touring
14 novembre 2013 www.touring.ch GAA 1214 Vernier
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Il giornale della mobilità
Escursioni invernali
Di moda le gite sulla neve 6
i Rinnovua ora la s ne iscriziofitti e approi de gi! vantag
Referendum sulla vignetta
Votate «no» il 24 novembre 15 Corsi di guida invernali
Superare la paura del ghiaccio 28 36
Quiz & concorsi: in palio set di valigie, iPhone 5S e iPad mini
19 Seggiolini per bambini Anche le auto familiari evidenziano qualche lacuna
20 Test della Toyota Auris Un’ibrida sportiva con un bagagliaio voluminoso
31 TCS Protezione giuridica Hotline per consulenze legali ai soci il 19 novembre
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editoriale e sommario | touring
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n. 19 | 14 novembre 2013
Un chiaro no al rincaro della vignetta
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er il TCS e il Comitato «No a una vignetta ingannevole» è chiaro come il sole, che il 24 novembre si dovrà depositare un no nell’urna. I fautori fanno intendere che, con l’aumento del contrassegno autostradale a 100 franchi, di colpo tutte le strozzature autostradali saranno risanate. Ciò è semplicemente non veritiero. Gli introiti supplementari non saranno destinati primariamente alle autostrade, ma a circonvallazioni, rotonde oppure a piste ciclabili. E così, coloro che ogni giorno restano bloccati in colonna, rimarranno a bocca asciutta. Innanzitutto, presso la Confederazione giacciono ancora 3,8 miliardi di fondi stradali e non si capisce oggettivamente il collegamento tra il decreto federale della
touring
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attualità �
club e soci
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E-bike di moda per le persone di mezza età, incidenti inclusi. Il consulente: chi paga in caso di incidente con l’auto di cortesia? Serie referendum sulla vignetta: votare «no» il 24 novembre.
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Non tutte le familiari sono adatte per i seggiolini per bambini. Test Toyota Auris Touring Sports, l’ibrida con tanto volume di carico.
Prove e novità �� BMW i3. �� Infiniti Q50. �� Dacia Dokker TCe 115. �� Kia Cee’d GT.
DOSSIER
Escursionismo invernale
foto Pia Neuenschwander, swiss-image.ch/Dolores Rupa
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In Svizzera sempre più di moda camminare sui sentieri innevati. Ben attrezzati e informati quando si passeggia in montagna. Il consulente di viaggio: per evitare infortuni durante le gite nella neve. Il sentiero del Gemmi in inverno vi conduce da Kandersteg a Leukerbad.
Foto di copertina: Valais/Wallis Promotion/Christian Perret
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viaggi e tempo libero ��
test e tecnica
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Una miscellanea di notizie dal mondo della mobilità.
società e mobilità ��
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rete autostradale e l’aumento del prezzo della vignetta; in secondo luogo i Cantoni saranno sgravati di circa 100 milioni di franchi senza che sia ancora chiaro come saranno spesi quei fondi; in terzo luogo non sarà investito un soldo proveniente dal rincaro della vignetta nelle zone realmente problematiche. Vi è un’unica soluzione sostenibile, cioè la creazione di un fondo stradale. Tale fondo dovrebbe essere alimentato con tutte le imposte e le tasse pagate dagli automobilisti. Soltanto così si può garantire il finanziamento a lungo termine della rete di strade nazionali e la trasparenza. Gli automobilisti vincono solo con un chiaro no! Felix Maurhofer, caporedattore
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Val Thorens in Francia per gli amanti delle attività invernali. La magia dell’Avvento: numerosi mercatini e spettacoli natalizi. L’hotel Seehof di Davos, 144 anni di storia alberghiera.
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Imparare a guidare su ghiaccio e neve con i corsi TCS. Martedì 19 novembre consulenza giuridica telefonica del TCS. Intervista al direttore generale del club Stephan Grötzinger. prezzi e contatti TCS quiz & concorsi la pagina dei lettori, impressum l’incontro: Daniel Albrecht, tra sci e abbigliamento
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touring | attualità n. 19 | 14 novembre 2013
Rombante e leggera, con un «Cuore sportivo»
SONDAGGIO ONLINE
Quale sport invernale praticate?
Con la sua linea particolare, l’Alfa Romeo �c dimostra una volta ancora che in fatto di design gli italiani sono notoriamente un passo avanti a tutti. Inoltre i gruppi ottici anteriori a più occhi attireranno molti sguardi e faranno scorrere fiumi di inchiostro. È veloce, questo coupé sportivo biposto con trazione posteriore, motore centrale e due sedili sportivi. Ma è soprattutto molto agile. La �c dispone, infatti, di «soli» ��� CV, ma gli ingegneri hanno ridotto il peso in ogni modo possibile. Ci si è fermati a ��� kg, pari ad un peso di � kg/cv. Il telaio in monoscocca di fibra di carbonio pesa solo �� kg, i sedili appena
22% 47% 31%
� Sci alpino o snowboard � Escursioni a piedi o con racchette da neve � Nessuno
�� kg. Il motore turbo benzina da �,� l è un aggeggio rumoroso che non sembra davvero un � cilindri. La sportiva del biscione raggiunge i ��� km/h in �,� s. Una prestazione da Porsche ��� che regala un incredibile divertimento: il bolide di � m è incollato a terra e consente andature in curva davvero eccezionali. Lo sterzo meccanico, le � modalità di marcia, le sospensioni rigide ed il reattivo cambio a doppia frizione offrono puro piacere di guida ad un prezzo base davvero conveniente di �� ��� fr. Un divertimento per pochi, però, giacché l’anno prossimo in Svizzera saranno disponibili per la vendita solamente ��� esemplari. nr
Il design della 4c è muscoloso, mascolino e spigoloso. Gli interni manifestano uno stile di pura sportiva.
La nuova domanda: Le vacanze sulla neve in Svizzera sono troppo care? La vostra opinione ci interessa! Partecipate ai nostri sondaggi online pubblicati regolarmente sul sito web www.touring.ch
WWW.TOURING.CH
Ferrari celebra il suo spirito sportivo Fino a marzo al Museo della Ferrari a Maranello è allestita una mostra speciale che celebra le «rosse» che hanno fatto la storia delle corse d’auto. I soci del TCS hanno uno sconto per ammirare questi bolidi leggendari, fra cui la monoposto di Clay Regazzoni.
«Performance»: un nome, una garanzia Con un prezzo di �,� milioni di franchi, il camper «Performance» firmato Volkner costituiva una delle attrazioni più ammirate all’ultima edizione dello Suisse Caravan Salon di Berna. Il fiore all’occhiello di questo camper di lusso, provvisto di ��� cavalli, è il garage che permette di caricare a bordo un’auto. Il garage è stato ideato in modo da permettere di avere all’interno del camper uno spazio lungo sino a
Grande innovazione per veicoli elettrici La ditta svizzera Brusa ha messo a punto una promettente invenzione per le automobili elettriche: un sistema di ricarica induttivo delle batterie, vale a dire senza cavi elettrici.
Potete scaricare sul vostro iPad questa edizione di «Touring». La versione per il tablet è arricchita da elementi multimediali quali video, gallerie di immagini oppure collegamenti a Internet.
foto ald, mw, fm, Keystone
«Touring» su iPad
1,8 mio. È il prezzo del lussuoso camper della casa tedesca Volkner Mobil.
�� metri e largo �,�, da organizzare a proprio piacimento. Per l’elegante arredamento interno vengono impiegati prodotti tipici delle case di lusso. Il termine di consegna per un «Performance» fabbricato seguendo i desideri individuali dei clienti è di dodici mesi. La cerchia dei potenziali acquirenti in Svizzera dovrebbe rimanere piuttosto circoscritta, data la wi categoria di peso e… di prezzo.
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Ecco lo sterzo adattivo ad impulsi elettronici
Quando cadono le foglie
Le brume autunnali fanno ormai parte del quotidiano come pure i paesaggi dipinti di tonalità dorate. Tuttavia, le foglie cadute dagli alberi sono forse belle da guardare per i loro colori, ma non quando ricoprono completamente la vostra auto prima di andare al lavoro…
Fari accesi di giorno obbligatori da gennaio: lanciata la campagna A partire dal nuovo anno, tutti i conducenti di veicoli a motore devono circolare con i fari accesi durante il giorno. Sinora era solo consigliato. Con questa prescrizione, la Svizzera segue l’esempio di numerosi Paesi europei. Esperti in sicurezza stradale hanno dimostrato che i veicoli con le luci accese anche di giorno sono più visibili e dunque si possono scongiurare degli incidenti stradali. Nel quadro di una vasta campagna il TCS, in collaborazione con ACS, Astag, Fondo di sicurezza stradale e BP, rende attenti a que-
sto nuovo obbligo. Ciò anche grazie a un pieghevole inserito in questo «Touring». Le nuove automobili vengono fornite già con luci diurne apposite, che consumano meno energia. Tutti gli altri conducenti sono obbligati ad accendere i fari anabbaglianti di giorno. Il TCS ha dimostrato che non vale la pena equipaggiare in un secondo tempo un veicolo con apposite luci diurne (Touring ��/����). In generale, nel caso di luminosità scarsa sulla strada e in galleria si deve viaggiare con i fari anabbaglianti. hwm
Consumo carburante: cercasi conducenti per studio sulle code
Utenti della ferrovia: la Svizzera ai vertici della classifica mondiale
Incolonnamenti o rallentamenti sono dannosi per l’ambiente e anche cari, dato che il consumo di carburante risulta notevolmente maggiore. Ma di quanto? La domanda se l’è posta Auto Svizzera, che vuole trovare la risposta in collaborazione con la Scuola universitaria professionale BFH-TI di Bienne. Nel quadro del progetto viene registrato il maggiore consumo di carburante dei veicoli costretti a circolare regolarmente in coda. Si cercano conducenti che percorrono ogni giorno perlomeno �� km su questi tratti e dispongono di un computer di bordo. Iscrizioni entro il �� dicembre su www.ti.bfh.ch/stauprojekt o per e-mail: heitp�@bfh.ch. tg
I mezzi di trasporto pubblici in Svizzera sono utilizzati con una frequenza che supera gli altri Paesi. Le cifre dell’Unione internazionale delle ferrovie indicano che nel ���� gli svizzeri hanno viaggiato in treno in media �� volte l’anno. Stando al Servizio d’informazione per i trasporti pubblici (Litra), ciò corrisponde al primo posto in Europa. Seguono Lussemburgo (�� viaggi), Danimarca (��), Austria (��) e Gran Bretagna (��). A livello mondiale è il Giappone a detenere il primato: qui ogni abitante viaggia mediamente in treno �� volte l’anno. Per quanto riguarda la distanza percorsa sui binari, con ���� km la Svizzera è la prima della classifica mondiale. tg
Come su un aereo di linea, gli ordini impressi al volante della berlina Infiniti Q�� non sono trasmessi meccanicamente, ma elettronicamente. Questa primizia per un’auto di serie si basa su un motore elettrico istallato sul volante e altri due affiancati da ciascuna parte del treno anteriore che agiscono sulla cremagliera. Mantenuto per ragioni di sicurezza, il timone classico è disarticolato tramite una frizione. Improvvisamente, le vibrazioni non risalgono quindi più fino al volante, anche se le sensazioni sono ben presenti. L’automobilista può inoltre parametrare a piacimento la forza e la risposta dello sterzo tramite uno schermo tattile. Può scegliere tra quattro modalità e una regolazione personalizzata. Molto morbido in manovra, il sistema «by wire» diventa molto diretto nella guida sportiva. Davvero sorprendente. MOH
L’APP
GLI SCONTI �SHOW YOUR CARD� IN TUTTA EUROPA SU IPHONE O IPAD I soci del TCS hanno ora un facile strumento di consultazione per reperire l’elenco degli sconti esclusivi del programma internazionale «Show your Card», ai quali hanno diritto in quanto affiliati al nostro club. Basta scaricare la «ARC Europe Discounts App» sul proprio apparecchio iPhone, iPad o iPod, per conoscere in un battibaleno quali alberghi o ristoranti – in tutte le principali città europee (e non solo le capitali!) – concedono riduzioni ai soci che presentano la tessera TCS con il logo Show your Card. L’applicazione elenca anche gli eventuali sconti per il tempo libero, per siti turistici, centri per lo shopping e mezzi di trasporto. Informazioni anche sul sito www.risparmi.tcs.ch (rubrica: Sconti mondo).
Scaricabile su App Store, gratuita, solo in inglese.
Escursioni invernali | Aria fresca di montagna, sentieri ben preparati e invitanti ristorantini d’alta quota: è quanto offre una bella escursione invernale. Un’attività del tempo libero che conquista sempre più adepti, giovani e meno giovani.
A piè leggero attraverso la neve scricchiolante
L
e escursioni invernali sono in auge perché non si deve comprare un’attrezzatura cara come per lo sci e lo snowboard? «No, non è una questione di prezzo. Sia le escursioni invernali che quelle estive riscuotono semplicemente successo perché piacciono», descrive così Heinz Keller di Svizzera Turismo questo movimento popolare ancora agli esordi. Molte persone vogliono trascorrere sopra la nebbia un paio di ore rilassanti su percorsi ben preparati e baciati dal sole. Al contrario che nel periodo estivo, accendere il fuoco e grigliare le salsicce risulta più difficile, ma lo si fa lo stesso, dato che camminare nell’aria fresca di montagna consuma calorie e fa venire appetito anche quando fa freddo. Le destinazioni invernali come le locande di montagna si sono adattate alla clientela degli escursionisti. Caffè e torta o una tagliata di salumi e formaggi sono i più richiesti. Nella Valle Lumnezia (www.surselva.info) o anche in Appen-
zello vengono offerti attrattivi menù per escursionisti con antipasto, piatto principale e dessert, l’ideale per ricaricarsi da una camminata intensa (v. box).
La domanda genera l’offerta Le escursioni invernali sono apprezzate in tutta la Svizzera, senza differenze regionali e non limitatamente alle Prealpi, dove non cade la neve ogni inverno. Per Andreas Keller di Funivie Svizzere le escursioni invernali sono in voga, «perché la rete dei sentieri escursionistici invernali viene costantemente ampliata e gli ospiti hanno sempre a disposizione un’ampia offerta». Il successo è in effetti dovuto anche ai numerosi nuovi itinerari escursionistici, che sono stati aggiunti negli ultimi anni, conferma il professionista del turismo Heinz Keller: «Negli ultimi cinque anni nelle singole regioni le offerte sono state raddoppiate o addirittura triplicate». Interessante notare che nella Svizzera romanda e nel Vallese
francofono le camminate con le ciaspole spesso sono più apprezzate delle escursioni invernali. Non sorprende che nelle Alpi friburghesi e vodesi e in alcune valli laterali vallesane le infrastrutture lungo i percorsi segnalati per le racchette da neve sono in parte più articolate rispetto all’offerta lungo gli itinerari escursionistici invernali. Gli escursionisti invernali possono venire definiti come una comunità eterogenea. I sondaggi di Svizzera Turismo mostrano che ci sono ospiti che vanno in montagna solo per le escursioni e altri che semplicemente vanno a fare una gita di un giorno per cambiare aria. «Oggi l’ospite invernale attivo si comporta in modo pluriforme», racconta Heinz Keller. Va a sciare due o tre giorni e poi intraprende un’escursione invernale come si deve. Il giorno dopo noleggia un paio di ciaspole e la sera va a fare anche una slittata. L’ospite vuole fare il più possibile. E chi vuole fare la passeggiata «solo» di
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Fare gite invernali è un’attività del tempo libero diffusa in tutto il Paese. In foto: il Pizol nella regione di Heidiland.
Itinerari escursionistici invernali di tutte le lunghezze e variazioni
giorno, può fare anche questo. Ad Adelboden, Arosa, in Appenzello, Grindelwald e Saas Fee si propongono escursioni invernali di più giorni in cui sono compresi in parte anche i trasporti pubblici, come ferrovie e funivie.
A ognuno il suo terreno Il tipico escursionista invernale non esiste. E la clientela non si limita alla coppia in tarda età, come spesso indica lo stereotipo. In inverno tutti fanno le escursioni. Le famiglie con bambini piccoli privilegiano i sentieri possibilmente pianeggianti, dove i bambini possono trainare le slitte e poi godersi le discese leggere che incontrano sul cammino. Savognin o la Klewenalp nella Svizzera centrale hanno in offerta questi itinerari invernali con le slitte per le famiglie. Le famiglie s’informano presso Svizzera Turismo anche per determinati itinerari tematici costituiti da fiabe, saghe o racconti. La località vallesana Visperterminen offre alle famiglie
un percorso con le impronte degli animali che entusiasma grandi e piccini. Oggi gli escursionisti invernali possono dedicarsi alla loro passione anche a un’altezza di ���� metri sul livello del mare, per la precisione sul ghiacciaio di Les Diablerets. Il sentiero escursionistico più alto della Svizzera è situato nella Valle di Saas a oltre ���� metri sul livello del mare. «Con le nostre alte valli discoste e le invitanti terrazze soleggiate siamo naturalmente predestinati per le passeggiate invernali», sottolinea Bruno Huggler, responsabile del turismo presso Valais/ Wallis Promotion. Soprattutto i costanti investimenti nella preparazione e segnalazione degli itinerari escursionistici invernali ha, secondo Bruno Huggler, migliorato enormemente la qualità dell’escursionismo. Ma non solo in Vallese, bensì in tutta la Svizzera si può osservare sui sentieri soleggiati una sorta di «migrazione popolare» nei giorni invernali Christian Bützberger soleggiati.
� In Appenzello, tra Jakobsbad e Wasserauen, numerosi gastronomi viziano gli ospiti dell’escursione invernale culinaria con un menù di quattro portate appenzellese. Lungo il tragitto è incluso un buono per le ferrovie appenzellesi. Info: Ufficio del turismo di Appenzello, tel. 071 788 96 41, www.appenzell.ch. � Sul Klimahörpfad tra Oberwald e Niederwald (VS) gli ospiti imparano molte nozioni sul clima e le energie rinnovabili a Goms. Il sentiero può anche essere percorso con gli sci di fondo. Apparecchi audio possono essere noleggiati gratis al centro clientela di Obergoms, tel. 027 974 68 68, www.obergoms.ch. � Entusiasmante è anche l’escursione invernale sul Sattel-Hochstuckli (SZ). Con 374 metri, il più lungo ponte sospeso pedonale d’Europa conferisce una vera e propria sensazione di avventura. La gita sino alla stazione di montagna dura circa 40 minuti. Al rientro in valle si giunge con la telecabina girevole o in slittino – Informazioni: tel. 041 836 80 80 oppure al sito www.sattel-hochstuckli.ch. � Chi cammina volentieri lungo una parete soleggiata, su un sentiero dei filosofi, attraverso il bosco invernale o con un panorama sul lago e sulle vette, l’anno prossimo potrà affrontare senza problemi una delle 100 escursioni invernali in quasi tutte le regioni della Svizzera illustrate da Svizzera Turismo con incluse una breve descrizione e una mappa – www.myswitzerland.com e poi cliccare la rubrica «Scoprire la Svizzera» e «Avventura & Sport Inverno».
foto swiss-image.ch/Christian Perret, Prättigau Tourismus/D. Roffler, Sattel-Hochstuckli AG
In un’escursione invernale sono bruciate calorie in abbondanza. Una sosta nell’accogliente ristorante di montagna è dunque praticamente «obbligatoria».
Hallenstadion Zürich dal 27 Febbraio al 2 Marzo 2014
khatia buniatishvili loreen mummenschanz sarah meier joannie rochette stéphane lambiel kurt browning florent amodio tatiana volosozhar & maxim trankov
Categorie posti e prezzi Prezzo normale Prezzo speciale soci TCS
Business Lato frontale Seats sud cat.1 198.– 198.– 168.– 188.– 188.– 158.–
cat.2 138.– 128.–
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Data desiderata 27. 2. 2014, ore 20 1. 3. 2014, ore 14 2. 3. 2014, ore 13
28. 2. 2014, ore 20 1. 3. 2014, ore 20 2. 3. 2014, ore 19
Categoria desiderata Business Seats Lato frontale sud cat.1 cat. 2 cat. 3 cat. 4 cat. 5 Se la categoria da me scelta fosse esaurita, desidero quella direttamente superiore oppure direttamente inferiore
Prego far pervenire a: Art on Ice Production AG, Breitackerstrasse 2, 8702 Zollikon, fax 044 315 40 29, www.artonice.com
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Prima di tutto caldi e asciutti Contrariamente alle escursioni nella stagione calda, per le escursioni invernali è veramente necessario un equipaggiamento specifico. Per quanto riguarda l’abbigliamento, è di capitale importanza l’isolamento termico e le scarpe devono essere adatte per l’inverno. Prima di partire per la camminata, è consigliabile informarsi sulle condizioni del tempo e ricordarsi che in inverno le giornate sono corte.
� Zaino In generale basta uno zaino per escursioni con un volume che di 20–30 litri. Nello zaino non devono mancare: borraccia termica, provviste, farmacia con coperta termica, biancheria di ricambio, torcia da fronte, strumenti per l’orientamento, un piccolo cuscino.
� Abbigliamento Qui vale il cosiddetto principio «della cipolla». Dapprima la biancheria termica direttamente sulla pelle, poi un pile e un maglione e infine una giacca invernale traspirante.
� Calze/cuffia/guanti Calze per trekking di lana di tosa aiutano a mantenere caldi i piedi e impediscono la formazione di vesciche. Da mettere nello zaino anche una cuffia calda, guanti, nonché una protezione solare con berretto e occhiali da sole.
� Pantaloni Adatti sono i pantaloni funzionali da escursione, che proteggono dall’umidità e dal vento e in generale isolano. Possono essere utilizzati anche i pantaloni utilizzati per lo sci e lo snowboard.
� Scarpe e gambali Di estrema importanza sono calzature solide, idrorepellenti e resistenti al freddo o addirittura a isolamento termico. Le suole devono essere rigide in modo da poter affrontare anche tratti ghiacciati. Idonee sono scarpe alte perlomeno sino alla caviglia, a tenuta d’acqua e neve con suola profilata. Si consiglia un modello con la membrana in GoreTex. In caso in cui si debba anche passare attraverso neve profonda, sono indispensabili i gambali, che impediscono la penetrazione della neve nella scarpa e garantiscono piedi asciutti.
Columbia
Informazioni: www.lowa.ch, www.vaude.com, www.mammut.ch, www.schoeffel.de, www.icebreaker.com, www.hanwag.de, www.salewa.it, www.patagonia.com. www.columbia.com
Quando i sentieri invernali sono ghiacciati
I
n Svizzera le escursioni sono un hobby praticato regolarmente da �,� milioni di persone. Purtroppo sono frequenti anche gli incidenti con feriti e anche i decessi. Ma chi è responsabile in caso di incidente su un sentiero escursionistico? Prima di tutto sono gli stessi turisti ad essere responsabili che la passeggiata avvenga senza incidenti. Per far ciò, altrettanto importante di un buon equipaggiamento è un’adeguata preparazione psicofisica e la corretta pianificazione della gita. Una responsabilità di terzi entra in gioco solo molto raramente. L’escursionista vittima di un incidente deve dimostrare che il sentie-
il consulente di viaggio Urs-Peter Inderbitzin
ro manifestava difetti di costruzione o insufficiente manutenzione e che ciò ha influito in modo causale sull’infortunio. Queste regole generali valgono solo per i sentieri durante il periodo in cui non vi è né neve né ghiaccio, ma in senso lato possono trovare applicazione anche per i sentieri invernali demarcati. Anche qui vige la responsabilità primaria dell’escursionista. Scarpe dal profilo adatto, abiti caldi e previsioni meteo sono indispensabili. Misure preventive a protezione dell’escursionista da parte di chi è tenuto a garantire la sicurezza del traffico (Comuni, Cantoni o proprietari dell’opera) sono esigibili in inverno
soltanto in misura ragionevole – tenuto conto anche degli aspetti finanziari. La responsabilità di terzi entrerebbe quindi in linea di conto qualora un percorso fosse fortemente ghiacciato in alcuni punti e sostanzialmente impraticabile e cionondimeno fosse mantenuto aperto quale sentiero invernale. Oppure quando un sentiero invernale fosse accessibile nonostante il forte pericolo di valanghe o di caduta di candelotti di ghiaccio. Molti enti turistici perciò cercano di tutelarsi rispetto a tale responsabilità attraverso l’affissione di cartelli nei quali si precisa che l’uso dei sentieri invernali avviene a proprio rischio.
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Passeggiate invernali | Il sentiero del Gemmi da Kandersteg (BE) a Leukerbad (VS) è l’unico passo alpino svizzero che gli escursionisti possono percorrere anche d’inverno. Nella località vallesana sgorgano le sorgenti termali più abbondanti della Svizzera. Reportage: Andreas Staeger
Nella neve con il costume da bagno
A
ncora una volta, il Mittelland è ricoperto dalla nebbia. Durante il tragitto in treno nell’Oberland Bernese, comunque, il sole riesce ad aprirsi un varco tra la coltre grigia poco prima di Thun. Kandersteg però è ancora avvolta nell’ombra. Si deve aspettare ancora un bel po’ prima di vedere il sole al di sopra delle alte montagne. La catena montuosa, che attornia il paesino al sud, sembra insormontabile. Tuttavia, già tanto tempo fa, la gente riusciva a raggiungere la parte meridionale oltrepassando questo confine naturale. Per farlo utilizzava due valichi nelle Alpi – il Passo del Lötschen e del Gemmi – assumendosi enormi rischi e facendo grandi sforzi. L’attraversamento del Passo del Lötschen era noto per la sua pericolosità mortale a causa delle slavine e della caduta di massi. Per raggiungere il sentiero del Passo del Gemmi, invece, si doveva dapprima superare un pendio ripido e lungo quasi ���� metri dietro il villaggio.
Niente oltre neve e quiete Al giorno d’oggi si sale sino a Sunnbüel in modo assolutamente più confortevole. Da Kandersteg/Eggeschwand una funivia vi conduce comodamente sino al punto di partenza dell’escursione invernale sul passo. L’impianto di risalita può essere raggiunto facilmente dalla stazione ferroviaria con un bus locale. Il sentiero è segnalato in modo inconfondibile con cartelli di colore rosa e, dato che il tracciato viene mantenuto in buono stato con un gatto delle nevi, non è possibile avere dubbi sulla via da seguire. Al cospetto di un panorama grandioso di alta montagna si cammina all’inizio su un sentiero pianeggiante, poi più in
salita, ma sempre con lo sguardo rivolto verso il sole. A est si erge il maestoso massiccio dell’Altels, verso sud si scorge il Rinderhorn. Sull’ampia pianura dello Spittelmatte gli sciatori di fondo fanno i loro giri accanto al sentiero invernale. A margine dell’altopiano un gruppo di sciatori risale il pendio con uno skilift. Lungo la valle, dove il sentiero scorre sino a sfuggire allo sguardo, non c’è altro che neve e quiete.
Una torta piena d’energia Presso il boschetto di cembri alla fine dello Spittelmatte gli escursionisti raggiungono suolo vallesano. Su una grande roccia al margine del sentiero si trova una freccia con l’indicazione «Schwarenbach – Restauration – �� min». La durata del percorso è riferita all’estate. Nella neve invece si avanza molto più lentamente e inoltre a questo punto il sentiero comincia a diventare decisamente più ripido. Ci si dovrebbe affrettare notevolmente per rispettare la durata indicata. Ancor più azzeccata risulta dunque la parte culinaria che ci attende nella sosta. Dopo la sa-
Un albergo ricco di tradizione sul sentiero del passo: l’hotel di montagna Schwarenbach.
lita che ci ha fatto sudare non poco, ci concediamo un buon boccone nell’albergo Schwarenbach, vale a dire una bella fetta di torta ai mirtilli. L’albergo di montagna è aperto sia in estate che in autunno così come da Natale ad aprile. Lungo la parete ripida sotto il Felsenhorn ora si procede in salita sino al Seestutz. Qui si estende un pezzo di Artide sotto forma di un’enorme pianura bianca. Sotto una spessa superficie di ghiaccio e neve si trova il Lago di Dauben. Il sentiero invernale scorre in parte lungo la riva, in parte però anche attraverso il lago ghiacciato sino alla stazione di partenza Daubensee. Gli ultimi ��� metri in
Il sentiero invernale viene curato con un gatto delle nevi.
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salita sino al punto più alto del passo potrebbero venire accorciati con la risalita meccanica. Tuttavia noi continuiamo lungo il sentiero e raggiungiamo la meta dell’escursione, il Passo del Gemmi, dove il panorama si mostra ai nostri occhi in tutto il suo splendore. Sulla conca valliva di Leukerbad si estende un’intera catena di perle fatta di vette alpine maestose. Durante l’inverno la discesa lungo la parete ripida e quasi verticale sino a valle avviene obbligatoriamente con la funivia. L’impianto ci porta velocemente a Leukerbad, la grande località termale delle Alpi. Da numerose sorgenti sgorgano qui quotidianamente circa quattro milioni di litri di acqua, che non è solo ricca di calcio, zolfo e ferro, ma è anche calda �� gradi. Gli ospiti termali e i pazienti in riabilitazione sanno apprezzare il suo effetto positivo. E anche nei confronti degli escursionisti del passo le sorgenti sapranno dar prova delle loro proprietà � curative.
Gli escursionisti possono correre pericoli sul sentiero? In nessun caso. In quanto gerenti, dichiariamo agibile il sentiero solo se può essere percorso senza correre alcun rischio. Nel caso di pericolo di valanghe, il tracciato viene sbarrato.
L’INTERVISTA
La sicurezza per prima In quanto percorso escursionistico invernale il sentiero del Gemmi passa attraverso un territorio a rischio slavine. Per far sì che gli escursionisti non corrano rischi, l’albergatore Peter Stoller prepara una parte del tragitto quotidianamente con un gatto delle nevi. Cosa spinge un albergatore a battere il sentiero con un gatto delle nevi? Peter Stoller: Fa parte del mio lavoro. Il sentiero invernale sul Gemmi viene preparato e controllato da diversi responsabili: sul versante di Kandersteg dalle ferrovie di montagna di Sunnbüel, sul lato di Leukerbad dalle ferrovie di montagna del Gemmi; del pezzo centrale se ne occupa appunto l’Hotel Schwarenbach. La parte in mezzo è più difficile delle altre due. Come mai? Il sentiero corre qui in parte vicino a pareti relativamente ripide. A seconda delle condizioni della neve e del tempo, possono formarsi delle slavine.
Peter Stoller dell’albergo di montagna «Schwarenbach» prepara il sentiero invernale sul Gemmi, almeno una volta al giorno.
Secondo quali criteri vengono prese le decisioni? Un ruolo importante gioca il bollettino regionale delle valanghe. Centrale per la valutazione è però l’esperienza. Ho preso in consegna l’Hotel Schwarenbach nel 1993 dai miei genitori e da allora vivo la maggior parte del tempo qui, in alta quota. Quante volte in inverno deve venire sbarrato il sentiero? Circa due giorni al mese. Come si può evitare che solo alla stazione di arrivo si viene a sapere se il sentiero è aperto? Prendiamo la decisione su un’eventuale chiusura il mattino presto. A partire dalle 7.30 ci si può informare al sito www.schwarenbach.ch se il sentiero è percorribile. Nel caso di forte soleggiamento però a volte il sentiero deve
essere chiuso con breve preavviso. Chi viaggia presto il mattino, però può fare la sua escursione senza problemi sino a mezzogiorno. I sentieri invernali non sono delle vere e proprie piste di sci. Perché vengono preparati comunque con un gatto delle nevi? Un sentiero invernale deve venir preparato regolarmente, in modo che possa essere percorso comodamente e senza pericoli. Il modo migliore per ottenere questo risultato è impiegare un gatto delle nevi. Davanti è provvisto di una pala che permette di far da parte la neve fresca appena caduta o quella soffiata dal vento. Dietro invece dispone di una fresa che rende più leggera la neve e il ghiaccio. Con quale frequenza deve preparare il sentiero invernale? Almeno una volta al giorno, e se soffia un forte vento anche più volte al giorno. La cosa migliore è preparare il sentiero la sera. In questo modo la superficie può consolidarsi ottimamente di notte. In caso contrario, la neve rimane molle e polverosa. È sì bella da guardare, ma stae faticosa da camminarci sopra.
Basel Tattoo dal 18-26 luglio 2014 Gala Dinner Package al Grand Hotel Les Trois Rois Rendete la vostra visita al Basel Tattoo 2014 un evento indimenticabile. Il tanto ambito pacchetto Gala Dinner in collaborazione con l’esclusivo hotel a cinque stelle «Les Trois Rois» esaudirà tutti i vostri desideri: oltre allo spettacolo unico del Basel Tattoo, godetevi un’eccellente cena di Gala Dinner di 4 portate lussuosa e un pernottamento in una camera lussuosa del Grand Hotel «Les Trois Rois» a Basilea inclusa prima colazione sostanziosa. Il vostro pacchetto •
Biglietti per la migliore categoria di posti a sedere (B1/B2) per il Basel Tattoo 2014
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Gala Dinner di 4 portate lussuosa incluse bevande gassate e non alcoliche, caffè (vini a proprie spese)
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Bottiglia personalizzata di Glenfiddich
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Pernottamento nel Grand Hotel «Les Trois Rois» di Basilea inclusa prima colazione sostanziosa
Duo di gamberi con avocado e agrumi
Il vostro programma •
Fino alle ore 16.30 Arrivo individuale e check-in
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Ore 17.30
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Fino alle ore 20.30 Gala Dinner di 4 portate lussuosa
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Ore 21.30
Menu Gala Dinner *** Zuppetta di piselli con salmone marinato scozzese *** Arrosto di manzo, risotto al tartufo estivo e verdure di stagione
Drink di benvenuto e saluti di prammatica
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Inizio della rappresentazione del Basel Tattoo 2014
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Con la presente mi iscrivo definitivamente all’esclusivo pacchetto Gala Dinner per il Basel Tattoo 2014: Barrare la data desiderata
Cognome | Nome (1 persona) Cognome | Nome (2 persona) Via | n. Telefono di giorno N. socio TCS
Qualora la data desiderata non sia disponibile, vorrei prenotare la seguente data
CAP | Luogo E-mail Data | Firma
Tagliando da inviare a: Basel Tattoo Shop, Schneidergasse 27, CH-4001 Basel. Numero di partecipanti limitato! Si terrà conto delle iscrizioni secondo la data di arrivo. Termine di iscrizione: 31.12.2013. In caso di prenotazioni e disdette a causa del tutto esaurito verrà inviata conferma scritta. Iscrizioni possibili unicamente tramite questo tagliando oppure all’indirizzo www.baseltattoo.ch/galadinner. Non è possibile prenotare unicamente i biglietti per il Basel Tattoo. Sono esclusi la restituzione e il cambio di biglietti e ulteriori prestazioni.
società e mobilità | touring 13 n. 19 | 14 novembre 2013
Analisi | Per la prima volta sono stati valutati attentamente gli incidenti con biciclette a trazione elettrica. Più si è in là con gli anni più si è vulnerabili.
Gravi gli incidenti in e-bike
È
in atto il boom delle e-bike e, per la prima volta dall’introduzione del nuovo protocollo del registro degli incidenti ����, chi le guida viene considerato come una categoria a sé di utenti della strada. Con il rapporto Sinus ����, l’Ufficio prevenzione infortuni (upi) ha analizzato per la prima volta gli incidenti con bici elettriche e confermato un netto aumento di morti e feriti gravi.
Il grande boom Secondo l’upi, il confronto del numero di incidenti fra il ���� e il ���� evidenzia tra gli «e-biker» un significativo aumento di lesioni corporali (����). Particolarmen-
Il rapporto Sinus è figlio dell’upi Il rapporto «Sinus» (Livello di sicurezza e incidentalità nella circolazione stradale) è una serie edita annualmente dall’Ufficio prevenzione infortuni (upi) e dal Fondo per la sicurezza stradale (FSS). Si tratta di un testo di riferimento per gli esperti di prevenzione e per tutti gli interessati attivi nell’ambito dell’antinfortunistica. Di vari indicatori (per esempio ferite, comportamenti delinquenziali e di autodifesa, atteggiamenti adottati per la propria sicurezza) viene valutata la situazione attuale e gli sviluppi nella circolazione stradale e vengono indicati i problemi da risolvere. L’ufficio dell’upi che ha sede a Berna ha come priorità le attività legate al traffico stradale. tg
te scioccante è il fatto che i morti siano saliti da � a �. Tuttavia, a causa del ristretto numero di casi, si consiglia cautela nell’interpretare tali dati, scrive l’upi in una nota. Certamente, parte di questa progressione va addebitata all’aumentata potenza dei motori, che ha fatto sì che il numero delle biciclette elettriche vendute dal ���� è cresciuto nel solo anno passato di �� ��� unità, attestandosi ad un totale di ��� ���. Inoltre, l’analisi rivela che circa il ��� di tutti gli e-biker coinvolti in incidenti rimangono uccisi o feriti gravemente. Secondo l’upi, questa quota si attesta al ��� per i normali ciclisti, il che costituisce un indizio della maggiore gravità degli incidenti in e-bike.
Over �� più a rischio
Keystone
Sono spesso le persone di mezza età a guidare le e-bike e si mettono spesso in pericolo a causa dell’elevata velocità.
Quel che colpisce è l’alta percentuale di ultra ��enni tra i feriti gravi e i morti (quasi l’���). Presumibilmente le biciclette elettriche vengono guidate più spesso da persone di questa fascia d’età. Anche l’analisi secondo il tipo di incidenti evidenzia sorprese: le lesioni fisiche gravi più frequenti sono una conseguenza di sbandate e incidenti fatti da soli (���/��� collisioni). «Ciò è tanto più sorprendente se si presume che un alto numero di casi del genere non vengono denunciati», sottolinea l’upi. tg
Info Touring Il rapporto Sinus 2013 e l’opuscolo per il pubblico «Biciclette elettriche – comodi e sicuri alla meta» sono scaricabili su www.upi.ch
Incidente con l’auto di cortesia: chi paga i danni?
A
d intervalli regolari gli autoveicoli necessitano di manutenzione e debbono restare per un certo periodo in autofficina. Numerosi automobilisti si adattano e per qualche tempo circolano con i mezzi pubblici oppure utilizzano un secondo veicolo. Chi abita in periferia ed è dipendente dall’automobile, può richiedere alla grande maggioranza dei garage un’autovettura sostitutiva per la durata del controllo. Spesso al cliente è messa in mano una chiave senza altre formalità e può ripartire. E non ci si pongono troppe domande su chi pagherà i danni in caso di incidente…
il consulente Urs-Peter Inderbitzin
Certamente queste cosiddette «vetture di cortesia» sono anch’esse assicurate, spesso con una copertura casco totale, tuttavia sussiste una franchigia che varia da ��� a ���� franchi. Non di rado, perciò, garagista e cliente non sono poi d’accordo riguardo a chi debba sobbarcarsi i costi, rispettivamente la franchigia, in caso di danni alla carrozzeria o di incidenti. In casi del genere, uno sgradevole contenzioso è dietro l’angolo. Situazione aggravata dal fatto che numerose assicurazioni di responsabilità civile escludono la presa a carico dei danni nel caso di noleggio del veicolo.
Di per sé, il cliente è responsabile di riportare il veicolo al proprietario nel medesimo stato in cui l’ha preso in consegna. Molte autofficine offrono ai propri clienti un veicolo di cortesia con copertura casco a condizioni vantaggiose, per il quale sul verbale di consegna è indicato chi dovrà sobbarcarsi i costi in caso di danni oppure di incidente. Qualora, tuttavia, il cliente abbia causato il danno in seguito ad una sua grave negligenza – ad esempio perché si trova in stato di ebbrezza – allora può essere chiamato a rifondere interamente i danni causati.
ACT ENTERTAINMENT PRESENTA
A TRIBUTE TO THE GREATEST ROCKBAND
PRESENTATO DALLA COVERBAND PIÙ FAMOSA DELLA GRAN BRETAGNA
THE BOHEMIANS & ORCHESTRA
28.01.2014 LUGANO PALAZZO DEI CONGRESSI
GIORNALE delPOPOLO Media Partner
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società e mobilità | touring 15 n. 19 | 14 novembre 2013
Referendum sulla vignetta VII | Importanti progetti stradali possono essere costruiti senza ritardi anche senza aumentare il contrassegno autostradale.
I soldi necessari ci sono già
A
Chiaro sì al decreto della rete Mathias Ammann, presidente nazionale dell’Automobile Club Svizzero (ACS), ha sottolineato che oggi ancora il ��� delle entrate provenienti dal traffico stradale sono utilizzate per far tornare i conti statali e sovvenzionare progetti di trasporto pubblico. «Malgrado l’elevato gettito, i necessari progetti stradali urgenti non vengono realizzati». Pierrette Roulet-Grin,
Cosa succederà nel caso di un no?
Mathias Wyssenbach
metà degli Anni ‘�� il prezzo del contrassegno autostradale e del supplemento sui carburanti fu aumentato, generando maggiori entrate per oltre �,� miliardi di franchi all’anno. All’epoca il governo promise di completare la rete autostradale. Contrariamente alle dichiarazioni della Confederazione, ci sono quindi già abbastanza mezzi finanziari; la cassa stradale dispone di una riserva di quasi � miliardi di franchi. Durante una conferenza stampa, rappresentanti del Comitato contro una vignetta ingannevole hanno chiaramente ribadito una volta di più che gli auspicati progetti stradali possono essere realizzati anche con un «no» alla proposta di rincarare il contrassegno autostradale e senza aumenti di prezzo della benzina. Del «progetto vignetta» approfittano soprattutto i Cantoni: con il trasferimento di ��� km di strade cantonali alla Confederazione, essi saranno sollevati dalla manutenzione e dai relativi compiti di gestione. E tramite il rincaro del contrassegno autostradale per loro si profilano maggiori rimborsi provenienti da Berna. «Attraverso l’aumento del prezzo della vignetta si sgraveranno in prima linea i Cantoni e ciò a scapito degli automobilisti e con un’ampia ricollocazione dei fondi stradali», sottolinea il presidente centrale del Touring Club Svizzero Peter Goetschi. Oltretutto, nessun grande cantone dell’Altipiano approfitterà del nuovo modello di vignetta, nonostante si formi proprio lì la maggior parte delle ore di colonna: «Anche se i Cantoni dicono il contrario: contro gli ingorghi nelle aree metropolitane non sarà intrapreso niente», afferma Goetschi. Una riforma del sistema e la creazione di un fondo per l’infrastruttura stradale è essenziale.
presidente della Sezione Vaud del TCS, ha spronato i parlamentari federali a sostenere l’iniziativa parlamentare Müri in caso di un no alla vignetta: «L’iniziativa rende possibile porre in vigore il decreto federale sulle strade nazionali senza aumentare il prezzo della vignetta». Il Comitato contro l’inganno della vignetta raccomanda agli elettori di respingere la proposta sulla modifica della legge sulle tasse delle strade nazionali, in votazione il �� novembre. Prima di poter discutere di nuove tasse c’è bisogno di un fondo per l’infrastruttura stradale ancorato nella Costituzione federale, di un programma di costruzioni strategico e di un utilizzo corretto dei fondi stradali. tg
Info Touring www.inganno-vignetta.ch
«Ci sono a disposizione sufficienti fondi stradali»: Pierrette RouletGrin, Peter Goetschi e Mathias Amman durante la conferenza stampa svoltasi a Berna.
Cosa succede se il 24 di novembre il popolo si schiera contro un contrassegno autostradale a 100 franchi? A tal proposito, la consigliera federale Doris Leuthard ha avvertito che un no lascerebbe le cose come stanno; i Cantoni dovranno proseguire nella manutenzione dei 383 km di asfalto inclusi nel decreto federale sulla rete e le due grandi strozzature autostradali della Glatttal zurighese e di Morges/Losanna resteranno irrisolte. In aggiunta, la consigliera federale ha minacciato un rincaro del prezzo della benzina come conseguenza di un no, negando così in parte una sua precedente dichiarazione. Come si può chiaramente leggere nel messaggio, i due imbuti della Glatttal e di Morges non hanno proprio nulla a che fare con la votazione sul contrassegno autostradale: non un centesimo del previsto rincaro della vignetta finirà nel risanamento di tali strozzature. Queste dovranno essere eliminate aumentando l’imposta sugli oli minerali – benché nella campagna dei fautori ciò non sia stato intenzionalmente menzionato. Se le autorità condizionano al rincaro del contrassegno autostradale punti tanto significativi come questi importanti tratti stradali, allora rischiano che la loro minaccia cada nel vuoto. Infatti, anche molti sostenitori del progetto in votazione hanno già segnalato di essere pronti a porre in vigore il decreto federale sulla rete anche in caso di un rigetto. In questa direzione va anche l’iniziativa parlamentare Müri: essa dovrebbe permettere di porre in vigore il decreto federale sulle strade nazionali senza aumentare il prezzo del contrassegno autostradale. Grazie alle riserve miliardarie della cassa stradale, ciò non dovrebbe costituire un problema. tg
Foto: Freshfocus
Swiss Ice Hockey Day
Divertimento on ice Il 3 novembre 2013 è stato consacrato interamente all’insegna dello Swiss Ice Hockey Day. Su 91 piste di hockey su ghiaccio in tutta la Svizzera, alcune delle più grandi star dell’hockey svizzero hanno mostrato ai giovani di cosa bisogna tener conto sulla pista per diventare un vero campione di hockey. Così anche la star di hockey Eric Blum, presente sulla pista di Frauenfeld. A Frauenfeld, Eric Blum ha regalato ai più giovani una giornata di hockey indimenticabile, giocando e lasciandosi persino spiazzare dai più piccoli. Il motto dello Swiss Ice Hockey Day è «Piccoli eroi, grandi star». Quali erano gli eroi di hockey di Eric Blum quando era ancora piccolo? «Nicklas Lidström, che fino a poco tempo fa ha giocato nella NHL!» Blum ribadisce che ha anche avuto idoli di altre discipline sportive, e ciò si riflette nei suoi vari hobby: «Da piccolo ho praticato diversi generi di sport, essere professionista di hockey su ghiaccio non era la mia aspirazione professionale. Oltre all’hockey su ghiaccio, ho pratica-
to judo, unihockey e baseball, fino a che un giorno è arrivato l’invito di allenarmi nella Lega Nazionale B. In quel momento realizzai che ciò mi ha aperto le porte per diventare professionista.»
«Ciò che conta è il divertimento!» A quell’epoca, anche Eric Blum si sarebbe auspicato uno Swiss Ice Hockey Day. «Non c’è niente di più eccitante per i più piccoli amatori di hockey su ghiaccio che di giocare una partita di hockey con le più grandi star di hockey. Divertirsi sulla pista, mostrare ai piccoli giocatori dei trucchetti e suscitare la voglia di giocare a hockey su ghiaccio. Ecco perché sostengo questo progetto al 100%. E mi auspico che sarà condotto anche nei prossimi anni.» Eric Blum non si è fatto tanti pensieri su ciò che vorrebbe insegnare ai piccoli eroi sulla pista. «Non è questione di dargli un allenamento faticoso o di insegnargli delle manovre tattiche. Ciò che conta, è il divertimento», dice Blum. Perché l’espressione gioiosa nei loro volti dice più che mille parole.
società e mobilità | touring 17
foto Fabian Unternährer
n. 19 | 14 novembre 2013
Noemi Reichel su un’arteria principale della capitale federale, il Bollwerk: ai corrieri si richiedono concentrazione e rapidità.
Corrieri in bici | Centinaia di corrieri in bicicletta sfrecciano ogni giorno per città e paesi con i loro grossi zaini e apparecchi ricetrasmittenti. Sono collegati tra loro in tutta la Svizzera tramite l’organizzazione «swissconnect».
Corrieri espresso su due ruote
N
oemi Reichel (�� anni) è un corriere in bicicletta nella città di Berna. Ama questo lavoro che svolge due volte alla settimana pedalando nel traffico tra le cinque e le dieci ore al giorno. Per fare il corriere bisogna avere una certa forma fisica e spirito di gruppo: «Dobbiamo interagire assieme». La maggior parte degli incarichi richiedono rapidità, come quando i corrieri devono portare a destinazione le provette per le analisi in laboratorio. Queste vengono spesso prelevate durante le operazioni chirurgiche. Nel frattempo, l’intervento viene sospeso sino all’arrivo dei risultati ed il paziente resta sotto narcosi. Ogni tanto gli utenti della strada hanno l’impressione che i corrieri in bicicletta sfreccino nel traffico facendo quasi sempre lo slalom tra i veicoli. A tal proposito Noemi Reichel è chiara: «Non guadagniamo più soldi se guidiamo in modo particolarmente spericolato». I corrieri tengono la sicurezza stradale nella massima considerazione: «Non vogliamo provocare né far arrabbiare nessuno; per questo facciamo appositamente i segnali con la mano». Bruschi cambi di traiettoria e altre strane manovre a causa dei binari
Noemi Reichel, nella sua tenuta da lavoro.
del tram non possono quasi succedere a questi esperti guidatori di veicoli a due ruote, dice Reichel con un certo orgoglio professionale. La donna ha sviluppato un «senso per la dinamica della circolazione stradale». «Il mio lavoro non è pericoloso, perché circolo in modo estremamente concentrato e mi focalizzo solo sul traffico». Malgrado durante la corsa debba costantemente riflettere a come attraversare la città, a dove ci sono ingorghi e ai tragitti più intelligenti. In tali casi un sistema di navigazione non è di grande
Il lavoro sulle due ruote Quasi tutti i corrieri lavorano a tempo parziale. Al mattino presto svuotano le cassette postali e portano lettere e pacchi sulle scrivanie degli uffici della clientela. Inoltre trasportano dossier, CD, analisi di laboratorio, fiori, panini per la pausa lavoro mattutina, pranzi oppure anche sacchi della spesa troppo pesanti, se necessario anche utilizzando i rimorchi. Gli autisti su due ruote portano anche oggetti dimenticati sul posto di lavoro o a casa, come chiavi, telefoni cellulari e documenti. Portano alle rispettive ambasciate anche formulari per i visti, fotografie e passaporti e poi li riconsegnano ai clienti.
aiuto, spiega un corriere che lavora a Lucerna: «I navigatori sono troppo lenti e non consigliano le scorciatoie». I corrieri sono equipaggiati di radio ricetrasmittenti e mappe spesso collegate agli smartphone. Noemi Reichel vuol portare con sé il minimo possibile di elettronica. Nel suo zaino a tracolla porta più volentieri la sua amata ricetrasmittente piuttosto del telefonino cellulare: «Mi collega con gli altri colleghi del team». Ascolta continuamente chi e quale incarico riceve.
Interconnessi L’affidabile giovane donna pedala in bicicletta attraverso Berna dal ����: «Come corriere si è parte di un sistema che funziona in modo collegiale ed efficiente». I corrieri bernesi, come i loro colleghi nelle altre città, sono in parte connessi con swissconnect, una rete di aziende di corrieri presente in tutta la Svizzera. Attraverso essa le trasmissioni radio vengono diffuse in modo rapido e sicuro in tutti gli angoli del Paese con la collaborazione delle aziende ferroviarie: «Ad esempio dobbiamo andare alla stazione di Berna a ritirare un pacco che è stato caricato a Zurigo e portarlo ai clienti». Kurt Venner
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test e tecnica | touring 19 n. 19 | 14 novembre 2013
Numero di bambini a bordo | Un test del TCS ribadisce che l’accoglienza dei piccoli passeggeri sulle auto è soddisfacente, ma lascia ancora a desiderare.
Una fibra familiare da coltivare
T
test TCS
to con riserva», la SUV compatta Renault Captur è penalizzata dalle prescrizioni restrittive: il sedile anteriore non può ospitare tutte le categorie di seggiolini e il posto centrale dietro non è concepito per i seggiolini. Di fatto, ogni veicolo presenta caratteristiche specifiche. Ad iniziare dai ma-
nuali d’uso che contengono spesso restrizioni. Il sedile davanti può anch’esso nascondere problemi. Ad esempio sulla Citan è impossibile disinserire l’airbag. Idealmente, i bambini devono viaggiare sulla panca e con le sue porte scorrevoli, la Citan eccelle in questo ambito, seguita da Citroën Picasso, Ford Kuga, Honda CR-V, Skoda Octavia e Nissan Evalia, giudicate «buone». Altrettanto spaziose, Mazda � e Toyota RAV� dispongono di cinture troppo corte. Su certi modelli, la mancanza di spazio impedisce l’istallazione di � seggiolini con fissaggi Isofix. Questi ultimi talvolta sono inoltre poco accessibili. Stesso discorso per le cinghie addizionali toptether. Morale: vale la pena fare una prova di montaggio del seggiolino prima dell’acquisto. MOH/TCS MoBe
Istallazione seggiolini per bambini
Le auto a porte scorrevoli assicurano un accesso ideale per l’istallazione dei dispositivi di ritenuta.
Info Touring TCS
ra i �� modelli di auto valutati dal TCS, la maggioranza permette il trasporto a bordo di almeno tre bambini in condizioni soddisfacenti, o anche di quattro se ci si adegua alle prescrizioni del costruttore. Ciò detto, nessun veicolo ha raggiunto la perfezione nel test svoltosi con l’impiego di seggiolini per bambini standard. Unico modello che ha beneficiato della valutazione «eccellente», la monovolume Citroën C� Picasso è concepita per accogliere � piccoli passeggeri e dispone di una panca spaziosa per � seggiolini. La Nissan Evalia può sì trasportare � bambini, ma soltanto due posti sono stati giudicati «buoni» e non è autorizzata a montare seggiolini al centro della panca. Un esempio che riassume in breve le innumerevoli differenze emerse tra un veicolo e l’altro. La SUV Ford Kuga e la Mercedes Citan – un clone della Renault Kangoo – sono state giudicate «molto consigliate», mentre la maggioranza ha ricevuto la menzione «consigliato». Unico modello «consiglia-
Potete consultare tutti i risultati dettagliati di questo test comparativo sul sito Internet www.seggiolini-auto.tcs.ch.
Test comparativo TCS: istallazione dei seggiolini per bambini Marca/ modello Volume bagagliaio1 Prezzo di base (fr.) Valutazione TCS
Marca/ modello Volume bagagliaio1 Prezzo di base (fr.) Valutazione TCS
Chevrolet Trax ��� l �� ���.– 11133
Citroën C4 Picasso ��� l �� ���.– 11111
Dacia Sandero Stepway ��� l �� ���.– 11133
Ford Focus Combi ��� l �� ���.– 11133
Mercedes-Benz Citan Combi ��� l �� ���.– 11113
Nissan NV200 Evalia ��� l �� ���.– 11133
Renault Captur
Renault Zoé
��� l �� ���.– 11333
��� l �� ���.–� 11133
Ford Kuga
Honda CR-V
Lexus IS
��� l �� ���.– 11113
��� l �� ���.– 11133
��� l �� ���.– 11133
Skoda Octavia break ��� l �� ���.– 11133
Toyota Auris Touring Sports ��� l �� ���.– 11133
Toyota RAV4
Mazda6 break ��� l �� ���.– 11133
��� l �� ���.– 11133
Idoneità dei sedili dell’auto � molto buona � buona � soddisfacente � con restrizioni � non confacente
� �
in configurazione 5 posti (secondo il costruttore) più stazione di ricarica (1300 fr.) e noleggio batteria
Valutazione TCS (esigenze minime per raccomandazione TCS) 11111 eccellente (adatto per almeno 4 bambini o 5 con restrizioni, e molto adatto per 3 bambini sulla panca) 11113 molto consigliato (adatto per almeno 3 bambini di cui 2 sulla panca) 11133 consigliato (adatto per 3 bambini o parzialmente per 4) 11333 consigliato con riserva (adatto per 2 bambini sulla panca) 13333 non consigliato (parzialmente adatto per 1 bambino)
20 touring | test e tecnica n. 19 | 14 novembre 2013
Toyota Auris Touring Sports 1.8 Sol Hybrid
Station wagon ibrida vestita con stile Grazie ad un nuovo sistema di accumulatori la Auris station wagon dispone di un grande volume di carico e buona spaziosità nell’abitacolo. La potenza propulsiva di 136 CV è sufficiente e il comportamento agile.
L
a Toyota Auris Touring Sports è la prima familiare ibrida di casa Toyota sul mercato: ha gli attributi di una station wagon elegante, è economica ed offre tanto spazio. Questa ibrida completa amplia il ventaglio dei modelli Toyota con trazione alternativa rispondendo alle odierne esigenze di risparmio, spaziosità e prestazioni sotto ogni aspetto. L’auto protagonista di questo test, la Toyota Auris Touring Sports in versione Sol, è mossa da un motore benzina da �,� litri ed un motore elettrico, che offrono prestazioni aggregate di ��� CV e si armonizzano in modo ottimale. L’autovettura può viaggiare in tre modalità. Chi cerca il piacere di guida, troverà soddisfazione nella modalità «Power». Se tuttavia è richiesta una prestazione dinamica, il motore collegato al cambio automatico continuo, montato su tutte le ibride Toyota, tende ad ululare. Come peraltro atteso da un’ibrida completa, risulta invece convincente il dato sui consumi che mediamente registrano � litri per ��� km. Grazie al fatto che le batterie sono sistemate sotto il sedile posteriore e che dispone di un telaio ben equilibrato, la Auris Touring Sports può vantare un comportamento agile. Sempre in traiettoria e praticamente priva di sottosterzo, la familiare, pesante � tonnellata e mezzo per una lunghezza di �,� metri, si lascia inserire nelle curve a buona andatura. Le sospensioni armoniose e i sedili in pelle opzionali contribuiscono anch’essi al comfort di viaggio. Fastidioso invece il già citato rumore del cambio durante le accelerazioni.
Grande capacità di carico Le batterie sotto i sedili hanno un altro importante vantaggio: il bagagliaio non perde volume. Nella sua categoria, la Toyota Auris può perciò vantare un’ottima capacità di carico, variante da ��� a ben ���� litri.
Estremamente pratico per ampliare il volume del vano è il sistema di sedili Easy-Flat. Azionando un’unica maniglia i sedili posteriori si lasciano infatti ribaltare, liberando un piano di carico perfettamente piatto. Buono anche lo spazio per il conducente e il passeggero anteriore,
PIÙ O MENO Consumi ridotti Bagagliaio generoso Ampia dotazione per il comfort Guida agile Spaziosità anteriore Sedili comodi Durata della garanzia corretta Buon comfort di viaggio Rumorosità del motore Risposta di potenza tardiva Nessun sistema di assistenza alla guida Raggio di sterzata ampio Accessibilità ISOFIX Spazio per la testa posteriore
in particolare per quanto riguarda lo spazio per la testa e le gambe. Tuttavia, se si opta per il tetto panoramico, le persone di statura elevata che si accomodano dietro avranno qualche problema di spazio per la testa. La Auris offre anche un numero sufficiente di vani portaoggetti.
Look eccellente L’ibrida completa brilla per il suo piacevole design e fa bella figura rispetto alla concorrenza nel settore delle station wagon. Particolarmente gradevoli il frontale e il posteriore. Al contrario, gli interni sono piuttosto spartani: un po’ più di pepe qui non avrebbe guastato. Il cruscotto assai sobrio è comunque ben visibile ed è facile orientarvisi. La telecamera di retromarcia, di serie insieme ai sensori di parcheggio, è necessaria per compensare la scarsa visibilità offerta dal piccolo lunotto posteriore. La Toyota Auris Touring Sports ibrida è una station wagon senza fronzoli, con una spaziosità sorprendente, prestazioni accettabili e un buon comfort di viaggio. Questa economica «full hybrid» è ben equipaggiata di serie, ad un prezzo attrattivo. Felix Maurhofer
Il cruscotto è ben visibile ma spartano. Convince il generoso volume di carico del bagagliaio.
SCHEDA TECNICA VEICOLO PROVATO Toyota �.� Auris Touring Sports Sol Hybrid; � porte, � posti; �� ��� fr. (auto del test: �� ��� fr.) Gamma: Luna Hybrid �.�, ��� CV (�� ��� fr.) Opzioni: interni in pelle (���� fr.), navigatore (��� fr.) Garanzia: � anni/��� ��� km di fabbrica, � anni/��� ��� km su precisi componenti del sistema ibrido, � anni mobilità; �� anni antiruggine (condizioni) Importatore: Toyota AG, Schürmatstrasse, ���� Safenwil, www.toyota.ch DATI TECNICI Motore: �.� VVT-i ibrido benzina, ��� CV; trazione anteriore, cambio automatico Peso: ���� kg (auto del test), totale ammissibile ���� kg
Tabella comparativa
Prezzo (fr.) Cilindrata (cc) Potenza (kW/CV) Coppia massima (Nm/min) Consumo (l/100 km) Rumore int. 120 km/h (dBA) Costi al chilometro (fr./km)3 Costi di manutenzione4 Test «Touring» 1 4 6
Toyota Auris T Sports 1.8 Hybrid Sol
VW Golf Variant 1.4 TSI Highline DSG
35 800.– 1798 100/1366 142/mot.el. 2077 4,1 A2 69 –.69
35 050.– 1395 103/140 250/1500 5,01 B2 685 –.68
11113
11111
19/2013
5/20135
dati importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore 3 su 15 000 km/anno costi totali su 180 000 km (15 000 km/anno) 5 VW Golf VII 2.0 TDI prestazioni generali sistema ibrido 7 coppia massima benzina/motore elettrico
touring 21
Toyota Auris Touring Sports in dettaglio
� �
�
�
�
passo 260 cm
146 cm
cm cm 13 87 –1 0– 8 8 � 6 �
�
�
91 cm
�
106 cm
�
lungh. 456 cm (largh. 176 cm)
�
larghezza interna: ant. 148 cm, post. 142 cm bagagliaio: 530–1658 litri pneumatici: 225/45 R 17, min. 205/55 R 16
ABITACOLO 11123 L’Auris convince come familiare per il suo generoso vano bagaglio con un volume da 530 fino a 1658 litri. Davanti lo spazio offerto ai passeggeri è buono, dietro per contro per i passeggeri di alta statura lo spazio per la testa è limitato, soprattutto se si sceglie il tetto in vetro opzionale.
Il frontale caratteristico dell’Auris Touring Sports ibrida ha un aspetto elegante e ben profilato.
COMFORT 11113 Gli ammortizzatori sono sufficientemente rigidi, ma offrono un buon comfort di viaggio. I sedili in pelle opzionali sono ben rifiniti e hanno sufficiente tenuta laterale, tuttavia la regolazione dello schienale è complicata. Ad andatura costante, il rumore è contenuto, ma non appena si chiedono al motore maggiori prestazioni, il rumore diventa fastidioso. La dotazione di serie per il comfort è ampia ed i comandi sono generalmente funzionali.
foto Pia Neuenschwander
DOTAZIONE 11111 Sono di serie, tra l’altro, i sensori di parcheggio e la telecamera di retromarcia, l’assistente per il parcheggio attivo e il regolatore di velocità.
CHECK�UP TCS
TCS MoBe: Robert Emmenegger
DINAMICA DI COMPORTAMENTO Accelerazione (�–��� km/h): ��,� s Elasticità: ��–��� km/h (in posizione D) �,� s ��–��� km/h (in posizione D) �,� s Diametro di sterzata: ��,� m Insonorizzazione: �� km/h: �� dBA 11113 ��� km/h: �� dBA 11111 SICUREZZA Frenata (���–� km/h): ��,� m Visibilità circolare Equipaggiamento
COSTI D’ESERCIZIO km/anno
ct./km
fr./mese fissi
variabili
�� ��� �� ���
�� ��
���.– ���.–
���.– ���.–
Tariffa oraria per il calcolo TCS: ��� fr. (UFS), agenzie Toyota da ��� a ��� fr.
mano d’opera (fr.)
�� ���/�� �,� ���.– �� ���/�� �,� ���.– Manutenzione per ��� ��� km: �� ��� km/anno ��,� ����.–
test TCS
CONSUMO AL BANCO DI PROVA (ciclo UE ��/����) urbano
11111 11113 11111
COSTI DEI SERVIZI Servizi gratuiti � anni o �� ��� km, in seguito manutenzione (km/mese) ore
PRESTAZIONI 11113 In modalità Power, con il sostegno del motore elettrico, le prestazioni sono buone. Il cambio a variazione continua è in linea con la concezione ibrida, ma appena si passa ad una guida più dinamica, il motore ulula e la risposta in potenza è tardiva. Ibrida non molto sportiva e dinamica, ma ben armonica.
extra urbano
misto
TCS �,� �,� fabbrica �,� �,� Emissioni di CO�: Media di CO�: etichettaEnergia (A–G):
�,� �,� �� g/km ��� g/km A
CONSUMO DEL TEST
11111
�,� l/��� km serbatoio: �� litri
autonomia ��� km
Toyota Auris Tourer Sports
�
Video del test
COMPORTAMENTO 11113 Nonostante il sovrappeso sull’asse anteriore, la station wagon ibrida rivela un comportamento agile. Si guida bene, con poco sottosterzo e grazie allo sterzo diretto, affronta con sicurezza le curve. SICUREZZA 11111 La dotazione di sicurezza è ampia e corrisponde agli standard odierni. I freni sono molto efficaci e ben dosabili.
22 touring | test e tecnica n. 19 | 14 novembre 2013
Il lato scattante dell’auto elettrica
La provocante berlina di lusso
BMW i3 | Tecnologica e dinamica, questa city car ridefinisce l’automobile elettrica richiamandosi allo sviluppo sostenibile.
Infiniti Q50 | Con i suoi tratti affilati e una versione ibrida roboante, si propone quale alternativa distinta dall’establishment tedesco.
«N
ell’automobile, il progresso avviene sempre nell’alta gamma, prima di estendersi progressivamente ai segmenti inferiori». Forte di questa regola, Nicolas Peter, responsabile vendite di BMW, pensa che la i� dal look futurista riuscirà laddove la gran parte delle elettriche ha fallito. City car travestita da monovolume compatta, è costituita da un abitacolo ultra rigido che associa materie plastiche e fibra di carbonio. Il tutto poggia su una struttura in alluminio e non eccede i ���� kg. Le batterie agli ioni di litio sotto il telaio e il motore elettrico sull’asse posteriore assicurano un centro di gravità basso e una ripartizione equilibrata delle masse. Non sorprende quindi che tale auto ecologica abbia un comportamento deciso che ricorda un go-kart, anche se sottosterzante. D’altro canto l’i� non punta al risparmio assoluto ma preserva il piacere di guida. La sua potenza inedita di ��� CV la spinge da � a ��� km/h in �,� s. Divertente. Appena si leva il piede, però, un potente effetto del freno motore provvede a ricaricare le batterie, al punto che si ricorre poco alla frenata. In modalità standard, l’autonomia (circa ��� km), è comparabile alla concorrenza. Due altre modalità la fanno crescere di una ventina di km ciascuna. L’i� può inoltre essere dotata di un range extender, ossia un motore bicilindrico da �� CV funzionante in maniera indipendente quando la carica è ridotta. L’autonomia raggiunge allora i ��� km. Il costo supplementare è comunque di ben ���� fr. Leggermente rialzata, l’i� sorprende per le sue porte posteriori ad apertura controvento, che facilitano l’accesso ai due posti posteriori dalla discreta abitabilità. Il conducente scopre un selettore delle marce innestato nel piantone dello sterzo e si orienta grazie a due schermi. Quello centrale include il navigatore di serie interconnesso che permette di gestire il proprio itinerario e in caso d’ingorghi, di ripiegare su un mezzo di trasporto alternativo. Adepta dello sviluppo sostenibile, la BMW i� è composta di materiali riciclati o naturali, all’insegna dei rivestimenti delle portiere in fibre di canapa. Un tocco altrettanto insolito quanto le sensazioni proposte da questa i�. MOH
Tecnica: berlina; 5 posti; lunghezza: 4,79 m; bagagliaio: 400 e 510 l Motori: diesel 2,2 l, 170 CV, ibrida V6 3,5 l, 302 CV + elettrico 67 CV, potenza combinata 364 CV; cambi: manuale a 6 marce e automatico a 7; trazione posteriore e integrale (ibrida); consumi misti: da 4,4 l/100 km (diesel) e 6,2 l (ibrida) Prezzi: da 46 644 fr. (2.2d) a 71 033 fr. (ibrida AWD).
foto ald
Tecnica: city car; 5 porte, 4 posti; lunghezza: 4,0 m; bagagliaio: 260 l Motori: elettrico, 170 CV; range extender 2 cilindri benzina, 650 cc, 34 CV; cambio automatico; trazione posteriore; consumo (100 km): 13,5 kW, 0,6 l; autonomia media: 130 km (elettrico), 300 km (con range extender) Prezzi: 39 950 fr. (elettrico) e 46 900 fr. (con range extender).
Q
uesta seconda edizione battezzata Q�� viaggia sulla scia delle BMW � e Mercedes C, che non intende tuttavia attaccare frontalmente. Come le auto citate, questo prodotto Infiniti – filiale di lusso di Nissan – dispone di una trazione posteriore oppure una trazione integrale opzionale sulla variante ibrida. Ma la Q�� si vuole diversa, all’insegna del suo muso dalle linee tese e dalle nervature. Tecnologica, all’interno presenta un abitacolo dominato da due schermi tattili che si comandano con la punta delle dita, come un tablet. Questo sistema è associato a un riconoscimento vocale che interpreta frasi complete e memorizza nomi e regolazione dei sedili. Un mondo altamente «connesso» che gestisce anche il comportamento. Infatti il rivoluzionario sterzo ad impulsi elettronici (v. pagina �) è regolabile dallo schermo inferiore. Il conducente può perciò intervenire sulla reattività di questo sterzo «by wire» decuplicato meccanicamente sull’asse anteriore. Altrettanto inedito, il controllo attivo del cambio di corsia si basa su una telecamera e procede a delle correzioni di traiettoria tramite lo sterzo. Contrariamente a dispositivi analoghi, funziona anche quando le mani lasciano il volante. Futurista e antistress. Ma la Q�� non è solo una navicella spaziale: con emissioni di CO� limitate a ��� g/km, il motore diesel d’origine Mercedes sbriciola la reputazione di voracità che caratterizza Infiniti. Questo motore bonario è completato da un sistema ibrido davvero reattivo, nella tradizione Infiniti. Sotto l’impulso dei suoi ��� CV, il modello è proiettato da � a ��� km/h in �,� s. Considerati la ripartizione della massa ottimale (��/��) e lo sterzo molto reattivo, le sensazioni sono garantite. Con i suoi due volti, questa brillante ibrida può anche viaggiare placidamente in modalità elettrica in città. Un bel lavoro. Stesso discorso nell’abitacolo, che presenta una qualità percepita curata e comandi intuitivi. L’Infiniti Q�� si distingue anche per la sua abitabilità posteriore. Solo il bagagliaio è penalizzato dalla trazione ibrida. Quanto al prezzo, si fissa leggermente sotto le tedesche. MOH
Look stravagante e ruote strette da 19”: altre foto su Touring iPad.
Da buona Infiniti, la berlina Q50 presenta uno stile provocatore.
test e tecnica | touring 23 n. 19 | 14 novembre 2013
In pole position nel reparto dei buoni affari Dacia Dokker TCe 115 | Valorizzata da un motore downsizing, questa multispazio fornisce l’essenziale. Mentre le auto rivaleggiano a colpi di tecnologia, la Dacia Dokker compie un sano ritorno alle origini delle quattro ruote. Se escludiamo la dotazione di sicurezza sommaria (nessun airbag a tendina, ESP opzionale a ��� fr.), questa multispazio conquisterà gli utenti alla ricerca di un veicolo pratico, spazioso e privo di fronzoli. Come i suoi congeneri di estrazione utilitaria – è infatti disponibile anche in versione furgoncino – si accontenta di un allestimento spartano. Ma non rustico, come dimostra la rifinitura a due tonalità della plancia di bordo.
Positivo: prezzo imbattibile, motore docile e consistente, gran abitabilità, modularità semplice, bagagliaio enorme, 3 anni di garanzia Negativo: dotazione di sicurezza minimalista, maniglie delle porte scorrevoli con poca presa, rivestimento del bagagliaio scivoloso, visibilità posteriore. Tecnica: multispazio; 5 posti; lungh. 4,36 m; baule: 800–3000 l; 1,2 l benzina turbo, 115 CV, 190 Nm a 2000 giri/min; cambio a 5 marce, da 0 a 100 km/h in 11,1 s Consumo in prova: 7,7 l/100 km, autonomia: 650 km Prezzo: 14 900 fr. (TCe 115 Ambiance)
Bagagliaio e modularità Fedele al suo nome, la Dokker è in primo luogo un’immensa stiva cubica dal volume utile di ��� l. Dacia ha optato per una porta a due ante, più facile da aprire di un portellone penalizza però la visibilità posteriore, già ridotta. L’accesso ai sedili dietro avviene attraverso due porte scorrevoli. Molto comode, salvo che le maniglie hanno la sgradevole caratteristica di scivolare dalle mani. Molto spazioso, il divano sorprende ripiegandosi a portafo-
Il frontale della multispazio Dacia Dokker è ispirato alla monovolume Lodgy. Di aspetto più tradizionale, il posteriore è piuttosto quadrato. Galleria di foto su Touring iPad.
gli con una semplice manovra. In questo modo il volume di carico sale a ���� l. I passeggeri dispongono inoltre di numerosi vani porta oggetti, tra cui un profondo cassetto nella plancia di bordo. In rottura coi predecessori low-cost, la Dokker eredita l’ultramoderno � cilindri turbo Renault. Disponibile dai più bassi regimi, questo propulsore �,� l imprime una bell’andatura, di cui la gran parte delle multispazio invece non dispone.
Assai rigida ma equilibrata, questa Dacia è anche divertente da guidare. E dato che non è troppo rumorosa in autostrada, i lunghi tragitti non sono esclusi. Con l’aggiunta di qualche opzione (climatizzatore, ESP, sistema di navigazione), la Dokker è dotata di tutto quel che serve e raggiunge il costo di �� ��� fr. Ossia nettamente meno delle sue concorrenti. Ve lo dicevamo che era un buon affare! MOH
Ed ecco che arriva la GTI coreana Kia Cee’d GT | È la prima compatta coreana che esordisce tra le GTI. Bel musetto e ricco equipaggiamento. za, ciò che rende questa GTI piacevole da bistrattare. Stesso aggettivo merita il motore da �,� l che muove anche il coupé Hyundai Veloster. Dotato di turbo a due stadi, questo gruppo è di una docilità sorprendente nell’uso urbano e regala soprattutto solide riprese. Un pizzico meno esplosivo dei suoi pari della famiglia GTI, eroga i suoi ��� CV in modo lineare. Apprezzabili le marce ben intercalate, meno i consumi, francamente deludenti per un motore di concezione moderna.
Passeggeri dietro ben accolti
foto MOH
Che si tratti di Hyundai o Kia, le due marche coreane diventano sempre più europee. Kia fa un passo supplementare presentando questa Cee’d GT cinque porte – Pro Cee’d nella versione � porte più tozza – che non è altro che un’emula della Golf GTI. Subito riconoscibile grazie ai fari diurni a quattro LED, emerge nel contempo che la linea dotata di carattere e stile non lascia indifferenti i curiosi. È la mano del centro di design tedesco. Concepita in Corea, affinata in Europa e prodotta in Slovacchia, questa compatta poggia su un telaio sensibilmente irrigidito e piuttosto riuscito: infatti la Cee’d GT rivela un comportamento quasi neutro che sfocia su un bell’equilibrio. Comparato a una GTI classica, il treno anteriore avrebbe potuto essere più incisivo. Di fatto, la Cee’d si rivela piuttosto prudente in fatto di sensazioni, pur essendo efficace. E altrettanto il caso della frenata potente, ma dalla tenuta che lascia a desiderare quando spingiamo la vettura ai limiti estremi. Mediamente comunicativo, lo sterzo regala una buona consisten-
I dettagli della Cee’d GT in immagini su Touring iPad. Positivo: design sportivo curato, comportamento equilibrato, motore piacevole, abitabilità posteriore generosa, dotazione ampia, garanzia di 7 anni Negativo: consumi deludenti, frenata poco resistente, modularità del divano, nessun sistema d’assistenza innovativo, visibilità ridotta. Tecnica: compatta; 5 porte, 5 posti; lungh. 4,31 m; baule: 380 l; 1,6 l turbo benzina, 204 CV, 265 Nm a 1750 giri/min; cambio a 6 marce; da 0 a 100 km/h in 7,7 s, velocità massima: 230 km/h Consumi in prova: 9,2 l/100 km, autonomia: 576 km Prezzo: 35 777 fr.
Un po’ più a buon mercato della concorrenza, la Cee’d GT fa la differenza grazie alla sua dotazione per il comfort, che eccetto il navigatore e la telecamera di retromarcia, è completa. Si beneficia dei sedili avvolgenti in cuoio e alcantara dalla tenuta laterale impeccabile. Inoltre questa � porte si distingue anche per lo spazio per le gambe da primato, sui sedili posteriori. Nel complesso, abbiamo a che fare con una GTI che brilla per la sua polivalenza. MOH
touringevent
Benvenuti ai giorni per farsi le coccole!
Lusso puro: un momento per due! Per la persona amata, i migliori amici, la mamma o la sorella: «Un momento per due» offre massimo relax per il corpo e la mente e nutrimento per l’anima! È un lusso allo stato puro nella nostra vita così frenetica! Regalate il vostro tempo alla persona che amate – lo trasformeremo in un momento molto speciale! Infatti: fascino tutto per voi! È questa la nostra missione! I team di Private Selection Hotels vi sorprenderanno con i loro servizi di massimo livello. Private Selection Hotels è il marchio di qualità che contraddistingue 56 alberghi di lusso e di prima classe privati presenti nelle regioni europee di interesse turistico. In qualità di nostri ospiti avete l‘obbligo e il diritto di nutrire grandi aspettative nei nostri confronti! Tutti gli alberghi Private Selection Hotels offrono un‘atmosfera familiare e un‘eccellente qualità del servizio, nonché una vasta offerta di attività per il tempo libero e la valorizzazione dei prodotti regionali. «Un momento per due» è la nostra offerta per trascorrere dei momenti indimenticabili in compagnia dei vostri cari. L’offerta è disponibile naturalmente anche sotto forma di buono come idea regalo per Natale! Saremo lieti di ricevere la vostra prenotazione per telefono 041 368 10 05 oppure per e-mail: info@privateselection.ch.
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Gli alberghi da scegliere: • Hotel Schweizerhof, Lenzerheide * • LA VAL bergspa hotel, Brigels * • Hotel Adula, Flims-Waldhaus * • Hotel Belvédère, Scuol * • Waldhotel National, Arosa * • Wellness Hotel Silvretta, Samnaun * • Wellness- & Spa-Hotel Ermitage, Schönried / Gstaad * • Wellness- & Spa-Hotel Beatus, Merligen • Hotel Eden, Spiez • Hotel Bad Horn, Horn (Lago di Costanza) • Wellnesshotel Golf Panorama, Lipperswil • Frutt Lodge & Spa, Melchsee-Frutt * • Seehotel Wilerbad, Wilen (Lago di Sarnen) • Seminar- & Wellnesshotel Stoos • Alexander-Gerbi Hotels, Weggis • Ferienart Resort & Spa, Saas-Fee * • Esplanade Hotel Resort & Spa, Minusio • Kurhaus Cademario Hotel & Spa, Cademario • Hubertus Alpin Lodge & Spa, Balderschwang • Wellnesshotel Auerhahn, Schluchsee (Foresta Nera) • Hotel Forster, Neustift (Tirolo) * • Adler Thermae Spa & Relax Resort Toskana, Bagno Vignoni (vicino a Siena) PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI: Private Selection Hotels Telefono: 041 368 10 05
E-Mail: info@privateselection.ch
Per prenotazioni e informazioni: Private Selection Hotels Tel.: 041 368 10 05 • info@privateselection.ch • www.privateselection.ch
viaggi e tempo libero | touring 25
foto Sch
n. 19 | 14 novembre 2013
Val Thorens in Savoia è una destinazione ricca di superlativi. La località invernale francese, la più alta d’Europa con impianti di risalita sino a 3230 metri, fa parte del gran comprensorio sciistico «Les 3 Vallées».
Il cielo blu, le piste preparate al meglio: sciare è fantastico nella Val Thorens.
Un posto davvero «très sci…»
V
al Thorens va fiera della sua posizione privilegiata ad alta quota tra le Alpi. Una situazione che le garantisce l’assoluta sicurezza di essere ricoperta di tanta buona neve e di essere frequentata da un pubblico sportivo, giovane e internazionale. Sci e snowboard sono al centro di tutti gli avvenimenti. Non sorprende dunque che il migliore cinque stelle del posto si chiami anche Skipalace. Come un diamante grezzo, l’Altapura si erge a bordo pista, permettendo così il diretto accesso a chilometri di divertimento bianco. L’arredamento interno oscilla in modo affascinante tra un’atmosfera chic e un design nordico e altamente tecnologico.
Dal ghiacciaio alla spa Dal locale per gli sci dell’albergo è sufficiente un colpo di bastone per raggiungere il check-in dell’impianto di risalita che ci porta sulla Cime de Caron a ���� m. Sulla piattaforma panoramica ci si sente come sul trampolino davanti al mare delle Alpi. Sotto di noi si trova Val Thorens (���� m), più in là il Monte Bianco e davanti una discesa a dir poco mozzafiato. Accanto ci attendono altri tremila con piste ben preparate con un’aria fresca di ghiacciaio e una vista fantastica. Nonostante tutti i superlativi, il comprensorio sciistico è anche accogliente. Delle zone per picnic provviste anche di tettoia non
sembrano disturbare le baite sulle piste né i ristoranti in valle. A metà pomeriggio siamo così pronti a goderci la spa dell’albergo, dove ci affidiamo ad acqua, calore e anche a mani curatrici.
Autenticamente nobile Val Thorens con i suoi �� ��� letti ha un non so che di futuristico. Autosili, scale mobili per i pedoni, centri per lo shopping e per lo sport sono parte del quadro avveniristico. Ma anche la tradizione ha il suo posto, lo dimostra il negozio di specialità locali «La Belle en Cuisse» sempre ben frequentato. E charme da vendere lo ha «Chez Pépé Nicolas». In questo locale dallo stile alpino un po’ isolato gustiamo uno stupendo e calorico gratin, tanto che avremmo avuto bisogno di una passeggiata di rientro in albergo molto più lunga. Anche nel ristorante «La Laiterie» dell’albergo Altapura i prodotti regionali vengono tenuti in alta considerazione: la vera nobiltà significa autenticità. Susi Schildknecht
Il negozio di specialità locali «La Belle en Cuisse» a Val Thorens è molto apprezzato dai numerosi turisti.
Info Touring La Val Thorens (www.valthorens.com) è raggiungibile da Ginevra via Albertville in circa 2,5 ore d’auto. La valle è parte del comprensorio sciistico 3 Vallées. L’Hotel Altapura appartiene alla francese Sibuet Maisons & Hotels: www.altapura.fr. Il soggiorno si è svolto su invito della Val Thorens e dell’Hotel Altapura.
L’Hotel Altapura Val Thorens è il luogo ideale per rilassarsi dopo una bella giornata trascorsa sulle piste.
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Numero d’articolo / denominazione
Cognome
Quantità
Nome
Via, n. NPA/località Telefono e-mail Luogo/data Firma Inviare il tagliando debitamente compilato a: KUHN RIKON AG, Neschwilerstrasse 4, CH-8486 Rikon
viaggi e tempo libero | touring 27 n. 19 | 14 novembre 2013
Natale | In tutto il Paese i mercatini dell’Avvento si preparano al periodo festivo. Oltre dai numerosi mercati, la gente è attirata dalle esposizioni e dagli itinerari dei presepi, da antiche tradizioni e nuovi eventi come spettacoli natalizi e il Christmas Tattoo.
La magia dell’Avvento elvetico
S
tatuette di legno dalle forme artistiche o «presepi viventi» con animali. I presepi natalizi sono tornati di moda. Questa tradizione fa da cornice al periodo dell’Avvento soprattutto in Ticino, dove viene seguita in modo particolare a Vira Gambarogno. Oltre �� presepi animano le strade, le piazze e i cortili del pittoresco nucleo del paesino sulle sponde del Lago Maggiore.
Heinz Keller, portavoce di Svizzera Turismo, fa riferimento anche al famoso itinerario dei presepi attraverso la città vecchia di Estavayer-le-Lac sul Lago di Neuchâtel. Qui si possono ammirare più di �� presepi. «Il Diorama Betlemme nella svittese Einsiedeln mostra addirittura l’intera storia del Natale con oltre ��� statuette in mezzo a un paesaggio inscenato in mo-
Vira Gambarogno vive la magia dell’Avvento. La gente locale e i visitatori si godono i numerosi presepi nelle viuzze.
do artistico su una superficie di �� m�», racconta Keller illustrando le attrazioni dell’Avvento. Quest’anno vengono proposte grandi esposizioni di presepi anche al Museo Nazionale Svizzero di Zurigo, al Castello di Gruyères, al Museo dei presepi di Stein am Rhein, all’Erlebniswelt Lichtensteig nel Toggenburgo, al Forum Würth di Coira così come al Forum de l’Arc a Moutier. Un «must» per tutti gli appassionati di presepi, stando a Keller, è anche una visita alla celebre «Ambassadorenkrippe» nel presepe dei Gesuiti a Soletta e all’Ammlerkrippe nella parrocchia cattolica di Amden sul Lago di Walen.
Mondo fiabesco e Tattoo La medievale Stein am Rhein si trasforma in una vera e propria «città fiabesca» e ammalia sia piccoli che grandi sul sentiero delle fiabe «Schneeweisschen und Rosenrot» («Biancaneve e Rosarossa») dei fratelli Grimm. Il primo Christmas Tattoo festeggia dal �� al �� dicembre a Basilea e Zurigo il debutto del viaggio musicale attorno al mondo in una straordinaria atmosfera fiabesca invernale. Un quadro completo con ��� mercati natalizi, eventi tradizionali e moderni dell’Avvento lo trovate su www.myswitzerland.com/natale. Bü/com
Accoglienza
foto Ti-Press/Gabriele Putzu, ald
144 anni di storia alberghiera di Davos Una torretta abitabile – l’attuale sala del caminetto – risalente al 1291 segnò l’inizio dell’hotel «Seehof», come si chiama oggi. Per secoli l’edificio passò da un proprietario all’altro. Nel 1869 la casa, con l’attuale struttura e la posizione straordinaria sul lago di Davos, venne aperta come stabilimento di cura con 30 camere. Dallo scorso inverno, dopo radicali lavori di ristrutturazione, si presenta come hotel a quattro stelle superior con 112 camere e 200 letti. Fra qualche settimana, quando aprirà i battenti il 44° Forum economico mondiale (WEF) a Davos, anche Angela Merkel e Vladimir Putin saranno ospiti del «Seehof», così come Bill Gates o Ban Ki-Moon. «Nella nostra casa tutti gli ospiti sono i benvenuti», sottolinea il direttore Jean-Pierre Galey, «non importa se bevono solo un caffè o se pernottano». Per creare anche un’atmosfera accogliente, il direttore tratta gli ospiti con cordialità ma anche in maniera semplice e diretta. Nel ristorante «Amrein’s Seehofstübli» lo chef coccola gli ospiti con piatti classici come la bouillabaisse o un filetto alla Stroganoff. Bü
La stagione invernale nell’albergo «Seehof» a Davos inizia al 23 novembre. I prezzi delle camere da 330 fr. includono anche lo skipass (tel. 081 417 06 20, www.seehofdavos.ch).
28 touring | club «Touring»-Leserreise e soci
foto Pia Neuenschwander
n. 19 Nr. 6 | 4. 14April novembre 2013 2013
Su neve e ghiaccio lo spazio di frenata di un’auto è molto superiore rispetto che sul fondo asciutto.
Guida sicura | Chi conosce come si comporta la propria automobile su una carreggiata scivolosa, guida con prudenza e può reagire meglio. Il corso di guida su neve e ghiaccio del TCS mostra come si viaggia in sicurezza sulla neve.
Sulla neve con l’auto
C’
è un freddo polare in questa chiara mattina invernale sull’aerodromo di St. Stephan nell’Oberland Bernese. La neve scricchiola sotto gli stivali, la bianca pista di volo è ancora all’ombra delle pareti rocciose circostanti. Sotto il compatto strato di neve si trova il duro ghiaccio; le condizioni ideali per il corso di perfezionamento «Neve e ghiaccio» organizzato dal Touring Club Svizzero. Per ottenere queste ideali condizioni invernali sull’aerodromo militare la pista è stata preparata in precedenza con acqua gelata e quindi ricoperta di neve con l’aiuto di un veicolo battipista. Ma prima di poter iniziare gli esercizi sulla superficie scivolosa, i partecipanti al corso devono assimilare anche un po’ di teoria. Questa parte del corso di una giornata si svolge in un locale riscaldato. Nella prima ora e mezzo, gli istruttori della TCS Training & Events impartiscono importanti nozioni fondamentali per gli esercizi di guida.
Quando si circola sul ghiaccio e fondo stradale viscido sussiste innanzitutto il pericolo del sottosterzo: «Si rischia che l’autovettura vada a finire sulla corsia opposta», spiega l’istruttore Jürg Schick. Ma allora cosa bisogna fare, se l’auto improvvisamente non segue più la curva, ma va diritta nella corsia contraria? Sterzare di più non serve a niente, perché prima si deve controbilanciare il peso: allora via il piede dall’acceleratore e frenare a fondo, in modo che l’asse anteriore ritrovi la presa sulla carreggiata ghiacciata. Solo allora l’automobile potrà essere rimessa in traiettoria. In generale, in curva si dovrebbe sempre levare il piede dal gas. Ciò modifica il cambio di carico, in modo che il veicolo venga indirizzato sull’assale anteriore. Solo così si può afferrare anche lo sterzo. I partecipanti annuiscono.
Via dal gas e controsterzare Quando si sovrasterza ci si comporta un po’ diversamente. L’automobile arriva in
curva in sbandata e bisogna riportarla in traiettoria: schiacciare la frizione, via dall’acceleratore e controsterzare. Sembra facile, ma va esercitato. Come in ogni corso di guida del TCS, anche nel corso «Neve e ghiaccio» l’attenzione è posta
Informazioni sui corsi TCS Training & Events impartisce corsi di guida invernali sull’aerodromo di St. Stephan nell’Obersimmental (BE), a Zernez in Engadina e a Bourg St. Pierre (VS) sul Gran San Bernardo. Essi si svolgono dal 16 dicembre al 28 febbraio. Il costo per i soci TCS è di 470 fr. (vitto compreso). Ulteriori informazioni e iscrizioni al numero di tel. 058 827 15 00 oppure tramite il sito Internet www.tcs.ch, rubrica «Corsi» > nr Corsi invernali.
club e soci | touring 29 n. 19 | 14 novembre 2013
Gli istruttori impartiscono i comandi via radio.
sulla pratica. Dopo un po’ più di un’ora di teoria e un piccolo spuntino con tè e caffè, i partecipanti sono suddivisi in gruppi a ciascuno dei quali viene assegnato un istruttore di Training & Events. La tensione è enorme: si riuscirà a mettere in pratica correttamente quanto si è imparato? La maggior parte dei partecipanti sperano di diventare più sicuri di sé grazie al corso su fondo scivoloso e di sconfiggere così l’ansia che li assale. «Questo corso me l’ha regalato mio marito affinché non mi vengano più i nervi in caso di neve e ghiaccio sulla carreggiata», afferma Claudia Berner di Fahrwangen. Ma molti si trovano a St. Stephan anche per divertimento: «Voglio vedere come la mia auto reagisce sulla neve, e ciò nelle condizioni di sicurezza di un corso di guida», spiega Nicole Wyssen di Steffisburg. Le automobili dei partecipanti non possono essere più diverse: una Porsche ���, delle Peugeot, qualche BMW, la maggior parte senza trazione integrale, un VW Pickup e perfino una Chrysler Voyager del ����.
Le regole della pista
Affrontare curve strette è davvero divertente ed istruttivo.
Affinché un’esercitazione di guida vada liscia, c’è bisogno di determinate regole. La sicurezza ha la massima priorità. Durante il primo giro di ogni esercizio l’istruttore procede in testa, tutti i partecipanti sono collegati tra loro con la ricetrasmittente. La velocità da tenere in pista è obbligatoria, non è permesso sorpassare durante un esercizio. Inoltre, sedili e volanti vengono posizionati correttamente: l’altezza va posta in modo che tra la testa e il tetto ci sia ancora spazio per un pugno. In caso di frenata a fondo le ginocchia non possono essere distese completamente. Il guidatore dovrebbe sedere il più possibile verticalmente, con le braccia allungate i palmi delle mani devono raggiungere la parte superiore del volante senza che i gomiti siano completamente distesi.
E specialmente d’inverno è importante togliersi giacche imbottite quando si guida l’auto. Altrimenti, in caso di collisione la cintura non può trattenere il conducente in modo ottimale. La cintura di sicurezza dovrebbe essere perfettamente distesa attorno al torace e non passare troppo vicino alla gola. Durante questa giornata ci sono quattro esercizi in programma: frenata a fondo a velocità variabili, guida su forti pendenze innevate, curve strette a velocità crescente e, infine, cambi di corsia senza frenare evitando gli ostacoli. «Tutti gli esercizi servono a sperimentare il proprio veicolo e se la macchina fa qualcosa che non dovrebbe, bisogna far qualcosa per evitarlo», spiega Jürg Schick.
La pratica è fondamentale La frenata a fondo dimostra chiaramente come la neve e il ghiaccio possano allungare notevolmente la distanza della frenata (v. riquadro in basso). L’istruttore Jürg Schick fa eseguire a ciascuno dei suoi alunni una frenata a fondo a ��, ��, ��, �� e �� km/h. Tutti si sorprendono: si frena e si frena, ma non si sente niente su cui frenare! A �� km/h alcune automobili necessitano di uno spazio di frenata di �� metri. Anche le salite sulla neve pongono i partecipanti al corso di fronte a una grande sfida: non dare troppo gas, altrimenti le ruote girano a vuoto, prendere tranquillamente lo slancio là dove è ancora pianeggiante. Si cerca l’aderenza sulle tracce impresse sulla pista. Se non si riesce ad arrivare fino in cima, bisogna fare marcia indietro finché non si ritrova aderenza. Davvero divertenti sono anche gli esercizi di cambio di corsia senza frenare: e così un partecipante finisce per sbandare. E più tardi, quando si affronta la guida veloce in curva, tutti hanno compreso cosa significa quando un’auto sovrasterza o sottosterza. Più che istruttivo, questo corso del TCS! Nadia Rambaldi
Uno dopo l’altro… senza saltare la coda.
Spazio di frenata lungo su neve e ghiaccio La massa di un veicolo influisce negativamente sullo spazio di frenata sulla neve. Di conseguenza, le auto pesanti hanno uno spazio di frenata sulla neve più lungo di quelle leggere. Questo non è il caso su fondo stradale asciutto. Durante l’esercizio di frenata a 60 km/h, la Voyager si arresta dopo 80 m, mentre le auto più piccole necessitano di 60 m per fermarsi. La distanza di frenata sulla neve equivale all’incirca alla cifra della velocità a cui si procede espressa in km/h. Una frenata ad 80 km/h richiede quindi uno spazio d’arresto di 80 m. Per abbreviare la distanza di frenata sulla neve, le ruote hanno bisogno di una migliore aderenza al suolo. In caso di frenata a fondo è quindi meglio sterzare di 50 cm fuori dalla traccia gelata, in modo da ottenere una migliore aderenza al suolo. Attenzione però: per far ciò bisogna esercitarsi molto; chi porta fuori traccia l’auto troppo nr velocemente va a finire sulla corsia opposta oppure sul marciapiede. Tra un esercizio e l’altro c’è tempo per le discussioni.
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club e soci | touring 31 n. 19 | 14 novembre 2013
Hotline giuridica | Il 19 novembre 2013 Assista Protezione giuridica SA apre per la quarta volta i suoi telefoni al pubblico. Anche ai soci senza protezione assicurativa.
Voi chiedete, noi rispondiamo
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el ���� Assista Protezione giuridica SA aprì per la prima volta un numero verde per rispondere alle domande dei soci riguardanti il diritto. Il successo fu tale che la hotline venne immediatamente ripetuta. Rispondendo a reali preoccupazioni ed esigenze dei soci del TCS, Assista Protezione giuridica SA organizza nuovamente il �� novembre una linea diretta per rispondere alle questioni legali della vita quotidiana.
Hotline del 19.11.13 Dalle 13.30 alle 19.00 nove competenti specialisti risponderanno alle vostre domande: � per consulenze in italiano, tel. 0800 333 070: Andrea Roth. � Per consulenze in tedesco, tel. 0800 333 040: Bina Rutz, Jana Maletic, Selina Castelberg e Angela Rahm. � Per consulenze in francese, tel. 0800 333 060: David Baerfuss, Aïda Ben Hamida, Michael Ledermann e Michel Koeni
Chi chiama non rischia niente: nessun nome viene registrato, né sono prese annotazioni o aperti fascicoli. I nove avvocati e giuristi impartiscono brevi consulenze legali. I richiedenti ricevono informazioni sulla situazione giuridica e sulle corrette procedure da intraprendere, ma non possono ricevere un trattamento più avanzato delle loro cause. Gli specialisti della protezione giuridica del TCS rispondono in particolare alle domande riguardanti gli ambiti legali menzionati nel riquadro in giallo. Qui di seguito alcune domande concrete della vita quotidiana riguardanti specifici campi del diritto: � Protezione giuridica «circolazione»: l’improvvisa comparsa dell’inverno non mi ha permesso di montare i pneumatici invernali per tempo e ho provocato un incidente. La mia assicurazione può far valere la colpa grave e rifiutarsi di assumere i costi? Il mio garagista ha eseguito riparazioni sulla mia auto che non ho assolutamente richiesto. Devo pagare? Il mio passeggero è in grave stato di eb-
Felix Maurhofer
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Nove avvocati e giuristi rispondono in tre lingue alle vostre domande durante la hotline del 19 novembre 2013.
brezza. Posso essere multato durante un controllo di polizia? � Protezione giuridica «privata»: devo continuare a lavorare anche se il mio datore di lavoro non mi versa il salario? Quali diritti ho in caso di fallimento del datore di lavoro? Purtroppo non ho mai ricevuto il computer che ho ordinato su Internet e che ho già pagato. Cosa posso fare? Posso vedere il mio dossier di paziente e addirittura inviarlo a un altro specialista per un secondo parere? In caso affermativo: chi si assume i relativi costi supplementari? � Protezione giuridica «immobili»: a chi appartiene la mela che cresce sul ramo oltre il recinto: al proprietario del melo oppure al vicino? I sacchi dell’immondizia sul balcone del vicino puzzano. Cosa posso fare? tg
Questi i temi sui quali gli specialisti risponderanno telefonicamente: TCS Protezione giuridica circolazione
TCS Protezione giuridica privata
TCS Protezione giuridica immobili
– Incidenti stradali - diritto penale, penale amministrativo - diritto della responsabilità civile - diritto dei pazienti - diritto delle assicurazioni – Infrazioni del codice stradale – Acquisto, vendita, noleggio e leasing di veicoli – Riparazione e manutenzione veicoli – Carsharing e carpooling – Assicurazioni di veicoli – Contratti relativi a viaggi
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Contratto di lavoro Contratto di locazione Diritti del consumatore, dei contratti Diritti del viaggiatore Diritto assicurazioni private, pubbliche Diritti dei pazienti Diritto penale, penale amministrativo Contratto di mandato propriamente detto – Diritto della responsabilità civile – Consulenza giuridica per diritto delle persone, di famiglia e di successione
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Diritto della proprietà e diritti reali Diritto di vicinato Diritto della responsabilità civile Diritto delle assicurazioni Contratto di lavoro e mandato propriamente detto Contratto d’appalto Contratto di fornitura di energia Diritto penale e diritto penale amministrativo Diritto pubblico Diritto della proprietà per piani
32 touring | club e soci n. 19 | 14 novembre 2013
«Puntiamo sui rimpatri sanitari» Il direttore generale Stephan Grötzinger sottolinea come il TCS non voglia fare concorrenza alla Rega nei salvataggi aerei. La TCS Ambulance si posiziona chiaramente nel settore dei rimpatri sanitari, ma alcune cose vanno perseguite con coerenza.
Sui media si è parlato di una «guerra aerea» tra il TCS e la Rega. Come se lo spiega? Stephan Grötzinger: Lei parla della diatriba strombazzata dai media durante la scorsa estate tra il Touring Club Svizzero con la sua società partecipata Alpine Air Ambulance (AAA) e la Rega. In definitiva la storia non esiste, perché noi pratichiamo il salvataggio aereo solo sussidiariamente, quasi come un servizio alla comunità. Questo significa anche che non intendevamo e non intendiamo né fare concorrenza né provocare la Rega. Al contrario, la Rega è l’incontestato numero uno del salvataggio aereo svizzero, lavora in modo professionale e fa un lavoro straordinario. Il tema della «guerra aerea» è stato suggerito dai mass media, proprio nel momento in cui abbiamo cominciato ad effettuare interventi di salvataggio aereo nel Canton Argovia, perché grazie alla vicinanza della nostra base di Birrfeld e alla nostra disponibilità possiamo accompagnare i pazienti più rapidamente. Oltretutto, continuiamo come sempre a cooperare con la Rega nell’ambito dei rimpatri sanitari. Allora perché è stata fondata la TCS Ambulance con l’elicottero, il jet e le autoambulanze? In quanto assicuratore siamo obbligati a garantire in ogni momento un ottimo rapporto prezzo/prestazioni ai nostri clienti del Libretto ETI. Siccome qualche anno fa eravamo confrontati a costi crescenti e a una ridotta visibilità, ci siamo visti costretti a modificare quella situa-
zione. Purtroppo però non potemmo accordarci con la Rega, all’epoca il nostro principale partner, cosicché il TCS decise di esaminare altre alternative. In questo contesto nacque la collaborazione e la partecipazione alla Alpine Air Ambulance (AAA). Oggi siamo in grado di offrire da interlocutore unico tutta la catena di soccorso completa, ovvero dall’indagine dei casi medici fino ai trasferimenti ospedalieri, e di questo andiamo fieri noi e un milione di beneficiari delle prestazioni ETI. E così rimpatriamo dall’estero circa ��� persone all’anno.
Ma perché mai il TCS è entrato nel salvataggio aereo? I salvataggi aerei, i cosiddetti interventi primari, non sono la nostra priorità, noi ci concentriamo in prima linea sui trasporti secondari, ossia i rimpatri sanitari e i trasferimenti. Ma quando il nostro elicottero a Birrfeld è disponibile ed è il più vicino al luogo dell’incidente, ha senso utilizzarlo per le emergenze. Grazie a ciò il dispositivo di salvataggio del Canton Argovia risulta migliorato e si garantisce una migliore disponibilità ai pazienti. Per questo motivo siamo integrati anche nella centrale di intervento del numero di emergenza sanitaria ��� di Argovia. Su questo nessuno può lamentarsi di qualcosa. Il paziente deve restare al centro, non è possibile che faccia lui la spesa di una contestazione fra operatori. Ma in tal caso la AAA non agisce come una che sceglie solo il meglio, come spesso viene accusata?
Felix Maurhofer
Intervista: Felix Maurhofer
Non se ne parla nemmeno. Il nostro elicottero è stazionato a Birrfeld e se può esser utilizzato per missioni di salvataggio, lo mettiamo semplicemente a disposizione. Esso viene impiegato primariamente nel nostro campo d’attività principale, ossia quello dei rimpatri sanitari, dei trasferimenti dei pazienti e dei trasporti di organi per conto di Swisstransplant. Oltre a ciò, siamo naturalmente disponibili per le emergenze, se l’elicottero si trova alla base. Queste missioni non se le sceglie AAA, ma l’elicottero viene chiamato perché può essere il più veloce ad arrivare sul posto. Non capisco perché non si dovrebbe aiutare quei pazienti, la cui vita è in pericolo.
Si è però affermato che AAA vola in nome del TCS con un elicottero obsoleto e senza medici a bordo… Questo non è vero. Nel settore degli elicotteri sono fondamentali una manutenzione regolare così come delle ore di servizio. L’EC-��� è un velivolo contemporaneo, utilizzato anche dall’ADAC, che
Il direttore generale del TCS Stephan Grötzinger non vuole fare concorrenza alla Rega.
touring 33
Sì, perché l’intera catena di prestazioni è adesso integrata nel TCS Ambulance e il mantenimento della qualità può così essere accresciuto. Il modello operativo offre quindi la possibilità di collaborare con partner professionisti. Alla fine anche i nostri soci approfittano di un soccorso rapido ed efficiente.
AAA ha ottenuto licenze di salvataggio in diversi cantoni, perché? Disponiamo di autorizzazioni per il salvataggio nel Canton Argovia, dove è basato l’elicottero del TCS, e nel Canton Zurigo, dove c’è la sede principale di Alpine Air Ambulance. Inoltre, abbiamo richiesto permessi come azienda di trasporto e salvataggio nei cantoni di Berna e Basilea. Probabilmente le autorizzazioni non sono necessarie ma volevamo essere sicuri di non avere problemi di permessi nel caso di un trasporto d’emergenza in questi cantoni. Comunque non si tratta di interventi di salvataggio, ma piuttosto di trasporti di pazienti da un ospedale svizzero all’altro oppure dall’estero.
«Vogliamo crescere nel settore secondario» nel ���� è stato equipaggiato con le più moderne attrezzature mediche. L’elicottero che porta i colori del TCS soddisfa gli standard cantonali, nazionali e internazionali. Su di esso volano sempre medici specialisti in medicina d’urgenza, in anestesia o in cure intensive della Clinica Hirslanden di Zurigo, con cui collaboriamo. Durante le nostre prime missioni abbiamo dimostrato di poter far fronte anche a condizioni difficili, come è stato riconosciuto perfino dai media.
Cambia qualcosa per il paziente se l’elicottero del TCS arriva per i soccorsi primari? No, egli riceve aiuti rapidi e professionali su mandato del numero ���. Di regola, come per ogni altro volo di salvataggio, i relativi costi vengono assunti dall’assicurazione infortuni o malattia. Nel-
l’eventualità che l’assicurazione non possa assumersi l’integralità dei costi, su richiesta e dopo l’esame della copertura assicurativa, i costi vengono assunti dalla Alpine Air Ambulance, indipendentemente dal fatto che si tratti di un socio TCS o di un donatore della Rega.
Fino a che punto il socio approfitta della TCS Ambulance? Può contare su soccorsi veloci e professionali con moderni mezzi d’intervento. Inoltre il socio può approfittare della pluridecennale esperienza della centrale d’intervento ETI. L’ultimo periodo delle vacanze ha dimostrato quanto i nostri soci apprezzino questa prestazione. Infatti, il numero dei pareri medici è aumentato del ��� rispetto all’anno precedente. In questo contesto, abbiamo organizzato ��� rimpatri sanitari dall’estero. E dai nostri soci rimpatriati riceviamo valutazioni costantemente positive. Vale davvero la pena procedere in proprio ai rimpatri sanitari?
Esistono piani di ampliamento per TCS e AAA? Per ora no, perché vogliamo concentrarci primariamente sul miglioramento delle procedure e l’ottimizzazione dei processi. A medio termine vogliamo crescere nel settore secondario, ossia nei trasferimenti, rimpatri sanitari e trasporto d’organi. Possiamo offrire le nostre prestazioni ai nostri soci, ma pure a cantoni, ospedali e aziende. La collaborazione con gli altri club della mobilità all’estero è un altro settore in cui vediamo delle opportunità. Accoglieremmo positivamente la messa in pratica del potenziale di sinergie esistente in questo ambito. E i soccorsi primari? Naturalmente no! Non siamo un operatore di cure di base e non lo saremo mai. Sarebbe presuntuoso confrontarci con la Rega in questo campo oppure lanciare addirittura una concorrenza. Ci vediamo molto di più in un’ottica complementare e non abbiamo quale obiettivo di costruire un’infrastruttura su tutto il territorio nazionale. La Svizzera non ha bisogno di altre strutture di sal� vataggio aereo.
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club e soci | touring 35 n. 19 | 14 novembre 2013
Sulla neve con gli sconti TCS
«Grand Tour I: pericoli autunnali» si chiama il nuovo concorso a premi sul sito www.grandtour.tcs.ch. In effetti si tratta di un divertentissimo gioco interattivo al quale si partecipa guidando una vettura tramite i tasti del computer. Lo scopo del gioco è di percorrere senza incidenti un tragitto stradale virtuale, evitando le insidie dell’autunno: animali selvatici che attraversano la carreggiata, pozzanghere, foglie e ghiaccio che fanno sbandare la vettura oppure maltempo e scarsa visibilità che ostacolano la visuale e rendono la strada scivolosa. Al primo incidente il percorso si interrompe e viene registrato un punteggio. Fra tutti i partecipanti verranno poi estratti �� premi; i primi tre sono: un buono di ��� fr. per un corso di guida TCS per due persone, un iPad mini, un elicottero del TCS telecomandato. E poi tante chiavi USB. ac
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Anche d’inverno i soci del TCS godono di numerosi sconti per trascorrere qualche giorno di vacanza nelle località sciistiche della Svizzera. Per quanto riguarda gli impianti di risalita, sono tre i partner che accordano una riduzione ai non sciatori presentando la tessera di socio TCS: le Rigibahnen (��� di sconto), Titlis Rotair (���) e TéléOvronnaz (���). In quest’ultima località vallesana, hanno uno sconto del ��� sulla carta giornaliera anche i soci sciatori. Inoltre, le Thermalp di Ovronnaz concedono il ��� di sconto su tutte le cure termali, il ��� sui forfait wellness e il ��� sulla «Journée Beauté Thermalp». E fino al �� dicembre ���� i soci del TCS hanno uno sconto del ��� anche sui soggiorni nella residenza alberghiera e sull’affitto di appartamenti.
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I soci del TCS beneficiano di uno sconto del 20% sul biglietto del trenino a cremagliera che sale sul Rigi: per passeggiare in uno scenario mozzafiato.
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Robuste valigie gialle Wenger dal design accattivante
Concorso gioco per i lettori Chance 1:1:Leserspiel
Vincete un set di valigie gialle firmato Wenger. Oltre a essere l’ideale per accompagnarvi in viaggio, la grande qualità e l’accattivante design EVO WENGER che le contraddistinguono le rendono uniche.
In quale data di novembre sarà aperta la hotline di Assista TCS Protezione giuridica? Inviate un SMS con scritto tmi191 xx (x = data) al numero 543.
Il guscio rigido dei modelli con ruote Paradiso e Biasca garantisce estrema resistenza. Tra le altre caratteristiche di queste valigie: • diversi comparti interni • due elastici fermaabiti incrociati • un beauty case integrato • un comparto separato per la biancheria • chiusura a combinazione con tre cifre
Concorso 2: sudoku facile Risolvete il sudoku per trovare le tre cifre nelle caselle colorate di rosso. Inviate un SMS con scritto tmi192 e le tre cifre al numero 543.
Valore CHF 599.–
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Il trolley Biasca risponde inoltre alle esigenze poste dalle compagnie aeree in fatto di bagaglio a mano. Rispondete correttamente alla domanda del gioco per i lettori e sfruttate tutte le vostre chance di vincere questo set di valigie. Buona fortuna e buon viaggio!
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Sponsor del premio: Wenger SA, www.wenger.ch
Concorso 2:
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L’iPhone 5S batte nuovamente ogni record Concorso 3: sudoku medio
Il nuovo iPhone 5S è dotato di un potente chip A7, un sensore di impronte digitali, un display Retina e una fotocamera iSight con grande sensore da 8 megapixel. Inoltre, è dotato pure del nuovo sistema operativo iOS 7. Il chip a risparmio energetico permette di navigare, parlare oppure di guardare video in qualità HD per ben 10 ore. Anche il sistema operativo iOS 7 è stato rielaborato completamente e, inoltre, offre funzionalità allettanti. Nell’ultimo trimestre sono stati venduti all’incirca 34 milioni di iPhone.
Risolvete il sudoku per trovare le tre cifre nelle caselle colorate di verde. Inviate un SMS con scritto tmi193 e le tre cifre al numero 543.
3 Valore CHF 949.–
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L’iPad mini adesso offre, come il modello più grande, un eccellente display Retina nel formato da 7,9”. L’apparecchio sta benissimo in una mano e pesa soltanto 331 g. È dotato di un potente chip A7 e una fotocamera che scatta foto o registra video con 5 megapixel. Con l’iPad mini si può navigare nel web fino a 9 ore via WLAN.
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Concorso 3:
iPad mini 16 GB WLAN, adesso con display Retina
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Valore ca. CHF 480.–
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Ogni SMS costa CHF 1.50. La partecipazione ai concorsi è possibile pure su www.touring.ch (solo gioco lettori) o tramite cartolina postale a: TCS, Editoria Touring, casella postale, 3024 Berna.
Possono partecipare ai concorsi tutte le lettrici e tutti i lettori di «Touring» della Svizzera e del Liechtenstein, ad eccezione dei collaboratori del TCS e dei loro famigliari. I vincitori dei «giochi & concorsi» Touring saranno estratti a sorte e avvisati. Non viene tenuta alcuna corrispondenza in merito al concorso. Sono escluse le vie legali.
la pagina dei lettori | touring 37 n. 19 | 14 novembre 2013
LA DOMANDA
«Dal 2014 non sarà più il medico di famiglia a decidere sull’idoneità alla guida degli anziani? Da lì in poi gli esami saranno effettuati da medici appositamente formati?» Max Wolf di Thun
Avete una domanda per un esperto del TCS? Inviatela per posta a: TCS, Redazione «Touring», Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna o per e-mail a touring@tcs.ch.
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n futuro gli ultrasettantenni di tutta la Svizzera dovranno essere sottoposti regolarmente al controllo della loro idoneità alla guida. Secondo il secondo pacchetto di misure «Via sicura», che dovrebbe entrare in vigore il �° gennaio ����, si tratta di certificare la qualità delle capacità di guida da parte di medici e psicologi del traffico. Ciò significa che i medici dovranno conseguire a loro volta un certificato per poter esaminare l’idoneità alla guida e, dunque, devono compiere la relativa formazione. Ora, però, la formazione del numero necessario di medici di famiglia sta prendendo più tempo del previsto, e c’è da attendersi un rinvio dell’applicazione di questo provvedimento. Attualmente si tratta di fornire una valutazione medica circa un eventuale declino delle capacità psicofisiche degli anziani. Viene controllata la vista, la velocità di reazio-
ne, il rischio di essere sopraffatti in situazioni complesse o se sono presenti svariate malattie o alterazioni cerebrali. D’ora in poi dovranno essere soddisfatti alcuni requisiti medici minimi per guidare un’auto. Ciò perché «l’ambiente» degli automobilisti si è modificato negli anni. Ad esempio esistono apparecchi auricolari migliori di una volta e le auto offrono più possibilità di impostazioni di guida, a cominciare dal sedile regolabile in più posizioni. La possibilità di restringere l’autorizzazione a guidare invece di ritirarla del tutto, dovrebbe essere regolata con precisione nella relativa ordinanza. In tal modo, in presenza di requisiti medici non completamente soddisfatti, le autorità competenti al rilascio della patente possono, per esempio, emettere un divieto di guida notturna oppure limitare la guida all’interno di un determinato raggio.
l’esperto TCS Bernhard Schwab Consulenza mobilità
persone anziane con problemi motori oppure ai disabili in carrozzina. Rinaldo Bottinelli, Figino
Sparito ogni dubbio Non avevo già dubbi, ma dopo aver visto la trasmissione di lunedì �� ottobre («Democrazia diretta» sulla RSI, ndr), voterò un bel «no» all’aumento del contrassegno autostradale. Piccola domanda provocatoria:�perché non si è pensato di proporre due vignette, una a �� franchi (che è l’adeguamento al rincaro) e una a ��� franchi, chi possiede la quale può viaggiare quanto vuole sull’autostrada.�Sicuramente si sarebbero incassati molti più soldi. P. Calderari (@)
Bimbi sì, ma se educati
TCS Visuell
«Touring» 18/2013
Stili estranei e semafori troppo veloci
Il 24 novembre il TCS raccomanda di votare «no» all’aumento a 100 franchi del contrassegno autostradale.
Viaggio spesso sulle autostrade ticinesi e devo proprio confermare che il modo di guidare della maggioranza non fa ormai più parte della nostra mentalità e della nostra correttezza. Insomma, diciamocelo francamente, dobbiamo ormai conformarci allo stile di guida della vicina Italia. L’altro giorno volendo entrare in autostrada prima della galleria di Gentilino le auto davanti alla mia hanno dovuto frenare bruscamente a causa di tre grossi camion che viaggia-
vano a ��–�� metri l’uno dall’altro e senz’altro non a �� km/orari come segnalato. Un altro argomento che mi sta a cuore è l’attraversamento delle strade sulle strisce pedonali. È mai possibile che, appena arriva il verde, dopo �� secondi già si passa all’arancione e dopo ��–�� secondi arriva già il rosso? Dov’è la sensibilità dei preposti a queste apparecchiature? Penso in particolare alle
touring Scriveteci!
Non ho niente in contrario a che bambini ben educati siedano al ristorante. Ben educati significa che siedono al tavolo e non corrono in giro per il ristorante (ostacolando così il personale) lanciando urla. Quando riesco a permettermi di mangiare fuori, desidero anche gustarmelo in un’atmosfera rilassante. Se si abituano bambini a sedere composti al tavolo sin da piccoli, mangiare fuori non diventa un problema per nessuno e in questo modo anche i bambini sono i benvenuti e visti come graditi ospiti da tutti. Anita Streit (@)
Per questa rubrica valgono alcune regole: più breve è la lettera, maggiore è la probabilità che venga pubblicata; la redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile inviare le lettere per e-mail: touring@tcs.ch. Le lettere dei lettori vengono pubblicate anche nell’edizione online di «Touring» (www.touring.ch).
touring impressum Diverse Schöne Vitrinen von B+M in Hausen bei Brugg. Gratiskatalog unter: www.vitrinen.ch oder Tel. 056 441 50 41 <wm>10CAsNsjY0MDCxiLcwMTW2tAAAHQqzCA8AAAA=</wm> <wm>10CAsNsjY0MDCx0LUwMTW2tAAAH8tEcw8AAAA=</wm>
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Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); vice caporedattore: Heinz W. Müller (hwm); vice caporedattore: Marc-Olivier Herren (MOH); Christian Bützberger (Bü), Antonio Campagnuolo (ac), Jacques-Olivier Pidoux (jop), Nadia Rambaldi (nr), Peter Widmer (wi). Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, Mathias Wyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Sylvie Fallot (f), Oliver Marti (t), Irene Mikovcic-Christen (assistente caporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna, tel. 058 827 35 00, fax 058 827 50 25. E-mail: touring@tcs.ch. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 83 141, totale: 1 325 035. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile), Nadia Arboit. Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 031 387 21 16, fax 031 387 21 00. Produzione: St. Galler Tagblatt AG, CIL Centre d’impression Lausanne SA. Cambiamenti d’indirizzo: indicando il numero di socio, alla Sede centrale del TCS, cp 820, 1214 Vernier; tel. 0844 888 111; e-mail: service@tcs.ch. Abbonamento: compreso nella quota sociale annua. «Touring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.
38 touring | l’incontro n. 19 | 14 novembre 2013
«Da sempre ho un debole per gli sport legati alla velocità» L’ex campione di sci alpino Daniel Albrecht vuole sviluppare il suo marchio di abbigliamento e potrebbe immaginarsi di tornare a gareggiare come pilota d’auto. Il trentenne Daniel Albrecht è cresciuto a Fiesch e nel 2007 è stato Campione del mondo nella combinata e argento nello slalom gigante.
Di cosa si deve tener conto nell’abbigliamento per lo sci? Deve essere comodo, deve scaldare e deve consentire libertà di movimento. Inoltre deve offrire numerose grandi tasche, avere un non so che di «cool» e, naturalmente, deve essere di buona qualità. Gli sport invernali non sono così in voga come un tempo, perché? Penso che oggi i bambini e i ragazzi si trovino confrontati con troppe opzioni. Quando, invece, ero bambino io c’erano solo la famiglia, la scuola, il calcio e lo sci. In più per noi era naturale andare a sciare, mentre oggi ci sono bambini che non entrano nemmeno in contatto con la neve. A questo proposito si deve però dire che gli sport invernali sono cari per le famiglie che dunque non se li possono proprio permettere. La sua ricetta contro la difficoltà a formare una nuova generazione? Si deve riuscire a rendere più facile e attrattivo l’accesso agli sport della neve. Tutti devono coordinarsi a questo fine, dai titolari di negozi sportivi sino ai pattugliatori delle piste. Le federazioni fanno sì molto per i potenziali sciatori, ma la promozione di nuove leve necessita di un miglior coordinamento.
«In Svizzera la cornice delle Alpi è impareggiabile» Per quanto riguarda l’attrezzatura, cosa ci sarà dopo lo snowboard e il carving? In linea di principio, lo sport invernale consiste nel fare curve a sinistra e a destra, nel fare salti e giravolte. Penso però che il materiale sportivo verrà sviluppato ulteriormente e di certo appariranno sul mercato nuove attrezzature sportive. C’è una disciplina che suscita più di altre il suo entusiasmo? Dato che non sono uno sportivo di resistenza, m’interessano le discipline che hanno a che fare con la velocità. Un’opzione interessante sarebbero dunque le corse in auto.
Felix Maurhofer
Quali progetti sta affrontando dopo il suo ritiro dalle gare sulla neve? Daniel Albrecht: In testa ho diverse idee, ma sto ancora cercando di capire in che direzione andare. Deve essere, comunque, un’attività che mi appassiona e a cui posso dedicarmi totalmente. Un progetto del genere è il mio marchio di abbigliamento «Albright», che sta andando bene e al momento assorbe molto del mio tempo. Da questo punto di vista posso dire che la mia attività attuale consiste nel concepire una linea di abbigliamento invernale che sia allo stesso tempo funzionale e alla moda.
Dove preferisce andare a sciare? Per me i due criteri essenziali nella scelta di una località sciistica sono la qualità della neve e il panorama. Per quanto riguarda la neve, vado volentieri in posti come Beaver Creek, negli Stati Uniti, oppure Are in Svezia, perché lì la neve è semplicemente perfetta. Ma naturalmente scio anche in Svizzera, perché la cornice delle nostre Alpi è impareggiabile. Intervista: Felix Maurhofer
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