20 agosto 2009 touring 14 www.touring.ch GAA 1214 Vernier
Il giornale della mobilità
CS Auto T sa abbas i i prem 29 pagina
Immersioni alle Isole Canarie
I tesori dell’Atlantico
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Importatori auto combattono la crisi
Premi e sconti per chi compra il nuovo 4 Finanziamento dei trasporti
Autostrade svizzere ancora incomplete 10 Notizie e informazioni dalla Sezione Ticino del TCS Nuova EtichettaAmbiente Il TCS esprime forti dubbi sulla reale utilità 9
La nuova VW Polo Un’utilitaria con carattere e dal design piacevole 12
25 Ferie attive nello Chablais Dal lago Lemano fino ai Dents du Midi 22
20 agosto 2009 | touring 14 | editoriale e sommario
Spesso il buon senso viene ignorato
12 Test VW Polo 1.2 Comfortline
18 Immersioni alle Canarie
La quinta generazione di questa pratica cittadina convince grazie alle sue qualità, rifiniture e caratteristiche riscontrate nel comportamento stradale.
I fondali di Gran Canaria, in pieno Oceano Atlantico, sono ricchi di relitti e di una variopinta e multiforme fauna marina. Un vero eden per i subacquei.
primo piano 4 Mercato dell’auto: offerte promozionali e incentivi ecologici per combattere la crisi.
società e mobilità 9 EtichettaAmbiente: il TCS la ritiene troppo complicata e poco trasparente. 10 Autostrade svizzere: i 1900 km della rete nazionale saranno finiti solo nel 2020.
test e tecnica 16 Crash-test frontali: vi è ancora un grosso potenziale di miglioramento. 17 BMW Z4 Roadster: diventa polivalente seguendo la moda dei coupé-cabriolet.
viaggi e tempo libero 22 Basso Vallese: per amanti dell’acqua, delle gite in montagna e della cultura. 23 Città austriache: 18 gioielli culturali misconosciuti e tutti da scoprire.
club e soci 26 Museo dei trasporti: il Mobilab del TCS aspetta i visitatori a Lucerna. 29 Auto TCS: l’assicurazione del club abbassa i premi fino al 10%. 9 31 33 34
il consulente contatti TCS, il punto: Guglielmo Brentel, presidente di Hotelleriesuisse forum, il concorso, impressum l’incontro: René Raemy, un casaro che vi porta all’aeroporto
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Il «Touring» riferisce regolarmente delle angherie subite dagli automobilisti in materia di traffico. Alcune vengono prescritte dalle cosiddette autorità «verdi», con il risultato che si ottiene l’effetto contrario, danneggiando l’ambiente e ostacolando la circolazione. Un esempio è la graduale eliminazione delle rientranze per i bus e relativi costi di ristrutturazione. Risultato: invece di rendere il traffico più fluido, le automobili in parte sono costrette a seguire il bus per varie fermate. E l’ambiente ci perde. Inoltre, il conducente innervosito rischia di effettuare manovre di sorpasso azzardate. E la sicurezza del traffico ci perde. La sicurezza è messa a dura prova anche nella capitale federale: sino a poco tempo fa, una delle sue arterie stradali comprendeva, in entrambe le direzioni, diverse corsie e una corsia per l’autobus separata, mentre ora si spalanca una enorme striscia inutilizzata. Ogni pochi metri questa «terra di nessuno» è resa inagibile da un palo: sono inevitabili collisioni e feriti, soprattutto per moto e motocicli. Con argomenti ormai logori, i pianificatori difendono queste ristrutturazioni e le promuovono come se fossero misure di riduzione del traffico. Non rimane che scrollare la testa e sperare che le misure, adottate per un periodo di prova, possano venire cancellate. Il prezioso spazio stradale deve essere utilizzato in modo intelligente, non installando pericolosi paletti che trasformano la strada in un percorso ad ostacoli. Heinz W. Müller, vice caporedattore
Rivive il leggendario Gran Premio di Svizzera Foto di copertina SeaPics.com
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75 anni dopo il primo «Gran Prix Suisse» di automobilismo e 55 anni dopo l’ultimo, questo finesettimana si tiene a Berna un revival. Purtroppo non sul tracciato originale nel bosco di Bremgarten (in una foto del 1937), bensì nell’area di Bern-West.
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primo piano | touring 14 | 20 agosto 2009
Offerte di sconti a tutto spiano › L’industria dell’automobile perde le piume durante questi tempi di magra. Lo dimostra la statistica dei primi sei mesi del 2009 con un nuovo calo dell’11,9% delle vendite di macchine nuove. Eppure i clienti svizzeri possono approfittare realmente se acquistano un’auto nuova, perché per interrompere la discesa gli importatori reagiscono con offerte promozionali. Lo conferma Andreas Burgener, direttore di Auto-Svizzera, l’associazione degli importatori svizzeri di automobili: «In questo momento tutti cercano di darsi da fare». Quasi ogni settimana da qualche parte viene lanciata una nuova campagna. Perfino per uno specialista come Burgener è difficile avere una panoramica completa.
Sconti fino a 6000 franchi | Differente è in Germania, dove il cosiddetto premio di rottamazione è un grande successo per l’industria automobilistica. Grazie al contributo statale di 2500 euro per cambiare un’auto di almeno nove anni contro una nuova ed eco-compatibile, le cifre di vendita sono salite in modo marcato. Seppur senza l’aiuto dello Stato ora anche i concessionari svizzeri cercano di avere successo con promozioni simili. Alcune offerte sono già scadute, mentre altre sono
Aspettando il prossimo «buco» Poiché i cinque miliardi di euro già stanziati saranno presto consumati, la cassa per i premi di rottamazione in Germania dovrà essere rimpinguata. Il portavoce del gruppo dell’Unione al Bundestag vi si è opposto: «L’industria dell’automobile aspetta i premi come il tossicodipendente aspetta il prossimo buco. Farebbe, invece, meglio a elaborare progetti che consentano di superare le sfide strutturali del settore». tg
ancora in corso. In questi casi le condizioni variano da importatore a importatore. Quasi analogamente a quello tedesco Renault Suisse offre un premio di rottamazione. Le auto di almeno otto anni possono essere scambiate con un qualsiasi modello nuovo con un abbuono supplementare di 2000 franchi. Renault è l’unica che garantisce la rottamazione del vecchio veicolo. Una campagna simile è in corso presso Hyundai sotto il nome di «premio eco-blue»: per tutti i modelli delle categorie di efficienza energetica A, B e C il cliente ottiene un ribasso di prezzo di 2000 franchi. Ma al contrario di Renault, la marca coreana non garantisce la rottamazione. Ma poiché anche in questo caso le macchine devono avere almeno otto anni, è molto probabile che molti vecchi veicoli saranno effettivamente rottamati. Meno stringenti sono le condizioni di Chevrolet: non esiste un’età minima per uno scambio. Alla base c’è l’idea di trasformare la vecchia auto in una nuova fiammante. Suscita sorpresa che sui grandi e pesanti modelli GM cresca anche l’entità del premio. Così, all’acquisto di un fuoristrada Captiva si riceve uno sconto di 6000 fr.
Argomenti verdi | Diversamente dalla Germania, in Svizzera le offerte di scambio valgono anche per le automobili con i motori più potenti. Eppure si pubblicizza il fatto che le promozioni hanno pure un senso ecologico. In particolare, Hyundai Suisse sottolinea come anche auto della categoria di efficienza energetica C siano chiaramente «più pulite» di gran parte dei veicoli che sono stati scambiati. Afferma inoltre che «l’85% delle automobili, che Hyundai vende nel quadro di questa promozione, sono effettivamente delle serie i10, i20, i30 e i30cw con basso consumo. Auto grosse e pensanti sono poco vendute nell’ambito di questa offerta». Lo conferma pure André Salzmann di Renault Suisse; per la sua azienda, accanto all’aspetto della vendita recita un ruolo importante soprattutto la tutela dell’ambiente. Sia Renault che Hyundai traggono un
foto Mathias Wyssenbach, ald
Nel settore dell’auto si combatte per ogni singolo cliente con offerte speciali. Proposte di scambio del tipo «nuovo contro vecchio» spuntano come funghi. Ne vale la pena?
bilancio positivo prima della fine delle promozioni. Pur non rendendo ancora pubbliche le cifre. Chevrolet non fornisce alcun dato. Comunque tutte le marche puntano su questo cavallo: Subaru Svizzera cerca di avviare campagne sul lungo periodo. Werner Bärtschi, direttore per il marketing e la comunicazione: «La nostra filosofia è di proporre prezzi netti reali sia nei periodi cattivi che in quelli buoni. Così restiamo credibili». Anche il direttore di Auto-Svizzera è dell’opinione che non si possa andare ancora troppo avanti con queste promozioni: «L’auto non è un prodotto da consumare ve-
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Le concessionarie cercano di attrarre la clientela con argomenti ecologici e allettanti ribassi di prezzo.
locemente. Non può accadere che ci siano dei saldi come nel settore dell’abbigliamento, dove tutto deve sparire», dichiara il direttore Burgener. A lungo termine troppe promozioni diventano dannose per il valore di un prodotto. Devono sussistere anche altre ragioni di acquisto, affinché il settore possa risalire. Secondo il direttore dell’associazione degli importatori svizzeri di auto per far ciò è fondamentale soprattutto un orientamento verso le esigenze della clientela. Altrimenti il mercato deve stabilizzarsi da solo.
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Renault paga per ogni «catorcio», mentre Chevrolet attira i giovani con ogni veicolo immaginabile.
Lukas Wittwer
Vacanze in Italia
Riviera Ligure Liguria
Isola d’Elba
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La fine dell’attesa Chi compra una vettura nuova aspetta a lungo per averla configurata come desidera. «Touring» ha accompagnato una cliente al momento della consegna.
› Si sceglie il colore, l’allestimento interno e i cerchioni. Dopodiché inizia la lunga attesa del grande giorno, quando si potrà finalmente prendere in consegna l’agognata nuova auto. Per Giusy Giardino quel giorno è arrivato. La Ford Ka, tirata a lucido, aspetta la sua nuova proprietaria nella concessionaria Emil Frey di Safenwil. «Si prega di non toccare!», è evidenziato sul cartello affisso alla macchina. Per evitare che la vettura non venga intaccata da nessuna impronta digitale, quando la sua proprietaria la vedrà per la prima volta, proprio come lei ha chiesto.
Signora in rosa | In questa bella mattina
In Italia tutta in tinta | Giusy invece viene accompagnata da Brigitte Winteler alla cassa, dove celata da un vetro a specchio siede una cassiera. Lì le viene consegnato il manuale d’uso, varie garanzie e assicurazioni, il disco orario e la licenza di circolazione, incluse tutte le relative informazioni. Infine, Giusy Giardino riceve il contrassegno autostradale. Il caso vuole che anche questo si adatti alla nuova auto, perché l’attuale bollino è proprio nella tonalità di rosa
«Hot Magenta». Finalmente la giovane argoviese si siede per la prima volta al volante, regola lo schienale, lo specchietto retrovisore e il poggiatesta. La rappresentante di Ford la assiste durante la configurazione del sistema «mani libere», spiega la funzione di tutti i tasti e delle leve; poi finalmente Giusy Giardino gira per la prima volta la chiave dell’avviamento ed esce dal salone espositivo guidando fino al piazzale antistante. Ma con le imminenti vacanze estive, la Ford nuova fiammante si trova davanti a un viaggio ben più lungo: per le ferie Giusy vuole recarsi in Italia in macchina. Ma dapprima, un’altra piccola sorpresa la attende: Brigitte Winteler consegna alla giovane un mazzo di fiori… Naturalmente nel suo coloPascale Marder re preferito: il rosa.
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Info Touring Consigli per l’acquisto di un’automobile nell’opuscolo TCS «Acquisto e vendita auto». La guida informativa è disponibile gratuitamente per i soci TCS in tutte le agenzie o su Internet: www.tcs.ch > Auto-Moto > Pubblicazioni infotech.
Pia Neuenschwander
d’estate Giusy Giardino ha scelto il proprio abbigliamento con cura. Poiché ha ordinato la sua nuova Ford Ka nel suo colore preferito, un rosa acceso «Hot Magenta», oggi si è messa una camicetta in tinta. «Perfino le unghie hanno lo stesso colore», osserva piuttosto divertita la venditrice Ford Brigitte Winteler, mentre Giusy Giar-
dino ammira rapita la sua nuova vettura con occhi scintillanti. Ma prima di girare per la prima volta la chiave dell’accensione, bisogna compilare i documenti. Le formalità vengono presto espletate, poiché Giusy le conosce bene; già la sua ultima macchina era una Ford Ka – ma purtroppo due anni fa, quando l’aveva comprata, non c’era ancora in color rosa acceso. Così, la nera Ford Ka viene indirizzata direttamente nell’edificio delle auto d’occasione di fronte.
Finalmente mia! Dopo due mesi di attesa una raggiante Giusy Giardino può portare a casa la sua Ford Ka di color rosa acceso.
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EtichettaAmbiente troppo complicata In procedura di consultazione il TCS sostiene l’idea che una nuova EtichettaAmbiente costituisca un grande punto interrogativo. Scarsa trasparenza.
› Dal
2002 i nuovi veicoli devono essere provvisti di un’EtichettaEnergia, esposta in modo ben visibile, che informa sull’efficienza energetica: A significa ottima, G pessima. Per il 1° agosto 2010 tale strumento, di comprovata affidabilità, dovrebbe essere sostituito con l’EtichettaAmbiente. Questa dovrebbe non solo suddividere i veicoli in categorie di efficienza, ma anche in base a criteri ecologici, come i gas di scarico, il CO2 e il rumore.
il consulente Urs-Peter Inderbitzin
Corsie centrali ridotte: positive se nei punti giusti
preferisce «mantenere un sistema facilmente comprensibile e veramente utile».
Negativo | Inoltre, l’EtichettaAmbiente ha come conseguenza che gli artigiani e le famiglie numerose non riescono più a trovare modelli che sono classificati come a basso impatto ambientale. Stando al TCS, senza il nuovo sistema, la scelta risulta più facile. hwm
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mw
Punti da chiarire | «Per i consumatori, il sistema non è assolutamente trasparente», scrive la Divisione consulenze e perizie del TCS nella procedura di consultazione. Il motivo sta nel fatto che con l’EtichettaAmbiente si cerca di combinare il sistema di valutazione relativo dell’EtichettaEnergia (rapporto peso/consumo) con un sistema di valutazione assoluto (impatto ambientale). Una novità che non può funzionare, comporta complicazioni e distorsioni che non sono comprensibili dagli acquirenti. «Il sistema proposto, così come le basi di calcolo, è troppo complicato e poco chiaro, dunque troppo poco plausibile per il compratore del veicolo», per questo motivo il TCS, che è sostanzialmente favorevole alla promozione di veicoli efficienti ed ecologici,
Per gli acquirenti di auto, l’EtichettaEnergia è più comprensibile della prospettata EtichettaAmbiente.
Test ADAC, partner del TCS
Contrassegno autostradale
Grecia: i traghetti ancora pericolosi
Diventa più caro il pedaggio in Austria
Nelle acque del Mediterraneo orientale transitano ancora troppe imbarcazioni vetuste con una sicurezza lacunosa. Lo dimostra il risultato del nuovo test ADAC dei traghetti in Grecia. Un terzo delle 14 navi per trasporto passeggeri è stato bocciato con il voto «molto insufficiente» o «insufficiente», e quattro imbarcazioni hanno ottenuto il voto «sufficiente». Per contro, cinque traghetti sono stati premiati con il voto «bene» e uno addirittura «molto bene». Ultima in classifica la «Sardinia Vera» (Pireo– Samos), di «Kallisti Ferries». In testa la «Ionian King» di «Agoudimos Lines» (Patrasso–Igoumenitsa). Tutti i dettagli su www.adac.de. tg
I bollini autostradali austriaci nel 2010 costeranno di più. L’aumento non avveniva dal 2007. Il rialzo di prezzo corrisponderà al tasso di inflazione degli ultimi due anni. Dal primo dicembre 2009, la «vignetta» costerà: per un anno 76.20 euro (sinora 73.80), per due mesi 22.90 euro (sinora 22.20) e per 10 giorni 7.90 euro (sinora 7.70). La vignetta annuale è valida al massimo 14 mesi, quella di due mesi è valida a partire dal giorno in cui si entra sulle autostrade dell’Austria. Attenzione: chi circola senza bollino valido rischia di dover sborsare una multa molto salata, che può anche superare i 2000 euro. tg
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Spuntano ovunque come funghi. Per molti automobilisti rappresentano una novità sulle nostre strade. Si tratta della segnaletica relativa alle carreggiate centrali ridotte. In questi tratti viene tolta la linea divisoria centrale e lungo i bordi vengono marcate delle linee gialle continue che delimitano due corsie ciclabili. La delimitazione può avvenire anche con altri mezzi, ad esempio utilizzando un fondo diverso. Contrariamente all’opinione diffusa tali corsie non sono volte a rallentare la circolazione, bensì ad aumentare la sicurezza dei ciclisti, senza influire sulla densità del traffico. Gli automobilisti sono costretti a circolare verso il centro della carreggiata guidando con maggiore prudenza. All’interno degli abitati le carreggiate centrali ridotte possono accrescere la sicurezza dei ciclisti; ma non è certo che ciò avvenga pure fuori dalle località. Come devono comportarsi gli automobilisti sulle carreggiate centrali ridotte? È lecito invadere le corsie laterali per incrociare i veicoli che sopraggiungono in senso opposto? Secondo la legge sulla circolazione stradale (art. 40 cpv. 3 dell’Ordinanza sulle norme della circolazione stradale) i conducenti di altri veicoli possono circolare sulla corsia ciclabile delimitata da una linea discontinua purché non ostacolino la circolazione dei velocipedi. Ne consegue che – fatto salvo una segnaletica specificatamente divergente – è lecito pure il superamento di un altro veicolo. Nel caso in cui un ciclista circolasse sulla corsia ciclabile, l’automobilista che sopraggiunge da tergo nella medesima direzione deve attendere dietro la bicicletta e procedere al sorpasso solo se non vi è traffico in senso inverso e lo spazio per la manovra è comunque sufficiente. In generale è stato possibile costatare che la velocità sulle carreggiate centrali ridotte è minore, aumentando in tal modo la sicurezza dei pedoni che attraversano la strada. L’autore è giornalista giudiziario accreditato presso il Tribunale federale.
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società e mobilità | touring 14 | 20 agosto 2009
60 anni per 1900 chilometri Entro il 2020, la rete delle strade nazionali dovrebbe essere completata in tutti i suoi 1900 chilometri. In totale, sono stati preventivati quasi 80 miliardi di franchi. A fine 2008, le spese ammontavano a 71 miliardi. E vanno ancora eliminate le strozzature.
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al meglio il tracciato al terreno, anche se l’operazione non è riuscita dappertutto allo stesso modo (ad es. A4 sul Lauerzersee SZ). E in un piccolo paese come la Svizzera è di cruciale importanza. Alla fi-
Tratte previste nel periodo 2010–2013 2010: A8 OW Giswil–Ewil
1,4 km
2011: A28 GR circonvallazione Saas 3,7 km A16 BE circonvall. Moutier 2,1 km A16 JU confine JU–Bure 4,6 km 2012: A16 BE Moutier–Court 3,1 km A16 BE Loveresse–Tavannes 3,7 km A8 OW circonvall. Lungern 5,0 km 2013: A5 NE Serrières–Areuse
1,7 km
ne del 2008, le spese per le strade nazionali, stando all’Ustra (Ufficio federale delle strade), sono ammontate a 71 mrd. Nella cifra sono comprese costruzione, gestione e manutenzione. Per il completamento della rete sono preventivati 8,5 mrd. Di questi, l’anno scorso ne sono stati usati 965 milioni e nel corso di quest’anno saranno altri 965 mio. Entrambe le somme provengono dal fondo per le infrastrutture. Nei prossimi anni si aggiungeranno altre tratte, come sulla A8 (presso il Brünig), sulla A4 alla circonvallazione di Morschach, sulla A9 tra Sierre e Briga così come sulla A28 tra Landquart e Klosters. Nei tratti che sono riportati nel piano viario del 1960, e dunque appartengono al completamento della rete stradale nazionale, sono compresi anche il ramo est e ovest della circonvallazione di Bienne, ancora in costruzione. Per quest’ultimo lavoro non è ancora stata presa una
A16 info
In maggio, la tangenziale Ovest di Zurigo è finalmente entrata in funzione. In questo modo, gli automobilisti che provengono da Ovest e da Est, in direzione dei Grigioni, non devono più affrontare il faticoso percorso attraverso la città di Zurigo. In novembre, sarà aperto al traffico l’ultimo tratto della A4 a Knonaueramt. Poi sarà possibile percorrere il tragitto Zurigo–Lucerna in autostrada senza interruzione. In questo modo, sono pronti due segmenti, la cui importanza supera i confini regionali. Con l’entrata in funzione del tratto della A4 saranno pronti 1790 km di strade nazionali. L’intera rete autostradale comprende 1892,5 km. È scandaloso che si stia costruendo da quasi mezzo secolo. Se avessimo avuto una struttura centralizzata, come ad esempio la Francia, la rete sarebbe stata completata già tanti anni fa. Fatto sgradevole, ma che ha il vantaggio di permettere di adattare
Ancora in costruzione: la A16 «Transgiurassiana» tra Courtedoux e Porrentruy.
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decisione sul tragitto definitivo, dato che esistono diversi progetti, che ora devono essere valutati. Stando al portavoce dell’Ustra, Thomas Rohrbach, il completamento della rete autostradale è fissato per il 2020. Questo però solo a condizione che tutto fili liscio. In tal caso, per costruire la rete autostradale svizzera ci saranno voluti una sessantina d’anni!
non meno impegnativo, è l’eliminazione degli ingorghi, dai punti nevralgici dell’autostrada. Il tratto Härkingen-Wiggertal sulla A1 è il più noto, ma non l’unico. Quando tutti i ricorsi saranno passati in giudicato, stando all’Ustra, al più presto si potrà cominciare con i preparativi nel 2010 e con i lavori principali nel 2011. Nel programma per l’eliminazione di ingorghi è compreso l’ampliamento della circonvallazione a nord di Zurigo su sei corsie, così come il terzo tunnel del Gubrist. Inoltre è compreso l’ampliamento su sei corsie tra Blegi e Rütihof (A4/A14) così come l’ampliamento sulla A1 presso Crissier in prossimità di Losanna. Per questi progetti sono previsti in tutto 5,5 mrd. Molti soldi sono inoltre inghiottiti dalla manutenzione delle strade nazionali già esistenti: diverse tratte sono ormai vecchiotte. L’Ustra calcola che viene speso da 1 a 1,2 mrd l’anno. Così, nel 2009 vengono impiegati 1,1 mrd per la manuten-
foto Keystone, mw
Via gli ingorghi | Un secondo compito,
La coda quasi quotidiana sulla A1 al raccordo presso Losanna dovrebbe sparire.
zione. Cifra che comprende anche piccole riparazioni del manto stradale.
I soldi scarseggiano | A tutto ciò si aggiungono i costi per far attraversare la selvaggina. Ogni passaggio costa dai tre fino ai quattro milioni. Venti di questi sono già stati terminati, e fra dieci anni dovrebbero raggiungere il numero di 40. Dato che la manutenzione richiede ingen-
Ci sono troppi cantieri aperti sulle nostre autostrade? Attualmente sulla rete di strade nazionali sono aperti 20 cantieri. Una presenza che infastidisce gli automobilisti, ma la manutenzione delle strade è centrale per garantire il funzionamento della rete viaria e dunque anche per l’economia. Se lo stato delle strade fosse trascurato, alla fine il risultato sarebbe una fattura ancora più salata. Di regola, ogni anno viene risanato il 6% della rete. Un tratto dovrebbe resistere all’incirca 15 anni. Al momento, i cantieri più grandi sono: 쐽 Autostrada A1: tangenziale urbana di Berna tra i raccordi di Wankdorf e Weyermannshaus, quasi 11 km. Rifacimento totale del tratto autostradale ormai trentennale entro il 2012, costo di circa 400 milioni. 쐽 Autostrada A2: Emmen Sud sino a Lucerna Sud/Kriens, 5 km. Rifacimento totale del tratto autostradale ormai trentennale: Emmen–Kriens sino al 2013, costo di 400 milioni. 쐽 Autostrada A1/A7: WinterthurOhringen sino al confine cantonale di Turgovia, 15 km. Rifacimento totale
ti mezzi finanziari, fra un paio di anni sorgerà un problema. Un calo delle entrate dovuto a veicoli più economici e opere più complesse come i tunnel del Seelisberg e del San Gottardo faranno sì che le riserve si assottiglieranno sempre di più. Un aumento del prezzo del carburante è inevitabile. Raoul Studer
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La serie termina nella prossima edizione.
del tratto, risalente a 41 anni fa, della A1 e del tratto, risalente a 37 anni fa, della A7. I lavori durano sino all’estate 2012, costo di quasi 270 milioni. 쐽 Autostrada A13: circonvallazione Roveredo da Castione (TI) a Grono (GR), 6,5 km. Nuovo tragitto della A13 presso Roveredo (tunnel della circonvallazione) entro il 2016 per 450 milioni. 쐽 Autostrada A1: da Morges sino a Ecublens, 1,8 km. Ampliamento della corsia di sicurezza per temporaneo uso come terza corsia negli orari di punta sino a fine 2009, costo di 34 milioni. Oggi ci si chiede soprattutto se i lavori non possano venire effettuati più velocemente. È già stata annunciata una mozione parlamentare sul tema. Si tratta in particolare di valutare se i lavori non possano essere eseguiti in tre turni di lavoro, dunque, senza interruzione. L’idea è di per sé affascinante. Ma si deve ricordare che: i lavori provocano rumore e si deve rispettare il diritto alla quiete notturna di coloro che abitano in quelle zone dove la rete viene risanata. Il divieto di circolazione notturna per i camion rappresenta evidentemente un ulteriore limite per i lavori di rifacimento, dato che l’asfalto deve venir trasportato e applicato immediatamente. Insomma far conciliare tutti i diversi interessi è un po’ come trovare un ago in un pagliaio. ao
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test e tecnica | touring 14 | 20 agosto 2009
Molta qualità su spazio ristretto La nuova VW Polo può essere definita come una delle migliori auto della sua categoria. Soprattutto per qualità, rifiniture e caratteristiche di guida. Test della VW Polo 1.2 Comfortline. passerà alla storia come un’icona stilistica, ma i tratti della sua carrozzeria sono diventati meno banali. Esteriormente la nuova Polo è più grintosa e mostra più carattere di tutti i modelli precedenti. Per dirla senza giri di parole: la nuova Polo si fa valere già dall’esterno. Anche l’abitacolo della versione provata, la 1.2 Comfortline, attira gli sguardi: dalla strumentazione alla consolle centrale fino ai rivestimenti delle portiere la Volkswagen utilizza soltanto materiali di qualità. Questi attributi, unitamente alle prestazioni di guida e al comfort, sono fattori importanti per il benessere e il piacere che suscita un’automobile.
Molta spazio davanti | Il design del cruscotto è semplice e gli elementi di comandi sono posizionati in modo tale da evitare lunghe ricerche. L’interno della Polo convince su tutta la linea. Anche la disponibilità di spazio sui sedili anteriori è tale da permettere una comoda posizione agli occupanti di alta statura. Grazie al sedile e al volante regolabili, anche la posizione di guida risulta confortevole specialmente durante i viaggi. Inoltre, nei tragitti più lunghi si apprezza anche il poggiabraccio centrale, che però si rivela di intralcio quando si utilizza il freno a mano. Infatti se si vuole adoperare quest’ultimo bisogna dapprima sollevare il poggiabraccio. Malgrado la sua appartenenza alla categoria delle utilitarie la Polo suscita una certa impressione di berlina. Tuttavia se bisogna trasportare quattro persone questa sensazione svanisce nel nulla. Infatti i passeggeri posteriori devono accontentarsi di uno spazio ristretto. Il bagagliaio, invece, è conforme alla categoria. Ha un volume di 280 litri e dispone di un pianale intermedio che garantisce una certa variabilità. Tuttavia la VW Polo
non è adatta per il trasporto di oggetti ingombranti. In ogni caso, il divano posteriore può essere ribaltato portando il volume di carico a 952 litri. Così facendo, però, rimane un gradino nel bagagliaio che può essere equilibrato grazie al pianale intermedio.
Motore fiacco | La Polo del test era equipaggiata con il motore 1200 a tre cilindri e 70 CV. In partenza e fino a una velocità di 80 km/h il motore si è dimostrato abbastanza vivace, per poi svanire nel nulla o quasi. Bisogna dapprima abituarsi al caratteristico ticchettio del tre cilindri. Una volta raggiunta la velocità autostradale il motore si dimostra comunque molto tranquillo e silenzioso. Per quanto concerne il comfort e il dinamismo di guida la Polo non lascia nulla a desiderare. Convincono soprattutto lo sterzo diretto e preciso e il ridotto rollio. Tuttavia la prestazione del motore non era sufficontinua a pagina 15
Più o meno
foto Mathias Wyssenbach
› La quinta generazione della VW Polo non
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Concetto equilibrato con buone caratteristiche di guida e taratura ottimale dell’assetto. Sterzo preciso, rifiniture di qualità nell’abitacolo, buona disponibilità di spazio per i passeggeri anteriori. Bassa rumorosità. Prestazioni del motore insufficienti per un peso a vuoto di 1100 kg, ESP solo su richiesta per tutti i livelli d’allestimento, elevato prezzo base e degli accessori, lo specchietto retrovisore interno limita la visibilità, nessuna luce diurna.
Un bagagliaio corretto per la categoria.
20 agosto 2009 | touring 14 | test e tecnica
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La nuova VW Polo convince con la sua carrozzeria sportivo-dinamica e il frontale caratteristico.
tabella comparativa Prezzo (fr.) Cilindrata (cc) Potenza (kW/CV) Coppia massima (Nm/min) Consumo (l/100 km) Rumore int. 120 km/h (dBA) Costi al chilometro (fr./km)3 Costi di manutenzione4 Test «Touring»
VW Polo 1.2 Comfortline
Ford Fiesta 1.2 Titanium
Mazda 2 1.3 HP Exclusive
Opel Corsa 1.2 Enjoy
21 710.– 1198 51/70 112/3000 6,0 B3 70 –.55 11113 14/2009
21 950.– 1242 60/82 114/4200 5,71 B2 735 –.53 11333 20/20085
20 700.– 1349 63/86 122/3500 5,21 A2 — –.54 11133 —
21 300.– 1229 59/80 110/4000 5,81 B2 726 –.52 11111 19/20066
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dati secondo l’importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore 3 costi di manutenzione per km (15 000 km/anno) 4 su 180 000 km (15 000 km/anno) 5 Ford Fiesta 1.6 16V Titanium 6 Opel Corsa 1.4 Sport
Tutti gli elementi di comando sono al posto giusto.
20 agosto 2009 | touring 14 | test e tecnica
Scheda tecnica
continua da pagina 12
VEICOLO PROVATO VW Polo 1.2 Comfortline; 5 porte, 5 posti; 21 710 fr. (auto del test: 23 160 fr.) Gamma: dalla 1.2 Trendline (16 900 fr.) alla 1.6 TDI (23 500 fr.) Opzioni: vernice metallizzata (530 fr.), pacchetto sicurezza con ESP (730 fr.) Garanzia: 2 anni di fabbrica, assistenza illimitata; antiruggine: 12 anni (con condizioni) Importatore: AMAG Automobil und Motoren AG, Aarauerstrasse 20, 5116 Schinznach Bad, www.volkswagen.ch
ciente per saggiare i limiti dell’assetto. L’agilità e la buona visibilità facilitano comunque i parcheggi in spazi ristretti.
DATI TECNICI Motore: 3 cilindri benzina, 1.2 l, 70 CV; trazione anteriore, cambio a 5 marce Peso: 1145 kg (auto del test), totale ammissibile 1550 kg, carico rimorchiabile 800 kg Misure: larghezza interna: ant. 143 cm, post. 139 cm; bagagliaio: 280–952 litri; pneumatici: 195/55 R 15, min. 175/70 R 14
Volkswagen sono l’elevata qualità delle finiture, le caratteristiche di guida e la bassa rumorosità. Peccato che nessuno dei tre livelli di allestimento preveda il sistema antisbandamento ESP. Ciò sorprende, tanto più che a partire dal 2011 l’ESP sarà obbligatorio in tutta Europa per tutte le autovetture nuove. Inoltre, gli accessori richiedono supplementi di prezzo piuttosto sostanziosi. Felix Maurhofer
Senza sistema ESP | La nuova VW Polo supera chiaramente il livello abituale della sua categoria. In definitiva, le caratteristiche salienti di questa utilitaria della casa
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La nuova coda della Polo è piacevole, la visibilità posteriore sufficiente e lo sterzo non sovraccarico di pulsanti.
Check-up TCS DINAMICA DI COMPORTAMENTO Prestazioni (0–100 km/h): 15,4 s Elasticità: 60–100 km/h (in 4a) 15 s 80–120 km/h (in 4a) 18 s Diametro di sterzata: 10,5 m Insonorizzazione: 60 km/h: 61 dBA 11133 120 km/h: 70 dBA 11111 SICUREZZA Frenata (100–0 km/h): 39,1 m Equipaggiamento
11113 11133
COSTI DEI SERVIZI mano d’opera (fr.)
30 000/24 0,7 101.– 45 000/36 0,9 130.– Manutenzione per 180 000 km: 15 000 km/anno 21,5 4239.–
VW Polo 1.2 Comfortline: in dettaglio
428.– 428.–
246.– 491.–
Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agenzie VW da 98 a 183 franchi
CONSUMO AL BANCO DI PROVA (ciclo UE 80/1268) urbano
extra urbano misto
TCS 8,0 4,9 fabbrica 7,2 4,5 Emissioni di CO2: Media svizzera di CO2: etichettaEnergia (A–G): CONSUMO DEL TEST 6,4 l/100 km serbatoio: 45 litri
6,0 5,5 139 g/km 175 g/km B
쑺
11133
autonomia 703 km
TCS Tecnica ed economia: Herbert Meier
Pubblicità
103 cm
쑸
쑸 쑸
m 0c –11 87
97 cm
쑸
쑺
54 37
COMPORTAMENTO 11111 Convincente in tutti i capitoli. La taratura delle sospensioni è molto equilibrata. Convince soprattutto lo sterzo preciso e sensibile. SICUREZZA 11133 È incomprensibile che la Volkswagen proponga l’ESP soltanto con sovrapprezzo. Anche l’airbag a tendina deve essere richiesto separatamente. Per il resto la Polo raggiunge un buon livello di sicurezza.
m 5c –8 59
150 cm
variabili
15 000 30 000
ABITACOLO 11113 Nella nuova Polo ci si sente subito a proprio agio. Le rifiniture raggiungono un livello elevato e i materiali sono di qualità. La disponibilità di spazio è buona davanti, dietro un po’ meno. Lo specchietto retrovisore è posizionato in maniera poco felice e può intralciare la visibilità. COMFORT 11113 La Polo ha una bassa rumorosità per la sua categoria. Il comfort di guida viene garantito anche dai sedili con buon contenimento laterale e dall’equilibrata taratura dell’assetto. EQUIPAGGIAMENTO 11133 L’equipaggiamento di base è spartano, le opzioni sono piuttosto care. PRESTAZIONI 11133 Il motore 1200 a tre cilindri non riesce a convincere. Fino a 80 km/h si fa valere, ma poi risulta pigro e inadeguato. Il cambio invece è preciso con innesti facili.
passo 245 cm lungh. 397 cm (larg. 168 cm)
쑸
fr./mese fissi
쑺
ct./km
쑸
km/anno
쑺
COSTI D’ESERCIZIO
쑸
manutenzione (km/mese) ore
15
쑺 쑺
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test e tecnica | touring 14 | 20 agosto 2009
Lancia in testa
foto ald
Vendite raddoppiate La buona salute di Lancia contrasta con il cupo che prevale sul mercato svizzero. Con un aumento del 44% la marca italiana ottiene il miglior risultato del 1° semestre. Un dato da relativizzare visto che le immatricolazioni (543) si mantengono modeste. Resta il fatto che la Lancia si è avvicinata alla Porsche (672 unità) duramente toccata dalla crisi. Quest’aumento va attribuito al successo della compatta Delta, che altro non è che la vettura messa a disposizione di Miss Svizzera.
Gomme verdi efficaci 134 000 tonnellate di CO2 Nello spazio di 18 mesi la Michelin ha venduto più di 23 milioni di pneumatici a bassa resistenza al rotolamento. Secondo il fabbricante francese questi pneumatici hanno consentito di risparmiare 134 000 tonnellate di CO2. La Michelin ritiene che un pieno di carburante su cinque è dovuto alla resistenza al rotolamento dei pneumatici. E anche un pieno su tre nel caso degli autocarri.
Le moto galleggiano Lieve flessione La crisi e una primavera poco favorevole non hanno messo troppo a mal partito le vendite di moto. Il primo semestre si è chiuso con una lieve flessione (–2,8%). Gli scooter (–12,2%) hanno in compenso sofferto del minor potere d’acquisto della clientela giovane. Di conseguenza le piccole cilindrate hanno perso terreno a profitto delle 125 cc. Da notare l’emergere dei modelli elettrici.
Riparatori di «bolli» Dopo la grandine L’importatore Amag ha reagito prontamente alle grandinate di quest’estate mettendo in campo una squadra di 40 riparatori di ammaccature. Questi specialisti danno una mano ai garage sommersi di lavoro e utilizzano una tecnica dolce di riparazione delle ammaccature. Gli impatti vengono eliminati dall’interno della lamiera mediante delle barre di assorbimento d’acciaio a gomito. Inutile rifare la vernice e molto meno caro dei grandi danni dovuti alla grandine valutati in media circa 5000 franchi.
Duello frontale Mentre sono stati compiuti costanti progressi in tema di protezione individuale dei veicoli dopo l’introduzione nel 1997 dei crash-test Euro NCAP, la protezione in caso di scontro tra due vetture lascia a desiderare. Anche per modelli valutati con 5 stelle esiste ancora un ampio potenziale di miglioramento, come dimostrato da un crashtest organizzato dal TCS. Dopo uno scontro frontale con un grado di sovrapposizione inferiore al 30% effettuato con due veicoli identici, la deformazione dell’abitacolo ha provocato gravi ferite alle gambe. In un secondo scontro le auto erano state dotate di una struttura rinforzata, cosa che ha consentito di ridurre di un terzo l’impatto sugli occupanti. Il TCS invita, dunque, i costruttori a mettersi d’accordo tg per sviluppare strutture compatibili tra le vetture.
Occasioni ambite Le vendite di auto usate non risentono della crisi. E nel primo semestre 2009 sono quasi stabili (–1,7%).
› Questa tendenza rallegrante è iniziata in primavera. Fino a quel momento le vendite delle occasioni diminuivano con una proporzione identica a quelle delle vetture nuove, scese dell’11,9%. Con 324 000 passaggi di proprietà in sei mesi, le occasioni si avvicinano quasi alle cifre dello scorso anno. Questi dati non entusiasmano i garagisti perché le preferenze per le automobili usate vanno soprattutto alle piccole vetture e a quelle del segmento inferiore a 20 000 franchi. Gli automobilisti snobbano i modelli di lusso, le sportive e i coupé, ma apprezzano sempre le 4҂4 (+8,7%). Fattore meno positivo, i tempi di immobilizzazione delle occasioni si allungano. Un fenomeno dovuto all’afflusso di veicoli e alla difficoltà di vendere le vetture care provenienti dai MOH leasing e dai noleggiatori.
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Le vendite dell’usato sono decollate in primavera, aumentando addirittura del 18,9% a giugno.
20 agosto 2009 | touring 14 | test e tecnica
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foto pam, mw
La perfezione in tutta discrezione
A tetto chiuso, la roadster BMW Z4 diventa un coupé di razza con un bagagliaio decente.
La roadster sfoggia un doppio volto Volendo diventare polivalente la roadster BMW Z4 si è piegata alla moda dei coupé-cabrio. Un imborghesimento che attenua la roboante versione 3 l biturbo. La prova.
› La piccola borghesia oggi beve champagne… e viaggia in coupé-cabriolet. È probabilmente la riflessione che ha fatto la BMW affibbiando un cupolino retrattile alla briosa roadster Z4. A scapito dei puristi che rimpiangeranno senza dubbio il tetto in tela della prima versione e l’aumento delle dimensioni provocato dal tetto rigido, anche se è d’alluminio. Al contrario l’evoluzione sedurrà l’utente comune, tenuto conto della polivalenza che caratterizza questa coupécabriolet dall’aspetto particolare.
Cofano lungo | Il cofano di questa roadster che rimane pur sempre una compatta (4,24 m) sembra interminabile, mentre il frontale abbina l’aggressività al contenuto tecnologico. Di che mettere in subbuglio i curiosi, che restano letteralmente sbalorditi davanti allo show offerto dal meccanismo di apertura del tetto. Una pressione su di un pulsante o sul telecomando e gli elementi in alluminio iniziano un balletto spettacolare di una ventina di secondi. Gli occupanti dal canto loro passano dall’ambiente felpato e debitamente insonorizzato del coupé a quello di una cabriolet sportiva. I passeggeri rimangono anche riparati dalle correnti d’aria purché abbiano scelto il sottile frangivento dall’elenco delle opzioni (410 fr.).
Un tantino di tirchieria a questo livello di prezzi. Oltre alle sensazioni di guida all’aria libera, l’apertura del tetto si impone per meglio godere il rumore sordo del «6 in linea» da 305 CV. A seconda delle aspirazioni del conducente, il propulsore d’antologia offre untuosità fenomenale o accelerazioni folgoranti. Il tutto valorizzato da un cambio a 7 rapporti a doppia frizione che ha il dono di ridurre il consumo senza diminuire le prestazioni. Quest’orgia di dinamismo e il comfort dell’ammortamento fanno dimenticare il sovrappeso di questo coupé-cabrio che, se perde in agilità, entusiasma per il comportamento molto ben impostato. Minor entusiasmo suscitano la manovrabilità e – atavismo tedesco – il fatto che i sensori MOH di parcheggio sono solo in opzione.
Prova della VW Golf GTI Fedele alla sua venerabile antenata del 1976, la Golf GTI coltiva la discrezione stilistica. Con la differenza che questo simbolo delle compatte sportive tende verso il compromesso perfetto unendo sapientemente temperamento e ammortamento. Tanto che la sesta edizione si rivela un’autentica stradista. Dal lato ludico, il dinamismo beneficia dell’apporto del differenziale elettronico di serie che migliora sensibilmente la motricità dell’avantreno in curva. Di conseguenza questa Golf sfrutta in pieno il potenziale del suo estremamente progressivo, ma anche molto vivace, motore turbo portato a 210 CV. Liberato dagli slittamenti a oltranza – problema ricorrente delle trazioni anteriori – la tenuta fa meraviglie sui tracciati tortuosi, terreno preferito da ogni GTI. E anche se il peso, vicino a 1,4 t, non ha più nulla a che vedere con gli 810 kg della prima GTI, l’agilità resta d’obbligo, al pari, purtroppo, del tessuto a quadrettini degli eccellenti sedili sportivi. Un’eredità che, oggi, stona su un’auto così realizzata. MOH
Positivo: comportamento che unisce sportività a piacere, tonicità e dolcezza del motore, equipaggiamento, abitabilità posteriore Negativo: prezzo di conseguenza, tessuto a quadrettini superato, assenza di protezioni laterali, variabilità del bagagliaio. Tecnica: berlina; 5 posti; bagagliaio: 350 l; motore 2 l turbo, 210 CV, 280 Nm a 1700/ min; cambio a 6 marce; da 0 a 100 km/h in 6,9 s Consumo (in prova): 8,7 l/100 km, autonomia 632 km Prezzo: 40 800 fr.
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Positivo: design vistoso, tetto apribile sofisticato, prestazioni e sonorità motore, efficacia del cambio a doppia frizione, comfort mantenuto Negativo: estremità non visibili, sensori di parcheggio in opzione, scarso equipaggiamento, autonomia nella guida sostenuta. Tecnica: coupé-cabrio; 2 posti; bagagliaio: 180–310 l; 3 l biturbo, 305 CV, 400 Nm a 1300/min; cambio automatico a doppia frizione e 7 rapporti; da 0 a 100 km/h in 5,1 s Consumo (in prova): 10,6 l/100 km, autonomia 518 km Prezzo: 75 610 fr. (sDrive 35i aut.).
La GTI si distingue dalla Golf dalla calandra alveolare e dal diffusore posteriore.
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viaggi e tempo libero | touring 14 | 20 agosto 2009
Davanti alle coste dell’isola di Gran Canaria si trovano parecchi relitti di navi affondate, tra cui nuota una moltitudine di pesci.
Un elegante e colorato labro fa sfoggio di sĂŠ.
Un incontro bizzarro: una cicala di mare si è rifugiata sotto un relitto.
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20 agosto 2009 | touring 14 | viaggi e tempo libero
Immersioni nel blu dell’Atlantico Gran Canaria offre molto di più che semplici vacanze balneari e feste: i numerosi fondali punteggiati di relitti e la variegata fauna sottomarina entusiasmano i sub.
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«Sopra il relitto si trova un gigantesco banco di pesci dalle pinne gialle che occorre attraversare per raggiungere l’imbarcazione», dice rivolto ai subacquei il comandante e istruttore Georg Wolf. Il battello dondola nell’Atlantico, fissato alla corda dell’ancora. Oggi regnano delle condizioni ideali: il mare è liscio come uno specchio e la corrente è debole. Un sub dopo l’altro si tuffa nelle acque blu dell’oceano, nuota verso la corda d’ormeggio e inizia, come ordinatogli da Georg Wolf, la rapida discesa verso il fondale, a 45 metri di profondità. Perché più in fretta si raggiunge il relitto, un peschereccio affondato durante una tempesta, più a lungo si può restare sott’acqua. Durante l’immersione i sub incontrano alcuni sgombri in cerca di cibo, seguiti da banchi di veloci barracuda che calmano il loro appetito cibandosi di arringhe e infine, giunti sul relitto, enormi frotte di pesciolini gialli. I sommozzatori scivolano lentamente attraverso questi pesci che sfrecciano in tutte le direzioni e raggiungono il relitto. Il fondale brulica di animali marini, ma l’attenzione è attratta soprattutto da squali angeli nascosti nella sabbia. Soprattutto le femmine di questa specie di squali lunghi circa due metri sono tranquille e si lasciano accarezzare volentieri. Il tempo trascorre velocemente e dopo venti minuti ci si prepara a risalire. Mentre si sale in superficie, si ha l’occasione di passare in rassegna le emozioni provate e gli incontri fatti. E ci si rende subito conto di aver vissuto un’avventura che rimarrà impressa a lungo nella propria memoria.
fondali», afferma. Inoltre l’acqua è talmente trasparente da permettere, nella maggior parte dei casi, di vedere fino a una distanza di oltre 20 metri e le temperature superano i 20 gradi, un fatto piacevole. Il battello usato per le immersioni è ancorato nell’idilliaco villaggio di pescatori di Puerto de Mogán, nella parte meridionale dell’isola, invaso dai turisti durante il giorno, ma calmo e placido dopo il tramonto. Allora il cameriere del Varadero, un ottimo ristorante in cui si servono tapas e specialità a base di pesce, ha tempo di intrattenersi con gli ospiti parlando della stagione poco convincente del Real Madrid o dei vecchi pescatori d’altomare che prendono ancora grossi pesci spada.
Immersioni a volontà | La base d’immersioni Extra Divers si trova nell’hotel Cordial Mogán Playa. Qui i sub vengono istruiti prima di eseguire un’immersione. Se tutto risulta chiaro, l’attrezzatura viene caricata su un furgoncino che si dirige al porto o verso uno dei punti d’immersione. In questo modo si possono tranquillamente effettuare due immersioni al giorno. Dopo le immersioni, l’elegante complesso alberghiero, straordinariamente ben curato, offre la possibilità di rilassarsi vicino a una continua a pagina 21
foto Felix Maurhofer
Grande varietà di pesci | Non sorpren-
La velenosa testa di drago attende la preda.
de che l’Atlantico davanti a Gran Canaria abbia molto da offrire ai sub, perché è attraversato dalla Corrente del Golfo, ricca di sostanze nutritive che favoriscono la proliferazione della fauna marina. Non per niente Georg Wolf, l’istruttore di sub, da 25 anni è rimasto fedele a quest’isola. «Dalla mia base di Puerto de Mogán posso raggiungere in battello o anche via terra interessanti
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20 agosto 2009 | touring 14 | viaggi e tempo libero
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Sulle tracce degli antichi abitanti di Gran Canaria
Durante l’emersione si ha il tempo di ripercorrere con la mente le sensazioni provate.
continua da pagina 19
delle piscine e di riandare con la mente alle immagini e alle impressioni vissute.
Insidiosa barriera | Uno dei punti d’immersione raggiungibili dalla terraferma si chiama El Cabrón che, a seconda del moto ondoso del mare, nasconde delle insidie. Qui si trova la riserva marina di Arinaga, uno degli angoli più ventosi della parte meridionale dell’isola. A causa della risacca e della riva rocciosa è chiaro che i sub hanno delle difficoltà per entrare in acqua. Esiste un solo punto lungo tutta la barriera, nel quale è possibile passare, grazie ad una specie di bacino. Bisogna evitare di scivolare sugli scogli e gettarsi nelle onde quando
il mare si ritira. Se si sceglie il momento sbagliato, le possenti masse d’acqua respingono inesorabilmente il sub contro la barriera. Una volta in acqua si presentano agli occhi del sommozzatore bizzarre formazioni vulcaniche e, come ovunque nel mare di Gran Canaria, una ricca fauna sottomarina. Un’attrazione particolarmente interessante è una gigantesca medusa gialla i cui tentacoli dondolano dolcemente al ritmo della corrente. Chi ha scoperto il mondo subacqueo di Gran Canaria si rende conto del motivo per cui Georg Wolf intende restare per sempre sull’isola. Da un lato si possono praticare le immersioni tutto l’anno e, dall’altro, i numerosi punti d’interesse per i sub offrono una girandola di opFelix Maurhofer portunità.
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Gli ospiti dell’hotel Cordial Mogán Playa imparano a conoscere i Guanci, gli antichi abitanti di Gran Canaria, al loro arrivo in albergo. Come avviene? Durante i lavori di costruzione dell’albergo gli operai scoprirono numerose tombe antiche. Fu richiesto, perciò, l’intervento degli archeologi. Oggi questi ritrovamenti sono stati integrati nel complesso alberghiero e invitano a scoprire qualcosa della storia dei misteriosi popoli che nell’antichità abitavano l’arcipelago delle Canarie. Quando, nel XV secolo, gli spagnoli giunsero sull’isola di Gran Canaria vi trovarono i Guanci. Questi vivevano in armonia con la natura e abitavano prevalentemente in grotte scavate nella roccia friabile con attrezzi primitivi. E per seguirne le tracce, l’ospite parte appunto dalle grotte e dai granai costruiti dagli stessi Guanci. A Barranco de Guayadeque, una valle che comincia dietro la cittadina di Agüimes, esistono molte di queste grotte. Nella vallata sorge anche il Tagoror, l’unico ristorante ospitato in una grotta che, durante il periodo di gran caldo, offre una piacevole frescura. Presso Telde, che fu il fulcro di uno dei due regni aborigeni, si trova il complesso troglodita di Cuatro Puertas. Più a nord, sull’isola, a Santa Maria de Guia si erge il Cenobio de Valeron, un grande granaiofortezza scavato nella roccia. E, per finire, nel capoluogo dell’arcipelago Las Palmas, il Museo Canario permette di scoprire interessanti aspetti della vita dei Guanci. fm
Da sapere Viaggio: Swiss collega, tutto l’anno, Zurigo a Las Palmas il mercoledì e il sabato. Alloggio: Hotel Cordial Mogán Playa a Puerto de Mogán. Pacchetti turistici: viaggio aereo-albergo incl. mezza pensione, da 1609 fr. la settimana. Base d’immersione subacquea: Extra Divers Basis, direttamente in albergo, sotto la direzione di Georg Wolf. 5 immersioni in 3 giorni 249 fr.; 10 immersioni in 5 giorni 377 fr. (incl. trasporto, bombola e piombo), l’intera attrezzatura può essere noleggiata alla base stessa. Corsi per principianti (Open Water Diver) 453 fr. Informazioni e prenotazioni: www.tui.ch, presso Viaggi TCS o: www.spinout.ch. fm Pubblicità
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Nel corso dei lavori di costruzione dell’hotel sono state trovate molte tombe.
viaggi e tempo libero | touring 14 | 20 agosto 2009
il consulente di viaggio Urs-Peter Inderbitzin
Quando sulla spiaggia scoppia la malattia Nessuno può essere certo di evitare malattie, incidenti o interventi medici, nemmeno in vacanza. Per questa ragione prima di partire per un viaggio verso un paese lontano, ma anche nella vicina Europa, sarebbe opportuno verificare come si è assicurati nel caso si presentasse una tale eventualità. In Europa l’assicurazione base offre una buona copertura. Con la UE, la Norvegia e l’Islanda le prestazioni per soggiorni temporanei sono state regolamentate; anche per i viaggi d’affari. In questi casi la cassa malati e l’assicurazione contro gli infortuni pagano senza problemi. Attenzione: portare sempre con sé la tessera dell’assicurazione ricevuta a suo tempo dalla cassa malati. Ha le dimensioni di una carta di credito e può essere custodita nel portamonete. Annotate assolutamente il numero telefonico dell’assicurazione. La situazione è più complessa se, a seguito di una malattia o di un incidente, sorgono costi per il trasporto in Svizzera. Tali spese non sono coperte dall’assicurazione base obbligatoria. Per evitare di dover pagare importanti somme i turisti farebbero bene a provvedere alle opportune coperture assicurative. Soprattutto per i viaggi intercontinentali negli USA, in Canada e in Australia i costi di rimpatrio possono essere davvero esorbitanti. È quindi consigliabile un’assicurazione complementare, come ad esempio il Libretto ETI del TCS. Per i viaggi verso destinazioni lontane è, inoltre, opportuno concludere un’assicurazione malattia supplementare. Senza una tale assicurazione integrativa con copertura all’estero la cassa malati, rispettivamente l’assicurazione infortuni, al massimo pagano il doppio di quello che la cura sarebbe costata in Svizzera. Spesso ciò non è sufficiente, specialmente negli USA dove i costi della salute sono altissimi. Anche in questo caso il complemento Spese di cura del Libretto ETI può essere utile.
L’autore è giornalista giudiziario accreditato presso il Tribunale federale.
Per gli amanti di acqua e gite La regione di Portes du Soleil–Chablais, nel Basso Vallese, ha molto da offrire: il lago Lemano, splendide montagne e l’abbazia di St. Maurice.
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Il maestoso albero di 50 metri della nuova Alinghi si staglia verso il cielo e domina tutte le altre imbarcazioni che si trovano nel grazioso porto di Le Bouveret. L’imponente catamarano attrae frotte di curiosi e le fotocamere scattano in continuazione. Ricordi indimenticabili avrà anche chi si avvarrà dell’offerta «Boat&Breakfast» a bordo di «Le Grand Bleu», lungo dieci metri, di Fabienne e Didier Liautaud. A due passi dal porto attende anche la prossima attrazione: giri a bordo di treni in miniatura attraverso il divertente Swiss Vapeur Parc. Non sulle rive del lago, ma verso le montagne sorge St. Maurice, una località che merita di essere visitata per l’abbazia e le antiche fortificazioni.
Dents du Midi | Al sole del tramonto le cime maestose dei Dents du Midi dominano la Val d’Illiez. A Champéry, chi intraprende la passeggiata di un’ora attraverso la «Galerie Défago», uno stretto sentiero intagliato in un ripido costone roccioso, godrà di una superba vista sulla vallata. L’ospite trova il nome di Défago anche a Morgins. In onore di Didier, vincitore delle discese libere del Lauberhorn e dell’Hahnenkamm, è posta una targa sulla piazza del villaggio.
Champéry e Morgins con Torgon, Val d’Illiez, Champoussin e Les Crosets fanno parte delle Portes du Soleil. Nel gigantesco comprensorio gli escursionisti e gli appassionati di rampichino prendono coscienza di come una regione turistica che oltrepassa le frontiere possa essere anche uno spazio vitale intatto, destinato a durare nel tempo. Christian Bützberger
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Info Touring www.ladamedulac.ch, www.centrechampery.ch, www.lacavagne.ch, www.portesdusoleil.com, www.lafarge.ch, www.chablais.info.
Cucine alternative Opposte come lago e montagna sono state anche le visite a due ristoranti dello Chablais. Più verdura, meno carne: è il motto dell’associazione «Fourchette verte»; nel ristorante «Lafarge» di St. Maurice si seguono questi criteri. La cucina molecolare di Denis Martin nel «c21» di Champéry è un adattamento dell’arte di Ferran Adrià, pioniere dell’avanguardia culinaria spagnola, definito il cuoco più creativo del mondo. Bü
foto Bü
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«Boat&Breakfast» nel grazioso porto di Le Bouveret. Escursione lungo la «Galerie Défago».
20 agosto 2009 | touring 14 | viaggi e tempo libero
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Preziose come diamanti Pensando alle città dell’Austria si cita subito Vienna, Salisburgo, Graz e Linz. Vi sono, però, altri gioielli nascosti in tutto il paese, come Gmunden, Steyr, Wels o Bad Ischl.
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Diciotto città storiche dell’Austria (v. riquadro) – «preziose come diamanti», per citare il loro slogan – sono definitivamente uscite dall’ombra dei «grandi» centri, meritano di essere visitate e attendono l’ospite con una quantità di sorprese. Abbiamo scelto per voi alcune attrazioni di spicco.
Ovunque Sissi | A Bad Ischl si incontra ovunque il nome dell’imperatore Franz Joseph e della moglie Elisabeth, l’amata «Sissi»: nel museo cittadino, dove la coppia festeggiò il fidanzamento, nella villa imperiale, dove risiedette dal 1857 per molti anni durante l’estate, o nel Marmorschlössl (castello di marmo) che servì da casa da tè all’imperatrice Elisabeth (oggi museo della fotografia). Nella villa imperiale che troneggia sull’alto di una collina, il visitatore ha l’impressione di vedere l’imperatore (1830–1916) seduto alla scrivania e Sissi (1837–1898) che esegue i quotidiani esercizi ginnici davanti agli specchi che, ancor oggi, adornano le stesse pareti. La villa appartiene ancora ai loro discendenti, gli Asburgo, che vivono nel maniero e intendono lasciare immutati i locali, un tempo abitati dalla coppia imperiale.
suo «Zaunerstollen», un rotolo di cioccolato al latte o fondente, che nasconde un corpo di cacao impastato. Tra le altre personalità del luogo citiamo il compositore Franz Lehár (1870–1948), che visse 40 anni a Bad Ischl. La sua villa sulle rive del fiume Traun – oggi trasformata in museo – è rimasta come ai tempi in cui vi abitavano il «re dell’operetta» e la moglie. Alla confluenza dei fiumi Enns e Steyr sorge la romantica città di Steyr, dove il tempo sembra essersi fermato. Una straor-
dinaria esperienza è il cosiddetto Nachtwächter-Dine-Around, un giro culinario al chiaro di luna accompagnati da una guardia notturna in uniforme storica, alabarda e lanterna. Durante la passeggiata si visitano la torre della chiesa parrocchiale, il presepio Steyr e la taverna Michaelerkeller.
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Peter Widmer Info Touring Particolari sulle 18 piccole città austriache: Büro «Kleine historische Städte», Stadtplatz 27, A-4400 Steyr; www.khs.info, info@khs.info.
Leccornie | La raffinata eleganza del passato è rimasta inalterata anche nella celebre pasticceria Zauner, già fornitore ufficiale di dolci per gli Asburgo, inaugurata nel 1832. L’odierno proprietario Joseph Zauner ha alle sue dipendenze cento collaboratori e si definisce, con un certo orgoglio, un vero pasticciere. Leggendario è il
Nel 1993, con il sostegno dell’ente nazionale Austria Turismo, nasceva una collaborazione tra 14 città austriache, nel frattempo salite a 18, riunite nel consorzio «Piccole città storiche». Le località che desiderano associarsi a questa organizzazione di promozione devono vantare monumenti storici e/o quartieri protetti a livello architettonico, devono aver goduto dei diritti civili in epoca medievale e avere una popolazione di circa 17 mila abitanti. Tutte le città propongono, inoltre, una vasta offerta culturale e vantano la necessaria infrastruttura turistica. wi
foto Peter Widmer
18 gioielli culturali
In alto: la villa imperiale di Bad Ischl era la residenza estiva di Franz Joseph. A sinistra: tipico bovindo nella città di Wels. A destra: giro di Steyr accompagnati da una guardia notturna.
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20 agosto 2009 | touring 14 | sezione ticino
Corriere del Ticino
Il ritorno del Trittico
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festazione, che hanno avuto parole di plauso per la reintroduzione della giornata ciclistica. Assolte le formalità di punzonatura e ritirati gli omaggi (borraccia d’alluminio e set di gambiere e manicotti) i ciclisti sono partiti alla spicciolata per la scalata dei passi del San Gottardo, Oberalp e Lucomagno, con soste per controllo, rifornimento e cambio batterie per le bici elettriche ad Airolo, Andermatt, Disentis e Acquacalda. Per la cronaca, nessun incidente di rilievo e normale lavoro per gli addetti al soccorso tecnico. Ciò ha permesso di coronare una giornata di ciclismo amatoriale caro al TCS, fondato oltre cent’anni fa proprio da un gruppo di ciclisti ginevrini. Il prossimo appuntamento è fissato per domenica 27 giugno 2010.
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I numeri Mancava dal calendario delle manifestazioni TCS da due anni ed anche i più ottimisti non avrebbero scommesso molto su un successo così ampio. Ma il Trittico Alpino è tornato alla grande.
› Malgrado la concomitanza con eventi come la Maratona delle Dolomiti (quasi 10 000 cicloamatori iscritti), il Trittico Alpino del TCS, in programma domenica 5 luglio, è stato onorato dalla presenza di 567 ciclisti che hanno percorso i 165 km – con 3340 m di dislivello – con sano agonismo ed ammirando
le bellezze naturali delle regioni attraversate. Le novità introdotte quest’anno, la collaborazione con le Sezioni TCS di Uri e Grigioni con le partenze da Andermatt e Disentis e la possibilità di noleggiare e percorrere il Trittico con una bicicletta elettrica, sono state positivamente accolte. Hanno portato una nota di colore e di curiosità. La temuta pioggia, annunciata dai bollettini meteo nei giorni precedenti, non ha scoraggiato i partecipanti, che già di buon mattino hanno affollato la pista del ghiaccio di Biasca. Fra loro molti volti noti e affezionati alla mani-
Partiti Arrivati Ritirati Confederati Italiani Tedeschi
567 536 31 50 196 6
94,5% 5,5% 8,8% 34,6% 1,0%
Ticinesi Bellinzonese Locarnese Luganese Mendrisiotto
315 119 40 110 46
55,6% 37,9% 12,6% 35,0% 14,5%
Il Touring consiglia
Il GPS non legge i segnali! Molti automobilisti hanno dotato la loro vettura del «navigatore satellitare» e non mancano di elogiarne i pregi, in particolare la precisione, la facilità di programmazione e le indicazioni puntuali che permettono di raggiungere comodamente la meta. Tutto vero? Quasi tutto vero! Infatti, ci sono delle situazioni dove l’automobilista deve fare attenzione soprattutto ai cartelli stradali, perchè il «navigatore» non è in grado di leggerli! Non sono pochi gli automobilisti svizzeri che dopo essersi recati in viaggio nella vicina penisola si vedono, in seguito, recapitare delle notifiche di contravvenzione, per aver infranto inconsapevolmente il codice della strada. Questo capita per essere transitati in «zone a traffico limitato» o su corsie «preferenziali» (situazioni che proliferano nei centri storici) dove la normale circolazione non può passare senza uno
speciale permesso, anche se fosse la sola strada per raggiungere la meta desiderata. Interporre ricorso in queste circostanze è tempo sprecato. Vale quindi la regola della composizione «bonale» della vertenza, cercando di liquidare subito la multa, con il vantaggio di limitare le spese. Attenzione quindi a cosa indica il «navigatore», perchè la polizia non è tenuta ad informarlo dei continui cambiamenti di segnaletica. Come d’altronde avviene anche da noi.
L’usato è sicuro Vuoi acquistare un veicolo d’occasione? Allora per la tua sicurezza e tranquillità, è meglio farlo controllare subito dagli esperti del Touring Club Svizzero. Al Centro tecnico TCS di Rivera è possibile sottoporre la vettura ad un controllo completo, inclusa prova «potenza motore». Costo: 120.– franchi; durata del test: 90 minuti. Per appuntamento: tel. 091 935 91 35; fax 091935 91 20.
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club e soci | touring 14 | 20 agosto 2009
› Reclamato a gran voce da parecchio tempo, atteso con impazienza, il nuovo Padiglione del trasporto stradale al Museo dei trasporti di Lucerna ha finalmente aperto i battenti, rivelandosi all’altezza delle aspettative. Inaugurato a fine giugno («Touring» 11/2009), colpisce innanzitutto per il suo design esterno, con le pareti ricoperte da 344 segnali stradali suddivisi per colore in un seducente mosaico tricolore «blu bianco verde». La superficie espositiva di 2000 m2 si estende su due piani ed è divisa in svariate isole tematiche. L’isola del Touring Club Svizzero attira subito lo sguardo del visitatore per il suo aspetto etereo e slanciato. Benvenuti al «Mobilab», il cui filo conduttore è la mobilità del futuro.
Giocare a flipper | I visitatori del Mobilab del TCS resteranno sicuramente incuriositi da un flipper di nuovo tipo. Non si tratta di vincere partite gratuite o di accumulare il massimo di punti, ma di mettersi nella pelle di un utente della mobilità del futuro: «Si partecipa lanciando la palla nel gioco», commenta Kostan Pagel. E sullo spiazzo esterno del Museo dei trasporti, il TCS ha predisposto un vasto Giardino della circolazione dove i bambini possono pedalare a volontà, acquisendo contemporaneamente le nozioni di base del comportamento nel traffico. Una preoccupazione costante per la sicurezza dei più piccoli, presente sin dalle origini del Touring Club Svizzero.
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Jacques-Olivier Pidoux Info Touring Museo svizzero dei trasporti, Lidostrasse 5, 6006 Lucerna, tel. 041 370 44 44, www.verkehrshaus.ch.
A sinistra: il Giardino della circolazione nuovo di zecca predisposto dal TCS nel Museo dei trasporti offre un ampio spazio di gioco ed educazione per i bambini. A destra: all’interno dei «telescopi» è possibile visionare brevi filmati che mettono in scena la mobilità del futuro.
Il TCS conquista un posto al museo Divertente e futuristica: l’isola tematica realizzata dal TCS al Museo svizzero dei trasporti suscita grande sensazione. Schiude le porte alla mobilità del futuro.
foto Benjamin Zurbriggen
Molta creatività | Per conoscere i trasporti di domani, il visitatore può sdraiarsi sotto i «telescopi» e visionare brevi filmati. Realizzati dagli allievi della Scuola d’arte di Lucerna, s’ispirano ad una ventina di scenari abbozzati dall’Accademia della mobilità, la piattaforma di riflessione e di scambi del TCS. Non lineari, pieni di colore, intriganti e a volte perfino deliranti, i cortometraggi fanno appello più alla pura creatività che ad argomenti scientifici. Ma non cessano di porre in prospettiva le ampie possibilità tecniche offerte alla nostra società per pianificare la mobilità del futuro: «Tramite ciò vogliamo proporre un laboratorio aperto al dibattito, interattivo e che coinvolga i giovani», sottolinea Kostan Pagel, uno degli ideatori dell’isola tematica del TCS. Per restare al passo con il progresso tecnologico mondiale, i filmati saranno sostituiti tra un anno e mezzo con le opere di altri creativi. Questi daranno vita a nuovi scenari messi a punto dall’Accademia della mobilità.
Con il suo design spurio, l’isola tematica del TCS agisce come un magnete sui visitatori.
20 agosto 2009 | touring 14 | club e soci
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Kostan Pagel (a sinistra) e JĂśrg Beckmann sono state le api operaie dellâ&#x20AC;&#x2122;isola tematica del TCS nel nuovo Padiglione stradale del Museo svizzero dei trasporti.
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ald
20 agosto 2009 | touring 14 | club e soci
Auto TCS accorda un ulteriore sconto del 20% se si assicura una vettura con emissioni minori di 130 g di CO2/km.
Auto TCS abbassa i premi Del tutto controtendenza rispetto al mercato, l’assicurazione veicoli a motore del TCS riduce i premi fino al 10%. È ora di chiedere un’offerta ad Auto TCS.
› L’autunno non è ancora alle porte e già si odono voci di imminenti aumenti dei premi delle assicurazioni automobilistiche. Auto TCS, l’assicurazione veicoli a motore riservata ai soci del club, ha invece già preso una decisione: i suoi premi addirittura diminuiscono! Da subito e non di pochi simbolici centesimi, ma fino al 10% a dipendenza della copertura, della categoria del veicolo, della tipologia dell’assicurato e del cantone di residenza. Non aspettate dunque la lettera di aumento, ma preparatevi già a cambiare assicurazione chiedendo un’offerta senza impegno ad Auto TCS.
Convenienza reale | Dopo aver consultato la tabella standard a margine, relativa ad un automobilista svizzero «medio», la redazione di «Touring» ha voluto verificare personalmente se la convenienza promessa da Auto TCS fosse valida anche per altre tipologie di conducenti e rispettive vetture. Ha perciò chiesto alla signora F. F. (nome noto alla redazione), di 31 anni, abitante vicino a Sion (VS) di chiedere un’offerta a sette compagnie assicurative per la sua nuova Ford Ka 1.2 che le verrà consegnata a fine agosto. Le prestazioni richieste erano le seguenti: RC obbligatoria, casco parziale, casco collisione (franchigia 500 fr.), copertura danni ai
passeggeri, danni di parcheggio, protezione del bonus e rinuncia al ricorso per colpa grave. Ebbene: con un premio annuo di 1097,75 fr. Auto TCS ha proposto di gran lunga la polizza meno cara. Ben 313 franchi in meno rispetto all’offerta più cara (Basilese), 248 fr. in meno di Generali, 207 fr. meno di Mobiliare, circa 135 fr. meno di Vodese e Allianz (quest’ultima però con franchigia di 1000 fr.). L’assicurazione meglio piazzata dopo Auto TCS era Helvetia, che comunque costava 109,35 fr. in più. Ma i vantaggi non sono finiti: ai suoi assicurati Auto TCS offre un bonus fino al 70% in caso di guida senza incidenti, mentre le altre assicurazioni accordano uno sconto
generalmente del 60–65%. Inoltre, a chi compra un veicolo che emette meno di 130 g di CO2/km viene accordato uno sconto supplementare del 20% sui premi RC e casco collisione. Altri 100 fr. vengono regalati se si frequenta un corso di guida del TCS. Infine, i contratti di Auto TCS durano soltanto un anno, dopodiché si ha tutta la libertà di cambiare compagnia se non si è ac soddisfatti.
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Info Touring Chi chiede un’offerta senza impegno ad Auto TCS entro il 20.09.2009 può vincere una coperta da pic-nic. Se l’offerta è richiesta entro il 1° dicembre 2009 si partecipa al concorso che mette in palio una Honda Insight Hybrid 1.3i Confort. Contatti: www.autotcs.ch o tel. 0800 801 000
Un esempio di calcolo* Assicurazione Helvetia Axa La Mobiliare Vodese Generali Allianz Auto TCS
Premio annuo Fr. 1394.40 Fr. 1276.00 Fr. 1134.45 Fr. 1010.90 Fr. 1007.50 Fr. 995.60 Fr. 910.10
Risparmio con Auto TCS Fr. 484.30 Fr. 365.90 Fr. 224.35 Fr. 100.80 Fr. 97.40 Fr. 85.50
* Assicurazione RC con casco totale per una VW Golf 2.0 TDI Comfort; conducente: svizzero, maschio, 41 anni, residente a Treyvaux (FR). Offerte pervenute ad aprile 2009.
20 agosto 2009 | touring 14 | il punto
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Panoramica prezzi e prestazioni TCS
ETI TCS www.eti.ch Europa motorizzato «Famiglia» Fr. 103.– Europa motorizzato «Individuale» Fr. 75.– Europa non motorizzato «Famiglia» Fr. 77.– Europa non motorizzato «Individuale» Fr. 65.– Estensione Mondo «Famiglia» Fr. 88.– Estensione Mondo «Individuale» Fr. 70.– Spese di cura Europa Fr. 32.– Spese di cura Mondo Fr. 45.–
htr hotel revue
Affiliazione www.tcs.ch Motorizzati (automobilisti e a seconda della motociclisti) Sezione e pro rata Tessera partner/giovani Fr. 44.– Non motorizzati Fr. 32.– Cooldown Club membercard Fr. 66.– Ciclisti (con Velo Assistance e RC) Fr. 37.– Juniores (con Velo Assistance e RC) a seconda della Sezione Quota per socio campeggiatore TCS (solo se già socio motorizzato o non motorizzato) Fr. 55.–* * camping club AG: + Fr. 7.–; ZH: + Fr. 5.–
Durante la lavorazione del film «Chindersach» all’hotel Les Trois Rois di Basilea.
Card Assistance www.cardassistance.tcs.ch per tutta la famiglia Fr. 28.– 20% di sconto per i titolari del Libretto ETI Carta Aziendale TCS www.tcs.ch/azienda Per veicoli aziendali Soccorso stradale da Fr. 134.– Protezione giuridica di circolazione da Fr. 111.– ASSISTA www.assista.ch Assicurazione protezione giuridica Circolazione Famiglia Fr. 96.– Individuale Fr. 66.– Privata Famiglia Fr. 215.– Individuale Fr. 192.– Immobili Fr. 95.– Auto TCS www.autotcs.ch Responsabilità civile, casco parziale, casco collisione, capitale incidente, protezione del bonus, danni di parcheggio su richiesta Assicurazioni due ruote www.assicurazionitcs.ch Velo-Assistance. Con contrassegno per la bici, protezione giuridica, assistenza e copertura casco fino a Fr. 2000.– Fr. 25.–* copertura casco fino a Fr. 5000.– Fr. 80.–* Contrassegno responsabilità civile (RC) bici Fr 6.50* Moto-Assistance (soccorso stradale e assistenza) Fr. 41.–* Ai motociclisti in Svizzera e all’estero * prezzi soci TCS Carta di credito TCS drive TCS MasterCard drive Carta partner TCS-American Express drive Gold Carta partner
Fr. Fr. Fr. Fr.
50.– 20.– 100.– 50.–
Infotech www.infotechtcs.ch Il TCS sottopone a test veicoli ed accessori e mette a disposizione dei soci del club informazioni raccolte e redatte in modo competente e neutrale. Test&Training www.test-et-trainingtcs.ch Sconti sui prezzi dei corsi di perfezionamento di guida nei centri di Lignières, Plantin, Betzholz, Stockental e Emmen. Formazione in due fasi www.2fasi.tcs.ch corsi obbligatori per la licenza di condurre definitiva. Viaggi TCS www.viaggi-tcs.ch Per ogni viaggio un consiglio personalizzato nelle agenzie di Viaggi TCS (tel. 0844 888 333) Per ottenere ulteriori informazioni sulle prestazioni del TCS e sui numerosi vantaggi offerti ai soci tel. 0844 888 111 o www.tcs.ch
Ciak si gira! Il cinema arriva in albergo
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Per me è chiaro: sono rare le professioni che danno altrettanta soddisfazione, e che sono altrettanto impegnative, di quella dell’albergatore. Chi vuole esercitare in modo perfetto questo mestiere deve sfoderare una cospicua dose di passione, un buon bagaglio culturale, un carattere intraprendente e, soprattutto, deve avere un particolare fiuto nei confronti della gente. Alla fine, tocca a lui trasformare uno stabile con degli ospiti e del personale in un hotel, dargli vita e costruire un mondo tutto suo, pieno di fascino. Ogni ospite e ogni dipendente dell’albergo sa, per propria esperienza, che in questo ambiente hanno luogo innumerevoli storie, piccole e grandi, banali e irripetibili. Non stupisce che molta gente abbia il proprio hotel preferito, a cui rimane fedele e a cui sono legati tanti cari ricordi. Con la loro inimitabile atmosfera, gli alberghi posseggono una particolare forza d’attrazione che influisce anche sull’arte e sulla cultura, lo testimoniano innumerevoli romanzi, racconti, drammi teatrali e film. A questa tradizione si riallaccia lo Swiss Hotel Film Award, il primo concorso di cortometraggi ambientati in un albergo svizzero. Il concorso lanciato all’inizio dell’anno da hotelleriesuisse ha convinto 146 cineasti, professionisti e dilettanti, di affrontare in modo creativo il microcosmo dell’hotel. A fine giugno, la giuria ha selezionato venti di questi progetti che poi sono stati realizzati in un albergo svizzero. Ma come mai un’associazione di imprenditori, che altrimenti
si impegna per difendere interessi politici, classificare gli alberghi e promuovere la formazione, improvvisamente si occupa di «business cinematografico»? Molto semplice: perché nessun altro mezzo può cogliere e riprodurre meglio le storie e le emozioni che sono così tipiche di un albergo, e anche perché i film possono essere diffusi al meglio tramite Internet. E ciò è di particolare importanza, dato che i siti degli alberghi rappresentano un punto di contatto con il cliente sempre più importante. Spesso il sito è il mezzo di comunicazione decisivo per presentarsi al pubblico, curare i rapporti con i clienti e conquistare nuovi ospiti. In genere sono proprio i contributi filmici a risvegliare maggiormente l’interesse degli utenti della rete. Per questo motivo, lo Swiss Hotel Film Award vuole attirare l’attenzione non solo dei cinefili, ma anche e soprattutto vuole convincere il settore alberghiero a investire ancor di più in Internet e nel cinema per comunicare con la clientela. Da non perdere: le pellicole che sono state create nel quadro dello Swiss Hotel Film Award possono essere visionate al sito www.swisshotelfilmaward.ch ed essere valutate dalla comunità internauta. Il conferimento del premio della giuria per i tre migliori contributi così come il premio del pubblico avrà luogo il 10 settembre 2009.
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Guglielmo Brentel è presidente di hotelleriesuisse L’opinione degli autori invitati su questa pagina è indipendente da quella della redazione di «Touring».
20 agosto 2009 | touring 14 | la pagina dei lettori
Forum
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Il concorso Treni e autobus pagati da chi li usa «Touring» 13/2009
Nell’estate del 2006, rientrando in Ticino sull’autostrada da Nord con caravanne al traino, prima dell’area di servizio «Gottardo» iniziavano i sobbalzi dovuti alle precarie giunture delle lastre di cemento. Dopo un po’ di questa danza forzata mi fermai sulla corsia d’emergenza: una gomma della caravanne si era letteralmente sfasciata. Arrivò la polizia stradale che mi intimò di spostarmi essendo pericoloso sostituire la ruota. Con grande imbarazzo degli agenti mi rifiutai e chiamai invece il TCS, che intervenne sul posto con impressionante rapidità. Lo stesso problema esiste da decenni sulla strada tra Maroggia e Capolago, che percorro regolarmente in bicicletta. Potete immaginare la poesia che trasmettono gli stretti copertoni della bici!
Finalmente qualcuno comincia a rendersi conto di come vengano sperperati i soldi degli automobilisti e, ancora peggio, degli autotrasportatori che vivono della loro attività e per finanziare tram e bus a cadenza di due-tre minuti e che a 500 metri dal centro città viaggiano semivuoti per non dire vuoti. Ma guarda caso si pensa di potenziare sempre di più i trasporti pubblici; forse non ci rendiamo conto che la popolazione della Svizzera è pari solo a quella di una grande metropoli e, alla fine, non abbiamo gente a sufficienza per riempire treni e autobus. Comunque se noi automobilisti vogliamo un’auto di lusso dobbiamo pagarcela e pagare le tasse, mentre i viaggiatori dei mezzi pubblici che non vogliono aspettare 15 minuti li dobbiamo finanziare noi! Che si aumentino i prezzi in base alle prestazioni e che se li paghino. E già una vergogna che i soldi derivanti dalle contravvenzioni stradali siano a disposizione dei vari comuni e non vengano impiegati per prevenzione e migliorie della circolazione, visto che sono soldi pagati dagli automobilisti. Vanno invece a finire nelle casse pubbliche e anche inseriti nei bilanci come fossero un dovuto. Altro che mucche, siamo greggi e mandrie buone per pagare.
Gianni Ceppi, Balerna
Giovanni Moret, Schlieren
Carreggiate decrepite «Touring» 12/2009, l’editoriale
L’eleganza al polso Leggeri e colorati come l’estate: gli orologi Allegra di Pilo & Co hanno tutto per piacere alle donne, anche alle più esigenti. Il quadrante in madreperla, tempestato da una trentina di diamanti, trasforma il semplice atto di guardare l’ora in un vero piacere per l’occhio. Il cinturino in pelle ben si adatta al polso di colei che lo indossa. In palio al nostro concorso vi sono due magnifici orologi Allegra – nei colori verde e fucsia – del valore di 790 franchi ognuno. Gentili signore, tentate la fortuna! Sponsor del premio: Pilo & Co, Ginevra, www.pilo-watches.com
Poche regole per un traffico rispettoso
Condivido largamente l’opinione del signor P. Jelmini di Lurengo. La polizia si concentra troppo a dare multe di posteggio per parchimetri scaduti da due minuti invece di controllare l’immenso utilizzo di telefonini cellulari al volante e la guida permanente sulla corsia centrale oppure addirittura sulla corsia di sinistra in autostrada. Inoltre, si dovrebbe finalmente sensibilizzare maggiormente la gente a mantenere le distanze di sicurezza e a utilizzare le frecce direzionali. Rispettando poche regole sono sicura che il traffico sarebbe molto meno aggressivo e rispettoso. Alexandra Nötzli, Muralto
foto mw, ald
«Touring» 12/2009, Forum
Per questa rubrica valgono alcune regole: più breve è la lettera, maggiore è la probabilità che venga pubblicata; la redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile inviare le lettere per e-mail: touring@tcs.ch. Le lettere dei lettori vengono pubblicate anche nell’edizione online di «Touring» (www.touring.ch).
Impressum touring Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); vice caporedattore: Heinz W. Müller (hwm); vice caporedattore: Marc-Olivier Herren (MOH); Christian Bützberger (Bü), Antonio Campagnuolo (ac), Pascale Marder (pam), Jacques-Olivier Pidoux (jop), Peter Widmer (wi). Art Director/Fotografie: Martin Lobsiger (mlo). Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, Mathias Wyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Sylvie Fallot (f), Sabine Rothacher (t), Irene Mikovcic-Christen (assistente caporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna, tel. 031 380 50 00, fax 031 380 50 06. E-mail: touring@tcs.ch. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 96 028, totale: 1 355 061. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile), Gabriela Amgarten. Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 031 387 21 16, fax 031 387 21 00. Produzione: St. Galler Tagblatt SA, Basler Zeitung SA, CIE Centre d’impression Edipresse Lausanne S.A. Cambiamenti d’indirizzo: per iscritto, indicando il numero di socio, alla Sede centrale del TCS, cp 820, 1214 Vernier, tel. 022 417 24 40, fax 022 417 28 66, e-mail: service@tcs.ch o all’agenzia TCS (tel. 0844 888 111, fax 0844 888 112). Abbonamento: compreso nella quota sociale annua. «Touring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.
Le domande: 1. Quale generazione della VW Polo è stata sottoposta al test TCS? 2. Chi erano gli antichi abitanti di Gran Canaria? 3. Come si chiama l’«isola» del TCS al Museo dei trasporti di Lucerna? Si possono fornire le risposte per posta (unicamente su cartolina postale), tramite SMS, email o www.touring.ch, indicando le generalità. Concorso 12/2009: Franz Odermatt di Tägerschen ha vinto il lettore DVD portatile. Complimenti! Condizioni di partecipazione: il concorso di «Touring» è aperto a tutti, ad eccezione dei collaboratori del TCS e dei loro famigliari. I vincitori saranno estratti a sorte e avvertiti per iscritto. I premi non possono essere sostituiti da una somma di denaro equivalente. Non viene tenuta alcuna corrispondenza. Non sarà possibile ricorrere alle vie legali.
Redazione Touring, concorso per i lettori, casella postale, 3024 Berna; SMS al numero 9988 (1 fr./SMS) scrivendo «Touring» e le tre risposte; touring@tcs.ch (intestazione: concorso) Termine d’invio: 30 agosto 2009
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l’incontro | touring 14 | 20 agosto 2009
Dal caseificio alla limousine
sei persone che partivano per la Grecia con nove valige e una carrozzina! Da dove le viene l’amore per la guida?
Di mestiere casaro, René Raemy ha realizzato una riconversione professionale per nulla banale, lanciando un servizio di trasporto verso i principali aeroporti svizzeri.
» Come le è venuta l’idea di fondare un’impresa di taxi-limousine?
René Raemy: Per via di un’esperienza personale. Tornando da un viaggio in Danimarca, il mio aereo è atterrato a Ginevra con tre ore di ritardo. A fine giornata, stanco, ho ammaccato la fiancata della mia auto nel parcheggio dell’aeroporto. Una cosa che non mi sarebbe accaduta se qualcun altro avesse potuto prendere il volante, ad esem-
pio un autista professionista. Inoltre, mi piace il contatto e discuto volentieri con i miei passeggeri… sempre che ne abbiano voglia. Chi sono i suoi clienti?
Coppie, famiglie o gruppi di coetanei. Posso trasportare sei passeggeri e attaccare un rimorchio per i bagagli, carrozzine, snowboard e windsurf. Un giorno ho trasportato
È la mia natura. Da giovane ero appassionato di motorini, poi di motociclette. Di domenica noleggiavo la moto del vicino per fare dei giri. In seguito, ho visitato la Germania, la Cechia e la Polonia in automobile. Quando l’ho cambiata indicava 255 000 km. Per lavoro lei guida su tratti molto trafficati; non è stressante?
No. Se si prevede tempo a sufficienza, non ci sono problemi, e non guido unicamente nelle ore di punta. Molte corse hanno luogo al mattino presto o alla sera tardi. A volte mi alzo alle tre del mattino e sono di ritorno per il pranzo. Questi orari non la stremano?
No. Ci sono abituato, poiché come casaro bisogna svegliarsi presto, riposarsi nel primo pomeriggio per poi finire la sera tardi. Quando ero il padrone di un caseificio, lavoravo 60 o 65 ore alla settimana senza mai andare in vacanza, salvo tre o quattro giorni all’anno. Si capisce la voglia di cambiare vita professionale…
Per me il lavoro è sempre stato una questione di passione. Nella misura in cui mi piace il mio mestiere, non mi dà fastidio fare molte ore. D’altronde continuo a lavorare a tempo parziale come casaro. I miei datori di lavoro sono molto accomodanti. Ho quindi la fortuna di potermi lanciare in questa nuova attività di autista pur mantenendo le mie radici di casaro. Quali sono i suoi prossimi progetti?
Una cosa è sicura. Il piacere di guidare è molto importante per me. Non vorrei rinunciarvi diventando il padrone che resta tutto il giorno in ufficio. Se la mia ditta dovesse ingrandirsi, prenderei un socio piuttosto che dei dipendenti. Lei passa ore e ore sulla strada, cosa la irrita di più?
Il problema principale è la dimenticanza della segnalazione. Eppure mi sembra fondamentale indicare i cambi di direzione. Altrimenti, direi che il 95% della gente guida bene rispettando i limiti di velocità.
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Fabian Unternährer
Intervista: Jacques-Olivier Pidoux
A bordo della sua grande limousine, René Raemy porta i clienti all’aeroporto.
In pillole René Raemy, 38 anni, ha avviato lo scorso marzo a Chénens (FR) un servizio di taxi-limousine per coloro che si recano negli aeroporti di Zurigo, Basilea, Ginevra, Berna e Sion (www.limousinefribourg.ch). Sposato, padre di una bambina, continua ad esercitare a tempo parziale il suo mestiere di casaro. Nel tempo libero canta in un coro.