per le agglomerazioni o per le Nuove trasversali ferroviarie alpine (Ntfa). Tuttavia, è fuori discussione stornare ulteriori introiti provenienti dalla strada verso i trasporti pubblici. Le esigenze finanziarie per il mantenimento della sostanza della rete stradale per il risanamento urgente delle strozzature sono talmente grandi che i fondi riservati oggi alla strada non saranno più sufficienti. Se dovessimo pareggiare il conto dovremmo aumentare massicciamente i carburanti. Ciò non è nell’interesse dei nostri soci, anche se utilizzano i trasporti pubblici. Lei è alla testa del consiglio d’amministrazione del TCS in un momento non facile. Non ha un po’ il mal di pancia? Il consiglio d’amministrazione del Touring Club Svizzero deve prendere decisioni con grosse conseguenze. Prendiamo sul serio questa responsabilità. Il programma di riforma aziendale deve ridurre gli odierni costi «produttivi», affinché si possa investire in nuove prestazioni e tecnologie. In alcuni ambiti il TCS deve dare di meno, affinché possa svilupparsi in modo più attivo in altri campi. Intervista: hwm
cialisti e gli organi hanno esaminato nel dettaglio il programma di misure Via Sicura della Confederazione. Appoggiamo quelle proposte che portano progressi utili tramite misure d’incitamento e di sensibilizzazione. Per contro siamo scettici verso prassi burocratiche o troppo rigorose nei confronti di tutti gli utenti della strada solo a causa del comportamento sbagliato di pochi.
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«Se dovessimo pareggiare la situazione, il prezzo del carburante crescerebbe massicciamente»
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Il 2008 è stato un anno difficile, ma ci i sono tutti presupposti affinché sulla sede centrale del Touring Club Svizzero a Ginevra-Vernier (in foto) torni il sereno.
Dove si deve far leva » Il 2008 è stato segnato dalla crisi economica, con quali conseguenze per il Touring Club Svizzero? Bruno Ehrler: Dopo anni di crescita, anche sul TCS soffia un vento contrario. La crisi finanziaria ha avuto effetti considerevoli sui risultati d’esercizio. Con 417 milioni di franchi, il fatturato netto del Gruppo TCS si è fissato leggermente sotto quello dell’anno precedente. Il risultato operativo EBIT indica una perdita di 12,3 milioni di franchi. Un bilancio negativo dovuto a svariati fattori: da una parte un leggero calo dei soci, dall’altra un aumento delle panne dei veicoli. Per quanto riguarda il Libretto ETI, i costi sono aumentati a causa di un numero maggiore di rimpatri onerosi. È stato necessario l’intervento di un jet ambulanza ben 240 volte per riportare in Svizzera i titolari di un Libretto ETI che si sono ammalati o hanno subito incidenti all’estero. Per la protezione giuridica, inoltre, si è dovuto provvedere a più grandi accantonamenti per rischi di perdite. In quali settori del club è più urgente provvedere a ottimizzazioni? In tempi di crisi economica, la tentazione è grande di attuare semplicemente dei tagli per snellire l’impresa. Ma non è, tuttavia, garantito che i restanti rami dell’albero fioriscano automaticamente meglio. Nel quadro della realizzazione della nostra strategia mostriamo invece dove si
Nella tarda estate del 2008, con il nome di «Cooldown», è stata introdotta la possibilità di diventare soci del Club Giovani per chi ha fra i 16 e i 25 anni. In questo modo, colmiamo una lacuna nell’offerta: ci orientiamo sul segmento di mobilità più giovane. È entrato bene sul mercato pure il nuovo ETI individuale: il Libretto che tiene conto che in Svizzera ci sono sempre più economie domestiche costituite da single. Come altri club, anche il TCS deve affrontare un calo di soci. Iniziano a farsi sentire gli effetti dell’iniziativa Cooldown Club per giovani soci? Abbiamo reinserito la marcia. I giovani soci usufruiscono di sconti sui servizi del TCS, ad esempio per i corsi 2-fasi, oppure agevolazioni per coppie, come fare benzina più a buon mercato. Tutte prestazioni supplementari che mostrano già effetti benefici sulla domanda. Il TCS dovrebbe tornare a occuparsi dei suoi punti di forza come l’impegno per gli interessi della mobilità. Verranno ridotte le prestazioni? Un club come il TCS si distingue attraverso molteplici prestazioni di servizio, che non dipendono solo da argomenti legati al profitto. L’attuale offerta di prestazioni di servizio viene controllata costantemente e – dove necessario – orientata meglio al mercato. In futuro, il TCS vuole risparmiare alcuni milioni e verificare le suestrutture. Come fa a rimettersi in forma? Il Gruppo TCS in primavera si è dato una nuova struttura e ha dunque intrapreso cambiamenti essenziali. La riorganizzazione viene attuata anche dal punto di vista dell’efficienza dei costi attraverso il decentramento e il raggruppamento di settori, che prima erano gestiti in diverse divisioni. Processi più semplici combinati con un più forte orientamento verso i soci, permettono di conservare la nostra posizione di leader nel mercato della mobilità. Il TCS è ben equipaggiato per affrontare le sfide del futuro. Intervista: fm
«Il TCS ha tutte le carte in regola per affrontare le sfide che ci prospetta il futuro» può far leva, ottimizzando i processi e – se necessario – intraprendendo cambiamenti strutturali. L’obiettivo ultimo è di tornare a scrivere il più presto possibile un risultato finanziario in pareggio e conseguire i mezzi necessari per gli investimenti futuri. Quali sono state le innovazioni del TCS più importanti realizzate durante lo scorso anno?
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Vacanze in Italia
Adriatico
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Riviera Ligure
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Il pedaggio va pagato
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L’Italia dispone di una rete autostradale moderna ed efficiente… che si finanzia tramite i pedaggi!
Collaudi anche per auto «over 10» Da luglio collaudi senza limiti al Centro TCS di Rivera. Un gesto d’apprezzamento del Cantone. Considerati i buoni risultati fin qui raggiunti, nonché la stretta collaborazione in atto con la Sezione della Circolazione ed il livello di formazione dei nostri tecnici, il Dipartimento delle Istituzioni del Canton Ticino, ha acconsentito ad estendere la possibilità di eseguire presso il Centro TCS di Rivera i collaudi ufficiali anche per le vetture di oltre dieci anni d’età. La modifica entrerà in vigore il 1° luglio 2009.
Nel frattempo, sarà corretta la lettera di preavviso che è inviata all’utenza. Resteranno, comunque, ancora esclusi i veicoli «modificati» e le automobili immatricolate come veicoli d’epoca. Grazie a ciò, la Sezione Ticino aggiunge un nuovo importante tassello ai suoi servizi e viene semplificata l’accessibilità al collaudo presso il Centro TCS di Rivera per tutti gli automobilisti.
Assemblea della Sezione Ticino
Buono l’andamento delle diverse attività della Sezione, dai controlli ai corsi della «2 fasi», dai corsi giovani ai collaudi ufficiali, ora estesi anche alle automobili con più di dieci anni. Nell’occasione sono stati premiati i 15 migliori apprendisti del ramo automeccanico che hanno superato gli esami di fine tirocinio (foto). A conclusione dell’assemblea è intervenuto l’ingegner Denis Rossi (v. articolo a pag. 11), direttore del settore sud di Alptransit.
Il 14 maggio si è tenuta nell’aula magna della Supsi a Trevano la 95a Assemblea generale della Sezione Ticino del TCS. Ha condotto i lavori il presidente sezionale, avv. Giorgio Carlo Bernasconi, presenti 123 delegati, 20 membri di Comitato e una sessantina di ospiti. I delegati sezionali hanno approvato i conti 2008 – chiusi con una maggiore entrata di poco più di 100 000 franchi – e deciso il mantenimento della quota sociale per il 2010 senza alcuna variazione. Nella sua relazione presidenziale, Bernasconi è tornato sull’annosa questione dell’allacciamento della A2 con l’A13; ha poi citato l’apertura del consigliere federale Moritz Leuenberger al raddoppio della galleria del San Gottardo e le dichiarazioni dell’on. Borradori sul netto miglioramento della qualità dell’aria in Ticino.
Una rete di oltre seimila chilometri che collega tutta la penisola avvolgendola in una grande ragnatela, con una miriade di servizi all’avanguardia, preposti al monitoraggio in tempo reale del suo funzionamento e della sicurezza degli utenti. Un invisibile sistema informatico di gestione e di controllo, preso ad esempio anche da altri Paesi europei, che è un vanto della Società Autostrade SpA, per risolvere qualsiasi problema di viabilità, ma anche per venire in soccorso agli automobilisti in difficoltà ai caselli per il pagamento del pedaggio. Quest’ultimo aspetto è stato al centro di una discussione, avvenuta nei giorni scorsi a Milano, fra rappresentanti della Società Autostrade e del TCS, visto, fra i diversi temi toccati, anche l’alto numero di automobilisti stranieri, fra i quali molti svizzeri, che per svariati motivi non corrispondono l’importo per la percorrenza autostradale. Dobbiamo ricordare che il pagamento del pedaggio è contemplato dall’art. 176 del Codice stradale italiano e che il gestore autostradale ha il diritto di riscuoterlo. Malgrado alcuni tentativi fatti anni fa, la Società Autostrade non ha mai provveduto al reclamo sistematico di tali importi scoperti, cosa che sarà intrapresa nei prossimi mesi. La casistica dei mancati pagamenti è catalogata in nove categorie: biglietto non ritirato; biglietto smarrito; sprovvisto di denaro; sprovvisto di Viacard o carta di credito; Viacard con importo insufficiente; transito senza fermata, transito su pista Telepass, Telepass revocato. Le possibilità di rimediare ad un mancato pagamento sono semplici e senza aggravi di spesa e possono essere regolate nel più vicino «Punto Blu» o via Internet, mentre se interviene un primo scambio di corrispondenza le penali sono di 2.80 € o di 3.20 €. L’utente deve tener presente che ogni pista del casello autostradale è sorvegliata e collegata con un operatore che, nel caso di difficoltà, può dare tutte le informazioni necessaRenato Gazzola rie.
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club e soci | touring 10 | 11 giugno 2009
Sconti dalla Tamina al Tamaro Anche per questa estate proponiamo alcune destinazioni per il tempo libero dove i soci TCS e le loro famiglie hanno diritto a vantaggi e privilegi. La scelta inizia con un’offerta esclusiva nelle nuovissime terme Tamina a Bad Ragaz.
› È uno degli eventi maggiori del panorama turistico elvetico del 2009: la riapertura delle terme Tamina a Bad Ragaz, totalmente ricostruite dopo più di un anno di lavori e 40 milioni di franchi d’investimento. La veste architettonica è ora a dir poco stupenda: un avveniristico edificio dalle forme plastiche completamente pitturato di bianco all’esterno e all’interno. Progettata dallo studio d’architettura zurighese Smolenicky&Partner, l’imponente costruzione è completamente rivestita di tasselli di legno laccato, tutto rigorosamente prodotto nella regione. Sui suoi 7300 metri quadrati di superficie sono a disposizione degli ospiti varie vasche contenenti acqua termale a diversa temperatura, idromassaggi e saune, cascate e getti d’acqua, canali con acqua corrente. Proprio quel che ci vuole per staccare la spina e ricaricare le batterie. Di questo favoloso scenario possono approfittarne ampiamente anche i soci del Touring Club Svizzero, grazie ad un’offerta esclusiva a loro riservata. Dal 1° luglio al 31 agosto pagheranno 125 franchi, al posto di
156, un pacchetto comprendente: l’entrata alle terme per 4 ore con sauna e due asciugamani, un massaggio di 50 minuti, le pantofole e un asciugamano caldo alla fine del trattamento. Scoperte già nel Medioevo, le sorgenti «miracolose» del fiume Tamina devono la loro notorietà su vasta scala al grande medico e alchimista Paracelso, che per primo ne analizzò scientificamente le proprietà curative. Da qui è poi nato anche il successo internazionale di Bad Ragaz come stazione termale. Da non perdere: la località sangallese che fa parte della magnifica regione di Heidiland, a ridosso delle Alpi glaronesi e del fiume Reno, ospita la Triennale internazionale della scultura all’aperto. Fino al 1° novembre, piazze e giardini della cittadina sono addobbati con centinaia di opere di artisti Antonio Campagnuolo di fama mondiale.
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L’offerta speciale per i soci TCS è valida dal 1° luglio al 31 agosto 2009. Durante tutto l’anno i soci hanno diritto al 15% di sconto sull’ingresso alle terme e al 10% sui trattamenti di bellezza e altre prestazioni come i massaggi; www.taminatherme.ch
Avvolti nella magia nera a Conny-Land ›
Conosciuto soprattutto per i suoi magnifici delfini che nuotano placidamente nella laguna artificiale più grande della Svizzera, il parco di divertimento di Conny-Land a Lipperswil (TG), nella lussureggiante regione del Lago di Costanza, si è appena arricchito di una nuova favolosa attrazione per tutta la famiglia. Denominata «Wet N’ Splash», si tratta di un avventuroso tragitto in barca attraverso la giungla africana della «Voodoo Island», ovvero l’isola della magia nera. Una volta che l’imbarcazione si stacca dalla riva trascinata dalla corrente, ci si ritrova avvolti in un’atmosfera satura di «suspence» e di mistero, perché non si sa mai cosa c’è in attesa dopo la prossima ansa del fiume… Sarà uno spirito benigno o una malvagia divinità?
Risate a crepapelle e nervi tesi si alternano a ritmo serrato durante questa avventura mozzafiato, dalla quale si esce completamente bagnati. Niente di meglio, allora, che rilassarsi di nuovo godendosi tranquillamente uno spettacolo dei simpatici leoni marini oppure dei delfini, le cui eleganti acrobazie acquatiche lasciano sempre stupefatti. Forse anche qui ci si ritroverà bagnati da qualche spruzzo sollevato dagli animali durante i loro tuffi, ma il buonumore è garantito. Un’esperienza senz’altro indimenticabile è quella di nuotarci assieme, magari diventando per un’intera giornata il «trainer dei delfini» e dei dolcissimi leoni marini. Un sogno di molti bambini, che a Conny-Land può diventare realtà... a patto di prenotare con largo anticipo, visto l’alto numero di richieste per partecipare a questa esperienza ac unica nel suo genere in Svizzera.
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Presentando la tessera 2009 alla cassa, i soci del TCS e i loro familiari usufruiscono di uno sconto fino al 20% sull’ingresso. Il parco è aperto giornalmente dalle 10 alle 18 fino al 18 ottobre. Altre informazioni: tel. 052 762 72 72; www.connyland.ch
11 giugno 2009 | touring 10 | club e soci
Ritorno all’infanzia a Happyland › Se nomi come Bojo, Low G, Splash River o The Red Baron non vi dicono niente, allora non siete mai stati a Happyland, il «paese della felicità» che sorge a Granges, in Vallese. E se ci andrete una volta, ci ritornerete di sicuro. Qui, infatti, si perde completamente la nozione del tempo… e dell’età. Anche gli adulti tornano bambini, divertendosi come matti assieme ai loro pargoli su montagne russe che precipitano nell’acqua a velocità pazzesca, giostre e altalene che fanno venire le vertigini, simulatori tridimensionali che vi proiettano alla velocità della luce nell’antico Egitto oppure nelle viscere di una vecchia miniera d’oro del Far West. E tante altre attrazioni insolite da provare e riprovare fino allo sfinimento. Happyland è davvero «il posto» per trascorrere una giornata all’insegna della spensieratezza assoluta, passando da un divertimento all’altro senza dover fare lunghe file davanti a ogni singola cassa, visto che il biglietto d’entrata dà diritto a salire su tutte le attrazioni. E tutte le volte che si vuole. Inoltre, il ristorante del parco con ampia terrazza propone menù a prezzi davvero alla portata di qualsiasi tasca. E chi vuole
può perfino portarsi dietro da casa le scorte per fare un pic-nic. E ancora: a tutti i bambini fino a 12 anni viene regalata l’entrata il giorno del loro compleanno, basta presentare la carta d’identità alla cassa. Sul territorio di Happyland un’unica cosa non ac è permessa: non essere felici!
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I soci TCS e famiglie hanno diritto ad uno sconto di 5 franchi sull’entrata. Apertura quotidiana sino a ottobre; orario: 11–18; www.happylandnew.ch
Slittare d’estate sul Monte Tamaro › È un enorme parco di divertimento nella natura quello che vi attende al Tamaro, una delle più belle e imponenti montagne ticinesi. E questo per tutti: adulti e bambini, sportivi ed escursionisti della domenica, camminatori o ciclisti. Infatti, una volta scesi dalla telecabina che porta in quota, le possibilità sono pressoché infinite. Iniziando dal Parco Avventura, un suggestivo percorso sopraelevato in cui ci si sposta da un
albero all’altro scivolando lungo cavi d’acciaio collegati a 51 piattaforme. Ovviamente si è ben agganciati a un’imbracatura e si può completare questa esperienza lanciandosi a valle sulla Tirolese più lunga della Svizzera: 440 metri a 60 km/h! Poi, mentre i genitori si godono in pace il sole sulla terrazza del ristorante dell’Alpe di Foppa, i bambini possono sfogarsi nel grande Parco giochi situato a pochi metri oppure scendere a folle velocità sugli slittini biposto della slittovia (v. foto). Ma questa è un’ebbrezza che sicuramente anche molti adulti vorranno provare! Se sul Tamaro non mancano di certo le passeggiate panoramiche, i più sportivi possono scegliere fra varie attività. Ad esempio, ci si può cimentare nel percorso di nordic walking che si snoda dalla stazione intermedia della funivia, con una bellissima vista su tutto il Ticino fino al Monte Rosa. Come pure impegnarsi su vari percorsi ac di mountain-bike.
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Soci TCS e famiglie hanno diritto al 20% di sconto sul biglietto della telecabina che parte da Rivera e al prezzo per gruppi sul pacchetto «ParcoAvventura + telecabina». Informazioni: www.montetamaro.ch. Tutti i vantaggi per i soci: www.risparmi.tcs.ch
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I Giacometti in mostra alla Beyeler ›
La grande esposizione estiva della Fondazione Beyeler di Riehen (BS) promette di essere uno dei grandi appuntamenti del calendario culturale internazionale, oltre che di casa nostra. La mostra, infatti, è dedicata al geniale artista svizzero Alberto Giacometti (1901–1966), uno dei più influenti rappresentanti dell’arte moderna mondiale. Nelle luminose sale del museo alle porte di Basilea sono esposti, fino all’11 ottobre 2009, 150 dipinti, sculture e disegni che ripercorrono l’intera opera creativa dell’artista che si affermò a Parigi nella prima metà dello scorso secolo. In mostra anche diversi capolavori di altri esponenti della famiglia Giacometti, una stirpe che oltre ad Alberto ha dato all’arte esponenti del calibro dell’altrettanto celebre padre Giovanni (1868– 1933) o del cugino Augusto (1877–1947). Naturalmente, alla Fondazione Beyeler è sempre possibile visitare l’esposizione permanente, che annovera centinaia di capolavori dei maggiori maestri dell’arte moderna, da Van Gogh a Warhol, passando per Cézanne, Chagall e Picasso, solo per citare qualche nome. Il tutto in una cornice progettata da uno dei più innovativi architetti del nostro tempo, qual è l’italiano Renzo ac Piano.
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Presentando la tessera TCS 2009 alla cassa del museo, i soci del TCS hanno diritto al 22% di sconto sul prezzo del biglietto per adulti e per le famiglie. Orari: tutti i giorni 10-18, mercoledì fino alle ore 20. Altre informazioni: www.beyeler.com
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club e soci | touring 10 | 11 giugno 2009
La passione come lavoro Il TCS ora è presente anche nella Svizzera Centrale con un suo Centro di guida, un luogo ideale per studiare la tecnica della circolazione stradale. A Emmen vicino Lucerna il direttore Theo Küchler vuole giocare le carte migliori.
› In una giornata da cartolina, il direttore
polizia lacuale, Küchler si era dedicato all’insegnamento della circolazione stradale – dall’asilo sino alla scuola superiore. «Il contatto con la gente mi sta molto a cuore e mi riempie di gioia», confessa Küchler, che durante la sua attività di istruttore aveva già molto a che fare con il TCS: «Il Touring Club Svizzero era il nostro più importante partner nel settore della sicurezza del traffico e la maggior parte del materiale d’insegnamento veniva dal club». Inoltre, ha sostenuto numerose manifestazioni nel settore della sicurezza stradale sia con le sezioni che con la sede centrale del TCS.
Pieno di motivazione | Quando il posto di direttore del centro di Emmen venne messo a concorso, il padre di due gemelli di un anno e mezzo non ebbe alcuna esitazione. Affrontare una nuova sfida a quell’età e in quel settore, per Theo Küchler fu estre-
mamente motivante ed ora è naturalmente molto contento di potersi impegnare al 100 percento per la sicurezza stradale in qualità di direttore del Centro. Un compito che svolge con una collaboratrice amministrativa e un cosiddetto team di istruttori, costituito da maestri di guida professionisti, che a tempo parziale impartiscono corsi al Centro di guida TCS a Emmen, sia a neo conducenti che a conducenti di lunga data. La nuova struttura di Emmen, presso Lucerna, è assolutamente funzionale: non è enorme, ma il FTZ è equipaggiato nel migliore dei modi, così da rendere possibile corsi di formazione e di perfezionamento su misura per conducenti di veicoli sino a 3,5 tonnellate e di motociclette. Le piste sono preparate in modo che le simulazioni di manovre di frenata e di curva su suolo bagnato o ghiacciato possono essere esercitate come se fossero vere, senza però che i partecipan-
foto Benjamin Zurbriggen, ald
Küchler (39 anni) aspetta orgoglioso sulla pista nuova di zecca del Centro per il perfezionamento di guida (FTZ) a Emmen-Lucerna. E mostra al team del «Touring» il suo posto di lavoro: direttamente accanto al Centro tecnico del TCS con sullo sfondo l’impressionante sagoma del Pilatus – insomma, un gioiello. Le installazioni della Test & Training TCS SA, una filiale del TCS, sono state inaugurate con una festa la scorsa settimana. Theo Küchler è molto contento del suo nuovo compito, perché gli ha permesso di esaudire un desiderio professionale: «Mi sono sempre messo al servizio della sicurezza del traffico». Il primo aprile scorso ha cominciato al TCS, mentre prima era stato per undici anni membro della polizia cantonale di Nidwaldo, svolgendo i più svariati compiti. Oltre al settore traffico pesante e
Theo Küchler sulla pista del «suo» Centro di guida del TCS a Emmen si rallegra per i numerosi futuri partecipanti ai corsi.
11 giugno 2009 | touring 10 | club e soci
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Al TCS siete al posto giusto Il TCS è il giusto indirizzo non solo per coloro che vogliono frequentare un corso nel nuovo Centro per il perfezionamento di guida a Emmen, vicino Lucerna, (cfr. articolo accanto; iscrizioni tel. 041 267 12 38): ci sono altri centri di questo tipo a Niederstocken (BE), Hinwil (ZH), Lignières (NE) e Plantin (GE) così come altre strutture regionali, come per esempio a Rivera. I soci godono di sconti. Numerose sezioni del TCS offrono anche propri corsi su misura. Tutto sui corsi di formazione e perfezionamento di guida al sito Internet: www.test-und-trainingtcs.ch. hwm Vista a volo d’uccello, la pista s’inserisce perfettamente nell’ambiente circostante.
ti dei corsi vengano esposti a pericoli. Il centro risulta essere più piccolo rispetto a quelli grandi di Hinwil (ZH) e Stockental (BE), dove possono tenersi anche corsi per mezzi pesanti. «Da noi la gestione è di sicuro molto familiare, con effetti però tutt’altro che negativi sulla formazione», sostiene Theo Küchler. Una carta vincente è anche la posizione nel bel mezzo della Svizzera: chi
proviene dalla Svizzera Centrale potrà migliorare le proprie capacità di guida senza dover affrontare lunghi tragitti. E chi non ha un’automobile, può noleggiarla al centro per poter provare le manovre dal vivo.
Tutto assieme | Oltre ai ben noti corsi di guida per varie categorie di conducenti, una colonna portante del centro di Emmen so-
no, naturalmente, anche i corsi «2-fasi» per nuovi conducenti, in vigore dal 2005. Durante un periodo di prova di tre anni, i neo guidatori devono assolvere due giornate di perfezionamento obbligatori. La nuova struttura calza a pennello, anche perché è situata vicino al Centro tecnico della Sezione Waldstätte del TCS.
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Heinz W. Müller
Gli uomini parcheggiano meglio › Il libro dal titolo provocatorio «Perché gli uomini non sanno ascoltare e le donne non sanno parcheggiare» suscita accesi dibattiti. Ma gli uomini parcheggiano veramente meglio delle donne? Una squadra televisiva di Tele Züri ha voluto scoprirlo e ha invitato la stilista Luisa Rossi e il conduttore sportivo della televisione svizzero tedesca Paddy Kälin al Centro di sicurezza stradale Betzholz del TCS a Hinwil (ZH) per sottoporsi a un test. L’istruttore del TCS Martin Oswald ha assunto il ruolo di giudice, un compito non facile: «Stando alla mia esperienza – afferma l’esperto – buoni conducenti ci sono sia fra gli uomini che fra le donne e alcuni dimostrano di avere un certo potenziale di miglioramento», spiega Oswald con prudenza. L’opinione dello specialista TCS è stata richiesta per la prova di parcheggio. L’istruttore ha perdonato sbavature di stile, tuttavia sia la Rossi che Kälin hanno toccato la delimitazione del posteggio, ma: «Nel caso di Paddy Kälin l’ammaccatura sarebbe stata più piccola». Il cliché sembrava ormai confermato dai fatti, poi però Luisa Rossi ha superato brillantemente la prova di slalom. In una nuova edizione del sopraccitato libro, il
titolo più adatto sarebbe dunque: «Perché gli uomini al volante fanno male lo slalom e le donne non sanno parcheggiare». L’ultima sfida, il cambio della gomma, ha visto la vittoria di Paddy Kälin. Una disciplina che i soci del TCS non devono padroneggiare, dato che in caso di pam bisogno viene loro in aiuto la Patrouille.
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Info Touring Diversi corsi per uomini e donne vengono offerti nei Centri di sicurezza stradale del club in tutta la Svizzera: www.tcs.ch > Corsi > Test & Training TCS.
Pascale Marder
È un pregiudizio che non arrugginisce mai: gli uomini guidano meglio delle donne. È davvero così? La tv locale Tele Züri ha osato indire una piccola gara al Centro di sicurezza stradale Betzholz.
Luisa Rossi e Paddy Kälin durante la prova di guida «Donna contro Uomo» al Centro di sicurezza stradale Betzholz.
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Deumidificatori SECCO producono un ambiente sano e prevengono i danni da umidità Un’eccessiva umidità dell’aria negli ambienti di abitazione, lavoro e magazzino non solo è spiacevole ma è anche poco salutare e dannosa. Le muffe e i funghi causano danni alla salute delle persone e degli animali domestici e aggrediscono pareti, mobili, tessuti, piante e quadri. I deumidificatori SECCO di Sonnenkönig, estremamente efficienti e silenziosi, eliminano rapidamente e in modo duraturo il vapore acqueo, la condensa, i ristagni e l’umidità. Tutti gli apparecchi SECCO lavorano con fluido refrigerante senza CFC – per il rispetto verso l’ambiente. Gli apparecchi SECCO offrono un’elevata praticità di utilizzo: si imposta l’umidità dell’aria desiderata semplicemente per mezzo dell’igrostato e tutto il resto funziona automaticamente. Una volta raggiunto il grado di umidità impostato l’apparecchio si spegne automaticamente, lo stesso accade quando il serbatoio dell’acqua è pieno. Dimensioni dell’ambiente adeguate in m3 Circolazione dell’aria m3/ora Potenza di deumidificazione litri/24 ore Temperature Assorbimento di potenza Watt Capacità del serbatoio litri Riscaldamento Igrostato Ciclo diretto Visualizzazione serbatoio pieno, sfioratore Sbrinamento automatico Serbatoio estraibile Tensione Dimensioni cm: larghezza/profondità/altezza Peso kg Colore Refrigerante Controllo Garanzia anni
Secco 10N 20–30 120 10 5–35° C 220 1,5 – sì sì sì sì sì 230 Volt 32,1/25,8/42,7 11,5 bianco/menta R-134 A CE/GS 2
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Secco 30H 90–120 280 30 5–35° C 620 6,5 sì sì sì sì sì sì 230 Volt 39/ 31,4/ 61,2 22 bianco/beige R-134 A CE/GS 2
CEDOLA PER L’ORDINAZIONE Affrancatura e spese di spedizione Fr. 20.00 per ordine. Offerta valida fino al 31/08/2009, ad esaurimento Ordino al prezzo speciale in base all’offerta Touring Shop (più spese di spedizione di Fr. 20.00) ______Secco
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Inviare la cedola a: TCS, «Touring Shop», Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna; Fax 031 380 50 06; E-Mail: touringshop@tcs.ch, per chiarimenti: TCS, «Touring Shop», Tel. 031 380 50 15 (non si accettano ordinazioni telefoniche). Vendita e consegna effettuata da: ARS Trading AG, Wollerau, solo in Svizzera e Liechtenstein.
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Panoramica prezzi e prestazioni TCS
ETI TCS www.eti.ch Europa motorizzato «Famiglia» Fr. 103.– Europa motorizzato «Individuale» Fr. 75.– Europa non motorizzato «Famiglia» Fr. 77.– Europa non motorizzato «Individuale» Fr. 65.– Estensione Mondo «Famiglia» Fr. 88.– Estensione Mondo «Individuale» Fr. 70.– Spese di cura Europa Fr. 32.– Spese di cura Mondo Fr. 45.–
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Affiliazione www.tcs.ch Motorizzati (automobilisti e a seconda della motociclisti) Sezione e pro rata Tessera partner/giovani Fr. 44.– Non motorizzati Fr. 32.– Cooldown Club membercard Fr. 66.– Ciclisti (con Velo Assistance e RC) Fr. 37.– Juniores (con Velo Assistance e RC) a seconda della Sezione Quota per socio campeggiatore TCS (solo se già socio motorizzato o non motorizzato) Fr. 55.–* * camping club AG: + Fr. 7.–; ZH: + Fr. 5.–
Con la nascita dei figli cambiano i criteri con cui i genitori scelgono la propria automobile.
Card Assistance www.cardassistance.tcs.ch per tutta la famiglia Fr. 28.– 20% di sconto per i titolari del Libretto ETI Carta Aziendale TCS www.tcs.ch/azienda Per veicoli aziendali Soccorso stradale da Fr. 134.– Protezione giuridica di circolazione da Fr. 111.– ASSISTA www.assista.ch Assicurazione protezione giuridica Circolazione Famiglia Fr. 96.– Individuale Fr. 66.– Privata Famiglia Fr. 215.– Individuale Fr. 192.– Immobili Fr. 95.– Auto TCS www.autotcs.ch Responsabilità civile, casco parziale, casco collisione, capitale incidente, protezione del bonus, danni di parcheggio su richiesta Assicurazioni due ruote www.assicurazionitcs.ch Velo-Assistance. Con contrassegno per la bici, protezione giuridica, assistenza e copertura casco fino a Fr. 2000.– Fr. 25.–* copertura casco fino a Fr. 5000.– Fr. 80.–* Contrassegno responsabilità civile (RC) bici Fr 6.50* Moto-Assistance (soccorso stradale e assistenza) Fr. 41.–* Ai motociclisti in Svizzera e all’estero * prezzi soci TCS Carta di credito TCS drive TCS MasterCard drive Carta partner TCS-American Express drive Gold Carta partner
Fr. Fr. Fr. Fr.
50.– 20.– 100.– 50.–
Infotech www.infotechtcs.ch Il TCS sottopone a test veicoli ed accessori e mette a disposizione dei soci del club informazioni raccolte e redatte in modo competente e neutrale. Test&Training www.test-et-training.tcs.ch Sconti sui prezzi dei corsi di perfezionamento di guida nei centri di Lignières, Plantin, Betzholz, Stockental e Emmen. Formazione in due fasi www2fasi.tcs.ch corsi obbligatori per la licenza di condurre definitiva. Viaggi TCS www.viaggi-tcs.ch Per ogni viaggio un consiglio personalizzato nelle agenzie di Viaggi TCS (tel. 0844 888 333) Per ottenere ulteriori informazioni sulle prestazioni del TCS e sui numerosi vantaggi offerti ai soci tel. 0844 888 111 o www.tcs.ch
L’influenza dei bambini quando si compra l’auto
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Con l’arrivo dei figli, padri e madri riscoprono nuove esigenze nella scelta dell’auto, perché la quattro ruote deve essere a misura di famiglia. Sicurezza, spaziosità, risparmio energetico e rivendita vantaggiosa sono d’importanza capitale. Fondare una famiglia crea nuove necessità: basta pensare al trasporto di seggiolino e carrozzina. Con l’acquisto di una station wagon, i genitori manifestano in modo evidente la nuova fase di vita. I genitori di bambini da zero a venti anni d’età spiegano che con il primo figlio non è cambiato solo il modello del veicolo, bensì anche lo stile di guida: con la propria prole nel traffico stradale diventa prioritaria la sicurezza sia attiva che passiva. Nonostante esista un’ampia varietà di veicoli che viene incontro alle esigenze della famiglia, non sono ancora soddisfatti tutti i desideri di padri e madri che sono in giro in macchina. I genitori con figli sino a 7 anni desiderano airbag laterali per una migliore protezione della testa dei piccini. I sistemi di chiusura e apertura con telecomando sono considerati un valido aiuto, in particolare quando, oltre a uno o due bambini, si trasporta una spesa ingombrante. Per cercare la chiave non solo si devono appoggiare sacchetti e borse, ma anche lasciare la mano dei bambini. Alcuni genitori prediligono le porte scorrevoli perché le ritengono un modo poco complicato per salire in auto. Sulla lista dei desideri dei genitori si trova
tra l’altro: la possibilità di istallare tre seggiolini sui posti posteriori oppure la combinazione per cui un adulto si siede tra due seggiolini. I genitori con bambini tra 7 e 12 anni ritengono spesso faticosi i viaggi (lunghi) in auto con la loro prole. Desiderano segnali di allarme delle cinture per tutti i sedili, anche per quelli posteriori, così come sistemi di protezione delle porte più intelligenti, dato che a partire dagli 8 anni capiscono velocemente i meccanismi di funzionamento. Un’offerta di divertimento per i bambini diventa sempre più importante dato che cantare assieme e fare indovinelli può esaurire il repertorio dei genitori. Desiderano inoltre alcuni altoparlanti e collegamenti radio (con cuffiette), comodi cuscini da fissare alla cintura, e i lettori dvd portatili. Anche i bambini a partire dai 12 anni influenzano, direttamente o indirettamente, la scelta della vettura degli adulti: nel catalogo delle richieste troviamo anche un portabagagli spazioso per il trasporto di equipaggiamento sportivo, strumenti musicali o biciclette. Pure dominante è il tema sicurezza, che per i genitori assume una nuova dimensione, soprattutto se hanno figli 16enni e 17enni che sono praticamente vicini all’ottenimento della propria patente di guida e ben presto siederanno loro al volante dell’automobile dei genitori.
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Prof. Dr. Doris Kortus-Schultes, centro di competenza Donna & Auto, HS Niederrhein L’opinione degli autori invitati su questa pagina è indipendente da quella della redazione di «Touring».
11 giugno 2009 | touring 10 | la pagina dei lettori
Forum
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Il concorso destinato a rimanere deluso. I sussidi per i trasporti pubblici devono provenire dagli introiti fiscali generali, perché tutti ne tragMarkus Mächler, Lucerna gono profitto. Grazie da parte di un infartato
Ciclisti stranieri senza «vignetta» «Touring» 6/2009, il punto
In riferimento all’articolo intitolato «In bici senza badare al prossimo», condivido quanto l’autore (il presidente centrale del TCS Niklaus Lundsgaard-Hansen, ndr.) ha prospettato. Inoltre mi faccio portavoce di quanto succede sulle strade ticinesi specialmente nei giorni festivi, quando moltissimi ciclisti italiani invadono le nostre strade. Pochissimi, per non dire nessuno, hanno il contrassegno di responsabilità civile (RC) in vigore da noi. Come viene regolata la vicenda in caso di incidente con uno di detti ciclisti? Sono soggetti ad un controllo doganale in entrata ai valichi di fronAurelio Fasana, Sagno tiera? Risposta: Le autorità svizzere non hanno alcuna autorità d’imporre l’acquisto del contrassegno RC a ciclisti stranieri. Secondo la Convenzione di Vienna, ogni Stato deve accettare i veicoli circolanti secondo le norme del paese di provenienza. In caso d’incidente con colpa del ciclista straniero, questi risponde con la sua assicurazione privata o personalmente.
Il Venerdì Santo a Cannobio (I) ho subito un grave infarto. Con l’ambulanza sono stato immediatamente trasportato a Locarno e poi al Cardiocentro di Lugano per essere operato. Dopo una breve degenza ho dovuto far ritorno da Lugano al mio domicilio. Un taxi è venuto a prelevarmi. Il prezzo del trasporto mi è stato subito rimborsato dal TCS. Grazie! Il mio consiglio ai non soci del TCS: aderite al club! Albert Müller, Sarnen
L’orologio sportivo
Blocco della velocità sulle auto «Touring» 5/2009
La perfezione in una nuova dimensione: il Certina DS Podium convince grazie all’impressionante cassa e all’ottica ben strutturata. Questo nuovo orologio DS Podium ha il vetro in zaffiro, è impermeabile fino a 100 metri e dotato di un movimento ETA cronografo svizzero al quarzo. Dispone del sistema a doppia sicurezza Certina DS che garantisce una impermeabilità e una resistenza senza pari. Temperamento e classe vengono riuniti in questo orologio del valore di 685 franchi, ideale per l’uomo sportivo.
In tutta Europa la velocità massima consentita è fissata a 130 km/h. Esisterebbe un metodo semplice per risolvere la pirateria stradale: gli svizzeri devono semplicemente avere il coraggio di immatricolare solo veicoli limitati alla velocità massima legale ed esigere per le vetture già in circolazione il necessario adeguamento. Sotto il profilo tecnico è possibile senza troppo dispendio. I fabbricanti preferiscono vendere auto costose e potenti invece di orientarsi alle direttive fissate per legge. Questo comportamento non è lungimirante, perciò deve intervenire il legislatore. Hans Laubscher (@)
Sponsor del premio: Certina SA, Le Locle, www.certina.com
Basta col suddividere il traffico in buono e cattivo. Chi non capisce che tutte le forme di mobilità possono essere sensate impedisce lo sviluppo di una politica in grado di risolvere i problemi e di salvaguardare l’ambiente. Dovremmo renderci conto che strada e rotaia, autoveicoli e ferrovia si completano a vicenda. Dovremmo imparare a farne un uso corretto. È chiaro che i mezzi pubblici negli agglomerati devono essere sussidiati, ma è necessario tener conto anche del veterinario o del falegname di campagna che hanno bisogno dell’auto. Chi pensa di farsi pagare il conto dal vicino è
foto mw, rdb
I trasporti pubblici vanno pagati da tutti
Per questa rubrica valgono alcune regole: più breve è la lettera, maggiore è la probabilità che venga pubblicata; la redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile inviare le lettere per e-mail: touring@tcs.ch.
Impressum touring Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); vice caporedattore: Heinz W. Müller (hwm); vice caporedattore: Marc-Olivier Herren (MOH); Christian Bützberger (Bü), Antonio Campagnuolo (ac), Pascale Marder (pam), Jacques-Olivier Pidoux (jop), Peter Widmer (wi). Art Director/Fotografie: Martin Lobsiger (mlo). Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, Mathias Wyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Sylvie Fallot (f), Sabine Rothacher (t), Irene Mikovcic-Christen (assistente caporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna, tel. 031 380 50 00, fax 031 380 50 06. E-mail: touring@tcs.ch. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 96 028, totale: 1 355 061. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile), Gabriela Amgarten. Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 031 387 21 16, fax 031 387 21 00. Produzione: St. Galler Tagblatt SA, Basler Zeitung SA, CIE Centre d’impression Edipresse Lausanne S.A. Cambiamenti d’indirizzo: per iscritto, indicando il numero di socio, alla Sede centrale del TCS, cp 820, 1214 Vernier, tel. 022 417 24 40, fax 022 417 28 66, e-mail: service@tcs.ch o all’agenzia TCS (tel. 0844 888 111, fax 0844 888 112). Abbonamento: compreso nella quota sociale annua. «Touring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.
Le domande: 1. Come si chiama il direttore del programma veicolo elettrico della Renault? 2. Quante sono le «colline di cioccolata» dell’isola Bohol nelle Filippine? 3. Chi è Bruno Ehrler? Si possono fornire le risposte per posta (unicamente su cartolina postale), tramite SMS, email o www.touring.ch, indicando le generalità. Concorso 8/09: la bicicletta pieghevole Dahon Vitesse D7 è stata vinta da Marco Spinell di Gossau. Complimenti! Condizioni di partecipazione: il concorso di «Touring» è aperto a tutti, ad eccezione dei collaboratori del TCS e dei loro famigliari. I vincitori saranno estratti a sorte e avvertiti per iscritto. I premi non possono essere sostituiti da una somma di denaro equivalente. Non viene tenuta alcuna corrispondenza. Non sarà possibile ricorrere alle vie legali.
Redazione Touring, concorso per i lettori, casella postale, 3024 Berna; SMS al numero 9988 (1 fr./SMS) scrivendo «Touring» e le tre risposte; touring@tcs.ch (intestazione: concorso) Termine d’invio: 21 giugno 2009
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l’incontro | touring 10 | 11 giugno 2009
Deve tenersi in forma per questo lavoro?
«La storia di BMW mi affascina»
Facendo tre visite guidate al giorno si percorrono distanze piuttosto lunghe, che richiedono una buona condizione fisica. Mi tengo in forma andando in bicicletta da corsa.
La storica dell’arte Katja Hohbein accompagna i visitatori attraverso il Museo della BMW. La sua conoscenza di questa marca è enorme, anche se non promuove i nuovi modelli.
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Come mai lei, storica dell’arte, lavora nel museo delle auto BMW?
Katja Hohbein: Per prima cosa trovo affascinante trasmettere il sapere tecnico e poi BMW oltre ad avere un’ottima fama, ha anche una storia avvincente. Quali sono i requisiti necessari per diventare una guida nel museo BMW?
Sono richieste formazione adeguata e una ampia cultura generale, nonché una certa
disponibilità a capire e spiegare i principi dell’auto. All’inizio ho ricevuto per due mesi un’intensa formazione. Ma non si finisce mai di imparare, dato che ci formiamo continuamente per presentare i nuovi pezzi espositivi. Quante visite guidate fa al giorno?
Al massimo tre, in tedesco e inglese. Per me non è faticoso, perché mi piace il movimento e il contatto con i visitatori.
Non la stanca raccontare sempre la stessa cosa?
Per niente, dato che ogni volta accompagno gruppi diversi con nuove persone e ognuna di queste ha proprie esigenze ben specifiche. Inoltre, le nostre visite non sono programmate, bensì vengono condotte in modo individuale. Quali visitatori del museo preferisce?
A dire il vero sono i gruppi di donne, che in genere s’interessano ben poco di tecnica. Ma quando poi le vedo lasciare il museo entusiaste, mi sento proprio soddisfatta. Le capitano anche situazioni comiche?
I bambini sono spesso divertenti, ad esempio perché non appena vedono un’auto rossa, dicono subito che è una Ferrari. Una situazione che evidentemente fa arrossire i genitori. Le è già capitato che uomini appassionati d’auto siano scettici nei suoi confronti?
A volte mi capita di avvertire una certa diffidenza, ma poi i dubbi svaniscono piuttosto in fretta. Ci sono però visitatori che possiedono un enorme bagaglio di conoscenze riguardo alla BMW. Per me è positivo, dato che posso apprendere molti aneddoti interessanti. Durante le visite guidate promuove anche i nuovi modelli BMW appena usciti?
No, non è sicuramente il nostro compito. Quando i visitatori vogliono sapere qualcosa su un nuovo modello, allora indichiamo loro il vicino «Mondo BMW», dove vengono offerti servizi di consulenza e vendita di nuovi modelli. Qual è il suo rapporto con la mobilità e con la BMW?
La mobilità ci aiuta, senza ombra di dubbio, a collegare ogni angolo del mondo. Diversamente dall’aereo e dal treno, soltanto l’automobile è anche espressione di individualità. E BMW per me è un marchio che rispetta la tradizione e offre un’alta qualità e un senso dell’estetica.
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Fabian Unternährer
Intervista: Felix Maurhofer
La guida Katja Hohbein sa spiegare ogni minimo dettaglio della tecnica automobilistica.
In pillole Katja Hohbein ha studiato storia dell’arte e lavora da alcuni mesi come guida al museo della BMW a Monaco di Baviera. Prima era attiva in progetti espositivi e in musei dell’arte.