Touring 12 / 2012 italiano

Page 1

5 luglio 2012 touring 12 www.touring.ch GAA 1214 Vernier

Il giornale della mobilità

Luoghi che irradiano forza

Rifare il pieno d’energia 23

Un malessere da vacanze

Come combattere il mal di viaggio 4 Assemblea dei delegati TCS

Un’ottima annata con grandi novità 32 Notizie e informazioni dalla Sezione Ticino del TCS Test del noleggio di bici Discrete le tre stazioni svizzere esaminate 12

Una compatta elegante La Hyundai i30 sfida la classica VW Golf 14

29 Il Giura misconosciuto Tra riserve naturali e coltellini da tasca 27


www.baseltattoo.ch

Parade 2012

Parata Basel Tattoo Sabato 21 luglio 2012, inizio ore 14:00

Percorso: M端nsterplatz - Freie Strasse - Marktplatz - Mittlere Br端cke - Clarastrasse - Claramatte Sponsor principali

Media partner

Partner


5 luglio 2012 | touring 12 | editoriale e sommario

sommario primo piano 4 Mal di viaggio

Molte persone durante la trasferta in villeggiatura accusano malesseri.

società e mobilità 9 Infrastruttura stradale e ferroviaria

Attenzione paritaria per strada e ferrovia con i fondi d’infrastruttura.

Sempre più persone scoprono la lentezza

10 La giornata del camionista

Al giorno d’oggi molte persone sono sottoposte a numerose sollecitazioni, con stress sia sul posto di lavoro che nella vita privata. Soprattutto nelle società industriali, prima o poi, capita che questa o quella persona non ce la faccia più e la continua pressione la porti al crollo psicofisico. Alla continua ricerca della massimizzazione della performance o della ricchezza si può contrapporre il rallentamento. Non è un caso dunque che sempre più persone, perlomeno di quando in quando, desiderano semplicemente dedicarsi al dolce far niente. Chi è sottoposto a stress sul posto di lavoro, ha bisogno una compensazione. Il rallentamento sta dunque facendo tendenza e viene praticato sempre più spesso. Da un punto di vista sociale, si parla addirittura di riscoperta della lentezza. Ma come si fa? Rallentare può significare semplicemente condurre una vita sobria. Nell’attuale «Touring» i lettori trovano un paio di luoghi dove possono mettere in pratica il rallentamento: un monastero, una semplice capanna oppure un albergo con luoghi di forza e corsi di yoga. Non importa dove si va e quanto si preme sul freno, si deve semplicemente farlo ogni tanto, perché è un vero e proprio arricchimento. Felix Maurhofer, caporedattore

13 Finanziamento stradale

Un lavoro quotidiano sulla strada tra cantieri e altri imprevisti. 12 EuroTest delle stazioni noleggio bici

Le tre svizzere a metà classifica, in testa la francese Lione. Primo articolo di una breve serie.

test e tecnica 14 Test della Hyundai i30

Aspetto attraente, buon prezzo e interno molto curato. 18 Auto adatte alle vacanze

Comfort, sufficienti posti e capienza del bagagliaio. Prove e novità 18 19 21 21

Dacia Lodgy Volvo V40 Ford Ranger Opel GTC 1.6 Turbo Sport

viaggi e tempo libero 23 Rifare il pieno d’energia

Alla ricerca dei luoghi di forza. 24 Cinque proposte per ritemprarsi

Sull’alpe o nei centri religiosi cercando la tranquillità. 27 Perle del Canton Giura

Natura e visita ad una coltelleria.

sezione ticino 29 Patente di guida

Utile la formazione in due fasi? 29 Test vista e udito

Campagna di prevenzione per tutti gli automobilisti.

club e soci 32 Assemblea dei delegati

Anno positivo per il TCS. 36 Intervista al direttore generale

Un club con un futuro di successo. 38 Jaime Montaldo, mister campeggio

Nuovo direttore di TCS Camping. 42 l’incontro

Niklaus Brantschen, padre gesuita e maestro zen

39 prezzi e contatti TCS 41 forum, il concorso, impressum

Thomson Reuters

Attenzione: papere sulla carreggiata!

Foto di copertina Autore: Felix Maurhofer

Se 5000 anatre si mettono in strada tutte assieme, la questione può diventare seria per quanto riguarda il traffico. La foto scattata in Cina ritrae un contadino che ha deciso di far percorrere alle sue anatre un chilometro d’asfalto per recarsi in un altro campo. Pur bloccando la circolazione, i pennuti si sono dimostrati ordinatissimi durante la transumanza.

3


4

primo piano | touring 12 | 5 luglio 2012


5 luglio 2012 | touring 12 | primo piano

5

Se testa e corpo non si coordinano Quasi tutti conoscono la nausea che può insorgere durante un viaggio. Da cosa dipende e come si può rendere più sopportabile la lunga trasferta in nave, pullman, automobile, treno oppure aeroplano?

› Quasi nessuno decide di andare in ferie su

strade tortuose lungo i valichi di montagna piuttosto che immettersi in un tunnel tutto dritto. Mentre il conducente si concentra sul tragitto e si gode anche il paesaggio cangiante, i passeggeri soffrono a volte per il cosiddetto mal di viaggio.

Organi dell’equilibrio | Stando a Marcel Gärtner, direttore della sezione audiologia dell’adulto e neuro otologia all’ospedale cantonale di Lucerna, dal 5 al 10 percento delle persone sono molto sensibili a questa sindrome clinica, dal 5 al 15 percento relativamente sensibili e il resto è «normalmente» sensibile. I bambini sino al dodicesimo anno d’età sono maggiormente colpiti dal mal di viaggio. «Come mai i teenager ne soffrono di più, non si sa. Il fatto è però che i bambini più piccoli, sino al secondo anno di età, non soffrono del mal di viaggio. Un fenomeno – spiega ancora il medico – che ha a che fare con gli organi dell’equilibrio, che nei bambini piccoli non sono ancora completamente formati».

I bambini sono colpiti più frequentemente dal mal di viaggio. Le conseguenze sono vertigine e nel peggiore dei casi nausea e vomito.

foto GlowImages

In auto o in pullman | Non dipende dal tipo di veicolo con cui s’intraprende il viaggio, se si siede in automobile o si fa un lungo viaggio in pullman, si sale su un treno oppure ancora se ci si accomoda su un aeroplano oppure si sceglie la nave per andare in vacanza: il mal di viaggio può colpire chiunque e ovunque. «Esiste però la regola secondo la quale tanto più il veicolo è grande, tanto meno si è sensibili al malessere», spiega Marcel Gärtner. I sintomi sono noti: «I primi segnali del mal di viaggio sono: pallore, irrequietezza, battito accelerato del cuore, senso di vertigine e anche sudore freddo. In un secondo tempo insorgono nausea e vomito». In generale si ritiene che il mal di viaggio – noto come chinetosi nel linguaggio medico – è provocato da informazioni contraddittorie riguardanti la situazione reale e il movimento del corpo. La teoria del conflitto sensoriale è stata sviluppata nel 1971 dagli studiosi britannici J. T. Reason e J. J. Brand. Ad esempio, quando una persona è accomodata sui sedili posteriori di un’autovettura e guarda attra-

verso il finestrino laterale, il senso della vista comunica al cervello un movimento in atto. L’organo dell’equilibrio all’interno dell’orecchio del passeggero e i recettori di posizione del suo corpo però comunicano al cervello una posizione statica. Ciò porta ad un conflitto sensoriale e dunque ai primi sintomi del malessere. Cosa può però fare il conducente per evitare che i suoi passeggeri soffrano durante tutto il viaggio?

Evitare una guida irregolare | Naturalmente il viaggio in automobile deve essere ben pianificato e deve comprendere sufficienti pause, per potersi sgranchire le gambe e prendere una boccata d’aria. Nei casi di leggera chinetosi, è utile aprire un po’ il finestrino per far circolare aria fresca. Il conducente dovrebbe inoltre evitare brusche frenate, una guida irregolare oppure un continuo cambiamento di corsia sull’autostrada, per rendere più sopportabile il viaggio ai suoi passeggeri. Il medico dell’ospedale cantonale di Lucerna consiglia inoltre di non far leggere durante il viaggio cartine stradali, giornali o libri ai passeggeri soggetti alla chinetosi. «In automobile, pullman o treno conviene sedersi nella direzione di percorrenza. Può essere inoltre d’aiuto guardare fuori non dal finestrino laterale, bensì da quello centrale. In questo modo – prosegue Gärtner – la vista, il senso dell’equilibrio e i recettori di posizione e movimento del corpo sono coordinati tra loro e non comunicano informazioni contrastanti al cervello».

Corretta alimentazione | In più i viaggiatori dovrebbero evitare di salire sul veicolo a stomaco completamente vuoto. La sera prima della partenza si dovrebbe consumare un pasto caldo di facile digestione con poche fibre. Durante il viaggio conviene tenere occupato lo stomaco. Anche in questo caso si raccomandano alimenti di facile digestione, ad esempio sotto forma di fette biscottate, bastoncini salati o biscotti non grassi. «Prima e anche durante il viaggio inoltre – sottolinea il dottor Gärtner – non si dovrebbe fumare e continua a pagina 7


Un gioiello di montagna in Engadina

Cresta Palace Hotel, Celerina Benvenuti nell’Alta Engadina: la valle nella quale montagne, laghi e una luce unica offrono un paesaggio naturale di straordinaria bellezza. Ghiacciai e vista sulle Alpi con le loro vette di tremila e quattromila o ancora i laghi che si addentrano argentei nella valle: imponenza della natura a perdita d’occhio. La rete di oltre 580 km di sentieri è un vero sogno per tutti gli escursionisti sia d’estate che in autunno, quando la cosiddetta estate indiana colora di rosso le foreste di larici. E quando la neve trasforma l’Alta Engadina in un favoloso panorama bianco splendente, il paradiso dello sport invernale riprende vita. Nelle grandi zone sciistiche così ricche di sfaccettature, Corviglia/Piz Nair, Corvatsch, Diavolezza/Lagalb e Zuoz, ma anche in altre cinque zone più piccole ed ugualmente magnifiche, gli amanti degli sport invernali possono godere di un totale di 350 km di piste. L’estate e l’inverno engadinesi sono due diversi mondi da sogno. Sempre immutato rimane invece il fascino del maestoso Cresta Palace Hotel a San Moritz-Celerina, che per tutto l’anno trasmette l’energia e la gioia di vivere dell’Engadina. Qui l’ospitalità vera e sincera è tradizione. A rendere questo luogo affascinante e suggestivo sono le specialità culinarie d’alta quota e i materiali pregiati. Gli straordinari ambienti della SPA, che offrono il raro lusso della tranquillità e ampi spazi, fanno presto dimenticare la routine di tutti i giorni. Le vacanze al Cresta Palace Hotel sono garanzia di relax!

Offerta «Touring» Estate

Offerta «Touring» Inverno

(valida fino al 14.10.2012): – 3 pernottamenti con buffet di colazione – 1 sorpresa del Cresta Palace Hotel in camera – 1 cena nel «Grand Restaurant» con menù a scelta – 1 cesto da picnic con specialità culinarie – a scelta 1 massaggio benessere per rilassare mente e corpo o un ingresso al parco avventura di Pontresina – ingresso alla piscina panoramica con prato attrezzato per prendere il sole e alla SPA del Cresta Palace – libero accesso agli impianti di risalita e sui mezzi di trasporto pubblico in tutta l’area dell’Alta Engadina – uso gratuito delle mountainbike dell’albergo e dei campi da tennis dell’albergo

8-21.12.2012, 7-20.1.2013, 3-7.2.2013, 11-28.3.2013, 3-7.4.2013: – 3 pernottamenti con ricco buffet a colazione incluso – cena presso il «Grand Restaurant» con menù a scelta e una bottiglia di vino – skipass per due giorni per l’Alta Engadina – massaggio benessere con oli caldi e profumati – ingresso gratuito alla pista di pattinaggio di fronte all’albergo – ingresso alla SPA del Cresta Palace con sauna, bagno turco, lettini riscaldati, zona relax e piscina panoramica.

Prezzi estivi a persona: in camera doppia o singola «Standard» CHF 449.– (invece di 585.–) in camera doppia o singola «Superior» CHF 524.– (invece di 760.–)

Prezzi invernali a persona: in camera doppia o singola «Standard» CHF 565.– (invece di 695.–) in camera doppia o singola «Superior» CHF 700.– (invece di 877.–)

Servizi aggiuntivi inclusi: – nessun sovrapprezzo sulla camera singola – buffet dolci pomeridiano – kit SPA: morbido accappatoio e borsa da bagno con asciugamano e ciabatte – «workout» mattutino con body balance, ginnastica in acqua o stretching – biliardo al Cresta Club, comprese stecche e palle da biliardo – con CHF 50.– buono Benessere Plus da utilizzare in uno dei nostri alberghi partner – Club dei bambini: il paradiso dei giochi, una grande sorpresa per gli ospiti più piccoli! Servizio di vigilanza bambini incluso, con giochi e divertimento dal lunedì al venerdì – parcheggio all’aperto nell’area dell’albergo – servizio, IVA e tassa di soggiorno Per informazioni e prenotazioni: Private Selection Hotels, tel. 041 368 10 05, info@privateselection.ch


5 luglio 2012 | touring 12 | primo piano

7

Durante il volo le persone sensibili dovrebbero sedere vicino al corridoio e se possibile all’altezza della superficie alare.

continua da pagina 5

nemmeno bere bevande alcoliche. Queste sono alcune precauzioni che aiutano a tenere lontano il mal di viaggio».

Passeggiata sul ponte | Ci sono alcune destinazioni vacanziere che si possono raggiungere solo con un traghetto. Non appena è possibile, si consiglia di uscire dall’autovettura e fare qualche passo sul ponte. Per adattarsi ai movimenti del traghetto, si fissa semplicemente un punto all’orizzonte. «Nel caso di viaggi in battello aiuta anche fermarsi vicino al baricentro dell’imbarcazione: non a prua né a poppa. Anche qui vale la regola secondo cui quanto più grande è l’imbarcazione, tanto più si riesce a contrastare il mal di mare», spiega Marcel Gärtner. Il mal di mare comunque è la forma più spiccata della chinetosi e chi ne ha già sofferto, ben sa che è praticamente impossibile sconfiggerla soltanto tramite dei consigli. L’organo dell’equilibrio e i recettori del corpo, attraverso il rollio della barca che punta in avanti, comunicano al cervello un movimento nello spazio. L’occhio però non vede altro che l’orizzonte, dove non è riconoscibile alcun movimento. In aereo il corpo reagisce in modo simile a quando si sta una nave. Anche un aereo in volo può fare un movimento laterale, analogo al rollio di un’imbarcazione, che l’organo interno dell’orecchio e i recettori del corpo per-

cepiscono come un movimento. Anche in questo caso, però l’occhio comunica al passeggero una situazione di staticità, dato che nel guardare fuori dal finestrino non riconosce alcun movimento. «Nella prenotazione dei posti si dovrebbe evitare la scelta del sedile accanto al finestrino e preferire invece quello verso il corridoio – spiega Gärtner. Meglio anche scegliere i posti che sono vicini al baricentro, ossia all’altezza della superficie alare».

Medicamenti | Per quelle persone, però, sulle quali i consigli non hanno effetto, vale la pena andare direttamente in farmacia. «Nel prendere i medicamenti si deve comunque essere cauti. Purtroppo molti farmaci

hanno come effetti collaterali la stanchezza», sottolinea Gärtner. Dato che ci sono differenze individuali negli effetti collaterali, si consiglia di fare una prova di terapia per vedere come si reagisce al medicamento. «Si dovrebbe fare attenzione a cosa si fa dopo l’arrivo. Andare subito a nuotare o a fare un’immersione non è consigliabile», mette in guardia ancora Marcel Gärtner. Chi però non vuole dare il cambio al conducente a metà del percorso oppure che ha una conferenza di diverse ore al momento dell’arrivo, può ricorrere ai medicinali. In questo modo le vacanze possono cominciare già al momento della partenza, senza che il viaggiatore soffra troppo per il viaggio.

Sandra Kyburz

Mal di viaggio degli animali Le cause e i sintomi del mal di viaggio degli animali sono simili a quelli degli esseri umani. I cani ad esempio diventano irrequieti, hanno una salivazione intensa e infine vomitano. «Consiglio ai padroni di animali, di dare poco cibo ai cani la sera prima del viaggio», spiega il veterinario Hugo Immoos di Unterkulm (AG). Il giorno della partenza si dovrebbe dar loro solamente un po’ d’acqua e dar loro da mangiare solo una volta arrivati a destinazione. Durante il viaggio si dovrebbe avere a disposizione sufficiente acqua e prevedere una pausa ogni due ore. «Nei casi più gravi – spiega Immoos – il malessere può anche essere affrontato con dei medicamenti». Quando si viaggia all’estero ci si deve informare sulle disposizioni riguardanti l’ingresso e l’uscita dal Paese. Il veterinario farà avere volentieri i documenti necessari. sk


Vacanze da sogno con Touring

Hotel Eden****, Seefeld (A).

Sia un albergo benessere, per famiglie, nelle montagne oppure nella città – grazie a Touring potete prenotare soggiorni in albergo a prezzi imbattibili. Avete voglia di partire per un paio di giorni e farvi viziare in un albergo a prezzi imbattibili? Con freedreams, per meno di dieci franchi a notte potete pernottare in un albergo in Europa scelto in un elenco di oltre 3mila alberghi a 3 e 4 stelle di qualità provata. Come funziona? I costi per il personale e le in-

frastrutture esistono anche quando le camere sono vuote. Per gli alberghi vale quindi la pena occupare le camere anche a tariffe stracciate. Malgrado il prezzo basso, le buone prestazioni sono garantite. Le condizioni sono semplici: ordinate due cheque freedreams incl. ricco catalogo di hotel. Ogni cheque dà diritto a 3 pernottamenti per 2 persone in uno dei tremila hotel affiliati in Svizzera e in Europa ed è valido almeno un anno. Grazie all’accordo tra Touring e freedreams, fino a fine luglio 2012 i due cheque costano soltanto 110 franchi invece di

170 franchi. In cambio, vi impegnate a fare la colazione e la cena nell’albergo scelto. Già prima della prenotazione sapete però che spesa vi attende per questi pasti: grazie al prezzo minimo per colazione e cena indicato per ogni hotel, potete già fare un preventivo abbastanza preciso dei costi che vi attenderanno. Approfittate dell’offerta speciale per i lettori di «Touring» e ordinate mediante il tagliando o al numero telefonico 0848 88 11 77 (tariffa locale, lunedì–venerdì ore 8–18) o su: www. freedreams.ch/touring

Hotel La Siala, Falera (GR).

Hotel Collinetta***, Ascona (TI).

Hotel Loano 2 Village****, Loano (I).

Tagliando per vacanze senza frontiere (offerta solo fino 31.7.2012) � SÌ, approfitto dell’offerta esclusiva per i lettori di Touring e ordino 2 cheque freedreams

per soli fr. 110.– invece di fr. 170.– (35% di risparmio!) Cognome

Nome

Via

CPA/Luogo

Telefono

Data di nascita

E-mail

(Se siete interessati ad ottenere le informazioni su freedreams on-line, mettete il vostro indirizzo e-mail.)

Pago

� con fattura a dieci giorni oppure con � Visa Card � MasterCard/EUROCARD N. carta

Luogo/Data

� AMEX Card Carta valida fino al

Firma

Ogni cheque dà diritto a 3 pernottamenti per 2 persone in uno dei 3mila hotel affiliati in Svizzera e in tutta Europa; è valido almeno 1 anno. Con l’ordinazione ricevete il catalogo attuale di hotel freedreams. Termine di spedizione: 31.07.2012 Spedire il tagliando a: DuetHotel AG, Haldenstrasse 1, casella postale, 6342 Baar. E’ più facile ancora per fax: 0848 88 11 66


5 luglio 2012 | touring 12 | società e mobilità

9

il consulente Urs-Peter Inderbitzin

foto Keystone

Senza benzina in autostrada può costar caro

Non solo per la ferrovia, ma anche per la strada la soluzione è un fondo per l’infrastruttura.

Non lasciare da parte la strada Rudolf Zumbühl, presidente della Federazione svizzera del traffico, esige un’attenzione paritaria per strada e ferrovia. Una richiesta sottolineata da una risoluzione.

› «È diffusa la credenza che un blocco del-

l’ampliamento dell’infrastruttura porti automaticamente ad una diminuzione del traffico. In realtà, il risultato è un continuo aumento delle ore di coda provocate principalmente dall’eccesso di traffico». Lo ha affermato Rudolf Zumbühl, direttore generale ad interim del TCS, che si è dimesso al termine del suo mandato da presidente della Federazione svizzera del traffico (Strada Svizzera) alla 67a assemblea ordinaria.

Più trasparenza | Con il progetto FAIF (garanzia a lungo termine del finanziamento e dell’ampliamento dell’infrastruttura ferroviaria), che si trova già in fase di consultazione politica, a favore della ferrovia è prevista una somma annua di 5 miliardi di franchi. Per contro, attualmente per la strada non è disponibile alcun piano di finanziamento analogo. E ciò nonostante che anche per la strada ci sia un fabbisogno finanziario di oltre 4 miliardi di franchi all’anno. È dunque con soddisfazione che la Federazione ha accolto la notizia che il Consiglio Nazionale ha approvato la mozione «Programma di sviluppo strategico dell’infrastruttura stradale» senza discussione né opposizione (cfr. edizione prece-

dente). Stando a Rudolf Zumbühl non si ha bisogno unicamente di un fondo per l’infrastruttura ferroviaria, come definito dal FAIF, bensì anche di un fondo per quella stradale. Da una parte, per separare in modo chiaro i flussi di finanziamento dei due metodi di trasporto e per permettere una trasparenza dei costi, e dall’altra parte, per garantire finalmente al finanziamento dell’infrastruttura stradale la necessaria sicurezza, programmabilità e flessibilità. L’assemblea ha approvato una risoluzione in questo senso.

Benedizione per le casse | L’anno scorso – stando a Rudolf Zumbühl – i proventi delle tasse sulle auto e sulle strade messe a disposizione della Confederazione hanno raggiunto quasi un totale di 9,9 miliardi di franchi, una somma che corrisponde ad un sesto di tutte le entrate fiscali della Confederazione. Gli effetti negativi del traffico stradale motorizzato sulla società e sull’ambiente saranno in costante diminuzione, come testimoniano la riduzione del consumo di carburante e dunque anche delle emissioni di CO2, le emissioni nocive sonore, così come i morti e i feriti gravi degli incidenti stradali. md/hwm

Gli automobilisti sono responsabili che i loro veicoli possano sempre viaggiare in sicurezza. Ciò include anche il fatto di avere abbastanza benzina oppure diesel nel serbatoio. Recentemente il Tribunale federale ha confermato una multa di 300 fr. inflitta ad un conducente che sull’autostrada A3 presso Eiken era rimasto senza benzina. La situazione non era stata priva di pericolo, giacché la corsia d’emergenza era stata soppressa a causa di un cantiere stradale. Secondo i giudici supremi (sentenza 6B_1099/2009) rientra negli obblighi di manutenzione del veicolo anche verificare che vi sia sufficiente carburante. Chi viaggiando sull’autostrada resta in panne a causa del serbatoio vuoto e in questo modo crea un pericolo per gli altri utenti della strada, può incappare anche in un ritiro della patente. Ciò è quanto sarebbe potuto succedere ad un motociclista che era in viaggio sull’A1, quando sul viadotto bernese di Felsenau era rimasto senza carburante. In quel punto vi sono tre corsie di marcia ma nessuna d’emergenza. Il centauro aveva spinto la moto sul lato della corsia di destra fino all’uscita successiva. Era stato punito con 200 fr. di multa e l’Ufficio della circolazione gli aveva tolto la patente per un mese. Contro quest’ultima sanzione aveva presentato ricorso al Tribunale federale, che lo ha accolto (1C_476/2011). In effetti, contrariamente al parere dell’Ufficio della circolazione bernese e dell’Ufficio federale delle strade, il motociclista ha causato unicamente un pericolo ridotto per gli altri utenti della strada, poiché il fatto era avvenuto su un tratto con buona visibilità e limitato a 60 km/h. Le auto che sopraggiungevano potevano superarlo senza problemi. L’accaduto – secondo i giudici di Losanna – ha comportato solo una leggera infrazione delle norme sulla circolazione, per cui anziché il ritiro della patente, il centauro ha subito un ammonimento.

L’autore è giornalista giudiziario accreditato presso il Tribunale federale.


10

società e mobilità | touring 12 | 5 luglio 2012

› La

mattina alle sei è ancora buio e fa freddo davanti alla stazione di servizio dei camion della Planzer Trasporti SA a Härkingen, nel Canton Soletta, quando incontriamo Andy Gerber accanto al suo enorme camion Mercedes con rimorchio. Come da routine, nell’abitacolo si prepara al giro in direzione di Losanna: programma il navigatore, studia le destinazioni dei clienti con i rispettivi accessi, verifica i numeri telefonici, gli indirizzi, controlla le condizioni meteo e il traffico, questi i vari compiti da svolgere prima della partenza.

Un duro lavoro | Durante il viaggio abbiamo tanto tempo per parlare con «Ändu», come lo chiamano i colleghi. Il 36enne figlio di contadini di Schmitten è alto quasi due metri con corporatura massiccia. Svolgendo il mestiere di autista da Planzer da 15 anni, è un esperto della strada e anche del carico e scarico della merce. Nella vita privata, ha una fidanzata ed è un appassionato collezionista di modellini di veicoli agricoli come trattori e trebbiatrici. Ogni giorno svolge tra nove e dodici ore di servizio. Il tempo di servizio è limitato dalla legge a 15 ore al massimo. «È chiaro che gli straordinari devono essere compensati». Alla domanda se questo lavoro sia stressante, con il traffico costantemente in aumento e la pressione dei tempi di consegna, Andy risponde senza pensarci troppo: «Ogni giorno lo prendo come viene e cerco di fare del mio meglio». Questo lavoro riesce ancora a farlo con piacere: «Da sempre guidare un camion è stato il mio desiderio. Si può dire che è la professione dei miei sogni. La sera vedo il risultato del mio duro lavoro».

Lo chauffeur Andy Gerber prepara il suo giro quotidiano come un pilota prima della partenza.

«Faccio sempre del mio meglio» Per un’intera giornata «Touring» ha accompagnato il conducente di camion Andy Gerber nel suo giro di lavoro in Romandia. In colonna sull’autostrada, lungo strette strade e attraverso alcuni cantieri.

Corsa tra bisonti | Ma cosa ne pensa il professionista delle corse tra bisonti della

L’angolo morto Su tutti i quattro lati di un camion c’è il cosiddetto angolo morto. «Il conducente pur guardando nello specchietto retrovisore non vede chi o cosa si trovi in quell’angolo», afferma lo chauffeur Andy Gerber. Senza saperlo, i conducenti di auto, moto e biciclette, nonché i pedoni sono in pericolo. Recentemente, Gerber ha spiegato ai bambini di una classe scolastica quanto sia pericoloso il problema dell’angolo morto. Per dimostrarlo, ha messo 15 scolari in una determinata angolazione davanti al veicolo, in modo che non fossero visibili dagli altri bambini che si trovavano nella cabina del conducente. ve

La vista dalla cabina mostra i pericoli: la distanza di sicurezza non viene rispettata da molti.


5 luglio 2012 | touring 12 | società e mobilità

strada? Suscitando l’ira di molti utenti della strada, i camion si sorpassano lentamente e con piccole differenze di velocità e intasano così la corsia sinistra dell’autostrada. Per questo motivo, il divieto di sorpasso per i camion è stato esteso per ulteriori 500 chilometri sulla rete stradale svizzera. «Lo faccio anch’io», ammette senza giri di parole Andy. Ma spiega che sorpassa altri camion solo se «ha senso». «Se sono più veloce di cinque km/h, allora effettuo il sorpasso». Il tempo in cui occupa la corsia di sinistra è breve: «Se il conducente del camion che sto superando è corretto e non schiaccia il pedale del gas, allora non è un problema». Si tratta di far scorrere il traffico e per questo non vuole guidare incollato al camion che lo precede e che è più lento del suo mezzo. Sempre più camionisti dimostrano tolleranza, ha notato Andy: «Si fanno da parte e mi fanno segno che posso cominciare la manovra di sorpasso».

Incontro con un altro importante protagonista del sistema di trasporto svizzero.

foto Kurt Venner

Sganciare il rimorchio e riempire formulari sono il pane quotidiano di un autista di camion.

Per Andy Gerber la cabina del conducente è come una seconda casa.

11

Corsa ad ostacoli | Il viaggio conduce a Losanna, passando da Friburgo. Andy Gerber attiva il navigatore, per trovare il cantiere dove deve fornire le porte. Di colpo si trova con il suo veicolo davanti a un altro cantiere e gli viene indicata una deviazione. Nonostante che abbia lasciato il rimorchio su un parcheggio apposito, riesce a malapena a condurre la motrice del camion attraverso le strette strade. Solo la sua abilità al volante gli consente di trovare la via che lo porta al quartiere dove si trova il cantiere della casa che ha bisogno delle sue porte. Ora deve parcheggiare. Per passare, gli altri veicoli sono costretti a salire sul marciapiede. Più tardi, un camion della spazzatura ostruisce la stradina di quartiere. Alla situazione già precaria, si aggiunge il fatto che il cantiere è vuoto e Andy deve scaricare da solo le porte e metterle anche davanti all’ingresso del cantiere. Inoltre, nella regione di Losanna deve fornire, in diversi centri di distribuzione, cosmetici, alimentari e medicinali e far firmare il bollettino di consegna ai clienti. Più tardi, un collaboratore della centrale chiama e chiede ad Andy di passare a prendere del materiale alla stazione di Losanna da consegnare altrove. Nel viaggio di ritorno squilla ancora il telefono per una nuova commissione. Ogni camionista è sempre seguito via GPS dal sistema di pianificazione della ditta. Si vede in ogni momento quanto tempo è necessario per caricare e scaricare il camion. Durante le chiamate, il tono dei collaboratori della centrale è cortese e cordiale: «Siamo un team», spiega Andy, per questo gli piace lavorare da Planzer. Un piacere che gli fa ben presto dimenticare le difficoltà del lavoro. Kurt Venner


12

società e mobilità | touring 12 | 5 luglio 2012

La città di Lione in testa Le stazioni di noleggio bici sono in pieno boom: un primo test del TCS con 17 club partner mostra pregi e difetti in 18 Paesi europei. Metà classifica per le 3 città svizzere.

› In tutta Europa spuntano come funghi le

stazioni fisse per noleggio di biciclette. In molte città questi sistemi sono già all’ordine del giorno. Per questo motivo, nel quadro di EuroTest, per la prima volta 17 club partner europei e il TCS mettono sotto la lente 40 di questi tipi di sistemi pubblici di noleggio bici. Compresa nel test naturalmente anche la Svizzera, che a questo proposito ha ancora margine di miglioramento rispetto al resto d’Europa. I sistemi di noleggio proposti dalle città di Losanna e Bienne hanno comunque ottenuto la valutazione «buona», e quello di Lugano «sufficiente». I sistemi nelle città testate sono molto diversi tra loro, l’obiettivo è comunque sempre lo stesso: nel modo più semplice possibile dare a noleggio biciclette robuste e comode da poi riconsegnare anche in un altro punto della città. La prima conclusione del team di esaminatori: «I modelli di gestione del servizio devono ancora dar prova di funzionare al meglio». E Olivier Caspar del dipartimento Sicurezza stradale del TCS, che ha seguito il test europeo, stila il seguente bilancio: «Anche in Svizzera siamo sulla buona strada, ma il sistema ha ancora bisogno di tempo».

La gamma delle offerte nelle città analizzate è ampia: una realtà dimostrata anche solamente gettando uno sguardo al numero molto variabile di stazioni di bici a noleggio. Vanno da un’unica stazione nella portoghese Aveiro sino a 1751 a Parigi. Un record che la capitale francese detiene anche per quanto riguarda il numero delle due ruote: 23 900. La dimensione dell’offerta è chiara se si confronta con quella della seconda più grande: Londra con 558 stazioni e 9200 biciclette.

ti da città in Olanda (Utrecht, Amsterdam, L’Aia) a causa dell’iscrizione solo online, lingua, consegna nel medesimo luogo ecc. Tra il primo, l’unico «molto buono», e gli ultimi tre «molto insufficienti» c’è un abisso. Espresso in voti: 23 volte la valutazione «buono», undici volte «sufficiente» e due volte «insufficiente». La maggior parte dei sistemi di noleggio testati è anche facilmente utilizzabile dai turisti. Il 60% dei gestori ha esteso la propria offerta a tutta la città, e più di un terzo si limita al centro cittadino.

Parigi, Lione | Nonostante ciò, Parigi, che

Le tre città svizzere | Come citato al-

è esemplare a livello internazionale, nel confronto europeo è arrivata soltanto al secondo posto. È stata battuta da una più piccola città francese: Lione che è l’unica ad essersi assicurata un «molto buono»: 343 stazioni con 4000 bici, per tutto l’anno e 24 ore su 24, per chiunque lo desideri, anche senza preavviso, con un collegamento ai mezzi di trasporto pubblici, la registrazione comoda e gratuita, la consegna e riconsegna completamente automatizzata e a qualsiasi stazione, informazioni in diverse lingue – un sistema che si avvicina decisamente al modello ideale di un sistema bicito-go. Gli ultimi tre posti sono occupati tut-

l’inizio, i risultati delle città svizzere sono di tutto rispetto: Bienne, con 40 stazioni e 250 bici, e Losanna, con 22 stazioni e 280 bici, sono state ricompensate con «buono». Lugano, con solo sei stazioni e 68 biciclette, riceve comunque un «sufficiente». Per quanto riguarda le biciclette, in tutte le città svizzere è stato criticato il fatto che non sono provviste di sospensioni. hwm

Info Touring Il test in dettaglio: www.test.tcs.ch.

velopass GmbH

Adatte per brevi tragitti

Anche a Lugano ci sono stazioni per noleggio bici, ma al momento solo sei.

I prezzi per un breve utilizzo delle due ruote a noleggio sono a buon mercato, mentre per un utilizzo più prolungato sono cari. L’incentivo ad usare tali biciclette solamente per brevi tratte, viene rafforzato spesso con minuti gratuiti, ossia la prima mezz’ora o addirittura un’ora. Per contro, ad un uso più intenso della bicicletta, viene posto un limite fissando una durata massima di utilizzo, oppure una tassa oraria particolarmente cara. Ad esempio, una bicicletta a noleggio per 24 ore a Torino costa ben 138 euro. Un’eccezione è rappresentata però dalle offerte nelle città di Amsterdam, L’Aia e Utrecht. In queste località l’utilizzatore paga 10 euro per la registrazione e poi può utilizzare la bici anche per 24 ore sborsando soltanto 3 euro. Per l’utilizzatore è difficile districarsi nella giungla delle tariffe – e sulle pagine Internet dei vari offerenti l’offerta è spesso poco chiara. tg


5 luglio 2012 | touring 12 | società e mobilità

13

Soldi stradali dirottati All’inizio i soldi degli automobilisti erano destinati alla strada. Poi questa fonte di denaro è stata scoperta e sfruttata da altri interessati. Prima parte di una piccola serie. il benessere non si sviluppa. È un dato di fatto innegabile. Da sempre si sa che la strada è di centrale importanza per l’economia di un Paese perché permette di trasportare persone, merci, energia e informazione in modo veloce e su lunghe distanze. Questo è stato il motivo che ha spinto la Svizzera a creare una rete stradale nazionale efficiente. Nel 1960 le Camere federali hanno dichiarato i collegamenti stradali d’importanza nazionale accettando un decreto federale che definisce nella sua essenza la rete stradale, che a lavori finiti dovrebbe corrispondere a 1900 chilometri di autostrade. Gli elementi centrali del decreto federale sulla rete stradale nazionale sono collegamenti attrattivi tra i centri economici del nostro Paese e tra loro e la rete stradale veloce al di fuori dei confini elvetici.

Keystone

› Senza le strade l’economia non funziona e

L’avvento della rete autostradale svizzera: iniziano gli scavi della A1 Losanna–Ginevra nel 1959.

La situazione di partenza | Per il finanziamento delle strade sono stati messi a disposizione tre quinti dell’imposta sugli oli minerali, l’intero supplemento fiscale sugli oli minerali e i proventi netti del contrassegno autostradale. Tutti mezzi finanziari a destinazione vincolata. Inoltre sono stati versati i contributi dei Cantoni in base alla capacità finanziaria; in media, la quota della Confederazione era dell’87%. In seguito alla nuova impostazione della perequazione finanziaria e dei compiti (NPC) dal 2008 le strade nazionali sono andate in proprietà della Confederazione che dunque provvede anche al finanziamento. Guardando indietro si può riconoscere che il piano generale della rete stradale veloce del 1960 così come la chiave di finanziamento con la relativa destinazione vincolata hanno dato buoni risultati. I soldi della strada andavano a beneficio delle strade. Nel 1985 è entrata in vigore la Legge federale sulla protezione dell’ambiente e nel 1989 l’esame dell’impatto sull’ambiente. Negli anni Ottanta il tema dominante era la morte del bosco, e dunque in agenda sono state inserite nuove linee guida per la costruzione delle strade, più rispettose dell’ambiente, ma che hanno rallentato l’esecuzione dei lavori. Nel 1990 è stata respinta l’iniziativa popolare Alt al cemento e anche la cosiddetta iniziativa Trifoglio. Se fosse stata accettata l’iniziativa Alt al cemento, allora la rete stradale nazionale non avrebbe potuto superare la dimensione raggiunta il 30 aprile 1986: si sarebbe potuto costruire nuove stra-

de solo se si sarebbero tolte quelle vecchie. L’autostrada Walensee tra Weesen e Flums ad esempio, che è entrata in funzione nel 1987, avrebbe dovuto addirittura essere cancellata. Inoltre gli iniziativisti chiedevano di rinunciare alla costruzione dei tratti della A1 Yverdon–Morat, della A4 Wettswil–Knonau e della A5 Bienne–Soletta.

10% in meno per la strada | Con l’accettazione da parte di popolo e Cantoni il 6 luglio 1958 dell’articolo costituzionale concernente i dazi sui carburanti, si è fissato che il 40% dei proventi confluisce nella cassa federale, mentre il 60% viene utilizzato per la strada. Ma dato che col passare degli anni, le entrate hanno cominciato a superare le spese e che l’anticipo della Confederazione poteva essere rimborsato, si è decisa una nuova destinazione dei fondi provenienti dai dazi. Nel 1983 il popolo e i Cantoni hanno deciso di ri-

durre dal 60 al 50% il versamento per la strada e di aumentare invece dal 40 al 50% quello per la cassa federale. Allo stesso tempo, i soldi della strada non erano più vincolati per la strada, bensì il loro impiego è stato ampliato (v. box). Il ritorno alla ripartizione originaria 60:40 dei proventi dall’imposta sugli oli minerali è stato accettato dal Consiglio Nazionale nella sessione di marzo (iniziativa parlamentare Robert Schmid). Il Consiglio degli Stati prenderà la sua decisione in autunno, e in questa Camera le probabilità di un’approvazione non sono delle migliori. Gli anni Novanta erano i tempi dell’ampliamento della ferrovia: Nuova trasversale ferroviaria alpina (NTFA), linea Lötschberg/San Gottardo e la nuova tratta Mattstetten–Rothrist per fare solo alcuni esempi. La strada è stata così messa un po’ da parte, ma i soldi da essa generati erano (e sono) sempre e comunque i benvenuti. tg/hwm

Un dirottamento che cominciò presto Dal 1983 i soldi della cassa stradale non vanno più a beneficio delle strade, bensì vengono tra l’altro impiegati per: sopra e sottopassaggi per separare strada da ferrovia, promozione traffico merci combinato, misure per la salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio così come per la protezione dalle forze della natura. Sono stati anche sovvenzionati parcheggi nelle stazioni ferroviarie per favorire l’accesso al mezzo di trasporto pubblico. Questa disposizione è stata annullata nel 1995. È stato inoltre promosso il trasporto delle auto sulla ferrovia diminuendone il prezzo. tg


14

test e tecnica | touring 12 | 5 luglio 2012

Nuova attrattiva concorrente La Hyundai i30 si presenta con un ottimo look, buon prezzo e interni curati alla ricerca di clienti. Soltanto le prestazioni sono un po’ scarse. Test della versione 1.6 CRDi Premium. calcio: Hyundai ha messo in scena la seconda versione della i30 prima e dopo ogni partita a beneficio del pubblico televisivo. In precedenza la compatta era stata inaspettata protagonista di un «cliccatissimo» video su Youtube, nel quale Martin Winterkorn, capo del gruppo VW, si era lasciato sfuggire la già famosa frase «Da scheppert nix» («non traballa nulla»). La seconda i30, costruita in Cechia, è davvero molto riuscita: a Wolfsburg potrebbero trarre insegnamento non solamente dal solido sistema di regolazione del volante, lodato dal vertice di VW, ma anche dal rapporto prezzo-prestazioni della coreana Hyundai i30. L’allestimento di lusso della vettura compatta corrisponde praticamente allo standard della classe medio-superiore. L’unico neo risiede nella combinazione di un motore un po’ fiacco, rapporti lunghi e peso elevato, che riduce notevolmente il temperamento della i30. Malgrado tutto l’avversaria della Golf fa sul serio e la tallona da vicino come non mai grazie al design lussuoso, interni pregiati e grande spaziosità.

A disposizione del conducente vi sono inoltre numerosi vani portaoggetti, grandi e piccoli. Il tetto panoramico in vetro, opzionale, fa entrare a discrezione luce e aria. Il computer di bordo è strutturato in maniera intuitiva e gli strumenti principali mettono nel campo visivo del conducente tutte le informazioni importanti sul veicolo. Il sistema multimediale è moderno. L’interno della coreana è completato da un generoso bagagliaio da 378 litri. Con gli schienali ribaltati si libera un ampio piano di carico piatto con vani portaoggetti supplementari ai lati. Ganci e rete fermacarico fanno parte della dotazione di serie. Purtroppo come per la concorrente Golf, anche sulla i30 il fissaggio Top-Tether è piazzato sul lato interno del bagagliaio. Un dettaglio che abbiamo valutato poco pratico.

Poco briosa | I consumi di 5,8 l/100 km della i30 nel test rientrano nella media della categoria, senza porre nuovi standard in tema di consumi. Il turbodiesel da 1,6 l garantisce alla compatta prestazioni corrette,

scono un’apparenza incisiva. La fascia laterale si inarca sopra i parafanghi anteriori, quindi corre lateralmente per poi risalire e fondersi con l’inserto delle luci di retromarcia. Una dinamica fluida che è rafforzata anche dal parabrezza molto inclinato. Davanti dominano i fari allungati e le luci diurne a forma di boomerang, così come la calandra cromata della versione Premium. Il posteriore della compatta ricorda vagamente quello dell’italiana Giulietta di Alfa Romeo: molto sexy. Nel cockpit della i30 ci si sente quasi come un re. Materiali pregiati, console centrale elegante grazie alle belle liste cromate, così come un cruscotto ergonomico: nessun desiderio è lasciato insoddisfatto.

+ –

continua a pagina 17

Look fluido | Le linee della i30 le conferi-

Più o meno

foto Nadia Rambaldi

› È stata la vera star di questo europeo di

Rapporto prezzo-prestazioni, ricca dotazione di comfort, ottimi interni in pelle, buona spaziosità, ampio bagagliaio, consumi ragionevoli, design originale, prestazioni di garanzia e connessioni multimediali.

Motorizzazione fiacca e poco briosa, rapporti lunghi, visibilità laterale e posteriore limitate, motore ruvido nelle partenze a freddo, apertura di carico alta, superficie a sedere leggermente corta sui sedili davanti.

Materiali pregiati per il cockpit.


5 luglio 2012 | touring 12 | test e tecnica

15

Linea dinamica, parabrezza fortemente appiattito, fari allungati fanno della Hyundai i30 un’auto compatta molto attraente.

tabella comparativa Prezzo (fr.) Cilindrata (cc) Potenza (kW/CV) Coppia massima (Nm/min) Consumo (l/100 km) Rumore int. 120 km/h (dBA) Costi al chilometro (fr./km)3 Costi di manutenzione4 Test «Touring»

Hyundai i30 1.6 CRDi Premium

Citroën DS4 1.6 HDi So Chic

Mazda 3 1.6 CD Exclusive

VW Golf 1.6 TDI Comfortline

31 990.– 1582 94/125 260/1900 4,6 A2 70 –.64 11111 12/2012

35 450.– 1560 82/112 270/1750 4,51 A2 695 –.72 11133 1/20115

31 560.– 1560 85/115 270/1750 4,31 A2 706 –.68 11333 11/20096

36 150.– 1598 77/105 250/1500 4,11 A2 697 –.68 11111 1/20097

dati secondo l’importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore 3 costi di manutenzione per km (15 000 km/anno) 4 su 180 000 km (15 000 km/anno) 5 Citroën C4 2.0 HDi 6 Mazda 3 2.2 CD Sport 7 VW Golf 2.0 TDI

1

Il tetto panoramico opzionale fa splendere il sole all’interno.


AVENTICUM 5-6-7-8 settembre 2012

MUSICAL

Offerta esclusiva per i soci del TCS

Arena di Avenches

10% DI SCONTO SUL PREZZO DEL BIGLIETTO (Fr. 45.– anziché Fr. 50.–) 1 DVD dell’edizione 2010 del valore di Fr. 25.– Nessuna spesa di gestione In totale: una riduzione di più di Fr. 35.– a persona

PARADE 500 Musicisti

provenienti da Inghilterra, Francia, Russia, Olanda e Svizzera

Valida per il settore H delle gradinate, posti non numerati

Attenzione: l’offerta è limitata! Ordinate subito i biglietti ad Avenches Tourisme Place Eglise 3, 1580 Avenches, tel. 026 676 99 22, o per e-mail a: info@avenche.ch, indicando la vostra qualità di socio del TCS!

Un «Massed Pipes and drums» da Scozia, Germania e Svizzera

Guest Star: Nicolas Senn virtuoso di hackbrett Informazioni sulla manifestazione:

www.avenches.ch/musicalparade

RY L’UNICO MILITA TATTOO DELLA SVIZZERA ROMANDA Sponsor principale


5 luglio 2012 | touring 12 | test e tecnica

continua da pagina 14

Scheda tecnica �

m 7c –8 62

passo 265 cm

147 cm

cm 11 –1 89

95 cm �

103 cm

lungh. 430 cm (largh.178 cm)

larghezza interna: ant. 148 cm, post. 148 cm bagagliaio: 378–1316 litri pneumatici: 225/45 R 17, min. 195/65 R 15

VEICOLO PROVATO Hyundai i30 1.6 CRDi Premium; 5 porte, 5 posti; 31 990 fr. (auto del test: 37 160 fr.) Gamma: dalla 1.4 Comfort (18 990 fr.) alla 1.6 GDi Premium (29 990 fr.) Opzioni: vernice metallizzata (690 fr.), sistema di navigazione con telecamera di retromarcia e tettuccio panoramico vetrato (2700 fr.) Garanzia: 5 anni di fabbrica, 5 anni mobilità, 3 anni sulla vernice; 12 anni antiruggine (con condizioni) Importatore: Hyundai Suisse, Brandbachstrasse 6, 8305 Dietlikon, www.hyundai.ch

senza tuttavia consentire al guidatore di gioire. Per un motore turbo di nuova generazione, mancano brio e riprese sufficienti. I motivi risiedono nel peso elevato dell’automobile e nei rapporti molto lunghi. Anche senza particolare dinamismo, la i30 offre ai suoi passeggeri un buon comportamento, con una buona tenuta di strada e solamente un leggero sottosterzo. Il volante dispone di tre tarature. Nel modo normale è più confortevole, mentre in versione sportiva le sensazioni che offre ai suoi passeggeri sono maggiori. Anche per quanto concerne il comfort, la Hyundai i30 è buona. Le sospensioni assorbono bene le irregolarità, i sedili in pelle possono essere regolati in diversi modi e dunque ben adatti per lunghi viaggi. La do-

tazione per il comfort di serie è superiore alla media della categoria. Il turbodiesel ruvido si fa sentire nelle partenze a freddo, ma è impercettibile quando si viaggia in autostrada.

Buona garanzia | La Hyundai i30 dispone oltre a sette airbag di serie, di fari allo xeno e fari adattivi in curva. Nel nostro test di frenata ha ricevuto la valutazione «molto buono» e la dotazione di sicurezza è ampia. Purtroppo invece la visibilità posteriore è ridotta. Lode invece meritano le prestazioni di garanzia e di manutenzione, che Hyundai offre per cinque anni a partire dalla data d’acquisto. Con la i30 ai coreani è dunque riuscito un ottimo colpo: gli acquirenti potranno gioire della presenza di una nuova concorrente nella classe «Golf».

Nadia Rambaldi

La console centrale, grazie alle liste cromate, è elegante, quasi da classe medio-superiore. La i30 è un vero miracolo di spaziosità, con un bagagliaio che offre fino a 1316 litri.

DATI TECNICI Motore: 4 cilindri 1.6 turbodiesel, 128 CV; trazione anteriore, cambio a 6 marce Peso: 1515 kg (auto del test), totale ammissibile 1920 kg, carico rimorchiabile 1500 kg

Check-up TCS DINAMICA DI COMPORTAMENTO Prestazioni (0–100 km/h): 10,8 s Elasticità: 60–100 km/h (in 4a) 8,2 s 80–120 km/h (in 4a) 9,0 s Diametro di sterzata: 11,2 m Insonorizzazione: 60 km/h: 60 dBA 11113 120 km/h: 70 dBA 11113 SICUREZZA Frenata (100–0 km/h): 37 m Visibilità circolare Equipaggiamento

11111 11133 11111

COSTI DEI SERVIZI manutenzione (km/mese) ore

mano d’opera (fr.)

30 000/24 1,6 232.– Manutenzione per 180 000 km: 15 000 km/anno 9,6 2171.– COSTI D’ESERCIZIO km/anno

ct./km

fr./mese fissi variabili

15 000 30 000

64 42

546.– 546.–

Hyundai i30 1.6 CRDi Premium in dettaglio

257.– 513.–

Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agenzie Hyundai da 90 a 176 franchi

CONSUMO AL BANCO DI PROVA (ciclo UE 80/1268) urbano

extra urbano misto

TCS 5,9 3,8 fabbrica 5,2 3,8 Emissioni di CO2: Media svizzera di CO2: etichettaEnergia (A–G): CONSUMO DEL TEST 5,8 l/100 km serbatoio: 53 litri

4,6 4,3 122 g/km 159 g/km A

11133

autonomia 914 km

TCS Tecnica ed economia: Robert Emmenegger

ABITACOLO 11112 L’allestimento in cuoio di serie in tale segmento di prezzo è inusuale quindi eccellente. Lo spazio davanti e dietro è generoso. Sorprende anche l’ampiezza del bagagliaio e il piano di carico piatto con i vani portaoggetti laterali che si libera con gli schienali ripiegati. COMFORT 11113 Le sospensioni sono confortevoli e ben assorbenti. I sedili regolabili elettricamente si prestano ai lunghi tragitti. Anche in fatto di ergonomia Hyundai ha fatto progressi. Il turbodiesel è ruvido, ma sull’autostrada è discreto. DOTAZIONE 11111 L’equipaggiamento di serie per quanto concerne il comfort della i30 è molto ricco. La versione Premium ha uno stan-

17

dard quasi paragonabile a quello della classe medio-superiore. PRESTAZIONI 11123 Purtroppo l’1,6 l turbodiesel manca di brio e ripresa sufficiente. Le cause vanno ricercate nei rapporti molto lunghi e nel peso elevato di 1,5 t. In complesso tuttavia le prestazioni sono sufficienti e i consumi sono un fattore positivo. COMPORTAMENTO 11113 La i30 offre un buon comportamento ma manca di una spiccata dinamica di guida. Lo sterzo dispone di tre regolazioni. SICUREZZA 11111 La dotazione di sicurezza è al top. La i30 ha ottenuto ottimi voti nel crashtest. Le luci di curva sono di serie. Buoni i freni.


18

test e tecnica | touring 12 | 5 luglio 2012

Perfette vacanziere Qual è la familiare ideale per lanciarsi nelle interminabili transumanze estive? In vacanza, il comfort a bordo e il bagagliaio diventano argomenti prioritari.

› Per definizione, un’opulenta station wa-

gon d’alta gamma rappresenta l’auto perfetta per trasportare la famiglia sui lunghi tragitti verso le vacanze. Ciò detto, gli enormi progressi compiuti dalle diverse categorie automobilistiche fanno vacillare questa certezza. Giro d’orizzonte.

foto ald

City car e compatte | Se non si disdegna il viaggiare stretti per molte ore, le city car (Polo, 208 ecc.) possono servire allo scopo.

Relativamente importante, la rumorosità nell’abitacolo si è notevolmente ridotta sui nuovi modelli. Ma occorre viaggiare leggeri, perché la capacità del bagagliaio (circa 300 l) è modesta. A meno di non optare per l’arma segreta rappresentata dalle city car familiari e le mini monovolume, le cui stive possono inghiottire fino a 500 l. Beneficiarie di un importante sforzo tecnologico, le compatte (Golf, Astra ecc.) propongono un comfort acustico che si avvicina all’alta

Una monovolume compatta come la Lodgy accoglie 5 passeggeri e una montagna di bagagli.

E perché non una low-cost? Dacia Lodgy Una monovolume a 12 900 fr.: chi offre di più? Scherzi a parte, la Lodgy versione 7 posti sfiora i 18 000 fr. dopo avervi aggiunto la radio con lettore CD, l’ESP e gli indispensabili sensori di retromarcia, vista la visibilità minima. Questa Dacia si rivela tuttavia una familiare notevole. Il rivestimento in plastica dura bicolore della plancia di bordo è assai rudimentale, ma segna un certo progresso, sottolineato dalle orlature cromate degli strumenti e di altri comandi. Davanti ci si accomoda su sedili dalla tenuta approssimativa, ma non scomodi. La nota di merito va al sedile posteriore, che riserva uno spazio generoso ai suoi tre occupanti. Due manipolazioni, e quest’ultimo si ripiega a portafogli per liberare un facile accesso alla fila davanti. E qui, nuova sorpresa, due adulti di taglia media

possono accomodarsi confortevolmente. Unico neo: le imbottiture dei due sedili mancano di morbidezza. Nella configurazione a 5 posti, l’immenso bagagliaio assorbe ancora 634 l quando il sedile posteriore estraibile è ribaltato. Questa prodigalità va di pari passo con numerosi vani portaoggetti.

gamma. In questi modelli, il sedile posteriore accoglie tre persone con una comodità accettabile. Un po’ tirato, il volume utile (circa 350 l) è invece considerevole sulle versioni station wagon. Come per le categorie superiori, le compatte diesel dispongono di un’autonomia dell’ordine di 1000 km.

Station wagon familiari | Un tantino snobbate, le familiari (Mondeo, Passat ecc.) rimangono esperte ammiraglie di lungo corso. Offrono un eccellente comfort acustico e spazio a volontà anche sui sedili posteriori. I loro vani per i bagagli voluminosi accolgono fino a 600 l di carico. A parte un deficit d’immagine, queste vetture dall’ottimo rapporto prezzo-prestazioni hanno sempre meno da invidiare ai modelli d’alta gamma.

Monovolume | I modelli compatti (Scénic, Zafira ecc.) restano un punto di riferimento in fatto di abitabilità, assicurando un buon livello di comodità. La loro compattezza fa meraviglie anche sui parcheggi stretti delle spiagge. Ciò che non è per nulla il caso delle grandi monovolume, fantastiche vetture stradali per la famiglia, ma terribilmente ingombranti sulle strette stradine mediterranee. Infine è giusto segnalare che le fuoristrada, auto di tendenza, deludono spesso in fatto di abitabilità e di bagagliaio. Essere o apparire: occorre scegliere! MOH

Senza pretese, il motore da 82 CV si mostra docile e disponibile in ambiente urbano. Sull’autostrada, la rumorosità piuttosto elevata non è tuttavia fastidiosa. Sufficienti, le prestazioni raggiungono il limite a pieno carico o in montagna. A proposito di curve, questa Lodgy dal passo allungato ha una tenuta di strada invidiabile. Apprezzabili anche lo sterzo idraulico preciso e consistente. Sorprendente, questa monovolume dal prezzo stracciato. MOH Positivo: 7 posti a prezzo ridotto, abitabilità e bagagliaio gigantesco, comportamento corretto, buon comfort, progresso nelle finiture Negativo: dotazione opzionale limitata, visibilità posteriore, prestazioni modeste, modularità.

Seppure non rinnovi i canoni stilistici, il design della Dacia Lodgy non è affatto sgradevole.

Tecnica: monovolume; 5–7 posti; lunghezza: 4,50 m; bagagliaio: 827 l; 1,6 l benzina, 82 CV, 134 Nm a 2800 giri/min; cambio a 5 marce, da 0 a 100 km/h in 14,5 s Consumo in prova: 8,0 l/100 km, autonomia: 625 km Prezzo: 15 600 fr. (1.6 Lauréate 7 p.).


5 luglio 2012 | touring 12 | test e tecnica

19

foto ald

Stessa SUV, ma diversa

Elegante e potente, la Volvo V40 mostra spalle muscolose ispirate alla mitica P1800.

Derivata dalla Mitsubishi ASX, la SUV Peugeot 4008 è praticamente identica alla sua omologa Citroën Aircross. Questa 4�4 di ispirazione crossover ha tuttavia un suo stile caratteristico. Per il resto, è la copia conforme dell’Aircross (v. «Touring» 10). Mossa dai diesel 1,6 l (115 CV) e 1,8 l (150 CV), la 4008 è distribuita solo nella versione Allure, ben equipaggiata. Fari allo xeno, luci LED, accensione senza chiave e cerchioni da 18” in lega sono di serie. I prezzi di questa vettura che non vuole fare troppa ombra alle sue consorelle 3008 Hybrid4 e 508 RXH, anch’esse a trazione integrale, sono compresi tra 41 000 e 43 200 fr. MOH

La svedese con un’anima compatta La Volvo V40 ha compiuto la sua rivoluzione culturale per diventare una vera compatta d’alta gamma. Con un look trendy e un’infinità di sistemi d’assistenza alla guida.

› Volvo volta radicalmente la pagina delle

berline e delle station wagon S40/V50 per entrare nel cuore delle compatte di lusso. Con l’Audi A3 nel mirino, la Volvo V40 si è trasformata in una 5 porte con portellone che ricorda le shooting break. Lo stile slanciato con posteriore cuneiforme, le conferisce una personalità affermata ed elegante. Questo modello design scrive concretamente un nuovo episodio della storia di Volvo in ambito di sicurezza inaugurando il primo airbag per pedoni. Fornito di serie, questo gran cuscino gonfiabile esce dal cofano per coprire parte del parabrezza smorzando il colpo al pedone investito. Vi si aggiunge un sistema anticollisione attivo fino a 50 km/h. Per la somma di 2500 fr., la Volvo V40 propone la quintessenza della sicurezza comprendente, tra l’altro, rilevatore di pedoni, regolatore di velocità adattivo, lettore di cartelli stradali e rilevatore di veicoli in retromarcia. Difficile offrire di più. L’abitacolo dal design scandinavo offre un allestimento più moderno che realmente accogliente. Da notare l’insieme degli strumenti a cristalli liquidi che offrono la scelta tra 3 varianti grafiche. Si apprezza anche l’eccellente comodità dei sedili, mentre tra i punti deboli si segnalano l’accesso e la

spaziosità dei sedili posteriori. Il bagagliaio, con un volume nella norma, è dotato di un pianale a due livelli, ma soffre di un’apertura del portellone un po’ esigua. Innamorata del diesel, la V40 è mossa da un motore D2 da 1,6 l ultra economico, anche se poco reattivo. Più scattante, il 5 cilindri D4 portato a 2 l piace per coppia, morbidezza e sonorità. I propulsori a benzina 1,6 l downsizing sono annunciati come molto economici. Da verificare, così come la potenza del 2,5 l da 254 CV atteso per fine anno. Fatto incoraggiante, il treno anteriore modificato sembra nettamente meno soggetto agli effetti di coppia rispetto ai suoi pari della marca. Equipaggiata correttamente, la compatta propone applicazioni smartphone per verificare ad esempio il livello del carburante o essere avvisati di un tentativo di furto. I prezzi si allineano a quelli dell’alta gamma, con tuttavia un’ampia copertura di garanzia e di manutenzione. MOH

Tecnica: 5 porte, 5 posti; lunghezza: 4,37 m; bagagliaio: 335 l Motori: benzina 150/180/254 CV, diesel 115/150/177 CV; consumi: da 3,6 l/100 km, 94 g/km di CO2 Prezzi: da 34 950 fr. (D2 115 CV) a 46 150 fr. (D4 177 CV); fornibile da settembre.

La SUV 4008 è dotata di tratti tipicamente Peugeot, tra cui la calandra fluttuante.

Restyling e sobrietà Mercedes-Benz GLK Adulata dai cinesi, la SUV compatta di Mercedes ha il vento in poppa. Un leggero restyling, con l’inserimento di luci LED e un ambiente interno rivisitato, le danno un aspetto chic. La GLK eredita inoltre una moltitudine di sistemi di assistenza alla guida, tra cui una telecamera perimetrale. L’ampio ventaglio di motorizzazioni comprende sei diesel (da 143 a 265 CV) e un benzina (306 CV), tutti dotabili del cambio automatico a 7 rapporti. Da notare i consumi ridotti della versione 250 Bluetec 4Matic (6,1 l/100 km) nonostante i rispettabili 204 CV.

Estate elettrica Smart Fortwo electric drive Disponibile da luglio, la terza generazione della Smart elettrica vanta un’autonomia di 145 km e prestazioni migliorate. Il suo nuovo motore da 55 kW le permette di passare da 0 a 100 km/h in 11,5 s e di raggiungere i 125 all’ora. La formula «small&care» facilita l’accesso alla mobilità elettrica, offrendo le batterie a noleggio. Il prezzo di base della Smart Fortwo electric drive scende perciò a 24 500 fr. (+99 fr. mese di noleggio delle batterie). Maggiori dettagli e le prime impressioni di guida su www.touring.ch.


Vacanze in Italia

Adriatico

Liguria

Isola d’Elba

Toscana


5 luglio 2012 | touring 12 | test e tecnica

21

foto MOH, ald

Coupé super incisivo

Carrozzeria affinata e calandra cromata: il Ford Ranger punta sulla seduzione. E dire che questo pick-up può trainare 3,35 tonnellate e superare guadi di 80 cm.

Ed ecco il pick-up cinque stelle Il Ford Ranger non si limita al suo look da pick-up frequentabile: infatti è il primo della categoria a fregiarsi delle 5 stelle Euro NCAP. La nostra prova.

› Per definizione i pick-up non vanno per il

sottile. Telaio tanto robusto quanto spartano e priorità ai carichi di ogni genere, essi si muovono in un universo western, o almeno in quello delle attività del tempo libero ricche di adrenalina. Gli angoli arrotondati dell’ennesima versione del Ford Ranger non hanno molto da invidiare alle SUV, più raffinate. Ma tale colosso concepito in Australia e destinato a far parlare di sé ovunque – ad eccezione degli Stati Uniti dove si dedica un vero e proprio culto al suo mostruoso predecessore F150 – ha fatto man bassa nella banca dei sistemi di sicurezza di Ford. Sette airbag, ESP ottimizzato in funzione del carico, protezione antiribaltamento e stabilizzatore del rimorchio: il Ranger si presentava con tutti i requisiti per riuscire al crash-test Euro NCAP.

5 stelle | Con una buona nota nel test di collisione, il suo frontale arrotondato gli ha valso anche un risultato brillante nella protezione dei pedoni. Alla fine è stato valutato con 5 stelle che rispediscono i nemici dei 4�4 ai loro studi.

Disponibile in tre varianti, il Ranger è ideato per un impiego misto. L’abitacolo rivestito di plastiche dure di diversa fattura non spiacerà al conducente medio. Idem per l’ampio sedile posteriore del modello a doppia cabina, con schienali indubbiamente molto verticali. Poco incline al rollio, il bestione non può però rinnegare la sua essenza di veicolo commerciale sulla carreggiata sconnessa. Il raggio di sterzata è comunque in progresso. Sotto il cofano, il diesel da 150 CV si dimostra equilibrato, mentre il grosso 5 cilindri dalla coppia enorme (470 Nm) esprime una forza bruta. La trazione integrale ha tre modalità di funzionamento azionabili con un selettore rotante. Dotato di ridotte e sbalzo contenuto, il Ranger si dimostra un ottimo scalatore. E con stile, perché l’equipaggiamento non è per niente inferiore a quello delle auto. MOH

Opel GTC 1.6 Turbo Sport Il fatto di essere uno dei rari coupé derivati da una berlina compatta non impedisce in alcun modo all’Opel GTC di esprimere un suo stile intrinseco, nel contempo muscoloso e raffinato. Altra particolarità, quest’autentica auto di piacere si scatena alla prima serie di curve. Il treno anteriore completamente rimaneggiato assicura una guida tanto incisiva quanto agile, al punto che la GTC vola letteralmente di curva in curva inserendovisi con precisione. Questa sensazione di guida entusiasmante è rafforzata da uno sterzo comunicativo. Un veicolo molto ludico, salvo per il fatto che le salite di regime del motore turbo da 180 CV potrebbero essere un po’ più esplosive. Un problema dovuto soprattutto ad un peso conseguente e in minor misura, a marce un po’ lunghe. Fortunatamente, l’opzione telaio attivo accresce la reattività nel parametraggio «sport». Le forme scolpite e ben arrotondate attirano gli sguardi al suo passaggio. Questo coupé molto ludico, nasconde comunque una bella polivalenza. Buon comfort delle sospensioni, sedile posteriore sufficientemente spazioso e bagagliaio ampio fanno della GTC un’auto adatta all’uso quotidiano. E per coronare il tutto, le rifiniture sono seducenti. MOH Positivo: design seducente, telaio incisivo, coupé polivalente (comodità di viaggio, abitabilità posteriore), equipaggiamento di serie completo Negativo: visibilità posteriore, dinamismo, motore con carattere, raggio di sterzata, sistema di apertura del bagagliaio. Tecnica: coupé; 3 porte, 5 posti; lunghezza: 4,47 m; bagagliaio: 380 l; 1,6 l turbo benzina, 180 CV, 230 Nm a 2200 giri/min; cambio a 6 marce; da 0 a 100 km/h in 8,3 s Consumo in prova: 9,3 l/100 km, autonomia 602 km Prezzo: 36 800 fr. (1.6 Turbo Sport).

Tecnica: pick-up; 2/4 porte, 2/5 posti; lunghezza: 5,27/5,36 m; carico utile massimo: 1265 kg; carico rimorchiabile: 3350 kg Motori: turbodiesel 2,2 l 125/150 CV e 3,2 l (200 CV); trazione 4�2 e 4�4 con ridotte Prezzi: da 29 450 fr. (cabina semplice 4�2) a 54 100 fr. (3.2 aut. cabina doppia Wildtrack).

Il coupé Opel GTC esibisce forme scolpite e raffinatamente arrotondate.


Bandiere svizzere con luci LED L’attrazione della vostra festa per il 1° agosto i soc

i TCS

nto o c s i d 40% Of

pe r fe r t a

• Novità mondiale: bandiere e ghirlande con luci LED • Per la vostra grigliata, festa aziendale o per il party del 1° agosto • Stupite i vostri invitati e vicini • Materia plastica morbida stampata sui due lati • Con illuminazione LED a risparmio di energia • Le bandiere si vedono anche nel buio più completo • Bell’effetto anche alla luce del giorno • Incluso adattatore di rete con prolunga di 10 m • Per l’interno e l’esterno Ghirlanda di bandierine svizzere con LED 10 bandierine 20 x 30 cm, 50 cm distanza, con 150 LED bianchi e rossi (15 LED per bandierina).

Bandiera svizzera LED dimensioni: 50 x 50 cm, con 44 LED bianchi e rossi.

Bandiera svizzera LED dimensioni: 100 x 100 cm, con 60 LED bianchi e rossi.

Termine di invio: 27 settembre 2012 fino ad esaurimento delle scorte

Tagliando d‘ordinazione Ordino a prezzo speciale (+ spese di spedizione): pz Ghirlanda di bandierine pz Bandiera svizzera LED pz Bandiera svizzera LED

10 bandierine 20 x 30 cm 50 x 50 cm 100 x 100 cm

Fr. 118.80/pz invece di Fr. 198.–/pz N. art. 90111.00) + spese di spedizione Fr. 9.50 Fr. 58.80/pz invece di Fr. 98.–/pz (N. art. 90112.00) + spese di spedizione Fr. 9.50 Fr. 118.80/pz invece di Fr. 198.–/pz (N. art. 90113.00) + spese di spedizione Fr. 14.50

Cognome:

Nome:

E-mail:

Indirizzo:

NAP/Luogo:

Tel.:

N. socio TCS:

Data:

Firma:

Inviare il tagliando a: TCS, «Touring Shop», Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna; fax 058 827 50 25; e-mail: touringshop@tcs.ch; se avete domande: TCS, «Touring Shop», tel. 058 827 35 15 (non si accettano ordinazioni telefoniche). Ditta partner/spedizione: Max Versand, 8344 Bäretswil tramite posta, spedizione unicamente in Svizzera e nel Liechtenstein.


5 luglio 2012 | touring 12 | viaggi e tempo libero

23

«Tutto è energia» Gli esseri umani cercano l’energia nella natura. Esistono vari luoghi, in cui una persona percepisce in modo più evidente l’energia che emanano e dove si sente meglio: sono i luoghi di forza. Ne abbiamo parlato con l’esperta in religioni Andrea Fischbacher.

» I luoghi di forza possono essere cascate o

I luoghi di forza sono campi di energia, si devono percepire, e sono in relazione con sentimenti ed emozioni. È anche una questione di sensibilità personale?

alberi imponenti e spesso in questi spazi si trovano chiese o cappelle. I luoghi di forza sono per principio luoghi religiosi?

Andrea Fischbacher*: Per secoli i luoghi di forza sono stati utilizzati dagli uomini per celebrare i culti. La religiosità ha a che fare con la modalità di utilizzo. Oltre a quelli noti ci sono molti luoghi di forza sconosciuti, che vale la pena scoprire.

Sì, è così. È necessaria una situazione di assoluto silenzio per percepire in modo corretto i luoghi di forza?

Naturalmente. Se ci si immerge nell’atmosfera di un luogo, si può riuscire ad avvicinarsi a se stessi e al mondo circostante. Quiete e silenzio sono molto più preziosi di rumore e confusione.

I luoghi di forza sono zone con un’energia naturale più spiccata, afferma Blanche Merz, la geobiologa nota al mondo e la prima ricercatrice dei luoghi di forza della Svizzera. Concorda con la sua definizione?

Cos’hanno a che fare i luoghi di forza con l’esoterismo?

L’energia deve essere superiore alla media e la qualità dell’energia deve essere costruttiva. Questi sono i fattori essenziali di un luogo di forza. In quello spazio sento le onde che scorrono, un’energia costruttiva, e mi sento bene, perché accolta in esso.

Nulla. La ricerca della forza è una ricerca propria della scienza di confine, che ha un carattere di scienza umana: opera con l’osservazione e la percezione e poi li sistematizza secondo criteri scientifici.

I luoghi di forza si trovano dappertutto nel mondo. Si possono anche misurare per mezzo di un biometro di Bovis. Si tratta di un metodo riconosciuto scientificamente? Esistono oggi metodi di misurazione più precisi?

Che cosa risponde a coloro che definiscono la ricerca attorno ai luoghi di forza una ciancia occultistica?

Sono contenta del fatto che le persone hanno il senso critico. La scienza di confine può sconfinare nella ciarlataneria. Non si deve semplicemente credere a tutto.

Il metodo di misurazione non è riconosciuto scientificamente. Le energie della terra emanano onde ad un livello metafisico. Gli apparecchi di misurazione funzionano invece ad un livello fisico e non sono in grado di registrare le energie della terra. Esseri viventi – umani, animali, vegetali – reagiscono a queste energie. Le percepiscono, mentre il biometro non le registra.

Un vigneto può essere un luogo di forza?

Se in quel luogo l’energia è forte e la qualità dell’energia è costruttiva sì, altrimenti no. Come sono stati utilizzati attraverso tutti questi secoli i luoghi di forza nel mondo?

Sì, naturalmente. È un flusso. Le energie scorrono, e per questo motivo cambiano anche le unità Bovis. L’unità Bovis non è un valore misurabile, bensì un valore di osservazione. Le caratteristiche del terreno determinano se i luoghi esaltano o imbrigliano le energie. Lei riconosce subito questi luoghi. Come possiamo acquisire questa conoscenza?

Osservare, imparare e sentire. È questo il tipico approccio della scienza di confine. Ed è proprio questa percezione che non si può trasformare in sapere puramente scientifico.

Sono mutevoli queste unità Bovis?

«La compatibilità energetica è anche la condizione necessaria affinché la gente si senta attirata a vicenda» Andrea Fischbacher

Gli esseri umani nell’era precristiana hanno usato questi luoghi per i loro culti. Di regola erano culti della fertilità. E l’umanità usa ancora adesso gli stessi luoghi. Ma le attività di culto sono mutate in funzione della consapevolezza della società. E in era cristiana?

Sono stati utilizzati gli stessi luoghi, ma per svolgere altre forme di culto. Per questo, le chiese antiche sono esattamente in quei luoghi che secoli prima erano già dedicati al culto. Intervista: Christian Bützberger

«

* Dr. Andrea Fischbacher, l’esperta di religioni e biografa di Blanche Merz, la Grande Dame della geobiologia e pioniera della ricerca dei luoghi di forza, dirige dal 2004 il Centro di ricerca dei luoghi di forza in Svizzera (www.kraftorte.ch) a Oetwil an der Limmat.


24

viaggi e tempo libero | touring 12 | 5 luglio 2012

Carichi di forza nella quiete Nella vita quotidiana l’essere umano è sempre sotto pressione e cerca così possibilità di ritirarsi per poter ricaricare le proprie batterie. I luoghi di forza con potenti campi energetici sono le occasioni ideali. Ma le alternative più apprezzate non si riducono a una sosta in una capanna o in un resort wellness.

Ritirarsi in una capanna alpina Come una marmotta in inverno, ci si può ritirare in una delle quattro capanne alpine di Beat Hutmacher. Le piccole capanne, anche ultracentenarie, sono immerse in un paesaggio pittoresco tra Wengen e Grindelwald. E la particolarità è che – per quanto possibile – sono state lasciate nel loro stato originale e sono state arredate in modo semplice. Per i lavori d’ampliamento e per l’arredamento sono stati impiegati solo materiali locali. Non ci sono distrazioni come il televisore o Internet. Un luogo dunque ideale per sottrarsi per un paio di giorni dal bombardamento quotidiano d’informazioni e lasciare che solo la natura abbia influsso sugli ospiti. Seguendo il motto «Ritorno alla semplicità» nelle capanne si cucina sul fuoco e la luce è costituita da lampade a pe-

Godersi il relax all’Hotel Hubertus La valle Balderschwanger nell’Alta Algovia (in Germania) offre un paesaggio che sembra essere fatto su misura per concedersi un po’ di tempo al di fuori del trantran quo-

tidiano. Nel bel mezzo di questa regione ornata di montagne, ruscelli e boschi si trova, a 1044 m s.l.m. l’Hotel Hubertus, un albergo tradizionale che emana un’atmosfera incantata e che sembra essere cresciuto assieme alla natura. L’Hubertus è un albergo di quattro stelle, dove si possono riequilibrare anima e corpo. Il design in stile alpi-

trolio. L’acqua corrente è disponibile fuori nella fontana o nel ruscello che scorre vicino. Chi vuole essere attivo può andare a passeggiare o a vedere come lavora il contadino locale. La casa rustica «Yeti» è un po’ fuori Wengen e offre una fantastica vista sulle montagne bernesi. Le capanne «Alp Schneit» e «Kirschbaumhütte» si trovano isolate al di sopra di Zweilütschinen. E la capanna alpina Grindelwald è posizionata al di sopra del villaggio del ghiacciaio. Nelle due ultime capanne è installata una botte con acqua riscaldata per un wellness dal sapore alpino. Le capanne possono essere prese in affitto per una settimana o in casi speciali solo per un finesettimana. Ognuna offre posto per due o tre persone. fm Indirizzo: Beat «Yeti» Hutmacher, 3800 Interlaken, tel. 079 311 14 47, info@yeti.ch Informazioni e prenotazioni: www.yeti.ch Prezzi: una capanna per una settimana da 880 fr.

no solo accennato piace già a prima vista. Nell’albergo si trovano diversi luoghi di forza, dove si può fare il pieno di energia. La nuova area spa offre percorsi a piedi nudi, sauna, piscina esterna e locali per massaggi e relax – tutto ciò che serve per rilassarsi. Chi vuole proprio staccare, può scegliere uno dei numerosi trattamenti, da Ayurveda a programmi di riabilitazione per la schiena. Durante tutta la settimana si può scegliere tra corsi di yoga, Tai Chi o escursioni dei sensi. Particolarmente apprezzate sono le settimane di time-out in cui il protagonista è il rallentamento in tutte le sue sfaccettature. Anche la cucina non lascerà alcun desiderio insoddisfatto. I cuochi preparano i piatti esclusivamente con prodotti freschi della regione. Molto valore viene dato ai principi alimentari di «slow food», appunto la gastronomia del benessere. fm Indirizzo: Hubertus Alpin Lodge&Spa, Dorf 5, D-87538 Balderschwang. Informazioni e prenotazioni: www.hotel-hubertus.de, tel. 0049 8328 9200 Prezzi: camera doppia classica da 167 fr. sino a suite da 239 fr.


5 luglio 2012 | touring 12 | viaggi e tempo libero

Riva San Vitale: alle fonti dell’energia C’è un posto in Ticino, dove nello spazio di appena 200 metri sono allineati due punti che sprizzano energia vitale. E non è un caso, pare, che corrispondano ad altrettanti luoghi di culto, dove la spiritualità aleggia per definizione. Si tratta di Riva San Vitale, ridente paesino adagiato sul Ceresio. Qui già nel 500 d.C. sorse un Battistero, che rappresenta il più antico edificio religioso cristiano tuttora interamente conservato in Svizzera. Già solo il suo inestimabile pregio storico-artistico vale la visita. Ma nelle viscere del Battistero c’è di più. Secondo il libro «Orte der Kraft» di Blanche Merz, i flussi d’acqua sotterranei formano incroci che sprigionano raggi energe-

25

tici pari a 9000 unità Bovis in corrispondenza del fonte battesimale e che raddoppiano addirittura a 18 000 nella nicchia dell’altare (entrambi nella foto). Poco più in là c’è un’altra sorgente di questa energia vitale: la maestosa chiesa rinascimentale di Santa Croce. Qui, il «luogo della forza» si trova esattamente al centro del pavimento circolare, proprio sotto la meravigliosa cupola adorna d’affreschi. E sono ben 20 000 le unità Bovis che s’irradiano dal sottosuolo. E così, dopo un soggiorno a Riva San Vitale, si fa il pieno d’energia per un intero anno di lavoro... ac

Visite: il Battistero si può visitare liberamente tutti i giorni, mentre la Chiesa di S. Croce da marzo a ottobre, entrambi dalle 8 alle 17 Informazioni: Ente Turistico del Mendrisiotto, tel. 091 641 30 50; www.mendrisiottotourism.ch; www.rivasanvitale.ch

Contatto con la pietra della pace La più alta cresta della catena giurassiana dopo il Mont Tendre, il Chasseron (VD) offre un panorama mozzafiato che abbraccia le Alpi dal Titlis al Salève. Il luogo è così famoso per l’emanazione di forze telluriche di un’intensità eccezionale, equivalenti, sembrerebbe a quelle misurate sotto il sarcofago della cattedrale di Aquisgrana (in Germania). Ad un centinaio di metri dal ristorante della vetta si trova un masso erratico di granito battezzato «Pierre de la Paix» (pietra della pace), sul quale sono stati incisi i simboli delle grandi religioni. Si raccomanda di sfiorare la pietra con il palmo della mano, prima di girarsi verso nord, chiudere gli occhi e cercare di percepire l’energia del luogo. Calore e benessere dovrebbero allora normalmente manifestarsi, oppure anche «un formicolio, palpitazioni o una visione di colori intensi». E se non sentite niente, come nel mio caso, poco importa: la bellezza del luogo compensa ampiamente la mancanza di sensazioni. Rimarrete incantati dalla passeggiata sul promontorio che offre una vista su uno dei paesaggi più belli della Svizzera. Gli appassionati di fenomeni tellurici prenderanno il «Sentiero delle energie» a partire da Sainte-Croix, che in due ore conduce alla Pierre de la Paix. Senza dimenticare che uno spuntino corroborante al ristorante di Chasseron può anche avere effetti benefici. jop

foto tg, ald

Indirizzo: la Pierre de la Paix si trova a qualche decine di metri dalla cima del Chasseron (VD), proprio al di sotto del ristorante. Accesso: da Sainte-Croix (2 ore di marcia), Les Cluds (1 ora di marcia), o parcheggio a 30 minuti.

La vita nell’abbazia di Mariastein «Chiunque bussi alla nostra porta deve essere accolto come se fosse Cristo». Questa è la frase che San Benedetto ha fissato come regola nel suo monastero. E seguendo questo principio vivono attualmente 25 monaci benedettini nell’abbazia di Mariastein nel Canton Soletta. Il visitatore viene ricevuto cordialmente da padre Kilian Karrer e viene introdotto negli usi e costumi della vita del monastero. Padre Kilian è da due anni «manager alberghiero» del monastero. «Da noi arrivano persone sensibili alla religione, gruppi di giovani, partecipanti a corsi di pittura, dirigenti d’azienda per un seminario, ma anche singole persone che cercano la quiete», racconta padre Kilian. Gli ospiti rimangono spesso per settimane, e molti solo nei finesettimana. La partecipazione alla messa è volontaria; sino a sette volte quotidianamente, nei giorni feriali si può prendere parte a preghiere ed Eucarestia. I singoli visitatori maschi mangiano con i monaci nel refettorio del convento, rispettando il silenzio. Durante i pasti un padre legge ad alta voce da un libro o da un giornale «non per forza temi religiosi», sottolinea l’abate Peter von Sury, che presiede il monastero dal 2008. «Da noi – spiega l’abate – i pasti consumati in comune hanno un gran valore». wi Indirizzo: Abbazia di Mariastein, 4115 Mariastein (SO), tel. 061 735 11 11, gaestepater@kloster-mariastein.ch Informazioni: 15 camere singole e 4 doppie con doccia/WC, 3 sale conferenze; www.kloster-mariastein.ch (Per trovarne altri, consultate la guida ai monasteri: Klosterführer, 2009, edizioni Matthias-Grünewald). Prezzi: singola con pensione completa 85 fr. al giorno.


26

viaggi e tempo libero | touring 12 | 5 luglio 2012

Collezione della Cineteca svizzera

Tributo a Audrey Icona della settima arte, Audrey Hepburn conquistò Hollywood prestando il suo viso ingenuo e la sua silhouette filiforme ad una trentina di film. Nelle pellicole «Vacanze romane» (1953), «My fair lady» (1964) e «Linea di sangue» (1979), vestì i panni di una donna che nasconde la sua estrema sensibilità dietro una facciata d’impassibilità e un guardaroba degno dei grandi stilisti. Alla ricerca di quiete, nel 1966 si installò a Tolochenaz (VD), nei pressi di Morges, dove vi soggiornò sino alla sua morte nel 1993. Nel Canton Vaud trovò un angolo di pace e un ambiente tranquillo di fronte al Lago Lemano e alle Alpi. Attualmente due esposizioni presentate a Morges ripercorrono la sua carriera di star hollywoodiana, ambasciatrice dell’Unicef e di semplice abitante della piccola cittadina svizzera. Inoltre è possibile vedere un documentario particolarmente toccante dove si esprimono i cittadini di Morges che l’hanno conosciuta. Commercianti, venditori di vino, librai o farmacisti, tutti quanti conservano il ricordo di una donna semplice e accessibile alla gente comune e che quando era presa d’assalto dai fotografi veniva fatta scappare dal retrobottega. E il fascino permane. Ancora oggi, degli anonimi portano i fiori alla sua tomba nel cimitero di Tolochenaz e delle squadre televisive provenienti da tutto il mondo vi fanno tappa. Esposizione «Hommage à Audrey Hepburn», Museo Forel, Grand’Rue 54, Morges, sino al 25 novembre; Esposizione «Gros plan sur une femme d’exception», Fondazione Bolle, rue Louis-de-Savoie 73–75, Morges, sino al 25 agosto. Ulteriori informazioni ai siti: www.foraudreymorges.ch e www.morges-tourisme.ch. jop

Lavoro minorile nei paradisi di vacanza Nelle numerose località turistiche spesso lavorano dei bambini. Offrir loro qualche spicciolo non può migliorare la loro situazione, non a lungo termine.

«Hallo Mister, foto! foto!», grida uno sciame di bambini sorridenti a un gruppo di turisti. Da tempo i piccoli hanno scoperto che il loro sorriso apre i cuori e i borsellini dei visitatori. Nelle località turistiche i bambini raccolgono una manciata di pesos, rupie o bath anche lavorando come lustrascarpe, venditori di souvenir e aiutanti camerieri.

studio dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) nel mondo ci sono tra i 13 e i 19 milioni di bambini e giovani che svolgono attività lavorativa nel turismo e i suoi addentellati. Nell’industria del turismo circa il 15% della forza lavoro è costituito da minorenni. Con i loro guadagni molti devono spesso contribuire a riempire la cassa

PantherMedia

Un aiuto professionale | Stando ad uno

Il lavoro minorile è purtroppo un dato di fatto in molte località turistiche. La vigilanza è di rigore.

della famiglia o aiutare parenti che hanno bisogno di cure mediche. E non senza conseguenze: spesso, grazie al turismo, i bambini guadagnano più dei genitori. Un fatto che mette sotto sopra la struttura sociale. Dato che le giornate lavorative dei bambini sono in genere lunghe, non hanno tempo e forza per lo sviluppo sociale: non rimane loro spazio per giochi rilassanti di mente e corpo. Inoltre stando in stretto contatto con i turisti si aggiunge il rischio di abusi sessuali. Senza contare che trascurano lo studio a scuola e rimangono analfabeti. Le ragazze possono dunque cadere in completa dipendenza, anche materiale, dal marito. Coloro che, quando sono in viaggio, desiderano migliorare la situazione dei bambini nelle regioni turistiche, dovrebbero evitare di far loro offerte dirette. Stando agli esperti nello sviluppo di questi Paesi, sono più efficaci le donazioni a riconosciute organizzazioni di aiuto ai minori.

Adrian Zeller


5 luglio 2012 | touring 12 | viaggi e tempo libero

Festival giurassiano di siti insoliti Per chi ama l’avventura, non esiste luogo migliore del Giura. Infatti le sorprese non mancano durante la visita alla coltelleria Wenger o anche nella gita agli stagni della riserva naturale di Bonfol.

27

Bonfol Porrentruy Delémont

Le Noirmont

Dopo il cioccolato, gli orologi e la fondue, il coltellino tascabile costituisce l’invenzione che ha maggiormente contribuito alla notorietà del nostro Paese. E qui siamo al posto giusto, dato che a Delémont si trova la coltelleria Wenger, che accoglie da lunedì a venerdì gruppi da 6 a 15 persone per una visita gratuita di circa un’ora (annunciarsi in anticipo). Scoprirete le grandi fasi della produzione di questa piccola meraviglia tecnologica, dal taglio dell’acciaio sino al controllo di qualità finale. Solamente un processo lungo e complesso permette di ottenere una lama tanto solida quanto flessibile, garantita vita natural durante. La riservatezza è d’obbligo, e dunque è severamente proibito fotografare i laboratori, ad eccezione dei luoghi previsti per il pubblico. E al termine della visita, avrete forse voglia di acquistare il «Giant Knife», che raccoglie 87 utensili e 141 funzioni al prezzo di 1200 fr. Wenger SA, route de Bâle 63, tel. 032 421 39 00, www.wenger.ch. jop

foto jop

I segreti del coltellino svizzero

Carolina Laville guida i visitatori nella coltelleria di Wenger.

Fantasticherie tra gli stagni

Una deliziosa passeggiata nel mezzo degli stagni di Bonfol.

Da sapere Canton Giura 70 450 abitanti, capitale Delémont. Pernottamenti L’Hotel de la Gare di Porrentruy (vedi foto a lato) offre camere per escursionisti a 50 franchi, senza colazione, camere doppie a 115 franchi (toilette sul piano) o una camera interamente equipaggiata a 130 fr. Ulteriori alloggi poco costosi sono disponibili, in campeggio o in fattoria. Per saperne di più, consultate il sito internet www.juratourisme.ch.

Per una volta, trascuriamo le mete tipiche giurassiane come SainteUrsanne o Saignelégier per raggiungere Bonfol, al confine con l’Ajoie. Lontano dalle concentrazioni turistiche, questa regione possiede una riserva naturale d’importanza nazionale per lo studio e la conservazione di numerose specie animali e vegetali. Si possono osservare innumerevoli piante rare in Europa. Ma soprattutto comprende una decina di stagni collegati tra loro da sentieri pedestri. Immerso in una natura opulenta, chi passeggia ammira i riflessi del cielo in acqua e ascolta rapito le «conversazioni» giocose di tritoni, anatre e rane. Si può percepire che gli animali si sentono proprio a loro agio in quest’ambiente risparmiato da un’eccessiva presenza umana. La passeggiata rigenerante offre una gradevole sensazione di solitudine. Dalla stazione ferroviaria di Bonfol, seguire la strada cantonale in direzione Vendlincourt per 500 metri, sino al cartello che indica «Etangs». jop

Gastronomia Il ristorante de La Poste a Epauvillers prepara specialità di Tête de Moine (tel. 032 461 35 08, www. lapostechezmarie.ch). Il Domaine de Bellelay (Giura bernese) offre diverse degustazioni di prodotti locali giurassiani e ripercorre la storia della Tête de Moine, formaggio tradizionale fabbricato da 800 anni (tel. 032 484 03 16, www.domaine-bellelay.ch). Curiosità In primavera e in autunno, a Le Noirmont, l’agenzia Jura Escapades propone delle escursioni in monopettino trainato da uno o due husky (huskybike)

(tel. 032 953 16 00, www.jura-escapades.ch). Nella foresta sovrastante il villaggio di Beurnevésin si trova la pietra miliare delle tre potenze che un tempo marcava la frontiera e delimitava il territorio. Su di essa vi sono incisi: il giglio, l’orso di Berna, la croce episcopale, la F (Francia) e la D (Germania). Alla rotonda davanti alla stazione di servizio, seguire il cartello «Borne des trois puissances». Porrentruy Non mancate di visitare la città dei principi vescovi e i suoi tesori che risalgono al vescovado di Basilea.

Camere di classe a buon prezzo sono proposte all’Hotel de la Gare nella località di Porrentruy.


28

viaggi e tempo libero | touring 12 | 5 luglio 2012

Malaga, la città dei 34 musei Malaga è baciata dal sole e dal mare. La capitale della Costa del Sol ospita innumerevoli musei. Uno dei principali è il nuovo museo dell’automobile.

› L’aria salmastra, il clima dolce e la mera-

vigliosa città vecchia fanno di Malaga una destinazione da sogno. Le due belle e lunghe spiagge cittadine invitano al bagno e sono comodamente raggiungibili a piedi dal centro città. Ma qui trovano ciò che fa per loro anche i buongustai e i cacciatori di buone occasioni: le incantevoli stradine dell’affascinante centro storico ospitano infatti tapasbar alla moda ed eleganti boutique per ogni gusto. La strada commerciale «Calle Marques de Paradas», tappezzata di marmo, invita al passeggio.

Chi s’interessa di cultura trova un piacere infinito nella visita della maestosa cattedrale gotica. Ma anche l’anfiteatro romano ai piedi della fortezza dell’Alcazaba, scoperto e riportato alla luce 50 anni fa, possiede il suo fascino. La città costiera andalusa dispone però anche di un tesoro tutto particolare: ospita ben 34 musei.

Auto di tutte le epoche | Una perla speciale di questo fondo museale è rappresentata dal «Museo Automovilistico de Málaga». Già soltanto l’infrastruttura attira numerosi

sguardi e curiosi visto che si trova all’interno di edifici storici di una fabbrica di tabacco del 1927, restaurata recentemente. Su 6000 metri quadrati sono esposte automobili provenienti da tutto il mondo. Dieci sale espositive ospitano oltre 90 veicoli di varie epoche che mostrano lo sviluppo tecnico ed estetico dell’automobile. Ad esempio, i «Dorati anni 20» oppure la «Dolce Vita degli anni 50». Ma ci sono anche spazi espositivi dedicati a temi quali il «Tuning», «Auto di design» o ancora «Auto da sogno». Tra gli oggetti esposti vi sono motori, manifesti, fotografie, opere d’arte, plastici, istallazioni e moda dell’automobile.

Picasso e flamenco | L’antica città portuale di Malaga è inoltre il luogo natale di Pablo Picasso e un importante palcoscenico della cultura del flamenco. La casa dove nacque Picasso è stata dichiarata monumento storico nel 1983 e consente di dare uno sguardo all’infanzia dell’artista. Nel Museo Picasso, nella città vecchia, sono conservate oltre 200 opere del grande artista andaluso, da dipinti a olio a sculture, disegni e schizzi fino alle ceramiche. Il Museo del Flamenco ospita vecchie registrazioni, strumenti e costumi dell’arte del flamenco. La collezione è curata dalla Peña Juan Breva, che offre anche visite guidate.

Nadia Rambaldi Info Touring www.spain.info, www.visitacostadelsol.com

foto nr

Da sapere

Gli stretti vicoli di Malaga offrono una bella vista sulla cattedrale gotica. Il «Museo Automovilistico de Málaga» espone 90 auto di tutte le epoche.

Viaggio: con l’aereo da Zurigo, Ginevra o Basilea. Da visitare: il nuovo centro portuale con ristoranti e negozi, il nucleo storico con la cattedrale gotica, l’anfiteatro romano e la «Calle Marques de Paradas», la fortezza di Alcazaba, senza dimenticare le belle spiagge cittadine e naturalmente i numerosi musei. Alloggio: Molina Lario, con vista sulla cattedrale; www.galleryhotel.com, www.hotelmolinalario.com. Gastronomia: El Pimpi, Calle Granada 62, uno dei tapas bar più frequentati da personaggi celebri. El Trillo, piatti tradizionali andalusi, Calle Don Juan Diaz 4. nr


5 luglio 2012 | touring 12 | sezione ticino

29

mw

Vedere bene evita brutte sorprese

La due fasi è utile? Da più parti si mette in dubbio l’utilità della formazione in due fasi per ottenere la patente di guida definitiva. Tuttavia, la sicurezza ha un suo prezzo.

› Da alcuni articoli apparsi sui media si in-

tuisce che qualcosa si muove attorno alla formazione due fasi introdotta nel 2005. L’imposizione di questo periodo di tre anni, in cui i neopatentati sono «sotto controllo» e devono presenziare obbligatoriamente a due giornate di corso (in cui effettuano manovre d’emergenza, sono sensibilizzati ai pericoli della strada e imparano una guida rispettosa dell’ambiente) per poter ricevere la licenza di condurre definitiva, comincia a sollevare pareri discordanti. La sua utilità è stata messa in discussione da alcuni gruppi d’interesse, ma finora nessun dato statistico ufficiale è stato pubblicato. Si attende uno studio commissionato all’UPI, che dovrebbe essere presentato entro fine anno, e darà importanti indicazioni.

Incidenti in calo | Un dato significativo è stato però già rivelato dalla Sezione della Circolazione di Camorino, la quale ha registrato una diminuzione significativa del numero d’incidenti imputati a giovani appartenenti alla fascia d’età 18–21, i quali ora non costituiscono più la categoria maggiormente a rischio. Altre affermazioni ponevano l’accento sul fatto che i partecipanti non gradiscono i contenuti di queste due giornate di formazione. Nei corsi effettuati dal TCS in Ticino, negli ultimi due anni, sono stati raccolti circa 6000 formulari di

valutazione, compilati in forma anonima: il voto medio è risultato 5+ (1 = insufficiente – 6 = ottimo).

Soldi ben spesi | Un’altra argomentazione nelle critiche è il suo costo. Per molte famiglie l’ottenimento della patente per i figli è cosa onerosa. In Ticino il costo oscilla tra un massimo di 760 franchi per le due giornate, se non si usufruisce di alcun sconto, fino alla minor tariffa sul mercato di 450 fr. tramite l’offerta soci TCS Cooldown (categoria da 16 a 25 anni a 66 fr. annuali) che inoltre dà diritto a tutte le prestazioni del Club. Il costo di questa formazione, al quale si dovrebbe aggiungere quello per la preparazione all’esame teorico e pratico (prima fase), rappresenta certamente molti soldi da sborsare in un lasso di tempo relativamente breve, ma comunque di due, tre anni. Se paragonati a quanti ne spendiamo per telefonini, multimedia e altre comodità odierne la somma si relativizza. Ma se aumentiamo la sicurezza dei giovani e diminuiamo gli incidenti, che possono anche coinvolgere nostri cari, questa cifra può essere considerata necessaria. Dobbiamo impegnarci affinché la formazione dei conducenti sia completa e di qualità per tutti, ne va della sicurezza degli utenti della strada tra cui i nostri figli.

Roberto Morandi

Continua la campagna di prevenzione incentrata sul controllo gratuito della vista e dell’udito, in collaborazione con i Centri di consulenza BELOTTI OTTICA & UDITO, sparsi in tutto il Cantone. Anche se i dati personali sono strettamente confidenziali nel rispetto della più assoluta riservatezza, traspare in forma anonima dai numerosi controlli effettuati diverse carenze dei due sensi. Fin qui niente di particolare visto che questa offerta ha attratto chi già intuisce di avere qualche problema o chi coscienziosamente vuole essere sicuro di non averne. La cosa più allarmante è che una percentuale molto bassa di persone a cui è stata comunicata una carenza si preoccupa di correggerla. Il TCS in futuro vuole quindi sensibilizzare maggiormente i conducenti affetti da difetti visivi e uditivi, a risolvere questi problemi e non sottovalutare i pericoli che sono correlati a questi importanti sensi nella pratica della guida di un veicolo. Per prenotare un appuntamento basta telefonare: Ascona 091 792 11 77; Bellinzona 091 825 81 83; Biasca 091 862 45 75; Chiasso 091 682 93 63; Locarno 091 760 07 40; Lugano 091 92108 08 e Mendrisio 091 646 85 58.

Le ville del Palladio in battello Il Gruppo del Mendrisiotto del TCS comunica che sono aperte le pre-iscrizioni della gita che si terrà sabato, 13 ottobre 2012 con meta le Ville del Palladio, gioielli veneti del ’500, con il battello sul fiume Brenta. La giornata comprende la visita delle ville e gli antichi mulini nonché il pranzo. Gli interessati sono pregati di annunciarsi telefonando allo 079 444 5 666 oppure scrivendo una e-mail all’indirizzo tcs.mendrisiotto@bluemail.ch. I posti sono limitati a 50!




club e soci | touring 12 | 5 luglio 2012

foto Andreas von Gunten

32

I delegati del TCS si sono democraticamente confrontati nella storica Sala dei concerti di Soletta.

Aria fresca al TCS L’assemblea dei delegati del Touring Club Svizzero (TCS) a Soletta si è svolta tutta all’insegna del buon andamento dell’esercizio e della ripartenza verso il futuro. È stata ripetutamente chiesta la creazione di un fondo per l’infrastruttura stradale.

› Peter Goetschi ha condotto per la prima

volta un’assemblea ordinaria dei delegati del Touring Club Svizzero (TCS) nella sua nuova veste di presidente centrale. La manifestazione è stata organizzata perfettamente dalla Sezione Soletta. La parte ufficiale si è svolta nella storica Sala dei concerti della città degli ambasciatori. «Non è solo il colore giallo ad essere fresco e dinamico, ma lo è anche il vento che spira in tutto il TCS», ha affermato Peter Goetschi nel suo saluto di benvenuto ai delegati e ai numerosi ospiti. Il TCS si trova oggi su un binario fresco e dinamico «oltre ad essere in buona salute».

Il futuro è iniziato | Il TCS ha una tradizione ultracentenaria e da allora la sua forma statutaria – che è quella di un’associazione – è rimasta invariata. Ed è giusto così: «Siamo un club al servizio dei nostri soci e tale vogliamo restare». Ma un attimo dopo Goetschi ha osservato: «Anche un’associazione tradizionale deve andare al passo coi

tempi e continuare a svilupparsi». Come ha constatato il presidente centrale, la nuova struttura organizzativa ha rappresentato un primo passo per una collaborazione migliore e particolarmente rafforzata tra la sede centrale e le sezioni, oltre a «rafforzare la fiducia reciproca».

L’ultima volta di Ehrler | Che il TCS continui ad andare avanti lo ha evidenziato il direttore generale Bruno Ehrler nella sua retrospettiva e panoramica dedicata all’esercizio (cfr. articolo a pagina 35). È stata la sua ultima volta davanti ai delegati, dato che lascia il club dopo sei anni e mezzo (cfr. intervista sulle pagine 36 e 37). Ehrler ha presentato il miglior risultato economico degli ultimi anni. Eppure il TCS deve battersi contro un vento furioso e sono necessari sforzi maggiori per poter mantenere il numero di soci attorno agli attuali 1,6 milioni. Il direttore generale dimissionario ha ricordato con orgoglio le numerose innovazioni, tra le quali il sito Internet: «Uno sviz-

zero su dieci visita ogni mese le pagine web del TCS», ha indicato. Il presidente centrale Peter Goetschi lo ha poi ringraziato per l’impegno profuso con un regalo e i delegati di tutte le sezioni gli hanno attribuito un grande applauso. In seguito, Goetschi ha fatto riferimento alla fortunata circostanza per la quale Rudolf Zumbühl, da tempo membro della direzione, ha accettato di assumere ad interim la direzione generale. L’assemblea ha accolto positivamente il resoconto annuale e ha scaricato gli organi competenti.

Richiesta di un fondo | Come tradizione, durante l’assemblea dei delegati del TCS anche la politica dei trasporti assume un ruolo predominante. È stato così anche a Soletta. Le danze sono state aperte sin dall’inizio dei lavori dal presidente del Gran Consiglio solettese Christian Imark, oltre che dal consigliere agli Stati Pirmin Bischof. Quest’ultimo ha posto l’accento sulla necessità di creare un fondo per l’infra-


5 luglio 2012 | touring 12 | club e soci

to entusiasta del ragionamento per cui i contrassegni autostradali vanno rincarati. Ha difficoltà a credere che si tratti solo del cambio di proprietà di 376 km di autostrade dai Cantoni alla Confederazione. Nella sua panoramica politica, Burkart ha perorato anche la causa della costruzione di un secondo tunnel stradale al San Gottardo. Inoltre, il presidente del comitato politico del TCS è dell’opinione che con il progetto approvato dal Parlamento federale i miglioramenti della sicurezza sulla strada (Via Sicura) abbiano soddisfatto le principali preoccupazioni dell’Iniziativa contro i pirati della strada.

struttura stradale. Il presidente Peter Goetschi ha promesso che il TCS continuerà a ingaggiarsi nella politica dei trasporti a favore dei suoi soci. Ma lo farà in modo pragmatico e intelligente. Non è più accettabile che si continui ulteriormente ad aumentare il finanziamento trasversale della ferrovia attraverso la strada. «Benché nel finanziamento dei trasporti una certa solidarietà sarà sempre necessaria, non si deve abusare di essa», ha detto Peter Goetschi. Quindi, anche il presidente del TCS ha parlato di parità di condizioni nel finanziamento dell’infrastruttura di trasporto. Oltre al fondo per l’infrastruttura ferroviaria dovrà essere creato un fondo per l’infrastruttura stradale.

Onori, mutamenti | Nel consiglio d’am-

Fatti dimenticati | Sulla stessa frequenza d’onda anche il vice-presidente del club Thierry Burkart, presidente anche del Comitato politico e della Sezione Argovia del TCS. In realtà le esigenze d’investimento della strada ammontano a 4 miliardi di franchi l’anno; mentre oggi a disposizione ce ne sono solo 600 milioni. Burkart, secondo il quale «il TCS è il lobbista per una

33

P. Goetschi presiedeva per la prima volta i lavori.

mobilità ragionevole», ha pure sottolineato che l’80% dei trasporti pubblici vengono effettuati sulle strade. Non si è poi dimostra-

ministrazione del TCS è entrato Eric Collomb (FR); il seggio era rimasto vacante dall’elezione di Peter Goetschi alla presidenza centrale. Entrano a far parte dell’organo direttivo del TCS anche Markus Reichmuth (SZ, al posto di Konrad Schuler) e Urs Wüthrich (Bienne-Seeland). Quest’ultimo sostituisce Claude Gay-Crosier, che è stato nominato socio onorario per i servigi resi al TCS. hwm

Alcuni scatti a margine dell’assemblea

Etienne Membrez (s.), già direttore generale TCS, e Jean-François Ottesen.

Alcuni delegati zurighesi e altri ospiti: (da s.) Beat e Silv Aebi, Roger Schober (TCS), Thierry Burkart (AG), Susanne Ballauf, Jörg Vogler.

Due generazioni di veicoli della Patrouille all’entrata della sala dei concerti dove si sono tenuti i lavori assembleari.

Andreas Burgener, direttore di Auto Svizzera, con Christine Hofer.

Toni Eder, numero due dell’Ufficio federale dei trasporti, con la moglie.

Gli organizzatori solettesi: (da s.) Georges Heri, Gerhard Roth, Nikolina Basic, René Ingold, Fritz Arni (presidente).

Il nuovo socio onorario del TCS Claude Gay-Crosier con la moglie Irma.

La nuova direttrice del TCS Sandra Herren con Reto Cavegn, responsabile della Sezione TCS di Zurigo.

La banda Combi Combo ha creato la perfetta atmosfera per la grande famiglia TCS prima dei lavori assembleari.


Rilassatevi nella vostra vasca idromassaggio Un’esperienza di benessere da vivere in casa e all’aperto

t to r r i leg e p n r t a u ri Of fe di To

i

l 40% e d to /pz scon 990.. –1’650.– Fr.vece di Fr in

L‘unica vasca idromassaggio portatile con il contrassegno di sicurezza svizzero S+

Un diametro interno di 160 cm per offrire relax a 4 persone adulte

min

u ti

Dispiegare

Grazie al lucchetto a combinazione numerica, fornito con la vasca, potete bloccare la MSpa-Whirlpool, rendendola così sicura per i bambini.

Accessori per la MSpa Whirlpool

Set comfort 2 poggiatesta e 1 contenitore per bibite

Set di prodotti trattamento dell’acqua BAYROL

Gonfiare

Immergersi

• In giardino o in veranda, in balcone o sulla terrazza prendisole, nel locale sauna o fitness • 120 getti d’acqua per un piacevole relax • Siete comodamente seduti sul fondo imbottito, non vi sono né postazioni rigide predefinite, né angoli o spigoli • Per metterla in funzione bastano 5 minuti (occorre poi solo riempirla d’acqua); il montaggio è semplicissimo e non richiede alcun attrezzo • Nessuna struttura fissa, nessuna installazione • Grazie al riscaldamento integrato (fino a 40°) la MSpa-Whirlpool si addice anche agli spazi aperti • Sistema elettronico integrato con le seguenti funzioni: pompa idromassaggio, pompa filtraggio e riscaldatore • Grazie alla chiusura lampo è possibile coprire ermeticamente la vasca: polvere e insetti non finiscono così nell’acqua • Con il lucchetto a combinazione, fornito assieme alla vasca, potete chiudere la vostra MSpa-Whirlpool rendendola sicura per i bambini Dati tecnici Dimensioni esterne: 204 x 70 cm, peso (vuota): 38 kg, peso (piena): 1238 kg, volume d‘acqua: 1200 l, lunghezza del cavo: 4,5 m, consumo energetico: 1580 Watt (riscaldamento), 720 Watt (idromassaggio)

Utilizzando regolarmente prodotti specifici, l’acqua della vasca rimane pulita e priva di alghe. Il set BAYROL comprende tutti i prodotti necessa- Dotazione ri per il trattamento dell’acqua. Potrete così immergervi in tutta tranquil- Vasca con modulo riscaldatore e idromassaggio, dispositivo di protezione contro le sovratensioni FI integrato nel cavo, manometro, 2 cartucce di filtrazione, DVD (t + f), set di tubi, set di riparazione, copertura della vasca lità nella MSpa-Whirlpool. Consigliamo di ordinare anche il set. con serratura a combinazione e istruzioni per l’uso (t, f, i)

Tagliando di ordinazione Ordino a prezzo di favore più spese di spedizione Fr. 75.– : pz set set set

MSpa-Whirlpool Fr. 990.–/pz set comfort (2 poggiatesta e 1 contenitore per bibite) Fr. 95.40/set cartucce di filtrazione supplementari (4 pezzi) Fr. 41.40/set set di prodotti per il trattamento dell‘acqua Fr. 198.–/set

Termine di invio: 27 settembre 2012 fino ad esaurimento delle scorte

invece di Fr. 1’650.–/pz invece di Fr. 159.–/set invece di Fr. 69.–/set invece di Fr. 215.–/set

Cognome:

Nome:

E-mail:

Indirizzo:

NAP/Luogo:

Tel. (diurno):

N. socio TCS:

Data:

Firma:

(N. art. 90077.01) (N. art. 90077.03) (N. art. 90077.02) (N. art. 90077.10)

Inviare il tagliando a: TCS, «Touring Shop», Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna; fax 058 827 50 25; e-mail: touringshop@tcs.ch; per domande: TCS, «Touring Shop», tel. 058 827 35 15 (non si accettano ordinazioni per telefono). Ditta partner/spedizione: Max Versand, 8344 Bäretswil, tramite camion, solo in Svizzera e nel Liechtenstein.


5 luglio 2012 | touring 12 | club e soci

35

Ancora un anno positivo Anche l’esercizio 2011 del TCS, l’ultimo firmato Bruno Ehrler, si chiude con un risultato positivo. Il fatturato netto si attesta a quasi 350 milioni di franchi, con un attivo consolidato di 16,6 milioni. Il fiore all’occhiello è stata la TCS Ambulance.

› Sono tre i punti salienti che hanno carat-

terizzato l’attività del club nel 2011: nuovo marchio TCS, lancio della TCS Ambulance e premio internazionale per la carta di credito TCS Mastercard (v. riquadro). Particolarmente importante – nell’ambito del miglioramento delle prestazioni ai soci – il lancio della TCS Ambulance, avvenuto a novembre: grazie a questo nuovo servizio, i 700 000 titolari del Libretto ETI hanno ora un unico interlocutore in caso di rimpatri sanitari. Infatti, dal 1° gennaio 2011, tutti i titolari ETI che si ammalano o si infortunano mentre si trovano in viaggio possono contare sul personale specializzato di ETI Med, il servizio medico del dipartimento Assistenza alle persone. L’anno scorso i pazienti trattati sono stati 2616. In 776 casi ne è stato predisposto il rimpatrio in jet-ambulanza, volo di linea, elicottero o autoambulanza.

cupazione, portando la media annua al 71,2% (69,7% nel 2010).

Sempre efficaci | Come al solito, la richiesta di aiuto alla Patrouille TCS è stata molto elevata anche nel 2011. Alla centrale d’intervento di Schönbühl il telefono ha squillato 500 000 volte, dando luogo a 280 mila missioni di soccorso stradale da parte dei 220 pattugliatori del club. Nell’86% dei casi, gli «angeli gialli» sono riusciti a far ripartire sul posto i veicoli dei soci, dimostrando così un’efficienza che non teme paragoni. Anche un altro dei pilastri del Touring Club Svizzero, l’assicurazione di protezione giuridica Assista, può vantare ottimi risultati. Il suo portafoglio è costituito da oltre 346 000 polizze «Circolazione» e da 152 000 polizze «Privata». Nel frattempo, Assista TCS è diventata partner del gruppo

assicurativo Mutuel ed ha sviluppato un nuovo modulo di protezione giuridica per la Basilese Assicurazioni. Per quanto riguarda, infine, la filiale Test & Training TCS SA (T&T), vanno segnalati gli oltre 1200 corsi 2-fasi impartiti nel 2011 ad oltre 13 300 neo conducenti. Va ricordato anche che T&T ha inaugurato in maggio il suo sesto centro di sicurezza stradale a Derendingen (SO). I delegati convenuti a Soletta hanno, dunque, preso atto di questo ottimo bilancio, presentato dal capo delle finanze del club Serge Burgener e sottoscritto per l’ultima volta dal dimissionario direttore generale Bruno Ehrler. Questi ha pure annunciato un’importante innovazione tecnica: presto i pattugliatori del TCS saranno equipaggiati di un sistema di localizzazione via smartphone che consente di migliorare l’efficienza del soccorso stradale. ac/hwm

ETI in crescita | Tutti i dati disponibili, confermano chiaramente che i soci che hanno sottoscritto un Libretto ETI apprezzano le nuove prestazioni. Infatti, nel 2011 la vendita di prodotti ETI è cresciuta dell’1,2%, attestandosi a 1 026 262 polizze ETI, tra copertura Europa e Mondo più l’Assicurazione spese di cura. Tra gli altri settori d’attività si segnala TCS Camping, leader svizzero nel campeggio, che nonostante condizioni climatiche sfavorevoli e l’euro forte è riuscito ad ottenere un fatturato di 16,7 milioni (solo 1,8% in meno del 2010). I due hotel del Touring Club Svizzero, Schloss Ragaz e Bellavista, hanno invece aumentato il loro tasso d’oc-

L’anno scorso, un colpo grosso l’ha messo a segno anche il ramo «Financial Services» con la nuova TCS MasterCard, emessa a fine estate in collaborazione con la società finanziaria GE Money Bank. Già pochi mesi dopo, in dicembre, la carta di credito del TCS è stata premiata a Parigi dal portale Internet francese «Publi-news», come la più innovativa in Europa nella categoria «Services International». È la prima volta che una carta di credito svizzera ottiene tale prestigioso riconoscimento. ac

Andreas von Gunten

Una carta prestigiosa

Il direttore delle finanze TCS Serge Burgener ha presentato a Soletta un eccellente bilancio.


36

club e soci | touring 12 | 5 luglio 2012

«Un compito entusiasmante» Bruno Ehrler, dal 2005 direttore generale del TCS, ha lasciato il club a fine giugno. Con «Touring» parla di strategie, successi, sfide, pietre miliari e fa i suoi auguri personali per il futuro del Touring Club Svizzero. Mobiliare sei anni e mezzo fa e ad assumere la guida del TCS?

Bruno Ehrler: In qualità di responsabile della clientela privata della Mobiliare ho raccolto un bagaglio di esperienze trattando i casi di assistenza in caso di panne, assicurazione viaggio, protezione giuridica e assicurazione auto. Nel settore assicurativo si parlava con rispetto del Touring Club Svizzero, che nei campi citati opera con successo ed è tra i principali attori presenti sul mercato. La sua immagine positiva e l’ottima reputazione mi hanno spinto ad assumerne il comando. Una sfida entusiasmante e stimolante. Quali sono stati i primi compiti che ha dovuto affrontare?

Consapevole che nel mercato della mobilità soffia un vento freddo, che non si ferma nemmeno davanti al Touring Club Svizzero, ho cercato mezzi e strategie per rafforzare la posizione del più grande offerente di mobilità in Svizzera. Al momento della mia entrata in carica ho trovato un club ancorato nazionalmente e di successo, con una sana fiducia in se stesso, ma privo di una strategia di azione per il futuro. Dopo una profonda analisi sui punti deboli e di forza, assieme alla direzione ho avviato una strategia di rinnovamento in stretta collaborazione con il consiglio di amministrazione. Quali maggiori sfide ha individuato?

Dal punto di vista economico, la vasta gamma di prestazioni del TCS ha in parte creato dei grattacapi. Ho dunque ritenuto ragionevole concentrare l’attenzione sui compiti base del club. Ho trovato particolarmente complesse le procedure decisionali, che sono tipiche di un’associazione strutturata in modo federalistico come il TCS, ma che rendono più difficile per chi è alla guida il cambiamento di direzione – quando necessario – in tempi relativamente brevi. Vista la situazione generale sempre più difficile, la mia più grande sfida è stata quella di ren-

dere il TCS maggiormente concorrenziale. Ciò significa approntare una correzione del corso per rendere il club più compatibile al mercato senza pertanto metterne in discussione il carattere di «organizzazione no profit». Contemporaneamente, si è dovuto far leva sulle prestazioni, i processi, le strutture, gli strumenti di lavoro e i metodi di management. Che bilancio stila riguardo agli obiettivi che si era prefissato?

Prima di tutto, si deve dire che ciò che è stato raggiunto lo è stato grazie all’impegno profuso da parte di tutti i collaboratori. Penso in particolare alla creazione dell’ef-

«Mi è sembrato sensato concentrare gli sforzi sui compiti primari del TCS» ficiente centro di contatto con la clientela (CRM: Customer Relationship Management), dove oggi dei professionisti muniti di moderni strumenti di lavoro possono rispondere alle richieste più svariate dei soci. Allo stesso tempo, è stata rielaborata la politica del marchio e realizzata una nuova presentazione in Internet. Una pietra miliare è stata posta nel campo dell’assistenza alle persone...

... sì anche nel campo dell’Assistenza alle persone il TCS ha compiuto dei progressi. Sulla base del team medico «ETI-Med» creato nel 2010, il club è evoluto anche nel campo dell’assistenza medica. La partecipazione ad Alpine Air Ambulance (AAA) permette inoltre al TCS, di effettuare, sotto il suo marchio, il rimpatrio dall’estero dei soci in elicottero e in ambulanza. In questo modo, possiamo offrire ai titolari di un Li-

Christian Knörr

» Che cosa l’aveva convinta a lasciare la

bretto ETI, nel caso d’incidente o malattia, un’assistenza completa e professionale. Dove ha ancora fatto centro?

Il TCS è innovativo anche nel campo dei servizi finanziari. L’estate scorsa in collaborazione con GE Money Bank ha emesso nuove carte di credito MasterCard. Nel settore della formazione abbiamo raggiunto i nostri obiettivi e oggi disponiamo di una vasta rete di centri di sicurezza stradale, anche per la formazione 2-fasi. A margine è stata realizzata una serie di misure per la riduzione dei costi. I mezzi così liberati il TCS può ora investirli nello sviluppo di prestazioni innovative a favore dei suoi soci. Anche i collaboratori hanno approfittato del rinnovamento?

Sono consapevole del fatto che i cambiamenti degli ultimi anni hanno messo sotto


5 luglio 2012 | touring 12 | club e soci

37

mo anche in grado di servirli meglio. Sono inoltre orgoglioso del fatto che la Patrouille del TCS, il leader in Svizzera dell’assistenza in caso di panne, il 17 aprile di quest’anno ha inaugurato una nuova era nel campo dei rapporti di panne elettronici. L’introduzione di questo nuovo strumento alleggerisce in modo determinante il lavoro amministrativo nei casi di avaria. Un nuovo modello di organizzazione flessibile del lavoro ci aiuta inoltre a coordinare meglio gli interventi delle pattuglie di soccorso stradale. La conseguenza è che con lo stesso numero di collaboratori noi riusciamo ad aiutare un maggior numero di soci. Attualmente come giudica lo stato di salute del Touring Club Svizzero?

Bruno Ehrler: «È iniziato il viaggio in un futuro di successo del TCS».

pressione i collaboratori del club. D’altra parte, ora si possono impegnare anche in progetti entusiasmanti e svilupparsi professionalmente. A un buon ambiente sul posto di lavoro contribuisce anche una moderna infrastruttura. Con il rinnovo degli impianti telefonici e delle stazioni di lavoro al computer abbiamo messo a disposizione dei nostri dipendenti efficienti mezzi di comunicazione in tutti i centri del TCS, ossia Vernier, Schönbühl, Berna, Emmen e Volketswil. Anche nel settore del management delle procedure si lavora a pieno ritmo al rinnovo del club. Così, la sistematizzazione delle procedure contribuisce a migliorare l’efficienza e la qualità del servizio. Per quanto riguarda l’assicurazione di protezione giuridica di Assista TCS e il Libretto ETI sono state ottimizzate le procedure riguardanti il trattamento degli indennizzi.

«Anche una moderna infrastruttura contribuisce a un piacevole ambiente di lavoro»

Grazie alle misure di modernizzazione avviate e al relativo miglioramento della situazione finanziaria, il TCS è in grado di affrontare con successo le sfide del futuro. Le misure sono state adottate per raggiungere obiettivi ben determinati: prima di tutto bisogna avere più visibilità, dunque anche una migliore presenza del Touring Club Svizzero tra l’opinione pubblica. In secondo luogo, bisogna creare sistemi di assistenza dei soci moderni e flessibili che permettono di soddisfare in modo ancora più marcato i bisogni specifici di ogni singolo socio. Terzo: un costante adeguamento del portafoglio delle prestazioni ai bisogni in continua evoluzione dei soci e dunque intrattenere dei contatti più frequenti e positivi tra il club e i suoi soci. E cosa augura al TCS che ora lei lascia?

Anche per quanto riguarda la tecnologia informatica, si sono fatti progressi notevoli…

Le fondamenta sono state poste, adesso si può continuare a costruire una struttura in grado di affrontare un futuro di successo del TCS. Auguro al club molta forza e coraggio nel realizzare quest’opera. Intervista: tg

Un progetto ambizioso e al tempo stesso innovativo è l’introduzione di un nuovo sistema di contatto con la clientela, il già citato «CRM», che viene applicato in modo graduale. Le più moderne soluzioni della tecnologia informatica permettono ai nostri collaboratori di reagire alla chiamata di un socio avendo subito accesso a un dossier elettronico del cliente. Il vantaggio è evidente: conoscendo meglio i nostri soci, sia-

In pillole A fine giugno il direttore generale Bruno Ehrler (44 anni) ha lasciato il TCS dopo averlo guidato per sei anni e mezzo. Sotto la sua direzione, sono state lanciate nuove prestazioni di servizio e sono stati introdotti moderni strumenti di management. Inoltre, grazie alla riduzione dei costi, all’adattamento delle strutture e all’introduzione di importanti misure di modernizzazione, sono state create le condizioni affinché il TCS abbia un futuro di successi e salute finanziaria.

«


38

club e soci | touring 12 | 5 luglio 2012

Professionista del camping Competenza, capacità di negoziare, abilità sociale e tatto fanno parte delle virtù usate quotidianamente per svolgere i suoi variegati compiti dal nuovo direttore di TCS Camping e «signore» di oltre 30 campeggi, Jaime Montaldo.

› Per otto anni Jaime Montaldo, uruguaiano di nascita, ha lavorato nella direzione di TCS Camping quale «braccio destro» dell’allora capo del dipartimento, André Ginzery. Dal 1° aprile 2012 è diventato il suo successore. Conosce praticamente tutti i livelli per averli vissuti personalmente e vede l’ascesa anche come il punto più alto della sua carriera professionale: «Come capo di TCS Camping ho raggiunto il massimo rango tra i responsabili del dipartimento. Ciò, però, implica anche una grande sfida».

Grandi progetti | Grazie alle diverse mansioni ricoperte in questo dipartimento, il 51enne conosce praticamente tutte le sfaccettature di TCS Camping, dalle pulizie alla progettazione, fino all’organizzazione e alla direzione. Non gli sono estranei neppure i complessi meccanismi del gruppo TCS e ciò rappresenta un grande vantaggio per la

sua odierna funzione, in cui deve comunicare con vari interlocutori come il servizio d’informazione, le finanze, il reparto del personale e i tre responsabili regionali del camping. Fuori dal TCS, l’estroverso Montaldo tratta con i proprietari dei terreni da campeggio, con architetti, autorità locali ed enti del turismo.

TCS Camping Il dipartimento TCS Camping si occupa della direzione, della gestione e del marketing degli attuali 30 campeggi del TCS sparsi per la Svizzera. Con 1,1 milioni di pernottamenti, il TCS è il leader del mercato nella Confederazione. Negli ultimi quattro anni ha aumentato la sua quota di mercato dal 17 al 20%. wi

L’anno in corso sarà ancora perlopiù nel segno della continuità, ci confida il nuovo capo di TCS Camping. «Assieme ai miei collaboratori ho preso in mano anche la riorganizzazione del dipartimento campeggio. Inoltre, ho intenzione di definire e sviluppare ulteriormente il concetto del camping per i prossimi cinque anni, elaborato dal mio predecessore». Nel frattempo sono in corso alcuni grandi progetti, che saranno attuati nel 2014: ampliamenti delle piazzole e costruzione di nuovi edifici sanitari sul campeggio del TCS a Flaach; estensione del terreno, nuovi impianti sanitari e nuova reception a Buochs; rinnovamento completo del campeggio appena rilevato di «Les Iris» a Yverdon-les-Bains.

Standard unici | «Una delle mie priorità è che tutti i trenta campeggi del Touring Club Svizzero siano ancor meglio integrati nel nuovo marchio TCS, vale a dire non unicamente tramite segni esterni come striscioni e cartelli, ma per esempio tramite chiari standard igienici, consulenza, animazioni attraenti e adatte alle esigenze del luogo, WiFi, intrattenimenti alternativi ecc.», questo il deciso punto di vista del direttore di TCS Camping. La clientela deve subito riconoscere di trovarsi in un campeggio del TCS. Jaime Montaldo non pensa ad un’uniformità dei posti, ma piuttosto ad una certa unicità delle prestazioni e delle offerte. Le complessità e le particolarità regionali di ciascuno dei 30 campeggi del TCS dovrebbero essere preservate. Nel 2011 sul fatturato dei campeggi del TCS si sono fatte notare la forza del franco svizzero e le piogge torrenziali di luglio. Il fatturato netto è calato dell’1,8% rispetto al 2010. «Penso che ripeteremo regolarmente la Giornata nazionale del camping, come quella che abbiamo realizzato l’anno scorso, anche per spostare nuovi clienti sulla forma vacanziera del campeggio», dice Montaldo. Peter Widmer

wi

Il 51enne Jaime Montaldo ha percorso in pratica tutti i livelli di TCS Camping.

In pillole Jaime Montaldo è cresciuto in Uruguay. Ha svolto alcuni semestri di studio in economia. Nel 1984 è arrivato in Svizzera. Ha lavorato nelle costruzioni e nel servizio informatico di un quotidiano romando. Già gestore del campeggio TCS di Salavaux, responsabile regionale di TCS Camping e ultimamente nel management di TCS Camping.


5 luglio 2012 | touring 12 | club e soci

39

Prezzi e prestazioni TCS telefono 0844 888 111 o www.tcs.ch TCS Societariato www.tcs.ch Motorizzati (automobilisti e motociclisti) a seconda della Sezione e pro rata TCS Tessera partner/giovani Fr. 44.– Non motorizzati Fr. 32.– Cooldown Club membercard Fr. 66.– Ciclisti (con TCS Velo Assistance Casco 2000) Fr. 37.– Juniores (con TCS Velo Assistance Casco 2000) a seconda della Sezione Quota per socio campeggiatore TCS (solo se già socio motorizzato o non motorizzato) Fr. 55.– (camping club AG: + Fr. 7.–; ZH: + Fr. 5.–)

TCS Carta Aziendale www.tcs.ch/azienda Per veicoli aziendali Soccorso stradale da Fr. 134.– Protezione giuridica circolazione da Fr. 111.– TCS Card Assistance www.cardassistance.tcs.ch per tutta la famiglia Fr. 28.– 20% di sconto per i titolari del Libretto ETI TCS Protezione giuridica www.assista.ch TCS Assicurazione protezione giuridica Circolazione «Ind.» Fr. 66.– «Fam.» Fr. 96.– Privata senza sottoscrivere la circolazione «Famiglia» Fr. 245.– «Individuale» Fr. 225.– Privata con circolazione già sottoscritta «Famiglia» Fr. 215.– «Individuale» Fr. 192.– Immobili Fr. 60.– TCS Assicurazione auto www.tcs-assicurazione-auto.ch Responsabilità civile, casco parziale, casco collisione, capitale incidente, protezione del bonus, danni di parcheggio 0800 801 800 Assicurazioni due ruote www.assistancetcs.ch TCS Velo Assistance con assistenza e casco fino a Fr. 2000.– Fr. 25.–* copertura casco fino a Fr. 5000.– Fr. 80.–* copertura casco fino a Fr. 7500.– Fr. 172.–* TCS Moto Assistance (soccorso stradale e assistenza) Fr. 41.–* Ai motociclisti in Svizzera e all’estero * prezzi soci TCS Carte di credito TCS TCS MasterCard Gold TCS MasterCard TCS MasterCard Load&Go TCS MasterCard COOLDOWN CLUB

Fr. 100.– Fr. 50.– Fr. 25.– Fr. 0.–

Infotech www.infotechtcs.ch Il TCS sottopone a test veicoli ed accessori e mette a disposizione dei soci informazioni raccolte e redatte in modo competente e neutrale. Test&Training www.test-e-trainingtcs.ch Sconti sui prezzi dei corsi di perfezionamento di guida nei centri di Lignières, Plantin, Betzholz, Stockental, Derendingen e Emmen. Formazione in due fasi www.2fasi.tcs.ch Corsi obbligatori per la licenza di condurre. TCS Viaggi www.viaggi-tcs.ch TCS Viaggi 0844 888 333 TCS Camping www.campingtcs.ch 058 827 25 20 TCS Hotels Schloss Ragaz, Bad Ragaz www.hotelschlossragaz.ch 081 303 77 77 Bellavista, Vira Gambarogno www.hotelbellavista.ch 091 795 11 15 Ciclo e svago tcs www.bici.tcs.ch

mw

TCS Libretto ETI www.eti.ch Europa motorizzato «Famiglia» Fr. 103.– Europa motorizzato «Individuale» Fr. 75.– Europa non motorizzato «Famiglia» Fr. 77.– Europa non motorizzato «Individuale» Fr. 65.– Estensione Mondo «Famiglia» Fr. 88.– Estensione Mondo «Individuale» Fr. 70.– Spese di cura Europa Fr. 32.– Spese di cura fuori Europa Fr. 45.–

Il Paléo Festival in tutta calma Il più grande festival open air della Svizzera, il Paléo Festival di Nyon accoglierà dal 17 al 22 luglio oltre 210 concerti e spettacoli. Ci si attende attorno ai 230 000 spettatori per questo evento che rappresenta una delle manifestazioni musicali più importanti in Europa. Fra gli inevitabili inconvenienti: le interminabili code sull’autostrada A1 e la fatica del dopo concerto che peggiora la concentrazione al volante. Per non correre alcun rischio e godersi appieno lo spettacolo, le sezioni romande del TCS organizzano trasporti in pullman con partenza dai Cantoni Vallese, Friburgo, Neuchâtel, Giura, così come d’Avenches, Payerne e Yverdon (VD). In questo modo è possibile rientrare in tutta calma all’ovile. Il biglietto costa solamente 19 franchi per i soci del TCS sino a 25 anni (29 fr. per non soci), 29 franchi a partire da 26 anni (39 fr. per non soci). Iscrizioni in Internet all’indirizzo www.paleo-tcs.ch, tel. 079 327 03 45. jop

Portale del TCS molto consultato

Punti di contatto TCS

Grande successo di www.tcs.ch

Consigli personali e articoli da viaggio

Il portale Internet del TCS fa parte dei siti sulla mobilità più consultati della Svizzera. Con 700 000 singoli visitatori e tre milioni di pagine sfogliate ogni mese, il sito www.tcs.ch è senz’altro una fonte d’informazione gratuita molto apprezzata. Le rubriche più consultate sono «Infostrada» (200 000 visitatori al mese), i consigli in materia di mobilità, i test tecnici svolti dal club su vari articoli del settore auto, i corsi di guida, le attività delle sezioni locali e le pagine concernenti i prodotti del TCS come i corsi di guida. Il portale, che da maggio si presenta in nuova veste grafica, è stato dotato di tutte le tecnologie di navigazione più moderne. tg

Prima di mettersi in viaggio per le vacanze vale la pena fare un salto in uno dei punti di contatto del TCS. Qui troverete collaboratori disponibili e preparati che vi consiglieranno su eventuali prestazioni del club che potrebbero fare al caso vostro, come ad esempio le varie formule dell’assicurazione di viaggio del Libretto ETI. Potrete anche acquistarvi prodotti stranieri, come la «vignetta» autostradale austriaca, i bollini antinquinamento delle città tedesche o la «Via Card» per pagare i pedaggi sulle autostrade italiane e tanti altri articoli per l’auto. La lista dei punti di contatto si trova su: www.tcs.ch > Il club > Il TCS nelle mie vicinanze. ac


GOURMET XXL

Grill elettrico di alta qualità!

ri letto i r e r ta p Of fe i Touring d

40% l e d to scon. 178.8r. 209/8p.– z Frinvece di F

Subito pronto all’uso e facile da pulire! Voglia di barbecue? O di un party per i vostri amici amanti delle grigliate? GOURMET GRILL XXL è la soluzione che fa per voi: un grill da usare in casa e all’aria aperta! Questo powergrill elettrico ha una potenza di 2’200 Watt. La piastra di cottura XXL, in parte striata e in parte liscia, con un diametro di 55 cm è subito calda e pronta all’uso. Potete quindi grigliare in ogni momento, anche con calore indiretto. Il coperchio bombato, con termometro integrato, garantisce una distribuzione del calore omogenea e mantiene l’umidità ideale all’interno del grill. Le vostre grigliate saranno così croccanti e tenere al tempo stesso. E questo senza odori, sempre fastidiosi per voi e i vostri vicini, in quanto i grassi della carne non ristagnano all’interno del grill ma defluiscono nell’apposita vaschetta. La griglia di cottura antiaderente è amovibile e facile da pulire.

Utilizzabile anche come grill da tavolo

Dimensioni esterne (L x A x P) 57 x 107 x 67 cm 2 anni di garanzia

Grande superficie grill

Tagliando di ordinazione Ordino a prezzo di favore più spese di spedizione Fr. 9.50: pz GOURMET XXL Grill elettrico Fr. 178.80/pz invece di Fr. 298.–/pz pz Rivestimento protettivo per Gourmet XXL Fr. 39.–/pz (N. art. 90131.10)

Termine di invio: 27 settembre 2012 fino ad esaurimento delle scorte (N. art. 90131.00)

Cognome:

Nome:

E-mail:

Indirizzo:

NAP/Luogo:

Tel. (diurno):

N. socio TCS:

Data:

Firma:

Inviare il tagliando a: TCS, «Touring Shop», Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna; fax 058 827 50 25; e-mail: touringshop@tcs.ch; per domande: TCS, «Touring Shop», tel. 058 827 35 15 (non si accettano ordinazioni per telefono). Ditta partner/spedizione: Max Versand, 8344 Bäretswil, tramite posta, solo in Svizzera e nel Liechtenstein.


5 luglio 2012 | touring 12 | la pagina dei lettori

forum

41

il concorso rimanere fermo e immerso nei gas di scarico, o a optare per il marciapiede con il rischio di ricevere una multa. Marietta Rehmann (@) Un neo sulla Q3… «Touring» 8/2012

Pullman sicuri tanto quanto i treni «Touring» 8/2012

Riferendomi all’articolo sulla sicurezza di affrontare i viaggi in autobus; in una didascalia risaltava la frase che il viaggio in autobus sia il più sicuro subito dietro al viaggio in aereo. Vorrei proprio sapere dov’è stata presa questa informazione, siccome si è sempre saputo che il primo posto per la sicurezza tocca all’aereo ma subito dopo arriva il treno! Sempre così è stato! Si menziona il fatto che si è nelle mani di professionisti quando si viaggia con degli autobus, sarà vero, ma quanti incidenti e superamenti di limiti di velocità ci sono costantemente? Oltretutto non così comodi come li si loda sempre e oltremodo lenti; con il rischio di rimanere imbottigliati nel traffico se l’autostrada è bloccata. Un tema semplice, per rendere attenta la gente sul mezzo di trasporto con il quale si vuole viaggiare se vi sono più modi per giungere alla stessa destinazione. Francesco Tellaroli (@)

Con una punta d’irritazione mi sono accorto che adesso anche sui veicoli Audi i sedili posteriori non si possono ribaltare completamente. La superficie di carico non è dunque piatta. Recentemente l’ho potuto constatare anche in un altro veicolo. Mi chiedo il motivo per cui i designer abbiano fatto una cosa simile. Questa novità limita notevolmente il valore di utilizzo di un veicolo e io non vi riscontro alcun vantaggio. Da anni numerosi altri veicoli costituiscono un esempio. Beat Studer (@)

Colorare la giornata La particolarità degli orologi UCS – Urban Color Style of Switzerland – è che sono montati da persone in reinserimento professionale. Questo orologio fabbricato in Svizzera colora il vostro quotidiano e vivacizza le giornate. Impermeabile fino a 30 metri e ben coordinato con l’abbigliamento estivo, è dotato di un rivestimento d’alluminio e braccialetto in caucciù. In palio vi sono quattro orologi alla moda del valore di 161 fr. ciascuno (10 colori a scelta).

… e Audi risponde

«Nella concezione della Audi Q3 è stato posto l’accento su praticità e funzionalità. Il meccanismo di ribaltamento dei sedili posteriori permette di trasportare grandi oggetti. Questa funzione viene offerta di serie con uno schienale divisibile secondo una percentuale di 40/60. Attraverso l’optional della base di carico reversibile, quando lo schienale è ribaltato si forma una superficie piana che permette di caricare e scaricare facilmente gli oggetti grazie al vano di carico privo di gradino».

Sponsor: Norkom production SA, Montfaucon, www.ucsshop.com

(Ndr.: nel box «Cifre rassicuranti» dell’articolo in questione si scrive infatti: «… il trasporto in pullman è sicuro tanto quanto la rotaia… è quanto emerge da uno studio realizzato nel 2005 dall’Unione europea».) foto bdo, FU

Dilemmi da ciclista Il consulente, «Touring» 10/2012

L’affermazione secondo cui «su strade larghe, le carreggiate centrali uniche hanno un senso e possono dare maggiore sicurezza ai ciclisti...» è vera solo fintanto che il traffico è scorrevole. Dato che invece molti automobilisti circolano sulle piste ciclabili, nel caso di code, il ciclista è obbligato a

Per questa rubrica valgono alcune regole: più breve è la lettera, maggiore è la probabilità che venga pubblicata; la redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile inviare le lettere per e-mail: touring@tcs.ch. Le lettere dei lettori vengono pubblicate anche nell’edizione online di «Touring» (www.touring.ch).

impressum touring Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); vice caporedattore: Heinz W. Müller (hwm); vice caporedattore: Marc-Olivier Herren (MOH); Christian Bützberger (Bü), Antonio Campagnuolo (ac), JacquesOlivier Pidoux (jop), Nadia Rambaldi (nr), Peter Widmer (wi). Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, Mathias Wyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Sylvie Fallot (f), Karin Graniello (t), Irene Mikovcic-Christen (assistente caporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna, tel. 058 827 35 00, fax 058 827 50 25. E-mail: touring@tcs.ch. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 83 141, totale: 1 325 035. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile), Gabriela Amgarten. Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 031 387 21 16, fax 031 387 21 00. Produzione: St. Galler Tagblatt SA, Basler Zeitung SA, CIE Centre d’impression Edipresse Lausanne S.A. Cambiamenti d’indirizzo: indicando il numero di socio, alla Sede centrale del TCS, cp 820, 1214 Vernier; tel. 0844 888 111; e-mail: service@tcs.ch. Abbonamento: compreso nella quota sociale annua. «Touring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.

Le domande: 1. Come si chiama l’autista di camion che abbiamo accompagnato in una giornata di lavoro? 2. Quale celebre coltelleria si trova a Delémont? 3. In che città si è svolta l’ultima assemblea dei delegati TCS? Si possono fornire le risposte per posta (solamente su cartolina postale), tramite SMS o www.touring.ch, indicando le generalità. Concorso 10/12: lo scooter è stato vinto da Paul Koch di Toffen. Congratulazioni! Condizioni di partecipazione: il concorso di «Touring» è aperto a tutti, ad eccezione dei collaboratori del TCS e dei loro famigliari. I vincitori saranno estratti a sorte e avvertiti per iscritto. I premi non possono essere sostituiti da una somma di denaro equivalente. Non viene tenuta alcuna corrispondenza. Non sarà possibile ricorrere alle vie legali.

Redazione Touring, concorso per i lettori, casella postale, 3024 Berna; SMS al numero 9988 (1 fr./SMS) scrivendo «Touring» e le tre risposte o su www.touring.ch. Termine d’invio: 29 luglio 2012


42

l’incontro | touring 12 | 5 luglio 2012

Perché far di meno vale forse di più

il lavoro, secondo il motto: lavoro allora sono, lavoro di più allora sono di più. Il lavoro fa parte dell’essere umano ed è negativo se non tutti lavorano. Ma l’uomo è più di mero lavoro.

Niklaus Brantschen, padre gesuita e maestro di meditazione zen, insegna alle persone come utilizzare il loro potenziale ed a prendere la loro vita in mano nei limiti del possibile.

» L’uomo è sommerso quotidianamente

Niklaus Brantschen: Invito la gente a sedersi accanto a me sui cuscini da meditazione e a respirare.

La buona respirazione necessita invece di tempo e silenzio… e ci regala la pace. Non si riesce a fare scorte di respiro, ma si respira sempre e solo al momento. Ed è in questo «momento» che il respiro ci regala una presenza attiva.

Noi respiriamo continuamente. Cosa intende esattamente con respirare?

Il flusso di informazioni sul lavoro è causa di stress…

Inspiriamo ed espiriamo in modo veloce.

… è così se mi qualifico soprattutto tramite

da una massa di informazioni pressoché illimitata. Cosa consiglia?

Spenti e scarichi, dopo il lavoro ci si rifugia nella natura: passeggiate, pedalate e scalate vanno per la maggiore. Come va giudicato questo fatto?

Il movimento fa sempre bene. A meno che non ci muoviamo fino allo sfinimento. Ciò non serve a niente, spesso è meglio far di meno. Se passeggio un quarto d’ora nel bosco, vedo più cose che se corro nei dintorni per dieci chilometri a rotta di collo e col fiato in gola. Prima lei ha parlato di respirazione serena. Cosa c’entra il respiro con la spiritualità?

Spiritualità è una parola grossa. Si pensa a qualcosa di nobile, di sublime. E dimentichiamo che ha a che fare con la terra su cui stiamo e a come ci stiamo. Ancorati saldamente, radicati oppure un po’ oscillanti. E respiriamo in modo frettoloso e superficiale oppure tranquillo e profondo. La parola spiritualità contiene la parola latina «spiritus», che significa molte cose quali soffio vitale, soffio di vento, respiro, spirito. La visita a luoghi che sprigionano energia può essere definita come un processo spirituale?

Sì e no. No, se passo da un luogo energetico all’altro per catturare più forza possibile. Sì, invece, se mi prendo il tempo di indugiare in uno o nell’altro posto. La spiritualità non va assunta con l’acceleratore. Cercare la pace significa anche cercare se stessi per ritrovare se stessi?

Ci può scommettere! Nella foga, il mio Io migliore rimane per strada. Nella solitudine occasionale e nel silenzio ritrovo me stesso… e gli altri. Perché colui che sta con se stesso, vede cose e persone in un modo del tutto diverso. Il silenzio è allora di vitale importanza. Ma anche il movimento. Quanto è mobile lei?

Mi attengo alla massima che dice: cammina. Se non riesci a camminare, vai. E se non riesci ad andare, striscia. Ma comunque muoviti. Anche con una breve passeggiata la mente è più vigile, vitale e creativa.

«

Marcel Kaufmann

Intervista: Christian Bützberger

Niklaus Brantschen: «La spiritualità non va assunta con l’acceleratore».

In pillole Padre Niklaus Brantschen, gesuita e maestro zen, è fondatore e direttore di Case Lassalle ed Istituto Lassalle a Bad Schönbrunn (ZG). Il suo nuovo libro s’intitola: «Più di ogni altra cosa. Cibo per la mente dello zen e del cristianesimo» (Mehr als alles. Denkanstösse aus Zen und Christentum), prossimamente presso Kösel-Verlag, Monaco.


Prossima edizione 02.08.2012 16.08.2012 06.09.2012

Ultimo termine 23.07.2012 06.08.2012 27.08.2012


Touring e iano de sortegg a r a P t e e r St

FOLLOW YOUR HEART! Con «Touring» alla Street Parade come un VIP!

i VIP per t t e h c c a p 5�2 obile del M e v o L a l’esclusiv rata VIP t n e l’ e n e t ors DJ Ferry C party Energy 12 per il Mega 012.

all’11.08.2 rivendo un SMS sc e r ia v in e r ipa MS). Per partec (CHF 1.–/S 8 8 9 9 o r e a: al num «Parade» lina postale o t r a c e it ione tram de», Partecipaz ring, «Para u o T o s r o c Con igo. , 8099 Zur le a t s o p a Casell invio: Termine di 2* 23. 07. 201

«Segui il tuo cuore!» è lo slogan quest’anno della Street Parade di Zurigo. Touring sorteggia 5�2 pacchetti VIP esclusivi! Ognuno di questi pacchetti Touring VIP comporta 2 biglietti per la Love Mobile della star olandese DJ Ferry Corsten, 2 biglietti per la zona VIP alla «Bürkliplatz», 1 CD Official House 2012 mixato da MR. Da-Nos e 2 carte d’accesso VIP per il Megaparty ENERGY 12 all’Hallenstadion con i DJ superstar come Tiesto, Avicii e Afrojack e 50 altri DJ. Godetevi la Street Parade e il party ENERGY come un VIP! L’unica condizione per partecipare: vestirsi poi nello stile (colori) richiesto dalla LOVE MOBILE come pure tanta voglia di ballare e far festa! * In merito a questo sorteggio non viene tenuta alcuna corrispondenza. I vincitori saranno avvertiti per iscritto. I premi non possono essere sostituiti da una somma di denaro equivalente. Non sarà possibile ricorrere alle vie legali. I collaboratori del TCS e i loro famigliari non possono partecipare.


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.