Touring 01/2010 italiano

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14 gennaio 2010 touring 1 www.touring.ch GAA 1214 Vernier

Il giornale della mobilitĂ

Dopo l’acquisizione di Viaggi TCS

Mercato vacanze in fermento 4

Giovani contro anziani

Tensione sulla strada 10 Viaggio dei lettori in Scandinavia

Tra renne e fiordi 22 Notizie e informazioni dalla Sezione Ticino del TCS Test dei passaggi pedonali Gravi lacune sulle strisce in Svizzera e Italia 14

Test della BMW X1 La compatta che rivoluziona il mondo delle SUV 16

31 Corsi di guida TCS Gli anziani ripassano le regole della circolazione 34



14 gennaio 2010 | touring 1 | editoriale e sommario

Le vacanze, un connubio tra emozione e calcolo

16 Test della BMW X1 sDrive 20d

22 Scandinavia e navi Hurtigruten

La BMW lancia un nuovo concetto di SUV con dimensioni più adeguate alle città. Sottoposta a test la X1 sDrive, di cui si apprezza compattezza e dinamismo.

Un paesaggio rilassante, foreste incantate, fiordi spettacolari, renne e cani da slitta: un universo tutto da gustare quest’estate in un viaggio per i nostri lettori.

primo piano 4 Viaggi TCS e Kuoni: una stretta collaborazione per offrire più vacanze ai nostri soci.

società e mobilità 10 Generazioni al volante: la differenza d’età dei conducenti genera conflitti. 14 Test dei passaggi pedonali: riscontrate in varie città europee lacune di sicurezza.

test e tecnica 20 Controllo elettronico di stabilità: l’ESP è un angelo custode per gli automobilisti. 21 Meno consumo: novità tecnologiche per ottimizzare la sobrietà delle autovetture.

viaggi e tempo libero 26 Panoramica 2010: le varie proposte di viaggi accompagnati per i nostri lettori. 27 Amburgo e Berlino: nuove attrazioni in due città tedesche molto amate dagli svizzeri.

club e soci 34 Corsi di guida: formazione speciale affinché gli anziani possano restare al volante. 36 Assicurazione auto: possibile cambiarla acquistando un’altra auto o dopo incidenti. 9 36 37 38

il consulente contatti TCS forum, il concorso, impressum l’incontro: Peter Krist, capo progetto della BMW X1

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Le ferie sono una faccenda di cuore. Ogni anno milioni di persone vogliono vedere realizzati i propri sogni almeno durante tre o quattro settimane. Alle vacanze si rinuncia malvolentieri, meglio applicare le misure di risparmio da qualche altra parte. E se, oltretutto, il tramonto nella piccola baia attualmente non costa molto, tanto meglio. Da parte dell’acquirente le preferenze sono definite chiaramente. Anche da parte dell’offerente, seppur in modo opposto su un punto centrale: il calcolo e la valutazione del rischio hanno la precedenza sulle emozioni. Un acquisto esagerato di voli e letti, che poi rimangono invenduti, provoca cifre rosse. E l’anno scorso nel settore turistico svizzero i grandi attori hanno sbagliato i propri calcoli. La perdita di quote di mercato che saranno rese pubbliche nelle prossime settimane rispecchiano un settore che lotta anche contro margini di guadagno in erosione. Le conseguenze sono prevedibili. La pressione al risparmio viene mantenuta, lavoro ridotto e licenziamenti pure. I piccoli operatori finiscono tra l’incudine e il martello della concorrenza. Oppure cercano di proteggersi dietro la loro schiena. Fusioni e cooperazioni contribuiscono a consolidare il mercato turistico svizzero, come dimostra l’esempio di Viaggi TCS e Kuoni alle pagine 4–7. E non si può ancora vedere una luce alla fine del tunnel. I più informati e i consumatori abituati ad Internet manterranno il settore dei viaggi in movimento. Christian Bützberger, redattore

Quando le Opel venivano fatte a Bienne Foto di copertina Autore: Fabian Unternährer

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Nel 2010 ricorre il 75° anniversario di fondazione di General Motors Suisse e della fabbrica di Bienne che assemblò auto del gruppo fino al 1975. Sulle circa 330 000 unità prodotte quasi 270 000 furono modelli Opel, tra cui questa Kadett del 1936.


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Viaggi più attrattivi in collaborazione con Kuoni Dal 1° dicembre scorso, Viaggi TCS e Kuoni operano in stretta collaborazione, una novità di cui approfittano i soci. In oltre 100 filiali Kuoni si possono prenotare anche le ferie più originali. E per i suoi soci Viaggi TCS ha in serbo offerte spettacolari.

› L’industria dei viaggi è in continuo muta-

mento. I consumatori sono sempre più esigenti e non comprano semplicemente ciò che le agenzie di viaggio mettono loro sotto gli occhi. In quanto canale di informazione e di prenotazione, Internet contribuisce a erodere le vecchie strutture, così come la lotta sino all’ultimo centesimo per il prezzo più basso riduce i margini di guadagno. E la crisi economica con la relativa insicurezza sul posto di lavoro non aiuta certo a incoraggiare le prenotazioni per andare in vacanza. Questi fattori provocano mutamenti nel settore dei viaggi in Svizzera.

Per tutti questi motivi, il Touring Club Svizzero chiude, entro la fine di febbraio o per la fine di maggio, 26 delle sue 34 agenzie. Le otto restanti sono, invece, già state trasformate in filiali Kuoni (Svitto, Glarona, Wetzikon e Stans nella Svizzera tedesca; Losanna, Ginevra-Rive, Ginevra-Blandonnet e Sion nella Svizzera francese). Già dal primo dicembre scorso, le offerte di Viaggi TCS vengono prodotte presso il leader sul mercato elvetico, mentre il marketing rivolto ai soci continua ad essere effettuato per mano del TCS. Quali vantaggi porti al singolo socio la nuova costellazione, lo mostra

il seguente colloquio a tavolino con Benno Iten, direttore di vendita presso Kuoni, Marianne Häuptli, direttrice Touroperating Kuoni, Pascal Wieser, responsabile di Turismo & Svaghi presso il TCS e Verena Gharbi, responsabile di Viaggi TCS.

» Cosa cambia in concreto per il socio TCS.

Come può attingere adesso alle sue offerte di viaggio?

Pascal Wieser: Dal 1° dicembre 2009 ogni socio può in oltre un centinaio di filiali Kuoni localizzate in tutto il Paese scegliere le offerte di viaggio che più gli aggradano.


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Ginevra. In questo modo i soci hanno anche la garanzia che i prodotti di Viaggi TCS vengono creati su misura per gli affiliati al club. Di quali nuove, innovative o anche originali offerte può godere il socio del TCS?

Verena Gharbi: Come prima cosa, viene ampliata ulteriormente la nostra offerta classica di successo, come i camper, dato che esiste ancora un potenziale di miglioramento. Inoltre, adesso, assieme all’ampio ventaglio di proposte allettanti di Kuoni possiamo offrire a molti più soci anche

«Per i soci TCS non cambia molto» Marianne Häuptli

viaggi economicamente interessanti. Abbiamo un paio di manicaretti da tirar fuori dal forno…

foto Mathias Wyssenbach

Possiamo prevedere anche speciali agevolazioni per i soci TCS?

Pascal Wieser, direttore Turismo & Svaghi presso TCS e Benno Iten, direttore vendite presso Kuoni, durante la lettura delle offerte di vacanze in una filiale di Kuoni a Zurigo.

Marianne Häuptli: Naturalmente i soci del Touring Club Svizzero godranno di riduzioni. Anche a questo proposito abbiamo un paio di idee in cantiere. Quali sono i canali di distribuzione dei prodotti di Viaggi TCS presso Kuoni?

Benno Iten: Sono principalmente gli oltre cento uffici di viaggio e Internet con il sito www.kuoni.ch e i call center. Pascal Wieser: Tutte le offerte di viaggi sono naturalmente raggiungibili con un semplice clic del mouse digitando l’indirizzo del sito www.viaggi-tcs.ch. Verena Gharbi: Offerte di viaggio attrattive possono essere proposte anche per posta elettronica.

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come quelli in camper e con veicoli fuoristrada 4҂4 o a bordo di case-battello oppure le crociere. Inoltre, sotto il marchio «Travelclub» continueremo ancora a non offrire vacanze balneari. Ma per i soci del club, Viaggi TCS comprenderà anche offerte speciali targate Kuoni, come tra l’altro le vacanze balneari. Questo è uno dei vantaggi più evidenti risultanti dalla collaborazione con Kuoni. Sul mercato Viaggi TCS e Kuoni non sono noti per essere a buon mercato. È pensabile che le offerte con prezzi interessanti, le occasioni dunque, possano venire usate per attirare un altro tipo di clientela?

Benno Iten: Non vogliamo diventare venditori di occasioni. Non ci interessa offrire, ad esempio, una settimana nella Repubblica Dominicana per 150 franchi. Queste occasioni non permettono agli alberghi locali di sopravvivere economicamente. Con Helvetic Tours possiamo garantire offerte attrattive anche per i nostri clienti sensibili al fattore prezzo. Per noi la sostenibilità è un tema centrale ed è un concetto che sarà sempre più radicato nella coscienza di più ampi strati di consumatori. Desideriamo per questo motivo abbassare i prezzi solo sino al punto in cui siamo certi che i nostri offerenti di prestazioni possano godere di un margine di guadagno. Verena Gharbi: Da anni sappiamo che i soci del TCS reagiscono in modo sensibile al fattore qualità e non puntano in primo luogo alle offerte più a buon mercato. A buon ragione danno importanza al rapporto prezzo/prestazione.

«Da Kuoni qualità e prezzo hanno un buon rapporto» Verena Gharbi

Tutte queste filiali di Kuoni sono provviste dell’emblema di Viaggi TCS, proprio per sottolineare la collaborazione anche in modo visivo.

La presenza online di Viaggi TCS rappresenta anche un canale di distribuzione dei prodotti di Kuoni?

Quali vantaggi risultano al socio da questa stretta collaborazione con il leader del settore in Svizzera Kuoni?

Pascal Wieser: Sì, chiaramente. L’offerta di Viaggi TCS viene in tal modo ulteriormente ampliata e arricchita con le offerte firmate Kuoni.

Pascal Wieser: Non è un caso che sediamo allo stesso tavolo di Kuoni. Per quanto riguarda il rapporto prezzo/qualità siamo convinti di Kuoni, e lo siamo anche di tutti i suoi marchi che gli ruotano attorno come Helvetic Tours, Private Safaris o Railtour e Frantour, per citarne solo alcuni.

Le due linee di prodotti TCS «Travelclub» e «Wunderwelt» vengono portate avanti. Cosa ci sarà di nuovo?

Da un anno Viaggi TCS ha in catalogo i molto apprezzati «viaggi dei lettori». Cosa ne sarà in futuro?

Marianne Häuptli: Entrambi i prodotti verranno ulteriormente sviluppati. A questo proposito, pensiamo di ampliare anche il segmento di offerte di vacanze più a buon mercato. Pascal Wieser: Con il marchio Viaggi TCS proponiamo ancora viaggi individuali

Marianne Häuptli: Continueremo ad offrire i viaggi per i lettori di «Touring», che incontrano il favore dei nostri soci. Un team speciale creerà, come sinora, offerte su misura per i bisogni dei lettori di «Touring».

Benno Iten: I soci del TCS possono, tra l’altro, approfittare dell’ampio spettro di offerte speciali di Kuoni, avendo anche a disposizione Helvetic Tours e gli operatori turistici specializzati Manta, Kontiki, Intens Travel e molti altri. In che modo si fa sentire il cambiamento per il socio nelle agenzie Kuoni o Helvetic Tours?

Marianne Häuptli: I team di Viaggi TCS lavorano presso Kuoni a Zurigo oppure a

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portante colonna del Club. Come in passato, il TCS si occuperà delle offerte di viaggi e in modo attivo anche della comunicazione ai suoi soci. La differenza è semplicemente che le proposte di viaggio del TCS ora vengono prodotte e vendute dal più professionale e rinomato offerente della Svizzera. E di questo ne approfittano i nostri soci. La cooperazione è iniziata il 1° dicembre 2009. Quali conclusioni si possono trarre dopo queste prime settimane?

In oltre cento filiali di Kuoni in tutta la Svizzera i soci possono prenotare tutto il ventaglio di offerte di vacanze di Viaggi TCS e di Kuoni.

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Verena Gharbi: Il grande vantaggio è che tutti questi viaggi speciali possono venire prodotti sotto lo stesso tetto e venire offerti a gruppi prescelti di clienti. Cosa succede con le offerte classiche come Center Parcs, che venivano offerti in esclusiva da Viaggi TCS?

Verena Gharbi: A partire da marzo, Center Parcs si presenta sotto una nuova veste. Entrerà in funzione un sito Internet europeo sul quale offriranno i loro prodotti. Già adesso fanno così in Francia, dunque senza una rete di uffici di vendita, e fra poche settimane sarà così anche in Svizzera. Marianne Häuptli: Sulla home-page di Viaggi TCS si troverà un motore per le prenotazioni, in questo modo, i soci del club

«Kuoni vuole far proprio lo spirito del TCS» Benno Iten

potranno continuare a scegliere le proposte di Center Parcs. Inoltre, questa macchina per le prenotazioni sarà in funzione anche sul sito di Kuoni. Per quale motivo Viaggi TCS è risultata attrattiva per Kuoni al punto da fare un matrimonio d’interesse?

Benno Iten: È estremamente attrattiva. Kuoni non possiede proprie navi, aerei o alberghi. Dunque, in quanto offerenti, dob-

biamo far sì che i clienti ci conoscano molto bene e che ci sentano vicini. Questo è anche il motivo per cui loro vengono da noi e comprano i nostri prodotti. Conosciamo bene la nostra clientela, conosciamo bene chi ci offre delle prestazioni e sappiamo come combinarli tra loro. In questo settore è decisivo sapere cosa desidera e cosa si aspetta la gente dai viaggi. È proprio questa qualità, questa conoscenza, che offre Viaggi TCS. Contrariamente alla concorrenza, Kuoni ha a disposizione uffici di viaggio ben arredati, in parte delle lounge, in cui i clienti si possono informare e prenotare.

Benno Iten: Siamo assolutamente convinti che il viaggiare, un tema che tocca la sfera emotiva, si possa discutere in modo ideale in spazi belli e che ti fanno già respirare aria di vacanza. Con gli otto uffici di viaggi acquisiti da TCS, Kuoni ha ottenuto nuovi dipendenti qualificati e luoghi di vendita ben posizionati. Un passo che ci aiuta a continuare a occuparci in modo accurato della clientela già esistente. Anche da questo punto di vista, il TCS è una sposa ambita. Allora siamo di fronte a una situazione in cui ci sono solo dei vincitori?

Benno Iten: Sì, chiaramente. Il terzo vincitore è il consumatore, il socio TCS. Naturalmente durante le trattative abbiamo sempre avuto in testa la seguente domanda: al socio cosa serve una collaborazione così stretta? Perché se non esistono vantaggi per i soci, allora a lungo termine non serve nemmeno a Kuoni né a Viaggi TCS. Pascal Wieser: Gli affiliati al TCS devono star certi che il settore viaggi rimane un’im-

Marianne Häuptli: Sta andando estremamente bene. Per i soci del Touring Club Svizzero non cambia molto. Dietro le offerte di viaggi si ritrova, sia dal lato della produzione che dal lato della distribuzione, lo stesso personale. Anche per quanto riguarda i criteri di qualità, ci muoviamo sullo stesso livello. Grazie a questa unione di forze, dovremmo addirittura diventare migliori in questo settore. Se il singolo socio non sente una grande differenza dal lato della produzione, allora è da considerarsi un complimento. Se poi il consumatore nota la presenza di nuovi prodotti o l’accesso a nuove offerte, allora abbiamo fatto la cosa giusta.

«Con Kuoni abbiamo trovato il partner migliore» Pascal Wieser

Verena Gharbi: Da sei settimane i soci TCS hanno a disposizione oltre 100 filiali Kuoni per soddisfare i desideri di viaggio e di vacanze. Rispetto alle 34 di prima, è un miglioramento enorme. Pascal Wieser: All’incirca 70 persone o due terzi dei dipendenti di Viaggi TCS continuano adesso a lavorare per i nostri soci, semplicemente sotto il nome di Kuoni. In questo modo, i nostri soci possono farsi consigliare da volti già noti, dato che la cura della clientela è garantita nella sua totalità. Come valuta l’effetto generato attraverso il cambiamento e l’integrazione dei collaboratori TCS in seno a Kuoni?

Benno Iten: Sentiamo uno spirito speciale dovuto alla vicinanza degli ex dipendenti TCS alla realtà locale. È una delle grandi sfide riuscire a cogliere questo spirito e a curare così la vicinanza alle singole sezioni. Si sente molto chiaramente che è in azione un team abituato a lavorare assieme da anni e che sa esattamente che cosa sta facendo e a che scopo. Ci impegniamo a far sì che Kuoni si faccia interprete di questo spirito di club del TCS in tutte le regioni.

«

Intervista: Christian Bützberger


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Il settore viaggi si ottimizza In Svizzera Kuoni è il numero 1, in Europa il numero 5. Attualmente, il settore dei viaggi ha imboccato la via della ristrutturazione e non sono in vista grandi fusioni.

Con un fatturato di 4,8 miliardi di franchi nel 2008, nella classifica europea Kuoni si piazza a un rispettabile quinto posto su un totale di otto concorrenti di alto rango. Contro l’incontrastato leader del settore, TUI Travel, che registra un fatturato di 27,5 miliardi, gioca un ruolo chiaramente minore. Anche i 17,5 miliardi di franchi del secondo in classifica, Thomas Cook, sono irraggiungibili. Rimane da dire che sia TUI Travel sia Thomas Cook sono ascesi a questi livelli grazie a fusioni e i loro fatturati godono soprattutto dei risultati positivi nel settore delle vacanze balneari.

Basso profilo | Per il futuro non si preve-

stinazioni, in cui Kuoni possiede una posizione leader a livello mondiale. Si tratta di organizzazioni e di persone che mondialmente si prendono cura dei clienti accompagnandoli lungo tutto il loro viaggio.

Christian Bützberger

Grandi vantaggi | Rispetto alle piccole e medie agenzie, le grandi imprese di viaggi in avvenire godranno di due vantaggi ancor più evidenti: Internet e il potere d’acquisto. Sempre più clienti scelgono di fare le loro prenotazioni on-line. «E per fare ciò cliccano sul sito di una grande agenzia. Chi può investire di più, offre siti migliori, riesce a farsi notare rispetto alla concorrenza e dunque viene chiaramente preferita dai clienti», sottolinea Weber. Allo stesso modo, i grandi nomi fanno fruttare la propria capacità d’acquisto. Nell’attuale fase di ristrutturazione, Kuoni centralizza gli acquisti per tutto il Gruppo Kuoni. «Un’operazione che ha l’effetto di spingere verso il basso il prezzo». Weber comunque ritiene che la carta vincente sia il management delle de-

Concorrenza sul web Beat Eichenberger, caporedattore di «Travel Manager» vede in Internet il cambiamento cui deve fare i conti il settore viaggi. Il cliente privato e commerciale compone il menu delle vacanze sempre più da solo su Internet e prenota direttamente da chi fornisce i servizi (compagnie aeree, alberghi ecc). «Con gli strumenti di Internet ancor più perfezionati, che permettono la coordinazione automatica tra voli e offerte alberghiere, le agenzie di viaggi cercheranno di definire il loro nuovo ruolo di mediatore», afferma Eichenberger. Bü

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dono grandi fusioni in Europa, stando all’analista René Weber della banca Vontobel. Nei prossimi uno o due anni, i grandi attori sul mercato si concentreranno sui lavori d’integrazione e ristrutturazione. Ma come sarà il settore dei viaggi in Svizzera tra due anni? Anche in questo caso l’analista contraddice le speculazioni su grandi fusioni: «Un’acquisizione di Kuoni da parte

di Migros verrebbe accettata molto difficilmente dalla Commissione della concorrenza». Sembra, dunque, verosimile l’opinione di René Weber, secondo cui anche fra due o tre anni saranno ancora Kuoni, Migros Travel e TUI Svizzera a dominare il mercato.

Management delle destinazioni significa che il personale di Kuoni si occupa dei turisti sul posto: il punto di forza di questo operatore.


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14 gennaio 2010 | touring 1 | società e mobilità

Il fascino della divisa Da alcune settimane, i dipendenti di Swiss si presentano in una nuova uniforme. L’esperta di «moda aziendale», Tanja Klein, commenta l’abbigliamento professionale delle diverse compagnie aeree. Swiss indossa Ruth Grüninger (da fine 2009)

La divisa di Swiss polarizza: gli uni ritengono che il taglio classico-elegante offra poco di nuovo e sia troppo piccolo borghese. Altri dicono che l’uniforme rispecchi i valori di Swiss come assistenza personalizzata e qualità nei dettagli. Sicuro è che le divise vanno bene alla maggior parte dei collaboratori in tutte le taglie. Forse ci si sarebbe aspettati più coraggio nella novità. In ogni caso, il risultato non è dovuto alla mancanza di creatività della stilista.

Air France nelle vesti di Christian Lacroix (dal 2005)

Contrariamente a Swiss, Air France se la cava in modo più vivace e femminile. Nessuna traccia di mentalità piccolo borghese, nonostante sul ventre della signora troneggi un gran fiocco rosso. Di sicuro questo modello sta bene sulle donne esili. C’è anche il mantello très français e l’orlo in evidenza che rimanda alla silhouette degli anni 60. Nonostante il classico tocco femminile e il nuovo stile, il concetto di uniforme è stato reinterpretato e invece di un «due pezzi» è stato scelto un vestito.

La sempreverde ragazza di Singapore di Pierre Balmain

Moderna ma legata alla tradizione: appare così la divisa di Singapore Airlines. Con la sottile, lunga gonna e la camicia stretta, l’uniforme per la flight attendant è perfetta. Dubitiamo, però, che sia comoda e non complicata. La scelta del tessuto tradizionale vuole dimostrare che nell’abbigliamento non si voltano le spalle al passato culturale. Si può dire che il risultato sia una gioia per gli occhi. Qui nessun assistente di volo può essere scambiato per un banchiere.

EasyJet adotta l’uniforme (dal 2007)

Dall’immagine iniziale di compagnia aerea low cost, già dimostrata con assistenti di volo che indossavano sportivi gilet in felpa e jeans, ora EasyJet punta su un’uniforme di stile tradizionale. Come ogni altra compagnia classica, per il tessuto è stata scelta la tonalità antracite. L’identità aziendale viene comunicata con una cucitura arancione, un metodo facilmente riconoscibile, per mostrare l’appartenenza a una compagnia. Anche per mezzo di camicie e camicette arancioni: siamo EasyJet!

In pillole Tanja Klein è stilista e fondatrice del marchio www.kleinbasel.net. È, tra l’altro, creatrice di progetti di abbigliamento e fa da consulente a società in tema di corporate design e uniformi scolastiche.

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il consulente Urs-Peter Inderbitzin

Fari fendinebbia solo se si vede a meno di 50 metri Oggi molte automobili sono equipaggiate con fari e fanali fendinebbia. Se utilizzate correttamente, tali dotazioni sono sicuramente opportune e possono contribuire a prevenire gli incidenti. Purtroppo molti conducenti utilizzano l’illuminazione antinebbia in situazioni in cui si rivelano controproducenti. Chi, di notte e in caso di pioggia, circola dietro ad un veicolo con i fanali fendinebbia attivati, conosce quanto fastidiosa sia la situazione. Dal 1° luglio 2007 vigono nuove disposizioni in materia di illuminazione antinebbia. Infatti, fari e fanali fendinebbia possono essere utilizzati solo se la visibilità, a causa della nebbia, della neve o della pioggia, è inferiore a 50 metri. Non appena la visuale supera i 50 metri l’illuminazione antinebbia va disattivata, sia davanti che sulla coda del veicolo, che si circoli di giorno oppure di notte. Alla stessa data, il Consiglio federale ha introdotto un’ulteriore modifica, purtroppo sconosciuta alla maggioranza degli automobilisti. Fino a metà 2007 era possibile utilizzare le luci antinebbia anche quando si circolava su strade tortuose. Adesso, in presenza di curve, è invece vietato l’utilizzo dell’impianto antinebbia, a meno che la visibilità sia inferiore a 50 metri a causa della neve, della pioggia o della nebbia. La nuova regolamentazione ha il vantaggio che gli automobilisti, soprattutto in caso di pioggia, non vengono abbagliati dai fanali fendinebbia. Una misura intesa ad accrescere la sicurezza della circolazione. Le nuove norme migliorano la sicurezza anche dei pedoni, in quanto i conducenti delle vetture subiscono meno l’effetto abbagliante dei veicoli in senso contrario. Chi accende le luci fendinebbia nonostante la visibilità sia superiore a 50 metri rischia una multa di 40 franchi.

L’autore è giornalista giudiziario accreditato presso il Tribunale federale.


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società e mobilità | touring 1 | 14 gennaio 2010

L’impazienza è nella natura stessa dei giovani, ma se prevale quando ci si trova al volante può provocare incidenti dalle conseguenze imprevedibili.


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Generazioni in conflitto tra loro Gli incidenti che capitano durante un sorpasso o in fase di frenata o di parcheggio sono da ricondurre spesso al conflitto fra generazioni con differenti mentalità di guida. I giovani amano andare veloce, gli anziani in modo prudente.

La signora T.S. di Berna si preoccupa del padre di 80 anni. «Quando è al volante si fa sempre influenzare da chi, da dietro, lo spinge ad andare più in fretta». È un miracolo che non abbia ancora fatto un incidente. Un altro caso: il signor M. di Zurigo deve assolutamente prendere il treno e suo figlio lo accompagna in stazione con l’auto. Davanti circola un anziano che «avanza a fatica con la sua vecchia carretta» ad una velocità costante di 50 km/h, dunque una guida molto cauta. Il giovane conducente tambureggia sul volante: «Su, vecchio mio. Vuoi farti un pisolino proprio qui?».

Pregiudizi | Sono reazioni all’ordine del giorno. Spesso in modo ingiusto: Hansueli Bleiker (80 anni), ex esaminatore dell’Ufficio della circolazione stradale di Zurigo, si è fatto un nome con seminari e pubblicazioni. Basandosi su vari studi, dimostra che «anche gli anziani possono guidare molto bene l’auto se sono sani, continuano a formarsi e si allenano spesso al volante». Purtroppo, invece, nei discorsi da bar gli tocca sentire gli stereotipi del conflitto fra generazioni. I suoi coetanei parlano di «pirati» che sull’autostrada sorpassano a destra senza guardare in faccia a nessuno: «Si dovrebbe sculacciarli tutti», esclamano i signori della terza età. E dai giovani si sentono storie di «trasferte a passo di lumaca in autostrada, con un senior in testa alla fila che circola a soli ‹120› all’ora». E davanti a un bicchiere viene lanciata la proposta di ritirare la patente agli anziani quando compiono 70 anni oppure di introdurre esami di guida a partire da quell’età.

foto Caro Fotoagentur, ald

Rischio contro esperienza | Urs Gerhard, psicologo del traffico all’Università di Basilea, ritrova i motivi del conflitto generazionale sempre più nel suo studio di analisi: «I giovani sono affascinati dal rischio. Vogliono costruire la propria autostima: sulla strada perdono facilmente la pazienza e spesso compiono manovre molto

rischiose». I giovani conducenti, però, grazie alla loro freschezza mentale, reagiscono molto velocemente ai cambi di situazione: «I loro sensi percepiscono tutto». Al contrario: «i vecchi signori» non vogliono rischiare, «dato che conoscono i pericoli grazie all’esperienza raccolta in passato». È dunque inevitabile che sulla strada le due generazioni non vadano d’accordo.

Spavalderia e tranquillità | Un altro psicologo del traffico, Eugen Locher, fa notare che sia le persone anziane che quelle più giovani si ritrovano in un processo di sviluppo, ma su una differente asse temporale: «Entrambe vedono in pericolo la propria autostima». Recentemente, sulla SonntagsZeitung, un ricercatore sull’invecchiamento, François Höpflinger, ha rivolto l’attenzione allo sviluppo demografico: «La gente diventa sempre più vecchia e rimane in forma fino a veneranda età». Perciò non vogliono mollare il volante. Molti conducenti attempati si troverebbero in difficoltà se non potessero più guidare, perdendo così mobilità e indipendenza. Nel contempo, le nuove leve partono alla conquista della strada. Nello studio «Il bisogno di mobilità dei bambini e dei giovani» dell’Ufficio delle strade tedesco si afferma: «Lo spazio pubblico viene usato in modo intensivo da bici, pattini, skateboard, moto e auto. La strada è il luogo dove ci si mostra, dove si entra in contatto e dove ci si confronta con gli altri». La strada diventa il luogo per sperimentare e vivere i bisogni sociali e di mobilità. Il TCS offre aiuto | I giovani vogliono costruire la propria autostima e gli anziani non la vogliono perdere, due mentalità che possono facilmente cozzare tra loro. Anche di questa problematica si occupa il TCS con i suoi corsi di perfezionamento nei centri Test & Training in cui si mischiano differenti fasce di età. Diego Tomasini, responcontinua a pagina 13



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sabile del settore formazione e perfezionamento di guida del TCS, nonché direttore di Test & Training: «I giovani non sanno cosa significhi fare le curve a bordo di un veicolo di una tonnellata e mezza su un fondo scivoloso; devono sperimentarlo di persona e imparare ad affrontare tali condizioni prima su una pista e poi, eventualmente, su una strada». Per gli anziani la situazione è differente: per loro è importante conoscere le ultime disposizioni di legge o prendere confidenza con l’equipaggiamento elettronico del nuovo veicolo. Una questione delicata è, ad esempio, l’introduzione delle rotonde nel panorama stradale: «Ci rendiamo conto che ‹la forza dell’abitudine› tira un brutto scherzo agli automobilisti della terza età, che si dicono: ho imparato che si deve dare la precedenza da destra ed è dunque anche un mio diritto averla sempre. Perché questo non dovrebbe essere più valido quando ci si trova in una rotonda?». Imparare non è un problema per la gente in avanti con gli anni, sostiene Urs Gerhard: «Molti conducenti anziani non si rendono conto che il loro cervello è in grado di imparare anche in età avanzata». Un corso di perfezionamento potrebbe servire pure a rafforzarne l’autostima.

Scavezzacolli | Diego Tomasini mette in guardia: «Il conflitto generazionale non deve avere ripercussioni sul traffico stradale». I giovani non dovrebbero pensare che cappello in testa, sigaro in bocca e numero di targa basso siano sinonimi di «conducenti vecchi e fastidiosi»: «Il miglior automobilista non è quello ‹giovane› o ‹vecchio›, bensì colui che non capita mai in una situazione d’emergenza». L’esaminatore professionista consiglia in particolare alle perso-

Un corso di perfezionamento di guida del TCS è altamente raccomandato a tutte le età.

ne anziane al volante di non farsi irritare da chi fa loro pressione da dietro per premere sull’acceleratore, dato che questa è una situazione che spesso è causa di incidenti. Si dovrebbe sempre guidare con un angolo di visuale di 120 gradi in avanti e circolare in modo scorrevole e costante. Diego Tomasini fa un’eccezione: «Su tratti autostradali molto frequentati, sui quali si possono prevedere delle code e dunque anche brusche frenate, è necessario gettare pure uno sguardo all’indietro». Si tratta di controllare se gli altri utenti della strada che vengono dopo di noi hanno compreso la situazione in cui si trovano e «non vanno a cozzare sul paraurti posteriore, nonostante siano stati azionati i lampeggiatori di emergenza».

Conflitti irrazionali e alimentati dalle emozioni, discriminazioni e insulti non devono più trovare posto nel traffico stradale di oggi, ritiene Diego Tomasini: «Andare in auto non è più un piacere». E lancia un appello: «Calmatevi, prima di salire al volante. I problemi della vita quotidiana non devono essere i nostri passeggeri clandestini». Si deve assolutamente rispettare qualsiasi partecipante al traffico: «Età, sesso, e aspetto fisico non devono avere alcuna rilevanza. La strada è di tutti».

Kurt Venner

Sul tema anche il reportage su un corso «Guidare oggi» a pagina 34. Informazioni ulteriori: www.tcs.ch (corsi). Cosa pensate di questo tema? Scrivete in breve a touring@tcs.ch o Redazione «Touring», Maulbeerstr. 10, 3001 Berna.

Le cause degli incidenti Uwe Ewert, esperto dell’Ufficio prevenzione infortuni (upi), ha condotto una ricerca sugli incidenti stradali tra i giovani (da 18 sino a 24 anni) e tra gli anziani (di oltre 70 anni). Con alcune sorprese. Tendenzialmente, gli anziani sono coinvolti in incidenti che si verificano all’altezza di uno sbocco, di un incrocio oppure su una piazza. I giovani, invece, in genere sui rettilinei e nelle curve. I conducenti più in là con gli anni fanno incidenti nel parcheggiare più di quanto ci si aspetti. Per quanto riguarda, invece, le regole sulla precedenza, le persone della terza età sono sovrarappresentate negli incidenti sulle strisce pedonali (ma in quanto pe-

doni), così come negli incroci quando non hanno la precedenza. È un fenomeno noto che i conducenti più attempati incontrano più difficoltà nelle situazioni complesse rispetto ai più giovani. Negli incidenti che avvengono quando la luminosità cala e di notte, i guidatori più anziani sono poco rappresentati, dato che in queste fasce orarie in genere non escono di casa. Sbandamenti e tamponamenti sono incidenti tipici soprattutto delle giovani leve. Negli incidenti stradali i morti si ritrovano soprattutto tra le persone più avanzate negli anni. Rappresentano oltre l’85% delle vittime, mentre il 64% rimane gravemente ferito. Inoltre, sia tra i giovani che tra gli anziani, sono soprattutto di sesso maschile (circa i tre quarti). ve


società e mobilità | touring 1 | 14 gennaio 2010

Keystone

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L’Eurotest dei passaggi pedonali 2009 ha evidenziato numerosi problemi di allestimento che peggiorano la sicurezza.

Attraversare la strada è una corsa a ostacoli Il test europeo dei passaggi pedonali evidenzia serie lacune in fatto di sicurezza e raccomanda l’introduzione di sistemi che rilevano la presenza di pedoni. Milano si posiziona addirittura all’ultimo posto, ma anche Ginevra fa una magra figura.

Il test europeo 2009 dei passaggi pedonali fornisce un bilancio a tinte fosche. Realizzato nelle principali metropoli di 22 paesi, pone in evidenza enormi lacune ed una mancanza di armonizzazione negli allestimenti che peggiora la sicurezza degli utenti. I responsabili del test deplorano un aumento del numero di passaggi giudicati «insufficienti» rispetto all’anno scorso e, per 53 di essi, raccomandano un programma di risanamento urgente. Per quanto riguarda i casi peggiori, Milano detiene i passaggi pedonali più pericolosi, mentre Napoli raccoglie solo voti negativi ed anche Roma ottiene soltanto due volte il «buono». Le città italiane si dibattono sul fondo classifica in compagnia di Budapest, Lubiana, Bucarest e Praga.

All’altro capo della graduatoria, Bratislava possiede il passaggio pedonale più sicuro d’Europa davanti a Londra che, oltre al secondo posto, stacca per ben nove volte degli apprezzamenti positivi. L’eccellente prestazione complessiva posiziona la capitale inglese quale «punto di riferimento europeo».

Visibilità ridotta | Lungi dal cedere all’euforia, gli autori del test rilevano che anche laddove gli allestimenti sono di qualità la presenza di automobili parcheggiate in prossimità – a volte sulle strisce gialle – restringe la visibilità e complica l’accesso di persone dalla mobilità ridotta, «ciò che potrebbe dar luogo a situazioni pericolose» nota il rapporto finale. Sul versante elveti-

co, non c’è di che rallegrarsi: Ginevra ottiene un modesto 27° posto (su 31), tre passaggi pedonali sui dieci testati risultano insufficienti per mancanza di visibilità notturna, oltre ad un’accessibilità o una configurazione lacunosa. L’assenza di concertazione tra i differenti Stati costituisce un altro elemento di critica. Così, passando da una città all’altra, gli esperti hanno costatato considerevoli differenze di allestimento: mentre le strisce bianche sono la regola in Europa, la Svizzera fa eccezione con i suoi passaggi pedonali gialli; una dissonanza concernente pure i semafori equipaggiati di cronometro alla rovescia (ndr: sistema che indica i secondi che mancano prima di passare dal rosso al verde; cfr. fotografia a lato): certi paesi


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europei li autorizzano, mentre altri li proibiscono; l’uniformità manca anche nella transizione verde-rosso, a volte annunciata dal semaforo intermittente, a volte preceduta da una fase di giallo, come nel caso svizzero (salvo Ginevra). Auspicando una armonizzazione delle norme a livello europeo i responsabili del test deplorano che questi usi eterogenei si caratterizzano per deconcentrare, se non indurre in errore, le persone che non lo sanno.

Una nuova specie di semafori sbarca in Svizzera

Tempo residuo | Al fine di migliorare la sicurezza, gli esperti europei consigliano di equipaggiare i semafori di un sistema che permetta ai pedoni di conoscere il tempo residuo prima del passaggio al rosso. Parallelamente, si pronunciano a favore di dispositivi automatici che rilevano i pedoni (v. a lato). Jacques-Olivier Pidoux foto ald

Info Touring Il test europeo dei passaggi pedonali è consultabile sul sito internet www.strada.tcs.ch.

A Istanbul, un contatore alla rovescia mostra il tempo che resta per attraversare. Ciò evita che i pedoni impazienti si lancino sulla strada.

Con le sue strisce gialle la Svizzera è un caso unico »

Anche quest’anno la Svizzera non brilla affatto... Olivier Caspar: Effettivamente, dopo il risultato a tinte fosche di Zurigo nel 2008, i risultati di Ginevra confermano chiaramente che abbiamo un problema con certi passaggi pedonali. Un bisogno di standardizzazione a favore della sicurezza degli allestimenti e delle regole di comportamento si fanno sentire dappertutto in Europa.

«L’Europa ha bisogno di un’armonizzazione delle regole» I passaggi pedonali sono meno sicuri di quanto si pensi. Perché? La sicurezza dipende da parecchi fattori: la durata della fase verde o rossa, il comportamento degli utenti, la configurazione e la visibilità, le demarcazioni, l’illuminazione. Allo scopo di ottenere una sicurezza ottimale, bisogna che tutto funzioni «all’unisono». In Svizzera quali modifiche bisognerebbe apportare? Alcune migliorie urgenti sono semplici: per esempio vigilare sul funzionamento dei segnali acustici per non vedenti che erano

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fuori servizio in tutti i passaggi pedonali esaminati; migliorare l’illuminazione notturna per facilitare la percezione dei conducenti. Più generalmente, il colore giallo dei passaggi pedonali è stato messo in dubbio, poiché meno visibile del bianco di notte e con il maltempo. Conto alla rovescia, intermittenza del rosso e del verde, fase arancione: quale sistema offre le migliori garanzie di sicurezza? Non è un solo equipaggiamento che rende migliore la sicurezza. È la combinazione di un insieme di misure prese. Inoltre, questi sistemi sono efficaci solo se la visibilità al passaggio pedonale è ottimale. Le autorità elvetiche incoraggiano l’istallazione di tali sistemi? Qualcuno è già presente in Svizzera. Esistono anche metodi di rilevamento dei pedoni sui passaggi. Ma tutto ciò è poco conosciuto al grande pubblico. Forse dovremmo far conoscere queste innovazioni. Intervista: Jacques-Olivier Pidoux

La necessità di proteggere i pedoni di fronte ad un traffico in aumento ha visto nascere i «semafori intelligenti». Con tale denominazione si intendono i recenti sistemi capaci di evitare le attese inutili (che spingono molti pedoni ad attraversare la strada) e di prolungare la durata del verde per gli utenti che procedono lentamente, ad esempio gli anziani, i gruppi di scolari, le persone a mobilità ridotta o con bagagli ingombranti. Nella pratica, un computer pilota le fasi rosse e verdi in funzione delle informazioni trasmesse da un ricevitore video fissato sul semaforo (v. foto in basso). Appena un pedone spinge il pulsante per ottenere il verde, la sua richiesta viene soddisfatta se stanno sopraggiungendo solo pochi veicoli o nessuno. In caso di traffico intenso, il sistema lascerà passare la fila di auto prima di far scattare il verde chiesto dai pedoni. Il traffico guadagna così in fluidità pur rimanendo possibile privilegiare il verde per le auto. Ancora poco diffusi in Svizzera, i «semafori intelligenti» per i passaggi pedonali si trovano principalmente ai bordi delle scuole, allo scopo di consentire ai bambini di attraversare in fretta, come pure nelle località turistiche per bilanciare la disattenzione degli ospiti, troppo occupati a passeggiare ammirando il paesaggio al posto di far attenzione alle vetture. Essi suscitano comunque un marcato interesse da parte dei poteri pubblici che vogliono incoraggiare un comportamento più sicuro dei pedoni. Dal canto suo, l’ufficio prevenzione infortuni (upi) ha in corso uno studio mirante a valutare il loro impatto sulla sicurezza: «Siamo in procinto di confrontarli con altri sistemi esistenti ed in seguito diffonderemo alcune raccomandazioni», precisa Claude Morzier dell’upi. jop

«

Olivier Caspar è ingegnere EPF e capo progetto al TCS. È incaricato di coordinare gli Eurotest per la Svizzera.

La videocamera in cima al palo regola la durata dei semafori.


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test e tecnica | touring 1 | 14 gennaio 2010

Compattezza e altezza moderata: la BMW X1 vuole essere una versione inedita della SUV, delle quali conserva gli attributi stilistici e l’altezza rialzata da terra.

tabella comparativa Prezzo (fr.) Cilindrata (cc) Potenza (kW/CV) Coppia massima (Nm/min) Consumo (l/100 km) Rumore int. 120 km/h (dBA) Costi al chilometro (fr./km)3 Costi di manutenzione4 Test «Touring»

Il posto di guida emana funzionalità ed ergonomia.

BMW X1 sDrive 20d

Nissan Qashqai +2 2.0 dCi tekna

Volvo XC 60 2.4 D

Mercedes GLK 220 CDI

46 500.– 1995 130/177 350/1750 5,3 A2 69 –.85 11111 1/2010

43 150.– 1995 110/150 320/2000 6,61 B2 695 –.86 13333 14/20075

50 100.– 2400 129/175 420/1500 6,01 A2 686 –.90 11113 15/20096

53 800.– 2143 125/170 400/1400 6,01 A2 — –.92 11111 —

1 dati secondo l’importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore 3 costi di manutenzione per km (15 000 km/anno) 4 su 180 000 km (15 000 km/anno) 5 Nissan Qashqai 2.0 dCi aut. 6 Volvo XC 60 D5 AWD


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La SUV votata allo stile berlina La BMW X1 illustra lo sviluppo delle SUV. Compattezza, dinamismo e design compensano le sospensioni rigide e l’alto prezzo. Test della sDrive 20d a trazione posteriore.

foto Martin Lobsiger

Ecco una SUV rivelatrice del cambiamento delle fuoristrada per il tempo libero verso dimensioni più adeguate alle città. Notando l’interesse che l’auto suscita sul pubblico, la BMW X1 sembra avere le carte in regola. Va anche ben oltre le sue concorrenti compatte, esibendo un’altezza nettamente ridotta. A tal punto da sembrare una station rialzata, malgrado mantenga ovviamente un aspetto da fuoristrada cittadina. Infatti l’altezza da terra di 19 cm non permette escursioni impegnative. La versione a due ruote motrici (sDrive, trazione posteriore) oggetto del test è emblematica. All’infuori delle applicazioni d’alluminio sui paraurti non si ritrova infatti il minimo attributo di una fuoristrada. Meno dotata a livello di trazione, questa versione presenta vantaggi a livello di consumo e di diametro di sterzata. Ciò non impedirà allo svizzero medio di preferire l’esecuzione 4҂4 (xDrive) malgrado un sovraprezzo di 3000 franchi. Indipendentemente dal tipo di propulsione questa SUV-berlina saprà piacere agli

+ –

Più o meno SUV compatta e styling ricercato, rifiniture di qualità, ergonomia dei comandi, prestazioni e riprese considerevoli, basso consumo, comportamento sportivo, sterzo preciso, frenata efficace, prestazioni di manutenzione. Rapporto prezzo/dotazione, prezzo degli accessori, rigidità degli ammortizzatori (telaio sportivo, pneumatici runflat), comando del cambio e frizione un po’ duri, qualità percepita media, motore diesel poco discreto.

La X1 (4,45 m) è l’accesso alla gamma X.

amanti dei modelli compatti raffinati. Lo stilismo originale, la presentazione interna sobria e piacevole, come pure la funzionalità tipica della marca tendono innegabilmente verso le sfere alte del segmento. Lo stesso vale per il prezzo, malgrado una dotazione scarsa. Mancano infatti elementi d’equipaggiamento molto pratici, come il tempomat, il volante multifunzione e, indispensabili a causa della visibilità ridotta, i sensori per la retromarcia. Come parziale attenuante della X1 annotiamo comunque le generosi prestazioni in fatto di manutenzione. Tenuto conto delle dimensioni ridotte (4,45 m), l’abitabilità si situa nella parte bassa della categoria. Gli occupanti posteriori godono di uno spazio che può essere definito sufficiente, al pari della capacità del bagagliaio. Niente di trascendentale neppure a livello di modularità che si limita al divano posteriore frazionabile (40/20/40) e agli schienali regolabili.

Per conducenti forti | Questa SUV sfrutta la sua compattezza per garantire un attraente cocktail di dinamismo. Un po’ atipico, il 2000 da 177 CV preferisce la progressività all’esplosività usuale dei motori diesel. Le riprese sono comunque molto solide e la lancetta del contagiri schizza sotto l’effetto delle accelerazioni quasi sportive. Il motore molto docile a basso regime si dimostra soprattutto molto sobrio (media di 6,4 l/100 km) per un’auto che pesa comunque 1,6 tonnellate. Le misure per ridurre il consumo (sistema start/stop, recupero dell’energia di frenata) producono i loro effetti. Come pure l’allungamento dei rapporti superiori. Tuttavia i conducenti di questo mezzo dovranno dar prova di muscoli, sia per inserire la retromarcia, sia per manipolare il volante o per premere il pedale della continua a pagina 19


Vacanze in Italia

Riviera Ligure


14 gennaio 2010 | touring 1 | test e tecnica

Scheda tecnica

continua da pagina 17

VEICOLO PROVATO BMW X1 sDrive 20d; 5 porte, 5 posti; 46 500 fr. (veicolo del test: 69 210 fr.) Gamma dalla BMW X1 sDrive 20d (46 500 fr.) alla xDrive 28i automatica (58 900 fr.) Opzioni: vernice metallizzata (850 fr.), climatizzazione aut. (840 fr.), sensori di retromarcia post. (680 fr.), tempomat (500 fr.) Garanzia: 3 anni di fabbrica, 5 anni d’assistenza; antiruggine: 12 anni (con cond.) Importatore: BMW Group Switzerland, Industriestr. 20, 8157 Dielsdorf, www.bmw.ch

frizione dalla lunga escursione particolarmente resistente. La rigidità è anche presente a livello di assetto con ammortizzatori che si dimostrano pressoché rigidi con i pneumatici runflat di serie e l’opzione telaio sportivo. In cambio la X1 è poco sensibile al rollio e manifesta un comportamento del tutto equilibrato. Precisa e abbastanza agi-

DATI TECNICI Motore: 4 cilindri turbodiesel, 177 CV; trazione posteriore, cambio a 6 marce Peso: 1665 kg (veicolo test), totale ammissibile 2045 kg, carico rimorchiabile 1800 kg Misure: larghezza interna: ant. 146cm, post. 147 cm; bagagliaio: 420–1350 litri; pneumatici: 225/45 R 18 (ant.), 255/40 R 18 (post.), min. 225/50 R 17

le la X1 può essere guidata facilmente a ritmo sostenuto. Tanto più che la motricità della versione sDrive con propulsione è ineccepibile sull’asciutto. In caso di bisogno il controllo di stabilità sorveglia la situazione dimostrandosi abbastanza invadente. Gli appassionati delle 4҂4 massicce apprezzeranno anche la maneggevolezza di quest’auto che scrive una nuova pagina nella storia delle SUV. Marc-Olivier Herren

La coda sembra esitare tra una SUV e una station. Molto pratico il sistema di comando del bagagliaio. Un vano dalla capacità media, ma facilmente accessibile.

Check-up TCS DINAMICA DI COMPORTAMENTO Prestazioni (0–100 km/h): 8,6 s Elasticità: 60–100 km/h (in 4a) 7,0 s 80–120 km/h (in 4a) 7,6 s Diametro di sterzata: 11,3 m Insonorizzazione: 60 km/h: 59 dBA 11113 120 km/h: 69 dBA 11113 SICUREZZA Frenata (100–0 km/h): 38,3 m Equipaggiamento

11113 11113

COSTI DEI SERVIZI Manutenz. gratis 100 000 km/10 anni, poi: mano d’opera (fr.)

30 000/24 0,4 61.– Manutenzione per 180 000 km: 15 000 km/anno 13,0 2626.–

BMW X1 sDrive 20d in dettaglio

699.– 699.–

366.– 732.–

Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agenzie BMW da 113 a 178 franchi

CONSUMO AL BANCO DI PROVA (ciclo UE 80/1268) urbano

extra urbano misto

TCS 6,5 4,7 fabbrica 6,4 4,7 Emissioni di CO2: Media svizzera di CO2: etichettaEnergia (A–G): CONSUMO DEL TEST 6,4 l/100 km serbatoio: 61 litri

5,3 5,3 139 g/km 175 g/km A 11113

autonomia 953 km

TCS Tecnica ed economia: Robert Emmenegger

Pubblicità

108 cm

104 cm

cm 14 –1 92

85 57

sesta troppo lunghe) meriterebbe un comando più facile. Consumo veramente moderato. COMPORTAMENTO 11113 La trazione posteriore equilibrata evidenzia una agilità e comportamento efficace. I comandi del cambio, sterzo e frizione richiedono una buona dose di forza. SICUREZZA 11113 All’infuori dei poggiatesta posteriori non regolabili, l’equipaggiamento è completo e conforme al miglior standard tecnologico.

155 cm

15 000 30 000

ABITACOLO 11123 Presentazione sobria e sportiva, ma si notano plastiche dure. Ampia davanti, l’abitabilità è solo corretta dietro, con spazio concepito piuttosto per 2 passeggeri. Divano regolabile. Volume bagagliaio medio (420 l). COMFORT 11123 Con il telaio sport e gomme runflat le sospensioni risultano troppo rigide. Rumoroso, il motore diesel si rivela discreto in autostrada grazie alla rapportatura lunga. EQUIPAGGIAMENTO 11133 Mentre la tecnologia atta a ridurre i consumi è innovatrice, la dotazione si limita al necessario. Oltre a radio/CD, computer di bordo, climatizzatore (manuale!) e cerchi in lega, la maggior parte degli accessori è ottenibile su richiesta a prezzo forte. PRESTAZIONI 11113 L’unità diesel da 177 CV brilla per accelerazione, ripresa e capacità di muoversi a basso regime. Il cambio dalla rapportatura disuguale (seconda troppo corta, quinta e

m 6c –8 60

passo 276 cm

fr./mese fissi variabili

ct./km

km/anno

COSTI D’ESERCIZIO

manutenzione (km/mese) ore

19

lungh. 445 cm (larg. 180 cm)


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test e tecnica | touring 1 | 14 gennaio 2010

Chevrolet Spark A livello estetico la nuovissima utilitaria con il cravattino dorato sulla calandra non ha niente in comune con la sua antenata Matiz. Invece del design carino-banale della ex-Daewoo la piccola Chevy Spark lunga 3,64 m punta su uno stile tagliente con proiettori puntati all’indietro e coda spigolosa. L’abitacolo è ben ordinato e risulta futuristico grazie ai materiali utilizzati. Salta all’occhio una specie di consolle da gioco dietro al volante che visualizza la strumentazione abituale. Oltre al design originale va sottolineato il prezzo che parte da 13 990 franchi per i modelli disponibili dalla primavera prossima; sarà di aiuto per conquistare una quota di mercato nel segmento molto combattuto delle utilitarie. A livello di motorizzazione gli ingegneri coreani hanno potenziato il propulsore a tre cilindri della Matiz, facendolo diventare un quattro cilindri. Nella guida in città, indubbiamente il terreno prediletto della Spark, il motore un po’ rumoroso da 68 oppure 81 CV si batte egregiamente. Tuttavia la piccola Chevrolet, che evidenzia qualche impuntatura del cambio, è un po’ a disagio fuori abitato. In questo ambito fa fatica a salire di giri. Sarà da vedere se la piccola Spark saprà conquistare il pubblico svizzero malgrado l’ESP non di serie e il consumo poco rivoluzionario. pam Chevrolet Spark: utilitaria, 5 porte Motori: 1.0 (68 CV) e 1.2 (81 CV) a benzina, cambio a 5 marce. Prezzo: da 12 990 fr. (edizione speciale da aprile 2010) fino a 17 390 fr.

foto ald

La Chevrolet che sprizza scintille

Anche se l’ESP non può modificare le leggi della fisica, il suo intervento è spesso salutare.

ESP per tutti! Angelo custode di provata efficienza, l’antislittamento (ESP) guadagna terreno ed equipaggia l’85% delle auto nuove offerte in Svizzera. Solo le cittadine sono in coda.

L’evidente egemonia dell’ESP, ossia del dispositivo elettronico di stabilità, si precisa. Un’inchiesta del TCS ha posto in evidenza che la quota dei veicoli disponibili con tale dispositivo di assistenza alla guida è aumentata del 5% rispetto all’anno scorso. Anzitutto conosciuto con la sigla ESP, ma anche con altre denominazioni (DSC, PSM, VSA ecc.), questo dispositivo si incarica di mantenere la traiettoria del veicolo senza che il conducente debba intervenire. Un aiuto prezioso che previene le perdite del controllo e i testa coda sulle strade scivolose o in caso di velocità inadeguata.

Quasi generalizzato | Riservato inizial-

La Chevrolet Spark abbandona il design adolescenziale.

mente ai modelli alto di gamma, l’ESP figura oggi fra gli equipaggiamenti di base. È quanto si verifica nei segmenti automobilistici superiori dove la totalità dei modelli ne è dotata di serie. Secondo l’inchiesta del TCS questa proporzione, in costante aumento, raggiunge il 92% sulle vetture compatte e il 95% su coupé e cabriolet. Se si è rilevato che il 9% delle monovolume e dei fuoristrada non dispone di serie dell’ESP, la proporzione è ancora del 22% fra le cittadine e le microcittadine. Tuttavia la metà di questi modelli possono esserne dotati in opzione con una spesa che va 500 a 1000 franchi. Un buon investimento perché anche le piccole vetture possono avere problemi di stabilità. Questa lacuna dovrebbe

appartenere presto al passato. Dal novembre 2011 tutte le vetture nuove immatricolate nell’Unione europea dovranno disporre di ESP. La disposizione verrà applicata pure in Svizzera, dal momento che il 98% delle omologazioni secondo il tipo di vettura si basa sull’applicazione delle norme UE. Di fatto, l’ESP sarà dunque ben presto la regola. MOH/TCS c+p

Come funziona Messo a punto dal gruppo Bosch, l’ESP si è diffuso dalla metà degli anni Novanta. Questo sistema ha il compito di correggere la traiettoria dell’auto agendo sul sistema di frenata e sulla regolazione del motore. Oltre ai sensori che informano la centralina ABS sulla velocità di rotazione delle ruote, l’ESP dispone di sensori aggiuntivi che sorvegliano l’angolo di sterzata, la velocità d’imbardata e l’accelerazione trasversale. Questi dati e altri parametri vengono analizzati da un calcolatore. Se è il caso, l’ESP inserisce una frenata che agisce selettivamente e in modo indipendente sulle ruote. In caso di perdita di stabilità dell’asse posteriore il sistema decelera, ad esempio, la ruota anteriore esterna per ristabilire la traiettoria. MOH


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Alla fiera della sobrietà In attesa di maggiori aperture tecnologiche, i costruttori automobilistici s’ingegnano ad applicare misure che ottimizzano il rendimento delle attuali vetture.

› La diffusione su larga scala delle vetture

ibride ed elettriche è musica del futuro, un futuro ancora lontano per i modelli a idrogeno (pila a combustibile). In quest’attesa e di fronte alle nuove esigenze europee sul CO2 le odierne vetture presentano progressivamente tutta una serie di innovazioni che contribuiscono a ridurre il consumo. Spesso poco spettacolari, queste misure hanno comunque effetti tutt’altro che trascurabili perché non sono isolate. Si tratta di un processo che fa parte di una politica di ottimizzazione a lungo termine dei motori termici ritenuti in grado di svolgere un ruolo dominante nel futuro. I modelli a debole consumo commercializzati sotto diversi marchi ecologici (Efficient Dynamics, ecoFlex ecc.) costituiscono la soluzione più frequente. E limitandosi a una batteria di modifiche tecniche relativamente semplici (gestione ottimizzata del

motore, rapporti del cambio allungati, pneumatici verdi) questi modelli rivendicano consumi di fabbrica impressionanti, sull’esempio dei 3,8 l/100 km e 99 g/km di CO2 della Golf Bluemotion II. In questo caso, la Volkswagen si è spinta ad aggiungere il ricupero dell’energia in fase di frenata e un dispositivo di arresto del motore durante le soste. Questa tecnologia start/stop è in voga presso la maggior parte dei costruttori e fa la sua comparsa su di un numero crescente di nuovi modelli. Il risparmio di consumo previsto può raggiungere circa il 15% nella rete urbana.

Motori ottimizzati | Talune marche applicano modifiche più conseguenti. Così il gruppo Fiat ha appena lanciato la linea di motori a benzina MultiAir. Questa tecnologia fa ricorso a una gestione elettro-idraulica delle valvole che vengono disaccoppia-

te dall’albero a camme. La miscela aria/carburante viene regolata direttamente dalle valvole di ammissione. Inoltre si rinuncia alla farfalla dei gas, cosa che riduce le perdite. Risultato: il costruttore annuncia un aumento di potenza (10%) e di coppia (15%) con riduzioni di consumo e di CO2 valutate nella misura del 10%. La Fiat intende estendere questa tecnologia a tutti i motori del gruppo e, ulteriormente, ai diesel. In un registro più anedottico, menzioneremo l’inedita batteria di avviamento litioioni della Porsche. Alleggerita di una decina di chili rispetto a una batteria standard promette pure una maggior durata. Restano da sborsare… 3121 fr. Come dimostrano le due prove di cui ci occupiamo più sotto, va precisato che il consumo nella guida quotidiana dei modelli ecologici può differire sensibilmente dai dati di fabbrica otteMOH nuti secondo cicli normalizzati.

Un vero cammello!

Alfa Romeo MiTo 1.4 MultiAir Ingannevole questa piccola 1,4 l turbo fornisce sorprendenti riprese già a regime minimo. Una disponibilità insospettata su di un motore a benzina che abbina prestazioni sportive. Se il consumo è moderato, resta però lontano dai 5,6 l/100 km promessi, malgrado l’apporto del sistema start/stop. Positivo: motore con carattere e riprese vigorose, prestazioni, emissioni di CO2 (fabbrica), comportamento e stile briosi Negativo: consumo deludente, comando del cambio, sospensione rigida, abitabilità posteriore.

VW Golf 1.6 TDI Bluemotion Capace di consumi ultrabassi, la Bluemotion II guadagna ancora 3 dl. Malgrado una mancanza di ripresa in fase di avviamento, il diesel common rail si distingue per l’abbassamento del regime minimo e si guida fluidamente. Soglia di redditività da valutare bene. Positivo: diesel molto sobrio, autonomia di oltre 1000 km, prestazioni decenti, comfort di marcia e insonorizzazione, abitabilità posteriore Negativo: prezzo conseguente, sovraccosto non eccessivo ma difficile da rendere redditizio, equipaggiamento medio.

Tecnica: cittadina; 1,4 l turbo benzina, 135 CV, 206 Nm a 1750/min; cambio a 5 marce; da 0 a 100 km/h in 8,4 s Consumo in prova: 7,7 l/100 km, autonomia 584 km; emissioni di CO2 (fabbrica): 129 g/km Prezzo: 26 900 fr. (1.4 MultiAir Distinctive).

Tecnica: berlina compatta; 1,6 l turbodiesel, 105 CV, 250 Nm a 1500/min; cambio a 5 marce; da 0 a 100 km/h in 11,3 s Consumo in prova: 5,3 l/100 km, autonomia 1037 km; emissioni di CO2 (fabbrica): 99 g/km Prezzo: 34 400 fr. (Bluemotion Comfortline).

La MiTo MultiAir associa bassi consumi a sportività.

Super economica, la Golf Bluemotion non è affatto spartana.

foto MOH

Campione di downsizing


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viaggio dei lettori | touring 1 | 14 gennaio 2010

Sotto il sole del Mandrie di renne, foreste incantate, fiordi spettacolari e perfino la casa di Babbo Natale: sono alcuni dei punti salienti di questo viaggio dei lettori di «Touring» in Scandinavia. Dove il sole non tramonta mai.

› A Kirkenes, città all’estremo nord-est del-

A bordo | Kirkenes è anche il capolinea delle famose navi Hurtigruten, un «must» della «mobilità alla norvegese» che non si può fare a meno di sperimentare. Nata oltre un secolo fa per il trasporto della posta e delle merci nei villaggi dei fiordi oltre il Circolo Polare Artico, la compagnia di navigazione Hurtigruten servì ben presto anche al trasporto di passeggeri. Ed oggi si è trasformata in una vera e propria linea di crociera tra Kirkenes e Bergen (e viceversa), con navi dotate di cabine confortevoli e un servizio di ristorazione di prim’ordine. Il mezzo ideale per visitare i suggestivi paesaggi della costa, grazie ai continui scali e alle numerose proposte di escursioni organizzate giornalmente. Il tutto alla luce semcontinua a pagina 24

foto Antonio Campagnuolo

la Norvegia, si ha la sensazione che la guerra fredda non sia mai terminata. Il vicino posto di frontiera con la Russia è ancora altamente sorvegliato; inimmaginabile passare dall’altra parte per gettarvi un’occhiata. I cartelli sono categorici: «Accesso vietato senza autorizzazione». E nel caso qualcuno si facesse qualche illusione, ci pensano i soldati di guardia a toglierla. Ci si accontenta, dunque, di ammirare da lontano le fitte distese di foreste che ricoprono questo angolo di ex Unione Sovietica. Probabilmente si arriva a Kirkenes abituati «troppo bene», visto che con il nostro viaggio dei lettori in pochi giorni si attraversano le frontiere di Svezia, Finlandia e Norvegia senza quasi accorgersene (cfr. programma dettagliato a pag. 25). Anche perché, nonostante le diverse bandiere nazionali, ci si trova sempre e comunque in Lapponia, la terra del popolo dei Sami, i grandi allevatori di renne. Oltretutto il giorno prima si è respirata tutt’altra atmosfera durante la tappa a Rovaniemi, nel simpatico villaggio di Santa Claus dove arrivano le letterine natalizie dei bambini di tutto il mondo. Meglio allora allontanarsi da questo luogo di tensioni, per dedicarsi alla più serena visita di un vicino allevamento di cani da slitta, dove i simpatici animali ci accolgono con guaiti e scodinzolii di gioia. Un caloroso benvenuto ce lo riservano anche gli allevatori Sami, che ci invitano all’interno della loro tenda tradizionale, davanti alla quale pascola l’immancabile renna.

Un Sami in costume tradizionale lappone e l’inseparabile renna; questo popolo vive tra Svezia, Finlandia, Norvegia e Russia. A destra: Capo Nord, il punto più settentrionale d’Europa.


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grande Nord

Passeggeri sul ponte della ÂŤMS TrollfjordÂť ammirano gli spettacolari panorami comodamente allungati sugli sdrai; con il sole che non tramonta mai.

Le tipiche casette variopinte della costa norvegese sembrano uscite direttamente da un libro di favole.

L’imponente cattedrale medievale di Trondheim, dove sono sepolti i primi monarchi della Norvegia.


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viaggio dei lettori | touring 1 | 14 gennaio 2010

Assieme al presidente

La grande nave Hurtigruten avanza lentamente nella stretta gola d’accesso al Trollfjord.

continua da pagina 22

pre accesa del «sole di mezzanotte», con l’astro che in estate non tramonta mai oltre l’orizzonte del mare. Già di per sé un’esperienza che marca indelebilmente i ricordi di questo viaggio. Tra le gite proposte vale sicuramente la pena prenotare quella per Capo Nord, estrema punta settentrionale del continente europeo. Un luogo tra i più magici della Terra, che si assapora pienamente di buon mattino, facendo colazione nel ristorante panoramico situato sulla falesia a strapiombo sull’immensità dell’Oceano increspato dai venti. Favolosi anche i paesaggi selvaggi, abitati unicamente dai Sami e dalle loro mandrie di renne, tra lo scalo di Honningsvag e Hammerfest, la città più settentrionale del mondo.

Tra i fiordi | La navigazione sulla «MS Trollfjord» è quanto di più rilassante si possa immaginare. Poiché si naviga nel reticolo di bracci di mare, scogli e insenature che caratterizza la frastagliata costa norvegese, la riva è sempre ben in vista. Paesaggi meravigliosi sfilano davanti agli occhi mentre si sta comodamente su uno sdraio sul ponte. Sullo sfondo, l’azzurro scuro del mare si fa strada nel verde intenso della terraferma, mentre alti picchi fanno da corona alle profonde insenature dei fiordi. Ogni tanto scorrono sulla riva gruppi di casette di legno dipinte con vivaci tonalità. Una sintesi perfetta di tutte le bellezze naturalistiche di questa regione, un tempo regno dei Vichinghi, la si trova sulle isole Vesteralen. Mentre l’aspetto umano è ben rappresentato nei porticcioli di pescatori di merluzzo sulla costa e nelle fattorie conta-

dine all’interno. Apparentemente la vita vi si svolge ancora a ritmi a misura d’uomo. Prima di arrivare a Svolvaer, sulle isole Lofoten, viene offerto ai croceristi uno degli spettacoli più incredibili di questa crociera. Infatti, la possente nave si infila in una strettissima gola tra due maestose pareti rocciose. Sembra quasi che rischi di rimanervi incastrata a causa della sua mole. Ma, improvvisamente, allo sguardo dei passeggeri si apre in tutto il suo splendore il Trollfjord, di cui la nostra nave porta orgogliosamente il nome. «Mozzafiato» è l’unica parola per descrivere la paradisiaca bellezza di questo fiordo.

Finale reale | Tornati a sud del Circolo polare artico, non senza aver debitamente festeggiato la circostanza con un aperitivo sul ponte e lunghi colpi di sirena, un altro spettacolo della natura è offerto dall’arcipelago Vega, un labirinto di 6500 isole, iso-

Il presidente centrale del TCS, Niklaus Lundsgaard-Hansen, ha stretti legami con la Scandinavia. I suoi antenati, compreso suo padre, sono originari della Danimarca e ha visitato i paesi scandinavi ripetutamente nella sua vita. Il presidente parteciperà al viaggio dei lettori di «Touring» e i soci del club avranno la possibilità di scambiare con lui esperienze ed opinioni riguardanti il TCS e le sfide che lo attendono in futuro. I partecipanti avranno dunque l’occasione di abbinare il piacere del viaggio ad una più approfondita conoscenza del loro club.

lotti e scogli dichiarato patrimonio dell’Unesco. E poco dopo aver lasciato le Vega, ecco che un’altra emozione viene regalata ai passeggeri dalla catena montuosa delle «Sette sorelle»: pare di essere tornati in Svizzera! A malincuore ci si rende allora conto che il viaggio è quasi terminato. Per fortuna tra noi e Bergen c’è ancora Trondheim, l’antica capitale del regno di Norvegia. Sbarcati qui ci accorgiamo di aver perso l’abitudine al traffico e alla gente impaziente che aspetta ai semafori. Ci dirigiamo, allora, verso le guglie dell’imponente cattedrale medievale che troneggiano sulla città. E vi entriamo per rendere omaggio alle tombe dei primi re di Norvegia, un paese che conferisce una straordinaria attenzione alla natura e alle Antonio Campagnuolo sue risorse.

Questo viaggio è stato realizzato con il sostegno del tour operator Kontiki.

Tra le bellezze della Scandinavia Sulla funivia più lunga del mondo: è una delle principali attrazioni di questo viaggio dei lettori di «Touring»: uno spettacolare viaggio sopraelevato a Linbana, sulla cabinovia più lunga del mondo con oltre 13 km su laghi e foreste. La chiesa più a Nord: se la natura è la protagonista principale della Scandinavia, non mancano le sorprese storico-culturali. Ad esempio, la piccola chiesa di Trondenes, sulle isole Vesteralen, è il luogo di culto d’epoca medievale più a Nord del mondo. Edificata in stile gotico nel 1220, sorge in posizione suggestiva sulle sponde di una penisola un tempo abitata dai Vichinghi. Viaggio dei lettori di Touring: il nostro viaggio accompagnato di 12 giorni, dal 6 al 17 agosto 2010, offre una scelta di tappe e di esperienze che ben rispecchiano la varietà della Scandinavia: la Lapponia, l’Artico, i fiordi. Chi vuole può prolungare di due giorni per uno straordinario viaggio in treno sull’altopiano tra Bergen e Oslo. Informazioni: tel. 0844 888 333 o www.viaggi-tcs.ch. ac


14 gennaio 2010 | touring 1 | viaggio dei lettori

200 km

Meravigliosa Scandinavia Indimenticabile viaggio di 12 giorni attraverso l’affascinante mondo del Nord. Vi attendono la Lapponia e il suo popolo, l’Artico, il viaggio con le navi Hurtigruten e tanto altro ancora!

Capo Nord Kirkenes

isole Lofoten

Saariselkä Rovaniemi

isole Vega

Luleä

Kemi

SVEZIA

Trondheim

Umeä

Kristiansund

FINLANDIA

NORVEGIA

Bergen Oslo

Helsinki Stoccolma

CON MAGGIORI SERVIZI Sarà a bordo anche Niklaus Lundsgaard-Hansen, presidente centrale del TCS Viaggio accompagnato da Verena Gharbi, responsabile di Viaggi TCS e André Leman, già direttore di Viaggi TCS A bordo di una nave Hurtigruten Gita sulla funivia più lunga del mondo Un giorno con i Sami, inclusa una cena al Kammi Visita del rompighiaccio Sampo Cena sotto la cupola di vetro dell’Arktikum Esclusiva cena d’addio per i soci del TCS a Bergen VIAGGIO: 6–17.8.2010 PROLUNGAMENTO DEL VIAGGIO: 17–19.8.2010 1° giorno, ve: volo dalla Svizzera a Umeä. Trasferimento in albergo. Visita della città. 2° giorno, sa: viaggio a bordo della più lunga funivia del mondo (13 km) alla volta di Linbana e di Luleä. 3° giorno, do: viaggio lungo il golfo di Botnia alla volta di Kemi. Visita del rompighiaccio Sampo. Continuazione del viaggio per Rovaniemi. La sera visita dell’Arktikum Museum e cena. 4° giorno, lu: la mattina visita del «Santa Claus Village», il villaggio di Babbo Natale. Continuazione del viaggio per Saariselkä. 5° giorno, ma: vivete per «un’intera giornata la vita dei Sami».

Per esempio con una visita guidata al parco nazionale e pesca nel lago. 6° giorno, me: viaggio alla volta di Kirkenes, situata nei pressi della frontiera russa. Inizio del viaggio con una nave Hurtigruten. 7° giorno, gi: Hurtigruten – escursioni facoltative, per esempio a Capo Nord. 8° giorno, ve: Hurtigruten – escursioni facoltative, per esempio sulle isole Lofoten. 9° giorno, sa: Hurtigruten – escursioni facoltative, per esempio sull’arcipelago delle Vega. 10° giorno, do: Hurtigruten – escursioni facoltative, per esempio a Trondheim e a Kristiansund. 11° giorno, lu: arrivo a Bergen nel pomeriggio. La sera, esclusiva cena d’addio per i soci del TCS.

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12° giorno, ma: la mattina giro di Bergen. Nel pomeriggio rientro in Svizzera o inizio del prolungamento per Oslo. PROGRAMMA DEL PROLUNGAMENTO 12° giorno, ma: la mattina, viaggio attraverso Bergen. Il pomeriggio, visita del Museo Edvard Grieg e della Chiesa di Fantoft. 13° giorno, me: viaggio in treno attraverso 300 ponti da Bergen a Oslo. 14° giorno, gi: giro della città di Oslo. Viaggio di ritorno in Svizzera.

Per maggiori informazioni sul viaggio dei lettori vedere il programma al sito: www.touring.ch Prezzo a persona Cabina interna I2, ponte 4/6/7: a occupazione doppia CHF 5690.–* suppl. singola: CHF 1590.–** Cabina esterna L2, ponte 3/7: a occupazione doppia CHF 6290.–* suppl. singola: CHF 1890.–** Cabina esterna J2, ponte 6/7: a occupazione doppia CHF 6290.–* suppl. singola: CHF 1890.–** Cabina esterna N2, ponte 4/6: a occupazione doppia CHF 6390.–* suppl. singola: CHF 1890.–** Cabina esterna P2, ponte 6: a occupazione doppia CHF 6590.–* suppl. singola: CHF 1990.–** Cabina esterna U2, ponte 7/8: a occupazione doppia CHF 6890.–* suppl. singola: CHF 2090.–** volo Ginevra–Zurigo: (incl. tasse e IVA)

CHF 220.–

Tariffe per altre categorie di cabine su richiesta. Sconto per chi prenota entro il 28 gennaio 2010: a occupazione singola CHF 250.–*/ suppl. singola CHF 800.–** Programma del prolungamento in camera doppia: CHF 895.– suppl. singola: CHF 280.–

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Compresi: voli dalla/alla Svizzera 6 pernottamenti in alberghi a 3*** e a 4**** 5 notti a bordo della nave nella categoria di cabine scelta servizio e tasse colazione dal 2° al 12° giorno pranzi e picnic dal 2° al 12° giorno cena dal 1° all’11° giorno aperitivo di benvenuto e cena di addio spostamenti a bordo di un moderno pullman tutti i trasferimenti, i tour, le escursioni, i biglietti d’ingresso e le visite accompagnatore TCS esperta guida di lingua tedesca o francese ampia documentazione. Compresi nel prolungamento: 2 pernottamenti in alberghi a 4**** e a 5***** a Bergen e a Oslo 2 prime colazioni; 1 pranzo e 1 cena servizio e tasse tutti i trasferimenti, i tour, i biglietti d’ingresso e le visite citati nel programma accompagnatore TCS esperta guida di lingua tedesca o francese. Consigliamo il Libretto ETI Europa. Prenotazioni presso le filiali di Kuoni, al numero 041 817 46 60 o al sito www.touring.ch Un viaggio di Viaggi TCS in collaborazione con Kontiki-Saga Reisen AG, con riserva di modifiche di prezzo e di programma.


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viaggi e tempo libero | touring 1 | 14 gennaio 2010

Viaggi dei lettori ed eventi 2010 Visite a castelli, bici elettriche, crociere, golf o costeggiare la Scandinavia a bordo delle navi Hurtigruten. I nostri lettori possono scegliere tra un vasto catalogo di offerte dove e come trascorrere con «Touring» le loro meritate vacanze.

Viaggi dei lettori di «Touring»

Eventi

Egitto sconosciuto

Meraviglie del Nord e Hurtigruten

Castelli e parchi prussiani

Military Tattoo a Edimburgo

Questo viaggio di 12 giorni vi farà vivere forti emozioni. Vi attendono incontri con persone straordinarie, una natura variegata e molta cultura. Potrete, poi, prolungare questo senso di appagamento con un’indimenticabile crociera sul Nilo, da Luxor ad Assuan, a bordo di un lussuoso veliero.

Uno straordinario viaggio di 12 giorni in Scandinavia. Vi attendono esperienze indimenticabili: la Lapponia e il suo popolo, l’Artico, il viaggio con le navi Hurtigruten e tanto altro. Sarà a bordo anche Niklaus Lundsgaard-Hansen, presidente centrale del TCS e grande conoscitore del Nord.

Viaggio per gli amanti di parchi e castelli. Nel corso dei secoli, in Prussia grandi architetti e famosi artisti hanno creato stupendi giardini e splendidi manieri. Durante 9 giorni, un confortevole e lussuoso pullman partito dalla Svizzera vi trasporterà da un luogo all’altro.

Venite con noi a Edimburgo. Ogni anno nel mese d’agosto vi si svolge il famoso Military Tattoo. Da nessun’altra parte potrete vedere centinaia di suonatori di cornamusa che si esibiscono davanti allo splendido scenario di un castello illuminato dalla luce delle fiaccole. Affascinante e indimenticabile.

Viaggi: Gruppo 1: 10–21.2.2010 Gruppo 2: 24.2–7.3.2010 Gruppo 3: 10–21.3.2010 da CHF 3940.–

Viaggio: 6–17.8.2010 da CHF 5440.–

Viaggi: Gruppo 1: 24.5–1.6.2010 Gruppo 2: 2–10.6.2010 Gruppo 3: 4–12.6.2010 da CHF 2900.–

Viaggio: 26–29.8.2010 da CHF 1845.–

Aria del Mare del Nord

In bici elettrica fino al ghiacciaio

Crociera attraverso il Mar Nero

Il viaggio di 11 giorni a bordo della MS Sans Souci si snoda da Berlino a Rügen e ritorno. Vivete le antiche città anseatiche di Stettino e di Stralsund, scoprite le incantevoli spiagge, le fruscianti foreste e le famose rocce cretacee di Rügen, all’insegna del motto: «sentirsi sereni e a proprio agio».

Scoprite l’Oberland Bernese e il Vallese comodamente in sella a una bicicletta elettrica. Il viaggio di 5 giorni si svolge per monti e per valli da Spiez a Riederalp, fino all’Eggishorn, al passo del Grimsel e ritorno. Tappe indimenticabili, ottima cucina e comodi alloggi fanno parte del quotidiano.

Anche quest’anno il noto fotografo Stefan Pfander continuerà a darvi preziosi consigli. Durante la crociera da Venezia a Odessa, Jalta, Istanbul e Dubrovnik vi saranno svelati molti segreti della fotografia. Un viaggio indimenticabile, denso di esperienze e con tutti i comfort.

Viaggio: 12–22.8.2010 da CHF 2815.–

Viaggi: settimanalmente da 4–25.7.2010 e 8 + 15.8.2010 da CHF 1590.–

Viaggio: 12–23.10.2010 da CHF 1665.–

Per ulteriori informazioni: tel. 041 817 46 60 (Lu–Ve 8.30–12.00, 13.30–18.00)

o al sito www.touring.ch


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Due piccioni con una fava Berlino e Amburgo sono le città più visitate della Germania. Amburgo attrae con il suo fascino tipicamente marittimo e con il nuovo quartiere Hafencity, Berlino con la molteplicità di culture. E tutti amano la salsiccia al curry.

La musica suona nell’Hafencity creato da ferrovieri appassionati. Mentre gli uni si godono un musical sulle rive dell’Elba, gli altri si dedicano al dolce far niente. D’estate il porto di Amburgo assomiglia a un grande teatro all’aperto dominato da gigantesche navi cargo, innumerevoli gru e con il vecchio mercato del pesce quale punto di riferimento. Se inizia a piovere, i visitatori cercano riparo nel quartiere dello shopping, coperto da tettoie di vetro, sulle rive del fiume Alster. Amburgo è diventata ricca grazie al commercio. Nelle raffinate boutique e negli eleganti negozi si possono trovare prodotti delle marche più Christian Bützberger alla moda.

Qualcosa per tutti | Nella Speicherstadt, il quartiere dei magazzini commerciali, si trovano ancora merci tradizionali. Ma almeno la metà di queste costruzioni di mattoni rossi è occupata da: designer, performer, eleganti ristoranti, caffè alla moda e da un museo

Info Touring Tutte le informazioni e la Hamburg Card al sito: www.hamburg-tourismus.de. Il nuovo Mövenpick Hotel Hamburg (camere da € 140, www.moevenpick-hamburg.de) si trova in una storica torrecisterna per la raccolta dell’acqua del XIX secolo. Ristoranti: www.doc-restaurant.de, www.poletto.de, www.fischmarkt-hamburg.de.

foto Bü

La Reeperbahn nel quartiere di St. Pauli, ritenuta l’attrazione turistica più gettonata di Amburgo, non è più così in auge. Per lo meno di giorno. Oggi la musica risuona direttamente sulle sponde dell’Elba. Nel maggior cantiere d’Europa sta sorgendo un nuovo quartiere: Hafencity. Tra vent’anni, su una superficie di 1,9 milioni di metri quadri abiteranno 12 mila persone e si creeranno 40 mila posti di lavoro. La più preziosa tra le perle architettoniche è la Filarmonica degli architetti basilesi Herzog & de Meuron. Il concerto d’inaugurazione è previsto per la prossima estate.

Il vecchio ponte di ferro porta alla leggendaria Speicherstadt, una caratteristica di Amburgo così come il profilo delle navi e delle gru nel porto.

Currywurst: specialità di Berlino

foto wi

In alto: Duomo di Berlino nel Lustgarten sulle rive della Sprea. Sotto: lo stand di salsicce «Curry 36» di Mehringdamm 36 a Berlino-Kreuzberg.

Finalmente viene onorata la leggendaria salsiccia al curry: dallo scorso agosto nella capitale tedesca esiste un museo dedicato a questo prodotto di culto della cucina germanica. Ogni anno, i berlinesi (e i turisti) ne mangiano ben 70 milioni di porzioni. La pietanza, che dopo la Seconda guerra mondiale era considerata il fast food del popolino, oggi viene addirittura servita nei ritrovi di altissima gastronomia. La salsiccia viene sbollentata in acqua e poi grigliata, con o senza pelle; si gusta accompagnata da patatine fritte e sommersa di ketchup e maionese.

Tänzler di Berlino Turismo. E non c’è da stupirsene. Da quando è caduto il Muro, nel 1989, la città è in continua crescita e diventa sempre più nota a livello planetario. Berlino non ha un solo centro, ne ha molti: Potsdamer Platz, Alexanderplatz, Kurfürstendamm, Unter den Linden, il quartiere del Governo. Ma è pure una metropoli dal carattere rurale. Pensiamo all’Yorckschlösschen con un romantico giardino d’estate e musica jazz dal vivo, situato nel quartiere multiculturale di Kreuzberg. A Berlino bisogna avvicinarsi a poco a poco, per impaPeter Widmer rare ad amarla.

Città di tendenza | Anche senza il suo «Currywurst», Berlino ha fatto passi da gigante in campo turistico. «È diventata una città di tendenza; nel solo mese di luglio 2009 abbiamo avuto oltre il 12% in più di ospiti, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno», dice Christian

Info Touring Radisson Blu Hotel (da € 175/camera), www.berlin.radissonsas.com; Brechts Restaurant am Schiffbauerdamm, www.brechts.de; Restaurant Aigner am Gendarmenmarkt, www.aigner-gendarmenmarkt.de; Deutsches Currywurst-Museum, Schützenstrasse 70, www.currywurstmuseum.de; Curry 36 am Mehringdamm 36, www.curry36.de


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viaggi e tempo libero | touring 1 | 14 gennaio 2010

il consulente Urs-Peter Inderbitzin

Coloro che in vacanza vogliono essere autonomi ed indipendenti noleggiano un’automobile. Si consiglia loro di prenotare la vettura già prima della partenza, tramite l’agenzia viaggi oppure direttamente presso il noleggiatore. Vale sempre la pena di confrontare i prezzi, i quali possono variare in modo considerevole. Inoltre attenzione: nel caso di noleggio in loco può succedere che la vettura sia in uno stato deplorevole. Sull’isola di Gran Canaria una volta mi è stata consegnata un’automobile i cui pneumatici erano ormai completamente privi del profilo. Di conseguenza, in occasione della consegna della vettura bisogna procedere assolutamente a due verifiche: il veicolo soddisfa i requisiti minimi di sicurezza ed è privo di difetti? Veicoli con i pneumatici consumati, con l’impianto d’illuminazione non funzionante, con lo sterzo oppure con i freni difettosi non vanno accettati. Se si è in inverno bisogna verificare se l’automobile sia dotata di gomme per la neve. Ai fini della sicurezza è inoltre necessario che il veicolo abbia cinture di sicurezza per tutti i passeggeri. Se qualcosa non funziona pretendete un’altra vettura, anche quando il noleggiatore insiste nell’affermare che il veicolo è in ordine. Infatti, nel caso di un incidente voi siete responsabili quali conducenti e non potete poi ribaltare la colpa sul noleggiatore. Per evitare complicazioni, al momento della riconsegna del veicolo è opportuno verificare accuratamente lo stato generale del medesimo. Eventuali danni alla vernice, alla carrozzeria, al parabrezza o ai sedili vanno indicati in una lista di difetti. Fate firmare tale lista al noleggiatore. Fotografate i difetti. Forse con queste precauzioni perderete una decina di minuti delle vostre vacanze, ma potrete risparmiare mesi o anni di fastidiose procedure.

L’autore è giornalista giudiziario accreditato presso il Tribunale federale.

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Quando le gomme dell’auto a nolo sono consumate

Volare in forma Whirlpool e centro fitness con possibilità di massaggi sono installati nell’abitacolo – ricostruito tale e quale – di un A320 e costituiscono una delle attrazioni del nuovo Airport Fitness and Wellness Center dell’aeroporto di Zurigo; tel. 043 816 56 66, www.airport-fitness.ch. Potranno usufruirne sia i collaboratori dello scalo sia i passeggeri. Tariffe: da 35 fr. per due ore a 98 fr. per un pass giornaliero. Questa moderna fonte «dell’eterna giovinezza» si trova nel sottosuolo di 2000 m² del Radisson Blu Hotel a Kloten. Il direttore Werner Knechtli propone agli interessati un weekend a prezzo speciale, a partire da 195 fr. a testa (www.radissonblu.com). Bü

Novità Viaggi TCS

I cieli si tingono di rosso

Viaggio in camper

I profitti diminuiscono Giovanni Bisignani, presidente dell’International Air Transport Association (IATA), ritiene che le compagnie aeree abbiano superato il momento più critico. Comunque resta realista: «Anche quest’anno le linee aeree, con un deficit di 5,6 miliardi di dollari, saranno in rosso. Bisignani parte dal presupposto che si volerà di più, ma che i profitti diminuiranno.

In Sudafrica Anche quest’anno Viaggi TCS propone (dal 15.9 all’8.10) un viaggio accompagnato in camper attraverso il Sudafrica. Si può ammirare di tutto: splendide città, regioni vinicole, fantastiche coste e attraenti piazzole camper. Oltre alle due guide del TCS, i coniugi Schimpf, è sempre presente anche un meccanico. Richiedete il programma dettagliato presso una delle filiali di Kuoni o per telefono al numero 0844 888 333.

TCS e Sunny Cars Prenotare online Le auto a noleggio di Sunny Cars, il nuovo partner di Viaggi TCS, si possono prenotare al sito: www.viaggi-tcs.ch. Questo autonoleggiatore offre vetture in oltre cinquemila punti di consegna in più di 90 paesi. Fate il passaparola: ai soci del TCS che prenotano online, viene accordato subito uno sconto del 3%.

I villaggi igloo sono pronti Cinque destinazioni svizzere Nel 1996 Adrian Günter, con la costruzione del suo primo igloo a Scuol, aveva suscitato scetticismo. Oggi dormire nel ghiaccio è considerata un’esperienza straordinaria. Si può pernottare nei villaggi igloo di: Davos-Klosters, Engelberg, Gstaad, St. Moritz e Zermatt, come pure in Andorra o in cima alla Zugspitze. Per far sì che gli igloo siano protetti anche dalle bufere, vengono utilizzate tremila tonnellate di neve. Informazioni: tel. 041 612 27 28 o www.iglu-dorf.com.


14 gennaio 2010 | touring 1 | viaggi e tempo libero

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Croazia da mozzafiato Isole, insenature, mare, cascate e colline: questa è la Croazia, un gioiello incastonato sulle coste del Mediterraneo. Impressioni di un viaggio in treno.

Mi chiedo chi possa avere l’assurda idea di salire in treno a Zurigo e di scendere tredici ore dopo a Zagabria, la capitale della Croazia, quando ci si potrebbe arrivare in un’ora e mezzo d’aereo? Eppure quest’idea non è poi tanto assurda, perché coloro che hanno tempo a disposizione e desiderano sperimentare la sensazione della distanza, risparmiandosi però lo stress di una lunga guida al volante di un’automobile, approfittano del vagone letto per giungere comodamente in Croazia.

addetti al lavoro fallisce a causa della sua mancanza di collaborazione…

Viaggio sereno | Si prova un senso di tranquillità durante il comodo viaggio in treno Pendolino, della durata di cinque ore e mezzo, da Zagabria a Spalato. Per fortuna il tragitto si svolge a velocità contenuta, perché il continuo cambiamento di scenario dalle colline agli altipiani fino alla flora mediterranea è da mozzare il fiato. Il cuore della regione della Dalmazia centrale è Spalato con il palazzo di Diocleziano, dichiara-

to patrimonio dell’umanità. Bisogna invece abituarsi agli artistici lampioni stradali sul lungomare, fiancheggiato da palme, con i suoi bar all’aperto. Proseguendo il viaggio verso la baia di Kvarner con la città di Opatija (Abbazia in italiano), l’elegante destinazione turistica, si incontrano splendide località: Trogir, chiamata la «città museo», Sibenik la «corona di pietra», il parco nazionale di Krka con le meravigliose cascate. Vedere la Croazia una sola volta non basta, si è quasi «costretti» a ritornare.

Peter Widmer

Zagabria l’azzurra | Quello che più col-

Dalla Svizzera alla Croazia in treno Partenza da Zurigo: 20.40 Arrivo a Zagabria: l’indomani alle 10.34 Partenza da Zagabria in Pendolino: 6.50 Arrivo a Spalato: 12.20 Ritorno in Svizzera da OpatijaMatulj: 13.08 Arrivo e partenza da Graz: 19.23/22.28 A Zurigo: l’indomani alle 9.20 Indirizzi: www.ffs.ch, www.hznet.hr, www.croazia.hr; Hotel Regent Esplanade, Zagabria: www.regenthotels.com; Hotel Park, Spalato: www.hotelpark-split.hr; Vestibul Palace, Spalato: www.vestibulpalace.com; Hotel Astoria, Opatija: www.hotel-astoria.hr; Villa Astra, Lovran: www.lovranske-vile.com. wi

foto Peter Widmer

pisce a Zagabria è il predominante colore azzurro. Lo si trova nello stemma della città ed è ben visibile dappertutto durante un giro attraverso le strade. Tram, autobus e la piccola ferrovia a cremagliera sono blu. Un’altra curiosità del centro culturale, economico e politico della Repubblica croata sono i lampioni a gas del XIX secolo, che dominano le strade della città alta: ogni giorno al tramonto due «accenditori» illuminano oltre 200 lampioni. Tuttavia, il nostro tentativo di fotografare uno di questi

A sinistra: Trogir ospita il complesso gotico-romanico meglio conservato dell’Europa Centrale. In alto: Zagabria, con 780 mila abitanti la capitale della Croazia. In basso: la pittoresca penisola di Primosten sorge fra Trogir e Sibenik.


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14 gennaio 2010 | touring 1 | sezione ticino

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Casco ciclisti: già polemiche in Canada

Debutto al volante Sono aperte le iscrizioni per i corsi Junior Driving 2010. I ragazzi di 16–17 anni possono già effettuare l’esame teorico per la patente dell’auto o dello scooter. La Sezione Ticino del TCS propone ai giovani di 16–18 anni dei corsi di preparazione all’esame teorico ufficiale nel Villaggio di vacanze TCS a Scruengo-Piotta, con esercitazioni pratiche sulla pista dell’aeroporto di Ambrì. Il corso dura una settimana e si conclude con l’esame presso la Sezione della Circolazione a Camorino. La prova teorica è uguale per le categorie di licenze A1 (scooter) e B (automobile). Se si supera l’esame per la cat. A1, questo è già valido a 18 anni per la categoria B. I temi di lezione: • Segnaletica stradale e regole della circolazione. Educazione alla guida difensiva. Esercitazione dei test su computer con programma d’esame ufficiale.

Allarme «due fasi» Dalle statistiche nazionali emanate dall’ASA risulta che molti giovani neopatentati attendono fino quasi alla fine del periodo di prova prima di frequentare il secondo giorno di formazione. È già capitato che alcuni hanno trovato serie difficoltà nel trovare un posto prima della data di scadenza e qualcuno ha addirittura dovuto ricominciare tutto daccapo! Rivolgiamo quindi un appello ad iscriversi in tempo, ricordando che il secondo giorno di formazione si svolge nel Centro TCS di Rivera. Costo: non socio fr. 340; figli di soci fr. 300; soci Cooldown Club fr. 280. Supplemento week-end: fr. 20.00. Pranzo offerto. Date, iscrizioni e informazioni: 091 935 91 21; www.tcs-ticino.ch

• Corso soccorritori. • Introduzione alla guida pratica di auto e scooter: esercizi e manovre di base con il sistema «Fahrhof-TCS» (guida da soli), con sorveglianza ed assistenza dei maestri conducenti del TCS. • Struttura e funzionamento di auto e scooter. Nozioni pratiche per eseguire piccoli controlli, per un corretto funzionamento, manutenzione onde evitare panne. • Ruolo educativo della polizia: compiti, prevenzione stradale, cause d’incidenti, eccessi di velocità, conseguenze. • Le leggi fisiche governanti la marcia di un veicolo. Dimostrazione pratica dei corsi di perfezionamento della guida «Training TCS». • Norme della circolazione stradale; multe e provvedimenti disciplinari. Assicurazioni obbligatorie e facoltative. Diritti e doveri dell’assicurato. • Uso appropriato degli estintori con dimostrazione pratica. • Consigli di un medico per la guida sicura. Posizione nell’abitacolo, riposo, eccessi di consumo di alcool, droghe, medicamenti. Fattori esterni. Percezione visiva. • Mobilità sostenibile. Prepararsi per un viaggio. Acquisto e costi di manutenzione dell’automobile. Riparazioni e rapporti con i garagisti. Date: Q1: 3–9 aprile, Q2: 19–25 giugno, Q3: 26 giugno–2 luglio, Q4: 7–13 agosto, Q5: 14–20 agosto, Q6: 21–27 agosto, Q7: 30 ottobre–5 novembre. Costo: Figli di soci: fr. 880, Soci Junior: fr. 860 (Associazione junior fr. 10 l’anno con vignetta RC e Velo Assistance). Iscrizioni e informazioni: Centro TCS Rivera; www.tcs-ticino.ch; tel. 091 935 91 21

In primavera si conoscerà in dettaglio la proposta che il Consiglio federale farà nell’ambito di «Via Sicura» sull’obbligo del casco per i ciclisti. Nella fase di consultazione TCS e Pro Velo s’erano opposte, pur non mettendo in dubbio l’utilità di questa protezione – per cui continueranno le campagne di sensibilizzazione. Ma ciò che disturba è il voler introdurre nella legge sulla circolazione stradale l’ennesima misura coercitiva che la polizia non sarà in grado di far applicare. Esempi ce ne sono a iosa. Qualcuno ha mai visto un agente di polizia multare un pedone che attraversa con il rosso? Oppure sanzionare un ciclista che viaggia fra i pedoni sul marciapiede? O fermare scooteristi e motociclisti che percorrono le corsie dei bus? La problematica comporta altri aspetti negativi, in particolare l’abbandono della pratica del ciclismo. Ciò è stato ampiamente costatato in Australia e Nuova Zelanda ed ora anche in Canada. Infatti, nelle provincie canadesi in cui la legge impone di portare il casco, è stato registrato un marcato effetto dissuasivo tra i ragazzi ed i loro genitori, che finiscono con l’abbandonare l’uso della bici. Nel Québec, popolosa provincia francofona nota a molti ciclisti europei per la bellezza dei suoi itinerari ciclabili, c’è stata la levata di scudi di «Velo Québec» contro la proposta del ministro dei trasporti. Con dati alla mano ha dimostrato che tale misura finirebbe per danneggiare la categoria, allontanando un gran numero di praticanti. L’associazione ritiene che una legge del genere sia di fatto inapplicabile perché mancano le risorse di polizia, in termine di uomini, per dedicarsi a controlli mirati. Renato Gazzola


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club e soci | touring 1 | 14 gennaio 2010

Al volante con più padronanza Condizioni del traffico sempre più difficili e nuove norme sono una sfida per gli automobilisti più anziani. Un corso del TCS aiuta a chiarire i dubbi. sto pomeriggio sono seduti sui banchi di uno dei tanti centri tecnici del TCS: otto soci di una sezione locale del Touring Club Svizzero. Sette uomini e una donna. «Guidare oggi» si chiama l’ormai leggendario corso. «Voglio riconoscere e colmare alcune lacune cognitive», spiega uno dei frequentatori del corso durante l’iniziale giro di presentazioni. «Sono presenti perlopiù persone che non ne hanno neppure troppo bisogno», afferma il responsabile del corso Hanspeter Wälti. Costui è dal 1992 collaboratore dei centri tecnici del TCS, esperto di veicoli e maestro di guida. Non è solo grigia teoria, quello su cui saranno aggiornati nel corso di questa mezza giornata. Durante un’oretta di guida, quattro esperti maestri conducenti accompagneranno gli alunni rendendoli attenti su eventuali lacune, errori oppure «vizi» al volante.

Emergono i tabù | Si inizia la parte teorica redigendo un questionario, dove spiccano alcune nuove regole oppure ne vengono ripassate altre dimenticate. Uno dei temi preferiti è, naturalmente, quello che riguarda la modalità di circolare in una rotonda, un luogo in cui molti tra i più anziani hanno difficoltà. Un filmato proiettato in classe spiega ai partecipanti al corso come confrontarsi correttamente con certe situazioni quoti-

diane; ed alla fine anche i tabù vengono al pettine: «Guidare sotto medicamenti è un tema importante quando si è vecchi», osserva Hanspeter Wälti. E ancora: «Se doveste avere paure o non vi sentite più tanto sicuri, non esitate ad evitare le ore di punta e a circolare di notte», consiglia lo specialista del TCS. Mentre la metà del motivato ed attivo gruppo di partecipanti rinfrescano le loro nozioni e si scambiano esperienze, gli altri

Robert Künzli, classe 1924

«Il medico di famiglia mi ha esortato a frequentare il corso ed ora so a che punto sono. Un giorno dovrò smettere. Già adesso non guido più sulle lunghe distanze e di notte»

foto Mathias Wyssenbach

› Sono «giovani» tra i 65 e gli 85 anni e que-

Ruth Hegi, classe 1943

«Ritengo un corso del genere assolutamente utile. Anche se, come me, si è tanto in giro sulla strada, durante la guida di controllo si nota che si è diventati un po’ negligenti»

Durante la parte teorica viene ovviamente affrontato il sempre attuale tema delle rotonde.


14 gennaio 2010 | touring 1 | club e soci

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Durante la guida con un maestro conducente il frequentatore del corso ha l’opportunità di farsi analizzare lo stile di guida in modo neutrale.

quattro automobilisti stanno svolgendo l’ora di guida accompagnata. Al loro ritorno avviene il cambio e il cronista di «Touring» viene invitato ad assistere al test di guida di uno dei corsisti. Al volante siede René Brändli, 69 anni, un conducente sperimentato che lavorava in servizio esterno percorrendo 40 000 km all’anno. «Ma sono contento di non dover più guidare così tanto», confessa il signore del Seeland. Ma che guidi ancora bene e volentieri, nonostante oggi i chilometri annui da lui percorsi siano diventati soltanto 6000, lo si vede quasi subito: Brändli conduce in modo fluido e attento anche attraverso città e campagna la sua moderna berlina, dotata di sistema di navigazione. Neppure le Zone d’incontro, dove sono in vigore i 20 km/h, né le curve strette delle valli lo mettono in difficoltà. E neppure la corsia d’accesso all’autostrada rappresenta per lui un problema. Un fatto non scontato, perché proprio qui molti anziani conducenti incontrano difficoltà. Dopo quasi

un’ora di guida il maestro Hanspeter Trachsel può dirsi piuttosto soddisfatto. Unicamente per quanto riguarda la vista laterale, osserva che René Brändli è anche troppo prudente e usa tutti gli specchietti. Tuttavia il pericoloso «angolo morto» provoca molto spesso incidenti gravi, poiché le

Werner Elsholtz, classe 1934

«Mi serviva una conferma concreta. Oggi erano soddisfatti di me. La lezione ricevuta: devo ricominciare a guardarmi dietro le spalle e a girare la testa»

auto o le biciclette che provengono da dietro non si vedono o si vedono male.

Un’opportunità | Tuttavia, alcuni dei volontari che partecipavano al corso, durante la guida accompagnata hanno evidenziato mancanze qua e là e devono separarsi da alcune cattive abitudini. Ma in questo corso vale la regola della discrezione e per gli interessati ci sarà una seconda parte dove si discuterà l’esercitazione a quattr’occhi, tra istruttore di guida e conducente. E allora chi ha una cattiva valutazione non deve preoccuparsi che qualcosa venga comunicato a terzi. Spetta poi ad ogni singolo partecipante trarre le proprie conclusioni sulla base della prestazione Heinz W. Müller fornita.

Info Touring I corsi del TCS «Guidare oggi» sono organizzati da numerose sezioni, generalmente a partire da primavera (iscriversi in tempo). Da 65 anni: sconto di 50 fr. del Fondo di sicurezza stradale. Tutto sui corsi: www.tcs.ch (Corsi). Tel. 0844 888 111.


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club e soci | touring 1 | 14 gennaio 2010

Panoramica prezzi e prestazioni TCS

ETI TCS www.eti.ch Europa motorizzato «Famiglia» Fr. 103.– Europa motorizzato «Individuale» Fr. 75.– Europa non motorizzato «Famiglia» Fr. 77.– Europa non motorizzato «Individuale» Fr. 65.– Estensione Mondo «Famiglia» Fr. 88.– Estensione Mondo «Individuale» Fr. 70.– Spese di cura Europa Fr. 32.– Spese di cura Mondo Fr. 45.– Card Assistance www.cardassistance.tcs.ch per tutta la famiglia Fr. 28.– 20% di sconto per i titolari del Libretto ETI Carta Aziendale TCS www.tcs.ch/azienda Per veicoli aziendali Soccorso stradale da Fr. 134.– Protezione giuridica di circolazione da Fr. 111.– ASSISTA www.assista.ch Assicurazione protezione giuridica Circolazione Fam. Fr. 96.– Individuale Fr. 66.– Privata Fam. Fr. 215.– Individuale Fr. 192.– Immobili Fr. 95.– Auto TCS www.autotcs.ch Responsabilità civile, casco parziale, casco collisione, capitale incidente, protezione del bonus, danni di parcheggio su richiesta Assicurazioni due ruote www.assicurazionitcs.ch Velo-Assistance. Con contrassegno per la bici, protezione giuridica, assistenza e copertura casco fino a Fr. 2000.– Fr. 25.–* copertura casco fino a Fr. 5000.– Fr. 80.–* Contrassegno responsabilità civile (RC) bici Fr.6.50* Moto-Assistance (soccorso stradale e assistenza) Fr. 41.–* Ai motociclisti in Svizzera e all’estero * prezzi soci TCS Carta di credito TCS drive TCS MasterCard drive Carta partner TCS-American Express drive Gold Carta partner

Fr. 50.– Fr. 20.– Fr. 100.– Fr. 50.–

Infotech www.infotechtcs.ch Il TCS sottopone a test veicoli ed accessori e mette a disposizione dei soci del club informazioni raccolte e redatte in modo competente e neutrale. Test&Training www.test-et-trainingtcs.ch Sconti sui prezzi dei corsi di perfezionamento di guida nei centri di Lignières, Plantin, Betzholz, Stockental e Emmen (da giugno 2009). Formazione in due fasi www2fasi.tcs.ch corsi obbligatori per la licenza di condurre definitiva. Viaggi TCS www.viaggi-tcs.ch Per ogni viaggio un consiglio personalizzato nelle agenzie di Viaggi TCS (tel. 0844 888 333) Per ottenere ulteriori informazioni sulle prestazioni del TCS e sui numerosi vantaggi offerti ai soci tel. 0844 888 111 o www.tcs.ch

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Affiliazione www.tcs.ch Motorizzati (automobilisti e motociclisti) a seconda della Sezione e pro rata Tessera partner/giovani Fr. 44.– Non motorizzati Fr. 32.– Cooldown Club membercard Fr. 66.– Ciclisti (con Velo Assistance e RC) Fr. 37.– Juniores (con Velo Assistance e RC) a seconda della Sezione Quota per socio campeggiatore TCS (solo se già socio motorizzato o non motorizzato) Fr.55.–* * camping club AG: + Fr. 7.–; ZH: + Fr. 5.–

A volte anche la cattiva sorte può riservare qualche risvolto positivo…

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Attenuare la sfortuna | Ciò vale anche nel caso in cui s’incorra in un incidente con danni al veicolo. Bisogna, allora, cogliere al volo la sfortuna per trasformarla in una opportunità favorevole e richiedere subito un’offerta senza impegno ad Auto TCS. La scorsa estate, infatti, l’assicurazione veicoli a motore riservata ai soci del club ha ab-

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14 gennaio 2010 | touring 1 | la pagina dei lettori

Forum

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Il concorso I problemi della «vignetta»

Altri aspetti della distanza di sicurezza «Touring» 20/2009

Nell’interessante articolo avete preso in considerazione solo un aspetto del problema. Io mi trovo spesso in situazioni ben più pericolose (frenate brusche) a causa di automobilisti che cambiano corsia, senza alcun riguardo per gli altri. Durante ogni viaggio da Zurigo a Berna succede più volte che un conducente, senza preoccuparsi delle auto già in sorpasso – spesso addirittura senza mettere la freccia e con una distanza di appena qualche metro – si immette sulla corsia di sorpasso e la blocca circolando a soli 80–100 km/h. Chi dovrebbe essere multato in questo caso? Mi capita invece, al massimo una volta il mese, di trovarmi a una distanza troppo ravvicinata, un problema che si risolve facilmente cambiando corsia. Va inoltre ribadito che nelle ore di punta serali (sulla A1 ZH–BE), a causa del traffico molto intenso e anche dell’infrastruttura insufficiente, è impossibile mantenere la distanza di sicurezza prescritta E. Joho, Widen dalla legge.

Ogni anno mi arrabbio per via del contrassegno autostradale. Togliere l’autoadesivo e i resti di colla dal parabrezza è un lavoro noioso, oltre che un’inutile perdita di tempo, anche perché questo autoadesivo, quando si tenta di staccarlo, si rompe in tanti pezzi che restano incollati sul parabrezza. Inoltre, sull’autoadesivo, non si trovano nemmeno istruzioni sul modo di togliere la colla senza troppi problemi. Perciò, se per un qualsiasi motivo mi separo dalla mia automobile (vendita, incidente, rottamazione), sono obbligato ad acquistare un altro contrassegno per la nuova vetPeter Koch (@) tura. Non è giusto!

Nella terra dei canguri

Sulle strisce senza concentrarsi «Touring» 20/2009

Da quest’inverno la compagnia Qatar Airways vola, per la prima volta dalla Svizzera, nel continente australiano fino a Melbourne. Collegamenti migliori e buone frequenze fanno sì che l’Australia sia ben raggiungibile anche dal nostro Paese: tre volte la settimana in partenza da Ginevra e due da Zurigo. Tentate la fortuna e vincete due biglietti aerei Qatar Airways del valore di 3200 fr. da Zurigo o Ginevra a Melbourne. Potrete così scoprire questo continente ricco di avventura, animali, colori e cultura.

Penso che l’idea di installare passaggi pedonali muniti di rifrangenti che permettono di accrescere la sicurezza stradale sia veramente geniale. Unico punto debole è, e rimane, l’uomo. Purtroppo però, quando viaggio di notte, noto che molto spesso le persone attraversano le strisce pedonali come se fossero persi nei loro pensieri. Costato di volta in volta che non sono per forza solo i bambini e gli anziani a non rendersi conto del pericolo. Sarebbe un bel passo avanti se gli utenti della strada si concentrassero maggiormente sul traffico.

Sponsor del premio: Qatar Airways, www.qatarairways.com/ch

Helmut Kiesalter, Zurigo

Christian Schmitz, Aeugst a. Albis

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Corsia di sorpasso intasata

Viaggio tutti i giorni in autostrada e so che è molto pericoloso tallonare il veicolo che ci precede. Sulle autostrade la corsia di sorpasso è sempre intasata da automobilisti che circolano a velocità ridotta, fatto che li rende tanto pericolosi quanto quelli che tallonano. A volte non è facile agire razionalmente e mantenere la calma. Approvo una sorveglianza da parte della polizia, ma dovrebbe essere preso di mira anche chi circola a una velocità troppo ridotta.

Per questa rubrica valgono alcune regole: più breve è la lettera, maggiore è la probabilità che venga pubblicata; la redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile inviare le lettere per e-mail: touring@tcs.ch. Le lettere dei lettori vengono pubblicate anche nell’edizione online di «Touring» (www.touring.ch).

Impressum touring Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); vice caporedattore: Heinz W. Müller (hwm); vice caporedattore: Marc-Olivier Herren (MOH); Christian Bützberger (Bü), Antonio Campagnuolo (ac), Pascale Marder (pam), Jacques-Olivier Pidoux (jop), Peter Widmer (wi). Art Director/Fotografie: Martin Lobsiger (mlo). Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, Mathias Wyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Sylvie Fallot (f), Sabine Rothacher (t), Irene Mikovcic-Christen (assistente caporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna, tel. 031 380 50 00, fax 031 380 50 06. E-mail: touring@tcs.ch. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 96 028, totale: 1 355 061. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile), Gabriela Amgarten. Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 031 387 21 16, fax 031 387 21 00. Produzione: St. Galler Tagblatt SA, Basler Zeitung SA, CIE Centre d’impression Edipresse Lausanne S.A. Cambiamenti d’indirizzo: per iscritto, indicando il numero di socio, alla Sede centrale del TCS, cp 820, 1214 Vernier, tel. 022 417 24 40, fax 022 417 28 66, e-mail: service@tcs.ch. Abbonamento: compreso nella quota sociale annua. «Touring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.

Le domande: 1. Con quale operatore turistico Viaggi TCS collabora dal 1° dicembre? 2. Quale città europea è risultata la migliore nel test 2009 dei passaggi pedonali? 3. In che mese avrà luogo il nostro viaggio dei lettori in Scandinavia? Si possono fornire le risposte per posta (solo su cartolina postale), tramite SMS, e-mail o www.touring.ch, indicando le generalità. Concorso 19/09: la macchina fotografica Fujifilm è stata vinta da Udo Wedler di Pfäffikon. Condizioni di partecipazione: il concorso di «Touring» è aperto a tutti, ad eccezione dei collaboratori del TCS e dei loro famigliari. I vincitori saranno estratti a sorte e avvertiti per iscritto. I premi non possono essere sostituiti da una somma di denaro equivalente. Non viene tenuta alcuna corrispondenza. Non sarà possibile ricorrere alle vie legali.

Redazione Touring, concorso per i lettori, casella postale, 3024 Berna; SMS al numero 9988 (1 fr./SMS) scrivendo «Touring» e le tre risposte; touring@tcs.ch (intestazione:concorso) Termine d’invio: 24 gennaio 2010


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l’incontro | touring 1 | 14 gennaio 2010

«Sono fiero di lavorare alla BMW» Come capo progetto l’ingegnere Peter Krist è stato il responsabile dello sviluppo della BMW X1. La sua sfida maggiore riguardava il poco tempo a disposizione.

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Come è diventato capo progetto di un modello BMW?

Peter Krist: Non era pianificato nel dettaglio e neppure ho fatto qualcosa di speciale, né tantomeno mi sono candidato a quella mansione. Diciamo che ero semplicemente nel posto giusto al momento giusto. Infatti, ogni progetto ha bisogno di capacità e competenze specifiche. Decisivo nella scelta è il fatto che la persona disponga esattamente

del profilo cercato. Lo sviluppo della X1 è stato pianificato su un arco di tempo estremamente breve e il design era un fattore centrale. Io ero allora l’uomo giusto per quel lavoro. Quanto è durato complessivamente lo sviluppo della X1?

Dalla prima idea fino all’inizio della produzione sono trascorsi meno di tre anni. È un

lasso di tempo estremamente breve, se si pensa che per lo sviluppo di un nuovo veicolo c’è bisogno normalmente di oltre quattro anni. Quali erano le principali sfide del progetto?

A causa del tempo di sviluppo estremamente ristretto, non ci siamo potuti permettere alcun desiderio supplementare, tutto doveva funzionare a puntino. Per me ha rappresentato una sfida mettere assieme la giusta squadra di sviluppo, persone che potevano lavorare tra loro senza impedimenti e senza che nascessero lotte di competenza. Ora che la nuova macchina è pronta, lei si trova a un punto morto?

No, adesso mi trovo al punto massimo. Dopo la realizzazione della X1 mi darò da fare con una nuova mansione, non ho nessuna paura perché ci sono molti bei lavori alla BMW. Cosa c’è di speciale a lavorare per la BMW?

Non sono in grado di fare paragoni con altri costruttori automobilistici, perché ho iniziato a lavorare qui subito dopo la fine dei miei studi. Secondo me, però, ciò che contraddistingue la BMW è lo spirito davvero speciale che sprigiona tutta la squadra. È un team saldo, che resta unito ed è orgoglioso di lavorare per la BMW. Come si sposta lei per motivi personali?

Al momento naturalmente con una X1, non ci sono dubbi. In precedenza ho cambiato regolarmente vettura per ottenere un’impressione e una sensazione diretta delle diverse categorie di veicoli. Nella veste di capo progetto è particolarmente importante conoscere bene le varie gamme di automobili. Queste conoscenze costituiscono la base per iniziare a progettare una nuova macchina. Secondo lei quali elementi rendono buona un’automobile?

Dipende a quale categoria ci si riferisce. Per una Rolls Royce è diverso che per una piccola utilitaria. Ma in generale un’automobile deve essere adeguata sia nel design esterno che interno, una cosa che ha un significato diverso per ognuno. Tuttavia ci sono criteri ineludibili come la qualità della lavorazione, l’elevata sicurezza nonché delle eccellenti prestazioni nella dinamica Intervista: Felix Maurhofer di guida.

Felix Maurhofer

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Peter Krist ha sviluppato la nuova BMW X1 assieme al suo team.

In pillole Peter Krist, 50 anni, è capo progetto per lo sviluppo della BMW X1. Ha studiato ingegneria elettronica ed abita ad Augsburg. Dalla fine dei suoi studi universitari, nel 1985, lavora per la BMW nella sede Monaco di Baviera.



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ELIMINA IN MODO NATURALE DALL’ARIA:

fumo di sigarette o tabacco riduce il rischio di raffreddori per via aerea secco dal riscaldamento peli di cani e gatti polvere domestica e polveri fini polline e allergeni vegetali odori, gas ecc.

PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO L’umidificazione dell’aria è ottenuta grazie all’effetto dei dischi umidificanti che ruotano costantemente e vengono sciacquati dall’acqua nella coppa. Una sezione dei dischi risulta al di sopra dell’acqua, fatto che permette di garantire un’umidificazione delicata dell’aria. La procedura di umidificazione si regola automaticamente e il rendimento dipende dal livello di umidità dell’ambiente e dalla temperatura dell’aria. L’umidità relativa massima dell’aria raggiungibile corrisponde ad un valore del 40-60%, che rappresenta il livello ottimale per ambienti abitativi, con temperatura di 20-23° C. Dati tecnici: 1. Area operativa: fino a 50 m2 2. Rendimento di umidificazione: 250 ml/h 3. Capacità del serbatoio dell’acqua: 6 litri 4. Alimentazione: 220 V CA/50 Hz 5. Consumo di energia: 20 W 6. Peso lordo: 6,95 kg 7. Dimensioni esterne (con/senza imballaggio, L x P x A): 381 x 318 x 419 mm 8. 12 mesi di garanzia

TAGLIANDO DI ORDINAZIONE

di % 50 per i nto sco ci TCS so

L‘apparecchio combinato SanaAIR depura l‘aria in modo naturale. Speciali dischi pulenti rotanti trattengono la sporcizia e le particelle di polvere nell‘acqua e depurano ogni ambiente in modo naturale. I dischi possono venire lavati in modo semplice e comodo nella lavastoviglie. Detergenti costosi sono quindi superflui in quanto beni di consumo cari. invece di Fr. 498.–

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249.–

Spese postali e di spedizione Fr. 12.50 per ogni ordinazione. Offerta valida fino al: 31.03.2010, fino ad esaurimento scorte.

Quantità:

SanaAIR AW 302 invece di Fr. 498.– Fr. 249.– Inviare il tagliando al seguente indirizzo: TCS, «Touring Shop», Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna; fax 031 380 50 06; e-mail touringshop@tcs.ch. Per eventuali domande: TCS, «Touring Shop», tel. 031 380 50 15 (non si accettano ordinazioni per telefono). Ditta partner/consegna: Colag AG, 8305 Dietlikon, solo in Svizzera o nel Liechtenstein

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