Touring 14 / 2011 italiano

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18 agosto 2011 touring 14 www.touring.ch GAA 1214 Vernier

Il giornale della mobilitĂ

Escursioni su scogliere e spiagge

Algarve seducente

Claude Nicollier

Una voce dallo spazio 6

Contratti per l’auto

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Le insidie del leasing 10

Notizie e informazioni dalla Sezione Ticino del TCS Test Chevrolet Orlando Una monovolume che vizia le famiglie 16

Safari appenzellese A spasso su un carro per gustare buon cibo

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Carte di credito del club Nuove attraenti versioni della TCS MasterCard 28


18 agosto 2011 touring 14 www.touring.ch GAA 1214 Vernier

Il giornale della mobilitĂ

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18 agosto 2011 | touring 14 | editoriale e sommario

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sommario primo piano 6 Intervista a Claude Nicollier

L’esperienza dell’unico astronauta svizzero ad essere stato nello spazio.

società e mobilità 9 Vetture elettriche

Un opuscolo per mostrare che lo scetticismo è fuori luogo.

Scolari in giro: sempre pronti a frenare

20 Seduzione dei sensi alla portoghese

Camminare su scogliere, spiagge e sentieri spettacolari dell’Algarve. 22 Tratta ferroviaria turistica

Viaggio con il Voralpen-Express. 23 Safari del gusto

In Appenzello tra salsiccia e biber alla scoperta di usi e costumi.

9 il consulente

Rallentare e non superare a destra sui raccordi autostradali. 10 Contratti di leasing

Una moda molto in voga per aver una bella auto. Debiti all’orizzonte!

sezione ticino 25 Educazione stradale

Per gli studenti delle professionali. 25 Attività dei gruppi

Nel Bellinzonese e Luganese.

test e tecnica

club e soci

13 Cittadine beniamine degli svizzeri

26 Commercializzare Camping TCS

Toniche e potenti le city-car sportive fioriscono sul nostro mercato. 15 Pieno di carburante all’estero

Problemi con la benzina E10. 16 Test della Chevrolet Orlando

Oltre allo spazio e al prezzo offre comodità e praticità alle famiglie.

Prove e novità 13 Audi A1 Sport

La responsabile Elisabeth Ottiger. 27 Un successo lungo 15 anni

Per l’assicurazione Auto TCS. 28 Nuove varianti

La TCS MasterCard si moltiplica. 30 l’incontro

Madeleine Friedli, bagnina e tassista. 28 prezzi e contatti TCS 29 forum, il concorso, impressum

Divertirsi imparando a guidare ai corsi TCS

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Le vacanze scolastiche sono finite (fra poco anche in Ticino e Romandia) ed ecco arrivato il momento in cui i nuovi allievi dell’asilo e della prima elementare sono di nuovo in giro nel traffico. Il mattino, a mezzogiorno e nel pomeriggio. E non lo si è mai detto a sufficienza, con o senza campagne di sensibilizzazione: tutti gli automobilisti, che circolano nelle località, devono fare attenzione. In particolare presso le strisce pedonali, dove è prescritto di fermarsi, in modo che i bambini le possano attraversare. Precauzione è richiesta non soltanto rispetto agli allievi alle prime armi, bensì anche all’apparire degli scolari più grandi deve suonare il campanello d’allarme agli utenti della mobilità che circolano lungo il percorso casa-scuola. È dunque necessario in ogni momento poter frenare e fermarsi completamente, rispettando il limite di velocità nella località. Il percorso casa-scuola è un’importante esperienza per tutti i partecipanti al traffico. E non si devono dimenticare gli adolescenti, perché ciò che hanno imparato con i genitori o i pedagoghi è ormai lontano nella memoria. Un passo o un salto di troppo o una curva in bici in modo distratto e purtroppo è già troppo tardi per rimediare. Stiamo creando panico ingiustificato? Non sembra proprio: nel 2010 sono rimasti feriti gravemente o addirittura morti 180 ragazzi tra i 5 e i 14 anni sul percorso casa scuola. Per le famiglie colpite, ma anche per i conducenti, è un orrore. Heinz W. Müller, vice caporedattore

viaggi e tempo libero

Foto di copertina: mercato coperto di Loulé in Algarve, Portogallo. (imago)

36 giovani hanno potuto cimentarsi con le prime esperienze al volante di un’autovettura in tutta sicurezza sulla pista dell’aerodromo di Ambrì durante i corsi di una settimana «mobili e sicuri» di tre Sezioni TCS della Svizzera centrale. Oltre al corso soccorritori hanno potuto far l’esame di teoria ed essere sensibilizzati sui pericoli insiti nella circolazione stradale.


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primo piano | touring 14 | 18 agosto 2011

Le riflessioni di Claude Nicollier È l’unico svizzero a essere stato nello spazio e ora trasmette il suo sapere ad altri: Claude Nicollier (66 anni). «Touring» stila un bilancio con il vodese e con lui guarda al futuro.

Claude Nicollier: Gli americani non hanno più fondi a disposizione per portare gli astronauti nello spazio. Per il programma ISS, International Space Station, al quale partecipa anche la Svizzera in seno all’Agenzia Spaziale Europea (ESA), c’erano due mezzi di trasporto per arrivarci, ossia la citata navetta spaziale e la russa Sojuz, e ora dunque solo quest’ultima. Un fatto che rende la Stazione Spaziale meno sicura, nel senso che nel caso di un problema, in cui si dovesse volare verso qualcosa di grande, non sarebbe in grado di farlo. Gli americani devono dunque fare affidamento sui russi, e non sono abituati, dato che per lungo tempo erano loro i padroni indiscussi dello spazio. Gli americani sono dunque ormai fuori dai giochi spaziali?

Negli Stati Uniti era previsto un programma successivo allo Space Shuttle, ma per diversi motivi non è stato portato a termine. Per almeno alcuni anni, gli Stati Uniti non avranno perciò alcun apparecchio a disposizione per mandare indipendentemente nello spazio un equipaggio umano. Per contro, adesso vengono sponsorizzate società private che fra alcuni anni avranno la possibilità di portare gli astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale. Gli europei e i giapponesi non dispongono di alcun mezzo per mandare nello spazio degli astronauti in modo indipendente. E la Cina?

La Cina ha fondi a sufficienza ma non partecipa all’attività dell’ISS. Un giorno però forse le cose cambieranno. Come giudica, in veste di astronauta che è volato nello spazio quattro volte a bordo dello Space Shuttle, questo «aereo» ora fuori servizio?

La navetta spaziale degli americani ha dominato il campo per 30 anni, la sua entrata

in funzione risale al 1981. La navetta, sviluppata già negli anni Settanta, era molto impegnativa, pericolosa e cara, tuttavia forniva prestazioni eccellenti. A mio parere, è un capolavoro della scienza ingegneristica. Si pensi solo che era capace di portare nello spazio sette persone e 20 tonnellate di carico.

«Non posso celare un certo orgoglio» Con la fine del capitolo dello Space Shuttle lei sarà l’unico svizzero ad essere volato con questa navetta spaziale. I suoi sentimenti?

Non posso celare un certo orgoglio, anche se avrei desiderato, una più ampia partecipazione da parte degli svizzeri. Il fatto che invece fosse solo uno, non ha niente a che vedere con una presunta mancanza di talenti nel Paese, bensì con la scarsità di posti per astronauti europei. Quando nel 1978 venni selezionato, con me v’erano solo due altri europei, un olandese e un tedesco. La selezione successiva di astronauti europei avvenne solo nel 1992, dunque niente meno che 14 anni più tardi, per sei altri astronauti europei. In totale fanno 16 astronauti europei, ma ciò corrisponde a meno di un astronauta per Paese. È vero che ho scritto la storia in quanto unico astronauta svizzero, ma devo dire che sono semplicemente contento di aver potuto svolgere una professione fantastica e utile. Mi sono anche divertito, ma è stato principalmente un servizio per la società, la scienza e mi sono sentito una persona privilegiata. Sinora la cosmonautica che contributo ha dato all’umanità?

Ha dato estremamente tanto, e soprattutto nel settore della comunicazione, della navi-

foto hwm, ald

«Touring»: Il programma dello Space Shuttle è concluso. Cosa significa per i voli spaziali con equipaggio umano?

gazione e delle conoscenze sulle risorse della terra e dell’osservazione del nostro pianeta. Senza la cosmonautica non ci si può immaginare la società nella forma odierna. E la cosmonautica con equipaggio umano?

Senza dubbio, grazie alla presenza di persone nello spazio e la mancanza di forza gravitazionale così come i numerosi esperimenti in un ambiente completamente diverso hanno apportato molte nuove conoscenze in medicina, astronomia, sul sole e sulla terra. Molte nozioni sono state anche tratte grazie all’esposizione del corpo umano al di fuori dell’atmosfera terrestre. Com’è stata l’esperienza con il telescopio spaziale Hubble, dove lei ha compiuto con successo una missione di manutenzione e per la prima volta svolse una passeggiata nello spazio?

È stata una combinazione tra un velivolo senza equipaggio umano e uno con, nel senso che tutte le varie riparazioni sono state effettuate da astronauti. Abbiamo imparato estremamente tanto sui processi


18 agosto 2011 | touring 14 | primo piano

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Claude Nicollier ha accompagnato il viaggio dei lettori di «Touring» in Groenlandia e ha posato davanti al ghiacciaio Eqip Sermia.

fisici nell’Universo. Personalmente è stata un’esperienza pratica e utile, anche per l’umanità. In quale direzione si svilupperà la cosmonautica nel medio e lungo periodo?

Si procede con lo sviluppo ulteriore della Stazione Spaziale e dei voli senza equipaggio. Inoltre si concentreranno gli sforzi nel campo delle conoscenze sulla ricerca del sistema solare. E qui cito le sonde in direzione di Marte e Venere. Recentemente, si è inviata una sonda verso Mercurio, una missione che ha prodotto immagini stupende.

Che influsso ha avuto e ha tuttora la sua carriera di astronauta sulla sua attuale attività professionale?

In quanto essere umano che ha visto il mondo dallo spazio, fa certo delle riflessioni sulla situazione della terra, o no?

Per lungo tempo, sono stato appunto un astronauta. Adesso sono un astronauta che

Ci si rende conto di come in realtà sia piccola la terra, dato che in un’ora e mezza si può percorrerla tutta. La velocità, di quasi 28 000 chilometri all’ora, è comunque limitata rispetto al cosmo. La terra è fragile, ma anche molto bella. È assolutamente necessario proteggerla. La visita dello spazio ci permette di controllare lo stato di salute della terra e di proporre eventuali correzioni agli obiettivi fissati dai Governi.

«La terra è fragile, ma anche molto bella»

Cosa si sente di dire in merito a Fukushima? E la cosmonautica con equipaggio umano come evolverà?

La Stazione Spaziale Internazionale verrà sviluppata ulteriormente per effettuare voli in direzione di asteroidi più vicini alla terra e a Marte. Quest’ultimo obiettivo però dovrà attendere ancora un bel po’ di tempo per essere raggiunto: penso circa 30 anni. A mio parere, Cina e India dovrebbero applicarsi nella cosmonautica con equipaggio umano.

non è più un astronauta (ride). Adesso sfrutto le esperienze arricchenti per trasmetterle agli studenti e ai giovani e meno giovani in Svizzera e all’estero. Non si tratta solamente di messaggi riguardanti la tecnica e la scienza. Si tratta anche del modo in cui si affronta un programma, e ciò in un campo rischioso. Applicazioni nello spazio sono assolutamente utili, possono venire utilizzate nella quotidianità e aumentano la sicurezza.

È naturalmente un avvenimento molto tragico, in primo luogo per l’alto numero di vittime. A ciò si aggiunge l’incidente alla centrale nucleare. Le reazioni nel mondo, in particolare in Germania e in Svizzera, sono state positive. A medio termine dobbiamo liberarci da questa fonte di energia e promuovere le energie rinnovabili come il sole e il vento. continua a pagina 8


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primo piano | touring 14 | 18 agosto 2011

noi ci impegniamo a mantenerli attivi altrimenti rischiano di venire rottamati. Non vogliamo esporre gli aerei solamente in un museo, per questo lavoriamo affinché gli Hunter e i Mirage possano continuare ancora a sfrecciare in cielo. C’è abbastanza domanda da parte di organizzatori di eventi e di meeting e di show aviatori. Addirittura dei francesi, da dove proviene il Mirage, hanno domandato il nostro jet, dato che la Francia non dispone più di Mirage III in grado di volare. Infine offriamo anche voli per passeggeri. Dal 2007 lei vive di nuovo in Svizzera. Prima ha abitato per lungo tempo negli Stati Uniti, dove attualmente si trovano le sue due figlie. Qual è la più grande differenza nello stile di vita? Immagine storica: Nicollier nello spazio al lavoro sul telescopio spaziale «Hubble».

continua da pagina 7

Il mondo della mobilità sta vivendo un momento di grandi cambiamenti. Al posto del petrolio – anche se in modo ancora limitato – si sta affermando l’elettromobilità e altri motori alternativi come quello ibrido. Cosa ne pensa?

Va nella giusta direzione. Sono veramente contento che in Svizzera ci si impegni nel campo delle energie alternative. E così a fine anno dovrebbe venire presentata un’auto con pile a combustibile. Naturalmente ancora per tanti anni avremo bisogno di petrolio, ma si assiste a una seria ricerca di alternative valide. E – una domanda al pilota Nicollier – l’aviazione?

Non parlo di Solar Impulse, il velivolo con un passeggero a bordo, a energia solare, dato che questo sistema di propulsione non è pensabile per applicazioni su velivoli civili e militari. Non ci saranno mai aerei di linea che andranno a batterie. In prima linea continueranno ad essere impiegati carburanti

liquidi come idrogeno o carburante bio, sempre che non vadano a detrimento dell’approvvigionamento di alimenti. Lei deve compiere spesso dei viaggi: quale mezzo di trasporto principale utilizza solitamente?

In Svizzera utilizzo sempre di più il treno, dato che insegno anche a Zurigo. È un mezzo pratico, perché abito in un paesino vicino a Losanna, che dispone di una piccola stazione. Altrimenti vado in giro a bordo di una Smart. Per le grandi distanze, sono spesso negli Stati Uniti, e dunque uso necessariamente l’aereo. Lei è stato anche pilota militare ed è ancora attivo nei cieli svizzeri?

Sì, a Payerne è stato fondato il Museo dell’Aviazione militare, che io presiedo. È un gruppo di ex piloti militari. Per anni, abbiamo guidato gli Hawker Hunter e vogliamo mantenere in esercizio questi pregiati aerei. Disponiamo di eccezionali aerei militari come i Venom, gli Hunter e i Mirage. Questi due ultimi sono stati dei fantastici jet e

Nicollier entusiasma anche la Groenlandia All’inizio di luglio, l’unico astronauta svizzero ha raccontato le sue esperienze nello spazio durante il viaggio dei lettori «Touring» in Groenlandia. La sua competenza e umiltà ha calamitato su di sé l’attenzione di tutti gli ascoltatori. L’intervista qui pubblicata è stata fatta anch’essa sulla nave della spedizione. Claude Nicollier non ha bisogno di grandi presentazioni. Qui alcuni dati cardine: fisico e astrofisico di formazione, pilota militare, pilota di linea e per 30 anni astronauta dell’Agenzia spaziale europea, con all’attivo quattro missioni Space Shuttle nello spazio. Oggi è docente al Politecnico di Losanna e di Zurigo. Inoltre è impegnato nel progetto «Solar Impulse». Il dottore honoris causa è vedovo, padre e nonno. Vive sul lago di Ginevra (www.claudenicollier.ch). hwm

Negli Stati Uniti ho vissuto in condizioni veramente speciali. Mi sono totalmente dedicato alla cosmonautica e abitavo a soli cinque minuti dal centro spaziale. Quando si svolge questa professione, ci si deve concentrare al massimo. Per questo motivo, negli Stati Uniti non ho condotto una vita normale come gli altri. Inoltre, ho mantenuto un intenso contatto con la Svizzera. Ero rimasto pilota militare nell’aviazione svizzera e tornavo in patria a ritmi regolari, per volare con un Hunter o un Tiger. Per questo motivo, non sono in grado di fare confronti tra le diverse società. Non è stato difficile, dopo così tanti anni, abbandonare questo tanto rinomato settore negli Stati Uniti e fare qualcosa d’altro?

Sì, adesso faccio qualcosa d’altro, ma è anche una questione di età. Adesso ci sono i giovani, ai quali noi anziani dobbiamo passare il testimone. E dunque sono piuttosto felice di aver potuto compiere quattro missioni spaziali, e non triste per non essere stato nello spazio una quinta o sesta volta. A ciò si aggiunge il fatto che fornivo un servizio alla comunità, ed ero praticamente un funzionario. Adesso il mio compito – come ho già detto – è quello di trasmettere il mio sapere, un compito che dà molte soddisfazioni. Nello spazio lei aveva praticamente tutto sotto controllo. Il destino ha voluto che lei perdesse sua moglie nel 2007. Come affronta un uomo di scienza come lei questi tragici eventi?

È molto difficile. Non esiste una ricetta. È una dura perdita, che non è sostituibile. Per fortuna ho due figlie negli Stati Uniti che stanno bene e con cui ho un contatto molto stretto. Sono semplicemente le cose naturali della vita. Non sono in grado di affrontare queste perdite in modo migliore rispetto ad altri.

«

Intervista: Heinz W. Müller


18 agosto 2011 | touring 14 | società e mobilità

Auto elettriche: scetticismo addio!

il consulente

Urs-Peter Inderbitzin

I tempi degli esperimenti sono finiti: i maggiori produttori di automobili ora mettono sul mercato vetture elettriche. Un opuscolo mostra che si fa veramente sul serio.

«È troppo cara, ha una scarsa autonomia, le batterie non sono affidabili, i tempi di ricarica sono lunghi e i posti di ricarica pubblici insufficienti. Non è abbastanza sicura, troppo silenziosa, non abbastanza ecologica, necessita di troppa energia elettrica e le materie prime sono troppo scarse»: ecco solo alcuni dei pregiudizi nei confronti dell’auto elettrica, che quest’anno viene lanciata anche dai grandi produttori di auto, come più volte ha riferito «Touring».

Contro le mezze verità | Con l’opuscolo

no, nonostante che in Svizzera – contrariamente ad altri Paesi – non vengono tenuti bassi dallo Stato. Allo stesso modo si tratta la questione dei costi di manutenzione.

Test pratico | Il fatto che le auto elettriche

si adattano all’uso quotidiano e che i produttori non giocano con carte false, lo dimostra un test di autonomia dell’associazione e’mobile: tre su nove veicoli «plug-in» hanno superato addirittura le indicazioni del fabbricante, mentre sei si sono posizionate al di sotto. La divergenza rispetto alle indicazioni del produttore non sono andate oltre il 20%. Per l’associazione del settore, ciò è una prova che «le indicazioni del produttore, in condizioni favorevoli, sono assolutamente realistiche». Ulteriori dati rilevanti: «Condizioni poco favorevoli come l’attivazione dell’impianto di aerazione e di riscaldamento, uno stile di guida aggressivo, un traffico stop-and-go, possono influenzare in modo determinante lo stile di guida». tg/hwm

Info Touring L’opuscolo in francese o in tedesco è gratuito (inviare e-mail a: info@forum-elektromobilitaet.ch). È disponibile pure su www.forum-elektromobilitaet.ch o www.mobilityacademy.ch. Associazione del settore: www.e-mobile.ch.

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«Mythbuster Elektroauto – die zehn bekanntesten Halbwahrheiten zur Elektromobilität auf den Kopf gestellt», il Forum svizzero della mobilità elettrica mira a contribuire a diffondere una conoscenza più approfondita della mobilità elettrica. A proposito del mito «non è abbastanza sicura», nell’opuscolo si scrive: «Nel caso di un incidente, l’auto elettrica è altrettanto sicura quanto un veicolo di simile dimensione ma con un motore a trazione tradizionale». L’opuscolo dimostra ai potenziali acquirenti che già oggi si può scegliere un’auto elettrica sulla quale si può fare affidamento. Nel documento si affronta anche il tema delicato dei prezzi di acquisto: nei prossimi tempi, i prezzi delle auto elettriche caleran-

Un breve test pratico mostra che le auto elettriche funzionano come promesso.

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Niente sorpassi a destra sui raccordi autostradali Quando due autostrade a due corsie si congiungono, all’altezza di un raccordo autostradale, gli automobilisti devono osservare particolare attenzione. L’entrata non risulta sempre facile, soprattutto quando pochi metri dopo si trova un’ulteriore uscita autostradale. Per gli automobilisti che viaggiano sull’autostrada che si inserisce da destra nell’altra, si pone il problema a sapere se e fino a dove sia possibile sfrecciare a fianco degli autoveicoli che si trovano sull’altro asse autostradale. La tentazione di sorpassare a destra ancora qualche veicolo più lento che proviene da sinistra è grande. A questo proposito il Tribunale federale ha emanato recentemente un’importante sentenza (6B_211/2011). Un automobilista viaggiava sull’A3 verso Coira in provenienza dalla galleria dell ’Uetliberg. In quel punto, l’A3 si unisce con l’autostrada a due corsie da Zurigo–Brunau. Prima della galleria dell’Entlisberg, poco dopo la fine della linea di sicurezza, il conducente ha superato sulla destra un’auto della polizia proveniente da Zurigo-Brunau, per poi spostarsi sulla sinistra – proprio davanti all’auto della polizia – sulla corsia centrale. Il Tribunale federale ha classificato questo comportamento alla guida come un sorpasso da destra vietato e ha confermato la pena pecuniaria di 5000 franchi e la multa di 1000. L’interessato aveva invano argomentato di fronte alla suprema corte losannese, che all’altezza di un raccordo autostradale in fatto di sorpasso da destra vige una situazione di eccezione. A suo parere, il flusso del traffico obbligherebbe un veicolo veloce che proviene da destra a superare quello più lento che si trova alla sua sinistra, al fine di potersi inserire ordinatamente sul nuovo tratto autostradale. La ricetta del Tribunale federale prevede invece che si debba rallentare la propria corsa ed inserirsi in questo modo nel flusso del traffico.

L’autore è giornalista giudiziario accreditato presso il Tribunale federale.


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società e mobilità | touring 14 | 18 agosto 2011

Un futuro indebitato Il leasing è in crescita più che mai. La piccola rata mensile per la splendida vettura porta a firmare subito il contratto. Ma può comportare conseguenze pesantissime.

› Le

statistiche dell’Associazione svizzera delle società di leasing (ASSL) e dell’Associazione degli importatori svizzeri di auto attestano che da anni più della metà delle automobili nuove vengono finanziate tramite leasing. Markus Hess, direttore dell’ASSL si rallegra: «Negli ultimi anni il leasing si è sviluppato in modo estremamente positivo». Anche durante l’anno di crisi 2009 il leasing sulle automobili private non ha conosciuto stagnazione. Molti non si possono permettere i 50 000 franchi necessari per mettersi al volante di un’automobile all’ultima moda. Ma spendendo 800 fr. al mese si sta nel budget senza troppi problemi. Mario Roncoroni, direttore del Consultorio bernese per il risanamento dei debiti, descrive la situazione come un tunnel: «Molti non realizzano che 48 oppure 60 rate mensili rappresentano quattro o cinque anni». A ciò si aggiungono i costi regolari per l’assicurazione casco totale obbligatoria, quelli di uso e di manutenzione, nonché le

tasse e le altre spese assicurative. «Anche queste voci vanno iscritte a bilancio prima di firmare un contratto di leasing». Un conteggio sbagliato può avere conseguenze nefaste, soprattutto se il destino colpisce duro, come ad esempio se ci si ritrova disoccupati o sopraggiunge un divorzio o la morte del coniuge». Se ci si separa durante la decorrenza del contratto di leasing, uno dei coniugi deve improvvisamente finanziare due nuclei familiari con un unico salario: «Spesso la situazione diventa insostenibile».

Fattura salata | In questi casi il leasing non sta più nel bilancio. Ma se si restituisce la macchina prima della scadenza del contratto, di solito viene richiesto un rincaro retroattivo, che viene calcolato secondo una tabella del valore residuo stampata a caratteri minuscoli. Roncoroni si ricorda di un signore che si era infilato in una via senza uscita: «La fattura finale per la disdetta del contratto di leasing ammontava a 24 000 fr.,

inclusi i costi di bonifica dell’auto e un supplemento per il chilometraggio in eccesso». Era finito davanti a un bivio senza scappatoie: «Non poteva permettersi più di pagare il leasing, ma neppure di restituire l’autovettura». Importante suggerimento di Roncoroni: «Se proprio bisogna far ricorso ad una forma di finanziamento è meglio la via del credito». In questo caso si può vendere la macchina in caso di necessità e si ricevono indietro dei soldi. Per il leasing, invece, avviene esattamente il contrario: si restituisce l’auto e contemporaneamente si devono rimborsare dei soldi (cfr. riquadro pagina seguente). Inoltre, purtroppo molti sottoscrittori del leasing hanno l’illusione di poter tenere l’auto una volta finito il periodo del contratto: «Purtroppo ci sono sempre concessionari che, di nascosto dalla società di leasing, premono su questo tasto». È, invece, tipico che al termine del contratto l’auto debba essere restituita, come afferma Roncoroni.


18 agosto 2011 | touring 14 | società e mobilità

Ma le società di leasing hanno presente che i clienti contraggono un debito? Afferma Markus Hess: «Le società di leasing sono obbligate dalla legge a condurre un severo esame della capacità di contrarre un credito». Tuttavia l’ASSL non sa esattamente quanti clienti del leasing disdicono in anticipo e devono restituire l’automobile, perché non possono più permettersi le rate del leasing. I sondaggi condotti mostrano che in media le pendenze restano nell’ordine dell’uno o due percento e che le perdite debitorie si attestano normalmente sotto l’un percento dei canoni di leasing attualmente in vigore. Markus Hess sottolinea poi come, secondo le stime delle associazioni dei consumatori, il leasing non rappresenta «un motivo significativo dell’indebitamento dei nuclei

Prima di stipulare un leasing bisogna sempre ricordarsi che il bel «tempo» può volgere di colpo al brutto...

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Il TCS consiglia «Non lasciatevi illudere dalla pubblicità dei leasing con rate mensili basse. Non dimenticate che vi sono spese supplementari come riparazioni obbligatorie, valore residuo, casco totale obbligatoria ecc. La regola di base: moltiplicando la rata del leasing per 3 si ottengono i costi mensili totali dell’auto. Il leasing è la forma di finanziamento più frequente, appropriata soprattutto per le persone con una grande liquidità che non vogliono investire il proprio capitale né occuparsi troppo delle prestazioni (concessionari, manutenzione perfetta, assicurazione ottimale ecc.)».

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familiari». Secondo le informazioni in possesso della sua associazione, si evince che «per quanto riguarda i pagamenti arretrati o la risoluzione anticipata del contratto non ci sono variazioni significative rispetto agli anni precedenti». Ciò dimostrerebbe «che le società di leasing esaminano con serietà i loro clienti».

Sanzioni nascoste | Donne e uomini che varcano la soglia del consultorio bernese per ripianare i debiti, non hanno niente da ridere. Mario Roncoroni: «Tre contratti di leasing su quattro tra quelli che visioniamo contengono velate sanzioni per la clientela che paga in anticipo». Oltre all’ammortamento non coperto spesso vengono richiesti supplementi per altre migliaia di franchi. In casi del genere il consultorio impugna giuridicamente il conteggio finale della società di leasing. Il Tribunale federale ha infatti chiarito che queste sanzioni nascoste non sono consentite. Molto spesso si può anche contestare la fattura finale perché «la verifica della capacità di contrarre il credito è stata carente». Secondo la legge sul credito al consumo, il creditore deve provare se il carico finanziario contratto con il leasing può ancora essere sostenuto dal bilancio a disposizione dei consumatori: «Prima di stipulare un leasing, consigliamo di contrarre un’assicurazione di protezione giuridica, in modo da potere permettersi un eventuale procedimento legale dopo la riconsegna dell’autovettura». Kurt Venner

Info Touring Altre informazioni sul tema del leasing: www.tcs.ch > Auto-Moto > Mercato delle auto > Finanziamento


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Occupa poco spazio grazie alle ruote pieghevoli

Dimensioni (aperto): 72 x 90 x 45,5 cm (L x A x P), superficie di carico: 65 x 44 cm, manico telescopico (altezza): 65/80/90 cm, peso: 9,1 kg, ruote Ø: 10 cm, garanzia: 2 anni.

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Termine di invio: 10 novembre 2011 fino ad esaurimento delle scorte (N. art. 90115.00.000)

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18 agosto 2011 | touring 14 | test e tecnica

City-car muscolose

La clientela svizzera è tradizionalmente ghiotta di city-car toniche. E dato che tali piccole saette diventano più potenti... delle city-car sportive. Dall’avvento di modelli quale la turbolenta Renault Clio Williams, il mercato si è sensibilmente sviluppato, in particolare grazie all’impulso delle Opel Corsa OPC e le VW Polo GTI. Queste cittadine di 4 metri circa sono le vere discendenti della categoria GTI iniziata dalla famosa Golf. Una vera manna per le varie marche, che spesso smerciano in Svizzera la maggior parte dei loro stock di modelli sportivi. Audi non ha perso l’occasione e ha aggiunto in breve tempo una versione da 185 CV alla sua gamma A1 (v. sotto). Questo livello di potenza, condiviso da altri modelli del gruppo Volkswagen (Seat Ibiza Cupra, Skoda Fabia RS, Polo GTI) era finora la norma di questa nicchia esplosiva. Ma taluni costruttori sono andati oltre, all’insegna delle serie speciali Opel Corsa OPC Nürburgring Edition e Seat Ibiza Cupra

La piccola sprinter di Audi Audi A1 Sport Nella nuova Audi A1 Sport si nasconde una vera sprinter. In soli 6,9 secondi, il motore turbo a benzina da 1,4 litri proietta la leggera autovettura (1265 kg) a 100 km/h. Il cambio a sette rapporti e doppia frizione, che è ben abbinato al motore, cambia in modo perfetto, mentre il telaio rigido, conferisce alla A1 Sport un’andatura dinamica. Le prestazioni e il comportamento offrono moltissimo divertimento, il tutto ad un livello di consumi tutto sommato moderato di 7,8 l/100 km. Il dinamismo dell’A1 Sport è tale che in accelerazione il gas va dosato, altrimenti è davvero difficile tenerne salde le briglia. La A1 Sport tuttavia non si presta soltanto ai viaggi brevi, ma mostra le sue qualità anche sulle lunghe

foto ald, fm

› La Svizzera è terra di conquista per eccellenza

Affusolata, l’Opel Corsa OPC Nürburgring dai 210 CV.

R210, che sviluppano 210 CV. L’accelerazione da 0 a 100 km/h avviene in 6,5 s. Una potenza che per essere domata, richiede differenziali a bloccaggio specifico. I prezzi ovviamente prendono l’ascensore insieme alle potenze e superano allegramente i 30 000 franchi. MOH

distanze, grazie alla sua silenziosità, al propulsore raffinato, ai sedili avvolgenti e comodi. La carrozzeria non rivela apertamente il suo lato sportivo. Soltanto il frontale mostra un accenno di aggressività. La parte posteriore è sobria e anche gli interni ricalcano questa linea. Neppure il cruscotto si presenta in veste particolarmente sportiva: di concezione semplice, è tuttavia realizzato con grande cura. I principali strumenti sono ordinati e gli indicatori di base sono ben leggibili. L’abitacolo, nonostante la posizione abbassata dei sedili, non è in nessun modo asfissiante. I due sedili anteriori offrono sufficiente spazio, mentre dietro si sta invece un po’ stretti e già l’atto di salire richiede una certa agilità. Lo spazio nel bagagliaio (270 l) è sufficiente per due persone, mentre diventa limitato per gli oggetti ingombranti. Nell’abitacolo sono invece presenti sufficienti vani e cassetti porta-oggetti. I sensori di parcheggio fanno parte dell’equipaggiamento standard sulla Audi A1, poiché la visibilità posteriore è molto limitata. Una soluzione brillante: le luci posteriori integrate nella carrozzeria, che si accendono quando il portellone posteriore è aperto. fm

Positivo: ripresa, motore potente e di classe, comportamento sportivo, cambio automatico a 7 rapporti ben calibrato, sterzo preciso, rifiniture di alta qualità Negativo: cockpit semplice, sedili posteriori poco spaziosi.

Nella piccola A1 Sport si nasconde tanta forza e dinamismo.

Tecnica: cittadina; 3 porte, lunghezza 3,95 m; peso: 1265 kg; bagagliaio 270 l; 4 cilindri benzina turbo da 1.4 l, 185 CV, cambio a 7 rapporti e doppia frizione; da 0 a 100 km/h in 6,9 secondi Consumo in prova: 7,8 l/100 km, autonomia (serbatoio 45 l) 351 km, 139 g/km CO2 Prezzo: A1 Sport da 39 900 fr.


Vacanze in Italia

Riviera Ligure

Isola d’Elba

Liguria


18 agosto 2011 | touring 14 | test e tecnica

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Interruzioni di corrente Leaf alla riscossa Nissan propone una soluzione ingegnosa alle interruzioni di corrente che colpiscono le economie domestiche giapponesi dopo l’incidente di Fukushima: un sistema inedito permette di trasferire l’energia immagazzinata nelle batterie agli ioni di litio dell’auto elettrica Leaf per usarla a fini domestici. Con una capacità di 24 kW/h, questo accumulatore può alimentare una casa giapponese durante circa 2 giorni. Nissan progetta di commercializzare questa tecnologia nel corso del presente esercizio.

Auto di resistenza Daihatsu Charade Nonostante la marca giapponese non sarà più distribuita in Europa dal 2013, Daihatsu ha trovato il modo di estendere la sua gamma con la Charade. Questa city-car di 3,79 m non è altro che l’attuale Toyota Yaris, rietichettata per la circostanza. Oltre che per i logo Daihatsu, ne differirà per i due livelli di equipaggiamento. La Daihatsu Charade è proposta da 22 990 fr. con dotazione completa e motore 1,3 l da 99 CV. Da notare che l’importatore s’impegna a mantenere una rete per le manutenzioni anche dopo il ritiro della marca. Quanto alla Toyota Yaris III, sarà presentata in autunno.

Il comportamento degli automobilisti europei varia sensibilmente da un paese all’altro. Secondo un sondaggio promosso da Goodyear Dunlop, il 32% degli svizzeri giudicano il loro stile di guida «superiore alla media». Più sicuri di sé, gli italiani sono ben il 47% a mostrare una simile autostima. Il 51% dei francesi dichiara di essere tra i più prudenti (Europa, 31%). Questa valutazione include anche il tempo speso a preparare il

veicolo. Il 90% dei francesi dichiara infatti di controllare la pressione dei pneumatici prima di un lungo viaggio. Quanto ai tedeschi, il 22% al volante si dichiara rilassato (Europa, 12%). Un rilassamento dovuto forse al fatto che sono gli automobilisti che più spesso affermano di mangiare o bere mentre guidano. Ciò che non impedisce loro di risultare nei sondaggi anche i conducenti più sicuri. tg

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Il pieno oltre confine

Prudenza con la benzina E10 Gli svizzeri conoscono il bioetanolo E85, meno la benzina E10 che ha fatto la sua apparizione quest’anno in Germania. Distribuita in Francia dal 2009 con la denominazione SP95-E10, questo tipo di benzina contiene il 10% di etanolo. Va ricordato che questo alcol estratto dalle materie vegetali (legno, piante) mira ad ottenere emissioni di CO2 neutre. Tuttavia questo nuovo carburante si rivela più corrosivo della benzina e può danneggiare, su talune auto, le condutture della benzina, i giunti e persino il motore. In caso di viaggi all’estero, vale quindi la pena consultare la lista dei modelli compatibili con la benzina SP95-E10 allestita dal TCS (www.tcs.ch > auto-moto > ambiente e energia > carburante). Contrariamente agli altri paesi europei, la Svizzera non dispone di benzina E10, perché mancano le basi legali. Per contro, vi si trovano la benzina E5 (5% di etanolo) e il bioetanolo E85 (85% di etanolo). Dall’abbandono della produzione locale a base di scarti del legno, l’etanolo è importato. MOH

foto Westend61, ald

L’Europa al volante


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test e tecnica | touring 14 | 18 agosto 2011

Nata per viziare le famiglie La Chevrolet Orlando non si riduce al prezzo vantaggioso. Il suo look, la sua polivalenza e il suo motore piacevole non sono da meno. Test della versione 2000 VDCi LTZ aut. che fare con una crossover. Nonostante gli ampi parafanghi e la calandra vistosa, la Chevrolet Orlando è invece a tutti gli effetti una monovolume. La rispettabile lunghezza di 4,65 m la proietta tra le grandi monovolume compatte. Una categoria che mette in fermento, grazie ad un prezzo e ad un equipaggiamento di serie che sfidano la concorrenza. Tanto più che questa familiare in grado di accogliere ben sette persone non lesina certo in modularità. Niente di troppo innovativo, ma è ben studiata e spaziosa. E dato che il telaio e il diesel da 163 CV sono convincenti, la monovolume diventa l’incarnazione stessa del nuovo slancio che caratterizza l’antenna coreana di Chevrolet, che beneficia del vasto know-how di General Motors.

Abitacolo sontuoso | Seppure lontana

dalla perfezione, la Chevrolet Orlando fa fortunatamente dimenticare i modelli rozzi della vecchia coreana Daewoo. Basata sul telaio della berlina Cruze, ne riprende anche i codici stilistici a livello di abitacolo. I materiali di onesta fattura sono valorizzati da decorazioni lucide che percorrono tutta la plancia di comando. L’illuminazione blu ghiaccio della strumentazione aggiunge poi un tocco di raffinatezza. La versione LTZ vi aggiunge poi del suo con la sontuosa selleria in pelle di serie. E pensare che il prezzo non supera i 38 000 franchi, cambio automatico incluso. Da buona monovolume compatta qual è, l’Orlando riserva molto spazio ai tre occupanti della seconda fila. Lo schienale è regolabile e si ripiega a portafoglio senza il minimo sforzo per permettere l’accesso ai due posti in terza fila. Questi ultimi sono estraibili individualmente dal fondo del bagagliaio con una semplice manipolazione. Come è d’abitudine sulle versioni a sette posti, gli ultimi due passeggeri, seduti su

sedili più bassi, stanno meno comodi. Ma, per dei bambini e su brevi tragitti, non c’è alcun problema. Questa modularità ben studiata si ripercuote ovviamente anche sulla capacità del bagagliaio, assai mediocre per un veicolo di queste dimensioni. Tuttavia, la sua forma cubica e il fondo piatto in tutte le configurazioni possibili facilitano enormemente le manovre di carico.

Super equipaggiata | Con tre sole opzioni a scelta, la variante LTZ svolge il ruolo di offerta «all inclusive». Oltre ai sedili in pelle molto eleganti e riscaldabili, offre comodità quali il sensore di retromarcia – necessario a causa della cattiva visibilità posteriore – il regolatore di velocità e lo specchietto retrovisore oscurabile. Si denotano anche alcuni dettagli pratici, quali lo specchio che permette di sorvegliare i bambini oppure il cassetto nascosto dietro il frontale della radio. Senza raggiungere l’eccellenza, la rifinitura appare solida, come dimostra il suono

+ –

continua a pagina 19

Più o meno

foto Fabian Unternährer

› Di primo acchito si penserebbe di avere a

Eccellente rapporto prezzo-prestazioni, abitacolo spazioso e modulare (7 posti), pratica superficie di carico, equipaggiamento completo, diesel performante, comodità di viaggio e insonorizzazione, design affermato.

Rumorosità fastidiosa viaggiando su fondo stradale sconnesso, volume del bagagliaio mediocre, sterzo poco consistente, visibilità anteriore laterale e posteriore ridotte, costi di manutenzione onerosi.

La visibilità posteriore non è ideale.


18 agosto 2011 | touring 14 | test e tecnica

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La Orlando si distingue dalle monovolume compatte tradizionali per le sembianze che ricordano le crossover e la linea allungata (altezza ridotta del tetto).

tabella comparativa Prezzo (fr.) Cilindrata (cc) Potenza (kW/CV) Coppia massima (Nm/min) Consumo (l/100 km) Rumore int. 120 km/h (dBA) Costi al chilometro (fr./km)3 Costi di manutenzione4 Test «Touring»

Chevrolet Citroën Gr. C4 Orlando 2.0 VDCi Picasso 2.0 HDi LTZ aut. Exclusive aut.

Ford Gr. C-Max 2.0 TDCi Titanium aut.

Renault Gr. Scénic 2.0 dCi Privilège aut.

37 990.– 1998 120/163 360/2000 6,8 C2 68 –.82 13333 14/2011

44 350.– 1997 120/163 340/2000 5,81 B2 696 –.86 13333 6/20116

43 100.– 1995 110/150 360/2000 7,01 D2 687 –.85 11113 13/20097

44 290.– 1997 118/160 340/2000 6,81 C2 685 –.87 11133 9/20075

dati secondo l’importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore 3 costi di manutenzione per km (15 000 km/ anno) 4 su 180 000 km (15 000 km/anno) 5 Citroën C4 Picasso 2.0 HDi aut. 6 Ford Grand C-Max 1.6 TI-VCT 7 Renault Grand Scénic 2.0 dCi 160 Privilège

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Il posto del conducente di bella presentazione e ben studiato.


Prossima edizione 01.09.2011 22.09.2011 06.10.2011

Ultimo termine 22.08.2011 12.09.2011 26.09.2011


18 agosto 2011 | touring 14 | test e tecnica

continua da pagina 16

Scheda tecnica �

93 cm

111 cm 101 cm

passo 276 cm lungh. 465 cm (larg. 184 cm)

� �

163 cm

cm cm cm 80 � 65 16 6– –1 5 3 � 9 � �

larghezza interna: anteriore 149 cm, centrale 148 cm posteriore 128 cm; bagagliaio: 454–1499 litri pneumatici: 225/50 R 17, min. 215/60 R 16

VEICOLO PROVATO Chevrolet Orlando 2000 VDCi LTZ aut.; 5 porte, 7 posti; 37 990 fr. (auto del test: 39 880 fr.) Gamma: da 1800 LS, 141 CV (26 990 fr.) a 2000 VDCi LTZ aut., 163 CV (37 990 fr.) Opzioni: sistema di navigazione (1200 fr.), vernice metallizzata (690 fr.), tettuccio vetrato apribile elettricamente (1200 fr.) Garanzia: 3 anni di fabbrica, 3 anni d’assistenza; garanzia antiruggine: 6 anni (con condizioni) Importatore: Chevrolet Suisse SA, 8152 Glattbrugg, www.chevrolet.ch DATI TECNICI Motore: 4 cilindri turbodiesel, 163 CV; trazione anteriore, cambio aut. a 6 rapporti Peso: 1825 kg (auto del test), totale ammissibile 2291 kg, carico rimorchiabile 1500 kg

rassicurante emesso alla chiusura delle portiere. Tutto sembra permettere di viaggiare comodamente: le sospensioni assorbenti, un’insonorizzazione di prim’ordine e un motore discreto promettono infatti viaggi autostradali di un comfort apprezzabile. Unico neo, il treno anteriore produce rumori di percussione che diventano fastidiosi sulle carreggiate degradate. Un difetto da rivedere al più presto. Tanto più che il telaio si rivela ben piantato sulla carreggiata e poco soggetto al rollio. Decisamente pesante (ben 1,8 tonnellate), la Chevrolet Orlando affronta comunque onorevolmente le curve, pur mostrando una chiara tendenza alla sottosterzata. La guida soffre, inoltre, di uno sterzo abbastanza

molle nel suo punto medio e non sufficientemente diretto. In fatto di ingombro, la monovolume pecca di retrovisori laterali grandi che la allargano notevolmente. Il motore 2 litri turbodiesel non presta il fianco a critiche. Oltre alla sua morbidezza, l’aggregato offre riprese importanti. Malgrado il peso della vettura, le accelerazioni sono all’altezza: l’accelerazione da 0 a 100 km/h avviene in una decina di secondi. La piacevolezza deriva anche dal cambio automatico a sei rapporti che si innestano impercettibilmente. Il tutto con consumi contenuti a 7,4 l/100 km. In definitiva, si può affermare che la Chevrolet Orlando conferisce ai prodotti coreani un lustro che non avevano mai avuto, al punto che il prezzo contenuto non è per nulla l’unico argomento in suo favore.

L’abitacolo è dovutamente modulabile. Il sedile si ripiega a portafoglio per facilitare l’accesso ai due posti in fondo. Il bagagliaio è mediamente voluminoso ma perfettamente piatto.

DINAMICA DI COMPORTAMENTO Prestazioni (0–100 km/h): 10,1 s Elasticità: 60–100 km/h (in posizione D) 5,8 s 80–120 km/h (in posizione D) 7,7 s Diametro di sterzata: 11,8 m Insonorizzazione: 60 km/h: 58 dBA 11113 120 km/h: 68 dBA 11111 11111 11133 11113

COSTI DEI SERVIZI manutenzione (km/mese) ore

mano d’opera (fr.)

15 000/12 1,2 174.– 30 000/24 1,4 203.– Manutenzione per 180 000 km: 15 000 km/anno 25,3 8720.– COSTI D’ESERCIZIO km/anno

ct./km

fr./mese fissi variabili

15 000 30 000

82 57

610.– 610.–

Chevrolet Orlando 2000 VDCi LTZ in dettaglio

410.– 820.–

Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agenzie Chevrolet da 105 a 175 franchi

CONSUMO AL BANCO DI PROVA (ciclo UE 80/1268) urbano

extra urbano misto

9,3 5,4 TCS fabbrica 9,3 5,7 Emissioni di CO2: Media svizzera di CO2: etichettaEnergia (A–G): CONSUMO DEL TEST 7,4 l/100 km serbatoio: 64 litri

6,8 7,0 181 g/km 161 g/km C 11113

autonomia 865 km

TCS Tecnica ed economia: Robert Emmenegger

Marc-Olivier Herren

Check-up TCS

SICUREZZA Frenata (100–0 km/h): 37,9 m Visibilità circolare Equipaggiamento

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ABITACOLO 11113 Rifinita in cuoio e materiali seducenti, la versione LTZ accoglie comodamente 7 persone. Pur non al top, la modularità è pratica. Adatti ai tragitti brevi, i due sedili posteriori si spiegano facilmente. La capacità del bagagliaio perfettamente piatto è media, penalizzata dall’inserimento dei due sedili nel fondo.

PRESTAZIONI 11113 Il 2l turbodiesel piace per la sua gradevolezza, le sue riprese solide e le accelerazioni notevoli. Buono l’adattamento con il cambio automatico preciso. Consumi moderati, ma senza sistema start-stop.

COMFORT 11123 Sedili di cuoio dalla buona tenuta, livello sonoro ridotto e ammortizzatori progressivi sono adatti ai lunghi viaggi. Sarebbe perfetto se le sospensioni non emettessero un forte rumore su irregolarità del fondo stradale.

COMPORTAMENTO 11113 Il telaio è equilibrato e poco soggetto a rollio. In curva, il peso si fa sentire sull’asse anteriore e si nota una tendenza al sottosterzo. Sterzo mediamente diretto e un po’ inconsistente.

DOTAZIONE 11111 Dotazione ricca (climatizzatore automatico, sensore di retromarcia, computer di bordo ecc.) a partire dal livello LT ed

SICUREZZA 11113 Dotazione completa e frenata efficace. Veicolo molto largo (retrovisori grandi).

eccezionale sulla LTZ. Assenza di plafoniera davanti. I comandi sono funzionali.


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viaggi e tempo libero | touring 14 | 18 agosto 2011

Escursioni su scogliere a picco sul mare con onde potenti dell’Atlantico contribuiscono allo charme dell’Algarve.

Via col vento e il profumo Scogliere spettacolari, spiagge di sabbia dorata, sentieri idilliaci, boschi di pini e simpatici ristorantini. Scoprire in cammino l’Algarve è una seduzione per molti sensi.

› Le narici vengono esaltate dal profumo di

un’ampia varietà di fiori, che comprende orchidee, gladioli, trombe d’angelo, acacie e margherite. La fragranza di alberi di ginestra e di pesco in fiore si mescola al profumo emanato dagli aranceti per creare un rinfrescante saluto di primavera. Il gruppo di escursionisti si sente proprio a suo agio, a giudicare dai sorrisi e dalle risate.

Il gruppo giusto | Allo stesso modo in cui l’abito fa il monaco, anche un gruppo affiatato di escursionisti fa una gita di successo, e rende piacevole l’atmosfera durante una settimana di camminate. E dunque ben ci stanno le battute argute del 70enne Robert,

che con agilità affronta qualsiasi salita, e ci sta anche lo sguardo attento di Ruedi, che chiudendo la fila è responsabile dell’arrivo a destinazione di tutti i partecipanti. Per fugare da subito qualsiasi idea stereotipata fatta di calzette rosse e di bastoni da passeggio: la più giovane partecipante non ha nemmeno la metà degli anni di Robert. Ci sono anche coppie, che camminando hanno scoperto mezzo mondo e che così forniscono materiale di discussione per chi per la prima volta compie un viaggio simile. Camminare in gruppo, mangiare insieme, condividere gli interessi, è anche la base sulla quale possono nascere delle amicizie durature. La guida turistica Idalina Müller, nata

Clementino, originaria delle Azzorre, con il marito ha voluto avvicinare gli amici delle escursioni alla sua patria. Missione compiuta.

Picota e Foia | L’Algarve con una lunghezza di 100 chilometri e 50 chilometri di profondità offre paesaggi molto variati. L’escursione conduce nelle montagne di Monchique attraverso un paesaggio naturale in parte molto ripido costeggiato da vecchie querce da sughero e alberi di castagno, sino a raggiungere Picota. Gli apparecchi fotografici devono sostenere strapazzi non da poco. Capita anche di trovare per terra bossoli di cartucce esplose, che testimoniano la presenza di cacciatori in azione. Il pomeriggio, il pullman sale sino a raggiungere Foia. Il cielo è chiaro e permette così di godersi uno splendido panorama a 360 gradi: verso nord con Alentejo e a sud con la costa. Scogliere e spiagge | Nel programma so-

no naturalmente comprese escursioni costiere lungo le scogliere a picco sul mare. Attirano i turisti di tutto il mondo, perché semplicemente incarnano il magnetismo dell’Algarve. Non si può fare a meno di pas-


PORTOGALLO

Foia

ALGARVE Silves

Cabo Sao Vicente

Alte Loulé Albufeira 50 km

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foto Christian Bützberger, carta TCS Visuell

18 agosto 2011 | touring 14 | viaggi e tempo libero

Alberi in fiore, un godimento per occhi e naso, antiche querce da sughero, sono un prediletto soggetto fotografico. Canali artificiali trasportano la tanto preziosa acqua nell’entroterra. Nella settimana di escursioni nell’Algarve sono incluse anche lunghe passeggiate sulla costa.

seggiare per ore sulle spiagge di sabbia dorata e attraverso calette da sogno. Le onde increspate dell’Atlantico hanno formato, dopo un lavorio di milioni di anni, grotte e archi bizzarri. Per chi va in estasi al cospetto del mare e delle sue coste, non deve perdersi Cabo Sao Vicente. Nel punto più a sudovest dell’Europa – di fronte si trova l’America – è consigliabile una lunga passeggiata in compagnia del vento sulle scogliere alte sino a 60 metri e la visita della fortezza.

Villaggi e città | I tempi di camminata giornaliera si aggirano attorno al massimo a tre ore e sono leggere sino a mediamente difficili. Ogni mattina il gruppo viene raccolto alle 9 all’albergo e portato sino al punto di partenza. Il vantaggio è che gli appassionati della camminata ottengono diverse impressioni dell’entroterra. Nel paesino pittoresco i visitatori possono osservare come gli abitanti più anziani vanno a prendere l’acqua con le brocche alla fontana. A Silves il castello moresco permette uno stupendo e ampio panorama. Loulé, una delle più antiche città nell’Algarve, è nota come centro artigianale, e la gente viene giornalmente, per fare la spesa

al mercato coperto. Albufeira, il pittoresco paesino di pescatori si è trasformato in un vero centro turistico con gli ormai noti vantaggi e svantaggi. Chi cammina per ore, alla fine apprezza un tavolo ben apparecchiato. I pesci dell’Atlantico pescati il mattino presto e preparati alla griglia fanno venire l’acquolina in bocca a tutti. Carne di pecora e di manzo, salsicce aromatiche, combinate con verdure e insalata sono gustose alternative. A entusiasmare il palato non sono la cucina raffinata dell’Algarve, bensì queste semplici e

rustiche pietanze con patate dolci, fagioli, meloni, formaggio di capra, e «Melao e presunto», lo stupendo prosciutto dei maiali neri. Piacevoli pranzi e cene con sempre diversi compagni di tavolo garantiscono entusiasmanti discussioni, contribuiscono al benessere di tutti e a creare un ricordo indelebile nei cuori degli appassionati della marcia. Christian Bützberger

Info Touring La settimana di escursioni è stata organizzata da Viaggi Baumeler.

Da sapere Viaggio: volo da Zurigo con Air Berlin via Palma di Maiorca. Escursioni: le escursioni giornaliere sono leggere sino a mediamente difficili e durano al massimo fino a tre ore. Due escursioni sono più impegnative con salite di due ore. Abbigliamento/equipaggiamento: scarpe solide, abbigliamento sportivo con materiale traspirante, protezione da vento e pioggia. Date: 18–25.9, 2–9.10, 16–23.10 e 26.12–2.1.2012. Hotel/ristorante: ****Baia Grande, Sesmarias/Albufeira, ristorante/bar O Marinheiro, Sesmarias/Albufeira. Prezzi: da 1690 a 1770 franchi Salute: un cerotto non deve mancare nello zaino. Informazioni/prenotazioni: Viaggi Baumeler, 6002 Lucerna, telefono 041 418 65 65, fax 041 418 65 96, www.baumeler.ch Bü


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viaggi e tempo libero | touring 14 | 18 agosto 2011

taccuino di viaggio

Christian Bützberger

Meteo, valuta ed economia sono fattori elementari, che influiscono sui risultati degli albergatori delle destinazioni di vacanza. Da qualche tempo, tutti i tre parametri provocano in loro fastidiosi crampi allo stomaco. Secondo Andreas Ludwig, presidente dei Romantik Hotels & Restaurants, con ben 28 strutture in Svizzera, «Gli ospiti abituali fedeli costituiscono una vera assicurazione sulla vita in questi tempi duri». Sebbene i «Romantici» (sito www.romantikhotels.ch) non svendono la loro linea, come dimostra la nuova collaborazione con la casa di Champagne Louis Roederer. Con parole molto vigorose Guglielmo Brentel, presidente di Hotelleriesuisse, analizza la situazione riguardante il forte franco o, rispettivamente, il debole euro. Un perdurante calo del corso della moneta europea potrebbe portare alla chiusura di un migliaio di hotel in Svizzera, ha annunciato di recente il presidente Brentel. Su come affrontare la crisi valutaria esistono un sacco di consigli. Tra le altre cose, Brentel lamenta che gli importatori all’ingrosso non ripercuotono i guadagni sulle merci. È invece contrario a riduzioni di prezzo e tagli al personale, ponendosi la domanda: «E poi cosa facciamo la prossima estate?». Né il tempo, né la valuta e neppure l’andamento prevedibilmente faticoso dell’economia sembrano infastidire gli investitori. Tra le Alpi si prevedono opere grandiose. Il solo Samih Sawiris, il noto investitore egiziano, costruirà ad Andermatt per circa 1,5 miliardi di franchi. Anche i ricchi uomini d’affari del Qatar credono nella Svizzera come destinazione turistica e fanno affluire 300 milioni di franchi nelle loro infrastrutture alberghiere sul Bürgenstock. Altre centinaia di milioni dovrebbero essere investiti in progetti alberghieri a Losanna e Ginevra. Infine, il lussuoso hotel «Schweizerhof» di Berna è tornato ad ospitare clienti da qualche settimana. Concludendo: investire in alberghi è spesso un affare lucroso, ma farli funzionare sembra essere imponderabile.

Lukas Buchmeier

Champagne, dolori dell’euro e grossi investimenti

Espresso Prealpi: un treno da scoprire Una tratta ferroviaria turistica poco conosciuta, ma per contro emozionante, collega dal 1991 il Lago dei Quattro Cantoni al Lago di Costanza. Il comodo treno veloce a cadenza oraria compie il tragitto da Lucerna a Romanshorn in poco più di due ore. Per chi si prende più tempo c’è a disposizione un ampio ventaglio di escursioni ed attività. Come ricorda Heinz Keller di Svizzera Turismo, la strada delle Prealpi è anche una variegata via tra i laghi dei Quattro Cantoni, di Zugo, di Ägeri, di Sihl, di Zurigo e di Costanza (www.st.gallen-bodensee.ch). E ad eccezione del Lago di Sihl, su tutti gli altri si possono intraprendere gite su battelli di linea. In molti posti si può poi salire in quota, ad esempio sul Rigi (www.hohlgassland.ch) o l’Hochstuckli (www.sattel-hochstuckli.ch) e il Säntis (www.saentisbahn.ch). Inoltre, meritano una visita le locomotive della cittadina di Lichtensteig (www. modeltraintoggenburg.ch). A Romanshorn si possono visitare il Locorama (www.locorama.ch) e lo straordinario mondo dell’automobile (www.autobau.ch). E allora consultate il sito: www.voralpen-express.ch. Bü

I bimbi giocano di tutto cuore Da anni Capitan Orso Blu e Hein lo Stupidotto sono i protagonisti dell’accogliente, divertente ed interessante parco di svago «Ravensburger Spieleland».

All’entrata si viene accolti da una vigorosa stretta di mano dei lupi di mare Capitan Orso Blu e Hein lo Stupidotto (Käpt’n Blaubär e Hein Blöd). Sul perimetro, grande come quello di un campo di calcio, si trovano 50 attrazioni, suddivise in sette mondi tematici. Il parco di svago nella regione tedesca del Lago di Costanza continua a riceve-

re un riconoscimento dopo l’altro per l’accoglienza dei bambini. Il pubblico di base è rappresentato da bambini tra i due e i dodici anni e si dà molta importanza alle attività in famiglia, elemento che sprona a giocare e a pensare assieme, scoprendo insieme questa «terra dei giochi». Lo si vede specialmente durante il giro in canoa di Hein Blöd o nel Gioco dei Pompieri, dove bisogna spegnere il fuoco scoppiato nella scuola. Qui il lavoro di squadra è naturalmente essenziale. ik

Info Touring Nella città dei giochi di Ravensburg, i bambini pernottano gratis. Informazioni turistiche tel. 0049 751 82 800, www.ravensburg.de. Viaggio: con il traghetto attraverso il lago da Romanshorn o da Costanza, poi seguire Friedrichshafen/Ravensburg.


18 agosto 2011 | touring 14 | viaggi e tempo libero

In Appenzello per un safari del gusto

Novità Viaggi TCS

Cuba affascina tutti

L’avventura del palato comprende la degustazione della salsiccia lessata con maccheroni al formaggio, la cottura al forno del proprio biber appenzellese e la gita sul carro.

Gli appenzellesi sono noti per la loro originalità, per essere un po’ bizzarri, ma ricchi di umorismo. Ai suoi visitatori, l’Appenzello offre un’esperienza che lascia il segno: il safari del gusto. È un’avventura non solo gastronomica perché permette di conoscere la natura e l’artigianato veramente autentici di questo cantone. Così a Teufen, prima si gusta un caffè con il biber (panpepato farcito con crema di mandorle) nel locale «Linde» e poi si sale a bordo del carro trainato da «Fritz» e «Falk», due potenti buoi. Al ristorante «Waldegg/Schnuggebock» lo chef Niklaus Dörig serve come primo piatto un minestrone con pane rustico e la birra «Schnuggebock».

Un sacco di specialità | Stando alla gui-

da Rolf Wild, il safari del gusto è un percorso vita delle specialità locali. L’antipasto nell’«Appenzellerhof» a Spycher da Laure e Herbert Sidler ne è la prova: «Insalata mista con Mostbröckli (pezzetti di carne stagionata), noci e formaggio delle alpi, accompagnati da un fantastico Appenzellerhof Cuvé». Tra un paesino e l’altro ci si sposta con un pulmino. Il viaggio al «Krone» di Urnäsch dura soltanto pochi minuti, e subito Walter Höhener serve un classico della cucina appenzellese: «Una salsiccia lessata, la

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Siedwurst, con maccheroni al formaggio e composta di mele». In tavola da bere viene servito del sidro o la birra alla spina Säntis.

Viaggio dei lettori di Touring L’isola caraibica di Cuba non regala soltanto l’impressione di respirare il mito della rivoluzione, ma offre anche l’occasione di visitare maestose città coloniali, con un impressionante valore culturale, oltre che lunghe spiagge dorate. L’elisir di lunga vita del Paese è la musica e il rum. Questo impressionante Viaggio dei lettori di Touring (in tedesco) ha luogo dall’11 al 21 novembre. Il numero dei posti è limitato, conviene prenotare il più presto possibile. Ulteriori informazioni al sito www.viaggitcs.ch/vivacuba o in un’agenzia Kuoni.

Artigianato antico | Tra le singole por-

tate, i partecipanti del safari del gusto possono dare un’occhiata agli usi e costumi nell’omonimo museo di Urnäsch. Interessanti sono pure le altre visite, come quella a Hundwil nella panetteria con il forno a legna di Johannes Oertle, dove ognuno può preparare il proprio biber. Il bottaio Hans Reifler dimostra come viene fabbricato un secchio da mungitura con l’abete rosso o il cembro. Infine viene offerto un buffet di pesce affumicato. Per cena Peter Zöllig serve nel suo «Bären» a Speicherschwendi un «Bären-steak con verdure». Il dolce è bagnato dal cognac e accompagnato dalle note del suonatore di salterio, una composizione che rende perfetta la serata al «Linde» di Teufen. Piacere e tradizione: semplicemente raccomandabile. Christian Bützberger

Info Touring Il prossimo safari del gusto avrà luogo il 10 settembre. Informazioni: Waldegg, Schnuggenbock, 9053 Teufen, tel. 071 333 12 30, fax 071 333 31 46. Prezzo: 230 fr. per persona. Da 20 persone possono essere concordate date individuali; www.reifler.ch, www.museum-urnaesch.ch, www.muehle-hundwil.ch, www.appenzellerland.ch.

Passeggiate Unesco Jungfrau-Aletsch Il centro di management del patrimonio mondiale dell’Unesco «Alpi Svizzere Jungfrau-Aletsch» inaugura nuove possibilità di accesso al sapere dei tesori e dei segreti del patrimonio culturale e dei suoi dintorni. L’obiettivo è sensibilizzare e rendere consapevoli della straordinarietà di questo patrimonio. Seguendo il motto «Zuhause entdecken – vor Ort erleben» («Scoprire a casa propria – sperimentare i propri luoghi») è stato creato il sito innovativo www.mySwissalps.ch. Un ruolo centrale di questo sito Internet è svolto dallo zaino virtuale: online si può scegliere tra una vasta gamma di temi, redatti in modo avvincente, sulle particolarità della regione patrimonio culturale. Il visitatore trova sul sito www.mySwissalps.ch, suddivisi in rubriche, informazioni dettagliate e siti d’interesse locali.

Christian Bützberger

Nuovi voli Air France

Il bottaio Hans Reifler senior a Hundwil mostra l’arte del suo antico mestiere artigianale.

Parigi–Guadalupa Dal 4 novembre, Air France volerà dall’aeroporto Parigi-Charles de Gaulle a Guadalupa e Martinica nelle Antille francesi. È una stupenda novità dato che così i passeggeri provenienti dalla Svizzera e da altri Paesi europei evitano – a seconda del volume di traffico – stancanti cambiamenti di scalo a Parigi. I tempi di volo garantiscono un piacevole imbarco sul Boeing B777-300ER. Si possono già prenotare i biglietti nelle agenzie di viaggio o su www.airfrance.fr.


Teeniecontest 2011 Recalls:

Il contest giovanile per le qualità morali!

La finale avrà luogo il 6 novembre nel Dreispitz a Kreuzlingen

I vincitori del 2010 Isabelle & Kenji

Sabato 27 agosto 12h00 - 15h00 Centro commerciale Seepark, Kreuzlingen Sabato 10 settembre 12h00 – 15h00 Centro commerciale Pilatusmarkt, Kriens Sabato 17 settembre 12h00 – 15h00 Centro commerciale Züri-Oberland-Märt, Wetzikon Sabato 24 settembre 12h00 – 15h00 Centro commerciale Amriville, Amriswil Sabato 01ottobre 13h00 – 16h00 Centro commerciale Passage, Frauenfeld

150 Teenies si confronteranno in questi Recall, compreso di Foto + Film e solo 10 ragazze e ragazzi andranno in finale. Questi Recall sono accessibili a tutti e gratis. Tutte le spiegazioni le troverai sul nostro sito www.teeniecontest.ch / www.facebook.com/Teeniecontest-Schweiz


18 agosto 2011 | touring 14 | sezione ticino

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Il Luganese alla pesca di gruppo

A lezione di sicurezza Dappertutto la circolazione stradale diventa sempre più complessa. E gli studenti delle scuole professionali si trovano nella fascia d’età statisticamente a maggior rischio.

In nome della mobilità la gente deve percorrere distanze sempre maggiori per recarsi al lavoro o a scuola. Ma con l’affollamento delle strade aumentano gli incidenti e il rischio di esserne coinvolti. La SPAI di Biasca forma gli apprendisti del ramo automobilistico. La loro formazione professionale li porta ad essere a diretto contatto con il mondo dell’automobile acquisendo conoscenze e competenze, ma a loro volta sono esposti maggiormente al rischio di essere coinvolti in incidenti. Queste premesse hanno portato all’idea di inserire nella formazione scolastica dei momenti riguardanti il tema della sicurezza stradale e della prevenzione degli incidenti. Queste conferenze (una per ogni anno di tirocinio) si differenziano nei contenuti in funzione dell’età dei fruitori.

Video del TCS | All’inizio il progetto è

nato come un programma dedicato unicamente alla sede di Biasca; ma visto che nel settore delle scuole professionali non era prevista alcuna attività coordinata con tema la sicurezza stradale, è stato ampliato a livello cantonale in collaborazione con la Sezione Ticino del TCS. Per avvicinare e sensibilizzare gli studenti alle problematiche della circolazione stradale con i rischi e le implicazioni fisico-morali che un incidente comporta, ci si

avvale di due DVD editi dal TCS: «Traffico, incidenti e conseguenze I e II». Questo supporto digitale crea un filo conduttore tra le tre conferenze e offre la possibilità di integrare questi «momenti formativi» nel programma scolastico senza sovraccaricarlo e lasciando piena libertà alle differenti sedi sulla metodica e tempistica d’utilizzo.

Corsi su pista | Particolarità e punto forte

di questo progetto è di sfruttare le risorse «locali», infatti i relatori delle conferenze (Domizia Belladelli, Nicolas Garcia, Massimo Dalessi) sono docenti presso la SPAI di Biasca, il materiale didattico (foto, filmati e testimonianze) proviene interamente da casi accaduti in Ticino. Questo permette di immergere i ragazzi in una dimensione reale ed evitare l’attenuazione della percezione che la realtà virtuale spesso provoca con filmati di internet e videogiochi. I corsi pratici presso i centri di formazione TCS di Rivera e di Ambrì completeranno il programma. Queste giornate trascorse in pista permetteranno ai ragazzi di «toccare con mano» quanto visto e sentito durante i primi tre anni di formazione. Durante l’anno scolastico appena terminato sono iniziati, con successo, i primi cicli di conferenze nelle diverse scuole professionali del Cantone. Domizia Belladelli

Sabato 27 agosto il Gruppo del Luganese offre una giornata al laghetto di Astano alle famiglie dei propri soci. L’iscrizione è obbligatoria entro il 22 agosto, tramite il formulario visibile su www.tcs-lugano.ch o tel. 091 922 88 61. In caso di maltempo, l’evento avrà luogo il sabato seguente (3 settembre). In caso di tempo incerto, si può essere informati al numero di tel. 1600. Il ritrovo è fissato al laghetto di Astano dalle 14 in poi per la distribuzione dei buoni grigliata e la consegna dei braccialetti che permetteranno la pesca sportiva, bagni di sole, nuotate nel laghetto e lotteria; giochi con animatore per i bambini. L’aperitivo e la grigliata, previsti dalle 18 alle 21.30, saranno allietati da un accompagnamento musicale. L’uso della canna da pesca, il primo mezzo chilo di pescato, l’aperitivo e la grigliata sono offerti dal Gruppo del Luganese a tutti i partecipanti.

Terza età bellinzonese Il Gruppo di Bellinzona, Valli e Moesano organizza per i soci della terza età della sua giurisdizione due corsi di aggiornamento della guida presso il Centro di Rivera. Il costo del corso, pranzo compreso, è al prezzo speciale di 20 fr. a persona. La differenza è presa a carico dal Gruppo medesimo e dalla Sezione Ticino. Le date previste sono il 27 e il 29 settembre 2011. L’inizio è fissato alle ore 9 e la fine verso le 16. Raccomandiamo ai partecipanti di controllare la pressione delle gomme secondo il libretto delle istruzioni e di fare il pieno di carburante. Nella quota è compresa un’assicurazione casco totale con franchigia di 500 fr. a carico del detentore. Iscrizioni presso il Segretariato del TCS a Rivera, tel. 091 935 91 21. I posti sono limitati.


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club e soci | touring 14 | 18 agosto 2011

Chi «vende» Camping TCS Sempre e ovunque, quando appare a grandi lettere il nome di Camping TCS, nei media o nelle fiere, esso è legato a quello di Elisabeth Ottiger. La product manager di Camping TCS è responsabile della commercializzazione dei 29 campeggi del club. bra che stia cercando l’espressione in tedesco e poi mescola qua e là parole francesi al suo dialetto basilese. Niente di straordinario, poiché Elisabeth Ottiger, cresciuta a Pratteln (BL) vive ininterrottamente da 32 anni in Romandia, dove ha trovato ormai da temo il suo equilibrio di vita. Fece i bagagli a 19 anni, quando andò a trovare sua sorella maggiore a Losanna. «Per me era chiaro dove avrei voluto vivere e lavorare in futuro», dice Elisabeth Ottiger ancora oggi con entusiasmo. All’inizio lavorò diversi anni nel settore alberghiero a Leysin, prima di trasferirsi in campagna. Ma si è mai immaginata di ritornare a vivere in Svizzera tedesca? «No», afferma con decisione: «Amo soprattutto le montagne e i laghi, il solo Reno non mi basta più. Oggi sono arrivata al punto che rifletto nella lingua e secondo la mentalità francese».

Parlando di campeggio | Elisabeth Ottiger lavora per «mettere in buona luce» Camping TCS e i suoi 29 campeggi attuali. «Non è poi così difficile, dato che abbiamo un super prodotto», afferma convinta. Il suo entusiasmo sale alle stelle quando racconta le sfaccettature del suo lavoro. Dal 2009, il suo compito principale consiste a commercializzare l’offerta di Camping TCS in Svizzera e all’estero, per garantire che il marchio sia conosciuto (e che lo resti), che i clienti affollino i luoghi di campeggio (e che ritornino). «Naturalmente il contributo più consistente lo prestano i nostri collaboratori al fronte, ossia i gestori dei campeggi», precisa Elisabeth Ottiger. Redige i contributi per gli opuscoli, le guide del tempo libero, gli annunci pubblicitari, i volantini e si preoccupa che il sito web www.campingtcs.ch sia sempre attraente al massimo livello, inoltre tratta con le tipografie, pianifica la presenza alle fiere del tempo libero in Svizzera e all’estero, tratta con le organizzazioni che ispezionano i campeggi, cura la produzione di cortometraggi per i campeggi del TCS, è coinvolta nelle attività di marketing della comunità d’interessi denominata «Parahotellerie» fondata nel gennaio di quest’anno. Una giornata lavorativa tipica di Elisabeth Ottiger non esiste. «Il quotidiano è l’inaspettato», dice ridendo. «Ma è proprio quel che rende eccitante il mio lavoro; la

giornata lavorativa è difficilmente pianificabile», racconta l’allegra responsabile del prodotto, che durante il suo tempo libero è, tra l’altro, impegnata in una compagnia teatrale dilettantesca a Coppet.

Sempre in trattativa | I più importanti

interlocutori di Elisabeth Ottiger sono i 29 gestori dei campeggi del TCS, i responsabili regionali di Camping TCS, tipografie, traduttori, Svizzera Turismo e la Carta Giovani Svizzera (euro26). Con i clienti dei campeggi intrattiene contatti telefonici, inoltre è presente personalmente alle fiere delle vacanze all’estero e ogni anno allo stand di Suisse Caravan Salon a Berna, che quest’anno si terrà dal 27 al 31 ottobre. «Lì ottengo le più importanti reazioni, informazioni utili per apportare miglioramenti. I feedback positivi sono aumentati notevolmente negli ultimi anni, i nostri sforzi ven-

gono lentamente ripagati», afferma convinta la product manager. Ma quale aspetto della sua mansione reputa più impegnativo? «Trovare la formulazione per una vendita efficace e i mezzi e i supporti pubblicitari più appropriati», risponde, «su questo punto sono in viaggio di scoperta permanente». Margini di trattativa e possibilità di sviluppo nel suo lavoro ne vede ancora molti: «La fantasia di solito non ha limiti, ma ne hanno le possibilità finanziarie», riassume Elisabeth Ottiger.

Peter Widmer

In pillole Elisabeth Ottiger (51) è cresciuta a Pratteln (BL). Di formazione è impiegata di commercio, con perfezionamento in vendita e marketing. Dal 2003 è a Camping TCS a Ginevra-Vernier, all’inizio come assistente di marketing e amministrazione; dal giugno 2009 come product manager di Camping TCS. Da 32 anni vive nella Svizzera romanda; ha due figli adulti.

Mathias Wyssenbach

› Quando parla ci sono momenti in cui sem-

Elisabeth Ottiger ama la natura e tra i suoi hobby annovera camminare e nuotare.


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18 agosto 2011 | touring 14 | club e soci

Testimoni del successo di Auto TCS: (da sinistra) Marc Kaufmann, Gilles Hausammann e Monika Heimann (sullo sfondo) con famiglia.

I primi 15 anni di Auto TCS Nel 1996 il Touring Club Svizzero entrava ufficialmente sul mercato delle assicurazioni veicoli a motore con la sua Auto TCS. Testimonianze di un successo.

› Il 23 giugno 1995 il Parlamento federale si

pronunciò a favore della liberalizzazione delle assicurazioni per i veicoli a motore. Già qualche giorno dopo, il Touring Club Svizzero pubblicava la sua offerta d’assicurazione in collaborazione con La Basilese. Le tariffe dei premi furono all’epoca giudicate sensazionali, distinguendo immediatamente Auto TCS da tutte le altre compagnie assicurative del ramo. A dicembre di quell’anno, lunghe file di soci si accalcavano davanti alle agenzie TCS di tutta la Svizzera per stipulare una nuova conveniente polizza per l’anno assicurativo 1996. Il resto è storia… una storia di successi duraturi per l’assicurazione del club, che oggi annovera decine di migliaia di polizze assicurative. E non si pensi, nonostante il suo nome, che Auto TCS copra solo le automobili private: offre assicurazioni specifiche anche per veicoli oldtimer, scooter, motociclette e veicoli camper. Ovviamente, per poter beneficiare della convenienza delle polizze di Auto TCS bisogna essere soci del club. Tra questi, ve ne sono alcuni particolarmente felici di fornirci la propria testimonianza, quale esempio di totale soddisfazione in occasione di questo 15° anniversario.

Testimoni del successo | Cominciamo dal signor Marc Kaufmann di Neuenhof, 34 anni, fedele assicurato con Auto TCS dal lontano 1996. In questi 15 anni si è rivolto alla sua assicurazione due volte a causa del danneggiamento vandalico degli specchietti laterali e altre due volte per danni al parabrezza provocati da sassi. «Il servizio è sempre stato molto buono e non complicato. Così, quando lo scorso febbraio ho

comprato una nuova vettura, una Toyota Prius, sono rimasto con Auto TCS ». Inoltre, con la sua nuova Prius a basse emissioni di CO2, Marc Kaufmann gode di un conveniente «sconto ecologico». Stesse impressioni positive da parte dei coniugi Anny e Gilles Hausammann di Losanna, anch’essi con Auto TCS dalla prima ora: «Per noi è la qualità delle prestazioni che conta. Abbiamo fiducia nella nostra assicurazione. Auto TCS è una compagnia degna di rispetto e che funziona bene».

Cliente ultradecennale pure la famiglia di Monika Heimann di Steffisburg, che con Auto TCS ha assicurato due veicoli e uno scooter: «Per fortuna non ho mai avuto un incidente né un danno all’auto. E spero che rimanga sempre così». E così si può anche dire che Auto TCS porta fortuna! tg

Info Touring Il 9 ottobre nel Centro di guida TCS a Lignières, Auto TCS festeggerà il suo 15° compleanno assieme ai suoi assicurati. Programma e iscrizioni sul sito: www.autotcs.ch/15anni

Vinta la Corsa messa in palio da Auto TCS

Il mese scorso è stata consegnata l’Opel Corsa 1.3 Ecoflex messa in palio nel tradizionale concorso indetto per la campagna autunnale di Auto TCS. L’auto, del valore di 27 250 franchi, è stata vinta dalla signora Monika Abo Salah di Coira. In foto, il momento della consegna della Corsa nel garage Dosch di Coira: (da sinistra) David Winteler del TCS, Fabio Gubitosi di Opel Suisse, la fortunata vincitrice e Michele Di Salvo del garage Dosch.


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club e soci | touring 14 | 18 agosto 2011

Prezzi e prestazioni TCS telefono 0844 888 111 o www.tcs.ch Affiliazione www.tcs.ch Motorizzati (automobilisti e motociclisti) a seconda della Sezione e pro rata Tessera partner/giovani Fr. 44.– Non motorizzati Fr. 32.– Cooldown Club membercard Fr. 66.– Ciclisti (con Velo Assistance e RC) Fr. 37.– Juniores (con Velo Assistance e RC) a seconda della Sezione Quota per socio campeggiatore TCS (solo se già socio motorizzato o non motorizzato) Fr. 55.– (camping club AG: + Fr. 7.–; ZH: + Fr. 5.–) ETI TCS www.eti.ch Europa motorizzato «Famiglia» Fr. 103.– Europa motorizzato «Individuale» Fr. 75.– Europa non motorizzato «Famiglia» Fr. 77.– Europa non motorizzato «Individuale» Fr. 65.– Estensione Mondo «Famiglia» Fr. 88.– Estensione Mondo «Individuale» Fr. 70.– Spese di cura Europa Fr. 32.– Spese di cura fuori Europa Fr. 45.–

Carta Aziendale TCS www.tcs.ch/azienda Per veicoli aziendali Soccorso stradale da Fr. 134.– Protezione giuridica di circolazione da Fr. 111.– ASSISTA TCS www.assista.ch Assicurazione protezione giuridica Circolazione «Ind.» Fr. 66.– «Fam.» Fr. 96.– Privata senza sottoscrivere la circolazione «Famiglia» Fr. 245.– «Individuale» Fr. 225.– Privata con circolazione già sottoscritta «Famiglia» Fr. 215.– «Individuale» Fr. 192.– Immobili Fr. 60.– Auto TCS www.autotcs.ch Responsabilità civile, casco parziale, casco collisione, capitale incidente, protezione del bonus, danni di parcheggio 0800 801 800 Assicurazioni due ruote www.assicurazionitcs.ch Velo-Assistance. Con contrassegno per la bici, protezione giuridica, assistenza e copertura casco fino a Fr. 2000.– Fr. 25.–* copertura casco fino a Fr. 5000.– Fr. 80.–* Moto-Assistance (soccorso stradale e assistenza) Fr. 41.–* Ai motociclisti in Svizzera e all’estero * prezzi soci TCS Carta di credito TCS TCS MasterCard Gold TCS MasterCard TCS MasterCard Load&Go TCS MasterCard COOLDOWN CLUB TCS MasterCard drive TCS American Express drive Gold

Fr. 100.– Fr. 50.– Fr. 25.– Fr. 0.– Fr. 50.– Fr. 100.–

Infotech www.infotechtcs.ch Il TCS sottopone a test veicoli ed accessori e mette a disposizione dei soci informazioni raccolte e redatte in modo competente e neutrale. Test&Training www.test-et-trainingtcs.ch Sconti sui prezzi dei corsi di perfezionamento di guida nei centri di Lignières, Plantin, Betzholz, Stockental e Emmen. Formazione in due fasi www.2fasi.tcs.ch corsi obbligatori per la licenza di condurre. Viaggi TCS www.viaggi-tcs.ch Viaggi 0844 888 333 Camping www.campingtcs.ch 022 417 25 20 Alberghi Schloss Ragaz, Bad Ragaz www.hotelschlossragaz.ch 081 303 77 77 Bellavista, Vira Gambarogno www.hotelbellavista.ch 091 795 11 15 Ciclo e svago www.bici.tcs.ch

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Card Assistance www.cardassistance.tcs.ch per tutta la famiglia Fr. 28.– 20% di sconto per i titolari del Libretto ETI

Ovunque ci si trovi... la nuova TCS MasterCard facilita i vostri pagamenti.

Arriva la nuova TCS MasterCard Il club lancia la sua nuova carta di credito esclusiva: la TCS MasterCard. In quattro differenti varianti che valgono anche come tessera di socio e per ottenere sconti.

› Sviluppata dalla società specializzata nel

settore finanziario GE Money Bank SA in esclusiva per i soci del Touring Club Svizzero, la nuova carta è ottenibile a partire da lunedì prossimo, 22 agosto. Si tratta di una novità tramite la quale il club ha voluto rispondere in modo ottimale alle differenti esigenze dei suoi affiliati. L’offerta del TCS comprende, infatti, due carte di credito (TCS MasterCard e Gold) e due carte prepagate, tutte emesse dal gruppo MasterCard che garantisce l’accettazione in oltre 32 milioni di punti in tutto il mondo. Le carte sono inoltre munite della funzione di Pay Pass, che consente il pagamento diretto di piccoli importi tramite apparecchi adatti allo scopo, ad esempio in chioschi e ristoranti oppure le biglietterie di autobus, tram e ferrovie. Altra funzione, particolarmente pratica quando si è in viaggio: sul dorso di ogni carta figura un codice IBAN che permette il rapido trasferimento di denaro al titolare in caso di emergenza. Infine, le carte sono collegate al sistema «eService», grazie al

quale si possono verificare in qualsiasi momento le transazioni e il proprio conto attraverso Internet.

Prezzi e varianti | La nuova carta è disponibile in più varianti: la TCS MasterCard costa 50 fr. l’anno, mentre la Gold 100 fr.; la prepagata «Load&Go» costa 25 fr., mentre per la prepagata dei soci del Cooldown Club (meno di 25 anni) non vi sono quote annue. Per ogni transazione effettuata con le TCS MasterCard e Gold viene dedotto dalla prossima fattura un bonus, rispettivamente di 0,5% e 1%. Naturalmente, tutte le carte valgono anche come tessera sociale del TCS e danno diritto agli sconti esclusivi dei programmi «Vantaggi soci» e «Show your Card». E per la vostra comodità: gli importi per i rinnovi annui della quota sociale, del Libretto ETI e di Assista saranno addebitati direttamente sulle carte di credito. tg

Info Touring Per maggiori dettagli: tel. 044 439 40 38 oppure www.mastercard.tcs.ch


18 agosto 2011 | touring 14 | la pagina dei lettori

forum

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il concorso tolleranza in più e cari ciclisti, magari tirate in dentro i gomiti e pensate anche agli automobilisti. David Mosimann (@) Sicurezza nel traffico

«Touring» 13/2011

In Svizzera è in voga la segnaletica orizzontale per ogni assurdità. E così ora nel Canton Berna viene compiuto un esperimento pilota apponendo strisce di forma troncoconica in prossimità di curve impegnative per «scuotere dal sonno» i conducenti. Gli automobilisti che devono essere resi attenti di un pericolo, che sono distratti da altre attività o che valutano in modo completamente sbagliato una situazione, sono dei pericoli per gli altri utenti della strada e non deve essere permesso loro di porsi al volante di un veicolo. Max Monnier (@) Ciclisti che amano i rischi Forum, «Touring» 13/2011

Penso che il lettore Heinz Griessbacher non usi la bici, o almeno non quella da corsa. Ci provi e vedrà come è confortevole viaggiare nella cosiddetta (ripeto cosiddetta) corsia ciclabile, che di ciclabile spesso ha ben poco: buche, botole, tombini, ghiaietto, cocci di vetro e rifiuti vari! Per non parlare poi delle frequentissime rotonde, veri imbuti per il ciclista, o delle deviazioni su strada sterrata: per esempio a Gudo ove poi s’incontrano carrozzine con bimbi, cavalli, cani in libertà... Altro che multare i poveri ciclisti! P. Bianchi (@)

Contrassegno autostradale

impressum

L’Hotel Allegro di Berna propone ai propri ospiti che desiderano trascorrere un breve soggiorno nella capitale lo speciale pacchetto «Summer in the city» scegliendo tra una gita con la bici elettrica, un romantico tête-à-tête al giardino botanico o sulle tracce di Paul Klee. Il Lifestyle Hotel Allegro è sito in centro e offre una bella vista sulla città vecchia con le Alpi all’orizzonte. Rispondete alle domande e con un po’ di fortuna vincete una notte per due persone in una Junior suite, incluso il ricco buffet della colazione e un’entrata al centro fitness e al Grand Casino situati nell’albergo.

«Touring» 12/2011

All’origine, il contrassegno autostradale e i sovraddazi sul carburante erano stati introdotti come fondi a destinazione vincolata per la costruzione e la manutenzione di autostrade. A voce alta si critica sempre il fatto che il traffico individuale non copre i propri costi; e poi sotto sotto si usano questi soldi per soddisfare altri desideri che non hanno niente a che vedere con la destinazione vincolata. Negli ultimi anni, in diverse «scorribande» sono stati prelevati soldi dalle casse della strada e usati per altri scopi. E ora di nuovo diversi partiti e fazioni vogliono fare una «scorribanda» in questa cassa e usare i soldi per obiettivi che non rendono giustizia alle idee originali. Erika e Max Schmid-Meyer (@)

Sponsor del premio: Hotel Allegro Berna, www.kursaal-bern.ch Le domande: 1. Come si chiama l’astronauta che abbiamo intervistato? 2. Di quale regione del Portogallo tratta il reportage turistico? 3. Quale mestiere esercita in inverno Madeleine Friedli?

Ciclopiste: tolleranza tra utenti della strada

In quanto assiduo ciclista e automobilista, conosco entrambi i lati del problema delle ciclopiste, il loro uso e pure il loro non uso, dato che molte ciclopiste non sono praticamente utilizzabili. Cari pianificatori, salite in sella! Cari automobilisti, un pizzico di

Una notte d’estate nella capitale

foto nr, key

Segnaletica per automobilisti distratti

Mi dà molto fastidio il fatto che sia diventata una rarità mettere la freccia nel lasciare la rotonda e anche nello svoltare a sinistra. Ciò che è tragico è che lo fanno anche sempre più autisti professionisti. Gli altri utenti della strada sono messi in pericolo e in generale si ostacola il flusso del traffico. Paul Werthmüller (@)

Per questa rubrica valgono alcune regole: più breve è la lettera, maggiore è la probabilità che venga pubblicata; la redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile inviare le lettere per e-mail: touring@tcs.ch. Le lettere dei lettori vengono pubblicate anche nell’edizione online di «Touring» (www.touring.ch).

touring Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); vice caporedattore: Heinz W. Müller (hwm); vice caporedattore: Marc-Olivier Herren (MOH); Christian Bützberger (Bü), Antonio Campagnuolo (ac), JacquesOlivier Pidoux (jop), Nadia Rambaldi (nr), Peter Widmer (wi). Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, Mathias Wyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Sylvie Fallot (f), Karin Graniello (t), Irene Mikovcic-Christen (assistente caporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna, tel. 031 380 50 00, fax 031 380 50 06. E-mail: touring@tcs.ch. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 83 141, totale: 1 325 035. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile), Gabriela Amgarten. Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 031 387 21 16, fax 031 387 21 00. Produzione: St. Galler Tagblatt SA, Basler Zeitung SA, CIE Centre d’impression Edipresse Lausanne S.A. Cambiamenti d’indirizzo: indicando il numero di socio, alla Sede centrale del TCS, cp 820, 1214 Vernier; tel. 0844 888 111; e-mail: service@tcs.ch. Abbonamento: compreso nella quota sociale annua. «Touring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.

Si possono fornire le risposte per posta (soltanto su cartolina postale), tramite SMS o direttamente al sito www.touring.ch, indicando in ogni caso le proprie generalità. Concorso 12/11: gli abbonamenti FFS sono stati vinti da Therese Omini di Losone e Aline Defferrard di Givisiez. Condizioni di partecipazione: il concorso di «Touring» è aperto a tutti, ad eccezione dei collaboratori del TCS e dei loro famigliari. I vincitori saranno estratti a sorte e avvertiti per iscritto. I premi non possono essere sostituiti da una somma di denaro equivalente. Non viene tenuta alcuna corrispondenza in merito al concorso. Non sarà possibile ricorrere alle vie legali.

Redazione Touring, concorso per i lettori, casella postale, 3024 Berna; SMS al numero 9988 (1 fr./SMS) scrivendo «Touring» e le tre risposte oppure su www.touring.ch Termine d’invio: 28 agosto 2011


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l’incontro | touring 14 | 18 agosto 2011

Due lavori per due stagioni Madeleine Friedli in estate è bagnina nella piscina all’aperto di Habkern (BE), mentre in inverno è tassista. I due lavori le offrono una perfetta variazione sul tema della vita.

» Com’è diventata bagnina ad Habkern?

Madeleine Friedli: Ho risposto a un annuncio sul giornale anche se non avevo molte speranze, perché venivo da fuori. Invece ho ricevuto il posto di lavoro. Come mai ha scelto proprio il paesino di montagna Habkern?

Per due anni ho lavorato nella grande infrastruttura sportiva Bödelibad a Interlaken e

allora cercavo qualcosa di un po’ più mio e piccolo, dove potevo assumermi la responsabilità di tutte le faccende. E adesso è già da dieci anni che sono qui e mi piace proprio questa piscina riscaldata con l’energia solare. Cosa le piace del lavoro nella piccola piscina all’aperto a 1100 metri al di sopra del livello del mare?

La varietà dei compiti e l’aria fresca di montagna. Qui sono la donna tuttofare: oltre a svolgere i normali compiti di bagnina, mi occupo di tutto, dal chiosco alla tecnica, sino a piccole riparazioni. Apprezzo l’atmosfera familiare e il contatto con la clientela. Inoltre, grazie al mio impegno riesco a far funzionare una struttura. A proposito di tecnica, riesce a gestire l’impianto a energia solare?

Sì, funziona in modo affidabile e non causa problemi. È in grado di scaldare l’acqua della piscina sino a 28 gradi. Quando qualcosa non funziona, prima cerco di risolvere il problema da sola, poi, se non ci riesco, chiamo uno specialista. Come le è venuto in mente di diventare una bagnina?

Entrambe le mie figlie hanno assolto il brevetto di salvataggio giovanile e mi punzecchiavano di continuo perché non ero molto amica dell’acqua. Allora ho pensato di far vedere di che stoffa sono fatta e di nascosto ho preso il brevetto di salvataggio, che è condizione necessaria per essere bagnini. Per essere un bagnino sono necessarie alcune qualità speciali?

Tra i requisiti di base penso si debba essere, in un certo senso, una persona rispettosa. Specie nei confronti dei bambini, che spesso e volentieri possono essere un po’ scatenati, è una qualità positiva. Poi si deve saper reagire con prontezza a situazioni di pericolo. A questo proposito ho sviluppato un sesto senso e, forse, è anche per questo che non è mai capitato alcunché di grave. Ci sono bagnanti più impegnativi di altri?

In genere mi fanno arrabbiare le madri che per tutto il giorno sono occupate con il loro telefonino e dimenticano di badare ai loro bambini. Cosa fa in inverno, quando si chiude la stagione balneare ad Habkern?

Cambio mestiere e lavoro come tassista nella valle di Lauterbrunnen, un’attività che pure apprezzo molto, perché mi piace guidare. Quando l’inverno è agli sgoccioli però sono contenta di tornare a fare la bagnina per un paio di mesi, e viceversa. Posso dire di avere la fortuna di poter svolgere due lavori da sogno.

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Felix Maurhofer

Intervista: Felix Maurhofer

La bagnina-tassista Madeleine Friedli apprezza l’aria fresca di montagna di Habkern.

In pillole Madeleine Friedli è cresciuta a Meiringen, tra le Alpi bernesi, ma oggi abita con la famiglia a Wilderswil. Donna tuttofare, nata nel 1959, è sposata e madre di due figlie già adulte. Da oltre dieci anni è bagnina d’estate, mentre in inverno lavora come tassista nella valle di Lauterbrunnen.



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