Touring 2 / 2012 italiano

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26 gennaio 2012 touring 2 www.touring.ch GAA 1214 Vernier

Il giornale della mobilità

La guida dimenticata

Una spolverata alla patente 8

Come si attirano i clienti su un’auto

L’influsso della pubblicità

Viaggio dei lettori

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Notizie e informazioni dalla Sezione Ticino del TCS Test dell’Audi A6 Raffinatezza e tecnologia per quest’ammiraglia 12

I cantoni della Svizzera Alcune perle paesaggistiche del Vallese 23

Birra e bellezze della Cechia 20

27 Soggiorni linguistici Boa Lingua propone corsi di spagnolo a Valencia 30



26 gennaio 2012 | touring 2 | editoriale e sommario

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sommario primo piano 4 Campagne pubblicitarie auto

Le case automobilistiche si affidano alla pubblicità per conquistare clienti.

società e mobilità 7 Da luglio auto più care

A causa della legge sulla CO2 alcune auto nuove aumenteranno di prezzo.

I nostri cantoni e le loro perle misconosciute

Le buone condizioni stradali non sono una scusa per andare veloci. 8 Rispolverare la patente

Se per anni non si è più guidato, come rimettersi al volante più tranquilli. 11 Easy Jet punta sull’immagine

Lo scorso anno è stata la quarta compagnia aerea d’Europa.

test e tecnica 12 Test dell’Audi A6

Tecnologia innovativa e comfort per una berlina raffinata. 16 Salone di Detroit

Si annuncia un anno promettente. 17 Revival delle auto retrò

Fiat 500, Mini, VW Beetle: modelli che fanno dimenticare le loro antenate.

20 Visitare la Repubblica Ceca

Viaggio dei lettori in pullman tra terme, birra, monumenti e natura. 23 I richiami sconosciuti del Vallese

Scoprire le particolarità meno turistiche dei nostri cantoni. 26 Svago sul Lago di Costanza

Tra attrazioni turistiche e culturali o centri benessere.

sezione ticino 27 Agenda sezionale 2012

Tanta carne al fuoco per i soci ticinesi. 27 Corsi di guida per anziani

La formazione rende più sicuri.

club e soci 29 Responsabile del Plateau d’assistenza

Magali Bodmer gestisce la centrale d’intervento ETI a Vernier. 30 Corsi di spagnolo con Boa Lingua

A Valencia per imparare una lingua e magari diventare un velista. 31 Affiliazione al club

Tante ragioni per essere socio del TCS. 38 l’incontro

Tomislav Lang, CEO di SkyWork. Prove e novità 17 VW Beetle 19 Jeep Grand Cherokee 19 Porsche Panamera ibrida

33 prezzi e contatti TCS 37 forum, il concorso, impressum

Il ponte autostradale più alto del mondo

Reuters

«Un uomo gira tutto il mondo in cerca di quello che gli occorre, poi torna a casa e lo trova». Questa citazione di Goethe è stata fatta propria anche dalla redazione di «Touring», con la serie dedicata ai cantoni svizzeri che comincia con l’attuale edizione. Di che cosa si tratta? In ogni numero pari di «Touring» pubblichiamo una pagina con attrazioni di un determinato cantone, che stanno fuori dagli abituali circuiti turistici. La redazione descrive le mete di escursioni particolari, paesaggi nascosti, musei o attività outdoor, che durante una fine settimana possono venire visitati. In più riceverete anche consigli su dove mangiare e dove dormire, con tutti i contatti necessari. In quanto lettori, potete semplicemente ritagliare le pagine dei singoli cantoni e poi sedervi in auto, in treno o su qualsiasi altro mezzo di trasporto e dare un’occhiata alle sorprendenti destinazioni che stanno appena fuori di casa. Ai più sarà già noto che la Svizzera è impareggiabile per la sua varietà di offerta turistica su una superficie così ristretta. Ma le scoperte fatte dalla redazione supereranno le aspettative di molti. Ora sta a voi, cari lettori, partire alla scoperta dei paradisi nascosti nei vostri dintorni. Buon divertimento! Felix Maurhofer, caporedattore

7 Il consulente

viaggi e tempo libero

Foto di copertina Autore: Alain Bucher

È finito sul libro dei Guinness dei primati il ponte di Baluarte, nel nord del Messico. Lungo 1124 metri, è infatti il ponte autostradale più alto del mondo, essendo sospeso a quasi 403 metri dal fondo di una gola. Inaugurato a gennaio, sarà posto in servizio entro la fine del 2012 come parte dell’autostrada che collega Durango a Mazatlan, sull’Oceano Pacifico.


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primo piano | touring 2 | 26 gennaio 2012

Suscitare emozioni e restare nella memoria La pubblicità delle automobili serve oggi in primo luogo a creare una determinata immagine. Non di rado l’auto in sé gioca un ruolo di secondo piano. Facendo leva sulle emozioni, le case tentano di influenzare in modo mirato le preferenze della clientela.

Qualsiasi auto funziona. Alcune in modo più veloce, confortevole e sicuro di altre. Ma in genere ogni macchina nuova riesce a portare il suo conducente dal punto A al punto B. Come si promuove un prodotto che nella sua funzionalità è in linea di principio un prodotto completamente sostituibile? Molto semplice: si mettono in gioco le emozioni e si cerca d’influenzare le preferenze

dei clienti attraverso la pubblicità. Da tempo alle nostre latitudini un’automobile non è più un oggetto d’uso comune. È un mezzo d’identificazione, uno status simbolo, che provoca sensazioni nelle persone. Mentre una volta si puntava sui dati tecnici, nelle pubblicità odierne i produttori mettono in primo piano i sentimenti. L’autovettura in sé e le sue caratteristiche qualitative ven-

gono spesso lasciate dietro le quinte. Da una parte a causa della sostituibilità citata all’inizio e dall’altra perché una determinata qualità standard è data per scontata e non deve più essere comunicata in modo esplicito. «Oggi ognuno vuole una vettura che si adatti alla sua personalità», sottolinea Stefan Karl, direttore del settore comunicazione al Centro svizzero d’insegnamen-


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to di marketing, pubblicità e comunicazione (SAWI). Al giorno d’oggi la pubblicità serve soprattutto per mettere in scena una determinata immagine, che su un gruppo di destinatari può avere un effetto stimolante. Marchi, modelli e pubblicità da decenni sono strettamente collegati tra loro.

Argomenti di vendita | Ogni marchio automobilistico promette qualcosa, e questa promessa è al centro della comunicazione. I marchi con una strategia particolarmente coerente ripetono questa promessa per decenni attraverso semplici slogan. BMW promette «Gioia di guidare», Audi «All’avanguardia della tecnica» e Citroën «Tecnologia creativa». Ma non soltanto gli slogan trasmettono un’immagine, bensì anche gli elementi di allestimento utilizzati nella pubblicità come colori e sfondo, che contraddistinguono un marchio e s’imprimono nella mente del cliente. «Nella pubblicità

televisiva gioca un ruolo addirittura anche il rumore della portiera che si chiude», sottolinea Stefan Karl. Anche il colore è centrale: «Il giallo ispira sportività, il grigio eleganza ed eloquenza». Gli sfondi di alcune pubblicità sui giornali promuovono ulteriormente l’immagine dell’auto: dietro la Range Rover Evoque luccica una mistica skyline e promuove dunque la SUV come un’auto cittadina. Il lago ghiacciato sotto la Jeep Grand Cherokee suggerisce un’idoneità offroad, e la Porsche 911, e non potrebbe essere altrimenti, trasuda sport, vedendola sfrecciare lungo una strada tutta curve. Inoltre ogni pubblicità trasmette uno o due argomenti di vendita. Possono essere argomenti pratici come il prezzo di vendita (euro bonus), la sicurezza (5 stelle nell’Euro NCAP) o la sostenibilità ambientale (4 l per 100 km). Quanto più alto è il prezzo d’acquisto, tanto più valore hanno gli argomenti di vendita: Lancia, ad esempio, nella sua cam-

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pagna mette in primo piano l’argomento dell’alta qualità della lavorazione degli interni. Mercedes Benz sottolinea soprattutto i suoi recenti sistemi di assistenza. Stando a Claudia Meyer, direttrice Brand Marketing Communication del Gruppo Fiat, in Svizzera la comunicazione classica (TV, giornali, cartelloni, radio, Internet) fa ancora affidamento a una disciplina essenziale nel lancio e nella promozione delle auto nuove. Lo scopo è di generare la consapevolezza necessaria e di attivare emozioni nei clienti potenziali. Ma solo con la pubblicità non si vendono auto. «Anche nel giornalismo automobilistico è parte di questa strategia di comunicazione», spiega l’esperto in marketing Stefan Karl. Dato che: «Quanto più la comunicazione è vicina al cliente, tanto meglio». Dopo l’acquisto è poi necessaria la pubblicità, per ridurre le eventuali continua a pagina 6


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primo piano | touring 2 | 26 gennaio 2012

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«sensazioni di disturbo», la cosiddetta «dissonanza cognitiva», e confermare gli acquirenti nella bontà della loro scelta.

Leggerezza e semplicità | Le auto nuove nel 2010, così come negli anni precedenti, stando alla fonte «Media Focus», hanno costituito il gruppo di prodotto più pubblicizzato. La maggior parte delle inserzioni nei giornali vengono fatte dagli importatori d’auto, seguiti da pubblicità su cartelloni e in televisione. Stando a uno studio di mercato sui media svizzeri, la gente nell’acquisto di un veicolo tiene conto soprattutto della sua sicurezza, della manutenzione poco cara così come della sostenibilità

ambientale. Tali caratteristiche si ritrovano nella pubblicità. Senza poi parlare delle analisi di mercato e di clientela dei settori di marketing, molto prima che un’auto venga ideata. «Questi risultati vengono poi tradotti nel lancio di un nuovo veicolo in immagine, suono, e colore, in modo leggero e comprensibile e in piccole porzioni», spiega Stefan Karl. Ma anche la situazione economica, la fluttuazione della valuta o nuove tecnologie vengono inserite nella pubblicità dell’auto come tendenze. Non appena però una nuova tecnica, un premio rottamazione o un euro bonus diventa standard, allora l’argomento non è più utilizzabile. «Le previsioni piuttosto negative per la situazione economica in quest’anno – spiega Karl – dovrebbero

ripercuotersi fra alcuni mesi anche nel settore della comunicazione. Nuove tendenze nel campo della pubblicità delle automobili sono però riconducibili anche a Internet. I banner pubblicitari con animazioni complesse e videoclip commerciali fanno la gara a chi attira l’attenzione dei potenziali clienti d’auto. Inoltre diventa sempre più interattivo: gli utenti di Internet hanno la possibilità di fornire pareri (vedi articolo qui sotto). Grazie all’alto numero di collegamenti digitali, anche i social network come Facebook giocano un ruolo sempre più importante. Si forma una specie di comunità che può venire alimentata con informazioni in modo mirato dalle case automobilistiche.

Nadia Rambaldi

La campagna Dacia: appello alla rivoluzione, vittime di status symbol e ribellione dei ricchi.

«Dobbiamo incassare anche critiche» Gonfia di rabbia la manifestazione si mette in movimento. «Il nostro denaro governa il mondo» si legge su un grande striscione. Le donne nascondono il proprio viso con sciarpe di seta. Gli uomini, in giacca e cravatta, si ribellano contro i poliziotti e gettano ostriche attorno a loro. Privilegi per tutti? No grazie. L’establishment controbatte, o in altre parole: «La classe superiore attacca Dacia con i mezzi dei piccoli uomini», afferma Florian Huettl, direttore marketing di Renault Suisse SA. La manifestazione per lo status è il «Finale Furioso» di una campagna pubblicitaria che si estende su tre anni di Dacia, figlia della casa madre Renault. L’offensiva pubblicitaria in tre parti è cominciata nel 2009 nella Svizzera tedesca con «Appello alla Rivoluzione». Nello spot televisivo Che Guevara, Mao Tse Tung, Mahatma Gandhi o Fidel Castro invitano a far la rivoluzione. Con questa prima campagna, Dacia ha raddoppiato la sua quota di mercato da 0,5% a 1%. Un pieno successo? Non solo: «Ci sono state anche reazioni negative e abbiamo dovuto incassare delle critiche. Siamo stati accusati di far pubblicità con dei criminali», si ricorda Florian Huettl. La campagna ha innescato una discussione e così è stato ottenuto un obiettivo importante: «All’inizio in primo piano c’era soprattutto il rapporto qualità-prezzo di Dacia, ma poi dopo il marchio ha ottenuto anche una valenza emotiva». Tante discussioni le ha provocate anche la seconda offensiva con gli «StatusVictims», il cui debole per le auto massicce viene mostrata come una malattia, che deve essere curata (www.status-symptome.ch).

Stando a Stefan Karl, direttore di facoltà alla SAWI, la campagna è ben costruita come una combinazione di pubblicità e PR con qualità giornalistica. In essa ci vede una rottura dei vecchi schemi della pubblicità per automobili: «Dacia cerca di fare del consumatore il vincitore, andando oltre le convenzioni comuni. Sei un ribelle, guidi Dacia». Tuttavia vi è il pericolo che la campagna venga mal interpretata. «Manifestazioni aggressive in televisione possono anche suscitare emozioni sbagliate», sostiene l’esperto in marketing. Di questo rischio Florian Huettl ne è consapevole: «Ci assumiamo il rischio che la campagna possa anche risultare fastidiosa. Ma non dovrebbero essere in molti a rimanere scontenti». Un indicatore in questo senso sono i pareri raccolti dai rivenditori, nelle hotline e in Internet. Le numerose annotazioni ed osservazioni su www.status-demo.ch e sul rispettivo profilo in Facebook mostrano anche che la campagna in parte non è stata compresa nel verso giusto. «Circa due terzi degli utenti hanno preso alla lettera la campagna e non la considerano come una pubblicità, bensì come un vero e proprio movimento dei ricchi», spiega Florian Huettl. Ci sarebbero però anche molti utenti, che trovano geniale la campagna o semplicemente vogliono sapere chi si nasconde dietro la Status-Demo. «Il numero di click sui nostri siti è aumentato drasticamente», sottolinea Huettl. Il successo della campagna si rispecchia nelle vendite: da allora Dacia vende da 100 a 150 auto in più al mese e raggiunge così una quota di mercato del 2%. nr


26 gennaio 2012 | touring 2 | società e mobilità

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il consulente Urs-Peter Inderbitzin

Keystone

Buone condizioni stradali: non è una scusa per correre

Le auto nuove arrivano sul mercato e, viste le possibili sanzioni, è meglio ordinarle presto.

Certe automobili saranno più care A luglio entra in vigore la revisione della legge sulla CO2. Le auto nuove che emettono oltre 130 g/km potrebbero essere più care. Ma la situazione è ancora molto fluida.

› Il primo luglio prossimo entra in vigore

l’Ordinanza sulla riduzione delle emissioni di CO2 delle automobili. Riguarda le vetture nuove, di prima immatricolazione, che provocano emissioni superiori ai 130 g CO2/km. Se le emissioni di CO2 dei veicoli nuovi messi in circolazione da un importatore sono in media al di sopra del valore fissato, deve pagare una sanzione, che è da considerarsi come una tassa d’incentivazione. Dovrebbe stimolare l’importatore a migliorare il più presto possibile la sua flotta con veicoli efficienti, elettrici ecc.

Poco alla volta | La sanzione ha l’effetto di promuovere l’importazione di auto con emissioni più basse possibili. Per ogni veicolo e ogni grammo di CO2 la sanzione ammonta a 140 franchi. Per i primi tre grammi sopra il valore prefissato vengono applicate riduzioni sino alla fine del 2018. L’obiettivo viene introdotto gradualmente sino a raggiungerlo nel 2015. Nel caso dei grandi importatori, all’inizio soltanto una determinata percentuale della flotta deve soddisfare la disposizione e nel caso dei piccoli importatori viene applicata solo una parte della sanzione. In assenza di un raggruppamento in comunità di emissioni, dal 2012 al 2015, si stima un pagamento di sanzioni per

un totale che va dai 70 ai 120 milioni di franchi. Se gli importatori si raggruppano in comunità di emissioni la somma risulta più bassa. I contributi confluiscono nel Fondo dell’infrastruttura e non, come previsto, alla popolazione sotto forma di riduzioni dei premi delle casse malati.

Effetti | È ancora presto per valutare con esattezza se e quante auto diventeranno più care. Di certo, le auto economiche subiranno variazioni impercettibili, mentre determinate vetture sportive e di lusso potrebbero subire un aumento attorno al 10%. Senza troppo allarmismo: coloro che desiderano comprare comunque un’auto nuova quest’anno, dovrebbero farlo nel primo semestre; si consiglia anche di parlarne il prima possibile con il garagista. Lo stesso vale per i veicoli d’occasione, dato che dopo il primo luglio, a causa del probabile rincaro delle auto nuove, saranno di nuovo più richiesti. Il TCS lamenta il fatto che le sanzioni colpiscono i veicoli familiari così come l’importazione diretta. hwm

Negli ultimi anni il Tribunale federale ha sviluppato una griglia sulla cui base è sanzionato l’automobilista che non rispetta i limiti di velocità. Ad esempio quando nell’abitato si supera di 25 km/h la velocità consentita – indipendentemente dalle condizioni stradali – si commette una grave violazione della legge sulla circolazione. Fuori dall’abitato tale valore è fissato a 30 km/h e sull’autostrada a 35 km/h. Ogni automobilista sa quel che rischia se viaggia troppo velocemente. Dovrà fare i conti con la massima severità prevista dalla legge e rischia una doppia punizione: al trasgressore – indipendentemente dalla sua situazione economica – non sarà inflitta soltanto una multa e/o una sanzione pecuniaria per grave infrazione della legge, ma anche il ritiro della patente per almeno tre mesi. In una sentenza (6B_283/2011) il Tribunale federale ha confermato una volta di più che anche condizioni stradali eccellenti non hanno un effetto attenuante sulla sanzione. Nel caso concreto, un automobilista era incappato in un radar a 111 km/h (dedotto il margine di tolleranza), mentre superava un camper su un tratto rettilineo, regolare, asciutto e con buona visibilità sul passo dello Julier. Aveva perciò superato il limite di 31 km/h. Nonostante le citate ottime condizioni della strada, la corte ha ritenuto che il conducente con la sua manovra abbia causato una potenziale situazione di pericolo accresciuto per gli altri utenti della strada. La pena inflitta al trasgressore – multa di 400 franchi più una sanzione pecuniaria di dieci aliquote giornaliere da 60 franchi ciascuna – è quindi corretta. Sulla base della scala di superamento della velocità dell’alta corte, il conducente rischia inoltre il ritiro della patente per almeno tre mesi.

Info Touring Su www.tcs.ch (auto-moto > mercato delle auto > importazione diretta) sono illustrati gli effetti sulle nuove auto che vengono importate direttamente dopo il 1° luglio 2012.

L’autore è giornalista giudiziario accreditato presso il Tribunale federale.


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società e mobilità | touring 2 | 26 gennaio 2012

Guida dimenticata: si riparte dal corso Sebbene l’idea della patente di guida limitata nel tempo sia politicamente morta, sempre più donne e uomini che non guidano da tempo e sono insicuri frequentano dei corsi.

› Erich B. si è seduto per l’ultima volta al

volante ben dieci anni fa. Adesso, però, deve comprarsi un’autovettura per motivi di lavoro: «Farò sette ore di pratica con un maestro di guida, prima di sedermi da solo al volante», annuncia Erich. Liliane G. di Zurigo, Susanne L. e Therese B. che vivono a Berna, hanno una cosa in comune: sono tutte titolari di una licenza di condurre valida, anche se è rimasta per oltre dieci anni a prendere polvere nel cassetto. In teoria, dunque potrebbero mettersi al volante in ogni momento; solo che nessuna di loro si fida più di se stessa. Sarebbe troppo pericoloso, ritengono le tre donne. Il traffico,

infatti, è diventato nel frattempo molto più intenso e la rete stradale svizzera viene ampliata di anno in anno; eppure nessuno deve dimostrare di avere una formazione di guida aggiornata ai tempi.

Un rischio | La direttrice della Fondazione delle vittime della strada RoadCross, Valesca Zaugg, ritiene dal canto suo che l’odierna situazione pecchi di «negligenza», poiché in molti casi non c’è più né la capacità di guidare né la conoscenza delle norme della circolazione vigenti: «Il risultato è un modo di guidare insicuro e, quindi, potenzialmente pericoloso».

L’emblema di Londra è tornato Alcuni anni fa, il famoso autobus rosso a due piani è stato messo fuori servizio, per lo spiacere di non poche persone. Ora si assiste al suo revival, ma con caratteristiche più al passo coi tempi.

sti di manutenzione erano diventati troppo alti. Anche dal punto di vista della sicurezza era problematico, perché la gente poteva salire e scendere dal bus in movimento in mezzo a strade stracolme di veicoli, mettendo in pericolo se stessi e gli altri utenti del traffico. Il destino dell’emblema londinese è stato segnato definitivamente dalla sua non idoneità per le persone con difficoltà motorie: era necessario un corridoio più basso. Per tutti questi motivi, è stato messo in pensione e sostituito da un bus articolato, più adatto ai disabili, ma che risultava poco pratico nella City di Londra. Ora sui percorsi turistici circolano solo alcuni «Routemaster», che oggi si possono vedere anche sulle strade svizzere.

› Se si tratta di una trovata della campagna elettorale di Boris Johnson, in modo da facilitare la rielezione del sindaco di Londra, oppure no, rimane un’incognita. Il fatto è che l’emblema di Londra, il bus rosso a due piani con la possibilità di salire e scendere al volo sta vivendo la sua rinascita ufficiale in queste settimane. Lo aveva promesso Johnson prima della sua elezione nel 2008 e ora ha mantenuto la promessa.

Il sindaco Boris Johnson posa sulla leggendaria pedana del nuovo tradizionale autobus londinese.

Invecchiato | Nel 2005 il suo predecessore

Un retrò moderno | Il nuovo bus retrò è

foto BBC News, ald

Ken Livingstone aveva mandato in pensione il leggendario «Routemaster», di cui tra il 1954 e il 1968 ne vennero prodotti 2876 esemplari, che circolarono a Londra per la prima volta nel 1956. Per il suo pensionamento non mancavano i motivi: in primo luogo, non era più sostenibile per l’ambiente. Il motore diesel semiautomatico era stato gradualmente sostituito, ma nella Londra soffocata dal traffico, il bus, seppur ottimizzato, inquinava ancora troppo. E dato che aveva già molti decenni sul gobbo, i co-

Per mezzo secolo, il «Routemaster» è stato parte integrante della vita della capitale britannica.

più grande e più idoneo ai disabili rispetto all’originale, ma dispone di nuovo della pedana per salire e scendere al volo, che mancava al bus articolato. Inoltre è rispettoso dell’ambiente grazie al motore ibrido. Anche se gli oppositori politici del sindaco gli rimproverano che si tratta di «un costoso oggetto di prestigio»: le probabilità di rielezione di Johnson rimangono intatte. E le simpatie dei turisti di Londra sono garantite. Heinz W. Müller


26 gennaio 2012 | touring 2 | società e mobilità

Una patente di guida «sbiadita» rappresenta un rischio significativo per la sicurezza del traffico stradale.

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Valesca Zaugg si rammarica, allora, che sia stata respinta la proposta del Consiglio federale di condizionare in generale la licenza di condurre alla formazione continua, come previsto dal pacchetto di misure Via Sicura (cfr. ultima edizione di «Touring»). La psicologa del traffico Jacqueline Baechli-Biétry, effettua perizie per conto dei conducenti incerti. Sottolinea come in Svizzera il traffico sia raddoppiato negli ultimi venti anni. Al giorno d’oggi le sfide per i conducenti sono grandi: «Pensiamo solamente all’introduzione delle rotonde, all’ampliamento della rete autostradale oppure al raddoppio del traffico». Chi guida regolarmente si adatta alle innovazioni quasi automaticamente. Chi però non si è seduto da molti anni al volante, diventa come un «conducente principiante»: «Di conseguenza si dovrebbe raccomandare a ogni singolo titolare di patente di riportarsi ai livelli attuali, se vuole partecipare alla circolazione». Niente comunque rimpiazza la costante, regolare partecipazione alla circolazione stradale. Per esempio: i pensionati farebbero bene a suddividersi i chilometri da percorrere, vale a dire: la moglie guida all’andata e il marito al ritorno.

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Sulle piste del TCS e nei locali dei corsi si trovano sempre più conducenti, che in particolare «vogliono sapere se sono all’altezza di guidare bene anche nel traffico odierno», afferma Diego Tomasini, già direttore della Test & Training SA, filiale del TCS. Oggi dirige il settore Formazione e Perfezionamento: «Riceviamo richieste di corsi da gente che dice di non essersi più messa al volante da anni». Tomasini consiglia: «Chi ha poca o nessuna pratica di guida dovrebbe assolutamente frequentare un corso presso il TCS oppure un maestro di guida, per potersi mettere alla prova».

Proposta concreta | Diego Tomasini ritiene però che «obbligare milioni di automobilisti a dei corsi obbligatori, farebbe salire i costi alle stelle». La sua proposta: «Le autorità dovrebbero offrire un bonus fiscale agli automobilisti che si mantengono aggiornati». Già oggi alcune compagnie d’assicurazione concedono una riduzione dei premi a chi frequenta un training di guida.

Kurt Venner

Info Touring Le varie proposte di perfezionamento del TCS e delle sue sezioni su www.tcs.ch > Corsi.


AVENTICUM

MUSICAL

PARADE Arena di Avenches 500 musicisti

5-6-7-8 settembre 2012 20.30-22.30

ARY L’UNICO MILIT A TATTOO DELL SVIZZERA ROMANDA !

provenienti da Inghilterra, Francia, Olanda, Russia e Svizzera Un «Massed Pipes and Drums» da Scozia, Germania e Svizzera L’Appenzello e il suo folklore Jodel, Hackbrett e Streichmusik

PROMOZIONE PER I SOCI TCS 10% di riduzione sui biglietti 1 DVD dell’edizione 2010 (per ordinazione) Attenzione: l’offerta è limitata! Ordinate subito i vostri biglietti con la cedola allegata.

Guest Star: Nicolas Senn il famoso suonatore di hackbrett

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Si prega di inviare entro il 29 febbraio 2012 a: Avenches Tourisme, Place Eglise 3, 1580 Avenches, tel. 026 676 99 22, fax 026 675 33 93, info@avenches.ch


26 gennaio 2012 | touring 2 | società e mobilità

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Easy Jet migliora l’immagine Easy Jet si è stabilita a Ginevra, da dove offre 55 destinazioni. Ma, con 36 mete, anche Basilea approfitta della compagnia a basso costo in continua espansione.

› «Gli uomini d’affari viaggeranno sempre,

le famiglie andranno sempre in vacanza»: è l’atteggiamento positivo di Thomas Haagensen (39 anni) di fronte alla prospettata stagnazione dell’economia e alle conseguenze sull’aviazione. L’ex manager della Tetrapak, cresciuto in Romandia, è oggi responsabile per Easy Jet Nord Europa e dunque anche delle basi di Ginevra e Basilea per la compagna aerea a basso costo che ha sede in Gran Bretagna.

Ulteriore espansione | Che Easy Jet continui a puntare sulla crescita lo dimostra la sua flotta: a Ginevra dispone di dodici Airbus 319 da 156 posti, due dei quali in versione 320 per 180 passeggeri. Da BasileaMulhouse operano invece sette Airbus, due dei quali nella versione più grande. Sempre più aziende puntano sulle compagnie a basso costo per ragioni di prezzo. In Svizzera i viaggi d’affari costituiscono per Easy Jet il 18% del totale. Incrementando le cadenze

dei voli questa quota dovrebbe crescere ulteriormente, a detta di Haagensen.

Sciatori dall’Inghilterra | Una specialità di Easy Jet a Ginevra sono i voli per gli sciatori britannici: ogni sabato s’involano per la città di Calvino 50 velivoli pieni di sportivi inglesi; la maggior parte viene poi condotta in bus sulle Alpi francesi, il resto in Vallese. Tuttavia, il capo di Easy Jet Svizzera si lamenta che Svizzera Turismo ignori la sua aviolinea, favorendo invece Swiss. Easy Jet non pensa più di andar via da Ginevra e Basilea, per la gioia dei gestori degli aeroporti, soddisfatti che la seconda compagnia operante oggi in Svizzera abbia colmato i vuoti lasciati da Swissair e Crossair. Da Zurigo, invece, la compagnia vola solo verso Londra e Manchester. Nel 2010 Easy Jet si è accaparrata a Ginevra-Cointrin il 35,8% del totale di 11,4 milioni di passeggeri, mentre a Basilea sono stati il 45% dei 4,1 milioni di passeggeri. Tuttavia, la brillante

compagnia aerea ha chiuso i conti 2010 in rosso. Motivo: molti passeggeri sono stati lasciati «a terra» in tutta Europa a causa di ritardi e voli cancellati e anche il servizio clienti è stato criticato. Thomas Haagensen addebita i problemi anche a fattori esterni, come gli scioperi e l’eruzione del vulcano islandese. Una compagnia aerea che lavora con tempi di scalo di 25 minuti, ha ancora maggior bisogno di tenere il passo.

Contromisure | Secondo Haagensen, il problema si potrebbe risolvere con una nuova squadra al vertice, con l’ottimizzazione del servizio clienti ed eliminando le perturbazioni legate al meteo o ad avvenimenti politici. A ciò contribuisce la messa a disposizione di posti letto in hotel in caso di necessità e una semplificazione della procedura di rimborso (anche via smartphone). Verrà anche testata la prenotazione dei posti. Easy Jet va incontro ai desideri dei passeggeri: così, grazie a Facebook, sono state lanciate nuove destinazioni estive; da Basilea ci sono Ibiza e Tolosa, da Ginevra Atene, Venezia e Catania. I ticinesi usano la base Easy Jet di Milano, dalla quale possono decollare verso 46 città.

Heinz W. Müller

Heinz W. Müller

Quarta compagnia

Thomas Haagensen, capo di Easy Jet Nord Europa, guarda con fiducia al futuro.

Durante l’esercizio 2011 Easy Jet ha trasportato dagli scali elvetici tanti passeggeri quanti sono gli abitanti della Svizzera, ossia 7,7 milioni; oltre un milione in più dell’anno precedente. Nella Confederazione Easy Jet ha una quota di mercato del 18%. Nel 2011 la compagnia aerea ha trasportato complessivamente 54 milioni di passeggeri, diventando così la quarta maggiore aviolinea d’Europa. La compagnia low-cost con sede a Londra è stata fondata nel 1995 e dispone di una moderna flotta di 203 Airbus, che serve in totale 611 tratte da 130 aeroporti in 30 paesi. Da Ginevra si volerà anche su Tel Aviv e Hurghada, da Basilea verso Tel Aviv e varie destinazioni delle Canarie. Negli ultimi due anni Easy Jet ha investito 300 milioni di fr. nelle sedi di Ginevra e Basilea. In dieci anni l’aerolinea ha ridotto del 25% le sue emissioni di CO2 per passeggero e chilometro. hwm


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test e tecnica | touring 2 | 26 gennaio 2012

Il raffinato mondo dell’eccellenza Ammiraglia dagli accenti elitari, l’Audi A6 mantiene la rotta verso la raffinatezza, ma si erge anche a must tecnologico. Test della versione 2.8 FSI quattro S tronic. cofano bordato di fari LED dalla luminosità brillante sembra vivere al di sopra della massa delle automobili comuni. Questa berlina A6 di settima generazione dai tratti raffinati, che conserva le sembianze marcatamente Audi, esibisce un’immagine decisamente di alta gamma. La sua taglia che sfiora i 5 metri e la stazza poco adatta ai parcheggi da supermercato confermano una vocazione da ammiraglia della strada. Cullati dalla delicatezza con cui sfiora la strada e da un V6 dagli accenti serici, gli occupanti sono trasportati nel delizioso universo del piacere. Senza eccedere in potenza, questa berlina si sposta con una facilità sorprendente tenuto conto della sua massa più che rispettabile. Ed il conducente è assistito da una panoplia di sistemi elettronici più sofisticati del momento. Ad immagine del dispositivo che mantiene la vettura nella corsia in autostrada, correggendo se necessario la traiettoria con dei leggeri impulsi al volante. Un livello d’eccellenza che non è alla portata di tutti, poiché la gran parte dei sistemi d’assistenza sono proposti a prezzi elevati.

le, il bagagliaio molto profondo offre una buona capacità. In ogni caso il sistema di ribaltamento dei sedili posteriori non è dei più elaborati.

Divoratrice di miglia | L’Audi A6 con queste caratteristiche sembra fatta apposta per divorare chilometri. Molto silenzioso, il V6 beneficia della grande lunghezza del 7° rapporto e l’abitacolo molto ben insonorizzato diventa improvvisamente un paradiso della silenziosità, grazie anche ad una marcata capacità di assorbimento delle sospensioni nell’uso autostradale. Dotata di telaio sportivo (assetto abbassato di 2 cm e sospensioni più rigide), la vettura del test brilla meno ad andatura ridotta su carreggiate sconnesse, anche inserendo la modalità «comfort» della sospensione adattiva di serie. Quest’ultima propone 4 parametraggi, tra i quali il modo «dynamic» che irrigidisce lo sterzo e aumenta la reattività del cambio. Con una predilezione per i grandi spazi, questa opulenta vettura sa far dimenticare

+ –

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Business class | Degno della tradizione Audi, l’abitacolo è un concentrato di qualità percepita e ottime rifiniture. I materiali pregiati e la sobrietà dell’allestimento si alternano con il tocco di modernismo che è conferito dagli inserti in alluminio spazzolato e i profili ricercati della plancia di bordo. La strumentazione dalla giusta ergonomia è completata dai pulsanti del sistema di comando centralizzato MMI, di facile assimilazione. La selleria in cuoio opzionale, che coniuga ottima tenuta e sedili morbidi, accoglie i passeggeri davanti in business class. Non è da meno il sedile posteriore, che offre ampio spazio per le gambe e tanta comodità, anche se soltanto per due persone, perché il posto centrale è penalizzato da un sedile rialzato e dal massiccio tunnel della trasmissione. Mediamente accessibi-

Più o meno

foto Fabian Unternährer

› L’immenso

Allestimento interno e qualità percepita, abbinamento motore-cambio, prestazioni, comportamento e trazione, comfort da grande ammiraglia, abitabilità e bagagliaio, dotazione di sicurezza e sistemi d’assistenza innovativi.

Prezzo di base, equipaggiamenti opzionali cari, ingombro (lunghezza, larghezza, peso), assorbimento asperità a bassa andatura (con telaio sportivo opzionale), sedili dietro solo per due passeggeri, accessibilità del bagagliaio.

Il comando tattile (in opzione) facilita l’inserimento delle destinazioni sul navigatore.


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Cofano preminente, linea allungata e abbassata: l’Audi A6 mostra una personalità affermata. I fari LED (opzionali) aggiungono un tocco di tecnologia.

tabella comparativa Prezzo (fr.) Cilindrata (cc) Potenza (kW/CV) Coppia massima (Nm/min) Consumo (l/100 km) Rumore int. 120 km/h (dBA) Costi al chilometro (fr./km)3 Costi di manutenzione4 Test «Touring»

Audi A6 quattro aut. 2.8 FSI Ambition

BMW 528ix Drive Mercedes E300 CGI Volvo S80 2.0 turbo 4Matic I Geartronic T6 automatica Blue Efficiency AWD Summum

77 600.– 2773 150/204 280/3000 8,0 F2 67 1.20 11111 2/2012

78 380.– 1997 180/245 360/1250 7,01 D2 665 1.18 11111 12/20105

77 300.– 3498 185/252 340/3500 7,51 E2 666 1.20 11111 3/20106

77 900.– 2953 224/304 440/2100 9,91 G2 — 1.24 11111 —

dati secondo l’importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore 3 costi di manutenzione per km (15 000 km/anno) 4 su 180 000 km (15 000 km/anno) 5 BMW 530 aut. 6 Mercedes E 350 aut.

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L’ergonomia domina il posto di guida ed i comandi. L’abitacolo è un concentrato di qualità e di ottime rifiniture.


lettori ori touring viaggio dei lett touring

RUSSIA Kazan Mosca

Ekaterinburg

Lago Baikal Novosibirsk Irkutsk

Ulan Ude

Ulan Bator MONGOLIA Pechino CINA 1000 km

Transiberiana: viaggio sul treno speciale «Oro degli zar» da Pechino a Mosca Questo straordinario Viaggio dei Lettori di Touring vi conduce attraverso paesaggi fantastici dalla Città Proibita al Cremlino. Una notte in una jurta mongola e numerosi incontri con la popolazione locale rendono questo viaggio unico. Tutti in carrozza! CON MAGGIORI SERVIZI Accompagnamento TCS dalla/alla Svizzera � Relazione di Peter Achten a Pechino � Visita di una famiglia cinese negli Hutong � Pernottamento in un campo di jurte mongole � Tempio dei lama Choijin a Ulan Bator � Visita a una cerimonia religiosa nel monastero buddista di Gandan � Pranzo a casa di una famiglia a Irkutsk � Visita dell’obelisco Europa-Asia � Pranzo in un ristorante di specialità tipiche a Mosca � Relazione di un cittadino svizzero che vive a Mosca � Voli SWISS Zurigo/Ginevra– Pechino/Mosca–Zurigo/Ginevra DAL 28 LUGLIO AL 13 AGOSTO 2012 PROGRAMMA 28–29.7.2012 Volo notturno dalla Svizzera a Pechino. Arrivo il mattino. Visita guidata della Città Proibita. Cena di benvenuto. (C) 30.7.2012 Il mattino visita del Tempio Celeste, della Piazza della Pace Celeste e del tradizionale quartiere. (CzPC) 31.7.2012 Passeggiata lungo la Muraglia Cinese di 6000 km. In seguito visita sul Viale degli Animali e delle tombe della dinastia Ming. Proseguimento del viaggio a Datong. (CzPC) 1.8.2012 Il mattino viaggio con vista sui templi sospesi sulle rocce. Attraverserete piccole cittadine e vivrete la vita di campagna cinese. Il pomeriggio visita delle grotte buddiste dello Yungang. (CzPC) 2.8.2012 Cambio dal treno cinese a quello russo. Tempo libero al mercato di Erlian. Viaggio attraverso le propaggini del deserto del Gobi e delle vaste steppe della Mongolia. (CzPC) 3.8.2012 Il mattino arrivo a Ulan Bator. Viaggio in pullman nella «Svizzera della Mongolia». Picnic nel campo di jurte. Esibizione di equitazione

13.8.2012 Visita della città e sue attrazioni più famose. Viaggio di ritorno in Svizzera. (Cz) Da notare: per i particolari del viaggio ed eventuali prolungamenti per Yangtse e San Pietroburgo si veda il programma dettagliato sul sito www.viaggi-tcs.ch/transiberiana. Il viaggio è organizzato da Kontiki-Saga Reisen AG. Si consiglia il Libretto ETI Mondo del TCS.

e lotta tradizionale mongola. Visita a una famiglia di nomadi. Notte nel campo di jurte. (CzPC) 4.8.2012 Dopo l’arrivo a Ulan Bator, giro in città con visita del tempio Choijin e del monastero Gandan. (CzPC) Prestazioni comprese 5.8.2012 Viaggio attraverso la steppa mongola e Volo Svizzera–Pechino/Mosca–Svizzera in poi nella valle del Selenga. Al pomeriggio gita in classe Y � Tasse di aeroporto + sicurezza CHF Siberia. Continuazione verso Ulan Ude. Giro della 248.– � 1 notte in vagone letto cinese � 8 notti città. (CzPC) nel treno Oro degli zar � 1 notte in jurta 6.8.2012 Il mattino viaggio lungo il Lago Baikal. � 5 notti in hotel � Accompagnamento del TCS Al porto Baikal piccola gita in battello. Con il bel � Guida in tedesco o francese da Pechino a tempo cena con picnic sulle rive del lago. ProseMosca � Escursioni + visite in programma guimento a Irkutsk. (CzPC) � Tutte le trasferte � Servizio bagagli nelle 7.8.2012 Il mattino arrivo a Irkutsk. Gita in città. stazioni � Pasti secondo programma Pranzo presso una famiglia locale. Visita opziona� Documentazione di viaggio esaustiva. le del museo «Vivere e lavorare nella vecchia (Cz = colazione, P = pranzo, C = cena) Siberia». Visita al Museo dei Decabristi + ricevimento con prosecco. (CzPC) Non compreso 8.8.2012 Viaggio in treno attraverso i paesaggi Spese per visti (stato 09/11): Cina CHF 80.–, montani nella Siberia orientale tra fiumi cristallini Mongolia CHF 90.–, Russia CHF 58.– più tassa e verdi pendii. Relazioni di storia e cultura a di segreteria per i 3 visti CHF 150.–; bibite bordo. Degustazione di caviale e vodka a bordo. e pasti non citati nel programma. (CzPC) Contatto: Kontiki-Saga Reisen AG, Wettinger9.8.2012 Arrivo a Novosibirsk, la più grande str. 23, 5400 Baden, tel. 056 203 66 77, città della Siberia. Accoglienza con pane e sale. info@kontiki.ch, www.kontiki.ch oppure Gita in città. (CzPC) www.viaggi-tcs.ch/transiberiana 10.8.2012 Breve sosta a Ekaterinburg, teatro dell’uccisione della famiglia dell’ultiPrezzi a persona 17 giorni/16 notti da/in Svizzera a CHF mo zar. Breve gita cittadina e visita suppl. suppl. dell’obelisco Europa-Asia. (CzPC) camera CS** in in treno 11.8.2012 Il mattino arrivo a Kazan, doppia hotel per uso singolo vecchia capitale tartara sul Volga. 7350.– 640.– – Visita della città e del Cremlino. Gita Cat. I Standard* sul fiume Volga con pranzo. (CzPC) Cat. II Standard sup. 9250.– 640.– 1660.– 12.8.2012 Verso mezzogiorno Cat. IV Bolschoi 15 250.– 1420.– 6140.– arrivo a Mosca. Visita pomeridiana Cat. V Bolschoi Platinum 17 950.– 1420.– 6400.– dell’area del Cremlino (cattedrale, *Scompartimento con 4 posti letto **camera singola armeria). Relazione serale. (CzPC)


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Scheda tecnica �

passo 292 cm

146 cm

cm cm 16 90 –1 3– 92 � 6 �

97 cm

108 cm

lungh. 492 cm (larg. 187 cm)

larghezza interna: ant. 154 cm, post. 150 cm bagagliaio: 530–995 litri pneumatici: 245/45 R 18, min. 225/60 R 16

VEICOLO PROVATO Audi A6 2.8 FSI quattro S tronic.; 4 porte, 5 posti; 77 600 fr. (auto del test: 105 620 fr.) Gamma: dalla 2.0 TFSI, 180 CV (57 100 fr.) alla 3.0 TFSI quattro Avant, 300 CV (83 700 fr.) Opzioni: vernice metallizzata (1620 fr.), pacchetto assistenza (3370 fr.), fari LED (1560 fr.), visore testa alta (2350 fr.) Garanzia: 2 anni di fabbrica, pacchetto riparazione 3 anni/100 000 km; garanzia antiruggine: 12 anni (con condizioni) Importatore: Amag, 5156 Schinznach-Bad, www.audi.ch DATI TECNICI Motore: V6 2,8 l benzina, 204 CV; trazione integrale, cambio automatico a 7 rapporti a doppia frizione Peso: 1895 kg (auto del test), totale ammissibile 2290 kg, carico rimorchiabile 2100 kg

il suo peso di 1,9 tonnellate sui percorsi sinuosi. Quasi neutro e in grado di neutralizzare il rollio, il telaio mostra un carattere imperturbabile, tanto più che il movimento assicurato dalla trazione integrale e lo sterzo molto preciso consentono una guida estremamente efficace. Una bella sfida tecnologica, cui si aggiunge un impianto frenante tanto potente quanto efficace che ha fornito valori di decelerazione da primato durante il nostro test. In aggiunta, l’Audi A6 può contare su un vero schieramento di assistenti alla guida. Il pacchetto assistenza (3370 fr.) include in particolare il regolatore adattivo, il sistema di rilevamento dell’angolo cieco e l’assistente di mantenimento della corsia. Consigliata anche la telecamera termica in grado

di individuare i pedoni durante la guida notturna (3410 fr.). Poco spettacolare a prima vista, il V6 da 204 CV fa validamente il suo dovere. Le accelerazioni sono solide e le riprese consistenti. Questo motore perfettamente abbinato al cambio automatico a doppia frizione regala persino qualche sonorità sportiva. Con una media di 9,6 l/100 km, i consumi sono onorevoli per una trazione integrale. Dotata di un equipaggiamento all’altezza, l’Audi A6 vede il suo prezzo di base – già oneroso – esplodere a mano a mano che si scelgono le opzioni, invero allettanti. Il pacchetto Ambition, che comprende in particolare i sedili sportivi, la chiave intelligente, i fari adattivi allo xeno e i sensori di parcheggio costa ad esempio 6900 franchi. Per la serie: eccellenza e tecnologia di punta hanno il loro prezzo. Marc-Olivier Herren

Il sedile posteriore offre uno spazio degno di una grande limousine, perlomeno per due persone. La telecamera termica del sistema di visione notturna individua i pedoni fino a 90 m.

Check-up TCS DINAMICA DI COMPORTAMENTO Prestazioni (0–100 km/h): 8,5 s Elasticità: 60–100 km/h (in posizione D) 4,5 s 80–120 km/h (in posizione D) 5,5 s Diametro di sterzata: 12 m Insonorizzazione: 60 km/h: 57 dBA 11111 120 km/h: 67 dBA 11111 SICUREZZA Frenata (100–0 km/h): 34,6 m Visibilità circolare Equipaggiamento

11111 11133 11111

COSTI DEI SERVIZI Servizi gratuiti per 10 anni/100 000 km, poi: manutenzione (km/mese) ore

mano d’opera (fr.)

30 000/24 2,4 348.– 120 000/96 4,1 595.– Manutenzione per 180 000 km: 15 000 km/anno 11,6 3797.–

Audi A6 2.8 V6 FSI quattro S tronic in dettaglio

COSTI D’ESERCIZIO km/anno

ct./km

fr./mese fissi variabili

15 000 30 000

120 80

1003.– 498.– 1003.– 996.–

Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agenzie Audi da 95 a 197 franchi

CONSUMO AL BANCO DI PROVA (ciclo UE 80/1268) urbano

extra urbano misto

fabbrica 10,7 6,5 Emissioni di CO2: Media svizzera di CO2: etichettaEnergia (A–G): CONSUMO DEL TEST 9,6 l/100 km serbatoio: 75 litri

8,0 187 g/km 159 g/km F

11133

autonomia 781 km

TCS Tecnica ed economia: Robert Emmenegger

ABITACOLO 11112 Il design sobrio e stilizzato va di pari passo con materiali e rifiniture di alto livello. Molto spazio, compreso una grande libertà di movimento per le gambe dietro, dove ci stanno bene due persone (grande tunnel di trasmissione). Bagagliaio voluminoso ma accesso stretto. COMFORT 11112 Sedili molto accoglienti, eccellente livello acustico e sospensioni che conciliano la sportività e la progressività fanno dell’A6 una vera ammiraglia. Il telaio sportivo opzionale penalizza l’assorbimento delle irregolarità ad andatura ridotta, per esempio in città. DOTAZIONE 11113 Corretta, la dotazione di base comprende il centro di comando, la sospen-

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sione adattiva, il sistema start-stop ecc. I sistemi d’assistenza innovativi (regolatore adattivo, mantenimento di corsia ecc.) sono opzionali. Comandi intuitivi e funzionali. PRESTAZIONI 11112 Il V6 atmosferico da 206 CV è reattivo, morbido, con grande coppia e sonorità sportive. Offre buone riprese nonostante il peso di 1,9 t. Perfettamente calibrato con il cambio a doppia frizione. COMPORTAMENTO 11112 Nonostante le dimensioni, l’A6 si muove con leggerezza. Il telaio sportivo affronta imperturbabile le curve e beneficia del contributo della trazione integrale. SICUREZZA 11111 Equipaggiamento completo e sofisticato in opzione. Frenata efficace.


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Vignetta ben piazzata Come fare Le nuove disposizioni concernenti il contrassegno autostradale prevedono che debba essere incollato sulla faccia interna del parabrezza, in un luogo ben visibile dall’esterno. Non c’è quindi alcun reale cambiamento. Come in passato, è consigliato di incollarlo sul lato sinistro del parabrezza oppure dietro lo specchio retrovisore. Ciò che più conta è che il contrassegno svizzero, così come quelli stranieri, non devono intralciare la vista del conducente.

L’anno del 3 cilindri Downsizing Gli automobilisti dovranno abituarsi al rombo dei piccoli motori benzina a 3 cilindri, che si profilano come una delle principali armi anti-CO2. Da aprile, Ford lancerà una Focus dotata di un piccolo 1 l turbo da 125 CV che annuncia consumi di 5 l/ 100 km. Questo propulsore sarà montato successivamente su tre altri modelli. Idem per Peugeot-Citroën che questa primavera riserverà la primizia del suo 3 cilindri 1,2 l atmosferico (82 CV) alla Peugeot 208.

Pneumatico senz’aria Rivoluzione in corso Michelin intende commercializzare un pneumatico non forabile entro due anni all’incirca, Bridgestone ha presentato un prototipo senz’aria. La sua struttura interna costituita da una resina sintetica è in grado di sostenere il peso del veicolo. Questo prodotto in fase di sviluppo non dovrà più essere gonfiato, quindi sarà al riparo da forature.

foto ald

Per un secondo colosso Costruttori europei Sergio Marchionne, esuberante amministratore delegato di Fiat, ha destato clamore al Salone di Detroit affermando che bisognerebbe creare un secondo grande gruppo automobilistico europeo accanto a VW. Secondo il manager, c’è un abisso tra i grandi costruttori d’alta gamma, con margini redditizi, e i marchi generalisti. Le sovraccapacità e i rischi di recessione non miglioreranno le cose, dice Marchionne, che sembra pronto ad avviare trattative con altri gruppi, Peugeot-Citroën in primis.

Le stelle di Detroit Primo grande appuntamento automobilistico planetario, il Salone di Detroit annuncia un anno promettente. In casa sua, Cadillac svela la berlina di alta gamma ATS (foto). Quest’auto da 4,64 m vuole scuotere l’establishment tedesco, in particolare attraverso il ricorso a materiali leggeri (alluminio, magnesio, fibre naturali). Protagoniste anche le riedizioni dei cabriolet Mercedes-Benz SL e Porsche 911. A sorpresa, Honda ha presentato la concept car NSX che dovrebbe portare, entro il 2014, al ritorno di questa supersportiva. È mossa da un V6 e due motori elettrici posteriori. Del resto, è stata la festa delle ibride. Mercedes associa la propulsione elettrica e diesel sulla berlina E300. Volvo prosegue sulla via delle ibride ricaricabili con la concept XC60, una crossover da 280 CV in grado di percorrere 45 km in modalità elettrica. Ibrida anche la VW Jetta che combina un 1,4 l da 150 CV e un blocco elettrico da 20 kW la cui commercializzazione è prevista l’anno prossimo. Più classica, Ford ha presentato la concept car Fusion, una berlina che prefigura la futura Mondeo, la cui uscita sul mercato è programmata per il 2013. Ancora più concreta, la berlina compatta Dodge Dart scrive un nuovo capitolo della storia Fiat-Chrysler: non è infatti altro che una variante americanizzata dell’Alfa Romeo Giulietta. Quanto alla Buick Encore, è la versione americana della mini SUV Opel Mokka attesa a Ginevra. MOH

Mercato svizzero 2011

Numero tre svizzero

Bene il gruppo VW

Ford, forza tranquilla

Le marche distribuite da Amag hanno proseguito la loro inesorabile crescita lo scorso anno. Secondo il primo importatore svizzero, VW Audi, Skoda e Seat si sono aggiudicate il 26,6% del mercato, ossia l’1,8% supplementare, con 84 900 vetture su un totale di 319 000 (+8,4%) immatricolazioni. Un bilancio a cui si può aggiungere il bel risultato di Porsche (2200 vetture). A livello di marche, VW continua a detenere largamente il comando. Una parte crescente di queste vendite tuttavia consistono in importazioni dirette. Per il prossimo anno, si attende un leggero calo al di sotto delle 300 000 unità, un valore comunque ancora elevato. MOH

Relativamente risparmiata dal sisma che ha scosso le «Big Three» americane, Ford ha scelto la via della redditività piuttosto che quella della crescita ad oltranza. La sua strategia di vetture mondiali non le ha impedito di avere successo lo scorso anno in Svizzera. Per la prima volta dal 1998, Ford si aggiudica il 3° posto delle vendite, gomito a gomito con Audi (2°) e Renault (4°). Oltre all’offensiva dei tre cilindri dai consumi ridotti, il 2012 vedrà l’arrivo di Ranger – prima pick-up 5 stelle Euro NCAP –, Focus ST da 250 CV e minimonovolume B-Max. Questa ha un montante centrale integrato nella porta scorrevole, per un facile accesso ai posti dietro. MOH


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Sulle tracce di Herbie La seconda generazione della VW Beetle abbandona la cultura «flower power» per avvicinarsi a Herbie, il Maggiolino hollywoodiano. Prova della versione 2.0 TSI Sport. gherita che dominava sul cruscotto: la VW Beetle torna ai fondamentali del leggendario Maggiolino. Il cofano più piatto, il parabrezza meno inclinato e il posteriore con la caratteristica curvatura ravvivano il design originale. Identico procedimento nell’abitacolo, dove il cruscotto ritrova il vano portaoggetti dotato del famoso sportellino apribile. Ma questa apparenza più di razza, va di pari passo con un comportamento dinamico che sedurrà i fanatici delle avventure cinematografiche di Herbie. Dotata di un 2 l turbo, questa Beetle non ha più nulla della placida icona neoclassica. I suoi 200 CV le conferiscono accelerazioni da vera GTI. Parallelamente, risalta la bella sonorità che ricorda il rombo del boxer di un tempo. Il motore tonico offre folgoranti salite di regime e beneficia dei cambi tempestivi di rapporto del cambio a doppia frizione di VW. Gli ideatori della nuova Beetle non si sono spinti sino ad aggiungere le leve al volante, ma può contare sulla motricità assicurata dal differenziale a bloccaggio elettronico ereditato dalla cugina Golf GTI. Basata su un telaio notevolmente allargato (+8 cm), questa Beetle mostra un comportamento imperturbabile ed una stabilità da go-kart. Lo sterzo molto diretto non è da meno. I passeggeri davanti apprezzano l’eccellente tenuta dei sedili sportivi. L’abitabilità posteriore, sebbene

foto MOH, ald

› Finiti i tempi del vaso di fiori con la mar-

Il muso è divenuto più piatto e la versione Sport monta uno spoiler posteriore.

migliorata, resta un po’ limitata, tanto da far assimilare la Beetle ad un coupé. Mediamente pratico, il bagagliaio si è ingrandito di un centinaio di litri, mentre l’equipaggiamento è corretto, senza essere innovativo. Dettaglio non trascurabile: questa VW Beetle vitaminizzata costa 3500 franchi meno di una Golf GTI. Con più look. MOH

Positivo: ritorno dello spirito «Maggiolino», motore potente e sonoro, spontaneità del cam-

bio DSG, comportamento molto stabile, comodi sedili sportivi, ambiente interno Negativo: architettura e modularità del vano bagagli, portiere pesanti, ammortizzatori rigidi (ruote di 19”), accensione manuale dei fari, nessun airbag a tendina. Tecnica: 3 porte, 4 posti; lunghezza: 4,28 m; bagagliaio: 310 l; 2 l turbo benz., 200 CV, 280 Nm a 1700 giri/min; cambio a 6 rapporti a doppia frizione; da 0 a 100 km/h in 7,5 s Consumo in prova: 8.9 l/100 km, autonomia: 618 km Prezzo: 38 400 fr. (2.0 TSI Sport).

Auto «retrò» che fanno dimenticare le antenate Fiat Cinquecento, Mini, VW Beetle: tutti modelli classici rivisitati all’insegna dell’ambiziosa scommessa di far rivivere icone automobilistiche. Con successo, almeno per le prime due, poiché la Beetle, senza demeritare, ha sfondato soprattutto negli Stati Uniti, mercato che ne ha assorbito metà della produzione pari ad 1,2 milioni di unità dal 1998. Niente a che vedere con i 21,5 milioni di Maggiolini venduti in precedenza. Occorre comunque precisare che la Beetle è prodotta in Messico e perciò, maggiormente focalizzata sul Nord America. Il restyling operato sotto la guida di Walter de Silva, capo designer di VW, dovrebbe tuttavia permettere di ridorarne il blasone su suolo europeo. Tanto per la Cinquecento quanto per la Mini, il successo è impressionante. Incorporata al gruppo BMW, la city-car britannica è protagonista delle statistiche di vendita fin dal lancio nel

2001. La Mini ha innanzitutto puntato astutamente su un ampio ventaglio di accessori che permettono di personalizzarla. Ed è soprattutto diventata una vera marca. La berlina è stata via via affiancata da diverse versioni: cabriolet,

Ennesima declinazione della Mini, la roadster due posti è coperta da un tettuccio in tela.

station wagon Clubman, crossover countryman e coupé. E l’ultima nata, la roadster a due posti, è appena stata presentata questo mese a Detroit. Lanciata nel 2007, la Fiat Cinquecento ha conosciuto un successo altrettanto roboante. Mentre i precedenti tentativi di rilanciare l’adorabile 500 non avevano convinto, questo modello reinterpreta felicemente le linee della sua antenata. Come la Mini, la Cinquecento ha giocato abilmente la carta della personalizzazione. E come per la Mini, anche la gamma si è analogamente allargata. Il Salone dell’auto di Ginevra dovrebbe consacrare l’uscita di una versione sensibilmente allungata e rialzata. Una maxi Cinquecento che fa l’occhiolino alla Multipla, precursore del concetto di monovolume negli anni Cinquanta. La saga è dunque tutt’altro che finita! MOH


Vacanze in Italia

Adriatico

Salvate delle vite – donate il vostro sangue!

Prossima edizione 16.02.2012 08.03.2012 22.03.2012

Ultimo termine 06.02.2012 27.02.2012 12.03.2012


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La Porsche della buona coscienza Potente ma con poco appetito, la versione ibrida della Panamera ha tutto per restituire la pace alla coscienza dei «porschisti».

foto nr, ald

› Dall’alto della sua potenza combinata di 380 CV, questa Pana-

Fuori tante luccicanti cromature, dentro un ambiente elegante di legno e pelle: la Grand Cherokee è una fuoristrada di lusso.

La vera arte del fuoristrada La Jeep Grand Cherokee appare possente e incute rispetto, ma si muove con grazia. Provata la 3.0 l V6-CRD FAP Overland.

› La poderosa griglia del radiatore fa il suo effetto: al volante di

una Jeep Grand Cherokee si ha la sensazione di avere sempre il coltello dalla parte del manico; la grande americana incute infatti il giusto timore. Tuttavia il gigante si rivela dotato di grazia, si lascia guidare con destrezza sulle vie cittadine ed anche in autostrada sa viaggiare con eleganza. Il suo elemento rimane comunque il fondo sterrato: si muove infatti con agilità su strade malridotte e piene di curve dal fondo ripido e irregolare, regalando al conducente un’esperienza di guida un po’ ondeggiante ma nel complesso piacevole. A bordo di questa classica SUV in stile USA, appoggiata sulle grandi ruote da 20”, ci si sente protetti come nel grembo materno. Il sistema di trazione integrale ripartisce la forza motrice su ogni ruota attraverso un differenziale a regolazione elettronica. È possibile scegliere cinque tipologie di fondo: auto, sabbia/fango, sport, neve e roccia. E per salire e scendere, l’auto si abbassa leggermente. L’abitacolo offre molto spazio e comodità ai passeggeri sia davanti sia dietro; il bagagliaio da 782 l è di gran lunga il più capiente della categoria. Le dimensioni importanti della Jeep danno al conducente l’impressione, che si rivela sbagliata, di un certo impaccio. In effetti, il cambio automatico a 5 rapporti montato sulla 3.0 CRD lavora molto bene ed il motore diesel garantisce buone prestazioni. I rapporti sono lunghi, di conseguenza anche i consumi durante la nostra prova sono stati moderati: 10 litri per 100 km. nr

mera mossa da V6 compresso e motore elettrico rientra nel novero delle ibride sportive. Disgiungibile dal motore termico, il gruppo elettrico permette di viaggiare a emissioni zero in città, a condizione che il V6 sia a temperatura e che ci si limiti ad accarezzare l’acceleratore, perché altrimenti la modalità elettrica, gestibile attraverso un pulsante, tende rapidamente a disinserirsi. L’ideale è quindi lanciare la vettura con il V6 e lasciarla poi viaggiare con l’elettrico: ciò che è possibile fare fino a circa 85 km/h. La Panamera in questo caso viaggia a «ruota libera» dando la sensazione di «surfare» sulla carreggiata. Inoltre, in leggera pendenza o in discesa, può accelerare fino a 165 km/h con la sola trazione elettrica. Un atout per quest’ammiraglia dalle sospensioni vellutate (ammortizzatori pneumatici) che, contrariamente alla gran parte delle ibride, risparmia carburante anche in autostrada. Il cambio automatico a 8 rapporti molto lungo offre anch’esso il suo contributo. Il conducente è informato attraverso diversi indicatori tra i quali un grafico che registra il percorso effettuato senza ricorrere al V6. Se il risparmio effettivo è lontano dai 7,1 l/100 km annunciati, è comunque notevole rispetto ai modelli termici. Se si aggiunge che in piena accelerazione, la coppia massima culmina a 580 Nm, da morbida ammiraglia la Panamera si trasforma in rabbiosa sportiva di cui si può apprezzare a pieno l’agilità, nonostante una massa di 2 tonnellate. Unico neo: la perdita di un centinaio di litri nel bagagliaio, occupati dalle batterie. MOH

Positivo: rapporto potenza/consumi, prestazioni muscolose, comportamento brillante, comfort di guida incomparabile, ambiente lussuoso Negativo: volume del bagagliaio, visibilità posteriore nulla, telecamera di retromarcia opzionale, ingombro, ergonomia dei comandi. Tecnica: coupé 4 porte; 4 p.; lunghezza: 4,97 m; bagagliaio: 335 l; V6 3 l (compressore), 333 CV, motore elettrico 47 CV, potenza combinata 380 CV; cambio aut. 8 rapporti, trazione posteriore; da 0 a 100 km/h in 6 s Consumo in prova: 10,2 l/100 km, autonomia: 784 km Prezzo: 144 800 fr. (Panamera S Hybrid).

Positivo: dotazione, design e finiture, tenuta fuori strada, prestazioni, spazio, carico rimorchiabile, bagagliaio, consumi Negativo: grosse dimensioni esterne, sospensioni molli, rollio in curva, visibilità. Tecnica: 5 posti; lunghezza: 4,82 m; bagagliaio: 782 l Motori: turbodiesel 3 l, 241 CV, 550 Nm a 2800 giri/min; trazione integrale permanente, cambio automatico a 5 rapporti; da 0 a 100 km/h in 8,2 s; carico rimorchiabile 3500 kg Consumo in prova: 10 l/100 km, autonomia di 885 km Prezzo: 80 850 fr. (3.0 l V6-CRD FAP Overland).

L’abbinamento del V6 al gruppo elettrico da 47 CV fornisce piacere, potenza e sobrietà. Le batterie sono poste sotto il bagagliaio.


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viaggio dei lettori | touring 2 | 26 gennaio 2012

Il Viaggio dei lettori di Touring in Cechia accorda ampio spazio a Praga; nella foto il monumento a Jan Hus nella piazza della città vecchia.

La liquida seduzione della Cechia Il nostro Viaggio dei lettori di «Touring» vi porta alla scoperta di un patrimonio storico tra i più straordinari d’Europa e del pilastro della cultura nazionale ceca: la birra.

› A partire dal passaggio della dogana ceca

ci si accorge che si penetra in un paese che ha conosciuto un destino diverso da quello dell’Europa occidentale. Nei villaggi che attraversiamo non vi sono né graziose villette, né aiuole fiorite o filari di gerani. Un gran numero di case aspettano di essere rinnovate ed i giardini assomigliano a campi arati. Oltre un quarantennio di comunismo ha lasciato le stigmate… ma ha anche evitato la sfrenata cementificazione delle campagne, così frequente da noi. Gettiamo

Il tino dove matura la birra artigianale Chodovar (a s.). La visita del birrificio di Pilsen si conclude con una degustazione corroborante.


26 gennaio 2012 | touring 2 | viaggio dei lettori

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foto Imago, jop, ald

La Fontana del canto di Marienbad anima la stazione termale (a s.). I cechi hanno l’animo dei musicisti.

uno sguardo dal finestrino del pullman: magnifici boschi si estendono a perdita d’occhio, circondati da prati rigogliosi e da ameni laghi. Un piacere, quello di ammirare il paesaggio, reso più intenso dal fatto che il nostro pullman «scivola» letteralmente sulle strade dal fondo perfetto, essendo state per la maggior parte costruite o rinnovate dopo il 1990. Di che far sognare gli svizzeri: immaginate un’autostrada a sei corsie praticamente deserta.

Fuori dal tempo | La sensazione di spazio e di serenità si conferma a Marienbad, prima tappa del nostro Viaggio dei lettori. «La salute è il capitale più prezioso»: potrebbe essere il motto di questa città di 15 000 abitanti che già nel XIX secolo rese popolare la nozione di wellness. Vi zampillano una quarantina di salutari sorgenti, sfruttate dal 1813 da centri termali pubblici. I numerosi stabilimenti dispensano cure contro la bronchite, l’asma e le allergie, i disturbi renali, cardiaci o urinari ecc. Non esiste – o quasi – alcuna malattia al mondo che non possa essere trattata a Marienbad. E se non si ripartirà guariti, si sarà almeno vissuto un soggiorno all’insegna della quiete e di un profondo relax. Perché qui tutto è tran-

quillo e in armonia. Passeggiare, godersi il tempo che passa e il fascino della lentezza… senza dimenticare di assistere al suggestivo spettacolo della «Fontana del canto» (v. foto qui sopra), che nelle ore dispari compie una coreografia di getti d’acqua su un’aria di musica classica. Dalla simbiosi tra Tchaïkovski e l’inanellarsi di sequenze acquatiche scaturisce un’indicibile poesia. Un’attrazione che calza a meraviglia all’insieme di Marienbad, dove regna un lirismo fuori dal tempo. Ma bando al romanticismo: è venuto il momento di essere iniziati ai segreti di una venerabile tradizione ceca, la birra.

Fontana di birra | A otto chilometri da Marienbad, siamo accolti da Jiri Péevka, padrone della birreria artigianale di Chodovar, dove si fabbricano sette varietà di birra. Durante tutta la visita, ci rivela i segreti che permettono di produrre dei fermentati di alto livello: «Un’acqua di sorgente di eccellente qualità ed ingredienti provenienti dalla regione. Dopo 10 o 15 giorni di fermentazione, si lascia riposare la birra dai 3 ai 5 mesi nei tini. Questo lungo periodo è indice di qualità». Per restarne convinti, appuntamento alla fine della visita attorno alla fontana della birra per una simpatica degustazione. E constatiamo con i nostri occhi che i nostri ospiti cechi non tergiversano certo sul boccale, ragion per cui il consumo medio di birra si eleva a circa 142 litri annui a testa! Buona per la salute | Tutto un altro ambiente ci attende a Pilsen. Sul sito di produzione della celebre Pilsner Urquell si staglia una sfilata di imponenti edifici di mattoni rossi, circondati da centinaia di casse di birra e da una moltitudine di macchinari da cantiere. Il complesso è così vasto che da un posto all’altro del birrificio ci si sposta in bus. Un migliaio di dipendenti sono indaffarati con la produzione di 10 milioni di litri all’anno. Se la dimensione è industriale, la provenienza locale degli ingredienti

gioca un ruolo determinante. Essa è garante del sapore particolare della Pilsner Urquell e della consistenza della sua schiuma: «Una vera Pilsner ha una schiuma che si conserva per circa cinque minuti e lascia delle tracce sul bicchiere», ci spiega Tomas Raboch, la nostra guida, che non risparmia lodi alle virtù della bevanda nazionale ceca: «Per i problemi di reni, il mio medico raccomanda la birra».

Praga e la Storia | Al termine di questo intervallo rinvigorente, facciamo rotta su Praga in un traffico denso, ma che resta fluido fino all’albergo. Una situazione impensabile in un’altra capitale europea o anche solo nelle nostre città elvetiche. Di ingorghi ne incontriamo soltanto nelle viuzze pedonali del centro città, dove cammina un flusso ininterrotto di turisti. Guardando per aria, avanzando a passo di lumaca, fotografano gli innumerevoli monumenti che conferiscono a Praga la sua reputazione di città più bella dell’Europa centrale. Davanti al Museo nazionale si apre Piazza San Venceslao, tanto cara ai praghesi che vi manifestarono in massa nel 1989 reclamando le dimissioni dei dirigenti comunisti. Dopo aver percorso questi luoghi tristi della Storia, agogniamo ad un angolo discosto dalla frenesia urbana. E lo troviamo nei giardini di Palazzo Wallenstein, bell’esempio di architettura barocca. Seduti su una panchina si ammira l’ordine geometrico dei viali, che tracciano quattro corti interne attorno ad un bacino d’acqua. D’estate vi si tengono dei concerti. Ma l’atmosfera estraniante e il rumore dell’acqua bastano a infonderci gioia. Ed è con la tristezza nel cuore che ci tocca lasciare Praga… ma con la consolazione che sulla via del ritorno in Svizzera passeremo da Krumau, soprannominata la «piccola Praga».

Jacques-Olivier Pidoux Info Touring Il programma dettagliato del Viaggio dei lettori di «Touring» in Cechia si trova a pagina 22.


viaggio dei lettori

GERMANIA

CECHIA Praga

Marienbad Pilsen Regensburg

Krumau

Budweis Rosenberg

CS ci T o s i 012 g 2 g o Vanretnaota entro il o31scmoanrtoz di

Monaco Lago di Costanza Berna SVIZZERA

AUSTRIA

200 km

Chi p

ia di un 190.–) benefic (= da CHF 2 * .– 0 CHF 10

Birra, cultura e bellezze naturali a Praga e nella Boemia del sud Unitevi a noi sulle orme della cultura ceca e delle bellezze naturali della Boemia meridionale e scoprite i segreti della bevanda nazionale, la birra. Il viaggio vi conduce fino a Marienbad, la perla termale della Boemia occidentale e a Praga, la città d’oro, oltre che attaverso un paesaggio naturale costellato di cittadine graziose come Budweis e Krumau. La regione con la più bassa densità di popolazione della Repubblica Ceca vi ispirerà. MAGGIORI PRESTAZIONI � Esclusivo concerto privato nel monastero Zlatá Koruna � Hotel di prima categoria nel centro di Praga � Diverse degustazioni di birra con commento � Guida di lingua tedesca (o francese a seconda della data) da Marienbad a Krumau

2-9 GIUGNO 2012 (T) 10-17 GIUGNO 2012 (F) PROGRAMMA 1° giorno: Svizzera–Marienbad (700 km). Partenza dai punti di raccolta via Lago di Costanza–Monaco– Regensburg verso Marienbad. 2° giorno: nel pomeriggio visita della città e dei bagni. Pranzo individuale. Partenza per Chodová Planá con il birrificio più antico della Boemia occidentale. Visita del birrificio con degustazioni di birra e cena. 3° giorno: Marienbad–Pilsen–Praga (170 km). Dopo la colazione partenza per Pilsen. Qui conoscerete

la leggendaria Pilsner Urquell, modello per i 2⁄3 di tutte le birre del mondo che portano l’etichetta Pils o Pilsner. Visita guidata nel birrificio Plzensky Prazdroj. In conclusione pranzo tipico boemo. Nel tardo pomeriggio si prosegue per Praga. Serata a libera disposizione. 4° giorno: la mattina è dedicata alla prima parte della visita di Praga. Vi attende un complesso unico pieno di monumenti. Il resto della giornata è a libera disposizione. 5° giorno: di mattina c’è la seconda parte della visita della città. Il punto saliente è il castello di Praga, sede dei sindaci. Dopo la visita del Ponte Carlo, simbolo della città, il pomeriggio è a disposizione. Serata con cena nel ristorante panoramico Nebozízek. 6° giorno: Praga–Budweis–Krumau (180 km). La mattina si parte per Budweis. Visita della vecchia città commerciale alla confluenza dei fiumi Moldova e Maltsch. Pranzo e proseguimento del viaggio via Holašovice, dal 1998 patrimonio dell’Unesco, verso «Cesky ́ Krumlov» (Krumau), una cittadina medievale

dalle strette viuzze. Tempo libero a disposizione e cena individuale. Di sera assisterete ad un concerto privato al lume di candela nel locale monastero. 7° giorno: nel pomeriggio giro attraverso Krumau con diverse visite. Pranzo libero e resto della giornata a disposizione. 8° giorno: Krumau–Svizzera (750 km). Al mattino si viaggia con il pullman di Edelline lungo la Moldova via Rosenberg, un grazioso borgo con il monastero Vyssí Brod (Hohenfurt), che da 750 anni è un centro d’accoglienza di cultura nella Boemia meridionale, poi verso Monaco e il Lago di Costanza, di ritorno al vostro luogo di arrivo in Svizzera. Prezzo per persona in CHF prezzo forfettario a persona in camera doppia *2290.– supplemento singola 465.– *riduzione per prenotazioni entro il 31 marzo 2012: 100.– Da osservare: consigliamo il Libretto ETI Europa. Questo viaggio è organizzato da Edelline AG in collaborazione con Viaggi TCS. Prestazioni incluse Viaggio con pullmann di lusso Edelline con assistenza hostess durante tutto il tragitto � autista/guida di lingua tedesca o francese (a seconda della data) � accompagnatori locali parlanti tedesco (o francese a seconda della data) da Marienbad a

Krumau � 2� pernottamenti/BB Hotel Villa Butterfly**** a Marienbad � 1� cena (senza bevande) Hotel Villa Butterfly � entrata alla casa di Goethe e nella chiesa di San Vladimiro � visita del birrificio Chodová Planá � cena (senza bevande)/degustazione di birra nel birrificio Chodová Planá � visita del birrificio Plzensky Prazdroj � pranzo (inclusa 1 birra) nel birrificio Plzensky Prazdroj � 3� pernottamenti/BB Hotel Mariott****(*) a Praga � 1� pranzo (senza bevande) a Praga � 1� cena (senza bevande) nel ristorante Nebozízek � entrata al castello di Praga � 1� pranzo (incl. 1 birra) a Budweis � 2� pernottamenti/BB Hotel Bellevue**** a Krumau � concerto privato esclusivo nel monastero Zlatá Koruna � entrata al teatro del castello � documentazione di viaggio completa BB = prima colazione Luoghi di partenza: Kerzers, Berna, Aarburg, Zurigo, San Gallo per il viaggio in tedesco, mentre Ginevra, Losanna, Vevey, Friburgo, Chiètres/Kerzers per il viaggio in francese. Il nostro partner: Edelline AG Christoph Bührer Industriestrasse 13 3210 Kerzers www.edelline.ch info@edelline.ch


26 gennaio 2012 | touring 2 | viaggi e tempo libero

Il Vallese è ricco di sorprese

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Ernen Naters Briga Sion

Oltre alle mete più turistiche, in Vallese c’è tanto da scoprire. Ad esempio il museo dedicato alla Guardia pontificia di Naters o una gita a Briga, un’escursione a Ernen oppure nell’avventurosa Valle d’Hérens.

Evolène Arolla

Le località dell’Alto Vallese di Briga, Naters ed Ernen sono vere e proprie perle e hanno in serbo per i visitatori più di una sorpresa. Il nucleo storico di Briga con le sue case patrizie munite di torri e ricche di storia possono venire scoperte durante una visita guidata della città. Non è possibile mancare la visita al Castello di Stockalper, che fu il centro del potere del barone Kaspar von Stockalper dal 1609 al 1691. Dopo un pranzo nel ristorante del palazzo, poco più sopra vi attende a Naters il Museo della Guardia pontificia. L’esposizione è allestita in una fortezza e può essere visitata da soli o guidati da un’ex guardia. Un altro gioiello culturale nell’Alto Vallese è rappresentato dal paesino di Ernen, insignito del Premio Wakker, con le sue case storiche come il Museo Zenden presso il municipio con le preziose pergamene o la chiesa barocca. Ernen inoltre è a un tiro di schioppo dall’entusiasmante Valle di Binn. fm

foto Felix Maurhofer

Storia e cultura nell’Alto Vallese

Briga e lo storico Castello di Stockalper.

All’avventura nella Valle d’Hérens

Escursione in racchette da neve nella selvaggia Valle d’Hérens.

Da sapere Canton Vallese Nel Basso Vallese si parla francese e nell’Alto Vallese si parla tedesco. Il Cantone conta 301 400 abitanti, la capitale è Sion. Museo Guardia pontificia di Naters Il Museo dedicato alla Guardia pontificia svizzera si trova nell’ex fortezza dell’artiglieria di Naters appena sopra la località. Si raccomanda una visita guidata da un’ex guardia. Informazioni e visite guidate: www.zentrumgarde.ch. Visite a Briga e al Castello di Stock-

Tanto più la strada a tornanti sale verso la Valle d’Hérens, quanto più il paesaggio diventa selvaggio. A sinistra e a destra si ergono i fianchi della montagna e dietro troneggiano i quattromila Dent Blanche e Dent d’Hérens così come il rimarchevole Pigne d’Arolla. Al cospetto di questa scena, viene voglia di camminare nel paesaggio innevato; e in inverno non scarseggiano di certo le possibilità. Molto attrattivi sono i cinque percorsi con le racchette da neve che vanno dal facile all’impegnativo. I punti di partenza sono Evolène, Les Haudères e Arolla. Al di fuori delle piste e dei tracciati marcati ti fanno l’occhiolino numerose cime, che si prestano per gite con gli sci. I principianti possono prenotare diverse escursioni presso l’ufficio delle guide alpine. Anche ai fondisti non manca nulla: sul fondovalle presso Evolène si trovano 40 km di piste. E se il tempo non è dei più clementi, nel Museo di Evolène si possono ammirare oggetti storici originari della valle. fm

alper Informazioni: www.brig-belalp.ch oppure tel. 027 921 60 30. Città culturale di Ernen In inverno visite guidate settimanali su prenotazione. www.ernen.ch. Informazioni sulla città musicale di Ernen su: www.musikdorf.ch. Parco della Valle di Binn: informazioni al sito www.landschaftsparkbinntal.ch. Ristoranti Ristorante Schlosskeller a Briga, tel. 027 923 33 52 oppure www.schlosskeller-brig.ch; ristorante La Taverne Evolènarde a Evolène, tel. 027 283 12 02.

Valle d’Hérens Una valle ideale per discipline sportive come: escursioni in racchette da neve, sci di fondo e tour sugli sci e sci alpino. Informazioni generali: www.valdherens.ch. Informazioni sulle gite in racchette: www.sentiersraquettes.com. Ufficio guide alpine: www.herens-montagne.ch. Hotel de la Sage nella Valle d’Hérens Dal sapore nostalgico, camere arredate con gusto e un bagno hamam, li potete trovare all’Hotel de la Sage a La Sage. Camera doppia da 130 fr., telefono 027 283 24 20 o www.hoteldelasage.com.

Il Museo della Guardia pontificia a Naters: per saperne di più sulle guardie del Papa.



26 gennaio 2012 | touring 2 | viaggi e tempo libero

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taccuino di viaggio Christian Bützberger

ald

Azioni del turismo: gioie e dolori per gli investitori

Viaggi con piacere Fare un salto con l’aereo in Spagna, Portogallo o Polonia, dove vi attende un pullman di lusso per partire subito in tour. Edelline, la società di Kerzers specializzata in viaggi in bus migliora ulteriormente il comfort grazie a questo nuovo concetto di gita che fa risparmiare tempo. Christoph Bührer, fondatore e proprietario della giovane impresa sottolinea che: «Questo nuovo tipo di viaggio è sorto sulla base dei desideri espressi dai clienti». Offrire un viaggio di alta qualità e senza stress è l’obiettivo prioritario delle guide turistiche di Edelline. Per quanto riguarda l’assistenza personalizzata, non cambia nulla: le guide ricevono gli ospiti all’aeroporto e volano con loro sino al punto di partenza del tour, e così al terminal attende già un pullman bistro a due piani. Esattamente gli stessi pullman che Edelline impiega per i Viaggi dei lettori di Touring. Il tempo di viaggio quotidiano durante il circuito, stando a Bührer, non supera le quattro ore: «In questo modo, i nostri ospiti possono dedicare più tempo alla scoperta delle singole attrazioni locali». Bü

Per gli amanti del pesce

In Svizzera orientale

Guida Fischelin 2012 Il libretto pubblicato dalla Confraternita del Pesce d’Oro è fatto su misura per gli amanti di una buona cucina a base di pesce ed è un vero pozzo di delizie (solo in francese e tedesco). Ad ogni locale è dedicata una pagina piena di indicazioni interessanti. Quali sono le specialità? Chi è lo chef? Quali vini sono custoditi in cantina? Il sito www.goldenerfisch.ch può essere consultato anche in italiano. Contatti: telefono 062 923 47 14; e-mail: info@goldenerfisch.ch.

Kursaal Heiden All’epoca ad Heiden la struttura era nota per cure e trattamenti con tanto di tè alle erbe, sdraio e coperte di lana, ma trent’anni fa lo stabile di Heiden ha iniziato una seconda giovinezza con apparizioni internazionali famose come Franz Hohler e Hans-Joachim Kulenkampff. È stato ristrutturato nel 2010 e racchiude in sé una sala culturale, una congressuale e una per le feste. Si tratta di un monumento architettonico dal valore nazionale. La padrona di casa Sibylle Kündig apre le porte a eventi di ogni tipo: tel. 071 898 33 33, www.kursaalheiden.ch.

Il boom dei B&B in Europa 50 000 offerte Ogni mese appaiono sul mercato 2400 nuovi indirizzi di Bed&Breakfast. I pernottamenti privati con l’ottimo rapporto qualità-prezzo raccolgono sempre più il favore dei viaggiatori. Non deve sorprendere perché un cliente paga in media solo 74 € per due persone, colazione inclusa. Attualmente al sito www.bedandbreakfast.eu si trovano, diffusi in 46 Paesi, oltre 50 000 B&B illustrati con 3,9 milioni di foto. Di sicuro troverete qualcosa di allettante anche per voi.

American Airlines è un caso di azienda in fase di risanamento. Nel dicembre dell’anno scorso le azioni della compagnia aerea sono state cancellate dal listino della Borsa di New York. Attualmente sono quotate su altre piattaforme per un paio di cent. Un titolo per speculatori che amano l’azzardo delle scommesse. Appena un paio di giorni prima, il 23 novembre, Thomas Cook, secondo gruppo europeo nel settore dei viaggi, annunciava un urgente bisogno di finanziamento per 150 milioni di franchi. L’azione è crollata di ben il 70%. All’inizio di gennaio erano quotate a 20 cent. I proprietari dei titoli di Thomas Cook quest’anno devono finanziarsi le ferie da altre fonti. I due titoli internazionali sono, naturalmente, non rappresentativi per tutto il settore del turismo. Ma com’è la situazione dei titoli svizzeri? Il 19 dicembre è stata tolta dal mercato l’azione di Kuoni a quota 213.40. Dal 2003 non aveva subito un calo simile. Ancora nella primavera del 2007 il corso del più grande offerente svizzero di vacanze era situato a quota 780 franchi. Il 5 gennaio il valore era trattato a 240 franchi. Rispetto al livello del 2007, il calo è dunque del 70%. L’argomento che le azioni si devono valutare solo su un arco di dieci anni, è giusto, ma dieci anni fa era il 2002, e pochi mesi prima era esattamente l’11 settembre 2001, con l’attacco terroristico alle Torri Gemelle di New York e il conseguente crollo degli indici borsistici. Ma non vogliamo citare solo gli esempi negativi. Ci sono azioni turistiche che hanno procurato gioie ai loro detentori. Come le Ferrovie della Jungfrau. Nel 1996 il loro debutto in Borsa e a fine anno l’uscita dal mercato a quota 21.90 franchi; 15 anni dopo, a fine dicembre 2011, il titolo ha toccato quota 55.85 franchi. È un incremento di valore di ben il 255%. Ciò nonostante: chi vuole investire il denaro direttamente in ferie e viaggi, invece che in azioni del turismo, sa perlomeno a cosa va incontro, o meglio a ciò che gli promettono le agenzie di viaggi...


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viaggi e tempo libero | touring 2 | 26 gennaio 2012

Una fonte d’ispirazione Il Lago di Costanza offre svariate possibilità a chi cerca svago e riposo: per appassionati di sport acquatici, escursionisti, amanti della cultura e del wellness.

› Lungo

l’estesa regione di Seerücken sul Lago di Costanza ce n’è per tutti i gusti. Gli escursionisti trovano pane per i loro denti sulla sponda meridionale, tra Lipperswil e Wolfsberg. Lipperswil è raccomandabile per diversi motivi: innanzitutto per il parco di divertimenti di «Connyland», che con i leoni marini e i delfini è un’attrazione per grandi e piccini. Gli appassionati di golf sono invece attratti dal nuovo campo di 18 buche. Un punto d’incontro per escursionisti, golfisti e amanti del wellness è il nuovo Hotel Golf Panorama. Una vista stupenda, un’offerta tra le più ricche di trattamenti nell’oasi spa per signore e signori, nonché una cucina straordinaria, incluse le creazioni rinfrescanti a base di mela, che sono delle vere e proprie esperienze per il palato.

Castello di Arenenberg | Pure sulla spon-

Certosa di Ittingen | A chi fa tappa nella punta sudoccidentale del lago Bodanico, chiamata Untersee, si consiglia di fare una lunga sosta alla Certosa di Ittingen. Vale la pena fare un’escursione fra le sue mura e la sua storia, che dimostra che, grazie ad uno scorcio sull’attività dei frati certosini, determinati valori possono essere vissuti anche nella pratica quotidiana. Il centro culturale della Certosa, che comprende il Museo di Ittingen e il Museo d’Arte del canton Turgovia, è una fonte di giovinezza per lo spirito. Anche a partire dalla Certosa le possibilità di escursioni sono svariate, con percorsi che vanno dalle semplici passeggiate alle marce di parecchie ore. E se l’energia e il tempo a disposizione sono sufficienti si può addirittura raggiungere Stein am Rhein. Le stradine con le case a graticcio e la piazza del municipio con le

facciate dipinte, la varietà gastronomica con i pesci del fiume e i vitigni delle valli del Randen, costituiscono un vero piacere per gli occhi e per il palato. Il Lago di Costanza come fonte di eterna giovinezza e d’ispirazione non si limita all’Untersee. Da non dimenticare il lato austriaco e tedesco e naturalmente l’Obersee. Sulle sue rive si trova l’Hotel Bad Horn nell’omonimo paesino tra Arbon e Rorschach. Il carattere nautico dell’albergo si può percepire anche in sauna, dove gli oblò offrono una splendida vista direttamente sul lago. Per rilassarsi basta godersi il trattamento di galleggiamento in vasca, le terme con acqua salina o l’Hamam Rhasoul. La padrona di casa Bernadette Hinny ricorda con orgoglio che l’albergo dispone anche di un battello, l’E.Y. Emily, con cui gli ospiti possono fare nostalgiche crociere sul lago.

Christian Bützberger

Info Touring www.vinorama-ermatingen.ch, www.connyland.ch, www.golfpanorama.ch, www.napoleonmuseum.ch, www.kartause.ch, www.badhorn.ch

foto ald

da nord gli escursionisti trovano un’ampia offerta per la propria salute e nel contempo per ampliare il proprio orizzonte culturale. Come nel percorso che da Ermatingen porta alla maestosa struttura del castello di Arenenberg, che un tempo ospitò Napoleone III,

per poi proseguire verso Salenstein e Berlingen. Chi durante la camminata vuole saperne di più sui vitigni della regione dovrebbe fare visita al Vinorama a Ermatingen, dove può procurarsi il materiale informativo.

Due fonti di energia sul Lago di Costanza: l’Hotel Bad Horn direttamente sulle rive del lago e l’Hotel Golf Panorama a Lipperswil.


26 gennaio 2012 | touring 2 | sezione ticino

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foto ald

Anziani e guidare oggi

Villaggio di vacanza TCS: aperto da aprile a fine ottobre per scuole, associazioni e gruppi.

La ricca agenda sezionale del 2012 Dopo la pausa natalizia ecco un nuovo anno. Si presenta con tutto il suo carico di buoni propositi, scadenze, impegni improrogabili e progetti da concretizzare.

› A mitigare i timori e infondere energia ar-

riva anche l’entusiasmo della Sezione Ticino che col suo Comitato è pronto alle nuove sfide che l’attendono. La prima di queste è senza dubbio ripetere la buona annata appena trascorsa e confermare le cifre registrate nella partecipazione ai corsi della due fasi, nei collaudi e nei controlli di diagnostica al centro TCS e nell’affluenza al Villaggio di vacanza TCS di Scruengo/Quinto, che quest’anno si arricchirà di una nuova sala conferenze per meglio soddisfare le necessità di scuole, associazioni e gruppi che lo frequentano. Una seconda sfida sarà la ricerca di nuove opportunità per i soci nell’intento di essere più attrattivi ed uscire dalla tendenza alla stagnazione del numero di affiliati registrata negli ultimi anni. Questo intento rientra anche tra gli obiettivi nazionali del nuovo Presidente centrale Peter Goetschi, del vice-presidente Carlo Vitalini (nostro Presidente sezionale) e del nuovo Consiglio d’amministrazione eletto a novembre. Le manifestazioni aiutano a far conoscere il TCS: la Sezione Ticino organizzerà il 19º Trittico alpino Ticinese, in programma il 24 giugno, e sarà presente allo Slowup, giorna-

ta «senza motori» tra Locarno e Bellinzona il 22 aprile. Novità di quest’anno sarà la partecipazione come sponsor del «Walking Lugano», il 25 marzo, con uno stand in Piazza Riforma, allo scopo di informare e propagandare la categoria non motorizzata del Club con i vantaggi che essa comporta. L’annuale Assemblea dei Delegati sezionali si svolgerà invece il 10 maggio. L’educazione stradale nelle scuole e la consulenza ai Comuni per problematiche del traffico saranno altri due aspetti prioritari per l’anno entrante. Non dobbiamo dimenticare il Centro TCS di Rivera che si aggiornerà con una nuova centrale telefonica per meglio servire le migliaia di utenti che ogni anno comunicano con il centro operativo ticinese. Concludiamo con una pennellata di verde, dopo quella di giallo giunta con il nuovo logo, con l’allacciamento al gas quale vettore termico e la posa di una colonnina per la ricarica di auto elettriche. Inizia così il programma di migliorie per mantenere la struttura, che ha appena compiuto i dieci anni, sempre all’avanguardia. Auguriamo alla Sezione Ticino di raggiungere gli obiettivi programmati e a tutti i nostri lettori un anno di grandi soddisfazioni! mor

L’Associazione Pensionati dello Stato del Canton Ticino offre la possibilità di partecipare a corsi di perfezionamento della guida della Sezione Ticino del TCS. Chi vi scrive ha partecipato al corso. La parte teorica, curata da Milton Lafranca esperto istruttore, ha permesso di soffermarsi su avvenimenti e situazioni specifiche condivisi da tutti i presenti. È stata una mattinata proficua che ha consentito agli «over 65» di ricevere importanti aggiornamenti tecnici. Il pomeriggio ha poi visto i partecipanti scendere in pista con il proprio veicolo e cimentarsi sulla strada, appositamente resa sdrucciolevole, nelle operazioni di frenata d’emergenza. Le manovre sono state illustrate da Marco Gazzola, responsabile dei corsi, che a sua volta ha impartito suggerimenti, consigli e all’occorrenza anche corretto comportamenti errati. Penso che gli «over 65» dovrebbero aderire con entusiasmo a questa iniziativa e partecipare ai prossimi corsi. Ne vale la pena! Frediano Zanetti

Arabeschi stradali: la confusione Il test dei passaggi pedonali del TCS condotto in molte città svizzere, tra cui Locarno, ha permesso di evidenziare un aspetto che continua a far discutere: l’uso di «disegni artistici» sulla carreggiata di zone 30 o zone urbane a velocità ridotta. Un esempio ne è il peggiore passaggio pedonale della regione Locarnese sito a Minusio (curva dell’asinello) con un «invito all’attraversamento marcato in rosso, che simula un passaggio pedonale» ma di fatto non lo è per il codice della strada. Grande è invece la confusione che crea nei pedoni e negli utenti motorizzati. Scacchiere, linee o finti marciapiedi, dipinti con colore rosso o celeste, hanno il presunto scopo d’ingannare l’occhio e restringere virtualmente la carreggiata invitando il conducente a diminuire la velocità. Di fatto rischiano però di confondere sia il pedone, che si crede su una zona protetta, sia il conducente insicuro che può reagire irrazionalmente. «Zone 30 sotto la lente» e «Sicurezza nei quartieri» sono a disposizione su www.tcs.ch.


42 Ressort

touring 13

9. August 2007

Khumbu Himalaya in Nepal Lodge Trekking al campo base dell’Everest. Ascensione al Kala Pattar 5545 metri

Per escursionisti Questo trekking ci porta nel nord-est del Nepal, dove svettano tre Ottomila. Il paesaggio è variegato e passa dal verde dei boschi di rododendri e dei campi terrazzati al bianco e blu della neve. A nord di Lukla troviamo Namche Bazar, la «capitale storica» degli sherpa, crocevia di tutti i sentieri. Non vediamo l’ora di gustarci la splendida vista sui Settemila e gli Ottomila circostanti e di vivere il momento clou del nostro trekking: l’ascensione, tecnicamente non difficile, del Kala Pattar, situato a 5545 m. Programma 1°–2° giorno: volo Zurigo–Bangkok e continuazione per Kathmandu 3° giorno: volo per Lukla e trekking attraverso la Valle del Dudh Koshi fino a Phakding 4° giorno: traversata di numerosi ponti sospesi fino a Namche Bazar, la principale piazza commerciale della Valle del Khumbu 5° giorno: giornata di acclimatamento a Namche Bazar (3346 m), visita del museo degli Sherpa 6° giorno: attraverso boschi di rododendri, pas-

Tagliando d’iscrizione

sando per il monastero di Tengpoche fino a Deboche 7° giorno: facile discesa attraverso il bosco, Imja Khola e poi di nuovo salita verso Pangboche, di fronte all’Ama Dablam (6856 m) – con vista mozzafiato – fino a Pheriche 8° giorno: acclimatamento a Pheriche, 4243 m. Visita della Himalayan Rescue Station 9° giorno: attraverso Dughla, lungo la morena del ghiacciaio del Khumbu si sale fino a Lobuche, dove troviamo una lodge di nuova costruzione 10° giorno: ascensione al Kala Pattar 5545 m, la famosa cima con sullo sfondo il Pumori, alto oltre 7000 m. Discesa fino a Lobuje 11° giorno: discesa al caratteristico villaggio di Dingboche, il paese più alto della Valle del Khumbu abitato tutto l’anno, continuazione per Khumjung e ritorno a Namche Bazar 12° giorno: discesa per Jorsale e trekking fino a Thulo Gumela. Pernottamento in lodge 13° giorno: congedo e volo di 40 minuti per Kathmandu. Pomeriggio a disposizione 14° giorno: visita di Kathmandu 15° giorno: volo di ritorno Kathmandu–Bangkok 16° giorno: arrivo a Zurigo

trekking Nepal Khumbu

� Vi prego di inviarmi il programma dettagliato. � Mi iscrivo per la seguente data: Cognome

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Date: 10–25.11.2012 06–21.04.2013 09–24.11.2013

Requisiti: Per escursionisti dal passo sicuro, in grado di camminare in salita per 4-6 ore. Nonostante la notevole altitudine, il trekking non presenta difficoltà tecniche. Offerta esclusiva TCS: Fr. 4300.– prezzo speciale TCS (prezzo normale Fr. 4590.–) Fr. 450.– tasse aeroportuali e carburante Le nostre prestazioni: – volo Zurigo–Kathmandu e ritorno – volo Kathmandu–Lukla–Kathmandu – tutti i trasferimenti sul posto – pernottamenti con mezza pensione in hotel a Kathmandu – pernottamenti in lodge in camera doppia con pensione completa – squadra di sherpa, trasporto bagagli – permesso e tassa per il parco nazionale – eventi informativi ad Altdorf il 22.4.12, 23.9.12, altre date a seguire Inviare a: Bergschule Uri, Casella postale 6490 Andermatt, telefono 041 872 09 00 fax 041 872 09 50, info@bergschule-uri.ch Trovate il nostro programma di dettaglio su: www.bergschule-uri.ch/khumbu


26 gennaio 2012 | touring 2 | club e soci

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La signora del Plateau Magali Bodmer è una delle responsabili del Plateau Assistance di ETI. Dalla sede del TCS a Ginevra raccoglie le richieste d’aiuto dei soci in difficoltà all’estero e organizza i soccorsi del caso. Era al suo posto anche durante la crisi dello tsunami in Asia. Assistance» è uno dei punti nevralgici dell’intera associazione. Se alla centrale del numero 0800 140 140 di Schönbühl giungono le telefonate dei soci rimasti in panne sulle strade svizzere, qui pervengono richieste d’aiuto per situazioni spesso molto più complesse. Infatti il «plateau» della Centrale d’intervento ETI, situata all’interno della sede centrale del TCS a Ginevra/ Vernier, è il terminale al quale si rivolgono i soci titolari del Libretto ETI che si trovano in difficoltà durante un viaggio all’estero. Che si tratti di una semplice panne del veicolo su una qualsiasi strada d’Europa come di una grave emergenza sanitaria all’altro capo del mondo, qui si fornisce assistenza e si organizzano gli interventi più adeguati. E a vigilare affinché tutto si risolva per il meglio vi è anche una donna dai nervi molto saldi: Magali Bodmer.

Doti umane | Al TCS dal 1999, Magali Bodmer (38 anni) è una dei quattro responsabili che a turno coordinano le operazioni sul Plateau ETI. La sua equipe è composta da 35 collaboratori (più una decina di ausiliari durante l’estate), che si avvicendano al centralino telefonico per rispondere alle svariate centinaia di chiamate che ogni giorno, 365 giorni all’anno, arrivano da tutto il mondo, 24 ore su 24. Nel 2011 sono state circa 130 000 le telefonate ricevute e circa 25 000 i singoli casi trattati. «Tutta gente in condizioni d’emergenza, lontana da casa, senza nessuno a cui rivolgersi se non alla centrale ETI», spiega Magali Bodmer. Ecco perché le principali qualità richieste per fare questo mestiere sono: «Capacità d’ascolto, sapersi immedesimare nella situazione dell’altro, saper trovare rapidamente soluzioni adeguate. Oltre, naturalmente, alla conoscenza delle lingue». L’ultimo punto merita un capitolo a sé nella vita di Magali, che nasce in una famiglia «bilingue», con madre romanda e papà svizzerotedesco, residente sul Lago di Bienne, dunque in un «crocevia di idiomi» per definizione. Frequenta le scuole in tedesco fino a 11 anni, quando la famiglia Bodmer si trasferisce in Ticino. Qui Magali inizia le scuole medie senza sapere una parola d’italiano. Dopo la maturità commerciale si diploma alla Scuola Superiore di Albergheria e Turismo. Finiti gli studi va a vivere per un anno a Rio De Janeiro, dove impara il portoghe-

se. E se l’inglese l’aveva studiato alle superiori, «lo spagnolo l’ho invece imparato durante i miei viaggi e grazie a qualche corso», conclude la talentuosa poliglotta.

Dramma epocale | Di aneddoti capitati durante la sua vita professionale al TCS Magali Bodmer ne può raccontare a bizzeffe. Ma se le si chiede qual è l’esperienza che più l’ha marcata non ha esitazioni: «La catastrofe dello tsunami nel Sud-Est asiatico, nel dicembre 2004». Visibilmente commossa, ricorda che si trovava a Lugano per trascorrere le vacanze natalizie in famiglia, quando apprese la notizia. Capì subito le conseguenze pratiche di quella immane sciagura e tornò spontaneamente al lavoro a Ginevra. Infatti, fra le vittime vi erano decine di soci con il Libretto ETI, mentre diverse centinaia erano i sopravvissuti da rimpatriare. «Fu un’esperienza assoluta-

mente toccante a livello umano, aggravata dal fatto che il nostro direttore aveva perso figlio e moglie che si trovavano in vacanza in Sri-Lanka». In quei giorni sul plateau regnava un’atmosfera di lutto, che però si trasformò in una grande solidarietà tra colleghi, poiché tutti erano consapevoli che bisognava fare anche l’impossibile per i soci. Magali ricorda un episodio: «Un uomo ci telefonò dicendo: ‹Aiuto, sono aggrappato a una palma, venite a prendermi›. Non abbiamo mai saputo se poi si è salvato».

Antonio Campagnuolo

In pillole Magali Bodmer (38) entra alla Centrale ETI del TCS nel 1999. Per un anno svolge la funzione di «chargé d’assistance», poi diventa responsabile di plateau. Diplomata in turismo alla SSAT di Bellinzona, parla 6 lingue. Vive a Ginevra con suo figlio di 5 anni, con il quale trascorre gran parte del suo tempo libero. Hobby: bici, viaggi e immersioni subacquee.

Antonio Campagnuolo

› All’interno del TCS, il cosiddetto «Plateau

Magali Bodmer al suo posto sul Plateau Assistance ETI nella sede del TCS a Vernier.


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club e soci | touring 2 | 26 gennaio 2012

Lo spagnolo a vele spiegate Offerta speciale del partner Boa Lingua: 6% di sconto per i soci TCS e i loro familiari sui soggiorni linguistici a Valencia. Nella città che ha visto le sfide di Alinghi.

› Che

Valencia susciti ricordi particolari negli svizzeri è indiscutibile. È qui infatti che, nell’estate del 2007, l’equipaggio dell’imbarcazione elvetica «Alinghi» difese con successo la Coppa America… ed è ancora qui che poi la perse nel 2010. Non sorprende, allora, che lo specialista svizzero di soggiorni linguistici Boa Lingua abbia scelto Valencia per un’offerta speciale riservata ai soci del TCS. Chi prenota entro il 30 giugno 2012 ha diritto al 6% di sconto su tutti i corsi di spagnolo impartiti nella scuola di lingue «Españolé International House». Lo sconto del 6%, valido per tutti i familiari del socio TCS principale, si estende anche all’alloggio.

Scuola familiare | L’«Españolé IH» è si-

col vento. Il tutto nella città che è la culla del piatto nazionale spagnolo: la paella!

Antonio Campagnuolo Info Touring L’offerta speciale per i soci TCS «Spagnolo a Valencia» è prenotabile, fino al 30.06.2012, direttamente presso Boa Lingua: tel. 091 868 32 12.

Mare e paella | Carlos Botella è, infatti, un ex allenatore della nazionale spagnola juniores di vela. Chi si iscrive a questo corso frequenta ogni settimana 20 lezioni di spagnolo di base abbinate a 10 lezioni di vela impartite da Carlos sulla sua barca, battezzata «Españolé» come la scuola ed attraccata nel Club Nautico di Valencia. Le lezioni si svolgono proprio nello stesso specchio di mare che ha ospitato le regate di Alinghi e dei suoi sfidanti. Così, alla fine del soggiorno, lo studente oltre a saper parlare la lingua di Cervantes saprà navigare

Per i soci Cooldown Oltre all’offerta speciale «Spagnolo a Valencia» Boa Lingua, partner del TCS di lunga data, concede ai giovani soci del Cooldown Club (16–25 anni) uno sconto permanente del 6% sul catalogo completo di soggiorni linguistici per imparare o perfezionare i principali idiomi del mondo. La riduzione è concessa sui prezzi dei corsi e degli alloggi (in famiglia, in appartamento o in residence). Altre informazioni sul sito Internet www.cooldownclub.ch. Per le lingue e le destinazioni proposte si consulti il sito: www.boalingua.ch. ac

ald

tuata in pieno centro storico valenciano, a due passi dall’Università e da tutti i principali monumenti dell’arte gotica e barocca. Propone corsi di spagnolo di vari tipi e livelli, per studenti di tutte le età: lezioni per principianti in piccole classi o intensive con docenti privati o anche corsi di spagnolo commerciale per professionisti.

Inoltre, come molte scuole che il partner Boa Lingua propone in tutto il mondo (cfr. riquadro) anche quella di Valencia è a conduzione familiare. La direttrice Cristina Navarro, infatti, è coadiuvata nel suo lavoro dal marito Carlos Botella. E se Cristina si occupa di tutto ciò che riguarda l’organizzazione propriamente scolastica, Carlos ha una specialità che lo rende il beniamino degli studenti: è lui personalmente che impartisce le lezioni in barca dell’originale abbinamento «spagnolo e vela».

Studenti sulla barca «Españolé» durante una lezione di vela nelle stesse acque che videro trionfare Alinghi nel 2007.


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TCS

26 gennaio 2012 | touring 2 | club e soci

La nuova tessera di socio TCS 2012 si presenta all’insegna del giallo, il nuovo colore aziendale del club, simbolo di affidabilità.

Sempre mobili con il TCS Ci sono mille buone ragioni per essere soci del TCS. Il soccorso stradale in caso di panne è solo una delle tante. Il club offre sicurezza per ogni ambito della mobilità.

› L’anno nuovo è arrivato e con esso anche

il termine ultimo di rinnovo della tessera TCS (31.01.2012), che si presenta nella nuova veste tutta gialla. Vale quindi la pena qui ricordare i principali vantaggi connessi all’affiliazione, iniziando da quello che è l’indiscusso pilastro tra i servizi del TCS, ossia il soccorso stradale della Patrouille, attivo ogni giorno dell’anno, 24 ore su 24. Se un socio resta in panne con il suo veicolo in un qualsiasi angolo della Svizzera, non deve far altro che chiedere l’assistenza del club al numero 0800 140 140 e uno degli «angeli gialli» del TCS arriverà sul luogo il più velocemente possibile. Si tratta di personale altamente specializzato, esperto su ogni marca e modello, in grado di far ripartire un veicolo nell’86% dei casi. Ma se il guasto è talmente grave da non poter essere riparato, il TCS si occupa di trasportare il veicolo nel garage più vicino o nell’officina di fiducia e di far proseguire il viaggio del socio con un altro mezzo.

Sicuri nel mondo | L’affiliazione di base dà diritto ad accedere a tutte le convenienti

assicurazioni che il TCS propone per ogni ambito della mobilità. Ormai, ad esempio, nessuno può più fare a meno del Libretto ETI, l’assicurazione che copre ogni disguido legato a una vacanza oppure a un viaggio in Europa o nel resto del Mondo. Che si tratti di annullare una prenotazione in seguito a una malattia insorta prima di partire oppure di organizzare un rimpatrio sanitario da un Paese lontano, ETI si fa carico della gestione dell’emergenza e di tutte le spese ad essa connesse.

Tutela totale | Un altro pilastro del TCS è la protezione giuridica Assista «Circolazione», che copre tutte le spese legali e d’avvocato nel caso di un litigio inerente al veicolo, che si tratti di un incidente, una riparazione effettuata male, un difetto dell’auto appena acquistata o di un conflitto con la vostra assicurazione dell’auto. Assista TCS è disponibile anche nelle formule Privata, Impresa e Immobili. Tagliata su misura per le esigenze dei soci è anche l’assicurazione veicoli a motore Auto TCS. Tra i suoi vantaggi, vi è un eco-

bonus fino al 30% sulla RC e casco collisione per le automobili poco inquinanti, ossia che non emettono più di 130 grammi di CO2 al km. ac

Info Touring Su www.tcs.ch trovate tutte le proposte del TCS e tutti i test effettuati dai suoi esperti.

Tanti sconti per i soci La tessera di socio TCS dà diritto al beneficio di una moltitudine di sconti e privilegi in tutta la Svizzera concessi da partner attivi nei settori del tempo libero, degli hotel o dei ristoranti e, naturalmente, nel settore dell’automobile (pneumatici, seggiolini per bambini ecc.). Inoltre, la menzione «Show your Card», impressa sulla tessera sociale, dà diritto ad un programma di sconti a livello mondiale. La lista aggiornata e dettagliata di tutti i vantaggi concessi ai soci del club è scaricabile dal sito www.risparmi.tcs.ch. ac



26 gennaio 2012 | touring 2 | club e soci

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Prezzi e prestazioni TCS telefono 0844 888 111 o www.tcs.ch Affiliazione www.tcs.ch Motorizzati (automobilisti e motociclisti) a seconda della Sezione e pro rata Tessera partner/giovani Fr. 44.– Non motorizzati Fr. 32.– Cooldown Club membercard Fr. 66.– Ciclisti (con Velo Assistance e RC) Fr. 37.– Juniores (con Velo Assistance e RC) a seconda della Sezione Quota per socio campeggiatore TCS (solo se già socio motorizzato o non motorizzato) Fr. 55.– (camping club AG: + Fr. 7.–; ZH: + Fr. 5.–) ETI TCS www.eti.ch Europa motorizzato «Famiglia» Fr. 103.– Europa motorizzato «Individuale» Fr. 75.– Europa non motorizzato «Famiglia» Fr. 77.– Europa non motorizzato «Individuale» Fr. 65.– Estensione Mondo «Famiglia» Fr. 88.– Estensione Mondo «Individuale» Fr. 70.– Spese di cura Europa Fr. 32.– Spese di cura fuori Europa Fr. 45.– Carta Aziendale TCS www.tcs.ch/azienda Per veicoli aziendali Soccorso stradale da Fr. 134.– Protezione giuridica di circolazione da Fr. 111.– Card Assistance www.cardassistance.tcs.ch per tutta la famiglia Fr. 28.– 20% di sconto per i titolari del Libretto ETI ASSISTA TCS www.assista.ch Assicurazione protezione giuridica Circolazione «Ind.» Fr. 66.– «Fam.» Fr. 96.– Privata senza sottoscrivere la circolazione «Famiglia» Fr. 245.– «Individuale» Fr. 225.– Privata con circolazione già sottoscritta «Famiglia» Fr. 215.– «Individuale» Fr. 192.– Immobili Fr. 60.– Auto TCS www.autotcs.ch Responsabilità civile, casco parziale, casco collisione, capitale incidente, protezione del bonus, danni di parcheggio 0800 801 800 Assicurazioni due ruote www.assicurazionitcs.ch Velo-Assistance. Con protezione giuridica, assistenza e copertura casco fino a Fr. 2000.– Fr. 25.–* copertura casco fino a Fr. 5000.– Fr. 80.–* Moto-Assistance (soccorso stradale e assistenza) Fr. 41.–* Ai motociclisti in Svizzera e all’estero * prezzi soci TCS Carta di credito TCS TCS MasterCard Gold TCS MasterCard TCS MasterCard Load&Go TCS MasterCard COOLDOWN CLUB TCS MasterCard drive TCS American Express drive Gold

Fr. 100.– Fr. 50.– Fr. 25.– Fr. 0.– Fr. 50.– Fr. 100.–

Infotech www.infotechtcs.ch Il TCS sottopone a test veicoli ed accessori e mette a disposizione dei soci informazioni raccolte e redatte in modo competente e neutrale. Test&Training www.test-e-trainingtcs.ch Sconti sui prezzi dei corsi di perfezionamento di guida nei centri di Lignières, Plantin, Betzholz, Stockental e Emmen. Formazione in due fasi www.2fasi.tcs.ch corsi obbligatori per la licenza di condurre. Viaggi TCS www.viaggi-tcs.ch Viaggi 0844 888 333 Camping www.campingtcs.ch 022 417 25 20 Alberghi Schloss Ragaz, Bad Ragaz www.hotelschlossragaz.ch 081 303 77 77 Bellavista, Vira Gambarogno www.hotelbellavista.ch 091 795 11 15 Ciclo e svago www.bici.tcs.ch

Tutti allo SnowUp intergiurassiano! Grande festa popolare della mobilità lenta, lo SnowUp intergiurassiano si svolgerà il 5 febbraio tra Saignelégier (JU) e Les Reussilles (BE). Come ogni inverno, gli organizzatori – tra i quali la sezione giurassiana del TCS – invitano escursionisti, famiglie e sportivi a cimentarsi su differenti percorsi, tra i 3 e i 16 km, con gli sci, sci di fondo, ciaspole o altrimenti in bici e pattini se la neve non sarà all’appuntamento. Dopo lo sforzo fisico, ci si potrà ristorare nel villaggio gastronomico a La Theurre, costituito da un tipi, una yurta e un tendone. Tra le animazioni, da segnalare i cani da slitta, le sculture di legno intagliate con la motosega e un concorso. Altro momento saliente della giornata, la presentazione dell’ospite d’onore dello SnowUp, la città di Porrentruy, che si appresta a vivere, il prossimo 8 luglio, un grande evento sportivo con l’arrivo di una tappa ciclistica del Tour de France. www.snowup-interjurassien.ch. tg

Il bollettino della neve è online

Uno strumento per i soci sciatori Alla rubrica «Tempo libero» del portale Internet www.viaggi-tcs.ch si può consultare il «Bollettino della neve» delle 13 principali regioni turistiche della Svizzera. Selezionando lo sport che si desidera praticare (sci, snowboard, fondo, racchette da neve) si ottengono le informazioni riguardo le attuali condizioni della neve e delle piste di tutte le località situate nella regione prescelta. Le condizioni sono aggiornate puntualmente in base ai dati provenienti dalle stazioni sciistiche. Per ogni località invernale, il portale fornisce inoltre i prezzi degli ski-pass giornalieri per adulti e bambini e perfino la data dell’ultima nevicata. Uno strumento indispensabile per chi vuol davvero divertirsi sulla neve. ac

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26 gennaio 2012 | touring 2 | la pagina dei lettori

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il concorso Mancanza di educazione stradale?

L’educazione stradale purtroppo funziona solo con il pugno di ferro. Sono un autista professionista e quotidianamente mi rendo conto che non mantenere la distanza di sicurezza può avere conseguenze fatali. La gente però non è consapevole di questo. Nei camion già da anni sono installati degli avvisatori della distanza. Ralf Canclini (@) Con il traffico la distanza si riduce La difficoltà di mantenere la distanza «Touring» 1/2012

Ho letto con interesse l’articolo riguardante i controlli e relative sanzioni in caso d’inosservanza delle distanze di sicurezza tra veicoli. Ben comprendendo che la coercizione sia l’unico modo per far capire l’errore all’utente, sono contrario al fatto che se la polizia dovesse constatare tale infrazione venga subito pronunciata la sanzione. Il motivo è semplice: uno può essere colto in fallo per un caso fortuito, mentre chi lo fa sistematicamente può anche non essere visto. Un esempio è quello che succede costantemente in autostrada quando uno tiene la distanza di sicurezza di 60 metri a 120 km/h. Il conducente che circola sulla corsia di destra approfitta di questo spazio per eseguire il sorpasso del veicolo che gli sta davanti per poi rientrare a destra. A questo punto l’utente che aveva i 60 metri passa immediatamente nel torto. Secondo me si deve procedere con la schedatura di chi commette il «reato» e alla terza infrazione del genere scatta la misura coercitiva.

Un traffico intenso ha come diretta conseguenza una distanza ridotta tra i veicoli. Una misura che potrebbe servire alla sicurezza stradale e al risparmio di carburante, sarebbe l’aumento di capacità di traffico con delle corsie supplementari. I controlli della distanza non sono altro che una vessazione degli utenti della strada per rimpinguare le casse pubbliche.

Albergo wellness dal rinnovato splendore Il Wellness&Spa Hotel Ermitage (cinque stelle) di Schönried sopra Gstaad è noto per la sua ospitalità, l’atmosfera lussuosa e la superlativa posizione a Schönried con panorama idilliaco sulle montagne, le belle piste della regione di Saanen e la vicinanza del rinomato centro culturale e mondano di Gstaad. Dopo un’importante ristrutturazione l’hotel è stato riaperto. In palio vi è un soggiorno con tre pernottamenti per due persone, incluso un particolare trattamento del valore totale di circa 1000 fr.

Rudolf Hüppi (@) Bloccare l’esperimento di Thun «Touring» 20/2011

Io che abito a Thun e altri pedoni deboli saremmo contenti se questo esperimento per attraversare la strada venisse subito bloccato e se non se ne avviassero altri. In caso contrario, ben presto, altre città cominceranno a inventarsi la propria variante! Sarà magari variopinto e divertente, ma anche pericoloso e caotico! Lebius Matthews (@)

Sponsor del premio: Wellness&Spa Hotel Ermitage, Schönried, www.ermitage.ch

Enzo Ferrari, delegato TCS Gruppo luganese

È specialmente negli ultimi anni che una gran parte di automobilisti non rispetta le distanze, anzi sovente si ha la sensazione che alla base vi sia una provocazione. Una prova di forza. Un veicolo a qualsiasi velocità a ridosso della propria macchina crea incertezza, insicurezza anche perché poi si praticano spesso e volentieri sorpassi azzardati e pericolosi. Ciò avviene persino nelle rotonde. Sono per un ampliamento dei controlli di polizia. Orazio Lorini, Locarno

foto Ex-Press, fm

Più controlli di polizia

Per questa rubrica valgono alcune regole: più breve è la lettera, maggiore è la probabilità che venga pubblicata; la redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile inviare le lettere per e-mail: touring@tcs.ch. Le lettere dei lettori vengono pubblicate anche nell’edizione online di «Touring» (www.touring.ch).

impressum touring Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); vice caporedattore: Heinz W. Müller (hwm); vice caporedattore: Marc-Olivier Herren (MOH); Christian Bützberger (Bü), Antonio Campagnuolo (ac), JacquesOlivier Pidoux (jop), Nadia Rambaldi (nr), Peter Widmer (wi). Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, Mathias Wyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Sylvie Fallot (f), Karin Graniello (t), Irene Mikovcic-Christen (assistente caporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna, tel. 031 380 50 00, fax 031 380 50 06. E-mail: touring@tcs.ch. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 83 141, totale: 1 325 035. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile), Gabriela Amgarten. Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 031 387 21 16, fax 031 387 21 00. Produzione: St. Galler Tagblatt SA, Basler Zeitung SA, CIE Centre d’impression Edipresse Lausanne S.A. Cambiamenti d’indirizzo: indicando il numero di socio, alla Sede centrale del TCS, cp 820, 1214 Vernier; tel. 0844 888 111; e-mail: service@tcs.ch. Abbonamento: compreso nella quota sociale annua. «Touring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.

Le domande: 1. Chi è il capo di Easy Jet per il Nord Europa? 2. In quale Paese vi conduce il nuovo Viaggio dei lettori? 3. Qual è il nuovo colore del TCS? Si possono fornire le risposte per posta (soltanto su cartolina postale), tramite SMS o www.touring.ch, indicando le generalità. Concorso 20/11: la fotocamera è stata vinta da Kurt Zurflüh di Rüegsauschachen. Condizioni di partecipazione: il concorso di «Touring» è aperto a tutti, ad eccezione dei collaboratori del TCS e dei loro famigliari. I vincitori saranno estratti a sorte e avvertiti per iscritto. I premi non possono essere sostituiti da una somma di denaro equivalente. Non viene tenuta alcuna corrispondenza. Non sarà possibile ricorrere alle vie legali.

Redazione Touring, concorso per i lettori, casella postale, 3024 Berna; SMS al numero 9988 (1 fr./SMS) scrivendo «Touring» e le tre risposte o su www.touring.ch. Termine d’invio: 12 febbraio 2012


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l’incontro | touring 2 | 26 gennaio 2012

L’aviolinea bernese che punta in alto Tomislav Lang, CEO di SkyWork Airlines, ha obiettivi ambiziosi. Entro un paio d’anni vuole far volare dallo scalo di Berna-Belp 300 000 passeggeri a bordo di dieci aerei.

» SkyWork sembra aver azzeccato la rotta, quali obiettivi persegue quest’anno?

Tomislav Lang: Nel 2011 abbiamo osato attuare una vasta espansione e ora contiamo 26 destinazioni. Quest’anno vogliamo rallentare un po’ il ritmo, ma dobbiamo comunque continuare a crescere, sempre in modo economico ed ecologico. Dall’estate 2012 volerà anche a Colonia e Nizza. Entro il 2014 vogliamo avere dieci aerei e potere

offrire una rete di rotte con 35 destinazioni. Il nostro obiettivo è quello di far volare da Berna 300 000 passeggeri. Volate già nelle cifre nere?

Al momento non ancora, ma se le condizioni saranno propizie per quanto riguarda i costi del cherosene o le tasse aeroportuali, saremo in grado di scrivere risultati positivi. Naturalmente giocano un ruolo anche la

situazione politica e l’accettazione da parte della popolazione bernese. Dipendiamo da queste variabili e speriamo che non vengano applicate limitazioni come quella dei tempi di decollo solo a partire dalle 8 di mattina. Inoltre l’offerta dei mezzi di trasporto pubblici dovrebbe essere migliore: abbiamo bisogno di un collegamento dell’autobus ogni mezz’ora, tra l’aeroporto e la stazione. Per ottenere ciò, noi dobbiamo prendere in mano la questione delle connessioni. Berna ha davvero bisogno di una propria compagnia aerea?

Ritengo di sì, perché Berna è la capitale ed io non conosco alcuna capitale che non sia collegata al mondo via cielo. Inoltre, Berna ha un’importanza anche economica e per gli uomini d’affari deve essere raggiungibile velocemente e con facilità, vale a dire via aria. Da non dimenticare l’indotto prodotto dalla nostra compagnia aerea: nel 2011 abbiamo creato valore per 35 milioni di franchi ed occupiamo 138 collaboratori. Riuscirà a tener testa alla concorrenza?

Ne sono convinto, dato che offriamo un servizio alla clientela personalizzato, abbiamo un personale estremamente motivato e voliamo a prezzi equilibrati. Prima di SkyWork, a Berna hanno fallito ben quattro compagnie aeree; cosa fate voi meglio?

Al contrario dei nostri predecessori ci concentriamo non solo su un buon prodotto ma facciamo un marketing mirato; e a tal fine investiamo anche molti mezzi. Puntiamo su un’alta affidabilità e la nostra compagnia segue un severo piano gestionale. Dalle sue destinazioni la compagnia può offrire voli di collegamento?

Per ora no, dato che nel caso dei voli «codeshare» di regola a dettare le condizioni sono le compagnie aeree più grandi. Dobbiamo dunque procedere con prudenza, dato che non ci vogliamo lasciar sottomettere. Dove individua un ulteriore potenziale per attirare la clientela?

Da una parte vogliamo incrementare le entrate, dall’altra intendiamo generare clientela, oltre alla regione Mittelland, anche in Vallese o in Ticino.

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Felix Maurhofer

Intervista: Felix Maurhofer

Punta in alto: Tomislav Lang è ai comandi della compagnia bernese SkyWork.

In pillole Tomislav Lang ha 31 anni e ha la doppia cittadinanza tedesca e croata. È cresciuto tra Stoccarda e Zagabria ed ora abita a Belp. Ha lavorato per parecchi anni in diverse compagnie aeree e ha studiato management del turismo. È sposato e padre di un bambino. I suoi hobby sono la famiglia e l’aviazione.




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