Touring 19/2008 italiano

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20 novembre 2008 touring 19 www.touring.ch GAA 1214 Vernier

Il giornale della mobilità

Concorso: in palio un navigatore satellitare Test TCS dei fari d’auto Pregi e difetti dei vari tipi d’illuminazione 17

Viaggio in Giappone Tra passato e futuro in una terra poco conosciuta 22

41 Vacanze in tutto il mondo Il camper si può prenotare sul sito del TCS 29



20 novenbre 2008

Heinz W. Müller, caporedattore a.i.

Uno sguardo d’insieme

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Gli incidenti spettacolari – causati da gente fuori di testa che impazza sulle strade – finiscono sulla prima pagina dei giornali facendo scorrere fiumi d’inchiostro e riflettere la popolazione. È dunque logico che dopo la presentazione delle 60 misure della Confederazione per aumentare la sicurezza stradale si è scatenata una discussione accesa sulle proposte del pacchetto d’azione denominato «Via sicura». Non dobbiamo tuttavia concentrarci solo sui dettagli e perdere così lo sguardo d’insieme: gli incidenti stradali sono spesso legati a morte, dolore e altre conseguenze devastanti. Anche se il numero di incidenti è in costante diminuzione – a parte nel 2007 – è giusto puntare a un miglioramento della sicurezza stradale. Naturalmente, ci si può lamentare di quanto sia difficile l’elaborazione di «Via sicura» con il suo lunghissimo catalogo di misure. Ma sarebbe fuori luogo, a causa di proposte singole (e controverse), gettare via il bambino con l’acqua sporca. Durante il processo di consultazione, al quale partecipa anche il TCS, è ancora possibile effettuare delle correzioni. Limitiamoci dunque a riconoscere la portata del programma di azione. In particolare salta agli occhi una proposta che prevede che la metà dei proventi delle multe stradali venga destinata alla sicurezza del traffico. In ogni caso, è una destinazione molto più giustificata rispetto alla prassi sinora seguita dai comuni e dai cantoni che alimentano le casse pubbliche con multe in parte risultanti da controlli a tappeto. Allo stesso modo, si condivide il principio secondo cui un inasprimento dei controlli permette di far applicare meglio le regole attualmente in vigore. Tra queste, il divieto di usare il telefonino mentre si è al volante. Gli apparecchi viva voce sono però permessi.

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editoriale e sommario 3

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società e mobilità 8 Accrescere la sicurezza: con 60 misure il dipartimento federale dei trasporti vuole ridurre gli incidenti stradali in Svizzera. «Via sicura» in consultazione.

1 1 Soluzione ecologica: trucioli di legno per combattere neve e ghiaccio sulle strade.

test e tecnica 1 2 Nuova Delta: riedizione di una Lancia dall’aspetto elegante e con molto comfort. Abbiamo sottoposto a test la versione 1.4 Turbo-Jet 16V Oro.

17 Illuminazione dei veicoli: test sull’utilizzo dei fari diurni e nuova tecnologia.

viaggi e tempo libero 22 Contrasti giapponesi: alla scoperta di un paese lontano e affascinante, praticamente sconosciuto dalla moltitudine di viaggiatori.

29 Noleggio camper: sul sito TCS nuovo servizio di prenotazione in tutto il mondo.

club e soci 30 Campioni d’Europa: la coppia svizzera ha vinto l’Eco Tour of Europe 2008 consumando meno carburante. Complimenti ai due istruttori del centro guida TCS.

33 Concorso scolastico: premiata la fantasia giovanile in tema di sicurezza stradale. il consulente 9 | il punto, contatti TCS 39 | forum, il concorso, impressum 41 | l’incontro: Stanislas Wawrinka, il tennista padrino di Telethon 42 Foto di copertina: Raphael Forster (7Pictures)

Sondaggio «Touring»: far il tifo agli stemmi dei Cantoni Gli stemmi dei Cantoni sulle targhe dell’auto potrebbero presto sparire a causa della carenza di spazio. Dal sondaggio è emerso che il 60% degli interpellati rimpiangerebbe tale decisione, solo il 3% è d’accordo.

favorevoli 3% contrari

Tra i contrari 15–34 anni

60%

37% 60%

indifferenti

35–54 anni 55–74 anni

54% 69%

Fonte: Demoscope

Comunque al 37% degli intervistati non interessa particolarmente né l’emblema dell’orso di Berna, né quello dell’aquila di Ginevra e neppure lo stambecco grigionese, quindi per loro è indifferente se questi stemmi dovessero sparire dalle targhe. Le persone cui dispiacerebbe maggiormente si trovano nella fascia d’età che va dai 55 ai 74 anni (69%) e dai 15 ai 34 anni (60%). In ogni caso, il 54% delle persone di 35 fino a 54 anni si dichiara a favore del mantenimento degli stemmi cantonali sulle targhe.


Sull’autostrada con l’agente Hanspeter Aeschlimann: «Nonostante la carreggiata sia bagnata fradicia, alcuni automobilisti continuano a guidare come se niente fosse».

Segugi

in servizio notturno Sono in giro notte e giorno, visitano aree di servizio, distributori e parcheggi: sono le donne e gli uomini della polizia autostradale. Gli agenti sono ben «camuffati» su veicoli civili guidati da un satellite. Nostro reportage.


20 novembre 2008

› Lunedì, 22 settembre, ore 22, nella centrale di intervento della polizia cantonale di Argovia. Piove a catinelle. Il vice-responsabile della centrale Heinz Pfluger, da 20 anni nella polizia cantonale e Hanspeter Aeschlimann, in polizia da 11 anni, entrano in servizio notturno fino alle 5 di martedì mattina. Dapprima circolano sulla A1 in direzione di Zurigo. I poliziotti lasciano che il traffico passi loro davanti, osservano i veicoli, guardano dentro, fanno attenzione alle condizioni delle automobili, ai «comportamenti strani» – come li chiamano –, e se necessario effettuano una velocissima manovra di sorpasso affiancandoli anche sulla destra, e videoregistrano l’inseguimento. Ecco improvvisamente una vettura con i vetri oscurati. Dapprima il conducente guida ad appena 80 km/h, poi schizza in avanti.

«Questo lo facciamo uscire alla prossima area di servizio», spiega Pfluger. All’inizio l’automobilista non sembra riconoscere il tabellone con la scritta luminosa rossa «Polizia – seguire prego» e guida ancor più vicino alla pattuglia in borghese. Poi si ferma, ma invece di svoltare verso la stazione di servizio, si arresta sulla corsia d’emergenza. Heinz Pfluger: «È proprio quello che non vogliamo. In linea di principio non effettuiamo controlli sulla corsia d’emergenza. È troppo pericoloso». Il successivo controllo sotto la pioggia battente accerta che l’automobilista è in possesso dei documenti d’identità e si conferma che tutto è in ordine. L’uomo può proseguire. Nel frattempo si sono fatte le 23. Si prosegue in direzione Aarau-Est. La pioggia si fa sempre più intensa. L’autostrada è nera, come tutte le strade bagnate. Sulla

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corsia di emergenza scoppietta una motocicletta con le frecce intermittenti. I funzionari arrivano alla prossima area di servizio e aspettano qui la guidatrice della moto. Viene appurato che la giovane ha avuto un problema all’illuminazione della motocicletta. I due funzionari le parlano, le offrono aiuto. Lei telefona al fidanzato, il quale la viene a prendere poco dopo. La moto resta sul parcheggio.

Attenzione fondo bagnato | Il viaggio prosegue. I tergicristalli oscillano su e giù. Ogni tanto giunge una chiamata sulla ricetrasmittente. Le auto continuano a sfilare nella notte, in modo prudente e corretto. Non è sempre così. Hanspeter Aeschlimann: «Benché la carreggiata sia continua a pagina 7



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foto Fabian Unternährer

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Immagini nella notte: l’auto «civetta» di pattuglia al distributore prima di entrare in servizio (sopra a destra). Nell’autogrill per la pausa caffè. Alla centrale di polizia e durante il controllo: Heinz Pfluger e Hanspeter Aeschlimann sono confrontati sempre agli stessi problemi.

continua da pagina 5

bagnata fradicia, vi è sempre qualcuno che circola senza pensare. Quando piove molto forte anche una velocità di 80 km/h può essere troppo alta. L’importante, in simili condizioni, è che i pneumatici siano perfetti».

Con circospezione | Questa notte i due poliziotti sono di pattuglia con un’«auto civetta» e non con l’automobile riconoscibile. La vettura è guidata da un apparecchio satellitare equipaggiato di tachigrafo. Serve a determinare e documentare i superamenti dei limiti di velocità nel traffico. Così facendo la polizia intende dare la caccia ai pirati della strada, che altrimenti non sarebbero scovati con le comuni auto di servizio. Gli agenti sono sul chi vive. Grazie all’esperienza e alla conoscenza delle persone i due uomini riconoscono con sicurezza quando c’è «qualcosa che non va». Il servizio in autostrada è particolarmente faticoso, spiega Aeschlimann. Bisogna controllare se il conducente del veicolo è idoneo alla guida, se vengono mantenute le distanze e, soprattutto, che le velocità non vengano superate massicciamente. Ogni tanto i due si concedono un po’ d’aria fresca ed effettuano un controllo del traffico su una strada

secondaria. Aeschlimann scandisce spesso le targhe che gli si parano davanti, illustra le situazioni o ciò che avviene. Non parla di fatti personali. Nelle auto della polizia, infatti, tutti i discorsi vengono automaticamente registrati, come nella cabina di pilotaggio di un aereo. «È importante, perché spesso gli avvenimenti precipitano: un veicolo sorpassa a destra, mentre un altro procede troppo vicino alla vettura che gli sta davanti, un conducente guida ad alta velocità zigzagando come uno slalomista sulla pista di sci». Allora i poliziotti sono completamente occupati e non riescono anche a prendere note per iscritto: «Se possibile

cerchiamo di fermare immediatamente i conducenti in infrazione e non di perseguirli successivamente per iscritto. Ciò dà sempre problemi con le dichiarazioni».

Flessibilità | Dopo due ore i due tornano al punto d’appoggio, ma smonteranno dal servizio ancora più tardi. L’uscita dal lavoro avviene solo nelle prime ore del mattino, «quando non succede più niente», afferma Pfluger. «A volte l’orario di lavoro diventa lungo. Non possiamo lasciare semplicemente cadere la penna mentre siamo ancora impegnati sul luogo di un incidente».

L’inverno richiede particolare attenzione Adrian Aeschbach, responsabile del Centro di sicurezza stradale del TCS Stockental a Niederstocken vicino Thun, dà per scontato che durante l’inverno il conducente applichi le seguenti regole di comportamento di base: non aver paura; sviluppare il rispetto; evitare di stancarsi troppo; adeguare la velocità (distanza dal veicolo che precede: almeno 2 secondi). Riguardo ai pneumatici vale la regola del quattro: 4 mm di profilo; 4 gomme della stessa marca e dello stesso modello; al momento del montaggio le ruote non devono essere più vecchie di 4 anni. A proposito: i centri tecnici del TCS propongono i «controlli invernali», durante i quali vengono controllati, tra l’altro, lo stato della batteria, l’antigelo nel liquido di raffreddamento oppure il funzionamento dei tergicristalli. Per il socio TCS questi controlli hanno un vantaggioso prezzo forfetario. kv

Kurt Venner


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foto Keystone

Il TCS lotta dal 2004 contro i pirati della strada tramite una campagna che è pure stata premiata.

Incasso multe alla sicurezza Il pacchetto «Via sicura» della Confederazione mira a migliorare la sicurezza nel traffico stradale mediante 60 misure, che sono state poste ora in consultazione.

› «Via sicura» è il nome dato alla nuova politica di sicurezza stradale della Confederazione. Il relativo pacchetto di misure è stato discusso per diversi anni in una cerchia di esperti, nell’amministrazione federale e anche più volte in Consiglio federale. Finalmente adesso il catalogo di provvedimenti, piuttosto alleggerito, è sul tavolo: i suoi 60 punti rimangono in consultazione solo sino al 15 marzo. Il TCS è dunque immerso nella materia e attivo nei vari gruppi di lavoro (v. riquadro). «Un utente del traffico su dieci rimane ferito gravemente una volta nel corso della sua vita. Oltre al dolore si deve far fronte a danni materiali che ammontano a 6,5 miliardi di franchi all’anno», ha affermato il ministro dei trasporti Moritz Leuenberger. Negli ultimi anni, il numero di incidenti è diminuito, ma l’inversione di tendenza in senso negativo nel 2007 mostra che «Via sicura» è necessaria.

Finanziamento | Per l’attuazione del programma le casse pubbliche dovrebbero contribuire con al massimo 300 milioni di

franchi. Il consigliere federale propone di finanziare il tutto con un aumento del supplemento al premio dell’assicurazione di responsabilità civile per i veicoli a motore dallo 0,75 al massimo al 5 percento, che corrisponde a 130 milioni di franchi. «Sono solo 10–20 franchi per automobilista», relativizza Leuenberger. Un’ulteriore idea è quella di vincolare l’impiego della metà dei proventi delle multe stradali nella sicurezza delle strade e dunque non farle più conflui-

re nelle casse di comuni e cantoni, un sistema da sempre aspramente criticato – anche dal TCS (confronta editoriale a pagina 3). Se, a causa delle resistenze, i modelli di finanziamento verranno corretti verso il basso, secondo il consigliere federale l’obiettivo prefissato non potrà venire raggiunto. Nella variante di attuazione massima, a dieci anni dall’inizio del programma il numero delle persone rimaste uccise nel traffico stradale dovrebbe essere ridotto a 180

Il TCS è per risanare l’infrastruttura È positivo che il Consiglio federale con «Via sicura» abbia riconosciuto il grande valore della sicurezza stradale. In un comunicato però il TCS si rammarica per «la crescente politicizzazione di Via sicura». Per contro, appoggia l’obiettivo di ridurre il numero delle vittime di incidenti. La sua ampia offerta nel campo della formazione in due fasi fornisce un valido contributo al miglioramento della sicurezza stradale. Per il TCS è di grande importanza l’eliminazione dei potenziali tratti pericolosi e a rischio, ed è dunque necessario il loro risanamento. Il TCS esporrà la propria posizione durante il processo di consultazione.


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(2007: 384) e la cifra dei feriti gravi a 1800 (2007: 5235). Nella sua spiegazione Moritz Leuenberger ha ammesso che addirittura lui ha avuto difficoltà nel scegliere la migliore tra le diverse proposte, e che comunque adesso si attende l’esito del processo di consultazione. Tra le misure controverse è compresa quella che, in caso di «violazioni delle norme della circolazione qualificate come gravi» (eccessivo superamento dei limiti di velocità), prevede la confisca e l’eventuale demolizione del veicolo; questa proposta viene messa in dubbio dal TCS. Per contro, «Via sicura» rinuncia a un obbligo del casco per i ciclisti e a un divieto di apparecchi viva voce nei veicoli. Stando a Rudolf Dieterle, direttore dell’Ufficio federale delle strade (Ustra) sussistono punti critici – efficacia, costi e accettazione delle misure – che tengono sulle spine lui e il suo capo sull’esito del processo di consultazione. Molte misure devono venire approvate dal Parlamento e sono sottoposte a referendum obbligatorio, altre invece sono di propria competenza e possono essere applicate senza esitazioni.

Misure | La sessantina di provvedimenti di «Via sicura» – quasi la metà richiede modifiche di legge – incide sui seguenti campi di azione: sensibilizzazione ed educazione, formazione e perfezionamento, prevenzione tra gruppi mirati, applicazione severa delle misure più importanti, risanamento dell’infrastruttura, ricerca e statistica, collaborazione transfrontaliera (ad esempio perseguimento penale). Qui di seguito alcune misure proposte di «Via sicura»: – Ogni 10 anni un giorno di perfezionamento, un esame della vista e un’autocertificazione che attesta il proprio stato di salute (sino a 69 anni). A partire dai 70 anni,

il conducente si sottopone periodicamente a una visita medica. – Accertamento sistematico dell’idoneità al volante in caso di guida con una concentrazione di alcol nel sangue pari o superiore a 1,6 per mille, sotto l’effetto di stupefacenti che inducono una forte dipendenza, in caso di gravi violazioni delle norme della circolazione. – Corsi di recupero previsti già dopo il primo episodio di guida sotto l’effetto di alcol o di stupefacenti come anche dopo la revoca di almeno sei mesi della licenza di condurre a causa di ripetuta guida indisciplinata. – L’età minima per circolare in bici sulle strade pubbliche diventa di norma 8 anni. – Divieto di assunzione di alcol per i nuovi conducenti. – Obbligo di circolare con i fari accesi anche di giorno. – L’analisi del sangue è sostituita con la prova dell’alito ed eseguita solo in casi eccezionali. – Sanzioni più severe in caso di guida senza licenza di condurre o senza licenza della categoria corrispondente: le pene sono equiparate a quelle della guida malgrado revoca della licenza di condurre. – Divieto della segnalazione di controlli del traffico mediante radio, Internet ecc. o dei servizi di SMS. – In seguito a una revoca più lunga della licenza di condurre, a causa di infrazioni legate alla velocità, è consentito guidare solo veicoli dotati di apparecchio per registrare i dati («scatola nera»). hwm

Info Touring Tutti i provvedimenti di «Via sicura» al sito www.astra.admin.ch > Informazioni per i media.

I pirati della strada sanzionati potranno guidare solo veicoli con scatola nera.

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il consulente

Vetri ghiacciati: ritiro della patente Ritorna il periodo in cui i vetri dell’automobile, a causa delle condizioni meteorologiche particolarmente rigide, si ricoprono di ghiaccio. Anche se a nessuno verrebbe in mente di guidare l’auto ad occhi bendati, durante questa stagione si vedono conducenti che circolano con una superficie libera dal ghiaccio o neve di soli 20–30 cm. L’effetto è praticamente il medesimo. A causa della visibilità massicciamente ostacolata, soprattutto se sono ghiacciati anche i finestrini laterali, i pedoni e gli altri utenti della strada non possono essere scorti tempestivamente. In situazioni critiche è, quindi, difficile reagire correttamente. Dall’oblò non è nemmeno possibile individuare i segnali stradali. Inoltre, se il tempo è brutto e se è già calata la notte, la situazione si fa ancor più pericolosa. Nessun perdono Non è pericoloso: è pericolosissimo! Il rischio di incidente è infatti maggiore. Per questa ragione i tribunali e le autorità amministrative non considerano la «guida dall’oblò» alla stregua di una semplice bagattella. Chi viene sorpreso non solo paga una multa salatissima, ma il Tribunale federale ha già ripetutamente stabilito che la guida con i vetri ghiacciati rappresenta una violazione mediamente grave delle norme della circolazione (recentemente nella sentenza 6A_58/2006 del 9 ottobre 2008). Con la conseguenza che il conducente indisciplinato non riceve un semplice ammonimento, ma deve consegnare la patente per almeno un mese. Ciò vale anche per gli automobilisti con una carriera ineccepibile. Per conducenti recidivi si applica il fastidioso sistema a cascata: chi nell’arco degli ultimi due anni ha già restituito la licenza di condurre, rischia la revoca della patente per quattro mesi. E in caso di incidente, le assicurazioni possono fare regresso sul conducente. Al mattino vale quindi la pena di alzarsi alcuni minuti prima e di liberare i vetri dal ghiaccio, con la spatola oppure con l’apposito liquido. Non dimenticate: vanno liberati da ghiaccio e neve anche i tergicristalli, i segnali luminosi intermittenti (frecce) e i fanali posteriori. Anche la neve sul tetto dell’automobile deve essere tolta. Urs-Peter Inderbitzin


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Il ghiaccio vinto dalla legna Al posto del sale che deteriora la carreggiata, la città di La Chaux-de-Fonds sparge sui marciapiedi dei trucioli di legno. Una soluzione ecologica, ma anche un affare.

› «La questione frullava in testa da molto tempo», spiega Joseph Mucaria, capo della viabilità della città di La Chaux-de-Fonds: esiste un’alternativa ecologica al sale e alla ghiaia durante l’inverno? Dopo un decennio di riflessioni e prove, il progetto è diventato realtà sotto forma di pezzetti di legno duro di circa 15 mm che formano un tappeto antiscivolo. Ideale per marciapiedi, zone pedonali, parcheggi, scalinate, sentieri pedestri e strade a scarso traffico. Biodegradabili, vengono eliminati in modo naturale con la pioggia e non provocano danni ai veicoli. Al contrario del sale che attacca il cemento, i trucioli lasciano intatte le infrastrutture, consentendo sostanziosi risparmi per ristabilire lo stato del fondo stradale alla fine dell’inverno.

città di La Chaux-de-Fonds. Nell’immediato, un test a grandezza naturale è in agenda nella città orologiera: «All’arrivo del freddo e della neve spargeremo questi trucioli di legno in un quartiere della città durante tutta la stagione invernale, allo scopo di valutare i vantaggi rispetto al sale e alla ghiaia. Un’inchiesta sulla soddisfazione ci dirà anche cosa ne pensano gli utenti di questa nuova maniera di trattare la carreggiata».

Soldi dal brevetto | Coscienti di aver fatto centro, Joseph Mucaria e il suo collega Jean-Claude Turtschy hanno brevettato la loro invenzione a livello europeo. Una produzione su licenza è ormai possibile e dovrebbe portare apprezzabili royalty alla

Una cosa è sicura: questi pezzetti di legno che s’incastrano nella superficie gelata, ma senza affiorare, diminuiscono i rischi di scivolate e cadute; a tutto beneficio degli anziani che temono di perdere l’equilibrio sul pietrisco… come pure dei proprietari di cani che vedranno i loro fedeli compagni camminare su un pavimento inoffensivo piuttosto che sul sale che provoca ascessi e irritazioni alle zampe.

Jacques-Olivier Pidoux

Molte località di montagna interessate Commercializzati dalla città di La Chaux-de-Fonds sotto il nome di «Stop Gliss bio», questi trucioli di legno antiscivolo destinati ai marciapiedi e alle zone pedonali suscitano l’interesse ben oltre l’arco giurassiano. Parecchie stazioni invernali alpine li testeranno durante questo inverno. Tra esse Veysonnaz, Gstaad, Château-d’Oex ed anche la prestigiosa Courchevel in Francia. Per rispondere alle richieste Joseph Mucaria e Jean-Claude Turtschy, gli inventori di Stop Gliss Bio, sono già in cerca di un partner industriale – senz’altro una segheria – capace di assicurare una produzione su larga scala. jop

RTN

I trucioli di legno diventano un affare contro il gelo e la neve sui marciapiedi.


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Seduzione all’italiana Modello dal passato glorioso, la nuova Lancia Delta attira per il design e la sua sportività. Test della 1.4 Turbo-Jet 16V Oro. no l’appassionato di moda, made in Italy. Come noto l’arte del design esiste anche nel campo automobilistico. Per quanto concerne i prodotti italiani, è soprattutto la Lancia, appartenente al gruppo Fiat, a suscitare un certo stupore. La Delta, modello nuovo dal nome vecchio, sa mettersi in mostra con un design particolarmente originale. L’ultima creazione di questa marca ricca di tradizione si distanzia dal design votato alla praticità. Infatti sia internamente sia all’esterno si nota in modo evidente il gusto raffinato dei costruttori della Delta. Lo sguardo viene soprattutto attratto dalla coda, che allinea eleganza e orgoglio. Dal canto suo il frontale risulta un po’ pesante a causa dello sbalzo lungo, ma la calandra cromata e i fari dal taglio stretto conferiscono un tocco d’aggressività.

Regale disponibilità di spazio | Chi si avvicina alla nuova Delta avendo ancora davanti agli occhi la vecchia Delta HF o addirittura la pepata HF integrale verrà bruscamente riportato alla realtà non appena osservi l’abitacolo. La sportività pura ha ceduto il posto a un concetto ideato per offrire ai passeggeri anteriori e posteriori un ambiente di prima classe. La variante Oro, oggetto della prova, merita a giusta ragione l’appellativo. Ovunque dove spazia l’occhio e si pone la mano si notano materiali raffinati e rifiniture curate. Tuttavia il comfort dei sedili non è perfetto e soprattutto quelli anteriori hanno un mantenimento laterale migliorabile. Però la disponibilità di spazio è formidabile sia davanti sia dietro. I passeggeri posteriori possono approfittare di un divano che scorre longitudinalmente. La variabilità sarebbe ancor più raffinata se il meccanismo di ribaltamento fosse più semplice, la seduta non rimanesse fissa e non venisse a crearsi uno scalino

nel vano dopo aver ribaltato gli schienali posteriori. Comunque per eliminare questo difetto si può richiedere un doppio fondo per il bagagliaio (190 fr.). Questo elemento ben ideato permette anche di equilibrare la soglia di carico molto alta. I portaoggetti nell’accogliente abitacolo sono migliorabili. Soprattutto quelli nelle portiere sono troppo stretti. Inoltre la Lancia Delta dà adito a critiche anche nel capitolo dei comandi. La leva sul volante per luci/tempomat e pure per i tergicristalli è meno complicata che sulle concorrenti. E come mai i pulsanti per i fari fendinebbia sulla console centrale? Il sistema combinato «Blue & Me», ottenibile per 1300 franchi, abbina comandi vocali e navigazione, ma l’uso è piuttosto complicato e richiede una certa assuefazione.

Visibilità migliorabile | Viaggiando si gradirebbe una miglior visibilità. Il frontale è difficile da valutare e fortunatamente la versione Oro propone di serie i sensori di parcheggio posteriori. Limitata è pure la visibilità laterale-posteriore. A proposito di vista: il contachilometri è pressoché troppo originale e di lettura non ottimale. Peccato, continua a pagina 15

L’interno piace alla pari dell’esterno. Dietro alla grossa leva del cambio si trova una porta USB (es. per software GPS). La soglia nel vano di carico può essere eliminata grazie a un doppio fondo proposto in opzione. Il frontale evidenzia una certa sportività in aggiunta all’eleganza.

foto Martin Michel Mäder, Freelance-Texting

› Armani, Prada,Versace: nomi che stimola-


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A livello estetico la nuova Lancia Delta si distacca piacevolmente dal modello precedente. La bella carrozzeria ben si addice all’italiana dai connotati sportivi.


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lung. 452 cm (larg. 180 cm)

larg. int.: ant. 148 cm, post. 147 cm bagagliaio: 380– 1190 litri pneumatici: 225/45 R 17, min. 195/55 R 16

Prezzi e modelli Veicolo provato Lancia Delta 1.4 Turbo-Jet 16V Oro, berlina, 5 porte, 5 posti: 35 890 fr. (auto del test: 39 470 fr.) Gamma da 1.4 TurboJet 16V (150 CV) Argento 32 390 fr. a 1.9 JTD Twinturbo (140 CV) Platino 46390 fr. Dati tecnici Motore 4 cilindri turbo benzina, 1368 cc, 110 kW/150 CV a 5500/min,206 Nm a 2250/min; trazione anteriore, cambio a 6 marce Peso (incl. conducente): 1505 kg, tot. ammissibile 1890 kg, carico rimorchiabile 1300 kg Sicurezza airbag: 7 di serie; ESP: di serie Opzioni vernice metallizzata (890 fr.), avvertitore superamento corsia (790 fr.), cerchi in alu (600 fr.) Garanzia 5 anni/150 000 km di fabbrica, garanzia antiruggine: 8 anni (con condizioni), 5 anni assistenza stradale Importatore Fiat Group Automobiles Switzerland SA, 8952 Schlieren, www.lancia.ch

Check-up TCS Dinamica di comportamento Prestazioni: 0–100 km/h in 8,7 sec. Elasticità: ripresa da 60 a 100 km/h in 6,8 sec., e da 80 a 120 km/h in 7,5 sec. Diametro di sterzata: 11,4 m Frenata: 100–0 km/h in 35,4 m 11111 Insonorizzazione: 60 km/h: 60 dB, 120 km/h: 70 dB 11113

Più o meno

+ –

Design convincente esternamente e internamente, ottime prestazioni, maneggevolezza buona, disponibilità di spazio su ogni sedile, elevato comfort di guida, materiali e finiture. Visibilità limitata, variabilità migliorabile, contenimento laterale dei sedili anteriori, comandi con qualche imperfezione, leva del cambio tozza, lunghe escursioni del cambio.

Abitacolo

11113 L’interno accurato è in sintonia con il ricercato design. L’ambiente è accogliente e raffinato e la sensazione di spazio è notevole grazie anche ai sedili posteriori che scorrono longitudinalmente. Comandi e variabilità sono però migliorabili.

mano d’opera (fr.)

239.– 435.–

Equipaggiamento

11111 La versione Oro propone parecchi accessori che rendono la guida piacevole e sicura. Già di serie sono previsti elementi utili come ad esempio i fari direzionali, i sensori di parcheggio posteriori e un dispositivo che aiuta le partenze in salita.

Costi d’esercizio km/anno

ct./km

fr./mese fissi

variabili

15 000 30 000

76 53

570.– 570.–

375.– 751.–

Prestazioni

11113 Una delle grandi sorprese della Delta, tenuto conto del design fin quasi troppo originale: il motore 1400 turbo da 150 CV eroga prestazioni notevoli ed è pronto come un diesel. Ne deriva molta potenza già a bassi regimi e una buona elasticità.

Comfort

30 000/24 60 000/48

Manutenzione per 180 000 km 15 000 km/anno 23,35 5258.–

Lancia Delta 1.4 Turbo-Jet 16V Oro in dettaglio

manutenzione (km/mese) ore

Costi dei servizi

soprattutto perché malgrado la cilindrata di soli 1400 cc il motore turbocompresso garantisce un inaspettato piacere di guida. Il motore sovralimentato è potente ed elastico come un diesel. Già soltanto da 1500/min il motore da 150 CV eroga la sua potenza e sale facilmente di giri. Questo permette all’autovettura, piuttosto pesante a causa dell’elevato livello di comfort (ottimo isolamento acustico) e di sicurezza (voto massimo nel crash-test EuroNCAP), di raggiungere prestazioni sorprendenti. Il tutto viene affiancato da ottimi freni e da un cambio a sei marce abbinato in maniera ideale al motore. Se le escursioni del cambio fossero un po’ più brevi questa Lancia Delta permetterebbe anche qualche ambizione sportiva. Un abito che risponde alle esigenze della moda non è tuttavia una tuta da sport. Martin Michel Mäder

11113 La Delta offre un elevato comfort di guida per un’auto di questa categoria. Le sospensioni sono equilibrate e ferme, ma allo stesso tempo assorbono bene le irregolarità del fondo stradale. Molto piacevole è la bassa rumorosità all’interno e il ricco equipaggiamento di comfort. I sedili anteriori mancano di contenimento laterale.

1,65 3,0

test e tecnica 15

continua da pagina 12

Scheda tecnica 107 cm

touring 19

Comportamento

11113 La maneggevolezza della Delta è molto buona, tenuto conto del peso a vuoto di ben 1500 kg. Vi contribuiscono lo sterzo preciso e pronto e la scarsa tendenza al sottosterzo. Nella guida normale lo sterzo progressivo può sembrare un po’ troppo leggero, ma in cambio i parcheggi diventano un gioco da ragazzi nella modalità City.

Sicurezza

11111 Sicurezza attiva e passiva raggiungono livelli d’eccellenza. Inoltre questa Lancia dispone di freni eccellenti. Peccato che le cinture anteriori non siano regolabili in altezza.

Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agenzie Lancia da 114 a 170 franchi

Valutazione ecologica monossido di carbonio (CO) 11113, idrocarburi (HC) 11113, ossidi d’azoto (NOx) 11113 Banco di prova (cicli/veloc. costanti): EMPA etichettaEnergia (A-G) categoria C Emissioni di CO2 (media svizzera 204 g/km): 169 g/km (misurazione TCS) Consumo al banco di prova (ciclo UE 80/1268) urbano

TCS 9,7 fabbrica 9,2

extra urbano

misto

5,7 5,7

7,2 7,0

Consumo del test 11133

7,8 l/100 km

tabella comparativa Prezzo (fr.) Cilindrata (cc) Potenza (kW/CV) Coppia massima (Nm/min) Consumo (l/100 km) Rumore int. 120 km/h (dBA) Costi al chilometro (fr./km)3 Costi di manutenzione4 Test «Touring»

Lancia Delta BMW serie 1 1.4 Turbo-Jet 16V 118i Oro

Mitsubishi Lancer Peugeot 308 Sportback 1.8 1.6 T Intense Sport Pack

35 890.– 1368 110/150 206/2250 7,2 C2 70 –.76 11133 19/2008

33 590.– 1798 105/143 178/4250 7,71 D2 — –.80 13333 —

36 100.– 1995 105/143 190/4250 5,91 A2 705 –.74 11111 19/20045

33 400.– 1598 110/150 240/1400 7,11 C2 70 –.75 11113 18/2007

autonomia 744 km

serbatoio: 58 litri TCS Tecnica ed economia: Robert Emmenegger

1

dati secondo l’importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore (15 000 km/anno) 4 su 180 000 km (15 000 km/anno) 5 BMW serie 1 120i

3

costi di manutenzione per km


DAL 29 GENNAIO AL 1 FEBBRAIO 2009 HALLENSTADION ZURIGO

GUEST STARS

STÉPHANE LAMBIEL CAMPIONE DEL MONDO OLIMPIONICA SHIZUKA ARAKAWA OLIMPIONICI SALÉ/PELLETIER SAVCHENKO/SZOLKOWY CAMPIONI EUROPEI E DEL MONDO CAMPIONI DEL MONDO DELOBEL/SCHOENFELDER VICE CAMPIONESSA EUROPEA SARAH MEIER Categorie posti e prezzi

Business Lato frontale Seats* sud* cat.1*

cat. 2

cat. 3

cat. 4 cat. 5

Prezzo normale

188.–

188.–

158.–

128.–

98.–

78.–

58.–

Prezzo speciale soci TCS

178.–

178.–

148.–

118.–

88.–

68.–

48.–

Foto Marcel Giger

DANIEL POWTER

VIP Packages Viziate voi stessi e i vostri ospiti con uno dei nostri VIP-Packages. Per maggiori informazioni www.artonice.com o Olivier Scholl (044 315 40 20)

Prezzo incluso 10% tassa prevendita. Esclusi diritti amministrativi CHF 8.-/per prenotazione. * Giovedì, venerdì e sabato sera biglietti esauriti.

Tagliando d'ordinazione per Art on Ice 2009 a Zurigo Ordino

biglietto(i) al prezzo speciale soci TCS.

Nome

Cognome

Indirizzo

CAP/Luogo

E-mail

Telefono

h Data desiderata 29.1.09, ore 20 30.1.09, ore 20 31.1.09, ore 14 31.1.09, ore 20 1.2.09, ore 13 1.2.09, ore 19 h Categoria desiderata Business Seats Lato frontale sud cat.1 cat. 2 cat. 3 cat. 4 cat. 5 h Se la categoria da me scelta fosse esaurita, desidero quella direttamente superiore oppure direttamente inferiore

Prego far pervenire a: Art on Ice Production AG, Breitackerstrasse 2, 8702 Zollikon, fax 044 315 40 29, www.artonice.com


20 novembre 2008

touring 19

test e tecnica 17

Alla luce del giorno Più della metà degli automobilisti inserisce le luci diurne. Fra illuminazione convenzionale e nuove tecnologie si hanno a disposizione diverse opportunità.

› Tre le opzioni esistenti: usare i proiettori d’incrocio, istallare successivamente una luce diurna o scegliere una vettura moderna dotata all’origine di fari diurni. Il centro tecnico del TCS ha confrontato tali diverse possibilità. Va detto subito che i proiettori d’incrocio sono ideati per illuminare la carreggiata di notte e non per l’uso diurno. Il loro inserimento avviene manualmente o automaticamente sui nuovi modelli. Meno adatti a essere utilizzati durante il giorno, questi dispositivi consumano parecchia energia e la sostituzione delle lampadine si rende necessaria con maggior frequenza. Inoltre sui modelli a inserimento manuale, la leggibilità della strumentazione viene compromessa dal passaggio al modo notturno perché la oscura. Previsti per l’uso durante il giorno, i proiettori diurni, installabili successivamente, offrono diversi vantaggi: scarso consumo d’energia, fari meno sollecitati, nessun oscuramento della strumentazione,

veicolo meglio distinguibile. Il loro prezzo varia da circa 100 franchi (semplice lampadina) a 450 (LED). Ma l’ideale è di optare per un veicolo già dotato di illuminazione diurna. L’inserimento avviene automaticamente e i proiettori si inseriscono bene nel design della vettura. Le misurazioni del TCS hanno dimostrato che le lampadine diurne (da 10 a 20 W) provocano un maggior consumo

di carburante solo dello 0,2% contro il 2% dei proiettori d’incrocio (da 140 a 200 W).Va ricordato che la Commissione europea ha approvato l’obbligo di montare le luci diurne sui veicoli nuovi dal 2011. Disposizione che sarà verosimilmente introdotta anche in Svizzera. Il TCS, favorevole all’inserimento delle luci diurne, si oppone per contro alla loro obbligatorietà. MOH TCS t+e

Talune luci diurne aggiungono un tocco che fa tendenza al design della vettura.

Vantaggi xeno e LED

ald

Nella guida notturna i fari allo xeno e a diodi luminescenti (LED) offrono un’illuminazione della carreggiata e un’efficacia nettamente superiori ai buoni vecchi fari alogeni. In un test comparativo del TCS il proiettore allo xeno ha prodotto 43,2 Lux (unità di illuminazione) per una potenza limitata a 50 W. Ottimo pure il bilancio del proiettore LED con 42,3 Lux per 46,5 W. Meno prestante e maggior consumo, il faro alogeno ha fornito solo 32 Lux, ma ha richiesto una potenza di 57 W. tg

Longevità, prezzo e manutenzione: l’ampio campionario dei fari Sia la durata che il prezzo variano sensibilmente a seconda dei tipi di fari. Nel caso degli alogeni la vita di una lampadina H7 va da 220 a 930 ore. Queste lampadine, dal prezzo modesto (da 8 a 25 franchi), vanno cambiate da uno specialista sui proiettori poco accessibili. Un’operazione che può richiedere più di un’ora di lavoro. Globalmente la sostituzione delle due lampadine – è meglio cambiarle entrambe – può costare fra i 30 e i 224 franchi. Costosa, dunque, se si considera che circolando 15 000 km/anno con le luci diurne, la sostituzione di una H7 può essere necessaria già dopo 10

mesi. I fari allo xeno (lampadine a scarica che usa gas xeno) sono generalmente proposti in opzione, fra 1100 e 1800 franchi. La durata delle lampadine è superiore (circa 3000 ore) ma costano nettamente di più, cioè da 200 a 400 franchi e la complessità del sistema richiede la messa a punto da parte di uno specialista. Quanto ai fari a diodi LED (Light Emitting Diode) sono l’appannaggio di rari modelli alto di gamma (Lexus LS600h, Audi R8, Cadillac Escalade). Questa tecnologia che diffonde una luce cosiddetta «fredda» si ritiene che abbia una durata equivalente a quella del veicolo. tg


Prevendita per i lettori di «Touring» Ideale come regalo di Natale!

Whisky, Dine & Sleep al Basel Tattoo 2009 Scoprite il Basel Tattoo in una cornice straordinaria. Assaporate dapprima una cena di quattro portate nel Swissôtel Le Plaza, in cui sarà servito ad ogni portata uno squisito Single Malt di Glenfiddich. Dopo il Basel Tattoo alloggerete con ogni comfort al Swissôtel Le Plaza Basilea.

Whisky Dinner Terrine de foie de canard avec confit d’ognion et mesclun Glenfiddich Rare Aged 30yo *** Noix de St.Jacques grillées avec une sauce curry, épinards jeunes et citronelle Glenfiddich Caoran Reserve 12yo

Programma 18/20/21 e 22 luglio 2009 Fino alle ore 16.30 arrivo individuale e check-in al Swissôtel Le Plaza di Basilea.

*** Filet d’agneau rôti sur un ragout d’olives verte et noires, chou romanesco et pommes duchesse Glenfiddich Ancient Reserve 18yo

Ore 17.00 Il drink di benvenuto «Glenfidissimo» e saluti di prammatica. Fino alle ore 20.00 Un’esclusiva cena di quattro portate all’insegna del whisky, inclusa degustazione, in compagnia di Ian Miller, Global Brand Ambassador di Glenfiddich. Per finire una passeggiata a piedi fino al luogo in cui verrà rappresentato il Tattoo (15 minuti) Ore 21.00 Inizio del festival della musica Basel Tattoo. Ore 23.00 Fine della rappresentazione, ognuno è libero di trascorrere il resto della nottata come vuole.

Programma 23/24 e 25 luglio 2009 Il programma è uguale, si inizia solo un’ora dopo.

*** Mousse au chocolat bicolore avec crème de nougat, glace à la pistache et oranges Glenfiddich Solera Reserve 15yo *** Café, cigares et truffes Whisky Basel Tattoo Glenfiddich Gran Reserva 21yo

Informazioni

con riserva di modifiche

• Offerta limitata a 50 lettori e lettrici • Date: 18 e 20–25 luglio 2009 • Biglietti: posti migliori, categoria B1/B2

Offerta • Un drink di benvenuto • Una cena di quattro portate accompagnate da un eccellente whisky, incl. caffè, acqua minerale e bibite gassate (si possono ordinare vino e altre bevande a proprie spese) • Una bottiglia personalizzata di Glenfiddich Solera di 15 anni • Degustazione del Premium Single Malt Range di Glenfiddich • Biglietto B1/B2 per il Basel Tattoo • Pernottamento al Swissôtel Le Plaza di Basilea, prima colazione inclusa A persona in camera doppia Persona singola in camera doppia

CHF 395.– CHF 445.–

Iscrizione per l’esclusiva cena a base di whisky Partecipanti: un massimo di 50 persone. Si terrà conto delle iscrizioni secondo la data d’arrivo. Termine di iscrizione: 31.12.2008

Mi iscrivo definitivamente all’evento di Touring «Whisky, Dine & Sleep» del: 앮 18 luglio

앮 20 luglio

앮 21 luglio

앮 22 luglio

앮 23 luglio

앮 24 luglio

Se la data desiderata fosse già completa, desidero prenotare la data Cognome/nome (1a persona): Cognome/nome (2a persona):

COMPLETO !

Indirizzo:

NPA/località:

Telefono (di giorno):

E-mail:

N. Socio TCS:

Data/Firma:

Da inviare a: Basel Tattoo Shop, signora Brigitte Born, Freie Strasse 62, CH-4001 Basel.

앮 25 luglio


20 novembre 2008

touring 19

test e tecnica 19

La cittadina fa l’occhiolino al monovolume Luminoso, l’abitacolo è carino, malgrado l’abbondanza di plastiche rigide. Si apprezzano meno le velleità ballerine della sospensione. Detto questo, il veicolo pone in evidenza un comportamento che rassicura anche se non è incisivo. Altrettanto rassicurante la presenza dell’antislittamento (VSA) e gli airbag a tendina già sulle versioni di accesso. E se il motore che offre prestazioni onorevoli dà l’impressione di essere un po’ bloccato, si può sempre gustare il piacere della guida facendo uso del comando del cambio dagli innesti precisi. MOH

Malgrado la compattezza, la Honda Jazz seconda generazione privilegia la modularità. Non senza proporre un ricco equipaggiamento. Provata la 1.4i Exclusive.

› Sorprendente cosa si possa fare con una auto di meno di 4 metri. È vero che la forma allungata, benché più arrotondata, avvicina la Jazz a un minimonovolume. Un sentimento rafforzato da un abitacolo spazioso quanto accessibile, sull’esempio delle porte posteriori che si aprono ad angolo retto.

Trovate ingegnose | Non contenta di of-

Pubblicità

Positivo: modularità riuscita e varie possibilità di stivaggio, eccellente abitabilità, ricco equipaggiamento di comfort e di sicurezza, comando del cambio Negativo: sospensione ballerina, accelerazioni pigre, qualità delle plastiche, strumenti sovraccarichi, visibilità posteriore. mw

frire uno spazio posteriore da far impallidire la maggior parte delle cittadine e di disporre di un bagagliaio impressionante, questa piccola Honda va più lontano: il bagaglio è a doppio livello, il sistema di ribaltamento della panca semplice e, ancora più inedito, le sedute dei sedili posteriori possono essere ripiegate contro gli schienali per trasportare oggetti alti. Da aggiungere una profusione di possibilità di stivaggio.

La Jazz pone in evidenza un aspetto più massiccio pur conservando un’aria da minimonovolume.

Tecnica: cittadina, lunga: 3,90 m; bagagliaio: da 400 a 885 l; 1339 cc, 100 CV, 128 Nm a 4800/min; 5 marce; da 0 a 100 km/h in 11,4 s Consumo: 7,3 l/100 km, autonomia 575 km Prezzo: 25 900 fr. (1.4i Exclusive).


20 test e tecnica

touring 19

20 novembre 2008

Coupé familiari, il grande ritorno

foto ald

La Ford vuole attirare un pubblico giovanile con colori audaci.

Tartufo addio Colori più sgargianti, ma forme meno eccentriche: ecco il concetto della nuova Ford Ka.

› Non è subito riconoscibile. La nuova Ford Ka non ha più nulla in comune con la forma a tartufo degli anni Novanta. Infatti assomiglia più alla Fiat Cinquecento. Con quest’ultima condivide d’altronde il pianale oltre allo stabilimento produttivo polacco di Tychy. Al contrario dell’automobile italiana, la Ka non ha tuttavia puntato né sullo stile retrò né sui fari tondeggianti come spiega Rita Pauli, direttrice del design in casa Ford. Il risultato è una specie di assemblaggio tra Toyota Yaris-Peugeot 206-Fiat Cinquecento che sicuramente piace ad una maggioranza, ma che non brilla per originalità. Infatti proprio la forma inconfondibile del modello precedente aveva assicurato una folta schiera di appassionati e una durata di produzione particolarmente lunga di dodici anni.

Colori sgargianti | Nella verniciatura la nuova Ka, disponibile in Svizzera dall’inizio dell’anno prossimo, si è invece dimostrata audace. Il verde rana si addice bene alla piccola utilitaria. Anche il rosa-pink, proposto pure per la nuova Ford Fiesta come hot magenta, avrà i suoi estimatori. Il colore lampone avrebbe pure successo negli uomini come spiega la responsabile signora Pauli. L’abitacolo della Ford Ka è stato adattato alle esigenze della clientela femminile, ossia a quella tipologia di cliente che predilige le city-car. Il gentil sesso richiede, secon-

do le indagini, vani per le bottiglie d’acqua e porta bibite. I giovani conducenti gradiranno invece le reti portaoggetti che permettono di stivare gadget come cellulare o lettore MP3. Rimane però un mistero del gruppo Ford perché su un’autovettura adatta per prezzo e design ad una clientela giovane si sia rinunciato a montare il programma elettronico di stabilità (ESP) di serie. Pascale Marder

Tecnica: city-car, 3 porte; lunghezza: 3,62 m; bagagliaio: 224–747 l Motori: benzina 69 CV, diesel 75 CV, cambio a 5 marce Serbatoio: 35 l, emissioni di CO2: 119 g/km (benzina), 112 g/km (diesel) Prezzi: da 14 500 fr. (Duratec 1,2 Ambiente) a 19 700 (Duratorq 1,3 Titanium).

Paralizzato da una debolezza endemica, il segmento delle familiari ritrova smalto con la comparsa dei coupé. Una nicchia che in Europa è quasi raddoppiata nel volgere di un decennio per conquistare circa il 10% delle vendite di familiari. Con la linea fluida, i coupé vogliono distinguersi dalle familiari convenzionali. Questo per rispondere ai desideri di una clientela che predilige la differenza. Oltre alla comparsa di prodotti inediti, come il coupé 4 porte VW Passat CC o l’Audi A5, taluni modelli esistenti come la BMW 3 hanno dunque adottato una carrozzeria molto più caratterizzata di quella della berlina. Ultimo esempio significativo: il coupé Renault Laguna. È un ritorno alle fonti per la marca francese, il cui ultimo coupé familiare, la Fuego, risale al 1980. In questa veste la Laguna esibisce forme necessariamente modificate, fra cui il cofano posteriore con un taglio rialzato aggressivo e dimensioni più compatte. Il passo accorciato di 7 cm favorisce un rifiorire di agilità, in particolare sulle versioni a 4 ruote sterzanti (+2500 franchi). Le motorizzazioni danno la preferenza a V6 più morbidi che rabbiosi. Tranne uno spazio limitato per le gambe, l’abitacolo, dalla disposizione molto curata, accoglie due passeggeri posteriori in buone condizioni. Un coupé che seduce per il suo anticonformismo. MOH Tecnica: Laguna coupé; 3 porte; lunghezza: 4,64 m; bagagliaio: 423 l Motori: a benzina 170/204/238 CV e diesel 235 CV Prezzi: da 47 300 fr. (2.0T) a 61 700 (V6 dCi).

Piccola star del cinema L’Aston Martin ha ceduto il passo. Oggi l’agente speciale al servizio di Sua Maestà viaggia su una Ford Ka color oro. Nell’ultimo e recentissimo film «Quantum of Solace» James Bond si trattiene con una certa paura alle maniglie. Ma il messaggio è chiaro: anche l’agente 007 riconosce i vantaggi della city-car nell’intasato traffico cittadino. Non resta che sperare che il discreto color oro venga proposto di serie. Infatti un maggior numero di «Goldfinger», unitamente a verde rana e rosa lampone, potrebbe rallegrare notevolmente il panorama stradale svizzero. pam

Ispirato dal prototipo Fluence, il coupé Laguna e la sua poppa dal design ricercato.



› La commessa del reparto gastronomico del centro commerciale Odakyu nella Shinjuku-Station di Tokyo si rifiuta di essere fotografata, pur continuando a sorridere. Il guardiano in uniforme della sala della preghiera del santuario Meiji di Tokyo richiama l’attenzione sul fatto che l’ingresso può essere fotografato da un angolo laterale dell’oratorio e mai dal centro della sala. Al tempo stesso sorride con condiscendenza e comprensione. Il «paese del Sol Levante» è anche il «paese del sorriso» fatto per noi fuori del comune, ma simpatico.

Non si è mai soli | Tokyo, la maggiore città del paese, è suddivisa in molti «villaggi» raggruppati intorno alle stazioni. Un vero centro cittadino, come lo conosciamo noi

Nella terra

dei sorrisi In Giappone tutto è un po’ più grande: intensissimo il traffico sull’isola di Honshu, dove le città si susseguono formando una megalopoli. Il Giappone tecnologico, il Giappone tradizionale. Il Giappone, paese dei contrasti.

Il tempio giapponese più famoso: il Padiglione d’Oro (Kinkaku-ji) nell’antica città imperiale di Kyoto.


20 novembre 2008

in Europa, non esiste. Esistono invece più centri. Nella sola stazione di Shinjuku, il più grande snodo ferroviario di Tokyo, transitano giornalmente tre milioni di passeggeri. Tutto quello che c’è da vedere a Tokyo, si può raggiungere senza problemi a bordo di convogli destinati al traffico locale, con la ferrovia urbana o in metropolitana. Bisognerebbe evitare le ore di punta, in cui la folla pare travolgerci! Anche a Shinjuku si possono scovare pittoresche viuzze che sembrano quelle di un villaggio, come per esempio la «via dei gabinetti pubblici» come viene chiamata la zona pedonale. Qui si susseguono le osterie, nelle quali dopo il lavoro, gli uomini soprattutto vanno a bere una birra o a fare uno spuntino, come spiega la nostra guida Hi-

deko Sera, nata in questa città. Il Kokyo Gaien, il giardino del Palazzo dell’Imperatore, ma anche l’area di circa 70 ettari che circonda il santuario Meijie, offrono altre possibilità di isolarsi. Nell’antico quartiere di Tsukishima, con strette stradine e case basse e graziose, la vita quotidiana per gli abitanti di Tokyo si svolge tranquillamente. Una cosa salta subito all’occhio: davanti ad ogni porta crescono rigogliosi fiori e piante e le strade, come tutto nella capitale nipponica, sono pulitissime. Il quartiere di Ginza è un vero paradiso per gli amanti dello shopping. Qui si trovano i più famosi stilisti.Tutti i sabati – se non piove – la Ginza-Street, lunga un chilomecontinua a pagina 25

touring 19

viaggi e tempo libero 23



20 novembre 2008

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Russia Cina

Corea del Sud

Mar del Giappone

Giappone

Tokyo

Kyoto Oceano Pacifico

400 km

foto Peter Widmer, carta TCS Visuell

Corea del Nord

In alto da sinistra: giro pomeridiano nel centro di Tokyo. Il treno superveloce «Shinkansen» collega Tokyo con Fukuoka. L’architettura moderna della stazione principale di Kyoto, tutta acciaio e vetro, terminata nel 1997. In basso da sinistra: dalla collina del Kiyomizu-dera si gode di una splendida vista sulla città di Kyoto. D’obbligo: la cerimonia del tè nella Tondayas Rakuju di Kyoto.

continua da pagina 23

tro, si trasforma in zona pedonale. Nel corso della nostra visita troviamo davanti alla nota catena di moda svedese «Hennes & Mauritz» una coda interminabile di persone. Il motivo viene spiegato la sera stessa: la televisione giapponese trasmette la notizia che la «H & M» di Tokyo ha aperto la sua prima filiale e che tremila persone hanno partecipato all’avvenimento. Nel centro di questo quartiere i prezzi del terreno sono esorbitanti: qui un metro quadrato costa 12 milioni di yen (pari a circa 132 mila franchi svizzeri).

A bordo dello Shinkansen | In Giappone la ferrovia gioca un ruolo importantissimo. Per esempio, nel 1959 è iniziata la costruzione del primo tronco di linea del leggendario Shinkansen. Oggi cinque tratte ferroviarie superveloci collegano Tokyo con le principali città dell’est dell’isola di Honshu. Il Shinkansen si ferma nelle stazioni un minuto. Minuto che dovrebbe bastare per salire e scendere; ed è proprio così. Tutto, infatti, è perfettamente organizzato e i giapponesi sono molto disciplinati. Sul marciapiede il passeggero sa esattamente dove si fermerà il suo vagone. Il controllore entra nello scompartimento, si toglie il cap-

pello, fa un inchino, rivolge due parole agli ospiti e poi controlla i biglietti. Prima di andarsene ripete la stessa cerimonia. Ad una velocità che a volte supera i 300 km/h, il comodo Shinkansen sfreccia attraverso la zona urbana, fino a raggiungere la modernissima stazione principale dell’antica città imperiale di Kyoto, dove scendiamo.

La cerimonia del tè | A Kyoto partecipiamo all’immancabile cerimonia del tè, ovviamente all’interno di un locale tradizionale.

Entrando, gli ospiti occupano una stuoia stesa sul pavimento e, restando seduti per dieci minuti sui talloni, aspettano che l’anfitrione finisca di preparare il tè verde e di pulire gli oggetti necessari secondo un rituale ben preciso. Se ne bevono esattamente tre sorsi e mezzo; intercalati da una serie di inchini. L’ultimo sorso, come segno di apprezzamento, va sorbito rumorosamente. La cerimonia garantisce una profonda calma interiore. Anche questo è il Giappone.

Da sapere In breve: monarchia parlamentare; capo dello Stato: imperatore Akihito; primo ministro: Taro Aso; popolazione: circa 127 milioni di abitanti; capitale: Tokyo (8,3 milioni). Valuta: yen (100 yen: ca. 1.10 fr.). Religione: le principali sono lo shintoismo e il buddismo. Stato insulare: 4 isole maggiori (Hokkaido, Honshu, Shikoku, Kyushu). Cima più alta: il Fuji-san (3776 m). Fuso orario: +7 ore (durante ora legale europea). Cellulare: il sistema di telefonia mobile PDC (Personal Digital Cellular) utilizzato il Giappone non è compatibile con la tecnologia usata in Europa, dunque roaming internazionale impossibile con molti telefonini. Prenotazioni: Viaggi TCS con Wunderwelt propone 2 viaggi in Giappone e Corea del Sud dal 26 marzo al 12 aprile e dal 3 al 20 settembre (guida in tedesco, partenza da Zurigo) e con Travelclub un viaggio in Giappone dal 19 aprile al 3 maggio (guida in francese, da Ginevra). Tel. 0844 888 333, www.viaggi-tcs.ch. Per i soci TCS: sconto a chi prenota almeno 5 mesi prima della partenza. wi

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taccuino di viaggio

Staccarsi dal quotidiano e ritemprare le proprie forze chiacchierando.

ald

Dal letto d’albergo al check-in

Aumentare il proprio benessere Muoversi, seguire una dieta equilibrata e curare il proprio aspetto: wellness non è solo sguazzare in acqua calda.

› Di giorno, godersi lo splendido paesaggio alpino di Adelboden camminando lungo sentieri innevati o scivolando sulle piste, per poi concedersi un impacco di fango o un massaggio su tutto il corpo. Altri preferiscono fare jogging durante la mattinata e, in seguito, approfittare dei vari trattamenti: dalla cura del viso a quella dei piedi, dagli impacchi ai bagni. Molto richieste sono le offerte comprensive di diversi elementi, quali: moto, bellezza, massaggi, impacchi e bagni. Queste proposte si possono avere anche in mini formato, a seconda del tempo di cui l’ospite dispone. «Non abbiamo una

Wellness sulle Alpi «Non raggiunge il benessere chi si sottopone, tutto in una volta, ai più disparati trattamenti dai nomi esotici, ma chi dà ascolto al proprio corpo e se ne occupa in modo sistematico e consono. Soprattutto la natura presenta una grande quantità di risorse – dai prodotti biologici all’acqua ricca di minerali, fino alla fresca aria di montagna – che rendono prezioso il wellness offerto dalla nostra regione», afferma Esther Dysli, gerente dei Wellness Plus Hotels (www.wellnessplus.ch). Bü

mentalità ristretta e neppure ci limitiamo all’ambito regionale, quello alpino», dice Franziska Richard che, con il fratello Andreas, gestisce l’albergo di famiglia, il «Parkhotel Bellevue» di Adelboden. E non c’è da temere, in questo centro benessere i prezzi non sono esorbitanti. All’insegna del motto: il benessere dovrebbe essere alla portata di tutti.

Offerte e atmosfera | Il nome è garanzia: l’hotel sorge in mezzo ad un parco ben curato. Dalla piscina all’aperto si gode un bellissimo panorama. Gli ospiti apprezzeranno la cucina basata su prodotti freschissimi. Anche in questo caso i Richard hanno idee chiare: danno la precedenza ai prodotti regionali e svizzeri, se sono migliori degli altri. Qui non mancano nemmeno i grandi vini francesi e italiani che vengono offerti ad un ottimo rapporto prezzo/qualità. Quanto detto vale anche per il vasto comprensorio Adelboden-Lenk: una destinazione ideale per sciatori, appassionati di sci di fondo e di escursioni sulla neve. Chi desidera rifocillarsi può entrare in una delle numerose baite o in un bar costruito con la neve. Christian Bützberger

Info Touring Parkhotel Bellevue & Spa, 3715 Adelboden, telefono 033 673 80 00, www.parkhotel-bellevue.ch e www.adelboden-lenk.ch.

Chi il mattino, ancora mezzo addormentato, guarda fuori dalla finestra, vede aerei che si preparano al decollo. Nel nuovo Radisson SAS Hotel, situato nelle dirette vicinanze dell’aeroporto di Zurigo, gli ospiti possono prepararsi alla partenza in tutta tranquillità: lo sportello del check-in, con 120 collegamenti nel mondo intero, dista solo 150 metri. L’albergo, ideato dall’architetto italiano Matteo Thun, si compone di 330 camere e suite ed è gestito dal 58enne Werner Knechtli. Il direttore argoviese ha imparato il mestiere dalla gavetta: tirocinio da cuoco, Scuola alberghiera di Lucerna, ulteriore formazione all’Università Cornell vicino New York. Da 24 anni Knechtli lavora per gli hotel Rezidor sparsi nel mondo: Kuwait, Copenaghen, Bruxelles, Londra, Vienna, Berlino e Bordeaux. L’esperto albergatore con il suo modo di fare tranquillo, professionale e lungimirante riuscirà senz’altro a posizionare con successo sulla scena alberghiera zurighese anche il suo «ultimo nato». In tutto il mondo In Svizzera gli ospiti, oltre che nel nuovo complesso, possono alloggiare anche nei Radisson SAS Hotel di Basilea, Lucerna e San Gallo. Inoltre a Rümlang e a Lully si trova un Park Inn. A livello mondiale il Rezidor Hotel Group gestisce i Radisson SAS Hotels & Resorts, i Regent Hotels & Resorts, i Park Inn e i Country Inn & Suites. Gli ospiti possono così scendere in oltre 350 alberghi con più di 74 mila camere, sparsi in 53 paesi dell’Europa, del Medio Oriente e dell’Africa. Il gruppo alberghiero che sta estendendosi a vista d’occhio e che è quotato alla borsa di Stoccolma, è presieduto da Kurt Ritter, originario dell’Oberland Bernese. Ritter è molto apprezzato dalla Rezidor con cui collabora da 32 anni, quale presidente e CEO e, vista l’ottima intesa, ha recentemente prolungato il contratto fino al 2012. Christian Bützberger

Werner Knechtli si rallegra di poter gestire in Svizzera un albergo Radisson SAS.


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a tu per tu

Vista su Amalfi con il porto e le barche dei pescatori.

Sorridente e accompagnando il racconto con ampi gesti delle braccia, Giovanni Frusciante presenta ai suoi attenti ascoltatori le specialità che il giovane chef Mimmo Di Raffaele ha preparato per oggi. Il dinamico 44enne, manager del ristorante dell’Hotel «Caruso» di Ravello sulla Costiera Amalfitana, è nel suo elemento. Mentre parliamo, Giovanni Frusciante racconta che ha svolto la maggior parte della sua attività professionale in Svizzera; 17 anni presso il prestigioso Hotel «Palace» di Gstaad e altri cinque anni all’«Olden», una struttura alberghiera nella cittadina bernese che appartiene al boss della Formula 1, Bernie Ecclestone. Inoltre ha lavorato nel «Palace» di Losanna e nel ristorante «Eaux Vives» di Ginevra. «Al Palace di Gstaad ho imparato tutto quello che bisogna sapere su come soddisfare sempre e ovunque una clientela esigente», rivela, evidentemente con una buona dose d’orgoglio. E continua: «Un servizio perfetto richiede un’attenzione permanente, senza trascurare il minimo dettaglio». Cosa che si impara solo in Svizzera. Un complimento che va giù come il suo Prosecco, anche se proprio queste qualità a noi svizzeri possono a volte non risultare gradite. Attualmente una clientela internazionale apprezza la sua professionalità nel «Caruso», superbamente ristrutturato (www.hotelcaruso.com). Questo elegante albergo ha alle spalle una storia secolare; per quanto riguarda il nome, le cose si sono svolte così: nel 1893, Pantaleone Caruso prese in affitto dal marchese d’Affilitto cinque sale del suo grande palazzo; nacque così la «Pensione Belvedere». Un articolo apparso sul «New York Times» nel 1903 la rese subito famosa. Ospitò l’omonimo noto tenore Enrico Caruso, come pure Arturo Toscanini, Humphrey Bogart o la famiglia Agnelli. E voi, ci siete già stati? Christian Bützberger

Giovanni Frusciante ha nostalgia della «sua» amata Svizzera.

foto laif, Bü

«Ho imparato tutto in Svizzera»

Un sogno azzurro Napoli e il suo litorale, con le splendide località di Amalfi e Positano, affascinano i turisti con i sapori del mare.

› Praticamente

nessun’altra città è così controversa come Napoli. Pericolosa e caotica secondo molti, ma per milioni di altri è l’unico posto al mondo in cui vale la pena vivere. Un fatto più che comprensibile, dal momento che già una semplice passeggiata nel dedalo di viuzze del centro storico offre una sensazione di meridionalità allo stato puro. Il detto «Vedi Napoli e poi muori» è forse esagerato, ma è pur vero che la visita della città ai piedi del Vesuvio procura sempre emozioni uniche. Ed anche il litorale a sud della metropoli ha molto da offrire: Pompei, Positano, Ravello, Amalfi. E la leggendaria isola di Capri non è lontata dalla costa. Nel Duomo di Amalfi, a causa dell’enorme afflusso di richieste, è stato persino limitato il numero dei matrimoni. E nella pasticceria «Dolceria Antico Portico» Tiziano presenta sfiziose squisitezze. Una gita in battello lungo la frastagliata Costiera Amalfitana fino a Positano, stupenda perla in posizione pittoresca, è anche un divertente giro alla scoperta delle lussuose dimore di alcuni vip. Flavio,

il comandante, mostra con orgoglio le ville di Sofia Loren e di altre stelle del cinema.

Direttamente sul mare | Chi non sa ancora come si prepara il miglior ripieno per le seppie o se per friggere sia meglio usare solo olio di arachidi perché non brucia, a Ravello può seguire un corso di cucina, di mezza giornata, tenuto da Mamma Agata. Con la facilità consentitale dall’esperienza, l’abile cuoca svela molti segreti dell’arte culinaria italiana. Le persone creative necessitano, nella maggior parte dei casi, di un ambiente che le ispiri. Anche questo offre Mamma Agata con la sua casa abbarbicata su un tipico dirupo a picco sul mare. La vista sul giardino, le sottostanti acque di un blu profondo e la tavola imbandita con le specialità a base di pesce preparate il mattino: ecco il vero meridione d’Italia.

Christian Bützberger Info Touring www.mammaagata.com, www.ravello.it. Informazioni anche su www.viaggi-tcs.ch o tel. 0844 888 333.


20 novembre 2008

Prenotare un camper on-line computer per cercare i vari camper e confrontarne i prezzi, prima di trovare quello desiderato. Da oggi, la ricerca è facilitata, basta infatti azionare quattro volte il mouse, dice Pascal Wieser, responsabile TCS di Turismo e tempo libero. Ecco come si procede: digitate www.viaggi-tcs.ch e cliccate su «Motorhomes», tutto qui. Si apre il sito con l’elenco dei paesi in cui è possibile prenotare un camper: USA, Canada, Nordeuropa, Gran Bretagna, Germania, Australia e Nuova Zelanda. A detta di Wieser, a queste destinazioni se ne aggiungeranno altre.

Vasta scelta | Al secondo clic, tutto diventa più concreto: numero delle persone, località (presa in consegna del veicolo), data. Altro clic, ed ecco apparire numerosi noleggiatori con le informazioni e i diversi tipi di veicoli. Trasparente anche la rubrica destinata all’indicazione dei modelli e a chi si adattano maggiormente. Appare poi il totale parziale dei costi e, a questo punto, si ha la possibilità di prenotare opzioni supplementari: chilometraggio fisso o senza alcun limite? Desiderate completare l’equipaggiamento con un generatore? Oppure avete bisogno di un seggiolino per bambini o di quattro sedie pieghevoli per poter giocare tranquillamente a carte la sera? A pro-

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Novità Viaggi TCS

Shopping natalizio New York La «Grande Mela» non dorme mai, è irrequieta e dinamica, ricca di contrasti e indicibilmente eccitante. Non vi è posto al mondo in cui shopping e cultura si completino l’un l’altra come a New York. E con Viaggi TCS siete in buone mani.

Veloce, conveniente, prezzi allettanti: da ora i soci TCS possono prenotare on-line, in tutto il mondo, un camper.

› Ora non è più necessario perdere ore al

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Vivere l’India da vicino

posito, chi non intende organizzare il proprio viaggio da solo, può scegliere tra diverse proposte di itinerari. Inoltre è possibile fissare la data della restituzione del veicolo (volo di ritorno). Dopo aver controllato i dati, un altro clic vi permette di inoltrare la prenotazione. L’offerente esamina subito la disponibilità delle prestazioni richieste e, nel giro di 24 ore, invia la conferma. Nel caso in cui non sia possibile soddisfare tutte le richieste,Viaggi TCS presenta on-line una nuova proposta. Christian Bützberger

Rajasthan L’India tipica affascina con le città storiche e i coloratissimi mercati. Paesaggi brulli, sterminate distese e la grande metropoli di Delhi. I circuiti accompagnati di due settimane sono punteggiati da un gran numero di luoghi di enorme interesse. Partenze a novembre, gennaio e febbraio. Informazioni e opuscoli per le due offerte: tel. 0844 888 333 o www.viaggi-tcs.ch.

Molti vantaggi L’innovativo servizio web di Viaggi TCS, che permette di prenotare on-line un camper, offre enormi vantaggi. «La trasparenza dei prezzi di molti offerenti, che noleggiano veicoli di diverse marche» è, secondo Pascal Wieser, responsabile di Turismo e tempo libero, una carta vincente. Per informazioni o in caso di eventuali problemi, l’offerente è reperibile 7 giorni su 7, dalle 9 alle 21. I soci del club che prenotano entro il 22 febbraio 2009 per un minimo di 14 giorni al sito: www.viaggi-tcs.ch, approfittano di uno sconto speciale di 100 franchi. Bü

Couchsurfing.com Dormire gratis L’idea è tanto semplice quanto brillante e la comunità web conta già centinaia di migliaia di membri. Couchsurfing segnala gratuitamente posti letto presso privati. In Svizzera si può scegliere tra oltre 2500 divani. I couchsurfer non sono semplicemente persone prive di mezzi, ma la maggior parte di essi, oltre agli studenti, si compone di gente del ceto medio. Sia chi ospita e chi si fa ospitare desidera fare nuove conoscenze, scoprire città, località e assistere a manifestazioni culturali. Proposte su: www.hospitalityclub.com e www.globalfreeloaders.com.

Caduta del muro

Un gioco da ragazzi: prenotare on-line un camper per le vacanze.

foto Moturis Camping World, ald

Berlino Nel 2009 ricorderà per la ventesima volta la caduta del muro. L’avvenimento storico, avvenuto nella notte tra il 9 e il 10 novembre 1989, offre a chi si reca oltre frontiera la possibilità di esaminare, sulle tracce di luoghi impregnati di simbolismo, un pezzo di storia tedesca ed europea: alcune sezioni del muro, la chiesa di S. Nicola a Lipsia, i musei della RDT a Turingia, il check point Charlie a Berlino e la stessa capitale. Maggiori informazioni: www.deutschland-tourismus.de.


30 Club club eund soci Mitglied touring 19touring 20 novembre 19 20. November 2008 2008

Risparmio energetico: campioni per aver guidato in modo ecologico.


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La guida vellutata I due istruttori di guida Clemens Stalder e Iwan Isenschmid sono campioni europei in una disciplina esemplare: la guida a risparmio energetico.

› Hanno viaggiato da Barcellona all’Aja con l’obiettivo di consumare il minimo di carburante possibile. «E non siamo andati piano», spiega con enfasi Clemens Stalder, capo istruttore di guida. Sono stati infatti costretti a schiacciare sull’acceleratore, dato che il regolamento prevede che il team che giunge troppo tardi alla meta, ottiene così tante penalità da dover dimenticare di salire sul podio. In più, anche solo pochi errori mettono in pericolo la posizione in cima alla classifica. «Un colpo di frizione fuori posto o una frenata di troppo bastano a rovinare il punteggio», afferma Iwan Isenschmid, pure lui capo istruttore al Centro di sicurezza stradale di Stockental (BE). È stata una lotta all’ultima goccia di carburante

e la vittoria è arrivata sul filo di lana. Lungo 3000 chilometri la coppia di guidatori Stalder/Isenschmid ha consumato 120 litri di diesel. Il team tedesco ADAC, arrivato secondo pure nella categoria «Small Family Diesel», ha utilizzato soltanto 1,2 litri in più.

Disciplina quotidiana | Con la loro vittoria, i due istruttori vogliono dimostrare che si può imparare a guidare rispettando l’ambiente e… il borsellino. «Oggi sono in molti a pensare che le nuove autovetture economiche facciano tutto da sole», osserva Stalder. Questa affermazione però è contestata dai due professionisti del volante: «Grazie a una guida previdente, abbiamo potuto ri-

In giro risparmiando carburante I consigli dei due istruttori e campioni europei di guida ecologica: – guidare in modo pianificato e previdente, evitando manovre brusche che fanno sprecare energia al veicolo. – Mantenere le distanze. In questo modo si possono compensare le differenze rispetto all’auto che ci precede anche senza dover frenare. – Usare la topografia. Specie durante le salite e le discese è decisiva la marcia selezionata; non è detto che la più alta sia sempre la migliore. – Attenzione alle condizioni dell’auto: controllare la pressione delle gomme, liberare il tetto da pesi, evitare zavorre inutili (ad esempio le catene da neve nel bagagliaio in estate). pam

Una sfida | E per i due qual è stata la più

foto Raphael Forster (7Pictures), ald

Alcune tappe della gara ecologica europea (in alto da sinistra): la partenza dell’Eco Tour of Europe a Barcellona, coda al distributore di carburante, l’arrivo a Bruxelles e la premiazione all’Aja per la categoria «Small Family Diesel» del duo svizzero Clemens Stalder e Iwan Isenschmid.

durre sino a un terzo il consumo dichiarato dal produttore», spiega Isenschmid. Sul posto di lavoro, i due istruttori sono abituati a sentire diverse scuse formulate per non adottare uno stile di vita ecologico, ad esempio: il motore si guasta se non viene usato in modo appropriato oppure si rovina il divertimento al volante. Stalder ha un gesto di stizza: «Si può certamente guidare in modo sportivo e anche previdente». E Isenschmid completa le sue osservazioni attingendo dall’esperienza quotidiana. Soprattutto i neopatentati, che imparano lo stile di guida Eco-Drive durante la formazione, si dimostrano molto aperti ad imparare metodi economici. «La considerano una sfida», spiega. Ma è anche per un altro motivo che i due campioni europei di EcoDrive possono sostenere uno stile di guida ecologico: chi guida in modo preventivo, riconosce le situazioni di pericolo in anticipo e può reagire in tempo utile.

grande sfida durante il tour di sette giorni? La risposta giunge all’unisono: «Lo stare assieme 24 ore su 24». Nessun seminario di formazione del team avrebbe potuto essere più intenso, ammettono sorridendo sotto i baffi, e raccontano in un sol fiato dei bei momenti vissuti durante la gara. All’interno dei team in genere si parlavano molte lingue. «A volte una frase veniva composta da cinque o addirittura sei idiomi diversi», rammenta Isenschmid. Si deve comunque ricordare che la considerazione in cui è tenuto il metodo Eco-Drive varia di paese in paese. È alta soprattutto in Olanda, dove la squadra svizzera alla fine ha potuto prendere in consegna la coppa dei vincitori, e dove tutti i partecipanti al giro d’Europa ecologico sono stati festeggiati con entusiasmo. La coppa della vittoria si può ammirare nell’atrio del Centro di sicurezza stradale di Stockental, e Isenschmid e Stalder l’anno prossimo vorrebbero poter mettere in mostra un secondo trofeo – nel caso in cui la gara venisse riproposta. «Ci starebbe a cuore – afferma Stalder – poter dimostrare che la nostra non è stata una vittoria per caso». Pascale Marder

Info Touring Informazioni per partecipare ad un corso di guida Eco-Drive al sito web: www.tcs.ch > Auto-Moto > Ambiente e energia > Eco-Drive > corsi oppure anche su www.test-und-trainingtcs.ch


Esclusiva per i lettori di «Touring»

Settimane di sci a Crans Montana

Sciare sulle immacolate nevi di Crans-Montana, lungo le piste irradiate dal sole che si snodano tra le imponenti creste delle Alpi vallesane. I lettori di «Touring» lo possono fare grazie ad un’offerta esclusiva dell’Hotel Helvetia****. Durante alcune settimane da gennaio ad aprile 2009 la famiglia Benz vi attende nel suo albergo per spensierati soggiorni all’insegna degli sport invernali. Oltre a 140 km di piste per lo sci e lo snowboard, il comprensorio di CransMontana offre 70 km di piste il fondo e 60 km di sentieri escursionistici preparati, molti dei quali si snodano attraverso gli esclusivi campi da golf solitamente chiusi al pubblico. Vi sono poi tracciati adatti alle gite con le racchette da neve ed itinerari per le pelli di foca. Oltre all’infinità di svaghi disponibili in questa rinomata stazione invernale internazionale. L’offerta: 5 notti in mezza pensione (min. 2 persone per camera o suite) con abbonamento di sci per 4 giornate, incluso: prima colazione a buffet, cena di 4 portate (due piatti principali a scelta), accesso allo spazio wellness con piscina, jacuzzi, bagno di vapore e sauna, posteggio auto in garage coperto. Da domenica a venerdì delle settimane: 11–16 gennaio 2009 8–13 marzo 2009 18–23 gennaio 15–20 marzo 25–30 gennaio 22–27 marzo 1–6 febbraio 29 marzo–3 aprile

Prezzi per i lettori di «Touring»: Piccola camera doppia su lato nord, con grande letto matrimoniale, bagno/WC o doccia/WC, asciugacapelli, TV, telefono, minibar, cassaforte, collegamento WiFi e balcone con vista su Montana (occupazione massima per 2 persone). CHF 880.— a persona Camera doppia su lato sud, con grande letto matrimoniale o letti gemelli, bagno/WC o doccia/WC, TV, asciugacapelli, telefono, minibar, cassaforte, WiFi e balcone con vista panoramica sulle Alpi (possibilità di letto supplementare per un bambino fino a 15 anni, prezzi in basso). CHF 980.— a persona Golf Suite lato sud, composta di una camera con letti gemelli, soggiorno con letto a ribalta (140쎹190 cm), una sala da bagno/WC e una doccia/WC, due televisori, telefono, minibar, cassaforte, collegamento WiFi, balcone con magnifica vista panoramica sulle Alpi (possibilità di alloggio fino a 5 persone, supplementi di prezzo in basso). CHF 1180.— a persona

Prezzi per occupanti supplementari: Bambini sotto i 2 anni Bambini da 2 a 5 anni CHF Bambini da 6 a 11 anni CHF Bambini da 12 a 15 anni CHF Persone oltre i 16 anni CHF

gratis 250.— 360.— 550.— 630.—

Condizioni: si accettano prenotazioni secondo disponibilità di camere e suite; l’offerta non è cumulabile con altre riduzioni. L’Hotel Helvetia Intergolf: l’albergo a quattro stelle è situato in un luogo tranquillo, soleggiato, vicino al centro del paese e gode di una magnifica vista aperta sulle Alpi. Inoltre offre: – confortevoli camere e spaziose suite arredate con grande cura per i dettagli – piscina, idromassaggio, sauna, bagno turco e studio di massaggi – Carnotzet: tipico ristorante vallesano con scelta di specialità regionali – ristorante elegante, con specialità gastronomiche italiane e francesi – ampio parcheggio sotterraneo gratuito – sala giochi con biliardo, ping pong e baby foot e soprattutto: – un ambiente caloroso grazie all’impareggiabile senso di ospitalità di Béatrice e Urs Benz-Stutz, sempre pronti a consigliare e a intrattenere gli ospiti in ogni momento della giornata! Prenotazioni direttamente a: Appart **** Hôtel Helvetia Intergolf 3963 Crans-Montana Tel. 027 485 88 88, Fax 027 485 88 99 www.helvetia-intergolf.ch info@helvetia-intergolf.ch


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Obbligo ovunque? Nei Paesi alpini vigono alcune differenze rispetto alla Svizzera per l’equipaggiamento invernale.

› In Svizzera non esiste un vero obbligo delle gomme invernali, ma, a seconda delle condizioni, tali pneumatici sono indicati anche solo per evitare noie (assicurazione/polizia) in caso di incidenti. In Germania e Austria vi è l’obbligo delle gomme invernali dipendente dalle condizioni meteorologiche (multa da 35 euro fino a una soglia massima in caso di impedimento del traffico di 5000 euro). Inoltre, nel detergente per i tergicristalli deve esserci il liquido antigelo. In Francia non esiste l’obbligo generale per le catene e le gomme da neve, tuttavia, in montagna può esserne richiesto l’uso temporaneo tramite la segnaletica. Idem per l’Italia e, in questo caso, anche da noi. Informazioni: www.tcs.ch. tg

Fantasie sfrenate degli scolari

«Sicurezza e mobilità nel futuro» è il titolo del concorso scolastico indetto dal dipartimento Sicurezza stradale del TCS in occasione del suo 100esimo anniversario. Una sessantina di classi di scuola elementare di tutta la Svizzera hanno partecipato con al massimo 3 lavori ciascuna; potevano essere sia disegni che modelli. Per ogni anno scolastico sono stati messi in palio somme dai 400 ai 1000 franchi per gite scolastiche. La consegna dei premi avviene in queste settimane all’interno delle sezioni regionali del TCS. Pubblichiamo qui, senza seguire una classifica, alcuni contributi originali. hwm

Anche senza un obbligo, vale la pena montare le catene da neve in certe situazioni.

Giovani versatili Campionati di go-kart del TCS Per la quarta volta le sezioni romande del TCS hanno organizzato i campionati di go-kart juniori. Dopo le gare eliminatorie, alla finale a Payerne (VD) hanno preso parte 57 concorrenti. Damien Paupe (JU) è balzato al primo posto, e con Maude Studer anche nel campo delle donne ha vinto una concorrente proveniente dal Giura.

foto ald, Keystone

Contrassegni ecologici Prestazione del TCS Il contrassegno verde per le sostanze inquinanti, obbligatorio per entrare con la propria automobile in varie città tedesche, continua a essere fornito dal TCS senza sovrapprezzo. Affinché tutto vada liscio è consigliabile passare personalmente in un’agenzia TCS (senza dimenticare i relativi documenti), ulteriori informazioni telefonando allo 0844 888 111.


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Buon umore lungo il percorso: Hans Leutenegger (H. Leutenegger AG) e Markus Siegler (ECN Switzerland, da s.).

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In azione: Antonio Campagnuolo (Touring) e Si riallacciano i contatti: Marianne Cathomen (MC Management) e Fredy Jäggi (già Publimag AG, da s.). Ernst Wyrsch (Hotel Belvedere, Davos).

Successo del 1° Golf Trophy di Touring Vari inserzionisti e partner del giornale del TCS hanno accettato l’invito del settore Editoria e marketing di partecipare al 1° Golf Trophy di «Touring», lo scorso 14 ottobre. La gara si è svolta lungo lo splendido percorso del club Schloss Goldenberg, situato nelle immediate vicinanze di Dorf (ZH). A causa della sua topografia, il percorso PAR 70, inaugurato nel 1997, mette a dura prova giocatrici e giocatori. Si tratta di superare forti dislivelli e i fairway, in pendenza, richiedono molta tattica di gioco. Comunque la manifestazione si è svolta nel corso di una fantastica giornata di fine estate, fatto che ha naturalmente aumentato la gioia dei partecipanti e ha permesso loro di realizzare score superlativi. tg/foto: Mathias Wyssenbach

Concentrazione totale: Vivien Wick (MeteoNews AG).

Giornata proficua per Mathias S. Schmidt (Continental Suisse SA).

Oliver Höner (Art on Ice Productions), Denise Caviezel (Carré Event AG) e Conradin Cathomen (MAS AG, da s.).

Colpo vincente per Brigitte Fux (Golfreisen).

Buon umore: Sandra Smit (Continental Suisse SA) e Frauke Potent (Initiative Media Western AG, da s.).

Monika Fasnacht (SF DRS) durante la consegna dei premi con Reto Kammermann (responsabile Editoria e marketing Touring).

Gaby Buchs (Carré Event AG) e Malte Polzin (Brack Electronics).

Posizione perfetta: Peter Wick (MeteoNews AG).

Fritz Reust (Minds.ch), Kurt Schwab (SMC AG) e Armin Stumpp (da s.).

Pausa perfetta: Barbara Stumpp (Stumpp Un piacevole momento di relax in attesa degli ultimi golfisti Medien) e Verena Gharbi (Viaggi TCS, da s.). immersi in uno spettacolare paesaggio tutto da godere.



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Nico Loperfido (Touring), Marco Brütsch (Amag), Daniel Freund (Continental) e Fredy Blaser (responsabile inserzioni Touring).

I vincitori (da sinistra): André Gut (Bridgestone), Renata Wiederkehr (Continental), Tom Grädel (Stumpp Medien), Laura Ziembrowski (Initiative Media Western), Roger Vögeli (Garage Schmid) e Marianne Cathomen.

Per la prima volta alla Rock’n’Race Night: le ceche Country Sisters presentate da Reto Kammermann (responsabile Editoria Touring).

8a Rock’n’Race Night di Touring Si è svolta per l’ottava volta la già diventata leggendaria Rock’n’ Race Night di «Touring» a Spreitenbach (AG). E con 120 partecipanti, tra inserzionisti, partner e amici, la manifestazione di quest’anno ha fatto registrare un record di presenze. All’inizio ha prevalso la soddisfazione di misurare la propria abilità alla guida di go-kart elettrici che possono raggiungere una velocità di 60 km/h. Quando, però, nel corso della serata, le sei cantanti del gruppo «Country Sisters» proveniente dalla Repubblica Ceca, hanno incominciato a presentare il loro focoso repertorio di musica country e rock, un buon numero di conducenti, e non solo uomini, ha incontrato non poche difficoltà a mantenere la propria concentrazione. Tra i vari giri in pista, le partecipanti e i partecipanti sono stati mentalmente impegnati a risolvere il tradizionale e temuto quiz. Positivo è il fatto che l’evento si sia svolto senza incidenti, nonostante tutte queste distrazioni. tg/foto: Mathias Wyssenbach

L’artista Walti Dux con la moglie Marisa e Albi Matter (AVO Uvezian, da s.).

Spiegazione della tattica: Beat Fritsch e Adriana Zilic (entrambi Werbewoche).

Carine Lins (CareLink, a s.) e la collega Gabriele Rüesch.

Pascal Fröhli (m&m), Stefanie Hitz (mm&b) e Marc Tomczak (da s.).

Un successo: Simone Gyenge con le Quasi sul podio: Vivien e Peter Wick Brigitte Oertli (swiss marketing academy) e Christoph Baumann, Shana Lenner (moderatrice), Conradin Cathomen (MAS AG). Deborah Hürzeler e Jeanette Macchi (moderatrice, da s.). sue bevande creative allo sciroppo. (entrambi MeteoNews).

Già arrivati ben motivati a divertirsi gli ospiti della manifestazio- Questa volta solo come graditi ospiti: ne Rock’n’Race Night hanno creato una simpatica atmosfera. i ragazzi del gruppo musicale «7TCover».

Cornelia Büchler e Florian WüthSevil Gür (Tamedia AG) e Marion Pfäffli (Peugeot Suisse SA, da s.). rich (entrambi Swisscom AG).



20 novembre 2008

Indirizzi utili L’agenzia TCS più vicina Prestazioni del club: Tel. 0844 888 111, Fax 0844 888 112; Viaggi TCS: Tel. 0844 888 333; Auto TCS Agenzie: Tel. 0800 801 000, Fax 0800 802 000; Auto TCS Servizio sinistri: Tel. 0848 848 600

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il punto 39

Ritemprare le forze sulle Alpi, per poter affrontare meglio la crisi.

Centrale d’informazione (24 ore su 24) Tel. 022 417 24 24 Infostrada (50 ct. a chiamata e al minuto) 163 Soccorso stradale 140 Assistenza in caso d’incidente: 0800 140 140

Agenzie con Viaggi TCS 5001 Aarau: Rathausgasse 2, 062 838 21 00; 5400 Baden: Theaterplatz 3, 056 203 79 79; 4010 Basel: Steinentorstrasse 13, 061 205 99 99; 6500 Bellinzona: Viale Stazione 8 A, 091 821 61 60; 3006 Bern: Thunstrasse 63, 031 356 34 34; 2501 Biel-Bienne: Aarbergstrasse 95, 032 328 70 50; 1630 Bulle: La Gare, Case postale 348, 026 913 05 15; 7002 Chur: Grabenstrasse 34, 081 258 73 73; 2300 La Chaux-de-Fonds: av. LéopoldRobert 33, 032 911 80 80; 2800 Delémont 1: rue de la Maltière 1, 032 422 66 86; 1700 Fribourg: rue de l’Hôpital 21, 026 350 39 39; 1204 Genève: Cours de Rive 8, 022 417 20 30; 1214 Genève/ Vernier: ch. de Blandonnet 4, Case postale 820, 022 417 20 30; 1003 Lausanne: rue du PetitChêne 3, 021 331 21 21; 6601 Locarno: Via Trevani 3/Via Ciseri 6, 091 751 75 72; 6901 Lugano: Via S. Balestra 3, 091 911 65 65; 6000 Luzern 7: Burgerstrasse 22, 041 229 69 29; 1870 Monthey: pl. Centrale 3, Case postale 1096, 024 475 79 59; 2000 Neuchâtel: 1, rue Pourtalès/av. 1er Mars, 032 729 81 81; 4600 Olten 3: Dornacherstrasse 10, Postfach 1011, 062 207 36 36; 1951 Sion: rue des Cèdres 3, Case postale 1374, 027 329 28 28; 3601 Thun: Aarestrasse 14, Postfach 2614, 033 225 76 76; 6300 Zug: Baarerstrasse 21, 041 729 47 47; 8021 Zürich: Uraniastrasse 14, 044 217 30 70 Agenzie senza Viaggi TCS 3900 Brig: Bahnhofplatz 1, 027 324 23 00; 1920 Martigny: avenue de la Gare 6, 027 720 49 49; 6850 Mendrisio: c/o Ente Turistico Mendrisiotto, Via Lavizzari 2, 091 697 67 67; 1400 Yverdon-lesBains: rue du Collège 3, 024 424 04 24 Servizi giuridici ASSISTA (riservati agli assicurati ASSISTA) 6501 Bellinzona: Viale Stazione 8 A,091 821 61 11; 1214 Genève/Vernier: ch. de Blandonnet 4, Case postale 820, 022 417 27 27; 1003 Lausanne: Place Pépinet 1, Case postale 2040, 021 331 25 50; 9000 St. Gallen: Poststrasse 18, 071 227 19 50; 8027 Zürich: Gotthardstrasse 62, 044 286 85 85 Centri tecnici/consigli tecnici 2500 Biel-Bienne: route de Longeau 7, 032 341 41 76; 1304 Cossonay-Ville: 021 863 11 11; 2046 Fontaines: 032 853 36 49; 1763 Granges-Paccot: route d’Englisberg 2, 026 350 39 00; 3063 Ittigen: Ey 15, 031 924 72 72; 1217 Meyrin-Genève: 212, route de Meyrin, 022 782 77 95; 6802 Rivera: 091 935 91 35; 9015 St. Gallen-Winkeln: Zürcher Strasse 475, 071 313 75 00; 8604 Volketswil: Geissbüelstrasse 24/26, 044 286 86 36 Centri di sicurezza/corsi di guida 4614 Hägendorf: Mobile Fahrtraining-Station, 062 216 89 66; 8340 Hinwil (ZH):Verkehrssicherheitszentrum Betzholz, 043 843 10 00; 3632 Niederstocken/Thun: Verkehrssicherheitszentrum Stockental, 033 341 83 83; 1214 Vernier: Test & Training tcs Suisse Romande, 022 417 23 97 www.2fasi.tcs.ch Alberghi del TCS 7310 Bad Ragaz: Hotel Schloss Ragaz, 081 303 77 77; 6574 Vira Gambarogno: Hotel Bellavista, 091 795 11 15

swiss-image.ch/Robert Boesch

Sede centrale 1214 Genève/Vernier Ch. de Blandonnet 4, Case postale 820 Tel. 022 417 27 27, Fax 022 417 20 20

Agire prontamente »

La crisi finanziaria sta scuotendo il mondo ormai da settimane. Giorno dopo giorno riceviamo notizie che contribuiscono a suscitare forti preoccupazioni. Sulla durata e sull’intensità di questa crisi gli esperti non riescono a mettersi d’accordo. E non sono nemmeno di parere unanime su quanto possa venire colpita la Svizzera. È comunque chiaro che la crisi non si ferma nemmeno davanti alla soglia del turismo elvetico. Dopo anni di boom delle vacanze e di pernottamenti record, si andrà incontro ad un rallentamento della crescita, e potremo anche non vedere più così tanti ospiti provenienti da Inghilterra, Stati Uniti o Estremo Oriente. Una vacanza in Svizzera è tra le esperienze più belle che si possano vivere. Lo sanno i tedeschi come i francesi, gli italiani e gli stessi svizzeri. Dunque non si può fare a meno di andare in ferie nel Paese dei 48 quattromila metri anche in un periodo di crisi: il rapporto prezzo-qualità nelle stazioni invernali elvetiche è ottimo e ristoranti ed alberghi offrono un servizio estremamente godibile e rilassante.

Alla ricerca di valori | Ma adesso, nel periodo prenatalizio, siamo ancora sotto pressione: sul lavoro, nello svolgere le ultime commissioni prima della fine dell’anno, nel cercare un bel regalo per i figli, i parenti e gli amici. Desideriamo ardentemente una pausa, una parentesi priva di notizie nefaste dal mondo finanziario. Gli analisti economici hanno già avvertito che sono finiti, o comunque sono agli sgoccioli, i tempi in cui andava di moda mettere in mostra il lusso e la voglia di consumo sfrenato. Molte persone sono alla ricerca – forse dap-

prima solo nei pensieri – di un nuovo orientamento. Si rimette in discussione la scala dei valori della vita.

Tempo di pausa | Prendiamoci dunque una pausa, con la famiglia e gli amici, senza andare troppo lontano. Nel nostro Paese si possono fare escursioni ad alta quota e scoprire così un sole limpido sopra il mare di nebbia oppure compiere passeggiate sulle dolci colline della Svizzera orientale. Concediamoci un respiro a pieni polmoni mentre avanziamo con le racchette da neve illuminati dalla luna piena, per poi riscaldarci attorno a un tavolo imbandito con tutto il necessario per godersi una fondue. Una pausa all’aria aperta lontano dallo stress – in una valle solitaria o nel ristorante ad alta quota con una vista mozzafiato – ha un effetto benefico duraturo. Una settimana bianca, o anche solo una fine di settimana, nella stazione sciistica del cuore ci liberano per un attimo dal ritmo frenetico della quotidianità. La bellezza della natura e la pace della montagna regalano energia, e soprattutto ci danno la carica necessaria per affrontare con prontezza periodi di crisi e per sviluppare prospettive lungimiranti. Allora, non esitate, lasciatevi cullare dall’inverno svizzero.

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Jürg Schmid, direttore di Svizzera Turismo L’opinione degli autori invitati su questa pagina è indipendente da quella della redazione di «Touring».



20 novembre 2008

Forum

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la pagina dei lettori 41

il concorso Frigo e locomotive della General Motors «Touring» 17/2008

Interventi di polizia con radar frequenti più radar fissi, multe e revoche della patente. Mi sta bene fino ad un certo punto e rifletto: perché non compensare coloro che per 5–10 anni non sono incappati in un radar con un «bonus» sulla tassa di circolazione del 10–20%. Penso che premiare i conducenti disciplinati può essere un incentivo per i meno disciplinati. Mario Buzzi, Dongio Questione di buon senso «Touring» 18/2008

Riallacciandomi a quanto scritto su «Forum» da Thomas Mortier di Lucerna, renderò attenti gli automobilisti che circolare con un faro anabbagliante non funzionante può, a seconda del buon senso dell’agente di polizia che ha eseguito il controllo, comportare una contravvenzione. L’art. 57 ONC recita: «Se durante la circolazione, si manifestano difetti poco gravi, il conducente può proseguire con speciale prudenza; la riparazione deve essere effettuata senza indugio». Purtroppo la polizia e l’Ufficio giuridico (UGC) non ne tengono conto, considerando questo inconveniente come un’infrazione laddove non c’è nessuna intenzionalità o negligenza. Quanti automobilisti hanno nel loro veicolo lampadine di riserva e quanti sono capaci di procedere alla loro sostituzione? L’intransigenza della polizia e dell’UGC dovrebbe equivalere ad un’autorizzazione a fermarsi in qualsiasi luogo subito dopo la constatazione del difetto per ovviarvi; ciò naturalmente anche all’interno di una galleria. Ma allora si arriverà a punire l’automobilista anche per aver forato? E quando s’insegnerà il buon senso nelle scuole di polizia? Roberto Bontà, Cugnasco

Diritti alla meta La vita degli automobilisti viene facilitata dai sistemi di navigazione che conducono esattamente alla meta desiderata segnalando quando svoltare a destra o continuare diritto o mettersi in preselezione. Con il nuovo Garmin nüvi 765T si ha inoltre una visione chiara e realistica della strada. Infatti il nuovo navigatore GPS è equipaggiato con l’indicatore di corsia, la segnaletica stradale e la visualizzazione degli edifici in 3D. In palio al concorso vi è un apparecchio Garmin nüvi 765T del valore di 699 franchi.

E che fare con gli anziani? «Touring» 17/2008

Nessuno è contrario a che i pirati della strada tornino a scuola. Come la mettiamo, però, con certi conducenti non più giovanissimi? Oltrepassano le linee continue, passano col rosso, viaggiano a 50 km/h fuori dai centri abitati, scambiano il pedale dell’acceleratore o la frizione con il freno e, ogni tanto, guidano persino contromano in autostrada. In futuro, a causa del numero sempre crescente di anziani al volante, queste infrazioni aumenteranno. Converrebbe perciò che la politica prendesse le necessarie misure. Quando il tempo di reazione non è più sufficiente e la tecnica di guida lascia a desiderare, allora un settantenne non dovrebbe più guidare. A meno che non riesca a superare un esame. Marcel Meister, Lohn

Sponsor del premio: Garmin Svizzera, www.garmin.ch Le domande: 1. A che ora inizia il servizio notturno dei due poliziotti autostradali del nostro reportage? 2. Qual è la velocità massima del treno giapponese «Shinkansen»? 3. Come si chiamano i due campioni europei nella guida Eco-Drive? foto key, Schapowalow

Un bonus per chi è disciplinato

Alla vostra notizia vorrei aggiungere qualcosa che pochi lettori forse conoscono. GM non produce solo auto, ma anche frigoriferi. E ancora: la General Motors per molti anni è stata la maggiore produttrice di locomotive al mondo, sia per quanto riguarda il numero che le prestazioni tecniche. Della fabbricazione se ne è occupata la filiale «Electro Motive Division» (EMD). In seguito però la General Electric, anche a causa della diminuita produzione mondiale di locomotive, è riuscita a superare il primato della EMD. Christoph Pfeiffer, Andelfingen

Per questa rubrica valgono alcune regole: più breve è la lettera, maggiore è la probabilità che venga pubblicata; la redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile inviare le lettere per e-mail: touring@tcs.ch.

Impressum touring Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Heinz W. Müller (hwm, caporedattore a.i.); vice caporedattore: Marc-Olivier Herren (MOH); Christian Bützberger (Bü), Antonio Campagnuolo (ac), Pascale Marder (pam), Jacques-Olivier Pidoux (jop), Peter Widmer (wi). Art Director/Fotografie: Martin Lobsiger (mlo). Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, Mathias Wyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Sylvie Fallot (f), Nadia Visentini (t), Irene Mikovcic-Christen (assistente caporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna, tel. 031 380 50 00, fax 031 380 50 06. E-mail: touring@tcs.ch. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 96 028, totale: 1 355 061. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile), Gabriela Amgarten. Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 031 38721 16, fax 031 38721 00. Produzione: St. Galler Tagblatt SA, Basler Zeitung SA, CIE Centre d’impression Edipresse Lausanne S.A. Cambiamenti d’indirizzo: per iscritto, indicando il numero di socio, alla Sede centrale del TCS, cp 820, 1214 Vernier, tel. 022 417 24 40, fax 022 417 28 66, e-mail: service@tcs.ch o all’agenzia TCS (tel. 0844 888 111, fax 0844 888 112). Abbonamento: compreso nella quota sociale annua. «Touring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.

Si possono fornire le risposte per posta (unicamente su cartolina), e-mail o tramite la nostra centrale telefonica, indicando le generalità. Concorso 17/2008: le due macchine da caffè Jura Ena 5 sono state vinte da Sara Reber di Cavigliano e Line Zorn di Muraz-Sierre. Complimenti! Condizioni di partecipazione: il concorso di «Touring» è aperto a tutti, ad eccezione dei collaboratori del TCS e dei loro famigliari. I vincitori saranno estratti a sorte e avvertiti per iscritto. I premi non possono essere sostituiti da una somma di denaro equivalente. Non viene tenuta alcuna corrispondenza in merito al concorso. Non sarà possibile ricorrere alle vie legali.

Redazione Touring, concorso per i lettori, casella postale, 3024 Berna; telefono 0901 58 11 09 (86 ct/min); touring@tcs.ch (intestazione: concorso) Termine d’invio: 30 novembre 2008


42 l’incontro

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20 novembre 2008

Un tennista al servizio dei bambini Il 5 e 6 dicembre Stanislas Wawrinka sarà il padrino della ricerca medica sulle malattie rare in occasione di Telethon.

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Lei sarà il padrino di Telethon 2008. Per quale ragione ha accettato di sostenere questa grande campagna di raccolta fondi a favore della ricerca medica sulle malattie genetiche rare?

È una causa che mi è molto cara. Riguarda la sorte di bambini colpiti da malattie neuromuscolari che provocano handicap molto gravi. Non hanno scelto il loro destino ma subiscono un’ingiustizia della natura. In un tale contesto il minimo che possa fare è

mettere a loro disposizione la mia piccola notorietà. Durante le trenta ore di Telethon in tutta la Svizzera avranno luogo circa cinquecento manifestazioni che coinvolgeranno l’intera popolazione. È sedotto da questo lato festivo?

Direi addirittura che si tratta dell’aspetto essenziale. La grandezza di Telethon consiste nel riuscire a mobilizzare tutti gli stra-

ti della popolazione, dai cori alla gioventù dei villaggi, passando dai pompieri, dalla protezione civile e dalle scuole. Ognuno partecipa a suo modo a questo vasto slancio di solidarietà che infonde coraggio alle persone malate. Per loro moralmente è molto importante. Immagini di essere colpito da una malattia genetica che la obbliga a stare su una sedia a rotelle…

Sarebbe molto duro non poter più praticare la mia professione di tennista. Anche perché dopo la mia carriera sportiva intendo continuare a svolgere attività fisica per il mio piacere. Ma non credo che sarei disperato. Un’azione come Telethon, che conta un enorme sostegno popolare, dà la forza di lottare contro le avversità. Svolge altre attività di beneficenza?

Sì. Offro il mio equipaggiamento e le mie racchette ad organizzazioni di assistenza affinché siano venduti all’asta. Sto riflettendo alla costituzione di una fondazione umanitaria, ma non ho ancora individuato il suo scopo esatto. Le persone colpite da queste malattie genetiche rare sono estremamente limitate nella loro mobilità. Crede che sia possibile concepire un veicolo adattato alla loro situazione?

Non lo so, non sono un tecnico, ma sarebbe indubbiamente un’innovazione che faciliterebbe la loro esistenza e apporterebbe un grande appoggio morale. Intende proseguire il suo impegno oltre Telethon 2008?

Se saranno contenti di me e mi domanderanno di essere il padrino di un’altra manifestazione, lo farò volentieri. Qual è il messaggio che vuole trasmettere al pubblico?

Evidentemente il primo obiettivo di Telethon è la raccolta di fondi per la ricerca medica. Ma se non avete i mezzi per fare un’offerta non è grave. Ci sono mille altri modi di manifestare la propria solidarietà con i malati, ad esempio agendo in seno ad un’associazione o in un gruppo di amici. L’essenziale è davvero partecipare e contribuire a questo grande movimento di generosità.

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Stanislas Wawrinka sarà il padrino di Telethon: la notorietà al servizio dei giovani bisognosi.

Keystone

Intervista: Jacques-Olivier Pidoux

In pillole Attualmente al 13° posto della classifica ATP il tennista vodese Stanislas Wawrinka, 23 anni, nel giugno 2008 è riuscito ad entrare nei top ten, occupando il 9° posto. Medaglia d’oro nel doppio assieme a Roger Federer alle Olimpiadi a Pechino, ha vinto l’unico torneo ATP nel 2006 battendo in finale Novak Djokovic all’open di Croazia.




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