10 febbraio 2011 touring 3 www.touring.ch GAA 1214 Vernier
Il giornale della mobilità
Mobile nonostante l’handicap
Una Miss in carrozzella
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Forum dell’elettromobilità
La sfida che si può vincere 12 Viaggio dei lettori con la Queen Mary 2
Una traversata d’altri tempi 24 Notizie e informazioni dalla Sezione Ticino del TCS Nuova nota nei test auto Ora il TCS dà il voto anche al grado di visibilità 18
Test della Seat Alhambra Spaziosa monovolume adatta ai lunghi tragitti 20
31 Intervista ad André Leman Da direttore di Viaggi TCS a guida turistica 28
10 febbraio 2011 | touring 3 | editoriale e sommario
sommario viaggi e tempo libero
primo piano
24 Viaggio dei lettori
4 Miss Handicap 2010
Jasmin Rechsteiner guida un’auto modificata per garantirle la mobilità.
28 Accompagnatore e guida di viaggio
società e mobilità
Una vera passione per André Leman. 30 Novità invernale
9 Costi d’infrastruttura
Per finanziare le infrastrutture del traffico arrivano nuovi aumenti.
Le proposte e le idee per finanziare l’infrastruttura di trasporto svizzera sono motivo di dibattito, indipendentemente di dove mirino. La maggioranza delle recenti proposte di finanziamento della responsabile del Datec Doris Leuthard sfociano nell’incomprensione o addirittura nel rifiuto. È comunque positivo che il Consiglio federale voglia rendere trasparente il flusso finanziario per la strada e la rotaia creando un fondo d’infrastruttura per la ferrovia. C’è in tal modo la speranza che venga disinnescata la ragione del contendere. Una pillola amara, tuttavia, è rappresentata dal fatto che le risorse finanziarie necessarie a strada e ferrovia (complessivamente 140 miliardi di franchi fino al 2030) dovrebbero venire generate attraverso varie entrate supplementari. Ciò perché non bastano le odierne tasse e riserve. Si prevede, dunque, l’aumento degli oli minerali, del contrassegno autostradale, dei biglietti del treno, inoltre i pendolari dovrebbero poter detrarre meno imposte per il tragitto per recarsi al posto di lavoro. Passerà ancora molta acqua sotto il ponte prima di vedere tutte le proposte di finanziamento delle infrastrutture di trasporto. Le posizioni non sono ancora definite, ma il TCS si attiverà per gli interessi degli utenti della strada. Una cosa è tuttavia già chiara oggi: in futuro tutti dovranno sborsare di più. Felix Maurhofer, caporedattore
30 Divertirsi a Carnevale
9 Il consulente
Attenzione al ghiaccio sulla strada: un incidente può far saltare la patente. 12 Forum dell’elettromobilità
300 ospiti discutono a Lucerna di problemi e opportunità concrete.
Tempo di maschere e guggen.
sezione ticino 31 Restare sempre mobili
Corsi di guida per ultrasettantenni. 31 Nuovo segretario sezionale
15 Progetto territoriale Svizzera
Visione comune per uno sviluppo controllato di insediamenti e traffico.
test e tecnica
Nominato l’ing. Roberto Morandi.
club e soci 33 ETI Med
Consigli medici per gli assicurati del Libretto ETI.
18 Nuovo criterio di valutazione
La visibilità circolare di un’auto giudicata nei test eseguiti dal TCS.
34 Personaggi del TCS
Il ruolo del presidente centrale.
18 Stabilità dei prezzi
Obiettivi per il mercato svizzero dell’importatore Amag.
35 Agenzie di viaggio Kuoni
Vere oasi dei desideri per le vacanze.
20 Test della Seat Alhambra 2.0 TDI Style
Una diesel con cambio DSG dal gran bagagliaio e buon comfort di viaggio. Prove su strada e novità 19 Peugeot 508: berlina e break 19 Fiat 500 TwinAir
38 l’incontro
Stephan Siegrist, alpinista professionista e guida alpina. 35 prezzi e contatti TCS 37 forum, il concorso, impressum
Prezzi dei carburanti dal 1986 al 2010 2010 diesel senza piombo 95
2005 1.65 1.54
1.72 1.65
2000 1.42 1.39
1995 1986 1.04 0.97
Foto di copertina Autore: Pia Neuenschwander
Per scorrazzare sulla neve arrivano le moto elettriche su piste speciali.
1990
1.19 1.14
1.06 1.02 grafico Hanspeter Hauser
Per strada e rotaia tutti devono sborsare di più
Crociera con la Queen Mary 2 da Southampton a New York.
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primo piano | touring 3 | 10 febbraio 2011
In giro con la mano sul gas Jasmin Rechsteiner è Miss Handicap 2010. È nata con una grave malformazione alla colonna vertebrale. Grazie alle modifiche apportate alla sua auto è, però, mobile quotidianamente.
10 febbraio 2011 | touring 3 | primo piano
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› Uno strato di smalto sulle unghie, un po’
di ombretto e una linea di rimmel: Jasmin Rechsteiner è in bagno e si prepara per una nuova giornata di lavoro. In veste di Miss Handicap 2010 ci tiene al suo aspetto: «Mi sento semplicemente meglio quando sono ben truccata». Alle 8 Jasmin deve essere in ufficio. La sedia a rotelle elettrica che pesa 120 chili l’ha già messa nella sua Renault Mégane la sera prima, per risparmiare tempo al mattino. Sciarpa, giacca e stivali sono indossati in un battibaleno e con l’ascensore scende nel garage sotterraneo. Dopo un breve tragitto in auto raggiunge il suo posto di lavoro. La 29enne Jasmin Rechsteiner convive dalla nascita con una «cifoscoliosi», la sua colonna vertebrale è curva in più punti. A causa della malformazione ha inoltre un volume polmonare inferiore, che le rende difficile respirare. È in grado di percorrere solo piccoli tratti a piedi, altrimenti deve prendere la sedia a rotelle elettrica. Jasmin comunque non si lascia ostacolare da nulla: abita da sola in un appartamento di due locali e mezzo a Berna. Per determinate faccende domestiche ha bisogno di un aiuto che riceve puntualmente dai suoi amici o da Spitex. Da oltre dieci anni, Jasmin lavora a tempo parziale come impiegata di commercio e come addetta alle questioni di assicurazioni sociali presso la Fondazione Rossfeld, un centro di competenza per persone portatrici di handicap. La patente le permette una vita molto più indipendente: «Dopo aver superato l’esame di guida ho provato una sensazione straordinaria. Per me significava libertà senza barriere».
Lungo ricovero | Jasmin Rechsteiner è
La 29enne Jasmin Rechsteiner guida l’auto da dieci anni e riesce così a condurre una vita indipendente nonostante il suo handicap.
cresciuta nella rurale Turgovia. Una zona – spiega – dove senza un veicolo non si arriva da nessuna parte. Per questo, già da ragazza, era in giro motorizzata: «Andavo a scuola con un motorino a tre ruote», racconta con un sorriso sulle labbra. La sua Renault Mégane oggi le offre un po’ più di comodità. Guida con un acceleratore a mano e con un freno pure manovrabile a mano e al posto del volante ha una manopola. Tutti espedienti questi che le facilitano la guida. Dato che Jasmin fa fatica a voltarsi, a bordo sono stati aggiunti degli specchi, in modo che la visuale sia più ampia possibile. continua a pagina 7
Il più bel melodramma romantico ad Avenches
Rigoletto
In esclusiva per i soci TCS: nell’ambiente unico dell’anfiteatro romano, assistete all’intenso e geniale capolavoro di Verdi che narra la straziante storia di Rigoletto, buffone di corte, e della sua amata figlia. Approfittate dei vantaggi, prenotando subito.
«La donna è mobile» è l’aria forse più conosciuta al mondo. Ma non è soltanto questo pezzo, incredibilmente affascinante, a rendere le musiche di «Rigoletto» irresistibili. L’intera opera, composta da Giuseppe Verdi nel 1851 quando si trova all’apice della sua creatività artistica, è pura intensità e genialità musicale. Il dramma narra storie di potere, amore e maledizioni. Rigoletto, buffone di Corte del Duca di Mantova, tiene nascosta la bellissima figlia Gilda per preservarla dalla vita. Dopo che il Duca, dalla morale alquanto libertina, la rapisce, Rigoletto giura vendetta e gli tende un’imboscata. Ma Gilda è innamorata e si offre al sacrificio, salvando il suo seduttore. Incredulo e inorridito, Rigoletto constata che il cadavere è quello della figlia.
Una giovane stella nel panorama dell’opera lirica: Olga Peretyatko nel ruolo di Gilda
La giovane soprano russa Olga Peretyatko è considerata un’autentica stella della lirica mondiale. Già nell’autunno 2010, ha dimostrato tutta la sua grinta e intensità espressiva nel ruolo di Gilda al Teatro La Fenice a Venezia, dove l’11 marzo 1851 ci fu la prima rappresentazione di «Rigoletto». Avenches vivrà un momento indimenticabile, quando Olga Peretyatko canterà l’aria «Caro nome». Carlos Almaguer interpreterà meravigliosamente la parte del protagonista. Il baritono messicano ha in-
cantato il pubblico dell’Arena già con Nabucco e Il Trovatore. Gli altri interpreti principali sono: Il Duca, Bruce Sledge; Maddalena, Sara M’Punga e Il bandito Sparafucile, Ruben Amoretti.
Breve introduzione
Sotto la guida di Eric Vigié, direttore dell’Opéra de Lausanne, la direzione artistica si è rinnovata e annovera elementi di spicco. La scenografia è affidata a Adriano Sinivia, regista creativo e poliedrico. Un allestimento scenico assolutamente nuovo per l’Arena con effetti di luce sorprendenti e splendidi costumi ispirati all’epoca delizieranno gli spettatori. L‘Orchestre de Chambre de Lausanne si esibirà sotto la direzione di Roberto Rizzi Brignoli. «Rigoletto» sarà cantato in italiano con sopratitoli in tedesco e francese, inizierà alle 21.30 e si concluderà verso mezzanotte.
Offerta esclusiva TCS
Alle 18 nei pressi dell’Arena si terrà un’introduzione all’opera in tedesco e francese. La presentazione è gratuita e non necessita iscrizione.
Con il tagliando, i soci TCS possono effettuare la loro prenotazione entro il 31 marzo 2011 senza l’addebito di spese di riservazione. È possibile scegliere tra poltroncine numerate nel settore E+ di fronte al palcoscenico, sotto, nel settore E di fronte al palcoscenico, sopra, nel settore F, fasce laterali, e posti a sedere numerati sui gradini nel settore G. Con la conferma, l’organizzatore inoltrerà anche la fattura. I biglietti pagati in anticipo dovranno essere ritirati alla cassa prima delle 20. Per ogni ordinazione sarà offerto un programma del valore di 10 fr. Informazioni: www.avenchesopera.ch o al tel. 026 676 06 00. MUSEO ROMANO
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� 2 luglio � 5 luglio � 7 luglio � 9 luglio � 14 luglio � 16 luglio (marcare con una crocetta la data desiderata) Da inviare entro il 31 marzo 2011 a: Festival dell’Opera di Avenches, Ufficio del festival, Casella postale, 1580 Avenches, e-mail: opera@avenches.ch
ristorazione nell'area del festival
10 febbraio 2011 | touring 3 | primo piano
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Con un handicap nel traffico stradale Se una persona disabile è in grado di guidare o no, lo deve certificare il cantone che rilascia la patente, facendo valere determinati requisiti medici minimi. Una capacità visiva fortemente limitata o un ritardo mentale in genere escludono l’idoneità alla guida. Altrimenti il medico di fiducia e l’esperto cantonale del traffico giudicano il singolo caso: se può prendere parte alla circolazione stradale e se si devono apportare modifiche al veicolo. In seguito, l’aspirante conducente segue una scuola guida con un maestro. Chi possiede già la patente deve invece effettuare una guida di controllo con l’esperto. In determinate circostanze, le modifiche al veicolo possono essere pagate dall’Assicurazione invalidità. nr
foto Pia Neuenschwander
le nella neve». Jasmin ammette però che la mobilità per le persone disabili è in continuo miglioramento, soprattutto sui mezzi di trasporto pubblici.
Lo scorso novembre Jasmin Rechsteiner è stata incoronata Miss Handicap 2010 al Kursaal di Berna. Il suo hobby per eccellenza è l’e-hockey e «Jazzy» è attaccante dei «Rolling Thunder».
continua da pagina 5
Dopo le medie, Jasmin dovette sottoporsi ad un’operazione alla schiena. Era prevista una permanenza di tre mesi all’ospedale e invece a causa di complicazioni ne trascorsero ben 13. Un periodo difficile per l’allora sedicenne piena di vita e di voglia di conoscere. Poi nel 1999 la svolta: Jasmin poté cominciare un tirocinio di impiegata di commercio presso la Fondazione Rossfeld a Berna, dove lavora tutt’oggi. Quando arriva sul posto di lavoro, posteggia su un parcheggio per disabili. Ma questa mattina i posteggi sono ricoperti di neve. Un imprevisto che rappresenta il primo ostacolo della giornata per Jasmin: per togliere la pesante sedia a rotelle dall’auto deve sollevarla con l’argano. La neve, lo spazio insufficiente e soprattutto la pendenza, che non permette di posizionare la
vettura ben orizzontale, la mettono in difficoltà: «Gran parte della gente – spiega – non si rende conto che a noi delle piccolezze ci possono creare grandi problemi». I veicoli di persone handicappate hanno bisogno di posto, dietro o dalla parte del conducente, per l’argano che solleva la sedia a rotelle. Se gli altri parcheggiano troppo vicino, allora il conducente in sedia a rotelle non può più nemmeno andare via. Per sensibilizzare la popolazione sulle problematiche dei disabili, Jasmin e un suo amico hanno tenuto un workshop per aspiranti poliziotti a San Gallo. «Abbiamo voluto mostrare quali necessità hanno le persone disabili che circolano sulla strada a bordo di auto speciali». Una distanza insufficiente nel posteggio, la presenza di ostacoli nei parcheggi e sui marciapiedi rendono ancor più difficile la vita delle persone disabili. «Mi è già capitato di rimanere bloccata con la sedia a rotel-
Nazionale di e-hockey | Dopo il lavoro, Jasmin si dedica con passione al suo hobby prediletto: hockey elettrico, hockey con la sedia elettrica. Una volta la settimana si allena con la squadra di Rossfeld «Rolling Thunder». Dal 2008 inoltre è membro della Nazionale Svizzera. Lo sport di squadra è molto importante per lei: «Si sbaglia chi pensa che giocare con la sedia a rotelle elettrica non sia faticoso. L’e-hockey richiede la massima concentrazione», sottolinea Jasmin. Quando si concentra sul lavoro, guida l’auto o gioca ad e-hockey, le capita a volte di respirare in modo incontrollato. La mancanza di ossigeno, si manifesta in genere solo di sera. Di notte, dunque, ha poi bisogno di un apparecchio per la respirazione e così mettere in ricarica le batterie che le serviranno per affrontare la giornata successiva. Jasmin ha però imparato alcuni trucchetti, che l’aiutano, soprattutto quando è in auto: «Mi metto al volante solo quando sono riposata e nel caso di lunghi tragitti mi sforzo di respirare in maniera consapevole». Dall’elezione di Miss Handicap 2010 in novembre, la vita di Jasmin è cambiata. Riceve lettere di fan e viene riconosciuta per strada. In quanto Miss Handicap ha un messaggio forte e chiaro: «Tutte le persone hanno il diritto di partecipare alla vita sociale ed economica». Nadia Rambaldi
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10 febbraio 2011 | touring 3 | società e mobilità
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il consulente
Urs-Peter Inderbitzin
Mathias Wyssenbach
Incidente sul ghiaccio: patente tolta in certi casi
Stando alla volontà di Doris Leuthard, il contrassegno autostradale dovrà essere più caro.
Basta spremere gli automobilisti Chi viaggia in auto o in treno è chiamato a ripassare alla cassa, per poter finanziare le infrastrutture per il traffico. Il TCS rimane critico, ma in modo costruttivo.
› La
nuova ministra dei trasporti, Doris Leuthard, propone quale controprogetto all’iniziativa dell’Associazione Traffico e Ambiente (ATA) la creazione di un fondo per l’infrastruttura ferroviaria. In questo modo, dovrebbero venir finanziati l’esercizio e la manutenzione miliardaria della rete ferroviaria per mezzo di un fondo separato. È anche previsto che gli utenti del treno partecipino ai costi. Si parla di un aumento del prezzo dei biglietti e degli abbonamenti del 10 percento. Il TCS condivide la posizione del Consiglio federale, secondo cui in futuro non deve più essere sovvenzionata la ferrovia attingendo dalla strada, e quindi l’iniziativa dell’ATA va respinta.
Senza fretta | Il Touring Club Svizzero critica anche il pacchetto di misure che prevede di chiedere agli automobilisti di passare alla cassa per il finanziamento dell’infrastruttura per il traffico stradale. Si parla di un rincaro del contrassegno autostradale dagli attuali 40 franchi a 80 o 100 franchi. Inoltre, dovrebbe venire introdotta una «vignetta» per un tempo più breve, da uno o due mesi, dal prezzo di 40 franchi. In più, la tassa sui carburanti dovrebbe venire aumentata da 7 a 10 centesimi. Tenuto conto
del fatto che il prosciugamento delle riserve delle casse stradali è programmato e che l’infrastruttura stradale ha un grande bisogno di investimenti, il TCS ritiene che la tassa sui carburanti non può essere versata nel fondo per le infrastrutture ferroviarie. Per questo motivo, il TCS è soddisfatto della proposta del Consiglio federale, secondo cui questi soldi debbano fluire nelle casse delle strade. Nella dichiarazione del TCS si spiega che un aumento delle tasse può essere preso in considerazione soltanto dopo l’esaurimento dei fondi accumulati nella riserva del conto stradale, che ammonta attualmente a 2,8 miliardi di franchi, e solo dopo la realizzazione effettiva dei progetti stradali.
Deduzioni fiscali | Il TCS esprime forti riserve sulla proposta del Consiglio federale di ridurre le deduzioni fiscali per le spese di trasferta da casa al posto di lavoro (cfr. «Il Punto» del presidente centrale del TCS Niklaus Lundsgaard-Hansen sull’ultimo «Touring»). È un fatto che molti pendolari dipendono dall’uso della propria auto privata, per potersi recare al lavoro. Gli organi prenderanno posizione ufficialmente nel quadro delle consultazioni. hwm
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Pioggia, gelo e neve ghiacciata: la strada diventa una pista di pattinaggio. Nei giorni più freddi gli incidenti a causa del fondo gelato sono la norma. Per fortuna in gran parte si registrano solo danni materiali, poiché in situazioni simili si circola lentamente. Spesso anche gli automobilisti esperti ne sono vittime, poiché sottovalutano il pericolo in un punto esposto. Se la polizia interviene sul luogo dell’incidente, c’è da aspettarsi una denuncia. Le conseguenze possono essere la multa e in certi casi il ritiro della patente, come è successo ad un automobilista del Canton Friburgo. L’uomo stava viaggiando sul raccordo autostradale della A6 di Thun Nord. Sebbene viaggiasse in modo prudente e alla velocità di soli 60 km/h, dopo aver superato un ponte è uscito dalla carreggiata, in parte ghiacciata, ed è andato a sbattere col muso dell’auto contro il guardrail sulla sua destra. La giustizia bernese gli ha inflitto una multa di 200 fr. per aver perso la padronanza del veicolo. La sua situazione si è aggravata in quanto le autorità friburghesi gli hanno ritirato la patente per un mese, nonostante la sua fedina di conducente fosse immacolata e la patente gli fosse indispensabile per lavorare. Il conducente si è opposto – invano – fino al Tribunale federale, per riavere la sua patente. Le argomentazioni secondo cui stesse viaggiando con prudenza e il tratto di strada dov’è avvenuto l’incidente non era stato oggetto di una manutenzione usuale, non sono servite. I giudici hanno rimproverato al guidatore che l’incidente è stato causato quanto meno da una sua colpa lieve e ha inoltre causato un pericolo per la sicurezza degli altri utenti della strada (sentenza 1C_83/2010). Questo comporta una infrazione medio-grave delle norme della circolazione stradale, quindi automaticamente il ritiro della patente per un mese al minimo.
L’autore è giornalista giudiziario accreditato presso il Tribunale federale.
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società e mobilità | touring 3 | 10 febbraio 2011
Chiaro riconoscimento a Lucerna per l’elettromobilità In Svizzera l’elettromobilità non resta lettera morta: al 2° Forum sul tema è stata sottoscritta la «Luzern Challenge», con la quale 19 operatori si impegnano in attività concrete. Trecento ospiti hanno discusso di problemi e opportunità.
› L’Ufficio federale delle strade (Ustra) in-
tende trasformare il Forum svizzero sull’elettromobilità lanciato un anno fa in un Centro di competenze nazionale per la materia e si è impegnato al relativo finanziamento. L’associazione e’mobile organizzerà una ventina di manifestazioni, dove si potranno testare veicoli elettrici. E La Posta amplierà la sua flotta di scooter elettrici di circa 3000 veicoli: sono solo tre dei 19 esempi delle cose che i firmatari di una lista d’intenti per la mobilità elettrica ribattezzata «Luzern Challenge» vogliono concretizzare.
attraverso test neutrali di veicoli elettrici, ha promesso il presidente centrale Niklaus Lundsgaard-Hansen. Per dare un segnale che il momento delle prove è già concluso, sugli spazi del Museo dei trasporti era possibile testare la prima auto elettrica di piccola categoria prodotta in grande serie, la
Nissan Leaf, assieme ad altri veicoli elettrici. Il gruppo Nissan-Renault ha investito finora 4 miliardi di franchi nella nuova tecnologia, fornendo la prova che il settore, fin qui orientato sul petrolio, adesso punta anche sull’elettromobilità. Alcuni esperti, soprattutto della cerchia del Politecnico di
Andare oltre | «L’auto elettrica ha davanti
una storia piena di successi: di conseguenza i principali svantaggi della mobilità stradale non saranno maggiori di quelli della ferrovia», ha dichiarato con entusiasmo il direttore dell’Ustra Rudolf Dieterle ai partecipanti ai due giorni del Forum Svizzero dell’elettromobilità nel Museo dei trasporti di Lucerna. L’evento è stato organizzato dal team dell’Accademia della mobilità, avviata e cogestita dal TCS. Il club offrirà ai propri soci preziose informazioni
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Al Forum dell’elettromobilità queste personalità hanno firmato la «Luzern Challenge».
10 febbraio 2011 | touring 3 | società e mobilità
Zurigo, si sono detti scettici a proposito della totale innocuità ambientale dell’auto elettrica. Infatti: anche la Svizzera produce parte della corrente elettrica in centrali nucleari e importa corrente originaria anche da centrali a carbone. La riduzione dei consumi complessivi del parco veicoli è più importante della discussione su quale sia la tecnica di trazione ideale. Comunque sia, è diffusa la fiducia che in Svizzera l’auto elettrica possa recitare un ruolo importante, cosa che va anche nell’interesse del clima. L’attuale limitato raggio d’azione delle batterie non è troppo rilevante, poiché molti automobilisti percorrono solo pochi chilometri al giorno.
Svizzera svantaggiata | Il nostro Paese
il commento Heinz W. Müller
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foto Mathias Wyssenbach
ha però perduto la sua posizione di leader nel campo della mobilità elettrica. Affinché
la Svizzera riesca a mantenersi in vetta c’è bisogno dell’impegno di tutti, come ha auspicato la nuova consigliera federale Doris Leuthard in un messaggio all’assemblea. Resta controverso se lo Stato, come in molti altri Paesi, debba promuovere le vendite di automobili elettriche tramite massicce sovvenzioni. E mentre un pioniere dell’automobile elettrica evoca un programma «Minergieauto» («Perché non con i 100 milioni del centesimo climatico?»), un uomo politico si schiera contro («I veicoli elettrici devono imporsi sul mercato da soli»). Dal canto suo, il direttore dell’Ustra Dieterle rimanda alle già esistenti riduzioni tariffarie statali (ad esempio, esenzioni fiscali e dell’imposta sui carburanti). hwm
I dibattiti sulle auto elettriche con la moderatrice TV Claudia Weber e la Nissan Leaf presentata in anteprima.
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Mi ricordo ancora bene quando mezzo secolo fa, scolaro delle elementari, potetti salire a bordo del veicolo elettrico del lattaio del quartiere. Ed anche La Posta aveva alcuni veicoli che funzionavano a motore elettrico. Simili mezzi elettrici circolano ancora oggi nelle località turistiche vietate al traffico motorizzato. Ma allora erano visti unicamente come dei veicoli sperimentali. Ora, però, c’è la speranza che l’era glaciale della mobilità elettrica sia finita. Dopo molte sconfitte e altrettante traversie la prima automobile elettrica di categoria media è sul mercato in grande serie. E altre seguiranno poco alla volta. Anche i partecipanti al Forum dell’elettromobilità di Lucerna portano la Nissan Leaf nei loro cuori. È questa la vera svolta dell’auto elettrica? La Confederazione non fa troppo poco rispetto all’estero a favore di questa portatrice di speranze su quattro ruote? L’automobile elettrica è davvero così rispettosa dell’ambiente come si dice? Oppure resta un veicolo di nicchia solo per pochi privilegiati, perché è ancora troppo cara? E cosa significa per l’auto elettrica se ora Volkswagen presenta la prima auto che consuma appena un litro? È qualcosa di più di una trovata pubblicitaria? Domanda dopo domanda, la questione resta emozionante.
società e mobilità | touring 3 | 10 febbraio 2011
Cina: eldorado ma anche incubo del futuro elettrico Mentre la Svizzera si dimostra poco incline a sostenere finanziariamente la mobilità elettrica, altri Paesi si caratterizzano per ampi programmi d’incoraggiamento. Varie nazioni dell’Unione europea, Israele e Stati Uniti sbloccano aiuti finanziari in tal senso. Ma è in Cina che si svolgono gli sforzi maggiori. Dopo aver sviluppato partenariati con i costruttori automobilistici, la Cina ha messo in pratica la sua visione in dieci città del paese elevate al rango di città pioniere. Qui, amministrazioni pubbliche, autobus e taxi utilizzano esclusivamente veicoli elettrici. Contemporaneamente, il governo ha vietato l’uso di scooter a benzina in alcune agglomerazioni. La combinazione di queste iniziative ha generato una forte crescita delle due ruote elettriche, che sostituiscono positivamente gli sciami di scooter a benzina super inquinanti che intasavano le città. Se questi motori sono iniziative lodevoli, siamo ancora lontani da una situazione ideale. Infatti, la produzione cinese di elettricità proviene per il 90% da centrali a carbone, e la sostituzione tramite una fonte meno dannosa ha bisogno ancora di tempo considerevole. Sebbene non sia ancora stata registrata una diminuzione sensibile del CO2. Altro problema notevole, l’eliminazione del piombo contenuto nelle batterie usate. Poiché il riciclaggio è quasi inesistente, il piombo sparso ai quattro venti contamina la popolazione e crea un problema di salute pubblica. Resta il fatto che gli esperti sono concordi nell’applaudire la svolta cinese, che manifesta, a prescindere da tutto, una presa di coscienza ambientale. Attraverso questo grande balzo in avanti verso la mobilità elettrica, la Cina mira anche a ridurre la sua dipendenza dal petrolio e a fornire un vantaggio qualificante alla sua industria automobilistica nei confronti della concorrenza straniera. Perché la battaglia per la conquista del maggiore mercato dell’auto promette di essere senza esclusione di colpi. Con 15 milioni di autovetture vendute nel 2010, il paese solletica gli appetiti. Secondo l’associazione dei costruttori automobilistici cinesi, l’anno 2011 dovrebbe vedere le vendite lievitare del 15%, un aumento che si farà sentire particolarmente nelle città di medie dimensioni. jop
«La concorrenza spinge la competizione» » Dove si approvvigiona di energia l’auto elettrica?
Jörg Beckmann: Dipende naturalmente dall’utilizzatore finale, che può decidere dove comprare l’energia. È ipotizzabile un normalissimo abbonamento della corrente elettrica. Si può anche far riferimento alle energie rinnovabili o si può produrre a casa. Considerazioni del genere le hanno già fatte alcuni costruttori d’auto, pensando a un impianto solare sul tetto del garage. A che punto è oggi la Svizzera con questo tipo di alimentazione e con le stazioni di ricarica?
La Svizzera dispone di una rete relativamente ben sviluppata di stazioni di ricarica, ad esempio quelle «Park&Charge». In totale ci sono circa 700 colonnine di ricarica nei punti nevralgici delle città, una tendenza in forte rialzo. In confronto ai grandi paesi è una cifra enorme. Importante è l’utente dell’auto elettrica, che ricarica per il 90% delle volte a casa. Con le stazioni di ricarica eliminiamo, tuttavia, l’angoscia del raggio d’autonomia: posso così contare sul fatto che da qualche parte trovo una stazione di ricarica. Il conducente di veicoli elettrici deve solo sapere dove stanno quel-
«L’utilizzatore di una auto elettrica ricarica per il 90% a casa»
le stazioni; intanto ci sono già dei mezzi d’aiuto in macchina: una mappa digitale indica quanto dura ancora la batteria o dove si trova la prossima stazione di ricarica. Cosa succede se un ginevrino vuole rifornirsi di corrente sul suolo pubblico di San Gallo?
Funziona con il sistema «Park&Charge». Pago 50 franchi all’anno e ricevo una chiave per le colonnine di ricarica. Grazie a degli «Electric Mobility Operators» posso rifornirmi di corrente sangallese e poi ricevere la fattura a Ginevra. Renault-Nissan mette sul mercato i suoi veicoli con la «Mobility House», che si occupa di questo conteggio, chiamato roaming, con i distributori di energia. Non esiste il pericolo che alla fine ci siano troppi protagonisti?
Questa è una cosa buona, perché non ci sono monopolisti che vendono l’auto elettrica o la corrente. Abbiamo 800 fornitori di energia e operatori del settore; grazie a ciò esiste una concorrenza che incoraggia la competizione, facendo scendere i prezzi. Come si orienta il consumatore?
Importanti sono le informazioni sul consumo, che sicuramente saranno diffuse dal TCS. Ma anche il Forum sull’elettromobilità diffonderà informazioni ai consumatori finali, importanti al momento dell’acquisto di un’auto elettrica, tramite il sito Internet www.forum-mobilita-elettrica.ch.
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Intervista: Heinz W. Müller
Mathias Wyssenbach
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Jörg Beckmann, direttore dell’Accademia della mobilità, è ottimista sull’elettromobilità.
10 febbraio 2011 | touring 3 | società e mobilità
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Una pianificazione che solleva timori › L’alta qualità della vita, la diversità e la
bellezza dei paesaggi della Svizzera vanno mantenuti, ha sottolineato la consigliera federale Doris Leuthard durante la recente conferenza stampa sul Progetto territoriale Svizzera. Questo comprende strategie per evitare uno sviluppo incontrollato degli insediamenti e del traffico. Il TCS ritiene in linea di massima positivo tale coordinamento nazionale e internazionale. Tuttavia, è preoccupante che in questo piano la Confederazione voglia assumere un ruolo guida. Secondo la Costituzione federale, infatti, la pianificazione territoriale è di pertinenza cantonale. Il concetto territoriale propone strategie a livello nazionale. Lo sviluppo di insediamenti deve essere indirizzato in modo coerente verso zone già edificate. Secondo il progetto, le città, i centri
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cità sulle strade elvetiche è inevitabile. L’infrastruttura stradale è stata costruita negli anni Sessanta e non corrisponde più alle esigenze odierne». L’obiettivo del concetto territoriale è stato puntato innanzitutto sui trasporti pubblici: «Con ciò si rischia l’ulteriore sviluppo di una politica di sovvenzioni e investimenti, che andrà una volta di più a vantaggio dei trasporti pubblici e a scapito della strada e dei suoi utenti». Nadia Rambaldi
rurali e i nuclei urbani devono includere spazi liberi, inoltre insediamenti e reti di trasporto saranno collegati meglio tra loro. Ciò significa che, prima di costruire nuove vie di transito, va ottimizzata l’infrastruttura di trasporto esistente.
Dov’è la strada? | Questa occupazione
ottimale solleva qualche preoccupazione in Gérard Métrailler, responsabile di Politica ed Economia del TCS: «Un aumento di capa-
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Spazio Svizzera
Keystone
In Svizzera la terra è una risorsa scarsa. Per indirizzare meglio lo sviluppo territoriale, i rappresentanti di Confederazione, Cantoni, Città e Comuni hanno elaborato una visione comune.
In futuro la terra non edificata dovrà essere gestita con maggiore accuratezza.
Questione centrale del Progetto territoriale Svizzera è la promozione di concetti e pianificazioni di spazi d’azione interregionali, dunque anche negli Stati confinanti. La terra non edificata va gestita con maggiore cura, evitando ulteriori insediamenti urbani in aperta campagna. A tale scopo, il progetto propone di comprimere gli insediamenti verso l’interno. nr
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10 febbraio 2011 | touring 3 | società e mobilità
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Un pericolo le pillole al volante I medicamenti sono all’origine di meno dell’uno percento di tutti gli incidenti gravi o mortali nel traffico stradale. Ma questo non è un motivo per abbassare la guardia.
› Nella circolazione stradale sono partico-
larmente pericolosi i sedativi e i sonniferi, sostiene il dottor Rolf Seeger dell’Istituto di Medicina Legale dell’Università di Zurigo. Purtroppo non di rado tali farmaci sono causa d’incidenti, afferma il medico legale: «Spesso le persone che soffrono d’insonnia cronica prendono sonniferi e poco dopo averli ingeriti si sentono ancora attive e sveglie e fanno un salto alla pompa di benzina o alla stazione ferroviaria». È molto rischioso: «Anche quando il conducente si sente ancora in forma, il farmaco continua ad agire in maniera sempre più intensa». In questo modo si può essere coinvolti facilmente in un incidente: «Il conducente prende male una curva o nel buio non vede un ciclista in una rotonda». Un sonnifero fa effetto anche otto ore dopo averlo assunto: «Chi prende il farmaco alle due di mattina, non può andare al lavoro in auto alle sette».
L’alcol intensifica l’effetto | Karl Küen-
auto «si manda giù qualcosa», lo fanno certamente molte persone quando sono raffreddate. Seeger non si stanca di ricordare che: «Chi guida un’auto deve essere in forma». Lo stato di salute ha sempre la priorità. Tentare di rimettersi a posto con i farmaci per essere in grado di guidare è sbagliato. Molto pericolosi sono i rimedi contro la tosse che contengono una sostanza lenitiva come la codeina.
Una questione di reazione | Il medico
ricorda in particolare che gli antidolorifici particolarmente potenti mettono il cervello in uno stato di confusione. Chi ad esempio deve prendere medicamenti per casi gravi di reumatismi, non dovrebbe guidare, soprattutto non all’inizio della terapia. Più tardi, quando il corpo non mostra più effetti collaterali, il paziente può di nuovo guidare l’auto, ma solo dopo aver consultato il medico. Nonostante ciò non si deve dimenticare, «che, dopo l’assunzione di forti anti-
dolorifici, la capacità di reazione è sempre ridotta, anche se subentra l’abitudine». Lo si vede in situazioni, in cui reagire velocemente può fare la differenza tra la vita e la morte: «Un bimbo corre davanti all’auto o non viene rispettata una precedenza».
Nel dubbio, non guidare | Chi causa un
incidente con lesione personale in seguito all’influsso di farmaci, può essere punito. A riguardo il dottor Seeger: «È possibile che un giudice istruttore faccia redigere un rapporto su un eventuale influsso di medicamenti». Seeger ha costatato che spesso i conducenti non ammettono di essersi addormentati dopo aver preso un calmante o un sonnifero. Il medico legale conclude che: «Ci si deve sempre chiedere se il medicamento ha effetti collaterali e se ci si può accorgere in tempo. In caso di dubbio vale sempre la regola: non guidare». Un colloquio con il medico è imprescindibile.
zi, membro della direzione di pharmaSuisse (Società svizzera dei farmacisti), rende attenti sul fatto che sono problematici soprattutto i medicamenti che agiscono sul sistema nervoso centrale: «A questa categoria appartengono praticamente tutte le pastiglie contro sbalzi di umore, depressione, epilessia e spesso anche contro i dolori». Una miscela devastante viene prodotta quando si beve alcol e allo stesso tempo si prendono pillole, spiegano Küenzi e Seeger. In questo caso, si deve assolutamente «lasciar perdere il volante». Prendiamo il caso in cui: si è trascorsa una notte a tossire, il naso continua a colare e il mal di testa è insopportabile. Prima di andare al lavoro in
Keystone
Mal di testa: un possibile caso Un automobilista è invitato da amici un sabato sera, ha però un forte mal di testa. Ingerisce così un analgesico e parte subito dopo, nonostante che il dolore non sia ancora sparito. Il dottor Rolf Seeger non vieta la pastiglia, «ma si dovrebbe aspettare che faccia effetto e solo dopo che il dolore è scomparso ci si può mettere al volante». Nel caso si manifestino effetti collaterali come capogiro, tremore e nausea, non è consigliabile guidare.
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Kurt Venner
Spesso ci si dimentica che prendere medicamenti può pregiudicare la capacità di guidare.
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test e tecnica | touring 3 | 10 febbraio 2011
Amag punta sulla stabilità dei prezzi Non contento di superare la crisi, il principale importatore ha realizzato il suo obiettivo storico: vendere un’auto su quattro in Svizzera. Con 72 900 unità, Amag si è infatti aggiudicata una quota di mercato del 24,8% (+0,6) nel 2010. Il record non frenerà lo slancio del CEO Morten Hannesbo, che intende proseguire la strategia d’investimento a lungo termine, pietra angolare di questo grande successo. Amag continua infatti ad estendersi nonostante la recessione e a maggio aprirà Autowelt Zürich, il più gran garage del Paese (7500 m2). In quanto alla problematica dell’euro, Hannesbo si rifiuta di entrare in una spirale di riduzione dei prezzi. Egli ritiene che, come per una casa, il cliente abbia tutto l’interesse alla stabilità. È la condizione per un valore di rivendita elevato. Come finora, la debolezza dell’euro sarà contrastata da Amag offrendo pacchetti di equipaggiamenti gratuiti. Anche se Hannesbo ammette che la soglia critica si situa al 5% a parità di dotazione. MOH
Voti alla visibilità nei test auto del TCS Sebbene dotate di assistenti di guida, le auto peccano spesso di visibilità circolare. Un fattore di sicurezza che «Touring» ha deciso d’includere nelle valutazioni dei test.
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Più di un automobilista che abbia acquistato un modello di ultima generazione, ha già fatto quest’amara costatazione: la sua fiammante vettura dalle forme slanciate trasforma le operazioni di parcheggio in una vera impresa. È finita l’epoca delle carrozzerie ispirate alle scatole delle scarpe e delle spigolature nette che permettevano di individuarne perfettamente i contorni. Le auto moderne si caratterizzano da fiancate che salgono posteriormente, superfici vetrate più ridotte e cofani sfuggenti. Oltre a fattori estetici, questa tendenza è il frutto degli imperativi in fatto di sicurezza strutturale emersi dai crash-test. I musi sono infatti concepiti per ridurre l’impatto con i pedoni, ma devono anche avere forme aerodinamiche al fine di ridurre la resistenza all’aria, quindi ridurre i consumi.
Misure oggettive | Di fronte a questo
Questione d’autonomia Golf blue-e-motion Volkswagen stima che le vetture elettriche non siano ancora mature. Secondo il responsabile della ricerca del gruppo, Jürgen Leohold, gli accessori quali il riscaldamento e la climatizzazione, possono causare un dimezzamento dell’autonomia in casi estremi. Perciò VW non presenterà la sua Golf blue-e-motion (foto) prima della fine del 2013 e spera, entro allora, di aumentarne ampiamente l’attuale autonomia di 150 km.
nuovo dilemma, il TCS introduce a partire da questa edizione il fattore «visibilità» nei suoi test. L’automobilista disporrà così di un metro di paragone tra i diversi modelli. La nota assegnata include, in particolare, dei test di parcheggio (vedi a lato). Basandosi su un paletto che simula il paraurti di un’automobile parcheggiata, il tecnico
misura la distanza a partire dalla quale il conducente non ha più alcuna visibilità anteriore. Nel caso del posteggio in retromarcia, il paletto simula un bambino che gioca. Il primo veicolo valutato è la Seat Alhambra (cfr. test), che offre una visibilità abbastanza buona, ma è penalizzata dal largo montante anteriore e dal suo finestrino. Inoltre il muso va piuttosto immaginato, poiché è difficile da scorgere. Ragione per la quale l’Alhambra deve accontentarsi di 3 stelle su 5. Affaire à suivre... MOH
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La nota in dettaglio La valutazione della visibilità nei test del TCS considera i seguenti criteri: parcheggio in avanti (25% della nota globale), parcheggio in retromarcia (30%), visibilità anteriore (10%), visibilità posteriore (10%), assistenti alla guida di serie (10%) e valutazione soggettiva dell’autore del test (15%). Tale fattore riguarda in particolare gli ostacoli fastidiosi (montanti della carrozzeria), superficie dei vetri, grandezza dei retrovisori e oggetti d’ostacolo alla visibilità (schermo Gps, retrovisore interno ecc.). MOH
Niente auto, nemmeno elettriche Apprezzata dai turisti per il suo ambiente esente da auto, Zermatt non deroga mai ai suoi principi. Ne ha fatto le spese un prototipo Golf elettrico che non produce il minimo grammo di CO2. Per percorrere il chilometro che separa l’entrata del villaggio dall’albergo dove Amag organizzava un seminario, la Golf super ecologica ha dovuto essere caricata su un rimorchio, trainato da un veicolo... elettrico.
Fotomontaggio TCS
Comiche a Zermatt
I montanti anteriori larghi impediscono la visibilità, soprattutto se affiancati da un finestrino.
10 febbraio 2011 | touring 3 | test e tecnica
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foto ald
Cinquecento a 2 cilindri dopati
Berlina o station wagon, la Peugeot 508 presenta linee che uniscono classicismo e dinamismo.
Una coppia dal look molto chic Lanciata in parallelo in versione berlina e station wagon, la Peugeot 508 cresce sia in abitabilità sia nella qualità percepita. Le linee ripulite fanno rima con dinamismo.
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Questa station destinata a far chilometri, punta sulla classe e sostituisce il muso a fauci spalancate della progenitrice 407 con una calandra più gradevole, sottolineata da griglia cromata. La linea armoniosa e ben tornita della familiare – 75% delle vendite svizzere – è evocatrice di un’innegabile volontà di raffinatezza. La 508 infatti si propone come rivale dell’inamovibile VW Passat e vuole entrare nelle top 3 europee, nutrendo anche forti ambizioni in Cina.
Più spaziosa | L’abitacolo emana classicismo seducente, incarnato da un quadro di bordo dalle linee semplici con un’alternanza indovinata di materiali di qualità. La consolle centrale sovraccarica della 407 cede il passo a strumentazioni per il comfort, come sull’alta gamma «made in Germany». Una funzionalità che va di pari passo con un’abitabilità finalmente degna di una familiare. Il passo allungato di 9 cm va a beneficio dei passeggeri posteriori. Lo spazio per le ginocchia non raggiunge il livello delle migliori della classe, ma diventa ampiamente dignitoso. Simile la costatazione per il bagagliaio, che aumenta di un centinaio di litri e si distingue per la sua forma rettangolare e, anche in questo caso, per le finiture di valore.
In un attimo è possibile ribaltare il divano azionando due comandi alloggiati nelle pareti, liberando così un’ampia superficie di carico pressoché piana. La 508 avvia pure un primo tentativo di dimagrimento: benché di dimensioni accresciute, pesa 35 kg in meno della 407. Analoga «dieta» in fatto di consumi: il V6 HDi è sostituito da un 4 cilindri 2,2 litri con grande coppia (450 Nm) che promette 5,7 l/ 100 km, con cambio automatico. Ma la palma spetta alla versione e-HDi (112 CV) con sistema stop/start che produce 115 g di CO2/km, in attesa dei 99 g del futuro modello ibrido da 200 CV. Ciò detto, la 508 rivela una bella dose di dinamismo e offre a scelta una sospensione anteriore a doppio triangolo oppure convenzionale. La prima è molto stabile, la seconda è più vivace. Ma questa familiare ben equilibrata propone anche un livello elevato di insonorizzazione e diversi affinamenti. A partire dalla climatizzazione a quattro zone o al sistema per la riduzione dei colpi di frusta. MOH
Prova della Fiat 500 TwinAir L’erede della mitica Cinquecento veleggia letteralmente nel terzo millennio. Non contenta di continuare la tradizione di virtuosismo stilistico della sua antenata, eccola interpretare con brio lo spartito del motore bicilindrico, concetto in sè assai vetusto. Con la sua rombante sinfonia, questo piccolo propulsore da 0,9 litri ci fa ripiombare negli anni Sessanta, offrendoci però riprese notevoli, sconosciute a quei tempi. Il fatto è che questo germoglio puro del downsizing è sostenuto da un turbo a partire dai più bassi regimi. Tonicità debordante e divertimento assicurato, senza tuttavia che l’estroverso bicilindrico produca sonorità o vibrazioni eccessive. Fin qui i lati positivi. Se le emissioni di CO2 indicate sono di 95 g/km, i consumi promessi di 4,1 l/100 km sono invece illusori. Si farà quindi ammenda utilizzando la modalità ECO che limita la coppia del motore a 100 Nm e incita a una guida tranquilla. È meno divertente, ma frena gli ardori. MOH Positivo: icona stilistica, bicilindrico rombante e scintillante, riprese notevoli, scarse emissioni di CO2, comportamento stradale equilibrato, sistema start-stop Negativo: consumi non spettacolari, prezzo elevato, meccanismo di ritorno dei sedili anteriori opzionale, poggiatesta rigidi. Tecnica: cittadina; 4 posti; lunghezza: 3,54 m; bagagliaio: 185 l; 2 cilindri turbo 0,9 l, 85 CV, 145 Nm a 2000/min; cambio a 5 marce; da 0 a 100 km/h in 11 s Consumo in prova: 6,8 l/100 km, autonomia di 514 km Prezzo: 24 500 fr. (TwinAir Sport).
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Tecnica: berlina/break; lunghezza: 4,79/4,81 m; bagagliaio: 515/560 l Motori: benzina 120/156 CV, diesel da 112 a 204 CV, ibrida a trazione integrale 200 CV dal 2012 Prezzi: da 34 500 fr. (1.6 VTi) a 53 300 fr. (2.2 HDi aut.), break +2000 fr.; disponibile dal 10 marzo.
Il bicilindrico della Cinquecento potrà anche essere accoppiato ad un motore elettrico.
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test e tecnica | touring 3 | 10 febbraio 2011
L’Alhambra e il giardino segreto Copia quasi conforme della VW Sharan, la Seat Alhambra trasforma le grandi monovolume in ammiraglie per lunghi viaggi. Test della 2.0 TDI Style con cambio DSG. per rinnovare le sue grandi monovolume, un’attesa che ben illustra il disamore per queste vetture un tempo adulate dalle famiglie. Visto il tempo trascorso, non meraviglia perciò che le misure del duo VW Sharan-Seat Alhambra siano esplose. Più della lunghezza di 4,85 m (+22 cm), è l’aumento della larghezza che colpisce (+9 cm). Un’inflazione rivelatrice della mutazione avvenuta nel settore dell’automobile. Ciononostante la Seat Alhambra ha una silhouette affusolata, non priva di eleganza. Un effetto stilistico dovuto in particolare alla riduzione dell’altezza (–3 cm), per evitare che questa monovolume sembrasse un furgoncino familiare. Identica alla VW Sharan sul piano tecnico, la Seat Alhambra si distingue per il suo design e l’equipaggiamento. Un po’ meno raffinato tecnologicamente rispetto alla cugina germanica, compensa con il prezzo di partenza decisamente inferiore (–4400 fr.).
Abitabilità XXL | Se l’abitacolo non trasmette le sensazioni da alta gamma della Sharan, l’Alhambra è tuttavia molto accogliente. Plastiche di qualità e inserti laccati creano un ambiente sobrio, impregnato di sportività, nello spirito Seat. Quello che colpisce subito, però, è lo spazio a profusione di cui godono gli occupanti, senza trascurare il fatto che l’accesso ai posti dietro è molto agevole grazie alle portiere scorrevoli. Molto comode soprattutto col sistema d’apertura elettrico. Comodità che si paga: 1340 fr. (incluso il portellone elettrico). Sulla versione a 5 posti del test, i passeggeri posteriori sono viziati: oltre all’importante spazio per le gambe, siedono su 3 sedili individuali ben dimensionati, regolabili longitudinalmente oltre che a livello di schienale. L’Alhambra è un vero lusso. Evidentemente esiste anche una versione 7 posti, con un costo supplementare di 2140 fr. (compresa la climatizzazione a tre zone).
Coerentemente, il bagagliaio è enorme. Se ne apprezza la forma rettangolare e la modularità molto elaborata. Una sola manipolazione basta per ripiegare a portafogli i sedili posteriori e liberare uno spazio di 2430 litri, degno di un veicolo utilitario. Inoltre lo schienale del passeggero davanti s’abbassa per accogliere oggetti molto lunghi. Sulla versione 5 posti, l’assenza della terza fila di sedili crea un notevole dislivello. Niente di insormontabile, tuttavia. Degna di nota peraltro la presenza di numerosi vani portaoggetti.
Divoratrice di chilometri | Questa nuova versione dell’Alhambra è destinata a percorrere lunghe distanze. Appena intaccato dal telaio sportivo opzionale, il comfort è apprezzabile nei tragitti interurbani e autostradali. Soprattutto perché l’insonorizzazione è efficace ed il motore diesel discreto. Ancora più sorprendente, questa monovolume sa far dimenticare il suo peso che sfiora le due tonnellate. Ben equilibrata, affronta le curve con poco rollio e dando
+ –
continua a pagina 23
Più o meno
foto Fabian Unternährer
› Il gruppo Volkswagen ha atteso 15 anni
Eccellente ammiraglia (comfort di viaggio, insonorizzazione), ampio abitacolo, bagagliaio gigantesco, porte elettriche pratiche, comportamento equilibrato, buona sintonia tra motore diesel e cambio DSG, consumi e autonomia. Dimensioni (larghezza) e diametro di sterzata elevati, cattiva visibilità laterale anteriore, prezzo opzionale delle porte e del portellone elettrici, tenuta lombare dei sedili sportivi, soltanto due anni di garanzia.
Il cambio DSG offre un piacere senza pari.
10 febbraio 2011 | touring 3 | test e tecnica
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Longilinea e ben disegnata, la Seat Alhambra è una grande monovolume che gestisce abilmente le sue grandi dimensioni.
tabella comparativa Prezzo (fr.) Cilindrata (cc) Potenza (kW/CV) Coppia massima (Nm/min) Consumo (l/100 km) Rumore int. 120 km/h (dBA) Costi al chilometro (fr./km)3 Costi di manutenzione4 Test «Touring»
Seat Alhambra 2.0 TDI CR Style DSG 6
Ford Galaxy 2.0 TDCi Carving PShift
Peugeot 807 2.0 HDi Family aut.
Renault Grand Espace dCi 150 Dynamique aut.
50 300.– 1998 103/140 320/1750 6,2 A2 68 –.89 11113 3/2011
52 500.– 1997 103/140 320/1750 6,01 A2 — –.96 11333 —
53 950.– 1997 120/163 340/2000 7,21 C2 — –.93 11111 —
52 300.– 1995 110/150 340/2000 7,21 C2 — –.95 11113 —
1 dati secondo l’importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore 3 costi di manutenzione per km (15 000 km/anno) 4 su 180 000 km (15 000 km/anno)
Nuove e pratiche portiere scorrevoli per l’Alhambra.
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10 febbraio 2011 | touring 3 | test e tecnica
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Scheda tecnica �
174 cm
m 4c –9 69
passo 292 cm
�
lungh. 485 cm (larg. 190 cm)
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cm 13 –1 91
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100 cm �
111 cm
� �
larghezza interna: ant. 151 cm, post. 160 cm bagagliaio: 809–2430 litri pneumatici: 225/50 R 17, min. 205/60 R 16
VEICOLO PROVATO Seat Alhambra 2.0 TDI DSG Style; 5 porte, 5 posti; 50 300 fr. (auto test: 58 120 fr.) Gamma: dalla 1.4 TSI, 150 CV (40 800 fr.) alla 2.0 TDI DSG, 170 CV, (50 950 fr.) Opzioni: vernice metallizzata (710 fr.), porte scorrevoli elettriche (1340 fr.), pack 7 posti (2140 fr.), assistente di parcheggio (da 640 fr.) Garanzia: 2 anni di fabbrica, assistenza illimitata; garanzia antiruggine: 12 anni (senza condizioni) Importatore: Amag, Aarauerstrasse 20, 5116 Schinznach-Bad, www.seat.ch DATI TECNICI Motore: 4 cilindri turbodiesel FAP, 140 CV; trazione avanti, cambio a doppia frizione a 6 rapporti Peso: 1925 kg (auto test), totale ammissibile 2370 kg, carico rimorchiabile 2200 kg
l’impressione di una relativa agilità. Rassicurante e stabile, tanto più che la frenata, dosabile e potente, è assolutamente di prim’ordine. Un quadro meno brillante in fase di manovra, dove questa monovolume deve gestire una larghezza e un raggio di sterzata importanti. Una prima assoluta: il test del TCS integra una valutazione della visibilità circolare (v. pagina 18), un ambito che molto spesso nuoce alla manovrabilità delle vetture moderne. Primo veicolo ad essere giudicato in questa materia, la Seat Alhambra riceve tre stelle su una scala di cinque. Corretta, la visibilità è penalizzata dal finestrino integrato sul montante anteriore e dal muso non visibile. L’assistente di parcheggio (920 fr.) non è quindi un lusso. Da segnalare
che questa opzione è dotata di un dispositivo che regola automaticamente l’inserimento dei fari abbaglianti che funziona perfettamente. Spinta da un motore diesel che sviluppa soltanto 140 CV, questa monovolume sorprende anche per il suo dinamismo. L’Alhambra raggiunge infatti rapidamente il limite di velocità consentito, anche se innegabilmente perde un po’ di convinzione in salita oppure a pieno carico. Molto docile, questo motore lavora in perfetta armonia con il cambio a doppia frizione. Infine, questa grande automobile deluderà i nostalgici del CO2, dato che consuma ormai soltanto 7 l/100 km. La Seat Alhambra reinterpreta con un certo brio il segmento delle monovolume, proponendo un rapporto qualità/prezzo molto mirato. Marc-Olivier Herren
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Il finestrino sul montante anteriore riduce la visibilità laterale. Il vano bagagli enorme, ben configurato e accessibile della versione 5 posti. Equilibrata, l’Alhambra è anche molto larga.
Check-up TCS DINAMICA DI COMPORTAMENTO Prestazioni (0–100 km/h): 11,7 s Elasticità: 60–100 km/h (in 4a) 7,1 s 9,6 s 80–120 km/h (in 4a) Diametro di sterzata: 12,3 m Insonorizzazione: 60 km/h: 58 dBA 11113 120 km/h: 68 dBA 11111 SICUREZZA Frenata (100–0 km/h): 37,1 m Visibilità circolare Equipaggiamento
11111 11133 11111
COSTI DEI SERVIZI manutenzione (km/mese) ore
mano d’opera (fr.)
30 000/24 0,9 131.– Manutenzione per 180 000 km: 15 000 km/anno 13,9 4382.– COSTI D’ESERCIZIO km/anno
ct./km
fr./mese fissi variabili
15 000 30 000
89 60
735.– 735.–
Seat Alhambra 2.0 TDI DSG Style in dettaglio
379.– 758.–
Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agenzie Seat da 95 a 190 franchi
CONSUMO AL BANCO DI PROVA (ciclo UE 80/1268) urbano
extra urbano misto
TCS 7,6 5,4 fabbrica 6,9 5,0 Emissioni di CO2: Media svizzera di CO2: etichettaEnergia (A–G): CONSUMO DEL TEST 6,9 l/100 km serbatoio: 70 litri
6,2 5,7
162 g/km 167 g/km A 11113
autonomia 1014 km
�
TCS Tecnica ed economia: Robert Emmenegger
ABITACOLO 11112 Finitura curata, materiali di buona qualità e tocco sportivo: l’abitacolo convince. Le porte laterali scorrevoli facilitano di molto l’accesso. Tanto spazio per i tre occupanti posteriori che siedono su sedili facilmente ripiegabili. Il vasto bagagliaio diventa allora enorme. COMFORT 11112 Eccellente auto per lunghi tragitti, questa monovolume beneficia di un telaio progressivo, di una buona insonorizzazione e di sedili sportivi (opzionali) confortevoli. Sedili individuali di uguali dimensioni dietro, scorrevoli sulla lunghezza e con schienale regolabile. EQUIPAGGIAMENTO 11112 Priva di fronzoli (climatizzatore semiautomatico, tempomat, sistema start-stop) la versione Style è ben dotata.
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L’opzione porte elettriche è cara. Ergonomia dei comandi ben studiata. PRESTAZIONI 11123 Il diesel 2 l da 140 CV imprime il giusto dinamismo a quest’auto che sfiora le 2 tonnellate. Buona la calibratura con il cambio DSG che permette innesti di marcia rapidi e morbidi. Consumi modesti rispetto al peso. COMPORTAMENTO 11113 Malgrado dimensioni e peso, questa grande monovolume è relativamente agile, poco sensibile al rollio e dispone di una guida precisa. Eccellente frenata. SICUREZZA 11111 Equipaggiamento completo. Visibilità laterale anteriore mediocre e cofano non visibile. Sensori di parcheggio raccomandati.
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viaggio dei lettori | touring 3 | 10 febbraio 2011
Il momento di maggior emozione dei sei giorni di traversata dell’Atlantico con la Queen Mary 2 è l’arrivo a New York.
Con nobile lentezza verso l’America Attraversare l’Atlantico sulla Queen Mary 2, da Southampton a New York, è un’avventura di primissima categoria. Alla quiete dell’oceano segue il trambusto della Grande Mela.
› Sua maestà Queen Mary 2 (QM2) è ormeg-
giata al porto di Southampton, mentre i passeggeri avanzano impazienti sulla passerella sino ad entrare nel ventre della nave transatlantica lunga 345 metri. Nelle ultime ore prima del viaggio attraverso l’Atlantico sino a New York, nel porto si lavora a pieno ritmo affinché anche gli ultimi bagagli vengano caricati sulla nave. Intanto i passeggeri occupano, una dopo l’altra, tutte le 1310 cabine e danno una prima occhiata alla nave. Soltanto a piedi ci si può vera-
Al cinema Illuminations si proiettano film con effetti speciali. Nei ristoranti di bordo ogni giorno 150 cuochi preparano 16 000 piatti.
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foto ald, fm
Nella Grande Mela non ci si deve perdere la visita di un grattacielo e del Metropolitan Museum of Art.
mente rendere conto di quanto sia grande e lussuosa questa imbarcazione che pesa 151 400 tonnellate. Di colpo lo scafo comincia lentamente a vibrare: è il segnale infallibile che la nave sta per salpare per il grande viaggio attraverso il Canale della Manica, poi fino alle Azzorre e infine tutto diritto verso New York. Lentamente il colosso galleggiante si muove sull’acqua e per sei giorni solcherà l’oceano, mentre i passeggeri durante questo tempo non vedranno altro che il mare e l’orizzonte. Ma niente paura, nessuno corre il rischio di annoiarsi.
Divertimento infinito | Già dopo poche ore a bordo ci si rende conto che lo stress è finito. A tutti risulta subito chiaro dove si trovano i principali punti di ritrovo, come il Ristorante Britannia, il Cinema Illuminations, la Sala dei Concerti, la discoteca e la piscina. E non appena ci si è orientati, si può veramente godersi l’ampia offerta della nave. Ce n’è per tutti i gusti: gli sportivi possono sfogarsi nella palestra fitness o sul ponte di coperta, gli amanti della cultura possono andare a vedere un film o ad ascoltare una conferenza o frequentare il corso di acquerello, di computer o di una
lingua straniera, mentre i pigroni si siedono in poltrona davanti alle immense vetrate per gustarsi un cocktail in uno dei bar, oppure si può salire all’ottavo piano, dove la biblioteca offre diversi tipi di letture. Nonostante la vasta offerta di attività, con oltre 30 eventi al giorno, rimane tempo per incontri interessanti e discussioni avvincenti con altri passeggeri. A tutto questo si aggiunge l’offerta culinaria. Dei cinque ristoranti a bordo della QM2, il più frequentato è il Britannia. Chi vuole vivere un’esperienza culinaria sopraffina, prenota un tavolo al ristorante del famoso cuoco Todd English. Naturalmente, a cena ci si deve vestire in modo adeguato, ma in genere l’atmosfera è piuttosto informale. Dopo cena i passeggeri hanno di nuovo l’imbarazzo della scelta. Al teatro Royal Court ogni sera viene presentato uno spettacolo coi fiocchi e chi ama danzare può darsi appuntamento nella sala da ballo Queen per esibirsi in passi classici o in discoteca per dimenarsi sino alle prime luci dell’alba. Chi poi sente un languorino allo stomaco, può approfittare del servizio in camera 24 ore su 24. In ogni caso, i sei giorni in mare aperto trascorrono troppo velocemente. La fine della traversata è annunciata dai gabbiani che ricompaiono attorno alla nave e dalla terra ferma che si scorge in lontananza. La QM2 sta già risalendo il fiume Hudson.
Musei e musical | L’arrivo a New York è
uno spettacolo di per sé: il mattino presto la QM2 si avvicina alla Grande Mela, sfiora la Statua della Libertà, Ellis-Island e lo skyline di Manhattan. Di botto, la quiete e la lentezza finisce e inizia il ronzio dei grovigli di strade. L’offerta di cultura, spettacoli e negozi è immensa. Soprattutto nel settore culturale la città più pazza del mondo offre di tutto per tutti. In ogni caso, nel programma sono compresi una visita ai numerosi musical, concerti di blues e jazz, i musei come il Metropolitan Museum of Art, il Museo Guggenheim, il Museo d’Arte Moderna o la
portaerei Intrepid. Per potersi fare un’idea dell’ampiezza della città, si consiglia di intraprendere una gita del porto o di salire sulla cima dell’Empire State Building. E chi vuole ritirarsi un attimo, allora al Central Park trova di certo un angolino di quiete. Nel trambusto di New York non mancano però anche ristoranti tranquilli, e per gustare i piatti di tutto il mondo uno vicino all’altro basta andare nel Theater District sulla 46ma strada. La traversata dell’Atlantico a bordo della Queen Mary 2 e la visita della metropoli di New York sono esperienze indimenticabili e incomparabili. La nave è semplicemente grandiosa per il suo stile e per la qualità della gastronomia e del vasto programma d’intrattenimento e di cultura. Infine, anche solo per New York, il viaggio val comunque la pena in ogni momento.
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Felix Maurhofer
Da sapere Viaggio: richiedere un visto elettronico ESTA su Internet. Abbigliamento: sulla nave a cena ci si deve vestire in modo adeguato: per i signori almeno un completo nero con cravatta, per le signore vestito da sera. Vestiti per lo sport e per la piscina. Per scoprire a piedi New York è meglio indossare scarpe comode. Valuta: sulla nave (senza contanti) e a New York dollari USA. Salute: sulla Queen Mary 2 è garantito un servizio medico completo. Chi soffre di mal di mare, dovrebbe prendere con sé i farmaci contro la nausea. Acquisti: diversi negozi di souvenir e anche tax free sulla nave. A New York è vantaggioso l’acquisto di vestiti di marca USA. Pasti: sulla nave è tutto incluso. A New York menu al ristorante da 25 fr. Per informazioni e prenotazioni: www.viaggi-tcs.ch o www.cunard.com Programma: dettagli del Viaggio dei lettori a pag. 27. fm
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Traversata transatlantica con la Queen Mary 2
Southampton �
Viaggio dal 20 settembre al 1° ottobre 2011
CH
New York �
Attraversare l’Atlantico da Southampton a New York e godersi una navigazione con il massimo comfort, un’eccellente gastronomia e un ampio programma d’intrattenimento. A New York vi attendono arte, musica, gastronomia e shopping. Un vero e proprio viaggio per i sensi... Indimenticabile! CON MAGGIORI PRESTAZIONI � Assistenza Viaggi TCS da/per la Svizzera � Traversata dell’Atlantico sulla lussuosa Queen Mary 2 nella cabina con la categoria prescelta � A bordo vasto programma di attività e intrattenimento � Pensione completa sulla nave � Aperitivi di benvenuto e di congedo � A New York visita della città, del porto e museo d’arte moderna � A New York hotel di prima categoria in posizione centrale � Grande programma d’intrattenimento alternativo a New York
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1000 km
PROGRAMMA 1° giorno, ma, 20.9.11: il mattino volo dalla Svizzera a Londra e trasferta in pullman verso Southampton. Imbarco e partenza nel tardo pomeriggio. 2°–7° giorno, me–lu, 21–26.9.11: giorni in mare. Lasciatevi alle spalle il tran-tran quotidiano! Concedetevi il tempo per essere pigri o per sfruttare le offerte sulla nave. Non importa se un’interessante conferenza, un concerto, un corso di ballo o di computer, un’introduzione al gioco di carte del bridge oppure all’arte dei cocktail: questo e tanto altro vi attende. Di notte, la nave mostra il suo lato migliore: ballare con l’orchestra nella Sala Queen? Tentare la fortuna al
casinò? Godersi uno spettacolo teatrale? Oppure lasciarsi coccolare nei numerosi bar? Purtroppo le giornate trascorrono troppo velocemente! 8° giorno, ma, 27.9.11: il mattino presto arrivo al porto di New York. Sbarco, poi visita della metropoli. Trasferta all’hotel. 9° giorno, me, 28.9.11: in mattinata escursione al porto. Il pomeriggio libero. 10° giorno, gio, 29.9.11: il mattino visita del MoMa – Museum of Modern Art. Il pomeriggio visita dell’Empire State Building. 11° giorno, ve, 30.9.11: nel pomeriggio trasferta all’aeroporto e rientro in Svizzera. 12° giorno, sa, 1.10.11: il mattino arrivo in Svizzera. Prezzi per persona, 12 giorni/ 11 notti da/fino in Svizzera Cat. D4, cabina interna, ponte 6: camera doppia CHF 4590.–*/ singola CHF 7000.–* Cat. C4, cabina esterna, ponte 5: camera doppia CHF 4890.–*/ singola CHF 7450.–* Cat. C3, cabina esterna, ponte 6: camera doppia CHF 4990.–*/ singola CHF 7500.–* Cat. B3, cabina con balcone, ponti 4+5: camera doppia CHF 5290.–*/ singola CHF 8100.–* Cat. B2, cabina con balcone, ponti 5+6: camera doppia CHF 5450.–*/ singola CHF 8350.–* Cat. B1, cabina con balcone, ponte 6: camera doppia CHF 5590.–*/ singola CHF 8600.–*
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viaggi e tempo libero | touring 3 | 10 febbraio 2011
» Durante un viaggio, la guida è un organizzatore, un intrattenitore, uno psicologo e un tuttofare. È proprio così?
André Leman: Intrattenitore di sicuro, psicologo un po’ e organizzatore molto meno, dato che i nostri viaggi sono interamente programmati. Una buona guida deve essere sensibile alle esigenze altrui per assecondarle e deve soprattutto voler bene alla gente. La professione di guida turistica 25 anni fa era più facile o più difficile di oggi?
Era differente, non più difficile. Il contatto con i partecipanti era più semplice e chiaro, e loro erano meno critici rispetto ad oggi. Chi viaggia è meglio informato?
Sì, naturalmente. Molto più informato e più preparato. Nei miei primi viaggi non sapevo se facevo bene il mio mestiere. Mi limitavo ad osservare come andava e imparavo sempre qualcosa. Oggi mi rendo conto che un grande bagaglio di esperienze è indispensabile per una guida turistica. Come inizia il mattino e cosa c’è in cima alla lista delle priorità?
Come prima cosa m’incontro con la guida locale e controllo se ha organizzato tutto. Dall’acqua sul pullman ai posti al ristorante. Poi saluto i partecipanti e dai loro volti posso capire se sono contenti o se c’è qualcosa che non va. Se qualcosa non va, allora è richiesto il suo ruolo di psicologo.
Esatto. Dapprima mi rendo conto di cosa si tratta, poi verifico se sono in grado di risolvere subito il problema o se devo chiedere l’intervento di qualcun altro. Il mio obiettivo è che tutto il gruppo parta per la gita senza alcuna preoccupazione e che possa godersi appieno la giornata.
«Faccio la guida per passione» L’esperienza e il telefonino sono gli strumenti di lavoro indispensabili di una guida turistica, afferma André Leman. L’ex direttore di Viaggi TCS oggi accompagna i soci in indimenticabili peripli attorno al mondo. Per fortuna sono finiti bene, senza dover stravolgere il programma. In Giappone una volta capitò che la guida locale dovette accompagnare un partecipante malato in ospedale e così proseguiì l’escursione da solo. Fa parte dei rischi del mestiere. 25 anni fa nessuno viaggiava con un telefonino, oggi invece ce l’hanno quasi tutti. È un cambiamento che influisce sul suo lavoro?
È incredibile quanto possa essere d’aiuto un telefonino. Ad esempio: un pullman non può sempre aspettare direttamente davanti a un museo o un ristorante. La guida locale allora indica al conducente di pullman esattamente il posto dove deve sostare. Ai tempi, invece, in caso di ritardo anche io
«Il telefonino è un toccasana per una guida turistica»
dovevo fare pressione, in modo da arrivare puntuale al ristorante per il pranzo. Adesso mi basta chiamare per avvisarli. Preferisce guidare un viaggio per l’ennesima volta o le piace scoprire sempre nuove mete?
Mi piacciono entrambe le cose. Ogni anno accompagno quattro o cinque viaggi del club e scelgo un mix. A gennaio ho intrapreso per la settima volta un viaggio attraverso il Vietnam, dove ormai ho fatto amicizia con la guida locale, creando un’armonia tra di noi che ha un effetto benefico anche su tutto il gruppo. Allo stesso modo, mi piace scoprire nuove destinazioni, e non solo per il paesaggio, ma anche e soprattutto per le persone e la storia del paese. A questo proposito ricordo volentieri i viaggi nei Paesi Baltici o in Bulgaria e Albania. Ero anche un po’ scettico, cercavo di capire il funzionamento e il probabile sviluppo futuro di questi paesi. Ogni guida ha il suo paese preferito?
Sì, naturalmente. Ci sono semplicemente paesi in cui mi sento più a mio agio, in cui
Ciò significa anche riuscire a venire incontro il più possibile alle esigenze dei singoli.
Assolutamente. Ognuno deve ricevere ciò che desidera. C’è chi vuole solo fotografare e chi vuole solo filmare. E chi ancora vuole rimanere sempre vicino alla guida, in modo da non perdersi neanche una parola di ciò che racconta. Una guida deve dimostrare di avere una buona dose di sensibilità e di impegnarsi a soddisfare tutti i desideri. Quali sono i compiti più fastidiosi?
Per me non ci sono compiti ingrati, ma solo situazioni reali. Se qualcosa non va come programmato, mi assumo la responsabilità e mi impegno affinché tutto fili liscio. Nei miei viaggi sono già capitati dei disguidi.
André Leman nelle vesti di guida turistica è sempre impegnato nel far star bene il «suo» gruppo.
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la gente è più gentile e più ospitale rispetto ad altri. Il mio prediletto è Myanmar, l’ex Birmania. La gente lì è fantastica, tanto più se si pensa in che condizioni vivono. Dal 1960 al 1974 ha lavorato per Lufthansa e dal 1974 per Viaggi TCS, gli ultimi anni come direttore. Da pensionato ha già fatto la guida in 54 viaggi per i soci del club. A volte le capita d’incontrare le stesse persone?
Sì, ed è bello. In ogni viaggio ci sono dei partecipanti che sono già stati con me. E così ci si conosce, si chiede come va, cosa fa il
figlio, e se vive ancora negli Stati Uniti. Nell’ultimo viaggio in Giappone su 16 partecipanti, solo due erano per la prima volta con me in viaggio. E anche in questo caso è bello conoscere nuove persone. È vero che ci sono dei partecipanti che partono solo con la loro guida prediletta?
Sì. Ci sono. Anche nell’ultimo viaggio in Giappone, una signora mi ha detto che voleva visitare ancora il paese e solo quando ha visto che ero io a fare da guida, ha deciso di iscriversi. Ci sono persone che semplice-
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mente si sentono meglio se conoscono la guida già da altri viaggi. Esistono Paesi che non ha ancora visitato?
Eh sì, molti. Ad esempio il Bhutan nell’Himalaya, il Perù e la Bolivia in Sudamerica o la Polonia. L’obiettivo non è però viaggiare assolutamente in questo o quel paese. Se capita, okay, altrimenti non fa nulla. Qual è stata la situazione più difficile che ha dovuto affrontare in tutti i suoi 54 viaggi di gruppo?
Durante una crociera da Valparaiso in Cile a Buenos Aires in Argentina. L’itinerario della crociera di norma circumnaviga Capo Horn ed era descritto così anche nei nostri prospetti, ma solo perché la compagnia di navigazione aveva copiato il programma
«Una volta chi viaggiava era meno critico di adesso» dall’anno precedente. Ma proprio la nostra crociera era l’unica che quella volta non passava attorno al punto più meridionale del continente americano. Per questo motivo siamo rimasti una notte in più a Buenos Aires. Già al secondo giorno di viaggio, i partecipanti sono venuti a sapere che non avrebbero circumnavigato Capo Horn e naturalmente si sono arrabbiati. È stato un nostro errore, veramente vergognoso. Il settore dei viaggi è nel complesso in crescita. In quale direzione si muovono gli odierni «giramondo»?
I viaggi accompagnati, come quelli del nostro Travelclub in Romandia o Wunderwelt nella Svizzera tedesca, ci saranno sempre. Semplicemente perché ci sarà sempre gente che ad una determinata età sentirà il bisogno di viaggiare in un gruppo guidato che offre il servizio completo.
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Al giorno d’oggi Internet recita un ruolo importante nella scelta di una vacanza?
«Una guida deve mostrare di avere sesto senso per capire desideri e bisogni dei viaggiatori».
È chiaramente così e anche il giro d’affari di Internet sarà sempre in crescita. Ci sono molti giovani che vogliono informarsi, prenotare e viaggiare anche da soli. Spesso è anche una questione di portafogli. Con l’aumentare dell’età, poi la situazione cambia. Ed è proprio per questo segmento di consumatori che lavoro presso Viaggi TCS. Fare la guida è un hobby, una passione della mia vita. Mi piace dare alla gente e in cambio ricevo molto. Uno scambio di cui tutti noi ne abbiamo bisogno.
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Intervista: Christian Bützberger
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viaggi e tempo libero | touring 3 | 10 febbraio 2011
Fino a metà marzo qua e là in tutta la Svizzera torna a impazzare l’esagerazione. Accanto al carnevale di Basilea, celebre anche oltre i confini nazionali con il suo noto «Morgenstraich», ai grandi raduni di bande di Guggenmusik al carnevale Lucerna e ai cortei del Rabadan di Bellinzona, esistono infiniti altri eventi carnascialeschi, come in Romandia «les brandos» di Payerne, Moudon e Yverdon-les-Bains. O come il gigantesco concerto di Guggen che si tiene sulla piazza della stazione ferroviaria di Wil, nel Canton San Gallo. Un prezioso strumento per orientarsi è il calendario di carnevale pubblicato da Svizzera Turismo. Oltre un centinaio dei più noti carnevali del Paese sono presentati sul portale www.myswitzerland.com, alla rubrica «I carnevali più importanti», con il corredo di informazioni dettagliate. Bü
I bimbi salgono gratis Sul Kronberg Sul Kronberg nella località sciistica appenzellese di Jakobsbad per ogni giornaliera comprata da un adulto i bambini fino a cinque anni salgono gratis su tutti gli impianti. Per riprendere le forze a metà della tranquilla discesa vi è la capanna Scheidegg. Informazioni: www.appenzellerland.ch.
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Scatenarsi in maschera
Cross con l’e-bike Gli addetti al turismo non si stancano mai d’inventare sempre nuove e originali discipline sportive per le vacanze invernali. E così i due esperti in manifestazioni della società Xperience, Silvan Studer e Adrian Barmettler, hanno avuto l’idea di sviluppare una moto da cross elettrica per la neve. Dopo un paio di prototipi, è giunto il momento: a Trübsee sopra Engelberg i due hanno allestito lo SnowXpark, dove le sette e-crossbike possono essere cavalcate sui percorsi preparati appositamente dai battipista. Attrezzati con casco, tuta da sci e buone scarpe, ci si lancia sul percorso con le moto ecologiche. Le due ruote raggiungono i 35 km/h ed è piuttosto spassoso tagliare le curve. Le e-bike possono essere guidate da ogni persona che abbia almeno 16 anni. fm
Birra e whisky sotto lo stesso tetto
Hotel a buon prezzo Swiss Budget Hotels Si tratta di 200 piccoli alberghi, pensioni e alloggi turistici. Sono puliti, secondo la tradizione svizzera delle case gestite all’insegna di un semplice comfort – www.swissbudgethotels.ch.
Sette «superposti» Camping in Danimarca Con sette «superposti» la Danimarca fa parte dei principali paesi d’Europa per le vacanze in campeggio. Questa menzione conferita dall’ADAC vale come una «stella Michelin» nel settore del camping. Un «Superplatz» è dato a chi soddisfa i massimi criteri in materia di qualità, comfort e offerta – www.visitdenmark.com.
Non deve essere per forza la solita visita di una cantina vinicola. Chi volesse impiegare il proprio tempo libero vedendo qualcosa di diverso, come ad esempio la distillazione di una raffinata birra o di un eccellente Swiss Highland Single Malt Whisky, può farlo anche in Svizzera. Solo però nella nuova Rugen Distillery della birreria Rugenbräu a Interlaken. Il proprietario Bruno Hofweber e il mastro distillatore Philipp Adler utilizzano le sinergie del birrificio e della distilleria sotto lo stesso tetto all’insegna del motto «preparare velocemente i prodotti, ma fermentare lentamente». Informazioni: www.rugenbraeu.ch. Bü
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Assemblee dei gruppi Le Assemblee dei soci sono convocate nelle date stabilite qui sotto. I soci che desiderano partecipare all’assemblea del Gruppo della loro giurisdizione ed alla cena che seguirà sono pregati di annunciarsi ai numeri indicati. Gruppo del Luganese Martedì, 29 marzo 2011 – ore 17.30 Residenza «Al Parco Maraini» – Lugano Iscrizioni: 091 922 88 61
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Gruppo del Locarnese Venerdì, 18 marzo 2011 – ore 18.00 Albergo Bellavista – Vira Gambarogno Iscrizioni: 079 213 20 10
Restare mobili significa restare vivi Corsi speciali nel centro TCS di Rivera per gli ultrasettantenni che desiderano essere ancora sicuri al volante.
› La tutela degli interessi dei soci e la sal-
vaguardia degli interessi della circolazione stradale sono fra gli scopi principali degli statuti del TCS. La nostra associazione osserva quindi attentamente quanto ci riserverà il futuro, in particolare sull’evoluzione della mobilità. Analizzando le conseguenze dell’invecchiamento della popolazione ci rendiamo conto che le persone anziane (o non più giovani) saranno responsabili di un volume di traffico sempre maggiore, utilizzeranno con sempre maggior frequenza l’automobile anche perché godranno più a lungo di buona salute. Le regole della circolazione sono in continua evoluzione e sovente non si conoscono abbastanza, gli anziani guidano con prudenza ma sono spesso insicuri in situazioni di traffico difficili. Per questi motivi la Sezione Ticino del TCS ha lanciato un nuovo corso per la «Generazione over 70» che ha lo scopo di dare al partecipante le giuste informazioni teoriche e pratiche.
Per aggiornarsi | Il corso è strutturato in una giornata teorica presso il centro tecni-
co TCS a Rivera. Dalle 09.00 alle 12.00 con un maestro conducente TCS si tratteranno gli aggiornamenti delle regole della circolazione, la prevenzione, i sistemi di sicurezza dell’auto e il comportamento alla guida. Dopo la pausa pranzo, dalle 13.30 alle 14.45 si discuterà sulle norme amministrative con un avvocato di Assista TCS, conseguenze d’incidenti stradali e mantenimento della licenza di condurre. Dalle 15.00 alle 16.15 un medico geriatra spiegherà la funzione della visita medica e tratterà i temi dell’età, le malattie e i farmaci. Al termine della giornata verrà consegnato il buono per una lezione di guida pratica che il partecipante stabilirà con un maestro conducente del TCS. Questa lezione darà modo all’istruttore di fornire consigli, correggere eventuali cattive abitudini di guida e dare informazioni sul futuro dell’anziano quale automobilista. Il costo è di 150 fr. (non soci: 200 fr.) con il pranzo; al termine verrà consegnato un certificato di frequenza. Il corso si terrà con 12–15 partecipanti; per informazioni e iscrizioni: tel. 091 935 91 21 oppure inviare un’e-mail a: info@tcs-ticino.ch. mor
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Gruppo del Mendrisiotto Venerdì, 25 marzo 2011 – ore 18.30 Locanda degli Eventi – Novazzano Iscrizioni: 079 444 56 66 Gruppo di Bellinzona, Valli e Moesano Martedì, 5 aprile 2011 – ore 18.30 Sala Consiglio comunale – Arbedo Iscrizioni: 079 399 72 92
Roberto Morandi è il nuovo segretario Il comitato sezionale, nella sua riunione del 6 ottobre scorso, ha nominato l’ing. Roberto Morandi (in foto) nuovo segretario della Sezione Ticino del TCS. Dal 1° gennaio 2011 sostituisce Renato Gazzola che a fine febbraio avrà raggiunto l’età del pensionamento. Roberto Morandi, nato a Lugano nel 1958, sposato e padre di tre figli, ha conseguito la laurea in ingegneria al Politecnico federale di Zurigo. Non è un volto nuovo in seno alla sezione dato che affianca Gazzola dal 1997. Impiegato come segretario amministrativo ha partecipato alla costruzione del nuovo centro di Rivera e alla sua organizzazione. Negli anni ha collaborato poi alla continua espansione della Sezione. Questa scelta del comitato ha voluto assicurare la continuità nella conduzione della politica aziendale.
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Nadia Rambaldi
10 febbraio 2011 | touring 3 | club e soci
Il Dr. Abdel Boudemagh e i suoi assistenti medici Julie-Anne Dayer e Adrien Schwitzguébel consigliano gli assicurati ETI.
Il nuovo cuore di ETI Il TCS dispone ora di una propria squadra medica per le consultazioni sanitarie. Il team di ETI Med a Ginevra è guidato dal Dr. Abdel Boudemagh.
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Nella Centrale d’intervento ETI a Ginevra una trentina di specialisti rispondono quotidianamente a un numero infinito di telefonate. Nel 2010 sono state ben 150 000. Durante i mesi estivi, le festività oppure in seguito a eventi naturali come l’eruzione vulcanica in Islanda ci sono addirittura più di 40 persone che rispondono alle richieste dei titolari del Libretto ETI.
Medico come confidente | Una parte im-
portante delle prestazioni ETI è rappresentata dall’assistenza alle persone. Fino al 2010 le consultazioni sanitarie erano fornite da medici terzi, soprattutto della Rega. Dal 1° gennaio il Touring Club Svizzero dispone di una propria squadra di dottori, che è a disposizione degli assicurati ETI in ogni momento del giorno per consulenze e urgenze. Responsabile del nuovo team ETI Med a Ginevra è il 57enne neurochirurgo Dr. Abdel Djellil Boudemagh. Assieme ai suoi collaboratori, i due «Medical Assistant Officer» Julie-Anne Dayer ed Adrien Schwitz-
guébel, si occupa di fornire consulenze di natura sanitaria ai titolari ETI. Boudemagh può già contare su esperienze di telemedicina e pronto soccorso. «Le consulenze mediche sono il cuore delle prestazioni ETI», afferma convinto il dottore. Perciò è importante che il socio TCS sia affidato a un medico del TCS, anche perché: «In definitiva un medico è una persona di fiducia». Il nuovo servizio ETI Med è stato avviato e attuato dal capo-progetto del TCS Julien Weiler dall’aprile 2010. Il servizio medico del club è nato gradualmente e con il coinvolgimento di tutti i reparti interessati. «Grazie a ETI Med gli assicurati hanno adesso un’unica persona di contatto, vale a dire un medico del Touring Club Svizzero», spiega Weiler. La qualità del servizio dovrebbe essere consolidata e successivamente accresciuta. Un miglioramento qualitativo si evidenzia già oggi: i soci possono parlare più rapidamente con un medico e la gestione è più efficiente, dal momento che ora l’integrazione con le attività operative può essere coordinata nello stesso luogo.
«Inoltre questo trasferimento all’interno di competenze apre le porte ad ulteriori sviluppi nel settore della salute», afferma Julien Weiler. Ad esempio, è prevista una homepage con informazioni sanitarie sulle destinazioni di viaggio.
24 ore su 24, tutto l’anno | Grazie al programma informatico di localizzazione geografica, il Dr. Abdel Boudemagh e la sua squadra possono seguire in ogni momento dove si trova il loro paziente e come sta dal profilo sanitario. Il team è a disposizione degli assicurati ETI 24 ore su 24, 365 giorni l’anno. Se c’è bisogno di un rimpatrio sanitario, il manager delle operazioni Serge Graub organizza il trasporto e il ricovero dei pazienti in Svizzera. Se necessario, vi è anche l’accompagnamento di un membro della squadra sanitaria del TCS. L’anno scorso sono stati effettuati 700 rimpatri.
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Nadia Rambaldi Info Touring Si può ordinare il Libretto ETI sul sito www.eti.ch. Per maggiori informazioni: tel. 0844 888 111.
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club e soci | touring 3 | 10 febbraio 2011
Davanti e dietro le quinte Ha di fronte gli organi più importanti del TCS, cura i contatti interni, costruisce ponti, fornisce impulsi, rappresenta il club all’esterno: Niklaus Lundsgaard-Hansen, al terzo anno da presidente centrale del TCS. Ritratto di una delle persone che fanno il TCS. in pieno centro di Berna, dove hanno sede altri settori del club. Da qui Niklaus Lundsgaard-Hansen assolve alle sue funzioni di presidente centrale del Touring Club Svizzero. Il ventaglio di attività di cui si occupa nell’ambito della sua carica va dalla direzione dell’annuale Assemblea generale dei delegati alla guida del Consiglio d’amministrazione, il quale si riunisce undici volte all’anno.
Gettate le basi | In quest’ultimo gremio
l’anno scorso sono state anche gettate le basi per il futuro del TCS, nell’ambito del progetto «Stratego». «È stato senz’altro un processo doloroso, ma indispensabile, per poter creare lo spazio per nuovi investimenti», ricorda Niklaus LundsgaardHansen. Ora si tratta innanzitutto di ottimizzare i canali di vendita e di distribuzione e quindi di creare nuovi prodotti. Il presidente centrale fornisce anche regolarmente impulsi per le soluzioni politiche e nuove proposte nel TCS. Un compito importante del presidente centrale è anche la conduzione del Consiglio delle Sezioni. In questo organo sono rappresentati i presidenti di tutte le 24 sezioni; in questo modo è tenuta in considerazione la struttura federalista del club. È nella natura delle cose che il presidente centrale sia in un campo di tensione tra il club centrale e le sezioni e anche che si faccia carico di un ruolo di mediazione. Una delle preoccupazioni di Niklaus Lundsgaard-Hansen è il contatto con le molte sezioni: l’anno scorso il presidente ha illustrato le linee direttive del TCS alle sezioni e ha visitato molte di loro.
Contatti variegati | Il presidente centrale del TCS cura molti contatti con la politica, l’amministrazione e con le organizzazioni collegate e i partner commerciali: si tratti di Consiglieri federali, membri del parlamento o vertici degli uffici federali, corresponsabili dei settori della mobilità: Niklaus Lundsgaard-Hansen è in costante contatto con queste cerchie, accompagnato e sostenuto anche dai responsabili della sede centrale del TCS. Alla nuova ministra del dipartimento dei trasporti il presidente centrale dice: «Speriamo che la consigliera federale Doris Leuthard abbia più comprensione per i
timori dei nostri soci del suo predecessore». Lundsgaard-Hansen si era arrabbiato quando, poco prima di dimissionare, il consigliere federale Moritz Leuenberger aveva proposto il tema delle zone ambientali, duramente combattute dal TCS e di recente ritirate dalla Leuthard.
Sull’impegno del TCS | Il presidente centrale non è poi contento per il fatto che al Touring Club Svizzero venga contestato il popolare numero telefonico breve 140: «Le nostre prestazioni avvantaggiano gli automobilisti e la facilità di gestione è stata poco considerata durante la decisione, di conseguenza ci siamo rivolti al Tribunale federale amministrativo», afferma Lundsgaard-Hansen. Egli rammenta, inoltre, come il TCS spesso non alzi la voce in pubblico, ma si impegni dietro le quinte a favore degli interessi dei propri soci. Sono im-
portanti anche i contatti internazionali, soprattutto a livello europeo, dove il Touring Club Svizzero partecipa a numerosi test. La collaborazione è particolarmente stretta con il tedesco ADAC, con l’austriaco ÖAMTC e con l’olandese ANWB. Anche in questo caso il presidente centrale è presente attivamente, come pure presso l’organizzazione mondiale della categoria FIA (Federazione internazionale dell’automobile).
Anno dei trasporti | Secondo l’agenda
politica l’anno in corso sarà contrassegnato come «Anno dei trasporti», poiché saranno gettate le basi di numerose politiche dei trasporti (Ferrovia e Strada 2030). «Il TCS reciterà un ruolo influente e rappresenterà così gli interessi dei suoi 1,6 milioni di soci», pronostica il presidente centrale Niklaus Lundsgaard-Hansen.
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Heinz W. Müller
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› Il suo modesto ufficio principale si trova
Il presidente centrale Niklaus Lundsgaard-Hansen sottolinea l’atteggiamento influente del TCS.
10 febbraio 2011 | touring 3 | club e soci
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Prezzi e prestazioni TCS telefono 0844 888 111 o www.tcs.ch Affiliazione www.tcs.ch Motorizzati (automobilisti e motociclisti) a seconda della Sezione e pro rata Tessera partner/giovani Fr. 44.– Non motorizzati Fr. 32.– Cooldown Club membercard Fr. 66.– Ciclisti (con Velo Assistance e RC) Fr. 37.– Juniores (con Velo Assistance e RC) a seconda della Sezione Quota per socio campeggiatore TCS (solo se già socio motorizzato o non motorizzato) Fr. 55.– (camping club AG: + Fr. 7.–; ZH: + Fr. 5.–) ETI TCS www.eti.ch Europa motorizzato «Famiglia» Fr. 103.– Europa motorizzato «Individuale» Fr. 75.– Europa non motorizzato «Famiglia» Fr. 77.– Europa non motorizzato «Individuale» Fr. 65.– Estensione Mondo «Famiglia» Fr. 88.– Estensione Mondo «Individuale» Fr. 70.– Spese di cura Europa Fr. 32.– Spese di cura Mondo Fr. 45.– Card Assistance www.cardassistance.tcs.ch per tutta la famiglia Fr. 28.– 20% di sconto per i titolari del Libretto ETI Carta Aziendale TCS www.tcs.ch/azienda Per veicoli aziendali Soccorso stradale da Fr. 134.– Protezione giuridica di circolazione da Fr. 111.– ASSISTA www.assista.ch Assicurazione protezione giuridica Circolazione «Fam.» Fr. 96.– «Ind.» Fr. 66.– Privata con circolazione già sottoscritta «Famiglia» Fr. 215.– «Individuale» Fr. 192.– Privata senza sottoscrivere la circolazione «Famiglia» Fr. 245.– «Individuale» Fr. 225.– Immobili Fr. 60.–
Oasi dei desideri La metà di tutte le persone che entrano in un’agenzia di viaggi non sanno di preciso dove vogliono andare in vacanza, avendo aspirazioni e desideri piuttosto vaghi di wellness, spiagge di sabbia o crociere marittime. E proprio di individuare e soddisfare esattamente questi sogni e desideri si occupano i collaboratori dei nuovi uffici di rappresentanza Kuoni in rue Petite-Chêne 3 a Losanna (sopra) e in Cours de Rive 8 a Ginevra. Entrambi gli indirizzi si trovano nelle sedi di ex agenzie del TCS. Con gli altri due uffici di rappresentanza a Zurigo sono ora quattro le nuove oasi dei desideri in Svizzera, dove Kuoni intende generare ancora migliori valori aggiunti per i soci, come sottolinea il suo direttore Gianni Moccetti a Losanna. Bü
Auto TCS www.autotcs.ch Responsabilità civile, casco parziale, casco collisione, capitale incidente, protezione del bonus, danni di parcheggio su richiesta
Carta di credito TCS drive TCS MasterCard drive Carta partner TCS-American Express drive Gold Carta partner
Fr. 50.– Fr. 20.– Fr. 100.– Fr. 50.–
Infotech www.infotechtcs.ch Il TCS sottopone a test veicoli ed accessori e mette a disposizione dei soci del informazioni raccolte e redatte in modo competente e neutrale. Test&Training www.test-et-trainingtcs.ch Sconti sui prezzi dei corsi di perfezionamento di guida nei centri di Lignières, Plantin, Betzholz, Stockental e Emmen. Formazione in due fasi www.2fasi.tcs.ch corsi obbligatori per la licenza di condurre. Viaggi TCS www.viaggi-tcs.ch Viaggi 0844 888 333 Camping www.campingtcs.ch 022 417 25 20 Alberghi Schloss Ragaz, Bad Ragaz www.hotelschlossragaz.ch 081 303 77 77 Bellavista, Vira Gambarogno www.hotelbellavista.ch 091 795 11 15 Ciclo e svago www.bici.tcs.ch
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Assicurazioni due ruote www.assicurazionitcs.ch Velo-Assistance. Con contrassegno per la bici, protezione giuridica, assistenza e copertura casco fino a Fr. 2000.– Fr. 25.–* copertura casco fino a Fr. 5000.– Fr. 80.–* Contrassegno RC bici Fr. 6.50* Moto-Assistance (soccorso stradale e assistenza) Fr. 41.–* Ai motociclisti in Svizzera e all’estero * prezzi soci TCS
Test & Training TCS al salone Swiss-Moto Dal 17 al 20 febbraio si svolgerà a Zurigo Swiss-Moto 2011, il salone delle moto, degli scooter e del tuning. Negli spazi della fiera zurighese sarà presente anche uno stand di Test & Training TCS, la società filiale del club che si occupa dei corsi di formazione e di perfezionamento di guida. Durante l’esposizione, che ogni anno accoglie decine di migliaia di visitatori provenienti da tutta la Svizzera, i collaboratori di Test & Training presenteranno i corsi «Moto» per iniziare con prontezza di riflessi e prudenza
la stagione motociclistica. Si tratta di un’ampia gamma che copre tutti i livelli di capacità dei motociclisti (da Basis a Premium o Sport). Particolarmente interessante il nuovo corso «Moto After Work», appositamente concepito per chi non ha molto tempo libero a disposizione… Tutti i dettagli e orari di apertura del salone su: www.swiss-moto.ch. Chi non potesse recarsi personalmente a Zurigo, può consultare la lista dei corsi per motociclisti del TCS su: www.test-e-trainingtcs.ch. Si ricorda che alcuni corsi sono sovvenzionati dal Consiglio della sicurezza stradale con un buono di 200 fr. (fino al 30.6.2011, poi 100 fr.). ac
10 febbraio 2011 | touring 3 | la pagina dei lettori
forum
il concorso
Il problema sta nelle strisce «Touring» 2/2011
Il problema delle strisce pedonali poco sicure non dipende dai pedoni né dagli automobilisti. Il problema sono le stesse strisce pedonali. Molte sono poco visibili, soprattutto in caso di cattivo tempo e di notte. Angelo Caduff (@) Pedoni luminosi
Non mi avvio mai sulle strisce pedonali senza prima essere sicura che l’automobilista si è reso conto della mia presenza e che dunque mi dà la precedenza. In quanto automobilista sarei più contenta se anche i pedoni fossero maggiormente visibili. Le biciclette sono provviste di luce e i cavalli portano gambali luminosi. Perché allora i pedoni si immettono nel traffico vestiti di scuro? Ognuno dovrebbe essere responsabile di se stesso e prendere le precauzioni necessarie. Annette Morf (@)
Pfänder presso Bregenz, in Austria. Ciò che poi è successo ha dell’incredibile: nell’incollare il contrassegno annuale devo averlo rovinato un po’, e ciò ha fatto reclamare il controllore. Ho dovuto pagare una multa di 120 euro! Anche dopo uno scambio di lettere durato mesi, non sono riuscito a convincere l’Asfinag che il contrassegno l’ho comprato e immediatamente incollato sul parabrezza dell’auto. Al contrario: il controllore mi ha addirittura accusato di furto (!) e il suo superiore lo ha difeso. Chi di voi, come me, ha fatto cattive esperienze in Austria durante un controllo del pedaggio? Forse se ci uniamo, riusciamo a opporci con successo a questi soprusi. Stefan Imboden (@)
L’estate al polso
Pagine in contraddizione «Touring» 1/2011
Leggeri e colorati come l’estate: gli orologi Allegra di Pilo & Co hanno tutto per piacere alle donne. Il quadrante in madreperla, tempestato da una trentina di diamanti, trasforma il semplice atto di guardare l’ora in un vero piacere per l’occhio. Il cinturino in pelle ben si adatta al polso di colei che lo indossa. In palio vi sono due orologi Allegra – nei colori verde e fucsia – del valore di 790 franchi ognuno.
Jacques-Olivier Pidoux nel suo articolo «Chi va in ciaspole rispetti la natura» lancia un appello al buon senso delle persone, scrivendo che le escursioni nella natura innevata mettono in pericolo fauna e flora. Sullo stesso giornale, però, «touring event» offre ai soci TCS «esclusivi voli a bordo dell’elicottero»: «Sorvolate le vette maestose delle Alpi!». Alla ricerca della «bellezza eterna del mondo dei ghiacciai», gli elicotteri sorvolano boschi e natura incontaminata spaventando così caprioli, camosci e stambecchi. Come si conciliano le due cose?
Sponsor del premio: Pilo & Co, Ginevra, www.pilo-watches.com
Hansruedi Troxler (@)
Sempre più pedoni si mettono improvvisamente sulle strisce pedonali, senza fare attenzione al traffico, un comportamento assolutamente irresponsabile. Ma chi se ne importa? Sanno di non essere punibili e allora il loro comportamento diventa sempre più sfacciato, soprattutto da quando ci sono anche i telefonini. Comunicazione sì, ma con gli automobilisti! Riesce a fermarsi, mi ha visto? Un gesto con la mano fa chiarezza e infonde sicurezza. Konrad Bodemann (@) Austriaci draconiani
Lo scorso autunno sono finito in un controllo del pedaggio all’uscita della galleria del
foto mw, swiss-image
Pedoni non comunicanti
impressum
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Per questa rubrica valgono alcune regole: più breve è la lettera, maggiore è la probabilità che venga pubblicata; la redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile inviare le lettere per e-mail: touring@tcs.ch. Le lettere dei lettori vengono pubblicate anche nell’edizione online di «Touring» (www.touring.ch).
touring Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); vice caporedattore: Heinz W. Müller (hwm); vice caporedattore: Marc-Olivier Herren (MOH); Christian Bützberger (Bü), Antonio Campagnuolo (ac), JacquesOlivier Pidoux (jop), Nadia Rambaldi (nr), Peter Widmer (wi). Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, Mathias Wyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Sylvie Fallot (f), Karin Kobel (t), Irene Mikovcic-Christen (assistente caporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna, tel. 031 380 50 00, fax 031 380 50 06. E-mail: touring@tcs.ch. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 83 141, totale: 1 325 035. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile), Gabriela Amgarten. Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 031 387 21 16, fax 031 387 21 00. Produzione: St. Galler Tagblatt SA, Basler Zeitung SA, CIE Centre d’impression Edipresse Lausanne S.A. Cambiamenti d’indirizzo: indicando il numero di socio, alla Sede centrale del TCS, cp 820, 1214 Vernier; tel. 0844 888 111; e-mail: service@tcs.ch. Abbonamento: compreso nella quota sociale annua. «Touring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.
Le domande: 1. Come si chiama Miss Handicap 2010? 2. Dove si è svolto il 2° Forum svizzero dell’elettromobilità? 3. Quale nuovo criterio di valutazione è stato introdotto nel test TCS delle auto? Si possono fornire le risposte per posta (soltanto su cartolina postale), tramite SMS o www.touring.ch, indicando le generalità. Concorso 1/11: i tre set di prodotti di bellezza sono stati vinti da Jacqueline Schlatter di St-Prex, Ingrid Schwetz di Birrhard e AnneLise Gaspar di Jongny. Condizioni di partecipazione: il concorso di «Touring» è aperto a tutti, ad eccezione dei collaboratori del TCS e dei loro famigliari. I vincitori saranno estratti a sorte e avvertiti per iscritto. I premi non possono essere sostituiti da una somma di denaro equivalente. Non viene tenuta alcuna corrispondenza. Non sarà possibile ricorrere alle vie legali.
Redazione Touring, concorso per i lettori, casella postale, 3024 Berna; SMS al numero 9988 (1 fr./SMS) scrivendo «Touring» e le tre risposte o su www.touring.ch Termine d’invio: 27 febbraio 2011
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l’incontro | touring 3 | 10 febbraio 2011
Le aspre montagne colorano la vita
può valutare il rischio molto bene e prepararsi professionalmente per i progetti alpinistici. Non ci lanciamo in un progetto senza riflettere, ma cerchiamo nel limite del possibile di calcolare. Ho già interrotto qualcosa perché i pericoli oggettivi erano troppo grandi.
Stephan Siegrist è alpinista professionista e ravviva la sua esistenza affrontando rischi calcolati. Il 38enne è in procinto di realizzare alcuni progetti di scalata.
Ha già dovuto accettare battute d’arresto alla sua carriera a causa di infortuni?
» Come è diventato alpinista professionista?
Stephan Siegrist: Non c’è mai stata una chiara intenzione di scegliere questo mestiere. Lentamente è cresciuta in me la sensazione che scalare le montagne potesse diventare il mio lavoro. Così l’ho fatto, sebbene nella mia cerchia fossero contrari perché ritenevano che con questo mestiere non riuscissi a mantenermi. Ed è stato così fino a che non iniziai a farmi conoscere grazie a
circostanze fortunate e alla trasmissione TV in diretta dall’Eiger nel 1999, come pure alla conquista di una vetta in Patagonia. Trovai gli sponsor con cui firmai contratti e ottenni un salario per poter vivere bene. Lei è uno sportivo d’elite con una particolare predisposizione al rischio?
Può sembrare così dall’esterno. Ma la professionalità è caratterizzata dal fatto che si
Più volte, queste battute d’arresto mi hanno fatto riflettere e hanno anche lati positivi. Mi hanno reso consapevole che tutto dipende dalla salute e che devo prestarvi un’attenzione particolare affinché non succeda nulla. Attualmente ci sono molti alpinisti professionisti, come riesce a distinguersi dalla concorrenza?
Cerco di applicare in montagna idee creative. Non sono particolarmente interessato né alla velocità di ascesa né agli ottomila metri. Cerco più spesso montagne ascetiche in posti esclusivi, dove ancora nessuno ci ha messo le mani o altri hanno fallito. Quali sono i suoi prossimi progetti?
Prossimamente andremo a prepararci sul Ben Nevis in Scozia, poi partiremo alla volta dell’Himalaya. Infine, ho un progetto nell’Oberland Bernese. Cosa preferisce fare in montagna?
Mi affascinano soprattutto le scalate combinate su roccia e ghiaccio. Anche se dipendono molto dal tempo e può essere anche molto noioso. Dove si sente più sicuro?
A casa mentre sono a letto. Cosa significa per lei mobilità?
È importante e per me fondamentale, perché senza aerei, automobili o funivie molto non sarebbe possibile. Grazie ai mezzi di trasporto arrivo velocemente alle mie destinazioni alpinistiche. Quando si concluderà la sua carriera?
Fintanto che sarò motivato andrò in giro come alpinista professionista. Per quel che verrà dopo mi sono ampiamente tutelato. Lavoro come guida alpina e ho qualcosa in riserva anche presso un organizzatore attivo nel campo delle manifestazioni.
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Felix Maurhofer
Intervista: Felix Maurhofer
Stephan Siegrist riunisce il materiale per un prossimo progetto alpinistico.
In pillole Stephan Siegrist lavora come alpinista professionista e guida alpina. Lo scalatore cresciuto a Meikrich è carpentiere di formazione. Il 38enne Stephan Siegrist abita con la sua compagna a Ringgenberg e a gennaio è diventato per la prima volta papà. I suoi hobby sono bici, paracadutismo, base jumping e surf.
Non lasciatevi sfuggire l’occasione!
2a Settimana Touring di passeggiate e «AlpenFieber» 2a Settimana «Touring» di passeggiate e musica a Davos, con «AlpenFieber»
Scoprite le bellezze paesaggistiche di Davos con i suoi 450 km di sentieri segnalati, allacciatevi gli scarponi e accompagnate gli albergatori: Marc Demisch, Jean-Pierre Galey, Cyrill Ackermann, Riet Frey e Jürg Zürcher nelle varie escursioni attraverso la Landwassertal.
Godete lo splendido mondo alpino di Davos abbinato a concerti di noti cantanti. Prestazioni esclusive per i soci TCS: – pernottamento in camera doppia, incl. colazione e cena – libero ingresso a tutti i concerti – aperitivo di benvenuto e presentazione delle guide e degli itinerari – tutti gli impianti di risalita
Lasciatevi contagiare dall’AlpenFieber!
Davos Klosters incanta con il suo paesaggio alpino risplendendo nella sua luce migliore in questa stagione. E accoglierà ancora una volta le star della Schlagermusik, questa musica popolare risuonerà infatti tra i verdi pascoli al melodioso suono delle fisarmoniche. «AlpenFieber», ovvero febbre alpina, viene denominata la nostra manifestazione estiva 2011. Lasciatevi contagiare da questa «salutare» febbre e godetevi una settimana di vacanza con gite nella natura e tanta buona musica soggiornando in alberghi in cui il personale penserà in modo speciale al vostro benessere. Concerti: Lunedì 13 giugno 2011: con Yasmine – Melanie, Stefan Roos, Captain Cook, Bel-
Oesch’s die Dritten
Francine Jordi sy&Florian, Francine Jordi, quintetto Nockalm, Semino Rossi, finale con tutti. Venerdì 17 giugno 2011: con Diana, Dorfrocker, Oesch’s die Dritten, Hey-Man Band, ChueLee, Markus Wohlfahrt, finale con tutti.
Davos: paradiso escursionistico
Le gite saranno accompagnate dagli albergatori dell’hotel tre stelle Sunstar e degli hotel 4 stelle: ArabellaSheraton Seehof, Waldhotel, Sunstar Park, Grischa e Meierhof, coadiuvati da un team di esperte guide. Scoprite Davos da sabato 11 giugno a sabato 18 giugno 2011.
Escursioni I partecipanti verranno suddivisi ogni giorno in quattro gruppi, secondo le preferenze individuali. Il programma prevede 24 differenti gite. Naturalmente sono possibili anche giornate all’insegna del dolce far niente. Gruppo blu: 1–2 ore Gruppo verde: 2–4 ore Gruppo giallo: 3–5 ore Gruppo rosso: 4–6 ore
Sono esclusi: – il vitto durante le escursioni – i trasferimenti in bus e in treno che si rendono necessari durante le escursioni.
Prezzi:
Albergo 3 stelle (camera doppia a persona): Albergo 4 stelle (camera doppia a persona)
Fr. 875.– Fr. 1050.–
Semino Rossi
Iscrizioni Numero di partecipanti limitato. Termine di iscrizione 18 marzo 2011. Mi iscrivo definitivamente alla 2a settimana Touring di passeggiate a Davos: Cognome
Nome
Cognome
Nome
Via/n.
CAP/località
Tel. durante il giorno
Fax/e-mail
N. socio TCS
Data/Firma
Quantità camera singola (supplemento 15 Fr. per persona e notte): Quantità camera doppia (CD):
Prezzo albergo 3 stelle: da sabato 11 giugno a sabato 18 giugno Fr. 875.–/a persona in camera doppia Prezzo albergo 4 stelle: da sabato 11 giugno a sabato 18 giugno Fr. 1050.–/a persona in camera doppia Da inviare a:
Verlag Touring Maulbeerstrasse 10 3001 Berna oppure fax 031 380 50 06 o e-mail verlag@tcs.ch