27 gennaio 2011 touring 2 www.touring.ch GAA 1214 Vernier
Il giornale della mobilitĂ
Una costante minaccia sull’arco alpino
L’uomo che spara alle valanghe
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Infrazioni della circolazione
Chi non mantiene la distanza paga 11
Viaggio dei lettori in Croazia
Bellezze e sapori di Istria e Dalmazia 24 Concorso: in palio un quadro di una corsa automobilistica del passato Seggiolini per bambini Un test comparativo del TCS su nove auto familiari 17
Test della Auris 1.8 HSD La prima ibrida Toyota prodotta su larga scala 20
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Viaggi in bicicletta col TCS Itinerari turistici sui pedali e in comodo pullman 28
27 gennaio 2011 | touring 2 | editoriale e sommario
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sommario primo piano 4 Pericolo di valanghe
Come proteggono dal pericolo bianco strade e ferrovie nella Lötschental.
società e mobilità 9 Aeroporti regionali
Sempre più frequentati Lugano-Agno, Berna-Belp, Sion e Altenrhein.
Le zone ambientali spariscono dal tavolo politico
Truffe all’assicurazione. 11 Mantenere la distanza di sicurezza
Viaggiando in autostrada occorre rispettare la distanza tra i veicoli. 15 Barometro congiunturale
In netto aumento le vendite di automobili nuove in Svizzera.
test e tecnica 17 Trasporto bambini in auto
Test TCS di idoneità dei seggiolini su nove veicoli familiari. 19 Primo crash-test su auto elettrica
Buoni risultati per la Mitsubishi i-Miev in un test speciale del TCS. 20 Test della Toyota Auris 1.8 HSD
Questa ibrida giapponese si rivela ideale per la città. Prove su strada 23 Audi A1 1.6 TDI 23 Opel Astra Sports Tourer
24 Viaggio dei lettori in Croazia
Attraverso Istria e Dalmazia su un pullman di lusso tra sapori e profumi. 28 Vacanze ciclistiche con il TCS
Nuovi viaggi accompagnati in bici. 30 Settore paralberghiero
Anche Camping TCS nella nuova associazione mantello. 31 Soggiornare a Davos
Dormire nello stesso letto dei grandi presenti al Forum economico.
club e soci 33 Auto d’occasione
I centri tecnici del TCS controllano lo stato dei veicoli di seconda mano. 33 Amici delle oldtimer
Varie manifestazioni per gli appassionati dei veicoli d’epoca. 35 Il punto
Il presidente centrale del TCS sulla tassazione per i pendolari in auto. 38 l’incontro
Ernst Wyrsch, direttore d’albergo a Davos.
35 prezzi e contatti TCS 37 forum, il concorso, impressum
Proteggere gli automobilisti dai curiosi
Mathias Wyssenbach
Le esperienze dei Ländern tedeschi con le zone ambientali sono piuttosto negative, perché i costi amministrativi e di personale sono molto alti ed i controlli possono venir eseguiti in modo soltanto saltuario. Ma nonostante questa cattiva esperienza nel paese vicino, il modello ha rischiato di venire introdotto anche in Svizzera. Infatti, alcuni cantoni come Ginevra o il Ticino volevano dalla Confederazione delle basi legali per poter creare le zone ambientali anche qui da noi. Il precedente ministro dei trasporti Moritz Leuenberger aveva ripreso rapidamente l’idea, inviando il progetto in consultazione. Adesso la sua succeditrice Doris Leuthard ha tirato il freno, non ne vuole più sapere dell’idea delle zone ambientali. Questa decisione dà ragione anche al TCS. E dimostra in modo inequivocabile quanto è importante un club della mobilità attivo, che si batte con forza a favore degli interessi dei propri soci. Infatti, il TCS si è schierato sin dall’inizio apertamente contro le zone ambientali, con la motivazione che le procedure amministrative per l’introduzione delle zone ricadevano chiaramente sulle spalle degli utenti. Inoltre, secondo il TCS le zone ambientali sarebbero state antisociali; oltretutto norme più severe sui gas di scarico delle automobili non avrebbero portato ad una sostanziale diminuzione delle emissioni nocive. Considerato tutto ciò, il Datec ha preso una giusta decisione. Felix Maurhofer, caporedattore
9 Il consulente
viaggi e tempo libero
Foto di copertina Autore: Fabian Unternährer
Al momento attuale per identificare i proprietari di un veicolo tramite la targa basta fare una ricerca sui siti Internet di molte amministrazioni cantonali. Una situazione che il Consiglio federale vuole cambiare. Infatti, sta mettendo a punto una modifica di legge che stabilisce l’obbligo di una richiesta scritta e motivata per aver accesso a dati personali.
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primo piano | touring 2 | 27 gennaio 2011
In lotta contro il pericolo bianco Le valanghe non minacciano soltanto le piste da sci, ma mettono in pericolo anche le strade e le linee del treno, che possono essere interrotte o danneggiate. Nella Lötschental (VS) ci si mobilita per affrontare il pericolo.
› Portale nord del tunnel del Lötschberg, il
villaggio di Kandersteg si estende sopra un vasto altopiano aperto su un’ampia valle. Sul versante sud della galleria, il piccolo centro vallesano di Goppenstein è stretto tra due vertiginose pareti montuose che lasciano solo un angusto passaggio alla strada e ai binari del treno. Dei ghiaccioli sono attaccati alla parete rocciosa come al tetto di un chalet, non appena la neve si deposita sul versante a strapiombo inizia già a scricchiolare. Sull’altro lato, un largo corridoio per le valanghe sventra la montagna dall’alto al basso. Per proteggere le vie di comunicazione, vengono erette vere e proprie «dighe», costituite da monumentali barriere metalliche. Queste opere che punteggiano il paesaggio non sono davvero superflue per tentare di contenere le forze della natura: «È già successo di avere fino a sette valanghe in una sola giornata – spiega Pius Henzen –. Numerosi corridoi possono cedere in modo indipendente».
Episodi drammatici | In veste di capo della commissione delle valanghe della Lötschental, Pius Henzen dirige i lavori di messa in sicurezza del comprensorio scii-
stico, delle abitazioni, di strade e ferrovie. Tre compiti che vanno di pari passo, in una valle incassata dove i centri abitati sono disposti sui fianchi della montagna, sormontati dalle piste da sci. Le sciagure del passato ha insegnato alla popolazione che non era al riparo da una valanga partita 1600 metri più in alto, sulle alture di Hockenhorn: nel 1951, era rimasta sepolta un’intera casa, causando la morte di una famiglia di cinque persone – soltanto un neonato era sopravissuto; nel 1981 era stata devastata una falegnameria; mentre il 1999 ha marchiato la memoria collettiva per le cospicue nevicate che hanno provocato all’incirca 300 valanghe.
Forza dirompente | Per prevenire queste
minacce sono state interrate in galleria diverse strade, predisposti passaggi pedonali sotterranei ed eretti ponti sotto i quali si incanalano le valanghe. Se però le automobili sono così – più o meno – preservate dalla neve, non lo sono dal formidabile spostamento d’aria sollevato dalle slavine: «Una valanga può raggiungere i 300 km/h – precontinua a pagina 6
Un innamorato dell’alta montagna Figura emblematica della Lötschental, Pius Henzen è il presidente della commissione delle valanghe nonché guida alpina. La sua missione di rendere sicure le piste da sci e le zone abitate è remunerata su base oraria, ne derivano importanti oscillazioni del tempo di lavoro in funzione delle esigenze specifiche: in occasione dell’inverno molto innevato del 1999, ha per esempio lavorato senza interruzioni durante due intere settimane consecutive. È inoltre obbligato a seguire ogni anno dei corsi di perfezionamento per guide alpine e specialisti di valanghe, in particolare nel delicato settore della padronanza degli esplosivi. Insegna anche in alcuni corsi proposti dall’associazione mantello Funivie svizzere. Inoltre, offre i suoi servizi come guida alpina ai turisti residenti all’hotel Fafleralp, situato all’estremità della vallata. Pius Henzen si definisce «un vero Lötschentaler», un’identità che riafferma scolpendo le celebri maschere di carnevale. jop
Un dispositivo che permette di lanciare esplosivi contro la montagna.
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La messa in sicurezza delle piste di sci, delle vie di comunicazione e delle abitazioni della Lรถtschental esige che si provochino artificialmente le valanghe.
Un proiettile esplosivo utilizzato da Pius Henzen per scatenare valanghe. Gran conoscitore della materia, padroneggia gli esplosivi alla perfezione.
Il Gazex: questa istallazione funziona tramite un gas trasportato nelle condotte, che lo fanno detonare a distanza.
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foto Fabian Unternährer, ald
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A Goppenstein (sin.) sono state erette impressionanti barriere antivalanghe. Edificati ai lati della montagna, i villaggi della Lötschental devono premunirsi contro le slavine (in alto a destra). Per proteggere le strade, sono state costruite alcune gallerie (in basso).
continua da pagina 4
cisa Pius Henzen –. Essa può produrre un soffio capace di proiettare un veicolo fuori strada, perfino un camion». Una prova supplementare, se ce ne fosse bisogno, che i provvedimenti edili non garantiscono una sicurezza assoluta.
Comando a distanza | Anticipare, questa è la regola d’oro che anima Pius Henzen. Dall’inizio della stagione, egli procede ad osservazioni minuziose e regolari del manto nevoso. Studiando la composizione degli strati successivi, è perfino in grado di valutare la probabilità di valanghe. Fattori quali la quantità delle precipitazioni, la compattezza della superficie o l’orientamento dei venti sono essenziali per una corretta valutazione della situazione: «Con una buona struttura delle coltri nevose, la situazione è sotto controllo fino a 40 cm. Ma con una cattiva struttura, bisogna intervenire già a partire dai 20 cm». In circostanze del genere, è all’alba che bisogna agire: Pius Henzen si reca sulle alture di Hockenhorn, a 3100 metri di quota, dove si trovano le istallazioni fisse per provocare le valanghe, ossia una quindicina di dispositivo comandati a distanza tramite computer. Alcuni lanciano degli esplosivi
nella neve, altri li fanno detonare a 1,5 metri dal suolo, accrescendo l’ampiezza della valanga. Un terzo tipo di apparecchio, il Gazex, provoca esplosioni partendo da una miscela di gas circolante nelle condutture. E per i suoi interventi localizzati, Pius Henzen fa ricorso a esplosivi manipolati a mano. E quando la situazione diventa molto tesa, si raggiungono le cime in elicottero e si lanciano gli esplosivi in volo. Tutto deve essere concluso per l’arrivo dei primi sciatori alle 9 del mattino, ciò che lascia poco tempo agli specialisti: «Si crede spesso che si potrebbe lavorare di notte – sottolinea Pius Henzen –. Ma è impossibile perché dobbiamo verificare visivamente che l’intera valanga sia realmente scesa».
Al volante della sua minuta Subaru Impreza – che non scambierebbe per nulla al mondo contro uno di quei 4�4 sovradimensionati che affollano le città –, Pius Henzen non ha finito di mappare ogni angolo remoto della Lötschental alla ricerca dei capricci di Madre Natura. E l’arrivo delle belle giornate non farà ancora scoccare l’ora del suo riposo, perché altri pericoli si profilano. Inondazioni e frane aumentano in frequenza e intensità. Nel 2008 una gigantesca colata di fango ha lambito il villaggio di Ried, provocando danni agli edifici. Per impedire che tale fenomeno si ripeti, è stata costruita una «diga» e scavata una larga trincea nella montagna allo scopo di canalizzare il fango lontano dalle zone abitate.
Blocchi di ghiaccio | Confrontato in permanenza alle sfide della natura, per gestire le situazioni critiche Pius Henzen si appella alla propria esperienza di montanaro e al suo istinto. Si appoggia anche sul registro informatico delle valanghe, una vasta banca dati grazie alla quale si può stabilire dei paralleli con situazioni già vissute: «Prevedere le valanghe è più facile di 20 anni fa. Tuttavia, altri pericoli hanno fatto la loro apparizione, come i blocchi di ghiaccio che si staccano dal ghiacciaio in maniera imprevedibile».
Affascinante mistero | Ma qualsiasi cosa si intraprenda, resterà sempre una parte di ignoto: «Anche se si lascia in parte decifrare, la natura conserverà sempre il suo segreto – confida Pius Henzen –. Questo mistero mi affascina». Da qui si comprende meglio perché pone l’umiltà e la fiducia in Dio come chiave di volta del suo lavoro.
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Jacques-Olivier Pidoux Info Touring Per saperne di più sul tema digitate l’indirizzo www.slf.ch, il sito Internet dell’Istituto per lo studio delle valanghe di Davos.
venerdi, 20.00h
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maggio 11
Basilea St. Jakobshalle
MANDARE QUESTO TAGLIANDO PRESSO: Feel IT Production GmbH, Wiesenstrasse 20, 3014 Berne
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maggio 11 informazioni
vendita per posta, p o s t a , manor m a n o r e ffs ffs I BIGLIETTI SARANNO SPEDITI CON UNA COMMISSIONE DI SPESA DI CHF 10.– DOPO IL PAGAMENTO DELLA FATTURA.
sabato, 19.00h
www.citynights.ch Quantità
Venerdì, 20.5.2011
Sabato, 21.5.2011
Categoria Quantità VIP 250.– invece di 280.– CHF 83.– invece di 93.– CHF 69.– invece di 79.–
Categoria CHF 62.– invece di 72.– CHF 43.– invece di 53.– CHF 33.– invece di 43.–
Cognome/Nome Indirizzo NPA/Luogo Tel. Data Firma
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il consulente
Urs-Peter Inderbitzin
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Truffare l’assicurazione non è una bagattella
Gli aeroporti regionali riprendono quota: Altenrhein fa le cose in grande con l’Embraer 170.
Spiccare il volo da uno scalo regionale Non deve essere per forza Zurigo, Ginevra o Basilea: pure alcuni scali regionali, come Lugano, offrono una (benché limitata) scelta di collegamenti di linea e voli charter.
› In genere, chi vola in aereo dalla Svizzera
decolla e atterra sulle piste di Zurigo, Ginevra o Basilea: stando all’Ufficio federale dell’aviazione civile (UFAC), nel 2009 sugli oltre 37 milioni di passeggeri, 22 sono stati registrati a Kloten, 11 a Cointrin e 3,8 all’EuroAirport. Non ci si deve però dimenticare che gli scali di nicchia giocano un ruolo importante a livello regionale, anche quando sono al servizio di solo 326 000 passeggeri. I loro atout: vicinanza, parcheggio semplice, velocità del check-in.
Berna ridecolla | Recentemente l’aero-
porto della capitale campeggiava sui giornali perché una compagnia charter locale era stata sostituita con Helvetic Airways che, con il suo Fokker 100 (100 posti), a partire dal piano di volo estivo collegherà numerose destinazioni di vacanza nell’area del Mediterraneo, tra cui addirittura Creta. La novità ha attirato altre agenzie di viaggi che ora presentano nuove offerte da Berna. La SkyWork Airlines decolla con il Dash-8 (72 posti) e il Dornier 328 (31 posti) e offre ora collegamenti di linea tra l’altro verso Londra, Berlino, Amburgo, Rotterdam e Barcellona. Sono già in servizio i tre voli giornalieri verso Monaco con Cirrus-Airli-
nes (Dornier 328). Air France vola due volte al giorno da Berna a Parigi-Orly e ritorno (ATR-42, 48 posti). Il tempo dirà poi se questo sviluppo sorprendente si consoliderà. A tutto ciò si aggiungono i voli dall’Inghilterra per i weekend sugli sci.
Lugano in testa | Anche se Agno ha
vissuto tempi migliori con Crossair, poi assorbita in Swiss, lo scalo ticinese detiene il primo posto nella classifica degli aeroporti regionali con 167 000 passeggeri (Berna: 107 000). Oltre ai charter estivi, offre quattro voli Suiss al giorno su Zurigo (Darwin, Saab 2000 da 50 posti), due per Ginevra (Darwin/ Flybaboo) e due per Roma (Darwin). Sion (1339) può vantarsi solo di charter invernali (Snowjet, Jumbolino, 80 posti) da Londra, inoltre Air Glacier in estate vola con un Beechcraft Super King (8 passeggeri) più volte la settimana verso Corsica e Sardegna. A San Gallo (73 279, con charter estivi) la pista si fa sempre più stretta: sullo scalo privato di Altenrhein atterra e decolla la compagnia austriaca AUA tre volte al giorno per collegare Vienna (Dash-8). Ben presto, la nuova «Peoples Vienne Line» si vedrà su questa pista con un Embraer 170 (72 posti)… salvo intoppi. Heinz W. Müller
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Ci sono nostri concittadini che fanno della truffa all’assicurazione un vero e proprio sport. A molti furbi il colpo riesce. L’Associazione svizzera d’assicurazioni stima che in Svizzera circa il 10% degli indennizzi sia ottenuto in maniera truffaldina. Ma le assicurazioni non restano con le mani in mano e scoprono un numero crescente di irregolarità. Una recente sentenza del Tribunale federale ci mostra come un automobilista ha tentato di imbrogliare l’assicurazione e in che modo è stato punito. Nel giugno 2006 il conducente aveva sporto denuncia contro ignoti facendo credere alle autorità che il suo veicolo parcheggiato fosse stato danneggiato da un secondo veicolo sconosciuto. Visto il genere di danno, entrava in linea di conto unicamente il contatto con un autocarro. Indagini più approfondite svolte dalla polizia scientifica della città di Zurigo rivelarono tuttavia che il danno era stato causato al veicolo in corsa dall’impatto con un tipo di guardrail comunemente in uso. Le immagini del danno – graffi orizzontali poco profondi e 4 o 5 rilievi sovrapposti – non fornivano infatti alcun indizio di impatto con un altro veicolo. Per questo motivo, il tribunale cantonale di seconda istanza ha concluso che il danno non era stato causato da un contatto con un altro automezzo, bensì dall’urto con un guardrail di acciaio inossidabile. L’automobilista è pertanto stato condannato ad una pena pecuniaria sospesa di 4500 franchi e ad una multa di 500 franchi per sviamento della giustizia e tentata truffa. Il condannato si è rivolto al Tribunale federale per chiedere la sua assoluzione, ma la corte di Losanna gli ha confermato il verdetto precedente (sentenza 6B_363/2010).
L’autore è giornalista giudiziario accreditato presso il Tribunale federale.
touring 13
9. August 2007
Safety in adventures
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Nepal: trekking Annapurna in lodge Con vista sugli imponenti Ottomila
Al Campo base dell’Annapurna 1 Il nostro Base Camp Trekking ci porta alle pendici dell‘Annapurna I (8091 m), una delle montagne più alte del mondo. Il trekking si snoda ai piedi di vette maestose, senza tuttavia mai superare i 4130 m di altitudine. La sera ci si ferma in piccoli villaggi e si pernotta in comode lodge – tutto sommato, un trekking confortevole. Qui le montagne sono più spettacolari e imponenti delle nostre Alpi; entrare in contatto con la popolazione indigena è di sicuro ancora possibile. Programma: 1°-2° giorno: volo Zurigo–Bangkok– Kathmandu, visita di Kathmandu 3° giorno: volo per Pokhara con vista sugli Ottomila Manaslu e Annapurna 4° giorno: trekking sul versante sud del massiccio Modi Khola fino a Landrung 5° giorno: attraverso foreste di bambù fino a Chomrong, vista sul Machhapuchhare 6° giorno: spettacolare trekking fino all‘Hotel Himalaya 7° giorno: circuito nell’area protetta dell’Annapurna, Machhapuchhare Base Camp 8° giorno: all’Annapurna Base Camp (4130 m) e proseguimento fino a Dovan 9° giorno: discesa al fiume Kali Gandaki, attraverso il passo Modi Khola per Machhapuchhare
Tagliando d’iscrizione
10° giorno: attraverso foreste, passando per campi coltivati fino a Ghandrunk 11° giorno: proseguimento fino a Banthanti, splendida vista sull’Annapurna Sud 12° giorno: attraverso boschi di rododendri si arriva a Ghorepani (2880 m) 13° giorno: trekking fino a Naypul, viaggio di rientro a Pokhara 14° giorno: viaggio in minibus per Kathmandu, visita della città 15° giorno: tempo a disposizione per visitare la metropoli Kathmandu, volo di rientro 16° giorno: arrivo a Zurigo Date: 13–28 novembre 2011 9–24 aprile 2012 11–26 novembre 2012 Condizioni: Per escursionisti allenati, in forma per arrampicare per circa 6 ore. Non sono necessarie specifiche conoscenze alpinistiche. Offerta esclusiva TCS: Fr. 4200.– prezzo speciale TCS (prezzo normale Fr. 4490.–) Fr. 470.– tasse aeroportuali e carburante Le nostre prestazioni: – confortevole trekking in lodge di 16 giorni – trekking con guide alpine svizzere – gruppi di 10-16 partecipanti – voli Svizzera-Kathmandu e ritorno e volo interno per Pokhara – tutti i trasferimenti sul posto – trekking tutto compreso (pensione completa, trasporto bagagli, permesso di trekking, tassa per il parco nazionale, squadra di sherpa) – evento informativo: 8 maggio e 25 settembre ad Altdorf.
trekking Nepal-Annapurna Lodge
� Vi prego di inviarmi il programma dettagliato. � Mi iscrivo per la seguente data: Cognome
Nome
Via
CAP/Località
Telefono
Cellulare
Firma
Inviare a: Bergschule Uri, Casella postale 6490 Andermatt, telefono 041 872 09 00 fax 041 872 09 50 info@bergschule-uri.ch Trovate il nostro programma di dettaglio su: www.bergschule-uri.ch/annapurna
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Comet Photoshopping
27 gennaio 2011 | touring 2 | società e mobilità
Distanze tra i veicoli troppo corte vengono punite dalla polizia. Chi rispetta «la regola dei due secondi» non ha nulla da temere.
Mantenete la distanza! La «regola dei due secondi» applicata alla distanza da tenere tra i veicoli quando si circola incolonnati, dà sicurezza ed evita di subire multe salate e ritiri di patente.
› 480 franchi di multa e il ritiro della paten-
te per tre mesi: al TCS regolarmente si rivolgono i soci che vengono puniti per aver infranto la norma della distanza di sicurezza in autostrada. Le multe oscillano tra un minimo di 300 franchi e un massimo di diverse migliaia di franchi, a seconda dell’infrazione e della situazione finanziaria del conducente. A ciò si aggiunge il ritiro della patente. Rimanere appiccicato al paraurti di chi ci precede è solo una scortesia? Assolutamente no: una distanza troppo esigua dal veicolo che ci precede è una delle cause più frequenti d’incidenti. Stando all’Ufficio federale di statistica, nel 2009 in Svizzera sono stati registrati 2444 incidenti stradali a causa di una vicinanza eccessiva tra veicoli. Una cifra che corrisponde all’11,9 percento di tutti gli incidenti sulle strade elvetiche. Di questi, otto hanno avuto esito mortale, 242 con lesioni gravi e 2194 con ferite leggere. Gli incidenti in questione dunque provocano soprattutto feriti leggeri. L’Ufficio prevenzione infortuni (upi) ha rilevato che il 20 percento delle vittime soffre di lesioni al
collo e alla spina dorsale. Stando all’Ordinanza sulle norme della circolazione stradale (ONC) «Quando i veicoli si susseguono, il conducente deve osservare una distanza sufficiente dal veicolo che lo precede al fine di potersi fermare per tempo in caso di frenata inattesa». Relativamente alla distanza, il Tribunale federale indica la regola d’oro del «mezzo tachimetro in metri» (corrisponde a 1,8 secondi) e dei «due secondi». Mantenerla non è sempre così semplice. Proprio sull’autostrada capita spesso che i veicoli in fase di sorpasso si inseriscano negli spazi tra due auto.
Sorveglianza video | Solo un terzo dei
Cantoni elvetici punisce il mancato rispetto della distanza di sicurezza sulle autostrade e sulle strade cantonali. Il ventaglio dei mezzi impiegati vanno dalla semplice osservazione visiva di ciò che succede sulla strada, attraverso una pattuglia di polizia, sino alla registrazione video. Le polizie cantonali di Zurigo e Berna conducono due o tre volte all’anno delle azioni mirate sul tema «Mantenere la distanza, spingere e
guidare a destra». Gli agenti ticinesi e ginevrini controllano regolarmente la distanza. «Molte persone non si rendono conto di guidare troppo vicini in colonna», afferma Frank Rüfenacht, direttore della sezione traffico della polizia cantonale di Berna.
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Nadia Rambaldi
Decisioni del tribunale In Svizzera non è stata sviluppata una giurisprudenza sulle regole generali che determinano quale distanza rappresenta un’infrazione leggera o grave delle norme della circolazione. «L’entità della multa o la durata del ritiro della patente vengono fissate dai tribunali in base al quadro offerto dal codice penale», spiega il portavoce dell’Ustra Thomas Rohrbach. L’entità delle multe oscilla tra un minimo di 300 franchi e un massimo di diverse migliaia di franchi. Inoltre, può essere ritirata la licenza di condurre. nr
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società e mobilità | touring 2 | 27 gennaio 2011
Lavaggio a 360 gradi Un’auto tirata a lucido è il prodotto dell’attività di Riwax. L’azienda bernese, leader del settore, ha tra i clienti grandi distributori e l’industria nautica ed aeronautica.
› È tornato il periodo adatto per una visita
all’autolavaggio: quando la neve si scioglie e il colore del veicolo non è ormai più riconoscibile, comincia il pellegrinaggio agli impianti di lavaggio, almeno per coloro che ci tengono ad avere veicoli impeccabili. Oppure si rimboccano le maniche e fanno da sé, anche se in inverno è un lavoro piuttosto arduo. In tutti i casi, le bolle di sapone che fanno risplendere la carrozzeria nascono in un quartiere industriale di Zollikofen (BE). Qui si trova la sede del leader del mercato, la Riwax-Chemie SA. L’ex azienda familiare produce per molti venditori al dettaglio, negozi delle stazioni di benzina e grandi distributori, sia shampoo per telai che un assortimento completo di prodotti per la cura dell’auto. Stando alle informazioni fornite dall’azienda, Riwax «è il terzo maggior fabbricante di prodotti per la lucidatura in Europa». In inverno naturalmente i più richiesti sono gli antigelo e i prodotti per i tergicristalli. Chi è stato avveduto, ha trattato il proprio veicolo prima dell’arrivo del freddo con tutti i prodotti di lucidatura, chi invece non l’ha fatto, deve recuperare in primavera per ridare splendore alla lamiera.
de Lorenz Harzenmoser, uomo dalle mille idee che dal 1997 guida l’azienda con 52 dipendenti. Assieme al suo team, Harzenmoser sperimenta in laboratorio sempre nuovi prodotti e miglioramenti. E nel far ciò tiene in alta considerazione anche la protezione dell’ambiente nel produrre 5500 tonnellate di prodotti. «Vogliamo ridurre al minimo la quantità di sostanze chimiche nei nostri prodotti», spiega il direttore di Riwax. In questo modo, può convincere gli acquirenti che in inverno non ha senso regolare il liquido per i tergicristalli a meno 20 gradi. «Meno dieci gradi è assolutamente sufficiente», sostiene Harzenmoser. Riguardo ai nuovi prodotti di cura fabbricati sulla base delle nanotecnologie è piuttosto scettico: «Non si sa ancora quali
possano essere le conseguenze a lungo termine delle micro particelle sull’essere umano». Il proprietario di Riwax sta progettando un impianto per l’eliminazione dell’acqua di scarico in modo da contribuire alla protezione dell’ambiente e naturalmente anche alle casse dell’azienda.
Anche per aerei | Ma il progetto non è an-
cora realizzato e Harzenmoser porta avanti gli affari quotidiani. Tanto più che Riwax non si limita alle auto, bensì fornisce anche compagnie aeree così come aziende di manutenzione degli aerei, in modo che anche i velivoli siano lucidati a nuovo. Altrettanto importante è la collaborazione con il settore nautico. Heinz W. Müller
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Ulteriori informazioni: www.riwax.com
Un occhio all’ambiente | «Chi si prende cura della propria auto mantiene più a lungo il suo valore in vista di un’eventuale vendita», afferma con il tono di chi se ne inten-
Il direttore della Riwax, Lorenz Harzenmoser, ha pronti alcuni consigli per superare indenni la stagione invernale. Nel periodo delle lunghe notti un problema è costituito dai finestrini che devono garantire una visuale impeccabile. A questo fine, devono essere liberati da sporcizia e residui (olio, fuliggine ecc.) altrimenti rimangono unti. I finestrini in inverno dovrebbero venire disgelati con un apposito spray. I raschietti, infatti, possono danneggiare il vetro e non sempre puliscono in modo ottimale. Quando le temperature calano sotto lo zero, i tergicristalli devono restare sollevati, altrimenti la gomma gelando rischia di danneggiarsi. Nel caso di condizioni con fanghiglia è necessario pulire ogni tanto la gomma dei tergicristalli con uno straccio umido. tg
foto Mathias Wyssenbach
I consigli del capo
Lorenz Harzenmoser nel laboratorio dove vengono sviluppati nuovi prodotti. Da qui proviene la merce esposta (in basso a destra). A sinistra: il nastro per l’imbottigliamento automatico.
27 gennaio 2011 | touring 2 | società e mobilità
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Riacceso dibattito sul gesto con la mano Bisogna reintrodurre l’obbligo del gesto con la mano ai passaggi pedonali? La questione torna alla ribalta in seguito ad una serie di gravi incidenti.
in caso di reintroduzione di questa regola, la Svizzera costituirebbe un’eccezione europea. Quale principio cardine di comportamento, l’upi ricorda che bisogna sempre aspettarsi che un pedone si introduca inaspettatamente sulla carreggiata.
› Tutti sono concordi nel dire che la sicu-
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Sicurezza illusoria | Nei resoconti degli
Keystone
rezza sulle strisce pedonali è insoddisfacente. Nel 2009 si contavano 21 morti e 960 feriti, 276 dei quali in modo grave. Una situazione tanto più preoccupante perché riguarda una considerevole proporzione di anziani. Alcune voci reclamano con veemenza la reintroduzione del segnale obbligatorio con la mano sugli attraversamenti protetti, una proposta avanzata a livello politico dalla consigliera argoviese Sylvia Flückiger-Bäni. Da parte degli esperti, invece, si dubita che ciò sia la panacea. Uno studio dell’Ufficio svizzero prevenzione infortuni (upi) mostra che non si è riusciti a stabilire alcuna relazione tra il cambio di legislazione intervenuta nel 1994 e «l’incidentalità». L’upi teme anche che i bambini interpretino il segnale della mano come una possibilità di arrestare il traffico. Inoltre,
La sicurezza sulle strisce pedonali va migliorata, ma tramite quali mezzi?
incidenti, gli automobilisti dichiarano generalmente di non aver visto i pedoni. Un gesto della mano obbligatorio non cambierebbe dunque granché, soprattutto di notte oppure in caso di maltempo. Sembra quindi preferibile puntare su provvedimenti di risanamento che migliorino la visibilità e mettano in sicurezza l’attraversata. In questo ambito, in Svizzera resta da compiere un importante lavoro di attualizzazione, come ha rilevato un recente test europeo che ha messo in risalto serie lacune in un attraversamento di Lugano. Un altro problema, e non minimo, è la sovrabbondanza di passaggi protetti che deconcentra gli automobilisti e fornisce ai pedoni un falso sentimento di sicurezza. jop
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Non lasciatevi sfuggire l’occasione!
2a Settimana Touring di passeggiate e «AlpenFieber» 2a Settimana «Touring» di passeggiate e musica a Davos, con «AlpenFieber»
Scoprite le bellezze paesaggistiche di Davos con i suoi 450 km di sentieri segnalati, allacciatevi gli scarponi e accompagnate gli albergatori: Marc Demisch, Jean-Pierre Galey, Cyrill Ackermann, Riet Frey e Jürg Zürcher nelle varie escursioni attraverso la Landwassertal.
Godete lo splendido mondo alpino di Davos abbinato a concerti di noti cantanti. Prestazioni esclusive per i soci TCS: – pernottamento in camera doppia, incl. colazione e cena – libero ingresso a tutti i concerti – aperitivo di benvenuto e presentazione delle guide e degli itinerari – tutti gli impianti di risalita
Lasciatevi contagiare dall’AlpenFieber!
Davos Klosters incanta con il suo paesaggio alpino risplendendo nella sua luce migliore in questa stagione. E accoglierà ancora una volta le star della Schlagermusik, questa musica popolare risuonerà infatti tra i verdi pascoli al melodioso suono delle fisarmoniche. «AlpenFieber», ovvero febbre alpina, viene denominata la nostra manifestazione estiva 2011. Lasciatevi contagiare da questa «salutare» febbre e godetevi una settimana di vacanza con gite nella natura e tanta buona musica soggiornando in alberghi in cui il personale penserà in modo speciale al vostro benessere. Concerti: Lunedì 13 giugno 2011: con Yasmine – Melanie, Stefan Roos, Captain Cook, Bel-
sy&Florian, Francine Jordi, quintetto Nockalm, Semino Rossi, finale con tutti. Venerdì 17 giugno 2011: con Diana, Dorfrocker, Oesch’s die Dritten, Hey-Man Band, ChueLee, Markus Wohlfahrt, finale con tutti.
Sono esclusi: – il vitto durante le escursioni – i trasferimenti in bus e in treno che si rendono necessari durante le escursioni.
Davos: paradiso escursionistico
Albergo 3 stelle (camera doppia a persona): Albergo 4 stelle (camera doppia a persona)
Le gite saranno accompagnate dagli albergatori dell’hotel tre stelle Sunstar e degli hotel 4 stelle: ArabellaSheraton Seehof, Waldhotel, Sunstar Park, Grischa e Meierhof, coadiuvati da un team di esperte guide. Scoprite Davos da sabato 11 giugno a sabato 18 giugno 2011.
Prezzi:
Fr. 875.– Fr. 1050.–
Escursioni I partecipanti verranno suddivisi ogni giorno in quattro gruppi, secondo le preferenze individuali. Il programma prevede 24 differenti gite. Naturalmente sono possibili anche giornate all’insegna del dolce far niente. Gruppo blu: 1–2 ore Gruppo verde: 2–4 ore Gruppo giallo: 3–5 ore Gruppo rosso: 4–6 ore
Iscrizioni Numero di partecipanti limitato. Termine di iscrizione 18 marzo 2011. Mi iscrivo definitivamente alla 2a settimana Touring di passeggiate a Davos: Cognome
Nome
Cognome
Nome
Via/n.
CAP/località
Tel. durante il giorno
Fax/e-mail
N. socio TCS
Data/Firma
Quantità camera singola (supplemento 15 Fr. per persona e notte): Quantità camera doppia (CD):
Prezzo albergo 3 stelle: da sabato 11 giugno a sabato 18 giugno Fr. 875.–/a persona in camera doppia Prezzo albergo 4 stelle: da sabato 11 giugno a sabato 18 giugno Fr. 1050.–/a persona in camera doppia Da inviare a:
Redazione Touring Maulbeerstrasse 10 3001 Berna oppure fax 031 380 50 06 o e-mail touring@tcs.ch
27 gennaio 2011 | touring 2 | società e mobilità
15
Vendite auto: in sorpasso Era da anni che il mercato delle auto nuove non andava così forte. Nei prossimi mesi si assisterà anche a un boom delle vendite. Lo mostra nero su bianco il nostro barometro.
Il concetto | Anche il barometro della congiuntura dell’auto di «Touring» ha segnato un nuovo record nei mesi di novembre e dicembre 2010. La misurazione tiene conto di componenti come spesa in pubblicità, offerta di modelli, interesse dei potenziali acquirenti, immatricolazione di nuove auto. Le immatricolazioni costituiscono il 25 percento del peso dell’indice. Uno sguardo all’indietro: il barometro delle vendite di autovetture ha toccato il fondo il 24 agosto 2008 (grafico), anche se il peggioramento della congiuntura in Svizzera – provocato dalla crisi finanziaria – non è stato così profondo come all’estero. A partire da questo minimo, la tendenza a medio
termine è andata verso un chiaro miglioramento. In generale, i valori segnano una crescita al di sopra della media. L’attuale barometro, così come i valori provvisori di gennaio 2011, indicano ancora cifre molto buone per tutto il primo mese dell’anno. Probabilmente pure febbraio dovrebbe essere di segno molto positivo. Quali fattori influiscono l’andamento delle vendite? Questa domanda sta alla base del barometro sulla congiuntura dell’automobile. Oltre allo sviluppo generale dell’economia e alla propensione ad acquistare dei consumatori, ci sono altri fattori molto interessanti. In primo luogo: tanti
più nuovi modelli vengono lanciati e vengono fatte campagne pubblicitarie, quanto più aumentano le vendite.
Importatori contenti | «Le nostre previ-
Keystone
›
Le cifre delle vendite parlano da sé: nel 2010 sono state messe in circolazione 294 mila automobili nuove. Era dal 2002 che non si raggiungeva un tale livello, che corrisponde ad un +10,6%. Un risultato da incorniciare perché il mercato dell’auto non si limita a rispecchiare la buona salute dell’economia svizzera, bensì supera addirittura la tendenza generale. Già a novembre la dinamica ha registrato un’accelerazione con un +14,4% rispetto all’anno precedente. E dicembre ha fatto il bis con una crescita del 17,6%.
Dopo una lunga crisi il mercato delle automobili nuove è tornato a mostrare segnali molto positivi.
sioni indicavano già un 2010 migliore del 2009», afferma Morten Hannesbo, CEO di Amag, a «Touring». Stando ad Hannesbo, hanno contribuito a questo risultato la ripresa dell’economia in generale e il fatto che la crisi 2008/2009 non ha colpito così profondamente la Svizzera come l’estero. Hannesbo: «Per il 2011 riteniamo che il mercato automobilistico svizzero si collocherà attorno ad almeno 290 000 unità, e potrebbero anche diventare 300 000». Tutte le marche rappresentate da Amag hanno registrato un aumento; tra queste Skoda del 23,9, Seat del 22,1, Volkswagen del 14,8 e Audi dello 0,7%. Il 2010 è stato un successo anche per Renault Svizzera. Il marchio è aumentato del 13,2%; Dacia addirittura del 128%. Arnaud de Kertanguy, direttore generale di Renault Svizzera SA, afferma: «Con oltre 25 000 veicoli venduti possiamo affermare che è stato un anno di successo». Il secondo posto sul podio per la vendita di auto è il miglior risultato nella storia ultraottantenne di Renault in Svizzera. Hans Peter Arnold
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Barometro congiunturale del mercato dell’automobile dal 2007 Barometro (curva blu; differenza settimanale sull’anno precedente in percentuale) e immatricolazioni mensili (in migliaia).
05.12.10
24.10.10
12.09.10
01.08.10
20.06.10
09.05.10
28.03.10
14.02.10
03.01.10
22.11.09
11.10.09
30.08.09
19.07.09
07.06.09
26.04.09
15.03.09
01.02.09
09.11.08
21.12.08
28.09.08
–15%
17.08.08
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–10%
25.05.08
5
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–5%
02.03.08
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09.12.07
15
28.10.07
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16.09.07
20
05.08.07
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18.02.07
20%
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Inviare il tagliando a TCS «Touring Shop», Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna, Fax 031 380 50 06, E-mail: touringshop@tcs.ch Per domande: TCS, «Touring Shop», telefono 031 380 50 15 (non è possibile effettuare ordinazioni telefonice). Spedizione tramite Globas GmbH in Svizzera e nel Liechtenstein
27 gennaio 2011 | touring 2 | test e tecnica
17
Comfort per i più piccini Nella gran parte delle auto familiari possono accomodarsi 3 o 4 bambini allacciati. Quanto siano davvero «familiari» lo dimostra un test comparativo del TCS.
› Scampagnata con la famiglia o semplice
uscita per le compere, poco importa: in entrambi i casi i bambini a bordo devono essere allacciati negli appositi seggiolini. Punti di ancoraggio difficili da raggiungere, cinture di sicurezza troppo corte, scarsità di spazio possono trasformare anche un breve viaggio con la prole in un’impresa impegnativa. Il TCS ha testato l’idoneità per le famiglie di nove veicoli: migliori sono risultate le monovolumi.
Il trasporto di tre seggiolini per bambini sui sedili posteriori è in generale possibile. Tutti i veicoli testati dispongono della larghezza sufficiente per ospitare tre seggiolini a rialzo muniti di schienale. Se però i seggiolini sono appena un po’ più larghi, solamente le monovolumi di Citroën, Fiat, Seat e la VW Sharan offrono sufficiente spazio. Ulteriori informazioni sul sito Internet www.seggiolini-auto.tcs.ch. nr/TCS c+p
istallato l’aggancio Top-Tether a partire dal modello 2011. La lunghezza delle cinture nelle vetture testate è ben calibrata, salvo sul sedile posteriore dell’Opel Meriva e della Toyota Auris, dove sono un po’ corte.
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Grandi differenze | I bambini vengono
Informazioni e consigli Occorre osservare scrupolosamente le istruzioni d’uso del veicolo e le indicazioni di montaggio del seggiolino. Se esso è predisposto per il fissaggio Isofix, piede di supporto o Top-Tether, è necessario consultare la lista dei modelli. Prima dell’acquisto di un’automobile o di un seggiolino sarebbe inoltre utile eseguire una prova di montaggio. Se il veicolo è costruito in altezza, la probabilità che tre seggiolini possano facilmente essere sistemati sul sedile posteriore è maggiore. La certezza la si avrà tuttavia solo dopo un giro di prova con bambino, seggiolino e veicolo. nr/TCS c+p
TCS
fatti sedere il più sovente nei posti esterni della seconda fila di sedili. Sufficientemente semplice deve in genere risultare il montaggio dei seggiolini di sicurezza. Di norma i veicoli dispongono di punti di ancoraggio di tipo Isofix. Questi si trovano tra la superficie del sedile e lo schienale (Isofix) o, per quanto riguarda la cintura di fissaggio superiore, sul retro del sedile o nel portabagagli (Top-Tether). In fatto di accessibilità sussistono grandi differenze: per la Toyota Auris o la Opel Meriva, gli ancoraggi sono raggiungibili solo con difficoltà. Complicato pure l’ancoraggio Top-Tether, a parte sulla Seat Alhambra, VW Sharan e Toyota. Sulla Citroën C8 questa possibilità manca del tutto, mentre sulla Skoda Octavia è
Tutti i veicoli testati offrono sul divano posteriore spazio per tre seggiolini a rialzo con schienale.
Dispositivi per bambini a bordo: le nove automobili familiari testate dal TCS Citroën C8
Vantaggi
Svantaggi
Kia Venga
– buona dispo- – buona dispo- – trasporto nibilità di nibilità di di 3 bambini spazio nella spazio nella nella 2a fila 2a fila anche 2a fila anche possibile con per 3 bambini per 3 bambini limitazioni – 3a fila di sedi- – 3a fila di sedili disponibile li disponibile in opzione in opzione – le porte – le porte scorrevoli scorrevoli facilitano facilitano l’accesso l’accesso – mancanza del sistema Top-Tether
Prezzo da (fr.) 43 790.– Bagagliaio (l) 1160 Valutazione 11111 1
Fiat Ulysse
—1 1160 11111
20 990.– 422 11133
Opel Meriva
Seat Alhambra
– trasporto di 3 bambini nella 2a fila possibile con limitazioni – le porte che si aprono ad armadio facilitano l’accesso
– buona dispo- – trasporto di – trasporto di – spazio suffi- – buona disponibilità di spa- 3 bambini 3 bambini ciente anche nibilità di spazio nella 2a nella 2a fila nella 2a fila per 3 bambini zio nella 2a fila anche per possibile con possibile con nella 2a fila fila anche per 3 bambini limitazioni limitazioni – 3a fila di sedi- 3 bambini – 3a fila di sedili disponibile – 3a fila di sedili disponibile in opzione li disponibile in opzione in opzione – le porte – le porte scorrevoli scorrevoli facilitano facilitano l’accesso l’accesso – mancanza del – cinture relatisistema vamente Top-Tether corte dietro (disponibile – istruzioni dal modello d’uso poco 2011) chiare
– sedile passeggero ant. solo parzialmente utilizzabile dai bambini – cinture corte dietro 22 700.– 40 950.– 400 809 11133 11111
Skoda Octavia Combi
24 840.– 605 11133
Toyota Auris
24 200.– 354 11133
VW Touran GP2
33 800.– 695 11113
questo veicolo non viene più proposto tra i nuovi modelli Fiat
Valutazione TCS: 11111 eccellente (molto adatto per 4 bambini in totale e per 3 bambini sulla 2a fila) 11113 molto consigliato (adatto per almeno 3 bambini e molto adatto per 2 bimbi sulla 2a fila) 11133 consigliato (adatto per 3 bambini o solo parzialmente per 4 bambini)
11333 consigliato in parte (adatto per 2 bambini sulla 2a fila) 13333 non consigliato (adatto parzialmente per almeno 1 bambino)
VW Sharan
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27 gennaio 2011 | touring 2 | test e tecnica
L’auto elettrica incassa bene il colpo Molte incognite circondano il livello di sicurezza delle auto elettriche. Un crash-test inedito della Mitsubishi i-Miev effettuato dal TCS è risultato incoraggiante.
›
Invariabilmente il dibattito sull’automobile elettrica ruota in generale attorno all’autonomia delle batterie oppure al suo prezzo. La sicurezza invece è la vera grande incognita. Questo primo crash-test realizzato dal TCS con la Mitsubishi i-Miev, pioniera delle auto elettriche di massa, è incoraggiante. Nonostante la sua taglia ridotta (3,48 m) e un’architettura specifica, questa micro city-car offre una protezione degli occupanti comparabile alle sue omologhe a motore termico, seppure siano possibili alcune migliorie. Un altro risultato positivo: il sistema elettrico ad alta tensione non presenta alcun pericolo per i soccorritori in caso di intervento. Malgrado la sua struttura leggera e dell’istallazione posteriore dell’unità motrice, l’i-Miev ha sopportato bene il crash frontale effettuato secondo le esigenze Euro NCAP. Sebbene molto corta e rigida, inoltre, la zona di deformazione ha assorbito gran parte dell’energia d’urto. Gli occupanti ne sarebbero usciti con ferite leggere o medie. Rimane tuttavia un margine di miglioramento nella protezione di gambe e torace. Risultato convincente anche per il crashtest posteriore simulato ad una velocità di 80 km/h. La carrozzeria è risultata fortemente deformata, ma il blocco delle batte-
rie alloggiato sotto l’abitacolo non ha subito danni. Idem per i cavi ad alta tensione. Un ulteriore test ha peraltro dimostrato che il dispositivo di disinserimento dell’impianto elettrico funziona perfettamente. Tanto gli occupanti quanto i soccorritori non corrono quindi alcun rischio. Il bilancio di questo crash-test interesserà anche i possessori di Citroën C-Zero e Peugeot Ion, i cloni francesi della i-Miev. Risultati dettagliati su www.tcs.ch. MOH/TCS c+p
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19
Crash elettrico: il turno di Volvo A prescindere dal modo di propulsione, la casa svedese non transige in fatto di sicurezza. Già in estate si era appreso che Volvo aveva sottoposto a crash-test 6 dei 10 prototipi della compatta C30 Electric. I dati emersi sono apparentemente stati messi a profitto. Al Salone di Detroit, Volvo ha annunciato che nel crash-test frontale la C30 Electric ha raggiunto lo stesso livello di sicurezza della sua omologa termica. Ciò malgrado il motore montato posteriormente e un sovrappeso di 300 kg. Secondo Volvo, la parte anteriore ha ben incanalato l’urto e tanto la batteria quanto il sistema elettrico risultavano intatti. Di buon auspicio per i primi clienti che si siederanno in questo veicolo all’inizio del 2012. Uno svedese non è mai troppo prudente. MOH
Garantire la sicurezza Per il TCS questo crash-test dimostra che la costruzione più leggera delle auto elettriche non deve scendere a compromessi sulla sicurezza. Il club ritiene che il legislatore debba vegliare affinché siano omologati solo i veicoli dotati di sistemi ad alta tensione protetti. Inoltre, i soccorritori devono poter disporre di un elemento spia (ad es. una lampada led) che riveli se la corrente è disinserita. Infine, come sulla Mitsubishi i-Miev, ogni vettura elettrica dovrebbe essere dotata di una carta di soccorso per facilitare il lavoro dei soccorritori. tg
La Volvo C30 Electric non prende colpi.
La Golf fa il vuoto Immatricolazioni 2010 Il miglioramento registrato sul mercato elvetico (+10,6% a 294 mila vetture) è andato soprattutto a beneficio dell’inamovibile Golf. Con oltre 12 000 unità ha distanziato la Skoda Octavia (7800). Da notare il ritorno dell’Opel Astra, non lontana da un raddoppio delle vendite. Tra le 4�4, la BMW X1 sale in testa.
L’Eldorado cinese
foto ald, Keystone
Record assoluto Dopato dagli incentivi, il primo mercato mondiale dell’auto (+33% a 13,8 milioni di unità) premia le europee. Mercedes ha più che raddoppiato le vendite, mentre Audi vi ha smerciato quasi tante auto quante in Germania. L’abrogazione dei premi alla rottamazione e nuove tasse dovrebbero tuttavia frenare questo slancio.
Malgrado la grossa deformazione, la i-Miev ha ben sopportato il tamponamento a 80 km/h.
20
test e tecnica | touring 2 | 27 gennaio 2011
Scheda tecnica � �
�
passo 260 cm
�
lungh. 425 cm (larg. 176 cm)
�
151 cm
cm cm 11 86 –1 2– 89 � 6 �
�
�
98 cm
�
106 cm
� �
larghezza interna: ant. 146 cm, post. 146 cm bagagliaio: 279–1260 litri pneumatici: 215/45 R 17, min. 195/65 R 15
VEICOLO PROVATO Toyota Auris 1.8 HSD Linea Sol; 5 porte, 5 posti; 37 000 fr. (auto del test: 39 840 fr.) Gamma: da Auris 1.33 Linea Terra, 99 CV (24 200fr.) a 2.2 D Linea S,177 CV (40 400 fr.) Opzioni: vernice metallizzata (590 fr.), sistema di navigazione (da 1400 fr.) Garanzia: 3 anni di fabbrica, 3 anni d’assistenza; garanzia antiruggine: 12 anni (cond.) Importatore: Toyota Schweiz AG, Industriestrasse, 5745 Safenwil, www.toyota.ch DATI TECNICI Motore: 4 cilindri benzina 1,8 l, 99 CV; motore elettrico, 60 kW; potenza combinata, 136 CV; trazione anteriore, cambio CVT a ingranaggi planetari Peso: 1475 kg (auto test), totale ammissibile 1805 kg, carico rimorchiabile –
Check-up TCS DINAMICA DI COMPORTAMENTO Prestazioni (0–100 km/h): 11,1 s Elasticità: 60–100 km/h (in 4a) 6,5 s 80–120 km/h (in 4a) 8,5 s Diametro di sterzata: 11,3 m Insonorizzazione: 60 km/h: 60 dBA 11113 120 km/h: 70 dBA 11113 SICUREZZA Frenata (100–0 km/h): 36,7 m Equipaggiamento
11111 11111
COSTI DEI SERVIZI Manutenzione gratuita fino a 3 anni/45 000 km, poi: manutenzione (km/mese) ore mano d’opera (fr.)
15 000/12 1,1 160.– 30 000/24 1,5 218.– Manutenzione per 180 000 km: 15 000 km/anno 21,0 4806.–
L’ibrida imbevuta di normalità Prima ibrida di massa firmata Toyota, la Auris 1.8 HSD è un inno alla sobrietà dissimulato sotto una veste convenzionale. Test della versione Linea Sol.
› La Toyota Auris HSD nasconde bene le sue
carte. La propulsione ibrida di quest’auto compatta è infatti rivelata soltanto dai due loghi bluastri che guarniscono la carrozzeria. Per il resto, sembrerebbe di trovarsi di fronte a un modello tradizionale. Una scelta voluta da parte della casa giapponese, che pur salvaguardando il ruolo pioniere della Prius quale vettore tecnologico, intende diffondere su larga scala la doppia motorizzazione elettrica/termica. Proposta a partire da 33 900 fr., concede oltre 6000 fr. alla Prius.
Silenzio, si gira | Fin dai primi giri effettuati in città – suo terreno privilegiato – ci si rende tuttavia conto che questa compatta non è per niente un ibrido minore. Simile a quella della stessa Prius, la motorizzazione permette di partire in modo elettrico in un silenzio irreale e di rinunciare al motore termico su brevi distanze. Bisogna tuttavia avere il piede molto leggero e non superare i 50 km/h circa. Ma piuttosto che provare a raggiungere l’autonomia di 2 km promessa in modalità elettrica, col rischio di intralciare il traffico, vale piuttosto la pena di trarre il massimo dall’abbinamento delle due motorizzazioni, che si suppliscono e alternano senza il minimo problema. Dotata di tre programmi di guida (elettrico, Eco e Power), la Auris HSD si utilizza di preferenza col secondo, che limita la rispo-
COSTI D’ESERCIZIO km/anno
ct./km
fr./mese fissi variabili
15 000 30 000
72 48
603.– 603.–
Più o meno
298.– 597.–
Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agenzie Toyota da 86 a 168 franchi
CONSUMO AL BANCO DI PROVA (ciclo UE 80/1268) urbano
extra urbano misto
TCS 4,0 4,3 fabbrica 4,0 4,0 Emissioni di CO2: Media svizzera di CO2: etichettaEnergia (A–G): CONSUMO DEL TEST 5,5 l/100 km serbatoio: 45 litri
4,2 4,0 98 g/km 167 g/km A 11111
autonomia 818 km
�
TCS Tecnica ed economia: Robert Emmenegger
sta del gas. Una volta lanciata, l’auto può inoltre permettersi di viaggiare nel traffico urbano utilizzando unicamente la propulsione elettrica. Ciò detto, la Auris è quindi soprattutto una campionessa nella guida moderata. Econometro e computer di bordo – molto più spartano rispetto al variopinto schermo della Prius – danno il loro contributo all’ottenimento di consumi molto limitati. Cosa possibile per guidatori molto attenti. I consumi medi si avvicinano invece comunque ai 6 l/100 km, anche perché appena compare un po’ di brina il mattino, sbrinamento, climatizzazione e sedili riscaldabili si bevono parecchi decilitri.
Onestà stradale | Dotata di una potenza
combinata di 136 CV, la Auris fa bella figura anche fuori città. Sebbene un po’ trattenute dal cambio CVT a ingranaggi planetari, le riprese sono considerevoli e addirittura potenti in modalità Power (massima potenza). Il tutto accompagnato però da un rumore abbastanza importante e dal mulinare tipico di questo genere di trasmissione. In ogni caso è possibile viaggiare in autostrada piuttosto comodamente. L’altro principale difetto della Toyota Auris risiede nel vano bagagli di volume ridotto, a causa delle batterie ad elevate prestazioni. Ma questa ibrida molto abitabile e ben equipaggiata ha tutto per sedurre gli amanti della guida ecologica. Marc-Olivier Herren
+ –
‹
Tecnologia ibrida consolidata e funzionale, efficacia in città, possibilità di consumi molto ridotti, spazio, ricchezza di equipaggiamento, livello sonoro con una guida moderata, frenata potente, prestazioni di manutenzione. Volume del bagagliaio penalizzato da batterie, rumorosità nelle forti accelerazioni, tenuta insufficiente dei sedili anteriori, visibilità davanti e dietro, sterzo mancante di reattività, zona di regolazione dei poggiatesta posteriori.
Leva del cambio ispirata ad un joystick.
27 gennaio 2011 | touring 2 | test e tecnica
21
La Toyota Auris HSD si riconosce per il logo bluastro sulla calandra. Uno stile discreto ma gradevole all’occhio per questa discendente della Corolla.
tabella comparativa Prezzo (fr.) Cilindrata (cc) Potenza benzina/diesel (kW/CV) Potenza elettrico (kW/CV) Potenza combinata (kW/CV) Consumo (l/100 km) Costi al chilometro (fr./km)3 Costi di manutenzione4 Test «Touring»
Toyota Auris 1.8 HSD Linea Sol
Honda Insight 1.3i Elegance
Toyota Prius III 1.8 Linea Sol
VW Golf 1.6 TDI Blue Motion
37 000.– 1798 73/99 60/82 100/136 4,2 A2 –.72 11113 2/2011
31 900.– 1339 65/88 10/14 72/98 4,4 A2 –.66 11133 10/2009
42 700.– 1798 73/99 60/82 100/136 4,2 A2 –.76 11113 18/2009
36 590.– 1598 77/1055 — — 4,2 A2 –.70 11113 1/2009
1 dati secondo l’importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore 3 costi di manutenzione per km (15 000 km/anno) 4 su 180 000 km (15 000 km/anno) 5 VW Golf 1.6 TDI DSG Blue Motion
Piuttosto misero, il bagagliaio si limita a 279 litri.
Toyota Auris 1.8 HSD Linea Sol in dettaglio
foto Mathias Wyssenbach
ABITACOLO 11123 L’Auris ibrida si presenta come una compatta tradizionale. Di buona qualità, la presentazione interna si rivela piacevole. Il sedile posteriore è spazioso. A causa delle batterie, il volume del bagagliaio è limitato, malgrado un vano supplementare sotto il pavimento.
L’econometro (a s.) e l’indicatore della propulsione (a d.).
telecamera di retromarcia integrata nel retrovisore ecc. PRESTAZIONI 11113 Associazione ben riuscita ed armonica tra motore termico ed elettrico. Modalità elettrica possibile in città. Le accelerazioni sono notevoli, ma il cambio a variazione continua dà l’impressione di pattinare quando le sollecitazioni aumentano. Consumi ridotti.
COMFORT 11123 Ben adattate, le sospensioni soffrono un po’ del basso profilo delle gomme sulla versione Linea Sol. I morbidi sedili anteriori mancano un po’ di sostegno laterale. Il livello sonoro è gradevole con una guida moderata, ma peggiora in accelerazione (trasmissione CVT).
COMPORTAMENTO 11113 Nonostante un treno anteriore più pesante, il comportamento è sorprendentemente equilibrato, anche se la Auris è poco agile.
EQUIPAGGIAMENTO 11111 Dotazione completa già sulla versione base. Il modello Sol è dotato anche di tempomat, sedili riscaldabili,
SICUREZZA 11111 Equipaggiamento molto completo (airbag per ginocchia ecc.) e frenata molto efficace.
Sono occhiali sportivi con una montatura comoda, ergonomica e una protezione da raggi UV, vento e dal clima. Questi occhiali uniscono la funzionalità sportiva allo stile per uomo e donna. Questi occhiali permettono una perfetta vista in condizioni climatiche estreme (per esempio ghiacciai, neve, nebbia, crepuscoli, vento ecc.) Ideale per automobilisti, regola il riflesso della luce.
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Lente verde / categoria filtro 1: ideale in condizioni di luce scarsa o al PC, anche nello sport all‘esterno come: jogging, walking o per passeggiate Lente gialla / categoria filtro 0: in condizioni di pioggia o nebbia, fumo o per guidare l‘auto. Lente arancione / categoria filtro 1: in condizioni di scarsa luce: Per esempio la mattina e la sera presto, aiuta a vedere meglio. Lente rosa / categoria filtro 2: condizioni di luminosità medie, per esempio luce diurna oppure in ristoranti illuminati, pub o discoteche. Lente marrone / categoria filtro 2: migliora la vista e i contrasti di giorno al sole. Lente antracite con effetto a specchio / categoria filtro 3: per sportivi, che devono confrontarsi con l‘abbagliamento del sole (sci, snowboard, surf ecc.) – con un sole molto forte. Lenti polarizzate: offrono una migliore focalizzazione e un miglior contrasto. Si adattano all‘intensità della luce. Bloccano i raggi UV.
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❑ Con la possibilità di inserire lenti ottiche Fr. 15.– Inviare il tagliando al seguente indirizzo: TCS, «Touring Shop», Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna; fax 031 380 50 06; e-mail: touringshop@tcs.ch. Per eventuali domande: TCS, «Touring Shop», tel. 031 380 50 15 (non si accettano ordinazioni per telefono). Ditta partner/consegna: Colag AG, 8003 Zurigo, solo in Svizzera o nel Liechtenstein.
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27 gennaio 2011 | touring 2 | test e tecnica
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foto MOH
La familiare che sale di classe
La cittadina A1 si rifà decisamente al design Audi. Lo stesso vale per il livello delle finiture.
City-car alla moda cerca appassionati L’Audi A1 traspone il segmento city-car nell’universo dell’alta gamma, dove tutto è rifinito con grande cura ma dove niente è regalato. Prova della versione 1.6 TDI.
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I fari diurni LED dalla linea inimitabile e l’arco del tetto fornito in diverse tonalità danno all’Audi A1 un look incontestabilmente alla moda. Idem per quanto riguarda l’abitacolo, dove la plancia dei comandi sobria, rivestita di plastiche morbide dalla fine granulosità degna dell’alta gamma, è ravvivata da quattro diffusori d’aria cerchiati di applicazioni variopinte. Il tutto personalizzabile a volontà. Questa cittadina pittoresca, all’avanguardia anche in ambito di tecnologia, si distingue anche per il suo schermo informativo retrattile. Non comune su una piccola auto di 4 metri. Gli entusiasmi si placano tuttavia in fretta, se si tiene conto che questo universo infiorato di esclusività si ottiene al prezzo di numerosi equipaggiamenti opzionali. Un’inflazione che minaccia quindi di far esplodere il costo già rispettabile di questa vettura.
Su modello della Mini | È vero che Audi intende imitare il successo della Mini, che nonostante un rapporto prezzo/dotazione poco interessante furoreggia tra gli adepti delle icone automobilistiche. Se non può contare su un passato di pari valore, l’A1 si distingue introducendo tecnologia e qualità percepita inusuale nel segmento. Non sorprende, tuttavia, che l’abitabilità di
questa tre porte non sia impressionante: i due passeggeri dietro si vedono proporre uno spazio limitato dalla curvatura del tetto. Più convincente il bagagliaio ben strutturato, nella norma per la categoria. Ma uno degli atout della Audi A1 è il suo telaio perfettamente incollato alla strada e volentieri giocoso. Senza dimenticare lo sterzo tanto diretto quanto preciso. Si raccomanda tuttavia di rinunciare all’assetto sportivo, la cui rigidità nell’uso urbano ricorda quella… della Mini. Se non permette di sfruttare appieno le potenzialità del telaio, il diesel da 1,6 litri piace per la consistenza delle riprese. Sobrio, trae beneficio del sistema di accensione automatica start/ stop. Uno dei rari attributi tecnologici non opzionali con sovrapprezzo. MOH
Prova della Opel Astra Sports Tourer Con un tocco di classe, questa Astra station wagon si distingue dalle compatte per la finitura raffinata e la taglia, anche se dei 18 cm in più non ne beneficia l’abitabilità posteriore, appena sufficiente. Alcun guadagno di volume neppure per il bagagliaio, che però risulta abbastanza ampio e rettangolare, quindi molto accessibile e pratico. Oltre ad un’intelligente tendina copribagagli, Opel ha aggiunto, a partire dalla versione Cosmo, un dispositivo automatico per il ribaltamento degli schienali. Per ottenere un piano di carico completamente piatto occorre tuttavia sollevare le superfici dei sedili. Curato quanto l’abitacolo, il bagagliaio rivestito di moquette nasconde un grande vano sotto il pavimento. Dotata di telaio adattivo (950 fr.) l’Astra Sports Tourer spicca per tenuta ed elevato comfort delle sospensioni. Il peso e un cambio automatico mancante di spontaneità alterano un po’ la foga dell’1,6 l turbo. MOH Positivo: familiare elegante, abitacolo curato, configurazione e modularità del vano bagagli, tenuta rigorosa e comfort di viaggio (telaio adattivo), prezzi delle opzioni Negativo: peso elevato con influenza su consumi e ripresa, cambio poco reattivo, spazio posteriore appena sufficiente, visibilità laterale anteriore. Tecnica: station wagon; lunghezza: 4,70 m; bagagliaio: 500 l; 4 cilindri turbo 1,6 l, 180 CV, 230 Nm a 2200/min; cambio aut. a 6 rapporti; da 0 a 100 km/h in 9,5 s Consumo in prova: 10,5 l/100 km, autonomia 533 km Prezzo: 38 750 fr. (1.6 turbo aut. Cosmo).
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Positivo: superba qualità percepita, comportamento sicuro e divertente, riprese del motore, cambio, basse emissioni di CO2, manutenzione gratuita Negativo: rapporto prezzo prestazioni, abitabilità posteriore, sospensioni rigide (telaio «sport»), inserimento della retromarcia. Tecnica: city-car; 3 porte, 4 posti; lunghezza: 4,0 m; bagagliaio: 270 l; 1,6 l turbodiesel, 105 CV, 250 Nm a 1600/min; cambio a 5 marce; da 0 a 100 km/h in 10,5 s Consumi in prova: 5,9 l/100 km, autonomia 762 km Prezzo: 33 200 fr. (1.6 TDI Ambition)
Lunghezza e linea del tetto incurvata conferiscono un aspetto elegante all’Astra.
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viaggio dei lettori | touring 2 | 27 gennaio 2011
Rovigno, su cui svetta un imponente campanile identico a quello di San Marco a Venezia, è un modello dell’architettura veneziana in Istria.
La Croazia dal sapore veneziano Architettura e gastronomia venete abbinate all’ospitalità slava: è la costa croata di Istria e Dalmazia. Viaggio dei lettori di Touring negli antichi domini della Repubblica di Venezia.
› «Si mangia anche meglio che in Italia!». È
l’esclamazione che riecheggia di continuo tra i turisti stranieri che escono da uno dei ristoranti dell’Istria. Il motivo c’è ed è chiaro già quando si entra in qualsiasi paesino di questa incantevole regione della Croazia: ogni indicazione qui è scritta in croato e italiano. Infatti, questo era «un pezzo d’Italia» sino alla fine della seconda guerra mondiale, quando venne assegnata alla Yugoslavia. Ma ciò di cui gli Istriani vanno più fieri è la loro cultura veneziana. Ed è ovvio
Una scena della giostra medievale di Barban e una veduta sui tetti di Dubrovnik, interamente ricostruiti dopo la guerra nei Balcani.
27 gennaio 2011 | touring 2 | viaggio dei lettori
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Uno scorcio della selvaggia costa dalmata e l’antica porta di Kurcula, città natale di Marco Polo.
foto Antonio Campagnuolo
prosciutti, formaggi, risotti ai porcini e tagliatelle al tartufo, senza dimenticare le specialità di mare. Il tutto condito da un ottimo olio d’oliva e abbondantemente innaffiato da vini bianchi e rossi che sono una vera sorpresa. Grande gastronomia mediterranea che ritroveremo con un «tocco slavo» in Dalmazia, un’altra regione di questa «Croazia veneziana».
il perché appena si vede la bellezza architettonica di posti come Rovigno (Rovinj in croato), con il suo imponente campanile che ricalca fedelmente quello di San Marco a Venezia. Infatti, tutta la costa istriana era dominio della Repubblica di Venezia fino al 1797, quando passò agli Asburgo e quindi, dopo la prima guerra mondiale, all’Italia. D’altronde, tra Rovigno e la laguna veneta si stende uno stretto lembo di Adriatico che oggi si attraversa in sole due ore e mezzo di battello.
Cavalieri e tartufi | Un altro luogo dove
ben si può intravedere questa combinazione slavo-veneta è Barban. Una cittadina dell’entroterra incastonata in una campagna verdeggiante, dove ogni anno si svolge una famosa giostra di cavalieri che risale al Medioevo. Migliaia di persone accorrono da tutta la Croazia a vedere gli abili cavallerizzi nei costumi tradizionali, che lanciano al galoppo i loro destrieri tentando di infilare con una lancia un anello di ferro appeso a una cordicella. Lasciando l’Istria sulla via per la Dalmazia, ci tornano in mente sapori e profumi dei copiosi banchetti a cui abbiamo partecipato in questa terra generosa: salami,
La perla adriatica | La costa dalmata è
una vera meraviglia della natura, con il mare che si incunea tra le rocce frastagliate mentre all’orizzonte si staglia una collana di isole e isolotti. Ma la bellezza della natura svanisce di colpo davanti alla bellezza creata dall’uomo quando si entra a Dubrovnik. Non ci vuole molto a capire perché l’antica Ragusa (questo il nome veneziano) è detta la «perla dell’Adriatico»: un unico, grandioso, museo a cielo aperto che costituisce una delle meraviglie dell’umanità. Ogni altra descrizione è riduttiva e solo visitandola si può capire quel che ha di speciale questa città, bella come una Venezia senza i canali. Basta dire che un aperitivo al tramonto sulle mura a picco sul mare regala sensazioni che difficilmente si possono assaporare in altri luoghi. Dice una leggenda che il giovane Camille Bloch, dell’omonima cioccolateria, trascorse qui una lunga vacanza durante la quale conobbe una bella ragazza del luogo. Alcuni anni dopo, in suo ricordo chiamò «Ragusa» una nuova barretta di cioccolato... Realtà o mito, è però certo che il ricordo di Dubrovnik è uno di quelli indelebili per il resto della vita.
A casa di Marco Polo | Tuttavia, sbaglia di grosso chi pensa che con Dubrovnik le meraviglie di questo «Viaggio dei lettori» si siano esaurite. Bastano una cinquantina di chilometri sulla via del ritorno per trovarsi davanti a qualcosa di incredibile: la fortezza di Ston. Un complesso di mura difensive che si snodano come un enorme serpente su e giù per le colline accanto al mare, compo-
nendo la seconda maggiore opera del genere dopo la Grande Muraglia cinese. Poi, si prende il traghetto per Kurcula (Curzola), capoluogo dell’omonima isola. Una città tra le più belle della Dalmazia, una piccola Dubrovnik dove ad ogni angolo c’è un monumento da ammirare. Qui, tra le strette viuzze lastricate di marmo, si trova un altro importante indizio della «venezianità» di tutta questa zona dell’Adriatico: la casa natale del più celebre degli esploratori che resero grande Venezia, nientemeno che Marco Polo. Attraversando l’interno fino a Vela Luka, dove ci s’imbarca per Spalato, ci si rende conto che è tutta l’isola di Kurcula ad essere uno splendore. La strada scorre tra dolci colline colorate di un verde che abbaglia. E una grigliata «terra e mare» nel cortile di un agriturismo conferma ancora una volta la grandiosità dell’ospitalità slava. Antonio Campagnuolo
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Da sapere Car di lusso: Edelline, l’organizzatore di questo viaggio, dispone di lussuosi pullman unici in Svizzera. Comfort da business class con bar-bistro di bordo; foto su www.edelline.ch Liquori: prima di ogni pasto i croati usano offrire in gran quantità distillati di erbe o di ciliege. Attenzione: hanno una gradazione alcolica di 25–30%, così che si rischia di essere ebbri ancor prima di sedersi a tavola. Fino in Slovenia: il Viaggio dei lettori di Touring si concluderà nella capitale slovena Lubiana. Ma prima di attraversare la frontiera si visiterà il Parco nazionale dei laghi di Plitvice. Un’oasi naturalistica dell’Unesco situata ad oltre 1000 metri di quota, che comprende 16 laghetti dalle acque cristalline collegati tra loro da un reticolo di cascate. Con Touring: il programma dettagliato di questo Viaggio dei lettori a pagina 27. ac
27 gennaio 2011 | touring 2 | viaggio dei lettori
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Lubiana
La profumata Croazia veneziana
SLOVENIA
Rovigno Barban
Pittoresche città di mare con un passato veneziano, acqua azzurra e insenature con spiagge di ghiaia bianca. Salvia di color viola e lavanda, foreste di pini sempreverdi e filari di viti, il tutto avvolto in profumi inebrianti. Natura, cultura e tradizione. Questo e ancora molto di più vi attende in Croazia. CON MAGGIORI PRESTAZIONI � Viaggio a bordo di un pullman di lusso 5 stelle di Edelline � Hotel confortevoli � Degustazione di olio d’oliva direttamente dai produttori � Esclusivo per i lettori del TCS «Gioco equestre» a Barban � Visita del parco nazionale «Laghi di Plitvice» � Un programma variegato con visite ed escursioni GRUPPO 1: GRUPPO 2: GRUPPO 3:
6–14.5.2011 9–17.5.2011 23–31.5.2011
T F T
Zagabria CROAZIA BOSNIAERZEGOVINA
Vodice Spalato
100 km
PROGRAMMA 1° giorno, lu/ve: partenza da Kerzers, Berna, Olten, Lucerna, Zurigo verso Rovinj (Rovigno). O dalla Romandia (viaggio in francese). 2° giorno, ma/sa: visita di Rovinj. A Bale degustazione di olio d’oliva presso il produttore. Impressionante gioco equestre «Trka na prstenac» a Barban. Cena di specialità locali nell’entroterra dell’Istria. 3° giorno, me/do: viaggio passando dall’insenatura di Kvarner lungo la costa dalmata verso Dubrovnik. 4° giorno, gio/lu: la mattinata è dedicata alla visita di Dubrovnik. 5° giorno, ve/ma: viaggio verso
Orebic Vela Luka Ston Kurcula Dubrovnik
Ston sulla penisola Peljesac. Visita della città. Proseguimento del viaggio attraversando la zona viticola sino a Orebic. Trasferta in traghetto sull’isola di Kurcula. 6° giorno, sa/me: l’intera giornata a disposizione per fare la scoperta dell’isola Kurcula. 7° giorno, do/gio: il mattino viaggio a Vela Luka. Trasferta con il traghetto a Spalato per una visita della città e poi proseguimento verso Vodice, piccola città portuale in Dalmazia. 8° giorno, lu/ve: il mattino visita al parco nazionale «Laghi di Plitvice». Infine proseguimento verso Lubiana, capitale della Slovenia.
r gio pe g a t n a *V TCS: i soci febbraio 2011
28 entro il o di renota so uno scont ) a chi p s e c 2680.– F è con H C 0.– (= CHF 10
La sera cena di gala finale con musica dal vivo. 9° giorno, ma/sa: viaggio di rientro da Lubiana in Svizzera. Arrivo in serata. Indicazioni: per i dettagli del Viaggio dei lettori si consulti il programma sul sito Internet: www.viaggi-tcs.ch/croazia Il viaggio è organizzato e realizzato da Edelline Viaggi SA. Prezzi per persona camera doppia: *CHF 2780.– suppl. singola: CHF 320.– riduzione per prenotazioni entro il 28 febbraio 2011: CHF 100.– Compresi: � viaggio con il pullman di lusso di Edelline da/per la Svizzera � 8 pernottamenti in hotel ****, colazione dal 2° al 9° giorno � cene negli alberghi nei giorni 1,3,5,7 � pranzo nella tenuta il giorno 6 � cena di gala con musica dal vivo il giorno 8 � degustazioni, gite + visite secondo programma con guida locale in lingua tedesca/francese � autista e guida in lingua tedesca/francese da/per la Svizzera � hostess a bordo del bus di lingua tedesca/francese Consigliamo il Libretto ETI Europa. Prenotazioni presso Edelline Viaggi SA, telefono 0844 000 140, o www.viaggi-tcs.ch/croazia
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viaggi e tempo libero | touring 2 | 27 gennaio 2011
Il fascino della lentezza Ora Viaggi TCS offre vacanze in bicicletta all’estero. Il primo viaggio porta in Norvegia, il secondo nel sud della Francia. L’obiettivo è godersi in piacevole compagnia delle giornate in bicicletta senza troppe esagerazioni.
› Espresso in modo filosofico: «il percorso
è il traguardo del viaggio in bicicletta», sottolinea Verena Gharbi, responsabile di Viaggi TCS. In concreto, ritiene che l’andare in bicicletta sia l’elemento che unisce tutti i partecipanti. Un’esperienza aperta a tutti: single, famiglie, ultrasessantenni, insomma, semplicemente coloro che si sentono attirati dalla proposta. E l’esperienza – spiega Verena Gharbi – non si limita a lunghe pedalate, bensì comprende anche tavolate imbandite, una simpatica compagnia e qualche accenno culturale sotto forma di offerte regionali.
Senza sudare | L’aspetto sportivo non è
coltà lunghe distanze e di godersi il panorama circostante.
Con competenza | Alla domanda come
mai il TCS adesso offre anche vacanze in bicicletta, Verena Gharbi afferma con orgoglio: «I nostri viaggi sono a complemento dei tanto apprezzati slowUp, ai quali partecipano diverse sezioni del TCS, e alcune addirittura organizzano singoli slowUp come in Vallese». Il TCS mette alla prova la propria competenza anche nell’attuazione degli annuali brevetti ciclistici che raccolgono il plauso degli appassionati «pedalatori». E per concludere, si può ricordare che il TCS venne fondato nel 1896 a Ginevra da un paio di ciclisti e che in seguito il club ha sempre dedicato una particolare attenzione al traffico lento. Christian Bützberger
‹
Info Touring Una descrizione dettagliata dei viaggi in bicicletta in Norvegia è pubblicata a pagina 29.
Terje Rakke/Nordic Life
quello principale. «I nostri viaggi in bicicletta non sono delle settimane di allenamento per gruppi di uomini che di giorno si fanno soltanto scorpacciate di chilometri», sottolinea Verena Gharbi spiegando le nuove offerte del club. Al contrario, ogni ciclista si sentirà sempre a proprio agio, perché
potrà seguire il proprio ritmo. Se si vuole «staccarsi dalla bicicletta» per mezza giornata, basta semplicemente sedersi a bordo del comodo pullman di lusso, mentre gli sfegatati della bici seguono l’intero programma. È addirittura possibile scegliere tra una gita tutta sulle due ruote ed una tutta seduta nel confortevole bus. A questa settimana relax si può partecipare individualmente, «perché i gruppi sono composti di dodici persone al massimo e quando si spostano sulle due ruote sono costantemente accompagnati da una esperta guida ciclistica», sottolinea Mario Brunelli, coordinatore per il Touring Club Svizzero di questi viaggi speciali. E naturalmente anche perché si può partecipare portando la propria bici. Altrimenti ci sono a disposizione biciclette a noleggio, tra cui quelle elettriche. Queste ultime sono sempre più apprezzate, perché grazie al sostegno tecnologico permettono anche ai meno allenati di percorrere senza diffi-
Pedalare nella città vecchia di Stavanger è uno dei momenti salienti del primo viaggio accompagnato in bicicletta proposto dal TCS.
NORVEGIA Bergen Rystad Stavanger
Seljord
Oslo Ulefoss
Heddal
Copenaghen Kiel Amburgo Hannover
200 km
r ggi pe : a t n a *V el T1CmSarzo 2011 d i c o s i ro il 3
VIAGGIO CICLISTICO IN NORVEGIA
ent o di renota so uno scont .–) p i h c a 85 es è conc .– (= CHF 34 0 0 1 F CH
Esperienza indimenticabile in pullman, battello e bicicletta Soltanto pochi Paesi europei possono gareggiare con la bellezza del paesaggio norvegese, che non smette di incantare con i suoi fiordi maestosi e le possenti catene montuose. Bellezze in bicicletta. CON MAGGIORI SERVIZI � Viaggio in pullman-bistro di lusso 5 stelle di Edelline � Presa in consegna delle proprie biciclette � Cabine esterne sui traghetti � Programma di visite e di gite con charme e fantasia � Pernottamento in piccoli e tipici alberghi � Una maglietta da ciclista del TCS per partecipante INFORMAZIONI SPECIALI � Gita su due ruote senza particolari requisiti riguardanti la condizione fisica dei partecipanti � Lunghezza totale del tour: ca. 270–355 km � Ogni giorno si può scegliere fra tre tappe diverse in lunghezza, accompagnati da guide di ciclisti esperti svizzeri � Gruppi di massimo 12 ciclisti parlanti francese e tedesco � Viaggio in pullman per chi non vuole pedalare � Con la propria bici o noleggiando una flyer (a seconda del modello ca. 350 fr.) dalla Svizzera. (maggiori informazioni su www.bici.tcs.ch)
Nel collinare sud-ovest della Norvegia ci sono numerosi interessanti itinerari per i ciclisti. Le tappe prescelte offrono la scoperta di paesaggi stupendi senza dover affrontare salite troppo impegnative.
28 giugno–8 luglio 2011 svolgimento del viaggio
1° giorno, ma: partenza da Kerzers, Berna, Olten, Zurigo e Basilea. Anche da alcune località romande. Viaggio attraverso la Germania e verso Amburgo. 2° giorno, me: il mattino viaggio in bus verso Hohenfeld sul Mar Baltico. Comoda gita in bicicletta verso il porto di Kiel. Imbarco e trasferta verso Oslo.
3° giorno, gio: dopo l’approdo a Oslo, visita della città e infine viaggio in bus attraverso Kongsberg e Notodden sino a Seljord. La sera facile gita in bici lungo il lago. 4° giorno, ve: viaggio in auto attorno al fiordo Tinnsjö sino alle alture presso Napagard. Discesa in bicicletta sino a Heddal. Rientro in bus sino a Seljord. 5° giorno, sa: viaggio in bus sino a Lunde. Inizio della gita in bici lungo il canale, passando le chiuse, verso Ulefoss. Trasferta in bus attraverso la valle di Setes verso Rystad. 6° giorno, do: viaggio in bici direttamente dall’hotel attraverso la valle Setes sino a Evje. 7° giorno, lu: la bicicletta rimane parcheggiata tutto il giorno. Escursione in auto passando da Hardangervitta sino al fiordo Hardanger. Proseguimento verso Bergen. Visita della città. 8° giorno, ma: viaggio in bus e in
traghetto sino alla penisola di Sola. Viaggio in bici sino a Solastrand. Rientro in bus verso Stavanger. 9° giorno, me: viaggio in bici da Egersund al campeggio con spiaggia di Bore. Per concludere, in pullman sino a Stavanger. Imbarco sul traghetto sino a Hirtshals. 10° giorno, gio: in bus da Hirtshals sino a poco prima di Hannover. Ad Hannover viaggio in bici sino al centro città dove si trova l’albergo. 11° giorno, ve: rientro da Hannover in Svizzera. Arrivo in serata.
Indicazioni
Per i dettagli del viaggio in bicicletta consultate il programma al sito www.viaggi-tcs.ch/ciclismo. I viaggi sono organizzati e realizzati da Edelline Viaggi SA.
Prezzo per persona
in camera doppia: *CHF 3585.— suppl. camera/cabina singola: CHF 889.– riduzione per prenotazioni fatte entro il 31.3.2011: CHF 100.– Compresi � viaggio in pullman di lusso 5 stelle di Edelline � trasporto di bici e bagagli � 1� notte/ mezza pensione ad Amburgo; 2� notti/mezza pensione a Seljord; 2� notti/mezza pensione a Rystad; 1� notte/mezza pensione a Bergen; 1� notte/mezza pensione a Stavanger; 1� notte/mezza pensione ad Hannover � 2� trasferte in traghetto in cabine esterne/mezza pensione � visite e gite contenute nel programma � autista/guida di lingua tedesca e francese da/per la Svizzera � piccoli gruppi di ciclisti (max. 12 persone) con proprie guide in bici (T/F). Consigliamo il Libretto ETI Europa. Prenotazioni presso Edelline Viaggi SA, tel. 0844 000 140 o su www.viaggi-tcs.ch/ciclismo
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viaggi e tempo libero | touring 2 | 27 gennaio 2011
L’unione fa la forza Il 13 gennaio la Cassa svizzera di viaggio Reka, Interhome, Camping TCS, Ostelli della Gioventù Svizzeri e Bed and Breakfast Switzerland si sono riuniti in una associazione mantello denominata Parahotellerie Svizzera.
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foto ald, mw
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Sinora le possibilità di pernottamento alternativo – il settore paralberghiero – sono state sottovalutate. «Si dimentica che circa il 50% dei pernottamenti in Svizzera si registrano nel settore paralberghiero», ha spiegato Werner Bernet, direttore della Cassa svizzera di viaggio Reka, all’incontro con la stampa. Insieme i cinque partner generano ogni anno 5 milioni circa di pernottamenti, di cui 1,2 milioni nei campeggi del TCS. L’associazione vuole tra l’altro rappresentare gli interessi del settore paralberghiero svizzero nelle questioni di politica del turismo. Nell’unione sono ammessi solo i professionisti riconosciuti, «dato che in questo settore si ha a che fare con ogni sorta di offerte!», sottolinea il direttore della Reka. Svizzera Turismo rappresenterà e promuoverà in modo attivo la nuova associazione con l’obiettivo di aumentare in modo concreto il numero delle possibilità di pernottamento. André Ginzery, direttore di Camping TCS, vede nell’unione un’occasione per ampliare l’offerta alla clientela nelle singole destinazioni. wi
Mister Pupazzo Domenica prossima, 30 gennaio, sarà eletto il pupazzo di neve del nuovo anno. La curiosa elezione ha luogo alle 15.30 a Schwefelbergbad, in mezzo alla regione di Gantrisch, a una mezz’ora d’automobile da Berna. L’evento è organizzato e realizzato dal Resorthotel Schwefelbergbad (www.schwefelbergbad.ch). La giuria di Mister Pupazzo di Neve 2011 è costituita da personalità pluridecorate e presieduta dal Mister Svizzera in carica, Jan Bühlmann, e dal giocatore bernese dello Young Boys, Christoph Spycher. Al concorso possono partecipare tutti coloro che sono in grado di costruire un pupazzo di neve di almeno 50 cm di grandezza. L’opera può venire decorata a piacere. Buon divertimento! Bü
49 alberghi di classe
Sci safari nella Surselva
Selezione privata Il nome la dice già lunga sui 49 hotel di lusso a conduzione privata situati nelle più belle zone di vacanza europee. La qualità estrema e l’impegno personale degli albergatori non sono parole al vento, perché sono costantemente comprovate nella Private Selection Hotels. Infatti, al sito www.privatselection.ch si può cliccare sul «barometro della soddisfazione» di 3⁄4 di tutti gli alberghi. La nuova guida si può ottenere telefonando al numero 041 368 10 05.
Stupende località invernali Brigels-WaltensburgAndiast, Obersaxen-Mundaun-Val Lumnezia, Vals, Disentis, Sedrun e Flims/Laax: la Surselva, con 535 km di piste e 70 impianti, offre agli appassionati della neve la possibilità di esprimersi al meglio. L’asso nella manica è lo skipass della Surselva con tanto di sci safari. Ben 17 hotel e pensioni a tre stelle offrono un pacchetto con 7 pernottamenti e uno skipass di sei giorni da 531 fr. a testa. Ulteriori informazioni al sito: www.surselva.ch, telefono 081 941 13 31.
La guida dei crocieristi
Il campeggio rappresenta in Svizzera un settore turistico in pieno sviluppo.
Tutti i battelli e gli itinerari Chi vuole partire in crociera e vuole informarsi in modo completo, deve consultare la Guida delle crociere 2011 per trovare tutti i nuovi battelli e i nuovi itinerari in un solo colpo d’occhio. La guida offre inoltre un test delle migliori 120 navi da crociera marittime e fluviali così come itinerari e territori. Su 14 pagine di cartine sono illustrati anche i porti – www.kreuzfahrtguide.com. Prezzo: 32 fr.; codice: ISBN 978-3-9810991-9-5.
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ald
27 gennaio 2011 | touring 2 | viaggi e tempo libero
Davanti all’Arabella Sheraton Hotel Seehof di Davos i cavalli aspettano gli ospiti da portare in giro sulla slitta.
Il richiamo della montagna Trascorrere la notte nello stesso letto di Bill Gates, della regina Rania o di Angela Merkel? Per gli ospiti che pernottano a Davos è un sogno che può divenire realtà.
› L’artista tedesco Ernst Ludwig Kirchner
voltò le spalle alla pulsante e fastosa vita di Berlino per vivere in modo semplice in un piccolo borgo sopra Davos. Alcune sue opere si possono ammirare nel Museo Kirchner di Davos, che ha riunito una piccola ma raffinata esposizione. Il grande scrittore tedesco Thomas Mann era arrivato per un lungo soggiorno nella «più alta città d’Europa» per altri motivi. Mentre la moglie Katja curava un problema polmonare nella pura aria di Davos, lui in quel luogo di cure scriveva un romanzo dal titolo evocatore: «La montagna incantata».
Re e presidenti | Da quando la tuberco-
losi può essere curata con gli antibiotici, dal palcoscenico di Davos sono scomparsi i pazienti malati ai polmoni. Sono rimasti, invece, gli imponenti sanatori come lo Schatzalp descritto nella «Montagna incantata», che ancora oggi, nella veste di hotel in stile liberty, attira ospiti da tutto il mondo. La calamita principale per grandi manager, stelle di Hollywood e politici oggi
però non è più l’aria cristallina, bensì il World Economic Forum WEF (cfr. anche «L’incontro» a pagina 38). All’Arabella Sheraton Hotel Seehof pernotta una gran fetta di questa alta società. Durante l’evento internazionale, il fondatore di Microsoft Bill Gates ha l’abitudine di occupare sempre la stessa camera numero 445. La regina Rania di Giordania viaggia con tutto il suo entourage e con la sua bellezza oscura a volte il marito, che da meno nell’occhio. «Nel primo incontro il re di Giordania è passato praticamente inosservato», ammette Jean-Pierre Galey, direttore generale dell’Hotel Seehof. Ma nel frattempo il direttore d’albergo sa che accanto alla regina Rania c’è sempre anche un piccolo signore con il berretto di pelo a cui si deve prestare attenzione. Altri ospiti invece non passano mai inosservati: Vladimir Putin, Angela Merkel, Bill Clinton ma anche Shimon Peres e Yassir Arafat hanno già dormito nei letti dell’albergo Seehof a Davos. «Ospitiamo sotto lo stesso tetto sia i palestinesi che gli israe-
liani», spiega Galey, che ricorda le immense misure di sicurezza che l’hotel deve assumersi ogni anno. E che nonostante tutti i detector e gli agenti di sicurezza, è in grado di raccontare alcuni aneddoti. Ad esempio quando i servizi di sicurezza israeliani volevano fare saltare in aria una cassetta di sicurezza perché sospettavano contenesse una bomba. All’interno però c’era un rotolo di monete.
Una bibita con Angelina | Più rilassante
l’atmosfera durante i giorni del WEF nel secondo Hotel Sheraton a Davos, il Waldhuus. Dato che non vengono messe in atto misure di sicurezza simili a quelle all’aeroporto, i Vip si danno appuntamento la sera per bere qualcosa in compagnia. Il personale maschile si ricorda con vivo piacere quando Angelina Jolie si gustava il suo drink.
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Christian Bützberger Info Touring Ulteriori informazioni sugli hotel al sito www.sheraton.com/seehof oppure www.sheraton.com/waldhuus
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27 gennaio 2011 | touring 2 | club e soci
Controllo dell’usato al TCS Volete acquistare o vendere un’auto d’occasione? Allora recatevi nel centro tecnico del TCS più vicino a casa.
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ne la sua garanzia è di solito limitata a qualche mese. Ecco perché conviene sapere il più presto possibile se potrebbero esserci difetti non evidenziati al momento dell’acquisto. Meglio recarsi, dunque, nel più vicino centro tecnico del TCS e sottoporre la vettura in questione ad uno specifico test che ne controlla ogni singola componente: dal telaio al motore, dalle sospensioni ai freni, fino all’impianto elettrico e agli ele-
menti elettronici. L’approfondito test «auto-occasione», effettuato dagli esperti neutrali del TCS, è proposto ai soci a partire da 120 fr. (i prezzi variano a dipendenza del centro tecnico), mentre per i non soci costa 240 fr. Vale la pena passare dal TCS anche se si desidera rivendere la propria automobile. Infatti, si può richiedere una valutazione Eurotax nei centri tecnici per soli 20 fr.
Prima di comprare un’auto usata è meglio fare un «giro di prova» in un’officina del TCS.
Eventi per gli amici delle auto d’epoca TCS e ADAC propongono attraenti manifestazioni di veicoli classici. I soci dei due club ottengono speciali sconti o prestazioni supplementari. Per il 2011 ricordiamo i seguenti eventi del club tedesco ADAC (vedi su Internet: www.adac.de/infotestrat/oldtimer-young-timer/veranstaltungen): � ADAC Deutschland Klassic – dal 30 giugno al 3 luglio, Karlsruhe/Nordbaden � ADAC MotoClassic – dal 3 al 7 agosto, Lussemburgo/Eifel � ADAC Trentino Classic – dal 14 al 18 settembre, Lago di Garda/Trentino Heidiland Tourismus e tre alberghi – tra cui l’«Hotel Schloss» del TCS – di Bad Ragaz
organizzano dall’8 al 10 luglio la «Heidiland Classic» attraverso questa regione dei Grigioni. I soci del TCS ricevono un prezioso regalo e il tradizionale sconto sul prezzo delle camere all’Hotel Schloss Ragaz. Maggiori informazioni e prenotazioni all’ufficio del turismo di Bad Ragaz, telefonando allo 081 300 40 20 oppure direttamente tramite e-mail: spavillage@heidiland.com.
Si è spenta una voce TCS Konrad Luder (61), a lungo presidente della Sezione Soletta e membro di importanti organi del club centrale, è deceduto in seguito a una grave malattia.
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Presidente della Sezione Soletta del TCS dal 1989 al 2009, consulente giuridico della sezione per un quarto di secolo, consigliere d’amministrazione del Touring Club Svizzero dal 1989 al 2009, responsabile della Giornata dei consulenti giuridici del TCS, presidente di Assista SA e di Viasuisse SA: sono solo alcune delle importanti cariche ricoperte dal giurista Konrad Luder, morto il giorno dell’Epifania dopo una lunga sofferenza.
Lascia un vuoto | Konrad Luder, stimato avvocato di Soletta specializzato in diritto delle assicurazioni, era una personalità di spicco anche in seno al TCS nazionale, dove si è impegnato per la causa del maggiore club della mobilità in Svizzera. Lo scomparso era coraggioso quando si trattava di temi inerenti alla politica oppure alla vita dell’associazione. Spesso non aveva peli sulla lingua, senza però mai perdere il buon umore. Konrad Luder era infatti qualcuno che sapeva assumere le decisioni in modo molto socievole, confrontandosi con le altre idee davanti a un tavolo e dopo riunioni o assemblee particolarmente accese scoppiava in risate conviviali. Konrad Luder, un vero liberale, lascia dietro di sé un grande vuoto anche nel Touring Club Svizzero.
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Heinz W. Müller
Altre informazioni | Un nuovo interes-
sante sito Internet per gli appassionati delle autovetture d’epoca si trova all’indirizzo www.zwischengas.com. Il sito contiene una quantità di informazioni tecniche, economiche e politiche sui trasporti degli ultimi 100 anni. Questo progetto privato svizzero è concepito in stretta collaborazione con la rivista «Automobil-Revue». tg
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Konrad Luder, socio onorario del TCS, era una persona socievole.
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27 gennaio 2011 | touring 2 | il punto
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Prezzi e prestazioni TCS telefono 0844 888 111 o www.tcs.ch Affiliazione www.tcs.ch Motorizzati (automobilisti e motociclisti) a seconda della Sezione e pro rata Tessera partner/giovani Fr. 44.– Non motorizzati Fr. 32.– Cooldown Club membercard Fr. 66.– Ciclisti (con Velo Assistance e RC) Fr. 37.– Juniores (con Velo Assistance e RC) a seconda della Sezione Quota per socio campeggiatore TCS (solo se già socio motorizzato o non motorizzato) Fr. 55.– (camping club AG: + Fr. 7.–; ZH: + Fr. 5.–)
Card Assistance www.cardassistance.tcs.ch per tutta la famiglia Fr. 28.– 20% di sconto per i titolari del Libretto ETI Carta Aziendale TCS www.tcs.ch/azienda Per veicoli aziendali Soccorso stradale da Fr. 134.– Protezione giuridica di circolazione da Fr. 111.– ASSISTA www.assista.ch Assicurazione protezione giuridica Circolazione «Fam.» Fr. 96.– «Ind.» Fr. 66.– Privata con circolazione già sottoscritta «Famiglia» Fr. 215.– «Individuale» Fr. 192.– Privata senza sottoscrivere la circolazione «Famiglia» Fr. 245.– «Individuale» Fr. 225.– Immobili Fr. 60.– Auto TCS www.autotcs.ch Responsabilità civile, casco parziale, casco collisione, capitale incidente, protezione del bonus, danni di parcheggio su richiesta Assicurazioni due ruote www.assicurazionitcs.ch Velo-Assistance. Con contrassegno per la bici, protezione giuridica, assistenza e copertura casco fino a Fr. 2000.– Fr. 25.–* copertura casco fino a Fr. 5000.– Fr. 80.–* Contrassegno RC bici Fr. 6.50* Moto-Assistance (soccorso stradale e assistenza) Fr. 41.–* Ai motociclisti in Svizzera e all’estero * prezzi soci TCS Carta di credito TCS drive TCS MasterCard drive Carta partner TCS-American Express drive Gold Carta partner
Fr. 50.– Fr. 20.– Fr. 100.– Fr. 50.–
Infotech www.infotechtcs.ch Il TCS sottopone a test veicoli ed accessori e mette a disposizione dei soci del informazioni raccolte e redatte in modo competente e neutrale. Test&Training www.test-et-trainingtcs.ch Sconti sui prezzi dei corsi di perfezionamento di guida nei centri di Lignières, Plantin, Betzholz, Stockental e Emmen. www.2fasi.tcs.ch Formazione in due fasi corsi obbligatori per la licenza di condurre. Viaggi TCS www.viaggi-tcs.ch Viaggi 0844 888 333 Camping www.campingtcs.ch 022 417 25 20 Alberghi Schloss Ragaz, Bad Ragaz www.hotelschlossragaz.ch 081 303 77 77 Bellavista, Vira Gambarogno www.hotelbellavista.ch 091 795 11 15 Ciclo e svago www.bici.tcs.ch
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Gli automobilisti rischiano di avere brutte sorprese al momento di calcolare le imposte.
Pendolari in auto tassati per un miliardo in più?
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I trasporti pubblici hanno una gigantesca necessità di finanziamenti per effettuare nuovi investimenti nelle ferrovie e nelle linee di tram e autobus degli agglomerati urbani. I loro portavoce cercano indefessamente nuove fonti di denaro. E cosa c’è di più vicino dell’aprire il portafoglio degli automobilisti e servirsene una volta di più? L’ultima idea degli amici della ferrovia: la detrazione degli spostamenti per il lavoro nell’ambito della dichiarazione delle imposte. Di cosa si tratta? Per finanziare i nuovi progetti ferroviari la Confederazione sta considerando di abbassare le detrazioni degli automobilisti per recarsi al lavoro al livello del costo degli abbonamenti dei trasporti pubblici. L’Unione dei trasporti pubblici stima che grazie a questo espediente la Confederazione incasserà circa 400 milioni di franchi in più all’anno. Se una parte dei Cantoni modificherà nella stessa direzione il suo diritto fiscale, gli «automobilisti pendolari» dovranno pagare complessivamente oltre un miliardo di imposte in più all’anno. Un esempio – d’attualità nel periodo delle dichiarazioni d’imposta – dimostra le conseguenze: se l’uso dei mezzi pubblici sulla via del lavoro non è ragionevole, i costi per l’auto possono essere detratti dalle entrate fino a 70 centesimi per chilometro. Nel caso di un tragitto di 40 chilometri (sola andata, nell’agglomerato di Berna) l’abbonamento
ferroviario costa circa 2200 franchi, mentre in automobile è possibile una detrazione di 11 200 franchi. In futuro, però, una minore detrazione di 9000 franchi significa maggiori imposte per 2000 o 3000 franchi l’anno. Semplicemente così. La prassi odierna con le detrazioni per i pendolari in auto corrisponde da decenni alle comprovate fondamenta giuridiche del diritto fiscale. Finora tutti i costi, che si devono sostenere per ottenere degli introiti da lavoro, che poi vengono tassati, possono essere detratti dalle entrate. Ciò vale anche per i pasti di mezzogiorno e per gli abiti da lavoro che bisogna pagarsi personalmente. Perché allora certe persone, le quali per ottenere il loro guadagno lavorativo sono costrette a prendere l’auto, devono pagare le infrastrutture ferroviarie? Questa nuova idea è tanto più irritante in quanto notoriamente gli utenti del treno non coprono neppure la metà dei costi dei trasporti pubblici attraverso i loro contributi personali. I nuovi progetti ferroviari corrispondono sicuramente perlopiù ad una esigenza. La Confederazione è tuttavia chiamata a stanziare quei finanziamenti senza mettere le mani nei portafogli degli automobilisti. O cosa pensereste se al ristorante vi facessero pagare il conto anche per le consumazioni degli avventori seduti al tavolo accanto?
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Niklaus Lundsgaard-Hansen, presidente centrale del Touring Club Svizzero (TCS)
27 gennaio 2011 | touring 2 | la pagina dei lettori
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il concorso Quando ho convalidato il biglietto d’uscita, ho dovuto guardarlo due volte: costava 7 fr. per neppure un’ora e un quarto. Bisogna chiedersi se non si tratta di una truffa. Tony Schneider, Oberentfelden Il ritiro della patente è grave per anziani
In questi tetri giorni di pioggia, molti automobilisti a volte circolano senza luci anche se si è già sul far della sera. Li si vede solo quando sono già arrivati quasi davanti a voi. Sarebbe ora di lanciare un’altra campagna per i fari accesi rivolta a chi si addormenta nel traffico. Alfred Prschel (@) Ottusità sulle strisce pedonali
La maggior parte dei pedoni attraversano le strisce guardando cocciutamente dritti davanti a sé o a terra. Anche i pedoni con diritto di precedenza hanno il dovere di fare attenzione agli utenti della strada che non si comportano correttamente. Hans Rothenbühler (@) Scandinavia apripista
Personalmente non guido. Ma come passeggera mi fa impressione che i pedoni con l’oscurità e la pioggia praticamente non si vedono. Abiti scuri ostacolano ancora di più il loro riconoscimento. Io, quando vado in giro a piedi, mi proteggo con rifrangenti. Poiché i rifrangenti fanno parte dei pedoni, altrimenti non servono a niente. L’idea l’ho presa anni fa dalla Scandinavia. Qui da decenni i riflettori sono disponibili in negozi e alberghi come materiale pubblicitario da prendere gratis. Si tratta di pacchetti con dentro due fasce elastiche; così i riflettori si possono indossare velocemente e vengono usati da molta gente. Margrit Stössel (@) Costosa visita all’ospedale
Recentemente avevo un appuntamento all’ospedale cantonale. Ho parcheggiato nell’area ospedaliera dalle 7.40 alle 8.45.
impressum
Un’opera originale dell’artista Schoch I quadri di Rainer Schoch fanno furore. L’artista, nato nel sud della Germania e trasferitosi nel canton Sciaffusa, ritrae spesso soggetti del mondo delle corse automobilistiche (cfr. l’incontro pubblicato sul «Touring» n. 16/2010 o ancora il sito www.suissedesign4you.eu). In palio al nostro concorso vi è una sua stampa originale su tela, firmata e numerata, che ritrae una scena del Gran Premio di Gran Bretagna del 1954, nelle dimensioni 110�90 cm.
I gas di scarico non si controllano al PC «Touring» 20/2010
Molti clienti credono che un controllo dei gas di scarico si possa fare semplicemente allacciando un computer portatile all’automobile. Ma che si spieghi una volta per tutte come si fa ad effettuare un test di tenuta della ventola del carter senza aprire il cofano! Oppure a controllare l’impianto di scarico senza sollevare il veicolo.
Sponsor del premio: Rainer Schoch, www.suissedesign4you.eu Le domande: 1. Di quale regione del Vallese tratta il nostro servizio sulle valanghe? 2. In quale Paese si svolge il nostro Viaggio dei lettori? 3. Chi è il direttore dell’hotel Steigenberger Belvédère di Davos?
Marco Kollbrunner (@)
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Non dimenticare i fari di sera!
Un ritiro definitivo della patente di guida ha conseguenze decisive sugli anziani, non soltanto nella pratica quotidiana, ma anche psicologicamente: il ritiro non è visto solo come decadimento fisico, come effettivamente è in molti casi! Questo non deve avvenire solamente per via amministrativa, ma deve essere rapportato al singolo caso e valutato attentamente. Va osservato che sebbene gli automobilisti anziani spesso non posseggano più la stessa capacità di reazione dei giovani, circolano in modo meno aggressivo e spesso solo negli ambienti a loro più familiari. Rolf Gipser (@)
Per questa rubrica valgono alcune regole: più breve è la lettera, maggiore è la probabilità che venga pubblicata; la redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile inviare le lettere per e-mail: touring@tcs.ch. Le lettere dei lettori vengono pubblicate anche nell’edizione online di «Touring» (www.touring.ch).
touring Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); vice caporedattore: Heinz W. Müller (hwm); vice caporedattore: Marc-Olivier Herren (MOH); Christian Bützberger (Bü), Antonio Campagnuolo (ac), JacquesOlivier Pidoux (jop), Nadia Rambaldi (nr), Peter Widmer (wi). Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, Mathias Wyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Sylvie Fallot (f), Karin Kobel (t), Irene Mikovcic-Christen (assistente caporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna, tel. 031 380 50 00, fax 031 380 50 06. E-mail: touring@tcs.ch. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 83 141, totale: 1 325 035. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile), Gabriela Amgarten. Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 031 387 21 16, fax 031 387 21 00. Produzione: St. Galler Tagblatt SA, Basler Zeitung SA, CIE Centre d’impression Edipresse Lausanne S.A. Cambiamenti d’indirizzo: indicando il numero di socio, alla Sede centrale del TCS, cp 820, 1214 Vernier; tel. 0844 888 111; e-mail: service@tcs.ch. Abbonamento: compreso nella quota sociale annua. «Touring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.
Si possono fornire le risposte per posta (soltanto su cartolina postale), tramite SMS, email oppure direttamente dal nostro sito www.touring.ch, indicando in ogni caso le proprie generalità. Concorso 20/2010: il fortunato vincitore dell’Opel Meriva Cosmo 1.4 Turbo è il ticinese Mauro Gasparini di Cadro. Congratulazioni! Condizioni di partecipazione: il concorso di «Touring» è aperto a tutti, ad eccezione dei collaboratori del TCS e dei loro famigliari. I vincitori saranno estratti a sorte e avvertiti per iscritto. I premi non possono essere sostituiti da una somma di denaro equivalente. Non viene tenuta alcuna corrispondenza in merito al concorso. Non sarà possibile ricorrere alle vie legali.
Redazione Touring, concorso per i lettori, casella postale, 3024 Berna; SMS al numero 9988 (1 fr./SMS) scrivendo «Touring» e le tre risposte; touring@tcs.ch (soggetto: concorso) Termine d’invio: 6 febbraio 2011
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l’incontro | touring 2 | 27 gennaio 2011
A tu per tu con i grandi della Terra
ton desideri assaggiare un piatto grigionese. E se per caso un presidente improvvisa a tarda sera una piccola jam-session al bar e poi canta perfino un po’, è davvero molto divertente.
Ernst Wyrsch, direttore dell’hotel Steigenberger di Davos, durante il WEF si occupa di quelli che contano per davvero e resta sempre sorpreso dalla loro modestia.
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In 14 anni da direttore dell’Hotel Steigenberger Belvédère, Lei ha accolto più di cento presidenti nazionali e un’infinità di star mondiali. Chi l’ha colpita maggiormente?
Ernst Wyrsch: Se devo stilare una graduatoria, metto il leader sudafricano Nelson Mandela chiaramente al primo posto. Con l’ex presidente americano Bill Clinton ho sviluppato un’amicizia nel corso degli anni. E dal punto di vista emozionale è stato as-
solutamente straordinario anche l’incontro con il leggendario pugile Muhammad Ali. Che tipo di piccoli desideri o esigenze hanno questi uomini e donne, personaggi politici o star mondiali?
Non si tratta di servire carne di coccodrillo o qualsiasi altra cosa esotica. Ogni particolarità resta nei limiti dell’umanità. Ma può capitare che alle 3.30 del mattino Bill Clin-
Chi paga i pernottamenti e le consumazioni dei partecipanti? Sono gli stessi prezzi degli ospiti «abituali»?
Non abbiamo un supplemento-WEF. Chiediamo semplicemente i prezzi superiori dell’alta stagione, dunque quelli di Natale e San Silvestro. I soldi non sono il fattore massimo, ma lo è piuttosto offrire un’alta qualità in tempi di forte pressione. Ogni partecipante paga da sé la camera e le sue consumazioni, ad eccezione che sia invitato da aziende, Stati oppure organizzazioni. L’organizzazione del Forum economico paga solo i conti degli ospiti che ha invitato direttamente. Anche Lei viene lusingato o addirittura si tenta di corromperla per avvicinarsi a un certo personaggio di spicco?
Sì, come ogni lettore potrebbe immaginare. Ma se si incomincia a farlo una volta, poi non ci si può più tirare indietro. Ecco perché da noi di principio ciò non succede. È il WEF a decidere chi alloggia da noi ed è giusto così. Per lei il Forum economico significa probabilmente anche poche ore di sonno e un’autodisciplina eccezionale. Come si è preparato a questo ultimo WEF?
Durante l’anno ho bisogno di dormire molto, ma non durante il WEF quando sfogo tutta l’adrenalina. Una settimana prima del Forum economico mondiale vado a fare scorta di aria fresca e lascio da parte l’alcool, in modo da poter spingere al massimo le mie prestazioni. Durante questi giorni dirigo 400 collaboratori e a loro non posso richiedere le massime prestazioni se io stesso non riesco a fornirle. Sicuramente il WEF le porta in gennaio l’equivalente del fatturato annuo, il resto dell’anno se la prende comoda?
Il WEF è certamente il principale fattore del volume d’affari annuo e della redditività. Ma naturalmente non siamo dei buoni fornitori di ospitalità soltanto per cinque giorni. Il nostro team svolge un ottimo lavoro anche durante i restanti 360 giorni.
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Christian Bützberger
Intervista: Christian Bützberger
Ernst Wyrsch, padrone di casa del Grandhotel Steigenberger Belvédère a Davos.
In pillole Il 49enne Ernst «Aschi» Wyrsch è albergatore diplomato SVH/VDH. Da 21 anni è sposato alla signora Sylvia; hanno due figli. Poiché anche Sylvia lavora in hotel, dice scherzando che in effetti sono sposati da 42 anni. Hobby: passeggiate, golf, lettura. Ernst Wyrsch è l’orgoglioso presidente onorario dell’HC Davos.