7 giugno 2012 touring 10 www.touring.ch GAA 1214 Vernier
Il giornale della mobilità
Il giro del mondo in 80 giorni
Sulle rotte di Jules Verne 10
Convegno di esperti a Bienne
Più mobilità per la terza età 12
Trasporti di merci ingombranti
Un mestiere un po’ speciale
4
Notizie e informazioni dalla Sezione Ticino del TCS Test della VW up! Una piccola che denota grandi doti di agilità
14
Seggiolini per bambini Sempre migliori i prodotti sottoposti a test dal TCS 18
31 Martinica e Guadalupa Due oasi francesi lambite dal Mar dei Caraibi 22
7 giugno 2012 | touring 10 | editoriale e sommario
3
sommario primo piano 4 Trasporti speciali su strada
Al seguito di un’azienda vodese mentre trasportava un tram ginevrino.
società e mobilità 9 Sondaggio sui pedaggi stradali
Gli svizzeri non amano il road pricing. 9 Il consulente
Attacco al borsellino degli automobilisti
10 Il giro del mondo in aereo
Scopo benefico per l’infanzia alla base del progetto del pilota Carlo Schmid. 12 Seminario sulla terza età
L’Accademia della mobilità riunisce a Bienne vari specialisti.
22 Martinica e Guadalupa
Le Antille con bandiera francese. 25 Alla scoperta del Canton San Gallo
In un angolo della Svizzera ma con ricche prelibatezze. 26 Ragazzi in barca a vela
Nell’arcipelago della Toscana un corso di vela per la famiglia. 28 Hotel famigliare in Ticino
Vacanze ideali per tutti.
sezione ticino 31 Assemblea dei delegati
Soddisfazioni per un’annata d’oro. 31 Campagna di sensibilizzazione
A Lugano le strisce comunicano.
test e tecnica
club e soci
14 Test della VW up!
32 Giornata di educazione stradale
Agile city car dalle molte e pratiche dotazioni innovative. 18 Seggiolini auto per bambini
Bilancio globale positivo del nuovo test su 27 dispositivi di sicurezza. 19 Acquisto nuove autovetture
In luglio entrerà in vigore la nuova legge sulla CO2.
Si è svolto quest’anno a Lenzburg il concorso tra i giovani scolari. 35 Alla vigilia dell’assemblea dei delegati
La parola al presidente centrale. 37 Festosa inaugurazione a Derendingen
Ha aperto le porte il 6° centro di guida. 42 l’incontro
Jürg Fleischmann, pilota di elicotteri e capo di Alpine Air Ambulance. Prove e novità 21 Citroën Aircross 21 Mazda CX-5
37 prezzi e contatti TCS 41 forum, il concorso, impressum
Presidente cerca auto di rappresentanza
imago
Secondo un sondaggio effettuato su mandato di due uffici federali, gli svizzeri sono massicciamente contrari (v. pagina 9) all’introduzione di tasse per l’utilizzo delle strade per accedere ai centri città, come pure all’aumento delle tasse di parcheggio. Ciò evita, forse, che esponenti della Città e del Cantone di Berna reclamino un progetto pilota per il cosiddetto «road pricing». Ma intanto il consiglio comunale della capitale federale ha deciso che le tasse di parcheggio saranno prelevate anche nei finesettimana. Il sistema della riscossione di pedaggi stradali è forse adatto per risolvere problemi di traffico cittadino a Londra e Stoccolma; ma con il nostro ordine di grandezza non è necessario. Il Consiglio federale respinge sia la proposta dei bernesi sia una relativa mozione. Ma nel quadro della tariffazione della mobilità, l’idea del road pricing resta ancorata in molte menti. Il pericolo è tutt’altro che scongiurato. Lo ribadiamo: gli automobilisti si accollano da tempo tutti i costi di costruzione e gestione delle strade. E anche di più: quasi un miliardo di franchi di tutti gli introiti vengono trasferiti annualmente dalla cassa stradale alla ferrovia. Inoltre è tuttora pendente una petizione popolare per trasferire ancor più soldi dalla strada ai binari. Gli automobilisti non devono lasciarsi sconfiggere. Ma devono anche andare a votare, dato che una volta tanto si tratta di questioni sostanziali. Heinz W. Müller, vice caporedattore
Come circolare sulla carreggiata centrale unica.
viaggi e tempo libero
Foto di copertina Autore: Christian Bonzon
La scelta dell’auto «presidenziale» di François Hollande è un dilemma corneliano. In casa Renault, la Vel Satis non è più prodotta, mentre la Latitude è costruita in Corea. L’offerta non è più ampia nel gruppo PSA. Il presidente francese sembra però essere stato conquistato dalla tecnologia ibrida della Citroën DS5 decapottabile, usata per la sua investitura.
4
primo piano | touring 10 | 7 giugno 2012
A destinazione con carichi colossali Pale eoliche, rotori e turbine: l’impresa vodese Friderici Special trasporta su gomma carichi pesanti sino a 400 tonnellate. Una missione che richiede nervi estremamente saldi ed una precisione millimetrica.
› Ginevra, lo scalo merci di La Praille, ore 7
del mattino: uno strano veicolo dalle dimensioni elefantiache attira gli sguardi. È una via di mezzo tra un dragster e un Tir, un camion fuori misura, avendo una lunghezza di 45 metri che riesce a trasportare sul suo rimorchio un tram completo, dal peso di 100 tonnellate.
La missione dell’impresa vodese Friderici Special: consegnare il mastodonte ai Trasporti pubblici ginevrini (TPG). Un compito affidato a cinque collaboratori che si sono consacrati all’arte dei trasporti speciali: «È il terzo tram che forniamo ai TPG», sottolinea Nicolas Pincemaille. «Sappiamo fare il nostro mestiere, che non è mai di routine. È
sufficiente un allacciamento sbagliato per far sì che una valvola idraulica salti, e che di conseguenza non si possa più guidare correttamente il veicolo». Continuando a lavorare, mentre parla verifica che ogni tubo sia collegato alla valvola giusta. Poi, impugnando il suo metro, misura l’altezza del rimorchio: «È regolabile da 80 cm a 1,40 m. Quando si entrerà nel deposito dei TPG, si dovrà abbassarlo al massimo per non toccare il soffitto».
Sotto scorta di polizia | Dopo due ore di accurata manipolazione, il tram è stato trasferito sul rimorchio e solidamente affrancato con arnesi di sicurezza come cinghie e fermagli. Nicolas Pincemaille salta allora nella cabina, accende il motore e inserisce la retromarcia. Alla velocità del passo, retrocede sino al posto di stazionamento dove il convoglio trascorrerà la notte. L’indomani all’alba comincerà il lavoro serio. Sotto scorta di polizia, il carico voluminoso tenterà di aprirsi un varco tra i molteplici ostacontinua a pagina 7
Non è facile trasportare un tram intero sulle strade di Ginevra. Un lavoro di precisione riservato solo agli specialisti dei trasporti.
7 giugno 2012 | touring 10 | primo piano
Aereo solare e tunnel di particelle Oltre a carichi dal tonnellaggio impressionante, Friderici Special trasporta materiale high-tech che richiede una delicatezza da orafo. È stato il caso di Solar Impulse 2, l’aereo di Bertrand Piccard, trasportato da Dubendorf (ZH) all’aerodromo di Payerne (VD). La sfida consisteva nel ridurre al minimo le vibrazioni della strada al fin di scongiurare qualsiasi deformazione. Anche le operazioni di manipolazione hanno raggiunto un livello molto alto di complessità, dato che si doveva evitare di toccare i pannelli solari. Altro exploit realizzato dall’impresa vodese, la fornitura nel 2004 al CERN di Ginevra, del famoso acceleratore di particelle destinato a decifrare i segreti della materia. Per riuscire a consegnare questo prodigio tecnologico, il trasporto doveva evitare qualsiasi inclinazione e vibrazione indesiderata: «Questo lavoro ci ha richiesto 7 anni di preparazione – spiega André Friderici –. È stato un lavoro di precisione orologiera con delle componenti di 300 tonnellate». jop
Diversi moduli compongono il rimorchio lungo 45 m (in alto). Non appena caricato, il tram viene fissato (in basso).
5
Wellness all’ombra del Cervino Quando avete visto l’ultima volta il Cervino da vicino? Benvenuti a Zermatt, il paradiso degli sport estivi. L’Alpenhof è un moderno albergo di alta qualità dagli ambienti rustico-eleganti, collocato in una posizione soleggiata e tranquilla, di fronte alla funivia Sunnegga/Rothorn e in prossimità della ferrovia del Gornergrat.
capanna di legno. Numerose vasche e zone relax vi invitano a un profondo rilassamento. Se preferite, potete anche rivolgervi alla nostra massaggiatrice o all’estetista e scegliere tra impacchi di fieno, impacchi Cleopatra o un trattamento cosmetico. Gustate la cucina alpino-mediterranea insignita di 15 punti GaultMillau.
Le ampie ed eleganti camere doppie e le suite arredate con gusto, con una superficie fino a 120 m2 in parte con bagno semiaperto, offrono ogni comfort.
Il nostro piano bar con camino aperto e la Zino Davidoff Cigar Lounge vi attendono per trascorrere piacevoli momenti in compagnia.
Lasciate vagare la mente nella nostra straordinaria SPA Vanessa Mountain con piscina coperta, vasca idromassaggio esterna e sauna nella
Offerta speciale – 2 notti in camera doppia o singola, inclusa la colazione con ricco buffet
– ogni giorno una cena di cinque portate, a scelta – ingresso libero allo straordinario centro «SPA Vanessa Mountain », di oltre 1500 m2 Validità e prezzi Dal 15 giugno al 13 luglio 2012 e dal 16 agosto al 22 settembre 2012: 293 fr. a persona in camera doppia (invece di 368 fr.), 315 fr. in camera singola (invece di 394 fr.). Dal 13 luglio al 16 agosto 2012: 325 fr. a persona in camera doppia (invece di 408 fr.), 343 fr. in camera singola (invece di 430 fr.). Per informazioni e prenotazioni: Private Selection Hotels tel. 041 368 10 05 e-mail: info@privateselection.ch
7
foto Christian Bonzon
7 giugno 2012 | touring 10 | primo piano
Il convoglio speciale si sposta sotto scorta di polizia (a sinistra) e si destreggia tra i molteplici ostacoli. È una questione di centimetri (a destra).
continua da pagina 4
coli che costeggiano le strade, cartelli segnaletici, isolotti, marciapiedi e altro ancora: «Spesso è una questione di pochi centimetri – spiega Nicolas Pincemaille –. Mi è successo di trasportare del materiale di 5,29 metri di diametro sotto ponti di 5,31 metri». L’uomo adora le sfide. Il suo ricordo migliore: trasportare un trasformatore di 64 metri di lunghezza e 350 tonnellate di peso da Basilea a Ginevra in quattro giorni: «La traversata di Losanna di notte – afferma sorridendo – è stata memorabile».
Sapienti stratagemmi | Allo scoccare delle 6 e 30, la polizia blocca il traffico di Ginevra in provenienza dalla Route des Jeunes, innescando un concerto di claxon dei pendolari impazienti. In via precauzionale, Nicolas Pincemaille avvia la retromarcia al fine di allineare il veicolo lungo la stazione di servizio. Non tocca il volante, si accontenta di premere sull’acceleratore e sul pedale del freno. Dall’esterno, la direzione è garantita dai suoi due colleghi per mezzo di un telecomando manuale.
Marie-Paule Monod pilota i sei assi anteriori, Claude Dupuis i sei assi posteriori. A ogni ingiunzione del telecomando, verificano che le ruote reagiscano correttamente. In effetti, è sempre possibile che una valvola idraulica si rifiuti di aprirsi, falsando così la traiettoria. Tutto si svolge fortunatamente senza conseguenze, sempre a pochi centimetri dagli ostacoli urbani. All’incrocio della strada di St. Julien, una serie di isole sugli attraversamenti pedonali e di semafori complicano ulteriormente la complessa avanzata. Uniti via radio, i tre colleghi si coordinano e decidono una strategia. Grazie a sapienti stratagemmi, riescono a liberarsi dalla morsa dell’infrastruttura urbana e a posizionarsi perfettamente in vista dell’ultimo rettilineo… ma è sempre una questione di centimetri. I curiosi che assistono alla scena non credono ai loro occhi: «Ooooh… avete visto? Incredibile!». E scattano addirittura fotografie per immortalare la scena, mentre un papà prende per mano il suo piccolo per portarlo in direzione del deposito dei Trasporti pubblici ginevrini dove fra un istante si terrà l’epilogo dell’avventura.
Per quest’ultima fase, il rimorchio è abbassato al suo livello più basso, vale a dire all’incirca a 80 cm dal suolo, al fine di non urtare il soffitto del deposito. Ancora una volta è una questione di pochi centimetri. Ed ecco infine il tram pronto a scendere dal rimorchio e a prendere posto sui binari. I tre colleghi allora tolgono le cinghie di sicurezza. Missione compiuta: il tram è stato consegnato senza danni.
Il sale del mestiere | Davanti a un caffè, gli attori di questa avventura chiacchierano allegri e parlano dei prossimi compiti. Nicolas Pincemaille trasporterà un trasformatore da Romont (FR) a Digione, in Francia. Un compito che non lo spaventa affatto. Al contrario, adora gironzolare all’estero: «È il sale di questo mestiere». «Proprio così», sottolinea anche MariePaule Monod. La giovane apprendista di 20 anni, che possiede una licenza di condurre veicoli pesanti, consegna già macchinari e componenti di gru al volante del suo semirimorchio. Ma lei sogna i trasporti speciali: «Sono impaziente», conclude.
‹
Jacques-Olivier Pidoux
Le vicissitudini dei trasporti speciali all’estero Attiva sul piano internazionale, la ditta vodese Friderici Special solca le strade d’Europa e del Medio Oriente. Si reca anche negli angoli del mondo più impregnati dal profumo di esotismo e avventura – come Iraq, Iran, Arabia Saudita, Kazakistan, Russia e Ucraina – ma dalle usanze a volte inospitali: «Non appena si esce dall’Unione europea, si rischia di venire fermati dalla polizia con il pretesto che le gomme sono lisce o manca una firma su un documento. E per ottenerlo, naturalmente, bisogna… pagare», spiega André Friderici. Come reagire? Prima di tutto non bisogna cedere subito ad ogni richiesta, ma si deve negoziare. I 100 euro chiesti
all’inizio scenderanno a 2 o 3 euro. Alla frontiera questo giochetto può durare diverse ore, un’esperienza che mette decisamente alla prova i nervi dell’autista: «Alla periferia di Mosca ci hanno fermati dieci volte in un giorno! Non si riesce a sottrarsi alla pratica delle bustarelle», constata con filosofia André Friderici, che comunque non risparmia i Paesi dell’Unione europea. «La burocrazia è sempre più invadente. La Francia e l’Italia ci mettono un sacco di tempo per rilasciare le autorizzazioni. Per contro, i Paesi dell’Europa dell’Est membri dell’Ue sono rapidi ed efficienti. Hanno veramente voglia di lavorare». jop
Scala telescopica in alluminio
Lavorare sempre all’altezza giusta! Sicura e professionale!
Piolo più largo
Appoggio del piede più sicuro grazie al piolo largo 50 mm.
Scala telescopica in alluminio altezza massima piegata: 100 cm altezza spiegata: 100, 150, 210 e 385 cm altezza massima di lavoro: ca. 490 cm peso: 14,5 kg certificato: EN131 garanzia: 2 anni
Sicurezza
Un nuovo meccanismo evita che le dita restino incastrate.
l e t to pe r i a t r e Of f u ri n g di To
ri
to scon i d 40%
La scala ideale per tutti gli usi Può essere impiegata come scala a libro o scala da appoggio • • • • • •
incl. cinghia da trasporto e sacca attrezzi del valore di Fr. 40.–
geniale sistema telescopico, può essere estesa scalino per scalino si può appoggiare anche sulle scale e su terreni che presentano dislivelli boccola di guida e manicotto scorrevole per facilitarne l’uso piedi con cappuccio antisdrucciolo pioli zigrinati per lavorare in comodità e sicurezza in alluminio anodizzato di alta qualità e un elevato livello di rifinitura
Tagliando d‘ordinazione Ordino a prezzo speciale (+ Fr. 14.50 per spese di spedizione): pz Scala
telescopica in alluminio Fr. 298.80/pz
Termine di invio: 30 agosto 2012 fino ad esaurimento delle scorte invece di Fr. 498.–/pz (N. art. 90015.10)
Cognome:
Nome:
E-mail:
Indirizzo:
NAP/Luogo:
Tel.:
N. socio TCS:
Data:
Firma:
Inviare il tagliando a: TCS, «Touring Shop», Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna; fax 058 827 50 25; e-mail: touringshop@tcs.ch; se avete domande: TCS, «Touring Shop», tel. 058 827 35 15 (non si accettano ordinazioni telefoniche). Ditta partner/spedizione: Max Versand, 8340 Hinwil tramite posta, spedizione unicamente in Svizzera e nel Liechtenstein.
7 giugno 2012 | touring 10 | società e mobilità
Il road pricing non convince
il consulente Urs-Peter Inderbitzin
Se corsia centrale unica stretta: tenere la destra
Un sondaggio di due uffici federali dimostra che il road pricing non ha alcuna chance tra la popolazione, come non ne ha un aumento del prezzo dei parcheggi.
› Nell’ambito di un sondaggio sul comporta-
mento in materia di trasporti, condotto su mandato degli uffici federali di statistica e dello sviluppo territoriale, sono state interpellate 63 000 persone anche riguardo alle tasse stradali. Il risultato è categorico (confronta i grafici): il 61% respinge le tasse negli orari di punta per l’accesso ai centri cittadini (road pricing). Solo il 22% è favorevole. Il 70% è anche contrario a un aumento del prezzo per i parcheggi, solo il 17% è favorevole. Più equilibrate sono le risposte alla domanda su eventuali tasse per le gallerie – attualmente possibili solo al Gran San Bernardo – ma che entrano in gioco anche nella discussione sul secondo tubo autostradale al San Gottardo: il 38% degli interpellati respinge le tasse per le gallerie, il 37% è favorevole, il 17% dice sì «solo a determinate condizioni».
Auto al primo posto | Lo studio «Microcensimento mobilità e trasporti 2010» fornisce informazioni dettagliate, che danno la chiave di lettura del comportamento della popolazione per quanto riguarda la mobilità. Così, statisticamente, in Svizzera ogni persona a partire dai sei anni percorre ogni giorno in media 36,7 km e per farlo impiega, tra tempi di cambio e attesa delle coincidenze, almeno 92 minuti. Due terzi di tutte le distanze quotidiane, ossia 23,8 km, vengono effettua-
te dalla popolazione in auto, mentre 8,6 km sui trasporti pubblici. A piedi o in bici vengono percorsi giornalmente 2,8 km. Rispetto al 2005, si conferma la tendenza a coprire sempre più lunghe distanze giornaliere con un aumento di 1,5 km, ossia +4,1%. Con 49,2 km per persona, i giovani tra i 18 e i 24 anni percorrono la maggiore distanza giornaliera. Gli abitanti delle agglomerazioni urbane ben servite dai mezzi di trasporto pubblici con 31,9 km al giorno circolano meno e usano meno l’auto rispetto alla popolazione in periferia che al giorno percorre 41,7 km.
Meno patenti | Nel 2010 in treno sono stati percorsi circa il 27% in più di chilometri rispetto a cinque anni prima. La distanza percorsa in auto è rimasta invariata, ma a causa della crescita della popolazione, negli ultimi cinque anni il traffico è aumentato del 5,5%. Il 40% circa delle distanze giornaliere fatte in Svizzera è da ricondurre alle attività del tempo libero. Normalmente, nel traffico stradale domina l’auto con una quota delle distanze che varia dal 60 al 90%. Nel 2010 il 79% delle economie domestiche possedeva almeno una vettura. Se nel 1994 il 71% nella fascia di età 18-24 anni possedeva una licenza di condurre, nel 2010 era solo il 59%. hwm
‹
www.bfs.admin.ch
A determinate condizioni, siete favorevoli o contrari che… … si aumenti il prezzo dei parcheggi nei centri cittadini? 5%
… negli orari di punta si introduca una tassa per l’accesso nei centri cittadini? … s’introduca una tassa per le gallerie?
6% 22%
8%
17%
37%
11%
8% 61%
9
38%
70% favorevole favorevole a determinate condizioni contrario nessuna risposta/non sa
Da alcuni anni in Svizzera vengono demarcate le cosiddette carreggiate centrali uniche: la linea di separazione tra le corsie scompare e lateralmente sono demarcate due piste ciclabili tramite linee gialle discontinue. Scopo di queste segnalazioni, tra l’altro, è il restringimento ottico della corsia di marcia ed obbligare il traffico veicolare a viaggiare a sinistra della striscia laterale, aumentando così la distanza tra il traffico motorizzato e quello lento. Ciò dovrebbe inoltre indurre un modo di viaggiare più lento e prudente. Su strade larghe, le carreggiate centrali uniche hanno un senso e possono dare maggiore sicurezza ai ciclisti. Fuori dalle località c’è tuttavia il rischio che la linea di demarcazione della corsia ciclabile serva da linea guida per l’automobilista e che questi al momento di sorpassare i ciclisti compia una deviazione meno ampia. La situazione si complica quando simili carreggiate sono demarcate su strade secondarie strette: infatti è possibile che i veicoli non riescano più ad incrociare senza invadere la pista ciclabile. In caso di forte traffico, sono quindi praticamente costretti a viaggiare costantemente sulla fascia riservata alle biciclette. Legalmente ciò è consentito, a condizione che non sia intralciato alcun ciclista, ma non è nello spirito della corsia centrale unica. Diventa poi estremamente pericoloso quando su una strada stretta, automobilisti inesperti sanno di poter invadere la pista ciclabile. In caso di scarsa visibilità o in curva, ciò può facilmente portare a situazioni molto rischiose. Gli automobilisti devono tenere conto del fatto che anche sulle corsie centrali uniche vige l’obbligo di viaggiare a destra e che in caso di carreggiata stretta, è possibile invadere la fascia delimitata con la linea gialla. Qualora vi si trovasse un ciclista, bisogna accodarsi dietro la sua bici e sorpassare solo quando lo spazio e la visibilità stradali lo consentono.
17% UST/ARE
L’autore è giornalista giudiziario accreditato presso il Tribunale federale.
10
società e mobilità | touring 10 | 7 giugno 2012
Tanti saluti a Jules Verne L’11 luglio Carlo Schmid (22 anni) parte per la sua avventura: il giovane pilota vuole volare attorno alla Terra in 80 giorni. Il TCS sostiene il progetto.
› «Round the world for children» è il motto
dell’avventura di Carlo Schmid, l’impiegato di banca molto sereno nonostante l’età: con il suo programmato volo attorno al globo terrestre non intende solamente entrare nel libro del Guinness dei primati come il più giovane pilota ad aver fatto il giro del mondo in 80 giorni, ma vuole ancora di più: nell’ambito di «RTW2012» raccoglie soldi per il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia, Unicef Svizzera. I fondi finiranno in programmi di formazione in India (cfr. nota a piè di pagina). L’avventura prenderà avvio l’11 luglio dall’aerodromo di Dübendorf a bordo di un Cessna C 10T, prodotto nel 1981. Il velivolo è stato ammodernato e potenziato con una turbina che gli consente di raggiungere una
velocità massima di 400 km/h. La cabina pressurizzata permette di volare ad una quota fino a 7000 metri. Il turboelica «HBRTW» può ospitare fino a sei passeggeri, ma Carlo Schmid vola da solo in modo da aumentare al massimo l’autonomia. Inoltre, bisogna portare con sé alcuni importanti utensili che sono indispensabili per un volo record del genere, tra i quali un canotto di salvataggio. Con i serbatoi supplementari può restare in volo fino ad un massimo di cinque ore.
24 nazioni | La rotta passa attraverso 40 tappe in 24 Paesi. Si parte in direzione dell’Asia. Il ritorno è previsto per il 29 settembre, naturalmente nel quadro di una grande festa. «All’inizio voglio volare ogni
giorno, nella prospettiva di aver abbastanza tempo di riserva per stabilire il record del mondo», dice Carlo Schmid, che con oltre 400 ore di volo è tutt’altro che un principiante. Si è anche preparato in Africa in vista di condizioni meteorologiche difficili. Ma deve comunque fare i conti sul fatto che compirà un’orbita attorno alla Terra. Oltre alla buona forma fisica, deve anche possedere l’esercizio mentale per padroneggiare le situazioni di crisi. Di regola si atterra in aeroporti di media grandezza. Qui ogni volta Carlo Schmid dovrà preoccuparsi di far timbrare l’importante formulario indispensabile per entrare nel libro del Guinness con il suo record del mondo. La notte la trascorrerà possibilmente negli hotel locali. «È importante al-
7 giugno 2012 | touring 10 | società e mobilità
lora prepararsi per le prossime tappe», spiega Schmid. In alcuni scali, come a New York, il giovane pilota avrà degli incontri pubblici e terrà dei discorsi affinché il suo progetto RTW2012 resti sempre al centro dell’attenzione. Non essendo accompagnato da un corteo di persone, i fondi raccolti saranno devoluti completamente agli enti assistenziali. Ma potrà contare su un aiuto completo dalla madrepatria: qui ci sono i suoi giovani colleghi volontari come lui, che rappresentano praticamente tutte le professioni collegate ad un progetto del genere (marketing, sponsor, segretariato ecc.). Per le questioni organizzative e aviatorie, Schmid può contare sul servizio di Lions Air, il partner del TCS nell’ambito dell’Alpine Air Ambulance (AAA).
te), a undici anni poté sedersi accanto al padre su un aliante e fu contagiato dal virus del volo. Appena 15enne cominciò la carriera di pilota con il gruppo di volo in aliante di Winterthur. Nell’ambito della preparazione di una rotta di volo il giovane curioso, che per molti anni aveva giocato anche nella squadra di disco sul ghiaccio dei Flyers di Kloten, s’imbatté in una pagina internet (www.earthrounders.com) e si lasciò ispirare dalle storie sui voli attorno alla Terra. Suo padre le considerava fantasticherie giovanili, ma il figlio Carlo non restò con le mani in mano e poco alla volta sviluppava questo progetto. A 17 anni ottenne il brevetto di pilota privato e iniziò a lavorare senza tregua alla sua avventura aviatoria.
Come tutto iniziò | Ma come può succedere che ad un ragazzo di 22 anni venga in mente di volare attorno al mondo da solo? Facciamo un passo indietro: mentre Carlo Schmid cresceva nel comune dell’aeroporto di Kloten (come poteva essere diversamen-
terminazione Carlo Schmid ha svolto la formazione come impiegato di banca (maturità professionale) e ha investito ogni centesimo nell’aviazione. Dal 2011 si è dedicato a tempo pieno alla realizzazione del suo sogno. «Forse fallisco, ma non mi arrenderò mai», risponde così alla domanda se riuscirà ad ottenere il primato del mondo. Questa volontà è anche legata alla morte di sua madre, che si è spenta a soli 45 anni nell’estate 2010 in seguito al cancro. «Stava sempre dalla mia parte e il suo spirito mi accompagnerà», dice Carlo. Per questo motivo su una fiancata dell’aereo è stata apposta la scritta «Spirit of Carla Schmid». Quali siano le sue prospettive dopo l’eventuale riuscita del giro del globo, Carlo Schmid non lo sa. «Non so ancora se vorrò diventare pilota professionista», afferma un po’ a sorpresa. Vedremo. Heinz W. Müller
foto Hansueli Trachsel
La motivazione del TCS
Il TCS in volo: Carlo Schmid davanti al Cessna, col quale volerà attorno alla Terra.
11
Il Touring Club Svizzero sostiene il team di Carlo Schmid per la realizzazione di questo progetto e fornisce un prezioso contributo al successo del record del mondo. In pratica: il Libretto ETI del TCS con la sua rete globale è lo sponsor di questo ambizioso progetto. L’idea di inviare il denaro così raccolto ad un’organizzazione non-profit rispecchia pienamente i valori del TCS come organizzazione senza scopo di lucro. E il fatto che durante il suo viaggio il giovane Schmid visiti molti Paesi che sono coperti dal Libretto ETI ha anche un carattere simbolico. tg
Di buon umore e fortemente motivato Carlo Schmid si prepara alla partenza.
Onorare la mamma | Con altrettanta de-
‹
Info Touring Informazioni (incluso rotta): www.rtw2012.com. Nel quadro dell’azione «100 Stutz um d’Welt» (100 fr. attorno al mondo), si può sostenere il progetto di Carlo Schmid (www.100stutz.ch). La canzone ufficiale del progetto («Zäme um d’Wält» di Fraui) si può comprare nei negozi specializzati.
Lavori manuali a conclusione di un volo di addestramento a Zurigo-Kloten.
12
società e mobilità | touring 10 | 7 giugno 2012
Terza età sempre più mobile Al primo Salone svizzero della mobilità per anziani sono stati discussi i fenomeni, le opportunità e i rischi di una società in cui i pensionati sono sempre più mobili.
› «Essere e rimanere mobili è una componen-
te della qualità di vita della generazione più anziana»: lo ha affermato il presidente del TCS Peter Goetschi nel suo discorso di benvenuto al primo Salone svizzero della mobilità per anziani a Bienne. Organizzatore del convegno di due giorni, a cui hanno partecipato un centinaio di esperti e interessati, era l’Accademia della Mobilità. Oltre alla visita di un’esposizione di veicoli per la terza età, si sono tenute relazioni e dibattiti.
Sempre più in giro | Facendo riferimento
Idoneità alla guida | Tuttavia si è concordi nell’affermare che gli anziani non devono essere svantaggiati: «In concomitanza con la consultazione di Via Sicura, abbiamo bloccato la discriminazione degli anziani», afferma a proposito il consigliere nazionale UDC Maximilian Reimann, lui stesso un pensionato. Con ciò egli intende anche la licenza di condurre a tempo limitato. Ma stando a Werner Jeger, vice direttore dell’Ufficio federale delle strade, ciò «è normale nel resto del mondo», mentre in Svizzera ci vuole verosimilmente più tempo. Per quanto riguarda il tema delicato dell’idoneità alla guida, si è constatato con soddisfazione che la Confe-
foto Andreas von Gunten
al micro censimento «Mobilità in Svizzera», la direttrice dell’Ufficio federale dello sviluppo territoriale Maria Lezzi ha sottolineato il fatto che negli ultimi 16 anni il comportamento nel traffico della fascia di età più anziana è cambiato radicalmente. Nel 2010
le persone tra i 65 e i 79 anni possedeva il 70% in più di abbonamenti generali del treno rispetto al 1994. Nel medesimo periodo è anche aumentato del 50% il numero di anziani in possesso di una licenza di condurre. Per gli ultraottantenni si è registrato addirittura un raddoppio. Secondo Lezzi, la quota di patenti di guida degli anziani nel 2030 aumenterà dell’80%. «La prossima generazione di anziani tenderà a conservare lo stesso stile di vita per quanto riguarda la mobilità sino a tarda età», afferma Pasqualina PerrigChiello, docente all’Università di Berna e membro del consiglio di fondazione di Pro Senectute. L’altro lato della medaglia: «Con l’avanzare degli anni, aumenta il rischio d’incidenti», fa notare Brigitte Buhmann, direttrice dell’Ufficio prevenzione infortuni (upi). Demenza senile e diabete costituiscono
i rischi maggiori. Inoltre con l’aumentare dell’età incrementa anche la probabilità di ferirsi gravemente. Secondo Peter Sieber, della sezione circolazione alla polizia cantonale di Berna, nel 2011 nella regione bernese la quota di anziani che hanno provocato incidenti è stata del 13,3%. Lo stesso anno, il 35,4% degli incidenti mortali sono stati provocati da anziani. Da notare che 22 dei 62 morti della circolazione erano anziani, sette dei quali vittime incolpevoli come pedoni e ciclisti. Una tendenza che vale per tutta la Svizzera: «Il rischio per ogni chilometro percorso aumenta con l’età ed è soprattutto riconducibile alla minore capacità di guida», spiega lo specialista dell’upi Uwe Ewert.
Mobilità nella terza età: durante la conferenza diversi protagonisti hanno espresso il loro parere al palazzo dei congressi di Bienne.
derazione vuole assumersi la responsabilità. I medici che devono confermare l’idoneità alla guida, di fronte a casi incerti potranno chiedere la consulenza di uno specialista. Jeger ha ricordato che esiste la possibilità di concedere autorizzazioni alla guida circoscritte nello spazio, in modo da non limitare del tutto la mobilità dei conducenti anziani.
Avere riguardo | «La mobilità degli anziani non ha una lobby», constata il consigliere nazionale PS Jean-François Steiert, presidente di Pro Velo Svizzera. Nonostante ciò, si fa molto per permettere agli anziani di rimanere mobili nel limite del possibile o perlomeno di facilitarli nell’esserlo. Per Maria Lezzi, da una parte si deve promuovere «una struttura abitativa che riduca la circolazione». Poi al momento della pianificazione del sistema di circolazione, si deve cercare di integrare al meglio la terza generazione nei mezzi di trasporto pubblici. Ad esempio, allungando il tempo a disposizione per il cambio del mezzo di trasporto. Inoltre, circa 7500 volontari del servizio di trasporto passeggeri della Croce Rossa percorrono ogni anno oltre 13 milioni di chilometri per mantenere mobili persone che hanno difficoltà motorie. A proposito di mobilità: come indicato all’inizio, molti anziani sono ancora mobili anche per quanto riguarda i viaggi. Qui sorprende un’osservazione di Pascal Wieser, CEO del gruppo viaggi Twerenbold: «Oltre il 40% dei clienti ultra sessantacinquenni prenotano oggi via Internet». È un’ulteriore dimostrazione che gli anziani vogliono stare al passo coi tempi non solo per quanto riguarda la mobilità. hwm
‹
Info Touring Relazioni e informazioni sul primo Salone svizzero della mobilità per anziani: www.mobilityacademy.ch
13
Autonomia invece d’indipendenza Jörg Beckmann, direttore Accademia della mobilità
«Un sistema della circolazione rispettoso degli anziani offre ai suoi utenti un maggiore grado di libertà nell’esercizio della loro mobilità, sia riguardo alla scelta della destinazione sia del mezzo di trasporto, nonché della pianificazione del tempo e del tragitto. Una dipendenza rispetto ad un unico mezzo di trasporto non va incontro ai bisogni delle persone anziane e limita la mobilità individuale in modo sproporzionato».
Generazione del baby boom presto anziana Pasqualina Perrig-Chiello, prof. Uni Berna/Pro Senectute
«L’esigenza di essere mobili sino ad un’età avanzata sarà ancora più sentita nelle future generazioni della terza età. La nuova generazione di anziani, i figli del baby boom, sarà in genere più istruita, più in forma, più mobile in automobile e finanziariamente meglio situata rispetto agli anziani di adesso – e ciò riguarda gli uomini e le donne in ugual misura».
Prevenzione per una mobilità più duratura Helmut Gierer, sicurezza stradale TCS
«Le possibilità, di poter mantenere la patente il più a lungo possibile, sono tanto più grandi quanto più ci si mantiene in forma mentalmente e fisicamente. A ciò si aggiunge l’abitudine di avere a che fare con altri mezzi di trasporto. Chi negli anni della gioventù non si limita solamente all’auto, ma va spesso a piedi, in bici o utilizza anche mezzi di trasporto pubblici, in futuro sarà ben preparato per una mobilità individuale e sicura».
Agli anziani piace viaggiare Verena Gharbi, Viaggi & Tempo libero TCS
Sempre più vasta la scelta di modelli di veicoli che allungano il periodo di mobilità agli anziani.
«Nei viaggi che accompagno rimango affascinata dall’esperienza di vita dei partecipanti della terza età. Questi sono molto esigenti: hanno una profonda esperienza di vita, spesso hanno già girato il mondo e sono abituati a entrare in contatto con persone di ogni cultura. E riconoscono il valore di una prestazione. Nuove etichette come ‹slow› stanno trovando spazio nei cataloghi di viaggio».
Pubblicità
7 giugno 2012 | touring 10 | società e mobilità
14
test e tecnica | touring 10 | 7 giugno 2012
Compagna agile e versatile La VW up! brilla per l’intelligente sistema infotainment e l’innovativa funzione di frenata d’emergenza City. Purtroppo è una piccola ingorda. Test della black up! up! punta in prima linea sulle sue ridotte misure esterne e sulla conseguente agilità. Nel traffico urbano non ha davvero lacune: come le sue omologhe sorellastre Skoda Citigo e Seat Mii, in città si trova nel suo elemento vitale. Il motore 3 cilindri ha una buona ripresa per i suoi 999 cc e gira in modo pulito ed elegante. La ricerca di un parcheggio in città è un gioco da bambini, dato che la up! con i suoi 3,54 metri si infila nel più piccolo pertugio. Le lacune emergono in autostrada: il motore da 75 CV si rivela un po’ troppo debole per mantenere un’andatura elevata. La VW black up! guadagna invece punti per il suo design senza tempo, il suo brillante sistema di navigazione e infotainment e per il sistema di frenata automatica d’emergenza City.
Giovane e fresca | Il suo look affabile e le dimensioni ridotte rendono graziosa la VW up! al primo sguardo. Il muso è simpatico. Lateralmente il montante centrale praticamente invisibile allunga otticamente la piccola vettura. Il posteriore infine è dominato dal portellone vetrato e dalle luci posteriori: una novità per Volkswagen. Nel complesso la up! dà un’impressione giovanile e fresca. L’abitacolo di questo cubo viaggiante offre uno spazio incredibile a conducente e passeggero. I sedili sono comodi e dall’apparenza sportiva grazie ai poggiatesta integrati. Nonostante sia fatto di plastica dura, il cruscotto emana una certa esclusività grazie alle laccature nere. La versione black up! si presenta davvero bene. Il cockpit è ben strutturato e visibile, come l’intuito umano lo immagina. Per la prima volta, VW sulla up! propone la novità del sistema Maps+More, di serie sulla versione black up!: un sistema di infotainment portatile, che si fissa al centro del cruscotto. Esso non comanda soltanto
la radio e il telefono, ma funge anche da avvisatore nelle operazioni di parcheggio, fornisce consigli per economizzare carburante e consente l’istallazione di App a piacimento. Un’offerta tanto ampia da rendere ancora più incomprensibile il fatto che il finestrino elettrico del lato passeggero non possa essere aperto e chiuso dal lato del conducente.
Soltanto per persone magre | L’accesso ai sedili posteriori è fatto per passeggeri decisamente magri. Inoltre i sedili anteriori possono essere rimessi nella loro posizione originale solamente con una certa difficoltà, un fatto piuttosto fastidioso. Una volta seduti, non si sa dove mettere le gambe. Per tragitti brevi in città, ciò non rappresenta un problema e del resto la VW up! non è fatta per l’autostrada. Altrettanto piccolo risulta il bagagliaio (251 litri). Senza dimenticare che l’apertura di carico è inaspettatamente alta. Un fattore che migliora l’idoneità ai lunghi viaggi di questa piccola Volkswagen è
+ –
continua a pagina 17
Più o meno
foto Fabian Unternährer
› Quadrata, pratica, bella: la Volkswagen
Simpatica e agile city car dal comfort elevato, molto spazio davanti, cruscotto visibile, buona dotazione di sicurezza con sistema di frenata d’emergenza City, costi di manutenzione contenuti, optional economici, design moderno. Consumi non rivoluzionari, prezzo di partenza elevato, accesso stretto ai sedili posteriori, prestazioni modeste, rapporti del cambio lunghi, vano di carico elevato e apertura del bagagliaio poco pratica.
Le lacche nere danno brillantezza agli interni.
7 giugno 2012 | touring 10 | test e tecnica
15
La VW up! è davvero carina: muso corto, linee chiare e ad eccezione dei retrovisori cromati e i cerchioni retrò, tutto sommato senza fronzoli.
tabella comparativa Prezzo (fr.) Cilindrata (cc) Potenza (kW/CV) Coppia massima (Nm/min) Consumo (l/100 km) Rumore int. 120 km/h (dBA) Costi al chilometro (fr./km)3 Costi di manutenzione4 Test «Touring»
VW up! 1.0 black up
Fiat 500 1.2 Lounge
Ford Ka 1.2 Titanium+
Renault Twingo 1.2 Dynamique
21 600.– 999 55/75 95/3000 5,1 B2 71 53 11111 10/2012
21 200.– 1242 51/69 102/3000 5,11 C2 735 54 11133 1/20085
18 500.– 1242 51/69 102/3000 5,3 C2 74 52 13333 9/2009
18 900.– 1149 55/75 107/4250 5,11 C2 736 50 11111 20/20076
dati secondo l’importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore 3 costi di manutenzione per km (15 000 km/anno) 4 su 180 000 km (15 000 km/anno) 5 Fiat 500 1.4 Lounge 6 Renault Twingo GT TCe 100
1
Le porte della VW up! appaiono un tantino lunghe.
Tappeti su misura Prendete comodamente posto a bordo della vostra automobile dotata di bei tappeti su misura. I tappeti per auto della AZU SA sono un prodotto svizzero di marca: antiscivolo e resistenti. Poiché vengono tagliati secondo ogni modello, i tappeti si adattano perfettamente ad ogni vettura. Offerta speciale: tappeti AZU su misura in velluto di qualità, con protezione per il tacco, disponibili per veicoli immatricolati dal 1955.
set 4 pezzi Fr. 98.– set 2 pezzi (solo avanti) Fr. 78.– più Fr. 12.– per porto e spedizione Consegna: ca. 2–3 settimane
beige
argento
antracite
nero
bordeaux
blu
Tagliando di ordinazione (si prega di compilare con precisione e in stampatello)
rosso Ferrari verde scuro
✁
Offerta valida fino al 30 settembre 2012
Ordino al prezzo speciale (+ spese di spedizione Fr. 12.–) � tappeti in velluto 4 pezzi (Fr. 98.–)
Marca/modello del veicolo: � berlina � con portellone � break � cabrio � coupé � fuoristrada
� tappeti in velluto 2 pezzi (Fr. 78.–)
� monovolume, 2 pezzi davanti e per 1a fila sedili (per 2a fila sedili + piano di carico, più Fr. 55.– ognuno)
Colori:
Prima messa in circolazione/anno (secondo licenza di circolazione)
� beige � argento � antracite � nero
Numero porte
� bordeaux � blu � rosso Ferrari � verde scuro
� cambio manuale � cambio automatico � trazione 4 ruote (4�4)
Cognome:
Nome:
Via/n.:
CAP/località:
Tel.:
Data/luogo:
� 2 porte � 3 porte � 4 porte � 5 porte
Firma:
Tagliando da spedire a: TCS, «Touring Shop», Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna; fax 031 380 50 06; e-mail: touringshop@tcs.ch. Per ev. domande: TCS, «Touring Shop», tel. 031 380 50 15 (non è possibile ordinare per telefono.) Ditta partner/consegna: AZU SA, 3322 Schönbühl, unicamente in Svizzera e Liechtenstein.
7 giugno 2012 | touring 10 | test e tecnica
continua da pagina 14
Scheda tecnica �
148 cm
l’elevato livello di insonorizzazione dell’abitacolo, molto vicino ad un’autovettura della classe media. Il comfort è, inoltre, accresciuto dal climatizzatore e dai sedili riscaldabili di serie.
�
�
�
m 5c –7 53
�
�
cm 12 –1 91
�
97 cm �
108 cm
passo 240 cm
� �
�
lungh. 354 cm (larg. 164 cm)
Frenata d’emergenza | Il motore da tre
�
larghezza interna: ant. 144 cm, post. 143 cm bagagliaio: 251–951 litri pneumatici: 185/50 R 16, min. 165/70 R 14
VEICOLO PROVATO VW black up!; 2 porte, 4 posti; 21 600 fr. (auto del test: 22 190 fr.) Gamma: dalla VW take up!, 60 CV (15 750 fr.) alla VW black up!, 75 CV (22 100 fr.) Opzioni: vernice metallizzata (530 fr.), sistema di navigazione e intrattenimento (460 fr.) Garanzia: 2 anni di fabbrica, mobilità illimitata (condizioni); 12 anni antiruggine (condizioni) Importatore: AMAG, Aarauerstrasse 22, Schinznach-Bad, www.volkswagen.ch DATI TECNICI Motore: benzina 3 cilindri 1 l, 75 CV; trazione anteriore, cambio a 5 marce Peso: 995 kg (auto del test), totale ammissibile 1290 kg, carico rimorchiabile —
cilindri è perfetto per la up! nel traffico urbano: provoca poche vibrazioni e brilla per la sua silenziosità. Le prestazioni sono all’altezza di quasi ogni tragitto, ma non sono certo irresistibili. Il cambio è molto maneggevole e preciso, il che facilita le frequenti cambiate necessarie a causa di rapporti molto lunghi. Il telaio della up! è decisamente riuscito: le asperità sono bene assorbite, anche se a causa del passo corto, la vettura tende a sobbalzare.
Lo sterzo preciso e diretto è perfetto per le rapide manovre nella circolazione cittadina. Ulteriori atout in città sono la buona visibilità e il sistema di frenata d’emergenza City, che aziona i freni automaticamente tra i 5 ed i 30 km/h. Veicoli e altri ostacoli posizionati davanti all’autovettura sono rilevati da sensori radar. Il sistema effettua una frenata d’emergenza, qualora il conducente non reagisca in tempo in caso di pericolo. La VW up! è pensata dalla testa ai piedi per l’ambiente urbano. Oppure anche per i lunghi tragitti, durante i quali però si viaggerà comodi soltanto se non si è più di due persone. Purtroppo i consumi non sono ridotti quanto lo è la vettura: 5,6 litri per 100 km sono un valore discreto. In cambio i costi di manutenzione sono bassi.
‹
Nadia Rambaldi
L’accesso ai sedili posteriori è stretto e i sedili anteriori non ritornano da soli alla loro posizione originale. Il bagagliaio con i sedili ribaltati risulta relativamente grande.
Check-up TCS DINAMICA DI COMPORTAMENTO Prestazioni (0–100 km/h): 14,3 s Elasticità: 60–100 km/h (in 4a) 15,3 s 80–120 km/h (in 4a) 17,6 s Diametro di sterzata: 9,9 m Insonorizzazione: 60 km/h: 62 dBA 11133 120 km/h: 71 dBA 11111 SICUREZZA Frenata (100–0 km/h): 37,6 m Visibilità circolare Equipaggiamento
11113 11113 11113
COSTI DEI SERVIZI manutenzione (km/mese) ore
mano d’opera (fr.)
30 000/24 1,2 174.– Manutenzione per 180 000 km: 15 000 km/anno 14,1 3365.– COSTI D’ESERCIZIO km/anno
ct./km
fr./mese fissi variabili
15 000 30 000
53 36
421.– 421.–
Volkswagen black up! in dettaglio
660.– 899.–
Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agenzie VW da 98 a 183 franchi
CONSUMO AL BANCO DI PROVA (ciclo UE 80/1268) urbano
extra urbano misto
TCS 6,6 4,3 fabbrica 5,9 4,0 Emissioni di CO2: Media svizzera di CO2: etichettaEnergia (A–G): CONSUMO DEL TEST 5,6 l/100 km serbatoio: 35 litri
5,1 4,7 119 g/km 159 g/km B
�
11133
autonomia 625 km
TCS Tecnica ed economia: Herbert Meier
ABITACOLO 11123 La versione black up! è elegante, il cockpit laccato di nero è gradevole. Davanti lo spazio è ottimo, ma l’accesso ai sedili posteriori è stretto. I sedili anteriori non ritornano da soli nella posizione originale.
17
PRESTAZIONI 11133 Le prestazioni del 3 cilindri sono quasi sempre sufficienti. Il cambio lungo impone frequenti cambiate, anche se risultano facilitate dalla sua precisione.
COMFORT 11113 Livello di comodità sorprendente per la categoria. Rumorosità ridotta, motore silenzioso e con poche vibrazioni. Buoni sedili e telaio davvero ben calibrato.
COMPORTAMENTO 11113 Il telaio della VW up! è poco spettacolare comunque ben riuscito. A causa del passo corto, i sobbalzi del veicolo sono tuttavia inevitabili. Lo sterzo è preciso ed anche diretto.
DOTAZIONE 11133 Sulla black up! il climatizzatore, i sedili riscaldabili, il sistema di navigazione ed infotainment e gli alzacristalli elettrici sono di serie. Purtroppo il finestrino del passeggero non può essere comandato dal sedile del conducente.
SICUREZZA 11113 La dotazione di sicurezza per un veicolo di classe media risulta innovativa. Il sistema di frenata automatica d’emergenza City è montato di serie su tutti i modelli e consente di evitare le collisioni fino ad una velocità di 30 km/h.
18
test e tecnica | touring 10 | 7 giugno 2012
Eccellenti, buoni… o cattivi Il test TCS sui seggiolini per bambini, che ha interessato 27 dispositivi, si è chiuso con un bilancio globale positivo. Rimangono tuttavia alcuni prodotti non consigliati.
‹
La brochure e il video Questo test figura anche nella brochure «Seggiolini auto 2012» pubblicata in collaborazione da TCS e upi. Questo fascicolo contiene informazioni esaustive sulla protezione dei piccoli passeggeri a bordo, oltre a consigli d’acquisto. Una novità da segnalare: vi si trova pure un codice QR che collega ad un video che mostra l’istallazione dei sedili nell’auto. Esso è pure accessibile attraverso il sito internet del TCS. La brochure può essere ordinata gratuitamente su www.seggiolini-auto.tcs.ch. tg
TCS
›
Lo scorso anno per la prima volta il numero di bambini vittime d’incidente all’interno di veicoli sulle strade svizzere è stato inferiore a 400. Parallelamente, l’offerta in fatto di seggiolini di sicurezza di qualità si è ampliata. Dei 27 modelli valutati dal TCS, 15 hanno ottenuto la menzione «molto consigliato». Un bilancio tanto più soddisfacente se si considera che troviamo prodotti di qualità ripartiti su tutte le categorie di peso (v. tabella). Quattro seggiolini hanno tuttavia fallito il test di sicurezza, ottenendo un «non consigliato». Come consuetudine, la valutazione considera la protezione contro le collisioni – sono stati effettuati 150 crash-test –, la manipolazione, l’ergonomia, la pulizia e le rifiniture, oltre al tenore in sostanze nocive. In quest’ultima categoria, sono stati registrati progressi notevoli rispetto allo scorso anno. Soltanto due modelli contenevano sostanze tossiche in eccesso nelle parti a contatto con il bambino. Istallati al contrario rispetto al senso di marcia, gli ovetti per bebè hanno convinto a pieno, ad eccezione di un modello. Non meno di 18 seggiolini testati possono essere usati fino ad un’età di 12 anni o a 150 cm di altezza. Questa categoria rivela profonde diversità in fatto di protezione. Ad immagine del seggiolino gonfiabile Easycarseat Inflatable, insufficiente sia in caso di collisione frontale che laterale. Da notare che 14 prodotti sono dotati di ancoraggi Isofix, che migliorano la sicurezza. I dettagli del test possono essere consultati su www. seggiolini-auto.tcs.ch. MOH/TCS MoBe
Test comparativo TCS 2012 dei seggiolini auto Marca/modello Cybex Aton 2 con base Isofix1 Cybex Aton 2 Peg Perego Primo Viaggio Trifix K con base Isofix1 Peg Perego Primo Viaggio Trifix K HTS Besafe iZi Go Isofix1 Peg Perego VIAGGIO convertibile Chicco Xpace Isofix1 Cybex Juno-Fix1 Römer Trifix2 Concord Transformer Pro1 Cybex Pallas 2 Chicco Neptune Graco Nautilus Nania Beline SP4 Storchenmühle Taos Kiddy Guardianfix Pro1 Cybex Solution X2 HTS Besafe iZi UP X3 Fix1 Jané Montecarlo R11 Maxi-Cosi RodiFix1, 3 Peg Perego Viaggio 2/3 Surefix1 Storchenmühle Solar Seatfix1 HTS Besafe iZi UP X3 Recaro Monza Nova Seatfix1, 5 Safety 1st Travel Safe Easycarseat Inflatable Graco Logico L6 montaggio nel veicolo con Isofix o cintura a 3 punti montaggio nel veicolo possibile solo con Isofix simile a Bébé Confort RodiFix 4 simile a Osann Beline SP 5 deprezzato dopo il controllo delle sostanze nocive 6 prezzi convertiti in franchi svizzeri 1 2 3
categoria (peso) fino a 13 kg fino a 13 kg fino a 13 kg
prezzo ca. (fr.) 440.– 250.– 400.–
valutazione TCS 11113 11113 11113
fino a 13 kg fino a 13 kg fino a 18 kg 9–18 kg 9–18 kg 9–18 kg 9–36 kg 9–36 kg 9–36 kg 9–36 kg 9–36 kg 9–36 kg 9–36 kg 15–36 kg 15–36 kg 15–36 kg 15–36 kg 15–36 kg 15–36 kg 15–36 kg 15–36 kg 15–36 kg 15–36 kg 15–36 kg
240.– 540.– 300.– 400.– 350.– 510.– 500.– 370.– 240.– 300.– 130.– 210.– 420.– 240.– 340.– 300.–6 250.– 210.– 270.– 270.– 340.– 120.– 90.–6 130.–
11113 11133 13333 11113 11113 11113 11113 11113 11133 11133 11133 11133 13333 11113 11113 11113 11113 11113 11113 11133 11133 11133 13333 13333
Valutazioni TCS 11111 eccellente 11113 molto consigliato 11133 consigliato 11333 consigliato con riserva 13333 non consigliato
7 giugno 2012 | touring 10 | test e tecnica
19
I 130 g di CO2 nel quotidiano Dal 1° luglio la vendita di automobili nuove sarà scossa dall’introduzione della legge sulla CO2. Se il suo obiettivo è lodevole, la normativa non evita di sollevare problemi.
› Tutte le automobili nuove immatricolate
dal 1° luglio 2012 saranno sottoposte alla nuova ordinanza secondo cui le emissioni di CO2 dei veicoli, dalla fine del 2015, dovranno essere ridotte mediamente a 130 grammi per chilometro. È già stato fissato un valore limite per ogni importatore, il quale dovrà rispettarlo facendo la media delle emissioni di tutti i veicoli nuovi da lui immatricolati in Svizzera, se non vorrà pagare una multa. La sanzione scatta per ogni veicolo importato che supera la soglia di emissioni prevista. Gli importatori hanno la possibilità di compensare internamente le maggiori emissioni delle grosse familiari con quelle inferiori delle piccole auto. Sin dall’inizio, il TCS ha sostenuto il principio di obbligare i costruttori di automobili a ridurre le emissioni di CO2. Si tratta di un mezzo efficace per lottare contro le emissioni a effetto serra, senza che i consumatori vengano direttamente penalizzati. Di conseguenza, il TCS sosterrà ogni iniziativa volta ad un allineamento su un obbiettivo più ambizioso dell’Unione europea (95 g/km di CO2 nel 2020). In quest’ambito, il TCS avrebbe preferito che il mercato elvetico fosse integrato nel sistema europeo di compensazione del CO2, ciò che avrebbe permesso ai costruttori di inglobare il quantitativo di automobili vendute in Svizzera nel grande volume dell’UE.
vendita differenziati, promozioni su vasta scala o, addirittura, l’immatricolazione massiccia di auto nuove a fine anno. Anche se resterà possibile importare direttamente dopo il 1° luglio, il consumatore sarà costretto a rispettare una procedura burocratica particolarmente lunga. L’Ustra fungerà da centrale d’incasso della tassa e rilascerà un documento che consentirà l’immatricolazione presso un ufficio cantonale della circolazione. Non va dimenticato che questa procedura (ma senza tassa) è prevista anche per i veicoli che emettono meno di 130 g/km di CO2 e che la stessa si aggiunge alla prassi attualmente in vigore per l’importazione diretta. Questo percorso a ostacoli scoraggerà più di un consumato-
‹
Consigli pratici per i consumatori Il TCS ha messo online tutte le informazioni del caso all’indirizzo Internet www.tcs.ch/it/co2.php. La fase transitoria è delicata, dato che i veicoli ordinati nel corso del primo semestre 2012 ma consegnati dopo il 1° luglio a causa di ritardi nella produzione, saranno inevitabilmente sottoposti alla tassa CO2. Dato che il prezzo di vendita può variare in funzione del raggiungimento dell’obbiettivo di riduzione della CO2 da parte dell’importatore, i consumatori devono decidere al momento della firma del contratto di acquisto se prendono il rischio di subire un aumento o una riduzione del prezzo. Inoltre, si consiglia di controllare che la tassa CO2 sia percepita anche per l’acquisto di un’automobile d’occasione, che ha meno di 6 mesi. Infatti, i veicoli d’occasione importati direttamente soggiacciono alla tassa fino a 6 mesi dopo la prima immatricolazione. tg
Keystone
Poca trasparenza | L’applicazione della nuova legge lascia tuttavia perplessi. Infatti, sono gli importatori, attraverso le tasse, a dover pagare quando i grammi di CO2 in eccesso non saranno compensati nell’ambito della loro gamma di veicoli o di un gruppo di marche. Di conseguenza, in Svizzera i consumatori non potranno verificare l’impatto della tassa sul prezzo, diversamente, per esempio, dalla tassa per il riciclaggio degli elettrodomestici. Inoltre, non beneficeranno di «bonus» per l’acquisto di un veicolo che emette meno di 130 g/km di CO2. Così, il nuovo sistema non favorisce gli acquisti ecologici, bensì svantaggia ingiustamente le grandi auto familiari, poche delle quali oggi emettono meno di 130 g/km. Inoltre, secondo il TCS l’applicazione del nuovo regime potrebbe provocare oscillazioni di prezzo più ampie rispetto a quelle attuali. Per raggiungere il valore limite, gli importatori dovranno infatti adattare la loro offerta in funzione dei risultati di emissione intermedi. Sono prevedibili prezzi di
re, tanto più che le emissioni eccedentarie non potranno essere compensate con un altro veicolo importato, com’è il caso per un importatore ufficiale. È dunque prevedibile un forte calo dell’importazione diretta. Il mercato delle auto nuove continuerà ad aumentare fino a giugno, per poi diminuire nella seconda metà del 2012. Dal 1° luglio, il mercato delle occasioni registrerà invece un periodo di alta congiuntura. Veicoli usati con emissioni di CO2 superiori ai 130 g/ km conserveranno infatti un valore elevato, dato che il veicolo nuovo paragonabile, a partire da tale data, sarà colpito da una tassa di svariate migliaia di franchi. Il fenomeno si protrarrà per alcuni mesi dall’introduzione delle nuove regole. tg
La legge sulla CO2 avrà ripercussioni sia sulle importazioni ufficiali sia su quelle dirette.
Liguria
7 giugno 2012 | touring 10 | test e tecnica
21
Dotata di reali qualità urbane La Mazda CX-5 possiede buone attitudini stradali e un abitacolo tanto modulare quanto spazioso. Con numerosi sistemi d’assistenza.
foto MOH
› Questa SUV compatta di buona prestanza si fregia del concetto
Il design molto Citroën dell’Aircross viene a vivacizzare il panorama delle SUV compatte. Da notare i fari LED laterali che ricordano la city car DS3.
Prodotto derivato dallo stile affermato Derivata dalla Mitsubishi ASX, la Citroën Aircross vanta una personalità stilistica propria e un allestimento interno ben curato.
›
A giudicare dall’altezza ridotta, si direbbe che questa 4�4 compatta sia più una crossover che una SUV. Basata sull’ASX, l’Aircross non rinuncia però a veicolare i codici stilistici di Citroën, con molti spigoli e tratti muscolosi. I contenuti del cockpit di estrazione Mitsubishi sono elegantemente dissimulati con abbondante uso di rivestimenti valorizzanti e cornici cromate. Quanto basta per creare un ambiente decisamente di alta gamma. Tanto più che i passeggeri posteriori godono di molto spazio. Un tantino inferiore alla media del segmento, la capacità del bagagliaio, facilmente accessibile, è comunque sufficiente. Nonostante una taratura delle sospensioni piuttosto rigida e un’insonorizzazione media, l’Aircross vanta una buona predisposizione autostradale. Su tracciati sinuosi, il comportamento di quest’auto dal passo lungo si mostra equilibrato ma poco incisivo. Lo sterzo di buona sensibilità offre ottime sensazioni. Questa SUV ha il vantaggio di poter viaggiare in modo strettamente 4�2, a tutto vantaggio dei consumi. In modalità automatica, la gestione elettronica controlla da sé il modo di trazione e garantisce una buona motricità. Quanto al diesel 1,8 l downsizing, gira con relativa morbidezza, ma la graduazione dei rapporti non concorre a limare una certa indolenza. In effetti, ad andatura moderata, l’Aircross si ritrova spesso col fiatone, prima che entri in funzione il turbo. Ci si consolerà con l’abbondante dotazione di serie, in particolare sulla versione Exclusive. MOH
Skyactiv di Mazda (peso ridotto, motori economici). Un pacchetto tecnologico ben imballato, a giudicare dallo stile elaborato ed il livello di qualità percepita. Il conducente beneficia di una centrale di comando a selettori rotanti intuitivi, come sulla concorrenza di lusso. Con la differenza che la variante Revolution provata comporta di serie sistemi di assistenza tanto preziosi quali il sistema anticollisione a bassa velocità, il controllo dell’angolo morto e del mantenimento della corsia di marcia. Visto il suono stridulo emesso dalla spia sonora, è consigliabile disinserirla nella guida quotidiana. I sedili posteriori di questa 4�4 molto familiare si rivelano spaziosi. Stessa prodigalità nel bagagliaio dalla modularità intelligente, con leve che permettono di ribaltare separatamente ciascun terzo del sedile posteriore. Da notare l’insonorizzazione efficace e le sospensioni sufficientemente assorbenti, tanto da fare della CX-5 un’esperta stradista. Tuttavia il 2 l benzina arranca alla prima salita, a causa in particolare di rapporti molto lunghi e alla mancanza di tono. In effetti se la tecnologia a rapporto di compressione elevato (14:1) assicura effettivamente una buona disponibilità nel traffico urbano, le salite di regime mancano di esplosività. Peccato perché il cambio dagli innesti corto, lo sterzo molto sensibile e il telaio ben piantato mostrano una buona disposizione alla guida veloce. Ci si deciderà quindi per una guida più tranquilla, mettendo a frutto l’economicità di questa CX-5 molto ben equipaggiata. MOH
‹
Positivo: auto molto equilibrata con doti stradali, buona qualità percepita, abitabilità posteriore, volume e modularità del bagagliaio, sistemi di assistenza Negativo: riprese inconsistenti, prestazioni discrete, visibilità posteriore, vibrazioni a livello dei retrovisori. Tecnica: SUV; 5 posti; lunghezza: 4,54 m; bagagliaio: 463 l; 2 l benzina, 160 CV, 208 Nm a 4000 giri/min; cambio a 6 marce, trazione integrale permanente; da 0 a 100 km/h in 10,5 s; carico rimorchiabile: 1800 kg Consumo in prova: 8,6 l/100 km, autonomia: 674 km Prezzo: 41 300 fr. (2.0 AWD Revolution).
‹
Positivo: stile intrinseco, presentazione interna curata, abitabilità posteriore, equipaggiamento completo, consumo moderato (4�4 disinseribile) Negativo: riprese e accelerazioni deboli, insonorizzazione perfettibile, visibilità posteriore ridotta, cattiva ricezione radio. Tecnica: SUV; 5 posti; lungh.: 4,34 m; bagagliaio: 442 l; 1,8 l turbodiesel, 150 CV, 300 Nm a 2000 giri/min; cambio a 6 marce, trazione integrale inseribile; da 0 a 100 km/h in 12,3 s; carico rimorchiabile: 1400 kg Consumo in prova: 7,3 l/100 km, autonomia: 821 km Prezzo: 43 200 fr. (1.8 HDi 4WD Exclusive).
La SUV Mazda CX-5 mostra un nuovo frontale destinato a fare proseliti. Fissati sulle portiere, i retrovisori sono soggetti a vibrazioni.
22
viaggi e tempo libero | touring 10 | 7 giugno 2012
Guadalupa: in alto, la spiaggia di Grande Anse. In basso, donne puliscono il pesce portato a riva dalle barche dei pescatori e una fresca cascata nella giungla.
I Caraibi al sapor di Francia Martinica e Guadalupa, due isole delle Antille che oltre al mare hanno in comune la bandiera di Francia. Più chic la prima, più naturale la seconda, entrambe sprigionano un esotismo temperato dall’influsso di Parigi.
› Immersi nell’acqua a 30 gradi che non
raggiunge l’ombelico, il gruppetto di turisti spizzica i variopinti bocconcini della cucina creola servendosi dal fondo del kayak adibito a buffet galleggiante… Très chic! I brindisi a base di «Planteur», il tipico cocktail di rum e frutta tropicale delle Antille francesi, si sprecano. Ma è il giusto premio dopo una mattinata trascorsa a remare sulle acque cristalline della baia del Vauclin, sotto i raggi del sole caraibico interrotti solo dall’ombra delle mangrovie. Questo «tour ecologico» è il modo migliore per contemplare da vicino il fragile ecosistema che lambisce la barriera corallina sul versante atlantico della Martinica.
L’agile e silenzioso kayak permette, infatti, di accostarsi al groviglio di mangrovie senza danneggiare in alcun modo la flora e la fauna. Inoltre, il suo fondo trasparente consente di osservare nitidamente i fondali di sabbia bianca della laguna.
Memorie coloniali | È davvero un posto singolare quest’isola delle Piccole Antille, l’arcipelago che fa da spartiacque tra l’Oceano Atlantico e il Mar dei Caraibi. In Martinica ci si sente come sospesi a mezz’aria tra la Francia, di cui è un Dipartimento d’Oltremare, e i Tropici. Della prima ha le strade, la segnaletica e… i gendarmi. Oltre, beninteso, all’euro. Dei Tropici ha la
natura: un mare color turchese, foreste lussureggianti, il calore del sole. Oltre, ovviamente, al calore della gente. Colonia per più di tre secoli, la Martinica divenne «francese» a pieno titolo nel 1946. Oggi i suoi abitanti sono in gran maggioranza discendenti degli schiavi deportati dall’Africa per lavorare nelle piantagioni di canna da zucchero. Testimonianze architettoniche dell’epoca coloniale si possono intravedere nella capitale Fort-de-France oppure tra le rovine dell’antica capitale Saint-Pierre, completamente rasa al suolo nel 1902 dall’eruzione del vulcano Pelee. Un po’ dell’atmosfera coloniale si può ancora respirare visitando una delle distillerie del pregiato «rhum agricole», il nettare della Martinica considerato dagli intenditori il rum migliore del mondo. Ne è un esempio la Maison Clément, storica distilleria risalente al XVIII secolo con annessa splendida villa padronale al centro di una vasta piantagione di canna da zucchero, da cui appunto si ricava il rum.
Giungla e cascate | Stessa sensazione di trovarsi a cavallo di due mondi si percepisce nell’isola «cugina» della Guadalupa. Tuttavia, sebbene si trovi a solo mezz’ora di volo dalla Martinica, la gente di qua tie-
7 giugno 2012 | touring 10 | viaggi e tempo libero
23
Grande-Terre
MARTINICA
Pointeà-Pitre GUADALUPA Basse-Terre
Fort-de-France
50 km
foto Antonio Campagnuolo, carta TCS Visuell
MAR DEI CARAIBI
Martinica: in alto, eco-tour in kayak trasparente nella baia del Vauclin. In basso, barriques e degustazione di rum nella distilleria Clément.
ne molto a distinguersi dai martinicani, ad esempio parlando appena può il loro francese «creolo», che a Guadalupa considerano la vera lingua nazionale. Molto particolare è anche la conformazione geografica, poiché Guadalupa è costituita in realtà da due isole (Basse-Terre e Grande-Terre) separate da uno strettissimo braccio di mare, largo al massimo 200 metri, che già di per sé è un’attrazione turistica. Le due isole sono diversissime tra loro, sia per caratteristiche naturali che per con-
dizioni climatiche. Più vasta e montagnosa, la Basse-Terre è anche più selvaggia, con un clima piuttosto umido e nebbioso. È il regno della foresta tropicale e delle piantagioni di banane. Dalla sua vetta più alta, il monte Soufrière (1476 m), scendono decine di rivoli d’acqua che danno vita ad una miriade di suggestive cascate, che a loro volta formano piscine naturali nel cuore della giungla. È qui che, durante i finesettimana, la popolazione ama rifugiarsi per trovare un po’ di refrigerio.
Da sapere Voli: con Air France da Ginevra, Basilea e Zurigo con scalo a Parigi; nel fine settimana collegamenti per Fort-de-France (Martinica) e Pointe-àPitre (Guadalupa) direttamente dall’aeroporto Charles de Gaulle Alberghi: in Martinica: Hotel Bakoua a Les Trois Ilets. In Guadalupa: Créole Beach Hôtel & Spa a Gosier, sulla Grande-Terre Cucina: in Martinica: ristorante «Le Zandoli» dell’hotel «La Suite Villa», Les Trois Ilets; «Le Petibonum», plage du Coin au Carbet. In Guadalupa: Restaurant Karakoli, Plage de Grande Anse Attività: in Martinica si raccomanda l’escursione in kayak che parte da Pointe Chaudière al Vauclin, www.flordo.com; alla Guadalupa una visita in battello della riserva marina di Grand Cul de Sac Marin con «Nico Excursions», www.nicoexcursions.com Informazioni: Atout France, Zurigo, tel. 044 217 46 00; www.franceguide.com Prenotazioni: www.viaggi-tcs.ch (rubrica: Mare & Sole). ac
Contrariamente a quel che suggerisce il suo nome, la Grande-Terre è invece la più piccola delle due isole di Guadalupa. È però quasi completamente pianeggiante, con coltivazioni di canna da zucchero a perdita d’occhio.
Spiagge da sogno | Benché sia sulla costa sud della Grande-Terre che si susseguono le spiagge più battute dai turisti, noi abbiamo trovato in Basse-Terre il concentrato di elementi che nell’immaginario collettivo sono diventati sinonimo di vacanze ai Caraibi: spiagge chilometriche di sabbia finissima, semideserte e bagnate da un mare azzurro e caldo come un idromassaggio. Si tratta della spiaggia di Grande Anse, la più lunga di tutto l’arcipelago, con la sua sabbia color caramello lambita da una vegetazione rigogliosa e da palme di cocco la cui ombra è puro godimento. Qui una tappa obbligata è la terrazza del ristorante «Karakoli» di Madame Lucienne, una figura molto popolare perché sempre vestita di bianco. Magari per sorseggiare l’ennesimo «Planteur» guardando le onde infrangersi. Antonio Campagnuolo
‹
Questo viaggio è stato organizzato dall’Ufficio del turismo francese Atout France.
Vacanze in Italia Adriatico
Adriatico
Isola d’Elba
Riviera Ligure
Abbruzzo
IL SANGUE È VITA
7 giugno 2012 | touring 10 | viaggi e tempo libero
Hundertwasser e la cultura della torba
25
Altenrhein San Gallo Altstätten
Per motivi geografici, il Canton San Gallo occupa in Svizzera un ruolo defilato che non merita: infatti, ci sono un sacco di prelibatezze turistiche. Ve ne presentiamo alcune fuori dai soliti percorsi.
A Staad sul Lago di Costanza, a due passi dal confine con l’Austria, si trova un castello incantato vicino alla rotonda dell’Aeroporto di Altenrhein. È l’unica opera su suolo svizzero del famoso artista austriaco Friedensreich Hundertwasser, morto all’inizio del 2000. Non è dunque necessario compiere un viaggio sino a Vienna alla Casa di Hundertwasser. La «Markthalle» (aperta sino a ottobre dalle 10 alle 17.30) è un magico cilindro architettonico, un mix di ristorante, galleria, negozi e spazio espositivo. Nell’originale edificio del 2002, alcune proiezioni permettono al visitatore di conoscere più da vicino l’originale artista. L’impulso alla curiosità architettonica venne dato da Herbert Lindenmann, che assieme ad alcuni volontari costruì questa struttura originale, che vale di certo la pena visitare (www.markthalle-altenrhein.ch). Nelle sue vicinanze si trova il porto di Altenrhein con un nuovo ristorante. hwm
foto hwm
Una sorpresa austriaca
Mercato coperto di Altenrhein: inconfondibile Hundertwasser.
Tradizione centenaria
Nella Schollenmühle si può osservare l’estrazione della torba.
Da sapere Canton San Gallo Nel sesto cantone svizzero per territorio (2026 km2) vivono 480 000 persone distribuite in 85 comuni. Il Ringelspitz con i suoi 3247 metri è la vetta più alta, mentre il punto più basso (396 m) è sul Lago di Costanza. San Gallo si estende sino al Lago di Zurigo e al Walensee. Città Oltre al capoluogo cantonale, con varie attrazioni, val la pena visitare anche: Wil, Bischofszell, Rapperswil, Buchs, Arbon, Rorschach. Un gioiello
La riserva naturale di Schollenriet presso Altstätten nella Valle del Reno offre uno scorcio nella tradizione dell’estrazione della torba, che nel frattempo è stata vietata per ragioni di protezione della natura. Al centro di un circuito di otto chilometri con 13 stazioni si trova la Schollenmühle costruita nel 1918 e chiusa nel 1998. Qui è possibile non solo osservare in scala 1:1 l’estrazione della torba (v. foto), ma nel vecchio mulino un’esposizione informa sulla storia della fabbrica della torba e della riserva naturale, dove vivono 430 piante, 8 specie di anfibi e 34 di libellule. In più si possono osservare le cicogne nel periodo della cova. Sul territorio, che si può guardare nella sua interezza dall’alto di una torre, vige il divieto di circolazione. Per questo motivo, è pratico avere con sé una bicicletta. Alla stazione FFS di Altstätten un cartello informativo indica il sentiero che può essere percorso anche a piedi. Informazioni: www.pro-riet.ch. hwm
sconosciuto ai più è Altstätten nella Valle del Reno con stradine tranquille e case dalla tradizione centenaria. Pernottamento/gastronomia Chi non desidera pernottare sulla riva del Lago di Costanza, può soggiornare nell’albergo a tre stelle Untertor ad Altstätten, che si trova nella porta medievale della città (www.hotel-untertor.ch). Integrato nell’albergo c’è il ristorante indiano Mumbai con prelibate pietanze (pranzo a buffet). Ferrovie Da Altstätten le Ferrovie dell’Appenzello vi portano sino a Gais
(AR) sulla rete a scartamento ridotto con tratte a cremagliera, che venne insignita del Premio Wakker. Al di sopra della Valle del Reno si trova la montagna Hoher Kasten (1794 m). Punto di partenza per il viaggio con la funivia è Brülisau (AR), dove vi sono i parcheggi. Escursioni Questo cantone è straordinario per far gite grazie ad una gran rete di percorsi. In particolare il Toggenburgo: oltre 50 itinerari segnalati e tour da trekking così come una dozzina di sentieri tematici aspettano gli ospiti in alta valle (www.toggenburg.org).
Altstätten è una cittadina nella Valle del Reno che sembra sempre agghindata a festa.
26
viaggi e tempo libero | touring 10 | 7 giugno 2012
Durante il giro di una settimana lo skipper Jochen impartisce anche lezioni gratis per la vita: non cedere mai il timone!
La famiglia in barca a vela Nessuno è troppo piccolo per poter stare al timone di uno yacht di 12 tonnellate. Sotto la direzione di uno skipper che vuol trasmettere la sua passione per il mare, le famiglie vivono il fascino della vela nell’arcipelago della Toscana con ogni tempo.
›
L’inesperienza si manifesta già all’imbarco sulla «Sundowner». Montagne di bagagli si ammucchiano sulla banchina del porto di Portoferraio sull’Isola d’Elba. C’è da vergognarsi a vedere quanto bagaglio ritengono sia indispensabile quattro adulti e quattro bambini. Probabilmente questo spettacolo si ripete ogni sabato, quando chi vuole partire all’avventura, pur essendo privo di esperienza, arriva al porto. Distribuiamo il bagaglio nelle nostre tre cuccette. Prima ancora che si sciolga una gomena, lo skipper Jochen von Hartz impartisce le indicazioni di sicurezza. Ci spiega tutto, dal giubbetto di salvataggio, passando dalla valvola, sino alla zattera di salvataggio gonfiabile con i razzi illuminanti e all’impianto radio con i numeri di emergenza. Nel far questo, va a pescare un paio di storie raccapriccianti dal suo archivio di marinaio. Il tanto ago-
gnato viaggio a vela sta diventando un esercizio di sopravvivenza? Jochen respinge questa idea con un sorriso e manda tutta la famiglia al supermercato. Chi fa le scorte crede in un futuro.
Allentare e calare | Il primo giorno veleggiamo sino alla baia di Marciana. Nel gergo marinaro significa: «Con il vento di scirocco in poppa, la barca si muove in direzione dell’isola con una velocità media di 6 nodi e percorriamo 15 miglia marittime». Tutto è nuovo e il comando di girare la nave grazie al vento in poppa, suona come una lingua straniera. «Non calare troppo!» grida il capitano Jochen per l’ennesima volta. Tutti sono contenti di questo controllo, perché il timoniere Christian è uno di noi e dunque un principiante della vela. Già tenere la rotta richiede concentrazione e sen-
sibilità. Tutti gli altri membri della famiglia si godono intanto la sensazione della vela e i bambini trovano che l’inclinazione dell’imbarcazione sia totalmente cool. Dagli spizzichi e bocconi delle parole che escono dalla radio si capisce che sta arrivando il maltempo. Ma dove? Lo skipper non si lascia cogliere di sprovvista e ha già riservato un posto barca nel porto. Durante la quiete prima della tempesta tutti si lanciano alla scoperta del profondo blu e della parte sommersa del nostro yacht di 12 metri. Jochen spiega l’importanza della pesante carena di ferro per la stabilità del veliero ed è visibilmente soddisfatto per l’interesse dimostrato alla sua ‹Sundowner›. Ah sì, le navi sono sempre femmine! La prossima domanda riguarda i ristoranti e nessuno si sorprende se il capitano anche in questo caso ha la proposta che accontenta tutti.
7 giugno 2012 | touring 10 | viaggi e tempo libero
27
Da sapere
foto Susi Schildknecht
Date: le gite familiari in barca a vela vengono organizzate da due sino al massimo 6–8 persone. Si prenotano uno o più posti e si fa vela con gente spinta dalle stesse motivazioni. Una famiglia può prenotare l’intera barca (prezzi su richiesta). Imbarco: ogni sabato sino al 3 novembre al porto di Portoferraio sull’Isola d’Elba. Prezzi: adulti 683 fr., bambini a seconda dell’età da 254 a 384 fr. Compresi sono otto giorni in barca a vela, cabina doppia di base con skipper che parla italiano. Non compresi: viaggio, tasse portuali e per carburante, vitto, pulizia finale (ca. 130 fr. pro yacht) così come assicurazione viaggio. Viaggio: in auto e traghetto Piombino– Portoferraio, in aereo all’Isola d’Elba o in treno o aereo sino a Pisa. Bus shuttle sino al traghetto a Piombino. Informazioni/prenotazioni: Eurotrek, tel. 044 316 10 00, www.eurotrek.ch. Sch
Vacanze in barca a vela accompagnate con competenza attorno all’Isola d’Elba – con o senza bambini – sono fonte di avventura, spasso e anche un’occasione di relax.
Vento e onde ci costringono per un giorno in porto. La pausa ordinata dalla meteo e dallo skipper fa bene alla mente e al corpo. Facciamo colazione per ore, giochiamo a carte, leggiamo, sonnecchiamo e passeggiamo nella vecchia Marina pittoresca per i maestosi alberi dei velieri. Sina (12 anni), Andrej (11), Elena e Fabian (9) sono contenti di essere portati su una spiaggia a bordo della scialuppa. Un posto ideale per far ri-
vivere le avventure dei pirati lette sui libri o viste nei film. Negli altri giorni invece il mare era liscio come l’olio. Mentre puntiamo sull’Isola Capraia, lo skipper Jochen allunga il naso in avanti per sentire che aria tira. Ben presto non c’è un alito di vento e lo yacht barcolla. Questo movimento laterale fa diventare verdi i visi dei nostri due bambini! E come se non bastasse, anche il vento non accenna
a rialzarsi, e allora Jochen accende i motori e al suono dei cilindri entriamo in porto. L’attività qui è intensa dato che i segnali indicano che nella notte arriverà una tempesta. Il maestrale arriva in fretta e maltratta le orecchie con urla come di una sirena che lancia di continuo l’allarme. Un’esperienza acustica straordinaria: raffiche di vento strapazzano le funi, migliaia di occhielli in metallo tintinnano al contatto con gli alberi, l’atmosfera è elettrica a causa di questo mix tra sbattere, scricchiolare e ululare. Su ordine di Jochen controlliamo di continuo le boe e le funi. «Sailors work is never done», commenta lui. A far vela si imparano molte cose per la vita… ma anche senza far vela. La gita sull’isola ventosa, un tempo luogo di destinazione dei carcerati, rimane impressa nella mente. Ma anche il gironzolare al porto, ammirare dal bar il mare, parlare del più e del meno, e il profumo delle pizze leggendarie sono un bel ricordo.
Esperienza impressionante | La natura ci permette infine di navigare sino all’Isola d’Elba. Al timone si mettono piccoli e grandi volontari che tentano di mantenere la rotta. I venti lunatici mettono alla prova il timoniere. Le indicazioni dello skipper sono una sfida solo nel metterle in pratica. Rallentiamo e con una punta di orgoglio gettiamo l’ancora a Portoferraio e riceviamo la conferma delle miglia marittime. Poi Jochen lascia che i genitori rimettano a posto la «Sundowner» e lui se ne va con i ragazzi nella migliore gelateria del porto.
‹
Susi Schildknecht
28
viaggi e tempo libero | touring 10 | 7 giugno 2012
Villaggio Reka di Hasliberg Scoprite un angolo sconosciuto dell’Oberland bernese: l’Haslital, una regione selvaggia e tranquilla, ideale per una lunga passeggiata ritemprante.
‹
Info Touring Per ogni informazione sul villaggio Reka di Hasliberg, tel. 031 329 66 99, www.reka.ch
foto ald
›
Laghi idilliaci di montagna, sentieri panoramici, natura lussureggiante: questi sono gli atout della Valle dell’Hasli, nei pressi di Meiringen (BE). In coppia o in famiglia, il villaggio turistico Reka di Hasliberg mette a disposizione degli spaziosi appartamenti con balcone e cucina completamente equipaggiata. Il villaggio offre anche numerose possibilità di svago per i bambini: piscine, biliardo, ping-pong, parco giochi, campo di unihockey. Le attività non mancano, nemmeno in caso di cattivo tempo. jop
I figli possono giocare in acqua e i genitori hanno spazio per nuotare.
Paradiso per bimbi e bonus ai genitori Non è un caso che l’Hotel Lago di Lugano sia un indirizzo per vacanze famigliari. L’albergo riesce a coniugare il divertimento per i bambini con il riposo per i genitori.
› A pochi passi dall’ingresso dell’albergo Il villaggio Reka di Hasliberg (BE) offre ai bambini numerose attività.
Novità Viaggi TCS
Sri Lanka esclusiva Viaggio dei lettori Una delle attrazioni di questo Viaggio dei lettori è l’avventura con l’esclusivo treno Vice Roy da Kandy alle piantagioni di tè a Nuwara Eliya. Storia antica, incontri, arte culinaria e insegnamenti dei segreti delle piante curative. Date: 26.10– 5.11.2012 e 23.11–3.12.2012, da Zurigo (in tedesco), 9–19.11.2012 da Ginevra/Zurigo (in francese) da 3750 fr. Prenotazioni: info@ manta.ch o www.viaggi-tcs.ch/srilanka.
si è già in Italia. Un arco trionfale con la bandiera tricolore lancia il segnale: siete entrati nell’enclave di Campione d’Italia. Un’atmosfera internazionale avvolge l’Hotel Lago di Lugano a Bissone sul Ceresio. Il Casinò di Campione sembra così vicino da poterlo toccare ed è in effetti raggiungibile in dieci minuti a piedi. Ma per sfogarsi con il gioco, almeno i piccoli ospiti possono rinunciare al Casinò.
Va bene a tutti | Nell’area dell’albergo siete serviti al meglio. Avete a disposizione una piscina con vasca per bambini e svariate possibilità di sport acquatici e di svago. In albergo lo spazioso Club Pinocchio offre ai bambini dai 3 ai 15 anni un divertimento su misura per la loro età. Mentre i piccoli possono sbizzarrirsi in un mondo di fantasia con un parco giochi interno, un locale per lavoretti manuali e tanto altro, sempre sotto l’occhio attento di un adulto, le istruttrici accompagnano i ragazzi più grandi a guidare i gokart. Anche i più piccoli, dai sei mesi ai tre anni, sono intrattenuti nel Baby Club Piiingu. Se i bambini si divertono in tutta sicurezza e si sentono bene, allora anche i genitori possono godersi le vacanze familiari. E per essere ferie ottimali, anche
i genitori devono poter godere di un’offerta su misura. L’Hotel Lago di Lugano ha gli spazi necessari, inclusa l’offerta gastronomica. L’albergo è attorniato da un parco direttamente sul Ceresio e invita ad assaporare la quiete con vista mozzafiato sul lago, sul Monte San Salvatore e sulla città di Lugano. Il soggiorno sulle rive del lago è un piacere. E nonostante il turismo ticinese soffra della concorrenza italiana a causa del franco forte, la direttrice dell’albergo di Bissone, Sandra Dissertori, si dice soddisfatta delle prenotazioni per l’imminente stagione estiva. «Per quanto riguarda le prenotazioni dalla Germania – afferma – siamo addirittura al di sopra del livello dell’anno passato». Di queste, l’80–90 percento rappresentano delle famiglie. E di certo non vengono qui per il Casinò di Campione.
‹
Robi Wildi Info Touring Per la stagione estiva è stata lanciata la nuova «Ticino Card». Pagando 87 franchi si possono utilizzare per tre giorni tutti i mezzi di trasporto pubblici del cantone e si può approfittare dell’ingresso gratuito a parchi divertimenti, musei e piscine. Chi prenota almeno cinque notti nell’Hotel Lago di Lugano, riceve la «Ticino Card» gratuitamente. Informazioni dettagliate sui seguenti siti Internet: www.cartaturisticaticino.ch; www.hotellagodilugano.ch.
pubblicitĂ
Prossima edizione 21.06.2012 05.07.2012 02.08.2012
Ultimo termine 11.06.2012 25.06.2012 23.07.2012
31
7 giugno 2012 | touring 10 | sezione ticino
Un’annata tutta d’oro La Sezione Ticino del TCS ha celebrato la sua annuale assemblea dei delegati a Bellinzona approvando i conti 2011, che si sono chiusi ottimamente. Dibattuti anche alcuni scottanti temi politici inerenti alla mobilità cantonale e nazionale. vedì 10 maggio all’Espocentro di Bellinzona, dove a salutarli c’erano il presidente del Gruppo TCS del Bellinzonese ing. Nelio Rigamonti e il neo sindaco della capitale cantonale Mario Branda. Dopo la tradizionale premiazione dei migliori 12 apprendisti del ramo auto-meccanico, il presidente sezionale avv. Carlo Vitalini ha toccato i punti salienti dell’esercizio 2011, sottolineando che si trattava del primo svolto dall’attuale segretario Roberto Morandi. A quest’ultimo Vitalini ha tributato un caloroso elogio: «Non era un compito semplice mantenere il livello di eccellenza che per anni ha caratterizzato la gestione della nostra Sezione e del nostro Centro tecnico». In effetti, le lodi a Morandi si giustificano ampiamente se si dà uno sguardo al consuntivo di bilancio: il 2011 della Sezione Ticino si chiude con un attivo di 430 000 franchi, ciò che permette per l’ennesima volta di non aumentare le quote sociali il prossimo anno. Un’ottima annata, dunque, evidenziata anche dalla relazione del Tesoriere Fausto Filippini.
Presi a modello | Ottimi anche i risultati di ogni singola attività della Sezione, a partire dal Punto di contatto integrato nel Centro di Rivera, che ha fatto registrare un enorme numero di visite, acquisti e contatti telefonici da parte dei soci. Un successo che consente alla Sezione Ticino di essere vista «come un esempio» dalla sede centrale. Un riconoscimento, questo, che dà ulteriore forza alla riconquista ticinese del seggio nel Consiglio d’amministrazione del Gruppo TCS e alla nomina di Vitalini alla vicepresidenza nazionale. Tra i corsi di guida, va segnalato l’andamento molto positivo delle giornate della
ald
› I delegati sezionali si sono ritrovati gio-
«due fasi» per i neo conducenti, che hanno segnato un aumento impressionante di frequentatori. A tale proposito, il presidente ha annunciato l’avvio di un progetto che consentirebbe di prolungare l’attività formativa sulla pista di Quinto anche durante l’inverno. Il 2011 è stato eccellente pure per i collaudi ufficiali, ancora in crescita rispetto all’anno precedente, «grazie all’ottima collaborazione con l’Ufficio Circolazione di Camorino».
Questioni politiche | Dopo aver illustrato ai delegati il nuovo servizio TCS Ambulance, che amplia le prestazioni fornite dal Libretto ETI, Carlo Vitalini ha affrontato alcune delicate questioni di politica dei trasporti: paventato aumento a 100 franchi del contrassegno autostradale, limiti di velocità nel Mendrisiotto ed eco-incentivi. «No all’aumento sconsiderato della vignetta», ha tuonato Vitalini. Più complessa la situa-
A Lugano le strisce continuano a comunicare È iniziata la seconda fase della campagna di sensibilizzazione degli utenti della strada, ideata dalla Polizia comunale di Lugano in collaborazione con il Gruppo del Luganese del TCS, alla quale ha aderito «Strade più sicure». Di recente sono stati posati 44 nuovi pannelli adesivi demarcanti una zona d’attesa in prossimità di 22 passaggi pedonali in altrettanti punti
nevralgici della città di Lugano, da Trevano a Pazzallo, fino a Cassarate, Viganello e Pregassona. Così come per la prima fase dello scorso autunno, grazie all’accattivante grafica ed alle indicazioni «1° Fermati, 2° Guarda, 3° Attraversa!», le strisce «comunicanti» ricorderanno per i prossimi mesi ai pedoni, in modo semplice e divertente, il corretto comportamento da adottare nell’attraversare la strada.
zione per il limite generale di 100 km/h sull’autostrada del Mendrisiotto, ora che il Tribunale federale ha trasmesso all’Ustra il ricorso del TCS. Riguardo ai ventilati 80 km/h durante le ore di punta, Vitalini ha spiegato: «Ne abbiamo parlato con Marco Borradori, in vista di soluzioni che possano mettere tutti d’accordo». Per quanto concerne, infine, gli incentivi fiscali per i veicoli ecologici, il presidente sezionale ne ha stigmatizzato l’applicazione caotica da parte del Cantone, che ha suscitato «dubbi e perplessità» tra gli utenti. Come ospite d’onore è intervenuto il consigliere nazionale Fabio Regazzi, co-presidente del Comitato per il completamento del Gottardo, di cui fa parte anche il TCS. Dopo aver perorato – cifre alla mano – la causa della costruzione di un secondo tunnel in vista dei futuri lavori di risanamento, Regazzi ha chiuso il suo intervento con un secco: «No all’isolamento del Ticino». ac
‹
Una campagna di comunicazione attiva accompagna il progetto, tramite la distribuzione di volantini per informare, non solamente i pedoni ma anche i conducenti dei veicoli, sul corretto atteggiamento da adottare in prossimità degli attraversamenti pedonali. Le parole d’ordine sono: controlla, rallenta, fermati! Viene così accentuata l’importanza della comprensione tra pedone e conducente, quale mezzo d’azione nella prevenzione degli incidenti della strada. gri
32
club e soci | touring 10 | 7 giugno 2012
L’educazione stradale vissuta come una bella esperienza Divertimento, tensione ed emozione sono stati vissuti da 140 ragazzi alla Giornata dell’educazione stradale nella Svizzera nordoccidentale 2012 tenutasi nella sala multiuso di Lenzburg. Quattro di loro si sono qualificati per il concorso europeo in Polonia.
› La Giornata per l’educazione stradale del-
la Svizzera nordoccidentale «Sicher auf Rädern» («Sicuri sulle ruote») è stata realizzata dal Touring Club Svizzero in stretta collaborazione con i corpi polizia cantonali di Berna, Basilea Città, Soletta e Basilea Campagna, nonché con l’associazione delle polizie municipali e regionali del Canton Argovia, così come con la polizia della Città di Olten.
Imparare giocando | Si sono dati appuntamento a Lenzburg ragazzi di dieci e dodici anni provenienti da cantoni e città. Sono stati preventivamente scelti dagli istruttori stradali delle polizie cantonali. L’evento ha avuto inizio già alle 9. Il livello del rumore
nella sala multiuso era alto, dapprima giocoso poi, come d’incanto, si è fatto serio. L’atmosfera festaiola si è trasformata in una quiete emozionante, nel momento in cui l’acuto di una sirena ha dato il via. In diverse postazioni i ragazzi hanno potuto imparare come ci si deve comportare nell’odierna situazione stradale. Le dieci regole d’oro per una guida sicura con il monopattino è stato il tema di una postazione. Così, ad esempio, si spiega il valore di frasi come «porta il casco così come proteggi le ginocchia e i gomiti» o «prima di mettere il piede sul freno, appoggia il piede libero sul terreno». Ai giovani utenti della strada si spiega anche dove possono circolare con i loro monopattini e dove no, un
tema ritenuto estremamente importante dal corpo insegnanti che ha accompagnato gli allievi. Sempre più giovani si recano a scuola con questi veicoli piccoli e pratici (cfr. «Touring» 8/2012).
L’angolo morto | Il momento più appassionante per i ragazzi è stato quando si sono recati sul percorso di abilità. Si è dovuto percorrere un sentiero delimitato da «coni stradali» e una mini rotonda, senza mai mettere giù il piede dal veicolo. Gli istruttori stradali hanno dapprima mostrato ai bambini, come si fa e a cosa si deve prestare attenzione. Poi la prova ha avuto inizio: ogni bambino è andato sul percorso, provvisto perfino di asperità costruite per l’oc-
I ragazzi si divertono sul mini monopattino. Guidare su un percorso a forma di otto senza appoggiare il piede non è facile.
Il lato oscuro della rotonda: durante la spiegazione sono sorte molte domande. I vincitori: Chanelle Widmer, Tamara Lucic, Dario Roth e Liam Vonderach.
7 giugno 2012 | touring 10 | club e soci
casione. Circolare nel traffico con sicurezza in sella ad una bicicletta è stato l’obiettivo di un’altra postazione. I ragazzi hanno trovato particolarmente impressionante la stazione dell’«angolo morto». Per la prima volta hanno potuto osservare la strada attraverso gli specchietti retrovisori, seduti nell’abitacolo di un enorme camion. A destra, accanto al camion, è stato fatto scorrere un pupazzo su una bicicletta. Ed ecco che: improvvisamente il pupazzo è scomparso dagli specchietti. La strada è apparsa libera e se fossero stati i camionisti, i bambini avrebbero svoltato a destra. «Ma attenzione», ha avvertito l’istruttore, «adesso avreste investito il ciclista». Infatti: «Nell’angolo morto non si è visibili al camionista. Collisioni con camion che svoltano a destra possono provocare gravi ferite». Per sicurezza, anche gli scolari dovrebbero fermarsi dietro a un camion e proseguire soltanto «se si è stabilito un contatto visivo con il conducente del veicolo». Nella rotonda in mini formato ci si è confrontati con difficili questioni: chi ha la precedenza in quale situazione? Cosa si fa se di colpo la rotonda è «intasata»? Altre postazioni erano anch’esse dedicate a importanti temi della circolazione stradale, come
33
ad esempio il tema «Visibilità e casco». È un bene che ci fossero delle pause, ad esempio quella di mezzogiorno durante la quale sono stati mangiati gli spaghetti in mensa. In seguito si è andati avanti sino a metà pomeriggio. Poi è risuonato di nuovo la sirena. La «competizione» è terminata.
Undici felici | Col fiato sospeso sono rimasti tutti sino al momento della valutazione. E finalmente sono stati letti i nomi di undici bambini, che si sono qualificati allo stesso livello. Così si è tenuto lo spareggio sul percorso di abilità sino a che due ragazze e due ragazzi hanno vinto la gara: Tamara Lucic (12 anni, Zofingen), Chanelle Widmer (10 anni, Bad Zurzach), Liam Vonderach (10 anni, Kleindöttingen), tutti del Canton Argovia, e Dario Roth (10 anni, Walperswil, Canton Berna). Possono così partecipare al 27° Concorso europeo dell’educazione stradale della FIA (Federazione Internazionale dell’Automobile) che avrà luogo dal 21 al 24 settembre a Bochnia (Polonia).
Il tema dell’angolo morto nel camion…
Missione del TCS | Per gli scolari dei quattro cantoni Argovia, Berna, BasileaCampagna e Basilea-Città la giornata è stata «un super evento», come molti di loro hanno detto. Il vicepresidente del TCS non-
… ha estremamente impressionato gli scolari.
ché presidente della Sezione TCS di Argovia, Thierry Burkart, che ha osservato il grande evento, si è detto soddisfatto dell’entusiasmo dei ragazzi. Il Touring Club Svizzero si sente confermato nel proprio lavoro. Da molti anni il club s’impegna nella sicurezza stradale. Si tratta di mostrare agli utenti del traffico i pericoli della strada: «Vogliamo influenzare il comportamento nella circolazione dei partecipanti, mediante campagne di prevenzione degli incidenti e di educazione stradale», afferma Burkart. Kurt Venner
‹
foto Kurt Venner
L’idea di base
Un’immagine dice più di mille parole: piccoli visi raggianti dopo una giornata impegnativa.
L’idea della Giornata dell’educazione stradale è stata concepita suddividendo la Svizzera in quattro regioni (Svizzera occidentale, Svizzera nordoccidentale, Svizzera centrale e Ticino, Svizzera orientale). Ogni anno in una di queste regioni viene indetta la giornata, e così si costituisce un turno di quattro anni. Con il giorno dell’educazione stradale si mira a sottolineare l’importanza dell’educazione stradale tra i genitori, a scuola e nel pubblico in generale. Il fatto che sia organizzato anche un concorso rende ancora più motivati i giovani partecipanti. ve
Set di 3 valigie
ultraleggere e resistenti
• Ultraleggere e antiurto grazie all’esclusivo guscio in policarbonato • Molto più leggere rispetto a comuni valigie rigide di pari dimensioni • Sistema rotelle a 360° per una maggiore maneggevolezza, ad es. i in treno o all’aeroporto a pe r t r • Cerniere robuste e scorrevoli e f Of TCS • Design moderno ed elegante soc i • La chiusura a combinazione con funzione TSA (Transportation Security Adminiet 9.–/s stration) integrata protegge la valigia da Fr. 2e9di Fr. 598.– invec qualsiasi apertura indesiderata • La chiusura TSA è necessaria per i voli intercontinentali, in quanto nel caso di successivi controlli di sicurezza i normali lucchetti vengono forzati dalle autorità • Doppie maniglie per due modalità di trasporto (verticale e orizzontale) • Manico telescopico per una corretta postura • Interno con due comparti separati ed elastici ferma-abiti, per vestiti senza pieghe e una migliore funzionalità grazie ai due spazi disponibili • Tasche integrate per scarpe, cosmetici, biancheria ecc. • Cerniera a soffietto espandibile Versione L: 66 (102) x 43 x 29 cm (A x L x P) (+45 mm) per un maggior volume Peso: 4,1 kg (per le versioni XL + L) • Le 3 valigie occupano poco spazio, in Novità: con pratico quanto sono inseribili una nell’altra Versione M: sacco «lavanderia» per • 2 anni di garanzia 55 (102) x 35 x 24,5 cm (A x L x P) capi umidi.
50% l e d o scont
Versione XL: 76 (103) x 52 x 34 cm (A x L x P) Peso: 5,0 kg
Peso: 2,7 kg
360° + 45 mm
La chiusura a combinazione con funzione TSA integrata protegge da qualsiasi apertura indesiderata.
Cerniera a soffietto espandibile (+45 mm) per un maggior volume (per le versioni XL + L).
Sistema rotelle a 360° per una maggiore maneggevolezza.
Tagliando di ordinazione Ordino a prezzo di favore più spese di spedizione Fr. 14.50 set
WELLTRAVEL set di 3 valigie
Comparti separati con tasche integrate per scarpe, cosmetici, biancheria ecc. per una migliore funzionalità. Termine di invio: 30 agosto 2012 fino ad esaurimento delle scorte
Fr. 299.–/set invece di Fr. 598.–/set (N. art. 90116.20)
Cognome:
Nome:
E-mail:
Indirizzo:
NAP/Luogo:
Tel. (diurno):
N. socio TCS:
Data:
Firma:
Inviare il tagliando a: TCS, «Touring Shop», Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna; fax 058 827 50 25; e-mail: touringshop@tcs.ch; per domande: TCS, «Touring Shop», tel. 058 827 35 15 (non si accettano ordinazioni per telefono). Ditta partner/spedizione: Max Versand, 8340 Hinwil, tramite posta, solo in Svizzera e nel Liechtenstein.
7 giugno 2012 | touring 10 | club e soci
35
«Cogliamo lo slancio» Alla vigilia dell’Assemblea dei delegati a Soletta, Peter Goetschi, dal 1° gennaio 2012 presidente centrale del TCS, traccia una panoramica fra passato e futuro.
› In quanto presidente della Sezione Fri-
burgo, Peter Goetschi (46 anni) conosce davvero bene la procedura dell’Assemblea dei delegati nazionali del TCS. Tuttavia, rispetto alle edizioni precedenti sussiste un’importante differenza: Goetschi non siede «solo» nel plenum, ma come presidente centrale dirigerà per la prima volta l’AD ordinaria del maggiore club della mobilità della Svizzera. Una ragione sufficiente per tastare il polso del presidente.
Ascoltare | Dalla sua elezione a massimo rappresentante del TCS, avvenuta durante un’AD straordinaria, fino ad oggi Peter Goetschi si è immerso completamente nelle questioni del TCS. A tempo pieno dall’inizio dell’anno, dopo aver concluso la sua attività col precedente datore di lavoro. «Come presidente sezionale conoscevo già molte cose, ma se si guarda dietro alle quinte dell’associazione centrale con i suoi 1600 collaboratori, si è sopraffatti dall’intensità e dalla varietà del lavoro», spiega Goetschi, che ha il suo ufficio principale a Berna. In precedenza lavorava a Friburgo, dove alcune volte alla settimana poteva rientrare a casa per pranzo e mangiare in famiglia con i figli. È comunque la sola cosa che Peter Goetschi rimpiange, altrimenti il suo lavoro lo soddisfa sotto ogni aspetto: in una prima fase ha cercato il contatto con i differenti dipartimenti della sede centrale a Ginevra, dove in linea di massima vorrebbe essere presente una volta alla settimana, per «sentire» meglio l’intero sistema del club centrale.
Goetschi ha già potuto fare una constatazione: «C’è una tipica varietà svizzera per come sono organizzate le sezioni». E questa è un’ammissione da non sottovalutare nell’ottica dell’armonizzazione delle prestazioni e delle procedure.
argomentare in modo costruttivo e a discutere in modo mirato». E precisa subito che nel lavoro politico giocano un ruolo molto importante anche le sezioni del Touring Club Svizzero.
Restare costruttivi | Tra i compiti del presidente centrale ci sono anche quelli di figura di riferimento e di ambasciatore del TCS: per quanto possibile ha già incontrato i primi esponenti delle organizzazioni analoghe e dei club della mobilità europei. Di recente, Peter Goetschi ha fatto anche parte di una delegazione che si è incontrata con la ministra dei trasporti Doris Leuthard. A proposito di politica: a dipendenza del tema non sarà sempre il presidente centrale a parlarne in pubblico, ma di volta in volta lo specialista più adatto. Goetschi si atterrà allo stile tenuto sinora dal TCS nella politica dei trasporti: «Vogliamo continuare ad
Peter Goetschi è quello di regolare la successione del dimissionario direttore generale Bruno Ehrler. Inoltre, dovrà essere adottata la strategia per decidere in quale direzione dovrà evolversi il TCS. E Goetschi dichiara: «In ogni caso stiamo entrando in una nuova era, dove il contesto generale è mutato». Ma è appena stato pubblicato uno studio (cfr. pagina 9) che mostra quanto sia importante il valore della mobilità: «Questa è una grande opportunità per il TCS», afferma Peter Goetschi con gli occhi che brillano. E aggiunge: «Approfittiamo dello slancio che abbiamo». Heinz W. Müller
Nuova era | Un compito prioritario per
‹
tende immischiarsi nel modo più assoluto negli affari operativi. «Ho un’altra missione», dice il bilingue friburghese, che è stato eletto alla presidenza specificamente per le sue capacità di costruttore di ponti. In particolare vuole conciliare maggiormente le esigenze e le attività del club centrale con quelle delle sezioni. Per far ciò può contare sulla nuova struttura degli organi sociali: tutte le sezioni sono nuovamente rappresentate nel Consiglio d’amministrazione, presieduto da Peter Goetschi, dunque tutte si trovano sullo stesso livello informativo. Un presidium di più persone assicura che la gestione sia svolta speditivamente. Il nuovo presidente centrale non ha ancora completato il suo giro di visite tra le sezioni, per raccogliere input importanti. Ma
Christian Knörr
Costruttore di ponti | Tuttavia, non in-
Il nuovo presidente centrale Peter Goetschi ha avuto molti colloqui nella fase iniziale.
7 giugno 2012 | touring 10 | club e soci
37
Prezzi e prestazioni TCS telefono 0844 888 111 o www.tcs.ch TCS Societariato www.tcs.ch Motorizzati (automobilisti e motociclisti) a seconda della Sezione e pro rata TCS Tessera partner/giovani Fr. 44.– Non motorizzati Fr. 32.– Cooldown Club membercard Fr. 66.– Ciclisti (con TCS Velo Assistance Casco 2000) Fr. 37.– Juniores (con TCS Velo Assistance Casco 2000) a seconda della Sezione Quota per socio campeggiatore TCS (solo se già socio motorizzato o non motorizzato) Fr. 55.– (camping club AG: + Fr. 7.–; ZH: + Fr. 5.–)
TCS Carta Aziendale www.tcs.ch/azienda Per veicoli aziendali Soccorso stradale da Fr. 134.– Protezione giuridica circolazione da Fr. 111.– TCS Card Assistance www.cardassistance.tcs.ch per tutta la famiglia Fr. 28.– 20% di sconto per i titolari del Libretto ETI TCS Protezione giuridica www.assista.ch TCS Assicurazione protezione giuridica Circolazione «Ind.» Fr. 66.– «Fam.» Fr. 96.– Privata senza sottoscrivere la circolazione «Famiglia» Fr. 245.– «Individuale» Fr. 225.– Privata con circolazione già sottoscritta «Famiglia» Fr. 215.– «Individuale» Fr. 192.– Immobili Fr. 60.– TCS Assicurazione auto www.tcs-assicurazione-auto.ch Responsabilità civile, casco parziale, casco collisione, capitale incidente, protezione del bonus, danni di parcheggio 0800 801 800 Assicurazioni due ruote www.assistancetcs.ch TCS Velo Assistance con assistenza e casco fino a Fr. 2000.– Fr. 25.–* copertura casco fino a Fr. 5000.– Fr. 80.–* copertura casco fino a Fr. 7500.– Fr. 172.–* TCS Moto Assistance (soccorso stradale e assistenza) Fr. 41.–* Ai motociclisti in Svizzera e all’estero * prezzi soci TCS Carte di credito TCS TCS MasterCard Gold TCS MasterCard TCS MasterCard Load&Go TCS MasterCard COOLDOWN CLUB
Fr. 100.– Fr. 50.– Fr. 25.– Fr. 0.–
Infotech www.infotechtcs.ch Il TCS sottopone a test veicoli ed accessori e mette a disposizione dei soci informazioni raccolte e redatte in modo competente e neutrale. Test&Training www.test-e-trainingtcs.ch Sconti sui prezzi dei corsi di perfezionamento di guida nei centri di Lignières, Plantin, Betzholz, Stockental e Emmen. Formazione in due fasi www.2fasi.tcs.ch Corsi obbligatori per la licenza di condurre. TCS Viaggi www.viaggi-tcs.ch TCS Viaggi 0844 888 333 TCS Camping www.campingtcs.ch 058 827 25 20 TCS Hotels Schloss Ragaz, Bad Ragaz www.hotelschlossragaz.ch 081 303 77 77 Bellavista, Vira Gambarogno www.hotelbellavista.ch 091 795 11 15 Ciclo e svago tcs www.bici.tcs.ch
Philippe Riedi
TCS Libretto ETI www.eti.ch Europa motorizzato «Famiglia» Fr. 103.– Europa motorizzato «Individuale» Fr. 75.– Europa non motorizzato «Famiglia» Fr. 77.– Europa non motorizzato «Individuale» Fr. 65.– Estensione Mondo «Famiglia» Fr. 88.– Estensione Mondo «Individuale» Fr. 70.– Spese di cura Europa Fr. 32.– Spese di cura fuori Europa Fr. 45.–
Grande festa a Derendingen L’apertura del sesto centro di sicurezza stradale del TCS a Derendingen (SO) è stata celebrata con una grande festa popolare, che includeva voli in elicottero, strutture per festeggiare e prove di guida in pista. La cerimonia d’inaugurazione ufficiale era andata in scena il giorno prima con molti ospiti di primo piano ed esponenti del TCS. In foto: la consegna della chiave tra Markus Serafini (Test & Training tcs, a destra) e il direttore del centro Clemens Stalder. Nel suo discorso, il presidente centrale Peter Goetschi ha posto l’accento sull’importanza del nuovo impianto. Il TCS è il maggior offerente di corsi di perfezionamento per automobilisti; nell’ultimo anno in 46 000 hanno frequentato corsi del genere, tra i quali molti neo conducenti nell’ambito della formazione in due fasi. Spesso, molti di questi ultimi dimenticano di annunciarsi in tempo per i corsi obbligatori di formazione (www.tcs.ch > Corsi). hwm
«Show your Card» in tutto il globo
Importazione diretta di automobili
Un mondo di sconti con la tessera TCS
Attenzione alla procedura giusta
Molti soci avranno notato che sulla tessera del TCS cappeggia un logo rosso-bianco-blu con la scritta «Show your Card». Per chi ancora non lo sapesse, rammentiamo che si tratta del programma che dà diritto a vantaggi e riduzioni in tutto il mondo. Al programma aderiscono, infatti, i 24 club europei partner del TCS più i club automobilistici nordamericani. La lista completa e le modalità per ottenere gli sconti, in Svizzera e nel mondo, si possono visionare sul sito www.risparmi.tcs.ch. Qui si può stampare anche la carta «TCS Discount USA e Canada» che dà diritto alle riduzioni in quei paesi. Allora, buone vacanze… a prezzo ridotto! tg
L’importazione diretta di auto è molto in voga ultimamente. Per non avere brutte sorprese al momento di tirare le somme, si consiglia di consultare la brochure informativa «Importazione diretta dell’automobile», elaborata dal dipartimento Consulenza mobilità (MoBe) del TCS. L’opuscolo, scaricabile su www.tcs.ch (Auto& Mobilità > Mercato delle auto), elenca le disposizioni e la procedura corretta di cui deve tenere conto il consumatore per importare un veicolo dalla UE o dagli USA (dazi doganali, norme tecniche, certificati ecc.). Allo stesso indirizzo web si può scaricare l’info-guida con le previste sanzioni CO2 sulle auto d’importazione diretta. ac
Acqua ad alta pressione contro lo sporco Lavasuperfici
Spazzola larga
Spazzola rotante
• Ideale per tutti i lavori di pulizia fuori casa, in garage e giardino • Pressione di lavoro 110 bar (pressione max. 150 bar) • Con serbatoio detergente, quantità di detergente a regolazione continua • Dispositivo di avvolgimento per il tubo dell’alta pressione • Portata 380 litri/ora • Pistola con accensione/arresto automatico di pompa e getto d’acqua • Perfetta manovrabilità grazie alle robuste e agili ruote • Archetto di spinta per un facile trasporto • Grande raggio d’azione grazie al tubo dell’alta pressione di 8 m • Tutto compreso, non occorre alcun accessorio supplementare
Adattatore flessibile
ri letto i r e r t a p ng Offe di Touri %
l 40 e d o sconFrt. 298.r8. 409/8p.–z
Incluso pratico set di accessori
di invec
F
Ugello a bassa pressione e dispositivo per l‘utilizzo di detergente
Dati tecnici
Lavasuperfici, spazzola larga, spazzola rotante, lancia con ugello mangiasporco (ugello rimovibile), ugello a bassa pressione e dispositivo per l’utilizzo di detergente, adattatore a 45°, adattatore flessibile, lancia con ugello Vario per la regolazione della pressione (ugello non rimovibile)
Pressione max. 150 bar Portata nom. 1350 Watt Dimensioni 30 x 80 x 50 cm (L x A x P) Cavo di rete 5 metri Peso 10,6 kg Garanzia 2 anni
Adattatore a 45°
Tagliando di ordinazione Ordino a prezzo di favore più spese di spedizione Fr. 9.50: pz
TOMPOWER Idropulitrice ad alta pressione
Fr. 298.80/pz
Termine di invio: 30 agosto 2012 fino ad esaurimento delle scorte invece di Fr. 498.–/pz (N. art. 90140.00)
Cognome:
Nome:
E-mail:
Indirizzo:
NAP/Luogo:
Tel. (diurno):
N. socio TCS:
Data:
Firma:
Inviare il tagliando a: TCS, «Touring Shop», Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna; fax 058 827 50 25; e-mail: touringshop@tcs.ch; per domande: TCS, «Touring Shop», tel. 058 827 35 15 (non si accettano ordinazioni per telefono). Ditta partner/spedizione: Max Versand, 8340 Hinwil, tramite posta, solo in Svizzera e nel Liechtenstein.
7 giugno 2012 | touring 10 | la pagina dei lettori
forum
41
il concorso
Cara benzina… «Touring» 8/2012
Si può essere tranquillamente a favore di un aumento del carburante, fintanto che si possono utilizzare i mezzi pubblici per raggiungere il posto di lavoro. Se però con i trasporti pubblici si arriva al lavoro solamente alle 9, quando invece questo inizia già alle 7, si deve utilizzare la propria auto, volenti o nolenti. Jost Ziegler (@) Meno strisce, più fluidità
Abito a Winterthur e ho un secondo domicilio a Interlaken. Io mi meraviglio di quante poche strisce pedonali s’incontrino in quest’ultima città. A mio avviso è un bell’esempio di come il traffico possa scorrere meglio con meno regole, nonostante folle di pedoni e automobilisti stranieri. Non ho ancora vissuto un’armonia del genere altrove. Charlotte Eschler (@) Non si esageri con le spese «Touring» 9/2012
Mi sembra che si stia esagerando con i soldi dei poveri giovani patentati, ancora un altro centro per la sicurezza, ma allora a cosa serve mandare i nostri giovani alle scuole guida quando poi devono sobbarcarsi onerosi costi per formarsi nella sicurezza quasi si stia guidando chissà che tipo di pericolosissimi veicoli. E non veniamo sempre a tirare fuori le solite storie, non ci crede più nessuno che arrivano i marziani. Credo che almeno il TCS dovrebbe moderarsi in simili spese e non azzannare la grassa vacca del traffico privato. Ci sono già moltissimi che mangiano e bevono a nostre spese. Giovanni Moret (@)
Per questa rubrica valgono alcune regole: più breve è la lettera, maggiore è la probabilità che venga pubblicata; la redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile inviare le lettere per e-mail: touring@tcs.ch. Le lettere dei lettori vengono pubblicate anche nell’edizione online di «Touring» (www.touring.ch).
Un vero sovrano su ogni strada Il filante scooter cittadino Suzuki SIXteen 125 si adatta perfettamente alla vita quotidiana. Grazie alla sua agilità e alle buone prestazioni del motore fa bella figura sia quando sfreccia nei centri cittadini sia sulle strade in aperta campagna. La sella bassa garantisce una posizione sicura, in modo che nelle strette curve dei centri urbani non si abbia alcun problema. Il casco o la spesa trovano posto nel vano sotto la sella che può essere chiuso a chiave. Il motore SOHC a 4 tempi riesce a trasportare due persone anche sulle strade di campagna. L’iniezione elettronica e quella di carburante garantiscono potenza e bassi consumi, come pure emissioni ridotte. Questo scooter è conforme alle norme Euro III. Alla sicurezza pensa il sistema frenante combinato della serie Burgman. Maneggevole in ogni situazione grazie alle grosse gomme da 16 pollici, il suo design con le ruote in alluminio a 5 razze ricorda le grandi motociclette della marca Suzuki. In palio al nostro concorso uno scooter SIXteen 125 del valore di 4860 fr. Sponsor del premio: Frankonia AG, Zurigo www.suzuki-motorcycles.ch
Le domande: 1. Come si chiama la ditta vodese che ha trasportato su strada un tram ginevrino? 2. In quanti giorni Carlo Schmid progetta di fare il giro del mondo? 3. Dove si è svolta la Giornata d’educazione stradale della Svizzera nordoccidentale? Si possono fornire le risposte per posta (solamente su cartolina postale), tramite SMS oppure sul sito Internet www.touring.ch, indicando le generalità. Concorso 8/12: l’orologio Aerowatch è stato vinto da Verena Pfeiffer di Oberrieden. Condizioni di partecipazione: il concorso di «Touring» è aperto a tutti, ad eccezione dei collaboratori del TCS e dei loro famigliari. I vincitori saranno estratti a sorte e avvertiti per iscritto. I premi non possono essere sostituiti da una somma di denaro equivalente. Non viene tenuta alcuna corrispondenza. Non sarà possibile ricorrere alle vie legali.
Redazione Touring, concorso per i lettori, casella postale, 3024 Berna; SMS al numero 9988 (1 fr./SMS) scrivendo «Touring» e le tre risposte o su www.touring.ch. Termine d’invio: 17 giugno 2012
impressum touring Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); vice caporedattore: Heinz W. Müller (hwm); vice caporedattore: Marc-Olivier Herren (MOH); Christian Bützberger (Bü), Antonio Campagnuolo (ac), Jacques-Olivier Pidoux (jop), Nadia Rambaldi (nr), Peter Widmer (wi). Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, Mathias Wyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Sylvie Fallot (f), Karin Graniello (t), Irene Mikovcic-Christen (assistente caporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna, tel. 058 827 35 00, fax 058 827 50 25. E-mail: touring@tcs.ch. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214 Vernier (GE). Tira-
tura: edizione italiana: 83 141, totale: 1 325 035. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile), Gabriela Amgarten. Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 031 387 21 16, fax 031 387 21 00. Produzione: St. Galler Tagblatt SA, Basler Zeitung SA, CIE Centre d’impression Edipresse Lausanne S.A. Cambiamenti d’indirizzo: indicando il numero di socio, alla Sede centrale del TCS, cp 820, 1214 Vernier; tel. 0844 888 111; e-mail: service@tcs.ch. Abbonamento: compreso nella quota sociale annua. «Touring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.
42
l’incontro | touring 10 | 7 giugno 2012
Ogni singolo volo è un sogno
interattivo tra uomo e macchina. È semplicemente una bella sensazione quella di librarsi con l’elicottero sul paesaggio come un uccello. I voli di rimpatrio dall’estero rappresentano una sfida particolare?
L’esperto pilota di elicotteri Jürg Fleischmann ha vissuto molte esperienze in cielo. Come capo di Alpine Air Ambulance (AAA) apprezza la collaborazione con il TCS.
» Com’è andata la sua ultima missione?
Jürg Fleischmann: Tutto si è svolto nel migliore dei modi, abbiamo operato un rimpatrio da Hyères (F) a La Chaux-de-Fonds, che si è svolto senza problemi. Come si comporta un pilota sperimentato come Lei?
Malgrado la molta esperienza si deve sempre essere prudenti e pronti ad imparare
qualcosa. Infatti, per aria s’incontrano spesso situazioni che sono nuove. Non volo mai oltre i miei limiti e valuto sempre se le mie manovre sono abbastanza sicure per me e i passeggeri. Cosa l’affascina del mestiere di pilota?
Sin da piccolo ero un appassionato di elicotteri e diventare pilota è sempre stato il mio desiderio. Come pilota mi piace il gioco
Dal punto di vista prettamente aereo non c’è alcuna differenza tra spostarsi in Svizzera o all’estero. Esistono però differenze riguardo alla pianificazione e alla navigazione. E ci sono situazioni in cui bisogna lottare per portare a termine la missione. Come funziona la collaborazione con il Touring Club Svizzero?
Funziona molto bene, specialmente con ETI Med, che fornisce i pareri medici in modo molto competente. Ci completiamo bene a vicenda e siamo fieri di poter rimpatriare i titolari del Libretto ETI. In cielo sicurezza e qualità sono la virtù massima, cosa fa lei in tal senso?
Operiamo con il sistema di qualità del massimo livello. I nostri piloti padroneggiano da cinque anni il volo strumentale. Due volte all’anno veniamo esaminati da esperti esterni. Per quel che riguarda il personale medico, con noi volano medici specializzati della clinica Hirslanden di Zurigo. Esistono piani per ampliare la flotta di Alpine Air Ambulance?
Per il momento andiamo bene così. Reagiremo a dipendenza della richiesta. Se la situazione dovesse richiederlo, l’ampliamento potrebbe diventare un tema. Cosa pensa della concorrenza nel trasporto sanitario?
La concorrenza nel settore primario e secondario esiste già da tanti anni. AAA è semplicemente un completamento dell’offerta esistente. Per me si tratta sempre di assecondare la volontà del paziente. Il lavoro dovrebbe essere affidato al prestatario disponibile più vicino al paziente. Su questo punto c’è ancora bisogno di migliorare la collaborazione. Ha ancora un sogno aviatorio?
Purtroppo no, perché ho già volato in molti posti del mondo con piu di 100 diversi velivoli. Per me ogni giorno in cui posso essere in aria è un sogno e un privilegio.
«
Felix Maurhofer
Intervista: Felix Maurhofer
Jürg Fleischmann è pilota di elicottero con anima e cuore.
In pillole Jürg Fleischmann (49 anni) è padre di tre figli adulti. Abita a Dielsdorf e nel 1987 ha fondato la Lions Air. Ha sulle spalle 13 500 ore di volo collezionate come pilota militare di elicotteri, della Rega e pilota di linea di Swissair, nonché CEO e pilota di AAA. I suoi hobby sono la collezione di modellini di elicottero e la costruzione di ferrovie da giardino.