Touring 15 / 2011 italiano

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1° settembre 2011 touring 15 www.touring.ch GAA 1214 Vernier

Il giornale della mobilità

Speciale 4�4

Per ogni passatempo

12–25

Una passione in crescita

Piloti da telecomando 4 Nave della salute del TCS

Crociera con test medici 34 Notizie e informazioni dalla Sezione Ticino del TCS Se l’auto va in fiamme Uscire subito dall’abitacolo e dare l’allarme 10

Test della Kia Sportage Una conveniente Suv buona per tutte le occasioni 16

33 Viaggio dei lettori In Patagonia all’estremità del continente americano 26



1° settembre 2011 | touring 15 | editoriale e sommario

3

sommario viaggi e tempo libero

primo piano

26 Viaggio dei lettori in Patagonia

4 Fuoristrada tascabili

Un entusiasmante tour accompagnato in Argentina e Cile.

I buggy telecomandati fanno furore.

società e mobilità

30 In vacanza malgrado l’andicap

Proposte di viaggio per persone diversamente abili.

9 Tassa sulla CO2

Referendum se in autunno il Parlamento non vi rinuncerà.

32 Isola d’Elba

Escursioni e offerte balneari.

9 Il consulente

Le ultime settimane sono state un periodo di turbolenza per la valuta svizzera. L’indebolimento di euro e dollaro e il rafforzamento del franco hanno irritato gli spiriti e creato un clima d’insicurezza. Ammettiamolo: un franco forte non fa bene all’industria d’esportazione. Ma d’altra parte, l’industria elvetica può acquistare all’estero prodotti a buon prezzo. E attualmente anche i semplici consumatori svizzeri possono andare a fare shopping spendendo meno in Eurolandia e negli Stati Uniti, mettendo nel carrello di tutto: dai Pampers alle auto, passando dai vestiti. Non appena l’euro s’indebolisce e il buon franco si rafforza, si fanno sentire le voci che chiedono soprattutto agli importatori d’automobili di abbassare i prezzi sulla base del vantaggio sul cambio. Ciò avviene in generale per diversi motivi e non direttamente, ma nelle ultime settimane alcuni importatori hanno presentato offerte speciali e sconti. In questo modo, alcune marche hanno abbassato il prezzo delle loro autovetture di diverse migliaia di franchi. Addirittura i grandi distributori hanno reagito con decisione e hanno eliminato dagli scaffali quegli articoli, i cui produttori non hanno concesso alcuna riduzione di prezzo. Il consumatore ne approfitta soltanto quando l’importatore usa il vantaggio sul cambio per abbassare il prezzo. In caso contrario, il consumatore compra all’estero approfittando dell’importazione diretta. Felix Maurhofer, caporedattore

Il comportamento più corretto.

33 Il centro di Rivera compie 10 anni

Controlli tecnici a prezzi scontati per sottolineare l’anniversario.

speciale 4�4

33 Corsi per neoconducenti

Non dimenticare di iscriversi ai due giorni per la patente definitiva.

12 Inarrestabile moda

Le SUV da città sempre molto amate. 14 Pick-up

club e soci

Veicoli utilitari e per lo svago. 15 Fuoristrada e fondo sterrato

34 Nave della salute

Sul viale del tramonto.

Una settimana di crociera con visite mediche per i soci del club.

16 Test della Kia Sportage automatica

La terza generazione è moderna, polivalente e ha un bel design.

39 Sezione TCS Oldtimer

Battesimo a Basilea del primo gruppo sezionale per le auto d’epoca.

20 Consumo di carburante

Meno assetate le 4�4.

41 Vantaggi per America e Canada

Sconti validi anche per i soci del TCS.

21 SUV irresistibili

Perché gli automobilisti desiderano guidare questi veicoli?

46 l’incontro

Gölä (Marco Pfeuti), musicista.

Prove e novità 14 VW Amarok 15 Suzuki Grand Vitara

41 prezzi e contatti TCS 45 forum, il concorso, impressum

La Spagna supera tutti gli europei 6

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Foto di copertina Autore: Fabian Unternährer

sezione ticino

10 Auto in fiamme

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3000

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4500

5000

La Spagna ha superato in chilometri (oltre 2000!) la Francia quale detentore europeo della più vasta rete ferroviaria ad alta velocità. La Cina guida attualmente la classifica a livello mondiale, benché non si sappia ancora se tale sviluppo verrà rallentato a causa del recente incidente. In generale, si conferma la tendenza verso treni più veloci (oltre 250 km/h).

grafico Hanspeter Hauser

Adesso tocca ai consumatori svizzeri

Non spruzzare i pedoni.


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primo piano | touring 15 | 1° settembre 2011

I fuoristrada tascabili si scatenano Sono centinaia in Svizzera a dedicarsi alla febbre del buggy, le mini vetture telecomandate capaci di prestazioni impressionanti. Incontro ravvicinato con gli appassionati della velocità e della meccanica.

Dotati di sospensioni super efficaci, i buggy raggiungono punte di velocità di 90 km/h anche su fondi sconnessi.

La tensione sale a pochi secondi dall’inizio della gara.

Ogni pista di buggy che si rispetti comprende molti salti.


1° settembre 2011 | touring 15 | primo piano

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› Il buggy s’immette nella linea a destra a 90 km/h e inghiottisce in un sol boccone la grande curva. Lo si perde di vista in mezzo a una nube di polvere sollevata dalla manovra in controsterzo, ma i ruggiti del motore suggeriscono che è ancora in corsa. Infatti, eccolo che affronta una serie di strette serpentine prima di presentarsi all’entrata del settore chiave, le cunette. Con slancio, esegue un salto in lungo di almeno sei metri. Mentre è in aria, un piccolo colpo di gas permette di allungare la traiettoria calcolata un po’ troppo corta. Un altro veicolo telecomandato a questo punto cadrebbe e si ridurrebbe in mille pezzi, ma non questi buggy – 50 cm di lunghezza e 30 cm di larghezza – che dispongono di sospensioni estremamente efficaci. Non appena di nuovo a contatto con il suolo, eccoli che riprendono la loro corsa indiavolata.

Una prova di nervi | Ci si allena in modo assiduo sul circuito di Gland (VD), a dieci giorni dalla terza manche dei Campionati svizzeri. Piazzati su una piattaforma sovrastante il circuito, i piloti seguono le evoluzioni dei loro marchingegni. Rigore, sangue freddo e un pizzico d’aggressività costituiscono le tre fonti da cui si disseta un buon pilota, in uno sport dove il minimo errore si paga in contanti. Frenare al momento sbagliato, urtare un sasso o ignorare una cunetta... e la vettura sfugge al controllo: «Pilotare è estremamente logorante per i nervi», spiega Frédéric Ferrando, presidente del Mini buggy club di Neuchâtel. «Sono importanti calma e concentrazione per poter essere come i migliori, che commettono solo un paio di errori in 45 minuti. È impressionante». Una serenità che alcuni concorrenti fanno fatica a mantenere: «Ne ho visti di quelli che hanno urlato tutte le imprecazioni del dizionario o addirittura rotto il telecomando», spiega Félix Zurflüh, presidente del Buggy club de La Côte. Generazione PlayStation | Per ottenere una precisione chirurgica, il telecomando esige abilità e capacità di reazione istantanea. Un’arte in cui eccellono le giovani generazioni, grazie alla pratica intensiva sulle consolle dei giochi elettronici. Le lunghe ore trascorse con la PlayStation sviluppano una sensibilità tattile e una manipolazione determinata. Un’esperienza che si concretizza positivamente sul terreno: «Mio figlio di 11 anni mi ha superato», spiega Frédéric Mantenere in buono stato un buggy esige ore e ore di manutenzione. continua a pagina 7


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1° settembre 2011 | touring 15 | primo piano

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foto Christian Bonzon

Gare di buggy: le regole del gioco

I circuiti di buggy – qui quello di Gland (VD) – devono trovarsi a debita distanza dalle zone residenziali, allo scopo di limitare i disturbi acustici (in alto). Concentratissimi... i piloti a volte perdono il controllo.

continua da pagina 5

Ferrando. «Lui partecipa ai Campionati svizzeri e io lo assisto come meccanico». In effetti, sull’esempio della Formula Uno, il pilota è sempre accompagnato da un meccanico, il cui ruolo è determinante. Prima della corsa, prepara la vettura in funzione del tipo di pista (terra battuta o erba) e delle condizioni meteorologiche. Determina la miscela di oli, regola il carburante e le molle di sospensione, e soprattutto sceglie i pneumatici: le gomme lisce vanno bene sull’erba, mentre la terra battuta necessita di un buon profilo. Durante la gara, il meccanico fa partire la piccola vettura, fa il pieno di benzina e tenta di rimediare ad eventuali disguidi tecnici. Dopo ogni corsa, procede a ripulire il buggy e i più zelanti lustrano ogni pezzo sensibile per trenta minuti o più

se ha piovuto e il motore è tutto ricoperto di fango. «Per un’ora d’uso si devono calcolare due ore di pulizia e di manutenzione», sottolinea Ferrando. «E dopo cinque ore di utilizzo totale, conviene effettuare il grande servizio, ossia smontare, oliare e rimontare ogni pezzo. Un lavoro che necessita una decina d’ore!». Chi non ama i lavoretti con le mani, meglio che si astenga, dato che manipolare il differenziale autobloccante, ad esempio, richiede dita da orafo.

Come un dragster | La passione per que-

sti piccoli motori ha un suo prezzo. Un buggy costa tra i 1000 e i 1500 franchi, per una durata di vita di 2 o 3 anni, a cui si aggiunge il motore, tra i 250 e i 600 franchi, il telecomando da 300 franchi circa, senza dimenticare il carburante a 15 franchi il litro. La miscela si compone di nitrometano al 25%,

Esistono numerose categorie di competizioni a dipendenza delle scale (da 1:5 a 1:28, delle superfici (pista o fuoristrada) e del modo di propulsione (termico o elettrico). Attualmente, i buggy fuoristrada a motore a scoppio in scala 1:8 – ossia otto volte più piccoli di un’autovettura reale – sono i più costosi: raggiungono una velocità di ben 90 km/h grazie a motori molto potenti. Le competizioni hanno luogo su piste di terra oppure d’erba che comportano molteplici ostacoli: salti, cunette e curve paraboliche. Per avere una migliore visibilità, i piloti sono piazzati su una passerella situata a quattro metri dal suolo. Per il cronometraggio, ogni veicolo è equipaggiato con una pulce elettronica che permette di contare i giri automaticamente. Essendo l’autonomia di un buggy compresa tra i 6 e i 10 minuti, occorre fare rifornimento di benzina. I campionati del mondo si disputano ogni due anni. Frédéric Ferrando/jop

metanolo al 60% e olio di ricino al 15%... come per i ben più potenti dragster. Una miscela scoppiettante, che provoca picchi sonori di 110 decibel... e che rischia dunque d’importunare il vicinato. Da qui l’avvento dei buggy elettrici le cui performance concorrono con quelle dei loro omologhi a benzina, ma pressoché silenziosi. I modelli elettrici e termici corrono assieme nelle competizioni interclub della Svizzera romanda per la categoria 1:8. Un riconoscimento che mostra l’interesse nei confronti di questi motori, che risolvono una volta per tutte la spinosa questione dei disturbi acustici: «A lungo termine, penso che ci saranno solo buggy elettrici», conclude Félix Zurflüh (v. box). Jacques-Olivier Pidoux

Info Touring Ulteriori informazioni al sito di Swiss Car Club Association: www.srcca.ch

Bastano un paio di contrari per uccidere un progetto Ottenere un’autorizzazione per costruire una pista di buggy in Svizzera non è cosa facile, a causa dell’inquinamento acustico. L’ideale è trovare un terreno a debita distanza da qualsiasi abitazione, ad esempio in una zona industriale oppure ai margini di un bosco. In seguito si deve depositare una domanda presso il comune competente e attendere pazientemente lo svolgersi delle differenti tappe della procedura, che a volte può salire sino al livello cantonale: «Di primo acchito, le autorità comunali fanno sfoggio di buona volontà, ma basta che una o due persone siano ostili per

far cappottare il progetto», rileva Jacqueline Aebi, presidente dell’Associazione Swiss Car Club, che riunisce gli appassionati di veicoli radiocomandati. Qualche successo – come il vasto complesso grigionese a Lostallo – dimostrano che un’integrazione armoniosa è non solamente possibile, ma anche proficua per la popolazione locale: «Una pista di buggy attira un gran numero di persone che consumano nei ristoranti e sostengono il commercio locale. Le ricadute economiche sono sempre benvenute», conclude Jacqueline Aeby. jop


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1° settembre 2011 | touring 15 | società e mobilità

Tassa CO2: si chiede un segnale Si ricorrerà al referendum se il Parlamento, nella sessione autunnale, non rinuncia alla tassa CO2 sui combustibili e apporta ulteriori correzioni alla legge.

› Nella sessione primaverile, il Consiglio

degli Stati durante la revisione della legge sulla CO2, ha confermato che le emissioni di CO2 e altri gas che hanno effetti sul clima devono essere compensate in Svizzera. E il Consiglio degli Stati ne ha aggiunta una altra: ha lasciato la porta socchiusa, in modo da rendere eventualmente possibile una tassa sulla CO2 dei combustibili fossili, mentre il Consiglio Nazionale non ha voluto saperne. Nella sessione autunnale si tratta di appianare le divergenze.

In stato di preallarme | Nel caso in cui

Fine della Fondazione | La nuova Legge sulla CO2 toglie valore all’impegno a favore dell’ambiente di oltre 2100 imprese. E non sotterra solo le basi dell’Agenzia svizzera per l’efficienza energetica, «ma distrugge anche la Fondazione centesimo per il clima finanziata dal traffico su strada». Entrambe le istituzioni, assieme, avrebbero realizzato per l’intero Paese la gran parte di tutte le riduzioni di emissioni e grazie a loro la Svizzera sarebbe rimasta sulla giusta rotta per raggiungere gli obiettivi del Protocollo di Kyoto. «Non sarebbero più in grado di assolvere il proprio compito, se la rigida legge sulla CO2 verrà approvata nella forma attuale», è scritto nella lettera dei presidenti di TCS, USAM ed Economiesuisse. hwm

Mathias Wyssenbach

a settembre a Palazzo federale verrà approvata la tassa CO2 sui combustibili, il TCS, Economiesuisse e l’Unione svizzera delle arti e mestieri (USAM) ricorreranno all’arma del referendum come hanno comunicato chiaramente con una lettera ai parlamentari. L’economia svizzera, con la crisi finanziaria e il rafforzamento del franco, si trova ad affrontare una delle più grandi sfide del dopo guerra, e dunque nella lettera si lancia il messaggio che «non c’è spazio per esperimenti ad alto rischio». L’attuale legge sulla CO2 abbandona il sentiero di successo già battuto, rovinando così il lavoro compiuto sinora nel campo della protezione del clima, perché si punta

solamente a misure interne, tramite una massiccia tassa sui combustibili e una tassa di compensazione delle emissioni ancora oggi poco chiara per i consumatori e l’economia. «L’enorme rincaro dei combustibili provoca un ingente calo di entrate nelle casse federali a causa del turismo della stazione di benzina e mette in pericolo così il finanziamento a lungo termine delle nostre infrastrutture del traffico», si spiega nella lettera.

Ben presto a Palazzo federale si decide se alla Legge sulla CO2 si oppone un referendum.

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il consulente

Urs-Peter Inderbitzin

Non schizzare i pedoni a bordo strada Piogge intense da giorni. L’acqua non defluisce sempre in modo ideale. Sulle strade si formano ampie e profonde pozzanghere e la vita dei pedoni si fa difficile. Non soltanto devono evitare le pozze d’acqua sui marciapiedi, ma anche stare attenti agli spruzzi provocati dai veicoli in transito. Abiti e calzature adatte sono d’aiuto. Tuttavia anche i conducenti, in queste situazioni, debbono osservare talune norme. In particolare vale la regola di base secondo cui nel traffico stradale, tutti gli utenti devono comportarsi in modo da non ostacolare né rendere pericoloso un uso normale della strada da parte degli altri fruitori. Inoltre la velocità deve essere adattata alle condizioni – in particolare a quelle della strada, del traffico e della visibilità – l’articolo 34 dell’Ordinanza sulle norme della circolazione stradale (ONC) stabilisce che sulle strade polverose, sporche o bagnate, segnatamente quando la neve si scioglie, il conducente deve circolare in modo da non molestare gli utenti della strada e gli abitanti della zona. Per gli automobilisti ciò implica che con tempo piovoso e in presenza di pozzanghere, occorra avere riguardo per i pedoni. Non è ammesso quindi spruzzarli né insozzarli con acqua sporca o neve bagnata. La parola d’ordine è guidare con attenzione e riguardo, così come limitare la velocità. Se un pedone viene schizzato e i suoi abiti né risultano macchiati, l’automobilista deve mettere in conto di passare alla cassa – in particolare per i costi della tintoria. Se un conducente transita intenzionalmente su una pozzanghera per bagnare i pedoni a bordo strada, può inoltre essere condannato per danneggiamento e violazione dell’articolo 34 dell’ONC – ossia molestie verso gli altri utenti della strada.

L’autore è giornalista giudiziario accreditato presso il Tribunale federale.


società e mobilità | touring 15 | 1° settembre 2011

foto Imago, ald

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Una scena dell’orrore per ogni automobilista è quella dell’auto che brucia sotto i propri occhi.

Auto a fuoco: fuori subito Se l’auto prende fuoco, rimane solo una cosa da fare: mettere al sicuro se stessi e i passeggeri e lanciare l’allarme. I problemi sorgono con le auto a trazione alternativa.

› «In genere, i conducenti si accorgono su-

bito che qualcosa non va con la loro auto», ha potuto constatare Franz Märki dei vigili del fuoco professionisti della città di Berna: «Il fumo penetra dal cruscotto all’interno del veicolo, il motore si spegne, o è percettibile un calo di potenza». Anche gli impianti elettrici smettono di funzionare e poi nell’auto si forma sempre più fumo sino all’apparire delle fiamme.

Allarmare e mettere in sicurezza | È giusto abbandonare l’auto il più presto possibile, spiega Franz Märki: «Se possibile, si deve anche indossare il giubbotto retroriflettente, e subito mettere al sicuro se stessi e gli altri passeggeri dietro il guardavia». È essenziale mettere in salvo le persone che siedono ancora in auto. Non c’è tempo per attendere l’aiuto professionale. «Un incendio nel vano motore impiega dai cinque ai sei minuti prima di diffondersi nell’abitacolo». Se ci si trova sull’autostrada è consigliato lanciare l’allarme con la colonnina del soc-

corso stradale («SOS»), dato che la posizione del veicolo in fiamme appare automaticamente sullo schermo della polizia. Ed è di particolare importanza segnalare il luogo dell’incidente (con il triangolo di emergenza). «Chi usa il telefono per lanciare l’allarme, deve comporre il numero della polizia 117 oppure direttamente il numero dei pompieri, il 118». Se l’automobilista ha a disposizione un estintore, può tentare di spegnere l’incendio.

Non lasciar bruciare | La «vecchia carcassa la lascio andare in cenere», può pensare qualcuno. Sconsigliamo vivamente di farlo, per motivi di assicurazione, dato che si possono subire dei tagli alle prestazioni. E Franz Märki fa riferimento anche alla questione ambientale: il fumo velenifero e i liquidi nocivi compromettono l’aria, la terra e le acque. In più, potrebbe provocare degli incidenti a causa della scarsa visibilità che si creerebbe sulla carreggiata. Oltre a ciò, sempre più automobilisti guidano un veicolo a propulsione alternativa.

A questo proposito, Kurt Bopp di Protezione e Soccorso Zurigo ricorda che la varietà di energie alternative per un’auto è estremamente ampia: «Oltre a benzina, diesel, anche gas naturale, gas liquido, etanolo, elettricità, idrogeno, aria compressa, e motori ibridi». Ogni variante nasconde dei ben determinati pericoli d’incendio. Per questo, in alcuni Paesi europei, ai soccorritori è a disposizione una «scheda di soccorso» che contiene i dati rilevanti sul modello, come la posizione delle batterie o degli apparecchi di comando. Il TCS mette a disposizione una scheda di soccorso sul sito www.tcs.ch > auto-moto > Top Link per tutti i modelli di veicoli.

Palle di fuoco | Per quanto riguarda i veicoli elettrici e ibridi, Franz Märki, mette in guardia i conducenti che prendono subito l’estintore per spegnere le fiamme: «Chi lo fa, deve assolutamente fare attenzione all’alta tensione delle batterie d’auto». Si potrebbe, infatti, verificare un corto circuito. «Parti dell’automobile potrebbero essere


1° settembre 2011 | touring 15 | società e mobilità

sotto tensione elettrica». Nel caso di veicoli a propulsione con gas liquido (Gpl), sussiste il pericolo «che il serbatoio nella parte posteriore del veicolo esploda». Nel caso di veicoli a gas naturale (metano), invece il pericolo è minore per la presenza della valvola di sicurezza.

Gas liquido | L’esperto pompiere Martin Tschumi, dei vigili del fuoco professionisti della città di Berna, spiega la problematicità nel caso di automobili a gas liquido, an-

cora poco diffuse in Svizzera: «Il gas nel serbatoio comincia a trasformarsi in vapore nel caso di surriscaldamento e il vapore ha bisogno di spazio». Con il tempo, si forma così tanto gas, che poi il serbatoio non riesce più a contenerne il volume e, alla peggio, si può verificare un’esplosione, con palle di fuoco di un diametro anche di oltre 20 metri: «Disastrosi possono essere gli effetti degli incidenti con mezzi che trasportano merci pericolose». Quando carichi rimorchio con serbatoi a gas prendono fuoco

Consigli dei vigili del fuoco I vigili del fuoco fanno presente che gli incendi delle auto si verificano quando si «armeggia» al motore invece di portare regolarmente l’auto a fare il servizio. Se si constata del fumo nell’abitacolo: � fermarsi subito e azionare il lampeggiatore di emergenza. � Segnalare il luogo dell’incidente e allarmare i servizi di soccorso. � Chi tenta di spegnere il fuoco con il proprio estintore, deve avere il vento alle spalle e spegnere dal basso all’alto e fare attenzione a fuoriuscite di carburante. � Nel caso di veicoli ibridi o elettrici, fare attenzione all’alta tensione delle batterie del veicolo (può provocare un cortocircuito, e parti dell’auto possono essere sotto tensione elettrica). Pubblicità

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o addirittura esplodono, i lavori di spegnimento diventano pericolosi anche per gli specialisti. I pompieri professionisti consigliano di allarmare i pompieri e di comunicare assolutamente con quale motore viaggia il veicolo in fiamme. Afferma Martin Tschumi: «In questo modo, durante il viaggio possiamo prepararci alla situazione». In Svizzera, i vigili del fuoco sono addestrati regolarmente per affrontare i nuovi pericoli dovuti ai motori alternativi.

Kurt Venner


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speciale 4�4 | touring 15 | 1° settembre 2011

› L’inarrestabile moda delle SUV, le celebri

Sport Utility Vehicle, esprime una costatazione inappellabile: l’automobilista del terzo millennio vuole delle vetture diverse rispetto ai modelli tradizionali. Nel caso delle SUV, si tratta soprattutto di stile di vita e non tanto di tecnologia. La posizione di guida dominante, il look trendy e la polivalenza restano gli argomenti dominanti di queste fuoristrada per il tempo libero. Di conseguenza, la quota delle SUV sui mercati mondiali non ha smesso di crescere per fissarsi ormai quasi al 14%. E secondo gli specialisti, questa infatuazione è destinata a durare. Numerosi costruttori ancora assenti dal fortunato segmento sembrano intenzionati a lanciarvisi a più o meno breve termine, all’insegna di Alfa Romeo oppure dell’altera Bentley. In effetti, non solo l’Europa, ma anche gli Stati Uniti e i paesi emergenti, Cina in testa, promettono di diventare mercati voraci di SUV. Più che mai l’automobile diventa vettore d’immagine.

SUV sull’onda del successo L’infatuazione per le SUV non sembra soffrire né le incertezze economiche né le misure anti CO2. Più cittadine, queste vetture continuano imperterrite la loro crescita.

Viva la compattezza | Gli anni della

smisuratezza sono ormai passati. Basta consultare la top ten delle vendite svizzere di SUV per il primo semestre 2011 per rendersi conto che tutti i modelli hanno dimensioni ragionevoli, con una menzione a Ford Kuga, prima della categoria. La tendenza delle 4�4 compatte guidata dal crossover Nissan Qashqai – che supera il milione di unità – è d’altronde diventata la norma. Questa categoria è destinata a svilupparsi ulteriormente nei prossimi tempi. Ma l’avvenire appartiene anche alle mini SUV, ancora relativamente esigue, ma i cui ranghi sono destinati ad ingrossarsi nei prossimi anni. Ad esempio Opel non nasconde di lavorare ad una piccola 4�4 che poggerà sul telaio della city-car Corsa, attesa per fine 2012. Da parte sua, Renault intende mettere a profitto il bagaglio tecnico della cross-

over Nissan Juke. Senza dimenticare VW, che sta sviluppando una piccola SUV basata sulla Polo.

Autunno radioso | L’immediato non è

meno promettente. Ben disegnata, la Kia Sportage, una derivata della Hyundai ix35, è finalmente stata commercializzata questa estate in Svizzera (cfr. il nostro test). Ma

i fuochi d’artificio sono attesi per l’autunno con l’arrivo dell’esclusiva Range Rover Evoque e dell’ambiziosa Audi Q3. Due modelli premium che stimoleranno la categoria delle compatte e, indubbiamente, inciteranno molti automobilisti a scendere di gamma. Degna della tradizione Range Rover, l’Evoque introduce un tocco di raffinatezza profondamente britannica con tanto

I modelli che segneranno l’avvenire immediato

Audi Q3 SUV da 4,39 m, punta all’alta gamma delle compatte. Potenza: da 170 a 211 CV e 300 CV dall’anno prossimo. Lancio a fine ottobre.

Range Rover Evoque Mini Range (4,36 m), molto design, l’Evoque è disponibile a 3 e 5 porte. Molte possibilità di personalizzazione. Debutto questo mese.

Mazda CX-5 Prima a Francoforte per una crossover compatta con motori benzina o diesel innovativo a rapporto di compressione identico.


1° settembre 2011 | touring 15 | speciale 4�4

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Segmento che sostiene le ibride

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foto ald

» Quali sono le prospettive per le

ibride, in particolare le SUV? Jürgen Klaschka: Finora il mercato non era maturo. Ma la situazione è adesso radicalmente mutata e le esigenze della clientela pure. Tutto, però, dipenderà dall’offerta disponibile e dai prezzi praticati. Se al giorno d’oggi le ibride sono soltanto il 3% delle vendite, prevediamo il 9% del mercato globale nel 2012 e un raddoppio al 18% nel 2020 e ben il 32% negli Stati Uniti nel medesimo periodo. Le regolamentazioni sulle emissioni di CO2 accelereranno la loro diffusione? È già così. Ma i mercati dominati dalla benzina come la Svizzera reagiranno più in fretta rispetto a quelli che privilegiano il diesel. D’altra parte, le ibride suscitano un interesse particolare nei conducenti che pongono l’accento sulla tecnologia e sulle vetture quali vettore d’immagine. In che misura la propulsione ibrida ha un senso sulle SUV? Questa propulsione è applicabile tanto ad una SUV quanto ad un’auto tradizionale. Ciò detto, Audi ha riservato questa tecnologia alla Q5, poiché il concetto SUV è vincente su tutti i mercati del pianeta. È così possibile generare volumi importanti con un solo modello, senza dover fare adattamenti particolari. Questa tecnologia punta su una precisa categoria di prezzo?

Le componenti di questo tipo di propulsione sono onerose, ragione per la quale la tecnologia ibrida è stata dapprima introdotta sui segmenti superiori. Il prezzo finale risulta meno penalizzato su un’auto d’alta gamma. Parallelamente, è preferibile disporre di spazio sufficiente per alloggiare le componenti ibride, soprattutto sui veicoli che non dispongono di batterie compatte quali quelle agli ioni di litio. A quando le SUV elettriche? La Q5 può percorrere circa 3 km a una velocità di 60 km/h in modalità elettrica. Penso che non andremo molto più lontani con le ibride integrali. Il prossimo passo sarà effettuato dalle ibride plug-in che dovrebbero permettere di decuplicare l’autonomia della propulsione elettrica. Quindi le SUV ibride saranno più che mai delle 4�4 da salotto? Le nostre SUV termiche sono raramente utilizzate fuori strada. Lo stesso capiterà con le ibride. È infatti aleatorio circolare in modalità elettrica sullo sterrato. In ogni caso, l’altezza da terra è nettamente superiore a quella di una vettura tradizionale. Intervista: MOH

«

Jürgen Klaschka è responsabile marketing di prodotto dell’Audi Q5 ibrida.

cuoio e materiali di pregio. Da notare le sospensioni adattive con ammortizzatori a fluido magnetico. Sulla stessa linea, l’Audi Q3 è stracolma di assistenti alla guida. Come sull’Evoque, anche sulla Q3 l’alluminio contiene il peso. Questa SUV molto stradale sarà successivamente affiancata da una versione da 300 CV. Il Salone di Francoforte porterà inoltre altre novità, quali la Mazda

CX-5 e la crossover Subaru XV. Dopo il profondo restyling del duo Chevrolet Captiva/Opel Antara, va segnalato anche quello della Renault Koleos. Nonostante il loro peso, le SUV di nuova generazione fanno notevoli e meritevoli progressi in fatto di consumi. Il miglior esempio proviene dall’imponente Mercedes-Benz ML la cui versione più sobria annuncia 6,0 l/100 km. La ten-

denza a ridurre i consumi è chiara per tutti i modelli, all’immagine della Jeep Grand Cherokee diesel. Quanto alle ibride, sono ancora merce rara, ma potrebbero proliferare (v. sopra). Per finire, un’occhiata all’ipotetico futuro elettrico delle 4�4 con la Volteis X4, una mini-jeep di fabbricazione francese la cui velocità è però limitata a 70 km/h. Marc-Olivier Herren

Honda CR-V Il prototipo presentato questo mese in California annuncia le linee dell’Honda CR-V di 4a generazione. In vendita: autunno 2012.

Mercedes-Benz ML Terza della serie, la Mercedes-Benz classe M è lunga 4,80 m. Molto sobria, annuncia 6 l per 100 km nella versione diesel 2,2 l (204 CV).

Subaru XV Prototipo basato sull’Impreza e quasi identico alla XV il cui stile crossover sarà rafforzato. Debutto a Francoforte, lancio ad inizio 2012.


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Utilitari dalle ambizioni ludiche › Parte integrante del sogno americano, i

pick-up sono un vero oggetto di culto negli Stati Uniti. L’emblematico «light truck» Ford F-150 conquista regolarmente il primo posto nelle vendite. Nel 2001 ha raggiunto i 900 000 esemplari. Sul Vecchio Continente siamo lontano da questi livelli, all’insegna di quanto capita in Svizzera dove le vendite annue di un modello si limitano tutt’al più a qualche centinaia di unità.

Da questa parte dell’Atlantico, i pick-up si materializzano tradizionalmente nei modelli giapponesi, ad esempio il noto Toyota Hilux. Questi 4�4 si basano su telai a longheroni e montano un cassone per il trasporto. Inizialmente limitati ad un uso utilitario, questi robusti fuoristrada tentano di conquistare il popolo del tempo libero. Il fenomeno si è palesato nel 2005 quanto il Nissan Navara si è presentato con un diesel da 174 CV e finiture interne più raffinate rispetto alla ruvidità dei modelli tradizionali. Gli acquirenti svizzeri del resto mettono volentieri gli occhi anche su modelli americani di importazione diretta, quali i superpotenti Dodge Ram. L’ideale per caricare tavole da surf, quad ecc.

Pick-up grande e civilizzato VW Amarok Col suo primo modello fatto in casa, VW non è certo andata per il sottile: il pick-up Amarok annienta i suoi congeneri sul mercato europeo per le dimensioni XXL. I professionisti lo apprezzano perché il cassone può contenere una paletta ferroviaria. Lo stesso dicasi per l’importante fetta di utenti della strada che privilegiano le apparenze. Questi ultimi dovranno però imparare a gestirne le dimensioni gigantesche e a parcheggiare davanti alle terrazze dei bar, altrimenti il rischio del ridicolo è garantito. Oltre al suo design tipicamente VW, l’Amarok trasferisce felicemente il livello tecnologico del marchio nel mondo dei pick-up. Anche sulla versione Heavy Duty con sospensioni a balestra, il comfort di guida è notevole. A parte qualche contraccolpo, il veicolo può tranquillamente lanciarsi in veri tragitti autostradali, anche perché la lunghezza della 6 marcia fa tacere un diesel altrimenti non molto discreto. A condizione di non spingere l’Amarok al limite in curva, il comportamento è equilibrato. In ogni caso vale la pena far viaggiare il bestione in tranquillità, come richiesto dal motore diesel di 163 CV dotato di grande coppia. La trazione integrale inseribile con semplice pressione di un pulsante e gli angoli d’attacco incitano allo sterrato. Questo mastodonte, tutto meno che spartano, punta all’abitabilità. Il sedile posteriore si solleva per offrire un bagagliaio di emergenza, a condizione di riuscire ad issarsi sul veicolo assai alto da terra. MOH

Nonostante il lato ludico, i pick-up faticano tuttavia ad abbandonare il loro lato utilitario. Tanto il comfort quanto l’equipaggiamento rimangono lontani dai veicoli tradizionali. Con il lancio del marziale Amarok, VW ha fatto compiere alla categoria un salto tecnologico. Questo modello è per esempio dotato di airbag a tendina e di una gestione elettronica che agisce su ABS e ESP sullo sterrato. Inoltre monta di serie il motore diesel e un filtro antiparticolato. Un veicolo non pratico ma attrattivo: le prime indicazioni parlano di un potenziale che supera le 700 unità. MOH

Positivo: stilismo dimostrativo, cassone voluminoso, pick-up civilizzato (comfort e comportamento), consumi ragionevoli, equipaggiamento di sicurezza, filtro antiparticolato di serie Negativo: volumi da autocarro (lunghezza e larghezza), carico utile che varia a seconda del tipo di trasmissione, debole accelerazione. Tecnica: pick-up; 5 posti; lunghezza: 5,25 m; 2 l turbodiesel, 163 CV, 400 Nm a 1500/g min; 4�4 inseribile, con ridotte, 6 marce; da 0 a 100 km/h in 11,1 s; cassone: 2,52 m2, carico trainabile 2800 kg Consumo (in prova): 8,6 l/100 km, autonomia 930 km Prezzo: 45 943 fr. (Highline).

foto ald, MOH

Vere istituzioni su quattro ruote negli USA, i pick-up conoscono una diffusione marginale in Europa dove sono impiegati come veicoli utilitari ma anche per il tempo libero.

In versione Highline, il VW Amarok diventa un pick-up di tendenza.


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foto ald, MOH

L’ultimo dei Mohicani

Campionesse delle evoluzioni fuoristrada, le vere 4�4 hanno iniziato una lunga discesa.

Le fuoristrada in discesa All’origine della moda del fuori strada, le 4�4 pure e dure hanno iniziato il viale del tramonto. I ranghi di tali scalatori impareggiabili si sono nettamente ridotti.

› Le Mitsubishi Pajero, Nissan Patrol, To-

yota Land Cruiser e altre dominavano il panorama delle autovetture fuoristrada negli anni Ottanta. Sull’onda della Parigi–Dakar, queste eredi delle rudi Jeep e Land-Rover rappresentavano l’avventura. Ma i tempi sono radicalmente cambiati per questi modelli che amano i terreni insidiosi. Le restrizioni di ogni genere hanno impedito loro l’accesso a boschi e sentieri vicinali. Improvvisamente gli amanti della guida fuori strada sono stati invitati ad esiliarsi sotto altri cieli. Largo ai SUV, sport utility vehicle. Oggi il segmento dei 4�4 è oltraggiosamente dominato da questi autoveicoli per il tempo libero sprovvisti di marce ridotte, ma che privilegiano le qualità stradali e l’abitabilità modulabile unitamente ad un look di tendenza. Anno dopo anno, il clan delle vetture offroad pure si è dunque tristemente ridotto, tanto che non si contano più ormai che una ventina di modelli, senza distinzioni di dimensione, a cui si aggiungono i pick-up. Tra le irriducibili fuoristrada che resistono ancora, vanno ricordate le giapponesi (Pajero, Pathfinder, Land Cruiser) e le Jeep (Cherokee, Wrangler). Nonostante il loro lato lussuoso, le Land Rover Discovery e

Range Rover restano fedeli alle marce ridotte. Contrariamente alla Porsche Cayenne o alla VW Touareg, che le propongono in opzione. Infine rimane un quesito fondamentale che attanaglia gli adepti dello sterrato: Land Rover darà un’erede alla Defender, il discendente della mitica «Land»? La risposta potrebbe essere rivelata ancora questo mese al 64° Salone internazionale di Francoforte. MOH

Suzuki Grand Vitara Questo modello può vantarsi di esser l’unica SUV compatta in grado di affrontare lo sterrato. La Grand Vitara viaggia permanentemente in trazione integrale. Un giro di ghiera e si blocca il differenziale. Se il fondo diventa sconnesso, si inseriscono le ridotte… e si lasciano sul posto le SUV classiche. Rovescio della medaglia: i consumi sono più elevati, dovuti anche all’obsoleto cambio automatico a 4 rapporti. Reattivo, ha il merito di proporre riprese piuttosto energiche, anche se questo veicolo non ha niente di sportivo. Dolce e disponibile nell’uso urbano, il 2,4 l atmosferico da 169 CV diventa rumoroso quando sale di giri. La Grand Vitara si rivela poco soggetta al rollio. Queste qualità si pagano con una certa rigidità del comfort. Ma la selleria è morbida e l’abitabilità sorprendente. Va segnalato il prezzo modico di questo veicolo che tecnologicamente comincia ad essere datato. MOH Positivo: SUV fuoristrada, rapporto prezzo-equipaggiamento, abitabilità posteriore, riprese consistenti, comportamento dinamico, sterzo ben percettibile Negativo: cambio automatico a 4 rapporti, consumi, sospensioni rigide, livello tecnologico sorpassato. Tecnica: SUV; lunghezza: 4,30 m; bagagliaio: 398–758 l; 4 cilindri 2,4 l, 169 CV, 227 Nm a 3800 g/min; trazione integrale permanente, ridotte, cambio automatico a 4 rapporti; da 0 a 100 km/h in 12 s.; carico rimorchiabile: 1700 kg Consumo (in prova): 11,0 l/100 km, autonomia: 600 km Prezzo: 37 990 fr. (2,4 GL Top aut.).

Tecnologia di punta Addio alla giungla di leve: i veicoli 4�4 puri e duri sono anche loro un condensato di elettronica. Ad immagine della gamma Land Rover, che dispone di vari programmi di guida adattati ai vari tipi di terreno (fango, sabbia, pietrame). Il conducente aziona una ghiera e la danza dei bloccaggi differenziali e dei sistemi di assistenza alla guida ha inizio, elettronicamente. Le vere fuoristrada continuano a contraddistinguersi per l’ampiezza della loro altezza da terra, dell’angolo d’attacco e della profondità di guado. MOH

Classica sotto ogni aspetto, la Suzuki Grand Vitara sa muoversi fuori strada.


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Un bel talento universale Con la terza generazione della Sportage, Kia vuol finalmente raggiungere la concorrenza nel segmento delle SUV. Le chance sono buone. Test della 2.0 CRDi Style automatica. novità balzano subito all’occhio: la prima e la seconda generazione apparivano poco spettacolari e un po’ troppo perbene, mentre la terza Sportage si presenta più moderna e decisamente con più carattere e personalità. Il motore diesel 2 litri common rail, un adattamento di quello della Hyundai ix35, garantisce alla Sportage buone prestazioni e grazie alla trazione integrale automatica a gestione elettronica, sulla SUV compatta i problemi di trazione non sono un problema. Trazione integrale o meno, l’asfalto rimane tuttavia il suo terreno preferito. In complesso la terza generazione della Sportage è una buona vettura con varie possibilità d’impiego, che nella versione di base risulta più vantaggiosa rispetto alla concorrenza. Tecnologia consolidata e design ambizioso: la caccia di Kia alla concorrenza è iniziata.

Massiccia e scattante | Particolarmente

gradevole è il nuovo look frontale della Kia Sportage: possente e muscoloso in tipico stile SUV. I proiettori e la nuova griglia del radiatore nera danno comunque alla vettura da cinque posti un volto simpatico e amichevole. Ma anche il resto della Sportage è moderno e dal design attuale. La vista laterale si presenta compatta e sportiva. Inoltre, con i suoi 4,44 metri risulta 9 cm più lunga delle precedenti generazioni, mentre in larghezza è cresciuta di soli 1,5 cm. Gli ingegneri l’hanno tuttavia abbassata di 6 cm, garantendole un aspetto più sportivo. Nel complesso è quindi più massiccia e dinamica delle sue consorelle. Gradevoli anche le gomme da 18’’ con cerchioni cromati che sono compresi nell’allestimento «Style». I grandi fari posteriori non cancellano l’apparenza un tantino paffuta del posteriore. Anche all’interno, il design è stato rivisto ed aggiornato. Il cruscotto è ben visibile, anche se il tachimetro non segna la scala

delle cinque unità. La forma rotonda degli indicatori principali è concepita in modo molto stilizzato. Strumenti e computer di bordo sono facili da utilizzare. Purtroppo però il sistema di navigazione, con lo schermo tattile fornito in opzione, non è molto funzionale. Nell’abitacolo, conducente e copilota, ma anche i passeggeri dietro, dispongono di numerosi vani portaoggetti e la spaziosità anteriore e posteriore è notevole. Il design moderno richiede tuttavia sacrifici alla visibilità: la visione davanti è fortemente limitata dal montante anteriore. Le ridotte superfici vetrate penalizzano anche la visione posteriore e la telecamera per la retromarcia (ottenibile soltanto in combinazione con il navigatore) è perciò vivamente consigliata.

Modularità ridotta | Il volume del baga-

gliaio della Sportage che varia da 564 a 1353 litri è buono per la categoria. Purtroppo la modularità non rientra tra i suoi punti forti: i sedili posteriori sono effettivamente

+ –

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Più o meno

foto Fabian Unternährer

› Le

Buon comfort di guida, motore potente, design moderno, buoni freni, prestazioni di garanzia attrattive, trazione 4�4, equipaggiamento di comfort completo, impiego poliedrico, ruota di scorta completa.

Cattiva visibilità circolare, tettuccio vetrato panoramico rumoroso, grandi dimensioni esterne per una SUV compatta, debole ripresa, modularità ridotta, primo rapporto corto, sterzo molle e impalpabile.

Visibilità limitata dal largo montante anteriore.


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La Kia Sportage appare più moderna: la nuova griglia del radiatore ne abbellisce il frontale, mentre i cerchioni cromati da 18’’ attirano gli sguardi.

tabella comparativa Prezzo (fr.) Cilindrata (cc) Potenza (kW/CV) Coppia massima (Nm/min) Consumo (l/100 km) Rumore int. 120 km/h (dBA) Costi al chilometro (fr./km)3 Costi di manutenzione4 Test «Touring»

Kia Sportage 2.0 CRDi Style aut.

Ford Kuga 2.0 TDCi Titanium aut.

Nissan Qashqai 2.0 dCi Tekna aut.

Opel Antara 2.2 CDTi Cosmo aut.

44 950.– 1995 135/184 392/1800 7,1 D2 70 –.88 11133 15/2011

47 800.– 1997 120/163 340/2000 6,81 C2 — –.92 11133 —

47 500.– 1995 110/150 320/2000 7,01 D2 695 –.92 11333 15/20075

46 950.– 2231 135/184 400/2000 8,0 D2 69 –.93 13333 13/2011

1 dati secondo l’importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore 3 costi di manutenzione per km (15 000 km/anno) 4 su 180 000 km (15 000 km/anno) 5 Nissan Qashqai 2.0 dCi Tekna aut. modello 2007

Il tetto panoramico opzionale: bello ma rumoroso.


Vacanze in Italia

Riviera Ligure


1° settembre 2011 | touring 15 | speciale 4�4

continua da pagina 16

Scheda tecnica �

165 cm

m 9c –8 65 �

passo 264 cm lungh. 444 cm (larg. 186 cm)

ripiegabili singolarmente, ma la superficie di carico non risulta piana ed è piuttosto alta, ciò che complica le operazioni di carico e scarico. Sotto il fondo del bagagliaio si trova la ruota di scorta.

� �

cm 10 –1 90 �

95 cm �

101 cm

� �

larghezza interna: ant. 151 cm, post. 148 cm bagagliaio: 564–1353 litri pneumatici: 235/55 R 18, min. 215/70 R 16

VEICOLO PROVATO Kia Sportage 2.0 CRDi aut. Style 4WD; 5 p., 5 posti; 44 950 fr. (auto del test: 50 965 fr.) Gamma: dalla 2.0 CVVT Classic (33 950 fr.) alla 2.0 CRDi aut. Style (44 950 fr.) Opzioni: sistema di navigazione con telecamera di retromarcia (2250 fr.), tettuccio panoramico di vetro (1750 fr.), vernice metallizzata (690 fr.), chiave smart & pulsante start (850 fr.) Garanzia: 7 anni o 150 000 km di fabbrica; 7 anni mobilità, 10 anni antiruggine (cond.) Importatore: Kia Motors AG, 5745 Safenwil, www.kia.ch DATI TECNICI Motore: 4 cilindri, 1,6 turbodiesel, 184 CV; trazione integrale, cambio automatico a 6 rapporti Peso: 1785 kg (auto del test), totale ammissibile 2140 kg, carico rimorchiabile 1600 kg

Automatica morbida | La Kia Sportage offre ai suoi occupanti tutto quanto serve per il comfort. I sedili di conducente e copilota sono comodi, nonostante una tenuta laterale insufficiente. La rumorosità nell’abitacolo è contenuta anche con il tetto panoramico opzionale, mentre ad alta velocità il rumore del vento aumenta. Sotto i 60 km/h il veicolo è rigido, ma diventa più morbido a velocità più elevata. Per quanto riguarda il motore, la spinta propulsiva del diesel common rail da 2 litri

è frenata da 1785 kg di peso a vuoto. Il potente gruppo diesel garantisce comunque alla Sportage buone prestazioni, anche se con i suoi 8,1 litri su 100 km i consumi non sono di certo bassi. Dal canto suo, il cambio automatico a sei rapporti lavora bene e senza incertezze, anche se la prima è un po’ corta. Grazie alla trazione integrale i problemi di trazione su strada sono banditi e anche nelle curve ad alta velocità, la Sportage tiene bene la traiettoria. Lo sterzo è tuttavia un po’ molle, cosa che tuttavia si apprezza almeno nelle manovre in città. Infine, la dotazione di sicurezza e i freni della Kia Sportage sono buoni. Al prezzo conveniente di 33 950 franchi, la Kia Sportage offre 7 anni oppure 150 000 km di garanzia: un’altra prestazione attrattiva.

La Kia Sportage offre molto spazio sia davanti sia dietro. Il suo abitacolo è tuttavia poco modulare e possono essere ripiegati soltanto gli schienali dei sedili posteriori.

DINAMICA DI COMPORTAMENTO Prestazioni (0–100 km/h): 10,4 s Elasticità: 60–100 km/h (in posizione D) 5,6 s 80–120 km/h (in posizione D) 7,4 s Diametro di sterzata: 11 m Insonorizzazione: 60 km/h: 58 dBA 11113 120 km/h: 70 dBA 11113 11111 11333 11111

COSTI DEI SERVIZI manutenzione (km/mese)

ore

mano d’opera (fr.)

30 000/24 1,4 203.– 60 000/48 1,5 218.– Manutenzione per 180 000 km: 15 000 km/anno 18,7 5170.– COSTI D’ESERCIZIO km/anno

ct./km

fr./mese fissi variabili

15 000 30 000

88 61

677.– 677.–

Kia Sportage 2.0 CRDi Style automatica in dettaglio

426.– 851.–

Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agenzie Kia da 85 a 160 franchi

CONSUMO AL BANCO DI PROVA (ciclo UE 80/1268) urbano

extra urbano misto

TCS 9,2 5,9 fabbrica 9,1 6,0 Emissioni di CO2: Media svizzera di CO2: etichettaEnergia (A–G): CONSUMO DEL TEST 8,1 l/100 km serbatoio: 58 litri

7,1 7,1 189 g/km 161 g/km D 11333

autonomia 716 km

TCS Tecnica ed economia: Herbert Meier

ABITACOLO 11113 Interno invitante con tanto spazio, gli schienali dei sedili posteriori possono essere ripiegati, liberando un volume di carico grande, ma non piatto. L’uso del computer di bordo è semplice, la visibilità è ridotta. COMFORT 11113 I sedili anteriori sono comodi, anche se la tenuta laterale è insufficiente. Il telaio è rigido, ma a velocità elevata diventa più morbido. Il livello di rumorosità è contenuto. DOTAZIONE 11111 Non si è lesinato per il comfort degli occupanti: sedili riscaldati davanti e dietro, climatizzatore automatico bizona, regolatore di velocità ecc. La versione «Style» offre inoltre rifiniture in pelle, sensore luci, fari allo xeno e parabrezza parzialmente riscaldabile.

Nadia Rambaldi

Check-up TCS

SICUREZZA Frenata (100–0 km/h): 37,8 m Visibilità circolare Equipaggiamento

19

PRESTAZIONI 11113 Il potente diesel da 184 CV regala buone prestazioni a questo veicolo da 1,8 t. Il cambio automatico a rapporti lavora in modo pulito. Con il programma di guida Activ Eco, il motore gira a basso regime provocando vibrazioni. COMPORTAMENTO 11113 Grazie alla trazione integrale che si inserisce automaticamente, i problemi di trazione sono inesistenti. Buona la tenuta di strada, anche nelle curve rapide. Lo sterzo è un po’ molle e non offre una sensibilità sufficiente. SICUREZZA 11133 La dotazione di sicurezza e i freni sono buoni, mancano i sistemi di assistenza alla guida.


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speciale 4�4 | touring 15 | 1° settembre 2011

4�4 sempre più sobrie Tanto le autovetture fuoristrada quanto quelle a trazione integrale registrano un calo generalizzato dei consumi di carburante negli ultimi anni.

› I due esempi citati nel grafico a fianco so-

no rivelatori dell’evoluzione registrata nel corso degli anni appena trascorsi. L’introduzione di un veicolo di nuova generazione o di nuove motorizzazioni permette una riduzione sensibile dei consumi. Nel caso della fuoristrada BMW X3 diesel, il consumo medio (ciclo misto) è diminuito del 33% tra il 2004 (motore 3.0d) e il 2011 (2.0d). Per il solo motore 2.0d, il guadagno è stato di 1,6 l/100 km. Quanto alla berlina Audi A6 quattro 3.0 TDI, la riduzione ha raggiunto il 28%, ossia un sostanzioso risparmio di 2,8 l/100 km.

Riduzione del consumo 2004–2011

8

6

Audi A6 quattro BMW X3

Tendenza forte | Analoga evoluzione si

delinea se si esaminano i dati di fabbrica anche di altri modelli a trazione integrale. Le piccole diesel 4�4 economiche possono addirittura vantarsi di figurare al di sotto

dei consumi medi delle autovetture diesel vendute in Svizzera. Nel caso dei modelli a benzina, si distinguono per economicità le versioni 4�4 della Suzuki Swift (5,5 l) e della Fiat Panda (6,0 l). Progressi si registrano ad ogni nuova edizione: ad esempio la BMW X3 ha guadagnato in un sol colpo 0,9 l/100 km (–14%) a parità di cilindrata. Per l’Audi A6 il risparmio ammonta a 1 l (–15%). Le 4�4 approfittano anche delle nuove tecnologie. La tendenza va verso il downsizing. All’immagine di taluni V6 sostituiti da quattro cilindri. Ma sono da sottolineare anche gli accorgimenti quali i sistemi di avviamento start-stop. tg

10 l/100 km

4

2005

2007

2009

2011

Info Touring Il «Catalogo dei consumi» del TCS fornisce i dati di fabbrica di tutti i veicoli venduti in Svizzera. È possibile scaricarlo dal sito www.tcs.ch alle rubriche auto-moto > ambiente e energia > carburante.

Le fuoristrada reggono il colpo Come 14 delle 15 auto testate, la BMW X3 assicura una protezione elevata degli occupanti. Le SUV seguono finalmente l’evoluzione delle auto tradizionali. Il loro punto debole, la protezione per i pedoni, è stato migliorato tramite materiali più teneri per le parti anteriori. E lo scarto tra la carrozzeria e il blocco motore è stato aumentato al fine di attenuare l’impatto dello scontro. Risultato: la X3 si classifica a metà gruppo nella protezione dei pedoni. L’atteso crash-test dell’Opel Ampera con estensore d’autonomia è risultato molto positivo. Le componenti elettriche (motore, batterie) non hanno creato problemi. L’Ampera ha persino battuto il record di punti per l’impatto laterale. La Kia Picanto ha dovuto accontentarsi di 4 stelle in ragione dell’assenza dell’ESP di serie. MOH

Info Touring Risultati dettagliati e foto: www.infotechtcs.ch > test > auto & crash-test.

ald

Le 5 stelle ottenute dalla BMW X3 nel crash-test Euro NCAP dimostrano i lodevoli progressi fatti dalle 4�4.

Unica 4�4 testata, la BMW X3 ha un livello di sicurezza simile a quello delle auto tradizionali.

Crash-test Euro NCAP: la sicurezza si democratizza marca/modello Volvo V60 Chevrolet Aveo Ford Focus VW Golf Cabriolet VW Jetta Chevrolet Orlando Peugeot 508 Hyundai i40 Audi A6 Citroën DS4 VW Passat Citroën DS5 BMW X3 Opel Ampera Kia Picanto

protezione degli occupanti adulti bambini 94% 82% 95% 87% 92% 82% 96% 86% 94% 86% 95% 79% 90% 87% 92% 86% 91% 83% 90% 80% 91% 77% 89% 83% 88% 83% 85% 78% 86% 83%

protezione dei pedoni 64% 54% 72% 53% 56% 49% 41% 43% 41% 43% 54% 40% 53% 41% 47%

dotazione di sicurezza 100% 93% 71% 71% 71% 71% 97% 86% 86% 97% 71% 97% 71% 86% 43%

totale

valutazione

86% 85% 84% 83% 83% 80% 80% 80% 79% 79% 79% 79% 78% 75% 73%

11111 11111 11111 11111 11111 11111 11111 11111 11111 11111 11111 11111 11111 11111 11113


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Quattro ruote provocanti...

La maggior parte dei veicoli offroad non viene usata su strada sterrata, bensì in zone urbane. Ma cos’è che rende tanto irresistibili le autovetture SUV?

› Non è nuovo il fatto che gli svizzeri abbiano un debole per le auto potenti. Ma non devono essere solo forti, bensì anche grosse e adatte a qualsiasi terreno. Attualmente, stando al servizio di confronto internet Comparis, il 4% degli svizzeri guidano una fuoristrada o un’auto con caratteristiche simili. I vantaggi di una SUV sono noti, ma questi lati positivi corrispondono solo raramente ai motivi effettivi che hanno portato all’acquisto di un tale veicolo. Per averne una conferma, basta gettare un’occhiata alla diffusione degli offroad sulle strade: il maggior numero si segnala nei cantoni di Zugo, Ginevra e Svitto, mentre il minor numero nei cantoni di Neuchâtel e Giura. Anche se un offroad è in grado di affrontare viaggi al di fuori delle strade asfaltate, viene usato maggiormente nella giungla delle metropoli. Ma qual è il motivo per cui gli svizzeri salgono a bordo di queste auto giganti?

Status symbol | Consumi di benzina ed emis-

Appartenenza | Allo stesso tempo però, i

proprietari di un offroad, dichiarano di appartenere ad un determinato gruppo, semplicemente mettendosi al volante del loro veicolo. «La SUV crea dunque un senso di comunità – io vi faccio parte!» afferma Beckmann, ma: «Proprio nelle aree urbane, la dichiarazione di questa appartenenza ha un certo potenziale di provocazione». nr

Keystone

sioni di CO2 più elevati, in cambio di molto comfort e, grazie ad un’altezza più elevata del sedile e ad una carrozzeria più possente, anche una sensazione di superiorità rispetto ai pirati della strada. Stando a Roger Löhrer, direttore del settore Consulenze&Perizie del TCS, oggi nell’acquisto di un’auto in cima alla lista dei

criteri si trova il rispetto per l’ambiente. «Tuttavia, dopo aver considerato a fondo i costi e l’utilizzo, giocano un ruolo anche aspetti come comfort, sicurezza, design e marchio. L’auto è anche uno status symbol e un indicatore dello stile di vita desiderato», sottolinea Löhrer. Le SUV sono dunque espressione di uno stile di vita e non solo un mezzo di trasporto, anche perché: la trazione a quattro ruote, una buona protezione dell’abitacolo e una capacità di carico soddisfacente, possono essere offerte anche da veicoli più piccoli. «Da un punto di vista socioculturale, la SUV rappresenta piuttosto un mezzo per identificarsi e distinguersi, con un elevato valore simbolico», spiega Jörg Beckmann, direttore dell’Accademia della mobilità. Al volante di un’auto così potente, il conducente si distacca dalla massa e veicola il messaggio: «Non sono come tutti gli altri»!

Una fuoristrada non è solo un’auto, ma pure un mezzo d’identificazione con un elevato valore simbolico.

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1° settembre 2011 | touring 15 | speciale 4�4


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speciale 4�4 | touring 15 | 1° settembre 2011

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I veri veicoli 4�4 adatti anche ai terreni accidentati cominciano a scarseggiare.

Pletora di SUV e 4�4 Tra i fuoristrada da svago e i veri scalatori, passando per i pick-up, gli appassionati di 4�4 hanno l’imbarazzo della scelta. Ve ne sono per tutti i gusti e i prezzi, dalla Dacia Duster low-cost alla Porsche Cayenne straripante di potenza. marca/modello Audi Q3 Audi Q5 Audi Q5 Hybrid Audi Q7 BMW X1 BMW X3 BMW X5 BMW X6 BMW X6 Activehybrid Cadillac SRX Cadillac Escalade Cadillac Escalade Hybrid Chevrolet Captiva Citroën C-Crosser Dacia Duster Daihatsu Terios Fiat Sedici Ford Kuga Ford Ranger Honda CR-V Hyundai ix35 Hyundai Santa Fe Hyundai ix55 Infiniti EX Infiniti FX Jeep Compass Jeep Patriot Jeep Wrangler Jeep Cherokee Jeep Grand Cherokee Kia Sportage Kia Sorento Land Rover Freelander Land Rover Defender Land Rover Discovery Range Rover Evoque Range Rover Sport Range Rover Lexus RX350 Lexus RX450h Mazda CX-7

potenza (CV) da 140 (d) a 211 da 143 (d) a 270 245 (ibrida) da 204 (d) a 500 (d) da 143 (d) a 245 da 184 (d) a 306 da 245 (d) a 555 da 245 (d) a 555 485 (ibrida) 268 409 337 (ibrida) da 163 (d) a 258 da 160 (d) a 170 da 105 a 110 (d) 102 da 120 a 135 (d) da 140 (d) a 200 da 143 (d) a 156 (d) da 150 (d) et 150 da 115 (d) a 184 (d) da 174 a 197 (d) 240 (d) da 238 (d) a 320 da 238 (d) a 390 da 136 (d) a 170 da 163 (d) a 170 da 199 a 200 (d) da 200 (d) a 205 da 190 (d) a 352 da 163 a 184 (d) da 174 a 197 (d) da 150 (d) a 233 122 (d) da 210 (d) a 375 da 150 (d) a 240 da 210 (d) a 510 da 313 (d) a 510 277 299 (ibrida) da 173 (d) a 260

prezzi da 43 600 a 53 900 fr. da 56 050 a 73 550 fr. 83 900 fr. da 80 100 a 215 950 fr. da 39 900* a 55 600 fr. da 59 400 a 77 600 fr. da 84 900 a 162 000 fr. da 89 400 a 165 000 fr. 159 000 fr. da 74 649 a 77 412 fr. da 108 304 a 112 410 fr. 118 845 fr. da 34 990* a 49 890 fr. da 37 900 a 51 150 fr. da 14 900* a 23 600 fr. da 25 990 a 29 990 fr. da 25 990 a 31 590 fr. da 36 500* a 45 800 fr. da 31 990 a 47 140 fr. da 37 300 a 54 200 fr. da 28 990* a 42 990 fr. da 37 490 a 51 490 fr. 62 990 fr. da 73 900 a 89 115 fr. da 88 600 a 101 040 fr. da 35 800 a 44 900 fr. da 37 950 a 43 450 fr. da 40 650 a 57 770 fr. da 44 600 a 50 600 fr. da 63 500 a 90 950 fr. da 33 950 a 42 750 fr. da 41 950 a 51 950 fr. da 44 900 a 68 200 fr. da 42 800 a 53 200 fr. da 72 900 a 96 500 fr. da 50 400 a 59 500 fr. da 86 500 a 133 900 fr. da 132 800 a 186 500 fr. da 76 100 a 94 100 fr. da 86 900 a 104 800 fr. da 43 060 a 50 540 fr.

marca/modello Mazda BT-50 Mercedes-Benz GLK Mercedes-Benz ML Mercedes-Benz GL Mini Countryman Mitsubishi ASX Mitsubishi Outlander Mitsubishi Pajero Mitsubishi L200 Nissan Juke Nissan Qashqai Nissan X-Trail Nissan Murano Nissan Pathfinder Nissan pick-up Opel Antara Peugeot 4007 Porsche Cayenne Porsche Cayenne S Hybrid Renault Koleos Seat Altea Freetrack Skoda Yeti Ssang Yong Korando Ssang Yong Actyon pick-up Ssang Yong Rexton Subaru Forester Suzuki Jimny Suzuki SX4 Suzuki Grand Vitara Toyota Urban Cruiser Toyota RAV4 Toyota Land Cruiser Toyota Land Cruiser V8 Toyota Hilux Volvo XC60 Volvo XC90 VW Tiguan VW Touareg VW Touareg Hybrid VW Amarok con riserva di modifica

potenza (CV) 143 da 143 (d) a 306 da 204 (d) a 306 da 211 a 388 da 90 (d) a 184 da 117 a 150 (d) da 147 a 177 (d) 200 (d) da 136 (d) a 178 (d) da 110 (d) a 190 da 110 (d) a 150 (d) da 150 (d) a 173 (d) da 190 (d) a 256 da 190 (d) a 231 (d) da 133 (d) a 231 (d) da 163 (d) a 184 (d) da 156 (d) a 170 da 245 (d) a 500 380 (ibrida) da 150 (d) a 173 (d) da 140 (d) a 211 da 105 a 170 (d) 175 (d) 141 (d) da 161 (d) a 179 da 147 (d) a 150 85 da 112 a 135 (d) da 106 a 169 da 90 (d) a 100 da 150 (d) a 177 (d) da 190 (d) a 282 286 (d) da 144 (d) a 171 (d) da 163 (d) a 304 da 200 (d) a 243 da 110 (d) a 210 da 204 (d) a 340 (d) 380 (ibrida) da 122 (d) a 163 (d)

prezzi da 30 700 a 40 320 fr. da 49 900* a 72 700 fr. da 83 400 a 86 900 fr. da 114 600 a 147 900 fr. da 27 900* a 40 700 fr. da 27 990* a 43 590 fr. da 30 990* a 56 490 fr. da 47 990 a 74 290 fr. da 31 990 a 43 490 fr. da 23 900* a 34 900 fr. da 28 900* a 50 850 fr. da 41 950 a 52 850 fr. da 65 200 a 71 200 fr. da 55 420 a 75 600 fr. da 31 244 a 63 000 fr. da 35 450 a 44 950 fr. da 37 900 a 50 750 fr. da 82 900 a 171 600 fr. 117 100 fr. da 35 900 a 48 800 fr. da 39 200 a 42 400 fr. da 24 990* a 42 990 fr. da 29 990* a 36 490 fr. da 29 900 a 33 900 fr. da 38 500 a 49 200 fr. da 33 400 a 47 800 fr. da 19 990 a 23 990 fr. da 21 490* a 29 990 fr. da 29 990 a 37 990 fr. da 26 000* a 35 900 fr. da 35 650 a 53 700 fr. da 59 100 a 100 900 fr. da 113 900 a 130 500 fr. da 30 800 a 48 200 fr. da 54 100* a 69 100 fr. da 71 600 a 71 700 fr. da 32 750* a 47 150 fr. da 75 900 a 105 300 fr. 109 700 fr. da 35 813 a 45 943 fr.

*modello a due ruote motrici



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speciale 4�4 | touring 15 | 1° settembre 2011

Le trazioni integrali Le vetture a trazione integrale coprono una vasta gamma di modelli, dalla piccola Fiat Panda alla Bentley. Tra le novità sono da citare le monovolume Seat Alhambra e VW Sharan come pure le rombanti Ferrari FF e Lamborghini Aventador. marca/modello Alfa Romeo Brera Q4 Audi A3/S3 quattro Audi A4/S4 quattro Audi A4 Allroad Audi A5/S5 quattro Audi A6 quattro Audi A6 Allroad Audi A7 Audi A8 quattro Audi TT/TTS quattro Audi R8 quattro Bentley Continental GT/GTC Bentley Flying Spur/Supersports BMW 3 xDrive BMW 5 xDrive BMW 5 GT xDrive BMW 7 xDrive Cadillac CTS AWD Daihatsu Sirion eco-4WD Daihatsu Materia eco-4WD Ferrari FF Pubblicità

potenza (CV) 260 da 140 (d) a 340 da 143 (d) a 333 da 143 (d) a 240 (d) da 170 (d) a 450 da 204 a 300 da 190 (d) a 290 da 204 a 300 da 250 (d) a 500 da 170 (d) a 340 da 420 a 525 da 560 a 610 da 560 a 630 da 184 (d) a 306 da 258 (d) a 408 da 245 (d) a 408 da 306 (d) a 408 311 91 104 660

prezzi da 59 450 a 64 450 fr. da 41 190 a 79 900 fr. da 50 100 a 81 920 fr. da 57 550 a 69 750 fr. da 59 300 a 118 850 fr. da 70 700 a 83 700 fr. da 80 550 a 85 250 fr. da 80 900 a 91 850 fr. da 111 100 a 148 300 fr. da 56 700 a 96 250 fr. da 168 100 a 243 900 fr. da 264 900 a 361 300 fr. da 260 900 a 346 200 fr. da 54 200 a 73 700 fr. da 82 900 a 109 800 fr. da 68 000 a 118 700 fr. da 127 000 a 153 300 fr. da 79 700 a 85 300 fr. da 21 100 a 22 850 fr. 26 100 fr. 360 000 fr.

marca/modello Fiat Panda 4�4 Infiniti GS37x Lamborghini Gallardo Lamborghini Aventador Lexus LS Mercedes-Benz C 4Matic Mercedes-Benz E 4Matic Mercedes-Benz CLS 4Matic Mercedes-Benz S 4Matic Mercedes-Benz CL 4Matic Mercedes-Benz R 4Matic Mitsubishi Lancer Ralliart Nissan GT-R Opel Insignia 4WD Porsche 911 Porsche Panamera Saab 9-3 XWD Saab 9-3X Saab 9-5 XWD Seat Altea 4�4 Seat Alhambra 4�4

potenza (CV) da 69 a 75 (d) 320 da 560 a 570 700 da 367 a 445 (ibrida) da 204 (d) a 306 da 204 (d) a 408 da 265 (d) a 408 da 258 a 435 435 da 211 a 388 240 530 da 160 (d) a 325 da 345 a 530 da 300 a 550 da 163 a 220 da 163 a 220 da 190 (d) a 300 140 (d) 140 (d)

prezzi da 20 800 a 25 250 fr. da 70 500 a 77 820 fr. da 277 500 a 340 400 fr. 433 000 fr. da 139 600 a 182 700 fr. da 59 900 a 73 600 fr. da 72 400 a 112 900 fr. da 98 900 a 123 600 fr. da 128 900 a 170 200 fr. 190 900 fr. da 89 200 a 117 500 fr. da 43 990 a 49 990 fr. da 126 800 a 128 500 fr. da 49 950 a 65 700 fr. da 140 200 a 284 200 fr. da 132 300 a 259 900 fr. da 44 000 a 58 300 fr. da 52 700 a 57 600 fr. da 56 600 a 79 100 fr. da 34 700 a 36 600 fr. da 47 750 a 50 900 fr.


1° settembre 2011 | touring 15 | speciale 4�4

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ald

Le vetture a trazione integrale beneficiano di una motricità incredibile.

marca/modello Skoda Octavia 4�4 Skoda Superb 4�4 Ssang Yong Rodius Subaru Impreza Subaru Legacy Subaru Outback Subaru Tribeca Suzuki Swift 4�4 Suzuki Kizashi

potenza (CV) da 105 (d) a 160 da 160 a 260 165 (d) da 107 a 300 da 150 a 265 da 150 (d) a 260 258 94 178

prezzi da 33 860 a 45 440 fr. da 42 750 a 54 180 fr. 42 900 fr. da 27 000 a 60 100 fr. da 33 650 a 53 200 fr. da 41 350 a 57 700 fr. 67 750 fr. da 21 990 a 23 990 fr. 39 990 fr.

marca/modello Volvo S/V60 AWD Volvo V70 AWD Volvo XC70 AWD Volvo S80 AWD VW Golf/R 4Motion VW Passat/CC 4Motion VW Sharan 4 Motion VW Phaeton 4Motion con riserva di modifica

potenza (CV) da 215 (d) a 304 da 215 (d) a 304 da 163 (d) a 304 da 215 (d) a 315 da 105 (d) a 270 da 140 (d) a 300 140 (d) da 240 (d) a 335

prezzi da 57 800 a 64 000 fr. da 68 200 a 68 500 fr. da 63 200 a 70 100 fr. da 65 900 a 67 900 fr. da 36 900 a 52 350 fr. da 43 500 a 68 900 fr. 50 500 fr. da 96 100 a 128 100 fr.


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viaggio dei lettori | touring 15 | 1° settembre 2011

Perito Moreno: il ghiacciaio più fotografato al mondo è anche uno dei pochi che negli ultimi anni cresce invece di restringersi.

Patagonia: viaggio alla fine del mondo Pianure sconfinate, montagne bizzarre, ghiacciai imponenti: in Argentina, nel sud del Sudamerica, i miti prendono vita e i sogni diventano veri con il Viaggio dei lettori di «Touring».

› Nessuna persona, nessuna casa – da ore

ormai, davanti ai nostri occhi scorre solo la pampa e una strada tutta dritta. Da qualche parte, dietro l’orizzonte, ci aspetta la frontiera cilena, e aldilà il Parco Nazionale Torres del Paine con le sue spettacolari torri rocciose e il Lago Grey, sulle cui rive ci attende un piccolo hotel bungalow.

Vicini come amici | Il lungo viaggio in auto dall’insediamento desertico El Calafate sino a Punta Arenas, nella parte cilena

Pampa e scarsa vegetazione caratterizzano il paesaggio. Il bagno di sole dei leoni marini sulle isole rocciose nel Canale di Beagle (a d.).


1° settembre 2011 | touring 15 | viaggio dei lettori

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foto Daniel Schüz, Peter Widmer

L’Unesco protegge la fauna della penisola di Valdés

Monti e laghi a Bariloche, la «Svizzera d’Argentina» (a s.). Un gaucho, il cowboy del Sudamerica.

della Terra del Fuoco, è come una pausa per riprendere fiato: lo sguardo rivolto in avanti, lascio correre i pensieri attraverso le immagini e le impressioni degli ultimi giorni. Mi ricordo le parole di Roby Romero Schröder, la guida turistica con radici tedescogallesi sulla penisola Valdés (cfr. colonna a lato): «La vastità del Paese trasforma i vicini in amici. In un luogo dove così poche persone vivono su una superficie così grande, si dipende uno dall’altro, e l’aiuto reciproco diventa naturale». Il Paese si estende dal Rio Colorado sino al Capo Horn lungo metà del continente – per una superficie che è dieci volte più grande e dieci volte meno popolata della Svizzera; abitata dai discendenti di quegli avventurieri che 200 anni fa arrivarono a bordo di varie barche a vela – dopo essere partiti dal Portogallo, dalla Germania o ancora dal Galles. «I peruviani sono originari degli Inca, i messicani degli aztechi», afferma Roby Romero Schröder, «noi argentini siamo originari delle navi».

Tango e ghiacciai | Siamo arrivati con

l’aereo, da Zurigo via Madrid sino a Buenos Aires, il cuore pulsante dell’Argentina – e già subito la prima sera abbiamo avuto un memorabile assaggio dello spirito che anima la Patagonia: il Tango-Show, accompagnato da enormi bistecche e vino rosso, che trasmette il gusto di quella miscela fatta di sensualità, melodramma e nostalgia che caratterizza la gente di questa terra. Con gli occhi sbarrati, ammiro le bizzarre masse di ghiaccio del Perito Moreno, il più spettacolare di tutte le formazioni glaciali che si trovano nel Parco Nazionale Los Glacieros. Il fronte del ghiacciaio si estende da una sponda all’altra del Lago Argentino, il più grande lago interno del continente. Il vento mi fa lacrimare gli occhi, mentre cavalco nei paesaggi solitari, accompagnato da un gaucho dell’Estancia Cristiana. Questo allevamento isolato, che una volta si occupava di pecore, oggi è un’apprezzata attrazione turistica grazie alla sua fattoria

con un museo integrato, che glorifica l’era pionieristica.

Leoni marini e pinguini | Un carattere museale l’ha anche il ricostruito «Treno fin del mundo» che, attraversando il Parco Nazionale «Tierra del fuego», manda sbuffi di vapore vicino alla metropoli della Terra del Fuoco Ushuaia in ricordo dei carcerati, che tra questi boschi lavorarono come boscaioli. A bordo di un catamarano visitiamo le isole rocciose nel Canale di Beagle, con leoni marini e pinguini in frac. Viaggiamo su numerosi bus e barche, su strade sterrate e romantici laghetti di montagna, lungo la cintura andina – e facciamo rientro dal cileno Puerto Mott alla mecca turistica argentina Bariloche, che viene lodata come la «Svizzera d’Argentina» per i suoi paesaggi di montagna e gli stupendi laghi.

Daniel J. Schüz

Da sapere Scheda dell’Argentina: Repubblica federale presidenziale nel sud del Sudamerica. L’ottavo Paese più grande al mondo con 40,5 milioni di abitanti. Capitale: Buenos Aires (ca. 12 milioni di abitanti). Presidente e primo ministro: Cristina Fernandez de Kirchner. Densità della popolazione: 14,4 abitanti per km2. Lingua ufficiale: spagnolo. Ora: MEZ meno 5 ore. Clima: vale la regola «tanto più a sud, quanto più a nord», ossia durante tutto l’anno al sud è più freddo e ci sono più precipitazioni. Gastronomia: è il luogo ideale per gli amanti della carne: il manzo dal grill a carbonella è la quintessenza della cultura gastronomica argentina. Valuta: peso argentino (100 ARS = ca. 10 fr.) Ingresso: passaporto valido senza visto. Programma: la descrizione dettagliata del Viaggio dei lettori di «Touring» è a pagina 28. wi

La steppa sconfinata della penisola di Valdés nella provincia Chubut si trova a due ore di volo più a sud della capitale argentina Buenos Aires. Qui si concentra la fauna marina della Patagonia più ricca e varia – ed è l’indiscussa attrazione di questa zona costiera. Una regione che è stata designata Patrimonio dell’umanità dall’Unesco soprattutto perché vi vive la balena franca australe, che si può scorgere da giugno sino a novembre quando si trasferisce qui per l’accoppiamento e il parto visto che le acque sono più calde e più calme rispetto al mare aperto. Impressionante, quasi inquietante, la colonia di elefanti marini nei pressi del faro di Punta Delgada, dove durante il Viaggio dei lettori di «Touring» si pernotta nell’Hotel Faro Punta Delgada. Gli animali massicci – dei veri colossi – continuano ad attaccare briga grugnendo, per garantirsi il miglior posto al sole e l’harem più numeroso. Osiamo avanzare sino a circa venti metri dagli animali, che ci guardano circospetti. Alla Punta Norte si lasciano osservare – ma a un po’ più di distanza – centinaia di leoni marini, mentre davanti a noi trotterella un armadillo, che cerchiamo di fotografare, nonostante che sia sempre in movimento. Buffi anche i pinguini di Magellano, che affollano la spiaggia e l’entroterra di Punta Norte. Questi animali con il frac non sono affatto timidi, e prima di partire abbiamo dovuto scacciarli, dato che si erano messi a riposare all’ombra dell’auto... Peter Widmer

Questi tipi buffi non sono affatto timidi: i pinguini di Magellano a Valdés.


touring viaggio dei lettori

URUGUAY Buenos Aires ARGENTINA

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so uno 995.–) a chi p conces 6 2011 è .– (= da CHF 0 CHF 10

Puerto Varas San Carlos de Bariloche

Puerto Montt

Puerto Madrin Trelew

CILE

El Calafate Parco nazionale Torres del Paine

Ushuaia

200 km

Patagonia/Terra del Fuoco – Paesaggi mozzafiato Scoprite la bellezza della Patagonia, il sogno della libertà, della quiete e di paesaggi straordinari. Lasciatevi avvolgere dalla metropoli di Buenos Aires, che ammalia i visitatori con il suo charme e la sua passione. Un viaggio semplicemente indimenticabile, da restare senza fiato! CON MAGGIORI SERVIZI � Guida del TCS da e per la Svizzera � Trasferte in pullman climatizzati � 5 voli interni con compagnie di linea � Giro completo di Buenos Aires con pranzo � Natura e cultura interessanti ed entusiasmanti � Numerose gite e visite

1–16.03.2012 T DA CHF 7075.–* 22.11–7.12.2012 T DA CHF 7690.–* 1–16.11.2012 F DA CHF 7690.–* * SCONTO DI CHF 100.— PER CHI PRENOTA IN ANTICIPO ENTRO IL 17 OTTOBRE 2011. PROGRAMMA 1° giorno, la sera volo Svizzera–Buenos Aires (via Madrid). 2° giorno, arrivo, trasferta all’hotel + giro della città. 3° giorno, Buenos Aires, giornata a libera disposizione. Scoprite la città per conto proprio o partecipate a gite facoltative: a) gita di mezza giornata nel Delta del Tigre b) gita di un giorno nella pampa; performance dei gaucho + pranzo alla griglia 4° giorno, il mattino volo a Trelew. Gita in nave da Puerto Piramides. Continuazione del viaggio sino a Punta Delgada.

5° giorno, visita degli elefanti marini e della colonia di pinguini di Magellano a Punta Delgada. Continuazione del viaggio sino a Puerto Madrin. 6° giorno, mattinata libera. Il pomeriggio viaggio a Trelew, visita del Museo Paleontologico. La sera volo da Trelew a Ushuaia. 7° giorno, il mattino gita in nave sul Canale di Beagle. Visita dell’isola degli uccelli/leoni marini + faro. Pomeriggio libero. 8° giorno, gita di mezza giornata nel Parco Nazionale di Lapataia. Nel pomeriggio volo da Ushuaia a El Calafate. 9° giorno, gita di un giorno al ghiacciaio Perito Moreno. Gita in barca lungo la parete del ghiacciaio. 10° giorno, giornata a libera disposizione o partecipazione a gita facoltativa: gita in barca sul Lago Argentino passando accanto a montagne di ghiaccio galleggianti. 11° giorno, viaggio attraverso i paesaggi della Patagonia sino al Parco Nazionale Torres del Paine in Cile. 12° giorno, viaggio da Torres del Paine a Punta Arenas, poi volo a Puerto Montt. Continuazione del viaggio sino a Puerto Varas. 13° giorno, Puerto Varas–San Carlos de Bariloche. Attraversamento dei laghi sino a Bariloche. 14° giorno, San Carlos de Bariloche–Buenos Aires. Il mattino escursione tra i laghi e le montagne. Con la seggiovia sul Cerro Campanario. La sera volo da San Carlos de Bariloche a Buenos Aires. Programma serale facoltativo: spettacolo

di Tango, cena compresa + trasferta. 15° giorno, Buenos Aires–Madrid, mattinata libera, il pomeriggio volo in Svizzera via Madrid. 16° giorno, arrivo in Svizzera. ALTRE INFORMAZIONI Gruppo: min. 25 persone. Questo viaggio è organizzato da Dorado Latin Tours AG su incarico di Viaggi TCS. Compresi Voli di linea con Iberia Airlines nella classe economica da/per Zurigo/Ginevra incl. tasse � voli interni in Argentina/Cile in classe economica incl. tasse � tour secondo programma in bus climatizzato � alloggio in alberghi di media categoria � colazioni giorni 2–15; pranzi giorni: 2/4+5/7/9/11/13 � tutte le gite, le visite e le entrate citate nel programma � guida locale parlante francese o tedesco � accompagnatore TCS da/per la Svizzera � documentazione di viaggio dettagliata Gite facoltative: gita di mezza giornata nel Delta del Tigre CHF 45.–, gita di una giornata nella Pampa (allevamento bestiame) incl. pranzo CHF 115.–, gita in barca sul Lago Argentino (1 giorno) CHF 245.–, Tango-show incl. cena CHF125.–. Indicarlo durante la prenotazione. Con riserva di modifiche di prezzo e di programma. Prezzi e programma indicati: agosto 2011. Contatto e prenotazione: Dorado Latin Tours AG, Albisstrasse 33, 8134 Adliswil tel. 058 702 60 45, fax 058 703 63 49, e-mail: info@dorado-latintours.ch. Altre informazioni direttamente su: www.viaggi-tcs.ch/Argentina


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Nobile terra di frontiera Una terra per amanti della natura: chi visita la Franche-Comté scopre paesaggi e monumenti straordinari, subito dopo il confine del nostro Giura. porta d’accesso per la Francia, che ha in comune con la Svizzera circa 230 chilometri di frontiera. Sulla via per Besançon i viaggiatori scoprono un «Giura svizzero» su vasta scala. Chi desidera vedere boschi a perdita d’occhio, chi vuol far spaziare lo sguardo su prati sconfinati con le mucche al pascolo, allora qui trova quel che fa per lui. Anche oltre il confine domina l’assenzio, distillato dall’omonima pianta, che viene volentieri bevuto come aperitivo. Naturalmente, 700 000 ettari di bosco garantiscono un ricambio permanente di ossigeno fresco nell’aria. E, che la Franche-Comté sia una regione dagli aspetti variegati per gli amanti della natura, non è una promessa vana. È possibile camminare o andare in mountain-bike per ore e ore, come pure scalare monti o navigare in canoa e pescare nei fiumi Doubs e Loue. Grotte e pareti rocciose, parchi naturalistici, strade culturali e gastronomiche, la «Franca Contea» offre stupefacenti sorprese.

Alla fonte | Ornans, che a causa della

sua bellezza architettonica è detta anche la «piccola Venezia», è il punto di partenza ideale per scoprire i segreti della valle del Loue. Vuillafans, Lods, Mouthier: i graziosi villaggi si celano armoniosamente sui pendii e nell’alveo della vallata. Sul fondo valle un breve sentiero conduce alla sorgente del fiume. Sugli scaffali dei negozi i turisti possono rendersi conto di come in mezzo ad una natura così autentica crescano ogni sorta di frutta e verdura, di come gli animali si sen-

foto Bü

› Molti viaggiatori scelgono Pontarlier come

Tanta armonia porta quasi a filosofeggiare: il paesino di Lods sul fiume Loue.

tano a proprio agio e quali meravigliosi prodotti provengono da essi. Nella salumeria della macelleria di Ornans ci si dovrebbe concedere un paio di salsicce affumicate. Con un formaggio locale, ossia un Comté, si abbina bene un vino tipico regionale come il Vin Jaune.

Bell’architettura | Per svariati motivi è degna di una visita anche Besançon, capoluogo e centro urbano della Franche-Comté. L’antica cittadina militare con l’imponente cittadella, una delle fortificazioni più belle di Francia e patrimonio dell’Unesco, è

Nel palazzo del marchese… si sta da re Con il suo grazioso parco, l’Hotel-Restaurant Château de Germigney nel paesino di Port Lesney è un richiamo straordinario. Nel 1997 l’architetto zurighese Roland Schön ha riaperto questa nobile magione, che era già un albergo dal 1830. La coppia che lo gestisce, Vanessa e Arnauld Baert, che con stile si autodefinisce «Maître de Maison», fa in modo che ogni ospite che varca la soglia si senta a casa. Al benessere contribuisce lo chef di cucina Pierre Basso-Moro, insignito di una stella Michelin. Un buon segno: sia lui che Arnauld Baert, come pure gran parte del personale, sono ancora lì 14 anni dopo la riapertura. Attualmente un soggiorno Château de Germigney vale la pena anche in considerazione del basso corso dell’euro rispetto al franco. Informazioni: www.chateaudegermigney.com Bü

piacevole anche per i suoi palazzi rinascimentali e le case signorili. La storia millenaria di Besançon si può intravvedere anche nelle chiese e nei suoi musei. Morale della favola: la Franche-Comté è la dimostrazione che non c’è bisogno di andar lontani da casa per vedere splendide cose.

Christian Bützberger Info Touring Molti i siti Internet che propongono informazioni di tutti i generi su questa splendida regione francese: www.franche-comte.org, www.restaurant-le-champagney.fr, www.au-fume-ornanais.com, www.laroutedesvinsdujura.com, www.lesroutesducomte.com. Altre fotografie su: http://flic.kr/s/aHsjvk6EFj


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viaggi e tempo libero | touring 15 | 1° settembre 2011

Anche i disabili viaggiano Un prodotto di nicchia che offre vantaggi per tutti: rendere possibile la mobilità alle persone andicappate, accompagnarle, se necessario assisterle, arricchisce la propria vita e soddisfa.

› Da giovane è andato per mare per otto an-

di volontariato. Nel Centro svizzero per paraplegici a Nottwil è responsabile della visita dei pazienti che non hanno più parenti o che li hanno, ma abitano lontano. Come volontario, Alessandro Genoni ha soggiornato in campi di vacanze per le persone affette da sclerosi multipla. Qui ha approfondito le sue conoscenze in corsi interni in un settore impegnativo come la cura. Una giusta controprestazione, come la definisce l’incallito ottimista.

Nicchia solidale | Genoni ritiene utili le offerte definite in modo fisso per andicappati come i servizi di trasporto, ma ai disabili vuole offrire qualcosa in più di una semplice prestazione. Che cosa di preciso? «Organizzare e accompagnare persone con andicap in escursioni di un giorno sino ad arrivare perfino a vacanze di più settimane. Un compito che va dalla prenotazione del-

Soddisfazioni e gioia per Alessandro Genoni.

foto ald, Bü

ni come radiotelegrafista. Poi ha concluso la sua carriera professionale come ingegnere di rete nella più grande società di telecomunicazioni del Paese. E da un giorno all’altro, giunto all’età di 58 anni, Alessandro Genoni si è chiesto cosa avrebbe potuto fare, concretamente, per dare un senso più profondo alla propria vita. Il padre di due figli, il più piccolo disabile dalla nascita, sembra avere nel sangue l’ottimismo e la generosità. Caratteristiche innate di cui si è reso conto già quando lavorava sulla nave e che in seguito ha sviluppato durante la sua attività come visitatore di detenuti a Zurigo. Dieci anni fa, ha frequentato per un anno una formazione nel campo della dialettica e dopo il pensionamento ha seguito un corso in una nota organizzazione di consulenza per poi svolgere regolarmente il servizio

Alessandro Genoni accompagna persone disabili in gite di un giorno, finesettimana e vacanze, a seconda delle richieste e preferenze.


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l’infrastruttura alberghiera sino all’acquisto dei biglietti per il mezzo di trasporto più adatto, includendo naturalmente la verifica dell’accessibilità con la sedia a rotelle». Stando a Genoni, l’ideale è che con i disabili ci siano anche dei parenti per un rilassamento completo. «Il mio obiettivo è permettere alle persone andicappate vacanze senza stress, gite ed eventi». Per fare ciò è necessario naturalmente accompagnare, intrattenere, e anche fare conversazione sui più svariati temi. «Il senso di tutto questo è regalare a queste persone – e a me – un paio di momenti spensierati, di gioia e anche di riflessione, uscire dalla catena dei pensieri di tutti i giorni».

Realista pragmatico | Alessandro Genoni vede il suo impegno per persone andicappate non come la realizzazione di un lontano sogno di gioventù. La sua attività non è meramente lucrativa, ma non è nemmeno gratuita. Le prestazioni individuali devono infatti essere chiarite prima in dettaglio, in modo che al giorno X non ci siano fraintendimenti. Vitto e alloggio devono essere fatturati. Un’ulteriore offerta di accompagnamento di Genoni con il nome evocativo «in-compagnia» si rivolge a persone che nonostante possano essere mobili, non la usano, sia perché la visita di un concerto da soli non è divertente sia perché si desidera un accompagnamento con assistenza da parte di professionisti. Christian Bützberger

Info Touring In vacanza nonostante tutto, Alessandro Genoni, 6017 Ruswil (LU), telefono 041 495 36 75, siti Internet: www.ferientrotzallem.ch e «in-compagnia», www.in-compagnia.ch

In un campeggio TCS bungalow senza barriere L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) quantifica il numero di persone disabili in tutto il mondo a oltre un miliardo. Soltanto in Svizzera vivono oltre 780 000 persone con un andicap fisico e/o psichico. Da qualche tempo, nei più svariati campi, si moltiplicano gli sforzi per eliminare le «barriere» che rendono difficile la loro vita, anche nel settore del turismo. Camping TCS ha riconosciuto questa tendenza e in collaborazione con la Fondazione svizzera per il bambino affetto da paralisi cerebrale (Fondazione Cerebral) è stato inaugurato nel Campeggio TCS BernaEymatt il primo bungalow senza barriere. «Vogliamo offrire la possibilità anche alle persone con andicap di trascorrere le vacanze in uno dei nostri bei campeggi», commenta così il progetto innovativo André Ginzery, direttore di Camping TCS. L’obiettivo di lungo termine è poter realizzare ogni anno in Svizzera due bungalow su misura per disabili. In quanto partner, la Fondazione Cerebral non fornisce unicamente un sostegno finanziario, ma appoggia i responsabili del dipartimento Camping TCS soprattutto anche attraverso un mirato servizio di consulenza. «La collaborazione con Camping TCS ci permette di far scoprire ai disabili un ulteriore lato della vita», afferma con soddisfazione Michael Harr, direttore della Fondazione Cerebral. Quale centro d’informazione sul come e sul dove gli andicappati possono viaggiare

senza incontrare barriere, si è ben profilato Mobility International Svizzera (MIS). «Siamo un mediatore d’informazioni in tutte le questioni di viaggio per andicappati, ma non un’agenzia di viaggi, in cui possono venire prenotate singole offerte», sottolinea il direttore Marcus Rocca. Gli andicappati trovano al sito Internet www.mis-plus.ch indirizzi per offerte senza barriere nelle categorie: – pernottamenti (hotel, appartamenti di vacanza, pensioni, ostelli e campeggi); – gastronomia (ristoranti, bar e caffè); – mete di viaggio (impianti di risalita in montagna, musei e attrazioni); – mobilità (aziende dei trasporti pubblici e autonoleggio). L’organizzazione MIS collabora tra l’altro anche con SvizzeraMobile. La rete nazionale dedicata al traffico lento offre agli andicappati una lista delle vacanze con offerte assistite oppure la guida per escursioni «Handicapguide», volume 2 e 3, comprendenti ognuna 30 mete di escursioni senza barriere in Svizzera. Da MIS a Olten le informazioni possono essere raccolte anche telefonicamente. Stando a Marcus Rocca, le richieste più frequenti riguardano gli hotel e i viaggi assistiti in gruppo. In conclusione, il direttore lancia un appello a tutti gli albergatori e agli addetti al turismo in generale: «offrire in modo più attivo le offerte per andicappati, metterle sempre su Internet e pubblicarle nei rispettivi prospetti». wi/Bü

Indirizzi utili per andicappati Fondazione svizzera per il bambino affetto da paralisi cerebrale Erlachstrasse 14, 3012 Berna www.cerebral.ch Tel. 031 308 15 15 Mobility International Svizzera MIS Amthausquai 21, 4600 Olten www.mis-ch.ch Tel. 062 212 67 40 FFS Call-Center Handicap Tel. 0800 007 102, www.ffs.ch/mobil Eurokey Tel. 0848 0848 00, www.eurokey.ch

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Il primo bungalow senza barriere nel campeggio TCS Berna-Eymatt.


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viaggi e tempo libero | touring 15 | 1° settembre 2011

L’Isola d’Elba offre anche cultura, storia e avventura

foto Felix Maurhofer

Miniera Calamita a Capoliveri L’Isola d’Elba è ricca di risorse minerarie e non sorprende che sull’isola venga estratto soprattutto minerale di ferro. Alla miniera Calamita si può vivere in prima persona come questa industria funzionava. Da aprile a ottobre ci sono visite guidate al museo e sottoterra, nella miniera di Ginevro, dove veniva estratta magnetite. www.minieredicalamita.it

Le escursioni sull’Isola d’Elba attraggono soprattutto per le baie incantevoli.

Portoferraio La capitale dell’isola offre una molteplicità di negozi e attrazioni. Da visitare sono le fortezze di Forte Stella, Falcone e Inglese, come pure i musei, ad esempio la residenza invernale di Napoleone Bonaparte. Da non perdere è la visita del porto durante le prime luci dell’alba quando i pescatori rientrano con il risultato del loro lavoro in mare. www.infoelba.it

Paradiso per sub Acqua cristallina e diversi posti per immersioni subacquee con grotte, pareti e relitti rendono l’Isola d’Elba un piccolo paradiso per sub. Dalla base per immersioni ben equipaggiata Blu Immersion a Lacona si può uscire in mare con la barca per esplorare dieci punti sott’acqua. Inoltre vengono offerti corsi sub per ogni livello. www.bluimmersion.it

Da una spiaggia all’altra dell’isola L’Elba non è solo un’isola per vacanze balneari, ma anche un paradiso di sentieri. Così ben si combinano rinfrescanti bagni a passeggiate e specialità gastronomiche.

› Lungo il pittoresco sentiero costiero tra Viticcio e Procchio vi attendono folti boschi, una prosperosa fauna e stupende baie in cui immergersi. Chi affronta questa escursione di tre ore, oltre al pranzo al sacco non deve dimenticare il costume da bagno, perché non si può resistere al richiamo dell’acqua cristallina. E per quanto riguarda il picnic, non si deve esagerare, perché nei paesini si trovano ristoranti eccellenti che offrono specialità locali. Ad esempio, a metà strada, nella località di Scaglieri vi è il ristorante Da Luciona con specialità fresche dal mare.

Monte Capanne | Una meta prediletta degli escursionisti è anche il Monte Capanne alto 1019 metri. Dato che costituisce la più alta vetta dell’isola, è naturale che offre una vista impareggiabile. Da Marciana la salita dura attorno alle tre ore. La discesa è facoltativa, avendo la possibilità di tornare in pianura con l’avventurosa cabinovia. La maggior parte dei visitatori conosce l’Isola d’Elba come una località balneare con baie fantastiche o come il luogo d’esilio di Napoleone Bonaparte, ma la piccola isola del Mediterraneo è anche un paradiso per gli escursionisti. La rete di sentieri di 250 chilometri offre una vasta scelta che va da

sentieri costieri a percorsi di montagna e anche traversate dell’isola. I sentieri scorrono perlopiù protetti dall’ombra del bosco e dunque sono possibili anche piacevoli passeggiate in piena estate. I punti di partenza e di arrivo delle escursioni possono essere raggiunti senza problemi con i bus pubblici o con i taxi. Grazie alla sua macchia mediterranea, l’isola è sempreverde, ma il momento più bello per le passeggiate è in primavera con i fiori in tutto il loro splendore. Felix Maurhofer

Altre immagini al sito: www.touring.ch

Da sapere Viaggio: con l’aereo da Berna o Zurigo: www.intersky.biz o www.flughafenbern .ch. Con il traghetto da Piombino: www. mobylines.ch, www.toremar.it o www. blunavy.com. Pernottamento: Hotel Lacona (www.hotellacona.it), Camping Valle Santa Maria a Lacona (www.vsmaria.it). Gite all’Elba: Viaggi Imbach: www.imbach.ch, una settimana di escursioni da 1270 fr. Informazioni generali: www.infoelba.it fm


1° settembre 2011 | touring 15 | sezione ticino

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Licenza di condurre in prova: attenzione alla scadenza!

foto ald

La seconda fase della scuola guida implica la partecipazione a due giornate di formazione obbligatorie, per rendere definitiva la licenza di condurre. Non dimenticate di iscrivervi in tempo ai corsi del TCS in Ticino.

Da 10 anni a Rivera Controlli tecnici con il 50% di sconto e un omaggio, per festeggiare il decennale del Centro TCS di Rivera.

29.9.1999: la cerimonia della posa della prima pietra. 11.10.2001: l’inaugurazione dello stabile che diverrà la nuova base operativa della Sezione Ticino del TCS dopo il trasloco da Noranco. In questi 10 anni l’evoluzione dell’attività è ben espressa da alcuni numeri: da 5 impiegati si è passati a 13, le auto controllate da 5500 a 15 000. Nuove attività hanno trovato terreno fertile per sbocciare e crescere come la scuola guida TCS, il punto di contatto col suo shop, dove i soci possono informarsi e acquisire tutti i prodotti offerti dal club sia in campo assicurativo che d’assistenza. La pista integrata nella parcella di Rivera con la sua banda scivolosa, ha permesso di aumentare i corsi di perfezionamento della guida sia per i conducenti di ogni età sia per le ditte con i corsi Eco-Mix dove il risparmio di carburante viene sensibilmente accresciuto in parallelo alla sicurezza per gli autisti. Il centro ha permesso anche di offrire molte più opportunità ai giovani conducenti in formazione con un

ampio ventaglio di corsi. Con l’introduzione della scuola guida in due fasi si sono poi introdotti i corsi necessari per ottenere la patente definitiva con un costo ridotto rispetto agli altri offerenti. L’oculata gestione delle risorse dei Comitati, succedutisi in questo decennio, ha permesso di migliorare anche le infrastrutture ad Ambrì (pista all’aerodromo) e a Quinto (Villaggio di Vacanza TCS) completando così l’offerta in terra ticinese delle prestazioni del Club. Questo centro e le sue attività, invidiati dalle altre Sezioni, sono spesso divenuti modello per progetti analoghi oltralpe. La Sezione Ticino, per marcare questo anniversario, offrirà ai soci che effettueranno un controllo tecnico TCS durante il periodo dal 17 ottobre all’4 novembre, la tariffa a metà prezzo (esclusi i collaudi ufficiali) ed un utile omaggio. La lista completa dei controlli è consultabile online al nostro sito www.tcs-ticino.ch. Per informazioni oppure per fissare un appuntamento telefonare allo 091 935 91 35. mor

Visita di Pavia e della Riserva San Massimo Il Gruppo del Mendrisiotto del TCS organizza per sabato 8 ottobre 2011 una visita guidata alla città di Pavia. Al termine della visita verrà organizzato un pranzo presso un ristorante della zona. Nel pomeriggio si visiterà la riserva San Massimo, nell’omonima località (Groppello Cairoli PV), con il suo parco e le riserie ed il risificio dove sarà presentata la lavorazione del riso Carnaroli prodotto dalla Riserva San Massimo e di proprietà di un cittadino svizzero di Coldrerio (in occasione della visita sarà offerto in omaggio un chilo di riso). Prezzo: tutto compreso CHF 60.–. I soci ed i loro familiari che volessero partecipare sono pregati di telefonare allo 079 444 56 66 o scrivere all’indirizzo di posta elettronica tcs.mendrisiotto@bluemail.ch. Ultimo termine d’iscrizione: lunedì 3 ottobre 2011.

Molti sono i giovani che attendono l’ultimo momento prima della data di scadenza (visibile al punto 4.b della licenza di condurre), per iscriversi ai corsi. A volte non riescono più a trovare un posto disponibile in tempo utile e devono quindi rinunciare a guidare. Il permesso di un giorno, durante i tre mesi di deroga dopo la data di scadenza, è concesso dalla Sezione della circolazione di Camorino su richiesta presentando la conferma di iscrizione al corso. Dopo questi tre mesi la licenza scade definitivamente e si deve ricominciare tutto da capo! La prima giornata di formazione è svolta dal TCS ad Ambrì. Normalmente s’inizia alla fine di marzo e si termina, a dipendenza della meteorologia, agli inizi di novembre. La seconda giornata è invece organizzata a Rivera durante tutto l’anno. Informazioni, date dei corsi con i posti ancora disponibili e formulario d’iscrizione si trovano sul sito www.tcs-ticino.ch. Ragazzi... non attendete l’ultimo istante!


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club e soci | touring 15 | 1° settembre 2011

Cuore e reni sul banco di prova

› Le crociere stanno diventando un’apprez-

zata forma di vacanze per sempre più svizzeri. Dopo la registrazione dei bagagli, durante tutta la settimana non resta altro da fare che prendere qualche boccata d’aria marina, sdraiarsi ai bordi della piscina e sorseggiare un drink al tramonto. Di notte la Grand Holiday salpa verso la prossima destinazione. Che si tratti di Minorca o di Lisbona, le escursioni a terra consentono di scoprire molti aspetti sconosciuti. Quel che viene servito a tavola dalla cucina e dalla cantina dà a tutti i soci del club la fantastica sensazione di trovarsi effettivamente in vacanza nel Mediterraneo.

Senza tabù | Sulla Nave della salute non ci sono tabù, si parla di tutto apertamente. Nel centro riservato agli uomini, l’urologo Eduard Dobry, specialista di Lucerna, è a disposizione anche per problemi d’impotenza e d’incontinenza. Nel centro per la donna, il prof. Volker Viereck, co-capo medico della clinica per le donne e direttore del centro per la vescica, assieme a Marlies von Siebenthal, specialista per le infezioni della vescica e malattie genitali, entrambi

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I centri della salute | Sulla Nave della salute si raggiunge facilmente l’ideale di abbinare l’utile alla distensiva atmosfera vacanziera. Dopo la registrazione seguono i check-up medici. I passeggeri possono far controllare la loro condizione fisica e psichica durante un esame generale all’interno di 22 centri specialistici. In quello di cardiologia del Dr. Michael Pieper, capocardiologo presso il Centro cardiaco sul Lago di Costanza, si è sottoposti ad esami sotto sforzo o vengono commentati i valori di colesterolo e della pressione sanguigna. Nel centro del metabolismo la Dr. Barbara Felix, dell’ospedale cantonale Bruderholz a Basilea, vi spiega il vostro rischio di contrarre il diabete. Dieter Grob, emerito primario di chirurgia della colonna vertebrale alla clinica Schulthess di Zurigo e riconosciuto specialista della schiena, esamina la vostra colonna vertebrale e fornisce anche un secondo consulto sulle pratiche chirurgiche. Valuta anche le vostre lastre dei raggi X, della risonanza magnetica e della TAC. Nel centro per il cranio, il Dr. Reto Agosti della clinica Hirslanden a Zurigo fornisce consulenze per i casi di mal di testa ed emicranie, fornisce spiegazioni neurologiche e su come allenare la memoria.

Sulla Nave della salute del TCS i soci del club possono sottoporsi ad esami clinici completi durante una settimana di crociera. La Grand Holiday è ancorata a Sète nel sud della Francia, la rotta conduce a Gibilterra e Lisbona con ritorno a Sète. Di sera si esibisce il popolare presentatore televisivo Kurt Aeschbacher con la sua «ora di visita un po’ diversa».

La Grand Holiday offre tutto quel che i crocieristi di oggi desiderano: una grande Spa, tre piscine, sale da pranzo decorose, begli spazi pubblici e un’ottima cucina.

dell’ospedale cantonale di Frauenfeld, dispongono anche un esame ecografico per ridurre i sintomi. Oppure sono a disposizione per domande attinenti al cancro al seno e all’osteoporosi. Ed anche l’aspetto mentale non è trascurato. Il prof. Jiri Modestin, condirettore del centro per i trattamenti contro l’ansia e la depressione di Zurigo, consiglia i soci del club a proposito di depressione, stati d’ansia, disturbi ossessivo-compulsivi e disturbi del sonno. Poiché la maggior parte dei passeggeri sono anche soci del TCS – e per questa crocontinua a pagina 37

La star televisiva Kurt Aeschbacher intrattiene ogni sera con la sua divertente «ora di visita».


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Dr. Ulf Klostermann, specialista di terapia del dolore nel centro del dolore di Zofingen

«Dolori fuori bordo! È la parola d’ordine imperante sulla Nave della salute»

Dr. Michael Pieper, capo-cardiologo nel Centro cardiaco del Lago di Costanza

«Controlliamo cuore e circolazione sanguigna» Prof. Volker Viereck, co-capo medico della clinica per le donne e direttore del centro per la vescica all’ospedale di Frauenfeld

«Ci occupiamo di tutte le malattie delle donne»

Rilassarsi nella zona piscine e sentir fischiare la brezza marina negli orecchi.

Il settore benessere della Grand Holiday non trascura proprio alcun desiderio.

La torre di Belem a Lisbona, una delle bellezze architettoniche da vedere durante la crociera.


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continua da pagina 34

ciera pagano anche 150 fr. in meno – la Nave della salute naviga sotto il motto: «Lasciate che i vantaggi e l’esperienza che concedete alla vostra auto, possano giungere anche al vostro corpo». Questa speciale crociera è anche un investimento nella propria salute. Durante le visite ai centri specializzati per le articolazioni, la chiropratica, per la vista e l’udito o per la pelle, i passeggeri testano se si trovano in una condizione buona o cattiva. E poi non ha neppure senso chiudere gli occhi. Soprattutto un atteggiamento del genere non rappresenta una terapia. E poi, davvero nessuno vuol sentire la fatidica frase del medico: «Perché non è venuto da me già un anno fa?».

Non è un ospedale | Importante da sapere: la Nave della salute non è un ospedale. E non si viene operati a bordo. La lingua sulla Grand Holiday è il tedesco. Con ogni medico, durante ogni relazione si parla in tedesco. A proposito: dagli specialisti avrete relazioni interessanti e approfondite sulle questioni sanitarie che riguardano la maggior parte delle persone in età avanzata. Cinque appuntamenti al massimo possono già essere prenotati al momento dell’iscrizione, mentre gli altri potranno essere prenotati dai passeggeri a bordo presso

Il fascino dell’Alfama, la città vecchia di Lisbona, si sprigiona dagli stretti vicoli.

la borsa degli appuntamenti. Ogni ospite riceve un dossier sanitario, nel quale può riporre tutti gli appuntamenti e i documenti, affinché non vadano perduti.

L’ora di Aeschbacher | Ma non sono solo i medici a fare i controlli sanitari a bordo. Di sera entra in scena a modo suo il moderatore televisivo Kurt Aeschbacher con uno

spettacolo creato per l’occasione: «Aeschbacher – L’ora di visita un po’ diversa» che fa il verso ai medici prendendo «il polso del dente». Divertimento garantito, con storielle interessanti e aneddoti raccontati con sottile ironia. Christian Bützberger

Info Touring Date di viaggio: da 29 aprile al 6 giugno. Informazioni su www.dasgesundheitsschiff.ch

Appuntamento allo stand del TCS: agili e mobili René Wittwer, fino a novembre 2010 vice-responsabile del dipartimento della sicurezza stradale, sarà presente allo stand del TCS sulla nave della salute. Una pietra miliare del TCS, che tra l’altro ha contribuito all’introduzione delle cinture rifrangenti per i bambini e anche delle campagne nazionali per l’inizio delle scuole. Dal suo pensionamento si dedica al tema della «mobilità in età avanzata».

» «Mobilità in età avanzata», cosa s’intende per l’esattezza

con questa frase? René Wittwer: Ogni persona prima o poi ha dei limiti legati all’età. Questi possono influenzare la mobilità. E non tutti, ad esempio, possono andare in giro senza problemi a piedi e anche guidare l’auto non è più così facile come quando si era più giovani. È quindi opportuno occuparsi della propria mobilità prima che si raggiunga la terza età. Ciò significa anche una mobilità senz’auto? In alcun modo. La mobilità con l’automobile è inevitabile per molti anziani. Chi si mantiene in forma fisicamente e mentalmente, partecipando anche volontariamente a corsi di guida, ha buone possibilità di poter usare a lungo questo comodo mezzo di trasporto. Tuttavia non ci si dovrebbe focalizzare soltanto sull’auto, ma andare più spesso a piedi, girare in bicicletta oppure usare i mezzi di trasporto pubblici. In questo modo ci si può preparare anche a una vita senza automobile. Inoltre, vi sono perfino corsi per persone che non sono abituate a spostarsi con i mezzi di trasporto pubblici e anche corsi per «ritornare in sella» alla bicicletta. Sulla Nave della salute il TCS propone svariate attività, come per esempio gli «occhiali alcolemici» con i quali si può

sperimentare come si vede dopo aver bevuto troppo. E si può provare anche l’apposito apparecchio di test. Qual è il messaggio proveniente da esperienze del genere? Tramite ciò si dovrebbe poter evidenziare con la pratica gli influssi dell’alcol. Anche dopo il pensionamento la tentazione di consumare alcol può diventare grande, se non si ha niente da fare. Ma sulla Nave della salute vengono affrontati anche altri aspetti, come ad esempio la visibilità di notte e le ultime norme della circolazione. Dimostrazioni, prove ed esperienze come pure lo scambio di riflessioni saranno al centro delle attività del TCS. Qual è allora l’aspetto più eccitante e il maggior valore aggiunto per i soci del club durante questa settimana di Crociera della salute? La Nave della salute offre un’opportunità unica per combinare una attrattiva crociera con controlli medici di vario genere. Una combinazione del genere potrebbe esserci una volta sola. Per quanto riguarda specificatamente la sicurezza stradale, è particolarmente eccitante il fatto che vengono proposte delle esperienze pratiche (a volte non abituali). Così i passeggeri possono confrontarsi alle tematiche che contribuiscono a raggiungere una mobilità sicura in futuro. Intervista: Bü

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Il responsabile di progetto del TCS René Wittwer dirige lo stand del club sulla Grand Holiday.



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1° settembre 2011 | touring 15 | club e soci

Padrini: il presidente centrale del TCS Niklaus Lundsgaard-Hansen (centro) e il presidente del nuovo gruppo sezionale Klaus Rüedi (a destra).

Battesimo della Sezione Oldtimer Il primo gruppo sezionale TCS «Youngtimer & Classic» delle due Basilee è stato battezzato durante il rally di auto d’epoca Suisse–Paris.

› Tirate a lucido e pronte per il lungo viaggio tra Basilea e Parigi,

180 auto d’epoca erano allineate nella hall della Fiera campionaria basilese. Prima della partenza del 21° rally di oldtimer «Raid Suisse–Paris» c’è un fuoriprogramma: si tiene a battesimo il primo gruppo Youngtimer & Classic della sezione TCS di Basilea Città e Campagna. Padrini dell’evento: il presidente centrale Niklaus Lundsgaard-Hansen e il presidente del nuovo gruppo sezionale Klaus Rüedi. I soci basilesi del Touring Club Svizzero che vi s’iscrivono hanno così l’opportunità di coltivare in seno ad un’associazione la loro passione per le automobili vecchie e storiche.

Grande interesse | Secondo il suo presidente Klaus Rüedi, il Gruppo Oldtimer fondato lo scorso mese di marzo conta già 57 soci. «Vogliamo mantenere nel loro stato originale i veicoli stradali storici, organizzare corsi speciali ed escursioni oppure scambiare esperienze», dice il presidente Rüedi. A proposito: gli autoveicoli d’età compresa tra 20 e 30 anni sono considerati Youngtimer, mentre quelli Classic devono avere oltre 30 anni. E mentre i primi devono poter essere usati ogni giorno, le Classic-Car possono percorre anche solo 3000 chilometri l’anno. Il nuovo gruppo sezionale non intende unicamente dedicarsi alla conservazione di veicoli storici, ma si pone a difesa degli interessi e delle esigenze dei propri soci presso le autorità e le assicurazioni, come una sorta di associazione di veterani. fm

Partecipanti abbigliati in modo originale al 21° Raid Suisse–Paris a Basilea.

Info Touring www.tcsyoungtimerclassic.ch



1° settembre 2011 | touring 15 | club e soci

Prezzi e prestazioni TCS telefono 0844 888 111 o www.tcs.ch Affiliazione www.tcs.ch Motorizzati (automobilisti e motociclisti) a seconda della Sezione e pro rata Tessera partner/giovani Fr. 44.– Non motorizzati Fr. 32.– Cooldown Club membercard Fr. 66.– Ciclisti (con Velo Assistance e RC) Fr. 37.– Juniores (con Velo Assistance e RC) a seconda della Sezione Quota per socio campeggiatore TCS (solo se già socio motorizzato o non motorizzato) Fr. 55.– (camping club AG: + Fr. 7.–; ZH: + Fr. 5.–) ETI TCS www.eti.ch Europa motorizzato «Famiglia» Fr. 103.– Europa motorizzato «Individuale» Fr. 75.– Europa non motorizzato «Famiglia» Fr. 77.– Europa non motorizzato «Individuale» Fr. 65.– Estensione Mondo «Famiglia» Fr. 88.– Estensione Mondo «Individuale» Fr. 70.– Spese di cura Europa Fr. 32.– Spese di cura fuori Europa Fr. 45.–

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Approfittare in America e Canada Il franco forte e il dollaro debole lo rendono possibile: sempre più svizzeri viaggiano anche per pochi giorni negli Stati Uniti e in Canada (nella foto: Ontario, Canada). Ciò che molti non sanno: il programma «Show Your Card & Save» dei due club automobilistici nordamericani («AAA», American Automobile Association e «CAA», Canadian Automobile Association) apre le porte anche a tutti i soci di TCS: oltre mille allettanti offerte «Show your Card & Save», con parchi divertimenti come Seaworld o Universal Studios e i negozi outlet, comprese anche offerte di hotel e autonoleggio. Per riconoscerli: sugli ingressi spesso è esposto un adesivo. Alla pagina www.tcs.ch > Vantaggi soci > Sconti mondo si può scaricare una carta di sconto, stamparla e presentarla al momento opportuno. Per gli alberghi è spesso necessario un preavviso telefonico. Attenzione: non si possono sfruttare le offerte AAA online. tg

Card Assistance www.cardassistance.tcs.ch per tutta la famiglia Fr. 28.– 20% di sconto per i titolari del Libretto ETI Carta Aziendale TCS www.tcs.ch/azienda Per veicoli aziendali Soccorso stradale da Fr. 134.– Protezione giuridica di circolazione da Fr. 111.– ASSISTA TCS www.assista.ch Assicurazione protezione giuridica Circolazione «Ind.» Fr. 66.– «Fam.» Fr. 96.– Privata senza sottoscrivere la circolazione «Famiglia» Fr. 245.– «Individuale» Fr. 225.– Privata con circolazione già sottoscritta «Famiglia» Fr. 215.– «Individuale» Fr. 192.– Immobili Fr. 60.–

Assicurazioni due ruote www.assicurazionitcs.ch Velo-Assistance. Con contrassegno per la bici, protezione giuridica, assistenza e copertura casco fino a Fr. 2000.– Fr. 25.–* copertura casco fino a Fr. 5000.– Fr. 80.–* Moto-Assistance (soccorso stradale e assistenza) Fr. 41.–* Ai motociclisti in Svizzera e all’estero * prezzi soci TCS Carta di credito TCS TCS MasterCard Gold TCS MasterCard TCS MasterCard Load&Go TCS MasterCard COOLDOWN CLUB TCS MasterCard drive TCS American Express drive Gold

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Infotech www.infotechtcs.ch Il TCS sottopone a test veicoli ed accessori e mette a disposizione dei soci informazioni raccolte e redatte in modo competente e neutrale. www.test-et-trainingtcs.ch Test&Training Sconti sui prezzi dei corsi di perfezionamento di guida nei centri di Lignières, Plantin, Betzholz, Stockental e Emmen. www.2fasi.tcs.ch Formazione in due fasi corsi obbligatori per la licenza di condurre. Viaggi TCS www.viaggi-tcs.ch Viaggi 0844 888 333 Camping www.campingtcs.ch 022 417 25 20 Alberghi Schloss Ragaz, Bad Ragaz www.hotelschlossragaz.ch 081 303 77 77 Bellavista, Vira Gambarogno www.hotelbellavista.ch 091 795 11 15 Ciclo e svago www.bici.tcs.ch

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Auto TCS www.autotcs.ch Responsabilità civile, casco parziale, casco collisione, capitale incidente, protezione del bonus, danni di parcheggio 0800 801 800

Invito ai 15 anni di Auto TCS

Festa a Lignières

Domenica 9 ottobre 2011, Auto TCS invita tutti i suoi soci-clienti e le loro famiglie presso il Centro di guida sicura a Lignières (NE) per festeggiare il 15° anniversario dell’assicurazione veicoli a motore del club. Dalle ore 10 alle 16, in programma vi sono varie divertenti attività: giri a bordo di auto «stunt» e veicoli offroad, prove di frenata con e senza ABS, go-kart, quad e veicoli elettrici per bambini, giri in Segway, prove nel simulatore di cappottamento. Per i bimbi più piccoli sarà organizzato un servizio di baby-sitting. Ingresso al Centro TCS di Lignières e partecipazione al programma sono assolutamente gratuiti. Cibi e bevande sono venduti a prezzo di costo. Iscrizioni online entro il 15 settembre 2011 su www.autotcs.ch/15anni oppure tramite il tagliando pubblicato a pagina 39.

Ambasciatore del TCS Comico candidato a testimonial del TCS L’attore comico svizzero-tedesco Marco Rima si è candidato alla carica di ambasciatore del marchio TCS. I responsabili del club stanno esaminando se Marco Rima sia adatto allo scopo.

Scheda di soccorso molto apprezzata 385 000 carte salvavita La richiesta di schede di soccorso cresce dal suo lancio lo scorso ottobre. Come altre aziende, anche il TCS ha dotato di schede di soccorso tutta la sua flotta, composta di oltre 450 veicoli. Ma anche i privati utilizzano la pratica funzione di download su www.schedadisoccorso.ch. Da ottobre il sito è stato visitato oltre un milione di volte e sono stati ordinati e inviati 385 000 adesivi informativi. Nel caso di gravi incidenti stradali la differenza tra la vita o la morte potrebbe ridursi a pochi secondi. Le informazioni sulla scheda di soccorso possono aiutare gli occupanti rimasti prigionieri nell’abitacolo a essere liberati più velocemente ed a migliorare le procedure tecniche dei soccorritori.


Attualità ecologica

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1° settembre 2011 | touring 15 | la pagina dei lettori

forum

il concorso

Il consulente, «Touring» 14/2011

Riguardo a certe discutibili sentenze (cfr. 6B_211/2011), mi chiedo se i giudici di Mon Repos abbiano a loro volta la patente di guida! Lasciando una corsia di accelerazione è, infatti, inevitabile andare a trovarsi davanti ad un veicolo che già circola sull’autostrada. Quale dev’essere, dunque, la distanza che intercorre tra i due veicoli per non essere accusati di aver sorpassato da destra? Mi appello ai politici che leggono «Touring», proponendo loro di mettere una pezza a questo cavillo giuridico attraverso una deroga al «divieto di sorpasso da destra» sulle corsie d’immissione. Alberto Andreani, Vacallo Perché non come negli Usa? Il consulente, «Touring» 14/2011

Si tratta di una decisione del Tribunale federale completamente estranea alla prassi. Se quando ci si immette in autostrada non si può più superare i veicoli più lenti, si ostacola il flusso stradale e si incoraggia la formazione di colonne. Adesso il legislatore deve stabilire una regolamentazione praticabile. Meglio se si abolisce del tutto il divieto di sorpasso a destra. Perché qui da noi non dovrebbe funzionare quello che negli Stati Uniti funziona benissimo?

Dopo tutto, riceviamo moltissimo come controvalore. In Italia e Francia pago molte volte di più della vignetta autostradale svizzera; e questo per una qualità delle strade perlopiù peggiore. Trovo che mettiamo a disposizione degli automobilisti stranieri le nostre autostrade e anche le nostre gallerie alpine in modo troppo conveniente. Per questo motivo sarebbe addirittura molto meglio un aumento a 200 franchi invece che a 100. Ci accolliamo volentieri un po’ dei costi della moderna mobilità. Urs Ferrario (@) Adesivo CH troppo piccolo «Touring» 10/2011

Posso solo meravigliarmi riguardo agli argomenti che si levano contro l’aumento del contrassegno autostradale. Sono certo che una maggioranza di svizzeri può tranquillamente vivere con un rincaro a 100 franchi.

Circolare tranquilli nelle città in auto grazie al Garmin nüvi 2460T e alla grafica PhotoReal degli incroci stradali. La chiara utilizzazione, il materiale cartografico di 45 paesi europei e il grande schermo vi conducono bene al traguardo. Grazie alla nuova rappresentazione grafica degli incroci in 3D PhotoReal anche il superamento dei più complicati incroci avverrà senza problemi. Con il «nüvi» la noiosa lettura delle cartine è finita. In palio vi sono due Garmin nüvi 2460T con update delle carte Lifetime del valore di 349 franchi ciascuno. Sponsor: Garmin, www.garmin.ch

Andreas Schmid (@) Meglio una «vignetta» a 200 franchi

Ci mostra la via!

Prima di recarmi in Germania ho comprato un adesivo «CH» da apporre sul posteriore del mio veicolo. Transitando per qualche chilometro in Austria, mi hanno fermato per un banale controllo stradale (contrassegno autostradale). Durante questo controllo il poliziotto ha constatato che il mio «CH» non era regolamentare (caratteri troppo piccoli) e mi ha inflitto una multa di 38 euro. Una volta arrivato in Germania, ho misurato la dimensione della «D» figurante sulla targa europea e ho constatato che era più piccola del mio «CH» non regolare. Da allora penso che pure la Svizzera dovrebbe rendere obbligatorio l’adesivo dei paesi dell’Unione europea, secondo le stesse norme vigenti per noi. Pierre Lauper, Montreux

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Un accorato appello ai politici

impressum

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Per questa rubrica valgono alcune regole: più breve è la lettera, maggiore è la probabilità che venga pubblicata; la redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile inviare le lettere per e-mail: touring@tcs.ch. Le lettere dei lettori vengono pubblicate anche nell’edizione online di «Touring» (www.touring.ch).

touring Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); vice caporedattore: Heinz W. Müller (hwm); vice caporedattore: Marc-Olivier Herren (MOH); Christian Bützberger (Bü), Antonio Campagnuolo (ac), JacquesOlivier Pidoux (jop), Nadia Rambaldi (nr), Peter Widmer (wi). Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, Mathias Wyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Sylvie Fallot (f), Karin Graniello (t), Irene Mikovcic-Christen (assistente caporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna, tel. 031 380 50 00, fax 031 380 50 06. E-mail: touring@tcs.ch. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 83 141, totale: 1 325 035. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile), Gabriela Amgarten. Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 031 387 21 16, fax 031 387 21 00. Produzione: St. Galler Tagblatt SA, Basler Zeitung SA, CIE Centre d’impression Edipresse Lausanne S.A. Cambiamenti d’indirizzo: indicando il numero di socio, alla Sede centrale del TCS, cp 820, 1214 Vernier; tel. 0844 888 111; e-mail: service@tcs.ch. Abbonamento: compreso nella quota sociale annua. «Touring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.

Le domande: 1. Quale SUV Kia abbiamo sottoposto a test nell’attuale edizione di «Touring»? 2. In che campeggio TCS c’è il primo bungalow adattato ai disabili? 3. Qual è il vero nome di Gölä? Si possono fornire le risposte per posta (solamente su cartolina postale), tramite SMS o www.touring.ch, indicando le generalità. Concorso 13/11: lo schermo solare per i vetri dell’automobile è stato vinto da Tommaso Ciampi di Basilea. Condizioni di partecipazione: il concorso di «Touring» è aperto a tutti, ad eccezione dei collaboratori del TCS e dei loro famigliari. I vincitori saranno estratti a sorte e avvertiti per iscritto. I premi non possono essere sostituiti da una somma di denaro equivalente. Non viene tenuta alcuna corrispondenza. Non sarà possibile ricorrere alle vie legali.

Redazione Touring, concorso per i lettori, casella postale, 3024 Berna; SMS al numero 9988 (1 fr./SMS) scrivendo «Touring» e le tre risposte o su www.touring.ch. Termine d’invio: 18 settembre 2011


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l’incontro | touring 15 | 1° settembre 2011

«In viaggio l’auto è la mia casa»

rarmi non è la strada, bensì il viaggio: quando la sera mi siedo in spiaggia, mi è già capitato di avere delle idee musicali. Ma in genere sono produttivo a casa, dove sento la nostalgia per i posti lontani, un sentimento che mi offre la migliore ispirazione.

Marco Pfeuti o Gölä è spesso in giro sia come musicista che come viaggiatore, un fatto che è anche fonte d’ispirazione per le sue canzoni. A casa si rilassa ristrutturando case.

» Preferisce circolar su due o quattro ruote?

Marco Pfeuti «Gölä»: Io viaggio volentieri sia in auto che in moto, l’importante è che non debba pedalare con le mie gambe. Sulla bici salgo solo quando devo fare un po’ di ginnastica.

venta una seconda casa. All’estero prendo un furgone o una break, ci metto un materasso e ho il mio albergo itinerante. Amo le auto grandi come la mia VW Amarok, che ha molto posto e traina 3 tonnellate e mezzo.

Cosa le piace di più in un’auto?

La strada è fonte d’ispirazione per le sue canzoni?

L’auto è un mezzo che mi permette di spostarmi per lavoro o di viaggiare e allora di-

Al volante non mi è ancora venuta in mente una canzone. Posso dunque dire che a ispi-

Che cosa la fa arrabbiare di più quando è nel traffico?

I pedoni che attraversano la strada senza guardare. È una mancanza di rispetto ed è semplicemente pericoloso. Nelle vesti di Gollo racconta anche storie per bambini, preferisce essere narratore o musicista?

Faccio entrambe le cose con piacere. L’importante è poter essere creativo. In tutto ciò che faccio, che sia una canzone, un racconto o un muro a secco a casa mia, alla fine provo un’immensa gioia per l’opera riuscita. La musica è solo un passatempo o una professione?

Ho cambiato i fronti: una volta lavoravo duro fisicamente con molto orgoglio e con pochi soldi, oggi guadagno la vita come musicista. Il mio hobby è la ristrutturazione di vecchie case, un’attività che mi permette di sfogare il «Büetzer» che è in me. È difficile essere un idolo?

Non mi sento un idolo, sono semplicemente uno strano «Chnüttu». I bambini apprezzano le mie storie, gli adulti le mie canzoni. E va bene così, soddisfa me e gli altri. Si sente di più lupo o agnello?

Di certo un lupo, l’agnello va bene servito in tavola per pranzo. A parte gli scherzi, mi sento più attratto dai predatori, come il lupo e l’aquila, anche per il senso di libertà che trasmettono. Ho bisogno di sentirmi libero e ho il privilegio di poterlo fare. Quali sono i suoi prossimi progetti?

Il mio sogno è poter realizzare un cartone animato con i protagonisti delle mie storie, Gollo e Papagallo. Ed è chiaro che voglio anche suonare il più spesso possibile con la mia attuale band «The Deed». Cosa farà fra dieci anni?

Non penso così a lungo termine. Mi godo i bei momenti della vita, dato che sono consapevole che tutto può cambiare da un momento all’altro. Intervista: Felix Maurhofer

Felix Maurhofer

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A Gölä piace la sua VW Amarok, perché può trasportare il materiale per ristrutturare la casa.

In pillole Marco Pfeuti ossia «Gölä» è cresciuto a Oppligen (BE). Ha imparato il mestiere di imbianchino e di verniciatore d’auto e ha fatto diversi mestieri sino a che nel 1998 ha scalato le hit parade con l’album in svizzero tedesco «Uf u dervo». Gölä è nato nel 1968, è padre di due figli e vive nell’Oberland bernese. Informazioni su DVD e CD: www.golamusic.com




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