23 settembre 2010 touring 16 www.touring.ch GAA 1214 Vernier
Il giornale della mobilità
Ciclisti sempre più indisciplinati
Bicicletta selvaggia 4
Bagagli aerei in ritardo
Chi rimborsa le spese 10 Test dei pneumatici invernali
Numerosi i promossi 16 Notizie e informazioni dalla Sezione Ticino del TCS Test della nuova Meriva Un’Opel raffinata con elementi molto originali 24
Da Miami a Key West Guidando sull’Oceano da un ponte all’altro
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Consulenti legali del TCS Il risarcimento per danni morali è troppo basso 41
23 settembre 2010 | touring 16 | editoriale e sommario
24 Test della Opel Meriva 1.4 Cosmo
L’attenzione è catturata dal nuovo design e dalle porte ad apertura contrapposta. La nuova Meriva piace anche per la modularità, il comfort e le prestazioni di guida.
Le zone ambientali provocano solo caos e paralisi
28 Giro in auto della Florida
Girovagare in automobile tra le numerose isole delle Florida Keys. Un vero paradiso per gli appassionati delle attività marine e di... Ernest Hemingway.
primo piano
4 Giungla d’asfalto: sempre più ciclisti in città non rispettano le norme della strada.
società e mobilità
10 Bagagli in ritardo: a volte i bagagli non volano con noi. Inchiesta su spese e rimborsi. 13 Minaccia per la strada: un’iniziativa mette in pericolo il finanziamento della rete.
test e tecnica
16 Speciale gomme invernali: il nuovo test TCS su 28 prodotti per affrontare l’inverno. 23 Auto elettrica: dopo la Mitsubishi i Miev, anche le francesi Fluence Z.E. e la iOn.
viaggi e tempo libero
31 Gite autunnali: sempre più di moda le passeggiate su itinerari storici della Svizzera. 34 Nella città dei motori: visita ai musei Lamborghini e Ferrari nella zona di Modena.
club e soci
41 Giornata consulenti del TCS: risarcimenti per danni morali alle vittime di incidenti. 42 Servizi finanziari: David Winteler parla di assicurazioni per auto e carte di credito. 9 43 45 46
il consulente contatti TCS forum, il concorso, impressum l’incontro: Rainer Schoch, un artista dell’auto
Martin Küng
Chi non conosce il termine capro espiatorio? Nel racconto biblico, è il capro che viene caricato dei peccati del popolo e poi viene cacciato dalla città portando con sé tutto il male. La versione moderna potrebbe essere la seguente: il traffico motorizzato viene marchiato con una vignetta che indica le emissioni nocive e gli viene vietato l’ingresso in città. Questo scenario potrebbe presto diventare realtà, dato che il ministro dei trasporti Moritz Leuenberger ha mandato in consultazione un pacchetto di leggi che dovrebbe istituire le basi per creare zone ambientali in città. L’obiettivo sarebbe di migliorare la qualità dell’aria nei centri urbani, un intento di per sé lodevole, ma, ancora una volta, ad essere sacrificato è il traffico motorizzato. E ci si dimentica di quanto negli ultimi anni siano state ridotte le emissioni delle auto. Un paio di dati: nel caso di vetture nuove, il consumo di carburante medio è attorno a 7 litri/ 100 km e le emissioni di CO2 sono scese del 5% a 167 g/km. Di fronte a tali riduzioni degli agenti inquinanti delle automobili si pone naturalmente la domanda se le zone ambientali siano veramente la cosa giusta. Inoltre, il carico burocratico e i costi di controllo per tali zone sono sproporzionati rispetto all’utilità effettiva. In breve: le zone ambientali causerebbero solo caos e paralisi. Felix Maurhofer, caporedattore
Gli SlowUp sollecitano la creatività
Foto di copertina Autore: Fabian Unternährer
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Con le ultime manifestazioni nell’Emmental (foto), Basilea-Dreiland e sul Lago di Zurigo è finita la stagione degli SlowUp. Durante queste giornate della mobilità a forza di muscoli, patrocinate anche dal TCS, non sono mancati esempi di simpatica creatività.
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primo piano | touring 16 | 23 settembre 2010
Le regole valgono anche per le bici I ciclisti in città rispettano poco le norme della circolazione e i semafori rossi: le statistiche sugli incidenti mostrano che i ciclisti sono i primi a esporsi al pericolo. Preoccupate le associazioni ciclistiche. Ma spesso prevale la confusione.
› In molte città sta diventando evidente un
fenomeno: i ciclisti ignorano sempre più spesso le norme della circolazione basilari, circolando sui marciapiedi, ignorando il semaforo rosso e superando le linee di sicurezza. L’imbarbarimento del comportamento dei ciclisti indispone i pedoni e gli automobilisti, ma è anche pericoloso per gli stessi indisciplinati: non stupisce che i dati più recenti sugli incidenti dei ciclisti – al contrario degli altri utenti della strada – siano definiti «preoccupanti» anche dall’Ufficio prevenzione infortuni (upi): rispetto all’anno precedente, il numero dei ciclisti rimasti uccisi è raddoppiato, passando da 27 a 54. Anche il numero dei feriti gravi ha subito un aumento salendo da 821 a 858. Nella somma totale ci si trova ancora al livello del 2001. Perlomeno, le cifre del primo semestre 2010 sono migliori dell’anno precedente, ma è ancora troppo presto per dare il segnale di «cessato allarme».
Di più nelle località | Secondo le statisti-
che, la maggior parte degli incidenti accade nelle località urbane, anche se le zone grigie sono ancora ampie e non sempre è facile un’analisi delle cause precise degli incidenti. Un indicatore della tendenza ad un imbarbarimento del comportamento dei cicli-
sti sulle strade è la più grande città della Svizzera: a Zurigo, nel 2009, esattamente la metà degli incidenti in cui le due ruote erano coinvolte sono stati causati dai ciclisti stessi. A Losanna, dove nell’ultimo anno si sono verificati 44 incidenti di biciclette, nel 59% dei casi la colpa era dei ciclisti. I controlli mirati delle bici sulle strade provocano le proteste dei controllati o dei loro rappresentanti politici. Per i critici «si spara ai passeri con un cannone». La scusa dei ciclisti è che non rispettano le regole perché l’infrastruttura a loro disposizione è insufficiente.
Sempre più denunce | È relativamente nuovo che, come già menzionato, i ciclisti invadono i marciapiedi riservati ai pedoni. Non stupisce dunque che ad esempio, nell’anno precedente a Zurigo, le collisioni dei ciclisti con i pedoni siano aumentate del 44%. Il fatto che i ciclisti s’impossessano sempre più spesso dei marciapiedi è un fenomeno noto, come conferma Marlene Butz dell’«Associazione svizzera dei pedoni»: «Molto spesso riceviamo denunce da pedoni, che sui marciapiedi si sentono assediati dai ciclisti». continua a pagina 7
«Touring» ha voluto vederlo con i propri occhi e nella capitale federale si è appostato nelle vicinanze della stazione centrale presso la Bubenbergplatz, dove la situazione non lascia spazio ai dubbi. Alle 8 di mattina si può osservare come, sulla corsia che porta fuori dalla città, i ciclisti rispettano il colore rosso del semaforo, oppure no. Bastano 15 minuti per stilare un bilancio scioccante: su 28 persone in bicicletta, 22 (!) hanno ignorato il semaforo rosso. In alcuni casi, solo con molta fortuna i ciclisti non si sono scontrati con un automobilista che svoltava correttamente da destra. Notizie di controlli del semaforo in altre città confermano la casistica registrata a Berna. A questo punto sembra un miracolo che l’upi nel 2009 in tutta la Svizzera abbia registrato «solo» sette ciclisti feriti gravi o morti in seguito all’essere passati col rosso. hwm
Fabian Unternährer
Il rosso come optional
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Scene come questa sono sempre piĂš frequenti in cittĂ ; a farne le spese sono gli stessi ciclisti che non rispettano le regole, oltre agli altri utenti della strada.
Al cinema
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dal 15 ottobre 2010
Cattivissimo me Il produttore di «Ortone e il mondo dei chi» e «L’era glaciale 1 & 2» realizza un film d’animazione e d’avventura completamente folle. «Cattivissimo me 3D» parla del più geniale degli inventori, il super villano Gru, del furto della luna e di tre piccole orfane con una missione particolare. Gru è uno scellerato che adora compiere misfatti. Niente – o almeno così lui crede – gli tiene più a cuore che inventare nuove malefatte per impressionare tutti. Nel suo vasto scantinato, un nascondiglio labirintico e sinistro, lo scienziato pazzo prepara ogni sorta di piano geniale, circondato da una miriade di minuscoli schiavi gialli: i Minion. Armato fino ai denti e all’insaputa dei vicini, complotta il più grosso colpo di tutti i tempi: il furto della luna. A Gru piacciono ogni sorta di giochi cattivi e possiede una moltitudine di veicoli da combattimento aereo
Primo premio pacchetto speciale all’Hotel Schloss Ragaz, Bad Ragaz: 3 pernottamenti con mezza pensione, camera con doccia/WC in un pavillon 1 massaggio di 45 minuti 3 entrata alle Terme Tamina per un valore di 1080 fr. per 2 persone Per partecipare comporre il numero 0901 590 998 o inviare un SMS scrivendo «GRU» al numero 9988 (CHF 1.–/SMS e chiamata dalla rete fissa). Partecipazione tramite cartolina postale a: Concorso Touring, «GRU», Casella postale, 8099 Zurigo. Termine di invio: 30.09.2010*
e terrestre spettacolari e un impressionante arsenale di raggi immobilizzanti e restringenti con i quali neutralizza tutti quelli che osano sbarrargli la strada... fino al giorno in cui incontra Margo, Edith e Agnes, tre orfanelle fermamente decise ad adottare questo strano ometto per farne il loro papà. Il più grande villano di tutti i tempi si trova confrontato alla più dura prova: affrontare queste tre deliziose fanciulle.
www.cattivissimome.it Età minima consigliata: 6 anni Unite lo straordinario paesaggio prealpino con i salutari bagni termali nella singolare infrastruttura delle terme Tamina. Movimento, benessere, relax: sia visitando le storiche gole della Tamina sia giocando a golf oppure compiendo un giro in bicicletta lungo il Reno e i vigneti di questa stupenda regione. Magari visiterete spontaneamente uno dei numerosi torchi e degusterete il vino accompagnandolo con i prodotti tipici regionali. Ci rallegriamo della vostra visita! I vostri albergatori Patrick e Barbara Zettel www.hotelschlossragaz.ch
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1° premio soggiorno all’Hotel Schloss del TCS a Bad Ragaz 2° premio un orologio del film con raffigurato un personaggio (10 orologi) 3° premio una creativa maglietta del film per bambino (40 magliette) 4° premio 2!100 biglietti per il cinema 2010 Universal Studios. All Rights Reserved.
* Possono partecipare tutti i lettori e lettrici di «Touring» residenti in Svizzera e nel Liechtenstein. I collaboratori del TCS e i loro famigliari non possono partecipare. I premi non possono essere sostituiti da una somma di denaro equivalente. I vincitori saranno avvertiti per iscritto. In merito a questo sorteggio non viene tenuta alcuna corrispondenza. Non sarà possibile ricorrere alle vie legali.
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il commento
Heinz W. Müller
Hannes Thalmann
Una cosa deve essere chiara sin dall’inizio: il fatto che «Touring» tematizzi la mancanza di disciplina di molti ciclisti, non è assolutamente un attacco volto contro gli utenti di un mezzo di trasporto così pratico. E non è nemmeno una lettera di privilegio per gli automobilisti, che con il loro veicolo più massiccio possono provocare più danni e per questo sono tenuti alla massima prudenza. Ma non si può chiudere gli occhi davanti al fatto che nello spazio urbano sempre più ciclisti ignorano le più semplici norme della circolazione, non fermandosi al semaforo rosso e prendendo possesso anche dei marciapiedi. Mettono in pericolo non solo loro stessi, ma anche in primo luogo gli utenti della strada più deboli. Anche il fatto che in molte località non esistono ancora sufficienti spazi sicuri per i ciclisti, non legittima un comportamento illegittimo e nemmeno la ribellione contro le forze dell’ordine che «hanno la faccia tosta» di controllare i ciclisti. Proprio nei sistemi di traffico complessi è richiesta una buona dose di disciplina.
Forse i controlli dei ciclisti effettuati dalla polizia (nella foto a San Gallo) porteranno i loro frutti.
continua da pagina 4
Ogni tanto la mancanza di disciplina è forse semplicemente uno specchio della società. Si cerca di esortare i ciclisti ad avere più rispetto verso i pedoni con campagne di sensibilizzazione. L’associazione ha già collaborato con il TCS a Zurigo. Anche «Pro Velo» è giunta alla conclusione che il pieno impegno per un miglioramento dell’infrastruttura e della segnaletica evidentemente non basta: «Dobbiamo dare maggiore peso alla sensibilizzazione dei ciclisti, dunque anche alla comunicazione», afferma Marianne Fässler. In generale, non sono pochi i ciclisti che eludono le regole della circolazione, tra cui anche personaggi pubblici: così recentemente il sindaco di Bienne Hans Stöckli è stato filmato mentre telefonava andando in bicicletta. Un comportamento che gli è valsa una denuncia da parte di un antagonista politico, con i relativi titoli di giornale. Inoltre i sondaggi mostrano che anche il tema dell’alcool al manubrio è di attualità. Spesso viene considerata una trasgressione
perdonabile, ma può anche essere sanzionata severamente.
Parola d’ordine repressione | Diversi corpi di polizia hanno cominciato a intensificare i controlli anche in città, dove le lobby dei ciclisti sono particolarmente forti. San Gallo si concentra in primo luogo sui controlli primaverili, quando comincia la stagione delle due ruote. Losanna, che dispone anche di pattuglie in bicicletta, controlla e distribuisce ogni giorno multe anche ai conducenti delle due ruote. Per il portavoce dell’upi, Rolf Moning, oltre alla repressione è necessario promuovere la comprensione reciproca. L’esperto in sicurezza stradale del Touring Club Svizzero, René Wittwer, ritiene anche utile che una volta un ciclista («molti si considerano dalla parte dei buoni») si sieda su un’auto e guardi cosa succede sulla strada, e viceversa. La prevenzione, che comincia da bambini, gli sta a cuore: pioniere in questo è il TCS in collaborazione con la polizia. Nelle scuole superiori è ancora necessario intervenire. La funzione di esem-
pio dei genitori è, inoltre, un altro punto importante. Nel 2011 Losanna ha in programma una grande campagna di prevenzione per i ciclisti. Se serve a qualcosa, lo diranno più tardi le statistiche.
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Heinz W. Müller Info Touring Cosa pensate della mancanza di disciplina dei ciclisti? Siete forse automobilisti che a volte salite in sella a una due ruote e dopo vedete tutto in modo diverso? Inviate una breve mail a: touring@tcs.ch. Oppure scrivete a: TCS, Redazione Touring, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna.
Una lista (incompleta) delle multe per i ciclisti % Abbandono del dispositivo di guida (guida senza mani) % Trasporto d’oggetti che impediscono di far segnalazioni % Porsi davanti a una colonna di autoveicoli fermi % Superare una fila di veicoli fermi immettendosi tra loro % Circolare affiancati ove vietato % Farsi trainare % Fermarsi su un passaggio pedonale in caso di arresto della circolazione % Non rispettare il divieto generale di circolazione % Utilizzare una via pedonale senza scendere dal veicolo % Non fermarsi completamente al segnale «stop»
20 fr. 20 fr. 20 fr. 20 fr. 20 fr. 20 fr. 20 fr. 30 fr. 30 fr. 30 fr.
% Omissione di segnalare una svolta a sinistra 30 fr. % Oltrepassare una linea di sicurezza nelle località 40 fr. % Inosservanza dell’obbligo di dare la precedenza sui passaggi pedonali 40 fr. % Circolazione non autorizzata sul marciapiede 40 fr. % Circolare a luci spente di notte su una strada illuminata 40 fr. % A luci spente di notte su una strada non illuminata 60 fr. % Inosservanza di un segnale luminoso 60 fr. % Usare gli auricolari denuncia % Telefonare denuncia % Stato di ebrietà denuncia
23 settembre 2010 | touring 16 | società e mobilità
Zone ambientali: nuova vertenza
il consulente
Urs-Peter Inderbitzin
Quello che in Germania ha già riscaldato gli animi, dovrebbe ora essere introdotto anche in Svizzera: le zone ambientali in città. Quasi tutto parla a loro sfavore.
› E così, quasi come fosse un regalo d’ad-
dio, il dimissionario consigliere federale Moritz Leuenberger ha depositato un uovo speciale: su richiesta di alcuni cantoni la Confederazione vuole consentire la creazione di cosiddette zone ambientali nelle città, come quelle esistenti in numerose città tedesche. Il Dipartimento dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni ha dato mandato di elaborare un avamprogetto. L’indagine conoscitiva si concluderà il 26 novembre.
Cantoni competenti | Cuore della nuova
che le procedure amministrative e i costi per gli utenti di una misura del genere non portino alcun beneficio all’ambiente. Secondo il TCS le punte di concentrazione di polveri fini o di ozono dipendono da situazioni climatiche particolari e non dalla quota di traffico. Il TCS sostiene inoltre che la maggior parte del parco automobili della Svizzera corrisponde già ai criteri del contrassegno verde, introdotto in alcune città della Germania: si tratta di motori a benzina con catalizzatore a norma, disponibili dal 1987, e di diesel con relativo filtro. Un divieto di circolazione colpirebbe allora solo i pochi proprietari di vecchi veicoli a diesel. La creazione di zone ambientali avrebbe così solo un influsso minimo sulla concentrazione di sostanze nocive nelle città.
Molti ostacoli | Comunque non è ancora
detta l’ultima parola: se l’idea delle zone ambientali dopo la consultazione verrà portata avanti, in seguito sarà richiesta l’opinione del Consiglio federale e in conclusione del Parlamento. hwm/md
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Cosa ne pensate dell’idea delle zone ambientali in Svizzera? Scrivete a touring@tcs.ch. Oppure TCS, Redazione Touring, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna
Keystone
normativa sarebbe l’introduzione di un sistema di contrassegni, che suddivide i veicoli a motore in differenti categorie di emissioni. Grazie ad esso le autorità cantonali potrebbero stabilire quali veicoli possono attraversare le zone ambientali e quali no. I veicoli con emissioni inquinanti eccessive potranno in tal modo essere tenuti lontani dalle zone ambientali, mentre quelli con carichi deboli potranno accedervi. In caso d’infrazione si rischiano multe di 100 fr. e più. Il TCS respinge categoricamente l’introduzione di zone ambientali; è dell’opinione
Le zone ambientali riscaldano gli animi in Germania, anche quelli dei turisti svizzeri.
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Linea continua e divieto di sorpasso non sono uguali Come automobilista o motociclista vi siete forse trovati anche voi in questa strana situazione: state guidando su una strada di campagna e vorreste superare un veicolo che procede lentamente, ma non potete, in quanto è segnalato un divieto di sorpasso. Finalmente ecco il cartello che decreta la fine del divieto. Pochi metri dopo tuttavia ecco apparire la linea di sicurezza continua, che v’impedisce nuovamente di procedere al sorpasso. Qual è la differenza tra il divieto di sorpasso e la linea di sicurezza? In linea di principio in entrambi i casi è proibito superare. Ma con delle eccezioni: in presenza del cartello «divieto di sorpasso» possono essere superati – a condizione che sia possibile farlo senza pericolo – biciclette e altri veicoli che viaggiano a una velocità non superiore ai 30 km/h. In particolare veicoli monoasse, motocarri o veicoli agricoli. Attenzione, però: la gran maggioranza dei moderni trattori supera i 30 km/h! Chi li sorpassa comunque rischia quindi una multa. Eccezionalmente, è possibile procedere ad un sorpasso anche in presenza della linea di sicurezza. La condizione indispensabile è che a destra della linea vi sia sufficiente spazio per procedere alla manovra. La linea di sicurezza, infatti, non può essere oltrepassata in alcun modo. Contrariamente a quando comunemente si pensa, nemmeno trattori e biciclette possono essere sorpassati se per farlo non si rispetta questa condizione. «La linea di sicurezza è come un muro», ripetevano un tempo tutti i maestri di guida. La violazione del divieto di sorpasso così come il «taglio» della linea di sicurezza non sono peraltro puniti tramite la procedura di multa disciplinare, ma ne deriva una denuncia davanti al giudice, che determinerà la multa sulla base della pericolosità della manovra e del reddito del conducente indisciplinato.
L’autore è giornalista giudiziario accreditato presso il Tribunale federale.
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società e mobilità | touring 16 | 23 settembre 2010
I bagagli in ritardo fanno arrabbiare Non tutte le compagnie aeree si dimostrano ugualmente accomodanti riguardo ai rimborsi per i bagagli consegnati in ritardo. Neppure chi contrae un’assicurazione speciale viene rimborsato di tutte le spese aggiuntive sostenute.
› Un gruppo di motociclisti fa il check-in
con l’equipaggiamento completo allo scalo Ginevra-Cointrin e si imbarca su un volo per Ulan Bator via Mosca. Arrivato al mattino presto in Mongolia, il gruppo osserva con attenzione il lento scorrere del nastro trasportatore dei bagagli. L’attesa si protrae a lungo. Finché il nastro si arresta e i turisti motociclisti rimangono lì senza bagagli. Allora inizia la burocrazia: con l’aiuto di un interprete si deve annunciare l’assenza dei bagagli presso la compagnia aerea e avviare una richiesta di ricerca. Ad ogni modo, gli impiegati assicurano che il bagaglio arriverà sicuramente a Ulan Bator l’indomani. Il ritardo del bagaglio con l’equipaggiamento da moto si ripercuote molto negativamente sul viaggio previsto, perché non lo si può intraprendere senza l’attrezzatura adatta e in città non si possono organizzare a corto termine i necessari indumenti da motociclista. In concreto, ciò vuol dire che l’operatore turistico mongolo deve rivedere il programma di viaggio, mentre i partecipanti devono comprarsi i prodotti igienici e gli indumenti per dormire, oltre a trascorrere una notte d’albergo supplementare nella capitale mongola. Questo genera immediatamente la discussione su chi si assume i costi aggiuntivi causati da questa situazione? Le conse-
guenze del bagaglio in ritardo ammontano a circa 300 franchi a persona.
Responsabili le compagnie | Se la compagnia aerea non riesce a trasportare il bagaglio contemporaneamente al passeggero, fondamentalmente è lei ad essere responsabile delle spese che ne derivano. È stabilito dalla Convenzione di Montreal, che disciplina la responsabilità nell’aviazione civile internazionale. Letteralmente vi si legge: «Nel trasporto di bagagli, il vettore è responsabile per il ritardo fino ad un massimo di 1.131 DSP» dove con DSP si intendono i diritti speciali di prelievo. Un DSP equivale a circa un euro. Peccato, però, che la buona volontà sia interpretata differentemente a seconda delle compagnie (vedi tabella in basso). Mentre, ad esempio, la Swiss per tutti i costi aggiuntivi sostenuti dal passeggero rimborsa fino a un importo di circa 1000 euro, da Air France si riceve solo un kit per l’igiene e bisogna pagarsi personalmente da mangiare e il pernottamento. Le assicurazioni pagano meno | Chi
non desidera far affidamento sulla buona volontà delle compagnie aeree, per premunirsi contro ogni eventualità può concludere un’assicurazione per i bagagli di viaggio presso una compagnia assicurativa. Per la
Lunghe attese davanti ai nastri trasportatori in aeroporto. Se il bagaglio non dovesse arrivare, seguono burocrazia, costi, spreco di energie e molte arrabbiature.
La disponibilità delle compagnie aeree è variabile
Compagnia aerea Disponibilità
Swiss Prende a carico i costi aggiuntivi fino a circa 1000 euro inclusi i pernottamenti
Austrian Airlines Prende a carico i costi aggiuntivi fino a circa 1000 euro inclusi i pernottamenti
Procedura
Notifica immediata alla compagnia aerea presso l’aeroporto di arrivo e documentazione entro 7 giorni
Notifica immediata alla compagnia aerea presso l’aeroporto di arrivo e documentazione entro 21 giorni
Easyjet In caso di ritardo di oltre 24 ore vengono pagati al massimo per 3 giorni 40 fr. al giorno per generi di prima necessità Notifica immediata alla compagnia aerea presso l’aeroporto di arrivo e documentazione entro 21 giorni
Air France I passeggeri ricevono un set con prodotti di igiene dentale e pigiama. Rimborso per altri articoli d’emergenza. Notifica immediata alla compagnia aerea presso l’aeroporto di arrivo e documentazione entro 21 giorni
Roman Meyer
23 settembre 2010 | touring 16 | società e mobilità
Assicurare il ritardo dei bagagli Assicurazione Tipo di assicurazione Costi Copertura per bagagli in ritardo Procedura
Mobiliare Modulo «Bagaglio di viaggio» nell’assicurazione annullamento viaggi da 170 a 2000 fr. di somma assicurata, franchigia di 200 fr. per sinistro Solo una maglietta e set di igiene dentale, né cibo né pernottamenti Notifica e documentazione scritta
maggior parte si tratta di complementi dell’assicurazione di mobilia domestica o legati ad un’assicurazione di annullamento del viaggio. Ma attenzione: la copertura di questa assicurazione complementare è perlopiù modesta. Di regola vengono rimborsati solo prodotti igienici, una maglietta o gli acquisti «davvero necessari» – una formula che chissà cosa significa! Il TCS non propone più un’assicurazione del genere.
Una guida turistica aiuta | «Fortunatamente, il fatto che il bagaglio arrivi in ritardo non accade così spesso», spiega Peter Brun, portavoce del gruppo Kuoni. Perlopiù capita durante i cosiddetti voli triangolari, quando bisogna cambiare aereo. Fastidi del genere non succedono praticamente mai in occasione di voli charter, perché vi si presta una particolare attenzione all’insieme del bagaglio, afferma Brun. Se poi capita, il responsabile di Kuoni nel luogo di destinazione si occupa del bagaglio in ritardo. Questo è un vantaggio, perché i responsabili possono comunicare nella lingua del luogo. Pubblicità
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Zurigo Modulo «Bagaglio di viaggio» nell’assicurazione mobilia domestica Secondo la somma assicurata: ad es. 56 fr. per mobilia domestica di 2000 fr. Solo articoli essenziali, al massimo il 30% della somma assicurata per il bagaglio Notifica e documentazione scritta
Nel caso in cui i bagagli ritardatari dovessero causare costi supplementari, Peter Brun consiglia di contrarre un’assicurazione speciale. Si tratta di un fastidio che lascia un sapore amaro alla vacanza. Questo soprattutto quando i viaggiatori vengono privati già all’inizio del viaggio della loro attrezzatura speciale, magari per delle attività all’aperto come le scalate, le immersioni subacquee o altre. La burocrazia, necessaria per ricevere il bagaglio, è al limite del sopportabile, soprattutto per i viaggiatori individuali. Oltretutto i passeggeri non hanno alcuna colpa per l’incapacità delle linee aeree. Una magra consolazione per le vittime è che, ad esempio con Swiss, arrivano a destinazione in ritardo o vanno smarriti solo 10 colli di bagaglio ogni 1000 passeggeri. Il 99% apparirà di nuovo entro 48 ore.
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Felix Maurhofer Info Touring Convenzione di Montreal: www.admin.ch › Diritto nazionale oppure www.fog.it/legislaz/montreal-1999.htm
D a l 3 a l 6 f e b b r a i o 2 0 11 h a l l e n s ta d i o n z u r i g o
iill ggala a l a ddii ppattinaggio a t t i n a g g i o aartistico r t i s t i c o ddii m maggior a g g i o r ssuccesso u c c e s s o aall m mondo o n d o 6600 0000 0 0 sspettatori p e t t a t or i Sei rappresentazioni r appresent azioni sold-out sold- out quest'anno qquest’anno ues t 'anno campioni c a m p i o n i olimpici o l i m p i c i e mondiali m o n d i a l i Danzatori Danzatori Acrobati A c robati Sei sstars ta r s m mondiali ondiali d della ell a m musica u s i c a Umorismo Umorismo LLasciatevi asciatevi iincantare ncantare Nuova Nuova produzione p r o du z ion e Categorie posti e prezzi
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! Data desiderata ! 3. 2. 2011, ore 20 ! 5. 2. 2011, ore 14 ! 6. 2. 2011, ore 13
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Prego far pervenire a: Art on Ice Production AG, Breitackerstrasse 2, 8702 Zollikon, fax 044 315 40 29, www.artonice.com
23 settembre 2010 | touring 16 | società e mobilità
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Duro attacco alla strada Pericolo per i soldi vincolati alla strada provenienti dalle imposte sugli oli minerali: un’iniziativa dell’ATA minaccia fortemente importanti progetti per l’eliminazione delle strettoie sulle strade nazionali. Il TCS indica dove e argomenta.
› Secondo l’iniziativa popolare depositata
dall’Associazione Traffico e Ambiente (ATA), dei fondi vincolati provenienti dall’imposta sugli oli minerali solo la metà dovrebbe essere attribuita alla strada. L’altra metà dovrebbe essere impiegata per «promuovere il trasporto pubblico di persone su rotaia e strada e per il trasferimento del traffico merci dalla strada alla ferrovia». Il testo sottoposto al Parlamento esige in realtà, secondo il TCS, addirittura il 70% dei finanziamenti destinati alla strada. Di conseguenza, viene in tal modo minacciato l’intero finanziamento delle opere stradali, il completamento della rete autostradale, la manutenzione e il risanamento delle strettoie. Va ricordato che già oggi il 25%, ossia circa un miliardo di franchi l’anno, dei fondi vincolati alla circolazione viene impiegato
per finanziare i trasporti pubblici. Eppure la strada garantisce ancora i tre quarti delle prestazioni di trasporto, contro il 20 percento dei trasporti pubblici. Al contrario, la Confederazione stanzia oggi per il trasporto pubblico quasi il doppio di quanto va alla strada: quasi 5 miliardi contro circa 2,8 miliardi. Il TCS ritiene che gli iniziativisti «fanno coscientemente in modo che la manutenzione delle strade sia bloccata per mancanza di fondi e che la costruzione e il completamento delle autostrade vengano procrastinati a tempo indeterminato».
Brutte conseguenze | L’iniziativa dell’ATA minaccia in particolare progetti già in corso di pianificazione e la cui realizzazione mira ad alleggerire tratti autostradali spesso sovraccarichi (cfr. dettagli sulla cartina in basso), fra i quali:
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Lugano–Melide/Bissone (A2) Härkingen–Wiggertal (A1/A2) circonvallazione nord di Zurigo ampliamento Le Vengeron–Coppet eliminazione della strettoia di Crissier.
Capitolo economia | Sia in termini di si-
curezza stradale che di fluidità del traffico, come pure di sviluppo economico (trasporto merci) queste infrastrutture già approvate dal Parlamento federale sono assolutamente indispensabili. Oltretutto, se lo sviluppo demografico ed economico dei prossimi anni in Svizzera dovesse essere pesantemente limitato, una loro realizzazione sarebbe impossibile. Per questo motivo i soci del Touring Club Svizzero e qualunque utente della strada motorizzato hanno tutte le ragioni per respingere al mittente l’iniziativa dell’ATA. tg
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Tutte queste strettoie non potranno essere eliminate secondo i piani 2o tubo tunnel Fäsenstaub
modulo 1 modulo 2 modulo 3
STOT Basilea: tunnel Schwarzwald– diramazione Hagnau
Andelfingen– Winterthur nord Wettingen– Dietlikon
Aarau est fino Luterbach– a Birrfeld Härkingen Härkingen– Wiggertal Weyermannshaus– Wankdorf
Schönbühl– Kirchberg Wankdorf–Schönbühl Wankdorf–Rubigen
S. Gallo Kreuzbleiche– Neudorf
circonvallazione di Winterthur
circonvallazione nord di Zurigo Blegi–Rütihof
Misure di sistemazione Lucerna nord Bypass 2 tubi
Muri–Rubigen Crissier
Coppet–Nyon Le Vengeron–Coppet Perly–Le Vengeron
Lugano–Melide/Bissone
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società e mobilità | touring 16 | 23 settembre 2010
Negozi dei distributori aperti 24 ore su 24
ald
Ripensamento Nonostante la recente sentenza del Tribunale federale è pensabile che, prima o poi, i negozi delle stazioni di servizio lungo gli assi stradali principali possano offrire tutto l’assortimento 24 ore su 24. In ogni caso, la Commissione dell’economia e dei tributi del Consiglio Nazionale ha approvato un’iniziativa parlamentare di Christian Lüscher. In estate il Tribunale federale, decidendo sul caso di uno shop a Zurigo, ha definito che gli acquisti notturni in questi negozi sono contrari alla legge. Se le Camere federali dovessero approvare, è probabile un referendum del sindacato Unia.
L’organizzazione dei cantieri zurighesi ha convinto gli esperti europei.
Per far rivivere le gare d’auto in circuito Petizione Il divieto di corse in circuito di auto e moto, risalente al 1955 dopo un grave incidente a Le Mans, deve essere abolito. Lo chiede una petizione lanciata da Auto Sport Svizzera e dalla Federazione Motociclistica Svizzera. L’argomento dei promotori: esercitare lo sport nel proprio Paese è molto più ecologico che costringere i piloti e gli appassionati di motori a trasferirsi all’estero. Grazie ai centri di sicurezza per gli sport motoristici, inoltre, si potrebbe rendere ancora più sicuro il traffico stradale in generale.
Premio di sostenibilità per «Alpmobil» Riconoscimento «Alpmobil», un progetto sostenuto dal TCS, ha ottenuto il premio di sostenibilità ambientale della rivista di viaggi tedesca Travel One, un concorso a cui hanno partecipato 64 imprese internazionali. Dionys Hallenbarter e Roger Walther dell’associazione per la promozione dell’energia nella regione di Goms sono stati premiati per l’idea di rendere possibile il noleggio di auto elettriche ai turisti e agli abitanti della regione del Grimsel (Goms e Haslital). La promozione è valida sino a fine mese (www.alpmobil.ch).
Test dei cantieri: bene Zurigo I cantieri stradali provocano meno disagi di quanto si creda: è il bilancio dell’ultimo EuroTest condotto in dodici metropoli europee, fra cui Zurigo.
› Incubo degli automobilisti, generalmente
si pensa che i cantieri stradali siano responsabili di interminabili code. Questa idea, largamente diffusa, è sconfessata dall’ultimo EuroTest realizzato in dodici metropoli europee, fra cui Zurigo. Per la maggior parte dei 57 cantieri analizzati, le perturbazioni del traffico restano limitate e l’informazione fornita agli automobilisti era soddisfacente. Si notano invece diverse lacune per ciò che riguarda la zona di restringimento e un accesso poco agevole per le macchine da cantiere. Inoltre, sono stati censiti troppi settori stretti e pericolosi, mentre la segnaletica è stata giudicata insufficiente in un terzo dei casi.
Zurigo con onore | Alla fine, gli esperti hanno comunque rilasciato 3 menzioni «molto buono», 28 «buono», 21 «sufficiente», 4 «insufficiente» e 1 «molto insufficiente». Questo buon risultato d’insieme dimostra che le «città forniscono uno sforzo coerente, benché dei miglioramenti restano necessari nel campo dell’instradamento del traffico e della segnaletica», afferma il rapporto d’esperti. In Svizzera la città di Zurigo si distingue per un utilizzo giudizioso e
intenso di tutti i mezzi d’informazione, si tratti di radio, Internet, giornali, ma anche cartelli stradali sui luoghi dei lavori indicanti la durata del cantiere: «Su questo punto, Zurigo figura in posizione di leader», dichiarano gli esperti che hanno anche plebiscitato la larghezza delle corsie di circolazione, l’illuminazione notturna e la buona delimitazione dell’area dei lavori in corso. Per contro, hanno deplorato la riduzione del numero di corsie di marcia, il cattivo stato di certi marciapiedi, come pure le rotonde difficilmente riconoscibili oppure dalle ramificazioni ostruite. La metropoli della Limmat stacca comunque un «buono» e due «sufficiente». Ossia nettamente meglio del fanalino di coda di questo EuroTest 2010, il cantiere Calle de Juan Bravo a Madrid, che si vede affibbiare un «critico». In conclusione, gli esperti sottolineano la differenza delle pratiche regionali e l’assenza di norme standard su scala europea.
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Jacques-Olivier Pidoux Info Touring L’EuroTest dei cantieri 2010 si può consultare all’indirizzo Internet www.strada.tcs.ch, nella rubrica EuroTest.
speciale pneumatici invernali | touring 16 | 23 settembre 2010
foto ald
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I severi test del TCS sui pneumatici invernali sono stati effettuati durante notti gelate sui tornanti della Novena.
Le invernali danno sicurezza La gran maggioranza dei 28 pneumatici invernali valutati nell’ambito di un comparativo TCS desta buona impressione. Il test delle misure 185/65 R 15 T e 225/45 R 17 H.
› Il conducente desideroso di acquistare
gomme invernali di qualità oggi più che mai ha l’imbarazzo della scelta. Nel tradizionale test comparativo del TCS, dei 28 prodotti provati soltanto 3 hanno dovuto accontentarsi della menzione «consigliati con riserva» e altri 3 si sono visti infliggere
un «non consigliato». Questo risultato equilibrato vale sia per la dimensione 185/65 R 15 T sia per la 225/45 R 17 H. Il test comparativo offre inoltre nuove indicazioni sulle gomme fabbricate in Cina. Mentre finora erano invariabilmente risultate di scarsa qualità, un modello 185 (Kumho I’ZEN) ha
L’opuscolo del TCS e la sua versione online Gli automobilisti in cerca di nuove gomme per la loro autovettura troveranno una quantità di informazioni e consigli nell’opuscolo «Pneumatici invernali 2010». Confronti tra gomme delle sezioni da 45 a 65, informazioni generali, prescrizioni, consigli d’acquisto e prezzi: una vera antologia del pneumatico. I soci del club possono ricevere gratuitamente la brochure (10 fr. per i non soci) nei punti di contatto TCS presso le sezioni locali oppure ordinarla per posta elettronica (tus@tcs.ch). La si trova anche online al sito: www.pneumatici.tcs.ch. MOH
ottenuto la menzione «consigliato». Nessuna euforia, comunque: i tre pneumatici scartati sono tutti di provenienza cinese.
Dimensione 185 | Tre modelli di questa dimensione ottengono il massimo «molto consigliato»; altri otto un «consigliato». Questi prodotti sono complessivamente a loro agio sui fondi asciutti, ad eccezione del cinese Star Performer che registra gravi lacune. Ultimo del gruppo, necessita inoltre di 8 metri in più del migliore per arrestarsi sul bagnato. Al contrario, oltre la metà delle gomme da 185 manifestano solo lacune minime sul bagnato. E resistono nettamente meglio all’aquaplaning dei loro omologhi estivi. Bilancio buono anche su strada innevata e prestazioni soddisfacenti sul fondo ghiacciato. Da notare che un pneumatico quattro stagioni (Goodyear Vector 4Seasons) ha convinto anche sulla neve. Scarti minimi si sono registrati per
23 settembre 2010 | touring 16 | speciale pneumatici invernali
quanto riguarda i consumi. Solo 0,2 l/100 km dividono la gomma più economica dalla peggiore. Quanto alla longevità, la differenza è del 60% circa. Anteprima assoluta: le gomme sono state messe alla prova anche sulla neve bagnata. Sebbene a causa di condizioni meteo instabili i risultati non siano stati convalidati, è comunque emerso chiaramente che un prodotto performante in condizioni di aquaplaning lo è anche sulla neve bagnata. Fatta salva la differenza di velocità massima che è dell’ordine di 80–90 km/h con l’aquaplaning e non oltre i 30 km/h con la neve bagnata.
Dimensione 225 | Con tre menzioni
«molto consigliato» e sette «consigliato» il bilancio di questa categoria è altrettanto positivo. Da notare peraltro che diverse novità non erano ancora disponibili al momento del test: si sono potute provare sol-
tanto 13 gomme da 225. Quasi tutte offrono buona sicurezza sull’asciutto. Mentre negli scorsi anni i pneumatici consigliati erano generalmente meno a loro agio sul bagnato, quest’anno hanno fatto poca impressione sulla neve. Ad eccezione delle marche migliori, è quindi preferibile essere un po’ più prudenti su strade innevate. Quanto ai prodotti cinesi, hanno nuovamente accusato gravi mancanze sul bagnato. Al contrario, un pneumatico (Michelin Alpin A4) è riuscito nell’impresa di risultare efficace sul bagnato e ottenere la palma del più longevo, con circa 20 000 km in più del modello meno duraturo. Lo scarto relativo ai consumi infine ammontava a mezzo litro. La tabella qui sotto fornisce i dettagli delle prestazioni registrate da ogni modello nelle diverse condizioni stradali. Un prezioso strumento per operare la miglior scelta. MOH/TCS c+p
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La pista di pattinaggio di Wolfsburg (D) ha accolto un’inedita prova: la tenuta su fondo ghiacciato.
Test comparativo del TCS: pneumatici invernali 185/65 R 15 T marca/tipo Dunlop SP Winter Sport 3D MO Goodyear UltraGrip 7+ Esa-Tecar Super Grip 7 Continental WinterContact TS 830 Fulda Kristall Montero 3 Semperit Speed-Grip Kleber Krisalp HP2 Goodyear Vector 4Seasons3 Firestone Winterhawk 2 EVO Vredestein Snowtrac 3 Maloya Davos Kumho I’Zen KW23 Yokohama W.drive V903 Vredestein Quatrac 33 Star Performer Winter 4
ca. prezzo in fr. 1 146.– 146.– 127.– 145.– – – 130.– – 139.– – – – 126.– – –
asciutto
bagnato
neve
ghiaccio
50% 54 52 48 52 56 58 58 52 46 46 58 62 58 30
68% 64 60 60 56 58 52 54 56 54 56 56 48 58 2
66% 68 70 76 72 58 58 54 66 70 74 52 62 48 60
44% 52 48 50 52 50 42 48 50 50 48 40 42 50 40
comfort/ rumore 40% 44 54 42 44 46 22 42 54 38 36 32 40 44 52
consumo2 usura 60% 64 64 68 70 58 68 60 60 60 58 66 62 58 62
76% 62 66 80 60 80 98 88 54 66 54 48 68 66 86
valutazione TCS 1111 1111 1111 1113 1113 1113 1113 1113 1113 1113 1113 1113 1133 1133 1333
Test comparativo del TCS: pneumatici invernali 225/45 R 17 H marca/tipo
ca. prezzo in fr. 1 Michelin Alpin A4 376.– Continental WinterContact TS 830 P 374.– Dunlop SP Winter Sport 3D 358.– Uniroyal MS plus 66 334.– Semperit Speed-Grip – Fulda Kristall Control HP – Nokian WR G2 – Goodyear Ultra Grip UG2 Performance 2 358.– Ceat Formula Winter – Pirelli Sottozero Winter 210 Serie II 368.– Yokohama W.drive V 902A – Interstate Winter IWT-2 – Westlake SW 601 Snowmaster – Note Prezzo consigliato dall’Organizzazione di acquisto del settore svizzero dell’auto e dei veicoli a motore. 2 La resistenza al rotolamento incide sul consumo. 3 pneumatico quattro stagioni con indice di velocità H. 4 indice di velocità H e nuova mescola dal DOT 0210
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asciutto
bagnato
neve
ghiaccio
58% 58 60 58 60 56 64 54 56 58 66 36 54
66% 60 64 66 60 56 56 56 54 52 54 26 12
66% 74 60 54 56 70 56 58 50 56 44 50 60
52% 52 44 46 48 42 54 50 42 42 44 40 42
comfort/ rumore 36% 48 40 44 42 34 24 34 46 28 36 42 32
Criteri di valutazione in %: le spiegazioni Le classificazioni dei diversi criteri di valutazione sono indicate in %. Occorre considerare queste percentuali come delle «note individuali» e non come dei valori assoluti. Così una differenza del 20% su di un criterio non significa che il pneumatico è inferiore del 20% in cifre assolute. Un valore del 100% equivale alla nota massima «eccellente», 0% equivale a «non consigliato». La miglior nota per criterio di valutazione è in verde La peggior nota per criterio in rosso
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consumo2 usura 52% 60 52 44 42 52 52 50 52 54 50 54 70
100% 64 66 64 62 50 52 60 52 46 70 72 50
valutazione TCS 1111 1111 1111 1113 1113 1113 1113 1113 1113 1113 1133 1333 1333
Valutazione TCS 1111 molto consigliato 1113 consigliato 1133 consigliato con riserva 1333 non consigliato
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speciale pneumatici invernali | touring 16 | 23 settembre 2010
Come fare la scelta giusta L’acquisto di un treno di gomme nuove non dovrebbe essere fatto a casaccio. Il TCS consiglia di selezionare dei prodotti accreditati con la menzione «molto consigliato» o «consigliato» nel suo confronto dei pneumatici invernali. Dopo di che si richiederanno offerte a due o tre fornitori (negozi di pneumatici, garage ecc.). Queste devono includere le spese annesse (montaggio, equilibratura, riciclaggio). Si verificherà che i modelli proposti siano identici.
A prima vista, l’acquisto via Internet può sembrare conveniente. Ma non si dimentichi che il pneumatico è un elemento di sicurezza determinante. I consigli di uno specialista sono di rigore. Senza contare che certe offerte non inglobano i costi accessori, che a volte sono fatturati a caro prezzo. A titolo indicativo, la tabella qui sotto menziona il prezzo medio (IVA inclusa) di una gomma invernale di marca Continental per le 28 dimensioni più comuni. tg
Prezzi dei pneumatici invernali 2010 Dimensioni
Dimensioni 185/60 R 14 T 175/65 R 15 T 185/65 R 15 T 195/65 R 15 T 195/65 R 15 H 205/65 R 15 T 205/65 R 15 H 185/60 R 15 T 195/60 R 15 T 205/60 R 15 H
Prezzo consigliato (UPSA/ESA) in fr. 140.– 149.– 145.– 140.– 182.– 216.– 242.– 149.– 169.– 231.–
Dimensioni 205/60 R 16 H 185/55 R 15 T 195/55 R 15 H 205/55 R 16 T 205/55 R 16 H 215/55 R 16 H 225/55 R 16 H 225/45 R 17 H
Prezzo consigliato (UPSA/ESA) in fr. 227.– 196.– 212.– 229.– 238.– 297.– 301.– 374.–
© TCS, Tecnica, ambiente ed economia ald
155/80 R 13 T 155/70 R 13 T 165/70 R 13 T 175/70 R 13 T 165/70 R 14 T 175/70 R 14 T 185/70 R 14 T 165/65 R 14 T 175/65 R 14 T 185/65 R 14 T
Prezzo consigliato (UPSA/ESA) in fr. 107.– 111.– 119.– 131.– 130.– 148.– 167.– 140.– 125.– 150.–
Gomme con criteri ecologici Lo si dimentica spesso: i pneumatici recitano pure un ruolo non secondario nella riduzione delle emissioni di CO2. Il relativo regolamento europeo li include nelle misure supplementari introdotte parallelamente al miglioramento del rendimento dei motori. Va ricordato che le gomme con una scarsa resistenza al rotolamento consentono di ridurre il consumo di carburante in una percentuale che va dal 3 all’8%, vale a dire un risparmio apprezzabile.
Per questione di marketing, diversi simboli sono fioriti sui pneumatici ritenuti ecologici o economici. Si notano stemmi a forma di foglie, di pistole di benzina ecc. Tuttavia, questi simboli non sono sottoposti ad alcuna direttiva. D’altronde, il TCS ha constatato che gomme che hanno impressa la scritta «bassa resistenza al rotolamento» non mantengono sempre le promesse durante l’uso. Come d’abitudine, è quindi preferibile riferirsi ai test comparativi.
A un livello più istituzionale, a partire dal novembre del 2012 l’Unione europea istituirà un marchio per i pneumatici. Alla stregua dell’etichettaEnergia, includerà sia dei parametri ecologici che di sicurezza. Il consumatore sarà in tal modo informato sulle prestazioni in frenata su fondo bagnato, sulla resistenza al rotolamento e sul rumore emesso. Il nuovo marchio sarà molto probabilmente introdotto anche in Svizzera. tg
23 settembre 2010 | touring 16 | speciale pneumatici invernali
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Assicurare i pneumatici? Alcuni operatori forniscono o propongono un’assicurazione che copre i danni ai pneumatici. Un confronto del TCS esamina l’utilità di una simile copertura.
› La nostra società ultraprotettiva prevede
coperture assicurative in tutti gli ambiti. Perfino i pneumatici non sono sfuggiti a questa profonda tendenza. Nel caso del confronto svolto dal TCS, tre case (Michelin, Amag, Volkswagen) includono un’assicurazione gratuita all’acquisto di gomme nuove. Un modo di rendere fedele la clientela offrendole una prestazione supplementare. Per altri due operatori (A.T.U. e Reifendirekt.ch) si tratta di una copertura a pagamento, fatturata tra 3 e 6.90 fr. a pneumatico.
scopo prendono a carico i costi generati da una foratura, sia essa provocata da un chiodo o da un urto contro il bordo di un marciapiede. In caso di danni, coprono in linea di massima la sostituzione del pneumatico come pure le spese di montaggio da parte di un’officina specializzata. Alcuni operatori prendono a carico addirittura i danni causati da atti di vandalismo. Nella misura del possibile, l’assistenza Michelin OnWay assicura perfino la riparazione del pneumatico sul luogo della panne. Ad eccezione della polizza Michelin, la questione del luogo dove sostituire il pneumatico non è chiara. Per alcuni assicuratori, la ruota danneggiata è sostituita nelle officine durante le ore di apertura. Inoltre, per la maggioranza delle assicurazioni la zona coperta si limita alla Svizzera e ai concessionari sotto contratto. Si ricorderà che di regola generale, il raggio d’azione di un veicolo circolante con una
mw
Danni coperti | Le assicurazioni atte allo
Assicurare l’eventuale foratura del pneumatico dovuta all’urto con il bordo del marciapiede?
ruota di scorta è circoscritto a circa 80 km ad una velocità limitata a 80 km/h. Si noterà d’altronde un rischio di doppia copertura per i danni dovuti al vandalismo. È, in particolare, il caso dei veicoli già coperti da una casco parziale.
Utilità dubbia | Statisticamente, le forature dovute a un corpo estraneo (chiodi ecc.) sopravvengono ogni 7 anni o 100 000 km. Oltre alla scarsa probabilità di rischio, conviene anche precisare che è spesso possibile riparare un copertone perforato da un chiodo. Tale operazione è invece più delica-
ta per le gomme che hanno un indice di velocità H (210 km/h) o più elevato. Sapendo che i pneumatici costano in media tra 150 e 200 franchi, le spese generate da un danno non sono esorbitanti. Il TCS stima quindi che non vale la pena contrarre un’assicurazione specifica. Una copertura del genere può, per contro, rivelarsi conveniente per dei pneumatici molto cari.
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MOH/TCS c+p Info Touring Per ulteriori dettagli su questo confronto tra assicurazioni per pneumatici, consultare il sito: www.pneumatici.tcs.ch.
Test comparativo TCS delle assicurazioni per pneumatici Distributore Costo assicurazione Prestazioni legate direttamente al pneumatico Copertura di base Altre prestazioni Sottoscrivere un’assicurazione pneumatici Annunciare un danno al pneumatico Durata copertura
Reifendirekt.ch a pagamento; ca. 3 fr. per pneumatico spedizione del pneumatico di sostituzione in caso di foratura (chiodo, bordo) foratura, urto con bordo del marciapiede copre le spese di montaggio presso un garage affiliato all’acquisto del pneumatico
VW Svizzera, Amag incluso all’acquisto del pneumatico risarcimento in funzione del profilo residuo del pneumatico danneggiato foratura, urto con bordo del marciapiede prende a carico le spese di montaggio presso garage affiliato automatico all’acquisto di un pneumatico
su Internet al sito www.easy-claim.eu 365 giorni
garage affiliati ad Amag 730 giorni
Premio incluso all’acquisto del pneumatico spedizione del pneumatico di sostituzione in caso di foratura (chiodo, bordo) foratura, urto con bordo del marciapiede
ricevuta con allegato un timbro specifico partner Premio (CH) massimo 5 anni o fino a 4 mm di profilo
Auto Teile Unger, Svizzera da 5 fr. (gomma da 15”) a 6.90 fr. (gomma da 18”) risarcimento in funzione del profilo residuo del pneumatico danneggiato foratura, urto con bordo del marciapiede vandalismo e furto: da dimostrare facendo la denuncia in polizia presentare la fattura e la licenza di circolazione nelle filiali A.T.U filiali A.T.U 730 giorni
Michelin OnWay incluso all’acquisto del pneumatico Gomma riparabile: copertura spese di riparazione. Altrimenti: sostituzione del pneumatico foratura, urto con bordo del marciapiede servizio di riparazione pneumatico 24 ore su 24 formulario d’iscrizione e ricevuta da inviare a un specifico indirizzo centrale telefonica di contatto Michelin 730 giorni
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TOUR 2010
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VENERDÌ 29.10.2010 BERNA Theater National www.nationalbern.ch
SABATO 30.10.2010 ZUGO Chollerhalle www.chollerhalle.ch
GIOVEDÌ 4.11.2010 AARAU Kultur- und Kongresshaus www.kuk-aarau.ch
VENERDÌ 5.11.2010 SAN GALLO Markthalle Altenrhein www.markthalle-altenrhein.ch
SABATO 6.11.2010 VULLIERENS S/MORGES Portes des Iris www.portesdesiris.ch
SPONSOR TITOLARE
LUNEDÌ 20.12.2010 ZURIGO MARTEDÌ 21.12.2010 ZURIGO MERCOLEDÌ 22.12.2010 ZURIGO GIOVEDÌ 23.12.2010 ZURIGO Escherwyss Club www.escherwyssclub.ch Line-up e info dettagliate su: www.seat-musicsession.ch
PARTNER MEDIA
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APERTURA ORE 19.30, INIZIO ORE 20.30 PREVENDITA Offerta speciale per i lettori di Touring, solo su www.touring.ch CHF 55.– anziché CHF 60.–, incl. IVA, escl. spese amministrative
23 settembre 2010 | touring 16 | speciale pneumatici invernali
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Stretti e chiodati Stretti come ruotini di scorta, i pneumatici montati sui bolidi impegnati nelle competizioni su neve e ghiaccio lascerebbero di stucco gli amanti delle gomme ultralarghe. Precedenza all’aderenza!
tutte le auto. E quindi un vero choc culturale trovarsi di fronte ad un veicolo come la Citroën C2 R2 Max che abbiamo bistrattato sul circuito ghiacciato di Val Thorens in Savoia. Questa city-car impegnata nel campionato svizzero di rally per l’occasione aveva barattato i suoi pneumatici da strada con quattro 145/80/15. Una larghezza ridotta che ormai si trova soltanto su talune city-car e che ricorda piuttosto i moderni ruotini di scorta. Il profilo stretto è volto a ottenere la massima aderenza su tracciati innevati con ghiaccio che affiora in superficie. Si tratta nel contempo di aumentare l’appoggio dei pneumatici e degli irrinunciabili
ald
› La tendenza alla gomma larga conquista
Nelle competizioni automobilistiche su neve e ghiaccio non c’è spazio per gomme larghe.
chiodi. Infatti le gomme in questione erano disseminate di 145 chiodi ciascuna, ossia un centinaio in meno delle auto del Trofeo Andros. Nel contempo, i fianchi restano invariati, al fine di contribuire allo sforzo verticale della sospensione e alla deformazione laterale della gomma in curva. Questo
spiega perché ci troviamo di fronte a fianchi molto alti rispetto alla larghezza del pneumatico. Impossibile peraltro fare altrettanto sulle strade pubbliche: il conducente deve conformarsi alle misure raccomandate e specificatamente adattate al telaio del proprio veicolo. MOH
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Photo: Al Seib Costume: Dominique Lemieux © 2007 Cirque du Soleil.
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Inviare il tagliando al seguente indirizzo: TCS, «Touring Shop», Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna; fax 031 380 50 06; e-mail: touringshop@tcs.ch. Per eventuali domande: TCS, «Touring Shop», tel. 031 380 50 15 (non si accettano ordinazioni per telefono). Ditta partner/consegna: Colag AG, 8003 Zurigo, solo in Svizzera o nel Liechtenstein.
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Discrezione a batteria L’auto elettrica di serie è pronta per il grande salto. Ma forse è meglio parlare di saltelli, data la ridotta disponibilità dei primi modelli in commercio.
› La minuscola city-car Mitsubishi i Miev
promette una nuova era della mobilità per la fine dell’anno. Spalleggiata dai suoi cloni Peugeot iOn (v. sotto) e Citroën C-Zéro, questa quattro posti ha il merito di fornire un esempio concreto di vettura elettrica prodotta in grande serie. A parte il dettaglio che la sua distribuzione in Svizzera avverrà col contagocce, a causa della disponibilità ridotta. Almeno se ne conosce finalmente il prezzo. La Mitsubishi i Miev costerà la rispettabile somma di 45 990 fr. o 599 fr. al mese in leasing su 4 anni. Il costo compren-
de un equipaggiamento adeguato: cerchi in lega, airbag a tendina, climatizzatore ecc. Le batterie hanno 5 anni di garanzia. Futuro protagonista della mobilità elettrica, Renault annuncia il lancio di una gamma completa a partire dal 2012 (v. prova Fluence). Se non è ancora noto alcun genere di prezzo, sappiamo che le batterie saranno vendute in leasing. Questo affinché gli acquirenti possano beneficiare rapidamente dei progressi tecnologici attesi. L’autonomia delle batterie agli ioni di litio è di 150 km per Mitsubishi e 160 km per Renault. Questi valori
ottenuti nel ciclo misto rischiano di precipitare di fronte ad una guida poco parsimoniosa. Per quanto riguarda la ricarica, i modelli previsti per la Svizzera privilegiano le prese domestiche (ca. 6–8 ore) o il sistema di ricarica rapida (ca. 30 minuti). Gli acquirenti elvetici dovranno avere una grande motivazione, dato che la Confederazione non prevede alcun incentivo all’acquisto. Bisognerà accontentarsi degli sgravi fiscali concessi da taluni cantoni. MOH
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Elenco delle auto elettriche: www.e-mobile.ch; altre informazioni: www.mobilityacademy.ch.
Ion: il giocoso elettrone libero
Renault Fluence Z.E. Ispirata alla versione tre volumi della Mégane, la Renault Fluence Z.E. ha tutto di un’auto familiare fatta eccezione per la sua identità elettrica sottolineata da diverse declinazioni stilistiche. Per il resto, abitacolo e spazio a bordo sono conformi alla Fluence standard (non distribuita in Svizzera). Un giro di chiave per il contatto, un secondo per partire. Una spia verde si accende ed il veicolo è pronto a mettersi in movimento. Basta azionare il comando del cambio, quasi identico a quello di un’automatica, e la Fluence Z.E. si muove come per miracolo. Un bel colpo di «gas» e la coppia massima da subito procura un’accelerazione notevole. Renault annuncia uno 0–100 km/h vicino ai 6 s! Il tutto accompagnato da una sonorità da vascello spaziale. È tuttavia soprattutto la comodità a prevalere. A priori, la vettura non sembra troppo goffa. Se il motore risulta più leggero rispetto al gruppo termico, le batterie istallate contro il sedile posteriore pesano però 250 kg. E penalizzano anche il volume disponibile, ragione per cui la Fluence Z.E. è stata allungata di 13 cm per avere un bagagliaio decente.
Peugeot iOn Questa micro citycar d’estrazione giapponese rivisitata da Peugeot dimostra che l’auto elettrica non ha niente di noioso. Oltre allo stile divertente che ricorda un batrace, la Peugeot iOn si propone come perfetta pulce di città. Una quattro posti a tutti gli effetti, con un abitacolo sobrio, che sorprende fin dai primi colpi d’acceleratore. Condensato di disponibilità all’uso urbano, il motore elettrico montato sull’asse posteriore emette un sibilo pressoché inudibile. E offre allunghi importanti non appena si accelera in modo deciso. Senza contare che fuori città quasi ci si dimentica del carattere ecologico, per concedersi sorpassi in tutta sicurezza. È quasi una GTI elettrica la iOn, tanto che s’integra perfettamente nel traffico autostradale. Se i 240 kg degli accumulatori alloggiati nel sottofondo migliorano il baricentro, questa propulsione si rivela molto sottosterzante. Per fortuna c’è l’ESP. Quanto all’autonomia di 150 km, impone di moderare i propri impulsi, poiché si squaglia come neve al sole soprattutto... con il riscaldamento acceso. L’indicatore di energia e il powermeter sono d’aiuto per placare i bollenti spiriti.
Tecnica: berlina; 5 posti; lunghezza: 4,75 m; bagagliaio: 300 l; peso a vuoto: 1543 kg; motore elettrico 70 kW (95 CV), 226 Nm; cambio diretto; batterie agli ioni di litio; velocità limitata a 135 km/h Autonomia: 160 km (ciclo misto) Prezzo: da definire; lancio nel 2012.
Tecnica: micro citycar, 4 posti; lunghezza: 3,48 m; bagagliaio: 168 l; peso a vuoto: 1120 kg; motore elettrico 47 kW (64 CV); 180 Nm; cambio diretto; batterie agli ioni di litio; velocità massima: 130 km/h Autonomia: 150 km (ciclo misto) Prezzo: 45 990 fr.; lancio a dicembre.
La Renault Fluence Z.E. esibirà la sua diversità elettrica.
Autentica quattro posti, la Peugeot iOn nasconde un bel dinamismo.
foto ald
Coltivare la normalità
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test e tecnica | touring 16 | 23 settembre 2010
Esteticamente la nuova Meriva fa buona impressione, tanto da risultare una delle compatte più attrattive in fatto di design.
tabella comparativa Prezzo (fr.) Cilindrata (cc) Potenza (kW/CV) Coppia massima (Nm/min) Consumo (l/100 km) Rumore int. 120 km/h (dBA) Costi al chilometro (fr./km)3 Costi di manutenzione4 Test «Touring»
Kia Venga 1.6 Style
Renault Scénic TCe 130 Expr.
Skoda Roomster 1.2 TSI Scout
30 100.– 1364 103/140 200/1850 6,9 B2 70 –.67 11133 16/2010
30 600.– 1591 92/125 156/4200 6,2 B2 71 –.68 11133 13/2010
30 900.– 1397 96/131 190/2250 7,31 D2 685 –.70 11113 13/20095
26 940.– 1197 77/105 175/1550 5,71 A2 716 –.60 11111 18/20066
dati secondo l’importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore 3 costi di manutenzione per km (15 000 km/anno) 4 su 180 000 km (15 000 km/anno) 5 Renault Scénic dCi 160 6 Skoda Roomster 1.6 Magic
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La grande modularità rende la Meriva un piccolo «furgone».
Opel Meriva 1.4 T Cosmo
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La Meriva cresce in tutti i sensi Le porte con apertura a libro fanno della nuova compatta di Opel una vettura particolare, che brilla anche per l’ottima modularità e il comfort. Test della Meriva 1.4 Turbo Cosmo.
foto Mathias Wyssenbach
› La seconda generazione della Opel Meriva
è cresciuta passando in pratica da una minimonovolume ad una monovolume compatta. La vettura del test, la Meriva 1.4 Turbo Cosmo, rispetto alla sua sorella maggiore è aumentata di 12 cm in larghezza e 24 cm in lunghezza, ma anche esteticamente denota un miglioramento. Se la prima versione appariva rigida e spigolosa, il nuovo look è senz’altro sportivo e gradevole. Ma non è tutto. La vera particolarità della nuova monovolume di Opel sono le portiere che si aprono a libro: non soltanto un elemento curioso, ma che offre anche vantaggi pratici. In particolare perché aprendosi quasi a 90 gradi permettono un accesso molto confortevole ai sedili posteriori. Il sogno di tutte le mamme che devono allacciare i loro bambini nei seggiolini di sicurezza. Ma anche le persone anziane possono salire in auto agevolmente, aiutandosi con le maniglie fissate al montante centrale. Se nelle operazioni di carico bisogna ancora prendere qualcosa che si è lasciato nel bagagliaio, allora queste porte diventano
+ –
Più o meno
Buona modularità, offerta di spazio davanti e dietro, prestazioni di guida e comfort di viaggio con sedili comodi e rumorosità ridotta, buona tenuta di strada grazie al telaio, sterzo e impianto frenante.
Consolle con troppi pulsanti e comandi complicati (climatiz., GPS, stereo), corsa della leva del cambio troppo lunga, sistema di regolazione dei sedili anteriori macchinoso, mancanza di sistema Start/Stop, 2 soli anni di garanzia.
Il kit ripara-pneumatici nel bagagliaio.
un po’ scomode ed anche nei parcheggi un po’ stretti i loro vantaggi svaniscono: in questo contesto le portiere scorrevoli restano davvero imbattibili. In fatto di sicurezza, giacché le porte ad apertura contrapposta per molto tempo erano vietate a causa del rischio di apertura durante la marcia, non c’è invece nulla da temere: le porte si bloccano automaticamente quando l’auto è in movimento. Una spia è istallata vicino al congegno di apertura per indicare se la porta è bloccata o sbloccata.
Interni chic | Sebbene la nuova Opel Meriva sia decisamente più chic della versione precedente, qua e là emerge qualche punto debole. La qualità delle rifiniture è senz’altro migliorabile e gli oltre quaranta elementi che compongono i comandi della consolle centrale richiedono più di qualche minuto per metterli tutti a fuoco. Pratico il sistema FlexRail, montato tra i due sedili anteriori e composto da due barre di alluminio lungo le quali scorre avanti e indietro il bracciolo centrale e un cassetto portabibite. Anche qui la rifinitura non è delle migliori. Oltre al cassetto situato nella consolle centrale, la Meriva offre numerose possibilità per sistemare vari oggetti, affinché tutta la famiglia possa portare con sé comodamente il necessario per il viaggio. L’abitacolo offre molto spazio, dalla testa ai piedi. Per quanto riguarda il comfort dei sedili, vale la pena spendere 500 franchi per dotarsi dei sedili ergonomici disponibili in opzione, il cui unico difetto è la tenuta laterale che avrebbe potuto essere senz’altro migliore. Come ci si attende da una vettura del segmento delle monovolume, la modularità è ottima. Il bagagliaio passa da 400 a 1500 litri grazie ai sedili posteriori ribaltabili e continua a pagina 27
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Scheda tecnica "
passo 264 cm
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lungh. 429 cm (larg. 181 cm)
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162 cm
m 7c –8 63
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cm 08 –1 87
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102 cm "
110 cm
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largh. int: ant. 141 cm, post. 138 cm bagagliaio: 400–1500 litri pneumatici: 235/40 R 18, min. 225/55 R 16
scorrevoli per 14 cm sulla lunghezza. I dispositivi per sbloccare i sedili, tuttavia, non sono posizionati nel migliore dei modi. Nel bagagliaio, infine, è disponibile un set per la riparazione dei pneumatici con materiale sigillante, compressore e tutto il necessario allo scopo.
Il motore adatto | Le prestazioni del
VEICOLO PROVATO Opel Meriva 1.4 Turbo Cosmo, 5 porte, 5 posti; 30 100 fr. (auto del test: 35 550 fr.) Gamma: dalla 1.4 Twinport, 100 CV (22 200 fr.) alla 1.7 CDTI FAP Cosmo, 130 CV (32 500 fr.) Opzioni: TCD 500 Navi (1600 fr.), sedili ergonomici (500 fr.), vernice metallizzata (600 fr.) Garanzia: 2 anni di fabbrica, mobilità illimitata; 12 anni contro la ruggine (con condizioni) Importatore: General Motors Suisse SA, Stelzenstrasse 4, 8152 Glattbrugg www.opel.ch
motore a benzina turbo da 140 CV sono ben commisurate al peso di 1,5 tonnellate di questa monovolume. La sua accelerazione è notevole ed anche le riprese soddisfano ogni esigenza dei conducenti. Il turbo, tuttavia, manifesta un leggero ritardo. Il cambio a sei marce è ben adattato al motore, anche se la corsa della leva del cambio è troppo lunga.
Se il motore viene sollecitato da una guida dinamica, allora diventa piuttosto assetato di carburante. Lo sterzo è diretto e favorisce una guida sportiva, con poco sottosterzo e buona stabilità, anche se manca un po’ di manovrabilità nel parcheggio. La Meriva offre senz’altro un adeguato comfort di guida, favorito anche da un livello acustico ridotto e da buone sospensioni. Una piccola auto che si comporta bene quindi anche sulle lunghe tratte. La nuova Meriva spicca per la modularità, le buone prestazioni e il comfort di guida e si distingue nettamente dalla concorrenza grazie alle sue porte ad apertura contrapposta. Convince l’allestimento interno piacevole e spazioso per tutti gli occupanti. Avrebbe però tratto beneficio anche da una rifinitura di migliore qualità.
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Felix Maurhofer
L’elemento distintivo inconfondibile della Meriva sono le portiere posteriori. La consolle centrale è un po’ sovraccarica di comandi. Il bracciolo centrale con portabibite.
DATI TECNICI Motore: 4 cilindri turbo benzina 1.4, 140 CV; trazione anteriore, cambio a 6 marce Peso: 1525 kg (auto del test), totale ammissibile 1955 kg, carico rimorchiabile 1200 kg
Check-up TCS DINAMICA DI COMPORTAMENTO Prestazioni (0–100 km/h): 10,0 s Elasticità: 60–100 km/h (4a) 8,4 s 80–120 km/h (4a) 9,2 s Diametro di sterzata: 11,5 m Insonorizzazione: 60 km/h: 60 dBA 11113 120 km/h: 70 dBA 11113 SICUREZZA Frenata (100–0 km/h): 37,3 m Equipaggiamento
11111 11113
COSTI DEI SERVIZI manutenzione (km/mese) ore
mano d’opera (fr.)
30 000/12 1,1 160.– 60 000/24 1,3 189.– Manutenzione per 180 000 km: 15 000 km/anno 21,0 5320.– COSTI D’ESERCIZIO km/anno
ct./km
fr./mese fissi variabili
15 000 30 000
67 46
514.– 514.–
Opel Meriva 1.4 Turbo Cosmo in dettaglio
321.– 643.–
Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agenzie Opel da 82 a 179 franchi
CONSUMO AL BANCO DI PROVA (ciclo UE 80/1268) urbano
extra urbano misto
TCS 9,4 5,5 fabbrica 8,8 5,4 Emissioni di CO2: Media svizzera di CO2: etichettaEnergia (A–G): CONSUMO DEL TEST 7,5 l/100 km serbatoio 54 litri
6,9 6,7 161 g/km 167 g/km B 11133
autonomia 720 km
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TCS Tecnica ed economia: Robert Emmenegger
ABITACOLO 11113 Gli interni costituiscono un passo avanti sia otticamente sia per quanto riguarda composizione e materiali. Le strumentazioni principali sono ben posizionate, ma la consolle è sovraccarica di comandi di difficile utilizzo. Buona l’offerta di spazio e i pratici dettagli quali il bracciolo centrale su binari d’alluminio.
PRESTAZIONI 11113 Il motore 1.4 turbo fa bene il suo dovere, entra in azione senza esitazioni ed offre una buona ripresa, oltre a marciare in modo pulito. Il cambio a sei marce è ben adattato al motore, la sua precisione è buona, ma la lunga corsa della leva del cambio può essere migliorata.
COMFORT 11113 Le sospensioni offrono un buon compromesso tra rigidità e capacità di assorbimento. Un atout nei viaggi lunghi è il buon livello di insonorizzazione.
COMPORTAMENTO 11113 Per una monovolume compatta da 1,5 tonnellate di peso a vuoto, la Meriva è assai dinamica, si lascia guidare con poco sottosterzo e offre buona stabilità anche con una guida un po’ spinta.
EQUIPAGGIAMENTO 11113 La versione di base offre già una buona dotazione: freno a mano elettrico, ESP, climatizzatore automatico a 2 zone, tempomat.
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SICUREZZA 11113 L’allestimento di sicurezza è completo. Impianto frenante molto efficace (test di frenata: 37,3 m).
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viaggi e tempo libero | touring 16 | 23 settembre 2010
D’isola in isola su quattro ruote
I resti del ponte ferroviario e il leggendario Seven Mile Bridge davanti a Marathon, sul quale ogni anno in primavera ha luogo proprio una maratona.
Un classico in automobile: l’arcipelago delle Florida Keys, una collana di isole che si allunga per 200 chilometri. Un paradiso per velisti, nuotatori, pescatori, irriducibili romantici e... per tutti quelli che sanno godersi la vita.
› In altri posti c’è bisogno di un battello per
saltare da un’isola all’altra. In Florida invece lo si può fare tranquillamente in auto: nella punta più meridionale degli Stati Uniti, la statale «US 1» si trasforma nella Overseas Highway, che – con 42 ponti – collega una a una tutte le isole delle Florida Keys. La strada lunga 182 km è tra i percorsi più attrattivi degli USA grazie alle bellezze paesaggistiche e ai monumenti storici. La striscia di asfalto segue la linea ferroviaria Miami–Key West costruita nel 1912 dal magnate del petrolio e pioniere del turismo Henry Flagler, poi distrutta da un uragano nel 1915. Ora i resti dei binari sporgono dal mare come monumenti commemorativi.
Tra USA e Caraibi | Tanto più l’highway si allontana da Miami, quanto più cambia il paesaggio. Edifici monocolori e prati tagliati al millimetro fanno posto a rigogliosi giardini tropicali e casette pittoresche. In-
vece di grattacieli, dal terreno spuntano palme di cocco e accanto ai distributori di benzina si trovano bancarelle ricolme di frutta e piccoli bar con il tetto in foglie di palma. Il tutto sempre accompagnato da ponti, porticcioli, spiagge e specchi d’acqua azzurra. Da un lato s’increspa il Golfo del Messico, mentre dall’altro lato spumeggiano le onde dell’Atlantico. Di tutte le 822 isole e isolette, solo 30 sono abitate e meno della metà dispongono di veri e propri centri di vacanza. Dalla strada si possono scorgere cartelli che indicano la presenza di hotel, motel, ristoranti, centri per sport acquatici, parchi pubblici e attrazioni. Sull’isola Key Largo, la più a nord, si trova il paradiso per sommozzatori John Pennekamp Coral Reef State Park, con l’originale battello «African Queen» tratto dall’omonimo film, mentre l’Islamorada si fregia di essere la capitale mondiale della pesca sportiva. Grassy Key con il suo Dol-
phin Research Center è la patria del delfino divo della TV «Flipper», mentre su Marathon Key si può visitare un ospedale per tartarughe marine e nel parco naturale di Big Pine Key si possono osservare da vicino alligatori e una specie rara di cervi nani, i cosiddetti Key Deer. Lì vicino, da non perdere è il famoso ponte chiamato Seven Mile Bridge, che si allunga sul mare per 11 km.
Atmosfera serena | Naturalmente, le
Keys sono anche ottime per le vacanze balneari. Tra i buoni alberghi sulla spiaggia si possono citare l’elegante Hawks Key Resort sulla Duck Key e, adatto alle famiglie, La Siesta Resort sull’Islamorada. Key West, la città più a sud degli Stati Uniti continentali, merita in ogni caso una sosta più lunga. Il fatto che qui si sia più vicini a Cuba che a Miami si palesa sia nello stile architettonico che nell’atmosfera rilassata, e – non da ultimo – nella cucina di ispirazione caraibi-
23 settembre 2010 | touring 16 | viaggi e tempo libero
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Miami
Stati Uniti FLORIDA
Key Largo Islamorada
Florida Keys
Duck Key Marathon Key West
foto Arnetpress, carta TCS Visuell
50 km
In alto: la casa di Ernest Hemingway è diventata una vera e propria calamita per i turisti. In basso a destra: giocolieri durante una Sunset Celebration sulla Mallory Square a Key West. A sinistra: uno spettacolo di delfini su Grassy Key.
ca con gustosissimi piatti di frutti di mare. Il centro, con le sue sontuose ville coloniali e le casette in colori pastello, è come un museo all’aria aperta. Dietro le facciate pulsa una vita moderna. Sulla Duval Street – che va da un capo all’altro dell’isola ed è dunque l’unica strada al mondo che collega due oceani – sono allineati negozi di souvenir, boutique, gallerie d’arte, ristoranti e bar, che sono aperti sino a tarda notte. Il miglior mezzo per spostarsi è la bicicletta, dato che i posteggi sono rari. Attenzione però che le galline che razzolano dappertutto hanno sempre la precedenza. Chi vuole immergersi in modo divertente nel passato di Key West, deve visitare lo Shipwreck Historeum Museum e il Mel Fisher Maritime Heritage Society Museum. Entrambi narrano la storia dei battelli affondati e dei tesori che ancora giacciono sui fondali marini.
Tracce di Hemingway | Un altro capitolo
della storia viene illuminato dalla Little White House dell’ex presidente statunitense Harry S. Truman, teatro di importanti incontri politici. Ma l’attrazione numero uno è la casa che fu di Ernest Hemingway.
I visitatori hanno accesso alla camera da letto e allo studio dello scrittore, ma possono anche accarezzare i discendenti dei suoi gatti, che si contraddistinguono per le loro zampe a sei dita. Da visitare anche il locale preferito di Hemingway, ristrutturato fedelmente, lo Sloppy Joe’s Bar. Ogni mese di luglio, il locale dal sapore rustico è al centro del grande festival in occasione del compleanno di Hemingway, che comprende anche un concorso letterario e
uno per i sosia. Inutile dire che a Key West si festeggia a pieno ritmo. Famose in tutto il mondo sono anche le Sunset Celebrations, lungo il pontile Mallory Pier, per celebrare il tramonto accompagnati da musicisti, giocolieri, artisti, commercianti e venditori di specialità alla griglia… Mentre il sole rosso sangue si tuffa nell’acqua.
‹
Christa Arnet Questo viaggio è stato organizzato da Visit Florida e The Florida Keys & Key West.
Florida Keys: da sapere Viaggio: volo a Miami (anche con Swiss), poi proseguire con un’auto a noleggio. Miglior periodo: novembre, dicembre e da marzo sino a luglio. In gennaio e febbraio il mare è troppo freddo per far il bagno, mentre in piena estate e in autunno possono abbattersi degli uragani. Pernottamento: Hawks Key Resort, Duck Key, eleganti camere doppie sulla spiaggia da 145 US$, La Siesta Resort & Marina, Islamorada, cottage carini sulla spiaggia con cucina da 179 US$, Casa Marina Resort, Key West, camera doppia nello storico Hotelpalast con spiaggia privata da 249 US$. I prezzi delle camere cambiano secondo la situazione delle prenotazioni. Prezzi: pasti e benzina sono notevolmente più a buon mercato rispetto alla Svizzera. Ingressi ai musei e ai parchi sono invece piuttosto cari. cha
Vacanze in Italia
Riviera Ligure
Liguria
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swiss-image.ch/Christof Sonderegger
Camminare in autunno
Camminare sulla storica «ViaSpluga», che collega Thusis e Chiavenna in Italia.
A passeggio tra la storia e il mito ViaSpluga, ViaRegio, ViaGottardo: sono in voga le escursioni su itinerari storici e vecchi sentieri. Una esperienza che unisce i miti alle gocce di sudore.
› Fare escursioni è l’attività del tempo libe-
ro più in voga sia tra i giovani che i meno giovani. Non importa se per un giorno o una settimana, se su itinerari storici o ad alta quota, da una valle all’altra o attorno a un laghetto. È raro trovare un Paese in cui la camminata all’aria aperta viene affrontata con così tanta professionalità come in Svizzera. Responsabile di questa situazione è anche ViaStoria, il centro per la storia del traffico (v. riquadro). Chi vuole compiere una gita nella zona dei ghiacciai delle Alpi bernesi e vallesane, cammina sul nuovo itinerario culturale ViaRegio «Escursione patrimonio mondiale Jungfrau-Aletsch». Con Eiger, Mönch e Jungfrau nonché il grande
ViaStoria Da oltre 25 anni ViaStoria – prendendo in prestito le parole della direttrice del progetto Sabine Bolliger – si impegna nella ricerca, la conservazione e l’uso adeguato degli itinerari storici. ViaStoria (www.viastoria.ch) ha stilato l’inventario delle vie di comunicazione storiche della Svizzera (IVS).
ghiacciaio dell’Aletsch ci si trova al cospetto della superficie ghiacciata – 824 km2 – più grande dell’Eurasia. Percorrendo i 220 km, gli escursionisti attraversano la storia dall’era neolitica all’XXI secolo. «Sono itinerari culturali e investimenti di capitale per le generazioni future», afferma Bruno Messerli, professore emerito all’Università di Berna e tra i promotori dell’Unesco.
% Vigneti sul Lago di Bienne L’ escursione sul sentiero dei vigneti da Bienne a La Neuveville permette di dare un’occhiata al mestiere del viticoltore. Lungo il cammino le pittoresche cittadine Twann e Ligerz ti invitano a fermarti per visitarle. Il punto di partenza è la stazione dei bus Tessenbergstrasse a Bienne, il traguardo è la stazione ferroviaria a La Neuveville. Durata: 3 ore e 10 minuti con circa 50 metri di dislivello. % Oltre il confine Il mondo non finisce dietro i confini della città di Ginevra, a Vallon de la Laire ne comincia un altro. La campagna di Ginevra è sconosciuta ai più, nonostante che qui vedano la luce alcuni dei migliori vini svizzeri e vi siano stupendi paesaggi fluviali. % Schwellisee e Älplisee Con questa escursione pittoresca, che da Arosa vi porta a due laghetti di montagna, si vive l’esperienza di una perfetta camminata autunnale. I punti di partenza e di arrivo sono in centro ad Arosa. La durata è di due ore e mezza, e ci sono circa 200 metri di dislivello. % Passeggiata a Bellinzona Una gita di un’ora conduce alle attrazioni della città medievale con i tre imponenti castelli: Castelgrande, Montebello e Sasso Corbaro. I punti di partenza e arrivo sono la stazione ferroviaria e si devono affrontare circa 200 metri di dislivello.Bü Maggiori informazioni alla pagina web: www.myswitzerland.com/it/home/ autunno/escursioni-d-autunno.html
Senza bagaglio | Camminare senza pesi è ancora più divertente ed è possibile quando il bagaglio viene consegnato direttamente all’albergo. Jrene Stähli offre con il suo ufficio viaggi Alpavia a Spiez tre pacchetti di escursioni (Jungfrau, Lötschen-Aletsch e Goms-Grimsel). Nel prezzo di ogni pacchetto sono compresi sei pernottamenti con mezza pensione per persona in camera doppia, il trasporto del bagaglio da un hotel all’altro, diversi biglietti d’ingresso, documentazione di viaggio e libretti illustrativi di ViaStoria. Non si deve marciare più di sei ore al giorno. Christian Bützberger
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Info Touring www.kulturwege-schweiz.ch, www.viaregio.ch, www.jungfraualetsch.ch, www.viaspluga.ch, www.ffs.ch, www.postauto.ch e www.alpavia.ch telefono 033 650 16 02, info@alpavia.ch
Il Castello di Sasso Corbaro a Bellinzona è una tappa della visita della città.
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Inviare il tagliando a: TCS, «Touring Shop», Maulbeerstr. 10, 3001 Berna; fax 031 380 50 06; e-mail: touringshop@tcs.ch; se avete domande: TCS, «Touring Shop», tel. 031 380 50 15 (non si accettano ordinazioni telefoniche). Ditta partner/spedizione: Max Versand AG, 8340 Hinwil, spedizione unicamente in Svizzera e nel Liechtenstein.
23 settembre 2010 | touring 16 | viaggi e tempo libero
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Ricca scelta a Budapest Budapest è una città in fermento: nelle strade riecheggia la musica gitana, vicino a hotel super moderni si trovano storici mercati coperti e boutique. E la cucina è succulenta.
› Il
visitatore nota subito il pullulare di gru, che segnala fiducia nel futuro di questa città. Lungo entrambe le rive del Danubio risplendono le case borghesi tirate a lucido, mentre le facciate degli hotel e dei negozi sembrano nuove di zecca. All’occhio risalta anche la pulizia scintillante sulle strade e sulle piazze della capitale ungherese. Una città che offre di tutto, dai bar alla moda ai ritrovi jazz, dai bagni termali tradizionali sino alle gite sul Danubio.
% Sul viale Andrassy, gli Champs Elysées di Budapest, che portano alla Piazza degli Eroi, si possono trovare tutte le firme di design più famose al mondo (1000 fiorini = 4.50 fr.). Vale la pena gettare un’occhiata nell’ex grande magazzino Alexandra. Al pian terreno si trova una libreria, mentre al primo piano il nuovo Bookcafe Kavezo (Viale Andrassy 39). % Il 1896 fu movimentato per Budapest. In quell’anno entrò in funzione la metropolitana, la terza al mondo dopo New York e Londra. L’attuale rete è lunga 33 chilometri. Nello stesso giorno del 1896 furono inaugurati contemporaneamente cinque mercati coperti. Ancora oggi il Grande mercato coperto è degno di una visita anche solo per ammirare le bancarelle ricolme di verdura, frutta, carne, spezie, vestiti, grappe e souvenir. Chi vuole imparare a cucina-
re i piatti classici ungheresi, come ad esempio il saporito Gulasch con i peperoni, può consultare il sito www.bridge-tours.hu. % Le terme in Ungheria, specie a Budapest, sono un’istituzione. In alcuni casi assomigliano a veri e propri palazzi, aperti sia in estate che in inverno e molto ben frequentati. L’entrata nel più ampio bagno termale Szecheny sulla Piazza degli Eroi costa 15 fr; www.heilbaderbudapest.com. % L’offerta culturale a Budapest copre qualsiasi fabbisogno musicale, dall’elegante Teatro dell’Opera sino alla scena artistica alternativa in case fatiscenti, passando per il Palazzo delle Arti con il Festival jazz; http://mupa.hu/en.
Caffè, torte e Danubio Café Gerbeaud Budapest pullula di bar nei quali il visitatore deve «assolutamente» assaggiare un caffè e una fetta di torta. Nel quartiere di Burg nella parte di Buda consigliamo la pasticceria Ruszwurm (si consulti il suo sito Internet: www.ruszwurm.hu). Nella parte di Pest, la più nota della città, si trova il Café Gerbeaud. Informazioni online al sito: www.gerbeaud.hu. Una serata Di sera la guida cittadina Gergely ci ha portati in un paio di ristoranti che noi raccomandiamo senza problemi. Un aperitivo al Negro-Bar (www.negrobar.hu); antipasti al Callas (www.callascafe.hu); piatto principale al Menza (www.menza.co.hu); il dessert lo abbiamo preso al Bock Bisztro (www.bockbisztro.hu).
% Chi desidera osservare da vicino come lavora la giovane e bella stilista di successo Sandra Sandor o desidera comperare le sue creazioni, consulti www.nanushka.hu. % Nei dintorni di Budapest si consiglia di visitare il «Castello di Sissi» a Gödöllö (www.kiralyikastely.hu) e la scuderia dei fratelli Lazar con le acrobazie di cavalli e cavalieri (www.lazarlovaspark.hu). Una visita a Szentendre con il museo dei juke-box è un vero e proprio spasso; www.muzsikalomuzeum.hu e www.budapestinfo.hu.
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Christian Bützberger
Bus, tram, battello A Budapest si può girare senza problemi con tram e autobus. Le linee di tram 2, 4 e 6 conducono ai punti più importanti della città. Ci sono abbonamenti per 48 e 72 ore. A Budapest si stanno promuovendo le aree pedonali, in parte nuove di zecca. Chi desidera godersi delle brevi gite sul Danubio, può noleggiare il battello di Mario Weber per 150 euro all’ora; informazioni su: www.dunarama.hu.
foto imago, Bü, ald
Palazzo Zichy Un albergo che è un gioiellino architettonico e offre un buon servizio ai suoi ospiti è il Palazzo Zichy. La camera doppia costa di media 89 euro, i prezzi variano ogni giorno (www.hotel-palazzo-zichy.hu). Ulteriori informazioni: Ufficio del turismo ungherese a Francoforte, telefono 0049 69 92 88 460 oppure su: www.ungarn-tourismus.ch. Swiss vola nella capitale ungherese tre volte al giorno da Zurigo e una volta da Ginevra; www.swiss.ch. Proposte di viaggio a Budapest sono offerte anche da Kuoni, telefono 0844 888 333 oppure www.kuoni.ch.
Il grande mercato coperto, punto d’incontro per gli acquisti e per una pausa caffè.
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viaggi e tempo libero | touring 16 | 23 settembre 2010
Spesso è meglio meno Stazioni per l’alta velocità e aerei giganteschi, viaggiare diventa sempre più veloce e confortevole. Ma a volte vale la pena tirare il freno.
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Dormire in fattoria piace molto sia ai bambini che ai genitori.
foto ald, Verein Schlaf im Stroh
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Tre straordinarie attrazioni da vedere in tre ore: i tour panoramici possono essere faticosi. Nei viaggi vale davvero la pena applicare la preziosa regola che dice: meno significa di più. Il professore bernese Hansruedi Müller, direttore dell’Istituto per il turismo e il tempo libero, propugna da molti anni una «decompressione» dei viaggi. Infatti, prendendo un ritmo più lento rimane più tempo a disposizione per elaborare le impressioni e anche per arricchirsi con i contatti interpersonali. Al contrario che con i pullman turistici, con una bicicletta si può fare una tappa nei posti più belli, compresa di sana sudatina per recarsi da un luogo all’altro. Alcuni suggerimenti su: www.veloland.ch. Su www.swiss-bike-tours.ch è, invece, possibile cercare itinerari in varie nazioni. A questo indirizzo si trovano anche percorsi speciali per ultrasessantenni selezionati in collaborazione con Pro Senectute. Chi invece tra una tappa e l’altra desidera pernottare in una fattoria, trova i relativi suggerimenti su www.abenteuer-stroh.ch. Infine, se si vuole combinare bici e treno si deve cliccare sulla pagina web www. rentabike.ch. Ma anche andando semplicemente a piedi può capitare di provare forti sensazioni. I due siti Internet www.wandersite.ch e www.wandern.ch contengono molte informazioni pratiche. Mentre www.tourenguide.ch offre aiuto sia agli escursionisti pedestri che a quelli in bicicletta. Adrian Zeller
Una vettura davvero molto bella: la 350 GT si può ammirare al Museo Lamborghini.
Via verso Modena Modena è anche il cuore delle macchine sportive italiane di lusso. In visita a Ferrari e Lamborghini.
› Da Modena viene il vero Aceto balsamico,
il miglior Tiramisu e perfino le figurine Panini. Umberto, uno dei fratelli Panini, vive nell’Azienda Agricola «Hombre» e ci introduce nel mondo dei costruttori d’automobili facendoci vedere la sua collezione di vetture sportive di lusso, di biciclette e motociclette, ma anche di trattori. Chiaro allora perché si impone assolutamente una visita nelle sale espositive della fabbrica Lamborghini a Sant’Agata Bolognese, a meno di venti chilometri a est di Modena, appena varcato il confine con la provincia di Bologna.
Dallo sterzo alla corsia dei box | Così elegantemente sono presentate le auto di lusso, come straordinari sono gli edifici che ospitano le sale d’esposizione dove sono in mostra le auto da sogno costruite tra il 1964 e il 2010. Ad ogni modo, il debutto di Ferruccio Lamborghini (1916–1993) è stato più tecnico e meno elegante, visto che iniziò nel 1948 producendo trattori. La costruzione di auto sportive Lamborghini prese il via nel 1962. Già nel 1964 uscì il modello 350 GT, una 12 cilindri, con il toro come emblema del marchio. Nell’esposizione si possono vedere anche una macchina da corsa di Formula 1 e le più lussuose sportive del mondo, tutte impregnate di potenza e dinamismo. Dopo di che ci dirigiamo verso Maranello, questa volta 18 km a sud-ovest di Modena,
un posto che è luogo di pellegrinaggio per i fanatici dell’alta velocità. La carriera di Enzo Ferrari (1898–1988) iniziò quando, ventenne, fece il suo debutto di pilota da corsa a Parma su una tre litri della casa «CMN» e arrivò al quarto posto. Segue poi la straordinaria storia della Scuderia Ferrari, fondata nel 1929 a Modena per gestire le auto da corsa Alfa Romeo dei piloti privati. Dopo che, nel 1940, si separò da Alfa Corse, a Enzo Ferrari fu vietato per cinque anni di costruire automobili in proprio. Ma nel 1947 l’ex pilota si trasformò in imprenditore, che come simbolo del marchio si diede il cavallino rampante su sfondo giallo. La Ferrari 125 C con motore 1,5 litri V12 nacque sia come macchina da circuito e per altre gare sportive. Le squisite sportive da strada per l’uso quotidiano seguiranno solo più tardi. All’interno dell’esposizione si può sedere anche su una macchina da corsa. I futuri piloti possono fare pratica sul simulatore di un’auto di Formula 1. E sulla Piazza Grande con vista sul Duomo (vietata alla circolazione!) si possono passare in rassegna tutti i principali risvolti di questa attraente «città dei motori», seduti davanti a un buon bicchiere di Lambrusco. Ina Kunz
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Info Touring APT Servizi Emilia Romagna: www.aptservizi.it; Motor Valley-La Terra dei Motori www.motorvalley.it; Galleria Ferrari www.galleria.ferrari.com, Automobili Lamborghini www.lamborghini.com.
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Viaggi lettori ed eventi 2011 Scoprire le bellezze della natura in Groenlandia, le culture del Sud dell’India oppure la Croazia in pullman: «Touring» propone nuovamente ai suoi lettori una serie di viaggi arricchenti per l’anno prossimo.
«Discovery Groenland» a bordo della MS Fram – in esclusiva per i lettori di «Touring» Date di viaggio: Scoprire la costa occidentale della Groenlandia e la Baia di Disco nel miglior periodo dell’anno a 2–11.7.2011 bordo di una moderna nave per spedizioni e in presenza dell’astrofisico e astronauta svizzero Claude Nicollier. Croazia – ospitalità e tradizione Un circuito di 9 giorni in pullman di lusso di Edelline attraverso i più bei paesaggi della Croazia: 9–17.5.2011 piccole pittoresche città portuali, grandiosi paesaggi naturali tra mare e montagne, gastronomia e tradizione. Crociera fluviale Mosca-San Pietroburgo a bordo del Viking Peterhof Questa crociera sul fiume degli zar vi fa scoprire tutta la ricchezza della storia e della cultura russa. 8–20.7.2011 Apogeo del viaggio: la visita di San Pietroburgo e i suoi richiami più celebri.
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Esplorare l’Islanda in 4!4 La bellezza naturale dell’Islanda ha tanto da offrire! Nel corso di questo viaggio di gruppo, ma al Gruppo 2: 16–23.7.2011 da CHF 5490.– volante del vostro veicolo fuoristrada, esplorate anche dei siti inaccessibili con l’auto normale. Gruppo 4: 30.7–6.8.2011 (2 pers./auto) Un’esperienza indimenticabile! Crociera transatlantica a bordo della Queen Mary 2****(*) Sei giorni di crociera sull’Atlantico, da Southampton a New York, a bordo della lussuosa nave 20–30.9.2011 per raggiungere la «Grande Mela» e (ri)scoprire le sue innumerevoli attrazioni. Viaggio in treno attraverso l’India meridionale a bordo dello «Splendor of the South» Il Sud dell’India affascina per le sue culture ancestrali, i suoi templi colorati e le sue celebri «back- febbraio 2012 water». Da Bangalore a Kochi, questo confortevole treno offre numerose fermate per compiere visite. Prolungamento facoltativo: Kerala e soggiorno balneare. Event: attraverso la Toscana in auto d’epoca Al volante della vostra cabriolet Alfa Romeo cromata degli anni 50, partite per una scoperta 31.8–4.9.2011 inedita dei pittoreschi paesaggi della Toscana. Un viaggio diverso dagli altri! Event: Military Tattoo di Edimburgo Forte del successo nel 2010, «Touring» vi accompagna all’edizione 2011 di questa grande mani- 25–28.8.2011 festazione che riunisce centinaia di suonatori di cornamusa nello scenario di un castello illuminato dalle torce. Impressionante!
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Ordinazione dei programmi dettagliati: segnare con una crocetta nella colonna a destra (Info) il/i programma/i desiderati e inviare il tagliando. Appena il programma desiderato sarà pubblicato ve lo invieremo. I viaggi dei lettori ed event vengono pubblicati anche su www.touring.ch e www.viaggi-tcs.ch. Le date dei viaggi qui pubblicate si riferiscono a viaggi con guida di lingua francese, vi sono pure viaggi in tedesco. Cognome
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! Desidero ricevere regolarmente la Newsletter di Viaggi TCS per e-mail. Inviare a: Viaggi TCS, Chemin de Blandonnet 4, 1214 Vernier o per telefax 022 417 25 52 o e-mail: travel@tcs.ch
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23 settembre 2010 | touring 16 | sezione ticino
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La scuola guida accompagnata
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Fa discutere il sostegno del TCS a un vero e proprio apprendistato, a partire dai 16 anni, per ottenere la licenza di condurre.
Centro TCS di Rivera: un successo! La sede TCS di Rivera è stata inaugurata nel 2000. In dieci anni è stata continuamente ampliata la gamma di servizi e prestazioni che la Sezione Ticino mette a disposizione dei soci.
› Una
delle nuove attività intraprese nel Centro dopo la sua inaugurazione (foto) è l’esecuzione dei collaudi ufficiali dei veicoli, per delega cantonale, che ammontano mediamente a 7000 l’anno. Sulle quattro modernissime piste diagnostiche si svolgono molti altri test alle vetture di soci e non soci. I tecnici del TCS dispensano, inoltre, consulenze nei vari ambiti della tecnica automobilistica. Con la chiusura delle agenzie TCS, la scorsa primavera, Rivera è diventato anche il «TCS Service Center» per tutto il Ticino, offrendo ai soci tutte le prestazioni e i prodotti del club. Chi vuole diventare socio, ottenere un Libretto ETI o l’Assista o la patente internazionale, lo può fare presso il
Centro di Rivera. Inoltre, da quest’anno è diventato anche il primo «Punto Telepass» delle Autostrade italiane fuori d’Italia e vi si possono acquistare le Viacard e a determinate condizioni anche il Telepass. La formazione ed il perfezionamento di guida sono stati sensibilmente ampliati con le piste di Rivera e di Ambrì. In quest’ambito troviamo: i corsi Junior e SeniorDriving, la Scuolaguida TCS, i corsi di «Seconda fase» per l’ottenimento della patente definitiva, i corsi di perfezionamento «Guidare Bene – Reagire Meglio» e quelli di aggiornamento per la terza età. Nel Centro di Rivera c’è anche il deposito del materiale didattico di educazione stradale per scuole e polizie.
Luganesi sul pallone
Velopass per bike-sharing
Il Gruppo TCS del Luganese organizza la tradizionale festa per le famiglie dei propri soci per domenica 17 ottobre 2010 dalle 13.30 alle 17.00 (domenica 24 ottobre in caso di maltempo) presso il campeggio TCS alla Piodella di Muzzano-Agnuzzo. È prevista una castagnata con affettato, bibite, vino e torta e vi sarà la possibilità di salire in mongolfiera (volo frenato sino a 30 metri) per ammirare dall’alto il suggestivo panorama del Golfo di Agno e del paesaggio circostante. Il pomeriggio sarà rallegrato da musica e spettacolo con pagliacci. Il tutto offerto dal Gruppo del Luganese. Ma non dimenticate la tessera di socio: occorrerà presentarla agli agenti della Prosecur all’entrata del campeggio! I soci ed i loro familiari sono invitati a iscriversi entro giovedì 30 settembre, indicando il nr. di socio, per e-mail a: manifestazioni@tcs-lugano.ch
Carte giornaliere: fr. 6.–, validità 24 ore, deposito garanzia fr. 90.– con Visa o Mastercard Punti vendita: – Dicastero Giovani ed Eventi, Via Trevano 55 o Via Foce 1, Lugano. – Lugano Turismo, Riva Albertolli, Lugano. – Puntocittà, Via della Posta 8, Lugano. – Chiosco Centro SA, Via degli Albrizzi 1. – Baraonda, Via delle Scuole 21, Paradiso. Carte annuali in vendita solo su Internet al sito: www.velopass.ch Regiopass Lugano-Paradiso: fr. 25.– (+ fr. 10.– d’iscrizione); primi 30 minuti gratuiti, poi fr. 1.–/ora Natiopass per tutte le reti velopass in Svizzera: fr. 60.– (+ fr. 10.– d’iscrizione) primi 30 minuti gratuiti, poi fr. 1.–/ora Mobilitypass (abbonamento MobilityCarSharing + Natiopass): fr. 250.– primi 30 minuti gratuiti, poi fr. 1.–/ora Per i soci del TCS sconto del 20% sul Regiopass annuale Lugano-Paradiso.
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Per alcuni la sorpresa è stata grande, ma per gli addetti ai lavori, non è nulla di nuovo! Di questa forma di «apprendistato di guida» se ne parla dalla metà degli anni Ottanta, quando fu promosso un primo progetto in Francia, trasformato poi in legge nel 1988. Seguirono altri Paesi europei (Svezia, Belgio, Lussemburgo, Finlandia ecc.) con dettagli organizzativi varianti da uno Stato all’altro a dipendenza dell’impostazione data. Attualmente i Paesi europei che adottano questa tipo di «Scuola guida» sono 17, l’ultimo, aggiuntosi nel luglio scorso, è l’Italia. E in Svizzera esiste già l’apprendistato nella guida per i conducenti professionali di autocarri già a partire da 16 anni e a 17 guidano un camion. Fa specie, anche questa volta, che nell’ambito della circolazione stradale per porre rimedio all’infortunistica, spesso si discute di maggiore formazione, di prevenzione, d’introduzione di regole più severe, ma quando si propone qualcosa di serio e pratico, le voci dissenzienti stranamente aumentano. In ogni campo che si rispetti, l’apprendistato della professione è fondamentale. Perchè non lo deve essere per guidare un’auto o una moto? La proposta del TCS, suffragata dal fatto che i giovani, con questo sistema, incorrono 5–6 volte meno in incidenti, ha il vantaggio di seguire un curriculum di formazione tramite un maestro conducente, che veglierà anche sulla persona che accompagnerà, dopo una formazione, il giovane nella sua pratica. La «guida accompagnata» migliora l’orientamento dei giovani conducenti e mira ad aumentare considerevolmente l’esperienza di guida accumulata, prima che il neo conducente ottenga la patente provvisoria, che avverrà ancora a 18 anni compiuti.
23 settembre 2010 | touring 16 | club e soci
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Danni morali troppo bassi Incidenti con morti e feriti causano, oltre a danni materiali, anche dolore e peggiorano la qualità di vita. Il risarcimento per danni morali dovrebbe riparare questa situazione.
› Una cosa è certa: i soldi non possono compensare la perdita di una persona amata o il suo ferimento grave. Con la riparazione in denaro si cerca comunque di lenire la sofferenza. Il pagamento è dovuto da colui che provoca l’incidente in aggiunta al risarcimento dei danni materiali. Non esiste, però un tariffario fissato per legge che definisca il risarcimento nel caso della perdita, ad esempio, di un braccio oppure di una gamba. La somma in denaro deve essere fissata dal giudice secondo il suo buon senso. Il Tribunale federale ha spiegato più volte che sono ritenute ingiuste somme di risarcimento che alla vittima sembrano «ridicolmente» basse. Nella definizione del risarcimento dei danni morali un ruolo importante lo giocano i precedenti: basandosi su casi analoghi già giudicati viene fissato l’importo del risarcimento tenendo conto delle circostanze concrete.
Gli altri Paesi | Mentre negli Stati Uniti a
volte vengono accordate somme gigantesche, in Svizzera vale il principio secondo cui il pagamento di un risarcimento non deve portare ad un «insperato» benessere finanziario. Negli ultimi tempi, la giurisprudenza tende comunque ad accordare somme di risarcimento notevolmente più alte nel caso di gravi lesioni personali. «Ci si rende conto di quanto i livelli elvetici sia-
no bassi ogni qualvolta che in Svizzera si raggiunge un accordo tra le parti che prevede risarcimenti per gravi lesioni corporali con somme simili a quelle che vengono concesse nei Paesi vicini», afferma il professor Hardy Landolt, docente privato all’Università di Zurigo e di San Gallo. Un’analisi – a dire il vero un po’ datata – che dimostra che il livello dei risarcimenti in Svizzera è appena migliore del più basso d’Europa su un totale di 13 Stati.
Il risarcimento | Il risarcimento per danni morali nel caso di feriti gravi in seguito ad incidenti non supera un importo a sei cifre. Il Tribunale federale, ad esempio, ha concesso un risarcimento di 140 000 franchi a una motociclista di 19 anni che in un incidente ha subito gravi ferite alla testa e al cervello con danni permanenti. La metà, 70 000 franchi, li ha ricevuti un 41enne che dopo una caduta con la moto ha subito diverse fratture e una parziale paralisi del braccio e si è dovuto sottoporre a numerose operazioni. I parenti | I parenti di persone rimaste uccise oppure ferite gravemente hanno diritto a un risarcimento per danni morali, ma solo se appartengono al nucleo stretto della famiglia della vittima dell’incidente: coniugi, genitori, figli, fratelli e sorelle, fidanzati. Due anni fa, una donna ricevette
un risarcimento di 50 000 fr., e ogni figlio di 30 000 fr., dopo che il marito (e padre) rimase ucciso in una collisione frontale. Per contro, un 89enne ricevette solo 4000 franchi in seguito alla morte del figlio in un incidente. E un tribunale riconobbe solo 3000 franchi al figlio di una 92enne rimasta investita da un tram e che il giorno dopo morì in seguito a trauma cranico. Le ultime due sentenze dimostrano che si tiene conto anche della durata futura del dolore.
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Urs-Peter Inderbitzin
Gli avvocati del TCS continuano a formarsi Due relatori di alto livello con due temi complessi (cfr. articolo principale) hanno affrontato i punti principali della conferenza annuale dei consulenti giuridici del TCS. Il prof. Hardy Landolt ha illustrato i più recenti sviluppi in materia di risarcimento per danni morali e l’avvocato Philip Stolkin ha riferito delle perizie nei processi sul diritto delle assicurazioni sociali. Come ogni anno, i 260 avvocati di fiducia del TCS si sono lasciati orientare in modo competente sulle più recenti decisioni del Tribunale federale dal professor Baptiste Rusconi e dall’avvocato Manfred Dähler. UPI
Sino alla fine di settembre
Fondazione svizzera per paraplegici
Dimissioni soci
Le vittime di incidenti devono spesso sottoporsi a lunghe terapie, per potersi rimettere in sesto.
I soci che desiderano uscire dal TCS possono farlo nei termini stabiliti negli statuti del club: «La dimissione deve essere rassegnata per iscritto al più tardi tre mesi prima della scadenza annuale». Le lettere di dimissioni vanno dunque spedite entro il 30 settembre 2010 a: TCS Societariato, Chemin de Blandonnet 4, CP 820, 1214 Vernier. Gli statuti del TCS si possono scaricare da www.tcs.ch (rubrica: Il TCS > Chi siamo). tg
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club e soci | touring 16 | 23 settembre 2010
«È il TCS a dare il ritmo» L’assicurazione veicoli a motore Auto TCS è uno dei principali prodotti proposti dal club. Ne è responsabile l’esperto in finanze ed assicurazioni David Winteler. Alla sede centrale di Ginevra-Vernier dirige il settore strategico «Servizi finanziari».
› Il suo mondo è fatto di prodotti bancari ed assicurativi: la missione di David Winteler, responsabile del settore strategico «Financial Services» del TCS, è quella di migliorare continuamente i prodotti già esistenti, adattarli ai bisogni specifici dei soci, generare e promuovere nuove prestazioni. Con i suoi collaboratori presso la sede centrale del TCS a Ginevra-Vernier è responsabile di Auto TCS, l’assicurazione veicoli a motore, e del settore bancario con la carta di credito TCS drive.
A misura di cliente | Tutto d’un fiato, David Winteler sottolinea i vantaggi dell’assicurazione auto: «Le condizioni di contratto sono formulate in modo semplice e sono scritte in modo leggibile, perché evitiamo le cosiddette clausole a piè di pagina. Presso il TCS la durata standard è di dodici mesi, ciò significa che il cliente può disdire la po-
lizza assicurativa per la fine di ogni anno». In cosa si differenziano allora le prestazioni dai concorrenti? La risposta dello specialista in assicurazioni: «Abbiamo un prodotto su misura per i nostri soci, che tiene in considerazione fattori come l’età, la condizione abitativa, la situazione finanziaria e il veicolo utilizzato. Diamo anche molta importanza alla sicurezza stradale». In questo senso, ad esempio, un nuovo cliente ottiene un buono per un corso di sicurezza stradale del TCS. E non è tutto: chi segue un corso e non ha ancora raggiunto il livello più basso del sistema di bonus, sale direttamente di due livelli, che può corrispondere a una riduzione del premio di sino al 20%. Si ottengono anche dei vantaggi nell’assicurazione di protezione giuridica della circolazione Assista TCS: un anno gratis per gli assicurati sotto i 25 anni e metà prezzo per chi ne ha
di più. Come rivela David Winteler, è stata lanciata una promozione speciale autunnale di Auto TCS che offre, come incentivo, un anno gratis di Assista TCS a tutti i nuovi contratti sottoscritti entro la fine del 2010.
Nel rispetto dell’ambiente | Si dà parti-
colare importanza non solo alla sicurezza stradale, ma anche alla sostenibilità ambientale. I proprietari di auto che non producono più di 130 grammi di CO2 al chilometro, vengono premiati con i cosiddetti eco-bonus. Il socio può così risparmiare sino al 30% sui premi responsabilità civile e casco collisione. «Rispetto alle offerte della concorrenza in questo settore, il nostro ecobonus è lo sconto più grande», afferma David Winteler. Stando all’esperto, Auto TCS occupa il settimo posto per quanto riguarda la quota di mercato delle assicurazioni veicoli a motore. «Con oltre 100 000 assicurati, siamo un nome da prendere sul serio. E spesso è il TCS a lanciare nuove coperture supplementari». L’assicurazione veicoli e la carta di credito TCS drive non vengono gestite direttamente dal TCS: per Auto TCS coopera con La Basilese Assicurazioni e per TCS drive con Swisscard. Anche la carta di credito del TCS genera oltre 100 000 clienti per un fatturato annuo di oltre 400 milioni di franchi. A questo punto, dopo la recente chiusura delle agenzie del TCS, sorge la domanda: dove si può rivolgere il socio che ha questioni assicurative? David Winteler non esita un istante: «Basta comporre il numero 0800 801 000, che è attivato in permanenza. È il nostro centro di servizio alla clientela con un team di specialisti a Ginevra e Volketswil». Una persona nella posizione di David Winteler è ancora in contatto con la base? Anche in questo caso risponde senza esitare un attimo: «Non devo andare a cercare troppo lontano. Nella mia cerchia di conoscenti, incontro continuamente dei clienti e soci del TCS: sono i più sinceri, coloro che fanno le eventuali critiche di cui ho bisogno per migliorare». Peter Widmer
Mathias Wyssenbach
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È esperto in questioni assicurativo-finanziarie: David Winteler, capo dei «Financial Services».
In pillole David Winteler (40 anni) si è laureato in economia all’Università di Basilea, in seguito ha lavorato per anni in una grande società di assicurazioni. Dal 1° ottobre 2007 dirige il settore «Financial Services» alla sede centrale del TCS a Vernier (GE). David Winteler è sposato e ha una figlia di cinque anni. La famiglia vive a Suhr, nel Canton Argovia.
23 settembre 2010 | touring 16 | club e soci
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Prezzi e prestazioni TCS telefono 0844 888 111 o www.tcs.ch Affiliazione* www.tcs.ch Motorizzati (automobilisti e motociclisti) a seconda della Sezione e pro rata Tessera partner/giovani Fr. 44.– Non motorizzati Fr. 32.– Cooldown Club membercard Fr. 66.– Ciclisti (con Velo Assistance e RC) Fr. 37.– Juniores (con Velo Assistance e RC) a seconda della Sezione Quota per socio campeggiatore TCS (solo se già socio motorizzato o non motorizzato) Fr. 55.– (camping club AG: + Fr. 7.–; ZH: + Fr. 5.–) *Termine di disdetta 30 settembre 2010
Card Assistance www.cardassistance.tcs.ch per tutta la famiglia Fr. 28.– 20% di sconto per i titolari del Libretto ETI Carta Aziendale TCS www.tcs.ch/azienda Per veicoli aziendali Soccorso stradale da Fr. 134.– Protezione giuridica di circolazione da Fr. 111.– ASSISTA www.assista.ch Assicurazione protezione giuridica Circolazione «Fam.» Fr. 96.– «Ind.» Fr. 66.– Privata con circolazione già sottoscritta «Famiglia» Fr. 215.– «Individuale» Fr. 192.– Privata senza sottoscrivere la circolazione «Famiglia» Fr. 245.– «Individuale» Fr. 225.– Immobili Fr. 95.– Auto TCS www.autotcs.ch Responsabilità civile, casco parziale, casco collisione, capitale incidente, protezione del bonus, danni di parcheggio su richiesta Assicurazioni due ruote www.assicurazionitcs.ch Velo-Assistance. Con contrassegno per la bici, protezione giuridica, assistenza e copertura casco fino a Fr. 2000.– Fr. 25.–* copertura casco fino a Fr. 5000.– Fr. 80.–* Contrassegno RC bici Fr. 6.50* Moto-Assistance (soccorso stradale e assistenza) Fr. 41.–* Ai motociclisti in Svizzera e all’estero * prezzi soci TCS Carta di credito TCS drive TCS MasterCard drive Carta partner TCS-American Express drive Gold Carta partner
Fr. 50.– Fr. 20.– Fr. 100.– Fr. 50.–
Infotech www.infotechtcs.ch Il TCS sottopone a test veicoli ed accessori e mette a disposizione dei soci del informazioni raccolte e redatte in modo competente e neutrale. Test&Training www.test-et-trainingtcs.ch Sconti sui prezzi dei corsi di perfezionamento di guida nei centri di Lignières, Plantin, Betzholz, Stockental e Emmen. Formazione in due fasi www.2fasi.tcs.ch corsi obbligatori per la licenza di condurre. Viaggi TCS www.viaggi-tcs.ch Viaggi 0844 888 333 Camping www.campingtcs.ch 022 417 25 20 Alberghi Schloss Ragaz, Bad Ragaz www.hotelschlossragaz.ch 081 303 77 77 Bellavista, Vira Gambarogno www.hotelbellavista.ch 091 795 11 15 Ciclo e svago www.bici.tcs.ch
foto ald
ETI TCS www.eti.ch Europa motorizzato «Famiglia» Fr. 103.– Europa motorizzato «Individuale» Fr. 75.– Europa non motorizzato «Famiglia» Fr. 77.– Europa non motorizzato «Individuale» Fr. 65.– Estensione Mondo «Famiglia» Fr. 88.– Estensione Mondo «Individuale» Fr. 70.– Spese di cura Europa Fr. 32.– Spese di cura Mondo Fr. 45.–
Sole e castagne Godetevi gli ultimi giorni di caldo prima della stagione fredda concedendovi un rigenerante soggiorno in Ticino, durante il periodo in cui ogni luogo del cantone festeggia il suo frutto tradizionale: la castagna. L’Hotel Bellavista*** del TCS, a Vira Gambarogno sul Lago Maggiore, propone settimane speciali per i soci TCS dal 9 ottobre al 7 novembre 2010. I prezzi per sette notti in mezza pensione: 763 fr. a persona in camera doppia con letto francese o 875 fr. a testa in camera a due letti. Tutte le stanze sono dotate di TV e balcone o terrazza con vista lago. L’offerta comprende una «serata ticinese» con aperitivo musicale. Sono possibili prolungamenti. Per prenotazioni: tel. 091 795 11 15, e-mail: info@hotelbellavista.ch. Altre offerte di soggiorno sul sito: www.hotelbellavista.ch. ac
Raid di oldtimer con il TCS Il 20° raid automobilistico SvizzeraParigi, che partiva da Basilea, non era posto solo all’insegna delle auto oldtimer, ma anche del TCS e di Auto TCS. Il tradizionale raid Suisse-Paris è iniziato come sempre nella città sul Reno. La partenza dei 200 partecipanti suddivisi in varie categorie è andata in scena a fine agosto davanti a una gran folla di pubblico. Il TCS era presente in svariati ambiti: veicoli della Patrouille accompagnavano le auto d’epoca durante il raid per ogni evenienza; mentre Auto TCS ha sponsorizzato l’assicurazione per il rimpatrio dei veicoli in Svizzera.
un sorteggio della campagna d’inizio anno, allo stand TCS erano presenti 150 ospiti. In foto, lo staff del TCS con (da s.): Bernhard Wider, Jürg Thrier, Urs Fux, Aldo Kalbermatten, Christoph Haller (presidente della Sezione BS/BL), Michel Vouillamoz, il presidente centrale Niklaus LundsgaardHansen e Thierry Lachat. hwm/tg
Un cuore per le oldtimer | Allo stand del
TCS delle due Basilee anche Auto TCS godeva di ospitalità; l’assicurazione del club per i veicoli a motore offre ai conducenti di oldtimer una polizza su misura (www.oldtimer.tcs.ch). Oltre ai fortunati vincitori di
Una folta delegazione del TCS rendeva appetibile l’assicurazione Auto TCS per le vetture d’epoca.
23 settembre 2010 | touring 16 | la pagina dei lettori
Forum
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Il concorso nuti, ciò significa che in ogni ripetizione il conducente in contromano si trova già in un altro tratto, e dunque il pericolo si sposta. A ciò si aggiunge il tempo che intercorre tra l’osservazione e l’annuncio alla radio. La zona di pericolo indicata dovrebbe essere lunga 50 km e quando nelle vicinanze c’è una diramazione, allora il comunicato dovrebbe indicare i due tratti autostradali. Heinz Hostettler (@)
Divieti controproducenti
Contro lo Stato ficcanaso
«Touring» 15/2010
«Touring» 14/15/2010
In nome della protezione dell’ambiente e a causa dei divieti di circolazione che ne conseguono, alcuni conducenti di veicoli fuoristrada sono costretti a fare giri di 30 chilometri. Mentre altri, sempre in nome della protezione dell’ambiente e a causa delle piste chiuse da noi, si trovano a dover calpestare migliaia di chilometri di asfalto. È chiaro che dietro l’etichetta dell’ecologia si fanno passare altri interessi per niente rispettosi dell’ambiente. Ogni divieto di circolazione danneggia l’ambiente dato che causa «un traffico da deviazione».
Gli apparecchi radar utilizzati sinora prima misurano e poi, eventualmente, registrano. I nuovi controlli della velocità media su interi tratti stradali, invece, registrano ininterrottamente, per misurare, segnalare e multare. In 49 anni non ho mai dovuto pagare più di 40 franchi per «eccesso di velocità». Ritengo che con questo tipo di controlli ci prendano per dei «vitelli stupidi» che scelgono da sé il macellaio. Lo Stato non deve ficcare il naso nelle mie faccende, di quando e quanto spesso passo davanti a un determinato posto. E l’affermazione secondo cui i dati vengono cancellati definitivamente, è piuttosto ingenua, come l’ha dimostrato il recente scandalo delle schedature. Perlomeno il nuovo sistema potrà attivare «Big Brother» pigiando solo un bottone.
Punto di controllo fuori posto
I favorevoli all’infrastruttura per i TIR a Giornico, in Leventina, sono consapevoli che prima di venir controllati permetterebbero ad autisti ubriachi, ad autocarri con difetti a freni e pneumatici, a carichi pericolosi, di attraversare due terzi del Canton Ticino, ossia la parte più popolosa e il tratto autostradale più transitato che varca alcuni grandi agglomerati e con ben 4451 metri di gallerie? Queste brevi attente valutazioni non meriterebbero una piccola riflessione? Rino Altoni, Airolo
Edgar Nicolet (@)
Sponsor del premio: Museo d’arte, Basilea, www.kunstmuseumbasel.ch
Annunci radio più precisi
Ogni volta che sento l’annuncio alla radio di un automobilista contromano, mi rendo conto che anche nel caso di diverse ripetizioni, si indica sempre lo stesso tratto di autostrada, spesso tra due imbocchi. Il tempo di percorrenza tra due entrate autostradali in Svizzera è generalmente di 6 mi-
Impressum
La celebre zuppa in scatola Campbell di Andy Warhol è conosciuta in tutto il mondo, come pure i ritratti di personaggi famosi alla stregua di Liz Taylor ed Elvis Presley. Queste e altre interessanti opere dell’artista americano sono in mostra al Museo d’arte di Basilea fino al 23 gennaio 2011. La mostra si concentra sui primi anni artistici di Warhol, dal 1961 al 1964. In palio al nostro concorso vi è una visita guidata per due persone all’esposizione, un catalogo e un manifesto. Cinque fortunati vincitori possono vincere questo pacchetto del valore totale di 695 franchi.
foto barbaradesign@mac.com, key
Stefan Lamplmair (@)
Andy Warhol in mostra a Basilea
Per questa rubrica valgono alcune regole: più breve è la lettera, maggiore è la probabilità che venga pubblicata; la redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile inviare le lettere per e-mail: touring@tcs.ch. Le lettere dei lettori vengono pubblicate anche nell’edizione online di «Touring» (www.touring.ch).
touring Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); vice caporedattore: Heinz W. Müller (hwm); vice caporedattore: Marc-Olivier Herren (MOH); Christian Bützberger (Bü), Antonio Campagnuolo (ac), JacquesOlivier Pidoux (jop), Peter Widmer (wi). Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, Mathias Wyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Sylvie Fallot (f), Irene Mikovcic-Christen (assistente caporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna, tel. 031 380 50 00, fax 031 380 50 06. E-mail: touring@tcs.ch. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 96 028, totale: 1 355 061. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile), Gabriela Amgarten. Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 031 387 21 16, fax 031 387 21 00. Produzione: St. Galler Tagblatt SA, Basler Zeitung SA, CIE Centre d’impression Edipresse Lausanne S.A. Cambiamenti d’indirizzo: indicando il numero di socio, alla Sede centrale del TCS, cp 820, 1214 Vernier; tel. 0844 888 111; e-mail: service@tcs.ch. Abbonamento: compreso nella quota sociale annua. «Touring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.
Le domande: 1. Quanti pneumatici invernali sono stati sottoposti a test dal TCS? 2. Quanto è lungo il Seven Mile Bridge in Florida? 3. In che Stato è nato Rainer Schoch? Si possono fornire le risposte per posta (solo su cartolina postale), tramite SMS, e-mail o www.touring.ch, indicando le generalità. Concorso 14/10: la mini bici elettrica Flyer è stata vinta da Katharina Schmid di Zurigo. Condizioni di partecipazione: il concorso di «Touring» è aperto a tutti, ad eccezione dei collaboratori del TCS e dei loro famigliari. I vincitori saranno estratti a sorte e avvertiti per iscritto. I premi non possono essere sostituiti da una somma di denaro equivalente. Non viene tenuta alcuna corrispondenza. Non sarà possibile ricorrere alle vie legali.
Redazione Touring, concorso per i lettori, casella postale, 3024 Berna; SMS al numero 9988 (1 fr./SMS) scrivendo «Touring» e le tre risposte; touring@tcs.ch (oggetto: concorso) Termine d’invio: 3 ottobre 2010
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l’incontro | touring 16 | 23 settembre 2010
Un originale artista dell’auto
Mercedes-Benz-Grand-Prix di quel periodo. Per la prima volta durante il Car-Show di Zurigo a novembre, mostrerò anche coppe e addirittura scritti originali di Ferdinand Porsche e Henry Ford, i fondatori delle omonime case automobilistiche. Cosa ha di particolare la sua arte?
Rainer Schoch dipinge con colori acrilici ed acquarelli quadri che ricordano la ricca storia delle corse d’auto. La sua esposizione itinerante comprende altre curiosità.
» Come è arrivato al tema dell’auto come artista?
Come intende marcare il giubileo dei 125 anni dell’automobile che cade nel 2011?
Rainer Schoch: Mi interessava la storia precedente la Formula 1, perché quasi non si sa come tutto è iniziato. Allora si tenevano piccoli eventi, che sono confluiti nei miei quadri. Poi tre anni fa ho fatto una piccola mostra, in occasione della quale un collezionista ha comprato quei quadri; da allora il tema mi ha preso la mano.
Con una mostra itinerante dove non espongo soltanto i miei quadri, ma pure molti originali di quell’epoca. Per puro caso, di recente sono venuto in possesso di importanti documenti e fotografie dell’ex collezione di Alfred Neubauer. Costui era stato un pilota da corsa dal 1926 al 1955 e anche responsabile di gara della vittoriosa scuderia
Tendo al realismo fotografico attraverso la forma dei dipinti a colori. Ciò conferisce molto più movimento di una foto. L’immagine può essere rappresentata in modo molto più eccitante con delle pennellate. È particolare anche il suo modello commerciale...
… i quadri sono tutte stampe molto pregiate. Mi sono detto che devo fare un prezzo con il quale possa vivere sia io sia il compratore. Lei non è solo un artista ma anche un designer di prodotti. In questo ambito lei vende anche letti fatti a forma di auto. Chi compra qualcosa del genere?
Dei patiti delle auto per i loro bambini. Soddisfano sogni che loro stessi avevano, ma non hanno potuto realizzarli. Inoltre, faccio articoli di merchandising con la croce svizzera, come ad esempio delle mucche… Da cittadino tedesco mi sto trasformando in patriota svizzero. A proposito di design, le carrozzerie delle auto sono più noiose di prima?
Se oggi si pone una nuova macchina sportiva accanto ad una vecchia, questa è sicuramente un bel veicolo. Ma anche tra i giovani l’auto d’epoca con le sue forme esercita un fascino speciale. Qual è il suo personale atteggiamento nei confronti dell’auto?
Per me l’auto è un mezzo di trasporto, senza il quale la mobilità non potrebbe assolutamente funzionare. Personalmente, però, non devo per forza salire su una macchina sportiva per essere felice. Il suo prossimo progetto?
Pitturo l’intero mondo alpino svizzero con tutti i suoi quattromila. Sono assolutamente affascinato dal Cervino. Allora è già stato a Zermatt?
No, finora non ce l’ho fatta.
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Heinz W. Müller
Intervista: Heinz W. Müller
Rainer Schoch con un suo tipico quadro al Rhyfall Classic Center di Beringen (SH).
In pillole Rainer Schoch (53) è nato nel sud della Germania e pittura da quando ha 7 anni. Vive a Kaltenbach/ Stein am Rhein. Per alcuni anni ha eseguito pitture murali in Arabia Saudita per la famiglia reale. È presente a mostre dal 1974. I suoi quadri costano 290 euro inclusi i costi di spedizione. Informazioni su: www.suissedesign4you.eu.