6 ottobre 2011 touring 17 www.touring.ch GAA 1214 Vernier
Il giornale della mobilità
Mercato dell’usato
Speciale Suisse Caravan Salon 2011
Famiglie in casa mobile
Si prospettano ottime occasioni 20 Viaggio dei lettori
4, 31–37
Avventura sul treno degli zar 24
Concorso: un soggiorno in Baviera all’insegna di un insolito benessere Test europeo dei taxi Un tassista su quattro non supera l’esame 10
Test della Hyundai i40 cw Una station che abbina comodità ad eleganza 16
45
Soggiorni linguistici Il francese in business class con Boa Lingua 38
6 ottobre 2011 | touring 17 | editoriale e sommario
3
sommario Speciale Caravan Salon 4 primo piano
Camper molto in voga tra le famiglie. 31 44° Suisse Caravan Salon
Nuovi modelli di camper e roulotte. 34 Benvenuti allo stand di Camping TCS
Per scoprire il mondo del campeggio. 37 Informazioni pratiche per la Bernexpo
Orari, prezzi, trasporti e parcheggi.
Meno code con autostrade a due piani?
società e mobilità
Molti in Svizzera potrebbero aver fatto l’esperienza di avere un appuntamento di lavoro nell’area di Zurigo e, nonostante che si sia partiti da casa con largo anticipo, scatta la trappola della colonna sulla A1 e l’appuntamento va in fumo. L’A1 è diventata infatti sinonimo di coda e di crisi di nervi per molti pendolari. Le statistiche più recenti dell’Ustra, l’Ufficio federale delle strade, non lasciano sperare in meglio. Nel 2010 le ore di coda sulle strade svizzere sono state superiori di un terzo rispetto all’anno precedente. Gli automobilisti hanno trascorso in totale 15 910 ore incolonnati. Se si fa il calcolo tenendo conto di una paga oraria lorda di 70 franchi, ne risulta un danno economico che supera gli 1,1 milioni di franchi. Il motivo numero uno delle code è il sovraccarico di traffico. E non stupisce, se si pensa che dal 1990 a oggi la circolazione sulle autostrade è raddoppiata. Nel 2010 sulle autostrade sono state percorsi 25,2 miliardi di chilometri. Che fare? Da un lato l’Ustra s’impegna per una migliore gestione del traffico, dall’altro, come tra Morges ed Ecublens sull’A1, la corsia d’emergenza viene usata come corsia supplementare nelle ore di punta. Nonostante che qua e là si eliminano le strozzature, si richiede sempre più spesso l’ampliamento generale delle autostrade. Per risparmiare terreno, emerge ad esempio l’idea di costruire addirittura un secondo piano sopraelevato dell’A1. O in futuro dovremo mettere un freno alla nostra mobilità? Felix Maurhofer, caporedattore
10 Test europeo dei taxi
9 Pedoni e ciclisti in autostrada
Spesso sono turisti smarriti. 9 il consulente
Strane decisioni del Tribunale federale Ben un tassista su quattro evidenzia un servizio carente. 13 Tassa sulla CO2 dei carburanti
Il Nazionale boccia il progetto di legge.
test e tecnica 16 Test della Hyundai i40 cw
Break spaziosa dalla linea elegante.
viaggi e tempo libero 24 Viaggio dei lettori sull’«Oro degli zar»
Avventura in treno da Pechino a Mosca attraverso le steppe mongole. 29 Museo della pirotecnica
Nel forte di Corbeyrier sono esposte tutte le tecniche degli esplosivi. 29 Taccuino di viaggio
Il ribasso di euro e dollaro penalizza il settore turistico elvetico.
club e soci 38 Soggiorni linguistici a Parigi
Offerta speciale di Boa Lingua per migliorare il proprio francese. 40 Ritratto di Stéphan Riesen
Uno stuntman al servizio dei soci che partecipano ai corsi di guida. 41 La TCS Mastercard è vantaggiosa
La nuova carta di credito del club è in testa alle classifiche di comparis.ch. 46 l’incontro
Christoph Siegrist, presentatore meteo
20 Mercato svizzero dell’usato
Si annunciano ottime occasioni grazie al deprezzamento dell’euro. Prove e novità 22 BMW 1 M coupé 23 Peugeot 3008 Hybrid4 23 Porsche Panamera Hybrid
41 prezzi e contatti TCS 45 forum, il concorso, impressum
mw
L’auto più simpatica della Patrouille
Foto di copertina Autore: Thomas Vogel
Il pattugliatore del TCS Mario Keller è un insaziabile collezionista di Maggiolini VW. Di recente ha presentato un modello a due posti verniciato con i tipici colori dei veicoli del soccorso stradale del TCS, ma che ovviamente non presta servizio. Prossimamente vorrebbe trasformarlo in una sorta di «Herbie», l’auto del celebre film «Un Maggiolino tutto matto».
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primo piano | touring 17 | 6 ottobre 2011
Paradiso itinerante per la famiglia › «Camper... camper!», si sono sentiti ripe-
tere Claudia (31 anni) e Pascal Bernet (34) di Fehraltorf (ZH) ancora per molto tempo dopo che le ferie erano ormai un ricordo. Il figlio di due anni, Nevio, continuava a ripetere ai genitori: «Quando torniamo a casa?», ma non intendeva l’appartamento dei genitori, bensì il camper. Un comportamento che ha confermato alla coppia di aver preso la giusta decisione, quando per la prima volta hanno noleggiato un camper.
Come a casa | Per dieci giorni, hanno attraversato il sud d’Europa a bordo di un veicolo di 6,6 metri con un’alcova – una nicchia per dormire per due persone, posta sulla cabina di guida – e un letto nella parte posteriore del camper: «Una disposizione ideale», come afferma Claudia Bernet. Pure i genitori ne erano entusiasti: «Con il camper ci si sente semplicemente felici», racconta Pascal Bernet. E si è meno legati rispetto all’hotel: «Se un posto non piace, si prosegue alla volta del prossimo».
Un’affermazione condivisa appieno da Lena (36 anni) e Gennaro Bevacqua (37) di Hinteregg (ZH): «Quando si viaggia con i bimbi, è una bella sensazione, avere sempre la casa con sé», afferma papà Gennaro. Hanno noleggiato un camper mansardato lungo 6,4 metri, con una nicchia per il letto disposto in senso longitudinale, e per una settimana hanno girovagato in Provenza. «Per la nostra famiglia di quattro persone era una dimensione ideale», afferma Lena. «Una stiva, una cucina con un grande frigorifero, un piccolo ripostiglio con finestra, quasi come a casa», dice con entusiasmo. E così il rituale serale nella dimora con le ruote era quello abituale. «La sera ci fermavamo su un parcheggio o in un campeggio», afferma la madre di Alessio (11 anni) e Sergio (8), «ci mettevamo comodi con una buona cenetta e un bicchiere di vino, poi uscivamo per una passeggiata. I bambini li lasciavamo sfogarsi all’aperto». Ogni volta che «tornavamo nella nostra casa temporanea, i bambini facevano come tra le nostre
Il bambino di due anni Nevio Bernet di Fehraltorf si è sentito così bene nel camper che... avrebbe voluto guidare lui.
foto Thomas Vogel
Le famiglie hanno un debole per le vacanze nelle «case su quattro ruote», perché sono pratiche e consentono di avere tutto sotto un unico tetto. Tre famiglie, tornate da viaggi in camper a noleggio, raccontano le loro esperienze.
Per i bambini la settimana in camper è stata un’esperienza indimenticabile: Lena e Gennaro Bevacqua con i figli Alessio e Sergio nel camper a noleggio.
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In roulotte o in un grande camper: i bambini si divertono nei campeggi e adorano giocare liberi su tutta l’area.
mura: pigiama, pulizia dei denti e via a letto», dice Gennaro. «Naturalmente, avevano il permesso di rimanere alzati più a lungo», sorride la mamma, spiegando l’organizzazione notturna: «Mio marito ed io nella nicchia con letto matrimoniale, i bambini nel letto a castello».
Loris (6 anni, a destra) e Sedrin (4) Vogel adorano andare in giro a bordo di un camper.
Non per risparmio | Queste due famiglie sono perfettamente in trend. Lo conferma Nadine Lauenstein, portavoce del leader tedesca nel noleggio, Erento: secondo uno studio: due terzi dei camper richiesti sono con alcova. «Dato che questi veicoli sono noleggiati spesso da famiglie, si può presumere che praticamente i due terzi di tutti i noleggi sono da ascrivere alle famiglie». Lo pensa anche Christoph Hostettler, presidente dell’Associazione svizzera del settore «caravaningsuisse»: «Un sondaggio tra i no-
stri membri ha fatto emergere un valore che va dal 70 al 90% delle famiglie». E ciò nonostante tariffe non proprio ridotte per le famiglie. Per due settimane di ferie estive in camper, il noleggio costa da 2500 a 5000 franchi, a seconda della planimetria, tipo di veicolo e ulteriori accessori. Una tariffa che viene commentata nelle piattaforme internet, dove gli utenti si lamentano che gli offerenti di camper richiedono prezzi da capogiro. «Le vacanze in camper non sono certamente a buon mercato», sostiene Claudia Bernet, «ma nonostante ciò proprio queste vacanze sono un’esperienza unica per l’intera famiglia». Un’opinione condivisa dai Bevacqua: «Non sono vacanze a poco prezzo». Ci si deve anche rendere conto che si deve fare la continua a pagina 7
per peciale ! s a t r e f Of ng di Touri i r o t t e l i
TOUR 2011 Alain Clark (NL)
Avery Sunshine (US)
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spesa da sé e si deve cucinare. Tuttavia, per Lena Bevacqua è chiaro: «Sono soldi spesi bene». Lo ritiene anche Hostettler: «Se si sceglie il campeggio non è per risparmiare. Ma in fin dei conti non è nemmeno molto più caro di altre vacanze con lo stesso confort e valore di esperienza». E non si deve dimenticare che: «Giornate di pioggia possono capitare dalla Tunisia sino al Capo Nord», afferma Hostettler, «ma dei bambini con gli stivali che girano un po’ sperduti nella hall di un albergo a cinque stelle non è proprio la stessa cosa che in un campeggio dove i bambini ne trovano altri trenta per correre di qua e di là».
Anche con i bimbi piccoli | Il fatto che neppure un bebé sia un motivo per non scegliere una vacanza in camper, lo dimostrano Nicole Schär (41) e André Probst (37) da Oetwil am See. Per tre settimane, hanno viaggiato in Spagna con il figlio di sette mesi Yannic. È chiaro che lo spazio a bordo è più limitato rispetto al proprio appartamento, ma può essere anche un vantaggio: «Non si deve mai portare il bambino lontano», come fa notare la mamma. Per il guscio «Maxi Cosi» hanno montato una base sulla panca posteriore. «In questo modo, potevamo staccare e riattaccare il seggiolino senza problemi e in tutta sicurezza». Gli Oetwiler hanno noleggiato un veicolo lungo sette metri con un’alcova e un letto matrimoniale nella parte posteriore. Ci dormiva la madre con il piccolo, che non può
Libertà totale: colazione davanti alle antiche vestigia di Avenches.
ancora rinunciare al suo pasto notturno. Il padre André disponeva dell’alcova tutta per sé. «Allattare nella parte posteriore del camper è stata una soluzione molto comoda», afferma Nicole Schär, «è come il letto di casa». E nella parte posteriore c’era addirittura posto per la carrozzina. Tuttavia, il camper non è la giusta scelta per tutti, perché chi viaggia «con» i bambini, deve anche viaggiare «per» i bambini. «Il Capo Nord in sette giorni è fattibile», afferma Hostettler, «ma non è un viaggio per bambini». Stando a lei, gli adulti possono farlo, ma con i bambini non ha molto senso.
Per Bernets, ad esempio, è stato un problema trovare sempre un parcheggio ottimale, mentre a Lena Bevacqua dava fastidio la svuotatura della toilette a cassetta: «L’eliminazione dei bisogni dovrebbe essere risolta in un altro modo». Comunque, nonostante la varietà delle famiglie, tutte sono d’accordo su una cosa: «Faremo ancora una vacanza in camper». Un’occasione per immergersi nel mondo del caravaning, è offerta dal Suisse Caravan Salon a Berna dal 27 al 31 ottobre. Vedi pagine speciali da 31 a 37 in questa edizione. Thomas Vogel
‹
Consigli da genitori a genitori Programmate bene le destinazioni dei vostri viaggi e controllatene sempre la fattibilità con un camper (es.: parcheggi nel luogo di destinazione ecc.). Non dimenticate un’adeguata copertura assicurativa, dato che con un veicolo così grande può facilmente succedere qualcosa – e le riparazioni sono piuttosto care. Soprattutto con i bambini piccoli prendete vestiti a sufficienza – anche se in molti campeggi viene messa a disposizione una macchina da lavare, spesso è occupata e a volte difettosa e in genere cara. In caso di pioggia, il bucato non si asciuga e manca un’asciugatrice. Controllate bene le reti di sicurezza nei letti. Non prendete troppi giocattoli all’interno del veicolo, ma, a seconda dell’età, qualcosa per intrattenere i bambini durante il viaggio (es. lettore DVD, iPod, videogiochi). Come per ogni viaggio prolungato in
automobile, portate con voi un farmaco contro la nausea da «mal d’auto» per i bambini. Adattate la meta del viaggio alle esigenze dei bambini! Già distanze di viaggio di oltre un’ora possono essere troppo per bambini al di sotto dei cinque anni. I bambini in genere s’interessano solo limitatamente di storia e cultura. Perciò non si dovrebbe caricare troppo il programma e pensare a destinazioni specifiche per bambini. Noleggiate un veicolo nelle vostre vicinanze in modo da avere più tempo per le vacanze e meno per l’organizzazione. Oggi qua, domani là: ciò che può essere entusiasmante per noi adulti, per i bambini può essere stressante, per questo si deve anche programmare un giorno di riposo. Non tutti i campeggi sono allestiti per i bambini. Prima di una prenotazione, chiarite se ci sono parchi giochi, una piscina, una sala multiuso oppure altre possibilità d’intrattenimento.
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6 ottobre 2011 | touring 17 | società e mobilità
A piedi e in bici sull’autostrada
il consulente Urs-Peter Inderbitzin
Cinture allacciate al semaforo e clacson da fermo
Non è raro che un pedone o un ciclista si introduca in autostrada per errore. Se a volte all’origine c’è l’alcool, spesso si tratta di turisti smarriti o di autostoppisti!
› «Attenzione: si segnala la presenza di un
pedone sull’autostrada»: non è raro che gli automobilisti ascoltino questo messaggio tra le informazioni stradali alla radio. Una situazione insolita, ma pericolosa, che si riproduce ad intervalli regolari. Nel canton Berna, dall’inizio del 2011 la polizia ha già censito 224 casi. «Si tratta generalmente di turisti, persone che hanno smarrito l’orientamento o autostoppisti», rivela Heinz Pfeuti, incaricato della comunicazione della polizia cantonale bernese. A Ginevra, la Brigata della sicurezza stradale è già intervenuta 35 volte nel 2011: «Soprattutto in relazione a veicoli in panne o senza benzina», osserva Dominique Schweizer, secondo il quale «i casi di alcolemia o di problemi psichici sono poco frequenti».
Appena viene avvertita, la polizia si affretta a prendere in consegna l’individuo smarrito, perché la sua vita è appesa a un filo: «Bisogna sapere che la speranza di vita di un pedone sulla corsia d’emergenza autostradale è di meno di 20 minuti!», precisa Olivia Cutruzzolà, addetta stampa della polizia cantonale vodese. In caso di necessità, gli agenti attuano un regime di circolazione speciale con abbassamento del limite di velocità e segnaletica al suolo. Il pedone la cui presenza in autostrada non è giustificata dovrà pagare una multa di 20 franchi, mentre il ciclista sarà denunciato.
Usare le colonnine | Resta il fatto che la maggioranza dei casi riguarda automobilisti alle prese con un’avaria meccanica che stanno cercando di chiamare aiuto. A questi la polizia consiglia di indossare un gilet fluorescente e di camminare rivolti al traffico per raggiungere la prossima colonnina di soccorso (ce n’è una ogni chilometro): «È preferibile chiamare i soccorsi tramite una colonnina SOS, perché l’operatore vi localizza facilmente. Per telefonino cellulare, la gente fa spesso fatica a situarsi», raccomanda Olivia Cutruzzolà.
‹
Jacques-Olivier Pidoux
Keystone
Multa o denuncia | Resta il fatto che situazioni del genere hanno a volte un finale tragico, come per quel pedone di 43 anni investito da un’auto mentre stava attraversando l’A1 a Zurigo; oppure quella donna di 40 anni in stato di ebbrezza ritrovata morta sull’autostrada A9, vicino Montreux (VD). In altri casi, grazie all’intervento rapido della polizia, la persona è stata fermata in tempo e condotta in luoghi sicuri.
A pedalare o camminare sulla corsia d’emergenza in autostrada si rischia la vita.
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A volte il nostro tribunale supremo emana sentenze che il cittadino difficilmente riesce a capire. Ci si chiede dove sia finito il sano buonsenso. Ultimamente il Tribunale federale ha adottato decisioni nell’ambito del traffico stradale che hanno generato dibattito. L’ultimo esempio riguarda un autista di camion che – munito di autorizzazione – circolava nella zona pedonale della città vecchia di Winterthur. Il conducente è stato multato con 100 franchi, perché un pedone che aveva assunto sostanze stupefacenti ha centrato il suo camion (6B_272/2011). L’autista, secondo i giudici, avrebbe dovuto suonare il clacson per rendere attento il pedone della particolare situazione del traffico. Non meno curiosa la sentenza del Tribunale federale che riguarda l’autista di un taxi (6B_5/2011). Il veicolo aveva dovuto fermarsi ad un semaforo rosso: in quel momento il conducente ha slacciato brevemente la cintura di sicurezza per aprire il cassetto portaoggetti ed estrarre un biglietto da visita da dare al passeggero. La giustizia lucernese aveva multato il taxista per circolazione senza cintura con una multa di 60 franchi, confermata dal TF: le cinture devono restare sempre allacciate durante il viaggio, ossia fintanto che si è immessi nel traffico stradale. Se questo obbligo permanga pure in presenza di una lunga colonna, il Tribunale federale non lo ha chiarito. Al contrario, l’obbligo di allacciare la cintura dovrebbe valere durante l’arresto ad un passaggio a livello. Va tuttavia rilevato che l’alta corte non decide sempre contro gli automobilisti: ad esempio un conducente è stato scagionato dall’accusa di aver violato le norme della circolazione, poiché nelle fasi ferme di una colonna, leggeva il giornale e quando doveva avanzare di pochi metri, lo teneva appoggiato sulle sue gambe (6P.68/2006).
L’autore è giornalista giudiziario accreditato presso il Tribunale federale.
10
società e mobilità | touring 17 | 6 ottobre 2011
Tutto sta nell’autista Il test comparativo dei taxi, effettuato in 22 città europee, mostra risultati impressionanti: addirittura un corsa su quattro non ha superato l’esame. La colpa era in genere del fattore umano, vale a dire: il tassista.
› Cattivi
odori nell’abitacolo, un autista dall’aspetto poco curato, un viaggio che sembra non finire mai e un tassametro che continua a far crescere la tariffa. A ciò si aggiungono le infrazioni al codice della strada e, alla fine, ci si deve anche occupare da sé del bagaglio. Praticamente ognuno di voi ha già sperimentato una corsa in taxi particolarmentespiacevole. Se poi ci si trova in una città straniera, magari con una lingua incomprensibile, l’avventura diventa ancora più amara. Per scoprire se il settore dei taxi è veramente così scadente come sembra, per la prima volta sono state testate le corse in 22 città europee, con la collaborazione di 17 club automobilistici. Il risultato più importante di questo test europeo: la qualità di una corsa in taxi dipende dall’autista.
Gli esperti europei si sono irritati soprattutto per le deboli nozioni d’inglese dei tassisti, le tariffe poco chiare e la mancanza di conoscenza delle attrazioni della città. Inoltre si offrivano riduzioni di prezzo se non si pagava non carte di credito. Un'altra categoria che è stata esaminata è la «fedeltà alla tratta». Solo 138 delle totali 220 corse
Così è stato fatto il test Il test a livello europeo è stato compiuto questa estate in 22 città. In ognuna di queste gli esaminatori hanno effettuato dieci corse su cinque tragitti tipici e paragonabili tra loro. Tutte le corse sono state compiute di giorno al di fuori delle ore di punta oppure di notte. La lista di controllo degli esaminatori comprendeva le seguenti categorie: autista (ponderazione 40%), veicolo (20%) e fedeltà al tragitto consigliato (40%). Per quanto riguarda quest’ultimo punto, gli esaminatori hanno condotto la prova con un apparecchio GPS, per registrare il tragitto percorso e poi confrontarlo con la tratta di riferimento fornita dalla centrale dei taxi. nr/tg
foto Keystone
Molto malumore | Deviazioni che raggiungono il 213% in più di percorso, limiti
di velocità superati di ben 42 km/h nelle località, mancato rispetto del semaforo rosso e una guida aggressiva sono stati i deficit più gravi risultanti dal test. E tutto questo è da ascrivere al conto dell’autista. È così che nel test la categoria «autista» è stata valutata nel modo peggiore, con più della metà di «scarso» e «molto scarso».
In conclusione, ben una corsa su quattro di tutte quelle effettuate durante il test dei taxi europei non ha superato la prova.
erano completamente prive di deviazioni. La maggior parte dei giri sono stati compiuti di notte per tratte brevi nei centri città. Infine, è stato valutato pure lo stato del veicolo: ammaccature, ruggine e sporcizia, dentro e fuori, non erano eccezioni. Riguardo ai singoli risultati: non è stato registrato alcun «molto bene». Gli esaminatori hanno assengato il «buono» sette volte: al primo posto c’è Barcellona, seguita da Monaco, Colonia, Milano, Berlino, Parigi e Lisbona. Con «sufficiente» sono state catalogate Salisburgo, Oslo, Rotterdam, Amburgo, Ginevra, Bruxelles, Zagabria e Zurigo. Alle città di Madrid, Praga, Vienna, Amsterdam, Lussemburgo e Roma è stato assegnato «scarso». Il fanalino di coda con
il voto «molto scarso» l’ha ricevuto Lubiana. Motivi principali: due autisti si sono rifiutati di prendere come passeggeri gli esperti con la motivazione che la destinazione si poteva raggiungere anche a piedi, mentra altri hanno fatto lunghi giri allungando il percorso del 150%.
Ginevra e Zurigo | Nelle corse in taxi a Zurigo il punteggio più negativo l’ha ottenuto la categoria «fedeltà alla tratta» con un giro del 68,8%. Inoltre, un autista non ha rispettato un semaforo rosso, un altro ha telefonato senza vivavoce. Un esaminatore è stato addirittura lasciato a 200 metri dalla destinazione e sul lato sbagliato della strada. A Ginevra i giri per vie traverse sono stati del 28,3%, 16,7% e 16%. Due autisti hanno telefonato durante la corsa e altri due hanno richiesto supplementi ingiustificati per il trasporto di un laptop. Per contro, gli autisti a Ginevra e Zurigo erano curati e gentili, e anche il veicolo ha fatto una buona impressione. Nonostante ciò, le due città svizzere hanno ottenuto solo «sufficiente». nr/tg
‹
Il test dei taxi ha dimostrato che il fattore meno affidabile è rappresentato dagli stessi tassisti.
Quali sono le vostre esperienze in taxi per quanto riguarda qualità, veicoli, autisti e tariffe? Informateci, inviando una breve e-mail a: touring@tcs.ch; oppure per posta a: Redazione Touring, «Taxi», Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna.
EuroTest 2011: servizio dei taxi in 22 città europee città
autista
veicolo
fedeltà tragitto/tariffa
totale
valutazione generale
Barcellona
Monaco
++
+
84.61%
+
+
++
82.89
Colonia
+
+
++
82.38
+
Milano
—
+
++
81.34
+
Berlino
+
81.30
+
Parigi
+
+
80.96
+
Lisbona
—
+
++
80.96
+
Salisburgo
++
79.22
Oslo
—
+
++
79.17
Rotterdam
—
+
++
78.46
Amburgo
—
+
+
76.99
Ginevra
—
+
73.53
Bruxelles
—
+
+
73.12
Zagabria
——
—
++
72.78
Zurigo
—
++
+
72.72
Madrid
——
++
+
69.98
—
Praga
—
+
67.76
—
Vienna
——
+
67.57
—
Amsterdam
——
+
+
67.49
—
Lussemburgo
—
+
67.38
—
Roma
——
+
65.98
—
Lubiana
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—
—
53.08
——
Spiegazione: ++ molto buono
+ buono soddisfacente — insufficiente —— molto insufficiente
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6 ottobre 2011 | touring 17 | società e mobilità
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6 ottobre 2011 | touring 17 | società e mobilità
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Saggia decisione sulla tassa CO2 Nella sessione autunnale, il Consiglio Nazionale si è pronunciato contro una tassa CO2 sui carburanti. Una decisione definitiva è fissata per il dopo elezioni. sessione autunnale, il Consiglio Nazionale si è pronunciato contro una tassa sulla CO2 su benzina e diesel. E ciò contrariamente al Consiglio degli Stati, che intendeva consentire al Consiglio federale di introdurla. Come ha riferito «Touring», ciò avrebbe quale conseguenza un aumento del carburante sino a 30 centesimi al litro. A dire il vero, ora le Camere federali devono giungere a un accordo in merito alla formulazione nel quadro di una procedura di eliminazione delle divergenze. Per motivi pratici (formulazione del testo di legge) il dibattito sulla revisione della legge sulla CO2 è stato però rinviato: sull’introduzione della tassa sulla CO2 deciderà il nuovo Parlamento dopo le elezioni federali. In tal modo, è altamente probabile che la tassa sulla CO2 applicata sui carburanti non si concretizzi. Come il TCS ha sempre Pubblicità
Keystone
› Nella
Dopo le elezioni gli Stati decideranno sul futuro della tassa sulla CO2 dei carburanti.
avvertito, una tassa sulla CO2 non gioverebbe per nulla all’ambiente, ma causerebbe una perdita di entrate provenienti dal «turismo del pieno» per un ammontare annuo di 350 milioni di franchi, senza calcolare la perdita derivante dal fatto che gli svizzeri andrebbero all’estero a fare benzina. L’ammanco potrebbe essere di oltre mezzo miliardo. A subirne le conseguenze sarebbe principalmente il finanziamento dell’infrastruttura stradale e ferroviaria. Il Nazionale ha trattato anche un’altra misura, che potrebbe provocare un aumento dei costi per gli automobilisti: la compensazione per i carburanti. Questa misura sussidiaria del centesimo per il clima in origine era citata così spesso nel testo di legge che costituiva un groso rischio per un’ulteriore tassa. Il Consiglio Nazionale ha fissato anche qui chiari confini, decidendo che il supplemento non può essere superiore a 5 centesimi al litro di carburante. Il TCS seguirà da vicino la discussione agli Stati ed è pronto, in caso estremo, ad appoggiare un referendum. hwm/tg
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Una regione turistica ancora da scoprire
Scuol in Bassa Engadina Un paesaggio immerso nella natura del Parco Nazionale, il Castello di Tarasp, il Bogn Engiadina con le terme romano-irlandesi, gli autentici villaggi engadinesi, l’inconfondibile cultura retoromancia, il ricco comprensorio sciistico, i sentieri invernali, le piste da slitta e molto altro ancora: benvenuti in Bassa Engadina! Una regione situata nel cuore delle Alpi, rivolta a Sud, non invasa dai turisti di giornata e per molti «ancora da scoprire». Venite a scoprire anche l’Hotel Belvédère, nel centro di Scuol, un luogo unico, dove l’affascinante frivolezza della belle époque si fonde alla perfezione con il design più moderno. Da oltre un decennio, la famiglia Baumgartner cura ogni dettaglio per offrire un ambiente assolutamente personale: il Belvédère deve, però, la sua ottima reputazione anche ai rinomati bagni termali Engadin Bad Scuol, ai quali è direttamente collegato da una passerella in vetro. Gli ospiti dell’albergo possono accedere illimitatamente al paradiso del benessere che si estende su un’area di 13000 m2, con le sue piscine esterne e interne ed il grande mondo delle saune. Non lasciatevi sfuggire la nostra interessante offerta: in estate e in autunno i nostri ospiti possono usufruire gratuitamente della funivia Motta Naluns e della seggiovia in partenza da Ftan, degli autopostali nell’intera area della Bassa Engadina con Samnaun, Livignio e Val Monastero, nonché del viaggio in treno attraverso i tre paesi Scuol–Nauders–Mals–Zernez– Scuol della Ferrovia retica fino a Zernez (in maggio e novembre fino a St. Moritz), di una visita al Castello di Tarasp e al Museo del Parco Nazionale a Zernez. In inverno, dal 10.12.2011 al 15.4.2012, vi regaliamo lo skipass (anche ai non sciatori). Gastronomia • Aperitivo di benvenuto • Ricco buffet alpino di prima colazione • Ogni sera deliziose cene gastronomiche con un leggero menu di 5 portate, da scegliere dalla nostra carta Wellness & piscine • Engadin Bad Scuol: accesso giornaliero illimitato dalle ore 8.00 alle ore 22.00 al mondo delle acque e delle saune della struttura termale di 13 000 m2 – i bagni sono aperti tutto l’anno e sono raggiungibili comodamente in accappatoio dalla camera attraverso la passerella • «Vita Nova: bellezza alpina» SPA: in hotel con saune, bagno turco, vasche idromassaggio, percorso Kneipp, zona relax con vista sulle montagne • Centro fitness Andor: corsi sportivi compresi (aquagym, aerobica ecc.) Già con un solo pernottamento potete beneficiare della nostra offerta «aktiv & attraktiv» (attività e cultura) incl. (dal 15.5. al 9.12.2011 e 2012)
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• • • •
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test e tecnica | touring 17 | 6 ottobre 2011
Break comoda ed elegante Hyundai tenta la scalata: la station wagon di classe media i40 riunisce eleganza, materiali di pregio e tanto spazio. Test della versione CRDi Premium automatica. freccia d’argento, questa Hyundai i40. Le linee aerodinamiche che corrono dal muso alla parte posteriore, su una lunghezza di 4,77 metri, la fanno apparire come uscita da uno stampo. L’allestimento Premium estende l’eleganza del design anche all’abitacolo, rifinito con materiali pregiati. Mossa da un turbodiesel 1,7 l, sulla strada la i40 è scattante, a condizione che l’enorme bagagliaio sia vuoto. Infatti a pieno carico le riprese della coreana perdono di potenza. Con questa elegante break della classe media dagli standard che richiamano alla classe superiore, Hyundai si rivolge non solamente alle famiglie, ma anche alla clientela aziendale.
Linee chiare | Con il design della i40, Hyundai propone un nuovo linguaggio stilistico proprio. Perfettamente allineata al gusto europeo, è caratterizzata da linee visibili che partono dal frontale verso il posteriore, con sembianze da coupé. Il muso si distingue da fanali molto allungati, che s’inseriscono alla perfezione nel design. Il parabrezza è molto inclinato, conferendo così alla station wagon ulteriore dinamismo. Particolarmente eleganti inoltre i cerchi in lega da 18 pollici dell’allestimento Premium. I fanali posteriori s’inseriscono anch’essi molto bene nell’insieme e lo spoiler sul portellone conferisce un ulteriore tocco di sportività. Gli interni della Hyundai i40 soddisfano ogni esigenza. I materiali pregiati non sono solo belli da vedere, ma anche da toccare. L’eleganza è garantita da brillanti inserti argentati o nero lucido. I sedili in pelle ventilati e riscaldati della versione Premium sono molto comodi e offrono una buona tenuta laterale, mentre il volante in pelle riscaldabile è piacevole da impugnare. Le strumentazioni principali sono illuminate con una riposante luce blu e ben disposti. Il computer di bordo, che comanda anche il navigatore e l’impianto audio, è di facile
utilizzo fin dal primo approccio. Purtroppo la luminosità molto marcata del grande schermo non si può regolare e risulta fastidiosa nella guida notturna. Il tetto panoramico offre una sensazione di spaziosità e luminosità all’abitacolo. Lo spazio davanti e dietro è principesco, anche se non sorprende, viste le dimensioni importanti di questa familiare. Unico neo: lo spazio a disposizione per la testa delle persone di alta statura rischia di essere ristretto. Numerosi vani portaoggetti circondano l’ambiente altrimenti perfettamente confortevole della Hyundai i40.
Carico facile | Con le forme aerodinamiche e la notevole lunghezza del veicolo, la visibilità ne risente. Il montante anteriore limita la visione laterale, ma anche la visibilità posteriore è tutto meno che ideale. La telecamera di retromarcia in opzione è d’aiuto e l’assistenza al parcheggio è assolutamente efficace. Il bagagliaio dal volume variabile da 553 a 1719 litri è più che idoneo. I sedili posteriori si lasciano ripiegare
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Più o meno
foto Fabian Unternährer
› Un’elegante
Design elegante e bell’allestimento interno, ottimo rapporto prezzo-prestazioni, vasto equipaggiamento di sicurezza e per il comfort, grande spaziosità e volume di carico, buon comfort di guida.
Cattiva visibilità, prestazioni motore appena sufficienti a pieno carico, spazio testa ridotto davanti e dietro, piano di carico non ben piatto, peso elevato, sterzo poco sensibile, regolazione in altezza del sedile insufficiente.
Il cruscotto è elegante e ben ordinato.
6 ottobre 2011 | touring 17 | test e tecnica
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La Hyundai i40 col suo bel design sembra uscita da uno stampo. Anche gli interni della nuova coreana sono molto eleganti.
tabella comparativa Prezzo (fr.) Cilindrata (cc) Potenza (kW/CV) Coppia massima (Nm/min) Consumo (l/100 km) Rumore int. 120 km/h (dBA) Costi al chilometro (fr./km)3 Costi di manutenzione4 Test «Touring»
Hyundai i40 break Peugeot 508 SW 1.7 CRDi 2.0 HDi Premium aut. Allure aut.
Skoda Superb Combi 2.0 TDi Elegance aut.
VW Passat Variant 2.0 TDi Highline aut.
47490.– 1685 100/136 325/2000 6,2 A2 69 –.85 11111 17/2011
49 680.– 1968 103/140 320/1750 6,01 B2 696 –.88 11113 6/20106
50 700.– 1968 103/140 320/1750 5,2 A2 68 –.89 11133 5/2011
48 900.– 1997 120/163 340/2000 5,71 A2 685 –.88 11133 11/20115
dati secondo l’importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore 3 costi di manutenzione per km (15 000 km/anno) 4 su 180 000 km (15 000 km/anno) 5 Peugeot 508 SW GT 2.2 HDI aut. 6 Skoda Superb 2.0 TDi 4 4
1
Il grande tetto panoramico regala tanta luce all’abitacolo.
6 ottobre 2011 | touring 17 | test e tecnica
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Scheda tecnica
m 2c –9 68
147 cm
cm 11 –1 89
99 cm
99 cm
passo 277 cm
lungh. 477 cm (larg. 182 cm)
larghezza interna: ant. 150 cm, post. 148 cm bagagliaio: 553–1719 litri pneumatici: 225/45 R 18, min. 215/50 R 17
VEICOLO PROVATO Hyundai i40 1.7 CRDi Premium aut.; 5 porte, 5 posti; 47 490 fr. (auto del test: 51 980 fr.) Gamma: dalla 1.6 GDi Comfort (30 990 fr.) alla 1.7 CRDi Premium (44 990 fr.) Opzioni: vernice metallizzata (790 fr.), pacchetto Sublime con navigatore, telecamera di retromarcia, tetto panoramico e sistema audio di alta qualità (3700 fr.) Garanzia: 5 anni di fabbrica, 5 anni mobilità; 12 anni antiruggine (condizioni) Importatore: Hyundai Suisse, Dietlikon, www.hyundai.ch DATI TECNICI Motore: 4 cilindri diesel 1.7 turbo, 136 CV; trazione anteriore, cambio automatico a 6 rapporti Peso: 1725 kg (auto del test), totale ammissibile 2150 kg, carico rimorchiabile 1500 kg
facilmente, offrendo un piano di carico quasi perfettamente piatto. Un sistema di fissaggio dei bagagli su binari ben garantisce la sicurezza del carico. Il vano ha un profilo di carico basso, quindi è facilmente accessibile. Le sospensioni della Hyundai i40, anche grazie al passo molto lungo (2,77 m) sono molto confortevoli. Una lode particolare va all’ottima insonorizzazione del veicolo. Unitamente al comfort di guida, fanno della i40 una perfetta ammiraglia per i lunghi tragitti. La motorizzazione con il turbodiesel da 1,7 l offre nel complesso buone prestazioni. Qualche cavallo in più avrebbe tuttavia fatto bene alla station wagon. Il motore gira elegantemente e i consumi sono contenuti.
Con i 70 l del serbatoio è possibile percorrere fino a oltre 1000 km. Il cambio automatico è molto morbido. Il telaio è ben tarato. Lo sterzo avrebbe invece potuto essere più diretto e preciso. L’equipaggiamento di sicurezza proposto sulla Hyundai i40 è completo. Si potrebbe unicamente far notare che purtroppo i poggiatesta posteriori non sono sufficientemente regolabili. La frenata risulta regolare ed efficace. Nonostante una crescita per quanto concerne il design, i materiali e la tecnica, la Hyundai mantiene un ottimo rapporto prezzo-prestazioni. A ciò si aggiungono ulteriori vantaggi quali ad esempio una garanzia di fabbrica di 5 anni e servizi gratuiti per 5 anni oppure 100 000 km. Una bella, comoda e conveniente coreana.
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Nadia Rambaldi
I passeggeri posteriori hanno molto spazio per le gambe. Nel bagagliaio, gli oggetti sono assicurati con un sistema di fissaggio. Lo spoiler regala alla break un tocco di sportività in più.
Check-up TCS DINAMICA DI COMPORTAMENTO Prestazioni (0–100 km/h): 11,1 s Elasticità: 60–100 km/h (in posizione D) 6,5 s 80–120 km/h (in posizione D) 8,3 s Diametro di sterzata: 11,6 m Insonorizzazione: 60 km/h: 59 dBA 11113 120 km/h: 69 dBA 11113 SICUREZZA Frenata (100–0 km/h): 36,1 m Visibilità circolare Equipaggiamento
11111 11133 11111
COSTI DEI SERVIZI servizio gratuito fino a 5 anni/100 000 km manutenzione (km/mese)
ore
mano d’opera (fr.)
30 000/24 1,4 203.– 60 000/48 1,7 247.– Manutenzione per 180 000 km: 15 000 km/anno 8,4 2453.– COSTI D’ESERCIZIO km/anno
ct./km
fr./mese fissi variabili
Hyundai i40 1.7 CRDi Premium aut. in dettaglio
15 000 30 000
85 57
697.– 697.–
ABITACOLO 11112 Ad eccezione dello scarso spazio per la testa, lo spazio è buono. La familiare convince per il suo ampio vano bagagli, facilmente accessibile, nonostante un fondo non del tutto piatto. I materiali, ben rifiniti, sono di pregio.
368.– 736.–
Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agenzie Hyundai da 90 a 176 franchi
CONSUMO AL BANCO DI PROVA (ciclo UE 80/1268) urbano
extra urbano misto
TCS 8,1 5,1 fabbrica 7,6 5,1 Emissioni di CO2: Media svizzera di CO2: etichettaEnergia (A–G): CONSUMO DEL TEST 6,6 l/100 km serbatoio: 70 litri
6,2 6,0 164 g/km 159 g/km A
COMFORT 11112 Sospensioni confortevoli. Bei sedili in pelle ventilati e riscaldabili, ben rifiniti. Buona insonorizzazione e comfort di guida rendono la i40 adatta per lunghi viaggi.
DOTAZIONE 11111 L’ottimo allestimento di base è arricchito sulla versione Premium da interni in pelle, volante riscaldabile e sedili per conducente e passeggero regolabili elettricamente. Ulteriori opzioni sono ottenibili solamen-
11113
autonomia 1061 km
TCS Tecnica ed economia: Robert Emmenegger
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te sottoforma di pacchetti, i prezzi sono però ragionevoli. PRESTAZIONI 11123 Il motore turbodiesel da 1,7 l ha buona ripresa, ma raggiunge i limiti a pieno carico. Grazie al grande serbatoio, l’autonomia supera i 1000 km. Il cambio automatico a 6 rapporti è ben calibrato sul motore e risulta morbido. COMPORTAMENTO 11113 Il telaio è ben tarato, lo sterzo non lavora male, ma avrebbe potuto essere più fermo. SICUREZZA 11113 L’equipaggiamento di sicurezza è buono, i freni sono molto efficaci. La visibilità circolare è penalizzata dalla forma della vettura.
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test e tecnica | touring 17 | 6 ottobre 2011
Occasioni presto al ribasso La forza del franco non tarderà a influire sul settore delle auto usate. Secondo il TCS, i garagisti saranno costretti ad abbassare i prezzi per conservare uno scarto sufficiente dalle vetture nuove. La caccia ai buoni affari è aperta.
› La salute florida del franco svizzero, e la
pressione sui prezzi delle autovetture nuove che ne deriva, dovrebbe logicamente avere ripercussioni anche sul mercato delle auto usate. Se i garagisti tenteranno di negoziare delle riprese inferiori, anche i consumatori attenti dovrebbero spuntare nei prossimi mesi dei veicoli d’occasione più a buon mercato. Un’indagine svolta dal reparto Consulenze e Perizie del Touring Club Svizzero rileva, peraltro, che un’auto nuova acquistata quattro anni fa cede circa il 60% del suo valore se la si vuole permutare con una nuova. Secondo l’esempio descritto nel grafico qui sotto, una VW Golf 1.4 TSI Leader pagata 30 890 fr. nel 2007 perde circa 19 000 fr., essendo il prezzo indicativo di ripresa in settembre 2011 di 12 000 fr. (EurotaxGlass’s). Ciò detto, il grafico mostra anche che il prezzo di rivendita varia considerevolmente, in particolare su Internet, dove l’offerta più elevata raggiunge i 19 900 fr.
poiché l’acquirente di un modello nuovo acquista lo stato della tecnica più avanzata, oltre al colore ed all’equipaggiamento di sua scelta. Inoltre beneficia di una garanzia di fabbrica e su taluni modelli, di servizi di manutenzione gratuiti che riducono fortemente i costi. Oltre al fattore congiunturale del franco forte, un altro fenomeno pesa ormai anch’esso sul prezzo dell’usato: la riduzione costante dei consumi. Nel caso della VW Golf 1.4 TSI citata pocanzi, i consumi di benzina sono scesi da 7.0 a 6.2 l/100 km nel-
lo spazio di 4 anni, con un guadagno del 13% circa. Si tratta ovviamente di dati puramente teorici, ma il TCS prevede che i consumi scendano di una percentuale simile nei prossimi 4-5 anni. Senza dimenticare che numerose grandi vetture che saranno messe in vendita prossimamente consumeranno meno di 6 l/100 km di benzina e 5 litri di diesel. Con una media di 8 l e oltre, le occasioni perdono parte del loro interesse. Un argomento in più che gli acquirenti futuri non esiteranno a far pesare.
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MOH/TCS B+B
Buoni consigli per chi compra e chi vende Visto il balletto di riduzioni di prezzo e offerte temporanee, l’automobilista che desidera acquistare una vettura da dimostrazione oppure un usato recente deve assolutamente informarsi sul prezzo del veicolo nuovo. Di principio, i ribassi non figurano sul listino prezzi, per cui è fondamentale farsi fare un’offerta concreta. Si potranno così evitare le occasioni offerte allo stesso prezzo di un’auto nuova di fabbrica. Nel caso di vendita tra privati, bisognerà negoziare un prezzo tra le tariffe Eurotax di «acquisto» e «vendita». Inoltre, vale senz’altro la pena far controllare lo stato del veicolo in un centro tecnico del TCS. D’altro canto bisogna valutare la giusta stagione per la vendita. Il mercato delle cabriolet fiorisce in primavera, mentre l’autunno è propizio per la vendita delle trazioni integrali e delle «vetture invernali» a buon mercato. Ultimo consiglio: i colori argento e nero sono nettamente più richiesti dell’azzurro cielo, del giallo o dell’arancione. tg
Viva il franco | Causa rincaro del franco, gli importatori hanno moltiplicato in queste settimane gli «euro bonus», gli sconti, le riduzioni di prezzo e le offerte di equipaggiamento gratuito. Questa pressione sui prezzi delle auto nuove non potrà non avere effetti sul mercato dell’usato, dove i prezzi devono essere chiaramente inferiori. Ciò
Auto d’occasione: disparità di prezzi elevata
Nuova: 30 890 fr. (Golf 1.4 TSI Leader 2007)
Eurotax 09/11 (forbice tra acquisto e vendita)
Offerte su Internet: 13 esempi (09/11) 5000
10000
15000
20000
25000
30000 fr.
Questo grafico mostra l’evoluzione del valore residuo di una VW Golf 1.4 TSI comperata nel 2007. La colonna verde indica il valore attuale secondo Eurotax. In blu, si nota che le offerte pubblicate su Internet superano di diverse migliaia di franchi la stima indicativa Eurotax.
SZ Photo
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Prossimamente i prezzi dovrebbero scendere anche nel parco dei veicoli d’occasione.
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test e tecnica | touring 17 | 6 ottobre 2011
Focosa amante delle curve La BMW 1 M coupé si presenta come degna erede delle M3 del passato. L’agilità e l’esplosività del suo biturbo ne fanno un animale di razza, dalle buone maniere. a livelli stratosferici, culminanti oggi in un motore V8. La 1 M coupé arriva quindi al momento giusto per riprendere contatto con l’agilità che ci si attende da una compatta sportiva e offrire un cocktail più esplosivo che mai. L’indefettibile 6 cilindri in linea è alimentato da due turbo che lo proiettano a 340 CV e soprattutto generano una coppia folle da 1500 giri/min. Motore potente e aspetto muscoloso, la 1 M sembra più un dragster che una GTI. Piede a tavoletta e il contagiri schizza nella zona rossa, mentre il passaggio alla seconda vi rifila un altro bello scossone. Se si preme il pulsante M, la risposta del gruppo motore guadagna ancora in reattività. Come se fosse necessario… il tutto condito da un rauco rombo dai toni metallici non appena la bestia si scatena.
Ludica a volontà | Questa vivacità si coniuga con un’agilità ineguagliabile. Fin dalle prime sterzate, questa compatta inanella le curve con una naturalezza sconcertante. Intuitivo e di precisione ammirevole, il comportamento è un vero trionfo del pilotaggio. Sì, pilotaggio, perché ce ne vuole per incanalare e contenere la foga del biturbo: non a caso il sistema ESP vi si affanna al primo deciso colpo di gas. Castrante sul fondo stradale asciutto, l’assistenza alla guida diventa invece una salvezza sul bagnato, dove il treno posteriore accenna a brevi sbandate. Su fondo asciutto, se ne apprezza invece la modalità intermedia, che modera l’intervento dell’ESP. Il suo disinserimento totale, invece, è meglio limitarlo ai parcheggi chiusi: è ben più sicuro.
In ogni caso, questa coupé è davvero versatile. Nell’uso urbano, la coppia onnipresente consente una guida a regimi estremamente bassi offrendo grande morbidezza e solamente qualche rombo dimostrativo rivela l’animale di razza. Lo stesso vale in autostrada, dove tuttavia il livello sonoro diventa invadente. A parte gli innesti di marcia lunghi, che impongono sedute di sollevamento pesi, questa sportiva si rivela molto civilizzata, come dimostrano le sospensioni stabili, ma non rigide. Inoltre l’abitacolo, un po’ spartano malgrado i sedili in pelle ornati da impunture arancioni, riserva uno spazio apprezzabile ai 4 passeggeri. E se rinuncia agli artifici della tecnologia, questa coupé 1 M si distingue dalle
usuali BMW essendo correttamente molto ben equipaggiata. MOH
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Positivo: motore esplosivo, sonoro e debordante morbidezza, comportamento agile, sportiva civilizzata, volume del bagagliaio, equipaggiamento corretto, rapporto prezzo/potenza interessante Negativo: livello sonoro in autostrada, tenuta di strada da sorvegliare sul bagnato, innesto fastidioso, capacità del serbatoio, leva del freno a mano che tocca la cintura. Tecnica: compatta; 2 porte, 4 posti; lunghezza: 4,38 m; bagagliaio: 370 l; 6 cilindri in linea 3 l biturbo benzina, 340 CV, 450 Nm a 1500 giri/min (+50 Nm con overboost); cambio a sei marce, da 0 a 100 km/h in 4,9 s Consumo in prova: 10,8 l/100 km, autonomia: 490 km Prezzo: 74 300 fr.
MOH
› Nel corso degli anni, la BMW M3 è salita
Prese d’aria aperte e gomme miste annunciano il forte temperamento della BMW 1 M coupé.
La tendenza al downsizing si propaga a ogni categoria Dotato di grande coppia e tonicità, il motore biturbo della BMW 1 M coupé si rivela altamente fruibile. Anche se lascerà un po’ di amaro in bocca a molti appassionati dei motori atmosferici, questo aggregato incarna molto bene l’avvenire prossimo che ci riserva il downsizing. Riduzione dei consumi e delle emissioni di CO2 obbligano alla riduzione della cilindrata e del numero dei cilindri. E anche un guardiano del tempio come BMW, a lungo fedele al sei cilindri in linea, si piega ai 4 cilindri sovralimentati. La nuova 328i sarà ad esempio alimentata da un 4 cilindri turbo a benzina. Questa tendenza che tocca tutti i costruttori si è concretizzata al recente Salone internazionale dell’auto di Franco-
forte. Volvo ha annunciato di volersi concentrare sui motori 4 cilindri diesel e benzina. Più efficienti dei 6 cilindri attuali, questi gruppi alleggeriti di 90 kg dovrebbero portare a ridurre i consumi fino al 35%. Il fenomeno è percettibile in tutte le categorie di automobili. La mini city-car VW Up presentata a Francoforte è infatti mossa da 3 cilindri benzina con consumi misti che si preannunciano appena superiori ai 4 l/100 km. Le prime informazioni sulla Volkswagen Golf di ottava generazione parlano anche di una versione ibrida il cui motore elettrico sarà accoppiato con un bicilindrico turbodiesel. La caccia ai cilindri superflui è quindi più che mai aperta. MOH
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Elegante potenza ibrida di Porsche Con 7,1 l/100 km la Porsche Panamera ibrida è davvero economica per la sua categoria. Ma il divertimento è assicurato.
foto ald
› Difficile distinguere da lontano la Porsche Panamera Hybrid
La Peugeot 3008 Hybrid4 monta una calandra distintiva e fari LED. Il volume del bagagliaio è un po’ ridotto a causa dell’alloggiamento delle batterie.
Ecco la crossover diesel ibrida La crossover Peugeot 3008 Hybrid4 apre la via alle ibride diesel. Efficiente nonché sobria, è arricchita da una trazione integrale.
› Destinate inizialmente agli Stati Uniti ed al Giappone, le auto
a propulsione ibrida ricorrevano finora a motori a benzina. Sostenitrice del diesel, Peugeot-Citroen (PSA) si butta logicamente in questo campo, accoppiando un motore elettrico e uno ad accensione spontanea. Altra particolarità di questa tecnologia inaugurata dalla Peugeot 3008 Hybrid4: essa dissocia il motore termico, alloggiato davanti, dal gruppo elettrico, integrato nell’asse a bracci multipli posteriore. L’elemento modulare creato a questo modo ha il vantaggio di poter essere montato su altri modelli (508 RXH e 508 berlina dal 2012) e di trasformare la 3008 a trazione integrale. L’unione di un diesel 2 l e di un motore elettrico da 37 CV porta a consumi misti di 3,8 l/100 km (99 g/km di CO2). Un valore equivalente alla Toyota Prius, con la differenza che si dispone di 200 CV e di 4 ruote motrici. La crossover Peugeot offre quattro modalità di guida selezionabili con una ghiera. In modalità auto, la gestione elettronica fa variare armoniosamente i due motori. La coppia immediata del blocco elettrico aggiunge un vero piacere di guida e cancella parzialmente i tempi di risposta del cambio di marcia robotizzato. In modo elettrico, la 3008 raggiunge i 60 km/h per un’autonomia teorica di 3–4 km. La modalità sport libera tutta la potenza di questa crossover dal comportamento molto posato, ma pesante (1,7 t). Quanto alla modalità 4WD, trasmette fino al 40% della coppia alle ruote posteriori e trasforma la vettura in un 4 4 per il tempo libero. Se è poco spettacolare sulle grandi distanze, il consumo effettivo scende sotto i 5 l/100 km in città. Non certo buon mercato, questa crossover dall’allestimento d’alta gamma, conserva la sua modularità ed è dotata di una dotazione di punta. MOH
da quella «normale». Le uniche differenze di design con la Gran Turismo tradizionale sono le scritte. L’allestimento interno si distingue appena dalla Panamera classica per via del grande display, dove sono schematizzati i trasferimenti di energia. Solamente una volta partiti ci si accorge di non essere alla guida del motore di 3 litri V6 turbocompresso, bensì di un propulsore elettrico che spinge la limousine di Porsche fino a quando raggiunge gli 85 km/h. L’autonomia del motore elettrico ad accumulatori completamente carichi è, infatti, limitata a due soli chilometri. Ma nessuna paura: non per questo le prestazioni sono in alcun modo ridotte. Come ci si attende da una «vera» Porsche, il propulsore da 333 CV (380 CV nel complesso) spinge prepotentemente questa ibrida di lusso ai 100 orari in appena 6 secondi. La Panamera S Hybrid è per la prima volta equipaggiata con il cambio a otto rapporti Tiptronic S, solitamente montato sulla Cayenne. Le indicazioni del fabbricante riguardo questa Porsche ibrida annunciano consumi di 7,1 litri per 100 km. È possibile economizzare benzina grazie al cosiddetto «veleggiamento». Fino a velocità di 165 km/h, ad esempio sull’autostrada, nelle fasi senza necessità di trazione, il motore a combustione termica viene scollegato dagli organi di trasmissione e disattivato. In questo modo si risparmia carburante, ma si migliora anche il comfort di guida, che sulla Panamera è notevole. Sui tragitti lunghi, il sistema di sospensioni adattive offre una guida morbida, mentre sul tragitti sinuosi la modalità sportiva garantisce la necessaria rigidità del telaio. Anche l’equipaggiamento è degno di nota: di serie ad esempio la selleria parzialmente in pelle, sedili sportivi regolabili elettricamente così come un climatizzatore automatico a due zone. fm
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Tecnica: limousine sportiva ibrida; 5 porte, 4 posti; lunghezza: 4,97 m; bagagliaio: 335 l Motori: 3.0 l V6 benzina turbocompresso (333 CV), elettrico (47 CV), 580 nm a 1000 giri/min. Consumo 7,1 l/100 km; Prezzo: 164 500 fr.
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Tecnica: crossover; lung. 4,37 m; bagagliaio: 377 l Motori: turbodiesel 2 l, 163 CV ed elettrico 37 CV; potenza totale 200 CV, 450 Nm; cambio robotizzato a 6 rapp.; trazione integrale (motore elett. posteriore); da 0 a 100 km/h in 8,5 s; carico rimorchiabile 500 kg Consumo (fabbrica): da 3,8 l/100 km Prezzi: 46 500 fr. (99 g CO2/km) e 49 500 fr. (104 g); in commercio da inizio 2012.
La Panamera Hybrid viaggia in modo dinamico ma economico. La tecnologia innovativa permette il cosiddetto «veleggiamento».
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viaggio dei lettori | touring 17 | 6 ottobre 2011
Avventura a bordo dell’«oro degli zar» Da Pechino a Mosca, percorrendo 8000 km tra deserto, steppa e taiga. Il Viaggio dei lettori di «Touring» con il treno «Oro degli zar» è un’avventura colma di tesori culturali, meraviglie naturali e gioia di vivere.
Il paesaggio della Mongolia colpisce per le sue praterie verdi e per le strane formazioni rocciose. Le yurte del Campo Buuveit crescono come funghi.
Spettacoli folcloristici sono una componente importante del programma di viaggio. Qui le danzatrici mongole mostrano la loro bravura.
Questo cavaliere mongolo tenta di catturare un cavallo selvatico. I cavalli mongoli sono piccoli, ma molto robusti.
6 ottobre 2011 | touring 17 | viaggio dei lettori
› Sembra proprio che il tragitto a bordo del-
la transiberiana da Pechino a Mosca eserciti sugli europei un gran fascino. Molti viaggiatori descrivono il viaggio in treno come «un’avventura a lungo sognata che ora finalmente si realizza». Forse sono i 7923 km e i magnifici paesaggi, che scorrono dietro il finestrino, oppure semplicemente l’idea che si sta viaggiando lungo la linea ferroviaria più lunga del mondo che congiunge l’Asia all’Europa. Questo viaggio trasmette impressioni mozzafiato provenienti da tre culture, meravigliosi regni naturali e molte nuove conoscenze. Inoltre il viaggio a bordo del treno «Oro degli zar» è il metodo più confortevole per scoprire le distese di Cina, Mongolia e Russia: gli scompartimenti del treno sono di ottima lavorazione e diffondono un’atmosfera di romanticismo dell’epoca zarista, il personale è gentile e la cucina ottima.
Un «deserto verde» | Il Viaggio dei let-
Il treno speciale «oro degli zar» funge da quartiere generale nei 17 giorni di viaggio.
tori di «Touring» conduce per 17 giorni da Pechino sino alla capitale della Mongolia Ulan Bator e poi attraverso le città russe Ulan Ude, Irkutsk sul Lago Baikal, Novosibirsk, Ekaterinburg, Kazan sino a Mosca. Dopo giorni impressionanti trascorsi a Pechino, il treno speciale conduce i suoi ospiti attraverso il deserto, per poi dopo poco immergersi nei verdi paesaggi collinari e nelle vaste steppe della Mongolia. La Mongolia è un Paese enorme, tre volte più grande della Germania. Su un totale di 2,7 milioni di abitanti, oltre un milione vive nella capitale Ulan Bator, dove il treno «oro degli zar» fa una sosta. La città sembra un tappeto dalle mille trame e ogni abitante ne costituisce una. Nel perimetro della città si allineano yurte bianche accanto a catapecchie di legno, ma attorno al palazzo del Parlamento sulla piazza Suchbaatarsi si ergono anche alcuni nuovi e moderni edifici in vetro e l’anno scorso in questa posizione prestigiosa è stata aperta una boutique di Louis Vuitton. La città è in pieno sviluppo, dappertutto regna un movimento indaffarato. Le attrazioni turistiche come ad esempio i saloni del Palazzo d’Inverno del Bogd Khan o il monastero di Gandan costituiscono oasi di tranquillità in mezzo al rumore quotidiano del traffico. Nel monastero si sentono solo i piccioni che tubano e qui, come vuole la tradizione, i visitatori girano attorno al tempio in senso orario e picchiano sui tamburi della preghiera, dove si trovano scritture sacre che, attraverso il movimento rotatorio, dovrebbero raggiungere
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il cielo. Chi si trova davanti ad un’importante fase della vita, è malato o vuole aiutare qualcuno, fa recitare tali scritture dai monaci: ognuna è specifica per qualcosa. Chi esce dalla città e si avventura sulle carreggiate sconnesse, intravvede sul ciglio della strada i nomadi che vendono funghi, fragole, latte di giumenta fermentato, pane fritto, formaggio, e tè caldo al latte salato. In circolazione ci sono molte auto, perlopiù veicoli d’occasione giapponesi, e così i conducenti devono essere anche dei discreti meccanici, perché in Mongolia non esiste un servizio di soccorso in caso di panne. Non appena ci si trova fuori dalla città, davanti all’osservatore si staglia un paesaggio mozzafiato. Questa regione porta il nome di «Svizzera della Mongolia», perché le rocce e le montagne qui ricordano i paesaggi elvetici. I prati, che si estendono sino all’orizzonte, sono di un verde saturo, con pennellate di rosa, giallo e viola dei fiori, e tra questi si possono scoprire un mucchio di stelle alpine. Al pascolo si possono scorgere numerosi animali, come cavalli, manzi, capre e pecore. Tutti, prima o poi, finiranno su un piatto, dato che i mongoli si cibano principalmente di carne, un alimento che serve a superare inverni che possono far scendere il termometro sino a segnare meno 40 gradi. In estate però il caldo è proprio piacevole. Durante tutto l’anno, i nomadi sui loro cavalli portano al pascolo le mandrie di manzi, cavalli e capre. Qui tutti sanno cavalcare, già da bambini.
Al lume di candela | Il Paese è vasto, ma l’afflusso costante di turisti fa sì che la Svizzera della Mongolia, 90 minuti a sud di Ulan Bator, sia piuttosto popolata. Innumerevoli campi di turisti si estendono a sinistra e a destra delle strade, ed è stato costruito addirittura un campo da golf. Per questo, ora lo spazio per il pascolo dei cavalli è più ristretto e i nomadi in inverno devono comprare fieno a caro prezzo, come hanno raccontato in prima persona in occasione di una visita nella loro yurta. Ciò nonostante: i nomadi approfittano del turismo e in molti possono permettersi una migliore qualità di vita. Il campo turistico di Buuveit nella Svizzera della Mongolia è stupendo e risveglia ricordi da boy scout. Si mangia in una grande yurta, si dorme in yurte più piccole a due posti, senza elettricità e senza acqua corrente, per contro si viene ricompensati con continua a pagina 26
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viaggio dei lettori | touring 17 | 6 ottobre 2011
Da metà maggio sino a fine settembre i treni «Oro degli zar» sferragliano da Mosca a Pechino e ritorno. Nei mesi estivi circolano dodici treni, sei in ogni direzione. Ogni treno conta al massimo 21 carrozze, 15 carrozze da viaggio per gli ospiti, quattro carrozze ristorante, una carrozza bagagli e una carrozza per il personale, per un totale di oltre 200 passeggeri e ben 30–35 dipendenti. Gli ospiti provengono soprattutto dall’Europa, ma sempre di più anche da oltreoceano. La guida capo Bernd Klaube ha già accompagnato 60 viaggi, ed è ancora adesso affascinato dal mito del treno transiberiano. Durante il viaggio di 17 giorni intrattiene regolarmente i passeggeri attraverso la radio di bordo con avvincenti conferenze storiche sui luoghi sfiorati lungo il tragitto. In quanto conoscitore della Russia, naturalmente ha dimestichezza anche con la storia dei treni «Oro degli zar»: «Alcune carrozze del treno speciale hanno ormai compiuto 25 anni e sono autentiche ricostruzioni delle carrozze originarie del 1958. Le carrozze – racconta – vennero prodotte su ordine di Nikita Krusciov, il segretario generale e poi capo di governo del Partito comunista dell’Unione sovietica». I membri del governo di tutto l’apparato statale di Krusciov, ma anche la squadra di collaboratori di capi di governo seguenti come Breznev, Gorbaciov, Yeltsin e molti politici e intellettuali si sono lasciati cullare dai vagoni attraverso la Russia. I capi di governo però non sono mai saliti a bordo. nr
foto Nadia Rambaldi
Treno speciale attraverso l’ex Unione Sovietica
In Russia il programma comprende la visita di numerose cattedrali, comprese naturalmente la Cattedrale di San Basilio a Mosca e la Cattedrale sul sangue a Ekaterinburg.
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una buona dose di romanticismo da lume da candela. Escursioni a piedi e a cavallo tra bizzarre formazioni rocciose e prati verdi sgargianti offrono una straordinaria esperienza naturale. Un bel diversivo, rispetto al tran tran quotidiano a bordo del treno «Oro degli zar». Non appena il treno speciale prosegue in direzione della Siberia, il paesaggio cambia in modo decisivo. Le ampie distese della Mongolia vengono sostituite dalla taiga: è piatta, ci sono foreste di aghi con abeti rossi, pini, larici, ma anche betulle che compongono uno stupendo disegno naturale. Al confine russo-mongolo si devono compiere le formalità di dogana, poi la locomotiva fa manovra.
Numerose gite | A velocità ridotta, il treno sferraglia in direzione dell’Europa. Nella città del sudest della Siberia, Ulan Ude, la popolazione, i buriati, sono più asiatici,
ma l’impronta russa si può già notare. E nelle città Irkutsk, Novosibirsk, Ekaterinburg, Kazan è ancora più evidente. Nel Viaggio dei lettori vengono offerte nei successivi 4400 km verso Mosca numerose gite con guide locali. Non solo per conoscere il Paese e i suoi abitanti, ma anche per respirare aria fresca. L’alloggio non è però confortevole: gli scompartimenti sono piccoli e il vicino sempre presente. Inoltre, anche il crepitare del treno dopo migliaia di chilometri può innervosire. Un’altra attrazione sulla via verso Mosca è il viaggio in barca sul Lago Baikal, e chi ha voglia, può fare il bagno nel lago di acqua dolce più profondo e più antico del mondo. La grigliata serale lascia spazio per discussioni con i compagni di viaggio, musica e ballo e una visita in un vero villaggio di cosacchi. Ma attenzione: chi viene invitato a bere vodka, non deve dire di no!
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Nadia Rambaldi Info Touring Ulteriori foto su Flickr, link al sito www.touring.ch
Da sapere
Le carrozze rosso-oro sono le riproduzioni fedeli delle carrozze originali del 1958.
Scheda: viaggio avventura con il treno speciale «Oro degli zar»: la tratta Pechino–Mosca di 7923 km. Il viaggio vi porta attraverso Cina, Mongolia e Russia. Viaggio: dall’11 febbraio 2012 Swiss vola ogni giorno da Zurigo a Pechino. Temperature: a Pechino in estate la temperatura media è di 30 gradi, a Ulan Bator 20 gradi e a Mosca 23 gradi. Abbigliamento: in treno vestiti comodi. Da non dimenticare: una giacca a vento impermeabile, così come scarpe comode e solide. Denaro: meglio euro e dollari americani e poi cambiare sul posto. Carte di credito in genere accettate in città. Informazioni/prenotazioni: Kontiki Saga, tel. 056 203 66 77, www.viaggi-tcs.ch/transiberiana, si veda anche la descrizione dettagliata a pagina 27. Sei settimane prima della partenza, il TCS offre una serata informativa. nr
touring viaggio dei lettori
RUSSIA Kazan Mosca
Ekaterinburg
Lago Baikal Novosibirsk Irkutsk
Ulan Ude
Ulan Bator MONGOLIA
ci TemCbreS o s i g g Vani tpreanota entrooilu3n1odsicconto s ) a ch conces 7100.– 2011 è .– (= da CHF 0 5 2 di CHF
Pekin CINA 1000 km
Transiberiana: vaggio sul treno speciale «Oro degli zar» da Pechino a Mosca Questo straordinario Viaggio dei Lettori di Touring vi conduce attraverso paesaggi fantastici dalla Città Proibita al Cremlino. Una notte in una jurta mongola e numerosi incontri con la popolazione locale rendono questo viaggio unico. Tutti in carrozza! CON MAGGIORI SERVIZI Accompagnamento TCS dalla/alla Svizzera � Relazione di Peter Achten a Pechino � Visita di una famiglia cinese negli Hutong � Pernottamento in un campo di jurte mongolo � Tempio dei lama Choijin a Ulan Bator � Visita a una cerimonia religiosa nel monastero buddista di Gandan � Pranzo a casa di una famiglia a Irkutsk � Visita dell’obelisco Europa-Asia � Pranzo in un ristorante di specialità tipiche a Mosca � Relazione di un cittadino svizzero che vive a Mosca DAL 28 LUGLIO AL 13 AGOSTO 2012 PROGRAMMA 28.7–29.7.2012 Volo notturno dalla Svizzera a Pechino. Arrivo il mattino. Visita guidata della Città Proibita. Cena di benvenuto. (C) 30.7.2012 Il mattino visita del Tempio Celeste, della Piazza della Pace Celeste e del tradizionale quartiere. (CzPC) 31.7.2012 Passeggiata lungo la Muraglia Cinese di 6000 km. In seguito visita sul Viale degli Animali e delle tombe della dinastia Ming. Proseguimento del viaggio a Datong. (CzPC) 1.8.2012 Il mattino viaggio con vista sui templi sospesi sulle rocce. Attraverserete piccole cittadine e vivrete la vita di campagna cinese. Il pomeriggio visita delle grotte buddiste dello Yungang. (CzPC) 2.8.2012 Cambio dal treno cinese a quello russo. Tempo libero al mercato di Erlian. Viaggio attraverso le propaggini del deserto del Gobi e delle vaste steppe della Mongolia. (CzPC) 3.8.2012 Il mattino arrivo a Ulan Bator. Viaggio in pullman nella «Svizzera della Mongolia». Picnic nel campo di jurte. Esibizione di equitazione
13.8.2012 Visita della città e sue attrazioni più famose. Viaggio di ritorno in Svizzera. (Cz) Da notare: per i particolari del viaggio ed eventuali prolungamenti per Yangtse e San Pietroburgo si veda il programma dettagliato sul sito www.viaggi-tcs.ch/transiberiana. Il viaggio è organizzato da Kontiki-Saga Reisen AG. Si consiglia il Libretto ETI Mondo del TCS.
e lotta tradizionale mongola. Visita a una famiglia di nomadi. Notte nel campo di jurte. (CzPC) 4.8.2012 Dopo l’arrivo a Ulan Bator, giro in città con visita del tempio Choijin e del monastero Gandan. (CzPC) Prestazioni comprese 5.8.2012 Viaggio attraverso la steppa mongola e Volo Svizzera–Pechino/Mosca–Svizzera in poi nella valle del Selenga. Al pomeriggio gita in classe Y � Tasse di aeroporto + sicurezza CHF Siberia. Continuazione verso Ulan Ude. Giro della 248.– � 1 notte in vagone letto cinese � 8 notti città. (CzPC) nel treno Oro degli zar � 1 notte in jurta � 6.8.2012 Il mattino viaggio lungo il Lago Baikal. 5 notti in hotel � Accompagnamento del TCS � Al porto Baikal piccola gita in battello. Con il bel Guida in tedesco da Pechino a Mosca � tempo cena con picnic sulle rive del lago. ProseEscursioni + visite in programma � Tutte le guimento a Irkutsk. (CzPC) trasferte � Servizio bagagli nelle stazioni � 7.8.2012 Il mattino arrivo a Irkutsk. Gita in città. Pasti secondo programma � Documentazione Pranzo presso una famiglia locale. Visita opzionadi viaggio esaustiva. le del museo «Vivere e lavorare nella vecchia (Cz = colazione, P = pranzo, C = cena) Siberia». Visita al Museo dei Decabristi + ricevimento con prosecco. (CzPC) Non compreso 8.8.2012 Viaggio in treno attraverso i paesaggi Spese per visti (stato 09/11): Cina CHF 80.–, montani nella Siberia orientale tra fiumi cristallini Mongolia CHF 90.–, Russia CHF 58.– più tassa e verdi pendii. Relazioni di storia e cultura a di segreteria per i 3 visti CHF 150.–; bibite bordo. Degustazione di caviale e vodka a bordo. e pasti non citati nel programma. (CzPC) Contatto: Kontiki-Saga Reisen AG, Wettinger9.8.2012 Arrivo a Novosibirsk, la più grande str. 23, 5400 Baden, tel. +41 (0) 56 203 66 77, città della Siberia. Accoglienza con pane e sale. info@kontiki.ch, www.kontiki.ch oppure Gita in città. (CzPC) www.viaggi-tcs.ch/transiberiana 10.8.2012 Breve sosta a Ekaterinburg, teatro dell’uccisione della famiglia dell’ultiPrezzi a persona 17 giorni/16 notti da/in Svizzera a CHF mo zar. Breve gita cittadina e visita suppl. suppl. dell’obelisco Europa-Asia. (CzPC) CS in in treno 11.8.2012 Il mattino arrivo a Kazan, CD hotel per uso singolo vecchia capitale tartara sul Volga. 7350.– 640.– – Visita della città e del Cremlino. Gita Cat. I Standard* sul fiume Volga con pranzo. (CzPC) Cat. II Standard sup. 9250.– 640.– 1660.– 12.8.2012 Verso mezzogiorno Cat. IV Bolschoi 15 250.– 1420.– 6140.– arrivo a Mosca. Visita pomeridiana Cat. V Bolschoi Platinum 17 950.– 1420.– 6400.– dell’area del Cremlino (cattedrale, *Scompartimento con 4 posti letto armeria). Relazione serale. (CzPC)
Atmosfera piacevole per gli ospiti
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Tagliando di ordinazione Ordino a prezzo di favore più spese di spedizione Sgabello da bar MANHATTAN Fr. 89.40/pz pz Tavolino da bar MANHATTAN Fr. 77.40/pz
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Termine di invio: 29 dicembre 2011 fino ad esaurimento delle scorte
invece di Fr. 149.–/pz (N. art. 90124.01) (spese di spedizione 14.50 per pz) invece di Fr. 129.–/pz (N. art. 90124.02) (spese di spedizione 14.50 per pz)
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Inviare il tagliando a: TCS, «Touring Shop», Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna; fax 031 380 50 06; e-mail: touringshop@tcs.ch; per domande: TCS, «Touring Shop», tel. 031 380 50 15 (non si accettano ordinazioni per telefono). Ditta partner/spedizione: Max Versand, 8340 Hinwil, tramite posta o camion, solo in Svizzera e nel Liechtenstein.
6 ottobre 2011 | touring 17 | viaggi e tempo libero
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taccuino di viaggio Christian Bützberger
jop
Rendite nette, carte di credito e letti privati
Museo esplosivo Disertato dall’esercito nel 2002, il forte militare di Corbeyrier (VD) è tornato a vivere grazie all’insediamento fra le sue mura del Museo della pirotecnica e dell’esplosivo. Inaugurato a inizio settembre, il museo presenta in modo vivace e ludico le tecniche utilizzate nella fabbricazione di esplosivi, siano essi destinati ai fuochi d’artificio o come propellente di un missile. Gli amanti della conquista spaziale potranno ammirare un pezzo del motore Vulcain del razzo Ariane, al cui decollo si può assistere grazie ad un’animazione video. Ma il museo ricorda anche che gli esplosivi entrano nella composizione di una quantità di oggetti d’uso comune, dagli airbag delle auto ai fuochi del 1° agosto, passando per i dispositivi antivalanghe. Dopo la visita, non si manchi di fare un giro per i corridoi di questa vecchia fortezza d’artiglieria che domina la valle del Rodano… rivolgendo un pensiero ai soldati che qui vissero in condizioni rudi. Il Pyromin Museum è aperto fino alla fine d’ottobre, mercoledì, sabato e domenica (www.pyromin.ch). jop
Onorificenza per il «Kurhaus Bergün»
Un’idea regalo
Gli hotel storici sono un viaggio nel tempo
Un giorno di wellness nella Day Spa
Alcuni preferiscono gli alberghi supermoderni e firmati dai designer, mentre ad altri piacciono mura intrise di storia. Comunque sia, gli alberghi e i ristoranti con tanti anni alle spalle incontrano sempre di più il favore dei turisti. Chi vuole combinare il soggiorno in albergo con un viaggio nel tempo ha diverse possibilità. Il «Kurhaus Bergün» a Bergün (www.kurhausberguen.ch) è appena stato eletto «Hotel storico del 2012». Un’onorificenza particolare è stata ottenuta anche dal ristorante «Zum goldenen Schäfli» a San Gallo. Il premio speciale «Berggasthaus des Jahres 2012» è stato conferito all’infrastruttura «Aescher-Wildkirchli» a Weissbad. Ulteriori informazioni al sito www.icomos.ch e www.swiss-historic-hotels.ch Bü
Il mattino comincia con una misurazione elettronica della superacidità del corpo seguita da un colloquio di analisi con un esperto. Durante la discussione i partecipanti vengono informati sulla loro dinamica e sulle loro energie di riserva e ottengono consigli per alimentazione, movimento, tempi di allenamento e molto di più. A mezzogiorno in tavola viene offerto un menu leggero wellness di tre portate. Il resto del giorno i visitatori se lo godono nello spazio wellness dell’albergo. La partecipazione alle attività è compresa a seconda del programma giornaliero dell’albergo. Come buono da regalare o da goderselo per sé. Prezzo: 170 franchi per persona. Informazioni e prenotazioni: tel. 041 368 10 08, www.wellnessplus.ch Bü
La Svizzera in quanto Paese turistico attualmente è piuttosto strapazzata. Dollaro basso, euro basso e un’estate così così: sono in molti dunque a temere il prossimo inverno. Ma la popolazione svizzera sembra non preoccuparsi troppo di ciò e va in vacanza 2,7 volte all’anno, come risulta da un sondaggio. Con «vacanza» s’intendono i viaggi che comprendono almeno tre pernottamenti. Anche il relativo budget di viaggio rimane al 75% oppure è addirittura leggermente aumentato, ha comunicato la Federazione Svizzera delle Agenzie di Viaggi (FSAV). Stando al direttore della FSAV Walter Kunz, il sondaggio ha anche messo in evidenza che il settore dei viaggi ha registrato una rendita netta piuttosto magra dell’1%. Si deve dunque rivedere al più presto l’opinione che il commercio al dettaglio, con una rendita netta del 2,5%, sia il settore con il margine più basso del Paese. E non corrisponde nemmeno al vero che la generazione di Internet prenota unicamente in rete le gite, i viaggi e le ferie. Il motivo è da ricercare nel settore finanziario: a non pochi viene contestata la solvibilità delle carte di credito, necessaria in Internet. Christian Lässer, docente di management del turismo e dei servizi all’Università di San Gallo, ha riassunto il punto della situazione nel turismo: «I viaggi sono il settore globalizzato per eccellenza. La pressione sui prezzi in questo mercato trasparente è in continuo aumento». E naturalmente anche la pressione sui margini di guadagno. Ma al mercato dei viaggi nel mondo perlomeno non manca la capacità di produrre idee originali e innovazioni. Oltre ai consigli per i saccopelisti golosi di avventure, raccolti nel bestseller «Lonely Planet», si è consolidata una nuova Community in Internet. E questo mercato funziona, con privati che offrono letti a milioni di persone, a prezzi abbordabili. Viaggiare apre nuovi orizzonti. Vale forse la pena gettare anche un’occhiata ai seguenti siti Internet www.traveldodo.com, www.wimdu.de, www.wayn.com o www.travbuddy.com
Prossima edizione 27.10.2011 17.11.2011 08.12.2011
Ultimo termine 17.10.2011 07.11.2011 28.11.2011
6 ottobre 2011 | touring 17 | speciale Suisse Caravan Salon
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Ferie in campeggio già al Suisse Caravan Salon Per i campeggiatori irriducibili l’annuale Suisse Caravan Salon, che si tiene dal 27 al 31 ottobre a Berna, è l’evento dell’anno per eccellenza. I novizi del camping si accostano con cautela all’offerta e si lasciano ispirare.
› Quale devo scegliere: camper o roulotte?
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Peter Widmer
La terminologia del camper
foto mw, ald
Qual è meglio? Queste domande se le pongono spesso numerosi debuttanti del caravanning, prima di lanciarsi nell’avventura del campeggio. La risposta è scontata: non esiste una regola generale. Troppo variegate sono le esigenze e le possibilità finanziarie. Se qualcuno punta sul valore abitativo e le sue risorse finanziarie sono limitate, allora si consiglia piuttosto una roulotte. Ce ne sono già a partire da 25 000 franchi, all’insegna del motto «molto spazio per pochi soldi», particolarmente apprezzate dalle giovani famiglie. Lo svantaggio: c’è bisogno di un veicolo da traino e le manovre non sono cosa per tutti. Se invece la priorità è la mobilità e non ci sono preoccupazioni di soldi, allora è possibile concedersi un camper (vedi anche box qui a lato), a partire da circa 65 000 fr. Prima dell’acquisto di un veicolo del genere, si consiglia però di noleggiarne uno per due settimane.
Circa 260 espositori presentano i loro prodotti al 44° Suisse Caravan Salon di Berna.
Interno come in un «vero» camper: i van Rapido Il produttore francese entra con forza sul mercato internazionale con rappresentanti in 17 Paesi – in Svizzera Grandevasion a Vernier (GE), www.grandevasion.ch, e Lexa Wohnmobile a Langenthal (BE), www.lexa.ch –. Lanciati nel settembre 2010, i primi modelli Rapido V53 e V56, sono stati un grande successo a livello europeo e continueranno a essere presenti anche
Super Sonic di Adria: un tono speciale Il camper integrale Super Sonic del fabbricante sloveno Adria si distingue per il suo design moderno, con la carrozzeria in alluminio color argento metallizzato e il tetto in resistente vetroresina. La serie Sonic offre sicurezza durante la guida grazie alla larghezza dell’asse, a grandi specchi retrovisori e un campo visivo particolarmente vasto per il conducente. I grandi ga-
rage sono accessibili sia dall’esterno sia dall’interno del veicolo. L’arredamento interno elegante in due tonalità di colore, come pure i divani moderni vengono posti nella giusta luce da un sistema d’illuminazione ambientale Led. Il letto pieghevole nella zona anteriore offre un sonno particolarmente confortevole e quando non viene usato si integra completamente nel soffitto sopra lo spazioso salotto. Padiglione 2.2, stand A001 Ulteriori informazioni: www.adria-mobil.com
Che lo si chiami camper, motorhome o casa su quattro ruote, con questi termini si intende un veicolo da campeggio motorizzato – che si distingue dalla roulotte. In sintesi i vari tipi: � Furgone/van 1° gruppo: modelli compatti (ad es., bus VW) con panca pieghevole da convertire in letto. Piccolo angolo cottura, frigo, senza servizi igienici. 2° gruppo: spesso lungo più di cinque metri, il tetto alto assicura di poter stare alzati, servizi igienici. � Camper mansardati Tipica gobba sopra la cabina, dove si trova un letto matrimoniale. Alcova = nicchia del letto � Camper semintegrali Cabina del conducente e soggiorno collegati abbastanza direttamente. Sopra la cabina c’è un piccolo ripostiglio. Adatto alle coppie. � Camper integrali Cabina del conducente completamente integrata nel soggiorno. Comodo letto fisso nella parte posteriore.
nel catalogo 2012. Nello sviluppo è stata posta gran attenzione affinché l’allestimento interno della cabina passeggeri abbia la forma esatta del rivestimento esterno del veicolo, benché lo spazio guadagnato non sia il medesimo. Il V56 dispone di un letto in senso longitudinale (nella direzione di marcia), ciò che consente di liberare molto spazio nel soggiorno. Insomma: il V56 ha un interno come quello di un «vero» camper. Padiglione 3.0, stand C006 Ulteriori informazioni: www.rapido.fr
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Nella classe media: Sporting Style di Hymer Al Caravan Salon di Düsseldorf il produttore Hymer, di Bad Waldsee, ha presentato al pubblico per la prima volta i nuovi modelli Sporting Style, completamente riprogettati e particolarmente comodi. La serie Sporting è stata completata con due nuove roulotte Jive rielaborate, che si rivolgono maggiormente alle famiglie essendo anche conosciute come «camere mo-
bili per bambini». I nuovi modelli Hymer Sporting Style 465 e 485 sono stati modificati ampiamente per elevarne il comfort. Così il modello 465 ha un letto francese, un lavabo e servizi igienici. Sul retro si trova un grande gruppo di sedili rotondo per un soggiorno gradevole. Il modello 485 ha la stessa ripartizione dello spazio, ma con un congelatore di 150 litri. Padiglione 3.2, stand C002 Ulteriori informazioni: www.hymer.com
Musica di LMC, la roulotte con la macchina da caffè Per il 2012 il produttore LMC prolunga con la popolare serie di roulotte Musica. Complessivamente vengono proposti 13 allestimenti e un attraente modello speciale. I clienti hanno la scelta tra cinque letti doppi, sei letti singoli e tre disposizioni familiari. Il richiamo assoluto è il modello speciale Musica 463 D «Brazil» con l’aspetto esteriore color crema ed altre dotazio-
La piccola svolta: la Travelbird 390 di T.E.C. «Il caravan per camperisti», è questo il motto della roulotte Travelbird 390 del fabbricante tedesco T.E.C. Le dimensioni esterne compatte di 5,81 m di lunghezza per 2,23 m di larghezza la rendono maneggevole e ideale come roulotte da viaggio e per il debutto nel mondo del campeggio. Grazie al peso ridotto di 877 kg il viaggio non è un problema per molti – anche piccoli
Padiglione 2.0, stand A002 Ulteriori informazioni: www.tec-caravan.de
Analogamente all’industria automobilistica, la marca di roulotte premium Tabbert (appartenente a Knaus Tabbert GmbH) ottimizza la sua serie da cima a fondo. Per la stagione 2012 sono presenti solo le serie Vivaldi e Da Vinci, dopo che l’anno scorso la Puccini è stata riprogettata completamente. Mentre la familiare Da Vinci è stata personalizzata con nuove colorazioni sul
Le roulotte Averso e Averso Plus di Bürstner GmbH, a Kehl, si posizionano nella classe media. Una nuova ottica degli interni è il marchio distintivo del programma Averso per il 2012. Gli arredi color amaranto creano un’atmosfera accogliente, alla quale contribuiscono anche le solide maniglie e i portelloni con gavone dalle forme armoniose. Il valore aggiunto nella Aver-
Padiglione 2.0, stand B004 Ulteriori informazioni: www.lmc-caravan.com
– veicoli da traino. Esteriormente convince il design sportivo. Un elemento speciale è rappresentato dalla porta-garage standard, che rende molto facile l’accesso al caricamento dei grandi vani ripostiglio all’interno. La soluzione dei letti, nella quale la Travelbird eccelle: il letto singolo di 85 cm è variabile e diventa un largo letto matrimoniale con poche manipolazioni.
La marca premium Tabbert si ottimizza
Rinnovata con discrezione: l’Averso di Bürstner
ni esclusive. Tra queste ci sono, per esempio, la nuovissima macchina per il caffè fissa Dometic con un’ampia scelta di funzioni. All’interno i clienti possono scegliere fra tre varianti di tessuto. Tavolo e infissi caratterizzano un pregiato profilo di legno di qualità. Della dotazione di serie fa parte, tra l’altro, un serbatoio scorrevole delle acque di scarico.
so Plus non si riferisce alla lunghezza del telaio, ma ai maggiori posti letto. L’idea del letto a scomparsa nei caravan va incontro a quei campeggiatori che non vogliono una grossa roulotte, ma piuttosto un veicolo compatto che, con il letto ribaltabile sopra il gruppo di sedili nel soggiorno, offre un letto supplementare per due persone. Questo può essere abbassato manualmente oppure elettricamente in opzione. Padiglione 3.2, stand A001 Ulteriori informazioni: www.buerstner.com
parafango posteriore e le minigonne laterali adattate all’immagine uniforme del marchio, la Vivaldi è stata ridisegnata sia dentro sia fuori. Un nuovo concetto di mobilio e una migliore ripartizione degli spazi sono le innovazioni più significative su questa serie di modelli. Con un disegno molto forte e ottimizzato, il tetto innovativo sviluppato da Tabbert per la Vivaldi fornisce un’eccezionale protezione dalle intemperie. Padiglione 3.2, stand B006 Ulteriori informazioni: www.tabbert.de
6 ottobre 2011 | touring 17 | speciale Suisse Caravan Salon
Compatti con comfort: Karmann-Mobil Karmann-Mobil sorprende la stagione camperistica 2012 con una vasta offensiva nel settore dei bus da campeggio. Con la nuova serie Dexter e l’ampliamento della rinomata serie Davis, Karmann-Mobil coprirà in futuro l’intero segmento di mercato dei veicoli furgonati. Tutte le novità sono progettate per conferire comfort al soggiorno. Entrambi i modelli dispongo-
no di letti singoli, ampi bagni e cucine con piani di lavoro. Le dotazioni di serie includono frigorifero AES, finestre con telaio, climatizzatore, alzavetri elettrici e chiusura centralizzata. Nella serie Davis, i rivestimenti in legno scuro conferiscono agli interni un aspetto ancor più elegante. Le due serie hanno prezzi che vanno dai 52 000 ai 60 000 franchi. Padiglione 3.0, stand C010 Ulteriori informazioni: www.euramobil.de
Agile, sportivo, compatto: Globecar di Pössl Con il Globecar il produttore tedesco Pössl Freizeit und Sport GmbH combina a modo proprio «i benefici di un’autovettura di grandi dimensioni con il comfort di alta qualità di un camper». Con un ventennio di esperienza nella costruzione di veicoli furgonati, l’azienda conosce che cosa è importante: allestimenti orientati alla pratica, attenzione ai dettagli e soluzioni intelligenti.
I camper superlunghi di La Strada Solo fino a pochi anni fa, veicoli furgonati lunghi più di sei metri erano inimmaginabili. «Ma la nostra clientela sceglie specificamente il veicolo-base superlungo», scrive il costruttore La Strada di Echzell, in Germania. Anche in questa classe di veicoli La Strada presenta qualcosa di speciale: tra i primi del mercato, l’Avanti Comfort dispone ora di un pavimento doppio fondo
Padiglione 1.1, stand B006 Ulteriori informazioni: www.globecar.de
Padiglione 3.0, stand B002 Ulteriori informazioni: www.lastrada-mobile.de
Il costruttore di camper italiano Laika si presenta per la stagione 2012 con il nuovo camper integrale della serie Kreos. Dietro il nome creativo si cela anche un concetto creativo e innovativo degli integrali. I nuovi integrali di Laika si posizionano nel segmento di mercato superiore e sono concepiti per una clientela molto esigente. Una tecnica raffinata, combinata all’origina-
Tutto iniziò con il progetto per la clientela Family Caravan. In quell’ambito molte famiglie formularono la loro visione di una roulotte familiare ideale. Ne risultò un caravan elegante, adatto alle esigenze delle famiglie con molte buone idee e uno spazio di stivaggio enorme, che alla fine fu inserito nella gamma dei modelli Dethleffs con il nome di Aero Style. Per il mo-
Globecar è disponibile in due serie: la D-Line con sette allestimenti (Globescout, Globescout Style, Roadscout, Campscout, Familyscout, Familyscout-L e Fortscout) e la H-Line con quattro allestimenti (Concorde Compact, Scouty, Scouty Vario e Globescout Vario). La maggior parte dei modelli Globecar sono basati su telai Citroën Jumper o Fiat Ducato.
a riscaldamento continuo. Un angolo cucina per cottura e risciacquo, con tre fornelli e frigorifero di 80 litri, fa battere il cuore a qualsiasi cuoca! Il soggiorno è separato dal bagno tramite una porta scorrevole. Il WC in ceramica è orientato in direzione del piatto doccia, che si trova nella parte posteriore. Esuberante il letto fisso di 145 197 cm.
Nel segmento più alto: il nuovo integrale di Laika
Aero Style: la roulotte per debuttanti di Dethleffs
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dello 2012 la serie Aero Style è stata rielaborata a fondo. La novità più evidente è costituita dalla forma del veicolo: il marchio di fabbrica dell’Aero Style, ossia il frontale molto arrotondato, è stato mantenuto, ma ora si allunga verso un tetto non più ricurvo. I classici allestimenti familiari hanno letti a castello e un letto matrimoniale francese nella parte anteriore. Padiglione 2.0, stand C008 Ulteriori informazioni: www.dethleffs.de
le design italiano della categoria lusso caratterizzano questi camper. Estetica ed esclusività si evidenziano in lungo e in largo, già a partire dai fari anteriori e dalla griglia del radiatore in alluminio fino agli interni. La nuova serie integrale Laika Kreos è costituita complessivamente da otto modelli, sei basati su telai Fiat Alko e due Iveco. Padiglione 3.2, stand B002 Ulteriori informazioni: www.laika.it
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speciale Suisse Caravan Salon | touring 17 | 6 ottobre 2011
Camping TCS: natura senza fine Chi desidera informarsi circa l'affiliazione ad un Camping Club oppure a proposito dei 29 campeggi del TCS, riceve sicuramente le informazioni giuste allo stand del club.
› Il campeggio è una forma classica di va-
canza, che ognuno ha provato almeno una volta nella vita. Che si sia campeggiato in tenda da giovani oppure da adulti in un camper noleggiato o acquistato. Camping e caravanning hanno anche una connotazione economica nel settore turistico.
Maggiore comfort | A lungo campeggio voleva dire «turismo di seconda o addirittura terza classe». Tuttavia, già da anni lussuosi camper e spaziose roulotte con le loro moderne infrastrutture hanno portato il comfort sui terreni di camping. Il bisogno di parcelle più grandi è cresciuto notevolmente negli ultimi anni. Sui suoi 29 Pubblicità
campeggi in Svizzera il TCS ha generato 1,1 milioni di pernottamenti, diventando così il leader del mercato. Qui di seguito alcuni esempi dei fronti sui quali il club ha apportato migliorie: il terreno di Rhein nel Weinland zurighese verrà completamente ristrutturato tramite un progetto milionario. Il nuovo edificio multifunzionale, la piscina e il nuovo ristorante con il centro natura sono già stati aperti in agosto. A Scuol quest'estate è stata inaugurata una moderna struttura sanitaria con sala d'attesa, mentre a Sempach possono venire alloggiati in bungalow sei ospiti supplementari che non hanno un proprio alloggio mobile, infine a Berna è stato posto
Al grande stand del TCS trovate tutte le risposte: che si tratti dei camping club o dei campeggi.
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in funzione, in collaborazione con la Fondazione Cerebral, il primo bungalow per ospiti disabili. Inoltre, tutti i campeggi del TCS sono dotati di allacciamento al web, con angolo Internet o collegamento wi-fi. La maggior parte dei 29 campeggi del TCS sono situati in posizione privilegiata e offrono impagabili viste panoramiche su monti, laghi o fiumi. Ed anche la mobilità non viene trascurata: in molti posti si affittano biciclette ed e-bike, con le quali ci si può raggiungere senza sforzo i punti panoramici più attrattivi.
Con i suoi 29 campeggi e 18 club di campeggiatori, il TCS è una pietra miliare del Salone del Caravan.
Club di campeggiatori | Ma il segno dei tempi lo hanno conosciuto anche i 18 camping club regionali, ripartiti su tutta la Svizzera tedesca e romanda. Per soli 55 franchi all'anno, i soci campeggiatori del TCS approfittano di un numero infinito di vantaggi, come ad esempio fino al 30% di sconto sui 29 camping del TCS (10% in alta stagione, 20% in media stagione, 30% in bassa stagione), come pure tra il 5 e il 25% sui soggiorni con i propri mezzi nei campeggi partner in Francia e Italia. I bambini sotto i sei anni campeggiano generalmente gratis e fino a 15 anni pagano il 50% della tariffa degli adulti. In alta sta-
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gione i soci TCS campeggiatori hanno la precedenza, mentre i non soci pagano 100 franchi in più. La famosa Carta Camping Internazionale (CCI) è accettata come documento d'identità nella maggioranza dei campeggi europei ed è spesso collegata a riduzioni e privilegi. Per i soci campeggiatori del TCS questa carta è gratuita, ma deve essere richiesta. L'assicurazione sul materiale da campeggio comprende una copertura fino a 5000 franchi (roulotte esclusa) e la consulenza della help-line. L'assicurazione di responsabilità civile per campeggiatori copre i danni fisici e materiali a terze persone fino a 2,5 milioni di franchi. Se un socio campeggiatore compra i suoi accessori da campeggio in uno degli odierni dieci rivenditori specializzati che sono partner del TCS, gode di uno sconto del 10%. Altri vantaggi dell'affiliazione campeggio li potete sperimentare mentre assaggiate una tazza di caffè e un pezzo di torta allo stand del TCS; ne vale la pena!
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wi Info Touring Lo stand del TCS si trova nella Halle 1.2, stand H001 (Camping Club) immediatamente accanto a F002 (campeggi).
Liguria il nuovo modello
SUPER SUISSE CARAVAN SALON BERNA, 27.-31.10-2011 Stand A001 Hall 2.2
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A colpo d’occhio Data dal 27 al 31 ottobre 2011 Luogo Area espositiva BERNEXPO AG Mingerstrasse 6, 3000 Berna 22
Prezzi d’entrata Adulti: 15 fr. Adulti con buono (v. sotto): 10 fr. Adulti con abbonamento Libero, AG, AVS, AI, studenti, apprendisti (con tessera), militari in uniforme: 10 fr. Ragazzi fino a 16 anni accompagnati da un adulto: gratuito Arrivare con i mezzi pubblici Approfittate del biglietto RailAway FFS speciale esposizioni. Altre informazioni: www.suissecaravansalon.ch Arrivare in automobile Vari posteggi – in superficie e sotterranei – si trovano sull’area espositiva. Si prega di non parcheggiare nei quartieri vicini. Posteggi per disabili sulla Mingerstrasse e nell’autosilo (a pagamento). Parcheggi per camper dal 26.10 alle ore 15 fino all’1.11 alle 10. 1.50 fr. per veicolo e per ora (a pagamento 24 ore), 6 fr. tassa minima. Non è possibile prenotare. Allacciamento centrale all’acqua, toilette, docce, ristorante «Henris» nell’area espositiva (apertura serale).
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Orari d’apertura Giovedì-lunedì: 9.30–18.00, venerdì fino alle 20.00 (dalle 18 entrata libera)
Alcuni vengono al Salone per lasciarsi ispirare, altri con chiare intenzioni di acquisto.
Molto promettente Il Suisse Caravan Salon è l’appuntamento imperdibile dell’autunno per i campeggiatori incalliti e i neofiti.
› I segnali che anticipano il 44° Suisse Ca-
ravan Salon a Berna non potrebbero essere migliori: le ferie in campeggio sono sempre più gettonate. A questa conclusione giunge Christoph Hostettler, presidente di caravaningsuisse (l’associazione svizzera del settore del caravan): «Sino a fine luglio 2011 è stato immatricolato praticamente lo stesso numero di camper di tutto il 2010».
In nuovi padiglioni | Di questo crescente interesse per il caravanning spera di approfittarne anche la direzione della fiera: «L’anno precedente abbiamo registrato un record assoluto di visitatori ed eravamo ancora in una fase di ristrutturazione. E ora che, per la prima volta, presentiamo il Suis-
se Caravan Salon nei nuovi padiglioni, ci attendiamo ancora di più», ne è convinta la direttrice della fiera Andrea Kerschbaum. Un ottimismo ben giustificato dato che anche gli espositori lanciano segnali positivi. L’interesse accresciuto degli espositori per il Salone è diffuso tra i produttori di camper e di roulotte nonché tra gli offerenti di accessori per campeggio, i gestori di campeggi, le agenzie di viaggi all’insegna dell’outdoor, i venditori di bici elettriche e da trekking, e chi offre fitness e wellness. In questo modo, la molteplicità dei prodotti di circa 260 espositori è ancora maggiore: viva l’imbarazzo della scelta! wi
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Info Touring Ulteriori dettagli su www.suissecaravansalon.ch
Name/Nom Vorname/Prénom Strasse, Nr./Rue, N° PLZ/NP
Ort/Lieu
www.suissecaravansalon.ch Verwendung fotografischer Aufnahmen von Messebesuchern/Ausstellern für Werbezwecke vorbehalten. Sous réserve d’utilisation des photographies de visiteurs ou d’exposants à des fins publicitaires.
Gutschein/Bon
Ottobre: tempo di Salone per i camperisti.
Überreicht durch/Présenté par:
Dieser Gutschein berechtigt zum Bezug einer vergünstigten Eintrittskarte für Erwachsene (CHF 10.– statt CHF 15.–). Die Gutscheine sind nicht kumulierbar und werden nicht bar ausbezahlt.
Ce bon donne droit à une réduction de prix sur l’entrée pour adults (CHF 10.– à la place de CHF 15.–). Ces bons ne sont pas cumulables et ne seront pas remboursés.
Öffnungszeiten Donnerstag bis Montag: 9.30–18 Uhr Freitag bis 20 Uhr (ab 18 Uhr freier Eintritt)
Heures d’ouverture Du jeudi au lundi: de 9 h 30–18 h Vendredi jusqu’à 20 h (entrée libre à partir de 18 h)
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club e soci | touring 17 | 6 ottobre 2011
Rinfrescare il francese a Parigi Migliorare una lingua straniera in piccoli gruppi, abitare presso una famiglia, organizzare il tempo libero in modo attivo: l’offerta Business Class dell’agenzia di scuole di lingue Boa Lingua è un successo. Sconti per i soci TCS. il corso intensivo di lingua all’Ecole de Langue Française pour Etrangers (ELFE) nella Villa Ballu, situata nell’omonima strada. Dopo un test scritto, che in alternativa si può già compiere a casa, e un colloquio personale, la maestra decide il livello dell’allievo. All’ELFE le lezioni sono impartite da un corpo insegnante tutto al femminile. Gli allievi provengono da Brasile, Giappone, Spagna e Germania. La differenza di età tra i partecipanti è enorme, e può raggiungere i 37 anni. Incontri interessanti e opinioni discordanti sono origine di discussioni appassionanti e arricchiscono la lezione quotidiana. Parigi, i suoi quartieri, i film, discutere sul contenuto e sul significato di articoli di giornale, analizzare la grammatica, e raccontare le proprie esperienze – la materia d’insegnamento è tanto variata quanto entusiasmante. Da due sino a tre maestre per classe fanno sì che non s’instauri alcuna routine o monotonia durante questa settimana. Anche per coloro che non sono abituati ai soggiorni linguistici in una città straniera, non c’è problema perché all’Ecole de Langue Française pour Etrangers a Parigi non ci sono ostacoli da superare. I nuovi arrivati sentono subito l’atmosfera collegiale e antigerarchica all’interno del team scolastico.
Business Class | Il fatto che all’Ecole de Langue Française pour Etrangers si lavori in modo professionale, non è suggerito solo dal nome del corso, Business Class, ma è proprio così. La promessa di «progressi linguistici fenomenali all’estero» nella Villa Ballu fatta dall’agenzia svizzera di scuole di lingua Boa Lingua (vedi box), non è però realizzabile senza impegno. Con classi di solo sei allievi è richiesta una permanente concentrazione, dato che si può essere chiamati in causa in ogni momento. Dopo tre ore di lezione il mattino e due volte di lezione individuale tre ore nel pomeriggio, quando termina la giornata alle cinque le
capacità di assorbimento della materia sono state totalmente sfruttate. Non vi preoccupate, l’Ecole de Langue Française pour Etrangers si occupa dei suoi studenti anche dopo le ore ufficiali con attrattive offerte di svago. Ad esempio, proponendo una gita accompagnata da una guida locale attraverso il quartiere Marais con la bella Place des Vosges, una degustazione di vini o un corso di cucina. I responsabili della scuola sono anche contenti di ricevere idee e proposte.
Famiglia ospitante | L’offerta di corsi intensivi Business Class comprende anche il pernottamento in una famiglia ospitante. Una stupenda occasione perché così i partecipanti sono costretti a parlare francese anche dopo la lezione. E vivere in una famiglia locale, invece che in albergo, serve anche a conoscere le abitudini dei francesi. Una discussione serale con i padroni di casa sulla giornata trascorsa o una chiacchierata a colazione sul programma della mattinata non fanno che bene. Chi fa pieno e consapevole uso di quest’occasione, ne approfitta enormemente, perché tutte le domande trovano risposta direttamente dai padroni di casa. Peccato solo che gli innumerevoli consigli gratuiti possono venire seguiti solo in parte a causa della mancanza di tempo. Anche nella scelta della famiglia si possono esprimere le proprie preferenze: una con bambini, con animali, nella vicinanza della scuola?
A Montmartre | Chi sta scrivendo l’articolo ha espresso il desiderio di una famiglia il più possibile vicina alla scuola. Semplicemente perché è più comodo, dopo una passeggiata di cinque minuti, cominciare subito con la lezione. Inoltre, la scuola si trova nel quartiere di Montmartre che, stando alla maestra Veronique, si sta lentamente trasformando in un quartiere bobo (bohème/bourgeois). Se si soggiorna a Parigi non si deve mancare di fare visita a questo quartiere e alla Place
foto Christian Bützberger, ald
› Il lunedì mattina alle 9 in punto ha inizio
Pigalle. Gli abitanti del quartiere sono convinti che la loro collina alta 130 metri, «La Butte», è la più famosa del mondo. Anche il Sacré-Coeur è meta di tutti i turisti, così come la Place du Tertre e le case, dove pure Picasso, Dalì e Brague hanno lavorato. A Montmartre si trova anche l’unico vigneto di Parigi e i mulini, con il più famoso, quello del Moulin Rouge. Invece per gli amanti dei film si impone una capatina nella brasserie «Les deux Moulins» sulla rue Lepic in cui la giovane Amélie Poulain del noto «Il favoloso mondo di Amélie» lavorava come cameriera. Ma è nella brasserie «A La Pomponette» sulla stessa strada che si trovano ancora i piatti tipici della metropoli.
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Christian Bützberger Info Touring Per ulteriori informazioni e prenotazioni Boa Lingua, Gubelstrasse 15, 6304 Zugo, tel. 041 726 86 96, www.boalingua.ch/it
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Lisana, Nao, Timo e Iria approfondiscono le loro conoscenze di francese. Il Moulin Rouge è tipico di Montmartre come la scalinata che porta alla Place du Tertre.
Boa Lingua – un prodotto svizzero di qualità oro quanto pesano». Una professionalità che ha effetto da subito con «Boa Lingua è più di un agente di scuole di lingua. Offriamo ai nostri consulenze di qualità, serie ed esaurienti, che ogni cliente potenziale clienti anche un periodo di formazione arricchente dal lato professperimenta presso Boa Lingua. I clienti pagano a Boa Lingua sempre sionale e sociale in un Paese straniero», descrive così Kurt Krummeni prezzi originali, ossia non più di ciò che chiede la acher la sua Boa Lingua, fondata nel 1989 a Zugo. scuola sul posto. Oggi Boa Lingua conta 50 dipendenti ed è presente in Boa Lingua intrattiene collaborazioni di lunga data otto città svizzere così come a Istanbul e Lione. Boa con associazioni, istituzioni e ditte che, stando a Kurt Lingua è anche membro fondatore di Salta, l’AssociaKrummenacher, «nessun altro offerente di scuole di zione svizzera di agenti di soggiorni linguistici. I memlingua può vantare». In effetti: dalla FH Svizzera, La bri Salta garantiscono riguardo qualità e serietà delle Posta sino a Sic Svizzera sono tutte comprese nel scuole di lingua offerte. portafoglio di Boa Lingua – naturalmente anche il TCS. Kurt Krummenacher è orgoglioso del LTM Star Attenzione: tutti i soci del TCS ottengono una riduzioAward, che ha ottenuto nel 2007, 2008 e 2009 dal ne speciale del 6% sui costi dei corsi così come sul rinomato «Language Travel Magazine» in quanto soggiorno in una famiglia ospitante (alberghi e apparmigliore agenzia di scuola di lingue d’Europa. «È un tamenti non hanno diritto a riduzioni) su prenotazioni segno del valore del nostro lavoro». Cosa fa Boa Linper l’ELFE a Parigi che avvengono entro il 31 dicemgua meglio dei concorrenti? Il direttore Kurt Krumbre 2011 presso Boa Lingua, telefono 041 726 86 96, menacher: «I nostri collaboratori esperti lavorano per Il direttore di Boa Lingua www.boalingua.ch/it Bü noi da anni e conoscono da vicino le scuole. Valgono Kurt Krummenacher.
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club e soci | touring 17 | 6 ottobre 2011
Istruttore con passione A capo del Centro di guida TCS del Plantin, Stéphane Riesen si sforza di diversificare l’offerta di corsi e di far conoscere meglio il club attraverso eventi mirati. Con un passato da cascatore, mette i suoi molti talenti al servizio della sicurezza stradale.
› «Non cerco di occupare una posizione più
elevata», osserva sorridendo Stéphane Riesen, capo del centro di guida del Plantin (GE). Una riflessione che svela la sua sete di esperienze umane e di novità stimolanti, piuttosto che di far carriera. Lo testimonia la sua traiettoria in seno al club, cominciata 23 anni fa nell’equipe di animazione dei campi juniores della sezione vodese. Appassionato di tutto quello che si muove a motore, ha pure messo a disposizione il suo talento come istruttore del TCS per i corsi auto e moto, prima di mettersi a insegnare come maestro di scuola guida a Ginevra. Di ritorno nel giro del club, tre anni fa ha preso le redini del Centro di guida del Platin, integrato nella società Test & Training TCS. Oggi svolge con profitto questo compito esigente puntando sul pragmatismo e lo spirito di squadra, lontano da astratte teorie imprenditoriali: «Provo a creare un luogo conviviale dove tutti hanno piacere a venire, sia i clienti che i miei collaboratori».
vergogna invece di 20 lezioni di scuola guida». Altra evoluzione constatata da Stéphane Riesen, la tendenza sempre più marcata degli utenti ad affidarsi agli assistenti di guida elettronici. Un fenomeno da mettere in relazione con le campagne pubblicitarie che vantano i meriti di questo o di quel progresso tecnico, di un tipo di veicolo o di una marca di pneumatici che offrono una cosiddetta sicurezza assoluta: «La gente pensa che non può succederle niente. E, durante i nostri corsi, resta completamente basita di constatare che anche con l’ESP, l’auto può partire in testa-coda se la velocità è inadeguata».
Parola di stuntman | Lavorando al servizio della sicurezza, Stéphane Riesen non dimentica le regole di prudenza quando pratica il suo hobby di cascatore. In passato faceva il pilota-stuntman, assieme al pa-
dre, in spettacoli acrobatici in Francia e a volte in Svizzera: «Durante un’esibizione a Ginevra, c’erano 4000 spettatori», ricorda. Ma quell’epoca è ormai finita ed oggi fa il cascatore solo durante le campagne di prevenzione stradale. Ha così girato delle scene di incidenti per video prodotti dalle sezioni vodese e ginevrina del TCS. Si tratta di ricordare, tramite immagini spettacolari, che un incidente può capitare repentinamente e che le conseguenze non toccano solo il conducente ma anche la sua famiglia.
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Jacques-Olivier Pidoux
In pillole Stéphane Riesen, 43 anni è a capo del Centro di guida TCS del Platin (GE). In questa sua funzione, impartisce tutti i corsi organizzati dal club. Padre di due figli, abita a Saint-Cergue (VD). Appassionato di navigazione, ha riportato svariati titoli e continuato a navigare durante il suo tempo libero. Gli capita anche di fare l’esperto per la patente nautica.
Imparare da sé | Ma il motore del suo impegno rimane il piacere. Un ingrediente essenziale che Riesen trova a volontà insegnando nei corsi 2-fasi, check-up, Eco-Drive e nei training di guida invernale sulla pista del Gran San Bernardo. Dotato di istinto pedagogico, ama mettere in pratica un insegnamento adatto a ogni tipo di pubblico: «È illusorio imporre ai giovani delle spiegazioni teoriche. È preferibile lasciar loro scoprire da soli il corretto comportamento da adottare al volante, attraverso esperienze pratiche sulla nostra pista. In quanto ai seniores, sono super motivati e pongono una marea di domande».
ottenere la patente definitiva, i corsi 2-fasi permettono di tastare il livello di formazione dei nuovi conducenti. Se la maggioranza possiede le capacità tecniche richieste, alcuni partecipanti evidenziano un livello insufficiente: «La vera sfida non è tanto di migliorare la loro tecnica, ma di fargli prendere coscienza delle conseguenze di una distanza o di una velocità inadeguate, e di lavorare sul loro comportamento. È appassionante e gli scambi con i partecipanti sono molto arricchenti. Ma conviene anche cambiare mentalità. Poiché se oggi ci si vanta di prendere 20 lezioni di tennis, ci si
Jacques-Olivier Pidoux
Esame troppo facile | Obbligatori per
Stéphane Riesen dirige il Centro di guida TCS del Plantin, alle porte di Ginevra.
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Prezzi e prestazioni TCS telefono 0844 888 111 o www.tcs.ch
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6 ottobre 2011 | touring 17 | la pagina dei lettori
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il concorso scooter. La velocità fuori dalle località è di 80 km/h. Perché le velocità vengono fissate in modo così puntiglioso, da costituire degli ostacoli al traffico? Le lievi differenze di velocità possono causare rischiose manovre di sorpasso. P. Kammermann, Bützberg
imago
Circolare con pazienza e civiltà
Il GPL non è a rischio eplosione «Touring» 15/2011
Sono un garagista e da oltre vent’anni offro ai miei clienti dispositivi antincendio GPL e gestisco anche una stazione di servizio GPL. Mi rendo conto di continuo che regna ancora molta ignoranza per quanto riguarda la differenza tra gas naturale (metano) e gas liquido. Il metano viene immagazzinato nel veicolo sotto forma gassosa a una pressione di 200–250 bar. Il GPL, invece, viene stivato in forma liquida (pressione 4 bar). La pressione nel serbatoio di un veicolo a gas ammonta solo a 8–12 bar. Per il serbatoio vengono usati contenitori d’acciaio altamente resistente (molto di più rispetto ai normali serbatoi per il carburante). Inoltre, in caso di danno grave, le valvole di sicurezza provvedono a rilasciare gradualmente il contenuto o nel caso di surriscaldamento – ad esempio nel caso d’incendio di un veicolo – a impedire che il contenuto di gas s’infiammi, scongiurando così una esplosione. Per un impiego sicuro di questa tecnica è importante seguire attentamente le istruzioni. I test crash e incendio dell’ADAC su un’auto a gas dimostrano che in caso di tamponamento, il serbatoio a gas posizionato all’interno del vano bagagli, dove è collocata la ruota di scorta, non ha subito danni. Walter Debrunner (@) Adesivo di limite di velocità sulle moto
Mi capita spesso di notare che sui veicoli lenti è apposto un adesivo che indica la velocità massima, ad esempio 45 km/h. La velocità massima nelle località è di 50 km/h. Lo stesso vale per il limite di 75 km/h per gli
Cari automobilisti, io sono un autista di pullman e circolo molto sulle strade svizzere, e posso dire che ciò che succede fa rizzare i capelli. Prego lasciateci la distanza di sicurezza: non infilatevi tra i veicoli! Non vi rendete conto di cosa rischiate. Purtroppo sulle autostrade non è affatto un’eccezione. Spesso vengo superato poco prima di un’uscita autostradale, vi mettete a due metri da me, per poi raggiungere per un soffio l’uscita. Una manovra rischiosa, che mette in pericolo i passeggeri del mio pullman. Allora vi prego di avere più pazienza e civiltà. Noi autisti professionisti ve ne saremmo grati. Ernst Zumstein (@)
Un simbolo che è nella memoria collettiva «Touring» 16/2011
Se non si sapesse già che è un nuovo logo, si penserebbe spontaneamente alla Swissair. Il rosso al posto del nero, il carattere «futura» e il parallelogramma con la croce svizzera ad ala stilizzata lo rendono però più moderno ed eccitante. René Gauch (@)
Benessere al latte Dolci montagne e verdi pascoli sovrastati dal celeste cielo di Baviera. In mezzo a questo paradiso sorge l’Allgäuhotel Tanneck, che l’anno scorso ha ricevuto il «Wellness-Aphrodite» per il suo «Milchwell», ossia il wellness a base di latte. Le grandi vetrate del ristorante e della nuova sala relax avvicinano il mondo montano della regione tedesca dell’Algovia agli ospiti, rendendoli dipendenti dal panorama e dal wellness. In palio vi sono tre pernottamenti in camera doppia, inclusa l’offerta wellness nel rinnovato albergo, del valore di 750 euro. Sponsor: AllgäuHotel Tanneck, D-Fischen, www.hotel-tanneck.de Le domande: 1. Quanto è lunga la Hyundai i40? 2. In che città ha luogo il 44° Suisse Caravan Salon? 3. Quanti km abbiamo percorso con il treno «Oro degli zar»?
Per questa rubrica valgono alcune regole: più breve è la lettera, maggiore è la probabilità che venga pubblicata; la redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile inviare le lettere per e-mail: touring@tcs.ch. Le lettere dei lettori vengono pubblicate anche nell’edizione online di «Touring» (www.touring.ch).
impressum touring Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); vice caporedattore: Heinz W. Müller (hwm); vice caporedattore: Marc-Olivier Herren (MOH); Christian Bützberger (Bü), Antonio Campagnuolo (ac), JacquesOlivier Pidoux (jop), Nadia Rambaldi (nr), Peter Widmer (wi). Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, Mathias Wyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Sylvie Fallot (f), Karin Graniello (t), Irene Mikovcic-Christen (assistente caporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna, tel. 031 380 50 00, fax 031 380 50 06. E-mail: touring@tcs.ch. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 83 141, totale: 1 325 035. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile), Gabriela Amgarten. Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 031 387 21 16, fax 031 387 21 00. Produzione: St. Galler Tagblatt SA, Basler Zeitung SA, CIE Centre d’impression Edipresse Lausanne S.A. Cambiamenti d’indirizzo: indicando il numero di socio, alla Sede centrale del TCS, cp 820, 1214 Vernier; tel. 0844 888 111; e-mail: service@tcs.ch. Abbonamento: compreso nella quota sociale annua. «Touring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.
Si possono fornire le risposte per posta (solo su cartolina postale), tramite SMS o www. touring.ch, indicando le generalità. Concorso 15/11: hanno vinto i due Garmin Hans Vetsch di Volketswil e Paul Pesse di La Joux. Congratulazioni! Condizioni di partecipazione: il concorso di «Touring» è aperto a tutti, ad eccezione dei collaboratori del TCS e dei loro famigliari. I vincitori saranno estratti a sorte e avvertiti per iscritto. I premi non possono essere sostituiti da una somma di denaro equivalente. Non viene tenuta alcuna corrispondenza. Non sarà possibile ricorrere alle vie legali.
Redazione Touring, concorso per i lettori, casella postale, 3024 Berna; SMS al numero 9988 (1 fr./SMS) scrivendo «Touring» e le tre risposte o su www.touring.ch. Termine d’invio: 23 ottobre 2011
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l’incontro | touring 17 | 6 ottobre 2011
Previsioni meteo e arte della mitezza Christoph Siegrist è uno dei presentatori meteo della TV svizzero tedesca più apprezzato. Il mite bernese ci parla del percorso che l’ha portato a fare le previsioni del tempo.
» Come si diventa presentatori meteo in televisione?
Christoph Siegrist: Prima di tutto si deve assolvere uno studio, preferibilmente in geografia di base con specializzazione in fisica atmosferica, in modo che si capiscano tutti i meccanismi e si possano interpretare i modelli meteo. E poi si deve avere anche un pizzico di talento. Durante i miei studi ho fatto uno stage in televisione e in
radio. È stato un puro caso, dato che non puntavo ad un lavoro del genere. Poi sono semplicemente rimasto in questo ruolo. La meteo in televisione non è sempre uno spettacolo?
Direi di no. In particolare quando si presentano fasi meteo difficili, non si deve puntare sullo show. Per prima cosa perché i telespettatori e i radioascoltatori reagisco-
no subito a seconda della situazione del tempo e del tipo di commento. Per questo noi decidiamo di adottare uno stile piuttosto asciutto. Cosa fa quando non presenta la meteo?
Per il 40% lavoro nel servizio delle previsioni, preparo anche la meteo per la radio, per il teletext o per le informazioni del traffico. Altrimenti sono responsabile dell’informatica nella redazione meteo. Ci sono nuovi, importanti mezzi che rendono più precise le previsioni?
Sì. Un tempo con i computer si poteva calcolare solo in modo approssimativo, oggi invece si può farlo in modo più preciso, perché calcoliamo con griglie di quattro chilometri. È già un buon progresso. E poi molto viene prodotto in modo automatico. Nella piccola Svizzera con molti microclimi si cerca di fare previsioni locali. Non è troppo difficile?
In effetti è un problema. La Svizzera ha una geografia molto variata. In televisione abbiamo a disposizione solo tre minuti. In caso di situazioni meteo complicate, non si può andare nei dettagli e si è costretti a semplificare. E per chi non si è abbastanza precisi?
Chi desidera avere previsioni puntuali e precise allora può consultare il nostro sito (www.sf.tv), dove possono essere richieste le previsioni meteo locali, incluse le probabilità di rovesci. Quanto influsso ha il cambiamento climatico sul lavoro dei meteorologi?
La meteo e il clima non sono la stessa cosa. La meteo è ciò che abbiamo qui adesso o nei prossimi tre giorni, il clima invece è il valore medio in un periodo di 30 anni. Ciò che per contro costatiamo, è il fatto che ci sono sempre più spesso record per quanto riguarda il caldo. Quanto è importante il contatto con i colleghi meteorologi d’oltre confine?
È importante. Oltre allo scambio di dati, senza i quali non sono possibili previsioni, sono proficui anche i contatti personali. Ogni anno s’incontrano i presentatori meteo, dove si scambiano le esperienze. E la televisione svizzera è tra quelle più innovative. Intervista: Heinz W. Müller
Heinz W. Müller
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Christoph Siegrist s’interessa alla meteo anche durante il viaggio in Groenlandia di «Touring».
In pillole Christoph Siegrist (39) ha studiato al Politecnico di Zurigo scienze naturali con specializzazione in fisica atmosferica. Oggi è a capo della squadra di ricerca e sviluppo di Meteo SF. Vive nella Svizzera orientale e viaggia preferibilmente al Nord. Ha anche partecipato al Viaggio di «Touring» in Groenlandia, dove si è svolta questa intervista.