Touring 5 / 2012 italiano

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22 marzo 2012 touring 5 www.touring.ch GAA 1214 Vernier

Il giornale della mobilità

Assistenza sanitaria ETI-Med

Cronaca di un rimpatrio

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L’origine degli incolonnamenti

Ore di coda allo studio 6 Test dei pneumatici estivi

Migliorano le prestazioni 20 Notizie e informazioni dalla Sezione Ticino del TCS

Scolari e traffico I genitori vogliono sicurezza ma non collaborano 12

Test dell’Opel Zafira Monovolume familiare di classe medio-superiore 24

37 Viaggi in pullmann di lusso Mezzo di trasporto preferito all’aereo 34



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22 marzo 2012 | touring 5 | editoriale e sommario

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sommario primo piano 6 Code stradali

In un anno in Svizzera 15 910 ore di incolonnamenti sulla rete stradale.

società e mobilità 11 Alcotest a bordo

In Francia sarà presto obbligatorio. 11 Il consulente

Ammettiamolo, gli autisti di camion non sono veramente da invidiare. Devono trasportare la loro merce dal punto A al punto B nel minor tempo possibile, un’impresa non facile tenendo conto della situazione del traffico sui principali assi stradali. È d’altronde vero che spesso sono gli stessi veicoli pesanti a provocare le code. In particolare quando vogliono risparmiare tempo e si sorpassano a vicenda a 80 km/h. Questa manovra, soprannominata «corsa dei bisonti», è origine di malumore ma anche fonte di pericolo, dato che chi viaggia a 80 km/h sulla corsia di sorpasso, può provocare incidenti. Ora però le cose potrebbero cambiare: il Consiglio federale ha approvato una mozione che chiede un divieto di sorpasso per i camion, ma non generalizzato. Con questa scelta, comunque, il Governo ha deciso che determinati tratti della rete stradale nazionale sono adatti a fissare un divieto di sorpasso limitato nello spazio o nel tempo. Inoltre, uno studio pilota su una tratta presso Morges (VD) ha avuto esito positivo. Anche il TCS condivide l’opinione che, laddove ha senso, devono essere fissati dei limiti. Detto ciò, aggiungiamo che non soltanto i camion che sorpassano lentamente fanno arrabbiare e sono pericolosi, ma anche i famigerati conducenti a sinistra che rimangono un’eternità sulla corsia di sorpasso. Felix Maurhofer, caporedattore

Foto di copertina Autore: Fabian Unternährer

12 Educazione stradale

Più sicurezza sul cammino di scuola grazie agli istruttori del traffico. 15 Iniziativa moto: pro e contro

La parola ad un fautore dell’iniziativa e ad un contrario.

test e tecnica 20 Quasi tutti «molto consigliati»

Il test del TCS sui pneumatici estivi dimostra l’alta qualità dei prodotti. 23 Test gomme per i fuoristrada

Efficaci su strada, ma diversi sono lacunosi sullo sterrato.

30 Paesaggi fluviali in Austria

In bici o a piedi lungo la valle di Wachau tra cultura e gastronomia. 33 Sculture a Bad Ragaz

Da maggio passeggiare tra le opere di 80 artisti internazionali. 34 Nuovo modo di viaggiare

I pullmann di lusso attirano i turisti.

sezione ticino 37 Intervista al presidente sezionale

L’avv. Carlo Vitalini parla delle sfide sezionali e nazionali del club. 37 Nuova centrale telefonica

A Rivera tecnologia d’avanguardia per essere meglio raggiungibili.

club e soci 38 Soccorso sanitario ETI-Med

Un socio vittima di un infortunio sciistico rimpatriato in elicottero. 41 Protezione giuridica combinata

Assistenza legale in ogni ambito.

24 Test dell’Opel Zafira Tourer

Prestazioni e comfort al vertice. 29 Seat e l’elettromobilità

Investimenti nell’e-infrastruttura e test con veicoli a trazione alternativa. Prove e novità 28 Mercedes-Benz ML 28 Porsche Boxster

44 l’incontro

Claudio Rossetti, direttore del centro sport e vacanza di Fiesch.

41 prezzi e contatti TCS 43 forum, il concorso, impressum

Salvare le rane da morte sicura

Jean-Paul Guinnard/Edipresse

Mettere un limite ai bisonti della strada

Possibile trasportare bambini in moto?

viaggi e tempo libero

Per evitare a rane e rospi di morire schiacciati è stata posta una lunga rete nei pressi di Chabrey (VD). Questo dispositivo obbligherà i batraci a utilizzare un tragitto che li condurrà in una zona protetta. Qui, verranno poi raccolti da volontari che li porteranno in tutta sicurezza dall’altro lato della strada, sulle rive del lago dove potranno deporre le uova.


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primo piano | touring 5 | 22 marzo 2012

Tutti possono causare code Nel 2010 in Svizzera sono state registrate 15 910 ore di incolonnamenti. Il problema principale è il sovraccarico della rete stradale. Ma all’origine delle code è anche il comportamento al volante di ogni singolo conducente.

› «Code

o forti rallentamenti sui seguenti tratti: sulla A1 in direzione di Zurigo prima della galleria del Gubrist e prima dell’incrocio Limmattaler. Inoltre, tra Losanna-Crissier e il raccordo autostradale di Ecublens è chiusa la corsia di sinistra…» Ogni giorno riceviamo questi annunci radiofonici sul traffico stradale. Chi siede in un veicolo in

queste tratte deve dunque avere molta pazienza. Nessuno è immune dalle colonne e la situazione diventa sempre peggio. Dal 1990 il carico di traffico sulle autostrade è raddoppiato. L’Ufficio federale delle strade (Ustra) stima che entro il 2030 circa 400 chilometri della rete stradale nazionale saranno oberati regolarmente da traffico molto inten-

so. Stando ai calcoli più recenti, su 263 km si dovranno addirittura affrontare sovraccarichi «gravi». Già nel 2010 in Svizzera sono state registrate in totale 15 910 ore di coda, con una chiara tendenza all’aumento. Due terzi circa di queste ore sono da ricondurre al sovraccarico del traffico, mentre 206 a incidenti, e 1894 a cantieri.

«La coda dal nulla» | Ma a provocare gli incolonnamenti non sono solo il sovraccarico stradale, gli incidenti o i cantieri. Il comportamento al volante di ogni singola persona contribuisce a far rallentare o a rendere fluido il traffico. Dagli ultimi 30 anni, gli automobilisti guidano in modo più efficiente, ma con l’aumento del traffico gli errori di guida hanno un effetto ancor più evidente. Il conducente deve in continuazione trasformare in azioni le impressioni sensoriali che riceve dall’ambiente circostante e adattare


22 marzo 2012 | touring 5 | primo piano

di conseguenza il suo comportamento alla guida. Queste azioni e reazioni sono influenzate dalle paure primordiali dell’essere umano e non si lasciano reprimere. Le reazioni del conducente sono dunque a volte più forti di quanto sarebbe necessario. Molte persone dunque in modo incosciente schiacciano il freno, quando ad esempio entrano in una galleria oppure quando s’immettono in una corsia. Non appena l’automobile frena, però costringe anche l’auto che segue a frenare, e anche il terzo veicolo, e così via. In questo modo, può succedere che per alcune centinaia di metri dietro la prima autovettura che ha frenato si formi una coda. Questa cosiddetta «coda dal nulla» è causata da una catena di piccole disattenzioni così come da reazioni sproporzionate: non appena un automobilista frena troppo o accelera, il conducente successivo deve reagire e il terzo potrebbe anche reagire in modo esagerato: «Il disturbo si amplifica sino a che la fluidità del traffico diminuisce e si arriva dunque ad un «capacity drop», spiega Kay W. Axhausen, professore all’Istituto di pianificazione del traffico e dei sistemi di trasporto al Politecnico di Zurigo. L’effetto è che la velocità degli autoveicoli circolanti sull’autostrada può diminuire di 20 km/h nello spazio di pochi secondi.

foto bw media/mauritius images, Keystone

Il conducente come passeggero | Questi errori di valutazione degli automobilisti come ad esempio schiacciare troppo il freno, sono reazioni di paura del tutto ragionevoli, ma purtroppo riducono anche la capacità di una strada e rallentano il traffico stradale. Allo stesso modo, avvicinarsi troppo all’auto che precede e cambiare spesso la corsia innescano una reazione a catena che può causare incolonnamenti.

Appena uno frena tutti frenano. Così si formano in modo spontaneo le code.

I tunnel e gli svincoli costituiscono i punti in cui il traffico ha tendenza a congestionarsi.

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Nel caso di traffico intenso questi comportamenti «fonti di code» degli automobilisti si manifestano maggiormente e disturbano così ancora di più la fluidità del traffico. «Un flusso di traffico continuo con un sovraccarico di autovetture è possibile solamente se si mantiene una velocità costante. Ogni variazione significa che gli automobilisti devono reagire», afferma Axhausen. Proprio in questa direzione lavorano i sistemi di assistenza alla guida: sgravano il compito del conducente e permettono un comportamento al volante più costante. «Se vogliamo aumentare ulteriormente la capacità delle nostre strade, dovremmo trasformare il conducente in passeggero», ne è convinto il professor Axhausen. Sforzi in questo senso sono già stati avviati. Un esempio è la «Driverless Car» di Google (vedi box alla pagina seguente), un progetto firmato USA.

La geometria della strada | Ma non soltanto il fattore umano è importante nella formazione di colonne spontanee. Anche la geometria della strada incide sul flusso del traffico. La direttrice del gruppo «Tecnica del traffico stradale» all’Istituto di pianificazione del traffico e dei sistemi di trasporto dell’ETH di Zurigo Monica Menendez ha studiato nel suo dottorato tra l’altro il motivo per cui in determinati tratti si hanno più spesso i cosiddetti «capacity drop». Risultato: tratti stradali con frequenti sbocchi, uscite, gallerie, corsie che si separano o altre irregolarità fanno sì che gli automobilisti debbano reagire e ciò può provocare code spontanee. continua a pagina 8

Progetto pilota a Berna Con una tassa di 5 franchi al giorno le strade potrebbero essere sgravate del 15–20 percento del traffico. Si calcola che con un forfait giornaliero di 9 franchi all’interno della zona di road pricing il traffico stradale si ridurrebbe di quasi il 30 percento. Lo mette nero su bianco lo studio del Cantone e della città di Berna così come la conferenza regionale Berna-Mittelland, che è stato pubblicato due settimane fa. Le maggiori entrate derivanti dal road pricing potrebbero essere investite per l’ampliamento della rete di trasporti pubblici e così contribuire ancor di più allo sgravio del traffico. Attualmente però mancano ancora le condizioni nella legge federale. Il Cantone, la regione e la città di Berna chiedono perciò alla Confederazione di creare prossimamente le basi legali necessarie per l’applicazione di progetti pilota. nr


primo piano | touring 5 | 22 marzo 2012

foto Prisma/McPHOTO, ald

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Quando due camion si superano, si possono creare code e malumori nei veicoli che seguono.

continua da pagina 7

Sulla strada dunque ogni azione provoca una reazione di chi circola. Tra le azioni vi sono in particolare il frequente cambio di corsia, l’avvicinarsi troppo alla vettura che precede, il frenare in modo esagerato e anche le manovre di sorpasso. Soprattutto i camion che si sorpassano a vicenda sono veleno per il flusso del traffico: un divieto di sorpasso puntuale dei camion lanciato dall’Ufficio federale delle strade (Ustra) ha già ottenuto l’approvazione del Consiglio nazionale e de-

gli Stati e presto dovrebbe essere applicato almeno su certi tratti. «Il problema è che i trasporti pesanti hanno bisogno di molto spazio e sorpassano lentamente», spiega Monica Menendez. Quando cambiano corsia, su quella vecchia lasciano un grande buco, mentre su quella nuova occupano un grande spazio. Tutti gli altri utenti della strada dunque devono o accelerare o frenare, e ciò non contribuisce alla capacità della via di comunicazione. «In principio i camion sono ‹impasse itineranti›, hanno un effetto generalmente negativo sulla fluidità del traffico».

Altre misure proposte dall’Ufficio federale delle strade per incentivare la fluidità del traffico autostradale sono la temporanea riduzione della velocità a 80 km/h così come la trasformazione della corsia di emergenza in corsia di guida nel caso di traffico molto intenso. Infine, per il responsabile della sicurezza stradale del TCS Jean-Marc Thévenaz, è una buona cosa: «Le esperienze raccolte a Morges-Ecublens sono positive, anche grazie ad una chiara segnalazione». Anche la velocità di 80 km/h è auspicabile nel caso di traffico intenso anche dal punto di vista della sicurezza: «Se tutti circolano alla stessa velocità, la strada può assorbire maggior traffico».

Una tassa stradale, la soluzione? | Da un lato scientifico, stando al professor Kay W. Axhausen ci sono tre possibilità per affrontare un traffico molto intenso: si aumenta la capacità, o si riduce la domanda oppure si lascia che il traffico arrivi al collasso e si attende la reazione della popolazione. Dato che l’ampliamento delle capacità è una questione a lungo termine, nel medio termine sono richiesti nuovi concetti di mobilità: tra le varie proposte si pensa agli ampliamenti di strade pedonali e di piste ciclabili e della rete dei mezzi di trasporto pubblici, così come pure all’introduzione di pedaggi stradali per ridurre e monitorare la domanda di traffico individuale motorizzato. In quest’ultimo campo fungono da esempio Londra e Singapore: «Chi vuole l’automobile in città deve pagare». Nadia Rambaldi

Google trasforma il conducente in passeggero conducente di sicurezza e di un ingegnere che prende posto sul Ci sono già le automobili senza conducente e pure alcuni prototipi sedile del passeggero. Sinora sono stati percorsi oltre 224 000 di vetture circolano già dal 2010 sulle highway della California km, spiega Sebastian Thrun. Inoltre Google lavora in stretta col(USA). Si sta parlando della «Driverless Car» di Google. Con quelaborazione con le polizie locali e fa attività di lobby con le sto progetto, Google vuole creare i «treni autostradali del domaautorità competenti per le necessarie modifiche di legge. Per un ni», e ridurre così il numero degli incidenti come pure aumentare utilizzo commerciale della tecnologia dovrebbero infatti venire la capacità delle strade. Come scrive nel suo blog Sebastian intrapresi una fila di adattamenti Thrun, direttore del progetto, di legge. In più rimane incerto se l’automobile senza conducente l’industria automobilistica sarà rivoluzionerà anche la mobilità interessata ad una vettura senza car sharing e ridurrà in generale il fattore umano: da una parte l’utilizzo dell’autovettura. La manca la base legale per una gui«Driverless Car» trova la sua via da senza conducente, dall’altra grazie a videocamere, sensori e i produttori avrebbero difficoltà misuratori laser della distanza ad assicurare i rischi. come pure con l’ausilio di carte Infine non dimentichiamo che stradali dettagliate in combinale case automobilistiche vendono zione con un software di guida inanche il piacere di guidare. Infatti telligente sviluppato da Google. ci chiediamo dove va a finire il diNella fase di test attualmente anvertimento se il bolide sportivo cora in corso i sette prototipi senaffronta le curve con maestria za conducente della flotta Google La «Driverless Car» di Google trova la via senza guidatore. ma senza guidatore? nr circolano sotto il controllo di un


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Liguria


22 marzo 2012 | touring 5 | società e mobilità

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il consulente Urs-Peter Inderbitzin

SIPA

Bambini passeggeri sulla moto: sì, ma…

Presto in Francia sarà d’obbligo tenere in auto un etilometro monouso simile a questo.

In Francia obbligo di etilometro La burocrazia impera anche nella vicina Francia: dal 1° luglio i conducenti svizzeri dovranno circolare con un apparecchio per misurare l’alcolemia.

› Sebbene

mezza Europa scuota la testa per la disposizione uscita da casa Sarkozy, purtroppo non si tratta di un pesce d’aprile: dal 1° luglio prossimo tutti i conducenti che circolano in Francia, oltre al triangolo d’emergenza e al gilet catarifrangente, dovranno portare con sé un apparecchio per procedere ad un rudimentale test dell’alcolemia. Questo etilometro dovrà rispettare le direttive delle autorità e non superare la data di scadenza. Ne sono esentati solamente i motociclisti e quei conducenti sulla cui autovettura è già istallato di serie un sistema del genere. Il provvedimento mira ad impedire che un conducente ubriaco avvii il motore.

Svizzeri colpiti | Chi sorride per questa misura poliziesca, farebbe bene a non farlo anzitempo: interessa, infatti, anche gli automobilisti svizzeri, che circolano nel Paese dei Galli. Da luglio anche loro dovranno poter presentare un adeguato apparecchio per misurare l’alcolemia nel caso vengano fermati dai gendarmi. Oltre ad apparecchi dal prezzo piuttosto alto, ve ne sono anche di molto semplici, ma certificati, che costano solamente tra 1 e 4 euro. Le autorità francesi auspicano così che quei conducenti che non sanno esattamente

se hanno bevuto troppo, evitino di mettersi al volante dopo aver soffiato nell’etilometro e aver constatato di avere un alto tasso alcolemico. In questo modo dovrebbero diminuire gli incidenti stradali causati dall’alcool. In Francia i kit dei cosiddetti «Alcotest» sono disponibili nelle farmacie e nei supermercati. Attualmente in Svizzera questi etilometri monouso non sono, invece, ancora disponibili. Si presume che la maggior parte dei negozi e delle farmacie vicine alla frontiera lo offriranno poco prima della data d’entrata in vigore. Come altri enti del settore, il dipartimento Sicurezza stradale del TCS dubita dell’affidabilità di questi «test da borsetta». Ciononostante, alcune Sezioni locali del club li distribuiranno ugualmente.

Multa dal 1° novembre | Comunque, al momento dell’entrata in vigore non ci saranno ancora delle conseguenze contro chi non rispetta la nuova normativa: come comunicato dalle autorità francesi, solo dal 1° novembre sarà multato chi non potrà presentare l’etilometro durante un controllo di polizia. L’ammenda è tuttavia di modesta entità: ammonta infatti a soli 11 euro. hwm

Presto ricomincia la stagione motociclistica. Per i bambini è un gran divertimento viaggiare sul sellino della moto con il papà. Ma i bambini possono salire in sella per una scampagnata? E quali sono le prescrizioni da rispettare? La legge non prevede limiti d’età per il trasporto di un bambino sulla propria moto, così come sullo scooter. Affinché un bambino possa salire su una moto, tuttavia, devono essere soddisfatte alcune condizioni. Innanzitutto, secondo l’articolo 63 capoverso 1 dell’Ordinanza sulle norme della circolazione stradale, possono viaggiare come passeggeri su motoveicoli soltanto le persone in grado di sedere a cavalcioni sulla sella con i piedi che poggiano comodamente su predellini o poggiapiedi. Inoltre, un fanciullo sotto i sette anni può prendere posto soltanto su un apposito sedile autorizzato dall’autorità d’ammissione. In altre parole, chi vuole istallare un seggiolino per bambini su un motoveicolo – moto o scooter che sia – deve rivolgersi all’Ufficio della circolazione del suo Cantone, che collauderà il veicolo con il seggiolino. Se non vi sono problemi, sulla licenza di circolazione sarà iscritto «seggiolino autorizzato». Ciò non significa che il seggiolino potrà essere usato in modo indiscriminato, bensì unicamente sul motoveicolo in questione. È pacifico che anche i bambini – così come gli adulti – sui motoveicoli devono indossare un casco protettivo. I genitori responsabili si assicureranno inoltre che il bambino a bordo di una motocicletta o di uno scooter sia vestito in modo adeguato. Senza appropriati indumenti protettivi – ossia pantaloni e giacca antiabrasione, così come guanti e stivali, ed in tutti i casi un gilet catarifrangente – nessun bambino dovrebbe salire in sella ad una motocicletta o a uno scooter. Precauzioni che valgono anche se s’intende percorrere soltanto un breve tragitto.

L’autore è giornalista giudiziario accreditato presso il Tribunale federale.


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società e mobilità | touring 5 | 22 marzo 2012

› Daniel Glutz, capo dell’ispettorato di poli-

zia di Ostermundigen, comune dell’agglomerazione bernese, dichiara: «Non troviamo più volontari e volontarie disposti a lavorare come vigili del traffico sulle strisce pedonali vicine agli edifici scolastici». Il senso di responsabilità dei genitori lascia come minimo a desiderare. Anche Jean-Claude Pittier, istruttore del traffico a Cheseaux-sur-Lausanne, si rammarica «che sempre meno mamme e papà collaborano volontariamente», sebbene sia assolutamente chiaro che «se non ci sono più vigili che dirigono il traffico, ci saranno molti più incidenti».

Il bus a piedi | Fino a poco tempo fa a Ostermundigen c’era a disposizione un cosiddetto Pedibus, ovvero uno «scuola-bus a piedi». I bambini venivano accompagnati tutti assieme mano nella mano da adulti e arrivavano in modo sicuro fino a scuola. Proprio come su una linea di autobus, vi erano contrassegnate delle «fermate» dove i piccoli aspettavano. Deluso, Daniel Glutz osserva: «Col passar del tempo ormai c’era un unico bambino per ogni stazione del Pedibus». E così ora hanno abolito il Pedibus. Tutto il contrario nella città di Losanna: qui il Pedibus sta vivendo un boom. Audrey Delmonico coordina l’offerta nel Canton Vaud: «I piccoli amano questo autobus, che secondo gli organizzatori è diventato un’esperienza fondamentale sia per i genitori che per i bambini. Di anno in anno sempre più genitori partecipano assieme ai loro figli». Percorso in bici | L’educazione alla circolazione dei bambini è promossa con forza al TCS, dall’Ufficio prevenzione infortuni e dalle polizie cantonali. Per ogni livello scolastico vi è a disposizione il relativo materiale didattico, per i più piccoli già a partire dal primo giorno d’asilo ci sono libri da colorare, giochi di carte e pettorine fluorescenti. Le lezioni si tengono sia in classe che sulla strada. Gli istruttori del traffico delle polizie cantonali svolgono il lavoro più importante. Per esempio, una mattina dello scorso autunno Kornel Fahrni della polizia cantonale bernese faceva lezione a sei bambini di quarta della scuola elementare di Bigenthal (nell’Emmental). Alla fine del corso dovevano sapere come è equipaggiato il loro mezzo oppure come si svolta correttamente con la bicicletta (guardare indietro, segnalare con la mano, immettersi nella corsia, osservare la precedenza e svoltare). Agli scolari è stato, tra l’altro, spiegato che nelle rotatorie un ciclista deve sempre circolare al centro, per non essere sorpassato. Qualche giorno dopo, nell’istituto scolastico di Cheseaux-sur-Lausanne, l’agente della

Kornel Fahrni spiega ad un’alunna com’è fatta la sua bici. Collegati via ricetrasmittente (destra).

Sicurezza sì, partecipazione no I bimbi più piccoli imparano i primi passi nel traffico, mentre i più grandi sono già in strada con l’istruttore: un apprendimento costante. Peccato solo che non ci sono quasi più vigili volontari. Un reportage.

Il poliziotto Jean-Claude Pittier istruisce bambini tra i quattro e i sei anni.


22 marzo 2012 | touring 5 | società e mobilità

polizia cantonale Jean-Claude Pittier si trovava in classe seduto su un grande tappeto assieme a 16 bambini tra i quattro e i sei anni di una «classe enfantine». Quando ha chiesto se volevano sapere come si fa ad attraversare la strada, i piccoli hanno subito alzato la mano con impazienza. Dopo di che, sono andati su una striscia pedonale con l’istruttore e la maestra. «Aspettare, guardare a sinistra e a destra e poi andare», era la frase da imparare. Ogni bambino ha attraversato la strada da solo, sotto lo sguardo vigile dell’agente Pittier. L’educazione stradale è essenziale: le cifre dell’Ufficio federale di statistica non sono ottimiste: ogni giorno restano feriti nella circolazione stradale più di cinque bambini fino ai 14 anni. Un incidente su quattro in cui sono coinvolti bambini avviene sulla via della scuola.

Bigenthal (BE): ci si esercita a immettersi correttamente e in sicurezza sulla strada principale.

foto Kurt Venner

La pettorina fluorescente del TCS non va mai tralasciata nel traffico stradale.

Con la maestra Joanna Besson e l’istruttore si seguono le lezioni direttamente sulla strada.

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Autorità sotto pressione | In un bollettino informativo dell’Ufficio dei Lavori pubblici del Canton Berna si afferma: «Pericolose sono soprattutto le strade principali, in particolare molti bambini hanno difficoltà ad attraversare la corsia stradale». Questo soprattutto a causa «della loro piccola taglia, della non sviluppata capacità a valutare correttamente il traffico, come pure del comportamento spontaneo, tipicamente infantile, che spesso non si accorda con le condizioni della strada e del traffico». L’Ufficio dei Lavori pubblici segnala che mentre i percorsi verso la scuola si allungano sempre di più, il traffico motorizzato aumenta: «Perciò cresce il rischio di incidenti per gli scolari e aumenta anche la pressione sulle autorità competenti, affinché limitino i pericoli della strada con lavori di costruzione o provvedimenti di gestione». Pascal Regli dell’associazione Mobilità pedonale si rammarica che a causa dei costi per costruire le strutture «molti comuni esitano ad avviare i relativi progetti su larga scala». Mobilità pedonale è del parere che la sicurezza sulla via della scuola debba venir garantita, oltre che da un’adeguata educazione stradale, possibilmente anche tramite un’infrastruttura sempre sicura, «affinché i bambini possano circolare da soli sulla propria via di scuola». Il TCS ritiene importante che i bambini vadano il più possibile a scuola a piedi, perché l’effetto sociale di potersi conoscere tra loro è molto prezioso. «I genitori devono provare il percorso verso la scuola assieme ai bambini prima del rientro scolastico e fargli prendere confidenza con i pericoli», dice JeanMarc Thévenaz, responsabile del dipartimento Sicurezza stradale del TCS.

Kurt Venner



22 marzo 2012 | touring 5 | società e mobilità

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Via libera per le moto › Negli ultimi tempi, i conducenti di moto e

scooter sono stati penalizzati negli agglomerati urbani e hanno visto ridurre i parcheggi nella capitale federale. La Comunità d’Interessi dei motociclisti, che a suo tempo lottò con successo contro la piombatura delle moto, ora lancia un’iniziativa popolare a livello federale. Secondo questa iniziativa, nella Costituzione deve essere introdotta la seguente novità: «La Confederazione promuove la due ruote a motore in quanto mezzo di trasporto efficiente e poco ingombrante. In particolare permette alle due ruote motorizzate di passare, a velocità moderata, accanto alle auto ferme in colonna

e di utilizzare le corsie preferenziali riservate ai bus. Nelle località inoltre verranno creati parcheggi per moto e scooter». L’iniziativa chiede anche una maggiore fluidità del traffico nei centri urbani, prima di tutto l’onda verde. Il TCS comprende le motivazioni che stanno alla base della proposta di legge e ritiene che l’iniziativa contenga elementi positivi (parcheggi, fluidità del traffico ecc.). Determinate richieste devono però ancora essere esaminate in modo critico dal punto di vista della sicurezza (ad esempio superamento a sinistra). Inoltre stando al TCS, non tutte le richieste sono da ancorare alla Costituzione. hwm/tg

Keystone

Per rendere più fluido il traffico stradale e ridurre gli incolonnamenti, la CI Moto lancia un’iniziativa popolare. Le richieste sono proprio esplosive.

La Comunità d’Interessi dei motociclisti chiede più privilegi nel traffico stradale.

PRO Effetto di sollievo sulla circolazione stradale

CONTRO Una proposta più ponderata

In altri Paesi europei alcuni dei cambiamenti richiesti sono da tempo realtà e con l’aiuto dell’iniziativa verrebbero finalmente introdotti anche in Svizzera. A cosa serve costringere i motociclisti a rimanere dietro ai veicoli incolonnati, sotto il sole, la pioggia o il Hagen vento, e a inalare gas di scappamento? Questa Zimmermann domanda se la pongono nel nostro Paese anche i poliziotti quando in molti casi chiudono un occhio e permettono che le due ruote superino le automobili incolonnate. Forse suscita l’invidia a questo o quel conducente delle quattro ruote, ma in genere gli automobilisti lasciano che godano il vantaggio, perché così facendo anche loro raggiungono più velocemente la destinazione. È anche incontestato l’effetto di sollievo sul traffico stradale, se i motociclisti e gli scooteristi usano le corsie per i bus. Anni fa, nel Baden argoviese si è realizzata la proposta fatta da CI Moto. A titolo di prova, si sono lasciate a disposizione delle due ruote alcune corsie per i bus. La nuova regola per la circolazione è funzionata talmente bene che ha soddisfatto anche i pianificatori del traffico. Ora la soluzione è stata introdotta in modo permanente e la polizia non ha registrato alcun incidente. L’esempio di Baden è presentato come modello da CI Moto da applicare in tutta la Svizzera, anche perché incoraggia i lavoratori a recarsi più spesso sul posto di lavoro con il motorino o lo scooter. Il fatto che gli utenti del traffico abbiano bisogno di un’onda verde e di parcheggi, non necessita di essere dimostrato.

L’iniziativa popolare sembra interessante, ma è troppo poco ponderata: non si capisce perché mai la Confederazione debba ancorare nella Costituzione la promozione delle due ruote a motore come mezzo di trasporto efficiente e poco ingombrante, escludendo Jean-François quello non motorizzato. In questo modo si fisSteiert serebbe al più alto livello legislativo una discriminazione della bicicletta (e anche delle e-bike così come delle motociclette leggere), invece di promuovere in modo sensato le due ruote in generale. Il diritto generale al sorpasso di auto incolonnate porterebbe in molte zone, e soprattutto nelle località, ad un allargamento delle corsie attualmente spesso molto strette. Proprio in una situazione di spazio limitato, si dovrebbe dare la priorità ai mezzi più risparmiatori di risorse. L’utilizzo delle corsie dei bus può in alcuni casi avere un senso, ma sotto forma di diritto sistematico, ostacolerebbe i mezzi di trasporto pubblici soprattutto nei punti nodali. L’applicazione generalizzata dell’onda verde sembra simpatica, ma difficile: in quanto ciclista dovrebbe essere fissata ad una velocità media di 25 km/h, mentre in quanto automobilista a 50 km/h, senza contare le attese davanti al semaforo da parte dei pedoni. Ma seriamente parlando: queste richieste generalizzate sono solo un abbaglio per gli interessati. Soprattutto per quanto riguarda il traffico negli agglomerati urbani, motociclisti e scooteristi possono avere un effetto di sollievo se sostituiscono le auto. In questo senso, merita l’appoggio della politica – ma non a scapito di chi non è motorizzato e nemmeno dei mezzi pubblici di trasporto che sono e rimangono ancora i maggiori risparmiatori di risorse.

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Hagen Zimmermann (48 anni), portavoce CI Moto. Umanista e giornalista. Da quando aveva 18 anni circola con la moto, attualmente una Ducati 1200.

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Jean-François Steiert (51 anni), presidente Pro Velo Svizzera, consigliere nazionale (PS, FR).


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società e mobilità | touring 5 | 22 marzo 2012

Contrassegno autostradale a 100 fr.? L’intenzione del Consiglio federale di aumentare a 100 franchi il prezzo del contrassegno autostradale (vedi «Touring» 3/2012) provoca un gran numero di reazioni dei nostri soci sotto forma di lettere ed e-mail. Qui di seguito ne pubblichiamo alcuni stralci.

rei invece aspettato un adattamento omeopatico in funzione dello sviluppo! E se oltre che ad aumentare in modo così esagerato il prezzo, si limiterà anche la velocità a 80 km/h, non comprerò più la vignetta. Non vedo più la necessità di prendere l’autostrada perché andrei quasi alla stessa velocità sulle strade principali.

all’anno, percorrendo in media tra i 5000 e i 10 000 chilometri. Si dovrebbe inoltre rinunciare alla vignetta autostradale per tutti i rimorchi dato che sborsare 200 franchi all’anno per circolare qualche giorno solamente con una roulotte o un rimorchio sarebbe veramente uno scandalo. F. Knecht, Yverdon-les-Bains

Prezzo diversificato

Guy Sciboz, Friburgo

In altri Paesi europei ci sono dei sistemi di pedaggio. Utilizzo soltanto ogni tanto l’autostrada e non circolo molto. Trovo ingiusto che il contrassegno autostradale abbia un prezzo unico per tutti.

Non circolerò più in autostrada

Aumentare il contrassegno autostradale a 100 franchi è il risultato di un’incapacità di prevedere il futuro. Dai nostri eletti mi sa-

Paghiamo abbastanza per le strade

Contrassegno speciale per moto e rimorchi

Trovo che gli automobilisti contribuiscono già largamente alla costruzione e manutenzione della nostra rete stradale, tra le imposte di circolazione, il contrassegno a 40 franchi, i dazi sui carburanti e gli altri balzelli. André Frutiger (@)

Dico in modo risoluto no, perché l’aumento da 40 a 100 franchi è totalmente sproporzionato. Se si deve proprio, è indispensabile introdurre il contrassegno autostradale di due mesi per gli stranieri a 40 franchi. D’altra parte, tale vignetta dovrebbe restare a 40 franchi per le moto visto che i motociclisti circolano praticamente soltanto 6 mesi

Mi sembrerebbe più giusto, far pagare un pedaggio per attraversare i nostri tunnel. La Svizzera è praticamente l’unico Paese che mette a disposizione gratuitamente a tutti i viaggiatori queste costose infrastrutture. Albert Berger (@)

Evelyne Nguyen, Marly

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Pedaggi ai tunnel


22 marzo 2012 | touring 5 | società e mobilità

Numero d’emergenza 112 › Più volte il nostro giornale ha sollevato la questione: in Svizzera regna un’estrema confusione per quanto riguarda i numeri telefonici d’emergenza e molti cittadini non sanno quale numero devono chiamare in caso di incidente oppure di incendio eccetera. Al contrario, nei paesi europei vige perlopiù il numero unico 112, che può essere chiamato anche in Svizzera benché non venga mai pubblicizzato. Eppure: solo il 112 rende possibile dare l’allarme anche in caso di problemi ai cellulari (blocco delle chiamate, fine del credito telefonico ecc.). Dopo che già alcuni anni fa il consigliere nazionale Filippo Leutenegger aveva chiesto invano di andare in direzione del numero 112, ora ci riprova il consigliere agli Stati sciaffusano Thomas Minder: in una mozione chiede al Consiglio federale di «intraprendere i passi necessari, o di sottoporli al Parla-

SkyWork e i piani ticinesi

Lugano–Berna: un interrogativo

mento, per sostituire entro un adeguato periodo di transizione i numeri d’emergenza 117 (polizia), 118 (pompieri) e 144 (emergenza sanitaria) con il numero unico d’emergenza europeo 112». Vedremo se questo nuovo tentativo avrà successo. Ma, con l’argomento di possedere già una propria centrale e di possibili perdite di tempo, determinati Cantoni e corpi d’intervento si sono ancora una volta schierati contro questo numero d’emergenza unico.

hwm

Keystone

I numeri d’emergenza svizzeri dovrebbero essere finalmente armonizzati a quelli europei. Lo invoca un parlamentare federale… e non è la prima volta.

17

Numero d’emergenza unico: cresce la pressione.

L’euforia scatenatasi alla fine dello scorso anno si è attenuata sul versante della bernese SkyWork Airlines, per quanto riguarda la programmata tratta aerea Lugano– Berna: desiderato specialmente dal Ticino, il ristabilimento del collegamento aereo tra la capitale federale e il Sud delle Alpi a partire dall’orario estivo è tutt’altro che cosa fatta. Infatti ai margini di una manifestazione a Berna-Belp, il CEO di SkyWork Tomislav Lang ha smorzato le speranze: «Voliamo soltanto se la domanda coprirà completamente i costi», ha dichiarato a «Touring». SkyWork ha comunque di che gioire: ha appena messo in servizio due nuovi velivoli a turboelica del tipo Beechcraft con quattro ed otto posti per i viaggi d’affari. Inoltre è già previsto un terzo Dash-8 da 72 posti per il traffico di linea da e per Berna. hwm


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test e tecnica | touring 5 | 22 marzo 2012

foto TCS

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Percettibili i primi effetti della futura etichetta di qualità europea: le prestazioni sul bagnato sono in crescita.

Gomme estive stellari I pneumatici da 165/70 R 14 T e 205/55 R 16 V hanno sopportato il test TCS senza colpo ferire. Salvo un’eccezione, tutti i prodotti sono almeno «consigliati».

› Su un totale di trenta modelli testati, 10

hanno aggiunto il gotha dei pneumatici, ossia la menzione «molto consigliato». 19 hanno ottenuto un «consigliato». Solo la gomma Infinity da 165 è stata sanzionata con un «non consigliato» in ragione delle

prestazioni insufficienti sul bagnato. A parte ciò, il livello di qualità generale è impressionante. Meglio ancora, un pneumatico di seconda fascia quale il Barum Brillantis 2 si è inserito tra i prodotti di marca affermati con un «molto consigliato». Il clou

del test è da mettere all’attivo della gomma indiana Apollo Amazer 3G Maxx che, alla prima partecipazione, ottiene subito un «molto consigliato». Al punto da smentire i test comparativi precedenti, nei quali i prodotti esotici non facevano bella figura.

Test comparativo TCS: pneumatici estivi 165/70 R 14 T marca/tipo

asciutto

bagnato

comfort/ consumo 1 rumorosità

usura

prova velocità

nota generale

valutazione TCS

Continental ContiEco Contact 5 Michelin Energy Saver Pirelli Cinturato P1 Apollo Amazer 3G Maxx Barum Brillantis 2 Goodyear DuraGrip Fulda EcoControl Yokohama BluEarth Dunlop SP Streetresponse Hankook Kinergy Eco K425 Kumho Solus KH17 Firestone Multihawk Semperit Comfort-Life 2 GT-Radial Champiro Eco 2 Infinity INF – 30 3

80 78 80 78 72 80 78 82 78 78 78 78 76 62 70

60 66 64 66 60 54 50 62 56 58 64 56 60 46 6

60 58 54 36 48 58 46 54 50 52 48 46 48 56 34

84 70 64 60 60 80 90 54 64 60 50 60 44 70 100

superata superata superata superata superata superata superata superata superata superata superata superata superata superata superata

71 69 67 64 62 67 65 64 63 62 62 61 59 58 46

1111 1111 1111 1111 1111 1113 1113 1113 1113 1113 1113 1113 1113 1113 1333

84 76 70 68 68 76 70 66 74 64 60 62 64 72 64


22 marzo 2012 | touring 5 | test e tecnica

Altro dato da mettere in risalto in questo test, l’etichetta di qualità europea per i pneumatici – sarà introdotta nell’Unione europea a novembre – comincia a dare i primi effetti. Le gomme valutate hanno fornito risultati omogenei nella disciplina della frenata sul bagnato, uno dei tre criteri che costituiscono l’etichetta. Rovescio della medaglia: i progressi sono stati realizzati a detrimento della longevità di alcuni prodotti, un criterio che invece non è ancora considerato dall’etichetta. Emerge in altre parole la tradizionale dicotomia tra le mescole di gomma più tenere,

che favoriscono la frenata sul bagnato e mescole più resistenti, che garantiscono un’usura meno importante del pneumatico. La dimensione 165/70 R 14 T equipaggia le piccole city car (Fiat Panda, VW Polo ecc.). Molto utilizzata la 205/55 R 16 V, che la si trova sulle compatte (Peugeot 308, VW Golf) e le familiari (BMW 3, Opel Vectra). Per quanto riguarda la dimensione 165, nessuna gomma ha mostrato lacune su fondo asciutto. Sul bagnato 8 erano buone, mentre 6 soltanto hanno mostrato leggere lacune. A livello di consumi, gli scarti sono contenuti. La differenza massima si limita

21

a 0,4 l/100 km. La gomma Infinity bocciata su fondo bagnato è quella che invece vanta la maggiore longevità. Tra le 205, nessuna lacuna sull’asciutto. Idem sul bagnato per due terzi delle gomme. La differenza per quanto riguarda i consumi è altresì minima: 6% di differenza tra la gomma migliore e la peggiore. Come per le 165, il conflitto tra qualità sul bagnato e usura è evidente: 5 gomme si sono rivelate meno resistenti. Il miglior pneumatico percorre più del doppio dei chilometri rispetto all’ultimo in classifica. Ad ognuno di fissare le sue priorità. MOH/TCS c + p

L’indispensabile brochure del TCS e l’app per iPhone L’opuscolo informativo edito dal club «Pneumatici estivi 2012» costituisce l’irrinunciabile complemento al test comparativo del TCS per le gomme. È disponibile in forma digitale oppure in versione cartacea. Quest’ultima può essere ottenuta gratuitamente dai soci (non soci, 10 fr.) nei punti di contatto del TCS oppure all’indirizzo e-mail tus@tcs.ch (indicare il numero di socio). La versione elettronica è consultabile su www.pneumatici.tcs.ch. I risultati dettagliati dei test delle gomme invernali ed estive sono inoltre consultabili attraverso l’app TCS per iPhone (3G, 3GS, 4, 4S), iPod e iPad. Gratuita, si può scaricare sull’Apple Store e permette di visualizzare i dati dei pneumatici della dimensione desiderata. tg

L’usura delle gomme tende a pagare il prezzo del miglioramento registrato sul bagnato.

Test comparativo TCS: pneumatici estivi 205/55 R 16 V marca/tipo

asciutto

bagnato

comfort/ consumo 1 usura rumorosità

prova velocità

nota generale

valutazione TCS

Continental Conti PremiumContact 5 Goodyear OptiGrip Dunlop SP Sport Fast Response Bridgestone Turanza T0001 Semperit Speed-Life Pirelli Cinturato P7 Yokohama C drive 2 C Formula Uniroyal RainExpert Hankook Kinergy Eco K425 Maloya Lugano Fulda EcoControl HP Nokian V Nexen N8000 Kumho Ecsta HM (KH31)

82 72 82 82 78 76 82 70 74 76 72 82 80 74 80

70 60 60 64 60 56 76 54 72 56 58 46 60 66 56

40 42 44 50 50 54 54 52 40 50 42 50 48 50 46

superata superata superata superata superata superata superata superata superata superata superata superata superata superata superata

69 68 68 66 63 69 68 68 64 62 62 61 61 60 59

1111 1111 1111 1111 1111 1113 1113 1113 1113 1113 1113 1113 1113 1113 1113

Note 1 La resistenza al rotolamento incide sul consumo. 2 disponibile solo tramite Internet 3 secondo l’offerente modello di fine serie, in commercio si può trovare ancora qualche esemplare.

72 68 72 70 68 76 60 72 66 76 68 72 62 54 64

65 95 80 60 60 90 50 100 50 60 65 70 50 40 50

Criteri di valutazione in %: le spiegazioni La miglior nota per criterio di valutazione è in verde. La peggior nota per criterio in rosso. I pneumatici sono elencati secondo la valutazione. Le classificazioni dei diversi criteri di valutazione sono indicate in %. Occorre considerare queste percentuali come delle «note individuali» e non come dei valori assoluti. Così una differenza del 20% su di un criterio non significa che il pneumatico è inferiore del 20% in cifre assolute. Un valore del 100% equivale alla nota massima «eccellente», 0% equivale a «non consigliato».

Valutazione TCS 1111 molto consigliato 1113 consigliato 1133 consigliato con riserva 1333 non consigliato



22 marzo 2012 | touring 5 | test e tecnica

Più asfalto che terra Verdetto di un test svolto su 7 gomme estive destinate alle SUV compatte: se questi pneumatici sono efficaci su strada, non brillano affatto sullo sterrato. Soltanto due i prodotti all’altezza.

› Bilancio in chiaro scuro, quello del test dei pneumatici della dimensione 215/65 R 16 H: si chiude infatti con due menzioni «molto consigliato», quattro «consigliato»,

mentre la gomma Sava Intensa SUV inciampa in un «non consigliato». Paradossalmente quest’ultima vanta la migliore longevità ed è l’unica, insieme alla Hankook, a convincere fuori strada. La dimensione oggetto del test è montata su 4�4 compatte quali Honda CR-V, Nissan Qashqai o modelli allroad quali la Volvo XC70. Logicamente, questi prodotti quasi esclusivamente votati all’uso stradale possono vantare prestazioni quanto meno onorevoli su carreggiate asciutte e bagnate. Ad eccezione della Sava, che è stata declassata a causa di manifeste lacune sul bagnato. Il quadro cambia radicalmente nella disciplina «trazione su erba bagnata», che do-

vrebbe evidenziare le qualità fuori strada. Queste vetture 4�4 per il tempo libero sono spesso infatti impiegate, per esempio, per trainare una roulotte. Ad eccezione dei pneumatici Sava e Hankook, nessun prodotto si è rivelato efficace. Addirittura al punto da sconsigliare l’uso fuori dalle strade asfaltate del modello ultimo classificato (Pirelli). In materia di consumi le differenze sono minime. Il modello più economico permette un risparmio modesto del 3%. Le disparità crescono in fatto di longevità. I prodotti Hankook e Vredestein fanno appena la metà della distanza percorsa dalla gomma Goodyear. MOH/TCS c+p

Test comparativo TCS: pneumatici estivi 215/65 R 16 H marca/tipo

asciutto

bagnato comfort/ trazione consumo 1 rumorosità (erba bagnata)

usura

prova velocità

nota valutazione generale TCS

Continental Cross Contact UHP Pirelli Scorpion Verde Goodyear EfficientGrip SUV 4�4 Vredestein Sportrac 3 Hankook Dynapro HP Bridgestone Dueler HP Pro Sava Intensa SUV

80 78 80 82 2 80 76 64 3

70 64 52 74 58 56 4

60 64 100 54 54 60 100

superata superata superata superata superata superata superata

67 65 70 67 62 61 50

Note 1 La resistenza al rotolamento incide sul consumo.

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42 50 58 44 54 50 48

54 40 50 50 64 54 64

72 70 70 66 64 68 74

La miglior nota per criterio di valutazione è in verde.

3

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La peggior nota per criterio in rosso.

1111 1111 1113 1113 1113 1113 1333


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test e tecnica | touring 5 | 22 marzo 2012

L’Opel Zafira Tourer fa un’ottima figura sia internamente sia esternamente.

tabella comparativa Prezzo (fr.) Cilindrata (cc) Potenza (kW/CV) Coppia massima (Nm/min) Consumo (l/100 km) Rumore int. 120 km/h (dBA) Costi al chilometro (fr./km)3 Costi di manutenzione4 Test «Touring»

Renault Grand Scénic 2.0 dCi 160 Privilège

Toyota Verso 2.2 D-CAT Linea Sol

VW Touran 2.0 TDI Highline

44 300.– 1956 121/165 350/1750 5,4 A2 69 0.86 11333 5/2012

41 100.– 1995 118/160 380/2000 6,61 D2 68 0.84 11133 13/2009

45 300.– 2231 130/177 400/2000 6,01 C2 705 0.87 11133 16/20095

46 100.– 1968 103/140 320/1750 5,31 B2 706 0.85 11113 14/20036

dati secondo l’importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore 3 costi di manutenzione per km (15 000 km/anno) 4 su 180 000 km (15 000 km/anno) 5 Toyota Verso 1.8 147 CV 6 VW Touran 2.0 TDI 136 CV

1

Guardare lontano grazie al parabrezza panoramico.

Opel Zafira Tourer 2.0 CDTI Cosmo


22 marzo 2012 | touring 5 | test e tecnica

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Monovolume per famiglia di classe L’Opel Zafira Tourer è una vera delizia per gli occhi, oltre che una campionessa di modularità. Prestazioni e comfort sono al vertice. Test della versione 2.0 CDTI Cosmo.

› È già successo con i nuovi modelli Corsa,

foto Fabian Unternährer

Astra, Meriva e Insignia che Opel ponesse chiari accenti in fatto di design, allestimenti e tecnica. L’ultima gemma della casa di Rüsselsheim è la monovolume compatta Opel Zafira Tourer. Appaiono subito evidenti rispetto al modello precedente la carrozzeria elegante, il parabrezza impertinente e gli interni riccamente rifiniti. Inoltre, rispetto alla vecchia Zafira, l’automobile è più lunga di 19 centimetri e più larga di 11. La lunghezza complessiva è di 4,66 metri. L’Opel Zafira Tourer Cosmo 2.0 CDTI turbodiesel del test si è subito evidenziata per le prestazioni e il comfort di viaggio, così come per la modularità al limite del geniale (v. sotto). Una cosa è chiara: la Zafira Tourer possiede i numeri per far parlare di sé nel segmento delle monovolume compatte.

Un’oasi di benessere | Il modello Cosmo è dotato di alcune stravaganze. L’esclusività incomincia dal parabrezza panoramico e finisce con la discreta illuminazione interna delle portiere di colore rosso. L’abitacolo è rifinito in modo pregiato, moderno e

+ –

Più o meno Monovolume elegante e originale, intelligente concetto degli interni e della modularità, spaziosità, vani portaoggetti, prestazioni di guida grazie al potente turbodiesel, proprietà di marcia e comfort. Peso a vuoto elevato, motore rumoroso sopra i tremila giri, consolle centrale sovraccarica, due soli anni di garanzia di fabbrica, costo dei pacchetti, larghezza, effetto abbagliante dovuto al parabrezza panoramico.

La consolle centrale è un po’ sovraccarica.

confortevole. Soprattutto l’ampio tetto vetrato contribuisce ad un’atmosfera allegra. I sedili in pelle sono ben rifiniti e si lasciano regolare in ogni direzione. Un tantino complicata, invece, la strumentazione. Gli indicatori principali sono ben leggibili, così come il display illuminato di rosso. I comandi della consolle centrale richiedono, tuttavia, un certo tempo per farci l’abitudine, poiché sono numerosi ed orientarvisi non è cosa facile. Brillante, invece, la consolle multifunzionale che divide i sedili anteriori e che funge da bracciolo, portabibite e vano portaoggetti. A proposito di cassetti e vani: sono oltre una ventina quelli disponibili un po’ ovunque sulla Tourer.

Modularità intelligente | La monovolume sarà venduta di serie con sette posti a sedere. I due sedili aggiuntivi sono nascosti nel fondo del bagagliaio e possono essere estratti con un paio di semplici manipolazioni. I sedili posteriori sono il vero cuore della geniale modularità. Ogni sedile si sposta individualmente, inclusi gli schienali, che possono essere ripiegati individualmente. La sorpresa viene dal sedile centrale, che può essere trasformato in un tavolino. Con i sedili posteriori in posizione normale, il vano bagagli offre una capacità di 710 litri di volume, più che sufficienti per andare in vacanza con cinque passeggeri a bordo. Chi, invece, deve portare a casa pacchi voluminosi dopo le compere, può spianare i sedili posteriori e liberare ben 1860 litri di spazio, che rendono superfluo persino il noleggio di un furgone per trasportare i mobili di casa. Motore potente | Il motore turbodiesel da 165 CV fa molto bene il suo dovere e riesce a muovere con facilità le 1,9 tonnellate delcontinua a pagina 27



22 marzo 2012 | touring 5 | test e tecnica

continua da pagina 25

Scheda tecnica �

91 cm

105 cm 100 cm

passo 276 cm

169 cm

m cm 3c m –7 14 6c –1 –9 � 50 8 87 � 6 �

lungh. 466 cm (largh. 188 cm)

larghezza interna: ant. 150 cm, centrale 148 cm, post. 124 cm bagagliaio: 710–1860 litri pneumatici: 235/45 R 18, min. 225/50 R 17

VEICOLO PROVATO Opel Zafira Tourer 2.0 CDTI Cosmo; 5 porte, 7 posti; 44 300 fr. (auto del test: 54 710 fr.) Gamma: dalla 1.4 turbo, 120 CV (33 000 fr.) alla Cosmo 2.0 CDTI Ecotec (165 CV) (45 800 fr.) Opzioni: rivestimento in pelle (1900 fr.), telaio FlexRide (1300 fr.) Garanzia: 2 anni di fabbrica, mobilità illimitata; antiruggine: 12 anni (con condizioni) Importatore: General Motors Suisse SA, Stelzenstrasse 4, 8152 Glattbrugg, www.opel.ch DATI TECNICI Motore: 4 cilindri turbo diesel 2.0, 165 CV; trazione anteriore, cambio a 6 marce Peso: 1915 kg (auto del test), totale ammissibile 2430 kg, carico rimorchiabile 1450 kg

la Zafira, che riesce a spingere ai 100 km/h in 9,9 secondi. In accelerazione tuttavia il motore si fa percepire, mentre una volta lanciato ritorna assolutamente discreto. Non del tutto riuscita è la calibratura delle marce, con una seconda piuttosto corta e una sesta troppo lunga. Inoltre, dovrebbero essere più precise. Nulla da ridire, invece, in fatto di comfort: le sospensioni assorbono bene le asperità. Il telaio adattivo «FlexRide» (opzione da 1300 fr.), che regola elettronicamente gli ammortizzatori, lavora ottimamente e può essere regolato sia nella modalità Sport sia Tour. Nella prima versione, la monovolume si trasforma in una piccola sportiva. Al conducente la libertà di scegliere in che modo vuole affrontare la strada. Le dimensioni

della Tourer non hanno alcun influenza sulla maneggevolezza e la vettura si dimostra sorprendentemente agile.

Toni da salotto | La Opel Zafira Tourer vanta un design interno ed esterno originale e molto piacevole. Il nuovo modello, in considerazione delle sue dimensioni, non è più realmente da classificare nel segmento delle monovolume compatte, offre infatti molto spazio sia nell’abitacolo sia nel vano bagagli. Come già detto, l’organizzazione degli spazi e la modularità sono assolutamente geniali. Il potente turbodiesel ha ottime riprese, comodità e proprietà di marcia sono elevate. In fatto di manutenzione, la Tourer non è certo a buon mercato, ma l’etichetta energetica «A» dovrebbe almeno tranquillizzare le coscienze verdi.

Felix Maurhofer

La Zafira Tourer non brilla soltanto per la modularità del bagagliaio, ma anche per i numerosi vani portaoggetti a disposizione dei passeggeri. Bella, anche la parte posteriore.

Check-up TCS DINAMICA DI COMPORTAMENTO Prestazioni (0–100 km/h): 9,9 s Elasticità: 60–100 km/h (in 4a) 6,6 s 80–120 km/h (in 4a) 7,3 s Diametro di sterzata: 11,6 m Insonorizzazione: 60 km/h: 59 dBA 11113 120 km/h: 69 dBA 11113 SICUREZZA Frenata (100–0 km/h): 36,6 m Visibilità circolare Equipaggiamento

11111 11133 11111

COSTI DEI SERVIZI manutenzione (km/mese) ore

mano d’opera (fr.)

15 000/12 1,2 174.– 30 000/24 1,5 218.– Manutenzione per 180 000 km: 15 000 km/anno 23,3 6816.– COSTI D’ESERCIZIO km/anno

ct./km

fr./mese fissi variabili

15 000 30 000

86 59

671.– 671.–

Opel Zafira Tourer 2.0 CDTI Cosmo in dettaglio

404.– 808.–

Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agenzie Opel da 82 a 179 franchi

CONSUMO AL BANCO DI PROVA (ciclo UE 80/1268) urbano

extra urbano misto

TCS 6,8 4,5 fabbrica 6,2 4,6 Emissioni di CO2: Media svizzera di CO2: etichettaEnergia (A–G): CONSUMO DEL TEST 6,5 l/100 km serbatoio: 58 litri

5,4 5,2 142 g/km 159 g/km A

11113

autonomia 892 km

TCS Tecnica ed economia: Robert Emmenegger

ABITACOLO 11113 I punti forti della Zafira sono i sette sedili facili da spostare e regolare, la grande disponibilità di spazio e il bagagliaio facilmente accessibile. Per il trasporto di oggetti, con i sedili ribaltati, sono a disposizione ben 1860 litri per il carico. Presenza di numerosi vani portaoggetti.

(con ESP, sistema di sedili Flex7, assistente di frenata).

COMFORT 11113 Buon comfort delle sospensioni grazie al sistema di ammortizzatori adattivi. I sedili opzionali convincono grazie all’ottima rifinitura e la buona tenuta laterale. Il motore diesel in accelerazione è rumoroso, ma a velocità di crociera in autostrada è discreto.

COMPORTAMENTO 11113 Con la regolazione elettronica opzionale delle sospensioni, la Zafira risulta convincente già nel modo normale per agilità. Il modo Sport rende telaio e sterzo più rigidi e può affrontare le curve a buon andatura.

DOTAZIONE 11111 La nuova Opel Zafira è ben equipaggiata già nella versione di base

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PRESTAZIONI 11113 Nonostante il peso di 1,9 tonnellate, le prestazioni di marcia sono notevoli. Il turbodiesel è potente, offre buone riprese e gira bene, anche se non è silenzioso. Il cambio è morbido ma non sufficientemente preciso.

SICUREZZA 11111 Equipaggiamento completo, frenata potente e numerosi sistemi di assistenza in opzione.


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test e tecnica | touring 5 | 22 marzo 2012

Una riedizione di tutto rispetto La nuova Porsche Boxster è diventata più leggera ed economica. Questa autentica roadster celebra il puro piacere di guida.

foto MOH, ald

› La Porsche Boxster è diventata adulta: la terza generazione

Apparentemente un tantino più robusta, la Mercedes-Benz ML non cambia fondamentalmente d’aspetto. Salvo il fatto che si fregia di varie luci LED.

Archetipo di SUV d’alta gamma La Mercedes-Benz ML incarna più che mai la grande SUV stradale. Carica di tecnologia, questa 4�4 conferma la notoria polivalenza.

› Al pari delle SUV d’alta gamma sue omologhe, questa Merce-

des-Benz ML di terza generazione è dotata di impressionanti qualità stradali, tanto più che riesce a far dimenticare la sua colossale massa di 2,2 t. È pur vero che ricorre a tutta la gamma di assistenti alla guida disponibili. Ad esempio, la sospensione adattiva, coadiuvata dall’opzione pneumatica, dà la sensazione di sorvolare l’asfalto. Un sospetto di rigidezza a parte, questa grande fuoristrada è a suo agio in ogni condizione e in particolare sui lunghi tragitti, dove l’insonorizzazione curata fa meraviglie. Inoltre affronta le curve senza la minima ombra di rollio e con precisione. Con l’opzione on&offroad, che include riduttore e bloccaggio del differenziale, la ML acquista qualità da vera fuoristrada e un’enorme altezza dal suolo (28 cm). Sul fronte motorizzazione, il V6 diesel della versione ML350 unisce morbidezza e coppia strepitosa. Progressive e prepotenti, le accelerazioni le conferiscono prestazioni quasi sportive. Ma piuttosto nella dolcezza che nelle emozioni. Cosa che fondamentalmente è in armonia con l’ambiente vellutato di questa SUV che fa pensare più a un salotto che all’avventura. Una volta abituati alla logica di ghiere ed altre leve Mercedes, si apprezza la sua funzionalità. Gli occupanti dietro dispongono di spazio a profusione e di uno schienale inclinabile, mentre il bagagliaio è gigantesco. Un’ulteriore prova di polivalenza. MOH

non ha subito unicamente un lieve rinnovamento, ma ha anche acquisito uno stile più autonomo, è dotata di una carrozzeria di costruzione leggera totalmente nuova e di un telaio completamente ristudiato. Questo cambio generazionale dimostra bene l’importanza decisamente accresciuta che ha acquisito a Zuffenhausen dalla sua introduzione nel 1996, questo modello che per molti nuovi clienti è di fatto la «prima Porsche». Il passo della Boxster è cresciuto di 6 cm, mentre si sono accorciate le sporgenze. Le ruote da 18” di serie e il frontale proiettato in avanti le conferiscono un aspetto appiattito e sportivo. Il tettuccio elettrico in tela si apre e si chiude in 9 secondi e grazie alla piastra in magnesio rigida nella parte centrale, si ripiega a filo di carrozzeria senza la tradizionale copertura posteriore. Un altro modo per ridurre i pesi. In totale la Boxster ha perso 35 kg. Sarà mossa da un motore boxer 6 cilindri da 2,7 o 3,4 litri, ora con iniezione diretta. La Boxster (265 CV) dispone di 10 CV in più rispetto alla versione precedente dalla cilindrata maggiore; la Boxster S (315 CV) ne ha guadagnati 5. Il motore centrale è accoppiato ad un cambio manuale a sei marce o al PDK a sette rapporti (il cambio Porsche a doppia frizione). Grazie ai materiali leggeri, al PDK e al sistema start-stop di serie, i consumi si sono ridotti del 15% circa. Il differenziale posteriore autobloccante meccanico a controllo elettronico così come il servosterzo elettromeccanico sono indubbiamente molto favorevoli alla dinamica di guida. Il risultato è una vera auto sportiva di costruzione leggera, che grazie alla sua elevata stabilità, offre grande piacere di marcia, senza dover rinunciare al fattore divertimento dato dalla guida «capelli al vento». nr

Tecnica: roadster; 2 posti; lunghezza: 4,37 m; bagagliaio: davanti 150 l, dietro 130 l Motori: benzina 265/315 CV Consumi (fabbrica): 7,7 l/100 km (Boxster), 8 l/100 km (Boxster S) Prezzi: 65 300 fr. (Boxster), 78 900 fr. (Boxster S). Ottenibile dal 5 maggio.

Positivo: SUV confortevole dal comportamento rassicurante, diesel dalla coppia enorme, eccellente sterzata, equipaggiamento innovativo, abitabilità posteriore, ampio bagagliaio Negativo: veicolo pesante, tariffe delle opzioni tecnologiche, ampiezza di regimi un po’ limitata, ergonomia dei comandi. Tecnica: SUV; 5 posti; lunghezza: 4,80 m; bagagliaio: 690 l; V6 3 l turbodiesel, 258 CV, 620 Nm a 1600 g/min; cambio aut. 7 rap., trazione integrale perm.; da 0 a 100 km/h in 7,4 s; carico rimorchiabile 3500 kg Consumo (in prova): 10,6 l/100 km, autonomia: 660 km Prezzo: 79 900 fr. (ML 350 BlueTec 4M.)

Le imponenti prese d’aria laterali mostrano dove pulsa il vero cuore della roadster. La silhouette è più appiattita, il posteriore più scolpito.


22 marzo 2012 | touring 5 | test e tecnica

Seat punta anche sull’e-mobilità

VW punta ai 120 g/km Emissioni CO2 L’onnipotente gruppo VW non si limita ad ambire al posto di numero 1 mondiale entro il 2018. A margine del Salone di Ginevra, il suo CEO Martin Winterkorn ha annunciato di voler ridurre la media delle emissioni del gruppo a 120 g/km dal 2015. Ha anche ribadito che il 2013 sarà un «anno elettrico», con un’offensiva dei modelli elettrici e ibridi. Il gruppo intende inoltre crescere rafforzando i suoi precetti di sviluppo sostenibile e responsabilità sociale verso i suoi dipendenti.

Il costruttore Seat prova 2 veicoli con trazione alternativa e investe nell’ottimizzazione dell’infrastruttura elettrica. Seat Svizzera vuole accrescere la sua quota di mercato.

› Il costruttore spagnolo Seat esprime la

sua strategia a favore dell’efficienza con gli economici motori Ecomotive. Ora la marca intende lanciare segnali anche nel settore della mobilità elettrica e ibrida. Non va peraltro dimenticato che Seat con la Marbella elettrica aveva promosso questa tecnologia già nel 1991. Ora il costruttore presenta due veicoli con trazione alternativa, che tuttavia inizialmente saranno testati soltanto nell’ambito delle flotte. Da un lato l’Altea XL Electric Ecomotive (115 CV), veicolo totalmente elettrico, che ha un’autonomia di 135 km e dovrebbe soddisfare, con la sua grande offerta di spazio, le esigenze di mobilità di una famiglia. D’altro canto Seat testerà la Leon Twindrive Ecomotive (163 CV). Ibrida plug-in,

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sità e centri di ricerca. Scopo del progetto è la scoperta e l’applicazione industriale di tecnologie per la produzione di veicoli elettrici in Spagna e lo sviluppo delle necessarie infrastrutture. Con questa tecnologia il costruttore mira ad accrescere continuamente la sostenibilità ambientale della sua flotta.

Quote di mercato crescenti | Il responsabile di Seat Ronald Ziegler ha espresso soddisfazione per l’anno appena concluso: «Con 8314 vetture vendute abbiamo segnato una quota di mercato

Elettrica e abbordabile Renault Zoe Concepita specificamente come veicolo elettrico, questa city car (4,08 m) si vuole accessibile. Il suo prezzo è stato fissato a 22 800 fr., a cui si aggiunge il noleggio mensile delle batterie fatturate 95 fr. (base: 12 500 km/anno). Commercializzato in autunno, questo modello da 88 CV vanta un autonomia di 210 km e una velocità massima di 135 km/h. La gamma elettrica di Renault comprende anche la berlina Fluence, la furgonetta Kangoo e la biposto urbana Twizy.

Auto dell’anno 2012

fm

La nuova Seat Ibiza (davanti) e la Mii affiancano le due auto elettriche del gruppo spagnolo in fase di sperimentazione.

ha un’autonomia puramente elettrica di 52 km, che in coppia con il motore a combustione sale fino a 900 km. Entro il 2018, stando agli obiettivi del gruppo Volkswagen, Seat sarà leader su scala mondiale in fatto di mobilità elettrica. Secondo James Muir, CEO di Seat SA, le auto elettriche saranno quindi proposte di serie nel momento in cui il mercato e l’infrastruttura saranno maturi.

Progetti di e-mobilità | Seat non si occupa soltanto dello sviluppo di propulsioni alternative, ma affronta anche tutto il tema dell’infrastruttura, indispensabile per la mobilità elettrica. A questo proposito, Seat ha ideato un progetto complementare per l’e-mobilità, che avrà una grossa importanza per l’intera Spagna e vedrà coinvolte imprese leader nel campo tecnologico, univer-

del 2,6%, al 16° posto tra le marche». Il successo del marchio spagnolo del gruppo VW, secondo il dirigente di Seat, si fonda da un lato sull’attrattivo ventaglio di modelli e dall’altro su una rete di distribuzione ottimale, che è stata ridotta da 188 a 116 agenzie. Mediamente un rivenditore Seat vende quindi annualmente 68 vetture, volume considerato soddisfacente. Anche nell’anno corrente, Seat starebbe viaggiando a buon ritmo e le vendite sinora supererebbero già del 10% quelle dello scorso anno. Ziegler non è tuttavia ancora soddisfatto di questo risultato ed entro il 2015 ambisce al traguardo di 10 000 unità vendute in Svizzera per anno, con un aumento della quota di mercato al 3,5%. Un obiettivo che Seat intende raggiungere tra l’altro grazie a veicoli ad emissioni ridotte. Quest’anno Seat lancerà sul mercato la nuova Ibiza, la Mii, un restyling della Exeo e la nuova Leon. fm

Info Touring www.seat.ch

Chevrolet Volt/Opel Ampera Senza sorprese, il duo di General Motor con prolungatore di autonomia si è aggiudicato il titolo di «Auto dell’anno» assegnato per la prima volta a Ginevra. Accreditata di 330 punti, ha superato la VW Up! (281) e la Ford Focus (256).

Colazione sull’erba Concept car Bentley Exp 9 F La marca britannica si concede qualche facezia sulla sua concept car di SUV svelata a Ginevra. Tralasceremo l’aspetto marziale, per non dire grezzo, di questo mezzo monumentale per soffermarci sulla sua inattesa modularità. Abbassando la parte inferiore del portellone posteriore, si ottiene un bancone rivestito di materiali pregiati che può accogliere due commensali, che troveranno argenteria e porcellane nel vano bagagli per offrirsi un fastoso picnic. Più seriamente, questa SUV potrebbe diventare realtà dal 2015 sulla base della nuova Audi Q7.


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viaggi e tempo libero | touring 5 | 22 marzo 2012

La vallata dei gaudenti La romantica Wachau, la più bella valle fluviale dell’Austria, richiama sia gli amanti delle passeggiate e della bicicletta sia gli appassionati di cultura, oltre agli amanti della tavola e del vino.

Villaggi pittoreschi come Weissenkirchen (nostra immagine), Spitz o Dürnstein sul Danubio, conferiscono a Wachau uno charme incomparabile.

› Wachau è la prova vivente che gli uomini

riescono a valorizzare i paesaggi fluviali modellati in modo stupendo dalla natura. I 33 chilometri tra le cittadine di Krems e Melk suscitano stupore per la loro composizione armonica. Antiche rovine di castelli, come quello di Aggstein, orgogliosi palazzi, pittoreschi villaggi di viticoltori, le abbazie note in tutto il mondo di Melk e Göttweig, i vitigni terrazzati sui pendii baciati dal sole… Wachau è semplicemente bella. Lo ritiene anche l’Unesco, che nel 2000 l’ha inclusa nella lista dei patrimoni dell’umanità.

Vino e albicocche | Nella regione prosperano i grappoli d’uva bianca grazie alla speciale caratteristica del terreno, la base per produrre vini bianchi di qualità eccezionale apprezzati in tutto il mondo. Tra i migliori poderi vinicoli si annovera quello di Dürnstein. Il consorzio con le stupende cantine è condotto dall’enologo Roman Horvath, un vero maestro del settore. Ma ci sono anche viticoltori privati che godono di notorietà internazionale come Sepp Moser a Rohrendorf vicino a Krems. Oltre che per il vino, Wachau è famosa anche per le sue albicoc-

che, che qui si chiamano «Marillen». Gli albicocchi in fiore tra fine marzo e inizio aprile sono un incanto per gli occhi e attirano i primi turisti. Da guardare e da percorrere è anche il sentiero degli albicocchi lungo 4,5 chilometri. Harald Aufreiter, è un dinamico 43enne frutticoltore e viticoltore, che lo ha creato e modellato con alcuni amici. Per tre ore, si cammina tra giardini di albicocchi e si scopre tutto di questo pregiato frutto e dei suoi prodotti: delicate marmellate, cioccolata all’albicocca, liquori dolci e grappe cristalline. Curiosità: per un litro di grappa d’albicocca Aufreiter ha bisogno di circa 15 chili di albicocche.

A piedi e in bici | La regione, situata a circa 80 chilometri da Vienna, offre anche un terreno fertile per gli appassionati del movimento. Per prima cosa si deve citare il nuovo sentiero chiamato «Welterbesteig». Il lungo trekking di 180 chilometri collega tramite sentieri storici i 13 comuni patrocinati dall’Unesco. Da non perdere la tappa che parte da Spitz – dove una visita al Museo navale con i suoi 400 pezzi espositivi permette di farsi un’idea della navigazione sul Danubio – sino a Weissenkirchen. Cam-

minare per tre ore e mezzo immersi nelle terrazze di viti formate con fatica dalla mano dell’uomo, attraversare radi sentieri tra i boschi, senza perdere mai di vista la valle dove scorre il Danubio, genera una sensazione di rilassamento permanente. Il Danubio che come un nastro blu argenteo scorre placido attraverso lo stupendo paesaggio corona la regione di Wachau. Un luogo d’incontro di qualità sopraffina. La maggior parte dei turisti in gita in nave immortalano i paesaggi incantevoli con centinaia di scatti dei loro apparecchi fotografici. E i ciclisti del tempo libero amano la pista ciclabile che costeggia il Danubio e che è annoverata tra le più belle gite in bicicletta d’Europa. Il percorso lungo praticamente 1200 chilometri dalla tedesca Donaueschingen sino a Budapest ha il suo fulcro a Wachau. Biciclette ed bici elettriche possono essere noleggiate anche per mezza giornata.

Arte e gastronomia | Sulla carta da visita della regione si devono iscrivere anche le offerte culturali. Anche a tale proposito Wachau è degna di superlativi. I Romani vi portarono la cultura del vino. L’abbazia be-


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foto Donau Niederösterreich, Bü, carta TCS Visuell

In gita tra le città del glorioso passato austriaco

Quando tra marzo e aprile fioriscono gli albicocchi, accorrono i primi turisti a Wachau. L’interno sontuoso della rinomata abbazia di Melk. Un albergo con tradizione, l’«Altes Schiffmeisterhaus» a Spitz.

nedettina di Melk più tardi ne influenzò la vita culturale. Ancora oggi entrambe sono sia punti d’incontro turistici che centri culturali. Le torri cittadine barocche e il più antico palazzo della posta dell’Austria testimoniano del ricco passato della cittadina di Melk. Per l’esemplare ristrutturazione del nucleo storico è stata premiata internazionalmente anche la cittadina di Krems, la «capitale» di Wachau. Nella galleria d’arte si possono ammirare esposizioni di caratura internazionale. E il Museo delle caricature suscita buon umore a tutti i visitatori. Attività sportive e impegni culturali fanno consumare calorie e mettono

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Krems SK Dürnstein Melk Vienna

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Spitz Linz Salisburgo Bad Ischl

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HR 100 km

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appetito. Dai tipici ristoranti viennesi, gli «Heurigen», ai ristoranti pluridecorati, si può avere di tutto. Ogni visitatore dovrebbe assaggiare un «Laberl», un biscotto rotondo che venne creato nella panetteria Schmidl a Dürnstein e ora appartiene a Wachau come il Danubio. Christian Bützberger

Da sapere Viaggio: in auto, treno o aereo (Vienna, Salisburgo). Due vecchie signore: la Venere Galgenberg di 32 000 anni e la più giovane Venere di Willendorf di 7000 anni sono i ritrovamenti più antichi dell’Austria. Pernottamento: l’albergo a tre stelle Altes Schiffmeisterhaus a Spitz offre un ottimo rapporto qualità-prezzo, si vedano i dettagli su www.gasthaus-prankl.at Informazioni: www.donau.com, www.wachau.at, www.marillenweg.at, www.welterbesteig.at, www.domaene-wachau.at, www.donauradweg.at, www.leihradl.at, www.stiftmelk.at, www.kunsthalle.at, www.donau-fisch-wein.at. Bü

Ci sono innumerevoli motivi per fare un viaggio in Austria. Se vi interessa la storia del Paese che ci confina a est, allora è ideale la visita delle piccole cittadine storiche. Sono ben 17 quelle che possono trasmettere ai visitatori un’idea della trascorsa grandezza austriaca, ad esempio Bad Ischl (www.badischl.at), nei dintorni di Vienna. Tutti sanno che l’imperatore Francesco Giuseppe e l’imperatrice «Sissi» sono legati in modo indissolubile da Bad Ischl. Dalla Villa dell’imperatore alla Villa Lehar, passando per il leggendario Caffè Zauner, si può sentire il profumo di storia a ogni passo. Petra Wieder dell’ufficio del turismo cittadino racconta con orgoglio che Bad Ischl da oltre 175 anni è un luogo di cura per le vie respiratorie e i problemi cardiocircolatori. Situata in mezzo alla regione di Salzkammergut, Bad Ischl è il punto di partenza ideale per gite, ad esempio verso il lago Wolfgang o Atter. Il nome di Karl Ganzner dice qualcosa a poche persone, ma perlomeno nella Svizzera tedesca la melodia della sua canzone dedicata alla città di Kufstein è nelle orecchie di tutti. Meno melodiosa è invece la storia della vecchia cittadina «sul verde fiume Inn». Testimone del suo passato burrascoso è l’imponente fortezza, che oggi offre una cornice impareggiabile per eventi culturali. Kufstein (www.kufstein.at) tuttavia non vive solo dei suoi trascorsi storici. In città l’undicesima generazione della famiglia Riedl produce vere e proprie opere d’arte di vetro. I loro bicchieri per il vino vengono elogiati da viticoltori ed enologi per la loro qualità. Lo stesso vale per diversi cuochi di Kufstein, che con una raffinata e tradizionale cucina viziano i loro ospiti a tavola. Per far sì che, però, non si formino «souvenir» troppo visibili sul girovita, è consigliabile farsi delle belle e, possibilmente, lunghe passeggiate. Bü

Il verde Inn e la fortezza appartengono indissolubilmente a Kufstein.



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Pasqua sportiva

ald

Sci ed escursioni Pasqua è alle porte. Finalmente qualche giorno libero, in cui si può intraprendere qualche attività, divertirsi ancora un po’ nella neve o assistere al risveglio primaverile con le prime escursioni dell’anno. Svizzera Turismo presenta su MySwitzerland.com/pasqua uno scrigno di idee per uno svago sulla coltre bianca con attrattive offerte forfettarie, escursioni primaverili tutte da godere e numerosi eventi per le famiglie.

L’artista Georg Seibert presenta a Bad Ragaz una scultura d’ispirazione automobilistica.

400 sculture ornano Bad Ragaz Ottanta artisti internazionali trasformeranno Bad Ragaz in una mostra di sculture a cielo aperto. Immerso tra le opere c’è anche l’albergo del TCS Schloss Ragaz.

› Chi vuole seguire l’arte passo dopo passo

– nel senso letterale del termine – deve recarsi a Bad Ragaz. Nella località termale con le sorgenti curative, dal 12 maggio al 4 novembre si potrà ammirare gratuitamente la più grande esposizione di sculture a cielo aperto d’Europa, all’insegna del motto «Werte sehen – Sehenswert» («Vedere valori – Degno di essere visto). Ben 80 artisti provenienti da 17 Paesi anche quest’anno vogliono suscitare stupore e meraviglia e offrire uno spunto per discutere e riflettere. L’arte deve formare dei valori in un mondo, in cui progredisce rapidamente lo sconvolgimento e l’annientamento dei valori.

Effetto sull’ambiente | «Con la quinta Triennale il nostro obiettivo è cogliere lo spirito del tempo e continuare a pensare in senso artistico, laddove altri hanno smesso», afferma il medico e mecenate Rolf Hohmeister, che assieme alla moglie Esther e una schiera di amici mette in scena l’esposizione di sculture. L’accento viene posto sull’effetto della scultura nel suo ambiente. Ogni scultura deve costituire un intermezzo per i visitatori che passeggiano, permettendo di godere l’attimo. L’opera ha un effetto sociale e naturale che si alimentano a

vicenda, il passaggio del percorso di sculture lungo dieci chilometri dal nucleo alla zona di svago avviene in modo leggero e persino giocoso.

Il contributo del TCS | Alla quinta Triennale delle sculture sono attesi centinaia di migliaia di amanti dell’arte da tutto il mondo; all’edizione precedente del 2009 si contarono oltre 400 000 visitatori. E si spera che tra di essi ci siano anche molti soci del TCS: «L’Hotel Schloss Ragaz è situato proprio in mezzo al Parco delle Sculture», fa notare Patrick Zettel che, con la moglie Barbara, dirige l’albergo da diversi anni. Dal 14 giugno a fine settembre, i coniugi Zettel offriranno ai loro ospiti ogni giovedì alle 10.30 una visita guidata di due ore attraverso l’esposizione. L’aperitivo finale è gratuito così come la guida artistica. Coinvolta nella quinta Triennale è anche Vaduz, dove saranno esposte 21 opere d’arte. Inoltre al Festival delle piccole sculture, allestito all’Altes Bad di Pfäfers, altre opere attendono il visitatore. Bü

Info Touring I soci possono consultare l’offerta dell’hotel del TCS al sito www.viaggi-tcs.ch/schlossragaz o per tel. 081 303 77 77, www.hotelschlossragaz.ch.

«Wellness Selection» 37 offerte top «Porta benessere al tuo corpo, affinché l’anima possa vivere felicemente», disse Winston Churchill. Il concetto di wellness a quei tempi non esisteva ancora, ma l’affermazione è azzeccata. Dei 50 Private Selection Hotels, 37 presentano un’offerta wellness di prima qualità. E negli hotel l’offerta gastronomica non è da meno – www.privateselection.ch, tel. 041 368 10 05.

Pasqua a Sorrento Wellness e buona tavola L’agenzia Errekappa di Grancia propone per le vacanze pasquali pacchetti, con un minimo di due pernottamenti, intitolati «Relax e benessere» e «Gastronomia e cultura» nell’esclusiva Sorrento, con le sue scogliere a picco sul Tirreno. Soggiorni all’Hotel Tirrenia*** o all’Hotel Plaza****, da €135 a testa. Oltre che per le sue bellezze naturali e architettoniche, Sorrento è famosa per le processioni in costume del Giovedì e Venerdì Santo. Prenotazioni: tel. 091 921 44 81; www.errekappatravel.ch. Informazioni sugli hotel: www.plazasorrento. com, www.hoteltirrenia.com.

Cultura in Austria Passione per le tradizioni «La tradizione è salvaguardia del fuoco, non adorazione della cenere», è una frase di Gustav Mahler divenuta celebre. Le antiche tradizioni, l’artigianato e l’arte sono i compagni indissolubili di un viaggio culturale in Austria. La star 2012 del Paese è d'altronde Gustav Klimt, che quest’anno avrebbe compiuto 150 anni. Il mondo artistico gli rende onore con mostre d’alto livello – www.austria.info.


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viaggi e tempo libero | touring 5 | 22 marzo 2012

Il pullman di lusso sempre più preferito all’aereo Il mercato dei viaggi in pullman si è scrollato di dosso l’immagine di soluzione a buon mercato e punta al lusso. Con sedili in pelle, elettronica di svago e un ambiente da aperitivo si cerca di attirare nuovi segmenti di clientela. Con successo: sempre più gente passa dall’aereo al pullman. Eurobus introduce addirittura tre classi.

› Stipati come sardine in una scatola, seduti

spalla a spalla su sedili stretti e appiccicosi. Davanti la guida agitata tuona nel microfono e vuol vendere ai viaggiatori articoli usa e getta per pochi soldi. «Vogliamo far dimenticare per sempre questa immagine scadente di viaggi in pullman», afferma Jean-Richard Salamin che conduce il gruppo di esperti del Car Tourisme Suisse dell’Associazione svizzera dei trasportatori stradali (Astag) e porta avanti l’offensiva per una qualità generalizzata. Con pullman moderni e lussuosi il settore attualmente lavora con successo al suo cambiamento d’immagine. Viaggi scadenti col fine pubblicitario e di vendita appartengono ormai al passato, oggi il pullman offre un viaggio di qualità. Così di qualità, che addirittura passeggeri convinti di aereo meditano il passaggio al viaggio in pullman. «A bordo accogliamo sempre più clienti che fino a poco tempo fa viaggiavano esclusivamente per via aerea», afferma Thomas Jenzer, direttore dei Pacchetti viaggio del Gruppo Eurobus di Windisch. Il leader nazionale del mercato dei viaggi in pullman oggi dispone di una flotta

in cui un terzo delle 64 vetture in totale appartiene alla cosiddetta Classe Deluxe. Eurobus ha ampliato il suo prodotto premium «Car Rouge» con quattro veicoli di lusso nuovi di zecca. Con la stessa ambizione arricchiscono la loro flotta altri offerenti come Twerenbold (Baden), Marti (Kallnach) o Gössi Carreisen (Horw). Veri gioielli sulle ruote sono i tre nuovi pullman di lusso del piccolo offerente Edelline di Kerzers (FR).

Molti vantaggi | La reazione della clientela è simile a quella di Eurobus. «Molti clienti mi confermano che in seguito al netto miglioramento dell’offerta sono passati dall’aereo al pullman», afferma Heinz Weber, direttore degli specialisti in viaggi in pullman Twerenbold. E anche il CEO di Edelline Christoph Bührer riceve continuamente lettere di ringraziamento di clienti che lodano i vantaggi rispetto ai viaggi in aereo. Per Thomas Jenzer di Eurobus i punti positivi sono evidenti. Viaggiare in aereo spesso è difficoltoso viste le severe misure di sicurezza agli aeroporti. Misure che non esistono nel caso dei viaggi in pullman. «Ci si trova dieci minuti prima della partenza

alla fermata, si sale a bordo senza controlli di sicurezza e si parte in tutta tranquillità». Per molti clienti volare non è più «sexy», come conferma anche Heinz Weber. Inoltre si aggiunge il tema ambientale. I pullman moderni consumano 25 litri ogni 100 chilometri. Negli spaziosi bus Deluxe e Premium con 33 posti sono dunque solo 0,75 litri per persona, calcola Thomas Jenzer. Con un bilancio di CO2 così vantaggioso non può competere una vacanza in auto privata, tanto meno un viaggio in aereo. E il vantaggio è anche nel prezzo. Un viaggio di sette giorni in un pullman di lusso inclusi i pernottamenti in hotel, vitto, numerosi extra così come la guida turistica è offerto già a partire da 1400 franchi. Un prezzo non raggiungibile dai viaggi in aereo.

Domanda in crescita | Anche in fatto di sicurezza il settore dei viaggi in pullman ha compiuto dei progressi, conferma JeanRichard Salamin di Car Tourisme. Le nuove vetture ora sono fornite di apparecchi tecnologici come il misuratore di distanza, solo per fare un esempio. E anche la qualità del conducente è esaminata in modo ancor

Attorno a un tavolo tra amici o da soli in completo relax: nei pullman di lusso di Edelline è assicurato un comfort dalla A alla Z.


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foto ald

22 marzo 2012 | touring 5 | viaggi e tempo libero

Anche sotto le nuvole, la libertà è illimitata: il tetto panoramico degli Edelline rende possibile una vista a 360 gradi nei tour in città.

più severo. «Fattori come esercitazioni di guida, formazione continua o rispetto delle pause si affrontano in modo più rigoroso». Gli investimenti dell’associazione e degli offerenti danno i loro frutti. La domanda di viaggi in pullman cresce in modo costante. Jean-Richard Salamin calcola per il 2011 una crescita che va dal 5 al 10 percento e ben oltre cinque milioni di passeggeri. Anche per il 2012 gli offerenti registrano già una buona occupazione di posti, come dimostrano sondaggi interni di Car Tourisme Suisse. I viaggi in pullman oggi sono un mercato miliardario.

Una tendenza che comunque non preoccupa ancora l’industria dell’aviazione. Da Swiss si ammette che i viaggi in pullman possono essere una concorrenza. «Ma ciò riguarda solo determinate destinazioni», relativizza la portavoce Myriam Ziesack. Ancora oggi si sceglie piuttosto il treno come alternativa o come integrazione del volo. Inoltre con più la destinazione è lontana, tanto più sono i vantaggi dell’aereo rispetto al pullman. Importante è l’aspetto stagionale. «In particolare in estate sulle autostrade ci sono spesso code», sottolinea Ziesack. Nonostante ciò, anche da Swiss si

Qualità nel mercato dei viaggi in pullman Per partire alla conquista della lega superiore, i 430 gestori svizzeri di 1700 pullman in totale con 60 000 posti a sedere hanno dovuto allargare i cordoni della borsa. Solo nel 2010 sono entrati in servizio 100 nuovi veicoli, di questi il 40% appartengono alla categoria di lusso. Per un nuovo pullman di prima classe gli offerenti pagano 600 000 o più franchi, ma hanno una vettura che può offrire agli ospiti tanto comfort: sedili in pelle morbida con molto spazio per le gambe, elettronica di svago dell’ultima generazione e ogni sorta di effetti speciali. In alcune vetture sul soffitto brilla un romantico cielo stellato fatto di tante piccole luci, altri garantiscono una vista panoramica attraverso innovativi tetti in vetro. In più si sorseggia champagne da veri e propri bicchieri, mentre nella cucina di bordo vengono preparati pasti caldi. row

riconosce lo sviluppo positivo di questo settore. «In futuro sono assolutamente pensabili delle cooperazioni con offerenti di viaggi in pullman», afferma Myriam Ziesack. In questo modo, i clienti potrebbero approfittare dei vantaggi di entrambe le varianti di viaggio. Quest’anno Edelline lancia sul mercato un concetto di viaggio del tutto nuovo e che va esattamente in questa direzione. Grazie alla stretta collaborazione con le agenzie di viaggio Kuoni e Viaggi TCS, Edelline offre per la prima volta in Svizzera gite in pullman, in cui i passeggeri partono in aereo. Christoph Bührer conta di conquistare così nuovi clienti. Anche Eurobus è partito alla caccia di nuovi gruppi di clientela, che sinora hanno viaggiato in aereo. La società sta introducendo il sistema delle tre classi del settore aereo. Come prima società Eurobus offre le categorie Comfort, Deluxe e Premium. Così facendo, vengono caratterizzati sia il mezzo di trasporto sia ulteriori servizi come pernottamento, pasti e guida turistica. I viaggi Comfort e Deluxe vengono offerti da Eurobus, mentre quelli Premium vengono effettuati con il marchio Car Rouge. Allo stesso modo, Eurobus con il nuovo VIP Travel-Club lancia un programma di bonus e di fedeltà. Tutto meno che viaggiare a buon mercato. Robert Wildi


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22 marzo 2012 | touring 5 | sezione ticino

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ald

Nuova centrale telefonica

«Ci impegniamo a garantire il miglior servizio ai soci» Carlo Vitalini, presidente della Sezione Ticino del TCS, nonché vice-presidente nazionale, delinea una panoramica del club a livello svizzero e locale.

» Dalla sua carica di vice-presidente

nazionale gode di un’ottima posizione per dirci qual è l’attuale stato di salute del TCS…

Direi ottimo, nonostante la difficile congiuntura economica, i molti concorrenti sul mercato, assenti in passato, e la necessità di un sempre crescente impegno per garantire il miglior servizio ai nostri soci. Quali conseguenze avranno le annunciate dimissioni per fine giugno dell’attuale Direttore generale Bruno Ehrler?

Dovranno essere uno stimolo per affrontare il futuro con nuovo entusiasmo e in modo innovativo, sfruttando il lavoro svolto dal Direttore generale Bruno Ehrler. Quali caratteristiche dovrà avere il nuovo CEO del TCS?

Dovrà possedere grandi capacità tecniche, unite ad una facilità di contatto umano per stimolare e coinvolgere i nostri dipendenti nelle sfide future. Si va verso un cambio della strategia aziendale?

La strategia aziendale in genere viene mantenuta e perseguita con un nuovo accento sulla necessità non solo di continuare a garantire un servizio di qualità, ma anche nuovi servizi nell’interesse dei nostri soci. C’è qualcuno che dice che il TCS dovrebbe fare meno politica; Lei cosa ne pensa?

La più grande ed importante associazione di mobilità esistente in Svizzera, che conta

approssimativamente 1,6 milioni di soci, deve occuparsi di politica della mobilità nell’interesse di questi ultimi. Si tratta di un servizio essenziale unitamente a quelli classici delle nostre ulteriori attività. E come va la Sezione Ticino che Lei guida da quasi tre anni? Quali sono le attività più apprezzate dai soci ticinesi?

La Sezione Ticino gode di ottima salute e viene gestita in modo oculato e con entusiasmo, grazie all’impegno di tutti i nostri dipendenti e del nostro Segretario generale, Roberto Morandi. I numerosi servizi sono particolarmente apprezzati dai soci e, a mio avviso, l’attuale attività fondamentale consiste nel corso due fasi dedicato all’istruzione dei nostri giovani. Com’è cambiato il rapporto con i vostri soci dopo la chiusura delle tre agenzie TCS ticinesi e l’apertura di un unico Punto di contatto a Rivera?

Con grande impegno ed entusiasmo abbiamo garantito consulenze ad ampio raggio sulla nostra associazione e i nostri prodotti a chi predilige il contatto personale. Abbiamo già ampliato il punto di contatto prospettato inizialmente assumendo nuovo personale, vista la positiva risposta dei nostri soci. Intervista: ac

«

In pillole L’Avv. Dr. Carlo Vitalini (50 anni) è presidente della Sezione Ticino del TCS dal 2009. Dal giugno del 2011 siede nel consiglio d’amministrazione del TCS nazionale, di cui ha assunto anche la carica di vicepresidente.

Il Centro TCS ha da poco compiuto 10 anni e purtroppo la centrale telefonica, all’avanguardia nel 2001, si avvicina al tracollo. Prova ne sono i numerosi reclami di molti soci che hanno incontrato non pochi problemi per raggiungere il TCS a Rivera e ai quali porgiamo le nostre scuse. Il Comitato sezionale ha deciso l’installazione di una nuova centrale che sarà messa in funzione in questi giorni. Il Punto di contatto, il Centro tecnico e i corsi creano un traffico telefonico sempre in aumento. La nuova centrale permetterà alla persona che telefona di scegliere l’attività che desidera, smistando così ai vari servizi le telefonate in entrata in modo più veloce. Più semplice sarà anche fornire informazioni sugli orari d’apertura degli uffici competenti. Una «sala d’aspetto» eviterà anche fastidiosi messaggi automatici nell’impossibilità di raggiungere il numero desiderato. Ricordiamo i contatti utili: Centro TCS di Rivera, tel. 091 935 91 35; Corsi TCS e 2 fasi, tel. 091 935 91 21. mor

2 fasi a prezzo imbattibile Con soli 66 fr. all’anno, la categoria Cooldown permette ai giovani tra 16 e 25 anni di beneficiare di assistenza in caso di panne o incidente con qualsiasi auto, come pure di numerosi vantaggi e sconti elencati nel sito cooldownclub.ch e d’ora in poi effettuare i due corsi obbligatori per l’ottenimento della patente definitiva a soli 450 fr. (costo del primo giorno 200 fr., con buono di 50 fr. ricevuto con l’adesione al Club; e di 250 fr. per il secondo giorno). Ciliegina sulla torta: il supplemento di 20 fr. per corsi durante il weekend viene soppresso. Da notare che queste tariffe sono le più basse della Svizzera (in Ticino variano tra i 760 e i 680 fr. per ambedue le giornate, in assenza di sconti particolari) e questo allo scopo di offrire un tangibile aiuto ai giovani soci. Per risparmiare fino a 270 fr. diventate subito soci Cooldown al sito www.tcs-ticino.ch oppure presso il Centro TCS di Rivera!


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club e soci | touring 5 | 22 marzo 2012

ETI-Med non vi pianta in asso Dopo un incidente sciistico sulle Alpi savoiarde, il titolare del Libretto ETI Michael Fessler contatta l’assistenza medica ETI-Med. In poco tempo viene organizzato il suo rimpatrio dall’estero. Una vicenda a lieto fine.

› È una bella e soleggiata giornata invernale, ma per Michael Fessler di Friburgo si conclude in un modo doloroso. Nello snowpark di Courchevel, nella Savoia francese, cade sugli sci in modo così rovinoso che si provoca una complicata frattura alla clavicola. Eppure Michael Fessler ha fortuna: è titolare di un Libretto ETI e può quindi contare sulle complete prestazioni mediche del Touring Club Svizzero. Dopo essere stato curato dal servizio sanitario locale, telefona alla centrale d’intervento ETI (tel. 022 417 22 20) e viene collegato all’assistente medico Julie-Anne Dayer. La donna, assieme al suo superiore Dr. Abdel Djelill Boudemagh e ad altri Medical Assistant Officer come lei, è a disposizione degli assicurati ETI 365 giorni all’anno, 24 ore al giorno.

L’elicottero del TCS decolla dal punto d’atterraggio di Courchevel alla volta dell’ospedale di Friburgo.

meno di 24 ore dopo il suo appello al TCS, viene prelevato da Julie-Anne Dayer e da due soccorritori sanitari a bordo di un’ambulanza partita da Ginevra e poi trasportato sul terreno d’atterraggio di Courchevel, dove si poserà l’elicottero del TCS. Sul velivolo ci sono il pilota Jürg Fleischmann e il paramedico Stephan Stroh, i quali lavorano entrambi per Alpine Air Ambulance AAA (vedi riquadro qui sotto). Stephan Stroh vigilerà sul paziente assieme a Julie-Anne Dayer, durante i 45 minuti di

Via terra o via cielo? | Per Julie-Anne Dayer è subito chiaro che il paziente deve essere rimpatriato il più velocemente possibile: «Una frattura alla clavicola del genere è particolarmente dolorosa e deve essere operata entro 48 ore», spiega la potenziale dottoressa. Dato che il paziente è residente a Friburgo, dovrebbe essere immediatamente trasportato nel locale ospedale cantonale per essere operato. Ma è assolutamente fuori questione di effettuare un trasporto in autoambulanza: «Il rischio che la frattura, durante le cinque ore e più di viaggio da Courchevel a Friburgo, trapassi la cute è semplicemente troppo alto», spiega la Dayer. Una frattura aperta potrebbe provocare gravi complicazioni. Oltre a ciò, le vibrazioni del viaggio su strada causano dolori che renderebbero necessario un trattamento con la morfina. Il reparto per l’assistenza medica conclude di organizzare per il giorno dopo un rimpatrio in elicottero.

foto Fabian Unternährer, Nadia Rambaldi

Equipaggiati per l’urgenza | Michael Fessler trascorre, dunque, la notte sotto sedativi e con la costante assistenza telefonica di ETI-Med. La mattina successiva,

Due elicotteri per i rimpatri d’emergenza

Il pilota Fleischmann atterra con il suo elicottero a Courchevel. Il personale paramedico carica il paziente Michael Fessler sul velivolo.

Il reparto specializzato nell’assistenza medica è a disposizione dei titolari del Libretto ETI 24 ore su 24 per qualunque evenienza. Nel corso di un anno ha organizzato oltre 800 rimpatri di persone. Per far questo il TCS dispone, grazie alla sua partecipazione della compagnia zurighese Alpine Air Ambulance (AAA), di due elicotteri-ambulanza gialli e di due autoambulanze, come pure di un terzo elicottero per i rimpatri e i trasferimenti sanitari in partenariato con l’ospedale universitario di Ginevra. Inoltre, l’Alpine Air Ambulance può disporre in ogni momento di aerei-ambulanza come l’Airbus 320 o il Gulfstream 100. nr


22 marzo 2012 | touring 5 | club e soci

volo verso l’ospedale cantonale di Friburgo. Sul sistema di monitoraggio vengono controllati costantemente la pressione sanguigna, il battito cardiaco e l’ossigeno. Nel posto di terapia intensiva dell’elicottero c’è a disposizione pure un apparecchio per la respirazione e numerosi infusori per la somministrazione di medicamenti. Una speciale coperta riscaldante e un sistema di raffreddamento servono per stabilizzare la temperatura corporea in caso d’emergenza. Quel che naturalmente non manca a bordo è un’apparecchiatura per la rianimazione. Ma per fortuna, con la sua clavicola rotta Michael Fessler non si trova nella situazio-

ne di dover dipendere da questa tecnologia salva vita. Quando il personale paramedico lo trasborda dall’ambulanza all’elicottero, il ferito appare di buonumore ed è perfino in vena di scherzare. Riesce addirittura a salire da solo sulla barella dell’elicottero, seppur con gambe traballanti. Infine, in quattro caricano la barella con sopra il paziente disteso sull’elicottero dipinto tutto di giallo.

In soli 45 minuti | Il volo verso Friburgo passa sopra belle località come Chamonix, Bex, Leysin, Bulle e Gruyère ed offre una vista panoramica davvero unica. Ma Michael

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Fessler non se ne accorge neppure. Appena l’elicottero ha decollato, lui si è appisolato. Nel frattempo, Julie-Anne Dayer e il paramedico Stephan Stroh vigilano sul sonno del paziente. Il trasporto prosegue senza complicazioni e grazie ai medicamenti Michael Fessler non sente dolore. Ogni tanto anche il pilota Jürg Fleischmann s’informa sulla sua salute. Dopo 45 minuti l’elicottero atterra sul tetto dell’ospedale cantonale di Friburgo. Il medico responsabile è già in attesa e aiuta a scaricare il paziente. Questi viene spinto su una barella a rotelle verso l’ascensore dell’ospedale, dove tutto è già stato predisposto alla perfezione per il suo arrivo. Dopo il riuscito rimpatrio l’elicottero del TCS vola sopra Berna di ritorno alla base di Zurigo. La Medical Assistant Officer JulieAnne Dayer appare soddisfatta della missione. Il giorno dopo l’operazione alla clavicola, contatta i medici dell’ospedale di Friburgo per sapere com’è andata e parla anche al telefono per un’ultima volta con Michael Fessler. Pochi giorni dopo, l’uomo è tornato in forma: «Non ho più dolori, ma devo ancora rimanere a casa e non posso muovermi molto», spiega. E sembra molto soddisfatto delle prestazioni di ETI-Med: «Nel giro di cinque minuti è stato predisposto il mio rimpatrio. Mi sono sentito trattato molto bene». Nadia Rambaldi

L’assistente medico Julie-Anne Dayer e il soccorritore sanitario Stephan Stroh accompagnano il rimpatrio e consegnano il paziente ai medici di Friburgo.


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22 marzo 2012 | touring 5 | club e soci

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Prezzi e prestazioni TCS telefono 0844 888 111 o www.tcs.ch Affiliazione www.tcs.ch Motorizzati (automobilisti e motociclisti) a seconda della Sezione e pro rata Tessera partner/giovani Fr. 44.– Non motorizzati Fr. 32.– Cooldown Club membercard Fr. 66.– Ciclisti (con Velo Assistance e RC) Fr. 37.– Juniores (con Velo Assistance e RC) a seconda della Sezione Quota per socio campeggiatore TCS (solo se già socio motorizzato o non motorizzato) Fr. 55.– (camping club AG: + Fr. 7.–; ZH: + Fr. 5.–)

La Protezione giuridica combinata TCS tutela i diritti dei cittadini sia nella vita privata e professionale, sia in caso di liti legali nell’ambito della mobilità stradale.

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ETI TCS www.eti.ch Europa motorizzato «Famiglia» Fr. 103.– Europa motorizzato «Individuale» Fr. 75.– Europa non motorizzato «Famiglia» Fr. 77.– Europa non motorizzato «Individuale» Fr. 65.– Estensione Mondo «Famiglia» Fr. 88.– Estensione Mondo «Individuale» Fr. 70.– Spese di cura Europa Fr. 32.– Spese di cura fuori Europa Fr. 45.–

zione giuridica combinata» proposta dal TCS viene garantita una tutela legale praticamente in tutte le situazioni della vita: sia sul posto di lavoro che a casa propria, in automobile come sui mezzi di trasporto pubblico oppure in vacanza. Infatti, a un prezzo conveniente a partire da 258 fr. l’anno, la polizza include sia le coperture assicurative della protezione giuridica «Privata» sia quelle della protezione giuridica «Circolazione». Gli ambiti coperti dalla polizza «Privata» sono: diritto del lavoro e di locazione, diritto del consumatore, del viaggiatore e del paziente, diritto delle assicurazioni e delle assicurazioni sociali, diritto penale, risar-

Carta Aziendale TCS www.tcs.ch/azienda Per veicoli aziendali Soccorso stradale da Fr. 134.– Protezione giuridica di circolazione da Fr. 111.– Card Assistance www.cardassistance.tcs.ch per tutta la famiglia Fr. 28.– 20% di sconto per i titolari del Libretto ETI ASSISTA TCS www.assista.ch Assicurazione protezione giuridica Circolazione «Ind.» Fr. 66.– «Fam.» Fr. 96.– Privata senza sottoscrivere la circolazione «Famiglia» Fr. 245.– «Individuale» Fr. 225.– Privata con circolazione già sottoscritta «Famiglia» Fr. 215.– «Individuale» Fr. 192.– Immobili Fr. 60.–

cimento danni. La protezione giuridica «Circolazione» copre invece le vertenze sorte in seguito a: incidenti e infrazioni della legge sulla circolazione stradale; acquisto e vendita di auto, noleggio, leasing, riparazione e manutenzione di veicoli; controversie con le assicurazioni e contratti relativi ai viaggi. Il TCS si assume le spese processuali e d’avvocato in Svizzera ed Europa fino a 250 000 fr. per evento. ac

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Infotech www.infotechtcs.ch Il TCS sottopone a test veicoli ed accessori e mette a disposizione dei soci informazioni raccolte e redatte in modo competente e neutrale. Test&Training www.test-e-trainingtcs.ch Sconti sui prezzi dei corsi di perfezionamento di guida nei centri di Lignières, Plantin, Betzholz, Stockental e Emmen. Formazione in due fasi www.2fasi.tcs.ch corsi obbligatori per la licenza di condurre. Viaggi TCS www.viaggi-tcs.ch Viaggi 0844 888 333 Camping www.campingtcs.ch 058 827 25 20 Alberghi Schloss Ragaz, Bad Ragaz www.hotelschlossragaz.ch 081 303 77 77 Bellavista, Vira Gambarogno www.hotelbellavista.ch 091 795 11 15 Ciclo e svago www.bici.tcs.ch

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Più sicurezza per i motociclisti Si chiama «Moto Road» il nuovo corso di Test&Training TCS, mirante ad accrescere la sicurezza stradale tra i motociclisti. Il nome dice tutto: con Moto Road, gli istruttori del TCS accompagnano i partecipanti sulla strada. La giornata inizia con un po’ di teoria e analisi di particolari situazioni della circolazione. Poi si va in pista per scaldarsi ed esercitare le tecniche di guida, in particolare in curva. Successivamente si parte su un percorso stradale, dove i partecipanti verranno filmati. Infine gli istruttori analizzeranno e commenteranno i comportamenti dei video. Informazioni e iscrizioni: www.test-e-trainingtcs.ch. ac


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22 marzo 2012 | touring 5 | la pagina dei lettori

forum

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il concorso

Uso sporadico dell’automobile «Touring» 3/2012

Cento franchi sono sicuramente tanti per una vignetta. In particolare, chi fa un uso sporadico dell’auto e chi ha targhe trasferibili perchè deve pagare due volte? Walter Toppi (@) No alla «vignetta» temporanea

Gemma e Marco Meyerhofer (@) Aumento troppo oneroso

Un aumento da 40 a 100 franchi per la vignetta è molto notevole per qualsiasi utente. Gemma Colaianni (@) Più traffico sulle cantonali

Questo aumento a 100 franchi è veramente insensato. Gli automobilisti per evitare di pagare tale cifra inizieranno ad utilizzare unicamente le strade cantonali, creando importanti disagi al traffico locale e negli agglomerati e aumentando anche l’inquinamento. Fra poco soltanto i conducenti con buone finanze potranno circolare sulle nostre autostrade. J.-P. Beausire (@) Sì al contrassegno per i turisti

Troviamo corretto introdurre un contrassegno autostradale per i turisti e le persone di passaggio limitato nel tempo, ad esempio di due mesi per 40 fr. come proposto dal Consiglio federale. Ma non portare in un colpo solo il prezzo da 40 a 100 fr. per il contrassegno annuale. André e Yolande Berclaz, Venthône Per questa rubrica valgono alcune regole: più breve è la lettera, maggiore è la probabilità che venga pubblicata; la redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile inviare le lettere per e-mail: touring@tcs.ch. Le lettere dei lettori vengono pubblicate anche nell’edizione online di «Touring» (www.touring.ch).

Edelweiss Air

In linea di massima un piccolo aumento non disturba, molto contrari ad un contrassegno periodico per i turisti. Noi, ad esempio, usiamo l’autostrada poche volte all’anno.

Due biglietti per volare lontano La compagnia aerea Edelweiss Air offre prestazioni di alta qualità e conduce i suoi passeggeri nei più bei posti di vacanza nel mondo intero. Lo testimoniano le varie distinzioni ricevute come miglior compagnia di voli charter. Leggendario è l’ottimo servizio di bordo. Edelweiss Air nel 2011 ha fatto volare quasi un milione di passeggeri in oltre 60 belle destinazioni di vacanza in 31 paesi. In pratica, serve quasi tutte le destinazioni in codeshare con Swiss. Oltre alle consuete e note mete, nell’orario estivo saranno aggiunti voli verso Funchal sull’isola di Madeira ed Alicante, in Costa Blanca. Per quanto riguarda le lunghe distanze, saranno servite con moderni Airbus A330 Vancouver e Calgary in Canada, mentre due volte a settimana Edelweiss Air collegherà Tampa in Florida e ciò anche nell’inverno 2012/13; senza dimenticare Phuket nel Sud della Tailandia. Si continuerà a volare nella Repubblica Dominicana e a Varadero e Cancun, come pure direttamente alle Maldive e a Mombasa in combinazione con il Kilimangiaro. Tentate la fortuna e vincete due biglietti della Edelweiss Air in classe economica per Tampa. Sponsor: Edelweiss Air, www.edelweissair.ch

Le domande: 1. Quanto è lunga l’Opel Zafira Tourer? 2. Di quale valle austriaca tratta il nostro reportage turistico? 3. Da quale villaggio francese il servizio ETI-Med del TCS ha rimpatriato lo sciatore infortunato? Si possono fornire le risposte per posta (solamente su cartolina postale), tramite SMS oppure sul sito www. touring.ch, indicando le generalità. Concorso 3/12: il set orologio e coltellino svizzero è stato vinto da Riccardo Turati di Arbedo. Condizioni di partecipazione: il concorso di «Touring» è aperto a tutti, ad eccezione dei collaboratori del TCS e dei loro famigliari. I vincitori saranno estratti a sorte e avvertiti per iscritto. I premi non possono essere sostituiti da una somma di denaro equivalente. Non viene tenuta alcuna corrispondenza. Non sarà possibile ricorrere alle vie legali.

Redazione Touring, concorso per i lettori, casella postale, 3024 Berna; SMS al numero 9988 (1 fr./SMS) scrivendo «Touring» e le tre risposte oppure su www.touring.ch Termine d’invio: 1° aprile 2012

impressum touring Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); vice caporedattore: Heinz W. Müller (hwm); vice caporedattore: Marc-Olivier Herren (MOH); Christian Bützberger (Bü), Antonio Campagnuolo (ac), Jacques-Olivier Pidoux (jop), Nadia Rambaldi (nr), Peter Widmer (wi). Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, Mathias Wyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Sylvie Fallot (f), Karin Graniello (t), Irene Mikovcic-Christen (assistente caporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna, tel. 031 380 50 00, fax 031 380 50 06. E-mail: touring@tcs.ch. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura:

edizione italiana: 83 141, totale: 1 325 035. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile), Gabriela Amgarten. Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 031 387 21 16, fax 031 387 21 00. Produzione: St. Galler Tagblatt SA, Basler Zeitung SA, CIE Centre d’impression Edipresse Lausanne S.A. Cambiamenti d’indirizzo: indicando il numero di socio, alla Sede centrale del TCS, cp 820, 1214 Vernier; tel. 0844 888 111; e-mail: service@tcs.ch. Abbonamento: compreso nella quota sociale annua. «Touring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.


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l’incontro | touring 5 | 22 marzo 2012

«Offriamo prezzi bassi alle famiglie»

Abbiamo un rapporto prezzo/prestazioni eccellente. Si può già soggiornare da noi a partire da 40 fr. a notte in camera singola o doppia, inclusa la colazione. E un prezzo simile lo hanno anche i gruppi, addirittura con la pensione completa.

Il ticinese Claudio Rossetti dirige il Centro sport e vacanze di Fiesch, in Vallese. Promuove l’attività fisica tra i giovani ed offre alle famiglie soggiorni a buon mercato.

» Qual è la storia del Centro sport e vacanze di Fiesch che lei dirige?

Claudio Rossetti: Il centro è nato alla fine degli anni ’60 come una cooperativa che permettesse a bambini e ragazzi in età scolare di praticare lo sport, d’estate e d’inverno. La struttura dei campi di vacanza si è sviluppata gradualmente e negli ultimi due anni non accogliamo solo classi, gruppi e aziende, ma anche molte famiglie.

Chi fa parte della cooperativa proprietaria del centro?

Si tratta principalmente di enti pubblici come Cantoni e Città quali Berna, Ginevra, e Zurigo, che mandano in vacanza a Fiesch i loro scolari a prezzi molto convenienti. Inoltre, tra i membri della cooperativa c’è anche la Sezione vallesana del TCS. A Fiesch praticate delle tariffe popolari?

Com’è andata questa stagione invernale?

Molto bene. Abbiamo confermato le presenze dell’anno scorso, nonostante un calo complessivo del turismo sulle Alpi svizzere. Da notare che ben un terzo dei nostri ospiti sono stranieri. È vero che lo sci è uno sport in calo di popolarità tra i giovani a causa degli alti costi di attrezzatura, ski-pass e soggiorno?

Se devo rispondere spontaneamente, direi di sì. Ma il calo di popolarità è dovuto soprattutto alla crescita della popolazione scolastica d’origine straniera, che non ha tradizioni di sport sulla neve. Tuttavia, se poi si analizzano nel dettaglio le statistiche, si nota che i numeri degli adepti dello sci rimangono sostanzialmente quelli del passato. Quali altri sport si praticano nel vostro centro durante il resto dell’anno?

Praticamente tutti, al coperto e all’aperto. Abbiamo impianti per il nuoto, il tennis, squash, calcio, volley, basket e pattinaggio in-line. C’è anche una palestra di roccia e a giugno apriamo un Parco Avventura con un percorso di funi sospese tra gli alberi. Per i più piccoli vi è un mini-golf concepito appositamente per loro. Ci sono istruttori a disposizione degli ospiti?

Ci sono istruttori sportivi che aiutano i responsabili dei gruppi a preparare il programma della settimana. Oppure seguono personalmente le singole attività. Quali sono le particolarità di questa regione che confina con il ghiacciaio dell’Aletsch?

L’Aletsch, patrimonio dell’Unesco, è la chiave del successo sia della nostra struttura sia di tutta la regione del Goms. Le passeggiate sul ghiacciaio raccolgono un enorme successo. Senza parlare delle infinite possibilità di escursioni a piedi o in bicicletta. Questo esclusivo scenario naturale, che è la culla del popolo Walser, è anche uno dei motivi per cui sono venuto a lavorare qui.

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Antonio Campagnuolo

Intervista: Antonio Campagnuolo

Claudio Rossetti davanti alla Berghaus sulla Fiescheralp, a 2220 metri di quota.

In pillole Claudio Rossetti (49 anni) è cresciuto a Biasca. Ha studiato economia all’Uni di Basilea ed è direttore del centro di Fiesch dal 2011. In passato ha lavorato per UBS al Filmfestival di Locarno, poi al Museo dei Trasporti di Lucerna, infine per 10 anni al Centro Culturale del Monte Verità di Ascona. Hobby: tutti gli sport di montagna, cinema, lettura e musica.




LA NUOVA PRIUS. SEMPRE AL VERTICE.

A

Categoria d’efficienza

89 g/km Emissioni di CO 2

3,9 l/ 100 km Consumo combinato

La nuova Prius. Da Fr. 35’900.– o da Fr. 340.– al mese* Dal 1997 la Prius vanta sempre parecchie lunghezze di vantaggio sulla concorrenza. La terza generazione del leggendario pioniere dell’ibrido convince anche per il suo brillante equipaggiamento, una tecnologia ottimizzata e una raffinata aerodinamica. Con un consumo pari a solo 3,9 l/100 km, la nuova Prius concilia piacere al volante, comfort e la massima efficienza nella sua categoria.

’AS0H0BO0N.U–S 3 C E LEASING TOP AL

L’1,9 %

toyota-hybrid.ch * Prezzo di vendita netto consigliato dopo deduzione del Cash Bonus, incl. IVA. Prius Luna 1.8 VVT-i Hybrid Synergy Drive®, 100 kW (136 CV), 5 porte, Fr. 38’900.– dopo deduzione del Cash Bonus di Fr. 3’000.– = Fr. 35’900.–, rata leasing Fr. 340.30.–, consumo Ø 3,9 l/100 km, emissioni di CO2 Ø 89 g/km, categoria d’efficienza energetica A. Ø delle emissioni di CO2 di tutti i modelli di veicoli immatricolati in Svizzera: 159 g/km. Condizioni leasing: tasso d’interesse annuo effettivo 1,92%, rata leasing mensile IVA incl., assicurazione casco totale obbligatoria, acconto 20%, cauzione dell’importo del finanziamento 5% (minimo Fr. 1’000.–), durata 48 mesi e 10’000 km/anno. Altri esempi di calcolo a richiesta. La concessione del leasing è vietata se causa un eccessivo indebitamento del consumatore. Queste offerte sono valide per contratti stipulati entro il 30.04.2012 e immatricolazione entro il 30.06.2012 o fino a revoca; solo presso i concessionari Toyota aderenti all’iniziativa. L’inserzione illustra opzioni disponibili con sovrapprezzo.


PRIUS+ WAGON. PROGRESSO PER SETTE. A

Categoria d’efficienza

96 g/km** Emissioni di CO 2

’S7H0BO0N.U–S 3 CA

L’1,9 % E LEASING TOP AL

4,2 l/ 100 km** Consumo combinato

La nuova Toyota Prius+ Wagon. Da Fr. 40’500.– o da Fr. 383.– al mese* Prima ibrida pura a 7 posti autentici, la Prius+ Wagon è certamente la monovolume compatta più efficiente in assoluto. A fronte di un consumo di 4,2 l/100 km e di emissioni di CO2 di soli 96 g/km conduce a destinazione famiglie e tutti coloro a cui occorre molto spazio: sempre nel pieno rispetto dell’ambiente.

toyota-hybrid.ch * Prezzo di vendita netto consigliato dopo deduzione del Cash Bonus, incl. IVA. Prius+ Wagon Luna 1.8 VVT-i Hybrid Synergy Drive®, 100 kW (136 CV), 5 porte, Fr. 44’200.– dopo deduzione del Cash Bonus di Fr. 3’700.– = Fr. 40’500.–, rata leasing Fr. 383.90.–, consumo Ø 4,2 l/100 km**, emissioni di CO2 Ø 96 g/km**, categoria d’efficienza energetica A. Ø delle emissioni di CO2 di tutti i modelli di veicoli immatricolati in Svizzera: 159 g/km. Condizioni leasing: tasso d’interesse annuo effettivo 1,92%, rata leasing mensile IVA incl., assicurazione casco totale obbligatoria, acconto 20 %, cauzione dell’importo del finanziamento 5% (minimo Fr. 1’000.–), durata 48 mesi e 10’000 km/anno. Altri esempi di calcolo a richiesta. La concessione del leasing è vietata se causa un eccessivo indebitamento del consumatore. Queste offerte sono valide per contratti stipulati entro il 30.04.2012; solo presso i concessionari Toyota aderenti all’iniziativa. L’inserzione illustra opzioni disponibili con sovrapprezzo. ** Valori provvisori. I dati reali di omologazione possono divergere dai dati presentati.


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