8 luglio 2010 touring 12 www.touring.ch GAA 1214 Vernier
Il giornale della mobilità
Il grande ritorno dell’Amphicar
L’auto che sa nuotare
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Perizie psicologiche per ritiro patente
Il test dei nervi saldi 4 Dalle auto ai pianoforti
Sulle note di Porsche & Audi 10
Concorso: in palio un soggiorno e un viaggio con il trenino retico Test della BMW 530d Tecnologia d’avanguardia con design di punta 12
Una crociera sul Mekong Scene di vita nel delta del grande fiume asiatico 20
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Vantaggi per i soci TCS Scelta di destinazioni estive a prezzi scontati 28
Sponsor presentatore
Parata Basel Tattoo, sabato 24 luglio 2010, inizio ore 14:00 Percorso: Freie Strasse - Marktplatz - Mittlere Br端cke - Clarastrasse - Claramatte www.baseltattoo.ch
Sponsor principali
Media partner
8 luglio 2010 | touring 12 | editoriale e sommario
12 Test della BMW 530d automatica
Questa sesta generazione della berlina serie 5 di BMW offre tanto comfort, sicurezza e prestazioni. Un vero piacere, dunque, mettervisi al volante. Nostro test.
Risanamento del San Gottardo: dalla teoria alla pratica
Il Mekong scorre lungo i Paesi del sud-est asiatico e da esso dipendono milioni di persone. Crociera fluviale tra paesaggi straordinari e un’umanità tutta da vivere.
primo piano
4 Conducenti dallo psicologo: perizie in aumento per poter continuare a guidare.
società e mobilità
9 EtichettaEnergia: i dibattiti politici a Berna portano a modifiche future. 10 Audi, Porsche e la musica: le marche d’auto cambiano melodia e creano pianoforti.
test e tecnica
17 Novità 4!4: primo contatto con la Mitsubishi ASX e prova della Kia Sorento. 18 Auto galleggiante: escursione sul lago a bordo di un’automobile anfibia.
viaggi e tempo libero
24 Autonoleggio: alcuni consigli quando si noleggia una vettura per le vacanze. 25 Isole Åland: una provincia autonoma finlandese dove si parla lo svedese.
club e soci
31 Politica e TCS: intervista a Gérard Métrailler, responsabile del servizio politico. 33 Collaborazione: Test & Training TCS utilizzerà i prodotti Motorex per i suoi veicoli. 9 33 37 38
il consulente contatti TCS forum, il concorso, impressum l’incontro: il professor Blaise Genton, specialista di malaria
Peter Hauck
Mesi prima che l’Ufficio federale delle strade (Ustra) renda noto, in autunno, il suo rapporto sul risanamento della galleria autostradale del San Gottardo, secondo indiscrezioni la discussione sarebbe già in atto. È assodato che da parte dell’amministrazione federale ci siano due opzioni sul modo in cui tra dieci anni il tunnel a tubo unico potrà essere risanato: o si chiude il traforo completamente durante tre anni oppure lo si fa a tappe per una durata di cinque o sei anni. Quel che per alcuni, come per molti abitanti e imprenditori ticinesi e urani, non sembra possibile per i teorici è senza problemi: durante il risanamento il traffico pesante dovrebbe essere «semplicemente» trasferito sui binari, e possibilmente anche una parte di quello individuale. Mentre il resto dovrebbe passare a Sud attraverso assi stradali di alleggerimento e su per il Passo del San Gottardo. Questa è la teoria e finora una terza possibile soluzione è stata scartata, come conferma nientemeno che l’ex capo delle FFS Benedikt Weibel: «Procedere il più velocemente possibile al traforo di un secondo tubo e poi risanare in tutta calma il vecchio», ha dichiarato di recente alla stampa. Il trasferimento dei veicoli pesanti sul treno è illusorio anche a causa dell’altezza ridotta delle volte dei tunnel ferroviari. Il parere di questo grande specialista di treni non può semplicemente essere riposto in un cassetto. Heinz W. Müller, vice caporedattore
20 Vietnam: il fascino del Mekong
Progetto «Alpmobil»: prima ascesa sui passi
Foto di copertina Autore: Andrés Morya
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Circa 60 veicoli elettrici modello «Think» si sono radunati a Meiringen (BE) per una simbolica ascesa sulle Alpi. All’esperimento «Alpmobil» (www.alpmobil.ch), che dura tre mesi, partecipa anche il TCS, prestando tra l’altro soccorso in caso di panne.
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primo piano | touring 12 | 8 luglio 2010
Sotto la lente dello psicologo Il numero di conducenti costretti ad una perizia psicologica non smette di aumentare. Ma in cosa consistono queste perizie e come si valuta l’idoneità a guidare? Reportage a Ginevra.
› L’Unità
di medicina e psicologia del traffico è mimetizzata all’ottavo piano di un edificio dell’Università di Ginevra, all’estremità di un dedalo di corridoi, circondata da una decina di laboratori e istituti di ricerca dai nomi astrusi. È in questo luogo austero, che un po’ intimidisce, che si svolgono le perizie psico-mediche incaricate di stabilire l’idoneità alla guida. La posta in gioco è elevata per gli automobilisti convocati qui. Ne va, nientemeno, del futuro della loro licenza di guida. In caso di risultato sfavorevole, potrebbero scontare un divieto di condurre di un anno. Sudori freddi,
mal di pancia e angosce degne di un esame scolastico attanagliano coloro che si apprestano a passare sul divano dello «strizzacervelli».
Autocritica | Per le persone che hanno allineato tre bocciature all’esame pratico, due ritiri di patente durante il periodo di prova o tre infrazioni gravi in 10 anni, la legge ordina una perizia psicologica. Il loro numero è cresciuto del 60% nel 2009 sull’insieme della Svizzera, un aumento massiccio provocato innanzitutto dalle modifiche legislative introdotte nel 2005 (patente in
prova e sanzioni a cascata). Giocando un ruolo chiave, lo psicologo è incaricato di determinare se il suo interlocutore è in grado di prendere il volante senza causare pericoli per la sicurezza stradale. In particolare, è durante gli incontri faccia a faccia che si forgia la sua opinione, messa alla prova dai propositi enunciati con forza dal soggetto di non reiterare gli errori del passato: «Se la persona che ha cumulato le infrazioni si rimette in causa e riesamina in modo critico il suo comportamento, otterrà senz’altro un parere favorevole da parte nostra», spiega Bernard Favrat, responsabile dell’Unità di
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Una perizia si compone soprattutto di un incontro individuale (sinistra) e di un esame medico in caso di consumo di sostanze (in alto). Bernard Favrat, responsabile dell’unità di medicina e psicologia del traffico di Ginevra, con Sylvie Joris, la sua vice.
medicina e psicologia del traffico. «Per contro, se il soggetto tende a banalizzare il suo gesto e a sottovalutare il rischio preso, non possiamo esigere un posticipo del divieto di condurre per un anno, per esempio, accompagnato da corsi di sensibilizzazione ai pericoli della strada o da un trattamento psicologico».
Ricadute frequenti | L’atteggiamento generale del soggetto durante l’incontro pesa anche nella valutazione finale. Ci si attende un comportamento cooperativo, mentre i riflessi difensivi oppure aggressi-
vi potrebbero essere a loro volta interpretati come un segnale di impulsività mal controllato, suscettibile di manifestarsi anche al volante. Molto spesso, gli esperti evidenziano un consumo problematico di alcool o droghe. All’inizio si pratica un esame medico e si procede a controlli destinati a verificare l’astinenza da sostanze oppure l’evoluzione del loro consumo: tre analisi dell’urina in un mese se si tratta di cocaina, un prelievo di sangue al mese per l’alcool, ad esempio. Apparentemente semplice da trattare, queste situazioni si sono pertanto acuite e sono
diventate più complesse nel corso degli anni. Dalla dipendenza da una sola sostanza 20 anni fa, si è passati al consumo di cocktail di alcool e cannabis, cocaina e alcool o anche alcool ed ecstasy. Il cumulo rende tanto più difficile la disintossicazione, perché la mancanza di una sostanza può essere compensata dall’assunzione accresciuta della seconda: «È sempre più raro vedere una persona che consuma solamente un’unica sostanza – precisa Sylvie Joris, vice-responsabile dell’Unità di medicina e continua a pagina 7
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continua da pagina 5
psicologia del traffico. Le ricadute non sono affatto rare, anche dopo un anno di cura e il divieto di condurre può quindi essere prolungato».
Volontà di far ammenda | Resta il fatto
Lassismo legislativo | Ma in un modo
sorprendente, durante le sedute con lo psicologo, molti giovani mettono in causa il lassismo della legge che permette a chiunque di comprare un’auto potente. Che li si autorizzi a pilotare un bolide è recepito come un invito a testarne i limiti, una tentazione alla quale molti cedono. «È chiaro che ciò non aiuta – sottolinea Bernard Favrat – soprattutto ad un’età in cui hanno solo poca esperienza. Ragion per cui potrebbe essere giudizioso vietare certi tipi di veicoli ai minori di 25 anni. Non bisogna dimenticare che la mortalità stradale è molto forte nella fascia d’età 18–24 anni», conclude.
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Jacques-Olivier Pidoux
foto Christian Bonzon
che tutti i casi trattati dall’Unità di medicina e psicologia del traffico non sboccano in un divieto di condurre prolungato. Un gran numero di situazioni trovano rapidamente un lieto fine, come i giovani conducenti che hanno scontato due ritiri di patente durante il periodo di prova di tre anni. L’impulsività dovuta all’età costituisce spesso la spiegazione predominante. Durante i loro incontri con lo psicologo, i giovani conducenti dichiarano di pentirsi delle loro «stupidaggini» ed esprimono la loro volontà di
fare ammenda. Si può dunque legittimamente presumere che si mostreranno più rispettosi delle leggi crescendo.
Test psico-motorio destinato a valutare le capacità a gestire una situazione complessa.
il commento Jacques-Olivier Pidoux
Quasi 2400 perizie psicologiche sono state praticate nel 2009 dai vari servizi di medicina del traffico della Svizzera, pari a un aumento di circa il 60% rispetto al 2008. Una tendenza accompagnata, contemporaneamente, da alcuni incidenti allarmanti che implicano conducenti folli di rabbia, che si prendono perfino a pugni o addirittura a colpi d’arma da fuoco. Tale combinazione di fattori denoterebbe un pericolo accresciuto sulla strada? Le statistiche degli inci-
denti in costante calo sono rassicuranti; e la nuova legge introdotta nel 2005 permette di registrare chi ha problemi di nervi e di sottoporli a una valutazione psicologica. Ma non illudiamoci: la pressione economica finisce sempre per farsi sentire. L’insicurezza sul mercato del lavoro e una forte concorrenza creano un malessere che si esprime in tutti i settori, compresi sulla strada. Se la crisi si intensifica, atti di violenza stradale che si credevano riservati agli Stati Uniti – i famosi «road rage» – potrebbero con molta probabilità sbarcare anche qui da noi.
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I test psico-motori evidenziano i nervosi Un punto rosso appare sullo schermo davanti a me. Come mi hanno spiegato, allento il pedale dell’acceleratore. Poi spunta un punto verde: premo sui pedali in successione. Un gioco da bambini. Salvo che adesso, il test psico-motorio si inasprisce. Oltre ai puntini colorati, mi somministrano degli «stimoli uditivi». Per essere chiari: devo premere un bottone dietro al volante se esce un suono greve, mentre non devo fare nulla se risuona un suono acuto. Si parte. Tutto funziona bene per i primi secondi, ma dopo due errori, l’ansia cresce e mi metto a schiacciare bottoni anche prima di aver sentito il minimo suono. Mi sento un idiota a dover «pascolare» in un esercizio così rudimentale, ciò che non aiuta a contenere il nervosismo. Rivolgendomi interiormente l’accusa di non essere all’altezza, mi sforzo di tenere sotto controllo i nervi per arrivare alla fine di questo esercizio che comporta non meno di 100(!) sollecitazioni: «Questo esercizio permette di valutare il trattamento simultaneo di informazioni diverse, di natura differente – precisa Sylvie Joris, vice responsabile dell’Unità di medicina e psicologia del traffico a Ginevra –. Ma fornisce anche delle indicazioni interessanti sul carattere e mostra come il soggetto reagisce di fronte allo stress di un compito lungo e ripetitivo. A volte si vede gente innervosirsi e protestare contro un esercizio che gli sembra non avere alcun rapporto con la guida dell’automobile». Quali conclusioni ne trae l’esperto?: «È chiaro che il soggetto che perderebbe i nervi invierebbe un segnale negativo. Ma questo tipo di test non rappresenta che una parte della valutazione finale. Buona parte delle nostre conclusioni provengono da incontri faccia a faccia». E cosa si prescriverebbe alla persona che mostrasse delle difficoltà a trattare queste informazioni e manifesterebbe una coordinazione labile dei movimenti: «Gli si raccomanderebbe, per esempio, di guidare una vettura automatica, ciò che semplifica di molto il controllo del veicolo. In caso di dubbi maggiori, potremmo chiedere una valutazione neuropsicologica più dettagliata, per cercare turbe delle funzioni cerebrali», conclude Sylvie Joris. jop
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8 luglio 2010 | touring 12 | società e mobilità
L’etichettaEnergia resta in vigore › Al posto dell’esistente etichetta energeti-
ca, il dipartimento guidato dal Consigliere federale Moritz Leuenberger preferirebbe introdurre una cosiddetta «etichetta ambientale». Inoltre si era anche parlato di un’etichetta sul CO2. L’etichetta ambientale avrebbe riportato anche l’impatto ambientale di un’automobile per ogni chilometro percorso, mentre l’etichetta CO2 un valore medio di inquinamento indipendente dal peso. Il Consiglio federale ha ora respinto entrambe le proposte.
Troppo complicato | La cosa non sorprende, perché in un’audizione dello scorso anno erano state aspramente criticate tutte le proposte alternative. Solo i Cantoni simpatizzavano per l’etichetta ambientale. Con un particolare richiamo alla complessità e alla scarsità di comprensione anche il TCS si è espresso con chiarezza contro l’alternativa di un’etichetta ambientale. Le associazioni automobilistiche ed economiche criticano l’utilizzo dei cosiddetti punti di impatto ambientale, poiché assieme alle emissioni di CO2 vengono considerati anche gli inquinanti atmosferici, il rumore, nonché l’impatto ambientale della produzione di carburante. Ora l’etichetta-
il consulente
Urs-Peter Inderbitzin
Carico e scarico di merci in zona blu
Energia sarà modificata: in futuro le emissioni di CO2 e il consumo energetico vi saranno chiaramente indicati. Inoltre, potranno essere valutate con l’etichetta energetica anche le automobili elettriche e quelle a carburanti biologici. Un’eventuale imposizione fiscale cantonale dei veicoli a motore secondo criteri ecologici non si scontra con l’etichettaEnergia. hwm/tg
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Keystone
Il Consiglio federale ha deciso di mantenere l’etichettaEnergia, modificandola. Invece la ventilata etichetta ambientale è molto controversa. Vi è schierato contro anche il TCS.
In futuro saranno dotati di etichettaEnergia anche i veicoli elettrici o alimentati con biocarburanti.
Astag e TTPCP
La crisi lascia tracce sul 2009
Aspre critiche al Tribunale federale
Meno auto immatricolate
L’Associazione svizzera dei trasportatori stradali (Astag) definisce «fragili» le motivazioni della sentenza con cui il Tribunale federale ha sancito l’aumento della Tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (TTPCP). Secondo il TF nel calcolare i costi esterni il Consiglio federale deve avere maggior flessibilità rispetto a quelli stabiliti scientificamente. Così facendo la massima autorità giuridica ha aperto le porte ai capricci dei politici. Secondo l’Astag, i veri responsabili degli ingorghi sono le autorità che hanno omesso di risanare in tempo le strettoie. tg
Circa 266 500 nuove automobili sono state messe in circolazione nel 2009, il 7,5% in meno dell’anno precedente. Rispetto al 2008 sono però cresciute le immatricolazioni delle piccole vetture fino a 1399 cc. Il 68% delle autovetture private sono alimentate a benzina. Più ristretta la quota dei veicoli a diesel (30%), il 92% dei quali dotati di filtro antiparticolato. Le auto a trazione combinata con motori a scoppio ed elettrico oppure con carburanti alternativi sono aumentate di numero, ma restano soltanto il 2% delle nuove immatricolazioni. tg
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Nelle aree urbane, traslocare può risultare problematico. Se si fa ricorso a una ditta con un autofurgone, in condizioni di traffico intenso e caotico, specie su assi molto trafficati, è necessario richiedere un’autorizzazione speciale alla polizia. Ma come mi devo comportare se intendo traslocare le mie cose con il veicolo privato? Posso sostare dove voglio per il carico e lo scarico? E come è regolata la questione sui posteggi a pagamento o in zona blu? Devo pagare il parchimetro o esporre il disco orario? Il Tribunale federale ha emanato una sentenza in materia (6B_212/2010). Prima asserzione: il trasloco con l’autovettura privata è equivalente ad un’operazione di carico e scarico, per cui è autorizzata la sosta breve fuori dagli stalli di parcheggio, ad esclusione delle zone dove vige il divieto assoluto di sosta. Le operazioni devono peraltro avvenire senza perdite di tempo. Qualora il veicolo venga parcheggiato in zona blu o su un parcheggio a pagamento, anche per un trasloco occorre esporre il disco orario o pagare il parchimetro. Qualora il trasloco o l’operazione di carico e scarico durasse più del tempo di sosta autorizzato, e questa è la seconda importante asserzione del TF, il veicolo può essere lasciato dove si trova, tuttavia soltanto per il tempo strettamente necessario a completare senza indugi il trasferimento delle masserizie. Nel caso concreto la giustizia zurighese aveva inflitto una multa di 40 franchi ad un automobilista che aveva lasciato il proprio veicolo in zona blu oltre il tempo limite di parcheggio consentito, durante le operazioni di carico e scarico necessarie per il trasloco. Motivo: avrebbe dovuto richiedere una autorizzazione speciale oppure mettersi alla ricerca di un nuovo parcheggio libero. Entrambe le alternative sono state ritenute poco giustificate dai giudici di Losanna, i quali hanno accolto il ricorso dell’automobilista.
L’autore è giornalista giudiziario accreditato presso il Tribunale federale.
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società e mobilità | touring 12 | 8 luglio 2010
Una Porsche tutta da suonare Per le orecchie dei fan, il rombo di una Porsche è vera musica. Ma ora la casa tedesca emette anche suoni più delicati: grazie a un pianoforte Bösendorfer.
› In questo ambiente non ci si attende pro-
prio una Porsche: dal soffitto pendono lussuosi lampadari, degli stucchi ornano le pareti di color terracotta e gli ospiti vengono fatti accomodare in morbide poltrone rosse, in cui si lasciano sprofondare. Nonostante ciò, lei è qui, senza motore a iniezione diretta e cambio a doppia frizione, ma con 88 tasti e tre pedali, anche se nessuno è predisposto per erogare velocità. E nonostante che all’interno della coda non vengano fatti scalpitare i cavalli, qui entra in gioco molta potenza: un’unica corda sopporta, infatti, una tensione di ben 70 chilogrammi. Nella sede generale di Bösendorfer a Montreux si mostra volentieri il nobile pezzo da design. Lo strumento che strizza l’occhio al futuro divide chiaramente in due gruppi i visitatori: «Gli uni sono entusiasti del pianoforte targato Porsche, mentre altri lo ritengono troppo moderno», spiega Léopold Küpfer, direttore della sede svizzera di Bösendorfer. In effetti, il pianoforte firmato Porsche nel colore blu navy divide gli animi. Se negli altri strumenti simili si alza il coperchio con cautela verso l’alto, in quello di Porsche si apre pigiando un pulsante, proprio come un cofano motore. Anche per fissare il coperchio del piano ci sono somiglianze con la struttura di un’automobile, dato che il pistone in alluminio argentato sul quale viene appoggiato il coperchio assomiglia a quello che è nascosto nel blocco motore di un veicolo.
Auto e pianoforti | All’altezza di una
Porsche sono anche i prezzi che vengono pagati per uno strumento fabbricato interamente a mano. Se per le lussuose vetture tedesche il prezzo sale con il numero dei cavalli, per il pianoforte il prezzo aumenta a dipendenza della sua lunghezza. Si può ottenere «il piccolo nero» di 185 cm «già» per 161 000 franchi, mentre il modello di 280 centimetri con la verniciatura straordinaria può essere portato a casa sborsando ben 302 mila franchi.
Uno strumento musicale classico reinterpretato. Nel pianoforte a coda Porsche sono impiegati materiali inusuali come l’alluminio nelle gambe o nel pistone del coperchio.
A proposito di vernici: tutti i pianoforti Bösendorfer sono ottenibili nel colore desiderato dal proprietario. Léopold Küpfer si ricorda di una signora che è arrivata da lui in negozio con una scatola di scarpe grigia e ha chiesto di avere il pianoforte proprio di quel colore. Oppure di un giardiniere che, con una cartella verde sottobraccio, è uscito dalla sua automobile verde scura e, naturalmente, ha voluto il suo Bösendorfer di colore verde abete.
La collaborazione tra Porsche e Bösendorfer sussiste dal 2003. Da allora sono stati ordinati all’incirca 40 pianoforti a coda targati Porsche, anche se il tempo di produzione per uno di questi esemplari è di ben sette mesi. Dall’anno scorso, anche un altro produttore ha avviato una collaborazione con Bösendorfer: da poco Audi ha presentato il suo strumento postmoderno con il coperchio che si estende sino a toccare il pavimento.
8 luglio 2010 | touring 12 | società e mobilità
Ma per la storica marca austriaca, collaborare con produttori di automobili non è una novità: anni fa esisteva già un progetto di Chrysler, che ha riscosso successo soprattutto negli Stati Uniti e che potrebbe venire costruito anche oggi, dato che: «I modelli di tutti i pianoforti Bösendorfer esistono ancora», spiega Küpfer.
Pianista in tre giorni | Chi possiede un
solfeggio o a suonare ad orecchio. Molti partecipanti al corso sono così entusiasti che anche dopo tre giorni non vogliono fermarsi e infine frequentano corsi avanzati. E: «Anche i principianti sentono differenze di qualità nei pianoforti», spiega Schlichting, «i nostri allievi notano subito quale privilegio sia imparare a suonare su un pianoforte Bösendorfer». Pascale Marder
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Info Touring Ulteriori dettagli sui pianoforti di Audi: www.boesendorfer.com/audi. Informazioni sul corso di piano di tre giorni di Jens Schlichting al sito www.klavierkurse.de. Altri prodotti della casa Porsche: www.porsche-design.com. Visita da Bösendorfer, www.leclavier.ch, 10 rue du lac, Montreux, tel. 0219 2222 12.
foto ald
Bösendorfer, vuole naturalmente anche saperlo suonare. E chi non è ancora in grado, da Bösendorfer ha la possibilità di impararlo in tre giorni. «È semplicemente straordinario», afferma una dei partecipanti al corso, che dice di non aver mai toccato un
tasto in vita sua. Oggi, al secondo giorno di lezioni, si esercita già ad improvvisare, e domani darà un piccolo concerto; così come gli altri sette allievi. Il direttore del corso Jens Schlichting dall’alto dei suoi 10 anni di esperienza può raccontare molte storie di successo. E non condivide l’idea secondo la quale gli adulti non sono più in grado di imparare a suonare il piano. «L’adulto – afferma – ha alle spalle molta esperienza, conosce brani musicali e ha anche un repertorio passivo, che deve essere solamente riattivato». Per la sua lezione ha messo insieme materiale d’insegnamento proprio, che lascia spazio sia all’improvvisazione che al
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Il pianoforte a coda di Audi colpisce in particolare per il coperchio che si stende sino alla base della fiancata.
L’«uomo design» by Porsche » Cosa ha spinto Porsche Design a creare pianoforti a coda
in collaborazione con Bösendorfer? Roland Heiler: L’iniziativa per la collaborazione l’ha presa Bösendorfer. Per il 175° anniversario, la ditta ha voluto produrre un pianoforte speciale, che fosse fedele al motto di Bösendorfer «Mantenere la tradizione, valicare i confini»; e questo progetto si adattava perfettamente.
Cosa rende particolare il pianoforte di Porsche Design? Al primo sguardo si differenzia dai tradizionali strumenti soprattutto per l’impiego di alluminio per le gambe. La struttura arcuata del corpo è stata mantenuta nell’essenza, il coperchio è stato fissato a livello e dunque non è sporgente come nei modelli tradizionali. Il materiale high-tech in fibra di carbonio utilizzato per il coperchio, essendo molto leggero, permette di sollevare e abbassare il coperchio con un semplice pulsante. Il risvolto del coperchio è sostituito attraverso una copertura trasversale, in cui è inserito un leggio pieghevole. Per regolare il volume, a sinistra e a destra si trovano due valvole, anche queste, come la base del leggio, sono in alluminio.
Quali prodotti crea ancora Porsche Design? Nello studio Porsche Design di Zell am See creiamo prodotti che vanno da strumenti per scrivere sino ai mega yacht. Ma soprattutto lo studio di design è responsabile di tutti i prodotti del marchio di lusso Porsche Design, che è rappresentante di uno stile funzionale, eterno e puristico. Nella lista dei prodotti sono compresi accessori classici per signori, una collezione sportiva e di moda, prodotti elettronici così come una linea di profumo per uomo. Tra questi, oggetti classici come il primo cronografo nero al mondo o gli occhiali da sole di Yoko Ono. Infine lavoriamo in quanto studio di design per conto di molti clienti internazionali. Il lavoro di designer si estende dalla creazione di prodotti classici e di imballaggio, alla grafica sino ai trasporti. pam
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Roland Heiler, direttore Porsche Design Studio
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test e tecnica | touring 12 | 8 luglio 2010
La nuova BMW serie 5 fa bella mostra di sé. Impressionanti anche le prestazioni e la qualità di guida.
tabella comparativa Prezzo (fr.) Cilindrata (cc) Potenza (kW/CV) Coppia massima (Nm/min) Consumo (l/100 km) Rumore int. 120 km/h (dBA) Costi al chilometro (fr./km)3 Costi di manutenzione4 Test «Touring»
Jaguar XF 3.0d Luxury aut.
Mercedes classe E 350 CDI aut.
Volvo S80 D5 Summum aut.
78 200.– 2993 180/245 540/1750 6,3 A2 66 1.21 11111 12/2010
79 300.– 2993 177/240 500/2000 6,81 B2 — 1.28 11133 —
79 900.– 2987 170/231 540/1600 6,91 B2 66 1.24 11111 3/2010
71 200.– 2400 151/205 420/1500 6,31 B2 — 1.12 11133 —
dati secondo l’importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore 3 costi di manutenzione per km (15 000 km/anno) 4 su 180 000 km (15 000 km/anno)
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Il cockpit è dominato dall’ordine e dalla visibilità.
BMW serie 5 530d aut.
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Nuova BMW 5: classe pura! La sesta generazione della berlina serie 5 di BMW è bella e conquista grazie al piacere di guida, al comfort e all’elevata sicurezza. Test della BMW 530d automatica.
› Molte le innovazioni tecniche della sesta
generazione della berlina BMW serie 5. Un modello tra i più fortunati della casa bavarese con i suoi 5,5 milioni di esemplari venduti dal 1972. Non sorprende quindi che il fabbricante tedesco abbia investito molto nella nuova edizione della berlina di fascia alta, la cui linea elegante presenta affinità con un coupè. La nuova struttura della serie 5 sarà tra l’altro utilizzata anche per le berline di lusso della serie 7.
Molto efficiente | Sotto la carrozzeria sportiva ed elegante della versione 530d oggetto del nostro test, gira un potente e silenzioso 3 litri turbodiesel common rail da 245 CV. In combinazione col cambio automatico a 8 rapporti, il motore sviluppa prestazioni ragguardevoli. Sulla 530d non è peraltro solo la prestazione a contare, bensì anche l’efficienza ambientale. Su questo punto BMW si è data molto da fare: a cominciare dai materiali leggeri, come le portiere in alluminio, fino all’ottimizzazione del cambio. Il motore è ottenibile con la tecnologia BluePerformance (a 1790 fr.), grazie
foto ald
+ –
Più o meno
Motore potente dalle prestazioni impressionanti, dinamica di guida eccellente, grande spaziosità, anche nel bagagliaio, ottime prestazioni sui lunghi tragitti, materiali interni pregiati.
Prezzo d’acquisto elevato, optional costosi, visibilità limitata nelle operazioni di parcheggio, interni beige delicati, cassetti e vani portaoggetti scarsi, comfort di scorrimento con pneumatici runflat.
Il joystick del cambio automatico.
alla quale soddisfa le norme sui gas di scarico Euro 6. La serie 5 offre persino di serie il sistema di recupero dell’energia in frenata, grazie al quale, in fase di decelerazione o di frenata, l’energia prodotta dal movimento del veicolo viene accumulata nella batteria. In questo modo, si riduce il lavoro del motore. Il risultato è un consumo sorprendente di soli 7 litri. Malgrado una lunghezza di 4,90 metri e un peso piuttosto importante, la berlina si guida in modo agile e maneggevole. Un risultato a cui contribuisce anche lo sterzo attivo integrale (Integral Active Steering) con ruote posteriori sterzanti (a 2630 fr.). L’elevata comodità di guida sia nei percorsi scorrevoli sia nelle curve è un ulteriore fattore di seduzione. Ad esso contribuiscono peraltro anche i sedili in versione comfort, ottenibili in opzione e molto apprezzati specialmente per viaggiare rilassati su lunghi tragitti.
Interni perfetti | BMW ci ha ormai abituati ad una sobria eleganza e spaziosità ben calibrate. Oltretutto con la possibilità di personalizzare gli allestimenti a seconda dei gusti. Unico neo, dietro ci potevano stare un paio di centimetri in più di spazio per le gambe. Peccato anche che si sia un po’ risparmiato in fatto di vani portaoggetti. Particolarmente apprezzata la plancia ben visibile e strutturata. Nel campo visivo del conducente si trovano tutte le strumentazioni e i comandi rilevanti per la guida, mentre separati, al centro della plancia, si trovano i comandi delle funzionalità legate al comfort. Sicurezza 10 e lode | Gli ingegneri della nuova serie 5 hanno investito molto per la sicurezza di occupanti e pedoni. Lo dimostrano anche i più recenti crash-test, durante i quali la nuova berlina ha ricevuto 5
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8 luglio 2010 | touring 12 | test e tecnica
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Scheda tecnica !
146 cm
m 9c –8 64
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cm 12 –1 89 #
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98 cm
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passo 297 cm
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lungh. 490 cm (larg. 186 cm)
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larg. int: ant. 154 cm, post. 150 cm bagagliaio: 520 litri pneumatici: 245/45 R 18, min. 225/55 R 17
VEICOLO PROVATO BMW 530d automatica; berlina; 4 porte, 5 posti; 78 200 fr. (auto del test: 109 400 fr.) Gamma: dalla 523i (62 200 fr.) alla 530d automatica (78 440 fr.) Opzioni: sedili comfort (3600 fr.), diesel BluePerformance (1790 fr.), fari xeno (1810 fr.) Garanzia: 3 anni/100 000 km di fabbrica, 5 anni garanzia mobilità; 12 anni garanzia antiruggine (con condizioni) Importatore: BMW Group Switzerland, Industriestrasse 20, 8157 Dielsdorf, www.bmw.ch DATI TECNICI Motore: 6 cilindri diesel 3.0 turbo, 245 CV; cambio automatico a 8 rapporti Peso: 1885 kg (auto del test), totale ammissibile 2330 kg, carico rimorchiabile 2000 kg
stelle (molto buono). La BMW ha fatto passi da gigante in materia di protezione dei pedoni grazie al cofano motore attivo, che in caso di collisione con un pedone forma una spazio di deformazione supplementare, riducendo la forza d’impatto, quindi il rischio di lesioni. La struttura della scocca è stata studiata in modo che, rispetto ai modelli precedenti, sia del 55% più dura e tuttavia pesi di meno. Accanto agli accorgimenti costruttivi, contribuiscono alla sicurezza anche i numerosi sistemi di assistenza alla guida. Degno di citazione l’assistente di parcheggio opzionale con Sorround View. In aggiunta alla telecamera di retromarcia e ai sensori del PDC, il sistema utilizza due telecamere integrate nei retrovisori e una nel parafan-
go. In questo modo sul display è rappresentata la vettura nella prospettiva a volo d’uccello. Un’opzione da consigliare anche in considerazione della visibilità ridotta per il conducente. La dotazione di sistemi di assistenza può peraltro ancora essere estesa a piacimento e va dal regolatore di distanza, all’avviso in caso di salto di corsia, fino al riconoscimento notturno di pedoni grazie a una telecamera termica. La serie 5 è una berlina di categoria medio-alta, nella quale tutto va come deve andare. Non ci sono aspetti negativi da evidenziare in tema di allestimento interno, prestazioni o comodità di guida e sicurezza. La dotazione di serie in fatto di comfort è peraltro buona, anche se non eccezionale: chi vuole qualcosa in più deve scegliere tra i numerosi optional e sborsare un bel po’ di quattrini. Felix Maurhofer
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Il frontale della serie 5 ha uno stile sportivo. Foto in basso: il grande bagagliaio da 520 litri. Foto grande: anche i sedili posteriori offrono molto spazio.
Check-up TCS DINAMICA DI COMPORTAMENTO Prestazioni (0–100 km/h): 6,2 s Elasticità: 60–100 km/h (in posizione D) 3,2 s 80–120 km/h (in posizione D) 4,0 s Diametro di sterzata: 12,0 m Insonorizzazione: 60 km/h: 57 dBA 11111 120 km/h: 66 dBA 11111 SICUREZZA Frenata (100–0 km/h): 35,6 m Equipaggiamento
11111 11123
COSTI DEI SERVIZI Servizio gratuito fino a 100 000 km/10 anni in seguito: manutenzione (km/mese)
ore
mano d’opera (fr.)
30 000 km/24 0,42 61.– Manutenzione per 180 000 km: 15 000 km/anno 5,9 2649.– COSTI D’ESERCIZIO km/anno
ct./km
fr./mese fissi variabili
15 000 30 000
121 79
1041.– 466.– 1041.– 931.–
BMW 530d automatica in dettaglio
Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agenzie BMW: da 105 a 198 fr.
CONSUMO AL BANCO DI PROVA (ciclo UE 80/1268) urbano
extra urbano misto
TCS 7,9 5,3 fabbrica 7,7 5,2 Emissioni di CO2: Media svizzera di CO2: etichettaEnergia (A–G): CONSUMO DEL TEST 7,1 l/100 km serbatoio: 70 litri
6,3 6,1 165 g/km 167 g/km A 11113
autonomia 986 km
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TCS Tecnica ed economia: Robert Emmenegger
ABITACOLO 11112 La disponibilità di spazio anche per i passeggeri sui sedili posteriori è ampia: due persone possono prendervi posto in modo veramente rilassato. Anche il bagagliaio è davvero spazioso. COMFORT 11112 Le sospensioni sono rigide ma comunque in grado di assorbire le irregolarità. I sedili comfort (opzionali) offrono diverse possibilità di regolazione che rendono la posizione seduta molto comoda, con grande beneficio nei viaggi lunghi. EQUIPAGGIAMENTO 11123 La versione base presenta un equipaggiamento sufficiente. I molti optional disponibili hanno il loro prezzo.
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PRESTAZIONI 11111 Il 6 cilindri in linea offre tutto ciò che ci si può attendere da un moderno motore diesel: potenza, ottima ripresa, poche vibrazioni e un andamento distinto. Ciliegina sulla torta è il cambio automatico a otto rapporti, che gestisce in modo ottimale i cambi in ogni modalità di guida. COMPORTAMENTO 11112 L’assetto della vettura è molto ben riuscito. L’imponente berlina ha un andamento sorprendentemente agile, senza eccessive oscillazioni laterali o rollio. SICUREZZA 11112 La serie 5 presenta una buona dotazione di serie. Un’ampia paletta di utili equipaggiamenti opzionali è disponibile, ma il prezzo non è irrilevante.
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8 luglio 2010 | touring 12 | test e tecnica
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Sulla cresta dell’onda
L’evoluzione della specie
La Mazda 5 di seconda generazione si caratterizza per il profilo scolpito a forma di onda. Per il resto, riprende la riuscita modularità del modello precedente.
Kia Sorento 2.2 CRDi in prova Vettore d’immagine della casa coreana, la Kia Sorento è diventata una vera SUV con l’adozione di una scocca autoportante e retrotreno a bracci multipli. Da robusto cavallo da tiro è diventata un buon cavallo da calesse, di cui si apprezzano le doti stradali, anche in autostrada. Morbidezza e grande coppia del diesel contribuiscono all’evoluzione. I passeggeri godono di spazio in quantità e persino di una terza fila di sedili amovibile (+1250 fr.). In questa versione, la Sorento fa quasi concorrenza ai grandi fuoristrada di alta gamma. Le plastiche sono però di qualità un po’ grossolana e taluni strumenti, come il computer di bordo, sommari. La dotazione è però molto ricca sulla versione Style. Munita di assistente di frenata in discesa e trazione integrale inseribile, questa SUV offre prestazioni molto corrette. Solo il comportamento – a causa di uno sterzo poco consistente – risulta leggermente insoddisfacente. MOH
me aveva già colpito i visitatori del Salone di Ginevra. Guardandola da più vicino, si ammirano anche le fiancate che presentano un’incisione che riflette «il soffio del vento sull’acqua», producendo un bell’effetto. A parte ciò, la Mazda 5 resta nel solco della continuità. Stesso telaio, stessi motori e stessa modularità, che moderano alcune modifiche. A sua discolpa, si rileverà che la configurazione 6+1 dei sedili spinge lontano l’arte dell’architettura di interni. Di che trasportare in tutta comodità 6 persone. Riguardo allo stretto posto mediano della panca, viene proposto un settimo sedile per le gambe più lunghe. Il piacere di guida approfitta anche di una nuova taratura della sospensione che fa dimenticare la proverbiale rigidità in vigore da Mazda. A ciò si aggiungono varie soluzioni ingegnose, come la panca a scomparsa e provvista di schienali regolabili. Molto funzionale. A
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Mazda 5: monovolume compatta; 6+1 posti; lunghezza: 4,59 m; bagagliaio: 426–857 l Motori: benzina 1,8 l, 115 CV, 2 l, 150 CV Prezzi: da circa 30 mila fr. a 40 mila fr., lancio in novembre, diesel downsizing 2011.
foto ald, MOH
› La linea affusolata di questa monovolu-
livello di motore, il ricorso al sistema stop/ start e ai rapporti del cambio allungati ha consentito di ridurre il consumo del 2 litri a benzina. Un diesel downsizing seguirà. Il guidatore beneficia anche di una strumentazione più leggibile e di una consolle centrale di uso più intuitivo. Se non è radicalmente nuova, questa Mazda 5 possiede una innegabile cura del dettaglio. MOH
Percorsa da un’onda incisa sulle fiancate, la Mazda 5 emana dinamismo e design ricercato.
Positivo: abitabilità e bagagliaio voluminoso, motore piacevole con buona coppia, comfort di guida, dotazione di serie, garanzia (7 anni!) Negativo: comportamento poco preciso, sedili posteriori fissi, carico massimo trainabile diminuito, computer di bordo sommario.
Crossover ambiziosa Mitsubishi si adegua ai gusti attuali con l’ASX, una crossover compatta che abbandona la tradizione dei 4!4 puri e duri.
› Una SUV può diventare crossover. Seppu-
re inedita, la Mitsubishi ASX riprende telaio e 70% dei componenti del suo progenitore, l’Outlander. Malgrado abbia lo stesso passo, l’ASX è più corta di 34 cm, con i suoi 4,30 m che la proiettano nel cuore della categoria dei 4"4 compatti. L’ASX si distingue per la linea slanciata e il tetto abbassato che gli valgono la denominazione di cross-
over. A bordo, invece, è riconoscibile la strumentazione ereditata dall’Outlander. Se l’ambiente è sobrio, quasi spoglio, lo spazio è generoso, in particolare dietro dove i sedili sono scorrevoli. Molto accessibile, il bagagliaio ha una capacità nella norma. Questa crossover è innovativa per il suo diesel da 1,8 l sottodimensionato con fasatura variabile delle valvole, che sviluppa 150 CV. Grazie a diversi sistemi (stop/ start, recupero energia di frenata), il motore, montato sia sulla trazione a due sia a quattro ruote motrici, promette consumi da 5,5 l/100 km. Sempre ripresa dall’Outlander, la trasmissione integrale a regolazione elettronica offre tre modalità di guida. Uno dei punti di forza dell’ASX è il rapporto prezzo/dotazione. Tutte le versioni hanno airbag per le ginocchia e controllo di stabilità. Degni di nota pure i fari allo xeno ad angolo di diffusione allargato e il tetto panoramico dotato di illuminazione LED.
Tecnica: SUV; 5+2 posti; lunghezza: 4,69 m; bagagliaio: 528 l; 2,2 l turbodiesel; 197 CV, 436 Nm a 1800/min; cambio automatico a 6 rapporti, 4!4 a gestione elettronica; da 0 a 100 km/h in 10,0 s; carico trainabile: 2000 kg Consumi in prova: 8,9 l/100 km, autonomia di 786 km Prezzo: 54 450 fr. (2.2 CRDi Style).
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MOH
Altezza del tetto ridotta e linea slanciata: la Mitsubishi ASX esibisce uno stile crossover.
Mitsubishi ASX: crossover, 5 posti; lunghezza: 4,30 m; bagagliaio 416–1193 l Motori: benzina 1,6 l, 117 CV (versione 4!2); diesel 1,8 l, 150 CV Prezzi: 1.6 4!2 da 25 990 fr. (da settembre); 1.8 DiD 4!4 da 32 990 fr.
La Kia Sorento II ha acquisito maggiore prestanza e un aspetto più raffinato.
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test e tecnica | touring 12 | 8 luglio 2010
Mettere il tappo prima di salpare Un’auto d’epoca richiama già di per sé l’attenzione, se poi può anche galleggiare, allora diventa una vera attrazione. Un giorno tra acqua e terra a bordo dell’Amphicar.
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Un piccolo tappo da vasca da bagno decide sulla durata di un’escursione con la Amphicar: se lo si dimentica, il veicolo s’inabissa nel giro di minuti. E ci si deve pure ricordare di chiudere a doppia mandata le portiere prima di entrare in acqua, altrimenti si rischiano i piedi bagnati. Se si rispettano queste due semplici regole, allora nulla – a parte la legge (v. riquadro) – vieta di fare un «bagnetto» nel Lago di Zurigo. Le auto anfibie sono nuovamente di moda. Due anni fa l’azienda Rinspeed ha presentato la sua sQuba, in grado di andare sopra e sott’acqua, al Salone dell’auto di Ginevra. In città come Miami e Rotterdam si può partecipare a visite guidate della città a bordo di bus anfibi, che svelano ai turisti prospettive completamente nuove. E già molto prima che James Bond, in «La spia che mi amava», andasse in acqua con la sua Lotus Esprit, a Berlino venivano costruiti in serie veicoli anfibi. Con l’Amphicar si era cercato, all’inizio degli anni Sessanta, di conquistare il mercato americano, dato che allora il corso del dollaro era alle stelle e prometteva utili da capogiro. Ma alla fine è rimasto solo il sogno di ricchezza: la produzione è stata sospesa dopo pochi anni e sono rimasti solo pezzi di ricambio che potevano venire ac-
Acque elvetiche vietate alle auto anfibie I veicoli anfibi non sono permessi sulle acque della Svizzera, i singoli Cantoni però possono concedere autorizzazioni straordinarie. Nei Paesi confinanti le disposizioni di legge sono meno restrittive. Così sono permesse le gite sui laghi italiani, come per esempio il Lago di Garda, oppure sui canali dell’Alsazia o anche sui fiumi tedeschi, ad esempio sul Reno sino alla foce. Nel finesettimana del 2-4 luglio le gite con passeggeri sul Lago di Zurigo a bordo dell’auto anfibia sono state una delle attrazioni delle feste di Zurigo (www.zuerifaescht.ch).
quistati a poco prezzo dai dipendenti, e che oggi si sono trasformati in oggetti di valore.
Cabriolet galleggiante | Attualmente la comunità dei proprietari di Amphicar conta 150 persone in tutta Europa, afferma Sebastian Herrmann, direttore di Amphicar Svizzera. A Berlino esiste un club di fan sfegatati, «ma in Svizzera non ce n’è bisogno», ritiene Herrmann, dato che «gli otto proprietari si conoscono comunque». Si può aggiungere che chi entra in possesso di un’Amphicar dovrebbe essere di carattere socievole e di aspetto fotogenico. E questo perché, al vedere un’Amphicar, chi sta passeggiando o è seduto su una panchina sul lungolago non può non sfoderare la macchina fotografica e poi salutare con la mano. Anche l’addetto del centro di smaltimento della Città di Zurigo sulla sua barca si mostra interessato, non esita ad avvicinarsi e fare una raffica di domande. E non si può non sentire le urla di tre ragazze sul pedalò che indicano verso la strana imbarcazione e chiedono: «Ma questa non è un’auto, vero?». L’avvistamento dell’Amphicar poi diventa un colpo di fortuna per un altro passante, che armato di macchina fotografica e sbracciandosi a più non posso chiede all’Amphicar di tornare a riva. Il caso vuole che il turista sia un fotografo professionista australiano, che oltretutto sta costruendo una specie di «Wikipedia» delle marche d’auto. Aver visto una macchina anfibia in azione sul lago rende perfetto il suo soggiorno a Zurigo. Herrmann è abituato al radunarsi di folla non appena fa la sua apparizione a bordo della sua Amphicar rosso fuoco. «Davanti a un semaforo, la maggior parte dei conducenti si fermano dietro di me, si sporgono dal finestrino e si stropicciano gli occhi quando vedono le due eliche spuntare dall’auto», ride Herrmann. E allora anche adesso saluta con la mano in direzione degli obiettivi puntati e dà subito una risposta eloquente non appena gli si pone una domanda. Herrmann è cresciuto a Berlino, dove già da adolescente era stato attirato da un’auto anfibia. «Un’Amphicar bianca
Sopra: questa Amphicar della Pennsylvania ha bisogno di un lungo intervento di restauro.
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Una rampa facilita enormemente l’accesso al lago (in alto a destra). Dove appare l’auto anfibia si forma subito un capannello di gente per ammirare lo strano veicolo (sotto a destra).
era parcheggiata sul bordo della strada. Il veicolo mi ha affascinato, ho fatto conoscenza del proprietario, che per due anni ho tartassato di richieste, sino a quando me l’ha venduta per 4000 marchi. Allora si trattava di tutti i miei averi», ricorda.
foto Pascale Marder
Restauro costoso | Oggi il direttore Herr-
Il direttore della società Amphicar, Sebastian Herrmann, fa un giro nel porto.
mann è proprietario di diverse Amphicar. In sé non è nulla di speciale, «la maggior parte dei proprietari di auto anfibie non si possono accontentare di una sola», spiega Herrmann. Il motivo è semplice: sino a che un’Amphicar appaia di nuovo sul mercato, si devono aspettare anni, dunque gli appassionati si assicurano un esemplare non appena si presenta l’occasione. Oltre all’Amphicar rossa fiammante, Herrmann ne possiede una verde menta – ma spera non a lungo. Infatti, vuol vendere questo articolo di lusso, appena restaurato, per oltre 100 mila franchi. «Per rimetterla a nuovo – spie-
ga – ho utilizzato tutti pezzi di ricambio originali». Un fatto non proprio evidente, dato che alcuni offerenti si sono visti costretti a farli produrre in Cina, e ciò non contribuisce affatto a mantenerne la qualità. Herrmann si è concentrato proprio su questa nicchia e adesso fa produrre in Svizzera e in Germania pezzi di ricambio di qualità. Inoltre, si procaccia «auto anfibie usate». Una giace nel suo deposito e sta letteralmente cadendo a pezzi. Ma chi pensa che Herrmann abbia comprato questa carcassa arrugginita, che fu immatricolata in Pennsylvania, ad un prezzo stracciato, si sbaglia. Il prezzo di vendita con cui l’ha portata a casa era di 10 000 euro e per farla tornare sulla strada e sui laghi ci vogliono ancora circa mille ore di lavoro oppure almeno 60 000 franchi. Pascale Marder
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Info Touring Il sito svizzero di Amphicar: www.amphicar.ch
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viaggi e tempo libero | touring 12 | 8 luglio 2010
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Lungo il Mekong scorrono innumerevoli storie. Destini con, ma spesso anche senza, lieto fine. Il Mekong è imprevedibile, una sfida quotidiana. Un serpente d’acqua lungo 4500 chilometri, fonte di vita per milioni di persone, che viene a ragione definito come la «Madre di tutti i fiumi». Il terzo corso d’acqua dell’Asia per lunghezza nasce in Tibet, scorre attraverso Myanmar, Cambogia, Laos, Thailandia e Vietnam, dove bagna la città di Ho Chi Minh, l’ex Saigon, per sfociare infine nel Mar Cinese Meridionale.
Al mercato | Chi si lascia trasportare dalla corrente del Mekong su un battello, può ammirare un paesaggio in continuo cam-
biamento. Infiniti campi di riso, che vengono perlopiù lavorati da donne con gambe e mani immerse nell’acqua, case isolate e piccoli villaggi si succedono sulle rive del Mekong in un’atmosfera di totale calma. I bambini sguazzano e salutano con un sorriso timido, mentre a pochi metri di distanza le madri fanno il bucato e i cani nicchiano davanti a casa in un angolo riparato dal sole. Il tempo sembra essersi fermato. Nel sole bruciante nessuno va di fretta, da migliaia d’anni il fiume detta il passo, lento e pesante, delle attività quotidiane. Il mattino lungo il Mekong niente stress, ma molta vita. Naturalmente, non poteva mancare un mercato, quello di Chau Doc,
Il fascino del Mekong La vita sul fiume è una sfida quotidiana. Sul battello di lusso «L’Amant» si vedono scorrere paesaggi straordinari e tanta umanità. Ingredienti per una vacanza indimenticabile.
8 luglio 2010 | touring 12 | viaggi e tempo libero
città vietnamita al confine con la Cambogia. Con i loro sottili battelli, i mercanti riescono a farsi breccia con una precisione infallibile. Assieme a frutta e verdura vengono vendute innumerevoli galline e anche pesci. Rinchiusi in gabbie di legno, cuccioli di cane aspettano di passare nelle mani di nuovi padroni. Come in ogni mercato asiatico, l’appetito può venire soddisfatto subito grazie al cibo cucinato all’istante e dal profumo invitante, mentre la voglia di souvenir può venir appagata sulle bancarelle stracolme di magliette variopinte e di tutti i possibili oggetti più o meno tradizionali. Se si osserva il viso sorridente delle venditrici si può capi-
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re che comprando qualcosa si sfamano tante bocche e si possono dunque anche arrotondare al rialzo i prezzi.
«L’amante» | Trascorrere un paio di gior-
ni su un battello di nuova costruzione con cabine di lusso e un cuoco francese, è un piacere incomparabile. Sull’imbarcazione di legno costruita in Vietnam, con dodici cabine lunga 39 metri, il quadro è completo se si legge il romanzo di Marguerite Duras continua a pagina 23
Le limacciose acque del Mekong sono fonte di vita per milioni di persone del Sud-Est asiatico.
Vacanze in Italia
Liguria
Adriatico
Laghi Italiani
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Cambogia: grande Storia, tra luci e ombre
Siam Reap CAMBOGIA
MEKONG VIETNAM
Chau Doc
Ho Chi Minh
200 km
foto Christian Bützberger, carta TCS Visuell
THAILANDIA
Uno sciame di motocicli percorre perennemente le strade di Saigon. In alto: una crociera sul Mekong a bordo del lussuoso battello L’Amant è un’esperienza ricca di emozioni.
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«L’Amant», da cui prende il nome il battello. È il racconto autobiografico di una 15enne che a bordo di un traghetto sul Mekong conosce un cinese più vecchio di 17 anni e con lui si abbandona ad un’appassionante avventura erotica. Una storia vissuta, che trattiene l’autrice per un anno e mezzo nel Paese prima di tornare in Europa. Lungo il delta del Mekong si trova anche la casa in cui ha vissuto la Duras. Dunque è inevitabile guardare le case sulla riva con più attenzione… In questo enorme delta formatosi attraverso la sedimentazione dei minerali portati a valle dalla corrente, il Mekong scorre con le sue nove braccia verso il Mar Cinese Meridionale. Il terreno alluvionale, con una superficie grande come l’Olanda, rende possibile tre raccolti di riso all’anno per un totale di 16 milioni di tonnellate, mentre nel resto del Vietnam le risaie danno due rac-
colti all’anno, racconta un vecchietto con malcelato orgoglio. Pesce, frutta tropicale, canna da zucchero e noci di cocco sono prodotti ambiti sui mercati del delta come nella vicina metropoli di Saigon.
Il mito di Saigon | L’odierna Ho Chi Minh
si chiamava Saigon sino al 1975 e fu la capitale del Vietnam del Sud durante la guerra con il Nord comunista. Entrambi i nomi vengono oggi correntemente usati e anche i bus indicano come destinazione Saigon. Con più di 7 milioni di abitanti, la metropoli sul fiume registra il 40 percento delle entrate del Paese provenienti dal turismo. Il cuore della vecchia Saigon è la piazza LamSon con i leggendari hotel – come il Caravelle – i cinema e l’Opera. Il nomignolo di «Paradiso dell’Oriente» Saigon lo deve però al suo leggendario Boulevard Dong Khoi, sul quale i turisti si godono lo shopping in negozi eleganti immersi in un’atmosfera di ozio. Christian Bützberger
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Angkor, il sito archeologico più vasto del mondo, situato nei pressi della città di Siem Reap, ogni anno attira da solo in Cambogia milioni di turisti. I templi di della grande civiltà Khmer, consumati dalle intemperie, ma dalla valenza mistica comparabile ai reperti del Machu Picchu in Perù o delle Piramidi egizie, costringono i visitatori a tuffarsi in una dimensione contemplativa. Angkor Wat, il più famoso di tutti questi templi, non è solamente stato immortalato in foto almeno un milione di volte, ma è stato anche il set del film «Tomb Raider», in cui Angelina Jolie vestiva i panni di Lara Croft. Non gode dello stesso grado di notorietà, ma nel Paese ha comunque una grande importanza sociale: il pediatra svizzero Dr. Beat Richner. Gli ospedali per bambini Kantha Bopha I e II, così come il centro di prevenzione sanitaria Jayavarman VII a Siem Reap vicino ad Angkor, sono i gioielli della sua missione umanitaria. Negli ospedali, il pediatra zurighese, che raccoglie fondi anche esibendosi come clown musicale con il nome di Beatocello, aiuta una piccolissima parte dei bambini più poveri, che nel Paese del Terzo Mondo non riuscirebbero mai ad avere accesso alle cure mediche. Ben 30 anni dopo la terribile dittatura dei Khmer Rossi, il visitatore nota con soddisfazione come si affronti in modo aperto questo capitolo oscuro della storia. Non chiudere gli occhi, parlare di quel periodo, aiuta anche qui. Chi ha i nervi saldi, può visitare la tristemente famosa prigione S 21, in cui hanno operato i torturatori al servizio di Pol Pot. Nonostante la miseria ancora diffusa, la gente è socievole, diligente e in Cambogia si sente una generale voglia di sviluppo. Si sta costruendo un futuro – visitare questo Paese è un’esperienza arricchente. Bü
Da sapere Clima: il Vietnam è un Paese che si estende per oltre 1000 km da nord a sud, con diverse zone climatiche. È consigliabile vestirsi a strati, dalla maglietta al maglione, sino alla giacca impermeabile. Date: Viaggi TCS offre il giro descritto sopra nelle seguenti date: 25.11–8.12/prolungamento delle ferie sino 15.12.2010 e dal 27.1–9.2/prolungamento delle ferie sino 16.2.2011. Prezzi: da 7200 fr. per persona. TCS-Plus: 150 fr. di sconto per prenotazioni anticipate sino a cinque mesi prima della partenza. Documenti di viaggio: i cittadini svizzeri hanno bisogno di un passaporto valido sei mesi oltre la data di rientro. Sanità: si consiglia la profilassi contro la malaria (www.safetravel.ch). Informazioni: «TCS&Kuoni Special Tours», tel. 044 277 42 77 o nelle filiali Kuoni, telefono 0844 888 333 e www.viaggi-tcs.ch. Bü
L’impressionante sito archeologico di Angkor attira milioni di turisti.
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viaggi e tempo libero | touring 12 | 8 luglio 2010
Come evito i brutti scherzi quando noleggio un’auto? Il noleggio di un’auto all’estero non è un campo minato. Ci sono comunque alcune regole da rispettare per evitare seccature e costi eccessivi.
› È sempre la stessa scena che si ripete. Do-
po un lungo volo, con la chiave in mano si vaga nel parcheggio alla ricerca dell’auto a noleggio. Non appena il veicolo è stato trovato, tutto prosegue veloce come un lampo: mettere la valigia nel portabagagli, salire e avviare il motore, per raggiungere l’albergo dopo un viaggio logorante. Ma attenzione: così facendo ci si può anche rovinare. Per evitare nervi tesi e spese inutili, si devono tener presente alcune regole. Già all’arrivo allo sportello dell’agenzia di noleggio si deve controllare se il contratto e il veicolo, per quanto riguarda categoria ed equipaggiamento, corrispondono a ciò che è stato indicato al momento della prenotazione. $ Accettate una categoria più alta, solo
se non si devono sopportare costi supplementari; e accettate una categoria più bassa solo se viene ridotta la tariffa di noleggio.
Un altro capitolo è l’assicurazione. Qui a volte il cliente non è consigliato bene e gli vengono affibbiate assicurazioni che non sono assolutamente necessarie. L’importante è avere la copertura dell’assicurazione di responsabilità civile. $ Controllate la copertura dell’assicu-
razione di responsabilità civile. La copertura minima in determinati Paesi risulta essere spesso insufficiente; si rischia di dover rispondere di tasca propria.
Se tutto questo è regolato, l’auto a noleggio prima di entrare in servizio deve essere controllata a fondo, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza. Se ad esempio i pneumatici sono consumati e si fa un grave incidente a causa di aquaplaning, il conducente ha un enorme problema, perché è lui e non l’autonoleggio a dover rispondere per i danni arrecati al veicolo. Rivalersi poi sull’agenzia di autonoleggio è difficile e si rischia di rovinarsi i nervi. $ Se la vettura noleggiata presenta di-
fetti, si deve subito reclamare presso l’agenzia autonoleggio. Il veicolo deve essere accettato solo se privo di difetti rilevanti per la sicurezza. Si deve esigere un veicolo sicuro prima di partire in viaggio.
$ Eventuali ammaccature e graffi alla
carrozzeria devono essere registrati nella lista dei difetti così come scalfitture nel parabrezza o tagli nell’imbottitura. La lista dei difetti deve essere firmata dall’agenzia autonoleggio. Scattate foto.
Prima della riconsegna della vettura, si deve fare attenzione a ciò che si è fissato per quanto riguarda la benzina. In generale, l’agenzia autonoleggio consegna il vei-
colo con il serbatoio pieno e prevede di riceverlo altrettanto pieno. Se non si rispetta questa regola, si rischia di dover pagare una multa per fare la benzina. Quando si riconsegna il veicolo si deve fare un controllo come quando viene consegnato. $ Al momento della riconsegna, fate
controllare lo stato del veicolo da un dipendente dell’agenzia di autonoleggio e fatevi confermare l’assenza di difetti e il pieno di benzina.
Urs-Peter Inderbitzin
Fate un’assicurazione «tutto incluso» Noleggiare un’auto già da casa, può valer la pena. Grazie a internet, prima della prenotazione è possibile confrontare i prezzi. Si evita anche il rischio di non ricevere alcuna auto, perché in alta stagione può esserci il tutto esaurito. Spesso conviene prenotare il veicolo in un’agenzia di viaggi o presso un autonoleggio internazionale, perché, nel caso di controversie sul luogo, spesso offrono un sostegno. Inoltre si ha a disposizione un consulente in Svizzera quando proprio tutto va storto. UPI
Concludete assolutamente anche un’assicurazione casco totale. Fate attenzione alla franchigia, che deve essere la più bassa possibile, per non dover sborsare troppo in caso di incidente per causa propria. Anche un’assicurazione furto è consigliata in determinati Paesi. Spesso viene offerta in un pacchetto assieme all’assicurazione casco totale. l’assicurazione di responsabilità civile; riduzione o esclusione della franchigia in genere possibile previo pagamento supplementare. L’assicurazione furto dovrebbe comprendere gli oggetti contenuti nell’auto.
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$ Scegliete una franchigia bassa nel-
Onde evitare brutte sorprese... controllate lo stato del veicolo a noleggio alla consegna.
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Peter Widmer
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Questo idillio è rappresentativo per numerose baie delle Åland: l’arcipelago del Mar Baltico conta oltre 6500 isole.
Nel paradiso del Nord Si parla svedese, non esiste il servizio militare, le Isole Åland appartengono alla Finlandia, anche se situate a sole due ore di nave dalla costa svedese.
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Nel silenzio della sera, il capitano Mats Stormblad conduce il traghetto «Gabriella» della Viking Line fuori dal porto di Stoccolma. È una nave imponente, in grado di ospitare 2400 passeggeri: undici piani di cabine, ristoranti, negozi, saloni, sala giochi ecc. L’uscita dal porto è spettacolare: l’impressionante skyline diventa sempre più piccola, mentre la capitale svedese viene avvolta dal tramonto. Lasciamo alle spalle i grigi quartieri industriali, per andare incontro alle innumerevoli isole verdeggianti – le «Schären» – che diventano le fedeli accompagnatrici fino alla meta del nostro viaggio, Mariehamn nelle Åland, che raggiungiamo a mezzanotte.
Ampia autonomia | Dal 1922, le Åland sono una provincia autonoma della Finlandia, eppure l’unica lingua ufficiale è lo svedese. L’arcipelago conta 27 500 abitanti ed è suddiviso in 16 comuni. Il centro politico ed economico è la capitale Mariehamn, i principali settori economici sono la navigazione, le banche, le assicurazioni e il turi-
smo. L’arcipelago possiede una bandiera propria e stampa francobolli postali. Assieme alla Finlandia, le Åland fanno parte dell’Unione europea e hanno l’euro come valuta corrente. Solo 60 delle 6500 isole sono abitate. «Vengono registrate solo le isole che sono più grandi di un campo di calcio», racconta la guida turistica Annica Grönlund. Isolotti, scogli e boschi sono gli ingredienti principali del panorama. Le isole sono piatte, tanto che il punto più alto raggiunge solo i 129 metri sopra il livello del mare e sono dunque adatte per tranquille gite in bicicletta, ad esempio verso Järsö, per gustare i delicati pasticcini nel tipico «Puppenhaus-Café». Natura pura: non è per niente raro poter vedere caprioli o addirittura delle alci. Di regola, sulle Åland si soggiorna in una tipica casetta di vacanza colorata, sauna inclusa. Il nostro confortevole alloggio si chiama Husfjärdens Stugor a Eckerö, e la vista dalla terrazza sulla baia è mozzafiato. Un prodotto tipico delle Åland è l’Ålvados della distilleria Tjudö Vingård. La tenuta
conta 14 000 alberi di mele, e le battute di spirito del 72enne proprietario Ingmar Eriksson sono indimenticabili! Una bottiglia di mezzo litro di grappa Ålvados è disponibile per 69 euro nel negozio dutyfree a Mariehamn… Peter Widmer
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Il viaggio è stato organizzato da Visit Åland, Mariehamn, Åland (Finlandia).
Da sapere Viaggio: volo con Swiss/SAS da Zurigo a Stoccolma. Da Stoccolma traghetti della Viking Line verso Mariehamn (ca. 6 ore) o volo con Air Åland verso Mariehamn (ca. 30 minuti). Fuso orario: su Åland vige quello finlandese (+1 ora). Informazioni: www.visitÅland.com, www.vikingline.de, www.airÅland.com. Esempio prezzi: sino 31.8.10, escursione in bici di 8 giorni di Kontiki: a forfait 1610 fr./pers., volo incluso, bicicletta, colazione. Prenotazioni: nelle filiali Kuoni o tel. 0844 888 333. wi
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Gita in Val Piora Al Lago Ritom La Val Piora è un parco alpino di rara bellezza, pieno di sole e di laghetti alpini. Fino a ottobre inoltrato il Rifugio del Lago Ritom offre 2 notti in camera doppia e mezza pensione a 69 fr. a testa. In omaggio carta escursioni e prospetto del nuovo sentiero didattico. Prenotazioni: 091 868 14 24.
Itinerari per ogni gusto
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Con www.svizzeramobile.ch Escursioni a piedi, in bici o mountain-bike e perfino in pattini a rotelle, ma anche avventurose gite in canoa: il sito www.svizzeramobile.ch (un partner del TCS) propone una vasta scelta di itinerari in tutto il Paese adatti al cosiddetto «traffico lento». Consultabili ovunque ci si trovi tramite smartphone, gli itinerari sono corredati da dettagliate mappe che sostituiscono le classiche cartine.
Simbolo del rinascimento di Rostock: la «Fontana della gioia di vivere» davanti all’Università.
Al volo a Rostock e sul Mar Baltico Nel 1942 la città fu ridotta in macerie e in seguito rimase isolata. Dalla caduta del muro il turismo è tornato a Rostock e anche nella vicina zona dei laghi e del Mar Baltico.
› Un centro cittadino pittoresco con chiese
restaurate, musei e la splendida località balneare di Warnemünde con moderni alberghi wellness: con i suoi 200 000 abitanti, la più grande città nel nuovo Land tedesco di Meclemburgo Pomerania Occidentale è praticamente irriconoscibile: rasa al suolo dalle bombe nel 1942 perché ospitava fabbriche di armi, isolata ai tempi della DDR comunista, per la città anseatica è giunto il momento di spiccare il volo. Adesso che nel semestre estivo la compagnia aerea Helvetic vola due volte la settimana da Zurigo a Rostock, per gli svizzeri è un attimo raggiungere il sempre apprezzato Mar Baltico.
Tradizione a volontà | La città dà l’im-
pressione di essere stata lucidata a nuovo e numerosi edifici sono stati ristrutturati. Come la Chiesa St. Petri, il cui campanile fu seriamente danneggiato nei bombardamenti. Grazie a un ascensore, quando fa bel tempo, si può godere una vista magnifica sino al Mar Baltico. Non lontano da Rostock si trova Bad Doberan con il suo bellissimo duomo in stile gotico con mattone laterizio. Nelle vicinanze si trova la storica stazione balneare di Heiligendamm: il Grand Hotel
che porta il suo nome si è risvegliato dal letargo pluriennale e ha ospitato nel 2007 il vertice del G8. A sud di Rostock la regione lacustre del Meclemburgo invita a rimanere per almeno una sosta. Anche questa zona dimostra in modo evidente come mai il Meclemburgo Pomerania Occidentale è il Land con il minor numero di abitanti, ma allo stesso tempo è la meta estiva prediletta della Germania. Heinz W. Müller
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Da sapere Viaggio: Helvetic Airways vola sino al 26 settembre giovedì e domenica da Zurigo a Rostock. Con l’auto via Amburgo/Lubecca. In treno via Amburgo o Berlino (Citynightline sino a Binz/ Rügen). Alberghi: Hotel Neptun Warnemünde (www.hotel-neptun.de). Grand Hotel Heiligendamm (www.grandhotelheiligendamm.de). Iberotel Fleesensee (www.fleesensee.de). Informazioni: tutto sulla regione al sito Internet www. auf-nach-mv.de; www.viaggi-tcs.ch, tel. 0844 888 333. hwm
Viaggio panoramico Wilhelm Tell Express Il «treno di Guglielmo Tell» collega la Svizzera centrale al Ticino e viceversa, attraversando paesaggi che hanno reso famosa la Svizzera nel mondo. Il programma: crociera sul Lago dei Quattro Cantoni da Lucerna a Flüelen con pranzo a bordo e commenti in più lingue, carrozza panoramica sulla linea del S. Gottardo, omaggio ricordo. E per tutta l’estate il Wilhelm Tell Express «Premium» con posti su sedili girevoli nel «salon liberté» lungo la tratta storica del Gottardo. Più dettagli e prenotazioni: www. wilhelmtellexpress.ch; tel. 041 367 67 67.
Svizzera da mangiare Turismo culinario Scoprite le sfaccettature gastronomiche della Svizzera, dove ogni regione vanta il proprio «piatto nazionale». Salsicce e porri alla vodese, il «Ribelmais» di San Gallo simile alla polenta, o il coregone del Lago di Costanza. Il Vallese è celebre per la sua raclette, i Grigioni per il capuns, Zurigo per lo spezzatino di vitello e il Ticino per polenta e luganighe. Scoprite tutte queste specialità grazie alle broscure di Svizzera Turismo, scaricabili dalla home page: www. myswitzerland.com (Scoprire la Svizzera > Mangiare&Bere).
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club e soci | touring 12 | 8 luglio 2010
Wellness, monti e animali Come d’abitudine per l’estate proponiamo una scelta di partner che concedono sconti e vantaggi ai soci del TCS. Idee per escursioni di un giorno o del fine settimana. E chi ha più tempo può offrirsi una vera «vacanza benessere» alla Thermalp di Ovronnaz.
› Che si tratti di un lungo periodo di ferie
come pure di un breve week-end, la Thermalp Les Bains d’Ovronnaz offre tutto il necessario per trascorrere un riposante soggiorno in un quadro naturalistico straordinario e con un servizio d’eccezione. Inserita tra le Alpi vallesane (1350 m), questa stazione termale propone un programma alquanto variegato. A partire dalle terme, che l’hanno resa famosa grazie alle acque «miracolose» indicate per la cura di malattie degli organi motorii (reumatismi ecc.) e dell’apparato cardiovascolare. Poi c’è il grande settore «Wellness e Spa», con una gamma di prestazioni pressoché infinita, cominciando dai 12 tipi di massaggi differenti, tra cui l’esclusivo massaggio alle pietre calde e all’olio di argano biologico, che procura un rilassamento profondo facendovi sprofondare in uno stato di beatitudine. Inoltre, si effettuano ben 9 trattamenti di idroterapia, che vanno dai classici idromassaggi alle sedute di aquagym, al watsu, fino alle benefiche affusioni Kneipp e ai bagni di alghe. E dopo aver rifatto il pieno di energia positiva, è il momento di
fare qualcosa anche per il proprio aspetto, provando almeno uno dei 17 trattamenti estetici per il viso e per il corpo. Da non mancare quelli concepiti secondo l’esclusivo metodo svizzero «Paul Scerri», a base di oli essenziali rilassanti. Ma durante un soggiorno estivo a Ovronnaz non si può fare a meno di andare alla scoperta della regione circostante, che domina la vallata del Rodano con i suoi pendii ricoperti da graziosi vigneti a terrazza. Innumerevoli sono i percorsi pedestri che si snodano lungo i fianchi delle montagne per raggiungere cime ed alpeggi. Immancabile è l’escursione in quota a Jorasse, possibile anche in seggiovia, con pranzo in terrazza e vista mozzafiato sulla corona delle Alpi. Tra l’altro: Ovronnaz è anche una rinomata stazione invernale...
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Antonio Campagnuolo Offerta speciale TCS valida fino al 30.9.2010: 20% di sconto su soggiorni in hotel e appartamenti. I soci TCS hanno sempre lo sconto del 15% sulle singole cure e il 10% di sconto sui forfait wellness e sulla «Journée Beauté Thermalp». Prenotazioni: www.thermalp.ch o tel. 027 305 11 00.
Monte Generoso: sui binari da 120 anni › Ricorre quest’anno il 120° anniversario
della costruzione della ferrovia del Monte Generoso, un’opera pionieristica che consentì di far scoprire a tutta la Svizzera il più bel panorama del Canton Ticino. Da allora, centinaia di migliaia di famiglie, di gruppi e di singoli visitatori si sono avvicendati sul trenino a cremagliera che da Capolago sale fino in vetta, a 1700 metri di quota. Da qui si snodano 51 km di sentieri che introducono l’escursionista in «un altro mondo», fatto di fitti boschi e verdi prati in cui pascolano mansuete mandrie di camosci. Gli sportivi possono, invece, lanciarsi a valle in sella a una mountain-bike o noleggiare l’attrezzatura per affrontare la via ferrata (adatta già a partire dagli 8 anni). Mentre i più temerari hanno a disposizione una scuola di parapendio che, oltre ai corsi
per «aspiranti Icaro», offre la possibilità di provare i brividi di un volo in tandem a strapiombo sul Lago di Lugano. Chi è invece alla ricerca della pace cosmica, non deve far altro che guardare attraverso il grande telescopio dell’Osservatorio astronomico, magari partecipando a una visita a tema durante una notte di plenilunio o di stelle cadenti. Ma il Monte Generoso è anche il luogo adatto a chi cerca semplicemente rifugio nel silenzio assoluto. Niente di meglio di un soggiorno nell’albergo in vetta per rigenerare lo spirito e «ricaricare le batterie». A proposito: il ristorante dell’albergo, appena ristrutturato, è anche un ottimo indirizzo per i gourmet! Assolutamente da non perdersi le sue rassegne gastronomiche, come ad esempio la «Serata Ticinese» (ogni sabato) o il pantagruelico «Menù di pesce» del venerdì o ancora il «Menù di Stagione» proposto ogni prima domenica del mese.
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ac I soci TCS hanno lo sconto del 25% sul biglietto di andata e ritorno Capolago-Vetta. Orari del treno e informazioni sulle attività: www.montegeneroso.ch
8 luglio 2010 | touring 12 | club e soci
Zoo Zurigo: nella pace della giungla
Ballenberg: identità svizzera › Chalet, costumi, musica popolare: questa
è ancora oggi per molti turisti stranieri l’immagine idilliaca che regna sulle montagne svizzere. Eppure, si rischia che le nostre tradizioni più originali vadano perse, sommerse dalla cosiddetta globalizzazione. Per riscoprire (e magari rinverdire) le nostre radici vale, dunque, la pena visitare l’esposizione in corso allo Chalet Schafroth del museo all’aperto di Ballenberg, vicino Brienz (BE). Grazie agli allestimenti predisposti nelle stanze di questa nobile dimora del XIX secolo, si può ripercorrere la Svizzera che fu. Vi si possono ammirare rari costumi tradizionali, molti dei quali indossati dai contadini al lavoro o nei giorni di festa, che tanto affascinarono i primi viaggiatori stranieri che nei secoli scorsi si inoltrarono nelle nostre valli. Molto ampia anche la proposta di musica popolare, con l’ascolto in cuffia di una gran varietà di suoni e canzoni che un tempo – neppure troppo lontano – rieccheggiavano da un alpeggio all’altro. Gli oltre 500 strumenti musicali esposti permettono di ripercorrerne l’interessantissima storia. Durante tutta l’estate, fino ad ottobre inoltrato, negli spazi tra gli edifici storici
› Passare in un attimo dal rumore assor-
del Ballenberg verranno organizzate giornate di danze popolari e musica folkloristica di tutte le regioni del Paese. Non mancheranno le sfilate in costumi d’epoca. E per dimostrare che la tradizione distingue ma non divide i popoli, saranno invitati gruppi folkloristici di vari continenti. ac
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Presentando alla cassa la tessera TCS si ha diritto fino al 25% di sconto sull’ingresso. Maggiori dettagli sul programma estivo: www.ballenberg.ch
Schilthorn: da 007 ai prati in fiore › Ci sono edifici che da soli caratterizzano
un’intera città. È così per la Tour Eiffel a Parigi o il Big Ben a Londra oppure anche il Colosseo a Roma, tanto per citarne alcuni. Anche in Svizzera esistono costruzioni che da sole rappresentano nel mondo l’immagine di un’intera regione. Il ristorante girevole sul Piz Gloria è una di queste. Diventato famoso oltre 40 anni fa grazie al film di 007 «Al servizio di Sua Maestà» che vi fu am-
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bientato, ancora oggi è una delle principali destinazioni turistiche del nostro Paese. Frotte di asiatici e americani vi si accalcano ogni giorno dell’anno, per sedersi a mangiare nel salone panoramico che girando lentamente consente di gustarsi Rösti e Bratwurst con vista mozzafiato sulle Alpi Bernesi e i suoi tre mostri sacri: Eiger, Mönch e Jungfrau. Chi però vuole abbinare questo grandioso spettacolo con un contatto più diretto con la natura, salga sulla funivia dello Schilthorn fino a Mürren (o scenda qui tornando dal Piz Gloria). Poi, appena fuori dal paesino s’inoltri per il curato sentiero che sale all’Alllmendhubel e per un’oretta si troverà immerso in un quadro idilliaco, tra mucche al pascolo su prati verdissimi interrotti qua e là da piccole stalle e chalet. Dopo la sosta sul terrazzo del ristorante panoramico, si consiglia caldamente la passeggiata di mezz’ora sull’incantevole «Flower-Trail» (la pista dei fiori). Un nome che da solo dice già tutto! ac
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Alla cassa della stazione di Stechelberg i soci TCS hanno lo sconto del 25% sulla Schilthornbahn fino al Piz Gloria. Orari: www.schilthorn.ch
dante del traffico zurighese al silenzio della foresta pluviale, interrotto solo dai versi degli uccelli che vi si annidano: è l’esperienza – unica in Europa – che si può vivere nel padiglione Masoala dello Zoo di Zurigo. Qui si viene proiettati di colpo nella giungla del Madagascar, la grande isola africana famosa per l’unicità della sua fauna e della sua flora, ricostruita perfettamente sullo Zürichberg, umidità compresa. Puntando lo sguardo nell’intrico di piante tropicali (attenzione a quelle carnivore!) si possono scorgere gecki e camaleonti mimetizzati tra le foglie o qualche pipistrello appeso ai rami mentre, più in alto, una timida scimmia della specie dei lemuri ci osserva. Ma naturalmente la folla si accalca davanti allo stagno delle placide tartarughe giganti. Chi vuol saperne di più non manchi di partecipare a una presentazione di questi e altri animali dello zoo di Zurigo o alle visite guidate delle serie «Sulle tracce di Darwin». Quello della foresta pluviale Masoala è un ambiente che infonde talmente tanta serenità che molte coppie lo scelgono per celebrarvi il loro matrimonio. Ma se siete già sposati concedetevi almeno una cena a lume di candela nel suo ristorante. ac
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Cerniera politica del TCS Nell’interesse dei suoi soci, il TCS è attivo anche nel settore della politica dei trasporti, dell’energia e dell’ambiente. Tra le quinte vi è la piccola equipe di Gérard Métrailler, capo dei servizi politici della sede centrale a Ginevra.
› È in una certa misura un’ironia della sorte
Entrata perfetta | Nella politica ha mosso i primi passi all’Unione svizzera delle arti e dei mestieri a Berna. Grazie al suo lavoro nel servizio traduzioni e nella redazione in lingua francese del giornale di categoria ha approfondito la materia poco alla volta. In quella sede ha contribuito per anni a portare avanti numerose campagne di voto. Nel 2004 Gérard Métrailler arrivò al TCS come vice-capo dei servizi politici del club. Quale membro di un gruppo di lavoro della Confederazione sul «Mobility Pricing», Gérard Métrailler ha fatto «una bella entrata nel mondo dei gruppi di esperti e degli studi», come lui stesso afferma. Nel 2007 è diventato capo del citato servizio del TCS, fungendo dunque da cerniera per la materia sia verso l’interno che verso l’esterno del club. Nel frattempo, ha elaborato numerosi dossier nel settore dei trasporti, dell’energia e dell’ambiente. Tra essi temi quali il road pricing, la tassa sul CO2 e il finanziamento dei trasporti, che riguardano direttamente tutti i soci del TCS. Infatti, nonostante il traffico motorizzato costituisca l’80% delle prestazioni di trasporto, sempre più spesso i fondi provenienti dalle imposte sugli oli minerali vengono destinati a scopi diversi da quelli vincolati alla strada e sono messi in dubbio. A Métrailler il compito di lavorare per porvi un freno. Di casa a Palazzo | È nella logica delle
cose che il capo dei servizi politici del Touring Club Svizzero abbia buoni contatti a Palazzo federale, dove vengono prese le decisioni più importanti. Succede di continuo che un’istanza parlamentare venga avviata dal TCS. Non è da sottovalutare la collaborazione con i partner dei trasporti stradali e dell’economia. Nel caso in cui vengono poste questioni politiche che riguardano tutti i soci TCS, si elaborano assieme possibili referendum o iniziative. Correnti sono, poi,
Mathias Wyssenbach
il fatto che oggi Gérard Métrailler (46) si occupi principalmente di politica: «Poiché mi avevano detto che con lo studio della politica non sarei approdato da nessuna parte nella vita professionale, scelsi di studiare Germanistica, Storia e Italiano». Ma oggi, visto che dal 2007 guida da solo il Servizio Politico del TCS, gli scappa un sorriso ironico.
Gérard Métrailler, capo dei servizi politici del TCS, davanti al Palazzo federale a Berna.
le procedure di consultazione a cui partecipa il TCS, che il servizio politico vaglia con accuratezza.
Servire gli organi TCS | Per i temi più importanti Gérard Métrailler rappresenta il TCS nei gruppi di lavoro e di consultazione della Confederazione. A volte, in questi ambiti ottiene anche le informazioni che poi trasmette all’interno del club, innanzitutto al Consiglio delle Sezioni, il principale organo politico del TCS. In veste di segretario della commissione preparatoria per la Mobilità e l’Ambiente, Métrailler con il suo piccolo team elabora tutti i dossier, sulla cui base vengono poi prese le decisioni di principio. Métrailler conosce la materia a menadito e la spiega spesso sui media della Romandia, dove è un ricercato interlocutore. Lavora a stretto contatto anche con il presidente centrale del TCS, con il direttore
competente per la politica e con gli altri dipartimenti interessati. Per migliorare la comprensione interna delle questioni politiche è stata addirittura creata una cosiddetta rete politica, dove sono presenti le sezioni cantonali del Touring Club Svizzero. Anche questa entità è gestita da Métrailler. Ma come riesce a fare tutto? «Bisogna porre forzatamente delle priorità», dice con la solita calma stoica, affermando che il suo lavoro gli «piace estremamente, poiché è molto variato». Heinz W. Müller
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In pillole Gérard Métrailler è cresciuto nel Canton Vaud e ha concluso l’Università di Losanna con una laurea lic.phil.hist. Dal 2004 lavora alla sede centrale del TCS a Ginevra Vernier. Padre di due figlie, vive a Losanna ed è un grande sportivo del tempo libero (sci, snowboard, passeggiate, corse a piedi, ciclismo). Si dedica molto volentieri alla lettura.
8 luglio 2010 | touring 12 | club e soci
Panoramica prezzi e prestazioni TCS telefono 0844 888 111 o www.tcs.ch
Affiliazione www.tcs.ch Motorizzati (automobilisti e motociclisti) a seconda della Sezione e pro rata Tessera partner/giovani Fr. 44.– Non motorizzati Fr. 32.– Cooldown Club membercard Fr. 66.– Ciclisti (con Velo Assistance e RC) Fr. 37.– Juniores (con Velo Assistance e RC) a seconda della Sezione Quota per socio campeggiatore TCS (solo se già socio motorizzato o non motorizzato) Fr.55.–* * camping club AG: + Fr. 7.–; ZH: + Fr. 5.– ETI TCS www.eti.ch Europa motorizzato «Famiglia» Fr. 103.– Europa motorizzato «Individuale» Fr. 75.– Europa non motorizzato «Famiglia» Fr. 77.– Europa non motorizzato «Individuale» Fr. 65.– Estensione Mondo «Famiglia» Fr. 88.– Estensione Mondo «Individuale» Fr. 70.– Spese di cura Europa Fr. 32.– Spese di cura Mondo Fr. 45.– Card Assistance www.cardassistance.tcs.ch per tutta la famiglia Fr. 28.– 20% di sconto per i titolari del Libretto ETI Carta Aziendale TCS www.tcs.ch/azienda Per veicoli aziendali Soccorso stradale da Fr. 134.– Protezione giuridica di circolazione da Fr. 111.– ASSISTA www.assista.ch Assicurazione protezione giuridica Circolazione Fam. Fr. 96.– Individuale Fr. 66.– Privata Fam. Fr. 215.– Individuale Fr. 192.– Immobili Fr. 95.– Auto TCS www.autotcs.ch Responsabilità civile, casco parziale, casco collisione, capitale incidente, protezione del bonus, danni di parcheggio su richiesta Assicurazioni due ruote www.assicurazionitcs.ch Velo-Assistance. Con contrassegno per la bici, protezione giuridica, assistenza e copertura casco fino a Fr. 2000.– Fr. 25.–* copertura casco fino a Fr. 5000.– Fr. 80.–* Contrassegno responsabilità civile (RC) bici Fr.6.50* Moto-Assistance (soccorso stradale e assistenza) Fr. 41.–* Ai motociclisti in Svizzera e all’estero * prezzi soci TCS Carta di credito TCS drive TCS MasterCard drive Carta partner TCS-American Express drive Gold Carta partner
Fr. 50.– Fr. 20.– Fr. 100.– Fr. 50.–
Infotech www.infotechtcs.ch Il TCS sottopone a test veicoli ed accessori e mette a disposizione dei soci del club informazioni raccolte e redatte in modo competente e neutrale. Test&Training www.test-et-trainingtcs.ch Sconti sui prezzi dei corsi di perfezionamento di guida nei centri di Lignières, Plantin, Betzholz, Stockental e Emmen (da giugno 2009). Formazione in due fasi www2fasi.tcs.ch corsi obbligatori per la licenza di condurre definitiva. Viaggi TCS www.viaggi-tcs.ch Viaggi 0844 888 333 Camping www.campingtcs.ch 022 417 25 20 Alberghi Schloss Ragaz, Bad Ragaz www.hotelschlossragaz.ch 081 303 77 77 Bellavista, Vira Gambarogno www.hotelbellavista.ch 091 795 11 15 Ciclo e svago www.bici.tcs.ch
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Due simboli svizzeri lavorano assieme Storico accordo tra due marchi elvetici di grande tradizione: Motorex fornirà gli oli lubrificanti a tutti i veicoli dei centri di guida Test & Training TCS.
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Due storici simboli della Svizzera dei motori, Motorex «Oil of Switzerland» e il Touring Club Svizzero, hanno firmato un accordo di collaborazione pluriennale, secondo il quale la ditta di prodotti lubrificanti fornirà i centri di sicurezza e di perfezionamento di guida della società filiale del club, la Test & Training TCS SA. Gli oli Motorex saranno impiegati per la manutenzione della flotta di veicoli impiegati durante i corsi impartiti in tali centri, costituita da motociclette, automobili, furgoni e camion. Veicoli usati ogni anno da circa 45 000 frequentatori dei corsi di formazione e di perfezionamento di guida.
Lignières rinasce | Inoltre, nell’appena riaperto circuito del TCS a Lignières, nel Giura neocastellano, la Motorex sosterrà la
ristrutturazione del leggendario edificio dove, ai tempi in cui vi si tenevano le corse sportive, era insediata la direzione di gara. Si prevede la realizzazione di uno spazio multifunzionale in cui verrà allestito un bistrò, una moderna sala conferenze e un salone espositivo per i veicoli. Il complesso sarà denominato «PitStop-Motorex», in riferimento al gergo delle corse automobilistiche. La nuova infrastruttura rappresenterà un confortevole punto d’incontro e di ristoro per i partecipanti ai training di guida e per i visitatori delle manifestazioni sportive in pista. ac
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Info Touring Per la lista completa dei corsi di guida della Test & Training TCS si consulti il sito: www.test-und-trainingtcs.ch. Per la gamma di prodotti Motorex si consulti la homepage della marca: www.motorex.com.
Centri tecnici TCS
Prepararsi al viaggio in moto
L’auto va in ferie in perfetta forma
Sicuri al manubrio dopo un corso TCS
Prima di partire per il lungo viaggio che vi porterà in vacanza, è altamente consigliabile procedere ad un controllo generale del veicolo. Si potranno così evitare spiacevoli seccature dovute a panne o guasti mentre ci si trova in un Paese straniero. Tutti i centri tecnici del TCS propongono un «test vacanze» dal costo di soli 60 fr. (non soci: 90 fr.), durante il quale gli esperti verificano lo stato dei freni e dei fari, ammortizzatori e sospensioni, motore, trasmissione e tubo di scarico. Si veda la lista dei centri tecnici del TCS al sito Internet: www.tcs.ch (rubriche: AutoMoto oppure Sezioni). tg
Molti sono gli Svizzeri che si apprestano ad andare in vacanza a bordo della loro motocicletta. Ma neppure i centauri più provetti devono sottovalutare il fatto che a pieno carico, magari con un passeggero posteriore o con fondo bagnato, una due ruote può modificare anche radicalmente il suo assetto stradale. Per mettere alla prova, in tutta sicurezza, i propri limiti e quelli del proprio mezzo sarebbe ideale frequentare un corso specifico per motociclisti o per scooteristi, impartito nei centri di guida Test & Training TCS. Date, luoghi ed iscrizioni: www.tcs.ch > Corsi > Test & Training TCS > Moto. tg
8 luglio 2010 | touring 12 | la pagina dei lettori
Forum
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Il concorso addirittura criminale. Ben il 30 percento di tutti i conducenti circolavano con le luci spente anche se pioveva a catinelle e la visuale era al massimo di 50 metri. Ma appunto, quando piove, in giro non si vedono mai pattuglie della polizia. Hansruedi Strebel (@) Soci del TCS come (cattivi) esempi
Non solo CAS «Touring» 10/2010
Vi comunichiamo la nostra sorpresa in merito all’articolo che pubblicizza unicamente le capanne del Club Alpino Svizzero quando, in Ticino, la Federazione Alpinistica Ticinese (FAT) conta sedici sezioni con denominazioni diverse e, sparse su tutto il territorio cantonale, 30 capanne alpine e oltre 8000 soci. La FAT si propone di favorire la conoscenza e la protezione del mondo alpino, salvaguardare la bellezza delle nostre montagne, promuovere l’escursionismo e l’alpinismo e di avvicinare i più giovani alla montagna. Cura i rapporti e collabora con altre associazioni ed enti che perseguono scopi analoghi. La FAT contribuisce al sostegno finanziario delle sezioni per l’acquisto di materiale di sicurezza e la promozione dell’escursionismo e dell’alpinismo verso la gioventù, è l’associazione mantello che accomuna gli amanti dell’escursionismo e dell’alpinismo ticinesi appartenenti alle diverse società con le quali regola l’attività e la reciprocità nelle numerose capanne sparse sulle montagne del Ticino, veri gioielli alpini, gestiti per la maggior parte da guardiani e con prezzi accessibili a tutti. Vi invitiamo a consultare il nostro sito Internet www.fat-ti.ch.
Noi soci del Touring Club Svizzero abbiamo una coscienza ambientale. Ma i conducenti con un adesivo del TCS appiccicato sull’automobile che svuotano il posacenere sulla strada, mentre aspettano a un incrocio, non possono di certo fungere da esempio per gli altri. Forse il TCS potrebbe creare un secondo e più calzante adesivo.
«Touring» 11/2010
Faccio molta fatica a capire come si possa gestire in modo tanto insensato la segnaletica sui limiti di velocità lungo la tangenziale della città di Berna. I cartelli indicano quasi continuamente il limite dei 60 all’ora anche laddove non ce n’è bisogno. Di conseguenza, nessuno (più) li rispetta. Infatti, chi lo fa si trasforma in un (pericoloso) intralcio alla circolazione, mentre chi non rispetta il limite rischia di perdere «metà» della patente. Lukas Imbach (@)
Sponsor del premio: Ferrovia Retica SA, www.rhb.ch, www.valposchiavo.ch
ald, key
Mai senza luce con il brutto tempo
Impressum
Le ferrovie dell’Albula e del Bernina, con le loro spettacolari costruzioni, si inseriscono in modo armonioso nel magnifico paesaggio alpino. Da Thusis, via St. Moritz e attraverso Poschiavo fino a Tirano, la tratta ferroviaria si snoda lungo numerosi viadotti e gallerie e fa sosta in graziosi paesini. In palio vi è un viaggio di andata e ritorno con il mitico trenino retico, 2 pernottamenti e altro ancora per 2 persone per un valore complessivo di 940 franchi.
Limiti di velocità senza senso
G. Matasci, presidente FAT
Per quanto ne so io, nella legge è prescritto che in caso di brutto tempo, come ad esempio forte pioggia ecc., il conducente deve accendere i fari anabbaglianti. Ma la realtà che ho vissuto sulle strade nei precedenti giorni di pioggia non solo è catastrofica, ma
In treno verso il sud
Hans-Peter Wälti, Thun
Per questa rubrica valgono alcune regole: più breve è la lettera, maggiore è la probabilità che venga pubblicata; la redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile inviare le lettere per e-mail: touring@tcs.ch. Le lettere dei lettori vengono pubblicate anche nell’edizione online di «Touring» (www.touring.ch).
touring Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); vice caporedattore: Heinz W. Müller (hwm); vice caporedattore: Marc-Olivier Herren (MOH); Christian Bützberger (Bü), Antonio Campagnuolo (ac), Pascale Marder (pam), Jacques-Olivier Pidoux (jop), Peter Widmer (wi). Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, Mathias Wyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Sylvie Fallot (f), Sabine Rothacher (t), Irene Mikovcic-Christen (assistente caporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna, tel. 031 380 50 00, fax 031 380 50 06. E-mail: touring@tcs.ch. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 96 028, totale: 1 355 061. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile), Gabriela Amgarten. Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 031 387 21 16, fax 031 387 21 00. Produzione: St. Galler Tagblatt SA, Basler Zeitung SA, CIE Centre d’impression Edipresse Lausanne S.A. Cambiamenti d’indirizzo: per iscritto, indicando il numero di socio, alla Sede centrale del TCS, cp 820, 1214 Vernier, tel. 022 417 24 40, fax 022 417 28 66, e-mail: service@tcs.ch. Abbonamento: compreso nella quota sociale annua. «Touring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.
Le domande: 1. Quale strumento musicale ha creato Porsche Design? 2. A quale generazione appartiene la BMW 530d sottoposta al test? 3. Come si chiama il battello di lusso della nostra crociera sul Mekong? Si possono fornire le risposte per posta (solo su cartolina postale), tramite SMS, e-mail o www.touring.ch, indicando le generalità. Concorso 10/2010: i portatili Lenovo sono stati vinti da Jérôme Barras di Veyras e Alice Zinggeler di Davos Platz. Condizioni di partecipazione: il concorso di «Touring» è aperto a tutti, ad eccezione dei collaboratori del TCS e dei loro famigliari. I vincitori saranno estratti a sorte e avvertiti per iscritto. I premi non possono essere sostituiti da una somma di denaro equivalente. Non viene tenuta alcuna corrispondenza. Non sarà possibile ricorrere alle vie legali.
Redazione Touring, concorso per i lettori, casella postale, 3024 Berna; SMS al numero 9988 (1 fr./SMS) scrivendo «Touring» e le tre risposte; touring@tcs.ch (intestazione: concorso) Termine d’invio: 1° agosto 2010
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l’incontro | touring 12 | 8 luglio 2010
Non confondiamo influenza e malaria
Quante persone sono colpite da malaria in Svizzera?
Ogni anno si registrano circa 300 casi nel nostro Paese e vi possono essere sino a due decessi all’anno. Si è condannati a vivere con la malaria sino alla fine dei propri giorni?
Specialista di malaria, il professor Blaise Genton invita i vacanzieri ad essere prudenti quando vanno ai tropici e fa il punto sulla situazione dei rischi d’infezione.
» Gli svizzeri si proteggono in modo
sufficiente contro la malaria quando partono in vacanza nella fascia equatoriale?
Blaise Genton: Uno studio condotto negli aeroporti di svariati paesi, tra cui la Svizzera, rileva che solo la metà dei viaggiatori prima di partire s’informa presso il suo medico curante o in un centro specialistico. È troppo poco e può avere conseguenze sgradevoli a dipendenza della destinazione.
Come spiega questa negligenza?
Vi vedo un effetto dei biglietti aerei su Internet, i cui siti non dispensano alcuna informazione riguardante la malaria. Al contrario, in un’agenzia di viaggio, l’agente sensibilizzerà il cliente sui rischi di infezioni a dipendenza del paese visitato. Personalmente consiglio vivamente ad ogni viaggiatore di consultare il sito Internet www. safetravel.ch.
Assolutamente no. Allo stadio iniziale la malattia si cura molto facilmente, a patto che si reagisca subito. Ai primi accenni di febbre, bisogna «correre» dal medico e dirgli che si è soggiornato in un paese tropicale. Grazie ai trattamenti disponibili in Svizzera, il parassita viene sradicato. E se si omette di consultare immediatamente il medico?
Le conseguenze possono essere molto gravi, fino al coma o all’alterazione totale degli organi vitali. Purtroppo, ciò si produce a volte quando la gente passa il periodo di Natale sotto i tropici e poi torna in Svizzera in piena ondata di grippe. Pensando di avere una semplice influenza, non vanno dal medico, mentre invece la loro febbre è di origine malarica. Il rischio di prendere la malaria è maggiore che in passato?
Si constata un netto miglioramento lungo i circuiti turistici e in prossimità di centri sanitari che applicano misure sperimentate. In una quindicina di paesi, la malaria è addirittura stata quasi debellata. Per contro, nelle regioni più recondite, il rischio di infezione resta elevato. È il caso di proteggersi nelle zone piovose dalla vegetazione abbondante. I consigli pratici sono di indossare abiti lunghi, cospargersi di lozioni antizanzara e dormire sotto una zanzariera impregnata d’insetticida. Sono 20 anni che si parla di un vaccino antimalaria. Sarà mai messo a punto?
Sì, un vaccino molto promettente dovrebbe essere commercializzato a partire dal 2014. Offre una protezione di circa il 50% nelle aree epidemiche. Si rivolge innanzitutto alle popolazioni locali e agli espatriati. Una protezione del 50% non basta...
… è la ragione per cui le squadre di ricercatori lavorano già all’elaborazione di un vaccino di seconda generazione atto a raggiungere una protezione del 70–80%.
«
Jacques-Olivier Pidoux
Intervista: Jacques-Olivier Pidoux
Il professor Blaise Genton mostra una lista di medicinali contro la malaria.
In pillole Il prof. Blaise Genton, 54 anni, ha supervisionato gli esperimenti di vaccino contro la malaria in Papuasia Nuova Guinea ed esaminato nuovi trattamenti antimalarici in Tanzania. Insegna presso il Servizio di malattie infettive dell’ospedale universitario di Losanna dove dirige il Centro di malattie tropicali. Informazioni sulla malaria: www.safetravel.ch.
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