3 marzo 2011 touring 4 www.touring.ch GAA 1214 Vernier
Il giornale della mobilità
81° Salone dell’auto di Ginevra
Si riparte alla grande
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Propulsioni alternative
Le ibride si affermano 10 Tra le isole delle Maldive
Un paradiso sull’acqua 30 Concorso: vincete la minimonovolume Honda Jazz ibrida! Automobili da spiaggia La storia di due successi dei gloriosi anni Settanta 14
Distrarsi al volante Un incidente su tre è dovuto alla disattenzione 22
41 Ritratto di Käthi Sommer La signora del campeggio che lavora al TCS 36
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I posti sono limitati. Iscrizioni unicamente tramite il tagliando riempito completamente. Le iscrizioni vengono prese in conto secondo l`ordine di arrivo. Termine di iscrizione: 31 marzo 2011. Tagliando da inviare a: Basel Tattoo Shop, Schneidergasse 27, 4001 Basilea.
3 marzo 2011 | touring 4 | editoriale e sommario
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sommario speciale salone 4 81° Salone internazionale dell’auto
Riflettori puntati sulle varie anteprime mondiali, europee e svizzere. 10 Autovetture ibride
Una motorizzazione che si afferma. 13 Design delle auto elettriche
Protoscar, visioni di un ticinese. 14 Revival di auto da spiaggia
Il Salone «alternativo» con molte anteprime
16 Cura dimagrante per le auto
Via i chili superflui per l’ambiente. 19 Ripresa dell’industria automobilistica
Grazie al dinamismo di alcuni paesi. 21 La presenza del TCS al Salone
Benvenuti allo stand del club.
società e mobilità 22 Distrazioni in auto
Incidenti dovuti a telefonate al volante e a manipolazioni del sistema GPS. 25 Turkish Airlines
Grande flotta di aeroplani e un hub a Istanbul in posizione strategica.
30 Un viaggio in paradiso
Le Maldive accolgono a braccia aperte i turisti amanti dell’acqua e del sole. 35 Crociere su mari e fiumi
Sempre più richieste le vacanze a bordo di un albergo galleggiante. 35 Treni in ritardo
A certe condizioni i passeggeri hanno diritto ad un rimborso.
club e soci 36 Personaggi del TCS
Käthi Sommer, responsabile prodotti dei camping club del TCS. 37 Assista Immobili
L’assicurazione di protezione giuridica per i proprietari di case. 39 Il punto
Il presidente centrale del TCS parla del club che rende mobili i soci. 42 l’incontro
Kerstin Cook, Miss Svizzera 2010.
27 Vero boom degli scooter
Questo pratico ed economico mezzo a due ruote attrae sempre più adepti.
39 prezzi e contatti TCS 41 forum, il concorso, impressum
Concorso per carrozzieri molto creativi
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L’importanza data dal settore automobilistico alla tecnologia votata al risparmio e al rispetto dell’ambiente, è stata dimostrata in modo evidente all’81° Salone internazionale dell’automobile a Ginevra. Ben 40 delle 170 anteprime europee e mondiali sono novità che impiegano tecnologie alternative o ecologiche. Il fatto che anche il Salone voglia porre l’accento sul tema «verde» lo dimostra l’installazione del Padiglione verde con 20 espositori in un luogo centrale, dove si prevede un gran numero di visitatori. Inoltre, sono messi a disposizione dodici veicoli a trazione alternativa per fare dei giri di prova. Gli allestitori del Salone hanno saputo riconoscere i segnali del tempo e riescono così a soddisfare una chiara domanda dei visitatori. Da tempo si è notato che il pubblico non è interessato soltanto a bolidi e cavalli, ma anche a informazioni fondate sulle tecnologie del futuro. Tutto ciò che attende i visitatori del Salone all’inizio di marzo a Ginevra, è consultabile sulle 14 pagine dello «speciale salone» inserito nell’attuale edizione di «Touring». Come di consueto, anche il TCS è presente al Salone. Quest’anno lo stand è stato allestito con lo slogan «Viaggiare in piena sicurezza». Una cosa è certa: chi vuole avere un quadro generale della tecnologia e del design delle automobili, anche quest’anno non può perdersi l’appuntamento con Ginevra. Felix Maurhofer, caporedattore
Chi non ricorda le due mitiche Citroën Méhari e la Mini Moke.
viaggi e tempo libero
Foto di copertina Autore: Pia Neuenschwander
Rifare il look alle automobili del tutto legalmente: è la ghiotta opportunità offerta da Volvo a dieci artisti dei graffiti in occasione della «Volvo Art Session», svoltasi all’inizio di febbraio alla stazione di Zurigo. L’esperienza ha dato alla luce dieci operte d’arte, poi immortalate dal grande fotografo Michel Comte. Maggiori dettagli su: www.volvoartsession.com.
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speciale salone | touring 4 | 3 marzo 2011
› «Porre l’umano al centro dell’automobi-
le»: lo slogan di questa edizione del Salone internazionale dell’automobile di Ginevra non è una vuota formula. L’ondata di prototipi presentati al Palexpo preannuncia le prossime mutazioni che colpiranno tanto le automobili del futuro quanto quelle dell’avvenire più prossimo. Non è certo tramite la rivoluzione ma il cambiamento è in marcia. Che si tratti della democratizzazione delle auto ibride, dell’esplosione della propulsione elettrica oppure della crescita costante degli assistenti alla guida. E sì, l’automobile tende semplicemente a diventare cittadina.
Il Salone dove l’auto riparte in quinta
Anteprime discrete | Contrariamente
L’81° Salone di Ginevra trasmette un vivido scorcio di ritrovata vitalità dei costruttori. Se le grandi anteprime non sono legioni, lo stupefacente spiegamento tecnologico lascia intravedere un avvenire radioso.
alle abitudini, le anteprime mondiali roboanti non abbondano.Tranne la sfrecciante break da caccia Ferrari FF o, nei segmenti più popolari, la cittadina Lancia Ypsilon e il cabriolet VW Golf, i grandi lanci sono piuttosto rari. Vero anche che alcune novità
Una selezione di anteprime mondiali
Ferrari osa una break da caccia con questa elegante FF dotata di un bagagliaio di ca. 450 l e di un V12 da 660 CV.
Il prototipo Vision ConnectedDrive di BMW è un condensato di elettronica di bordo del prossimo futuro.
Le forme rialzate del piccolo crossover Captur annunciano i nuovi codici stilistici di Renault.
Questo studio di coupé Nissan Esflow è spinto da 2 motori elettrici saldati sulle ruote posteriori.
Un’autonomia che supera 500 km, di cui tra i 40 e gli 80 km in modalità elettrica: l’Opel Ampera di serie è pronta.
Primo ibrido diesel ricaricabile, questo prototipo di station wagon Volvo V60 plug-in debutterà nel 2012.
di peso, come la molto tecnologica berlina Audi A6 o il roadster Mercedes-Benz SLK, sono state appena svelate sotto altri cieli. Detto ciò, le prime meno prestigiose non mancano. A cominciare dalle ibride Audi Q5 e Porsche Panamera, le station Hyundai i40 cw e Saab 9-5, i coupé Mercedes C e Opel Astra GTC o ancora il duo Kia Picanto e Rio. Inoltre, il visitatore assisterà a un’operazione di «ri-battesimo» mai vista nel mondo dell’auto: la monovolume Dodge Journey si muta in Fiat Freemont o la Chrysler 300C in Lancia Thema. Queste «americane-spaghetti» venute alla luce dall’alleanza Fiat/ Chrysler permettono così a Lancia di schierare una vasta gamma, andante fino alla monovolume Grand Voyager. Resta da vedere se la salsa si amalgama…
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3 marzo 2011 | touring 4 | speciale salone
Solo prototipi | Una volta tanto, i rifletto-
ri sono orientati in primo luogo sulle concept-car. E qui i costruttori fanno faville. Nel campo delle propulsioni alternative,
Palexpo rinnova i vecchi fasti
Dimenticate le incertezze che avevano avvolto l’edizione precedente: il Salone di Ginevra 2011 affigge il tutto completo. A tal punto che alcuni costruttori, specialmente cinesi, non hanno trovato posto. Oltre 260 espositori si ripartiscono gli 80 000 m2.
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La nuova Lancia Ypsilon (3,80 m) adotta 5 porte ed eredita uno scoppiettante bicilindrico della Fiat 500.
Oltre alla cittadina Picanto, Kia svela la compatta Rio la cui veste accoglie delle forme espressive.
La Mitusbishi Concept Global Small prefigura una piccola cittadina (3,73 m) che si piazzerà sotto la Colt dal 2012.
La concept-car Mazda Minagi si pone come futura SUV compatta. Il suo stile incarna «l’anima in movimento».
Derivata della Sonata, la grande break Hyundai i40 cw (4,77 m) è stata specificamente adattata per l’Europa.
Questa elegante station wagon Saab 9-5 sarà uno dei vettori essenziali del ridispiegamento della marca scandinava.
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speciale salone | touring 4 | 3 marzo 2011
Un anno di giubilo
Il ricordo di Louis Chevrolet L’anno 2011 marca come una pietra miliare la storia dell’automobile. Nel 1886, ossia esattamente 125 anni fa, Carl Benz presentava il suo triciclo Patent-Motorwagen, considerato come la prima automobile grazie al suo motore a scoppio. Le cose, in seguito, hanno subito un’accelerazione con l’apparizione di una moltitudine di marche. Fu il caso, nel 1911, della Chevrolet che porta il nome del suo fondatore, il pilota giurassiano nativo di La Chaux-deFonds, Louis Chevrolet. Questi lasciò la società nel 1915, ma la marca porta ancora il suo nome. Incorporata nella GM, Chevrolet è oggi la quarta casa al mondo con una produzione superiore ai 4 milioni di veicoli. MOH
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Toyota presenta una versione avanzata della cittadina Yaris ibrida e Volvo una station V60 a motore diesel e gruppo elettrico ricaricabile (plug-in). Gli studi annunciano pure lo schieramento di auto elettriche come la compatta BMW Active E, la sportiva Nissan Esflow, la show-car Smart e, altamente simbolica, la Rolls-Royce 102 EX. Ma i prototipi rivelano anche nuove tendenze stilistiche, come il crossover Renault Captur, o semplicemente dei nuovi modelli. È il caso della piccola SUV Mazda Minagi, delle microcittadine Mini Rocketman e Mitsubishi Global Small, delle compatte premium Audi A3 e Infiniti Etherea o delle monovolumi Ford B-Max e Opel Zafira Tourer. Con il suo studio B99, il carrozziere Bertone strizza l’occhio a Jaguar in vista di un futuro piccolo modello di gamma alta. Naturalmente, i progetti riguardano anche la
tecnologia: il roadster BMW Vision ConnectedDrive suggerisce soluzioni innovative, come i rilevatori ottici che sorvegliano il traffico e un indicatore dell’ambiente esterno sul parabrezza.
Posto agli ibridi | Veniamo dunque ai modelli di serie con gli ibridi che progrediscono in tutti i settori. Spettacolare, la felpata Porsche Panamera ibride consuma soltanto 6,8 l/100 km nonostante una potenza combinata di 380 CV. L’anno in corso si caratterizza per il lancio dei primi veicoli elettrici di serie. Renault presenta una gamma di modelli definitivi, mentre la cinese BYD espone al Salone una SUV a trazione integrale. Le vetture tradizionali non restano ferme al palo. La categoria delle cittadine si arricchisce della Lancia Ypsilon, della Kia Picanto, della Chevrolet Aveo 4 porte e della Nissan Micra a compressore.Tra le compatte, si segnalano la Kia Rio, la Lexus CT200h
Lo studio Etherea (4,40 m) è il preludio alla discesa verso il basso di gamma del costruttore di lusso Infiniti.
La concept-car Bertone B99 (4,50 m) a propulsione ibrida potrebbe diventare una «baby» Jaguar.
Clone della Dodge Journey, la monovolume Freemont è la prima Fiat nata dall’alleanza con Chrysler.
Potenza combinata di 245 CV ed accelerazione da 0 a 100 km/h in 7,1 s: l’Audi Q5 ibrida non manca certamente di tono.
Il Coupé classe C è un’alternativa per gli adepti della Mercedes-Benz che auspicano una sportiva compatta.
Con un consumo di 6,8 l per una potenza di 380 CV, la Panamera ibrida illustra gli sforzi di risparmio della Porsche.
3 marzo 2011 | touring 4 | speciale salone
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Marc-Olivier Herren
Assistenti alla guida più popolari Ad appannaggio della gamma superiore, le innovazioni tecnologiche mettono sempre un certo lasso di tempo a democratizzarsi. Eppure, gli eventi ne accelerano talvolta la diffusione nei segmenti popolari. È stato il caso del sistema antisbandata (ESP) di cui Mercedes-Benz aveva anticipato l’introduzione nel basso di gamma per eliminare i problemi di stabilità della minimonovolume Classe A. Oggi è la compatta Ford Focus che approfitta della cessione di Volvo, ereditando buona parte degli assistenti di guida che la marca svedese aveva sviluppato per conto del gruppo Ford. Improvvisamente, questa automobile popolare si ritrova bardata di tecnologie che poggiano su una telecamera con radar, una sorveglianza video e dei ricettori radar. Come alcuni modelli di alta gamma, la Focus dispone di un sistema di rilevamento delle collisioni con frenata automatizza-
ta a bassa velocità. Vi si aggiungono un rilevatore della sonnolenza e uno per lo scostamento di traiettoria che, se necessario, corregge leggermente la direzione del veicolo. Menzioneremo anche il sistema di riconoscimento dei cartelli stradali. Tutte opzioni proposte a prezzi abbordabili. E la concorrenza darà sicuramente una spinta al movimento. MOH
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ibrida e la Citroën DS4, declinazione più nobile della C4. Le monovolume registrano l’arrivo della Toyota Verso S e della sua derivata Subaru Trezia. Novità anche tra i 4�4, in particolare con le Jeep Compass e Grand Cherokee e la Land Rover Evoque. Le cabrio continuano ad avere il vento in poppa. Oltra alla Golf e alla SLK, si notano la Lancia Flavia (Chrysler 200) e la sfavillante Chevrolet Camaro. Quest’ultima esiste anche in versione coupé. Un segmento che ritrova tono con la Mercedes C, l’Opel GTC, le Hyundai Veloster e Genesis. Sempre sul versante delle vetture del tempo libero, si citeranno l’Audi RS3 compact, la Porsche Cayman R oppure ancora la Ford Focus ST. Ma la preoccupazione va anche alla riduzione delle emissioni di CO2. I sistemi di messa in moto «start-stop» proseguono la loro inesorabile avanzata in seno alla maggior parte delle marche, economizzando preziosi decilitri di carburante.
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La Focus integra il rilevatore d’angolo morto.
Una selezione di anteprime europee e svizzere
Trattandosi di rilanciare la carriera europea, il fuoristrada Jeep Compass è stato sottoposto a un profondo restyling.
La SUV compatta Land Rover Evoque è schierata per dopare le vendite dello specialista britannico del 4�4.
Poggiando sulla struttura della monovolume Jazz, la Honda Concept EV électrique accoglie 5 passeggeri.
La minimonovolume Trezia non è altro che la versione Subaru della Toyota Verso S. Trazione anteriore e diesel 1,4 l.
Sotto forma di cabriolet-coupé mosso da un V8 6,2 l (426 CV), la mitica Chevrolet Camaro è di ritorno.
Derivata più elaborata dalla C4, la Citroën DS4 si appresta a concorrenziare le compatte premium affermate.
speciale salone | touring 4 | 3 marzo 2011
Informazioni pratiche L’81° Salone internazionale dell’automobile di Ginevra si svolgerà dal 3 al 13 marzo al Palexpo. Informazioni e dati utili per ben pianificare la visita. Tutti i principali attori del settore dell’automobile saranno presenti nelle sette hall del Palexpo. Oltre 700 marche esporranno su questo spazio gradevolmente compatto. Per canalizzare meglio l’afflusso dei visitatori il prezzo del biglietto a partire dalle ore 16 è dimezzato, mentre i biglietti standard sono stati maggiorati di 2 franchi. � Biglietti d’ingresso: adulti, 16 fr.; ragazzi da 6 a 16 anni e pensionati AVS, 9 fr.; gruppi da 21 persone, 11 fr./persona. Novità: uno sconto del 50% è consentito sui biglietti venduti alle casse dopo le ore 16. È possibile acquistare il proprio biglietto su Internet e stamparlo a domicilio. I soci del TCS beneficiano di una riduzione di 3 fr. su presentazione del buono inserito a pagina 21 di questo «Touring». � Orari d’apertura: in settimana dalle 10 alle 20, finesettimana 9–19. � In auto: diversi parcheggi (20 fr.) serviti regolarmente da bus navette per il Palexpo. � In treno: stazione di Ginevra-aeroporto a 3 minuti a piedi dalla hall 7. Le FFS offrono biglietti combinati. � In bus: la linea 5 dei TPG collega il Salone al centro città in 20 minuti. � Informazioni dettagliate e aggiornate: www.salon-auto.ch, www.tcs.ch
Low-cost ma solide La cittadina Hyundai ix20 come pure le crossover Mitsubishi ASX e Nissan Juke hanno brillato nel crash-test Euro NCAP, ottenendo le 5 stelle massime. Questi tre modelli si sono rivelati molto convincenti in particolare nella protezione degli occupanti. Prima automobile elettrica di grande serie, la Mitsubishi i-MiEV ha dovuto accontentarsi delle 4 stelle a causa di un livello di protezione degli occupanti un po’
inferiore. Come gli altri tre modelli, ha fatto bella figura nella protezione dei pedoni. Un ambito nel quale la Dacia Duster non ha per nulla brillato. Gratificata da una nota globale di 3 stelle, questa SUV low-cost è stato penalizzata soprattutto dall’assenza di controllo di stabilità (ESP) di serie. I risultati dettagliati di questo crash-test sono disponibili sul sito www.tcs.ch (rubrica: auto-moto > test > auto & crash-test). tg
Crash-test Euro NCAP: divari considerevoli Marca/modello Hyundai ix20 Mitsubishi ASX Nissan Juke Mitsubishi i-MiEV Dacia Duster
protezione degli adulti 89% 86% 87% 73% 74%
occupanti bambini 85% 78% 81% 78% 78%
protezione dei pedoni 64% 60% 41% 48% 28%
equipaggiamento di sicurezza 71% 71% 71% 86% 29%
totale
valutazione
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La SUV Dacia Duster offre una protezione degli occupanti corretta, ma l’ESP è in opzione.
AutoInfo TCS 2011
Il padiglione verde del Salone
Formato chiave USB
Prove alternative
La preziosa documentazione AutoInfo TCS passa dal supporto CD alla chiave USB. Catalogando i dati di oltre 5000 auto come pure di una moltitudine di test (auto, crashtest, pneumatici, seggiolini per bambini ecc.), questo stick da 2 GB comporta anche un catalogo del consumo. Prezzo: 19 fr. (soci TCS), 29 fr. (non soci). Ordinazione dal 24 marzo: www.infoguida.tcs.ch. tg
Dedicato alle propulsioni alternative, il Padiglione verde del Salone internazionale dell’automobile di Ginevra è soggetto a una nuova formula. I 36 espositori sono riuniti sotto un ampio tendone eretto tra le hall 6 e 7. Questo tempio dell’alta tecnologia accoglie sia i grandi costruttori sia alcune piccole società nonché degli istituti tecnici. I visitatori vi scopriranno soluzioni rivoluzionarie, prototipi e visioni futuriste. Avranno soprattutto l’opportunità di mettersi al volante di una ventina di veicoli elettrici a disposizione per brevi percorsi di prova. Sarà, per esempio, l’occasione di testare automobili innovative come la riuscita versione della Chevrolet Volt, modello dotato di un estensore di autonomia. MOH
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speciale salone | touring 4 | 3 marzo 2011
Le ibride entrano a far parte del quotidiano L’anno 2011 incarnerà la democratizzazione dei veicoli ibridi in Europa. Fin qui snobbata dal diesel, la doppia motorizzazione termica ed elettrica si profila come una delle chiavi principali nella caccia alle emissioni di CO2.
› Una minimonovolume da 25 000 fr. (Hon-
da Jazz), una compatta premium (Lexus CT200h) e un crossover (Peugeot 3008 Hybrid4): la propulsione ibrida ha intrapreso con decisione la discesa verso segmenti più abbordabili di berline e SUV di lusso. I tifosi scatenati delle vetture a propulsione termica ed elettrica possono così avere una scelta più ampia oltre alle pioniere Toyota Prius e Honda Insight. A tale proposito, il gabinetto di studi internazionali Oliver Wyman ritiene che le ibride potrebbero aggiudicarsi quasi il 9% delle vendite mondiali entro il 2025 e costituiranno la migliore alternativa per assicurare la transizione tra veicoli termici ed elettrici. Se i costruttori giapponesi restano i principali adepti di questa tecnologia, le marche europee tendono ad aumentare il passo. E ciò, nonostante puntino tradizionalmente sul diesel per ridurre le emissioni di CO2. Una politica che d’altronde ha fatto le sue prove sul mercato dominante
del diesel. Ricorderemo che inizialmente le ibride erano destinate ai mercati che privilegiavano la benzina (Stati Uniti, Giappone). Ma le nuove direttive europee sul CO2 fanno evolvere le cose. E così i gruppi BMW e Peugeot-Citroën (PSA) annunciano una collaborazione sulla tecnologia ibrida che sarà commercializzata dal 2014. Dal canto suo, Fiat non fa mistero di voler accoppiare il suo bicilindrico a benzina da 0,9 l a un motore elettrico. Verso l’alto di gamma, Volvo commercializzerà nel 2012 una versione plug-in della station V60. Grazie alle sue batterie ricaricabili, denuncia un’autonomia elettrica di 50 km e un consumo diesel di 1,9 l/100 km.
L’opzione diesel | La novità è proprio l’arrivo del diesel. Alla fine dell’anno, Peugeot lancerà il crossover 3008 Hybrid4 che associa un diesel da 163 CV ad un motore elettrico da 37 CV. Integrato all’assale posteriore, trasforma il veicolo in una trazione
integrale. Rivendicando un consumo di 3,8 l/100 km per una potenza di 200 CV, questo modello dovrebbe debuttare a circa 35 000 euro. La tecnologia sarà estesa ad altri modelli Peugeot e Citroën. Da parte sua, Toyota proseguirà a passo di carica la sua strategia di democratizzazione in Europa. Lo testimoniano i concetti portati avanti dalla cittadina Yaris HSD e dalla monovolume Prius+ a 7 posti. Per Lexus, filiale di lusso di Toyota, l’ibrido rappresenta senza mezzi termini un salvagente. La compatta CT200h ha come obiettivo il raddoppio delle vendite e di imporre questa marca che non ha mai fatto breccia in Europa. E questo in un segmento, quello delle premium compatte, chiamato ad essere il principale sbocco per le ibride nel Vecchio Continente. Situati una spanna più in alto nella gamma, il fuoristrada Audi Q5 e la berlina Infiniti M35h completeranno il fuoco d’artificio ibrido promesso quest’anno. Marc-Olivier Herren
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3 marzo 2011 | touring 4 | speciale salone
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«Il consumo non sarebbe l’unico argomento»
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» Come spiegare la tendenza alla
democratizzazione delle ibride in Europa? Fabio Capano: È, infatti, un lungo processo iniziato un decennio fa con la commercializzazione della Toyota Prius. Negli ultimi anni abbiamo, inoltre, notato un’accettazione più marcata da parte dei consumatori verso questi veicoli. In più, le autorità europee hanno annunciato provvedimenti per abbassare le emissioni di CO2. E la tecnologia ibrida può contribuire in modo significativo a risolvere il problema. C’è voluto del tempo, ma si nota adesso che un numero crescente di costruttori si unisce al movimento, e le cose hanno preso un’accelerazione. Non dimentichiamo che questa tecnologia non influisce né sulle prestazioni né sulla flessibilità del veicolo. Fino a quale categoria possiamo ragionevolmente introdurre la tecnologia ibrida? Sul piano tecnico, non vi sono limiti alla sua applicazione. La scelta è economica. Detto ciò, la tendenza del momento va ai segmenti a forte diffusione. Con l’Auris, Toyota ha investito la categoria delle compatte e scenderà dall’anno prossimo in quella delle cittadine con la Yaris. Il movimento di democratizzazione è in corso. E il futuro degli ibridi a motore diesel? Un diesel è più caro di un propulsore a benzina ed emette più inquinanti (ossido d’azoto, particolato). Ciò che implica costi di decontaminazione più sostenuti. Il motore a benzina ci pare dunque più appropriato.
E gli ibridi ricaricabili (plug-in)? Si tratta chiaramente di uno sviluppo ulteriore dell’ibridazione. Chi dice plug-in, dice batterie di grande capacità e costi più elevati. Anche le ibride ricaricabili restano un mercato di nicchia riservato all’alto di gamma, benché rappresentino il migliore dei due mondi, considerata la loro autonomia che supera largamente quella di un veicolo elettrico. Se l’obiettivo principale è il consumo, il piacere di guida dove sta? Mai il nostro gruppo perverrà a vendere oltre tre milioni di unità con il solo argomento del consumo. I proprietari di Prius dicono di apprezzare la guida rilassante che procura, ma anche il fatto di disporre di prestazioni anche quando devono accelerare con decisione. Naturalmente, si può fare la scelta della potenza combinando il motore elettrico con un V6. Ma c’è un’altra filosofia. Quali sono le prospettive in Europa? L’arrivo di nuove marche va indubbiamente a stimolare il mercato. Parallelamente, Toyota prevede ad esempio di portare al 25% la proporzione di veicoli ibridi sull’insieme delle vendite entro il 2013, e addirittura per Lexus nel 2015. Intervista: MOH
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Fabio Capano, direttore della comunicazione di Toyota Europa
Minimonovolume del tutto inedita
Una compatta di categoria premium
La Honda Jazz (3,90 m) crea sensazione presentandosi come la prima minimonovolume ibrida. Oltretutto a un prezzo molto accessibile: solo 2000 fr. in più della versione termica pur con un cambio a variazione continua. Come la berlina Insight, è spinta da un motore a benzina 1,3 l e da uno elettrico da 14 CV che sviluppa una potenza combinata di 98 CV. Il consumo misto cala a 4,5 l/ 100 km e le emissioni di CO2 a 104 g/ km. L’unità ibrida alloggiata nel pianale non riduce né l’abitabilità né il volume del cofano. Idem per la modularità dei sedili. Leggermente rivisto, il treno di scorrimento si distingue per un comfort di sospensione nettamente migliorato. La Jazz è dotata di tutta la dotazione usuale. Prezzo: da 25 000 a 28 400 fr.
Di dimensioni ridotte (4,32 m), la Lexus CT200h introduce un tocco sportivo corredato da una finitura d’alta gamma. Lo attestano l’abitacolo curato e i sedili anteriori molto agevoli. Come le cugine Toyota, questa 5 porte è mossa da doppia motorizzazione a benzina 1,8 l (100 CV) ed elettrica (82 CV) che porta la potenza combinata a 136 CV e potrebbe circolare in modalità elettrica per 2 km. Il consumo misto è di 3,8 l/100 km con emissioni di 87 g/km di CO2. Questa ibrida dal comportamento molto posato e dal treno anteriore incisivo sopporterebbe una motorizzazione molto più potente. Una dotazione oltre la norma (due airbag per le ginocchia) e optional innovativi (sistema precollisione). Prezzo: da 41 900 a 58 400 fr.
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Verso un look elettrizzante L’automobile elettrica è diversa e ciò deve essere evidente anche nel suo design. La nuova tecnologia apre innovativi orizzonti agli stilisti delle quattro ruote.
› «A breve termine, il design di un’auto
elettrica è legato ancora alle norme vigenti. A lungo termine, però, in questo campo si potrebbe assistere a una piccola rivoluzione», afferma il ticinese Marco Piffaretti, designer di automobili, direttore di Protoscar e «Uomo dell’anno 2011» per la rivista svizzera MotorPresse. In maggio presenterà il suo nuovo progetto, il veicolo elettrico Lampo3. L’ingegnere non ha voluto svelare nulla riguardo al design del nuovo veicolo elettrico, ma ha fornito alcuni indizi sull’aspetto che potrebbero assumere le auto elettriche in futuro. La tecnica di un veicolo elettrico apre nuovi orizzonti a chi disegna queste quattro ruote.
Più fibre naturali | «L’autovettura elet-
Renault ha già applicato questo concetto alla due posti elettrica Twizy: conducente e passeggero siedono nel mezzo uno dietro l’altro. Questo micro-veicolo ultracompatto mostra un nuovo stile di mobilità dal gusto futuristico. La carrozzeria della Twizy è a forma di uovo ed è aperta sui lati, e le porte si possono richiedere come accessori. Anche nella comunicazione e nel marketing, Renault sta percorrendo una nuova via: attraverso un’applicazione pubblicitaria per lo smartphone di Apple ci si può informare riguardo alle varianti di colore e design del nuovo veicolo. La Twizy farà il suo ingresso sul mercato nel 2012.
Percezione del valore | Per l’esperto in veicoli elettrici Marco Piffaretti non sono determinanti solo le varianti del colore e del design di un’auto, bensì la completa percezione del valore: «Un’e-auto non deve solo risultare attraente per l’occhio, ma deve essere piacevole anche al tatto, all’orecchio e persino al naso.
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Nadia Rambaldi Info Touring www.protoscar.com
foto mw, ald
trica è diversa e deve essere evidente anche nel design», ne è convinto Piffaretti. La mancanza del tubo di scappamento e della griglia di aerazione sono i primi elementi di design che mostrano che l’auto è mossa dalla corrente. L’alta efficienza delle vetture elettriche inoltre deve essere messa in risalto attraverso linee che ricalcano la forma dei flussi di corrente. La Lampo2 di
Piffaretti dispone ad esempio di una copertura delle ruote posteriori atta a non ostacolare lo scorrere dell’aria e ridurre così il più possibile la resistenza. Stando a Piffaretti, è ragionevole fare appoggio sempre di più sulle fibre naturali invece che sui derivati del petrolio come la plastica: «Si concilia semplicemente meglio con l’e-auto». Non appena la tecnica della trazione si rimpicciolisce, per i designer di auto inizia l’era delle grandi libertà: superfici trasparenti, un joystick al posto del volante, motori elettrici compatti collocati nelle ruote. «Un’e-auto a quattro ruote motrici non necessita della classica parte frontale, e tanto meno di una griglia e di un cambio – spiega Piffaretti. Una differenza che crea nuove possibilità al design». Pure gli spazi interni cambieranno notevolmente: «L’auto elettrica è guidata con un solo piede. Sono soltanto dettagli, che però hanno effetti sull’ergonomia e per questo sono decisivi», riflette Marco Piffaretti. Inoltre ci saranno meno pulsanti ma più schermi. E il conducente non si siederà a destra o sinistra, bensì nel mezzo dell’auto: «Sarebbe ragionevole anche da un punto di vista della sicurezza».
La futuristica Renault Twizy (destra) e la Nissan Townpod sono esempi di un nuovo design automobilistico. Secondo l’ingegnere Marco Piffaretti di Protoscar, in futuro si assisterà ad una piccola rivoluzione nel campo del design delle vetture elettriche.
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speciale salone | touring 4 | 3 marzo 2011
A dorso d’asino o di dromedario
La Mini Moke (destra) e la Citroën Méhari sono state impiegate sempre dove splende il sole. Soprattutto come veicolo per il tempo libero o nel famoso film «Méhari des Gendarmes».
Le auto da spiaggia Citroën Méhari e Mini Moke esprimono la gioia di vivere tipica degli anni Settanta. Entrambe hanno dimostrato di essere affidabili su tutti i terreni.
› In piena estate, sulla spiaggia baciata dal
sole, la brezza tra i capelli e il profumo del mare nei polmoni. A ciò aggiungiamo 30 cavalli scarsi e una carrozzeria fatta di un sottile strato di plastica. Il risultato è una gioia di vivere che possono trasmettere solo le famose auto da spiaggia degli anni Settanta. Guidare una vettura in un modo più «en plein air» di così senza infrangere la legge è praticamente impossibile. Sono leggendari i tempi in cui la Citroën Méhari scorrazzava nelle viuzze di St. Tropez con a bordo piccole e grandi personalità per percorrere brevi tragitti. La Méhari emana sia glamour che sobrietà, dato che può es-
sere un’utilitaria per andare con gli amici a fare acquisti, per recarsi in spiaggia o per un giro serale in città o al porticciolo. Anche la sua concorrente inglese, la Mini Moke, svolse e svolge ancora oggi in numerosi hotel e resort il ruolo di veicolo in voga per le trasferte. Diamo uno sguardo alla storia di un «asino d’oro» britannico e a un «dromedario» da corsa nordafricano.
007 in Mini | La Mini Moke («asino» in italiano) fu prodotta nel 1962 dalla British Motor Corporation (BMC). Concepita come fuoristrada al servizio dell’esercito britannico, il progetto fallì per la scarsa altezza
dal suolo del compatto cabriolet integrale. La BMC decise così di lanciarsi alla conquista del «mercato civile». Con in totale 49 937 esemplari prodotti in Inghilterra, Portogallo, Australia e Africa tra il 1964 e il 1993 si può però difficilmente parlare di un successo commerciale. In qualità di veicolo per il tempo libero, soprattutto lungo le coste di Stati Uniti, Australia e Francia, la Mini Moke ha però ottenuto lo status di oggetto di culto e la si può avvistare ancora sulle spiagge della Costa Azzurra. Ma nel Regno Unito, dove piove spesso, la Moke venne utilizzata solamente da pompieri, guardaboschi, imprenditori edili e negli aeroporti.
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foto Agentur Schneider-Press/Erwin Schneider, ald
La piccola auto «scappottata» è diventata famosa a livello planetario grazie ai film di James Bond «Vivi e lascia morire», «Moonraker – Operazione spazio» e «La spia che mi amava».
Auto da gendarmi | La Citroën Méhari prese il nome da un dromedario da corsa nordafricano. Quale base per l’indistruttibile veicolo per il tempo libero servì la mitica Citroën 2CV. Dal 1968 al 1987 ne vennero costruite in totale 144 953, la maggior parte nei colori verde oliva e arancione. Tra il 1979 e il 1983 venne prodotta addirittura con trazione sulle quattro ruote. Il piccolo fuoristrada, che arrivò ad avere sino a 29 cavalli, in Francia ha poi trovato un impiego anche nell’esercito. La patina di glamour l’ha, invece, ottenuta grazie alla comparsa come veicolo in voga nelle zone costiere. Ma anche i pompieri hanno utilizzato la Méhari per i loro vari interventi e i contadini per i loro trasporti di merce al mercato. Nel sud della Francia ancora oggi capita spesso di incrociare la Méhari che non ha perso né charme né glamour. La «carretta» rivestita di sottile lamiera ondulata è diventata celebre anche grazie ai film del grande attore comico francese Louis de Funès: in «Méhari des Gendarmes» la gendarmeria di St. Tropez insegue i vari malviventi a bordo del simpatico fuoristrada di color verde oliva. Dal 1995 la Méhari è di nuovo sul mercato: la società francese «Méhari Club Cassis» la vende come kit da assemblare, con pezzi di ricambio originali. Una volta collaudate e in regola con le norme per i veicoli a motore, queste vetturette sono autorizzate a circolare anche in Svizzera. Nel 2011 i veicoli da spiaggia vivranno un revival: il veicolo elettrico «BamBoo» della Rinspeed rivela una somiglianza sorprendente con la Citroën Méhari (cfr. intervista a lato).
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Nadia Rambaldi
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Riscoperta di uno stile di vita Il costruttore di prototipi Rinspeed, dello svizzero Frank M. Rinderknecht, presenta al Salone internazionale dell’automobile di Ginevra la sua più recente creazione. La «BamBoo» è una vettura lifestyle con trazione elettrica e ricorda i veicoli da spiaggia degli anni Settanta. Diversamente dalle passate creazioni Rinspeed, questa è destinata alla produzione in serie.
» Cosa ha voluto realizzare con
la «BamBoo»? Frank M. Rinderknecht: Dopo la crisi economica, la gente vuole di nuovo concedersi dei prodotti lifestyle, tra cui le automobili. La «BamBoo» è proprio questo, ma accoppiato a una tecnica innovativa. Grazie alla telecamera incorporata si possono, ad esempio, scaricare immagini su Internet. La «BamBoo» dovrebbe essere goduta dove c’è sole e dove ci si può lasciar andare senza alcun pentimento. In che misura hanno avuto un influsso le auto da spiaggia degli anni Settanta? Ci siamo lasciati ispirare da St. Tropez e dalla Citroën Méhari. È come una ripresa della gioia di vivere di allora. La «BamBoo» è una vettura semplice e puristica senza cianfrusaglie. Corrisponde all’attuale spirito del tempo. Da dove viene il nome «BamBoo»? Il nome è carino e l’abitacolo è lavorato con il bambù. Il bambù è elegante e bello, cresce molto velocemente, è rinnovabile ed è dunque compatibile con un veicolo a zero emissioni. Gli interni della «BamBoo» sono in parte ricoperti con stoffa in filo di bambù. Chi sono i destinatari della sua nuova concept car lifestyle? Abbiamo progettato la «BamBoo» per chi ama godersi la vita, chi cerca l’avventura e per chi la distanza e lo spazio non giocano alcun ruolo. In avvenire dovrà venire impiegata al mare, quale alternativa all’auto a noleggio oppure lo scooter. Riteniamo che il mercato sia pronto ad assorbire questo prodotto. In fondo la Citroën Méhari non è mai scomparsa dalle strade di St. Tropez. Intervista: Nadia Rambaldi
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«Un risveglio della gioia di vivere di allora»: la «BamBoo» della casa svizzera Rinspeed.
Lo svizzero Frank M. Rinderknecht, fondatore di Rinspeed, da 33 anni crea concept car.
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Più snelle, più belle Negli ultimi anni le automobili erano diventate troppo pesanti. L’inevitabile inversione di tendenza è stata stimolata dalle preoccupazioni per l’ambiente; ma resta ancora molto da fare per perdere tutti i chili superflui.
› Per decenni il peso delle automobili non
ha cessato di aumentare a causa di esigenze sempre più elevate in materia di comfort, di prestazioni e di sicurezza. Tuttavia, quando un veicolo si appesantisce del 10%, il suo consumo aumenta in media del 5%, a parità di tecnologia. Se le vetture moderne sono meno ingorde di quelle di un tempo, ciò è dovuto semplicemente al fatto che i progressi tecnici hanno più che compensato l’effetto indesiderabile del peso supplementare. Ma, tenendo conto degli odierni obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 ai quali si devono obbligatoriamente conformare le automobili, il loro snellimento è diventato inevitabile.
Cambio di tendenza | Da circa tre anni si osserva una svolta. Come la maggior parte delle innovazioni, le tecniche di snellimento sono apparse dapprima nella gamma superiore. «Il nostro concetto di costruzione leggera si basa sulla geometria
(ottimizzazione delle strutture portanti), sui materiali (uso dell’alluminio per le portiere, il ripiano posteriore, l’incavo delle sospensioni anteriori ecc.) e sull’integrazione di elementi un tempo distinti (riduzione del numero di pezzi)», spiega Robert Kaufmann, responsabile dello sviluppo delle carrozzerie Audi. Grazie a ciò, il telaio della nuova serie dell’A6 è stato alleggerito del 15% rispetto al modello precedente. «Il cliente beneficia doppiamente di questo snellimento, tramite un calo del consumo e un guadagno in agilità del veicolo». Una tecnica d’assemblaggio come il collaggio strutturale – utilizzato soprattutto in casa Audi e BMW – consente di guadagnare un’altra decina di chili sul peso di un’autovettura, oltretutto migliorando la sicurezza passiva. Poiché le aree sollecitate in caso di collisione non sono più assemblate con giunture, ma tramite superfici di contatto. Ma anche autovetture più popolari dell’Audi A6 o della BMW serie 5 hanno subito
una cura dimagrante. La cittadina Mazda 2 ha perso un centinaio di chili già nel 2007 e la sua omologa Ford Fiesta l’ha seguita. Tuttavia, poiché l’alluminio resta un prodotto costoso, l’acciaio non ha ancora detto l’ultima parola: «Grazie a leghe ad alto e altissimo tenore elastico, va considerato come un materiale da costruzione leggero», sottolinea Robert Kaufmann. «Si tratta solo di usare il giusto materiale nel giusto posto».
Fenomeno generale | È questa una filosofia che ormai tutti i costruttori cercano di applicare. Con una motorizzazione simile, la Peugeot 508 pesa tra 25 (berlina) e 45 chili (break SW) in meno del modello precedente, la 407. E non è che l’inizio. Ford, ad esempio, si è impegnata a snellire tutti i modelli della sua gamma tra i 125 e i 375 chilogrammi entro il 2020. Un obiettivo contemporaneamente ambizioso e incerto, poiché non si conosce ancora molto bene
Come l’Audi A6 si premunisce contro gli eccessi di peso
lamiera di alluminio fusione di alluminio profilo di alluminio acciaio modellato a caldo
foto ald
acciaio modellato a freddo
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come i clienti accetteranno certe rinunce nel sensibile campo del comfort. Per contro, non appare possibile nessun compromesso in termini di sicurezza: «Permettendo di evitare gli incidenti, il miglioramento della sicurezza attiva e la comunicazione tra veicoli favoriranno questa lenta transizione verso dei veicoli più leggeri», dichiarava già nel 2008 Arp Fredrik, allora a capo di Volvo. Tuttavia, nel settore automobilistico la snellezza è anche una que-
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stione di prezzo. Le fibre di carbonio, ad esempio, permetterebbero di ottenere risultati molto spettacolari, poiché questi materiali compositi ultraleggeri potrebbero sostituire l’acciaio in quanto materiale di struttura e di trasferimento d’energia. Ma i prezzi esorbitanti del carbonio delimitano per il momento la sua applicazione alle competizioni oppure su modelli esclusivi prodotti in serie limitata.
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Denis Robert
Dal circolo vizioso a quello virtuoso La Volkswagen Golf, che pesava meno di 800 chilogrammi all’epoca del suo lancio nel 1974, ha quasi raggiunto i 1200 chili una trentina d’anni dopo. Le autovetture di tutte le marche, nessuna esclusa, hanno visto il loro peso crescere mediamente di 17,5 chili all’anno. Lo scenario è sempre lo stesso: per mantenere, oppure per migliorare, il livello delle prestazioni, bisogna aumentare la potenza dei motori. Ciò che esige una struttura più solida, quindi più pesante e via di seguito. Fortunatamente, questa logica funziona anche in senso inverso. Gli ingegneri stimano che 100 chilogrammi risparmiati sulla struttura permettono un guadagno di 30 chili sulla meccanica. Il circolo vizioso diventa allora un circolo virtuoso. Questa inversione di tendenza è ormai iniziata e proseguirà. Ma è un lavoro a lungo termine. DR
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I materiali high-tech, come il tetto della BMW M3 in fibra di carbonio rinforzata, restano l’eccezione.
Wellness sul Ceresio I soci del TCS hanno la possibilità di trascorrere giornate piene di sole sul lago di Lugano: Hotel**** Superior Parco San Marco Beach Resort, Golf & SPA di Cima di Porlezza li attende con allettanti offerte wellness.
Il Parco San Marco sorge sulle splendide rive italiane del Ceresio, a soli 15 km da Lugano. Il lussuoso complesso quattro stelle superior situato in un rigoglioso parco di 30 mila m2, dispone di 111 ville con suite e appartamenti con vista sul lago, per una straordinaria vacanza. La folta proposta per i bambini nel club «Bim Bam Bino», le numerose possibilità di praticare attività sportive e il programma culturale e di manifestazioni non temono confronti. I quattro ristoranti sono gestiti dal cuoco di grande nomea Dario Galli.
Prestazioni – 3 pernottamenti per 2 persone in una suite con vista sul lago di Lugano e le montagne – drink di benvenuto – early check-in a seconda della disponibilità – quotidiano buffet di colazione fino alle 11 – libera entrata alla SPA San Marco – intrattenimento bambini gratuito nel club «Bim Bam Bino» – libero utilizzo delle biciclette dell’albergo a seconda della disponibilità Offerta Validità: dal 17 marzo al 17 ottobre 2011*
Prezzo speciale di CHF 393.– a persona per 3 notti, (il prezzo normale raggiunge i CHF 640.– a seconda del periodo). Il prezzo speciale si riferisce a persona in camera doppia. Supple-
mento camera singola CHF 99.– per soggiorno, bambini fino a 3 anni gratuiti, bambini dai 4 ai 15 anni CHF 89.– (per le 3 notti). Il forfait può essere raddoppiato. * dal 18 ottobre al 29 dicembre 2011 ad un nuovo prezzo speciale. Prezzo speciale CHF 299.- a persona per 3 notti, (prezzo normale CHF 500.–). Il prezzo si riferisce a persona in camera doppia. Supplemento camera singola CHF 99.– i per soggiorno, bambini fino a 3 anni gratuiti, bambini dai 4 ai 15 anni CHF 69.– per soggiorno nella suite dei genitori.
Informazioni e prenotazioni Private Selection Hotels, tel. 041 368 10 05, e-mail: info@privateselection.ch.
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Il nuovo ordine dell’automobile Le cifre 2010 rivelate dai costruttori indicano che l’industria dell’auto si è ripresa bene. Un’uscita dalla crisi sostenuta dal dinamismo dei paesi emergenti. La marcia verso un nuovo ordine mondiale è avviata.
› In totale, gli specialisti parlano di una produzione che si avvicina ai 72 milioni di unità. La progressione è soprattutto il risultato di un trasferimento delle vendite di auto private verso i paesi emergenti, in primo luogo quelli facenti parte del cosiddetto «Bric»: Brasile, Russia, India e Cina, che sono stati i veri motori della ripartenza. Un altro effetto positivo, quello esercitato dai numerosi incentivi in denaro, è cessato in gran parte alla fine del 2010. Mentre Stati Uniti e Canada costituivano per decenni il maggiore mercato automobilistico del mondo, la Cina gli ha sottratto questa posizione in tempi da record. Le 34 marche commercializzate sul mercato cinese hanno venduto 13,76 milioni di autovetture durante il solo ultimo esercizio, pari a una crescita del 33% da un anno all’altro. L’importanza del mercato cinese è oggi tale che, per prendere solo l’esempio della General Motors, costituisce il grosso delle vendite del costruttore americano (2,35 milioni di unità nel 2010), ossia un po’ di quanto resta negli Stati Uniti. In Brasile, la vendita di autovetture private è cresciuta del 12% a 3,5 milioni di unità e in India, su un totale di 14,8 milioni di veicoli a motore venduti, 1,87 erano delle automobili. Quanto alla Russia, mercato particolarmente fluido a causa della sua situazione politico-economica aleatoria, ha visto le vendite di auto crescere del 30% in un solo anno.
lac, Lexus oppure Infiniti, sono in grado di sfruttare meglio il loro potenziale, poiché la maggior parte della produzione si realizza su ordinazione. Tra questi costruttori, i volumi oscillano all’interno della forbice che va da 50 000 a 1,5 milioni di esemplari venduti. Non è una sorpresa, considerato che sono proprio queste marche quelle che traggono la migliore redditività (tra il 5,5 e l’8,5%).
tovetture, davanti al compatriota Renault/ Dacia (2,625 milioni) e al gruppo Fiat (2,082 milioni). In conclusione, basandosi sulle proiezioni in corso e sui risultati dei primi due mesi dell’anno, si può affermare che il 2011 dovrebbe essere ancora migliore dell’esercizio precedente. A patto che non si registri un grave scossone politico-economico…
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Axel Béguin
Il ritorno americano | Un altro segnale
positivo è quello fornito dai costruttori nordamericani, come Ford e GM: entrambi hanno realizzato il tour de force di tornare rapidamente nelle cifre nere, pur partendo da grossi deficit. In totale, le vendite strettamente americane sono salite a 11,6 milioni di vetture. C’è solo Chrysler (1,76 milioni) che non ha ancora superato la barra delle cifre nere. Da notare, comunque, che visibilmente il cliente americano non ha compreso i segni dei tempi: restano sempre le grandi 4�4, ingorde di carburante, che a costituire il vero cuore della produzione delle tre grandi case statunitensi. In Europa, dietro a Volkswagen si constata un grande vuoto, colmato dal gruppo PSA (Peugeot-Citroën) che raggiunge una vendita complessiva di 3,25 milioni di au-
L’irresistibile ascesa coreana La crescita del gruppo Hyundai/Kia è folgorante, addirittura inquietante secondo alcuni concorrenti: dai 3,51 milioni di auto distribuite nel 2005 si è passati l’anno scorso a 6,33. E ciò senza eventi eccezionali, se non seguendo il motto della casa: prezzi modici, qualità elevata. Fattori ai quali si aggiunge negli ultimi tempi un design molto evoluto, per non dire all’avanguardia. E i coreani non sono ancora all’apice delle loro ambizioni: vogliono penetrare il mercato premium, garante di margini ben più allettanti. Intanto la borsa gli dà fiducia, esprimendo valori da record. abé
costruttori russi, di qualche raro cinese ma anche di Saab, si può affermare che l’insieme dei costruttori mondiali sia cresciuto, a volte in modo spettacolare. La classifica 2010 si delinea come segue: Toyota si piazza in testa con 8,42 milioni di veicoli venduti, appena davanti a General Motors che attesta 8,39 milioni e all’alleanza Renault/Nissan, sorprendente terza con un totale di 7,28 milioni di veicoli smerciati. Produrre molto, essendo in grado di rendere redditizi le proprie strutture industriali – il mondo dell’automobile soffre sempre di sovraccapacità –, è una delle chiavi che conducono al successo commerciale. Le cosiddette marche «premium», come BMW, Audi, Mercedes, ma anche Cadil-
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Crescita generale | Ad eccezione di certi
I Cinesi iniziano ad apprezzare le belle auto europee, come la BMW 5 costruita da Brilliance.
concorso
vinci una vacanza studio all’estero vacanza studio di 4 settimane a Honolulu, nelle Hawaii, che include corso generale (20 lezioni a settimana), sistemazione in famiglia (camera singola con trattamento di mezza pensione) e volo aereo (zurigo – Honolulu – zurigo), del valore di 4000 franchi svizzeri disponibilità: 1 anno (esclusi luglio/agosto) componi il numero 0901 590 998 (1.–/chiamata da rete fissa) o invia un sms con la password «hawaii» e il tuo nome e indirizzo al numero 9988 (1.–/sms) e partecipa all’estrazione. Partecipa tramite cartolina postale indirizzata a: touring concorso, HaWaii, casella postale, 8099 zurigo.
hawaii
termine di partecipazione: 21.03.2011
Condizioni di partecipazione: possono partecipare tutti i lettori e le lettrici di Touring in Svizzera e nel Liechtenstein. Sono esclusi i dipendenti del TCS e i loro familiari. L‘età minima di partecipazione è 18 anni. Il vincitore / la vincitrice sarà informato personalmente. Il premio è personale, non cedibile e non rimborsabile in contanti. I partecipanti possono essere contattati dallo sponsor del premio Boa Lingua. Non sarà tenuta alcuna corrispondenza riguardante il concorso. È escluso il ricorso alle vie legali.
Per vincere una vacanza studio all‘estero di 4 settimane
3 marzo 2011 | touring 4 | speciale salone
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Relax in tutta sicurezza Lo stand del TCS al Salone dell’automobile di Ginevra è posto all’insegna del motto «Viaggiare in piena sicurezza». I soci sono invitati a passare per un caffé.
Shock simulato | Seguendo il principio
dell’«imparare grazie all’esperienza», i visitatori hanno la possibilità di testare di persona l’importanza di allacciarsi la cintura di sicurezza. Infatti, nello stand è installato un simulatore di collisioni, chiamato «Seat Belt». Chi vi sale, si renderà conto di quale forte contraccolpo si subisce già con un leggero urto a 7 km/h contro un ostacolo fisso. Oltre alle informazioni su tutti i prodotti del TCS, vi è un servizio esclusivo che verrà effettuato allo stand del club durante i
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Animazioni, informazioni e ospitalità: sono le classiche caratteristiche che si ritrovano allo stand del Touring Club Svizzero al Salone dell’automobile di Ginevra (Nr. 0001, halle d’entrata). Quest’anno la tradizionale presenza del TCS all’esposizione è posta all’insegna della sicurezza stradale. Con lo slogan «Viaggiare in piena sicurezza» la maggiore organizzazione svizzera della mobilità vuole attirare l’attenzione sul suo impegno ultracentenario a favore del miglioramento della sicurezza degli utenti della strada, pedoni compresi. Un’attività che il TCS esplica concretamente attraverso la società filiale Test& Training, che sulle sue piste organizza in tutta la Svizzera corsi di formazione e di perfezionamento di guida per i conducenti di ogni tipo di mezzo di trasporto, dall’automobile alla motocicletta fino ai camion. Alcuni istruttori di Test&Training sono a disposizione dei visitatori del Salone per presentare i corsi proposti nei centri di guida del TCS.
Uno spazio per informarsi, divertirsi e riposarsi: lo stand del TCS al Salone di Ginevra.
giorni del Salone: i soci possono ottenere gratuitamente la «scheda di soccorso». Si tratta di un foglio da conservare dietro la visiera parasole sul lato conducente, che contiene informazioni tecniche importanti per i soccorritori che accorrono in caso di incidente. Queste informazioni permettono l’uso ottimale degli attrezzi di soccorso per liberare i passeggeri incastrati nella vettura, riducendo così la durata dell’intervento e aumentando di conseguenza le chance di salvare delle vite. Un altro simpatico «strumento» presente nello stand per promuovere la sicurezza
stradale sono le poltrone «Turbosiesta»: i visitatori stanchi di girare tra le sale dell’esposizione possono accomodarvisi per una pausa rilassante... contro i rischi della stanchezza al volante. Ma tutti i soci del TCS presenti al Salone sono benvenuti allo stand del club anche solo per bere un caffé o una bibita analcolica. Gratis, naturalmente! ac
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Info Touring I soci del TCS godono di uno sconto di 3 franchi sull’entrata al Salone (non cumulabile con altre riduzioni), presentando alla cassa il tagliando in calce assieme alla tessera sociale 2011.
BUONO SCONTO di un valore di CHF 3.- sul prezzo dell’ingresso al Salone dell’Auto 2011 Nome Cognome No di socio TCS
www.salon—auto.ch con Valido esclusivamente alle casse del Salone dell’Auto 2011 in cambio di un biglietto d’ingresso. Questo sconto è valido unicamente su presentazione della tessera di socio del TCS. Il buono vale per un solo socio, non è cumulabile con altri vantaggi (come ad esempio il Combi FFS, le tariffe speciali per gruppi, ecc.). Non può essere scambiato in denaro.
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società e mobilità | touring 4 | 3 marzo 2011
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Partecipare ad una conferenza telefonica, cambiare la destinazione nel navigatore satellitare, cercare una canzone sul player, discutere, litigare e tentare di calmare i bambini che siedono sui seggiolini posteriori – l’automobile come «spazio abitativo» o «ufficio mobile» è problematico. Spesso i datori di lavoro pretendono che il personale sfrutti il «tempo morto» al volante facendo telefonate. E poi improvvisamente capita il botto, senza ricordarsi nemmeno se il semaforo fosse verde o rosso. Stando alla statistica del 2009 stilata dall’Ufficio prevenzione infortuni (upi), sempre più motociclisti vengono urtati dagli automobilisti che non li hanno visti in tempo perché intenti a discutere al cellulare invece di concentrarsi sul traffico.
Quando la guida diventa secondaria Un incidente su tre è dovuto a distrazione e disattenzione al volante. Il pericolo a bordo sono le discussioni al telefonino e gli apparecchi per la navigazione.
Col pensiero altrove | La comunicazione
fatta dalla polizia quasi quotidianamente è ormai nota: «Per motivi ancora da stabilire, il conducente ha oltrepassato la linea di sicurezza invadendo la corsia opposta e ha provocato una collisione frontale». In genere le cause si chiariscono dopo: un colpo di sonno, disattenzione e distrazione. Recentemente la polizia cantonale zurighese ha indicato in un comunicato sugli incidenti stradali che «una discussione al telefonino può distrarre talmente il cervello del conducente, da ridurre le attività possibili a solo quelle strettamente legate ai comportamenti abituali». Ciò significa che condurre l’autovettura è ancora possibile, ma solamente in modo perlopiù automatico, come ad esempio il fatto di scrivere al computer usando le dieci dita che pigiano i tasti in modo inconsapevole. «L’elaborazione dei pensieri per manovrare il veicolo avviene in ritardo oppure mai, e di sicuro non in tempo per reagire a pericoli che sorgono improvvisamente», spiega Frank Rüfenacht. Il responsabile del settore traffico presso la polizia cantonale di Berna riporta le esperienze di colleghi quando pattugliano a bordo di veicoli civili: «Spesso gli automobilisti che telefonano guidano in linea serpeggiante e riducono la velocità senza apparente motivo». E capita ugualmente che la direzione venga cambiata in modo brusco.
Come ubriachi | Markus Hackenfort, direttore di progetto per la ricerca sugli incidenti all’Istituto di psicologia applicata presso l’Alta scuola per le scienze applicate di Zurigo (HAP), fa riferimento a studi internazionali che mostrano che quando si telefona, ma anche nel caso di altre distrazioni
Le cause di distrazione quando si è al volante sono molteplici. Questa situazione fittizia ne illustra alcune.
3 marzo 2011 | touring 4 | società e mobilità
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La posizione del TCS � Al momento attuale il TCS non ritiene necessaria l’introduzione di un divieto totale del telefono alla guida, «dato che una tale misura non può essere applicata né controllata». � Naturalmente il TCS non contesta assolutamente l’influsso del telefonare sulla concentrazione del conducente. D’altra parte i pericoli di distrazione in automobile sono molteplici e non si riducono all’uso di un dispositivo vivavoce. � Il TCS raccomanda di attivare la segreteria telefonica («combox») prima di mettersi alla guida oppure in casi di emergenza fermarsi e richiamare. Informazioni: al sito Internet del TCS www.tcs.ch, rubrica sicurezza, prese di posizione, dispositivi vivavoce. ve
Keystone
in automobile, il tempo di reazione si allunga del 30 sino al 50 percento: «Ci si rende conto di un numero minore di utenti della strada. Lo sguardo è distolto dalla strada per un tempo sino a quattro volte maggiore». In caso di distrazione grave durante la guida, soprattutto per l’uso del cellulare, il numero di errori nel cambio di corsia aumenta sino al 140 percento. Le linee di sicurezza o i semafori rossi sembrano svanire nella nebbia: «Non vengono rispettati senza quasi accorgersi», spiega Markus Hackenfort. Nel conducente cala un paraocchi che limita lo sguardo come in seguito ad un eccessivo consumo di alcol: «Discussioni al telefono inferiori ai due minuti aumentano la probabilità di incidente di oltre cinque volte». Al momento della telefonata il rischio di un incidente stradale aumenta del fattore 4, «con o senza vivavoce», afferma l’esperto psicologo del traffico. Decisiva è l’assenza del pensiero, «la strada, il traffico e gli altri veicoli diventano cose secondarie».
La morte al volante | Nel 2009 nel Canton Zurigo sono stati provocati 3000 incidenti della circolazione a causa della disattenzione e della distrazione. Un terzo di questi con feriti. La polizia cantonale zurighese e le polizie comunali del Canton Zurigo, con in prima fila Zurigo e Winterthur, hanno condotto, dal 23 settembre al 4 novembre 2010, una campagna con il titolo «Distratto – la morte viaggia con te». Sostenuta da diversi corpi del concordato di polizia della Svizzera orientale, aveva quale obiettivo, la riduzione del numero d’incidenti causati dalla distrazione. Per la promozione sono stati impiegati cartelloni, spot pubblicitari e cartoline con diversi soggetti. Con lo stesso obiettivo, nel 2011 e 2012, i Cantoni del concordato di polizia Svizzera nord-occidentale condurranno la campagna di prevenzione «Volo cieco». Un titolo
scelto non a caso: ad una velocità di 50 chilometri all’ora, distogliere lo sguardo per un secondo corrisponde ad un «volo cieco» di 14 metri e nel caso di una velocità di 120 km sono addirittura 33 metri.
Quando ci si sente sicuri | Le campagne di sensibilizzazione sono assolutamente necessarie anche dal punto di vista della polizia, dato che stando alla statistica dell’upi la distrazione e la disattenzione giocano un ruolo centrale nel 40 percento degli incidenti autostradali. Di questi, il 60 percento sono tamponamenti, in cui sempre più persone rimangono ferite, anche in modo grave. Il dato sorprendente è che questi incidenti accadono soprattutto quando la condizione stradale non è problematica, quando gli automobilisti si sentono sicuri e comodi, alzano la musica, chiamano un collega oppure cambiano l’indirizzo nel navigatore. Un comportamento che può essere punito: chi causa un grave incidente per disattenzione deve fare i conti con multe salate ed eventualmente addirittura il ritiro della patente. Cifre ancora ignote | Telefonare con un
cellulare all’orecchio è vietato, chi viene colto in flagrante paga 100 franchi. In automobile è permesso telefonare con un dispositivo vivavoce, ma il conducente può essere comunque multato, se ad esempio chiacchierando guida in modo distratto mettendo in pericolo gli altri utenti della strada. Scrivere SMS e leggere è vietato ed è sanzionato con multe e il ritiro della patente. Frank Rüfenacht deplora il fatto che la polizia sia in grado di individuare soltanto la punta dell’iceberg. Purtroppo manca il personale per effettuare controlli più frequenti. La cifra oscura è dunque ancora enorme. Inoltre, quasi nessuno ammette di aver provocato l’incidente a causa della telefonata che stava facendo. Kurt Venner
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3 marzo 2011 | touring 4 | società e mobilità
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Incidenti con bici: l’automobilista risponde sempre
Prestigio: Turkish Airlines sponsorizza grandi squadre di calcio, come il Barcellona.
Fuga in avanti... via Istanbul Turkish Airlines si sta trasformando in una compagnia aerea globale con un’enorme rete di collegamenti e una grande flotta. L’hub di Istanbul è in posizione strategica.
› Una delle compagnie aeree più redditizie
al mondo, con la nona più grande rete di rotte, e con in programma il raddoppio della flotta entro dieci anni degli attuali 153 velivoli, nonché il migliore servizio di bordo in economy class al mondo: ecco il ritratto di Turkish Airlines, la compagnia di bandiera turca che di recente è stata presentata con orgoglio alla stampa specializzata svizzera nella sede centrale a Istanbul.
Alleanza | Per lungo tempo Turkish Air-
lines è rimasta nell’ombra, anche a causa dei problemi di sicurezza del passato: l’ultimo incidente risale al 2009 quando un Boeing 737-800 è precipitato ad Amsterdam in fase di atterraggio, provocando sette morti. Un tempo Turkish era legata al programma-miglia lanciato da Swissair «Qualiflyer». Poi la svolta: la compagnia turca dal 2008 è membro della rinomata Star Alliance, ancora assieme a Swiss. Turkish ha ripreso quota e lo Stato lascia molta libertà di azione alla compagnia che è per il 51% in mani private, come ha spiegato Levent Selvili, direttore di Turkish Airlines Zurigo. La velocità in cui si è sviluppata è da capogiro, ma sinora i numeri hanno dato ragione a questa politica espansionistica. Una delle carte vincenti di Tur-
kish è, oltre alla dimensione del mercato interno (72 milioni di abitanti), l’ottima posizione geografica sulla via verso l’Asia e i paesi dell’ex Unione Sovietica. Con voli a buon mercato su jet a media distanza, punta a conquistare l’Africa. E sempre più svizzeri usano l’hub Istanbul-Atatürk per raggiungere l’Estremo Oriente. I tempi di transito sono migliori rispetto agli scali nei Paesi arabi. L’anno scorso, Turkish Airlines tra Zurigo, Basilea, Ginevra e Istanbul ha servito 400 000 passeggeri. Heinz W. Müller
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A tutto campo Per coprire il fabbisogno di piloti, Turkish Airlines gestisce un centro di formazione altamente moderno con simulatori di volo del valore di svariati milioni. Allo stesso modo, alla sede centrale si trova una filiale della società di catering austriaca DO & CO, che rifornisce i velivoli turchi. A livello di marketing, ha fatto scalpore il contratto di sponsoring tra la Turkish e i due club calcistici di punta Barcellona e Manchester United. Alcuni aerei volano con i colori delle maglie di queste squadre. hwm
Capita spesso che gli automobilisti si sentano disorientati in seguito ad un incidente con un ciclista. Anche se la colpa ricade al 100% sul conducente della bicicletta, l’automobilista e la sua assicurazione devono prevedere di sopportare i danni per una quota variabile tra il 25 e il 35%. Un fatto dovuto a norme diverse sull’attribuzione di responsabilità. La responsabilità civile dell’automobilista comporta una responsabilità per rischio. Egli risponde per il rischio di danneggiamento connesso con il fatto di circolare con la sua automobile (velocità e massa), in aggiunta ad un’eventuale colpa. Diverso il discorso per il ciclista: egli sottostà alla responsabilità per danni, per cui da un punto di vista della responsabilità civile risponde unicamente per i costi causati dalle proprie colpe. In caso di incidente con un ciclista, questa distinzione ha come conseguenza che l’automobilista, anche quando è assolutamente incolpevole, non viene indennizzato per la totalità dei danni subiti. Inoltre, a causa del rischio connesso con il fatto di circolare con la sua automobile, sopporta anche una parte dei danni subiti dal ciclista. Il suo grado di responsabilità dipenderà quindi dalla gravità della colpa del ciclista: quanto minore sarà quest’ultima, tanto maggiore sarà la responsabilità per rischio dell’automobilista. Soltanto in casi davvero eccezionali l’automobilista può aspettarsi un’assoluta esclusione di colpa. Deve provare che il nesso causale tra l’uso della sua automobile e i danni è stato spezzato da una grave colpa del ciclista mentre egli non è in alcun modo responsabile. Ad esempio, se un ciclista ubriaco fradicio tagliasse una curva viaggiando senza mani e finisse addosso ad un’automobile ferma correttamente ad uno stop, solo allora l’automobilista sarà esente da qualsiasi onere.
L’autore è giornalista giudiziario accreditato presso il Tribunale federale.
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3 marzo 2011 | touring 4 | società e mobilità
Venti volte più scooter in venti anni Nel 2010 in Svizzera risultavano immatricolati 5,4 milioni di veicoli a motore, il 42% in più rispetto al 1990. Gli scooter hanno registrato un vero e proprio boom.
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Nel 2009, il parco di automobili ha superato la soglia dei quattro milioni toccando quota 4,1 milioni. Tra il 1990 e il 2010, il numero di auto private è aumentato del 37%, i veicoli per il trasporto di persone sono cresciuti del 69% e quelli per il trasporto di cose del 33%.
Donne più disciplinate Analisi statistica Stando all’Ufficio prevenzione infortuni (upi), l’alcol e la velocità provocano gli incidenti più gravi. In entrambe le categorie, sono soprattutto gli uomini a risaltare in modo negativo: il 18% degli uomini colpevoli di un incidente hanno schiacciato troppo sull’acceleratore, contro l’11% delle donne. Ancora più marcata la differenza con l’alcol: in questo caso, abbiamo l’11% degli uomini contro il 4% delle donne. Gli incidenti causati dalle donne sono piuttosto dovuti a un mancato rispetto della precedenza.
mi 20 anni, nel periodo tra il 2009 e il 2010 si è avuta una ripresa con un aumento dell’1,7%. È aumentata notevolmente la quota di automobili che non vanno esclusivamente a benzina: nel 2010 erano 739 000 veicoli (il 18% del parco) con motore diesel e 17 100 con motori ibridi (a benzina ed elettrici). Il numero delle vetture con unicamente motore a benzina è in calo dal 2003. Nel 2010 il numero delle auto familiari è salito a 914 000 unità, corrispondenti al 22% del parco automobili (1990: 14%). tg
Più ritiri di patente
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Scooter alla grande | In questi venti an-
ni, il numero delle due ruote motorizzate è più che raddoppiato (118%), un balzo dovuto soprattutto alla popolarità degli scooter. Questi ultimi hanno registrato un’impennata di venti volte, mentre le moto classiche sono aumentate del 45%. La quota di scooter costituisce così il 37% di tutto il parco delle moto. Il 30 settembre 2010 erano immatricolati 4,1 milioni di automobili. Mentre a causa della debole congiuntura nel 2009, con lo 0,5%, il parco automobilistico ha segnato la più scarsa crescita degli ulti-
Gli scooter stanno avanzando in modo irresistibile sia all’estero che in Svizzera.
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Statistiche 2010 Stando all’Ufficio federale delle strade (Ustra), nel 2010 in Svizzera sono state revocate quasi 79 000 licenze di condurre, circa 4000 in più (+5,4%) dell’anno precedente. In particolare, si è raggiunto il record di ritiri per eccesso di velocità: 35 427 (+1,2%). Anche i casi di revoche per guida in stato di ebrietà sono aumentati del 5,4% (18 371), arrestando la tendenza al ribasso osservata negli ultimi anni. Per quasi due terzi dei casi, la durata della revoca oscillava da uno a tre mesi. Mentre quasi il 18% delle licenze di condurre è stato ritirato a tempo indeterminato. Infine, l’anno scorso sono state revocate quasi 10 000 (+8,2%) patenti in prova a neo conducenti.
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3 marzo 2011 | touring 4 | società e mobilità
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Meno morti in strada Il numero di morti della circolazione è in graduale calo: stando a uno studio dell’Ufficio prevenzione infortuni (upi) nel 2010 si sono verificati il 6% in meno di morti sulle strade. Per contro, il numero dei pedoni rimasti uccisi è aumentato di un quarto.
› È rallegrante il fatto che il numero di morti sul-
Problema pedoni | Non vi è regola senza eccezione: mentre nel 2009 si è registrato un aumento sproporzionato dei feriti e dei morti tra i ciclisti, nel 2010 è avvenuto tra i pedoni: il numero di morti è aumentato di un quarto l’ultimo anno. Nel 2009 i morti erano 60 e i feriti gravi 704, l’anno scorso 76 hanno perso la vita (+27%) e 706 sono rimasti feriti in modo grave (0%). Il fatto «interessante» è che l’aumento delle vittime è dovuto interamente agli incidenti avvenuti fuori dalle strisce pedonali, saliti da 39 a 56. Il numero di vittime sulle strisce è invece rimasto stabile (20 morti, 2009: 21). In generale, la maggior parte degli incidenti con pedoni è avvenuta
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le strade svizzere sia in graduale calo: l’anno scorso sono decedute 328 persone, corrispondente al 6% in meno rispetto al 2009. Lo si evince da un’indagine dell’Ufficio prevenzione infortuni (upi) presso le polizie cantonali. Nel 2005 i morti erano ancora 409. Anche per quanto riguarda i feriti gravi si registra una tendenza al ribasso: l’anno scorso erano 4508, contro il 4708 del 2009 (–4%). Stando all’upi, il costante calo è dovuto, tra l’altro, ai «progressi tecnologici delle automobili così come alle misure di prevenzione e di repressione adottate dalla polizia stradale».
I pedoni spesso attraversano la strada fuori dai passaggi pedonali, con conseguenze talvolta tragiche.
nell’attraversare la strada, nelle località e nei momenti di maggior traffico. Anche per questo il Touring Club Svizzero si impegna a favore di ulteriori miglioramenti della sicurezza sugli attraversamenti. Nei prossimi tre anni il TCS condurrà test comparativi in 30 città del Paese. hwm/md
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Contro la persecuzione delle auto Stando ad auto-svizzera, l’associazione degli importatori di auto, i conducenti rischiano di subire un raddoppio dei costi, nel caso in cui la Berna federale approvi tutti i progetti fiscali in consultazione.
› «Chiediamo una politica dei trasporti più
equa: sia rispetto alla distribuzione degli oneri sia rispetto alla realtà», ha affermato di recente Max Nötzli, presidente di autosvizzera. Oggi un quarto dei soldi riscossi agli automobilisti viene impiegato nei trasporti pubblici. I progetti attualmente in consultazione presso l’amministrazione che non fanno gli interessi degli automobilisti, come il sistema del bonus malus a livello federale, il rincaro del contrassegno autostradale e delle tasse sul CO2, l’aumento della tassa di circolazione e altre idee an-
cora, comporterebbero un massiccio aumento dei costi per i conducenti di autoveicoli. «Questa ‘svolta verde’ rincarerà del doppio viaggiare in auto in Svizzera», ha calcolato il direttore di auto-svizzera Andreas Burgener. Se si ipotizza una prestazione su strada annua di 15 000 km, i costi statali per il 2010 di un’auto comune ammonta a 1972 franchi. «Nei prossimi quattro anni, i costi farebbero un balzo sino a toccare quota 4357 franchi», nel caso in cui – spiega Burgener – tutte le richieste politiche venissero approvate e applicate. Ciò si pone in contrasto con il fatto che l’80% delle prestazioni su strada sono state fornite dal traffico individuale motorizzato e che – afferma Burgener – il traffico stradale copre da sé i propri costi. tg
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viaggi e tempo libero | touring 4 | 3 marzo 2011
Immersioni in paradiso Chi rimane ammaliato dalle isole solitarie, alle Maldive vive la vacanza perfetta. L’arcipelago accoglie tutti e propone capanne per i sub fino ai resort di lusso con maggiordomo personale.
› A dieci ore di volo dalla Svizzera, si trova-
no le Maldive, che sembrano essere state sparpagliate distrattamente nell’immenso Oceano Indiano. Le isole sono di un verde lussureggiante al centro e le spiagge di un bianco luminoso, con la sabbia che sembra zucchero a velo, che si immerge in lagune turchesi. Un quadro che è garanzia di vacanze spensierate. Per la precisione, le isole sono 1196, distribuite su una superficie lunga 820 km e larga 130, e raggruppate in 26 atolli. Sfruttate dal turismo sono però solo 100, comunque abbastanza per soddisfare qualsiasi desiderio: oziare all’ombra di una palma, crogiolarsi al sole, gustare la cucina leggera o dedicarsi alla lettura. Gli ospiti però ogni giorno devono affrontare una decisione impegnativa: fare la passeg-
giata attorno all’isola partendo da sinistra o da destra? Naturalmente a piedi nudi, come si usa fare su tutti gli isolotti, sia che si alloggi in capanna o in villa di lusso, sia a colazione che a cena, sempre a piedi nudi.
Un enorme acquario | Se la vita sulle varie isole si assomiglia, non così sott’acqua, dove il mondo si divide in due: chi usa il boccaglio e chi le bombole. In molte destinazioni di ferie al caldo il piacere di incontrare un pesce lungo un metro, in genere una grande focena, è riservato solo ai sub, sulle Maldive invece anche chi usa maschera, pinne e boccaglio può vivere tale esperienza. Niente paura, l’incontro ravvicinato con uno squalo balena non è in agenda, ma può certo capitarvi uno squalo di barriera
lungo un metro e non pericoloso. Sempre presenti da ammirare sono mante, seppie, enormi banchi di variopinti pesci dai nomi evocativi come pagliaccio, pappagallo e angelo, e più rare, le tartarughe marine. Come un enorme acquario che non si fa nemmeno fatica a raggiungere, perché la barriera corallina è vicina alla spiaggia e basta mettere la testa sott’acqua per attirare la curiosità dei pesci che vogliono scoprire chi ha fatto irruzione nel loro spazio naturale. Incontri senza parole, che lasciano il segno. Per chi cerca queste emozioni, l’isola ideale è la lunga e stretta Helengeli. «Siamo un paradiso per sommozzatori, perché tranquillo e familiare, dove non si sa cosa siano le scarpe e dove si ha una barriera corallina sulla porta di casa», la descrive così il ma-
3 marzo 2011 | touring 4 | viaggi e tempo libero
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Lagune turchesi, sabbia finissima, una ricca barriera corallina: Mirihi garantisce stupendi soggiorni.
Una passeggiata il mattino presto sulla spiaggia bianchissima del Meeru Island Resort, quando molti ospiti dormono ancora nelle loro lussuose ville, è un inizio di giornata rigenerante. Sempre sorridente e sempre al vostro servizio, il personale locale offre il meglio nei resort.
OMAN INDIA
YEMEN
SOMALIA MALDIVE Male
SRI LANKA
500 km
nager Manfred Pozvek cresciuto a Grenchen (SO). Su Helengeli gli ospiti abitano in semplici, ma puliti bungalow senza telefono e televisore. Si ha tempo dunque per parlare e lo si fa in svizzero tedesco, in francese e nella lingua di chi si immerge ogni giorno. Già all’arrivo si è accolti con il «tu» e si vive senza complicazioni in un’atmosfera decisamente naturale.
Per persone attive | E se dovesse scom-
parire il sole e piovere, e succede anche per un giorno a catinelle, ci sono alternative. Sulle isole più grandi rispetto a Helengeli come l’isola Meeru si può prenotare un trattamento nella spa. Chi desidera fare sport, e non vuole limitarsi al sub e allo snorkeling, su Meeru si può sfogare sul campo da
tennis o di calcio in erba sintetica. Il ventaglio di scelte tra budget è relativamente ampio, si può optare per un «all inclusive» così come per una lussuosa villa sulla spiaggia con la Jacuzzi in terrazza. Come il Meeru Island Resort anche il Maafushivaru Resort, riattato recentemente, è situato nel segmento di prezzo medio. La piccola isola «Lonubo» è invece a disposizione solo dei propri ospiti e unicamente come destinazione per fare picnic. Questo tipo di gite per picnic o snorkeling su altre isole vicine sono previste da molti resort, ma non così esclusive come quella offerta da Maafushivaru con «Lonubo».
Le romantiche | Piccola, idilliaca e romantica, con una barriera corallina multi-
colore e un cielo tanto stellato da rischiarare la notte – ecco Mirihi. Tutte caratteristiche che rendono euforiche le coppie che possono anche godere di una cucina eccellente con servizio accurato e cordiale. L’isola è da sogno e la vacanza si colloca nel segmento di prezzo alto. Su Mirihi la zurighese Amy Stierli ha realizzato il suo sogno, che ora condivide con i numerosi ospiti.
Con maggiordomo | Ammettiamolo, in privato non ci facciamo servire da un maggiordomo, che ci sgrava da qualsiasi piccolo compito di casa. Nell’Hideaway Resort sull’isola Dhonakulhi gli ospiti invece possono lasciarsi cullare da tale servizio extra, continua a pagina 33
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Liguria
3 marzo 2011 | touring 4 | viaggi e tempo libero
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foto ald, Christian Bützberger, carta TCS Visuell
Un paradiso tanto bello quanto fragile
Con maschera, pinne e boccaglio nella barriera corallina di Helengeli si vedono pesci variopinti.
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o meglio, devono, dato che nella prenotazione dell’alloggio il maggiordomo è incluso automaticamente. Un dettaglio non da poco che conferisce al soggiorno un fascino particolare. In effetti, dopo il primo giorno necessario per abituarsi, tutto prosegue in modo naturale. L’isola è tra le più grandi, e una passeggiata tutt’attorno dura ben, si fa per dire, tre quarti d’ora. L’incontro più emozionante è avvenuto a bordo del battello al largo dell’isola quando le guide ci hanno indicato un branco di mante. I pesci neri, piatti come omelette e grandi sino a quattro metri, stavano brucando pacificamente il plancton trasportato dalla corrente.
Buffet e spa | Come in ogni vacanza che si rispetti, non deve mancare un’offerta gastronomica pregiata, che alle Maldive viene custodita gelosamente nella cella frigorifera. I cuochi provenienti perlopiù dallo Sri Lanka e dalle regioni meridionali dell’India
riescono a preparare incantevoli buffet, e nei ristoranti di tutti i resort visitati la classe è sopraffina. Dalla cucina escono piatti freschi, leggeri e con un tocco creolo e un forte orientamento verso il mare. Il menu comprende anche composizioni di carne, frutta tropicale, verdure saporite, pietanze sempre presentate in modo fantasioso. E la carta dei vini può competere con le offerte nei ristoranti di punta europei. Straordinaria anche l’offerta delle spa. Su Helengeli e Mirihi sono relativamente piccole, su Meeru sono molto spaziose e sono enormi sull’Island Hideaway Resort. La visita di queste strutture di benessere è indispensabile per rendere perfetta la vacanza di relax sulle Maldive. L’atmosfera è estremamente gradevole, perché la gran parte degli ospiti reagisce al servizio del personale sempre con un sorriso spontaneo. Alle Maldive non sono ben accolte le persone che si danno delle arie da vip. Qui tutti camminano in calzoni corti e a piedi nudi…
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Christian Bützberger
Da sapere Viaggio: Edelweiss Air e Swiss volano da novembre a marzo tre volte la settimana direttamente da Zurigo a Male. Prezzi: in estate, la versione più a buon mercato con partenza dal 14 maggio da Zurigo per una persona: Helengeli, mezza pensione, da 2420 fr.; Meeru, pensione completa, da 2410 fr.; Maafushivaru, pensione completa, da 3605 fr.; Mirihi, mezza pensione, da 4175 fr.; Island Hideaway Resort, mezza pensione, da 4320 fr. Ingresso: passaporto con validità non inferiore ai 6 mesi. Salute: sulle isole più grandi sono stazionati dei medici, si consiglia di mettere nel bagaglio una farmacia da viaggio ben assortita. Abbigliamento: giacca a vento necessaria. Trasferte: per corte distanze con speedboot, altrimenti idrovolante. Mezzi di pagamento: dollari USA e maggiori carte di credito. Prenotazioni/informazioni: Manta Reisen tel. 044 277 47 01 (reparto Maldive), www.manta.ch e www.viaggi-tcs.ch. Bü
Le Maldive sono destinate ad essere completamente sommerse fra 20, 50 anni oppure mai? Per dare una risposta ad una domanda così vitale, il nuovo giovane presidente Mohamed Nasheed non si limita ad ascoltare i numerosi consulenti ed esperti, ma va anche a vedere con i propri occhi com’è la situazione. Così, assieme al governo al completo, si è immerso per un paio di metri per dimostrare al mondo intero cosa succede se si continua ad affrontare soltanto con le parole il tema del cambiamento climatico, invece di intraprendere dei provvedimenti incisivi. Ha inoltre annunciato che entro il 2020 sostituirà il petrolio con energia rinnovabile per costruire un futuro con un bilancio di CO2 neutrale. La compagnia aerea Edelweiss ha già cominciato a dare il suo contributo concreto alla protezione dell’ambiente nell’arcipelago. Sul volo verso Male ogni passeggero riceve un sacchetto per i rifiuti con la richiesta di mettervi le vecchie batterie, i tubetti di plastica vuoti ecc. Gli ospiti svizzeri abituati alla separazione dei rifiuti seguono alla lettera l’indicazione e al momento del volo di ritorno riconsegnano i sacchetti pieni allo sportello della compagnia, che li porta in Svizzera per essere eliminati in modo appropriato. Un piccolo provvedimento, ma che comunque ottiene il risultato che in questi paradisi naturali i viaggiatori lasciano come ricordo solo l’orma dei loro piedi nella sabbia. Le prossime generazioni ne saranno riconoscenti. L’anno scorso 30 000 svizzeri hanno soddisfatto il loro desiderio di vacanze in questo paradiso. Una cifra che, considerata in rapporto al numero di abitanti del nostro paese, è enorme. Inoltre sugli atolli si trova una buona dose di swissness costituita dai diversi svizzeri che lavorano alle Maldive. Alcuni confederati lavorano in paradiso, mentre altri pagano per trascorrerci le vacanze, e a un prezzo non irrisorio, al contrario. Non sono in pochi a sostenere che si paga troppo, ma se si tiene conto che quasi ogni cosa viene importata sull’isola a bordo di un aereo, una nave o una barca, allora risulta che il prezzo non è poi così esagerato. Forse anche solo pensando che per avere il paradiso si deve essere disposti a pagare un certo prezzo. Almeno una volta nella vita, ci si dovrebbe concedere una vacanza in paradiso, ossia alle Maldive. Bü
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3 marzo 2011 | touring 4 | viaggi e tempo libero
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il consulente di viaggio
Urs-Peter Inderbitzin
foto ald
Quando il treno è in forte ritardo...
Tutti a bordo! Ogni anno, 100 000 svizzeri prenotano una crociera alla scoperta dei mari più belli del globo. Le vacanze sugli «hotel galleggianti» stanno vivendo un vero e proprio boom. E le compagnie marittime soddisfano la crescente domanda con nuove navi. Nei prossimi mesi otto imbarcazioni compiranno il loro viaggio inaugurale: Marina, Seabourn Quest, AIDAsol, L’Austral, Celebrity Silhouette, Carnival Magic, Disney Dream e Costa Favolosa. Anche il 2011 sarà dunque un anno emozionante per i crocieristi, anche perché ce n’è per ogni gusto: imponenti giganti degli oceani così come piccole navi di lusso, ma anche normali imbarcazioni con prezzi accessibili a tutti. Lo specialista di crociere e-hoi presenta le offerte sul sito www.e-hoi.ch, dove possono essere prenotate direttamente. Non meno predilette sono le crociere fluviali. Poco importa se su Reno, Danubio, Mosella o Rodano, ai siti Internet www.thurgautravel.ch, www.mittelthurgau.ch o www.a-rosa.de/flussschiffe, si trova di sicuro il proprio viaggio. Bü
Novità Viaggi TCS
Auto a nolo Sunny Cars Sconto del dieci percento In collaborazione con il partner Sunny Cars, Viaggi TCS offre ai soci una riduzione del 10% sull’auto a noleggio, in qualsiasi posto del mondo. La riduzione è concessa a ogni prenotazione fatta online entro il 30 aprile per una consegna del veicolo al più tardi il 31 marzo 2012 – www.viaggi-tcs.ch (rubrica: viaggi > prenotare online > auto a noleggio & motorhome > sunny cars.
Catalogo Wunderwelt 24 viaggi Su incarico di Viaggi TCS, Kuoni ha elaborato un ampio ventaglio di viaggi di gruppo accompagnati. Il catalogo comprende 24 proposte di viaggio in tutti i continenti. Nuovo nel programma vi è tra l’altro il viaggio alla scoperta della Malaysia e del Borneo, ricco di contrasti tra modernità e tradizione, grattacieli e animali selvaggi. Prenotando con largo anticipo i soci del TCS ottengono una riduzione. Catalogo e prenotazione in ogni filiale Kuoni o al sito www.reisen-tcs.ch/wunderwelt.
A dorso di cavallo Equitazione Scoprire il mondo a cavallo è un’emozione particolare. Chi fa equitazione per hobby lo sa bene, come sa perfettamente dove praticarla. Quest’anno i favoriti sono: Spagna, Germania, Italia, Stati Uniti, Sudafrica e Giordania. Bel tempo, cavalli fantastici, trasferte di varia lunghezza, voli a buon mercato verso Malaga, Barcellona o Madrid. L’Andalusia è ai primi posti delle preferenze, seguito da Catalonia, Maiorca e Castiglia. Ulteriori informazioni dallo specialista ad Allschwil – www.equitour.com.
Se il treno è molto in ritardo e sono soddisfatte determinate condizioni, allora il passeggero ha diritto a un indennizzo. Se il treno proveniente dall’estero raggiunge il luogo di destinazione in Svizzera con oltre due ore di ritardo, il cliente ha diritto alla metà del prezzo del biglietto. Se il collegamento internazionale è in ritardo di almeno 60 minuti, viene rimborsato il 25% del biglietto. L’indennizzo deve essere richiesto con un formulario apposito, che viene distribuito dal personale in treno oppure allo sportello. I collegamenti in TGV sono rimborsati già a partire da un ritardo di 30 minuti con un terzo del valore del biglietto e con la metà da 120 minuti. Anche nel traffico interno i passeggeri hanno diritto a un risarcimento se il treno ha un ritardo di almeno 60 minuti su un treno a lunga percorrenza (ad es. IC, ICN). I passeggeri ottengono un buono ferroviario denominato «Sorry» del valore di 10 fr. in seconda classe e di 15 fr. in prima. Se a causa del ritardo il passeggero perde l’ultima coincidenza offerta dall’orario, le FFS organizzano e pagano una notte in albergo del valore di 150 fr. al massimo oppure – se è ragionevole – un viaggio in taxi sino alla destinazione finale sul biglietto dello stesso valore massimo. Attenzione: senza ricevuta, nessun rimborso. Se a causa del ritardo un cliente perde un volo, un concerto o arriva in ritardo al lavoro, le FFS sono sollevate dalla propria responsabilità, dato che per queste conseguenze, la legge sul trasporto pubblico non prevede degli indennizzi. Nessun obbligo nemmeno nel caso di ritardo nel traffico sulla rete nazionale dovuto a circostanze su cui le FFS non possono influire e le cui conseguenze non possono essere evitate, come maltempo, caduta massi, sciopero o incidenti in cui sono coinvolte delle persone. Si veda anche il sito www.ffs.ch, rubrica: «diritti dei viaggiatori».
L’autore è giornalista giudiziario accreditato presso il Tribunale federale.
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club e soci | touring 4 | 3 marzo 2011
L’hobby diventa mestiere Già camperista per diverso tempo, all’età di 58 anni ha trasformato il suo hobby preferito in un lavoro a tempo pieno: da quattro anni la bernese Käthi Sommer è la Product Manager dei 18 camping club regionali del TCS.
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Un tempo con figli e marito, oggi con il marito e i nipotini, Käthi Sommer di Steffisburg, nel Canton Berna, trascorre gran parte del suo tempo libero in un camper a Lenk (BE). «Qui posso staccare e ricaricare. A dir la verità: a staccare completamente non ci riesco mai, perché da quattro anni l’hobby del campeggio è diventato anche il mio lavoro quotidiano. E così, non torno quasi mai da un soggiorno in camping senza nuove idee», racconta la vivace Product Manager. «Il campeggio è una parte importante della mia vita, fa parte di me», aggiunge sorridendo.
sponsabili dei camping club, per il servizio alla clientela Customer Interaction Center (CIC) e per il gruppo di lavoro Camping TCS. I collaboratori del CIC contano su Sommer per ricevere istruzioni che gli permettono di fornire ai soci spiegazioni precise o di orientarli verso i servizi competenti. Käthi Sommer è anche incaricata dello sviluppo del prodotto «Affiliazione camping» e del costante miglioramento delle prestazioni esistenti. «Purtroppo questo campo non ha ancora portato frutti, per la mancanza di personale e di tempo», ammette con rammarico.
bro della direzione e di rappresentanti dei quadri dei settori societariato e turismo. In seno al gruppo di lavoro, Käthi Sommer occupa una funzione centrale, mettendo a profitto le sue idee e la sua considerevole esperienza del campeggio, ma anche applicando le decisioni adottate. Come riesce a mantenere il contatto con la base? «Restando socio del camping club di Berna e continuando a dedicarmi al campeggio, tasto quasi ogni giorno il polso ai nostri soci», ben sintetizza Käthi Sommer.
Posto su misura | Käthi Sommer è stata
Lavoro di gruppo | Da tre anni è affiancata dal gruppo di lavoro Camping, un vero e proprio tramite fra i camping club e gli organi competenti del TCS; è dotato di un ruolo consultivo e si compone essenzialmente dei presidenti dei camping club, di un mem-
In pillole Di formazione impiegata di commercio, Käthi Sommer (62) è dal 2007 Product Manager per i camping club del TCS. Lavora nei locali che a Schönbühl il TCS condivide con l’Associazione dei campeggi swisscamps. È inglobata nella divisione «Club», campo d’attività strategico «Societariato». Käthi Sommer è sposata e abita a Steffisburg (BE).
Pubblicità ai soci | La pubblicità destinata agli affiliati è una delle mansioni centrali di Käthi Sommer. «Dalla mia entrata in funzione, l’obiettivo dichiarato è di raggiungere di nuovo la soglia dei 20 000 soci campeggiatori, cosa che purtroppo non siamo ancora riusciti a fare», spiega Käthi Sommer. Comunque sia, si è riusciti ad arginare il calo permanente delle adesioni e i club regionali contano oggi quasi 18 700 soci. Nella sua mansione di Product Manager, Sommer è la piattaforma dell’informazione per il servizio camping, per i 29 direttori e direttrici degli attuali campeggi, per i re-
Peter Widmer
Mathias Wyssenbach
la prima ad occupare il posto di «responsabile prodotto dei camping club del TCS». Come ha fatto a ritrovarsi lì? Mentre il servizio Camping era incaricato da anni di gestire i campeggi del Touring Club Svizzero nella sede dell’organizzazione a GinevraVernier, attorno ai 18 camping club regionali regnava una sorta di «spazio libero», senza nessun punto di contatto chiaramente predisposto per occuparsi delle loro specifiche questioni. Inoltre, il numero di soci campeggiatori non cessava di diminuire dal 2000. In veste di ex presidente di un camping club locale e membro dell’ex commissione camping del TCS, senza volerlo Käthi Sommer si è poco alla volta trasformata in un’interlocutrice privilegiata. «È stato a quel punto che la direzione del TCS ha deciso di rafforzare e di professionalizzare l’inquadramento dei camping club, affidandogli un responsabile dei prodotti. Il mio posto è stato creato il primo gennaio del 2007», ricorda Käthi Sommer.
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Al lavoro come nel privato, Käthi Sommer dà anima e corpo per il campeggio.
3 marzo 2011 | touring 4 | club e soci
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Nuovi sconti in Ticino Il Monte San Salvatore a Lugano e la Falconeria di Locarno sono i nuovi partner del programma «Vantaggi soci» del TCS.
L’assicurazione di protezione giuridica per i beni immobiliari diventa più attraente. Prestazioni su misura adeguate ai soci del Touring Club Svizzero che vivono nell’abitazione di proprietà.
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suo lago, sull’arco alpino fino alla Savoia e sulla pianura lombarda: è quello che si ammira dalla vetta del Monte San Salvatore. Dal 12 marzo i soci del TCS godono di uno sconto del 50% (o di 2 fr. se già possiedono l’abbonamento 1⁄2 prezzo delle FFS) sui biglietti andata e ritorno della funicolare in partenza da Paradiso. In cima troveranno un ristorante, un self-service, un’area per picnic e un parco giochi per i bambini. Ovvero: tutto l’indispensabile per la famiglia che vuole trascorrere qualche ora di relax.
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Il pieno col risparmio Con le carte di credito TCS Drive c’è un doppio vantaggio: si risparmia sul carburante e si può pagare in maniera sicura senza contanti in tutto il mondo.
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Tra i rapaci | Scoprite il fascino dei TCS
mobili» rivede la sua formula in funzione di una maggiore protezione per chi abita in un’abitazione di sua proprietà. Così ha apportato alcuni adattamenti alla polizza. Adesso, ad esempio, l’assicurazione non copre più le proprietà in affitto a terzi né gli immobili commerciali. Sono, però, state migliorate le prestazioni a favore di chi vive in un appartamento o in una casa di proprietà in Svizzera (di un valore massimo di 2 milioni di fr.), estendendo la copertura ai contratti di fornitura di energia (elettricità, gas, gasolio ecc.), nonché migliorando la protezione nel diritto della proprietà per piani e per i progetti di costruzione e trasformazione del proprio alloggio. Può essere assicurato anche un alloggio di vacanza, a patto che non sia affittato. La copertura massima di Assista Immobili resta, comunque, invariata a 250 000 franchi per le spese legali e d’avvocato sostenute durante un litigio. Invece, il prezzo della polizza annua diminuisce sensibilmente: adesso costa soltanto 60 franchi al posto di 95. Per i soci già assicurati il cambio avverrà alla normale scadenza del contratto: la vecchia polizza sarà automaticamente sosti-
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Assista Immobili: la protezione giuridica del TCS che vi tutela in caso di litigi inerenti alla casa.
tuita con la nuova. Se il socio paga la fattura prima della scadenza, continua a restare assicurato senza interruzione. Se invece la paga dopo, la copertura entra in vigore l’indomani del pagamento della fattura. ac
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Info Touring Per qualsiasi informazione chiamate il numero di tel. 0844 888 111. Le condizioni generali d’assicurazione sono visionabili al sito: www.assista.ch.
grandi uccelli predatori alla Falconeria di Locarno, dove si possono osservare e fotografare aquile, falchi, gufi e avvoltoi. Dal 19 marzo, i soci TCS beneficiano di una riduzione di 2 fr. sulle singole entrate di adulti e bambini oppure di 5 fr. sulla «Family Card». Sarete protagonisti di spettacoli d’altri tempi, in cui gli uccelli si librano in volo libero seguendo i richiami degli addestratori. tg
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Info Touring Dettagli su: www.montesansalvatore.ch e www.falconeria.ch. Tutti i partner del programma Vantaggi soci e relativi sconti su: www.risparmi.tcs.ch
BP o Tamoil viene rimborsato un determinato importo: al minimo 3 centesimi al litro con «TCS MasterCard drive» oppure 4 centesimi al litro con «TCS American Express drive Gold». Inoltre, vengono accreditati fino a 7 ct. (TCS MasterCard drive) o 8 ct. (TCS American Express drive Gold) per ogni litro di carburante in base al volume annuo di spesa e alla quantità di carburante acquistato da BP e Tamoil (max. 2000 litri annui). Inoltre, sulle carte TCS Drive «principali» emesse fino al 30 aprile 2011 vengono accreditati 20 fr. come regalo di benvenuto.
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tg Info Touring Ulteriori informazioni e i moduli per la richiesta di carte sono disponibili su www.drive.ch/promotion, dove è possibile consultare la tabella di risparmio Drive con esempi sul calcolo degli sconti.
Il San Salvatore svetta sul Ceresio. Grandi show alla Falconeria di Locarno.
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3 marzo 2011 | touring 4 | il punto
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Il TCS: tra innovazione e tradizione
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In Svizzera sono immatricolate 4,1 milioni di automobili private, vale a dire il 37% in più del 1990; mentre i motoveicoli sono addirittura aumentati più del 120%! Queste cifre impressionanti dimostrano chiaramente che la mobilità motorizzata individuale è più apprezzata che mai. È indispensabile nell’ambito del mondo del lavoro, delle mansioni familiari e del tempo libero. La forte densità di veicoli è un fatto. La loro incredibile diversità è un altro. Il Salone dell’automobile di Ginevra è la vetrina ideale per presentare le tendenze e le novità del settore. Le novità per migliorare sicurezza ed efficienza energetica – la parola d’ordine è tecnologia ibrida ed elettrica – sono impressionanti, come pure la varietà delle soluzioni pratiche per rispondere alle esigenze dei consumatori. Tutte innovazioni che poggiano sia sulla razionalità sia sulle emozioni e sono il frutto dell’ambizione e delle competenze professionali di migliaia di ingegneri e designer nel mondo. Il 2011 è anche l’anno del 125° anniversario dell’automobile: nel 1886 fu infatti brevettato il motore a scoppio della MercedesBenz. I veicoli classici ultracentenari affascinano oggi giovani e anziani ovunque nel mondo. Lo sapevate che attualmente circolano sulle strade della Svizzera quasi 60 mila auto e quasi 30 000 motociclette che sono state messe in circolazione prima del 1980? Queste macchine d’epoca di oltre 30 anni sono diventate un bene culturale au-
tomobilistico, poiché sono sempre ben mantenute e curate con molto amore. Al momento del loro lancio questi veicoli erano altrettanto moderni e affascinanti delle nuove creazioni che in queste settimane si possono ammirare a Ginevra. E il nostro Touring Club Svizzero compirà 115 anni. Innovazione e tradizione: così potrebbe suonare il ritornello del TCS. Durante la sua lunga tradizione, il TCS ha continuamente sviluppato novità a favore dei suoi soci in costante crescita; come ad esempio la Patrouille, l’assistenza all’estero, la protezione giuridica oppure la sua assicurazione auto conveniente per i consumatori. L’innovazione è una tradizione al TCS. E dovrà essere così soprattutto nei prossimi anni. Gli indispensabili programmi per abbassare i costi sono stati ampiamente applicati. Esiste così lo spazio e la forza per procedere a sostanziosi investimenti finalizzati a migliorare l’efficienza del sistema di gestione dei soci e per confezionare nuove e più adeguate offerte di prestazioni. Il 96% dei cittadini svizzeri conoscono il TCS. La loro fiducia nel nostro marchio è impressionante. Per tutti i responsabili del club ciò rappresenta un incoraggiamento e un obbligo. Il marchio TCS rappresenta valori importanti: soluzione dei problemi, mobilità, aiuto, passione, vicinanza, solidità, specializzazione e non da ultimo informazione ai soci. Il nostro TCS: la cooperativa della mobilità della Svizzera.
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Niklaus Lundsgaard-Hansen, presidente centrale del Touring Club Svizzero (TCS)
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3 marzo 2011 | touring 4 | la pagina dei lettori
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il concorso
Chi è responsabile paghi i danni
Ho letto con disappunto di quel guidatore che è stato multato e privato della patente perché a 60 km/h è uscito di strada per colpa del fondo ghiacciato. La multa doveva pagarla chi incassa i nostri soldi e che non mantiene le strade in sicurezza, pagando la «vignetta» abbiamo diritto che i soldi siano usati non solo per rimpinzare le casse, ma per rendere le strade scorrevoli e sicure e non sentire (a dicembre) che bisogna ridurre il sale perché le scorte non bastano per tutto l’inverno. Visto che se un pedone cade a causa del ghiaccio le spese sono a carico del Comune, perché allo stesso modo quando le strade sono ghiacciate e non mantenute come si deve, le spese per le auto non sono dei Cantoni? Questi non si fanno scrupolo nel porre nei preventivi le entrate dei sempre più numerosi radar che, salvo alcune eccezioni, non sono posti per la sicurezza ma per le entrate che rendono. G. Moret (@) Chi fa da sé...
Un gran numero di automobilisti non segnala i cambiamenti di rotta nelle rotonde: superficialità, menefreghismo, ignoranza delle norme? Una parte di colpa l’hanno le autorità, che non intervengono preventivamente o con sanzioni. Ma anche le associazioni degli automobilisti dovrebbero dare un contributo più deciso. E allora che fare? Cari colleghi automobilisti: pensiamoci noi a segnalare in modo civile ma chiaro a chi «sgarra» l’infrazione commessa con uno o due colpi di «bilux». A furia di farsi «biluxare» qualcuno capirà e correggerà tale negligenza. Carlo Rondelli (@) Per questa rubrica valgono alcune regole: più breve è la lettera, maggiore è la probabilità che venga pubblicata; la redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile inviare le lettere per e-mail: touring@tcs.ch. Le lettere dei lettori vengono pubblicate anche nell’edizione online di «Touring» (www.touring.ch).
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Il consulente, «Touring» 3/2011
Vincete una Honda Jazz ibrida! «Touring» vi offre la possibilità di diventare il fortunato proprietario di una Honda Jazz, la prima minimonovolume con motorizzazione ibrida. Si tratta, precisamente, della versione Comfort, di un valore di 25 000 fr. Questo veicolo innovatore che viene lanciato al Salone di Ginevra concilia virtù ecologiche e polivalenza di monovolume. Dotata di un gruppo benzina e di un motore elettrico, la Honda Jazz ibrida offre una potenza combinata di 98 CV. Molto frugale, questa beniamina della circolazione urbana si accontenta di 4,5 l/100 km ed emette unicamente 104 g/km di CO2. Inoltre conserva integralmente la modularità che ne ha fatto la sua reputazione. Risulta possibile alzare la parte a sedere della panca e ottenere uno spazio di carico supplementare inedito. Di color argento, la Honda Jazz ibrida Comfort del nostro concorso è equipaggiata con ESP, 6 airbag e gli accessori usuali molto graditi (climatizzazione, finestrini elettrici ecc.). Cercate le tre risposte e vincete questo veicolo economico e dalle mille astuzie! Sponsor del premio: Honda Automobiles (Suisse) SA, Satigny/Ginevra, ww.honda.ch
Le domande: 1. In quali date si svolge a Ginevra l’81° Salone internazionale dell’automobile? 2. Chi è la Product Manager per i camping club del TCS? 3. In che anno Kerstin Cook, Miss Svizzera, ha ottenuto la patente di guida? Si possono fornire le risposte per posta (unicamente inviando una cartolina postale), tramite SMS oppure www.touring.ch, indicando in ogni caso le proprie generalità. Concorso 2/2011: il quadro è stato vinto da Moreno Pesenti di Pollegio. Congratulazioni. Condizioni di partecipazione: il concorso di «Touring» è aperto a tutti, ad eccezione dei collaboratori del TCS e dei loro famigliari. I vincitori saranno estratti a sorte e avvertiti per iscritto. I premi non possono essere sostituiti da una somma di denaro equivalente. Non viene tenuta alcuna corrispondenza in merito al concorso. Non sarà possibile ricorrere alle vie legali.
Redazione Touring, concorso per i lettori, casella postale, 3024 Berna; SMS al numero 9988 (1 fr./SMS) scrivendo «Touring» e le tre risposte o su www.touring.ch Termine d’invio: 13 marzo 2011
Impressum touring Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); vice caporedattore: Heinz W. Müller (hwm); vice caporedattore: Marc-Olivier Herren (MOH); Christian Bützberger (Bü), Antonio Campagnuolo (ac), Jacques-Olivier Pidoux (jop), Nadia Rambaldi (nr), Peter Widmer (wi). Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, Mathias Wyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Sylvie Fallot (f), Karin Kobel (t), Irene Mikovcic-Christen (assistente caporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna, tel. 031 380 50 00, fax 031 380 50 06. E-mail: touring@tcs.ch. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura:
edizione italiana: 83 141, totale: 1 325 035. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile), Gabriela Amgarten. Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 031 387 21 16, fax 031 387 21 00. Produzione: St. Galler Tagblatt SA, Basler Zeitung SA, CIE Centre d’impression Edipresse Lausanne S.A. Cambiamenti d’indirizzo: indicando il numero di socio, alla Sede centrale del TCS, cp 820, 1214 Vernier; tel. 0844 888 111; e-mail: service@tcs.ch. Abbonamento: compreso nella quota sociale annua. «Touring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.
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l’incontro | touring 4 | 3 marzo 2011
«In strada s’impara sempre qualcosa» A settembre 2010 Kerstin Cook è stata eletta Miss Svizzera. La 21enne è una neo patentata e da tre mesi va in giro con l’automobile messale a disposizione da uno sponsor.
» Nel dicembre 2010 ha superato l’esame
di guida e da allora viaggia sulla Lancia Delta del suo sponsor. Che sensazioni ha?
Kerstin Cook: Mi sento molto indipendente. Adesso posso andare dove voglio. Innanzitutto è pratico per partecipare ai miei appuntamenti in veste di Miss Svizzera. Inoltre è semplicemente una bella sensazione arrivare così velocemente da un punto all’altro.
Di quante ore di scuola guida ha avuto bisogno?
Ho superato l’esame solo al secondo tentativo. Il primo era poco prima della mia elezione e non l’ho preso sul serio. Dopo la mia elezione era difficile trovare il tempo per le lezioni di guida. Complessivamente sono state più di 40 ore. Ma devo aggiungere che ho guidato poco in privato. I miei genitori guidano con il cambio automatico.
Gli uomini affermano spesso e volentieri di essere i migliori automobilisti. Le donne guidano e parcheggiano altrettanto bene di loro?
Ci sono anche uomini che sono cattivi automobilisti. Me ne accorgo ogni giorno sulla strada. Parcheggiare, però, mi dà problemi: purtroppo in questa manovra non sono molto forte. Ma è l’esercizio che fa il maestro… Per fortuna la sua Lancia Delta dispone di assistenza al parcheggio semiautomatica.
Esattamente, l’ho già provata. La manovra dura un po’ di più e lascia un grande spazio vuoto davanti, ma è molto pratica! È comunque una strana sensazione abbandonare le mani dal volante. Come è cambiata la sua attitudine alla mobilità da quando ha un’auto propria?
Per recarmi a Zurigo utilizzo sempre ancora il treno, è più comodo e veloce. La ricerca del parcheggio e il denso traffico di Zurigo sono angoscianti. Altrimenti sono in giro principalmente con l’auto. In estate vado molto in pattini e in bicicletta, le distanze brevi le percorro a piedi. Che consigli dà ai futuri neo conducenti per stare sulla strada?
Circolare con prudenza, non sfrecciare e soprattutto, non affaticarsi troppo. Anch’io all’inizio avevo la sensazione di poter far tutto. Ma non bisogna sopravvalutarsi. Quando si ha la patente ciò non vuol dire, e per molto tempo ancora, che si sappia guidare perfettamente. Non si finisce mai di imparare a circolare in automobile, si è confrontati continuamente a nuove situazioni. Si è già trovata in una situazione a rischio?
Quando ero ancora allieva conducente, uno mi si è parato improvvisamente davanti al naso in autostrada. Ho dovuto frenare a fondo. Fu un vero e proprio choc. Cosa trasporta una Miss Svizzera ogni giorno nella propria automobile?
Scarpe, naturalmente. In totale circa cinque paia. Piatte, comode, ma anche dei bei tacchi a spillo. Inoltre del vestiario di ricambio, un pantalone, un vestito, a dipendenza di quel che desiderano i clienti. È importante avere con sé sempre un grande assortimento! Intervista: Nadia Rambaldi
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Miss Svizzera 2010 ama la sua Lancia: «Corrisponde completamente ai miei gusti!».
In pillole Kerstin Cook è Miss Svizzera in carica e ha 21 anni. Abita a Kriens assieme a genitori e fratelli. I suoi hobby sono l’atletica leggera e il pattinaggio in-line. La madre di Kerstin è inglese, il padre ha la doppia nazionalità svizzera e inglese. Da tre anni Kerstin Cook è legata al giovane calciatore del Lucerna Silvan Büchli.