touring
26 settembre 2013 www.touring.ch GAA 1214 Vernier
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2013
Il giornale della mobilità
rio Formulafirme a raccolt va della Iniziatica da Vac re munge o di n r e all’int ing» «Tour
Test pneumatici invernali
Molte gomme d’alta qualità
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Rincaro della «vignetta»
Il TCS svela l’inganno 18
Viaggio dei lettori in Asia
In treno lungo la Via della Seta 30
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Notizie e informazioni dalla Sezione Ticino del TCS
24 Test della Skoda Octavia Una station economica con un grande volume di carico
34 Perle del Canton Zugo Museo della pesca, paesaggi collinari e grotte incantate
41 Assista Circolazione Più copertura per i titolari della protezione giuridica
controllate le emissioni di Co2 sull’etichetta
energia e consumate
meno carburante!
4.3 l / 100 km
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editoriale e sommario | touring
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n. 16 | 26 settembre 2013
Distrazione, incidente, coda e rabbia
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a vita da automobilista pendolare è sempre più stressante. È chiaro che le vie principali sono sovraccariche durante le ore di punta, un fenomeno noto che richiede una buona dose di pazienza. Il sistema è fragile e un piccolo incidente può provocare facilmente lunghe colonne. Personalmente percorro ogni giorno quasi �� km di autostrada e per andare dalla porta di casa a quella del posto di lavoro ho bisogno di quasi �� minuti. Nel caso di un tamponamento, il tempo raddoppia o addirittura triplica. È preoccupante che questi incidenti accadono spesso perché i conducenti non rispettano la distanza di sicurezza e perché sono distratti. Quest’ultimo motivo mi irrita al massimo. Sempre più
touring
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attualità �
sezione ticino
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Iniziativa «Vacca da mungere» per un giusto finanziamento delle strade: raccolta delle firme. Il consulente: sempre più ciclisti sui sentieri di montagna. Il CEO di Swisstransplant parla della Giornata della donazione di organi, il 28 settembre.
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Test della Skoda Octavia: break con buon bagagliaio e sobria. Salone di Francoforte. Volvo studia nuovi sistemi di sicurezza.
DOSSIER
Pneumatici invernali
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Foto di copertina: vario images
TCS
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John Boyd Dunlop inventò il pneumatico 125 anni fa. Sono già trascorsi 40 anni dal primo test delle gomme invernali del TCS. Tante stelle raccolte dal 40° test dei pneumatici invernali. Consigli per l’acquisto di gomme invernali e visita virtuale ad un garage.
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Nuove BMW 116 per la scuola guida TCS. Test della vista per guidare bene.
club e soci �� ��
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viaggi e tempo libero �� ��
test e tecnica
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Una miscellanea di notizie dal mondo della mobilità.
società e mobilità
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spesso durante il mio percorso mattutino casa-lavoro a una velocità di almeno �� km/h posso notare come al volante si leggano o si scrivano SMS, s’imposti il navigatore o addirittura si legga il giornale. Gli esperti in sicurezza del traffico da tempo indicano che la distrazione al volante è sempre più preoccupante. Stando alle statistiche, essa è la seconda principale causa di incidenti mortali. Chi dunque ha le dita sul telefonino o sul display del navigatore, mette in pericolo non solo se stesso, bensì anche tutti gli altri utenti della strada e ostacola così il traffico. Queste cattive abitudini dovrebbero assolutamente venire abbandonate. Felix Maurhofer, caporedattore
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Un viaggio dei lettori in Kazakistan, Turkmenistan e Uzbekistan. Gli aspetti meno conosciuti del Canton Zugo. Dolci colline e castelli principeschi nel Baden-Württemberg.
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Maggiori prestazioni per la protezione giuridica Circolazione. I consulenti legali del TCS trattano le conseguenze dei delitti dei pirati della strada. Servizio di traduzione del Libretto ETI per aiutare i soci in difficoltà. prezzi e contatti TCS quiz & concorsi la pagina dei lettori, impressum l’incontro: Christian Gonzenbach, uno scultore ginevrino ricorda Louis Chevrolet.
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touring | attualità n. 16 | 26 settembre 2013
Verso le rive del Mediterraneo inforcando un monopattino
SONDAGGIO ONLINE
Come vanno a scuola i vostri bambini?
A �� anni, René Chollet della Gruyère, possiede delle qualità fisiche che fanno impallidire gli sportivi d’èlite. Qualche giorno fa, ha lasciato il proprio domicilio friburghese di La Tour-de-Trême per raggiungere Nizza seguendo l’itinerario escursionistico «GR �», tutto salvo che una tranquilla passeggiata: si tratta infatti di uno spossante percorso di ��� km attraverso il massiccio alpino. E non è in sella a una bici da corsa ultraleggera in carbonio che René Chollet valicherà i passi, ma su un monopattino dalle grandi ruote carico di una quarantina di chili di bagagli. Ciò significa che «il buonuomo» ha del supercarburante nei garretti: «È vero, sono in buona forma e sono sempre stato un buon camminatore. La trottinette rappresenta il mezzo ideale per trasportare tenda, cibo e sacco a pelo». Per affrontare i passaggi più ripidi, si è preoccupato di apporre una maniglia di legno sul posteriore del veicolo, che servirà a tirare il monopattino sulle salite più erte. Il valoroso viaggiatore pensa di raggiungere le rive del Mediterraneo in una quindicina di giorni. E i guasti meccanici? Non fanno paura a René Chollet, i cui talenti di ristoratore di auto sono ben noti. Nel corso della sua carriera, tra le sue mani hanno ritrovato una seconda giovinezza ogni sorta di veicolo, addirittura la leggendaria diligenza del San Gottardo! jop
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La calda estate della centrale ETI
«Touring» su iPad Potete scaricare sul vostro iPad questa edizione di «Touring». La versione per il tablet è arricchita da elementi multimediali quali video, gallerie di immagini oppure collegamenti a Internet.
foto Laurent Crottet/Le Matin, TCS, Mobility car sharing Svizzera, ald
Una vera sfida per le biciclette elettriche Lunga 333 chilometri con forti saliscendi, la Wysam è una gara ciclistica di resistenza aperta alle biciclette elettriche. In particolare, essa consente ai fabbricanti di testare l’affidabilità e l’autonomia dei mezzi da loro costruiti.
Appollaiato sul suo speciale monopattino, il friburghese René Chollet valicherà le Alpi e punterà verso Nizza.
La stagione estiva ���� è stata intensa per la Centrale d’intervento del TCS Libretto ETI a Ginevra-Vernier. Rispetto allo scorso anno, il numero di valutazioni mediche ha registrato un incremento del ��,��. Nei mesi estivi, la squadra medica diretta dal dott. Christophe Bron ha eseguito ��� valutazioni mediche. In ��� casi si è rivelato necessario un rimpatrio sanitario. La flotta di TCS Ambulance è
972 È il numero di valutazioni mediche svolte in estate dagli specialisti di ETI Med nella sede del TCS a Vernier.
così stata ampiamente utilizzata, compreso il nuovo aereoambulanza del TCS in servizio da maggio scorso. A causa del gran caldo è stato molto elevato anche il recupero di veicoli rimasti in panne all’estero: ne sono stati riportati in Svizzera quasi ���. In totale in luglio e agosto la Centrale ETI ha ricevuto �� ��� telefonate di soci in difficoltà ed ha aperto ���� dossier. tg
attualità | touring
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n. 16 | 26 settembre 2013
Un cielo stellato davvero personale
Curiosità italiane: multa per parcheggio con finestrino aperto
Chi si può permettere una Rolls Royce, non si ferma certo di fronte alla lista degli optional. Particolarmente apprezzato, stando al reparto di personalizzazione Bespoke, il tetto «Starlight»: un cielo stellato fatto di luci a fibra ottica inserite nel rivestimento traforato del padiglione. La corretta conformazione delle costellazioni è stata verificata dal South Downs Planetarium. Accanto all’anteprima della Celestial Phantom, a Francoforte Rolls Royce presenterà altri optional selezionati per la sua facoltosa clientela. nr
Mobility testerà un concetto rivoluzionario nel 2014 Mentre celebra il quarto di secolo di esistenza, la cooperativa di condivisione dell’auto Mobility dà gli ultimi ritocchi a un progetto tra i più innovativi. L’anno prossimo, a titolo sperimentale, lancerà in una grande città svizzera il concetto di «Free Floating»: le vetture non dovranno più obbligatoriamente essere riportate su un determinato parcheggio – generalmente là dove è iniziato il noleggio – ma potranno essere depositate su un qualsiasi posteggio. Il cliente successivo localizzerà l’automobile grazie al suo smart-
phone e ne prenderà possesso senza prenotazione. L’esperimento pilota, che si svolgerà nel ����, fornirà le prime indicazioni circa il potenziale di un sistema del genere e le reazioni del pubblico. Per Mobility si tratta soprattutto di rinnovare la sua clientela e di attrarre i giovani. Diverse grandi agglomerazioni hanno già manifestato il loro interesse per accogliere la fase di prova, ma si ignora ancora quale città sarà la fortunata eletta. Il «Free Floating» sta avendo grande successo in Germania. jop
Raddoppio S. Gottardo senza aumento di capacità né pedaggio
Una SUV Maserati rianimerà la mitica fabbrica di Mirafiori
Di recente il Consiglio federale ha trasmesso al Parlamento il messaggio sulla modifica della legge federale concernente il transito stradale nella regione alpina. Questa garantisce che la capacità al San Gottardo resti invariata, anche dopo la prevista realizzazione di una seconda canna e il successivo risanamento della galleria esistente. A tutela dell’articolo costituzionale sulla protezione delle Alpi sarà infatti autorizzata l’apertura al traffico di una sola corsia per senso di marcia. L’introduzione di un pedaggio è stata invece esclusa. È praticamente già sicuro che contro questo testo di legge sarà impugnata l’arma del referendum. tg
In questi tempi di carestia europea, i grandi siti di produzione automobilistica hanno spesso la vita dura. Intimamente associata alla storia della Fiat, la fabbrica di Mirafiori, situata nell’omonimo quartiere torinese, non è stata risparmiata dai cali di produzione e dalla cassa integrazione. Contro ogni aspettativa, questo luogo dal quale sono uscite tante generazioni di Fiat ottiene una inattesa boccata d’ossigeno: il gruppo Fiat vi investirà quasi un miliardo di euro per fabbricarvi la nuova SUV Maserati, il cui nome sarà «Levante». La produzione debutterà l’anno prossimo, mentre la commercializzazione avverrà nel corso del ����. MOH
Avevano parcheggiato regolarmente, ma al ritorno hanno trovato una multa: il motivo? Avevano lasciato il finestrino abbassato! È successo quest’estate in Italia a diversi automobilisti, che volevano consentire l’ingresso di un po’ d’aria per evitare di trovare un forno irrespirabile al loro ritorno. Ma non hanno fatto i conti con i vigili, che gli hanno appioppato una multa da �� euro. Tutto giusto, perché il Codice della strada italiano è chiaro: «Durante la sosta e la fermata, il conducente deve adottare le opportune cautele atte a evitare incidenti e impedire l’uso del veicolo senza il suo consenso». La logica della norma: un bambino potrebbe accedere all’abitacolo, e magari agire sul freno a mano, divenendo un pericolo per sé e gli altri. Stessa multa per chi lascia le chiavi in auto e porte senza sicura. ac
L’APP
I GIRAMONDO VIAGGIANO SICURI CON LA NUOVA APP DEL DFAE Gli svizzeri viaggiano volentieri. Affinché il viaggio da sogno non si trasformi in un incubo, hanno la possibilità di scaricare gratuitamente l’App «itineris» del Dipartimento federale degli esteri. Con questa applicazione i giramondo dispongono sempre degli ultimi consigli di viaggio del DFAE con informazioni riguardanti le condizioni di sicurezza della destinazione. Inoltre hanno accesso alla piattaforma itineris da qualsiasi luogo del mondo. Se i viaggiatori avessero bisogno dell’assistenza delle rappresentanze elvetiche sul posto, nell’App trovano anche le mappe di Google con relativi recapiti e orari d’apertura. In caso d’emergenza ci si può collegare anche alla helpline del DFAE: tel. ���� ��� ���. Gratis per iPhone e iPad (App Store Svizzera) e Android (Google Play Svizzera); anche in italiano.
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touring | speciale pneumatici invernali n. 16 | 26 settembre 2013
Il pneumatico celebra i suoi 125 anni di vita. Ma che incidenza ha avuto l’invenzione di John Dunlop sull’automobile? Con ogni probabilità, senza pneumatici l’autovettura e i veicoli stradali in generale non avrebbero conosciuto un tale sviluppo.
Il pneumatico, una saga vecchia di 125 anni
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ono numerosi gli automobilisti che seguono le gare del campionato mondiale di Formula �. L’importanza assunta quest’anno dai pneumatici è sembrata ancora più rilevante: nessuna gara disputata nel ���� è stata risparmiata dalle «vicende dei pneumatici», spesso decisivi. I copertoni hanno davvero una così grande importanza come sostengono i giornali e le scuderie? Facciamo qualche passo indietro nel tempo. Osservando un bambino della sua cerchia familiare andare in bicicletta e ascoltando le lamentele sulla sua scomodità, il veterinario scozzese John Boyd Dunlop ebbe l’idea di attaccare delle bande di gomma su cerchi di legno, di soffiarvi dell’aria e di fissare il tutto con delle fasce. Il risultato fu apprezzato dal bambino: divenne più confortevole circolare e più facile pedalare. Nacque così, nel ����, il primo pneumatico e Dunlop si affrettò a depositarne il brevetto nello stesso anno.
John Boyd Dunlop ebbe l’idea di attaccare bande di gomma su cerchi di bicicletta. Riproduzione del primo pneumatico gonfiabile Dunlop del 1888. I fratelli Michelin inventarono il pneumatico smontabile per bicicletta.
Il successo fu immediato: nel ���� Dunlop aprì la sua prima fabbrica in Irlanda, a Dublino. Si trattava, insieme alla fabbrica Michelin fondata nello stesso anno, della prima produzione di pneumatici al mondo. Successivamente, in seguito a un danno ai tubolari subito da un ciclista inglese nella regione di ClermontFerrand, i fratelli Michelin si resero conto del potenziale di quest’invenzione e misero a punto un pneumatico smontabile per biciclette. Questi ultimi inventarono pure la camera d’aria e ne depositarono il brevetto nel ����. L’anno dopo, il ciclista Charles Terront vinse la Parigi-Brest con una bici equipaggiata con gomme Michelin.
Dalla bici all’auto L’inizio di un successo mondiale: partendo dalla bicicletta, il pneumatico conquistò il mondo automobilistico e le originarie fasce di gomma scomparsero rapidamente. «L’Eclair» concepita e prodotta dai fratelli Michelin, divenne nel ���� la prima automobile su pneumatici. Partendo da pesanti cerchi a raggi in legno, i vantaggi di un pneumatico sono evidenti. Mentre la ruota di legno gira
semplicemente, quella in gomma gonfiata modula un numero impressionante di fattori, consentendo ai progettisti d’ottimizzare le caratteristiche di manovrabilità di un veicolo stradale. Infatti, il contatto del pneumatico con la carreggiata quando la ruota gira, crea una dilatazione con una compressione di quella parte del pneumatico non ancora a contatto con il suolo. Queste deformazioni causano una trasformazione dell’energia meccanica in energia termica. La forza laterale massima è quasi la stessa di quella sviluppata dall’aderenza dei copertoni sulla strada. Quest’equazione permette di migliorare la tenuta di strada del veicolo, la sua guida, la sua stabilità direzionale, la sua frenata e, aspetto fondamentale, il comfort di marcia e acustico; senza dimenticare la capacità di assorbire le sollecitazioni. Grazie a questi vantaggi, i pneumatici continuarono ad acquistare importanza: già nel ���� alcune automotrici francesi su rotaie vennero equipaggiate con pneumatici e nel ���� apparvero le prime gomme chiodate. Una delle più importanti rivoluzioni in questa storia è quella dovuta alla casa
speciale pneumatici invernali | touring
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n. 16 | 26 settembre 2013
foto Goodyear-Dunlop, Michelin, TCS, ald
la velocità con cui a volte guidano sotto la pioggia battente. L’aquaplaning, cioè la formazione di una sorta di «cuneo» sotto il pneumatico, è troppe volte dimenticato: prova ne sono i numerosi incidenti su superfici bagnate. L’architettura di un pneumatico è complicata e sofisticata. In breve: si tratta dell’unione di gomma naturale e artificiale sotto pressione e calore, di additivi chimici rinforzati con fibre tessili o in acciaio. Generalmente ci sono tre «strati» o aree nella costituzione di un copertone. Michelin che, nel ����, depositò un brevetto di pneumatici a carcassa radiale in metallo. Fino ad allora, e a parte qualche altra soluzione isolata, i pneumatici erano a carcassa diagonale in fibra tessile o in nylon. L’invenzione della Michelin fece seguito a quella del britannico Edward Killen, padre del pneumatico «tubeless» che, privo di camera d’aria, garantiva flessibilità e comfort. Tutti questi progressi portarono al pneumatico attuale: affidabile, praticamente indistruttibile, duraturo.
La Dunlop scoprì il fenomeno dell’aquaplaning nel 1960. Un pericolo spesso ignorato dagli automobilisti.
Certo, con il costante aumento di forza trasmessa al suolo, le dimensioni delle gomme sono aumentate progressivamente. Ma non ci si rende conto della piccola area di pneumatico che in realtà tocca il suolo! Grande appena quanto la mano di un uomo. Questa piccola area deve gestire la direzione, il drenaggio, l’ammortizzamento, ridurre la resistenza ecc. Insomma, molte esigenze contrapposte. Anche se i produttori hanno vinto questa scommessa, gli automobilisti sono spesso incoscienti, considerata
I principali produttori mondiali di gomme Attualmente, la giapponese Bridgestone detiene la posizione di testa tra i produttori di pneumatici, con un fatturato annuo di 35 miliardi di franchi. Sicuramente il gruppo Continental è il maggiore a livello mondiale – con più di 40 miliardi di franchi di fatturato – ma quasi il 60% della sua cifra d’affari proviene da attività diverse (sistemi di gestione della guida, meccatronica ecc.). Nella produzione di pneumatici, Continental si vede quindi preceduta da Michelin (26,5 miliardi) e da Goodyear (poco più di 20 miliardi).
Questi quattro gruppi e le molte marche da essi acquisite coprono circa il 60% della domanda mondiale di pneumatici. Prendendo ad esempio la Goodyear, essa possiede anche la Debica (PL), la Dunlop (J/GB/D), la Fulda (D) la Kelly e la Lee (USA), la Sava (Slovenia) e la Tierce (USA). Tra gli altri produttori maggiori citiamo, senza la pretesa di essere esaustivi: Pirelli (I), Cooper Tyre & Rubber, Hankook (CdS), Toyo, Yokohama (entrambe giapponesi). Quanto alle marche cinesi, è difficile AB ottenere cifre attendibili.
Dal 1929 le automotrici francesi sono dotate di ruote di gomma. Gli odierni pneumatici hanno fatto progressi considerevoli nel drenaggio dell’acqua, limitando così il fenomeno dell’aquaplaning.
Il battistrada È costituito da uno spesso strato di gomma, deve garantire l’aderenza all’asfalto, pur permettendo di trasmettere la coppia motrice, di guidare in curva senza opporre troppa resistenza in rotazione. La scultura del battistrada ha il compito di drenare l’acqua e la neve, il fango, la polvere, e al tempo stesso garantire aderenza. Sotto questo strato si trova la «cintura», costituita da fili metallici e, talvolta, tessili. La cintura assicura la rigidità del pneumatico. A proposito di scultura: il pneumatico viene modellato all’interno di uno stampo. Per ogni dimensione c’è bisogno di un apposito stampo, generalmente in acciaio, che presenta le menzionate sculture e che, per un’autovettura, costa all’incirca �� ��� franchi… moltiplicato per il numero delle diverse dimensioni esistenti.
Fianchi e parte inferiore Il secondo strato, la parte laterale del pneumatico, detto fianco, è fatto di gomma morbida, capace di resistere alle costanti deformazioni a ogni giro di ruota e agli impatti contro i marciapiedi e gli oggetti che si trovano sulla carreggiata. Infine, la parte bassa assicura l’aderenza del pneumatico al cerchione tramite aste. Questa parte ha il ruolo di trasmettere la coppia motrice tra il cerchio e il copertone, assicura l’ermeticità all’aria dei pneumatici che sono per la gran parte di tipo tubeless. Il pneumatico nella sua conformazione odierna ha ancora un bel futuro davanti a sé: in effetti, si sente già parlare di gomme in acciaio elastico, in grado di agire contemporaneamente sia come elemento rotante sia come sospensione. Axel Béguin
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speciale pneumatici invernali | touring
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foto ADAC, TCS
Le prime prove su fondo asciutto e umido furono effettuate in estate sul circuito italiano di Pizzola, di proprietà di Pirelli.
Il tempo dei pionieri | 40 anni fa, il TCS e l’ADAC eseguivano il primo test delle gomme invernali. Un esame comparato indipendente che da allora fa scuola.
E fu test dei pneumatici da neve
L
a storia fortunata del test dei copertoni invernali ha inizio nel ����. All’epoca, non esisteva un esame comparativo indipendente realizzato su vasta scala. Su iniziativa del club automobilistico tedesco ADAC, del TCS e della sua sezione zurighese, fu promosso un primo test di una certa ampiezza. I due club, che collaboravano già in altri progetti (test dei seggiolini per bambini, catene da neve ecc.), suddivisero i relativi costi in proporzione ai soci. L’allora capo della divisione «Test & tecnica» del TCS, Peter Riedwyl, sottolinea che si trattò in particolare di fare il punto sulle effettive prestazioni delle gomme quattro stagioni, a quei tempi promosse a suon di campagne pubblicitarie. Com’è il caso ancora oggi, il TCS si incaricò in particolare della logistica per le prove sulla neve. Peter Riedwyl ricorda di aver dovuto rinunciare a svolgere i test su un lago ghiacciato sul passo del Gran San Bernardo, poiché i responsabili locali temevano per la quiete della fauna ittica. I primi test sulla neve si svolsero quindi sul lago di Champex (VS) e le prove sul ghiaccio alla Patinoire des Vernets a Ginevra. I rilevamenti su fondo asciutto e bagnato furono invece effettuati sul
circuito italiano di Pizzola. A tal proposito, Peter Riedwyl racconta che i circa ��� copertoni trasportati dal TCS erano stati fermati dai doganieri italiani che contestavano una dichiarazione non sufficientemente dettagliata. Qualche piccolo omaggio servì a convincere gli «inflessibili» gabellieri.
Risultati edificanti Resa pubblica nell’autunno del ����, la prima edizione del test emise verdetti sorprendenti. Innanzitutto, la famosa gomma «quattro stagioni» non ottenne gli attesi risultati lusinghieri e non s’impose sulla carreggiata bagnata. A grande sorpresa, il test fu vinto dal pneumatico Gislaved, prodotto svedese allora quasi sconosciuto. Peter Riedwyl precisa che le marche avevano potuto conoscere in anticipo il programma di prove, ciò che permise di prevenire eventuali contestazioni successive. Il test si è in seguito aperto ad altri club automobilistici (Austria, Olanda e paesi dell’Est). Oggi è consolidato e riconosciuto. Le attuali valutazioni richiedono oltre ���� gomme, che come in passato, sono acquistate sul mercato. Altro segno di assoluta neutralità. MOH
L’Opel Rekord a trazione posteriore ha problemi sulla neve.
Il test si insediò in seguito nei Grigioni (Samedan, Albula).
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foto TCS
n. 16 | 26 settembre 2013
Una prima: la maneggevolezza delle gomme è stata testata anche su un percorso pianeggiante, oltre agli usuali test su un passo alpino.
Test TCS dei pneumatici invernali | Sia la misura 185/60 R 15 T sia la 225/45 R 17 H hanno affrontato con brio la 40a edizione del test TCS. Salvo qualche pecora nera, il risultato complessivo mostra una bella omogeneità.
Una 40a edizione farcita di stelle
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ei �� pneumatici invernali valutati dal TCS e dai suoi partner, �� hanno ottenuto la nota massima «molto consigliato» e �� la nota «consigliato». Dall’altra parte, un prodotto ha dovuto accontentarsi di un «consigliato con riserva», mentre � sono stati sanzionati con un «non consigliato» a causa delle prestazioni insufficienti. Questa ��a edizione si distingue per una novità: otre alle abituali misurazioni effettuate sul Passo della Novena, il comportamento sulla neve è stato testato anche su un tratto pianeggiante. Le due discipline sono state ponderate alla pari. Tale novità permette, in particolare, di valutare il controllo laterale del veicolo in movimento. I risultati diventano così d’un tratto ancora più vicini alle condizioni effettive. Va peraltro aggiunto che questo esame profondamente
indipendente include nel complesso �� diversi criteri. In altre parole gli automobilisti possono fare affidamento sui risultati dettagliati elencati nella tabella a fianco al momento di scegliere le gomme per la stagione fredda.
Buone prestazioni per le ��� Montate sulle city-car (Renault Clio, VW Polo ecc.) le gomme da ���/�� R �� T non hanno rivelato alcuna debolezza sull’asciutto, fatta eccezione per tre prodotti leggermente meno efficaci. Sul bagnato, solo i modelli Kormoran e Marangoni hanno evidenziato grandi lacune, tanto da ottenere la valutazione complessiva «non consigliato». Alcuni buoni prodotti hanno invece denotato qualche debolezza in frenata o per l’aquaplaning. Grandi disparità sono emerse nella decelerazione da ��� a � km/h. Il Marangoni ha
richiesto �� metri in più del Continental per arrestare il veicolo. I tre quarti dei pneumatici hanno fatto una buona figura sulla carreggiata innevata, mentre i modelli GT Radial e Hankook hanno mostrato lacune. Poche le differenze emerse invece sul ghiaccio, mentre tutti i copertoni hanno superato il test dell’alta velocità. Anche se restano minimi, gli scarti in fatto di consumi erano un po’ più marcati, ossia il �,�� pari a �,� l/��� km tra i due valori estremi. Come spesso accade, il Michelin ha staccato la palma del più longevo percorrendo oltre il doppio dei chilometri del Falken.
Gomme ��� omogenee La dimensione ���/�� R �� H equipaggia i modelli compatti e di categoria media (Opel Astra, Mercedes Classe C ecc.). Tre dei quindici prodotti hanno mostrato
speciale pneumatici invernali | touring
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n. 16 | 26 settembre 2013
Test comparativo del TCS: pneumatici invernali 185/60 R 15 T marca/tipo
asciutto
bagnato neve
Continental ContiWinterContact TS��� Dunlop Winter Response � Firestone Winterhawk � Michelin Alpin � Nokian WR D� Goodyear UltraGrip � Semperit Speed-Grip � Vredestein Snowtrac � Barum Polaris � Pirelli Winter ��� Snowcontrol Serie � GT Radial Champiro WinterPro � Hankook Winter icept RS W��� Falken HS ��� Eurowinter Kleber Krisalp HP� Nexen Eurowin ��� � Kormoran Snowpro b� Marangoni � Winter E+
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Test comparativo del TCS: pneumatici invernali 225/45 R 17 H marca/tipo
asciutto
bagnato neve
Continental ContiWinterContact TS��� Bridgestone Blizzak LM�� S Michelin Alpin A� Uniroyal MS plus �� Goodyear UltraGrip � Performance Nokian WR D� Dunlop SP Winter Sport �D Fulda Kristall Control HP Semperit Speed-Grip � ESA-Tecar Supergrip � plus HP Pirelli Winter Sottozero � Hankook Winter icept RS W��� Toyo Snowprox S��� Interstate Winter IWT-� �,� Sailun Ice Blazer WSL-� �
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ghiaccio comfort/ rumore ��% 50% �� 50 �� �� �� �� �� �� �� �� �� �� �� �� 64 �� �� 50 �� 50 �� �� 54 32 �� �� 64 ��
Note la resistenza al rotolamento incide sul consumo 2 disponibile solo tramite internet 3 non più disponibile secondo il fabbricante. Alcuni esemplari ancora in commercio. 4 modifiche dal DOT 2412 secondo il fabbricante. 5 la miglior nota per criterio di valutazione è in verde 6 la peggior nota per criterio è in rosso 1
Gli esperti del TCS hanno messo a dura prova 32 modelli di copertoni invernali.
leggere lacune su fondo asciutto. Il Nokian si è aggiudicato le discipline comportamento, sicurezza e frenata. Rispetto al Fulda, la sua distanza di frenata è inferiore di �,� metri. Un terzo dei copertoni non presentano debolezze su fondo bagnato, anche se nessuno è «molto buono». Se gli altri mostrano lacune leggere, i pneumatici Hankook e Toyo non hanno per nulla convinto in fatto di aderenza sul bagnato. Soltanto due gomme hanno registrato risultati negativi sulla neve. Mentre il Toyo è meno efficace in partenza, il modello Interstate si è rivelato solo parzialmente adatto alla neve. In fatto di consumi, le differenze sono poco marcate (�,�� o �,� l/��� km). Non è il caso per la longevità. Il prodotto Michelin è circa due volte più duraturo del Pirelli. La marca italiana ha già annunciato misure per porvi rimedio. MOH/TCS MoBe
consumo � usura ��% �� �� �� �� 62 6 �� �� 78 �� �� �� �� �� ��
��% �� 100 �� �� �� �� �� �� 54 54 �� 54 �� ��
test TCS Pneumatici invernali
Valutazione TCS 11111 eccellente 11113 molto consigliato 11133 consigliato 11333 consigliato con riserva 13333 non consigliato
Video del test
Opuscolo interamente rielaborato I risultati di questo test del TCS e delle due edizioni precedenti sono pubblicati nell’opuscolo «Pneumatici invernali 2013». Molto informativo, il fascicolo è stato rivisitato e propone una maggiore facilità di lettura. Contiene una quantità di informazioni sulle gomme in generale, le prescrizioni legali, dei consigli e le risposte alle domande frequenti in materia. La pubblicazione è disponibile in versione cartacea nei punti di contatto del TCS oppure è ordinabile sul sito www.pneumatici.tcs.ch (gratis per i soci, 10 fr. per i non soci). Inoltre, i risultati completi dei test dei pneumatici estivi e invernali sono contenuti nell’applicazione del TCS per iPhone (3G, 3GS, 4 e 5) e iPad. Questa app include inoltre una funzione di ricerca che consente di accedere direttamente alla misura desiderata. tg
touring touringevent event
42 Ressort
touring 13
9. August
Nepal: trekking Annapurna in lodge Con vista sugli imponenti Ottomila
Al Campo base dell’Annapurna 1 Il nostro Base Camp Trekking ci porta alle pendici dell‘Annapurna I (8091 m), una delle montagne più alte del mondo. Il trekking si snoda ai piedi di vette maestose, senza tuttavia mai superare i 4130 m di altitudine. La sera ci si ferma in piccoli villaggi e si pernotta in comode lodge – tutto sommato, un trekking confortevole. Qui le montagne sono più spettacolari e imponenti delle nostre Alpi; entrare in contatto con la popolazione indigena è di sicuro ancora possibile. Programma: 1°-2° giorno: volo Zurigo–Kathmandu 3° giorno: volo per Pokhara con vista sugli Ottomila Manaslu e Annapurna 4° giorno: trekking sul versante sud del massiccio Modi Khola fino a Landrung 5° giorno: attraverso foreste di bambù fino a Chomrong, vista sul Machhapuchhare 6° giorno: spettacolare trekking fino all‘Hotel Himalaya
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7° giorno: circuito nell’area protetta dell’Annapurna, Machhapuchhare Base Camp 8° giorno: all’Annapurna Base Camp (4130 m) e proseguimento fino a Dovan 9° giorno: discesa al fiume Kali Gandaki, attraverso il passo Modi Khola per Machhapuchhare 10° giorno: attraverso foreste, passando per campi coltivati fino a Ghandrunk 11° giorno: proseguimento fino a Banthanti, splendida vista sull’Annapurna Sud 12° giorno: attraverso boschi di rododendri si arriva a Ghorepani (2880 m) 13° giorno: trekking fino a Naypul, viaggio di rientro a Pokhara 14° giorno: viaggio in minibus per Kathmandu, visita della città 15° giorno: tempo a disposizione per visitare la metropoli Kathmandu, volo di rientro 16° giorno: arrivo a Zurigo Date: 04.04–19.04.2014 26.04–11.05.2014 25.10–09.11.2014, 03.04–18.04.2015
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speciale pneumatici invernali | touring 13 n. 16 | 26 settembre 2013
Come scegliere la giusta dimensione Prima di chiedere un’offerta per le gomme invernali, bisogna saper scegliere la misura giusta. Se le gomme desiderate non sono più disponibili, è peraltro possibile ripiegare sulle misure più prossime. Per esperienza, differenze in larghezza comprese tra ��� e –�� mm sono ammesse. È quindi possibile anche basarsi sui test comparativi di una misura simile, ad esempio ���/�� R �� T al posto di ���/�� R �� T. A questo proposito, l’applicazione per iPhone del TCS offre un motore di ricerca della dimensione
Cosa fare prima dell’acquisto � Annotare la misura completa, ad esempio «195/65 R 15 91 T». Le dimensioni richieste sono indicate nel manuale d’uso del veicolo, sul battente della portiera oppure sullo sportello del serbatoio. � Selezionare due o tre gomme di marca «molto consigliate» o «consigliate» dal test comparativo del TCS. � Per procedere a un raffronto credibile, il prezzo finale deve includere il montaggio, la bilanciatura, l’IVA e se tg necessario il riciclaggio dei pneumatici consumati.
appropriata. L’acquirente dispone così sempre delle informazioni essenziali per essere guidato nell’acquisto di un treno di gomme ottimale. Prima di recarsi in un punto di vendita di pneumatici o un’autofficina, vale davvero la pena quindi consultare i risultati del test TCS. Se si sceglie un prodotto «molto consigliato» o «consigliato» si è certi di fare una buona scelta. È fondamentale che i prodotti siano della medesima qualità: inutile comparare un modello sconosciuto con un prodotto di marca. Quanto al prezzo, andrà valutato il totale definitivo della fattura, incluso il costo di montaggio ecc. e non soltanto lo sconto concesso.
Condividere le esperienze Nel quadro di un sondaggio pubblicato dal TCS, i soci del club hanno l’opportunità di condividere le esperienze fatte all’acquisto di pneumatici. Si tratta di comunicare il prezzo effettivamente pagato per le gomme e il loro montaggio. Queste informazioni di prima mano degli automobilisti permettono di verificare se gli adeguamenti di prezzo sul mercato sono alla fine trasferiti sui consumatori. MOH/TCS MoBe foto TCS
Info Touring L’offerta è molto vasta: val la pena affidarsi a un test comparativo indipendente come quello del TCS.
Sondaggio sui prezzi delle gomme e test comparativo su www.pneumatici.tcs.ch
Sapere tutto sulle gomme visitando un garage virtuale Risposte semplici e divertenti ad un tema complesso: ecco quel che propone l’avvincente visita all’autofficina virtuale sul sito www.pneumatici-sicuri.ch. Questa novità è il risultato concreto della collaborazione di lunga data esistente tra il TCS e l’Associazione svizzera del pneumatico (ASP). Come illustra la foto a fianco, il visitatore si trova davanti ad un’officina meccanica dove incontra quattro interlocutori che rappresentano altrettante rubriche che forniscono informazioni chiare e mirate su pneumatici. L’obiettivo principe è guidare l’automobilista nella ricerca di una gomma di qualità, ma anche di garantirne la manutenzione. A questo proposito, la rubrica «Pressione» elenca per esempio in modo esaustivo le conseguenze spiacevoli che possono derivare da gomme non sufficientemente gonfie. Questa piattaforma poggia su una larga base, poiché raggruppa anche le principali marche presenti sul mercato svizzero. MOH
14 touring | società e mobilità n. 16 | 26 settembre 2013
Iniziativa vacca da mungere | È in corso la raccolta delle firme per far sì che imposte e tasse degli automobilisti vadano a totale beneficio delle strade.
Dire la propria con una firma
Le mani bucate dello Stato Nell’immediato futuro il trasporto individuale motorizzato è minacciato addirittura da una doppia seccatura: alla fine di novembre il popolo svizzero voterà sull’ingente aumento del contrassegno autostradale da �� a ��� franchi (cfr. articolo nelle pagine seguenti). E la consigliera federale Doris Leuthard, responsabile del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC), ancora prima dell’apertura delle urne, ha parlato di un notevole aumento del sovraddazio sui
carburanti. Se gli utenti della strada non cominciano a difendersi con veemenza contro queste pretese con mezzi democratici come le iniziative popolari, verranno chiamati ancor più spesso a passare alla cassa. Un mezzo idoneo per bloccare questo prosciugamento del borsello dei conducenti e il saccheggio della cassa stradale, è l’«Iniziativa della vacca da mungere – Per un equo finanziamento dei trasporti», la cui raccolta di firme è partita durante l’ultimo Salone internazionale dell’automobile di Ginevra. In questa edizione di «Touring» è allegato un formulario dove apporre la propria firma. Politicamente è di grande importanza che questa iniziativa popolare venga sottoscritta dalle molte persone interessate dalla questione e che la si possa sottoporre alla decisione dei cittadini il più presto possibile.
Il logo scelto dai fautori dell’iniziativa non ha bisogno di molte spiegazioni per essere compreso.
Di cosa si tratta Si tratta di un adeguato segnale alla Berna federale, dove vengono fissati importanti paletti per quanto riguarda il traffico stradale. In questo senso, anche i soci del TCS e i lettori di «Touring», sono chia-
foto Keystone, mw, ald
I
cittadini conducenti e le aziende di auto trasporto assieme pagano alla Confederazione attorno a �,� miliardi di franchi annui in imposte, tasse e prelievi. Di questi introiti soltanto un terzo viene impiegato effettivamente nella gestione e nella manutenzione delle strade, con il risultato che i conducenti continuano a rimanere bloccati nei frequenti incolonnamenti. Prima che si decidano nuovi balzelli, si deve ripensare la distribuzione delle entrate provenienti dal traffico stradale.
Il primo obiettivo è raccogliere 100 000 firme valide.
Un sì per rafforzare le regioni periferiche L’Iniziativa della vacca da mungere chiede che imposte e tasse pagate dagli automobilisti siano finalmente vincolate ai progetti stradali e non confluiscano trasversalmente in altri fondi. Si tratta di una sorta di «dare a Cesare quel che è di Cesare» e ciò è di grande importanza per le regioni periferiche e di montagna. La politica dei trasporti predominante danneggia gravemente queste regioni dal punto di vista finanziario perché spesso non dispongono di una rete di trasporti pubblica sviluppata e nemmeno riescono a finanziarla. Infatti molti centri abitati sono fuori mano e raggiungibili soltanto con bus o auto. Ma sappiamo che entrambi questi mezzi dipendono da strade di qualità e sicure. Nelle città e negli
Fabio Regazzi, Consigliere nazionale PPD, Ticino.
agglomerati è diverso: la raggiungibilità di tutti i quartieri e dei villaggi limitrofi è buona e assicurata in ogni momento dai mezzi pubblici. Del resto il trasporto pubblico non deve temere difficoltà finanziarie, dal momento che per i prossimi anni beneficia di importanti finanziamenti grazie all’approvazione dell’iniziativa popolare «Per i trasporti pubblici» (FAIF) che ho sostenuto a livello parlamentare. Purtroppo però gli automobilisti vengono svantaggiati a causa di una ripartizione dei finanziamenti iniqua: devono infatti pagare sempre di più, ma restano ciò nonostante sempre in colonna. Sul finanziamento delle strade incombono poi difficoltà finanziarie. L’Iniziativa della vacca da mungere chiede
perciò che la Confederazione investa la totalità delle tasse sugli oli minerali in progetti vincolati all’utilizzo diretto per il traffico stradale, invece di aumentare ulteriormente le imposte. Non è accettabile che gli automobilisti paghino annualmente circa � miliardi di fr. e che di questi solo un terzo vada a progetti stradali. Nel contempo la Confederazione continua ad aumentare il carico fiscale, con ricadute negative su commercio ed economie domestiche. È necessario un urgente cambio di rotta volto ad evitare finanziamenti trasversali che sottraggono fondi alle strade e alla loro manutenzione. Per questo sostengo l’Iniziativa della vacca da mungere e spero di poter contare sul vostro appoggio.
società e mobilità | touring 15 n. 16 | 26 settembre 2013
traffico stradale. Inoltre l’iniziativa vuole rafforzare i diritti di partecipazione democratica: l’introduzione o l’aumento d’imposte, tasse e prelievi nel settore della circolazione deve essere sottoposto a referendum facoltativo secondo l’articolo ��� della Costituzione.
Un mezzo idoneo di pressione Il TCS sostiene in modo deciso l’Iniziativa della vacca da mungere, perché da tempo sente come una spina nel fianco il finanziamento trasversale unilaterale, ovvero dalla strada alla ferrovia. Un malessere manifestato più volte attraverso le pagine di «Touring». Anche l’assemblea dei delegati del club, svoltasi in giugno a Baden, si è occupata in modo approfondito e critico del tema, addirittura in presenza della consigliera federale Doris Leuthard. I delegati si sono detti preoccupati per il fatto che «le decisioni politiche riguardanti il finanziamento delle infrastrutture del traffico da tempo non seguono più il principio della causalità e che l’onere degli utenti della strada aumenterà notevolmente, senza che venga garantito ai conducenti un miglioramento della situazione delle code».
Su invito dei delegati del TCS
Più soldi per risanare le strettoie: lo chiede l’iniziativa «Vacca da mungere». mati ad apporre la firma sul formulario e ad inviarlo il più presto possibile. Il comitato interpartitico sostenuto ampiamente sotto la guida di auto-svizzera (Associazione degli importatori svizzeri di automobili) lotta contro «il saccheggio ufficiale del portafoglio degli utenti della strada». L’obiettivo principale dell’iniziativa è il mantenimento del principio di causalità: imposte, tasse e contributi degli utenti della strada in futuro dovranno andare totalmente a favore della strada. A questo fine, è necessaria una modifica dell’articolo �� della Costituzione, che tra l’altro regola l’imposta di consumo sui carburanti. Sinora il ��� delle entrate provenienti dalla tassa sugli oli minerali confluisce annualmente nella cassa federale generale. Mentre invece si dovrebbe investire il ricavo netto totale di questa tassa nel
Per questo motivo, l’assemblea dei delegati ha assegnato agli organi e alla direzione del TCS il compito di brandire l’arma del referendum contro l’annunciato aumento della tassa sugli oli minerali, nel caso in cui al momento dell’approvazione del decreto federale per l’aumento della tassa sugli oli minerali non siano soddisfatte le tre richieste seguenti: �. La creazione di un fondo per l’infrastruttura stradale, in modo analogo al fondo per l’infrastruttura ferroviaria. �. Nel caso sia mantenuto il finanziamento trasversale dalla strada alla ferrovia, esso va compensato con un aumento della quota dell’imposta sugli oli minerali a favore dell’infrastruttura stradale. �. Il restante fabbisogno finanziario per la realizzazione del programma di sviluppo strategico delle strade nazionali deve essere finanziato mediante un moderato scaglionamento dell’aumento del supplemento fiscale sugli oli minerali in relazione al fabbisogno finanziario. In questo senso, il TCS sostiene l’Iniziativa della vacca da mungere perché aumenta la pressione sulla politica al fine di verificare l’impiego delle entrate provenienti dal traffico stradale e di aumentare la quota destinata alla strada. tg
Info Touring Oltre agli allegati formulari per le firme, sono disponibili ulteriori informazioni sul sito: www.iniziativa-vacca-da-mungere.ch
I sentieri non sono tabù per i ciclisti il consulente Urs-Peter Inderbitzin
I
l boom delle due ruote registrato negli ultimi anni ha molti aspetti positivi, ma ha creato qualche conflitto: se prima, in montagna, gli escursionisti erano i soli sui sentieri, oggi si trovano sempre più spesso a dover convivere con gli appassionati di mountain bike. Gli impianti di risalita trasportano infatti in montagna turisti muniti di bici. Da qui i ciclisti partono alla ricerca di tragitti spettacolari e scendono velocissimi a valle lungo i sentieri. Gli escursionisti, irritati da questa nuova moda, si chiedono se sia legale. Secondo la Legge sulla circolazione stradale (art. ��), le strade che non sono adatte o non sono manifestamente destinate alla loro circolazione, quali strade pedonali o sentieri, non possono essere percorse con veicoli a motore e velocipedi. Questa norma vale per tutta la Svizzera. Secondo l’art. ��a dell’Ordinanza sulla segnaletica, possono tuttavia essere segnalati percorsi adatti alle mountain bike. La legge prescrive, però, che su questi «Percorsi per mountain bike», occorra prestare particolare riguardo ai pedoni: «Dove la sicurezza lo esige, i ciclisti devono usare l’avvisatore e, se necessario, fermarsi». Che i sentieri non siano adatti oppure manifestamente non destinati al transito delle biciclette va stabilito caso per caso e dipende da vari fattori, quali ad esempio la larghezza della carreggiata e la funzione del sentiero stesso. Concludendo: fintanto che non è sia posato un cartello di divieto oppure previsto un percorso specifico per le mountain bike, si presuppone che il sentiero di montagna possa essere utilizzato anche dai ciclisti. Questi ultimi, tuttavia, devono circolare con la dovuta prudenza e concedere la precedenza agli escursionisti. È invece inaccettabile che un ciclista circoli su un sentiero di montagna nonostante sia chiaramente segnalato il relativo divieto.
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società e mobilità | touring 17 n. 16 | 26 settembre 2013
Franz Immer | Il CEO di Swisstransplant parla della Giornata della donazione organi il 28 settembre. La popolazione svizzera è ancora troppo poco informata.
Il tabù della donazione d’organi Come mai la lista d’attesa dei trapianti d’organi risulta sempre così lunga in Svizzera? Franz Immer: La Svizzera ha una delle percentuali di donatori più basse d’Europa. Abbiamo soltanto la metà dei donatori per ogni milione d’abitanti rispetto ai nostri vicini francesi, austriaci e italiani; questo fa sì che la lista d’attesa diventi sempre più lunga mentre il numero di morti per la mancanza di organi aumenta costantemente. Gli svizzeri si ammalano di più oppure semplicemente sono troppo poco incoraggiati a donare i propri organi a determinate condizioni? Si può supporre che gli svizzeri, indipendentemente dalla loro provenienza linguistica, siano donatori generosi quanto i popoli dei nostri Paesi confinanti. Eppure il tasso di rifiuto supera mediamente il ���, e addirittura sfiora il ��� a livello regionale, contro un valore medio europeo di circa il ���. Ci sono molte ragioni per questo; da un lato in alcuni ospedali mancano le strutture e le conoscenze necessarie per poter informare in modo aperto e trasparente i donatori d’organi e le loro famiglie, e stare al loro fianco. D’altro canto certi articoli di stampa infondono insicurezza nella gente.
anni. Ma in lista d’attesa ci sono anche persone che aspettano un rene da più di sette anni.
A quanto pare due terzi di tutti i trapianti riguardano i reni. Perché quest’organo è colpito così tanto? Che ruolo gioca l’alcolismo? L’alcolismo non ha alcun influsso sulla frequenza di malattie dei reni. Si tratta piuttosto di malattie congenite, infezioni esterne o farmaci, che alla fine possono condurre ad un’insufficienza renale. Mediante l’emodialisi e la dialisi questi pazienti possono venire più o meno stabilizzati, finché non viene trovato l’organo compatibile. Il tempo speso per la dialisi, ma anche tutta l’energia fisica necessa-
ria, è immenso e per i colpiti significa una grave limitazione della qualità di vita.
Franz Immer, CEO di Swisstransplant, con la carta di donatore. Come noto, il TCS trasporta organi e sangue su mandato dell’organizzazione.
Ma qualcuno che dona un rene viene rimborsato? La legge prevede che i costi di trattamento, così come la perdita di guadagno e la convalescenza del donatore vivente siano presi a carico dell’assicurazione di colui che riceve l’organo.
«La carta di donatore è importante per formarsi un’opinione» Quale messaggio vuole diffondere in occasione della Giornata nazionale della donazione di organi? Donare organi regala qualità di vita. Il personale specializzato negli ospedali e i colleghi degli studi medici dovrebbero affrontare questo tema, ricordando di informare in modo competente e professionale, affinché la volontà dei defunti venga finalmente presa in considerazione. Soltanto così c’è speranza che gli oltre ���� pazienti in lista d’attesa possano sopravvivere.
Pia Neuenschwander
Che ruolo recita l’età in questa materia? Molto spesso si dimentica anche che la donazione di organi è possibile fino in età avanzata. Cci si dovrebbe dunque decidere e, soprattutto, la propria decisione va comunicata anche ai parenti stretti. Bisognerebbe parlarne di più nelle cerchie familiari. Spetta, infatti, ai familiari la decisione finale sulla volontà del defunto. Se non se ne è mai parlato, essa diventa molto gravosa e difficile. In media quanto tempo deve aspettare un paziente per ricevere un organo? Varia molto da organo a organo. Si aspettano mediamente circa dieci mesi per un cuore o un polmone, mentre per i reni il tempo d’attesa supera in media i due
Per questo motivo fate grandi sforzi per chiedere che ogni abitante porti finalmente su di sé una carta di donatore? La carta di donatore è importante per farsi un’opinione. Ma molto più importante è che si sappia che si può donare organi fino in tarda età e che la propria decisione venga assolutamente comunicata ai parenti più stretti.
Come si può diventare un donatore di organi? Si può scaricare semplicemente una carta di donatore d’organi dal nostro sito Internet www.swisstransplant.org oppure ordinarla telefonando al numero gratuito ���� ��� ��� e portarla sempre con sé. Ci tengo a ribadirlo ancora una volta: è fondamentale comunicare la propria decisione ai parenti prossimi. Intervista: Heinz W. Müller
18 touring | società e mobilità n. 16 | 26 settembre 2013
Referendum sulla vignetta IV | Il 24 novembre l’aumento del prezzo del contrassegno autostradale sarà sottoposto al popolo. Il TCS spiega qui di seguito in che modo gli automobilisti rischiano di essere ingannati.
L’inganno del rincaro del contrassegno autostradale
L’aumento del prezzo della vignetta è un inganno: il logo del comitato del no, del quale fa parte anche il TCS.
I fondi supplementari dovrebbero essere utilizzati per l’infrastruttura stradale. Allora, con il previsto aumento del prezzo del contrassegno a 100 fr. l’automobilista riceve un reale valore aggiunto? Valutazione del TCS: Nessuno può garantire che le entrate provenienti dall’aumento del prezzo della vignetta saranno impiegate davvero per l’ampliamento dell’infrastruttura stradale. Il massiccio aumento del prezzo finirà probabilmente nelle casse federali. In seguito durante l’annuale dibattito parlamentare sul pre-
ventivo sarà deciso definitivamente quanti soldi saranno destinati all’infrastruttura stradale nell’anno seguente. Negli ultimi anni la Confederazione ha incassato chiaramente più denaro dalle strade, di quanto abbiano effettivamente riversato nell’infrastruttura stradale. Nel frattempo le eccedenze accumulate si elevano a circa �,� miliardi di fr. si deve garantire che le entrate aggiuntive vadano realmente a favore della strada. Per questo motivo c’è bisogno di un cambiamento nell’ambito del finanziamento stradale. In concreto, i soldi devono finire in un vero fondo per l’infrastruttura stradale, con il quale finanziare la costruzione, la manutenzione e la gestione delle strade nazionali. Un sistema del genere il Parlamento lo ha già deciso per la ferrovia. Mentre per la strada la decisione è ancora in corso. Senza un fondo del gene-
re non ci sono garanzie che i mezzi supplementari saranno impiegati effettivamente per la strada.
Con un rincaro del contrassegno autostradale si può contare sul fatto che le strettoie più urgenti sulla rete di strade nazionali saranno risanate? Valutazione del TCS: Purtroppo, assolutamente no. Effettivamente la Confederazione fa entrare nella rete di strade nazionali alcuni importanti tratti come la circonvallazione di Morges e l’autostrada di Glattal. Ma questi tratti non possono essere finanziati con l’aumento del contrassegno autostradale. Di queste entrate supplementari ne ha bisogno per la manutenzione di quelle strade cantonali che vuole riprendere dai Cantoni e per i progetti che i Cantoni hanno annunciato alla Confederazione. Sugli assi principali, dove oggi ci sono i grandi ingorghi, non si avranno miglioramenti con un rincaro della vignetta. Da parte degli automobilisti non è comprensibile perché le ore di code su questi tratti siano salite di oltre il ��� dal ����. Adesso ci vuole urgentemente un programma di sviluppo per l’infrastruttura stradale con i relativi strumenti di finanziamento, come è già stato definito per la ferrovia.
TCS Visuell
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olte promesse dovrebbero rendere attrattivo ai votanti il massiccio aumento del prezzo del contrassegno autostradale. Tuttavia a un esame più attento non è così.
Il cosiddetto decreto federale della rete, ossia l’inserimento di 376 km di strade cantonali nella rete di strade nazionali, è collegato al rincaro del prezzo della vignetta. Cosa succederebbe se il popolo rifiutasse questo aumento del 150%? Valutazione del TCS: Legare tra loro queste proposte è il vero inganno. Ciò perché il Parlamento può decidere di mettere in vigore il decreto nonostante una bocciatura dell’aumento del prezzo del contrassegno autostradale. È esattamente quel che richiede l’iniziativa parlamentare del consigliere nazionale Felix Müri. I
società e mobilità | touring 19 n. 16 | 26 settembre 2013
costi aggiuntivi per la Confederazione potrebbero essere risparmiati tagliando i contributi ai Cantoni, dal momento che questi ultimi sarebbero sgravati da alcuni oneri. Per far ciò non ci sarebbe bisogno di aumentare i dazi a carico degli automobilisti.
Gli utenti della strada possono aspettarsi che i progetti di costruzione promessi nei Cantoni saranno anche realizzati? Valutazione del TCS: La realizzazione di tutti i progetti promessi grazie all’aumento del prezzo della vignetta è illusoria: la somma della lista dei desideri dei progetti dei cantoni raggiunge un ordine di grandezza di circa �� miliardi di franchi. Perfino il Consiglio federale ammette, tuttavia, che nei prossimi vent’anni anni si potranno realizzare progetti per circa quattro miliardi di franchi, nel migliore dei casi. Inoltre, è già ora chiaro che la Confederazione deve avviare un programma per il progettato sviluppo dell’infrastruttura stradale. Allora le priorità saranno sicuramente ridefinite.
Si vedrà allora quante delle promesse fatte resteranno valide.
L’aumento del prezzo del contrassegno autostradale è davvero necessario, perché le attuali entrate dal traffico stradale non sono più sufficienti per finanziare le strade? Valutazione del TCS: Gli utenti della strada oggi pagano alla Confederazione circa �,� miliardi di franchi di tasse e imposte. Di questi la Confederazione ne destina solo circa un terzo all’infrastruttura stradale. Prima di prelevare nuove tasse c’è un urgente bisogno di discutere della ripartizione di questi mezzi finanziari. Infatti, è stato deciso di alimentare il futuro finanziamento della ferrovia in gran parte attraverso fondi provenienti dal traffico stradale. Questo significa che, per far entrare in vigore questo nuovo finanziamento, si deve continuare a scremare dalla strada ulteriori soldi. È giunto il momento di fermare tali tentativi, per questo motivo il rifiuto dell’aumento del prezzo del contrassegno autostradale è la risposta giusta. hwm
La chiara posizione del TCS Il bilancio del rincaro della vignetta è per i consumatori chiaramente negativo. La Confederazione vuole aumentare il prezzo del 150%, senza però fornire alcuna garanzia che le maggiori entrate andranno veramente a beneficio della strada. Con l’odierno stato delle decisioni, per gli automobilisti tartassati dagli ingorghi non ci sono miglioramenti in vista. Per questo motivo il TCS, assieme ad altre associazioni della mobilità, respinge l’aumento del prezzo del tg contrassegno autostradale.
Info Touring Tutti gli articoli apparsi sul «Touring» concernenti il referendum sulla «vignetta» si trovano al sito www.touring.ch
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società e mobilità | touring 21 n. 16 | 26 settembre 2013
Tratta alpina del S.Gottardo: questioni aperte Presumibilmente l’�� dicembre ���� verranno aperti i �� km della galleria di base del San Gottardo, cuore della Nuova trasversale ferroviaria alpina (NTFA). Quando nel ���� sarà messo in servizio anche il tunnel di base del Ceneri, il tempo di percorrenza tra la Svizzera tedesca e il Ticino si abbrevierà di un’ora. Con quest’opera costata miliardi, gli operatori ferroviari non sperano solo di alleggerire il traffico merci Nord-Sud. Ci si aspetta anche di apportare miglioramenti al traffico passeggeri, che negli ultimi anni era lacunoso anche a causa dei guasti ai treni Pendolino. Oggi mediamente ���� persone al giorno viaggiano con le FFS sulla linea del San Gottardo e nel ���� questa cifra dovrebbe raddoppiare.
La linea resterà in funzione Di conseguenza, la tratta di montagna aperta nel ���� con le sue celebri gallerie elicoidali (comprensive di vista sulla chiesetta di Wassen) perderà significati-
per la tratta alpina del San Gottardo e molto è ancora fluido. Comunque vada, bisognerà definire le fonti finanziarie necessarie a garantire la manutenzione dei tracciati.
Presto patrimonio dell’Unesco?
vamente d’importanza. Tuttavia, le FFS hanno annunciato di voler ancora offrire un collegamento ogni ora sulla storica linea. I treni Interregio da Basilea e Zurigo circoleranno sull’odierna tratta ancora fino a Erstfeld e da lì dovranno essere sostituiti da composizioni Regioexpress. Ci sono però anche altri progetti e idee
Cercasi la città svizzera più amica dei ciclisti L’associazione Pro Velo, assieme all’Ufficio federale delle strade e alle città, vuole sapere quanto si sentono a proprio agio i ciclisti nelle città elvetiche. Per la terza volta dal ���� si chiede alla popolazione di valutare la qualità della circolazione ciclistica nella loro agglomerazione urbana. Il sondaggio sarà condotto online: fino al �� ottobre si potrà rispondere a domande concernenti l’atmosfera del traffico, sicurezza, comodità, rete degli itinerari e possibilità di posteggio. Ci sono in palio alcuni bei premi. I Comuni sono interessati alle risposte per orientare in modo ottimale la pianificazione sulle esigenze della popolazione. L’ultima volta le città più favorevoli ai ciclisti erano risultate Burgdorf e Winterthur. In coda alla classifica figuravano Friburgo, Neuchâtel e Zurigo. tg
Vista sulla chiesa di Wassen dall’odierna tratta alpina del Gottardo. La linea verrebbe utilizzata anche con l’apertura della NTFA.
Numerosi promotori turisti dei cantoni attraversati vedono l’unicità della linea di montagna anche come un’opportunità per liberare capitali per caratterizzarla turisticamente. È quanto successo anche con la tratta alpina del Lötschberg dopo l’apertura del tunnel di base della locale NTFA. Sul San Gottardo dovrebbero circolare anche vecchie composizioni e durante un recente dibattito è stata avanzata l’idea di appoggiare la domanda affinché la linea diventi Patrimonio dell’umanità dell’Unesco, assieme alle tratte di montagna delle Ferrovie Retiche. Una candidatura del genere è però realistica solo dopo l’inaugurazione della nuova galleria di base. hwm
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24 touring | test e tecnica n. 16 | 26 settembre 2013
Skoda Octavia Combi 1.4 TSI Ambition
Poco appariscente, ma molto brillante La Skoda Octavia ha un’eccezionale capacità di carico, è un’automobile pratica nell’uso di tutti i giorni e una confortevole ammiraglia dai consumi esemplari. Geniale per persone che amano nuotare nella corrente.
E
legante, senza tempo, molto spaziosa, con un buon comportamento e un favoloso rapporto prezzo-prestazioni: non c’è praticamente niente che si possa rimproverare alla Skoda Octavia. Tuttavia questo è proprio il punto critico: l’Octavia è un’autovettura anonima, che non emerge dalla massa. Nel contempo è talmente una buona vettura che la versione precedente, nel ���� è risultata la station wagon più venduta e la seconda auto in assoluto più venduta in Svizzera. Chi posteggia la propria Octavia di colore nero nel parcheggio di un supermercato, farà bene a tenere a mente il numero del posto-auto, poiché ve ne saranno almeno altre �� in zona. D’altra parte Octavia non è tramite l’individualismo che intende convincere, bensì con le sue capacità di carico, la sua essenzialità e i suoi numerosi pratici dettagli.
Economica e pratica La terza Octavia Combi è più larga e più lunga della precedente, ma si lascia manovrare con facilità nelle strade strette. Fuori la station wagon è poco appariscente e senza tempo, ma non brutta. In particolare il frontale con gli appariscenti gruppi ottici è gradevole, mentre il posteriore arrotondato un po’ meno. L’abitacolo ha un aspetto molto ordinato. Grazie allo sperimentato allestimento Volkswagen, ci si orienta facilmente tra tasti e comandi. Lo spazio per i passeggeri è enorme, soprattutto dietro, dove l’agio per gambe e piedi è tale che ci si può davvero stendere. Come la berlina, anche la station wagon impiega la piattaforma modulare MQB di Volkswagen. Grazie ad essa è diventata incredibilmente leggera e, incluso il conducente, fa salire la bilancia a soli ���� kg. Insieme al nuovo motore turbo �,� l, riesce quindi a far segnare consumi davvero contenuti. Il motore quattro cilindri sovralimentato con cambio manuale a sei marce convince anche per la
capacità di accelerazione e la grande elasticità. In autostrada ad esempio è possibile sorpassare facilmente in sesta. La vera forza dell’Octavia risiede nelle soluzioni «simply clever» di Skoda. I pratici ganci ed occhielli con cui si possono fissare le borse della spesa si trovano
PIÙ O MENO Rapporto prezzo-prestazioni Spaziosità e bagagliaio Prestazioni Motore potente ed economico Comportamento Funzionalità Qualità delle rifiniture Costruzione leggera Prezzi optional ragionevoli Influssi trasmissione nella guida Gradino nel piano di carico Solo due anni garanzia fabbrica Asse posteriore rumoroso a veicolo vuoto Individualità limitata
ovunque. Il vano nelle portiere anteriori può contenere una bottiglia da �,� l, mentre il porta-bicchiere nella console centrale fa sì che non si rovesci nulla. Gli schienali dei sedili posteriori si possono ribaltare premendo un pulsante, mentre per il trasporto di oggetti particolarmente lunghi è possibile fare la stessa operazione con il sedile del passeggero. Dietro il portellino del serbatoio della station wagon ceca, si nasconde un raschietto per il ghiaccio: dopo l’uso lì dentro può sgocciolare fin che vuole senza problemi. Grazie all’apertura di carico bassa, nel bagagliaio si possono caricare anche oggetti pesanti, tanto più che questa nuova Skoda Octavia è un vero campione in materia: il volume da ��� a ���� l batte qualsiasi concorrente. Altri gadget opzionali, quali il cestino per i rifiuti estraibile, il supporto per dispositivi multimediali nella console centrale e ancora il cassetto sotto il sedile del passeggero rendono questa ben studiata automobile di tutti i giorni, ancora più intelligente rispetto alle principali station wagon della concorrenza. Nadia Rambaldi
Il cruscotto ricalca la disposizione classica di Volkswagen, ben visibile ed ergonomica. Il bagagliaio della Skoda Octavia non ha rivali nella categoria con i suoi 610 litri.
SCHEDA TECNICA VEICOLO PROVATO Skoda Octavia Combi; � porte, � posti; �� ��� fr. (auto test: �� ��� fr.) Gamma: dalla �.� TSI Active, ��� CV (�� ��� fr.) alla �.� TDI-CR Elegance, ��� CV (�� ��� fr.) Opzioni: vernice met. (��� fr.), assistente parcheggio (���� fr.), assistente superamento linea (��� fr.), navigatore (��� fr.) Garanzia: � anni di fabbrica, assistenza mobilità illimitata (condizioni); �� anni antiruggine (condizioni) Importatore: AMAG, Aarauerstrasse ��, Schinznach-Bad, www.skoda.ch DATI TECNICI Motore: �.� TSI, ��� CV; trazione anteriore, cambio � marce Peso: ���� kg (auto test), totale ammissibile ���� kg, carico rimorchiabile ���� kg
Tabella comparativa
Prezzo (fr.) Cilindrata (cc) Potenza (kW/CV) Coppia massima (Nm/min) Consumo (l/100 km) Rumore int. 120 km/h (dBA) Costi al chilometro (fr./km)3 Costi di manutenzione4 Test «Touring» 1 3
Skoda Octavia Combi 1.4 TSI Ambition
Ford Focus Wagon 1.6 SCTi Trend SST
26 750.– 1395 103/140 250/1500 5,4 C2 68 0,62
28 250.– 1596 110/150 240/1600 5,91 C2 705 0,64
11113
11113
16/2013
12/20115
dati secondo l’importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore su 15 000 km/anno 4 costi totali su 180 000 km (15 000 km/anno) 5 Ford Focus 1.6 TDCI
touring 25
Skoda Octavia in dettaglio �
� � �
passo 267 cm
147 cm
m 0c –9 63
�
�
�
�
�
cm 15 –1 91
�
102 cm
106 cm
�
lungh. 466 cm (largh. 181 cm)
�
larghezza interna: ant. 147 cm, post. 146 cm bagagliaio: da 610 a 1740 litri pneumatici: 205/55R16, min. 205/55R16
ABITACOLO 11112 Il cockpit è ben visibile, sportivo e presenta una lavorazione solida. Lo spazio è sfruttato in maniera ottimale, l’agio per i passeggeri è enorme e il bagagliaio corrisponde agli standard della classe medio superiore. Senza il piano di carico regolabile opzionale, vi si forma però uno scalino. Il bagagliaio ha però dei dispositivi di fissaggio del carico.
Attrattiva ma dal volto ordinario: la Skoda Octavia ha un look classico, ma anche anonimo.
COMFORT 11113 Il comfort delle sospensioni è buono, anche se le irregolarità si fanno sentire. A pieno carico diventa invece più morbido. I sedili comodi, la buona insonorizzazione e lo spazio per i passeggeri fanno dell’Octavia una station wagon ideale per lunghi tragitti.
foto Pia Neuenschwander
DOTAZIONE 11113 L’equipaggiamento per il comfort di serie non è male. I cerchi in lega però dovrebbero essere di serie. L’allestimento «Ambition» offre in più fari fendinebbia, regolatore di velocità ecc.
CHECK�UP TCS
TCS MoBe: Robert Emmenegger
DINAMICA DI COMPORTAMENTO Accelerazione (�–��� km/h): �,� s Elasticità: ��–��� km/h (in �a) �,� s ��–��� km/h (in �a) �,� s Diametro di sterzata: ��,� m Insonorizzazione: �� km/h: �� dBA 11111 ��� km/h: �� dBA 11111 SICUREZZA Frenata (���–� km/h): �� m Visibilità circolare Equipaggiamento
COSTI D’ESERCIZIO km/anno
ct./km
fr./mese fissi
variabili
�� ��� �� ���
�� ��
���.– ���.–
���.– ���.–
Tariffa oraria per il calcolo TCS: ��� fr. (UFS), agenzie Skoda da �� a ��� fr.
11111 11113 11111 mano d’opera (fr.)
�� ���/�� �,� ���.– �� ���/�� �,� ���.– Manutenzione per ��� ��� km: �� ��� km/anno ��,� ����.–
test TCS
CONSUMO AL BANCO DI PROVA (ciclo UE ��/����) urbano
COSTI DEI SERVIZI Manutenzione (km/mese) ore
PRESTAZIONI 11112 Il nuovo motore turbo 1,4 l benzina ha una buona ripresa e gira bene. Accelerazioni ed elasticità sono sorprendenti, grazie alle marce ben intercalate e alla notevole costruzione leggera (1330 kg con il conducente). Neppure i consumi e il funzionamento del nuovo propulsore sollevano obiezioni.
extra urbano
misto
TCS �,� �,� fabbrica �,� �,� Emissioni di CO�: Media di CO�: etichettaEnergia (A–G):
�,� �,� ��� g/km ��� g/km C
CONSUMO DEL TEST
11113
�,� l/��� km serbatoio: �� litri
autonomia ��� km
Skoda Octavia
�
Video del test
COMPORTAMENTO 11112 La station wagon si rivela dinamica; telaio, freni ed ESP sono ben calibrati. Lo sterzo in modalità Sport è diretto e l’Octavia entra bene nelle curve. Nelle virate veloci e strette o con la carreggiata bagnata, gli effetti della trasmissione sono chiaramente percepibili sullo sterzo. SICUREZZA 11111 La dotazione di sicurezza di serie è molto buona e i sistemi di assistenza opzionali offrono un ulteriore miglioramento.
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test e tecnica | touring 27 n. 16 | 26 settembre 2013
IAA di Francoforte | Maggiore esposizione dell’anno, questo salone fa dimenticare i toni allarmisti e offre una visione esaustiva del futuro dell’auto.
Gli insegnamenti di un salone
D
ecisamente i tempi cambiano. I grandi saloni non hanno più necessariamente l’esclusiva delle principali novità automobilistiche, ad immagine del vascello tecnologico Mercedes-Benz Classe S, già intravisto in precedenza. Ciononostante, la ��a Internationale Automobil-Ausstellung (IAA) era densa di prime assolute e ha fornito un ampio panorama delle tendenze in atto. Il pessimismo di alcuni osservatori, sostenuti anche da alcuni dirigenti alle prese con la mondializzazione, non ha avuto influssi sull’ambiente. Al contrario, nelle avversità, il settore automobilistico ha accresciuto la sua creatività. Più che dalle vere e proprie novità, quindi, Francoforte è stato valorizzato dalla qualità dei prototipi presentati. Nel paese dove regnano le auto «premium», inizieremo col parlare della generalista Opel, il cui studio Monza, un coupé � posti con porte ad ala di gabbiano, ne anticipa il futuro tecnico e stilistico, con un ritorno all’alta gamma. Altro punto forte
dell’IAA, la show-car Audi Nanuk ha reso un vibrante omaggio alla trazione integrale Quattro lanciata �� anni fa. Riguardo alle concept-car, Jaguar ha manifestato le sue ambizioni nelle crossover con la C-X�� in alluminio, Volvo le sue velleità d’alta gamma con un coupé ispirato all’illustre P����, mentre la Renault Initiale Paris ha confermato che l’erede dell’Espace sarà frutto di un meticciato tra monovolume e SUV. In un registro più tecnologico, menzioneremo la sportiva ibrida BMW i� rivestita in carbonio.
Le novità tangibili Oltre a questo festival di concept, Francoforte ha visto numerose prime significative. Sempre in vista, il segmento delle SUV si è arricchito degli ambiziosi modelli compatti Mercedes-Benz GLA e Nissan
L’Opel Monza Concept nasconde un range extender.
X-Trail e della terza generazione della BMW X�. Tra le compatte, citeremo la Mazda �, la Peugeot ��� e la versione quasi definitiva della VW Golf Sportsvan, insieme ad una generazione di versioni station wagon (Honda Civic Tourer, Seat Leon ST, Skoda Rapid Spacebreak). A livello di city-car, Hyundai ha mostrato la i�� e simultaneamente ha svelato il rafforzamento del suo radicamento in Europa. Idem per Infiniti, la cui compatta Q��, su base Mercedes Classe A, sarà prodotta in Gran Bretagna. In tema di trazione elettrica, BMW ha lanciato la i� che può essere accoppiata ad un range extender. Quanto a Porsche, la marca ha sconvolto una volta ancora il pubblico con l’ibrida ��� Spyder che eroga ��� CV con un consumo di soli �,� litri per ��� km. MOH
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Ecco come abbiamo aiutato Linda T. acquista un vaso del valore di CHF 3000.– e decide di portarlo a casa in tram. Dato che tutti i posti a sedere sono occupati, si vede costretta a fare il viaggio in piedi. Improvvisamente, in seguito a una brusca frenata, Linda perde l’equilibrio e cade: il vaso si rompe. L’assicurazione della società di trasporti si rifiuta di rispondere del danno e quindi di procedere al risarcimento. Grazie all’intervento degli avvocati e giuristi TCS, viene accertato che il conducente avrebbe potuto frenare con maggiore anticipo: la società di trasporti deve quindi risarcire Linda T. per il danno subito.
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La crossover Audi Nanuk Quattro è spinta da un V10 TDI (544 CV).
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28 touring | test e tecnica n. 16 | 26 settembre 2013
Nuovi sistemi di sicurezza | Volvo presenta sei prototipi, che in futuro renderanno ancora più sicuro viaggiare in auto.
L’auto diviene autonoma
Le automobili informano quelle che seguono sullo stato della strada oppure del traffico.
Attenti all’alce!
«Animal Detection» riconosce gli animali di grossa taglia a 50 m di distanza e aziona il freno.
Ogni anno in Svezia avvengono circa �� ��� incidenti che coinvolgono selvaggina di grossa taglia. A causa della grande massa dell’animale, spesso delle alci, queste collisioni si concludono per lo più mortalmente, per l’uomo e per l’animale. Il sistema di frenata d’emergenza automatica fino a �� km/h è proposto da Volvo sin dal ����. Un sistema che funziona attraverso radar e videocamera permetterà d’ora in avanti di identificare gli animali selvatici fino ad una distanza di �� metri ed anticipare la frenata.
Pedoni al buio
La telecamera ad alta risoluzione riconosce i pedoni anche al buio.
Un’altra evoluzione del sistema è la frenata d’emergenza in presenza di pedoni nell’oscurità. Una telecamera ad alta risoluzione riconosce infatti le persone davanti all’autovettura anche di notte e fino a �� km/h aziona la frenata fino all’arresto, anche quando il conducente non reagisce. Se la velocità iniziale è superiore a �� all’ora, la collisione non può essere evitata, ma la velocità d’impatto è comunque drasticamente ridotta, riducendo anche il rischio di ferite gravi.
Mantenere la rotta L’evoluzione del sistema di riconoscimento della corsia di marcia non si baserà più unicamente sulla segnaletica orizzontale, ma anche sul tipo di superficie su cui si circola e sarà in grado di mantenere l’automobile sulla strada autonomamente. Per esempio, se a �� km/h il conducente rischia di urtare il guard-rail, il sistema riporterà la vettura nuovamente nella corretta traiettoria.
«Stop and go» senza stress L’Adaptive Cruise Control con sterzata assistita, accelera, frena e guida l’automobile automaticamente, basandosi – attraverso il radar e la videocamera – sul veicolo che precede e sulla superficie stradale: un bel vantaggio quando si circola incolonnati.
Prima che il conducente vada ad urtare il guard-rail, interviene lo sterzo assistito.
Auto comunicanti Dal ���� le automobili potranno comunicare tra loro oppure con l’infrastruttura stradale. Trasmettitori istallati sui veicoli ed istallazioni, quali impianti segnaletici o semaforici, permetteranno lo scambio di informazioni. Volvo intende introdurre questa comunicazione standardizzata tra i veicoli, a prescindere dalla marca, a partire dal ����. Le automobili potrebbero in tal modo, ad esempio, allertarsi vicendevolmente sulla carreggiata bagnata o ghiacciata, oppure i semafori potrebbero segnalare la velocità ideale per poter approfittare della cosiddetta «onda verde».
La comunicazione del veicolo con l’infrastruttura stradale migliora la fluidità del traffico.
Vieni a prendermi! Il parcheggio autonomo si basa anch’esso sul sistema di comunicazione tra automobili e infrastruttura. Tra cinque o sei anni, i conducenti delle Volvo non dovranno più cercarsi il parcheggio, giacché l’autovettura sarà in grado di farlo da sola grazie ai suoi sensori. Basterà che il guidatore le dia l’ordine attraverso l’applicazione caricata sul suo smartphone. Al suo ritorno, basterà comunicare al veicolo «Vieni a prendermi!» e la Volvo arriverà immediatamente. Nadia Rambaldi
Presto la Volvo saprà anche parcheggiare da sola. Gli ordini saranno trasmessi tramite app.
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mmaginatevi la vostra auto che frena, accelera, sterza ed evita gli ostacoli senza che voi praticamente muoviate un solo dito. Se prestiamo fede agli ingegneri di Volvo, ciò sarà ben presto una realtà. Entro il ����, il costruttore svedese mira ad azzerare il numero di decessi e feriti a bordo dei suoi nuovi modelli. Per concretizzare questa «Visione ����» servono una serie di nuovi sistemi di assistenza e di sicurezza, che saranno integrati alla nuova piattaforma modulare SPA (Scalable Platform Architecture). Alcuni sistemi sono però già disponibili sulla nuova Volvo XC��, commercializzata da fine ����. Per sviluppare i sei prototipi, gli svedesi hanno analizzato i più svariati incidenti. Questi dati sono stati decisivi per lo sviluppo delle nuove tecnologie.
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30 touring | viaggio dei lettori n. 16 | 26 settembre 2013
Viaggio dei lettori | Il tour di 15 giorni in treno che ripercorre l’antica Via della Seta, dal Kazakistan al Turkmenistan passando dall’Uzbekistan, è un impressionante viaggio nel tempo attraverso il vecchio e il nuovo Oriente. Reportage: Christa Arnet KAZAKISTAN TAN
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Accoglienza alla stazione ferroviaria di Bukhara.
lmaty, Tashkent, Samarcanda, Bukhara, Ashgabat – tutti nomi avvolti dal mistero, che ti fanno immaginare un Oriente affascinante con palazzi sfarzosi, moschee gigantesche, bazar brulicanti di gente, persone avvolte in tuniche, e anche tappeti volanti. E in realtà è proprio così, perlomeno al primo sguardo. Da una parte si ammirano portoni, torri e cupole monumentali, dall’altra si scorge un labirinto di viuzze strette con minuscoli negozi e laboratori artigianali. Le donne coperte da vestiti ornati riccamente sem-
brano delle principesse, gli uomini vestiti con lunghe tuniche e i copricapi ricamati ricordano Ali Babà. Mancano solo i tappeti volanti, perché al giorno d’oggi anche in Asia Centrale si viaggia con l’auto, o ancora meglio, con il treno.
Un’attrazione al giorno Il miglior modo per visitare campagne, villaggi e città di Kazakistan, Uzbekistan e Turkmenistan è a bordo del treno speciale «Orient Silk Road Express», come prevede questo viaggio dei lettori di «Touring». In due settimane si visitano
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400 km
tra l’altro la città verdeggiante di Almaty, il maestoso monte «grigio» Alatau, la meta di pellegrinaggio Turkestan, la capitale uzbeka Tashkent, le attrazioni note mondialmente di Shahrisabz, Samarcanda, Chiwa e Bukhara, la capitale turkmena Ashgabat e i vicini siti archeologici di Merw e Nisa. Un percorso che vi permette di visitare sette importanti patrimoni culturali dell’umanità Unesco e tante altre località storiche, ma anche metropoli moderne e villaggi tradizionali. Si dorme otto volte in treno, con la possibilità di scelta tra i seguenti scompartimenti: a
foto Arnetpress, carta TCS Visuell
Scoprire l’Asia Centrale in treno
Turkestan estan
UZBEKISTAN AN
viaggio dei lettori | touring 31 n. 16 | 26 settembre 2013
due letti con lavabo privato; a due o quattro letti con doccia o lavabo; a quattro letti con wc e doccia in corridoio. Le cabine sono relativamente strette, ma i letti permettono di fare una bella dormita anche sulle tratte più dondolanti. E di tanto in tanto ci si può concedere un maggiore comfort, dato che per sei volte si pernotta in alberghi di ottima qualità.
Incontro in un villaggio di montagna. Spettacolo di danza a Bukhara. Ospiti in una famiglia turkmena.
Una favola in blu L’Asia Centrale non è una regione definibile come «graziosa». Dal treno si scorgono montagne alte e ripide, steppe sabbiose, infiniti campi di cotone e villaggi polverosi. Un paesaggio che rende ancor più strabilianti le cupole luccicanti di blu delle moschee, i minareti lastricati di piastrelle blu e verdi, le porte blu delle scuole coraniche, dette madrase, e le imponenti mura gialle dei caravanserragli situati nelle vecchie città costruite attorno alle oasi lungo l’antica Via della Seta. A dire il vero però, la maggior parte degli edifici storici sono restaurati a fondo o addirittura ricostruiti. A volte è rimasta solamente una porta, dietro la quale ora si trova un cortile con negozi di souvenir. Nonostante ciò, il visitatore si sente catapultato in una realtà ormai scomparsa. Nessuno si stupirebbe se improvvisamente il crudele principe mongolo Tamerlano scendesse dal piedistallo nella sua città natia Shahrisabz e facesse scappare gli stranieri brandendo una spada. O se di colpo un convoglio di carovane attraversasse le città dall’aspetto medievale di Chiwa e Bukhara e se Aladino con la lampada magica di mille e una notte in mano apparisse sulla famosa piazza Registan a Samarcanda. Ma no! Il fatto che i
A COLPO D’OCCHIO � Kazakistan: superficie di 2,717 milioni di km2, 16,1 milioni di abitanti, dal 1991 Repubblica presidenziale, lingue kazako e russo. � Uzbekistan: superficie di 447 000 km2, 25,3 milioni di abitanti, dal 1991 Repubblica, lingue uzbeko, russo. � Turkmenistan: superficie di 488 100 km2, 4,8 milioni di abitanti, dal 1991 Repubblica presidenziale, lingua turkmeno. � Valuta: Kazakistan: tenge; Uzbekistan: sum; Turkmenistan: manat. � Ingresso: visto per tutti e tre i Paesi. Vengono organizzati direttamente dall’agenzia di viaggio.
portoni lussuosi del più importante complesso edilizio dell’Asia Centrale la sera risplendono in tutte le loro tonalità, non ha niente a che fare con le forze soprannaturali, bensì con lo spettacolo luci e suoni ideato per i vari turisti, che racconta in modo drammatico gli avvenimenti più importanti del passato. Tra l’altro, si viene a sapere, che le donne dell’Uzbekistan nel ���� bruciarono i loro veli su �
In basso a sinistra: monumento ad Ashgabat. In basso a destra: la necropoli di Shah-e Sende a Samarcanda.
� Salute: è consigliabile una normale protezione dalle infezioni (vaccinazione tetano, polio, difterite ecc.). A bordo del treno c’è anche un medico. Nonostante ciò è consigliato prendere con sé alcuni medicinali di base senza dimenticare qualcosa contro la diarrea e la crema solare. � Fuso orario: l’ora svizzera più 4 o 5 ore. � Souvenir: foulard in seta e cachemire, tappeti, ricami.
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viaggio dei lettori | touring 33 n. 16 | 26 settembre 2013
i negozianti, ma la conversazione in inglese è difficoltosa e si esaurisce già dopo due frasi. Peccato, si dovrebbero avere conoscenze linguistiche di russo!
� questa piazza. Solamente dopo che il Paese ottenne l’indipendenza dalla Russia, il tema del velo è tornato nuovamente di attualità. «La pressione delle forze islamiche provenienti dall’estero era enorme», ricorda la nostra guida turistica, «ma non ci siamo coperte e non lo rifaremo nemmeno in futuro». In realtà, le donne spesso non portano nemmeno un foulard, a parte nelle moschee, dove anche le straniere devono coprirsi la testa.
Palazzi dorati ad Ashgabat
Uno sguardo nella quotidianità Grazie a visite speciali e contatti personali con la gente del posto, in questo viaggio si ricevono le risposte a molte domande sulla vita quotidiana. In un villaggio di montagna i passeggeri del treno hanno la possibilità di dare un’occhiata nelle tradizioni vissute, come legare i neonati nelle culle di legno con un vaso da notte incorporato. Gli inviti presso le famiglie uzbeche e turkmene per contro mostrano l’attuale vita di tutti i giorni. E diverse passeggiate nei mercatini danno informazioni sulla molteplicità dei prodotti regionali, dai frutti colorati sino al pane morbido e luccicante, che invitano ad uno spuntino. Vorremmo scambiare quattro parole con
In alto: il Registan a Samarcanda. In basso: un villaggio di case di argilla nelle montagne dell’Uzbekistan.
Questo reportage è stato sponsorizzato da Viaggi Kira.
Viaggio dei lettori di «Touring»
La fantastica Via della Seta – Con il treno «Orient Silk Road Express» attraverso l’Asia centrale Fate anche voi, insieme ad altri soci TCS e in tutta tranquillità e sicurezza, un viaggio alla scoperta delle meraviglie paesaggistiche e storiche dell’Asia Centrale. Il viaggio vi regalerà impressioni ed emozioni indimenticabili! Sono inclusi: • Incontro a carattere informativo prima della partenza • Volo in Y-Class con Turkish Airlines • Tasse aeroportuali e supplemento carburante (CHF 333.–) • Accompagnatore TCS da/a Zurigo/Ginevra • Guida turistica locale in lingua tedesca o francese • Medico a bordo • 8 pernottamenti nel vagone letto del treno speciale • 7 pernottamenti in Hotel di media e prima classe • Pensione completa (dalla prima colazione del 2° giorno fino al pranzo del 14° giorno; cena d’addio al 14° giorno) • Visite e ingressi, corso di cucina, concerti, incontri con celebrità e artisti locali • Servizio di facchinaggio nelle stazioni
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Prezzi forfettari p. p. in CHF
nello scompartimento da 4, cat. Habibi / Doppia in Hotel a partire da 5570.–* Supplemento singola 475.– in Hotel
nello scompartimento da 2, cat. Ali Baba / Doppia in Hotel a partire da 7115.–*
Una sorpresa particolare ci attende alla fine del viaggio in treno: non appena si riemerge dal misterioso passato della decaduta città Merw, si viene catapultati in una futuristica scenografia hollywoodiana. Infatti la capitale turkmena Ashgabat mette in ombra tutto ciò che abbiamo visto sinora per quanto riguarda il lusso. Al posto di decadenti edifici sovietici ora ci troviamo di fronte a file di palazzi di marmo e ricoperti d’oro, mentre dietro si ergono grattacieli sormontati da cupole blu. E nelle ampie distese verdeggianti troneggiano monumenti e statue impressionanti. Il non plus ultra è una torre simile ad un razzo, sulla quale ruota la statua dorata del «Grande Condottiero» Turkmenbaschi. Non sorprende dunque che il viaggio in Asia Centrale lasci l’impressione di � aver vissuto un sogno turbolento!
Sconto e zion prenota er
ta p anticipa * HF 200.– C : S C T socil a no valido fi 3 1 Supplemento singola 475.–in Hotel / Supplemento 30.11.20 scompartimento del treno per uso singolo 1215.–
Programma del viaggio: 1° giorno, volo Svizzera – Istanbul – Almaty. 2° giorno, Almaty: arrivo al mattino. Nel pomeriggio giro turistico della città. Visita ad una famiglia nomade kazaka. 3° giorno, Almaty: visita ad una comunità tedesco-kazaka. Nel pomeriggio inizio del viaggio in treno attraverso la steppa. 4° giorno, Turkestan: dopo l’arrivo, visita dei punti più interessanti, storici e architettonici della città. Continuazione del viaggio verso Tashkent. 5° giorno, Tashkent: il mattino, visita guidata attraverso la città. 6° giorno, viaggio in treno attraverso la regione montuosa Bactriana (o Battriana) verso Shahrisabz. Giro turistico della città e proseguimento del viaggio per Samarcanda. 7° giorno, Samarcanda: visita dei punti più interessanti, storici e architettonici della città, un emozionante viaggio nella storia e nella leggenda. 8° giorno, Samarcanda: visita alla manifattura di tappeti. In serata, corso comune di cucina. 9° giorno, in mattinata concerto classico nella residenza del Governatore. A mezzogiorno viaggio in treno per Khiva. 10° giorno, Khiva: visita all’emozionate città-oasi. Viaggio in treno per Bukhara. 11° giorno, Bukhara: visita della città dei mille monumenti architettonici. 12° giorno, visita della residenza estiva dell’Emiro e incontro con l’Imam. Viaggio in treno per Merw (o Merv). 13° giorno, in mattinata arrivo a Merw. Visita dei punti più interessanti, storici e architettonici. Viaggio in treno per Ashkhabad. 14° giorno, Ashkhabad: visita all’ex Castello reale Nisa. Nel pomeriggio, giro turistico attraverso la Ashkhabad di ieri e di oggi. Poi gita ad un allevamento di cavalli. Alla sera cena d’addio. In tarda serata trasferimento all’aeroporto. 15° giorno, volo Ashkhabad – Istanbul – Svizzera. Avvertenza: Per informazioni dettagliate sul treno, sui servizi non inclusi, sulle disposizioni d’entrata nei vari Paesi e sulle condizioni di annullamento, vedi programma dettagliato sotto www.tcs-reisen.ch/almaty
Supplemento per non soci TCS 200.– * Lo sconto per prenotazione anticipata di CHF 200.–, valido fino al 30 novembre 2013, è già stato tenuto in considerazione
Organizzazione, domande sul programma, prenotazione e informazioni dettagliate: Kira Reisen, Badstrasse 31, 5400 Baden, Tel. 056 200 19 00 www.tcs-viaggi.ch/almaty
Date: 02 – 16.04.2014 15 giorni/14 notti
Informazioni generali sui prodotti del TCS: Touring Club Svizzera, Bahnhofstrasse 5, 3322 Schönbühl, Tel. 0800 163 111
34 touring | viaggi e tempo libero n. 16 | 26 settembre 2013
Specialità di pesce e paesaggi collinari Il Canton Zugo è un piccolo cantone con paesaggi graziosi e un’affascinante capitale. Il centro storico di Zugo con i musei, il lago e la sua cornice naturale sono veramente degni di una visita. Felix Maurhofer
Un museo per un pesce storico La città di Zugo è situata lungo le rive dell’omonimo lago, il quale costituisce praticamente il centro del cantone. Edifici storici e vecchie case restaurate con gusto fanno da cornice alle stradine del nucleo. In ogni caso vale la pena fare un giro della città, perché lungo il percorso si trovano alcuni musei che si consiglia di visitare, come per esempio il Museo Burg. Il museo, però, più speciale e attrattivo è quello della pesca (Fischereimuseum), dove si apprende di tutto sul Lago di Zugo, i pesci che lo abitano e in particolare sul «Rötel», un pesce d’importanza storica e particolarmente saporito. L’esposizione interessante e ben strutturata custodisce addirittura un impianto d’allevamento delle uova depositate da coregoni, lucci e trote. Esposte perfino le sanguisuge. Se dopo la visita si dovesse sentire un certo languorino, allora ci si può accomodare in un ristorante del nucleo storico o su un battello per un pranzo con gita sul lago. E chi desidera avere una visione d’insieme del cantone, si rechi sullo Zugerberg.
La guida del museo Frank Keller spiega gli utensili della pesca.
Il paesaggio morenico di Menzingen
Da sapere Canton Zugo ha una superficie di 20 700 ettari, la capitale è Zugo. Il piccolo cantone conta 116 000 abitanti distribuiti in undici comuni. Höllgrotten di Baar sono delle grotte uniche per le loro stalattiti e stalagmiti, www.hoellgrotten.ch. Gita in battello un giro sul Lago di Zugo a bordo del MS Zug, www.zugersee-schifffahrt.ch. Musei a Zugo Museo della pesca, www.fischereimuseumzug.ch; Museo della preistoria, www.museenzug.ch/urgeschichte; Museo d’arte, www.kunsthauszug.ch; Museo della Birra Brauerei Baar,
www.brauereibaar.ch; Museo Bloodhound Gubel, www.bloodhound-museum.ch. Alloggio chi cerca un po’ di quiete e qualcosa di speciale trascorre la notte all’Hirschenhof am Walchwilerberg, www.sueren.ch. Kirsch di Zugo l’indirizzo principale per la celebre acquavite di ciliegie e altri liquori è la distilleria Etter Soehne SA; www.etter-distillerie.ch Dove mangiare nel centro storico di Zugo ci sono numerosi ristoranti molto accoglienti, dove viene servito anche il «Rötel», pesce tipico del Lago di Zugo. Si consiglia: Ristorante Schiff, www.restaurant-schiff.ch. Informazioni Ufficio del turismo di Zugo, www.zug-tourismus.ch.
Giovanni Battista, che comprende diversi stili architettonici che vanno dal gotico al barocco. Si deve trovare anche il tempo per una visita all’Alpengarten Institut Menzingen, un giardino botanico con ���� piante alpine. In seguito si giunge al laghetto di Egelsee, in pratica uno stagno. Dopo l’escursione ci si può rifocillare al Zentrum Sonnhalde a Edlibach e poi avviarsi lungo l’omonimo fiume sino a far ritorno a Menzingen. A questo punto si consiglia una visita al convento dei cappuccini situato sull’altura del Gubel o alle grotte presso Baar.
Nell’originale Hirschenhof si può pernottare in una tenda «tipi», una yurta mongola o in una carrozza del circo.
foto Felix Maurhofer
Il paesaggio collinare della regione morenica di Menzingen e Neuheim offre diversi richiami naturali. Da questo territorio interessante geologicamente proviene l’acqua che scorre sino alle celebri grotte di stalattiti e stalagmiti nei pressi di Baar. Menzingen è anche il punto di partenza per un’escursione culturale attorno al paese. La prima attrazione è l’istituto delle Suore della Santa Croce, che si trova direttamente lungo la strada principale e che può essere visitato annunciandosi preventivamente. Più avanti si raggiunge la parrocchia di San
viaggi e tempo libero | touring 35 n. 16 | 26 settembre 2013
Germania sconosciuta | Il castello di Friedrichsruhe o la città vecchia di Schwäbisch Hall sono splendide alternative a Monaco, Amburgo o Berlino.
Perle in fila sul ciglio della strada
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orchtenberg, Ingelfingen, Künzelsau, Schwäbisch Hall. Nomi mai sentiti? In comune tutti questi posti hanno l’appartenenza alla regione di Hohenloher. Per molti secoli questo territorio, situato nel nord del Land BadenWürttemberg, fu dominio dei Principi di Hohenlohe. La regione non offre qualcosa di veramente spettacolare, il turismo di massa non si percepisce. A chi piacciono i dolci paesaggi collinari o ama passeggiare lungo i fiumi Jagst e Kocher oppure fare lunghi giri in bici attraverso lindi villaggi, recupera magnificamente le energie in questi paraggi. Chi vuol rivivere nel modo davvero giusto la sua passione per manieri e castelli, viene nella terra degli Hohenlohe. A proposito di Jagsthausen, il mitico luogo di nascita di Berlichingen, il cavaliere dal pugno di ferro che deve la sua fama a Goethe. Nel cortile del maniero di Götzen d’estate si svolge il festival del castello. Uno dei più bei castelli nel Sud della Germania si trova nella cittadina
che porta gli stessi nomi dei Principi di Hohenlohe-Langenburg ed è una vera bellezza. Nelle antiche scuderie, dal ���� si trova il Museo tedesco dell’automobile. Vi si ammirano magnifici esemplari dell’arte automobilistica germanica.
Sorprese culturali Un ritmo diverso alla vita della regione lo dà la maggiore città della regione, Schwäbisch Hall. Un’attenta passeggiata basta per scoprire il centro storico medievale con il Municipio barocco e la splendida piazza del mercato. Predomina la chiesa di San Michele con la sua scalinata. Un «obbligo» è anche la chiesa di San Giovanni, dove si può ammirare la celebre Madonna di Hans Holbein. Gli amanti dell’arte moderna visitano invece la galleria Würth nella città vecchia. Tra
sculture, dipinti e grafiche, si possono vedere oltre �� ��� opere d’arte, qui raccolte da Reinhold Würth negli Anni ��. Questo industriale famoso in tutto il mondo è conosciuto anche come sponsor del Tour de Suisse e della Coppa svizzera di calcio. Nei suoi alberghi, il Wald & Schlosshotel Friedrichsruhe a Zweiflingen, il vecchio edificio comunale di Ailringen e il Panoramahotel a Waldenburg, Würth propone praticamente di tutto, dall’abbondante merenda alla cucina stellata. Christian Bützberger
Info Touring www.schlosshotel-friedrichsruhe.de, www.altes-amtshaus.de, www.panoramahotel-waldenburg.de, kunst.wuerth.com, www.schloss-langenburg.de, www.hohenlohe.de, www.schwaebischhall.de.
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Il castello di Friedrichsruhe con il grande parco è anche un hotel.
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foto Wald & Schlosshotel Friedrichsruhe, Eva Maria Kraiss
Urs M. sta cercando un posto libero per la sua auto nel parcheggio del supermercato, quando all’improvviso viene tamponato da un’auto in partenza. Sebbene la responsabilità del sinistro sia del conducente che stava facendo manovra per uscire dal posteggio, l’assicurazione di responsabilità civile di quest’ultimo si rifiuta di pagare i danni.
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36 touring | viaggi e tempo libero n. 16 | 26 settembre 2013
Spiaggia da sogno sull’Isla Graciosa.
Lanzarote | Quest’isola vulcanica delle Canarie è plasmata dalle creazioni dell’artista locale César Manrique.
Arte fiorente su terra bruciata
Ribelle e spinosa Il giardino dei cactus nella parte orientale dell’isola, vicino alla città di Guatizia, è stato allestito da César Manrique in un cratere e s’integra in modo armonico nel paesaggio naturale. Appare come una collezione di tutto ciò che ha delle spine e ha bisogno di poca acqua, in totale ���� specie di cactus. Alcuni ricordano frutti esotici, altri… una seduta dal parrucchiere. Nessuna di queste piante grasse è uguale all’altra, ma tutte hanno un’aria ribelle con il loro corredo di spine.
Nelle bodegas tra i vigneti di Lanzarote vi è la possibilità di degustare vini che sorprendono il palato. Il terreno vulcanico e i forti venti conferiscono ai vini un sapore inconfondibile. Un’altra particolarità da ricondurre ai vulcani sono le gallerie scavate nella lava. Sono caverne che si possono formare da colate laviche sotterranee. Come, ad esempio, la «Cueva de los Verdes», formatasi tra i ���� e i ���� anni fa in seguito a un’eruzione vulcanica. Il cunicolo è lungo � km e dal vulcano si estende fino al mare. In una breve gita i visitatori possono osservare gli strati lavici nei vari colori e strutture. Chi a questo punto non ha ammirato ancora abbastanza rocce laviche, dovrebbe visitare le Montagne del Fuoco nel parco nazionale di Timanfaya. Terra bruciata sino all’orizzonte; lingue di fuoco, impietrite per l’eternità. Un fenomeno naturale spettacolare. Nadia Rambaldi
Suolo vulcanico di Lanzarote delinea un bel contrasto con il verde della vegetazione.
Isla Graciosa: piccola e incantevole La Graciosa, la piccola isola delle Canarie vicina a Lanzarote, conta soltanto circa 700 abitanti, che vivono essenzialmente di pesca. È poco frequentata dai turisti, non ci sono alberghi e solo pochi abitanti propongono camere ai turisti. In compenso, con spiagge dorate e appartate attira coloro che desiderano godersi la quiete della natura. Dalla località di Orzola i traghetti compiono nr diversi tragitti quotidiani sull’isola.
A COLPO D’OCCHIO � Come arrivare: voli diretti in estate per Arrecife da Zurigo e Ginevra. � Alloggio: adatto alle famiglie e interessante per gli appassionati di sport è l’Hotel Sands Beach a Costa Teguise. L’albergo offre dei bei bungalow e un generoso ventaglio di attività del tempo libero, www.sandsbeach.eu.
� Fondazione César Manrique: la fondazione privata ha sede a Tahiche nell’impressionante casa del defunto artista, che è anche un museo: www.fcmanrique.org. � Gastronomia: un’esperienza culinaria particolare è proposta dal ristorante nel tunnel di lava di Jameos del Agua. L’ufficio turistico nella caverna è stato arredato da César Manrique. � Informazioni: www.spanieninfo.ch (T/F).
foto Nadia Rambaldi
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atura e arte, arte e natura: dove comincia l’una e dove termina l’altra? Su Lanzarote il passaggio tra le due entità non ha soluzione di continuità. Quest’isola dell’arcipelago delle Canarie è un enorme museo all’aperto: l’artista isolano César Manrique ha integrato le sue opere nel paesaggio di Lanzarote, l’architettura e il carattere della terra vulcanica sono sempre al centro della sua creazione artistica. Il risultato è una straordinaria opera omnia, una combinazione perfetta fra tradizione, natura e stati d’animo dell’artista. Ma anche la vicina piccola isola di «La Graciosa», che viene amministrata da Lanzarote, vale la pena d’essere visitata. Il belvedere allestito da Manrique, chiamato il «Mirador del Rio», situato sulla punta nord, offre una stupenda vista sulla «Graziosa».
viaggi e tempo libero | touring 37 n. 16 | 26 settembre 2013
Transumanza, mercati e molte feste regionali «L’autunno è la nostra stagione migliore» diceva già il grande scrittore Johann Wolfgang von Goethe. In autunno si raccoglie e si ringrazia. Lo testimoniano feste e costumi locali in tutte le regioni del Paese: ritorno dagli alpeggi, distribuzione delle forme di formaggio, feste della vendemmia e delle castagne, processioni, mercati contadini e autunnali. Una gita autunnale potrebbe condurvi il �� ottobre al ��° mercato della lana di Savognin. I visitatori osservano come vengono tosate le pecore, come si sente la qualità della lana e come viene poi lavorata. In aggiunta viene proposta un’ampia scelta di prodotti regionali.
sto frutto del bosco vengono prodotte marmellate, torte, farine, addirittura birra e naturalmente i marrons glacés per un dessert di alta classe.
Interessanti fiere zootecniche
Corse delle mucche e castagne Nel Canton San Gallo il �� ottobre si sale sul Flumserberg e sulla Tannenbodenalp per il mattutino mercato del formaggio d’alpe e la pomeridiana corsa delle mucche. Mentre nel comune vinicolo di Lutry sul Lago di Ginevra, dal �� al �� settembre vengono aperte le cantine e festeggiata la fine della vendemmia. A Lugano l’autunno viene salutato dal � al � ottobre con la «Festa d’autunno». Nei grottini del centro vengono apparecchiate specialità tipiche come büseca, lu-
ganiche e salamini e serviti vini regionali. Alle due feste delle castagne di Ascona del � e del �� ottobre i visitatori possono osservare come questo frutto sia evoluto da pasto per i poveri a ricercata delicatezza. Un tempo si diceva dire che ��� chili di castagne riuscivano a far superare l’inverno ad una persona. Oggi con que-
Feste, sentieri e prodotti: in autunno in Ticino a farla da padrona è la castagna.
L’autunno è anche la stagione delle fiere zootecniche in tutto il Paese. Nel semicantone di Appenzello Esterno vengono tenute in diversi comuni: il �� settembre a Speicher, Schwellbrunn e il � ottobre a Waldstatt. In questa occasione i contadini mostrano i loro animali, agghindati come se stessero facendo una transumanza. In Appenzello Interno l’� ottobre ha luogo la grande fiera zootecnica di tutto l’Appenzello, un evento apprezzato anche oltre la regione grazie al suo carattere di festa folcloristica. Nella giurassiana Courte melon il ��/�� settembre viene organizzato un concorso in cui i prodotti sono valutati da una giuria di esperti. L’appuntamento per i buongustai è il mercato in piazza. Bü
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Ritzlerhof: l’hotel selfness del Tirolo
Il Ritzlerhof a Sautens, situato su un maestoso, seppur piccolo, altopiano nella valle dell’Ötz, è il primo «hotel selfness» del Tirolo. Ma che significa selfness? «Molto semplice: selfness è il sentiero da percorrere per trovare se stessi», spiega l’albergatore Peter Marti. L’informatico del Seeland bernese ha individuato la questione centrale della salute, venduta la metà della quota della sua società informatica e, dopo una lunga ricerca, ha comprato il Ritzlerhof. Già da quando aveva sette anni, voleva diventare albergatore e non di un hotel come tutti gli altri. Nel suo Ritzlerhof, Christoph e la moglie Anne non vogliono cambiare gli ospiti: «Offriamo un buffet, chi vuole, può prendere ciò che vuole, ma tutto senza il dito puntato, senza subir pressione», spiega il giovane albergatore. I corsi di yoga, meditazione e dello sviluppo della personalità riscontrano il forte apprezzamento del pubblico. Le 48 camere e suite sono ben occupate; nei due ristoranti viene servita una cucina locale straordinaria. E vale la pena scoprire la rete di sentieri nella valle dell’Ötz. Bü
All’hotel quattro stelle superior Ritzlerhof a Sautens la camera doppia più a buon mercato costa 190 franchi, inclusa pensione «tre quarti». Telefono 0043 52 52 62 68 0, www.ritzlerhof.at.
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sezione ticino | touring 39 n. 16 | 26 settembre 2013
Se vedi bene guidi meglio
Le nuove auto per i maestri di conducenti convenzionati con la Sezione Ticino del TCS sono arrivate. La scelta è caduta sulla BMW 116.
La prevenzione visiva ed uditiva viaggia oggi su quattro ruote per raggiungere le persone in periferia e permettere di valutare, ed eventualmente correggere, i propri difetti per questi due sensi fondamentali per la guida. La prevenzione si chiama Centro mobile Belotti (foto) ed offre i propri servizi in collaborazione con il TCS, importante partner di questa iniziativa volta a promuovere la prevenzione fin sotto casa. Vedere e sentire bene permette di avere tempi di reazione più veloci, di valutare meglio le distanze, di notare oggetti e persone sulla strada anche in condizioni difficili di visibilità.Vedere bene aiuta quindi a guidare meglio. Sulla sicurezza non si chiude un occhio. Ad ottobre il Centro mobile porterà la prevenzione gratuita nelle località del Luganese, ma tutti i soci TCS potranno sempre usufruire di un esame professionale gratuito in tutti i negozi Belotti di: Ascona ��� ��� �� ��, Bellinzona ��� ��� �� ��, Biasca ��� ��� �� ��, Chiasso ��� ��� �� ��, Locarno ��� ��� �� ��, Lugano ��� ��� �� ��, Mendrisio ��� ��� �� ��.
BMW 116 per la scuola guida TCS
Corsi per accompagnatori A questo punto non resta che iniziare la formazione pratica presso le scuole guida TCS per ottenere la licenza provvisoria, una volta superato l’esame pratico.
La formazione offerta dal maestro conducente professionista è essenziale per padroneggiare il veicolo correttamente in ogni situazione. L’esercitazione supplementare con parenti o amici ha senso solo se si opera in sintonia con il lavoro principale del maestro di guida. A questo scopo, il TCS propone un nuovo corso per accompagnatori per informare e renderli consapevoli dei rischi e della responsabilità che risultano da questa pratica. Aiutare in modo proficuo vuol dire aver il coraggio di ammettere i propri limiti nelle conoscenze teoriche e pratiche, magari perse col passare degli anni, e che sono state rimpiazzate da una guida costruita su anni di esperienza, ma a volte carente di aspetti che vanno oltre l’ordinario. Chi è pronto a correggere una manovra errata dell’allievo o frenare un’auto in corsa seduti sul sedile del passeggero senza doppi comandi? Alle nostre latitudini il maestro conducente è spesso erroneamente trascurato o meglio, l’investimento di qualche franco in più che esso comporta, che invece è fondamentale per offrire una preparazione ottimale ai nostri giovani, i quali dovranno affrontare il difficile e caotico traffico odierno, per la loro sicurezza e anche per la nostra. Informazioni e dettagli al sito Internet www.tcs-ticino.ch. mor
Torna la classica autunnale: la castagnata del Mendrisiotto Il Gruppo TCS del Mendrisiotto organizza, con la collaborazione del Carnevale benefico Sant’Antonio di Balerna, una castagnata che si terrà sul piazzale della Scuola dell’infanzia (Asilo) di Balerna, domenica 27 ottobre 2013, con inizio alle ore 14:30. La manifestazione è offerta ed aperta a tutti i soci e simpatizzanti delle società organizzatrici. Vi aspettiamo numerosi!
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i tratta di un veicolo (nella foto in basso) che sta dando soddisfazioni sia ai maestri che agli allievi. Il programma di formazione per l’ottenimento della licenza di condurre, seguito dalla scuola guida del maggior Club della mobilità svizzero, dà ottimi risultati sia dal punto di vista qualitativo sia dai parametri di sicurezza che da sempre contraddistinguono il settore corsi TCS. Questo percorso formativo può essere seguito dalla A alla Z in forma privata, con uno dei maestri conducenti TCS oppure può essere iniziato con un corso Junior o senior Driving, della durata di una settimana, dove ci si concentra sulla preparazione teorica per sostenere, alla fine, l’esame ufficiale a Camorino. Durante questo corso anche vari aspetti della circolazione stradale sono discussi con professionisti, come un pompiere, un agente di polizia, un medico, un giurista, oltre al maestro conducente che insegna le basi per eseguire le prime manovre pratiche in pista. L’attestato «Primi soccorsi» e il buono per seguire il corso di sensibilizzazione sono compresi.
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club e soci | touring 41 n. 16 | 26 settembre 2013
TCS Protezione giuridica Circolazione | La rinomata assicurazione del TCS ha esteso le sue prestazioni. La nuova copertura sale a ben 300 000 franchi.
Più prestazioni incluse
D
al �° settembre ���� Assista, l’assicurazione di protezione giuridica filiale del TCS, ha ampliato considerevolmente le prestazioni della polizza «Circolazione», per adeguarle al costante evolversi delle esigenze degli utenti della mobilità. Innanzitutto, è stato aumentato da ��� ��� a ��� ��� franchi, per ogni caso, l’importo destinato al pagamento delle spese d’avvocato e le tasse di giustizia, nonché per altre spese giudiziarie. TCS Protezione giuridica garantisce quindi una copertura assolutamente adeguata a qualsiasi litigio che può sorgere in seguito a un incidente stradale, a infrazioni della legge sulla circolazione stradale, alla compravendita di un veicolo, come pure al noleggio o al leasing, a lavori di riparazione e manutenzione, nonché a dispute con le assicurazioni dei veicoli o in relazione a contratti legati al viaggio.
Car sharing e copertura mondo Un’altra grande novità consiste nel fatto che adesso gli assicurati sono coperti in
relazione all’utilizzo di offerte nell’ambito della mobilità condivisa, come il car sharing e il car pooling. Si tratta di un concreto riconoscimento da parte del TCS nei confronti delle nuove forme di mobilità, che stanno prendendo piede. Un’altra importantissima novità introdotta da TCS Protezione giuridica Circolazione riguarda la validità territoriale per quanto attiene alle liti scaturite da contratti concernenti i veicoli che, oltre alla Svizzera, è stata estesa a tutti i paesi membri dell’Unione Europea e dello Spazio Economico Europeo. Infine: la copertura è stata estesa anche al campo del diritto dei viaggi, dove è stata introdotta una copertura a livello mondiale sino a un importo assicurativo di �� ��� franchi. La nuova copertura vale anche per litigi nell’ambito del dirit-
TCS Protezione giuridica Circolazione vi difende in ogni campo del diritto inerente alla mobilità.
to penale e del diritto della responsabilità civile. Ricordiamo che TCS Protezione giuridica garantisce la libera scelta dell’avvocato, se questi è necessario. Unica eccezione: in caso di conflitti di diritto civile con un valore di causa inferiore ai ���� franchi. In tal caso l’assistenza viene fornita dal servizio interno di TCS Protezione giuridica composto da �� avvocati e giuristi, ripartiti nei sette servizi regionali. Molto convenienti restano anche le condizioni di disdetta: si può disdire l’assicurazione fino al giorno prima della scadenza annuale. tg
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42 touring | club e soci n. 16 | 26 settembre 2013
Eccessi di velocità | Oggi le autorità intervengono severamente nel caso di un eccesso di velocità notevole: sequestrano l’auto del pirata della strada e la rivendono. Ma dove va a finire il ricavato in caso di veicoli a leasing, a noleggio o in prestito?
Il destino delle auto dei pirati
L’auto come arma del delitto «In avvenire i tribunali decideranno sempre più spesso di imporre il sequestro e la rivendita dei veicoli», afferma Philippe Weissenberger, giudice del tribunale am-
meno severa come il ritiro della licenza di condurre. Soltanto allora si può procedere al sequestro dell’arma del delitto. Se il conducente possiede diversi veicoli, può essere sequestrato solo il veicolo incriminato. Se l’autore del reato ha infranto il limite di velocità con il veicolo di una terza persona, il sequestro viene preso in considerazione solamente se il veicolo incriminato rischia di essere ancora lasciato a disposizione del pirata della strada. Le terze persone in questo caso sono coloro che sono vicini all’autore (partner, famigliari). Veicoli a noleggio o in leasing in generale possono essere esonerati dal sequestro dato che il proprietario dell’auto è una terza persona. Queste «armi del delitto» in genere tornano al proprietario dopo lo scioglimento del contratto.
Giornata dei consulenti legali TCS Il ritiro del Professor Rusconi Da quasi 50 anni il Touring Club Svizzero organizza un convegno annuale per gli avvocati di fiducia del TCS. Uno dei padri spirituali di questo evento è il Professor Baptiste Rusconi. Questo zelante avvocato losannese, di ormai 80 anni, ha tenuto un discorso anche alla giornata dei consulenti legali di quest’anno, assieme all’avvocato Manfred Dähler. Gran conoscitore della giurisprudenza del Tribunale federale, Rusconi però ora desidera farsi da parte e questa è stata la sua ultima apparizione come relatore. Per decenni il professor Rusconi è stato attivo per il TCS in diversi ruoli e si è guadagnato diversi meriti in seno al UPI club.
ministrativo e autore di diverse pubblicazioni sul codice stradale in occasione della ��° giornata dei consulenti legali del TCS. Si devono comunque osservare alcune particolarità. In primo luogo un sequestro può essere preso in considerazione solo se non è possibile una pena
Il netto va ai pirati della strada Se si arriva alla vendita di un veicolo, le autorità hanno un obbligo di assistenza: dato che le automobili sono sottoposte a una perdita di valore relativamente veloce, è auspicabile una vendita immediata. Se i veicoli rimangono posteggiati per tanto tempo, il loro valore diminuisce e si deve inoltre pagare il parcheggio per il lungo periodo. Quando si vende un’autovettura, il ricavato spetta al proprietario: da questa somma si devono comunque detrarre i costi della procedura di vendita e quelli della procedura penale. Il ricavo della vendita può tuttavia essere anche usato a favore del danneggiato, secondo le regole del codice stradale. UPI
Keystone
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egli ultimi tempi si erano moltiplicate le notizie di conducenti di auto e moto che hanno commesso una grave infrazione dei limiti di velocità consentiti. Dal giugno ���� le autorità possono punire questa infrazione oltre che con una pena che va dalla multa salata sino alla detenzione, anche con il sequestro del veicolo. Un giudice decide poi se il veicolo viene confiscato definitivamente e rivenduto. La condizione del sequestro è che con il veicolo si sia infranto in modo grave il codice della strada e che con il sequestro possa essere scongiurato il pericolo che il conducente possa ripetere l’infrazione. Anche una manovra di sorpasso particolarmente spericolata può portare alla confisca del veicolo.
Oggi si possono sequestrare le auto dei pirati della strada. Ma per i veicoli in leasing, a noleggio o in prestito, la faccenda diventa più complessa.
club e soci | touring 43 n. 16 | 26 settembre 2013
Piccola rivoluzione in casa del Touring Club Svizzero: d’ora in avanti l’affiliazione al club non avrà più una validità limitata all’anno durante la quale è stata stipulata, ma scadrà �� mesi dopo il pagamento della quota. Esemplificando: finora la quota sociale di un conducente che diventava socio TCS il �� maggio scadeva il �� dicembre dello stesso anno (sistema «pro rata»). Adesso, invece, la tessera TCS scadrà il �� maggio dell’anno successivo. Inoltre, i nuovi soci pagano per il primo anno la stessa quota in tutta la Svizzera, ad esempio �� fr. per la categoria «Motorizzati». Successivamente, al momento del rinnovo, la quota sociale sarà adattata al prezzo stabilito dalla sezione cantonale d’appartenenza. tg
TCS Societariato www.tcs.ch Motorizzati (automobilisti e motociclisti) a seconda della Sezione TCS Tessera partner/giovani Fr. ��.– Non motorizzati Fr. ��.– Cooldown Club membercard Fr. ��.– Ciclisti (con TCS Velo Assistance Casco 2000) Fr. ��.– Juniores (con TCS Velo Assistance Casco 2000) a seconda della Sezione Quota per socio campeggiatore TCS (solo se già socio motorizzato o non motorizzato) Fr. ��.– (camping club AG: + Fr. 7.–; ZH: + Fr. 5.–) TCS Libretto ETI www.eti.ch Informare sempre prima ETI! Europa motorizzato «Famiglia» Fr. ���.– Europa motorizzato «Individuale» Fr. ��.– Europa non motorizzato «Famiglia» Fr. ��.– Europa non motorizzato «Individuale» Fr. ��.– Mondo motorizzato «Famiglia» Fr. ���.– Mondo motorizzato «Individuale» Fr. ���.– Mondo non motorizzato «Famiglia» Fr. ���.– Mondo non motorizzato «Individuale» Fr. ���.– Spese di cura «Europa» Fr. ��.– Spese di cura «Mondo» Fr. ��.– TCS Carta Aziendale www.tcs.ch/azienda Per veicoli aziendali Soccorso stradale da Fr. ���.– Protezione giuridica circolazione da Fr. ���.– TCS Card Assistance www.cardassistance.tcs.ch per tutta la famiglia Fr. ��.– 20% di sconto per i titolari del Libretto ETI
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Grande novità per l’affiliazione di base
Nuovo servizio traduzione ETI Spesso si va in vacanza in un Paese di cui si hanno scarse, o addirittura nulle, conoscenze linguistiche. In casi urgenti diventa quindi molto difficile comunicare. Ad esempio, se si resta in panne con l’auto o si deve denunciare un furto alla polizia locale, chiedere un indirizzo preciso, fare un’ordinazione speciale o anche andare in farmacia a comprare un farmaco. Ecco perché il Libretto ETI del TCS ha deciso di mettere a disposizione dei propri assistiti un servizio di traduzione telefonico, raggiungibile �� ore su ��, ogni giorno dell’anno. Questa nuova prestazione viene fornita dalla società specializzata Callyandi, i cui interpreti vi aiutano a risolvere gli eventuali problemi linguistici in ogni
situazione, pure se non si tratta di un caso coperto dal Libretto ETI, come appunto può essere la semplice richiesta di una medicina in farmacia. I titolari ETI beneficiano di �� minuti d’assistenza gratuiti durante l’anno di validità del contratto, mentre per il tempo eccedente si paga �.�� fr. al minuto (spese di comunicazione e roaming a carico del chiamante). Per disporre del servizio di traduzione personalizzato basta comporre il numero ��� �� ��� �� ��. ac
Info Touring Oltre alle tre lingue ufficiali svizzere, gli interpreti di Callyandi parlano: inglese, spagnolo, portoghese, turco, thailandese e cinese. Informazioni: tel. 0844 888 111.
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Giochi & Concorsi 16/2013 Tre giochi e altrettante possibilità di vincere uno dei tre fantastici premi! Termine di partecipazione per ogni gioco: 6 ottobre 2013.
Concorso 1:
Robuste valigie gialle Wenger dal design accattivante
Concorso gioco per i lettori Chance 1:1:Leserspiel
Vincete un set di valigie gialle firmato Wenger. Oltre a essere l’ideale per accompagnarvi in viaggio, la grande qualità e l’accattivante design EVO WENGER che le contraddistinguono le rendono uniche. Il guscio rigido dei modelli con ruote Paradiso e Biasca garantisce estrema resistenza. Tra le altre caratteristiche di queste valigie: • diversi comparti interni • due elastici fermaabiti incrociati • un beauty case integrato • un comparto separato per la biancheria • chiusura a combinazione con tre cifre
In questo numero di Touring trovate un’intervista con Franz Immer, CEO di Swisstransplant. A che pagina è l’intervista? Inviate un SMS con scritto tmi161 xx (x = numero della pagina) al numero 543.
Concorso 2: sudoku facile
Valore CHF 599.–
Risolvete il sudoku per trovare le tre cifre nelle caselle colorate di rosso. Inviate un SMS con scritto tmi162 e le tre cifre al numero 543.
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Il trolley Biasca risponde inoltre alle esigenze poste dalle compagnie aeree in fatto di bagaglio a mano. Rispondete correttamente alla domanda del gioco per i lettori e sfruttate tutte le vostre chance di vincere questo set di valigie. Buona fortuna e buon viaggio!
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Sponsor del premio: Wenger SA, www.wenger.ch
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Risolvete il sudoku per trovare le tre cifre nelle caselle colorate di verde. Inviate un SMS con scritto tmi163 e le tre cifre al numero 543.
plementari per realizzare scatti e video di qualità eccellente. Il lettore MP3 integrato riproduce un suono impeccabile. Il Galaxy S4 racchiude in sé tutte le tecnologie attualmente disponibili, ad esempio la compatibilità con la rete LTE.
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camere compatte abbinando la qualità dell’immagine e la libertà creativa di una reflex alla leggerezza di una fotocamera compatta.
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Concorso 3:
La stampa specialistica parla di fotocamere creative, con riferimento alla loro maneggevolezza nonostante siano pensate per fotografi esperti. Anche la Canon PowerShot offre una molteplicità di possibili impostazioni, attivabili in modo automatico oltre che manuale. Dotata di uno zoom ottico 4x e di un sensore da 14 megapixel, secondo ChipOnline questa fotocamera sbaraglia l’intera concorrenza in materia di foto-
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Concorso 3: sudoku medio
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Canon PowerShot G1 X, la fotocamera creativa con il più grande sensore
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Samsung Galaxy S4 16 GB, il fiore all’occhiello del leader mondiale del mercato
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Concorso 2:
La rivista tedesca Focus ha espresso un commento euforico sul Samsung Galaxy S4: «Lo super smartphone Galaxy S4 polverizza la concorrenza». Anche a sei mesi dal lancio, infatti, questo smartphone d’avanguardia continua a dare del filo da torcere alla concorrenza. Il suo display AMOLED con risoluzione Full HD e 1080 x 1920 pixel misura 5 pollici e permette di raggiungere il livello record di 302 pixel per millimetro quadrato. La fotocamera è dotata di 13 megapixel, autofocus, flash e tante altre funzioni sup-
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Ogni SMS costa CHF 1.50. La partecipazione ai concorsi è possibile pure su www.touring.ch (solo gioco lettori) o tramite cartolina postale a: TCS, Editoria Touring, casella postale, 3024 Berna.
Possono partecipare ai concorsi tutte le lettrici e tutti i lettori di «Touring» della Svizzera e del Liechtenstein, ad eccezione dei collaboratori del TCS e dei loro famigliari. I vincitori dei «giochi & concorsi» Touring saranno estratti a sorte e avvisati. Non viene tenuta alcuna corrispondenza in merito al concorso. Sono escluse le vie legali.
la pagina dei lettori | touring 45 n. 16 | 26 settembre 2013
LA DOMANDA
«Desidero acquistare un’auto usata e il venditore mi ha promesso un giro di prova. A cosa devo fare attenzione prima e durante questo test?» S. M. di T.
Avete una domanda per un esperto del TCS? Inviatela per posta a: TCS, Redazione «Touring», Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna o per e-mail a touring@tcs.ch.
È
importante che il giro di prova avvenga durante una bella giornata, dato che le qualità del veicolo si possono testare solo su fondo asciutto. Nel caso di pioggia non si sentono i rumori che potrebbero indicare la presenza di difetti. Il motore deve accendersi subito e con la marcia in folle deve funzionare senza rumori di sottofondo. Il cambio delle marce deve essere leggero e silenzioso. Una frenata non deve provocare alcun rumore né vibrazioni sul volante. Per il giro di prova si consiglia di percorrere un tragitto noto, per concentrarsi completamente sul veicolo. Quattro occhi vedono meglio di due: invitate una persona di fiducia per il viaggio che dovrebbe durare perlomeno �� minuti. Il test comincia con il controllo della carta grigia, dell’identità del venditore e del libretto dei servizi. Attenzione: la mancanza del libretto dei
servizi, con la giustificazione che è stato perso, è un vecchio trucco. Molti graffi e ammaccature sono indicatori di un uso poco accurato del veicolo, attenzione al pericolo di ruggine. Durante il controllo l’auto non deve essere posteggiata all’ombra: nel caso di cambiamenti di colore su una superficie ampia o di verniciatura irregolare si deve chiederne il motivo (riparazione di un incidente?). L’importante è che vetri e guarnizioni in gomma siano intatti e la strumentazione funzioni, come tergicristalli, aria condizionata e riscaldamento. Un indicatore infallibile della cura dedicata dal proprietario al veicolo è lo stato generale dell’interno. L’illuminazione deve funzionare e i vetri non devono essere graffiati né opachi. Chi vuole essere sicuro, prima dell’acquisto fa valutare la «sua» occasione da un centro tecnico del TCS con un test «auto-occasione».
l’esperto TCS Bernhard Schwab Consulenza mobilità
sio–Arcisate-Malpensa, dobbiamo pagare pure quella? Edy Aliprandi (@)
Soluzione per le code
Vignetta ingiusta Condivido il vostro sostegno al «no» all’aumento del contrassegno autostradale. E mi chiedo: perché nessuno ha mai sollevato la questione dei veicoli con targhe trasferibili? Se ne guido uno l’altro è fermo. Perché allora pagare due «vignette»? Alberto Rizzi (@) mw
Vorrei dire qualcosa sul problema degli ingorghi. Per trovare soluzioni bisogna andare alla radice. Non può succedere che ogni giorno mediamente vengano immatricolati ���� veicoli nuovi, senza contare che sul mercato delle occasioni ne sono smerciati circa ��� ��� l’anno. Per frenare questa follia va immediatamente proibito il leasing sui veicoli privati. Da un giorno all’altro almeno un terzo di tutti i veicoli non intaserebbero più le nostre strade e i veicoli pagati avrebbero la via sgombera. Quando ero giovane i miei genitori mi dissero: «Prima devi guadagnall e risparmiare, poi potrai comprare tutto. Soltanto così potrai essere fiero di quello che hai comprato». Eduard Kummer (@)
Gli ingorghi stradali potrebbero essere evitati con misure radicali come quella proposta dal lettore Eduard Kummer.
Paghiamo sempre noi
«Touring» 13/14/2013
Ho letto con rammarico il vostro articolo online intitolato «La Svizzera pagherà anche i tunnel italiani». Spero che qualcuno in Parlamento faccia opposizione a questo scandalo. Ricordo che avevamo già pagato la galleria «Monte Olimpino �». Scommettiamo che, se vogliamo veder finita la tratta ferroviaria Mendri-
A proposito delle colonnine lampeggianti ai passaggi pedonali. Veramente un’idea brillante, ma ce n’era bisogno? Di notte non ci piove che siano più sicure, e anche in caso di pioggia, nebbia e quant’altro. Ma da sempre di notte ci si è arrangiati, facendo semplicemente più attenzione. L’assurdo, è che da quando è stato sentenziato che il pedone ha la precedenza assoluta sui passaggi pedonali senza necessariamente segnalarlo in modo esplicito all’autista, è nata una situazione di pericolo. Allora si vanno a cercare soluzioni come questa pertinente colonnina luminosa. Ma a quali costi? Mettere la mano e cercare il contatto visivo quando si affrontano le strisce
Ho notato in alcuni cantieri d’Oltralpe che i semafori si comportano in modo inabituale: invece di passare dal rosso al verde, passano dal rosso all’arancione fisso e poi all’arancione lampeggiante, da cui s’intuisce che si può avanzare. Vi è forse stata una modifica di legge o la cosa segue la volontà di qualche mente creativa? Edgardo Malé, Biasca
pedonali sarebbe il sistema più economico e sicuro, per lo meno di giorno, per garantirsi l’incolumità, senza dimenticare cortesia e buonsenso. Giò Staub (@)
Soluzioni per pedoni
Strani semafori
touring Scriveteci!
Per questa rubrica valgono alcune regole: più breve è la lettera, maggiore è la probabilità che venga pubblicata; la redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile inviare le lettere per e-mail: touring@tcs.ch. Le lettere dei lettori vengono pubblicate anche nell’edizione online di «Touring» (www.touring.ch).
touring impressum Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); vice caporedattore: Heinz W. Müller (hwm); vice caporedattore: Marc-Olivier Herren (MOH); Christian Bützberger (Bü), Antonio Campagnuolo (ac), Jacques-Olivier Pidoux (jop), Nadia Rambaldi (nr), Peter Widmer (wi). Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, Mathias Wyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Sylvie Fallot (f), Oliver Marti (t), Irene Mikovcic-Christen (assistente caporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna, tel. 058 827 35 00, fax 058 827 50 25. E-mail: touring@tcs.ch. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 83 141, totale: 1 325 035. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile), Nadia Arboit. Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 031 387 21 16, fax 031 387 21 00. Produzione: St. Galler Tagblatt AG, CIL Centre d’impression Lausanne SA. Cambiamenti d’indirizzo: indicando il numero di socio, alla Sede centrale del TCS, cp 820, 1214 Vernier; tel. 0844 888 111; e-mail: service@tcs.ch. Abbonamento: compreso nella quota sociale annua. «Touring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.
46 touring | l’incontro n. 16 | 26 settembre 2013
Una statua enigmatica rende omaggio a Louis Chevrolet Un’opera sconcertante raffigurante Louis Chevrolet sarà inaugurata all’inizio di ottobre a La Chaux-de-Fonds. L’autore, Christian Gonzenbach, si spiega. La sua statua è imponente: misura 5 metri di altezza, 4 di larghezza e 3 di profondità. L’ha realizzata tutta da solo? No. È un’azienda di Taiwan che ha assicurato la fabbricazione sulla base di piani tridimensionali. L’acciaio inossidabile è stato fuso a ���� gradi in �� pezzi, poi saldati e lucidati. L’intera operazione ha occupato � persone durante un anno. Mi sono recato una decina di volte a Taipei per sorvegliare il lavoro. È un’impresa molto avventurosa nella quale una ditta europea esita a lanciarsi, contrariamente ai taiwanesi che non si ritraggono dal prendere dei rischi.
Le opere dello scultore ginevrino Christian Gonzenbach (38 anni) sono esposte in numerosi musei svizzeri e stranieri (Toronto, Londra).
Il risultato è all’altezza delle sue speranze? Sì. Un’opera in acciaio inossidabile di questa dimensione nello spazio pubblico costituisce una prima in Svizzera. Ho avuto la fortuna di beneficiare di un budget cospicuo e di una grande libertà artistica. In nessun momento i mandatari (Chevrolet Europa, ndr.) mi hanno chiesto di edulcorare il mio lavoro. Quale immagine si è fatta di Louis Chevrolet? Era uno spirito pionieristico che eccelleva in tutti i campi automobilistici, come pilota, meccanico e costruttore. Fu per esempio, il primo a ricorrere all’alluminio per guadagnar peso.
«Chevrolet era un pioniere dell’auto, non un manager» Eppure non restò a lungo alla testa dell’impresa che aveva fondato? Sicuramente non era un manager, ciò che spiega perché si sia ritirato prematuramente dagli affari. Il suo cuore batteva per la velocità. Sono rimasto impressionato dalla sua carriera di pilota da corsa, dove rischiava continuamente la vita. I concorrenti guidavano per ore su dei circuiti pericolosi al volante di automobili dalle ruote piene, senza pneumatici. C’erano molti incidenti mortali. Quattro co-piloti di Louis Chevrolet hanno perso la vita e lui stesso rimase ferito diverse volte. Questa gente prendeva tanti rischi quanto i pionieri dell’aviazione.
Studio Ayo Liu, Taipei
La sua statua raffigura un Louis Chevrolet dal volto irriconoscibile, confuso, torvo. Perché? Christian Gonzenbach: Non mi ci vedevo ad erigere un monumento lirico in gloria di Chevrolet. Nessun essere umano merita d’essere canonizzato. Si trattava di esprimere la mia visione personale, senza marketing né apologia. In quest’ottica, la somiglianza fisica ha poca importanza. Viceversa, ho provato ad esprimere il suo amore per la velocità tramite materiali che emanano una sensazione di movimento. Il risultato cela una dimensione di mistero, che non è immediatamente «leggibile».
La sua statua non fa alcuna allusione all’universo dell’auto. Perché non metterci un volante o una ruota? Perché questi oggetti non mi piacevano per niente sul piano estetico. Inoltre, credo che l’automobile abbia fatto il suo tempo. Essa appartiene al XX secolo e il XXI secolo darà luogo a una nuova forma di mobilità. Detto ciò, guardate bene la statua: Chevrolet indossa una sciarpa e ha sulla fronte i suoi famosi occhiali da pilota. Intervista: Jacques-Olivier Pidoux
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Inviare il tagliando a: TCS, «Touring Shop», Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna; fax 058 827 50 25; e-mail: touringshop@tcs.ch; se avete domande: TCS, «Touring Shop», tel. 058 827 35 15 (non si accettano ordinazioni telefoniche). Ditta partner/spedizione: Max Versand, 8344 Bäretswil tramite posta, spedizione unicamente in Svizzera e nel Liechtenstein.
• Par tecipazione gratuita • Iscrizione non necessaria • Luoghi degli eventi al sito ww w.swissicehockeyday.ch
Swiss Ice Hockey Day
Gli eroi di domani a braccio di ferro con le star di oggi Dopo il grande successo dello Swiss Ice Hockey Day svoltosi per la prima volta nel 2012, il 3 novembre 2013 si terrà l’edizione successiva della giornata nazionale di hockey su ghiaccio – quest’anno in oltre 90 luoghi in tutta la Svizzera. Essendo uno degli sport di maggior successo in Svizzera e soprattutto da quando la squadra nazionale elvetica ha vinto la medaglia d’argento ai campionati mondiali, l’hockey su ghiaccio è sulla bocca di tutti! Lo Swiss Ice Hockey Day offre ai bambini dell’età tra i cinque e dodici anni di entrare in contatto con questo sport di alta velocità. Possono partecipare tutti i bambini che desiderano fare le prime esperienze con bastone e puck. Sono inoltre benvenuti tutti i giovani giocatori dalla categoria «Bambini» a «Piccolo». Per tutti i bimbi sarà una giornata eccitante e piena di divertimento.
Imparare dalle star!
Oltre all’opportunità di recarsi sulla pista insieme ai più giovani amatori dello sport, saranno presenti sul ghiaccio varie star
dell’hockey. Eppure nessuno nasce maestro: anche i migliori giocatori professionisti hanno iniziato da piccoli. Per questo motivo ci saranno sia un giocatore professionista sia un arbitro della Lega Nazionale su ogni pista di pattinaggio dei più di 90 club partecipanti. Saranno lieti di mostrare ai bambini di cosa bisogna tener conto sulla pista per diventare un vero campione di hockey. Lo Swiss Ice Hockey Day ha per obiettivo di diventare parte integrante in tutte le agende sportive svizzere, e di risvegliare in tutti gli eroi di domani una giornata sul ghiaccio indimenticabile. Appositamente per questa giornata i club metteranno a disposizione le piste di pattinaggio per fare le prime esperienze con pattini e bastone. Evidentemente, senza le giovani star la medaglia d’argento ai campionati mondiali rimarrebbe un sogno. Ulteriori informazioni su: www.swissicehockeyday.ch