17 marzo 2011 touring 5 www.touring.ch GAA 1214 Vernier
Il giornale della mobilitĂ
Un fenomeno sociale in crescita
Il via vai del pendolare 6
Test TCS dei pneumatici estivi
Le gomme soddisfano 22
Viaggio dei lettori
L’India vista dal treno 32 Notizie e informazioni dalla Sezione Ticino del TCS Seggiolini per bambini Per i taxi forse in arrivo una deroga all’obbligo 15
Turismo in automobile Proposte di itinerari in macchina in Europa 37
41 Arriva la Turbosiesta Campagna per promuovere le pause al volante 42
17 marzo 2011 touring 5 www.touring.ch GAA 1214 Vernier
Il giornale della mobilitĂ
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17 marzo 2011 | touring 5 | editoriale e sommario
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sommario primo piano 6 Il lungo tragitto casa-lavoro
Problemi e speranze di un pendolare.
società e mobilità 11 Salone Swiss Moto
Scooter elettrici non ancora in voga. 11 Il consulente
Superare a destra può costare caro.
Scenari incerti per il prezzo della benzina
12 Restauro di un battello a vapore
In questo momento regna una grande incertezza nel valutare la forza d’impatto con cui i disordini e le rivolte in corso in Nord Africa e Medioriente influenzeranno il prezzo del petrolio e di conseguenza quello dei carburanti. Si dice che in futuro il prezzo della benzina potrebbe superare anche i due franchi al litro. Sulla tendenza dei prezzi si sono espressi nei giorni scorsi numerosi esperti, a detta dei quali finché l’interruzione di rifornimenti dalla Libia potrà essere compensata dal petrolio proveniente dall’Arabia Saudita, i prezzi dovrebbero rimanere più o meno stabili. Se, però, il conflitto si estenderà, il prezzo della benzina potrebbe salire alle stelle. Ma nonostante il petrolio continui ad affluire, è un fatto reale che il mercato sia nervoso e che i prezzi dei carburanti siano aumentati, sepppur leggermente. La questione fondamentale è di sapere se in questo caso si tratta di una tendenza che si manterrà oppure solo di un fenomeno temporaneo. Ciò dimostra in modo inequivocabile quanto siamo dipendenti dal petrolio. E tanto più vale la pena puntare a medio termine su altre fonti di energia. Felix Maurhofer, caporedattore
18 Retrospettiva del Salone di Ginevra
L’«Unterwalden» torna a navigare. 15 Seggiolini per bambini
I taxisti chiedono un’esenzione.
test e tecnica Novità e tendenze dal mondo dell’auto. 22 Pneumatci estivi
Test comparativo del TCS. 25 Durata dei pneumatici
Le gomme invecchiate sono rischiose.
viaggi e tempo libero 32 Viaggio dei Lettori
Nel Sud dell’India su un treno di lusso. 36 Taccuino di viaggio
Alti e bassi dell’aeroporto di Berna. 37 Viaggi in automobile
Una scelta di itinerari a buon prezzo. 38 Alla riscoperta di Roma
Storia e gastronomia nella città eterna.
sezione ticino 41 Grande shop a Rivera
Tutto il necessario per la mobilità. 41 Completamento del San Gottardo
Una questione ancora aperta.
club e soci 42 Contro la stanchezza al volante
Upi e TCS lanciano la «Turbosiesta». 43 Inizia la stagione della bici
Il calendario dei Brevetti ciclistici. 45 Soccorso stradale per auto elettriche
La Patrouille ha le giuste competenze. 48 l’incontro Prove e novità 26 Test TCS: VW Passat Variant 31 Prova della Volvo V60 31 Prova della Cadillac CTS Sport Wagon
Adrian Barmettler, inventore della moto elettrica per il cross su neve 45 prezzi e contatti TCS 47 forum, il concorso, impressum
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Calmy-Rey visita lo stand del TCS
Foto di copertina Autore: Christian Bonzon
Lo stand del TCS al Salone dell’auto di Ginevra ha avuto l’onore di accogliere la presidente della Confederazione Micheline Calmy-Rey. L’occasione della visita era il lancio della nuova campagna per la sicurezza stradale denominata «Turbosiesta», condotta dall’upi in collaborazione con il TCS. Nella foto: Calmy-Rey con il direttore del Salone Rolf Studer.
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primo piano | touring 5 | 17 marzo 2011
I travagli di un pendolare
Come migliaia di persone, Pascal Rais deve compiere un lungo tragitto per arrivare sul luogo di lavoro. Durante il viaggio, confida le angosce del suo statuto di pendolare e critica aspramente gli annunciati aumenti tariffari.
› Il cielo è basso e l’aria glaciale in questo
mattino di febbraio. Preciso come un orologio, alle 6,19 l’autopostale arriva a Bonvillars, un villaggio della campagna vodese. Come ogni giorno Pascal Rais sale sul veicolo che in 20 minuti lo porta a Yverdonles-Bains: «Così presto in inverno è dura. Ma in estate andrà meglio», confida. Questo ingegnere è impiegato in una grande azien-
da di telecomunicazioni situata nella periferia bernese. Vi arriva alle 8,25, ovvero due ore dopo la partenza da casa… e altrettanto la sera. Un viaggio intervallato da tre trasbordi, a Yverdon-les-Bains, Neuchâtel e Berna. Pascal Rais ha preso l’abitudine di pazientare nella sala della stazione di Yverdon, con il computer portatile sulle ginoc-
Il tragitto in treno è messo a profitto per lavorare e conversare con gli amici pendolari.
17 marzo 2011 | touring 5 | primo piano
foto Christian Bonzon
chia. Approfitta dei 20 minuti d’attesa per consultare la messaggeria elettronica e impartire qualche compito. Grazie alla connessione senza fili, gli è possibile lavorare ovunque per mezzo di un semplice lap-top. L’attesa non si risolve dunque in una perdita di tempo, tanto più che il suo datore di lavoro gli riconosce una certa quota oraria effettuata durante gli spostamenti: «È molto pratico. Ogni giorno, lavoro in media tra i 60 e i 90 minuti in treno».
Mercato in evoluzione | Puntuale, il treno ICN delle 7,04 si avvia in direzione di Neuchâtel. Nel vagone ristorante Pascal Rais ritrova, come tutte le mattine, qualche compagno di viaggio pendolare come lui. È il momento distensivo e conviviale in cui si parla di tutto e di niente. Tra una battuta e una risata, l’inquietudine si fa comunque largo quando si evoca il progetto del Consiglio federale di aumentare gli abbonamenti del treno e le tasse sulla benzina: «È ingiusto prendersela così con i pendolari. Non sono responsabili dei cambiamenti del mercato del lavoro, in particolare degli accentramenti aziendali nelle grandi agglomerazioni. Questa evoluzione tocca anche il mio datore di lavoro. Vent’anni fa, era presente in tutta la Svizzera. Oggi, l’essenziale delle sue attività si concentra a Losanna, Ginevra, Zurigo, Basilea e Berna». Approvazione generale al tavolo della carrozza ristorante, dove ognuno sa che un ampio campionario di professioni offrono sbocchi unicamente nei grandi centri urbani. Ragione per la quale, questo vero e proprio colpo di mannaia finanziario annunciato da Doris Leuthard suscita solo indignazione e incomprensione tra i pendo-
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lari. Ma pure originali idee di finanziamento alternativo: «Perché le imprese non sarebbero tenute a contribuire anch’esse a ridurre la mobilità? Dovrebbero assumere di preferenza dei collaboratori domiciliati nelle vicinanze – sottolinea Pascal Rais –. E se non lo fanno, dovrebbero venir tassate». Un unanime «certamente!» accoglie questi propositi farciti di buon senso, proprio nel momento in cui il convoglio entra nella stazione di Neuchâtel. È tempo di scendere per raggiungere il binario 2 già affollato di viaggiatori. Alle 7,30 arriva la coincidenza per Berna. Siamo quasi agli spintoni quando i passeggeri scendono dal treno tentando di aprirsi un varco attraverso la folla compatta. Ammassati davanti alle porte, i pendolari si precipitano all’interno e occupano freneticamente i sedili senza tanti complimenti, perché i posti sono contati. Numerosi viaggiatori che monteranno a Chiètres (FR), la penultima stazione, resteranno in piedi fino a Berna.
Regna la calma | Dopo qualche secondo
riecheggia il caratteristico suono delle chiusure lampo delle borse. I computer portatili fanno la loro apparizione, annunciando che i 35 minuti di percorrenza saranno proficui. Una pressione sul pulsante «on» ed ecco che la scrivania mobile è pronta a funzionare. I viaggiatori che non lavorano leggono la stampa gratuita o si appisolano sui comodi sedili spaziosi. La calma che regna nel vagone offre un ambiente propizio alla concentrazione. Arrivato alla stazione della capitale federale alle 8,05, Pascal Rais si affretta ad continua a pagina 8
Al binario della stazione di Neuchâtel, Pascal Rais aspetta la coincidenza per Berna.
Evoluzione della distanza e della durata della trasferta 50
distanza in km
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tempo di trasferta in minuti
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Ultimo tratto prima d’arrivare in ufficio: Pascal Rais aspetta l’autobus che in qualche minuto lo porterà alla periferia di Berna.
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83,8 77,4 69,6
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Fonte: Ufficio federale dello sviluppo territoriale
2005
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primo piano | touring 5 | 17 marzo 2011
Tardo pomeriggio alla stazione di Berna: Pascal Rais si appresta a salire sul treno che collega Neuchâtel in 35 minuti... se non ci sono ritardi.
continua da pagina 7
attraversare il corridoio sotterraneo per raggiungere la fermata dell’autobus. Alle 8,25 eccolo finalmente in ufficio: «Ho la fortuna di viaggiare su un asse non troppo carico. Posso lavorare in buone condizioni o riposarmi, ma la rigidità degli orari costituisce un inconveniente». Ma varrebbe la pena andare in macchina? Secondo i suoi calcoli questa opzione dimezzerebbe il tempo di percorrenza, ma costerebbe circa 13 700 fr. l’anno, rispetto ai 3300 dell’abbonamento generale delle FFS. Per la condivisione dell’auto con un’altra persona, bisognerebbe calcolare circa 6800 fr. a testa. L’ideale sarebbe mettersi assieme in tre. Al punto che ha piazzato un annuncio su un sito Internet di car-sharing, senza risposta per il momento. «Dal profilo
Ancora una ventina di minuti di autopostale prima d’arrivare a casa. La fatica comincia a farsi sentire al termine di una giornata molto piena.
ecologico – precisa Rais – l’automobile costituisce una soluzione meno buona del treno». Molto accomodante, il suo datore di lavoro gli ha offerto la possibilità di lavorare a casa un giorno a settimana. Quanto alle alternative per ridurre drasticamente gli spostamenti, esse non sono legioni. Un trasloco spezzerebbe la sua rete sociale e un’esistenza in campagna che ama: «Ho già traslocato 15 volte in vita mia, quattro delle quali con la famiglia... mi basta». E se optasse per un posto di lavoro più vicino a casa, lascerebbe di colpo anche il suo settore professionale preferito: «È nella sede di Berna che si effettuano lo sviluppo e l’avvio in produzione di nuovi prodotti. Non ho dunque molta scelta», conclude. Un ritornello che potrebbero ripetere a loro volta migliaia di pendolari.
il commento
Jacques-Olivier Pidoux
Il piano di finanziamento delle infrastrutture di trasporto presentato recentemente dalla consigliera federale Doris Leuthard ha avuto l’effetto di una bomba: rincaro di biglietti e abbonamenti del treno, della tassa sui carburanti e del contrassegno autostradale, prezzo maggiorato nelle ore di punta. Ci si attacca al portafoglio dei pendolari come se costoro si divertissero a starsene in compartimenti stracolmi o su autostrade congestionate. Naturalmente, è per necessità che si spostano, non per scelta. È un dato di fatto che le imprese hanno disertato le regioni periferiche. Operatori telefonici, aziende informatiche, banche, assicurazioni e tante altre ditte concentrano ormai i loro servizi su un numero ridotto di luoghi nelle grandi agglomerazioni. Migliaia di collaboratori
‹
Distanze di trasferta per il lavoro oltre 20,0 km 16,6%
10,1– 20,0 km
fino a 1,0 km 18,6%
16,3% 29,2% 19,2%
5,1–10,0 km
1,1–5,0 km
Fonte: Ufficio federale dello sviluppo territoriale
Jacques-Olivier Pidoux
non hanno altra scelta che seguire il movimento, tanto più che un trasloco in città ha dell’utopico. Quale famiglia può sborsare tra 2500 e 4500 franchi (prezzo della regione lemanica) per quattro stanze, senza contare i premi dell’assicurazione malattia più onerosi? I cittadini sono d’altronde le prime vittime dell’esplosione dei prezzi immobiliari. Non appena costituiscono un nucleo famigliare e questo si allarga, sono costretti ad abbandonare la città per le regioni dove il prezzo degli alloggi resta abbordabile, ingrandendo così la schiera dei pendolari. Non sorprende per nulla allora che costoro insorgono contro l’intenzione di Doris Leuthard di salassarli pesantemente. Essi «pendolano» per necessità, non per scelta, e sarebbero ben contenti di lavorare a due passi da casa. Già prigionieri del loro stato, non intendono essere anche trattati come mucche da mungere.
17 marzo 2011 | touring 5 | primo piano
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foto Keystone, Allesalltag
La condivisione dell’auto tra i pendolari
Il modello «home office» rende possibile un lavoro su misura da casa.
Per un orario di lavoro flessibile Lunghi tragitti casa-lavoro, treni strapieni, alti costi: per molte persone fare il pendolare è all’ordine del giorno. Quali opportunità offre il modello di lavoro home office?
› L’uomo moderno è pendolare: negli ultimi
25 anni, la mobilità quotidiana media in Svizzera è costantemente aumentata. Da un lato è cresciuto il traffico del tempo libero e dall’altro lato anche il mercato del lavoro richiede una maggiore flessibilità di spostamento: non a ogni cambio del posto di lavoro corrisponde un cambiamento di domicilio. La mobilità assume una notevole importanza in tutti i settori della vita, significa libertà e indipendenza. Nonostante ciò i lunghi tragitti casa-lavoro e i costi in aumento non sono per niente rallegranti.
L’ufficio a casa | Una possibilità per evi-
tare la spola fra casa e lavoro, viene offerta dal modello di attività «home office». D’intesa con il datore di lavoro, singole giornate o determinate mansioni, vengono svolte da casa. Il 18 maggio 2010 in Svizzera si è tenuto il primo Home Office Day. Migliaia di dipendenti di piccole e grandi imprese hanno lavorato per un giorno a casa. Il prossimo Home Office Day avrà luogo il 19 maggio. Questa volta, oltre a Swisscom e Microsoft, parteciperanno anche le FFS: «Per le FFS, home office è una misura importante per promuovere la flessibilizzazione dell’orario lavorativo», afferma Daniel Bach,
direttore della comunicazione. Negli ultimi anni, i costi per il finanziamento dei mezzi pubblici di trasporto sono aumentati in modo considerevole perché la maggior parte dei pendolari circola sempre nella stessa fascia oraria. In quanto datore di lavoro le FFS favoriscono, dove possibile, home office dal 2005: «Questa forma di lavoro permette di conciliare meglio famiglia e professione», spiega Bach. Anche il Credit Suisse promuove l’home office, non tanto per la problematica del pendolarismo quando per andare incontro alle esigenze dei dipendenti: «Home office fa bene all’equilibrio casa-lavoro», sottolinea la funzionaria del CS Katrin Schaad. Anche alla Posta i dipendenti possono, nel limite del possibile, lavorare da casa. Allo stesso modo, Swisscom favorisce l’home office: all’incirca 10 000 collaboratori hanno accesso da casa e fuori al programma di lavoro di Swisscom. «Lavorare in modo mobile contribuisce alla protezione dell’ambiente e, grazie ai nuovi mezzi di comunicazione, è vantaggioso sia per l’impresa che per il dipendente», spiega l’addetto stampa Josef Huber. Nadia Rambaldi
Chi non riesce a rinunciare all’automobile oppure lo fa proprio malvolentieri, ha a disposizione altre possibilità oltre a quella di salire sui mezzi di trasporto pubblici strapieni di passeggeri pendolari. Offerte online gratuite organizzano il cosiddtto «carpooling», ossia la condivisione dell’auto con la suddivisione delle spese, diminuendo così gli ingorghi sulle strade e l’inquinamento. Gli utenti di questo sistema possono cercare oppure offrire un passaggio, sia esso un tragitto regolare nel tempo sia un singolo viaggio. Sulla homepage si deve indicare il punto di arrivo o di partenza del viaggio. Il conducente e il passeggero devono creare un proprio profilo visibile sul sito. Il contatto in genere viene instaurato via sms, telefono o email. Alla pagina www.mitfahrgelegenheit .ch sono disponibili 400 000 domande ed offerte. In genere, la maggior parte delle tratte riguarda i collegamenti tra maggiori città elvetiche, ma si trovano anche molte offerte nei paesi confinanti. Anche il sito www.AnachB.ch offre questo servizio. Invece, alla pagina www.Fahrmit.ch vengono scambiati passaggi in tutta Europa, il sito è strutturato in modo chiaro e dispone di offerte regolari. Anche www.pendlernetz.ch è molto chiaro e in più dispone di un calcolatore del prezzo del viaggio, che automaticamente calcola il risparmio di emissioni di CO2 in base al consumo, al tragitto e al numero di passeggeri trasportati. nr
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17 marzo 2011 | touring 5 | società e mobilità
Scooter elettrico: ancora scetticismo
il consulente
Urs-Peter Inderbitzin
Superare a destra in autostrada può costare caro
Al salone Swiss-Moto di Zurigo non erano solo le moto al centro della scena. Molto interesse hanno suscitato gli scooter, specie quelli a trazione elettrica.
› Il Salone dell’auto di Ginevra, conclusosi
di recente, è un must per gli appassionati d’auto: la stessa cosa vale per lo SwissMoto a Zurigo, che si è svolto di recente. L’attenzione di molti appassionati è andata ai grandi bolidi. Ma considerato il boom degli scooter – nel 2008 in Svizzera ne sono stati venduti più che motociclette – non ha sorpreso che questi fossero onnipresenti anche a Zurigo. Oltre alle innovazioni come l’MP3 di Piaggio, che è il primo scooter ibrido a tre ruote prodotto in serie del mondo, si è segnalata una tendenza: ci sono sempre più grandi scooter, come ad esempio l’Honda SW-T 600 da ben 12 520 fr. Questi veicoli nono equipaggiati con tutti i principali sistemi, ABS incluso.
confronti delle bici elettriche, che però ora stanno vivendo un boom e fanno affluire soldi nelle casse dei commercianti. Eppure molti motociclisti hanno ancora paura della nuova tecnologia, che però un giorno farà tendenza anche in questo settore. Schwegler spera di aumentare almeno il potenziale di conducenti di scooter elettrici grazie a uno spettacolo road-show in tutta la Svizzera sponsorizzato da New Ride. Intanto, a Swiss-Moto sono stati presentati molti nuovi scooter elettrici, che saranno presto lanciati in Svizzera. Heinz W. Müller
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2010: 22 000 scooter Gli scooter sono «in». Perfino la rivista motociclistica svizzera «Moto Sport Schweiz/Suisse» lancia l’inserto speciale «Moto Scooter». Infatti, nel 2010 sono stati venduti 22 000 scooter. 8000 nella categoria 50 cc, mentre 10 000 erano scooter che non richiedevano l’esame per la patente della moto. Secondo la rivista, la maggiore marca sul mercato svizzero degli scooter è Yamaha (4249), davanti a Piaggio (3176) e Honda (2675). hwm
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In attesa del boom | Un’ulteriore esposizione speciale riguardava gli scooter a trazione elettrica, che dal profilo ambientale battono le moto e gli scooter più moderni. Lo spettacolo è stato patrocinato da New Ride, il programma di promozione per le due ruote elettriche, impegnata in questo campo dal 2008. Anche se per ora con poco successo, come ha confessato a «Touring» il responsabile di progetto Urs Schwegler. La situazione fa venire in mente l’iniziale scetticismo dei rivenditori di biciclette nei
Uno scooter elettrico un po’ speciale: il «veicolo comunale» della ditta Kyburz.
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Tutti sanno che sorpassare a destra sull’autostrada è proibito. Tuttavia, ci sono di continuo automobilisti che cadono nella tentazione di lasciare la corsia di sorpasso per la corsia normale e su di essa superare a destra uno o più veicoli, quindi s’immettono di nuovo sulla corsia di sorpasso. Va riconosciuto che è snervante a volte quando gli automobilisti restano fissi sulla corsia di sorpasso e non vogliono rientrare sulla corsia di destra. Tuttavia i tribunali non trattano le manovre di sorpasso a destra come infrazioni lievi, poiché sono considerate pericolose. Una realtà alla quale si è trovata recentemente confrontata un’automobilista che viaggiando sull’autostrada A1 nei pressi di Suhr (AG) sulla corsia di sorpasso si è trovata davanti una colonna di automobili che viaggiava verso Zurigo alla velocità di 80–90 km/h. In quel momento il traffico sulla colonna di destra era meno intenso, per cui la donna ha sterzato su quella corsia e ha aumentato la sua velocità superando due vetture, per tornare infine sulla corsia di sorpasso. La conducente si è rivolta al Tribunale federale per chiedere l’assoluzione, poiché non avrebbe avuto la possibilità di rendersi conto che con la sua manovra stava superando i veicoli che circolavano alla sua sinistra. Né si sarebbe resa conto che la sua manovra costituiva un pericolo, altrimenti avrebbe senz’altro rinunciato, ha dichiarato la donna che vantava una fedina automobilistica immacolata da oltre 30 anni. Tutto inutile: il Tribunale federale ha confermato il verdetto di infrazione grave delle norme della circolazione stradale e la condanna a una pena sospesa condizionalmente di 5800 franchi e una multa di 500 franchi (sentenza 6B_903/2010). Inoltre la conducente dovrà rinunciare alla patente per almeno tre mesi. Tutto questo per un guadagno di tempo di pochi secondi.
L’autore è giornalista giudiziario accreditato presso il Tribunale federale.
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società e mobilità | touring 5 | 17 marzo 2011
› Al cantiere navale di Lucerna regna una
fervente attività sul battello a vapore «Unterwalden»: gli specialisti danno il massimo affinché il 7 maggio l’imbarcazione possa ricominciare a solcare l’acqua del lago. Appena il 23 novembre scorso si era tenuto il varo, dopo che il battello è rimasto quasi per due anni in cantiere. In totale si saranno investite 90 000 ore di lavoro. Dalla fine del 2008 ad oggi, il più giovane gioiello della flotta di cinque battelli a vapore del Lago dei Quattro Cantoni è stato riportato il più vicino possibile allo stato antecedente il 1961, quando poi lo hanno «sfigurato» in buona parte. Tutto cominciò nel 1902 nel cantiere navale Escher Wyss & Cie. di Zurigo e ora riprende nel cantiere di Lucerna. L’arredo interno del salone di prima classe fu confezionato dall’azienda milanese Cassina. Poi è seguita una storia movimentata, con revisioni generali più o meno riuscite, una sospensione dalla navigazione (1977– 1985) e, dopo 1,7 milioni di chilometri, la terza revisione generale.
Il ritorno di uno storico battello Con una grande parata pubblica, in maggio si festeggerà la rimessa in servizio sul Lago dei Quattro Cantoni dello storico battello a vapore «Unterwalden». «Touring» ha sbirciato dietro le quinte dei lavori di restauro.
Dieci milioni | I responsabili della società di navigazione del Lago dei Quattro Cantoni hanno scelto la variante di restauro più cara, per un importo di 10,3 milioni di franchi, che è stato versato dal Patrimonio culturale e monumenti storici dell’Ufficio federale della cultura. All’incirca 3 milioni sono stati raccolti dall’associazione degli Amici dei battelli a vapore. L’imbarcazione di 109 anni è stata completamente smontata e poi modernizzata: «Il battello, soprattutto l’infrastruttura, non era più al passo coi tempi», spiega il direttore del progetto Francesco Lapiccirella di Shiptec (cfr. riquadro). L’impianto elettrico e le tubature sono stati sostituiti, il resto è stato rinfrescato, restaurato o anche ricostruito. «Naturalmente, qui e là, siamo stati costretti a scendere a compromessi», ricorda Lapiccirella. L’apice dei lavori è stato raggiunto con il salone di prima classe completamente restaurato: tutti i singoli pezzi sono stati fotografati, numerati e poi smontati. In seguito è stato effettuato un restauro impegnativo. Infine, è stato di nuovo ricomposto pezzo su pezzo. Le sedie originali ricostruite sono la ciliegina sulla torta. Raffinatezze | Ciò che salta all’occhio è il ristorante panoramico, che è stato concepito come costruzione di vetro flessibile con porte scorrevoli e un tetto a padiglione isolato. La cucina è stata sostituita completamente e ora corrisponde alle esigenze di una gastronomia sopraffina. Per far sì che «Unterwalden» possa continuare a passare
Lavoro di finitura nel salone di 1a classe del battello, posto sotto la tutela della Confederazione.
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sotto il ponte sull’A2 vicino Stansstaad per arrivare al lago Alpnacher, oltre al camino è stata ricostruita anche la cabina di comando, che può essere abbassata. La turbina a vapore è stata sostituita da un motore diesel e tolto l’impianto di riscaldamento a vapore che fu costruito a Brescia.
Una grande festa | Naturalmente il direttore di progetto Lapiccirella e il suo team sono orgogliosi del riuscito restauro. Aspettano con gioia la parata del battello a vapore il 14 maggio, quando «Unterwalden» aprirà la stagione (viaggio inaugurale: 7 maggio). Heinz W. Müller
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Ben presto «Unterwalden» farà battere ancora più forte il cuore degli amici dei battelli a vapore.
Info Touring Ulteriori dettagli sul battello a vapore e sulla parata: www.lakelucerne.ch, www.dampfschiff.ch, www.shiptec.ch.
Grande costruttore di battelli è «uno dei pochi cantieri navali dei laghi interni d’Europa che, in quanto impresa generale, produce quasi tutto da sé». Nel capannone attualmente c’è lo scheletro di un nuovo battello passeggeri, economico ed ecologico, contrassegnato con la denominazione di modello NPS 300. L’entrata in servizio del natante, lungo 49 metri, è prevista per la primavera del prossimo anno. Alla SGV appartiene anche la Tavolago SA, la società che provvede al vettovagliamento, non solo a bordo ma anche in numerosi locali a terra. hwm
foto Mathias Wyssenbach
Il battello a vapore «Unterwalden» si trova da due anni a Lucerna nel cantiere navale di Shiptec, la ditta responsabile dei lavori di risanamento. La società ha già restaurato i battelli a vapore a pale del Lago dei Quattro Cantoni. Shiptec, un reparto industriale della SGV (Compagnia di navigazione del Lago dei Quattro Cantoni), occupa oltre 70 specialisti qualificati, con la più vasta esperienza in 15 diverse professioni. Lo spettro va dagli yacht ai battelli speciali. Secondo il suo direttore, Rudolf Stadelmann, la società di navigazione della Svizzera centrale
Il restauro di un battello storico implica lavori di precisione certosina e cura maniacale per i dettagli.
Nella grande officina di Lucerna viene costruito un battello nuovo di zecca.
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Via i seggiolini dai taxi A metà aprile il Parlamento federale deciderà se in futuro i taxi potranno usufruire di un’eccezione all’obbligo dei seggiolini per bambini. Una questione di praticità.
› Forse le imprese svizzere di taxi potranno
presto tirare un sospiro di sollievo: un anno dopo l’introduzione dell’obbligo dei seggiolini per bambini in auto, durante la sessione straordinaria del Consiglio degli Stati verrà dibattuto se i taxi dovrebbero approfittare di una deroga alla normativa. Attualmente vale anche per loro: i bambini sotto i 12 anni e i 150 cm di altezza devono essere assicurati in un apposito seggiolino. Questa norma irrita il consigliere nazionale ginevrino Carlo Sommaruga (PS), che ha vissuto in prima persona il problema. Il via alla sua iniziativa parlamentare lo ha dato una situazione accaduta all’aeroporto di Ginevra: «Una famiglia americana, appena atterrata, cercava di salire su un taxi. Alcuni autisti rifiutarono di prendere a bordo la famiglia con bambini piccoli, perché non avevano con sé i seggiolini. Questo non può succedere in una città dove arrivano così tanti stranieri!». Secondo Sommaruga, perfino il Consiglio federale ammette che le statistiche non registrano un solo bambino rimasto ferito in un incidente di taxi all’interno di una città. «Sono a favore della sicurezza, ma non deve gravare inutilmente sulla vita quotidiana».
un viaggio supplementare che la ditta addebita al cliente con 20 fr. Nova-Taxi a Berna addebita 10 fr. per seggiolino e il capo del suo centralino, Martin Banholzer, vedrebbe estremamente di buon occhio una eccezione: «Ancora dopo un anno questo obbligo è fastidioso; vi garantisco che la maggior parte delle volte gli autisti hanno con sé il seggiolino sbagliato». Specialmente per le piccole imprese si tratta di una questione di costi: Martin Grütter, taxista alla stazione di Langenthal (BE), deposita i suoi seggiolini per bambini sulle panchine della stazione quando vogliono salire sul suo taxi dei viaggiatori con figli grandi o con molto bagaglio. «Non mi resta che comprare di continuo dei nuovi seggiolini», dice laconicamente. I costi supplementari se li accolla lui: «I genitori non possono farci niente». Per le imprese più grandi il problema non è insormontabile, ma l’argomento resta un
fastidio anche per loro: «Per agire in modo esatto ogni autista dovrebbe avere con sé un metro e una bilancia, per poter montare sempre il seggiolino corretto», afferma con un po’ di cinismo Kurt Schaufelberger, delegato del consiglio d’amministrazione della Taxi Zentrale AG di Basilea. Durante le corse verso l’ospedale dei bambini, dove a volte bisogna andare velocemente, questa rigida regola si rivela un inutile ostacolo. Nel consigliere nazionale Sommaruga le imprese di taxi hanno ora trovato un buon avvocato e i suoi argomenti sono stati accolti positivamente dalla commissione dei trasporti: l’iniziativa è stata trasformata in mozione e adottata all’unanimità. Il consigliere nazionale PRD zurighese Markus Hutter, vicepresidente della commissione dei trasporti: «Combatto affinché i problemi non vengano risolti con regolamentazioni senza senso, che non danno soluzioni».
Fastidioso | Ma è proprio quel che fa la normativa: molti taxi hanno i rialzi, a volte già integrati. Ma diventa più complicato con i seggiolini a guscio per i bebè, che occupano molto spazio nel bagagliaio e spesso non sono neppure della misura giusta. «Ogni volta i nostri autisti devono passare in centrale a prendere il seggiolino giusto», afferma Jean-Philippe De Polo, manager di Ambassador Taxi a Ginevra. Ciò significa
Il Consiglio federale intende attenersi alle nuove regole sui seggiolini per bambini. E non vuole fare eccezioni neppure per i trasporti scolastici o in comune, come chiedeva una mozione della consigliera nazionale Margret Kiener Nellen (SP/BE). Dal 2010 i bambini fino a 12 anni o di altezza inferiore ai 150 centimetri devono viaggiare in appositi seggiolini o su rialzi. Secondo il governo, la misura è indispensabile per una migliore protezione dei bambini. tg
Fabian Unternährer
Consiglio federale irremovibile
Susanna Gasser di Nova Taxi con il seggiolino che gli complica la vita sul lavoro.
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9. August 2007
Safety in adventures
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Ghiacciai da sogno nell’Oberland Bernese
Pascoli alpini in fiore, maestosi ghiacciai, imponenti cime Vi sentirete piccoli quando all’inizio di questa settimana di trekking attraverso i ghiacciai dalla Lauterbrunnental guarderete in alto verso i tre giganti: l’Eiger, il Mönch e la Jungfrau. Sprizzerete felicità quando, dopo una giornata attiva in alta montagna, dal rifugio ammirerete i grandi ghiacciai e lo sguardo vagherà fin giù nella valle. E sarete orgogliosi quando avrete raggiunto la vetta del Wildstrubel a 3243 metri di quota. Programma: 1° giorno: arrivo a Stechelberg, escursione fino alla struttura alpina Berggasthaus Tschingelhorn, inserita in un paesaggio idilliaco. 2° giorno: attraverso l’impressionante Tschingelfirn si cammina fino al rifugio Mutthornhütte del CAS. Panorama mozzafiato. 3° giorno: dal ghiacciaio del Kanderfirn si scende fino alla primitiva e fiorita valle Gasterntal.
Pernottamento presso la Bergasthaus Schwarenbach. 4° giorno: trekking variegato attraverso il ghiacciaio di Tälli fino al Roter Totz 2840 m. Pernottamento presso il rifugio Lämmerenhütte del CAS con vista su Balmhorn, Altels e Daubenhorn. 5° giorno: ascesa al Wildstrubel 3243 m, poi in funivia si riscende dal Gemmipass a Leukerbad. Date: 20.6–24.6.2011 18.7–22.7.2011 12.9–16.9.2011
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test e tecnica | touring 5 | 17 marzo 2011
Caldo spettacolo ginevrino In via eccezionale, le luci della ribalta al Salone di Ginevra sono state rivolte alle concept-car. Un cambiamento che ha messo in mostra il futuro dell’automobile.
› Di richiamo planetario come sempre, l’ap-
foto Mathias Wyssenbach
puntamento ginevrino ha confermato la ripresa vitalità del settore automobilistico. Un Salone dove il visitatore ha nuovamente ricominciato a sognare, tra studi pronti per la produzione in serie, prototipi a vocazione prospettica e tecnologie che preannunciano motori a ridotti consumi energetici. Sebbene meno presenti del solito, i modelli definitivi hanno pure incontrato un grande successo. Bastava vedere gli assembramenti di persone davanti alla possente Ferrari FF e alla Lamborghini Aventador. In una fascia più abbordabile, hanno provocato ingorghi anche modelli come il roadster di razza Mercedes-Benz SLK oppure l’innovatrice SUV compatta Land Rover Evoque. Habitué delle novità svelate all’ultimo minuto, il gruppo Fiat ha destato sor-
presa con gli studi di coupé Alfa Romeo 4C – emula dell’esclusiva 8C – e Fiat 500. Il cabriolet Lancia Fulvia, che potrebbe entrare in produzione entro sei mesi, ha destato un’impressione più mitigata. Tra gli studi in fase avanzata, si è potuto vedere la micro city-car Mini Rocketman, l’Audi A3 e le monovolume Ford B-Max e Opel Zafira. Sotto le spoglie del Minivan Bully, VW ha rivelato una volta ancora i tratti della city-car Up attesa per l’autunno. Una delle principali virtù di una conceptcar è quella di esibire i nuovi codici stilistici di una marca. Oltre a Renault, che ha proseguito la rifondazione del suo design con due prototipi, si è in particolare potuto intravedere il futuro design di Mazda, Saab, Seat e Skoda. I prototipi esposti facevano ampiamente ricorso alle motorizzazioni al-
ternative, con una predilezione per le versioni ibride ed elettriche. Un ambito un cui ha fatto sensazione la concept Rolls Royce EX102. Molto presenti, le motorizzazioni elettriche dovrebbero essere proposte dalla maggior parte dei grossi costruttori da qui a due anni. All’immagine di BMW, il cui prototipo Active E dissimulava il gruppo motore che muoverà la compatta i3. Quanto alle motorizzazioni tradizionali, si nota una ripresa delle piccole cilindrate benzina a tre cilindri. A livello di trend generale, la globalizzazione ha guadagnato terreno. Un numero crescente di gruppi (Fiat/Chrysler, Ford, Mitsubishi) sviluppano modelli a vocazione planetaria. L’automobilista potrà così consolarsi con l’imminente avvento di veicoli interconnessi. MOH
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Tendenze molto concrete 1 Futura micro city-car, la Mini Rocketman è lunga soli 3,3 m e ospita 3+1 passeggeri 2 L’integrazione dell’Italdesign Giugiaro da parte di Volkswagen ha portato alla mini SUV Tex (3,99 m) 3 Pronto per la serie, il minivan Ford B-Max di distinguerà per l’assenza di montante centrale, porte scorrevoli e 3 cilindri 4 Modularità migliorata e finiture più ricche per l’Opel Zafira la cui versione di serie arriverà a novembre 5 La Renault R-Space, declinazione minivan del nuovo stile della casa e motore a 3 cilindri benzina 6 La Golf cabriolet: 4 posti e una capote ripiegabile in soli 9,5 secondi 7 Bisognerà aspettare il 2012 per
far ruggire la coupé Alfa 4c compatta (4 m) a trazione anteriore 8 La show-car Saab Phoenix veicola il nuovo stile della casa svedese 9 L’opulenta crossover Deauville disegnata da Pininfarina resuscita De Tomaso, assente dal 2004 10 Un motore elettrico al posto di un V12 per il prototipo sperimentale Rolls Royce EX102 11 A sciare a bordo della Koenigsegg Agera R: 1100 CV di potenza al bioetanolo e un tetto in carbonio 12 Carbonio anche per la carrozzeria della Lamborghini Aventador che pesa 250 kg in meno della Murcielago e passa da 0 a 100 km/h in 2,9 secondi.
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Le vere star di Ginevra sono state le concept-car e gli studi di ogni genere, sovente presentati con grande contorno di argomenti seducenti.
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L’elegante Sarah Meier, campionessa europea di pattinaggio sul ghiaccio.
Bianca Schmidt, calciatrice della Nazionale tedesca, ama le auto veloci.
Due bellissimi in mostra: Mister Svizzera in carica, Jan Bühlmann, con Miss Svizzera 2006, la ticinese Christa Rigozzi.
Il direttore generale del Salone dell’auto di Ginevra, Rolf Studer.
Stelle e stelline al Salone di Ginevra Come ogni anno il Salone internazionale dell’automobile di Ginevra è stato anche un punto di ritrovo mondano. Molti i personaggi che fungevano da «ambasciatori» delle varie case e che con la loro presenza ha valorizzato i modelli esposti. In questa pagina alcune delle stelle e stelline che hanno dato lustro all’ultimo appuntamento ginevrino. fm/foto Touring
Poiché al momento infortunato, lo sciatore discesista Didier Défago ha trovato il tempo di visitare il Salone.
Miss Earth, Andrea Kuster, con la corona.
Miss Svizzera in carica, Kerstin Cook, estremamente felice di poter posare comodamente seduta su una bellissima macchina.
Allo stand del TCS: il presidente centrale Niklaus Lundsgaard-Hansen (d.), il direttore di Test&Training TCS Diego Tomasini (centro) e Valérie Krumm.
A Ginevra l’allenatore di calcio Gress è di casa.
I musicisti dei Gotthard Marc Lynn, Freddy Scherer e Leo Leoni (da sin.) hanno trasmesso brio al Salone.
test e tecnica | touring 5 | 17 marzo 2011
foto TCS
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I pneumatici di qualità inferiore denotano problemi soprattutto sulle carreggiate bagnate, fattore essenziale per la sicurezza.
Il bagnato è decisivo Il comportamento sulle carreggiate bagnate fa la differenza tra le gomme estive valutate nel test del TCS relativo alle misure 175/65 R 14 T e 195/65 R 15 V.
› È ormai una fortunata tradizione: i prodotti di qualità rappresentano la gran parte dei pneumatici provati nel tradizionale test comparativo del TCS riguardante le gomme estive. Sui 30 modelli testati, 12 hanno ricevuto la menzione «molto consigliato» e
13 la valutazione «consigliato». Dato interessante: i prodotti di alcuni fabbricanti di secondo piano hanno rivaleggiato con le marche più affermate. In coda alla classifica, le poche pecore nere – 4 marche «consigliate con riserva» e una «non consigliata»
– accusano carenze soprattutto su fondo bagnato. Attenzione in particolare a prodotti di bassa gamma venduti a prezzi allettanti. A titolo d’esempio, i pneumatici cinesi Chengshan CSR66 (dimensione 195) presentano non soltanto lacune gravi sulle
Pneumatici estivi 175/65 R 14 T marca/tipo
asciutto
bagnato
comfort/ consumo 1 rumorosità
usura
prova velocità
nota generale
valutazione TCS
Continental PremiumContact 2 Uniroyal RainExpert Michelin Energy Saver Hankook Optimo K715 Semperit Comfort-Life 2 Pirelli Cinturato P1 Firestone Multihawk Kumho Solus KH17 Barum Brillantis 2 Fulda EcoControl Goodyear DuraGrip Dunlop SP StreetResponse Sava perfecta Kleber Dynaxer HP 3 Debica Passio 2 2
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bestanden bestanden bestanden bestanden bestanden bestanden bestanden bestanden bestanden bestanden bestanden bestanden bestanden bestanden bestanden
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carreggiate bagnate, ma in aggiunta, hanno fallito la prova di tenuta ad alta velocità. Un fenomeno sufficientemente raro, che val la pena segnalare.
Larga diffusione | La dimensione da 175/65 R 14 T equipaggia le city-car, mentre quella da 195/65 R 15 V le vetture di categoria media. Ad eccezione di un modello da 175 (Debica), nessun pneumatico ha evidenziato reali lacune su strada asciutta. Su fondo bagnato, la metà delle misure da 195 e un terzo di quelle da 175 ottengono buoni risultati. I problemi si manifestano essen-
zialmente su prodotti di seconda scelta. Tra i 195, il Sava ha evidenziato problemi di tenuta laterale, mentre il low-cost Chengshan è molto mediocre in frenata. A 80 km/h, lo spazio d’arresto supera di 15 m quello del migliore prodotto e la velocità residua è ancora di 46 km/h. Motivo per il quale questo pneumatico è stato sanzionato con una valutazione dello 0%. Globalmente si registrano poche differenze per quanto riguarda i consumi. Per la dimensione 175 lo scarto massimo è di solamente 0,3 l/100 km, ossia circa il 5%. L’ampiezza degli scarti aumenta appena
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con le gomme da 195, con una differenza di 0,4 l. In fatto di longevità, le disparità sono deboli per i 175. Al contrario, i pneumatici cinesi Chengshan compensano le loro lacune detenendo la palma di maggiore resistenza all’usura tra i 195, appena davanti al prodotto Michelin. Quest’ultimo percorre circa il doppio della gomma meno performante (Falken). Una differenza enorme che una volta ancora dovrebbe incitare l’automobilista a consultare attentamente le tabelle qui di seguito, prima di fare la sua scelta finale.
‹
Marc-Olivier Herren
Scelta delle gomme: prezioso opuscolo del TCS Indispensabile per ogni automobilista che desidera buone gomme per la sua autovettura, l’opuscolo «Pneumatici estivi 2011» fornisce una marea di informazioni pratiche. In particolare, vi si trovano i risultati dettagliati dei test comparativi delle dimensioni che vanno da 45 a 65. Il fascicolo contiene inoltre informazioni generali e le prescrizioni legali concernenti i pneumatici. Dei consigli per l’acquisto guidano il consumatore nella sua ricerca del set di gomme estive più appropriato. Naturalmente gli affiliati al TCS ricevono gratuitamente questo opuscolo (non soci: 10 fr.), da ordinare per e-mail: tus@tcs.ch. Molte altre informazioni tematiche sul sito Internet: www.pneumatici.tcs.ch. tg
Il test comparativo del TCS sottopone i pneumatici a severi test.
Pneumatici estivi 195/65 R 15 V marca/tipo
asciutto
bagnato
comfort/ consumo 1 rumorosità
usura
prova velocità
nota generale
valutazione TCS
Vredestein Sportrac 3 Bridgestone Ecopia EP 150 Nokian V Maloya Lugano Continental PremiumContact 2 Dunlop SP Sport Fastresponse Semperit Speed-Life Michelin Energy Saver Firestone TZ300 a Pirelli Cinturato P1 Hankook Kinergy Eco K425 Goodyear EfficientGrip Falken ZIEX ZE912 Sava intensa hp Chengshan CSR66 2
74 78 76 72 78 78 72 76 80 76 72 74 74 60 70
70 66 70 60 64 62 60 48 56 52 48 48 46 38 0
40 54 48 38 42 38 44 48 44 48 50 44 48 48 42
80 60 60 90 60 60 60 94 74 74 80 64 54 64 98
superata superata superata superata superata superata superata superata superata superata superata superata superata superata non superata
69 67 66 66 65 64 62 65 64 64 62 59 56 51 10
1111 1111 1111 1111 1111 1111 1111 1113 1113 1113 1113 1113 1113 1133 1333
Note 1 La resistenza al rotolamento incide sul consumo. 2 disponibile solo tramite Internet
62 72 64 60 76 74 72 70 64 80 78 74 66 62 66
Criteri di valutazione in %: le spiegazioni La miglior nota per criterio di valutazione è in verde. La peggior nota per criterio in rosso. I pneumatici sono elencati secondo la valutazione. Le classificazioni dei diversi criteri di valutazione sono indicate in %. Occorre considerare queste percentuali come delle «note individuali» e non come dei valori assoluti. Così una differenza del 20% su di un criterio non significa che il pneumatico è inferiore del 20% in cifre assolute. Un valore del 100% equivale alla nota massima «eccellente», 0% equivale a «non consigliato».
Valutazione TCS 1111 molto consigliato 1113 consigliato 1133 consigliato con riserva 1333 non consigliato
17 marzo 2011 | touring 5 | test e tecnica
25
Durata di vita limitata Anche quando il profilo è ancora sufficiente, le gomme vanno sostituite al più tardi entro 10 anni. Su fondo bagnato, infatti, le prestazioni peggiorano sensibilmente.
› Anche i pneumatici invecchiano e perdo-
no le loro proprietà essenziali in fatto di sicurezza. La legge prescrive il profilo minimo di 1,6 mm, ma non dice nulla in relazione all’età dei copertoni. Il Touring Club Svizzero ha confrontato le prestazioni di gomme estive con età diverse, aventi un profilo ampiamente sufficiente, e quelle di gomme nuove. I pneumatici sono quindi stati testati nell’ambito di frenate ABS su asfalto asciutto e bagnato, nell’affrontare una rotonda al limite e in uno slalom pure al limite. Risultato: dopo un’età massima di dieci anni le gomme devono essere sostituite, anche quando hanno ancora un profilo sufficiente.
Frenata allungata | In particolare in condizioni bagnate, le prestazioni degli pneumatici peggiorano sensibilmente con l’età. Il test comparativo del TCS ha mostrato che i prodotti testati già dopo cinque anni davano risultati soltanto sufficienti e soprattutto su fondo bagnato si registravano peggioramenti.
Lo spazio di frenata sul bagnato è sensibilmente più lungo rispetto a quello dei pneumatici nuovi. Copertoni con più di dieci anni di età sono quindi da sconsigliare assolutamente.
Corretto stoccaggio | Le prestazioni in
modificando la struttura del pneumatico e causando danneggiamenti. nr/TCS C+P
‹
Info Touring Hot-line per i pneumatici del TCS a Emmen, per i soci tel. 0844 888 110 (non soci: 900 599 099, solo tedesco a 4.23 fr/min).
materia di sicurezza dei pneumatici migliorano di generazione in generazione. E per approfittare di questa evoluzione, al momento dell’acquisto le gomme non dovrebbero essere più vecchie di due anni. Il codice DOT (numero distintivo secondo specifiche USA) sul fianco della gomma informa sulla sua data di produzione. Se vi fosse iscritto il codice 0810, allora significherebbe che la gomma è stata prodotta nell’ottava settimana del 2010. Per un corretto stoccaggio le gomme devono essere tenute in luogo fresco, asciutto, privo di ozono e oli. In caso di caldo o umidità eccessivi, il processo di invecchiamento è accresciuto. Nel corso del processo di invecchiamento, la miscela della gomma si ossida sotto l’influsso di ossigeno e ozono,
Consigli TCS � Il TCS consiglia pneumatici estivi con almeno 3 mm di profilo residuo. � Pneumatici che raggiungono i 10 anni di età non dovrebbero più essere utilizzati per ragioni di sicurezza. � Acquistando pneumatici nuovi approfittate dell’evoluzione e potete essere sicuri, che le vostre gomme non avranno subito una diminuzione delle prestazioni a causa dell’invecchiamento. La data di produzione può essere verificata grazie al codice DOT. Pneumatici di fabbrica che al momento dell’acquisto hanno già più di due anni dovrebbero essere rifiutati. tg
Fattori presi in esame nel test comparativo del TCS 5
6
11
14
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buono
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soddisfacente
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soddisfacente
insufficente
insufficente
molto molto insufficente insufficente
� buono � soddisfacente � insufficente � molto insufficente
TCS
Frenata sul bagnato con ABS Curva con fondo bagnato Manovrabilità sul bagnato Frenata sull’asciutto con ABS Valutazione TCS
anni di utilizzo delle gomme 0 1 3
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test e tecnica | touring 5 | 17 marzo 2011
Perpetua ricerca della perfezione La station VW Passat continua la ricerca della perfezione primeggiando in fatto di abitabilità, comfort di viaggio e sobrietà. Test della 2.0 TDI Highline con cambio DSG. e tuttavia non cessare mai di puntare all’eccellenza. Settima versione della serie, la nuova Passat sublima la sua leggendaria maturità affermandosi al vertice delle familiari. Se questa vettura dall’elevato gradimento non ha mai scatenato le passioni, è altresì vero che oggi si ammanta di un tocco di opulenza, impadronendosi dei codici stilistici della lussuosa berlina Phaeton. Lo prova la nuova calandra con quattro lamelle cromate. Come per la Golf, l’ennesima declinazione Passat è in realtà un profondo restyling. Ragion per cui le misure restano praticamente invariate. Idem per abitabilità e volume utile, al top della categoria. Ciò detto, la Passat affina l’immutabile livello di comfort e arricchisce l’offerta tecnologica attraverso sistemi di assistenza alla guida innovatori, anche se in gran parte inseriti nell’elenco degli optional.
Charme discreto | La nuova station wa-
gon mantiene, come prevedibile, i geni della linea Passat. I materiali dalla qualità percepita tra le più alte, sono in linea con le finiture impeccabili, ad immagine della plancia di bordo dalla linea epurata, che rinuncia ad effetti stilistici. Sobria, al limite dello spartano, ma molto funzionale. Le applicazioni in alluminio spazzolato e i rivestimenti in alcantara dei sedili della versione Highline tuttavia fanno in modo che l’ambiente sia tutto tranne che triste. Il principale atout di questa familiare rimane ovviamente il suo spazio abitabile senza concessioni. Coccolati, i passeggeri posteriori beneficiano di uno spazio per le gambe assolutamente generoso. Unico neo, in questo mondo di abbondanza, la seduta dei sedili posteriori è un po’ al limite, mentre è solo media la tenuta lombare di quelli davanti. Pochi i cambiamenti anche nel vano bagagli, uno tra i più spaziosi del segmento. Anche qui le finiture perfette sono all’ordi-
ne del giorno: basti pensare agli occhielli di fissaggio cromati o ai ganci a scomparsa sulle pareti. L’architettura rettangolare rende questo vano di taglia XXL facilmente accessibile. I sedili posteriori si ribaltano azionando due leve che liberano uno spazio utile gigantesco e un piano di carico quasi piatto. Piccola critica: affinché sia completamente piatto, conviene sollevare le sedute dei sedili posteriori ed estrarre i poggiatesta. VW avrebbe potuto spingersi ancora oltre nella modularità.
Che funzionalità! | A parte questo dettaglio, la Passat è un esempio di funzionalità. Ergonomici e ben dimensionati, i comandi si raggiungono in modo naturale e sono ben integrati da uno schermo sulla consolle centrale. L’equipaggiamento è all’altezza delle ambizioni di questa familiare dotata di un riconoscimento di stanchezza che allarma il conducente. Al top della tecnologia, questo modello propone anche un efficace sistema di frenata d’emergenza (fino a 30 km/h) collegato al regolatore adattivo
+ –
continua a pagina 29
Più o meno
foto Fabian Unternährer
› Si può detenere lo statuto di «istituzione»
Abitacolo molto spazioso e bagagliaio immenso, comfort di viaggio e insonorizzazione, qualità delle finiture ed ergonomia, comportamento equilibrato, combinazione motore/cambio DSG, bassi consumi, grande autonomia. Garanzia limitata a 2 anni, modularità del bagagliaio non del tutto riuscita (troppe manipolazioni), sedili migliorabili (tenuta e seduta), regolazione dei poggiatesta posteriori insufficiente, prezzo di base elevato.
Tecnologia: la Passat si posteggia da sola!
17 marzo 2011 | touring 5 | test e tecnica
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Più deciso, il frontale della station wagon VW Passat è caratterizzato da una calandra a quattro lamelle orizzontali e da gruppi ottici espressivi.
tabella comparativa Prezzo (fr.) Cilindrata (cc) Potenza (kW/CV) Coppia massima (Nm/min) Consumo (l/100 km) Rumore int. 120 km/h (dBA) Costi al chilometro (fr./km)3 Costi di manutenzione4 Test «Touring»
VW Passat Var. 2.0 TDI BMT Highline aut.
Citroën C5 Tourer 2.0 HDI Exclusive aut.
Honda Accord Kombi 2.2i DTCE Exclusive aut.
Opel Insignia Tourer 2.0 CDTI Sport aut.
50 700.– 1968 103/140 320/1750 5,2 A2 68 –.89 11133 5/2011
52 490.– 1997 120/163 334/2000 6,91 C2 — –.96 11133 14/2008
50 250.– 2199 110/150 350/2000 6,61 C2 — –.94 11333 17/2008
52 400.– 1956 118/160 350/1750 6,21 B2 695 –.97 11333 3/20095
1 dati secondo l’importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore 3 costi di manutenzione per km (15 000 km/anno) 4 su 180 000 km (15 000 km/anno) 5 Opel Insignia 2.0 T Sport
Ambiente distinto e funzionalità di alto livello.
Per segare rami fino a 4,5 m di altezza in sicurezza e senza alcuna fatica!
• Per segare rami fino a 4,5 m di altezza in sicurezza e senza alcuna fatica • Evita di doversi arrampicare o mantenersi in equilibrio su scale traballanti • Consente di lavorare in sicurezza da terra • Ideale anche per sramare comodamente ad altezza terra • Potente batteria a 18V agli ioni di litio (senza effetto memoria) • Assenza di fastidiosi cavi elettrici o gas di scarico • Estremamente silenziosa; utilizzabile anche in zone densamente popolate • Ampio raggio di lavoro (non intralciato da cavi elettrici) • Consente di segare rami fino a 12 cm di spessore • Con cinghia regolabile e impugnatura • Interruttore di sicurezza a due posizioni • Con serbatoio integrato dell’olio (80 ml) per la lubrificazione automatica della catena • Prolungabile con max. 2 tubi di prolungamento di 90 cm • Utile accessorio: caschetto antinfortunistico con schermo di protezione per il viso (testato GS secondo EN397 e EN1731) Lunghezza: 186 cm / 276 cm (1 prolunga) / 366 cm (2 prolunghe). Compreso nella fornitura: 1 sega a catena, 1 prolunga (90 cm), 1 caricabatterie, 1 batteria a 18V agli ioni di litio, 1 bottiglia per il riempimento dell’olio e 1 manuale di istruzioni (i/t/f)
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(N. art. 90064.00) (N. art. 90064.02) (N. art. 90064.01) (N. art. 90064.20) (N. art. 90076.00)
Inviare il tagliando a: TCS, «Touring Shop», Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna; fax 031 380 50 06; e-mail: touringshop@tcs.ch; se avete domande: TCS, «Touring Shop», tel. 031 380 50 15 (non si accettano ordinazioni telefoniche). Ditta partner/spedizione: Max Versand AG, 8340 Hinwil tramite posta, spedizione unicamente in Svizzera e nel Liechtenstein.
17 marzo 2011 | touring 5 | test e tecnica
continua da pagina 26
Scheda tecnica 100 cm
� �
passo 271 cm
152 cm
m 9c –8 63
�
�
�
�
�
cm 17 –1 94
�
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�
107 cm
�
lungh. 477 cm (larg. 182 cm)
�
larghezza interna: ant. 147 cm, post. 150 cm bagagliaio: 603–1731 litri pneumatici: 235/45 R 17, min. 195/60 R 16
VEICOLO PROVATO VW Passat Variant 2.0 TDI Highline DSG; 5 p., 5 p.; 50 700 fr. (auto del test: 56 860 fr.) Gamma: dalla 1.4 TSl Variant, 122 CV (37 600 fr.) alla 3.6 V6 4Motion DSG, 300 CV (59 750 fr.) Opzioni: vernice metallizzata (780 fr.), regolatore adattativo della velocità (1650 fr.), pacchetto assistenza al parcheggio (940 fr.), telaio adattativo (1360 fr.) Garanzia: 2 anni di fabbrica, assistenza illimitata; garanzia antiruggine: 12 anni (senza condizioni) Importatore: Amag, Aarauerstasse 20, 5156 Schinznach-Bad, www.volkswagen.ch
della velocità (1650 fr.). Altro affinamento, questa station può posteggiare praticamente da sola grazie all’aiuto al parcheggio (da 420 fr.). E funziona! La tecnologia va bene, ma la Passat resta più che mai una fantastica ammiraglia destinata ai grandi spazi. Ambito nel quale primeggia grazie all’ottima insonorizzazione e alla capacità di assorbimento del suo telaio. Questa vettura imponente, non è meno a suo agio quando il percorso diventa sinuoso e riesce a far dimenticare il peso per offrire una tenuta efficace. Senza dimenticare lo sterzo di buona precisione e la frenata potente. Costatazione che vale anche in fatto di motorizzazione. Senza avere una potenza debordante, il diesel da 2 l e 140 CV imprime una bell’andatura e, già a partire
dai bassi regimi, accelera con prontezza. Bisogna inoltre dire che il motore è perfettamente valorizzato dal cambio DSG a doppia frizione. Il cambio di rapporto interviene tanto tempestivamente quanto impercettibilmente. Il diesel common rail piace per la sua discrezione. Affiancato da un sistema start-stop e recupero dell’energia di frenata, questa versione annuncia consumi molto ridotti (6,4 l/100 km), con un’automonia che sale oltre i 1000 km. Considerate le prestazioni, la Passat non è evidentemente a buon mercato. Tuttavia va sottolineato il progresso in fatto di materiali della dotazione, in particolare sulla Highline. In considerazione della polivalenza di questa break, ci si chiede perché le famiglie trascurino questa categoria a vantaggio di monovolume o SUV, certamente più di moda. Marc-Olivier Herren
‹
I passeggeri della Passat godono di spazio a profusione. Idem per il bagagliaio, ben accessibile e tra i più voluminosi della categoria. Posteriore e profilo guadagnano dinamismo.
DATI TECNICI Motore: 4 cilindri 2 l turbodiesel (common rail), 140 CV; trazione anteriore, cambio a doppia frizione (DSG) a 6 marce Peso: 1635 kg (auto del test), totale ammissibile 2210 kg, carico rimorchiabile 1800 kg
Check-up TCS DINAMICA DI COMPORTAMENTO Prestazioni (0–100 km/h): 10,0 s Elasticità: 60–100 km/h (in 4a) 5,5 s 80–120 km/h (in 4a) 7,6 s Diametro di sterzata: 11,2 m Insonorizzazione: 60 km/h: 59 dBA 11113 120 km/h: 68 dBA 11111 SICUREZZA Frenata (100–0 km/h): 35,6 m Equipaggiamento Visibilità circolare
11111 11113 11113
COSTI DEI SERVIZI manutenzione (km/mese) ore
mano d’opera (fr.)
30 000/24 0,9 131.– Manutenzione per 180 000 km: 15 000 km/anno 21,7 5173.– COSTI D’ESERCIZIO km/anno
ct./km
fr./mese fissi variabili
15 000 30 000
89 60
732.– 732.–
VW Passat Variant 2.0 TDI DSG in dettaglio
384.– 769.–
Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agenzie VW da 95 a 197 franchi
CONSUMO AL BANCO DI PROVA (ciclo UE 80/1268) urbano
extra urbano misto
TCS 6,4 4,5 fabbrica 6,3 4,5 Emissioni di CO2: Media svizzera di CO2: etichettaEnergia (A–G): CONSUMO DEL TEST 6,4 l/100 km
5,2 5,2
135 g/km 167 g/km A 11113
autonomia 1094 km
serbatoio: 70 litri TCS Tecnica ed economia: Robert Emmenegger
�
ABITACOLO 11112 Con finiture perfette e qualità percepita, l’abitacolo è molto spazioso, specie dietro. Idem il bagagliaio cubico, di facile carico. Diverse manipolazioni sono necessarie per ottenere un piano di carico completamente piatto, coi sedili ribaltati. Vari vani portaoggetti e grande vano nel sottofondo del bagagliaio.
29
a due zone, regolatore di velocità, cerchi in lega). Opzioni innovatrici: regolatore adattivo, sistema di aiuto al parcheggio, telaio adattivo. PRESTAZIONI 11113 Il turbodiesel 2 l (140 CV) genera buone prestazioni. Solide riprese dai bassi regimi, morbidezza e perfetta sintonia con il cambio a doppia frizione reattiva. Con il sistema start-stop, l’aggregato risulta molto sobrio.
COMFORT 11112 Sonorità discreta e super filtraggio delle sospensioni assicurano grande comfort. Abbastanza rigidi, i sedili peccano per la seduta un po’ corta e per una tenuta laterale non ideale. Ergonomia e funzionalità eccellenti.
COMPORTAMENTO 11113 Nonostante mole (1,6 t) e dimensioni, la Passat è reattiva. Affatto goffa, si dimostra equilibrata e poco sottosterzante. Sterzo preciso.
EQUIPAGGIAMENTO 11111 La versione Highline ha una dotazione senza lacune e il secondo livello è già ben equipaggiato (climatizzazione
SICUREZZA 11113 Equipaggiamento quasi completo, ma sistemi di assistenza alla guida opzionali. Eccellente frenata.
17 marzo 2011 | touring 5 | test e tecnica
31
Station dal sapore esotico Sfacciatamente dominato dai costruttori tedeschi, il settore delle station wagon di alta gamma presenta tuttavia alcuni modelli più esotici non privi di qualità.
› Il dominio tedesco tra le station wagon di
fascia superiore è sfrontato, ma non assoluto. Esistono alternative seducenti. E se non possono vantare la perfezione di talune concorrenti germaniche, portano comunque un tocco di originalità. È il caso della Volvo V60 che assomiglia più a un aereo da caccia che a una pratica auto familiare. La linea dagli angoli pronunciati e il profilo da coupé le danno un’immagine incomparabile che promette di lasciare il segno. Poco
importa se l’abitabilità posteriore e il bagagliaio non hanno niente di eccezionale. Stessa costatazione con la Cadillac CTS Sport Wagon. Vittima delle traversie di General Motors, questa station wagon dal design che non avrebbe sfigurato nel film «Ritorno al futuro », arriva finalmente sul mercato europeo. Mercato dove purtroppo si era dovuto rinunciare ai tratti spigolosi, ma estroversi, di questo modello lanciato già nel 2008. Tanto più che la tonicità del V6 fa
pensare più ad un aereo dal muso sfuggente che alla familiare distinta. Il Salone di Ginevra ha dimostrato che le station esotiche non si limitano affatto a questi due modelli. Realizzata sulla base dell’Opel Insignia, la Saab 9-5 SportCombi, sarà da settembre uno degli atout della marca svedese. Più inedita e altrettanto attraente, la Hyundai i40 CV sarà commercializzata da luglio e promette un interessante salto di qualità. MOH
‹
Azzeccata via scandinava
Cadillac CTS Sport Wagon AWD Oltre al suo aspetto infernale, questa Cadillac di terza generazione è dotata di un equipaggiamento davvero completo e in particolare di navigatore e sedili ventilati. Se non dispone delle assistenze alla guida sofisticate della concorrenza, certamente emana un carattere deciso. Ad immagine delle impunture fatte a mano della selleria in cuoio. Si annotano inoltre le rabbiose accelerazioni e il ronzio metallico del V6, purtroppo molto vorace se lo si mette sotto pressione. Questo modello a trazione integrale si distingue per una taratura morbida delle sospensioni e un comportamento quindi meno preciso della berlina. Tuttavia la lunga corsa delle sospensioni offre un ambiente confortevole, all’americana. Il bagagliaio, mediamente voluminoso, piace per le rifiniture curate, la modularità e il portellone elettrico azionabile a distanza.
Volvo V60 D5 AWD Nella scia della berlina, la station wagon V60 propone una superba linea cuneiforme e interni impregnati di sobrietà scandinava e originalità. Più automobile «glamour» che vera «cargo», offre uno spazio posteriore appena sufficiente. Idem per il bagagliaio la cui capacità è persino inferiore a quella dei suoi congeneri di classe superiore, già poco reputati a tal riguardo. Ma questo vano, ben rifinito di moquette, propone un’eccellente modularità. Il sedile si inclina attraverso due maniglie che comandano anche il ribaltamento dei poggiatesta, liberando una superficie piana facilmente accessibile. Neutro di base, il telaio è ulteriormente valorizzato dalla trazione integrale di questa versione. Aggiungete le toniche salite di regime e la sonorità del cinque cilindri diesel e otterrete una station delle più seducenti.
Positivo: design impressionante, prezzo-prestazioni, comfort di marcia, motore V6 dal grande temperamento, configurazione e finiture del bagagliaio, raggio di sterzata. Negativo: consumi e autonomia, modesta capacità del bagagliaio, abitabilità posteriore, sostegno e rigidità dei sedili, ingombro e peso.
Positivo: familiare slanciata, tenuta molto equilibrata, ripresa e carattere del motore, finiture e modularità del bagagliaio, assistenza alla guida innovativa. Negativo: volume utile appena sufficiente, abitabilità dietro media, manovrabilità (larghezza, raggio sterzata), prezzi degli optional, funzionalità (radio ecc.).
Tecnica: station; lunghezza: 4,88 m; bagagliaio: 412–1484 l; 3,6 l V6, 311 CV, 367 Nm a 3400/min; cambio automatico a 6 rapporti, trazione integrale; da 0 a 100 km/h in 6,7 s Consumi in prova: 12,8 l/100 km, autonomia di 531 km Prezzo: 83 850 fr. (3.6 AWD Sport Luxury).
Tecnica: station; lunghezza: 4,63 m; bagagliaio: 430–1240 l; 2,4 l turbodiesel, 205 CV 420 Nm a 1500/min; cambio automatico a 6 rapporti, trazione integrale; da 0 a 100 km/h in 8,1 s Consumi in prova: 8,4 l/ 100 km, autonomia di 803 km Prezzo: 69 000 fr. (D5 AWD Summum).
La Cadillac CTS Sport Wagon ed il suo stile senza concessioni.
La linea del tetto spiovente della Volvo V60 si ispira alla coupé.
foto MOH
Un look cattivo
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viaggio dei lettori | touring 5 | 17 marzo 2011
Una scena di variopinta vita quotidiana ai bordi delle acque paludose nei dintorni di Kumarakom, nell’India meridionale.
Attraverso l’India dei mille contrasti Una flora rigogliosa, città soffocanti, traffico caotico, spezie profumate, templi impressionanti: un Viaggio dei lettori sul treno di lusso «Golden Chariot». India, paese di contrasti.
› Tanto grande, quanto mansueto e delica-
to: «Lakshmi», l’elefante sacro davanti al Tempio Sri Manakula Vinayagar a Pondicherry, benedice i fedeli posando dolcemente la proboscide sulla loro testa, in cambio di qualche monetina per il suo domatore Mahout oppure di cibo per se stesso. Lakshmi è il nome della dea indù della fortuna e della bellezza, non solo dispensatrice di ricchezza, ma anche di benessere spirituale, di armonia e di abbondanza. A dire il vero, nulla può andar stor-
Gli sgabelli servono per salire sul «Golden Chariot». La gente cortese avvolta in sari colorati è parte integrante dell’India, così come i numerosissimi templi.
17 marzo 2011 | touring 5 | viaggio dei lettori
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foto Peter Widmer
Gruppetto di donne nel tempio di Minakshi a Madurai. A destra: il tempio di Brihadesvara a Tanjore.
to! I templi sono anche le attrazioni principali durante i dieci giorni di questo Viaggio dei lettori di «Touring» sul treno di lusso «Golden Chariot».
Accoglienza cortese | L’avventura fer-
roviaria comincia la sera alla stazione di Bangalore. Ai viaggiatori del «Golden Chariot» viene dato il benvenuto a suon di musica, regalando a ciascuno una ghirlanda di gelsomino e apponendo un «tilaka» sulla fronte. Il tilaka, in genere un punto rosso, è un segno di benedizione, che spesso gli indù portano sulla fronte per prevenire perdite di energia. Noi siamo dunque equipaggiati al meglio per affrontare un viaggio ricco di piacevoli sorprese a bordo del lussuoso convoglio. Il «Golden Chariot» circola esclusivamente di notte, per poi arrivare il mattino a destinazione in una delle numerose città dell’India meridionale: Chennai, Pondicherry, Tanjore, Madurai, Kochi, per citarne solo alcune. Il vantaggio è che si riesce a coprire in breve tempo distanze molto lunghe. A dire il vero, le carrozze e i binari non corrispondono allo standard al quale siamo in genere abituati qui da noi; e ci vuole un certo lasso di tempo prima di abituarsi agli
scossoni mentre si è distesi sul letto, ma quando si ha la giusta sonnolenza, si riesce anche a trascorrere una notte relativamente tranquilla. Il servizio sul «Golden Chariot» soddisfa ogni desiderio. In ogni carrozza c’è a disposizione un cosiddetto «coach attendant» – nel nostro vagone si chiama Swamy – in grado di leggere i desideri che escono dalle labbra degli ospiti. Le cabine sono spaziose e l’angolo doccia offre sufficienti piani di appoggio. La cucina di bordo è estremamente accurata e i cuochi vestono camici di un bianco candido. I pasti sono gustosi e possono venire consumati nella carrozza ristorante arredata in modo feudale. Il passeggero può scegliere sempre tra un menù «occidentale» e uno indiano. Noi scegliamo in genere l’«Indian food», e non ce ne siamo mai pentiti... anzi.
Mai da soli | Si dice che la Torre Eiffel stia
a Parigi come la massa di gente sta all’India. Chi viaggia in India lo deve sapere: non si riesce mai a star da soli. In stazione oppure nei templi, come anche nei mercati e nelle strade, c’è sempre una ressa di persone, ma non è mai stressata. E non è mai sgradevole, perché la gente è sempre cortese, rispettosa e aperta. Si lasciano fotografare (a volte lo chiedono perfino!) e sono curiosi del risultato. Il traffico in città, per contro, è assolutamente frenetico. Migliaia di scoppiettanti tuk tuk a tre ruote – il mezzo di trasporto più diffuso in India, che viene molto usato anche come taxi dalla gente del luogo – serpeggiano nel traffico intenso di carri, pedoni, moto, auto e camion. E, in mezzo al caos di veicoli, mucche e capre si aprono un passaggio senza problemi. Nella mente del visitatore rimane impressa per sempre l’alba spettacolare di Kanyakumari nella punta sud dell’India, dove si incontrano il Mare Arabico, il Golfo del Bengala e l’Oceano Indiano. Molti pellegrini, che venerano la dea vergine Kanniyakumari rendono visita al tempio che porta il suo nome (accesso riservato esclusivamen-
te agli indù). Il sacrario Gandhi Mandapa segna il luogo in cui le ceneri del Mahatma Gandhi, il leader del movimento indiano d’indipendenza, sono state sparse in mare. Qui i rari turisti si mescolano con la folla locale e immortalano lo straordinario spettacolo.
Molte attrazioni | Il viaggio dei lettori di «Touring» attraverso il sud dell’India è ricco di attrazioni: Pondicherry sulla costa ricorda ancora oggi la colonia francese nel XVIII secolo, il tempio di Minakshi a Madurai, il più grande tempio indù dell’India visitato ogni anno da immense folle di pellegrini; la vegetazione rigogliosa delle paludi e il parco nazionale di Periyar a Kerala. L’India, un Paese di contrasti: si deve respirare, sentire, lasciare far effetto, per poi apprezzarla appieno. Dopo però si rimane affascinati per sempre. Peter Widmer
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Da sapere In due parole: l’India è una Repubblica federale suddivisa in 28 Stati. Abitanti: 1,2 miliardi. Capitale: Nuova Delhi. Capo del governo è il primo ministro Manmohan Singh. Densità: 349 abitanti per kmq. Indipendenza: 15 agosto 1947. Fuso orario: MEZ +4,5 ore. Valuta: rupia indiana (100 INR = 2.10 fr.). Cibo: i pasti in treno e negli alberghi del viaggio sono eccezionali. Altrimenti: «Sbucciate, bollite, arrostite – oppure lasciate stare!». Ingresso: passaporto valido con visto. Abbigliamento: nell’India meridionale vestiti leggeri non troppo aderenti, sandali che possono essere tolti e rimessi facilmente per la visita dei templi. Consigli: prenotate assolutamente il prolungamento nell’entroterra di Kerala: paesaggi straordinari, piantagioni di tè nelle montagne. Viaggio dei lettori: programma dettagliato a pagina 35. wi
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17 marzo 2011 | touring 5 | viaggio dei lettori
«Splendor of the South» – in treno per il Sud dell’India A Bangalore, metropoli indiana dell’high-tech, inizia il viaggio in treno attraverso i variopinti paesaggi tropicali dell’India del sud. Gli innumerevoli templi del Tamil Nadu e l’ex colonia francese di Pondicherry sono impressionanti. A bordo di uno straordinario treno di lusso! Magnifico anche il programma prolungato: godersi per un paio di giorni le spiagge del Kerala oppure andare alla scoperta dell’entroterra. CON MAGGIORI SERVIZI � accompagnatore TCS da/per la Svizzera � cabine letto confortevoli a bordo del treno di lusso � numerose appassionanti escursioni e visite � una cultura molto interessante da scoprire
Gruppo 1: 13–22.11.2011 Gruppo 2: 12–21.2.2012
F T
PROGRAMMA 1° giorno, do: partenza dalla Svizzera via Dubai per Bangalore. 2° giorno, lu: il mattino arrivo e trasferta in albergo. Il pomeriggio check-in sul treno «Splendor of the South». La sera partenza verso Chennai. 3° giorno, ma: dopo l’arrivo a Chennai, ampia visita della città. In seguito, viaggio in treno verso Pondicherry.
io per g g a t n * Va ci TCS: e 2011 ril i so il 30 ap
to entro o scon renota a chi p concesso un HF 6740.–) è =C 200.– ( C i d HF
Chennai
Bangalore INDIA
Pondicherry
Tiruchirapalli Kochi
Thanjavur
14° giorno, ve: giorno a libera disposizione a Kumarakon. 15° giorno, sa: il mattino presto trasferta verso Kochi e volo di rientro via Dubai in Svizzera. Arrivo la sera.
Madurai
Prezzo per persona camera doppia: *CHF 6940.– suppl. singola: CHF 1850.– sconto per le prenotazioni entro il 30 aprile 2011: CHF 200.–
200 km
È compreso: � voli Svizzera-India e ritorno incl. tasse � trasferte citate nel programma � 7�pernottamenti nella cabina letto del treno � pensione completa (dal pranzo del 1° giorno alla colazione del 10° giorno � cena di gala a Poovar � caffè + tè durante i pasti e in giornata � escursioni e visite secondo programma � accompagnatore TCS da/per la Svizzera � guide locali parlanti francese/tedesco o inglese durante le escursioni
Mararikulam
Kanyakumari
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4° giorno, me: giornata dedicata alla scoperta di Pondicherry. La sera viaggio in treno verso Tiruchirapalli e Thanjavur. 5° giorno, gio: in programma templi e mercati durante la visita di Tiruchirapalli e Thanjavur. La sera partenza verso Madurai. 6° giorno, ve: ampia visita delle attrazioni di Madurai. La sera partenza verso la punta sud dell’India. 7° giorno, sa: alba, templi, città, mare e spiaggia. 8° giorno, do: viaggio in battello sul Lago Vembanand e in conclusione scoperta della città di Kochi. La sera rientro a Bangalore. 9° giorno, lu: il mattino arrivo a Bangalore. Visita della città. Volo di rientro la sera tardi via Dubai. 10° giorno, ma: il pomeriggio arrivo in Svizzera. Programma di prolungamento 1 9° giorno, do: visita della città di Kochi. Viaggio verso Mararikulam. 10°–15° giorno, lu–sa: soggiorno al mare all’Hotel Marari Beach Resort a Mararikulam. 16° giorno, do: il mattino volo di rientro da Kochi via Dubai in Svizzera. Arrivo la sera. Programma di prolungamento 2 9° giorno, do: dopo la visita della città di Kochi trasferta in albergo. 10° giorno, lu: viaggio nelle coltivazioni di tè di Munnar (1700 m). 11° giorno, ma: viaggio al parco nazionale di Periya. 12° giorno, me: viaggio in battello sul «Lake Periyar» e visita del parco nazionale. 13° giorno, gio: attraverso le piantagioni di gomma rientro nella regione costiera.
Programma di prolungamento 1 camera doppia: CHF 1530.– suppl. singola: CHF 1180.– Programma di prolungamento 2 camera doppia: CHF 1810.– suppl. singola: CHF 960.– Compreso nei prolungamenti: � trasferte citate nel programma � 7�pernottamenti (progr. 1) o 6�pernottamenti (progr. 2) in camera doppia � colazioni (dal 10° al 16° giorno, programma 1) e pensione completa (dalla cena del 9° giorno alla mattina del 15° giorno, programma 2) � caffè + tè durante i pasti e in giornata � escursioni e visite secondo programma � guide locali parlanti francese/tedesco o inglese durante le escursioni oppure sul posto Da notare: per le particolarità del viaggio si veda il programma dettagliato su www.viaggi-tcs.ch/india. Consigliato il Libretto ETI Mondo. Il viaggio è organizzato e guidato da intens travel PRZ AG. Prenotazioni a intens travel PRZ AG, in ogni filiale Kuoni, tel. 044 386 46 96 o al sito www.viaggi-tcs.ch/india
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viaggi e tempo libero | touring 5 | 17 marzo 2011
taccuino di viaggio Heinz W. Müller
L’aeroporto della capitale federale non è solo la base grazie alla quale i membri del nostro governo possono volare verso i principali centri decisionali. BernaBelp è anche, dopo Lugano, il maggiore aeroporto regionale della Svizzera. Con una storia movimentata, che iniziò nel 1929 con una pista erbosa e i primi voli di linea della locale compagnia aerea. Dopo la seconda guerra mondiale tutto cambiò e Zurigo-Kloten e la Swissair abbassarono il rango dei bernesi. Nonostante ciò, fino ancora al 1957 Swissair collegava la capitale federale a Londra con i leggendari DC-3. E finché Berna non fu collegata all’aeroporto zurighese, prima con gli autopostali della PTT poi direttamente via FFS, i voli su Kloten erano operati dalla compagnia Balair su mandato di Swissair. Un balsamo per l’orgoglio bernese ferito rappresentò la riapertura nel 1972 della linea londinese da parte di Dan-Air, riconfermata anche dopo il 1992 quando subentrò British Ariways. Il fondatore di Crossair, Moritz Suter, scoprì il suo amore per Belpmoos nel 1980 e lanciò le linee per Lugano, Parigi, Basilea e Bruxelles. Dal 2003 Crossair, e poi Swissair, smisero di servire Berna. Nel 1983 il destino dello scalo era definitivamente segnato, poiché il popolo bernese aveva respinto l’ampliamento e un ulteriore sovvenzionamento: così oggi Berna-Belp è l’unico aeroporto di una capitale che è gestito da un privato. Da allora infinite compagnie aeree hanno cercato fortuna a Berna, la maggior parte senza successo duraturo. Appare perciò oltremodo un miracolo che oggi, grazie a nuovi concorrenti (Helvetic Airways), Berna possa offrire la più vasta offerta di collegamenti charter e di linea della sua storia. E non va neppure dimenticato che, con una pista lunga solo 1730 metri, Belp è chiaramente limitato. Comunque, la società locale SkyWork si sta espandendo enormemente grazie a miracolose iniezioni di denaro e propone anche destinazioni alle quali alcune compagnie precedenti avevano rinunciato. Che possa essere di buon auspicio!
ald
Berna-Belp: uno scalo con una storia tormentata
A piccoli passi Lasciarsi lo stress quotidiano alle spalle, partire per una vacanza al rallentatore e con una nota di romanticismo. A bordo di un carro trainato da cavalli visitare paesini pittoreschi, attraversare boschi rinfrescanti e paesaggi originali. In offerta ci sono vacanze per un finesettimana, o una o due settimane, sui tipici carrozzoni degli zingari. A seconda della destinazione, giovani e anziani dormono sul carro, nel fienile di un contadino o in albergo. In Svizzera le ferie in carri coperti sono previste nell’area tra il Lago di Costanza e la regione viticola zurighese. Un classico sono le ferie «a piccoli passi» nelle Franches-Montagnes, su questo stupendo altopiano di vasti prati e boschi di abeti. Chi ha voglia di andare all’estero, allora in programma si trovano anche l’Irlanda e l’Ungheria, paesi con un’antica tradizione legata ai cavalli. La meta in Ungheria è un villaggio contadino in mezzo alla Bugacpuszta, a margine del parco nazionale Kiskunsagi. Ulteriori informazioni al telefono 061 60 92 60 e al sito www.zigeunerwagenferien.ch. Bü
La cooperazione tra piccoli hotel e la Reka
Un’ampia Svizzera per bilanci ristretti Gli alberghi a buon mercato sono molto richiesti. Per soddisfare la domanda si sono riuniti 150 albergatori sotto il logo Swiss Budget Hotels (SBH). Grazie a una nuova collaborazione con la cassa svizzera di viaggio, Reka, adesso vi sono in offerta alberghi a prezzi più bassi. «Chi paga il suo soggiorno in buoni Reka, risparmia sino al 20%. I clienti fedeli, che dispongono di una Reka-Card, ottengono in più una riduzione del 10% sul prezzo della camera», sottolinea il direttore di SBH Peter Escher. È possibile prenotare online al sito www.swissbudgethotels.ch, dove tutti i 150 hotel sono illustrati su una cartina stradale e si possono prenotare semplicemente con qualche clic. Bü
Una guida affidabile Un navigatore che non sbaglia Trovare immediatamente ogni indirizzo con il nuovo Navigator Europe di Hallwag è facile perché è compatibile con tutti i dati del GPS. In più, gratuitamente c’è il Web-Navigator 2.0 con oltre 1500 indirizzi Internet. Il navigatore Europa si può acquistare in ogni libreria (ISBN 978-3-8283-0716-2) oppure su Internet al sito www.swisstravelcenter.ch.
100 figure di ferro Sculture all’aperto Sino al mese di aprile del 2012 la foresta di Bregenz sarà il palcoscenico della più grande eposizione all’aperto essitente sulle Alpi austriache, creata dallo scultore britannico Antony Gormley. «Horizon Field» è sorta in collaborazione con la Kunsthaus Bregenz ed è costituita di 100 figure di ferro a grandezza naturale, che sono piazzate su un’isoipsa di 2039 metri. Le figure impressionanti si possono ammirare nella foresta di Bregenz, sul monte Diedamskopf presso Au-Schoppernau e nella zona sciistica di Warth-Schröcken. Informazioni: www.kunsthaus-bregenz.at.
17 marzo 2011 | touring 5 | viaggi e tempo libero
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Entusiasmanti viaggi in auto Scoprire l’Europa in modo comodo e individuale: gli alberghi sono prenotati, si viaggia con la propria auto e ci si ferma solo quando si ha voglia di effettuare una visita.
› Si pernotta direttamente nel leggendario
Nürburgring e il giorno dopo con la propria auto si percorre l’anello nord del circuito. Da ammirare c’è però anche il mondo della BMW a Monaco di Baviera, il Forum dell’Audi a Ingolstadt e l’esposizione della Trabant a Zwickau. Sulla via del ritorno in programma c’è Stoccarda con il museo della Porsche e della Mercedes-Benz. Quest’anno in Germania si celebrano i 125 anni della nascita dell’automobile. Grazie ai nuovi viaggi in auto sulle tracce dell’industria automobilistica tedesca, i soci del Club hanno un’occasione ideale per gettare uno sguardo dietro le quinte di questo mondo a quattro ruote. Viaggiare con l’auto, il traghetto, la nave e il treno in modo tranquillo e rilassato verso la Scandinavia. Girare con tutta calma di notte nello straordinario paesaggio e a mezzanotte lasciarsi baciare dal sole. A questo punto ci si rende conto che ne è valsa proprio la pena di viaggiare con diversi mezzi di trasporto sino ad arrivare in Lapponia, nel regno del sole a mezzanotte. E da non perdersi sono la regione dei laghi finlandesi, il Capo Nord, una crociera attraverso le isolette e le città di Helsinki, Turku e Stoccolma.
individuale, ma organizzato, possono godere di molti vantaggi. Thomas Meier, direttore di produzione della Kuoni, che ha creato queste quattro nuove offerte per Viaggi TCS, riassume così la loro filosofia: «Tutti gli alberghi sono prenotati. Il tragitto è stato composto in modo ideale sulla base delle nostre conoscenze e offre una grande varietà». Al momento della prenotazione, i viaggiatori ottengono una descrizione dettagliata del viaggio con molte indicazioni riguardanti le gite e le visite.
Predilezione per l’auto | Viaggi TCS of-
fre i nuovi circuiti anche nella consapevolezza che ancora oggi la gran parte dei soci parte in vacanza con la propria auto. Le destinazioni si trovano nei Paesi confinanti,
ma anche in Scandinavia e nell’Europa dell’est. Molto apprezzati sono anche i viaggi a tema come quelli culturali, storici ed enogastronomici. Thomas Meier indica alcuni vantaggi nel partire in ferie con la propria auto: «Carico e scarico i bagagli a casa, senza limiti di peso». Normalmente si rimane più di una notte nello stesso albergo e dunque non devo fare le valigie ogni giorno, lasciando tempo per possibilità di organizzazione. Un ulteriore vantaggio di questo viaggio individuale, ma organizzato dagli specialisti di Kuoni, sono i prezzi allettanti (v. riquadro). Thomas Meier conclude con una frase: «Scoprire comodamente l’Europa a bordo della propria auto è l’offerta su misura per i soci del TCS».
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Christian Bützberger
Molti vantaggi | I soci del club che decidono di intraprendere un viaggio in auto
Il prezzo del viaggio del giubileo di 9 giorni «I 125 anni dell’automobile in Germania» parte da 865 fr. a testa; partenza dal 6 maggio. Viaggio di 16 giorni in Scandinavia da 2365 fr. a testa, partenza dal 2 giugno. Un viaggio in auto attraverso la Polonia, per scoprire questo paese dal lato storico-culturale, con testimoni e monumenti; il viaggio di 14 giorni costa da 1410 fr. per persona. La prima data di partenza è il 29 maggio. Innsbruck, le Alpi tirolesi, le Dolomiti, l’Alto Adige con il Lago di Garda è un’occasione da non perdere da 720 fr. – a partire dal 17 maggio. Informazioni e prenotazioni: Viaggi TCS & Kuoni Special Tours, telefono 044 277 42 77, fax 044 277 42 46; www.viaggi-tcs.ch/ Bü circuiti.
Nürburgring Automotive GmbH/Fotoagentur Urner/ald
Viaggi a buon prezzo
Al volante sul circuito del Nürburgring. Auto d’epoca nel Museo Audi di Ingolstadt (a sinistra in basso). In agosto il Museo Horch a Zwickau dove per decenni sono state prodotte le «Trabis».
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viaggi e tempo libero | touring 5 | 17 marzo 2011
La Roma gastronomica La cucina romana è ricca di piatti tipici. Ne abbiamo provati alcuni proposti da piccoli ed accoglienti ristorantini.
quasi in ogni angolo del mondo e dappertutto sono sinonimo di ottima cucina. I locali piccoli e originali invece devono essere scovati. La seguente ristretta scelta l’abbiamo compilata usando il nostro fiuto e ne siamo alquanto fieri. � Ristorante Al ’34, Via Mario de Fiori 34, tel. 06 679 5091. Fettuccine ai porcini, filetto di manzo al pepe verde. Arredamento un po’ kitsch, ma confortevole. Da decenni, l’oste onnipresente serve gli ospiti senza lasciarsi sfuggire nulla. � Di Giacomo Trattoria La Moretta, Via di Monserrato 158, 06 686 1900. Ottima cucina, semplice e a buon prezzo. Molti clienti abituali. � Ristorante Nino, Via Borgognona 11 (presso la Scalinata di Monti di Trinità), tel. 06 679 5676, www. ristorantenino.it. Un fegato di vitello alla griglia morbido come burro. � Otello alla Concordia, Via della Croce 81, 06 679 1178, www.otelloallaconcordia.it. Da oltre 60 anni ¡un indirizzo sicuro. In un cortile minuscolo. Specialità consigliata: Fettuccine ai carciofi. � Ristorante Crispi 19, Via Francesco Crispi 19, 06 678 5904. Locale piccolo a conduzione familiare. Cucina mediterranea con specialità di pesce eccellenti. wi
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Un po’ discosto, con un bel cortile interno: l’Otello alla Concordia.
foto Bü, ald
› I ristoranti con le stelle si trovano
In migliaia aspettano pazientemente in fila per poter visitare la Basilica di San Pietro.
Vacanze romane Foro romano, Pantheon, Basilica di San Pietro: Roma, un crocevia di epoche, un album della storia, un caleidoscopio di immagini che non scolorano mai.
› Scendere lentamente i gradini della Scali-
nata di Trinità dei Monti, riempirsi i polmoni dell’aria mite e osservare la gente che si crogiola nell’ozio, tutto questo fa sorgere un profondo senso di benessere. A solo un passo dalla Piazza di Spagna, in via Condotti, vi attende il Caffè Greco, il più antico e anche il più famoso della città eterna, con una vasta offerta di caffè di classe sopraffina. Il fascino del centro della «capitale del mondo», come Goethe ha definito Roma, è costituito dal fatto che uno su due è un palazzo storico. Nella città dei sette colli ci sono più chiese di quanti siano i giorni dell’anno. Dicendo ciò si è già illustrata la difficoltà di una breve gita a Roma: tutto è degno di visita, ma tutto non si può vedere. Si deve fare una scelta precisa oppure segnarsi su una cartina il percorso selezionato e fare una passeggiata di varie ore per passare davanti a tutte le attrazioni: prima uno sguardo alla Galleria Alberto Sordi, poi alla Fontana di Trevi. Pantheon, Piazza Navona, Campo dei Fiori, passando dal Ponte Sant’ Angelo in direzione del Vaticano e di Piazza San Pietro. Immagini forti, impressioni durevoli.
Appuntamento a Trastevere | Per il rientro scegliamo di costeggiare per un po’ il Tevere, e poi attraversiamo i ponti Emanuele II e Sisto, per arrivare nel vecchio
quartiere di Trastevere. Un tempo tra i rioni più poveri, ora è un luogo alla moda. Nei vicoli stretti asciuga il bucato mettendo in bella mostra camice, pantaloni e calze. Nel timido sole d’inverno si stiracchia un gattino, nella piccola panetteria quattro vecchietti discutono animatamente sulla politica del Paese. Ma non entriamo nei particolari... Testimoni di pietra secolare, boutique eleganti, vicoli stracolmi di gente, e innumerevoli vespe, manovrate in modo spericolato da ragazzi e spesso ragazze che si scusano con un sorriso disarmante. Roma è una città che si deve sentire... non capire.
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Christian Bützberger
Da sapere Viaggio: in aereo da Zurigo in un’ora e mezzo, in treno da Berna in 7 ore e 11 minuti. Operatore: con una selezione di 18 alberghi in catalogo, un grande specialista di Roma è Railtour Suisse, telefono 031 378 01 01, www.railtour.ch. Uno è l’Hotel Sistina nell’omonima via Sistina presso la Scalinata di Trinità dei Monti (www.leonardihotels.com.) Prezzi: Soggiorni a partire da due notti, viaggio in treno, da 576 fr.; con l’aereo a partire da 543 fr. Bü
17 marzo 2011 | touring 5 | viaggi e tempo libero
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Le eredità nocive del turismo di massa Nelle zone di vacanza i turisti sono i benvenuti per i sldi che portano, ma non per i danni ambientali che provocano. Viene richiesto un comportamento più responsabile.
catena nel ciclo alimentare, che riduce in modo considerevole la biodiversità tanto apprezzata dai turisti.
Il mare soffre | Anche il boom delle cro-
delle «foreste pluviali dei mari». Per l’ecosistema globale hanno un’importanza pari al loro pendant sulla terra: sono lo spazio vitale per migliaia di specie animali. Inoltre, proteggendo le regioni costiere dalle grandi onde, le preservano da alluvioni ed erosione. In alcune regioni turistiche questi fenomeni naturali formatisi in migliaia di anni sono in pericolo. Motivo: per approvvigionare i vacanzieri si deve praticare l’agricoltura intensiva, i cui fertilizzanti finiscono in mare, causando una sproporzionata crescita delle alghe nocive. A ciò si aggiunge il fatto che in mare viene scaricato il materiale edilizio dei cantieri e i liquidi fognari degli alberghi, che squilibrano l’ecosistema della barriera corallina. Tutti questi fattori provocano una reazione a
Pubblicità
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› Le barriere coralline sono da considerarsi
È necessario avere una cura maggiore delle barriere coralline che sono «le foreste pluviali dei mari».
ciere lascia le sue tracce negative da un punto di vista ambientale. I Caraibi ad esempio sono prediletti dagli appassionati di crociere. Il 60 percento di tutti i passeggeri delle navi, attorno a 15 milioni di persone, sono in giro nei Caraibi. In un giorno una nave da crociera di grandezza media produce 1200 litri di acqua di scarico, a ciò si aggiungono sette tonnellate di rifiuti solidi, che spesso in parte finiscono pure in mare. La fauna e la flora sott’acqua soffrono di questa noncuranza. Stando alla stima degli esperti, ad esempio, ogni anno 100 000 mammiferi marini muoiono in modo straziante perché scambiano i rifiuti di plastica galleggianti per plancton. Chi mira, in veste di turista, a trascorrere delle vacanze rispettose dell’ambiente, contribuisce alla conservazione di questi paradisi naturali. Adrian Zeller
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viaggi e tempo libero | touring 5 | 17 marzo 2011
taccuino di viaggio Pascale Marder
Quando di notte, chiusi in un buio autosilo… Chi arriva dalla provincia, non crede di incappare, nel centro dell’internazionale Basilea, in un’usanza antiquata come un autosilo soggetto a orario di chiusura. Non che, ad esempio, nel parcheggio «Power Tower» della piccola Baden si possa entrare in qualsiasi momento a proprio piacimento, ma l’automobilista che ha già parcheggiato e vuole uscire dopo aver pagato il ticket, grazie alle possibilità offerte della moderna tecnologia può farlo quando vuole. Diversamente è nell’autosilo della Rebgasse a Basilea. Il parcheggio appartiene al gruppo Jelmoli e sorprende i visitatori non solo per l’orario di chiusura alle ore 00.30, ma anche per l’ascensore murato. L’uscita ufficiale conduce qui, al di fuori dell’orario di apertura dei negozi, attraverso un’uscita d’emergenza. Ancora di più si è sorpresi, quando ci si reca a riprendere la propria autovettura appena dopo le 00.30 e, grazie ad un addetto della sicurezza molto zelante, ci si trova improvvisamente rinchiusi nel parcheggio. Sul momento la situazione diventa particolarmente spiacevole, soprattutto quando tutte le luci si spengono, l’autosilo è silenzioso e si rimane completamente soli e sperduti. Quattro aspetti, di cui è necessario essere consapevoli, qualora Lei, gentile lettrice, dovesse trovarsi nella stessa spiacevole situazione: 1. Non creda a nessun addetto della sicurezza che Le dica: «Fra dieci minuti sono da Lei». 2. Non dia per scontato che l’addetto poi, quando finalmente arriva, abbia la chiave giusta per aprire la porta. 3. Non ceda alla tentazione di credere che il secondo addetto chiamato possa avere con sé la chiave giusta. 4. Quel che vale per la televisione non è meno valido per gli spettacoli notturni privati: un buon intrattenimento costa molto denaro. Tenga quindi con sé un piccolo obolo e non si sorprenda, se l’addetto alla sicurezza, davanti all’uscita, Le dice infine, in perfetto dialetto basilese: «Ecco fatto, costa settanta franchi!».
Il boom dei pellegrinaggi In un mondo che punta all’alta tecnologia e alla massima velocità, il pellegrinaggio sta vivendo una vera e propria rinascita. Una forma di viaggio lenta e meditativa.
› I pellegrinaggi sono sempre più apprezza-
ti, tanto che anche i libri sul tema vanno a ruba. Un sondaggio rileva che chi partecipa a questi viaggi, oltre che per un motivo religioso, lo fa anche per «ritrovare se stesso» oppure per «fare una pausa dallo stress della quotidianità» così come per «ricercare il senso della vita». Oltre alle mete classiche della cristianità come Lourdes e Assisi, in cima alla classifica si trova Santiago de Compostela, un luogo che attrae folle dai tempi più remoti. Stando alla leggenda, in quella terra è inumato l’apostolo Giacomo. Dal Medioevo, una rete di Cammini di Santiago conduce attraverso l’Europa nella città della Spagna occidentale. Per poter soggiornare a poco prezzo negli ostelli tradizionali situati lungo gli itinerari, è necessaria una Carta del pellegrino, che viene rilasciata al costo di 5 franchi dall’associazione dei pellegrini (www.jakobsweg.ch). Il ventaglio di possibilità di pernottamento va da un modesto comfort sino alla spartana coperta sul pavimento. La sosta può durare solo una notte e si fanno eccezioni solo in caso di
maltempo e di malattia. Quale alternativa ci sono hotel e pensioni. Per qeusto tipo di viaggi é indispensabile una preparazione meticolosa, dato che la marcia a piedi porta su diversi terreni e con diverse condizioni climatiche. Da non dimenticare una scorta di «ohropax» per proteggersi l’udito nei dormitori, così come cerotti per le inevitabili vesciche ai piedi, nonché prodotti per il bucato. La regola di ferro: il bagaglio delle donne non deve pesare più di otto chili, mentre quello degli uomini al massimo dieci. Per i pellegrini meno robusti ci sono anche offerte di gite in pullman. Per l’abbigliamento, il metodo migliore è quello «a cipolla», che permette di togliere o mettere uno strato a seconda della temperatura del momento. Sono raccomandati i tessuti in microfibra a respirazione attiva, perché si possono lavare facilmente e asciugano velocemente. In Internet e in libreria, chi vuole diventare un pellegrino trova innumerevoli consigli pratici e indirizzi come il sito www.pilgern.ch.
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Adrian Zeller
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Un gruppetto di allegri pellegrini sul Cammino di Santiago di Compostela, mentre attraversa il celebre «Ponte di Berna» a Friburgo.
17 marzo 2011 | touring 5 | sezione ticino
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Un nuovo tubo per il Gottardo Il completamento della galleria autostradale del San Gottardo resta d’attualità. Se ne è parlato all’ultimo Forum della mobilità.
foto ald, Keystone
› Il Forum della mobilità, che rag-
Ampio assortimento di accessori e prodotti per la mobilità allo Shop TCS di Rivera.
Lo shop si aggiorna Il Centro TCS di Rivera ha consolidato la sua posizione come «Punto di contatto» per i soci che desiderano avere un contatto personale con il club dopo la chiusura delle agenzie nel 2009.
› Le
molteplici richieste dei soci e degli utenti del centro diagnostico, che frequentano Rivera per effettuare controlli tecnici e collaudi, ha spinto la Sezione Ticino del TCS a rifocillare il piccolo shop presente alla ricezione. Si è quindi potenziata l’offerta. Oltre ai prodotti di prima necessità per l’auto, sono apparsi anche caschi e occhiali per ciclisti e seggiolini d’auto per bambini. Seguendo la sempre attuale politica del TCS di offrire prodotti di qualità, nel settore caschi da ciclista si è optato per la marca KED. Oltre all’ottima fattura e al design moderno garantiscono un’elevata protezione. Sono tra i pochi caschi che hanno ricevuto dall’UPI (Ufficio prevenzione incidenti) il marchio di sicurezza e ne caldeggia la distribuzione
concedendo uno sconto di fr. 20.– (per gli acquisti fino al 1.5.2011) che permette di diminuirne il prezzo di vendita. I soci TCS possono poi usufruire di un’ulteriore riduzione. All’acquisto di un casco verrà infine offerta la «Velo Assistance TCS Casco 2000». Questa prestazione assicurativa oltre a coprire i danni causati a terzi (responsabilità civile) risponde anche delle lesioni che potreste riportare voi stessi e i danni alla vostra bicicletta in caso d’incidente. Assicura inoltre un’assistenza 24 ore su 24 in caso di problemi tecnici. I modelli esposti coprono tutte le tipologie d’utilizzo fino a quelli di punta per i più esigenti. Particolare attenzione è data ai modelli per bambini con colorazioni divertenti e accattivanti. mor
gruppa le principali associazioni dell’economia, del turismo e della mobilità ha deciso di creare un Gruppo di lavoro che si batterà per evitare l’isolamento del Cantone Ticino in seguito ai lavori di risanamento nel tunnel del San Gottardo che prevedono una chiusura di 900 giorni del collegamento tra sud e nord con importanti ripercussioni per l’economia locale. Il problema non tocca solo il Ticino ma si ripercuote a livello nazionale ed europeo per il traffico di transito. Renato Gazzola rappresenterà il TCS in questo Gruppo di lavoro. Il club propone la soluzione che contempla la costruzione di un nuovo tubo al Gottardo. Esso permetterebbe così di effettuare i lavori di risanamento del vecchio traforo senza perturbare il traffico e offrirebbe, a fine lavori, due separate vie di percorrenza rispettando i dettami dell’Iniziativa delle Alpi e senza aumentare la capacità di transito offrendo, non da ultimo, una maggiore sicurezza.
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Seggiolini per bambini molto consigliati Al Centro TCS di Rivera si possono acquistare anche i seggiolini per bambini Kiddy che hanno ricevuto il giudizio «molto consigliato» dai test effettuati dal TCS. I modelli offerti accontentano tutte le esigenze e il rapporto qualità-prezzo soddisfa invece il portafoglio. Lo shop è situato nel centro tecnico e si ha quindi l’opportunità di ricevere consigli e suggerimenti da personale qualificato. Un prodotto di qualità con le giuste caratteristiche in relazione al bambino e all’auto sono chiaramente fattori fondamentali per accrescere la sicurezza nel trasporto di bambini con la propria auto. Inoltre l’opuscolo Infotech TCS «Seggiolini auto», ottenibile gratuitamente per i soci, offre una guida approfondita nella scelta del seggiolino. In dettaglio vengono analizzati i molti aspetti che devono essere valutati e propone i risultati dei test effettuati sui principali prodotti in commercio.
Code al portale Sud: una scena destinata a riprodursi ancora per molti anni.
club e soci | touring 5 | 17 marzo 2011
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Con molto umorismo gli automobilisti sono incoraggiati a fare un pisolino per lottare contro la stanchezza al volante.
15 minuti di Turbosiesta Si stima che un incidente su cinque sia da ricondurre alla stanchezza al volante. Con una campagna pluriennale si vuole sensibilizzare i conducenti.
› Chi non lo ha già provato? Sulla via del ritorno da una visita ad amici la fatica si fa sentire: le palpebre si socchiudono di continuo, si sbadiglia, si apre il finestrino e si mette la musica a tutto volume. Chi ha la fortuna di passare davanti ad un’area di servizio autostradale, si concede un altro espresso. Ma, dopo qualche minuto, tutto ricomincia daccapo.
Un quarto d’ora | «C’è soltanto un modo
per far svanire davvero la stanchezza: la Turbosiesta!», afferma Nathalie Wirtner Julmi, responsabile delle campagne all’Ufficio prevenzioni infortuni (upi). Così si chiama la campagna pluriennale, alla quale partecipa anche il TCS. Sono in programma brillanti spot pubblicitari, che in questi giorni iniziano a passare sullo schermo, cartelloni ed anche una presenza su Facebook. La campagna si rivolge in primo luogo ai giovani conducenti, i cui comportamenti notturni portano non di rado alla comparsa di sintomi di affaticamento. Il simpatico termine di «Turbosiesta» intende promuovere un sonnellino di 15 mi-
nuti quando si fanno notare i segni della stanchezza. La siesta può avvenire su un’area di servizio autostradale oppure su qualsiasi parcheggio. La campagna gioca un po’ su queste pause (cfr. immagine). Tuttavia, chi già prima sente che probabilmente si sta mettendo al volante troppo stanco, farebbe meglio ad evitare l’automobile. L’alternativa sono i taxi e i mezzi pubblici. Se necessario è addirittura meglio pernottare presso amici o anche in albergo. È sempre più a buon mercato che rischiare un incidente. Un importante mezzo di prevenzione è rappresentato dalla rinuncia all’alcool, perché già un bicchiere può sensibilmente pregiudicare la guida.
Grosso potenziale | La grande campagna, finanziata dal Fondo della sicurezza stradale e sostenuta anche dal Touring Club Svizzero, risponde ad un’esigenza, come dimostra uno sguardo alla statistica degli incidenti: secondo Magali Dubois, portavoce dell’upi per la Romandia, il 4% circa di tutti gli incidenti sono da ricondurre ufficialmente al fattore stanchezza. Verosi-
milmente, però, all’affaticamento al volante sono da addebitare dal 10 al 20% degli incidenti. È quindi giunto il momento di porvi un limite. Heinz W. Müller
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Info Touring Ulteriori informazioni sulla campagna e consigli: www.turbosiesta.ch
I primi sintomi Indizi che vi segnalano che siete stanchi e avete bisogno di concedervi una pausa dalla guida, ce ne sono molti. Quando al volante gli occhi bruciano, le palpebre cadono oppure sbadigliate di continuo, è ora di intervenire. Altri segnali possono essere: vista annebbiata, bocca secca, torpore, brividi o errori di guida. La maggior parte dei sintomi li hanno anche i passeggeri; sui lunghi tragitti è perciò ragionevole non mettersi in viaggio da soli. Oltre al pisolino di 15 minuti, è in generale importante dormire a sufficienza. tg
17 mars 2011 | touring 5 | club e soci
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Tutto per la bicicletta Itinerari, vacanze ed eventi: il dipartimento «Ciclo & Svago» del TCS propone ai soci ciclisti un mondo su misura per loro.
TCS
› Nel solco della sua tradizione, che
Come i professionisti del Tour de Suisse: un’immagine del Tour des Jeunes 2010.
Il programma ciclistico del TCS
I colori del club | Ciclo & Svago
Anche nel 2011 il TCS organizza numerosi eventi ciclistici in tutto il Paese. Sempre molto apprezzati i suoi brevetti ciclistici.
› Anche quest’anno, durante la bella sta-
gione, il dipartimento Ciclo & Svago del TCS promuove numerose manifestazioni in tutte le regioni della Svizzera, dedicate ai ciclisti e in genere a chi ama la mobilità lenta. Si tratta sia di eventi sportivi, come i celebri Brevetti del TCS (cfr. calendario) per bici da corsa e mountain-bike (MTB), sia di manifestazioni aperte al grande pubblico come gli SlowUp (v. articolo sulla prossima edizione), ai quali si può prendere parte con ogni tipo di veicolo spinto dalla forza dei propri muscoli e, ovviamente, anche a piedi. A fine stagione, fra tutti i partecipanti ai Brevetti saranno estratti a sorte diversi premi, il principale è un finesettimana nell’hotel del TCS «Bellavista» di Vira Gambarogno.
Giro dei giovani | Da segnalare, in particolare, la partecipazione del TCS al «Tour des Jeunes», l’ormai classico giro della Svizzera riservato ai ragazzi tra i 12 e i 24 anni. Durante otto giorni, dal 23 al 30 luglio con partenza e arrivo a Ginevra, il gruppo di giovani ciclisti si lancerà in un periplo a tappe di quasi 1000 km attraverso il Paese. Proprio come i corridori professionisti del Tour de Suisse, la carovana sarà costante-
lo vide nascere come un club di ciclisti, il TCS e le sue Sezioni locali hanno molto a cuore la mobilità sulle due ruote. Oltre all’organizzazione di manifestazioni sportive amatoriali (v. articolo principale), il dipartimento «Ciclo & Svago» propone anche vacanze ed escursioni in bicicletta o in mountain-bike (MTB) sia in Svizzera che all’estero. Collabora, inoltre, con enti turistici ed organizzazioni di settore a segnalare dei percorsi ciclistici in tutte le regioni della Svizzera. Oggi, grazie a questo lavoro, sono già 8600 i chilometri di ciclopercorsi attraverso il Paese; raggiungono i 3300 km quelli riservati alle MTB.
mente accompagnata da un folto gruppo di volontari che si occuperanno dell’assistenza: cuochi, meccanici, portabagagli, medici e massaggiatori. La sicurezza sulla strada è garantita da un gruppo di motociclisti specializzati in corse ciclistiche. ac
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Info Touring Modalità d’iscrizione ed elenco dettagliato delle manifestazioni ciclistiche patrocinate dal TCS sul sito: www.bici.tcs.ch.
TCS offre anche svariati accessori per i soci che amano montare sui pedali. Ad esempio, è già disponibile la nuova tenuta da bici con i colori del club al prezzo speciale di 100 fr. per i soci (solo maglietta: 49 fr.; short: 65/69 fr.). Forti riduzioni per i soci anche sull’acquisto di caschi e biciclette di tutti i tipi. tg
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Info Touring Per informazioni dettagliate sulle attività Ciclo & Svago TCS: tel. 022 417 25 18 oppure www.bici.tcs.ch. Per ordinare la tenuta da bici del TCS inviare un’e-mail a: sgreiner@tcs.ch
Brevetti ciclistici del TCS 11.6 + Giura Derby 13.6 Boningen 18.6 Brevetto Prealpi Appenzellesi Herisau 19.6 Brevetto MTB Club Giura Delémont 26.6 Trittico Alpino Biasca/Andermatt 10.7 Franc Montagnard Le Noirmont JU 13.8 Brevetto Alpino Uri–Ticino–Vallese 28.8 Tour du Canton Ginevra
Sui pedali alla moda: le nuove magliette da ciclista proposte dal TCS.
17 marzo 2011 | touring 5 | club e soci
Prezzi e prestazioni TCS telefono 0844 888 111 o www.tcs.ch Affiliazione www.tcs.ch Motorizzati (automobilisti e motociclisti) a seconda della Sezione e pro rata Tessera partner/giovani Fr. 44.– Non motorizzati Fr. 32.– Cooldown Club membercard Fr. 66.– Ciclisti (con Velo Assistance e RC) Fr. 37.– Juniores (con Velo Assistance e RC) a seconda della Sezione Quota per socio campeggiatore TCS (solo se già socio motorizzato o non motorizzato) Fr. 55.– (camping club AG: + Fr. 7.–; ZH: + Fr. 5.–) ETI TCS www.eti.ch Europa motorizzato «Famiglia» Fr. 103.– Europa motorizzato «Individuale» Fr. 75.– Europa non motorizzato «Famiglia» Fr. 77.– Europa non motorizzato «Individuale» Fr. 65.– Estensione Mondo «Famiglia» Fr. 88.– Estensione Mondo «Individuale» Fr. 70.– Spese di cura Europa Fr. 32.– Spese di cura fuori Europa Fr. 45.–
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Soccorso all’auto elettrica I guasti non risparmiamo neppure le auto elettriche. Ma i pattugliatori del TCS sono in grado di intervenire anche su questa tecnologia d’avanguardia.
› Le automobili a trazione elettrica pongo-
no ai soccorritori esigenze completamente differenti rispetto ai tradizionali motori termici. Tuttavia, il personale della Patrouille TCS dispone di formazione e conoscenze specifiche, indispensabili per far ripartire anche un motore elettrico. Il club fornisce già a diversi clienti commerciali e ai propri soci un servizio di soccorso stradale per questo tipo di vetture. Ad esempio,
dalla scorsa estate la Patrouille fornisce assistenza alle Smart a trazione elettrica nell’ambito del progetto «Smartmove Assistance». E dall’inizio del 2011 soccorre anche le auto elettriche prodotte da Citroën e Peugeot. Inoltre, nell’ambito dell’alleanza ARC Assistance che riunisce i maggiori club automobilistici europei, i tecnici del TCS hanno la possibilità di collaborare strettamente con i colleghi di nove partner europei. Ciò rappresenta una rete internazionale di competenze nel settore della cosiddetta «emobilità», a tutto vantaggio dei soci che circolano con questa tecnologia. tg
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Card Assistance www.cardassistance.tcs.ch per tutta la famiglia Fr. 28.– 20% di sconto per i titolari del Libretto ETI Carta Aziendale TCS www.tcs.ch/azienda Per veicoli aziendali Soccorso stradale da Fr. 134.– Protezione giuridica di circolazione da Fr. 111.– ASSISTA TCS www.assista.ch Assicurazione protezione giuridica Circolazione «Ind.» Fr. 66.– «Fam.» Fr. 96. Privata senza sottoscrivere la circolazione «Famiglia» Fr. 245.– «Individuale» Fr. 225.– Privata con circolazione già sottoscritta «Famiglia» Fr. 215.– «Individuale» Fr. 192.– Immobili Fr. 60.– Auto TCS www.autotcs.ch Responsabilità civile, casco parziale, casco collisione, capitale incidente, protezione del bonus, danni di parcheggio 0800 801 800
La competenza professionale della Patrouille TCS si estende anche alle auto elettriche.
Associazione mondiale dei campeggiatori
Prezzi della benzina in Europa
Carta di credito TCS drive TCS MasterCard drive Carta partner TCS-American Express drive Gold Carta partner
Il TCS entra a far parte della FICC
Costo dei carburanti su Internet
Il Touring Club Svizzero diventa membro a pieno titolo della Federazione Internazionale del Camping e del Caravanning (FICC), l’organizzazione mantello che coordina gli interessi dei campeggiatori a livello mondiale. Finora il TCS era un semplice membro associato, pur avendo un settore camping molto sviluppato. Camping TCS gestisce, infatti, 29 campeggi in tutta la Svizzera e conta 18 600 soci, ripartiti in 18 camping club regionali. Ricordiamo che i soci campeggiatori sono titolari della carta CCI (Camping Card International), che dà diritto a privilegi sulle prenotazioni e a riduzioni sulle tariffe nei campeggi svizzeri e all’estero.
In questi tempi di gravi crisi politiche in Nord Africa il prezzo del petrolio è soggetto a forti tensioni che si ripercuotono sui carburanti, con cambiamenti di prezzo da un giorno all’altro. Chi ha in programma un viaggio in automobile in qualche paese europeo, farebbe bene prima a informarsi sulla spesa che indicativamente lo aspetta. A tal scopo il TCS pubblica su Internet la lista dei prezzi della benzina verde 95 e 98 e del diesel in tutti i paesi d’Europa. Si può scaricare l’elenco completo con i prezzi medi dei carburanti in euro e in valuta locale, aggiornati ogni 15 giorni, all’indirizzo: www.viaggi-tcs.ch (rubrica: Informazioni turistiche).
Fr. 50.– Fr. 20.– Fr. 100.– Fr. 50.–
Infotech www.infotechtcs.ch Il TCS sottopone a test veicoli ed accessori e mette a disposizione dei soci del informazioni raccolte e redatte in modo competente e neutrale. Test&Training www.test-et-trainingtcs.ch Sconti sui prezzi dei corsi di perfezionamento di guida nei centri di Lignières, Plantin, Betzholz, Stockental e Emmen. Formazione in due fasi www.2fasi.tcs.ch corsi obbligatori per la licenza di condurre. Viaggi TCS www.viaggi-tcs.ch Viaggi 0844 888 333 Camping www.campingtcs.ch 022 417 25 20 Alberghi Schloss Ragaz, Bad Ragaz www.hotelschlossragaz.ch 081 303 77 77 Bellavista, Vira Gambarogno www.hotelbellavista.ch 091 795 11 15 Ciclo e svago www.bici.tcs.ch
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Assicurazioni due ruote www.assicurazionitcs.ch Velo-Assistance. Con contrassegno per la bici, protezione giuridica, assistenza e copertura casco fino a Fr. 2000.– Fr. 25.–* copertura casco fino a Fr. 5000.– Fr. 80.–* Contrassegno RC bici Fr. 6.50* Moto-Assistance (soccorso stradale e assistenza) Fr. 41.–* Ai motociclisti in Svizzera e all’estero * prezzi soci TCS
17 marzo 2011 | touring 5 | la pagina dei lettori
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il concorso
forum agenti mi informano che posso protestare per iscritto, e lo faccio, ma dopo mesi di corrispondenza debbo pagare 120 euro. Mai più in Austria! Franco Istria (@) Fisco uguale per tutti i pendolari «Touring» 2/2011
La mia proposta inerente alla problematica delle strisce pedonali: si rilevano le persone tramite sensori posti su entrambi i lati delle strisce e si attiva una luce intermittente gialla per circa 30 secondi. Grazie all’economica tecnologia Led, oggi sarebbe possibile un impianto con accumulatore fotovoltaico. Sarebbe così possibile una postazione fissa indipendente. Erwin Kolly (@)
Sono un automobilista che fa il pendolare sui mezzi pubblici. Perché posso detrarre dalle imposte solo 945 fr. (tariffa mezzi pubblici) invece di 2310 fr. (tariffa auto), nonostante debba sorbirmi il doppio o il triplo del tempo per recarmi al lavoro? Tutti devono usufruire dello stesso importo detraibile. Dal domicilio X al luogo di lavoro Y vale sempre la stessa detrazione, indipendentemente dal fatto che vado in auto o con i trasporti pubblici: o impiego più tempo o risparmio più soldi. La maggioranza delle volte si usa la macchina per comodità non perché mancano le possibilità di trasporto pubblico. Hans U. Grundbacher (@)
... e un’idea brillante!
Sms autostradali
Spesso guidando l’auto di notte ho paura di non riuscire a vedere un pedone. L’incubo di ogni automobilista! Anche i ciclisti, specie se senza luci, sono difficili da vedere. A mio avviso, per risolvere il problema ci vorrebbe l’obbligo di una pettorina riflettente, come quella dei bambini dell’asilo. È l’unica possibilità per individuare un «soggetto in movimento» durante le notti buie e magari piovose. Le pettorine sono facili da indossare e si possono arrotolare e riporre ovunque. Sigri Tschupp (@)
«Touring» 4/2011
Un’idea solare... «Touring» 2/2011
Il nero elegante di Blackshark Questo elegante segnatempo rivestito in PVD di color nero impressiona grazie alla sua funzionalità e tecnologia. Il quadro, anch’esso nero, è decorato con motivi a forma di onde. Un’impermeabilità fino a 300 metri è garantita e, grazie al vetro zaffiro antiriflesso, risulta facile leggere l’ora e le altre indicazioni fornite dai tre contatori. Rispondendo in modo corretto alle tre domande potrete vincere questo modello Blackshark di Atlantic del valore di 950 franchi.
Quando circolo in autostrada, sorpasso di continuo conducenti che sono indaffarati a scrivere degli sms. Per la maggior parte sono a bordo di veicoli che viaggiano a bassa velocità sulla normale corsia e che dopo un certo lasso di tempo mi risorpassano a tutta velocità. Manfred Huoner (@)
Sponsor del premio: Atlantic Watch SA, Lengnau, www.atlantic-watch.ch
Questi austriaci draconiani
Stessa esperienza del sig. Imboden. Appena entrato in Austria compro la vignetta alla prima area di servizio. Ma decido di bere anche un caffè e vedo una pattuglia arrestarsi accanto alla mia auto parcheggiata. Mi precipito fuori e mi viene notificata l’ammenda. Mostro la vignetta e lo scontrino che riporta l’ora di acquisto, sono passati sì e no 10 minuti, non vale nulla in quanto ho percorso 1,500 m di autostrada prima dell’acquisto della vignetta. Gli
impressum
foto mw. Keystone
Forum, «Touring» 3/2011
Per questa rubrica valgono alcune regole: più breve è la lettera, maggiore è la probabilità che venga pubblicata; la redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile inviare le lettere per e-mail: touring@tcs.ch. Le lettere dei lettori vengono pubblicate anche nell’edizione online di «Touring» (www.touring.ch).
touring Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); vice caporedattore: Heinz W. Müller (hwm); vice caporedattore: Marc-Olivier Herren (MOH); Christian Bützberger (Bü), Antonio Campagnuolo (ac), JacquesOlivier Pidoux (jop), Nadia Rambaldi (nr), Peter Widmer (wi). Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, Mathias Wyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Sylvie Fallot (f), Karin Kobel (t), Irene Mikovcic-Christen (assistente caporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna, tel. 031 380 50 00, fax 031 380 50 06. E-mail: touring@tcs.ch. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 83 141, totale: 1 325 035. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile), Gabriela Amgarten. Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 031 387 21 16, fax 031 387 21 00. Produzione: St. Galler Tagblatt SA, Basler Zeitung SA, CIE Centre d’impression Edipresse Lausanne S.A. Cambiamenti d’indirizzo: indicando il numero di socio, alla Sede centrale del TCS, cp 820, 1214 Vernier; tel. 0844 888 111; e-mail: service@tcs.ch. Abbonamento: compreso nella quota sociale annua. «Touring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.
Le domande: 1. Come si chiama il pendolare protagonista del nostro reportage? 2. Attraverso quale paese si svolge il nostro Viaggio dei lettori in treno? 3. Quale veicolo sportivo invernale ha inventato Adrian Barmettler? Si possono fornire le risposte per posta (unicamente su cartolina postale), tramite SMS o www.touring.ch, indicando le generalità. Concorso 3/11: i due orologi da donna sono stati vinti da Verena Bergonzoli di Locarno e Cornelia Tanner di Stein. Condizioni di partecipazione: il concorso di «Touring» è aperto a tutti, ad eccezione dei collaboratori del TCS e dei loro famigliari. I vincitori saranno estratti a sorte e avvertiti per iscritto. I premi non possono essere sostituiti da una somma di denaro equivalente. Non viene tenuta alcuna corrispondenza. Non sarà possibile ricorrere alle vie legali.
Redazione Touring, concorso per i lettori, casella postale, 3024 Berna; SMS al numero 9988 (1 fr./SMS) scrivendo «Touring» e le tre risposte o su www.touring.ch. Termine d’invio: 27 marzo 2011
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l’incontro | touring 5 | 17 marzo 2011
Motocross elettrico sulla neve Assieme al suo partner, Adrian Barmettler ha inventato la moto da cross elettrica da neve. Un mezzo che offre un divertimento sulla neve rispettoso dell’ambiente.
» Com’è nata l’idea di una moto da cross elettrica per la neve?
Quali difficoltà avete incontrato nello sviluppo del progetto?
Adrian Barmettler: È stata una combinazione tra un’idea spontanea e la nostra passione per la neve. Tre anni fa, ad una festa di compleanno, dove erano impiegati vari battipista, abbiamo deciso di lavorare ad un progetto invernale straordinario ed ecologico. Ci è sembrato il momento giusto per offrire nuovi eventi di gruppo sulla neve.
Il primo tentativo l’abbiamo fatto con un battipista ad un binario proveniente dal Canada, che abbiamo fatto modificare dalla ditta ticinese Quantya inserendovi un motore elettrico. Con questo «prototipo» abbiamo raccolto le prime esperienze, per quanto riguarda il divertimento al volante, ma anche su come agiscono le varie compo-
nenti in movimento. Abbiamo così subito capito che era necessario attrezzare il mezzo elettrico Quantya EVO1 con un cingolo. A questo punto abbiamo applicato l’esperienza raccolta con il prototipo nello sviluppo del veicolo cingolato. L’operazione di equilibrare tra loro i fattori peso-stabilità, motore-resistenza di scorrimento, velocitàdurata della batteria, potenza del motoretrazione, è stata realizzata in modo impeccabile dalla ditta Barmettler & Partner SA di Ennetmoos. È terminata la fase di sviluppo della moto da cross elettrica per la neve?
No, lo sviluppo del prodotto è in continuo progresso. Il compito di Quantya (elettrotecnica) è quello di aumentare la prestazione e la capacità. Inoltre il veicolo cingolato si trova nella sua fase di test di durata. I risultati vanno a confluire direttamente nella produzione. Con sinora oltre 2000 passeggeri, lo snowXpark a Trübsee sembra proprio incontrare il favore della gente. Avete in progetto un ampliamento?
Sì, il concetto di snowXpark prevede un ampliamento sotto forma di altri parchi di questo tipo. Abbiamo ricevuto già richieste da Francia, Austria e Repubblica Ceca. Il nostro parco principale ad Engelberg fornirà l’appoggio necessario per provare le novità e anche applicarle. Siamo aperti a qualsiasi impiego: ferrovie di montagna, resort invernali, organizzazione di eventi e gestori di parchi sulla neve. Un giorno questo veicolo verrà prodotto in serie e commercializzato?
Dipende dalla domanda che ci sarà per la costruzione di ulteriori parchi e dall’entità degli investimenti necessari. È anche possibile la vendita a privati con le relative condizioni d’acquisto. Qual è il suo rapporto con la mobilità?
Per me la mobilità è ovunque ed è una sfida avvincente. Ogni persona, in un qualche modo, si muove di continuo e così facendo collega tra loro innumerevoli esperienze e situazioni. Senza mobilità l’essere umano oggi non sarebbe al punto in cui si trova. Anche in futuro non perderà importanza, cambierà solo la tecnologia in base al progresso fatto.
Felix Maurhofer
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Adrian Barmettler con lo speciale veicolo cingolato di sua invenzione.
Intervista: Felix Maurhofer
In pillole Il 32enne Adrian Barmettler abita attualmente ad Engelberg, ma è cresciuto a Degersheim (SG). Ha studiato geomatematica e oggi è il direttore di Xperience GmbH, la società che gestisce lo snowXpark di Trübsee. Gli hobby di Barmettler sono: praticare gli sport invernali, andare in motocicletta e viaggiare.
Parigi
FRANCIA Berna Kerzers
Lacanau Bordeaux Rocamadour Sauveterrede-Guyenne Sommières
Nîmes
Carcassonne 200 km
io per g g a t n * Va i TCS: 1 i soc il 30 aprile 201
entro sconto di renota a chi p concesso uno F 2050.–) H è 0.– (= C CHF 10 VIAGGIO IN BICI NEL SUD DELLA FRANCIA
Sui pedali alla scoperta delle più belle contrade di Francia Il viaggio in bici che è anche un viaggio culinario, per scoprire la ricca, variegata e straordinaria cucina del Meridione francese. Durante questo emozionante periplo, vedrete e conoscerete meglio numerose meraviglie, come ad esempio la città medievale di Carcassonne oppure la rinomata Bordeaux! Venite semplicemente con noi! CON MAGGIORI SERVIZI � Viaggio in pullman di lusso Edelline � Trasporto della propria bici � Programma di visite e gite pieno di charme e sorprese � Una maglietta TCS a persona DETTAGLI SUPPLEMENTARI � Un giro piacevole commisurato alla condizione fisica dei partecipanti � Lunghezza totale del percorso circa 300 km � Ogni giorno 3 diverse tappe di lunghezza variabile, accompagnate da esperte guide locali � Accompagnatori svizzeri in bicicletta � Piccoli gruppi di ciclisti parlanti tedesco o francese � Trasferimenti in pullman per chi non pedala � Con la propria bici o con una Flyer a noleggio dalla Svizzera (ca. 350 fr. secondo modello) (maggiori informazioni sul sito www.velo.tcs.ch)
17–24.09.2011 01–8.10.2011
T F
PROGRAMMA 1° giorno, sa: partenza da Kerzers, trasbordo a Berna da Olten, Zurigo e Basilea. Viaggio via Ginevra, Annency e Nîmes verso Caveirac. Prima breve gita in bici attraversi la «Vaunage» verso l’antica cittadina di Sommiéres. 2° giorno, do: in bici lungo il Canal du Midi e i vigneti alla volta di Marseillette, poi per Carcassonne.
3° giorno, lu: viaggio in pullman da Carcassonne a Castelnaudary e continuazione in bici verso Tolosa. Poi in pullman verso Bordeaux. 4° giorno, ma: al mattino visita in bicicletta della città di Bordeaux. Nel pomeriggio si va in pullman nella regione vinicola di St. Emilion. Degustazione e cena nel castello «Maison Blanche». 5° giorno, me: in pullman alla volta di Lacanau sulla costa atlantica. Escursione in bici verso Arcachon via Cap Ferret. Ritorno in pullman a Bordeaux. 6° giorno, gio: pedalata lungo la Garonne attraverso la regione «Entre-deux-Mers» passando per villaggi e vigneti alla volta di Sauveterre-de-Guyenne. Ritorno a Bordeaux in pullman. 7° giorno, ve: trasferimento in pullman da Bordeaux a Beynac, via Sarlat-la-Canéda attraverso la valle della Dordogne. In bicicletta
verso Souillac e proseguimento in car fino a Rocamadour. 8° giorno, sa: viaggio di ritorno da Rocamadour in Svizzera. Arrivo in serata.
Da notare
per le particolarità del viaggio si veda il programma dettagliato su www.viaggi-tcs.ch/ciclismo. I viaggi sono organizzati e realizzati da Edelline Viaggi SA.
Prezzo per persona
camera doppia: *CHF 2150.– suppl. singola: CHF 320.– sconto a chi prenota entro il 30 aprile 2011: CHF 100.– È compreso: � Viaggio in lussuoso car-bistro 5 stelle di Edelline � Trasporto di bici e bagagli � Documentazione di viaggio � Piccoli gruppi di ciclisti (max. 24 partecipati) con propria guida in bici � Autista/guida di viaggio � 7 notti in confortevoli hotel di categoria media � Colazione dal 2° all’8° giorno � Cene dal 1° al 7° giorno � Visite, escursioni e degustazioni menzionate nel programma. Si consiglia il Libretto ETI Europa. Per le prenotazioni rivolgersi direttamente a Edelline Viaggi SA, tel. 031 750 55 00 oppure su www.viaggi-tcs.ch/ciclismo Annuncio: esclusivo viaggio in bici in Norgevia dal 28 giugno all’8 luglio 2011. Maggiori informazioni su www.viaggi-tcs.ch (viaggi in bici) oppure contattate: Edelline Viaggi SA, telefono: 031 750 55 00