Touring 16/2009 italiano

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24 settembre 2009 touring 16 www.touring.ch GAA 1214 Vernier

Il giornale della mobilità

Speciale pneumatici invernali

Il TCS cerca il profilo giusto

12–19

In contromano sull’autostrada

L’Ustra corre ai ripari 10 Viaggio dei lettori

Oasi e deserti d’Egitto 24 Concorso: in palio pneumatici per la stagione invernale Test Toyota Verso Monovolume ricca di spazio e di comfort

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Swiss Historic Hotels Camere intrise di storia nei posti più belli del Paese 32

45 Il TCS soccorre i postini Anche La Posta si affida ai servizi della Patrouille 37



24 settembre 2009 | touring 16 | editoriale e sommario

Solamente una goccia nell’oceano

20 Test Toyota Verso 1.8 Multidrive S

24 Le oasi del deserto egiziano

Una monovolume che offre tanto spazio modulabile oltre ad un comfort di guida di ottimo livello. Sottoposta a test dal TCS la 1.8 Sol Premium Multidrive S.

Un viaggio per i nostri lettori attraverso le oasi e le fantasmagoriche formazioni rocciose dei deserti dell’Egitto. Un aspetto insolito di questo Paese ricco di cultura.

primo piano 4 Produzione dei pneumatici: tra i nastri trasportatori della fabbrica Vredestein.

società e mobilità 9 Simposio TCS: dibattito su una «strada che perdona» le conseguenze degli incidenti. 10 Veicoli in contromano: con i nuovi segnali più sicurezza agli svincoli autostradali.

test e tecnica 12 Speciale pneumatici invernali: test delle varie dimensioni e degli spray antiforatura. 17 Scelta delle gomme: un esperto del TCS risponde alle 10 domande più frequenti.

viaggi e tempo libero 31 Campi da golf in Turchia: Belek, il vero paradiso per gli appassionati del green. 32 Alberghi storici in Svizzera: una catena di infrastrutture davvero originale.

club e soci 36 Avvocati del TCS: «sequestro dell’auto in Francia e Italia» era il tema della giornata. 37 La Posta: la Patrouille TCS soccorre i veicoli gialli del servizio postale. 9 41 45 46

il consulente contatti TCS, il punto: Kurt Howald, direttore di Aerosuisse forum, il concorso, impressum l’incontro: Stefan Asgrimsson, caporedattore del «Touring» islandese

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Ciò che il TCS dichiara già da tempo, ora è confermato scientificamente e trova il sostegno del Consiglio Nazionale: «Se le auto, a causa dell’elevato carico di polveri fini e di ozono, vengono fatte circolare in autostrada a 80 km/h invece di 120 per un breve periodo, allora gli effetti sull’ambiente sono praticamente irrilevanti». Le misure di riduzione della velocità introdotte dal 2006 in vari Cantoni a causa dell’inquinamento dell’aria hanno mostrato di non essere veramente efficaci. E ciò nonostante che i Cantoni avessero festeggiato l’introduzione dei provvedimenti come un successo e avessero misurato nelle località che costeggiano le autostrade un abbassamento dei valori delle polveri fini sino al 10%. Una contro-perizia del TCS ha dimostrato che questi dati erano esagerati. Anche l’Istituto Paul Scherrer ha rilevato l’inefficacia delle limitazioni della velocità sul breve periodo: da suoi calcoli risulta che si è verificata una riduzione dell’1% al massimo. In futuro, le emissioni nocive delle auto continueranno a diminuire: dopo l’obbligo del catalizzatore, grazie al quale il carico di polveri fini ha potuto essere ridotto in media della metà, è arrivato l’obbligo del filtro antiparticolato per i diesel e l’applicazione di norme più severe per i gas di scarico dei veicoli nuovi, tutte misure che ridurranno ancora di più l’inquinamento. Detto questo, è giunto il momento anche per l’industria, l’agricoltura e gli impianti di riscaldamento di applicare limiti ancora più severi. Felix Maurhofer, caporedattore

La Svizzera all’epoca delle grandi americane Foto di copertina Autore: Raphael Forster (7Pictures)

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Sessant’anni fa Amag apriva una catena di montaggio di automobili nei locali di un ex cementificio. Dallo stabilimento di Schinznach-Bad (AG) uscirono fino al 1972 circa 30 000 automobili, quasi tutte americane, con il marchio «Montage Suisse».


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primo piano | touring 16 | 24 settembre 2009

Dal caucciù al pneumatico › Normalmente la si chiama solo gomma, ma se si pensa alle file in attesa davanti ai garagisti al cambio di stagione, allora se ne può dedurre che l’interesse dei conducenti per questi sei chili di caucciù è enorme. Ma è vero il contrario: «Un pneumatico è un prodotto di scarso interesse», afferma sospirando Thomas Mittendorf, portavoce del produttore di pneumatici olandese Vredestein. Non è per caso che si cerca di attirare l’attenzione per vie traverse, come fa Pirelli con i calendari «senza veli» e Michelin con la pubblicazione delle leggendarie guide turistiche che aiutano a scegliere ristoranti e alberghi. È rotondo, nerastro, e poco sexy: in effetti questo è l’effetto che, al primo colpo d’occhio, fa anche la produzione di pneumatici. Il profumo dolce di gomma si mescola all’esalazione di diversi prodotti chimici, strisce nere di caucciù ancora poroso formano cataste alte sino ai fianchi – un ambiente che non invita a farvi una sosta. Solamente se si getta un secondo sguardo si scopre l’estetica delle braccia delle macchine che s’incrociano, il balletto di rulli compressori, nastri trasportatori e pompe pneumatiche, uno spettacolo offerto 24 ore al giorno nella fabbrica di copertoni Vredestein a Enschede, in Olanda.

Una questione di miscela | Una macchina, che si trova unicamente nel microcosmo della fabbricazione di pneumatici, è ad esempio l’espulsore quadruplex: su quattro nastri trasportatori gli vengono immessi diversi materiali di caucciù, da cui poi esce una tela di gomma con quattro diverse miscele. Il motivo, spiegato dagli esperti, è che in mezzo un pneumatico è sottoposto a un carico differente rispetto ai lati. Dapprima le diverse miscele di gomma vengono riscaldate e girate mediante un rullo. Un’operazione che provoca un crepitio come quando si schiacciano i fogli di plastica da imballo, dato che nella gomma erano rinchiuse bolle d’aria. continua a pagina 7

Il pneumatico conduce un’esistenza modesta che non dà nell’occhio. Affermazione sbagliata, come dimostra uno sguardo dietro le quinte della produzione.


24 settembre 2009 | touring 16 | primo piano

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foto ald

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Foto grande: dalla «panetteria» escono i pneumatici finiti; il profilo viene impresso sulle gomme tramite una pressa che sviluppa una forza di 175 000 chili. In alto e in basso: dapprima si produce la giusta mescola e si ritaglia la corretta dimensione del battistrada.

continua da pagina 4

Ma un pneumatico non è costituito solo di caucciù. Per rendere la costituzione più solida, nella gomma vengono inseriti filamenti di tessuto e di acciaio. In un locale se-

parato pieno di spolette un impiegato lavora tutto il giorno per infilare le trame dorate nelle giuste fessure. Ogni giorno la macchina divora 14 chilometri di finissimi fili d’acciaio, che quando sono appesi nel locale sembrano capelli d’angelo.

L’Olimpo del pneumatico | Dal macchi-

Radici svizzere Nello stabilimento di Enschede sono prodotti anche i pneumatici «svizzeri» Maloya. Fondata da Fritz Maurer nel 1936 a Gelterkinden (BL), la ditta iniziò fabbricando copertoni per biciclette, ma passò poi alla produzione di gomme per automobili. Nel 1993 Maloya fu acquisita da Vredestein. L’anno scorso Maloya destò sorpresa presentando prodotti innovativi al Salone internazionale dell’auto di Ginevra. pam

nario esce dapprima un oggetto simile a un pneumatico. Il battistrada, i fianchi e i talloni vengono elaborati sino a trasformarsi in un semilavorato, che ha ancora i fianchi troppo larghi e che non ha ancora un profilo, ma di cui si può già prevederne il destino. La forma definitiva viene poi conferita nella «panetteria». Qui, come in ogni forno che si rispetti, fa molto caldo, e i ventilatori ronzanti procurano ai dipendenti solo poco refrigerio. Per dare ai pneumatici il profilo giusto, i semilavorati devono essere riscaldati a 200 gradi. E poi si ha ancora bisogno di una pressione di 175 000 chili, affinché il profilo rimanga impresso definitivamente nella gomma. Se la gomma di un’automobile ha bisogno di 10 minuti per venire trasformata da prodotto semilavorato a pneumatico, il «tempo di cottura» per le gomme dei mezzi agricoli è infinitamente più lungo e può essere persino di tre ore. Per non scottarsi le dita con i pneumatici ardenti che escono dal torchio, i dipendenti

indossano dei guanti. Nella «panetteria», comunque, si annida un altro pericolo. Nella fabbrica si muovono carrelli elevatori automatici, che si fermano in caso di collisione con un dipendente, ma la cui frenata significherebbe uno stop per l’intera catena di produzione. E nessuno osa far arrabbiare il caporeparto con una simile seccatura. Il risultato dell’attività 24 ore su 24 si può ammirare al meglio nel magazzino. Qui, nell’Olimpo dei pneumatici di Enschede, vengono accatastate sino al tetto gomme per l’estate, l’inverno, per mezzi agricoli e gomme di scorta. Sui numeri esatti cala un discreto silenzio. Devono aggirarsi attorno alle centinaia di migliaia, quota che rappresenta una sfida logistica dato che i pneumatici non devono rimanere immagazzinati troppo a lungo, in modo che sul mercato non entrino prodotti ormai «vecchi». Se si costeggia la montagna di pneumatici, balza all’occhio il design ricercato del profilo delle gomme Vredestein. Deve essere ringraziata la collaborazione con il designer italiano Giugiaro, che rende possibile l’impossibile: dare un tocco di sex appeal ad un prodotto di scarso interesse.

Pascale Marder I risultati dei test sui pneumatici invernali e molte altre informazioni interessanti sul tema si possono leggere nel dossier speciale da pagina 12.



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Per una strada che perdona gli errori

il consulente Urs-Peter Inderbitzin

Guidare con il gesso soltanto in rare occasioni

«Una pianificazione sensata delle strade permette di ridurre le conseguenze degli incidenti»: lo hanno sottolineato i partecipanti al convegno del TCS.

› Quando un’uscita di strada si conclude con una collisione contro un palo o un muretto, il bilancio umano è generalmente molto pesante, e va fino al decesso degli occupanti. Eliminando questi ostacoli fissi, si migliorerebbe la sicurezza e si contribuirebbe all’avvento della «strada che perdona», un concetto che è stato al centro di un recente simposio organizzato a Berna dal dipartimento sicurezza stradale del Touring Club Svizzero.

Tubi, pali & Co. | Ingegnere del traffico

prevedere una larghezza di 6 metri libera da ostacoli ai bordi della carreggiata e di mantenere l’illuminazione durante tutta la notte sui tratti muniti di riflettenti. Patrick Eberling ha pure lanciato un appello per la separazione dei sensi di marcia tramite una striscia di sicurezza centrale laddove, fuori località, il rischio di incidenti è elevato. Una proposta accolta di recente dal consigliere nazionale Walter Wobmann, presidente della Federazione svizzera dei motociclisti, che ha denunciato il moltiplicarsi di opere che peggiorano la sicurezza dei centauri: «Allo scopo di rallentare il traffico, ai bordi della strada si dispongono dei recipienti pieni di ghiaia, delle griglie metalliche e tronchi d’albero che rappresentano delle trappole per i motociclisti. Si vedono anche sempre più rotonde arredate con sculture o addirittura alberi piantati al centro della strada. A causa di queste infrastrutture, certe strade sono ritornate ad essere pericolose», ha insistito. Al termine del convegno bernese i partecipanti hanno manifestato la loro intenzione di proseguire il cammino intrapreso allo scopo di concretizzare «La strada che perjop dona».

Mathias Wyssenbach

presso il TCS, Daniel Baumann ha evidenziato la moltitudine di ostacoli esistenti sui passi alpini. Muretti, segmenti di guardrail taglienti, file di paletti, tubi di metallo che fuoriescono dal suolo. Oggetti inutili che perlopiù aumentano il rischio di ferite gravi in caso di urto: «Vanno levate», ha sottolineato Baumann. Constatando la pericolosità degli oggetti fissi, Patrick Eberling, dell’Ufficio prevenzione infortuni (upi), ha ricordato che il 53% degli incidenti mortali avvengono fuori dalle località, in particolare in discesa e in curva. Motivo per il quale ha raccomandato di limitare la velocità sui tratti in discesa, di

Jean-Marc Thévenaz del TCS (alla tribuna) ha presieduto il simposio. Da sinistra: Anja Simma dell’Ustra, il consigliere nazionale Walter Wobmann e Patrick Eberling dell’upi.

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A seguito di lesioni sportive che implicano l’ingessatura di una gamba o di un braccio ci si pone sempre la stessa domanda: posso ancora guidare la mia automobile nonostante il temporaneo impedimento? Va innanzitutto precisato che in Svizzera non esiste una regola esplicita che stabilisce se si possa guidare con il gesso. L’art. 31 della Legge sulla circolazione stradale prevede comunque che il conducente deve costantemente padroneggiare il veicolo, in modo da potersi conformare ai suoi doveri di prudenza. Il conducente deve provvedere inoltre affinché non sia ostacolato nella guida né dal carico né in altro modo. Può quindi guidare solo chi, pur essendo ferito, è in grado di padroneggiare l’automobile come se non avesse tale impedimento. Chi ha un braccio o la gamba destra ingessati non entra quindi in considerazione. Chi ha un braccio ingessato deve guidare con un braccio solo e ciò non permette di controllare il volante in modo sicuro. Non si dovrebbe utilizzare la vettura nemmeno quando si ha la gamba destra ingessata. Esiste, infatti, il rischio che il gesso scivoli sul pedale del freno o si incastri sull’acceleratore. Ne consegue che si rischia la denuncia anche in occasione di un semplice controllo di routine, se è evidente che non si è in grado di padroneggiare il veicolo con la gamba di gesso. Se succede un incidente non si rischia solo la multa e la revoca della patente, ma pure il regresso da parte dell’assicurazione. Soltanto chi ha la gamba sinistra ingessata e conduce una vettura automatica può circolare, adottando le dovute precauzioni. Comunque anche in questo caso vale la regola per cui si deve essere in grado di controllare il veicolo come se si fosse sani. Il conducente deve poter guidare come una persona senza il gesso. Nel caso in cui un incidente fosse riconducibile al gesso le conseguenze possono però essere gravi.

L’autore è giornalista giudiziario accreditato presso il Tribunale federale.


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«Si fermi, è in contromano!» › Per chi ascolta attentamente le informazioni stradali alla radio, l’annuncio di un veicolo circolante in contromano non è nulla di eccezionale. Esso crea nell’ascoltatore un brivido freddo, seguito dall’angosciante attesa del messaggio liberatorio: «Non c’è più pericolo». Ogni anno, in Svizzera 21 incidenti in media sono causati dalla guida in contromano, concludendosi con 3 morti e 20 feriti. Nonostante le innovazioni tecnologiche, il numero di conducenti che commettono questa grave infrazione resta invariato, ovvero un’ottantina di casi all’anno.

Segnali più grandi | Per invertire la tendenza, l’Ufficio federale delle strade (Ustra) ha iniziato ad adattare la segnaletica di tutti gli accessi autostradali, delle stazioni di servizio e delle aree di sosta. Sono interessati non meno di 1040 luoghi, per un importo di 5 milioni di franchi. L’operazione prevede la posa di cartelli di divieto supple-

mentari (v. foto a lato) di un diametro di 90 centimetri, contro i 60 dei precedenti, a dipendenza della configurazione del luogo: «I lavori sono già ben avanzati e ad ogni accesso autostradale, raddoppiamo il numero di segnali di divieto», sottolinea la portavoce dell’Ustra Françoise Tschanz. Inoltre, nuove frecce direzionali sono apposte sulla carreggiata con una vernice riflettente. «Questo dispositivo che sarà effettivo a fine 2009 dovrebbe offrire una migliore leggibilità del suolo», aggiunge Françoise Tschanz. Pragmatici, gli esperti dell’Ustra hanno rinunciato ad ogni innovazione in materia di segnaletica. Si scostano così nettamente dall’Austria che ha optato per l’introduzione di un nuovo cartello dalla grafica super visibile (v. foto in basso), che dovrebbe provocare un sussulto di lucidità tra gli automobilisti. Auspicato da alcuni specialisti elvetici, questo segnale non è pertanto omologato in Svizzera, perché deroga all’ordinanza sulla segnaletica stradale.

foto Mathias Wyssenbach, vario

Per impedire ai veicoli di immettersi sull’autostrada in contromano, tutti gli svincoli saranno presto dotati di una nuova segnaletica. La fine dei lavori prevista in dicembre.

Inversione senza senso | Resta il fatto

Questo segnale che salta agli occhi è utilizzato in Austria per evitare la circolazione contromano.

che tali misure di adattamento delle vie d’accesso realizzate dall’Ustra influiranno solamente sulla metà delle manovre in contromano. L’altra metà è infinitamente più difficile da combattere: si tratta di conducenti già circolanti sull’autostrada che invertono improvvisamente il senso di marcia. Davanti a questo gesto irrazionale, l’unica arma di difesa sarebbe l’istallazione di una miriade di rilevatori lungo tutta la rete. Ma tale tecnologia ancora balbuziente provoca un numero importante di falsi allarmi. Si rischierebbe dunque di chiudere senza ragione l’autostrada in modo imprevedibile, generando un gran numero di ingorghi e la legittima indignazione degli utenti. «Di fronte a persone che effettuano un’inversione di marcia – stima Françoise Tschanz – i provvedimenti adottati attualmente non sono sufficienti. Bisogna affidarsi agli annunci radiofonici e alla disciplina degli utenti che osservano scrupolosamente le disposizioni di sicurezza».

Per evitare gli incidenti collegati ai contromano, l’Ustra conta molto sull’efficacia sperimentata degli annunci via radio. Come attestano le statistiche dell’Ufficio prevenzione infortuni (upi), ogni 71 veicoli contromano annunciati all’antenna vi sono solo 21 incidenti. E quando gli annunci radiofonici diventano più rari, ad esempio di notte, la frequenza dei sinistri tende a salire: su 24 incidenti solo 7 erano stati oggetto di un annuncio preventivo sulle onde radio. «Se avvertiti, gli automobilisti adottano il giusto comportamento. Ecco perché noi auspichiamo di indicare gli allarmi anche sui tabelloni informativi elettronici, posti trasversalmente sopra le carreggiate. Ciò porterà ulteriore sicurezza», conclude ancora Françoise Tschanz dell’Ustra.

Jacques-Olivier Pidoux Info Touring Il sito internet del TCS ricorda i principi di comportamento da adottare in presenza di un veicolo circolante in contromano. Solo in francese e tedesco su: www.tcs.ch/main/fr/home/sicherheit/tipps/faq.html


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L’Ustra ha in programma di raddoppiare il numero dei segnali di divieto d’accesso sugli svincoli autostradali; essi avranno anche un diametro maggiore.

Rischiare la vita per un ombrello »

Cosa pensa delle misure dell’Ufficio federale delle strade per adattare gli accessi autostradali? Gianantonio Scaramuzza: Tali provvedimenti mi sembrano perfettamente appropriati. Infatti, secondo le nostre ricerche, gli automobilisti che guidano contromano sono registrati in tutte le regioni, sull’intera rete autostradale. D’altronde, se si vuole agire efficacemente, non abbiamo altra scelta che adattare ogni entrata ed uscita. Per questo lavoro l’Ustra dispone di direttive chiare? Sì. L’Unione dei professionisti svizzeri della strada (VSS) ha appena concluso la revisione delle norme tecniche sugli accessi autostradali. Adesso, dunque, disponiamo di un modello adeguato, come non era il caso in precedenza.

Vuol dire che si è dovuto aspettare il 2009 per avere una norma chiara? Con le norme VSS, il problema è che la configurazione degli accessi stradali è menzionata in tre diverse norme. I cantoni scelgono liberamente la loro, e ci si ritrovava con segnaletiche differenti da un posto all’altro. Avendo adattato le norme ed essendo le autostrade ora gestite dall’Ustra, questa confusa situazione dovrebbe ormai appartenere al passato. Una categoria particolarmente delicata di manovre in contromano concerne i conducenti già in autostrada che improvvisamente fanno inversione. Si

«Manovre contromano avvengono su tutta la rete»

conoscono i motivi di un gesto del genere? Consultando gli studi dei nostri colleghi stranieri, ci si accorge che si tratta di ragioni molto banali: aver dimenticato un ombrello o di chiudere la porta a chiave. Oppure il conducente pensa di aver imboccato il senso sbagliato e vuole rimediare all’errore. Cosa fare contro questo fenomeno? È molto difficile. Ma guardando al lavoro dei nostri vicini europei, si constata che pongono in essere lo stesso tipo di misure come noi. Intervista: Jacques-Olivier Pidoux

«

Gianantonio Scaramuzza è incaricato della ricerca presso l’upi. Nel 2006 ha pubblicato uno studio intitolato «Conducenti contromano»: www.upi.ch > Media > Guida contromano: incidenti rari, ma gravi.

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Organizzati nella regione di Ulrichen (VS), i test sul fondo innevato hanno posto in luce grandi differenze fra i vari pneumatici.

Pneumatici tra alti e bassi Oltre un quarto dei pneumatici invernali 185/60 R 14 T e 205/55 R 16 H valutati nel test comparativo del TCS hanno posto in luce differenze vistose. Per fortuna i prodotti di qualità si sono ritagliati la parte del leone in entrambe le dimensioni.

› Il mercato del pneumatico continua a essere caratterizzato da profonde differenze. Il bilancio è poco allettante: 8 dei 34 treni invernali esaminati nell’ambito del test comparativo del TCS sono stati puniti con la nota «non consigliati». Come in passato, le deficienze scoperte concernono essen-

zialmente i pneumatici a buon mercato. Alla luce di questa constatazione preoccupante, il TCS rivolge un pressante invito agli automobilisti a voler trascurare questi prodotti e a compiere il sacrificio di pagare un lieve supplemento di prezzo per acquistare pneumatici che offrono un miglior

L’opuscolo e la versione Internet Indispensabile per l’automobilista che desidera acquistare un treno di gomme invernali di qualità, l’opuscolo «Pneumatici invernali 2009» è disponibile anche in versione digitale su Internet. Si può consultarlo al sito www.pneumatici.tcs.ch. Come d’abitudine, quest’opuscolo contiene i risultati dettagliati dei diversi test TCS e soprattutto quelli comparativi degli spray antiforatura. Vi figura pure tutta una serie di consigli sull’uso e la manutenzione dei pneumatici invernali. I soci del club otterranno questo fascicolo gratuitamente (non soci: 10 franchi) nelle agenzie TCS, da fine ottobre. MOH

grado di sicurezza. Va aggiunto che vi è pur sempre l’imbarazzo della scelta perché due terzi dei prodotti sottoposti a test hanno ottenuto buone valutazioni: 11 con la nota «molto consigliato» e 12 con «consigliato».

185 anomali | È nella dimensione 185/60 R 14 T, di cui sono equipaggiate soprattutto le cittadine, che si denotano le maggiori differenze qualitative. Mentre 6 pneumatici sono «molto consigliati», 5 sono stati declassati con la nota «non consigliato». Cinque hanno fornito prestazioni molto scarse sulla neve o sul bagnato, una situazione frequente nella guida invernale. Così lo spazio di frenata del prodotto meno buono sul cemento fradicio ha superato di 17,2 m quello del migliore. Nessuna sorpresa sull’asciutto dove le prestazioni sono state corrette. Giudicato soddisfacente, anche il comportamento sul ghiaccio non ha rivelato grosse differenze. In fatto di consumo i


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prodotti migliori consentono di risparmiare fino a 0,4 l/100 km, mentre la gomma più resistente ha effettuato 11 500 km supplementari.

Omogenei i 205 | La dimensione 205/55 R 16 H, di cui sono equipaggiate le compatte e le familiari, si distingue per omogeneità. Un bilancio positivo dovuto anche all’accanita concorrenza che regna in questo segmento. Dei 18 pneumatici valutati, 5 si sono visti attribuire un «molto consigliato» e 9 un «consigliato». Solo 3 prodotti hanno ricevuto un «non consigliato». Anche in questo caso si tratta di due pneumatici a buon mercato e, cosa sorprendente, del Firestone Winterhawk 2 declassato per le

sue modestissime attitudini sulla neve. La maggioranza dei 205 non accusa debolezze su neve e sul bagnato. In quest’ultima situazione i due prodotti economici Goodride e Kenda hanno fatto una misera figura in fatto di frenata, tenuta laterale e resistenza all’aquaplaning. La maggior parte delle gomme si comporta onestamente su fondo asciutto e, per il consumo, la differenza si limita pure a 0,4 l/100 km. In compenso la gomma che ha dimostrato di offrire la miglior durata (Michelin Primacy Alpin) ha percorso il doppio di chilometri dell’Avon Una ragione supplementare per consultare le tabelle pubblicate in calce ed effettuare la scelta appropriata.

È una prima: le prove sul ghiaccio si sono svolte sulla pista di pattinaggio di Wolfsburg (D).

MOH/TCS Consigli e perizie

Test comparativo TCS: pneumatici invernali 185/60 R 14 T marca/tipo Vredestein Snowtrac 3 Fulda Kristall Montero 3 Continental WinterContact TS 800 Bridgestone Blizzak LM-30 Goodyear UltraGrip 7+ Dunlop SP Winter Response Kleber Kristalp HP2 Semperit Master-Grip Uniroyal MS plus 6 Kumho l’Zen KW23 Lassa Snoways Era Firestone Winterhawk 2 Pneumant PN 150 Wintec Marangoni 4 Winter 3 Sava Eskimo S3 Federal Himalaya WS-1

ca. prezzo in Fr. 1 — — 139.– 136.– 136.– 136.– 121.– — 131.– — — 128.– — — — —

asciutto

bagnato

neve

ghiaccio

54% 62 56 60 58 52 64 58 62 60 56 62 62 54 26 10

66% 68 66 68 66 72 62 64 56 66 44 64 46 12 0 0

74% 70 68 62 64 62 54 62 62 48 60 38 38 68 70 54

54% 50 44 52 50 48 42 38 36 48 50 44 46 48 52 32

comfort/ rumore 36% 30 34 42 46 42 28 38 46 32 34 38 34 30 32 26

consumo2 usura 64% 72 58 64 58 58 68 58 56 62 50 62 64 62 64 60

90% 68 94 70 66 50 80 68 60 54 66 62 44 58 60 74

valutazione TCS 1111 1111 1111 1111 1111 1111 1113 1113 1113 1133 1133 1333 1333 1333 1333 1333

Test comparativo TCS: pneumatici invernali 205/55 R 16 H marca/tipo Continental WinterContact TS 830 Goodyear Ultra Grip 7+ ESA-Tecar Super Grip 7 Dunlop SP Winter Sport 3D Hankook Icebear W 440 Michelin Primacy Alpin PA3 Maloya Davos Vredestein Snowtrac 3 Yokohama W.drive Semperit Speed-Grip Uniroyal MS plus 66 Nokian WR G2 Kumho I’Zen KW23 Pirelli Winter 210 Sottozero 2 Avon Ice-Touring ST Firestone Winterhawk 2 Goodride SW602 Kenda Polar Trax (KR19)

ca. prezzo in Fr. 1 268.– 267.– 219.– 267.– — 272.– — — — — 248.– — — 258.– — 239.– — —

Note 1 Prezzo consigliato dall’Organizzazione di acquisto del settore svizzero dell’auto e dei veicoli a motore. 2 La resistenza al rotolamento incide sul consumo. 3 Mescola della gomma modificata dal DOT 1609

asciutto

bagnato

neve

ghiaccio

56% 56 56 50 54 60 56 56 62 56 60 58 58 44 40 58 18 42

64% 72 66 68 68 60 64 58 56 56 60 50 54 50 66 50 12 0

72% 66 64 64 62 54 70 68 56 66 62 62 50 62 42 36 64 50

46% 44 46 54 46 42 46 48 46 46 38 48 48 38 46 38 46 42

comfort/ rumore 60% 54 52 52 58 52 42 38 44 58 48 44 42 42 64 52 60 32

Criteri di valutazione in %: le spiegazioni Le classificazioni dei diversi criteri di valutazione sono indicate in %. Occorre considerare queste percentuali come delle «note individuali» e non come dei valori assoluti. Così una differenza del 20% su di un criterio non significa che il pneumatico è inferiore del 20% in cifre assolute. Un valore del 100% equivale alla nota massima «eccellente», 0% equivale a «non consigliato». La miglior nota per criterio di valutazione è in verde La peggior nota per criterio in rosso

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consumo2 usura 64% 60 62 54 50 66 64 62 68 54 56 58 64 58 52 54 70 62

92% 60 76 78 52 100 48 58 70 62 62 76 40 62 34 80 48 66

valutazione TCS 1111 1111 1111 1111 1111 1113 1113 1113 1113 1113 1113 1113 1113 1113 1133 1333 1333 1333

Valutazione TCS 1111 molto consigliato 1113 consigliato 1133 consigliato con riserva 1333 non consigliato


Vacanze in Italia

Isola d’Elba

Riviera Ligure


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Quelle bombolette senza pressione Gli spray antiforatura offrono un prezioso aiuto in caso di gomme bucate. Ma si faccia attenzione, perché solo 3 delle 5 bombolette provate dal TCS dispongono di sufficiente pressione di gonfiaggio.

› Gli automobilisti che non dispongono di ruota di scorta e neppure di kit per la riparazione sperano spesso di trovare il rimedio negli spray antiforatura. Va subito detto che si tratta di soluzioni di emergenza limitate ai danni circoscritti al battistrada e che richiedono l’ulteriore sostituzione del

pneumatico. Inoltre la pressione minima di 1,2 bar è stata raggiunta solo da tre prodotti. Con le bombolette Terra-S e Westfalia non è stato possibile gonfiare in modo sufficiente la gomma. Da notare anche le condizioni di sicurezza insufficienti degli spray Nigrin e Sonax e il fatto che usandole ci si sporca. Solo il prodotto Easy Seal si è rivelato convincente in tutte le situazioni. Rovescio della medaglia, è nettamente più caro dei prodotti concorrenti. Informazioni e consigli sull’uso degli spray antiforatura su: www.pneumatici.tcs.ch. MOH/TCS c+p

Easy Seal Nigrin Reifendicht Sonax Reifenfix Terra-S Westfalia

prezzo (fr.) 45.50 13.95 12.50 19.– 11.90

istruzioni d’uso 80% 68% 68% 56% 0%

utilizzo

riparazione

76% 68% 0% 52% 56%

57% 40% 40% 0% 0%

smontaggio pneumatico 93% 67% 60% 87% 60%

valutazione TCS 11133 11333 13333 13333 13333

I criteri sono valutati in %. Un valore del 100% corrisponde alla nota massima, 0% a «molto insufficiente».

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ald

Test TCS 2009 degli spray antiforatura

Dopo una riparazione con uno spray non bisogna superare gli 80 km/h e una distanza di 80 km.



24 settembre 2009 | touring 16 | speciale pneumatici invernali

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I consigli dell’esperto Chi guida un’auto in inverno deve utilizzare i pneumatici invernali? Quando è il momento migliore per sostituire i pneumatici? Quali sono gli aspetti legali? Lo specialista del TCS Anton Keller risponde alle 10 domande più importanti.

» L’anno scorso i prezzi erano aumentati del 4–7% rispetto al precedente anno a causa dell’inflazione. Bisogna attendersi un aumento anche quest’anno grazie alla crisi o si possono addirittura fare buoni affari?

Anton Keller: Secondo le nostre ricerche i prezzi non aumenteranno rispetto a quelli dell’anno scorso. Tuttavia sono scettico in merito al fatto che grazie alla crisi si possano ottenere sconti maggiori. La qualità ha il suo prezzo. A cosa bisogna prestare particolare attenzione quando si acquistano dei pneumatici invernali?

A proposito dell’acquisto di pneumatici su internet: quali sono i vantaggi e gli svantaggi?

Quando si acquista su internet viene a mancare la consulenza e il prezzo diventa l’argomento principale, più della sicurezza. È abbastanza facile trovare un pneumatico economico; meno invece uno di qualità. Inoltre può essere difficile far valere richieste di garanzie per pneumatici acquistati via internet. Consiglia l’acquisto presso i rivenditori di pneumatici o presso i grandi distributori?

Le differenze tra i rivenditori di pneumatici e i grossisti possono essere notevoli da regione a regione. Perciò consiglio di richie-

dere presso i garage e i rivenditori specializzati offerte di prodotti che hanno ottenuto delle buone valutazioni nei test TCS. Cosa bisogna tener presente in fatto di costi aggiuntivi?

Quando si richiede un’offerta bisogna tener presente anche eventuali costi supplementari. Questi possono derivare dal montaggio, equilibratura, sostituzione valvole e smaltimento dei vecchi pneumatici. Vanno pagate solo le prestazioni chieste. I pneumatici cosiddetti «verdi», ossia ecologici, sono consigliabili?

È difficile dare una risposta valida in generale. Nei test del TCS vengono controllate anche le caratteristiche ecologiche dei pneumatici. Dato che la gomma è l’unico continua a pagina 19

ald

Un aiuto al momento di decidere può sicuramente essere fornito dai risultati dei test dei pneumatici pubblicati in un nostro specifico opuscolo. Infatti quest’ultimo elenca in maniera dettagliata in quale disciplina una gomma ha ottenuto dei buoni risultati.

Inoltre si consiglia di acquistare i pneumatici presso le ditte specializzate che possono anche dare dei consigli. I soci TCS godono di ribassi presso Adam Touring e Premio.

Chi richiede delle offerte per pneumatici invernali deve verificare che il prezzo includa anche tutte le altre spese accessorie.



24 settembre 2009 | touring 16 | speciale pneumatici invernali

continua da pagina 17

collegamento tra l’auto e la strada con una superficie che corrisponde soltanto alle dimensioni di quattro cartoline postali, la sicurezza assume un ruolo primordiale. Come si riesce a districarsi nella giungla dei label?

Constatiamo ripetutamente che i pneumatici con label rispetto agli altri non ottengono risultati migliori nei diversi criteri. Perciò è meglio basarsi sui test del TCS. Conviene in ogni caso montare i pneumatici invernali o i pneumatici quattro stagioni garantiscono una sicurezza sufficiente?

I test comparativi del TCS dimostrano che i pneumatici quattro stagioni o «all season» non riescono a competere con i pneumatici migliori sia in estate sia in inverno. Perciò in estate è preferibile montare pneumatici estivi e in inverno quelli invernali. Anche dal punto di vista economico vale la pena sostituire i pneumatici dal momento che usura e consumo si riducono. Quando è il momento giusto per montare i pneumatici invernali? Pubblicità

In Svizzera non esiste nessuna norma valida. In generale si può affermare che i pneumatici invernali sono indicati da ottobre fino a Pasqua. Ovviamente ciò dipende molto da anno in anno e dall’utilizzo al quale è destinata l’auto. In ogni caso le automobili con pneumatici estivi non dovrebbero circolare su strade invernali. A partire da quale profilo del battistrada i pneumatici invernali vanno sostituiti?

Le nostre misurazioni con pneumatici usati hanno evidenziato buoni valori fino a 4 mm. Gomme con meno di 4 mm di profilo non dovrebbero più essere montate per motivi di sicurezza. Come semplice metro di misura si può utilizzare una moneta da 2 franchi: il podio dell’Helvetia è alto 4 mm.

«

Pascale Marder Info Touring Consigli e risultati inerenti al tema pneumatici invernali possono essere consultati anche al sito www.pneumatici.tcs.ch

Anton Keller, capo Tecnica ed economia del TCS responsabile pneumatici

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Gomme «verdi» per rispettare l’ambiente È evidente che la tendenza favorevole all’uso di pneumatici «verdi» sia pienamente legittima in quanto le gomme svolgono un ruolo tutt’altro che trascurabile nel raggiungere il limite di 120 g/km di emissioni di CO2 imposto dall’UE entro il 2012. Dei 10 g/km di miglioramento previsti grazie alle misure di ottimizzazione allegate, 4 g dovrebbero essere ottenuti tramite i pneumatici. L’obiettivo concorda con la politica dei pneumatici verdi condotta dalla maggior parte dei produttori del settore. E i recenti test sui pneumatici dimostrano che essi riescono a conciliare debole resistenza al rotolamento ed esigenze di sicurezza. Il potenziale è enorme. Michelin intende ridurre della metà la resistenza al rotolamento entro il 2030. Il produttore francese, leader mondiale del settore, lavora anche ad adeguare la durata delle gomme a quella del veicolo. Una delle tecniche in fase sperimentale consiste nel sostituire il battistrada e non tutta la ruota. MOH


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test e tecnica | touring 16 | 24 settembre 2009

Malgrado l’evidente somiglianza con il modello precedente, la Toyota Verso adotta una carrozzeria più slanciata e bombata.

tabella comparativa Prezzo (fr.) Cilindrata (cc) Potenza (kW/CV) Coppia massima (Nm/min) Consumo (l/100 km) Rumore int. 120 km/h (dBA) Costi al chilometro (fr./km)3 Costi di manutenzione4 Test «Touring» 1

Strumentazione al centro e leva del cambio ben posizionata.

Toyota Verso 1.8 Sol Premium Multidrive S

Citroën C4 Grand Picasso 1.6 L Excl.

Opel Zafira Cosmo 2.2i aut.

VW Touran 1.4 TSI DSG Highline

44 800.– 1798 108/147 180/4000 7,2 B2 70 –.85 11113 16/2009

44 600.– 1598 103/140 241/1400 7,61 C2 685 –.85 11113 9/20075

40 400.– 2198 110/150 215/4000 8,51 D2 696 –.82 11133 17/20056

41 900.– 1390 103/140 240/1500 7,51 B2 707 –.78 11111 14/20037

dati importatore 2 efficienza energetica importatore 3 costi di manutenzione per km (15 000 km/anno) 4 su 180 000 km (15 000 km/anno) 5 Citroën C4 Picasso 2.0 HDI Excl. aut. 6 Opel Zafira 1.9 CDTI Cosmo 7 VW Touran 2.0 TDI Highline


24 settembre 2009 | touring 16 | test e tecnica

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La Verso svela i suoi lati nascosti La monovolume compatta Toyota Verso si fa valere per la versatilità e si distingue per un comfort di guida di ottimo livello. Test della versione 1.8 Multidrive S Sol Premium.

foto Wälti

› La denominazione Corolla Verso non esiste più, ora si chiama semplicemente Verso. Una scelta abbastanza logica tenuto conto che la monovolume compatta della Toyota si basa ora sulla berlina Auris. Quindi, come molte delle sue concorrenti, si distanzia dal modello di base creando una gamma specifica. Di fatto la Verso, che può accogliere fino a sette persone, celebra brillantemente la versatilità attesa in una monovolume la cui lunghezza è salita a 4,44 m (+7 cm). All’infuori della denominazione abbreviata non è avvenuta alcuna rivoluzione. La Verso segue le orme del modello precedente, pur con migliorie. Lo styling esprime una propria personalità. Tralasciamo l’aspetto interno piuttosto scialbo e la qualità percepita poco entusiasmante dei materiali di questa vettura che supera i 40 000 franchi. Infatti, tutti gli sforzi sono incentrati sugli aspetti pratici. Iniziando con la larga apertura delle portiere posteriori che danno facile accesso alla seconda fila di sedili. I passeggeri sono viziati e dispongono di uno

+ –

Più o meno Vasto abitacolo ben modulabile (7 posti), comfort delle sospensioni e insonorizzazione di ottimo livello, armonia motore/cambio CVT, consumo moderato, equipaggiamento ricco (Sol Premium), numerosi vani portaoggetti. Prezzo ragguardevole, aspetto interno sotto tono, qualità percepita mediocre, prestazioni limitate dal peso, soglia del bagagliaio alta, maneggevolezza deludente (sterzata, larghezza), ancoraggio Isofix dei seggiolini poco pratico.

Pratica modularità dell’abitacolo.

schienale reclinabile, con possibilità di spostare il sedile longitudinalmente, e soprattutto di spazio abbondante nella configurazione a cinque posti. Come nella maggior parte delle monovolume compatte, i due posti a scomparsa dell’ultima fila sono piuttosto destinati ai bambini. Questi sedili sono dotati di un meccanismo elaborato, facile da usare. La versatilità va di pari passo con vani di carico numerosi e voluminosi, come ad esempio i due gavoni sotto i piedi dei passeggeri. Si nota pure una certa ingegnosità, come per il compartimento refrigerato posto sopra il vano portaoggetti. Per quanto concerne il bagagliaio, penalizzato dall’altezza del pianale, si limita a garantire una capacità adeguata.

Viva il comfort | L’altro asso nella manica della Toyota Verso sta nel suo comfort di guida. Le sospensioni affrontano con disinvoltura le irregolarità del fondo, mentre il motore 1,8 l è ben insonorizzato. In questo campo la monovolume compatta si avvicina quasi alle qualità di una grande stradista. Da sottolineare che il cambio Multidrive S contribuisce parecchio al benessere. Si tratta di un’evoluzione sofisticata del cambio a variazione continua (CVT) che simula le reazioni di un cambio automatico, ciò che attenua parecchio il rumore stridente emesso dai cambi CVT se sono sottoposti a forte accelerazione. Inoltre il cambio ben si armonizza con il quattro cilindri da 147 CV. Piacevole nella guida urbana e sull’autostrada, questo propulsore si dimostra più titubante nelle accelerazioni. Anche qui però il cambio CVT riesce a ovviare alle carenze del motore grazie alle leve del cambio sequenziale sistemate sul volante. I sette rapporti danno l’impressione, certamente illusoria, di trovarsi alla guida di un mezzo dicontinua a pagina 22


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test e tecnica | touring 16 | 24 settembre 2009

Scheda tecnica

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VEICOLO PROVATO Toyota Verso 1.8 Sol Prem. Multidrive; 5 porte, 7 posti; 44 800 fr. (auto test: 48 040 fr.) Gamma: da 1.6 Linea Terra 5 posti (32 200 fr.) a 2.2 D-Cat Sol Premium (47 900 fr.) Opzioni: vernice metallizzata (640 fr.), navigatore e telecamera retromarcia (2600 fr.) Garanzia: 3 anni di fabbrica, 3 anni assistenza mobilità; antiruggine: 12 anni (condizioni) Importatore: Toyota Svizzera AG, Industriestrasse, 5745 Safenwil, www.toyota.ch

namico. Ci si può comunque consolare con il consumo, piuttosto moderato per un veicolo di 1,6 tonnellate. Attenzione comunque all’indicatore del serbatoio la cui spia di riserva è difficile da individuare. Familiare molto matura, la Verso può anche vantare un comportamento posato. Moderatamente eccitante, ma abbastanza pre-

DATI TECNICI Motore: 4 cilindri benzina, 1.8 l, 147 CV; trazione ant., cambio a variazione continua Peso: 1595 kg (auto del test), totale ammissibile 2125 kg, carico rimorchiabile 1300 kg Misure: larghezza interna: ant. 151 cm, post. 152 cm; bagagliaio: 178–1603 litri; pneumatici: 215/55 R 17, min. 205/60 R 16

ciso e rassicurante, come si richiede a una monovolume. Senza dimenticare i freni dal buon mordente. Il diametro di sterzata invece e la larghezza dell’auto sono ai limiti per un veicolo considerato compatto. Nulla di grave, ma attenti nelle manovre oppure si opti per la telecamera di retromarcia. Il che aumenterà ulteriormente il prezzo già piuttosto elevato di questa monovolume comMOH patta, comunque ben equipaggiata.

La coda si distingue per lo spoiler sul tetto e le luci in rilievo. Dettaglio pratico: il sistema di abbattimento dei due sedili posteriori e il portaoggetti refrigerato separato.

Check-up TCS DINAMICA DI COMPORTAMENTO Prestazioni (0–100 km/h): 12,5 s Elasticità: 60–100 km/h (in posizione D) 6,3 s 80–120 km/h (in posizione D) 8,3 s Diametro di sterzata: 12,1 m Insonorizzazione: 120 km/h: 70 dBA 11113 SICUREZZA Frenata (100–0 km/h): 36,1 m Equipaggiamento

11111 11113

COSTI DEI SERVIZI Manutenzione gratis 45 000 km/3 anni, poi: manutenzione (km/mese) ore

mano d’opera (fr.)

15 000/12 1,1 160.– 30 000/24 1,5 217.– Manutenzione per 180 000 km: 15 000 km/anno 24,7 4520.– COSTI D’ESERCIZIO

Toyota Verso 1.8 CVT Sol Premium in dettaglio

CONSUMO AL BANCO DI PROVA (ciclo UE 80/1268) urbano

extra urbano misto

TCS 9,3 6,0 fabbrica 8,7 5,9 Emissioni di CO2: Media svizzera di CO2: etichettaEnergia (A–G):

7,2 7,0 170 g/km 175 g/km B

CONSUMO DEL TEST 11133 7,9 l/100 km autonomia 759 km serbatoio: 60 litri TCS Tecnica ed economia: Herbert Meier

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147 CV sono un po’ scarsi per il peso della Verso (1,6 t). Ma la sobrietà nei consumi è di rigore. COMPORTAMENTO 11113 Malgrado una tendenza sottosterzante il telaio è equilibrato e confortevole e la frenata decisa. Maneggevolezza sotto le aspettative per una compatta. SICUREZZA 11113 Equipaggiamento molto completo (7 airbag, ESP). Ma l’ancoraggio Isofix per i seggiolini dei bambini è quasi inutilizzabile dato che è ricoperto dall’imbottitura. 106 cm

97 cm

m 2c –11 90

91 cm

VALUTAZIONE ECOLOGICA Emissioni misurate (banco di prova Empa): Monossido di carbonio (CO) 11113 Idrocarburi (HC) 11113 Ossidi d’azoto (NOx) 11113

ABITACOLO 11113 La Verso offre ampio spazio per cinque passeggeri più due sedili a scomparsa. I sedili della seconda fila sono regolabili longitudinalmente con schienale reclinabile. Il bagagliaio è di capacità corretta, ma con pianale alto. Interni piuttosto tristi e plastiche mediocri. COMFORT 11113 Buona stradista: le sospensioni filtrano bene le irregolarità del fondo, l’insonorizzazione è efficace, i rumori stridenti del cambio CVT in accelerazione sono ben controllati. Sostegno corretto dei sedili individuali. EQUIPAGGIAMENTO 11111 La versione Sol Premium dispone di un equipaggiamento pletorico, tra cui un tetto apribile panoramico. Da notare l’assenza dei fari diurni e un indicatore della benzina poco rivelatore della riserva. PRESTAZIONI 11133 Buon controllo dello slittamento da parte del cambio CVT; l’unità motore/trasmissione offre una buona armonia. I

m cm 0c –9 –74 60 0

passo 278 cm lungh. 444 cm (larg. 179 cm)

167 cm

Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agenzie Toyota da 86 a 168 franchi

382.– 764.–

680.– 680.–

85 58

variabili

15 000 30 000

fr./mese fissi

ct./km

km/anno


24 settembre 2009 | touring 16 | test e tecnica

Parabrezza e parasole

Nella galleria del vento Quando arriva lei… il sole splende. La piccola Fiat 500C 1,4 Lounge riesce a far sorridere perfino il compassato conducente di una grande Jaguar, prima di intrufolarsi nel box di parcheggio.

› Mentre l’estate sta volgendo al termine la nuova Fiat 500 presenta finalmente una versione cabrio. Peccato per il momento scelto, perché quest’inno al bel tempo sarebbe stato particolarmente gradito in occasione di una serata estiva con il cielo stellato. Comunque, grazie al lunotto termico la bella italiana dal design retrò può anche essere apprezzata durante l’inverno. La capote di tessuto ben isolata ricorda l’originale del 1957. Allora, la 500 venne commercializzata prevalentemente con tetto scorrevole dato che il tetto metallico non era gradito per motivi di costi. E come allora anche in questo caso i montanti rimangono in sede anche a capote aperta. Tuttavia neppure i montanti riescono a diminuire la sensazione cabriolet che la piccola autovet-

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tura sa esprimere quando si guida con i capelli al vento. In fatto di motorizzazione sono stati compiuti grandi passi avanti rispetto alla prima versione di quest’utilitaria italiana di 3,5 metri di lunghezza. Allora la Fiat 500 venne proposta con 13,5 CV, mentre ora si arriva fino a ben 100 CV. Il motore 1400 non offre un temperamento esaltante, ma riesce a svolgere bene la sua funzione da city car. Inoltre la versione provata era anche dotata di un tasto sport per la guida spigliata. Tuttavia la differenza rispetto alla modalità pam normale non è molto marcata.

Citroën C3 bis La marca francese ben esprime la sua predilezione per gli abitacoli luminosi dotando la cittadina C3 II di un parabrezza che si prolunga sul tetto. D’un tratto scompare la sbarra superiore del padiglione e gli occupanti godono di uno spazio panoramico poco comune. La protezione contro il sole è assicurata da un vetro sfumato che digrada progressivamente. All’occorrenza può essere dispiegato manualmente un pannello rigido con due alette parasole. Esordio elvetico in marzo… con il ritorno del sole.

Positivo: il tetto può essere aperto durante la guida (fino a 60 km/h), sensori di parcheggio di serie, design retrò riuscito Negativo: visibilità posteriore a capote abbassata, motore rumoroso, i montanti rimangono in sede. Tecnica: utilitaria cabriolet, quattro posti, 1400 cc, 100 CV, cambio a 6 marce. Consumo durante la prova: 7,2 l/100 km, autonomia 486 km. Prezzi: da 22 000 franchi, auto di prova: 30 880 fr.

Svelato l’enigma Era la Hyundai ix35 La vettura camuffata che abbiamo avvistato in gennaio sulle strade svizzere («Touring» 2/09) ha lasciato cadere la maschera a Francoforte. Come avevamo supposto, si tratta del modello che succederà alla Hyundai Tucson con il numero di matricola ix35. Verrà lanciato in primavera.

foto mw, ald

Elettrica e redditizia

La piccola auto con gli occhioni riesce a conquistare sia chi la guida sia chi la guarda.

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«Touring» arriva 20 volte all’anno! Ne vale la pena! www.touring.ch www.touringshop.ch

Tesla a gonfie vele Precursore del rinnovamento delle auto elettriche, il costruttore di roadster alto di gamma Tesla Motors ha ottenuto un utile di 1 milione di dollari in luglio. Con 700 veicoli venduti, la produzione del costruttore americano rimane modesta, ma Tesla non manca di ambizioni. Si è appena accaparrata alcuni dirigenti di Audi, Ford e Mazda e ha in programma una berlina per il 2011.


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viaggio dei lettori | touring 16 | 24 settembre 2009

› «Non sono uno chauffeur, sono un com-

Città pulsante di vita | La capitale, Il Cairo, suscita una sorta di amore-odio: da un lato è soffocante, inquinata e rumorosa. Dall’altro il visitatore trova parchi ben curati, tranquille moschee e quartieri puliti e pittoreschi, come per esempio El-Khalili, nel nucleo storico, con i suoi colorati bazar, centinaia di negozi, ramai, orafi, argentieri. La bellezza del Cairo si cela nei dettagli, chi li cerca li trova. Non esiste il cosiddetto amore a prima vista. Lo afferma anche Andrea Schaefferlein, la giovane e simpatica responsabile dello Swiss Club del Cairo. La dinamica direttrice d’hotel vive da alcuni anni nella metropoli egiziana. Il Club è stato fondato nel 1864 e l’ingegnere svizzero Henry Meyer ha donato negli Anni ‘30 la sua villa con lo splendido parco, situata in un quartiere poco attraente. Oggi il Club è frequentato da un pubblico internazionale che lo usa per svolgervi le più svariate attività per il tempo libero. Andrea Schaefferlein e i suoi collaboratori accolgono gli ospiti con grande cortesia. E faranno lo stesso anche con le lettrici e i lettori di «Touring», durante la loro permanenza al Cairo. Questa prima sosta continua a pagina 26

foto Peter Widmer

battente», afferma l’autista che ci trasporta dall’aeroporto al nostro albergo del Cairo, distante una ventina di chilometri. Ciò che intende dire è presto chiaro: il traffico del Cairo è caotico e, nonostante la mancanza di semafori, in qualche modo funziona. Vige la legge del più forte (e del più prepotente). Questi automobilisti hanno comunque un pregio: raramente viaggiano in macchina da soli. In una vecchia Mercedes si accalcano non meno di nove persone, tra cui tre bambini stipati nel cofano aperto. Oppure su una moto trova posto un’intera famiglia di quattro persone. Queste sono le prime impressioni di un indimenticabile viaggio dei lettori di «Touring» attraverso un Egitto affascinante, sconosciuto e carico di magia.

A sinistra: «Gallina sotto l’albero», ognuno vede nel Deserto Bianco ciò che vuol vedere. A destra: anche Alessandro Magno interrogava l’oracolo di Amun-Re nell’oasi di Siwa.


24 settembre 2009 | touring 16 | viaggio dei lettori

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Nelle sterminate distese d’Egitto Il lusso sta nella semplicità: così si possono riassumere i 12 giorni del viaggio per i lettori di «Touring» attraverso le oasi del deserto egiziano. Il silenzio ed i continui cambi di scena suscitano profonde emozioni.

A 50 km a sud dell’oasi di Bahariya il deserto cambia colore e diventa nero, perciò è chiamato Deserto Nero.

Incontro nell’oasi di Siwa: in una casupola semplice ma pulita, lo sceicco Sonozy riceve gli ospiti per il rito del tè.

In tutte le oasi egiziane, i carri trainati da asini fanno parte della quotidianità e riportano il visitatore nel passato.


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viaggio dei lettori | touring 16 | 24 settembre 2009

continua da pagina 24

rappresenta già un’interessante esperienza del viaggio.

Perla sul Mediterraneo | La città di Alessandria, fondata da Alessandro Magno sul Mediterraneo, riporta alla memoria secoli di storia e l’immagine del lungomare su cui passeggiano molti vip provenienti dall’Europa e dall’Oriente. Ad Alessandria tutto è un po’ più ordinato, più pulito e più armonioso che al Cairo. Grazie alla leggendaria Biblioteca Alexandrina la città era il centro culturale dell’antichità. L’architettura della nuova costruzione, inaugurata nel 2002, evoca vagamente la forma di una meridiana. La vasta sala di lettura può accogliere 2000 persone e dispone della più moderna tecnologia per la ricerca di informazioni. L’enorme offerta di libri è completata da mostre permanenti e temporanee. Dall’ufficio del ministro degli esteri, Hagar Islambouly, lo sguardo spazia sul lungomare. Una visita da non perdere.

Carico di storia | Per i viaggiatori interessati alla storia più recente, è d’obbligo una visita al Museo Sadat, inaugurato nel 2009 e situato nella zona in cui sorge la Biblioteca Alexandrina. Il presidente egiziano e Premio Nobel per la pace, Anwar as-Sadat, ha governato il paese dal 1970 al 6 ottobre 1981, giorno in cui fu ucciso durante una parata militare. Innumerevoli foto di tutte le tappe della sua vita, degli oggetti, degli abiti e del suo studio testimoniano la sua grande personalità. Il vero safari nel deserto e nelle oasi a bordo di una comoda fuoristrada climatizzata comincia ad Alessandria. Procedendo verso l’oasi di Siwa si raggiunge El-Alamein, una cittadina sul Mar Mediterraneo, a circa 110 km a ovest di Alessandria, che ebbe un ruolo d’importanza storica nel corso della seconda guerra mondiale essendo

La moderna Biblioteca Alexandrina ospita collezioni di antichi manoscritti.

stata teatro, nel 1942, di due decisive battaglie, durante le quali la Gran Bretagna con l’aiuto degli alleati francesi, indiani, greci e australiani respinse nel deserto le truppe tedesche e italiane. Il Sacrario militare italiano, il Sacrario tedesco, il Cimitero del Commonwealth, con le tombe di 7500 caduti, e un museo locale della seconda guerra mondiale ricordano questi avvenimenti in cui – un caso del tutto eccezionale – non si lamentarono vittime tra la popolazione civile.

Il deserto vive | La sera del nostro arrivo nell’oasi di Siwa, con 20 mila abitanti e circa 250 mila palme, è in programma l’incontro con lo sceicco Sonozy. Invece che in un palazzo troviamo, in un edificio uguale a tutte le altre case di Siwa, un uomo a piedi nudi di circa 40 anni che guida il gruppo in un locale arredato con tappeti e cuscini, sui quali ci sediamo. Durante la conversazione,

in inglese, veniamo a sapere che lo sceicco ha otto figli e due figlie e, aggiunge, «ho l’intenzione di averne ancora due o tre». Una ragazzina di circa dieci anni porta il tè e i bicchieri, «la figlia di un vicino», spiega lo sceicco. Prepara il tè e poi una tisana di menta su un fornelletto a gas. La bevanda molto zuccherata è squisita. La moglie dello sceicco invece non si fa vedere. Tipico patriarcato egiziano. Chi pensa che il deserto sia monotono e privo di attrattive, sbaglia di grosso. Il Deserto Bianco, per esempio, dove la natura ha creato con fantasmagoriche formazioni rocciose un mondo surreale, è straordinario, indescrivibilmente bello. Il grande silenzio, l’assoluta solitudine, il picnic all’ombra di una roccia sono esperienze uniche. Bisogna conoscere e lasciarsi incantare dal deserto per sapere cosa offre. Il viaggio dei lettori fornisce la risposta.

Da sapere

Le alte colonne del tempio di Luxor.

In breve: l’Egitto è una Repubblica presidenziale situata a nord est dell’Africa. Il paese confina a nord con il Mar Mediterraneo, a est con il Mar Rosso, con la striscia di Gaza e con Israele, a ovest con la Libia e a sud con il Sudan. Capitale: Il Cairo con circa 17 milioni di abitanti. Presidente: Hosni Mubarak, in carica dal 1981. Popolazione: 81,7 milioni di abitanti. Religione: oltre il 90% musulmani, 8% cristiani. Economia: turismo, gas naturale. Valuta: lira egiziana; 100 EGP = ca. 19 fr. Periodo di viaggio: il periodo più indicato è tra novembre e aprile, ossia quello scelto per il viaggio dei lettori. Durante gli altri mesi il caldo è opprimente, anche se secco, e le temperature superano facilmente i 40 gradi. Viaggio per i lettori di «Touring»: il viaggio dei lettori è stato ideato per chi preferisce evitare i sentieri battuti e apprezza il fascino della tranquillità, delle grandi distese e di autentici incontri. I resort del deserto sono molto puliti e funzionali, i pasti semplici ma preparati con ingredienti freschi. wi

Peter Widmer


24 settembre 2009 | touring 16 | viaggio dei lettori

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Alessandria

Con «Touring» attraverso il deserto egiziano L’Egitto è uno scrigno stracolmo di gioielli culturali e di bellezze naturali. Scoprite assieme a noi tutte le sfaccettature di questo stupendo paese dal passato carico di storia. ANCORA PIÙ PRESTAZIONI Incontri con gente affascinante Ampia diversificazione del programma culturale e di quello escursionistico Pensione completa Cena a bordo di una feluca Pernottamento nel deserto in un elegante accampamento Confortevoli lodge e lussuosi alberghi

Gruppo 1: 10–21.2.2010 (t) Gruppo 2: 24.2–7.3.2010 (f) Gruppo 3: 10–21.3.2010 (t) PROGRAMMA 1° giorno, mercoledì: volo al Cairo. 2° giorno, giovedì: visita alle pira-

midi e giro del Cairo, una città pulsante di vita. Cena sul Nilo. 3° giorno, venerdì: viaggio alla volta di Alessandria. Visita alla biblioteca e a vari monumenti. 4° giorno, sabato: viaggio all’oasi di Siwa con visita ai monumenti commemorativi di El-Alamein. Incontro con lo sceicco di Siwa. 5° giorno, domenica: intero giorno nell’oasi di Siwa e nei dintorni. 6° giorno, lunedì: il Deserto Nero vi attende durante il tragitto verso l’oasi di Bahariya. 7° giorno, martedì: l’entusiasmante Deserto Bianco. Natura pura! 8° giorno, mercoledì: in cammino verso l’oasi di Farafra. Incontro con

Canale di Suez

Il Cairo

EGITTO

Da notare Dettagli sul viaggio e sulla crociera sul Nilo al sito: www.touring.ch.

oasi Siwa Nilo

oasi Bahariya accampamento

oasi Farafra

oasi Dakhla 200 km

Asyut

Luxor oasi Kharga

il pittore e scultore locale Badr e visita ad un tempio romano. 9° giorno, giovedì: giro attraverso l’oasi di Dakhla e la cittadina di El Qasr. Imparerete l’arte di decorare con l’henna e a fare il pane. Incontro con il sindaco di El Qasr. 10° giorno, venerdì: viaggio alla volta di Luxor. Durante il tragitto visita dell’oasi di Kharga con necropoli e tempio di Ibis. 11° giorno, sabato: gita al tempio di Hatshepsut e nella valle dei Re. A Luxor incontro con egittologi. 12° giorno, domenica: volo di ritorno in Svizzera via Cairo, o prolungamento del viaggio. Programma di prolungamento: crociera sul Nilo dal 12° giorno (domenica) al 17° giorno (venerdì): crociera a bordo del lussuoso veliero Queen Farida Dahabya da Esna ad Assuan. Durante il viaggio visita di molti luoghi di grande interesse turistico. Imbarcazione con 8 cabine, può ospitare fino a 15 passeggeri.

Prezzo a persona camera doppia: CHF 3990.–* suppl. camera singola: CHF 370.– sconto per prenotazioni fatte entro il 31 ottobre 2009: CHF 50.– Crociera sul Nilo (programma di prolungamento) cabina doppia: CHF 2560.–* suppl. cabina singola: CHF 960.– Gruppo 1 e 3. Programma e prezzo per gruppo 2 su richiesta. Sono compresi: volo Cairo e ritorno 11 pernottamenti in lussuosi alberghi, lodge e campo tendato pasti: pensione completa escursioni che figurano sul programma tutti i trasferimenti e gli spostamenti con guida locale di lingua francese (gruppo 2) o tedesca (gruppo 1,3), a seconda della data accompagnatore TCS tasse aeroportuali ed eventuale adeguamento carburante (CHF 186.– in data 31.8.09). Programma prolungamento: volo Assuan–Cairo 5 notti in cabina doppia pensione completa tutti i trasferimenti e gli spostamenti con guida locale di lingua francese o tedesca, a dipendenza della data Si consiglia il Libretto ETI Europa. Prenotate già da ora presso Viaggi TCS, tel. 0844 888 333, nella vostra agenzia o: www.touring.ch.

gio per g a t n a * V ci TCS: e 2009 i so o il 31 ottobr to

on ntr uno sc otate e se pren arà concesso HF 3940.–) C vi s 50.– (= di CHF


Vacanze in Italia

Liguria


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Viaggi dei lettori ed eventi 2010 Visite a castelli, bici elettriche, crociere, golf o costeggiare la Scandinavia a bordo delle navi Hurtigruten. I nostri lettori possono scegliere tra un vasto catalogo di offerte dove e come trascorrere con «Touring» le loro meritate vacanze.

Viaggi dei lettori di «Touring»

Eventi

Egitto sconosciuto

Meraviglie del Nord e Hurtigruten

Castelli e parchi prussiani

Golf nella riviera turca

Questo viaggio di 12 giorni vi farà vivere forti emozioni. Vi attendono incontri con persone straordinarie, una natura variegata e molta cultura. Potrete, poi, prolungare questo senso di appagamento con un’indimenticabile crociera sul Nilo, da Luxor ad Assuan, a bordo di un lussuoso veliero.

Uno straordinario viaggio di 12 giorni in Scandinavia. Vi attendono esperienze indimenticabili: la Lapponia e il suo popolo, l’Artico, il viaggio con le navi Hurtigruten e tanto altro. Sarà a bordo anche Niklaus Lundsgaard-Hansen, presidente centrale del TCS e grande conoscitore del Nord.

Viaggio per gli amanti di parchi e castelli. Nel corso dei secoli, in Prussia grandi architetti e famosi artisti hanno creato stupendi giardini e splendidi manieri. Durante 9 giorni, un confortevole e lussuoso pullman partito dalla Svizzera vi trasporterà da un luogo all’altro.

Iniziate la vostra stagione golfistica con Viaggi TCS. Situato sulla costa della Turchia, il Gloria Golf Resort è un perfetto connubio tra natura e design. Non importa se volete imparare il golf o migliorare il vostro handicap… su quattro splendidi campi il vostro cuore accelererà i battiti.

Viaggi: Gruppo 1: 10–21.2.2010 Gruppo 2: 24.2–7.3.2010 Gruppo 3: 10–21.3.2010 da CHF 3940.–

Viaggio: 6–17.8.2010 da CHF 5480.–

Viaggi: Gruppo 1: 24.5–1.6.2010 Gruppo 2: 2–10.6.2010 Gruppo 3: 5–13.6.2010 da CHF 2900.–

Viaggi: Gruppo 1: 27.3–3.4.2010 Gruppo 2: 31.3–7.4.2010 Gruppo 3: 10–17.4.2010 da CHF 2070.–

Aria del Mare del Nord

In bici elettrica fino al ghiacciaio

Crociera attraverso il Mar Nero

Military Tattoo a Edimburgo

Il viaggio di 11 giorni a bordo della MS Sans Souci si snoda da Berlino a Rügen e ritorno. Vivete le antiche città anseatiche di Stettino e di Stralsund, scoprite le incantevoli spiagge, le fruscianti foreste e le famose rocce cretacee di Rügen, all’insegna del motto: «sentirsi sereni e a proprio agio».

Scoprite l’Oberland Bernese e il Vallese comodamente in sella a una bicicletta elettrica. Il viaggio di 5 giorni si svolge per monti e per valli da Spiez a Riederalp, fino all’Eggishorn, al passo del Grimsel e ritorno. Tappe indimenticabili, ottima cucina e comodi alloggi fanno parte del quotidiano.

Anche il prossimo anno il noto fotografo Stefan Pfander continuerà a darvi preziosi consigli. Durante la crociera da Venezia a Odessa, Jalta, Istanbul e Dubrovnik vi saranno svelati molti segreti della fotografia. Un viaggio indimenticabile, denso di esperienze e con tutti i comfort.

Venite con noi a Edimburgo. Ogni anno ad agosto vi si svolge il famoso Military Tattoo. Da nessun’altra parte potrete vedere centinaia di suonatori di cornamusa che si esibiscono davanti allo splendido scenario di un castello illuminato dalla luce delle fiaccole. Affascinante e indimenticabile.

Viaggio: 12–22.8.2010 da CHF 2590.–

Viaggi: settimanalmente da 4–25.7.2010 e 8 + 15.8.2010 da CHF 1590.–

Viaggio: 12–23.10.2010 da CHF 1715.–

Viaggio: 26–29.8.2010 da CHF 1990.–

Trovate tutte le offerte di viaggio di «Touring» al sito: www.touring.ch


o per i g g a t * Van ci TCS: 70.–) 20 i so (= CHF

50.– di CHF i prenota sconto h c a 2009 ottobre 1 3 il o entr

Giocare a golf sulla costa turca Iniziate con Viaggi TCS la stagione golfistica nel Mediterraneo. Il Gloria Golf Resort di Belek è il perfetto connubio tra natura e design. Sia che vogliate imparare a giocare o migliorare l’handicap, il vostro cuore accelererà i battiti su quattro splendidi campi! MOLTE PRESTAZIONI ESCLUSIVE TCS assistenza TCS sul posto bagaglio in franchigia 20 kg, più 30 kg per la sacca da golf riservati per voi i migliori tee times della mattinata torneo TCS con premiazione presenza di un professionista offerta di corsi per principianti ed esperti vastissimo ventaglio di offerte di massaggi e trattamenti vari un programma escursionistico dinamico e affascinante cinque aperitivi oltre a quello di benvenuto cena di gala l’ultima sera

Gruppo 1: 27.3–3.4.2010 (t) Gruppo 2: 31.3–7.4.2010 (f) Gruppo 3: 10–17.4.2010 (t) PROGRAMMA 1° giorno: volo dalla Svizzera ad Antalya. Trasferimento all’Hotel Gloria Golf. 2°–4° giorno, come pure 6°+7° giorno: golf sui campi Gloria Old, Carya, Gloria New e Tat. Orari di partenza garantiti. Nel pomeriggio pausa benessere. Molti corsi (lezioni con un pro, corso per handicap e abilitazione gare, training ecc.) si possono riservare al momento della prenotazione. 5° giorno: giornata libera o parte-

cipazione a tour facoltativi alla volta di Antalya e Aspendos o gita di mezza giornata a Side. 8° giorno: ritorno in Svizzera. DA NOTARE: Per i dettagli sullo svolgimento del programma e sul noleggio dell’equipaggiamento da golf vedi programma separato al sito www.touring.ch PREZZO A PERSONA camera doppia: CHF 2120.–* suppl. camera singola CHF 370.– pacchetto Green Fee per 5 giorni: CHF 620.–** ** incl. i tee times garantiti e gli spuntini a metà percorso. Sconto a chi prenota entro il 31 ottobre 2009: CHF 50.– IL VOSTRO ALBERGO L’hotel****(*) Gloria Golf è situato in mezzo a un grandioso parco collegato alla spiaggia per mezzo di un ponte. L’hotel dispone di 516 camere e suite comode e moderne con bagno/WC, balcone o terrazzo, reception, 6 ristoranti, bar piscina e snackbar, negozi, parrucchiere e angolo Internet. Vasta area piscina

(acqua dolce) e piscina coperta, campi da tennis, 3 campi da golf, zona wellness con piscina, sauna, hammam, fitness, massaggi e salone di bellezza. Compresi: volo Svizzera–Antalya e ritorno tasse aeroportuali 7 pernottamenti nell’hotel Gloria Golf camera standard colazione dal 2° all’8° giorno trattamento di mezza pensione (buffet) cena di gala, incluse bibite (soft drink), vino e birra 5 aperitivi, oltre a quello di benvenuto trasferimenti da/all’aeroporto tutti i trasferimenti ai campi da golf con shuttle prenotazioni e documentazione sui tee times assistente TCS di lingua tedesca (gruppo 1, 3) o francese (gruppo 2) a dipendenza della data e assistente locale. Si consiglia il Libretto ETI Europa. Prenotate adesso presso Viaggi TCS, tel. 0844 888 333 o presso le agenzie TCS o: www.touring.ch Viaggio proposto da Viaggi TCS in collaborazione con Bentour (Svizzera) SA. Con riserva di modifiche di prezzo e di programma.

MAR NERO

Istanbul

TURCHIA

Antalya Belek

CIPRO 100 km

MAR MEDITERRANEO


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Belek: sogno dei golfisti La località turistica turca di Belek offre 14 campi da golf e alcuni lussuosi alberghi. Viaggi TCS propone allettanti soggiorni golfistici per giocatori di tutti i livelli.

› Tra i golfisti è da tempo noto che Belek,

provincia di Antalya. Mentre qui da noi, in Svizzera, arriva il freddo, a Belek comincia la stagione golfistica che va da ottobre a maggio. Durante i mesi estivi, invece, la temperatura supera spesso e volentieri i 30 gradi ed è preferibile stare in spiaggia piuttosto che su un terreno da golf.

bergo in un quarto d’ora o anche meno. I golfisti apprezzano gli hotel Gloria Golf Resort e Gloria Serenity che vantano due campi a 18 e un campo a 9 buche. Dopo il gioco ci si può rilassare e ritemprarsi nei ristoranti, nei bar oppure nei centri welFelix Maurhofer lness.

Due punti forti | Chi intende giocare a golf a Belek non ha che l’imbarazzo della scelta. Innanzi tutto va detto che i campi, incastonati nelle pinete che separano il mare dall’entroterra, sono ben curati. Uno dei più belli è senz’altro il Montgomerie-Course, un percorso tracciato con la collaborazione di Colin Montgomerie – una leggenda del golf – caratterizzato da molti insidiosi waste bunker e considerato uno dei più difficili della regione. Anche il Carya Course rappresenta una vera sfida: costruiti magistralmente alcuni fairway, stretti e fiancheggiati dall’acqua, richiedono tiri precisi. La maggior parte dei campi da golf può essere raggiunta dall’al-

Informazioni sul golf Infrastruttura: è possibile giocare a golf tutto l’anno, la stagione vera e propria, però, va da ottobre a maggio. Presso la maggior parte degli offerenti si possono prenotare i cosiddetti golf package. Il greenfee costa da 90 a 105 euro. In ogni club house si trova un Pro Shop. Percorsi: Gloria Old Course: par 72, lunghezza 6181 m; Gloria New Course, par 72, 6239 m; Montgomerie, par 72, 6484 m; Carya Course, par 72, 6571 m. fm

Felix Maurhofer

sulla costa turca, è una destinazione molto gettonata. Durante la stagione estiva, decine di migliaia di amanti del mare affollano le spiagge e gli alberghi, ma d’autunno, appena le temperature scendono sotto i 30 gradi, i teli da mare sono sostituiti dalle sacche da golf. Sul nostro pianeta si trovano molte splendide regioni con campi da golf che, senz’altro, hanno i loro pregi, ma esiste un unico vero «paradiso» e questo è Belek, in Turchia. Il motivo per cui Viaggi TCS ha scelto questa località è presto detto: dove, se non qui, sorgono in uno spazio così ristretto 14 diversi magnifici campi da golf a 18 buche che offrono la possibilità di potersi allenare, come driving range o putting green? Chi non ci crede non ha che da digitare Antalya/Belek su Googlemaps e vedrà apparire sullo schermo solo campi da golf e alberghi. A parte i percorsi straordinariamente attraenti e variati, ciò che conta è anche il clima di questo centro turistico situato nella

Per raggiungere il green è necessario colpire la palla con precisione per evitare che finisca tra i pini che delimitano i fairway di Belek.


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viaggi e tempo libero | touring 16 | 24 settembre 2009

Ticino in festa al museo Ballenberg

foto ald

Alla Masseria La Pobbia Mendrisiotto Turismo invita tutti a visitare il Museo del Ballenberg, a Brienz nell’Oberland Bernese, il 4 ottobre prossimo in occasione dell’evento «Ticino in Festa». La manifestazione, durante la quale si terrà anche un mercato, si svolgerà nel cortile della Masseria La Pobbia di Novazzano, una delle case storiche ospitate nel celebre museo all’aperto. In caso di maltempo l’evento si svolgerà la domenica successiva 11 ottobre. Ricordiamo che al Ballenberg sono stati traslati un centinaio di edifici secolari provenienti da tutta la Svizzera «del passato», immersi nella campagna bernese tra fiori, piante ed animali domestici. A detta degli stessi curatori del museo, quello della Masseria di Novazzano «è il progetto più importante finora realizzato al Ballenberg». I soci del TCS e le loro famiglie hanno uno sconto del 25% sull’entrata. Informazioni pratiche al sito: www.ballenberg.ch. Il Beau-Rivage a Losanna, uno dei «biglietti da visita» di Swiss Historic Hotels.

Una lunga storia I 43 Swiss Historic Hotels sono veri e propri testimoni della storia alberghiera. Le vecchie mura hanno molto da raccontare e dimostrano di essere resistenti alla crisi.

Novità Viaggi TCS

Lo shopping di Natale si fa a New York Volo + hotel Un soggiorno all’insegna del «Christmas Shopping», quello proposto dall’operatore Sky Tours dal 3 al 7 dicembre tra gli scintillanti grattacieli della Grande Mela addobbati per le feste natalizie. Mai così bella come in questo periodo, New York offre oltre 10 000 negozi in cui fare acquisti o semplicemente curiosare. Ed una volta stanchi di spender soldi, ci si può sempre riposare con un po’ di cultura scegliendo tra 160 musei e 400 gallerie. A scelta anche gli alberghi in cui trascorrere le quattro notti: Edison** (da 1350 franchi), New Yorker*** (da 1490 fr.) e Marquis**** (da 2190 fr.). Il prezzo comprende anche i voli Zurigo–New York e ritorno con Continental Airlines. Non comprese: le tasse aeroportuali per circa 348 franchi e le spese d’intervento. Possibilità anche per altre date. Informazioni nelle agenzie ticinesi di Viaggi TCS o tel. 0844 888 333.

La gamma delle case di Swiss Historic Hotels va da zero a cinque stelle e da sette a oltre 150 camere. Da una parte ci sono hotel con camere semplici e la doccia in corridoio (Hotel Ofenhorn a Binn) e dall’altra alberghi di lusso (Beau-Rivage a Losanna). I criteri di ammissione sono severi, almeno il 10% delle stanze deve avere un carattere storico, dunque essere originale. «Conosciamo molti ospiti che scelgono le nostre case da un punto di vista strettamente storico», racconta la direttrice Barbara Zaugg. Inoltre Swiss Historic Hotels ha un’altra caratteristica che la rende speciale rispetto alle altre associazioni alberghiere: «Tra i proprietari e gli albergatori regna uno spirito unico. Non si sente alcuna invidia né concorrenza, si è aperti e ci si aiuta a vicenda».

Cercasi atmosfera | Chi non cerca polvere, ma patina – questo è proprio il motto di Swiss Historic Hotels – è al posto giusto. «Gli ospiti che desiderano respirare un’atmosfera originale in un hotel e apprezzano fare una chiacchierata con l’albergatore, tornano sempre», spiega Claude Buchs, presidente e uno dei fondatori di Swiss Historic Hotels. Il proprietario del Grandhotel Bella Tola di St. Luc nella Val d’Anniviers, che quest’anno festeggia «150 anni di soggiorno nostalgico», non ha subito gli effetti della crisi. «Quest’estate molti sono rimasti

in Svizzera e naturalmente noi ne approfittiamo». Gli fa eco Brice Chatelain del BeauRivage a Losanna: «Abbiamo perso magari un qualche uomo d’affari, ma in compenso abbiamo conquistato più turisti che spesso soggiornano da noi più a lungo e a un livello più alto». La crisi non ha colpito nemmeno Odilo Zumthor dell’Hotel Ofenhorn di Binn: «Da metà luglio sino a fine agosto abbiamo fatto il tutto esaurito e anche adesso abbiamo un buon numero di prenotazioni».

Christian Bützberger Info Touring www.swiss-historic-hotels.com, www.brp.ch, www.ofenhorn.ch, www.icomos.ch.

Storico hotel sull’Isola di San Pietro Già Rousseau nel 1765 descrisse l’Isola di San Pietro, sul Lago di Bienne, come «la più bella isola che io abbia mai visto». Il «Restaurant & Klosterhotel St. Petersinsel» è stato eletto albergo storico del 2010 da Icomos, il Consiglio internazionale per la protezione di monumenti e siti. I visitatori possono anche gettare un’occhiata alla camera in cui Rousseau ha soggiornato. Informazioni: www.st-petersinsel.ch. Bü


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L’affascinante Grande Mela Lontana dagli usuali percorsi turistici, New York City sorprende il visitatore con inaspettate attrazioni. Specie la sempre affascinante Manhattan.

La vittoria di Obama alle presidenziali USA ha messo le ali al turismo d’oltreatlantico. New York, come sempre piena di vita, registra nuovi record di presenze. Dopo un periodo di crisi, la metropoli si rallegra per gli europei tornati sulle rive del fiume Hudson e li contraccambia con numerose, insospettate attrazioni. E non solo nella centrale Manhattan, ma anche nei quattro altri distretti: Staten Island, Bronx, Queens e Brooklyn. All’insegna della cultura.

Rivedere i pregiudizi | «Come si chiama questo arbusto caratteristico della flora alpina europea?» Presa alla sprovvista Susan Birnbaum si lambicca il cervello e volge uno sguardo riconoscente al turista tedesco che le suggerisce la risposta: «Rododendro». Susan, giunta decine d’anni fa negli Stati Uniti dalla Germania, guida come volontaria i turisti attraverso Wave Hill, un parco del Bronx, di undici ettari, da cui si gode una vista mozzafiato sul fiume Hudson. In quella che fu in passato una residenza signorile si trovano migliaia di meravigliose piante esotiche provenienti dal mondo intero e un museo d’arte contemporanea. Nel Bronx – che ha la nomea di area degradata – ci si rende conto, con un senso di vergogna, che questo pregiudizio non corrisponde minimamente alla realtà. Da visitare: lo zoo, il New York Botanical Garden con

i suoi 48 giardini e l’Arthur Avenue, la «vera» Little Italy di New York, in cui si respira un’atmosfera mediterranea. La stessa cosa va detta per Staten Island. «Siamo orgogliosi della nostra isola», afferma Larry Ambrosino, mentre ci accompagna alla scoperta di alcune attrazioni della «sua» isola. L’Historic Richmond Town è un quartiere che ricorda la coloniale Williamsburg. Quello che più ci colpisce qui sono le chilometriche spiagge sabbiose, gli incantevoli parchi, la sempre affascinante vista della Statua della Libertà e lo skyline dell’isola di Manhattan.

Oasi verde | Anche Manhattan non è da meno e tira fuori alcuni assi dalla manica. Per esempio un’oasi verde chiamata High Line, la linea ferroviaria in disuso che separa Chelsea dal distretto di Meatpacking. Il primo tratto che si snoda a dieci metri d’al-

tezza sopra 22 isolati del West Side di Manhattan è stato trasformato in una variopinta zona d’incontro all’aperto. Per realizzare l’opera sono stati investiti circa 200 milioni di franchi. A New York non si bada a spese. Un po’ meno è costata la costruzione di un’isola pedonale a Time Square, costruzione che ha scatenato tra i newyorchesi reazioni diverse, dal sorriso divertito ad una leggera forma d’isterismo. La cosiddetta Water Taxi Beach (nelle dirette vicinanze del ponte di Brooklyn) è stata letteralmente trasformata in una spiaggia sabbiosa. Qui si può bere una birra fredda, mangiare un «Motz burger» (esiste!), giocare a palla a volo, assistere ad un concerto o godere dello skyline di Manhattan. E, per finire, da inizio luglio è di nuovo possibile accedere all’interno della Statua della Libertà.

Werner Knecht

Informazioni su Internet: www.nycgo .com/italian; www.ILoveTheBronx.com. Viaggio: Swiss collega due volte al giorno Zurigo a New York JFK e una volta al giorno Newark. Delta e American Airlines volano una volta al giorno al New York JFK e Continental a Newark. Alloggi: si consiglia il Beacon Hotel (www.beaconhotel.com), Le Parker Meridien (www.parkermeridien.com) e Peninsula New York (www.peninsula.com). Giro del Bronx: www.bronxtrolley.com. Giro di Staten Island: traversata gratuita con lo Staten Island Ferry (20 minuti). Su Staten Island diverse escursioni guidate; www.sinewyork.org. Pacchetti turistici e prenotazioni: Viaggi TCS, telefono 0844 888 333, wk www.viaggi-tcs.ch.

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Da sapere

Staten Island diventa una meta escursionistica anche grazie al traghetto gratuito da Downtown. Un ristorante a buon prezzo con allettanti specialità e un giardino giapponese su Staten Island.


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viaggi e tempo libero | touring 16 | 24 settembre 2009

Dove la Francia è Francia Vale la pena visitare l’Auvergne, per così dire la tipica Francia. Paesaggi ancora intatti, deliziosi villaggi e gustose specialità culinarie attendono l’ospite.

› Terra di contadini, di castelli e di chiese, l’Auvergne (chiamata anche Alvernia in italiano) è la regione francese rimasta più fedele alle sue origini, «spartiacque» tra nord e sud. Qui tutto è un po’ diverso: la gente è indipendente, i manzi color cognac e la cucina rustica. L’Auvergne è una regione che, pur registrando alti tassi d’incremento, non è stata ancora invasa dal turismo di massa. Molti vi passano per andare in Costa Azzurra o in Camargue e trascurano di visitare, lungo il percorso, uno dei luoghi più affascinanti di tutta la Francia. Il viaggio da Ginevra a Lione e poi nel cuore della Francia dura circa tre ore e mezzo. Nessuna regione è così autentica, così «francese», come questa.

la vista sulle altre numerose vette dei monti del Cantal è fantastica. Inoltre, questa regione rurale nel cuore della Francia offre una cucina semplice ma saporita. Piatti sostanziosi vengono serviti con cura. Per esempio, la «truffade»: un piatto tipico preparato con patate e formaggio locale. Gli amanti del formaggio percorrono chilometri per assaggiare un pezzo di Bleu d’Auvergne. Vale la pena recarvisi anche soltanto per gustare le ottime salsicce, le specialità a base di patate, i piatti unici e

naturalmente le famose «lentilles vertes», le lenticchie verdi. Squisite!

Terra di pellegrini | Il capoluogo dell’Auvergne, Le Puy-en-Velay, è il punto di partenza di quattro grandi sentieri dei pellegrini. Qui, sul cammino verso Santiago di Compostela, se ne incontrano a centinaia. Una variante ideale per scoprire la regione. E, per lo meno, non c’è pericolo di attraversare troppo in fretta questa splendida terra di Francia. Silvia Mettler

Spazi aperti | La zona, conosciuta anche con il nome di «les espaces ouverts», presenta vasti altopiani e colline punteggiate di boschi, fiumi e laghi incontaminati, suggestivi paesaggi ricchi di formazioni vulcaniche che compongono uno straordinario spettacolo in cui gli scenari si alternano di continuo. E a chi cerca il movimento fisico, l’Auvergne propone un ampio campionario di offerte sportive: trekking, travolgenti discese lungo il corso di un torrente, gite in bicicletta e altro ancora. L’imponente Puy Mary (1787 m) fa sudare, dal momento che gli ultimi 200 metri per raggiungere la cima del più grande complesso vulcanico d’Europa (2500 km²) si devono percorrere a piedi. Ma

Alloggio: la catena alberghiera Logis de France (3200 complessi ubicati in tutta Europa) dispone in Alvernia ottime infrastrutture ricettive e garantisce un eccellente rapporto prezzo/prestazioni. Gli alberghi offrono un’accoglienza personalizzata e un’ottima cucina. La maggior parte è a conduzione familiare e vanta un alto livello di qualità. La classificazione in 1, 2 o 3 caminetti simbolizza l’atmosfera calorosa che distingue tali strutture, www.logis-de-france.fr. Informazioni e prenotazioni: a chi programma un viaggio in Francia si consiglia di contattare Viaggi TCS, telefono 0844 888 333 oppure al sito internet www.viaggi-tcs.ch. sme

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Da sapere

Oltre al Bleu d’Auvergne, l’Alvernia offre una vasta scelta di formaggi regionali e di alberghi in villaggi ricchi di fascino e di autenticità.


24 settembre 2009 | touring 16 | viaggi e tempo libero

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Un tuffo nel mondo virtuale Il parco Futuroscope incanta proiettando fantastiche immagini tridimensionali riguardanti la natura e la tecnica.

› Da lontano spicca una struttura a forma di un brillante grezzo, il simbolo del parco che annualmente attrae milioni di visitatori. Costruito per così dire su verdi radure erbose nei pressi di Poitier, nel sud-ovest della Francia, e circondato da centri commerciali e alberghi, rivela una progettazione futurista ben studiata. L’architettura del parco è straordinaria, tanto più che è stato inaugurato oltre vent’anni fa, e tutti i padiglioni sono caratterizzati da forme insolite. Cubi di vetro, illusioni ottiche con gigantesche sfere, che sfere non sono, un padiglione che si presenta come circondato dalle canne di un immenso organo, tetti obliqui affascinano al primo sguardo.

dallo spiritello dei boschi, ci divertiamo alla vista delle più stravaganti trovate e scoppiamo in grandi risate. Nel nuovo settore «Les animaux du futur» possiamo vivere un’esperienza sempre più coinvolgente tra gli animali del futuro. Nel mondo reale i visitatori si aggirano tra aree attrezzate per il picnic, ristoranti e un parco giochi di

due ettari che offre numerose attrazioni anche acquatiche. Un’esperienza da non lasciarsi sfuggire: i giochi d’acqua e lo spettacolo di laser sul laghetto del parco. Dagli zampilli delle fontane sbucano fantastiche figure che trasportano gli spettatori in un mondo fatato. L’illuminazione si spegne con un fuoco d’artificio e nel ricordo restano immagini Ina Kunz emozionanti.

Da sapere

vi sono 30 attrazioni originali che vengono costantemente rinnovate adottando le più moderne tecnologie. Diversi temi che spaziano dal naturalistico allo scientifico sono affrontati in modo divertente. Interessanti filmati IMAX sono proiettati su schermi giganti. Il cinema dinamico, in cui ci si può immergere totalmente, entusiasma. Divertente è il veloce viaggio attraverso la Vienne, regione in cui si trova il Futuroscope. Sballottati e spruzzati d’acqua in viso Pubblicità

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Istruttivo e divertente | Nel frattempo

I film proiettati nel cinema Omnimax offrono momenti carichi di emozioni virtuali.

Viaggio in auto: chi vuole risparmiare sul pedaggio autostradale, prende la D419 Basilea–Belfort e si immette poi sulla N19 fino a Rolampont, in seguito sulla A5 fino a Troyes (una splendida cittadina con le case a intelaiatura reticolare), sulla N60 fino a Orleans e poi sull’A10 fino all’uscita per Futuroscope. In treno: il TGV si ferma alla stazione di Futuroscope. Apertura: fino al 15 novembre tutti i giorni, poi solo sabato e domenica, chiuso dal 4 gennaio al 5 febbraio 2010. Biglietti d’ingresso: ragazzi 5–16 anni € 25, adulti € 35; www.futuroscope.com. Caratteristica: si tratta prevalentemente di un parco a tema orientato verso il multimediale. Praticamente non esistono programmi o intrattenimenti speciali per i più piccoli. ik


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club e soci | touring 16 | 24 settembre 2009

Auto a rischio di sequestro I consulenti giuridici del TCS si sono riuniti a Berna: in casi gravi in Italia e Francia ai trasgressori della circolazione stradale può essere sequestrato il veicolo.

› Italia e Francia sono tra le mete turistiche preferite dagli automobilisti svizzeri. Come da noi anche in quei paesi vigono delle norme della circolazione. Gli avvocati Federico Baggiani e Jean-Pierre Benoist hanno, quindi, illustrato quello che può succedere nel caso in cui un conducente violi le regole del traffico. In Italia bisogna distinguere tra infrazioni e infrazioni gravi. In quest’ultimo caso non si rischia unicamente la multa e la revoca della licenza di condurre, bensì anche il (provvisorio) sequestro della vettura. Sono considerate gravi violazioni – oltre alla guida in stato di ebrietà o sotto l’influsso di

droghe – un incidente causato per negligenza con esiti letali o con feriti gravi. Anche l’inversione del veicolo sull’autostrada, soprattutto in prossimità dei pedaggi, rappresenta una grave infrazione. In quei casi il conducente deve assolutamente rivolgersi ad un avvocato italiano.

Attenzione alle multe | Per le infrazioni lievi, come ad esempio le multe di parcheggio o per velocità eccessiva, spesso il conducente rinuncia al pagamento immediato. Quando le società d’incasso svizzere o italiane intervengono per tentare di recuperare la somma di denaro, per il conducente la

situazione non cambia ancora, in quanto una semplice richiesta di pagamento non esplica effetti legali. La multa deve però essere pagata quando le competenti autorità inviano una comunicazione ufficiale per lettera raccomandata con ricevuta di ritorno. Questa comunicazione ufficiale permette al conducente di pagare tempestivamente la multa o di interporre reclamo entro il termine indicato. Negli ultimi anni la Francia ha fatto molti sforzi per migliorare la sicurezza stradale. Sanzionando più duramente i trasgressori è stato possibile ridurre le infrazioni alle norme della circolazione e quasi dimezzare il numero di morti sulle strade. Per i conducenti svizzeri è importante sapere che la patente viene ritirata in caso di guida sotto l’influsso di alcol o droghe, come pure di eccesso di velocità (40 km/h oltre il limite); la pratica viene successivamente trasmessa per le vie diplomatiche alle autorità giudiziarie locali. Ciò può durare a lungo e sfociare nella revoca della patente pure in Svizzera. Anche in Francia è possibile che il veicolo sia sequestrato se le violazioni alle norme della circolazione sono gravi.

Urs-Peter Inderbitzin

Loris Savino / contrasto

Aggiornamento per gli avvocati del TCS

In Italia e Francia si rischia il sequestro dell’auto in caso di infrazione grave alla circolazione. Pubblicità

A inizio settembre si è svolta la 45a conferenza dei consulenti giuridici del TCS. I 300 avvocati delle tre regioni linguistiche si sono riuniti a Berna, dove il professor Baptiste Rusconi e l’avvocato Manfred Dähler hanno passato in rassegna le più recenti sentenze del Tribunale federale. La conferenza principale è stata tenuta dall’avv. Walter Fellmann sul tema: «La responsabilità dell’avvocato nel caso di negligenza nell’ambito della consulenza e della procedura in materia di incidenti della strada». UPI


24 settembre 2009 | touring 16 | club e soci

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Mathias Wyssenbach

Occasioni: dal postino ai clienti

Il pattugliatore soccorre la postina: la cooperazione tra il TCS e La Posta funziona.

Il giallo si abbina bene al giallo La Patrouille TCS è il leader del soccorso stradale in Svizzera. Anche grossi clienti esterni come ad esempio Mobility Solutions SA, una filiale della Posta, si affidano al pronto intervento degli angeli gialli.

› Per i soci del TCS è il primo contatto in caso di panne: il numero 140 dell’Assistance TCS, che con i suoi gialli veicoli della Patrouille si occupa di predisporre un rapido ed efficace soccorso stradale. Da anni il TCS è il numero uno in Svizzera per quanto riguarda questo servizio ai privati cittadini, ma della sua esperienza e delle conoscenze accumulate potrebbero approfittare anche le aziende esterne. «Vogliamo ingrandire la quota di clienti commerciali», spiega Daniel Keiser, responsabile dell’Assistenza ai veicoli del Touring Club Svizzero. Tramite offerte innovative, si vuole aumentare massicciamente questa parte in futuro. I clienti possono approfittare di serPubblicità

vizi attivi 365 giorni l’anno, disponibili 24 ore su 24. Inoltre, il TCS si preoccupa che l’autista del veicolo guasto possa far ritorno al suo luogo di lavoro con un’auto di rimpiazzo.

Collaborazione gialla | Di questa offerta di soccorso stradale fa già uso la società filiale della Posta svizzera Mobility Solutions SA. Si tratta di uno dei principali offerenti di mobilità della Svizzera, che ha il compito di gestire i circa 20 000 veicoli del «gigante giallo». Ma anche altre ditte possono usufruire dei consigli e del supporto di questi specialisti nella gestione di un parco veicoli. Mobility Solutions si prende

Alla Posta i veicoli di servizio restano operativi per sette anni. La maggior parte dei clienti commerciali esterni di Mobility Solutions SA, invece, utilizza i veicoli solamente per quattro anni. Ne consegue, dunque, un gran numero di automobili e furgoni usati, che vengono rivenduti direttamente dall’azienda stessa nel suo centro dell’usato di Berna. La scelta è gigantesca. Vi vengono offerti – ad attraenti prezzi di mercato – sia gli autoveicoli verniciati di giallo sia le «normalissime» vetture civili. Il catalogo di modelli va dalla Renault Kangoo ai gialli camion postali. Tutte le offerte di veicoli usati sono pubblicate anche su Internet con relative fotografie al sito: www.mobilitysolutions.ch. lw

a carico l’intero servizio: dall’acquisto, al finanziamento e all’assicurazione, fino alla manutenzione e alle riparazioni. I professionisti di Mobility Solutions possono perfino occuparsi della rivendita (v. sopra). Come afferma la stessa società, le aziende che usano i citati servizi, risparmiano soldi e soprattutto tempo. Ci si preoccupa, inoltre, che siano soddisfatti i criteri in materia di sicurezza ed ecologia, poiché i clienti dell’odierna mobilità sono diventati «adulti». Così, una parte dei furgoncini sono alimentati a gas naturale. E nelle sedi locali sono già in servizio 250 scooter senza emissioni e che fanno poco rumore, ciò che rappresenta la maggiore flotta di e-scooter d’Europa, che in futuro dovrebbe crescere ancora parecchio. Offerte del genere sono però possibili solamente con i partner giusti. Mobility Solutions SA dispone, infatti, di un vasto ventaglio di garage convenzionati e di buone relazioni con gli importatori di automobili. E anche il Touring Club Svizzero fa parte di questa rete funzionale. Come conferma Niklaus Wysshaar, direttore della gestione del parco veicoli presso Mobility Solutions: «La collaborazione con il TCS si è rafforzata giorno dopo giorno nel corso Lukas Wittwer degli anni».



24 settembre 2009 | touring 16 | club e soci

Concorso: il clip sicurezza

Il rally del giubileo Nel finesettimana del 4–6 settembre si è svolto il rally di oldtimer per marcare i 50 anni degli hotel del TCS.

Da venerdì 4 a domenica 6 settembre si è svolto il «Rallye TCS Hotels», organizzato per celebrare degnamente i 50 anni della società Heberga che gestisce i due alberghi del TCS a Bad Ragaz (SG) e Vira Gambarogno (TI). Il week-end era posto all’insegna della nostalgia, essendo riservato a vetture oldtimer che hanno percorso la vecchia rotta turistica Nord-Sud attraverso il Passo del Lucomagno. Una quarantina gli equipaggi, anche stranieri, che sabato mattina sono partiti contemporaneamente dallo

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Schloss Ragaz e dall’Hotel Bellavista, incontrandosi sul Lucomagno per un pranzo tutti assieme. I partecipanti che erano partiti da Nord hanno poi pernottato a Sud e viceversa, trascorrendo così un finesettimana su entrambi i versanti delle Alpi. Erano presenti pure il presidente centrale del TCS Niklaus Lundsgaard-Hansen e il vicepresidente, nonché presidente di Heberga SA, Luigi Rossi; al volante rispettivamente di una Bentley del 1960 e di un’Alfa Romeo Giulietta del 1959. tg

Avete tra i 15 e i 20 anni e volete filmare un problema di sicurezza stradale con un telefonino o una videocamera? Il concorso Safety Clip del TCS fa per voi!

› L’iniziativa è creativa quanto ludica: produrre un videoclip contenente un messaggio sulla sicurezza degli attori del traffico. Organizzato da TCS, Renault e Michelin, il concorso è aperto ai giovani utenti della strada che possono partecipare a titolo individuale o come gruppi (scuole ecc.). Fin da ora il sito www.safety-clip.ch presenta i primi contributi. Dopo essere stati approvati da una giuria, i clip saranno subito diffusi online. È pure possibile esprimere il proprio parere. Ogni mese ci sarà in palio un premio allettante (in ottobre ad esempio una videocamera). Una volta all’anno si svolgerà un concorso denominato «Safety Clip Award» per ricompensare i migliori contributi con un montepremi di oltre 5000 franchi. Dando la parola ad un gruppo di utenti della strada molto spesso coinvolto in incidenti, questa campagna di prevenzione del Touring Club Svizzero consentirà probabilmente anche di individuare situazioni che suscitano malcontento tra MOH i giovani.

foto Fetzer; Giovanni Barberis

Info Touring I dettagli relativi alla partecipazione al concorso, come pure i consigli per realizzare un videoclip, figurano su www.safety-clip.ch.

In alto: da destra, Niklaus Lundsgaard-Hansen, Margrit e Luigi Rossi, una simpatica partecipante travestita da «Marilyn» e i direttori degli hotel G. Gazzola (Bellavista) e P. Zettel (Schloss Ragaz). Al centro: immagini delle partenze dagli hotel. In basso: la tappa sul Lucomagno.

La durata dei filmati sulla prevenzione può variare da 30 secondi a due minuti.



24 settembre 2009 | touring 16 | il punto

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Panoramica prezzi e prestazioni TCS

ETI TCS www.eti.ch Europa motorizzato «Famiglia» Fr. 103.– Europa motorizzato «Individuale» Fr. 75.– Europa non motorizzato «Famiglia» Fr. 77.– Europa non motorizzato «Individuale» Fr. 65.– Estensione Mondo «Famiglia» Fr. 88.– Estensione Mondo «Individuale» Fr. 70.– Spese di cura Europa Fr. 32.– Spese di cura Mondo Fr. 45.–

Keystone

Affiliazione www.tcs.ch Motorizzati (automobilisti e a seconda della motociclisti) Sezione e pro rata Tessera partner/giovani Fr. 44.– Non motorizzati Fr. 32.– Cooldown Club membercard Fr. 66.– Ciclisti (con Velo Assistance e RC) Fr. 37.– Juniores (con Velo Assistance e RC) a seconda della Sezione Quota per socio campeggiatore TCS (solo se già socio motorizzato o non motorizzato) Fr. 55.–* * camping club AG: + Fr. 7.–; ZH: + Fr. 5.–

Il prossimo 29 novembre si voterà sul nuovo sistema di finanziamento per l’aviazione civile.

Card Assistance www.cardassistance.tcs.ch per tutta la famiglia Fr. 28.– 20% di sconto per i titolari del Libretto ETI Carta Aziendale TCS www.tcs.ch/azienda Per veicoli aziendali Soccorso stradale da Fr. 134.– Protezione giuridica di circolazione da Fr. 111.– ASSISTA www.assista.ch Assicurazione protezione giuridica Circolazione Famiglia Fr. 96.– Individuale Fr. 66.– Privata Famiglia Fr. 215.– Individuale Fr. 192.– Immobili Fr. 95.– Auto TCS www.autotcs.ch Responsabilità civile, casco parziale, casco collisione, capitale incidente, protezione del bonus, danni di parcheggio su richiesta Assicurazioni due ruote www.assicurazionitcs.ch Velo-Assistance. Con contrassegno per la bici, protezione giuridica, assistenza e copertura casco fino a Fr. 2000.– Fr. 25.–* copertura casco fino a Fr. 5000.– Fr. 80.–* Contrassegno responsabilità civile (RC) bici Fr 6.50* Moto-Assistance (soccorso stradale e assistenza) Fr. 41.–* Ai motociclisti in Svizzera e all’estero * prezzi soci TCS Carta di credito TCS drive TCS MasterCard drive Carta partner TCS-American Express drive Gold Carta partner

Fr. Fr. Fr. Fr.

50.– 20.– 100.– 50.–

Infotech www.infotechtcs.ch Il TCS sottopone a test veicoli ed accessori e mette a disposizione dei soci del club informazioni raccolte e redatte in modo competente e neutrale. Test&Training www.test-et-trainingtcs.ch Sconti sui prezzi dei corsi di perfezionamento di guida nei centri di Lignières, Plantin, Betzholz, Stockental e Emmen (da giugno 2009). Formazione in due fasi www2fasi.tcs.ch corsi obbligatori per la licenza di condurre definitiva. Viaggi TCS www.viaggi-tcs.ch Per ogni viaggio un consiglio personalizzato nelle agenzie di Viaggi TCS (tel. 0844 888 333) Per ottenere ulteriori informazioni sulle prestazioni del TCS e sui numerosi vantaggi offerti ai soci tel. 0844 888 111 o www.tcs.ch

Un contributo per un’aviazione più sicura

»

Mediante la modifica della Costituzione federale, il Consiglio federale e il Parlamento intendono realizzare il progetto «Creazione di un sistema di finanziamento speciale per compiti connessi al traffico aereo», per destinare al trasporto aereo i proventi dell’imposta sul cherosene per i voli nazionali. Attualmente queste entrate fiscali alimentano in parte le casse federali e in parte i fondi per il settore stradale. Ora invece gli introiti (circa 40 mio di franchi l’anno) dovrebbero essere impiegati nel modo seguente: la metà per misure nel settore della sicurezza tecnica (soprattutto attraverso contributi al finanziamento del controllo del traffico aereo negli aeroporti regionali), un quarto per misure di protezione dell’ambiente e un quarto per misure di protezione da attacchi terroristici compiuti contro l’aviazione. I principali argomenti a favore del progetto: Un utilizzo vincolato delle imposte è in linea di principio ragionevole e giusto: quella parte di provenienti della tassazione del carburante aereo, che oggi confluisce nel traffico stradale, dovrebbe poter essere impiegata in compiti connessi al traffico aereo. La creazione di un sistema di finanziamento speciale per compiti connessi al traffico aereo non costa nemmeno un centesimo di imposte e non mette a rischio la manutenzione e la costruzione di strade. I 40 milioni di introiti della tassa sul cherosene, che in futuro dovrebbero

andare all’aviazione, costituiscono l’1,3% dei proventi del fondo per le strade. La promozione della sicurezza per prevenire attacchi terroristici contro l’aviazione è nell’interesse di tutta la popolazione – chi di noi non ha mai utilizzato un aereo per andare in ferie? Con i proventi della tassazione sul cherosene dovrebbe venire sostenuto il finanziamento delle misure negli aeroporti per prevenire gli attacchi terroristici nell’interesse della sicurezza di noi tutti. Più protezione dell’ambiente nell’aviazione: un quarto dei fondi per il finanziamento speciale per il traffico aereo sono destinati a misure per la protezione della popolazione da emissioni foniche, ad esempio con l’installazione di finestre isolanti nelle proprietà colpite. Il mantenimento dei servizi di controllo del traffico aereo negli aeroporti regionali serve alla sicurezza e all’esistenza di questa importante infrastruttura del traffico per l’economia regionale. A causa delle nuove disposizioni legali nazionali e internazionali saranno necessarie nuove entrate per coprire i costi del controllo del traffico aereo. Grazie ai soldi del nuovo speciale finanziamento per l’aviazione si può mantenere il controllo del traffico aereo in questi aeroporti e garantire così la loro esistenza duratura nell’interesse dell’economia regionale e della popolazione.

«

Kurt Howald, direttore di Aerosuisse, organizzazione mantello dell’aviazione civile svizzera. L’opinione degli autori invitati su questa pagina è indipendente da quella della redazione di «Touring».





24 settembre 2009 | touring 16 | la pagina dei lettori

Forum

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Il concorso stradali non sono certo delle prodezze urbanistiche. Si può anche sbagliare senza essere ubriachi. Con i segnali sloveni sarà Dodo Bassi (@) certamente più difficile. (Un articolo sul tema in «Società e mobilità», ndr.)

In trepidazione per Märklin/Errata corrige «Touring» 15/2009

La «voce» del GPS stressa e confonde

Ascoltando la radio, mi accorgo che ultimamente gli annunci di persone circolanti in contromano in autostrada sono sempre più numerose! Intanto, anche la Confederazione pensa d’intervenire migliorando la segnaletica. Ho inoltre letto che non sono solo anziani, di notte, o persone sotto l’effetto di alcool (o droghe) che assumono questo comportamento pericoloso, ma che una certa percentuale fa «semplicemente» un’inversione sull’autostrada! La gente è diventata incosciente o le competenze di guida e di conoscenza delle regole si stanno deteriorando? Avendo appena acquistato un’auto con GPS sono stata sorpresa da alcuni «consigli»: se si sbaglia strada (o si decide di non seguire «la voce»), viene detto in modo perentorio: «Se possibile, fate un’inversione a U». L’ingiunzione è ripetuta diverse volte! Ciò disorienta e mette stress! Mi chiedo se il navigatore non è anche responsabile delle inversioni in autostrada. Sicuramente molti non sentono o non integrano il messaggio «se è possibile» e seguono ciecamente le «diFiorella Gabriel, Muralto rettive» del GPS.

Nella didascalia della seconda fotografia che illustra il reportage sulla nota marca di ferromodellismo Märklin (p. 13) siamo incorsi in un errore: si tratta di locomotive RE tg 4/4 IV, non di RE 460 come riportato. In Germania nessun limite agli sconti «Touring» 14/2009

Ho notato un errore nell’articolo «Offerte di sconti a tutto spiano». Dopo il sottotitolo «Argomenti verdi» scrivete: «Diversamente dalla Germania, in Svizzera le offerte di scambio valgono anche per le automobili con i motori più potenti». Non è esatto: in Germania non esistono limiti di potenza del motore. Questo deve solo soddisfare la normativa sulle emissioni Euro4. Si potrebbe anche rottamare una Smart di almeno nove anni e comprare una Porsche o una Ferrari e così incassare i 2500 euro. In realtà, ciò non succede perché la maggior parte della gente che compra un «bolide» non possiede un’auto più vecchia di nove anni con un valore di mercato per cui valga la pena elimiRudolf Blessing, Auto-Svizzera narla.

Campioni sulla neve Il nuovo pneumatico invernale Snowtrac 3 di Vredestein è stato sviluppato per rispondere alle più alte esigenze. La mescola della gomma ottimizzata a livello della banda di rotolamento migliora le prestazioni su fondo bagnato, su quello asciutto e in condizioni invernali. Il profilo del pneumatico dalle scalfitture innovative permette una migliore aderenza trasversale. Con un po’ di fortuna potete vincere un treno di pneumatici invernali Vredestein Snowtrac 3. Sponsor: Vredestein Schweiz AG, Baden, www.vredestein.ch Le domande: 1. L’esperto del TCS quando consiglia di montare i pneumatici invernali? 2. Come si chiama il più lungo percorso di golf di Belek? 3. Quanti anni restano operativi i veicoli di servizio della Posta?

Tutti gli anni vado a Rogaska Slatina, un borgo poco lontano da Maribor e per arrivarci attraverso quasi tutta la Slovenia in autostrada. L’ultima volta ho visto grandi cartelloni gialli con una gran mano nera e il segnale di senso unico al centro della mano. Sono fissati allo svincolo di ogni tratto autostradale, sulla destra, per far sì che se uno prende l’uscita come entrata… Sento parecchie volte alla nostra radio che un veicolo viaggia contromano. I nostri svincoli auto-

foto ald, mw

Segnali sloveni anti-auto in contromano

Per questa rubrica valgono alcune regole: più breve è la lettera, maggiore è la probabilità che venga pubblicata; la redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile inviare le lettere per e-mail: touring@tcs.ch. Le lettere dei lettori vengono pubblicate anche nell’edizione online di «Touring» (www.touring.ch).

Impressum touring Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); vice caporedattore: Heinz W. Müller (hwm); vice caporedattore: Marc-Olivier Herren (MOH); Christian Bützberger (Bü), Antonio Campagnuolo (ac), Pascale Marder (pam), Jacques-Olivier Pidoux (jop), Peter Widmer (wi). Art Director/Fotografie: Martin Lobsiger (mlo). Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, Mathias Wyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Sylvie Fallot (f), Sabine Rothacher (t), Irene Mikovcic-Christen (assistente caporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna, tel. 031 380 50 00, fax 031 380 50 06. E-mail: touring@tcs.ch. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 96 028, totale: 1 355 061. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile), Gabriela Amgarten. Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 031 387 21 16, fax 031 387 21 00. Produzione: St. Galler Tagblatt SA, Basler Zeitung SA, CIE Centre d’impression Edipresse Lausanne S.A. Cambiamenti d’indirizzo: per iscritto, indicando il numero di socio, alla Sede centrale del TCS, cp 820, 1214 Vernier, tel. 022 417 24 40, fax 022 417 28 66, e-mail: service@tcs.ch o all’agenzia TCS (tel. 0844 888 111, fax 0844 888 112). Abbonamento: compreso nella quota sociale annua. «Touring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.

Si possono fornire le risposte per posta (unicamente su cartolina postale), tramite SMS, email o www.touring.ch, indicando le generalità. Concorso 14/09: i due orologi Allegra di Pilo & Co sono stati vinti da Antonietta Fontana di Riva San Vitale e Florence Baeriswyl di La Roche. Congratulazioni! Condizioni di partecipazione: il concorso di «Touring» è aperto a tutti, ad eccezione dei collaboratori del TCS e dei loro famigliari. I vincitori saranno estratti a sorte e avvertiti per iscritto. I premi non possono essere sostituiti da una somma di denaro equivalente. Non viene tenuta alcuna corrispondenza. Non sarà possibile ricorrere alle vie legali.

Redazione Touring, concorso per i lettori, casella postale, 3024 Berna; SMS al numero 9988 (1 fr./SMS) scrivendo «Touring» e le tre risposte; touring@tcs.ch (intestazione: concorso) Termine d’invio: 4 ottobre 2009


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l’incontro | touring 16 | 24 settembre 2009

In Islanda non si vendono più auto

in bancarotta e hanno dovuto ritirarsi. La strada viene ora chiamata «Boulevard of broken dreams» (Viale dei sogni infranti). Gli islandesi comprano ancora auto nuove?

Stefan Asgrimsson, caporedattore del «Touring» islandese, spiega quali conseguenze ha sulla società del suo Paese il repentino declino del settore automobilistico.

» L’Islanda è stata colpita duramente dalla crisi?

Quali conseguenze ha la crisi sull’industria dell’automobile?

Stefan Asgrimsson: Forse, lungo il percorso che ha compiuto per venire in redazione, lei ha visto il nostro teatro dell’opera che si trova ancora in costruzione. Per mancanza di soldi i lavori sono stati interrotti. Intanto, ci si domanda se non è il caso di costruire una prigione per rinchiuderci i responsabili della crisi.

La nostra redazione ha sede nella zona industriale di Reykjavik. Se guarda fuori dalla finestra, vede che sono vuoti molti palazzi di vetro con grandi saloni espositivi. Vede quella grande macchia scura dalla forma rotonda sopra quell’edificio? Un tempo là c’era il simbolo di una concessionaria BMW. Uno dei tanti locatari che sono andati

Secondo le statistiche, l’importazione di automobili è completamente ferma. Quest’anno non verrà importata neppure una sola vettura in Islanda. Le poche auto nuove che sono state comprate, risalgono al 2008. Nonostante tutto, sulle strade islandesi si vedono ancora molte potenti fuoristrada.

Durante le lunghe ferie d’estate molti islandesi vanno nelle loro case di campagna. Per questo motivo molti si sono dotati di SUV che possono procedere sul ghiaccio. Ora, però, molti islandesi vorrebbero sbarazzarsi volentieri sia della casa di vacanza sia della loro enorme fuoristrada. Ma non riescono a vendere né una né l’altra. Allora attualmente i prezzi di vendita delle auto dovrebbero essere piuttosto bassi?

Oggi si ottiene una nuova Subaru Legacy CDI per lo stesso prezzo con il quale un anno fa si pagava un modello di dieci anni. E per quanto riguarda le piccole vetture?

Il loro grado di apprezzamento è cresciuto nettamente. Se oggi viene comprata un’auto, allora si tratta di una Suzuki Splash o di una Suzuki Swift. Ciò significa che in Islanda le piccole auto saranno le vetture del futuro?

A lungo termine vedo di più sulle nostre strade delle automobili elettriche. In Islanda l’energia geotermica è molto diffusa e a buon mercato. Grazie alle fitte reti che ci sono qui, l’infrastruttura necessaria alle auto elettriche potrebbe essere costruita rapidamente. Stiamo già pensando all’introduzione di un veicolo di pattuglia elettrico. Qual è la situazione degli importatori d’auto?

Finora la maggior parte delle auto vendute in Islanda erano delle Toyota. E continueranno ad esserlo grazie alla loro ampia offerta di modelli. Attualmente è più in difficoltà VW, l’importatore è stato acquisito dalle banche che nel frattempo sono gestite dallo Stato. A lungo termine penso che la maggior parte degli importatori in futuro si guadagnerà da vivere con la manutenzione e non con la vendita di nuove auto.

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Pascale Marder

Intervista: Pascale Marder

Stefan Asgrimsson, caporedattore di «Bladid» del FIB ed esperto dell’industria dell’auto.

In pillole Stefan Asgrimsson è caporedattore del giornale «Bladid» dell’automobil club islandese (FIB). Il FIB conta quasi 16 000 soci e lavora in stretta collaborazione con garage convenzionati. Specialmente durante l’estate, il FIB presta soccorso ai turisti in giro per l’Islanda in auto che sono soci dei club partner, come ad esempio il TCS.




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