Touring 11/2009 italiano

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25 giugno 2009 touring 11 www.touring.ch GAA 1214 Vernier

Il direttore del Museo dei trasporti Daniel Suter

Giubilo per il nuovo padiglione stradale

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Prescrizioni di sicurezza sui voli

Superare i controlli in aeroporto 26 Assemblea dei delegati a San Gallo

Il TCS in fase di riorganizzazione

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Concorso: in palio due radio DAB+ adatte anche all’automobile In vacanza senza animali Meglio al ricovero che abbandonarli in strada 10

Test della Mazda 3 Auto di grande potenza e ricco equipaggiamento 12

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Catalogo TCS dei consumi Sempre piĂš numerose le auto a basso consumo 17



11 giugno 2009 | touring 10 | editoriale e sommario

Il Museo dei trasporti riesce a invertire la marcia

12 Test della Mazda 3

20 La Via dell’argento in Spagna

Sottoposta a test la seconda generazione della Mazda 3. Una sportiva piacevole da guidare e con un ampio equipaggiamento che non teme concorrenza.

Attraversare la penisola iberica seguendo la Via dell’argento dei Romani per lasciarsi affascinare dai magnifici paesaggi e da città ricche di richiami storici e culturali.

primo piano 4 Museo dei trasporti: nuovo padiglione stradale fra le attrazioni per i 50 anni.

società e mobilità 9 Pirati della strada: un gruppo di parlamentari chiede l’inasprimento delle pene. 10 Poveri animali: abbandonati in malo modo prima della partenza per le vacanze estive.

test e tecnica 17 Auto sobrie: il catalogo dei consumi del TCS mostra che l’offerta in Svizzera aumenta. 19 Sistemi di navigazione: test comparativo tra GPS portatili e telefonini cellulari.

viaggi e tempo libero 25 Novità alberghiera: nel canton San Gallo un hotel automatico senza personale. 26 Prendere il volo: consigli per non avere sgradite sorprese ai controlli in aeroporto.

club e soci 29 Assemblea del TCS: i delegati centrali riuniti a San Gallo. 33 Esercizio 2008: la crisi si sente ma le misure adottate lasciano ben sperare. 9 35 37 38

il consulente contatti TCS, il punto: Marco Solari, presidente del Comitato strategico «Gottardo 2020» forum, il concorso, impressum l’incontro: Christian Rossi, capo di TGV-Lyria

Pia Neuenschwander

Al Museo svizzero dei trasporti il nome è già un programma: tutto ha a che fare con gli spostamenti, dai binari sino al cosmo. La vasta gamma di veicoli esposta è, naturalmente, il biglietto da visita del cinquantenne museo di Lucerna, che però per anni ha letteralmente trascurato alcuni settori, come per esempio la circolazione stradale. Le classiche attrazioni dei visitatori, soprattutto dei più giovani, come le slitte con le cinture, sulle quali si poteva percepire l’effetto dell’energia in fase di frenata, adesso sono lontane mille miglia dal gusto odierno dei visitatori. È, dunque, tanto più apprezzabile il fatto che il Museo dei trasporti da tempo lavori a una sua risistemazione. La concorrenza tra i musei orientati verso la tecnologia, infatti, è grande. Chi, ad esempio, ha già visitato in Germania il museo delle case BMW o Mercedes (cfr. ultimo «Touring»), capisce come dovrebbe venire presentato, in modo impressionante e innovativo, il tema del traffico individuale e della tecnica. Anche il nostro Museo dei trasporti adesso è perfettamente al passo con i tempi grazie all’avveniristico Padiglione del trasporto stradale e al nuovo concetto espositivo, come riportato in questa edizione di «Touring». Queste e tutte le altre attrazioni sono un motivo sufficiente per avviarsi verso Lucerna con una buona dose di curiosità nel serbatoio o… in carrozza. Felix Maurhofer, caporedattore

Ragazzi gareggiano in abilità e prudenza Foto di copertina Autore: Benjamin Zurbriggen

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I 210 giovanissimi partecipanti alla Giornata romanda di educazione stradale hanno dovuto dimostrare la loro abilità sulla bici nel rispetto delle norme della circolazione. L’evento patrocinato dal TCS si è svolto a La Chaux-de-Fonds a metà giugno.


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primo piano | touring 11 | 25 giugno 2009

Il risveglio dal lungo letargo Al centro delle celebrazioni per il 50° giubileo del Museo svizzero dei trasporti vi è l’apertura del grandioso e innovativo Padiglione del trasporto stradale. Il TCS è presente con l’avveniristico laboratorio della mobilità.

Il Museo svizzero dei trasporti è irriconoscibile: là dove fino a non molto tempo fa erano sorti padiglioni, corridoi di collegamento, aeroplani e perfino una nave, oggi vi è una gigantesca arena. Sin da lontano i visitatori vedono la nuova sala dedicata al traffico individuale e stradale, che già dall’esterno è imponente: 344 cartelli segnaletici sono posti sulla grande facciata che ha una superficie di 2000 metri quadrati (cfr. foto di copertina). Adesso finalmente il Museo svizzero dei trasporti di Lucerna, il museo più frequentato del Paese con i suoi 830 000 visitatori annui, riconosce alla circolazione stradale il posto che merita. Finora, infatti, erano presentati in modo più attraente i settori ferrovia, navigazione, aviazione, spazio e astronomia; mentre invece il tema dell’automobile era trattato un po’ in secondo piano. Le curiosità automobilistiche erano addirittura presentate in un vecchio edificio polveroso.

verso: sui due piani del gigantesco Padiglione del Trasporto stradale, inaugurato in questi giorni in occasione delle celebrazioni del giubileo del cinquantenario, colpisce l’originalità dell’ambientazione della mostra: su enormi scaffali sopraelevati stanno 80 oggetti posti su piedistalli, tra i quali si trovano numerosi miti dell’auto e altri veicoli della mobilità. Tramite una votazione, gli spettatori possono scegliere quale oggetto verrà deposto praticamente ai loro piedi da un robot. «È una prima mondiale», esclama Blandina Werren, responsabile della comunicazione del museo, durante un giro con gli inviati di «Touring». Il padiglione presenta altri punti forti: undici isole tematiche rappresentano i differenti ambiti della strada, come la sicurezza, il traffico commerciale, il mondo dei mestieri dell’auto. Quale principale partner del Museo dei trasporti, il Touring Club Svizzero dispone al primo piano di un avvecontinua a pagina 7

foto Benjamin Zurbriggen

Presentazione originale | Ora è tutto di-


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Il direttore del Museo dei trasporti Daniel Suter davanti agli avveniristici scaffali espositivi del nuovo Padiglione del trasporto stradale.

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La presenza del TCS a Lucerna

Per far posto alla nuova Arena sono stati spostati gli amati aeroplani della Swissair.

continua da pagina 4

niristico «Laboratorio della mobilità» e all’esterno di un Giardino della circolazione (cfr. articolo a lato). Un impianto solare sul tetto del nuovo padiglione stradale produce 41 000 kW di corrente all’anno.

Risistemazione | La nuova sistemazione del Museo dei trasporti, per la quale sono stati necessari 50 milioni di franchi, è iniziata nel marzo 2007. Un anno fa era stato inaugurato il padiglione d’entrata, che comprende il FuturCom (strutture di accoglienza, comunicazioni e collegamenti, centro conferenze) come pure la Media-Factory. Già in funzione sono i nuovi ristoranti.

Presto il prossimo grande evento »

I lavori di ampliamento costano 50 milioni di franchi. Come pensa di finanziare i futuri progetti? Daniel Suter: Il nuovo Museo dei Trasporti è un progetto-modello di collaborazione tra pubblico e privato: Confederazione, Cantone e Città di Lucerna hanno permesso di finanziare l’ammortamento. L’economia privata, i nostri membri, donatori e patrocinatori, oltre ai nostri 800 000 e oltre visitatori annui, hanno contribuito ad un sano finanziamento delle nuove strutture. Pensiamo di applicare anche ai progetti a venire questo modello, abbinato all’architettura creata in occasione di Expo 02. Ha già in mente quale sarà il prossimo grande passo? Vi sono bozze di idee molto belle per il rinnovamento dei padiglioni ferroviari. Per far questo è

Affinché si potesse allestire l’Arena multifunzionale, sono stati trasferiti nei rispettivi padiglioni tematici il DC-3 e il ConvairCoronado della ex compagnia di bandiera Swissair, come pure il restaurato «Rigi», il più vecchio battello passeggeri della Svizzera. Una parte dell’Arena è dedicata alle costruzioni stradali. E non va dimenticato che fa parte del Museo dei trasporti anche il teatro audiovisuale IMAX, che viene visitato ogni anno da oltre 30 000 persone.

Heinz W. Müller Info Touring Presentando la tessera TCS i soci del club pagano meno al Museo dei trasporti: adulti 4 fr. di riduzione, bambini 2 fr., famiglie 5 fr. www.risparmi.tcs.ch > Tempo libero; www.verkehrshaus.ch.

In quanto partner del Museo svizzero dei trasporti, il TCS è presente nel nuovo spazio pubblico addirittura due volte: nel nuovo Padiglione del trasporto stradale, al primo piano (cfr. servizio principale) sensibilizza i visitatori tramite il «MobiLab». Nel laboratorio della mobilità, equipaggiato con due binocoli, schermi di tessuto, sdraio e poltrone, gli spettatori possono assistere a film sulla mobilità del futuro. Le sequenze diffondono contributi sia ottimistici sia pessimistici («Paradiso» e «Inferno») che spingono a riflettere sul tema. Gli specialisti TCS dell’Accademia della mobilità hanno sviluppato venti possibili scenari, che sono stati realizzati dalla classe specializzata in video dell’Alta scuola di Lucerna. Come funziona esattamente il MobiLab va sperimentato sul posto. La stessa cosa vale per le tre stazioni mediatiche all’interno del MobiLab, che descrivono un’epoca compresa tra il 2016 e il 2050. In tutti i casi val la pena una visita. Altrettanto attraente è il Giardino della circolazione nella parte esterna, che è stato allestito dal settore Sicurezza stradale del TCS. A bordo di dodici auto a pedali di diverse dimensioni, i bambini possono sperimentare delle situazioni stradali; il personale vestito con la divisa TCS corregge ed anima i giovani utenti della strada. Naturalmente non può mancare la celebre vettura di servizio della Patrouille TCS. hwm

indispensabile una cooperazione con le FFS. Inoltre, nel 2010 festeggeremo i 100 anni di aviazione in Svizzera assieme all’Aero Club. Anche questo è un grande evento che esigerà tutta la nostra energia. Il suo augurio al pubblico? Con la sua nuova Arena di oltre 400 m2 di superficie, il Museo dei trasporti offre opportunità uniche per presentare al grande pubblico i veicoli più svariati. Club di auto d’epoca, gruppi di motociclisti, associazioni di proprietari di trattori con almeno dieci veicoli sono invitati a passare al museo durante le loro gite per far vedere temporaneamente i loro veicoli. E lo possono fare pagando 100 franchi per due persone e per ogni veicolo. Intervista: hwm

«

Daniel Suter, direttore del Museo dei trasporti di Lucerna

La spettacolare parete del padiglione della strada dove è presente anche il TCS.



25 giugno 2009 | touring 11 | società e mobilità

Più severi con i pirati della strada

il consulente Urs-Peter Inderbitzin

Deputati di tutto l’arco parlamentare chiedono che i pirati della strada non se la cavino con un «occhio pesto», ma che vengano puniti più severamente. Servirà a qualcosa?

› «Lotta contro i pirati della strada», così si chiama un gruppo di lavoro interpartitico del Consiglio Nazionale, che chiede di usare una mano più pesante contro i pirati della strada: cinque anni di prigione anche quando non ci sono state vittime, invece dei tre attuali, detenzione preventiva in caso di incidenti gravi, confisca del veicolo, ritiro della patente per almeno cinque anni e per i recidivi scatola nera obbligatoria. Gli otto parlamentari, la cui appartenenza va dai Verdi all’UDC, si sono attivati dopo aver preso atto del considerevole aumento degli incidenti dovuti a conducenti incoscienti. Particolarmente scottante è la richiesta che le sentenze contro i pirati della strada siano rese pubbliche. Uno dei promotori, il consigliere nazionale PS Daniel Jositsch, non intende comunque mettere alla gogna i condannati via Internet. I reati commessi dovrebbero, però, venire riportati sulla patente di guida.

gorosamente dai giudici, le associazioni di aiuto alle vittime del traffico sono, invece, soddisfatte dell’iniziativa. Da parte sua, l’Ufficio prevenzione infortuni rimanda al pacchetto di provvedimenti «Via Sicura», che però è già stato criticato in modo massiccio da UDC, PPD e PLR. Il TCS già da tempo ha chiesto ai giudici di punire più severamente questi reati nel quadro delle attuali norme in vigore. Nel 2004 ha lanciato assieme ad alcuni partner una campagna di manifesti pubblicitari hwm contro la pirateria della strada.

Scriveteci Cosa ne pensate delle richieste dei politici in tema di pirati della strada? Scrivete brevemente a: touring@tcs.ch o Redazione Touring, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna. Per i promotori dell’iniziativa, i pirati della strada sono coloro che violano di proposito norme basilari della circolazione, sono consapevoli di poter fare un incidente e sorpassano il limite di velocità di oltre 40 km/h. hwm

Bisogno fisiologico non giustifica eccessi di velocità Una grave crisi di diarrea è sempre sgradevole. Se sopravviene mentre ci si trova al volante, può essere un inferno. Chi, trovandosi in una situazione del genere, crede che sia permesso superare i limiti di velocità per poter raggiungere velocemente una toilette, si sbaglia di grosso. Una situazione di emergenza, seppur fisica, non sempre può giustificare una velocità eccessiva. Secondo il Tribunale federale (1C_4/2007) un importante superamento del limite di velocità può essere giustificato quale stato di necessità soltanto quando sono in gioco beni giuridici importanti, quindi l’integrità fisica o la vita di persone. Nel caso concreto un automobilista, che era stato «beccato» in autostrada mentre circolava a 172 km/h, si era giustificato adducendo uno stato di necessità provocato da un attacco di diarrea. Nella propria sentenza, il Tribunale federale ha ammesso che il conducente si trovava in una situazione sgradevole. Ciononostante, l’importante superamento del limite di velocità non era giustificato. Poiché le velocità eccessive rappresentano una delle principali cause degli incidenti della circolazione con gravi conseguenze, il conducente ha esposto gli altri utenti della strada ad un grave rischio per la loro salute ed integrità fisica. Quindi, la Corte di Losanna ha confermato la revoca della licenza di condurre per tre mesi. Il conducente è stato inoltre multato. Secondo la giurisprudenza, uno stato di necessità atto a giustificare l’inosservanza dei limiti di velocità può essere ammesso solamente quando il conducente deve portare con urgenza all’ospedale un passeggero che presenta sintomi di un grave disturbo di salute oppure se l’automobilista medesimo è affetto da tali disturbi. Non è questo il caso di una diarrea, seppur acuta.

Keystone

Reazioni | La fuga in avanti dei parlamentari ha provocato reazioni contrastanti: mentre alcuni esperti sono dell’opinione che le norme attuali sono sufficienti e devono semplicemente essere applicate più ri-

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La proposta sul tavolo: chi provoca un grave incidente dovrebbe rimanere dietro le sbarre sino a 5 anni, mentre chi ha rischiato di provocarlo dovrebbe perdere la patente per almeno 5 anni.

L’autore è giornalista giudiziario accreditato presso il Tribunale federale.


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società e mobilità | touring 11 | 25 giugno 2009

Il triste gioco prima delle ferie Inizia l’alta stagione non solo per gli hotel al mare o in montagna, ma anche per i ricoveri degli animali. Il dramma delle bestie abbandonate prima delle vacanze. davvero molto bello. Meno bello è spesso per gli animali: di colpo il criceto o il gattino diventano superflui nel «momento più bello dell’anno». Come lamenta Lukas Bircher della Protezione animali bernese: «Per il nostro ricovero a Oberbottigen le vacanze estive sono sempre un’enorme sfida». L’affluenza nel rifugio di ospiti a quattro zampe è enorme. Ogni giorno le nostre collaboratrici devono improvvisare delle soluzioni, che si tratti di «trasformare in zona per gatti l’alloggio di servizio del ricovero, come pure di doversi portare a casa loro l’intera famiglia felina».

Indesiderati ed espulsi | Secondo la Protezione animali, le scatole di cartone con dentro i criceti o gli zaini con i topolini vengono «dimenticati» sull’autobus o nel parco. Sempre per caso… «evadono» dalla loro gabbia molti pappagallini e altri pennuti. Nove cincillà sono stati abbandonati nel bosco: «Abbiamo dovuto raccoglierli uno ad uno», ricorda Bircher. Inoltre: «Sette porcellini d’India, malati e malconci, sono quasi

Alcuni consigli 쐽 Per viaggi all’interno della Svizzera informatevi presso le autorità cantonali relativamente a divieti di razza, obblighi di guinzaglio e museruola. 쐽 Informatevi presso la destinazione di viaggio se gli animali sono permessi in hotel, campeggi e spiagge. 쐽 Pensate se il vostro animale riesce a sopportare gli sbalzi climatici. 쐽 Durante il viaggio e sul luogo di vacanza preoccupatevi che vi sia sempre abbastanza ombra e acqua. 쐽 Proteggete l’animale dai parassiti, che possono essere portatori di malattie per gli animali e per l’uomo. 쐽 Informatevi in tempo presso il vostro veterinario. ve

morti in una scatola di cartone; un gatto è stato ritrovato dentro un sacco di juta appeso ad un albero». Le autrici di un volantino distribuito alle economie domestiche bernesi non fanno giri di parole: «Indesiderati, espulsi e abbandonati; spesso la gente perde ogni scrupolo, quando vogliono liberarsi del proprio animale domestico prima delle ferie».

«Zipfel» è salvo | L’infermiera per animali Monika Grawe lavora nel ricovero di Oberbottigen da 17 anni. Ripensa continuamente al cagnolino dal pelo arruffato ribattezzato «Zipfel» (Punta): «Il proprietario gli aveva messo in testa un berretto a punta e gli aveva bendato gli occhi; poi lo aveva semplicemente abbandonato a se stesso, cieco e privo di aiuto, lungo una grande strada molto trafficata». Un passante coraggioso aveva raccolto il cane e lo aveva portato nel rifugio per animali. Successivamente erano riusciti a trasferirlo in un bel luogo: «A causa del berretto lo abbiamo chiamato Punta». Una vicenda tragica per la brava curatrice di bestiole: «Dal 2006 cose del genere non possono più accadere, perché i cani devono portare un chip elettronico d’identificazione». Meno cani abbandonati | Secondo una inchiesta della Protezione Svizzera degli Animali (PSA) questo obbligo ha condotto a una netta diminuzione del numero di cani abbandonati. Lukas Bircher se ne rallegra: «Non si può più – come si faceva prima – lasciare legato semplicemente il cane a un albero della stazione di servizio autostradale». Le bestie senza padrone davanti ai centri commerciali sono diventate rare. Anche Eva Waiblinger, zoologa specialista di animali domestici della PSA, è contenta di questo progresso: «Registriamo ancora pochissimi casi all’anno di cani che si possono considerare definitivamente abbandonati». Diverso è per i gatti. Non hanno alcun «chip» sotto la pelle. Un’indagine del 2005 delle organizzazioni facenti parte della Protezione Svizzera degli Animali mostra

foto Mathias Wyssenbach

› Iniziano le vacanze estive. Un momento

che la quota di riconsegne dei gatti ritrovati è molto bassa, con l’8,7%. Soltanto nel 2007 i ricoveri di animali di tutta la Svizzera hanno accolto quasi 10 000 gatti e, come afferma la PSA la cifra resta tuttora alta, anche per altri animali di piccola taglia: «Un incremento massiccio avviene innanzitutto durante i mesi della stagione estiva; la conseguenza è rappresentata dai rifugi stracolmi».

Vacanze pianificate | Lukas Bircher consiglia di iniziare a preoccuparsi della questione di trovare un posto per l’animale già sei mesi prima delle vacanze: «I rifugi, le associazioni animaliste e la PSA danno consigli gratuitamente; alcuni rifugi possiedono liste di persone disposte ad occuparsi degli animali durante l’assenza per le ferie». A tal proposito Bircher afferma: «Chi, ad esem-


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L’esempio di Berna-Oberbottigen: il gatto rinchiuso nel ricovero per animali sogna la libertà e la sua famiglia che si occupa di lui.

pio, vuol portare il cane in un rifugio di vacanza, dovrebbe prima fargli trascorrere una notte sul posto». Sarà così subito chiaro se il quattro zampe si sente a proprio agio là. I gatti, invece, sarebbe meglio affidarli alle cure di amici o conoscenti.

sta particolarmente a cuore la raccomandazione di non lasciare gli animali in auto in caso di alte temperature. Con una temperatura nell’abitacolo del veicolo di 50 gradi l’animale potrebbe morire in pochi minuti.

Rischio di sanzioni | Secondo tutti gli L’alternativa è «portarseli» | I cani

Vacanze al rifugio: una notte di prova per i cani, mentre i gatti stanno meglio a casa.

vanno volentieri in ferie con la propria famiglia. L’associazione vodese per la protezione degli animali raccomanda ai proprietari di portare con sé gli animali, facendo bene attenzione alle prescrizioni di vaccinazione. Inoltre, è obbligatorio il passaporto dell’animale. Almeno due mesi prima della partenza bisognerebbe informarsi presso l’Ufficio federale di veterinaria (cfr. nota in basso), all’ambasciata o alle dogane del paese in cui si va per conoscere le prescrizioni di ammissione. All’associazione

animalisti citati da «Touring», in linea di massima è importante che «si pensi alle ferie prima ancora di decidere se tenere un animale». E chi non lo sapesse è meglio che tenga sempre presente che: abbandonare un animale è punibile e può essere sanzionato con una multa fino a 10 000 franchi.

Kurt Venner Info Touring Protezione Svizzera degli Animali (PSA), centrale telefonica 061 365 99 99. Internet: www.protezioneanimali.com. Ufficio federale di veterinaria (UFV), tel. 031 323 30 33, www.bvet.admin.ch


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test e tecnica | touring 11 | 25 giugno 2009

Pronta al decollo: la nuova Mazda 3 propone un turbodiesel dalle grandi prestazioni. Anche il design della carrozzeria le conferisce molto dinamismo.

tabella comparativa Prezzo (fr.) Cilindrata (cc) Potenza (kW/CV) Coppia massima (Nm/min) Consumo (l/100 km) Rumore int. 120 km/h (dBA) Costi al chilometro (fr./km)3 Costi di manutenzione4 Test «Touring»

Il posto guida suscita una sensazione da cockpit d’aereo.

Mazda 3 Hatchback 2.2 CD Sport

BMW serie 1 120 d

Lancia Delta Oro 1.9 D-MJ TT

Toyota Auris 2.2 D-4D LS

39 950.– 2184 136/185 400/1800 5,8 A2 70 –.81 11333 11/2009

42 000.– 1995 130/177 350/1750 4,81 A2 705 –.76 11111 19/20055

42 650.– 1910 140/190 400/2000 5,71 A2 706 –.81 11113 19/20086

39 100.– 2231 130/177 400/2000 5,9 B2 — –.78 11133 —

1 dati secondo l’importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore 3 costi di manutenzione per km (15 000 km/anno) 4 su 180 000 km (15 000 km/anno) 5 BMW 120i 2.0 6 Lancia Delta 1.4 T-Jet


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Tante emozioni con la nuova Mazda La nuova Mazda 3 si indirizza chiaramente ai conducenti sportivi. Convincono le buone prestazioni e il ricco equipaggiamento. Test della Mazda 3 2.2 CD HP Sport.

foto Wälti

› Il cambio aspetta soltanto di poter passare dalla seconda alla quarta marcia, di trovare una pista oppure un’autostrada libera e di dar sfogo ad un’accelerazione senza esitazioni. La Mazda 3, vettura della categoria compatta a trazione anteriore, parte come un airbus al decollo fino a raggiungere i 120 km/h. Il turbodiesel invece rimane sornione e la vettura giapponese, lunga 4,5 metri, si incolla al fondo stradale; difatti non intende minimamente decollare. Il potentissimo motore diesel, modificato appositamente per la Mazda 3, sviluppa con rapidità una grande potenza che può anche far slittare le ruote se non viene dosata con cautela. Poi, una volta raggiunta la velocità di crociera, inizia la fase comfort. La Mazda garantisce una guida rilassata nel sedile di pelle, regolabile in tutte le direzioni. Una volta inserito il tempomat basta di tanto in tanto uno sguardo di controllo sulla strumentazione sistemata in modo ordinato.

+ –

Più o meno Motore turbodiesel molto potente dalle prestazioni sportive e dal consumo moderato. L’equipaggiamento di comfort e di sicurezza soddisfa pienamente, anche le caratteristiche di guida sono ottimali. Volume di carico nel bagagliaio sufficiente. Nelle manovre di parcheggio è limitata la visibilità laterale-posteriore. I costi dei servizi sono piuttosto elevati soprattutto in caso di percorrenza di 15 000 km/anno.

Dietro due passeggeri viaggiano comodi.

I pulsanti posti sul volante sono comodi da azionare. Questa specie di centrale di comando permette di controllare tutto, dal navigatore – con display però un po’ piccolo – al tempomat, dal cellulare collegato via bluetooth fino al caricatore CD. La seconda generazione della Mazda 3 è pure ben equipaggiata in fatto di elementi di sicurezza: sistema ESP, controllo della trazione, segnale di frenata d’emergenza con avvisatore acustico automatico e assistente di frenata. Inoltre, la piccola sportiva è una delle poche automobili del suo segmento ad essere dotata di un sistema di sorveglianza posteriore. Infatti, un sistema radar nascosto nel paraurti posteriore riconosce le vetture nell’angolo morto e allerta il conducente mediante un indicatore nel retrovisore esterno accompagnato da un segnale acustico.

Design sportivo | Dall’esterno la Mazda 3 suscita un’impressione sportivo-dinamica. Salta particolarmente all’occhio la coda con il portellone a forma puntata e la grande calandra con prese d’aria laterali. Rispetto alla prima generazione la nuova è più lunga di 4 cm, mentre il passo è rimasto invariato. La nuova Mazda brilla sia all’interno sia all’esterno, con una qualità di rifinitura molto elevata per tutti gli elementi. Nei parcheggi laterali si scoprono, tuttavia, i primi difetti: la visibilità laterale posteriore non è ottimale. I sensori per il parcheggio sono quindi di estremo aiuto. Purtroppo, però, di serie la Mazda prevede questi sistemi ausiliari di assistenza soltanto nelle versioni Sport e MPS. Altra nota negativa: se quattro passeggeri vogliono viaggiare con la Mazda 3 devono stare attenti alle dimensioni dei bagagli. continua a pagina 15



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Ma è soprattutto in fatto di prezzo ed equipaggiamento che questa potente automobile giapponese non teme minimamente il confronto con la concorrenza. Infatti, il modello d’accesso viene venduto già a partire da 24 350 franchi. Ed in autunno la gamma verrà completata con una versione ancora più potente denominata MPS, con motore da 260 CV (da 39 500 fr.).

continua da pagina 13

Scheda tecnica VEICOLO PROVATO Mazda 3 2.2 CD HP Sport; 5 porte, 5 posti; 39 950 fr. (auto del test: 44 908 fr.) Gamma: dalla 1.6 Confort (24 350 fr.) alla 2.3 DISI Turbo MPS 1 (39 500 fr.) Opzioni: sedili in pelle regolabili elettricamente (2300 fr.), vernice metal. (650 fr.) Garanzia: 3 anni fabbrica, 3 anni assistenza mobilità; antiruggine: 12 anni (cond.) Importatore: Mazda (Suisse) SA, Avenue des Morgines 12, 1213 Petit-Lancy, www.mazda.ch DATI TECNICI Motore: 4 cilindri diesel 2.2 turbo, 185 CV; trazione anteriore, cambio 6 marce Peso: 1565 kg (auto del test), totale ammissibile 1965 kg, carico rimorchiabile 1500 kg Misure: larghezza interna: ant. 147 cm, post. 144 cm; bagagliaio: 340–1360 litri; pneumatici: 205/50 R 17, min. 195/65 R 15

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Tuttavia una volta ribaltato il divano posteriore la vettura raggiunge un volume di carico ragguardevole di 1360 litri.

Il prezzo è giusto | Per i conducenti sportivi la Mazda 3 con il turbodiesel da 185 CV è sicuramente un’alternativa interessante nella categoria VW Golf.

Felix Maurhofer

La strumentazione sportiva è ben leggibile. Ribaltando i sedili il bagagliaio raggiunge un volume ragguardevole. Soltanto il design della coda è un po’ pesante.

Check-up TCS DINAMICA DI COMPORTAMENTO Prestazioni (0–100 km/h): 8,1 s Elasticità: 60–100 km/h (in 4a) 5,3 s 80–120 km/h (in 4a) 5,5 s Diametro di sterzata: 12 m Insonorizzazione: 60 km/h: 60 dBA 11113 120 km/h: 70 dBA 11113 SICUREZZA Frenata (100–0 km/h): 36,8 m Equipaggiamento

11111 11111

COSTI DEI SERVIZI manutenzione (km/mese) ore

mano d’opera (fr.)

20 000/12 1,3 189.– 40 000/24 1,7 247.– Manutenzione per 180 000 km: 15 000 km/anno 30,6 6416.– COSTI D’ESERCIZIO

81 55

638.– 638.–

371.– 742.–

Mazda 3.2.2 CD HP Sport in dettaglio

Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agenzie Mazda da 98 a 149 franchi

VALUTAZIONE ECOLOGICA Emissioni misurate (banco di prova Empa): Monossido di carbonio (CO) 11113 11133 Idrocarburi (HC) + NOx Particolato (PM) 11113 CONSUMO AL BANCO DI PROVA (ciclo UE 80/1268) urbano

extra urbano misto

TCS 7,7 4,7 fabbrica 7,2 4,7 Emissioni di CO2: Media svizzera di CO2: etichettaEnergia (A–G):

5,8 5,6 154 g/km 175 g/km A

CONSUMO DEL TEST 11113 6,6 l/100 km autonomia 833 km serbatoio: 55 litri TCS Tecnica ed economia: Robert Emmenegger

ABITACOLO 11113 Disponibilità di spazio ben calcolata; anche dietro due persone prendono posto comodamente. Il bagagliaio ha una capienza di 340 litri. COMFORT 11113 Malgrado le sospensioni rigide, la capacità di assorbimento è buona. I sedili di pelle sono regolabili in diverse direzioni e sono adatti ai viaggi lunghi. Ottima insonorizzazione. EQUIPAGGIAMENTO 11111 Strumentazione sportiva e ben leggibile. Sistema audio completo con caricatore CD e GPS integrato. Funzioni audio, GPS e tempomat regolabili sul volante. PRESTAZIONI 11111 Il motore 2200 diesel è molto potente, piacevole ed elastico. Le prestazioni sono eccellenti e si situano a livello di una sportiva. Malgrado tutta la potenza il consumo rimane moderato. COMPORTAMENTO 11113 L’assetto ben regolato ben si adatta alla potenza del motore. Le

curve possono essere affrontate in maniera ottimale grazie alle pronte risposte dello sterzo. ESP e TCS permettono alcune libertà. SICUREZZA 11111 In questo campo non vi sono pressoché lati oscuri. La dotazione di sicurezza è molto ricca e corrisponde all’attuale stand tecnologico. Criticabile è unicamente il raggio d’escursione limitato dei poggiatesta posteriori. Positivo è anche il sistema di segnalazione dell’angolo morto. 104 cm

98 cm

쑸 쑸

m 2c –11 87

variabili

15 000 30 000

m 2c –11 58 쑸

fr./mese fissi

ct./km

km/anno

passo 264 cm

lungh. 449 cm (larg. 176 cm)

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11.6.2009 16:33:37 Uhr



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Inflazione di vetture sobrie I modelli economici non cessano di guadagnare terreno. Risultato: quasi la metà delle automobili offerte sul mercato in Svizzera non consuma più di 7 l/100 km.

› Il fenomeno costatato l’anno scorso sta assumendo una certa ampiezza: su 4500 modelli elencati nel «Catalogo dei consumi 2009» del TCS, circa un quarto promette addirittura una media che non va oltre i 6 litri su 100 km (dati di fabbrica su misto). Di che smentire le asserzioni secondo cui la Svizzera sarebbe essenzialmente un mercato di vetture ingorde di carburante. Il consumo medio delle auto nuove vendute nel 2008 è del resto sceso a 7,14 litri. Altra evoluzione ben nota: i modelli economici non sono forzatamente noiosi da guidare. Lo testimoniano alcune vetture alto di gamma a benzina, ben motorizzate, che non consumano più di 7 litri, mentre le loro equivalenti diesel sfiorano la barra dei 5 l. La tabella in calce fornisce del resto una panoramica rivelatrice del potenziale di ciascuna categoria. L’offerta si arricchisce grazie all’ampliamento dei modelli con il label ecologico che le marche generaliste tendono a proporre in ciascuna gamma.

Rimane la questione della scelta fra diesel e benzina. A titolo informativo le emissioni di CO2 del diesel sono inferiori dal 10 al 15% a quelle di un motore a benzina. In compenso le versioni a benzina sono meno care ed emettono meno NOx e particelle fini. A questo scopo, va sottolineato che il 95% dei veicoli diesel nuovi è dotato di un filtro per il particolato. Per questo non vi era

alcuna ragione di perdersi nell’interventismo. Si ricordi, infine, che nella pratica il consumo è generalmente superiore da 0,5 a 1 litro al valore del costruttore (misto). Variazioni sono pure possibili in funzione dell’equipaggiamento del veicolo. MOH

Info Touring Elenco delle automobili nuove: www.infotechtcs.ch; tasse cantonali e sconti: www.etichettaenergia.ch

La lista dei top 10

agenda

Il «Catalogo dei consumi 2009» del TCS elenca 4500 modelli di auto venduti in Svizzera e fornisce tutte le indicazioni per la scelta di un modello economico (consumo, CO2, etichettaEnergia ecc.). In aggiunta contiene la classifica dei 10 veicoli più economici di ciascuna categoria. Quest’opuscolo gratuito è disponibile nelle agenzie TCS, nei garage e al sito www.infotechtcs.ch > Pubblicazioni infotech. tg

Inutile avere gli occhi costantemente fissi sull’indicatore del carburante: l’automobilista che si preoccupa del consumo si vede proporre oggi una vasta scelta di modelli molto economici.

I campioni di risparmio di carburante (benzina/diesel) per categoria Marca/modello Toyota iQ Eco 1 Smart Fortwo cdi Mitsubishi Colt Cleartec 2 Seat Ibiza Ecomotive Ford Fiesta Econetic Toyota Prius II ibrida3 Ford Focus Econetic BMW 316i 4 VW Jetta Bluemotion

1

consumo 4,3 l/100 km 3,4 l 4,9 l 3,7 l 3,7 l 4,3 l 4,3 l 5,9 l 4,6 l

CO2 99 g/km 88 g 115 g 98 g 98 g 104 g 115 g 142 g 122 g

potenza 68 CV 45 CV 75 CV 80 CV 90 CV 78 CV 109 CV 122 CV 105 CV

prezzo 21 700 fr. 18 655 fr. 19 750 fr. 21 450 fr. 23 450 fr. 39 770 fr. 31 950 fr. 40 400 fr. 34 300 fr.

Marca/modello BMW 520i 5 BMW 520d Skoda Superb Greenline Lancia Musa 1.4 6 Ford C-Max 1.6 TDCi Fiat Qubo 1.3 JTD Toyota UrbanCruiser 1.3 7 Toyota UrbanCr. 1.4 D Smart Fortwo cabrio 8 Smart Fortwo cabrio cdi

consumo 6,7 l/100 km 5,1 l 5,1 l 5,7 l 4,5 l 4,5 l 5,5 l 4,9 l 4,5 l 3,4 l

CO2 162 g/km 136 g 136 g 136 g 119 g 119 g 129 g 130 g 106 g 88 g

Microcittadina 2 cittadina 3 compatta 4 classe media 5 classe media superiore 6 monovolume 7 fuoristrada/SUV 8 cabriolet Il consumo si riferisce al ciclo misto (dati di fabbrica). Risultati estratti dal «Catalogo dei consumi 2009» (situazione: maggio 2009).

potenza 170 CV 177 CV 105 CV 95 CV 109 CV 75 CV 101 CV 90 CV 71 CV 45 CV

prezzo 55 500 fr. 59 000 fr. 37 800 fr. 24 890 fr. 31 940 fr. 23 900 fr. 25 600 fr. 30 900 fr. 19 980 fr. 22 555 fr.



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Cellulari più complicati Orientarsi con un navigatore portatile o con un cellulare? Un test del TCS propende per la prima opzione, molto più semplice per il normale automobilista.

foto ald

› Il mercato dei sistemi di naviga-

La nuova Peugeot 3008 è una vettura spaziosa adatta a tutti i fondi stradali.

Leone per asfalto, sterrato e neve La Peugeot 3008 è un mix di SUV, monovolume e break. Grazie allo spazio generoso è adatta ai viaggi e si districa anche sullo sterrato grazie al sistema «Grip Control».

› «Si tratta della nuova SUV della Peugeot? Non penso perché nessuno ha parlato di un’auto a trazione integrale. Assomiglia piuttosto ad una monovolume». Così potrebbe svolgersi una discussione tra appassionati d’automobili che vedono per la prima volta la Peugeot 3008, lunga 4,37 metri. In effetti l’auto suscita un certo scalpore dal momento che è un crossover di diverse tipologie. La 3008 offre l’abitacolo e la variabilità di una monovolume, ha tuttavia una distanza da terra e il design di una SUV e il comfort di guida di una station wagon. Anche il bagagliaio è trasformabile e regolabile a tre livelli. Una volta saliti sulla nuova Peugeot 3008 1.6 turbo si respira un’aria da cabrio grazie al grande parabrezza e al tetto panoramico di vetro. Al benessere generale contribuisce l’allestimento elegante e raffinato dell’interno. Grazie alla posizione di seduta rialzata e alle diverse possibilità di regolazione dei sedili anche i viaggi lunghi diventano una specie di trattamento wellness. Clienti di entrambi i sessi si trovano subito a proprio agio al posto di guida allestito con ordine. Irritano unicamente i sette interruttori a destra del volante che permettono tra l’altro di far fuoriuscire e comandare l’«head-up-display» proposto in

opzione. Il pregio di questo display, sistemato nel campo visivo del conducente, consiste nel fatto che è possibile visualizzare un segnalatore di distanza che aumenta notevolmente la sicurezza di guida.

Adatta allo sterrato | Sulle strade non asfaltate una manopola girevole (Grip Control) permette di adattare la 3008 a diverse situazioni come la neve, il fango oppure la sabbia. La trazione delle ruote anteriori viene modificata a seconda del fondo stradale. Su un ripido percorso di ghiaia in montagna il sistema si è avvicinato a quello di un’auto 4҂4. L’auto provata era equipaggiata con il motore 1600 turbo a benzina che si è rivelafm to elastico con i suoi 150 CV.

zione è dominato dagli apparecchi portatili. Ma ecco che si profila la possibilità di disporre di un navigatore tramite i telefoni mobili. Una soluzione a priori interessante che ha, tra l’altro, il vantaggio di evitare i furti, perché una volta usciti dall’auto si porta con sé il telefonino. Tuttavia, un test comparativo del TCS dei programmi di navigazione per telefonini (da 125 a 238 fr.) ha evidenziato vari problemi. Anzitutto è arduo scovare prese compatibili con diversi cellulari e un supporto adatto per fissare tutti gli apparecchi. Poi, la connessione di taluni sistemi richiede di connettersi a Internet o di annunciarsi presso il provider mediante carta di credito o un indirizzo e-mail. Fastidioso e a pagamento ma, una volta collegato, la navigazione funziona bene e dà accesso ad altre prestazioni (notizie sul traffico, meteo), purtroppo tutte a pagamento. Morale della favola: la cosa più semplice è quella di fidarsi dei buoni vecchi navigatori portatili (v. tabella) che si dimostrano più pratici, più efficaci e offrono magMOH/TCS t+e giori funzioni.

Navigatori portatili: test comparativo TCS Blaupunkt Travelpilot 700 Garmin Nüvi 765 T Merian Scout P Navigon 7310 TomTom Go 940 Live

899 fr. 429 fr. 630 fr. 499 fr. 599 fr.

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I risultati dettagliati del test comparativo e del test dei navigatori per cellulari sono visionabili su www.infotechtcs.ch.

Positivo: sfruttamento intelligente dello spazio, comfort e rifiniture buoni, vano bagagliaio variabile con portellone diviso in due, motore potente Negativo: prezzo delle opzioni piuttosto elevato, stivaggio del bagagliaio non ottimale dovuto all’altezza dal suolo. Tecnica: 5 posti; bagagliaio 434 l; turbo, 1600 cc, 150 CV, 240 Nm a 1400 giri/min; cambio manuale a 6 marce; 0–100 km/h in 8,9 s Consumo in prova: 7,8 l/100 km, autonomia 769 km Prezzo: 36 550 fr. (1.6 Turbo Sport Pack).

Per necessità pratiche i navigatori portatili soppiantano i telefoni cellulari.


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viaggi e tempo libero | touring 11 | 25 giugno 2009

› La storia antica della Spagna ha molto da

In seguito quella prima arteria fu completata con nuove diramazioni che allacciavano la pianura del Guadalquivir alla Galizia e ai porti del Mar Cantabrico.

insegnare. Quando nel 218 a.C. i Romani, nel corso della loro espansione nel bacino Mediterraneo, invasero la penisola iberica, diedero una grande importanza alla costruzione di una rete di strade lastricate che si estendeva attraverso tutto il territorio conquistato. Cominciarono così a costruire nella parte occidentale della penisola una strada, che collegava Mérida, capoluogo della nuova provincia della Lusitania, con i due campi militari al nord: Astorga e León.

Affascinanti città | Oggi la cosiddetta «Via dell’argento» permette di fare un tuffo nel passato della penisola iberica, ricca di monumenti civili e religiosi e di vestigia romane e arabe. Su questa strada o nelle immediate vicinanze sorgono le città di Siviglia, Zafra, Mérida, Cáceres, Trujillo, Guadalupe, Pla-

sencia, Salamanca, Zamora, Astorga, León, Oviedo e Gijón. Inoltre, lungo l’itinerario si ha la possibilità di ammirare le innumerevoli bellezze naturali che lo fiancheggiano. A nord il Parco nazionale Picos de Europa, la gola del Cares oppure i laghi di Covadonga. Il Parco nazionale di Monfragüe, nella Estramadura, ospita una grande varietà di fauna locale.

Da Gijón a Salamanca | Si può intraprendere un viaggio lungo la Via dell’argento sia da nord come da sud. Se si comincia

Gijón

Oviedo

León

Astorga

Benavente

Dall’Andalusia al Mar Cantabrico Interessante sotto il profilo culturale e attraente sotto quello paesaggistico: la cosiddetta Via dell’argento dei Romani è ancora un affascinante frammento di storia spagnola.

ALL TOG POR

foto Bruno Bernhard, ald, carta TCS Visuell

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Zamora Salamanca Béjar

Cáceres

Plasencia SPAGNA Trujillo Mérida

Zafra Siviglia 200 km


25 giugno 2009 | touring 11 | viaggi e tempo libero

da settentrione, il punto di partenza è Gijón. Grazie alle attrazioni culturali e all’allettante offerta per il tempo libero, la più importante città portuale dell’Asturia è diventata una meta turistica ricca di fascino. A 26 chilometri di distanza, in direzione sud, sorge Oviedo, capoluogo del Principato delle Asturie. Nei pressi della città si trovano tre esempi dell’architettura preromantica: le chiese di San Julián de los Prados, di Santa Maria del Naranco e di San Miguel de Lillo. León Castilla, una città fondata duemila anni fa e situata sulla via che

i pellegrini percorrono per recarsi a Santiago de Campostela, offre uno straordinario tesoro di edifici storici interessanti e di opere d’arte. La prossima meta è Zamora sul Rio Duero. Si prosegue verso sud alla volta di Salamanca, sede di una delle più antiche università d’Europa. Famose sono le due cattedrali, la Casa de la conchas e la Plaza Mayor, considerata la più bella piazza di Spagna.

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nell’Estremadura: crogiolo di antiche civiltà, patria di diversi «conquistadores» del Nuovo Mondo e zona di provenienza del famoso «jamón ibérico», il rinomato prosciutto spagnolo. Raggiungiamo poi Plasencia, il cui centro è costellato di palazzi e di case signorili, e proseguiamo per la monumentale città di Cáceres, dichiarata patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Qui sorge il monumento a Hernán Cortés, il conquistatore del

A Mérida, via Cáceres | Dopo esserci lasciati alle spalle il passo di Béjar arriviamo

continua a pagina 23

Da sinistra a destra: il nucleo storico di Cáceres fa parte del patrimonio dell’umanità dell’Unesco; la cartina della Via de la Plata; la Plaza Mayor di Trujillo; il monumento a Francisco Pizarro, conquistatore del Perù. Foto grande: sulla Via de la Plata, il vasto e splendido Parco nazionale di Monfragüe, nel nord dell’Estremadura.


Vacanze in Italia


25 giugno 2009 | touring 11 | viaggi e tempo libero

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Messico. Subito dopo l’arco di trionfo denominato «Arco de la Estrella», comincia il Barrio Monumental, il nucleo storico, con il «Palacio de las veletas» che ospita il museo provinciale. Da Cáceres si ha la possibilità di fare una puntata a Trujillo e a Guadalupe. Sulla Plaza Mayor di Trujillo si trova il monumento a Francisco Pizarro, il cittadino più famoso che da guardiano di porci divenne conquistatore del Perù. Il centro storico ospita anche la casa in cui nacque Francisco de Orellana, l’esploratore del Rio delle Amazzoni. Guadalupe è diventata famosa per il grandioso santuario.

Un altro capolavoro degli svizzeri Herzog & de Meuron: la «Caixa Forum» a Madrid.

Madrid e Toledo: due capitali Barcellona è una città molto gettonata dai turisti che visitano la Spagna. Ora, però, la capitale Madrid sta diventando sempre più attraente. Grazie anche ai nuovi collegamenti ferroviari ad alta velocità. Da lì, in poco tempo, si può raggiungere in treno Toledo, un gioiello. Madrid, la superba rivale di Barcellona, attrae dal primo istante in cui vi si mette piede: già la stazione centrale di «Puerta de Atocha» è affascinante. Con il primo collegamento con i treni ad alta velocità per Siviglia, nel 1992, l’interna struttura è stata trasformata in un giardino tropicale ricco di palme che, con ristoranti e negozi, invita i passeggeri a soffermarsi. Naturalmente Madrid offre molto di più: con i suoi splendidi palazzi e gli innumerevoli beni culturali, i visitatori non hanno che l’imbarazzo della scelta. Fanno parte delle attrazioni, oltre a quelle citate sulle guide o ammirate durante il giro della città in torpedone, il «Palacio Real» e anche il famoso stadio Santiago Bernabeu, dove gioca il Real Madrid. Architettura svizzera | Inoltre esistono altre attrattive turistiche meno note. Di queste fa parte lo straordinario «Caixa Forum», il Museo delle belle arti, inaugurato solo a fine 2008 che sorge nelle dirette vicinanze dei musei più importanti (tra gli altri il Prado). I famosi architetti svizzeri Herzog & de Meuron hanno ristrutturato una vecchia centrale termoelettrica a carbone, in un mo-

do, come al solito, molto personale (vedi foto). Qui sono esposte opere di artisti contemporanei. Il nucleo storico di Madrid si può scoprire facilmente anche a piedi. Molti angoli invitano giorno e notte ad una sosta. Divertente è anche la visita serale ai tipici locali in cui si servono le tapas. Che ne direste, poi, di assistere a uno spettacolo di flamenco nel «Tablao Las Carboneras» (Plaza del Conde de Miranda 1)? Una puntata a Toledo | Chi programma un periodo un po’ più lungo per il suo soggiorno a Madrid, non dovrebbe assolutamente lasciarsi sfuggire l’occasione di visitare anche le città vicine, per esempio Segovia, a nord-ovest, con le sue romantiche chiese e il celebre acquedotto romano. A sud-ovest, a soli 25 minuti da Madrid con il treno ad alta velocità, sorge Toledo, capitale del regno di Castiglia fino alla metà del XVI secolo. Patrimonio mondiale dell’Unesco, situata su un promontorio circondato dalle acque del fiume Tago, Toledo è nota come la città delle tre culture: un’infinità di importanti edifici storici testimonia la pacifica coesistenza di cristiani, arabi ed ebrei. Durante la pittoresca passeggiata attraverso la collinosa città del marzapane e della paprica (souvenir!) non bisogna tralasciare la gigantesca Cattedrale, considerata la principale chiesa di Spagna. La sacrestia, che forma parte del museo della Cattedrale, ospita – tra l’altro – importanti opere pittoriche di El Greco, che visse proprio a Toledo, di Raffaello, Rubens e Goya. Heinz W. Müller Informazioni su Madrid: www.turismomadrid.es. Efficienti mezzi di trasporto pubblici, inclusa la metropolitana. Toledo: www.toledo-turismo.com. Voli per Madrid da Zurigo e Ginevra, per esempio con Iberia. Ferrovia: www.renfe.es.

Da Mérida a Siviglia | Mérida, un tempo centro della provincia romana della Lusitania, è oggi capoluogo della regione dell’Estremadura. Da vedere: il teatro romano, l’anfiteatro risalente all’anno 8 prima di Cristo e il Museo nazionale di arte romana. I visitatori dovrebbero gettare uno sguardo al grandioso ponte sul Rio Guadiana con le sue 60 arcate. L’ultima tappa si snoda lungo le propaggini della Sierra Morena fino a Santiponce, l’antica Italica dei Romani. Qui si trova il più importante retaggio dell’Andalusia, concentrato nelle rovine della città che diede i natali a Traiano e ad Adriano. Durante il giro di Siviglia, caratterizzata dalla cultura moresca si possono ammirare: la cattedrale costruita sull’antica moschea che ospita la grandiosa tomba di Cristoforo Colombo, il famoso campanile detto Giralda, l’Alcazar (capolavoro dell’arte mudejar) e i Bruno Bernhard suoi deliziosi giardini.

Da sapere Viaggio: fino a ottobre, volo diretto con Helvetic o Air Berlin (da 248 euro) a Jerez de la Frontera (www.helvetic.com e www.airberlin.com). Via de la Plata: la Via dell’argento, di circa 800 km da Siviglia a Gijón. Il mezzo più indicato è un’auto a noleggio. Si consiglia di percorrere solo una parte dell’itinerario. Interessante è anche il viaggio attraverso l’Estremadura, da Siviglia a Plasencia. Alloggio: paradores a Zafra, Mérida, Cáceres, Guadalupe, Plasencia, Jarandilla de la Vera, Salamanca, Benavente, Zamora, León e Gijón (camere doppie tra 70 e 150 euro) www.parador.es. Informazioni: Ufficio del turismo spagnolo a Zurigo, tel. 044 253 60 50; www.spain.info, www.viaplata.com. O nelle agenzie Viaggi TCS, tel. 0844 888 333, www.viaggi-tcs.ch. BB


Adriatico

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Riviera Ligure


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Dormire in un silo per foraggi

il consulente di viaggio Urs-Peter Inderbitzin

Derubato e senza mezzi in terra straniera

In agosto Josef Oberholzer inaugurerà a Waldkirch (SG) il primo albergo automatizzato svizzero in un vecchio silo per foraggi. Si aspetta una clientela molto variegata.

› Il

progetto dell’albergo automatizzato, che sorge a Waldkirch, un’idilliaca regione tra San Gallo e Gossau, desta sensazioni diverse. Un hotel può funzionare senza personale, senza ristorante, senza reception, ma con un «hotelomat» (v. riquadro)? «Un piccolo albergo di 14 camere può rendere solo se i costi d’esercizio sono bassi», dice Josef «Sepp» Oberholzer, il 52enne proprietario. La biancheria è lavata da una ditta specializzata ed anche della pulizia delle camere si occupa un’impresa esterna. Solo il padrone, che ha fatto i soldi con un’impresa edile, è sempre presente. Infatti, Oberholzer vive nell’attico della torre.

un hotel in cui si affittano stanze a ore lasciano indifferente l’ostinato e comunicativo impresario. «È chiaro che il mestiere più antico del mondo farà registrare delle presenze, ma questo è un fatto che oggi non scandalizza più nessuno», aggiunge sorridendo «Sepp» Oberholzer.

Clientela anonima | A detta del proprietario del Towerhotel, l’albergo nel silo attirerà clienti anche grazie ai prezzi veramente moderati: 55 franchi per una camera singola, 98 franchi per una matrimoniale con balcone e addirittura con vista sul Lago di Costanza, 88 franchi per una doppia senza balcone. E chi dovrebbe occupare queste stanze? Oberholzer pensa agli espositori e ai visitatori dell’Olma di San Gallo. Waldkirch vanta anche il più grande campo di golf della regione, con ristorante ma senza camere. E le illazioni di chi dice che gestisce

Un hotelomat funziona come un bancomat, solo che non «sputa» soldi, ma, dietro pagamento, rilascia un codice di sei cifre che permette anche di aprire la porta della camera. Eventuali ospiti possono prenotare pure via Internet. Dietro pagamento tramite carta di credito ricevono un codice di prenotazione che possono digitare all’hotelomat ed ecco che si apre la porta dell’albergo. Snack e bibite sono reperibili al distributore automatico. In effetti, un albergo un po’ diverso dal solito. Bü

Christian Bützberger Info Touring Towerhotel, Hauptwilerstrasse 17, 9205 Waldkirch, www.towerhotel.ch.

foto Bü

L’Hotelomat

Il nuovo Towerhotel allestito nel vecchio silo di Waldkirch e il proprietario Josef Oberholzer.

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Il più grande orrore per i turisti è senza dubbio di ritrovarsi in terra straniera senza più un soldo in tasca dopo essere stati derubati. Passaporto, denaro, vestiti e carte di credito spariti. All’estero senza mezzi, in un paese del quale non si conosce la lingua oppure non la si conosce a sufficienza. Cosa fare e come ricevere aiuto? I turisti svizzeri – sono considerati tali le persone che risiedono all’estero da meno di tre mesi senza avervi stabilito la propria dimora – possono chiedere aiuto alle ambasciate oppure ai consolati generali elvetici. La Confederazione può fornire un anticipo, segnatamente per finanziare il viaggio di rientro in Svizzera e per il sostentamento in loco fino alla partenza. Questo anticipo viene, tuttavia, fornito solo se il problema non può essere risolto altrimenti. «Non è concesso alcun anticipo a chi può superare tempestivamente una situazione di bisogno con mezzi e risorse propri, contributi privati o pubblici, prestazioni assicurative oppure aiuti dello Stato in cui soggiorna», recita l’ordinanza del Consiglio federale. L’anticipo viene corrisposto in valuta locale e limitatamente a persone che non sono segnalate per l’arresto. La rappresentanza svizzera in loco può decidere fino ad un valore di 600 franchi per persona. Se il valore è maggiore, è competente la Sezione aiuto sociale agli Svizzeri all’estero dell’Ufficio federale di giustizia. Il richiedente deve rilasciare quietanza per l’anticipo ricevuto e impegnarsi con la propria firma a rimborsarne il controvalore in franchi svizzeri entro 60 giorni. Le persone che in precedenza non hanno proceduto a rimborsare tali anticipi non verranno più aiutate. Poiché il lavoro dei servizi consolari va pagato, conviene sottoscrivere un’assicurazione di viaggio.

L’autore è giornalista giudiziario accreditato presso il Tribunale federale.


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viaggi e tempo libero | touring 11 | 25 giugno 2009

Volare è bello, nonostante lunghe attese e seccature Vacanze estive, tempo per rilassarsi: chi, in partenza per un meritatissimo soggiorno al mare non vuole avere delle spiacevoli sorprese, dovrebbe leggere attentamente le disposizioni in materia di sicurezza in vigore negli aeroporti.

› Per Reto Huber* è chiaro: «Non mi lascio rovinare ancora una volta la gioia delle vacanze». Il 24enne artigiano di Lucerna ripensa con sentimenti contrastanti al finesettimana dell’ultima Pasqua. Era salito per la terza volta in vita sua a bordo di un aereo per andare a trascorrere con gli amici un paio di giorni rilassanti a Maiorca. Al momento del controllo del bagaglio all’aeroporto di Zurigo, però, la brutta sorpresa: troppi liquidi nel bagaglio a mano. Huber doveva decidersi: o rinunciare al weekend con gli amici o separarsi dalla lozione per il corpo appena acquistata. «Naturalmente sono partito lo stesso e a metà strada il mio malumore si è volatilizzato». Quando, a fine luglio, Huber partirà per l’Egitto per praticare immersioni subacquee, non gli succederà più un simile contrattempo.

È d’obbligo la calma | Quello descritto

Due ore prima del volo | I viaggiatori devono sapere che i controlli da parte dei doganieri si basano sulla legge doganale, in cui sono fissate le competenze che consistono, tra l’altro, anche nell’eseguire controlli fisici oltre a quelli dei bagagli trasportati. Tschudin dice chiaramente: «Il passeggero deve dichiarare spontaneamente le merci che trasporta e durante il controllo deve collaborare e ottemperare alle disposizioni delle autorità». Chi oppone resistenza può essere trattenuto dai doganieri e rischia di perdere l’aereo. L’imminente inizio delle vacanze estive segna il periodo più movimentato di un aeroporto. «Consigliamo ai passeggeri di cal-

colare bene il tempo del viaggio, del checkin, del controllo di passaporto e bagaglio e di arrivare all’aeroporto di Zurigo due ore prima della partenza del volo», dice Marc Rauch, portavoce di Unique.

Attenzione in USA e Israele | A causa dei controlli particolarmente severi in materia di sicurezza, consigliamo a chi si reca negli Stati Uniti oppure in Israele di arrivare addirittura tre o quattro ore prima del volo. «A parte questi due paesi, tutte le altre destinazioni sono soggette alle stesse norme che riguardano gli oggetti che si possono o non si possono portare», spiega Werner Benz, portavoce della polizia cantonale di Zurigo. E aggiunge: «Bisogna tener conto del fatto che ogni paese può inasprire queste disposizioni. Può quindi accadere che a un passeggero, in transito in un aeroporto straniero, venga per esempio tolto un coltellino, che da noi gli era stato consentito tenere». Certamente il prossimo luglio il nostro Reto Huber, che viaggia poco in aereo, non si presenterà all’aeroporto con un coltello. E questa volta metterà la sua «adorata» lozione per il corpo in valigia che, dopo il check-in, giungerà a destinazione senza Robert Wildi causargli delle seccature.

* nome cambiato dalla redazione.

foto Keystone

non è un caso isolato. Dal momento dell’introduzione della limitazione delle sostanze liquide nel bagaglio a mano, secondo le regole di sicurezza dell’Ue, introdotte nel novembre del 2006, all’aeroporto di Zurigo i viaggiatori hanno dovuto abbandonare innumerevoli tonnellate di creme, lozioni da barba, profumi, bevande, coltelli, lamette ecc. «Ancora oggi durante i controlli di sicurezza si raccolgono ogni giorno da 800

a 1000 chili di prodotti liquidi», dice Marc Rauch, portavoce dell’aeroporto. Questo costa all’Unique, la società che gestisce lo scalo zurighese, circa un milione di franchi ogni mese. I passeggeri, che spesso non conoscono le norme vigenti (vedi riquadro), reagiscono irritati. Un’irritazione che si scarica sugli ispettori doganali. «C’è sempre gente che reclama sia contro le disposizioni stesse sia contro il comportamento di uno dei nostri collaboratori», afferma Daniel Tschudin, viceispettore doganale dell’aeroporto di Zurigo. Dopo una verifica approfondita, il maggior numero di reclami risulta infondato.

Il viaggio a bordo di mezzi di trasporto pubblici e il check-in automatico danno spesso la possibilità di salire in aereo senza stress.


25 giugno 2009 | touring 11 | viaggi e tempo libero

Attenzione a lozioni, profumi e creme: si possono presentare al controllo soltanto se riposti in un sacchetto di plastica richiudibile.

Volare senza stress 쐽 Viaggio Si consigliano i mezzi pubblici. A causa della ristrutturazione dei parcheggi, le aree di posteggio a Kloten sono limitate. Dettagli: www.flughafen-zuerich.ch/parking. 쐽 Check-in È possibile effettuare il check-in e ricevere la carta d’imbarco in oltre 50 stazioni (20 fr. per collo); alcune compagnie aeree offrono la possibilità di effettuare il checkin via Internet. Dettagli: www.flughafen-zuerich.ch/check-in. 쐽 Controllo passaporti Nei paesi dello spazio Schengen, al posto del passaporto si controlla la carta d’imbarco. Visto: prima di partire informarsi per tempo presso l’agenzia viaggi o l’Ufficio federale di migrazione (www.bfm.admin.ch) sui documenti d’entrata della destinazione prescelta. 쐽 Controlli di sicurezza Bagagli a mano: le sostanze liquide (gel inclusi) vanno contenute in confezioni di capacità massima di 100 ml e vanno riposte in un sacchetto trasparente richiudibile di capacità non superiore a 1 litro. È vietato portare con sé bibite ai controlli di sicurezza; oggetti appuntiti, voluminosi o pericolosi vanno riposti nel bagaglio da stiva; bastoni da passeggio, kickboard, canne da pesca, pistole ad acqua, accendini ecc. Dettagli al sito: www.flughafen-zuerich.ch («Arrivi & Partenze», «Controlli di sicurezza»). 쐽 Importazione ed esportazione di merci I prodotti contraffatti, contrari alle leggi sul design e sui marchi, sono proibiti e vengono confiscati. Quantità permesse per persona: alcol fino al 15% vol. 2 litri, oltre al 15% vol. 1 litro. Tabacco:

sigarette 200 pezzi, sigari 50 pezzi. È possibile importare altra merce per un valore complessivo di 300 franchi a persona e giorno senza dover pagare tassa di monopolio. Nessuna limitazione per il denaro in contanti. È proibito introdurre alimenti di origine animale (www.ezv.admin.ch). rw Informazioni sull’aeroporto di Zurigo: le disposizioni in materia di sicurezza e le ordinanze in materia doganale sono valide per tutti gli aeroporti svizzeri. Dettagli al sito: www.flughafen-zuerich.ch («Arrivi & Partenze», «Sicurezza e Dogana»).

Obiettivo raggiunto: le vacanze estive possono cominciare.

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25 giugno 2009 | touring 11 | club e soci

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A San Gallo il TCS si attrezza per il futuro Autocritica e ottimismo, revisione degli statuti e nomine: questi i passaggi della Assemblea dei delegati che si è svolta a San Gallo il 19 giugno. L’elezione del nuovo Consiglio d’amministrazione ha visto l’uscita di scena del rappresentante ticinese. del TCS sono rieccheggiati toni di autocritica, accompagnati da programmi per garantire l’avvenire del club. «Il Touring Club Svizzero si trova davanti ad una fondamentale svolta operativa», ha dichiarato il presidente centrale Niklaus LundsgaardHansen, davanti ai 180 delegati riuniti nella sala granconsiglaire del Canton San Gallo. Ad un anno esatto dalla sua entrata in carica, il presidente ha spiegato perché si impongono provvedimenti per parare la fase di stagnazione osservata negli ultimi anni. Ora si tratterà di definire nuove basi «con prudenza e previdenza», affinché il club torni a essere forte. La sua struttura federalista, ha detto Lundsgaard-Hansen, è un valore aggiunto che consente al TCS di essere realmente un’organizzazione nazionale, fiera di portare nel proprio emblema la croce svizzera.

Trasparenza | Anche il direttore generale Bruno Ehrler non ha mancato di sottolineare gli attuali problemi (v. articolo seguente). Nel quadro del cosiddetto progetto «Stratego» sono stati definiti i provvedimenti da adottare per mettere in pratica una strategia di lungo corso. «Si rendono necessari ulteriori cambiamenti e bisogna fare i conti anche con dei licenziamenti», ha affermato Ehrler. Tali cambiamenti si basano su analisi scientifiche. Il presidente centrale ha, dunque, ringraziato il direttore generale per l’eccezionale lavoro svolto. Mentre la stessa cosa ha poi fatto all’indirizzo del presidente centrale il vice-presidente Luigi R. Rossi, anche presidente della sezione TCS di San Gallo che ha ospitato l’assemblea. I delegati hanno, quindi, adottato all’unanimità alcune modifiche degli statuti del club. Esse pongono le basi per le linee strategiche nei settori dell’affiliazione, delle prestazioni, delle finanze e delle risorse, nonché per l’impegno politico del TCS. Infine è stato instituito un nuovo organo di coordinamento tra il Consiglio delle sezioni e il Consiglio d’amministrazione. Impegno politico | Per quanto riguarda l’attività politica, negli ultimi tempi il TCS è riuscito a «farsi ascoltare», ha detto Lundsgaard-Hansen. Ad esempio, grazie al suo

Mathias Wyssenbach

› Durante l’annuale Assemblea dei delegati

I delegati proveneinti da tutto il Paese hanno adottato una serie di decisioni fondamentali per il futuro del club, all’interno della sala del Gran Consiglio del Canton San Gallo.

costante lavoro di chiarimento la richiesta di introdurre i pedaggi urbani (road pricing) è stata smorzata, mentre sulla questione della tassa sulla C02 il Consiglio federale ha ripreso i principali elementi espressi dal TCS durante la procedura di consultazione. Dal canto suo, Christoph Erb, presidente della Commissione Ambiente e Mobilità, ha evidenziato un fatto importante: il trasporto terrestre di persone si svolge per circa l’80% attraverso il traffico individuale e solo nella misura del

20% sui trasporti pubblici. Eppure, nonostante servano fondi per risanare le strozzature autostradali e molti soldi della cassa stradale vengano già riversati al trasporto pubblico, è stata lanciata un’Iniziativa che vuole ancora molto di più: «In questo modo il principio di causalità viene completamente ignorato», ha dichiarato Erb. Anche la consigliera di Stato sangallese Karin Keller-Sutter ha riconosciuto che «la gente di questo paese vuole restare libera di scehwm gliere il mezzo di trasporto».

Una donna in consiglio d’amministrazione Per gli otto posti disponibili in Consiglio d’amministrazione del TCS c’è stata battaglia: nonostante tutti gli otto membri uscenti si ripresentassero per altri due anni di mandato, c’era una nona candidatura. Quella della vallesana Odile Schuler-Volker, che dopo alcune votazioni a scrutinio segreto è riuscita a prevalere sul presidente della sezione Ticino, l’avvocato Giorgio Carlo Bernasconi. Questi esce così di scena dopo quattro anni di presenza in Cda e la signora Schuler-Volker diventa la prima donna a farne parte. La nuova consigliera abita a Fiesch (VS), di formazione è albergatrice e operatrice turistica. In precedenza era stata respinta una proposta per ridurre il numero di seggi in Cda. Questa assemblea è stata anche l’ultima per Rosmarie Luder, storica segretaria degli organi centrali del Touring Club Svizzero. Al suo posto subentra Patricia Crousaz. hwm



25 giugno 2009 | touring 11 | club e soci

Un tocco di colore: il delegato vodese Gérald Kurz con la sua compagna e la cagnetta Vehinée. Tutti molto variopinti.

Cambio in segreteria centrale: Patricia Crousaz (des.) succede a Rosamarie Luder.

L’ex presidente centrale Jean Meyer era felice di ritrovarsi tra colleghi e amici.

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L’attuale presidente Niklaus Lundsgaard-Hansen con la nuova consigliera d’amministrazione Odile Schuler-Volken.

Brigitte Buhmann, direttrice dell’upi, tra Hans Koller (sinistra) segretario generale della Federazione stradale svizzera e Michel Gehrken, direttore dell’Astag.

Rudolf Dieterle dell’Ustra (d.) con Raphaël Huguenin presidente dei maestri conducenti.

I delegati nella cantina di Calatrava Come ogni anno, l’Assemblea generale del TCS - oltre che una giornata di intenso lavoro - è stata anche l’occasione per un incontro tra rappresentanti provenienti da tutte le regioni della Paese. E così i delegati hanno approfittato di alcuni momenti di pausa per scambiarsi esperienze personali e punti di vista sulla vita del club, ma anche per stringere nuove amicizie o rinsaldarne di antiche.

Particolarmente propizio allo scopo è stato il ricevimento prima dell’apertura dei lavori, che si è svolto all’interno della suggestiva Pfalzkeller, progettata dal grande architetto Santiago Calatrava nei sotterranei che anticamente ospitavano la cantina dell’abbazia di San Gallo. Il giorno dopo i delegati hanno effettuato un’escursione foto: mw in Appenzello, con tappa finale sul Säntis.

Il presidente della sezione Bienne-Seeland Claude Gay-Crosier e consorte con il portavoce del TCS Stephan Müller (a destra).

Delegati ticinesi: (da sin.) Aldo Baronio, Erminio Bernardoni, Enzo La consigliera di Stato sangallese Karin Keller-Sutter tra i presidenti delle sezioni organizzatrici: Prada, il presidente Giorgio Carlo Bernasconi e Sergio Stoppani. Luigi R. Rossi (a destra, San Gallo/Appenzello Interno) e Urs Meyer (Appenzello Esterno).

Una donna anche nella delegazione del Ticino: Graziana Rigamonti Villa.

I due rappresentanti ticinesi in Consiglio delle Sezioni: da sinistra Patricia Crousaz (sin.) con il presidente della sezione Neuchâtel l’ingegner Giorgio Balestra e l’avvocato Carlo Vitalini. Jean-Luc Vautravers e moglie, davanti alla Pfalzkeller.



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Un’annata con due facce Anche il TCS deve fare i conti con la crisi dell’economia mondiale. Benché segnato da importanti innovazioni nell’ambito delle prestazioni ai soci, il 2008 del club si è chiuso con un bilancio colorato di rosso. Ma le misure intraprese lasciano ben sperare.

› Non è certo la migliore annata della storia del Touring Club Svizzero, quella delineata dal direttore generale Bruno Ehrler davanti ai delegati convenuti a San Gallo. Il Gruppo TCS ha chiuso l’esercizio 2008 con un fatturato netto di 417 milioni di franchi contro i 419 dell’anno precedente, iscrivendo a bilancio un risultato operativo (EBIT) negativo per 12,3 milioni. Inoltre, il numero di soci si è attestato a 1,61 milioni, ossia 29 000 in meno del 2007. Per raddrizzare la situazione e ridurre i costi d’esercizio, il consiglio d’amministrazione ha dato mandato di procedere a una ristrutturazione aziendale entro fine 2009. E i primi segnali positivi si vedono già in questo primo semestre, tanto che la quota sociale per il 2010 resterà invariata.

Alti costi | Diversi i fattori che hanno con-

settore «Turismo e tempo libero» arrivano anche buone notizie. Innanzitutto, i 32 campeggi di Camping TCS hanno fatto registrare un’annata record di pernottamenti con 1,1 milioni di unità (2007: 1,06 milioni). E i due alberghi del TCS, Schloss Ragaz e Bellavista, hanno mantenuto un trend positivo della domanda.

Nuovi prodotti | Se le pure cifre non sono brillanti, il bilancio 2008 del club è però positivo sotto il profilo dell’innovazione e dello sviluppo dei servizi. Così, il 50° anniversario del Libretto ETI è stato celebrato con il lancio dei nuovi prodotti «Famiglia» e «Individuale». Gli assicurati hanno mostrato di gradire questo sdoppiamento che si adegua all’odierna realtà sociale: l’86% ha optato per la formula «Famiglia» e il restante 14% per quella rivolta ai «single». Inoltre, le

prestazioni ETI di soccorso alle persone e di annullamento del viaggio sono state estese alle vacanze in Svizzera. Altra importante novità è la nascita, alla fine della scorsa estate, del nuovo Cooldown Club riservato ai giovani motorizzati tra i 16 e i 25 anni. «In questo modo colmiamo una lacuna nell’offerta», ha ribadito il direttore generale. Pensando proprio alla formazione dei soci più giovani, il TCS ha ulteriormente ampliato l’offerta di corsi per l’ottenimento della licenza di condurre «in due fasi». A settembre 2008 è stato dato il via ai lavori per la costruzione del nuovo Centro di guida di Emmen-Lucerna, che è stato inaugurato pochi giorni fa. In tal modo, il club auspica di accrescere ulteriormente la sua quota di mercato nella «2-fasi», che attualac mente si attesta al 33%.

dotto a questo bilancio, ha spiegato Ehrler. In primis, l’accresciuta concorrenza sul mercato del soccorso stradale. Inoltre, nonostantante il calo di affiliati, si è registrato un aumento dei costi per il soccorso dei soci in panne. Per quanto riguarda il Libretto ETI, i costi sono aumentati a causa di un numero maggiore di rimpatri dall’estero. Per la protezione giuridica Assista, poi, si è dovuto provvedere a maggiori accantonamenti per rischi di rimborso. Infine, come tutte le assicurazioni veicoli a motore, anche Auto TCS è stata messa sotto pressione in seguito alla «guerra delle tariffe» che si è scatenata tra le compagnie. Miglior andamento non hanno avuto gli affari di Viaggi TCS, il cui fatturato è sceso del 3% a 92,5 milioni di franchi. Tuttavia, dal

Durante il 2008 sono state annunciate 296 000 panne. La quota di ripartenze dopo l’intervento della Patrouille TCS si è attestata all’86%. Ciò significa che in 9 casi su 10 i pattugliatori del TCS sono riusciti a risolvere il guasto direttamente sul luogo. Ancora una volta, al primo posto tra le cause di panne vi sono quelle legate alla batteria, anche a causa dell’inverno particolarmente freddo. Seguono: danni ai pneumatici, perdita o dimenticanza delle chiavi e mancanza di carburante.

Mathias Wyssenbach

Sempre i più bravi

Il direttore generale Bruno Ehrler (a sinistra) e il presidente Niklaus Lundsgaard-Hansen hanno tracciato un bilancio molto trasparente dell’attuale situazione del TCS.



25 giugno 2009 | touring 11 | il punto

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Indirizzi utili

Agenzie con Viaggi TCS 5001 Aarau: Rathausgasse 2, 062 838 21 00; 5400 Baden: Theaterplatz 3, 056 203 79 79; 4010 Basel: Steinentorstrasse 13,061 205 99 99; 6500 Bellinzona: Viale Stazione 8 A, 091 821 61 60; 3006 Bern: Thunstrasse 63, 031 356 34 34; 2501 Biel-Bienne: Aarbergstrasse 95, 032 328 70 50; 1630 Bulle: La Gare, Case postale 348, 026 913 05 15; 7002 Chur: Grabenstrasse 34, 081 258 73 73; 2300 La Chaux-de-Fonds: av. Léopold-Robert 33, 032 911 80 80; 2800 Delémont 1: rue de la Maltière 1, 032 422 66 86; 1700 Fribourg: rue de l’Hôpital 21, 026 350 39 39; 1204 Genève: Cours de Rive 8, 022 417 20 30; 1214 Genève/ Vernier: ch. de Blandonnet 4, Case postale 820, 022 417 20 30; 1003 Lausanne: rue du Petit-Chêne 3, 021 331 21 21; 6601 Locarno: Via Trevani 3/Via Ciseri 6, 091 751 75 72; 6901 Lugano: Via S. Balestra 3, 091 911 65 65; 6000 Luzern 7: Burgerstrasse 22, 041 229 69 29; 1870 Monthey: pl. Centrale 3, Case postale 1096, 024 475 79 59; 2000 Neuchâtel: 1, rue Pourtalès/av. 1er Mars, 032 729 81 81; 4600 Olten 3: Dornacherstrasse 10, Postfach 1011, 062 207 36 36; 1951 Sion: rue des Cèdres 3, Case postale 1374, 027 329 28 28; 3601 Thun: Aarestrasse 14, Postfach 2614, 033 225 76 76; 8400 Winterthur: Bahnhofplatz 18, 052 224 04 04; 6300 Zug: Baarerstrasse 21, 041 729 47 47; 8021 Zürich: Uraniastrasse 14, 044 217 30 70 Agenzie senza Viaggi TCS 3900 Brig: Bahnhofplatz 1, 027 324 23 00; 1920 Martigny: avenue de la Gare 6, 027 720 49 49; 6850 Mendrisio: c/o Ente Turistico Mendrisiotto, Via Lavizzari 2, 091 697 67 67 Servizi giuridici ASSISTA (riservati agli assicurati ASSISTA) 6501 Bellinzona: Viale Stazione 8 A,091 821 61 11; 1214 Genève/Vernier: ch. de Blandonnet 4, Case postale 820, 022 417 27 27; 1003 Lausanne: Place Pépinet 1, Case postale 2040, 021 331 25 50; 9000 St. Gallen: Poststrasse 18, 071 227 19 50; 8027 Zürich: Gotthardstrasse 62, 044 286 85 85 Centri tecnici/consigli tecnici 2500 Biel-Bienne: route de Longeau 7, 032 341 41 76; 1304 Cossonay-Ville: 021 863 11 11; 2046 Fontaines: 032 853 36 49; 1763 GrangesPaccot: route d’Englisberg 2, 026 350 39 00; 3063 Ittigen: Ey 15, 031 356 34 56; 1217 MeyrinGenève: 212, route de Meyrin, 022 782 77 95; 6802 Rivera: 091 935 91 35; 9015 St. GallenWinkeln: Zürcher Strasse 475, 071 313 75 00; 8604 Volketswil: Geissbüelstrasse 24/26, 044 286 86 36 Centri di sicurezza/corsi di guida www.2fasi.tcs.ch 4614 Hägendorf: Mobile Fahrtraining-Station, 062 216 89 66; 8340 Hinwil (ZH): Verkehrssicherheitszentrum Betzholz, 043 843 10 00; 3632 Niederstocken/Thun: Verkehrssicherheitszentrum Stockental, 033 341 83 83; 1214 Vernier: Test & Training tcs Suisse Romande, 022 417 23 97 Alberghi del TCS 7310 Bad Ragaz: Hotel Schloss Ragaz, 081 303 77 77; 6574 Vira Gambarogno: Hotel Bellavista, 091 795 11 15

Ticino Turismo

L’agenzia TCS più vicina Prestazioni del club Tel. 0844 888 111, Fax 0844 888 112; Viaggi TCS Tel. 0844 888 333; Auto TCS Agenzie Tel. 0800 801 000, Fax 0800 802 000; Auto TCS Servizio sinistri Tel. 0848 848 600; Centrale d’informazione Tel. 022 417 24 24 (24 ore su 24); Infostrada 163 (50 ct./a chiamata e al minuto); Soccorso stradale 140; Assistenza in caso d’incidente Tel. 0800 140 140; Sede centrale 1214 Genève/Vernier, Ch. de Blandonnet 4, Case postale 820, Tel. 022 417 27 27, Fax 022 417 20 20

Gottardo 2020: progetto per un’Esposizione nazionale che coinvolge quattro cantoni.

Gottardo 2020: un progetto targato Ticino

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Nel dicembre del 2017 verrà inaugurata un’opera immensa. La Nuova trasversale ferroviaria alpina (NTFA Alptransit). Una realizzazione dell’arte ingegneristica elvetica. Essa ridurrà i tempi di percorrenza fra le regioni della Svizzera. La ferrovia diventerà una metropolitana: si abita in Ticino, si lavora a Lucerna o a Zurigo. La NTFA collegherà le regioni europee, il nord dell’Europa al Mediterraneo. Ma è pur anche vero che questa nuova ferrovia attraverso le montagne minaccia la vita nel massiccio del San Gottardo. Per molti la festa d’inaugurazione potrebbe essere sinonimo di incertezza, di paura, di lutto. «Gottardo 2020» è un’idea che tematizza tutti i cambiamenti che ci attendono. Come? Con dei festeggiamenti, delle esposizioni, degli incontri. Quattro portali d’accesso: al Nord, al Sud, all’Est e all’Ovest. E quattro tematiche: mobilità, cultura, natura ed energia. Due villaggi espositivi, a Erstfeld e a Biasca, collegati dalla nuova galleria Alptransit. E in Leventina, nelle valli d’Orsera e della Reuss? E nella Surselva e nella valle di Goms? Dozzine di progetti orientati verso il futuro, durevoli, sostenibili, realizzati grazie a molti possibili partner e in particolare all’esercito svizzero, che ridarrà nuova vita alle antiche fortificazioni. Ma anche i percorsi storici, così come il Sentiero svizzero (Weg der Schweiz) che ha riscosso un grande successo. Luoghi di esperienze, spazi di esperienze, percorsi di esperienze. Il massiccio del San Gottardo,

dunque, come esempio di regione di montagna che può prendere in mano il suo futuro e trasformare le incertezze in speranza. Nei villaggi espositivi di Erstfeld e di Biasca si progettano iniziative nazionali e internazionali. Alla «Landi» di Zurigo nel 1939, all’Expo 1964 di Losanna e in quella del 2002 erano le giornate cantonali a suscitare l’interesse del pubblico. «Gottardo 2020» potrebbe invitare le città d’Europa e sottolineare così la dimensione continentale della nuova opera ferroviaria. Un modo consapevole per introdurci in Europa. Questo approccio pragmatico e tipicamente svizzero potrebbe essere completato da qualche proposta un poco folle e visionaria. Quali sono quelle dei lettori di «Touring»? La nostra idea potrà trasformarsi in progetto? Dipende soltanto dalla politica dei Cantoni e della Confederazione. Le FFS, che sono il nostro partner principale, ci hanno assicurato, per bocca del loro presidente centrale, il loro appoggio. L’economia mostra interesse per questa iniziativa. Abbiamo oggi in Svizzera la forza e la volontà di realizzare tale progetto? Troveremo le persone che lo sosterranno? Troveremo coloro che lo porteranno a compimento? Ci occorrono orgoglio e coraggio. Io credo che riusciremo.

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Marco Solari è presidente del Comitato strategico «Gottardo 2020» e di Ticino Turismo. L’opinione degli autori invitati su questa pagina è indipendente da quella della redazione di «Touring».



25 giugno 2009 | touring 11 | la pagina dei lettori

Forum

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Il concorso Motori ibridi: tecnologia efficace «Touring» 10/2009

Roulette russa su due ruote «Touring» 10/2009

Stando all’Ufficio prevenzione infortuni, il 60% degli incidenti in cui sono coinvolte motociclette sono dovuti alla disattenzione degli automobilisti. Anche la più profonda esperienza dei motociclisti non serve a nulla se poi gli automobilisti circolano concentrandosi troppo poco sulla strada. Beat Zimmermann (@) Meglio la legge che c’era prima

Ho letto con interesse l’articolo sulla strana legislazione riguardante i motociclisti. Non capisco come mai sia stato eliminato il sistema, già noto, secondo cui solo dopo due anni si può salire a bordo di una due ruote di 125 cc. Per adeguarsi alle norme europee si è disposti a rischiare molti incidenti stradali. Si deve, comunque, dire che dopo aver superato l’esame di guida si può comprare un’auto di qualsiasi cilindrata. E allora perché deve andare diversamente con le motoRuedi Schuler (@) ciclette?

Oggi un’auto con il motore ibrido non pesa molto più di una convenzionale a benzina o diesel. La riduzione di CO2 è chiaramente determinata, equivale al 25–35% rispetto ad un normale motore a benzina. Ritengo assolutamente fuori luogo l’affermazione secondo cui in autostrada non sia possibile risparmiare energia. Chi conosce la tecnica più avanzata dell’offerente di veicoli ibridi capisce perché. La pratica dimostra che la teoria è giusta: ho potuto infatti provarlo in prima persona dato che da anni ne guido una. Infine, si può aggiungere che i veicoli ibridi sono di gran lunga più puliti di qualsiasi motore diesel, anche del più moderno.

Viaggiare in auto con un suono digitale

Urs Thomann (@)

La PURE Highway è una radio digitale DAB facilmente utilizzabile in auto con la quale è possibile riprodurre anche la musica del proprio iPod o lettore MP3. L’apparecchio riceve le stazioni DAB e trasmette i segnali tramite una frequenza OUC all’autoradio. Al termine del viaggio è possibile addirittura togliere Highway dall’auto e continuarne l’ascolto con le cuffie. In palio vi sono due radio DAB+ dalla qualità d’ascolto cristallina.

Dove sono finiti i soldi della strada? «Touring» 10/2009

Da anni si continua a sentire la stessa storia: non ci sono soldi. Ma allora dove sono andate a finire le riserve accumulate mediante la tassa di 20 centesimi nel conto stradale vincolato (attualmente ammontano a qualche miliardo)? Una riserva serve a poco se non è accompagnata da attivi, come in questo caso di «casse statali vuote». Allora il denaro non c’è più. Non dovrebbe mai succedere che i mezzi finanziari vengano usati per altri obiettivi rispetto a quelli a Hans Becker (@) cui sono vincolati.

Sponsor del premio: Telanor AG, Lostorf, www.telanor.ch

Apprezzo il fatto che il Touring Club Svizzero appoggi la formazione dei nuovi motociclisti, ma non è in questo modo che vengono sensibilizzati gli automobilisti disattenti. È urgentemente necessario, obbligare tutti gli utenti della strada, e soprattutto i dormiglioni che causano incidenti, a seguire corsi di perfezionamento regolari. Nel quadro della prevenzione di incidenti, si dovrebbe mostrare gli effetti del loro comportamento criminale mettendo davanti ai loro occhi stanchi le foto R. Kufer (@) di feriti gravi.

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Formazione obbligatoria per prevenire

Per questa rubrica valgono alcune regole: più breve è la lettera, maggiore è la probabilità che venga pubblicata; la redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile inviare le lettere per e-mail: touring@tcs.ch. Le lettere dei lettori vengono pubblicate anche nell’edizione online di «Touring» (www.touring.ch).

Impressum touring Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); vice caporedattore: Heinz W. Müller (hwm); vice caporedattore: Marc-Olivier Herren (MOH); Christian Bützberger (Bü), Antonio Campagnuolo (ac), Pascale Marder (pam), Jacques-Olivier Pidoux (jop), Peter Widmer (wi). Art Director/Fotografie: Martin Lobsiger (mlo). Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, Mathias Wyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Sylvie Fallot (f), Sabine Rothacher (t), Irene Mikovcic-Christen (assistente caporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna, tel. 031 380 50 00, fax 031 380 50 06. E-mail: touring@tcs.ch. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 96 028, totale: 1 355 061. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile), Gabriela Amgarten. Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 031 387 21 16, fax 031 387 21 00. Produzione: St. Galler Tagblatt SA, Basler Zeitung SA, CIE Centre d’impression Edipresse Lausanne S.A. Cambiamenti d’indirizzo: per iscritto, indicando il numero di socio, alla Sede centrale del TCS, cp 820, 1214 Vernier, tel. 022 417 24 40, fax 022 417 28 66, e-mail: service@tcs.ch o all’agenzia TCS (tel. 0844 888 111, fax 0844 888 112). Abbonamento: compreso nella quota sociale annua. «Touring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.

Le domande: 1. Quanti visitatori si recano ogni anno al Museo dei trasporti di Lucerna? 2. Come si chiama la stazione ferroviaria centrale di Madrid? 3. Chi è Marco Solari? Si possono fornire le risposte per posta (su cartolina postale), tramite SMS, e-mail o www.touring.ch, indicando le generalità. Concorso 9/2009: la macchina fotografica digitale Panasonic Lumix è stata vinta da Riccardo Rinaldini di Locarno. Condizioni di partecipazione: il concorso di «Touring» è aperto a tutti, ad eccezione dei collaboratori del TCS e dei loro famigliari. I vincitori saranno estratti a sorte e avvertiti per iscritto. I premi non possono essere sostituiti da una somma di denaro equivalente. Non viene tenuta alcuna corrispondenza. Non sarà possibile ricorrere alle vie legali.

Redazione Touring, concorso per i lettori, casella postale, 3024 Berna; SMS al numero 9988 (1 fr./SMS) scrivendo «Touring» e le risposte; touring@tcs.ch (soggetto: concorso) Termine d’invio: 5 luglio 2009


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l’incontro | touring 11 | 25 giugno 2009

Quali sono le prossime pietre miliari del TGV dalla Svizzera?

«Siamo travolti dal successo» Christian Rossi, capo del TGV Lyria che gestisce le linee svizzere verso Parigi, si rallegra per la continua crescita di passeggeri e l’imminente riduzione dei tempi di viaggio.

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Per un certo periodo il TGV era messo in difficoltà dalle compagnie aeree a basso costo, mentre oggi è nuovamente il contrario. Qual è la ricetta del successo?

Christian Rossi: È la stessa politica delle compagnie low-cost, ossia prezzi e marketing aggressivi. Sulla tratta Ginevra–Parigi abbiamo una quota di mercato del 50 percento rispetto alle compagnie aeree, mentre tre anni fa era ancora del 38–40 percento.

L’apertura del collegamento da Zurigo ha comunque portato un aumento automatico…

… siamo stati quasi travolti dal successo. Su questa tratta il tasso di occupazione supera già il 90 percento, mentre in Francia è di circa il 77–78 percento e lo stesso è da Ginevra. Sulla tratta dalla città di Calvino introdurremo adesso anche alcuni treni TGV a doppio piano, visto che l’aumento è abbastanza soddisfacente.

La prossima è prevista per dicembre, quando il tempo di percorrenza tra Parigi e Losanna e quello da Berna/Neuchâtel sarà ridotto di un quarto d’ora. Ciò sarà possibile grazie a vari adeguamenti dell’infrastruttura in territorio francese; tra l’altro sono state ricostruite diverse curve e rafforzate le stazioni elettriche. Nel luglio 2010 sarà poi abbreviata di 30 minuti la tratta Ginevra–Parigi grazie alla scorciatoia di HautBugey; il viaggio durerà così poco più di tre ore e l’offerta sarà aumentata da sette a dieci cadenze. A che punto è la costruzione della nuova tratta Reno–Rodano, che porterà ad una massiccia riduzione del percorso da Zurigo/Basilea?

La nuova tratta francese tra Mulhouse e Digione dovrebbe entrare in funzione nel dicembre 2011, sebbene in origine fosse prevista per metà o la fine del 2012. La linea da Zurigo/Basilea sarà nuovamente ridotta di una mezzora e la frequenza sarà aumentata a sei treni. È allora giunto il momento di abbandonare la linea TGV di Berna/Neuchâtel, visto che via Basilea si va più velocemente che attraverso il Giura?

Si tratta di circa 20 minuti. Deciderà il mercato. A dipendenza, trarremo relativamente presto delle conseguenze. Ma quello che noi e le FFS abbiamo sempre detto è che un collegamento da e per Berna/Neuchâtel sarà mantenuto. Come vede il futuro per TGV Lyria?

Le SNCF possiedono il 74 percento, le FFS il 26 percento. Al momento i due partner stanno elaborando un nuovo modello aziendale «New Lyria». È probabile che diventiamo un’azienda di trasporto autonoma, non solo una società di marketing come oggi. Di ciò fa parte un parco treni uniforme. Già il prossimo anno intendiamo introdurre nostri controllori, così da rendere possibile l’e-ticketing. Dove sarà il TGV Lyria tra cinque anni?

Nel 2010 il traffico ferroviario internazionale sarà liberalizzato, aprendo nuove opportunità. Entro cinque anni raddoppieremo il fatturato.

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Fabian Unternährer

Intervista: Heinz W. Müller

Il capo di TGV Lyria Christian Rossi posa soddisfatto davanti a un convoglio SNCF/FFS.

In pillole Christian Rossi (54 anni) è dal 2005 Chief Executive Officer (CEO) di TGV Lyria, che gestisce le linee TGV tra la Svizzera e Parigi (primo TGV dalla Svizzera nel 1984). In precedenza ha lavorato per Swissair e Swiss. Cittadino svizzero e francese, oggi vive e lavora a Parigi, ma viene molto spesso in Svizzera.




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