4 agosto 2011 touring 13 www.touring.ch GAA 1214 Vernier
Il giornale della mobilità
Riaprono le scuole
Gli alunni di campagna 4
In Svizzera come a Hollywood
Andare alle feste in limousine 10 Corsi TCS di guida sportiva
Piloti da corsa per un giorno 30
Concorso: in palio uno schermo solare per i vetri dell’auto Costi delle automobili In vent’anni sono cresciuti in linea con il caro vita 15
Test dell’Opel Antara Un restyling riuscito e un potente motore diesel 18
33 Nella vicina Germania Tra acque curative, ottimi vini e donne dinamiche 20
CARL COX (UK), PAUL VAN DYK (D)
BOYS NOIZE (D), FEDDE LE GRAND (NL), MARTIN SOLVEIG (F), AVICII (SWE)
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4 agosto 2011 | touring 13 | editoriale e sommario
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sommario primo piano 4 Scolari di campagna
Arrivare a scuola dopo una sana passeggiata attraverso prati e boschi.
società e mobilità 9 Un pratico servizio
L’auto in consegna all’aeroporto. 9 il consulente
E se il TCS avesse un ambasciatore del suo marchio?
10 Al party in limousine
Sentirsi Vip per una notte. 13 I dati del traffico
Continua a crescere il numero di veicoli sulle nostre strade.
test e tecnica 15 Costi delle automobili
Negli ultimi 20 anni le spese per l’auto sono salite del 30%. 16 Motori a compressione variabile
Una tecnica per ridurre i consumi. 18 Test dell’Opel Antara
Nuovo look molto attraente spinto da un diesel che denota dinamismo. Prove di vetture e novità 15 Citroën DS4 17 Opel Ampera 17 Nuova VW Beetle
20 Soggiornare nel Markgräferland
Un angolo di Germania che offre cure termali, sapori intensi e incontri. 23 il consulente di viaggio
Difficili i rimborsi per danni causati dalla «vendetta di Montezuma». 24 La montagna d’estate
Gli impianti di risalita ampliano l’offerta durante la bella stagione. 27 Catena di hotel Ibis
Un gruppo alberghiero in piena espansione anche in Svizzera.
club e soci 29 Ritratto di Renato Gazzola
Storia di un ticinese che si dedica da 40 anni esclusivamente al TCS. 30 Corsi Test & Training
Una giornata in circuito all’insegna della guida sportiva. 32 il punto
I criteri per scegliere i candidati alle elezioni nazionali di ottobre. 34 l’incontro
Christine Plüss, specialista di turismo eco-sostenibile. 32 prezzi e contatti TCS 33 forum, il concorso, impressum
Magie ottiche per i lettori in Groenlandia
hwm
Pressoché ogni azienda, che tiene al proprio buon nome, promuove il suo marchio con degli ambasciatori o, come si dice in gergo, «testimonials». Uno dei più noti, è di certo l’attore George Clooney, che sfoderando il suo fascino dichiara al mondo la sua passione per il caffé Nespresso. Altri esempi non macano di certo: Roger Federer colpisce le palline oltre la rete per la rinomata marca di elettrodomestici Jura, Kate Winslet posa per gli orologi Longines e l’ex campione di sci Bernhard Russi risale le montagne a bordo di un’auto Subaru. Se Melanie Winiger indossa Naturaline di Coop e Fiona Hefti fa il bucato con le macchine Schulthess, allora perché non trovare anche per il TCS un ambasciatore che ne pubblicizzi il marchio? Chiaro, il Touring Club Svizzero è già un marchio molto noto e apprezzato grazie ai suoi svariati servizi come la Patrouille o il Libretto ETI, così come il suo impegno nella sicurezza stradale. Un ambasciatore idoneo potrebbe comunque aumentare la notorietà e l’immagine del club in modo simpatico ed intelligente. Allora, la questione che ci si pone è solamente una: chi sarebbe la persona più adatta? Chiunque sia, lui o lei, dovrebbe avere un’affinità per la mobilità, infondere simpatia abbinata a fiducia e, soprattutto, deve essere in grado di rappresentare degnamente i valori trasmessi dal marchio TCS. Felix Maurhofer, caporedattore
Per il Tribunale federale il coniuge non vale come testimone a favore.
viaggi e tempo libero
Foto di copertina Autore: Hansueli Trachsel
Circa 250 lettori di «Touring» hanno di recente scoperto la Groenlandia a bordo della nave da crociera «Fram». Grazie al costante bel tempo, alla luce artica e a soggetti panoramici straordinari è stato possibile scattare fotografie eccezionali come quella pubblicata. Molte altre sono visibili su flickr, all’indirizzo http://flic.kr/s/aHsjvhtL4i.
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primo piano | touring 13 | 4 agosto 2011
A scuola per una via un po’ diversa Presto le scuole riapriranno i battenti. Per molti genitori e allievi il percorso casa-scuola significa stress e pericolo. Non però per Thomas, André e Christoph: si va a scuola e si torna a casa a piedi, con lo scuolabus o in motorino.
› Sono le sette di mattina. Un fantastico
giorno d’estate nel profondo Emmental bernese. In una fattoria solitaria, in cima a una piccola valle, Thomas, André e Christoph salutano la madre. Il più grande, Thomas (13 anni), sale in sella al motorino e parte per raggiungere il fondovalle. Fra 25–30 minuti al massimo, arriverà in classe,
alle medie nel comune vicino. Per contro, i suoi fratelli Christoph e André, gemelli che presto compiranno dieci anni, infilano lo zaino sulle spalle e si avviano a piedi in direzione della scuola. Di mattina, il viaggio dura praticamente lo stesso tempo di quello del fratello motorizzato, però è completamente diverso: invece di asfalto e traffico,
Il percorso casa-scuola offre la possibilità per lunghe conversazioni.
4 agosto 2011 | touring 13 | primo piano
in programma ci sono bosco e aria fresca, semplicemente natura. Per cominciare, affrontano una salita allietati dallo spettacolo delle nubi che si diradano in lontananza. Poi i due gemellini s’inoltrano per un piccolo tratto nel bosco. «Parliamo molto, e non ci accorgiamo quasi di quanto camminiamo», dicono all’unisono i fratellini. Ma se uno deve rimanere a casa perché malato, l’altro allora mette una marcia in più per raggiungere il più presto possibile la scuola elementare del paese.
Sempre il portafortuna | Né André né Christoph hanno paura nell’affrontare il percorso casa-scuola. E non si è mai verificato un incidente degno di nota, forse grazie alla mascotte, che ognuno tiene stretta nella mano destra. Anche l’inverno, quando c’è tanta neve, non li fa desistere dall’impresa, e nemmeno l’oscurità: «Non ci facciamo caso, al massimo ci mettiamo qualche minuto in più», è il commento dei ragazzi dell’Emmental. E mentre il reporter di «Touring» deve fare attenzione al cane che abbaia nella vicina fattoria, i due scolaretti passano inosservati. Da qui ci si gode – come in questa giornata – una vista favolosa. E poi ci s’inoltra di nuovo nel bosco, ma in discesa verso la scuola: «Qui dobbiamo fare attenzione ad una grande radice – spiegano i fratellini. È già capitato che ci siamo stortati il piede». Gli ultimi metri di ripida discesa verso la scuola, André e Christoph questa volta li percorrono in mezzo ai campi, dato che a causa della compagnia del giornalista di «Touring» è trascorso più tempo del previsto. In basso aspetta già lo scuolabus, che André (s.) e Christoph sulla via per la scuola su e giù per salite e discese nei verdi campi.
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oggi entrambi devono prendere perché le due ore di ginnastica hanno luogo una volta la settimana nella grande palestra del paese vicino. Dietro al volante del Fiat Ducato da 21 posti siede la signora Heidi Wernli: l’ex autista per una società di corriere si occupa dall’ultimo autunno del servizio scuolabus nel comune, i cui abitanti sono distribuiti un po’ per tutta la valle, e numerosi allievi devono essere raccolti e riportati nelle fattorie isolate ogni mattina, mezzogiorno e pomeriggio. «Il mattino è spesso molto calmo: ma dopo la scuola è diverso: regna un’atmosfera elettrizzata», spiega la signora Wernli. I due ragazzi siedono sui banchi della scuola elementare, che comprende tre classi e in ognuna s’impartiscono lezioni per tre anni scolastici. Il loro fratello maggiore è già alle medie, e durante la lunga pausa, nell’aula insegnanti si crea l’opportunità per ragionare sul percorso casa scuola. Conclusione: non si verificano problemi come nei grandi agglomerati. Naturalmente tutti i bambini dell’asilo e gli allievi di scuola elementare vengono sensibilizzati nel quadro delle lezioni sul traffico e anche l’esame della bicicletta appartiene al programma. A parte questo, il traffico non è un tema di grande importanza. Oltre al fatto che vari allievi delle medie vanno a scuola come Thomas con il motorino, lo scuolabus presta un servizio indispensabile nel comune di 1800 abitanti distribuiti su 17 chilometri quadrati.
La sindaca | Questo bus costa al comune di Walkringen 70 000 franchi l’anno, come spiega la sindaca Christine Hofer. I servizi di trasporto sono un tema importante, an-
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Il «grande fratello», Thomas, affronta in sella al suo motorino «Pony» il lungo percorso dalla fattoria dei genitori (a sinistra) alla scuola media in valle. Nei mesi invernali è dura, ma per il figlio di contadini non c’è alternativa.
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4 agosto 2011 | touring 13 | primo piano
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foto Hansueli Trachsel
Si attraversa solo quando il veicolo è del tutto fermo
A casa si torna con lo scuolabus, rimane ancora un po’ di tempo per dimenticare la lezione giocando. Dopo una breve salita, si raggiunge la fattoria dove li aspettano i gattini.
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che nella lotta allo spopolamento: «Nel nostro comune ci sono ancora zone, in cui non si può viaggiare sino a casa». Anche l’accesso alla fattoria della famiglia Hofer era molto difficoltoso e solo da poco esiste una strada asfaltata, che serpeggia fino alla fine della valle. È un grande aiuto per la famiglia, che con 17 mucche e 17 ettari, produce latte «senza possedere nemmeno un ‘pizzico’ di terreno in pianura», come spiega Christine Hofer. E lei non è solo la sindaca di Walkringen, ma anche la madre degli allievi protagonisti di questo reportage. Al contrario di molti genitori in tutto il paese, il percorso casa scuola dei suoi piccoli non la stressa assolutamente, al contrario: «Da anni ormai – afferma – appartiene alla quotidianità». Già ai tempi dell’asilo accompagnava i suoi gemelli solo alcune volte, «poi sono andati da soli». E soltanto in alcune situazioni eccezionali, come l’inizio e la fine dell’anno scolastico quando c’è tanto da trasportare o il tempo è proprio brutto, la sindaca porta i suoi ragazzi a scuola. Poco prima di finire di preparare il pranzo, arriva il figlio Thomas con il motorino. Nella maggior parte dei giorni il giovane
trascorre la pausa pranzo dalla zia nel paese in cui si trova la scuola media. Ma oggi deve tornare a scuola solo a metà pomeriggio – e dunque riesce ad andare a casa. Solo da poco ha ricevuto un telefonino, anche se a casa non c’è campo. Ma cosa importa: sinora, grazie ad un’autorizzazione speciale, ha potuto usare il motorino già a dodici anni, e senza alcuna panne. Al massimo si è dovuto fermare per rimettere la catena. Solo i rumorosi camion che sfrecciano sulla strada principale danno fastidio a Thomas, «altrimenti – afferma il ragazzo – non ho vissuto alcuna esperienza negativa». Come i suoi fratelli, la sera deve aiutare i genitori in fattoria e presto affronterà l’esame del trattore.
Tutti a tavola | Poco dopo li raggiunge Hansueli Hofer. Il padre di famiglia, oltre a far l’agricoltore lavora pure come specialista di macchinari per la mungitura. Ma oggi siede a tavola assieme ad André e Christoph, che prendono posto attorno al tavolo dopo il viaggio in scuolabus e una breve salita a piedi. Il lavoro e il percorso tra casa e scuola stancano e mettono appetito, per questo si mangia e si tace. Ma anche questo fa parte, in qualche modo, della nostra storia. Heinz W. Müller
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Durante agosto la scuola riapre i battenti nei 26 Cantoni svizzeri. Nello stesso periodo viene lanciata la campagna del TCS per l’inizio scolastico. Il sorriso raggiante dell’allieva Larissa appare di nuovo su innumerevoli manifesti e con la frase «Grazie di fermarti per me» mira a sensibilizzare gli automobilisti per la riapertura delle scuole. Quest’anno sui manifesti si può leggere una piccola, ma molto importante, aggiunta: «Fermarsi sempre completamente». A scuola e dai poliziotti viene insegnato ai bambini che possono attraversare la strada solo quando le auto si sono veramente fermate. E questo proprio perché i bambini non riescono a valutarne la velocità. Non è dunque sufficiente che gli automobilisti rallentano solo la propria corsa in prossimità delle strisce pedonali e con un gesto della mano invitano i bambini ad attraversare la strada. Al contrario: «Un gesto della mano trasmette ai bambini una falsa sicurezza e gli automobilisti non guardano nemmeno se dalla parte opposta arriva un altro veicolo», afferma Natascha Amez-Droz della sicurezza stradale del TCS. Per far sì che i bambini si abituino dall’inizio al loro percorso casa-scuola e al traffico stradale, il tragitto più sicuro dovrebbe essere esercitato assieme ai genitori. Da evitare invece i genitori «taxisti» che nell’accompagnare e riprendere i bambini creano situazioni di pericolo davanti alle scuole. nr
«Fermarsi sempre completamente»: così i bimbi possono attraversare la strada.
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4 agosto 2011 | touring 13 | società e mobilità
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Per facilitare la vita ai viaggiatori, alcune società private prendono in consegna la loro automobile all’aeroporto.
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resta da regolare un ultimo dettaglio: il trasferimento all’aeroporto. Il treno non è affatto pratico con i bagagli e posteggiare la propria auto per due settimane a Cointrin, Kloten o alla Malpensa costa caro… a meno che non ricorriate ad un servizio di parcheggio privato. A Ginevra, Easy-Park entra in scena al vostro arrivo in aeroporto: un impiegato della compagnia vi aspetta al terminal di partenza; poi conduce la vostra auto su uno dei 450 posteggi affittati allo scopo nella periferia di Ginevra, riparati e vigilati. Al ritorno, vi attende al terminal degli arrivi. E se il
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Easy-Park restituisce le chiavi dell’auto a un passeggero (a ds.) di ritorno dalle ferie.
Porto del casco per ciclista
Esperienza pilota nel Canton Berna
Gli adepti della bici elettrica crescono
Striscioni sonori nelle curve pericolose
I dati 2010 dell’Ufficio prevenzione infortuni (upi) forniscono un risultato identico a quello dell’anno scorso: il 40% dei ciclisti indossa il casco di propria spontanea volontà. Tra i bambini il tasso raggiunge il 67%. Riguardo agli adepti – sempre più numerosi – della bici elettrica, sono il 67% a indossare il casco, ovvero una proporzione identica agli utilizzatori di una bici da corsa. L’upi punta sulla responsabilizzazione dei ciclisti e sulla persuasione. Non reclama un obbligo generalizzato, la cui accettazione sociale è incerta. tg
In collaborazione con il TCS e l’Ufficio svizzero prevenzione infortuni (upi), il Canton Berna ha proceduto alla posa di «striscioni sonori» all’entrata di tre curve pericolose. Si tratta di striscioni di 50 cm di larghezza che attivano vibrazioni ed emissioni acustiche nell’abitacolo, allo scopo di avvertire il conducente dell’imminenza di un pericolo. E di notte riflettono la luce dei fari. Saranno effettuate delle misurazioni del rumore e della velocità ed entro un anno sarà stilato un bilancio finale. tg
La moglie non può essere sentita come testimone Nella circolazione stradale si presentano sovente situazioni nelle quali il conducente ritiene di comportarsi secondo le regole. Se due agenti di polizia in un rapporto annotano tuttavia che egli ha infranto le norme, non gli servirà a nulla che la moglie, in auto con lui, confermi la sua versione. Il Tribunale federale ha infatti stabilito che in simili casi è ammissibile che ci si basi esclusivamente sul rapporto di polizia, rinunciando a sentire la moglie e passeggera in veste di testimone. Nel caso concreto, un tribunale grigionese aveva multato un automobilista con 250 fr. per avere tagliato la linea di sicurezza sull’autostrada A13. Sebbene il conducente negasse di avere superato la linea, il Tribunale cantonale aveva confermato la sentenza. L’automobilista ha quindi ricorso al Tribunale federale, ritenendo che la giustizia grigionese abbia agito in modo arbitrario, poiché la moglie non è stata chiamata a testimoniare. La moglie, che era in auto con lui, avrebbe infatti confermato il suo comportamento corretto. Secondo i giudici di Losanna, è possibile rinunciare a raccogliere ulteriori prove, quando sulla base di quanto già in suo possesso, il giudice ha potuto fondare il suo convincimento. Poiché nel caso in esame, i due agenti hanno entrambi confermato su un rapporto di polizia il superamento della linea di sicurezza, è quindi legittimo nell’assunzione delle prove rinunciare alla testimonianza della moglie. Questa avrebbe potuto «unicamente» confermare la versione del contravventore, si legge nella sentenza del Tribunale federale (6B_878/2010), senza influenzare l’apprezzamento delle prove già raccolte. La procedura della giustizia grigionese non sarebbe quindi stata né arbitraria né contraria al diritto di essere sentito. Il conducente condannato dovrà ora pagare la multa di 250 fr., ma anche spese di giustizia per 2000 fr.
L’autore è giornalista giudiziario accreditato presso il Tribunale federale.
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società e mobilità | touring 13 | 4 agosto 2011
› Sabato mattina, ore otto in punto, Patrick
Ansorg immette la bianca Chrysler stretchlimousine, lunga ben nove metri, sulla banda mobile dell’impianto di lavaggio. È concentrato, si tratta dell’unico autolavaggio a Berna dal quale riesce a tornare fuori, ed anche qui può farlo solo al centimetro. Fatto! Inizia la corsa a destinazione, una piazza accanto alla stazione di Neuchâtel, il mandatario è l’alta scuola specialistica, che con la limousine gira un video musicale per far pubblicità ai suoi corsi di formazione. Secondo le istruzioni ricevute, Patrick deve arrestare la limousine nel posto giusto al momento giusto e aprire elegantemente la porta. Nel frattempo deve aspettare, aspettare e ancora aspettare. Ma è abituato: «Vengo spesso richiesto da produzioni video o televisive e faccio semplicemente quel che mi si dice». Effettivamente le stretch-limousine si possono impiegare in vari modi: servono per matrimoni, film, trasporti all’aeroporto, eventi cinematografici, per corse in qualsiasi luogo oppure per serate galanti come i ricevimenti d’ambasciata. Esattamente ciò che le fa apprezzare dai giovani, per i quali andare al party con queste lunghe carrozze è diventato uno dei piaceri più amati. Una cosa soprattutto per figli di papà? «Se ci si suddivide il prezzo della corsa tra otto persone, non costa più di una normale corsa in taxi da una città all’altra, ma è molto più confortevole», spiega Patrick Ansorg.
Sabato pomeriggio | Il video musicale si
è concluso, Patrick fa subito ritorno per andare a prendere la composizione floreale per i suoi colleghi che svolgono il servizio pomeridiano. Già di buon mattino la fiorista ha composto il cuore da apporre sulla macchina, fatto di 22 rose rosse, edera e garofani, ed ora spera che l’autista non corra troppo sulla strada per la chiesa: «La ventosa tiene in modo eccellente, ma i fiori soffrono al vento». Comunque le corse a rotta di collo non sono cosa da limousine: ogni rotonda, ogni curva, rappresentano un ostacolo. Si richiede estrema prudenza. Sul luogo dell’appuntamento attende l’autista Angelo Santulli, che subito si mette a lucidare la limousine di color nero-argento e la rifornisce di champagne, bibite gassose e bicchieri freschi. È in partenza per un matrimonio, dapprima porterà la coppia in chiesa, poi al ristorante. «Si sono goduti il viaggio enormemente», racconterà più tardi. «Si sono addirittura fatti portare in un negozietto di Jux a fare, per una volta, la spesa in limousine». Da anni ormai la foto con la limousine addobbata di fiori è un classico per l’album dei matri-
Come a Hollywood: dalla Piazza federale di Berna a un club di Lucerna.
Al party sulla lunga carrozza Le stretch-limousine sono un classico per matrimoni e film. Ma nel frattempo anche per giovani partecipanti ai party: si viene accompagnati all’evento in limousine e nel servizio sono inclusi champagne e una brillante figura.
Ancora un classico: su una lunga limousine verso l’ufficio di stato civile o la chiesa.
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moni. In particolare le limousine sono al completo tra maggio e settembre. Durante questa stagione è normale un impiego di tre o cinque missioni per ogni limousine, al contrario dei mesi invernali, durante i quali i veicoli vengono poco utilizzati. Un lungo periodo di attesa anche per gli autisti, che guidano le limousine per passione: seppur posseggano una licenza di taxi, perlopiù fanno prioritariamente altri lavori. «Un hobby con molta linfa vitale», lo chiama Patrick Ansorg.
Sabato sera | Alle 19.45 in punto, Angelo
Santulli con la limousine nero-argento arriva sulla Piazza federale. I nove giovani festaioli aspettano già lì, tirati a lucido e di ottimo umore. «Si sente il formicolio già prima di mettersi in viaggio», ride Florian Sinzig, che ha organizzato la serata. Le tre ragazze e i sei ragazzi tra i 18 e i 20 anni si dirigono verso un club di Lucerna. «Una bella sensazione, quando arriviamo davanti a tutta la gente e scendiamo dalla limousine», esclama Keith Freiburghaus, che stasera festeggia i suoi 18 anni assieme agli amici. Gli altri ammiccano. Per alcuni di loro si tratta già della seconda volta: «Ogni tanto, ci si può permetterselo anche con uno stipendio da apprendista», dichiarano. Per assaporare pienamente la sensazione di lusso, fanno due tappe intermedie e si godono gli sguardi dei curiosi nelle stazioni di servizio. L’arrivo a Lucerna lo fanno precedere da un giro supplementare: musica di tendenza, finestrini abbassati e luci intermittenti accese… così il gruppo fa rendere al massimo il denaro speso. L’autista Santulli sorride: «Erano entusiasti, ma educati e io prendo tutta la gente così com’è», dice prima di fermarsi per una piccola pausa per fare le pulizie: alle 23 deve accompagnare otto donne da Spiez a Berna per un addio al nubilato. Non hanno voglia di mettersi in posa per farsi ritrarre in foto, ma Santulli si gode la corsa con un carico completo di donne: «Un gruppo molto piacevole, ascoltavano musica jazz ed erano nel giusto stato d’animo», racconterà più tardi. All’una di notte porta la limousine nel luogo di posteggio, raccoglie le bottiglie vuote e i bicchieri usati e la chiude. Ora è libero fino al prossimo giovedì, quando la limousine sarà in servizio per un ricevimento d’ambasciata e per l’autista inizierà un altro lungo finesettimana. Claudia Weiss
foto Pia Neuenschwander
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Nella limousine regna l’eccitazione con la quale si celebra il tragitto.
Info Touring Come altri operatori, la ditta Kiwi’s Limousine Ltd offre 22 limousine in diverse sedi della Svizzera. Una corsa da Berna all’aeroporto di Zurigo costa 600 fr., più o meno quanto un normale taxi. Una corsa-discoteca parte da 360 fr. a seconda della distanza e un pacchetto matrimoniale parte da 890 fr. Informazioni: www.stretch.ch
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Inviare il tagliando a: TCS, «Touring Shop», Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna; fax 031 380 50 06; e-mail: touringshop@tcs.ch; per domande: TCS, «Touring Shop», tel. 031 380 50 15 (non si accettano ordinazioni per telefono). Ditta partner/spedizione: Max Versand, 8340 Hinwil, tramite posta, solo in Svizzera e nel Liechtenstein.
4 agosto 2011 | touring 13 | società e mobilità
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Il traffico continua a crescere L’anno scorso il traffico sulle strade svizzere è cresciuto ben oltre il 3%. Sono i dati delle rilevazioni ottenuti in esclusiva da «Touring». transitati l’anno scorso davanti alle stazioni di misurazione dell’Ufficio federale delle strade (Ustra). Ciò rappresenta il 3,9% in più dell’anno precedente. A questo risultato giunge la statistica ottenuta da «Touring». In tutta la Svizzera sono state piazzate 224 postazioni di monitoraggio, che hanno registrato ininterrottamente il traffico da gennaio 2009 a dicembre 2010. Il 59% dei contatori si trovava sulla rete di strade nazionali. In aggiunta è stata monitorata la nuova tangenziale Ovest di Zurigo, con le gallerie di Üetliberg, Islisberg ed Aescher, per le quali non esistevano cifre precedenti. Ma anche senza queste rilevazioni, per l’anno 2010 risulta un incremento di traffico dell’1,6%, sebbene l’arrivo precoce dell’ultimo inverno abbia affievolito la tendenza all’aumento: lo scorso dicembre il flusso stradale è stato minore dell’1,8% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Le percentuali annue variano a dipendenza dei tratti stradali. Così la crescita del flusso di traffico sul raccordo autostradale di Wiggertal, tra Rothrist ed Egerkingen, è risultato moderato a causa del cronico sovraccarico di traffico.
Le correlazioni | Un’altra tendenza: il traffico nei giorni feriali è aumentato più nettamente del traffico dei finesettimana. Per contro, il traffico domenicale individuale è rimasto stabile o è perfino calato su alcuni tratti. Oltre alle influenze climatiche e al minor afflusso di turisti tedeschi (forza del franco) gli alti valori dell’anno precedente avrebbero avuto un ruolo. Nel 2009, i bassi prezzi dei carburanti avevano reso più attrattive le escursioni all’estero; contemporaneamente, a causa della crisi economica mondiale i viaggi in aereo erano meno in voga. Nel 2009 la circolazione stradale complessiva è salita in Svizzera di circa il 2%. Nettamente sopra la media è stata la crescita sulle strade nazionali. Secondo l’Ustra la quota ha toccato il 4,5%. Mentre l’anno prima l’incremento era stato dell’1%. E nel 2007 – in epoca di alta congiuntura – la circolazione sulla rete autostradale era aumentata di circa il 3%. Una crescita del traffico stradale compresa tra l’1,5 e il 3% annuo non è straordinaria, afferma Thomas Rohrbach, portavoce dell’Ustra che dipende dal Dipartimento federale dell’ambien-
te, dei trasporti, dell’energia e della comunicazione (DATEC). Inoltre, già da anni il transito sulle strade nazionali è più alto che sul resto della rete stradale. Che le nuove infrastrutture, come la tangenziale Ovest di Zurigo e l’autostrada A4 a Knonaueramt, portassero più traffico corrisponde perfettamente alle attese.
Ampliare non basta | Più traffico significa più colonne sui tratti nevralgici. «Il problema degli imbuti è noto», afferma Rohrbach. Per risanare le strozzature più urgenti il Parlamento ha già stanziato 5,5 miliardi di franchi e ha già approvato la prima tranche di 1,5 miliardi, spiega il portavoce dell’Ustra. Con questa somma sarà, tra l’altro, ampliata a sei corsie la A4 della zona di Blegi-Rütihof. Naturalmente, sono comprese in questa tranche il terzo traforo del Gubrist con l’allargamento a sei corsie
della tangenziale Nord di Zurigo come pure l’ampliamento dell’A1 tra Härkingen e Wiggertal. Per questo tratto tra Härkingen e Luterbach, il Consiglio federale ha conferito all’Ustra il compito di elaborare un progetto generale. Rohrbach fa qualche riflessione a proposito della pianificazione della rete: «Particolarmente interessanti sono i lavori della zona di Glattal. Oggi diamo per scontato che anche l’ampliamento della circonvallazione Nord con il terzo tunnel del Gubrist non sarà realizzato a medio termine per potervi far confluire il traffico dell’agglomerato di Zurigo-Kloten; per questo motivo si renderà necessario un nuovo tratto autostradale». Hans Peter Arnold
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Info Touring Dettagli e approfondimenti sul risanamento delle strozzature: www.autostradasvizzera.ch (Pianificazione delle reti). Altre informazioni: www.astra.admin.ch
Media del traffico giornaliero nel 2010 e variazioni rispetto all’anno precedente Ginevra, ponte sul Rodano Tangenziale Zurigo, Seebach Renens Lucerna, tunnel Sonnenberg Brüttisellen Tunnel San Gottardo Tunnel Baregg Muttenz Hard Lugano-Grancia Tangenziale Winterthur Wallisellen Tangenziale Losanna Härkingen Schönbühl/Grauholz
71 354 5,2% 109 324 3,6% 94 081 2,6% 62 134 2,0% 98 932 1,7% 17 093 1,5% 119 981 1,4% 126 225 1,3% 66 596 1,2% 88 657 1,0% 140 282 1,0% 82 464 0,9% 52 372 0,7% 98 406 –2,3%
Ex-Press
› Oltre 7,7 milioni di veicoli al giorno sono
I rilevamenti effettuati dall’Ufficio federale delle strade (Ustra) mostrano come l’anno scorso il traffico si è sviluppato sui principali tratti.
4 agosto 2011 | touring 13 | test e tecnica
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Costi in crescita del 30% Nell’arco di 20 anni, i costi di gestione delle automobili sono aumentati di circa il 30%. Comunque, l’aumento segue fedelmente l’indice dei prezzi al consumo. medi di un’auto sono passati da 58 a 76 ct./ km (v. grafico). Il valore calcolato in base all’opuscolo del TCS «Costi delle auto» non ha però nulla di scioccante, poiché nello stesso intervallo di tempo, l’indice dei prezzi è salito del 32%. Nel contempo, la proporzione delle spese fisse (circa il 60%) e di quelle variabili (40%) è rimasta pressoché invariata.
Pesante ammortamento | Ricordiamo che i costi fissi non dipendono dall’uso del veicolo. Legato direttamente al prezzo d’acquisto, l’ammortamento dell’auto rappresenta oltre la metà di questa voce. Mentre la vettura presa inizialmente come riferimento dal TCS – la VW Golf 1,8 GL – costava circa 22 000 fr. nel 1990, un ventennio più tardi bisogna sborsare quasi 35 000 per un modello compatto equivalente. Così che l’ammortamento annuale raggiunge ormai la bella cifra di 4550 fr. Fatto rallegrante, si denota globalmente una tendenza al ribasso alla voce imposta di circolazione, costi di pulizia e interessi sul capitale. All’opposto, le spese annue provenienti dall’affitto di un garage sono più che raddoppiate, passando da 720 a 1500 fr. Ampiamente influenzate dai chilometri percorsi, le spese variabili includono i costi di riparazione e di manutenzione, il carbu-
Una fusione di stili dalle virtù incendiarie A giudicare dall’interesse del pubblico la Citroën DS4, berlina che fonde gli stili coupé e crossover, potrebbe bissare il successo della pimpante DS3, anche se il suo comportamento appare meno omogeneo, dato che è stata rialzata per beneficiare della moda delle SUV. Ciò detto, questa vera compatta unisce felicemente elementi molto diversi quali grandi parafanghi e un posteriore da vero coupé. Il tutto valorizzato con forza da linee cromate e luci LED. L’esecuzione Sport Chic provata vi aggiunge la rifinitura in pelle della plancia di bordo ornata di impunture, davvero molto… sport chic. Si raccomanda quindi di fare un piccolo sacrificio di 1400 franchi supplementari e godere dei sedili sportivi Habana, avvolgenti e dal bel design. In questa versione, la DS4 si avvicina al lusso. Soprattutto perché il suo ampio e innovativo equi-
Nel conteggio finale, i costi annui della Golf di riferimento calcolati su 15 000 km si attestano a 11 400 fr., ossia 76 ct./km. In due decenni l’aumento globale ammonta a 2700 fr., pari a quasi un terzo. Morale della storia: l’automobilista deve sperare che il suo salario abbia seguito la medesima spirale inflazionistica. MOH/TCS c+p
rante, i pneumatici ecc. Qui la maggiorazione del prezzo dei carburanti (circa +80%) è stata attenuata dal consumo medio delle auto moderne. Così la fattura per la benzina si appesantisce di 400 fr. (+30%) per un automobilista che effettua 15 000 km/anno con la Golf attuale, contro gli oltre 1000 fr. (+80%) con il modello del 1990.
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Sviluppo dei costi al chilometro ct./km 80
fr. 40 000
70
35 000
60
30 000
50
25 000
40
20 000
30
15 000
20
10 000
10
5000
0
0 1990
2000 costi fissi
costi variabili
2010 prezzo veicolo di riferimento
Tra il 1990 e il 2010 i costi chilometrici della VW Golf presa come riferimento dal TCS passano da 58 a 76 ct./km. La parte dei costi fissi e variabili è relativamente stabile.
paggiamento comprende ad esempio regolatore di velocità programmabile, sedili anteriori massaggianti e il sensore per l’angolo morto. La fusione di stili chiede un sacrificio ai passeggeri che si accomodano sui sedili posteriori: l’abitabilità è corretta, ma l’accessibilità è penalizzata da prolungamento delle portiere e soglia pronunciata. Spinta da una declinazione 200
CV del 1,6 turbo dagli accenti sonori quasi invadenti, la DS4 alterna docilità in città e esplosività nella guida sportiva, degna di una GTI vitaminizzata, con la differenza che il telaio rialzato e fondamentalmente sottosterzante, fatica a tenere questo ritmo indiavolato. Fatto questo segnalato da un ESP assai castrante. Ci si accontenterà di guidare la DS4 come la GT dinamica e rassicurante che è. MOH
foto MOH, grafico TCS Visuell
› Tra il 1990 e il 2010, i costi chilometrici
La Citroën DS4 si distingue dalla saggia C4, da cui nasce, per il suo stile che ricorda le crossover coupé.
Positivo: stilismo abbagliante, interni trendy, equipaggiamento ampio e innovativo, morbidezza e tonicità del motore, consumi ridotti, bagagliaio voluminoso Negativo: accessibilità e abitabilità posteriore, finestrini posteriori fissi, modularità del vano bagagli, scelta limitata delle versioni, ricezione radio. Tecnica: berlina coupé; 5 porte; 5 posti; lunghezza: 4,28 m; bagagliaio: 385 l; 1,6 l turbo, 200 CV, 275 Nm a 1700/min; cambio a 6 marce; da 0 a 100 km/h in 7,9 s Consumo in prova: 7,6 l/100 km, autonomia 666 km Prezzo: 41 850 fr. (1.6 THP Sport Chic).
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E se la compressione variasse Combinando la coppia di un diesel e l’ampiezza di regime di un blocco a benzina, il motore a tasso di compressione variabile si candida a ridurre i consumi.
› Un quattro cilindri benzina turbo di 1,5 l
che scatena 217 CV per una coppia di 420 nm a 1800/min, sembra essere una vanteria. Eppure il motore VCRi sviluppato dalla società francese MCE-5 realizza questa performance coniugando la dolcezza e le salite di regime di un gruppo a benzina con la consistenza di un diesel. Più in concreto, esso fornisce la coppia di un 3 litri turbo benzina, registrando nel contempo un consumo ridotto del 35%. Il segreto di questo blocco si chiama tasso di compressione variabile. Una tecnologia studiata da tempo da diversi costruttori (Saab, PSA, VW) ma che era afflitta da problemi di affidabilità, di ingombro e anche di rumorosità.
Di colpo, il tasso di compressione oscilla in modo spettacolare tra 6:1 e 15:1. A detta del suo inventore, Vianney Rabhi, questo procedimento ha la particolarità di dissociare gli sforzi trasversali e laterali. Si denotano così poche perdite da sfregamento e un funzionamento silenzioso quasi come quello di un classico blocco a benzina. Per contro, le masse in movimento e l’inerzia aumentano sensibilmente. L’interessante del motore VCRi consiste nella sua sobrietà e nel suo modico costo. MCE-5 punta a un consumo inferiore del 20% rispetto a una cittadina a benzina, fornendo un risparmio
Procedura inedita | È bene ricordare che il tasso di compressione – sui motori attuali c’è un valore fisso – influisce direttamente sul rendimento energetico, sugli scarichi inquinanti e sulle prestazioni. La soluzione ideata da MCE-5 scaturisce contemporaneamente dal downsizing (riduzione della cilindrata) e dal downspeeding (riduzione del regime). Questa tecnologia (vedi scheda a lato) fa variare in permanenza il volume della camera di combustione del cilindro in funzione della carica del motore. Si differenzia dai sistemi precedenti impiegando una ruota dentata a cremagliera che corregge in permanenza la corsa delle bielle.
equivalente ai diesel e alle ibride. Ma a costi di fabbrica minori, stimati dalla società a meno di 2000 euro per i diesel, di 3000 euro per le ibride e leggermente superiore per i modelli a benzina. Questa prospettiva si basa sul 2015, data in cui la società francese – che conta anche su capitali svizzeri – spera di commercializzare il VCRi. Quell’anno i costruttori dovranno fare i conti con l’entrata in vigore delle sanzioni sugli eccessi di emissioni di CO2. Ragion per cui anche altre tecnologie sono allo studio, come i motori a due tempi o il DiesOtto di Mercedes. MOH
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valvola d’aspirazione testa del cilindro seguace del cilindro mosso dalla pressione del gas e tramite l’inerzia valvola di scarico carter dei cilindri pistone guidato controllo rack cremagliera del pistone
ingranaggio di trasmissione
rullo sincronizzato
biella
albero a gomito
In un motore a pistoni, il tasso di compressione equivale al rapporto tra il volume della camera a combustione (pistone al punto morto superiore) e il volume del cilindro (punto morto inferiore). Il rendimento del motore aumenta con il tasso di compressione. Non si può aumentarlo a piacimento sui motori a benzina, perché una compressione elevata induce autocombustioni incontrollate (ticchettii) che penalizzano il funzionamento. Funzionando per autocombustione del carburante, i diesel hanno bisogno di forti valori di compressione per portare l’aria introdotta nel cilindro a temperatura elevata. I tassi di compressione dei diesel sono nell’ordine di 16:1 e più sulle iniezioni indirette, contro un 10:1 dei benzina.
photos ldd
I misteri del tasso di compressione
Il motore VCRi comporta un ingranaggio – tra le mani di Vianney Rabhi – che agisce sia sulla trasmissione di potenza sia sulla correzione del tasso di compressione.
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La nuova Beetle ritorna alle origini Il design della seconda edizione della Beetle è più simile al vecchio VW Maggiolino. L’icona stilistica è cresciuta ed ha un ottimo motore.
foto ald, fm
› Rinnovare un modello di successo come la VW Maggiolino –
L’ottica del muso a forma di boomerang è originale e dà un tocco di sicurezza e sfrontatezza ad un’auto per il resto sportiva ed elegante.
L’auto elettrica che va più lontano L’Opel Ampera sveglia le emozioni: l’auto ha accelerazioni sportive, è bella ed economica e risolve il problema dell’autonomia.
› L’Opel Ampera è diversa: lo si vede al primo colpo d’occhio. Sia
in fatto di design, sia di tecnica, sono stati posti nuovi accenti. L’Ampera dispone di un motore elettrico e di uno a benzina, ma non è un’ibrida. Infatti, il motore a benzina è usato unicamente come generatore di corrente e non è collegato alla trazione. Al momento dell’accensione si è piacevolmente sorpresi sia perché non si sentono forti rumori provenire dal motore, sia perché l’Ampera, con i 111 Kilowatt (150 CV) del suo propulsore elettrico principale, dimostra un buon dinamismo. La sua ripresa è potente e nei sorpassi si comporta come un’autovettura sportiva. E lo fa con la massima scorrevolezza, con dolcezza, senza strattoni né cambiate. In nove secondi raggiunge il limite dei 100 km/h, metre la sua velocità massima tocca i 160 orari. Se questo è il futuro dell’automobile... allora il divertimento è garantito. Opel potrebbe aver dato il vero avvio all’era elettrica, risolvendo elegantemente il problema dell’autonomia ridotta grazie al sistema Range Extender. A seconda del tipo di guida il motore elettrico ha un raggio d’azione di 40–80 km. Dopo di che si inserisce un motore a benzina che produce elettricità attraverso un generatore per altri 400 km. Tramite questo sistema Opel può annunciare consumi inferiori a 1,6 litri di benzina su 100 km. Anche gli interni di questa berlina appaiono futuristici, ma ci si sente ben accolti. I materiali sono di pregio e il cruscotto è ben visibile. Il vano bagagli è leggermente piccolo, ma in generale lo spazio per i passeggeri è ampio. Comunque, l’Ampera è stata pensata come una quattro posti. L’impianto di infotainment permette di utilizzare le App degli smartphone. In Svizzera, sarà in vendita da dicembre: Opel prevede di venderne 600 esemplari l’anno. nr
che ha pur sempre venduto 21,5 milioni di esemplari – è sempre un’operazione rischiosa. Tuttavia la nuova Beetle, rispetto alla sua sorella maggiore del 1998, è nettamente cresciuta in fatto di design. La seconda generazione della VW Beetle si presenta con più carattere e temperamento. È più larga, più bassa, il parabrezza è meno inclinato e la linea del tetto ricalca quella del Maggiolino originale del 1938. La disponibilità di spazio nell’abitacolo è tanto grande che quattro persone possono viaggiare confortevolmente sulla Beetle anche per lunghi tragitti. Come ci si aspetta su una VW, gli interni sono ben rifiniti e la qualità è ottima, anche se il cockpit è piuttosto funzionale e appare semplice. Omaggio alla storia, il classico cassettino porta-guanti del Maggiolino fa il suo ritorno nell’abitacolo. Per il resto non ci sono molti vani porta oggetti, anche se il bagagliaio offre comunque 310 litri di volume. Il test della versione Beetle Sport, con il 4 cilindri turbo benzina (200 CV) ha subito messo in chiaro che la nuova Beetle punta sulla sportività. Il motore gira con eleganza e dinamismo, raggiungendo i 100 km/h in 7.5 secondi. I consumi di 7.7 l per 100 km sono moderati. Anche il comportamento nella guida è notevole: il telaio è ben tarato tra rigidezza e comfort, mentre lo sterzo è diretto e preciso. Sull’eccellente cambio a 7 rapporti con doppia frizione non vi è bisogno di spendere altre parole. La vettura sarà disponibile sul mercato in tre allestimenti: Beetle, Design e Sport. Anche in fatto di opzioni, VW ha molto da offrire: tetto panoramico, sistema d’avviamento Keyless, strumentazioni aggiuntive e una scritta individuale sul portello del bagagliaio. In Svizzera dovrebbe esser disponibile da novembre, anche se i prezzi non sono ancora noti. fm
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Tecnica: icona stilistica di classe media; 5 posti, 2 porte; lunghezza: 4.2 metri; peso: 1364 kg; bagagliaio: da 310 a 905 litri di volume Motori: benzina turbo da 1.2 l (105 CV) a 2.0 l (200 CV), Turbodiesel da 1.6 l (105 CV) a 2.0 l (140 CV) Prezzo: non ancora disponibile.
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Tecnica: berlina elettrica; 5 porte, 4 posti, lunghezza: 4,49 m; bagagliaio: 310 l Motore: elettrico con 16 batterie agli ioni di litio, 150 CV, coppia 370 Nm, 4 cilindri benzina 1,4 l, 86 CV, trazione anteriore Consumo totale (fabbrica): 1,6 l/100 km; 40 g/km CO2 Prezzo: 50 900 Fr. (incluse le batterie).
La seconda generazione della VW Beetle con i tipici fari arrotondati, il predellino sporgente e il tetto bombato.
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Scheda tecnica 103 cm
passo 271 cm
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lungh. 460 cm (larg. 185 cm)
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172 cm
m 9c –8 64
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cm 10 –1 88
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110 cm
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larghezza interna: ant. 147 cm, post. 150 cm bagagliaio : 402–1391 litri pneumatici: 235/50 R 19, min. 215/70 R 16
VEICOLO PROVATO Opel Antara 2.2 CDTI Cosmo aut.; 5 porte, 5 posti; 46 950 fr. (auto del test: 52 950 fr.) Gamma: dalla 2.4, 167 CV (35 450 fr.) alla 2.2 CDTI Cosmo aut., 184 CV (46 950 fr.) Opzioni: vernice metallizzata (850 fr.), pacchetto comfort con fari xeno, cerchioni alu 19”, sistema controllo pressione pneumatici ecc. (2000 fr.) Garanzia: 2 anni di fabbrica, assistenza stradale illimitata (se manutenzione rispettata); antiruggine: 12 anni (cond.) Importatore: General Motors Suisse SA, 8152 Glattbrugg, www.opel.ch DATI TECNICI Motore: 4 cilindri turbodiesel, 184 CV; trazione integrale, cambio aut. a 6 rapporti Peso: 1975 kg (auto del test), totale ammissibile 2505 kg, carico rimorchiabile 1700 kg
Check-up TCS DINAMICA DI COMPORTAMENTO Prestazioni (0–100 km/h): 9,7 s Elasticità: 60–100 km/h (in posizione D) 5,5 s 80–120 km/h (in posizione D) 7,4 s Diametro di sterzata: 12,6 m Insonorizzazione: 60 km/h: 59 dBA 11113 120 km/h: 69 dBA 11113 SICUREZZA Frenata (100–0 km/h): 37,2 m Visibilità circolare Equipaggiamento
11111 11133 11111
COSTI DEI SERVIZI manutenzione (km/mese) ore
mano d’opera (fr.)
30 000/12 2 290.– 60 000/24 2,3 333.– Manutenzione per 180 000 km: 15 000 km/anno 31,4 10 444.–
Restyling per ritrovare tonicità L’Opel Antara riparte da un restyling sostanziale e da un motore diesel non privo di pregi, anche se dai consumi elevati. Test della versione 2.2 CDTI Cosmo automatica.
› I «lifting» a metà carriera di un’automobi-
le si riducono generalmente ad una semplice operazione cosmetica. L’Opel Antara è andata oltre ed esce indubbiamente rinata dall’intervento. In primo luogo, il telaio rielaborato migliora sensibilmente il comportamento di questo pesante mezzo di due tonnellate. Inoltre, il nuovo motore diesel da 184 CV gli imprime una buona dose di dinamismo. Se questa SUV di ispirazione crossover non raggiunge ancora la perfezione, si rivela nettamente più equilibrata, così da meglio goderne le qualità principali: abitabilità e rapporto prezzo-prestazione interessante.
Polivalenza di rigore | I ritocchi stilistici della carrozzeria sono minimi, ma è all’interno che si rivelano i progressi più tangibili. Di buona fattura, i vari materiali creano un ambiente gradevole, nobilitato, sulla versione Cosmo, da un rivestimento in cuoio di buona qualità. Finiti i tempi dei sedili rigidi della versione originale: i sedili in pelle forniscono una tenuta e una comodità apprezzabili. E, come in passato, gli occupanti posteriori godono di un ampio spazio, mentre purtroppo il vano bagagli rientra comunque ancora nella fascia inferiore della categoria. Ciò non impedisce all’Antara di vantare un’incontestabile polivalenza, testimoniata dalla facilità con cui si ribaltano i sedili
COSTI D’ESERCIZIO km/anno
ct./km
fr./mese fissi variabili
15 000 30 000
93 65
700.– 700.–
Più o meno
467.– 934.–
Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agenzie Opel da 82 a 179 franchi
CONSUMO AL BANCO DI PROVA (ciclo UE 80/1268) urbano
extra urbano misto
TCS 10,5 6,5 fabbrica 10,3 6,4 Emissioni di CO2: Media svizzera di CO2: etichettaEnergia (A–G): CONSUMO DEL TEST 8,7 l/100 km serbatoio: 65 litri
8,0 7,8 210 g/km 161 g/km D 11333
autonomia 747 km
�
TCS Tecnica ed economia: Robert Emmenegger
posteriori. Per quanto riguarda i comandi, lo stile che si ritrova è quello di vari modelli Opel, che comincia a perdere di attualità.
Maggior tenuta | Grazie ad una migliore
rigidità, il comportamento si iscrive nella media della categoria, sostenuto anche alla trazione integrale che offre una buona motricità in curva. La precisione di guida richiederebbe uno sterzo un po’ più diretto. In caso di bisogno, questa 4�4 da salotto può contare su un regolatore della velocità in discesa. Buona autovettura da strada con insonorizzazione curata, l’Antara conserva una taratura delle sospensioni rigide. Quasi troppo in città, dove le gomme da 19” opzionali certo non contribuiscono ad assorbire le piccole irregolarità. Il motore turbodiesel da 2,2 litri, invece, fa per fortuna dimenticare la ruvidità del vecchio 2 l. Più progressivo che esplosivo, questo aggregato seduce per la morbidezza con cui lavora e la consistenza delle sue riprese. Il cambio automatico si dimostra inoltre dolce e dotato di sufficiente reattività. Unico neo: i consumi eccessivi per un diesel moderno. Questa Opel Antara ottimamente rivisitata compensa le imperfezioni con un ricco equipaggiamento sulla versione Cosmo, tanto più che il suo prezzo è inferiore a quello della versione originale da 150 CV.
+ –
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Marc-Olivier Herren
Buon rapporto prezzo/prestazioni, ricco equipaggiamento di serie, abitabilità posteriore generosa, buona insonorizzazione, motore dotato di potenza e coppia, autovettura polivalente, stile gradevole, prezzi delle opzioni. Consumi elevati rispetto alla concorrenza (nella versione automatica), telaio rigido, peso elevato, raggio di sterzata ampio, guida troppo indiretta, bagagliaio mediocre per volume, costi dei servizi molto elevati.
Il bagagliaio non è molto voluminoso.
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Una nuova calandra cromata sottolinea le linee imponenti, ma anche raffinate, di questa Opel Antara rivisitata.
tabella comparativa Prezzo (fr.) Cilindrata (cc) Potenza (kW/CV) Coppia massima (Nm/min) Consumo (l/100 km) Rumore int. 120 km/h (dBA) Costi al chilometro (fr./km)3 Costi di manutenzione4 Test «Touring» 1 4
Ambiente accogliente e cuoio nella versione Cosmo.
Opel Antara 2.2 CDTi Cosmo aut.
Ford Kuga 2.0 TDCi Titanium aut.
Nissan Qashqai +2 Renault Koleos 2.0 dCi 2.0 dCi Acenta aut. Dynamique aut.
46 950.– 2231 135/184 400/2000 8,0 D2 69 –.93 13333 13/2011
47 800.– 1997 120/163 340/2000 6,81 C2 — –.92 11333 —
45 900.– 1997 110/150 320/2000 7,11 D2 695 –.90 11333 15/20075
44 600.– 1995 110/150 320/2000 7,41 D2 686 –.90 11333 15/20086
dati importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore 3 costi di manutenzione per km (15 000 km/anno) su 180 000 km (15 000 km/anno) 5 Nissan Qashqai 2.0 dCi Tekna 6 Renault Koleos 2.0 dCi 173 CV
Opel Antara 2.2 CDTI Cosmo automatica in dettaglio
foto Fabian Unternährer
ABITACOLO 11113 In netto progresso, l’interno con materiali di buona qualità e buona finitura è accogliente. Molto spazio per le gambe sul posteriore. Penalizzato dal pianale alto, il bagagliaio ha una capacità al limite. Facilmente ribaltabile, la panca libera spazio di carico piano.
Lo spoiler molto basso non incita ad andare sullo sterrato.
COMFORT 11123 Sedili di cuoio eleganti e livello sonoro moderato sono apprezzabili sui lunghi tragitti. La taratura delle sospensioni rigida si fa sentire a bassa velocità. Le gomme da 19 pollici opzionali non migliorano la situazione. DOTAZIONE 11111 L’equipaggiamento già completo si arricchisce sulla versione Cosmo di sedili in pelle, sensori di parcheggio anteriori e
posteriori, regolatore di velocità ecc. Le opzioni sono a buon mercato. La funzionalità dei comandi è un po’ obsoleta. PRESTAZIONI 11113 Nettamente più potente, il diesel da 184 CV imprime un corretto dinamismo a quest’auto da 2 tonnellate. La coppia è generosa e l’abbinamento motore-cambio automatico è piacevole. I consumi sono troppo alti. COMPORTAMENTO 11113 Sebbene il peso si percepisca chiaramente in curva e lo sterzo sia poco diretto, l’Antara dimostra un’onorevole tenuta di strada. Buona trazione grazie al 4�4. SICUREZZA 11111 La dotazione risponde agli standard attuali. Freni molto efficaci.
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viaggi e tempo libero | touring 13 | 4 agosto 2011
Veduta dallo Schlossberg sulla cittadina di Staufen, dove Eberhard Busch propone momenti di cultura nella sua cantina-teatro privata.
Acqua, vino e donne risolute Acque termali curative, vigneti a terrazza invitanti, gastronomia avvincente: nella regione tedesca del Markgräflerland sono protagoniste donne forti e simpatiche.
› Socchiudere gli occhi e lasciarsi accarez-
zare dall’acqua di 38 gradi fortemente salata, un balsamo per muscoli e articolazioni. Nella piscina esterna del bagno termale a Bad Bellingen, con getti da massaggio e panche con acqua spumeggiante, i nuotatori fanno del bene ai propri arti arrugginiti davanti al computer. La conferma per il visitatore viene dalle spiegazioni della giovane direttrice del luogo di cura, Rebecca Paul, con la frase: «Solamente 45 minuti nella grotta con il sale del Mar Nero corrisponde ad una breve vacanza al mare», ed ecco che fioccano le prenotazioni. A Bad Bellingen, il cosiddetto «medical wellness» viene offerto a cinque stelle. I 200 000 ospiti che visitano le terme ogni anno, sono anche il carburante del benessere della cittadina tedesca con le romantiche case a graticcio. «Bad Bellingen è una
vera e propria ‹cura termale per buongustai›», afferma il sindaco Christoph Hoffmann. Ai bisogni e desideri dello stomaco ci pensa Ramon Basler nella sua «Berghofstüble», un locale «bib gourmand» premiato dalla Guida Michelin, e altri ristoranti e alberghi che hanno iscritto i loro meriti nell’atlante della gastronomia. Chi ha una predilezione per parchi, giardini e rose, durante il suo viaggio dovrebbe fare una pausa nel Landhaus Ettenbühl, un prestigioso Bed and Breakfast.
La qualità è tutto | Il Markgräflerland ha ricevuto il nome dal Markgrafen di Baden. Stando alle indicazioni degli uffici di turismo, la regione comincia a Lörrach, presso il confine con Basilea, e scorre in direzione nord sino a toccare Friburgo in Brisgovia. Sul versante occidentale il confine è costi-
tuito dal Reno, ad est invece dalla cresta principale della Foresta Nera. I dintorni sono conosciuti come l’area climatica più calda della Germania e la regione viene anche chiamata «la Toscana della Germania». Il terreno è, infatti, ideale per la coltivazione di verdure e vigneti. La varietà dominante di vite bianca è il Gutedel, da noi noto come Chasselas, e il grappolo rosso di maggior coltivazione si chiama «Spätburgunder», da noi meglio conosciuto come Pinot Noir. Sulla strada del vino del Baden – anche apprezzata da escursionisti e ciclisti – si trovano flemmatici paesini vinicoli come Müllheim, Heitersheim o Schliengen. E la prossima volta proprio a Schliengen i viaggiatori dovrebbero fare una sosta e dare un’occhiata nella vecchia Posta dei «Thurn und Taxis». È il regno di Roy Blankenhorn, che per la quinta
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foto Christian Bützberger
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Coltivazione di asparagi Bohrer a Hartheim. Viaggio in carrozza nei vicoli. Qui le donne sono protagoniste: Rebecca Paul, direttrice dello stabilimento di cura a Bad Bellingen, la viticoltrice Roy Blankenhorn a Schliengen e la cuoca creativa Douce Steiner a Sulzburg.
generazione gestisce l’omonimo vigneto fondato nel 1847. La signora Blankenhorn è una simpatica ed eloquente interlocutrice, che sa tutto sui vini Markgräfler e che in una degustazione riesce a raccontare anche aneddoti curiosi e buffi che ti portano a ridere sino alle lacrime.
Creativi e spiritosi | Mentre in mezzo alla crisi finanziaria di tre anni fa tutti avevano il muso lungo, la signora Blankenhorn ha reagito creando l’«Ottimista». È un vino spumante, un prosecco «con dentro tutto ciò che lo rende buono». Il trio di vini è completato dall’«Idealista» (Pinot Noir Barrique) e dall’«Altruista» (Pinot Blanc Chardonnay). Ecco un assaggio della creatività della risoluta e sensibile viticoltrice, i cui vini di punta Gutedel e Spätburgunder entusiasmano facilmente qualsiasi appassionato di vino. Con le rovine della fortezza sullo Schlossberg che si scorgono anche da lontano, a Staufen possono visitare il nucleo medievale, curiosare nei piccoli negozi arredati con cura e fare una breve pausa in uno dei numerosi caffè. I visitatori possono scorgere anche le crepe, alcune spesse centimetri, in
almeno 260 case, conseguenza di una fallita trivellazione alla ricerca di calore nell’autunno 2007 che aveva provocato un’eco mondiale. Staufen viene anche nominata la città di Faust, perché luogo di azione del dottor Faust. «L’uomo erra finché aspira», è la citazione più nota del mago. Se Goethe ha reso onore al Dr. Faust con l’omonimo libro, attorno al suo mito ci sono numerose saghe e dicerie. Chi desidera conoscere più da vicino il dottore, a Staufen può prenotare £la stanza Faust nell’Hotel e Ristorante «Löwen» gestito da Edeltraud Pilz. Staufen è anche l’ideale punto di partenza per escursioni, sia tra i vigneti che nella valle del Münster con la cima del Belchen come punto di riferimento.
La cuoca provetta | Una scorribanda at-
traverso il Markgräflerland dovrebbe includere per diversi motivi una sosta nella valle in cui scorre il fiume Sulzbach. Il luogo principale Sulzburg è tra i più vecchi centri minerari d’Europa. Anche la millenaria ex chiesa conventuale St. Cyriak è una testimone dall’incalcolabile valore. Da decenni Sulzburg è anche un punto d’incontro di appassionati della buona tavola.
Il terreno del Baden meridionale è fertile anche a Sulzburg. Asparagi e fragole in primavera, frutta matura e selvaggina dalle foreste adiacenti in autunno. Sul tavolo vengono servite creazioni magistrali, usando sempre se possibile prodotti locali, opera della più giovane cuoca stellata tedesca Douce Steiner nell’«Hirschen». Una stella Michelin è il riconoscimento ottenuto per le prelibatezze sinora sfornate. Una bravura che ha trovato ammiratori anche oltre confine, fatto sta che quattro quinti degli ospiti provengono dalla Svizzera. La cuoca virtuosa, che gestisce la casa assieme al marito, nel colloquio fa capire che segue le orme del padre, il dotato cuoco Hans-Paul Steiner, che ai fornelli si è guadagnato due stelle Michelin. E noi le porgiamo i nostri migliori auguri!
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Christian Bützberger Info Touring Tutto sulla regione e sulle specialità gastronomiche e vinicole sui seguenti siti Internet: www.markgraefler.de, www.bad-bellingen.de, www.berghofstueble-bad-bellingen.de, www.landhaus-ettenbuehl.de, www.muenstertalstaufen.de, www.fauststube-im-loewen.de, www.bohrerhof.de, www.douce-steiner.de, www.gutedel.de
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il consulente di viaggio
Urs-Peter Inderbitzin
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Se Montezuma si vendica sul vostro intestino…
Magica operetta Le stelle brillano, l’acqua gorgoglia e i cuori si sciolgono. Lì vicino, un soldato sta sulla sponda del Volga e canta un ritornello triste che trasuda solitudine e nostalgia d’amore. Sì, esatto… è proprio lui: Zarevic! Soltanto che… l’acqua non è quella del grande fiume russo, bensì quella del Neusiedlersee, il più grande lago di steppa dell’Europa centrale. E la spiaggia è di legno e plastica. È il teatro all’aperto di Mörbisch nel Burgenland austriaco. Dal 1957 qui si tiene ogni anno in estate (quest’anno fino al 28 agosto) un grande spettacolo d’operetta, che attira visitatori da tutta l’area linguistica germanofona. Attualmente è di scena «Lo Zingaro Barone» di Johann Strauss. Da Vienna c’è un servizio di bus navetta verso Mörbisch. La visita al festival si combina bene anche con un soggiorno nella fantastica Terme di St. Martin, inaugurata nel 2009 ai margini del Parco nazionale di Neusiedler See-Seewinkel. Informazioni dettagliate: www.seefestspiele-moerbisch.at e www.stmartins.at. cha
Mostra straordinaria al Pantheon di Basilea
Mobile su due ruote
In questa esposizione straordinaria si possono ammirare veicoli che vanno dalla prima «macchina per camminare», una bicicletta di legno battezzata «Draisine», che viene attribuita all’inventore Karl Drais, sino al più recente sviluppo della bicicletta elettrica. I visitatori possono seguire i diversi sviluppi delle biciclette con i cerchioni in legno, i sistemi di trazione e le due ruote particolari come il biciclo, il tandem e la bicicletta reclinata. Le moto sono oggetti magici, impregnati emotivamente della magia del senso di libertà. Il primo brevetto per una moto è stato depositato nel 1869. Nell’esposizione si possono ammirare rarità come il «Condor Motorette» del 1908 o il «FN 4» con cilindri in linea. ku Pantheon Basel, Hofackerstrasse 72, Muttenz, tel. 061 466 40 66 o www.pantheonbasel.ch
Buona tavola con bel gesto I cuochi di Gilda Sabato 3 settembre i cuochi tutti vestiti di bianco della Gilda Svizzera dei RistoratoriCuochi serviranno la gente in occasione della 15ma giornata culinaria della Gilda. In molte città e località sfoderano i loro utensili di cucina, installano tavoli e panchine e offrono prelibatezze. Il risultato sono contributi in donazioni a sei cifre, che vengono versati per metà alla Società Svizzera Sclerosi Multipla e per metà a progetti di aiuto regionali. Per informazioni: tel. 044 377 52 90 o www.gilde.ch.
Coccolati dall’eco del mar Romantica Liguria Un vero e proprio rifugio, una meta ideale per una fuga estiva… magari per festeggiare un anniversario particolare in dolce compagnia. Il luogo magico è la locanda Eco del Mare a Lerici, sulla costa ligure in provincia di La Spezia. Solo sei esclusive camere arredate con raffinatezza e dai nomi evocativi (Diamante, Così Celeste, Dune Mosse ecc.), con spiaggia privata in una baia incastonata tra gli scogli, al riparo dalla calca. È una delle proposte estive del tour operator luganese Exclusive Travel Consulting: tel. 091 910 07 46, www.etcsa.ch.
Chi ha avuto sfortuna, ne può raccontare di cotte e di crude... sulla diarrea in vacanza, chiamata anche «la vendetta di Montezuma», dal nome dell’imperatore atzeco ucciso dai conquistatori spagnoli. E non succede solo nei paesi esotici. Anche su una crociera fluviale in Europa centrale può diffondersi questo «fastidio» molto sgradevole. All’inizio mancano soltanto singole persone, poi si svuotano interi tavoli. Un risarcimento danni – ad esempio per un ricovero in ospedale – può essere richiesto in questi casi solamente se la causa per la diarrea può essere chiaramente ricondotta a un hotel o a una nave da crociera. Se sull’isola di Gran Canaria si ammala solo un ospite dell’hotel, allora è dura: egli ha forse mangiato a colazione e a cena in albergo, ma tra i due pasti ha magari consumato un gelato in spiaggia e un hamburger facendo shopping in centro. In queste condizioni è praticamente impossibile provare che ci si è ammalati mangiando in hotel. Per contro ci sono più probabilità di far valere un difetto di viaggio e ricevere un risarcimento danni, quando la malattia proviene senza ombra di dubbio dall’hotel e altri ospiti accusano gli stessi sintomi. Se però «solo» 10 su 450 ospiti si ammalano, non basta, come ha deciso una corte tedesca. Il giudice deve essere convinto, che il mal di stomaco è riconducibile alla mancanza d’igiene in cucina. E attenzione: solo chi ha prenotato un viaggio forfettario può sporgere denuncia contro l’agenzia di viaggi. Chi invece ha prenotato in modo individuale all’estero, deve farsi valere sul posto. In Svizzera, contrariamente che in Europa, non è ancora chiaro se un viaggiatore può chiedere un indennizzo per «perdita di godimento delle vacanze» dato che ha dovuto rimanere seduto per giorni al gabinetto. Su questo tema manca ancora una sentenza indicativa del Tribunale federale.
L’autore è giornalista giudiziario accreditato presso il Tribunale federale.
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Proposte estive per la montagna Sempre più impianti di risalita scoprono l’estate come fonte di guadagno. Le società spingono a alta quota la loro attrattività grazie a prodotti innovativi e a un marketing efficace. Uno studio lo mette nero su bianco: il potenziale è grande. mento: la stagione sciistica è da tempo conclusa e al posto dei fiocchi di neve, in cielo regna il sole di luglio. Tuttavia, la grande navicella fa su e giù dalla montagna. A bordo ci sono molti ciclisti, completamente equipaggiati, con i loro bolidi a due ruote. Ma non mancano nemmeno le famiglie, le coppie e singles di ogni età. Lo stesso quadretto lo ritroviamo nella vicina Flims, che assieme a Laax e Falera, costituiscono un comprensorio vacanziero. Dietro tutto ciò c’è il Gruppo Weisse Arena, che non solo gestisce gli impianti di risalita, ma è anche responsabile dello sviluppo dei prodotti e della promozione di tutte le destinazioni. Per incentivare l’attività nel periodo estivo, il Gruppo Weisse Arena punta sulla diversificazione e sull’attrattività dei prodotti. Attualmente a Laax si lavora alla creazione di attrazioni attorno al complesso di appartementi Rocksresort nei pressi della stazione di partenza. Recentemente è stata inaugurata la Freestyle Academy, il primo padiglione di freestyle indoor di tutta Europa, che offre tutto l’anno trampolini di ski jump, un parco per skater, nonché tanti altri trampolini. I corsi offerti per bambini e ragazzi sono ben frequentati. Anche le attrazioni per ciclisti e skater sul lato di Flims animano da anni la stagione estiva.
Alto potenziale | Oltre alla qualità delle infratrutture, anche il marketing deve fare un buon lavoro. La località vacanziera viene promossa in estate con il marchio «Flims» e confeziona numerosi pacchetti offerta. Ad esempio, sono state sviluppate diverse offerte per biker. A queste si aggiungono i pacchetti per bambini che ruotano attorno alla grande foresta con i suoi folletti, per attirare di più le famiglie e, oltre ad aumentare le frequenze sugli impianti di risalita, far crescere anche i pernottamenti in hotel e appartamenti di vacanza. Negli ultimi anni, la strategia ha avuto successo. Adesso però si fa sentire sull’attività la pressione del franco forte. «Nonostante ciò sinora i pernottamenti di quest’estate si aggirano attorno al livello della scorsa sta-
gione», afferma Britta Maier, portavoce del Gruppo Weisse Arena. Con un marketing più intenso per la stagione estiva, il comprensorio Flims-Laax-Falera non perde di splendore. Lo conferma un attuale studio della società di consultazione Deloitte. «Sempre più località sciistiche svizzere – si legge – scoprono la stagione estiva e la diversificazione delle loro offerte come importante opportunità di crescita». Lo studio indica che più di un terzo delle oltre 50 società di impianti di risalita in estate registra già oltre il 20 % delle entrate totali.
Innovazioni | Già oggi è realtà anche per
le Ferrovie della Jungfrau: la società raccoglie il 60% del suo fatturato in estate. Stando al direttore Urs Kessler, sussiste ancora un potenziale di crescita. «Facciamo affidamento soprattutto sui mercati in crescita in Asia». Le Ferrovie della Jungfrau investono regolarmente in nuove attrazioni, per rendere l’estate ancora più popolare tra i vacanzieri. Si è ormai diffuso il «First Flyer», un’attrazione mozzafiato sulla fune, che l’anno scorso è stata provata da quasi 14 000 ospiti. Kessler spera di ottenere un successo simile dalla nuova offerta «TrottiBiken» a Grindelwald. Un rapporto 50:50 tra esercizio d’estate e d’inverno è l’obiettivo anche della società di trasporto montano Titlis-Rotair in Svizzera centrale. Attualmente ancora sei su dieci passeggeri sono sportivi invernali. Le infrastrutture estive vengono migliorate costantemente e ampliate. Nell’estate 2010 per la prima volta sul Trübsee sono state messe a disposizione barche a remi, una novità che stando al capo marketing Peter Reinle è stata molto apprezzata dagli ospiti. Nuove pareti per arrampicata, percorsi tra i ghiacciai, nuove piste per ciclisti ed esursionisti provvederanno a completare l’offerta per questa estate. Si è attivi anche a Savognin, dove la stagione estiva, nonostante una promozione pluriennale, è ancora marginale. Negli ultimi anni, comunque, il numero di ospiti estivi è raddoppiato grazie ad attrazioni come il laghetto balneabile, parchi avventura,
foto ald
› Alla stazione di partenza di Laax c’è fer-
impianti di risalita gratis, club per bambini. Ma per Vendelin Coray, direttore degli impianti di Savognin, «il potenziale è ancora molto più grande». Gli impianti di Zermatt non si concentrano, invece, su un marketing più intenso per la montagna d’estate. «Negli ultimi anni abbiamo potuto aumentare i nostri risultati estivi del 10% grazie solo a sforzi maggiori nel campo del marketing», afferma il direttore appena in pensione Christen Baumann. La Fondazione Svizzera per la protezione del paesaggio ritiene che offerte come le slittovie, piattaforme panoramiche e pareti per arrampicata già domani non saranno più innovative, e che a causa della loro diffusione saranno ben presto una uguale all’altra. Allo stesso tempo, sono strutture che nel lungo periodo rovinano la natura e il paesaggio e fanno scappare la gente che cerca la quiete e un ambiente di montagna incontaminato. Queste offerte dunque dovrebbero venire pianificate con la massima cautela. Robert Wildi
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L’impianto «First Flyer» delle Ferrovie della Jungfrau è tra i favoriti dei turisti di tutto il mondo. È ora in voga andare in bici a Flims, Laax, Falera, dove i responsabili creano costantemente nuovi prodotti. È difficile battere l’offerta di escursioni estive a Zermatt, con il Cervino come costante accompagnatore.
«In primo piano mettiamo l’esperienza autentica della montagna» » Il comprensorio di Flims-Laax-Falera è sulla giusta via
per diventare una destinazione per le vacanze estive? Britta Kaula: Siamo responsabili per la promozione della destinazione durante l’intero anno e naturalmente puntiamo a rafforzare il periodo estivo. Con Laax abbiamo sviluppato un marchio di successo per l’inverno. Queste esperienze le vogliamo usare attivamente, per fare di Flims un marchio forte per posizionarlo con successo anche d’estate. Ha idee e piani concreti per fare del comprensorio Flims-LaaxFalera una meta ambita dai vacanzieri anche durante la stagione calda? Facciamo affidamento su una promozione di lunga durata. In concreto significa che puntiamo a un chiaro posizionamento nel mercato come meta di vacanze attive per ciclisti ed escursionisti. A questo fine creiamo i prodotti e promuoviamo il tutto con offerte anche di breve durata e pacchetti attrattivi. Come fa a trovare l’equilibrio tra parchi avventura di montagna e una natura intatta?
Siamo coscienti della nostra responsabilità nei confronti dell’ambiente e ci impegniamo per ottenere un rapporto sostenibile con la natura. Tutti i nostri progetti vengono seguiti da associazioni di protezione della natura. Nello sviluppo di nuovi prodotti in primo piano rimane l’esperienza autentica della montagna. Il Gruppo Weisse Arena partecipa all’offerta estiva lanciata recentemente da Grigioni, Vallese e Ticino Turismo denominata «Bambini sino a 12 anni gratis»? Sì, riteniamo questa iniziativa molto attraente per le famiglie e vi partecipiano in modo attivo. Intervista: RW
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Britta Kaula, direttrice Marketing/Comunicazione del Gruppo Weisse Arena.
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Joël Biletta
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L’Ibis Moussafir Tanger City Center a Tangeri, in Marocco, è il 900° Hotel Ibis.
Stesso servizio ovunque Il marchio Hotel Ibis della catena alberghiera francese Accor è in espansione. Oltre 900 economy hotel offrono agli ospiti un servizio standardizzato in tutto il mondo.
› Il gruppo alberghiero Accor è rappresen-
tato nel mondo intero con 4200 alberghi in tutte le categorie di prezzo. I soci del TCS ottengono sconti interessanti nel prenotare via Internet o attraverso il call center. Per gite in città e viaggi d’affari è molto richiesta Ibis, la catena alberghiera nel segmento economy. A fine gennaio è stato inaugurato a Tangeri, in Marocco, il 900° Ibis. In Svizzera quest’anno sono stati aperti due nuovi Hotel Ibis: in febbraio a Delémont (JU) e in giugno a Bulle (FR).
Camere standard | Il Gruppo Accor è presente in Svizzera con 44 alberghi (circa 4900 camere) e occupa un migliaio di dipendenti; 21 di queste 44 infrastrutture sono Ibis e offrono possibilità di pernottamento confortevoli e a buon prezzo a Baar, Basilea, Berna, Bulle, Coira, Crissier, Delémont, Friburgo, Ginevra (tre), Kriens, Losanna, Locarno, Neuchâtel, Rothrist, Sion, Winterthur e Zurigo (tre). Lo standard in una struttura Ibis è sempre lo stesso, ovunque si trovi nel mondo. Gli alberghi sono situati sempre in una
posizione centrale. Le camere spaziose dispongono di bagno separato, grandi letti, aria condizionata, collegamento Internet e un televisore con programmi locali e internazionali. Inoltre, si offrono agli ospiti degli spazi comuni invitanti e pratici. Stando alla filosofia della catena alberghiera, anche il servizio di qualità deve essere sempre lo stesso. La catena alberghiera è stata fondata con l’inaugurazione del primo Hotel Ibis nel 1974 a Bordeaux. Ne è seguita un’espansione in tutta l’Europa. Il primo albergo Ibis svizzero ha aperto le porte nel 1987 a Sion, altri venti ne sono spuntati sino ad oggi. Stando a Yann Caillère, presidente di Accor, Ibis intende continuare a espandersi in tutto il mondo e aprire in media 70 nuovi alberghi all’anno.
Sconti per i soci | In numerosi Hotel Ibis
distribuiti in 36 Paesi i soci del TCS godono del 5% di sconto se prenotano mediante Internet o il call center. Unica nota stonata: questi vantaggi si riferiscono unicamente agli alberghi Ibis all’estero e dunque non vi
sono sconti per pernottamenti in Svizzera. Negli alberghi Sofitel, Pullman, McGallery, Novotel e Mercure si può usufruire sino al 12% di sconto in Svizzera e in tutto il mondo. nr
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Accor, il leader del mercato mondiale Il Gruppo Accor è presente in 90 Paesi con 4200 alberghi e quasi 500 000 camere. Dalla classe di lusso sino a quella budget, Accor dispone di un’offerta completa di hotel sotto i marchi Sofitel, Pullman, McGallery, Novotel, Suite Novotel, Mercure, Adagio, Ibis, All seasons, Etap Hotel, hotelF1, Motel 6 e Studio 6, nonché attività complementari come Thalassa sea & spa e Lenôtre. Con 145 mila dipendenti nel mondo il gruppo offre ai suoi ospiti e partner in affari quasi 45 anni di esperienza. tg
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4 agosto 2011 | touring 13 | club e soci
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«Il mio hobby è il TCS» Quasi 40 anni di lavoro al TCS, per decenni come segretario generale della Sezione Ticino, oggi come primo portavoce della sede centrale nella Svizzera Italiana: Renato Gazzola, un uomo che ha dedicato tutta la sua vita al club.
› Per la prima volta nella sua storia ultra-
centenaria, dal 1° marzo 2011 il Touring Club Svizzero ha un suo portavoce anche per la Svizzera di lingua italiana. Si tratta di un avvenimento epocale per il club, che ha così voluto impegnarsi in modo tangibile sui principi federalistici. E la persona prescelta dalla sede centrale per inaugurare questo nuovo posto dimostra quanto il TCS nazionale tenga a curare i contatti con la stampa e la pubblica opinione a Sud delle Alpi. Non si tratta infatti di un professionista qualsiasi, ma di Renato Gazzola, segretario generale della Sezione Ticino del TCS sino alla fine di febbraio scorso. Straordinario anche il fatto che la sua entrata in funzione sia avvenuta esattamente il giorno dopo il suo pensionamento. Racconta Gazzola: «Effettivamente, è un grande onore per me la decisione della sede centrale di Ginevra di affidarmi questo lavoro part-time nonostante abbia compiuto 65 anni in febbraio». Evidentemente, il TCS è uno di quei datori di lavoro per i quali l’esperienza conta ancora molto…
Renato sarebbe andato in pensione, la sede centrale ha deciso di non lasciarsi sfuggire l’occasione di poter contare sui suoi contatti per trasmettere e spiegare i propri punti di vista al pubblico ticinese e dei Grigioni Italiani. Anche perché, come spiega lui stesso: «A Ginevra ci si è resi conto che il Ticino, pur essendo relativamente piccolo, ha un numero impressionante di media».
Record mondiale | Infatti, il «caso
Ticino» è citato perfino nelle scuole di giornalismo, perché su una popolazione di circa 300 000 abitanti vi si contano: 3 canali televisivi, 5 stazioni radio, 3 giornali quotidiani, 2 domenicali, 4 settimanali politici e altri 7 generalisti, 2 riviste quindicinali, 16 mensili e, infine, ben 7 siti d’informazione on-line. «È la regione più mediatizzata del globo», sintetizza il portavoce. Le sollecita-
zioni da parte dei giornalisti sono quindi continue e ci vuole qualcuno che li soddisfi puntualmente. Ma dopo una vita di lavoro non era forse ora di dedicarsi a qualche hobby casalingo, magari al giardinaggio come fanno molti pensionati? «Il giardinaggio è già l’hobby di mia moglie, mentre il mio è sempre stato il TCS», risponde scherzando Renato Gazzola, seduto alla scrivania del suo ufficio ricavato in una delle stanze della sua graziosa casetta sulle verdi colline di Tesserete.
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Antonio Campagnuolo
In pillole Renato Gazzola (65) è diplomato in «Albergheria e Turismo». Dopo alcune esperienze professionali in Romandia e Svizzera tedesca, nel 1972 è assunto dal TCS… per il quale lavora anche ora che è andato in pensione. Hobby: parole crociate ed enigmistica in generale, andare in cerca di funghi e, naturalmente, la buona tavola.
Dal lontano 1972 | La vita nel club di
Renato Gazzola inizia alla fine del lontano 1972, quando viene assunto come contabile e consulente di viaggi nell’agenzia TCS di Lugano. Pochi anni dopo, nel 1975, l’allora presidente sezionale avv. Franco Felder (poi diventato presidente centrale del TCS dal 1987 al 1996) lo chiama alla segreteria della Sezione Ticino. Da allora, in quella veste si occupa praticamente di tutto, collaborando sia con i servizi del TCS presenti sul territorio: Camping, Assista, Heberga e Patrouille, sia con tutte le altre sezioni TCS della Svizzera romanda e tedesca. E promuove innumerevoli manifestazioni fieristiche e popolari, tra le quali spicca il celebre Trittico Alpino Ticinese organizzato dal TCS, l’attesa biciclettata annuale sui passi San Gottardo, Oberalp e Lucomagno frequentata da centinaia di appassionati ciclisti provenienti da tutta la Svizzera e dalla vicina Italia.
Gazzola eccelle è sicuramente quello di «grande comunicatore», che lo ha fatto diventare negli ultimi 30 anni l’interlocutore privilegiato della stampa e delle autorità locali per tutto quel che concerne la mobilità. Così, dopo aver saputo che
Antonio Campagnuolo
Un comunicatore | Ma il talento in cui
Pensionato… ma non troppo: Renato Gazzola nel giardino di casa sua a Tesserete.
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club e soci | touring 13 | 4 agosto 2011
Alla ricerca della linea perfetta Durante il corso del TCS «Guida sportiva», i conducenti imparano a migliorare la loro tecnica di guida ed a trarre le massime prestazioni dal loro veicolo. Inoltre, una giornata in circuito regala un divertimento immenso.
› Nell’aria aleggia un odore di gomma e
benzina. Il sole brilla e preannuncia sin dal primo mattino una giornata calda sul circuito di Lignières, nel Giura neocastellano. Una dopo l’altra, appaiono sempre più auto in pista. Alcune austere ed asettiche, altre con una vera eleganza sportiva. Vengono parcheggiate in due file sulla linea di partenza della pista di gara. I piloti scendono, si salutano e osservano con curiosità i veicoli concorrenti. Ad eccezione dell’autrice di questo servizio, sono tutti giovani uomini ed hanno la felicità stampata sul volto. Tutti si sono iscritti al corso del Touring Club Svizzero intitolato «Guida sportiva» e oggi vogliono
solamente una cosa: spingere a fondo sul pedale dell’acceleratore e sfidare tutte le forze della dinamica.
I freni in casi estremi | Dopo il caffè di benvenuto ed espletate le formalità, entriamo nella sala di lezione per il briefing. L’istruttore Jean-Léon Andrey spiega le regole di gara in circuito. Qui vige il motto «si guida come tra gentlemen», ovvero: dimostrare umiltà! Ciò significa sorpassare solo nei punti consentiti, non esagerare e se non proprio non va: frenare! Inoltre a bordo è obbligatorio il casco. Quindi i piloti possono presentare brevemente se stessi e la loro vettura.
La berlina di servizio della redazione «Touring», una Saab 9-3 diesel, oggi deve competere in pista con una Honda Civic, una BMW 325i, Subaru Impreza, VW Golf 1, Saab 9-3 Cabriolet, Mercedes C230 Sport Coupé, Honda Accord e perfino con una Lotus Elise. L’istruttore Jean-Léon ci promette molta guida pratica durante tutta la e raccoglie una grande ovazione da parte dei presenti. Poi, i piloti per hobby vogliono usare l’acceleratore, testare i freni e portare a temperatura i pneumatici. Equipaggiati di casco integrale e di una radio ricetrasmittente si va in pista. Il primo esercizio si svolge ancora «all’asciutto». Dapprima bisogna interiorizzare specialmente la tecnica di seduta e di sterzata. L’istruttore mostra di cosa si tratta. In seguito vengono contrassegnati con coni arancioni (piloni) il punto di entrata, l’apice e il punto di svolta di una curva. In teoria il tutto funziona abbastanza rapidamente, ma la pratica ha le sue insidie come emerge già dopo i primi giri percorsi. Infatti, non è così facile trovare la linea perfetta di una curva: «Devi frenare più tardi! Devi entrare meno velocemente in curva! Accelera, accelera!», strilla Jean-Léon attraverso la ricetrasmittente che riecheggia nell’abitacolo dei piloti. Al suo occhio
La giornata in pista inizia con un breve briefing di teoria. Prima di partire, Jean-Léon mostra ai piloti per hobby la tecnica di seduta e di sterzata.
Perfino con la Lotus Elise si riesce a derapare, se si dà abbastanza gas e la carreggiata è bagnata. In pista vige l’obbligo del casco.
4 agosto 2011 | touring 13 | club e soci
esperto non sfugge proprio nulla e il suo rimprovero ha un grande effetto apprenditivo sui conducenti: si cerca di far meglio nei prossimi giri. Perciò ogni esercizio viene ripetuto più volte. Poi i freni e il motore vanno necessariamente fatti raffreddare.
Danza tra i coni | La prossima sfida si
chiama guida in slalom, una manovra con un grosso fattore di divertimento. Ora si capisce perché vige l’obbligo del casco in auto: il balletto attraverso i coni può riservare molti scossoni, si è scagliati avanti e indietro dalla forza di gravità. I sedili sportivi con una buona tenuta di seduta contano davvero. Contemporaneamente si promuo-
ve la tecnica della vista, poiché «si va sempre là dove si guarda», avverte Jean-Léon. Allora: non guardare mai i piloni! Durante la successiva manovra si può disattivare l’ESP: Jean-Léon passa alla sottosterzata e alla sovrasterzata. Molti trovano molto divertente questa occasione per rompere con le abitudini. I conducenti danno allegre controsterzate e Jean-Léon ce ne mette di suo, lasciando che cada la pioggia. Questo però fa anche salire la voglia di dare gas. Attraverso la radio Jean-Léon esorta con lusinghe i piloti ad abbandonare la prudenza appresa a scuola guida nella guida sull’asfalto bagnato. E ed ecco che: quasi tutti finiscono per sbandare.
Racing Days 2011
Durante l’ultimo esercizio prima della pausa pranzo vengono misurate le velocità. Jean-Léon mostra come ci s’immette in a una velocità sostenuta. Anche qui si tratta nuovamente di trovare la linea perfetta e di ridare gas prima possibile.
Ritorno alla realtà | Nel pomeriggio si prosegue con temerarie manovre di aggiramento di ostacoli, poi ci si sposta verso la tanto attesa guida libera: nel corso di tre turni di 15 minuti ciascuno tutti possono mostrare cosa sanno fare sul circuito di gara e riproporre quello che hanno imparato durante questa giornata. È permesso perfino sorpassare, manovra cui fa ricorso soprattutto la Lotus Elise: in definitiva non è fondamentale soltanto la capacità di guida, ma pure un buon rapporto peso/potenza, un telaio rigido e un baricentro basso. Verso sera, dopo innumerevoli giri e con un sorriso sulle labbra i conducenti fanno ritorno verso casa e di conseguenza alla realtà. Una realtà che include il traffico in senso contrario e i limiti di velocità, come di avverte cordialmente Jean-Léon.
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Nadia Rambaldi Info Touring Iscrizioni e ulteriori informazioni sul sito Internet www.test-e-trainingtcs.ch > Corsi speciali
foto Fabian Unternährer
Il proseguimento pratico dei corsi «Guida sportiva» sono i Racing Days 2011 organizzati dalla Test & Training TCS sul circuito da corsa di DijonPrenois in Francia. Sono adatti agli automobilisti e ai motociclisti che vogliono perfezionare la loro tecnica visiva e le traiettorie per affrontare le curve. Il prossimo corso per automobilisti è in programma il 12 ottobre, mentre per motociclisti il 13 ottobre. La pista di gara, lunga 3,8 km, si trova a meno di quattro ore da Zurigo. I soci del TCS con la moto pagano 390 fr., mentre con l’auto costa 450 fr. Informazioni e iscrizioni sul sito: www.tcs.ch > Corsi. nr
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Il pilota della BMW 325i immatricolata nel 1989 ha potuto soddisfare in pieno le sue ambizioni sportive a Lignières.
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il punto | touring 13 | 4 agosto 2011
Prezzi e prestazioni TCS telefono 0844 888 111 o www.tcs.ch
ETI TCS www.eti.ch Europa motorizzato «Famiglia» Fr. 103.– Europa motorizzato «Individuale» Fr. 75.– Europa non motorizzato «Famiglia» Fr. 77.– Europa non motorizzato «Individuale» Fr. 65.– Estensione Mondo «Famiglia» Fr. 88.– Estensione Mondo «Individuale» Fr. 70.– Spese di cura Europa Fr. 32.– Spese di cura fuori Europa Fr. 45.– Card Assistance www.cardassistance.tcs.ch per tutta la famiglia Fr. 28.– 20% di sconto per i titolari del Libretto ETI Carta Aziendale TCS www.tcs.ch/azienda Per veicoli aziendali Soccorso stradale da Fr. 134.– Protezione giuridica di circolazione da Fr. 111.– ASSISTA TCS www.assista.ch Assicurazione protezione giuridica Circolazione «Ind.» Fr. 66.– «Fam.» Fr. 96.– Privata senza sottoscrivere la circolazione «Famiglia» Fr. 245.– «Individuale» Fr. 225.– Privata con circolazione già sottoscritta «Famiglia» Fr. 215.– «Individuale» Fr. 192.– Immobili Fr. 60.– Auto TCS www.autotcs.ch Responsabilità civile, casco parziale, casco collisione, capitale incidente, protezione del bonus, danni di parcheggio 0800 801 800 Assicurazioni due ruote www.assicurazionitcs.ch Velo-Assistance. Con contrassegno per la bici, protezione giuridica, assistenza e copertura casco fino a Fr. 2000.– Fr. 25.–* copertura casco fino a Fr. 5000.– Fr. 80.–* Moto-Assistance (soccorso stradale e assistenza) Fr. 41.–* Ai motociclisti in Svizzera e all’estero * prezzi soci TCS Carta di credito TCS drive TCS MasterCard drive Carta partner TCS-American Express drive Gold Carta partner
Fr. 50.– Fr. 20.– Fr. 100.– Fr. 50.–
Infotech www.infotechtcs.ch Il TCS sottopone a test veicoli ed accessori e mette a disposizione dei soci informazioni raccolte e redatte in modo competente e neutrale. www.test-et-trainingtcs.ch Test&Training Sconti sui prezzi dei corsi di perfezionamento di guida nei centri di Lignières, Plantin, Betzholz, Stockental e Emmen. Formazione in due fasi www.2fasi.tcs.ch corsi obbligatori per la licenza di condurre. Viaggi TCS www.viaggi-tcs.ch Viaggi 0844 888 333 Camping www.campingtcs.ch 022 417 25 20 Alberghi Schloss Ragaz, Bad Ragaz www.hotelschlossragaz.ch 081 303 77 77 Bellavista, Vira Gambarogno www.hotelbellavista.ch 091 795 11 15 Ciclo e svago www.bici.tcs.ch
Keystone
Affiliazione www.tcs.ch Motorizzati (automobilisti e motociclisti) a seconda della Sezione e pro rata Tessera partner/giovani Fr. 44.– Non motorizzati Fr. 32.– Cooldown Club membercard Fr. 66.– Ciclisti (con Velo Assistance e RC) Fr. 37.– Juniores (con Velo Assistance e RC) a seconda della Sezione Quota per socio campeggiatore TCS (solo se già socio motorizzato o non motorizzato) Fr. 55.– (camping club AG: + Fr. 7.–; ZH: + Fr. 5.–)
I soci TCS dovrebbero eleggere parlamentari che rappresenteranno le richieste del TCS.
Scegliamo la gente giusta in Parlamento!
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Il 23 ottobre 2011 sceglieremo i nostri rappresentanti in Consiglio nazionale e, in molti cantoni, anche in Consiglio degli Stati. Questi parlamentari avranno nei prossimi quattro anni una grande influenza su questioni politiche che interessano i soci del Touring Club Svizzero in quanto persone mobili. Nelle sue linee direttive politiche, il TCS afferma che non sostiene direttamente né partiti politici né singoli candidati o politici. Il TCS è indipendente e si occupa soltanto delle cose della gente mobile. Quasi tutti i suoi soci circolano in macchina o in motocicletta. Dal TCS ottengono molte prestazioni a favore delle loro esigenze di mobilità motorizzata. Il TCS è un partner importante per la sicurezza del traffico e per 1.La politica climatica ed energetica dovrebbe garantire la libera scelta del mezzo di trasporto più adatto e riconoscere i vantaggi economici e sociali della mobilità motorizzata. 2.La politica energetica e climatica deve promuovere con incentivi nuovi e ambiziosi progressi nel campo della tecnologia dei veicoli. I consumatori devo dal canto loro poter conservare la loro libertà di scelta quando comprano e usano i loro veicoli. 3.Le reti di trasporto sono da adattare il meglio possibile alla crescente domanda e da ampliare in modo mirato – le strozzature e le colonne volute dalla politica a causa di infrastrutture sovraccariche sono dannose per tutti. 4.Il finanziamento delle infrastrutture di trasporto dovrebbe rifarsi al principio di causalità: gli automobilisti e il trasporto di merci su gomma dovrebbero pagare le strade, mentre gli utenti
l’educazione stradale dei bambini. Le nostre proposte vengono prese sul serio dai parlamento nazionale. A cosa dobbiamo fare attenzione quando in ottobre depositeremo il nostro voto nell’urna? Che il maggior numero possibile dei parlamentari eletti appoggino le proposte del TCS. Ma quale atteggiamento dovrebbero tenere i candidati se vogliono ottenere il sostegno di 1,6 milioni di soci TCS (vedi sotto)? Ringrazio voi, soci attivi del TCS, se nei prossimi mesi diffonderete queste richieste e le sottoporrete al vaglio dei candidati e delle candidate. Il 23 ottobre porremo le fondamenta per i prossimi anni – utilizziamo il nostro diritto di voto facendo attenzione che le nostre richieste trovino ascolto.
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Niklaus Lundsgaard-Hansen, presidente centrale del Touring Club Svizzero (TCS)
dei trasporti pubblici devono coprire completamente i costi di gestione e lo Stato deve destinare i fondi comuni all’infrastruttura dei trasporti pubblici. 5.Il sovvenzionamento trasversale del trasporto pubblico tramite le tasse e le imposte degli utenti della strada privati sono da respingere. Lo stesso vale per la prassi di raccogliere delle imposte stradali per costituire riserve. 6.La sicurezza del traffico sulle strade è va migliorata ulteriormente. I grandi sforzi degli ultimi decenni hanno dato i loro frutti. Per ulteriori provvedimenti è necessario riconoscere la responsabilità individuale dell’utente della circolazione ben formato, prudente e consapevole dei rischi. 7.Le esigenze di trasporto delle regioni rurali meritano sostegno, così come i problemi concentrati nelle aree metropolitane.
4 agosto 2011 | touring 13 | la pagina dei lettori
forum
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il concorso Ciclisti che amano i rischi
Ci sono spesso ciclisti che preferiscono usare la strada principale invece della ciclopista. E lo fanno con una certa spavalderia. Si mettono così in una situazione di potenziale pericolo in modo consapevole (o inconsapevole). Mi chiedo perciò se questo comportamento non debba essere multato, dato che in caso di incidente in genere è il più forte ad essere giudicato colpevole. Heinz Griessbacher, Züberwangen Protezione per cane e padrone «Touring» 12/2011
Comportamenti scioccanti
È di sicuro raccomandabile, proteggere il cane il più possibile, ma purtroppo non conosco alcun veicolo che disponga di due pareti divisorie. A cosa serve il più bel box, se nel caso di un incidente il bagaglio posato sul sedile posteriore viene scaravantato in avanti? Peter Wunderlin (@)
«Touring» 12/2011
È inimmaginabile che si possano offendere i lavoratori sui cantieri. L’articolo mi ha molto colpito. Mi dispiace molto per questa gente. Con questa missiva intendo ringraziare, a nome degli automobilisti, tutti i lavoratori sulle strade per il loro mestiere duro e rischioso. Annemarie Wittwer (@)
Protetti dai raggi solari Il sistema di protezione dal sole «Safeshades» oscura i finestrini della vostra auto senza nessuna perdita di qualità. Offre una completa protezione anche con i finestrini aperti visto che sono fatti su misura per ogni finestrino. Il sistema brevettato «Clip-Eaze» permette un facile montaggio senza utensili. Vincete un set di Safeshades per tutti i finestrini posteriori laterali e per il lunotto posteriore del vostro veicolo, oltre ad un buono per articoli sportivi particolari, del valore complessivo di 540 franchi.
Provvedimento sproporzionato
Non la buona vista, ma il riconoscimento in anticipo dei pericoli è all’origine di maggiore sicurezza. L’esame della vista obbligatorio a partire dai 50 anni sarebbe dunque sproporzionato. Stando a «Via sicura», nei casi dubbi, si può ottenere una migliore valutazione dell’idoneità alla guida mediante una prova al volante consigliata dal medico. Grazie a questo metodo si possono definire in modo più convincente eventuali carenze nella facoltà di guida.
Cantieri da segnalare meglio «Touring» 12/2011
Certi interventi sulla carreggiata autostradale sono troppo poco segnalati. Vi sono giusto due cartelli triangolari di «lavori in corso» sui lati e una segnaletica luminosa montata su un rimorchio fermo sulla corsia d’emergenza. Il conducente che «manca» quest’avvertenza si ritrova improvvisamente di fronte alla corsia sbarrata!
Sponsor del premio: SCT Trading GmbH, www.auto-sonnenschutz.ch o www.discountsports.ch
J. Genet, Monthey
Hansueli Bleiker (@) L’egoismo dei genitori
Sono madre di due bambini ancora piccoli (di 2 e 4 anni) e continuo a chiedermi come mai ci siano dei genitori che intraprendono con i loro figli ancora piccoli viaggi in Paesi così lontani. Non capisco perché non si possa invece andare in vacanza nella nostra bella Svizzera che possiede tanti angoli ancora sconosciuti. Penso che la questione sia tutta incentrata sull'ego dei genitori, che vogliono solo vantarsi davanti agli amici di come i propri bambini riescano ad adattarsi bene anche in situazioni difficili. Kathrin Baldelli (@)
impressum
foto TCS, ald
«Touring» 12/2011
Per questa rubrica valgono alcune regole: più breve è la lettera, maggiore è la probabilità che venga pubblicata; la redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile inviare le lettere per e-mail: touring@tcs.ch. Le lettere dei lettori vengono pubblicate anche nell’edizione online di «Touring» (www.touring.ch).
touring Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); vice caporedattore: Heinz W. Müller (hwm); vice caporedattore: Marc-Olivier Herren (MOH); Christian Bützberger (Bü), Antonio Campagnuolo (ac), JacquesOlivier Pidoux (jop), Nadia Rambaldi (nr), Peter Widmer (wi). Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, Mathias Wyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Sylvie Fallot (f), Karin Graniello (t), Irene Mikovcic-Christen (assistente caporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna, tel. 031 380 50 00, fax 031 380 50 06. E-mail: touring@tcs.ch. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 83 141, totale: 1 325 035. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile), Gabriela Amgarten. Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 031 387 21 16, fax 031 387 21 00. Produzione: St. Galler Tagblatt SA, Basler Zeitung SA, CIE Centre d’impression Edipresse Lausanne S.A. Cambiamenti d’indirizzo: indicando il numero di socio, alla Sede centrale del TCS, cp 820, 1214 Vernier; tel. 0844 888 111; e-mail: service@tcs.ch. Abbonamento: compreso nella quota sociale annua. «Touring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.
Le domande: 1. Come si chiamano i gemelli del servizio in «Primo piano»? 2. Su quale circuito del TCS si svolge il corso di guida sportiva? 3. Come si chiama l’esperta di turismo che abbiamo intervistato? Si possono fornire le risposte per posta (soltanto su cartolina postale), tramite SMS o www.touring.ch, indicando le generalità. Concorso 11/11: l’orologio Certina è stato vinto da François-Philippe Galpy di Losanna. Condizioni di partecipazione: il concorso di «Touring» è aperto a tutti, ad eccezione dei collaboratori del TCS e dei loro famigliari. I vincitori saranno estratti a sorte e avvertiti per iscritto. I premi non possono essere sostituiti da una somma di denaro equivalente. Non viene tenuta alcuna corrispondenza. Non sarà possibile ricorrere alle vie legali.
Redazione Touring, concorso per i lettori, casella postale, 3024 Berna; SMS al numero 9988 (1 fr./SMS) scrivendo «Touring» e le tre risposte o su www.touring.ch. Termine d’invio: 14 agosto 2011
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l’incontro | touring 13 | 4 agosto 2011
«Viaggi sostenibili e alternativi»
e come si desidera viaggiare. Si tratta di ridurre al massimo i danni ecologici in nome della salvaguardia del clima. Chi viaggia dovrebbe far sì che la gente del luogo ne tragga profitto.
Viaggi più consapevoli, per il commercio equo e contro lo sfruttamento sessuale: Christine Plüss, del Gruppo di lavoro Turismo e Sviluppo, lotta contro i lati oscuri del turismo.
» Pedofilia, salari bassi e violazione dei
diritti umani: lei è una voce critica del turismo che fa emergere il lato oscuro del viaggiare. Un’impresa da Sisifo?
Christine Plüss: Sì e no. Sono stati compiuti molti progressi nella lotta allo sfruttamento sessuale dei bambini, grazie a vaste campagne di sensibilizzazione. Le agenzie di viaggio hanno cominciato a lavorare assumendosi le proprie responsabilità, ma
per quanto riguarda la violazione dei diritti umani c’è ancora tanto da fare. Tuttavia non si tratta di un’impresa di Sisifo, dobbiamo semplicemente non mollare la presa. Oggi si può ancora viaggiare su questo pianeta senza avere rimorsi di coscienza?
Non ritengo si debba parlare di rimorsi di coscienza, perché non si ha a che fare solo con la morale. Si tratta di riflettere su dove
Che cosa rimprovera principalmente alle agenzie di viaggio svizzere?
Dalle compagnie vogliamo sapere, prima di prenotare, qual è l’hotel più ecologico e qual è il viaggio più sostenibile. Queste informazioni sono disponibili raramente nei cataloghi, mentre gli sconti sono messi sempre in evidenza. Quali tre domande ci si dovrebbe porre prima di prenotare le vacanze in un’agenzia? Come si fa a viaggiare rispettando il più possibile l’ambiente?
Cosa conosce l’offerente dell’hotel oltre al nome? Quali sono le misure ambientali e le condizioni di lavoro? In che modo approfittano gli offerenti locali, ristoranti, tassisti, operai e come approfitta la popolazione in generale del mio viaggio? I turisti si occupano poco del Paese che li ospita perché viaggiare è a buon mercato?
Oggi viaggiare è diventato un bene di consumo normale. Dobbiamo comunque dire che i viaggiatori s’informano sul Paese consultando il sito www.fairunterwegs.org. Il Gruppo di lavoro Turismo e Sviluppo è accettato e riconosciuto. Quali sono finora le sue conquiste più notevoli?
Il Gruppo di lavoro esiste dal 1977. Il nostro successo è dovuto al fatto che mettiamo sempre il dito nella piaga, che facciamo notare dove il turismo provoca conseguenze negative e a quali pericoli si deve fare attenzione. Siamo la voce critica costante nel turismo. Cosa vuole ancora ottenere?
Recenti sondaggi hanno dimostrato che oltre il 20% della popolazione è interessato alla sostenibilità dei viaggi. Ci impegniamo affinché la gente lo possa anche fare grazie ad una vasta offerta. Le proposte di viaggi sostenibili devono essere ampie e di facile accesso come i prodotti alimentari bio. Dove trascorrerà le vacanze estive?
Per riposarmi mi ritiro in Ticino, dove possiedo un’abitazione di vacanza.
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Christian Bützberger
Intervista: Christian Bützberger
Christine Plüss: «Bisogna fare in modo di andare in vacanza rispettando il clima».
In pillole Christine Plüss, 56 anni, è direttrice del Gruppo di lavoro Turismo e Sviluppo (Arbeitskreis Tourismus & Entwicklung) a Basilea. Si impegna affinché le agenzie di viaggio trattino in modo equo i partner locali e si preoccupino di proteggere l’ambiente. L’esperta in turismo, con 13 anni di esperienza come guida, dirige anche il sito fairunterwegs.org.
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Tagliando da spedire a: TCS, «Touring Shop», Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna; fax 031 380 50 06; e-mail: touringshop@tcs.ch. Per ev. domande: TCS, «Touring Shop», tel. 031 380 50 15 (non è possibile ordinare per telefono). Ditta partner/consegna: STAG ICP AG, Stein am Rhein, unicamente in Svizzera e nel Liechtenstein.